Sulle Tracce Delle Aquile Randagie

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Sulle Tracce Delle Aquile Randagie IL CODICE DELL’AIRONE SULLE TRACCE DELLE AQUILE RANDAGIE Rivista di cultura ed educazione scout - anno XLII - numero 1 - Febbraio 2021 Periodico mensile - Poste Italiane Spa Sped. in A.P.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano SULLE TRACCE DELLE AQUILE RANDAGIE | agescilombardia 3 Presentazione A cura di padre Stefano AE regionale Branca E-G Camilla, Massimo e don Paolo Responsabili e Assistente Ecclesiastico AGESCI Regione Lombardia I “ragazzacci” delle Aquile Randagie, non sapeva- ha ripercorso per noi i , sentieri, ritrovando luo- no di essere forti, leali e coraggiosi ma intuivano ghi, passioni e avventure. la bellezza dell’aquila che vola alto e sperimenta- vano il non aver un luogo fisso, uno spazio dove Ha parlato con testimoni di allora, approfondito stare.. e studiato, cercato con attenzione e competenza in archivi e testi. Ha accolto, nella logica dell’esto- Erano coraggiosi e forti ma si sentivano normali, te parati, la richiesta del comitato regionale della si sentivano ed erano scout fino al midollo e non Lombardia e con disponibilità ci ha regalato que- potevano abbandonare la loro promessa. Anche sto testo, quasi un quaderno attivo, fruibile in di- a fronte delle richieste pressanti di adulti, di edu- verse modalità. catori di cui si fidavano. Ragazzi intraprendenti accompagnati da qualche sparuto adulto, come Un testo appassionato che mettiamo volentieri a il “bad boy” Kelly, ma in fondo supportati anche disposizione di tutti i ragazzi e i capi della Lom- da molte complicità coraggiose. Ragazzi con bardia. Ci sono tracce e idee che diventeranno l’uniforme tatuata nell’anima, mentre il mondo attività, cacce, imprese, inchieste, capitoli, espe- andava in un’altra direzione. Mentre si invocava rienze che permettono di sognare con i ragazzi prudenza a volte, al limite della pavidità, i ragazzi dello scoutismo lombardo degli anni Trenta. Non sapevano che potevano conquistare il mondo, o per fare storia ma per gustarne l’esempio. almeno lo sognavano, e in qualche modo l’hanno fatto. Dalle pagine emergono con estrema naturalez- za gli ideali, i valori e le avventure di nonni e bi- Quelle che avete tra le mani sono pagine prezio- snonni dello scoutismo lombardo. Compagni di se, il biglietto per un viaggio nel tempo, nella me- squadriglia e compagni di strada che ci aiutano a moria, nelle radici del nostro essere scout. È un riflettere sulla capacità di sperare e di agire dei viaggio anche nello spazio, nei luoghi che hanno ragazzi. Ragazzi che sono entrati nella storia con visto le azioni di ragazzi coraggiosi e avventuro- i loro sogni, la loro tenacia, la loro lucidità, la loro si. Un percorso a tappe che si snoda sulle tracce sana incoscienza, senza protagonismi esasperati. dello scoutismo clandestino calcando le strade di Consapevoli e umili, spensierati e coraggiosi. Milano e della Lombardia. Un percorso che si tra- sforma in esperienza, fruibile da capi e da ragaz- È bello trovarli, scoprirli, riscoprirli, sentirli vicini zi. Una strada per raccontare, sperimentare e per e di questo ribadiamo il nostro grazie a Stefano pensare. Autore del testo è Stefano Bodini, scout che ce li fa assaporare, che ci fa sentire coinvolti appassionato, uno storico serio e preparato, che in una storia che ha ancora molto da dire. 4 agescilombardia | SULLE TRACCE DELLE AQUILE RANDAGIE Queste pagine sono offerte allo scautismo lom- bardo, con uno sguardo anche a sorelle e fratelli dell’altre regioni. Sono offerte a capi e comunità capi perché possano arrivare a guide ed esplora- tori, novizie e novizi, lupetti e coccinelle, rover e scolte. Son pagine anche molto pratiche, facil- mente fruibili, sono occasioni che vi invitiamo a sfruttare. Buona caccia e buona strada Padre Stefano Gorla – AE regionale Branca EG Camilla Fontana, Massimo Mapelli e Don Paolo Poli – Responsabili e AE regionali SULLE TRACCE DELLE AQUILE RANDAGIE | agescilombardia 5 Di Stefano Bodini Introduzione «Ciò che noi fummo un dì, voi siete ora, ma, i protagonisti delle due esperienze non sono sovrapponibili. Alcune Aquile Randagie erano al chi si scorda di noi scorda sé stesso». fronte l’8 settembre 1943, alcuni di loro non torna- rono, altri furono rinchiusi nei lager. Ritenere che La citazione della lapide posta sul muro del ci- le due vicende siano coincidenti è storicamente mitero in Codera rammenta l’importanza di fare inesatto e non renderebbe ragione di alcuni ele- memoria. Successivamente ripercorreremo sin- menti, primo fra tutti la fedeltà alla promessa, teticamente la storia delle Aquile Randagie cer- criterio fondamentale delle scelte politiche dei cando e seguendo le loro tracce nei luoghi teatro suoi protagonisti, anche delle Aquile Randagie della loro avventura. Lo scopo di questa narrazio- che partirono per la guerra. ne è quello di facilitare l’approccio educativo nella progettazione di attività legate alle vicende delle Per quanto riguarda le modalità vedremo alcuni Aquile Randagie, per poterne capirne il messag- suggerimenti pratici nella parte finale del testo: gio e per valorizzare il