arte che è un danno per tutti, nessuno escluso. (Come mai per questo numero questo per mai (Come escluso. nessuno tutti, per danno un è che cui si elude un fisco che ha aliquote che non si può fare a meno di eludere e la mancanza di una legge quadro chiara e limpida, il mondo dell’arte in Italia è condannato a vivacchiare in una sorta di semi-abusivismo in vendite nero, lavoro tra Perché sia. lo che concesso non e ammesso difficoltà, in è settore il che mano, alla dati dimostrare, possibile neppure è non Perché Parlamento. del o Governo del parte da attenzioni sostegni, aiuti, chiedere di esempio, ad nell’impossibilità, pone si e autoflagella Si politica. invisibilità di status uno a autocondanna si - contemporanea dell’arte comparto il modo special in e - dell’arte settore il da associazioni culturali, non conosciamo - e figuriamoci! - l’ammontare delle compravendite e dunque non sappiamo, in quest’anno di crisi, se sono calate, se sono rimaste stabili o se sono aumentate. Così facendo (intesi nel senso moderno del termine, quelli classici li lasciamo volentieri ad altri ambiti), né casse di previdenza. Non sappiamo quante gallerie d’arte ci sono in Italia, anche perché la maggior sindacati né categoria, di associazioni fatto, di parte hanno, non che d’arte critici i per sono e curatori i per vale stesso lo camuffate e Italia in sono ci artisti quanti sappiamo Non percentuale. che in e quali quanti, persi, stati sono ne sappiamo qual è la città più attiva dal punto di vista economico (Milano? Roma? Boh!), non abbiamo lo straccio di un numero neppure per quel che riguarda i posti di lavoro del settore. E dunque non conosciamo se classifica né graduatoria. Non siamo in grado di analizzare lo straccio di un dato. Non sappiamo quanto fattura il comparto nel suo complesso, non sappiamo quali territori fatturano di più o fatturano di meno, non piccolo - comparto industriale degno di questo nome che possa ragionare, come si suol dire, “dati alla mano”. E invece, rassegnatevi: non è così. Del nostro mondo non si sa nulla: non esiste statistica, non esiste parli di numeri in termini aziendalistici. Eppure, mai come in un periodo come questo, costellato da difficoltà economiche, sarebbe utile per tutto il mondo dell’arte lavorare in un settore strutturato. In un - seppur si cultura, generare vuol che settore un in che, squalificante sembrare potrà altro qualcun A termine. del retrivo più senso nel statistica mera conto, poco di accessorie, questioni sembrare potranno qualcuno A artisti glihannodedicato. Auguri.)(m.t.) gli che ritratti tanti dei l’ultimissimo è Innocente, Dino di opera a riprodotto, qui questo E anni. 70 suoi i per Oliva Bonito Achille ad regalo nostro il è copertina questa Perché domande! Che quadro? normale un Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 - Firenze Copia euro 0,0001 . architettura Exibart. . design free |annoottavo |numero sessantadue|dicembre duemilanove -gennaioduemiladieci|www.exibart.com . musica . moda . filosofia . hitech Exibart . teatro non ha incaricato un giovane artista per realizzare la cover? E come mai il lavoro non è pensato su misura per la copertina, ma è ma copertina, la per misura su pensato è non lavoro il mai come E cover? la realizzare per artista giovane un incaricato ha non . videoclip . editoria . cinema onpaper . gallerie . danza . trend . mercato . politica . vip . musei . gossip

4retrocover Il sommario di questo numero è a pag. 26 Exibart.onpaper sondaggi. http://sondaggi.exibart.com

LA GALLERIA ITALIANA PIU’ POTENTE ALL’ALBA DEGLI ANNI DIECI?

continua 29,92% minini 9,47% de carlo 22,75% artiaco 15,11% noero 7,33% cardi 8,09% stein 7,33% vignetta mandateci le vostre vignette sull’arte a: [email protected] sexybart. i perché del mese la ROBERTO BALDAZZINI RIVOLI CERCHIOBOTTISTA ORE D’ARIA, E DI LIBRI di ferruccio giromini Molta gente il perché se l’è chiesto. E la risposta è, ahinoi, abbastanza fa- Suvvia, è chiaro a tutti: le gallerie non cile da dare. Procediamo con ordine, tuttavia. E partiamo dalla domanda. possono restare quelle che sono sempre Che è questa: perché il Castello di Rivoli ha impapocchiato tutto un pom- state. L’Ottocento è finito e, pare, pure poso sistema di concorso-a-chiamata-con-presentazione-di-progetti se poi il Novecento. Dunque, signori, cambia- la scelta finale-finale del nuovo direttore la farà comunque il consiglio OKre. Adeguarsi. Essere flessibili, duttili e malleabili. Venire incon- d’amministrazione, ovvero i politici (o politicanti) locali? Perché proporre tro al mercato, certo, ma anche alle esigenze del consumatore un bando in cui gli esperti possono solo segnalare i candidati, ma non culturale. E così le care vecchie gallerie d’arte diventano agenzie, scegliere il migliore? Già, perché? piattaforme al servizio degli enti pubblici, consulenti. Un esempio che ci piace - ma ce ne sono molti - è quello della romana Galleria FOTOGRAFIA EUROPEISTA Oredaria, nella quale è ormai abitudine trovare presentazioni di Tutt’altra aria - almeno questo è quello che appare - per la selezione libri e talk intellettuali a tema non necessariamente artistico. dei nuovi curatori del Festival Internazionale della FotoGrafia di Roma. Il bando è stato fatto seguendo le buone pratiche europee ed è agile, HAI PUNTATO SULL’ARTE? NIENTE CRISI veloce, accessibile. La submission si invia tramite posta elettronica e i Legame diretto tra questo “ok” e il secondo “ko” qui sotto: legge- tempi sono stretti. La selezione è aperta a tutti e le scelte vengono fatte teli tutti d’un fiato. L’idea è quella di suggerire un parallelo tra i da un pool di esperti ad alto livello. Insomma, un bando vero, non di quelli due principali emirati del Golfo Persico. Da una parte Abu Dhabi, scritti-apposta-per. Una modalità rispetto alla quale ci chiediamo: perché dall’altra Dubai. Due città che galleggiano sulla loro fortuna, il non fare sempre così? petrolio, e che - avendo capito che la fortuna non può durare per l’eternità - hanno deciso di differenziare gli investimenti, attuan- FITTASI PAC, MILANO CENTRO, OTTIME REFERENZE do grandi piani di trasformazione urbana. Abu Dhabi ha puntato Sia chiaro, non ne facciamo una questione di qualità degli eventi espositi- tutto sulla cultura, ha chiamato i migliori architetti del mondo, vi. Che possono essere anche di gran livello, come la mostra attualmente ha stretto partnership chiacchierate con i grandi musei e ha im- in corso di Yayoi Kusama. Non è quello il punto. Questo però non può esi- maginato distretti culturali futuristici ma ecosostenibili. E non è merci dal chiederci il perché una città come Milano sacrifichi quello che praticamente stata toccata dalla crisi economica... attualmente è di fatto l’unico suo spazio dedicato all’arte contemporanea, trasformandolo in una location in affitto. Magari in affitto ad affittuari di ASSESSORE üBER ALLES prestigio, per carità, ma pur sempre in affitto. Ma pur sempre senza una Alla fin fine, sempre meglio loro che veline o transessuali. Certo, Miciamiao - 2007 - acrilico su tela - cm 60x80 direzione, senza una linea, senza un ruolo in città. Con una programma- i giornali sono vieppiù orientati a coprire argomenti ad alto tasso zione che spazia da Roberto Indiana ad Aron Demetz, da ConiglioViola a di scandalo: è quello che i lettori vogliono. Tuttavia c’è da notare Chissà, davvero, chissà se l’acclarata recente Kusama. Perché? che, nell’ultimo annetto, una particolare attenzione è stata data predilezione di tanti italiani per i transessuali a un peculiare tipo di operatore del nostro settore: l’assesso- può contare tra le sue cause anche il lavoro di re alla cultura. Mai come in questi mesi, occorre sottolinearlo, propaganda operato per anni da Roberto Baldazzini personaggi come Giuliano da Empoli (assessore a Firenze), Mas- (Vignola, Modena, 1958). Vediamo... “Baldo” per gli similiano Finazzer Flory (a Milano) o Umberto Croppi (a Roma) amici, nomen omen, questo ribaldo visualizzatore di sono assurti agli onori delle cronache. Sono in realtà le uniche desideri è noto come fumettista sin dai primissimi personalità dei rispettivi enti locali ad avere un respiro nazionale anni ‘80. Dopo un decennio di beneducate storie (escluso il sindaco naturalmente) fatto di interviste, articoli, cita- postmoderne ammiccanti alla Hollywood giallorosa zioni da parte di tutta la stampa generalista. Forties/Fifties, per riviste come Orient Express o vedodo piop Comic Art, con gli anni ‘90 dà libero sfogo alla sua SCUSATE, PER LA FONDAZIONE PRADA DI QUA? vena di rappresentatore erotico, pubblicando sfiziosi Vabbene la crisi, ma scomparire così... Di chi stiamo parlando? volumi dai titoli come Streghe & Santarelline, Fixtown do piop ritratto Ma della Fondazione Prada, no!? Fino a qualche anno fa attivis- Hard Female Bondage Club, My Sweet Betty, che lo simo hot-spot milanese dell’arte contemporanea, quasi una kun- lanciano quale autentico maestro dell’eros pure sui sthalle in alternativa al mai-realizzato museo pubblico. E ora? Si mercati internazionali. Eros strettamente feticista, in è annunciata una nuova sede progettata da Rem Koolhaas, ma a quanto le sue eroine sono volentieri strizzate da lacci quanto ne sappiamo i lavori non sono ancora iniziati e gli eventi e corsetti e volentieri inguainate in stivali e guanti nella vecchia sede latitano assai: l’ultimo è storia di un anno e e volentieri strette da cinture e bracciali borchiati e mezzo fa! Miuccia ha forse deciso di investire solo in Estremo volentieri trafitte da orecchini e piercing vari. Poi, Oriente i soldi che destina alla cultura? la sua storica consonante collaborazione con la ribaldissima rivista Blue gli permetterà di sciogliere HAI PUNTATO SUL MATTONE? TANTA CRISI Qui si parla di Medio Oriente. E se volete proprio capirci qualcosa definitivamente la propria fantasia diversa/perversa: di più andate a leggervi - o lo avete già fatto? - il secondo degli nelle stanze dell’ormai famosa Casa Howhard si “ok” qui sopra. Il parallelo è tra Abu Dhabi e Dubai. La prima, aggirano solo donne, mettiamola così, splendidamente puntando sulla cultura, si è salvata dalla crisi. La seconda, Dubai, curvilinee e longilinee e pettorute e ben tornite, è finita qui nella colonna dei “ko”. Perché? Perché ha immaginato polpose e appetitose, ma tutte per di più fornite di uno sviluppo un po’ vecchio, un po’ superato. Tutto giocato sul un’appendice incongrua all’inguine, sempre pronta a la gallerista CLAUDIA GIAN FERRARI la stilista LAURA BIAGIOTTI mattone, sull’immobiliare. Real Estate a go-go fin dentro al mare, reagire agli stimoli esterni. Donne, mettiamola così, con isole artificiali a forma di palma o di planisfero. Però poi arri- in perenne eccitazione sanguigna, di quel genere va la crisi e ti taglia le gambe, facendo tremare mezza economia che inturgidisce i sogni e le realtà fisiche. Donne, do piop sguardo mondiale. E magari scopri, in ritardo, che la cultura e l’arte i turi- mettiamola così, che uniscono in sé la capacità di sti li portano lo stesso, senza farti rischiare miliardi di miliardi in gioire in modi ambivalenti, delle introflessioni come cantieri allucinanti! Proprio come hanno fatto ad Abu Dhabi. delle estroflessioni. Donne, mettiamola così, attive quanto passive, dalle possibilità penetrabili come QUELLO È UNO BRAVO. CACCIAMOLO VIA! penetranti. Da allora, il destino spavaldo di Baldo è Non fate quella faccia dopo aver letto il titolo. È così che funziona rimasto legato, legatissimo, alle sue creature ibride, in Italia, e lo sapete benissimo. Nella mediocrità diffusa, quelli suscitando curiosità turbamenti entusiasmi anche bravi sono pericolosi. Pericolosissimi. E, se possibile, vanno silu- in chi rifugge da certi contatti fisici ma si limita ad rati. Ecco, se non abbiamo male interpretato, cosa sta cercando ammirare il suo segno grafico nitidissimo e dalle di fare da qualche mesetto a questa parte il ministro della cultura che, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere Sandro Bondi. Il circonvoluzioni ammalianti. Trasportando però le sommo poeta di Fivizzano sta cercando, in un modo o nell’altro, sue divinità su tela e in grandi formati, si è un po’ di fare fuori Paolo Baratta, attuale presidente della Biennale ed addolcito nelle spudoratezze. Di queste sue ultime efficacissimo manager per impronta, protagoniste (ultimamente esposte, per esempio, il ragno di louise bourgeois la performance di Lady Gaga approccio, condotta e - ovviamente alla Galleria Art&Co.Mix di Torino) non si arriva mai - risultati. Insomma, proprio uno da a vedere bene sotto la cintura. Chissà, davvero, cacciare via quanto prima! chissà cosa c’è laggiù. KO

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LUMIÈRE ERGO SUM

IARY OF THE DEAD - LE CRONACHE DEI MORTI VIVENTI di George A. Romero OMO CRIMINALIS. Ne L’opera da tre soldi (1928) Bertolt Brecht annunciava il - USA 2007. Quando mi dicono che per fare arte ci vogliono i soldi, di solito connubio fra politica e criminalità. Ottant’anni dopo questo annuncio è diventato rammento gli inizi di qualche artista oggi famoso oppure i film di George A. la ragion pratica della storia politica italiana. Niente politica senza criminalità. La Romero (nato a New York nel 1940). Night of the Living Dead (1968) marca recente storia lo conferma ampiamente. Ben settanta delinquenti giudicati in via e codifica per sempre il genere horror-zombie; ma quello che è poi destinato definitiva siedono in Parlamento, molti altri rivestono altrove cariche pubbliche. In a diventare un cult movie viene tuttora mostrato nelle scuole H tutte le società in cui gli uomini sono sfruttati, oppressi e alienati, il di cinema anche perché venne realizzato con soli 10mila dollari. Romero entra criminale assume la maschera dell’uomo libero, diviene un idealtipo. cosìD nella storia del cinema, ma la sua carriera non è memorabile. Costretto a Sperperando liberamente il suo bottino (o quello dello Stato) può far essere un indipendente tutta la vita, l’unica occasione che Hollywood gli offre è la credere che lo dia anche ai poveri. Questo accade perché la società regia di Resident Evil (2004), ma alla fine gli viene preferito Paul Anderson (quello classifica convenzionalmente come criminale chiunque le si ribelli. di Alien vs. Predator). La filmografia di Romero è piena di film girati con troupe Il destino della parola “libertà” non è indenne da questa perversa ridotte al minimo, a basso costo, tutti appartenenti allo stesso genere, dal ter- distorsione. Oggi sarebbe libero colui che è in grado di stravolgere rore di essere invasi da un “altro”, toccati dall’infetto che inevitabilmente porterà le regole della convivenza collettiva. Di fare quel che caspita gli pare. anche noi a far parte della famiglia “zombie”. Diary of the Dead è costato poco Di fatto l’uomo più “libero” di tutti è il criminale che è pure messo più di un milione di euro - meno di tanti sceneggiati della nostrana TV -, è stato nelle condizioni di non dover rispondere delle proprie malefatte (scu- girato a Toronto in un mese ed è un piccolo capolavoro. Il film si presta anche do fiscale e via dicendo). E a lui va l’onore reverenziale (populistico) a interessanti questioni dal punto di vista estetico: come mai, ad esempio, nel di chi infrange il patto sociale. Negli anni ‘80 del secolo scorso Al cinema in questi anni stiamo assistendo a grandi opere di registi anziani (Clint Ea- Capone e i vari padrini, attraverso una serie di fiction e una vasta stwood, Terrence Malick...) mentre nell’arte questo è quasi impossibile? Ecco un letteratura, sono assurti a eroi, sono diventati miti. In Gomorra Sa- buon esempio di come farsi tanti ne- viano racconta come i camorristi imitassero perfino le gesta e le mici con una frase sola. Diary of the abitazioni degli eroi delle fiction di mafia. Eroi che hanno sfidato lo Dead racconta la storia di un gruppo Stato e con i quali in parte lo Stato è stato costretto a patteggiare, a di studenti di cinema che si trovano a girare un film riconoscere un ruolo. Quando gli americani sbarcarono in Sicilia nel 1943 si rivolsero ai mafiosi horror sotto gli occhi vigili del proprio professore. di origine siciliana per preparare lo sbarco stesso. Ironia della storia, la “liberazione” dal fasci- Presto arrivano via radio notizie di morti che ripren- smo si deve anche ai mafiosi. Lucky Luciano venne graziato nel 1946 “per i grandi servigi resi dono a vivere e rappresentano una vera minaccia agli States durante la guerra”. Adesso il figlio di Ciancimino ha fornito le prove che prima delle per i vivi. I ragazzi, non senza scetticismo, si met- stragi di Falcone e Borsel- tono in marcia per tornare in città, ma ben presto lino lo Stato cercò di pat- si rendono conto che la situazione è precipitata, il teggiare con i mafiosi. In mondo è diventato davvero ostile e ogni traccia di assenza di banditi positivi normalità è scomparsa. È vero che lo stratagem- alla Robin Hood, fasce gio- ma dello schema narrativo, raccontato con una telecamera “privata” da uno o più personaggi - i vanili, la piccola borghesia quali si ritrovano, all’interno del film, a svolgere il doppio ruolo di attori/creatori che, in presa e la povera gente non po- diretta, ci raccontano quello che vediamo - è stato inventato da Blair Witch Project (1999) e liticizzata e resa ignorante ripreso recentemente da Rec (2007) e dal catastroficoCloverfield (2008). Nell’ultimo Romero dalla tv cercano l’eroismo questa “visione privata” si offre però a considerazioni che ci fanno pensare che non si tratti altrove. A costoro il crimi- solo di un escamotage. Jason Creed (Joshua Close) continua a usare la sua telecamera per nale restituisce la funzione tutto il film creando due parallelismi: a) tra la fiction che sta girando e la realtà che si sta sociale del mito, l’illusione prefigurando; b) sia il film degli studenti che Diary of the Dead sono girati in digitale... Alla fin della salvezza, mentre trattiene per sé l’intero bottino. Storicamente la prima scoperta di fine, noi stiamo vedendo il film degli studenti. È incredibile che sui blog ci siano interi forum chi poté osservare con occhio imparziale la nascita della società industriale fu che la morale dedicati all’argomento “ma perché Jason non molla quella cavolo di telecamera e non dà una tradizionale ne usciva sconvolta. Secondo tutti i parametri tradizionali europei il capitalista, il mano come tutti gli altri”, che somiglia tanto alla vecchia questione sul fotoreportage. In realtà, finanziere erano immorali e un po’ criminali. I loro scopi personali prevalevano su quelli collettivi. se Jason avesse dato una mano, avrebbe creato L’egoismo, l’impudenza, l’avarizia, l’ipocrisia, il ci- un cortocircuito fra questi due mondi paralleli e nismo sono tutte caratteristiche dell’uomo d’affa- non ci sarebbe stata una storia da raccontare. ri, come ancora possiamo constatare oggi. Solo Ora, il genere, qualunque sia (poliziesco, science UN SACCO BELLO che ieri ciò faceva scandalo, oggi è un modello fiction, horror...) conta proprio su questo: sulla di identificazione. Nel XIX secolo nella letteratura negazione di una condizione di normalità. Nel fare n giro per gallerie, aspettando Godot. vi furono vari tentativi di associare il criminale al questo Romero è maestro: ricorderete gli zombie A - Che fai? povero. Occorreva riformulare la morale collettiva che attaccano i sopravvissuti che hanno trovato B - Non si vede? Sto guardando un quadro! attraverso un nuovo pericolo e associare la pover- rifugio in un centro commerciale in Dawn of the A - Come sarebbe a dire, un quadro? Non si guardano più i quadri! tà alla violenza. I Misteri di Parigi di Eugène Sue Dead (1978), immagine tanto forte da far nasce- B - E perché no? (1842-43) in parte provocò questa associazione. re il video-gioco “zombie mall”. La sottile critica A - Perché oggi gli artisti che seguono l’attualità non li fanno più! Guai, altrimenti! Ma anche Oliver Twist di Dickens. La criminalità sociale dei film di Romero è sempre risolta per B - Ah sì, e perché? dei romantici in fondo era il rovescio della meda- immagini - massa di consumatori condannata a AI - Come, perché? Ma allora non sai proprio niente! Non ti tieni aggiornato! glia della nascente crudeltà capitalistica. Ma ciò consumare ripetutamente - mentre a livello di B - E che cosa dovrei sapere? che ancora vi è in comune fra la nostra epoca e sceneggiatura questa condizione critica produce A - Ma, che ne so, dovresti andare nelle gallerie giuste, a vedere le opere d’arte giuste! L’al- quella romantica è che la criminalità è una forma solo sarcasmo e qualche battuta. Non è una sor- tro giorno per esempio ho visto un artista che presentava un bellissimo lavoro d’archivio sul- di accumulazione capitalistica protetta da leggi e presa, dunque, che il tema principale del film sia le unghie finte di un’attrice del periodo dei telefoni bianchi. Pensa che l’artista ha ritrovato la da criminali che le fanno. Se ieri la convergenza il collasso dell’informazione: dopo poche ore i me- sua collezione di unghie finte in un ripostiglio delle scope della nonna e poi ha incaricato delle fra criminalità e società borghese era nascosta e dia non danno più notizie, lasciando i vari canali in performer di indossarle e di graffiare in faccia tutti i visitatori della galleria! Uno sballo! depistata, oggi è esplicita e manifesta. I criminosi preda al white noise... Le uniche B - E quindi tu ti sei fatto graffiare in faccia? fallimenti della Parmalat, della Cirio, dell’Alitalia e fonti d’informazione restano i me- A - Chi, io? Ma no, cosa dici! Io mi sono mantenuto a distanza, con tutto quello che spendo di altri grosse aziende sono opera di esponenti dia personali, i blog, Youtube... Ro- di lampada abbronzante, ti pare che mi vado a fare graffiare in faccia da quelle smandrap- dell’alta società, per non parlare del clamoroso mero ci riporta improvvisamente a pate là? crack planetario dell’economia causato da finan- un tema molto sentito della nostra B - Ma non hai appena detto che ti piaceva e che era uno sballo? zieri senza scrupoli. La virtù e il vizio non sono più realtà attuale: la notizia non è tan- A - Uno sballo sì, ciccio, ma sulla faccia degli altri. Per chi mi prendi? facoltà opposte. Oggi sarebbe virtuoso chi rag- to che i media generalisti assor- B - Fa’ un po’ come ti pare, io preferisco il quadro. giunge il proprio scopo criminale. Chi ce l’ha fatta. bano quotidianamente da Internet A - Ecco, vedi? Sei sempre il solito nostalgico, contrario all’innovazione. Chi è riuscito a estorcere denaro o ad arricchirsi le proprie notizie, ma che i media B - Mah, non saprei. È che la storia delle unghie finte mi sembra proprio una stronzata. in qualsiasi modo. La ricerca della felicità passa personali sopravvivano ai media Invece trovo che il quadro non sia niente male. per un comportamento di tal fatta. In un certo tradizionali, condannati al silenzio A - E aridaglie co’ ‘sto quadro! Ma di chi è, poi? senso il bandito (o il criminale) è diventato il suc- assoluto dopo una vita di ciniche B - È di Coso. cessore del guerriero non ancora al potere; per manipolazioni e rumore senza sen- A - Di Coso? Ma allora sì, che va bene! È uno giusto! Dipinge sì, ma ha esposto al MUCCA questo è stimato e temuto, e la sua invidiata liber- so. Così il “siamo tutti fotografi”, [Museo Unilaterale Contemporaneo Chiaramente Artistico, NdR]! E quindi va bene! tà afferma sotto altre vesti la morte di Dio che, che è il motto intrinseco nell’ac- B - Ma scusa, non lo avevi visto anche prima, il quadro? E dicevi che non ti piaceva... nei romanzi polizieschi in genere, era incarnato quisto odierno dei nostri cellulari, A - Ma che vuol dire, scusa. Si vede che tu sei fuori dal mondo del contemporaneo. Non è dal detective che scopre tutto, figura scomparsa diventa un “siamo tutti reporter”, che non mi piaceva, non lo avevo neanche guardato. È così che si fa, se mancano le creden- all’orizzonte del crimine. Alla spada si è sostituito spingendo lo spettatore a diventa- ziali. Non hai la sensibilità, non hai lo spirito di finezza... il denaro. Per vincere è sufficiente corrompere re testimone di una verità che altri non hanno sa- B - Secondo me dovresti andare a farti sgraffiare un po’ la faccia da quelle, ti ci vedo. senza sporcarsi le mani. Dal punto di vista dell’im- puto raccontarci, di una responsabilità civica che A - Stai diventando aggressivo... Si vede che nutri rancore nei miei confronti, invidi la mia maginario collettivo, l’idealizzazione del criminale altri hanno ignorato. Last but not least, e questa cultura, le mie conoscenze, le mie frequentazioni. Però non è carino da parte tua, potresti trasforma in una sorta di eroe colui che dal nulla è la vera poetica che percorre ogni racconto di vivere più serenamente la tua naturale inferiorità. A proposito, guarda quell’installazione riesce a prendere il potere. Infrangendo le leggi George A. Romero, la sensazione che alla fine pazzesca laggiù! può far credere che liberi gli uomini dalla loro in- del film sopravviene facendoci pensare che questi B - Quello è l’estintore della galleria. Se vuoi te lo sfrego sulla faccia. soddisfazione. Una volta il crimine si cercava di zombie/morti viventi - persone non senzienti e A - Ma che str... commetterlo senza farsi scoprire. Come un in- non sensibili alla ricerca disperata di sangue per B - Mah, credevo ti facesse piacere. Senti a me, l’arte contemporanea non ti fa bene. Ti cubo, la prova incombeva sul criminale. Oggi si continuare la propria inutile deambulazione - met- vedo teso, suscettibile. Ultimamente va molto forte l’ikebana. fanno leggi per rendere le prove inesistenti. For- tano in scena quella che in fondo potrebbe essere A - Dici? Magari dovrei provare... se in un futuro non molto lontano il crimine non la nostra evoluzione, nel nostro cammino verso (Sipario) esiterà più. Allora tutta la società sarà passata l’annullamento di ogni insensibilità. dalla sua parte. Pier Luigi Sacco Gianni Romano pro-rettore alla comunicazione e all’editoria e direttore del dipartimento delle arti Marcello Faletra critico d’arte ed editore di postmediabooks e del disegno industriale - università iuav - venezia saggista e redattore di cyberzone Exibart.onpaper opinioni 7

ECONO-MIA

i pensa spesso agli Stati Uniti come al miglior esempio planetario di efficienza: efficienza nell’organizzazione pubblica, nel sistema sociale, nell’impresa. Anche per il settore artistico si lodano spesso il successo della meritocrazia e le indiscusse opportunità per tutti. È cosa risaputa che negli Usa l’arte vive grazie al mercato: ci sono molte organizzazioni sociali, in particolare le fondazioni, che la sostengono finanziariamente; la biglietteria poi gioca un ruolo determinante, mentre le risorse pubbliche destinatevi sono sempre state marginali. Meno si sa invece che, seb- bene la Costituzione americana riconosca il potere del Congresso di promuovere lo sviluppo della scienza e dell’arte (art. 1 sez. 8), solo dopo 176 anni dalla sua nascita (nel 1933) il governo federale ha varato un piano finanziario strutturato e permanente a supporto delle attività artistiche nazionali. È con la Depressione degli anni ‘30 e all’interno del New Deal di Roosevelt che il Sgoverno lancia per la prima volta una serie di programmi per l’arte e la cultura. Obiettivo del New Deal è il sostegno economico diretto non tanto alle istituzioni culturali, ma piuttosto agli artisti in stato di disoccupazione: insomma, la creazione di lavoro. Erano già ben consapevoli allora che spendere nel settore culturale significa spendere sul territorio. Infatti, circa 40mila nuovi scrittori, pittori, attori e musicisti furono assunti direttamente dal governo all’interno dei programmi rooseveltiani: il Public Works Art Project, con la Section on Fine Arts (indirizzato alla costruzione di sculture pubbliche e di ben 1124 murales) e il Works Progress Administration Art Project, in base al quale nel 1935 venne costituita la prima agenzia federale - la WPA - per il finanziamento e la gestione dei programmi nazionali di arte e cultura. Per molto tempo non succede altro: bisogna aspettare gli anni ‘60. Il secondo forte impulso pubblico all’arte arriva durante la presidenza Kennedy. Al suo insediamento JFK attiva un comitato di esperti che fa riferimento direttamente a lui, tra cui vi è il direttore del Twentieth Century Fund. Proprio questo fondo nel 1965 incaricherà Bauman e Bowel di realizzare la famosa ricerca che si intitolerà Il morbo dei costi e che sancirà la nascita degli studi sull’economia della cultura. Bisogna però aspettare la successiva presidenza Johnson per vedere trasformate in leggi le volontà kennediane, in particolare la nascita del National Endowment for the Arts, la fondazione pubblica ha il compito di distribuire fondi federali alle organizzazioni culturali e agli artisti, in parte attraverso le agenzie statali. Il sostegno pubblico all’arte è rimasto sostanzialmente invariato da allora. Ma se si vuole prendere una ulteriore piccola lezione di efficienza (e lungimiranza), basta osservare i primi passi del presidente Obama. Intanto ha subito istituito alla Casa Bianca una sorta di “segretario alla cultura” e poi, nella legge anticrisi varata a febbraio, la American Re- covery and Reinvestment Act of 2009 ha posto un peso non indifferente all’arte, forse A MONDO MIO ispirandosi alle logiche di sviluppo e investimento del suo predecessore Roosevelt. La legge prevede un extra finanziamento di 50 milioni di dollari (che in assoluto non sono l 9 febbraio 2010 sarà finalmente in vendita Dante’s Inferno, uno dei videogame più attesi di questa molti, ma costituiscono ben il 40% del finanziamento ordinario) al National Endowment stagione. È un videogioco curioso, che porta a fare una riflessione sull’uso della storia e della lette- for the Arts. Curioso ricordare come questo istituto conosca il suo massimo splendore ratura da parte dei media. In questo videogame, Dante non è quello che abbiamo in mente: non è il negli anni ‘70 con i presidenti Ford e Carter (mezzo miliardo di dollari l’anno) per poi re- poeta che abbiamo studiato al liceo, ma un mercenario italiano che ritorna dalla guerra e scopre che gistrare un lento disinteresse governativo. Il taglio più incisivo arriva proprio da Clinton, l’amata Beatrice è stata uccisa. L’anima della povera Beatrice è stata sospinta da una forza oscura che porta il finanziamento annuale da 230 a 120 milioni di dollari. Sembra inverosimile, Inelle viscere dell’Inferno. Ed ecco allora che il Dante mercenario, finito il breve periodo di relax, si butta ma è G.W. Bush a migliorare la situazione, portandolo negli ultimi anni a 150 milioni di di nuovo nella mischia e intraprende il pittoresco viaggio nei gironi descritti dal Dante poeta che tutti noi dollari, dotazione annuale. Oggi il rilancio con Barack Obama, che come Roosevelt vede conosciamo. Tutto questo per dire che, di tanto in tanto, i media si divertono a riscrivere cronache storiche nell’arte un elemento chiave per l’exit strategy dalla crisi. e grandi epopee letterarie, rischiando di diventare versioni rivedute e attualizzate degli originali. L’Inferno di Dante del videogame omonimo non sta alla Divina Commedia come il Don Giovanni di Peter Sellars sta Fabio Severino al Don Giovanni canonico. Quando un regista come Sellars reinventa l’opera di Mozart ambientandola vicepresidente dell’associazione economia della cultura nella Harlem della fine del XX secolo, il meccanismo della parodia emerge continuamente in filigrana, si coglie costantemente il senso della rivisitazione, che non offusca mai del tutto l’originale. Nell’altro caso, nel videogame che reinventa la Divina Commedia, prevale invece un discorso di riscrittura, si assiste alla stratificazione di una nuova versione elaborata con i nuovi me- dia, che tende a sostituirsi a quella classica. A questo punto però viene spontaneo chiedersi se questo tipo di operazioni sia assolutamente nuovo. E riflettendo un attimo ci si rende con- N’EST PAS to che simili reinvenzioni, che fissano nel nostro immaginario determinate icone, non sono del tutto inedite. Senza andare n una Vicenza grigia e novembrina è sceso dal treno Paolo Verri, direttore di Italia CentoCinquanta, comitato organizzatore dei troppo lontano, pensiamo alle immagini della storia elaborate festeggiamenti per l’unità nazionale nel 2011. Che, udite udite, una volta tanto non saranno parcellizzati in micro-finanziamenti negli anni ’50 e ’60 e divenute per molti riferimenti assolu- a pioggia, ma avranno cuore e regia a Torino. Quella che questo signore quarantenne, dagli occhi vivaci e dai pensieri veloci, ti. Le scene della storia e delle leggende dell’antichità per la ha contribuito a cambiare negli ultimi 15 anni, prima con il Salone del Libro, poi con il piano strategico, e ancora con Torino stragrande maggioranza della gente coincidono con quelle del Internazionale/Olimpiadi e adesso con i 150. “Bisogna avere visioni e piani strategici di lungo termine e su quelli focalizzare cinema peplum, con gli Orazi e i Curiazi raccontati da Teren- energie, investimenti e prospettive di una città come di un territorio... Lavorare sulle identità locali, rafforzarle aprendole e far sì ce Young piuttosto che con Il ratto delle sabine descritto da che la somma di quelle identità creino una nuova Italia, multiculturale, creativa e giovane”. Mi è venuto un coccolone. Ho semplificato Richard Pottier. È un immaginario non sempre veritiero (sicu- perI questioni di spazio il Verri-pensiero che sta rinchiuso nella praticità della sua giacca The North Face, sopra l’abito gessato e la ramente meno accurato di quello di Franco Zeffirelli e Ridley cravatta rossa d’ordinanza. Insomma, bene le parole, ma alla fine rimangono i fatti. Qualcuno diceva che siamo in un’epoca dove tutti Scott), che però è sedimentato ed è difficile da sradicare. sono bravissimi a pensare, ma nessuno a fare. Ma non sempre. Da Torino, per esempio, stan facendo una card unica che, precari- Lo stesso discorso vale per il Medioevo raccontato da Anton cata, permetterà di avere accesso ai 150 come alla Triennale o alla Biennale. Hanno messo su un megabando per l’innovazione da 5 Giulio Majano nella Freccia nera, che su almeno un paio di milioni di euro, che metterà in rete oltre 150 aziende e realtà europee. Lanciano un concorso per 11 prodotti di design, “antigadget”, generazioni probabilmente ha avuto più presa dei libri di Le disegnati da creativi con altrettante aziende, distribuiti dalla grande distribuzione. E molto di più. Il tutto è un’infinita tessitura di reti Goff. Per non citare Gianni e il magico Alverman (più suggesti- reali, di persone che fanno, che agiscono quotidianamente sul loro territorio, materiale o immateriale che sia. Confrontando il Nord vo il titolo originale, Johan en de Alverman), uno straordina- con il Sud, collegando, superando barriere. Cose banali in molti paesi europei, non qui da noi. Per esempio, in questo Nordest che rio affresco della vita nelle Fiandre di un tempo incisivo come nel giro di un solo weekend è stato candidato a Capitale Europea della Cultura del 2019 e, come area metropolitana di Venezia, alle un quadro di Bruegel il Vecchio. Cosa significa? Che la storia Olimpiadi del 2020. Che dire? Ne siamo felici. Ma rimane un grande, enorme dubbio. Torino ha avuto i suoi Verri. Ha creato tavoli di raccontata o interpretata dai media, siano essi il cinema, la concertazione ampi dalla metà degli anni ‘80. I risultati sono diventati evidenti e pubblici vent’anni dopo. Non basta candidare. Non televisione o i videogame, ha una notevole presa e che tende basta volere. Non basta giocarsela sotto elezioni. Non entro nemmeno sul valore o sulla fattibilità delle proposte. Il Nordest dell’In- a fissarsi indelebilmente come la prima versione, quella che si novetion Valley ha tutte le caratteristiche culturali, sociali, economiche per farcela. Come molti altri luoghi in Italia, vedi Siena o Bari. richiama alla mente quando si pensa a un certo periodo tem- Diceva Bonami, giustamente, che l’arte è sportiva. Mai come in questo caso lasciamo alla gara il risultato. Un consiglio ecumenico: porale: posso aver letto decine di tomi sulla vita quotidiana dei trovatevi almeno un bravo allenatore se volete cambiare i territori. Quelli rimangono, anche se perdete le gare. commercianti fiamminghi nel Medioevo o sulla dura esistenza dei legionari romani, ma la prima cosa che affiora alla memo- Cristiano Seganfreddo ria sono le sequenze di Alverman e del Gladiatore. Le immagini direttore di fuoribiennale e innov(e)tion valley dei media sono forti e persistenti, e non è facile sostituirle con altre immagini incontrate in tempi più recenti, in biblioteca o nei musei. Quindi merita attenzione questo momento partico- lare, in cui non ci si attiene più alle regole classiche, cercando di uniformarsi alla storia e alla letteratura lette in maniera canonica (stile Promessi sposi televisivi), ma WWW.PRESTINENZA.IT ci si avventura sulla strada della reinvenzione. Nell’epoca del mashup e della parodia cadono i tabù e si applica il format di Zorro contro Maciste o di Alien contro Predator anche ai mostri sacri della letteratura, Un recente casus belli appare smuovere la sonnolenta palude dell’architettura nazio- riscrivendo liberamente la loro storia. Cosa che può essere sicuramente interessante e stimolante, ma che nale, e per merito di un olandese. Pare infatti che l’architetto Rem Koolhaas abbia testimonia un progressivo allontanamento dagli schemi originali e comprova uno slittamento progressivo mandato alla rivista Domus un articolo sul progetto della Maddalena ideato e realizzato verso nuovi livelli di virtualizzazione. da Stefano Boeri per il G8, ma poi rimasto inutilizzato per tale scopo a causa dello spostamento dell’evento stesso a L’Aquila. Nel pezzo, poi pubblicato dal Corriere della Mario Gerosa Sera, comparivano battute ironiche su Berlusconi, i suoi amori, le sue avventure, la sua docente di multimedia al politecnico di milano residenza in Sardegna. Citazioni probabilmente impertinenti, che il direttore di Domus non senza ragioni ha cassato, non pubblicando il pezzo. In altri tempi si sarebbe detto semplicemente che Domus aveva cestinato l’articolo. Oggi, in cui tutto assume una colo- razione politica, si parla di censura. Premetto che l’estensore di questa rubrica è in linea di principio contrario al cestino. Koolhaas, oltre a essere un eccellente architetto, è una penna graffiante. E non mi sembra che sia scaduto nell’insulto o nella diffamazione. Inoltre, ogni opinione ha diritto di cittadinanza nel mondo delle idee. Quindi se fossi stato il direttore di Domus avrei pubblicato il pezzo, se non altro nella prospettiva di azzittire tutti coloro che adesso lo accuseranno di illiberalità. E lo avrei pubblicato anche in base al principio che ognuno ha diritto di farsi male con le proprie mani. Perché dico questo? Perché Koolhaas è stato uno dei coprotagonisti di una stagione dell’architettura in Sardegna che ha lasciato più di una perplessità. Infatti, un gran numero di architetti stelle e stelline, grazie al ruolo di organizzatore culturale giocato da Stefano Boeri per il governatore di centrosinistra Renato Soru, ha ottenuto nella regione importanti incarichi. Per la disperazione dei progettisti locali, i quali si sono visti soffiare da Zaha Hadid, Herzog & de Meuron, Casamonti e dagli stessi Koolhaas e Boeri numerose occasioni progettuali. Molti progetti, caduti il governatore Soru e il governo Prodi, sono svaniti; altri, come quello di Boeri alla Maddalena, sono stati svuotati di senso. Alla luce degli eventi è sin troppo scontato leggere le battute di Koolhaas su Berlusconi in una chiave che va oltre l’architettura e l’indignazione del commentatore politico. Sarebbe allora stato meglio da parte sua prendere di petto la questione e affrontare il caso Sardegna. Ma ciò ci avrebbe portato a ragionare sul ruolo dello star system, sulle condizioni che ne rendono accettabile o meno lo sbarco in territori dove è difficile fare architettura, sui rapporti che esistono - anche a sinistra - fra alta cultura e più prosaiche pratiche professionali. Un campo minato sul quale Koolhaas, e non senza buone ragioni, ha preferito autocensurarsi.

Luigi Prestinenza Puglisi docente di storia dell’architettura contemporanea presso l’università la sapienza di roma 8speednews Exibart.onpaper

Torino ancora protagonista, nuove opere per il Museo d’Arte Urbana gea diario per immagini di gea casolaro

È il primo progetto d’insediamento ar- tistico permanente all’aperto collocato all’interno di un gran- de centro metropo- litano. Con il valore aggiunto di essere iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complici il con- senso e il contributo fondamentale degli abitanti. È Il Museo d’Arte Urbana di Torino, il cui nucleo originario si trova nel Borgo Vecchio Cam- pidoglio, non distante dal centro cittadino. Durante la Giornata del MAU, nell’ambito di Contemporary Arts Torino Piemonte, il museo ha presentato le nuove opere realizzate nel corso del 2009 da Gianni Gianasso e Roberta Fanti (in collaborazione con Massimo Spada). Dal 1995 a oggi sono state prodotte 73 opere murarie all’interno del Borgo Vecchio, alle quali si sono affiancate, dal maggio 2001, altre 36 nuove installazioni costituenti la Galleria Campidoglio, per un totale di 109. www.museoarteurbana.it Roma, l’Associazione Nazionale delle Gallerie d’Arte si prepara la sua fiera? genève 2009 UNA FONDAZIONE NON SOLO PER MODA Un’altra storica azienda italiana sceglie di sostenere l’arte contemporanea. Dopo due anni e gli interventi di Daniel Buren e di Alberto Garutti, è momento di bilanci e di considerazioni. Ne abbiamo parlato con la presidente Anna Zegna…

Sala Quadri del lanificio di Trivero. Inoltre, rio e per l’intento dell’iniziativa. mio zio Aldo era un grande appassiona- to d’arte, soprattutto contemporanea, e Vi aspettate qualche ricaduta azienda- si è circondato - fino alla sua scomparsa le dall’attività della Fondazione? nel 2000 - di artisti provenienti da tutto Non abbiamo considerato prioritario il mondo. Di generazione in generazione, quest’aspetto, ma siamo consapevoli che la curiosità e l’attenzione per l’arte e la esiste una contaminazione positiva. La cultura sono diventate tutt’uno con la no- nostra passione, l’attenzione per la qua- stra attività. Con Andrea, figlio di Aldo, la lità, il legame e l’amore per il territorio Fondazione ha costruito un progetto che si trasformano in un catalizzatore per le Ci auguriamo invece che sia destituita di fondamento la notizia, pur partisse dai valori della nostra famiglia. cose che facciamo. Il rapporto con il clien- accreditata da fonti certe, secondo cui l’Associazione Nazionale delle È nato così All’aperto, con installazioni in te Zegna diventa così un trasferimento Gallerie d’Arte starebbe organizzando per aprile, ancora a Roma, una situ di artisti di calibro internazionale. di esperienze, dall’abito alla musica, alle fiera d’arte contemporanea. Ce lo auguriamo perché un’iniziativa di arti, all’ambiente, alla cultura. tale profilo contribuirebbe ad aggiungere confusione a confusione in Che tipo d’intervento è All’aperto? un mercato che soffre di eccesso di offerta; ce lo auguriamo perché Il progetto, curato da Andrea Zegna e Maramotti, Prada, Trussardi, Fendi, tanti sarebbero - specie in una fase come questa - i compiti di un Barbara Casavecchia, vuole rendere più Buziol e Zegna. È una moda che le sindacato di categoria, fuorché quelli di andare a fare un mestiere Anna Zegna fruibile l’accesso all’arte contemporanea aziende di moda si occupino d’arte con- che è di altri e che non gli compete. Eppure, se le fonti e i documenti e ai suoi valori, non promuovendo l’enne- temporanea oppure ci sono motivazioni che Exibart ha potuto consultare fossero confermati, potremmo avere L’arte contemporanea è un settore simo parco della scultura, ma sviluppando profonde dovute al tipo di prodotto? a che fare con l’ennesimo ridondante evento fieristico. Proprio in un nuovo per voi. Quali sono le altre aree interventi permanenti dall’impatto ridotto Ben venga che aziende di moda si occu- paese - e l’Associazione Nazionale guidata da Massimo Di Carlo do- d’interesse? sull’ambiente, rivolti al paese di Trivero e pino d’arte contemporanea! La gente ha vrebbe saperlo benissimo - in cui le fiere sono già in esubero e il ruolo La Fondazione Zegna ha individuato prin- alla collettività in genere. Il lavoro di Al- bisogno di cultura, di qualità, di stimoli, di di un sindacato dovrebbe essere quello di favorire le sinergie e le cipalmente quattro ambiti d’intervento, berto Garutti, inaugurato a settembre, è visione internazionale. L’arte può esserne fusioni tra i soggetti esistenti, non certo quello di aggiungerne di nuo- stabiliti dallo statuto: la salvaguardia e la paradigmatico: per realizzarlo l’artista ha portavoce. vi. La location della proposta? Una tensostruttura al Circo Massimo valorizzazione del patrimonio ambientale mappato il territorio attraverso un con- (Soprintendenza permettendo!). I prezzi? A quanto pare, 5mila € a e culturale; l’aiuto allo sviluppo sostenibile gegno inedito, quello dei cani presenti in Avete mai pensato a una collezione galleria più 500 di obolo all’Associazione. Le date? Dal 22 al 26 aprile, delle comunità locali, in Italia e nel mondo; paese. Per individuarli, s’è fatto aiutare aziendale? un mese dopo la milanese MiArt e venti giorni prima di The Road To il supporto alla ricerca medica e scienti- dagli studenti e dalle insegnanti della lo- Girando il mondo abbiamo raccolto molti Contemporary art. Continuiamo così, facciamoci del male... fica; la promozione di iniziative di educa- cale scuola elementare, che a loro volta ricordi, ma il loro vero valore è affettivo. www.romacontemporary.it - www.angamc.com zione, istruzione e formazione dei giovani. sono diventati tramite per gli incontri con Non c’interessa una collezione azienda- L’arte è stata una naturale evoluzione. le famiglie, i possessori degli animali e le. Come ho detto prima, vediamo l’arte Modello Pompidou. l’amministrazione comunale, coinvolgendo contemporanea come valore quotidiano Tempi stretti per l’ampliamento Prima di occuparvi direttamente d’ar- molte persone. Il risultato è un’opera pub- condiviso. della Gamec di Bergamo te contemporanea siete mai stati blica che può essere utilizzata (e adottata) sponsor? da tutti: una serie di panchine in cemento Avverte l’esigenza di un trattamento Le sponsorizzazioni non ci interessano sulle quali siedono i ritratti dal vero dei fiscale più favorevole da parte dello “Proprio grazie a un concorso, il progetto innovativo di un giovanissimo particolarmente. La Fondazione Zegna cani, ciascuna con una didascalia che ne Stato, come accade all’estero? e allora sconosciuto Renzo Piano ha cambiato il volto di Parigi”. Vola persegue progetti di autosostentamento chiarisce le finalità: “Il cane qui ritratto Penso che chi investe in progresso e cultu- alto il presidente dell’Ordine degli Architetti di Bergamo, Paolo Belloni, alle popolazioni più disagiate, oltre al finan- appartiene a una delle famiglie di Trivero. ra vada agevolato o quanto meno tutelato. Il nel chiedere a gran voce che per la nuova sede della GAMeC di ziamento di ricerche o studi scientifici di Quest’opera è dedicata a loro e alle per- mio desiderio e l’impegno di tutti noi resta co- Bergamo, venga indetto un concorso d’idee. Una nuova struttura che importante interesse comunitario e alla sone che sedendosi qui ne parleranno”. munque quello di ottenere dagli investimenti sarà donata alla città dalla Fondazione del Credito Bergamasco, in salvaguardia della natura. E poi c’interes- il più alto rendimento sociale possibile! occasione del 120esimo anniversario dell’istituto bancario, che cadrà sano i progetti di arte contemporanea Buren e poi Garutti. C’è un motivo per nel 2011. Tempi strettissimi, dunque, ma che a detta del presidente solo se di fruizione pubblica, capaci di rela- cui vi rivolgete ad artisti già afferma- [a cura di daniele capra] dell’Ordine possono consentire comunque d’indire un concorso, zionarsi con l’ambiente e con chi lo vive. ti? “magari un concorso a invito, effettuando un minimo di preselezione Più che ad artisti affermati, ci affidiamo a info. sulla base dei curricula degli aspiranti partecipanti”. L’area individuata Da cos’è nata la volontà di occuparsi quelli che condividono i valori e la visione per la nuova sede si trova a nord del Parco Suardi, in una zona - e anche di arte contemporanea? della nostra Fondazione. La scelta risulta Fondazione Zegna questo ha causato più di qualche malumore nell’opposizione - ricca di Già Ermenegildo, mio nonno, fece realizza- quindi naturale e non si sofferma sulla ri- Via Marconi, 23 - 13835 Trivero (BI) verde, attualmente popolata da orti e giardini privati. re dal papà di Michelangelo Pistoletto del- conoscibilità o meno del singolo, quanto [email protected] www.gamec.it le tele che ancora oggi campeggiano nella sull’attenzione e la sensibilità per il territo- www.fondazionezegna.org/allaperto

10speednews Exibart.onpaper synestesie. DEUTSCHE TALENT SCOUT Una collezione immensa, probabilmente tra le più grandi raccolte private della storia moderna. Stiamo parlando di Deutsche Bank, che trent’anni fa ha iniziato a raccogliere sistematicamente opere contem- poranee. Ne abbiamo parlato col responsabile mondiale Friedhelm Hütte, a qualche mese dalla riaper- tura delle torri di Francoforte...

Come sempre l’inizio è disorganico. Poi, La nostra collezione è essen- quando le cose diventano di grandi di- zialmente basata sull’arte con- mensioni, si comincia progressivamente temporanea internazionale, con a mettere ordine. È quello che è capitato particolare attenzione al me- anche a Deutsche Bank, che per qua- dium cartaceo, alla prima idea, si un secolo ha collezionato arte e, nel al progetto. Ossia a quegli ele- 1979, in occasione dell’inventario storico menti che mostrano il processo della collezione, decide di cambiar rotta creativo in una modalità diretta e di sviluppare una vera e propria politi- e immediata. Uno dei nostri ca di acquisizioni. Fino ad allora le opere primi obbiettivi è la promozio- comprate era essenzialmente il frutto del ne di giovani artisti che, con la gusto di differenti generazioni di direttori loro ricerca, possano fornire Marepe - Rio Fundo (Deep River) - 2004 installazione della banca. Da qual momento in poi, in- un punto di vista sulla società courtesy Ellipse Foundation, Cascais vece, il consiglio d’amministrazione mette o mescolare le carte. E poi vo- a punto alcuni criteri guida: concentrarsi gliamo rendere ancor più inter- Indagini di un cane. sull’arte contemporanea su carta, conti- nazionale la collezione, in modo Collezioni d’arte in cinque fondazioni europee nuando parimenti a supportare i giovani da includere opere dei paesi in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino fino al 7 febbraio 2010 emergenti. Friedhelm Hütte, responsabi- via di sviluppo, con una visione le globale dell’arte di DB, ce ne spiega i ancora più ampia. dopo aver guardato bene, molto bene, quest’opera motivi... vai alla rubrica Synestesie a pag. 20 Ci sono differenze tra le col- Per quale motivo una grande corpo- lezioni che avete nei singoli Friedhelm Hütte ration come Deutsche Bank sceglie di paesi in cui Deutsche Bank Ottimi propositi dalla conferenza collezionare arte contemporanea? opera? Villa Romana, ad esempio, lo sosteniamo per l’inaugurazione del Maxxi. Con la nostra attività di collezionisti siamo Siamo sempre in dialogo. Ad esempio, da oltre ottant’anni! Ma dopo? in grado di dare supporto ai giovani artisti a New York si possono trovare opere di comprando le loro opere. Indubbiamente artisti tedeschi e americani, mentre a L’anno prossimo riaprirete le torri di l’arte è creatività; e la creatività porta Francoforte, una delle sedi principali Bis di ministri Tokyo gli artisti giapponesi sono affiancati innovazione, crescita e valore aggiunto. dell’azienda. Ci può anticipare qualche per la conferen- dai tedeschi. In ogni paese c’è un mix fra Abbiamo in azienda svariate attività che aspetto del progetto? za stampa della tendenze locali e gusto internazionale. permettono di declinare in forma diver- Al momento non sono nella condizione di presentazione sa la responsabilità sociale, tra cui l’arte poterne parlare liberamente. Ma posso “architettonica” Quali sono gli artisti più significativi stessa, che sono sintetizzate dal motto rivelare che il principio sarà quello di un del Maxxi. Il della vostra raccolta? “creare capitale sociale”. Qui in Deutsche artista per piano. Però in versione aggior- grande museo La collezione dà una larga veduta sulle Bank crediamo che la creatività sia un nata e con modalità di fruizione di livello romano ha aper- tendenze mondiali del contemporaneo. È investimento sul futuro assolutamente internazionale. to per la prima sempre difficile scegliere, ma siamo orgo- necessario, che porta i suoi frutti sia alla volta i suoi spazi gliosi di aver collezionato artisti prima che società che alla banca. E quali sono i progetti per il prossimo vuoti, e sia San- fossero delle star. È il caso di Neo Rauch - futuro? Le difficoltà economiche che si dro Bondi che di cui possediamo pezzi meravigliosi - che Non considerate collezionare anche stanno registrando influenzeranno il Altero Matteoli sono accorsi a prendersi la loro giusta parte di merito. abbiamo supportato sin dall’inizio degli come un investimento? vostro budget e i vostri piani? Al tavolo anche una gioviale Zaha Hadid (tradotta dalla mitologica anni ‘90. Ugualmente la Scuola di Düs- Assolutamente no! Quanto meno non nel È molto importante continuare a impe- Olga Fernando) e Umberto Croppi, in quanto assessore alla cultura seldorf è presente con Andreas Gursky, senso d’investimento finanziario. Piuttosto gnarsi per sostenere la cultura, special- in rappresentanza del Comune di Roma al posto di Gianni Alemanno. Thomas Struth e Thomas Ruff, acquisiti d’investimento in capitale sociale. mente in questo frangente. Si è visto negli Padrone di casa ovviamente Pio Baldi, presidente della Fondazione ben prima del loro picco di mercato. Usa come la riduzione dell’apporto delle Maxxi, che ha preannunciato l’apertura per maggio (la prima costa- Come mai un gran numero di opere è aziende abbia portato a serie conseguen- tazione amara è che i tempi per creare un evento-lancio di richiamo In Italia? esposto dentro i vostri uffici? ze per numerose istituzioni, anche storica- internazionale semplicemente non ci sono: peccato) e ha ribadito la Abbiamo preso artisti promettenti come Il concetto che l’arte sia in grado di deli- mente importanti. E mi riferisco non solo ferma volontà di inaugurare il Maxxi assieme al Macro, l’altro museo Patrick Tuttofuoco, Marcello Maloberti, neare i futuri scenari economico-sociali, alla contrazione dei budget dei musei, ma che sta per aprire a Roma. Dopo dieci anni e sei governi, insomma, Luca Vitone e Lara Favaretto. cosa di enorme importanza nell’attività anche alla diminuzione delle opportunità il Maxxi apre davvero. Il ministro Bondi ha dichiarato di aver trovato bancaria, è stato uno dei fattori cruciali formative per i bambini e i giovani. Per grazie al Consiglio dei Ministri i soldi per dotare la Fondazione delle Siete partner di grandi mostre, di pre- di un progetto all’avanguardia come Art Deutsche Bank gli investimenti in cultura sostanze per allestire le mostre del 2010 (quanti soldi? E solo per il mi, ma anche di Frieze Art Fair. Que- at the Workplace, che ha portato i no- fanno parte della responsabilità sociale 2010? La conferenza si è chiusa senza la possibilità per i giornalisti di sto tipo di sponsorizzazioni vi risultano stri impiegati a diretto contatto con l’arte. dell’azienda. Semmai è cruciale lavorare fare alcuna domanda. I rumors parlano di quattro milioni per le prime più interessanti rispetto alla classica Non solo quindi nelle reception e negli uf- con criteri di efficienza e ricercando mag- mostre, ma un museo così dovrà avere una dotazione fissa, stabi- attività promozionale? fici della dirigenza, ma anche nelle hall e giormente forme di collaborazione con le, definita, non andare ogni tanto a elemosinare quattrini per tirare Collaboriamo con eventi come Frieze nelle sale conferenze via via fino alle filiali. altre istituzioni. avanti). Il ministro si è anche augurato che nella Fondazione - creata poiché si adattano alle nostre strategie. In questo modo è più facile incontrare e proprio per aggregare risorse esterne - entrino non solo il Ministero, Frieze è a nostro avviso la più importante confrontarsi con la produzione artistica [a cura di daniele capra] non solo gli Enti Locali, ma anche aziende, realtà private, altre fonda- fiera per l’arte contemporanea e per noi della nostra contemporaneità, anche al di zioni. Una conferma è arrivata dall’assessore Croppi, che ha parlato il palcoscenico privilegiato per presentare fuori delle preposte istituzioni culturali. di collaborazione tra Comune e Maxxi sulla base di “forme istituzionali opere della collezione aziendale, nonché forti”. Insomma, sta prendendo piede l’idea - caldeggiata anche da per promuovere giovani artisti compran- link. Quali sono i criteri guida che avete Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali che ha molto a cuore do le loro opere. I premi che promuovo- seguito nella vostra politica d’acquisi- www.db.com/italia/it/content/db_art_ la scena capitolina - di creare una piattaforma gestionale comune per no artisti emergenti hanno poi una lunga zioni? collection.htm Macro, Maxxi, Palazzo delle Esposizioni e Galleria Nazionale d’Arte tradizione fra le nostre iniziative. Il Premio Moderna. “Una realtà”, secondo Croppi, “unica in Europa e forse al mondo”. Restano sul piatto, comunque, molte questioni sospese (ol- tre a quella, fondamentale, dei finanziamenti). La prima è quella del Stralciodiprova di marco enrico giacomelli secondo lotto: non tutti lo sanno, infatti, ma il Maxxi che si inaugura panacee in questi giorni è poco più della metà dell’intero progetto concepito da Zaha Hadid. Grandi padiglioni non sono neppure stati contemplati Genova, Nizza, un paesino del Piemonte e un paio di paesoni nei dintorni di nel cantiere che si è appena concluso anche se, a sentire Bondi, ci Milano. E tre storie che s’incontrano, mentre una quarta - quella fondamentale sarebbe “la volontà” di completare il museo e anche qualche idea sui finanziamenti. Da una parte una buona notizia, dall’altra la pro- - aleggia nel Settecento. Un giallo piuttosto coinvolgente quello di Gian Conti, spettiva di un cantiere-monster per altri lunghissimi anni. Il museo anche se il titolo (Puzzle di tre), affatto azzeccato, parrebbe smentirlo. Come “che piacerebbe anche a Bernini e a Urbano VIII”, come ha scritto spesso accade, meglio le prime 400 pagine che il finale, anzi il doppio finale, l’arcigno critico d’architettura del New York Times, sconta poi, come odierno e nel XVIII secolo. Obiettivo: riunire i suddetti tre pezzi di un puzzle. abbiamo già scritto, dei problemi di isolamento dalla città consolidata: Per scoprire che la somma non fa il totale e che l’immagine completa, per niente parcheggi interrati, niente metropolitane; i dintorni sono sguar- niti di buoni ristoranti, e di alberghi. Un problema, quello degli hotel, restare in metafora, è un’autentica panacea. Dire di più non si può, pena da risolvere subito anche secondo l’opinione di Francesco Rutelli, ex sforare nel più bieco degli spoileraggi. Che c’azzecca con l’arte? C’azzecca, sindaco di Roma ed ex ministro della Cultura. Il contesto, insomma, ma si tratta in buona parte di restauro di antichi strumenti musicali. è quello che è e se il museo, come struttura, risulta uno strappo as- D’altro canto, non mancano i riferimenti alle arti visive e alla scultura, come solutamente internazionale, il panorama che lo circonda è desolante- quell’“indaco che non esisteva in natura, quale nemmeno le sperimentazioni mente romano. Dalla vetrata aggettante della sala-attico all’ultimo la vista si perde su bei palazzi anni ‘30 completamente scarabocchiati di certi pittori del ventesimo secolo avevano saputo creare”. di scritte e e bordati da una teoria di antenne televisive che neanche Durazzo. L’atavica chiusura alla contemporaneità inizia a Gian Conti - Puzzle di tre - Zandonai, Rovereto (TN) 2009 cedere, per il resto occorre lavorare ancora molto. arte e letteratura? continuano sul blog .::raccolta differenziata::. all'indirizzo jotake.blog.exibart.com www.maxxi.parc.beniculturali.it

12speednews Exibart.onpaper nuovinuovinuovi dall’archivio docva by careof & viafarini a cura di milovan farronato

RENATO LEOTTA MANUEL SCANO SANTO TOLONE Nato nel 1982 a Torino, dove vive Nato nel 1981 a Padova, vive a Milano Nato nel 1979 a Como, vive a Milano Carrara, 2009 Senza titolo, 2009 Rondò (San Marino), 2009 spray nero su carta materiali trovati, parrucche, nastro adesivo, decorazioni natalizie incisione su lastra di ottone dimensioni variabili cm 28,5 x 21

Signori, si cambia! magnate ha precisato istituzioni culturali (musei, fondazioni, associazioni), con l’obiettivo di Nuovo allestimento per il secondo di essere in contatto promuovere attività didattiche e di formazione. La commissione che piano del Madre a Napoli con “la maggior parte quest’anno ha curato la selezione delle nuove opere era composta dei grandi architetti in- da Christine Macel, Francesco Manacorda, Agustin Pérez Rubio. Le ternazionali”, fra i quali opere acquisite sono di Attila Csörgö (Gregor Podnar, Berlino-Lju- “Quattro anni fa abbiamo inaugurato una collezione che voleva com- bandirà un concorso bljana), Oscar Tuazon (Fortescue Avenue, Londra), Danh Vo (Isabel- porre un mosaico di quella che ci sembrava la storia più significa- d’idee che spera pos- la Bortolozzi, Berlino), Duncan Campbell (Hotel, Londra), Chu Yun tiva del percorso dell’arte contemporanea. L’itinerario comprendeva sa ampliare l’interesse (Vitamin Creative Space, Guanzhou-Beijing), Dorothy Iannone (Pe- opere di grande importanza ma aveva un carattere in qualche modo verso le arti in Ucraina res Projects, Berlino-Los Angeles), Goshka Macuka (Andrew Kreps, didattico: bisognava iniziare a educare il pubblico. Oggi possiamo ve- e attrarre l’attenzione New York), Ulla von Brandenburg (Art:Concept, Parigi), Armando dere le cose da un’altra prospettiva, e cercare di focalizzare meglio globale. In tre anni di Andrade Tudela (Carl Freedman, Londra), Gintaras Didžiapetris alcuni punti”. Così ha esordito il direttore del Madre Eduardo Cicelyn vita il PinchukArtCen- (Tulips and Roses, Vilnius). presentando, con un exploit a sorpresa non preannunciato, il nuovo tre ha già contato oltre www.artissima.it allestimento del secondo piano agli addetti ai lavori convenuti per la 830mila visitatori, grazie a collezioni che presentano artisti del calibro conferenza stampa della personale di Johnnie Shand Kydd. In che di Jeff Koons, e Andreas Gursky. Intanto la Victor Berruti... ti mette le ali! Sulla cover senso va il nuovo corso del museo partenopeo? Lo ha chiarito subito Pinchuk Foundation ha lanciato un premio destinato ad artisti under del nuovo album di Lucio Dalla dopo lo stesso Cicelyn, 35 e dotato di ben 100mila dollari. Il Future Generation Art Prize sele- precisando che “si è cer- zionerà i finalisti tramite l’apposito website e il vincitore sarà decretato I can fly. E Valerio Berruti cato di approfondire il ruo- da una giuria dove non mancheranno personalità del calibro di Elton vola, sulla copertina di Ango- lo di Napoli, gli attraversa- John e Miuccia Prada. I venti artisti ammessi alla finale saranno resi li nel cielo, il nuovo album di menti che questa città ha noti il 22 giugno, mentre il vincitore si conoscerà a dicembre 2010. Lucio Dalla (RCA/Sony Mu- avuto, stringendo rapporti www.pinchukartcentre.org importanti come quello sic). Due “trasversalità” che con la Reggia di Caserta Artissima dell’anno prossimo? s’incontrano. Una, quella di e la Collezione Amelio”. E Potrebbe spuntare l’arte moderna. Berruti, proveniente dalla nota infatti, una delle scoperte E intanto CRT e FRAC fanno collaborazione con Paolo Con- più gustose della rinno- te, autore della colonna sonora vata collezione è proprio acquisiti... della videoinstallazione La Fi- il Terremoto in Palazzo di glia di Isacco, che era in mostra nel Padiglione Italiano alla Biennale Joseph Beuys del 1981, E se il prossimo anno Artissima si rivolgesse non più soltanto all’arte di Venezia. L’altra, quella di Dalla, iperpresenzialista a tutti gli appun- proveniente dalla colle- giovane e rigorosamente cutting edge? E se la fiera gggiovane per tamenti con l’artworld, animatore per anni della galleria No Code a zione Terrae Motus della eccellenza guardasse, ineditamente, al passato? Tranquilli, non è un Bologna... Reggia di Caserta. Fra le auspicio né una supposizione di Exibart, bensì un’anticipazione che- www.valerioberruti.com altre novità, opere di Jen- ancora-non-si-può-dire scappata dalle fauci del direttore della fiera ny Holzer, Matthew Barney, Paul Mc Carthy, William Kentridge, torinese durante il suo talk in conferenza stampa. “Ne parleremo in un Giovane artista Andreas Gursky, Gerhard Richter e Roy Lichtenstein. Più incisiva secondo momento”, ha sibilato Andrea Bellini, “ma stiamo pensando in cerca di supporto? anche la presenza napoletana, con l’inserimento in scuderia di una a qualcosa che vada oltre alla formula attuale e che guardi con occhi Basta citofonare al Caos... donazione di Vedovamazzei e di un prestito di Antonio Biasiuc- nuovi a un’arte che non sia solo quella ultra contemporanea”. Arte- ci. Insomma, una collezione “riscritta, ma cercando di mantenere i Fiera e MiArt devono iniziare a temere qualcosa? Intanto, durante Qualcuno ampollosamente lo connotati della nostra esperienza”. E che tenta anche di rendersi più l’edizione 2009, è proseguito l’impegno della Fondazione per l’Arte chiamerebbe “incubatore”. In- stabile, a quanto pare, dato che “si sta discutendo con il comitato Moderna e Contemporanea CRT a sostegno dell’arte contemporanea vece si chiama Caos, eppure il scientifico l’acquisizione delle opere di Longobardi, Alfani, Tatafiore e a Torino, con un ricco nucleo di opere acquisite per essere conse- “caos” vuole eliminarlo, in parti- gnate in deposito permanente presso il Castello di Rivoli e la GAM. Pisani, per una spesa complessiva di centomila euro”. Nell’insieme, colare quello che si trovano ad La fondazione, che opera con la consulenza di un comitato scientifi- un nuovo corpus di opere che sembra attribuire più incisiva persona- affrontare i giovanissimi creativi, co internazionale di cui attualmente fanno parte Manuel Borja-Villel, lità al museo e rinsaldare il rapporto col territorio. “Un ottimo lavoro”, spesso sprovvisti del sostegno Rudi Fuchs e Nicholas Serota e i direttori dei due musei torinesi, Ca- a detta di Achille Bonito Oliva, che “rinnova e massaggia il nostro strutturale e logistico necessa- rolyn Christov-Bakargiev (pro tempore) e Danilo Eccher, ha stanziato muscolo atrofizzato da troppa contemplazione”. (diana gianquitto) rio alle loro attività. Per questo per le acquisizioni in fiera oltre 300mila euro. Per il Castello di Rivoli www.museomadre.it il Centro Arti Opificio Siri di Terni acquisite opere di Mariana Castillo Deball (Barbara Wien, Berlino), lancia Citofonare Caos, un invito Goshka Macuga (Kate MacGarry, Londra), Susan Philipsz (Isabel- Ucraina, grandi progetti a presentare proposte creative la Bortolozzi, Berlino), Emily Jacir (Alberto Peola, Torino). La GAM per il PinchukArtCentre 2. che possano essere sviluppate avrà invece lavori di Carsten Höller (Esther Shipper, Berlino), Simon E il magnate lancia pure un negli spazi del centro, inaugura- generoso premio Starling (Franco Noero, Torino), Simon Dybbroe Møller (Francesca to nei mesi scorsi e già attivis- Minini, Milano), Masbedo (Noire Contemporary Art, Torino), Ulla von simo. E che offre quindi a tutti i Brandenburg (Art:Concept, Parigi), Ruth Proctor (Norma Mangio- giovani creativi la possibilità di utilizzare gratuitamente spazi di prova L’ultima Power 100 List stilata da ArtReview lo posizionava al numero ne, Torino), Matt Collishaw (1/9 Unosunove Artecontemporanea, e ricerca dotati di risorse tecniche di base di cui usufruire durante 53, che significa comunque appartenere alla ristretta lista di quelli che Roma). Ammonta invece a 150mila euro il fondo annuale finalizzato gli orari di apertura, per concretizzare le proprie idee “in un clima di contano nell’artworld mondiale. all’acquisizione di opere di giovani emergenti nel panorama artistico dialogo e relazione”. Ora Victor Pinchuk, il businessman ucraino dell’acciaio promotore nel internazionale durante Artissima. Parliamo di quello assegnato dal Il progetto si rivolge a tutti e resta aperto a ogni tipo di linguaggio 2006 del più grande spazio dedicato all’arte contemporanea del suo 2007 dalla Regione Piemonte al FRAC - Fondo Regionale Arte Con- espressivo e sperimentazione, e il 20 di ogni mese vengono valutate paese, il PinchukArtCentre, ha annunciato la prossima apertura di temporanea, per una collezione destinata a essere esposta nel corso le richieste presentate. una nuova, grande sede a Kiev. Nulla è trapelato sui tempi, ma il dell’anno in varie località della Regione in collaborazione con altre www.caos.museum

