«NATURA BRESCIANA» Ann. Mus. Civ. Sc. Nat., Brescia, 2020, 43: 73-117

INDAGINE SULLA ENTOMOFAUNA DELLA RISERVA NATURALE “DELLA ROCCA, DEL SASSO E PARCO LACUALE” (MANERBA DEL GARDA, LOMBARDIA)*

Mario GROTTOLO1

Parole chiave – Italia, Faunistica, Coleoptera, Odonata, Lepi- Key words – , Faunistics, Coleoptera, Odonata, Lepidop- doptera, Hemiptera, Corotipi. tera, Hemiptera, Chorotypes.

Riassunto – La presente ricerca sintetizza un’indagine sull’en- Abstract – A survey on the entomological fauna of the nature tomofauna nella Riserva Naturale “della Rocca, del Sasso e reserve “della Rocca, del Sasso e Parco Lacquale”, in the Parco lacuale” nel comune di Manerba del Garda (BS), con- municipality of Manerba del Garda (Brescia Province). Has dotta negli anni 2018 e 2019. La ricerca ha portato al censi- been carried out during the years 2018 and 2019. A total of 362 mento di 362 specie, delle quali 287 Coleoptera, 10 Odonata, species have been recorded: 287 Coleoptera, 10 Odonata, 55 55 e 10 Hemiptera. È stata quindi analizzata la Lepidoptera and 10 Hemiptera. The recorded species were then presenza delle specie ripartite nei diversi ambienti caratteriz- analysed on the basis of the distribution in the different envi- zati da fattori omogenei su base vegetazionale e per ogni spe- ronments of the natural reserve, identified on the basis of shared cie viene dato un sintetico commento. Anche se non è stato vegetational factors, and for each species a short comment is rilevato nessun taxon inserito nell’Allegato II della Direttiva given. Although no taxa inserted in the Annex II of the Habitats Habitat 92/43/CEE, sono state individuate alcune specie in- Directive (92/43/CEE) were found, some interesting species teressanti e bioindicatrici. La ricerca ha permesso di rilevare or bioindicator species have been identified, i.e., Longitarsus la presenza di Longitarsus australis (Mulsant & Rey, 1874) australis (Mulsant & Rey, 1874) (Coleoptera Chrysomelidae) (Coleoptera: Chrysomelidae) e Mordellistena (Mordellistena) and Mordellistena (Mordellistena) brevicauda (Boheman, brevicauda (Boheman, 1849) (Coleoptera, Mordellidae) prime 1849) (Coleoptera, Mordellidae) recorded for the first time for segnalazioni per la Lombardia e di altre specie nuove per la Lombardy, whereas other species are recorded as new for the provincia di Brescia. Tutti gli Odonati e i Lepidotteri rinvenuti Province of Brescia. All the recorded Odonata and Lepidop- sono classificati come “minor preoccupazione”(LC) nella Lista tera species are classified as “Least Concern” in the Red List Rossa delle Libellule italiane e nella Lista Rossa delle Farfalle of Italian dragonflies and in the Red List of Italian butterflies. Italiane. L’analisi corologica ha mostrato una predominanza di The corological analysis shows a prevalence of Holarctic com- elementi olartici e una presenza limitata di elementi a gravita- ponents and a smaller presence of species with Mediterranean zione mediterranea. Lo stesso risultato si è avuto confrontando distribution. A similar result was obtained by comparing the i corotipi dell’entomofauna con quelli della vegetazione. Al fine chorotypes of the fauna with the vegetation. In order to di dare indicazioni per una corretta gestione della riserva e per give indications for a correct management of the Reserve and un incremento qualitativo e quantitativo dell’entomofauna del for a qualitative and quantitative increase of the entomofauna sito, che già presenta evidenti segni di disturbo antropico, viene of the site, which already shows evident signs of anthropogenic consigliato non solo di ridurre l’asportazione del legno morto disturbance, it is recommended not only to reduce the remov- e incentivarne la caduta e il rilascio a terra, ma anche di rego- al of dead wood, but also to regulate the passage of invasive lamentare il passaggio dei mezzi invasivi e ridurre il danno means of transport and reduce the damage due to alien species, dovuto a specie alloctone presenti nello stagno, procedendo, se especially present in the pond, by proceeding to reduce their non alla loro eliminazione, a un contenimento numerico. populations whenever a complete elimination is not possible.

PREMESSA entomofauna locale; b. la caratterizzazione, a livello di presenza, dei popo- Questo lavoro sintetizza le informazioni raccolte durante lamenti di coleotteri, con particolare attenzione alle il monitoraggio dell’entomofauna nell’area della Riserva specie di interesse comunitario, ma considerando Naturale “della Rocca, del Sasso e Parco Lacuale” nel anche specie ritenute significative per la zona, non Comune di Manerba del Garda (BS), ed è articolato in necessariamente inserite negli allegati della direttiva modo da fornire in maniera concisa: “Habitat” 92/42/CEE; a. una valutazione sintetica del livello conoscitivo della c. alcune possibili scelte strategiche per la futura gestio-

* Ricerca effettuata con il contributo del Comune di Manerba sul Garda 1 Centro Studi Naturalistici Bresciani, via M. Malvestiti 28, 25123 Brescia, * [email protected] 74 M. Grottolo

ne del Parco dal punto di vista dei taxa faunistici trat- Grottolo et al., 2016; Toledo & Grottolo, 2019). tati. Gli artropodi campionati, sottoposti esclusivamente L’area di studio, che alla sommità della Rocca rag- ad un’indagine qualitativa, appartengono ai seguenti or- giunge i 218 m s.l.m., è costituita da uno sperone roccioso dini: Coleotteri, Odonati, Lepidotteri ed Emitteri. di natura prevalentemente conglomeratica o calcarenitica La metodologia seguita per l’indagine della coleot- di origine terziaria (Oligocene) e presenta una superficie terofauna è stata quella standard che, oltre alla raccolta di circa 70 ettari. L’intera area insiste nel comune di Ma- diretta, ha utilizzato sia le trappole a caduta (pitfall-traps nerba del Garda (BS) e tutto il settore est confina con la degli autori anglosassoni) che le trappole aeree. Alcuni sponda del lago di Garda. fattori di disturbo, quali l’asportazione di diverse trap- Dal punto vegetazionale possiamo distinguere quat- pole, hanno influito negativamente in alcuni periodi sui tro zone: risultati parziali del campionamento. • un area tipicamente agricola, situata nella zona pianeg- Gli Odonati e i Lepidotteri sono stati determinati a giante, dove insistono le tipiche coltrure agricole gar- vista sul posto e rilasciati dopo la cattura. desane (ulivi, viti, mais); I Coleotteri, con 350.000 specie fino ad ora classifi- • sul versante est una zona a copertura erbacea-arbustiva cate, sono l’ordine più vasto non solo della classe degli (prati aridi), dove si riscontrano particolari endemiti insetti, ma di tutto il regno animale. In Italia (Audisio botanici; & Vigna Taglianti, 2005) risultano presenti appros- • sul versante settentrionale una zona a copertura boschi- simativamente 130 famiglie, con circa 12.000 specie, va spontanea; che rappresentano il 3% delle specie conosciute in tutto • una zona a copertura boschiva secondaria (da rimbo- il mondo. Vengono suddivisi in due grandi sottordini: schimento). Coleotteri Adefagi (Coleoptera ) e Coleotteri Il clima della zona di indagine è caratterizzato da Polifagi (Coleoptera ). temperature medie annue elevate, con inverni miti e nes- Per i primi sono stati studiati i taxa delle famiglie dei suna media mensile inferiore allo zero termico, da livelli Carabidi e dei Ditiscidi, mentre per i secondi tutte le altre di precipitazioni medio-bassi, con estati ad andamento famiglie, quali ad esempio i Lucanidi, gli Scarabeidi, i asciutto, e da un’elevata insolazione. Buprestidi, i Tenebrionidi, i Cerambicidi, che presentano Secondo Arietti (1964) gli elementi climatologici stadi larvali fitofagi e saproxilici (xilofagi, xilosaprofagi, dell’area stabiliscono una marcata differenza tra il lago di ecc.) ed adulti soprattutto floricoli, fillofagi e glicifagi e Garda e gli altri laghi insubrici; queste condizioni favo- gli Elateridi e Lampiridi che sono invece predatori in tutti rirebbero lo sviluppo di una flora xerotermica prossima a i loro stadi. quella mediterranea e intermedia a quella subcontinenta- La maggior parte dei Carabidi sono predatori terre- le, con caratteri di continentalità “idrica e di oceanicità” stri o arboricoli sia da larva che da adulto e quindi ri- termica. sultano utili nel controllare i parassiti delle colture e dei fitoparassiti delle piante, altri, invece, sono fitofagi e fitozoofagi. Sono una delle famiglie di invertebrati più MATERIALI E METODI rappresentati del suolo sia come diversità specifica sia come biomassa totale. Diffusi in tutto il mondo e in tutti L’indagine è stata condotta nel 2018-2019, ma è dove- gli ambienti con oltre 40.000 specie, di cui almeno 1300 roso precisare che un periodo biennale non è partico- presenti in Italia, sono tra gli invertebrati terrestri meglio larmente significativo ai fine della completezza diun studiati. Vengono sempre più utilizzati quali biondicato- rilevamento faunistico entomologico. Le ricerche ento- ri per le classificazioni, protezione degli habitat e dello mologiche sono lavori complessi, che richiedono la par- stato di inquinamento (Brandmayr & Pizzolotto, 1994), tecipazione di specialisti dei diversi gruppi, nonché un ma anche per la caratterizzazione dello stato dei nutrien- periodo di tempo di alcuni anni e una costante presenza ti dei suoli forestali e come indicatori della biodiversità sul campo, a causa della elusività della maggior parte (Brandmayr, 1975; Thiele, 1977; Lövei & Sunderland, delle specie di insetti e anche della brevissima fenologia 1996; Brandmayr et al., 2002; Rainio & Niemelä, 2003). di alcune di esse. Gli Odonati, meglio noti come libellule, presenti nel Alla fase di raccolta su campo del materiale segue, mondo con quasi 5.600 specie di cui 143 in Europa (Bou- quella di preparazione e determinazione degli esemplari dot et al., 2015) e 92 in Italia (Riservato et al., 2014); che, per avere affidabilità, deve essere ricontrollata dagli presentano stadi preimaginali acquatici, che sono assunti specialisti dei singoli gruppi. come indicatori della qualità delle acque e delle sponde Per quanto riguarda il bresciano, a differenza di al- dei bacini (Ghetti, 1997) e adulti subaerei che, come le tre province, non esistono studi relativi a tutta la fauna loro larve sono predatori. entomologica, anche se per alcune zone sono disponibili I Lepidotteri rappresentano il secondo ordine più nu- lavori su gruppi (ordini o famiglie) più o meno grandi e meroso tra gli insetti con circa 165.000 specie; di que- importanti (Vailati, 1988; Grottolo & Pedersoli, 2015; ste non più di 15.000 sono Ropaloceri (farfalle diurne), Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 75

presenti in Italia con 288 specie (Balletto et al. 2015), Va precisato, come già precedentemente riportato, mentre il resto sono Eteroceri (farfalle notturne). che il termine di due anni risulta piuttosto limitato, quindi I Lepidotteri sono uno dei gruppi di Artropodi tra i l’elenco è ovviamente lungi dall’essere esaustivo. più utilizzati come bioindicatori per la valutazione dello Come da premessa il monitoraggio dell’entomofauna stato generale dell’ambiente, in quanto ben conosciuti a aveva come scopo la verifica sia della presenza di ele- livello faunistico, ecologico e bioetologico; infatti, se- menti di particolare pregio conservazionistico e/o bioge- condo molti autori (Pollard, 1977; Balletto & Kudrna, ografico, sia dei fattori di minaccia e quindi delle azioni 1985; Boatman et al., 1989; Dover, 1992; Pollard & gestionali e/o di conservazione della Riserva. Yates, 1993; Van Es et al., 1998), oltre ad essere stret- La ricchezza di taxa rappresenta, infatti, il mezzo tamente correlati alle caratteristiche climatiche e vegeta- più semplice, ma più efficace per descrivere la diver- zionali, risentono dell’azione negativa di origine antro- sità di una comunità biologica (Gortelli & Colwell, pica. Nell’indagine sono stati presi in esame anche i dati 2001). ricavati dalla letteratura (Wolfsberger, 1965; Sala et al., L’indice di valore ambientale del sito considerato è 2000). dato, quindi, principalmente dalla complessità dell’ento- Sia i Coleotteri Polifagi che i Ropaloceri sono insetti mofauna e dalla presenza di specie rare, ma soprattutto legati prevalentemente al soprassuolo erbaceo ed arbusti- vulnerabili. vo-arboreo e per questo importanti indicatori dello stato e Ogni specie possiede una capacità informativa spe- del tipo di vegetazione, della qualità e quantità del legno cifica relativa alle caratteristiche ambientali e di conser- morto presente. vazione dell’habitat e, quindi, è altrettanto chiaro che la Nella parte sistematica si fornisce un elenco fauni- scomparsa di un habitat è una delle cause maggiori di stico di tutti i taxa attualmente noti per l’area indagata; minaccia per le varie specie. ogni taxon, viene trattato con una scheda in cui è riporta- Se questo studio è, comunque, un primo elenco della to, oltre al nome scientifico: entomofauna presente nella Riserva Naturale “della Roc- • il corotipo basato sui corotipi fondamentali di riferi- ca, del Sasso e Parco Lacuale”, i rapporti che intercorro- mento riportati in Vigna Taglianti et al. (1999) e rag- no tra le entomocenosi e i diversi ambienti devono essere gruppati in categorie corologiche sulla base dell’area; considerati come in fase preliminare; tuttavia evidenzia- le estensioni degli areali, ossia la presenze in regioni no la particolarità di ciascun habitat presente e tentano di limitrofe ai corotipi principali, seguono quanto riporta- comprendere le affinità che accumulano i diversi ambien- to da Parenzan (1994). ti in rapporto con gli aspetti vegetazionali. • la distribuzione in Italia; L’identificazione delle tipologie è stata, quindi, scelta • note ecologiche: vengono fornite alcune notizie sulla in base al raggruppamento di entità caratterizzate da fat- biologia della specie, sia da informazioni desunte dalla tori ambientali omogenei su base vegetazionale in modo letteratura, sia da osservazioni personali; da ottenere un ulteriore strumento informativo sullo stato • note: sono riportate altre eventuali osservazioni riguar- complessivo di conservazione dell’ambiente. danti la specie. Le tipologie individuate nel Parco Rocca di Manerba Tutte le specie raccolte sono depositate nella collezio- sono: ne dell’autore e, per quanto riguarda i coleotteri acquati- A. Boschi termofili a roverella, Orno-ostrieto, a domi- ci, anche in quella di Mario Toledo (Brescia). nanza di Quercus ilex (più spesso in realtà si riscon- tra una situazione mista tra questa vegetazione e le categorie boschive precedenti) (Fig.1); RISULTATI B. Prati sfalciati e prati aridi o teroferici (Fig. 2 e Fig. 3) C. Zona a dominanza di vegetazione arborea igrofila e Elenco delle specie censite zona umida presso il piccolo stagno detto Büs de la Attualmente le specie censite (Tab. I) risultano essere: Paul. Confinante con prato sfalciabile (Fig. 4) Coleoptera 287, Odonata 10, Lepidoptera 55 (Rhopa- D. Piccolo stagno detto Büs de la Paul (Fig. 4) locera 25, Heterocera 28). Sono stati classificati anche 2 E. Zone coltivate a olivo e vite (Fig. 5). Hemiptera acquatici e 8 floricoli. 76 M. Grottolo

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P COLEOPTERA Harpalus (Harpalus) tardus x 1 Carabidae (Panzer, 1796) Carabus (Tomocarabus) convexus Stenolophus teutonus (Schrank, 1781) x 1 x 1 dilatatus Dejean, 1826 Stenolophus mixtus (Herbst, 1784) x 1 Carabus (Procrustes) coriaceus x 1 Egadroma marginata (Dejean, 1829) x 1 Linnaeus, 1758 Acupalpus meridianus (Linnaeus, 1761) x 1 Carabus (Megodontus) germari x 1 Chlaeniellus vestitus (Paykull, 1790) x 1 Sturm, 1815 Lamprias cyanocephala (Linnaeus, 1758) x 1 Metallina (Metallina) lampros Herbst, x 1 1784 Demetrias atricapillus (Linnaeus, 1758) x 1 Philochthus lunulatus Paradromius linearis (Olivier, 1795) x 1 x 1 (Geoffroy in Fourcroy, 1795) Brachinus (Brachinus) elegans x 1 Ocydromus (Peryphanes) deletum Chaudoir, 1842 x 1 (Audinet-Serville, 1821) Haliplidae Paratachys bistriatus (Dufschimd, 1812) x 1 Haliplus (Neohaliplus) lineatocollis x 1 Paranchus albipes (Fabricius, 1796) x 1 (Marsham, 1802) Anchomenus dorsalis Haliplus (Haliplinus) ruficollis x 1 x 1 (Pontoppidan, 1763) (De Geer, 1774) Calathus fuscipes graecus Dejean, 1831 x x x 3 Dytiscidae Platysma (Platysma) nigrum Hyphydrus ovatus (Linnaeus, 1761) x 1 x 1 (Schaller, 1783) Hydroglyphus geminus (Fabricius, 1792) x 1 Platysma (Morphnosoma) melanarius x x 2 Laccophilus minutus (Linnaeus, 1758) x 1 (Illiger, 1798) Agabus (Gaurodytes) didymus Steropus (Feronidius) melas italicus x 1 x 1 (Olivier, 1795) (Dejean, 1828) Agabus (Gaurodytes) bipustulatus Pterostichus (Pterostichus) micans x 1 x 1 (Linné, 1767) Heer, 1841 Hylibius fuliginosus (Fabricius, 1792) x 1 Omaseus aterrimus (Herbst, 1784) x 1 Rhantus suturalis (MacLeay, 1825) x 1 Poecilus (Poecilus) cupreus x 1 Noteridae (Linnaeus, 1758) Noterus clavicornis (De Geer, 1774) x 1 Tanythrix edura (Dejean, 1828) x 1 Abax (Abax) parallelepipedus lombardus x 1 Fiori, 1896 Ochthebius pusillus Stephens, 1835 x 1 Abax (Abax) continuus Baudi, 1876 x x 2 Helophoridae (Ropalohelophorus) Abax (Abax) pilleri Csiki, 1916 x x 2 x 1 montenegrinus Kuwert, 1885 Amara (Amara) lucida x 1 (Duftschmid, 1812) Hydrophilidae Diachromus germanus (Linnaues, 1758) x x 2 Helochares lividus (Foster, 1771) x 1 Acinopus (Acinopus) picipes Enochrus (Lumetus) testaceus x 1 x 1 (Olivier, 1795) (Fabricius, 1801) Ophonus (Ophonus) sabulicola Enochrus (Lumetus) quadripunctatus x 1 x 1 colombinus (Germar, 1817) (Herbst, 1797) Ophonus (Ophonus) azureus Anacaena bipustulata (Marcham, 1802) x 1 x 1 Cercyon (Paracycreon) laminatus (Fabricius, 1775) x 1 Ophonus (Metophonus) rupicola Sharp, 1873 x 1 (Sturm, 1818) Cercyon sternalis (Sharp, 1918) x 1 Pseudophonus (Pseudophonus) rufipes Pachysternum capense (Mulsant, 1844) x 1 x 1 (De Geer, 1774) Megasternum concinnus x 1 Harpalus (Harpalus) oblitus (Marcham, 1802) x 1 Dejean, 1829 Leiodidae Harpalus (Harpalus dimidiatus Agathidium (Agathidium) laevigatum x 1 x 1 (Rossi, 1790) Erichson, 1845 Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 77

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P Cholevidae Lucanidae Sciodrepoides watsoni (Spence, 1815) x x 2 Dorcus parallelipipedus x 1 Nargus sp. x x 2 (Linnaeus, 1758) Colonidae Aphodiidae Colon sp. x 1 Aphodius fimetarius (Linnaeus, 1758) x 1 Scaphidiidae Scarabaeidae Onthophagus (Ontophagus) taurus Scaphisoma agaricinum (Linnaeus, 1758) x 1 x 1 (Schreber, 1759) Staphylinidae Onthophagus (Palaeonthophagus) x 1 Omalium caesum Gravenhorst, 1806 x x 2 coenobita (Herbst, 1783) Paraphloeostiba gayndahensis Onthophagus (Palaeonthophagus) x x 2 x 1 (Macleay, 1871) grossepunctatus Reitter, 1905 Carpelimus sp. x x 2 Onthophagus (Palaeontophagus) ovatus x 1 Carpelimus gracilis (Mannerheim, 1830) x 1 (Linné, 1767) Anotylus sculpturalis (Gravenhorst, 1802) x 1 Melolonthidae Anotylus nitidulus (Gravenhorst, 1802) x 1 Aplidia transversa (Fabricius, 1801) x 1 Anotylus rugosus (Fabricius, 1775) x 1 Dynastidae Pentodon bidens punctatus Platysthethus spinosus Erichson, 1840 x 1 x 1 Bledius gallicus (Gravenhorst, 1806) x 1 (Villers, 1789) Paederus riparius (Linnaeus, 1758) x 1 Cetoniidae Valgus hemipterus (Linnaeus, 1758) x 1 Paederus fuscipes Curtis, 1826 x 1 Oxythyrea funesta (Poda, 1761) x 1 Astenus sp. x 1 Tropinota hirta (Poda, 1761) x 1 Scopaeus laevigatus (Gyllenhal, 1827) x 1 Tropinota squalida (Scopoli, 1763) x 1 Othius punctulatus (Goeze, 1777) x 1 Cetonia aurata pisana (Linnaeus, 1758) x x 2 Gabrius sp. x 1 Protaetia (Cetonischema) speciosissima Platydracus fulvipes (Scopoli, 1763) x 1 x x 2 (Scopoli, 1786) Ocypus olens (O. F. Müller, 1764) x 1 Protaetia (Potosia) angustata angustata x x 2 Quedius latinus Gridelli, 1938 x 1 (Germar, 1817) Quedius laevicollis (Brullé, 1832) x 1 Protaetia (Potosia) cuprea cuprea x x 2 Tachyporus abner Saulcy, 1864 x 1 (Fabricius, 1775) Protaetia (Netocia) morio morio Tachyporus hypnorum (Fabricius, 1775) x 1 x 1 (Fabricius, 1781) Tachynus subterraneus (Linnaeus, 1758) x 1 Heteroceridae Nehemitropia lividipennis x 1 Heterocerus fenestratus (Mannerheim, 1830) x 1 (Thunberg, 1784) Atheta (Mocyta) orbata (Erichson, 1837) x 1 Dryopidae Atheta (Ceritaxa) testaceipes (Heer, 1839) x 1 Dryops luridus (Erichson, 1847) x 1 Atheta (Atheta) triangulum x 1 (Kraatz, 1856) Elateridae Atheta (Atheta) sp. x x 2 pilosus (Leske, 1785) x 1 Atheta (Atheta) crassicornis Agriotes brevis Candèze, 1863 x 1 x 1 (Fabricius, 1792) Melanotus punctolineatus (Pelerin, 1829) x 1 Drusilla canaliculata (Fabricius, 1787) x 1 Buprestidae Aleochara sparsa Heer, 1839 x 1 Anthaxia (Haplanthaxia) cichorii x 1 Aleochara curtula (Goeze, 1777) x 1 (Olivier, 1790) Anthaxia (Anthaxia) fulgurans Aleochara cfr lata Gravenhorst, 1802 x 1 x 1 (Schrank, 1789) Tasgius winkleri (Bernhauer, 1906) x 1 Anthaxia (Anthaxia) nitidula x 1 Tasgius globulifer (Geoffroy, 1785) x 1 (Linnaeus, 1758) Anthaxia (Anthaxia) podolica x 1 Contacyphon coarctatus (Paykull, 1799) x 1 Mannerheim, 1837 78 M. Grottolo

