A10 Gromolo Petronio 10
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Relazione monografica n. A10 GROMOLO E PETRONIO IDENTIFICAZIONE BACINO Elenco dei Comuni appartenenti al Bacino del Gromolo e relativa % di territorio interessato Superficie occupata % superficie Bacino Codice ISTAT Provincia dal Comune nel Nome del Comune occupata dal e Comune Bacino 2 Comune (km ) 010011 CASARZA LIGURE 1,86 7,05% 010040 NE 1,12 4,22% 010059 SESTRI LEVANTE 23,43 88,69% Elenco dei Comuni appartenenti al Bacino del Petronio e relativa % di territorio interessato Superficie occupata % superficie Codice ISTAT Provincia dal Comune nel Nome del Comune Bacino occupata e Comune Bacino 2 dal Comune (km ) 010011 CASARZA LIGURE 25,83 42,80% 010013 CASTIGLIONE CHIAVARESE 29,52 48,93% 010059 SESTRI LEVANTE 5,06 8,39% Elenco corpi idrici tipizzati afferenti al bacino Denominazione Corpo Categoria Corpo Natura Corpo Idrico Tipologia Codice Corpo Idrico Idrico Idrico T. GROMOLO 10SS1T 1591li corso d'acqua HMWB T. GROMOLO 10IN8T 1592li corso d'acqua HMWB T. PETRONIO 10SS2T 1671li corso d'acqua NATURALE T. PETRONIO 10IN8T 1672li corso d'acqua NATURALE T. PETRONIO 10SS2T 1673li corso d'acqua HMWB GROMOLO-PETRONIO AV 2.1 CI_AGE05 acque sotterranee NATURALE Nota: HMWB = Altamente modificato Bacino Gromolo e Petronio 1 A10 CARATTERISTICHE DEL BACINO Caratteristiche geografiche I due bacini idrografici del T. Gromolo e del T. Petronio presentano caratteristiche ambientali, geologiche e vegetazionali comuni, i due corsi d’acqua confluivano in una unica foce nella piana di Sestri Levante. Nel secolo XVIII il corso del Petronio è stato deviato, per limitare il rischio di alluvioni, e la sua foce attualmente è a Riva Trigoso. Il bacino idrografico del T. Gromolo, insiste prevalentemente nel territorio di Sestri Levante e in minima parte nei Comuni di Casarza Ligure e di Né. Esso occupa una superficie di circa 18,2 km 2 e si disloca su una lunghezza di 11 km, riassumendo in se tutte le caratteristiche dei corsi d’acqua liguri: corso breve prima di sfociare in mare, bacino idrografico di piccola superficie e alta energia del rilievo. A queste caratteristiche si contrappone però un ampia piana alluvionale, condivisa con il T. Petronio e caratterizzata da un cospicuo materasso sedimentario, sede di importanti e ricche falde acquifere. Il Gromolo, dopo essere nato dal M. Roccagrande, si insinua in una serie di valli strette e aspre con un percorso meandriforme in direzione E-O; scorre poi nella propria piana alluvionale, prendendo una direzione circa N-S, sempre caratterizzata da un andamento meandriforme, fino a giungere in prossimità del vecchio corso del T. Petronio, dove riprende la direzione E-O fino allo sfocio in mare nei pressi della Baia delle Favole. Come il bacino del Gromolo, anche quello del T. Petronio insiste prevalentemente sul territorio di Sestri Levante e subordinatamente su quello dei comuni di Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese. Esso occupa una superficie di circa 61 km 2 e il suo corso d’acqua principale ha una lunghezza di 15.5 Km. Nella parte alta del suo bacino il Petronio ha complessivamente una direzione E-O, che cambia bruscamente non appena giunge nella piana alluvionale, assumendo direzione circa N-S fino a sfociare nel Mar Ligure nei pressi dell’abitato di Riva Trigoso. Caratteristiche geologiche Dal punto di vista geologico il bacino idrografico del T. Gromolo si inquadra in due Unità tettoniche distinte e sovrascorse: U. del M. Gottero e U. Bracco - Val Graveglia. In particolare le litofacies che si incontrano a Nord del bacino idrografico interessato appartengono alla trilogia ofiolitica di età giurassica, più o meno metamorfosata, con la relativa copertura sedimentaria, a testimonianza del paleoceano ligure-piemontese, il tutto sottoposto alle arenarie del M. Gottero; nella parte mediana del bacino troviamo una sequenza torbiditica di conoide sottomarina in cui sono rilevabili dei corpi arenacei; infine nella parte terminale abbiamo le coltri alluvionali depositatesi in seguito ai diversi eventi di sovralluvionamento dovuti sia al T. Gromolo che al T. Petronio. Anche per il T. Petronio le litofacies predominanti sono quelle appartenenti alla trilogia ofiolitica (peridotiti, per lo più serpentinizzate, gabbri e basalti) con relativa copertura sedimentaria (diaspri, calcari a Calpionelle e argille a Palombini); in più, nella parte sommitale della stratigrafia, si hanno in sequenza dal basso verso l’alto: la Formazione della Val Lavagna (sequenze torbiditiche di siltiti, arenarie siltose e peliti, sia argillitiche che marnose, con intercalazioni di marne grigio plumbee), le arenarie di M. Gottero e le argilliti di Giaiette. Le alluvioni, depositate lungo i fondovalle dei corsi d’acqua, sono prevalentemente ghiaioso - ciottolose a matrice sabbiosa e riflettono dal punto di vista