Musica

SONAR IN OTTAVA

Giovedì 16 Gennaio ore 20.30 Musica * 3 Giovedì 16 Gennaio 2020, ore 20.30 SONAR IN OTTAVA Sala Grande di Cesare Fertonani SONAR IN OTTAVA

Giuliano Carmignola programma Nella tradizione settecentesca del doppio concerto sono violino Antonio Vivaldi (1678–1741) molto più comuni i concerti per una coppia di strumenti Concerto in do maggiore RV 116 per archi e b.c. identici piuttosto che per due strumenti diversi. Perfino nella Mario Brunello Allegro, Andante, Allegro sterminata e variegata produzione di Antonio Vivaldi non sono violoncello piccolo molto numerose le composizioni che presentano questo Johann Sebastian Bach (1685–1750) tipo di organico: oltre a quattro concerti per violino e organo Accademia Concerto in do minore BWV 1060 dell’Annunciata versione per Violino, Violoncello piccolo, archi e b.c. e a quello splendido capolavoro che è il Concerto per viola Allegro, Adagio, Allegro d’amore e liuto RV 540, si segnalano due concerti per violino e violoncello (Il Proteo o sia il mondo al rovescio RV 544 e RV Riccardo Doni Antonio Vivaldi (1678–1741) cembalo e direzione Sinfonia in re maggiore RV 125 per archi e b.c. 547), un concerto per violino e «violoncello all’inglese» — ricostruzione di Olivier Fourés quest’ultimo era forse una viola da gamba di registro grave Allegro, Adagio, Allegro oppure un violoncello dotato di corde simpatiche — (RV 546), un concerto per violino e oboe (RV 548) e un concerto per Concerto in mi bemolle maggiore RV 515 oboe e fagotto (RV 545).

versione per Violino, Violoncello piccolo, archi e b.c. SONAR IN OTTAVA Allegro, Largo, Allegro Com’era frequente all’epoca alcuni di questi concerti esistono intervallo in versioni alternative originali: è il caso di un paio di concerti Johann Sebastian Bach (1685–1750) per violino e organo (RV 766 e RV 767), di cui è pervenuta Concerto in re minore BWV 1043 anche la versione per due violini (identificate rispettivamente versione per Violino, Violoncello piccolo, archi e b.c. come RV 510 e RV 765). Accostare due diversi strumenti Vivace, Largo ma non tanto, Allegro concertanti non era dunque abitudine molto comune nella Johann Gottlieb Goldberg (1727–1756) prima metà del Settecento, sia che si trattasse di strumenti Sonata in do minore per archi e b.c. dello stesso registro ma di famiglie differenti sia che si trattasse Largo, Allegro, Grave, Giga di strumenti diversi per famiglia ed estensione: sembra Antonio Vivaldi (1678–1741) insomma che tra il concerto solistico da una parte e il concerto Concerto in do maggiore RV 508 per così dire multiplo, in cui sono utilizzati tre o più strumenti versione per Violino, Violoncello piccolo, archi e b.c. solisti dall’altra, vi sia stato spazio soltanto occasionalmente Allegro, Largo, Allegro per composizioni che ponessero in gioco due strumenti che non fossero identici (due violini, due oboi, due flauti, due violoncelli ma anche coppie di trombe e di mandolini come fa Vivaldi rispettivamente nei Concerti RV 537 e RV 532). Una in merito presenti nel testo musicale era di fatto relativizzato, 5 scorsa ai cataloghi di Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich in modo esplicito (dalla possibilità di sostituire uno strumento Händel o Georg Philipp Telemann — di nessuno di loro è con un altro, di aggiungere o eliminare parti ad libitum) oppure pervenuto, per lo meno in forma orginale, un concerto per due implicito (dalle circostanze e dalle risorse esecutive di volta strumenti differenti — conferma lo stato delle cose; di Vivaldi e in volta disponibili, dal gusto e dalle tradizioni locali). Questo della natura del tutto eccezionale della sua produzione anche accade anche in Vivaldi. La sua scrittura manifesta da una sotto questo aspetto già si è detto. parte un’accuratezza di notazione non comune, volta a definire con precisione i minimi dettagli espressivi concernenti le Il fatto può anche sorprendere se si considera che l’estetica dinamiche, l’articolazione e il fraseggio; dall’altra essa lascia stessa del concerto comporta la contrapposizione e la frequentemente libertà all’interprete di introdurre questa o quella risoluzione dialettica di elementi contrastanti o comunque modifica, di scegliere questa o quella soluzione alternativa. Non diversi dall’organico sino alla scrittura. D’altro canto si può c’è contraddizione in fondo tra le due cose, poiché entrambe forse tentare di spiegare questa penuria nel repertorio del rivelano la sensibilità acutissima del compositore nei confronti genere con ragioni di ordine puramente musicale. Utilizzare della qualità fisica e corporea del suono, la sua inclinazione come solisti una coppia di strumenti uguali permette di a manipolare il timbro sino a farne un elemento strutturale e articolare un gioco concertante basato su modalità di dialogo decisivo: entrambe rispecchiano la consapevolezza che la e interazione che poggiano su una omogeneità di registro e partitura formalizzata sulla carta configura un progetto creativo sonorità, laddove l’abbinamento di due strumenti diversi per che, entro certi limiti, è suscettibile di varianti aperte a nuove tessitura, timbro, volume di suono, espressione idiomatica può dimensioni significative. Quando non era Vivaldi in persona creare problemi di non facile risoluzione nell’equilibrio e nel a proporre tali varianti ci pensavano spesso i contemporanei.

