Mensile d’informazione a distribuzione gratuita anno V #72 settembre 2020 CLINICA

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03 EDITORIALE Aspettando Riflettori su Terni Falletti con la Tirreno-Adriatico 06 Sempre più serrata la trattativa TERNANA Mercato chiave per riportare in rossoverde il fantasista uruguaiano per Lucarelli gli allenamenti delle Fere

sommario 4 8 AMARCORD ›› F. SELVAGGI 14 INTERAMNA HISTORY 2 GLI ALLENAMENTI DELLE FERE 5 ADDIO ROSSOVERDE 10 MOTOGP ›› PETRUCCI 16 LA CONTROCOPERTINA 3 EDITORIALE 6 FOCUS TERNANA 12 INTERVISTE ›› R. ROSSI

Mensile d’informazione Direttore Responsabile: Riccardo Marcelli Grafica: Francesco Bellucci – Terni Hanno collaborato: M. Barcarotti, A. Laureti, R. Pagnanini, a distribuzione gratuita Redazione: via Leopardi, 28 – Terni [email protected] Autorizzazione Ufficio Registro Stampa G. Trivelli, F. Marcelli MAGAZINE [email protected] Tribunale di Terni n.7 del 21/12/2015 Pubblicità: Photo & Coffee [email protected] Info: 0744.413583 / 335.1312333 Editore: Photo & Coffee srls www.dajemo.it Foto: Alberto Mirimao [email protected] Daje Mó Magazine via Leopardi, 28 – Terni Anno V numero 72 / settembre 2020 tel. 0744.4406172 / 335.1312333 Numero chiuso alle ore 12:00 del 03/09/2020 Stampa: Arti Grafiche Celori – Terni

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Riflettori su Terni con la Tirreno - Adriatico

DI RICCARDO MARCELLI

prime settimane di lavoro del nuovo allenatore della blicità creerà. Per giovedì 10 Terni e il suo comprensorio avrà la Ternana . La dipartita di Edoardo possibilità di finire in prima pagina. Almeno per il ciclismo. Longarini, patron per tanti anni della società rossover- Altri riflettori saranno invece puntati sull’operato di Cristiano Lu- de. La partenza da Terni di una tappa della corsa ci- carelli che appunto se da una parte è in attesa di completare la clistica Tirreno-Adriatico. E per finire la lunga stagione squadra, magari pure attraverso l’ingaggio di Cesar Falletti, dall’al- Leconcertistica. Insomma a Terni in questi giorni non ci si annoia. tra il conto alla rovescia per l’inizio del campionato è già comin- Basta solo volerlo. ciato. Accanto a tutto ciò c’è la musica che caratterizzerà la fine La corsa più bella del calendario mondiale dopo i grandi giri. E dell’estate e l’inizio dell’autunno. tante volte ha avuto una partecipazione persino supe- riore. La Tirreno-Adriatico è un gioiello incastonato nel centro Italia, nato per esaltare i borghi e le città del no- stro Paese che rappresentano una ricchezza insostituibi- le: la trasmissione Tv in oltre 150 nazioni ne testimonia l’importanza. Rispetto al 2019 c’è una tappa in più, otto invece che sette, e due giornate in alta quota per rendere il tracciato più duro e venir incontro alle esigenze di chi ha scelto la strada italiana per preparare la corsa rosa. Sono la tappa di Terni-Cascia con il Rifugio Perugia (1521 metri) e la giornata-chiave a Sarnano Sassotetto, arrivo dove si impose Landa nel 2018 con dedica al suo grande amico Michele Scarponi. Insomma se Cristiano Lucarelli cerca il riscatto con le Fere, l’amministrazione comunale spera di trovarlo an- che grazie alla manifestazione sportiva che tanta pub- daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 3 serie C La gara Picerno- Bitonto del cam- pionato 2018-19 di è sot- toposta al giudizio della Giustizia Spor- tiva. Lunedì si è tenu- to il primo grado di giudi- zio e nei prossimi giorni saranno fissati i termini per l’appello. “Di conseguen- za –si legge in un comunicato della Lega- è doveroso, per rispetto alle decisioni della Giustizia Sportiva, posticipare lo svolgimen- to del sorteggio dei calendari del campiona- to 2020-2021”. Sarà necessario quindi aspettare la nuo- va data per disporre della mappa completa della nuova Serie C, che tra poco più di un Verso i gironi: A, B o C mese, esattamente il 27 settembre, ricomin- cerà a regalare le sue immutabili emozioni. Ma per le Fere, quale potrebbe essere la mi- Quale potrebbe essere la migliore soluzione per le Fere? gliore soluzione? Se il Picerno dovesse re- trocedere, salirebbe in C addirittura il Foggia che opo la presentazione di Connector, il Pro è segnato un altro fondamentale appun- si andrebbe ad aggiungere pallone che rappresenta una simboli- tamento: quello del sorteggio dei calendari. all’elenco delle nobili deca- D ca connessione tra tutte le regioni d’I- Inizialmente era previsto per il 10 settem- dute. Per Cristiano Lucarel- talia e un importante segnale di ripartenza bre al Salone d’Onore del Coni di Roma. La li non fa alcuna differenza. del calcio di Serie C, nell’agenda della Lega data è saltata. Il motivo? Almeno a parole.