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ultimamente abbiamo ÉRIC IN CIRCOLO ospitato alcuni eventi Settembre 2009: Éric de Chassey viene nominato direttore di Villa Medici dopo il ritorno a con studenti di Roma- Parigi di Frédéric Mitterrand. L’Accademia di Francia a Roma - la più importante istituzione Tre e della Sapienza. dei cugini d’oltralpe fuori del territorio nazionale - ha un capo giovane, perfettamente addentro alle questioni dell’arte contemporanea e con una chiara impronta culturale in mente. Ecco Qual è il budget che qualche spunto... ha a disposizione per far funzionare la Vil- Com’è nata la sua nomina a Villa molto di più di quanto si possa crede- ricreare quella commistione di generi la? Medici? re: i pensionnaires, ad esempio, non che cerchiamo di approfondire. Circa 7,5 milioni all’an- In un modo molto semplice. Ho fatto sono solamente francesi, è suffi cien- no. È un budget stabile parte della giuria che ha esaminato te sapere parlare il francese. Questo Il tema principale del suo program- ma aumentano i costi le candidature dei è quello che fa gran- ma sarà il fl usso, l’ibridazione tra di gestione, dunque il Eric de Chassey borsisti ad aprile - Io sono sempre stato un de la cultura del mio le discipline… budget scende. E na- maggio del 2009 professore universitario paese, l’apertura al Il tema è quello della circolazione. turalmente comprende a Parigi, dove ho che faceva delle mostre e mondo, la presa in Siamo nel periodo in cui le discipli- della fi era d’arte contemporanea tutto, dalla manutenzione al perso- conosciuto Frédéric carico dei problemi ne che sono al centro del dibattito di Roma puntano a individuare nale... che faceva il critico d’arte. Mitterrand e c’è sta- dell’attualità. sono le arti visive. Ma anche la co- delle piattaforme di cooperazio- ta subito reciproca Una fi gura un po’ ibrida reografi a, il cinema. Non è un tema ne. Quali sono i rapporti tra Villa Rispetto alla programmazione ci stima. Quando si è Insomma, un inca- esclusivamente formale, è un tema Medici e le altre accademie e quali sono dei cambiamenti rispetto a posta la questione del nuovo diret- rico assai gradito… d’identità, non un’identità centrale, saranno? quanto dichiarato nella conferen- tore di Villa Medici, il Ministero della Io sono sempre stato un professore bensì un’identità che si va formando L’Accademia di Francia a Roma è za stampa di insediamento? Cultura ha pensato a me e ho fatto universitario che faceva delle mostre e che diventa sempre più ricca se rie- una delle accademie. Sarà naturale Confermo tutto. Posso anticipare an- un progetto che è stato accettato. e che faceva il critico d’arte. Una fi - sce a rifl ettere sulla storia. Una fi gu- lavorare insieme alle altre. Sarà na- cora qualcosa per quanto riguarda I gura un po’ ibrida. Qui tutte le mie ra esemplifi cativa, in questo senso, è turale che i borsisti delle differenti Mutanti, la serie di personali in con- Per un intellettuale francese è an- caratteristiche sono naturalmente quella di Adrian Paci, artista che ha accademie si parlino e si vedano. temporanea che avremo a partire cora un incarico di grande presti- unite. iniziato dalla pittura per poi integrar- Questo deve avvenire in modo fl uido, dalla primavera 2010: ci sarà anche gio dirigere questa Villa? In Italia la con altri medium come il video ed spontaneo. Adrian Paci e so per certo che Ellen si dice che Villa Medici è la più im- La direzione di Peduzzi è stata più è molto legato alla sua identità. Ciò Gallagher presenterà a Roma un fi lm portante istituzione francese fuori orientata al teatro, quella di Mit- che mi interessa sono le questioni Nei pochi mesi della direzione Mit- inedito. dall’Hexagone. È vero? terrand al cinema. La sua direzio- attuali, non ho mai avuto la sensazio- terrand si è parlato molto spesso È vero. Naturalmente non posso ne tornerà a essere più dedicata ne di fare un lavoro differente quan- di un’apertura della Villa e soprat- [a cura di m. t.] parlare per gli intellettuali in genera- all’arte come ai tempi di Bruno do espongo giovani artisti, fotografi , tutto del suo giardino alla città. le, ma per me questo incarico è un Racine? storici o arazzi realizzati su disegni Questo progetto proseguirà? modo per starmene al confi ne tra la Certo, le mie competenze sono in- di Poussin. L’essenziale è individuare È una cosa fondamentale, bisogna info. storia dell’arte e la creazione contem- nanzitutto nella storia dell’arte e come circolano le immagini, anche fare in modo che il pubblico venga poranea declinata in tutti gli aspetti. dell’arte contemporanea. Ma la tra- da un medium all’altro, da una scala qui. Occorre che le cose che succe- Villa Medici - Accademia di Francia Questo ha un’importanza grande, dizione della Villa è la pluridisciplina- all’altra... dono qui siano visibili all’esterno. Ab- Viale Trinità dei Monti, 1 simbolica. E poi questo è un incarico rietà. Per me ogni disciplina deve biamo mantenuto l’apertura dei giar- 00187 Roma che suscita molti interessi in patria e essere al centro e in sinergia con È molto attuale, a Roma, il tema dini, abbiamo accresciuto i visitatori Info: tel. +39 06676291 non solo. È un contesto dove si pos- le altre. Indubbiamente, in manie- del coordinamento tra le accade- e abbiamo inserito visite guidate in fax +39 066761243 sono fare delle cose molto concrete. ra molto fl uida, è più semplice che mie straniere. Sia il Comune sia inglese. Stiamo approntando anche [email protected] Questa istituzione è aperta al mondo nell’arte contemporanea si riesca a altre realtà come gli organizzatori delle convenzioni con le università, www.villamedici.it

12mila visitatori, piace la nuova MINT Perfomance, che si terrà nel maggio 2010 al Palazzo delle Esposizioni ai Giardini, nel “Distretto Palestro” rinnovato e trasformato per ospitare attività continuative lungo tutto l’anno. Un bando Exibart.onpaper aperto consente ai giovani artisti provenienti dal Veneto, dall’Italia e da tutto il mondo numero 62 | anno ottavo di presentare domanda d’ammissione. Fra tutti gli iscritti verrà effettuata una pre- dicembre 2009 - gennaio 2010 Dodicimila visitatori in quattro giorni, ovvero lo stesso numero dello scorso anno, ma selezione di massimo dodici partecipanti/progetti, tra cui un partecipante della regio- DIRETTORE EDITORIALE con un giorno in meno d’apertura. Segna quindi un incremento del 30% di pubblico Massimiliano Tonelli ne Veneto, dalla quale emergerà il vincitore al termine della selezione fi nale. Fra gli [email protected] la quarta edizione di MINT, la Milano International Antiques and Modern Art Fair, obiettivi dell’iniziativa, “garantire il supporto alle giovani generazioni che si occupano tenutasi nella nuova location dei Giardini Indro Montanelli di via Palestro. E proprio STAFF DI DIREZIONE di ricerca sperimentale intersecando vari ambiti artistici (arti visive, danza, musica, Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore) la nuova collocazione nel cuore del “Distretto Palestro” ha suscitato grande apprez- Claudia Giraud (caporedattore eventi) teatro, poesia), e attrarre artisti e pubblico convogliandone l’interesse e la presenza Massimo Mattioli (caporedattore news) zamento tanto fra gli espositori che fra i visitatori, così come la nuova iniziativa MINT anche in periodi diversi dalle Mostre Internazionali d’Arte e Architettura”. Helga Marsala (caporedattore Exibart.tv) Experience, promossa in collaborazione con il Comune di Milano, che presentava a Valentina Tanni www.labiennale.org Villa Reale e al PAC sette installazioni ideate dagli espositori, “mettendo a confronto SUPERVISIONE E PROGETTI SPECIALI opere d’arte di epoche e stili diversi nell’ambito di suggestioni tematiche in modo da Catanzaro, con Dennis Oppenheim Anita Pepe realizzare veri e propri teatri dell’arte, che sono stati parte integrante del percorso di cresce il Parco della Scultura IMPAGINAZIONE MINT”. Affollati nei quattro giorni i MINT Match, incontri con galleristi ed esperti del Alessandro Naldi mondo dell’arte, che si sono svolti nella lounge della mostra. REDAZIONE L’installazione va ad aggiungersi alle www.exibart.com www.mintexhibition.it Via Giuseppe Garibaldi 5 opere di tony cragg, Jan Fabre, 50123 - Firenze Chiusa la Biennale Arti Visive, Mimmo paladino, antony Gorm- [email protected] ley, Stephan Balkenhol, Wim del- INVIO COMUNICATI STAMPA un successo con oltre 375mila fi rme. [email protected] Mentre si annuncia il primo Festival voye e Marc Quinn. Per dare ancor maggiore sostanza a un’iniziativa RESPONSABILE PRODOTTI Internazionale della Performance... PUBBLICITARI che sta facendo del Sud una delle Cristiana Margiacchi Tel. +39 0552399766 capitali mondiali dell’arte ambientale. Fax. +39 06233298524 Se ne parlerà ancora per Con la collocazione di Electric Kis- [email protected] molto, come del resto ses, dell’artista americano dennis UFFICIO COMMERCIALE succede in tutte le edi- Fabienne Anastasio oppenehim, cresce ulteriormente infatti la collezione del Parco Internazionale della Valentina Bartarelli zioni. E questa- piaccia Scultura di Catanzaro, struttura connessa con Intersezioni, la mostra-evento che DIRETTORE RESPONSABILE o meno- è la prova che ogni anno a Scolacium propone una differente contaminazione fra arte contempo- Giovanni Sighele comunque la Biennale di ranea e archeologia. STAMPA Venezia resta uno degli www.intersezioni.org CSQ - Centro Stampa Quotidiani Via delle Industrie, 6 - Erbusco (Bs) eventi di riferimento per TIRATURA l’arte contemporanea. World Design Capital 2012, sarà Helsinki 62.000 copie Anzi, probabilmente a succedere a Torino e Seoul ABBONAMENTO “l’evento” di riferimento, 8 numeri x 24 euro info: http://onpaper.exibart.com numeri- e non solo - alla Dopo Torino (2008) e Seoul (2010), mano. Sì, perché chiusi i battenti il 22 novembre, ora ad arricchire il dibattito arrivano IN COPERTINA sarà Helsinki la terza World Design Dino Innocente - Achille Bonito Oliva ______i numeri, che parlano di un successo senza ma e senza se, con 375.702 visitatori Capital, nel 2012. La capitale fi n- complessivi e un incremento del 18% rispetto ai 319.332 del 2007. Durante le ven- landese è stata infatti scelta dall’In- EDITO DA Emmi s.r.l. tiquattro settimane di apertura, Fare Mondi è stata costantemente al vertice della ternational Council of Societies of Via Giuseppe Garibaldi, 5 - 50123 Firenze www.emmi.it classifi ca delle esposizioni italiane più visitate, con una media giornaliera di 2.223 Industrial Design (Icsid) nel testa a visitatori e affl ussi record nei weekend di 9.761 persone. 132.185 gli studenti che testa fi nale che la vedeva contrap- PRESIDENTE Artico Gelmi di Caporiacco hanno visitato la mostra, singolarmente o in gruppo. I giornalisti presenti alla verni- posta all’olandese Eindhoven, nel ce - dal 3 al 6 giugno - e nei 169 giorni di apertura al pubblico sono stati 5.868, di AMMINISTRATORE corso dell’Icsid World Design Con- Paolo di Rocco cui 3.986 stranieri e 1.882 italiani (5.691 il totale dei giornalisti nel 2007). Le testate gress 2009 tenutosi a Singapore lo DIRETTORE GENERALE televisive accreditate durante tutta la mostra sono 104 (di cui 66 straniere e 38 italia- scorso 25 novembre. Il tema proposto in fase di candidatura, che costituirà la base Uros Gorgone ne). Ampia la rassegna stampa, che totalizza ad oggi 3.155 articoli rispetto ai 2.366 dell’ambizioso programma per il 2012, è Open Helsinki - Embedding Design in Life. REGISTRAZIONE della passata edizione (incremento del 33%). E quest’anno la Biennale di Venezia è “La Finlandia e Helsinki hanno grandi tradizioni nel design, e questo nuovo ricono- presso il Tribunale di Firenze n. 5069 del 11/06/2001 pure puntuale. I trend che si percepiscono da tutto il mondo decretano infatti l’ottimo scimento conferma il nostro ruolo di pionieri”, ha dichiarato il sindaco di Helsinki ______associato: momento della performance come modalità espressiva: basti citare il successo della Jussi Pajunen. “Abbiamo avuto il sostegno del governo, di molte scuole e università, rassegna newyorchese Performa, o i tanti Performing Arts Center che si inaugurano di imprese e organizzazioni di design, e tutti collaboreranno per un gli eventi del - spesso a opera di big dell’architettura - ai quattro angoli del globo. E la Biennale 2012”. non si fa trovare impreparata, annunciando il primo Festival Internazionale della www.wdc2012helsinki.fi

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CARLO SANTAMARIA Galleria Raucci/Santamaria - Napoli

Petti di pollo con finocchi àla copertina la d’artista raccontataune dall’artista La vita in galleria è frenetica e sempre piena d’impegni. Per questo talvolta il tempo per cucinare è poco. Vi propongo allora un piatto semplice, leggero e veloce da preparare. Lessate i finocchi, puliti e tagliati, in una pentola. Prendete i petti di pollo, tagliateli a fette, infarinateli e rosolateli con un po’ d’olio in una padella. Quando il pollo è ben rosolato, mescolatelo nella stessa padella con i finocchi lessati e aggiungete un po’ di latte (la quantità è a discrezione di quanto cremoso volete il vostro piatto) e fate cuocere per 10 minuti a fiamma bassa. Salate, aggiungete un po’ di finocchietto per dare più sapore. Il piatto è pronto da servire.

INGREDIENTI per 4 persone 500 gr di petto di pollo 3 finocchi Mezzo bicchiere di latte Finocchietto Farina Sale q.b.

il prossimo piattoforte sarà servito da: galleristi ai fornelli Cesare Cardelli Cardelli&Fontana Arte Contemporanea - Sarzana (SP) piattoforte .

Dino Innocente - Achille Bonito Oliva 2009 - olio su tela Quando ripasso la mia vita, insieme con le chi è questo personaggio del mondo dell’arte? immagini e i concetti che si snodano nel tra- scorrere del tempo, a tratti conformandosi in quadri precisi, a tratti rimanendo più sfocati e indistinti, mi si accende spontaneamente, quasi in sordina, un altro film fatto di perso- naggi del mio passato e presente, alcuni noti di persona, altri attraverso le loro opere, per- sonaggi nei quali mi riconosco per un filo con- duttore che a essi mi lega, per il modo diretto dell’agire, per la qualità del comportamento, per la fedeltà del loro essere al proprio so- gno, che è anche il mio: avere il piacere della scoperta del sapore delle cose che ci circon- dano, fresco come la prima mela, così come quello inedito della memoria. Questo sono i “ritratti fondamentali”. Achille Bonito Oliva è indovinachidi laurina paperina... un bambino prodigio, un uomo maturo, un in- il personaggio dello scorso numero era Douglas Gordon! tellettuale candido senza età, un combattente della parola e dell’ironia, un amico. Buon com- pleanno, Achille.

Dino Innocente (Verona, 1948)

Lavora con le gallerie Franco Riccardo Arti Visive di Napoli (081 5444300, www.ric- cardoartivisive.it), BoxArt di Verona (045 8000176, www.boxartgallery.com) e Pio Monti di Roma (06 68210744, permarie- [email protected]) rsvpinvito the best la prossima cover sarà di: PERINO & VELE Fotografie di opere, nomi de- gli artisti e della galleria, data Stanno lavorando alla copertina d’artista: d’inaugurazione e orario? Tutti Patrick Tuttofuoco, Gian Paolo Tomasi, Debo- dati importanti, che certo non ra Hirsch, Mauro Ceolin, Loris Cecchini, Adal- mancano nell’invito spedito dalla berto Abbate, Pablo Echaurren, Michele Baz- Galleria Pack (www.galleriapack. zana, Christian Frosi, Nicola Toffolini, Davide com). Che però, sul recto del Zucco, Paolo Grassino, Pietro Ruffo, Daniele suo cartoncino, ha optato per Girardi, Nicola Gobbetto, Gino Sabatini Odoar- i ritratti di Zhang Huan (sepol- di, Alessandro Roma, Corrado Zeni. to dai piccioni), Miltos Manetas (con sigaretta d’ordinanza) e Malcolm McLaren (stravaccato su un tavolino). I tre - e i loro lavori - li trovate a Milano, fino al 23 gennaio.

prendi l’arte e mettila da parte Matteo Basilè, se le cose si mettono male... «Aprire una serie di spazi tra l’Europa e l’Asia. Unire nuovi artisti, sviluppatori di software, scrittori, cuochi, architetti, registi, musicisti e giardinieri di queste due parti del mondo sotto un unico tetto... nell’intento di ridisegnare la memoria e i linguaggi del futuro. Una sorta di microcredito del pensiero, dove la moneta è l’idea e dove lo scambio reciproco diviene il linguaggio comune»

Mirko Smerdel ci rivelerà il suo pianob sul prossimo numero

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penSiaMoa cura del Festival dell’arte contemporanea

la FoRMaZione aRtiStica: viaGGio nel FUtURo del conteMpoRaneo

Giunta al suo secondo appuntamento, la rubrica Cpensiamo affronta un tema molto caro al Festival dell’Arte Contemporanea, quello della formazione dedicata in ambito universitario. Interrogandosi sul suo futuro e pronosticando alcune strategie con Larry Rinder...

Come per ogni attività sociale e culturale, è impossibile predire il futuro della formazione artistica. L’unica cosa che sappiamo per certo è che non possiamo conoscere che cosa ci riserva l’avvenire. La futurologia è probabilmente la più vana delle discipline vane. Ci dice, infatti, che mentre non possiamo sapere come la società e la cultura cambieranno, possiamo invece predire che esse cambieranno, e in maniera esponenziale. Perciò, l’ignoto incombe su di noi. Per prepararci a questo futuro, le istituzioni di formazione artistica devono sviluppare un approccio fl essibile e sperimentale. La certezza e il dogma diventeranno responsabilità nel mondo a venire. Per soddisfare, o anche anticipare, le esigenze della popolazione studentesca, le istituzioni devono avere la volontà di affrontare dei rischi, di sostenere ciò che la realtà delle corporation ha defi nito un “fallimento veloce” (fast failure). Intuire le opportunità, testare i modelli e - se necessario - accettare il fallimento. Farlo velocemente, e muoversi. In breve, le scuole devono accogliere qualcosa della studio culture, in termini di rapidità d’interazione, che esse stesse insegnano. Equilibrando il bisogno di sperimentazione con la produzione di nuove opportunità curriculari, le scuole dovrebbero astenersi dal rigettare troppo rapidamente gli approcci educativi tradizionali alla pratica artistica: negli ultimi decenni, gli artisti ci hanno dimostrato che espressioni contemporanee importanti non devono necessariamente manifestarsi solo nelle forme e nelle tecniche più aggiornate; alcuni degli sviluppi più interessanti nell’arte e nel design contemporanei, infatti, includono la persistenza o l’integrazione di tecniche e forme tradizionali. Oltre a coltivare l’innovazione curriculare e l’esperienza integrata, le istituzioni dedicate alla formazione artistica potranno trarre benefi cio dall’inclusione di metodi educativi testati dalla ricerca all’interno dei propri approcci pedagogici: nello specifi co, le istituzioni faranno bene a formare i loro stessi educatori ad approcci di apprendimento attivo e condiviso, che hanno dimostrato di ottenere un maggior successo tra gli studenti. Dare la possibilità agli studenti di collaborare con la facoltà nello sviluppo dei propri risultati e dei criteri di valutazione conterà molto nella demistifi cazione dell’esperienza educativa e sfumerà la rigida gerarchia che separa gli insegnanti dagli studenti. Infi ne, le istituzioni di formazione artistica possono rendere un servizio unico al campo più ampio dell’educazione superiore, verifi cando l’effi cacia del modello critico: come strumento d’indagine dialettica, di apprendimento collaborativo e di valutazione rapida, la critica è una competenza specifi ca dell’educazione artistica, che potrebbe avere ampie ramifi cazioni nell’apprendimento di altre discipline.

laRRY RindeR Larry Rinder è direttore del Berkeley Art Museum and Pacifi c Film Archive, University of California

[email protected] www.festivalartecontemporanea.it

Fondazione Cini, pronta la Nuova Manica R.I.P. Lunga griffata di Michele De Lucchi

Jeanne-claUde Nato a Prato - viveva a Milano e Forte dei Marmi - Mentre non accennano a placarsi le polemiche intorno a Palazzo Grassi e Punta della Erano entrati trionfalmente nel terzo millennio, tra- Grassi aveva avviato la sua collezione negli anni ‘80 Dogana, Venezia saluta una nuova preziosa struttura, destinata ad arricchire l’offerta ghettandovi una bella fetta dell’avanguardia che nel con la Transavanguardia, con capolavori di Sandro culturale della Serenissima. L’architetto Michele de lucchi ha infatti completato l’in- secolo passato aveva ancora ampissimi terreni da Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De tervento di recupero e riallestimento della cosiddetta Manica Lunga della Fondazione esplorare. E una modalità, quella della “coppia arti- Maria e Mimmo Paladino. Dal 2002 proprio il Mart Giorgio Cini, l’antico dormitorio benedettino del Quattrocento progettato da Giovan- stica”, testimone anch’essa di un preciso momento custodiva in deposito una sostanziosa fetta dell’im- ni Buora sull’Isola di San Giorgio Maggiore, destinato a grande centro di fruizione storico e sociologico. Ma a un certo punto le coppie portante nucleo. Negli anni ‘90 i suoi interessi si libraria e documentale. La Nuova Manica Lunga, che aprirà al pubblico l’11 gennaio “scoppiano”, e spesso non solo per litigi o incom- erano spostati su grandi sperimentatori internazio- prossimo, può accogliere lungo i suoi 128 metri fi no a 100mila libri e rappresenta il cuore del complesso bibliotecario della Fondazione Cini. In virtù dei suoi mille metri prensioni: così è successo prima ai Becher, nel giu- nali, da Jeff Koons a Richard Prince, Barbara Kru- lineari di volumi a scaffale aperto, costituisce un eccezionale spazio di fruizione dei gno 2007, con la scomparsa di Bernd, che ha con- ger, Rosemarie Trockel, Martin Kippenberger, Alex materiali, concepito secondo i più moderni standard biblioteconomici internazionali. cluso la parabola dei grandi innovatori della fotogra- Katz, solo per citarne alcuni. Contemporaneamente www.cini.it fi a novecentesca. Ora accade agli Javacheff: anche aveva anche iniziato una raccolta di fotografi a, che se tutti li inquadrano meglio parlando di Christo e contava opere di Eggleston, Sherman, Castella, Accademie e istituti stranieri in rete, Jeanne-Claude, morta a 74 anni nella sua casa Becher, Gursky, Struth. Ma non aveva mancato a Roma parte il Progetto Calliope di Manhattan. di sostenere anche la giovane pittura italiana, con La causa: com- opere di Arienti, Dellavedova, Montesano, Dell’An- È un’iniziativa che vede le molte istituzioni culturali straniere presenti a Roma costi- plicazioni di un gelo, Aschieri, Picco. tuirsi in rete, dando vita a una serie di iniziative comuni sotto l’egida dell’assessorato aneurisma cere- alle Politiche Culturali capitolino. Concerti, convegni, masterclass, mostre, incontri brale. Si erano eRneSto tReccani con artisti e studiosi che ogni anno trascorrono a Roma periodi di ricerca, di produ- incontrati a Pa- Un cognome pesante, datogli dal padre, fondatore zione, di sperimentazione. È il Progetto Calliope, che è stato presentato ai Musei rigi nel 1958, lui dell’omonima grande enciclopedia. Ma un cognome Capitolini dall’assessore Umberto Croppi, presenti il presidente e l’amministratore rifugiato bulgaro, dal quale non si era fatto mai schiacciare, riuscendo delegato della Fondazione Musica per Roma - impegnata direttamente nell’iniziativa -, Gianni Borgna e Carlo Fuortes, oltre a diplomatici e direttori di accademie e di lei francese nata presto a emergere come un assoluto protagonista istituti che hanno dato la propria adesione. Al progetto, che vede la collaborazione in Marocco, e della pittura per buona fetta del Novecento. All’età di istituzioni come l’Accademia d’Arte Drammatica, l’Accademia Filarmonica, il Con- dopo tre anni di 89 anni è morto a Milano Ernesto Treccani, nella servatorio di Santa Cecilia, le Università La Sapienza e Tor Vergata, hanno aderito avevano iniziato sua casa dove fi no a pochi giorni prima aveva con- una ventina di paesi, dal Giappone agli Stati Uniti al Marocco, per un totale di oltre la loro collabora- tinuato a dipingere. Nato nel capoluogo lombardo sessanta eventi. zione. Pare ora il 26 agosto del 1920, era entrato giovanissimo nei www.comune.roma.it/cultura/ superfl uo ricordare l’importanza della loro opera in gruppi d’avanguardia artistica di opposizione alla quell’area che mette vicine Land Art e Concettuale. cultura fascista, esponendo nei primi anni ‘40 alla L’ultimo gastro-must newyorchese? Tutti hanno ben fi sse in mente le immagini del Pont Galleria di Corrente con gli amici Birolli, Guttuso, Mi- The Wright, il nuovo ristorante Neuf a Parigi o del Reichstag a Berlino, impacchet- gneco, Sassu, Cassinari, Morlotti. Nel 1950 aveva del Guggenheim tati dai due. O gli oltre 7mila cancelli rivestiti di tela partecipato con opere di bianco e nero alla Bienna- color zafferano distribuiti per il Central Park. le di Venezia e successivamente, nel 1952 e 1956, Poteva essere il MoMA l’unico museo di New York con un buon ristorante? Non con mostre personali di disegno e di pittura alla XVI poteva, anche perché la ristorazione-in-museo - che in Italia fatica a sfondare - è aleSSandRo GRaSSi e XVIII edizione. Nel 1956 esponeva già a Londra ormai da tempo un aspetto centrale in molte realtà internazionali, fondamentale per fi delizzare i visitatori e per offrire a quelli potenziali un’occasione “laterale” per ap- A poca distanza dalla scomparsa di Angelo Guido e New York, viaggiando anche a Parigi, in Cina, a procciare il museo. E chi doveva colmare la lacuna, se non l’altro gigante che con- Terruzzi, il collezionismo italiano perde un altro Cuba. Nel 1978 Treccani aveva dato vita alla Fon- tende il primato al MoMA nella Grande Mela, ovvero il Guggenheim? Ed ecco infatti protagonista di assoluto rilievo. All’età di 67 anni dazione Corrente, con un programma mirante alla l’inaugurazione del Wright, locale da 150 mq che, nelle forme curvilinee, asseconda è infatti morto dopo una lunga malattia Alessandro raccolta e allo studio di documenti, testimonianze quelle create dal grande architetto dal quale prende pure il nome. Progettato da an- Grassi, molto noto specie dopo la mostra che alla e opere del periodo storico compreso tra la nascita dre Kikoski, con una scultura site specifi c di liam Gillick a sorvegliare i 58 ambìti sua raccolta dedicò nel 2004 il Mart di Rovereto. del movimento Corrente e gli anni del Realismo. coperti, The Wright schiera ai fornelli un pezzo da novanta come Rodolfo Contreras, già chef del Bouley. www.guggenheim.org

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Con Synestesie Exibart.onpaper inaugura un ambito di sovrapposizioni tra arti visive e letteratura. Su ogni numero un’opera (trovala a pag. 10). Selezionata da una mostra rigorosamente in corso. A synestesie. partire da ogni opera un racconto. A fi rma di una giovane scrittrice, d’un fi ato. di Lavinia Collodel IL MAJUPAGU

Quattro amici, ma come fossero una cosa sola, Marçio, Juracy, Paulinho e Gustavo. Quattro fi sionomie, quattro colori di frutti dal maracujà al cupuaçu all’açaì all’abacaxi, diversi per altezza, accento, provenienza sociale e sguardo al futuro. Ma uniti, talmente uniti nella loro amicizia, che a vederli si confondono in una cosa sola, un gruppo compatto inattaccabile dall’esterno. Dolce come l’agua de coco ed energico come il guaranà. Si muove fl uido nelle serate del Bar Estrela da Lapa, dove tavoli non ce ne sono ma solo muri impenetrabili di persone che ondeggiano al samba, diffi cili da schivare, diffi cili da avvicinare. Il gruppo si muove sinuoso, a tempo, carrarmato gentile verso l’obiettivo: servire da bere. Schiena contro schiena, come un unico cameriere con otto braccia, polipo carioca in via di estinzione – e anche raro, non si è mai visto un polipo che per pagare l’affi tto debba fare il cameriere. Birra, birra con bicchiere e senza bicchiere, pinga con frutta, cachaça sola, assoluta o con ghiaccio. La lista degli alcolici è semplice. È a portarli che è sempre un’impresa. L’acqua non si beve al Bar Estrela da Lapa, l’acqua è del mare, salata, l’acqua è delle barche e dei pesci, lì di fronte, al di là della strada, ma non l’attraversa. Ci vorrebbe una gru per essere veloci come ordina il proprietario, ci vorrebbero paraurti per non dare e ricevere gomitate al passaggio. A fi ne serata il gruppo è spossato e indolenzito, solo la musica - e qualche donna - lo porta col sorriso alla chiusura. Un giorno una gomitata di troppo, un altro una pausa esagerata di intrattenimento in chiacchiere, quello seguente un brindisi fuori luogo… e alla fi ne dall’alto giunge l’avviso: scioglimento del gruppo e turni di lavoro in giorni alterni. Rifi uto immediato. O tutti insieme o nessuno lavora. Conseguenza ovvia: licenziamento. Ma ovvia non è per Marçio, Juracy, Paulinho e Gustavo. Fondono le loro menti, fondono i cervelli, ma la loro somma sembra non portare a nulla. Si chiudono, si separano, in una silenziosa tragedia familiare. Ma stanno sotto lo stesso tetto, proprio lo stesso tetto che devono pagare a fi ne mese. E, come per magia, fondono la fantasia. Ne esce fuori il “Majupagu”, con tanto di brevetto: un marchingegno a prova del peggior cliente della città. Un tavolino stretto e alto da indossare, con pneumatici protettivi nei punti critici, e un piano studiato d’ingegnosi incastri per non far scivolare bicchieri e bottiglie. Irresistibile, irreprensibile, irrinunciabile, talmente attraente, talmente accattivante, da essere irrifi utabile. Al Bar di un tempo non ci passano neanche, quelli a fi anco alzano la posta per giocarsela, la trovata del Majupagu.

Nuovo museo e centro culturale internazionali. Ora 1/9 ridotti a vetrine per una collezione”. È a Latina, gestione griffata unosunove arte contem- un fi ume in piena Achille Bonito Fondazione Roma poranea ha presentato Oliva, che ha commentato con unosolo, project room Exibart le dimissioni di Monique che ospita progetti site Veaute da direttrice di Palazzo “Un’architettura limpida, che organizza il nuovo sistema museale al di specifi c realizzati da gio- Grassi, giunte a fi ne novembre là dei singoli edifi ci, coinvolgendo in un generale processo di riquali- vani artisti nazionali e in- come un fulmine a ciel sereno. fi cazione gli spazi aperti circostanti”. Così l’architetto Luciano Cupel- ternazionali, in una delle La manager aveva loni presenta il suo progetto, primo classifi cato nel concorso per la sale espositive della motivato il gesto riqualifi cazione dell’ex garage Ruspi, a Latina, da destinare a museo galleria esclusivamente parlando di un e centro culturale polifunzionale. Una nuova struttura che si potrebbe dedicate a quest’inizia- ciclo che con proporre come fulcro delle attività culturali cittadine, per la quale l’am- tiva. Mostre personali e l ’ a p e r t u r a ministrazione si sta già muovendo anche a livello gestionale. È infatti progetti commissionati del nuovo pronta una convenzione con la Fondazione Roma, di cui fa parte l’ex a un unico artista o a m u s e o presidente della camera di commercio di Latina Alfredo Loffredo, che un unico curatore, con proget- garantirebbe la gestione per trent’anni. Il progetto prevede il foyer, gli la possibilità di misurarsi liberamente all’interno di uno spazio com- tato da tadao ando si era concluso, e di rapporti che comunque spazi espositivi - fra cui la grande sala dell’ex garage, circa 800 mq - e pletamente autonomo, con programmazione e gestione separati e resteranno buoni con Pinault. Ma non era diffi cile - nelle dichiarazioni il bookshop al pianterreno, mentre il laboratorio multimediale e l’uffi - indipendenti. Inaugurato con l’islandese elin Hansdottir, seguiranno riportate dalla stampa locale - cogliere un’amarezza che andava oltre cio per il personale del museo saranno al primo piano. Il bookshop progetti di amir Mogharabi, Gintaras didziapetris, oliver clegg e la formalità. “Le dimissioni - un gesto molto poco italiano - sono la giu- e la caffetteria verranno disposti - anche per ragioni gestionali - in per oskar leu. sta risposta all’atteggiamento di Pinault”, proseguiva ABO, “che nella modo che siano connessi agli spazi espositivi ma accessibili da tutti i www.unosolo-projectroom.blogspot.com gestione tende a trascurare gli interessi di due spazi che devono es- cittadini e non soltanto dai visitatori del museo. sere l’anima culturale di Venezia, interpretandone anche l’apertura al Monique Veaute lascia Palazzo nuovo. E invece lui - facendosi rappresentare dai due servi di scena Uno su nove? No, unosolo... Grassi. Bonito Oliva: Bonami e Gingeras - blocca per oltre un anno uno spazio come Punta In arrivo la nuova project room “Pinault blocca Venezia. della Dogana, che dovrebbe essere vitale... Se il comitato scientifi co della galleria romana Mi dimetto anch’io” non avrà chiarimenti, io stesso mi dimetterò: del resto lì rappresento il Comune di Venezia, le cui linee guida sono completamente disattese dall’attuale gestione...”. Fra le imbarazzate dichiarazioni di Monique Anche se relativamente “giovane”, non ha tardato a inserirsi nel “François Pinault? Ha portato l’immobilismo a Venezia. Palazzo Gras- Veaute c’era infatti anche l’annuncio che la prossima mostra a Punta novero delle gallerie romane che contano, per la programmazione si e Punta della Dogana dovrebbero essere spazi dinamici, vetrine della Dogana è prevista per giugno 2011, ovvero per l’opening della aperta alla ricerca e per la presenza a molti importanti appuntamenti del multiculturalismo e dell’internazionalità della città, e invece sono prossima Biennale Arte. Ma se Pinault inaugura solo quando apre la Biennale, e dunque solo quando Venezia è già piena di turisti e ope- Il plagio nelle opere dell’arte fi gurativa ratori, allora qual è il suo reale apporto alla vita culturale della città? Dichiarazioni, queste di ABO raccolte da Exibart, riprese da Dagospia La legge sul diritto d’autore del 22 aprile 1941, n. 633, tutela le e seguite dalla risposta di Bonami dalle colonne del Riformista (“Se- opere dell’ingegno di carattere creativo che siano concretamente condo l’ira fumante del peloso Achille, siamo poveri servi di scena, espresse nel mondo esteriore: l’autore di un’opera così caratterizzata non curatori o critici come lui”). E intanto Franco Miracco, portavoce jusartis. è titolare del diritto morale e patrimoniale d’autore, che gli attribuisce del governatore Galan e consigliere della Biennale, ha detto la sua la facoltà esclusiva di utilizzare la propria creazione in ogni forma e ai quattro venti, il sindaco Cacciari ha difeso le sue scelte alla sua modo e, al contempo, la facoltà di impedire a terzi ogni forma di sfruttamento non autorizzato. maniera (“Provocare strumentalmente fa parte della (bassa) politica In caso di violazione del diritto d’autore si parla di contraffazione o di plagio: in termini giuridici la contraffazione è un’utilizzazione non ma delirare forse è peggio”). La buriana imperversa, il clima da bas- autorizzata dell’opera, senza usurpazione della paternità, mentre il plagio riguarda anche la violazione del diritto di paternità. Volendo so impero che su Palazzo Grassi-Punta della Dogana (e su Pinault- esemplifi care tale distinzione, costituisce contraffazione di un’opera fi gurativa la pedissequa riproduzione non autorizzata di un quadro Guggenheim) ha fi n dall’inizio contrapposto aspramente Comune e di un dato autore di cui sia indicato il nome, mentre costituisce plagio l’usurpazione della paternità del nome dell’autore originario, Regione è di nuovo teso. in qualsiasi maniera eseguita. Tecnicamente si parla di plagio-contraffazione quando l’utilizzazione dell’opera avviene senza consenso www.palazzograssi.it dell’autore originario e con l’usurpazione della paternità. Per comodità di esposizione sarà in seguito utilizzato solo il termine plagio. Diversa dal plagio - quindi lecita - è la semplice ispirazione a un’opera precedente, essendo connaturato al procedimento creativo la Go East! Via da Colonia, Deutsche possibilità di attingere al patrimonio comune delle opere dell’ingegno create in precedenza. Bank sponsor di Art Hong Kong Sul piano pratico la distinzione tra plagio di un’opera o semplice ispirazione non è sempre facile e investe l’altrettanto complicato aspetto della creatività di un’opera e dell’accertamento della sussistenza di tale requisito nel caso concreto. L’annuncio aveva destato una certa In linea generale il criterio applicato per effettuare tale accertamento è quello della riconoscibilità dell’opera plagiata o di suoi elementi sorpresa, ma si era nell’occhio del creativi nell’opera plagiaria, sulla base di un giudizio sintetico che tenga conto dell’opera nel suo insieme e dell’impressione generale ciclone della crisi globale, e in quella che suscita nell’utilizzatore. chiave venne interpretato. Ovvero Nell’individuazione dell’esistenza del plagio sono anche presi in esame il contenuto, la forma interna e la forma esterna dell’opera, il divorzio di Deutsche Bank da Art elementi di cui è composta l’opera stessa. Per meglio comprendere la differenza tra questi tre concetti, nel caso di un’opera fi gurativa Cologne, storica e importante fi era che rappresenti un paesaggio il contenuto è l’oggetto in sé, il paesaggio raffi gurato; la forma interna è la struttura espositiva dell’opera tedesca di cui il colosso bancario era consistente nella combinazione di colori, di linee, ecc., scelte dal pittore per quella data rappresentazione; la forma esterna, infi ne, è da tempo main sponsor e riferimen- il modo di rappresentare il paesaggio dato dall’insieme dei colori, delle linee, ecc. to costante. Ora ne giunge un altro, Si ritiene che siano tutelabili la forma interna e la forma esterna dell’opera e, nel caso specifi co delle opere fi gurative, la tutela è di annuncio, che ammanta il prece- attribuita al modo di rappresentare un dato oggetto che in sé non è tutelabile, dato che altri autori potranno dipingere il medesimo dente di un signifi cato strategica- oggetto; né si ritiene tutelabile lo stile in sé dell’artista (per esempio il particolare materiale utilizzato, la tecnica pittorica ecc.). mente diverso. Ovvero l’annuncio di L’applicazione nel caso concreto dei principi sopra brevemente esposti è un’operazione non facile, affi data al giudice che, esaminando Deutsche Bank come main sponsor caso per caso le opere oggetto della controversia, dovrà riconoscere in esse il carattere creativo originario o derivato - qualora si tratti di Art HK, rampante rassegna asiatica che terrà la sua decima edizio- di elaborazioni autorizzate dall’autore - o la semplice ispirazione a elementi che fanno parte del patrimonio comune, per decidere sulla ne nel maggio 2010. Non solo crisi, dunque, ma una precisa opzione sussistenza di un plagio vero e proprio. Spesso questi accertamenti sono svolti con il necessario ausilio di tecnici, quali critici d’arte o che porta DB - attentissima a seguire gli sviluppi della contempora- studiosi, chiamati a redigere una perizia posta a fondamento delle decisioni dei giudici. neità, anche attraverso la sua famosa collezione - ad assecondare i trend che guardano sempre più a Est. E magari, assecondare anche Avv. Raffaella Pellegrino - Studio legale d’Ammassa & Associati qualche importante cliente... [email protected] www.db.com

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Salvateci dal politicamente corretto. L’ansia di non scontentare mai nessuno, di non offen- fratellanza: quell’uomo, solo e sofferente, che muore sulla croce è di per sé un messaggio dere nessuno, di dover sempre dar ragione a chiunque si alzi un mattino denunciando di che nessuna sentenza politicamente corretta può trasformare in sopruso per il solo fatto sentirsi “offeso” o “disturbato” da una parola, da una frase, da un termine o da un’imma- che alcuni non vi si riconoscono. Libero chiunque di non riconoscervisi, ma liberi noi, che gine non “rispettosi” della propria identità, della propria privacy o di qualche altro “diritto conosciamo il valore fondante e spirituale del nostro passato, di riconoscerne la forza individuale”, sta rischiando di farci naufragare in un universo asettico e virtuale, fatto di simbolica e di volerlo - per storia e tradizione culturale, per affezione, anche - esposto nelle montagne di regolette, di divieti, di fotografie “pixelate” per non far scorgere il volto di aule scolastiche o, volendo, perché no?, anche in altri edifici pubblici. qualcuno, di nomi falsi per non far riconoscere l’identità di qualcun altro, di eufemismi e E allora forse l’unico effetto positivo dell’assurda sentenza europea potrà essere quello di di giri di parole che stanno trasformando una lingua meravigliosa e ricca in una contorta riaprire un dibattito: dibattito che, al di là dei manicheismi fra integralisti cattolici e laicisti corsa a ostacoli vuota e anestetizzante. Insomma in un universo irreale e surreale, a oltranza, al di là degli opposti insulti e delle fazioni tra neoguelfi e neoghibellini, completamente slegato dalla nostra coscienza più profonda e dal nostro può farci riflettere sul significato dei simboli, dei quali oggi, nell’ipertrofia in- vivere quotidiano: che è invece fatto, com’è normale che sia, di messag- formativa in cui siamo immersi, stiamo perdendo finanche il senso. Anche gi contrastanti e anche contraddittori, a volte duri, fastidiosi, a volte nell’arte, certo: dove da troppo tempo si pensa che l’unica forma di anche negativi, o comunque non necessariamente in sintonia con il riflessione sia quella della provocazione, del gioco postmoderno della nostro pensiero, con i nostri sentimenti o con la nostra cosiddetta citazione divertita e ironica, o dell’iconoclastia. “identità”, ma che con questa convivono in un rapporto dialettico. Arturo Carlo Quintavalle, sul Corriere, ha lanciato una modesta pro- L’ultimo, e più eclatante caso, è quello della sentenza di Stra- posta: “Chiamare gli artisti di oggi, scultori, pittori, a rappresen- sburgo che vieterebbe l’esposizione dei crocefissi nelle aule tare quella figura, riprendere insomma la tradizione mai interrotta scolastiche italiane. Una sentenza, va detto, ottusa al limite del della civiltà dell’Occidente, perché, se è vero che essa nasce dal

A lessadro Riva demenziale, che non rispetta, questa sì, la nostra storia e la racconto per via di immagini, ai giovani, a tutti, dobbiamo dare nostra cultura - né Cimabue né Giotto né Raffaello né Crivelli né figure dense, complesse, ricche di significato”. Sì, Quintavalle ha r a z alcat di Michelangelo né, in buona sostanza, centinaia e centinaia d’anni di ragione: un orinatoio nel museo ha rotto, un centinaio d’anni fa, storia dell’arte, oltre naturalmente alla sensibilità religiosa di milioni un percorso che durava da migliaia d’anni. È ora di riprendere quel di fedeli - sentenza che, dietro alla vuota maschera del politicamente cammino interrotto. Senza ritorni o nostalgie: semplicemente, per ri- corretto, nasconde un intento violento e sottilmente dittatoriale, nella cominciare a parlare di significati, sostituendo gli oggetti, vuota parodia sua volontà di livellamento conformistico, né più né meno dei tanti giacobi- di un mondo che ha perso se stesso lasciandosi dietro ogni suo punto di ri- nismi di cui la storia è purtroppo costellata; giustificata, anche in questo caso, ferimento, con le passioni vive degli uomini. E oggi, inutile nasconderlo, anche dai dalla necessità di “non offendere” la sensibilità di un giovane di origine finlandese, i cui grandi simboli, spirituali o filosofici, si può ricominciare a far uscire l’arte dalle secche in cui genitori si sono per l’appunto rivolti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, perché il cro- un secolo di sperimentazioni linguistiche autoreferenziali, spesso portate al limite dell’incon- cefisso in aula lo avrebbe, dicono, infastidito. sistenza, l’hanno fatalmente portata: trasportandola lontano, lontanissimo, dai sentimenti Ma la sentenza non tiene conto del fatto che il crocefisso è, per i credenti come per i più vivi e veri di chi questo mondo lo vive ogni giorno, soffrendo, lottando, amando, cadendo non credenti, prima di tutto un simbolo di amore universale che travalica il senso stesso anche, quand’è inevitabile cadere, e rialzandosi in piedi quand’è necessario rialzarsi in piedi. e la storia del cattolicesimo e della Chiesa, un archetipo universalmente riconosciuto di Com’è caduto e s’è rialzato Cristo portando in spalla la sua croce.

Novanta candeline, Gucci KEYWORDS FOR DUMMIES si regala un museo a Firenze Hell yes! Kazuyo Sejima dirigerà la 12. Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Un approccio apprezzabile sin dal comunicato stampa. Scommettiamo allora su Un museo dedicato alla storia della griffe Gucci, a Firenze. Da inaugurare nel 2010, qualche parola chiave... per celebrare il 90esimo anniversario della fondazione. A parlarne è Patrizio di Mar- co, amministratore delegato dell’azienda, ma per ora non trapelano altri dettagli sul raneo, i layout planimetrici prendono progetto. L’idea rientra comunque nel contesto di una serie di iniziative che, proprio in considerazione lo svolgersi delle in occasione dell’anniversario, tendono a valorizzare il marchio anche in prospettiva azioni campionando le possibili rela- storica. Fra queste c’è un accordo con la casa d’aste Christie’s - che, com’è noto, zioni fra le attività. I pochi e rarefatti condivide con Gucci la proprietà, in capo al megagruppo del lusso PPR di François elementi architettonici di progetto Pinault - per combattere la contraffazione di prodotti Gucci d’annata. Il nuovo servizio contribuiscono a generare inaspetta- permetterà a potenziali venditori di prodotti Gucci vintage di presentarne documen- te possibilità dell’agire. La pianta-dia- tazione fotografica a Christie’s, i cui specialisti stimeranno gli oggetti e metteranno a gramma è il teatro delle operazioni. disposizione per la vendita una sezione del website aziendale. Kazuyo Sejima ha 54 anni. Studia ar- www.gucci.com chitettura dopo aver visto la sky hou- se disegnata da Kiyonori Kikutake Nuovo polo della cultura a Modena, nel 1958, aggiungendo un anello a in gara la crème dell’architettura globale una catena elettiva che vede Toyo Ito lavorare cinque anni assieme a Kiku- Un nuovo complesso da 24mila mq, per ospitare take e poi Sejima sei per Toyo Ito (da biblioteche, spazi espositivi, archivi, dipartimenti tenere quindi d’occhio tanto Florian universitari, un centro per la fotografia, con caf- Idenburg - otto anni da Sejima - e fè e attività commerciali a corredo. Questo è il Junya Ishigami come possibili anelli Kazuyo Sejima+Ryue Nishizawa_SANAA - Serpentine Gallery progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pavilion - 2009 - photo Iwan Baan successivi). Modena, che per realizzarlo ha acquistato l’area Due passaggi: nel 1995 si complica dell’ex ospedale di Sant’Agostino, nel capoluogo la vita con Sanaa (con Ryue Nishiza- emiliano. E per il progetto di riqualificazione ha La scommessa su alcune parole chia- persone ma, contemporaneamente, wa), arrivando a tre studi professio- pensato in grande, con un concorso internazio- ve di Kazuyo Sejima (Ibaraki, 1956; qualcuno può stare accanto a te da nali almeno formalmente autonomi in nale al quale hanno risposto alcuni dei principali vive a Tokyo) in realtà è già stata vin- solo, leggendo un libro o semplice- due piani dello stesso edificio a Tokyo. nomi dell’architettura internazionale. Dalla prima ta. Infatti, in un articolo pubblicato mente sorseggiando un succo di Il cambio di scala professionale, forse lista di 59 proposte si è ora giunti a una shortlist di quindici progetti, con in ballo nomi su Exibart e dedicato alla precedente frutta. Mi piace quella sensazione proprio in occasione della 7. Mostra come David Chipperlleld, Jean Nouvel (con le società Steam e D’Appolonia), Ken- mostra di architettura, esauriti dal- negli edifici pubblici”. È il modello internazionale di architettura della go Kuma (con lo studio di Carlo Ratti), Wilmotte & Associés (con Paolo Rocchi), la direzione di Aaron Betsky - che spaziale di quest’approccio più lieve e Biennale nel 2004 con City of girls, Michele De Lucchi, i genovesi 5+1AA, Mario Bellini Architects, Gae Aulenti (con riciclava temi e personaggi usurati naturale. “Il parco è uno spazio pub- l’allestimento del padiglione giappone- Consorzio Leonardo). Il nome del vincitore - circa due milioni di euro - entro febbraio da quindici anni di blico condiviso in cui se. Sono suoi il Christian Dior Flag- 2010, il via ai lavori entro la fine dell’anno prossimo e la realizzazione dell’intero rendering testoste- la gente si incontra ship Building sul viale Omotesando Kazuyo Sejima ci progetto programmata entro il 2014. ronici -, ci si augu- mentre, contempo- a Tokyo, il 21st Century Museum richiederà di calibrare www.fondazione-crmo.it rava che Sejima ne raneamente, gruppi of Contemporary Art a Kanazawa, la nostra sensibilità fosse l’erede. Eccoci di individui manten- la Zollverein School of management Sòla griffata FIFA? ora soddisfatti an- ambientale, settandola su gono la loro identità and design a Essen, in Germania, e che riguardo il tema spazi densi e luminosi in maniera indipen- il New Museum of Contemporary Art Dubbi sui “Mondiali dell’Arte” che da lei avremmo dente. Il parco è un a New York. del 2010 in Sudafrica... preteso. La parola compare alla pri- modello spaziale in cui la sfera pub- Nel 2009 Sanaa ha realizzato il pa- ma riga del suo comunicato stampa: blica e quella privata si incontrano e diglione annuale della Serpentine L’idea in sé è abbastanza chiara: un campionato mondiale dell’arte, da affiancare “atmosfera”. stanno in relazione grazie ad un blan- Gallery. ai Campionati Mondiali di Calcio in programma nel 2010 in Sudafrica. Cinque artisti Atmosfera. Kazuyo Sejima ci richie- do legame” (Luca Diffuse & Mariella invitati a rappresentare ciascuno dei 32 paesi qualificati, per offrire una panoramica derà di calibrare la nostra sensibilità Tesse, Sanaa. Bellezza disarmante, [luca diffuse] quanto mai universale della creatività contemporanea. Ogni artista è stato invitato ambientale, settandola su spazi densi Marsilio, Venezia 2007). a interpretare lo stesso tema, che mette insieme l’ispirazione a 2010 FIFA World e luminosi. Su atmosfere lontane una Pubblico-privato sono solo uno dei Cup South Africa con il proprio orgoglio nazionale. Una grande occasione per l’arte, cultura e mezzo dalle procedure auti- dieci ossimori elencati nel comunica- info. una visibilità senza uguali, ma i soliti problemi alle porte. Chi sceglie gli artisti? Con stiche indotte dal fotorealismo di chi to stampa dei nostri sogni. Una volta quali criteri? Ma la 2010 International Fine Art Collection - questo il titolo - pare ancora pronuncia il termine Autocad capito il gioco, è facile comprendere dal 26 agosto non porsi il problema, glissando su questi particolari ma mettendone ben in chiaro o v-ray magari più di una volta l’anno che l’interesse - più che nello sceglie- al 21 novembre 2010 altri. Ovvero che dalle opere dei 160 artisti saranno tratte delle stampe, numerate e (il massimo lecito). Potrebbe venire re uno degli estremi - è nel gradiente, 12. Mostra Internazionale identificate come concesse in licenza da 2010 FIFA World Cup, firmate in originale in mente la possibilità di uno spazio nella sfumatura che si genera. di Architettura dall’artista e poi messe in vendita. Un’operazione commerciale, con l’avallo ufficiale immersivo, la cui intensità abbia a Diagrammi. È il metodo Sejima/Sa- a cura di Kazuyo Sejima della FIFA. Che c’entra quindi l’arte? Poco, tanto che a scorrere l’elenco degli artisti che fare con l’offerta di approcci più naa. Registrare una visione intuitiva Giardini della Biennale coinvolti non mancano le sorprese. Si incontra qualche nome eccellente - persuaso rilassati e meno concentrati, magari della società e tradurla in schemi Arsenale - 30122 Venezia chissà come -, come il padre della Pop Art inglese Peter Phillips o lo spagnolo Pep a bassa definizione. orientati a modelli comportamentali Info: tel. +39 0415218711 Guerrero, già noto nei circuiti internazionali. E poi tanti carneadi. L’Italia? A tutt’oggi Architettura parco. “In un parco puoi non ancora codificati. A partire da fax +39 0415218812 risulta rappresentata da due artisti, tali Giancarlo Impiglia e Guido Boletti... decidere di stare con un gruppo di queste istanze del vivere contempo- www.labiennale.org/it/architettura www.2010fineart.com

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Il Maxxi israeliano. Quasi pronto il pubblico. Un progetto momentaneo di Corraini Box e Abook di Fabio Castelli, collocato in via Savona fra la Design Library e lo studio Cor- Design Museum Holon di Ron Arad raini di via Montevideo. 121 proporrà al pubblico una selezione di libri di design, architettura, arte, fotografi a, moda, illustrazione, cucina, Non c’è solo l’Italia, con il giardini e architettura del paesaggio, piccoli oggetti di design e una Maxxi, ad attendere l’inau- particolare attenzione dedicata ai libri per bambini. Ma anche un ricco gurazione di un’opera che calendario di appuntamenti, incontri, laboratori ed eventi, per adulti e “Che pa e!” per certi versi porrà una pie- bambini, in un ambiente caratterizzato da un arredamento - rigoro- tra miliare nell’architettura samente temporaneo anche quello - d’autore, messo a disposizione Tu o si può imputare contemporanea del paese. da importanti aziende di design che hanno deciso di partecipare in al nostro le ore Aldo, Dopo quattro anni di lavori, questo modo al progetto. tra e la logo ea. Due il 31 gennaio s’inaugurerà [email protected] infatti nella città israeliana di Holon il Design Museum, ambizioso e parole gli son bastate, futuristico progetto di Ron arad. Una struttura dalle forme scultoree, La nuova Mole: presentato infa i, per esprimere caratterizzata da sinuose fasce in acciaio cor-ten di diverse tonalità. a Torino il grattacielo di Fuksas il suo disa unto ver- Il nuovo museo andrà ad inserirsi in un centro culturale che include so l’arte engagée. Gli già il Museo Nazionale del Fumetto, un teatro, una cineteca e una Quarantadue piani sviluppati su 181 metri di altezza, 70mila mq di imputati: Tania Bru- biblioteca pubblica. superfi cie. Ma anche 1.600 mq di bosco pensile e 1.000 mq di piastre www.dmh.org.il fotovoltaiche, per non venir meno alle ormai imprescindibili esigenze guera e la co ia Linda di “ecocompatibilità”. Eccolo, il grattacielo progettato da Massimilia- Fregni Nagler e Cesare 121, a Milano una nuova libreria di no Fuksas per ospitare gli uffi ci della Regione Piemonte. Una volta design. Con la morte annunciata... Pietroiusti, in mostra ultimato, vi lavoreranno 2.700 persone e vi saranno unifi cate trenta- da Franco So iantino a due funzioni amministrative oggi dislocate in quaranta sedi sparse Che Milano sia la città più “veloce” del paese si sapeva. Ritmi frene- per la città. I tempi? Entro gennaio dovrebbero essere aggiudicati Torino. tici, nuove iniziative, inaugurazioni, spostamenti, tutto molto rapido e i lavori per la costruzione, per maggio dovrebbero partire i cantieri, non sempre duraturo. Ma se si era già assistito alla nascita di spazi e l’ultimazione è prevista entro tre anni. Il complesso, che sorgerà espositivi temporanei - durante la settimana del design, ad esempio nell’area ex Fiat Avio, prevede il ridisegno dell’intero quartiere, con [in calce a e notizie su -, non era capitato con una libreria. Ora in Zonatortona nasce 121, nuove aree verdi (25mila mq di parco), posteggi (1.200 posti auto) e exibart.com] la prima libreria “a tempo” di Milano, che già annuncia una data di spazi pubblici a disposizione dei cittadini (palestra, mediateca, asilo chiusura (18 marzo 2010), “121” appunto come i giorni di apertura al nido).

ENEL? SEMPRE PIÙ CONTEMPORANEA Come mai Enel Contemporanea è Le edizioni passate, i lavori prodotti, l’apertura internazionale, il coinvolgimento dei stata quasi esclusivamente cosa dipendenti, i curatori e le prossime modalità di scelta degli artisti, la partnership con il romana? Macro. Paolo Iammatteo, grande capo della corporate identity Enel, delinea - a partire da Enel Contemporanea è un progetto Enel Contemporanea - l’impegno della grande multinazionale italiana dell’energia nel mondo importante, e per realizzarlo è ser- dell’arte... vita anche la preziosa collaborazione del Comune di Roma, che ci ha per- Il periodo non è dei migliori ma, messo per esempio di aprire al pub- pur passando da tre a un interven- blico siti archeologici come quello di to, non avete voluto interrompere Largo Argentina. Nel 2008 abbiamo le serie di Enel Contemporanea. toccato Venezia durante la Biennale Trattasi dunque ormai di un ele- di Architettura, evento di fama mon- mento irrinunciabile di comunica- diale. Stiamo valutando se far diven- zione aziendale? a sinistra: tare Enel Contemporanea anche un Doug Aitken - Frontier - 2009 La decisione di passare da tre a photo Giulio Squillacciotti progetto internazionale. un’opera per Enel Contemporanea sopra: Paolo Iammatteo 2009 non è dipesa dal momento di Enel interviene e investe nel com- crisi globale. Enel è un’azienda che parto dell’arte (e dell’arte contem- continua a investire in cultura ed Enel Sono due le installazioni permanenti: poranea in particolare) anche in Contemporanea rimane uno dei pro- quella dell’edizione 2008 realizzata altri paesi che non siano l’Italia? getti culturali più importanti. da Jeffrey Inaba per il Policlinico di In che modo? Roma (Waiting Room, una sala d’at- All’estero Enel promuove l’arte, e in Perché dunque proporre solo un tesa ecosostenibile e accessibile a particolare i grandi artisti italiani, appuntamento? tutti) e l’opera dell’ultima edizione, con il sostegno a mostre importan- Perché abbiamo voluto concentrare di Aitken, che da fi ne novembre è ti. Qualche esempio: una mostra su i nostri sforzi su un artista molto proprio quei valori di innovazione, at- stata donata al Macro. La linea che Correggio a San Pietroburgo, l’espo- stimato a livello internazionale come tenzione all’ambiente e internazionali- Per quanto riguarda invece i risul- vogliamo adottare è proprio quella di sizione del Ritratto di un uomo di Doug Aitken, uno dei più infl uenti del- tà che a nostro avviso costituiscono tati di lungo periodo? rendere permanenti le opere e pro- Antonello da Messina al Museo Na- le ultime generazioni e tra le fi gure le tre direttrici su cui si giocherà la Crediamo che un progetto come Enel prio per questo abbiamo avviato una zionale d’arte di Bucarest, la mostra più innovative nel panorama delle arti sfi da di un futuro sostenibile, e che in Contemporanea non sia solo uno collaborazione con il Macro che, an- Il Mito, il Sacro e la Donna da Tiziano visive del XXI secolo. Abbiamo quindi questo momento ben rappresentano strumento di valorizzazione del brand, che nel 2010, ospiterà l’opera e che a Pietro da Cortona ad Atene, la Col- voluto fare un ulteriore salto qualita- il percorso di sviluppo di un’azienda bensì un formidabile veicolo per tra- quest’anno ha proposto in una retro- lezione di Arte Contemporanea del tivo. come Enel. smettere i valori del- spettiva alcune parti dei lavori delle Ministero degli Esteri italiano allestita Enel Contemporanea la nostra azienda ad passate edizioni. È chiaro però che le a Bucarest, a Santiago de Cile e a Quali sono i risultati, in termini Quali sono, invece, i 2010 si trasformerà in un un pubblico ampio e installazioni in piazze famose e stori- Guadalajara, in Messico. d’immagine da costruire attorno risultati che ritene- concorso per la creazione diversifi cato, crean- che come Piazza del Popolo o Largo al vostro brand, che mirate a rag- te effettivamente di un’opera inedita, do un’opportunità di Argentina di Roma, o nella laguna di Ci anticipi quanto più possibile sui giungere con questo progetto? raggiunti dal 2007 protagonista l’energia dialogo e di consen- Venezia, non potevano essere per- progetti di Enel nel campo dell’ar- L’avvio di Enel Contemporanea ha rap- a oggi? come risorsa sostenibile e so su una strategia manenti in quei luoghi, dove servono te e della cultura in generale. presentato un momento di evoluzio- Un’iniziativa come di sviluppo sostenibi- autorizzazioni particolari anche per Enel continuerà a sostenere il ciclo rinnovabile ne per le strategie di comunicazione Enel Contempora- le. Non ultimo, Enel un’esposizione limitata nel tempo. delle Dieci grandi mostre alla Galleria dell’azienda, il cui impegno nel campo nea, che supera la Contemporanea ha Borghese di Roma (per il momen- dell’arte si era in passato concentra- logica del singolo evento e adotta visto il puntuale coinvolgimento di tut- La formula di Enel Contemporanea to è in corso Caravaggio e Bacon), to sull’illuminazione di alcuni fra i più un approccio progettuale di lungo ti i dipendenti dell’azienda, attraverso (grandi nomi, installazioni urbane, promuove le attività culturali dell’As- importanti monumenti in numerose periodo, consente di raggiungere sia un’attività di comunicazione interna e curatore) resterà invariata nei sociazione Civita, è main sponsor città italiane e sul sostegno a grandi risultati immediati valutabili nel bre- strumenti quali l’house organ, l’intra- prossimi anni oppure è in cantiere della Biennale di Venezia, sostiene mostre di celebri artisti. ve termine, sia benefi ci di più ampio net e la web tv aziendale. qualche cambiamento? il Festivaletteratura di Mantova e il raggio, perseguibili solo attraverso Enel Contemporanea 2010 si trasfor- Premio Campiello. Mentre, in campo E invece ora vi siete decisamente una visione di questo tipo, in grado Risultati che ancora non avete merà in un concorso a inviti con una musicale, continua a essere socio buttati sull’arte contemporanea... di andare oltre gli eventi spot e di ottenuto? Aree in cui ancora non giuria internazionale per la creazione fondatore dell’Accademia naziona- La decisione di sposare l’arte con- creare nel tempo una vera e propria siete soddisfatti? di un’opera inedita, che abbia per le di Santa Cecilia e del Teatro alla temporanea, andando oltre la logica storia aziendale e di comunicazione. Direi, con un pizzico di presunzione, protagonista l’energia intesa come Scala, partner dell’Auditorium Parco della mera sponsorizzazione e svilup- Per fare alcuni esempi sui risultati di che non ci sono punti di insoddisfazio- risorsa sostenibile e rinnovabile. Gli della Musica di Roma, e a sostenere pando un progetto ad hoc, è stata breve termine, peraltro eccellenti in ne, anche se speriamo di poter sem- artisti saranno invitati da un comitato concerti di grandi protagonisti della il frutto di una scelta precisa per tutte le edizioni, basti pensare che pre crescere e migliorare di edizione scientifi co e dovranno presentare un musica italiana. rispondere agli importanti cambia- nel 2008 abbiamo avuto circa 1500 in edizione. progetto inedito. Il comitato sottopor- menti dell’azienda in atto, che vedo- presenze per ogni inaugurazione e rà a una giuria tutti i progetti presen- [a cura di m. t.] no una crescita sempre più forte a oltre 400 articoli sulla stampa. Lo Le nostre città hanno un disperato tati. Enel realizzerà l’opera dell’artista livello internazionale, oltre all’attuale stesso interesse, ulteriormente am- bisogno di arte pubblica di qualità. vincitore, che sarà esposta all’inter- processo di liberalizzazione del mer- plifi cato, è stato confermato anche Come mai, sui sette interventi re- no del Macro. cato nazionale. Ci è quindi parso che nel 2009, con una presenza di circa alizzati dal vostro progetto, solo link. il linguaggio dell’arte contemporanea 2000 persone per l’inaugurazione uno si è tradotto in installazione Siete una multinazionale, una delle potesse esprimere e trasmettere dell’opera di Doug Aitken. permanente? poche vere multinazionali italiane. www.enelcontemporanea.it

26index Exibart.onpaper 62 gracias. pubblicità su Exibart? [email protected] | 0552399766 questo numero è stato realizzato grazie a... sommario

ArsValue Fondazione Stelline Museo Arcos Artematica Galleria San Salvatore Perugi Ass. Cult. Segniartecultura Giovanni Policastro Primo Piano Bevilacqua La Masa La volpe e l’uva Provincia di Bolzano Rueballu Casa Masaccio Mar Museo di Ravenna Silvana Editoriale CIAC MAXXI Studio Pesci Civita Metastasio The Gallery Apart Comune di Como Mondadori Electa Velan Comune di Vicenza Motelsalieri Villaggio Comunicazione

04 retrocover  anniversari 06 opinioni 28 se bauhaus fa novanta 08 speednews 16 popcorn  inteoria 27 trailers 30 l’anti-hirst cartrain e il détournement del teschio 40 nuovispazi 31 la cultura della convergenza 42 déjàvu 50 intervallo  approfondimenti 51 tre capitali 32 è iniziato tutto a napoli... 62 où? 34 costellazione non profit 64 Exibart.agenda 36 fiamminghi al luppolo 68 fotofi nish 38 ma quanto miami! 39 le inquiete macchine futuriste

 rubriche 52 fashion { dysfashional } 53 tornaconti { alla ricerca delle gallerie di ricerca } 54 decibel { a place for fans } 55 essai { alienazione in prima linea } 56 libri 58 design { da cosa rinasce cosa } 60 infumo { milano racconta il fumetto... } 61 talenthunter { diego marcon } 70 hostravistoxte { problem (not) solving } Exibart.onpaper trailers 27 ADvARTISING di raffaele bifulco importante, quello cioè di far impen- che al MoMA o al Whitney. La storia rassegna stampa internazionale nare la considerazione internazionale del boom dell’arte contemporanea è Con l’affermazione della società dell’immagine, incentrata su dinamiche di mes- RSI del nostro paese. L’autorevole te- quella delle grandi collezioni private, e sa in scena visiva, cresce la rilevanza estetica dei prodotti. Il consumo è oggi Il lavoro dell’artista stata inglese non lesina gli apprez- quella di Joannou è fra le più impor- un consumo estetico, incentrato fortemente su forme, colori, simboli che forni- È stato il tema di un convegno orga- zamenti per un progetto discreto tanti. Invece di inimicarsi i collezio- scono esperienze sensoriali. Questo è il processo che il mercato chiama brand nizzato dal National Edowment for all’esterno e spettacolare all’interno, nisti, sarebbe meglio cercare di far image, dove il packaging, oltre al suo scopo di garantire the Arts, agenzia federale indipen- con un sapiente abbinamento di luce sì che straordinari lavori possano in integrità al contenuto, diventa il mezzo comunicativo dente che supporta l’arte e le orga- artifi ciale e naturale. Causa l’attitu- futuro essere ricompresi nelle colle- per raggiungere le percezioni del consumatore. Nel nizzazioni artistiche negli States. L’in- dine ai ribaltamenti politici, e la re- zioni dei grandi musei statunitensi. 1845 a Milano i Fratelli Branca iniziarono l’avven- contro, mandato in diretta via web, putazione conservatrice in campo Chi: Jerry Saltz tura. E il segreto dell’immediata affermazione inter- ha messo intorno a un tavolo accade- architettonico, s’intuisce che la sor- Dove: NY Mag nazionale è ravvisabile nel magistrale uso della co- mici, funzionari federali, ricercatori e presa del corrispondente straniero è Quando: 15 novembre 2009 municazione pubblicitaria che l’azienda, fi n dall’inizio, rappresentanti di centri di ricerca, stata notevole per un’opera defi nita mise in campo. Tra l’altro, la fondazione della ditta e ha avuto come fi nalità quella d’in- la migliore di sempre dell’archistar di Focus on Poland coincide con la nascita della pubblicità moderna: il dagare la carriera dell’artista sotto origine irachena. Insomma, pare che Va di moda l’arte polacca: Balka primo annuncio pubblicitario che si trova nell’archivio il mero profi lo economico-lavorativo. l’Italia abbia davvero un museo per il alla Turbine Hall della , Branca è del febbraio 1865. In piena Belle Époque, Un cambio di prospettiva interessan- XXI secolo. Sasnal al Kunstammlung Nordrhein- grande importanza per la Branca ebbero i manifesti te, che mira a far rientrare l’arte fra Chi: Jonathan Glancey Westfalen di Düsseldorf, la galleria in stile liberty, che riprendevano le affi che d’ispirazio- le attività economiche e a trattare il Dove: Guardian Ropac di Parigi pronta a lanciare ne francese; poi le insegne pubblicitarie, per le quali mestiere d’artista alla stregua d’ogni Quando: 16 novembre 2009 Marcin Mciejovwski, mentre il Cen- fu costituito un archivio fotografi co apposito. Ancora, i altra professione, mettendo a punto tre Pompidou si prepara ad accoglie- calendari per il mercato italiano e straniero, incentrati ico- strumenti di tutela, di sostegno sta- Collezioni private e musei: re Monika Sosnowska. La Polonia è nografi camente sugli avvenimenti di maggior rilievo e con tale, di monitoraggio e d’indagine. A negli Usa ancora polemiche diventata cool, un centro importante un unico soggetto: la donna moderna, elegante. Di elevato farne le spese è una certa visione ro- Nel pieno delle polemiche che dall’ini- per l’arte, dichiara Andrzej Przywara, calibro gli artisti che ne interpretarono le pagine: Amisani, Stelminig, Codo- mantica dell’arte; è però indubbio che zio della crisi colpiscono sistematica- direttore della Warsaw Gallery. Fra i gnato, Ballerio, Mauzan, Metlicovitz. Poi, con l’arrivo della televisione, gli il riconoscimento del lavoro d’artista mente i musei americani che cedono centri principali è Poznan, città an- sforzi si appuntarono sulla pubblicità animata con la plastilina mandata durante non potrà che portare giovamento alle lusinghe (e ai dollari), inserendo che di Ms. Grazyna Kulczyk, potente il Carosello. A testimoniare della qualità della comunicazione rimangono anche ai professionisti del settore. Oltre a nelle programmazioni mostre che collezionista d’arte internazionale e le etichette delle bottiglie. Per il Natale 2009 sono gli artisti dell’affi che del colmare una lacuna importante in un celebrano private collezioni, una voce polacca, che però ha i suoi principali primo dopoguerra a decorare la nuova serie di confezioni in latta del Fernet. ambito divenuto strategico nel mer- in controtendenza non poteva che rivali nientemeno che in Don, Mera e I soggetti? “Donna con cagnolino”, “donna sul veliero”, “giovane con violette”. cato globale. venire dalla penna di Jerry Saltz. Il Jason Rubell, membri dell’infl uentis- Ritratti di donne raffi nate, esempi di gusto ed eleganza. Attingendo al patrimo- Chi: Mike Boehm pretesto è la mostra della collezio- sima famiglia di collezionisti di Miami nio artistico conservato nella collezione Branca, la nuova limited edition Ninfe Dove: Los Angeles Times ne Dakis Joannou al New Museum, che, fi n dal 2003, si è interessata e Muse porta la fi rma del pubblicitario e pittore triestino Marcello Dudovich, Quando: 19 novembre 2009 intorno alla quale si è scagliata una alla “pura natura concettuale” degli che con il suo stile s’impose tra gli anni ‘20 e ‘30, realizzando lavori, fra gli altri, buona fetta dei media. Falsi morali- artisti di queste zone. per Mele, Borsalino, Fiat, Alfa Romeo, le Generali, La Rinascente. Il packaging Al Guardian piace Maxxi sti, secondo Saltz, che non accetta- Chi: JS Marcus è realizzato dall’agenzia milanese Artefi ce e riprende le linee di comunicazione Il nuovo museo romano di Zaha Ha- no l’idea che l’arte migliore del nostro Dove: Wall Street Journal 2008/2009 a fi rma Jwt Italia, comprendendo advertising classico, digitale e did ha già conseguito un obiettivo tempo stia più nelle collezioni private Quando: 13 novembre 2009 new media. ANNA ROSA E GIOvANNI COTRONEO roma

Qual è stato il vostro primo ac- quisto e a quanto tempo fa risa- le? La nostra storia di collezionisti ini- zia negli anni ’80, quando abbiamo cominciato ad acquistare opere del Seicento italiano, con particolare at- tenzione all’arte napoletana (Scipio- ne Compagno, Luca Giordano, Mat- tia Preti ) e non (Giaquinto, Pittoni, Dalla Vecchia, Rutilio Manetti ecc.).

