I Geositi Della Provincia Di Sondrio I Geositi Della Provincia I Geositi Della Provincia Di Sondrio
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I Geositi della Provincia di Sondrio I Geositi della Provincia I Geositi della Provincia di Sondrio a cura di Livello di interesse locale regionale nazionale europeo mondiale Accessibilità facile medio difficile Valore estetico basso medio elevato Rischio compromissione naturale antropico I Geositi della Provincia di Sondrio I Geositi dellaProvincia di Sondrio Indice Premessa 4 I Geositi della Provincia di Sondrio 24 24 - Sentiero glaciologico del Ventina 82 1 - Pian dei Cavalli e Alpe Gusone 26 25 - Campo Franscia e Val Brutta 86 Il territorio della Provincia di Sondrio 6 2 - Caürga del Torrente Rabbiosa 30 26 - Valle dello Scerscen 88 Inquadramento geografico 6 3 - Paleofrana di Cimaganda 32 27 - Vedretta di Scerscen Inferiore 90 Geomorfologia 6 4 - Caürga di Chiavenna 34 28 - Sentiero glaciologico del Fellaria 92 Geologia 9 5 - Marmitte dei Giganti 36 29 - Forno fusore nella Val Venina 96 38 30 - Conglomerato di Sazzo 98 I geositi della Provincia di Sondrio 19 6 - Cascate dell’Acquafraggia 7 - Frana di Piuro 40 31 - Il “punt de sass” di Villa di Tirano 100 Dalle “singolarità geologiche” ai “geositi”: il percorso 19 della normativa lombarda, italiana e comunitaria 8 - Lotteno 42 32 - Torbiera di Pian Gembro 102 La gestione delle aree protette nel territorio di Sondrio 19 9 - Solco della Val Piana 44 33 - Madonna di Tirano 104 46 34 - Rupe Magna e Dosso Giroldo 106 Il censimento geositi in ambito “Conservazione del 19 10 - Cave di Riva Patrimonio Geologico Italiano” 11 - San Giorgio 48 35 - Cava Maffei 110 I geositi nel Piano Paesaggistico Regionale della Lombardia 20 12 - Cava di Fornaci di Nuova Olonio 50 36 - Frana della Val Pola 112 I geositi nell’ambito del PTCP di Sondrio 20 13 - Pian di Spagna 52 37 - Paluaccio di Oga 116 56 38 - Val Viola Bormina 118 Esperienze di geoconservazione realizzate o avviate 21 14 - Lago di Trona da altri enti sul territorio di Sondrio 15 - Conoide del Tartano 60 39 - Passo del Foscagno 122 Bibliografia 21 16 - Val di Mello e Sasso di Remenno 62 40 - Passo d’Eira 124 17 - Piramidi di Postalesio 66 41 - Cresta di Reit 126 La carta geologica della Provincia di Sondrio 22 18 - Dossi di Triangia 68 42 - Piano delle Platigliole 128 19 - Sasso Bianco 70 43 - Vedretta della Miniera 130 20 - Torbiera dell’Alpe Palù 72 44 - Ghiacciaio dei Forni 132 21 - Ruinon del Curlo 74 22 - Parco geologico di Chiareggio 76 Glossario 134 23 - Val Sissone 78 Crediti 139 2 Geositi della Provincia di Sondrio Geositi della Provincia di Sondrio 3 Premessa La Lombardia è stata la prima regione italiana a dotarsi, ben cepita al di fuori della ristretta cerchia degli “addetti ai lavo- Sondrio, territorio meritevole di attenzione per questa tema- 26 anni fa, di un elenco di aree naturali da tutelare per i ri”, è stata comunque oggetto di iniziative di valorizzazione, tica come pochi altri in Lombardia, sul quale si è concentra- valori floristici, faunistici e geologici che le caratterizzano. numerose e significative nonostante la loro frammentarietà: in ta per un ventennio, a partire dalla grande alluvione del 1987, Quell’esperienza pionieristica si è poi tradotta in una ricca e proposito si possono ricordare, tra le molte, le esperienze del l’attività di indagine e di intervento di Regione Lombardia. Al prolungata attività di tutela e valorizzazione delle aree pro- parco geologico di Chiareggio (SO), di quello paleontologico di là degli aspetti di rigore scientifico e di corretta applicazio- tette lombarde, anche in applicazione della Legge Regionale di Cene (BG) e dei parchi minerari dei Piani Resinelli (LC), di ne della normativa, che necessariamente sottendono un’attivi- 86 del 1983. Nel frattempo, la componente geologica del ter- Schilpario e della Val Trompia (BS). I geositi della Provincia tà di censimento come quella qui proposta, è utile sottolinea- ritorio (c.d. abiotica) riceveva una sempre maggiore attenzio- di Pavia sono stati censiti e descritti in una recente pubblica- re come la geologia possa rivelarsi una chiave di lettura forte ne da parte della comunità scientifica e delle amministrazioni zione curata dall’Amministrazione Provinciale, mentre i geosi- per la comprensione di un territorio e quindi per la sua valo- locali, con la crescente affermazione del significato e del va- ti dell’Insubria saranno oggetto di valorizzazione nel quadro rizzazione, culturale e turistica. lore della “geodiversità”, percepita come una qualità che sup- di un progetto europeo Interreg guidato dalla Comunità Mon- Tra i 42 geositi proposti, ritengo emblematici da questo pun- porta e integra la biodiversità all’interno degli ecosistemi. In tana Valsassina. Inoltre, proprio questo primo scorcio di 2008 to di vista i casi delle cave di pietra ollare, che da secoli con- concreto, la tutela della componente geologica del territorio ha registrato una tappa fondamentale nel percorso di valoriz- traddistinguono in positivo un settore significativo dell’eco- si realizza attraverso