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La Calabria nel mondo il mondo della Calabria

PERIODICO TRIMESTRALE - ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb.to postale In caso di mancato recapito inviare al CMP - via Affile 103 - Roma D.L. 353/03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art.1 comma 1 C/RM/25/2017 per la restituzione al mittente previo pagamento resi The spirit of the place alla scoperta di... C’è una Calabria nascosta, inesplorata e poco conosciuta, quella dei piccoli borghi interni che non di rado racchiudono tesori artistici, tradizioni e culture che sono testimonianze della storia millenaria della nostra regione. Eppure è opinione diffusa che, a parte la Cattolica di Stilo, i bronzi di Riace e pochi altri monumenti, poco ci sia da vedere

Giuseppe Antonio Martino (Articolo a pag. 2)

3 2 1 San Lorenzo Bellizzi 4 Riserva naturale 1 2 Cerchiara di Calabria Santa Maria delle Armi 11 3 Morano Calabro Polittico del Vivarini 4 Orsomarso Parco del Pollino 5 8 5 Saracena Moscato di Saracena 6 Malvito Castello longobardo normanno 12 1 7 San Demetrio Corone Abbazia Sant’Adriano 2 6 8 Santa Severina 3 La Piazza e il Duomo 7 4 9 Belmonte Calabro 5 Pomodoro cuore di bue 10 Cleto Castello Medioevale 16 11 Taverna 6 7 Museo civico 9 12 Sersale 10 Valli Cupe 8 13 Borgia La Roccelletta 9 14 Amaroni 10 Città del miele 13 11 12 15 Spilinga 17 18 Città della ‘nduia 16 San Sostene 13 L’Affruntata 14 17 Soriano Calabro 15 16 Museo dei marmi 17 18 Badolato 14 Riti della Settima Santa 15 18 19 Mongiana 19 Museo Ferriere borboniche 19 20 20 20 Bivongi Cascate del Marmarico

21 22 21 Mammola Museo Santa Barbara 23 24 22 Martone Festa della ‘ntinna 23 25 23 Seminara Ceramica d’arte 22 24 Gerace 21 25 24 La meridiana 25 Bova Area grecanica

2 3/5 6/7 8/9 10/11 12 Per i piccoli paesi Finalmente a casa Mondo La gente in Aspromonte di Gioacchino Criaco Riscrivere News una grande i guerrieri Peperoncino Editoriale Progetto 2000 la storia del Cinema opportunità ci attendono er fare cultura partendo La memoria p dalla Calabria Idee per la Calabria 2 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 3

Foto M. Merigelli The spirit of the place Piccoli centri che si spopolano, Ha da poco festeggiato il suo secondo compleanno strutture urbane in progressivo dalla riapertura totale ed è senza dubbio l’attrattore turistico e culturale alla scoperta di... degrado, ma la Regione ha lanciato una sfida di rinascita, sostenuta in testa alle bellezze della Calabria: ella ma abbandonata, si sente dire… Non ci so- è il Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. no strutture capaci di offrire ai turisti le giuste da un corposo sostegno europeo. B garanzie di fruibilità delle risorse storiche, na- Santa Caterina sullo Jonio Un gioiello “costato” oltre 33 milioni di euro turali e ambientali. E poi c’è la ‘ndrangheta… A dire il vero madre natura contribuì a generare paura e non ha perso tempo e si è messa precarietà, specialmente con le alluvioni del 1951 e del al lavoro e tanti altri piccoli Comuni 1953 che causarono danni e distruzione. stanno facendo altrettanto Impossibile non ricordare le polemiche, scoppiate nelle Finalmente a casa aule parlamentari e sulla stampa, a proposito della fami- gerata “addizionale pro Calabria” che, con il cinque per Giulia Veltri cento prelevato dalle tasche del contribuente, polarizzò l’irosa protesta delle regioni del Nord. Dei 1.200 miliardi raccolti, soltanto 350 furono indirizzati verso la Calabria Per ipiccoli paesi una grandeopportunità e appena 115, forse, realmente utilizzati: una beffa! Proprio in quegli anni furono abbandonati i paesi del- l’area grecanica dell’estremo sud della penisola, a po- I GUERRIERI chi chilometri da Reggio. Circa ventimila persone che anta Caterina sullo Jonio, il borgo culturale, sociale e relazionale e a stimola- vivevano tra fiumare e monti franosi, diretti eredi se- medievale che dalla sua storia re la nascita e il rafforzamento delle attività ci attendono condo il glottologo tedesco Gerhard Rohlfs di quei gre- S vuole trarre il nutrimento per rina- turistiche, enogastronomiche, artigiane e ci che in tempi remoti colonizzarono in particolare quei scere, restituendo nuova vita alle chiese culturali, basate sui principi della sosteni- Antonietta Catanese luoghi, furono costrette ad abbandonare le case, la pa- sconsacrate, ai palazzi storici decadenti e bilità e dell’innovazione. Il Progetto Strate- storizia e l’agricoltura e trasferirsi alla marina. a quei vicoletti che da un lato guardano ai gico, con una dotazione di 136 milioni di eu- A trasformare molti comuni calabresi in “ghost town”, monti delle Serre e dall’altra al mare. ro, di cui 100 destinato ai comuni e 36 alle città fantasma, contribuirono certamente non soltanto Missione impossibile? Non oggi, non più imprese , prevede il sostegno di programmi le calamità naturali, ma anche il fallimento dell’econo- da quando la Regione Calabria ha deciso integrati promossi dai comuni e di progetti mia locale e la conseguente emigrazione verso realtà di investire otre 100 milioni di euro del promossi dal sistema delle imprese e del- economicamente più favorevoli, in Italia e all’estero. Fondo di sviluppo e di coesione nel recu- l’associazionismo locale. L’emigrazione fu considerata una soluzione per le po- pero dei borghi calabresi, dando la possi- polazioni del Sud anche a livello istituzionale tanto che, bilità ai Comuni di presentare progetti in nel 1955, lo stato italiano firmò un patto di emigrazione grado di promuovere e incentivare la do- o storico Palazzo Piacentini, Guerrieri è infatti collocata al piano ter- con la Germania che portò quasi tre milioni di cittadini manda turistica nazionale e internaziona- conserva quasi integro il pro- ra, e due grandi vetrate le fanno inizial- a varcare la frontiera in cerca di fortuna. E gli interventi le, migliorando l’offerta e l’accoglienza L spetto, ma il suo interno è stato mente solo intravedere” dalla grande a pioggia della Cassa del Mezzogiorno che si pensava del territorio. In altri termini, le ammini- trasformato in uno spazio moderno e agorà interna del palazzo, dedicata a avrebbero segnato una svolta positiva, quanto decisiva, strazioni possono farsi promotrici di inter- accattivante che unisce il “nuovo” al re- Paolo Orsi ed impreziosita da una dis- per le popolazioni del Sud, segnarono un insuccesso. Si venti di riqualificazione di immobili e spazi giunse al punto che il sindaco di Badolato, comune in spiro suggestivo delle età più antiche. creta ma suggestiva installazione mo- pubblici, di creazione di iniziative ricreati- Ora è noto a tutti come la “Casa dei derna dell’artista Alfredo Pirri. provincia di Catanzaro colpito dall’alluvione del 1951, ve, culturali e didattiche, di potenziamen- mise provocatoriamente in vendita il paese ormai quasi Bronzi di Riace”: le due magnifiche Ai Bronzi, così annunciati, nel percorso to dei centri turistici. disabitato: la notizia, pubblicata il 7 ottobre 1986 dal statue magnogreche occhieggiano alla scoperta di tutta la ricca storia del- Un carnet di chance che potranno essere fi- quotidiano Il tempo, ripresa dalla stampa internaziona- dalla loro sala climatizzata già all’arri- la Calabria, è riservata la tappa finale nanziate interamente dai fondi comunitari le, generò grande clamore ma il processo di graduale vo dei visitatori (la grande camera dei della visita. e dare, così, ossigeno ai piccoli centri come spopolamento rimase uno dei più gravi problemi. E così Santa Caterina sullo Jonio, che non a caso Badolato, nel 1997, fece nuovamente notizia accoglien- di questa strategia è il Comune pilota. «Il messaggio che vogliamo lanciare – ag- «Il