Schede Didattiche "Parole Ostili"
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SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [ "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND"] pubblicata sul sito www.paroleostili.it. SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO Il tempo delle parole 1 MATERIA Filosofia COMPETENZE CHIAVE Competenza alfabetica funzionale; competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare. ARGOMENTO La dimensione del tempo, della pazienza, dell’attesa nella comunicazione, soprattutto scritta. PUNTO/I DEL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE 3. Le parole danno forma al pensiero DOMANDE FONDAMENTALI • A cosa serve il tempo nella comunicazione? • Perché aspettare a parlare, a scrivere, a rispondere? • Il tempo del silenzio è muto o può parlare? MATERIALI E FONTI Scheda didattica che prevede l’utilizzo di: libro. » Platone, Fedro (il mito di Theuth e la dimensione dell’oralità), Platone, Fedro, 274 c-276 a MODALITÀ E TEMPI DI LAVORO • Introduzione al progetto di Parole Ostili. (5 minuti) • Lettura in classe e spiegazione del testo. (15 minuti) • Discussione sulla parte che riguarda i limiti dello scritto e la sua analogia con la pittura (lo scritto è muto, ripete sempre le stesse cose e ha bisogno dell’aiuto del padre). L’immagine dei giardini di Adone: l’agricoltore che ha qualcosa di prezioso non lo semina nell’acqua, dove fiorisce immediatamente ma subito sfiorisce, ma nella terra dove occorre più tempo ma ciò che nasce mette radici. (20 minuti) • Discussione con gli studenti a proposito dei social media e dei tempi a cui ci obbligano. (20 minuti) ULTERIORI ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO • A gruppi gli studenti provano a riflettere sul tempo quando si “messaggia”, intervistando i loro coetanei e adulti e sottoponendo loro domande di questo tipo: Quando arriva un messaggio rispondi subito? Quanto aspetti a rispondere? Quando aspetti a rispondere? Che reazione hai se un altro non risponde subito? Come cambierebbe la tua comunicazione se aspettassi? Quali differenze intercorrono tra la risposta immediata in un dialogo orale e in uno scritto? • Alla fine confrontano le risposte dei due gruppi di intervistati e provano a trarre delle conclusioni. "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [ "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND"] pubblicata sul sito www.paroleostili.it. SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO La deligittimanzione dell’avversario 2 MATERIA Latino COMPETENZE CHIAVE Competenza alfabetica funzionale; competenza multilinguistica; competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare. ARGOMENTO La delegittimazione dell’avversario. PUNTO/I DEL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE 8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare 9. Gli insulti non sono argomenti DOMANDE FONDAMENTALI • È lecito usare la delegittimazione come strumento di lotta giudiziaria o politica? • Un insulto allusivo è più accettabile di un insulto diretto? • Perché su argomenti scabrosi è più facile delegittimare una donna? MATERIALI E FONTI Scheda didattica che prevede l’utilizzo di: libro. » Cicerone, Pro Caelio, passim MODALITÀ E TEMPI DI LAVORO • Introduzione al progetto di Parole Ostili. (5/10 minuti) • Contestualizzazione della vicenda giudiziaria di Celio. (5/10 minuti) • Lettura di passi scelti dell’orazione Pro Caelio. (15 /20 minuti) • Discussione e confronto con la realtà attuale (soprattutto per quanto riguarda l’atteggiamento nei confronti delle donne, specie in ambito giudiziario). (20/25 minuti) ULTERIORI ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO • Stesura di un testo di considerazioni sul tema della delegittimazione come arma politica. • Riscrittura dell’orazione con riferimenti alla cronaca attuale o a episodi avvenuti in classe o a scuola, appellandosi al Manifesto. • Lettura (orientata) di altri testi latini sullo stesso tema (in particolare Svetonio, Vita Augusti e Q. Cicerone, Commentariolum petitonis). "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [ "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND"] pubblicata sul sito www.paroleostili.it. SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO Solo la lingua rende uguali 3 1 di 2 MATERIA Italiano COMPETENZE CHIAVE Competenza alfabetica funzionale; competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; competenza in materia di cittadinanza. ARGOMENTO «È solo la lingua che fa eguali»: attualità dell’esperienza della Scuola di Barbiana raccontata in “Lettera a una professoressa”. PUNTO/I DEL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE 3. Le parole danno forma al pensiero 5. Le parole sono un ponte DOMANDE FONDAMENTALI • Hai mai avuto l’occasione di riflettere sul senso dello