E l’arte contemporanea? Nel 1986 abbiamo acquistato la nostra prima opera d’arte contem- poranea: uno specchio di Michelan- gelo Pistoletto che rappresenta la nostra famiglia, Anna Rosa, Giovan- ni e nostro fi glio Tomaso.

Da quanti pezzi è composta ad oggi la vostra raccolta? Circa 750 opere. COLLEZIONI STI di francesca mila nemni Cosa collezionate? Anna Rosa & Giovanni Cotroneo - photo Claudio Abate In gran parte opere di artisti ita- liani contemporanei e, dal 1990, abbiamo iniziato a collezionare fotografi a, con particolare L’ultima vostra scoperta? futuro? riguardo a quella italiana. Ad oggi abbiamo oltre 500 foto- Non può parlarsi di scoperta, ma dobbiamo dire che at- La collezione è e rimane un fatto privato, della famiglia. Ab- grafi e di italiani e 100 di stranieri. tualmente stiamo seguendo con molta attenzione il lavoro biamo esposto una parte delle opere fotografi che italiane di due giovani fotografi , Beatrice Pediconi e Roberto de e/o di artisti che usano il mezzo fotografi co in mostre alla Quali sono gli artisti su cui, secondo voi, conviene pun- Polis. Maison Européenne de la Photographie a Parigi nel 2006, tare? al Museo Bilotti di Roma nel 2008 e a Photo Espana a Ma- Crediamo che nel mondo dei giovani ci siano oggi forti Dell’aiuto di quali gallerie o curatori vi servite? drid nel 2008, e speriamo ci vengano proposte altre sedi potenzialità che devono essere invogliate a esprimersi e Non abbiamo curatori per la nostra collezione, che è all’estero, perché il nostro scopo è quello di far conoscere soprattutto a maturare. Occorre pertanto non solo acqui- un’opera tutta di mia moglie Anna Rosa, che è la “mente” l’arte fotografi ca italiana, che è a volte superiore rispetto a stare i loro lavori, ma seguirli nel loro cammino di espe- della coppia. Abbiamo invece delle gallerie di riferimento: quella straniera, ma non altrettanto nota e valutata. rienze e di progresso. a Roma possiamo citare Oredaria, Valentina e Alessandra Bonomo, Sales, VM21 e Sara Zanin; a San Gimignano la Qual è l’artista maggiormente rappresentato nella Galleria Continua; a Napoli Trisorio e Di Marino; a Torino identikit. vostra collezione? Photo & Co; a Torre Pellice Tucci Russo; a Milano Forma; nome e cognome: Anna Rosa e Giovanni Cotroneo Senza dubbio il fotografo napoletano Mimmo Jodice, di cui a Brescia Massimo Minini; a Pescara Vistamare; a Bruxel- luogo e data di nascita: Anna Rosa 25 luglio 1942. possediamo circa 220 fotografi e: la serie completa Medi- les Greta Meert; a Madrid Fucares. Giovanni 16 marzo 1943 terraneo è stata in deposito a lungo termine al Castello di formazione: Anna Rosa laurea in Scienze Politiche. Rivoli, che ne ha fatto anche una grande mostra, e le serie Vendete spesso pezzi della vostra collezione? Giovanni laurea in Ingegneria Chimica complete di Eden e Isolario Mediterraneo sono in deposito Mai, fi no ad adesso, e speriamo mai nel futuro. attività lavorativa: Anna Rosa insegnante in pensione. a lungo termine al Mart, che ne ha fatto una mostra nel Giovanni imprenditore 2004 e che presto ne allestirà una nuova. Avete intenzione di aprirla al pubblico in un prossimo stato civile: coniugati dal 1969 28anniversari Exibart.onpaper SE FA NOVANTA Nel 2009 che ha visto in Italia l’invasione futurista, è passata un po’ in sordina un’altra ricorrenza. Perché nel 1919, a Weimar, capitale di una Repubblica nata dalle macerie della Grande Guerra, nasceva l’“offi cina” più famosa del Novecento...

 Quando Walter Gropius, nel di rango minore. E soprattutto aveva cercò di trasformare i nove anni di La scelta funzionalista avverrà più tar- personaggio da rivalutare e al quale 1919, assunse la direzione del neo- sede in una cittadina come Weimar, esilio in un’esperienza memorabile di e non senza ambiguità. E così nel bisognerà attribuire le soluzioni più nato Bauhaus, probabilmente tirò un che non poteva certo paragonarsi a per l’architettura contemporanea. 1921 quando Theo van Doesburg, brillanti della nuova sede Bauhaus, sospiro di sollievo. L’impiego di diret- Berlino. Operazione straordinariamente bril- l’inventore di de Stjil, si recò a Wei- l’edifi cio inaugurato nel dicembre tore in una scuola lante se consideriamo che oltretutto mar con la prospettiva, poi disattesa, 1926 a Dessau, una volta che la non era certamen- il Bauhaus comincerà a essere una di poter insegnare, rimase partico- scuola fu costretta, per la vittoria te da disprezzare scuola di architettura solo un anno larmente colpito dalla mancanza di in Turingia dei nazionalsocialisti che con la guerra ap- prima del suo allontanamento, nel una chiara direzione di ricerca. Fatto le tagliarono i fondi, a trasferirsi da pena fi nita e la cri- Il fatto che la scuola non 1927, per continuare poi con i diret- che lo porterà a creare un’antiscuola Weimar. si economica che tori a lui successivi: Hannes Meyer fuori delle mura del Bauhaus e così Il fatto che la scuola non ebbe un in- costringeva gli ar- ebbe un indirizzo poetico e Ludwig Mies van der Rohe. ad arrivare a uno scontro memora- dirizzo poetico chiaro e non inventò chitetti a scegliere Anche dal punto di vista teorico, la bile con Gropius, il quale non glielo mai, come vorrebbero alcuni, uno sti- tra fare la fame o chiaro e non inventò mai, condizione di quella che sarà con- perdonerà mai. Inoltre, nel 1928 il le Bauhaus fu provvidenziale. Perché emigrare. Ma, allo siderata la fucina del Movimento nuovo direttore Hannes Meyer, se- permise una pluralità di apporti. Dal stesso tempo, per come vorrebbero alcuni, Moderno era confusa. Gropius era guace della corrente funzionalista 1919 al 1933 personaggi straordi- lui che era stato il stato, infatti, attratto dalla cultura che faceva capo alla rivista ABC, de- nari vi insegnarono le più diverse di- principale assisten- uno stile Bauhaus fu espressionista, allora particolarmen- scriverà allarmato i lavori già prodotti scipline: Paul Klee, Wassily Kandin- te dell’architetto provvidenziale te fertile in Germania. Tanto che, per dagli studenti, frutto a suo dire di un sky, László Moholy-Nagy, Marcel Peter Behrens diverso tempo, il principale punto di atteggiamento eccessivamente este- Breuer, Mies van der Rohe, Lyonel l’incarico offerto riferimento della scuola fu Hans It- tizzante. Feininger, Oscar Schlemmer, solo non era particolar- ten, un personaggio carismatico che Gropius era un formidabile mediato- per citarne alcuni. Alcuni di questi mente gratifi cante. praticava il mazdaznaniesimo, una di- re e un mediocre talento creativo. In- operavano in direzione funzionalista, Infatti il Bauhaus, che assorbiva in un Gropius sino al 1928, quando diede sciplina mistico-fi losofi ca a carattere somma: un politico. Per sua fortuna, altri espressionista, altri onirica e unico organismo la Kunstgewerber- le dimissioni dal Bauhaus e tornò a teosofi co. E Itten vestiva all’orientale, per buona parte della sua vita seppe metafi sica. schule, diretta sino al 1914 da Hen- fare l’architetto a tempo pieno, pro- mangiava cibi particolari e viveva nel affi ancarsi a progettisti di vaglia, ai In realtà, nell’animo di Gropius un ri van der Velde, e la Scuola Grandu- babilmente non vide l’ora di andar- parco di Weimar nella cosiddetta quali credo debba attribuirsi il merito cambiamento di direzione culturale si cale di Arti Plastiche, era una scuola sene. Anche se, da perfetto ammi- Casa dei Templari, un edifi cio gotico dei suoi edifi ci più riusciti. In quegli era delineato tra il 1927 e il 1928, di arti e mestieri, cioè un’istituzione nistratore della propria immagine, progettato da Goethe. anni il partner era Adolf Meyer, un quando capì che avrebbe dovuto ab- Exibart.onpaper anniversari 29

nella pagina a fi anco:La sedia Wassily di Marcel Breuer in questa pagina: Il cabinet per periodici di Walter Gropius

bandonare l’espressionismo e strin- classicizzante ed equidistante sia to Moderno a un canone intollera- porzione e armonia. of Modern Art di New York. E at- gere alleanza con altri due protago- dall’espressionismo che dal rigido bile sia per coloro che, come Hugo A lanciare defi nitivamente la mitolo- traverso il MoMA nascerà l’idea del nisti di quella stagione: Le Corbusier funzionalismo. Ci riuscirono anche Häring e Eric Mendelsohn, punta- gia del Bauhaus provvide l’America Bauhaus come culla dell’International e Mies van der Rohe. L’occasione fu grazie al critico Siegfried Giedion vano a un’architettura più vicina alle dove, dopo l’ascesa di Hitler al po- Style, cioè del nuovo stile della mo- offerta dalla costruzione del quartie- che, più tardi, per lanciarli, non esitò tensioni magmatiche della natura, sia tere, si trasferirono prima Gropius dernità. Operazione questa nefasta, re espositivo Weissenhof e poi dalla a scomodare la teoria dello spazio- per coloro che, come Karel Teige, e poi Mies. Negli States operava, in- perché trasformerà la complessità costituzione dei CIAM, i congressi in- tempo di Einstein. E che, come se- avrebbero desiderato un’architettura fatti, Philip Johnson che, oltre a es- e contraddittorietà di un movimen- gretario dei CIAM, esercitò un ruolo meno carica di preconcetti accade- sere un grande ammiratore dei due, to allo stato nascente in un canone di rigido custode dell’ortodossia. mici, cioè più legata ai fatti della vita era anche il capo del dipartimento stilistico non privo di banalizzazioni e Il prezzo fu la riduzione del Movimen- e meno ai concetti metafi sici di pro- di architettura del neonato Museum semplifi cazioni. Gropius era Con un racconto ancora oggi tan- to diffuso, nonostante le recenti e un formidabile meno recenti rivisitazioni storiografi - dA PALAZZO dUCALE AL MOMA che, che nelle facoltà di architettura mediatore e gli studenti sono invitati a venerare un mediocre talia avara di celebrazioni per l’anno del Bauhaus, che invece in Germania - e particolarmente in Turin- Gropius, Le Corbusier e Mies e un i gia - ha visto eventi di tutti i tipi. A riparare la lacuna, e quasi a sfatare gli stereotipi, c’è fortunatamente Bauhaus idealizzato, mentre discono- talento creativo. Genova, il cui Palazzo Ducale accoglierà fi no al 14 febbraio la retrospettiva su Otto Hofmann, che dal scono l’ansia espressionista o il vero 1927 al 1930 condivise l’esperienza di Dessau. Rimasto in patria dopo l’ascesa hitleriana, l’artista subì le rigore funzionalista. Insomma: un persecuzioni della censura nazista, prima di essere mandato sul fronte russo. Dopo la divisione della Ger- Eppure, senza l’apporto a volte schi- mania, riparò precipitosamente a Ovest. L’Italia gli fu invece rifugio negli ultimi vent’anni di vita, trascorsi zofrenico e congiunto di queste due politico nel piccolo comune di Pompeiana, sulla Riviera Ligure. Se invece vi prude il passaporto, New York è la componenti meno riducibili a canoni meta giusta: qui, fi no al 25 gennaio, il sesto piano del MoMA ospita Bauhaus 1919-1933. Workshops for accademici, la nostra cultura con- modernity, la prima grande mostra dal 1938 sull’argomento, con quattrocento opere che rifl ettono la ver- temporanea, il design moderno, e ternazionali di architettura moderna. satilità di quella fucina, e un ricco bouquet di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze e gli immancabili quindi anche il Bauhaus, forse non Fu allora che i tre capirono che gadget “in stile”. sarebbero mai esistiti.  avrebbero dovuto proporre una loro bauhaus2009.itsrv.de - www.palazzoducale.genova.it - www.moma.org vulgata dell’architettura moderna [luigi prestinenza puglisi] 30inteoria Exibart.onpaper a cura di christian caliandro

L’ANTI-HIRST CARTRAIN E IL DÉTOURNEMENT DEL TESCHIO E guerra fu. Da una parte, uno street artist di 17 anni. Dall’altra, Sua Maestà Damien. L’un contro l’altro armati, in una battaglia a colpi di collage, carte bollate, sequestri e una scatola di matite che vale “appena” 500mila sterline... La solita lotta tra Davide e Golia?

“Il lavoro di Hirst è un rigurgito to artistico, che guadagna decine gitali che inglobano - e normalizzano dovesse essere in grado di realizza- il canovaccio biblico qualcosa dovreb- di opere di artisti degni di nota di milioni a botta. Questa disputa è - quella che a suo tempo fu promos- re la replica-in-platino-di-un-teschio- be pur insegnarla, in questo senso; come Duchamp” così esemplificativa di fenomeni più sa come “l’opera più costosa di tutti umano-del-XVIII-secolo-interamente- però questi, si sa, sono tempi in cui i Ca r t r a i n grandi, riguardanti le trasformazioni i tempi”, e che nel frattempo è dive- ricoperto-da-8601-diamanti-con-un- testi sacri non vengono granché uti-  Nel luglio scorso, uno street artist in atto nel mondo dell’arte e nella nuta il simbolo di un’epoca al tramon- diadema-incastonato-nella-fronte, o il lizzati, se non per tirarseli addosso. di 17 anni che si fa chiamare Car- società, che sembra quasi creata ad to, è un gesto che racchiude tutto suo equivalente. Senza dimenticare, Sia come sia, l’artista teenager porta train ha conquistato le pagine dei arte, l’ennesima trovata dell’ex en- un grande cambiamento, di strategie ovviamente, che il pezzo forte è il avanti pervicacemente un’operazione giornali di tutto il mondo per aver fant prodige dell’ar- ghigno di denti veri, di de-mitizzazione, e de-istituzionaliz- rubato una scatola di matite Faber te inglese. che l’opera è un mo- zazione, del teschio di Hirst; e, per Castell dall’installazione Pharmacy Scrive in proposito numento alla “vitto- analogia, di Hirst stesso. Attraverso di Damien Hirst, esposta alla Tate Jonathan Jones, Questa disputa è così esemplificativa ria sul decadimento” i suoi collage da poco, eppure così Gallery di Londra. L’artista adole- autorevole critico (Rudi Fuchs)2 e che sani, possiamo finalmente vedere scente chiede il “riscatto”, vale a dire del Guardian: “Mi di fenomeni più grandi che sembra il rendere glamour per quello che la restituzione di alcuni suoi collage viene da pensare (persino) la morte è realmente è, al di là della propagan- contenenti immagini non autorizzate che la reale ragio- quasi creata ad arte, l’ennesima un’idea che conden- da e dei veli mediatici: il monumento di For the Love of God (il titolo del fa- ne dell’irritazione di sa molto bene i temi funebre a un’epoca che si sta sgreto- moso teschio diamantato di Damien Hirst sia da ricer- trovata dell’ex enfant prodige e gli eventi-chiave del lando, sotto i colpi della crisi finanzia- Hirst), sequestrati l’anno preceden- care nel fatto che dell’arte inglese decennio che si sta ria, un’epoca in cui è praticamente te dalla Design and Artists Copyright Cartrain ha fatto in concludendo. Il va- obbligatorio per gli artisti realizzare Society su richiesta esplicita dello fondo ciò che tutti i lore auratico inoltre opere sempre più imponenti e prepo- stesso Hirst: in caso contrario, le grandi caricaturisti del Diamond Skull è tenti (neonati giganti, modelle dorate suddette matite verranno tempera- hanno sempre fatto: ha creato cioè e di valori. Per non parlare poi del- stato creato e amplificato dalle sue e treni sbuffanti), pena la scompar- te, una dopo l’altra. un’immagine ridicola ma insidiosa- la sfida esplicita all’artista più ricco innumerevoli riproduzioni: su coperti- sa dal raggio di attenzione collettiva. Scotland Yard, sulle tracce del feroce mente memorabile del suo oggetto”1. e potente del mondo, e del linguag- ne di riviste, t-shirt, jeans firmati e Possiamo leggere il teschio con le criminale, arresta prima suo padre Effettivamente, Cartrain capovolge e gio (volutamente?) sgrammaticato piatti. lenti di un momento storico (forse) (per errore: certe cose anche nella sviluppa il procedimento alla base di con cui Cartrain comunica, a voce e Tra queste riproduzioni s’inserisce nuovo, in cui la mutazione dei valori di dolce Albione...) e poi il medesimo, tutte le opere di Hirst, e in genera- per iscritto. I suoi collage hanno la con fare apparentemente demenzia- riferimento ci fa apparire un modesto per rilasciare subito dopo entrambi le della tradizione ormai abbastanza capacità di mettere in prospettiva le proprio quella, non autorizzata, di cartoncino stampato più vivo e degno su cauzione: il valore delle matite è corposa - e a dire il vero un po’ stan- un’immagine che fino a pochissimo Cartrain. Ma come, Davide sfida Go- di attenzione rispetto a un insieme di di 500mila sterline (mentre l’intera ca - che discende dal ready made: il tempo fa sembrava una specie di lia e spera pure di cavarsela? Eppure, placche e pietre preziose.  opera ne costa la bellezza di 10 mi- détournement rispetto al significato “buco nero”, un oggetto del desiderio lioni), e Cartrain è nei guai seri. Da originario dell’oggetto o del modello, oscuramente affascinante e morbo- una parte abbiamo dunque un ragaz- l’inversione di senso e lo spostamen- samente misterioso: fino a due anni 1 J. Jones, “Damien Hirst loses face over Cartrain’s portrait”, The Guardian, zo che vende su Internet le sue opere to concettuale. fa, ma anche fino a oggi, lo possia- 15 settembre 2009. a 65 sterline, dall’altra una star am- Il fatto stesso di costruire opere che mo dire, il valore egemone prescri- 1 R. Fuchs, Victory Over Decay, in D. Hirst, For the Love of God: The Making of mirata e compiaciuta del firmamen- non costano quasi niente, collage di- veva che un artista di chiara fama the Diamond Skull, Other Criteria/, 2008, p. 7. Exibart.onpaper inteoria 31 a cura di christian caliandro

 Cultura convergente, un saggio pub- da veri e propri trailer cinematografi- quindici o venti anni fa sarebbero sta- in The Paradox of Choice2. A causa le. Uno degli elementi più evidenti di blicato nel 2006 da Henry Jenkins1, ci, con tanto di attori in carne e ossa te pura fantascienza: comunichiamo di questo paradosso, e soprattut- questo approccio nuovo alla cultura, direttore del Comparative Media Stu- e scenografia sontuosa, da autentico costantemente con persone lontane, to dell’invincibile pigrizia del genere che certamente deve molto alla tra- dies Program al MIT di Boston, inda- blockbuster. Le serie tv americane consultiamo su uno schermo libri e umano, nello stesso momento in cui dizione del postmoderno ma che as- gava per esempio come negli ultimi più interessanti (Mad Men, 30 Rock, articoli (che fisicamente non “sono” si allargano a dismisura l’offerta cul- sume anche aspetti sconosciuti, è la anni i prodotti culturali più avanzati Life On Mars) hanno da tempo com- da nessuna parte) e colleghiamo im- turale e le possibilità di fruizione si volontà di compiere associazioni tra e di successo sfruttino l’incontro e la piuto il sorpasso rispetto al cinema, mediatamente qualsiasi contenuto. assiste a un imponente fenomeno di contesti culturali diversi e lontani fra sovrapposizione di varie piattaforme sotto tutti i punti di vista - creativo, In un sistema così profondamente analfabetismo di ritorno: per esem- loro. Un buon esempio sono le colla- tecnologiche e mediatiche. In prodot- produttivo, economico - tanto che or- mutato, è chiaro che il concetto pio, sempre meno persone leggono ne editoriali, nate negli ultimi anni per ti diversissimi tra loro come Harry mai si assiste a una vera e propria stesso di “associazione” (mentale e libri, sempre più preferiscono guar- iniziativa di Blackwell e Open Court, Potter, Survivor e American Idol, “migrazione” delle star hollywoodiane culturale) risulta sviluppato in manie- dare trash televisivo. dedicate al rapporto tra filosofia e LA CULTURA DELLA CONVERGENZA Negli ultimi anni i prodotti culturali più avanzati, dal cinema alla letteratura, sfruttano l’incontro tra varie piattaforme tecnologiche e mediatiche. Eppure, paradossalmente, più si amplia l’offerta, più diminuisce la capacità di scelta. Per giunta, dilaga l’analfabetismo. Di ritorno… i livelli di produzione, mediazione e verso questo nuovo Eldorado. Persino cultura pop: i titoli delle raccolte di fruizione sono esattamente paritari e i romanzi, i prodotti che sembrereb- saggi vanno da I Simpson e la filosofia complementari. bero più refrattari a una trasmissio- Il concetto di “associazione” è e I Soprano e la filosofia a Twilight e L’iPhone condensa in un singolo stru- ne di tipo non tradizionale, vengono sviluppato in maniera ipertrofica, la filosofia e, per l’appunto, L’iPod e mento tutte queste caratteristiche: sempre più comunicati e mediati da la filosofia. Certo, si tratta ancora di veicola infatti contenuti che proven- una molteplicità di linguaggi e opzioni ma la gestione di questo archivio un giochino fighetto per dimostrare gono dall’informazione e dall’enter- (trailer, siti internet dedicati, graphic quanto si è bravi e colti, e per ren- tainment, prodotti specificamente novel ecc.). Si tratta di qualcosa di virtualmente infinito può risultare dere appetibile la storia della filosofia per questa destinazione o “tradotti” profondamente diverso dall’adatta- attraverso i riferimenti popolari. Nel per essa, e ritagliati sulle esigenze mento, che è sempre un’operazione paralizzante momento in cui, invece, quegli stessi (presunte) del singolo utente. Così, successiva, per così dire, al primo contenuti non vengono più conside- per esempio, una regista raffinata e stadio dell’oggetto: qui ogni passag- rati come espedienti e pretesti, ma attenta alle evoluzioni stilistiche come gio parallelo viene previsto e, in alcu- ra pressoché ipertrofica: siamo, di È ancora presto forse per capire come oggetti essenziali e insostituibili Sally Potter (Orlando) ha potuto far ni casi, attuato contemporaneamen- fatto, la prima generazione per cui come le cose evolveranno, e soprat- per spiegare singoli aspetti della so- debuttare il film Rage con Jude Law, te alla produzione vera e propria, ne ogni prodotto culturale mai esistito è tutto in che direzione: da alcuni sin- cietà e della cultura contemporanea, Judi Dench (nella foto) e Steve Bu- è parte integrante e quasi condizione istantaneamente disponibile. tomi, però, possiamo trarre qualche allora il gioco cambia. E si fa molto scemi direttamente su iPhone. necessaria. La gestione di questo archivio vir- insegnamento, sperando che sia uti- più serio. Questo processo è inoltre analogo a Ora, che effetti ha tutto questo sulla tualmente infinito può risultare ovvia- quello che caratterizza la costruzione percezione della cultura da parte dei mente paralizzante e non facilitare 1 H. Jenkins, Cultura convergente (2006), Apogeo, Milano 2007. e la promozione di tanti oggetti. I vi- singoli individui? Oggi infatti compiamo assolutamente la capacità di scelta, 2 B. Schwartz, The Paradox of Choice: Why More Is Less, Ecco Press, deogiochi più famosi vengono lanciati quotidianamente operazioni che solo come ha evidenziato Barry Schwartz New York 2003. 32approfondimenti Exibart.onpaper

è iniziato tutto a

 Il territorio magico è il tuo primo Con quali artisti ti sentivi in parti- libro e un manifesto del tuo modo colare sintonia in quel momento? di intendere il lavoro del critico Anzitutto Gino De Dominicis e Vettor d’arte. Prima di parlarne più in Pisani, che rappresentano uno spo- dettaglio vorrei ripercorrere gli ini- stamento rispetto al poverismo tutto zi della tua attività, i passaggi che giocato sull’associazione di materiali hanno preceduto e accompagnato naturali e su una memoria post-futu- la sua pubblicazione, le relazioni, rista; le loro strategie, le loro scelte, il paesaggio intellettuale in cui eri non rientravano nel background teo- immerso mentre lo scrivevi. rico di Celant. È iniziato tutto a Napoli, nella Saletta Rossa della libreria Guida, a Portal- Potremmo dire che De Dominicis ba, dove a metà anni Sessanta si e Pisani anticipino quella disposi- organizzavano conferenze di perso- zione, quell’“impulso” allegorico nalità della letteratura o della cultu- che segnerà l’arte dei decenni ra, da Kerouac a Ginsberg, Moravia, successivi e la stagione postmo- Sanguineti, Brandi, Barthes ecc. Io dernista? ero un giovane poeta sperimentale, Sì, c’era un aspetto allegorico, ma partecipavo ai dibattiti, parlavo, di- anche una riflessione metalinguisti- scutevo. Giulio Carlo Argan venne a ca. Mentre gli artisti dell’Arte Povera fare una conferenza sul suo libro Pro- si illudevano, in qualche modo, di ab- getto e destino, io intervenni, si creò breviare ogni distanza, deculturaliz- un dialogo. Fu un colpo di fulmine. zando pittura e scultura, uscendo in spazi alternativi, Vettor e Gino lavora- A Roma arrivi in pieno ‘68, un vano solo nelle gallerie ma portando- momento cruciale anche per la vi uno spessore, una profondità, una trasformazione dello scenario ar- memoria che ripercorreva la storia tistico. Qual era la situazione della dell’arte. critica d’arte in quegli anni? Nella critica il “papa” era Argan, un Il territorio magico è il frutto di primus inter pares con Cesare Bran- tutta questa prima tua stagione. di e Palma Bucarelli. Poi c’erano Un libro che avrebbe dovuto chiu- Calvesi, Menna e Boatto e poi la mia dere il decennio anziché aprire generazione. quello successivo, se non sbaglio. Sì, il libro doveva uscire nel 1969 Alla distanza generazionale che con Marcello Rumma, nella collana tipo di differenza di cultura, di diretta da Menna, lo stesso anno di sensibilità corrispondeva? Arte Povera di Germano Celant. La generazione subito precedente la mia aveva certamente spinto l’oriz- Perché il libro uscì solo due anni zonte in avanti, verso la pop art, il dopo? mente la struttura generale, un cose viste, di viaggi ecc. così a concludere la lunga marcia di minimalismo, verso l’arte americana Perché purtroppo Marcello Rumma “piano” del libro? Sei partito da avvicinamento dell’arte alla vita. Tutti ecc., ma rimaneva una generazione morì. Il libro lo pubblicò così più tardi appunti, materiali, testi già scrit- Che genere di “magia” è quella di i nuovi linguaggi artistici aggiornati di accademici, di studiosi che accet- Ferruccio Marchi del Centro Di, un ti? cui parla il titolo? prevedevano all’epoca una forma di tavano il proprio destino diciamo così editore con cui Il “territorio sconfinamento. E mi sembrava che “laterale” rispetto alla centralità e ho avuto un lungo magico” - come un titolo come Il territorio magico mi al protagonismo degli artisti. In una sodalizio, come di- sempre per me permettesse di lavorare sotto l’om- situazione che diventava del tutto mostrano in quegli il titolo è metà brello protettivo di un concetto cul- internazionale la mia generazione è anni i cataloghi di Per un tratto di vitalità mia, di senso dell’opera - è un turale che esulava da un’idea di arte la prima che ha il “passaporto”, in molte mie mostre, del gioco, e forse grazie al fatto che concetto che ha come laboratorio di nuove forme e senso metaforico ovviamente, che da Amore mio a molti riferimenti, introducesse, accanto al concetto di viaggia da subito, che va in America Montepulciano a provenivo da una scrittura più libera da Lévi-Strauss nuova estetica, soprattutto una nuo- e vede i fenomeni artistici in una di- Vitalità del negativo a Melanie Klein va etica del fare e del vivere. Anche mensione globale. E poi per un tratto e Contemporanea come quella letteraria, ho cominciato ad esempio. la successione delle immagini segue di vitalità mia, di senso del gioco, e a Roma. Ricordo L’ho scelto pen- quest’idea: arte, vita, comportamen- forse grazie al fatto che provenivo da che andammo io, a spingere verso un maggiore sando a quel to, musica, danza, teatro... una scrittura più libera come quella Gino De Dominicis, che era matu- letteraria, ho cominciato a spingere Vettor Pisani e Fa- protagonismo del critico rato negli ultimi Nel libro tratti i protagonisti verso un maggiore protagonismo del bio Sargentini ad anni Sessanta, dell’architettura radicale - Archi- critico. Vivevo sistematicamente con attendere il treno al tentativo di gram, Archizoom, Superstudio gli artisti, in un dialogo costante. Era da Firenze che portava le primissime L’ho scritto tutto d’un fiato! Ti pos- correggere una parzialità, di ristabi- ecc. - e sono numerosi, come ricor- un momento di grande fervore. Sta- copie del libro. Lo presi in mano per so dire in quanto tempo? Mi credi? lire attraverso l’arte una totalità ripa- davi prima, i rimandi a esperienze vamo insieme sempre: mattino, po- la prima volta sul marciapiede della Quattro giorni e quattro notti. Giuro. ratoria. Era molto evidente che la ri- diverse, ad esempio la musica meriggio, sera e notte. E parlavamo, stazione Termini... Scrivevo a mano e non andavo mai a cerca di nuove forme passasse attra- sperimentale e la danza. Questo era uno scambio continuo, un’intimi- capo, mettevo solo una sbarra. Ca- verso i valori della processualità e mi accento su una pluralità di linee tà culturale e umana. Mentre lo scrivevi avevi già in pito che furor? Ero carico di molte sembrava che gli artisti tendessero di ricerca mi sembra un’altra co- Exibart.onpaper approfondimenti 33

Correva l’anno 1969. E in soli quattro giorni - e quattro notti - Achille Bonito Oliva scriveva il suo primo libro da critico d’arte. Poi però ci vollero due anni per vederlo stampato. E, ad attendere le prime copie alla Stazione Termini di Roma, c’erano personaggi come Vettor Pisani e Gino De Dominicis...

ma da protagonista. Era il primo mo- anche memoria, cultura storica, let- mento di un’azione che per me si è teraria, teorica. poi sempre attuata attraverso tre livelli di scrittura: saggistica, attra- Nel 1972 pubblichi su Domus un verso i libri; espositiva, attraverso testo un cui parli per la prima le mostre; comportamentale, con volta di “sistema dell’arte”, un la strategia sociale dentro e fuori il concetto che tiene insieme le pra- sistema dell’arte. tiche artistiche, la critica, il colle- zionismo, gli aspetti istituzionali e Questo rinnovamento della figu- curatoriali. In fondo questo “terri- ra del critico, torio”, non più che tende ad magico e anzi azzerare la molto profano, funzione giu- è diventato ai dicante a fa- Ogni mostra, ogni nostri giorni la vore di quella libro, ogni gesto dimensione di- partecipativa scorsiva delle e creativa, deve essere fatto opere d’arte… era anche un Per arrivare alla modo per re- con consapevolezza situazione di alizzare final- oggi, a un siste- mente la vec- culturale ma ma ormai diven- chia idea del tato globale, è “critico come anche con un stato necessario artista”? atteggiamento un processo per Era un modo tappe, che ha per mettersi profetico, con il visto in ognuna in gioco diret- il rafforzamen- tamente, per coraggio dello to di un anello. rinnovare gli Negli anni ‘50 strumenti, la sconfinamento c’è la nascita scrittura, per delle gallerie, allargare la negli anni ‘60 visuale a tut- e ‘70 al centro to quello che la critica accademica della scena sta la processualità degli aveva considerato non degno di at- artisti. Negli anni ‘80 l’anello forte è tenzione. E dunque anche il compor- invece la critica, come nel caso del tamento doveva diventare un “testo” mio lavoro con la Transavanguardia; e il critico doveva entrare a far parte negli anni ‘90 il collezionista e infine fisicamente del paesaggio dell’arte. ai giorni nostri il museo. stante del tuo lavoro lungo tutto tocritica e autoanalitica dell’arte generi canonici, fuori dal laboratorio Che pensi di quell’altra idea secon- La spettacolarizzazione dell’arte, il corso degli anni ‘60. concettuale? sperimentale, reinvento anche il ruo- do la quale non si può essere criti- tipica dei nostri anni, non significa Sì, e questo conferma la strategia Sì, è chiaro che nel momento in cui lo del critico, lo ridefinisco a partire ci o interpreti se non della propria l’indebolimento, o l’azzeramento, filosofica e teorica del libro, che è con il libro indago l’arte fuori dai suoi da una posizione non più distaccata, generazione? del ruolo del critico? Non pensi aprire il discorso dell’arte a tutti gli Non credo sia vero. Ho scritto un che un po’ ovunque, e certo non altri apporti e allo stesso tempo mo- libro su Duchamp e un saggio su Ar- solo nell’arte, la critica abbia oggi strare il retroterra comune a tutte cimboldo. Un libro sul manierismo, smarrito la sua funzione? queste esperienze, costruire la sto- I SUOI PRIMI QUARANT’ANNI ma non ho mai conosciuto Pontor- Non esiste una funzione della criti- ria dell’arte con un’ottica interdisci- mo, Parmigianino o Beccafumi. Ho ca: esiste l’indispensabile azione del plinare: fotografia, musica, cinema, Questa che avete letto è una versione fatto mostre storiche e teorizzato critico che elabora teorie, sviluppa danza, architettura... Questo è stato ridotta dell’intervista inedita che appare la Transavanguardia. Quello di cui interpretazioni, dialoga con gli artisti, il filo conduttore delle mie mostre di nel volume di Achille Bonito Oliva, Il ter- parli è qualcosa di legato all’idea di rende visibili le sue idee attraverso quel periodo, da Amore mio a Con- ritorio magico. Comportamenti alternativi militanza, è il destino effimero del te- le mostre. Anche in un critico c’è un temporanea, ma anche in seguito, dell’arte (280 pp., € 25, in presentazione stimone... dimenticare a memoria, un proces- ad esempio nella mia Biennale di in questi giorni), nuova edizione del primo so creativo, seppure più autorifles- Venezia, nel ‘93, in cui avevo invita- libro di ABO a cura di Stefano Chiodi per Del compagno di strada? sivo, di costruzione nel tempo. Ogni to Wim Wenders, Peter Greenaway, i tipi de Le Lettere di Firenze. Pubblichia- Di chi si pone solamente come com- mostra, ogni libro, ogni gesto deve Bob Wilson, Derek Jarman, e fino a mo questo scritto per festeggiare i 70 anni pagno di strada. Io al contrario vedo essere fatto con consapevolezza oggi. di Achille Bonito Oliva, ma non è questo il critico come una figura totale, por- culturale ma anche, se mi permetti, l’unico anniversario. Anche Il territorio tatrice di un’identità più completa e con un atteggiamento profetico, con Si potrebbe dire che Il territorio magico, infatti, compie quest’anno i suoi più complessa che non può essere il coraggio dello sconfinamento. Che magico rappresenti l’individuazio- 40 anni. Benché uscito nel ’71, il libro era semplicemente funzionale a un’infor- oggi significa bucare la pellicola omo- ne di una nuova identità del critico pronto per essere dato alle stampe già mazione a tambur battente. E questo logante del consumo che rende tutto in un contesto artistico in cui la nel ’69, come ABO spiega nel colloquio con Chiodi. è stato proprio Argan a insegnarme- simile e tutto intercambiabile.  sua “autorità”, se mai è esistita, www.lelettere.it lo. Io credo di essere un critico totale evapora di fronte all’istanza au- che pratica la militanza, ma che ha [a cura di stefano chiodi] 34approfondimenti Exibart.onpaper costellazione

Una grande inchiesta a puntate. Per raccontare il lato b dell’arte contemporanea, l’altra faccia del sistema. Quella più dinamica, più indipendente. Quella che cerca un’alternativa, l’unica in crescita. Gruppi, associazioni, spazi espositivi, archivi. Abbiamo azzardato uno studio ragionato, puntando sulle eccellenze e sulle realtà più promettenti. Iniziando proprio dai collettivi curatoriali...

Cap 1. I collettivi curatoriali I°

 Sono dinamici, indipendenti, hanno strutture agili, economie piccole, staff  LE PROSSIME PUNTATE flessibili. Soprattutto, a muoverli è una sana urgenza di ricerca e sperimen- Art at Work, Radicequadrata, Erbe- tazione. Sono i collettivi non profit, suddivisi tra piattaforme curatoriali, spazi- matte, Harpa, Lucie Fontaine, Brown, progetto, team di artisti e/o curatori, associazioni culturali o semplici gruppi di Base, Bocs, Peep-Hole, Lungomare, ricerca: il panorama è composito, ma humus e atteggiamento sono simili. Nosadella.due, 26cc, Progetto Dio- Non profit vuol dire “senza scopo di lucro”. Ma significa anche autonomia ri- gene e altri ancora. Sono alcuni tra spetto alle logiche del mercato, delle istituzioni, della politica. In altre parole, i protagonisti delle prossime puntate fare ricerca senza compromessi. Una boccata d’aria per l’immaturo art sy- della nostra macro-inchiesta sull’uni- stem italico. Comportandosi spesso come hub interconnessi e mobili, questi verso italiano del non profit. Sono soggetti stanno tentando di suggerire nuove direzioni, nuove formule. collettivi di ricerca, spazi progetto e I fondi? Arrivano da canali diversissimi. Dalle collaborazioni con istituzioni cultu- collettivi curatoriali. Dal prossimo nu- rali a quelle con sponsor privati, dalla partecipazione a bandi di enti pubblici alla mero in poi... ricerca di piccole e grandi donazioni, dall’autofinanziamento tramite vendite di multipli o benefit show fino al sostegno ricevuto da mecenati e collezionisti. La nostra indagine comincia con la categoria dei collettivi curatoriali, gruppi che prediligono attività nomadi, aperte, non identificate con uno spazio esposi- tivo ma riformulate di volta in volta. Le attività svolte? Mostre, festival, progetti editoriali, tavoli di ricerca, workshop, videoscreening, residenze, interventi d’ar- te pubblica, laboratori didattici... Per un approccio multilivello, orientato alla creazione di network il più possibile ampi e differenziati. 

A.TITOLO - torino

 Un team tutto al femminile quello di alla mediazione di a.titolo, Nuovi a.titolo: Giorgina Bertolino, Francesca Committenti fu applicato nel quartiere Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa torinese Mirafiori Nord, a Montalto Parola, Luisa Perlo sono cinque Dora e all’Hospice du Col du Petit- critiche e storiche dell’arte. Insieme Saint Bernard, con il coinvolgimento ad altre colleghe, oggi uscite dal di artisti come Massimo Bartolini, gruppo, fondarono l’associazione Stefano Arienti, Lucy Orta e a Torino nel 1997. “Eravamo Claudia Losi. convinte”, raccontano, “che l’attività “Abbiamo creato una piattaforma critica limitata alla stesura del testo di lavoro in cui collaboravano in o all’allestimento di una mostra non modo paritario persone con ruoli, corrispondesse più al senso del competenze e visioni diverse”, lavoro degli artisti nostri coetanei. ricordano le protagoniste a.titolo. Allora, lentamente, abbiamo ideato “Ci interessa proprio quest’idea di un modo di lavorare basato sul comunità temporanea, trasversale, confronto: è ciò che ci permette in cui la spinta all’agire muove tuttora di leggere il progetto artistico, dall’immaginario, da ciò che non la situazione, il contesto, attraverso c’è ancora e che si può costruire un intreccio di sguardi, posizioni per cambiare l’esistente”. Le opere e riflessioni”. Il rapporto tra arte e realizzate? Da un laboratorio di sfera pubblica ha rappresentato Storia e storie all’interno di un’antica per a.titolo un orizzonte costante. cappella a una scultura abitabile e un Una prima, importante tappa fu il campetto da gioco in un parco urbano, convegno Arte pubblica: progetti fino alla creazione di un’area verde di ed esperienze europee, curato con sosta nel cortile di un complesso di Alessandra Pioselli alla Biennale edifici a edilizia pubblica. del 1999 nello spazio Oreste del Nuovi Committenti rientrava nel sopra: le a.titolo Padiglione Italia. Quindi, a partire programma di rigenerazione urbana delle possibilità di realizzarle. Non posizione geografica decentrata all’interno di Totipotent dal 2001, si concretizzarono in Urban 2, avviato dalla Comunità la definiremmo però una ricetta e soprattutto della profonda crisi Architecture di Lucy Orta - Piemonte vari progetti, realizzati Europea. Ma come si finanzia in vincente, perché come molte altre economica di questi anni”.  photo Giulia Caira secondo il modello Nuovi Committenti. generale un’associazione come situazioni in Italia è sostenuta soltanto nella pagina a fianco: Ideato dall’artista François Hers e questa? “Non riceviamo fondi dalla passione, dalla volontà e dalla in alto: Il workshop promosso in Italia dalla Fondazione strutturali, ma solo finanziamenti su capacità di resistenza”. Indipendence di 1:1 in basso: Sara Basta + Adriano Olivetti, il programma singoli progetti. Questa situazione, E nel futuro? Una nuova esperienza si Mariana Ferratto prevedeva la produzione di opere non facile, ci ha rese capaci di lavorare profila per il collettivo torinese, a cui info. Amure amure e broru i ciciri d’arte commissionate direttamente in forma modulare, permettendoci di è stata affidata la direzione artistica 2006 - still da video dai cittadini per i loro luoghi di vita o operare sia con grandi produzioni che triennale del CeSAC di Caraglio, nel Via Cavour, 14 di lavoro: un modo per riqualificare con budget molto ridotti”, spiegano. cuneese. Non più un territorio su 10123 Torino lo spazio urbano attraverso landmark Aggiungendo: “Noi non partiamo cui organizzare azioni mirate, ma un tel. 011 8122634 artistici progettati a partire dalle dall’economia ma dalle idee, che poi centro d’arte da gestire: “Un impegno [email protected] esigenze degli utenti finali. Grazie calibriamo e articoliamo in ragione non semplice, tenendo conto della www.atitolo.it Exibart.onpaper approfondimenti 35

1:1 - roma

 1:1 projects (si legge one-to-one) nel momento in cui li invitiamo”. nasce a Roma, nel 2006, su iniziati- Non si tratta di un database virtua- va di un ampio nucleo di critici e cu- le, ma di un “contenitore” cartaceo, ratori, poi allargatosi ulteriormente. concreto, da toccare e sfogliare. La Oggi sono rimasti in quattro: Cecilia volontà collaborativa è forte anche Canziani, Benedetta Di Loreto, Maria in quest’ambito, dal momento che Alicata e Daniele Balit. “l’archivio è al contempo un progetto “1:1 è un tentativo di ripensare le curatoriale, in cui altri curatori da noi modalità di produzione e distribuzio- invitati propongono una loro selezio- ne dell’arte contemporanea attra- ne. È successo con Yane Calovski di verso la collaborazione, l’approccio Press to exit e con Pietro Gaglianò, interdisciplinare, la ricerca”, spiega- in seguito al workshop che abbiamo no i componenti l’associazione. La realizzato su suo invito con un gruppo struttura ha un chiaro carattere di di giovani artisti toscani a Scandicci. fluidità, laddove il dinamismo resta In quell’occasione abbiamo portato la chiave di tutto il modus operan- l’archivio con noi, in viaggio. Maga- di. Dietro un apparente disordine, il ri nel prossimo futuro potremmo segreto di tanta efficacia operativa: lavorare all’idea di renderlo itineran- “Ci teniamo a mantenere il più alto li- te...”. vello di disorganizzazione possibile, in Fra gli altri progetti portati a com- modo da poterci strutturare attorno pimento, i ragazzi di 1:1 tengono a ai progetti, a seconda di ciò che ser- ricordare, accanto a workshop e pro- ve. Lavoriamo a geometria variabile, grammi didattici, “la mostra ‘Unfair non siamo sempre tutti coinvolti nei Fair’, che voleva analizzare i mecca- progetti, ma a seconda di quello che nismi economici delle fiere con una possiamo apportare, dei nostri inte- proposta critica, e ‘Vision Forum’, ressi e dei nostri impegni”. una sorta di gruppo di ricerca itine- Configurandosi come un framework rante in cui sono coinvolti artisti e cu- di ricerca, capace di catalizzare ener- ratori di tutta Europa per discutere gie creative e slanci progettuali, il col- un tema scientifico complesso come lettivo romano sceglie di non utilizza- quello del multiverso. I risultati di tre re (quasi mai) il proprio spazio come mesi di studio si vedranno in una mo- e dei finanziamenti erogati da fondi Lunga la lista dei supporter, che dà mente avvantaggiati”. Ma non è solo sede espositiva, ma di rimodularsi stra che raccoglierà gli elaborati di pubblici”. Più che un’economia pove- l’idea di una grande macchina coope- o soprattutto la crisi economica a di volta in volta in contesti differenti. quanto discusso”. ra, un’economia etica. Da dove arri- rativa. Un concetto che spunta pre- far paura: “In Italia è la crisi di valori Questo consente di “essere più flessi- Costituitasi fin da subito come asso- vano, allora, i fondi? “Noi siamo per sto fuori, nelle riflessioni del gruppo: culturali il vero problema, e a questa bili, più capaci di ascoltare, più rapidi. ciazione culturale, anche 1:1 alter- un terzo autofinanziati, per un terzo “Per vocazione il non profit si pone non abbiamo soluzioni da offrire. Non Il nostro spazio, che è sia ufficio che na iniziative low budget ad altre più sostenuti dagli artisti e dai collezioni- all’interno di una rete ampia, in dialo- abbiamo altro che le nostre forze per sede dell’archivio, non l’abbiamo mai ambiziose. Ma sempre in un’ottica sti, e per il restante terzo abbiamo go con tutti i soggetti, istituzionali e resistere. E quindi... speriamo che pensato come una project room, ma non profit. Con una precisa consa- avuto finanziamenti sui singoli proget- non. E così cerca di elaborare stra- non ci abbandonino mai”.  come un luogo di studio, visione e pevolezza secondo cui “la cultura del ti: British Council, European Cultural tegie di sopravvivenza. In quest’ottica ascolto sull’arte contemporanea”. non profit non è necessariamente Foundation, Danish Arts Council, potrebbe addirittura candidarsi a re- info. E veniamo proprio all’archivio, cuore a basso costo, ma crede nel valore Mondrian Foundation, Kultur Kontact agire meglio di strutture più comples- pulsante del collettivo: “Periodica- della rete, nella ripartizione di com- Nord, oltre a soggetti con cui abbia- se come i grossi musei, che a ben Piazza Scipione Ammirato, 1c mente ci riuniamo e stiliamo una lista petenze e costi, nella elaborazione di mo collaborazioni come Linkopings vedere risentono forse più degli altri 00179 Roma di artisti da invitare. Selezioniamo ita- modelli di finanziamento alternativi, Universitat, Fondazione Pastificio Ce- attori la crisi. Noi, che siamo abituati tel. 06 45472265 liani e stranieri, romani e non”. Il cri- nella responsabilità nei confronti del rere, Scandicci Cultura, Liceo Artisti- a muoverci in uno stato di emergen- [email protected] terio? “La rilevanza della loro ricerca pubblico, nell’impiego delle risorse co de Chirico”. za, siamo quantomeno psicologica- www.1to1projects.org

PROGETTO ISOLE – misilmeri (palermo)

to importante, poiché si fonda sulla scritte dinamiche di sistema, in gra- richiesta di fiducia che facciamo ai do di mettere in rete le energie reali nostri interlocutori locali, affinché af- del luogo. fidino il proprio racconto alle nostre Poi c’è il ruolo delle istituzioni, che parole, alle nostre immagini”. per Progetto Isole è tutt’altro che La scelta di operare secondo una secondario. “Abbiamo sempre la ne- prospettiva corale si concretizza cessità di un contributo di avvio da in molteplici attività: workshop con parte delle amministrazioni patroci- scuole e accademie, residenze per nanti”, precisano, “ma non è soltanto artisti, laboratori. Il lavoro si concen- quello il nostro obiettivo. Riteniamo tra in un luogo geografico specifico che la sponsorizzazione privata costi- ma attraverso un tempo lungo, se- tuisca una risorsa importantissima, condo un intreccio di piani. in quanto anello di congiunzione fra Oggi è Piana degli Albanesi, locali- attività culturali e realtà socio-econo- tà in provincia di Palermo, la nuova miche di un territorio”. Così, ottenere area d’interesse del collettivo, che ha che commercianti o imprenditori lo- lanciato qui il progetto Isola in Rete. cali s’impegnino con minimi contributi Piana è un comune singolare, abitato a sostenere manifestazioni culturali da un antichissimo insediamento bal- “significa che la cultura e l’arte non canico (da qui il nome della cittadina) restano distanti e accessorie rispet- che ha portato con sé i propri riti e la to a una realtà sociale, ma che al propria lingua, l’arbëreshë, tutt’oggi contrario ne individuano le risorse, parlata dalla popolazione. “La nostra ne valorizzano le caratteristiche e idea è quella di costruire una rete lo sviluppo”. A tutto questo si som- di realtà locali di grande interesse mano lo sforzo dell’autoproduzione come questa”, dichiarano le due cu- e, infine, l’adesione alla campagna ratrici, “partendo dalle connessioni e alla lista di Addio pizzo, una scelta tra questo comune e gli altri di lingua di responsabilità sociale che è anche arbëreshë che distano pochi chilome- un progetto di fund raising etico,  Un laboratorio artistico permanen- tano a Exibart, “nel tentativo di con- elabora strategie e finalità ogni volta tri l’un l’altro e che continuano a tra- “perché crediamo che esista un’eco- te senza fissa dimora. È così che Bar- durre una riflessione intorno all’idea diverse, poiché si radica in un perio- mandare di generazione in generazio- nomia onesta e che da quella debba bara D’Ambrosio e Costanza Meli, d’interazione col contesto sociale”. do di tempo abbastanza lungo in ogni ne questa specificità”. Il programma ripartire tutto in Sicilia”. conosciutesi a Roma tra i banchi de Da allora prese a definirsi e consoli- territorio, studiandone le necessità, comprende varie tipologie di attori La Sapienza, amano definire Proget- darsi l’identità del gruppo-laboratorio, osservandone le caratteristiche”. In sociali, dai cittadini alle scolaresche, info. to Isole, partito nel 2004 a Isola delle inteso più come percorso di ricerca un’ottica così smaccatamente socia- da geografi e antropologi ad artisti Femmine, in provincia di Palermo, su che come “luogo” per eventi artistici. le e irrinunciabilmente locale, in cima in residenza (al momento Giuditta Via dei Picciotti, 15 iniziativa delle due giovani storiche Anzi, l’idea di luogo ne era e ne sareb- alle priorità stanno il dialogo, l’incon- Nelli, Elena Bellantoni e Violeta 90036 Misilmeri (PA) dell’arte, e nel 2007 trasformatosi be rimasta estranea, in favore di un tro, la capacità di costruire storie Caldres). Fin qui Isola in Rete è riu- [email protected] in associazione culturale. nomadismo e di una estemporanei- polifoniche, in cui cittadini, artisti e scito a coinvolgere l’amministrazione www.progettoisole.org “Ad avvicinarci fu l’interesse nei con- tà scelte come cifra concettuale del gruppi di ricerca condividano idee, comunale e diversi operatori locali fronti di un approccio che unisse teo- collettivo: “Progetto Isole non opera testimonianze, ricordi, esperienze: (biblioteca, museo, associazioni). Un [inchiesta a puntate ria critica e pratica artistica”, raccon- a partire da un concept definito, ma “Questo è per noi un passaggio mol- modo per innescare piccole e circo- a cura di helga marsala] 36approfondimenti Exibart.onpaper

al luppolo

M. E basta. È il nuovo museo di Lovanio, progettato da Stéphane Beel. Ottimo pretesto per un blitz in una terra che da secoli “è” arte: le Fiandre. Sulle tracce di Rogier van der Weyden, per arrivare a Jan Vercruysse. E, sulla via del ritorno, estasiarsi a Gent davanti al Polittico dell’Agnello Mistico, chiudendo in bellezza col Museo Magritte di Bruxelles...

 Quale occasione migliore per un inevitabile la rotazione delle opere affidarne la fruizione a Sliding Time, l’apertura di M è stata allestita un’am- Il particolare codice utilizzato da viaggio se non l’inaugurazione d’un visibili - si concentra infatti su arte e ottima videoinstallazione di Walter pia retrospettiva di Jan Vercruysse Vercruysse in alcuni suoi lavori, ba- nuovo museo? La struttura in questio- artigianato locale. A spadroneggiare Verdin. A voluminoso complemento (anche in questo caso il catalogo sato sulla traslitterazione di lettere, ne, chiamata con estrema semplicità sono Rogier van der Weyden e la sua dell’esposizione, poi, un monumen- è una pierre de touche nella biblio- numeri e punteggiatura in cluster M, si trova nelle Fiandre, a Lovanio. scuola. Ma non mancano altri pezzi tale tomo che unisce la funzione grafia dell’artista). Distribuita in tre di “semi” delle carte da gioco, trova È l’erede naturale del locale Stedelijk notevoli, come il cinquecentesco oro- un’eco curiosa in una locale usanza ed è opera dell’architetto Stépha- logio-calendario dipinto a olio, vera e studentesca, che resiste a scapito ne Beel. Il quale ha progettato due propria illustrazione della vita quotidia- della diffusione dei cellulari. Gli ap- nuovi edifici e ristrutturato i due pre- na del tempo, o la boschiana Tenta- partamenti sovraffollati sono spesso esistenti (per un totale di 13.500 zione di Sant’Antonio, sino ad arrivare dotati d’un unico campanello senza mq), lavorandovi per poco più di due a un bel carboncino di James Ensor. Antico e contemporaneo si funzioni vocali. Come sapere dun- anni e spendendo una cifra piutto- L’apertura è stata dunque dedicata costeggiano e corteggiano. Così que chi è il destinatario della visi- sto contenuta, 20 milioni di euro. a Rogier van der Weyden, pionie- ta? Semplice, decriptando il codice Il risultato è gradevole e in particola- re nell’espressione dei sentimenti un’abbazia norbertiana convive con Morse utilizzato dal medesimo visi- re è apprezzabile l’osmosi fra città e in pittura (non a caso il titolo della tatore, che trova l’apposita legen- museo: in un senso, grazie alle am- mostra lo qualifica come “maestro un edificio “ritoccato” da Aldo Rossi da accanto al campanello stesso. pie vetrate che permettono di sbir- di passioni”, e le lacrime abbondano In tutta la cittadina s’incontrano ciare le opere dall’esterno; nell’altro, sulle gote dei suoi personaggi). La dunque non soltanto dipartimenti e per le stesse vetrate e soprattutto qualità della mostra s’è notata, pa- aule studio afferenti in particolare per un ampio terrazzo dal quale os- radossalmente, a partire da un’as- alla celeberrima università cattolica, servare i tetti della città. Facendo di senza. Senza sottacere l’impossibilità classica di catalogo a quella di mo- differenti spazi del museo, sin sulla ma pure una ridda di locali e birrerie necessità virtù, M intesse uno stret- di trasportare un capolavoro come nografia ricca di approfondimenti. torre che s’innalza - ma con giudizio! (la Stella Artois qui è letteralmente to dialogo fra antico e contempora- la Deposizione conservata al Prado Dicevamo che antico e contempora- - sulla città, la mostra ha così pure di casa). A qualunque uso sia adibi- neo, non solo a livello architettonico. dopo la donazione di Maria d’Unghe- neo si costeggiano e corteggiano. la funzione di stimolare il visitatore a to l’edificio, è comunque usuale che La collezione “semi-permanente” - ria a Filippo II, i curatori han deciso di Così, accanto a van der Weyden, per percorrere le sale nella sua totalità. sia ospitato in un ex beghinaggio, Exibart.onpaper approfondimenti 37

nella pagina a fianco: Uno scorcio di M. M van Museum photo Jan Kempenaers in questa pagina: in alto: Jan Vercruysse - veduta della mostra presso M. M van Museum - photo Kristien Daem a sinistra: La nuova piazza della stazione a Leuven (c)Tourism Leuven

si respira a fondo al turismo di massa senza scadere l’atmosfera fiammin- nel triviale, adottando buone solu- ga e non mancano zioni allestitive e realizzando una neppure piccoli ate- meritevole struttura eco-sostenibile. che a Lovanio abbondano come for- non si lesinano. Si può dunque pas- bertiana, che dista a poche centina- lier di giovani fashion designer. Prima di dirigersi in aeroporto, con se in nessun altro centro europeo. sare dalla modernissima piazza della ia di metri da un edificio in cui ben E, come a Leuven, ci si può dividere un occhio al celeberrimo Atomium, Anche in questo caso, gli accosta- stazione e dal suo azzeccato arredo si vede l’intervento di Aldo Rossi. fra antico e moderno. Dapprima per un ultimo détour non va risparmiato. menti fra antico e contemporaneo urbano alla splendida abbazia nor- Prima di lasciare Lovanio, almeno un l’immancabile visita all’Agnello misti- Perché siamo o non siamo in una passaggio merita il centro delle arti co, polittico dei fratelli van Eyck con- delle patrie del fumetto? Dunque, Stuk. Una di quelle realtà autentica- servato nella cattedrale di San Bavo- almeno al bookshop - ovviamente mente multidisciplinari e aggregative, ne, dove ci si potrà divertire a scovare fornitissimo - del Centre Belge de Eat & dream così diffuse in Europa e così latitanti in l’intruso (un personaggio che, con la la Bande Dessinée bisogna andarci. Italia. E dove, in contemporanea con sua sola presenza, indica il “restauro” Con un occhio al portafogli e un altro irra, senz’altro. Almeno un pasto con le mitiche trappiste non l’apertura di M, si poteva osservare d’un pannello). Poi dirigendosi verso alla bilancia, ché le compagnie aeree Bpuò mancare. La scelta è vastissima; è sufficiente farsi guidare una notevole collettiva curata proprio il Citadelpark, ove si trova lo Smak, son sempre più pignole sul peso del dal fiuto e inoltrarsi in uno dei birrifici artigianali. E più son gremiti, da Vercruysse, che vantava nomi e che proprio nel 2009 ha festeggiato bagaglio. migliore è il prodotto. Per un aperitivo eccellente, da non mancare è soprattutto opere di tutto rilievo, da il suo decennale. Mentre si parla di la brasserie Improvisio, così da accompagnare fiumi di luppolo con Robert Gober a Gert Verhoeven. un possibile ampliamento del museo, stuzzicanti tartine e amenità simili. Se desiderate una cena intima A questo punto, per una gita d’un le attività fervono sotto la direzione [marco enrico giacomelli] e con un briciolo di ricerca gastronomica, sempre a Leuven occorre weekend o poco più, vanno ope- artistica di Philippe Van Cauteren. andare al Ristorante Dhoogeschool. Per sonni tranquilli, infine, il rate scelte dolorose. Innanzitutto, Tappa obbligata del viaggio, non Begijnhof Hotel è il più indicato. Immerso nel verde e attorniato da evitare le Fiandre par excellence, foss’altro per necessità aeree, è stradine ed edifici medioevali, è l’ideale per riprendere fiato. In quel ossia Bruges. Idem per quanto ri- la neutrale Bruxelles (nel senso di Gent si può invece godere dell’ampia offerta di pillow dell’NH guarda il capitolo shopping, la cui che non è fiamminga né vallona). Belfort. Con un’avvertenza ben visibile sul porta-chiave elettronica: meta dovrebbe essere senza dubbio Tanto per iniziare, si può godere la “The use of this product can cause a state of extreme relaxation, Anversa, che da qualche lustro è nuova e centralissima piazza inaugu- satisfaction and the deside to retur”. Desiderosi di un’ultima bevu- fabbrica copiosa di stilisti e creativi. rata il venti settembre scorso. Poi link. ta? Seguite i consigli in real time di BeerAdvocate e difficilmente Ma così facendo ci si può godere si risale in direzione del quartiere sbaglierete. Perché anche se sono di Boston, hanno le orecchie una giornata piena in quel di Gent, dei musei. Obbligo nell’obbligo, la www.mleuven.be ben tese sul Vecchio Continente. dove ancora una volta antichità non visita del recente Museo Magritte. www.stuk.be www.dhoogeschool.be - www.bchotel.be - www.brasserieimprovisio.be significa museificazione. Una tappa Uno stimolo per molteplici riflessio- www.smak.be www.nh-hotels.com - beeradvocate.com che può far quasi dimenticare le ri- ni, ossia: come realizzare un luogo www.musee-magritte-museum.be nunce suddette, poiché anche qui espositivo monotematico e rivolto www.cbbd.be 38approfondimenti Exibart.onpaper

Volge al termine l’anno che ha celebrato il centenario del Futurismo. E con esso il ciclo di approfondimenti che gli ha dedicato Exibart. Dopo Ada Masoero, Maurizio Scudiero, Bruno Di Marino, Giovanni Lista e Giacinto Di Pietrantonio, chiude il cerchio una voce nuova... LE INQUIETE MACCHINE