senso dell’eredità che ci esse potranno essere rivolte a degli E/G, a degli hanno lasciato. R/S oppure a dei capi. Il tema può essere propo- sto anche ai fratellini e sorelline della branca L/C, Questo testo è stato costruito attraverso varie oc- magari a un CdA, ma il consiglio è di fare molta casioni in cui gruppi di fratelli e sorelle scout sono attenzione, tenendo presente che l’importante è stati accompagnati alla scoperta della storia delle l’obiettivo educativo con cui vengono organizzati Aquile Randagie nei luoghi teatro di alcuni eventi. questi momenti, data la quantità di messaggi che Tutto questo è avvenuto tramite attraverso gio- possono diventare occasione di riflessione e di chi, veglie o “semplici” visite guidate. crescita. In ogni caso queste uscite devono essere Il fulcro del testo è la proposta di un giro per tarate su chi ascolta e non su chi le organizza. Milano in 6 tappe. Questo percorso base ha una Una avvertenza: non si è voluto ripercorrere in durata di poco più di tre ore: si snoda dall’inizio modo rigoroso la storia delle Aquile Randagie! della clandestinità attraverso episodi significativi Vengono piuttosto evidenziati degli spunti di sen- di vita dello scautismo clandestino fino alla scel- so per potersi approcciare ad un tema molto com- ta di alcuni dei suoi protagonisti di impegnarsi plesso come quello trattato. Loro sono testimoni nell’Organizzazione Scout Collocamento Assi- viventi, come avremo modo di verificare, che il stenza Ricercati (OSCAR). Dal punto di vista sto- motto “sempre pronti” può avere una valenza rico l’elemento da sottolineare chiaramente è che concreta superiore alla mera, e di per sé già non le Aquile Randagie furono un’esperienza com- semplice, educazione dei ragazzi con il metodo pletamente “altra” rispetto all’OSCAR, anche se scout. I protagonisti di queste vicende d’altronde quest’ultima nacque secondo i principi della pri- 6 agescilombardia | SULLE TRACCE DELLE AQUILE RANDAGIE sono i nonni, o i bisnonni scout, a seconda dell’e- nità, il servizio. tà del lettore. Questa storia è reale, concreta ed è patrimonio di ciascuno di noi. Per viverla più Questo argomento ci permette anche di capire concretamente perché quindi non partire dai luo- come la fede permei il nostro essere scout: non ghi che ne sono stati teatro? Le vicende di seguito perché molti protagonisti furono preti, ma bensì riportate sono solo una parziale ricostruzione di per la profonda spiritualità evangelica che vissero quanto avvenne e sono funzionali agli obiettivi di concretamente con le loro azioni. La scelta poli- questo scritto. Gli abbinamenti tra i testi, le can- tica e il servizio al prossimo sono i due elementi zoni, i documenti citati sono per tanto organizzati concreti, più solidi che emergono ripercorrendo i in maniera soggettiva. Possono aiutare a costru- passi delle Aquile Randagie, a noi la possibilità di ire un percorso sulla memoria di cosa furono le farli vivere ai nostri ragazzi per offrire loro un mo- Aquile Randagie e perché le dobbiamo ricorda- mento educativo all’interno di una ambientazio- re. Questa raccolta di spunti può essere seguita ne storica dalle risonanze educative potentissime pedissequamente oppure riorganizzata secondo se utilizzate con la giusta dose di intenzionalità la creatività che contraddistingue lo scautismo. I educativa. dati proposti possono essere arricchiti incrociati e legati a piacimento, non bisogna fermarsi ai limiti Confido che questo strumento diventi uno stimo- di un testo scritto. lo alla creatività che da sempre distingue il servi- zio dei capi scout. Gli strumenti educativi su cui si fondano questi percorsi sono elementi del metodo scout. Ringrazio sentitamente il Comitato e il Consiglio regionali di AGESCI Lombardia per avermi “co- In primis la narrazione: è volutamente semplifi- stretto” a scrivere: ovvero a mettere nero su bian- cata e sintetizzata per facilitare l’accesso agli ele- co alcune delle conoscenze che mi porto dentro e menti fondanti di questa storia. che ho arricchito nel corso degli ultimi undici anni con lo studio di libri e di documenti archivistici. L’ambientazione: l’interazione con il territorio Un grazie particolare ai tre preziosissimi corret- permette la creazione della giusta ambientazio- tori di bozza che mi hanno seguito nella realizza- ne che risulti coerente con i fini educativi posti a zione del testo: Alex Cendron, Federica Frattini e questa attività in fase di progettazione. mio padre Arturo. Grazie a padre Stefano Gorla per avermi aiutato nell’organizzazione del testo. La strada: che si tratti di un gioco o di una veglia, elaborare un percorso su più tappe permette di Grazie a Sara Mazzolari per avermi sempre inco- organizzare in modo diverso la tempistica, dan- raggiato. doci la possibilità di avere dei momenti per impa- rare a muoversi sul territorio, nel caso di un gioco, Recentemente ho assistito a una lezione di un ce- o di imparare a rielaborare quanto ascoltato nel lebre storico che sosteneva la tesi liberatoria della caso di una veglia; aiuta comunque a dare il giu- scrittura: confido che questo processo valga an- sto ritmo al momento.
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