centro e il borgo – aggiunge il sindaco – do 900 profughi che, sbarcati sulle coste del mare Jonio, La storia di Santa Caterina, in provincia di giunge Oliverio – è rivolto soprattutto ai potranno essere meta di viaggiatori ed riuscirono a dare nuova vita a quelle case antiche rima- giovani: i nostri borghi sono luoghi in cui è escursionisti “grandtourist” che passeg- ste per tanto tempo deserte. Catanzaro, infatti è la storia della Calabria Tra le iniziative per far conoscere i centri più antichi e e di decine di centri nati nell’entroterra e possibile fare turismo, in cui è possibile fa- geranno nella “Via degli scrittori”, nella belli di tutta Italia, ce ne fu una che sembrò capace di oggi esposti a una spoliazione di residenti re impresa e quindi sono luoghi da vivere, “Via dei giornalisti”, nella “Via dei regi- promuovere la valorizzazione del grande patrimonio di e, quindi, di servizi, di economie e di presi- non da cui scappare». sti”, nella “Via dei musicisti”, “Via della storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei di pubblici. Il senso del corposo investimento è, dun- nostalgia”, e dove troveranno ristorantini, piccoli paesi in gran parte ignorati dai flussi di visitatori «I borghi costituiscono per la Calabria un que, quello di restituire vitalità e aprire spazi relax e botteghe artigiane». e turisti: nel marzo del 2001 nacque il Club de “I Borghi capitale materiale ed immateriale – spiega nuovi orizzonti in luoghi oggi destinati allo Il progetto presentato alla Regione, però, più belli d’Italia” su impulso dell’Associazione Nazio- il presidente della Regione Mario Oliverio – spopolamento e quindi all’estinzione. è puntiforme e include una serie di altri im- nale dei Comuni Italiani (ANCI). Una guida contenente da trasformare in vantaggio competitivo at- «Santa Caterina – spiega allora il sindaco, mobili: la Chiesa sconsacrata dell’Annun- oltre duemila fotografie, diede la dimensione delle bel- traverso investimenti orientati a qualificare Francesco Severino – ha subito colto al ziata potrà trasformarsi in un laboratorio lezze custodite in 279 piccoli centri storici con popola- i contesti e nuclei urbani anche ai fini di volo questa opportunità e abbiamo pre- creativo in cui i giovani potranno dare sfo- zione inferiore a 15.000 abitanti, tra i quali Aieta, Alto- un’offerta turistica di qualità, a valorizzare sentato un progetto che prevede non sin- go alle loro idee per realizzare progetti im- monte, Bova, Buonvicino, Chianalea di Scilla, Civita, la comunità locale con il proprio capitale goli interventi di riqualificazione o restau- prenditoriali, di sviluppo e integrazione Fiumefreddo Bruzio, Rocca Imperiale, Santa Severina e ro. Non vogliamo abbellire contenitori de- sociale; la sede dell’ex municipio potreb- Stilo in Calabria. Con la legge 6 ottobre 2017, n. 158, il stinati poi a restare vuoti, riqualificati ma be essere riammodernata e ospitare la se- Parlamento italiano ha promosso misure per il soste- vuoti. Il nostro orizzonte è quello di far le- de di un infopoint turistico e ancora, il Pa- gno e la valorizzazione dei piccoli comuni, oltre ad ema- va sulle bellezze architettoniche e stori- lazzo del Barone Balzo Squillacioti potreb- Foto Domenico Notaro Domenico Foto nare disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei che del nostro borgo e inserirci in un mer- be essere reso funzionale per farlo diven- centri storici e il Ministero per i Beni Culturali e Ambien- cato turistico, in cui la ricerca dell’identità tare un centro di arti visive e location cine- tali ha promosso una strategia nazionale indicando il è un elemento crescente». matografica. INVINCIBILI I DUE GUERIERI. NEANCHE IL TERREMOTO POTRÀ ABBATTERLI 2017 come “Anno dei Borghi”. Ecco, allora che il palazzo «Paradossalmente – così Approfondendo e dilatando questa strategia, lo scorso Francesco gentilizio dei Marchesi di Severino, il presidente Oliverio accesso alla Sala Bronzi è consentito per gruppi di massimo venti visitatori alla volta ed è soggetto a limita- 26 giugno, nella sala verde della Cittadella regionale, Francia è destinato a di- sindaco spiega il senso del pro- L’ zioni di tempo secondo il seguente programma: è obbligatoria una sosta di venti minuti circa nella sala pre- di Santa il Presidente Mario Oliverio ha convocato la Conferen- ventare un “complesso po- Caterina getto borghi – ciò che era filtro, durante i quali un video intrattiene il pubblico con aggiornamenti sullo stato della ricerca sui Bronzi di Riace. za dei sindaci della Calabria per presentare loro una sullo Jonio lifunzionale” e permanen- una criticità ieri: tutto il Da qui una breve sosta di tre minuti in una speciale zona filtro dove i visitatori sono ripuliti da particelle che una iniziativa di grande impegno, sostenuta da appo- te della Cultura calabrese sistema interno definito potrebbero intaccare l’integrità del bronzo, protetto alla fine del restauro operato sulle statue, da un trattamento sita legge regionale: la rete di piccoli centri denomina- e di Studi per una nuova l’osso negli studi di Rossi al benzotriazolo che però deve accompagnarsi a particolari climi e temperature per assicurare la salute alla “pelle” ta “Borghi da Ri…vivere”. narrazione della Calabria. Doria si presenta oggi in bronzea e delicata dei guerrieri. «Un processo – sostiene Oliverio – teso a far diventare «Una sorta di piccola capi- forma ancora originale A quel punto si ha accesso alla sala che teatralmente svela i giganti in tutta la loro magnificenza, posti su speciali i nostri borghi luoghi di sperimentazione di nuove for- tale di riferimento della cul- potenzialmente utilizza- basi antisismiche progettate dall’Enea per tenere fermi i capolavori anche quando si verificassero sismi potenti me di ospitalità, di intrattenimento e di socialità, di tura calabrese – spiega an- bile per una offerta turi- come quelli che all’inizio del Novecento distrussero le città dello Stretto. fruizione responsabile di un turismo lento, lontano, cora il sindaco Severino – che abbiamo im- stica diversificata che chiede tipicità e vi- quindi, dagli schemi del turismo di massa, capace di È sufficiente descrivere questa meraviglia che si staglia nel cuore della Magna Graecia per comprendere quale maginato insieme al delegato alla Cultura, vere i luoghi dell’esperienza e dell’imma- patrimonio immenso la Calabria abbia da offrire. far emergere un patrimonio di inestimabile bellezza Filippo Veltri, e dove tutti gli autori possano terialità dove sentirsi non clienti ma citta- che, se valorizzato pienamente, può diventare un im- Un patrimonio che ancora è da valorizzare, come merita. E che, soprattutto, va inserito in un contesto turistico più trovare gli spazi per la promozione e il lancio dini temporanei. Se riusciamo a colmare portante volàno di sviluppo e di crescita per tutta la no- ampio, che leghi Reggio Calabria, forte della presenza di tali unicità, a tutti i siti che nella regione custodiscono dei loro libri, o , per il confronto e la dis- questa criticità allora sicuramente la Ca- stra regione». reperti di grande bellezza e siti archeologici testimoni di grandi civiltà, ma che ancora stentano a decollare come cussione. Ma anche il luogo dove far con- labria, assieme ai suoi borghi può diven- Allora, dunque, alla scoperta dello spirito dei luoghi! dovrebbero: Capo Colonna, Locri, Rosarno, Vibo, Mileto e la sterminata Sibari sono alcuni dei luoghi della storia e fluire tutta la produzione culturale regiona- tare terra di risurrezione». della bellezza che ancora oggi restano lontani dai numeri e dal successo del Museo reggino. le e lanciare il senso di unità letteraria. 4 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 5