Fortunato Depero Grattacieli e tunnel - 1930 tempera su cartoncino cm 68x100 - Mart, Rovereto

glioso odio”3. più opportunamente, considerando i Analoga è l’ispi- tempi, è bene vederle come il passa- razione politico- to remoto di questa modernità?  estetica nel progetto macchi- [massimiliano macchia] nistico di Léger: l’utopia del lavoro La serie di approfondimenti di liberato, la per- Exibart.onpaper sul Futurismo: fetta integrazione uomo-macchina. “Milano l’elettrizzante” Così sarà anche di Ada Masoero, n. 50 l’operaio “ruota “Il Futurismo che ci aspetta”  L’attivismo globale del Futurismo ologicamente, nella velocità, nel dina- di attingere nuovi spunti di rivolta, da dentata” dell’opera Proletario della di Maurizio Scudiero, n. 55 ha cercato continuamente il supera- mismo, nella simultaneità. ciò che è la nostra vita. Dalle m a c c h i n e . Terza Internazionale di Paladini. “I futuristi: contro la fotografia?” mento dei valori puramente formali- Tra i futuristi, sicuramente Pannaggi [...] Oggi è la m a c c h i n a che distingue A cent’anni dalla nascita del movi- di Bruno Di Marino, n. 56 stici dell’opera d’arte, per lanciarsi è l’autore più fedele all’idea meccani- la nostra epoca. [...] Senso meccani- mento, se la “rivolta” e l’”arte mec- “Un centenario precoce” violentemente nella vita. ca di arte: in dialettica col Costrutti- co n e t t o d e c i s o che è l’atmosfera della canica” sono parti del motore arte/ di Giovanni Lista, n. 60 Il nodo arte/vita futurista è stato vismo mitteleuropeo, esprime il dina- nostra sensibilità. [...] Sentiamo mec- macchina/sovversione, si può azzar- “Cose viste e mai viste” essenziale per e nella ideazione del mismo futurista in analogia astratta canicamente e ci sentiamo costruiti dare a pensare che siano il Futuri- di Giacinto Di Pietrantonio, n. 61 movimento. Il Futurismo ha cercato meccanica, legandosi saldamente alle in acciaio, anche noi macchine, noi smo della macchina e, prima ancora, di farsi tutt’uno con la vita, riversan- forme plastiche della macchina. Men- meccanizzati dall’atmosfera. [...] Ed la macchina del Futurismo? O forse Ve ne siete perso qualcuno? do tutta la creatività proprio dentro la tre Prampolini declina il suo macchi- è questa la nuova necessità, ed è il le inquietudini rivoluzionarie di un Richiedete gli arretrati a dimensione sociale, mai staccandosi nismo, nel corso della sua ricerca, principio della nuova estetica”1. futur(ism)o incompiuto? O ancora, [email protected] da essa, anche e soprattutto nel mo- con un accento sempre più immagi- Tutto il discorso di Pannaggi e Paladi- mento della sua reinvenzione totale. nativo, quasi misticheggiante; al pari ni sulla macchina si identifica nel con- Nell’incessante rinnovamento futu- di Fillia che, partito dalla “geometria nubio macchina/proletariato come 1. Cit. in E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, rista vi è una co- costruttivi- elemento di rottura rivoluzionaria. Celebes, Trapani 1969. stante tematica sta”, appro- Ciò è riscontrabile immediatamente 2. Cit. in G. Lista, Arte e politica. Il futurismo di sinistra in Italia, espressa durante Il “mito” creato derà anch’egli nelle illustrazioni che campeggiano Multhipla, Milano 1980. tutto il cammino a una sorta nel manifesto: Proletario e Composi- 3. Kom-fut sta per “comunisti-futuristi” ed è la definizione che si diede una del movimento e dal Futurismo si di “macchini- zione Meccanica. parte dei futuristi russi. si trova nel “mito smo spiritua- I due giovani futuristi realizzano la della macchina”. configura entro la le”, passando nuova estetica meccanica cercando Dal Manifesto di contemporaneità, prima per un di coglierne la profonda dialettica FUTURISM(O) fondazione all’ulti- forte psicolo- sociale che questa sottende: da una mo periodo idea- influenzandola gismo mec- parte lo sfruttamento capitalistico, ’avanguardia italiana per ec- tivo, il Futurismo canico. ma dall’altra, in antitesi, la possibilità cellenza non è certo solo un - prima con l’auto- ideologicamente, Paladini fu rivoluzionaria della macchina/prole- patrimonioL nostrano. Dire che ap- mobile e in segui- fondamenta- taria liberata. La loro azione militan- partiene all’umanità sarebbe for- to con l’aereo - si nella velocità, nel le, insieme te, artistica e politica, è tutta tesa a se un po’ esagerato, ma i confini è identificato nella a Pannaggi, promuovere questa liberazione. nazionali certo li ha superati, sin macchina. Questa dinamismo, nella nell’elabora- Con questo proposito, pochi mesi dall’inizio. E se - fra mille polemi- fu intesa, proprio simultaneità zione dell’arte prima Paladini aveva scritto il do- che - è stato il parigino Pompidou come lo stesso m e c c a n i c a cumento politico artistico La rivolta a ospitare la prima grande mostra movimento, quale f u t u r i s t a , intellettuale, che chiarisce la posizio- che celebrava il centenario della forza innovatrice e rivoluzionaria, ca- inaugurata brillantemente con il Ma- ne dei “kom-fut”2 italiani: “Amiamo i nascita, spetta alla blasonatissima pace di rompere e trasformare com- nifesto dell’arte meccanica futurista volani tranquilli e le locomotive con Yale University chiudere simboli- pletamente l’intera realtà. del 1922. Poco più tardi, lo scritto tutta la nostra sconfinata passione, camente le danze di quest’anno. L’immaginario “macchinista” dei primi sarà riveduto da Prampolini e uscirà come le amerà il proletariato quando Con un libro antologico curato da decenni del Novecento viene affer- nella versione definitiva con le firme non saranno più proprietà dei capi- Lawrence Rainey, Christine Poggi mato, dai futuristi, come celebrazio- di Pannaggi, Paladini e, appunto, talisti e strumenti di sfruttamento, e Laura Wittman che, in oltre 600 ne della macchina, nel suo essere Prampolini. ma macchine meravigliose che lavo- pagine, raccoglie manifesti, poesie, immagini... L’archivio di Mari- rivoluzionante e avveniristico. In una Paladini e Pannaggi manifesteranno reranno per il benessere materiale netti, d’altronde, non è forse conservato proprio laggiù, e al Getty di parola, futuristico. Il “mito” creato chiaramente l’intento programmati- dell’umanità nuova. E distruggiamo Santa Monica? (m.e.g.) dal Futurismo si configura entro la co di una nuova (est)etica legata alla tutto, distruggiamo tutto ciò che è yalepress.yale.edu contemporaneità, influenzandola ide- macchina: “Impellente il bisogno [...] borghese con tutto il nostro meravi- Exibart.onpaper approfondimenti 39

Da quindici anni aprono casa a chi vuol visitare la loro raccolta. Rosa e Carlos de la Cruz durante Art Basel Miami hanno inaugurato un’“estensione” pubblica della loro dimora di Key Biscane. Una nuova architettura su 3mila mq di spazio. La racconta la collezionista cubana. Spiegando anche il percorso che ha segnato la chiusura del Moore Space... ma quanto

librio fra gli interessi rappresentato una combinazione di Carlos e i miei! vincente tra mercato immobilia- re, arte contemporanea e design. Come committenti, Com’è iniziato? create un dialogo Abbiamo iniziato con il Moore Space aperto con gli arti- perché Art Basel veniva a Miami e sti... gli artisti di Miami non si sentivano Certamente. La col- coinvolti. Allora sono andata da Craig lezione è nota per Robins [fondatore con Ambra Medda questo. Assume Vivid della fiera Design Miami e immobilia- Astro Focus ha realiz- rista illuminato, N.d.R.] a chiedere zato un’installazione uno spazio in prestito. Solo per un enorme. Kelley Wal- progetto. Ma era l’anno dell’11 set- ker e Wade Guyton, tembre e la fiera fu cancellata. Ep- a sinistra: Rosa & Carlos de la Cruz. Sullo sfondo: Jim Hodges In a Brighter Light - 2002 - specchio su metallo e legno in 25 Christian Holstad, Ar- pure la mostra era pronta, curata parti - cm 85x78 - photo David de Armas turo Herrera hanno da Dominic Molon del Museum of sopra: la facciata del nuovo spazio creato progetti site Contemporary Art di Chicago, e Hu- specific. Tra i prossi- mid era l’unica cosa in corso a Miami  Nella zona di Downtown Miami ranno riviste d’arte contemporanea, - che non lasciava molto tempo. Ma mi, ci saranno John Bock e Pedro quell’anno. Un successo. Allora Craig avete inaugurato un nuovo edificio fonte d’informazioni preziose, ma i poi, quando l’attività di mio marito ha Reyes. Poi spero che alcuni artisti mi suggerì di tenere lo spazio e or- che ospiterà parte della collezione cui abbonamenti, specie per gli stu- iniziato ad andare bene e i figli sono verranno a installare lavori già in ganizzare altre cose. Quindi arrivò Rosa e Carlos de la Cruz. Per- denti, risultano costosi. Saranno cir- cresciuti, ci siamo dedicati all’arte. collezione: ogni volta che li allestisce a Miami Silvia Karman Cubiñá, che ché? ca 3mila metri quadrati, su tre piani, Abbiamo iniziato con l’arte moderna l’autore in prima persona, cambia curò con Patrick Charpenel Interplay A dir la verità non lo considero un tutto nuovo di zecca. latinoamericana, letto molti libri, fat- qualcosa. A Philippe Parreno abbia- e poi diventò il primo direttore del nuovo spazio, ma un’estensione della to ricerche e poi conosciuto per caso mo addirittura lasciato metà della Moore Space. nostra casa di Key Biscane, che è Come la vostra casa, anche que- Cristina Delgado. Ci disse: “Visto che casa... diventata uno spazio veramente pub- sto è uno spazio creato per esser siete così appassionati all’arte, per- Perché il Moore Space ha chiuso? blico. Molti non capiscono come sia vissuto… ché non iniziate a Questo rappresenta una caratte- Lo spazio è rimasto attivo per otto possibile aprire casa a chi sia interes- Sì, e sono molto collezionare quella ristica distintiva della collezione. anni, ma quando a Silvia hanno of- sato a vedere una collezione, ma noi ambiziosa a ri- Stiamo pensando dei vostri giorni?”. Direi di sì. La nostra casa è un ferto il posto di direttore del Bass continuiamo a farlo da quindici anni! guardo. Non so E così abbiamo viaggio attraverso la collezione. È Museum di Miami mi sono resa con- Non credo nelle collezioni serrate nei quanto si mate- anche a una iniziato a viaggiare un’esperienza, un’avventura. Un’al- to che sarebbe stato difficile trovare caveau, ma nella responsabilità del rializzerà, anche a Documenta e a tra caratteristica importante è che un sostituto, e tutto ciò prima della collezionista alla divulgazione. perché non lavo- biblioteca ben Venezia, a visitare non acquistiamo solo un dipinto di recessione... Allora ho detto a Craig: ro con tanto per- gallerie e fare do- un artista, ma ci interessa andare in “Gli spazi alternativi hanno un inizio Quale la mission della vostra at- sonale, e cerco di fornita, con mande. È stato un profondità. Di alcuni pittori abbiamo e una fine”. Ho letto un libro di Julie tività? sfruttare al mas- riviste d’arte i processo attento anche 14 o 15 lavori! Ault sugli spazi alternativi, che devo- Credo che, con il tempo, la nostra simo le risorse e coltivato. no sempre essere modesti e effime- collezione si sia storicizzata, e riguar- finanziarie, senza cui abbonamenti, Quali sono gli artisti che conside- ri. Ho pensato che questo fosse un di tanto l’oggi quanto il domani. Non sprecare nulla. Vi consultate a rate pietre miliari della collezio- segnale. E io avevo già in programma ha senso solo comprare e accumula- Vogliamo soprat- specie per gli vicenda prima ne? di aprire il mio spazio... Insomma, re, come fanno molti. Oggi gli artisti tutto sostenere di fare un acqui- Felix Gonzalez-Torres è la “prima pie- era il momento giusto. E, col senno sono più interessati al processo che gli studenti e aiu- studenti, risultano sto? tra”. Non c’è dubbio che abbia cam- del poi, la recessione e tutto il resto, al prodotto finale, più ad appropriarsi tarli a conoscere Sì, la maggior biato l’arte. E non credo che, come sono contenta della decisione. Sia- e rielaborare che a essere originali a e viaggiare. Al- costosi parte delle volte, pensano in molti, il suo lavoro sia mo stati fortunati che Craig Robins tutti i costi. In fondo, siamo tutti im- meno un 75% di soprattutto se si incentrato sull’idea: credo privilegi sia stato così generoso, che abbia- mersi nell’era del consumo e dell’uti- questi ragazzi non ha mai messo il tratta di lavori importanti e di un cer- l’importanza del concetto di distri- mo raggiunto gli obiettivi prefissati e lizzo d’immagini digitali. Noi vogliamo naso fuori Miami. to valore. A Carlos interessa partico- buzione e divulgazione dell’arte, ha portato allo spazio Joan Jonas, Yang esser pronti a documentare e cattu- Anche il Moore Space (chiuso a set- larmente la pittura e la maggior par- una generosità intrinseca, è molto Fudong, Allora & Calzadilla. È meglio rare cosa succede. tembre 2008 dopo otto anni di at- te dei dipinti della nostra collezione simpatetico. chiudere quando si è al top of the tività) aveva un residence program sono frutto della sua passione. A me game.  Il nuovo spazio è un museo priva- con cui mandavamo giovani artisti interessano più i progetti, le collabo- Il Miami Design District e il pio- to con tanto di programmazione, a Berlino, Lione, Parigi, New York. razioni con gli artisti. C’è un bell’equi- neristico Moore Space hanno [a cura di micaela giovannotti] biglietto d’ingresso, curatori e di- Oggi se non si viaggia si è perduti! rettore? Ad esempio, quando doniamo delle Assolutamente no. Niente nome sul- somme ai musei, chiediamo che ven- L’ALTRA MIAMI. QUELLA DEI COLLEZIONISTI la facciata o insegne, ma un billboard gano destinate in primis ai viaggi dei d’artista che cambierà nel tempo. Il curatori. i sono i de la Cruz e ci sono tanti altri. Perché, come molti sanno, non c’è solo la Miami Beach dove si primo è quello di Felix Gonzalez-Tor- trovano i ristoranti glamour, i grandi alberghi e la fiera Art Basel. Esiste anche una Miami altra, uno spiaz- res, poi ruoteremo. E niente mostre: Quando avete iniziato a colleziona- Czo scrostato e pure un poco pericoloso che va da Down Town al Design District, tutto casupole abitate da ce ne sono fin troppe in giro! Invece re e perché? latinos e magazzini di scarpe. Qui, appunto, trovano posto i palazzi dei grandi collezionisti made in Florida. stiamo pensando a un laboratorio di Siamo cubani in esilio dal 1960. Ab- Il giro, oltre al nuovo spazio dei de la Cruz di cui vi abbiamo parlato, deve necessariamente comprendere la ricerca con una biblioteca ben for- biamo vissuto prima a Philadelphia, Margulies Collection in una warehouse nel pieno di Wynwood, l’art district di Miami costellato di gallerie pri- nita che integri quella che abbiamo poi a New York e poi in Europa, a vate e nuovi ristoranti in un’atmosfera che, comunque, rimane da estrema periferia centro-americana. Sulla a casa. Così gli studenti potranno Madrid, per tanti anni. Le mie radici Ventinovesima strada c’è da quindici anni lo stabile della famiglia Rubell che, in occasione di Art Basel|Miami accedere a entrambe. Ce n’è molto sono italiane e spagnole, mio nonno Beach, ha inaugurato la mostra Beg Borrow and Steal. Stiamo parlando di una delle maggiori collezioni del bisogno a Miami, dove purtroppo c’è era un architetto di Novara. In Euro- mondo e la struttura, oltre ad ampi spazi espositivi, comprende giardino, biblioteca e vaste aree comuni. Si solo una biblioteca, quella della Ru- pa abbiamo viaggiato e visto moltis- difende bene anche la non profit fondata nel 2002 daE lla Fontanals Cisneros. La sua collezione, da Shirin bell Collection. Qui i musei sono tutti simo, mi ricordo di aver visitato ogni Neshat a Robin Rhode passando per Bill Viola e Francesca Woodman, è in mostra proprio in questi giorni, nuovi e non hanno queste risorse, e villa del Palladio. Poi siamo rientrati dopo l’immancabile opening durante i giorni della fiera svizzera a Miami. la biblioteca pubblica non ha nulla di negli States, con la responsabilità di www.margulieswarehouse.com - www.rfc.museum - www.cifo.org contemporaneo. E poi non manche- una famiglia numerosa - cinque figli 40nuovispazi Exibart.onpaper

Tre collezionisti per proporre un’ulteriore alternativa nel già ricco panorama torinese. Verso nasce dal desi-  VERSO ARTECONTEMPORANEA torino derio di sostenere gli artisti in maniera più strutturata possibile. Sabrina D’Amely ci spiega il progetto...

Chi è Verso? Chi ha avuto mozione internazionale degli artisti, ci auguriamo che il nostro pub- Gli interventi strutturali sono stati di quest’idea, chi l’ha portata avanti con la partecipazione alle più qualifi- blico sia quanto mai eterogeneo tipo conservativo, nel pieno rispetto e da che tipo di esperienze pre- cate fiere, e assicura loro sostegno e condivida con noi il desiderio della valenza industriale. È uno spazio gresse provenite? ad ampio respiro e a lungo termine. di apertura nei confronti delle molto ampio, di circa 400 mq, duttile Verso nasce dalla comune passione Inoltre presta attenzione meticolosa più promettenti realtà artistiche contenitore delle mostre in program- per l’arte contemporanea di tre col- all’aspetto curatoriale e bibliografico della sfera asiatica che stanno ma e di svariati eventi culturali. Allo lezionisti, i fratelli Alessandro e Cri- delle mostre, nonché, con un pro- rapidamente affacciandosi al scopo di coniugare le arti visive con stiana Gasparini e Sabrina D’Amely. prio format editoriale, alla stesura di mercato globale. altre molteplici forme espressive. La decisione di associarsi traduce in cataloghi. E poi affiancheremo all’at- realtà espositiva le esperienze accu- tività più propriamente espositiva un Potete disporre di una bella info. mulate in anni di “migrazioni” nelle più fitto programma di eventi paralleli, logia di pubblico e di clientela vi struttura ex-industriale… vicine o remote scene artistiche del con performance, concerti, letture, rivolgete? Le stratificazioni dei passaggi delle Via Pesaro, 22 pianeta, ultimamente soprattutto nel conferenze e pubblicazioni. La posizione del collezionista è d’in- pregresse attività vissute nel nostro tel. 011 4368593 continente asiatico. dubbio privilegio; viene ricercato, se- spazio sono volutamente leggibili sul- [email protected] Siete collezionisti e ora dovete dotto e coccolato dai galleristi. Per le colonne centrali. Si tratta di una www.versoartecontemporanea.com Cosa farà Verso? “cercare” altri collezionisti per ciò che ci concerne, ci proponiamo di vecchia falegnameria artigiana che fino al 21 gennaio Verso Manila. Lo staff di Verso s’impegna nella pro- sostenere la galleria. A che tipo- farci apprezzare dai collezionisti, ma poi ha visto varie destinazioni d’uso. Contemporary Filipino Artists in Turin

Prima erano una galleria senza fissa dimora. Poi è arrivato un piccolo spazio espositivo, poi ancora la partecipazione alle fiere.  THE GALLERY APART roma E adesso il trasferimento in locali più ampi. Armando Porcari e Fabrizio del Signore ci dicono dove vuole andare The Gallery Apart...

Siete stati una galleria senza parteciperemo per la prima vol- poteva pretendere di essere l’unica Intanto siamo concentrati sulla per- sede, poi con una piccola sede… ta ad ArteFiera a Bologna e ci isola felice in un mare in tempesta. sonale di Luana, che è un’artista e adesso? è sembrato il momento giusto Il tessuto imprenditoriale comunque totale, capace di corredare ogni suo The Gallery Apart è stata concepita per segnalare la nostra deter- sta dimostrando di poter reggere. progetto con una non comune pro- in una Roma molto diversa dall’at- minazione a progredire. Non ci sentiamo di giudicare le pro- fondità di analisi concettuale, cultu- tuale in termini di offerta e consumo grammazioni altrui, tanto più che la rale e visuale. Successivamente sarà d’arte contemporanea. Gli anni tra- Manterrete i due spazi o vi nostra galleria segue una politica e la volta di Gea Casolaro, attualmente scorsi si sono incaricati di dimostra- concentrerete solo sul nuo- una programmazione fortemente a Parigi per una lunga residenza alla re come la città, più che un campo vo? connotate e fuori dagli schemi. Tutta- Citè Internationale des Arts assegna- arido e abbandonato, fosse un puzzle Disporremo ancora per qualche via salutiamo con piacere l’emergere tale da Incontri Internazionali d’Arte. disfatto le cui tessere sono state ri- mese dello spazio di via della di giovani gallerie, che stanno mieten- La programmazione proseguirà poi composte in un’immagine in cui con- sciuta in maniera abbastanza costan- Barchetta, che utilizzeremo come do riconoscimenti a livello nazionale e con una new entry. vivono dinamicamente nuovi musei, te. È aumentato il numero di artisti project room. Valuteremo in corso non solo, e che rappresentano, insie- fondazioni, gallerie emergenti, inizia- della galleria e una programmazione d’opera se continuare l’esperienza o me al Maxxi, al Macro e alle maggiori info. tive editoriali, schiere di curatori e di due o tre mostre l’anno, seppure concentrarci sullo spazio principale di fondazioni, il miglior spot pubblicitario un maggior numero di appassionati importanti e in luoghi significativi, non via di Monserrato. di una Roma sempre più dinamica. Via di Monserrato, 40 e collezionisti. corrisponde più agli orizzonti che ci tel. 06 68809863 siamo dati. La presenza alle fiere ha Una vostra rapida analisi dell’“of- Qualche anticipazione sulla pro- [email protected] I motivi reali di questa decisione? poi ampliato il numero di appassionati ferta” galleristica a Roma… grammazione. Cosa proporrete www.thegalleryapart.it L’attenzione intorno alla galleria è cre- che ci seguono. A gennaio, peraltro, Qualche chiusura si nota, ma non si dopo la personale di Luana Perilli? fino al 13 febbraio Luana Perilli

Doppia sede Napoli/Milano? Niente da fare, troppo stress. Francesco Annarumma chiude la sua galleria in Lombardia, chiude anche  ANNARUMMA404 napoli quella partenopea ma, sempre a Napoli, ne apre una nuova. Più comoda, più accessibile. E più chic...

Chiusura a Milano e rilancio a Na- sima Biennale del Whitney; Hank Wil- lezionista puro, non mi ero Anticipazioni 2010? poli. Cos’è successo? lis Thomas, che ora è in mostra an- mai posto. Poi ho avuto la Continuerò a indagare la “black new La ragione principale è stato il note- che all’AR/GE Kunst di Bolzano nella fortuna di essere seguito wave” americana ed esporrò anche vole stress che due anni di attività mostra Black Atlantic curata da Luigi da alcuni dei più importan- qualche artista presente all’ultima divisa tra Napoli e Milano mi hanno Fassi; e infine Rashid Johnson, uno ti collezionisti napoletani e Biennale del Whitney o alla mostra portato. Purtroppo sono una perso- degli artisti Usa più cool del momen- italiani. del New Museum Younger than Je- na che difficilmente delega compiti e to. Tra i non americani citerei invece sus. ciò mi ha inevitabilmente sovraccari- l’indiana Suhasini Kejriwal, che ha Come sono i nuovi spazi di cato d’impegni. dato molte soddisfazioni economiche via Carlo Poerio? ai collezionisti che l’hanno acquistata Come sempre, a misura info. Dirigi una delle gallerie più “di ri- da me, triplicando la sua valutazione d’uomo. Sono due stanze cerca” in assoluto. Quali le miglio- nel giro di soli sei mesi. per un totale di circa 60 mq Via Carlo Poerio, 98 ri soddisfazioni di questi anni? di gallerista? ubicati in quella che viene considera- tel. 081 5529169 Dovrei citare diversi nomi, ma fra i Che tipologia di pubblico e cliente- All’inizio per me è stato complica- ta la zona chic di Napoli. La galleria [email protected] tanti: Eduardo Sarabia, a cui ho fat- la hai intercettato da quando hai to, perché dovevo far combaciare poi è al primo piano con portiere e www.annarumma404.com to la prima personale europea nel aperto? Cosa significa passare il piacere dell’opera con il profitto, con possibilità di carico e scarico fino al 30 gennaio 2005 e che era presente all’ultimis- dal ruolo di collezionista a quello problema questo che prima, da col- merci senza problemi. Vincent Olinet / Hank Willis Thomas

Il classico spazio-vetrina dove organizzare mostre di poca spesa e (si spera) molta resa? Non solo. Qui si viene per scoprire qualcosa  MICROGALLERIA pescara di nuovo. Per immaginare una Pescara che va veloce e sta attenta al contemporaneo. Marco Mazzei ci spiega il progetto...

Una galleria destinata a mostre- e conoscere qualcosa di nuovo. È la confini. Per noi l’arte non è Qualche anticipazione sui vostri lampo per una città che corre, nostra curiosità che regola gli eventi. un’esclusiva dei collezionisti, programmi futuri. dite voi. Insomma, qual è la vostra È il nostro tempo che scandisce la ma appartiene a tutti. E Mi- Dopo la mostra di venti foto di Bento, mission? durata degli eventi, che sono brevi: crogalleria è di tutti. il pranzo al sacco giapponese, scat- Vorremmo creare un rapporto nuovo mostre-lampo, appunto. Il proget- tate da Monica Maggi, ci saranno fra arte e città. Per noi l’arte è an- to è partito con la collaborazione di Parlateci del vostro parti- un’esposizione di bambole realizzate che esperienza quotidiana, lavorativa Massimo Maresca. Insieme abbiamo colare micro-spazio espo- con tessuti e materiale di risulta, poi e momento d’aggregazione. definito la filosofia e gli obiettivi dell’at- sitivo. una collettiva di micro-opere d’arte. tività. Io sono musicista, scultore e La nostra galleria è un pic- Chi è Microgalleria, da chi è gesti- designer; Massimo ha studiato giu- colo deposito di poco più di ta, chi ha ideato il progetto e da risprudenza e lavora in multinazionali 10 mq. Le nostre esposizio- info. che tipo di percorso proviene? dell’informatica e delle telecomunica- ni sono costruite intorno a Microgalleria è lontana dai mecca- zioni. mostre-lampo che durano un Via Genova, 42 nismi delle gallerie e dei galleristi. movimento? paio d’ore. Le persone riman- mob. 340 3643033 Non ci sono questioni economiche e A Pescara non mancano gallerie di La nostra galleria vuol essere ap- gono per lo più all’esterno, perché [email protected] neppure di collezionismo, solo un mo- buon livello. La città ha un collezio- punto un punto di riferimento cultu- per noi l’incontro e il confronto sono www.microgalleria.com mento breve per fare due chiacchiere nismo che giustifica tutto questo rale per la città e anche oltre i suoi parte stessa dell’esibizione. dal 20 dicembre Silvia Settepanelle Exibart.onpaper nuovispazi 41

Vogliamo farla semplice? Facciamola semplice: da concept store a galleria d’arte. Ecco, in estrema sintesi e scevro da tutti i dettagli che leggerete  SECONDOME roma qui sotto - così ben spiegati da Claudia Pignatale -, il nuovo progetto di Secondome...

Cambio di location e cambio di poli- della loro utilità. è la Moss Gallery di New York. Il suggestivo spazio nello storico Pa- tica per Secondome. Perché? lazzo Boncompagni è diventato una Il cambio d’indirizzo coincide con una Quali sono state le maggiori soddi- Un elenco dei nomi della vo- galleria di 140 mq, contenitore basi- svolta che non esiterei a definire ra- sfazioni di questi anni? stra “scuderia”. co e minimalista per mettere al cen- dicale. Il nostro spazio, conosciuto Le soddisfazioni: esser riuscita a far I pezzi unici di Ciffo, le opere di tro di tutto le idee e gli oggetti. Ba- come concept store, ora diventa una diventare la mia passione personale Andrea Salvetti e di Massimo sement, piano terra e secondo livello galleria. Ciò vuol dire che i pezzi che la passione di tutti e condividere con Lunardon, Michele De Lucchi, sono gli stimolanti spazi per esaltare troverete sono oggetti di consumo quanti mi hanno seguito l’amore per Roberto Mora, Dum Dum, Sam il design artistico. quotidiano, ma fuori dell’ordinario, le belle cose. Baron. Poi: le teiere artistiche di oggetti d’arte, produzioni per lo più realtà come la vostra? Silvia Zotta, Kiki van Eijk e Joost info. uniche, “one off” appunto. La sostan- Secondome, insomma, si trasfor- Ho colto diversi stimoli nel corso dei van Bleiswijk... ziale differenza fra elementi di design ma in una vera e propria galleria miei viaggi, soprattutto dal contatto Via degli Orsini, 26 ed esempi d’arte è nella capacità da di design, un’esclusiva per Roma. con artisti internazionali come Sam La descrizione dei nuovi spazi tel. 06 97270135 parte dei primi di trovare collocazio- A quali spazi internazionali guar- Baron, Kiki van Eijk, Frederique Mor- espositivi di Secondome in via de- [email protected] ne nella vita di tutti i giorni, in virtù date? Quali sono i modelli di una rel. Uno dei miei principali riferimenti gli Orsini. www.secondome.eu

Tre professionisti che si buttano nel variegatissimo e complesso mondo galleristico partenopeo. Tra i giganti del mercato e le gallerie  THE APARTMENT napoli storiche di una città in stand by, loro puntano tutto sulla loro passione. In un appartamento a Chiaia...

The Apartment. Chi sono gli “in- A Napoli esiste un nucleo Lo spazio è situato all’interno di un e spessore. Abbiamo in animo già ventori” di questo nuovo spazio forte e stabile di importanti cortile, a ridosso di una delle più belle una serie di eventi per il prossimo espositivo? gallerie d’arte. Come vi inseri- piazze di Napoli. È un “open space” anno che sono in via di definizione, Tre professionisti appassionati d’arte rete in questo network? essenziale e intimo, dove ci auguria- con importanti artisti e giovani molto che, dopo anni, hanno deciso di dare Siamo consapevoli della realtà in mo di ricevere un pubblico interessa- promettenti. concretezza alla loro passione, dopo cui ci inseriamo, ma abbiamo il to e giovane. un’esperienza vissuta in provincia. dovuto rispetto verso i precur- sori e verso coloro che hanno Cosa proporrete in futuro? Quali info. Su cosa punterete? diffuso la passione per l’arte a saranno gli eventi dopo la mostra Trasmettere il nostro entusiasmo Napoli e non solo a Napoli. inaugurale? Vico Belledonne a Chiaia, 6 e la nostra passione, offrire nuove Dalla pittura alla scultura al digitale, [email protected] emozioni con mostre e incontri con Non siete propriamente una promuovendo ogni forma di ricerca www.theartapartment.com autori contemporanei e giovani artisti emergenti nel panorama dell’arte. classica galleria d’arte… che abbia, a nostro giudizio, valore fino al 10 febbraio Ritorno al Futuro

Un punto di riferimento, in una Brescia in crescita culturale, per l’arte cinetica e programmata. Un taglio preciso. Concreto, in tutti i sensi.  KANALIDARTE brescia Ce ne parla Afra Canali, che offre parecchie anticipazioni anche sul programma del prossimo anno...

Kanalidarte? sti cinetici e dell’arte concreta, non installati? discussi dell’arte programmata, Luis Kanalidarte è una galleria che, già trascurando tuttavia artisti emergen- Kanalidarte si trova nel centro sto- Tomasello, inspiegabilmente non mol- dalle prime due esposizioni, cerca ti seri e rigorosi, ai quali dedichere- rico di Brescia, in una zona caratte- to conosciuto in Italia, pur essendo di caratterizzarsi nel panorama bre- mo almeno una mostra all’anno. rizzata da tutta una serie di gallerie presente nella collezione permanente sciano e nazionale come punto di d’arte e di antiquariato, negozi di del Centre Pompidou e amatissimo in riferimento per la diffusione dell’arte Su che tipologia di pubblico e di modernariato e di design. Lo spazio America. A partire dalla primavera programmata e cinetica dagli anni clientela puntate? non è grande, ma sembra di entra- prossima riprenderanno poi gli eventi ’60 in avanti. Il target è di diversa tipologia: una re in una bottega storica della Ville già organizzati quest’anno e dedicati clientela mirata e di nicchia per le Lumière, con uno splendido giardino alla danza e alla performance con- Che caratteristiche e che mission mostre storiche, accanto a tutta interno che rende l’atmosfera decisa- temporanee. ha il vostro nuovo spazio? Iniziate quell’attenta clientela fatta di giovani mente magica. con una mostra d’impronta stori- collezionisti, sempre più sensibili alle info. Dopo Milano, Brescia si sta con- ca: sarà questa la vostra linea di varie espressioni artistiche contem- Qualche anticipazione sugli eventi figurando come seconda capitale ricerca? poranee internazionali. che proporrete nel corso di que- Via Alberto Mario, 55 del contemporaneo in Lombardia. L’attenzione di Kanalidarte si focaliz- sta stagione. mob. 333 3471301 In questo fiorire di nuovi spazi e zerà principalmente sulle interessan- Una descrizione dei vostri spazi A febbraio presenteremo un’impor- [email protected] nuove iniziative, come si colloca tissime ricerche sviluppate dagli arti- espositivi. In che contesto vi siete tante personale di uno dei padri in- www.kanalidarte.com

Una Milano che sembra Beirut. Un quartiere dove sperano di non essere seguiti. Alberto Matteo Torri si fa affiancare  AMT | TORRI & GEMINIAN milano dal nuovo socio Aronne Geminian e insieme aprono un nuovo spazio, non facile. E qui ce lo raccontano...

Un cambio di nome e un cambio di Lo spazio espositivo è nettamente co e un grande lavoratore. Sarà cludere il 2010. Profilo e mission non location. Partiamo dalla location: più piccolo, le pareti per metà oc- il mio più grande sostegno. cambiano: la volontà è sempre quella perché spostarsi? cupate da due invadenti finestroni, di proporre giovani talenti stranieri e, Abbiamo deciso d’iniziare una nuova la luce naturale che invade le sale. Dopo Michele Lombardelli, da quest’anno, anche italiani. storia, e cosa c’è di meglio che aprire Uno spazio decisamente non facile quali saranno le prossime un nuovo spazio? La zona poi ci affa- dove installare le mostre, però è una inaugurazioni? Come avete info. scina, è tutta da scoprire e, dopo un sfida interessante. Un giardino zen impostato la stagione? Il pro- primo impatto simil-Beirut, ci intriga con alberi da frutto, la cucina, l’uffi- filo della galleria cambierà? Via Fratelli Bressan, 15 sempre più... Ci individualizza, nella cio comodo. Alexander Kantarovsky, il 10 tel. 02 45499769 speranza che nessuno ci segua... dicembre, ultima mostra nello [email protected] Passiamo al nome, che cambia Come vi siete trovati? spazio di Via De Bernardi. Poi www.amtgallery.com Che caratteristiche migliorative perché all’avventura si è aggiunto È il figlio della persona che mi ha fatto Rodolpho Parigi, Albert Pinya, Sergio fino al 10 gennaio ha il nuovo spazio? un socio. Chi è Aronne Geminan? innamorare dell’arte, è un caro ami- Limonta e Robert Gutierrez per con- Alexander Kantarovsky

Nasce come imprenditore e poi inizia la carriera artistica a Milano. Apre la sua prima galleria  ALESSANDRO MARENA PROJECT torino a Torino, con Monica Trigona come direttore artistico. Adesso dà il via a un nuovo “Project”...

Cos’è l’Alessandro Marena ho deciso vostro percor- atrice la mostra di Franko B., prima della mostra, all’attitudine dell’artista Project? di realizzare so? esposizione della Marena Rooms Gal- e alle peculiarità dei lavori presentati. Si tratta di una galleria “itinerante”, il sogno di Monica ha lery. Da lì in avanti abbiamo sempre Avremo naturalmente la nostra gal- che avrà molteplici sedi ritagliate su una galleria iniziato a oc- collaborato. leria, nella quale opereremo e da cui misura per l’artista e le performan- che recasse cuparsi d’arte elaboreremo gli eventi esterni. ce. E soprattutto sarà un’occasione il mio nome contemporanea Quali sedi verranno scelte per (paola simona tesio) per la giovane arte straniera. quale indice lavorando come ospitare le mostre? di paternità assistente cu- Al momento preferirei non svelarle Come e da chi è nata l’idea? delle scelte ratoriale al Ca- perché mi piacerebbe giocare sull’ef- L’idea è mia. Sono già socio della Ma- artistiche e stello di Rivoli. fetto sorpresa. Voglio leggere di info. rena Rooms Gallery di Torino, ma ho dello spirito del progetto. Io sono un imprenditore, ma ho alle volta in volta negli occhi della gente sentito la forte esigenza di intrapren- spalle la direzione di una galleria mila- la meraviglia e lo spaesamento nel tel. 011 8128101 dere un mio percorso. Ho maturato Alla direzione, Alessandro Marena nese. Ci siamo conosciuti lavorando trovarsi in spazi diversi e perfetta- [email protected] una notevole esperienza, e alla fine e Monica Trigona. Qual è stato il insieme: lei ha curato con Luca Be- mente “cuciti addosso” alla tipologia www.marenaroomsgallery.com 42déjàvu Exibart.onpaper torino torino rivoli(to) trento bolzano Ian Kiaer Lawrence Weiner Gianni Colombo Civica 1989-2009 Monica Bonvicini

Semplicità, sobrietà e armonia formale Se Lawrence Weiner (New York, 1942; L’arte cinetica non ha mai goduto d’una In un’epoca in cui l’arte non è mai stata Crepuscolo degli idoli ovvero come si colpiscono immediatamente la perce- vive a New York e Amsterdam) ha scel- grande notorietà. I suoi stessi prota- così istituzionalizzata, in un proliferare filosofa col martello. Se per Nietzsche zione quando si osservano i lavori di to di far dialogare le sue opere con il gonisti, disseminati un po’ ovunque a di fiere, biennali e musei, la Civica di era necessario distruggere per cono- Ian Kiaer (Londra, 1971). Doppio Igloo di Mario Merz, un moti- livello internazionale, non sono stati va- Trento innesca un meccanismo di de- scere, Monica Bonvicini (Venezia, L’utilizzo di diversi media espressivi vo ci sarà. E non è certo la ricerca di lorizzati dalla critica quanto avrebbero normalizzazione, buttando l’intero pro- 1965; vive a Berlino) infrange per con- (pittura, disegno, installazione) e di un’analogia col padrone di casa, quanto meritato. getto espositivo fuori dei suoi spazi. traddire. Infrange simboli, postulati, as- materiali poveri, è funzionale all’indagi- la sottolineatura di una contrapposizio- Tra questi, Gianni Colombo (Milano, Lo fa a vent’anni dalla propria costitu- siomi su cui il Modernismo ha eretto le ne delle multiformi relazioni tra l’opera ne col medesimo. 1937-1993), al quale il Castello di Rivoli zione e un attimo dopo la ri-costituzione sue architetture. e le architetture dei luoghi, tra realtà e Scultore di parole, l’artista americano dedica la più grande retrospettiva mai come Fondazione, nel tentativo di ri- Non è la prima volta che l’artista veneta illusione, con frequenti riferimenti lette- invita - o sarebbe meglio dire sfida? - a realizzata, a cura di Carolyn Christov- pensare e innovare la propria identità, è chiamata a intervenire in uno spazio rari e filosofici. Il dialogo costante tra indirizzare lo sguardo ora verso l’alto, Bakargiev e Marco Scotini. Una mostra ma anche con la sincera dichiarazione museale, in un white cube che richiama le forme e lo spazio genera un lavoro ora verso il basso, dentro e fuori la Fon- che ha l’indubbio merito di valorizzare d’inadeguatezza degli spazi usati negli con le sue pareti vetrate l’utopia moder- intuitivo e immaginifico, caratterizzato dazione “avvolta” dal suo intervento. la vasta produzione e soprattutto l’ori- ultimi anni. Il progetto risulta preciso e nista del tutto è visibile, tutto è traspa- dalla levità: l’opera è costruita su infinite Che non è site specific, ma adattato a ginalità degli interessi scientifici di uno cosciente già nel titolo, Celebration. In- rente. Ma, attraverso il suo intervento, proliferazioni, attraverso indizi minimi; è una location che, nell’architettura e nel- dei membri fondatori del Gruppo T, real- stitution. Critique, che blocca il termine continuità e flusso spaziale fra interno una germinazione inarrestabile, che la la passata destinazione d’uso, parla di tà con cui s’identifica non a lungo, data ‘istituzione’ nel mezzo di due opposte ed esterno sono interrotti. Restano solo rende compiuta in sé e, insieme, mo- razionalità e di energia. Proprio come la sua complessa personalità. azioni: una di affermazione, l’altra d’in- visioni ostruite. Da un lato e dall’altro si mento di una realtà universale. gli statement impressi sulle cisterne, I primi movimenti che Colombo affron- terrogazione. Quasi fossero l’una il pas- ergono barriere che occludono la visio- La mostra, che apre il “nuovo corso” nel fregio “classico” sulla facciata e nel ta sono quelli legati alla superficie: sato ruolo dell’istituzione nei confronti ne: pannelli, simili a quelli utilizzati nelle della Gam di Torino, palesa appieno vasto, luminoso interno delle ex officine quadri di diverse dimensioni sui quali dell’arte, e l’altra quello futuro. Quindi, officine per dividere gli spazi, sono il questa dimensione: le installazioni al- Lancia. Energia che, messa a tacere emergono protuberanze e depressioni, da una parte la mostra inaugurale “fa supporto per diverse serie di fotografie. ludono all’effimero, a un’evanescenza dalla dismissione industriale, “rinasce” che possono esser modificate manual- l’appello” ad alta voce attraverso una Lo spazio in cui approda il visitatore che prelude alla rinascita. Lo spetta- sotto forma d’ispirazione lirica (Fatto mente, azionando i tiranti predisposti ai carrellata di opere esposte negli ultimi è quindi delimitato. L’uso dei pannelli tore, chiamato a osservare da diversi per scivolare sul fianco di una collina) o bordi dell’opera. A questa tipologia si vent’anni alla Civica (Merz, Clemente, forati o del vetro spinge a guardare at- punti di vista, è posto a confronto con di antinomie che si mordono la coda nel accostano, sempre realizzati negli anni Ontani, De Dominicis...) e ora allesti- traverso, a interrogarsi sul concetto di una miriade di oggetti - scatole da im- tertium datum finale (Chiuso & Aperto ‘60, vari modelli di Strutturazioni pul- te presso altri musei (il Diocesano, il trasparenza, mescolando dimensioni ballaggio, contenitori di plastica, fogli di & Richiuso). santi, costituite da un campo monocro- Castello del Buonconsiglio e il Centro contrarie. E combinare insieme i diversi gommapiuma, modellini, cartoni - che Niente ad altezza d’occhio, niente ad mo suddiviso in una griglia d’elementi Culturale Santa Chiara). Dall’altra sono punti di vista diventa il filo conduttore interagiscono con la spazialità. altezza d’uomo. identici, che impulsi elettromeccanici stati invitati giovani artisti italiani a re- della mostra. Apre il percorso Kortrijk proposal, in- Inutile poi cercare, magari suggestio- in sequenza imprevedibile modificano, alizzare ognuno un progetto speciale, In No Head Man il white cube si rompe, stallazione site specific, una branda nati dal genius loci, rispondenze mate- creando sempre nuove forme in un bas- il cui comune denominatore risulta la si sfalda alle prese con business men simile a quelle di cui si legge nella matiche e rapporti di proporzione - ad sorilievo di geometrie mutanti. stessa dichiarazione d’intenti sottesa che, piuttosto di abitare lo spazio, lo Montagna incantata di Thomas Mann. esempio fra le lettere e le divisioni delle Quelli che Colombo progetta sono di- nel titolo: mettere in discussione l’idea infrangono, “perdendo la testa”. È uno Il richiamo al punto d’osservazione dal vetrate -, perché gli elementi in gioco spositivi che incuriosiscono perché cu- di istituzione. Lara Favaretto in un spazio asettico, in cui a regnare è l’in- microcosmo del sanatorio di Davos sul sono altri: le parole, e il senso di queste, stodi di un meccanismo da scoprire, un colpo solo vuol seppellire sotto otto comunicabilità. macrocosmo europeo pare un invito ma pure il carattere tipografico, il colo- gioco di sequenze da risolvere. Come metri di sacchi di sabbia il concetto di Al di sotto della “facciata” si agita il mon- a gettare uno sguardo d’insieme sulla re, i separatori. Tutto. Nel corpo dei suoi funziona? È questa la prima domanda monumento e il simbolo per eccellen- do dei “construction worker”. La serie realtà contemporanea, filtrandone gli lavori, Weiner avvita il discorso in una che sorge quando ci si avvicina a uno za dell’identità italiana: Dante Alighieri. Nude in the workshop mostra officine accadimenti. spirale ideale (e non “organica”, come di questi oggetti, che operano autono- Non riuscendoci per sopraggiunti pro- e laboratori, luoghi trascurati e simboli Il progetto di mostra si articola in tre quella di Merz), provocando un desta- mamente e al tempo stesso agiscono blemi tecnici, lascia comunque attorno dello sfruttamento come del desiderio. momenti, la cui unità intrinseca è costi- bilizzante cortocircuito che trasforma le sulla psiche di chi osserva, alterandone alla statua del sommo poeta, di fronte È da dietro questi muri che l’artista se- tuita dall’idea di un’architettura utopica, deduzioni in congetture. la percezione. L’energia del movimento alla stazione del treno, una bassa trin- gue il processo di costruzione dell’iden- capace di fondere uomo e paesaggio in Concettuale sì, ma non se con questo si somma poi a quella della luce nelle cea irregolare, che finisce per essere tità sessuale attraverso l’architettura e il una visione cosmica. In Bruegel project si intende abdicare alla forma: in lui, Strutturazioni acentriche, realizzate in più interessante del progetto iniziale, suo ambiente. Nei laboratori dismessi, le suggestioni pittoriche sono mediate insomma, si sintetizza l’eidos greco, corpi alveolari rotanti, producendo ba- ponendo un interrogativo su credo e ap- unico motore vitale diventano i nudi dall’influsso di una cinematografia visio- immagine e al contempo idea. Ma, più gliori cromatici intermittenti e sfalsati. partenenze del passato e del presente, femminili che tappezzano le pareti. naria e sono cariche di referenti simboli- che l’ambiguità di una lingua morta, lo Di grande suggestione gli ambienti innescando lo sfogo dei lettori dei quo- L’idea del lavoratore edile, rappresen- ci. Valga quale esempio Icarus (2004): il statunitense persegue la libertà di un creati da figure geometriche proiettate tidiani locali e rendendo celebre fin nei tante di una mascolinità aggressiva, mito evocato dalla figura di Icaro si sal- linguaggio vivo, lui che un’aria da guru nel buio, che variano dimensione e pro- bar della regione il fatto che l’arte oggi fluttua invece nel suo opposto, nell’im- da con un episodio della nostra storia beat generation ce l’ha e che, non sen- spettiva. Colombo, infatti, presto comin- non è solo pittura ma pure installazione maginario gay. Da un lato compare la recente, l’esilio di Curzio Malaparte. Il za una punta d’ironia, ha deposto l’aura cia a sperimentare la luce nello spazio, (un termine fino a prima sconosciuto ai grande installazione Stonewall III, lastre modellino di Casa Malaparte, di formato narcisistica dell’autorialità. Riafferman- per modificarne le caratteristiche e veri- più). Scompone i simboli del passato di vetro infrangibile montate a creare minimale, richiama per contrasto l’infini- do il principio dell’evidenza, contro la ficare le reazioni dell’uomo che lo attra- anche il lavoro di Luca Vitone, che di- una sorta di barriera. I vetri rotti allu- to del mare. capziosità di certe letture. versa. Iniziano così gli studi relativi allo sarticola i nomi di artisti a lui cari in let- dono all’episodio della prima ribellione L’esplosione demografica di Seoul e E forse non è un caso che uno dei ter- Spazio Elastico, una gabbia realizzata tere luminose sparse sugli alberi della gay in un celebre locale, lo Stonewall di il conseguente ipersviluppo di archi- mini ricorrenti in uno dei quattro video in con fili animati da motori e dall’azione città. Ferme tra i rami, appaiono come New York. Lo scenario è quello di una tetture funzionali e moderniste ispira mostra sia ‘object’: la parola come og- della luce di Wood; un reticolo di cubi palloncini con bigliettini dei desideri che performance che si è appena conclusa, l’Ulchiro project, seconda parte del getto, dunque, reificazione della minima delineati da semplici elastici, in cui lo non hanno preso il volo. Chistian Frosi lasciando le sue tracce e i suoi resti. progetto: valga quale esempio Ulchiro unità di senso. Piegata a un approccio, spettatore può camminare e toccare e decide di asciugare la sua partecipazio- Nello spazio vuoto che si estende die- grid (2007), una struttura a barre di al- per così dire, “materialista” e costrutti- modificare le traiettorie proposte dall’ar- ne in maniera radicale dalla presenza di tro l’installazione campeggia la scritta luminio, disposte a griglia, che ricorda vo, in uno stile a caratteri cubitali ma tista. Impossibile resistere alla tentazio- oggetti e dalla stessa invadenza dell’ar- Architecture Is the Ultimate Erotic Act. la gabbia predisposta per i cartelloni non lapidario. ne di sperimentare l’anomala scala al- tista, chiedendo ai ricercatori del Museo Carry It to Excess, a macchiare il “puri- pubblicitari. Non tanto assertore di verità inconfu- lestita nella “manica lunga”: si tratta del di scienze naturali di rendere in un loop smo” dell’architettura rivelando l’aspet- Erdrindenbau project, ultima parte della tabili o visioni profetiche, quanto ema- progetto Bariestesia, termine che indica online le foto della loro normale attività to del desiderio che muove ogni rivolta mostra, riporta alla memoria il pensie- natore di stimoli, “fonti rinnovabili” di la zona vestibolare che controlla il no- svolta “dietro le quinte” dei laboratori. e ogni spirito del costruire: “Non c’è ri- ro architettonico di Paul Scheerbart e pensiero. stro equilibrio, e che si concretizza in un Azione ideale è anche la scelta di pro- volta senza architettura”. Bruno Taut, nel quale la costruzione percorso con alterazioni programmate iettare il video di Paola Pivi con pesci Questa critica, che si fa anche affronto della superficie terrestre implica il pen- [anita pepe] dei gradini, inclinati con pendenze ina- rossi che viaggiano dentro bocce di all’estetica del quotidiano borghese, si siero mistico, la simbologia della sfera e spettate e diverse altezze, per sollecita- vetro adagiate su sedili d’aereo. Ag- concretizza in originali soluzioni formali, la fisica degli specchi. Si veda al riguar- re ogni sicurezza conferita da un ordine giungendo un elemento di ridondanza, come nei noti Leather Tools, martelli e do Inflatable (2006), omaggio all’utopi- predefinito. È possibile anche entrare questo viaggio surreale è messo in attrezzi da lavoro ricoperti di pelle nera. ca Architettura Alpina di Taut. in una sorta di tunnel a deformazione scena sulla facciata della sede dimessa Carica sensuale connessa all’idea di Endless house project: Erdrindenbau/ topologica progressiva, in cui l’inclina- dell’Ufficio turistico, un’istituzione morta costruzione o distruzione. crystal haus è l’altro lavoro realizzato zione del pavimento varia in direzione nell’epoca delle vacanze prenotate su L’armonia è un’utopia per Monica Bon- specificamente per lo spazio della Gam: opposte, provocando una forte sensa- Internet. vicini. L’architettura la insegue, l’arte specchi rotti suggeriscono un’esplosio- zione d’instabilità e disorientamento. E E l’istituzione Civica? Striscia nella cit- riesce a slittare tra diverse prospettive ne di luci e riflessi che richiamano l’ar- ancora ci si sofferma ad osservare sotti- tà come un serpente risvegliato in una e non ha paura di “sporcarsi”. La for- monia universale. lissimi parallelepipedi appesi nel vuoto, pelle nuova, mentre le vecchie spoglie za d’urto dei suoi messaggi si chiude alterati da movimenti impercettibili, che vuote della sede sono ribattezzate Ar- sull’immagine potente di un vetro in- [tiziana conti] ne variano poeticamente la geometria. chivio del Futuro secondo un progetto franto. Non ci sono mediazioni, perché Figure che s’intersecano e che mutano di Massimo Bartolini. What you see is what you get. la propria posizione, disegnando sem- Mentre nel seminterrato, Giorgio An- pre nuove prospettive. dreotta Calò (primo d’una serie di per- [antonella palladino] sonali di un mese) recita un requiem [barbara reale] alle mostre tradizionali, esponendo con regolarità begli oggetti in materiali pre- GAM Castello di Rivoli giati su fondo di tessuto nero, illuminati Via Magenta 31 Piazza Mafalda di Savoia dalla luce precisa di faretti direzionali. Museion Fondazione Merz Via Dante 6 fino al 24 gennaio Via Limone 24 fino al 10 gennaio [mariella rossi] Ian Kiaer Gianni Colombo fino al 10 gennaio a cura di Elena Volpato fino al 10 gennaio a cura di Carolyn Christov-Bakargiev Fondazione Galleria Civica Monica Bonvicini da martedì a domenica ore 10-18 Lawrence Weiner e Marco Scotini e sedi varie a cura di Letizia Ragaglia giovedì ore 10-22 a cura di Beatrice Merz da martedì a giovedì ore 10-17 da martedì a domenica ore 10-18 intero € 7,50; ridotto € 6 da martedì a domenica ore 11-19 da venerdì a domenica ore 10-21 fino al 31 gennaio giovedì ore 10-22 gratuito il primo martedì del mese intero € 5; ridotto € 3,50 intero € 6,50; ridotto € 4,50 Civica 1989-2009 - Progetti speciali intero € 6; ridotto € 3,50 Catalogo disponibile gratuito ogni prima domenica del mese Catalogo Skira a cura di Andrea Viliani libero il giovedì ore 17-22 tel. 011 4429518 tel. 011 19719437 tel. 011 9565222 tel. 0461 98551 Catalogo disponibile [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] tel. 0471 312448 www.gamtorino.it www.fondazionemerz.org www.castellodirivoli.org www.fondazionegalleriacivica.tn.it [email protected] - www.museion.it Exibart.onpaper déjàvu 43

padova bologna firenze firenze prato Scultura futurista Gilberto Zorio Realtà manipolate Rosefeldt / Tweedy After Utopia

Oggi parlare di pittura e letteratura fu- E le stelle stanno a guardare, in questa Le fotografie si “impadroniscono della Ancora si sente l’odore dell’intonaco Le opere allestite negli spazi del Pec- turista è moneta corrente, soprattutto in mostra di Gilberto Zorio (Andorno Mic- realtà”, si pongono come “una traccia, sulle pareti, altri interventi di sistema- ci si presentano come espressioni di quest’anno di grandi celebrazioni per il ca, Biella, 1944; vive a Torino). Sono una sorta di schema del reale”, scriveva zione dovranno esser conclusi. Ma non un’identità brasiliana scevra da ogni centenario e di rassegne internazionali stelle sospese, di cristallo, di cuoio, di Susan Sontag ormai parecchi anni fa. importa. Più del disagio per le mancan- stereotipo addottole dalla cultura euro- che si susseguono in tutti i luoghi, isti- metallo; simboli, riferimento universa- È ancora vero nell’era della rivoluzione ze - comunque giustificate dai tempi di pea, in contatto con la propria immagi- tuzionali e non. Eppure, la scultura fu- le, guida al cammino della mostra e del digitale? lavorazione, oltremodo ristretti - sono ne originaria. L’esposizione prende ispi- turista sembra non aver mai avuto fino dell’uomo in generale. Stelle a cinque I processi numerici di produzione e le entusiasmo ed eccitazione ad accende- razione da Brasilia, una delle più grandi ad ora il riconoscimento che merita: punte, ora incandescenti, ora nate da moderne tecniche di postproduzione re i volti dei protagonisti. utopie concepite dall’uomo, “posto sen- nasce così il progetto di rendere final- giavellotti. tendono ad allontanare sempre più l’im- Del resto, questa nuova inaugurazione za luogo che ha visto una élite diven- mente omaggio a un fenomeno artistico E poi, le canoe dipinte di nero, come magine fotografica e video dalla realtà dell’Ex3 vuol essere anche un invito a tare un centro di potere reale”. L’ultimo misconosciuto e trascurato dalla storio- strumento di conquista, di scoperta, da cui scaturisce. Gli artisti elaborano, cessare ogni polemica e antagonismo, progetto a essa legato dell’architetto grafia novecentista. che si contrappongono alle stelle. Ma in manipolano, modificano le immagini, per riuscire finalmente a instaurare una Oscar Niemeyer costituisce qui con- Di quella fortunata stagione artistica realtà non vi si contrappongono affatto, creando vere e proprie messe in sce- relazione duratura e stimolante fra il temporaneamente il punto di partenza si vuole in particolar modo esplorare poiché sono anch’esse sospese. Una di na e dando vita a una loro personale centro-laboratorio e la sua città. e il suo stesso superamento. la figura di Mino Rosso (Castagno- queste, in alto, ruota per effetto di un ir-realtà. Arabella Natalini e Lorenzo Giusti, col- Le opere esposte rappresentano le Monferrato, Torino, 1904 - Torino, meccanismo ad aria compressa, che Nella mostra Realtà manipolate è pre- laboratori di Sergio Tossi alla direzione un’unità spazio-temporale finalmente 1963), assoluto protagonista lungo tutto emette un sibilo continuo. Il rito (infanti- sentata proprio una selezione di “pos- artistica, hanno selezionato per la pri- svincolata dalla precedente utopia mo- il periodo durante il quale la scultura si le) si compie: tutti col naso all’insù. sibili” irrealtà, inganni della visione ma esposizione gli artisti Julian Rose- dernista. È un’estetica che rivendica rende finalmente programmatica (anni All’ingresso, una Macchia (III) di cuoio elaborati da fotografi e videoartisti con- feldt e Ian Tweedy. Rappresentanti di l’affermazione di utopie particolari, at- ‘30). La sua ricerca plastica fa pensare nero, sorretta da corde come una ragna- temporanei. Spesso si tratta di espe- generazioni distinte, quindi a un livello traverso l’operare artistico che è un co- alla follia creativa di Antoni Gaudí, ma tela, accoglie il visitatore in una grande dienti tecnici, come quelli usati da Oli- di maturità creativa differente, hanno municare universale. Artefici di questo soprattutto alle esperienze d’avanguar- scenografia, dove l’ambiente gioca un vo Barbieri per riprendere il paesaggio tuttavia vari punti di accordo: la coin- processo sono, fra gli altri, Waltercio dia internazionale, in particolare quelle ruolo fondamentale. Una banda di rame urbano nel film site specific_Las Vegas cidenza biografica dell’aver vissuto un Caldas, Cildo Meireles e Laura Vinci. di Archipenko, Zadkine, Laurens. arcuata come un arcobaleno, come 05. La metropoli americana, filmata da periodo piuttosto lungo in Italia - fattore Con After Utopia, per utilizzare le paro- In mostra ben quaranta sue opere, al- ponte di vita, assorbe una linfa verde e un elicottero con la tecnica del tilt shift, che inoltre vanifica un’eventuale accu- le del curatore Atto Belloli Ardessi, “si cune delle quali inedite, che ne fanno azzurra da due Crogiuoli; altrove, lunghi si riduce a un modellino dove si muovo- sa di esterofilia ai curatori - e almeno vuole superare l’usura strategica di un prima di tutto un artista dei volumi e giavellotti in acciaio formano o accom- no figure irreali e fuori fuoco. Un vera altri tre elementi fondamentali, ossia il significato, per indicare la precisa pos- del ritmo e che hanno la peculiarità di pagnano le stelle, come la grande ope- e propria città giocattolo, dove verità e rapporto col passato, la riflessione sulla sibilità visionaria dello scenario contem- poter sembrare animate (Elementi in ra Stella di giavellotti. Sono l’altra faccia finzione non sono più distinguibili. contemporaneità e l’impostazione de- poraneo dell’arte brasiliana”. volo, 1927), vitali (Il fuggiasco, 1927), dell’energia, del calore emanato dalle Anche nell’opera di Andreas Gursky, costruzionista. Vige una supremazia formale nelle ri- simultanee (Architettura di uomo più dozzine di lampade che creano altre in- Bahrain, si parte dalla fotografia del re- Julian Rosefeldt (Monaco, 1965; vive cerche degli artisti presentati. Si assiste macchina, 1931), vertiginose e armoni- stallazioni, della sicurezza che le stelle ale per arrivare addirittura a decostru- a Berlino) è autore di una sintesi sin- a diversi approcci e tentativi di plasmare che al tempo stesso (Suonatore di chi- trasmettono come riferimento cosmico. zioni che ricordano la pittura astratta. golare ed eccellente fra cinematografo la realtà, attraverso un processo specu- tarra, 1931). La sua produzione artistica Sono l’aggressività, la forza, la morte, il Mondo reale e mondo rappresentato e videoarte. Ricorrendo a narrazione, lativo in cui il sogno di un miglioramento è contrassegnata infatti da un costrutti- freddo. E, come in un capitolo di Harry si sovrappongono, dando vita a nuovi ambiguità e paradossi, riesce a spin- delle condizioni sociali generali forgia vismo rigoroso, a cui fanno da contral- Potter, ci sono dieci alambicchi di fragile possibili modelli di realtà. Cindy Sher- gere le strutture filmiche fino al punto costantemente lo sviluppo dell’imma- tare uno stile morbido e arrotondato e vetro nella grande Stella Pirex, a evoca- man mette in scena grotteschi (auto)ri- critico che ne svela l’assoluta artificiosi- ginario. Legno, mattoni, metallo: sono l’uso di nuove, ardite sperimentazioni re energia e vita, anche quando le stelle tratti femminili che ricostruiscono l’iden- tà. Operazione che per sineddoche va questi i materiali che prevalgono in con materiali quali il legno, l’alluminio si dovessero spegnere. tità personale dell’artista in un continuo coinvolgendo le dinamiche più generali questo farsi spazio di un’identità este- e l’acciaio. Sono 39 opere in un percorso trasversa- sdoppiamento. dell’esistenza umana: si tratti dell’episo- tica di un Brasile che non può esimersi Molti gli amici attivi negli stessi anni e le, che va dal 1996 al 2009; opere che Ma la messa in scena non è solo quel- dio Stunned Man della Trilogy of Failure da quell’esigenza di fondo, matrice dei presenti con lui in mostra: Roberto Bal- evocano bellezza, o possibilità nuova, la ironica di Sherman. Anche le storie - in cui due cinecamere speculari inse- suoi sogni futuri e passati, che sfocia dessari, Balla, Renato Bertelli, De- come il grande Letto di ferro conservato di guerra vengono scritte su un set guono un duplice individuo, ego e alter nel termine di una necessità utopica. pero, Leonardo Castellani, Depero, all’Ivam di Valencia. Zorio, fra i grandi cinematografico. E la Storia stessa si ego, per invertirsi nel finale e generare Ak 47 (2009) di André Komatsu, una Dottori, Farfa, Munari, Ivos Pacetti, protagonisti dell’Arte Povera, ha espo- frantuma in immagini spesso violente, un loop virtualmente infinito - oppure struttura in mattoni che si erge fino a Giovanni Possamai e tantissimi altri sto nei musei e nelle principali gallerie ma non sempre realistiche. È quel che del viaggio Lonely Planet, smaschera- sfiorare il soffitto, è presenza e accenno che, negli anni ’30, si riunirono e deci- del mondo. “Parlo a me stesso, mi ripe- accade nei lavori di Paolo Ventura, mi- mento ironico dei cliché del viaggiato- di un mondo in cui sia possibile gettare sero di riprendere in mano i precetti del to cosa manca, cosa devo fare”: così ri- lanese trapiantato a New York, che usa re occidentale, sempre si riscontra un le fondamenta per la propria sicurezza. Manifesto tecnico della scultura futuri- sponde l’artista, accolto da un applauso manichini e ricostruzioni ambientali per fermo convincimento sull’arbitrarietà Opera, quest’ultima, che costituisce sta datato 1912. a scena aperta, quando gli si chiede a mettere a nudo l’orrore della guerra in del senso. un’ipotetica risposta a Nas Quebradas La mostra presenta un totale di novanta cosa pensa quando lavora. Affascinato Iraq. Talvolta la logica e i significati sottesi (1979) di Hélio Oiticica, che conduce opere, che in qualche modo ricalcano dai processi chimici, fisici, alchemici, Sul tema della guerra e sulla sua rap- all’esistere giungono da epoche lonta- “su per le stradine” di una favela in un la storica esposizione Nuove Tendenze, dalla trasformazione delle cose, prose- presentazione torna Aernout Mik, de- ne; è il caso di American Night, instal- sentiero di sassi in cui lo spettatore che ebbe luogo nella piccola stanzina di gue: “Parto da un progetto, ma quasi nunciando le pratiche manipolatorie dei lazione distribuita su cinque schermi scivola e affonda, già testimone di una Palazzo Reale. sempre quello che nasce è altro da ciò mezzi d’informazione. Quelle che scor- che sperimenta, e insieme destruttura, realtà in corso che anela al proprio su- Fanno da corollario alla grande rasse- che avevo immaginato”. rono davanti agli occhi dello spettatore la mitologia western. Si prendano un peramento. gna della galleria patavina alcuni eventi È il farsi di un’arte concettuale, dell’arte sono immagini di riprese televisive re- improbabile cowboy nero, un dialogo Le Sale Biblioteca ospitano invece una in perfetto stile futurista: la serata pres- del nuovo, di quello spirito cinquecente- alizzate durante la guerra civile nell’ex fra i pupazzi di Obama e Bush, attori selezione delle fotografie di Piergior- so il Teatro Verdi, i “martedì futuristi” al sco che ricerca, confronta, separa, mi- Iugoslavia, ma scartate dalle agenzie che citano le frasi simbolo del genere, gio Branzi (Firenze, 1928) dagli anni Caffè Pedrocchi, le “cene tattili” al Ri- sura, disegna, inventa. Laddove le stel- giornalistiche perché non abbastan- marines in diacronica irruzione nel cen- ‘50 a oggi. L’artista si avvicina alla fo- storante Zaramella e, infine, i “Quarti le, come le canoe, assumono un’iden- za “interessanti”. La verità cruda della tro di un paesino del far west. Bastano tografia - “idea proiettata sulla carta”, d’ora di poesia futurista”, ovvero brevi tità precisa fra le cose, fra gli oggetti guerra è fatta anche di bambini e an- lievi forzature perché i simboli originari come lui stesso la definisce - dopo aver azioni performative in cui si alterne- che accompagnano l’umana avventura. ziani che impugnano le armi; i soldati si americani della conquista e della fonda- visto a Firenze nel 1953 una mostra di ranno declamazioni, azioni dinamiche Disposti lungo il percorso delle sorpren- mescolano ai civili; la tragedia e l’orrore zione del territorio si rivelino per quanto Henri Cartier-Bresson. L’esperienza nello spazio e momenti d’interazione denti installazioni, ogni tanto entrano in si trasformano in spettacolo. sono davvero: prova incontrovertibile giornalistica da inviato lo ha portato nel col pubblico in diversi luoghi a sorpresa scena fili incandescenti che si caricano Il procedimento giornalistico spesso dell’autoreferenzialità della storia e dei corso degli anni ‘60 prima in Russia, poi della città. di una valenza che rimanda all’energia, contribuisce a decontestualizzare ogni suoi valori. a Parigi, dove continua a sentirsi “un ma anche alla forza, all’imprevisto in avvenimento, rimuovendolo dall’am- Anche Ian Tweedy (Hahn, 1982; vive vampiro in una macelleria”, continuan- [marzia scalon] agguato. All’elemento inaspettato che biente di origine e montandolo in ma- a Milano) ricorre all’immaginario sto- do la sua ricerca sull’immagine. Branzi scuote la vita e il visitatore. niera irreale. La domanda nasce spon- rico, per esempio con figurazioni dei inizia poi a viaggiare per il mondo per Nelle sale del MAMbo, la luce, a inter- tanea: è ancora possibile una rappre- celebri aerostati Zeppelin, ma le sue produrre nuove idee stampate. valli, si spegne; crea pathos e permette sentazione della realtà non manipolata? finalità sono diverse. Nel giovane c’è la Se i primi lavori si caratterizzano per di vedere meglio È Utopia, la Realtà, è “L’uomo è ormai una mosca prigioniera volontà di scovare la trama sotterranea l’eleganza di una forma che ricerca Rivelazione: parole fosforescenti, so- del virtuale”, secondo Baudrillard. E la che unisce l’individualità alla memoria l’equilibrio tra il rispetto della tradizione spese. E il Pugno incandescente, che realtà si è ormai definitivamente confu- collettiva. e il suo possibile superamento, le ultime pare indicare la strada, sospeso fra due sa con la sua pallida immagine. Ne è esempio evidente il site specific opere si aprono al gioco caleidoscopico lampade accese. Uno spettacolo da The Departed in Dazzle. L’ipotesi re- della visione, allontanandosi dalla com- non perdere. [rosa carnevale] lazionale tra elementi distanti - quali il posizione del quadro. Per indagare nel proprio disegnare, l’emblema del sol- dettaglio l’oggetto/mondo/paesaggio. [cecilia ci] dato in partenza per la guerra, il moti- vo a linee diagonali caro al vorticismo [laura poluzzi] - diventa tentativo di ri-attualizzare il già accaduto e il già compreso nell’ambito del presente personale.

