Pratica Edilizia N.5157
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Pratica Edilizia n.5157 COMUNE DI FUMANE Provincia di Verona Prot.n. 4537 del 17/06/2014 OGGETTO: Autorizzazione definitiva di cui all’art. 146 D.L.vo 22.01.2004 n. 42 e sue modifiche successive relativamente a lavori di: Lottizzazione residenziale "Ponte Scrivan" Autorizzazione B.A. n.5157 Ditta: Cottini Sandro, Cottini Laura, Cottini Luciano, Cottini Nadia, Cottini Catterina, Conati Francesco, Cottini Dario IL RESPONSABILE AREA TECNICA 1 VISTA la richiesta presentata dalla ditta: Cottini Sandro nato a Fumane (VR) il 22/11/1937 e residente in Fumane (VR) Via Osan 1 Cod. Fisc. CTTSDR37S22D818Z, Cottini Laura nata a Verona (VR) il 11/01/1966 e residente in Caprino Veronese (VR) Via Magron 45 Cod. Fisc. CTTLRA66A51L781Q, Cottini Luciano nato a Verona (VR) il 11/01/1966 e residente in Fumane (VR) Via Casetta 33 Cod. Fisc. CTTLCN66A11L781W, Cottini Nadia nata a Fumane (VR) il 12/07/1956 e residente in Fumane (VR) Via Casetta 33 Cod. Fisc. CTTNDA56L52D818D, Cottini Catterina nata a Negrar (VR) il 17/11/1963 e residente in Fumane Via Isola 5 Cod. Fisc. CTTCTR63S57F861X, Conati Francesco nato a Villimpenta (MN) il 23/01/1957 e residente in Fumane (VR) Via Casetta 53 Cod. Fisc. CNTFNC57A23M044L, Cottini Dario nato a Fumane (VR) il 26/12/1940 e residente in Fumane (VR) Via Osan 13/c Cod. Fisc. CTTDRA40T26D818B, in data 08/04/2014, con numero di prot. 2722, tendente ad ottenere l’autorizzazione alla modifica dello stato dei luoghi in zona soggetta a vincolo paesaggistico secondo la documentazione allegata alla citata istanza nella frazione Via Ponte Scrivan – Fumane di questo comune, Foglio 39 mappale 8-27-724-1139-1147-1149; VISTO che sono stati presentati tutti i documenti necessari per una corretta valutazione della richiesta; CONSIDERATO che l’intervento progettato si prevede in zona soggetta a vincolo ambientale per effetto del D.M. 23.05.1957 – intero territorio comunale. Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona della Valpolicella, sita nell’ambito dei comuni di Fumane, Marano, Negrar, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo e San Pietro In Cariano. Veniva riconosciuto che la zona predetta, oltre a formare un quadro naturale di non comune bellezza panoramica, con le sue ville e parchi famosi, con le chiese romaniche, con le sue quattrocentesche case coloniche e con il verde dei vigneti ed oliveti, che copre per intero la parte collinare della valle, costituisce un’insieme di grande valore estetico e tradizionale per la spontanea fusione dell’opera della natura con quella dell’uomo. Proposta di vincolo Commissione Provinciale per la tutela delle bellezze naturali della Prov. Di Verona del 14/04/1956: (zona intero territorio comunale) “Il presidente propone il vincolo paesistico d’insieme da imporre sulla Valpolicella e specifica che il provvedimento è richiesto dalla necessità di tutelare una delle più importanti zone collinari pedemontane del veronese da opere che potrebbero danneggiare la tradizionale bellezza. Core la Valpolicella, dalla Val d’Adige fino quasi alle porte di Verona, ed in profondità si estende dalla strada del Brennero fino ai confini della provincia di Verona con Trento. Zona di villeggiatura di antica e attuale rinomanza, è costellata da ville e parchi famosi, i cui nomi si annoverano fra le ville venete. Chiese romaniche con pregevolissime torri campanarie dell’epoca; quattrocentesche case coloniche testimoniano ancor oggi l’importanza storica dei questa valle. Il verde dei suoi vigneti che producono vini pregiati e degli oliveti, copre per intero la parte collinare della valle. Innalzandosi si trovano zone oggi particolarmente conosciute quali stazioni di villeggiatura di mezza montagna e montagna. Si rende pertanto opportuno salvaguardare questo complesso di opere dell’uomo e della natura, la cui fisionomia e caratteri peculiari sono oggi ben definiti, da possibili opere che ne mutino il volto e la consistenza. Pertanto, la Commissione, all’unanimità, riconosciuto al complesso di cui si tratta indubbia bellezza panoramica e carattere di quadro naturale, approva il vincolo ai sensi del comma terzo e quarto dell’art. 1 della Legge 29/06/1939, n. 1497, e del comma quarto e quinto del regolamento 03/06/1940, n. 1357, secondo i seguenti limiti, i cui confini, per ogni comune, sono così delimitati: a) Comune di Fumane: confina a nord con il confine del territorio comunale di Sant’Anna d’Alfaedo; a est con i confini del territorio comunale di Sant’Anna d’Alfaedo e Marano; a sud con i confini del territorio comunale di san Pietro Incariano e Sant’Ambrogio di Valpolicella; ad ovest con i confini del territorio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Dolcè. ESAMINATE le finalità del vincolo sopra citato e ritenuto che il progettato intervento sia rispettoso dello stesso e non alteri le caratteristiche dei luoghi in modo tale da modificare sostanzialmente e pesantemente gli aspetti peculiari che hanno consigliato e provocato l’intervento di vincolo della zona; VISTO il