Il Festival Di Paesologia Tra Le Colline Di Argilla
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LA VOCE DEI CALANCHI Periodico di promozione e informazione della Parrocchia San Giacomo Maggiore di Aliano IL FESTIVAL DI PAESOLOGIA TRA LE COLLINE DI ARGILLA PREMIO LEVI IL XVI BANDO ANNO XXXVI 2012 - Settembre n. 116 sped. abb. post. art.2 comma 20/C L.662/96 del 23/12/96 Filiale di Matera La voce dei calanchi 2 UN FESTIVAL TRA LE COLLINE D’ARGILLA “La luna e i calanchi” è un progetto di azioni paesologiche distribuite lungo tutto l’anno. Aliano è stato il luogo dell’esilio per Carlo Levi. Adesso si propone come luogo di accoglienza. In questo caso non si accoglie solo uno scrittore, Fran- co Arminio, ma la sua particolare disci- plina, la paesologia, che è una discipli- na di confine, proprio come il territorio alianese. La prima azione si chiama ne vengono a esibire la loro arte, nella “Sette giorni ad Aliano”. Sei artisti di logica del consumo culturale fine a se fama e sei giovani artisti sono ospitati stesso. per una settimana secondo uno schema Ad Aliano si viene per costruire una che prevede un’ospite al mese. Foto- nuova comunità intellettuale che parli grafi, scrittori, pittori, registi, musicisti non solo alla Lucania e al Sud, ma all’I- lavorano ad Aliano e lasciano la traccia talia intera e all’Europa, una comunità del loro passaggio nel paese. Dall’esilia- che intreccia varie arti tra di loro e poi to all’ospitato…. le intreccia al paesaggio e a chi lo abita. La seconda azione si svolge in tre mo- Il centro dell’intervento è il paesaggio menti distinti, a settembre 2012, a ot- inoperoso dei calanchi. Un luogo di tobre 2012 e ad aprile 2013. Momenti grande suggestione, miracolosamente di azioni materiali e immateriali per la scampato a qualunque forma di specu- valorizzazione del paese e del paesaggio. lazione. E la suggestione ovviamente è Un intreccio di tante esperienze: la po- anche legata ai luoghi vissuti da Levi, a esia, il cinema, la fotografia, la scultura, partire dalla sua abitazione, ma anche l’architettura, la musica. ai dintorni: non lontano da Aliano c’è Non è un festival in cui delle perso- Craco e c’è la bellissima costa ionica. La voce dei calanchi Un festival tra le colline d’argilla 3 La luna e i calanchi è il tentativo di co- gionando nel mediterraneo interiore, [pag. 2] niugare arte e ambiente in un connubio con particolare attenzione ovviamente Teatro e canto tra i calanchi non asservito alle logiche del puro con- a quello che accade in Lucania e nelle [alto sinistra] sumo culturale. L’idea è che le persone regioni vicine. Il paese raccontato da Il presidente della Regione Vito De Filippo del paese e gli artisti invitati e i visitatori Carlo Levi come simbolo di un sud che con lo scrittore Franco Arminio del festival costituiscano una comunità costruisce nuove storie legate a un nuo- [alto destra] provvisoria capace di infondere fiducia vo rapporto coi paesi e il paesaggio. Il Rappresentazione nel centro storico nella vita dei piccoli paesi. festival è una sorta di adozione collet- [basso sinistra] La luna e i calanchi è un festival che tiva di un paese e di un paesaggio nello Il sindaco Luigi De Lorenzo vuole raccogliere intorno a un paese e spirito della paesologia. [basso destra] un luogo preciso il meglio delle tensio- Un bambino recita una poesia ni civili e artistiche che si stanno spri- La voce dei calanchi 4 dopo essere stato premiato solo tre mesi senso e di valore un Premio che in un prima ad Aliano per il suo bel romanzo quarto di secolo già molto ha fatto per Il Premio La collina del vento (Milano, Mondado- sgretolare il muro dell’eterno «pesan- ri, 2012). Nella stessa edizione, peral- tissimo ozio alianese», proseguendo il tro, è stato assegnato il premio alla car- processo di rinnovamento avviato negli Carlo Levi riera a Dacia Maraini, un’altra celebre anni Settanta. conoscenza del pubblico alianese, In quegli anni, infatti, si produssero i Ma al di là dei suoi improbabili effetti primi effetti positivi di un lento cam- «scaramantici», merita piuttosto di esse- biamento innescato dalla diffusione è motore re sottolineato ben altro e indiscutibile dell’istruzione in seguito alla istituzione merito del premio letterario, cioè quel- della scuola media dell’obbligo. Ancor lo di aver contribuito alla crescita so- più incisiva risultò poi la frenetica e di- di sviluppo cio-culturale di una comunità. Lo testi- rompente attività di don Pietro Dilen- monia anche il successo delle iniziative ge che si mostrò dal primo momento di Angelo Colangelo che recentemente sono state intraprese molto sensibile alle problematiche so- con l’Associazione dei Parchi Letterari e ciali, rendendosi interpetre attivo dello Non manca neppure chi considera il con la Società Dante Alighieri. Né van- spirito di alcune encicliche papali, dalla Premio letterario Carlo Levi un tali- no sottaciute molte altre iniziative col- Populorum progressio