[matteo innocenti] Centro Pecci MAMBo Viale della Repubblica 277 Galleria Civica Cavour Via Don Minzoni 14 CCCS Piazza Cavour 73b Piazza degli Strozzi 1 Ex3 fino al 14 febbraio fino al 7 febbraio Viale Giannotti 81 After Utopia fino al 31 gennaio Gilberto Zorio fino al 17 gennaio a cura di Atto Belloli Ardessi Scultura futurista 1909-1944 a cura di Gianfranco Maraniello Realtà manipolate Julian Rosefeldt / Ian Tweedy con Ginevra Bria a cura di Beatrice Buscaroli, Roberto da martedì a domenica ore 10-18 a cura di Franziska Nori a cura di Lorenzo Giusti Catalogo Skira Floreani e Anna Possamai Vita giovedì ore 10-22 da martedì a domenica ore 10-20 e Arabella Natalini fino al 10 gennaio da martedì a domenica ore 10-19 intero € 6; ridotto € 4 giovedì ore 10-23 da mercoledì a sabato ore 11-19 Piergiorgio Branzi intero € 5; ridotto € 3 Catalogo Edizioni MAMbo intero € 5; ridotto € 4 domenica ore 10-18 a cura di Alessandra Mauro Catalogo Silvana Editoriale tel. 051 6496611 Catalogo Mandragora Catalogo disponibile da mercoledì a lunedì ore 10-19 tel. 049 8204544 [email protected] tel. 055 2776461 tel. 055 0114971 intero € 5; ridotto € 4 padovacultura.padovanet.it www.mambo-bologna.org [email protected] - www.strozzina.it [email protected] - www.ex3.it tel. 0574 5317 - www.centropecci.it 44déjàvu Exibart.onpaper pistoia roma roma roma roma Arte / Natura Doug Aitken goldiechiari / Pecoraro Gérard Garouste Disegno e design

Al colmo dell’entusiasmo e della deci- Quattro pareti bianche tracciano l’ar- Un museo che guarda anche al territo- Si parte dai ritratti, figure scomposte e Disegno e design: ovvero, quando il sione, per il concretizzarsi di un pro- chitettura minimale di un contenitore rio: cinque mostre indipendenti aprono riassemblate, arti scollegati, riattaccati progetto ruba la scena all’oggetto. A getto sistematico che renda Palazzo d’arte in legno, discreto e affascinante. insieme la nuova stagione del contem- “a caso” e intrecciati. Fuori delle regole Roma la storia del Made in Italy si rac- Fabroni punto di riferimento culturale Il nuovo progetto di Enel Contempora- poraneo romano al Macro di via Reg- dell’anatomia, le parti del corpo umano conta attraverso i brevetti. Ingegno, sti- a livello regionale e non solo, Ludovico nea sorge sulla prua dell’Isola Tiberina, gio Emilia, che per tutto l’anno sarà si ricollocano e si ridimensionano in le e audacia in una sfilata di documenti Pratesi, insieme ad Adriana Polveroni, con una costruzione a cielo aperto che specchio della realtà locale, presente base alla loro importanza emozionale - sorprendenti... in occasione della prima mostra pisto- stuzzica la percezione dei cittadini, mo- e passata. per i soggetti ritratti e per l’autore -, in Trasformare una sfilza di documenti iese effettua una ricognizione sul terri- strando luci chiare e suoni distinti. Questo l’aspetto che lega mostre molto base alla sintesi temporale di una nar- d’archivio in una mostra educativa e torio e sceglie ciò che la Toscana ha di La videoinstallazione che vi abita è diverse fra loro, sia per poetica che per razione che si svolge in una sola scena, divertente non è impresa da poco. Ci più originale quanto ad arte contempo- firmata dall’artista americano Doug età anagrafica degli artisti che espon- alla sintesi spaziale picassiana di mol- vogliono competenza, passione e ca- ranea: il gran numero e l’ottima qualità Aitken (Redondo Beach, California, gono. Così, mentre nella sede del Te- teplici punti d’osservazione, a quella più pacità divulgativa. delle opere ambientali. 1968; vive a Los Angeles), che con il staccio si è compiuto il tributo alla cul- pirandelliana di diversi possibili sguardi, Disegno e design, rassegna organiz- Nelle ultime decadi, ora per lungimiran- film Frontier racconta - in un susseguir- tura americana contemporanea con la impressioni e interpretazioni. zata dalla Fondazione Valore Italia in za politica ora per iniziativa privata, nei si d’immagini poetiche - l’introspettivo mostra New York Minute, nell’altra sede Corpi, posture e gesti divengono inoltre collaborazione con il Ministero dello diversi siti è infatti venuto costituendosi viaggio in un mondo a metà fra l’onirico del museo il direttore Luca Massimo raffigurazioni simultanee di un’apparen- Sviluppo Economico e curata da Ales- un patrimonio vasto e d’evidente valo- e il reale. Barbero ha incentrato su Roma la nuo- za mostrata per dovere e di un diverso sandra Maria Sette, centra l’obiettivo re, al punto che Arte e Natura, oltre a Nelle vesti di attore, il grande artista va stagione museale. desiderio d’essere e agire. Un busto confezionando un percorso espositivo svolgersi in un percorso interno, “esce” statunitense Ed Ruscha ben si sposa Per i giovani artisti e curatori attivi sulla si protende in avanti; non lo seguono piacevole e ricco di sorprese, senza ri- dalle mura dell’antico palagio e prose- con il contesto urbano da cui le sue scena capitolina è stato pensato il pro- i piedi, volti all’indietro. Una mano si nunciare al rigore storico-scientifico. gue lungo sei suggestivi itinerari: tra le opere pittoriche prendono spunto e, getto Roommates/Coinquilini, ideato e piega verso il basso come a dare la Il cuore della mostra è una selezione location coinvolte, la Fattoria di Celle, quasi interpretando quel linguaggio coordinato dalla curatrice Macro-resi- pace, l’altra s’innalza come a sferrare di certificati originali, provenienti dallo Villa la Màgia, il Castello di Ama. muto che disegna nei suoi lavori, attra- dent Costanza Paissan. Permetterà di uno schiaffo. Viene in soccorso al proli- sconfinato (3 km di scaffalature) Ufficio La peculiarità dell’esposizione consiste versa i luoghi di Aitken accompagnato monitorare la produzione più recente e ferare del soggetto e allo straniamento Brevetti e Marchi dell’Archivio di Stato; dunque nella sua duplice direzionalità. da un crescendo narrativo. di trovarla quindi raccolta in un catalo- dello spettatore un’impostazione esteti- documenti che svelano l’origine di og- Il convincimento curatoriale è che, seb- La struttura architettonica che Enel Con- go, edito da Electa, alla fine del ciclo. ca di tipo classico, fatta di occupazione getti e prodotti entrati a far parte del bene un’occasione d’analisi e d’appro- temporanea ha voluto per il progetto del Apre questa serie di eventi made in bilanciata dello spazio e armonia della quotidiano di milioni di persone, in Italia fondimento sul rapporto tra le prassi ar- 2009 favorisce la capacità di Aitken di Italy il duo di curatori Cecilia Canziani composizione e del colore. e nel mondo. tistiche recenti e l’ambiente non possa creare performance videoinstallative a e Luca Lo Pinto, che fanno dialogare È il classico che argina l’indiano, ma E, se alcuni di questi prodotti sono prescindere da una diretta rilevazione livello ambientale, e com’era stato per nella stessa sala al pianterreno, come che allo stesso tempo lo sostiene, per- vere e proprie icone del made in Italy sui luoghi, tale elemento non preclude il il MoMA nel 2007 con Sleepwalkers, il due coinquilini che dividono il medesi- ché ne ha bisogno, così come alla ra- - come la Vespa, la poltrona Vanity Fair moto inverso: presentare oggetti, scul- film occupa l’intera superficie dello spa- mo appartamento, le opere di goldie- gione serve l’intuizione e viceversa. È di Frau o le calzature Ferragamo -, al- ture, installazioni di significazione spa- zio, dialogando con le pareti interne a chiari (Sara Goldschmied ed Eleonora questo il binomio che fa da leitmotiv in tri sono meno ri-conosciuti come frutto ziale fra le mura di un edificio. 360 gradi. Chiari) e Nicola Pecoraro. Mentre le buona parte della produzione di Gérard dell’ingegno italico. Come la cucitrice In effetti, dalla fine degli anni ‘60, con Una volta all’interno di quest’abitazione prime lavorano stabilmente a Roma dal Garouste (Parigi, 1946) e quindi al suo e la levapunti Zenith, oppure i baratto- maggior coscienza rispetto a prima, scarna e priva di copertura, lo spetta- 1997, Pecoraro si divide fra Londra e la sentire, alla sua doppiezza. li di vetro con chiusura ermetica per le negli intendimenti degli artisti le zone tore è completamente avvolto dal pe- Capitale. Classico è innanzitutto nella scelta del conserve. espositive sono evolute da meri con- regrinare di Ruscha, che si sussegue e Giovani ma tutt’altro che sconosciuti, si medium pittorico, d’illustri precedenti Non meno sorprendente trovare fra i tenitori a materia da costruzione. Per si ripete parete dopo parete, coprendo legano in un gioco di rimandi, per cui gli come Tintoretto, Blake, Géricault, documenti esposti gli schizzi proget- usare una definizione di Germano Ce- i quattro metri e mezzo della loro altez- alberi di goldiechiari sono supporto per Bacon, di fonti letterarie come la Bib- tuali di oggetti talmente noti da essere lant, “il contesto inquadra il significato za. il segno grafico ma anche soggetto evo- bia, Dante, Cervantes, Rabelais. L’an- ormai scontati: la matita rossa e blu, le artistico e l’arte inquadra il contesto”. I sei proiettori hd che permettono la cato nei quadri di Pecoraro. Natura e coraggio alla tradizione si spiega so- sedie da cinema con seduta ribaltabile, Musei, gallerie, strutture recuperate e visione si alternano a false finestre artificio incontrano passato e presente, prattutto col bisogno umano di rifugiarsi il calorifero, la borsa dell’acqua calda, altro vanno considerati come angoli murate, che non fanno filtrare la luce fra racconto poetico e critica politica. in una dimensione profonda e mitica, il rigatone, il Pavesino, la colomba pa- privilegiati in cui sperimentare e attuare all’interno della struttura, ma al contra- Da questo progetto per il Macro sono meno appiattita della realtà. L’evocati- squale. nuove tipologie ricettive e d’intervento rio la contengono quel tanto che basta nate opere inedite: Genealogia di Dam- vità della cultura serve a sognare e ad Il settore agroalimentare, in particolare - da parte del pubblico, modalità percet- affinché si noti dall’esterno. natio Memoriae 1965-1981 (2009) di arricchire di senso la vita reale. che costituisce una delle quattro sezioni tive inusuali, verifiche sui meccanismi Ponte Garibaldi si affaccia così su un goldechiari e Flat Happening (2009) Ma come fare se l’appagamento di un della mostra, insieme all’arredamen- del pensiero. particolare intervento cittadino, da cui di Pecoraro: si tratta rispettivamente bisogno sfocia in un’onirica, idealizza- to, ai mezzi di trasporto e alla moda -, A livello ipotetico potremmo ritenere si allungano indisturbati fasci di luce in di una foresta “della memoria” e di un ta dipendenza? Garouste gestisce - o contiene un interessante nucleo di an- che tale composita accezione della narrazione. Ambiente urbano e ambien- grande wallpaper. almeno ci prova - la difficile conviven- tenati del moderno “packaging”, tra cui spazialità sia stata, e in parte sia an- te artistico si fondono in un susseguirsi Come dicevamo, il Macro punta all’ete- za con i giganti della cultura attraverso le confezioni di pasta Barilla (le prime cora, il tessuto connettivo di risultati d’immagini che riguardano allo stesso rogeneità e alla trasversalità. Così, in- l’ironia, mettendosi la maschera del parzialmente trasparenti), l’incarto dei artistici molto distanti. Alcuni nomi a tempo il video proiettato e la vita rea- sieme allo spazio per i giovani, lungo il gobbo, del joker, dell’indiano, dell’esse- Baci Perugina, l’inconfondibile barattolo chiarimento, tra i sedici ospitati a Pisto- le che scorre quotidianamente al suo percorso espositivo sono previste altre re indigeno, primitivo e incolto, che dal- della Coccoina e la celeberrima botti- ia: Mario Merz, Jannis Kounellis, Sol esterno. zone deputate a progetti che rispec- la sua ha l’istinto e un’ingenuità inattac- glietta del Campari Soda, disegnata da LeWitt, Hidetoshi Nagasawa, Mimmo La dimensione cittadina sembra qui so- chino il territorio. MacroWall prevede cabile, i quali lo rendono libero anche Fortunato Depero negli anni ‘30. Paladino, Luciano Fabro, Robert praelevarsi e il rumore delle macchine è progetti site specific da realizzarsi su di fare il verso e la caricatura all’arte. Accanto ai brevetti, anche tanti prodotti Morris. Accanto a tali personalità non neutralizzato, lasciando parlare solo le una parete: inaugura il ciclo Alessan- È un compromesso: la ricerca dell’origi- in versione “realizzata”, tra cui va se- stonano né sembrano penalizzati dalla immagini di Aitken. “Enel è una traccia dro Pessoli che, sebbene milanese nalità senza negare la tradizione; è un gnalato uno straordinario televisore 17 mancanza d’“atmosfera” altri autori che di energia nel fare arte in questa città”, d’adozione, è già stato ospitato a Roma avvicendarsi di slanci indiani e frenate pollici prodotto negli anni ’50 dalla ditta solitamente osserviamo outdoor: Mau- afferma Luca Massimo Barbero, nuo- per la XIII e XIV Quadriennale, e che si classiche. Geloso, e un esemplare della Isetta, mi- ro Staccioli, Anne & Patrick Poirier, va voce del Macro, che quest’anno ha trova ora sul muro del museo coi suoi Da questa doppiezza, problematica e tica micro-vettura ideata da Ermenegil- Daniel Buren. condiviso con Enel la promozione del cinquanta acquerelli. non del tutto accettata dall’autore, da do Preti e Pierluigi Raggi per la ISO Almeno un altro paio di aspetti, con- progetto. Romani, anche se non di nascita, Gino questi due poli che si sfregano con attri- Rivolta di Bresso. nessi all’evento, meritano una nota. E mentre il Tevere si popolava di curio- Marotta, Cesare Zavattini ed Enrico to, si sprigiona la scintilla schizofrenica A completare la narrazione, il racconto Innanzitutto, la singolarità planimetrica si, la sede di via Reggio Emilia passava Prampolini hanno rappresentato il fer- dell’arte di Garouste. Opere potenti nel di un’Italia ingegnosa e piena di ener- del palazzo e delle modifiche che vi in rassegna una mostra fotografica che mento del passato. I tre sono ospitati in disegno, nel colore, nella deformazione gie, una serie di pubblicità d’epoca, che sono state apportate: gli scorci prospet- ripercorre gli interventi pubblico-artistici altrettante sale del Macro e, passeg- provocatoria e desiderosa di comuni- aiutano il visitatore a contestualizzare tici del piano nobile e gli accorgimenti creati nella prima edizione: dagli assu- giando per il museo, si può scegliere care. Opere che con grazia superano gli oggetti, sottolineandone la capacità nelle stanze della collezione permanen- me vivid astro focus a Patrik Tutto- di perdere per un attimo la consapevo- la prova del gusto, si fanno accettare di coniugare la creatività con le esigen- te - tipo tagli e oblò - legittimano a ben fuoco. lezza delle differenze cronologiche tra dall’occhio, per mettere in crisi la co- ze della produzione industriale. sperare per i futuri allestimenti. Infine, le diverse voci romane e acquisire una scienza. E, fra tanti oggetti-simbolo, c’è anche lo scopo sotteso che Arte e Natura si [flavia montecchi] percezione atemporale della creatività un personaggio-simbolo, che la mostra ripropone, ovvero responsabilizzare la italiana, presente e passata. Che ha [anita fumagalli] evoca e omaggia: Giulio Natta, premio politica regionale sul tema della prote- trovato in Roma il cuore pulsante di un Nobel nel 1963 per l’invenzione del po- zione e del mantenimento di un patri- fermento che non sembra scomparso. lipropilene isotattico, meglio noto come monio artistico unico. plastica. [federica forti] [matteo innocenti] [valentina tanni]

MACRo Palazzo Fabroni Via Reggio Emilia 54 Accademia di Francia Via Sant’Andrea 18 Viale Trinità dei Monti 1 Ara Pacis fino al 10 gennaio Lungotevere in Augusta fino al 31 gennaio Isola Tiberina goldiechiari / Nicola Pecoraro fino al 3 gennaio Arte/Natura - Natura/Arte Piazza Fatebenefratelli a cura di Cecilia Canziani Gérard Garouste fino al 31 gennaio a cura di Ludovico Pratesi e Luca Lo Pinto a cura di Robert Fleck Disegno e Design e Adriana Polveroni Doug Aitken da martedì a domenica ore 9-19 da martedì a domenica ore 11-19 a cura di Alessandra Maria Sette da martedì a domenica ore 10-18 a cura di Francesco Bonami intero € 4,50; ridotto € 3 intero € 10; ridotto € 8 da martedì a domenica ore 9-19 intero € 5; ridotto € 3 tutti i giorni ore 18-23.30 Catalogo Electa Catalogo Electa Catalogo Fondazione Valore Italia Catalogo Gli Ori tel. 06 8078878 tel. 06 671070400 tel. 06 676291 tel. 06 82059127 tel. 0573 371214 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.enelcontemporanea.it www.macro.roma.museum www.villamedici.it www.disegnoedesign.it Exibart.onpaper déjàvu 45 torino genova milano milano milano Andrew Dadson Stefan Kübler Pieterjan Ginckels Florian Schmidt Latifa Echakhch

È una pittura densa e raffinata quella Strade in salita, quelle di Genova. Pure È quasi una bulimia semiotica quella Florian Schmidt (Raabs an der Thaya, Nascere in un paese dalla tradizione che propone Andrew Dadson (White nell’arte. Non foss’altro per quelle due che colpisce Pieterjan Ginckels (Tie- 1980; vive a Vienna) condivide, insieme culturale forte e radicata come il Ma- Rock, 1980; vive a Vancouver), rive- orette scarse che la separano dalle nen, 1982; vive a Bruxelles). Suoni e a un gruppo ristretto di giovani artisti eu- rocco e trasferirsi ancora bambina nel- lativa di un sostrato profondo che si monstre Torino e Milano, sue ex “com- visioni, opere e (o)missioni di un arti- ropei contemporanei, la volontà di rivisi- lo stato - la Francia - che, con la sua cela dietro l’esistente. È costruita sulla pagne” ai vertici del triangolo industria- sta che si applica senza prudenza in tare i confini della geografia pittorica. presenza coloniale, ha contribuito alla stratificazione del colore, sempre rigo- le. Eppure, ricomporre la geometria non una miriade di linguaggi, dando vita a L‘artista s’inserisce in galleria portando complessità sociale della terra natia. rosamente a olio, metafora delle so- sarebbe una cattiva idea, visto le poten- una sorta di macro-opera che va de- lavori che, come sottolinea il titolo di Ritrovarsi, di conseguenza, una volta vrapposizioni della realtà, dove nulla è zialità nascoste tra gli impervi caruggi, finita multimediale, spogliando però questa personale, hanno una voce. Un adulti, a riflettere sulla propria identità esplicitamente detto e dove tutto allude le chiese fastose e i palazzi superbi. l’aggettivo da ogni valenza digitale e timbro forte, in verità, sebbene si riveli nazionale, senza però trovarne traccia. all’ineffabile. In uno scenario così caratteristico, faci- restituendolo semmai a una semplicità silenzioso. Il ventinovenne austriaco, È questo il bagaglio di Latifa Echakhch L’azione di aggiungere indefinitamen- le imbattersi in spazi connotati. Come analogico-letterale, con riferimento al infatti, condivide con le proprie attitudi- (El Khnansa, 1974; vive a Parigi e Mar- te strato a strato coinvolge Dadson in quello della Dac, giovane galleria a due dialogo costante tra mezzi e strumenti ni alla spazialità un linguaggio artistico tigny), forte presenza che si avverte modo totale, trasformando la sua meto- passi dalla cattedrale di San Lorenzo e apparentemente distanti. che s’interessa di traslitterare le cam- nelle opere presentate per la persona- dica di lavoro in un fare inesausto, mai dal porto, con antiche preesistenze visi- Si passa dalle registrazioni sonore alla piture di colore su supporti ideati come le milanese da Francesca Kaufmann, compiuto. Si genera infatti una relazio- bili fra le grate sul pavimento. manipolazione video, dal fotoritocco utensili mediatici. così come nei lavori esposti nella con- ne sinergica fra artista, opera e spazio: Con questo ambiente si è misurato Ste- all’intervento su carta: una varietà disin- Schmidt offre un modello composi- temporanea mostra al Fridericianum di il dipinto finito evoca una condizione fan Kübler (Balingen, 1968; vive a Dre- volta di situazioni, ben orchestrate nella tivo geometrico che elude a priori le Kassel. alla quale si anela, nello sforzo di una sda), tedesco di nascita e di tavolozza, definizione di un unico ambiente con- prerogative connotanti una tradizione Echakhch porta dentro di sé le diffe- completezza che può esistere solo nel- in un gioco di autocitazioni e dissolven- cettuale che invita, accoglie e seduce. pittorica europea sempre tacciata d’in- renze tra mondo arabo e cultura occi- la mente. ze. Le inquadrature e la composizione Una varietà che fa pensare - non fosse consistenza o, peggio, d’inesistenza. dentale, è fedele rappresentatrice delle In questo processo, il tempo assume un delle tele si riallacciano ai suoi collage altro per la casualità della circostanza - La massima attenzione per i dettagli e contraddizioni che spaccano il tessuto valore formativo: gli strati di pittura che fotografici, dove la visione d’insieme a un altro giovane artista belga di questi l’esperienza manuale con le quali l’ar- marocchino, sempre in bilico tra gli usi si consolidano e si asciugano trasfor- era ri-data da un processo di diffrazione tempi in Italia, ospite in residenza nel tista assembla il significante pittorico maghrebini e la storia francese, dalla mano l’opera in un organismo vivo. Os- della stessa. Analogamente, nei dipinti “bivacco urbano” torinese del progetto del proprio percorso sono due caratte- forte spinta occidentale, e l’affannoso servando i dipinti si è posti a confronto il “tutto” resta inafferrabile, soprattutto Diogene: Nico Dockx, come Ginckels ristiche che chiamano fuori il suo lavoro recupero di un folklore di matrice mu- con l’infinito, che si rivela poco alla vol- perché alla coordinata spazio si affian- artista concettuale, musicista, filosofo da qualsiasi noioso dibattito su pittura/ sulmana. ta, attraversando diversi stati cromatici. ca quella tempo: una durata che liquefa dei media, manipolatore di situazioni non-pittura. Proprio dall’iconografia decorativa isla- Sotto la superficie del quadro s’intuisco- e offusca la realtà, opacizzandola, sba- espressive complesse. Le gerarchie tra vuoti e pieni e le liber- mica l’artista parte per elaborare le sue no atmosfere di luci e purezza. vandola, riducendola a qualche partico- Un involontario Mi.To. dell’arte contem- tà prospettiche con le quali assembla Dérives, in cui i classici girih, complessi Le tele proposte nella mostra torinese, lare più o meno definito e riconoscibile poranea in salsa fiamminga? O l’emer- materiali non nobili a installazioni di pattern geometrici dalla struttura mate- tutte realizzate nel 2009 e di grande (set prescelti lo studio, la galleria). gere di una vera e propria tendenza, il maggior calibro (vedi la griglia metal- maticamente studiata, perdono ogni ri- formato (alcune di più ridotte dimen- Fatto estetico o sottinteso simbolico? senso di una nuova insofferenza verso lica che unisce e separa le tre stanze gore logico razionale per abbandonarsi sioni sono esposte nello spazio-ufficio), Più accreditabile la prima opzione, vista l’impermeabilità dei linguaggi tradizio- della galleria) lascia un segno piuttosto alla tela, a-sistematicamente, in una de- sono ideate in modo da interagire con anche la macchinosità di una tecnica nali? Chissà. consistente del suo passaggio. La leg- riva, appunto, che porta sulla superficie le peculiari architetture della galleria, esperita ad hoc: Kübler lavora su lastre Torniamo a Ginckles e al dato caratte- gerezza incolore dei legni sottili e l’acu- pittorica le pratiche situazioniste, incro- superando la bidimensionalità e as- di vetro, abbozza i contorni, li sfuma rizzante del suo intervento milanese, tezza delle lastre viniliche rendono le ciando ancora una volta l’avanguardia secondando equilibri armonici anche con un pennello più grande, poi applica ovvero alla capacità di dare organicità superfici segmentate un terreno stratifi- francese con la memoria araba. nell’alternanza del colore: l’ultimo strato particolari solventi per “trasferirli” sulla all’intero assetto performativo; all’equili- cato, che solo a tratti lascia intravedere Si muovono sullo stesso piano Les è sempre nero, tranne che in un caso, tela, infine sfila il supporto. L’effetto è brio nella costruzione di una situazione il processo di ripartizione geometrica Petites Lettres, gioco di parole sulla dove la superficie appare bianca. una resa “golosa” e per certi versi in- insieme delicata e imponente, una città dei materiali. traduzione del nome delle briouattes, La raschiatura verso i bordi della tela ha gannevole: ricoprendo completamente ricondotta con ordine all’interno di due Con quest’artista, alla sua prima per- tipici dolci marocchini preparati manual- un effetto percettivo importante, perché la trama del quadro, infatti, il procedi- sole stanze. sonale italiana, la galleria si riempie mente dalle donne. “Piccole lettere” che consente di individuare i diversi elemen- mento ne cancella gli elementi visibil- Il nucleo pulsante dell’intero sistema, di discorsi sulla pittura che non hanno non possono esistere nella versione di ti cromatici, e funge altresì da appoggio mente “manuali”, insinuando un che ovvero 1000 Beats / 1 Beat Milano, è nulla a che vedere con la storia dell’arte Echakhch, la quale sceglie d’immer- del dipinto alla parete, così che l’insie- di sospettosamente artificiale, perfino un assemblaggio di giradischi, mixer e e con i trascorsi dibattiti sull’astrazione gere i manufatti cartacei in china nera, me acquista una tridimensionalità che digitale. Col solletico, per giunta, di un pedaliere che producono all’unisono il e la figuratività. L’architettura formale negando così la possibilità di espletare ne costituisce il dato caratterizzante. nuovo inghippo intellettualistico, giac- loop di un secondo di brano del dj Chri- di ciascun pannello appeso alle pareti ognuna delle funzioni che provengono Lo spettatore è accolto, al piano terra, ché l’immagine ottenuta è in ogni caso stian Vogel: la curatela suggerisce con è una gabbia di carotaggio, una secca dai diversi livelli di lettura. da Untitled Lean Painting Right e Untit- speculare rispetto all’originale, negativo piacevole intuizione l’idea di una “scul- rivelazione ricorsiva di come si costrui- È una ricerca, invece, tutta francese led Lean Painting Left, ambedue dalla del vero. tura sonora”, centrando il concetto di sce attraverso la forma. Chiunque può, quella interpretata in Plainte, proiezione superficie nera, poggiati alle pareti in In ogni caso, la manipolazione non ol- armonica convivenza fra l’individualità all’apparenza, contestare l’estrema murale amorfa delle misure che il cele- modo da creare un forte effetto ottico. trepassa il limite della distorsione: l’og- di ogni parte dell’installazione e il suo semplicità dei lavori. Chiunque può cri- berrimo Le Corbusier aveva studiato La raschiatura, in questo caso, è orien- getto della rappresentazione non viene essere parte di un tutto allargato. ticare l’estrema, forse eccessiva imme- come perfezione ergonomica nel suo tata verso la parte posteriore della tela, stravolto, anche quando il “lavaggio” è Ma c’è dell’altro: la magia estetica diatezza degli accostamenti. Rimane Modulor. Ma non v’è più alcuna silhou- sulla quale, talora, sedimentano grumi portato alle estreme conseguenze. Di- dell’oggetto, la fascinazione sensuale indubbia, invece, la pulizia frammentata ette umana a mostrare le proporzioni, di colore. In Frame Painting, al piano luente, ma non corrosivo, l’artista pone dell’intrecciarsi dei cavi, la singolare del vocabolario estetico e miniaturista solo campiture omogenee di carbonci- superiore, l’effetto si evidenzia invece gentilmente lo spettatore al di qua di capacità comunicativa dei led, il man- di Schmidt. no nero sui muri, che si deposita come “verso” la tela, così da definire una sor- una finestra immaginaria, sulla quale tra elettrico che palpita con invadente Stupisce infatti l’utilizzo degli angoli, le polvere sul pavimento, nel consumarsi ta di cornice. ogni illusione di concretezza scivola via dolcezza; la composizione di un og- simulazioni dei muri e la bidimensio- per la colorazione. Quasi un memento Untitled (Window Painting), al quinto con onirico abbandono. getto nuovo, un corpo steso a terra, nalità dei numerosi passaggi, dominati mori ispirato dallo studio per la miglior piano, richiama in modo efficace l’ar- ma esploso nello spazio. Un corpo che dalle differenti intersezioni. Fra una vita possibile. chitettura della stanza, in particolare di [anita pepe] torna ritratto in punta di matita, con in- striscia applicata come un collage e Chiudono la mostra i piedistalli della se- un balconcino, mentre al piano superio- cedere morbido e insicuro; accattivante una macchia inventata come su una rie À chaque stencil une révolution, une re la superficie di White Lean Painting e per questo vincente. tavolozza, questi lavori creano finestre après l’autre, ulteriori spostamenti verso With Colour è bianca: in questo caso la Il filo conduttore del progetto, pur anno- di soli paesaggi, senza vetri. La vista i problemi del mondo arabo, in questo monocromia lascia intravedere barlumi dato all’omaggio ai Sonic Youth, sembra è la relazione fra tela e spazio, fram- caso mediorientale, tristi metafore della cromatici sotto la superficie. quasi non aver bisogno del riferimento mento e tutto, presente e processo; è difficile situazione del conflitto israelo- Chiudono il percorso Plank Painting e alla band di New York per potersi dipa- un esercizio in astrazione che sembra palestinese. Fogli di carta carbone sono Untitled (Vertical Painting), l’uno appe- nare con coerenza e vitalità. Anche se aver aperto la strada a nuove sfere di irrorati di alcol su bianchi piedistalli, so, l’altro appoggiato a una parete, che Sonic You, con Ginckels che si trasfigu- produzione artistica, fondendo forma, perdendo così il potere moltiplicatore, dialogano idealmente, a distanza, con i ra al posto di Steve Shelly nel comple- struttura e stile. vanificandone la finalità, disperdendo la due dipinti posti al piano terra. tare la line up del gruppo, funziona dav- Questi lavori riverberano tanto la cora- potenza della parola, che diventa cola- Per la project room, Dadson ha rea- vero bene: perché, all’epoca della foto lità dei materiali quanto gli assoli delle tura di colore, pigmentazione indefinita, lizzato l’installazione The End of the originale, l’artista non aveva che quattro vie di fuga, laddove una voce descrive incerta, incontrollabile, proprio come lo Beginning: sessanta tubi al neon sono anni, e quindi ci porta nel campo minato non solo la pittura, ma anche la scan- scontro di cui è immagine. disposti sulla parete di fronte all’ingres- della capacità di assimilazione degli in- sione temporale riflessa sullo spazio. Posizioni inconciliabili, ingestibili, che so, in modo da costituire un grande put della cultura popolare. portano a un’impossibilità di scelta. Ma pannello. La pittura nera che li ricopre In una riflessione sui livelli di comuni- [ginevra bria] anche a una profonda riflessione sull’Io, oscura la luce, generando un effetto di cazione, sullo sfibrarsi dei riferimenti in funzione del mondo. contrasto, ma lascia tuttavia trasparire generazionali e, ancora una volta, sulla qui e là piccole strie luminose, cui il ron- mediazione tra singolo e identità collet- [guia cortassa] zio del neon fa da sottofondo. tiva.

[tiziana conti] [francesco sala]

Franco Noero Piazza Santa Giulia 16d DAC Manuela Klerkx Francesca Kaufmann Piazzetta Barisone 2r Via Massimiano 25 Suzy Shammah Via dell’Orso 16 fino al 14 gennaio 2010 Via Moscova 25 Andrew Dadson Stefan Kübler Pieterjan Ginckles Latifa Echakhch da giovedì a sabato ore 15-19 a cura di Valeria De Simoni da martedì a venerdì ore 13-19 Florian Schmidt da martedì a venerdì ore 11-19.30 su prenotazione da martedì a sabato ore 15.30-19.30 sabato ore 14-19 da martedì a sabato ore 12-19.30 sabato ore 14-19.30 tel. 011 882208 tel. 010 8592283 tel. 02 21597763 tel. 02 29061697 tel. 02 72094331 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.franconoero.com www.galleriadac.com www.manuelaklerkx.com www.suzyshammah.com www.galleriafrancescakaufmann.com 46déjàvu Exibart.onpaper milano milano milano milano milano Thomas Bayrle Ann Craven Petr Belyi Stefano Arienti DDM & Pugliese

I memi sono entità informative di base In tempi in cui l’intellettuale di turno La più famosa suite musicale di John Tornano a suonare costanti le note Con un titolo che è un ossimoro, Linfa della cultura. Si tratta di “oggetti” estre- cita L’opera d’arte nell’epoca della sua Cage ha insegnato l’impossibilità del di Stefano Arienti (Asola, Mantova, sintetica accosta al liquido vitale che mamente familiari, in quanto prodotti riproducibilità tecnica per rimarcare la silenzio o, per meglio dire, il suo inalie- 1961; vive a Milano), segnando una scorre nei vegetali l’antitesi stessa dalla specie umana. Ci caratterizzano. nostalgia dell’originalità, Ann Craven nabile rumore. Con la sua ultima espo- tappa importante per la sua maturazio- della natura, il sintetico. “Energia elet- La Marylin di Andy Warhol, ad esem- (Boston, 1974; vive a New York e nel sizione, dal titolo Silence, Petr Belyi ne artistica. trica e naturale si fondono, proponendo pio, è un meme. Tutta la produzione di Maine), che non fa l’intellettuale ma (San Pietroburgo, 1971) pare proprio Con la raffinatezza che lo caratteriz- suggestioni che indagano il rapporto Warhol può a buon diritto considerarsi dipinge quadri, distrugge il concetto di avvicinarsi a tale assunto, prendendo le za, intraprende una nuova e instan- tra uomo, macchina e natura e il ruo- una costellazione di memi. La Pop Art originalità senza concedersi al kitsch. distanze da riflessioni su quei particolari cabile sperimentazione sui materiali lo fondamentale della percezione e stessa, forma d’arte votata alla veicola- Sistemando Walter Benjamin e Her- aspetti culturali caratteristici della socie- (carta millimetrata e teloni antipolvere dell’azione umana”, spiega il testo che zione dalle immagini tipiche di una cul- mann Broch in un colpo solo. tà post-sovietica che hanno contraddi- copri-ponteggio), trait d’union di due introduce la prima personale milanese tura, è un unico grande meme. Fu Broch, infatti, a sistematizzare stinto i suoi precedenti progetti. Citando esposizioni pressoché contemporanee del duo partenopeo formato da Daniela Ora, in quella che è stata definita la l’estetica del kitsch, inquadrandola nel Franco Battiato, potremmo dire che il (Arte In-percettibile al Palazzo Ducale DDM Di Maro (Napoli, 1977) e Roberto “produzione” di Thomas Bayrle (Ber- meccanismo della ripetizione: “L’es- “silenzio del rumore” è qui l’oggetto del di Mantova e la personale allo Studio Pugliese (Napoli, 1982). lino, 1937; vive a Francoforte), siffatti senza del kitsch consiste nello scambio discorso. Guenzani); materiali piegati oltre il loro Il paesaggio evocato dalle installazioni “oggetti” della cultura assumono lo sta- della categoria etica con la categoria Per sinestesia, la difficoltà di concepire confine e utilizzo comune, in una rein- ha un retrogusto postmoderno, in cui tuto ontologico di superforme. Anche estetica; esso impone all’artista non un il silenzio si pone sin dall’entrata in gal- terpretazione che dialoga con la natura, natura e artificio non rappresentano Bayrle, come il quasi filosofo Richard ‘buon’ lavoro ma un ‘bel’ lavoro; ciò che leria dove, nel vuoto della sala, accol- l’architettura, lo spazio e la luce. più l’eterno dualismo, ma si confondo- Dawkins - che coniò il termine ‘meme’ importa è il bell’effetto”. Bene. I quadri gono il visitatore solo grandi schegge di La carta millimetrata, supporto dei tre no fino ad annullarsi. Così, un groviglio -, ha dato un nome specifico a un cor- di Ann Craven sono un buon lavoro. legno conficcate sulle pareti. Tali trac- disegni ad acrilico, provoca subito una di cavi elettrici disegna lo scheletro di relato ontico dalla tutt’altro che aleato- Caratterizzati dalla ripetizione del me- ce rappresentano gli echi formali della dissonanza, un fraintendimento ricco di arbusti e liane d’una foresta sintetica, ria stabilità ontologica. Che, da Cardi desimo soggetto - una coppia di uccelli costruzione che li ha generati, situata significati; infatti, l’attesa di trovarsi di mentre lo spazio acustico è invaso da Black Box, torna alla ribalta con una variopinti -, esemplificano una certa pochi metri più in là. fronte a un disegno tecnico-architetto- sonorità indecifrabili. “Il nutrimento di mostra di ampio respiro, attraverso la idea di ripetizione che impronta di sé il La struttura si rivela, infatti, poco di- nico è tradita da una rappresentazione questa pianta non è la luce”, prosegue reinterpretazione della prima personale suo lavoro e rappresentano da un lato stante da esse, mostrandosi come una floreale di fine fattura. La ninfea, l’ibisco il testo critico, “bensì i suoni, i rumori tenuta nel 1968 nella storica Galleria una piena adesione alla disciplina della stella congelata nell’istante della sua e il fiore rosa si adagiano sul materia- prodotti dal passaggio dei visitatori, che Apollinaire. pittura e dall’altro una teologia negativa solitaria esplosione. La deflagrazione è le cartaceo, asettico e privo di grazia, vengono campionati in presa diretta da In mostra serigrafie di grandi dimensio- del kitsch. avvenuta ma il corpo conserva parzial- come se si trattasse di un delicato tap- un software; in un processo simile alla ni insieme a opere inedite in Italia, col- Forse la ripetizione, in Craven, è nega- mente le sue forme, come cristallizzato peto erbaceo. Una nuova funzionalità fotosintesi, i suoni sono rielaborati e re- lage, lavori a tecnica mista e impermea- zione del transeunte. Reiterare ricorsi- nell’istante antecedente alla sua defini- viene quindi a esprimersi grazie alla stituiti all’ambiente tramite diffusori che bili d’artista realizzati con i motivi grafici vamente il soggetto serve a incarnare tiva sparizione. sottile operazione di straniamento. fioriscono sui rami come corolle”. della “produzione Bayrle”. Il cui appara- l’ansia della sopravvivenza. Non tanto È come se Silence (2009) fosse un Il climax trova il suo apice nella sala Più che di una mostra si tratta perciò to immaginifico è divertente e profondo in riferimento alla lotta contro l’invitta tentativo di fermare il tempo. L’instal- principale, dove il bianco delle pareti e d’uno spettacolo multisensoriale (del a un tempo. L’iconografia dell’artista eternità disputata dal poeta dei Sepol- lazione rappresenta uno scatto d’ira il parquet chiaro della galleria si disper- resto, è nato dal connubio di Rober- tedesco raffigura oggetti completati cri, quanto per denotare la preserva- sospeso prima del suo dissolversi, che dono in un bosco dorato di robinie, sali- to Pugliese, specializzato in musica dalla giustapposizione delle loro stesse zione fisica nel tempo dell’opera d’arte rivela la furia ma non il processo che ci, ulivi e sambuchi, frutto di un accurato elettronica, e di Daniela Di Maro, che parti. Tutto il lavoro è la traduzione in individuata e singola. Unica perché mia l’ha innescato. studio del territorio agronomo lombardo si dedica invece alle arti visive), in cui immagini della riproduzione in serie di realizzazione e proiezione dei miei sen- Osservando invece l’installazione Vic- (per il cortile di Santa Croce a Mantova ogni singolo spettatore interagisce an- cose e persone, elemento fondamenta- timenti e delle mie sensazioni. Nostal- tory (2009), quel che si nota imme- sceglie invece l’ailanto, l’albero del pa- che solo col respiro, poiché alla colonna le della riproducibilità meccanica delle gia dell’unicità che Craven ha vissuto diatamente è la mancanza assoluta di radiso, ispirandosi agli arbusti incontrati sonora fatta di note elettroniche che ge- magnifiche sorti e progressive della sulla propria pelle, quando un decennio qualsiasi trasporto, di qualsivoglia tono al Parco Lambro). nerano ronzii, suoni metallici e vibrazio- modernità. fa un incendio divampato nello studio in di trionfo e, differentemente da Silence, Le dimensioni imponenti dell’installazio- ni, di volta in volta s’aggiunge ciò che Si tratta dunque di un apparato icono- cui lavorava distrusse i suoi quadri. di nessuna, sebbene silenziosa, furiosa ne avvolgono lo sguardo e stimolano i viene captato dall’esterno. Come in una grafico che solo apparentemente si Ecco allora che il concetto di irripetibilità esplosione. Nessun urlo di giubilo sca- sensi: i teloni di plastica si trasformano foresta fatta di echi imprevedibili, che esprime attraverso il linguaggio della viene trasmesso attraverso un’opera- turisce da quelle aste di bandiera anne- in preziosi arazzi (assonanze con opere si moltiplicano per poi perdersi nello gaia levità. Di fatto, il retroterra intellet- zione che ne è solo l’apparente antitesi: rite dal fumo, stesso colore dei presunti precedenti: Alghe, 1986, o Tulipanini, spazio. tuale è presente senza con ciò stesso ciò che viene ripetuto non è il quadro ma vessilli, liquefatti e resi anonimi. Aste 1998-2003), che mantengono la sem- Procedere tra cavi e suoni per certi scadere nel didascalico. Organizzazio- il gesto della pittura. Fisico e spirituale. che un tempo avrebbero dovuto sor- plicità della natura attraverso la sogget- aspetti ricorda - seppure siano distanti ne capitalistica e organizzazione comu- Certamente, non si può escludere l’er- reggerli, ma che adesso si limitano ad tivizzazione cromatica (doratura delle concettualmente - le Electrical walks nista della produzione sortiscono nella meneutica della sublimazione: un even- accompagnarli al suolo, capovolgendoli foglie). dell’artista tedesca Christina Kubisch, poetica di Bayrle il medesimo effetto to distruttivo ha annientato una parte di grevemente. Gli effetti luministici generati sono indi- impegnata sin dai primi anni ‘70 in ri- sull’individuo: ne annichiliscono l’intrin- me e reiterando le opere del mio inge- Una sorta di cronica difficoltà comu- ce di un’azione in bilico tra il desiderio di cerche e sperimentazioni sul suono e seca irripetibilità, rendendolo uomo- gno creativo esorcizzo il trauma. nicativa, metafora dei tempi moderni, rappresentare con precisione la realtà sull’interazione tra uomo e ambiente massa. La parte non è più del tutto: è Ma non v’è alcun carattere ossessivo risulta tanto presente in queste due (a Mantova gli uccellini scambiano il di- esterno (a tal proposito val la pena ri- il tutto. Superforma, dunque. Soggetta nelle ripetizioni di Craven. E se fosse opere quanto nella monumentale instal- segno per vero e cercano di costruire un cordare che proprio la “ventitreesima al ciclo senza inizio e senza fine della solo gaia levità? Anche Giorgio Mo- lazione Illegible note (2009), dove una nido tra i suoi rami; a Milano, di nuovo, passeggiata elettrica” si è tenuta alla riproducibilità. randi dipinse per tutta la vita lo stes- parete scura e impenetrabile accoglie ogni foglia è descritta dettagliatamente Triennale di Milano nel maggio scorso). Uno degli elementi caratteristici dell’ico- so quadro, ma il retroterra speculativo sulla propria superficie quel che po- come da manuale), assimilabile alla pit- Tornando a Linfa sintetica e al gioco nografia di Bayrle è l’autostrada, imma- poggiava su quella che potremmo dire tremmo definire un pentagramma muto tura di paesaggio orientale, e quello di di “natura non natura” evocata e con- ne nastro trasportatore lungo il quale un po’ la metafisica della bottiglità. E o illeggibile che dir si voglia. plasmare un universo magico e incan- futata, riveste un ruolo decisamente cose e persone subiscono il ciclo delle non pensiamo che Craven, ridipingen- Non è dato sapere, tuttavia, se l’inco- tato, guidato da un rapporto intimo con suggestivo la presenza sullo sfondo di merci. Superforma è allora non solo il ri- do uccellini, voglia coglierne l’uccellini- municabilità dei segni sia condizione il territorio. un piccolo giardino, presente nel cuore sultato dell’anonimia seriale della cosa, tà. Non è lo stesso campo e non è la imprescindibile della loro creazione o si Lo sguardo di Arienti accompagna lo della galleria. Una sorta di cubo/lucer- ma anche l’esito del processo di reifica- stessa poetica. tratti di un confusionario stadio raggiun- spettatore in un percorso percettivo che nario che prescinde dall’allestimento e zione della persona: siamo tutti omolo- Ann Craven è una brava pittrice: si “leg- to nel corso della ricerca d’un utopistico si concentra sulla forma come tramite che però porta a una riflessione, poiché gati a un medesimo valore riconosciuto, ga” a fondo il film pittorico dei quattro ordine che naufraga nel caos. Sono, di connessione profonda tra passato e appare una natura sotto vetro visibile che in siffatto processo autoreferenzia- quadri identici esposti in galleria (Puff, infatti, proprio i cavi elettrici che non presente (più evidente nella mostra di da ogni prospettiva. le della riproduzione viene a essere la Puff) e si osservino poi gli elementi di riescono a comporsi in segni ma che, Palazzo Ducale), autenticità della terra Dall’ossimoro del titolo a un paradosso: riproducibilità stessa. pittoricità contenuti negli altri due, di al contrario, si torcono attorno ai neon e artificio dell’uomo, andando a imple- entrambe diventano irreali. Irreale la na- Tanto da rendere estremamente fa- dimensioni ridotte, realizzati attraver- da loro stessi alimentati. Un tentativo di mentare una ricerca intrapresa fin da- tura in vitro e quella fatta di cavi elettrici. miliari le parole che Lea Vergine usò so l’accostamento di semplici bande chiarezza e rigore che viene meno pro- gli inizi della carriera, con lavori come Indisturbate e inesistenti. Lo scenario è a proposito della Pop Art: “La Pop Art di colore l’una all’altra. E si passi suc- prio a causa della natura artificiale della Chimica organica del 1988 al Castello surreale, tutto da osservare. Un mondo intrattiene una sorta di innocente affabi- cessivamente ai sette acquerelli, invero sua costruzione. di Rivoli. che non c’è, come un moto interiore. lità nei riguardi di quella grande macel- un po’ leziosi - ma l’acquerello è meno Nel suo ultimo progetto, Belyi affron- leria che è la vita. Essa ha spalancato potente della pittura -, che raffigurano ta poeticamente le contraddizioni [eugenia bertelè] [caterina misuraca] le porte all’angoscia e alla depressione, un micio, lo stesso micio, per rendersi dell’odierna condizione umana, autisti- ha comunicato il terrore della fine collet- edotti che l’eccellenza di un quadro non ca ma fragorosa, ipertestuale ma in- tiva, l’orrore per il processo di pastoriz- necessariamente deriva da una contin- decifrabile. Così esuberante nella sua zazione dell’individuo”. gente “bellezza”, ma dalla sua intrinse- prepotente impotenza. ca pittoricità. [emanuele beluffi] [emanuele beluffi] [nicola cecchelli]

Cardi Black Box Corso di Porta Nuova 38 Conduits Galleria Pack Studio Guenzani rossana Ciocca Thomas Bayrle Viale Stelvio 66 Foro Buonaparte 60 Via Eustachi 10 Via Lecco 15 a cura di Sarah Cosulich Canarutto da martedì a sabato ore 10-19 Ann Craven Petr Belyi Stefano Arienti Daniela Di Maro & Roberto Pugliese Catalogo BoxNotes da martedì a sabato ore 15-19 da martedì a sabato ore 13-19.30 da martedì a sabato ore 15-19.30 da martedì a sabato ore 14-19.30 tel. 02 45478189 tel. 02 6883470 tel. 02 86996395 tel. 02 29409251 tel. 02 29530826 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.cardiblackbox.com www.theconduits.com www.galleriapack.com www.studioguenzani.it www.rossanaciocca.it Exibart.onpaper déjàvu 47 brescia mantova verona bologna piacenza Gabriele Picco Tadashi Moriyama Patrizia Piccinini Farid Rahimi Marco Rambaldi

Avevamo lasciato Gabriele Picco Vi è una visione ciclica dell’esistere Da meno di un secolo è possibile parla- La ricerca esistenziale come fulcro te- Ritrovarsi all’improvviso nell’opera d’ar- (Brescia, 1974) alla personale Freud at nelle opere di Tadashi Moriyama (Tok- re con qualcuno, da una parte all’altra matico di un processo artistico che sfo- te? Il fruitore come vero protagonista? Starbucks, allestita poco più di un anno yo, 1979; vive a New York). La città è il del mondo, senza urlare. E in cielo vo- cia gradualmente nella destrutturazione Proclami avanguardistici che si realiz- fa presso la sua galleria di riferimento, nucleo magmatico intorno al quale tutto lano tonnellate di metallo e carburante. del reale, attraverso media differenti. La zano? Ci si prova a Piacenza, facendo- la milanese Francesca Minini. In mostra gira: gli edifici si moltiplicano e i quar- È altrettanto vero che un’incantevole decostruzione filmica monosequenziale si aiutare dall’obiettivo fotografico... esibiva i lavori allora più recenti, princi- tieri si espandono mentre i grattacieli doppia elica è la radice dell’identità bio- del dato narrativo in struggenti frame È più difficile a farsi che a dirsi e, nel palmente sculture e ready made in cui s’innalzano, in una sorta di ripetizione logica dell’uomo. Ciascuno può rinno- emotivi. Un viaggio fra gli orizzonti in- tempo, lo hanno dimostrato gli innu- due o più oggetti, assemblati fra loro, compulsiva e modulare destinata a vare parti del suo stesso organismo, se teriori che si celano nella metafora del merevoli tentativi messi in campo da davano vita a molteplici suggestioni, estinguersi in modo catastrofico. qualcosa non funziona come deve. Uno paesaggio. numerose generazioni di artisti. Di che orientate a dovere dai titoli. Vi è qualcosa di apocalittico e para- scienziato, attraverso la manipolazione La personale di Farid Rahimi (Losan- si tratta? Del proverbiale e quanto mai Titoli che lasciavano tracce illuminanti e dossale. Un mondo popolato da uomini genetica, ha clonato la pecora Dolly, re- na, 1974; vive a Milano) è un’esperien- attuale (visto che il centenario tarda a sorprendenti, senza le quali sarebbe ri- comandati da tentacoli meccanici (ricor- plica perfetta di se stessa. za percettiva oggettivamente profonda concludersi) “far vivere lo spettatore al sultato piuttosto difficile capirne il senso date il videoclip Do the evolution dei Pe- Fatti paradossali da credere, ma veri. nella sua unicità. Un percorso artisti- centro del quadro”. proprio. Non per niente Giorgio Verzotti arl Jam firmato Todd McFarlane?) che Ciò che sembra fantasia è scienza. La co-esistenziale che spazia attraverso Non si dica che Marco Rambaldi (Bo- ha definito tali opere “ready-made uma- a loro volta attraversano codici a barre, tecnologia è una manifestazione natu- diversi media, dai video ai dipinti con logna, 1969) non c’è riuscito; anzi, a nistici”: un’aggiunta al termine originale, per poi sgorgare come fiumi da quegli rale dell’evoluzione umana, ma la vita pittura liquida. dimostrazione dell’avvenuto “miracolo”, utile a rivelarne l’intima relazione con il infiniti alveari che sono finestre entro le si sta trasformando in un sogno, come Di origine afgana, Rahimi nasce come alcuni dei convenuti alle prime tappe di vissuto del loro autore. quali, si presuppone, abitino gli uomini canta Vasco. Nulla si crea, nulla si di- artista visivo. Per dieci anni si è dedica- questo possibilmente infinito progetto si Allo stesso tempo, il testo per Picco è all’inizio del cerchio. Un cane che si strugge, tutto si trasforma: una condan- to alla videoarte e da tre si è messo alla possono rivedere fotografati nelle opere importante al punto che, in parallelo morde la coda. na alla provvisorietà, a varianti in cor- prova anche con la pittura. Recente- esposte. La storia è iniziata alla Room all’attività di artista visivo, svolge anche È la Ying Yang Town che si apre e si so d’opera perenni. Un giorno Gregor mente il paesaggio è divenuto oggetto Arte Contemporanea di Milano, dove le quella di scrittore (ha già pubblicato un mostra, perfetta nella sua circolarità, Samsa si ritrovò dentro uno scarafag- privilegiato della sua indagine artistica. fotografie riproducevano mimeticamen- romanzo, ed è imminente l’uscita del se- nella veste complementare ed equili- gio disgustoso. Era solo una fantasia Ma in realtà quest’ultimo non è altro che te i muri che le ospitavano, ed è con- condo). Infatti la dimensione narrativa, brata che le spetta: laddove le costru- di Franz Kafka, ma la metafora si rivelò un “espediente”, un pretesto formale tinuata a Bologna, aprendosi al primo quasi fosse un misterioso incipit, emer- zioni crescono in altezza corrispondono profetica. È l’epoca delle supplenze, per proseguire un percorso di ricerca “strato” di curiosi immortalati. ge chiara nel testo dedicato al riquadro speculari palazzi sbriciolati e presenze corporee e non. che supera il dato fenomenico per giun- Nel dettaglio, l’artista si è fatto da parte forse più surreale del murales, dipinto umane che sono tramutate negli ele- Quanto e come si compiono le meta- gere al multiverso dell’astratto. per far posto in prima istanza allo spa- per l’occasione su un muro esterno del- menti inquinanti il paesaggio, figure morfosi dipende (in buona parte) dagli La disgregazione del reale è attuata zio espositivo, assumendo come sog- la galleria bresciana. Vi sono raffigurate sconnesse e incomplete, guidate dalle obiettivi umani. Chi definisce i confini attraverso frame, fotogrammi pittorici, getto dei propri scatti la parete nuda (la quattro piscine, contenenti altrettanti or- tubolari connessioni di un iPhone. L’or- tra ciò che è lecito e ciò che non lo è? immagini frammentate provenienti da serie Wall), e in un secondo tempo al gani sensoriali: un naso, una bocca, gli dine cosmico delle cose ha perso la sua Un corpo differito, alterato e clonato, media diversi, dal video alle opere pit- fruitore (la serie Opening), impegnato a occhi e un orecchio. valenza, così come i corpi celesti hanno che Io contiene? toriche. Fotogrammi esistenziali di moti osservare la parete stessa. È un farsi da Si registra qui uno sbilanciamento ver- perso la propria luce (Solar and Lunar Patrizia Piccinini (Freetown, 1965; vive dell’anima. Stralci, sfumature d’immagi- parte già storicizzato dall’arte del Nove- so un maggior grado d’ermetismo (fin Spectra, 2009): è la fine del mondo e a Melbourne) offre una propria interpre- ni più che immagini tout court. Visioni cento, che è andato di pari passo con quasi a ricordare simbologie alla Chien sembra che la resa dei conti sia già tazione dei mutamenti e delle distorsio- prospettiche diverse per esprimere il la presa di coscienza dei caratteri del andalou), mentre in altri casi riesce iniziata. ni etiche che caratterizzano la società medesimo argomento: una riflessione fotografico. L’operazione, infatti, sareb- meglio la messa a fuoco. In una sce- I rimandi al passato sono eloquenti: se tecnologizzata e approfondisce il tema esistenziale che si libera in un determi- be inconcepibile senza l’utilizzo “estre- na, ad esempio, una tavola è preparata da una parte l’arte fiamminga è chiama- dell’ibridazione, della contaminazione nato percorso cronologico. mo” dell’automatismo di una macchina per il pasto, però il piatto è vuoto e il ta in causa nell’intreccio confuso e sin- tra organico, inorganico e tecnologico. Questo itinerario filosofico-artistico ini- fotografica, garantito nel caso specifico commensale se ne sta nascosto, nella copato delle figure e nell’uso di un tratto In mostra a Verona, disegni, sculture e zia con Untitled Movie, uno dei video dall’autoscatto temporizzato. vigile attesa di un evento che appare incisivo e pulito (si pensi alla Torre di installazioni strano-realistiche realizza- in mostra, selezionati fra le produzioni Ecco svelato l’arcano. Come fa lo allo stesso tempo assurdo e suggesti- Babele di Bruegel o ai trittici di Bosch), te in vetroresina, silicone, pelle, peli. di Rahimi dal 2001 a oggi. Il soggetto spettatore a diventare soggetto dell’in- vo. “Un giorno o l’altro una stella caden- dall’altra parte è evidente come le leggi Non si tratta di creature perverse e è un innevato paesaggio di montagna, quadratura senza perdere la natura di te ci piomberà in cucina”, recita il testo del contrappasso dantesche abbiano senz’anima, ma di esseri in cerca d’af- ripreso con una telecamera “basculan- osservatore? Seguendo, come dice il sottostante, a far da poetica e delirante sortito il loro effetto, come in Total Am- fetto e dedizione, seppur nati con qual- te” che inquadra, in monosequenza e saggio, un percorso erroneo: guarda il didascalia. nesiac, dove uomini sommersi e inca- che errore. Casi post-human senza la ripetutamente, la parte pianeggiante e dito e non la Luna. O meglio, ritrovan- Ma è il titolo della mostra, Disegnatore paci di mettersi in salvo dalla metropoli vocazione al disgustoso dei fratelli quella montagnosa del paesaggio stes- dosi a osservare le stampe di anterio- di parrucche messo al muro, a deci- paiono ripescati da qualche girone in- Chapman o la grazia aliena delle ado- so. L’orizzonte mobile rappresenta lo ri incursioni allestite alle pareti, viene frare con autoironia il quadro centrale fernale. lescenti di Chris Cunningham. spostamento della prospettiva, l’alter- colto a sua volta da uno scatto che lo del lungo murales. Arguto e persino Da considerare poi, in risposta alle ini- In Nest and the Stags, carrozzerie di nativa; è una metafora artistica dell’oriz- inquadra proprio di fronte ai precedenti provocatorio, eppure sempre misurato, ziative attuali e in vista della leggera as- Vespa assumono le sembianze antro- zonte interiore. “malcapitati”. L’oggetto capace di com- Picco mostra quanto il legame testo- sonanza con i recenti interventi urbani pomorfe e gli atteggiamenti affettati di Nel passaggio dalla dimensione video piere tale sbalorditiva operazione - la immagine possa diventare un intreccio di Blu, l’intenzionalità di denunciare il cervi premurosi. Un’installazione sfa- a quella pittorica, il processo astrattivo macchina fotografica - nel frattempo fa che si confonde, sino a far coincidere in sistema sociale che governa e non ri- villante che appartiene, insieme alle diviene maggiormente evidente. Con bella mostra di sé, appropriandosi della un gioco interpretativo i diversi elementi spetta l’identità del singolo individuo. altre opere, a un conclave di fenomeni l’impalpabile rarefazione delle nubi, la ribalta con fare scultoreo, sfruttando il coinvolti. In ognuna delle sue opere, Moriyama gentili. In Foundling l’artista dà vita a levità delle atmosfere, la desolazione cavalletto come piedistallo. Più evidente è invece la vena esisten- ricorda che dall’evoluzione non si scap- un nipotino proveniente da specie non di ambientazioni assimilabili a paesaggi “Non c’è più un senso ‘altro’ da ricer- zialista nei dipinti su tela sistemati all’in- pa. I nuovi mezzi digitali sono visti come identificata, raggomitolato in una culla. post-atomici. Soggetti sfuggenti della care, l’opera non parla di niente e non terno. Dove le vedute sono dominate l’arma di distruzione di massa della no- Un neonato raggrinzito con lo sguardo poetica pittorica dell’artista - in una pre- si riferisce a niente se non a se stessa. da paesaggi spogli ed enigmatici, in cui stra era, ma sono, allo stesso modo, dilatato, implorante solo coccole. ponderanza cromatica di grigio, nero Si riproduce incessantemente come l’uomo (o la sua traccia) sembra solo e indice dell’abilità dell’uomo di fare e Doubting Thomas è un altro dei lavori e bianco - sono i varchi, in particolar preda del delirio autoreferenziale di un precario, come abbandonato a se stes- disfare a proprio piacimento. esposti. Thomas è un bimbo ottimista modo le finestre, i non luoghi. La tecni- meccanismo fuori controllo”, si legge so. Sia che voli sulle ali d’un aereo a Quest’ultimo aspetto va interpretato come Charlie e ficcanaso come San ca pittorica adoperata potrebbe definirsi nel testo che accompagna la mostra. E migliaia di metri d’altezza, oppure che come il solo risvolto positivo nella pro- Tommaso. Di certo, pur in tenera età, liquida: olio su tela e spray delle comuni così la fotografia diventa (o è sempre tenti invano di riflettere, in una varian- gressione dell’intelletto, perché se da ha già assistito a eventi strani. Davanti bombolette. stata?) specchio della realtà, moltipli- te nonsense della storia di Narciso, la una parte il protagonista di questi rac- a un agglomerato di materia che vive Ma è con l’opera video in animazione candosi senza tregua, come in un gioco sua immagine dentro uno specchio conti è pur sempre un manichino incra- posata su una sedia, non esita a chinar- digitale che Rahimi tocca l’apice del di riflessi. d’acqua. vattato succube del suo tempo, dall’al- si e a persistere nelle indagini, infilando processo d’astrazione. I pattern a spi- Da notare, però, che al contrario di tra va notato che l’artista non dimentica un dito in bocca al mostro. rale che si susseguono con regolarità quanto si possa credere, questa auto- [fabrizio montini] mai una scenografia, che sia un pae- Come a dire: “Perchè mai ingoiare un sul monitor creano un particolare movi- germinazione invece che deprivare il saggio rinascimentale (Yellow, 2009), ragazzo dovrebbe essere più strano mento ipnotico, un’illusione ottica: è un processo di senso incrementa a ogni uno skyline notturno (Blue, 2009) o una che pompare di ormoni una mucca, effetto creato dall’elaborazione digitale. passaggio la sua valenza concettuale. campagna desolata (Red, 2009). così che i bambini che ne mangiano la Un’ipnosi quasi psichedelica, se non Come a farci presente che sì, tutto cam- carne o ne bevono il latte vedono il loro fosse per la sobrietà e la seriosità dei [claudio musso] bia, ma non ogni cosa è perduta. corpo mutare per anomalie come la pu- toni grigi. E, soprattutto, c’è un’ombra bertà precoce o altro. Cosa c’è di più nera che misteriosamente ricorre sui [renata mandis] strano, le mie storie inventate o l’ultimo suoi paesaggi. fenomeno da laboratorio, il pollo senza Il video rappresenta il passaggio fina- piume?”, scrive bene Julia Slavin. le del percorso filosofico che sottende l’intera mostra: qui il dato reale è com- [federica bianconi] pletamente assente. Siamo giunti al pa- esaggio astratto in assoluto.

[cecilia pavone]

Bonelli Contemporanea Via Corrado 34 Byblos Art Gallery Massimo Minini Corso Cavour 25 Via Apollonio 68 Tadashi Moriyama Fabio Tiboni Placentia Arte da mercoledì a giovedì ore 10-17.30 Patrizia Piccinini Via del Porto 50 Via Scalabrini 116 Gabriele Picco venerdì ore 10.30-18.30 a cura di Danilo Eccher da lunedì a venerdì ore 10.30-19.30 sabato ore 16-19.30 da martedì a sabato Farid Rahimi Marco Rambaldi sabato ore 15.30-19.30 Catalogo Publi Paolini ore 10-13 e 14.30-19.30 da mercoledì a venerdì ore 14-20 da martedì a sabato ore 16-19 tel. 030 303034 tel. 0376 244769 tel. 045 8030985 sabato ore 10.30-20 tel. 0523 332414 [email protected] [email protected] [email protected] tel. 051 6494586 [email protected] www.galleriaminini.it www.bonelliarte.com www.byblosartgallery.it [email protected] - www.fabiotiboni.it www.placentiaarte.it 48déjàvu Exibart.onpaper firenze roma roma roma roma & pescara Zoè Gruni Guido van der Werve Diego Iaia Maurizio Savini Matteo Fato

Il set è ben studiato, la scenografia Potrebbe sembrare un ossimoro parla- Diego Iaia (Roma, 1969) è sempre sta- È una sorta di compendio della sua ri- Quella di Matteo Fato (Pescara, 1979), semplice, quasi minimalista, l’immagine re della “musica del silenzio”, ma è l’ef- to restio a mostrare i propri lavori. Dopo cerca artistica ciò che Maurizio Savini distribuita fra le sedi di Roma e Pescara pulita, scattata con mano sicura e oc- fetto che, con le sue opere, Guido van la formazione all’Accademia di Belle (Roma, 1962) ha realizzato per l’ar- della Galleria Cesare Manzo, è una mo- chio acuto. Un lavoro interessante quel- der Werve (Papendrecht, 1977; vive ad Arti, parallelamente all’attività di restau- ticolato spazio della galleria romana. stra importante: non si sa quanto con- lo di Zoè Gruni (Pistoia, 1982), giovane Amsterdam) crea, trascrivendo in note il ratore ha condotto un’intensa ricerca Solitamente, dei suoi lavori, sono evi- sapevolmente, ma del resto le sorprese artista che la Galleria Il Ponte segue da linguaggio silenzioso del paesaggio. E artistica, che lo ha portato a maturare denziati l’aroma e l’inconfondibile co- fanno parte del gioco, prima di tutto per circa due anni. la sala da concerto di questa musica è uno stile efficace e originale. lore rosa shocking, e poco evidenziati gli stessi artisti. Nella sala principale sono allestite tre- quella immensa della natura. Merito di The Gallery Apart l’averlo sco- gli altri significati che l’artista attribuisce Intanto, pare doveroso dar atto della dici opere, in quella inferiore il video Anziché trovarsi “al di sopra del mare perto, portando finalmente alla luce i al chewing-gum che utilizza. Per Savini, profondità di tempo dedicata da Fato digitale Metacorpo 2009, che spiazza di nebbia”, il viandante-van der Werve concreti esiti del suo percorso espres- infatti, quest’ultimo è un materiale che all’operazione, quasi cinque anni, che - il visitatore e lo coinvolge al punto da continua il suo vagabondaggio, in luo- sivo nella personale Le Brigate Rosse ha in sé i concetti della leggerezza e del a maggior ragione tenuto conto dell’an- reiterare la visione. Nelle immagini si ghi carichi di significato. Sembra così hanno ucciso Alighiero Noschese, la tempo. cor giovane età dell’artista - svelano delinea un ammasso di carne che spa- fornire un prima e un durante, e quindi prima mostra della sua vita. Un titolo Attraverso la connaturata fascinazione una necessità di chiarificazione perso- smodicamente tenta involontari movi- movimento, alla staticità dell’uomo di intrigante e parzialmente oscuro, che fa pop esercitata dal chewing-gum, tra il nale assolutamente rigorosa rispetto a menti. Sembrano inconsulti gesti di un spalle di Caspar David Friedrich. Ma, pienamente pendant con l’originalità dei serio e il faceto Savini tocca alcuni temi, una ricerca che mescola con autore- corpo morente. Non s’intravedono arti neanche troppo velato, il rimando è al lavori di Iaia che, attraverso il ritratto, anche politici, che espressi diversamen- volezza intenzioni processuali e resa superiori e “la cosa” appesa si delinea padre del caos, Marcel Duchamp, il analizza il concetto d’imitazione artisti- te potrebbero allontanare il visitatore. artigianale, mezzi diversi (pittura, video, in un secondo tempo come un ammas- giocatore professionista di scacchi. In ca mettendolo in relazione con quello di L’idea della deperibilità, connaturale a scultura, installazione), tensioni tema- so di carne attaccato a testa in giù a un questa mostra sferica, continui sono i realtà. Il complesso di opere esposto in un materiale corruttibile col trascorrere tiche composite e a prima vista anche invisibile soffitto. rimandi e diversi media concorrono a galleria compie un giro di 360 gradi at- del tempo, è invece superata grazie alla inconferenti. L’attenzione sensoriale è stimolata a costruire un lavoro dove ogni elemen- torno a queste tematiche, senza arriva- trasformazione della gomma in una sor- Andiamo con ordine, a partire proprio fondo e lo stesso sonoro incuriosisce. to è a se stante e parte integrante del re a una risposta univoca, ma fornendo ta di porcellana. dai soggetti adottati dall’artista e a fron- Pian piano si raffigura un corpo umano tutto. molteplici verità al fruitore. Sin dalla prima opera, all’ingresso della te delle loro modalità di realizzazione. con un copricapo di setole che, a gui- Il video, della durata di 45 minuti, è la ri- L’artista parte dalla figura di Alighiero galleria, è chiaro che ci si imbatterà in Nel 2004 Fato si è concentrato sull’os- sa di scopa, muove e sposta lo strato presa del viaggio dell’artista in quei sim- Noschese, illustre personaggio degli qualcosa d’intricato. Otto bottiglie riem- servazione delle rondini in volo nel cielo di granturco sparso sul pavimento. Gli bolici panorami dove la musica comple- schermi televisivi, con la volontà di pite di liquido cristallino, ciascuna con di Pescara, trascrivendo le sue imme- spasmi si susseguono quasi in un cre- ta il paesaggio e accompagna i movi- legarne le vicende private - la depres- una lettera rossa, a comporre la parola diate osservazioni in una ponderosa scendo di disperazione espressiva di menti del “pezzo” sulla scacchiera della sione che negli ultimi anni colpì l’attore Tomorrow, titolo dell’opera nonché della collezione di pitture a china su carta personalità, qualunque essa sia. Senza natura. Un video per realizzare il quale - alla ben più nota tragedia dell’omicidio mostra stessa. Bottiglie legate da una (accumulazione a cui Fato non è pe- mediazione linguistica, il corpo si muo- l’artista ha impiegato un paio d’anni e il di Aldo Moro da parte delle Brigate Ros- tessitura di rovi, dietro le quali è posto raltro nuovo, avendo già realizzato nel ve in “una sorta di pre-espressione” e cui titolo (Nummer twaalf, Varations on se. Proprio a causa della vicenda Moro, uno specchio che le moltiplica e insie- 2006 una serie di oltre mille autoritratti). di “partecipazione alla vita delle cose e a theme: the king’s gambit accepted, infatti, nel 1978 non andò in onda una me riflette l’astante. Lo spettatore, che Un anno dopo l’artista realizza in studio, degli eventi”, come dichiara la stessa the numbers of the stars in the sky and trasmissione tv in cui Noschese avreb- si specchia quindi nella scritta, “è invi- senza alcuna osservazione, un nuovo artista. why a piano cannot be tuned or wai- be dovuto imitare lo statista democri- tato a pensare che questo futuro sia in gruppo di chine (caratterizzate da una Questa personalità cerca il proprio ting for an earthquake) è già un’ampia stiano. Di qui l’acuirsi della malattia, e il realtà molto prossimo, è appunto doma- forma circolare, come un’idealizzazione spazio nel caos della memoria e nell’ur- spiegazione del lavoro nel suo insieme: conseguente suicidio a soli 47 anni. ni”, come spiega Savini. della memoria), quindi filma in maniera genza espressiva dell’artista; si delinea l’essenziale è l’impegno che ciascuno è Ecco perché, in un impeto di fantasia Confusi con Hänsel e Gretel, i due prolungata il volo delle rondini e passa inizialmente indistinta, per poi assume- disposto a mettere nell’agire quotidiano non completamente avulsa dalla realtà, bimbi di Se vuoi, puoi cancellare i tuoi gli anni successivi a rielaborare l’insie- re la nitidezza di opera compiuta nella della vita. Iaia attribuisce la responsabilità della ricordi rappresentano il nuovo costume me in un progressivo approfondimento fotografia. I rimandi all’antico, al mondo Un filmato che si costruisce col susse- morte di Noschese alle Br. La figura statunitense di somministrare farmaci stilistico e formale. contadino, ai suoi valori e alle sue ce- guirsi di una sorta di tableaux vivants, dell’imitatore si sovrappone, a tratti per rimuovere dalla memoria i traumi Gli allestimenti delle due sedi espositive lebrazioni collettive si esprimono, ancor che rispondono alle diverse coordinate fondendosi, con quella di Moro, oggetto subiti. La presenza, sopra le loro teste, comprendono infine l’ampia quantità di prima che nelle immagini, nella scelta delle mosse di scacchi che, a loro volta, dell’imitazione dell’attore. Irrealtà, og- di Torna il vento dell’est, “teneri” pal- materiale derivato dall’operazione: alle del materiale che i soggetti delle opere corrispondono ai diversi passaggi musi- gettività, finzione scenica: tutto si rincor- loncini rosa dal cui filo pendono alcuni chine, presentate sia a muro che depo- indossano. Materia povera e funziona- cali. Coordinate che sono digitalmente re sulle tele dell’artista, in un concerto di bossoli, indica che i traumi da eliminare sitate su plastici planimetrici (quello di le, la canapa è consistente, corposa ma trascritte in basso e il cui variare ac- direzioni stilistiche contrastanti. sono però quelli nefasti della guerra. Roma è la mappa della galleria di Pe- docile. E aiuta a rendere il concetto di compagna una impercettibile variazio- I ritratti di Noschese appaiono stravolti, Contrariamente al solito rosa, nel Tran- scara e viceversa), si aggiungono po- contenitore, di struttura avvolgente in ne dell’immagine. deteriorati, resi artificiosi dalle diverse splant che gli fa da quinta scenografi- stazioni video e, nel caso di Roma, una varie situazioni e in diverse individua- Van der Werve si muove dal Marshall tecniche utilizzate (pittura, disegno, ca, Savini usa il giallo per conferire un sala con alcune sculture di neon filiformi lità, come il Vescovo, il Guerriero, la Chess Club di Manhattan (lo stesso stampa, collage): a volte vengono co- senso auratico alla scultura. Ma, nella che riproducono una serie di segni d’in- Sposa, il Giudice. frequentato da Duchamp) al vulcano perti gli occhi e la bocca dell’attore, altre loro semplicità, insieme a quelle rosa, le terpunzione. Le immagini interagiscono fra loro come Sant Helens, alla valle di Sant’Andrea, ancora l’immagine - sempre nei toni del pitture murali esprimono un paradosso: Assumiamo ora il cielo come un foglio, nell’antico rito della veglia e il contenito- sulle note del Concerto per pianoforte in grigio, del bianco e del nero - appare sono planimetrie senza via d’uscita che le rondini per punteggiatura dello spazio re assurge a ruolo di Metato (antico es- A minore e in tre movimenti composto tanto diluita da cancellare quasi la fi- addirittura acquistano, con la nuda lam- compreso tra presenza e ricordo, le tra- siccatoio toscano per castagne), rifugio dall’artista stesso. Un concerto suonato sionomia del volto. Fino ad arrivare al padina, la terza dimensione. iettorie del volo a tracce calligrafiche di e luogo di convivialità. con un pianoforte particolare, costruito ritratto di Noschese mentre interpreta Capisco, per te è difficile chiamarlo do- leggerezza area, le sculture di elementi L’espressione interattiva è stata realiz- anch’esso da van der Werve, che in re- l’imitazione di altri personaggi, come lore, Antica simbologia e fardelli della tipografici quali scansioni materiali di zata attraverso l’opera teatrale Conver- altà è una scacchiera, in cui le caselle Andreotti, Cossiga e Fanfani. Il ritratto verità e Due per uno sono tre bandiere una lettura complessa, dove il disor- sazione con la pietra (2007), che Zoè corrispondono a specifiche note, quelle di un ritrattista, dunque, che per diven- appese al muro e bloccate da rovi di dine visivo contiene un ordine formale Gruni ha portato nella vecchia cava che servivano per il concerto. tare sempre più perfetto ha finito per rosa che constatano gli annosi cattivi che appare intermittente nell’oscurità dismessa di Roselle. In un secondo La partita a scacchi prende avvio dalla annullare la propria identità. rapporti - di ieri, di oggi, di domani - fra dei sensi.Bene, studi recenti di fisica tempo, l’elaborazione e la fusione d’im- suicida mossa king gambit e continua Da queste considerazioni è breve il alcuni “stati” del Medio Oriente. Men- statistica mirano a scoprire nel volo magini soggettive con le forme della seguendo lo spartito, tradotto in mosse passo che spinge Iaia alla realizzazione tre, con la doppia rappresentazione del degli stormi di storni le ragioni interne memoria collettiva hanno fermato la vi- da un affermato campione di scacchi, il dell’affascinante dittico che ritrae - can- broker, Savini sottolinea come questa dei sistemi aggregati e delle interazioni sione negli scatti. Il risultato finalmente grand master Leonid Yudasin. cellandone occhi e bocca con una stella figura sia diventata la nuova icona del topologiche fra esseri viventi; dal canto carpito e definito dà all’artista “l’illusio- Sulle pareti intorno al “pianoforte”, al- a cinque punte - Michelangelo Castani nostro secolo. suo, l’arte di Fato si muove con lievità ne di riuscire a dare un po’ di sintesi al cuni still dal video, in medio formato, e Mario Fani, ricordati, più che per le Erroneamente interpretato come cro- di rondine ai margini di simili nuclei di caos”. corrono come un nastro. E replicano, in loro gesta in vita, proprio per l’aver dato cefisso, in realtà Last call è un broker significato, svolgendosi in un ritmo con- Nella serie dei Copricorpo, il palco è sintesi, il racconto del vagabondaggio il nome alle strade in cui Moro è stato bloccato, in un movimento di slancio, cettuale che, nell’abbassare gli occhi un tetto grigio al di sopra del quale si dell’artista. rapito e poi ritrovato cadavere. dalla crisi finanziaria che sta travaglian- dal cielo alla terra, rimanda all’interpun- staglia un cielo altrettanto plumbeo e Artista completo e di notevole abilità do il nostro presente. Mentre, ne La zione tipografica come a una neces- nuvoloso. Il solo “oggetto-soggetto” di [daniela trincia] tecnica, Iaia riesce a colpire nel segno, sindrome di Pilato, il secondo broker è saria disciplina per la comprensione. vitalità è la rosea espressività della pel- alimentando una riflessione non bana- intento a lavare la bandiera dell’Italia, Non è un caso che il libro d’arte pre- le e i tocchi di rosso sulla canapa dell’in- le su tematiche che meritano di essere vessillo di una nazione che è messa let- sentato come catalogo della mostra si distinto corpo. approfondite. teralmente sotto i piedi (vedasi la suola concluda con la seguente annotazione Nella serie dei Copricapo v’è più grinta delle scarpe). di Wittgenstein: “Con i miei numerosi nello sfondo, ma l’immobilità dei perso- [marzia apice] Più in generale, è l’artista stesso che segni d’interpunzione, ciò che in realtà naggi riporta all’enigma della conoscen- cerca di lavare i propri pensieri. Iden- vorrei è rallentare il ritmo della lettura. za, che è desiderio e sforzo di comuni- tificazione non molto peregrina se, nel- Perché vorrei esser letto lentamente cazione, ma anche difficoltà interattiva la Sovrapposizione logica di due piani (come leggo io stesso)”.Si tratta di una e partecipativa. apparentemente simili, al centro di un considerazione idealmente applicabile classico organigramma aziendale è po- anche all’opera di un artista come Fato. [daniela cresti] sto l’artista e il ruolo che ricopre. Alme- In fiduciosa attesa di nuove conferme di no negli altri paesi occidentali. simile qualità da parte sua.