rapporto tra i due solisti; problemi che, invece, possono essere È noto, per esempio, che molti concerti vennero riadattati a SONAR IN OTTAVA risolti in modo più agevole impiegando una combinazione di Dresda, anzitutto da Johann Georg Pisendel, in funzione della tre o più strumenti solisti. Non era da tutti, insomma, ideare e specifica prassi esecutiva della cappella sassone, caratterizzata distillare le magiche alchimie sonore del Concerto per viola dal cospicuo apporto di fiati (e per la quale, del resto, Vivaldi d’amore e liuto RV 540 di Vivaldi. scrisse appositamente alcuni lavori come il Concerto per l’Orchestra di Dresda RV 577). In ogni caso, sebbene la prima metà del Settecento sia uno snodo storico fondamentale dal punto di vista della È del tutto verosimile che in un doppio concerto una parte di determinazione degli organici e delle risorse strumentali, la violino o di oboe possa essere sostituita — all’ottava grave — prassi esecutiva dell’epoca rende superflua la formalizzazione da un violoncello o ancora meglio da un «violoncello piccolo». sulla carta delle convenzioni correnti e di più larga diffusione Il passo decisivo verso la definizione del violoncello avviene e la persistenza della strumentazione ad libitum continua a a Bologna dal 1660, quando per le due corde più gravi dello implicare, almeno per alcuni strumenti, opzioni di fungibilità. strumento accordato per quinte (do-sol-re-la) iniziano a Nella prassi esecutiva settecentesca la determinazione degli essere impiegate corde rivestite d’argento; più corte e sottili organici era in linea di principio assai più libera di quanto rispetto a quelle di puro budello utilizzate sino ad allora, esse oggi si tenda a credere. Il valore prescrittivo delle indicazioni assicuravano una migliore emissione sonora e consentivano rapidi passaggi virtuosistici. L’impiego di tali corde rese possibile la costruzione di uno strumento di dimensioni ridotte stati concepiti e confezionati su misura da Vivaldi per autentici 7 a quattro o a cinque corde chiamato «violoncello piccolo», virtuosi, tra i quali c’era con ogni probabilità anche lui stesso utilizzato anche da Johann Sebastian Bach in alcune cantate; insieme con partner d’eccezione (qualche musicista della Pietà nella tipologia a quattro corde lo strumento poteva avere, tra le come Anna Maria, per esempio, o il padre Giovanni Battista). altre, la stessa accordatura del violino all’ottava inferiore Il Concerto RV 508, che risale probabilmente alla prima metà (sol-re-la-mi). degli anni Venti, manifesta nei due movimenti mossi alcuni parallelismi costruttivi. Qui il ritornello serve più che altro da In Vivaldi il doppio concerto ricalca nella configurazione formale cornice per inquadrare e articolare il gioco dei Soli e l’attacco e nelle linee essenziali il modello del concerto solistico, tanto del primo episodio è ripreso nell’ultimo introducendo così un che la differenza sostanziale rispetto a quest’ultimo si riduce di elemento di ricapitolazione anche nel materiale solistico; il fatto alla presenza di due strumenti protagonisti anziché di uno Largo è finemente lavorato dal ricamo delle melodie dei violini. soltanto. Lo sdoppiamento della funzione solistica comporta Composto non prima del 1725 circa, il Concerto RV 515 è poi tra un rapporto tra le parti concertanti riconducibile ad alcune i capolavori vivaldiani del genere. Di ampio formato, la partitura fondamentali tipologie di scrittura, che rispecchiano modalità denota un’eufonica e fresca cantabilità ma anche una vivace di interazione impiegate del resto anche nella costruzione immediatezza gestuale, con i due solisti che, più che dar luogo dell’ordito orchestrale dei ritornelli. Una prima modalità è a scambi e imitazioni, paiono profilare un amorevole intreccio e data dalla condotta dialogica: la doppia enunciazione di una abbraccio concertante. stessa frase, anche piuttosto estesa, affidata a un solista dopo l’altro oppure l’imitazione ravvicinata di frasi o brevi incisi Della ventina di concerti oggi pervenuti di Bach, meno della secondo i princìpi del canone e dello scambio delle voci. Una metà si conoscono nella loro versione originale: i due Concerti