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P Anthaxia (Anthaxia) thalassophila Epuraea fuscicollis (Stephens, 1835) x x 2 x 1 (Abeille de Perrin, 1900) Eporaea (Haptoncus) x x x 3 Coraebus elatus (Fabricius, 1787) x 1 ocularis Farmaire, 1849 Agrilus (Agrilus) convexicollis Stelidota geminata (Say, 1825) x x 2 x 1 Redtenbacher, 1849 Genistogethes carinulatus x 1 Agrilus (Agrilus) hyperici (Forster, 1849) x 1 (Creutzer, 1799) Sagittogethes ovatus (Sturm, 1845) x 1 Trachys minutus (Linnaeus, 1758) x 1 Phalacridae Trachys scrobiculatus Kiesenwetter, 1857 x 1 Olibrus bicolor (Fabricius, 1792) x 1 Lampyridae Olibrus cfr bimaculatus Küster, 1848 x 1 Lamprohiza splendidula x 1 Olibrus sp. x 1 (Linnaeus, 1767) Phalacrus sp. x 1 Luciola italica (Linnaeus, 1767) x 1 Byturidae Cantharidae Byturus ochraceus (Scriba, 1790) x 1 Cantharis (Cantharis) livida Linnaeus, x 1 1758 Endomychidae Rhagonycha (Rhagonycha) fulva Endomychus coccineus (Linnaeus, 1758) x 1 x 1 (Scopoli, 1763) Coccinellidae Scymnus (Scymnus) Malthodes sp. x 1 x 1 Dermestidae apetzi Mulsant, 1846 Attagenus (Attagenus) unicolor Scymnus (Scymnus) frontalis x 1 x 1 (Brahm, 1791) (Fabricius, 1787) Anthrenus (Anthrenus) pimpinellae Hippodamia (Adonia) variegata x 1 x 1 Fabricius, 1775 (Goeze, 1777) Anthrenus (Nathenus) verbasci Tytthaspis sedicimpunctata x 1 x 1 (Linné, 1767) (Linnaeus, 1758) Anobiidae Oenopia conglobata Linnaeus, 1758 x 1 Mesocoelopus niger P.W.J. Müller, 1821 x 1 Harmonia axyridis (Pallas, 1773) x 1 Propylea quatuordecimapunctata Ptinidae x 1 (Linnaeus, 1758) Ptinus (Cyphoderes) bidens Olivier, 1790 x 1 Psyllobora vigintiduepunctata x 1 Trogossitidae (Linnaeus, 1758) Tenebroides mauritanicus x 1 Mordellidae (Linnaeus, 1758) Variimorda (Variimorda) mendax x 1 Cleridae Méquignon, 1946 Trichodes apiarius (Linnaeus, 1758) x 1 Mordellistena (Mordellistena) x 1 Melyridae brevicauda (Boheman, 1849) Colotes maculatus Mordellistena (Mordellistena) x 1 x 1 (Laporte de Castelnau, 1836) micans group Charopus docilis Kiesenwetter, 1851 x 1 Mordellistena (Mordellistena) x 1 Malachius (Malachius) tarsata Mulsant, 1856 x 1 australis Mulsant & Rey, 1867 Oedemeridae Clanoptilus (Clanoptilus) Oedemera (Oedemera) croceicollis x 1 x 1 enarginatus (Krauss, 1902) Gyllenhall, 1827 Danacea (Danacea) Oedemera (Oedemera) flavipes x 1 x 1 nigritarsis alpina Pic, 1895 (Fabricius, 1792) Enicopus hirtus (Linnaeus, 1767) x 1 Oedemera (Oedemera) podagrariae x 1 Nitidulidae (Linnaeus, 1767) Soronia oblonga Oedemera (Oedemera) nobilis x x 2 x 1 C. Brisout de Barneville, 1863 (Scopoli, 1763) Amphotis marginata (Fabricius, 1781) x x 2 Anthicidae Carpophilus lugubris Murray, 1864 x 1 Anthicus laeviceps Baudi, 1877 x 1 Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 79

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P Omonadus floralis (Linnaeus, 1758) x 1 Diabrotica virgifera LeConte, 1868 x 1 Microhoria (Immicrohoria) fasciata Longitarsus australis x 1 x 1 (Chevrolat, 1834) (Mulsant & Rey, 1874) Microhoria (Immicrohoria) plumbea Longitarsus luridus (Scopoli, 1763) x 1 x 1 (La Ferte-Senectere, 1842) Longitarsus melanocephalus x 1 Scraptiidae (De Geer, 1775) Anaspis (Anaspis) lurida Stephens, 1832 x 1 Longitarsus pratensis (Panzer, 1794) x 1 Anaspis (Anaspis) pulicaria Costa, 1854 x 1 Longitarsus succineus (Foudras, 1860) x 1 Anaspis dubia (Olivier, 1790) x 1 Altica oleracea (Linnaeus, 1758) x 1 Lagriidae Asiorestia transversa (Marshan, 1802) x 1 Lagria (Lagria) hirta (Linnaeus, 1758) x 1 Crepidodera aurata (Marsham, 1802) x x 2 Alleculidae haetocnema (Tlanoma) x 1 Hymenalia rufipes (Fabricius, 1792) x 1 conducta (Motschulsky, 1838) Isomira (Isomira) murina Chaetocnema (Chaetocnema) x 1 x 1 (Linnaeus, 1758) hortensis (Geoffroy, 1785) Tenebrionidae Psylliodes kiesenwetteri Kutschera, 1864 x 1 Labidostomis (Labidostomis) Corticeus fasciatus (Fabricius, 1790) x 1 x 1 lungimana (Linnaeus, 1760) Helops caeruleus (Linnaeus, 1758) x 1 Lachnaia italica (Weise, 1882) x 1 Cerambycidae Grammoptera ruficornis Clytra (Clytra) laeviuscula x 1 x 1 (Fabricius, 1781) (Ratzeburg, 1837) Stenopterus rufus (Linné, 1767) x 1 Smaragdina affinis (Illiger, 1794) x 1 Cerambyx scopolii Fuesslins, 1775 x 1 Smaragdina salicina (Scopoli, 1763) x 1 Cryptocephala unifasciata Purpuricenus kaehleri (Linnaeus, 1758) x 1 x 1 (Scopoli, 1763) Ropalopus clavipes (Fabricius, 1775) x 1 Pachybrachis hieroglyphicus x 1 Xylotrechus antilope (Schonherr, 1817) x 1 (Laicharting, 1781) Plagionotus detritus (Linnaeus, 1758) x 1 Cryptocephalus (Burlinius) connexus x 1 Chlorophorus pilosus glabrimaculatus Olivier, 1807 x 1 (Goeze, 1777) Cryptocephalus (Burlinius) x 1 Chlorophorus sartor (Müller, 1766) x 1 elegantulus Gravenhorst, 1807 Cryptocephalus (Burlinius) fulvus Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758) x 1 x 1 Goeze, 1777 Phytoecia pustulata (Schrank, 1776) x 1 Cryptocephalus (Burlinius) labiatus Chrysomelidae x 1 (Linné, 1771) Oulema melanopus “complex” x 1 Cryptocephalus (Burlinius) strigiosus Oulema duftschmidi x 1 x 1 Germar, 1823 (Redtenbacher, 1874) Cryptocephalus (Cryptocephalus) Gonioctena (Spartomena) formicata x 1 x 1 bipunctatus (Linnaeus, 1758) (Brüggemann, 1873) Cryptocephalus (Cryptocephalus) Chrysolina (Stichoptera) rossia x 1 x 1 moraei (Linnaeus, 1758) (Illiger, 1802) Cryptocephalus (Cryptocephalus) Chrysolina (Colaphosoma) sturmi x 1 x 1 octacosmus Bedel, 1891 (Westhoff, 1882) Cryptocephalus (Cryptocephalus) Chrysolina (Colaphodes) haemoptera x 1 x 1 transiens Franz, 1949 corvina (Weise, 1916) Pachnephorus villosus x 1 Leptinotarsa decemlineata Say, 1824 x 1 (Duftschmid, 1825) Galerucella (Neogalerucella) pusilla (Cassida) denticollis x 1 x 1 (Duftschmid, 1825) Suffrian, 1844 Galeruca (Galeruca) tanaceti x 1 Cassida (Cassida) prasina Illiger, 1798 x 1 (Linnaeus, 1758) Cassida (Hypocassida) subferruginea x 1 Ophraella communa LeSage, 1986 x 1 (Schrank, 1776) 80 M. Grottolo

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P Bruchidae Hypera (Hypera) plantaginis x 1 Bruchidius cfr canus (Germar, 1824) x 1 (De Geer, 1775) Bruchidius mulsanti Hypera (Hypera) postica x 1 x 1 (Brisout de Barneville, 1863) (Gyllenhal, 1813) Bruchidius varius (Olivier, 1795) x 1 Lepyrus armatus Weise, 1893 x 1 Bruchidius sp. x 1 Minyops variolosus (Fabricius, 1775) x 1 Spermophagus sericeus Magdalis (Odontomagdalis) armigera x 1 x 1 (Geoffroy, 1785) (Geoffroy, 1785) Mononychus punctumalbum Attelabidae x 1 (Herbst, 1784) Mecorhis (Pseudomechoris) aethiops x 1 Glocianus punctiger (Bach, 1854) x 1 (R. C. Sahlberg, 1835) Nanophidae Trichosirocalus troglodytes Nanophyes marmoratus marmoratus x 1 x 1 (Fabricius, 1787) (De Geer, 1777) Baris artemisiae (Panzer, 1794) x 1 Apionidae Aulacobaris lepidii Germar, 1823 x 1 Aspidapion (Koestlinia) aeneum x 1 (Fabricius, 1775) Tychius (Tychius) cuprifer (Panzer, 1799) x 1 Tychius (Tychius) pumilus Protapion apricans (Herbst, 1797) x 1 x 1 (C.N.F. Brisout de Barneville, 1863) Protapion filirostre (Kirby, 1808) x 1 Mecinus janthjnus Germar, 1821 x 1 Protapion trifolii (Linné, 1768) x 1 Mecinus pascuorum (Gyllenhal, 1813) x 1 Perapion (Perapion) marchicum x 1 (Herbst, 1797) Mecinus labilis (Herbst, 1795) x 1 Perapion (Perapion) violaceum Gymnetron rotundicolle Gillenhal, 1838 x 1 x 1 violaceum (Kirby, 1808) Rhinusa antirrhini (Paykull, 1800) x 1 Catapion jaffense (Desbrochers des x 1 ODONATA Loges, 1896) Lestidae Stenopterapion (Stenopterapion) tenue x 1 Sympecma fusca (Van der Linden, 1820) x 1 (Kirby, 1808) Platycnemidae Ischnopterapion ( Chlorapion) virens x 1 (Herbst, 1797) Platycnemis pennipes (Pallas, 1771) x 1 Ischnopterapion (Ischnopterapion) Coenagrionidae x 1 loti (Kirby, 1808) Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) x 1 Holotrichapion (Apiops) pisi x 1 Ischnura elegans (Van der Linden, 1820) x 1 (Fabricius, 1801) Pyrrhosoma nimphula (Sulzer, 1776) x 1 Curculionidae Aeshnidae Otiorhynchus (Arammichnus) x 1 Aeshna cyanea (Müller, 1764) x 1 cribicollis Gyllenhal, 1834 Anax imperator Laech, 1815 x 1 Otiorhynchus (Otiohynchus) x 1 armadillo (Rossi, 1792) Libellulidae Libellula depressa (Linnaeus, 1758) x 1 Otiorhynchus (Zustalestus) x 1 rugosostriatus (Goeze, 1777) Orthetrum coerulescens (Fabricius, 1798) x 1 Phyllobius (Phyllobius) etruscus x x 2 Sympetrum striolatum Desbrochers des Loges, 1873 x 1 (Charpentier, 1840) Polydrosus (Eudipnus) formosus x 1 LEPIDOPTERA RHOPALOCERA (Mayer, 1779) Papilionidae Eusomus ovolum Germar, 1823 x 1 Papilio machaon Linnaeus, 1758 x 1 Sitona hispidulus (Fabricius, 1777) x 1 Iphiclides podalirius Linnaeus, 1758 x 1 Sitona humeralis Stephens, 1831 x 1 Pieridae Sitona sulcifrons Thunberg, 1798 x 1 Pieris brassicae (Linnaeus, 1958) * x 1 Larinus (Phyllonomeus) sturnus x 1 (Schaller, 1873) Aporia crataegi (Linnaeus, 1958) * x 1 Cleopomiarus graminis (Gyllenhal, 1813) x 1 Nymphalidae Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 81

ABCDE F ABCDE F Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura Boschi termofili Prati sfalciati e praterie xeriche Area umida boscata Stagno Coltivi Letteratura 22 176 87 32 23 48 P 22 176 87 32 23 48 P Hipparchia fagi (Scopoli, 1763) * x 1 Dendrolinus pini pini (Linnaeus, 1758) * x 1 Minois dryas (Scopoli, 1763) * x 1 Lasiocampa quercus (Linnaeus, 1758) * x 1 Pyronia tithonus (Linné, 1767) * x 1 Psychidae Pachytnelia villosella Lasiommata maera (Linnaeus, 1758) * x 1 x 1 Pararge aegeria (Linnaeus, 1758) x 1 (Ochsenheimer, 1810) * Aglais io (Linnaeus, 1758) x 1 Canephora unicolor Hüfnagel, 1766 * x 1 Coenonympha arcania (Linnaeus, 1761) * x 1 Noctuidae Melitaea cinxia (Linnaeus, 1758) * x 1 Hadena filigrama (Esper, 1796) * x 1 Melitaea didyma (Esper, 1778) * x 1 Mythimna pallens (Linnaeus, 1758) * x 1 Melitaea diamima diamima (Lang, 1789) * x 1 Calophasia platyptera Esper, 1788 * x 1 Acronicta (Triaena) tridens Mellicta athalia (Rottemburg, 1775) * x 1 x 1 (Denis & Schiffermuller, 1775) * Mellicta aurelia Nickerl, 1850 * x 1 Dypterygia scabriuscula Polygonia egea (Cramer, 1775) * x 1 x 1 (Linnaeus, 1758) * Vanessa atalanta (Linnaeus, 1758) x 1 Caradrina morpheus (Hufnagel, 1766) * x 1 Vanessa cardui (Linnaeus, 1758) x 1 Caradrina kadenii (Freyer, 1836) x 1 Lycaenidae Enmiltis pygmaearia (Hübner, 1809) * x 1 Cupido argiades (Pallas, 1771) * x 1 Idaea subsericeata (Haworth, 1809) * x 1 Favonius quercus quercus x 1 (Linnaeus, 1758) * Idaea ochrata (Scopoli, 1763) * x 1 Lycaena phlaeas phlaeas Lomographa bimaculata x 1 x 1 (Linnaeus, 1761)* bimaculata (Fabricius, 1775) * Aricia agestis Tephrina arenacearia x 1 x 1 (Denis & Schiffermüller, 1775) (Denis & Schiffermüller, 1775) * Lampides* boeticus (Linné, 1767)** x 1 Synopsia sociaria (Hübner, 1799) * x 1 Scolitandites orion (Pallas, 1771)** x 1 Dyscia royaria Freyer, 1852 * x 1 hesperiidae Gnophos variegata Duponchel, 1830 * x 1 Pyrgus armoricanus (Oberthür, 1910) * x 1 HEMIPTERA Riodinidae Notonectidae Hamearis lucina (Linnaeus, 1758)* x 1 Notonecta glauca Linnaeus, 1758 x 1 LEPIDOPTERA HETEROCERA Nepidae Zygaenidae Nepa cinerea Linnaeus, 1758 x 1 Zygaena aphialtes (Linné, 1767) x 1 Pentatomidae Notodontidae Halyomorpha halys (Stål, 1855) x 1 Clostera curtula Linnaeus, 1758 * x 1 Graphosoma italicum Müller, 1776 x 1 Clostera anastomosis Linnaeus, 1758 * x 1 Lygaeidae Lygaeus equestris equestris Exaereta ulmi Schiffermüller, 1775 * x 1 x 1 (Linnaeus, 1758) Notodonta notodonta phoebe x 1 Rhyparochromus vulgaris (Siebert, 1790) * x 1 Arctiidae (Schilling, 1829) Eilema palliatella (Scopoli, 1763) * x 1 Pyrrhocoridae Eilema pygmaeola Doubleday, 1847 * x 1 Pyrrhocoris apterus (Linnaeus, 1758) x 1 Ctenuchidae Coreidae Dysauxes punctata (Fabricius, 1781) * x 1 Coreus marginatus (Linnaeus, 1758) x 1 Thaumetopoeidae Cercopidae Thamatopoea pityocampa Cercopis sanguinolenta (Scopoli, 1763) x 1 x 1 (Denis & Schiffermüller, 1775) * Cicadidae Lasiocampidae Liristes plebejus (Scopoli, 1763) x 1

Tab. 1 – Elenco dell’entomofauna rilevata (* Da WOLFSBERGER, 1965; ** da SALA & BETTINI, 2000) 82 M. Grottolo

Fig. 1 - Carta dei Tipi Forestali derivata dall’unione dei PIF. . In giallo le aree boscate non classificate, in verde chiaro gli orno-ostrieti tipici e in verde scuro i querceti di roverella su substrati carbonatici. Base cartografica www.geoportale.lombardia.it, fonte Agea 2018 (Ortofoto 20cm/50cm©2015 Consorzio TeA). Fig. 4 - Stagno e area umida. . Base cartografica www. geoportale.lombardia.it, fonte Agea 2018 (Ortofoto 20cm/50cm©2018 Consorzio TeA).

Fig. 2 - Principali prati sfalciati individuati nell’area. . Base carto- grafica www.geoportale.lombardia.it, fonte Agea 2018 (Ortofoto 20cm/50cm©2018 Consorzio TeA).

Fig. 3 - Principali prati aridi individuati nell’area. . Base carto- Fig. 5 - Principali aree coltivate. Base cartografica www.geoportale. grafica www.geoportale.lombardia.it, fonte Agea 2018 (Ortofoto lombardia.it, fonte Agea 2018 (Ortofoto 20cm/50cm©2018 Consorzio 20cm/50cm©2018 Consorzio TeA). TeA). Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 83

Coleoptera rivenuti nel parco La Rocca • Corotipo: Paleartico (PAL). • Distribuzione: Italia e isole. CARABIDAE • Note ecologiche: specie euritropa ed eurizonale, di for- Carabus (Tomocarabus) convexus dilatatus Dejean, 1826 mazioni steppiche e ripariali. Taxon sinantropico. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). Calathus fuscipes graecus Dejean, 1831 • Distribuzione: Canton Ticino fino alle Alpi Giulie. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note ecologiche: specie euriedafica e euriipsa che rag- • Distribuzione: in Italia è presente con la sottospecie giunge anche quote oltre i 2000 m s.l.m. graecus in tutte le regioni; in Sicilia è presente un’altra Carabus (Procrustes) coriaceus coriaceus Linnaeus, 1758 sottospecie. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note ecologiche: specie termofila, euritopa ed eurizo- • Distribuzione: specie ad ampia distribuzione presente nale, generalmente brachittera numerosa negli ambien- in tutta l’Italia. ti agrari delle basse quote dove frequenta margini di • Note ecologiche: specie euriecia ed eliocofaga, fre- campi, prati permanenti e pioppeti anche in aree ab- quente in aree ruderali. Taxon sinantropico. bastanza degradate. Larva predatrice, imago fitofaga. Carabus (Megodontus) germari germari Sturm, 1815 Platysma (Platysma) nigrum (Schaller, 1783) • Corotipo: Sud-Europeo (SEU). • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Distribuzione: è presente dalle Orobie alle Alpi Giu- • Distribuzione: Italia continentale e peninsulare e la lie, mentre la sottospecie C. g. neesi Hoppe & Horn- Sardegna. schuch, 1825, transalpina, è presente in Alto Adige e • Note ecologiche: elemento igrofilo e mesotermico, sulle Dolomiti. La sottospecie C. g. fiorii Born, 1901 si frequente in boschi ripariali umidi, ma anche in campi riscontra nella pianura padana occidentale e orientale e coltivati. nell’Appennino settentrionale. Platysma (Morphnosoma) melanarius (Illiger, 1798) • Note ecologiche: specie localmente comune in am- • Corotipo: Olartico (OLA). bienti umidi sia alle basse quote che in montagna fino a • Distribuzione: presente in tutta Italia. circa i 2.500 m s.l.m. È specie euriecia, tendenzialmen- • Note ecologiche: termofilo e mosoigrofilo; la sua dif- te termofila, in grado di tollerare anche aree degradate. fusione è favorita dalle pratiche agricole. Taxon sinan- Taxon sinantropico. tropico. Metallina (Netallina) lampros (Herbst, 1784) Steropus (Feronidius) melas italicus (Dejean, 1828) • Corotipo: Paleartico (PAL). • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: Italia continentale e Sicilia. • Distribuzione: Italia continentale e peninsulare. • Note ecologiche: taxon euritropico, fitodentriticolo, • Note ecologiche: specie termofila e xerofila; taxon di ambienti umidi ripicoli, prevalentemente montano, euriecio, presente anche negli ambienti agrari. Taxon submontano e collinare. Specie sinantropica. sinantropico. Philochtus lunulatus (Geoffroy in Fourcroy, 1795) Pterostichus (Pterostichus) micans Heer, 1841 • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Corotipo: Sud-Europeo (SEU). • Distribuzione: specie comune, ma assente sulle Alpi e • Distribuzione: specie Alpino-Appenninica. nelle isole. • Note ecologiche: specie igrofila tipica di boschi ripa- • Note ecologiche: specie paludicola e ripicola. riali a salici e pioppi. Specie guida (Brandmayr et al., Ocydromus (Peryphanes) deletum Audinet-Serville, 1821 2005). • Corotipo: Europeo (EUR). Omaseus aterrimus (Herbest, 1784) • Distribuzione: Alpi, Prealpi e Appennino continentale. • Corotipo: W-Paleartico (WPA). • Note ecologiche: taxon montano e collinare. • Distribuzione: Italia settentrionale. Paratachys bistriatus (Duftschmid, 1812) • Note ecologiche: taxon tipico degli ambienti umidi • Corotipo: W-Paleartico (WPA). planiziali; specie igrofila, luticola, su rive di acque eu- • Distribuzione: tutta Italia isole maggiori comprese. trofiche. • Note ecologiche: specie estenotopica, igrofila, si rin- Poecilus (Poecilus) cupreus cupreus (Linnaeus, 1758) viene spesso sotto i detriti vegetali lungo il corso • Corotipo. Asiatico-Europeo (ASE). dell’acqua, ma anche in zone aperte di tipo steppico. • Distribuzione: in Italia è presente in tutte le regioni. Taxon sinantropico. • Note ecologiche: specie euriecia, generalmente comune Paranchus albipes (Fabricius, 1796) negli ambienti agrari delle basse quote, dove frequenta • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). anche habitat degradati, rinvenendosi meno frequente- • Distribuzione: in tutta Italia isole maggiori e minori mente anche in montagna. comprerse. Tanythrix edura (Dejean, 1828) • Note ecologiche: specie igrofila, ripicola, euritopa ed • Corografia: specie ad areale ristretto Centro-S-Alpino eurizonale, tipica dei solchi perialveali. (ALPC). Anchomenus dorsalis (Pontoppidan, 1763) • Distribuzione: Prealpi Lombarde. 84 M. Grottolo