Finalmente a casa I GUERRERI ci attendono

Segue il piano B tra “Città e santuari della Magna Gre- cia”, dedicato alle Città- Stato di Sibari e Crotone, Caulonia, Thurii, Locri e le colonie Hipponion e Medma, e ai santuari, con le grandi decorazioni di terracotta di- pinta dei tetti dei templi di Lo- cri e di Caulonia, in parte rico- struiti, agli ex voto fittili, tra i quali i “quadretti”(pinakes) dal santuario del- la Mannella di Locri.

virtuale, introduce il visitatore alla Sala dei Bronzi di Riace e dei Bronzi di Por- ticello: la testa di Basilea e la straordi- naria testa del Filosofo, del quale un ologramma dà un’ipotetica ricostruzio- ne virtuale come anziano poeta. E poi, rari esempi di statuaria di marmo Le “chicche” L’itinerario di visita come i Dioscuri dal frontone del tempio UNA PROSPETTIVA Il come farlo è appannaggio di una classe funzionano – che “Attualmente sono disponibili a Palazzo Piacentini di Marasà a Locri o il maestoso acrolito Tra le chicche della sezione preistorica, PER LA CALABRIA dirigente che dovrebbe a questo punto itinerari in auto e a piedi, presto (quando?, ndr) di Apollo da Cirò Marina, qui ricostruito a quasi cinquant’anni dalla loro scoper- NELL’ANNO EUROPEO fare un bilancio, e magari cambiare strategia. saranno disponibili anche itinerari basati Si comincia dal secondo piano l’itine- e panneggiato per rendere il verosimile ta, sono esposti gli enormi resti dell’E- L’ennesima occasione offerta dall’Anno Europeo su mezzi pubblici”. Idem per Locri, Medma, rario alla scoperta delle meraviglie effetto dell’originale. lephas antiquus riemersi sulle colline DEL PATRIMONIO del Patrimonio potrebbe essere una chance, Kaulon, Laos, Amendolara. del Museo reggino: 11.000 metri qua- Scendendo ancora si accede all’am- di Archi e risalenti al II periodo intergla- purché questo non si riduca a qualche convegno Si mettano indicazioni dove non ci sono dri di esposizione, con una sezione mezzato (piano C), dedicato agli ciale; e il grande mosaico con scena di e i visitatori dei siti culturali calabresi in cui ripetersi (addosso) quanto sia cristallino (ovunque) e si offrano pacchetti vantaggiosi dedicata alla Preistoria per prosegui- “Aspetti di vita quotidiana nelle città palestra rinvenuto nel sottopalazzo S diminuiscono, quello che continua ad il nostro mare, per chiudere in bellezza con a chi è curioso di arrivarci e di scoprirla, questa re con un percorso che si sviluppa fi- della Magna Grecia”, con uno spazio Guarna sul Lungomare reggino dopo il impennarsi è invece il tasso di disoccupazione “la cultura petrolio del territorio” e dopo Calabria. Si abbassino le tariffe dei pochi hotel no al piano terra “attraverso l’esposi- nuovo museo sul sito ufficiale del mi- riservato ai popoli di stirpe italica, i terremoto del 1908. giovanile: in Calabria al 55,6% (dati Eurostat). esserci tediati raccontandoci ancora di treni esistenti che neanche a New York quando zione delle grandi architetture dei nistero per i beni culturali. Il cardine Lucani e i Brettii. Per giungere, infine, Oltre 200 vetrine, senza contare gli A Reggio peggio: 60%. fatiscenti, Frecce che non sfrecciano e dei pochi c’è il Columbus Day. Si attivino tutti quegli templi di Locri, Kaulonia e Punta Ali- del percorso tematico è ovviamente al piano terra (piano D) dedicato alla spazi sotterranei riservati alle mostre Prima regione europea nella classifica voli che volano sempre meno e con biglietti itinerari virtuosi tra arte food montagna costa ce, garantendo una continuità spazia- la Magna Graecia. Così lo raccontava città che ospita il Museo, Reggio Cala- temporanee. dei disoccupati. di sola andata. Si facciano sfrecciare i treni e artigianato, fino ad oggi rimasti solo su qualche le e logica che ha il suo epilogo con nei giorni dell’inaugurazione il Gior- bria, greca e romana, dove si espone Insomma, un Museo che vale bene una Le previsioni parlano di progressiva e inesorabile e si riattivino aeroporti e collegamenti per patinata brochure. l’esposizione dei materiali, ognuna nale dell’Arte: “Al piano A si mostra- per la prima volta una sintesi ragiona- visita. E tantissimi sono stati i visitatori desertificazione per tasso demografico in calo muovere carovane verso Sibari (basta andare La Bellezza c’è e ci ricorda da dove si può provvista di testi esplicativi e suppor- no i reperti della storia che venne pri- ta di reperti. che nel 2017 hanno frequentato questo ed emigrazione in costante crescita. sul sito del Ministero e chiedere il percorso alla ripartire. Se nessuno si muove ne resterà certo ti dedicati, ha l’obiettivo di “racconta- ma “Prima della Magna Grecia” con le L’aggraziata statua marmorea del kou- assoluto gioiello: oltre 215.000, nume- In Calabria, la cultura resta (come sentiamo mappa interattiva per vedersi rispondere la consolazione. Ma per chi di questo passo re” al visitatore la “Storia della Cala- testimonianze relative all’Uomo di ros di Reggio, in realtà un giovane ri che non si vedevano effettivamente ripeterci da decenni) l’unica strada percorribile. – e solo in italiano perché le altre lingue non si troverà costretto ad andar via neanche quella. bria”. Recita così la descrizione del Neanderthal e all’Homo Sapiens. Apollo, di cui si dà anche la ricostruzione da decenni.

La prima esposizione dei Bronzi di Ri- ace a Reggio Calabria, dopo la scoperta e il restauro presso l’Opificio delle pie- tre dure a Firenze, è lontano, con il suo milione di turisti arrivati da ogni dove. Ma non si può dimenticare come, pri- Antonietta Catanese ma di questo restauro, i famosi Bronzi di Riace fossero rimasti in “solitudine”, Giornalista professionista nota arrivando nel 2008 a totalizzare – come in particolare per le sue inchie- scoprimmo all’epoca – meno visitatori ste sui Beni culturali calabresi. dello zoo di Pistoia, arrivando dietro a Alcune di queste hanno prodot- ippopotami e tigri. Uno scandalo. La to negli anni numerose interro- politica si mosse e si riaccesero i riflet- gazioni parlamentari su casi di tori su un patrimonio unico al mondo mala gestione del patrimonio che adesso inizia a tornare al proscenio culturale regionale e sono state adeguato a tanta bellezza. riprese da Gian Antonio Stella Il Museo reggino è un unicum per mille del Corriere della Sera e Sergio ragioni: si pensi che quando Marcello Rizzo, adesso vicedirettore di Piacentini iniziò a progettarlo volle sal- Repubblica (cfr. “Vandali – L’as- vare parte della necropoli ellenistica salto alle bellezze d’Italia” e che insisteva proprio sul terreno adibi- “Se muore il Sud”, di Stella e to alla nascita del primo edificio in Ita- Rizzo, Rizzoli). lia destinato a spazio espositivo. È gra- È direttore responsabile del zie a tanta lungimiranza che oggi è pos- giornale online Quellochenon- sibile, all’interno dello stesso Museo, ho.it e collabora da free lance avere accesso alle tombe che ancora si con testate locali e nazionali. mostrano al piano seminterrato. 6 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 7