l’individuazione puntuale di una trama zazione della geodiversità, con l’approvazione da parte della nomia della provincia, o il caso della Val di Mello, dove la di elementi (“geositi”) che emergono per rarità, rappresenta- Giunta Regionale dell’aggiornamento del Piano Paesaggistico singolarità geologica locale - legata all’onnipresenza del gra- tività o esemplarità didattica e che testimoniano, con una fi- Regionale – sezione specifica della proposta di Piano Territo- nito - ha favorito, a partire dagli anni ’70, l’assidua frequen- sicità accompagnata da forti elementi di conoscenza scienti- riale Regionale – che aggiorna e integra il Piano Territoriale tazione da parte di una comunità, quella dei “sassisti”, che si fica, le tappe nell’evoluzione geologica, climatica e biologica Paesistico Regionale del 2001. La proposta approvata introdu- è spinta a ridefinire la toponomastica stessa della valle, in un di un territorio; ciò è particolarmente evidente nel territorio ce i geositi, censendone ben 264 sull’intero territorio regiona- atto di gioiosa riappropriazione dei luoghi che di rado è con- lombardo, che è ricco di testimonianze degli ultimi 300 milio- le e assoggettandoli a una normativa specifica. cessa all’uomo moderno. ni d’anni di storia del nostro pianeta. Questa pubblicazione, realizzata in collaborazione con IREALP, Tale ricchezza di testimonianze geologiche, spesso poco per- rappresenta invece un compendio dei geositi della Provincia di L’Assessore all’Urbanistica e Territorio Regione Lombardia 4 Geositi della Provincia di Sondrio Geositi della Provincia di Sondrio 5 Il territorio dellaProvincia di Sondrio Inquadramento geografico te vallata, la Valtellina, nella sua porzione inferiore e centrale, quello orobico, che presenta anche una costante esposizione (5 Ma) ha "allagato" le valli principali, trasformandole in fior- La Provincia di Sondrio si situa nel Nord della Lombardia, in- è ad esempio orientata Est-Ovest, così come altre valli mino- a Nord. La Valchiavenna, a causa della sua orientazione quasi di, che andavano man mano colmandosi per apporto di detri- teramente in area alpina, e copre una superficie di 3212 km2. ri: questa orientazione è chiaramente legata a fattori tettoni- perpendicolare alla Valtellina, presenta un clima più mite ma ti generati dalla progressiva erosione della catena montuosa. II territorio della provincia si sviluppa lungo il corso superio- ci, che hanno ampiamente agito in questa regione negli ulti- più piovoso di quello valtellinese. Durante le glaciazioni quaternarie (da 870.000 fino a 10.000 re dell'Adda e dei suoi principali affluenti, che si addentrano mi 25 milioni di anni. Anche l'orientazione della Valchiavenna Le condizioni climatiche e le grandi differenze di quota tra anni fa) la regione alpina fu ricoperta da una spessa coltre di profondamente nelle valli alpine incise nei massicci montuosi risente della strutturazione recente del substrato che ha gui- fondovalle e cime più elevate hanno chiaramente influito sullo ghiacci e ampie lingue glaciali hanno modellato i versanti del- delle Alpi Retiche e delle Prealpi Orobiche; solo l'estrema por- dato l'azione erosiva degli agenti esogeni. La parte medio-alta sviluppo della vegetazione; il paesaggio valtellinese e valchia- le valli; il ghiacciaio dell'Adda è ridisceso più volte fino all’alta zione occidentale della provincia (versante destro della Val- della Valtellina si sviluppa invece dapprima in direzione NE-SO vennasco è dominato fino a quote attorno ai 600-700 m s.l.m. pianura (Brianza), erodendo e levigando le valli e trascinando chiavenna) si situa nelle Alpi Lepontine. Lungo il crinale alpi- e quindi Nord-Sud, con varie diramazioni laterali; qui è stata da boschi di latifoglie; tra queste il castagno, spesso preva- con sè una gran quantità di detriti. Inoltre la decompressione no, da Ovest verso Est, compaiono i massicci del Tambò (3275 preponderante l'azione erosiva dei ghiacciai, che si sono mos- lente, si spinge fino a circa 1000 m s.l.m.. A quote più elevate sviluppatasi sui versanti in seguito al ritiro dei ghiacci dell'ul- m), del Suretta (3027) - Emet (3210) - Stella (3163), del Di- si su un substrato dalla struttura molto complessa. I più re- incominciano a comparire le conifere che diventano predomi- tima glaciazione (Würm), ha provocato fenomeni di rilascio sgrazia (3678), del Bernina - Palù (con la massima quota del- centi eventi geologici hanno colmato di materiale detritico gli nanti a partire dai 1400 m s.l.m. e si spingono, con esem- nei pendii, con franamenti e innesco di deformazioni gravita- ampi fondovalle, sia della bassa Valtellina che della bassa Val- plari isolati, fino ai 2300 m s.l.m.. Sui fondovalle e sui ver- la regione, 4050 m), dello Scalino (3323) - Canciano (3103), 0.1 della Cima Redasco (3139) - Cima Piazzi (3439) e dell'Ortles chiavenna, che un tempo si situavano ben al di sotto del li- santi meno acclivi, l'antropizzazione ha influito notevolmente vello del mare e che oggi si ritrovano a quote comprese tra i sulla vegetazione, con ampi disboscamenti per ottenere pra- (3905) - Cevedale (3764).