• Note ecologiche: specie prevalente montana e silvi- Ophonus (Metophonus) rupicola (Sturm, 1818) cola. • Corotipo: Europeo (EUR). Abax (Abax) parallelepipedus lombardus A. Fiori, 1896 • Distribuzione: tutta Italia continentale e Sardegna, pre- • Corotipo: la sottospecie lombardus è endemica con senza dubbia in Sicilia. areale ristretto Centro-S-Alpino (ALPC). • Ecologia: in luoghi asciutti, aperti, scarsamente rico- • Distribuzione: dal Lago Maggiore alle Alpi Giudicarie; perti di vegetazione, si trova prevalentemente in terreni in Italia ci sono più razze geografiche, sull’arco alpino argillosi e calcarei. Taxon sinantropico. e lungo l’Appennino fino alla Calabria. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: specie abbastanza euriecia localmen- Pseudoophonus (Pseudoophonus) rufipes (De Geer, te comune nei boschi e nelle radure, in particolar modo 1774) in ambienti umidi. • Corotipo: Paleartico (PAL). Abax (Abax) continuus continuus Ganglbauer, 1891 • Distribuzione: Italia e isole. • Corotipo: euroendemita dell’Italia settentrionale; spe- • Note ecologiche: elemento euriecio, mesotermo, mesoi- cie ad areale ristretto (ALPS). gro e xerotermico di formazioni aperte di tipo steppico. • Distribuzione: Italia settentrionale (Piemonte, Lombar- Harpalus (Harpalus) oblitus (Dejean, 1829) dia, Emilia). • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). • Note ecologiche: taxon silvicolo, mesofilo, brachittero. • Distribuzione: Italia continentale e isole. Abax (Abax) pilleri Csiki, 1916 • Note ecologiche: specie termofila e alofila, che si rin- • Corotipo: Sud-Europeo (SEU). viene in terreni argillosi umidi, poco frequente nella • Distribuzione: dal lago di Garda alle Alpi Carniche. Pianura Padana. • Note ecologiche: specie montana e submontana; larva Harpalus (Harpalus) dimidiatus (P. Rossi, 1790). zoofaga predatrice di lombrichi. • Corografia: Europeo (EUR). Amara (Amara) lucida (Duftschmid, 1812) • Distribuzione: Italia isole comprese. • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Note ecologiche: specie praticola, steppica, termofila • Distribuzione: la specie è presente in tutta l’Italia, isole e xerotermofila; si rinviene dal piano basale a quello maggiori comprese. montano, sovente nei campi coltivati. • Note ecologiche: si riscontra preferibilmente su suoli Harpalus (Harpalus) tardus (Panzer, 1797) sabbiosi; specie steppica, euritopa ed eurizonale. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Diachromus germanus (Linnaeus, 1756) • Distribuzione: Europa ad eccezione delle regioni più • Corotipo: (TEM). settentrionali, Asia minore, Caucaso e Siberia. In Italia • Distribuzione: in tutta l’Italia salvo la catena alpina e in tutte le regioni. le isole. • Note ecologiche: specie localmente comune in am- • Note ecologiche: specie mesoigra e macroterma, loca- bienti erbosi asciutti, principalmente con suolo sabbio- lizzata nei siti umidi, alla base degli alberi in formazio- so, sia in pianura che in montagna; elemento steppico, ni aperte e lungo i corsi d’acqua. Specie probabilmente mesotermo, euriecio, e mesoigro. Taxon sinantropico. granivora. Stenolophus teutonus (Schrank, 1781) Acinopus picipes (Olivier, 1795) • Corotipo: Turanico-Europeo-Maditerraeo (TEM). • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Distribuzione: in tutta Italia e isole. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese, raro • Note ecologiche: specie igrofila, mesoterma e eurizo- al Nord. nale sia ripicola che delle zone umide forestali. • Note ecologiche: specie notturna, si nutre di tessuti Stenolophus mixtus (Herbst, 1784) vegetali e semi; scava brevi gallerie nel terreno proba- • Corotipo: Paleartico (PAL). bilmente per stoccare gli alimenti. • Distribuzione: è citata di tutt’Italia, a parte la catena • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. alpina, e di Sicilia. Ophonus (Ophonus) sabulicola columbinus (Germar, • Note ecologiche: specie microttera, igrofila, si riscon- 1817) tra sulle sponde degli stagni, nei cariceti, nei fragmiteti • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). e talora nei detriti alluvionali. • Distribuzione: tutta Italia e isole. Egadroma marginata (Dejean, 1829) • Note ecologiche: specie xeroterma su terreni asciutti e • Corotipo: W-Paleartico (WPA). sabbiosi, praticola eurizonale si riscontra prevalente- • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. mente di pianura. • Note ecologiche: specie ripicola e paludicola. Ophonus (Esperophonus) azureus Fabricius 1775 Acupalpus meridianus (Linnaeus, 1761) • Corotipo: Centoasiatico-Europeo-Mediterraneo (CEM). • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: tutta Italia e isole. • Distribuzione: tutta Italia, anche se le segnalazioni per • Note ecologiche: specie fitofaga, xeroterma e termofila la Sardegna andrebbero riconfermate. di prati magri. Taxon sinantropico. • Note ecologiche: specie igrofila e mesotermica; predi- Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 85

lige le raccolte di acqua stagnante. di Valle d’Aosta e Liguria, noto anche di Toscana setten- Chlaeniellus vestitus (Paykull, 1790) trionale e Isola d’Elba e di alcune stazioni in Lazio. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note ecologiche: acque tranquille, ricche di vegetazio- • Distribuzione: Italia isole comprese. ne e detrito, specialmente se ombreggiate. • Note ecologiche: specie ripicola, igrofila, peculiare de- • Note: relativamente comune in Italia settentrionale, at- gli ambienti ripari dei torrenti di fondovalle. tualmente questa specie sembra in declino per la perdi- Lamprias cyanocephalus (Linnaeus, 1758) ta dei suoi habitat d’elezione in pianura. • Corotipo: Paleartico (PAL). Hydroglyphus geminus (Fabricius, 1792) = Guignotus • Distribuzione: gran parte dell’Europa, nord Africa, pusillus (Fabricius, 1781) Asia minore, Siberia e Giappone. In Italia è presente • Corotipo: Paleartico (PAL). al nord e al centro. • Distribuzione: tutta Italia, specie molto comune e dif- • Note ecologiche: specie euritropa, eurizonale, mesoi- fusa. grofila e mesoterma, localmente comune in ambienti • Note ecologiche: specie euriecia, vive in un ampia aperti, dove si rinviene attiva in pieno giorno già agli gamma di habitat acquatici, anche se predilige acque inizi della primavera e dove frequenta anche le fronde ferme, di qualsiasi tipo. di arbusti e alberi. • Note: è una delle specie di Dytiscidae più comuni e Demetrias (Demetrias) atricapillus (Linnaeus, 1758) abbondanti in Italia ed Europa meridionale in genere. • Corografia: Europeo-Mediterraneo (EUM). Laccophilus minutus (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: in tutta Italia. • Corotipo: Paleartico (PAL). • Note ecologiche: specie macrottera, igrofila e mesofila. • Distribuzione: tutta Italia, comune e diffuso. Paradromius linearis (Olivier, 1795) • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). Predilige raccolte d’acqua ferma di qualsiasi genere, • Distribuzione: tutta l’Italia isole comprese. dai grandi habitat palustri alle piccole pozze tempora- • Note ecologiche: taxon termofilo, si rinviene in prossi- nee d’acqua. mità delle zone umide. Agabus (Gaurodytes) didymus (Olivier, 1795) Brachinus (Brachinus) elegans Chaudoir, 1842 • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Corotipo: Mediterraneo (MED). • Distribuzione: tutta Italia, piuttosto comune e diffuso, • Distribuzione: tutta Italia e isole. non sono noti dati per Valle d’Aosta. • Note ecologiche: specie oligotrofica steppica; specie di • Note ecologiche: in acque correnti di media o bassa pianura in prossimità degli ambienti umidi. quota, ad acque fresche, limpide e con vegetazione; • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Agabus (Gaurodytes) bipustulatus (Linné, 1765) = Aga- bus solieri Aubé, 1836 HALIPLIDAE • Corotipo Paleartico (PAL). Haliplus (Neohaliplus) lineatocollis (Marsham, 1802) • Distribuzione: tutta Italia, comune e diffuso ovunque. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: specie estremamente euriecia, abita • Distribuzione: tutta Italia, comune e diffuso pressoché un ampio spettro di biotopi acquatici, sia con acque fer- ovunque. me che correnti. Vola molto facilmente e colonizza con • Note ecologiche: specie euriecia. Predilige acque cor- rapidità ambienti neoformati. renti di vario genere, anche piuttosto inquinate, in pia- • Note: è tra gli adefagi acquatici più comuni e diffusi nura e collina. Specie molto comune e adattabile. in Italia. • Note: attualmente è la specie di Haliplidae più facil- Ilybius fuliginosus (Fabricius,1792) mente riscontrabile in territorio bresciano. • Corotipo: Paleartico (PAL). Haliplus (Haliplus) ruficollis (De Geer, 1774) • Distribuzione: noto di tutte le regioni italiane, sebbene • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). più comune e diffuso al nord. • Distribuzione: noto di tutte le regioni italiane, ad ec- • Note ecologiche: specie eurecia, che frequenta un am- cezione di Valle d’Aosta, sebbene al nord risulti più pio spettro di ambienti umidi, dal piano fino ad alte diffuso e abbondante. quote. In pianura è particolarmente abbondante, dove • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica. predilige acque debolmente correnti e con vegetazione. Predilige ambienti lentici di vario tipo, dalle grandi pa- • Note: in Italia settentrionale e centrale è una delle spe- ludi planiziali alle pozze d’alpeggio in quota, purchè cie di Dytiscidae più comuni e diffuse. con idrofite o alghe. Rhantus suturalis (MacLeay, 1825) = Rhantus pulvero- • Note: è uno degli Haliplidae più comuni in Europa. sus (Stephens, 1828) DYTISCIDAE • Corotipo: Subcosmopolita (manca nelle Americhe) Hyphydrus ovatus (Linnaeus,1761) (SCO). • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Distribuzione: tutta Italia, mancano dati per Valle d’A- • Distribuzione: tutte le regioni settentrionali ad eccezione osta. 86 M. Grottolo

• Note ecologiche: specie estremamente euriecia, colo- bassa quota, alcalini o neutri, con vegetazione. Buon nizza un po’ tutti i tipi di ambienti, ad eccezione di ac- volatore, si comporta da pioniere; viene attratto dalle que fortemente correnti. luci. • Note: è tra i Dytiscidae più comuni e diffusi nel terri- Helochares lividus (Forst, 1771) = Helochares griseus torio italiano. (Fabricius, 1787) NOTERIDAE • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). Noterus clavicornis (De Geer, 1774) • Distribuzione: tutta Italia. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica, • Distribuzione: noto di tutte le regioni italiane ad ecce- in acque ferme o debolmente correnti in generale, con zione di Valle d’Aosta. Comune soprattutto nelle regio- vegetazione acquatica e detrito, preferenzialmente a ni centro-settentrionali. quote basse. • Note ecologiche: specie euriecia, comune in acque • Note: specie molto comune. tranquille di vario genere, ricche di vegetazione e de- Cercyon (Paracycreon) laminatus Sharp, 1873 trito. • Corotipo: Paleartico (PAL); probabilmente in origine E-Paleartico, ma in espansione a occidente. HYDRENIDAE • Distribuzione: attualmente sono note poche e sporadi- Octhebius pusillus Stephens, 1835 che segnalazioni in Lombardia, Trentino Alto Adige, • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Roma- • Distribuzione in Italia: noto per Piemonte, Lombardia, gna, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e Sarde- Veneto (un singolo dato), Friuli Venezia Giulia, Emilia gna. Romagna, Toscana e Umbria. • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica, • Note ecologiche: vola molto facilmente ed è specie presumibilmente in ogni categoria di detrito organico, pioniera nelle raccolte d’acqua neoformate. anche in deiezioni. Specie di origine alloctona, proba- • Note: con ogni probabilità la specie è più diffusa di bilmente ancora in fase di espansione. quel che si conosce attualmente, specialmente nella Cercyon sternalis (Sharp, 1918) bassa bresciana e in presenza di bacini a bassa quota. • Corotipo: Europeo (EUR). HELOPHORIDAE • Distribuzione: Lombardia, Trentino A.A., Veneto, Helophorus (Ropalhelophorus) montenegrinus Kuwert, Emilia Romagna, Toscana, Umbria. 1885 • Note ecologiche: acque stagnanti o debolmente corren- • Corotipo: Europeo (EUR). ti, principalmente tra detriti vicino all’acqua o dentro • Distribuzione: noto per le regioni settentrionali (Valle l’acqua. d’Aosta esclusa), Toscana, Umbria e Lazio. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: specie euriecia, in ambienti acquatici Megasternum concinnum (Marsham, 1802) = Megaster- di diverso tipo, anche stagnanti. num obscurum (Marsham, 1802) • Corotipo: Olartico (OLA). HYDROPHYLIDAE • Distribuzione: noto di tutte le regioni. Anacaena bipustulata (Marsham, 1802) • Note ecologiche: specie estremamente euriecia, che • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). vive in qualsiasi ambiente purchè siano presenti resti • Distribuzione: tutta Italia, a nord del Po rimane comun- organici. que specie rara. • Note ecologiche: acque debolmente correnti (rogge, LEIODIDAE canali, anse tranquille di torrenti) a bassa quota. Specie Aganthidium (Aganthidium) laevigatum Erichson, 1845 decisamente termofila. • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TUE). Enochrus (Lumetus) testaceus (Fabricius, 1801) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: specie sia di pianura che di monta- • Distribuzione: la maggior parte delle stazioni note sono gna, stabilendosi in aree boschive, tra muschi e foglie concentrate in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e cadute. Toscana. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: in acque lentiche di bassa quota, ric- CHOLEVIDAE che di detrito e vegetazione, specialmente se legate ad Sciodrepoides watsoni (Spence, 1815) ambienti umidi di una certa estensione. • Corotipo: Olartico (OLA). Enochrus (Lumetus) quadripunctatus (Herbst, 1797) • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: taxon saprofago. • Distribuzione: tutte le regioni italiane, ad eccezione di Valle d’Aosta e Liguria (Toledo et. al., 2019). SCAPHIDIIDAE • Note ecologiche: predilige ambienti statici o lentici di Scaphisoma agaricinum (Linnaeus, 1758) Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 87

• Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). forestali, di solito su terreni umidi sotto detriti di piante • Distribuzione: in Italia è segnalata nei settori continen- in decomposizione, funghi e tra i muschi. tale e peninsulare. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: si trova più spesso sui funghi ar- Platysthethus spinosus Erichson, 1840 boricoli, sotto la corteccia sporgente e ammuffita, su • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). tronchi e ceppi vecchi, umidi, cariati e sotto fogliame • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese. caduto e in decomposizione. • Note ecologiche: si riscontra tra la vegetazione mar- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. cescente. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. STAPHYLINIDAE Bledius gallicus (Gravenhorst, 1806) Omalius caesum Gravenhorst, 1806 • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). (CEM), importato in America del Nord. • Distribuzione: penisola grandi isole escluse. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: si trova sotto vari detriti organici, in • Note ecologiche: si trova sulle rive viscide delle acque nidi di uccelli e tane di roditori e in primavera su ar- fluenti, su campi umidi e argillosi di campi seminativi. busti da fiore. Specie ampiamente politipica ad ampia • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. valenza ecologica. Predatrice sia allo stato larvale che Paederus riparius (Linnaeus, 1758) adulto. • Corotipo: Europeo (EUR). Paraphloeostiba gayndahensis (Macleay, 1871) • Distribuzione: penisola grandi isole esluse. • Corotipo: Regione australiana, segnalato per l’Italia da • Note ecologiche: igrofilo, in luoghi umidi vicini a sta- meno di vent’anni, ma già ampiamente diffuso. gni, fiumi, sotto pietre e detriti dove caccia piccoli ar- • Distribuzione: penisola e Sicilia. tropodi. Questa specie, come altre dello stesso genere, • Note ecologiche: specie alloctona, presente ormai in produce una tossina (pederina), capace di indurre lesio- molte nazioni europee e negli Stati Uniti. Le larve di ni dermatologiche eritematose. questo taxon sono capaci di proliferare in cumuli di Paederus fuscipes Curtis, 1826 detriti vegetali di svariata origine (malli di mandorle, • Corotipo: Subcosmopolita (SCO). vinaccia, accumuli di foglie e frutti marcescenti). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: igrofilo praticolo e talora paludicolo; Carpelimus gracilis (Mannerheim, 1830) è un insetto utile nei sistemi agricoli perché è un im- • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo portante predatore polifago di numerosi parassiti. (CEM), importato in Nord America. Scopaeus laevigatus (Gyllenhal, 1827) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: fitosaprofilo e limicolo euriecio pres- • Distribuzione: penisola, presenza dubbia per la Sicilia. so acque ferme o debolmente correnti. • Note ecologiche: elemento euriecio igrofilo di ambien- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. ti aperti (zanetti, 2009). Anotylus sculpturalis (Gravenhorst, 1802) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Paleartico (PAL). Othyus punctulatus (Goeze, 1777) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note ecologiche: sia di pianura che di montagna. Si • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. trova nel letame, sotto detriti di piante in decompo- • Note ecologiche: fitodentricolo, vive nei boschi di lati- sizione, carogne, nei funghi, nelle fuoriuscite di linfa folie, si riscontra nel fogliame marcescente, nei muschi e d’albero, a volte nei nidi sotterranei di vari mammiferi. nei funghi, anche attorno a stagni e tronchi. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Anotylus nitidulus (Gravenhorst, 1802) Platydracus fulvipes (Scopoli, 1763) • Corotipo: Subcosmopolita (SCO). • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. • Note ecologiche: sia in pianura che in montagna, rag- • Note ecologiche: specie caratteristica di corsi d’acqua giungendo la zona alpina. Vive su terreni umidi, prati umidi, torbiere, prati umidi e boschi. Si trova sotto pie- paludosi, specchi d’acqua sotto detriti di piante in de- tre, fogliame caduto, campi di erica, tra i muschi, in composizione, funghi, escrementi e carogne. particolare del genere Sphagnum. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Ocypus olens (O. Müller, 1764) Anotylus rugosus (Fabricius, 1775) • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). È stato in- • Corotipo: Subcosmopolita (SCO), importato in Nord trodotto accidentalmente anche lungo la costa pacifica America. degli Stati Uniti. • Distribuzione: penisola e Sardegna. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: sia nei campi e nei prati che nelle aree • Note ecologiche: specie euriecia fitodentriticola; in 88 M. Grottolo

luoghi ombrosi e umidi, principalmente nelle foreste, • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). meno spesso in brughiere e campi. Sotto pietre, foglia- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. me caduto, in legno marcio e tra i muschi. • Note ecologiche: fungicolo, ma anche sotto foglie Quedius latinus Gridelli, 1938 mar-ce e tronchi marci e sulla linfa che fuoriesce dagli • Corotipo: Mediterraneo sudoccidentale (SWM). al-beri. • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: specie micetofila e necrofila; mostra Drusilla canaliculata (Fabricius, 1787) abitudini silvicole e caratterizza la fauna dei boschi • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). planiziari. • Distribuzione: tutta Italia, le segnalazioni per le isole • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. maggiori andrebbero confermate. Quedius laevicollis (Brullé, 1832) • Note ecologiche: specie euriecia, euritopica e fitoden- • Corotipo: Turanico-Europeo-Maditerraneo (TEM). titricola. • Distribuzione: tutta la penisola grandi isole comprese. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: praticolo, termofilo e fitodentitrico- Aleochara sparsa Heer, 1839 lo; sotto detriti di piante in decomposizione in zone • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). pianeggianti e pedemontane, principalmente su terreni • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. sabbiosi e praterie secche. • Note ecologiche: specie euritopica, fitodentriticola e • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. nidicola. Tachyporus abner Saulcy, 1864 • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Mediterraneo (MED). Aleochara curtula (Goeze, 1777) • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. • Corotipo: Subcosmopolita (SCO), presente anche in • Note ecologiche: fitodentricolo. Nord America dall’inizio del XX secolo ed è stata am- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. piamente segnalata in Sud America. Tachyporus hypnorum (Fabricius, 1775) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). • Note ecologiche: in genere è attratta da carogne ap- • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. pena in decomposizione, ma può anche essere trovata • Note ecologiche: elemento piuttosto onnipresente, in sterco o vegetazione in decomposizione fortemente umícolo, muscícolo e fitodetritícolo che vive nel pac- odorosa. ciame, ma anche in ambienti antropici. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Tachynus subterraneus (Linnaeus, 1758) Aleochara cfr lata Gravenhorst, 1802 • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Corotipo: Subcosmopolita (SCO), risulta presente an- • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. che nel Nord America e Cile. • Note ecologiche: euritopico, saprofilo. Ampiamente • Distribuzione: penisola grandi isole escluse. distribuito, ma non inusuale in Occidente. • Note ecologiche: sulle carogne di animali e sotto escre- Nehemitropia lividipennis (Mannerheim, 1831) menti, specialmente di cavallo. • Corotipo: Subcosmopolita (SCO). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Tasgius winkleri (Bernhauer, 1906) • Note ecologiche: specie euritropica e saprofaga. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Atheta (Mocyta) orbata (Erichson, 1837) • Note ecologiche: taxon igrofilo e euriipso. • Corotipo: Europeo (EUR). Tasgius globulifer (Geoffroy, 1785) • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Corotipo: EuroAsiatico (ASE). • Note ecologiche: in vegetazione in decomposizione. • Distribuzione: tutta Italia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: principalmente in ambienti asciutti in Atheta (Ceritaxa) testaceipes (Heer, 1839) spazi aperti, specialmente in campi, prati. • Corotipo: Europeo (EUR). SCIRTIDAE • Distribuzione: tutta la penisola. Contacyphon coarctatus (Paykull, 1799) • Note ecologiche: in vegetazione in decomposizione. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: penisola e Sicilia. Atheta (Atheta) triangulum (Kraatz, 1856) • Note ecologiche: vive sulle rive di vari tipi di acque, ad • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo eccezione delle torbiere fortemente acide. (CEM). • Note: per ora unica stazione conosciuta per il bresciano • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. (Toledo e Grottolo, 2019). • Note ecologiche: frequenta i vegetali in decomposizio- ne. LUCANIDAE Atheta crassicornis (Fabricius, 1792) Dorcus parallelipipedus (Linnaeus, 1758) Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 89

• Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). isole comprese. • Distribuzione: presente in tutta l’Italia, Sardegna com- • Note ecologiche: come habitat formazioni prative, lar- presa (Rattu et al. 2020) dove è presente anche Dorcus va rizofaga, adulto fitofago. musimon Gené, 1836. CETONIIDAE • Note ecologiche: specie presente nei boschi di latifo- Valgus hemipterus (Linné, 1758) glie mesofile; saproxilofago, le larve si sviluppano nel • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). legno marcescente, gli adulti hanno una vita media di • Distribuzione: tutta Italia. due anni. • Note ecologiche: adulti sui fiori, la larva si sviluppa nel • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici legno fradicio di ceppi e alberi morti. italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor • Note: è inserito nella Lista rossa IUCN come specie a Preoccupazione” (LC). “Minor Preoccupazione” (LC). APHODIIDAE Oxythyrea funesta (Poda, 1761) Aphodius fimetarius (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Corotipo: Asiatico-Europeo (SIE), oggi Paleartico (CEM). (PAL). • Distribuzione: in tutta Italia isole comprese. • Distribuzione: segnalato in tutta Italia. • Note ecologiche: specie euriecia. Adulti sui fiori (an- • Note ecologiche: spece euritropica, euriipsa e copro- tofaga), larve nel humus e nei detriti vegetali (fitosa- faga rinvenendosi in ogni tipo di sterco e nel letame. profaga). Tropinota hirta (Poda, 1761) SCARABAEIDAE • Corotipo: Paleartica (PAL). Onthophagus (Onthophagus) taurus (Schreber, 1759) • Distribuzione: tutta Italia esclusa Sardegna. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Note ecologiche: specie euriecia. Larva rizofaga e fi- (CEM). tosaprofaga. • Distribuzione: segnalata in tutto il territorio italiano. Tropinota squalida (Scopoli, 1783) • Note ecologiche: taxon coprofago, tardo-primaverile- • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). estivo, subalpino-mediterraneo, predilige zone esposte. • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese. Onthophagus (Palaeonthophagus) coenobita (Herbest, • Note ecologiche: specie euriecia. Larva rizofaga e fi- 1783) tosaprofaga. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: presente in quasi tutte le regioni italiane. Cetonia aurata pisana (Linnaeus, 1758) • Note ecologiche: specie oligotopica, coprofaga. • Corotipo: Endemita italo-corso. Onthophagus (Palaeonthophagus) grossepunctatus Reitter, • Distribuzione: presente in tutta l’Italia, salvo che in Si- 1905 cilia dove è sostituita dalla sottospecie sicula. • Corotipo: Sud Eurpeo (SEU). • Note ecologiche: specie ologotropica, saproxilofaga, • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. saprofitofaga, le larve si sviluppano nel terreno, sulle • Note ecologiche: specie coprofila e xerotermofila, pri- radici, o alla base delle piante, nei ceppi morti o nel maverile-estiva in escrementi di ovini, bovini e cavalli. legno deperente; gli adulti si nutrano degli organi ri- Onthophagus (Palaeonthophagus) ovatus (Linné, 1767) produttivi fiorali. • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici • Distribuzione: presente nelle regioni settentrionali, italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor sporadiche stazioni nel sud Italia. Preoccupazione” (LC). • Note ecologiche: specie coprofaga, micofaga e sapro- Protaetia (Cetonischema) speciosissima (Scopoli, 1786) faga. = Cetonischema aeruginosa (Scopoli, 1786) MELOLONTHIDAE • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Aplidia transversa (Fabricius, 1801) • Distribuzione: diffusa in tutta Italia. Considerato taxon • Corotipo: Europeo (EUR). raro fino agli anni Settanta/Ottanta del secolo scorso, • Distribuzione: in tutte le regioni italiane. con l’avvento delle prime e rudimentali trappole aeree • Note ecologiche: l’adulto è attivo a fine primavera e (a vino o birra), la grossa specie è risulta comune un inizio estate e ha abitudini crepuscolari e notturne; la po’ ovunque. larva si sviluppa a spese delle radici di piante erbacee. • Note ecologiche: specie saproxilofaga su legno morto, DYNASTIDAE inclusi i detriti nelle cavità degli alberi. Taxon elusivo Pentodon bidens punctatus (Villers, 1789) a costumi strettamente dendrofili. • Corotipo: Centroasiatico - Europeo - Mediterraneo • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici (CEM). italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor • Distribuzione: specie comune e diffusa in tutta Italia, Preoccupazione” (LC), mentre a livello europeo è inse- 90 M. Grottolo

rita nella categoria “Quasi Minacciata” (NT); la valu- ELATERIDAE tazione del rischio di estinzione è basata sui documenti Cidnopus pilosus (Leske, 1785) ufficiali della IUCN. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). Protaetia (Potosia) angustata angustata (Germar, 1817) • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. • Corotipo: Sud Europeo a gravitazione orientale (SEU). • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica, • Distribuzione: specie non comune diffusa in modo dal livello del mare fino a circa 2000 m di quota (Pla- discontinuo lungo la fascia termofila collinare e pede- tia, 1994); la specie frequenta sia campi coltivati che montana dal Piemonte orientale fino al Friuli. praterie. La larva è legata alle radici delle graminacee; • Note ecologiche: specie saproxilofaga su legno morto, è una delle specie più comuni tra gli Elateridi italiani inclusi i detriti nelle cavità degli alberi. (Pesarini, 1984). • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici Agriotes brevis Candèze, 1863 europei la specie è da inserirsi nella categoria “Minor • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). Preoccupazione”(LC). Mancano dati per l’Italia; la va- • Distribuzione: tutta Italia, esclusa Sicilia e Sardegna. lutazione del rischio di estinzione è basata sui docu- • Note ecologiche: si riscontra nei prati assolati di pia- menti ufficiali della IUCN. nura; la larva, fitofaga e rizofoga, provoca spesso gravi Protaetia (Potosia) cuprea cuprea (Fabricius, 1775) danni alle colture. Specie molto comune. • Corotipo: Endemita italo-corso. Melanotus punctolineatus (Pelerin, 1829) • Distribuzione: la forma tipica si rinviene in quasi tutta • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). l’Italia peninsulare. Lungo l’arco alpino, a medie e alte • Distribuzione: presente nel settore continentale, pe- altitudini è sostituita dalla sottospecie metallica, men- ninsulare ed in Sicilia, mancano però dati per Molise, tre nel Veneto orientale e nel Friuli dalla sottospecie Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. obscura. • Note ecologiche: specie a grande valenza ecologica ri- • Note ecologiche: specie saproxilofaga su legno morto, trovandola dal livello del mare fino alle alte quote e in inclusi i detriti nelle cavità degli alberi. Gli adulti sono diverse tipologie di ambiente. attratti dalla frutta matura e dalla linfa degli alberi. Le larve nella rosura presente nelle carie dei tronchi. BUPRESTIDAE • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici Anthaxia (Aplianthaxia) cichorii (Olivier, 1790) italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor • Corotipo: Anatollico-Europeo (EUR2). Preoccupazione”(LC). • Distribuzione: tutta Italia. Protaetia (Netocia) morio morio (Fabricius, 1781) • Note ecologiche: specie xilofaga, larva nei rami mo- • Corotipo W-Mediterraneo (WME). renti di Prunus vulgaris, Prunus avium, Prunus dome- • Distribuzione: diffusa in tutta Italia isole comprese. stica, Pyrus communis, Ulmus sp., Corylus avellana, • Note ecologiche: lo sviluppo larvale avviene nel ter- Ceratonia siliqua, ecc.. reno o nel cavo degli alberi a spese del legno in de- • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici composizione. L’adulto frequenta i fiori ed è attratto italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor dalla frutta matura. Specie legata principalmente ad Preoccupazione”(LC). Prima segnalazione per la pro- aree xerotermiche. Adulto antofago e carpofago, larva vincia di Brescia. fitosaprofaga. Anthaxia (Anthaxia) fulgurans (Schrank, 1789) • Corotipo: Europeo (EUR). HETEROCERIDAE • Distribuzione: tutta Italia escluse le isole maggiori. Heterocerus fenestratus (Thunberg, 1784) • Note ecologiche: ospite secondario nei rami di Prunus • Corotipo: Olartico (OLA). sp., Salix porpurea. • Distribuzione: noto di tutta Italia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: frequenterebbe il substrato umido in Anthaxia (Anthaxia) nitidula (Linnaeus, 1758) prossimità di qualsiasi corpo d’acqua, stagni, laghi o • Corotipo: Europeo (EUR). fiumi. • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. DRYOPIDAE • Note ecologiche: le piante ospiti sono Prunus sp. e Dryops luridus (Erichson, 1847) sp.. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione in Italia: probabilmente tutta Italia e iso- Anthaxia (Anthaxia) podolica Mannerheim, 1837 le. • Corotipo: Europa orientale (EEU). • Note ecologiche: specie ad ampia valenza ecologica. • Distribuzione: Italia settentrionale. Preferenzialmente in acque correnti (torrenti, fiumi), • Note ecologiche: ospite secondario di Cornus mas, ma anche in paludi e acquitrini. Fraxinus excelsior e Fraxinus ornus (Curletti, 1994). • Note: è la specie di Dryops più comune e diffusa e con • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. spettro ecologico più ampio. Anthaxia (Anthaxia) thalassophila Abeille, 1900 Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 91