Conosceva già questo personaggio e che già conoscevo come attore. Non l’a- l’attore Pellegrino che lo interpreta? vevo mai visto nei panni di Re Peperon- Ho conosciuto Re Peperoncino in Versi- cino. L’ho trovato splendido e ho trovato Il peperoncino lia, a Camaiore, in una manifestazione interessante anche il costume, bello ed organizzata dall’Accademia di Diaman- ironico realizzato da Tiziano Fazio, un te. Mi ha colpito subito il personaggio e grosso personaggio che ha lavorato con mi ha colpito anche Gianni Pellegrino Fellini e con Carmelo Bene. Gianni con alla conquista quel costume era straordinario, era una nuova maschera. Ho pensato che su un personaggio del genere si poteva lavo- delmondo rare. Anzi si doveva farlo. Maschera l peperoncino ha la sua “alleanza mondiale”, Dave Li Dejian DeWitt I la “World Chilli Alliance”, un’associazione che promuove la cultura piccante in tutti i cinque continenti. Fanno parte del direttivo cinque “specialisti” della cultura piccante in rappresentanza dei cinque Re Peperoncino continenti. Per l’Europa Enzo Monaco, presidente dell’Accademia italiana del peperoncino; per gli USA ato a Diamante venti anni fa sceneggiatura dell’Accademia Silvio Dave DeWitt dell’Università col Peperoncino Festival è arri- D’Amico di Roma. del New Messico, il più grande esperto N vato a Roma, Milano, Bologna, “Un po’ Bacco, un po’ un capo indiano e di peperoncino del mondo; Cagliari e Berlino. Accolto con entusia- un po’ stregone Azteco, dice Edoardo per l’Asia Li Dejian titolare della smo e simpatia in tutte le “manifesta- Erba, Re Peperoncino è un personaggio Dezhuang, azienda leader mondiale zioni piccanti”. Non conosce limiti e straordinario e può diventare una nuo- nella trasformazione dei peperoncini; non si ferma più il successo di Re Pepe- va maschera che non ha niente da invi- per l’Australia Beatrice Gasparotto roncino interpretato dall’attore Gianni diare ad Arlecchino e Pantalone”. e per l’Africa Beatriz Mario Chaguala. al suo lungo viaggio dall’America Quale sarà il primo impegno? Pellegrino. Alessio ha ritirato il Premio al Festival di Per i primi tre anni ci saranno latina fino all’Europa e poi in Asia Una delle prime cose da realizzare, Adesso su di lui c’è anche uno studio Diamante, il prof. Edoardo Erba si è tre presidenti: Enzo Monaco, lungo la via della seta. è il “Festival internazionale che lo candida a diventare una nuova complimentato con gli organizzatori e Dave DeWitt e Li Dejian. Il peperoncino è legato a molti aspetti del peperoncino” per il quale “maschera” per la Calabria e che al Pe- con la giuria del “Premio”. Segretario generale Gianluca Luisi. della nostra quotidianità: mi è stato dato l’incarico ufficiale peroncino Festival ha vinto il primo agricoltura, gastronomia, ambiente, come coordinatore. premio al “Concorso per la migliore te- Professore, il suo allievo Alessio Mo- governo, scienze, tecnologia, arte, Organizzato a turno in ognuno si di laurea”. L’autore si chiama Ales- neta è stato premiato per la tesi su Re la tesi finale del suo Master in Dram- e credo che in questo Alessio sia ri- Enzo cultura, sviluppo economico, dei Paesi aderenti con sio Moneta. Col Prof. Edoardo Erba ha Peperoncino che da anni è la masche- maturgia e Sceneggiatura dell’Acca- uscito in pieno. Monaco industrializzazione e salute. la partecipazione di imprese concluso il Master in drammaturgia e ra del Festival. demia Nazionale Silvio D’Amico di Ro- Da lì a fare uno spettacolo c’è ancora un I valori fondamentali da difendere ma sviluppando il personaggio del Re passo da fare ma le premesse per un sono l’ambiente, un bene buon lavoro ci sono tutte. L’attore Gianni Pellegrino, Peperoncino. da salvaguardare anche per nelle vesti di Re Peperoncino, L’obiettivo era di dare al personaggio le generazioni future; la cooperazione sta conquistando ormai un background, di creare la sua origine, Domenico D’Angelo per colmare il vuoto di informazioni il riconoscimento, a pieno titolo, fra realtà locali e globali; di “nuova maschera”, la costruzione di una comunità capace simbolo gastronomico di farci sentire al centro dell’universo; e culturale della Calabria il gusto delle cose semplici perché a volte “semplice significa di più”. Nella foto sopra e qui accanto con Elisabetta Gregoraci, Tutto questo col peperoncino? star dell’edizione settembrina Sì, perché il peperoncino non è solo del Festival di Diamante una spezia. È una sorta di passe-partout in grado di favorire nuovi incontri fra genti e popolazioni di tutto il mondo. e visitatori di tutto il mondo, E allora come giudica questa iniziati- Monaco che cosa è questa esposizione di prodotti, corsi va dell’Accademia? associazione? Come è organizzata l’Associazione? di cucina, mostre e seminari tematici. È una bellissima invenzione quella del La World Chilli Alliance nasce L’organizzazione interna prevede Prima edizione in Cina nel 2019. Re Peperoncino. Riesce a condensare con l’obiettivo di promuovere scambi cinque livelli di impegno. L’anno dopo in Calabria, sulla in un solo personaggio lo spirito e l’u- e collaborazioni per favorire “Chili Master”: per gli esperti di Riviera dei cedri. morismo calabrese, un’attività agrico- una cultura internazionale settore, una scienza del tutto piccante! Assieme al Festival poi stiamo la e industriale e le specialità culinarie del peperoncino. “Chilli Producer”: per i produttori pensando anche un “Summit di una terra meravigliosa. Un organismo senza scopo di lucro, impegnati ogni giorno con mondiale del peperoncino È qualcosa di veramente nuovo che va che vuole creare una comunità globale la coltivazione e la lavorazione sostenibile”: una conferenza al di là della “pubblicità” di un prodot- per supportare la ricerca, del peperoncino. “Chilli Chef”: internazionale per contribuire to locale. la coltivazione, la produzione, un team impegnato nella promozione alla ricerca di soluzioni sostenibili la lavorazione, la distribuzione, di una cultura gastronomica piccante. per la creazione di una migliore catena Il peperoncino è il simbolo gastrono- la promozione e il consumo della “Chilli Lover”: per il consumo di coltivazione, produzione, lavorazione mico e culturale della Calabria. “spezia piccante”. del peperoncino e dei prodotti e consumo di peperoncino. Re Peperoncino può diventare il sim- Richiamando lo storico ruolo che piccanti. “Chili business club”: bolo unitario e forse una “maschera” ha svolto fin dall’antichità assieme un’iniziativa che vuole collegare di questa Regione? fra di loro istituzioni e aziende Credo che si possa lavorare in quella di- che condividono gli stessi valori rezione. Tocca a chi fa teatro dare digni- e la stessa passione “piccante”. Una borsa di studio per ricordare Massimo Biagi tà di maschera a una geniale trovata pubblicitaria. na borsa di studio per ricordare Massimo Biagi e pubblicato entro il prossimo mese di Febbraio sul sito ufficiale avvicinare i giovani al mondo del peperoncino. dell’Accademia italiana del peperoncino www.peperoncino.org. Quali iniziative suggerisce per prose- U L’iniziativa, fortemente voluta dall’Accademia L’iniziativa è stata presentata a Diamante durante l’inaugurazio- guire questo percorso? italiana del peperoncino, partirà col prossimo anno. Avrà ne del “Campo catalogo Massimo Biagi” con la partecipazione Si potrebbe creare un concorso, maga- la durata di 30 giorni e si articolerà in due momenti, uno di Claretta, la moglie di Massimo. ri biennale, di nuovi testi o di nuovi presso un’azienda agricola e uno presso l’Accademia. “Non si poteva fare di meglio per ricordare il lavoro di questo progetti teatrali o editoriali – penso so- La prima fase di 15 giorni si propone di fornire i principali grande amico dell’Accademia” ha detto il prof. Amedeo Alpi, pre- prattutto al fumetto – che hanno come rudimenti sulla coltivazione dei “capsicum” e soprattutto side della Facoltà di agraria dell’Università di Pisa durante gli an- tema il Re Peperoncino. Ci potrebbe la classificazione delle più importanti varietà. Il secondo perio- ni in cui Massimo lavorava allo studio dei peperoncini. “Massimo stare anche un concorso per trovargli do, di altrettanti 15 giorni, si svolgerà a Diamante presso la se- Biagi”, ha proseguito il prof. Alpi, “amava il peperoncino come un nome (tipo Pulcinella o Pantalone), de nazionale dell’Accademia e sarà finalizzato all’organizza- un figlio, al peperoncino e all’Accademia ha dedicato venti anni di cui Re Peperoncino diventerebbe zione pratica della mostra “Peperoncini dal mondo” allestita di studio e di passione mettendo su una collezione di oltre mille l’attributo. ogni anno durante il Peperoncino Festival. varietà che, ancora oggi, è la più importante del mondo”. La Borsa di studio comprende il vitto e l’alloggio per tutta la du- Il Prof. Alpi si è impegnato a chiedere per la Borsa di studio il pa- Il lavoro svolto dal suo allievo può es- rata dei due periodi di formazione e un rimborso spese forfettario trocinio dell’Università di Pisa e dell’Accademia dei georgofili. sere il punto di partenza per uno spet- di mille euro. Ha cadenza annuale ed è aperta alla partecipazione Massimiliano, il figlio di Massimo, e la moglie Claretta si so- tacolo con Re Peperoncino? Massimo di giovani di tutte le nazionalità, residenti in Italia, di età compre- no detti entusiasti dell’iniziativa e hanno assicurato la loro Alessio Moneta è stato un mio allievo Biagi sa fra i 18 e i 30 anni. Il bando definitivo è in preparazione. Sarà partecipazione. molto brillante, e gli ho proposto di fare 8 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 9