seconda opzione è rappresentata dalla condotta parallela, per violino BWV 1041 e BWV 1042, quello per due violini BWV SONAR IN OTTAVA per terze e seste, delle parti solistiche. Una terza possibilità è 1043 e naturalmente i sei Concerti brandeburghesi BWV 1046- infine costituita dalla simultanea sovrapposizione di due parti 1051. I restanti sono rielaborazioni o trascrizioni per uno o più differenziate (con la semplice sovrapposizione di due moduli clavicembali e orchestra d’archi di lavori preesistenti per altri figurali, spesso di arpeggio, o uno sdoppiamento di ruoli, per strumenti solisti, concepite per essere eseguite nell’ambito cui la linea cantabile di un solista viene accompagnata dagli delle attività del Collegium Musicum di Lipsia, l’associazione arpeggi dell’altro). Poiché i solisti vengono trattati per lo più studentesca di cui Bach assunse la direzione nel 1729. come coppia — o, se si vuole, come specchio l’uno dell’altro L’identità degli strumenti solisti delle versioni originali di queste — i momenti in cui uno dei due strumenti assurge a unico trascrizioni può essere per lo più individuata soltanto per via protagonista sono relativamente rari. congetturale, come accade per il Concerto BWV 1060, derivato verosimilmente da un concerto per violino e oboe oggi perduto, Caratteristico dei concerti per due violini di Vivaldi è il conio composto nel periodo di Köthen (1718-1723) e ricostruito nel virtuosistico; il trattamento delle parti solistiche include l’intero Novecento. Nell’Allegro d’apertura il motto iniziale genera un repertorio della scrittura più impegnativa con elaborate figure di tessuto di continue elaborazioni e variazioni, mentre l’Adagio in arpeggio, passi a doppie corde e nel registro sovracuto, colpi tempo di Siciliana è costituito da una melodia cantabile trattata d’arco difficili, bariolage e così via. A tale proposito è lecito in imitazione tra i solisti e l’Allegro conclusivo è in tempo di ipotizzare che almeno alcuni dei concerti per due violini siano Bourrée. Sempre agli anni di Köthen risale lo spendido Concerto per due violini BWV 1043 (poi trascritto per due clavicembali, Il violoncello piccolo... 9 BWV 1062), connotato da una serrata scrittura contrappuntistica. Nel Vivace Bach combina la forma col ritornello con la fuga, “...uno strumento che assomiglia a un violoncello, più piccolo, ed è impiegando una fitta scrittura imitativa che impronta anche accordato come il violino, ma un’ottava più basso. Divenne di moda gli episodi. Del resto canoni e procedimenti contrappunstici negli anni Venti del Settecento grazie a due bolognesi: Antonio Bandini, che andò a Venezia da Vivaldi, e Andrea Caporale, che contraddistinguono pure il Largo, ma non tanto in tempo di a Londra suonò nell’orchestra di Händel. Lo usava anche Bach Siciliana, ispirato da cantabilità intensissima e avvolgente, e tenendolo a tracolla come una chitarra elettrica, così da aggiungersi l’Allegro finale dove Bach costruisce tutti gli episodi con lo stesso ora ai violini ora ai violoncelli. Ci sono arie delle cantate in cui indica materiale motivico cementando così la struttura già solidissima l’accompagnamento del violoncello piccolo alla voce. Non lo si vede del movimento. mai nelle orchestre barocche, perché attorno al 1750 inspiegabilmente passò di moda e scomparve. Dobbiamo però ricordare che noi oggi Le sinfonie di Vivaldi, così come alcuni dei suoi «concerti siamo abituati a individuare nella famiglia degli archi quattro strumenti: ripieni» (ossia senza solisti), hanno un piccolo formato, un tono violino, viola, violoncello e contrabbasso; a inizio Settecento ce n’erano molti di più perché ognuno dei quattro poteva avere dimensioni molto leggero e piacevole e una trama strumentale tendenzialmente diverse ed essere a tre, quattro o cinque corde. semplificata nello sdoppiamento funzionale di melodia e Leopold Mozart nel 1750 scrive di una viola da gamba ‘che in Italia è accompagnamento. Lo si coglie nella Sinfonia RV 125, pervenuta detta violoncello’: dunque questo termine era usato solo da noi. in un manoscritto in parti separate, mancante della parte del I confini tra gli strumenti ad arco erano labili e non sempre ben definiti”. basso, oggi nella Staatsbibliothek di Berlino e preveniente dalla copisteria della casa editrice Breitkopf; la partitura è stata Mario Brunello completata per la parte del basso da Olivier Fourés.