composizionale le caratteristiche dei bacini da esse sottesi. Più complessa risulta invece la stratigrafia delle alluvioni della piana (senza considerare che esse sottendono dei bacini aventi caratteristiche litologiche estremamente varie e complesse), di cui verrà fatta una trattazione particolare a seguito di un progetto specifico dedicato. Per quanto riguarda tettonica e assetto strutturale, per ambedue i bacini, sono riconoscibili essenzialmente due fasi: una fase plicativa ricollegabile all’orogenesi appenninica, con direzione degli assi delle pieghe circa NNO-SSE, ed una successiva più fragile, riconoscibile prevalentemente nel bacino del Gromolo, con direttrici di faglia aventi direzione circa N-S e E-O. Bacino Gromolo e Petronio 2 A10 Caratteristiche climatiche Il clima è di tipo mediterraneo temperato, grazie alla disposizione Nord-Sud dell’asse della valle ed alla presenza nella parte settentrionale di rilevi abbastanza elevati. Di seguito si riportano i valori medi mensili relativi alle piogge e alle temperature medie nel territorio del bacino interessato (per approfondimenti vedi piani di bacino stralcio sul bilancio idrico vigenti). Gromolo Bacino Gromolo e Petronio 3 A10 Petronio Caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche L’aspetto geomorfologico dei due bacini idrografici rispecchia in maniera molto evidente l’assetto geologico sopra descritto. In particolare i versanti risultano particolarmente acclivi e denudati nei domini delle rocce ofiolitiche (serpentiniti, gabbri e basalti) e delle arenarie del M. Gottero; al contrario, abbiamo dei versanti molto più dolci, modellati plasticamente e ricchi di vegetazione lì dove affiorano formazioni prevalentemente argillose quali argille a Palombini, Formazione della Val Lavagna e argilliti di Giaiette. L’intera area, così come visto in precedenza, è caratterizzata da un’attività tettonica recente (Plio- Quaternaria), che, attraverso un forte controllo strutturale, ne ha influenzato l’evoluzione morfologica. Infatti, Bacino Gromolo e Petronio 4 A10 come per la maggior parte dei corsi d’acqua liguri, alle principali linee tettoniche vengono a corrispondere le anomalie del reticolo idrografico. Quest’ultimo è oltretutto condizionato dalla litologia affiorante: a litologie resistenti all’erosione, tipo rocce ofiolitiche e arenarie M. Gottero, corrispondono bassa densità e frequenza di drenaggio, mentre in corrispondenza delle formazioni argillose e marnose, impermeabili ma con evidenti effetti di ruscellamento, abbiamo alta densità e frequenza di drenaggio. Ulteriori controlli che intervengono sulla idrogeologia della zona sono il regime pluviometrico, l’esposizione dei versanti, la copertura vegetale, la giacitura delle stratificazioni e l’altimetria. Per quanto riguarda le caratteristiche idrogeologiche, compresi i principali parametri attinenti il reservoir della piana alluvionale di Sestri Levante, verrà fatta una trattazione particolare a seguito di un progetto specifico dedicato. Caratteristiche idrologiche Si riporta di seguito il Valore del deflusso medio annuo e mensile alla foce calcolato con il modello utilizzato nei Piani di bacino sul bilancio idrico per i corpi idrici significativi scolanti nel Mar Ligure individuati dalla DGR 1705/2003. Valore del deflusso medio annuo e mensile alla foce Torrente Gromolo DEFLUSSI MEDI ANNUI E MENSILI 1,6 1,4 1,2 1 Media annua 0,8 Media mensile 0,6 Portata (mc/s) Portata 0,4 0,2 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9101112 Mesi Deflusso (mc/sec) Annuo 0,859 Gennaio 1,38 Febbraio 1,3 Marzo 1,2 Aprile 1,01 Maggio 0,69 Giugno 0,31 Luglio 0,16 Agosto 0,1 Settembre 0,32 Ottobre 0,97 Novembre 1,37 Dicembre 1,42 Torrente Petronio Bacino Gromolo e Petronio 5 A10 DEFLUSSI MEDI ANNUI E MENSILI 3 2,5 2 1,5 Media annua Media mensile Portata (mc/s) 1 0,5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 101112 Mesi Deflusso (mc/sec) Annuo 1,84 Gennaio 2,8 Febbraio 2,78 Marzo 2,65 Aprile 2,34 Maggio 1,81 Giugno 1,16 Luglio 0,77 Agosto 0,52 Settembre 0,62 Ottobre 1,54 Novembre 2,39 Dicembre 2,71 Caratteristiche acquifero sotterraneo I depositi alluvionali sono presenti oltre che nei fondovalle dei tributari principali dei T.Gromolo e Petronio, soprattutto in corrispondenza della grande piana suborizzontale che colma le due principali conche erosive, nelle quali scorrono, leggermente incassati nelle stesse alluvioni, gli attuali torrenti Gromolo e Petronio. La piana di Sestri Levante, si estende con un fronte sulla costa di 1,6 km e si sviluppa all’interno in due settori, rispettivamente lungo l’asse del Torrente Gromolo per circa 3,5 km e lungo l’asse del torrente Petronio per 5 km, raggiungendo una superficie complessiva di 5 km2. Le alluvioni che si rinvengono lungo i fondovalle dei corsi d’acqua minori, generalmente si presentano caratterizzate da una matrice granulometrica