nella pastorizia e nell’Aspromonte jonico Il suo ritorno al paese per la morte della madre le sue radici. sancisce la nostalgia per il sostanziale fallimento Su questo sfondo si sviluppa la vicenda dei progetti giovanili ma non uccide la speranza EDITORIALE PROGETTO 2000 LA MEMORIA PER FARE CULTURA di una famiglia, narrata in prima persona testimoniata dalla lettera della madre a Nichino, dal giovane Nicolino, figlio abbandonato testo di struggente poesia immaginato dallo assieme alla madre e alle sue sorelle, stesso figlio ma non per questo meno attendibile. da un padre emigrato in Germania che preferisce Un testo, dunque, bello ma amaro se si hanno Nella prima edizione un vostro opuscolo pro- una “dorata” diserzione rispetto all’assunzione presenti le attuali condizioni della Calabria Demetrio Guzzardi, nato a Cariati Vittorio Sammarco muoveva l’iniziativa titolando: “La bellezza sal- delle sue responsabilità di capo famiglia, che testimoniano di un sostanziale fallimento nel 1959, trasferitosi a Cosenza per verà la Calabria”: ci credete ancora dopo questi funzioni assunte da una madre coraggiosa degli aneliti di riscatto che avevano trovato l titolo della nona edizione della Settima- nove anni di iniziative culturali? che affronta la durezza di un lavoro precario, nella piccola comunità di Africo un momento gli studi, dopo la laurea ha dato na della cultura calabrese è: “Comunità “La bellezza salverà innanzitutto il mondo” e poi an- con i connessi soprusi e violenze che tale di entusiasmo progettuale. In quel contesto vita, assieme alla moglie Albama- I della memoria”, due concetti che oggi che la Calabria, ma noi dalla Calabria possiamo por- condizione comporta, anche se non disgiunto sembrava affermarsi la voglia di riscossa ria Frontino,nel 1986, alla casa edi- sembrano in crisi. Quale memoria accompagna tare il nostro piccolo contributo, ecco perché ci cre- da un’aureola poetica: la raccolta notturna purtroppo soffocata con la violenza, causa trice Progetto 2000 che ha pubbli- il pensiero di chi abita questa regione e, soprat- diamo... c’è tanta gente che è disposta a restare nel dei fiori di gelsomino della costa jonica, della morte del barista Rocco e il ferimento tutto, è ancora vivo il senso di comunità? E su suo piccolo paese, ma tra venti anni sarà ancora co- per cui la durezza del lavoro è ripagata del profeta Papula, visionario paladino cato oltre 700 titoli, molti dei quali quali basi si fonda? sì? Drammaticamente una nuova generazione, che dal persistente profumo che avvolge di un riscatto da realizzare proprio a partire di argomento calabrese. Settimana della cultura calabrese è un format na- pur si è formata nelle università calabresi, ha trovato le donne operaie. dall’Aspromonte. Resta da chiarire, per chi Nel 1991 ha fondato il settimanale to per poter raccontare gli incontri di un anno di lavoro al Nord e fuori dall’Italia: torneranno? Per fare Una figura, quella della madre, coraggiosa, non lo conoscesse il significato dell’espressione Buongiorno Cosenza per “raccon- lavoro e di giri per la Calabria. In 365 giorni ci si cosa? Nuove sfide ci attendono... La cultura intanto orgogliosa e dolente con uno sfondo di mondo che dà il titolo al libro. Non lo diremo non certo imbatte con tante persone di grande umanità, si ha bisogno di punti fermi e di radicamenti. femminile di pari spessore umano che riesce per costringere a leggere il libro ma proprio tare il positivo della città”. visitano posti incantevoli, si incontrano storie in- a combattere e imporre condizioni di lavoro perché, solo attraverso la sua lettura è possibile Ha ristrutturato nel centro storico credibili: ecco da dove nasce il desiderio di radu- La tua casa editrice Progetto 2000ha più di tren- più umane a un establishment locale fatto scoprire la pregnanza dell’espressione. cosentino la sede dell’Universitas nare in un posto – per otto anni è stato Camiglia- t’anni di vita e oltre 700 titoli pubblicati: cosa si- di gnuri, malandrini e rappresentanti dello Stato. Vivariensis, l’associazione cultura- tello Silano – tutte queste positività per farle co- gnifica stampare tutti questi libri in una terra noscere e per ripartire con una carica rinnovata. con gli indici di lettura tra i più bassi d’Europa? le che divulga il patrimonio cultura- Già dal primo anno abbiamo avuto chiaro che Negli anni ‘50 del Novecento pure per stampare le e ambientale calabrese. eravamo una comunità della memoria, perché un volumetto di poesia si doveva “emigrare” a Na- È l’ideatore di numerose rassegne nella giornata inaugurale abbiamo sempre riser- poli o a Bari, poi la presenza significativa di Pelle- La gente in Aspromonte letterarie e culturali, tra cui la Setti- vato uno spazio per il ricordo di chi non c’è più..., grini, Brenner ed altri coraggiosi editori ha cam- di quegli intellettuali che hanno operato per cam- biato la rotta. Negli anni ‘70 nascono nuove sigle mana della cultura calabrese. In- biare le sorti della nostra terra. Lo slogan del editoriali, tra tutte Rubbettino ma anche Laruffa, di Gioacchino Criaco contri, mostre e visioni sulla bellez- 2017 era appunto “Raccontare e conoscere la Ca- L’edizione 2018 è dedicata al ricordo di don Car- Don Carlo De Cardona è stato già dichiarato dalla il Coscile ed altri. Questi benemeriti della cultura za made in Calabria”. labria è già cambiarla”. lo De Cardona e don Luigi Nicoletti, a 60 anni Chiesa Cattolica “servo di Dio”, ed è in corso il pro- calabrese hanno prodotto migliaia di volumi sulla Lo abbiamo intervistato. dalla morte. Due santi preti e uomini di questa cesso di beatificazione. storia della nostra terra; l’unica amarezza è che Quest’anno la Settimana si è svolta in tre ap- terra: chi erano e, secondo te, i giovani di oggi molti di questi titoli non sono conservati nella bi- Pasquale Vilardi Sullo sfondo una comunità locale che esprime puntamenti itineranti: perché questa decisione ne hanno memoria? E don Luigi Nicoletti? blioteche degli enti locali, per una miope politica una cultura ancestrale a mezza strada di non farla in un posto fisso? Che risposta ave- Don Carlo De Cardona (nato a Morano Calabro il 4 Don Luigi Nicoletti era nato a San Giovanni in Fiore culturale di chi ha gestito le sorti della Calabria. tra racconto fiabesco e la nostalgia di una vita te ricevuto? maggio 1871 e ivi morto il 10 marzo 1958) dopo la nel dicembre 1883; è morto a Cosenza il 3 settem- Dopo la mia laurea in Storia medioevale ho scelto di ono pochi i paesi d’Italia dura ma felice, come può essere quella Camigliatello Silano resta nel nostro cuore..., promulgazione dell’enciclica sociale Rerurm no- bre 1958. Fu stretto collaboratore di don Carlo De restare e di costruire luoghi dove la cultura avesse che abbiano conosciuto meglio dei pastori nel contesto di un Aspromonte avevamo già provato una iniziativa del genere nei varum di Leone XIII, diede vita a Cosenza a un mo- Cardona, insigne docente di Lettere e filosofia al Li- una casa, sono nati così la casa editrice Progetto “S della Calabria l’ingiustizia, ostile ed accogliente nello stesso tempo. primi anni del 2000, ma forse non eravamo pron- vimento di popolo per l’elevazione delle classi ru- ceo Classico “Bernardino Telesio” di Cosenza, au- 2000, l’Universitas Vivariensis, la “Settimana della il sopruso, la violenza: eppure, forse per ciò, Non sarebbe sbagliata, in proposito, ti; a fine agosto la cittadina silana è lo spazio rali; le sue organizzazioni si estesero anche fuori tore di numerosi saggi. Fondò in Calabria il Partito cultura calabrese”, il Centro studi calabresi “Catto- questa regione tiene al sommo del suo carattere una rilettura di Gente in Aspromonte. ideale per poter