Destinatario a quanto pare delle celeberrime Variazioni Goldberg, SONAR IN OTTAVA Johann Gottlieb Goldberg fu anche allievo di Johann Sebastian Bach, di cui mostra di aver assimilato la lezione di un pensiero contrappuntistico rigoroso eppure ricco di sensibilità e invenzione nella Sonata Dür G14, articolata in quattro movimenti secondo lo stampo dell’antica sonata da chiesa italiana.

Cesare Fertonani

*Le note di sala del concerto sono contenute nel disco di imminente pubblicazione per l’etichetta Arcana, con codice catalogo A472, per gentile concessione dell’autore e dell’etichetta. Giuliano Carmignola Nel 2004 insieme a da alcuni anni, ha realizzato nel 2016 Mario Brunello 11 violino avvia il progetto dell’Orchestra la prima registrazione moderna dei violoncello piccolo Mozart con la quale realizza 6 Concerti per violino e orchestra Nato a Treviso, fin da giovane rivela una moltissimi concerti e diverse op.15 di Felice Giardini (1716-96). Mario Brunello è un musicista spiccata dote per l’arte del violino. Ha registrazioni discografiche. affascinante dotato di libertà studiato con il padre, con Luigi Ferro e Ha tenuto corsi all’Accademia espressiva rara al giorno d’oggi. successivamente con , Ha inciso per le etichette Musicale Chigiana di Siena e alla A suo agio come solista, così Franco Gulli all’Accademia Musicale discografiche Erato, Divox Antiqua, Hochschule di Lucerna. come nella musica da camera e Chigiana e con Henryk Szeryng al Sony Classical e Deutsche È stato insignito del titolo di nei progetti artistici più innovativi, Conservatorio di Ginevra. Grammophon, ottenendo “Accademico della Reale Accademia Brunello è stato elogiato da riconoscimenti e premi internazionali. Filarmonica di Bologna” e di Gramophone per il suo “spirito Si è esibito come solista nelle sale più Il suo ultimo CD, con le Sonate e “Accademico di Santa Cecilia”. eccezionale” e descritto come prestigiose in tutto il mondo, sotto Partite BWV 1001-1006 di Bach, “intenso e appassionato” da The la guida di direttori d’orchestra quali è stato pubblicato nel 2018 da Strad. Claudio Abbado, Eliahu Inbal, Peter Deutsche Grammophon. Maag, Giuseppe Sinopoli, e in seguito Brunello viene proiettato sulla scena Umberto Benedetti Michelangeli, Tra le registrazioni degli ultimi anni, internazionale nel 1986, divenendo , , l’integrale dei Concerti per violino il primo e unico italiano a vincere , Sir Roger di Mozart con Claudio Abbado il Concorso Čaikovskij di Mosca. Norrington, Ivor Bolton, Richard Egarr, e l’ (DG 2008), Da allora ha suonato con i più , Frans Brüggen, Paul i Concerti per violino di Haydn importanti direttori tra i quali Antonio McCreesh, e Ottavio con l’Orchestre des Champs- Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Dantone. Elysées (DG 2012), “Vivaldi con Chailly, Claudio Abbado, Ton

