Sant'angelo in Lizzola

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Sant'angelo in Lizzola Comune di Sant’Angelo in Lizzola SANT’ANGELO IN LIZZOLA piccola guida per il visitatore pocket guide for visitors Comune di Sant’Angelo in Lizzola Sant’Angelo in Lizzola piccola guida per il visitatore Comune di Sant’Angelo in Lizzola Provincia di Pesaro e Urbino Sant’Angelo in Lizzola_piccola guida per il visitatore _concept, testi e immagine CRISTINA ORTOLANI _traduzioni WALTER VANNINI _Comune di Sant’Angelo in Lizzola 2008 _info 0721 489711_www.comune.santangeloinlizzola.pu.it _le immagini appaiono con l’autorizzazione degli aventi diritto _il materiale raccolto è stato inserito con la massima cura; tuttavia l’editore è a disposizione per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti _i testi di Cristina Ortolani sono rilasciati sotto la licenza Creative Commons “Attribuzione Non Commerciale Condividi allo stesso modo” 2.5. Italia _informazioni aggiornate al 31 ottobre 2008 Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in pri- mavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cam- biato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Biso- gna ricominciare il viaggio. Sempre. José Saramago You need to see what you did not see, to see again what you saw already, to see in the spring what you saw in the summer, to see by day what you saw by night, to see again in the sunshine what you saw in the rain, to see the green crops and the ripe fruit, the moved stone, the shadow that wasn’t there. You need to re- trace your steps, to walk them again and mark new trails beside them. You need to start over with your trip. Always. José Saramago ...History is a slow, patient reconstruction process which must be enriched daily with new testimonials and elaborations... These were the opening words of the latest edition of this Muni- cipality’s publication: Sant’Angelo in Lizzola. History of an Ancient Village. This new edition is different by design: a handy pocket guide for visitors and tourists in Italian and English that covers the whole territory of the municipality, town to “county”. It is a guide meant to lead visitors and tourists in the discovery of our territory, providing useful information to a place they might otherwise overlook on their way to somewhere else. A practical, quick guide to the whereabouts and at the same time a way to get acquainted with local culture and, we did not forget it, its history. This is an evolving territory, one which was deeply transformed but still hides some precious jewels. Each visitor will then be able to look beyond what is currently visible and to imagine the past form of today’s places. It’s our invitation to slow down the pace of time, to enrich the look of a visitor with a sense of historical depth. This work by Cristina Ortolani, whose authentic passion and keen practical sense in the discovery of our “jewels” have forever earned her our gratitude, restores the dignity of towns and villages which are important in today’s Province, as surely were in the past. GUIDO FORMICA Mayor of Sant’Angelo in Lizzola ...La storia è un’opera di ricostruzione lenta e paziente e va arricchita ogni giorno di nuove testimonianze e approfondimenti... Con queste parole abbiamo aperto l’ultima edizione della pubblica- zione dell’Amministrazione Comunale: Sant’Angelo in Lizzola. Storia di un antico borgo. La nuova pubblicazione è oggettivamente diversa: si tratta di una piccola guida tascabile per visitatori e turisti, in versione bilingue (italiano e inglese) che abbraccia l’intero territorio comunale, dal suo capoluogo al resto della “sua contea”. Si tratta cioè di una guida pensata per il visitatore o turista veloce, per poterlo accompagnare nella sua visita nel nostro territorio, for- nendogli gli elementi utili per orientarsi e capire il posto in cui si trova solo di passaggio. E’ una guida pratica e veloce a ciò che lo circonda e al tempo stesso uno strumento di approfondimento culturale. Non siamo venuti meno alla parte storica che riguarda il territorio. Territorio che è in evoluzione, che è profondamente trasformato ma che comunque racchiude ancora cose preziose. Ogni visitatore potrà così guardare oltre l’apparenza del presente e immaginare i luoghi di oggi con le forme di ieri. E’ un invito a rallentare l’andatura del tempo presente e a dare pro- fondità storica allo sguardo del visitatore. Il lavoro svolto da Cristina Ortolani, cui siamo grati per la passione autentica e la praticità con cui ha riscoperto le “cose preziose”, re- stituisce la giusta dignità e il giusto posto a paesi che sono impor- tanti nella nuova realtà provinciale e che lo sono stati sicuramente anche in passato. GUIDO FORMICA Sindaco di Sant’Angelo in Lizzola SANT’ANGELO IN LIZZOLA A place favoured by scholars and artists who, since times