parere favorevole espresso dalla Commissione Edilizia comunale integrata ai sensi dell’art. 6 comma 2 della L.R.V. n. 63/94, integrata da esperti del settore con conoscenze tecnico scientifiche specifiche come previsto dal D.L.vo 42/04 e L.R.V. n. 63/94, in seduta del 16/04/2014 n. 1 che ha esaminato in particolare il rispetto del vincolo come sopra richiamato “Precisando che le indicazioni planivolumetriche contenute negli elaborati di progetto rappresentanti gli edifici di futura edificazione debbono comunque essere valutate e ritenute come mere indicazioni di massima solo esemplificative e senza alcuna valenza descrittiva e/o vincolante in quanto i singoli progetti dovranno essere esaminati di volta in volta”; VISTO che il parere della Commissione Edilizia Comunale Integrata è stato trasmesso alla Soprintendenza unitamente alla relazione tecnica di questo ufficio in attuazione del comma 7 dell’art. 146 del D.L.vo 42/04 e da tale documentazione si può intuire che l’intervento è consono al rispetto ambientale e rispettoso del vincolo in quanto restano salve le particolari caratteristiche ambientali della zona, gli aspetti e la conformazione del territorio, il caratteristico aspetto del valore estetico e tradizionale del luogo dato anche dalla spontanea concordanza e fusione tra l’espressione della natura e quella del lavoro umano che si manifesta nella tipologia edilizia locale; VISTO il D.L.vo 22.01.2004 n. 42 con s.m.i. e considerato che per tutto quanto sopra esposto sembrano rispettati anche i principi enunciati all’art. 146 del D.L.vo 42/04 e cioè: conformità dell’intervento proposto con le prescrizioni contenute nei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico nonché la congruità con i criteri di gestione dell’immobile o dell’area, in coerenza con gli obbiettivi di qualità paesaggistica; CONSIDERATO che è decorso il termine di sessanta giorni dalla ricezione degli atti e dalla richiesta del parere al soprintendente (previsto dall’art. 146) senza che lo stesso si sia pronunciato esplicitamente; VISTO l’art. 146 del Decreto Legislativo 22.01.2004 n. 42, la Legge R.V. 31.10.1994 n. 63 e sue modifiche ed integrazioni, nonché l’art. 6, secondo comma e terzo bis della Legge n. 127/97 del 15.05.1997; VISTO che sono state esperite correttamente le formalità di cui all’art. 146 tra cui la comunicazione di inizio procedimento al richiedente; AUTORIZZA 1. L’esecuzione dei lavori e delle opere richiesti secondo il progetto presentato che forma parte integrante del presente provvedimento e che si conserva in esemplare agli atti d’ufficio con le prescrizioni di cui al parere della Commissione paesaggistica sopra citata : “Precisando che le indicazioni planivolumetriche contenute negli elaborati di progetto rappresentanti gli edifici di futura edificazione debbono comunque essere valutate e ritenute come mere indicazioni di massima solo esemplificative e senza alcuna valenza descrittiva e/o vincolante in quanto i singoli progetti dovranno essere esaminati di volta in volta” 2. Restano fatti salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi. 3. Restano altresì fatti salvi tutti gli ulteriori provvedimenti autorizzativi eventualmente necessari ai fini della legittima esecuzione dell’intervento in argomento. 4. La presente autorizzazione unitamente al parere rilasciato dalla Soprintendenza, sia trasmessa alla Ditta interessata, alla Soprintendenza Ministeriale per i Beni Ambientali e il Paesaggio di Verona che non ha reso il parere di cui all’art. 146 del Decreto Legislativo n. 42/2004, nonché alla Regione Veneto – Segreteria Regionale all’Ambiente e Territorio – Servizio Pianificazione Concertata 2. 5. Si avverte la ditta interessata che la presente autorizzazione costituisce esclusivamente autorizzazione ai sensi dell’art. 146, del Decreto Legislativo 22.01.2004 n. 42 e non ha alcuna validità ai fini dell’esecuzione delle opere previste dalla richiesta in quanto per l’esecuzione delle stesse sarà necessario ottenere un titolo abilitativo specifico. 6. La validità del presente decreto, è di anni cinque (art. 146 comma 4 del D.Lgs. 42/2004) e ai sensi dell’art. 3 quater, comma 1 del Decreto Legge n.91/2013 i lavori possono essere conclusi entro e non oltre l’anno successivo al termine quinquennale di efficacia. 7. La presente autorizzazione paesaggistica è impugnabile con ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, dalle associazioni ambientaliste portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi dell’articolo 13 della Legge 8 luglio 1986 n. 349 e da qualsiasi altro soggetto pubblico o privato che ne abbia interesse. Il ricorso è deciso anche se, dopo la sua proposizione ovvero in grado di appello, il ricorrente dichiari di rinunciare o di non avervi più interesse. Le sentenze e le ordinanze del tribunale amministrativo regionale possono essere impugnate da chi sia legittimato a ricorrere avverso l’autorizzazione paesaggistica, anche se non abbia proposto il ricorso di primo grado. Fumane, lì 17/06/2014 IL RESPONSABILE AREA TECNICA 1 Alberto Tavellin Pratica Edilizia n.