studio, in particolare di quello della lingua? • Per quali scopi viene usata la lingua nel mondo della comunicazione in cui siamo immersi? • Quali contesti linguistici favoriscono un uso della lingua come incontro con l’altro? • Hai dei “trucchi del mestiere” per esprimerti in modo chiaro e favorire la comprensione gli altri? MATERIALI E FONTI Scheda didattica che prevede l’utilizzo di: libro. » Brani di “Lettera a una professoressa” Gli esami «A giugno del terzo anno di Barbiana mi presentai alla licenza media come privatista. Il tema fu: “Parlano le carrozze ferroviarie”. A Barbiana avevo imparato che le regole dello scrivere sono: Aver qualcosa di importante a dire e che sia utile a tutti o a molti. Sapere a chi si scrive. Raccogliere tutto quello che serve. Trovare una logica su cui ordinarlo. Eliminare ogni parola che non serve. Eliminare ogni parola che non usiamo parlando. Non porsi limiti di tempo. Così scrivo coi miei compagni questa lettera. Così spero che scriveranno i miei scolari quando sarò maestro. […]» Cercasi un fine «Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’esser uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei. Io lo conosco. […] Ho risparmiato tanto tempo. Ho saputo minuto per minuto perché studiavo. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. […] Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. […] Ma questo è solo il fine ultimo da ricordare ogni tanto. Quello immediato da ricordare minuto per minuto è d’intendere gli altri e farsi intendere. E non basta certo l’italiano, che nel mondo non conta nulla. Gli uomini hanno bisogno d’amarsi anche al di là delle frontiere. Dunque bisogna studiare molte lingue e tutte vive. […] Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. […] Tentiamo di educare i ragazzi a più ambizione. Diventare sovrani! Altro che medico o ingegnere». "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [ "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND"] pubblicata sul sito www.paroleostili.it. SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO 3 2 di 2 MODALITÀ E TEMPI DI LAVORO • Introduzione al progetto di Parole Ostili. (5 minuti) • Introduzione al tema attraverso la riflessione sulle domande guida, con discussione preliminare. (15 minuti) • Lettura del brano citato. (5 minuti) • Confronto dei punti precedentemente emersi con le osservazioni contenute in “Lettera a una professoressa”. (15 minuti) • Esaminare alla luce dei criteri milaniani alcuni post o tweet ostili precedentemente selezionati dall’insegnante e provare a riscriverli alla luce del Manifesto. (20 minuti) ULTERIORI ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO • Traduzione e commento di testi in una lingua straniera (poesie o testi di canzoni). • Partendo dalla citazione «solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui», riflettere su cosa significa il concetto di “uguaglianza”. Altri autori ne hanno parlato, anche in altri termini? Produrre un breve testo (massimo 15 righe) in cui esternare le proprie riflessioni. "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [ "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate CC BY-NC-ND"] pubblicata sul sito www.paroleostili.it. SCUOLA Scheda didattica 60’ SECONDARIA DI 2° GRADO Disarmiamo le parole 4 MATERIA Fisica COMPETENZE CHIAVE Competenza alfabetica funzionale; competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria. ARGOMENTO Il potere della parola e la persuasione dell’altro. PUNTO/I DEL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE 6. Le parole hanno conseguenze DOMANDE FONDAMENTALI • Qual è il potere della parola? • Quanta consapevolezza c’è di questo potere? • Quali difficoltà ci sono nel comunicare correttamente le proprie idee? MATERIALI E FONTI Scheda didattica che prevede l’utilizzo di: web. » A. Einstein – Come io sono La lettera di Einstein al Presidente Roosevelt MODALITÀ E TEMPI DI LAVORO • Introduzione al progetto di Parole Ostili. (10 minuti) • Lettura della parte biografica di Come io sono A. Einstein. (5 minuti) • Lettura delle lettera di Einstein a Roosevelt. (http://tiny.cc/letteraEinstein) (5 minuti) • Dialogo con il docente sui reali intenti di Einstein. (15 minuti) • Stesura su un foglio da parte di ciascun allievo dei punti critici della lettera di Einstein rispetto al suo vero scopo. (20 minuti) ULTERIORI ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO • Osservazione di come viene utilizzato il linguaggio nei diversi ambienti di vita. (scuola, famiglia, sport, etc.) • Stesura di un diario personale dove registrare le esperienze fatte. • Scrivere un saggio/articolo sul tema “Il potere della parola e la persuasione dell’altro” a partire da uno scambio epistolare avvenuto nel mondo della scienza. • Provare a trovare altri testi/autori che trattano temi scientifici (biologia,