svolgere le attività che predispo- dal territorio diocesano. Tra l’altro fondò la Cassa popolare, tanto da essere soprannominato lo Stur- lici socialità politica” e tanti altri piccoli e grandi stru- il senso del diritto e del torto e l’attitudine Paradigmatica la figura del massaro zzu Bino niamo: le passeggiate mattutine, i giochi tradi- Rurale Federativa di Cosenza che fu una risposta zo calabrese. Fu eletto più volte al Consiglio provin- menti, tutti tesi a far conoscere il patrimonio cultu- a giudicare, distinguere, spartire giusto che impartisce in quella cornice una lezione zionali per i più piccoli, le presentazioni di libri, e al problema del credito calabrese nei primi anni ciale di Cosenza nel Collegio di San Giovanni in Fio- rale che possediamo. Da qualche anno a Cosenza e ingiusto. Guardate i suoi campioni: di vita ai ragazzi che scelgono una temporanea poi la sera “Suoni & Visioni” dedicato alla musica del Novecento. Fu più volte eletto consigliere pro- re e nel 1952 in quello di Cosenza. Per il suo antifa- con l’iniziativa “Gazza ladra”, collegata all’edizione Gioacchino da Fiore, Francesco da Paola, latitanza per sfuggire alle maglie di una giustizia e ai film, per non dimenticare le serate astrono- vinciale nel Collegio di San Pietro in Guarano dove scismo venne trasferito d’ufficio al Liceo di Galatina cosentina della Settimana, regaliamo ogni giorno, Tommaso Campanella; non trovate che torri dei padroni. Di notevole spessore poetico miche, e poi le mostre. venne realizzata nel 1907, dalla Lega operaia, una in Puglia. Fu una voce solitaria nel panorama gior- per un’intera settimana 100 copie di un libro, ai fre- di giustizia e castelli di utopia”. è la ballata del latitante evocata dal pastore. La struttura che ci ha ospitato negli ultimi tempi, delle prime centrali idroelettriche. nalistico calabrese nel condannare l’antisemitismo quentatori dei bar, per stimolare tutti alla bellezza Così scriveva Corrado Alvaro in Itinerario italiano Da parte sua Nicola si da dà fare per contribuire la Casa del forestiero sopra la Pro loco, necessita Dopo la grande crisi del 1929 e l’opposizione al re- e le assurde idee del nazismo. Dopo la guerra indi- della lettura. Anche con le scuole utilizziamo questa (1933), raccolta di una serie di articoli al sostentamento della famiglia ma resta di seri lavori di ristrutturazione per poter ospitare gime, don Carlo fu costretto a ritirarsi da un suo rizzò e contribuì a far nascere una nuova classe po- formula; consegniamo gratuitamente dei nostri vo- giornalistici che configurano un potente invischiato assieme ai suoi giovani amici manifestazioni come la nostra; anche per il pros- fratello a Todi; ritornò a Cosenza dopo la caduta litica, protagonista in regione e nel paese. lumi agli studenti e dopo qualche settimana incon- ed efficace affresco delle realtà socio/culturali nella rete della piccola criminalità simo anno, pensiamo di realizzarla itinerante, pri- del fascismo ricoprendo la carica di assessore al Secondo noi è molto importante presentare ai triamo con l’autore i giovani lettori; tutte iniziative, delle varie regioni e città nonché del carattere che lo costringeranno poi a cercare riparo vilegiando i paesi italo albanesi, per sottolineare bilancio. Tutta la sua vita fu dedicata alle opere so- giovani queste figure valoriali che con la loro ormai collaudate, che vogliono spronare grandi e dei suoi abitanti. nell’emigrazione. l’importanza che ha avuto per l’intera Calabria l’i- ciali e pur avendo fatto girare milioni di lire, morì opera hanno cambiato un modo stantio di vi- piccoli all’amore verso il libro. Questa lapidaria e icastica definizione stituzione cento anni fa dell’Eparchia di Lungro. povero nella casa del fratello a Morano. vere la fede. può lasciare interdetti coloro che conoscono la regione e i suoi abitanti attraverso la rappresentazione superficiale e spesso (in buona o mala fede) deformata dei mezzi convenuto con Loiero, Demetrio Guzzardi al Liceo scientifico “Fermi” di Cosenza incontra gli studenti di comunicazione che ci hanno presentato offrendo la propria che hanno ricevuto in dono il volume la Calabria come terra dominata dalla Idee per la Calabria disponibilità, sull’opportunità Matematica tra verità e bellezza (e produttrice di) criminalità, società succube di una iniziativa forte, capace e organizzata in clientele non sempre trasparenti di rompere con logore o, nella migliore delle ipotesi, dominata abitudini di cui la Calabria da un vittimismo deresponsabilizzante è vittima. Ed è stata avanzata, che le impedisce di essere artefice atanzaro – “Un’idea culturale a un progetto Loiero ha illustrato la realtà tra tante, l’ipotesi di dare Agazio Loiero del proprio riscatto. per la Calabria”. di profonda riqualificazione e le necessità di una regione concretezza al gruppo La lettura del recente saggio/romanzo C È quanto ha chiesto della realtà storica, sociale, che per crescere ha bisogno di studiosi e ricercatori di Gioacchino Criaco (La Maligredi, Feltrinelli) il presidente della Regione, politica, economica e anche di uno scossone che si ritroveranno al tavolo contribuisce a ridimensionare questi luoghi Agazio Loiero, a un primo territoriale della regione. culturale che tagli di lavoro offerto da Loiero comuni e a restituire credibilità e dignità gruppo di intellettuali All’appello di Loiero con stereotipi e abitudini con il varo di una rivista ad una popolazione duramente colpita, calabresi che mantengono hanno risposto studiosi consolidate e che riesca che dalla Calabria parli nel corso dei secoli, da catastrofi naturali un forte radicamento con come Stefano Rodotà, a rappresentare il territorio al resto del Paese. e sociali di ogni tipo. Gioacchino Criaco la terra di origine. L’incontro, Salvatore Settis, Lucio Villari, per quello che è, con i suoi In essa ognuno potrà Si può dire “saggio/romanzo” in quanto storia che si è svolto a Roma Piero Bevilacqua ed Eugenio pregi e i suoi difetti, valorizzare, nell’interesse di una famiglia e di una piccola comunità a esordito nel 2008 con il romanzo per fatto logistico – informa Ripepe, che vivono e insegnano e soprattutto sia messa della Regione, quanto esprime che trae origine da un evento realmente H Anime nere (Rubbettino), una nota dell’ufficio stampa fuori dalla Calabria nonché in condizione di sfruttare a livello accademico, politico accaduto: l’alluvione del 1951 che distrusse da cui è stato tratto il film omonimo della giunta regionale – l’editore Carmine Donzelli al meglio le opportunità e anche come operatore il paese di Africo con il conseguente esodo diretto da Francesco Munzi, si inquadra in una iniziativa e l’antropologo Vito Teti che le si aprono culturale. forzato dei suoi abitanti, ricollocati, dopo vincitore di nove David di Donatello, che è legata in maniera che insegna all’Università – ultima vera occasione, un lungo periodo di precarietà, in un paese tre Nastri d’argento e del premio imprescindibile alle della Calabria. secondo il presidente Loiero – Promemoria ricostruito ex novo in un contesto geografico Sergio Amidei. tre Università calabresi All’incontro era presente con i fondi strutturali europei È stata la prima e unica completamente diverso che ha comportato Ha in seguito pubblicato i romanzi che da protagoniste saranno anche il portavoce del per il periodo 2007-2013. riunione. Del progetto di rivista la distruzione o comunque il severo Zefira (2009) e American Taste (2011). chiamate a dare il supporto presidente, Pantaleone Sergi. Gli studiosi intervenuti hanno nessuno ne ha più parlato. ridimensionamento di una cultura che aveva 10 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018 11