• Corotipo: Nord Mediterraneo (MED). del suolo. • Distribuzione: tutta Italia, assente nei territori sualpini. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: ospite secondario nei rami morenti di Luciola italica (Linnaeus, 1767) Castanea sativa, Fraxinus sp., Pistacea sp., Quercus • Corotipo: S-Europeo (SEU). sp. • Distribuzione: non segnalata in Sicilia e Sardegna. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: in grado di produrre una luminescen- Coraebus elatus (Fabricius, 1787) za a loro piacimento, questa bioluminescenza viene ge- • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). nerata da una proteina detta luciferina. La biolumine- • Distribuzione: tutta Italia. scenza ha funzione di richiamo sessuale. • Note ecologiche: si riscontra principalmente nelle zone CHANTARIDAE xerotermiche, raggiungendo nelle Alpi un’altitudine di Cantharis (Cantharis) livida Linnaeus, 1758 circa 2.300 m s.l.m. La larva si sviluppa nell’apparato • Corotipo: Olartico (OLA), introdotta in Canada e negli radicale di varie specie della famiglia delle Stati Uniti. (Potentilla recta, P. reptans, Sanguisorba minor, Agri- • Distribuzione: in tutte le regioni Italiane. monia eupatoria e Fragaria vesca). Le forme mature si • Note ecologiche: carnivora allo stadio larvale. riscontrano da maggio ad agosto e si nutrono di petali • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. di fiori. Rhagonycha (Rhagonycha) fulva (Scopoli, 1763) • Note: in Francia è considerato un serio parassita di fra- • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM), introdotta in gole e fragoline di bosco, soprattutto sui pendii xero- Canada e negli Stati Uniti. termici. Prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: presente in tutta Italia isole comprese. Agrilus (Agrilus) convexicollis Redtenbacher, 1849 • Note ecologiche: specie euriipsa; si nutre di piccoli in- • Corotipo: Europeo (EUR). setti e di polline. • Distribuzione: segnalato in tutte le regioni italiane sal- • Note: è la specie più comune del genere. Prima segna- vo Molise e Sardegna. lazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: specie xilofaga, ospite secondario di Fraxinus sp. DERMESTIDAE • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici Attagenus (Attagenus) unicolor (Brahm, 1791) italiani (2014) la specie è da inserirsi nella categoria • Corotipo: Cosmopolita (COS). “Minor Preoccupazione”(LC). Prima segnalazione per • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. la provincia di Brescia. • Note ecologiche: allo stato brado nei nidi di vari uccel- Agrilus (Agrilus) hyperici (Creutzer, 1799) li, in particolare passeri, in appartamenti, magazzini, • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). in cui è un parassita serio di prodotti animali. • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: ospite primario nelle radici di Hype- Anthrenus (Anthrenus) pimpinellae Fabricius, 1775 ricum perforatum, Hypericum tetrapterum. • Corotipo: Cosmopolita (COS). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Trachys minutus (Linnaeus, 1758) • Note ecologiche: larve nei nidi di uccelli, adulti sui fiori • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). in primavera. Gli adulti si nutrono di polline e nettare. • Distribuzione: tutta Italia, i dati delle Isole maggiori • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. andrebbero confermati. Anthrenus (Nathrenus) verbasci (Linné, 1767) • Note ecologiche: specie polifaga. • Corotipo: Cosmopolita (COS). Tachys scrobiculatus Kiesenwetter, 1857 • Distribuzione: in tutta Italia. • Corotipo: Turanico-Europeo-Magrebino (TUE1) • Note ecologiche: gli adulti si nutrono di polline e netta- • Distribuzione: tutta Italia. re, la larva di sostane organiche secche. • Note ecologiche: minatore delle foglie di Calamintha • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. nepeta e Mentha sp. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. ANOBIIDAE Mesocoelopus niger P.W.J. Müller, 1821 LAMPYRIDAE • Corotipo: Centroeuropeo (CEU). Lamprohiza splendidula (Linnaeus, 1767) • Distribuzione: tutta Italia. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note ecologiche: xilofago anche su piante sane. • Distribuzione: penisola italiana, grandi isole escluse. • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici • Note ecologiche: maschi alati, luminescenti, attivi italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor principalmente al crepuscolo, svolazzando alla ricer- Preoccupazione”(LC). Nella lista rossa degli animali ca di femmine durante le serate di sole e di notte. Le in via d’estinzione, piante e funghi di Germania e nella femmine attere vivono a terra e sulle vegetali al livello lista rossa della Baviera è inserito nella categoria 3 92 M. Grottolo

(in pericolo). Clanoptilus (Clanoptilus) emarginatus (Krauss, 1902) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: Nord Italia. PTINIDAE • Note ecologiche: sui fiori in luoghi erbosi ben soleg- Ptinus (Cyphoderes) bidens Olivier, 1790 giati. La larva è predatrice di piccoli insetti con tegu- • Corotipo: specie paleartica (PAL), presente soprattutto menti morbidi. nel centro e nel sud dell’Europa. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: Nord e Sud Italia. Danacea (Danacea) nigritarsis alpina Pic, 1895 • Note ecologiche: si sviluppa nel legno morto, nei sub- • Corotipo: Europeo (EUR). strati vegetali disseccati. • Distribuzione: Italia peninsulare,fino alla Basilicata. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: localmente in pianure e in bassa mon- TROGOSSITIDAE tagna, principalmente sui versanti xerotermici delle Tenebroides mauritanicus (Linnaeus, 1758) valli. La bionomia di questa specie è sconosciuta; si • Corotipo: Cosmopolita (COS) di origine tropicale. riscontra da maggio-luglio su umbellate fiorite. Taxon • Distribuzione: assente nelle grandi isole. politipico. • Note ecologiche: si riscontra principalmente nelle der- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. rate alimentari; la larva è onnivora mentre l’adulto è Enicopus hirtus (Linnaeus, 1767) nettamente carnivoro. In natura si trova occasional- • Corotipo: S-Europeo (SEU). mente sotto corteccia a caccia di insetti che si nutrono • Distribuzione: in tutta Italia. di legno. • Note ecologiche: le larve vivono nel legno vecchio pre- CLERIDAE dando piccoli insetti; gli adulti sono abbastanza comu- Trichodes apiarius (Linnaeus, 1758) ni in estate sugli steli delle . • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: segnalato in tutta l’Italia. NITIDULIDAE • Note ecologiche: le larve sono predatrici di imenotteri Soronia oblonga C. Brisout de Barneville, 1863 non sociali, mentre gli adulti sono floricoli. • Corotipo: Subeuropeo-Magrebino (EUR1). MELYRIDAE • Distribuzione: tutta Italie, isole comprese, ma raro nel- Colotes maculatus (Laporte de Casteinau, 1836) le regioni continentali poiché specie xerofilia. • Corotipo: Mediterraneo (MED). • Note ecologiche: taxon euriipso, trova il suo habitat • Distribuzione: comune in tutta Italia, ma piuttosto raro nei boschi di quece xerofile. al nord. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: sulla vegetazione in ambienti umidi, Amphotis marginata (Fabricius, 1781) nei fragmiteti. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: specie presente in tutta la penisola, ma Charopus docils Kiesenwetter, 1851 piuttosto sporadica. • Corotipo: S-Europeo (SEU). • Note ecologiche: mirmecofila o mellittofaga all’inteno • Distribuzione: penisola italiana e Sardegna. di cavità orboree. • Note ecologiche: la specie, come tutte quelle del gene- • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici re Charopus Erichson, 1840, ha spiccato pteridimorfi- italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor smo, con maschi alati e femmine attere. Preoccupazione”(LC); la valutazione del rischio di • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. estinzione è basata sui documenti ufficiali della IUCN. Malachius (Malachius) australis Mulsant & Rey, 1867 • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: W-Mediterraneo (WME). Carpophilus lugubris Murray, 1864 • Distribuzione: areale, diffuso in tutta Italia, Sardegna • Corotipo: Neartico (PAL) esclusa. • Distribuzione: specie importata probabilmente dall’A- • Note ecologiche: frequenti di giorno, particolarmente merica in partite di mais. nel primo pomeriggio, sulle infiorescenze di numerose • Note ecologiche: si nutre prevalentemente di secrezio- specie di piante, nell’atto di cibarsi di polline e occa- ni dolci; può attaccare gli alveari. sionalmente di larve e stadi preimmaginali di piccoli • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. insetti che abbondano su tali fiori (Coleotteri floricoli, Epurea fuscicollis (Stephens, 1932) in particolare Cerambicidi, ma talvolta anche Nitiduli- • Corotipo: Euro-Iranico-Magrebino (TUE1). di, Lepidotteri e Tisanotteri), in sintonia con quanto già • Distribuzione: tutta Italia isole comprese, rara nelle re- noto riguardo il regime alimentare misto riscontrato in gionisettentrionali (Audisio,1993). altre specie affini del genereMalachius . • Note ecologiche: specie più xerofila della precedente, • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. ma con le stesse esigenze ecologiche. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 93

• Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. nelle varie fasi della sua composizione. Epurea (Haptoncus) ocularis Farmaire, 1849 • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici • Corotipo: Subcosmopolita (SCO). italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor • Distribuzione: conosciuta per poche stazioni del Nord Preoccupazione”(LC); la valutazione del rischio di Italia. estinzione è basata sui documenti ufficiali della IUCN. • Note ecologiche: taxon legato hai processi fermentativi Prima segnalazione per la provincia di Brescia. di sostanze vegetali. COCCINELLIDAE • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Scymnus (Scymnus) apetzi Mulsant, 1846 Stelidiota geminata (Say, 1825) • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Corotipo: Subcosmopolita (SCO). • Distribuzione: introduzione antropica. (CEM). • Note ecologiche: specie fitosaprofaga. • Distribuzione: è la specie di Scymnus più diffusa in • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Italia. Genistogethes carinulatus Föster, 1849 • Ecologia: specie euritopa, termofila, erbicola ed afido- • Corotipo: Euro-Mediterraneo (EUM). faga. • Distribuzione: presente in tutta Italia, anche se raro in • Note ecologiche: stato di minaccia non valutato (IUNC). Sardegna. Scymnus (Scymnus frontalis (Fabricius, 1787) • Note ecologiche: allo stato larvale è legato alle Legu- • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). minose, in modo particolare a Lotus corniculatus, in • Distribuzione: Italia continentale e peninsulare. zone moderatamente sia serche che umide. • Note ecologiche: si trova principalmente in ambienti Sagittogethes ovatus Sturm, 1845 xerotermici. • Corotipo: Medio-Nord-Europeo-Caucasico (TUE). Hippodamia (Adonia) variegata (Goeze, 1777) • Distribuzione: Italia settentrionale, ma raro e sporadico. • Corotipo: Paleartico con estensione nelle Isole Atlan- • Note ecologiche: specie stenoecia e stenotopica in bo- tiche, in India, in Africa meridionale sino in Kenya. scaglie umide in vicinanza di corsi d’acqua. Allo stato Manca nelle regioni boreali e in Giappone (PAL). larvale è legato esclusivamente a Glechoma hederacea. • Distribuzione: distribuita in tutta l’Italia continentale • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. e isole. • ecologiche: specie euritopa, preferibilmente su erbe e PHALACRIDAE fiori, si nutre di Aphidiidae (Homoptera). Olibrus bicolor (Fabricius, 1792) Tytthaspis sedicimpunctata (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Olartico (OLA). • Corotipo: Paleartico (PAL). • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese. • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. • Note ecologiche: ospite di Tussilago farfara, Taraxa- • Note ecologiche: specie zoofaga predatrice di insetti e cum officinale e vulgare. acari, predilige luoghi asciutti e campi coltivati. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Oenopia conglobata Linnaeus, 1758 Olibrus cfr bimaculatus Küster, 1848 • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE) con estensione • Distribuzione: distribuita in tutta l’Italia continentale e all’Africa magrebina. isole comprese. • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. • Note ecologiche: si nutre di svariate specie di afidi, ma • Note ecologiche: larve e adulti si trovano sui fiori, in anche di larve di Coleotteri Crisomelidi e di nettare e particolare piante di Asteraceae, in luoghi umidi. Si nu- polline. trono di polline. Harmonia axyridis (Pallas, 1773) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Asiatico, importata ngli Stati Uniti e poi dif- BYTURIDAE fusasi in tutto il mondo (PAL). Byturus ochraceus (Scriba, 1790) • Distribuzione: tutta Italia dal 2006. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note ecologiche: predatore molto attivo di afidi, coc- • Distribuzione: segnalata in tutta Italia. ciniglie, larve di coccinella, neurotteri, ditteri Sirfidi e • Note ecologiche: specie pollinivora, predilige le piante numerosi altri insetti e coleotteri. Pericolosa per l’e- di Rosacee. cosistema poiché si sostituisce alle specie autoctone. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. La sua emolinfa contiene alcaloidi (metossipirazine), ENDOMYCHIDAE sgradevoli all’olfatto e al gusto, può provocare allergie. Endomychus coccineus (Linnaeus, 1758) Fra le 100 specie più dannose d’Europa (Daisie, 2009). • Corotipo: Europeo (EUR). Propylea quatuordecimapunctata (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: in tutta l’Italia, segnalazione dubbia per • Corotipo: Olartico (OLA). la Sardegna. • Distribuzione: distribuita in tutta l’Italia continentale • Note ecologiche: specie saproxilofaga su legno morto e isole. 94 M. Grottolo

• Note ecologiche: arboricola (tranne le conifere). Que- prese. sta specie in Nord America e Asia ha una colorazione • Note ecologiche: specie euriecia, polifaga allo stato molto variabile, mentre in Europa presenta un’unica larvale. colorazione, gialla a macchie bianche. Oedemera (Oedemera) podagrariae (Linnaeus, 1767) Psyllobora vigintiduepunctata (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Corotipo: Paleartico (PAL). • Distribuzione: in tutto il territorio italiano. • Distribuzione: tutta Italia sole comprese. • Note ecologiche: specie euriecia tendenzialmente ter- • Note ecologiche: specie micetofagica, dalla pianura mofila, polifaga alla stadio larvale. fino a 1200 metri. Si rinviene nei giardini e nei campi Oedemera (Oedemera) nobilis (Scopoli, 1763) sull’erba, arbusti e rami bassi degli alberi. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. MORDELLIDAE • Note ecologiche: si nutre di polline e nettare di varie Variimorda (Variimorda) mendax (Méquignon, 1946) essenze vegetali (Papaveraceae, Plantaginaceae, Rosa- • Corotipo: S-Europeo (SEU). ceae, ecc), le lave xilofaghe si sviluppano in steli secchi • Distribuzione: nord Italia. di Spartium sp. e Cirsium sp. • Note ecologiche: caratteristiche ecologiche e la biono- mia non sono note. ANTHICIDAE • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Anthicus laeviceps Baudi, 1877 Mordellistena (Mordellistena) brevicauda (Boheman, • Corotipo: Euro-Mediterraneo (EUM). 1849) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note ecologiche: frequente nei canneti, tra i detriti ve- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. getali. • Note ecologiche: frequenta piante della famiglia delle • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Euphorbiaceae. Omonadus floralis (Linnaeus, 1758) Mordellistena (Mordellistena) micans grup. • Corotipo: Cosmopolita (COS) • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: si riscontra in tutti gli ambienti in • Note ecologiche: appartengono a un complesso di circa particolare sotto i detriti vegetali, viene attirato dalle 15 specie. fonti luminose. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Mordellistena (Mordellistena) tarsata Mulsant, 1856 Microhoria (Immicrohoria) fasciata (Chevrolat, 1834) • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Corotipo: Euro-Mediterraneo (EUM). • Distribuzione: penisola italiana esclusa la Sicilia (Ruz- • Distribuzione: in tutta Italia escluse le grandi isole. zier, 2013). • Note ecologiche: vive sugli alberi di diverse specie • Note ecologiche: si riscontra in praterie aride e vegeta- (quercia, ontano, ecc.) e su erbe nei prati montani e zione ruderale dove gli adulti si nutrono di fiori di varie collinari. piante erbacee quali Daucus carota, Rubus fruticosus, • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. , Filipendula ulmaria, Microhoria (Immicrohoria) plumbea (La Ferte-Senecte- spondylium, Thapsia villosa, Ruta montana. Sebbene re, 1842) sia ampiamente distribuita, è una specie non comune • Corotipo: Mediterraneo Occidentale (EME). e di solito si trovano solo pochi individui in una par- • Distribuzione: Italia settentrionale. ticolare località. Le piante ospiti delle larve sono sco- • Note ecologiche: nel terriccio alla base degli alberi, nosciute. sotto sassi, in ambienti relativamente secchi. • Note: secondo dato per la Lombardia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. OEDEMERIDAE SCRAPTIIDAE Oedemera (Oedemera) croceicollis Gyllenhal, 1827 Anaspis (Anaspis) lurida Stephens, 1832 • Corotipo: Europeo (EUR). • Corotipo: Europa occidentale, meridionale e parte me- • Distribuzione: non segnalata per Sicilia e Sardegna. ridionale dell’Europa centale (EUR). • Note ecologiche: zone isolate vicino a stagni di solito • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. su canne (Phragmites sp.) e carici (Carex sp.) e anche • Note ecologiche: ecologia non ancora nota. su fiori di Ranunculus sp., Rubus sp., Viburnum sp., • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Sorbus sp. e Valeriana officinalis. Scraptia dubia (Oliver 1790) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Europeo (EUR) Oedemera (Oedemera) flavipes (Fabricius, 1792) • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Note ecologiche: adulto sulle inflorescenze delle Apia- • Distribuzione: in tutto il territorio italiano, isole com- ceae, larva sotto la corteccia del legno in decomposizione. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 95

• Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. ne è basata sui documenti ufficiali della IUCN. Cerambyx scopolii scopolii Fuessly, 1775 LAGRIIDAE • Corotipo: specie a diffusione Euro-Anatolico-Magre- Lagria (Lagria) hirta (Linnaeus, 1758) bina (EUR3). • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Distribuzione: presente in tutta Italia, ma non in Sicilia. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: specie polifaga, lo sviluppo larvale • Note ecologiche: specie euriecia tendenzialmente eu- avviene in piante morte di svariate latifoglie; attività rizonale. dell’adulto: diurna, frequenta i fiori di varie essenze ALLECULIDAE ricche di polline. Hymenalia rufipes (Fabricius, 1792) • Note: specie sensibile ai cambiamenti di condizioni • Corotipo: Europeo (EUR). ambientali. Secondo la Lista Rossa dei coleotteri sa- • Distribuzione: tutta Italia e Sardegna. proxilici italiani la specie è da inserirsi nella catego- • Note ecologiche: la specie è attiva di sera e viene at- ria “Minor Preoccupazione”(LC); la valutazione del tirata dalla luce. La larva si sviluppa nelle radici delle rischio di estinzione è basata sui documenti ufficiali piante. della IUCN. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Purpuricenus (Purpuricenus) kaehleri kaehleri (Lin- Isomira (Isomira) murina (Linnaeus, 1758) naeus, 1758) • Corotipo: Europeo (EUR). • Corotipo: Sudeuropeo-Irano-Anatolico (SEU 3). • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. • Distribuzione: tutta la penisola Sardegna esclusa. • Note ecologiche: comune in primavere e all’inizio • Note ecologiche: la larva si sviluppa a spese di svariate dell’estate in luoghi abbondantemente fioriti. latifoglie. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: specie sensibile ai cambiamenti di condizioni ambientali. TENEBRIONIDAE Ropalopus clavipes (Fabricius 1775) Corticeus fasciatus (Fabricius, 1790) • Corotipo: Euro-Irano-Anatolico (TUE2). • Corotipo Europeo (EUR). • Distribuzione: in tutta Italia, ma non nota per le grandi • Distribuzione: specie nota dell’Italia settentrionale e isole. di tutte le regioni della costa tirrenica; all’incirca cor- • Note ecologiche: larva polifaga, anche se si sviluppa risponde alla distribuzione della quercia peduncolata preferibilmente su Populus e Salix e occasionalmente (Quercus robur). su Picea excelsa. • Note ecologiche: elemento saproxilofago su legno • Note: specie con elevata tolleranza ai cambiamenti di morto. condizioni ambientali. • Note: nella categoria “Quasi minacciato”(NT) per Xylotrechus (Xylotrechus) antilope antilope (Schönherr, l’European Red List of the UICN 2017. Prima segnala- 1817) zione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Euro-Irano-Anatolico-Magrebino (TUE3). Helops caeruleus (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: specie sporadica e localizzata prevalen- • Corotipo: Europeo (EUR). temente di pianura. In tutta Italia Sardegna eslusa. • Distribuzione: tutta Italia. • Note ecologiche: sviluppo larvale in Quercus sp.; spe- • Note ecologiche: in alberi decidui in decomposizione, cie diurna, crepuscolare e notturna. Taxon con elevata raramente in pino. tolleranza ai cambiamenti di condizioni ambientali. • Note: “Minor preoccupazione”(LC) nella Première liste • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici ruge des Coléoptères saproxyliques du Limousin (2013). italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor CERAMBYCIDAE Preoccupazione”(LC); la valutazione del rischio di Grammoptera ruficornis (Fabricius, 1781) estinzione è basata sui documenti ufficiali della IUCN. • Corotipo: Euro-Anatolico (EUR2). Plagionotus detritus (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: tutta Italia, presenza dubbia in Sardegna. • Corotipo: specie a geomenia Euro-Sibirica (SIE). • Note ecologiche: larva xilofaga, si sviluppa nel legno • Distribuzione: in Italia la specie è presente in tutta la di svariate latifoglie. penisola Sicilia esclusa. Stenopterus rufus (Linné, 1767) • Note ecologiche: sviluppo larvale prevalentemente su • Coropito: Turanico-Europeo (TUE). Quercus sp.; attività dell’adulto: diurna, crepuscolare • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. e notturna. • Note ecologiche: elemento ad ampia valenza ecologi- • Note: specie sensibile ai cambiamenti di condizioni ca, adulto floricolo. ambientali; secondo la Lista Rossa dei coleotteri sa- • Note: secondo la Lista Rossa dei coleotteri saproxilici proxilici italiani la specie è da inserirsi nella categoria italiani la specie è da inserirsi nella categoria “Minor “Quasi minacciato” (NT); la valutazione del rischio di Preoccupazione”; la valutazione del rischio di estinzio- estinzione è basata sui documenti ufficiali della IUCN. 96 M. Grottolo