serie C «Senza il pubblico la passione muore» FRANCESCO GHIRELLI, PRESIDENTE DELLA LEGA DI C ANALIZZA IL MOMENTO

opo il Consiglio Federale che si è la Commissione Medica Federale ha propo- svolto a Roma, il Presidente del- sto al CTS, pensiamo che almeno i giorni di la Lega Pro Francesco Ghirelli pre- distanziamento per effettuare gli esami pre- Dcisa: “Sono stati affrontati alcuni argomenti visti dal protocollo potrebbero essere mag- molto significativi per la Serie C. Innanzitut- giori. Altro tema per noi vitale sono gli sta- to è da evidenziare il risultato estremamente di: senza la presenza del pubblico sugli spalti positivo dei sessanta club iscritti per il pros- muore la passione ed è un disastro econo- simo campionato. Abbiamo sollevato mico. Occorrerebbe almeno avere la al Consiglio Federale il problema possibilità di riaprire agli abbo- dell’attuazione del protocollo nati. In tal caso vi sarebbe una sanitario: ho ribadito che così presenza contingentata ed come ora è strutturato rap- i controlli sarebbero cer- presenta un costo per i club ti. Infine il tema centrale insopportabile e comporta delle sponsorizzazioni sul- problemi gestionali davve- le maglie: abbiamo chiesto cietà. La crisi è pesante e il rischio di crac ro gravosi. Riteniamo fon- ed ottenuto l’apposizione dei club è troppo alto. La misura del Credi- damentale e primaria la di due nuovi sponsor com- to di imposta può favorire l’arrivo di nuovi tutela della salute ed abbia- merciali ed un altro istitu- sponsor. Noi siamo in campo per difendere mo un rispetto assoluto per zionale. Dobbiamo fare di il patrimonio del calcio della Serie C: i nostri il monitoraggio della situazio- tutto per ampliare le possibi- sessanta club, e ci batteremo per la loro so- ne epidemiologica, ma così come lità di finanziamento per le so- pravvivenza in ogni modo”.

daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 4 addio rossoverde L’ultimo saluto a Edoardo Longarini IL PATRON PIÙ LONGEVO DELLA STORIA ROSSOVERDE

deceduto a 88 anni l’imprendito- conoscergli - secondo la famiglia -. Lascia nei re Edoardo Longarini. Lo ha an- suoi congiunti una grande eredità affettiva e nunciato la famiglia ricordando di valori umani, unita alla determinata con- che “con la scomparsa di Edo- sapevolezza dei suoi diritti lesi che saranno ri- ardo Longarini se ne va un pa- pristinati”. Èdre esemplare ed uno dei grandi protagonisti Edoardo Longarini per oltre dodici anni è della stagione della ricostruzione e del decol- stato pure il patron della Ternana. La pre- lo dell’economia italiana nel dopoguerra. se dopo le difficoltà avute dal precedente Una persona retta che fino all’ultimo proprietario Luigi Agarini e l’ha trat- ha amato la sua famiglia ed i suoi tenuta fino al passaggio all’attua- nipoti”. Longarini, impresario edi- le presidente Stefano Bandecchi. le dell’Adriatica Costruzioni, è sta- Con lui ci sono state gioie e do- to patron dell’Ancona Calcio, por- lori. La retrocessione dalla serie tandola in e A, nonché B alla C e dalla C alla C2 evitata ria. Da una parte la fronda dei contestatori, editore delle Gazzette, tra gli anni solo con il ripescaggio a cui seguì dall’altra quella dei sostenitori convinti che Ottanta e Novanta. E sempre ne- il ritorno in serie B con Mimmo To- senza di lui i rossoverdi sarebbero dovuti gli anni Novanta prese il via una se- scano. Negli anni della sua gestione partire dai dilettanti, rimanendoci per mol- rie di guai giudiziari legati ai piani di ri- si sono succeduti presidenti, ammini- to tempo. Con i se e i ma non si costruisce la costruzione post bellica di Ancona e di altre stratori, allenatori e direttori sportivi. Discu- storia. E Longarini rimarrà invece nella sto- città. “Un uomo che merita quel rispetto che tibili alcune scelte come quelle per Candreva, ria come patron più longevo. Almeno fino a in vita, a volte, qualcuno ha provato a non ri- Kharja, Jimenez. Riuscì a spaccare la tifose- questo momento.

