NIMBUS 21-22 SPECIALE ALLUVIONE OTTOBRE 2000 L’evento alluvionale del 13-17 ottobre 2000 nel bacino del Po: analisi pluviometrica

Luca Mercalli, Daniele Cat Berro - Società Meteorologica Italiana, Torino

Già a fine set- Introduzione principale causa, spesso si assi- tembre 2000 Per comprendere l'evoluzione ste all'elaborazione di cartografia intense piogge dell'evento alluvionale del 13-16 basata su campioni parziali, li- si abbattono ottobre 2000 sull'Italia nord-oc- mitati dalle singole competenze sulle Alpi occi- cidentale lo strumento principa- istituzionali, con il risultato di dentali deter- minando im- le è costituito dall'analisi dell'in- produrre rappresentazioni poco portanti piene: tensità delle precipitazioni e del- fedeli del fenomeno fisico. Ad qui a fianco la la loro distribuzione nello spazio. esempio, la carta degli scarti del- Dora Baltea a La compilazione di una carta del- la precipitazione totale dell'otto- nel po- le isoiete, soprattutto su territo- bre 2000 pubblicata sul "Bollet- meriggio del ri montuosi, non può prescinde- tino Agrometeorologico Naziona- 30.09.2000 (f. re dall'utilizzo di dati provenien- le", a causa del limitato numero D. Cat Berro). ti dal maggior numero possibile di punti di misura considerati, è Dopo 15 giorni lo scenario si di stazioni pluviometriche. Pur- affetta - almeno per l'area in esa- riproporrà con troppo, e la frammentazione de- me - da numerose incongruenze effetti ben più gli enti preposti al rilevamento (in particolare la totale mancan- gravi. meteorologico in Italia ne è la za dei nuclei di massima precipi-

LE PIOGGE DEL 28-30 SETTEMBRE 2000 Per interpretare correttamente l’evento alluvionale di metà ottobre è opportuno considerare anche l'episodio di forti precipitazioni che ha caratterizzato la fine di settembre, del quale una descrizione più dettagliata verrà in futuro riportata nel- tazione in territorio alpino) che la rubrica "Cronaca Meteorologica delle Alpi occidentali" di Nimbus. Nei giorni tra sarebbero state facilmente risol- il 28 e il 30 un massiccio afflusso di aria umida mediterranea, associato all'inten- vibili mediante l'apporto di dati sa depressione «Claire» ha determinato intense precipitazioni sul NW italiano; gli aggiuntivi. Con questo lavoro si è apporti maggiori (ved. tabella) si sono localizzati tra le valli di Lanzo, la Valle Or- inteso aggregare le informazioni co, la bassa Valle d'Aosta (bacini del Lys e dell'Ayasse in particolare) e il Biellese, provenienti da numerose istitu- dove i totali pluviometrici hanno raggiunto e superato i 200 mm, con un massimo zioni ottenendo un quadro più di 488 mm a Oropa (Biella). Le piogge sono cadute più abbondantemente nella gior- aderente - per quanto sempre in- nata del 30, quando in numerose località alpine e prealpine si sono registrati ap- completo - alla reale distribuzio- porti di 100-150 mm in 24 ore, con un massimo di quasi 300 mm a Oropa (Biel- ne spaziale delle precipitazioni. la). Proprio il Biellese e l'Eporediese sono stati interessati da notevoli piene fluvia- li con massima portata nel tardo pomeriggio del 30, e da alcuni fenomeni di dis- Fonti e qualità dei dati sesto; tra gli effetti si ricordano numerose interruzioni di strade e ponti nei pressi Per il reperimento dei dati sono di Ivrea e Biella. Durante l'evento il limite pioggia-neve si è mantenuto intorno ai stati consultati gli archivi dei se- 2400-2700 m (60 cm ai 2600 m del Colle del Nivolet, alta Valle Orco), limitando in guenti enti, che qui si ringrazia- parte i deflussi a valle. Le notevoli quantità di pioggia cadute, nonché la parziale no per la disponibilità: fusione del manto nevoso intervenuta nei giorni successivi può aver mantenuto i - Servizio Idrografico e Mareogra- suoli e il reticolo idrografico sotterraneo in uno stato di saturazione, che può aver fico Nazionale (SIMN) - Ufficio esaltato gli effetti del successivo evento di metà ottobre. Da notare l'analogia con Idrografico Sezioni di Torino, Mi- l'episodio del 16-18 ottobre 1846, caratterizzato anch'esso da intense piogge alla lano (UIPO) e Genova (UIGE); fine di settembre (78.7 mm a Torino dal 28 settembre al 2 ottobre) che avevano - Regione Piemonte - Servizio preceduto quelle di ottobre (125.2 mm dal 16 al 18 a Torino), nonché da elevate Prevenzione Rischio Meteorolo- temperature durante le precipitazioni: a Torino il termometro passò da una tem- gico, Geologico e Sismico (limita- peratura minima di 8.6°C il 16/10 a una massima di 16.7°C il 18/10, facendo tamente ai dati resi disponibili quindi presupporre un limite pioggia-neve in rialzo da 1500 m a 2800-3000 m, fat- sulle pubblicazioni istituzionali); to confermato dalle informazioni disponibili per Aosta (cfr. pag. 90). - Regione Piemonte - Rete Agro- meteorologica; Stazione 28.09.2000 29.09.2000 30.09.2000 01.10.2000 Totale - Regione Autonoma Valle d'Ao- Oropa Santuario (BI) 30.5 99.3 299.8 58.0 487.6 sta - Servizio Protezione Civile; - Regione Autonoma Valle d'Ao- C.le (TO) 6.0 154.0 170.0 10.6 340.6 sta - Servizio Gestione Risorse Viù - Fucine (TO) 10.0 141.4 161.2 4.8 317.4 Naturali; Rosone C.le (TO) 4.2 84.6 202.2 5.2 296.2 - Ufficio Idrografico Sezione di Genova; (TO) 6.2 148.6 133.0 6.8 294.6 - Centro Studi Ecologici Riviera (TO) 4.8 99.4 164.8 7.6 276.6 dei Fiori Coazze (TO) 6.6 119.8 125.2 2.8 254.4 - Météo France (BLANCHET G., MERCALLI L., 2001); (TO) 0.0 128.8 124.0 0.0 252.8 - Istituto Svizzero di Meteorolo- Lago Valsoera (TO) 4.0 71.8 152.6 7.8 236.2 gia - Osservatorio di Locarno Lago Serrù (TO) 1.2 112.8 114.4 5.8 234.2 Monti. Lago Eugio (TO) 4.8 68.6 152.8 4.4 230.6 La disomogeneità e la dispersio- (TO) 5.6 79.4131.8 0.4 217.2 ne delle fonti rende necessarie Lago Telessio (TO) 5.6 79.4131.8 0.4 217.2 alcune precisazioni sull'orario di Pont St Martin (AO) 26.2 39.0214.4 131.417.8lettura delle quantità giornaliere di precipitazione. Presso le sta- Lago Gabiet (AO) 9.4 50.6 124.2 29.2 213.4 zioni UIPO si considera l'inter- vallo di 24 ore dalle h 09 locali al-

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