compagnia, la Motion Picture Patents le responsabilità della costruzione La macchina da presa era fissa, Company, monopolizza tutti i brevetti, del film: faceva funzionare la macchina talvolta addirittura ancorata Jane Greer e ANTONIO GAUDIO impedendo ai concorrenti di realizzare Greta Garbo da presa trascinando la pellicola al pavimento dello studio. in Le catene della colpa Quattro nomination e un Oscar film; da New York e maggiormente in The temptress con la manovella, dava istruzioni E del resto la fotografia cinematografica Regia Jaques Tourneur, 1947 (La tentatrice) da Chicago i produttori indipendenti agli occasionali attori, provvedeva allo nei primi anni del Novecento era ancora asce a Cosenza, il 20 novembre 1883. Il padre Raf- iniziano a trasferirsi con le loro troupe di Fred Niblo, sviluppo del negativo e magari lui troppo fragile per poter assumere 1926 N faele è un fotografo professionista, un mestiere che in California, stato in cui il monopolio stesso proiettava il film. una funzione espressiva autonoma. ha abbracciato da ragazzo assieme a due fratelli. Già dal della MPPC non era legalmente valido, Non a caso, i primi apparecchi Lumière Così i primi operatori di film 1856, i Gaudio hanno un laboratorio artistico in piazza San scegliendo Hollywood, nei pressi potevano essere usati sia per effettuare a contenuto narrativo non potevano Giovanni Gerosolimitano, e Raffaele è autore di diversi brevetti. di Los Angeles. le riprese sia, con una piccola modifica, spingersi oltre la pura e semplice Nel 1903, probabilmente un film muto di produzione francese, Na- Il villaggio è scelto sia per le favorevoli per proiettare il prodotto finito. visibilità, che all’epoca costituiva poleone attraversa le Alpi, fu girato forse in Sila da Antonio Gaudio, che a Cosenza produce cortometraggi. condizioni climatiche sia per L’operatore del primo Novecento non già un traguardo di non facile I fratelli Gaudio nel 1906 emigrano in America per tentare la grande avventura del ci- la vicinanza al mare, alle montagne poteva nemmeno guardare attraverso conseguimento. nema. Arrivano a New York e lavorano per alcune agenzie fotografiche per poi avvici- e al deserto (quello di Mojave), l’obiettivo per controllare i margini Con l’avvento dei kolossal storici narsi al cinema. Nel 1915, Eugene si trasferisce in California, come direttore della foto- ambienti che si prestavano chiaramente dell’inquadratura, che venivano stabiliti di D.W. Griffith era chiaro che non grafia dell’Universal. Nei primi anni di Hollywood realizza la più conosciuta delle sue come ottimi sfondi naturali per girare in maniera approssimativa dagli bastava più un solo operatore opere: Ventimila leghe sotto i mari, dal romanzo di Jules Verne, uno dei primi film con gli “esterni” per i vari filoni assistenti (definiti apparecchiatori). per controllare la complessità effetti speciali, creati dallo stesso Eugene e proprio per la fotografia il film riceve nu- merosi premi. Eugene, purtroppo, muore prematuramente, stroncato da una peritonite, il 1° agosto 1920, a soli trentaquattro anni. Tony introduce altre innovazioni: è il primo cameraman a usare la sequenza di mon- taggio nel famosissimo Il segno di Zorro del 1920. Conosce Sol Polito, un conterraneo ony Gaudio e Nicholas con cui stringerà una collaborazione artistica feconda di risultati. Nel 1926 è direttore Musuraca, nei primi anni del della fotografia della grande Greta Garbo nel film La tentatrice. Seguono tanti altri film T secolo scorso, lasciano la Riscrivere la storia del cinema partendo dalla CALABRIA e nel 1930 arriva la prima candidatura all’Oscar per Gli Angeli dell’inferno, diretto dal Calabria in cerca di fortuna. Provengono miliardario Howard Hughes. In questi anni lavora con i più grandi registi e divi di Holly- da esperienze diverse, ma entrambi wood. Finalmente nel 1937 vince l’Oscar per il film Avorio nerodi Mervin Le Roy. L’anno attratti dalla suggestione di una successivo firma la fotografia di un grande kolossal Le avventure di Robin Hood, in- nascente realtà, quella del cinema. terpretato da Erroll Flynn, il successo è mondiale. Diventa il fotografo di Bette Davis Se la figura di Nicholas Musuraca La Cineteca della Calabria ha dedicato con la quale crea un sodalizio artistico ed è proprio un suo film, Il conquistatore del non si discosta molto dall’iconografia Messico, per la regia di William Dieterle che gli fa conquistare la seconda nomination. un volume a due grandi direttori della fotografia, Una terza candidatura arriva nel 1941 per Ombre malesi di Howard Hawks, in cui Gau- classica dell’emigrante povero in cerca dio illumina la Davis con la luce della luna piena, mentre l’ultima è del 1945 per il film di fortuna oltreoceano, quella Tony Gaudio e Nicholas Musuraca, L’eterna armonia di Charles Vidor. di Tony Gaudio invece è quasi opposta, che agli inizi del Novecento, emigrati in America, Tony Gaudio scompare nel 1951. provenendo da una famiglia di fotografi, che vede invece l’America hanno lasciato una segno nell’evoluzione come la terra dove si può della settima arte NICHOLAS MUSURACA effettivamente “fare il cinema”, Le ombre del successo quest’arte giovane ma affascinante Eugenio Attanasio che raccoglie numerosissimo pubblico Nato a Riace (RC) il 25 ottobre 1892, ben presto si trasferì nei cinematografi. dall’Italia negli Stati Uniti con la sua famiglia, povera e con- In Calabria L’arrivo del treno alla Ciotat tadina, alla ricerca di fortuna. A Los Angeles, nel 1913 iniziò a viene proiettato sia a Cosenza che Bette Davis lavorare come autista di J.Stuart Blackton, , produttore di film a Reggio, dapprima senza grandi e Paul Muni muti. Poi, appassionandosi sempre più al cinema, che all’epoca in Now fortune, ma con l’avvento del nuovo del muto aveva qualcosa di magico, lavorò dietro le quinte di numerosi (titolo italiano film come attrezzista e aiuto direttore della fotografia. Proprio da queste esperienze ca- secolo, il cinematografo prende piede Il selvaggio) pì le tecniche che potevano servire a farlo diventare un direttore della fotografia, un e, negli anni, si iniziano a girare, di Archie L. Mayo, dei processi fotografici richiesti ruolo che a Hollywood era molto richiesto. sia documentari che brevi fiction; 1935 a un film di grandi proporzioni: Dal 1923 realizza la sua aspirazione firmandosi prevalentemente con il nome di Nick il più famoso sul terremoto soprattutto nelle scene di massa Musuraca. Trasferitosi in California nel 1927, iniziò a lavorare per la Robertson-Cole Pic- di Reggio Calabria. e d’azione era necessario il lavoro tures Corporation, dal 1928 RKO. Vi rimase fino ai primi anni Cinquanta, collaborando Quando i calabresi partono, ancora contemporaneo di più macchine a numerose b-movies, soprattutto noir, horror e western, realizzati con mezzi limitati e non si è affermata la macchina da presa, ciascuna delle quali doveva in poche settimane di lavorazione. Nonostante ciò il suo talento riuscì a scavalcare i li- produttrice americana, però il cinema essere controllata da un operatore. miti imposti dai bassi costi e a rileggere la lezione dei maestri dell’Espressionismo te- è già un divertimento di massa. A questo team occorreva la direzione desco. All’inizio degli anni Quaranta avviene la svolta: il produttore di film horror lo chiama per girare alcuni film considerati all’epoca di serie B, oggi rivalutati Nel 1905 viene aperto tecnica. Nasce così l’espressione, come appunto Il bacio della pantera del 1942, La settima vittima del 1943 e Il giardino a Pittsburgh il Nichel-Odeon, che fu usata per la prima volta delle streghe che fanno di Musuraca un esempio di novità per come illumina la scena un teatro popolare dove al costo nel cinema francese, di chef-opérateur, e per l’uso che ne fa del color nero. di pochi centesimi è possibile assistere riportata nell’Italia degli anni Trenta Quando fu chiamato dal regista per Il bacio della pantera, Musuraca alla proiezione di una pellicola della Ida Lupino come capo-operatore o operatore-capo. aveva già affinato il suo stile comprendendo come le poche luci davano un effetto par- durata di circa 10-15 minuti. e Umphrey Bogart, Sia Gaudio che Musuraca, partecipano ticolare per creare suspense nel pubblico. Saranno i film come Lo sconosciuto del terzo Cominciano così a proliferare generi protagonisti a questa progressiva affermazione piano del 1940 a metterlo sul piedistallo dello stile noir. Musuraca dichiarò sempre di quali il giallo, l’attualità e il comico di Una pallottola della figura del direttore della fotografia voler semplificare le sue scelte di illuminazione, in pratica usava solo una minima parte di luci per un set. In Il passo del carnefice, altro grande , Nicholas realizza il sen- e il cinema non è più identificato per Roy, regia con il consolidarsi del cinema come so di claustrofobia proprio grazie alle ombre che circondano John Garfield. Anche quan- con il documentario come in origine. di Raoul Walsh, fenomeno industriale. 1941 do il regista gli affida La scala a chiocciola,un thriller gotico, Musuraca Negli Stati Uniti i primi centri Il successo non arriva subito, come costruisce immagini mozzafiato, primi piani sagomati e una serie di drammatici low- cinematografici importanti leggerete nelle notizie biografiche, key. Ora il suo stile è ampiamente imitato. si stabiliscono a New York e Chicago, ma è di quelli che resta scolpito negli Fu nominato all’Oscar per Mamma ti ricordofilm, però, completamente fuori degli sche- ed è proprio a New York che ritroviamo Sotto, Dorothy Mc Guire annali. Gaudio è ingiustamente ben tre altre nomination, del chiaroscuro e delle ombre, del noir, mi noir e horror, piuttosto un dramma familiare raccontato dal regista i fratelli Gaudio come fotografi, Gregory Peck in La scala a chiocciola ignorato come primo italiano vincitore per Il conquistatore del Messico, in titoli come La scala a chiocciola e fotografato da Musuraca in maniera molto commovente e delicata. in Quarto potere e il suo Lo sconosciuto del terzo piano, entrambi del 1940, e Musuraca come tuttofare e Tamara di Robert Siodmak, 1946 dell’Oscar per Avorio Nero, nel 1937; L’eterna armonia e Ombre Malesi. e Il Bacio della pantera, che hanno hanno definito le convenzioni visive dei film noir e reso grande la casa di produzione RKO. di un produttore, che lo avvicina al Toumanova gli annuari del cinema invece Musuraca invece si afferma avuto sequel e remake. Anche per lui Musuraca inizia e finisce le sue opere con le ombre, il tono dominante dei suoi lavori è il in Days of Glory Barbara Stanwyck, William Holden mondo del cinema. attribuiscono il primato a Vittorio nel b-movie, film a basso costo, genere una nomination per Mamma ti ricordo. color nero, riuscendo là dove nessun altro prima ad ora vi era riuscito, anche esportando Intorno al 1907, quella che allora di Jacque Tourner, e Adolphe Menjou de Sica per Sciuscià (1947). di film rivalutato e storicizzato dalla Forse c’è un sottile filo che unisce in Sueno dorado questo suo stile ad altri generi come il western Sangue sulla luna. Il posizionamento delle rappresentava la più potente 1944 Ma per Gaudio ci sono anche critica col tempo, come un maestro i “cinematographers” calabro-americani, di Rouben Mamoulian, 1939 fonti d’illuminazione non è più dall’alto, ma dal basso: lampade da tavolo, caminetti o fuochi, fasci di luce all’interno di una cornice scura, illuminazione dei contorni, figure e cinematografici, che già erano nati. volti in primo piano sono illuminati lateralmente o posteriormente enfatizzando il contor- Già nel 1920 Hollywood era divenuta Virginia Houston no. Esperimenti per creare suggestive astrazioni (come ombre sulle pareti e sui soffitti) sono la chiave per capire chi era Nicholas Musuraca. Sebbene oggi sia considerato un il centro dell’industria cinematografica e Robert Mitchum americana per eccellenza, e qui nasceva grande cineasta dei tempi d’oro di Hollywood, all’epoca non fu compreso, la sua carriera sviluppandosi su vasta scala il fenomeno fu un andirivieni tra film di serie A e B, ma il prestigio con cui si metteva a disposizione permise a registi e produttori di poter ottenere dal suo stile affascinanti film in bianco e del divismo; anche l’immagine nero. Un maestro troppo dimenticato, ma che oggi invece è ricordato per la sua maestria. cinematografica si perfeziona Morì a Los Angeles il 3 settembre 1975. con i miglioramenti tecnologici e con la maestria di questi grandi professionisti della macchina da presa che inventano stili e nuove tecniche Groucho Marx nel film di Chester Ersine, Anche se non si può parlare di illuminazione e ripresa. A girl in every port, 1952 di una vera e propria scuola calabrese Storicamente la figura del direttore della luce per il cinema americano della fotografia si è definita soltanto da Gaudio e Musuraca a Mauro Fiore – i critici potrebbero inorridire – quando la crescita industriale e Salvatore Totino, gli ultimi e più possiamo però invitare gli storici del prodotto film ha richiesto apprezzati direttori della fotografia a riscrivere la storia del cinema una progressiva moltiplicazione di Hollywood. Nato a Marzi, Fiore vince partendo dalla Calabria. delle specializzazioni sul set. il premio Oscar nel 2010 per Avatar, Agli albori della storia del cinema mentre il gioiosano Salvatore Totino * da La grande avventura: Tony Gaudio Nicholas Musuraca la troupe cinematografica si poteva diventa maestro delle luci di Eugenio Attanasio, condensare in un solo addetto per Ron Howard e altri grandi registi Edizione Cineteca della Calabria che radunava in sé tutte e produzioni americane. 12 ANNO XI - n.42 - Giugno/Luglio 2018