moto” con l’Accademia Bizantina Koopman, Riccardo Muti, Myung- SONAR IN OTTAVA Dedito principalmente al repertorio e Ottavio Dantone (DG 2013), il Whun Chung e Seiji Ozawa e con barocco e classico, Giuliano Carmignola Triplo Concerto di Beethoven con molte prestigiose orchestre tra cui la è uno dei più importanti interpreti della la , Sol London Symphony, la Philadelphia musica di Vivaldi, e le sue esecuzioni Gabetta (violoncello), Dejan Lazic Orchestra, la NHK Symphony delle opere di questo compositore sono (pianoforte) e la direzione di Giovanni Tokyo, la Filarmonica della Scala oggi di assoluto riferimento a livello Antonini (Sony 2015). e l’Accademia Nazionale di Santa mondiale. Cecilia. Numerose le collaborazioni con Le registrazioni dei Concerti per orchestre e gruppi cameristici tra i quali violino di Bach con Concerto Köln Nell’ambito cameristico, Brunello ha in particolare I Virtuosi di Roma negli (Archiv-DG 2015) e dei Concerti per coltivato stimolanti collaborazioni anni ‘70, e in seguito la Venice Baroque due violini di Bach con Amandine con autorevoli personalità tra cui Orchestra, Orchestre des Champs- Beyer e l’ensemble Gli Incogniti Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Élysées, Zürcher Kammerorchester, (Harmonia Mundi 2016) sono state Argerich, Andrea Lucchesini, Academy of Ancient Music, Accademia premiate con il “Diapason d’Or”. Giuliano Carmignola, Frank Peter Bizantina, Concerto Köln, Orchestre de Con l’Accademia dell’Annunciata, Zimmermann, Isabelle Faust, Chambre de Paris, Kammerorchester orchestra barocca diretta da Maurizio Pollini e il Quartetto Basel e Il Giardino Armonico. Riccardo Doni, con la quale collabora Borodin. Ideatore e direttore artistico dei lavori saranno eseguiti e registrati Accademia dell’Annunciata realizzato il CD “Un italiano a Londra”, 13 festival Arte Sella e I Suoni delle come solista assieme all’Accademia con la prima incisione moderna dei 6 Dolomiti, Brunello ha portato la dell’Annunciata. L’Accademia dell’Annunciata è Concerti per violino e orchestra op.15 grande musica tra le cime delle un’orchestra barocca nata nel di Felice Giardini (1716-96). Dolomiti. La ricca e diversa discografia di 2009 ad Abbiategrasso (MI) nella Tra i progetti in corso, “Sonar in Brunello include i lavori di Bach, cornice leonardesca del complesso Ottava”, con Giuliano Carmignola e Tra i principali impegni della Beethoven, Brahms, Schubert, monumentale omonimo, dove ha Mario Brunello, con i concerti per due stagione 2019/20 ci sono Vivaldi, Haydn, Chopin, Janaček e residenza. strumenti di Bach e Vivaldi (eseguiti concerti a Varsavia con la Warsaw Sollima. Ha inciso “The Protecting con il violino e il violoncello piccolo), Philharmonic Orchestra, a Mosca Veil” di Tavener con la Kremerata Attraverso molteplici esperienze di prossima pubblicazione in un con la Tchaikovsky Symphony Baltica, il Triplo Concerto di ha sviluppato una propria identità CD in uscita nel 2020 per Arcana Orchestra e a Yerevan come ospite Beethoven sotto la direzione di che coniuga la specializzazione (Outhere) e, con Mario Brunello, un del Contemporary Classics Festival. Claudio Abbado per la Deutsche nell’ambito del repertorio barocco e programma con concerti inediti per La sua regolare collaborazione con Grammophon, il Concerto di Dvořák preclassico (su strumenti originali) con violoncello di Giuseppe Tartini, in la Kremerata Baltica lo ha portato diretto da Antonio Pappano per EMI il coinvolgimento di giovani musicisti occasione dell’anniversario di questo in autunno al Kronberg Festival e il Concerto n. 2 di Šostakóvič con affiancati da colleghi di consolidata compositore nel 2020. assieme a Gidon Kremer e in tournée Valery Gergiev dal vivo alla Salle esperienza (quali Carlo Lazzaroni e in Sud America nel doppio ruolo di Pleyel di Parigi. Marcello Scandelli), con l’obiettivo Tra le altre recenti collaborazioni, direttore e solista. Continuerà anche di vivere un percorso professionale e una registrazione di Arie, Ouverture la sua residenza artistica in qualità Disponibile dall’autunno 2019 la formativo, attualmente unico in Italia. e Concerti grossi di Händel con il di direttore e solista ospite della nuova incisione delle Sonate e Nel corso degli anni, sotto la direzione basso Andrea Mastroni, per il CD Philharmonie Zuidnederland nei Partite di Bach per violino solo, di Riccardo Doni, clavicembalista e “Melancholia” (Egea Musica 2018). Paesi Bassi. eseguite al violoncello piccolo, organista (storico collaboratore de L’Accademia dell’Annunciata si

