Cantalice – Gli Alberi Monumentali E Il Santuario Di Poggio Bustone
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Il Cammino di Francesco e i confini del Regno Angioino 7° Pacchetto turistico Rieti – Cantalice – Gli alberi monumentali e il Santuario di Poggio Bustone Comune di Cantalice Piazza della Repubblica, 1 – 02014 Tel. 0746.653119 http://www.provincia.rieti.it/ http://www.camminodifrancesco.it/ Cantalice (RI) 1 ° G I O R N O Visita al Centro Storico di Rieti: la Cattedrale e il Vescovado, il Teatro Flavio Vespasiano, la cinta muraria romana e medievale, Rieti sotterranea, il Ponte Romano Città principale della Sabina e capoluogo di provincia è situata a circa 400 m. s. m. Il nucleo primitivo della città si sviluppò su un'altura calcarea che ne rappresenta attualmente la parte più elevata e centrale (intorno alla Piazza Vittorio Emanuele e al Teatro Comunale); questo nucleo originario si è andatovia via ampliando per poi estendersi in varie direzioni. L'antica Reate fu una delle più antiche e principali città dei Sabini. Non abbiamo notizie storiche della città prima della conquista romana; nel 211 a. C. Annibale passò sotto le sue mura sulla via di Roma; nel 205 Reate assieme con gli altri Sabini contribuì volontariamente ai rifornimenti di Scipione. Certamente fu mantenuta al grado di prefettura fino al tempo augusteo; in tempi imperiali fu elevata tuttavia a municipio, e sotto Vespasiano accolse un gran numero di veterani, senza avere però il titolo di colonia. Di Reate furono originarî l'erudito Varrone e l'imperatore Vespasiano. Il fertilissimo territorio reatino, bagnato dalle acque del Velino e dei suoi affluenti Turano e Salto, soggetto a lavori idraulici per la regolazione dei corsi dei fiumi sino dalla conquista della Sabina da parte di M. Curio Dentato, fu causa di gravi e secolari dispute fra la città e la vicina Interamna (Terni), dispute per le quali una volta fu chiamato a patrono di Reate Cicerone, che difese la sua causa davanti agli arbitri nominati dal Senato. Durante la dominazione dei Goti fu retta da un priore; dipese poi dal ducato di Spoleto e fu sede di un importante gastaldato. Nel sec. IX la devastarono i Saraceni. In quel secolo e fino alla prima metà del XII, Rieti è retta da un conte. Nel 1149 la città patisce assedio e distruzione ad opera di Ruggero di Sicilia; in quel periodo si colloca l'origine del comune (1171, prima menzione dei consoli). Nel 1198 Rieti fa atto di omaggio ad Innocenzo III (creazione del podestà) e da allora in poi resta sempre fedele alla Chiesa, e più volte sede e rifugio del papa. Durante il periodo avignonese subì in modo particolare le ingerenze dei sovrani angioini, data la sua vicinanza al regno di Napoli, e fu travagliata dalle lotte di parte. Non ebbe difficoltà a riaccostarsi alla Chiesa nel 1354, assoggettandosi al cardinale Alborno. Al tempo della guerra degli Otto Santi, pur non abbandonando le parti del papa, si diede in signoria temporanea a Cecco Alfani, la cui famiglia ebbe poi per vari decennî il predominio in Rieti. Rinaldo Alfani è nominato da Martino V vicario, ma nel 1425 la potente famiglia è bandita. La storia di Rieti non registra, da allora in poi, fatti di molto rilievo; la città appare spesso in contesa con le vicine città abruzzesi per ragioni di