Chlorophorus pilosus glabromaculatus (Goeze, 1777) • Note ecologiche: si trova tutto l’anno, in luoghi erbosi, • Corotipo: Euro-Mediterraneo (EUM). anche nelle coltivazioni di cereali. Si nutre di avena, • Distribuzione: in tutta Italia grandi isole comprese grano, orzo, mais e varie specie di erbe selvatiche e • Note ecologiche: specie pedemontana; la larva si svi- coltivate. La bionomia di questa specie è abbastanza luppa nel legno morto di diverse latifoglie, l’adulto è conosciuta. diurno e visita i fiori. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: specie con elevata tolleranza ai cambiamenti di Oulema duftschmidi (Redtenbacher, 1874) condizioni ambientali. Secondo la Lista Rossa dei co- • Corotipo: Europeo (EUR). leotteri saproxilici italiani la specie è da inserirsi nella • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese categoria “Minor Preoccupazione”(LC); la valutazio- • Note ecologiche: su Poaceae selvatiche e coltivate, ri- ne del rischio di estinzione è basata sui documenti uf- sultando dannosa nei casi di rilevanti infestazioni. ficiali della IUCN. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Chlorophorus sartor (O. F. Müller, 1766) Gonioctena (Spartomena) formicata (Brüggeman, 1873) • Corotipo: Euro-Sibirico (SEU). • Corotipo: specie originaria dell’Europa sud-orientale • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. ed accidentalmente introdotta in Italia (EUR). • Note ecologiche: specie euriecia, lo sviluppo larvale • Distribuzione: tutta l’Italia. avviene su rami morti di molte latifoglie; l’adulto è • Note ecologiche: si nutre principalmente di erba medi- diurno e visita i fiori di ombrellifere. ca, Trifolium sp. e altre , già nello stadio lar- • Note: specie comune con elevata tolleranza ai cambia- vale possono provocare danni alle foglie e agli steli più menti di condizioni ambientali. Secondo la Lista Rossa teneri dell’erba medica. dei coleotteri saproxilici italiani la specie è da inserirsi • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. nella categoria “Minor Preoccupazione” (LC); la valu- Chrysolina (Stichoptera) rossia (Illiger, 1802) tazione del rischio di estinzione è basata sui documenti • Corotipo: S-Europeo (SEU). ufficiali della IUCN. • Distribuzione: tutta Italia. Anaglyptus mysticus (Linnaeus, 1758) • Note ecologiche: Scrophulariaceae come piante ospiti. • Corotipo: Europeo (EUR). Chrysolina (Colaphosoma) sturmi (Westhoff, 1882) • Distribuzione: presente in tutta Italia grandi isole • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE) escluse. • Distribuzione: Nord Italia. • Note ecologiche: specie montana, xilofaga con svilup- • Note ecologiche: come pianta ospite delle larve, viene po larvale su varie latifoglie, l’adulto diurno visita i data Glechoma hederacea, per gli adulti Galium sp. e fiori tra cui quelli di Crataegus monogyna. Cirsium erisithales. • Note: specie con elevata tolleranza ai cambiamenti di • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. condizioni ambientali; secondo la Lista Rossa dei co- Chrysolina (Colaphodes) haemoptera (Linnaeus, 1758) leotteri saproxilici italiani la specie è da inserirsi nella = Chrysolina (Colaphodes) haemoptera corvina categoria “Minor Preoccupazione” (LC); la valutazio- (Weise, 1916) ne del rischio di estinzione è basata sui documenti uf- • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE) ficiali della IUCN. • Distribuzione: tutta Italia, dubbia per la Sicilia. Phytoecia pustulata pustulata (Schrank, 1776) • Note ecologiche: abita le zone di pianura e le zone • Corotipo: Euro-Iraniano-Anatolico (TUE2). basse di montagna, su varie piante erbacee (Tanace- • Distribuzione: penisola italiana ad esclusione delle tum vulgare, varie specie di Achillea sp., Plantago sp.,, grandi isole. Vicia tenuifolia ed Euphorbia sp.). La pianta ospite per • Note ecologiche: la specie si rinviene dal mare fino ai larve è Plantago lanceolata. 1000 m.. Lo sviluppo larvale avviene principalmente • Note: la sottospecie C. h. corvina (Weise, 1916) è tas- nelle radici di Achillea millefolium, ma può svilup- sonicamente controversa. parsi anche in altre essenze quali Chrysanthenum sp. e • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Leptinotarsa decemlineata (Say, 1824) Pyrethrum sp.; adulto diurno. • Corotipo: N-Americano, importata in Italia e rapida- • Note: specie con elevata tolleranza ai cambiamenti di mente stabilizzata (OLA). condizioni ambientali. • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. CHRYSOMELIDAE • Note ecologiche: solanacee spontanee e cultivate, ma Oulema melanopus “complex” anche Chenopodiaceae, Brassicaceae e Asteraceae • Corotipo: Europa, Asia occidentale, Siberia occidenta- quali piante ospiti. le, Mongolia e Yakutia (ASE), inoltre, è segnalata dal • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. nord-ovest dell’Africa e di Madera. Galerucella (Neogalerucella) pusilla Duftschmid, 1825 • Distribuzione: tutta la penisola, dubbio per le grandi • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). isole. • Distribuzione: tutta la penisola. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 97

• Note ecologiche: Galerucella pusilla è stata introdot- raginaceae Dipsacaceae, Lamiaceae, Plantaginaceae, ta in Nord America come parte di un programma per Ranuncolacee, Scrophulariaeae). il controllo di Lythrum salicaria, un’emergente pianta • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. della zona umida eurasiatica che è diventata invasiva Longitarsus melanocephalus melanocephalus (De Geer, nel Nord America. 1775) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Galeruca (Galeruca) tanacei (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note ecologiche: Plantago sp. quale pianta ospite. • Distribuzione: Nord Italia e grandi isole. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: taxon steppico, in vari habitat aperti, Longitarsus pratensis (Panzer, 1794) inclusi i prati, varie piante ospiti (Astraceae, Brassica- • Corotipo: W-Paleartico (WPA), ma presente per im- ceae, Caryophyllaceae) e parassita da vari Imenotteri, portazione nella regione Neartica (Sassi, 2007). Ditteri e Coleotteri. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Ophraella communa Lesage, 1986 • Note ecologiche: Plantago sp. quale pianta ospite. • Corotipo: origine Neartica, introdotta in Europa e Asia • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. (OLA). Longitarsus succineus succineus (Foudras, 1860) • Distribuzione: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia • Corotipo: Paleartico (PAL), ma presente per importa- Romagna e Canton Ticino. zione nella regione Neartica (Sassi, 2007). • Note ecologiche: specie oligofaga associata alle Aste- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. raceae e Heliantheae, sottotribù Ambrosiinae ed He- • Note ecologiche: specie polifga ad ampio spetro (Aste- lianthinae, ma con preferenza per Ambrosia artemisii- raceae, Boraginaceae, Convolvulaceae, Lamiaceae, folia. Plantaginaceae). • Note: segnalata per la prima volta in Italia (Lombar- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. dia) nel 2013. Prima segnalazione per la provincia di Altica oleracea Linné, 1758 Brescia. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Diabrotica virginea LeConte, 1868 • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: specie originaria degli USA (Neartica), acci- • Note ecologiche: specie polifaga ad ampio spetro. dentalmente introdotta ed in rapida diffusione nei paesi • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. europei. La prima segnalazione è del 1992 in Serbia; Asiorestia transversa (Marsham, 1802) arrivata in Italia nel 1998 (OLA) • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Distribuzione: segnalata ormai in quasi tutte le regioni • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. d’Italia. • Note ecologiche: taxon euritopo degli orizzonti plani- • Note ecologiche: specie fitofaga del mais. Presenta una ziale e collinare; biotopi ben esposti, ma umidi e fre- generazione all’anno, con uova svernanti. Le larve si schi. Asteraceae quali piante ospiti. sviluppano a spese dell’apparato radicale delle piante • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. di mais, nel quale scavano delle gallerie nel senso del- Crepidodera aurata (Marsham, 1802) la lunghezza. Dopo tre stadi larvali si forma la pupa e • Corotipo: Paleartico (PAL). quindi l’adulto che si alimenta sia delle foglie sia delle • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. spighe. • Note ecologiche: si nutre di varie specie di pioppi e • Note: le piante di mais danneggiate dalle larve presen- salici, è classificato come un parassita delle colture di tano uno sviluppo ridotto e, in alcuni casi, si verificano salici. diffusi allettamenti della coltura. Le erosioni fogliari • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. degli adulti normalmente non sono consistenti men- Chaetocnema (Tlanoma) conducta (Motschulsky, 1838) tre l’alimentazione sulle sete fiorali delle spighe può • Corotipo: Afrotropicale-Mediterraneo (AFM) (sassi, determinare la mancata allegagione di ampie porzioni 2007); Turanico-Europeo-Mediterraneo con estensione dell’infiorescenza. alla Regione Afrotropicale (BionDi et al., 2010). Longitarsus australis (Mulsant & Rey, 1874) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: W-Mediterraneo (WME). • Note ecologiche: specie igrofila, polifaga, principal- • Distribuzione: Friuli Venezia Giulia. mente su Juncus sp. e Eleocharis palusytris. • Note ecologiche: specie polifaga. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la Lombardia. Chaetocnema (Chaetocnema) hortensis (Geoffray, 1785) Longitarsus luridus (Scopoli, 1763) • Corotipo: Subcosmopolita; Afrotropicale-Mediterra- • Corotipo: Paleartico (PAL), presente anche nella regio- neo (AFM) (BionDi et al., 2005). ne Neartica (Sassi, 2007). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: specie euritopa, graminicola alotolle- • Note ecologiche: specie polifaga d ampio spettro (Bo- rante, oligofaga su varie specie vegetali. 98 M. Grottolo

Psylliodes kiesenwetteri Kutschera,1864 • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo:S-Europeo (SEU). Cryptocephalus (Burlinius) connexus Olivier, 1807 • Distribuzione: penisola taliana grandi isole escluse. • Corotipo: S-Europeo (SEU). • Note ecologiche: pianta ospite varie Brassicaceae. • Distribuzione: tutta Italia, Sardegna esclusa. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: principalmente sugli Olmi. Labidostomis (Labidostomis) lungimana (Linnaeus, • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. 1760) Cryptocephalus (Burlinius) elegantulus Gravenhorst, • Corotipo: Turanico-Eeuropeo (TUE). 1807 • Distribuzione: tutta la penisola, dubbio per la Sicilia. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note ecologiche: abita prati secchi, pascoli e pendii • Distribuzione: tutta Italia grandi isole escluse. asciutti. Secondo la letteratura le piante ospiti sono il • Note ecologiche: specie polifaga, si riscontra su pendii Trifolium montanum, Lotus corniculatus e altre specie soleggiati e coste di foreste e su praterie xerotermiche. di Fabaceae, oltre a trovarsi su arbusti da fiore e spighe Si nutre di geranio rosso (Geranium sanguineum). di cereali. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Cryptocephalus (Burlinius) fulvus Goeze, 1777 Lacnaia italica italica (Weise, 1882) • Corotipo: Paleartico (PAL). • Corotipo: S-Europeo (SEU). • Distribuzione: tutta Italia. • Distribuzione: tutte le regioni, in Sardegna è presente • Note ecologiche: vari habitat prevalentemente aperti. la ssp. occidentalis (Grasso, 1961). Pianta ospite: varie, con il vero ospite probabilmente • Note ecologiche: Rosaceae e Fagaceae quali piante Rumex acetosella. Nel parco si riscontra la “forma” ospiti. succintus. Clytra (Clytra) laeviuscula (Ratzeburg, 1837) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Paleartico (PAL). Cryptocephalus (Burlinius) labiatus (Linnaeus, 1760) • Distribuzione: Penisola e Sardegna. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: le piante ospiti sono le essenze arbo- • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. ree di Salix sp., Prunus sp., e Fraxinus sp. • Note ecologiche: specie mesofila e polifaga ad ampio • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. spetro. Prevalentemente legata allo strato arboreo ed Smaragdina affinis (Illiger, 1794) arbustivo di Calicaceae, Corylaceae, Fagaceae, Betul- • Corotipo: Europeo (EUR). laceae. • Distribuzione: presente in Italia settentrionale e penin- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. sulare. Cryptocephalus (Burlinius) stigosus Germar, 1824 • Note ecologiche: taxon legato a Salix sp., Ulmus sp., • Corotipo: Europeo (EUR). Populus sp., Betula sp., Prunus sp., Crataegus sp. e • Distribuzione: tutta Italia grandi isole escluse. Quercus sp. • Note ecologiche: specie oligofaga e termofila di prate- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. rie rocciose e pendii soleggiati. Troficamente associato Smaragdina salicina (Scopoli, 1763) al timo di sabbia (Thymus serpyllum). Probabilmente • Corotipo: Europeo (EUR), raggiunge la Cina. olifaga. • Distribuzione: tutta Italia Sardegna esclusa. Cryptocephalus (Cryptocephalus) bipunctatus (Linnae- • Note ecologiche: sulle rive di foreste, prati bagnati, nei us, 1758) boschetti sulle rive di acque e fossati. Si nutre di salici, • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). principalmente Salix caprea, si trova anche sul bianco- • Distribuzione: Nord e Sud Italia. spino in fiore. • Note ecologiche: specie polifaga ad ampio spetro (Sa- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. licaceae, Betullaceae, Corylaceae, Fagaceae, Rosa- Cryptocephala unifasciatus (Scopoli, 1763) ceae, Fabaceae). • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: penisolae Sicilia. Cryptocephalus (Cryptocephalus) moraei (Linnaeus, • Note ecologiche: abita luoghi soleggiati ed erbosi; si 1758) nutre di varie specie di piante ombrellifere, in partico- • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). lare di Daucus carota, Peucedanum cervaria e Pasti- • Distribuzione: tutta Italia, dubbia per la Sardegna. naca sativa. • Note ecologiche: specie mesofila e oligofaga, infeuda- Pachybrachis hieroglyphicus (Laicharting, 1781) ta al genere Hypericium (Guttifereae). • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: Italia continentale e peninsulare, non Cryptocephalus (Cryptocephalus) octacosmus Bedel, segnalata per Umbria e Molise. 1891 • Note ecologiche: specie igrofila e polifaga; Salicaceae • Corotipo: Europeo (EUR). e Betullaceae quali piante ospiti. • Distribuzione: tutta la penisola italiana, grandi isole Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 99

escluse. Spermophagus sericeus (Geoffroy, 1785) • Note ecologiche: prati umidi e su salici, ontani e frassini. • Corotipo: Paleartico occidentale (PAL). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia. Cryptocephalus (Cryptocephalus) transiens Franz, 1949 • Note ecologiche: larve si nutrono dei semi di convol- • Corotipo: Centroeuropeo (CEU). volo (Convolvulus sp.) e possono svolgere un ruolo • Distribuzione: in Italia è presente nel settore continen- utile nella coltivazione delle piante, limitando la pro- tale fino all’Appennino tosco-emiliano. duzione di semi di queste infestanti. • Note ecologiche: specie polifaga delle formazioni er- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. bacee naturali e seminaturali. ATTELABIDAE Pachnephorus villosus villosus (Duftschmid, 1825) Mecorhis (Pseudomechoris) aethiops (Bach, 1854) = • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Haplorhynchites aethiops (Bach, 1854) • Distribuzione: tutta Italia, Sardegna esclusa. • Corotipo: Ponto-Mediterraneo, E-Mediterraneo • Note ecologiche: zone soleggiate. (EME). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: Nord, Sud Italia e Sicilia. Cassida (Cassida) denticollis Suffrian, 1844 • Note ecologiche: abita principalmente colline solari e • Corotipo: Asiatico-Europa (ASE). ambienti xerotermici La pianta ospite è il comune He- • Distribuzione: tutta Italia, ma non segnalata nelle isole lianthemum nummularium, la larva cresce in boccioli maggiori. di fiori o nelle capsule che racchiudono i semi. • Note ecologiche: comunemente presente su terreni in- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. colti sabbiosi, bordi stradali, pascoli aridi e pendii so- leggiati. Piante ospiti , Achillea BRENTIDAE (Nanophynae) millefolium e Tanacetum vulgare. Nanophyes marmoratus marmoratus (Goeze, 1777) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Europeo (EUR), importata negli Stati Uniti Cassida (Cassida) prasina Illiger, 179 e in Canada. • Corotipo: Paleartico (PAL). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Distribuzione: tutta la penisola, presenza dubbia per la • Note ecologiche: habitat tipici sono i margini boschi- Sicilia. vi, terreni incolti, parchi e giardini. Specie comune e • Note ecologiche: si riscontra su varie piante della fami- generalmente abbondante è anche localmente comune glia Compositae, più comunemente su achillea (Achil- negli Stati Uniti e in Canada in seguito all’introduzione lea millefolium). nei primi anni ‘90 nella speranza di controllare il suo • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. ospite invasivo Lythrum salicaria. Cassida (Hypocassida) subferruginea (Schrank, 1776) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Paleartico (PAL). BRENTIDAE (Apioninae) • Distribuzione: presente in tutta Italia isole comprese. Aspidapion (Koestlinia) aeneum (Fabricius,1775) • Note ecologiche: specie decisamente euriecia, si ri- • Corotipo: Paleartico (PAL). scontra nei luoghi aperti e secchi. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: vive su varie specie della famiglia BRUCHIDAE Malvaceae, sia selvatiche che coltivate. Comunemente Bruchidius cfr canus (Germar, 1824) trovato su Malva silvestris, M. pusilla e Althaea offici- • Corotipo: Turanico-Mediterraneo (TUM). nalis. La larva si nutre e si sviluppa nella radice e nella • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. parte inferiore del gambo. • Note ecologiche: Fabaceae quali piante ospiti. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Protapion apricans (Herbst, 1797) Bruchidius mulsanti (Brisout, 1863) • Corotipo: Paleartico (PAL). • Corotipo: Turanico-Europeo-Mediterraneo (TEM). • Distribuzione: in tutte le regioni dell’Italia, isole com- • Distribuzione: tutta italia grandi isole comprese. prese. • Note ecologiche: Fabacee quali piante ospiti per le lar- • Note ecologiche: la larva si sviluppa nei capolini di ve (Oxytropis pilosa). Trifolium sp.. Elemento di habitat caldi e secchi, fre- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. quenta i margini di sentieri e i bordi di aree boschive Bruchidius varius (Olivier, 1795) (Abbazzi & Maggini, 2009). • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). Protapion filirostre (Kirby, 1808) • Distribuzione: in tutta Italia. • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Note ecologiche: le Fabaceae sono le piante ospiti per • Distribuzione: Italia settentrionale e peninsulare. le larve. • Note ecologiche: specie legata a Trifolium sp.. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. 100 M. Grottolo

Protapion trifolii (Linné, 1768) grave infestante delle piante orticole e ornamentali. Le • Corotipo: Paleartico (PAL). larve che vivono nel suolo si nutrono delle radici di mol- • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. te piante ospiti, mentre gli adulti si nutrono di foglie. • Note ecologiche: taxon oligofago che si nutre di varie Otiorhynchus (Zustalestus) rugosostriatus (Goeze, 1777) specie di Trifolium sp. • Corotipo: Europeo (EUR), a seguito della diffusione • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. antropica oggi è Subcosmopolita. Perapion (Perapion) marchicum (Herbst, 1797) • Distribuzione: presente in tutta Italia ad eccezione del- • Corotipo: Paleartico (PAL). la Valle d’Aosta. • Distribuzione: penisola italiana, dubbia per la Sicilia. • Note ecologiche: specie euriecia. • Note ecologiche: si riscontra sia in zone umide che Otiorhynchus (Arammichnus) cribicollis Gyllenhal, 1834 in quelle asciutte. Si nutre di acetosella (Rumex ace- • Corotipo: S-Europeo (SEU); è diffuso anche in tutto il tosella). Nord Africa ed è stato introdotto accidentalmente negli • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Usa, in Australia e in Nuova Zelanda. Perapion (Perapion) violaceum violaceum (Kirby, 1808) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Corotipo: Paleartico (PAL). • Note ecologiche: vive a spese dell’olivo e degli agru- • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. mi, ma gli adulti sono stati riscontrati anche su altre • Note ecologiche: specie legata a Rumex sp. piante soprattutto se consociate all’olivo. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Catapion jaffense Desbrochers des Loges, 1896 Phyllobius (Phyllobius) etruscus Desbrochers des Loges, • Corotipo: Euro-Sibirico (SIE). 1872 • Distribuzione: penisola italiana grandi isole esluse. • Corotipo: Endemismo alpino/appenninico (ALA). • Note ecologiche: ospite di Ononis spinosa e O. arven- • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. sis. Lo sviluppo larvale è sconosciuto. • Note ecologiche: fillofago come tutte le altre specie del • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. suo genere. Predilige le querce ma l’adulto è stato rac- Stenopterapion (Stenopterapion) tenue (Kirby, 1808) colto anche su salici e Rosaceae. • Corotipo: Paleartico (PAL). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. Polydrosus (Eudionus) formosus (Mayer, 1779) • Note ecologiche: specie euriecia legata alle Fabaceae. • Corotipo: Europeo (EUR), quindi Olartico (OLA) in • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. seguito ad introduzione nella regione Neartica (Alon- Ischnopterapion (Schnopterapionschn) loti (Kirby,1808) so-Zarazaga et al., 2016). • Corotipo: W-Paleartico (WPA). • Distribuzione: in tutte le regioni italiane, anche se • Distribuzione: tutta Italia e Sicilia. meno frequente in quelle meridionali. • Note ecologiche: vive nei prati, pascoli e corsi d’ac- • Note ecologiche: elemento mesofilo, presente dal pia- qua. Ospite di Lotus corniculatus, L. uliginosus, L. no basale fino all’orizzonte montano; specie polifaga. tenuifolius. La larva si nutre e si sviluppa nei baccelli, Si riscontra su Salix sp, Populus sp., Betula sp., Alnus facendoli deformare. Possono esserci 2-3 larve in un sp., Corylus sp., Quercus sp. ed Ulmus sp. (Colonnel- baccello. li, 2008). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Ischnopterapion (Chlorapion) virens (Herbst, 1797) Eusomus ovulum Germar, 1824 • Corotipo: W-Paleartico (WPA), introdotto anche nella • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). Regione Neartica. • Distribuzione: presente in varie regioni italiane, Sicilia • Distribuzione: tutta Italia isole maggiori comprese. compresa. • Note ecologiche: specie termo-mesofila che si rinviene • Note ecologiche: specie termofila presente nell’inter- tra il piano basale e l’orizzonte montano (Abbrazi & vallo altitudinale compreso tra il piano basale e l’oriz- Maggini, 2009). Specie legata a Trifolium sp. zonte montano, fino a quote di 1600 m s.l.m. Oligofaga Holotricapion (Apiops) pisi (Fabricius, 1801) su piante erbacee: Achillea millefolium e Centaurea • Corotipo: Europeo-Mediderraneo (EUM), introdotto jacea. anche nella Regione Australiana. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia. Sitona hispidulus (Fabricius, 1777) • Note ecologiche: specie euriecia e antropofila. • Corotipo: Olartico (OLA), specie Paleartica introdotta • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. accidentalmente in America del Nord. CURCULIONIDAE • Distribuzione: segnalata in tutta l’Italia grandi isole Otiorhynchus (Otiorhynchus) armadillo (Rossi, 1792) comprese. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note ecologiche: gli adulti vivono a spese delle foglie • Distribuzione: penisola italiana. di Trifolium sp. • Note ecologiche: specie polifaga ed è considerata un • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 101