che inaugura la “Bach Brunello Il Giardino Armonico), l’Accademia esibisce regolarmente in festival e SONAR IN OTTAVA Brunello suona un prezioso Series” in collaborazione con dell’Annunciata ha affrontato un stagioni in Italia e all’estero, e ha al suo violoncello Maggini dei primi del l’etichetta Arcana. Questo progetto repertorio che abbraccia un ampio attivo, dalla sua formazione ad oggi, Seicento al quale affianca negli ultimi discografico rappresenta tanto il arco temporale e stilistico, dal alcune centinaia di concerti. Organizza anni il violoncello piccolo a quattro coronamento del sogno artistico di barocco di Bach, Händel e Vivaldi inoltre presso la propria sede, una corde per il quale ha sviluppato Brunello quanto una straordinaria fino al classicismo di Mozart e del stagione concertistica annuale. un profondo interesse. Nelle sue opportunità per l’ascoltatore di primo Beethoven, con una particolare rivelatorie performance dei brani riavvicinarsi a questo repertorio in attenzione alla riscoperta di autori Nel 2015, cooperando con del repertorio barocco per violino, maniera totalmente nuova. italiani raramente inclusi nei programmi l’Accademia delle Belle Arti di Brera, Brunello è riuscito a sfruttare a pieno di concerto, tra i quali Francesco ha realizzato nella suggestiva cornice le potenzialità di questo strumento, Durante, Felice Dall’Abaco, Felice dell’Isola Comacina l’allestimento concentrandosi in particolare sui Giardini. itinerante dell’Alcina di Haendel, con capolavori di Bach, Vivaldi e Tartini. la regia di Giacomo Agosti. Tra le altre L’orchestra ha collaborato con solisti precedenti uscite discografiche, il Questa stagione coincide con il quali Giuliano Carmignola, Mario CD “La Milano dei Borromeo”, che le 250esimo anniversario di Giuseppe Brunello, Enrico Onofri, Paolo Beschi, è valso l’International Italian Heritage Tartini, che Brunello celebrerà con un Evangelina Mascardi, Paolo Perrone, Award nel 2013, e i CD “Battaglie e ampio omaggio al compositore i cui Luca Braga, Filippo Mineccia; con Tempeste” e “Musica Massonica nella Giuliano Carmignola nel 2016 ha Vienna del ‘700”. Riccardo Doni una intensa attività concertistica. clavicembalo e direttore Dal 1990 al 1996 ha diretto il coro della “Nuova polifonica ambrosiana” e dalla Nato a Milano nel 1965, si é fondazione al 1998 dei Madrigalisti. diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio Collabora occasionalmente con Arrigo Boito di Parma sotto la I Cameristi e la Filarmonica della Scala, guida del M° Lorenzo Ghielmi. I solisti di Pavia, Accademia Bizantina, Successivamente si è diplomato I Pomeriggi musicali ed altri prestigiosi in Organo nella classe di Jean ensemble da camera. Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea. Negli oltre 2500 Dal 2010 è direttore musicale concerti eseguiti come organista dell’Accademia dell’Annunciata, e clavicembalista ha suonato per progetto dedicato alla formazione importanti stagioni concertistiche di un ensemble giovanile indirizzato in Italia e all’estero in veste di alla prassi esecutiva barocca e accompagnatore e solista. classica. Con questo progetto ha Dal 1994 è collaboratore stabile del dato vita a una serie di collaborazioni prestigioso ensemble “Il Giardino con importanti musicisti (tra i quali Armonico” di Milano, nella veste di Giuliano Carmignola, Mario Brunello, Clavicembalista e Organista, con il Enrico Onofri, Andrea Mastroni), che quale tiene regolarmente concerti hanno portato ad alcune significative nelle sale piú importanti di tutto il registrazioni discografiche. mondo. Ha registrato un cd sulla musica È inoltre clavicembalista organistica della famiglia Bach e dell’ensemble “Imaginarium” tre volumi di musica organistica di costituito nel 2002 dal violinista J.Ludwig Krebs su prestigiosi organi Enrico Onofri per l’esecuzione della storici europei, progetto tuttora in via musica vocale e strumentale italiana di completamento. È stato docente del ‘600 e del ‘700. presso i conservatori di Ferrara, Frosinone e Castelfranco Veneto. Dal 2008 suona in duo con il violinista Giuliano Carmignola con il quale ha Ha registrato per Decca, Teldec, tenuto concerti in alcune importanti Decca, Zig Zag, Deutsche Harmonia sale europee. Mundi, Supraphon, Stradivarius, Naive, Amadeus, Sarx Records, Opus Dal 1984 al 2009 é stato direttore 111, Nichion, Musica Viva, Passacaille artistico dell’Associazione Musica e Arcana. Laudantes di Milano e dell’omonimo gruppo vocale con il quale ha avuto Musica Comune di Pordenone Lunedì 20 Gennaio 2020, ore 20.30 Regione Autonoma Benedetto Lupo Friuli Venezia Giulia pianoforte Crédit Agricole FriulAdria musiche di Janáček, Rota e Skrjabin Camera di Commercio di Pordenone – Udine Tra Letteratura e Teatro Sabato 25 Gennaio 2020, ore 20.30 Fedeli d’Amore polittico in sette quadri per Dante Alighieri di Marco Martinelli ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari in scena Ermanna Montanari

Anni Verdi Domenica 26 Gennaio, ore 16.30 Il re pescatore di Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci con Pasquale Buonarota, Elena Campanella,

Alessandro Pisci Calcaterra di L.D. copertina Foto dai 5 anni

L’apparenza inganna Giovedì 30, Venerdì 31 Gennaio 2020, ore 20.30 Mind Juggler di e con Francesco Tesei scritto da Francesco Tesei e Daniel Monti

Nuove scritture Domenica 2 Febbraio 2020, ore 20.30 Palcoscenico Compleanno testo, regia e interpretazione Enzo Moscato Ante compleanno: testimonial Giuseppe Affinito

info Bar Licinio 0434 247624 apre un’ora prima di tutti gli spettacoli con caffè drink comunale e smart food giuseppeverdi.it

Biglietti Puoi acquistare i biglietti di tutti gli spettacoli #staydreamer sia on-line e in biglietteria #lasciatisorprendere