confine, e con Terni a causa della Cascata delle Marmore. Nel 1798-99 Rieti fa parte del dipartimento del Clitunno; nel 1809-1814 di quello del Tronto ed è sottoprefettura. Nel 1816 Pio VII la erige a capoluogo di delegazione. Da ricordare, nel 1821 la battaglia avvenuta al Colle di Lesta fra il Pepe ed il Frimont; nel 1831 il vano assalto del Sercognani; nel 1860 (23 settembre) l'ingresso delle truppe italiane. Rieti viene allora assegnata alla provincia di Perugia (fino al 1923), poi a quella di Roma, e nel 1927 Pagina 2 diviene capoluogo di provincia. Della Rieti romana rimangono pochi elementi . Sono avanzi di mura in via Pescheria, in via Roma, in via Pellicceria e altrove, da cui si può ricostruire il tracciato della cinta romana. Altri avanzi cospicui di mura perimetrali di una vasta costruzione furono trovati, recentemente, a circa quattro metri di profondità, nei lavori di sbancamento compiuti sulla piazza Vittorio Emanuele e sono ancora visibili. Una costruzione romana d'importanza notevole è il ponte sul Velino, che costituiva la parte terminale di un viadotto ad archi rampanti che si svolgeva quasi in direzione dell'attuale via Roma terminando all'antica porta romana. Alcune parti di questo viadotto si possono osservare in sotterranei di abitazioni lungo la via Roma. Tra le costruzioni medievali reatine, quella che domina il centro della vecchia Rieti, è tutto l'insieme pittoresco, che va dalla torre campanaria del 1252, dalla cattedrale, dal palazzo papale, fino all'arco di Bonifacio VIII. Del palazzo papale oggi sono restituiti alla luce i grandiosi portici a crociera del 1283. La cattedrale fu iniziata nel 1109; nel 1157 fu consacrata la cripta che ancora si conserva integra, mentre la chiesa superiore, terminata nel 1225, fu internamente modificata nel 1639 quando già, in varî periodi precedenti, erano state aggiunte cappelle praticando aperture nelle due navate laterali. Nella cappella di Santa Barbara, protettrice di Rieti (il cui corpo è venerato, in una bellissima urna marmorea, nell'altare maggiore della cattedrale), la statua in marmo è su disegno del Bernini. Una caratteristica notevole della città di Rieti è quella di avere ancora, quasi completa, la cinta delle mura medievali, sia pure in varie parti restaurate più volte. L'arte della rinascenza e l'arte barocca sono testimoniate nell'architettura di alcune chiese e in diversi palazzi del centro storico. Palazzi degni di essere segnalati sono quello Vecchiarelli in Via Roma, di Carlo Maderno, quello Vincentini (oggi palazzo del governo) con la pittoresca loggia del VIgnola (sec. XVI), il palazzo Sanizi (oggi sede dei Tribunali), l'ex palazzo del Podestà (sec. XIV), ampliato e modificato nel sec. XVII per la costruzione del primo seminario istituito nel mondo dopo il Concilio di Trento, il palazzo comunale con la facciata principale del Brioni (sec. XVIII) con il fianco sulla Via della Pescheria che rimonta al sec. XIII con aggiunte del sec. XVI. Non vanno poi dimenticate per il particolare interesse alcune costruzioni medievali in Via S. Rufo, in via S. Carlo, in via Pellicceria. S T R U T T U R E R I C E T T I V E A L B E R G H I (€ 50,00 - € 100,00) Grande Albergo Quattro Stagioni – Piazza Cesare Battisti, 14 – Rieti – 0746 271071 Hotel Cavour – Piazza Cavour 10 – Rieti – 0746 485252 Hotel Miramonti – Piazza Oberdan, 5 – Rieti – 0746 201333 Park Hotel Villa Potenziani – Via San Mauro, 6 – Rieti – 0746 202765 Hotel Arcangelo – Via Vaiano, 52 – Vazie (Rieti) – 0746 220202 Hotel Blu – Via Salaria per l’Aquila, 52 – Rieti – 0746 203064 Hotel Valentino – Via Rieti, 9/13 – Vazia (Rieti) – 0746 220247 Pagina 3 AGRITURISMI Campogelato – Via Campogelato, 4 – Rieti – 0746 754175 – 338 7677135 La Collina – Via Torretta, 142 – Rieti – 0746 481326 – 320 6204747 La Selva – Via Salaria per Roma 43/A – Rieti – 347 3209024 – 346 0438613 B & B A casa di Gianna – Via Corsica, 16 – Vazia (RI) – 0746 220304 – 338 8187348 Camere della Piana – Via Torrente, 4 – Rieti – 327 0630428 Campoloniano – Via E.Pollastrini, 5 – Rieti – 0746 250638 -348/3803375 Casa Simonetti – Viale Maraini, 5 – Rieti – 0746 483396 - 340/0759816 Casale Giuseppina – Loc. Maglianello – Via Salaria per Roma, 75 – 0746 73017 - 333/2450828 Casale Paris – Via Comunali – Chiesa Nuova (RI) - 347 1739609 Castellani – Via Suor Carla Miglioli, 10 – Rieti – 0746 338 8286276 Centro D’Italia – Via F.lli Tizi, 21/c – Rieti – 338 6621120 – 338 1327907 Civico 27 – Via Paterno, 27 – Rieti – 320 0152886 Come a casa tua – Via Arco dei Ciechi – Rieti – 389 6638115 Da Egizia – Via Paterno, 14 – Rieti – 0746 484364 – 393 4721686 Dalì – Via Roma, 23 – Rieti - 329.0541665 - 329.9593372 Gli Abeti – Via A.Liberati, 73 – San Giovanni Reatino – Rieti - 0746 73282 Il Giardino di Mary – Vazia – Via Malfatti, 21 – Rieti – 0746 220811 – 339 7988732 La bifora del Medioevo – Via S.Agnese, 40 Rieti – 0746 200288 - 333/2944771 La camelia – Vicolo S.Anna, 21 – Rieti – 331 4400198 La fontana di Davide – Via Cantalice, 27 Rieti – 0746 221361 – 340 6967048 La spiga – Via Chiesa Nuova, 32/b – Rieti – 0746 491172 – 392 1604773 La terrazza fiorita – Via Pellicceria, 3 – Rieti – 0746 296949 – 347 7279591 La vela – Via Lazio, 2 – Vazia – Rieti – 0746 220220 - - 339/2301210 Little Moon – Via La Foresta, 23 – Rieti – 349 4788461 Luciana – Via Suor Carla Miglioli, 8 – Rieti – 0746 483701 – 338 8286276 Montegambero – Via Torretta, 15 – Rieti – 0746 201240 – 334 3651213 Palazzo Antico – Via Garibaldi, 89 – Rieti – 0746 271548 - 3355324004 Porta Conca – Via Bevilacqua, 20 – Rieti – 0746 203450 – 328 6545214 Porta Romana – Via Magliano Sabina, 23 – 0746 483836 – 340 4837037 Raggio di sole – Via Luigi Cipriani, 339 – Rieti – 0746 25843 - 338/6330072 San Martino – Via San Martino, 21 – Rieti – 0746 484689 - 393/293861 7Camini – Via 7Camini, 38 – Rieti - 347/8829498 - 347/4480900 Stella Polare – Via A.M.Ricci, 107 – Rieti – 338 6221120 Villa dell’Annunziata – Via Foresta, 26 – Rieti – 0746 259675 – 348 4982191 *Dati forniti da Confcommercio Rieti – 2014 2 ° G I O R N O Cantalice. Il nucleo storico più antico di Cantalice si ritiene risalga circa al XII secolo a seguito della fusione del Castello di Rocca di Sopra, della piccola Rocca della Valle e della Rocca di Sotto, siti urbanistici tutti disposti, come si evince dai nomi, lungo il declivio collinare che scende fino alle propaggini della piana reatina. Pagina 4 Nel 774 con l'estensione dell'autorità di Carlo Magno sull'Italia, la Sabina rappresentò una frontiera lineare "Terminatio Confinorum" tra il Ducato Longobardo ed il nascente Stato Pontificio.