Sitona humeralis Stephens, 1831 • Corotipo: Centroeuropeo (CEU). • Corotipo: W-Paleartico (WPA). • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Distribuzione: Nord e Sud Italia. • Note ecologiche: tra i resti delle piante. Abita pendii • Note ecologiche: in luoghi asciutti e umidi, prati, pa- aridi, prati e pascoli. La bionomia è sconosciuta. scoli, praterie, campi, pendii. Le piante ospiti di questo • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Curculionide sono tutte specie di erba medica (Medi- Magdalis (Odontomagdalis) armigera (Goeffroy, 1785) cago sp.); a volte provoca danni ai raccolti. • Corotipo: Sibirico-Europea (SIE). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese. Sitona sulcifrons Thunberg, 1798 = Stitona sulcifrons ar- • Note: principalmente in boschi ripariali, margini di gutulus Gyllenhal, 1834 foreste umide, parchi, vicoli e siepi. Vive sull’olmo • Corotipo: Europeo (EUR). comune (Ulmus campestris). La comparsa delle forme • Distribuzione: la sottospecie è presente in tutta Italia mature inizia ad aprile e dura fino a luglio. isole comprese. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: l’adulto vive a spese delle Fabaceae Mononychus punctumalbum (Herbst, 1784) (Medicago sativa, Trifolium pratense, ecc.). • Corotipo: Europeo (EUR). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Larinus (Phyllonomeus) sturnus (Schaller, 1773) • Note ecologiche: comune nelle pianure; si riscontra • Corotipo: Centroasiatico- Europeo-Mediterraneo nelle zone umide, ma si trova anche in luoghi asciutti (CEM). dove cresce la sua pianta ospite. Negli habitat umidi • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. vive sull’iride gialla (Iris pseudoacorus); specie oligo- • Note ecologiche: specie euriipsa, legata a varie specie faga. di Cirsium sp. e Cardus sp. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Cleopomiarus graminis (Gyllenhal, 1813) Glocianus punctiger (C. R. Sahlberg, 1835) • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Corotipo: Asiatico- Europeo (ASE). • Distribuzione: presente nel settore continentale e in • Distribuzione: tutta Italia, comprese le grandi isole. parte di quello peninsulare. • Note: si riscontra nei campi, prati, giardini, strade e ai • Note ecologiche: taxon euriipso, la larva si sviluppa margini della foresta. Vive esclusivamente sul dente di entro le capsule di Campanula sp. leone comune (Taraxacum officinale). Le femmine de- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. pongono le uova in aprile-giugno. Hypera (Hypera) plantaginis (De Geer, 1775) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Paleartico occidentale, diffusa in Europa Trichosirocalus troglodytes (Fabricius, 1787) (al di fuori delle regioni settentrionali) e Nord Africa • Corotipo: Euromediterraneo (EUM). (PAL). • Distribuzione: tutta Italia, comprese le grandi isole. • Distribuzione in Italia: tutta Italia, grandi isole com- • Note: predilige i luoghi asciutti e soleggiati (prati, pa- prese. scoli, terreni incolti). Vive solo su Plantago lanceolata. • Note ecologiche: specie oligofaga che si sviluppa su • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. diversi generi di piante della famiglia delle leguminose Baris artemisiae (Panzer, 1794) (Fabaceae), tra cui Anthyllis sp., Coronilla sp., Lotus • Corotipo. Sibirico-Europeo (SIE). sp. e Oxytropis sp.; presente nei prati, pascoli, bordi • Distribuzione: penisola italiana grandi isole esluse. stradali, fossati, bordi d’acqua. • Note ecologiche: abita luoghi ruderali, fossati, radure. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Le piante ospiti sono le seguenti: Artemisia campestris, Hypera (Hypera) postica (Gyllenhal, 1813) A. vulgaris e A. absinthium. • Corotipo: Paleartico (PAL). • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Distribuzione: presente in tutto il territorio italiano, Aulacobaris lepidii Germar, 1823 isole comprese. • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Note ecologiche: specie euriecia, le larve che vivono • Distribuzione: specie presente in alcune regioni dell’I- a spese di diverse Fabaceae, possono provocare gravi talia continentale e peninsulare, assente nelle isole. danni. • Note ecologiche: specie mesofila legata alla vegeta- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. zione erbacea. Lepyrus armatus Weise, 1893 • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Corotipo: Europeo (EUR). Tychius (Tychius) cuprifer (Panzer, 1799) • Distribuzione: penisola italiana grandi isole esluse. • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). • Note ecologiche: larva radicivora in ambienti più o • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. meno umidi. • Note ecologiche: larva radicivora in ambienti come ex- • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. coltivi. Minyops variolosus (Fabricius, 1775) • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. 102 M. Grottolo

Tychius (Tychius) pumilus C. N. F. Brisout de Barville, 45 mm. 1863 • Distribuzione: presente in tutta Italia e isole. • Corotipo: Europeo (EUR). • Note ecologiche: sverna da adulto ed è visibile tutto • Distribuzione: penisola italiana grandi isole esluse. l’anno, maggiormente attiva in aprile-maggio e ago- • Note ecologiche: abita biotopi xerotermici, special- sto-settembre. Habitat: in diversi ambienti, con acque mente su terreni sabbiosi. Specie monofaga, che si nu- ferme, dove si riproduce. Può essere osservata anche tre solo del trifoglio (Trifolium arvense). lontano dall’acqua soprattutto in zone boschive. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note: specie a “Minore Preoccupazione” (LC). Mecinus janthjnus (Germar, 1821) PLATYCNEMIDIDAE • Corotipo: Europeo Centro-Meridionale (EUM) Platycnemis pennipes (Pallas, 1771) • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Corotipo: specie a distribuzione Europea (EUR). • Note ecologiche: campi, pascoli, brughiere, e pendii • Dimensioni: lunghezza 35-37 mm, apertura alare 40- caldi e asciutti. Vive sulla Linaria vulgaris, L. minor 50 mm. e L. repens. • Distribuzione: diffuso in tutta Italia grandi isole escluse. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. • Note ecologiche: vola da maggio a settembre. Habi- Mecinus pascuorum (Gillenhal, 1813) tat: frequente in pianura, si incontra presso la maggior • Corotipo: Paleartico (PAL). parte dei corsi d’acqua ma anche in acque stagnanti di • Distribuzione: tutta Italia isole comprese. laghi e lanche. • Note ecologiche: elemento steppico; vive su Plantago • Note: specie a “Minore Preoccupazione” (LC). lanceolata. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. COENAGRIONIDAE Mecinus labilis (Herbst, 1795) Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Europeo (EUR). • Corotipo: specie a distribuzione Paleartica (PAL). • Distribuzione: penisola e Sicilia. • Dimensioni: lunghezza 33-35 mm, apertura alare 30- • Note ecologiche: abita prati secchi, pascoli, terre in- 48 mm. colte, aree lungo la strada, argini, siti ruderali e sabbie. • Distribuzione: specie comune in tutta Italia e isole. Vive su Plantago lanceolata. • Note ecologiche: vola da aprile/maggio a settembre. • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. Habitat: ogni tipo di ambiente con acqua ferma, o con Gymnetron rutundicollis Gyllenhal, 1838 lento corso, come lanche, laghi, stagni, paludi, sponde • Corotipo: Asiatico (ASI). I pochi reperti in Europa cen- fluviali, canali, fontanili e rogge. trale probabilmente indicano recenti colonizzazioni dal • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). Medio Oriente. Ischnura elegans (Van der Linden, 1820) • Distribuzione: Lombardia (Lago di Alserio), Emilia • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatica (ASE). Romagna (Varano), Unbria (Giano dell’Unbria). • Dimensioni: lunghezza: 30-35 mm, apertura alare 30- • Note ecologiche: specie monofaga, vive a spese di Ve- 45 mm. ronica chamaedrys e Veronica persica. Biologia larva- • Distribuzione: molto comune in tutta l’Italia continen- le sconosciuta. tale. • Note: le poche notizie di ritrovamenti in Europa sono • Note ecologiche: vola da aprile a ottobre. Habitat: in ad un effettivo allargamento attivo dell’area di distri- qualsiasi ambiente acquatico anche con acque salate. buzione della specie (Caldara, 2008). Prima segnala- • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). zione per la provincia di Brescia. Pyrrhosoma nimphula (Sulzer, 1776) Rhinusa antirrhini (Paykul, 1880) • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatica (ASE). • Corotipo: Europeo (EUR). • Dimensioni: lunghezza 33-36 mm, apertura alare 38- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. 48 mm. • Note ecologiche: in luoghi asciutti e caldi in campi, ter- • Distribuzione: in tutte le regioni italiane ad esclusione reni incolti, bordi soleggiati dei boschi. Vive su varie di Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna. specie come Linaria vulgaris, L. minor, L. genistifolia, • Note ecologiche: vola da aprile a agosto. Habitat: ac- L. repens e Antirrhinum orontium. que ferme o con lento corso, lungo le rive di fiumi, • Note: prima segnalazione per la provincia di Brescia. laghi, fontanili, rogge, torbiere, stagni con abbondan- te vegetazione. Specie esigente per quanto riguarda la ODONATA RIVENUTI NEL PARCO LA ROCCA qualità delle acque. • Note: taxon raro. Specie a Minore Preoccupazione LESTIDAE (LC). Sympecma fusca (Van der Linden, 1820) • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatica (ASE). AESHNIDAE • Dimensioni: lunghezza 35-40 mm, apertura alare 35- Anax imperator Laech, 1815 Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 103

• Corotipo: specie a distribuzione Europeo-Meditteranea RINVENUTI NEL PARCO LA ROCCA (EUM). PAPILIONIDAE • Dimensioni: lunghezza 66-84 mm, apertura alare 90- Papilio machaon Linnaeus, 1758 104 mm. • Corotipo: Olartico (OLA). • Distribuzione: specie comune e diffusa in tutta Italia e • Caratteristiche: apertura alare da 5 a 7,5 cm. Femmina grandi isole comprese. leggermente più grossa. Nella prima generazione gli • Note ecologiche: vola da maggio ad ottobre. Habitat: esemplari sono più piccoli. vari ambienti presso raccolte d’acqua con abbondan- • Distribuzione: presente in tutte le regioni, isole com- te vegetazione ripariale. prese. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). • Note ecologiche: nelle popolazioni alpine è univoltina Aeshna cyanea (Mueller, 1764) da maggio ad agosto, mentre è polivoltina nelle popo- • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Siberiana (SIE). lazioni del nord d’Italia, da aprile a maggio e da luglio • Dimensioni: lunghezza 70-75 mm, apertura alare 95- ad agosto. Specie polifaga, piante ospiti dei bruchi: 115 mm. finocchio selvatico e altre ombrellifere dei generiDau - • Distribuzione: presente in tutta Italia tranne la Sarde- cus sp., Carum sp., Anethum sp., Peucedanum sp. e gna, non comune in Sicilia e Puglia. Crithmum sp.. Habitat: prati, ampie radure dal livello • Note ecologiche: vola da luglio ad ottobre. I maschi del mare sino a oltre 2000 m s.l.m. sono territoriali. Il volo di caccia è caratteristico: irre- • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua golare, radente con addome leggermente curvato verso ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- il basso. Habitat: si riscontra in diversi ambienti, anche clino né di minacce specifiche. urbani, prediligendo zone boscose, radure, stagni. Iphiclides podalirius (Linnaeus, 1758) • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo LIBELLULIDAE (CEM). Libellula depressa (Linnaeus, 1758) • Caratteristiche: specie molto vistosa ed assolutamente • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatica (ASE). inconfondibile, apertura alare nel maschio da 7 a 8 cm, • Dimensioni: lunghezza 40-48 mm, apertura alare 66- nella femmina da 8 a 9 cm. 74 mm. • Distribuzione: presente in tutte le regioni; in Sardegna • Distribuzione: diffusa in tutta Italia e isole. si osservano solo esemplari sporadici, di origine alloc- • Note ecologiche: vola da fine aprile e metà settembre. tona. Habitat: ambienti con acque ferme: pozze, stagni e an- • Note ecologiche: polivoltina nelle vallate alpine da che abbeveratoi per animali. aprile a maggio e da luglio ad agosto. Specie polifaga, • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). Le larve si sviluppano su diverse piante appartenti alle Orthetrum coerulescens (Fabricius, 1798) famiglie Rosaceae, Berberidaceae e Ulmaceae (Prunus • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatico-Medi- sp., Crataegus sp., Pyrus sp., Malus sp., Berberis sp. e terranea (CEM). Celtis sp.). Habitat: ampie radure, cespuglieti e frutteti • Dimensioni: lunghezza 35-45 mm, apertura alare 55- dal livello del mare sino a 1800 m s.l.m. 65 mm. • Note: abbondante e comune dove presente. Specie a • Distribuzione: presente in tutta Italia grandi isole com- “Minore Preoccupazione” (LC). prese. PIERIDAE • Note ecologiche: vola da a giugno a settembre. Habi- Pieris brassicae (Linnaeus, 1758) tat: in ambienti di pianura con acqua corrente e ricca • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). vegetazione spondale. • Caratteristiche: apertura alare da 5 a 6 cm. Presenta di- • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). morfismo sessuale con femmina con due macchie nere Sympetrum striolatum (Charpentier, 1840) nella zona mediana dell’ala anteriore. I maschi hanno • Corotipo: specie a distribuzione Euro-Asiatica (ASE). la sola macchia apicale. • Dimensioni: lunghezza 35-45 mm, apertura alare 50- • Distribuzione: presente in tutte le regioni, isole com- 60 mm. prese. • Distribuzione: diffusa in tutta Italia e isole. • Note ecologiche: polivoltina con sfarfallamenti in apri- • Note ecologiche: specie pioniera. Vola da giugno a le-maggio, luglio-agosto e a volte settembre-ottobre. novembre ma occasionalmente anche a dicembre-gen- Specie polifaga su diverse specie appartenenti alla fa- naio. Habitat: ambienti con raccolte d’acqua ferma e miglia Brassicaceae, sia selvatiche che coltivate, a fiori poco profonda. bianchi o gialli (Trapaeolus sp., Capparis sp.). Habi- • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC). tat: prati, ampie radure e giardini dal livello del mare sino a oltre 2000 m s.l.m. LEPIDOPTERA RHOPALOCERA • Note: abbondante e comune dove presente. Specie a 104 M. Grottolo

“Minore Preoccupazione” (LC). • Caratteristiche: apertura alare da 3,3 a 4 cm, con dimor- Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) fismo sessuale: la femmina è di dimensioni maggiori e • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). non presenta la zona androconiale delle ali anteriori. • Caratteristiche: apertura alare da 5 a 6 cm. Dimorfismo • Distribuzione: presente in tutta Italia ad eccezione del- sessuale con le femmine che appena sfarfallate presen- la Sicilia. tano, nella zona centrale delle ali anteriori, una ridot- • Note ecologiche: univoltina da luglio ad agosto. Specie ta presenza di squame bianche che progressivamente, mesofila e polifaga su diverse specie appartenenti alla con il volo, vengono perse rendendo quella parte delle famiglia Graminaceae (Phleum sp., Poa sp., Adrostis ali traslucida. Le nervature sono di colore più chiaro e sp., Festuca sp., Lolium sp., ecc.). Habitat: luoghi incolti meno evidenti. con rovi e ambienti umidi dalla pianura a 1200 m s.l.m. • Distribuzione: presente in tutte le regioni ad eccezione • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua della Sardegna e nelle isole minori. ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- • Note ecologiche: univoltina da maggio a giugno. Su di- clino né di minacce specifiche. verse specie appartenenti alla famiglia Rosaceae (Pru- Lasiommata maera (Linnaeus, 1758) = Dira maera Lin- nus sp., Crataegus sp., Sorbus sp., Pirus sp., Malus sp., naeus 1758 ecc…). Habitat: ambienti aperti e in prossimità di corsi • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). d’acqua dal livello del mare sino a oltre 2000 m s.l.m. • Caratteristiche: apertura alare da 3,7 a 5 cm. Femmina • Note: abbondante e comune dove presente. Specie a di dimensioni leggermente maggiori, con disegni più “Minore Preoccupazione” (LC). chiari, manca, sul dritto dell’ala anteriore, la banda scura presente nei maschi. NYMPHALIDAE • Distribuzione: in tutta l’ltalia continentale, dall’oriz- Hipparchia fagi (Scopoli, 1763) zonte mediterraneo a quello montano, rara in Calabria • Corotipo: S-Europeo (SEU). e Sicilia, assente in Sardegna; si rinviene dal livello del • Caratteristiche: apertura alare da 5,6 a 7,2 cm. Dimorfi- mare fino ad oltre 2.000 m s.l.m. smo sessuale con la femmina di dimensioni maggiori e • Note ecologiche: polivoltina alle quote inferiori da mag- con ampie bande chiare anche sulle ali anteriori. gio a giugno e da agosto a settembre. Univoltina alle • Distribuzione: in tutta l’Italia continentale e la Sicilia, quote elevate da fine giugno a metà agosto. Specie me- ma assente dalla maggior parte del litorale adriatico e sofila e polifaga su diverse specie appartenenti alla fa- dalla Puglia (Gargano escluso). miglia Graminaceae (Poa sp., Hordeum sp., Lolium sp., • Note ecologiche: univoltina da luglio a metà settem- Festuca sp., Calamagrostis sp., ecc…). Habitat: diffusa bre. Specie polifaga su diverse specie appartenenti alla nelle radure delle boscaglie e al margine dei boschi. famiglia Graminaceae (Bromus erectus, Holcus sp., • Note: abbondante e comune dove presente. La specie Brachypodium sp.). Habitat: ambienti con cespugli e non risulta al momento minacciata. limitare dei boschi dalla pianura a 1500 m s.l.m. Pararge aegeria (Linnaeus, 1758) • Note: specie a “Minore Preoccupazione” (LC) per la • Corotipo: W-Paleartico. sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di • Caratteristiche: apertura alare da 3,5 a 4,3 cm. Presenta declino né di minacce specifiche. dimorfismo sessuale perché la femmina è leggermente Minois dryas (Scopoli, 1763) più grande e con l’apice dell’ala anteriore più arroton- • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). dato. Il maschio presenta al centro dell’ala anteriore, sul • Caratteristiche: apertura alare da 5 a 6 cm. Presenta diritto, una macchia scura triangolare, costituita da squa- dimorfismo sessuale con femmina di dimensioni mag- me androconiali, con la base stretta posta sul bordo infe- giori rispetto al maschio, con colorazione di fondo più riore dell’ala e il vertice in direzione dell’ocello apicale. chiara e ocelli più grandi. • Distribuzione: presente in tutte le regioni, isole com- • Distribuzione: presente solo nelle regioni settentriona- prese. li fino al nord della Toscana. • Note ecologiche: polivoltina con sfarfallamenti, nell’I- • Note ecologiche: univoltina da luglio ad agosto; spe- talia settentrionale, da aprile a giugno e da luglio a set- cie igrofila, xerofila e polifaga su diverse specie ap- tembre. Nel resto d’Italia ha tre generazioni che si sus- partenenti alla famiglia Graminaceae (Bromus erectus, seguono da marzo a ottobre. Specie polifaga su diverse Molinia coerulea, Arrhenaterum sp., Avena sp., ecc.). specie appartenenti alla famiglia Graminaceae (Poa Habitat: margini dei boschi e ampie radure dalla pia- sp., Brachypodium sp., Agropyron sp., Cynodon sp., nura a 1000 m s.l.m. Dactylis sp.). Habitat: boschi chiari e piccole radure • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua dal livello del mare a 1000 m s.l.m., ma occasional- ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- mente è stata osservata fino a 1700 m s.l.m. clino né di minacce specifiche. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua Pyronia tithonus (Linné, 1767) ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). clino né di minacce specifiche. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 105

Aglais io (Linnaeus, 1758) = Inachis io Linnaeus, 1758 della Sardegna. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note ecologiche: polivoltina da giugno-luglio e ago- • Caratteristiche: apertura alare da 5 a 6,2 cm. Assenza sto-settembre. Igrofila e polifaga, i bruchi si sviluppa- di dimorfismo sessuale. no su diverse piante appartenti alle famiglie Valeriana- • Distribuzione: specie diffusa in tutta l’Italia conti- ceae, Scrophulariaceae, Plantaginaceae, Polygonaceae nentale, in Sicilia, Sardegna; citata per alcune isole (Valeriana officinalis, Veronica sp., Melampyrum sp, tirreniche (Elba, Giglio), forse per la presenza di in- Plantago sp.). Habitat: prati e incolti soleggiati dal li- dividui migranti. vello del mare sino a oltre 2000 m s.l.m. • Note ecologiche: univoltina da giugno ad luglio; gli • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua adulti svernano. Specie polifaga su diverse specie ap- ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- partenenti alla famiglia Urticaceae (Urtica sp., Parie- clino né di minacce specifiche. taria sp.). Habitat: margini dei boschi, ampie radure e Melitaea diamima diamima (Lang, 1789) giardini, dal livello del mare a 2200 m s.l.m. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua • Caratteristiche: apertura alare da 3,3 a 3,9 cm. Fem- ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- mina con velatura nera ridotta e con colore fulvo più clino né di minacce specifiche. chiaro che, verso il bordo dell’ala, può tendere al Coenonympha arcania (Linnaeus, 1761) giallo biancastro. • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: presente su tutto l’arco alpino e preal- • Caratteristiche: apertura alare da 3 a 3,7 cm. Non pre- pino con qualche stazione in pianura e colonie isola- senta dimorfismo sessuale in quanto la femmina è simi- te sugli Appennini dall’Umbria alla Basilicata. le al maschio, ma di dimensioni leggermente maggiori. • Note ecologiche: univoltina quasi ovunque da fine Sul rovescio delle ali posteriori in genere è presente maggio ad agosto in base alla quota, ma in alcune una serie di sei ocelli, ma in alcuni esemplari può man- località di pianura c’è una seconda generazione che care il secondo, il sesto o entrambi. vola da metà agosto ai primi di settembre. Specie • Distribuzione: presente in tutte le regioni, ad eccezione igrofila e polifaga. I bruchi si sviluppano su diverse di Sicilia e Sardegna. piante appartenti alle famiglie Valerianaceae, Scro- • Note ecologiche: univoltina da metà maggio a metà phulariaceae, Plantaginaceae, Polygonaceae (Va- agosto secondo le località. Varie graminacee tra cui leriana officinalis; Veronica sp., Melampyrum sp., quelle dei generi Poa sp., Melica sp. e Holcus sp. come Plantago sp., Polygonum sp.). Habitat: pendii erbosi piante ospiti dei bruchi. Habitat: prati e margini di bo- umidi dalla pianura a 2600 m s.l.m. schi dal livello del mare sino a 1700 m s.l.m. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- di declino né di minacce specifiche. clino né di minacce specifiche. Mellicta athalia (Rottemburg, 1775) Melitaea cinxia (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). • Caratteristiche: apertura alare da 3,1 a 4 cm. Fem- • Caratteristiche: apertura alare da 3,2 a 4 cm. Femmi- mina leggermente più grande e con il colore fulvo na più grande e con apice delle ali meno appuntito. più chiaro. Specie molto variabile individualmente • Distribuzione: presente in tutte le regioni, isole com- e anche localmente con popolazioni molto chiare ed prese, ad eccezione della Sardegna. altre prevalentemente scure. • Note ecologiche: univoltina da maggio a luglio in • Distribuzione: presente nel settore orientale del Nord base alla quota. Specie mesofila montana e polifaga. Italia dove tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giu- I bruchi si nutrono di varie specie dei generi Planta- lia è possibile che si ibridi con Melitaea celadussa. go, Centaurea, Scorzonera e Veronica. Habitat: pa- • Note ecologiche: univoltina quasi ovunque da maggio scoli fioriti, incolti e margini di boschi, dalla pianura a metà agosto in base alla quota. In alcune località cal- sino a 2500 m s.l.m. de, ma non secche, produce una seconda generazione • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la che vola da metà agosto a settembre. Specie polifaga, sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza le larve si sviluppano su diverse piante appartenti alle di declino né di minacce specifiche. famiglie Plantaginaceae e Scrophulariaceae (Planta- Melitaea didyma (Esper, 1778) go sp., Anthirrhinum sp., Veronica sp., Linaria sp., • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). Melampyrum sp.). Habitat: prati, limitare di boschi e • Caratteristiche: apertura alare da 3,4 a 4,5 cm. Fem- radure dalla pianura sino a 2200 m s.l.m. mina un po’ più grande del maschio e con disegni neri • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la ben sviluppati. Tra i maschi vi possono essere casi di sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza nanismo con esemplari di 2,6 cm. di declino né di minacce specifiche. • Distribuzione: presente in tutte le regioni, ad eccezione Mellicta aurelia Nickerl, 1850 = Melitaea (Mellicta) par- 106 M. Grottolo