di Paolo VI alla laterali di notevole spes- Sollicitudo rei socialis di Giovanni Pa- sore realizzate negli anni. olo II. Tra queste basti ricordare Il giovane parroco, succeduto nel 1974 qui le ultime due in ordi- a don Giovanni Pandolfo, diventò così ne di tempo, che vedono l’anima di iniziative anche clamorose protagonisti due vincito- quali l’occupazione di terre apparte- ri dell’ultima edizione del nenti all’Ente di Sviluppo e all’Ente Premio e da cui è lecito Irrigazione nel 1978, la creazione di attendersi ulteriori im- cooperative agricole e di servizio (Val- pulsi positivi: il festival le del Sauro nel 1978, CO.ZOA nel La luna e i calanchi, idea- 1982, Arkeoturing nel 1985), l’istitu- Don Pierino con un gruppo di giovani, 1978 to e curato da Franco Ar- zione della Cassa Rurale e Artigiana nel minio; la Fondazione per 1987, la realizzazione di un periodico smano, dal momento che per alcuni au- la promozione dei diritti umani, per la locale, che da oltre trentacinque anni tori che se lo sono aggiudicato si sono cui istituzione ad Aliano si sta batten- svolge una importante e lodevole fun- spalancate poi le porte del prestigioso do Silvana Arbia, cancelliere presso il zione informativa e pedagogica, dando Campiello. Accadde già nel 2001 con Registry della Corte Penale Internazio- voce ai pochi alianesi rimasti in paese e l’opera Nati due volte del compianto nale all’Aia. Il Premio Carlo Levi non si a quelli numerosissimi sparsi nell’Italia Giuseppe Pontiggia e dieci anni dopo riduce ad una veloce e sterile passerella e nel mondo. con il romanzo L’ultima sposa di Pal- nei luoghi leviani dei grandi della lette- In tale contesto è intervenuta poi, nel mira del lucano Giuseppe Lupo. Nella ratura nazionale, ma promuove una fe- primo decennio del nuovo millennio, 50ª edizione del 2012, infine, è toccato conda azione stimolatrice di intelligen- la dinamica e intelligente attività delle a Carmine Abate trionfare a Venezia, ze, progetti, eventi. E’ solo auspicabile, amministrazioni comunali guidate da in tale ottica, che diventi Antonio Colaiacovo. meno estemporaneo e più Molto, dunque, si è fatto, ma ancora di diffuso il coinvolgimen- più si può fare per uscire dai confini del to del mondo studente- «mondo negato alla Storia e allo Stato» sco, con l’istituzione ad che angosciava Carlo Levi e per opporsi esempio di uno specifico alla «sorte contraria», che ancora oggi premio per la migliore sembra affliggere Aliano «col suo peso recensione prodotta sulle quotidiano come una pena ereditaria». opere vincitrici dagli stu- E’ necessario per questo coltivare nel denti delle scuole supe- cuore la speranza del futuro e custodire riori della provincia. Ciò nella mente la memoria del passato. La Il premio a Giuseppe Pontiggia, settima edizione 2001 servirebbe ad arricchire di cultura può dare una mano. La voce dei calanchi 5 Gli architetti progettano con gli scarti e i rifiuti Un gruppo di docenti delle facoltà di architettura di Ascoli Piceno e Napoli, con studenti delle due scuole, giovani architetti, artisti, scrittori e registi emer- genti (tra cui spiccava la figura del poeta irpino Franco Arminio) è venuto per il secondo anno consecutivo ad Aliano per svolgere un seminario con work- shop di allestimenti provvisori. L’atti- vità, nata per iniziativa del prof. arch. Nicola Flora, docente napoletano di “Progettazione e Allestimento” presso la facoltà ascolana, in stretta relazione con l’architetto alianese Luigi Scelzi e il presidente del “Parco letterario Car- lo Levi”, dott. Antonio Colaiacovo, è la modo i luoghi simbolici e di passaggio ti hanno perfettamente e velocemente seconda edizione che è stata ripetuta vi- tra artificio e natura, natura naturale e riconosciuto la “madre” delle maschere sta la grande adesione e consenso della nature dell’interiorità. Nel secondo caso cornute. Maschere che poi la sera sono prima, intensa esperienza dello scorso l’azione si poneva il tema del confron- state fatte vivere e sfilare davanti alla anno titolata “Vite im\POSSIBILI”. to\incontro con la tradizione antichissi- chiesa alla viva presenza di molti aliane- Per questo seconda esperienza è stato ma della maschera cornuta carnevalizia si tra i quali, oltre al sindaco Luigi De scelto come titolo “Il resto di molto”, alianese, con la dichiarata intenzione di Lorenzo, al parroco Don Pietro (grande ed il senso della scelta era quello di far valorizzare l’antichissima tradizione e di sostenitore delle attività di questo semi- sperimentare a progettisti e designer in vivificare quelle figure archetipiche ca- nario\laboratorio), un buon numero di formazione quante potenzialità di senso paci di raccontare molto dell’inconscio ragazzi e bambini, partecipi e divertiti. e di contemporanea espressività siano ed immaginario di culture ove fortissi- Presente anche il presidente della Re- ancora presenti in ciò che altri reputano mo era (ed è ancora) l’empatia uomo\ gione, Vito De Filippo.