[daniela trincia] [luca arnaudo]

Cesare Manzo Vicolo del Governo Vecchio 8 - Roma Galleria Il Ponte Via Umbria 48 - Pescara Via di Mezzo 42b Monitor Matteo Fato Zoè Gruni Via Sforza Cesarini 43a The Gallery Apart da martedì a venerdì ore 16-20 a cura di Andrea Alibrandi Via della Barchetta 11 Galleria Oredaria sabato ore 15.30-19 (Roma) ed Enrico Pedrini Guido van der Werve Via Reggio Emilia 22 da lunedì a sabato da lunedì a venerdì ore 16-19.30 da martedì a sabato ore 13-19 Diego Iaia ore 10-13 e 16-20 (Pescara) Catalogo disponibile Catalogo disponibile da martedì a sabato ore 16-20 Maurizio Savini Catalogo disponibile tel. 055 240617 tel. 06 39378024 tel. 06 68809863 da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19.30 tel. 06 93933992 / 085 297206 [email protected] [email protected] [email protected] tel. 06 97601689 [email protected] www.galleriailponte.com www.monitoronline.org www.thegalleryapart.it [email protected] - www.oredaria.it www.galleriamanzo.it Exibart.onpaper déjàvu 49 napoli napoli napoli napoli napoli Giuseppe Penone Martin Soto Climent Luca Francesconi Angelo Bellobono Nicola Gobbetto

…..Tra….. il dire e il fare c’è di mezzo... Segni antropici alterati all’estremo, in Luca Francesconi (Mantova, 1979; Se si potesse sintetizzarla con un unico Il solito conflitto cromatico e simbolico l’uomo. La mostra di Giuseppe Peno- morfologia e significato. Alternanze di vive a Parigi e Milano) ci ha abituati a aggettivo, Low Life Wellbeing Center_ tra bianco e nero? Una mostra doppia ne (Garessio, 1947; vive a Parigi e a piani esistenziali e cronologici, dal tem- un’arte problematica, legata a doppio Bunker House sarebbe una mostra ‘im- con un sottotesto per ogni facciata. La Torino) si sostanzia già nel titolo, anti- po intimo e individuale di memorie e tur- filo con la storia e le branche di pensie- mersiva’. Non però nell’accezione, dif- chiave di volta per interpretare il conflit- cipando concettualmente e visivamente bamenti a quello pubblico ed esteriore ro a essa tangenti, come l’alchimia, la fusa nel contesto delle contaminazioni to si trova al varco della galleria. I mat- l’intero progetto. della storia. Una non comune sensibilità filosofia, la metafisica, l’arte popolare. tecno-creative, di coinvolgimento multi- toni verniciati del muro ideato da Nicola Un lavoro organico, sia per la materia alla “qualità ed energia dei materiali”, in- Di ritorno in città, l’artista dal criptici- sensoriale, ma in quella di progressivo Gobbetto (Milano, 1980) aprono una trattata che per la mancanza di sba- dagati neo-poveristicamente in tensioni smo minimale propone una ricerca sul e graduale sprofondamento nei conte- breccia nel percorso espositivo: all’in- vature. Misurato, calibrato, equilibrato e risposte fisiche, così intensamente da tempo, condotta “sfogliando” calendari nuti, da cui riemergere con una piace- gresso neri e all’uscita bianchi, proprio nonostante la varietà dimensionale e rendere anche le meccaniche reazioni e almanacchi. Sono proprio le prassi vole sensazione di arricchimento. come le pareti della galleria. formale dei lavori. Un percorso di tra- fisionomia e identità, vocaboli di trame agricole a finire sotto l’occhio attento Quando il connubio artista/curatore di- Un intervento sulla facciata, ma certo sfigurazione del segno, di progressiva a più livelli. del mantovano, perché “è tramite l’agri- venta un valore aggiunto, vuol dire che non un’operazione di facciata. Troppo espansione. Così, una breve riflessione Il labirinto interiore del titolo di Martin coltura che l’uomo ha avuto le prime qualcosa ha funzionato. Significa che facile interpretare la dialettica cromati- verbale si riversa in una successione di Soto Climent (Città del Messico, 1977) necessità di confrontarsi con il tempo, esiste una progettualità comune, ca- ca come una lotta fra la vita e la mor- delicatissimi disegni a matita e acque- avviluppa con agilità molteplici sensi: di ordinarlo e di iniziare a maneggiarlo, pace di innescare processi meditativi. te. Gobbetto piuttosto si getta nella rello, in cui la sagoma umana diventa estetica, verità storico-sociologica, se- quindi teorizzarlo”. Ecco, anche in questa tappa parteno- mischia, nel tentativo di armonizzare anello di congiunzione tra elementi se- mantica, introspezione. Il dipanarsi ele- I principi della rotazione, le attività di pea - dopo quella capitolina alle Can- il conflitto tra il candore del progresso parati, raccordo tra gli opposti. Un ruolo gante di un’astrazione organica distilla- semina e raccolta sono infatti pratiche tine B.O.X. - l’accostamento Angelo scientifico e l’oscurità della superstizio- di mediazione che, fin dagli esordi in ta persino dall’insospettabile, da forme legate a cadenze determinate da una Bellobono (Nettuno, Roma, 1964)/ ne in saecula saeculorum. seno all’Arte Povera, contraddistingue quotidiane e banali, sigla la versatilità e misurazione arbitraria - nel senso di mi- Alessandro Facente ha dato prova di Il dittico ligneo XIII-XX riporta su tavola, una ricerca che ha saputo evidenziare il rigore della sua ricerca. surazione stabilita dall’uomo - del tem- maturità. con uno stile angolare e minimalista, in maniera sorprendente l’attitudine pla- Tornato alle raffinate e a lui più con- po, scandita dal ciclico alternarsi delle Come nella precedente occasione, la l‛iconografia degli arcani della Morte smante insita nelle energie naturali. geniali bicromie dopo la parentesi po- stagioni, del giorno e della notte. struttura architettonica risulta funzionale e del Giudizio, pescati da un comune Semmai, il compito dell’artista è quello licroma del 2008, motivata dall’osmosi Non più tempo lineare-progressivo, cri- e determinante nel veicolare i messag- mazzo di tarocchi. Un’opera pregevole, di “eternare” quei processi attraverso la con l’ospitante contesto glamour - l’altro stianamente inteso, dunque, ma luogo gi. Due sono i livelli di lettura: uno più considerando che siamo ancora lontani forma. “Il tempo”, scriveva Penone, “è spazio di T293, nel centro partenopeo di una verità destinale e storica dell’es- corticale, esterno; l’altro più midollare, dal periodo dei Lumi. Un messaggio ef- anche un tipo di azione umana che per- dello shopping - Climent reitera il rito sere, condizione dell’esistenza intesa profondo e soprattutto rivelativo. Lungo ficace come poteva essere la pittura per mette alle cose di esprimersi e di agire sciamanico che gli è proprio: suscitare come progetto. Così, le sculture rea- tutta la galleria, distribuiti fra l’ingresso gli analfabeti nel basso medioevo. umanamente anche al di fuori della du- presenze dalle assenze, rianimare nel lizzate con argilla di fiume, una tavola e l’ultima stanza, si alternano acrilici su Con la macchina del tempo - quello rata e dell’azione dell’uomo”. Quando sottovoce di una narrazione i relitti di lignea che reca impresse tracce di co- tela di piccole, medie e grandi dimen- della nostra fruizione, tanto per inten- nel ’69 conficcava cunei di ferro nella un vissuto. E il mormorato desiderio lore, un arcolaio bronzeo, interpretabili sioni, intervallati nello spazio centrale derci - Gobbetto invita a compiere un corteccia degli alberi, provocava, con dell’evocazione erotica dello scorso come metafore delle varie declinazioni da due file di disegni che percorrono salto cronologico davanti alla mappa un gesto apparentemente aggressivo e anno diviene struggente nostalgia del del fare artistico, diventano frutto di un un’intera parete. planetaria su legno de Il settimo cielo. temporalmente circoscritto, l’autonoma lutto e di un futuro che non c’è stato, proposito, progettualità concretizzatasi, Sia i dipinti, eseguiti con pennellate di- La tavola descrive le orbite circolari dei creatività della natura, consegnando quello negato dalla sanguinosa re- ancora una volta, a partire da una or- luite e liquide, che i lavori su carta, dal pianeti disegnate a matita, quando gli all’immortalità una scultura in progress, pressione della protesta studentesca ganizzazione del lavoro e raccontano tratto più abbozzato e anarchico, sono uomini - di poca fede e molta scienza mai definitiva, perché affidata alla rea- messicana nel 1968, colpevole anche dell’uomo, questa volta artista, homo “campi di condivisione”, un modo inedi- - credevano ancora che i pianeti stessi zione incontrollabile della pianta a quel di mancate rivoluzioni nelle dinamiche faber, artigiano, la cui arte è legata a to per definire quelli che normalmente si fossero soltanto sette. corpo estraneo. interpersonali. una manualità. La traccia di questo fare chiamano ritratti. La loro descrizione è attestata dalla pre- Procedimento rovesciato per l’occasio- In caduti sul campo si trasfigurano le è il tempo dell’opera d’arte. Sono “idee” di punk, raffigurati con tutti senza di altrettanti dischetti metallizzati ne partenopea. Qui, un enorme tronco, lastre di marmo e i collant di Marmoles Tempo che si fa fisico e tangibile in Ca- quegli elementi, orpelli, simboli che da che completano quello che sembra un spezzato al centro, è sostenuto orizzon- oniricos: oggetti rinvenuti per le strade lendario delle Semine, dove sulla men- sempre li caratterizzano: creste, pier- bersaglio essenziale, lontano dal pop- talmente da cavalletti che si ergono da e riassemblati, come tutti quelli in mo- sola che reca pochi, essenziali oggetti cing, borchie, anfibi, pantaloni in pelle clamore dei target alla Jasper Johns. una pedana d’acciaio, sulla quale sono stra, coniuganti la potenza evocativa è lo spazio, che pausa il loro disporsi, attillatissimi, catene, sguardi torvi di chi Indaco accosta su stampa la fotogra- impresse, in corrispondenza della reci- dell’objet trouvé, la forza straniante del a misurare il tempo, così da essere è abbastanza incazzato col mondo. O, fia di un bambino italiano in grembiu- sione, confuse orme di piedi nudi. Il fu- ready made e la fermezza di un’inda- non più mero contenitore, ma partecipe forse, non abbastanza. le (forse l’artista stesso) a una trama sto però non è reale, ma è immortalato gine che ricava inediti valori formali da del contenuto, arrivando a modificarlo, Perché, scendendo nel sottoscala, una spiraliforme che sembra fuoriuscire in una fusione in bronzo, metallo che, nuove disposizioni. Materie pulsanti tra rinnovarlo, ridefinirlo. È quanto accade sarcastica videoanimazione in stop- dalla sua fronte. Elogio dell’immagina- reagendo alla luce, produce un effetto cui c’è anche il chronos, per “giocare prendendo in esame l’attività curatoria- motion, realizzata col medesimo stile zione infantile? Come volevano i poeti ligneo del tutto verosimile. col tempo”. le; dice, infatti, Francesconi: “Disporre disegnativo, scarno ed essenziale, romantici inglesi, già prima di Verga. La struttura di sostegno crea tra i seg- Valorizzando con padronanza le possi- oggetti sulla mensola è la medesima trasforma i “tipacci” del piano di sopra In questo caso, meglio menzionare la menti plastici uno spazio interrotto, en- bilità espressive del nuovo spazio fron- operazione che, in proporzioni maggio- in addomesticati clienti di un centro be- radiotica, tecnica di riequilibrio energe- tro il quale lo spettatore può posizionar- te strada della galleria - il cui dialogo col ri, un curatore fa in una mostra, ovvero nessere che, al ritmo di una God Save tico che conta numerosi adepti in tutto si ricalcando le impronte preesistenti. contesto cittadino è esperito solo in par- adopera lo spazio secondo ritmi e di- the Queen in salsa new age, cercano il mondo. Una terapia complementare La variabile, in questo caso, è determi- te, visto che per cause logistiche, tranne mensioni”. di tonificarsi il Power House praticando che può dare risultati con tutti, animali e nata dall’individuo che, di volta in volta, che ai vernissage, è attualmente visibile Questa sostanziale analogia tra i due il pilates. Con un evidente effetto au- piante inclusi. Ma funzionerà anche con utilizza la propria gestualità per entrare solo su richiesta - l’artista plasma infatti concetti, da sempre al centro di dibat- toridicolizzante comune a tutte quelle gli spazi espositivi? Forse ci si trova di in relazione con le due metà dell’ogget- la percezione cronologica passando titi filosofici, la si ritrova ritornando con subculture che, svuotate della loro ca- fronte a un revival della sensibilità pitto- to, per fare da tramite, diventando parte dalla macrostoria del piano inferiore alla i “piedi nella terra”, nella misura in cui rica eversiva e scomoda, private del rica di kleiniana memoria? integrante del tutto. Sempre nel segno microstoria di quello superiore. il campo arato costituisce il luogo dove “nocciolo duro”, si riducono a pelle e L’installazione che dà il titolo alla mo- di un dialogo fra contrari, pieno e vuoto, Un orologio vuoto di lancette e minuti, si dispiega il progetto creatore della na- polpa, a innocua esteriorità, in un pro- stra, It’s a Kind of Magic, è invece un presenza e assenza, chiaro e scuro... bloccato nell’immobilismo di un cam- tura, a cui l’uomo consacra la propria cedimento che ribalta i termini del “punk decagono in legno che evoca la forma Un’armonizzazione ribadita ulterior- biamento abortito, un asse da stiro, fatica, la propria dedizione secondo is attitude, not fashion”. dei diagrammi utilizzati in radiotica. mente dalla coppia di tele, poste l’una indumenti femminili defunzionalizzati e precise e ben determinate cadenze che Un’inversione di tendenza che fa ten- Un’opera criptica, che sintetizza la ten- di fronte all’altra a inglobare la grande interpreti della malinconica constatazio- diventano allora ritmo, ritualità: la natu- denza, emblematica - oltrepassando la sione fra superstizione e scienza, tra il installazione scultorea. Speculari e ne di perduranti discriminazioni sessi- ra si fa temp(i)o circostanzialità dell’esempio - delle mo- bianco e il nero della breccia muraria cromaticamente opposte, sembrano il ste, viluppi di coperte riportati alle loro È alla fine del percorso espositivo che dalità di “comunicazione” della nostra che accoglie e congeda il visitatore. risultato di un frottage eseguito a grafite avvolgenti valenze ottiche dalla duplica- questa sacralità antropomorfa fa la sua epoca. Non è un caso se i social net- sul tegumento arboreo. Sfregamento di zione speculare, simbolo di un’intimità comparsa: una mastodontica zampa di work oggi rappresentano il non-luogo in [giuseppe sedia] superfici come “momento in cui la pel- domestica confortante ma soffocante. gallina, un cuoio serpentino, un cara- cui l’individuo riesce, paradossalmente, le scompare alla vista per dare luogo Come l’obbligo maschilista a un pudo- pace sono di fatto moderne icone di di- a esprimere e sollecitare più liberamen- alla lettura tattile del contatto là dove, re in realtà mortificante, evocato dalle scendenza bizantina, in cui s’adombra te le proprie e altrui emozioni, ricono- subito dopo, compare l’immagine della tende di Blind feathers (always fall), l’elemento energetico che partecipa al scendosi in una community allargata pressione”. propedeutico alla strumentalizzazione processo perenne della vita, lo spirito che, in fondo, non ha nulla di connotan- Principio d’immanenza, religione vitali- voyeuristica e all’inquietante frustrazio- divino che vi presiede. te, se non il fatto di trovarsi tutti e simul- stica, corporea, epidermica a cui l’opera ne di Blind window, in cui la citazione di taneamente di fronte a un monitor. di Penone è, da sempre, devota. Duchamp e del Grand Verre evidenzia [carla rossetti] Così che, nascosti da un paravento vir- come, nel tempo, poco sia cambiato in tuale e fisicamente deresponsabilizzati, [mara de falco] termini di disuguaglianze fra classi e nessuno ci (ri)mette la faccia. generi. [mara de falco] [diana gianquitto]

Umberto Di Marino Changing Role Alfonso Artiaco Via Alabardieri 1 Via Chiatamone 26 Galleria Fonti Piazza dei Martiri 58 Galleria T293 Via Chiaia 229 Via dei Tribunali 293 Luca Francesconi Angelo Bellobono Giuseppe Penone da lunedì a venerdì 15-20 a cura di Alessandro Facente Nicola Gobbetto da lunedì a sabato ore 10-13.30 e 16-20 Martin Soto Climent sabato ore 11-14 e 16-20 da lunedì a venerdì ore 15-19 da martedì a venerdì ore 16-20 tel. 081 4976072 da martedì a sabato ore 12-19 tel. 081 0609318 tel. 081 19575958 tel. 081 411409 [email protected] tel. 081 295882 [email protected] [email protected] [email protected] www.alfonsoartiaco.com [email protected] - www.t293.it www.galleriaumbertodimarino.com www.changingrole.com www.galleriafonti.it 50intervallo Exibart.onpaper facciamo13con

le preferenze di Alberto Rigoni direttore artistico della Fondazione Zappettini di Chiavari # lemma di marco enrico giacomelli

01. città preferita: Uçhisar 02. libro: René Guénon, Simboli della scienza sacra Medicinali 03. film: Hong Kong Express 04. cantante: Franco Battiato 05. ristorante: Luchin a Chiavari 06. cocktail: Cappuccino 07. l’uomo politico: Mikhail Gorbaciov 08. il quotidiano: New York Times online 09. l’automobile: Volkswagen Type 1 ovvero il Maggiolino 10. lo stilista: Gianfranco Ferré 11. l’attore: Orson Welles 12. il programma tv: Il serial The West Wing 13. la canzone: U2, With or without you

Renato Quaglia - curatore del progetto artistico di Riso Museo d’Arte contemporanea della Sicilia tenterà il 13 sul prossimo numero

Damien Hirst - Pharmacy - 1992 - courtesy Tate Gallery, Londra strafalcioniahbbellooo digest !!! Giusto un passo dopo la soglia e, non avviene sempre, tutt’altro - di ... proporremo i linguaggi più innovativi, collaborando con istituzioni e rassegne prestigiose sulla sinistra, non si potevano non Louise Lawler, la quale proprio le come Ars Electronica a Lintz vedere. Anche perché occupavano Pills ha immortalato, disposte con [il corriere della sera e i new media] l’intera parete, rilucenti, invitanti maniacale ordine in un espositore Attenzione ai collaboratori che si scelgono, però. Perché Ars Electronica, famoso festival coi loro sportelli socchiusi. Cosa ci che, specchiante, ne raddoppia il sarà dentro? Si potranno toccare? numero (per di più facendo entra- austriaco, si svolge a Linz, non a Lintz... Come fotografarli senza incorrere re in scena tutto un mondo retro/ in quello spiacevole riflesso? Lo anti-stante). Volendo proseguire Esordisce con l’Arte Povera, ma negli anni Sessanta la sua ricerca diventa più concettuale scenario è il Padiglione Italia della col fil rouge biennalesco, si risale [il corriere della sera su alighiero boetti] Biennale di Venezia 2009. Gli arti- all’edizione del 2003, anno in cui Uhmmm, qualcosa non torna coi tempi, specie considerando che l’Arte Povera è proprio sti sono Bertozzi & Casoni. L’ope- è sbarcato in Italia, con una certa nata alla fine degli anni Sessanta. Insomma, in quel breve intervallo di fine decennio ra è una Composizione finita - infi- risonanza, il turco Bülent Sangar. Alighiero avrebbe dovuto avere il tempo di esordire, di far parte dell’Arte Povera e poi di nita (e infatti s’era già vista, nelle Qui c’interessa una sua serie fo- passare al Concettuale... sue molteplici e mutevoli forme, in tografica intitolata Suret. Picture, diverse altre occasioni, per esem- Copy, Form, Shape, Appearance, ... è stato inaugurato a Roma il nuovo museo MAXXI, progettato fin dal 1999 dall’architetto pio a Ca’ Pesaro durante la prece- Aspect, Manner, ..., che in qualche iraniana Zaha Adid dente Biennale). In cosa consiste? modo è l’esatto opposto dell’estetiz- In un’iper-realistica ceramica poli- zazione estrema operata da Hirst. [pierluigi magnaschi su italia oggi] mocroma che raffigura decine di Sì, perché in questo caso le pillole Magari la Adid sarà iraniana, ma non sappiamo proprio chi sia. L’architetto del MAXXI si armadietti per il pronto soccorso, sparse sul tavolo sono attorniate chiama Hadid, con l’acca, ed è irachena... di quelli da ufficio, da abitazione pri- da quattro donne con le mani fra vata. Ovviamente, all’interno si do- i capelli. Evidente il riferimento ico- Il Palazzo dei Congressi, la famosa “Nuvola”, progettato da Massimiliano Fucksas... vrebbe trovare - oltre a una miria- nografico alla disperazione e a uno [sempre, ahinoi, magnaschi su italia oggi] de di altri disparati oggetti - almeno dei metodi più diffusi per metterle Con quanti detrattori ha, a nessuno era venuta la pensata di trasformare il nome di qualche medicinale. Diciamo ‘medi- fine. Dunque, farmaco come sined- Fuksas in una specie di parolaccia inglese... cinale’ e non ‘farmaco’ per evitare doche della scienza, novello “oppio d’incappare nel complesso nodo dei popoli” per il britannico, da un Questa nuova opera fu infine venduta a Gian Enzo Speroni alla fine degli anni Sessanta semantico che contraddistingue lato; dall’altro, farmaco come icona [il corriere della sera ripercorre i passaggi di un famoso pezzo di warhol] quest’ultimo termine, che - com’è del disagio di un genere, e in una noto - raccoglie su e dentro di sé particolare situazione socio-politica Per carità, il grande gallerista torinese nelle sua carriera ne ha fatte (e ne farà) talmente l’opposto significato di ‘medicamen- (e religiosa, ancora) per l’anatolico. tante da sembrare uno e trino, ma da qui a modificargli in plurale il cognome ce ne corre. to’ e ‘veleno’. Insomma, il pharma- Bene, ricapitolate le morali delle Gian Enzo è e resterà sempre Sperone, non Speroni... kon è double face. D’altro canto, i rispettive storie, veniamo final- celeberrimi “bugiardini” non ripor- mente a quel che almeno pare art tano forse sempre un elenco di “ef- for art’s sake. Il materiale è sem- fetti collaterali”? Comunque sia, il plicissimo: capsule a uso medico. re delle pillole nel mondo dell’arte è Notoriamente disponibili in svariati incontestabilmente Damien Hirst. colori, fra le mani del cinese Liu Certo, il pensiero va subito alla sua Ding diventano sculture a forma di premio spam per l’arte. monumentale Pharmacy in colle- mosaicati funghi. Ma questo l’ab- abbiate pietà di noi (e della nostra e-mail) zione alla Tate di Londra. Ma visto biamo già detto qualche tempo fa, che si citava la Biennale del 2007, nel lemma micologico. come non rammentare la splendi- da mostra dello Yba a Palazzo Pe- La galleria si chiama 7.24x0.26 e riteniamo che la moltiplicazione per cento possa portare grosso saro Papafava, intitolata New Re- modo al numero di e-mail che ci sono state inviate per promuovere la mostra che Piergiuseppe Moroni ospita in questo spazio milanese. La personale di ligion. Dove, tanto per dirne una, l’ostia era simboleggiata da un bel BEATRICE HUG cofanetto contenente... una pastic- ca di paracetamolo in marmo bian- (fino al 30 marzo - www.piergiuseppemoroni.com) presenta, secondo il comunicato stampa, “un co. E, tanto per restare in tema di sapiente utilizzo della tecnica fotografica e un gioco sottile di trasparenze pittoriche”. Già, un po’ pillole hirstiane, una citazione va il prossimo lemma sarà meno sapiente è stato l’utilizzo delle e-mail, arrivate in numero superiore a trenta nella nostra senz’altro a un ottimo scatto - e candela povera casella... Exibart.onpaper trecapitali 51

Londra ancora capitale delle tendenze. Oggi va di moda la temporary gallery, magari fatta in collaborazione con i costruttori che stanno sviluppando un’area a fini residenziali. Se poi c’è anche il sostegno fiscale del governo... soup  La scena dell’arte inglese prosegue sulla scia della Frieze nei primi anni ’90, è stato recentemente rafforzato anche Art Fair, che quest’anno ha registrato un discreto succes- da un’iniziativa di sostegno finanziario promossa dall’attua- so. Scalfito in parte dalla perdita di ben 28 gallerie, ma le governo. Sebire ha lavorato in passato con David Risley con l’ottima riuscita dei progetti indipendenti presenti nella e con la Cellar Door Projects, un’agenzia che collabora con nuova sezione Frame. Nuove mostre aprono la stagione il Westminster City Council e con vari costruttori. Si apre invernale, tra censure, pettegolezzi e buone novelle. inoltre una nuova galleria commerciale, Wapping Project Come già sappiamo, Gordon Brown sembra aver messo Bankside, grazie all’iniziativa di Jules Wright, fondatore del in difficoltà alcuni artisti inglesi come Tracey Emin con la non profit Wapping Project. La galleria presenterà soprat- recente decisione di aumentare del 50% le imposte sui tutto fotografia, film e video, e ha inaugurato con una mo- redditi superiori alle 150mila sterline. D’altro canto, il pri- mo ministro inglese ha anche confermato i finanziamen- stra della fotografa norvegese Elina Brotherus. ti già promessi ad alcune maggiori istituzioni d’arte, e si Anche nella perfida Albione impazzano i premi. Per chi fos- sono trovati anche i 5 milioni di sterline per ingrandire la se interessato a studiare arte a Londra, la Parasol Unit Tate Modern. Per l’occasione è stato inoltre annunciato il Foundation for Contemporary Art ha lanciato Exposure. supporto al National Film Centre del British Film Institute, Come funziona? Ogni anno un diverso college londinese L’ex fabbrica Lesney sempre nella zona londinese di South Bank. viene chiamato a nominare uno o più diplomati da esporre Periodo di successi anche per Acme Studios, l’organizza- reditch, con una mostra inaugurale dell’artista cubano da Parasol, in concomitanza con la Frieze Art Fair. Carlos Garaicoa. Lo spazio dell’artista Yinka Shonibare, zione che si occupa della realizzazione e dello sviluppo di Segnalazione finale. L’Arts Council England ha aperto un studi, spazi abitativi ed espositivi per artisti e promotori provvisoriamente chiamato Guest Projects e il cui pro- nuovo sito web (all’indirizzo di sempre, www.artscouncil. d’arte. Particolarmente proficua la recente iniziativa in gramma è curato da Cleo Roberts, ha riaperto dopo i lavo- org.uk), con un’utile mappa di eventi e uno strumento di partnership con costruttori di case popolari, per la cre- ri di ristrutturazione e prevede un 2010 ricco di proposte. immediata selezione delle condizioni legate ai diversi tipi di azione di nuovi studi come parte di progetti di costruzio- Civic Room, poi, gestita dal gruppo di artisti Working Ro- finanziamento offerti. Sotto un profilo più “creativo”, un la- ne a uso misto. L’ultima proposta prevede 49 studi nella oms, ha inaugurato in Hackney con la mostra Picture(s): ex fabbrica di scatole di fiammiferi e giocattoli Lesney, in Your California Dream e i lavori, fra gli altri, di Ed Ruscha voro digitale (Several_Interruptions) è stato commissionato East London, insieme ad altre location nel North West e e Bas Jan Ader. agli artisti Thompson & Craighead. Un’occasione di svago Stratford. Poppy Sebire segue il trend di altre gallerie aprendo una per tanti operatori del settore dallo stress della ricerca di Fra i nuovi spazi espositivi, il consulente d’arte Yoram sede temporanea nel West End, inauguratasi con una mo- fondi e sponsorizzazioni.

london Eshkol-Rokach ha aperto le East Central Galleries, in Sho- stra del fotografo Boo Ritson. Detto trend, già praticato [irene amore]

Neve e malcontento: il governo cinese continua a fare il bello e il cattivo tempo, nel vero senso della parola. Mentre si accentua il divario tra la percezione e la reale situazione, bisogna intendersi su un punto: la Cina è e rimane una dittatura. Che punta più sul commercio che sulla ricerca artistica...

nale. Rispetto al mercato azionario o immobiliare, infat- gue per buon gusto, presentando pezzi di designer locali ti, l’arte contemporanea cinese appare a tutt’oggi come e internazionali. Al BTAP Store i prodotti si ispirano agli un ottimo investimento. Lo testimoniano i risultati d’asta, artisti della galleria. Infine, sempre all’interno del distretto sempre spettacolari, e l’entusiasmo di diverse testate. 798, l’UCCA Store, bazar da poco rinnovato, espone - fra Eppure, soprattutto fra i giovani si vanno via via deterio- cataloghi importanti, borse e magliette d’ogni tipo - anche rando l’entusiasmo e la fiducia accumulati negli ultimi anni. pezzi in edizione limitata di artisti come Qiu Zhijie, Wang La nuova generazione, sotto la stimolo dei numerosi input Qingsong, Rong Rong, Han Lei e molti altri. stranieri, sente il bisogno di una maggior libertà di espres- Tutto questo incontra il gusto e l’aspettativa della clientela soup sione, che però entra in conflitto con una persistente, che affolla il distretto? La risposta è sì. La 798, infatti, schiacciante autorità. Ci sono davvero pochi spiragli da negli ultimi tempi ha velocemente scalato le classifiche e Ai WeiWei - World Map - 2006 courtesy Galleri Faurschou, Beijing questo punto di vista, pochi sentori che facciano percepire ora si trova al terzo posto fra le attrazioni turistiche della un po’ di apertura. Anzi, rispetto a qualche tempo fa, si Capitale. In quanto meta privilegiata per il passeggio di art  Con un anticipo di quasi due mesi, forti nevicate si sono annusa addirittura una crescente chiusura. Nell’arte, in lover domenicali, la factory ha, purtroppo, drasticamente abbattute su Pechino. È stato tutto talmente inatteso e im- particolare, questa limitazione è una violazione cui non si diminuito l’originario interesse per la ricerca artistica, an- provviso che le foglie non hanno avuto nemmeno il tempo può soprassedere e che dovrebbe essere combattuta con dando incontro alle esigenze di un pubblico diverso. Ora di ingiallire. Nel tentativo di combattere la notevole siccità, armi più appropriate. Le conseguenze per chi non inten- si tende, perlopiù, a dar spazio a grandi mostre e grandi infatti, i meteorologi cinesi hanno iniettato speciali sostan- de tacere non si limitano alla censura di mostre, opere o nomi, come nel caso delle personali di Ai Weiwei al Faur- ze chimiche nelle nuvole, procurando ripetute nevicate. cataloghi, ma arrivano anche a ripercussioni... fisiche e, schou Beijing e Antony Gormley alla Galleria Continua fino Alzare la testa al cielo e percepire che qui perfino la volta senza colpo ferire, all’internamento. al 28 febbraio. Sempre all’interno del distretto 798, l’Ul- celeste è soggetta a falsificazioni è qualcosa che, forse più Via libera invece per tutta quell’arte che, approvata e auto- lens Center for Contemporary Art presenta Breaking Fore- di altre limitazioni, porta inquietudine. Ma non è altro che rizzata, porta guadagni economici e commerciali. Sempre cast: 8 Key Figures of China’s New Generation of Artists, l’ennesima forzatura del governo. più art shop e punti vendita che offrono imitazioni e ricordi- che racchiude i lavori di otto superstar cinesi come Cao Da sotto la neve affiora il malcontento, che scaturisce dal ni fashionable della ruggente arte contemporanea cinese. Fei, Chu Yun, Liu Wei, Madein, Qiu Zhijie, Sun Yuan e divario tra le percezioni esterne e la reale situazione locale. Presso l’Artopal della Galleria Artside si può trovare un Peng Yu, Yang Fudong e Zheng Guogu (fino al 28 febbra- I media stranieri non mancano di riportare la privilegiata orologio da parete con il sorriso di Yue Minjun (a 50 euro) io). La mostra, pur presentando lavori notevoli, è in realtà situazione economica della Cina che, quasi immune dalla o un portafogli con la bambina di Liu Ye (10 euro, please). una celebrazione del già visto.  crisi, già si appresterebbe a una ripresa, consolidandosi L’Art Store di Iberia Center for Contemporary Art si distin- [cecilia freschini] come la fermata più hot nel circuito dell’arte internazio- BEIJI N G

New York... Performa e cerca di svegliarsi. E, in presenza di un mercato soft (nella migliore delle ipotesi), si diverte anche a cena, con figli di collezionisti che si trasformano in chef di grido. Intanto, la già famosissima High Line diventa uno spazio per l’arte...

 “Soft” è l’aggettivo più in voga negli ultimi mesi per de- I molteplici eventi della camaleontica Performa si sono ra- soup scrivere, senza essere catastrofici, la situazione del mer- mificati nel tessuto della città, dalle sedi più convenzionali cato dell’arte, anche se quello più ricorrente nei pensieri di e istituzionalizzate, come il MoMA, agli spazi più cool di ognuno è piuttosto “dead”. downtown. Fiore all’occhiello del calendario è stata la pri- Ma, nonostante le finanze siano tutte da risanare, entusia- ma della brillante performance di William Kentridge, I Am smo ed energia non mancano ai newyorchesi che, durante Not Me, the Horse is Not Mine (si è svolta anche al Madre il mese di novembre, hanno risposto appassionatamente di Napoli qualche settimana fa), che ha visto il tutto esauri- allo slogan Wake up New York City! della terza edizione di to e, oltre ad aver lasciato fuori molti spettatori, ne ha fatti Performa. accomodare altrettanti in piedi o sul pavimento. Le danze si sono aperte con un evento tenutosi presso il A vivacizzare le strade di Soho e Chelsea, gremite per un negozio sulla Fifth Avenue di Fendi, che per l’occasione ha sabato come in “epoca aurea”, ha contribuito anche la ma- devoluto i proventi delle vendite della serata alla non profit nifestazione dalla storica rivista The New Yorker, Passport diretta da RoseLee Goldberg. A seguire, uno stravagante to the Arts, che ha offerto a centinaia di amanti dell’arte party di beneficenza ha intrattenuto presso lo spazio dell’ex uno sguardo esclusivo su mostre in gallerie e non pro- Valerie Hegarty - Autumn on the Hudson Valley with Branches - 2009 - courtesy High Line, New York DIA di Chelsea più di 700 invitati, per i quali la chef Jenni- fit. In questo caso, di parte degli incassi ha beneficiato fer Rubell - figlia dei collezionisti di Miami, Don e Mera - ha l’associazione Friends of the High Line, che preserva la ideato una cena-performance ispirata al tema della “cre- splendida passeggiata verde, recentemente inaugurata, giante vitalità sembra emergere quando le varie anime di azione”. Più di tremila bicchieri e due tonnellate circa di sopraelevata lungo i binari della vecchia ferrovia di Chelsea New York si mettono a collaborare, specialmente quando ghiaccio erano a disposizione del pubblico per la prepara- e che collabora attivamente con non profit e artisti. Lauren sono gli artisti a prendere il timone. Un esempio? Avven- zione fai-da-te di aperitivi e cocktail, accompagnati da una Ross, curatore della High Line proveniente dal Brooklyn turandosi tra creme e meringhe di raffinata pasticceria, montagna di noccioline adagiate sul pavimento: di certo Museum, ha concepito interessanti progetti che si rivol- Will Cotton sforna personalmente le peccaminose delizie qualcuno avrà avuto qualche perplessità nel distinguere gono a un pubblico d’arte più allargato e che si avvalgono protagoniste dei suoi dipinti nello spazio multidisciplinare tra cibo e opera d’arte! Sono stati numerosi i volti noti dell’architettura e della storia della High Line come prin- del Bowery recentemente aperto da Jack Spade (Jack e che hanno sostenuto l’evento, ad iniziare dall’art couple cipale fonte d’ispirazione. Uno dei primi, Autumn on the Kate Spade hanno venduto l’azienda di moda di cui erano Cindy Sherman e David Byrne, a Robert Wilson, Joan Hudson Valley with Branches di Valerie Hegarty, immagi- Jonas e Mike Kelley, al novello direttore del P.S.1 Klaus na un dipinto dell’Ottocento della scuola dell’Hudson Valley titolari). Come lo stesso artista suggerisce, in tempi in Biesenbach, a Thelma Golden dello Studio Museum di Har- dimenticato in balia delle intemperie, che inesplicabilmente cui le vendite sono veramente esigue, è meglio comunque lem, ad Amanda Burden dell’amministrazione Bloomberg si dirama in versione 3D lungo la recinzione della ferrovia concentrarsi su progetti che dialoghino con il pubblico in e, infine, al celebre chef Mario Batali. Curiosi? Suggeriamo sospesa. maniera diversa 

n e wyork un sguardo al sito performa-arts.org/blog/tv/. Insomma, mettendo fra parentesi la Crisi, un’incorag- [micaela giovannotti] 52fashion Exibart.onpaper a cura di marzia fossati dysFAsHIonAl dIsFUnZIonAlITÀ dI ModA

Dopo Lussemburgo e Losanna, è il turno di Parigi e Berlino. Summa delle edizioni precedenti e al tempo stesso magazzino per nuovi contributor, il progetto di Luca Marchetti ed Emanuele Quinz continua a considerare la moda nel senso più ampio possibile. Per arrivare al cuore del processo creativo...

a sinistra: P.S. - progetto speciale per Dysfashional 2009 - (c)Dysfashional Paris 2009 Matthias Heyde / MEA brand building GmbH sotto: Hussein Chalayan - Airmail Dresses - 2001 abiti di carta - coll. dell’artista (c)Dysfashional Paris 2009 Matthias Heyde / MEA brand building GmbH

indumenti e oggetti in legno con- monia con l’ottica globale della mani- vertibili, come la violenza sia festazione, non sono i prodotti, bensì camuffata dalle istituzioni, la maison stessa, qui intesa in parti- attraverso ritualizzazioni, colare come sede, come headquar- anestetizzazioni e codici ter decostruito e riprodotto tramite di comportamento. Più l’uso di pannelli in legno, rivestiti con leggero, anche nel sen- fotografi e d’interni a dimensioni reali, so letterale del termi- in un gioco d’illusioni ottiche e trompe ne, il secondo contri- l’œil che perpetua la fi losofi a demisti- buto proposto dal de- fi catrice della casa di moda belga. signer cipriota: sono Tra le nuove produzioni, inserite ad quasi privi di peso i hoc per l’edizione 2009/2010, l’ar- suoi Airmail Dresses chitettura cubica costruita seguendo (2001), cartamodelli un’unica linea continua fi rmata dal ricavati in immacola- designer di calzature Pierre Hardy te buste per la posta in collaborazione con il fotografo e aerea, pronti per es- artista Damien Blottière, evocativa ser contaminati da del tratto grafi co e geometrico dello un corpo, così come stesso Hardy; le “capillari” e totemi-  Tutto sta in quel “dys”. In quel pre- tagonisti dell’universo moda e da una penna, e poi che sculture - tra rappresentazione fi sso che ci piace. Perchédis orienta, la loro immaginazione, i loro spediti. del sé e hair-styling - nate dall’unione disturba il sistema moda inteso alla immaginativi. Stilisti e artisti Dalla leggerezza dei talenti creativi dell’artista Justin lettera, per sondarne la dimensione con cui Marchetti e Quinz già all’impalpabilità. Quel- Morin e del designer Billie Mer- disfunzionale, andando al di là di quel- avevano collaborato in passa- la dei profumi e degli tens; una testimonianza dello show la che può essere una semplice col- to, quali Hussein Chalayan, odori sondati dall’arti- Transhumance già presentato da lezione di capi e accessori, valicando Maison Martin Margiela, Bless, Raf con magnetismo paradossale vaga sta concettuale norvegese Sissel To- Gaspard Yurkievich al Pompidou lo il concetto del fashion come prodot- Simons e Gaspard Yurkievich. tra adolescenza ed età adulta, rabbia laas (The In-Betweens, 2007) nella scorso aprile, con il supporto sonoro to per scopi commerciali, facendosi Dopo l’allestimento in Lussemburgo, e distrazione, bianco e nero, buio e sua ricreazione delle identità aromati- delle CocoRosie e grazie all’aiuto del- esibizione di moda che non mostra la replica a Losanna nel 2008 e in- luce. che di Parigi e Berlino, in un tentativo la set-designer Nadia Lauro. l’abito. Dimostrazione di come la fi ne la doppia esposizione a Parigi e Luci che si accendono sotto i coni di di confronto con la realtà attraverso E poi il provocatorio lavoro proposto moda sia, al di là degli oggetti in cui Berlino, organizzata a cavallo tra il tessuto grezzo che compongono l’in- l’olfatto, che si pone in netta antite- dal fashion designer Berhard Will- occasionalmente si materializza, “un 2009 e il 2010. Un doppio momen- stallazione di Antonio Marras: ricre- si con quanto solitamente avviene helm grazie anche all’aiuto di Chri- instabile stato di sensibilità”. to: retrospettivo e, al tempo stesso, azione di un enigmatico e ancestrale nell’industria della profumeria, prote- stophe Hamaide-Pierson (degli Avaf, Almeno è così che la vedono i curato- foriero di nuovi contenuti. Un imma- paesaggio sardo, fi tto ora di sottane sa all’enfatizzazione delle componenti ovvero Assume Vivid Astro Focus); la ri della kermesse Dysfashional - Luca ginifi co contenitore in grado di acco- (Le Orfanelle, 2006) ora di tende no- metaforiche e immaginarie, più che struttura rifl ettente in vetro e metallo Marchetti ed Emanuele Quinz - ed gliere le esperienze fondative e fon- madi, a seconda dell’interpretazione. di quelle reali. che ben veicola lo stile delle collezioni è così che nel 2007 arrivarono a con- damentali per le creazioni dei fashion Suscettibile di più chiavi di lettura Ancora la Maison Martin Margie- di Kostas Murkudis, l’opera interat- cepirne il progetto germinale, invitati designer, e non le creazioni stesse: anche il contributo di Hussein Cha- la rielabora una nuova versione del tiva di Michael Sontag che risveglia i dalla città di Lussemburgo, Capitale una videoinstallazione di 23 monitor layan (Anaesthetics, 2004) che, con progetto portato in Lussemburgo, sensi dell’osservatore, interrogando- Europea della Cultura per quell’anno, (Repeat, 1995-2005) per illustrare il la sua opera, fra sketch book e fi lm, dando vita a una ricreazione d’am- lo sulla vanità delle immagini. Infi ne, a presentare una mostra attorno alla lessico visivo dello stilista belga Raf dimostra nell’arco di undici capito- biente a tutto tondo degna di un set una selezione dei magazine rivisitati moda. Ed ecco entrare in scena i pro- Simons, in un gioco di dicotomie che li, grazie alla metamorfosi di alcuni cinematografi co: protagonisti, in ar- dall’artista Marc Turlan per prova- re a svelare signifi cati nascosti nel- la densa massa dell’immaginario di moda. j’adore. Come nota a piè di pagina - postilla di Dysfashional, ma al tempo stesso QUeStione di concentRaZione ex voto alBini: StYliSt ante litteRaM suo cuore concettuale - si pone lo Nasce come tributo a Jules Duboscq, inventore El Rana (aka Simone D’Alessio) proviene dal “27 anni, segno dei Pesci”: così Walter Albini speciale progetto performativo P.S.: del primo colorimetro, il brand maison dubosk mondo del tattoo, dove s’è fatto un nome di tutto si presentò a Vogue Italia nel ‘67, andando Peep show e Post-Scriptum per sot- che provvede a specifi care, con un’apposita rispetto fabbricando oggetti e monili di culto in incontro alla rivoluzione italiana del prêt-à-porter tolineare la volontà d’indagare, grazie etichetta, la concentrazione di CMYK (ciano, cui ricorrono iconografi e di stampo religioso e con un sorriso. In occasione di Pitti Immagine al supporto del duo I could never be magenta, giallo, nero) presente in ciascun massonico. Ad attirare l’attenzione dell’artista Uomo 77, il 12 gennaio sarà presentato il a dancer e del set designer Mathieu volume L’immagine al potere. Walter Albini e il Marcier, un aspetto che spesso ri- articolo. L’idea è di Stefania Loschi - graphic sono in particolare gli ex voto, tema ricorrente suo tempo. Il progetto - voluto dalla Fondazione mane ai margini del fashion: quello designer con base a Milano, nata in Giordania soprattutto nel tatuaggio old style. Oltre alla Pitti Discovery e curato da Maria Luisa Frisa e del movimento suggerito dalla forma venticinque anni fa - che ha intitolato la sua produzione di gioielli in bronzo di sapore vintage, Stefano Tonchi - cattura, attraverso pagine di di un abito.  prima collezione (comprensiva di t-shirt, El Rana è noto per le sue customizzazioni di riviste del periodo, fotografi e e disegni originali, wallpaper e tele) Women and Animals: quattro tavole da skate e da snow, ma anche di chitarre, gli elementi centrali dello stile di Albini, dal protagonisti - la donna, il cervo, il cerbiatto in collaborazione con giovani promesse dell’arte Gatsby look al recupero degli anni ‘20 e ‘30, link. e il fenicottero - esemplifi cano in maniera italiana, quali Laura Giardino, Samuel Sanfi lippo facendo luce sulla sua consapevolezza da romanzesca le relazioni tra l’universo maschile e Michela Muserra, ma anche con un maestro stylist ante litteram, sul suo desiderio di creare www.mosign.fr e quello femminile. del pop come Massimo Giacon. stili, più che oggetti. www.passagedudesir.com www.maisondubosk.it www.el-rana.com www.marsilioeditori.it - www.pittimmagine.com www.hkw.de Exibart.onpaper tornaconti 53 a cura di alfredo sigolo ALLA RICERCA DELLE GALLERIE DI RICERCA Crisi o non crisi, si continua ad aprire nuovi spazi. Eppure le gallerie sembrano inchiodate a una logica personalistica, che privilegia l’artista più dell’opera. Non mancano però esperimenti di “trasformismo”, flessibilità e partnership...

 Massimo De Carlo è diventato Francesconi con la nonno. Dopo aver favorito la nasci- collaborazione di altri ta della Galleria Zero... del suo ex artisti. assistente Paolo Zani, è toccato a Flessibilità sta anche quest’ultimo vedere la sua assistente per sovvertimento Jennifer Chert aprire l’omonima gal- delle consuetudini, leria a Berlino, circa un anno fa. Per come quella di per- sangue o per diretta investitura sono seguire a tutti i costi diversi i casi di “nepotismo” tra le l’esclusiva sui giovani gallerie (tra i recenti: Francesca Mi- artisti che, al contra- nini, Black Box, Klerkx, Fabio Tiboni, rio, proprio nella fase Mario Mazzoli, Isabella Bortolozzi), ai iniziale della loro car- quali si aggiungono nuovi giovani ram- riera, possono trar- panti. Fatto è che, crisi o non crisi, si sopra: It rests by changing re molto vantaggio è continuato ad aprire nuovi spazi. critici e per valutare nuovi nomi da veduta dell’installazione dall’esporre in con- courtesy Galleria Non è escluso che proprio la congiun- ingaggiare. Raffaella Cortese, Milano testi e situazioni di- tura economica negativa finisca per Due interessanti progetti curatoriali a destra: Rob Pruitt verse. Su quest’idea accelerare un fisiologico processo di sono stati di recente Viva l’Italia di veduta dell’installazione lavora la galleria courtesy l’artista & Galleria turnover nello scenario delle gallerie, Fabio Cavallucci (in corso fino al pros- Franco Noero, Torino milanese di Federi- che in Italia potrebbe portare a un simo 9 gennaio) e It rests by chan- co Luger, che non si riassetto degli equilibri del sistema, ging di Simone Menegoi, realizzati sottrae e anzi ricer- fino a oggi sostanzialmente fonda- rispettivamente da Astuni e Raffaella zazione dei collezionisti. ca la collaborazione ti su un’oligarchia che ha nell’asse Cortese, due gallerie di ormai lungo Il posizionamento di una galleria pas- la galleria di Giovanni Bonelli ma che strategica e l’alleanza con i colleghi Milano-Torino-Brescia il suo centro corso, non certamente annoverabili sa innanzitutto attraverso la flessibi- si affida alla direzione di un artista tra come Torri e Geminian, Paolo Maria direzionale (De Carlo, Guenzani, Kau- fra le giovani. lità e la capacità di adattamento, so- i pochi realmente impegnati nella ri- Deanesi, SpazioA ed altri, con i quali fmann, Giò Marconi, Noero, Minini), Giovani gallerie ma anche quelle prattutto all’altalenante andamento flessione intellettuale nel nostro Pae- condivide intenti sinergici. con qualche rara deviazione (Artiaco, d’avanguardia, primarie, di scoperta dell’economia. Un esempio Ma anche nei rapporti con Continua...). o di ricerca: in verità tutte queste de- interessante di adattamento il collezionismo non manca C’è stato un tempo, neanche troppo finizioni, invalse per identificare una camaleontico è fornito pro- Non è escluso che proprio la sperimentazione di nuove distante, in cui una buona parte di precisa categoria fra gli operatori prio dal nuovo spazio bologne- formule, come si evince dal- loro si spartiva il posto nelle commis- di mercato, sarebbero facilmente se del già citato Astuni, equi- la congiuntura economica le dichiarazioni fatte da Pa- sioni selezionatrici delle principali fie- smentibili alla luce dei fatti. Perché valente a un vero cambio di ola Guadagnino e Marco Al- re internazionali, e i loro artisti erano la millantata gioventù vale per sem- pelle: da galleria di mercato negativa finisca per tavilla (T293) sul contesta- gli unici a poter ambire alle mostre e pre e per tutti, perché l’idea d’avan- impegnata con artisti storici tissimo libretto di interviste alle biennali più importanti. Il quadro guardia è finita da un pezzo, perché o commerciali è oggi piena- accelerare un fisiologico di Andrea Bellini ai galleristi, geopolitico era facilmente ricostruibi- la separazione tra mercato primario mente calata nella nuova av- uscito in occasione dell’ulti- le e impermeabile. e secondario è sempre più sottile ventura concettuale, inaugu- processo di turn over nello ma edizione di Artissima. Si Oggi la situazione sembra essersi e non esistono artisti di spicco che rata con la collettiva Sci.Art scenario delle gallerie studiano infatti strumenti fatta più fluida. L’impressione è che non siano assoggettati in modo più o curata da Alessandra Pace per coinvolgere giovani col- la vera ricerca si stia facendo intorno meno occulto a qualche potente gal- con artisti come Csörgö, lezionisti direttamente nella agli spazi, alle strutture, all’organiz- leria straniera. Perché, infine, le idee Pippin, Putrih, proseguita produzione e realizzazione zazione di questi: un laboratorio dei di scoperta e di ricerca stridono con con la personale di Luca Pozzi e infi- se, ovvero Luca Francesconi. Fluxia di progetti di artisti emergenti, qua- contenitori più che dei contenuti. una forte tendenza all’omologazione ne con il progetto di Cavallucci che gli sembra indirizzata così a diventare si abbozzando una società per azioni L’arte invero sembra ferma al palo, culturale e alla standardizzazione ha spalancato le porte di Artissima. l’output commerciale, non tanto per di fatto, in cui i soci concorrono alla vittima di quell’individualismo sul qua- estetica contemporanee, e la creati- Un altro esempio di trasformismo è le vendite, ma per la diffusione delle gestione degli investimenti e dei pro- le sono state costruite le moderne vità si applica innanzitutto nel campo dato dalla milanese Fluxia, progetto idee del vivace laboratorio non profit fitti, finendo per svolgere un ruolo di star. Critici e curatori sono sempre delle strategie di mercato e di fideliz- che non nasconde la derivazione dal- Brown, fondato e curato dallo stesso committenza. meno coinvolti nelle programmazioni delle gallerie, cosicché il confronto e il dibattito intellettuale sono totalmen- incanti. te assenti, sostituiti dal soliloquio. Tra le gallerie giovani, la romana Nuova geografia del mercato YTA. Young Thai Art Eli Broad non si ferma più Monitor, che inserisce in calenda- In occasione dell’ultima Fiac, il partner Artprice. Fra i paesi emergenti sul mercato dell’arte con- Occupa ormai quotidianamente le pagine del rio una collettiva all’anno, è quasi com ha pubblicato il terzo dossier che analizza temporanea si affaccia ora anche la Thailandia. Los Angeles Times Eli Broad, miliardario, me- un’eccezione. In sette anni di attività, l’andamento del mercato dell’arte contempora- A Bangkok esistono alcune gallerie molto attive: gacollector, filantropo. Dopo aver costruito T293 ha fatto appena quattro group nea nel 2008/2009. Scaricabile dal sito, il rap- Souflower, Tang, Teo+Namfah, Thavibu. Tra di il Bcam proprio accanto al Lacma, dopo aver show. Negli ultimi tre anni ne hanno porto non rappresenta solo le inevitabili conse- esse anche Silom Art Gallery, che confeziona salvato dal fallimento il Moca, i detrattori lo ac- fatte due Zero... e Sonia Rosso, una guenze della crisi globale, ma traccia una sorta Francesca Minini. Sono esempi di un di geografia economica attraverso miniprofili collettive di giovani artisti divisi per genere. Par- cusano di detenere il controllo delle principali preciso trend che privilegia i progetti delle principali piazze mondiali cui afferiscono ticolarmente interessante appare la scena nel istituzioni della città degli angeli. Non contento, personali, pone sotto i riflettori (del gli artisti con il maggior giro d’affari. Accanto ai campo delle arti plastiche. Sculpture of life ha è già partito il progetto di un nuovo museo che mercato innanzitutto) l’artista e il suo paesi anglosassoni, a Cina ed Europa, anche offerto la ribalta ad Aroonsak Pathanakulanun, ospiterà 2.000 opere delle sua collezione, che curriculum prima dell’opera. Scen- quelli emergenti: India, Indonesia, Medio Orien- Pichita Sirnkorm e Watsakorn Kongthaworn. dovrebbe sorgere a Beverly Hills o a Santa Mo- dendo nel dettaglio, poi, si può facil- te e Corea del Sud. Nell’ultimo anno gli artisti Un’opera di quest’ultimo, che riflette sull’abban- nica. La disputa per contendersi la nuova Broad mente verificare come i progetti col- italiani che hanno generato finora maggior giro dono della vita rurale e la perdita dell’armonia Art Foundation è aperta e serrata fra le due città lettivi siano quasi totalmente banditi d’affari sono stati Stingel, Paladino e il solito con la natura, è stata recentemente acquisita della contea di LA. Con 200 milioni di dollari di o, al massimo, usati come riempitivi. Cattelan, che con 1,2 milioni di euro di fatturato da C-Collection, fondazione non profit voluta dotazione e 12 milioni l’anno per la gestione, Non è così all’estero, nelle gallerie si piazza in compagnia di artisti non notissimi europee o in quelle americane, dove come Rashid Rana, Farhad Moshiri, Agus Su- nel 2005 dallo svizzero Matthias Camenzind e sarebbe la seconda istituzione della zona dopo se non altro sono garantiti i summer wage, mentre il pittore indonesiano Nyoman con sede nel Liechtenstein. Fra le vetrine pri- il Getty. Vincerà l’esclusività di Beverly Hills o show, le collettive estive che servo- Masriadi lo stacca addirittura di 3 lunghezze, vilegiate della scena culturale thailandese, la la migliore logistica di Santa Monica? Risultato no proprio come palestra per giovani con i suoi 3,7 milioni di euro. rivista fashion Thailan Tatler. scontato: a vincere sarà di nuovo Eli Broad. 54decibel Exibart.onpaper a cura di alessandro massobrio A PlACE For FAns

La musica oggi si ascolta soprattutto attraverso i nuovi media: internet, telefoni cellulari, lettori mp3, computer portatili. In che modo infl uenzano utenti, artisti, mezzi e standard di produzione? È ancora possibile parlare di audience?