past, made it a resort and a vacation destination, laid down on the Marche hills between Fano, the Montefeltro and the Romagna Sant’Angelo in Lizzola welcomes visitors with the quiet pace of those who know that real luxury is to enjoy the sunset leaning on the ancient town walls, or to chat idly in the square café, without bothering of time going by. It is to the curious visitor, and to the locals who want to play tourist for a day, that we dedicate this Little Guide, a discovery route that from Sant’Angelo’s castle reaches up to the Foglia valley, where the hidden grace of the alleys gives way to the dynamism of the Montecchio suburb. A slow travel route, looking through time into the charm of a landscape that touches the heart. SANT’ANGELO IN LIZZOLA Luogo prediletto da artisti e letterati che da tempi lontani ne fecero meta di villeggiatura e teatro di svaghi, adagiato sulle colline marchigiane tra Fano, il Montefeltro e la Romagna, Sant’Angelo in Lizzola accoglie gli ospiti con i ritmi pacati di chi sa che il vero lusso è godersi un tramonto affacciati alle mura, o fare quattro chiacchiere al caffè della piazza senza troppo pensare ai minuti che scorrono. Al visitatore curioso, e ai santangiolesi che per un giorno vo- gliano indossare i panni del turista dedichiamo questa Piccola guida, in un itinerario che parte dal castello di Sant’Angelo per spingersi fino alla valle del Foglia, dove la grazia nascosta dei vicoli cede il passo al dinamismo della frazione di Montec- chio. Un percorso da compiere all’insegna dello slow travel, guardando attraverso il tempo nell’incanto di un paesaggio che sa toccare il cuore. Sant’Angelo in Lizzola, panorama da est Skyline from the east 7 CARTA DI IDENTITÀ IDENTITY CARD Altitudine minima Minimum altitude m 45 s.l.m. Altitudine massima Maximum altitude m 312 s.l.m. Coordinate Coordinates 43°49’40’’ N 12°48’6’’ E Superficie Surface 11,60 kmq Confini Neighboring towns Pesaro, Monteciccardo, Monte- labbate, Colbordolo, Tavullia, Montegridolfo (RN) Frazioni Fractions Apsella, Montecchio Abitanti Population 8.500 Provincia Province Pesaro e Urbino Regione Region Marche Distanza da Pesaro Distance from Pesaro 15 km Palazzo Mamiani, sede del Municipio Palazzo Mamiani, Town hall Momenti storici ato dall’unione dei due Nantichi castelli di Mon- te Sant’Angelo e di Liciola, Sant’Angelo in Lizzola vanta una storia millenaria. Le prime notizie sull’abitato di Liciola (Lizzola) risalgono in- fatti al 1047, quando esso com- Francesco Mingucci, pare, insieme con Mons Cal- Sant’Angelo in Lizzola, 1626 vellus (Monte Calvello) e altri possedimenti, nel lascito del pontefi ce Clemente II ai monaci della vicina Abbadia di San Tommaso in Foglia. Nel 1280 la comunità di Monte Sant’Angelo compra da quella di Pesaro il Castello di Lizzola per la somma di cinquecento lire ravenna- ti: secondo il giurista e storico Tommaso Diplovatazio, autore del Chronicon Pisauri, gli abitanti di Lizzola avevano perso ogni diritto su terre e costruzioni dopo essersi ribellati contro i Malatesta, signori di Pesaro dai quali erano governati; della situazione approfi ttarono gli abitanti di Monte Sant’Angelo, costretti ad abbandonare le loro case, costruite sul cedevole terreno del colle del Brasco, tuttora ricco di acque come testi- monia il toponimo Fonte Lepri. Dal 1351 il paese di Lizzola è citato nei documenti come villa (dunque non un borgo forti- fi cato), mentre il termine castrum (castello dotato di strutture difensive) riferito a Sant’Angelo in Lizzola compare per la prima volta in un testamento del 1404. Fino alla metà del Quattrocento Sant’Angelo in Lizzola seguì le vicende di Pesaro e dei suoi signori; nel 1443 i Malatesta 11 as villa (hence, not a fortified town), while the term castrum (a fortified dwelling, hence castle) first appears in relation to Sant’Angelo in Lizzola in a testament dating 1404. Until the mid-1400s, Sant’Angelo in Lizzola shared the fate of Pesaro and its rulers; in 1443 the Malatesta were defeated by the Sforza in the HISTORICAL MOMENTS battle of Monteluro (Tavullia); two Born from the merging of the two an- years later Sant’Angelo, together cient castles of Monte Sant’Angelo with the other castles of Pesaro, and of Liciola, the town of Sant’An- pledged its allegiance to the Sforza, gelo in Lizzola boasts a thousand- under whose rule it remained until year history. The first accounts on the 1584, when Francesco Maria II Del- Liciola (Lizzola) dwelling date back to 1047 when it appears, together with la Rovere, Duke of Urbino, granted Mons Calvellus (Monte Calvello) and Sant’Angelo in Lizzola as a fiefdom other estates, in the legacy of Pope to Giulio Cesare Mamiani, who took Clemente II to the monks of the near- possession of it on the 6th of April of by San Tommaso in Foglia abbey.
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