thenie Borkhausen, 1788. smopolita. E’ presente in tutta Italia, comprese tutte le • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo isole. (CEM). • Note ecologiche: polivoltina con due generazioni e volo • Caratteristiche: apertura alare da 2,8–3,4 cm. Femmina da aprile ad ottobre. Specie polifaga; le larve si svilup- simile, ma più grande e con colore fulvo più chiaro. pano su diverse piante appartenti alle famiglie Astera- • Distribuzione: Italia del nord sino alla Toscana setten- ceae, Boraginaceae, Malvaceae (Cirsium sp., Carduus trionale. sp., Echium sp., Malva sp., ecc…). Habitat: climi caldi. • Note ecologiche: generalmente univoltina da giugno Essendo migratrice può essere rinvenuta in tutti gli am- a luglio. Specie polifaga, le larve si sviluppano su di- bienti, dal livello del mare a oltre 2500 m s.l.m. verse piante appartenti alle famiglie Plantaginaceae e • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua Scrophulariaceae (Plantago lanceolata; Veronica sp., ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- Melampyrum sp.). Habitat: prati e incolti da 100 a clino né di minacce specifiche. 1800 m s.l.m. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua LYCAENIDAE ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- Cupido argiades (Pallas, 1771) =Everes argiades (Pallas, clino né di minacce specifiche. 1771) Polygonia egea (Cramer, 1775) • Corotipo: Olartico (OLA). • Corotipo: Sibirico-Europeo (SIE). • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,8 cm. Dimor- • Caratteristiche: apertura alare da 4,2 a 5,1 cm. Femmi- fismo sessuale molto vistoso essendo la femmina mar- na simile al maschio, ma leggermente più grande. rone e il maschio azzurro. • Distribuzione: presente in tutte le regioni, isole com- • Distribuzione: dalle Alpi alla Sicilia, ma assente in al- prese, ad eccezione della Sardegna, ma manca in ampie cune regioni. Diffusissima in Pianura Padana. zone dell’Italia settentrionale e della Sicilia. • Note ecologiche: specie mesofila e polivoltina da fine • Note ecologiche: polivoltina con sfarfallamenti da marzo a maggio, da giugno ad agosto e da settembre a metà maggio ai primi di luglio e da metà agosto a set- ottobre. Specie igrofila soprattutto planiziale, polifaga tembre. Gli adulti della seconda generazione sverna- su diverse specie appartenenti alla famiglia Fabaceae no rimanendo in vita sino alla primavera successiva, (Trifolium pratense, Medicago sativa, Vicia cracca, per cui è possibile osservare esemplari in volo nelle Lotus corniculatus, Melilotus sp., Pisum sp., Lupinus giornate miti anche in pieno inverno. Specie termofila sp., Astragalus sp., ecc). Le larve sono debolmente e polifaga su diverse specie appartenenti alla famiglia mirmecofile.Habitat : prati e incolti umidi. Urticaceae (Parietaria officinalis, Urtica sp.). Habitat: • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua prati, ampie radure e margini dei boschi, dal livello del ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- mare sino oltre 1800 m. clino né di minacce specifiche. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua Favonius quercus (Linnaeus, 1758) =Thecla quercus ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- Linné, 1758 clino né di minacce specifiche. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). Vanessa atalanta (Linnaeus, 1758) • Caratteristiche: da 2.8 a 3,5 cm. Femmina simile al ma- • Corotipo: Cosmopolita (COS). schio sul rovescio, mentre sulla pagina superiore delle • Caratteristiche: caratteristiche: apertura alare da 5 a 6 ali anteriori presenta due vistosi baffi di colore viola. Il cm. Non presenta dimorfismo sessuale. maschio sul diritto delle ali è interamente cangiante in • Distribuzione: specie migratoria Olartica, presente in viola, ad eccezione della larga banda nera marginale. tutta Italia, grandi isole comprese. • Distribuzione: specie diffusa dalle Alpi alla Sicilia pre- • Note ecologiche: polivoltina con due generazioni e sente anche in Sardegna. volo da aprile ad ottobre, può svernare allo stato adul- • Note ecologiche: univoltina da fine giugno ai primi di to. Specie polifaga su diverse specie appartenenti alla settembre. Specie mirmecofila. Le larve oligofaghe si famiglia Urticaceae (Urtica sp., Parietaria sp.). Habi- sviluppano su alcune specie del genere Quercus. Habi- tat: essendo migratrice è possibile riscontrarla in tutti tat: specie collinare in boschi di quercia. gli ambienti. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- clino né di minacce specifiche. clino né di minacce specifiche. Lycaena phlaeas phlaeas (Linnaeus, 1761) Vanessa cardui (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Paleartico (PAL). • Corotipo: Cosmopolita (COS). • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,7 cm. Femmi- • Caratteristiche: apertura alare da 4,5 a 6 cm. Assenza di na simile al maschio. dimorfismo sessuale. • Distribuzione: specie migratoria, comune ma mi ab- • Distribuzione: specie fortemente migratoria e sub-co- bondante e diffusa in tutta Italia e in tutte le isole. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 107

• Note ecologiche: polivoltina da due a quattro genera- • Caratteristiche: apertura alare da 2,6 a 2,8 cm. Leggero zioni secondo l’altitudine. Oligofaga, le larve si svi- dimorfismo sessuale, la femmina presenta le macchie luppano su alcune specie del genere Rumex. Habitat: chiare più piccole. predilige gli ambienti prativi semiaridi, ricchi di fiori. • Distribuzione: tutta Italia, comprese le isole. • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua • Note ecologiche: xerofila e polivoltina con sfarfalla- ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- menti da maggio a giugno, da metà luglio a metà agosto clino né di minacce specifiche. e da settembre ad ottobre. Specie polifaga su diverse Aricia agestis (Denis & Schiffermüller, 1775) specie appartenenti alla famiglia Rosaceae (Potentilla • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). sp., Fragaria sp.). Habitat: prati, ampie radure e incol- • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,7 cm. Le fem- ti, preferibilmente a basse quote. mine presentano sul diritto delle ali lunule marginali • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua arancioni più grandi e vistose. ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- • Distribuzione: tutta Italia, Sardegna esclusa. clino né di minacce specifiche. • Note ecologiche: polivoltina con tre generazioni. Spe- RIODINIDAE cie polifaga, le larve moderatamente mirmecofile si Hamearis lucina (Linnaeus, 1758) = Nemeobius lucina sviluppano su diverse essenze delle famiglie Fabaceae (Linnaeus, 1758) e Geraniaceae (Helianthemum nummularium, Erodium • Corotipo: Europeo (EUR). cicutarium; Geranium sp.). Habitat: specie collinare in • Caratteristiche: apertura alare da 2,3 a 3,1 cm. Leggero prati e ampie radure. dimorfismo sessuale con la femmina che presenta dise- • Note: specie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua gni neri meno estesi. ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di de- • Distribuzione: diffusa in Italia si spinge a Sud fino al clino né di minacce specifiche. Nord della Calabria; almeno una popolazione isolata Lampides boeticus (Linné, 1767) esiste ancora in Sicilia. • Corotipo: Cosmopolita (COS) • Note ecologiche: polivoltina da aprile a giugno e da • Caratteristiche: apertura alare da 2,1 a 3,2 cm. luglio a metà settembre. Specie polifaga su diverse • Distribuzione: essendo specie migratrice è presente in specie appartenenti alla famiglia Primulaceae (Primu- tutta Italia grandi isole comprese la vulgaris, P. elatior). Habitat: in radure limutate da • Note ecologiche: polivoltina con varie generazioni che si boschi. susseguono da maggio a ottobre. I bruchi vivono aspese • Note: specie in declino; al momento non soggetta a mi- di varie leguminose tra cui Colutea arborescens e Pisum nacce specifiche pertanto la specie è ancora valutata a sativum. Habitat: prati e incolti soleggiati; sia in pianura Minor Preoccupazione (LC). che in montagna raggiungendo anche i 1500 m s.l.m. • Note: un esemplare segnalato nel 1997, dopo molti LEPIDOPTERA HETEROCERA RIVENUTI NEL anni di mancata segnalazione (Sala et al., 2000). Spe- PARCO LA ROCCA cie a Minore Preoccupazione (LC) per la sua ampia di- stribuzione e perché non vi è evidenza di declino né di ZYGAENIDAE minacce specifiche. Zygaena ephialtes (Linnè, 1797) Scolitandites orion (Pallas, 1771) • Corotipo: Europeo (EUR). • Corotipo: Paleartica (PAL) • Caratteristiche: apertura alare da 4 a 4,5 cm, assenza di • Caratteristiche: apertura alare da 13 16 mm, la femmi- diformismo sessuale. na presenta una minore colorazione. • Distribuzione: in tutta la penisola italiana ad esclusione • Distribuzione: nord Italia. dell’estremo sud e delle grandi isole. • Note ecologiche: polivoltina con sfarfallamento da • Note ecologiche: involvo in tarda estate; Coronilla sp., metà marzo a maggio e da luglio ad agosto. La larva si Tymus sp., Hyppocrepis sp. e Plantago sp. sono le erbe nutre di varie specie di Sedum. Habitat: aree rocciose ospiti della larva, mentre l’adulto predilige Cirsium fino ai 1.000 m s.l.m. sp., Scabiosa sp., Knautia sp.. Habitat: zone calde e • Note: secondo Sala (2000) questa popolazione era a ben soleggiate ed erbose in terreni calcarei e in vici- rischio di estinzione per la distruzione della pianta nu- nanza di zone arbustive. trice in seguito a lavori di scavo per la ricerche acheo- • Note: specie polimorfica. Pur appartenendo agli Hete- logiche. Specie a Minore Preoccupazione (LC) per la rocera ha il volo diurno. sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di NOTODONTIDAE declino né di minacce specifiche. Clostera curtula Linnaeus, 1758 HESPERIIDAE • Corotipo: Paleartico (PAL). Pyrgus armoricanus (Oberthür, 1910) • Caratteristiche: apertura alare da 2,7 a 3,5 cm. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Distribuzione: penisola italiana, grandi isole escluse. 108 M. Grottolo

• Note ecologiche: mesofila e polivoltina, due sfarfalla- e parti di piante vecchie, morte o morenti. Le falene menti tra aprile e agosto. Salicaceae come piante ospi- volano in luglio e agosto. Habitat: praterie povere di ti. Habitat: boschi cedui in zone umide vicino a corsi nutrienti, il più delle volte quelle intervallate da rocce d’acqua. e pietre. Clostera anastomosis Linnaeus, 1758 EREBIDAE • Corotipo: Palearticao (PAL). Dysauxes punctata (Fabricius, 1781) • Caratteristiche: apertura alare da 2,5 a 4 cm. • Corotipo: Centroasiatico-Mediterraneo (CAM). • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. La specie ri- • Caratteristiche: apertura alare da 2 a 2,2 cm. sulta molto localizzata e non comune. • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. • Note ecologiche: specie mesofila con 2-3 generazio- • Note ecologiche: gli adulti sono in volo da maggio a ni all’anno. Le larve gregarie si nutrono delle foglie metà settembre in due generazioni all’anno. Bruchi po- dei pioppi e salici e possono provocare danni. Habi- lifagi (parti vecchie e morte di piante, muschi, licheni, tat: zone umide, ricche di vegetazione, vicino a corsi alghe e piante a bassa crescita, quali Taraxacum sp., d’acqua. Senecio sp., Plantago sp.). Habitat: pendii rocciosi, Dicranura ulmi Schiffermüller, 1775 = Exaereta ulmi praterie steppiche e radure boschive rade e aride. Schiffermüller, 1775 • Corotipo: S-Europeo (SEU). THAUMETOPOEIDAE • Caratteristiche: apertura alare da 3,6 a 4 cm. Thaumatopoea pityocampa (Denis & Schiffermül- • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. ler, 1775) • Note ecologiche: sfarfallamento fine giugno primi di • Corotipo: Mediterraneo (MED). luglio. Ulmus sp. come pianta ospite. Habitat: ambienti • Caratteristiche: apertura alare da 3 a 5 cm. caldi e asciutti, come praterie e colline rocciose. • Distribuzione: pernisola italiana e Sicilia. • Note: in Europa centrale (Vallese, Bassa , ecc.) • Note ecologiche: specie termofila, mesofila ed elioter- la specie è già estinta o almeno minacciata di estinzio- mica; l’attività dei bruchi è notturna e attaccano pre- ne a causa della diminuzione del caldo secco. valentemente piante delle specie Pinus nigra e Pinus Notodonta tritophus (Denis & Schiffermüller, 1775) = sylvestris. Tra aprile-giugno si spostano sempre in fila Notodonta phoebe (Siebert, 1790) indiana formando una sorta di “processione» (da cui il • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). nome comune “processionaria”). Il taxon sverna allo • Caratteristiche: apertura alare da 4,5 a 5,5 cm. stadio di larva di terza e quarta età all’interno dicarat- • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. teristici nidi sericei. Habitat: pinete ma anche alberi • Note ecologiche: due generazioni aprile-giugno, lu- sparsi nei giardini pubblici e privati o nei parchi. glio-agosto, piante ospiti pioppi, betulle e salici. Habi- • Note: la specie è altamente distruttiva per le pinete poi- tat: biotopi diversi purchè ricchi di vegetazione. ché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Durante lo stadio larvale presenta ARCTIIDAE una peluria che risulta particolarmente urticante che Eilema palliatella (Scopoli, 1763) = E. unita (Denis & causa un eritema papuloso, fortemente pruriginoso. Schiffermüller, 1775) • Corotipo: Centroasiatico-Mediterraneo (CEM). LASIOCAMPIDAE • Caratteristiche: apertura alare da 3,2 a 3,6 cm. Dendrolinus pini (Linnaeus, 1758) • Distribuzione: tutta Italia, grandi isole comprese. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Note ecologiche: le falene sono in volo da luglio a set- (CEM). tembre. I bruchi si nutrono di piante morte, licheni e • Caratteristiche: apertura alare da 4,5 a 7 cm. muschi e occasionalmente anche di fiori e parti ancora • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. verdi delle piante. Habitat: praterie molto calde, sasso- • Note ecologiche specie mesofila. Il bruco vive a spese se e rocciose. di varie conifere come Picea abies, Pinus sp. o Larix • Note: a nord delle Alpi la specie è gravemente minac- sp. Le falene volano da giugno ad agosto. Raramente ciata o già estinta a causa del declino di praterie estre- dannoso. Habitat: abita foreste, paludi, parchi e giar- mamente calde, solo scarsamente vegetate. A sud delle dini e può essere trovato ovunque dove crescono le Alpi non è ancora così minacciata per la sua ampia di- conifere. stribuzione e nonostante la generale perdita di habitat Lasiocampa quercus quercus (Linnaeus, 1758) a causa di attività umane di ogni genere. • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Eilema pygmaeola pallifrons (Zeller, 1847) • Caratteristiche: apertura alare da 5,5 a 7 cm. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM). • Distribuzione: penisola italiana, in Sicilia è sostituita • Caratteristiche: apertura alare da 2,4 a 2,8 cm. dalla sottospecie endemica L. quercus sicula (Staudin- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. ger, 1861). • Note ecologiche: i bruchi si nutrono di licheni, muschi • Note ecologiche: specie mesofila. In pianura le falene Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 109

volano con una generazione piuttosto tarda in luglio Acronicta (Triaena) tridens (Denis & Schiffermuller, e agosto. I bruchi si nutrono di molte erbe e arbusti 1775) = Apatele tridens (Denis & Schiffermuller, 1775) o arbusti nani, in particolare Salix sp., Vaccinium sp., • Corotipo: Paleartico (PAL). Calluna sp., Alnus sp., Rubus sp. e Fabaceae. Habi- • Caratteristiche: apertura alare 3,5 a 4,5 cm. tat: si riscontra principalmente in brughiere, praterie • Distribuzione: Nord Italia, Sicila e Sardegna. cespugliose vicino ai boschi, foreste ripariali aperte e • Note ecologiche: falene da giugno a metà agosto. Pru- altre aree boscose. In montagna è una delle specie più nus sp., Malus sp., Sorbus sp., Betula sp., Salix sp. qua- comuni e diffuse fino a circa 2300 m s.l.m. di altitudi- li piante ospiti. Habitat: aree arbustive. ne, soprattutto nella fascia arbustiva nana. Dypterygia scabriuscula (Linnaeus, 1758) • Corotipo: Paleartico (PAL). PSYCHIDAE • Caratteristiche: apertura alare da 3,2 a 3,7 cm. Pachytnelia villosella (Ochsenheimer, 1810) • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. • Corotipo: S-Europeo (SEU). • Note ecologiche: in pianura le falene volano in luglio e • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,5 cm. Femmi- agosto. Il bruco si nutre di Polygonaceae (Rumex sp., na aptera. Fallopia sp. e Polygonum sp.). La pupa va in letargo. • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. Habitat: aree ruderali secche, i margini dei boschi, le • Note ecologiche: i maschi volano da giugno e luglio. I praterie sabbiose, le rive dei fiumi e le aree più o meno bruchi vivono per 1-2 anni in un fodero fatto di erba, umide e ricche di erbe nelle pianure alluvionali. pezzi di foglie o sabbia. Habitat: suoli acidi con scarsa Caradrina morpheus (Hufnagel, 1766) presenza di humus e caratterizzati da una vegetazione • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). Introdotta in Ame- erbacea e arbustiva. rica settentrionale orientale. Canephora unicolor Hüfnagel, 1766 • Caratteristiche: apertura alare da 3,2 a 3,8 cm. • Corotipo: Centoeuropeo (CEU). • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. • Caratteristiche: apertura alare da 2,5 a 3 cm. • Note ecologiche: specie igrofila; le falene volano con • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. una sola generazione dall’inizio di giugno all’inizio o • Note ecologiche: femmine attere, adulti da giugno e alla metà di agosto. Il bruco è polifago prevalentemen- agosto. I bruchi vivono in un fodero fatto di erba, pezzi te su piante erbacee (Convolvulus sp., Lamium sp.). di foglie o sabbia. Gli adulti non si nutrono ed hanno Habitat: colonizza spesso habitat umidi e parzialmente vita brevissima. Habitat: zone aperte xerotermiche. ricchi di sostanze nutritive e si trova anche nelle aree NOCTUIDAE residenziali. Hadena filigrama (Esper, 1796) Platypterigia kadenii (Freyer, 1836) = Caradrina kadenii • Corotipo: Turanico-Europeo (TUE). (Freyer, 1836) • Caratteristiche: apertura alare da 3 a 3,5 cm. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. (CEM). • Note ecologiche: gli adulti sono in volo da maggio a • Caratteristiche: apertura alare da 1,2 a 1,5 cm. giugno. Le larve si nutrono di Silene nutans e Silene • Distribuzione: pernisola italiana e Sardegna, presenza vulgaris. Habitat: pendii rocciosi, radure prati secchi. dubbia in Sicilia. Mythimna pallens (Linnaeus, 1758) • Note ecologiche: gli adulti volano con due o tre gene- • Corotipo: Paleartico (PAL). razioni in particolare da maggio all’inizio di ottobre. • Caratteristiche: apertura alare da 3,2 a 4 cm. Vengono attratte dalla luce. Bruco polifago e sver- • Distribuzione: penisola Italia e Sicilia. nante. Habitat: principalmente in terra aperta calda e • Note ecologiche: specie mesofila e polifaga, cresce asciutta, ma può essere incontrata anche altrove a cau- su varie erbe, tra cui Deschampsia sp., Festuca sp., sa della sua mobilità. Leymus sp., Lolium sp., Phalaris sp., Arrhenatherum GEOMETRIDAE elatius, Dactylis glomerata. Habitat: si riscontra sia in Enmiltis pygmaearia (Hübner, 1809) ambienti umidi che in ambienti aridi ed erbosi. • Corotipo: Europeo (EUR). Calophasia platyptera Esper, 1788 • Caratteristiche: apertura alare 2,2 cm circa. • Corotipo: Centroasiatico-Mediterraneo (CAM). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole esluse. • Caratteristiche: apertura alare da 2,8 a 3 cm. • Note ecologiche: due generazioni da aprile a settem- • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. bre. I bruchi si sviluppano su varie Fabaceae. Habitat: • Note ecologiche: due o tre generazioni all’anno, gli in prati e terreni poveri dalla pianura al piano collinare. adulti sfarfallano da aprile a ottobre. Le larve si svi- • Note: specie rara e poco conosciuta. luppano sui fiori e foglie di Antirrhinum sp. e di Lina- Idaea ochrata (Scopoli, 1763) = Sterrha ochrata (Sco- ria sp.. Habitat: sentieri assolati, brughiere, giardini e poli, 1763) parchi. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo 110 M. Grottolo

(CEM). gata (Duponchel, 1830) • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,4 cm. • Corotipo: Europeo (EUR). • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Caratteristiche: apertura alare da 2 a 3 cm. • Note ecologiche: una sola generazione da giugno ad • Distribuzione: tutta Italia Sardegna eslusa. agosto. Taraxacum officinalis quale pianta ospite. Ha- • Note ecologiche: le falene si riscontrano tra l’inizio bitat: sentieri e zone secche. di maggio e settembre spesso con due generazioni. Idaea subsericeata (Haworth, 1809) = Sterrha subserice- le larve infeudano Carex sp., Thymus sp.,Sedum sp. e ata (Haworth, 1809) Chamaecytisus sp.. Habitat: pendii rocciosi o sassosi, • Corotipo: Centroasiatico-Europeo-Mediterraneo argini, scogliere. (CEM). • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,5 cm. ALCUNI HEMIPTERA RINVENUTI NEL PARCO • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. • Note ecologiche: xerotermica e univoltina da giugno a NOTONECTIDAE luglio. Le larve sono polifaghe e si nutrono di vegeta- Notonecta glauca Linnaeus, 1758 li a crescita bassa come Taraxacum sp., Plantago sp., • Corotipo: Paleartico (PAL). Anagallis arvensis, Stellaria sp., Polygonum sp., Ru- • Caratteristiche: raggiunge una dimensione da 13 a 15 mex sp., Prunus sp.. Habitat: zone aperte, bordi strada mm. ll paio di zampe posteriori, molto più lunghe delle e radure in genere. altre due paia, è provvisto di setole da nuoto. Lomographa bimaculata bimaculata (Fabricius, 1775) • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. = Bapta bimaculata (Fabricius, 1775) • Note ecologgiche: ottima nuotatrice insegue e cattura • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). vermi, larve, altri insetti, piccoli girini e occasional- • Caratteristiche: apertura alare da 2,2 a 2,6 cm. mente giovani pesci. Vola con facilità. Habitat: acque • Distribuzione: penisola italiana grandi isole escluse. ferme o debolmente correnti. • Note ecologiche: univoltina da maggio a inizio luglio. • Note: nuota sul dorso, agitando le zampe posteriori I bruchi si sviluppano su Padus avium, Cerasus sp., come remi e viene a respirare in superficie. È uno degli Prunus sp., Betula sp., Tilia sp., Quercus sp.. Habitat: insetti d’acqua dolce più comuni in Europa. boschi misti e decidui, pianure alluvionali, giardini, NEPIDAE parchi. Nepa cinerea Linnaeus, 1758 Tephrina arenacearia (Denis & Schiffermüller, • Corotipo: Olartica (OLA). 1775) = arenacearia (Denis & Schiffermül- • Caratteristiche: corpo molto piatto e ovale, da 16 a 23 ler, 1775) mm, le zampe anteriori ricordano quelle dello scorpio- • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). ne. Presenza di un lungo sifone respiratorio all’estre- • Caratteristiche: apertura alare da 2,1 a 2,7 cm. mità dell’addome lungo da 10 a 15 mm. • Distribuzione: quasi tutte le regioni italiane, esclusa la • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Sicilia; specie poco diffusa e rara in quelle settentrio- • Note ecologgiche: si muove lentamente nel fango di nali, più frequente nelle centro-meridionali. cui è spesso ricoperta, che la mimetizza bene. Nuo- • Note ecologiche: spece steppica, univoltina. La larva è ta male. Le zampe anteriori si trasformano in organi infeudata a Leguminosae. Habitat: steppe secche, pen- prensili e vengono utilizzate per la predazione. Habi- dii xerotermici, prati e nelle aree coltivate. tat: acque stagnanti come stagni e paludi, ma anche in Synopsia sociaria (Hübner, 1799) torrenti a flusso lento. • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE). • Caratteristiche: apertura alare da 2,8 a 3,4 cm. PENTATOMIDAE • Distribuzione: tutta Italia grandi isole comprese. Halyomorpha halys (Stål, 1855) • Note ecologiche: xerotermica e polifaga e falene pre- • Corotipo: Asiatico (ASI), ma ormai Cosmopolita sentano due generazioni tra maggio e l’inizio di settem- (COS); originaria di Cina, Giappone e Taiwan. Intro- bre. Larve polifaghe su erbe e arbusti a bassa crescita. dotta accidentalmente negli Stati Uniti nel 1998, in Ita- Habitat: pendii rocciosi asciutti e caldi, brughiere e lia il primo esemplare è stato rinvenuto in provincia di praterie sabbiose. Modena nel settembre 2012. Dyscia royaria Freyer, 1852 • Caratteristiche: lungo da 12 a 17 mm. • Corotipo: elemento SW-alpino-appenninico, con are- • Distribuzione: in via di espansione in Italia. ale esteso fino alla valle della Roya in Francia (ALA). • Note ecologgiche: specie polifaga e fitofaga, partico- • Caratteristiche: apertura alare da 2,5 a 3,2 cm. larmente dannosa sia alla frutticoltura che alla orticol- • Distribuzione: Italia peninsulare. tura. Può svernare nelle abitazioni (Cianferoni et al., • Note ecologiche: Asteraceae quali piante nutrici. Habi- 2018). Habitat: zone agricole confinanti con ambienti tat: terreni acidi e calcarei con folta vegetazione. urbani o alberati, siti di rifugio per gli adulti. Gnophos variegata Duponchel, 1830 = Charissa varie- • Note: considerata un insetto dannoso all’agricoltura, Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 111