a sinistra: Richard Wagner a fi anco: Il Nokia 5800 Xpress Music

L’implementazio- go naturale ed è perciò diversamente ne delle tecnologie percepita in funzione dello spazio: il informatiche nel rock suona meglio all’aperto, mentre campo dell’intratte- l’orchestra necessita di un audito- nimento domestico rium. La musica dance si suona ad ha accelerato a tal alto volume in luoghi bui e affollati, punto l’evoluzione la musica leggera è invece adatta al emotiva del singolo supermercato o alla stazione. Fare individuo e l’alternar- oggi un’esperienza non-elettroacu- si delle generazioni da stica della musica è praticamente produrre un effetto combi- impossibile, ma i nuovi media hanno nato di sorpresa e rimozione rispetto introdotto un elemento letteralmente ai contenuti, i quali vengono percepiti spiazzante: la possibilità di spostare come sempre-nuovi, mentre in realtà la musica. Non vado dove c’è musi- è più spesso solo la forma a cambia- ca, perché lei può venire con me. Lo re. Il presente tende a oscillare per- standard elettroacustico introdotto petuamente sul proprio asse, dando dai nuovi media è pronto per i luoghi vita a un’archeologia del dettaglio e a più eterogenei, a casa come in mez- un pensiero immobile e compiaciuto. zo al traffi co, per le piccole casse di Dunque Thomas Moreley ascoltato un computer portatile come per l’au-  Forse una comunità musicale on- e nuova musica, alta e bassa cultu- mente attore e spettatore, utente e su un impianto hi-fi è musica elettroa- toradio. Ma la cosa più disorientante line non è niente di musicale. Tutta- ra, sperimentazione, tutto esiste nel- artista. Grazie a piattaforme come custica, mentre letto sullo spartito o è il fatto che internet è sempre più via, l’evoluzione interattiva del web la misura in cui viene rappresentato MySpace, l’artista-fan può fi nalmente eseguito con gli strumenti dell’epoca sentito esso stesso come un “luogo” ha condizionato a tal punto l’identità online o, per lo meno, esiste un po’ di uscire dalla sua cameretta ed en- in una sala per musica da camera è per la musica. e il ruolo tradizionali del musicista più. Internet è un gigantesco televiso- trare in scena, con risultati spesso musica rinascimentale? Si moltiplicano i pezzi scritti per la da renderlo quasi del tutto invisibi- re con infi niti programmi. sorprendenti. In questi anni si assi- le in mancanza un profi lo online. In In un famoso progetto editoriale del ste poi a un fenomeno singolare per pochi anni l’avatar è diventato uno 2001, gli autori Randall Packer e cui internet, da semplice contenitore strumento di lavoro importante per Ken Jordan accostavano la realtà multimediale, si trasforma gradual- Grazie a piattaforme come MySpace vecchi e nuovi musicisti, una nuova virtuale dei nuovi media all’idea di mente in serbatoio e obiettivo della forma di casting on-demand per festi- “opera totale” di Wagner, invitando produzione musicale stessa. Ad ogni l’artista-fan può fi nalmente uscire dalla val di musica elettronica, una piatta- il lettore a rifl ettere sul ruolo dell’arte livello della comunità nascono mondi forma di promozione e distribuzione e delle comunità online per il futuro musicali autonomi dotati di un pro- sua cameretta ed entrare in scena. Con di contenuti musicali, un gigantesco della democrazia nel XXI secolo. Af- prio vocabolario, di miti e fi gure di ri- archivio autonomo e pubblico di dati fascinante ma, ci chiediamo noi, che ferimento. Indipendentemente da che risultati spesso sorprendenti e informazioni, il sostituto infedele cosa cambia tutto questo sul piano cosa o quanto, ognuno si riconosce ma comodo dell’hi-fi , nonché ormai il della musica? Accadono senz’altro come parte di una nicchia, scoprito- primo e obbligatorio passo per i nuovi cose nuove. re di un’élite o, al meglio, membro di Oggi più che mai la musica non esiste, comunità, per essere fruiti in piat- adepti in cerca di visibilità. O di crea- Per cominciare, il musicista della una delle numerose lobby virtuali del perché i media la precedono. Dov’è la taforma e apprezzati secondo uno tività. Concerti, brani, dischi, vecchia comunità online è contemporanea- macroinsieme. musica? Ogni musica ha un suo luo- schema di domanda e offerta del tutto inedito, simile al corteggiamen- to diretto. Un numero crescente di inascolto. artisti del suono dichiara di voler re- cuperare un legame con lo spazio, tUtto caGe al MacBa nUovi SpaZi peR aRS electRonica MUSica anceStRale a paleRMo ma non sempre sa emanciparsi dal Fino al 10 gennaio, John Cage al Museo d’Arte Commissionato dall’Ars Electronica Centre di In Sicilia, l’Associazione Antitesi ha organizza- piano multimediale, lasciando poco Contemporanea di Barcellona, in un’ampia re- Linz per l’inaugurazione del nuovo spazio Deep to l’evento The world as instrument, workshop o niente su quello materiale. Per trospettiva che ne ricostruisce la vita e il lavoro Space, il lavoro di Ryoji Ikeda è un potenzia- e performance condotti da Francisco Lopez. Il cui, paradossalmente, molti lavori di attraverso registrazioni, fi lm, appunti, schizzi, mento dell’installazione audiovisiva data.tron, workshop, durato tre giorni presso il Nuovo Mon- sound art sono più fruibili online che spartiti uffi ciali e materiale inedito. Dai pezzi in cui il singolo pixel visibile è organizzato se- tevergini di Palermo, si è focalizzato su aspetti dal vero, dove risultano spesso meno giovanili degli anni ’30, dedicati alla sperimen- condo precisi parametri matematici e compo- storici, sociali e fi losofi ci del paesaggio sonoro, interessanti dello spazio in cui sono presentati. Cut&paste, ecco una tazione sulle percussioni e il piano preparato, sto dalla combinazione di elementi matematici dalle manifestazioni ancestrali della musica tecnica interessante e largamente attraverso la famosa teoria del silenzio, fi no ai puri con il mare di dati del mondo esterno. In all’odierna esplorazione sonora del mondo. La diffusa nel contesto dei nuovi media, lavori multimediali del ventennio 1960-1980. questa versione il fl usso di dati straripa da due performance quadrifonica prevedeva l’utilizzo se solo non fosse sistematicamente Un’occasione diversa dal solito per “incontra- schermi giganti, causando un aumento dell’in- di bende da parte del pubblico. Un’esperienza mistifi cata dai suoi stessi utilizzatori re” la musica contemporanea e accostarsi alla tensità percettiva del visitatore e la sua totale sonora coinvolgente con i suoni della Trilogy of secondo un vecchio modello europeo complessità del suo discorso artistico visivo e immersione nell’opera. data.tron [8k enhanced the Americas, registrati da un capo all’altro del già noto alla religione e alla politica: teorico. version] è parte della serie datamatics. continente americano. disprezza, copia, rimuovi, senti la col- www.macba.es www.aec.at antitesi-associazione.blogspot.com pa, espia.  Exibart.onpaper essai 55 a cura di christian caliandro Definito “maccartista e orwelliano” dal suo “ispiratore”, l’ex terrorista Sergio Segio, il film di Renato De Maria ha scontentato un po’ tutti, dalle vittime ai carnefici. Eppure il racconto degli “anni di piombo”, interpretato da due belli del cinema nostrano come Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, propone un taglio (parzialmente) inedito... ALIENAZIONE in PRIMA LINEA

due fotogrammi del filmLa prima linea di Renato De Maria

 Dopo infinite polemiche, pressioni e dina assomiglia moltissimo al Quarto di un decennio così difficile e magma- diatribe, e dopo che il produttore An- Stato di Pellizza da Volpedo, ma a tico - la storia, la società, la cultura drea Occhipinti ha coraggiosamente patto che si noti come lo spazio cir- popolare, la moda –-con l’ostensione rinunciato al finanziamento pubblico costante (gli anni ‘70) sia stato sosti- di frammenti altamente simbolici, ma (1 milione e mezzo di euro), La prima tuito dal vuoto del bianco. È come se inevitabilmente limitanti. Per fortu- linea di Renato De Maria è finalmen- questi due giovani amanti/terroristi na, negli ultimi anni oggetti culturali te uscito nelle sale. Il fatto che abbia fossero espunti dal loro ambiente, come Romanzo criminale (2002), scontentato tutti - dai familiari delle due strani viaggiatori che si estrania- divenuto non a caso prima un film e vittime ai terroristi-carnefici (Sergio no completamente dal loro tempo. poi una serie televisiva, hanno con- Segio, dirigente di Prima Linea e Si dirà: ma il punto era proprio que- tribuito fortemente a “spolverare” gli te (un riflesso gauchiste del riflusso petto le questioni fondamentali. Toc- autore del libro Miccia corta a cui sto, sottolineare l’estraniazione-alie- anni ‘70 e a restituire loro freschezza più pacchiano e ridanciano di quegli cando nervi scoperti e reazioni che, si ispira il film, lo ha definito “mac- nazione-dissociazione profonda dei e crudezza. anni?). Ma essa rimane comunque la a chi non è vissuto in quel periodo e cartista e orwelliano”), dai politici ai protagonisti rispetto alla realtà, cau- Un’altra caratteristica del cinema grande assente, perché il film opera magari allora non era neanche nato, giornalisti - depone certamente a suo sa principale della loro follia e del loro italiano sul terrorismo - e in pro- al tempo stesso una sostituzione che appaiono sinceramente un po’ scom- favore, e ci fa subito sospettare che fallimento esistenziale. Solo in parte. posito si veda il volume Schermi di è anche un ca- poste. Come sia un prodotto onesto. Ma è tutto Perché insistere sulla schizofrenia, piombo (2007) di Christian Uva -, a povolgimento: il questa di Pier- (anche se, di questi tempi in Italia, sul solipsismo e sull’anaffettività non partire dai primissimi esempi come terrorismo viene luigi Battista sul decisamente non è poco). vuol dire necessariamente escludere Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi in primo piano È come se questi Corriere, che Come Barack Obama un anno dopo la rappresentazione di un decennio, e Colpire al cuore (1983) di Gianni (o almeno alcuni dopo aver as- la sua elezione, La prima linea sconta o peggio racchiuderlo in immagini Amelio, per arrivare ai suoi ultimi suoi elementi) e due giovani sicurato che il probabilmente le eccessive aspettati- fortemente stereotipate e autorefe- risultati (Buongiorno, notte, 2003, il rumore di fon- film di De Maria ve di cui era stato caricato, e da cui renziali (i cortei e le manifestazioni, di Marco Bellocchio), è una certa do diventa tutto amanti/terroristi “non è affatto oggi è schiacciato: non si può certo per esempio). tendenza all’autismo e alla claustro- il resto, l’Italia di indulgente con pretendere che un film “risolva” im- Questo è un vecchio vizio del cinema fobia. La prima linea evade solo in quegli anni. fossero due strani il terrorismo”, si provvisamente conflitti e rimozioni italiano che si è occupato di anni ‘70 parte da questa condizione, per tra- È come se, ogni viaggiatori, che sente in dovere che si trascinano da trent’anni e che e terrorismo: da una parte c’è stato sportarla anzi su un altro livello. La volta che si ten- di precisare: hanno coinvolto più generazioni italia- l’eccessivo “morocentrismo” (e uno rappresentazione della realtà esce ta di affrontare si estraniano “Se ai terroristi ne. Di sicuro, non è un capolavoro. dei meriti principali di questo film è certamente dai confini delle stanze quel periodo, si regala il viso Troppo rigida appare la sconnessione proprio quello di aver compiuto un e degli appartamenti in cui era sta- scattasse una completamente dal di Riccardo Sca- fra la storia centrale e il contesto, la primo, significativo passo per allonta- ta costretta l’analisi cinematografica sorta di blocco marcio e Gio- cornice di riferimento: fa bene Bene- narsi da quello schema), dall’altra la degli anni ‘70, in cui il terrorismo era p a r a l i z z a n t e , loro tempo vanna Mezzo- detta Tobagi a dire che già la locan- sostituzione degli elementi costitutivi il rumore bianco delle vicende priva- che ne fa vede- giorno, una pa- re e interpreta- tina di glamour re di volta in volta un solo aspetto, rende più emotivamente soffici le in sala. impedendo ogni analisi complessiva e loro cattive imprese”. Invece, proprio comprensiva. Al contrario, per esem- l’aver dato a Segio il bel visino dell’ex- pio, di ciò che accade in Germania, eroe di Tre metri sopra il cielo - nel Sherlock Holmes Il mondo dei replicanti Avatar dove da Anni di piombo (1981) di frattempo cresciuto come uomo e di Guy Ritchie  di Jonathan Mostow  di James Cameron  Margarethe von Trotta a La banda come attore - è uno degli aspetti più Baader Meinhof (2008) di Uli Edel, stimolanti e notevoli della pellicola. Robert Downey Jr. e Jude Law Riflessione dickiana sul lato oscu- Il regista di Titanic ci accompagna un’intera nazione sembra fare i con- Certo, si poteva insistere proprio danno vita a questa stramba ver- ro dell’apparenza. Bruce Willis è in un’epica ridefinizione della vir- ti con il proprio passato recente in sugli accenti “orwelliani” della messa sione fumettistica dell’investigato- un novello Deckard alle prese con tualità nel cinema contemporaneo. modo, se non più rilassato, di sicuro in scena, virando più decisamente re per eccellenza, voluta e diretta umanoidi pirandelliani. I replicanti Effetti speciali al servizio di un’idea, più lucido. l’ambientazione e la narrazione verso dall’ex signor Ciccone. Un polpet- si sostituiscono ai proprietari ori- pur nel contesto di un blockbuster Ma La prima linea rimane comunque atmosfere dark. Ma ci sarà tempo: tone d’azione, a base di freddure e ginali nelle faccende quotidiane, al sapore di videogioco. un’operazione interessante, perché: senza dubbio, un film così non sa- arti marziali, a cui sarà parecchio permettendo loro di starsene beati 1. almeno si muove nella direzione rebbe potuto uscire se non in questo difficile rinunciare. a casa. Ma... giusta; 2. si sforza di prendere di momento storico.  56libri Exibart.onpaper a cura di marco enrico giacomelli

AL FOCOLARINO AL BIBLIOMANE ALL’AMANTE DEI TONDI Indicato pure per chi 1780-2008. A fare i conti, dovrebbero Avvertenza: non adatto come regalo per la vecchia zia e per non è seguace di esser 228 anni. Mica pochi, specie se il nonno debole di cuore. Per il resto, sono oltre un centinaio Chiara Lubich e del si parla d’arte. In che impresa si sono di pagine consacrate al piacere retinico. Estavan Oriol ha movimento cattolico imbarcati in quel di Zurigo? Nienteme- infatti immortalato decine di ra- da lei fondato. Insom- no che stilare un catalogo dei catalo- gazze della Città degli Angeli, ma, se amate il fo- ghi ragionati. Per palati fini e tasche in pose per lo più ammiccanti. colare domestico, se capienti. Non tanto per il costo dell’In- Per una bellezza mica poi così volete impreziosirlo, dex, ma per quello dei volumi che poi classica. se dovete immagi- si vorranno acquistare. Estevan Oriol - L.A. Women narlo, se abbisogna A.C.I. - Art Catalogue Index Drago, pp. 136, e 29 d’una restaurata. JRP|Ringier, pp. 512, CHF 98, www.dragolab.com Scippando quale idea www.jrp-ringier.com alle archistar di ieri e di oggi, alcune buone idee possono senz’al- tro nascere. Dominic Bradbury - Le cento case del secolo Electa, pp. 352, e 55, www.electaweb.it

IL CIELO IN UNA STANZA

Chi lo dice che lo studio non è più “di moda” fra gli artisti? Certo, magari è tramontato il cliché del luogo deputato esclusivamente alla produzione artistica, con i tubetti sparsi ovunque e le tele accatastate, al centro AL FETICISTA il cavalletto e a fianco la sedia dove far accomodare AL VIAGGIATORE Sociologi e politologi, la modella. Ma è pur vero che resta indispensabile, Uno è nientemeno che filosofi ed etnologi. quasi per tutti, un posto ove confrontarsi con se un Premio Nobel per la Riuniti per raccontare stessi, con chi gravita nel medesimo mondo, con Letteratura. E ha scritto l’uomo attraverso la la propria poetica, se ancora è ammesso un tale un libro intitolato e dedi- biografia di oggetti più termine. Ebbene, proprio alla Stanza d’Artista rivolge cato a Istanbul, in cui la o meno pervasivi nella le sue attenzioni la collana edita da Nomos e diretta componente fotografica nostra - e altrui - socie- da Rachele Ferrario. L’esordio è spettato a Giulio è fondamentale. L’altro è tà. A seguire, le “storie Paolini e in preparazione sono i volumi dedicati a colui che ha firmato, fra di cose” narrate da una David Tremlett (primavera 2010) e Mimmo Paladino l’altro, i ritratti di perso- trentina di designer. (autunno 2010). L’auspicio? Che in futuro ci si naggi come Maria Callas Dalla maschera da dedichi anche a forme apparentemente atipiche di e Hitchcock. Ora sono scherma di Nicolas Le studio: la factory di Jeff Koons, per fare un esempio, accostati in un libro da Moigne alla pentola a pressione di Culdesac. o le continue riconfigurazioni nomadi dei luoghi ove non perdere. Biografie di oggetti / Storie di cose lavorano tanti artisti contemporanei. Orhan Pamuk & Ara Bruno Mondadori, pp. 200, e 28 Güler - Istanbul www.brunomondadori.com Nomos | collana Stanza d’Artista Mondadori, pp. 184 e www.nomosedizioni.it 35, www.mondadori.it

AL COMPLETISTA ALL’AVVENTUROSO Avevamo segnalato il terzo volume, quindi non si poteva Il richiamo a Jules Verne mancare l’appuntamento del 2009. Sì, perché è appena è palese. Ma il mondo uscito il quarto tomo del- è “solo” quello dell’arte la monumentale storia e il giro si compie in una dell’arte edita da Skira settimana. C’è la fiera e col contributo di Unicredit. l’asta, la biennale e lo stu- Si arriva così alle soglie dio d’artista, e molto altro dell’oggi, coi contributi di ancora. Analizzati con un Lea Vergine, Celant, Al- pizzico, anzi con una pre- thöfer e Trimarco. sa d’ironia che non guasta L’Arte del XX secolo. affatto. Specie se coniu- 1969-1999 gata con la precisione di Skira, pp. 432, e 60 dati e analisi. www.skira.net Sarah Thornton Il giro del mondo dell’arte in sette giorni Feltrinelli, pp. 224, e 13,50, www.feltrinellieditore.it

AL PIAZZISTA ALL’INTROVERSO Piazza Santa Croce, Fi- AL RIGOROSO L’editore Johan & Levi renze, 1910. Giorgio de Novant’anni di Bau- ha una passione per le Chirico, convalescente, haus. Ne abbiam già biografie monumentali. guarda con occhi del parlato e ne parlia- Dopo De Kooning, Rau- tutto nuovi quel luogo... mo pure su questo schenberg e Duchamp, e “inventa” la Metafisi- numero di Exibart. sui banchi delle librerie ca, almeno dal punto di onpaper. Non può arriva l’Edward Hopper di vista pittorico. Sin qui, dunque mancare in Gail Levin. Dopo aver letto nulla di nuovo. Ma che biblioteca il catalogo queste 800 pagine potrete dire dell’ex maresciallo ragionato delle spe- senza alcun timore far da guida ai visitatori della mostra di Aristarco De Vittiis, ora rimentazioni fotogra- Milano (e poi Roma) dedicata all’americano. investigatore privato? La fiche di Moholy-Nagy. 450 opere realizzate fra il 1922 eil Gail Levin - Edward Hopper trama (a fumetti) s’infittisce... 1943. Da gustare con la dovuta parsimonia. Johan & Levi, pp. 768, e 35, www.johanandlevi.com Sebastiano Vilella - Interno metafisico con biscotti László Moholy-Nagy - The Photograms Coconino, pp. 112, e 16, www.coconinopress.com Hatje Cantz, pp. 312, e 78, www.hatjecantz.de Exibart.onpaper libri 57 a cura di marco enrico giacomelli

ALL’AUDIOLOGO AL MATERIALISTA ALLO PSICHIATRA A esser ricapitolate e illustra- Il sottotitolo parla chiaro: New Elements in Abstract Painting. È uno dei migliori esempi te, nella monografi a dedicata Nuovi perché si parla non dell’astrazione “storica”, ma di spe- di come può esser appli- all’artista greco, sono tutte rimentazioni e protagonisti degli ultimi anni. La rivincita sul cata la legge Basaglia: le opere acustiche realizzate fi gurativo? Lo diceva Gillo un atelier di pittura a San nell’ultimo ventennio. A livello Dorfl es che l’arte è un pen- Colombano al Lambro, internazionale Xagoraris s’è dolo. As usual, sconsigliata dove ogni anno - o quasi visto ad esempio alla Biennale la ricerca d’italiani: sarebbe - un artista è chiamato a di San Paolo nel 2007 e, in ve- frustrante. collaborare con i degenti ste di co-curatore, a quella di Bob Nickas dell’ospedale. Nel 2009 Atene qualche mese fa. Painting Abstraction il resident è stato Flavio Zafos Xagoraris Phaidon, pp. 352, e 69.95 Favelli. E che documen- Silencers and Amplifi ers www.phaidon.com tazione ha stampato Cor- Postmedia, pp. 160, e 12 raini! www.postmediabooks.it Acrobazie #5 - Flavio Favelli Corraini, pp. 80, e 30, www.corraini.com

GIOVANI DESIGNER CRESCONO

Ha sede a Bologna il Design Center, progetto promos- so dall’Accademia di Belle Arti. Il comitato scientifi co è di tutto rispetto: a presiederlo, Giovanni Anceschi, AL NATUR(AL)ISTA affi ancato da Aldo Colonetti, Carlo Forcolini, Massimo ALL’ESTROSO De Il giardino allo specchio, uscito pochi mesi fa in edizione Iosa Ghini e Michael Thomson. La mission? “L’imple- Tutti conoscono l’infi nito can- italiana, abbiamo parlato su queste colonne. Ben venga mentazione economica delle attività imprenditoriali tiere della Sagrada Família e dunque un altro volume attraverso il design”. Ossia, fare da volano tra mon- il grado di fascinazione eser- del comparatista, poiché di do della formazione e del lavoro (creativo). Che è poi citato dal Park Güell. Senza confronti questo paese ne il ruolo che dovrebbe avere la formazione, anziché parlare delle tappe obbligate ha proprio bisogno. E pure di essere un “parcheggio” per giovani avviati verso la a Casa Milà e Casa Batlló sollecitare pre-giudizi e pre- disoccupazione o, che meglio non è, ancilla di un’in- per chiunque sosti anche concetti. Per esempio, quando dustria che spesso non valorizza talenti e meriti. Va solo 24 ore a Barcellona. è comparso il paesaggio? salutata perciò con attenzione l’inaugurazione di una Poteva un architetto come Michael Jakob collana diretta dallo stesso centro ed edita da Franco Gaudí aver trascorso una Paesaggio e tempo e Angeli. I primi due volumi sono Le scelte del packa- vita piatta e monotona? Ov- Meltemi, pp. 144, 17 ging, per le cure di Carlo Branzaglia e Marco Sachet, viamente no... www.meltemieditore.it e Il dizionario del brand, curato invece da Marty Neu- Gijs Van Hensbergen meier. E il prossimo anno sarà la volta di Imagine It Gaudí - Design for All e Il Design della Salute. Lindau, pp. 368, e 28 www.lindau.it Franco Angeli | collana Design Center www.design-center.it / www.francoangeli.it

AL CAPITOLINO Per tutti coloro che vi- ALL’INDIVIDUALISTA vono, amano, frequen- Un collettivo di “disegnatori sperimentali”: così si defi nivano tano Roma, l’elegante gli appartenenti al Gruppo N, alfi eri dell’arte programmata. cofanetto di Contrasto I nomi? Alberto Biasi, Ennio sarà senz’altro gradito. Chiggio, Toni Costa, Edoardo Perché si tratta di un Landi e Manfredo Massironi. Un reportage fi rmato dal volume con ottimi testi di Lucilla grande William Klein, Meloni, a ingrossare le fi la della pubblicato nel 1959 ma collana della Fondazione Vaf. realizzato tre anni prima. Volker W. Feierabend (a cura di) Da notare che le sue Gruppo N guide erano personag- Silvana Editoriale, pp. 432 gi del calibro di Fellini e e 45, www.silvanaeditoriale.it Pasolini. William Klein - Roma Contrasto, pp. 184+48, e 69, www.contrastobooks.com

ALL’EDITORE AL MODAIOLO Una raccolta postuma, ALL’AMBIENTALISTA Gli scatti sono notevoli, sostenuta dal Mamco Per ogni nuova opera, un la concezione generale di Ginevra, con scritti catalogo. A parte, va da sé, del volume piacevole e che coprono un arco di quello generale da poco dato movimentata. E il costo tempo che va dal 1976 alle stampe. Non (si) rispar- tutt’altro che esorbitante. al 2005. Scarsamente mia Giuliano Gori per la sua Soprattutto, i fashion de- tradotto in Italia (esiste Fattoria di Celle. E i volumi, signer chiamati a raccol- però la versione nostrana al pari dei lavori in situ, de- ta da Rocca sono assai de Il ritratto dell’artista, notano un gran gusto. Chis- poco noti dalle nostre par- in generale), Lacoue- sà se con una spolverata di ti. Dunque, appetibilissimi Labarthe meriterebbe neve la visita diventa ancor per chi fa della “ricerca- maggior attenzione. Un’occasione per accorgersene? più suggestiva... tezza” uno stile. Unico neo: v’è solo moda femminile. Philippe Lacoue-Labarthe - Écrits sur l’art e Anselm Kiefer / Marco Tirelli Federico Rocca (a cura di) - Contemporary Indian Fashion Les presses du réel, pp. 264, 22 Gli Ori, pp. 56+80, e 20+20, www.gliori.it Damiani, pp. 268, e 50, www.damianieditore.it www.lespressesdureel.com 58design Exibart.onpaper a cura di valia barriello da cosa rinasce cosa

Al momento della raccolta differenziata, intenti a separare la plastica dalla carta, chiedendoci dove mai andrà messo il tetrapak, ci domandiamo anche che fine faranno. Non immaginando che, dai nostri rifiuti, può nascere design...

 Se si pensa all’intero ciclo di vita di dimostrare come si possono ridurre pi sono tanti: ogni giorno si scopre un oggetto, si immaginano la sua ide- l’impiego di materie prime e di ener- quale nuova forma può assumere la azione, la progettazione con le varie gia, e soprattutto come i prodotti vecchia lattina o in che modo si pos- fasi di prototipazione, la produzione, finali possano essere non solo etici, sa indossare la carta. la messa in vendita, l’utilizzo e infine ma anche gradevoli e utili oggetti di Per questa ragione occorre sapersi lo smaltimento. Ultimamente non si design. orientare fra i mille prodotti. Utiliz- può più associare alla dismissione Il designer con in mano un materiale zando le basi del riciclo seguirà ora di un prodotto la morte dell’oggetto, riciclato riesce a dar vita a un pro- una piccola raccolta differenziata del perché è proprio da questa fase che dotto che il più delle volte si discosta design, un progetto per ogni mate- inizia la sua seconda vita, o meglio la completamente dall’oggetto d’origi- riale. sua rinascita. ne. I prodotti sul mercato e gli esem- Partiamo dal cartone, il materiale Il Conai - Consorzio Na- zionale Imballaggi sembra aver rivisitato, per la set- Con materiali riciclati si riesce timana nazionale del rici- clo tenutasi dal 13 al 18 a dar vita a un prodotto che dei classici scatoloni: nelle mani di novembre scorsi, il motto spesso si discosta completamente Paolo Ulian divennero il paravento di Bruno Munari: “Da Pinocchio (1990). Con questo pro- cosa nasce cosa”. dall’oggetto d’origine getto Ulian precorse i tempi e anti- Sostituendo il verbo na- cipò quella che sarebbe poi diventata scere con ‘rinascere’, la la filosofia eco; se ne accorseDomus frase del più grande maestro di de- e per Paolo questa fu la prima di una sign assume un significato ciclico. Ed lunga serie di pubblicazioni. è proprio su questo principio ciclico La carta di giornale, la cosiddetta di riuso dei materiali che si basano cartastraccia, può diventare anche i principi dell’eco-design. Un ogget- una seduta. Il designer belga Char- to, per esser definito eco, non deve les Kaisin interviene su una vecchia più semplicemente essere fatto con sedia, rivestendola interamente di un materiale che successivamente striscioline di carta: Hairy chair, un potrà essere riciclato, ma con un esperimento provocatorio al confine materiale già riciclato in partenza e fra arte e design, per risvegliare le magari ancora riciclabile in futuro. coscienze in tema di riciclo. Oltre al Conai sono nate fiere, mo- Non bisogna dimenticare che alcuni stre e associazioni che si occupano materiali, come il vetro, non sono di promuovere e diffondere le basi presenti semplicemente nei prodotti della green economy; alla fine di ot- di più facile consumo come le botti- tobre si è conclusa a Rimini una delle glie, ma anche in altri oggetti che, più grandi kermesse internazionali sul seppur di uso quotidiano, trascuria- recupero di materia, energia e svilup- mo al momento del riciclo. Un esem- po sostenibile, Ecomondo. La stessa pio? Gli occhiali. Stuart Haygarth fiera riminese, in occasione dell’edi- con lenti di occhiali ha creato il lam- zione del 2005, aveva promosso padario Optical. una campagna per informare e sen- Per il legno, oltre alla famosa sedia sibilizzare lo sviluppo sostenibile con dei fratelli Campana realizzata inte- la prima mostra europea sul tema, ramente con scarti di lavorazione, è Ecofatto, che negli anni successivi è sopra: Charles Kaisin - Hairy chair sufficiente osservare i prodotti usciti diventato un progetto itinerante, per in alto: Stuart Haygarth - Optical dal concorso Legno d’ingegno indetto da Rilegno, consorzio nazionale per raccolta, riciclo e recupero degli im- ballaggi. Tra gli oggetti interessanti, la libreria tutta di bancali Pallet Book di Gilberto Pescatore. L’alluminio compassi. ritorna in tavola grazie al designer Denis Santachiara e all’azienda L’ISOLA DEI DESIGNER PROGETTA COME MANGI MATERIAL D’ARCHIVIO Regenesi (si occupa esclusivamen- te di produrre oggetti con materiali Un giovane designer che volesse lavorare in un Quando un progetto legato al cibo può esser Designer, architetti e aziende, arrivati alla fase riciclati) con una linea di piatti Alu- importante studio non deve più inviare curricu- definito un esempio di food design? Come af- di “scelta del materiale”, non si devono più af- table, composta interamente di al- lum e portfolio in attesa di un colloquio, ma pre- frontare la progettazione degli alimenti? Quante fannare in ricerche estenuanti, ma rivolgersi a luminio satinato riciclato e riciclabile sentarsi a un casting. È successo a più di 200 discipline interagiscono nello studio degli atti Material ConneXion®. Possiamo immaginare al 100%. Lo studio svedese Berhin, giovani designer, fra i 19 e 32 anni, che hanno alimentari? A queste e ad altre domande simili Material ConneXion® come la più grande ban- che basa la sua intera filosofia di pro- deciso di partecipare al nuovo reality della Bbc, può rispondere Fooda, un’associazione milane- ca dati di prodotti materici. L’immaginazione gettazione su principi ecosostenibili, Design for life. Il progetto è nato dalla mente se che si occupa di food design. Fooda è forma- non si discosta tanto dalla realtà: difatti l’archi- ha realizzato una collezione di sedie dall’eclettico designer Philippe Starck che, oltre ta da progettisti, studiosi, comunicatori e azien- vio del centro di ricerca conta più di 4500 ma- fatte in pet felt, materiale ottenuto a partecipare al programma stesso, ha messo de che vogliono promuovere la cultura degli atti teriali. Nata nel 1997 a New York, e con sedi dal riciclo delle bottiglie di plastica. in palio come premio un contratto di sei mesi alimentari. Supporto ai progettisti, ma non solo, a Milano, Colonia, Bangkok e Daegu (Corea), Questi sono solo alcuni esempi dei presso il suo studio parigino. I 12 concorrenti Fooda affronta tutte le problematiche legate alla Material ConneXion® è diventata negli anni un sempre più numerosi oggetti di eco- che hanno passato le selezioni si sono sfidati in trasformazione, al consumo e all’innovazione supporto fondamentale per i progettisti. Dopo design. Considerando che anche noi diretta a colpi di share. Chi volesse partecipare nel campo agroalimentare con mostre, conve- essersi registrati al sito, l’archivio è consultabile siamo artefici della prima fase di que- deve sperare in una seconda edizione... gni, concorsi e formazione professionale. anche online. sto processo, ovvero il riciclo, sapen- www.starck.com www.fooda.org it.materialconnexion.com do ora che fine faranno i nostri rifiuti, www.bbc.co.uk differenziamo con cura.  Exibart.onpaper design (& aziende) 59 a cura di giorgia losio Ceramica italiana: verso la sostenibilità

Tra gli eventi presentati all’ultima edizione di Cersaie, salone ambiente caldo e accogliente secondo alcuni concetti cari alla lezioni creano scenari singolari e l’accostamento della ceramica internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredoba- filosofia slow design, quali la dimensione sostenibile, olistica, il con altri materiali ne moltiplica le potenzialità creative. Un’altra gno, è di notevole interesse il progetto Shooting for the future, rapporto di armonia con lo spazio circostante. Il designer ha collaborazione interessante è nata con lo studio milanese dot. un’esposizione multimediale, un racconto-video con sei storie di scelto per il rivestimento dei pavimenti la collezione masterplan dot.dot, che ha permesso all’azienda di sperimentare nuove tec- architettura sostenibile. L’evento rientra nelle iniziative promos- nocciola dell’azienda Lea Ceramiche, non solo per la qualità este- niche, come il fuori scala e le mappe urbane. Lea Ceramiche se per rilanciare S_TILES - La ceramica italiana verso la soste- tica della materia, ma anche per la componente ecosostenibi- vanta ormai anche un successo internazionale, con una diffusio- nibilità. Nei progetti di architettura presentati come modelli di le che contraddistingue la produzione del marchio modenese. ne dei prodotti ceramici in 60 paesi, tra cui Francia, Germania, ricerca sostenibile, la ceramica ha un ruolo importante. Ne è L’azienda negli ultimi anni ha avviato interessanti collaborazioni, Australia, Singapore e Arabia Saudita. un esempio l’albergo Sofitel di Lione, i cui interni sono stati rea- una delle quali con l’architetto Diego Grandi, che hanno portato lizzati dal designer Patrick Norguet, che ha voluto ricreare un ad approfondire la ricerca materica e concettuale. Le nuove col- www.ceramichelea.it - www.cersaie.it - www.s-tiles.it

Tracce dalla Terra: i racconti di Refin

L’azienda Refin rinnova il sodalizio con il maestro dell’architettura possono leggere sulla superficie della ceramica trame di muri rivata per il 20% dal riciclaggio delle tv a tubo catodico. L’azienda e del design Michele De Lucchi ripresentando, dopo il successo scrostati, di intonaci strappati, di architetture storiche come di ha creato nel 2005 il designTaleStudio con la finalità di realizzare della design week milanese, il progetto Dalla Terra alla terra, complessi industriali dismessi. La leggerezza è sottolineata nella nuovi progetti artistici in ceramica. Sono opere a tiratura limita- in una nuova veste al Cersaie. Se nell’allestimento di Milano gli variante Skin: una nuova tipologia di ceramica ultrasottile che, ta firmate da talenti internazionali quali Vivianne Westwood e oggetti riflettevano le qualità atemporali del materiale, in questa in fase di ristrutturazione, consente la posa anche sopra il rive- Karim Rashid. Queste importanti collaborazioni, così come la occasione vengono messi in luce gli elementi di leggerezza della stimento preesistente, con un’importante diminuzione di costi e ricerca e l’impegno nel campo ecosostenibile, sono alcuni degli collezione Tracce. Il progetto di allestimento di De Lucchi nasce tempi di realizzazione. Le ceramiche Refin, dalla loro ideazione elementi che hanno permesso all’azienda una crescita costante dalla volontà di ricreare, attraverso l’utilizzo delle ceramiche Re- nel 1962 a oggi, hanno coniugato ricerca tecnica, design e inno- nel mercato italiano e internazionale. fin, una piazza aperta, un’agorà, un luogo di scambio. Tracce vazione a eco-sostenibilità. Inoltre, la recente collaborazione con è una collezione che riflette appunto la dimensione urbana: si il consorzio Remedia ha permesso di realizzare una ceramica de- www.refin.it

Mipa e Studiocharlie: graniglia al cubo

Al Cersaie era presente anche l’azienda Mipa con le sue nuove di piastrelle differenti che rendono la percezione fluida, aspetto progettare nuove creazioni che mescolano arte, moda e design. collezioni, tra cui il progetto CUBI firmato Studiocharlie (com- che varia a seconda del punto di osservazione. CUBI rappre- La componente sperimentale connota fortemente la ricerca di posto da Gabriele Rigamonti, Carla Scorda e Vittorio Tur- senta perfettamente la filosofia di Studiocharlie: il segno grafico Mipa grazie alla collaborazione dei designer di M+A+P design- la). La ricerca sul volume della superficie bidimensionale porta puro ed essenziale dà forma a oggetti, loghi, videoinstallazioni studio di Milano, che porta alla realizzazione di progetti che fon- alla realizzazione di moduli geometrici che scandiscono lo spa- e videoclip. Questo progetto riflette anche la filosofia di Mipa, dono segni classici e segni contemporanei. L’azienda vanta anche zio e che ricordano, come sottolineano i designer, le superfici prima azienda in Italia ad aver favorito il recupero della graniglia l’inserimento su ADI design index e la partecipazione a prestigiosi decorative degli edifici classici. Il cubo, pertanto, rappresenta come materiale per la realizzazione di pavimentazioni di design. per i progettisti un volume archetipo attraverso il quale vengono Tradizione, innovazione, sperimentazione e creatività sembrano premi come il Compasso d’Oro e Impresa&Cultura. realizzate le tre piastrelle. Il richiamo alla classicità si mescola essere in tal modo le parole chiave dell’azienda modenese, che così a contaminazioni contemporanee grazie alla composizione ha ideato anche il workshop MIPAProject: art in progress, per www.mipadesign.it - www.studiocharlie.org 60infumo Exibart.onpaper a cura di gianluca testa milano RACCONTA IL FUMETTO...... e il fumetto racconta Milano. Un progetto del Comitato “Un secolo di fumetto italiano” si pone l’obiettivo di recuperare l’identità artistica e creativa di una città che si è persa negli anni ‘70. Gettando le basi per il futuro museo del fumetto. Dopo Lucca e i vani annunci di Roma e Salerno, si riuscirà nell’impresa?

 Uno, due, tre o quattro musei del Il budget è ancora in fase di studio, zione la centralità di Milano nel set- fumetto in Italia? Tutti lo vogliono, ma, se le risorse comunali non fosse- tore dei fumetti. - racconta Stefanelli istituzioni in primis. Senza capire che ro sufficienti, interverranno probabili - Da un secolo a questa parte la città una struttura di questo tipo dev’es- sponsor. I soldi del comitato, assicu- è stata capitale economica e cultura- sere necessariamente sorretta non rano i dirigenti, non saranno toccati. le del fumetto, salvo poi scomparire solo da finanziamenti adeguati, ma Attività previste? La realizzazione di da questo universo”. Perché questo anche e soprattutto da progetti cultu- una struttura stabile nell’ex deposi- stop? “Milano è considerata una del- rali seri, lungimiranti e ben pensati. to Atm di viale Campania, sede già le poche capitali europee del fumet- Ad oggi, l’unico museo ufficialmente annunciata in precedenza e che non to, almeno fino agli anni ‘70. Centro riconosciuto è quello di Lucca. Di dev’essere definita “museo”, ma “Cen- di produzione di massa e di elabora- proprietà comunale, e con una storia tro del fumetto”. zione di nuovi tormentata alle spalle, pur costretto “Al momento linguaggi. Poi a lottare per ottenere quei pochi fi- il comitato, su un gruppo di nanziamenti previsti, sotto la gestio- questi temi, sta autori bolo- ne di Angelo Nencetti, è riuscito a facendo da con- Fra le attività gnesi ha pro- proporre un buon numero di mostre sulente all’asses- dotto proget- e a siglare accordi che dovrebbero sorato. E siamo previste, la ti creativa- portare alla realizzazione di un cen- felici di aver sti- mente forti tro di documentazione insieme alla molato l’interesse realizzazione di una e innovativi”. Fondazione Franco Fossati (ancora dell’amministra- Impossibile allo studio). zione comunale, struttura stabile non pensare Nel dicembre 2008 è stato Nicola che crede in una a l l ’ i m p a t t o Zingaretti, presidente della Provincia struttura stabile”, nell’ex deposito di Frigidaire, di Roma, ad annunciare pubblica- spiega il vicepre- Atm di viale Valvoline, mente l’idea di aprire un museo del sidente Matteo Cannibale, Il fumetto nella Capitale. Un’intenzione Stefanelli. “Cosa Campania. Ma per Male. “Tra i che non è andata oltre l’ammissione debba contenere ‘70 e i ‘90 d’intenti. Poi è stata la volta di Saler- questo Centro - ora si procede con l’innovazione no e della locale scuola di fumetto. aggiunge - è un culturale ar- Ma qua si volava più basso: sareb- piano non ancora cautela... riva da Bolo- be bastato un centro di scambio e totalmente defini- gna, mentre raccolta dedicato soprattutto agli to e che va di pari Milano si de- autori salernitani. Troppo poco per passo con le ri- dica ad altre un museo. Infine, nel giugno scorso, flessioni sulle condizioni economiche industrie creative. È qui che nasce il la Fondazione Franco Fossati e Ita- e logistiche per la realizzazione della made in Italy associato al design e lia Nostra Milano hanno promosso, struttura. La manifestazione d’inte- alla moda. Qui - ricorda Stefanelli - presso l’Università degli Studi di Mi- resse del Comune è ancora troppo si è fatta la storia del disegno inteso lano, l’incontro Verso un museo del poco per stabilire quando sarà realiz- come arte applicata: da una parte il fumetto a Milano. Tutti (autori, edi- sopra: Paolo Bacilieri - Passo carrabile a Milano zata e quale sarà il contributo di ogni fumetto, dall’altra l’illustrazione edi- tavola pubblicata sulla rivista ANIMAls, n. 5 tori, studiosi, amministratori) si sono componente”. toriale e pubblicitaria. Poi si è perso trovati d’accordo sull’idea che la città Insomma, si procede con cautela. il contatto. E l’obiettivo ora è di far meriti un suo museo. progetti ben ponderati, le prospettive a partire dall’assessore alla cultura Perché la costruzione di un museo capire quanto è stato forte e quanto L’idea della Fondazione? Lavorare si sono parzialmente dissolte. Parzial- Massimiliano Finazzer Flory: “Milano del fumetto è qualcosa di più di una ancora può dare il rapporto tra il fu- al progetto in vista dell’Expo 2015. mente perché un progetto proposto racconta il fumetto, il fumetto rac- semplice raccolta. Ciò che conta, metto e Milano”. Sono seguiti annunci dell’amministra- al Comune dal Comitato ‘Un secolo di conta Milano”, che prenderà forma ora, è il progetto meneghino: “Abbia- Oltre alla creazione di una struttura zione comunale, colloqui, incontri e fumetto italiano’ ha trovato il parere nel corso del 2010, è stato quindi mo presentato le nostre attività cer- stabile, “Milano racconta il fumetto, confronti. E di fronte alle necessità di positivo degli amministratori locali, approvato e finanziato dal Comune. cando di far cogliere all’amministra- il fumetto racconta Milano” prevede altre tre azioni: un convegno in pro- gramma alla fine del 2010, da orga- nizzare insieme all’Università Catto- lica; un evento culturale utile a “far bolle. scattare la scintilla”, nel quale coin- volgere dieci grandi autori (più uno), PRÉVERT SECONDO PAZIENZA DON ZAUKER SI RIVELA LUCCA E I FUMETTI che porterà alla realizzazione di una La Fandan- Nascono col Ver- Un rapporto discusso, mostra ad hoc e di un volume. Ognu- go investe nacoliere. Ed è ambiguo, fruttuoso. La no lavorerà “per la città di Milano, su Pazien- proprio la rivista di relazione che lega stret- sulla città di Milano” con una storia - za. E lo fa satira, ultimo re- ti la città di Lucca e i ovviamente legata al territorio - di cir- con stile, duce in edicola di fumetti ha origini quasi ca otto pagine. La formazione pronta smenten- una generazione di storiche. Prima il Salo- a scendere in campo, proprio come do ogni pubblicazioni ormai ne, dagli anni ‘60 e fino fosse una partita di calcio, annove- p o s s i b i l e scomparse, che ai ‘90. Poi Lucca Comi- ra Sergio Toppi e Grazia Nidasio, banalità e ospita per la prima cs & Games, cui spetta cui seguono, per la generazione di respingen- volta le storie di il merito di aver messo mezzo, Giorgio Cavazzano, Milano do quelle proposte che leggono nel nome di Don Zauker. Il pre- in equilibrio, quest’anno Manara, Lorenzo Mattotti, Ange- Andrea Pazienza una possibile fonte di risor- te cinico, vizioso e come non mai, mercato lo Stano e Silver. Dei giovani par- se economiche capaci di conseguenti indotti crudele creato dal- e cultura, compravendita e promozione di con- teciperanno Paolo Bacilieri, Davide mediatici. Del resto, il passo attento e raffinato la mano di Daniele Caluri e sceneggiato da un tenuti. Soluzioni adeguate ai tempi. E le 140mila Toffolo e Massimo Giacon. Mentre della Fandango è chiaro già nella lettura delle sorprendente Emiliano Pagani. In un intreccio presenze nei quattro giorni di festival non sono l’undicesimo, il capitano, sarà il mila- sue produzioni cinematografiche. E ora, nel inaspettato e ben calibrato, con una storia di- solo un numero. Ora su internet, e sopratutto nesissimo Alfredo Castelli, che rap- settore dell’editoria, si supera proponendo, fra versa da quelle densamente ritmate del Verna- attraverso i blog, s’infiamma la discussione. presenta la consapevolezza storica, le altre cose, uno Jacques Prévert interpretato, coliere, Don Zauker si stacca dalle pagine del Come sarà la Lucca del domani? E in mezzo ai come studioso e come autore, della disegnato, graficamente parafrasato e restitui- mensile e racconta la sua genesi in un volume giochi di ruolo e ai cosplay, quale sarà lo spa- Milano che fu (e che è).  to nuovo da un sedicenne Andrea Pazienza. autoprodotto dagli autori e distribuito da Double zio riservato ai fumetti? Crediamo che la stra- Un’opera inedita e imperdibile, sintesi di lette- Shot. Una critica accesa alla chiesa moderna e da percorsa finora sia quella giusta. Ed è bene link. ratura e arte. alla decadenza di certi uomini. perseverare. www.fandango.it www.donzauker.it lucca09.luccacomicsandgames.com www.fumetto100.it Exibart.onpaper talenthunter 61 a cura di daniele perra

a cura di daniele perra

a sinistra e sopra: Diego Marcon She Loves You - 2008 Still da video

lasciare memoria e traccia di sé e al suo inevitabile fallimento. Ho lavora- to prevalentemente con il video, un mezzo che impone tecnica, rigore e tempo e che rimane ancora il me- dium che prediligo, ma ultimamente mi sto aprendo ad altri mezzi.

Le tue opere sono state incluse in alcuni festival di cinema. Come rie- sci a conciliare l’ambito cinemato- grafico con quello dell’arte visiva, delle gallerie e dei collezionisti? Credo per il fatto di non considerarli ambiti poi così diversi tra loro, a par- te l’ultimo forse. diego marcon C’è una tua opera a cui ti senti A novembre ha terminato una residenza al Centre International d’Accueil et d’Echanges des Récollets di Parigi e la scorsa estate ha frequentato il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti. Diego Marcon, classe ‘85, alla formazione artistica ha però affiancato quella filmica legato? A nessuna in particolare, o a tutte studiando montaggio e partecipando a diversi film festival. Alla base della sua ricerca? L’indagine di singole individualità, mai in comunicazione in eguale misura. Anche se diversi tra loro, e il recupero della memoria personale e collettiva. Sono storie ordinarie che una volta “manipolate” diventano extra-ordinarie. miei lavori partono da esperienze autobiografiche, lo sforzo maggiore è proprio quello di creare distacco,  Che libri hai letto di recente? Il Monumento ai caduti sul Lago di sione e Nuovi Media di Milano, una Come descriveresti la tua ricerca? di rendere il lavoro sull’esperienza Un caso di stupore isterico e altri Como con la meravigliosa incisione scuola tecnica dedicata alle pratiche Ti sto scrivendo che è tardi, sono a personale in qualche modo comune, scritti di Jung, Le Lezioni alla Sal- “Stanotte si dorme a Trieste o in dell’audiovisivo, dove mi sono diplo- letto col computer. Sento il rumore condivisibile. pêtrière di Jean-Martin Charcot, al- paradiso con gli eroi” o il Parc des mato come montatore. Sentivo forti del frigorifero arrivare da sotto. Dal cune parti di Delitto, Genio e Follia, Buttes Chaumont a Parigi. mancanze teoriche e così ho deciso lucernario arrivano dei suoni di mac- Nel 2008 hai fondato la fanzine una raccolta di testi di Lombroso e d’iscrivermi all’università, facoltà di chine lontane, delle volte un motore DUMB, nata “come valvola di sfo- ho riletto dei racconti di Mary Robi- Quali sono le mostre che hai visi- Design e Arti dello IUAV di Venezia. si fa più forte. Sono su un soppalco, go creativo”. Che responsabilità son. Rileggo in continuazione le bio- tato che ti hanno colpito? il legno ogni tanto scricchiola, questi ha oggi un artista? grafie sessuali raccolte da Richard Nell’ultimo periodo, a Parigi la mostra Hai partecipato ad alcuni work- suoni si uniscono a quelli di gocce DUMB non ha nulla di responsabile, Von Krafft-Ebing. di Apitchapong Weerasethakul al Mu- shop, prevalentemente di cinema. che credo faccia l’acqua del termosi- anzi, è totalmente irresponsabile! Io sée d’Art Modern e la personale di Quanto è stato importante nel tuo fone. Non vedo lo studio di sotto, ma credo che a questo punto l’artista Che musica ascolti? Samuel Richardot a La Galerie. Taci- percorso incontrare personalità posso immaginare le penne e i post- abbia la responsabilità di concen- Ne ascolto molta e diversa. In questo ta Dean a Palazzo Dugnani a Milano come il regista e sceneggiatore it così come li ho lasciati, i cavi del trarsi sull’uomo, spogliarlo di tutto. periodo: l’omonimo degli Smiths, Ma- e Il Museo delle Cose a Berlino. Ulrich Seidl? computer che stanno pian piano sci- In quest’analisi sull’individuo non può ster and everyone di Bonnie Prince Di Ulrich Seidl conoscevo ed apprez- volando dal tavolo. C’è un’impercetti- che rientrare, inevitabilmente, una Billy, Destination Tokyo delle Nisse- Quali sono gli artisti del passato zavo il lavoro prima della rassegna bile tensione, una fortissima energia continua riflessione sui suoi disposi- nenmondai, Miastenia degli Ovo, Un- per i quali nutri interesse? che gli ha dedicato Filmmaker. Que- statica in tutte queste piccole cose. tivi di auto-rappresentazione e auto- true di Burial e Vena Cava di Diaman- Soprattutto filmmaker: Carl Theodor sta è stata però un’opportunità per Per me ogni traccia può essere po- affermazione, come l’immagine e la da Galas. Ci sono invece delle canzo- Dreyer, Douglas Sirk e Rainer Wer- vedere tutta la sua filmografia e per tenzialmente il punto di partenza per famiglia. ni che ascolto a ripetizione per giorni. ner Fassbinder, Marco Ferreri, Leni seguire il workshop. Il suo lavoro mi un lavoro. In questi ultimi Daniel di Elton John Riefenstahl, Jon Jost, il primo John influenza molto e l’ho trovato assai Capitolo residenza a Parigi. Come e Jolene di Dolly Parton. La musica Waters e gli ultimi lavori di Yervant importante. Ho preso degli appunti Sembri interessato al materiale è andata? Pensi di rimanere in Ita- è una componente fondamentale in Gianikian e Angela Ricci Lucchi. sul cataloghino pubblicato in occasio- d’archivio, sia che si tratti di video lia nei prossimi anni? molti miei lavori e ci sono artisti, can- ne della rassegna, mi ricordo del suo che di pubblicazioni. Quali sono i È un’esperienza molto positiva, un zoni e generi che adoro moltissimo E i giovani artisti a cui ti senti vi- vestito nero e delle poltroncine del mezzi per cui nutri particolare in- momento di grande formazione e per via dell’immaginario che evocano. cino? cinema Gnomo di Milano. teresse? una grande possibilità di dedicarsi È il caso di Lio, Patty Pravo, Righeira, Noëlle Pujol è un’artista francese Sono affascinato dagli archivi, ma appieno alla propria ricerca, di cre- dell’Eurodance anni ’90. di cui amo particolarmente il lavoro Quanto invece la preparazione ac- non credo rientrino in maniera par- are contatti ma soprattutto amicizie. Città che consigli? e con la quale trovo diversi punti in cademica influenza il percorso ar- ticolare nel mio lavoro. Per esempio, È necessario e bello che ci siano delle Purtroppo non ho viaggiato molto, comune con la mia ricerca, come tistico individuale? per quanto riguarda SPOOL, il pro- istituzioni che ritengano importante il ne ho visitate poche. Ti scrivo da la maniera di lavorare con il video e Lo influenza la vita accademica. Ri- getto con gli archivi video familiari, tuo lavoro, che ci credano e che ti Parigi, dove sono in residenza con il reale, il suo lavorare su elementi cordo che gran parte dell’interesse l’interesse non è tanto verso l’archi- diano la possibilità di continuare la una borsa della Dena Foundation for semplici che riesce a trasfigurare con per pratiche cinematografiche di vio in sé. Quello che m’interessa è tua ricerca fornendoti tutti gli ele- Contemporary Art. È una città me- uno sguardo fortemente personale. frontiera o sperimentali l’ho sviluppa- il perché, a partire dagli anni ‘80, menti necessari affinché tu possa ravigliosa. Solbiate Olona quando c’è Mi piace molto il lavoro di Francesca to durante gli anni della Scuola di Ci- il video sia diventato uno dei mezzi proseguirla. Più che pensare di rima- la festa della Pro Loco e Gallarate il Grilli sull’autobiografico e sui piccoli nema, non tanto perché le insegnas- usati maggiormente della famiglia nere in Italia ora penso a laurearmi, sabato pomeriggio. immaginari collettivi, quello di Moira sero, ma per la sempre maggior in- per auto-rappresentarsi. Sono inte- credo di rimanere quindi un po’ a Ricci e quello di Anna Franceschini, sofferenza che accumulavo sentendo ressato alla memoria, alle esistenze, Venezia.  I luoghi che ti hanno particolar- con la quale ho realizzato, assieme a parlare solo di pellicola 35mm, dolly alle piccole tracce che sono presenti mente affascinato? Federico Chiari, Pattini d’argento. in sequenze di film di Sorrentino e di- negli elementi archiviati. Sono inte- Mi affascinano luoghi impolveratissi- scorsi vuoti sul cinema indipendente ressato alla pulsione di morte e oblio mi in cui spero di trovare il Tesoro, Che formazione hai? italiano. Allo IUAV ho seguito interes- che ogni archivio porta con sé, alla come il mercatino la Pulce a Cocquio Dopo il liceo artistico mi sono iscritto santissime lezioni di Agamben, Fran- tendenza archivistica che ha l’indivi- [commenti, segnalazioni, iniziative? Trevisago. Viale Milano a Gallarate. alla Scuola Civica di Cinema, Televi- co Rella e Susanna Mati. duo, alla necessità che possiede di [email protected]] 62où Exibart.onpaper ecco una selezione degli Exibart.point dove trovare Exibart.onpaper (se proprio siete così tirchi da non abbonarvi)

Alessandria Firenze GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA - Via Antonio Bazzini 17 PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - PALAZZO ROCCELLA ZOGRA - Corso Roma 123 BASE - PROGETTI PER L’ARTE - Via di San Niccolò 18r GALLERIA PHOTOLOGY - Via della Moscova 25 Via dei Mille 60 CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA STROZZINA GALLERIA PIANISSIMO - Via Giovanni Ventura 5 PENGUIN CAFE - Via Santa Lucia 88 Altavilla Vicentina (Vi) Piazza degli Strozzi 1 GALLERIA RAFFAELLA CORTESE - Via Alessandro Stradella 7 STUDIO TRISORIO - Riviera di Chiaia 215 GALLERIA ATLANTICA - Via Piave 35 CUCULIA - Via dei Serragli 1r / 3r GALLERIA RICCARDO CRESPI - Via Mellerio 1 TEATRO TINTA DI ROSSO - Via San Biagio dei Librari 39 ELIO FERRARO GALLERYSTORE - Via Parione 47 GALLERIA RUBIN - Via Bonvesin de La Riva 5 TRIP - Via Giuseppe Martucci 64 Alzano Lombardo (Bg) FOR GALLERY - Via dei Fossi 45r GALLERIA SUZY SHAMMAH - Via San Fermo UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA ALT - ARTE CONTEMPORANEA FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA - Via Val di Marina 15 GALLERIA WABI - Via Garigliano 3 Via Alabardieri 1 SPAZIO FAUSTO RADICI - Via Acerbis 12 GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI - Via Coluccio Salutati 4r HANGAR BICOCCA - Viale Sarca 336 GALLERIA IL PONTE - Via di Mezzo 42b HOME-MADE - Via Tortona 12 Novara Ascoli Piceno GALLERIA POGGIALI E FORCONI - Via della Scala 35a HOTEL STRAF - Via San Raffaele 3 TEATRO COCCIA - Via Fratelli Rosselli 47 LIBRERIA RINASCITA - Piazza Roma 7 GRAN CAFFE’ GIUBBE ROSSE - Piazza della Repubblica 13 IED ARTI VISIVE - Via Amatore Antonio Sciesa 4 LIBERA ACCADEMIA DI BELLE ARTI IERIMONTI GALLERY - Via Gustavo Modena 15 Nuoro Asti Piazza di Badia a Ripoli 1a IMPRONTE - Via Montevideo 11 MAN - MUSEO D’ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO FONDO GIOV-ANNA PIRAS - Via Brofferio 80 LIBRERIA CAFE’ LA CITE’ - Borgo San Frediano 20r ISTITUTO MARANGONI - Via Pietro Verri 4 Via Sebastiano Satta 15 LIBRERIA DEL PORCELLINO - Piazza del Mercato Nuovo 1 IULM - Via Carlo Bo 4 Bari LIBRERIA LEF - Via Ricasoli 105/107 JEROME ZODO CONTEMPORARY - Via Lambro 7 Padova TAVLI BOOK BAR / ART CAFE’ - Strada Angiola 23 SAN GALLO ART STATION - Via Fra’ Giovanni Angelico 5r L’ARCHIVOLTO - Via Marsala 2 CAFE AU LIVRE - Via degli Zabarella 23 SANTO FICARA - Via Ghibellina 164r LE BICICLETTE RISTORANTE + ART BAR GALLERIA FIORETTO - Riviera Albertino Mussato 89a Benevento SOCIÉTÉ ANONYME - Via Giovan Battista Niccolini 3f Via Giovanni Battista Torti GODENDA - Via Francesco Squarcione 4/6 ARCOS - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DEL SANNIO TEATRO DEL SALE - Via de’ Macci 111r LE CASE D’ARTE - Via Circo 1 PERUGI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giordano Bruno 24 Corso Garibaldi VILLA ROMANA - Via Senese 68 LEFEL - Corso XXII Marzo 4 PESCATORE SAS - Via San Pasquale 36 LIBRERIA CLUP - Via Ampère 20 Palagiano (Ta) Foggia LIBRERIA DEL CASTELLO SFORZESCO - Piazza Castello GALLERIA D’ARTE PI GRECO - Via Montello 8 Bergamo LIBRERIA UBIK - Piazza Giordano 74 libreria DERBYLIUS - Via Pietro Custodi 16 ARS ARTE + LIBRI - Via Pignolo 116 LIBRERIA ELECTA KOENIG - Via Dogana 2 Palermo COFFE’N’TELEVISION - Via San Bernardino 22 Foligno (Pg) LIBRERIA HOEPLI - SECONDOPIANO - Via Ulrico Hoepli 5 LIBRERIA BROADWAY - Via Rosolino Pilo 18 GAMEC - GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CIVICA GALLERIA D’ARTE MODERNA - Viale Milano 21 LIBRERIA RIZZOLI - Galleria Vittorio Emanuele II 79 LIBRERIA KURSAAL KAHLESA - Foro Umberto I 21 Via San Tomaso 52 LIBRERIA SKIRA TRIENNALE - Viale Alemagna 6 LIBRERIA MODUSVIVENDI - Via Quintino Sella 79 LOG - Via San Bernardino 15 Gallarate (VA) LIBRERIA TIKKUN - Via Montevideo 9 RELOJ - Via Pasquale Calvi 5 CIAC - Via del Campanile 13 LIBRERIA UTOPIA - Via della Moscova 52 RISO - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA Biella LIFE GATE CAFFE’ - Via Commenda 43 CAF - CITTADELLARTE GLOCAL RESTAURANT Genova LORENZeLLI ARTE - Corso Buenos Aires 2 Parma Via Giovanni Battista Serralunga 27 C DREAM - COSTA LOUNGE&BAR - Via XII ottobre 4 MALO - Via della Spiga 7 LIBRERIA FIACCADORI - Strada Duomo 8a IL TRIFOGLIO NERO - Piazza Giacomo Matteotti 80r MARELLA ARTE CONTEMPORANEA - Via Lepontina 8 Bologna LIBRERIA ELECTA EINAUDI - Salita Pollaiuoli 18/20r MARGHERA 37 - Via Marghera 37 Perugia ART TO DESIGN - Via Porta Nova 12 MENTELOCALE - Piazza Giacomo Matteotti 5 MARS - Via Guido Guinizelli 6 ARMORY ARTE - Via Guglielmo Calderini 9 BETTY & BOOKS - Via Rialto 23a PINKSUMMER - PALAZZO DUCALE MARSÈLLERIA - Via Paullo 12a GALLERIA MIOMAO - Via Podiani 19 BRAVO CAFFE’ - Via Mascarella 1 Piazza Giacomo Matteotti 9 MI CAMERA - Via Medardo Rosso 19 LA LIBRERIA - Via Guglielmo Oberdan 52 CAR PROJECTS - Viale Pietro Pietramellara 4/4 VISION QUEST CONTEMPORARY PHOTOGRAPHIA MILANOLIBRI - Via Giuseppe Verdi 2 CONTEMPORARY CONCEPT - Via San Giorgio 3 Corso Saffi 29 MIMMO SCOGNAMIGLIO ARTE CONTEMPORANEA Pesaro FABIO TIBONI ARTE CONTEMPORANEA - Via del Porto 50 ZONAFRANCA - Via Xxv aprile 16 Corso di Porta Nuova 46b ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL - Viale Trieste 20 GALLERIA FORNI - Via Farini 26 MOM - Viale Monte Nero 51 CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA - Via Cavour 5 GALLERIA MARABINI - Vicolo della Neve 5 Lecce N.O. GALLERY - Via Matteo Bandello 18 LA SCUDERIA - Piazza Giuseppe Verdi 2 PRIMOPIANO - Viale Guglielmo Marconi 4 NABA – NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via Darwin 20 Pescara LEGGERE STRUTTURE FACTORY - Via Ferrarese 169a NEON>FDV FABBRICA DEL VAPORE ECOTECA - Via Giovanni Caboto 19 Livorno Via Giulio Cesare Procaccini 4 GALLERIA CESARE MANZO - Via Umbria 48 LIBRERIA IL LEONARDO - Via Guerrazzi 20 FACTORY DESIGN - Via Ganucci 3 NEPENTE ART GALLERY - Via Alessandro Volta 15 PUNTO EINAUDI - Viale Guglielmo Marconi 4 LIBRERIA MODO INFOSHOP - Via Mascarella 24b GISH - Via della Posta 63 NOWHERE GALLERY - Via della Moscova 15 RIZZIERO ARTE - Viale Regina Margherita 44 L’INDE LE PALAIS - Via de’ Musei 6 O’ARTOTECA - Via Pastrengo 12 MAMBO - Via Don Giovanni Minzoni 4 Lucca OPEN CARE - FRIGORIFERI MILANESI Pisa NEON>CAMPO BASE - Via Zanardi 2/5 LU.C.C.A. - LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART Via Giovanni Battista Piranesi 10 PALAZZO BLU - Via Pietro Toselli 29 SUGAR BABE - Via San Felice 25d Via della Fratta 36 PAC - PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA SERENA - Via della Barca 1 PUNTO EINAUDI - Via San Girolamo 19 Via Palestro 14 Pistoia PALAZZO DELLE STELLINE - Corso Magenta 61 CENTRO CULTURALE IL FUNARO - Via del Funaro 16/18 Bolzano Mantova PALAZZO REALE - Piazza del Duomo 12i PALAZZO FABRONI ARTI VISIVE CONTEMPORANEE ANTONELLA CATTANI CONTEMPORARY CENTRO BOMA - BORSA - Piazza Vilfredo Pareto 1/2 PAOLO CURTI / ANNAMARIA GAMBUZZI & CO. Via Sant’Andrea 18 Rosengartenstrasse 1a Via Pontaccio 19 SPAZIOA CONTEMPORANEARTE - Via Amati 13 AR/GE KUNST GALLERIA MUSEO - Via Museo 29 Matera PAPER & PEOPLE - Via Friuli 32 CENTRO CULTURALE TREVI - Via Cappuccini 28 LIBRERIA PALAZZO LANFRANCHI - Via Ridola Domenico 47 PRIMO MARELLA GALLERY - Via Valtellina Poirino (to) LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO - Via Sernesi 1 PROJECT B CONTEMPORARY ART - Via Borgonuovo 3 FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE - Viale Banna LIBRERIA GOETHE 2 - Via Cappuccini 26a Merano PROMETEOGALLERY - Via Giovanni Ventura 3 MUSEION - Via Dante 6 KUNSTMERANOARTE - Via Portici 163 PURPLE - Corso Porta Ticinese 22 Pordenone OTTO GALLERY - Via D’Azeglio 55 RADETSKY - Corso Garibaldi 105 CAFFE LETTERARIO AL CONVENTO - Piazza della Motta 2 Mestre REFEEL - Viale Sabotino 20 Brescia GALLERIA CONTEMPORANEO - Piazzetta Olivotti 2 REVEL - SCALO D’ISOLA - Via Thaon di Revel Genova 3 Prato A PALAZZO GALLERY - Piazza Tebaldo Brusato 35 RISTORANTE INDUSTRIA - SUPERSTUDIO - Via Bugatti 13 CENTRO ARTE CONTEMPORANEA PECCI CITRIC GALLERY - Via Trieste 30 Milano RIVA RENO GELATO - Viale Col di Lana 8 Viale della Repubblica 277 DROPLAB - Corso Palestro 37b 11 - Via Alessio di Tocqueville 11 RUGGERO MAGGI - Corso Sempione 67 FABIO PARIS ART GALLERY - Via Alessandro Monti 13 ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA - BRERA 2 S’AGAPO’ - Via Merula 2 Reggio Emilia GALLERIA MASSIMO MININI - Via Luigi Apollonio 68 Viale Marche 71 SOTTOCORNONOVE STUDIOGALLERIA COLLEZIONE MARAMOTTI - MAX MARA - Via Fratelli Cervi 66 PUNTO EINAUDI - Via Pace 16 ALLEGRA RAVIZZA ART PROJECT - Via Gorani 8 Via Pasquale Sottocorno 9 LIBRERIA ALL’ARCO - Via Emilia a Santo Stefano 3d AMT | TORRI & GEMINIAN - Via Fratelli Bressan 15 SPACCIO DI CHARTA - Via della Moscova 27 LIBRERIA LA COMPAGNIA - Via Panciroli 1a Cagliari ANGEL ART GALLERY - Via Ugo Bassi 18 SPAZIO CRAPAPELADA - Via Savona 12 EXMA’ - Via San Lucifero 71 ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA SPAZIO OBERDAN - Viale Vittorio Veneto 2 Rivoli (to) THOTEL - Via dei Giudicati Via Solferino 44 SPAZIO ROSSANA ORLANDI - Via Matteo Bandello 14 CASTELLO DI RIVOLI BOOKSHOP - Piazza Mafalda di Savoia AR / CONTEMPORARY GALLERY - Via Marco Polo 11 SPIRALE ARTE - Via Mortara 17 Camogli (Ge) ARMANI – ARMANI/LIBRI - Via Alessandro Manzoni 31 STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO - Via Stoppani 15 Roma COMUNE DI CAMOGLI - Via XX Settembre 1 ART BOOK - Via Ventura 5 STUDIO GUENZANI - Via Bartolomeo Eustachi 10 6° SENSO ART GALLERY - Via dei Maroniti 13/15 ARTBOOKBOVISA - Via Lambruschini 31 SUITE - Largo La Foppa 5 A&BI - Via Metastasio 15 Campobasso ARTE STUDIO INVERNIZZI - Via Domenico Scarlatti 12 SUPERSTUDIO PIU’ - Via Tortona 27 ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via di Ripetta 222 GALLERIA LIMITI INCHIUSI - Via Muricchio 1 BAR MONO - Via Lecco 6 TAD - Via Statuto 12 ACCADEMIA DI FRANCIA - VILLA MEDICI BOCCASCENA CAFÈ - A. C. PALAZZO LITTA THE FLAT - MASSIMO CARASI - Via Frisi 3 Viale Trinità dei Monti 1 Capannori (Lu) Corso Magenta 24 TOKIDOKI STORE - Corso di Porta Ticinese 62 AGAVE BISTROT - LIBRERIA - Via di San Martino ai Monti 7a TENUTA DELLO SCOMPIGLIO - Via di Vorno 67 BOND BAR - Via Pasquale Paoli 2 TRACE [TRAS] - Via Savona 19 ALI ARTS LEARNING INSTITUTE BOOKS IMPORT - Via Achille Maiocchi 11 VECCHIATO ART GALLERIES - Via Santa Marta 3 Via di San Giovanni in Laterano 230 Castiglioncello (Li) BOOKSHOP PINACOTECA DI BRERA - Via Brera 28 VENTI - Via Celestino IV 9 AMERICAN ACADEMY - Via Angelo Masina 5 STATION GALLERY - Via Aurelia 923 BROWN PROJECT SPACE - Via Bartolomeo Eustachi 3 VIAFARINI - DOCVA - Via Procaccini 4 AMORE E PSICHE - Via Santa Caterina da Siena 61 CAFFE’ DEGLI ARTISTI - Viale Abruzzi 23 VISIONNAIRE DESIGN GALLERY - Piazza Cavour 3 B>GALLERY - Piazza di Santa Cecilia 16 Catania CAFFE’ JAMAICA - Via Brera 32 WOK - Viale Col di Lana 5a BAR A BOOK - Via dei Piceni 23 CENTRO DI CULTURE CONTEMPORANEE ZO - Piazzale Asia 6 CAFFETTERIA DEGLI ATELLANI - Via della Moscova 28 ZERO... - Via Giovanni Ventura 5 BECOOL - Via del Leone 10/11 FONDAZIONE BRODBECK ARTE CONTEMPORANEA CARDI BLACK BOX - Corso di Porta Nuova 38 ZONCA & ZONCA ARTE CONTEMPORANEA - Via Ciovasso 4 BODUM - Via di San Francesco a Ripa 141b Via Gramignani 93 CCS - CENTRO CULTURALE SVIZZERO BOOKSHOP GALLERIA NAZionale ARTE MODERNA FONDAZIONE PUGLISI COSENTINO - PALAZZO VALLE Via del Vecchio Politecnico 3 Modena Via Gramsci 73 Via Vittorio Emanuele II CHOCO CULT - Via Michelangelo Buonarroti 7 CAFE’ LIVRE - Via Emilia Centro 103 BRANCOLINIGRIMALDI ARTECONTEMPORANEA PAPINI STORE - Corso Italia 78 CHRISTIAN STEIN - Corso Monforte 23 GALLERIA CIVICA DI MODENA - Corso Canalgrande 103 Via dei Tre Orologi 6a CIBOH - Via Clusone di fronte al civico 6 EMILIO MAZZOLI GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA BRASSERIE CO2 - Largo del Teatro Valle 4 Catanzaro CIOCCA ARTE CONTEMPORANEA - Via Lecco 15 Via Nazario Sauro 62 CAFFÈ FANDANGO - Piazza di Pietra 32 L’ISOLA DEL TESORO - Via Francesco Crispi 7 CLP - Via Fontana 21 CAFFE’ LETTERARIO - Via Ostiense 83 CONSERVATOIO - Viale di Porta Vercellina 6 Mogliano Veneto CAFFE’ UNIVERSALE - ACANTO - Via delle Coppelle 16a Cesena C-ZONE - Via Pestalozzi 4 BROLO CENTRO D’ARTE E CULTURA - Via Rozone e Vitale 5 CAOS - CULTURALARTISTOPENSPACE TEATRO VERDI - Via Luigi Sostegni 13 DESIGN LIBRARY - Via Savona 11 Via della Conciliazione 24 DOMUS ACADEMY - Via Giacomo Watt 27 Montecatini Terme (Pt) CASA DEL JAZZ - Viale di Porta Ardeatina 55 Chieti DREAM FACTORY - LABORATORIO ARTE CONTEMPORANEA BK1CONCEPTSPACE - Via della Nievoletta 20 CHANGING ROLE - ROME - Vicolo del Bollo 13 OFFICINE CULTURALI - CIRCOLO ARCI Corso Garibaldi 117 CHIOSTRO DEL BRAMANTE - CAFFE - Arco della Pace Via Papa Giovanni XXIII 14 EFFEARTE - Via Ponte Vetero 13 Montepulciano (Si) CIRCOLO DEGLI ARTISTI - Via Casilina Vecchia 42 FASHION WORK LIBRARY - Via Vigevano 35 CANTINA ICARIO - Via delle Pietrose 2 CIRCUS - Via della Vetrina 15 Cinisello Balsamo (Mi) FEDERICO LUGER GALLERY - Via Domodossola 17 CONTESTA ROCK HAIR - Via degli Zingari 9 MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA FLUXIA GALLERY - Via Ciro Menotti 9 MonteSilvano (Pe) DEGLI EFFETTI - Piazza Capranica 79 FOOD&DRINKS 35 - Via Panfilo Castaldi 35 EDICOLA PAROLE DI CARTA - Viale Aldo Moro 32 DOOZO - Via Palermo 51 Città della Pieve (Pg) FORMA – LIBRERIA - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 DOP CONCEPT STORE - Via Urbana 25 IL GIARDINO DEI LAURI FRANKLIN&MARSHALL - Corso Porta Ticinese 76 Napoli DORA DIAMANTI ARTE CONTEMPORANEA Strada Statale Umbro Casentinese 80 - San Litardo FRIDA - Via Antonio Pollaiuolo ANNARUMMA404 - Via Carlo Poerio 98 Via del Pellegrino 60 FRIP - Corso Porta Ticinese 16 CAFFÈ LETTERARIO INTRAMOENIA - Piazza Bellini 70 DOROTHY CIRCUS GALLERY - Via Nuoro 17 Comiso (Rg) GALLERIA 1000 EVENTI - Via Porro Lambertenghi 3t CULTI SPA CAFE - Via Carlo Poerio 47 EMMEOTTO - Via Margutta 8 GALLERIA DEGLI ARCHI - Via Gioberti 41 GALLERIA ALESSANDRO DE MARCH - Via Rigola 1 FONOTECA - Via Raffaele Morghen 31 ÈSTILE BOOKSTORE - Via Chiana 15 GALLERIA ARTRA - Via Burlamacchi 1 FRANCO RICCARDO ARTIVISIVE - Via Chiatamone 63 ETABLI - Vicolo delle Vacche 9 Como GALLERIA CÀ DI FRÀ - Via Carlo Farini 2 GALLERIA ALFONSO ARTIACO - Piazza dei Martiri 58 EX ELETTROFONICA - Vicolo di Sant’Onofrio 10/11 BORGOVICO 33 - Via Borgovico 33 GALLERIA CARDI & CO - Corso di Porta Nuova 38 GALLERIA CHANGING ROLE - Via Chiatamone 26 EX MAGAZZINI DI VIA ARIMONDI - Via Giuseppe Arimondi 3 LIBRERIA DEL CINEMA - Via Mentana 15 GALLERIA EMI FONTANA - Via Bligny 42 GALLERIA FONTI - Via Chiaia 229 EXTRASPAZIO - Via di San Francesco di Sales 16a ROBERTA LIETTI ARTE CONTEMPORANEA GALLERIA FRANCESCA KAUFMANN - Via dell’Orso 16 GALLERIA LIA RUMMA - Via Vannella Gaetani 12 FABIO SARGENTINI - L’ATTICO - Via del Paradiso 41 Via Armando Diaz 3 GALLERIA FRANCESCA MININI - Via Massimiano 25 GALLERIA T293 - Via Tribunali 293 FABRICA - Via Girolamo Savonarola 8 GALLERIA GALICA - Viale Bligny 41 IL PERDITEMPO - Via San Pietro a Maiella 8 FAFIUCHE - Via della Madonna dei Monti 28 Cortina D’ampezzo GALLERIA GIO’ MARCONI - Via Alessandro Tadino 15 KESTE’ - Via San Giovanni Maggiore Pignatelli FIRST GALLERY - Via Margutta 14 LIBRERIA SOVILLA - Corso Italia 118 GALLERIA KLERKX - Via Massimiano 25 MADRE BOOKSHOP - MUSEO D’ARTE DONNAREGINA FONDAZIONE GUASTALLA - Viale Regina Margherita 262 GALLERIA LUCIE FONTAINE - Via Conte Rosso 18 Via Luigi Settembrini 79 FRENGO’S MUSIC - Via della Lungaretta 65 Daverio (va) GALLERIA MASSIMO DE CARLO - Via Giovanni Ventura 5 MANI DESIGN - Via San Giovanni Maggiore Pignatelli 1b FRENI E FRIZIONI - Via del Politeama 4 MOROTTI L’ANTICO ARREDAMENTI SAS GALLERIA MILANO - Via Manin 13 NAI ARTE CONTEMPORANEA - Via Chiatamone 23 FURINI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giulia 8 Piazza Montegrappa 9 GALLERIA MONICA DE CARDENAS - Via Francesco Viganò 4 NENNAPOP - Via Nardones 22 FUTURARTE - Viale Regina Margherita 262 galleria nicoletta rusconi - Corso Venezia 22 NOTGALLERY CONTEMPORARY ART FACTORY FUZZYBAR BOTTIGLIERIA - Via Aurunci 6/8 Fabriano (an) GALLERIA NINA LUMER - Via Carlo Botta 8 Piazza Trieste e Trento 48 GALLERIA ALTRI LAVORI IN CORSO ELICA - FONDAZIONE CASOLI - Via Dante Alighieri 288 GALLERIA PACK - Foro Buonaparte 60 NUOVO TEATRO NUOVO - Via Montecalvario 16 Vicolo del Governo Vecchio 7 Exibart.onpaper où 63