NEWS La Calabria nel Mondo... il Mondo della Calabria

italiano, ad aprire il Bar Sport, un punto di ritrovo per evi- TORONTO tare arresti di persone che si erano recate in Canada per lavoro e non per delinquere. Fu quello il primo ritrovo dei Festeggia i 50 anni sannicolesi che crescevano di numero ogni mese e così, nel 1968, fu deciso di organizzare la festa di San Nicola patrono e Domenico Sgrò fu il presidente del Comitato. il Club Sannicolese Da qui l’inizio del percorso per la nascita del Club sociale sannicolese. Storie di uomini, donne, famiglie I primi anni furono altalenanti, senza una sede e con l’u- che hanno popolato un pezzo di Toronto nico intento di organizzare la festa del patrono, anche se raggiungendo una cifra superiore a quella per diversi anni fu rinviata. Le riunioni si tenevano negli dei cittadini rimasti a San Nicola da Crissa uffici di Sgrò prima e nel locale “La Cubana” in seguito. Con l’arrivo alla presidenza di Rosario Marchese, due e che, con il loro impegno, volte ministro dell’Ontario e parlamentare, il Club sanni- hanno raggiunto ragguardevoli risultati colese diventò realtà e riprese anche la festa del patrono. nelle rispettive attività La prima sede fu proprio su College street, ma negli anni ’80 decisero di acquistare un locale un po’ più grande su Nicola Pirone Eglinton Ave. Con Vincenzo Sisì presidente il Club Sanni- colese cambiò nuovamente sede e il 30 aprile del 1995, fu inaugurata l’attuale sede al 180 Winges Road a Wood- MELBOURNE bridge. Terminato il mandato di Sisì, la guida del sodali- zio passò ad Antonio Galati fino ad arrivare a Joe Garisto in carica dal 1998. Il sogno realizzato Il club organizza numerosi appuntamenti durante l’anno, come la cena del Carnevale, San Giuseppe, San Martino, dei devoti Natale e il veglione di Capodanno. In onore del patrono San Nicola, la terza domenica di Luglio ecco il picnic al parco con la Messa e la processione. di San Francesco Di storie di sannicolesi in Canada ce ne sono infinite. Quello che più risalta è che la maggior parte dei sannico- lesi emigrati oltreoceano hanno avuto successo a comin- Assunta Orlando ciare, come si diceva, da Rosario Marchese, ex ministro della cultura dell’Ontario, più volte deputato e già presi- er il 75° del Patronato di San Australia e fervida devota, racconta, dente del Club. Ma non c’è settore dove non ci siano san- P Francesco sulla “Gente di mare”, con voce alterata da forte emozione, nicolesi che si sono distinti. Tra questi i Galati brothers che ricorre quest’anno, il Calabria di quel lontano arrivo della Sacra Re- una delle prime catene di supermercati italiani e oggi la Club di Melbourne, si è impegnato a liquia a Sambiase, a inizio degli anni Crissa import di Adolfo Galati. C’è da ricordare anche la far giungere in Australia, voluta forte- ’60, quando tutta la popolazione an- Crissa bakery di Vito Iozzo che negli anni ottanta forniva mente da tutta la Comunità calabre- dò a riceverla all’ingresso del paese, la maggior parte dei fast food dell’Ontario con i sub-ma- se, una reliquia custodita nel Santua- portandola in processione nella rine, panini speciali da riempire. Tra quelli invece che han- rio dei Padri Minimi di Lamezia Ter- Chiesa, dove da allora è custodita. no avuto successo con la ristorazione, c’è Toto Pirone con me, grazie alla disponibilità del Su- Un bagno di folla ha accolto la reli- il suo Posticino restaurant, molto frequentato soprattutto periore, padre Giovanni Sposato e quia a Melbourne e ai responsabili emigrazione degli anni ’50 ha portato nel lontano da impiegati e personalità di politica e sport. all’Accademia delle Tradizioni Popo- del Calabria Club: il presidente Sam L’ Canada centinaia di sannicolesi, che pur di avere Nel campo dell’artigianato, la famiglia Congiustì, oggi gui- lari Calabresi. Sposato e il vice presidente Vince Da- un futuro migliore hanno sfidato tante difficoltà, in pri- data da Vince che impianta ferro e acciaio in tutta la città. Ad accompagnare in pellegrinaggio niele, si sono uniti autorità religiose e mis il lungo viaggio. L’emigrazione da San Nicola da Anche l’edilizia è ben rappresentata con la Imeneo costruc- la reliquia (un sacro dito del Santo istituzionali, tra cui il Console d’Italia, Crissa, piccolo centro delle Pre Serre calabresi, era co- tion. Nel campo dell’industria c’è Joe Galati proprietario di contenuto in un’antica teca del 1600 Luigi Trombetta e il deputato dello minciata all’indomani dell’Unità d’Italia per approdare una fabbrica per la produzione di motori per aereo o quella racchiusa in un Reliquiario di argento Stato del Victoria, Lily D’Ambrosio. dopo Stati Uniti, Argentina e Brasile in Canada, con il di tappeti di Raffaele Marchese. Sannicolesi forti anche grosso della “truppa” che lasciò il paese natio nell’im- nella fotografia con e oro, a forma di angelo), padre Ivano Tra le varie celebrazioni in program- mediato dopoguerra. Gregorio Riccio che ha Scalise e il vice presidente dell’Acca- ma, molto suggestivo ed emozio- Secondo le cronache locali i pionieri che giunsero in Cana- fatto le sue fortune e demia, Salvatore Caputo. nante, il pellegrinaggio della Reli- da nel luglio del 1949 sbarcarono nel porto di Halifax in conoscenze con la In- Un pellegrinaggio che al significato quia sul battello con il rito della co- Nuova Scozia e da lì proseguirono per il nord della provin- ternational. religioso, di devozione e fede, è lega- rona lanciata in mare in ricordo degli cia, dove furono assunti come tagliaboschi. Trascorrevano Il dottor Frank Marti- to anche un profondo sentimento di emigrati e la benedizione del luogo giornate intere ad abbattere alberi che servivano per le car- no, dopo avere stu- appartenenza alla terra natia. Il San- che li ha accolti. tiere canadesi. C’è chi ricorda il grande mare o le distese diato in Italia ha con- tuario di Lamezia, infatti, è in località Una solenne celebrazione, officiata di neve che si scrutavano dai treni che da Halifax erano seguito in Canada il ti- Sambiase, luogo d’origine di tanti da padre Scalise e padre Osuagwu diretti a Toronto, dove una volta arrivati si stabilivano vi- tolo di miglior medico sambiasini emigrati a Melbourne. Benneth Chukwudi, alla quale hanno cino a College Street. Vivevano di lavori giornalieri e per di famiglia dell’Onta- Molto devoti al Santo, furono i sam- partecipato molte migliaia di devoti lunghi tempi gli uomini rimasero disoccupati, maturando rio. Oggi è tra i più ap- biasini di Melbourne a far giungere provenienti da tutta l’Australia, ha debiti nel paese appena lasciato e in quello che li aveva prezzati medici dell’o- dalla Calabria, nel 1977, una statua concluso l’evento che ha realizzato il accolti. Abitavano in case ospiti di qualcuno che aveva spedale di Brampton. Don Domenico Muscari, del Santo e a istituire il Comitato sogno della Comunità calabrese, an- avuto la fortuna di godere una condizione economica mi- In campo amministra- ex parroco si San Nicola da Crissa, San Francesco di Paola presso il cora una volta unita fraternamente gliore, in camere affollate soprattutto di uomini. Si rac- tivo c’è da ricordare il con Joe Garisto presidente del Club “Calabria Club”, dove il simulacro è nella grande devozione verso il Santo conta che in una di queste alloggiassero 33 uomini. Ogni cavalier ufficiale Giu- custodito in una cappella apposita- Patrono della Calabria. mattina il fornaio lasciava da- seppe Simonetta, fun- Sopra, a sinistra, vanti l’uscio 33 pani e appun- zionario del consolato il Comitato dei festeggiamenti mente costruita. I due pellegrinaggi, nel 2012 del Sa- di San Nicola al gran al completo La Sacra Reliquia giunta da Sambia- cro Mantello e ora del Sacro Dito, so- to quell’abitazione fu deno- di Toronto. se, quarant’anni dopo l’arrivo della no considerati, come qualcuno ha af- minata la “casa dei 33 pani”. Nello sport, successo statua, ha significato “un ritorno al fermato, eventi storici che hanno per- Di storie simili ce ne sono tante. di Daniel Bellissimo, tricolore con Asiago e portiere della nazionale italiana di hockey su ghiaccio e il boxer Nick passato” che ha reso ancora più vivi- messo ai Calabresi d’Australia di an- Il numero di emigrati sannicolesi comin- ciava a crescere e spesso si ritrovavano nei pressi della Furlano. Joe Carnovale, invece dirige la The Jewel banquet di i ricordi delle celebrazioni in onore nullare la grande distanza che li divi- Little Italy con la polizia ostile che a volte li arrestava per co- hall in Woodbridge. Infine, anche nella tecnologia i san- di San Francesco in quella Chiesa del de dalla terra natia e a farli sentire più spirazione mafiosa. Un reato all’epoca che costrinse il cava- nicolesi sono presenti con Nazzareno Fatiga proprietario paese frequentata sin da bambini. vicini, attraverso le tradizioni religio- lier Giuseppe Simonetta, oggi funzionario del consolato dell’azienda per la riparazione di apparecchi telefonici. Affiorano i ricordi e la signora Rosa se e la fede, ai luoghi d’origine. Di Costa, da oltre cinquant’anni in

ITACA ESTERO Via Oreste Regnoli 8 Berenice Vilardo Bruxelles 00152 Roma Giuseppe Scigliano Hannover PERIODICO TRIMESTRALE [email protected] Saverio Mirarchi Montreal [email protected] Anno XI - n. 42 - Giugno/Luglio 2018 Maria Teresa Tortorella Montevideo Registrazione n. 2/08 Antonio Minasi Martino Princi Adelaide Tribunale Palmi (RC) del 17.01.2008 Direttore responsabile Antonio Mittiga Sydney Iscrizione al ROC n. 29583 del 25.05.2017 Maria Frega Sito Web Associato FUSIE Assunta Orlando Inviata Grafica Roberta Melarance POSTE ITALIANE S.p.A. Giuseppe Antonio Martino Spedizione in A. P. D. L. 353/03 - conv. in L. n. 46 La sede del “Calabria Club” del 27/02/2004 - art. 1 comma 1 C/RM/25/2017 Maurizio Minasi Diffusione Stampa - Albano Laziale (RM)