per combatterlo si sta sperimentando l’utilizzo di un particolari servono a scoraggiare i suoi predatori (apo- parassitoide (Trussolcus japonicus) antagonista natura- sematismo). Habitat: zone temperate e mediterranee, le di origine asiatica. Può essere confusa con Rhaphi- assente in alta montagna. gaster nebulosa, che è una cimice grigia particolar- COREIDAE mente puzzolente, ma del tutto innocua. Coreus marginatus (Linnaeus, 1758) Graphosoma italicum Müller,1776 • Corotipo: Asiatico-Europeo (ASE). • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM) • Caratteristiche: lungo 13-15 mm di colorazione rosso- • Caratteristiche: lunghezza di 8-13 mm.; di colore rosso marrone. vivo, con strisce longitudinali nere; questi colori vivaci • Distribuzione: tutta Italia. la proteggono dai predatori, segnalando loro che ha • sapore e odore sgradevoli. Note ecologgiche: specie polifaga. Se disturbato può • Distribuzione: Italia del nord, in quella centrale ap- rilasciare sostanze chimiche difensive dall’odore forte, penninica e Sicilia. La sottospecie nominale è presente irritanti e volatili. Sverna da adulto. Habitat: prati, sen- solo in Sardegna e N-Africa. tieri al margini dei boschi • Note ecologiche: su in fiore o sui semi ancora CERCOPOPIDAE non maturi; se la popolazione è abbondante, risulta no- Cercopis sanguinolenta (Scopoli, 1763) civo per le colture. Habitat: campi incolti. • Corotipo: S-Europeo (SEU) LYGAEIDAE • Caratteristiche: lunga da 6–11 mm. Corpo ovale di co- Lygaeus equestris equestris (Linnaeus, 1758) lore nero, con sei macchie di un rosso vivo nella parte • Corotipo: Cosmopolita con distribuzione Paleartica superiore. (PAL). • Distribuzione: penisola italiana e Sicilia. • Caratteristiche: lunga da 8 a 12 mm. Aposematismo • Note ecologgiche: taxon xerofilo: gli adulti si nutrona basato su un motivo decorativo con una predominanza della linfa delle piante (Arrhenatherrum elatius, Bra- di rosso e nero. chypodium pinnatum, Salvia pratensis, Thalictrum mi- • Distribuzione: penisola italiana e Sardegna, in Sicilia è nus). Gli adulti sono attivi in maggio-agosto.​​ Habitat: sostituita dalla sottospecie sicilianus (Wagnar, 1955). prati in prossimità dei boschi. • Note ecologgiche: specie polifaga, essenzialmente gra- CICADIDAE nivora. Predilige i generi Vincetoxicum, Taraxacum e Liristes plebejus (Scopoli, 1763) Adonis, ma può essere trovato anche su Asclepiadia- • Corotipo: Centroasiatico-Europeo (CAE), ceae, Asteraceae, Apiaceae, Poaceae, Rosaceae, Ra- • Caratteristiche: lungo 30-35 mm. I maschi sono dotati nunculaceae. Habitat: giardini e campi coltivati. di un cavità addominale che funziona da cassa di riso- Rhyparochomus vulgaris (Schilling, 1829) nanza. • Corotipo: Europeo-Mediterraneo (EUM), importato in • Distribuzione: tutta Italia. America nel 2001. • Note ecologgiche: specie xerotermica. Le larve vivono • Caratteristiche: 7-8 mm di lunghezza, segni triangolari sotto terra 3 o 4 anni e sfarfallano tutte insieme, qua- bianchi sul pronoto. si avessero un orologio biologico interno. La vita da • Distribuzione: tutta Italia e isole maggiori. adulto è breve, dallo sfarfalamento a quando si accop- • Note ecologgiche: specie gregaria, in inverno questi pia e depone le uova passa circa un mese, dopo di che insetti possono trovare rifugio nelle abitazioni, so- muore. Si nutre della linfa delle piante. Habitat: sugli prattutto nei locali di servizio, o nei gazebo e sotto le arbusti al margine dei coltivi e nei giardini, anche se corteccie degli alberi. Gli adulti compaiono a giugno predilige ulivi e pini. e sopravvivono fino alla primavera successiva. Specie polifaga che si nutre dei semi di molte piante tra cui ortiche, fragole, olmi, betulle, salvia. Habitat: radure e DISCUSSIONE margini dei boschi, speeo vicino a pali di legno. PYRRHOCORIDAE In tutto sono state censite 362 specie appartenenti a 103 Pyrrhocoris apterus (Linnaeus 1758) generi e 77 famiglie, così ripartite: • Corotipo: Olartica (OLA). • Coleotteri: 50 famiglie, 203 generi, 287 specie di cui 9 • Caratteristiche: lungo da 8 a 12 mm, di colore rosso femmine non determinabili; acceso e dalle forme geometriche nere distribuite sul • Odonata: 5 famiglie, 10 generi, 10 specie; suo corpo. • Lepidotteri Rhopalocera: 6 famiglie, 22 generi, 27 spe- • Distribuzione: Nord, Sud, Sicilia e Isole. cie; • Note ecologiche: specie polifaga, si nutre della linfa • Lepidotteri Heterocera: 8 famiglie, 24 generi, 28 specie; di diversi vegetali, ma può essere zoofago e necrofago • Hemiptera: 8 famiglie, 10 generi, 10 specie. succhiando l’emolinfa. I colori sgargianti e le forme È certamente una frazione limitata dell’entomofauna 112 M. Grottolo

presente nella Riserva naturale “della Rocca, del Sasso specie a distribuzione Sibirico-Europea, legate unica- e Parco lacuale”, ma che comunque comprende entità mente ai canneti degli ambienti palustri relitti planiziali e non comuni e importanti per quanto riguarda la struttura ottime indicatrici della qualità delle zone umide. Presen- delle reti trofiche. tano popolazioni molto localizzate, minacciate e in decli- La mancanza di dati precedenti non ha permesso di no per l’impatto antropico sulle zone umide. Sono state ottenere confronti utili per comprendere eventuali cam- inserite nella “Lista delle specie di Coleotteri Carabidi biamenti occorsi nel tempo, ma questa indagine ci per- di particolare interesse per la Regione Emilia-Romagna” mette di acquisire una prima check-list delle specie pre- (Fabbri, 2004). senti e quindi di dare indicazioni utili per eventuali studi Rilevante è la presenza di Longitarsus australis e di futuri. Mordellistena (Mordellistena) brevicauda primi dati per Per quanto riguarda le specie di interesse comunitario la Lombardia, mentre numerose sono le specie, alcune non è stato rinvenuto nessun taxon inserito nell’Allegato anche molto comuni, segnalate per la prima volta per la II (“Specie di interesse comunitario la cui conservazione provincia di Brescia, questo peraltro, come già detto in richiede la designazione di zone speciali di conservazio- premessa, è dovuto alla carenza di studi sull’entomofau- ne”) della Direttiva Habitat 92/43/CEE e suoi aggiorna- na del bresciano. menti, tuttavia si sono rilevate alcune presenze interes- La zona umida presso il piccolo stagno detto Büs de santi dal punto di vista faunistico. la Paul è per ora l’unico biotopo in provincia di Brescia Per i Coleotteri saproxilici le specie più interessanti dove Contacyphon coarctatus è stato trovato (Toledo & e bioindicatrici rilevate risultano essere: Cetonischema Grottolo, 2019). speciosissima, Potosia cuprea, Potosia affinis, Plagio- Molto interessante è anche la presenza di Tanythrix notus detritus, Purpuricenus kaehleri e Ropalopus cla- edura a quote relativamente basse, essendo una specie di viceps. carabide prevalentemente montana dei boschi prealpini. Questi coleotteri, partecipando attivamente alla tra- Per quanto riguarda gli Odonati tutte le specie rinve- sformazione delle biomasse lignee negli ambienti na- nute sono classificate come “minor preoccupazione” nel- turali, svolgono una funzione importante per l’evolu- la Lista Rossa delle Libellule italiane (Riservato et al., zione degli ecosistemi forestali e quindi sono ritenuti 2014); stesso discorso vale anche per i Lepidotteri pre- fondamentali per lo studio della biodiversità terrestre senti nella Lista Rossa delle Farfalle Italiane, Ropaloceri (Brandmayr, 1975; Thiele, 1977; Lövei & Sunder- (Balletto et al., 2015) land, 1996; Brandmayr et al., 2002; Rainio & Niemelä, Come riportato nei materiali e metodi a ogni specie 2003). è stato assegnato il corotipo specifico inserendolo nella Cetonischema speciosissima e Plagionotus detritus categoria di più ampio significato corologico: sono classificate come specie “quasi minacciata” (NT) • Corotipi di specie ad ampia distribuzione nella regio- secondo la Lista rossa Europea delle specie saproxiliche ne olartica (OLA, PAL, WPA, ASE, SIE, CEM, CAE, (Nieto & Alessander, 2010), mentre Potosia angustata TEM, EUM, SWA); viene considerata non classificabile (NE) per mancanza • Corotipi di specie con distribuzione più o meno am- di dati. Per quanto riguarda Cetonischema speciosis- pia in Europa (EUR, CEU, SEU, WEU); sima la specie è in espansione in Italia e come tutti gli • Corotipi di specie con distribuzione più o meno am- altri taxa saproxilici rinvenuti è inserita come “minor pia nella regione mediterranea (MED, WME, EME); preoccupazione”(LC) nella Lista Rossa dei Coleotteri sa- • Corotipi di specie ad ampia distribuzione nelle re- proxilici Italiani (Audisio et al., 2014). gioni paleotropicali ed elementi cosmopoliti e subco- Cetonischema speciosissima essendo legata ai boschi smopoliti (COS, SCO); adulti, va considerata come specie-guida dei querceti sia • Corotipi di specie afrotropicali e orientali (AIM, caducifogli che sempreverdi. AFM, INM); Anche se risulta difficile la delimitazione precisa del- • Corotipi di specie di ampia diffusione marginali le aree, quella palustre e il prato sfalciabile accanto ad (ASI, SIB); essa sono stati gli ambienti indagati con maggiore accu- • Corotipi endemici (ALP, ALA). ratezza; le specie più interessanti e bioindicatrici rilevate Le estensioni degli areali, ossia la presenza in regioni sono: Haliplus lineaticollis, Demetrias atricapillus, Ma- limitrofe ai corotipi principali, sono indicate (Parenzan, nodronius liniaris, nonché tutti gli Odonata. 1994), con i seguenti suffissi numerici: 1 = maghrebina, Demetrias atricapillus e Manodromius liniaris sono 2 = anatolica, 3 = anatolico-maghrebina, 4 = iranica. Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 113

GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % Ampia distribuzione nella OLA 12 4,32 Ampia distribuzione nella PAL 1 10 regione OLARTICA PAL 35 12,59 regione OLARTICA ASE 5 50 WPA 7 2,52 SIE 1 10 ASE 23 8,27 CEM 1 10 SIE 26 9,35 EUM 1 10 TEM 10 3,6 Subtotale 9 90 TUE 17 6,11 CEM 9 3,23 Ampia distribuzione EUR 1 10 CAE 4 1,44 in EUROPA TUM 1 0,36 Subtotale 1 10 EUM 27 9,71 Totale 10 100 EUR1 1 0,36 EUR2 2 0,72 Tab. III - Corotipi Odonata EUR3 1 0,36 TUE1 1 0,36 TUE2 2 0,72 Osservando la distribuzione dei corotipi degli Odo- TUE3 1 0,36 nati (Tab. III), che risulta poco variabile e quasi sempre TEM2 1 0,36 rappresentata da un unico taxa, è possibile rilevare come Subtotale 180 64,74 la componente più rilevante sia rappresentata da quelle Ampia distribuzione EUR 46 16,55 specie ad ampia distribuzione nella Regione Olartica in EUROPA SEU 15 5,39 (90%), dove a livello dei singoli corotipi risulta preva- EME 2 0,72 CEU 3 1,1 lente quello asiatico-europeo (50%). Poco significativa EEU 1 0,36 appare la componente delle specie ad ampia distribuzio- Subtotale 67 24,12 ne europea, mentre risultano assenti i corotipi di specie di Ampia distribuzione MED 3 1,1 ampia distribuzione nel bacino mediterraneo. MEDITERRANEA WME 4 1,44 NME 1 0,36 GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % Subtotale 8 2,9 Ampia distribuzione nella OLA 2 7,4 Ampia distribuzione COS 5 1,8 regione OLARTICA PAL 2 7,4 PALEOTROPICALE WPA 1 3,7 SCO 9 3,2 ASE 7 26 Subtotale 14 5 SIE 2 7,4 Diffusione AFM 2 0,72 CEM 2 7,4 AFROTROPICALE TUE 1 3,7 ed ORIENTALE CAE 2 7,4 EUM 2 7,4 Subtotale 2 0,72 Ampia diffusione ASI 1 0,36 Subtotale 21 77,8 MARGINALE Ampia distribuzione in EUR 2 7,4 Australasiana 1 0,36 EUROPA SEU 1 3,7 2 0,72 Subtotale 3 11,1 Areale ristretto ENDEMICI ALPS 1 0,36 Ampia distribuzione nella COS 3 11,1 ALPC 2 0,72 regione COSMOPILITA ALA 1 0,36 Subtotale 3 11,1 Italo-Corso 1 0,36 Subtotale 5 1,8 Totale 27 100 278 100 Tab. IV - Corotipi Lepidoptera Rhopalocera Tab. II - Corotipi Coleoptera Osservando la distribuzione dei corotipi dei Lepidot- Osservando la distribuzione dei corotipi dei Coleotte- teri Rophaloceri (Tab. IV), che risulta abbastanza variabi- ri (Tab. II), che risulta molto variabile, anche se in molti le anche se nella maggior parte dei casi rappresentata da casi rappresentati da pochi taxa, è possibile rilevare come pochi taxa, è possibile rilevare come la componente più la componente più rilevante sia rappresentata da quelle rilevante sia, anche in questo caso data da quelle specie specie ad ampia distribuzione nella Regione Olartica ad ampia distribuzione nella Regione Olartica (77,8%), (64,74%), dove, a livello dei singoli corotipi, risulta pre- dove a livello dei singoli corotipi la taxocenosi princi- valente quello Paleartico (12,59%). Lo spettro corologi- pale risulta essere l’asiatico-europeo (26%). Poco signi- co della taxocenosi principale risulta, comunque, quello ficativa è la componente ad ampia distribuzione europea europeo (16,55%), mentre scarse risultano le specie ad (11,1%), mentre risultano assenti i corotipi di specie di ampia distribuzione mediterranea (2,9%). ampia distribuzione nel bacino mediterraneo. 114 M. Grottolo

GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % Ampia distribuzione nella PAL 5 17,9 Ampia distribuzione nella OLA 14 4,1 regione OLARTICA ASE 4 14,2 regione OLARTICA PAL 43 12,5 CEM 5 17,9 WPA 8 2,3 TUE 2 7,1 ASE 39 11,3 CAE 1 3,6 SIE 29 8,4 CAM 2 7,1 CEM 17 4,9 EUM 1 3,6 CAM 2 0,6 TEM 10 3 Subtotale 20 71,4 TUE 20 6 Ampia distribuzione EUR 3 10,7 CAE 7 2 in EUROPA SEU 2 7,1 TUM 1 0,3 CEU 1 3,6 EUM 31 9 Subtotale 6 21,4 EUR1 1 0,3 EUR2 2 0,6 Ampia distribuzione MED 1 3,6 EUR3 1 0,3 MEDITERRANEA TUE1 1 0,3 Subtotale 1 3,6 TUE2 2 0,6 Areale ristretto ENDEMICI ALA 1 3,6 TUE3 1 0,3 TEM2 1 0,3 Subtotale 1 3,6 Subtotale 230 67,1 Totale 28 100 Ampia distribuzione EUR 52 15 Tab. V - Corotipi Lepidoptera Heterocera in EUROPA SEU 18 5,2 EME 2 0,6 CEU 4 1,2 Osservando la distribuzione dei corotipi dei Lepidotte- EEU 1 0,3 ri Eteroceri (Tab. V), che risulta abbastanza variabile an- Subtotale 77 22,3 che se nella maggior parte dei casi rappresentata da pochi Ampia distribuzione MED 4 1,2 taxa, è possibile rilevare come la componente più rilevante MEDITERRANEA WME 4 1,2 sia rappresentata da quelle specie ad ampia distribuzione NME 1 0,3 nella Regione Olartica (71,4%), dove a livello dei singoli 9 2,7 corotipi risultano prevalenti quello paleartico e quello cen- tro-europeo-mediterraneo (17,9%). Poco significativa è la Subtotale componente ad ampia distribuzione mediterranea (3,6%). Ampia distribuzione COS 8 2,3 PALEOTROPICALE SCO 9 2,6 17 4,9 GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % Subtotale Ampia distribuzione nella OLA 2 20 Diffusione AFROTROPICA- AFM 2 0,6 regione OLARTICA PAL 2 20 LE ed ORIENTALE ASE 1 10 Subtotale 2 0,6 CAE 1 10 Ampia diffusione ASI 1 0,3 EUM 2 20 MARGINALE Australa- 1 0,3 Subtotale 8 80 siana Ampia distribuzione in SEU 1 10 2 0,6 EUROPA Areale ristretto ENDEMICI ALPS 1 0,3 Subtotale 1 10 ALPC 2 0,6 ALA 2 0,6 Ampia distribuzione ASI 1 10 Italo- 1 0,3 MARGINALE Corso Subtotale 1 10 Subtotale 6 1,8 Totale 10 100 343 100 Tab. VI - Corotipi Hemiptera Tab. VII - Corotipo Totale Entomofauna

Sommando i corotipi delle tre famiglie indagate (Tab. Elaborando i dati presenti nell’archivio botanico del VII), quindi con l’esclusione dei Rhynchota in quan- Museo di Scienze Naturali di Brescia si sono contate ben to campionati marginalmente (Tab. VI), si osserva che 718 specie botaniche rinvenute negli anni nell’area di le specie ad ampia diffusione olartica rappresentano la studio, a queste è stato assegnato il corotipo secondo Vi- componente più numerosa (67,1%), anche se, a livello gna Taglianti et al. (1999), raggruppandoli in categorie dei singoli corotipi prevale quello europeo (15%). corologiche sulla base dell’area (Tab. VIII). Indagine sulla entomofauna della Riserva naturale “della Rocca, del Sasso e Parco lacuale” (Manerba del Garda, Lombardia) 115

GRUPPI DI COROTIPI COROTIPI TOTALE % nell’ordine di alcune centinaia di specie, è da considerar- Ampia distribuzione nella OLA 43 6,2 si sufficiente, anche se necessiterebbe di ulteriori appro- regione OLARTICA ASE 146 21,0 fondimenti. SIE 44 6,4 Inoltre, una valutazione indicativa delle potenzialità TEM 9 1,3 dell’area della Riserva può basarsi anche sul grado di na- TUE 1 0,1 CAE 1 0,1 turalità e varietà degli habitat presenti oltre che dal con- TUM 9 1,3 fronto con realtà vicine e meglio conosciute. EUM 126 18,2 È il caso di Lucanus cervus e di Cerambyx cerdo, Subtotale 379 54,6 taxa inseriti nella Direttiva Habitat, All. II, di cui si ritie- Ampia distribuzione EUR 19 2,9 ne molto probabile la presenza nella Riserva. in EUROPA SEU 46 6,8 Le due specie sono incluse nella Lista Rossa dei Co- EME 1 0,1 leotteri saproxilici Italiani (Audisio et al., 2014) e inse- CEU 30 4,5 CEM 4 0,1 rite tra le specie a minore preoccupazione, mentre per la NEU 1 0,1 IUNC vengono classificate rispettivamente specie quasi WEU 8 1,2 minacciate (NT) e specie vulnerabile (VU). Subtotale 109 15,7 Cerambyx cerdo è entità di interesse comunitario in- Ampia distribuzione MED 34 4,9 clusa negli Allegati II e IV della Direttiva Habitat 92/43/ MEDITERRANEA WME 11 1,6 CEE, nell’All. II della Convenzione di Berna, nel libro Illirico 4 0,6 rosso nazionale (Groppali & Priano, 1992). Durante le Subtotale 49 7,1 ricerche in campo non è stato, per ora, possibile confer- Ampia distribuzione COS 34 4,9 marne la presenza all’interno del complesso indagato. Le PALEOTROPICALE SCO 61 8,8 querce esaminate, anche di dimensioni importanti, non Paleotropi- 1 0,1 cale presentavano sul tronco e sui rami principali evidenti se- gni della presenza del cerambice della quercia. Subtotale 96 13,8 Ma la presenza probabile di Lucanus cervus e Ce- Diffusione Afrotropi- 1 0,1 rambyx cerdo è certamente dovuta all’esistenza di AFROTROPICALE cale ed ORIENTALE tronchi morti e ceppaie di querce, che ospitano e danno Subtotale 1 0,1 la possibilità di sviluppo anche a tutta la fauna xilofaga. Per individuare le forme di gestione che garantiscono Ampia diffusione ASI 15 2,2 MARGINALE Africano 4 0,6 uno stato di conservazione soddisfacente del sito, l’atten- Neartico 15 2,2 zione deve essere focalizzata sulla biologia delle specie e Neotropicale 8 1,1 sulle caratteristiche funzionali e strutturali degli habitat Avventizie 3 0,4 naturali e seminaturali. Subtotale 45 6,5 Tra i fattori di disturbo antropico e non, intimamente Areale ristretto ENDEMICI Endemiti 15 2,2 connessi tra loro, i principali risultano la scarsità del le- Subtotale 15 2,2 gname morto a terra, il continuo calpestio generato dagli 694 100 escursionisti “fuori sentiero” e la presenza di specie ani- mali alloctone (Carassius auratus, Trachemys scripta) Tab. ViIi - Corotipi Specie Vegetali per le biocenosi originarie dell’ambiente acquatico. Secondo alcuni studi la biodiversità correlata al legno Anche se non di semplice interpretazione si può notare morto rappresenta da sola circa il 30% della biodiversi- come le aree delle categorie corologiche dell’entomofau- tà di un ambiente forestale (Vallauri et al. 2005), che na e della vegetazione siano sovrapponibili, anche se con raggiungerebbe il 50% per i soli Coleotteri (Lachat & corotipi diversi. Infatti, anche per quanto riguarda la flo- Butler 2007). ra, l’area maggiormente rappresentata è quella ad ampia L’articolo 6 del Decreto Legislativo n. 227 del 18 distribuzione olartica (54,6%), seguita da quella europea maggio 2001, relativo alla tutela attiva degli ecosistemi (15,7%), mentre poco rappresentata risulta l’area ad ampia e quindi alla conservazione della fauna legata alle necro- di distribuzione nel bacino mediterraneo (7,1%) in parzia- masse legnose, trova difficoltà di applicazione a causa le divergenza con quanto riportato da Arietti (1964). della credenza errata che i vecchi alberi e il legname mor- to rappresentino delle sorgenti di infezioni per i boschi (Speight, 1989; Schlaghamersky, 2000). CONCLUSIONE E INDICAZIONI GESTIONALI Un incremento qualitativo e quantitativo dell’ento- mofauna del sito, che già presenta evidenti segni di di- Il grado complessivo di conoscenza, in considerazio- sturbo antropici, sarebbe possibile: ne anche l’estensione della superficie complessiva, che • favorendo il rilascio in bosco di alberi morti, cariati, ha permesso di verificare la presenza di entomofauna deperenti e vecchi evitando il più possibile il prelievo 116 M. Grottolo

di rami a terra e tronchi morti (la discutibile “pulizia Ringraziamenti - Esprimo la mia riconoscenza a tutti gli dei boschi”), nonché promovendo l’educazione am- amici e colleghi che hanno gentilmente acconsentito a bientale e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’im- determinare il materiale o a controllare le mie determina- portanza del legno morto; zioni: prof. Paolo Audisio (Nitidulidae), prof. Maurizio • delimitando zone di protezione speciale dove insistono Biondi (Chrysomelidae Alticini), dr Gianfranco Liberti piccoli nuclei di bosco intatto; (Cantharidae e Melyridae), dr Enrico Ruzzier (Mordel- • arrestando il rimboschimento con conifere e sostituen- lidae), dr Maurizio Daccordi (Chrysomelidae), Fabio dole progressivamente con caducifoglie autoctone; Talamelli (Curculionidae), Mario Toledo (Odonata e Le- • promuovendo o favorendo la riproduzione e la diffu- pidoptera), Dante Vailati (Catopidae), dr Adriano Zanetti sione di specie vegetali nutrici (soprattutto per i lepi- (Staphylinidae). Un rigrazianento va anche al dr Stefa- dotteri); no Armiraglio, che mi ha messo a disposizione l’archi- • eliminando o riducendo il numero di esemplari delle vio botanico del Museo di Scienze Naturali di Brescia specie alloctone invasive presenti nello stagno; e all’amico Mario Ferrari per i chiarimenti sull’interpre- • regolamentando l’afflusso turistico in talune zone; tazione dei corotipi in ambito floristico, ed infine al dr • limitare il passaggio dei mezzi più invasivi (es. moto- Alberto Ballerio per la lettura critica del manoscritto e la ciclette, mountain bike, …). determinazione di alcuni Scarabaeidae.

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