GALLERIA DELLORO - Via del Consolato 10 ROOM 26 - Piazza Guglielmo Marconi 31 SIENA TREVISO GALLERIA DEL PRETE - Via di Monserrato 21 RUFA – ROME UNIVERSITY OF FINE ART - Via Benaco 2 ALOE6WOLF.GALLERY - Via del Porrione 23 ARCI TREVISO - Via Bolzano 3 GALLERIA IL PONTE CONTEMPORANEA S.T. - FOTOLIBRERIAGALLERIA - Via degli Ombrellari 25 PUNTO EINAUDI SIENA - Via di Pantaneto 66 Via di Monserrato 23 SAID - Via Tiburtina 135 SANTA MARIA DELLA SCALA - Piazza del Duomo 2 TRIESTE GALLERIA LORCAN O’NEILL - Via degli Orti d’Alibert 1e SALOTTO 42 - Piazza di Pietra 42 GALLERIA MARIE-LAURE FLEISCH - Vicolo Sforza Cesarini 3a SCHIAVO MAZZONIS GALLERY - Piazza di Montevecchio 16 TARANTO KAMASWAMI - Via San Michele 13a GALLERIA MUCCIACCIA - Piazza d’Aracoeli 16 SCUDERIE DEL QUIRINALE MARCELLO PEZZA - BOOKSHOP LIBRERIA DICKENS - Via Medaglie d’Oro 129 KNULP - Via Madonna del Mare 7a GALLERIA PIO MONTI - Via dei Chiavari 58 Salita di Montecavallo 12 LIBRERIA IN DER TAT - Via Diaz 22 GALLERIA SALES - Via dei Querceti 4 SCUOLA ROMANA DI FOTOGRAFIA - Via degli Ausoni 7a TERAMO LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via Diaz 4 GALLERIA TRAGHETTO - Via Reggio Emilia 25 SECONDOME SRL - Via degli Orsini 26 PIZIARTE - Viale Crucioli 75a STUDIO TOMMASEO - Via del Monte 2/1 GALLERIA VOLUME - Via San Francesco di Sales 86/88 SOCIETE LUTECE - Piazza di Montevecchio 16 GIUFA’ - Via degli Aurunci 38 STUDIO D’ARTE CONTEMPORANEA PINO CASAGRANDE - TERNI HOBO - Via Ascoli Piceno 3 Via degli Ausoni 7a CAOS - CENTRO PER LE ARTI OPIFICIO SIRI UDINE IED - Via Alcamo 11 STUDIO STEFANIA MISCETTI - Via delle Mantellate 14 Viale Luigi Campofregoso 98 GALLERIA NUOVA ARTESEGNO - Via Grazzano 5 INGRESSO PERICOLOSO - Via Capo d’Africa 46 STUDIO TRISORIO - Vicolo delle Vacche 12 PLACEBO - Via Cavour 45 VISIONARIO - Via Fabio Asquini 33 ISICULT - ISTITUTO ITALIANO PER L’INDUSTRIA CULTURALE SUPER - Via Leonina 42 KOOB - Via Luigi Poletti 2 TAD - Via del Babbuino 155a TORINO LA DIAGONALE - Via dei Chiavari 75 TEMPORARY LOVE - Via di San Calisto 9 ARTBOOK LINGOTTO - Via Nizza 230 VENEZIA LIBRERIA ALTROQUANDO - Via del Governo Vecchio 80 THE GALLERY APART - Via della Barchetta 11 ARTEGIOVANE - Via Crescentino 25 CENTRO CULTURALE CANDIANI - Piazzale Luigi Candiani 7 LIBRERIA ARION VIAVENETO - Via Vittorio Veneto 42 THE CRYSTAL BAR - HOTELART - Via Margutta 52 DOKS DORA - ENNE DUE BAR - Via Valprato 82 FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA - PALAZZETTO TITO LIBRERIA BIBLI - Via dei Fienaroli 28 TRICROMIA ART GALLERY - Via di Panico 35 ERMANNO TEDESCHI GALLERY - Via Carlo Ignazio Giulio 6 Dorsoduro 2826 LIBRERIA BOOKABAR - Via Milano 15/17 TREEBAR - Via Flaminia 226 FONDAZIONE 107 - Via Andrea Sansovino 234 FONDAZIONE CLAUDIO BUZIOL - PALAZZO MANGILI LIBRERIA BORGHESE - Via della Fontanella di Borghese 64 TUMA’S BOOK BAR CONTEMPORARY ART FONDAZIONE MERZ - Via Limone 24 LIBRERIA DEL CINEMA - Via dei Fienaroli 31d Via delle Zoccolette 25 FONDAZIONE SANDRETTO RE REUBADENGO - Via Modane 16 VALMARANA - Cannaregio 4392 LIBRERIA FAHRENHEIT451 - Campo de’ Fiori 4 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA - Via degli Specchi 20 FRANCOSOFFIANTINO ARTECONTEMPORANEA GALLERIA A+A - Calle Malipiero 3073 LIBRERIA FERRO DI CAVALLO - Via del Governo Vecchio 7 VM21ARTECONTEMPORANEA - Via della Vetrina 21 Via Rossini 23 IMAGINA CAFE’ - Campo Santa Margherita 3126 LIBRERIA LA CONCHIGLIA - Via dei Pianellari 17 WHITEGALLERY - Piazza Guglielmo Marconi 15 GALLERIA ALBERTO PEOLA - Via della Rocca 29 IUAV BIBLIOTECA CENTRALE TOLENTINI - Santa Croce 191 LIBRERIA L’AVENTURE - Via del Vantaggio 21 WINE BAR CAMPONESCHI - Piazza Farnese GALLERIA CRISTIANI - Via Porta Palatina 13 IUAV CONVENTO DELLE TERESE - Dorsoduro 2206 LIBRERIA NOTEBOOK ALL’AUDITORIUM WONDERFOOL - Via dei Banchi Nuovi 39 GALLERIA FRANCO NOERO - Via Giulia di Barolo 16d Via Pietro de Coubertin 30 Z2O GALLERIA - SARA ZANIN - Via dei Querceti 6 GALLERIA GLANCE - Via San Massimo 45 JARACH GALLERY - Campo San Fantin 1997 LIBRERIA VIVALIBRI - Piazza di Santa Maria Liberatrice 23 GALLERIA MAZE - Via Giuseppe Mazzini 40 LIBRERIA DEL CAMPO - Campo Santa Margherita 2943 LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via di Montoro 10 ROSIGNANO (LI) GALLERIA SONIA ROSSO - Via Giulia di Barolo 11h LIBRERIA EDITRICE CAFOSCARINA - Calle Foscari 3259 LOBSTER POT - Via della Croce 21 FUXYBAR - MARINA CALA DE’ MEDICI - Viale Trieste 142 GAM BOOKSHOP - Via Magenta 31 LIBRERIA TOLETTA - Dorsoduro 1214 LO YETI - Via Perugia 4 GAS ART GALLERY - Corso Vittorio Emanuele II 90 LT3 S.R.L. - LIBRERIA MONDADORI - San Marco 1345 MACRO - BOOKSHOP - Via Reggio Emilia 54 ROVERETO (TN) IED - Via San Quintino 39 MACRO FUTURE - Piazza Orazio Giustiniani MART - BOOKSHOP - Corso Angelo Bettini 43 IKEBO’ - Piazza Camillo Benso Conte di Cavour 2 MUSEO CORRER - San Marco 52 MAM - MAGAZZINO D’ARTE MODERNA - Via dei Prefetti 17 NEROCUBOHOTEL - Via per Marco IL TASTEBOOK - Corso Vittorio Emanuele II 58 PALAZZO GRASSI - Campo San Samuele 3231 MANDEEP - Viale dello Scalo San Lorenzo 55 KM4 - Via San Domenico 14/15 MIA MARKET - Via Panisperna 225 ROZZANO (MI) LA DROGHERIA - Piazza Vittorio Veneto 18 VERBANIA MELBOOKSTORE - Via Nazionale 252 FONDAZIONE ARNALDO POMODORO - Via Adda 15 LIBRERIA COMUNARDI - Via Bogino 2 CRAA - CENTRO RICERCA ARTE ATTUALE VILLA GIULIA MONDO BIZZARRO GALLERY - Via Reggio Emilia 32c/d LIBRERIA OOLP - Via Principe Amedeo 29 MONDOPOP - Via dei Greci 30 SALERNO LUCEGALLERY - Corso San Maurizo 15 Corso Zanitello 8 MONOCROMO ARTGALLERY - Viale Parioli 39f GALLERIA TIZIANA DI CARO MARENA ROOMS GALLERY CONTEMPORARY ART MUSEO CARLO BILOTTI - ARANCIERA DI VILLA BORGHESE Via delle Botteghelle 55 Via dei Mille 40a VERONA Viale Fiorello La Guardia 4 MOOD LIBRI E CAFFÈ - Via Cesare Battisti 3e ARTE E RICAMBI - Via Antonio Cesari 10 NECCI - Via Fanfulla da Lodi 68 SAN CANDIDO (BZ) NORMA MANGIONE GALLERY - Via Matteo Pescatore 17 GALLERIA DELLO SCUDO - Vicolo Scudo di Francia 2 ODRADEK LA LIBRERIA - Via dei Banchi Vecchi 57 KUNSTRAUM CAFE MITTERHOFER - Via Peter Paul Rainer 4 ROCK’N’FOLK - Via Bogino 4 OFFICINE - Via del Pigneto 215 SCUOLA HOLDEN - Corso Dante 118 LIBRERIA GHEDUZZI - Corso Sant’Anastasia 7 OPEN BALADIN - Via degli Specchi 6 SAN GIMIGNANO (SI) VERSO ARTE CONTEMPORANEA - Via Pesaro 22 STUDIO LA CITTA’ - Lungadige Galtarossa 21 OPEN COLONNA RISTORANTE - PALAEXPO GALLERIA CONTINUA - Via del Castello 11 WIPE OUT - Via Bellezia 15 Via Nazionale 194 YOU YOU - Piazza Vittorio Veneto 12f VICENZA OPIFICIO - Via dei Magazzini Generali 20a SANT’ARCANGELO DI ROMAGNA (RN) C4 - VILLA CALDOGNO - Via Giacomo Zanella 3 OREDARIA ARTI CONTEMPORANEE - Via Reggio Emilia 22-24 VELVET FACTORY PER BALSAMINI THOMAS TRAVERSETOLO (PR) PAPYRUS CAFE - Via dei Lucchesi 28 Via Cavallara 481 FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA LIBRERIA LIBRARSI - Contrà delle Morette 4 PARAPHERNALIA - Via Leonina 6 Via Fondazione Magnani-Rocca 4 PASTIFICIO SANLORENZO - Via Tiburtina 196 SARZANA (SP) VILLORBA (TV) PRIMO - Via del Pigneto 46 CARDELLI & FONTANA ARTE CONTEMPORANEA TRENTO FABRICA - Via Ferrarezza - Fraz. Catena PUNTO EINAUDI - Via Giulia 81a Via Torrione Stella Nord 5 A.B.C. ARTE BOCCANERA CONTEMPORANEA - Via Milano 128 RASHOMON - Via degli Argonauti 16 GALLERIA CIVICA DI TRENTO - Via Rodolfo Belenzani 46 RGB46 - Piazza di Santa Maria Liberatrice 46 SASSARI STUDIO D’ARTE RAFFAELLI - PALAZZO WOLKENSTEIN VITTORIO VENETO (TV) ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA - Piazza de’ Ricci 127 LIBRERIA DESSI’ - Largo Felice Cavallotti 17 Via Livio Marchetti 17 CODALUNGA - Via Martiri della Libertà 20

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date di stampa e ulteriori informazioni: http://onpaper.exibart.com se non volete andare alla posta, potete registrarvi, effettuare un bonifi co o pagare con carta di credito: http://onpaper.exibart.com 64calendario Exibart.onpaper Exibart.agenda

che di diversi formati per un artista CHRISTIAN BREED largo san martino, 5 e pittura. Calabria che lavora in analogico. Il contenuto delle sue opere più +39 0815781769 da martedì a sabato da martedì a venerdì 11-13 recenti è un mondo nevrotico, ve- smartino.napolibeniculturali.it ore 10.30-13 e 16-20 Catanzaro e 16.30-19.30; sabato 11-14 loce, ai limiti della disintegrazione, otto gallery galleria overfoto ma tenuto in equilibrio da una pie- dal 10/12/2009 all’11/04/2010 via d’azeglio, 55 dal 12/12/2009 al 14/03/2010 vico san pietro a maiella, 6 nezza di vita e una felicità del ge- LUCIANO PEDICINI +39 0516449845 ANTONI TÀPIES +39 08119578345 sto assolute. Le 6 mostre che costituiscono il www.otto-gallery.it La rassegna presenta un gruppo di www.overfoto.it da lunedì a venerdì percorso principale del Ritorno [email protected] lavori monumentali, in gran parte [email protected] 10-13.30 e 14.30-18.30 al barocco presentano oltre 350 mai visti in Italia, focalizzati sull’in- mimmo scognamiglio opere - in gran parte inedite o re- Imola dagine degli ultimi tre decenni. dal 12/12/2009 al 5/02/2010 arte contemporanea centemente restaurate - tra dipinti, da martedì a domenica ANDREA AQUILANTI via mariano d’ayala, 6 disegni, sculture, arredi, gioielli, dal 19/12/2009 al 5/04/2010 9.30-13 e 16-20.30 Andrea Aquilanti, nella sua secon- +39 081400871 tessuti, ceramiche e porcellane, MARIO GUIDO DAL MONTE marca da mostra alla NOTgallery, ha scel- www.mimmoscognamiglio.com suddivise tra i molteplici e diversi Opere dal Futurismo all’Informale museo delle arti catanzaro to di ritrarre il più classico dei sog- [email protected] aspetti rappresentati dalla produ- e al Neoconcreto. via alessandro turco, 63 getti pittorici cittadini, una veduta zione artistica dei centocinquanta da martedì a venerdì 16-19; +39 0961746797 di Napoli da Posillipo, affinché non dall’11/12/2009 al 12/02/2010 anni di elaborazione e diffusione sabato e domenica 10-12 e 15-19 www.museomarca.com vi siano dubbi su ciò che il proprio FRANCO CIUTI di questo linguaggio figurativo e museo di san domenico [email protected] dipinto possa rappresentare. Lo scultore romano espone nella culturale. pinacoteca da martedì a sabato 16-20 galleria napoletana una selezione castel sant’elmo via gaspare sacchi, 4 notgallery contemporary di opere recenti. via tito angelini, 20 +39 0542602609 Campania art factory da martedì a venerdì +39 081749911 [email protected] piazza trieste e trento, 48 17.30-20 e per appuntamento [email protected] Benevento +39 0810607028 area 24 art gallery Modena www.notgallery.com via ferrara, 4 dal 10/12/2009 al 4/02/2010 dal 18/12/2009 al 18/04/2010 [email protected] +39 0810781060 SERGIO VEGA dal 12/12/2009 al 31/01/2010 ARTIFICI CONTEMPORANEI E www.adrart.it Sergio Vega utilizza due testi di L’IO NARRANTE DIFFORMITÀ BAROCCHE dal 10/12/2009 all’11/04/2010 [email protected] Walter Benjamin come una mappa E LA FALSA COSCIENZA Una mostra di artisti contempora- ARTI DECORATIVE A NAPOLI per attraversare Napoli, nel corso La mostra documenta e raccoglie nei internazionali che, attraverso IN ETÀ BAROCCA dal 10/12/2009 all’11/04/2010 di un mese di lavoro, sovrappo- suggestioni, nate dalla visione del- la pittura, la scultura, l’installazio- Le 6 mostre che costituiscono il I DIPINTI DA CARAVAGGIO nendo il proprio sguardo a quello la mostra Christian Holstad I Con- ne video e la fotografia, indagano percorso principale del Ritorno A FRANCESCO SOLIMENA del filosofo, ritrovandone le simili- fess, organizzata e prodotta dalla le linee di confine e di osmosi con al barocco presentano oltre 350 Le 6 mostre che costituiscono il tudini, le contraddizioni così come Galleria Civica di Modena e dalla il linguaggio barocco. opere - in gran parte inedite o re- percorso principale del Ritorno le ridefinizioni. Fondazione Cassa di Risparmio di da martedì a venerdì 9.30-13.30 centemente restaurate - tra dipinti, al barocco presentano oltre 350 da lunedì a sabato 15-20 Modena. e 16.30-20.30; sabato, domenica disegni, sculture, arredi, gioielli, opere - in gran parte inedite o re- mattina su appuntamento da martedì a venerdì e festivi 10-14 e 16.30-21.30 tessuti, ceramiche e porcellane, centemente restaurate - tra dipinti, umberto di marino 10.30-13 e 15-18 arcos - museo di arte suddivise tra i molteplici e diversi disegni, sculture, arredi, gioielli, arte contemporanea sabato, domenica e festivi 10.30-18 contemporanea del sannio aspetti rappresentati dalla produ- tessuti, ceramiche e porcellane, via alabardieri, 1 galleria civica d’arte moderna corso giuseppe garibaldi, 1 zione artistica dei centocinquanta suddivise tra i molteplici e diversi +39 0810609318 palazzo santa margherita +39 0824312465 anni di elaborazione e diffusione aspetti rappresentati dalla produ- www.galleriaumbertodimarino.com corso canalgrande, 103 www.artsanniocampania.it di questo linguaggio figurativo e zione artistica dei centocinquanta [email protected] +39 0592032911 culturale. anni di elaborazione e diffusione www.galleriacivicadimodena.it Napoli museo nazionale della ceramica di questo linguaggio figurativo e dall’11/12/2009 al 30/01/2010 [email protected] duca di martina culturale. VINCENT OLINET dal 18/12/2009 al 5/02/2010 via domenico cimarosa, 77 museo di capodimonte HANK WILLIS THOMAS dal 12/12/2009 al 14/03/2010 Ginna Triplett +39 0815788418 via di miano, 2 Corsi e ricorsi storici: la matrice STORIA MEMORIA IDENTITÀ Angelo Volpe floridiana.napolibeniculturali.it +39 0817499111 razziale che un tempo determinava La mostra comprende 29 artisti Doppia personale dal titolo Hop [email protected] www.museo-capodimonte.it le gerarchie tra Africa colonizzata provenienti da 18 diversi Paesi, Up Tales, impavido accostamento [email protected] e Europa colonizzatrice, informa la tra cui Federazione Russa, Litua- fra il pennello irriverente di Ange- dal 12/12/2009 al 5/04/2010 doppia personale con cui la anna- nia, Estonia, Polonia, Repubbli- lo Volpe e la mente perturbante di BAROCK dal 10/12/2009 all’11/04/2010 rumma404 inaugura i nuovi spazi ca Ceca, Slovacchia, Romania, Ginna Triplett. La mostra si pone l’obiettivo di IL BAROCCO IN CERTOSA di via Carlo Poerio 98 a Napoli. Serbia e Croazia, molti dei quali da martedì a venerdì 15-20 approfondire le similitudini tra le Le 6 mostre che costituiscono il da martedì a venerdì 16-19 espongono per la prima volta nel changing role tematiche culturali che sembrano percorso principale del Ritorno e su appuntamento nostro Paese, in un percorso di ol- via foria, 106 caratterizzare il nuovo inizio di se- al barocco presentano oltre 350 annarumma404 tre 150 opere tra fotografie, film e +39 08119575958 colo e quelle che resero grandio- opere - in gran parte inedite o re- via carlo poerio, 98 video-installazioni. www.changingrole.com so e potente l’immaginario visivo centemente restaurate - tra dipinti, +39 0815529169 da martedì a domenica 11-19 [email protected] dell’epoca barocca. disegni, sculture, arredi, gioielli, www.annarumma404.com ex ospedale di sant’agostino lunedì e da mercoledì a venerdì tessuti, ceramiche e porcellane, [email protected] via emilia centro, 228 dal 19/12/2009 al 19/02/2010 10-21; sabato e domenica 10-24 suddivise tra i molteplici e diversi [email protected] ALESSANDRO GIULIANO madre aspetti rappresentati dalla produ- Personale fotografica in due sezio- museo d’arte donnaregina zione artistica dei centocinquanta Emilia Romagna Ravenna ni realizzate indipendentemente via luigi settembrini, 79 anni di elaborazione e diffusione l’una dall’altra, ma legate dal tema +39 08119313016 di questo linguaggio figurativo e Bologna dal 28/02/2010 al 6/06/2010 comune del viaggio, reale e meta- www.museomadre.it culturale. I PRERAFFAELLITI forico, rese con stampe fotografi- dal 16/12/2009 al 12/03/2010 certosa e museo di san martino dal 23/01/2010 al 27/03/2010 E IL SOGNO ITALIANO GIANFRANCO SALIS La mostra indaga il ruolo artistico La mostra, curata da Valerio Dehò, e culturale dell’Italia per quel mo- fattofuori. presenta 22 fotografie di posa a fi- vimento chiamato Preraffaellismo. a cura di Helga Marsala gura intera realizzate tra il 1988 e Nato in Inghilterra nella seconda il 1990. Gli scatti, di cui quindici del metà del XIX secolo, s’impose Amsterdam Parigi tutto inediti, immortalano uno dei come risposta all’accademismo Annet Gelink Gallery - Italian Open Kadist Art Foundation - Pietro Roccasalva personaggi italiani più controversi ufficiale, per il recupero di un’arte (Micol Assaël, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, This place you see has no size at all e affascinanti degli ultimi decenni: spontanea e ispirata alla natura. Lara Favaretto, Christian Frosi, Giuseppe Gabello- fino al 7 febbraio Moana Pozzi. da lunedì a venerdì 9-18 ne, Piero Golia, Diego Perrone, Giuseppe Pietroni- contemporary concept sabato e domenica 9-19 via san giorgio, 3 ro, Arcangelo Sassolino) a cura di Art At Work Praga mar - museo d’arte della città +39 0515875311 fino al 19 dicembre Futura - Processing a Mirage via di roma, 13 www.contemporaryconcept.it +39 0544482791 (Alberto Garutti, Adrian Paci, Antonio Rovaldi, Amsterdam [email protected] www.museocitta.ra.it Marinella Senatore) a cura di Emanuela Nobile Mino l’Ozio - Giovanni Ozzola, Recollection in Time [email protected] fino al 7 febbraio fino al 14 marzo dall’11/12/2009 al 6/03/2010 GIUSEPPE MARANIELLO Klagenfurt Rijeka Maraniello torna a Bologna dopo Friuli-Venezia Kunstraum Lakeside - We do it Mmsu - 3rd Quadrilateral Biennale anni di assenza presentando un Giulia (Adrian Paci, Andrea Sala, Bert Theis, Danilo (0100101110101101.org, Elastic Group of Artistic ciclo di opere fatte appositamente per l’occasione: lavori di piccole e Correale, Enzo Umbaca, Paola Di Bello, Stefano Research, Lorenzo Pizzanelli, Carlo Zanni) a cura grandi dimensioni che dialogano in Gorizia Boccalini) a cura di Marco Scotini di Elena Giulia Rossi una compenetrazione tra scultura fino al 20 dicembre fino al 13 gennaio Exibart.onpaper calendario 65 a cura di gianluca testa dal 19/12/2009 all’1/05/2010 dal 19/12/2009 al 28/12/2010 +39 064463480 mezzo di emancipazione, lascian- sospeso. FUTURISMO - MODA - DESIGN DANIELE PINTI [email protected] do tutto il resto immutato. da martedì a sabato 12-19 La mostra indaga il tema dell’im- Attratto da edifici industriali di- da lunedì a sabato 18.30-21 federica schiavo gallery patto del Futurismo nella moda e smessi e zone periferiche in cui dal 12/12/2009 al 5/03/2010 e su appuntamento piazza di montevecchio, 16 nelle arti applicate. spesso cade lo sguardo del più JULIANOS KATTINIS white cube al pigneto +39 0645432028 musei provinciali introverso, Pinti riproduce con un Il noto artista greco, conosciuto via braccio da montone, 93 www.federicaschiavo.com località borgo castello equilibrato bianco e nero le assen- in Italia e all’estero, uno dei più +39 3342906204 [email protected] +39 0481533926 ze e le presenze della strada e dei interessanti e innovativi dell’arte [email protected] [email protected] suoi abitanti, raccontandone i più europea, presenta in questa mo- dal 16/12/2009 al 5/04/2010 minuti particolari che catturano la stra circa quaranta opere di diver- dal 14/12/2009 al 31/01/2010 URS LUTHI sua attenzione. si periodi, con una pittura che si MASSIMO BARTOLINI Una mostra personale dedicata a Lazio da lunedì a sabato 10-17 muove tra miti e poesia, tra segni In questa personale il senso più Urs Luthi, artista svizzero noto sin o su appuntamento e colore. sollecitato è l’udito. L’intero motivo dagli anni ‘70 per la ricerca sul sé, sinergy art studio da lunedì a venerdì 9-18 ispiratore dei lavori in mostra è, le ambiguità dell’individuo e degli Castel Gandolfo (RM) via di porta labicana, 27 centrale ristotheatre infatti, l’interesse di Bartolini per la oggetti. Fino all’8 dicembre +39 0689538913 via celsa, 6 musica e per il rapporto tra lo spa- da martedì a domenica 9-19 MARTA CZOK www.sinergyart.it +39 066780501 zio e il suono e lo spettatore. macro - museo d’arte SFACCETTATURE [email protected] www.centraleristotheatre.com da martedì a venerdì 11-15 contemporanea di roma [email protected] e 16-20; sabato 11-13 e 16-20 via reggio emilia, 54 dall’11/12/2009 al 16/02/2010 magazzino d’arte moderna +39 06671070400 DISEGNI EUROPEI dal 9/12/2009 al 22/01/2010 via dei prefetti, 17 www.macro.roma.museum Mostra collettiva sul disegno delle KATINKA BOCK +39 066875951 [email protected] ultime generazioni. Per la prima mostra personale in www.magazzinoartemoderna.com da martedì a sabato Italia, l’artista tedesca presenta [email protected] dal 12/12/2009 al 23/01/2010 10-13 e 16-19.30 una serie di opere che mettono in VENTICINQUE TONDI TONDI oredaria arti contemporanee relazione lo spazio espositivo con 23/01/2010 Una mostra all’insegna dell’amici- via reggio emilia, 22-24 il contesto in cui si trovano. NINA BEIER zia tra pittori più giovani e meno +39 0697601689 da lunedì a venerdì 15-19 Il Macro ospita in tre date The giovani, tra pittori, pittura e poesia. www.oredaria.it fondazione pastificio cerere Complete Works, un lavoro di Nina da martedì a sabato 16-20 Ingranaggi d’Arte [email protected] via degli ausoni, 7 Beier in cui una danzatrice che e per appuntamento Via Mazzini, 23 +39 0645422960 si è ritirata dalle scene ripeterà a galleria maniero 00040 Castel Gandolfo (RM) dal 16/02/2010 al 13/06/2010 www.pastificiocerere.com memoria le coreografie e i passi di via dell’arancio, 79 Orario: festivi e prefestivi EDWARD HOPPER [email protected] danza che ha interpretato nel cor- +39 0668807116 10.30-12 e 16.30-18 Per la prima volta, Milano e Roma so delle sua carriera. www.galleriamaniero.it mob. 339 4382094 rendono omaggio all’intera carrie- dall’1/02/2010 all’1/03/2010 macro - museo d’arte [email protected] [email protected] ra di Edward Hopper, il più popola- LA FORMA contemporanea di roma www.martaczok.com re e noto artista americano del XX DEL RINASCIMENTO via reggio emilia, 54 secolo, con una grande mostra an- La mostra, organizzata dalla So- +39 06671070400 Liguria tologica, senza precedenti in Italia, printendenza Speciale per il Patri- www.macro.roma.museum che comprende oltre 160 opere. monio Storico, Artistico ed Etnoan- [email protected] Genova Roma museo fondazione roma tropologico e per il Polo Museale via del corso, 320 della città di Roma e il Comitato dal 10/12/2009 al 19/02/2010 dall’11/12/2009 al 30/01/2010 dal 10/12/2009 al 30/01/2010 +39 066786209 Nazionale Andrea Bregno, è un NINA BEIER / MARIE LUND CHRISTIAN HEILIG ALBAN HAJDINAJ www.fondazioneroma.it evento incentrato sulla scultura Per la prima mostra delle artiste ESTHER HORN La prima personale a Roma del [email protected] del Rinascimento, mediante l’atti- danesi in Italia, Nomas Foundation I due artisti sviluppano una ricerca giovane artista albanese. vità di tre grandi artisti del periodo: presenta un percorso articolato in indipendente, scultorea lui, pittori- da martedì a sabato 14.30-19.30 dall’11/12/2009 al 28/02/2010 Donatello, Andrea Bregno, Miche- tre diverse sedi. Presso Nomas ca lei. Trovano tuttavia nell’incontro o su appuntamento EULALIA VALLDOSERA langelo. Foundation sono esposti i film Les la forma d’espressione più adatta galleria traghetto Dopo la vasta antologica al Mu- palazzo venezia Sabots e l’inedito The Testimony, a rappresentare quella tendenza via reggio emilia, 25 seo Reina Sofia di Madrid, l’artista via del plebiscito, 118 che raccontano attraverso due di- di impianto concettuale che consi- +39 0644291074 spagnola presenta a Napoli un’in- +39 0669994299 verse generazioni il fallimento de- dera l’opera come un catalizzatore www.galleriatraghetto.it stallazione intitolata Dependencia [email protected] gli ideali e delle utopie politiche. di relazioni, una situazione aperta [email protected] mutua, composta da un nuovo vi- da martedì a venerdì 14-19 che riceve il suo senso ultimo dalla deo girato nel Museo Archeologico dall’11/12/2009 al 20/01/2010 nomas foundation partecipazione del pubblico. dall’11/12/2009 al 5/02/2010 di Napoli e dai suoi famosi “flying LINCOLN BROWN viale somalia, 33 da martedì a sabato 15.30-19.30 ALESSANDRA ROSINI objects”, proiezioni nello spazio di Un giovane artista e un designer +39 0686398381 e su appuntamento Where’s my crown?, personale di oggetti riflessi da specchi rotanti. di scarpe, entrambi di nazionalità www.nomasfoundation.com dac - de simoni Alessandra Rosini a cura di Ales- da martedì sabato 16-20 americana, invitati in quest’occa- [email protected] arte contemporanea sandro Facente. studio trisorio sione a un confronto diretto tra le piazzetta barisone, 2r da martedi a venerdì 16-20 vicolo delle vacche, 12 loro differenti tecniche espressive. dal 13/12/2009 al 6/02/2010 +39 0108592283 changing role +39 0668136189 Una contaminazione di generi che POP UP www.galleriadac.com vicolo del bollo, 13 www.studiotrisorio.com indaga in entrambi i casi verso una Multipli rari e pezzi unici della Pop [email protected] +39 0683507085 [email protected] sperimentazione concettuale. art americana in una mostra a cura www.changingrole.com da lunedì a venerdì 11-13 e 16-20 di Jesus Fuentes. La Spezia [email protected] dal 12/12/2009 al 30/01/2010 galleria ugo ferranti da martedì a sabato FRANCESCO ARENA via dei soldati, 25a 11-13 e 15-19 dall’11/12/2009 al 25/04/2010 dal 10/12/2009 al 21/02/2010 NINA BEIER +39 0668802146 valentina bonomo GIULIANO TOMAINO ARCHITETTURA INCISA Francesco Arena e Nina Beier in www.galleriaferranti.it artecontemporanea La mostra prende spunto da un ri- Una mostra sull’incisione di sogget- una doppia personale che vede [email protected] via del portico d’ottavia, 13 cordo d’infanzia dell’artista, quan- to architettonico i cui raffinati esem- gli artisti impegnati in due progetti +39 066832766 do all’uscita da scuola, in piazza pi sono frutto di un progetto curato (rispettivamente: 18.900 metri su dal 14/12/2009 al 13/02/2010 www.galleriabonomo.com Verdi, correva ai giardini pubblici da Sandra Suatoni e svolto in col- ardesia e On Teasers and Tormen- LUANA PERILLI [email protected] della Spezia sotto l’albero delle laborazione con le Facoltà di Archi- tors) complessi e inediti, caratteriz- In occasione dell’apertura del nuo- carrube. tettura Valle Giulia e Roma Tre. zati da una forte componente site vo spazio, The Gallery Apart pre- dal 15/12/2009 al 28/02/2010 da martedì a sabato 10-13 e 15-19 da martedì a domenica 10-19 specific. senta la personale di Luana Perilli SANDRO CHIA domenica e festivi 11-19 istituto nazionale per la grafica da martedì a sabato 13-19 intitolata Manutenzione sentimen- Prima grande antologica dell’arti- camec - centro arte moderna palazzo fontana di trevi monitor tale della macchina celibe, titolo sta in Italia e la sua più importante e contemporanea via poli, 54 via sforza cesarini, 43a-44 tratto da uno dei tre filoni narrativi retrospettiva dopo quella del 1992 piazza cesare battisti, 1 +39 0669980242 +39 0639378024 che compongono il complesso del- alla Nationalgalerie di Berlino. +39 0187734593 www.grafica.arti.beniculturali.it www.monitoronline.org la mostra. da martedì a domenica 8.30-19.30 www.camec.spezianet.it [email protected] da martedì a sabato 16-20 gnam - galleria nazionale [email protected] dal 10/12/2009 al 29/01/2010 e su appuntamento d’arte moderna DANIELA DE LORENZO dal 15/12/2009 al 30/01/2010 the gallery apart viale delle belle arti, 131 Dopo la personale del 2001, Da- GIACINTO OCCHIONERO via di monserrato, 40 +39 06322981 Lombardia niela De Lorenzo torna alla Nuova Occhionero indaga spazio interio- +39 0668809863 www.gnam.beniculturali.it Pesa con una mostra di ampio re- re e spazio sociale, contesto urba- www.thegalleryapart.it [email protected] Brescia spiro dove espone una raccolta di no e paesaggio naturale: il senso [email protected] opere recenti, datate tra il 2005 e il poetico della sua operazione na- dal 10/12/2009 al 13/02/2010 dal 12/12/2009 al 6/02/2010 2009, la maggior parte delle quali sce dall’identificare un’umanità in dal 13/12/2009 al 25/01/2010 SIMONA BARBERA ATANASIO SOLDATI inedite. trasformazione, raccontando e re- MARCO PALOMBI La ricerca artistica di Simona Bar- Un centinaio di opere, tra oli, ac- da lunedì a venerdì lazionando una serie di contesti e Una rassegna di 16 foto in bianco bera si basa sulle qualità materi- querelli, tempere e disegni, testi- 10.30-13 e 15.30-19 relazioni con il collante della prassi e nero scattate in quelle parti del che ed espressive del suono e del moniano la straordinaria e multi- la nuova pesa centro artistica. globo dove ancora tutto scorre segno grafico. Con wall painting, forme attività di uno dei maestri per l’arte contemporanea da lunedì a venerdì 17-20 secondo leggi tradizionali, ma in stampe e voce, la mostra unisce dell’arte italiana. via del corso, 530 studio d’arte contemporanea cui gli unici elementi colorati sono musica e segno nella creazione da martedì a sabato +39 063610892 pino casagrande i simboli della cultura occidenta- di piste sonore ricercate, evocan- 9.30-12.30 e 15.30-19.30 [email protected] via degli ausoni, 7a le, che invadente si insinua come do atmosfere proprie di un mondo lac - lagorio arte contemporanea via arnaldo soldini, 9/11 66calendario Exibart.onpaper

+39 0303759408 cker. viale stelvio, 66 dal 9/12/2009 al 22/01/2010 martedì, giovedì e venerdì www.lagorioarte.it jerome zodo contemporary +39 026883470 PIPPA BACCA & SILVIA MORO 16.30-19.30 o su appuntamento [email protected] via lambro, 7 www.theconduits.com La mostra documenta e rivive le fusion art gallery +39 026571981 [email protected] tappe più importanti vissute nel piazza amedeo peyron, 9g dal 19/12/2009 al 23/02/2010 www.jerome-zodo.com viaggio di Pippa e Silvia attraver- +39 3356398351 MICHAL MACKU [email protected] dal 16/12/2009 al 5/02/2010 so diverse sezioni espositive, av- www.fusiongallery.it La nuova mostra dell’artista Michal FEDERICO SAMBOLINO valendosi di sezioni multimediali [email protected] Macku, famoso in tutto il mondo dal 17/12/2009 al 6/02/2010 Mostra personale. e della documentazione originale per le tecniche da lui create: gel- AHMET OGUT da lunedì a venerdÌ raccolta durante il viaggio. dal 19/01/2010 al 28/02/2010 lage e glass gellage. L’artista, at- Inizia a Milano la stagione esposi- 11-13 e 14-19.30 da lunedì a venerdì OTTONELLA MOCELLIN & traverso la sua personale tecnica tiva dello spazio Peep-Hole, con project b contemporary art 10.30-12.30 e 15.30-19.30 NICOLA PELLEGRINI di manipolazione della fotografia, la mostra di Ahmet Ogut. Mind the via borgonuovo, 3 fondazione mudima La Fondazione Merz presenta la indaga nuove forme espressive. Gap, la personale del turco, è sia +39 0286998751 via alessandro tadino, 26 mostra Messico famigliare, nuovo da martedì a sabato il primo progetto site specific di www.projectb.eu +39 0229409633 progetto della coppia di artisti Otto- 10-13 e 15.30-19.30 Peep-Hole che la prima personale [email protected] www.mudima.net nella Mocellin e Nicola Pellegrini. paciarte dell’artista in Italia. [email protected] da martedì a domenica 11-19 via trieste, 48 da martedì a sabato 15-19 dal 10/12/2009 al 23/01/2010 fondazione merz +39 0302906352 o su appuntamento HUAN | MANETAS | MCLAREN dal 20/01/2010 al 30/03/2010 via limone, 24 www.paciarte.com peep hole La Galleria Pack riunisce per la RAPHAÈL ZARKA +39 01119719437 [email protected] via panfilo castaldi, 33 prima volta tre grandi personalità Il percorso espositivo si svolge www.fondazionemerz.org +39 3385694112 del contemporaneo. Seppure at- attraverso una selezione di ope- [email protected] Lissone www.peep-hole.org traverso linguaggi e metodologie re particolarmente significative [email protected] differenti, Huan, McLaren e Ma- prodotte negli ultimi quattro anni, Vercelli dal 10/12/2009 al 31/01/2010 netas sono portatori di una grande testimonianze dell’eclettismo MAX MARRA dal 20/01/2010 al 20/02/2010 forza comunicativa e innovativa linguistico di questo artista che dal 20/02/2010 al 30/05/2010 Artista di origini calabresi, Max ANDREA MARICONTI che caratterizza e rende unica la sembra muoversi con singolare di- PEGGY E SOLOMON Marra ha studio a Lissone da al- Personale del giovane pittore di loro ricerca. sinvoltura tra i riferimenti alti della GUGGENHEIM cuni decenni. In questa occasione Lodi. da martedì a sabato 13-19.30 storia dell’arte e quelli della street La mostra intende restituire per la trova una presentazione ad ampio federico rui arte contemporanea galleria pack culture. prima volta al pubblico europeo raggio, che indaga venticinque via andrea appiani, 1 foro buonaparte, 60 da martedì a sabato 15-19 il dialogo artistico tra lo zio Solo- anni della sua ricerca, partendo www.federicorui.com +39 0286996395 centre culturel français mon R. e la nipote Peggy sul tema dal 1984, anno in cui il suo lavo- [email protected] www.galleriapack.com corso magenta, 63 dell’astrazione, attraverso un per- ro prende piena consistenza, per [email protected] +39 024859191 corso che, nello scambio e imple- giungere fino alla produzione re- dal 10/12/2009 al 7/02/2010 www.lecentreculturelfrancaisdemilan.it mentazione delle due collezioni, cente. CINA. RINASCITA raccoglie le più grandi figure della martedì, mercoledì e venerdì 15-19 CONTEMPORANEA Milano dal 16/02/2010 al 3/03/2010 storia dell’arte del XX secolo. giovedì 15-23 Un grande evento dedicato all’arte Dal 26 al 29 marzo SONJA QUARONE da lunedì al venerdì 14-19 sabato e domenica 10-12 e 15-19 contemporanea cinese, che offre MIART La personale Se ti ricordi bene è sabato e domenica 10-20 museo d’arte contemporanea al pubblico italiano un percorso tra FIERA INTERNAZIONALE la perfetta sintesi della sua opera. arca - ex chiesa di san marco viale padania, 6 oltre 50 artisti e più di 180 opere D’ARTE MODERNA Questa significativa esposizione piazza san marco, 1 +39 0392145174 - dipinti, installazioni, sculture e vi- E CONTEMPORANEA pone la giovane artista come una +39 0161596333 [email protected] deo - e si propone di illustrare l’arte delle più interessanti presenze www.guggenheimvercelli.it degli ultimi quindici anni della Re- nell’intero panorama della nuova [email protected] Milano pubblica Popolare Cinese. arte italiana. lunedì 14.30-19.30 galleria scoglio di quarto martedì, mercoledì, venerdì via ascanio sforza, 3 Puglia Milano e domenica 9.30-19.30 Fieramilanocity +39 0258317556 Fino al 31 gennaio giovedì e sabato 9.30-22.30 Ingresso Porta Teodorico www.galleriascogliodiquarto.com STEVE MCCURRY palazzo reale Padiglioni 3-4 [email protected] Foggia SUD-EST piazza del duomo, 12 Rassegne SpA Fino al 21 febbraio +39 02875672 Via Varesina 76 Varese NARCISO www.comune.milano.it/palazzo- 20156 Milano (Albanese, Fini, di Fiore, di reale/ Orario: dal 26 al 28 marzo ore dal 16/12/2009 al 28/03/2010 Terlizzi, Giangrande, 11-20; 29 marzo ore 11-17 ARTE POVERA La Cava, Lops, Marino, dal 15/12/2009 al 25/02/2010 Info: tel. 02 485501 Nelle Scuderie e nelle sale di Villa Lovaglio, Rea, Teofilo) DAVID TREMLETT fax 02 48550420 e Collezione Panza a Varese, sa- Una mostra personale dell’artista [email protected] ranno esposte oltre 20 opere, tra inglese, che presenta in questa www.miart.it cui spettacolari installazioni, ap- occasione nove wall drawing ap- partenenti alle Collezioni del Mart. positamente creati per gli spazi da martedì a domenica 10-18 della galleria. dal 16/12/2009 al 30/01/2010 villa menafoglio litta panza da lunedì a venerdì 10-13 e 15-19 NICOLA MARTINI piazza litta, 1 a arte studio invernizzi Burial deep in surfaces è una con- +39 0332239669 via domenico scarlatti, 12 traddizione in termini: una proposi- www.fondoambiente.it +39 0229402855 zione che per la logica confuta sé [email protected] www.aarteinvernizzi.it stessa, identificandosi con il suo [email protected] contrario. Questo “interramento Palazzo della Ragione profondo nelle superfici”, nella sua Piemonte Piazza Mercanti, 1 dal 10/12/2009 al 13/02/2010 alogicità, può essere letto come Orario: da martedì a domeni- ERIC BAINBRIDGE una dichiarazione di entropia. Torino ca 9.30-19.30 Saranno presentati oltre 100 col- martedì, giovedì e sabato 15-19 giovedì 9.30-22.30 lage realizzati con i ritagli di rivi- brown project space dal 28/01/2010 al 30/05/2010 DA CARRACCI A DE CHIRICO lunedì 14.30-19.30 ste di moda. Con grande senso via bartolomeo eustachi, 3 Spazio ArteOra Per il ciclo Tesori nascosti. Capo- (la biglietteria chiude un’ora dell’umorismo e libertà, l’artista ri- +39 3206844091 Via Onorato, 62e lavori d’arte in Piemonte, la Fon- prima) compone immagini quotidiane con www.brownmagazine.net Orario: dazione Accorsi, in collaborazione Ingresso: intero € 8; ridotto un effetto esilarante e allarmante [email protected] da martedì a sabato ore 18-21 con il Comune di Ivrea e la Fon- under 18 e over 65, gruppi al tempo stesso. [email protected] dazione Guelpa, presenta, nella di minimo 15 - massimo 25 da martedì a sabato 10-19 dal 19/01/2010 al 20/02/2010 www.arteora.org persone, titolari di coupon e galleria salvatore + caroline ala OPERA 2009 sala dei pannelli cinesi del Museo convenzioni € 6,50; ridotto via monte di pietà, 1 Si rinnova ad ampio raggio l’atten- di Arti Decorative, una ventina di speciale scuole € 3,00 +39 028900901 zione della Fondazione Bevilac- opere scelte dalla collezione Croff gratuito per minori di 6 anni, [email protected] qua La Masa per i giovani artisti, di Ivrea. un accompagnatore per grup- che quest’anno sceglie Milano per da martedì a domenica Sicilia po, due insegnanti accompa- dal 9/12/2009 al 30/01/2010 portare in mostra il lavoro degli 10-13 e 14-18.30 gnatori per classe, giornalisti, EVA KOT’ATKOVA assegnatari dei dodici atelier della fondazione accorsi Acireale disabili e accompagnatore L’artista di Praga affronta il tema Fondazione, selezionati attraverso via po, 55 Info: tel. 02 43353522; servi- della costrizione sia fisica che bando annuale di concorso tra le +39 0118129116 dal 28/01/2010 al 28/03/2010 [email protected]; www.stevemcur- mentale attraverso installazioni oltre cinquanta domande presen- www.fondazioneaccorsi.it ANASTASIO | BARNA | rymilano.it che interagiscono con il pubblico. tate nel 2008. comunicazione@fondazioneac- DILIBERTO Nella mostra sono inclusi anche da martedì a venerdì 11-19 corsi.it Il titolo della mostra rispecchia i disegni, schizzi, una video-proie- sabato 15-19 luoghi di provenienza e di lavoro dal 21/01/2010 al 27/02/2010 zione e documentazioni fotografi- docva - documentation dal 18/12/2009 al 2/02/2010 dei tre artisti: Gianfranco Anasta- (EX)COMMUNICATE che della sua performance House center for visual arts GIANANTONIO ABATE / GIAN- sio, che lavora a Messina (Est), Si apre una nuova galleria d’arte Arrest. via giulio cesare procaccini, 4 FRANCO SERGIO Emanuele Diliberto, operativo a contemporanea che inaugura con da martedì a sabato 15-19 +39 023315800 Mostre personali di Gianantonio Palermo (Ovest) e Cosimo Bar- due eventi, una mostra collettiva e e su appuntamento www.docva.org Abate e Gianfranco Sergio a cura na, attivo a Sciacca (Sud), e ov- una performance di Zackary Dru- conduits / gea politi [email protected] di Edoardo Di Mauro e Walter Val- viamente fa riferimento alla forma lini. triangolare della Sicilia. Exibart.onpaper calendario 67 a cura di gianluca testa da martedì a domenica giovedì 16-20; altri giorni su da mercoledì a sabato 11-19; minimal, tra i più rappresentativi di il 5/02/2010 10-12 e 17-20 appuntamento domenica 10-18 una generazione di mezzo. CREATIVE R’EVOLUTION 4 galleria credito siciliano francesco pantaleone ex3 - centro per l’arte da martedì a sabato GIOVANNA FURLANETTO piazza duomo, 12 piazzetta garraffello, 25 contemporanea 10-12.30 e 15.30-19 Incontri di approfondimento sul si- +39 095600208 +39 091332482 viale donato giannotti, 81/83/85 galleria michela rizzo stema moda in Veneto: da Tomma- www.creval.it www.fpac.it +39 0550114971 palazzo palumbo fossati so Aquilano e Roberto Rimondi ad [email protected] [email protected] www.ex3.it san marco, 2597 Antonio Marras, da Celso Fadelli [email protected] +39 0412413006 a Chandler Burr, da Giusi Ferrè a Toscana www.galleriamichelarizzo.net Giovanna Furlanetto. Catania dal 12/12/2009 al 26/03/2010 [email protected] studio la città Fino al 14 marzo Firenze L’ARTE È UNA PAROLA lungadige galtarossa, 21 BURRI E FONTANA. La mostra indaga l’utilizzo della dal 19/12/2009 al 25/01/2010 +39 045597549 MATERIA E SPAZIO dal 15/12/2009 al 31/01/2010 parola nell’arte quale fattore signi- Samuel Githui www.studiolacitta.it a cura di Bruno Corà AMICO ASPERTINI ficativo. Vengono avvicinate opere Victor Mutelekesha [email protected] L’edizione 2009 dell’esposizione dalla metà degli anni ‘60 alla metà Mostra di fine residenza del pro- dei “mai visti” ruota intorno alla degli anni ‘80, realizzate da artisti getto Art Enclosures / Confini d’ar- presentazione di una straordinaria che hanno riflettuto sul potere visivo te - Residenze per artisti interna- Verona donazione alla Galleria dell’As- ed espressivo del linguaggio come zionali a Venezia. Durante l’evento Fino al 27 marzo sociazione Amici degli Uffizi: un nuovo medium del fare artistico. saranno presentati al pubblico i GIANNI DESSÌ ritratto del “genio inquieto” Amico da martedì a sabato 15.30-19 lavori che gli artisti hanno prodotto TUTTO IN UN FIATO Aspertini, pittore bolognese re- galleria il ponte durante il loro soggiorno estivo in a cura di Lóránd Hegyi centemente oggetto di una mostra via di mezzo, 42/b residenza a Venezia. monografica nella città natale. +39 055240617 da mercoledì a domenica da martedì a domenica 10-17 www.galleriailponte.com 10.30-17.30 reali poste degli uffizi [email protected] fondazione bevilacqua la masa piazzale degli uffizi palazzetto tito www.santipoetinavigatori.it Lucca dorsoduro, 2826 Fondazione Puglisi +39 0415207797 Cosentino - Palazzo Valle dal 18/12/2009 al 18/01/2010 dal 12/12/2009 al 14/02/2010 www.bevilacqualamasa.it Via Vittorio Emanuele, 122 Olivier Mosset CHRISTIAN BALZANO [email protected] Orario: da martedì a domeni- Un nuovo lavoro appositamente Una grande installazione che coin- ca 10-13.30 e 16-19.30; ideato per Firenze dal titolo ZZ. volgerà i due piani espositivi prin- dal 12/12/2009 al 27/02/2010 Galleria dello Scudo sabato sino alle 21.30 Tre nuove opere, una scultura, cipali del museo con 32 lavori su Aldo Grazzi Via Scudo di Francia, 2 aperture straordinarie un wall painting e una fotografia, tela, pelle e carta, alcune grandi Nei nuovi lavori, raccolti in questa Orario: da lunedì a sabato su prenotazione sono gli elementi per stabilire una sculture, alcune particolari opere esposizione sotto il titolo I fiorelli- ore 10-13 e 15.30-19.30 Ingresso: intero € 8 relazione inedita all’interno dello concepite site-specific e uno spa- ni di Carla, quella ordinata distin- Catalogo con conversazione ridotto € 5 spazio di Base, con cui aprire una zio completamente interattivo che zione, quella ragione che tutto di Valerio Magrelli scolaresche € 2,50 riflessione sull’esigenza e natura si omologherà, e quindi modifiche- accoglieva in forme concluse, ora foto di Claudio Abate Catalogo Silvana Editoriale a dei luoghi d’arte oggi. rà, a seconda delle scelte dello tracima i propri argini, dilatandosi Info: tel. 045 590144 cura di Bruno Corà, Chiara da martedì a sabato 18-20 e 0/24 spettatore-utente. in eteree e luminose consistenze, [email protected]; Sarteanesi e Valeria Ernesti come vetrina da martedì a domenica 10-19 che naturalmente ridisegnano in- www.galleriadelloscudo.com Info e prenotazioni: base - progetti per l’arte lu.c.c.a. - lucca center sondabili confini. tel. 095 7152228 / 095 7152118 via di san niccolò, 18r of contemporary art da martedì a sabato info@fondazionepuglisico- +39 3286927778 via della fratta, 36 10-13 e 15-19.30 sentino.it; www.fondazione- www.baseitaly.org +39 0583571712 caterina tognon dal 12/12/2009 al 28/02/2010 puglisicosentino.it [email protected] www.luccamuseum.com campo san maurizio GIANNI DESSÌ [email protected] +39 0415207859 La riflessione sullo spazio e sulla www.caterinatognon.com possibilità di stabilire un dialogo Modica Firenze [email protected] inedito tra pittura e scultura è stata Dal 18 al 21 febbraio Trentino-alto negli ultimi anni al centro di alcuni dal 28/12/2009 al 21/03/2010 ARTOUR-O il MUST Verona interventi monumentali di Gianni ADELITA HUSNI Adige Dessì. Con quest’esposizione per- La galleria Laveronica presenta sonale, Dessì torna ad affrontare Moena DeadMouth, mostra personale di Verona questo tema, elaborando un pro- Adelita Husni-Bey. Cresciuta tra Fino al 7 marzo getto che assume precise valenze dal 19/12/2009 al 22/01/2010 l’Italia e la Libia, l’artista usa mezzi COROT E L’ARTE MODERNA filosofiche. MATTEO BOATO espressivi differenti che spaziano Souvenirs et Impressions lunedì 15.30-19.30; da martedì a Ufofabrik Contemporary Art Gallery dal disegno alla pittura, dal video sabato 9.30-13 e 15.30-19.30 inaugura ufficialmente la stagione alla fotografia, dalla scultura all’in- galleria dello scudo invernale con la mostra personale stallazione. vicolo scudo di francia, 2 dell’artista trentino Matteo Boato. da martedì a domenica 15-22.30 +39 045590144 da lunedì a domenica o su appuntamento www.galleriadelloscudo.com 10-12 e 16-19 la veronica arte contemporanea [email protected] ufofabrik contemporary via clemente grimaldi, 55 art gallery +39 0932948803 MUSeo Temporaneo dall’11/12/2009 al 3/10/2010 strada del marchiò, 6 www.gallerialaveronica.it Grand Hotel Minerva LA TERRA VIVENTE +39 0462 573030 [email protected] Piazza Santa Maria Novella La natura e il suo paesaggio sono [email protected] Organizzazione: il filo conduttore di un excursus Palermo Ellequadro Events srl espositivo che intende indagare Trento Palazzo Ducale, 44/46 quelle espressioni artistiche che, dal 19/12/2009 al 31/01/2010 Genova senza prescindere dalle proprie dal 10/12/2009 al 28/02/2010 PALERMO-BABILONIA-PALERMO Info: tel. 010 2474544 Palazzo della Gran Guardia radici locali, hanno saputo riven- DAVID BOWES La mostra, già presentata in Bul- fax 010 2474475 Piazza Bra dicare un rilievo nazionale di più Mostra di dipinti inediti dell’ameri- garia, a Sofia, nello scorso mese di mob. 348 3358530 Orario: da lunedì a domenica ampio respiro, nel periodo che va cano David Bowes. maggio, presso la sede istituziona- [email protected] ore 9.30-19; 30-31 dicembre da metà Ottocento fino agli anni da martedì a sabato le dell’Union of Bulgarian Artists, è www.artour-o.com ore 9.30-18; 1° gennaio ore ‘70 del secolo scorso. 10-12.30 e 17-19.30 dedicata a un significativo gruppo 13.30-19.30; 25 dicembre da martedì a venerdì 9-19 studio d’arte raffaelli di artisti siciliani apprezzati e affer- chiuso sabato e domenica 10.30-19 palazzo wolkenstein mati su scala nazionale e interna- dal 10/12/2009 al 24/01/2010 Ingresso: intero € 10; ridotto galleria d’arte moderna via livio marchetti, 17 zionale. CANDIDA HÖFER per gruppi superiori alle 15 palazzo forti +39 0461982595 da martedì a venerdì 9.30-18.30 Venti monumentali scatti che la unità, minori di 18 e maggiori volto due mori, 4 www.studioraffaelli.com domenica 9.30-13 fotografa tedesca ha realizzato di 65 anni, possessori del bi- +39 0458001903 [email protected] palazzo ziino ad alcuni degli interni più evocativi glietto di ingresso al Museo www.palazzoforti.it via dante, 53 della città di Firenze. di Castelvecchio e a Palazzo palazzoforti.press@comune. +39 0917407619 da giovedì a martedì 9-19 Veneto Forti, titolari di apposite con- verona.it www.comune.palermo.it palazzo medici riccardi venzioni € 8 via camillo benso conte di cavour, 3 [email protected]. Venezia Info: tel. 199199111 dal 26/02/2010 al 3/06/2010 palermo.it +39 0552760340 www.corotverona.it PASTPRESENTFUTURE www.palazzo-medici.it dal 12/12/2009 al 20/02/2010 Ufficio stampa Saranno esposte circa 80 opere dal 17/12/2009 al 31/01/2010 MAURO GHIGLIONE Civita d’arte appartenenti alla Collezione dal 12/02/2010 all’11/04/2010 /barbaragurrieri/group FRANCO VACCARI Info: tel. 06 692050220-258; del Gruppo UniCredit assieme a EVA MARISALDI La galleria Francesco Pantale- La Galleria Michela Rizzo inaugura www.civita.it otto capolavori della Fondazione TAIYO ONORATO & NICO KREBS one è lieta di ospitare la prima Paso doble: Franco Vaccari, uno Catalogo Marsilio Editori Cariverona. Ex3 inaugura le mostre personali personale del sodalizio artistico / degli esponenti più significativi del Info: Chiara De Stefani, da martedì a domenica 9.30-19.30 di Eva Marisaldi e del duo Taiyo barbaragurrieri/group composto panorama dell’arte concettuale, e tel. 041 2406512 palazzo della ragione Onorato & Nico Krebs, entrambe a da Barbara Gurrieri ed Emanuele Mauro Ghiglione, un postducham- [email protected] piazza delle erbe cura di Lorenzo Giusti e Arabella Tumminelli. piano di ascendenza concettuale e www.artcollection.unicreditgroup.eu Natalini. 68fotofinish Exibart.onpaper

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L’angolo del piccolo feticista è sempre un buon inizio per questa ormai mitica rubrica che ha contribuito - in parte riuscendoci - a sdramma- tizzare l’ingessatissimo mondo dell’arte contemporanea. Chi è la protagonista della foto (1)? Non ve lo diremo mai, ma vi daremo qualche indizio: alla medesima serata, in quel di Foligno per l’inaugurazione di un nuovo museo, c’erano, tra i molti altri, (2) il gallerista Maurizio Minuti e il grande fotografo Gabriele Basilico (2), nonché Remo Salvadori (3) in attesa di un caffé al Varnelli. Vabbé, non vi scervellate troppo e fate come Jeffrey Deitch, gallerista americano tra i più noti al mondo, che se ne stava tranquillo tranquillo (4) nella sede del Mattatoio del roma- no Macro a smistare le mail sul suo telefonino. Immancabile capitolo fiere. Da ArtVerona ci sono arrivate scene di vera catalessi dovute al caldo di quei giorni nella città veneta. Non solo c’erano degli appisolati (5) nelle belle aree relax della kermesse - e potremmo anche capirlo -, ma anche subito fuori in spazi molto meno confortevoli. Qualcuno ronfava pure abbarbicato su uno scooter (6). Ancora fiere: passiamo ad Artissima. (7) Sorriso teso per lo stilista Elio Fiorucci: forse non gradiva la mise neodandy di Andrea Bellini? Look inconfondibile invece per la zarina Patrizia Sandretto (8) che si aggirava con il rampollo di casa. Capitolo cene romane, anche questo, ahinoi, immancabile: qui (9) da Paoletta Ugolini se la chiacchiera un crocchio composto da Terry Marocco, Ludovico Pratesi e Pierpaolo Pancotto colto in pieno “gnam”. Exibart.onpaper fotofinish 69

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E invece qui (10) da Bianca Attolico il fronte si fa super-istituzionale, con il direttore del Macro Luca Massimo Barbero in sciantoso baciamano e con il semprepiuamato assessore alla cultura Umberto Croppi. E mentre due pittori come non ne fanno più (Nicola Verlato e Andrea Chiesi, (11) parlottano guardinghi, passiamo al compartimento vip di questo fotofinish natalizio. E dunque ecco i nostri regali di questo numero:(12) l’influentissimo Paolo Mieli con, tra gli altri, la critica Vittoria Coen e la fascinosa gallerista Camilla Grimaldi; (13) l’artista H. H. Lim - grande cliente di fotofinish - con il regista Nanni Moretti in una delle mille manifestazioni che ogni giorno percorrono Roma; (14) e chi è quel signore tra Piero Pizzi Cannella e Jannis Kounellis? Ma si, è proprio lui, Claudio Ranieri, noto allenatore già della Fiorentina, del Chelsea, della Juventus e ora della Roma. (15) Questa invece non potete assolutamente indovinarla. Su, su, un altro sforzo. Niente? Beh, ve lo diciamo noi, con una riflessione: se all’inaugurazione architettonica del Maxxi si è vista pure Silvana Pampanini (classe di ferro 1925, dicono!) vuol dire che sono venuti tutti, ma proprio tutti! Chiudiamo in festa con l’individuo a cui è idealmente dedicato questo numero e dunque ecco la foto (16) di Achille Bonito Oliva che con i suoi amici festeggia in piazza i suoi primi settant’anni. Divertitevi a scovare nella foto chi c’era e chi non c’era... 70hostravistoxte Exibart.onpaper Problem (not) solving di Marco Senaldi

 “Morire di fama è l’aspirazione della maggior della forza di persuasione del sapere ha fatto brano condividere la stessa struttura? Non è se invece l’“impegno” vero fosse quello di “stare parte dei giovani curatori. La stessa cosa si arma di colonialismo e imperialismo. E in forma forse la facilità stessa con cui si invia una e-mail dentro” il problema individuato? Cioè: e se in- può dire degli artisti. Fra premi e residenze, ridotta di utilitarismo becero...”. È bello vedere l’origine della posta indesiderata? E se il pro- vece (invertendo i termini) il problema stesso articoli, blog e recensioni più o meno accredi- che i giovani (e Anita, anche se non la cono- blema era il buco nell’asfalto, come mai quello fosse proprio la soluzione? tate, l’obiettivo è lo stesso. Senza eccezioni. Il sco, di certo lo è) hanno ancora questa forza di che ci fa rischiare davvero l’incidente è il biblico Alcuni esempi arrivati chissà come sulla mia mondo si è ‘velinato’: un passaggio televisivo indignarsi, di protestare, ogni tanto persino di cantiere che dovrebbe ripararlo? Se il problema scrivania virtuale, in effetti, mi fanno ben spe- nel salotto buono della tv ha più valore di un alzare la voce e non sono proprio tutti disposti a era la lentezza atavica dei treni, come mai quat- rare. SS4 (questa la sigla dietro la quale si cela ponderoso saggio. Una residenza all’estero è “morire di fama”. Il guaio è un altro (che invece tro Frecciarossa riescono a far precipitare nel un anonimo artista) ha fatto una sorta di web- più significativa della solidità che si può vantare le menti giovanili spesso non sanno cogliere), caos definitivo tutto il resto del traffico su rota- opera collezionando le e-mail di rifiuto di dieci lavorando con acribia... La comunicazione è po- cioè l’impellente bisogno di tirare le conclusioni. ia? E se il problema era l’emergenza alimenta- fra le principali gallerie internazionali (iwant- tenza suprema, che supera di molte lunghezze Per la verità, questa impazienza non è nemme- re, ci stupiamo davvero che non venga risolto, [email protected]), in una specie di loop co- la qualità degli eventi promossi”. È solo l’inizio di no un’urgenza giovanile, ma una distorsione cul- dato che le numerosissime Ong occidentali che municativo dove il rifiuto del mercato torna al una veemente e-mail che mi ha inviato Anita T. turale molto ampia, che funziona così: prima si se ne occupano arrivano a trattenere per il mercato stesso. A Berlino, invece, il duo Ondrej Giuga, che si autodefinisce critico d’arte ma an- avverte confusamente il problema, poi qualcuno proprio funzionamento fino al 70% (ma a volte Brody & Kristofer Paetau ha realizzato una mo- che “poeta [? sic] e scrittrice”. Morire di fama... riesce anche abbastanza bene a descriverne i anche l’80 o il 90) delle risorse che dovrebbero stra con Gerard Richter, nel senso che l’“opera” Come non essere d’accordo con questa, dicia- contorni, ma alla fine quasi nessuno sa tratte- distribuire ai Paesi in cui sono chiamate a ope- consiste nelle registrazioni delle telefonate a mo, “diagnosi” della situazione attuale? Qualco- nersi dentro il fatto così ben definito, se non per rare? Tutta questa corsa impaziente verso le casa Richter e delle scuse più svariate per non sa però non convince quanto ai rimedi proposti. passare subito ad altro (“Abbiamo capito! Non “soluzioni” alla fin fine diventa più che sospetta. rispondere... Insomma: se il problema è che “la “Come guarire?”, si chiede infatti Anita. “Intan- perdiamo tempo in chiacchiere! È l’ora di agire!” L’ideologia acefala (diciamo pure idiota) che si comunicazione degli eventi supera la qualità di to lavorando con entusiasmo, spirito analitico e e via dicendo). nasconde dietro il cosiddetto “problem solving” questi ultimi”, la risposta non potrebbe essere rigore metodologico. Non per stupire ma per Ora, proviamo a fare un test mentale, pensan- comincia a mostrare il suo vero volto. In tutti impugnare la comunicazione come tale, ossia affermare un’idea di fondo chiara, avvertita, do a un problema odierno qualsiasi e alla sua questi casi (e in moltissimi altri) si sarebbe ten- trasformare il problema in soluzione?  mai definitiva. Il vero problema sta nel senso da genesi. Dallo spam all’ingorgo, dall’inefficienza tati di dire che la soluzione è il problema. dare alla cultura, ancora considerata un orpello dei treni all’overbooking, a problemi assai più E in arte non è forse la stessa cosa? Se il pro- per pochi e di pochi. Questa sorta di elitismo gravi come i catastrofici eventi sismici verificati- blema è la crescente mediatizzazione dell’arte, [...] costringe chi si dedica ai fatti culturali a si recentemente in Italia, a questioni ancor più come mai sono proprio gli artisti più seri e più [scrivimi: scimmiottare il vertice (che c’è, è più reale del grandi come l’emergenza alimentare in Sudan scrupolosi quelli che generano (per il loro stes- [email protected] re e non offre appigli). Quel punto apicale che o le epidemie. Non sono tutti eventi che sem- so impegno!) le media machine più poderose? E illustrazione di Bianco-Valente]