arbitri Can C: nello staff arriva Silvia Tea Spinelli

empo di promozioni per gli arbitri in na Trasciatti e Veronica Vet- (ex arbitro). Raggiante il Pre- vista della prossima stagione. Così torel. Lo scorso anno faceva sidente della Lega Pro Fran- nella Can C arriva Maria Sole Fer- parte del gruppo anche Fran- cesco Ghirelli: “Per noi tut- rieri Caputi di che raggiun- cesca Di Monte di Chieti che to questo è motivo di orgoglio, ge la veterana Maria Marotta: Ferrie- è stata promossa alla Can. A la conferma dell’importan- Tri Caputi ha 30 anni, da 5 arbitra in serie D, livello dirigenziale c’è da re- za della formazione che rap- è ricercatrice della fondazione Adapt e dot- gistrare un nuovo arrivo: en- presentiamo. Benvenute a Sil- toranda all’Università di Bergamo. Nel pros- tra a far parte della Commis- via Tea Spinelli e a Maria Sole simo campionato di Lega Pro ci saranno an- sione designatrice della Can Ferrieri Caputi. Auguri a tut- che 5 assistenti arbitrali: Lucia Abruzzese, C, il cui responsabile è Anto- te le altre per una grandissi- Veronica Martinelli, Giulia Tempestilli, Tizia- nio Damato, Silvia Tea Spinelli ma stagione”.

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daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 5 focus ternana DI ALESSANDRO LAURETI

Nella Ternana di Lucarelli il sogno è Falletti

I rossoverdi al lavoro in attesa del mercato

inizio del ritiro precampionato è fi- sapevolezza e sacrificio. Già perché senza il lato via liscio senza squilli di trom- sacrificio difficilmente questa Ternana po- L’ ba ma con la giusta dose di realismo trà esaltare il popolo rossoverde. Non a caso e scaramanzia. Da una parte c’è la consape- di sacrificio ne ha parlato a lungo Lucarel- volezza di Cristiano Lucarelli e soci che quel- li. Lo chiede a chi giocherà esterno nel suo la che inizierà a fine settembre dovrà esse- 4-2-3-1 così come lo chiede a tutta la squadra. re per molti la stagione dello scatto in avanti, Lui vuole una Ternana che inizi a difendersi dall’altra c’è grande determinazione in chi, con gli attaccanti, che abbia esterni capaci di vedi , vuole dimostrare a tutti trasformare la fase da difensiva ad offensi- di poter essere quel giocatore devastante che va e magari un 10 dotato di forza, strappo e… tutti si ricordano essere stato qualche stagio- qualità. Non a caso la Ternana sta lavorando, ne fa. ormai da mesi, a quello che molti hanno ri- Ad oggi in casa rossoverde sembra esserci il battezzato il “sogno”. Ovvero riportare in ros- giusto mix tra determinazione, voglia, con- soverde Cesar Falletti. Il trequartista urugua-

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però che alla qualità in fase di possesso ag- giunga il sacrificio e l’attenzione tattica nel- la fase difensiva. Lui si è detto pronto, così come alla spicciolata, abbiamo sentito dire un po’ da tutti i rossoverdi che in queste set- timane hanno parlato. D’altronde il cambio di allenatore, delle metodologie di lavoro e mol- to probabilmente anche del sistema di gio- co ha generato una ventata d’aria fresca nel-

Foto Teramo-Ternana di Danilo Di Giovanni lo spogliatoio che ha subito reagito bene. Ma dai proclami d’inizio stagione si dovrà pas- sare ai fatti. Quest’anno tutti saranno sotto esame. D’altronde quello appena iniziato è il terzo campionato di C dell’era Bandecchi. A proposito. Il numero uno rossoverde ha par- da fb lato chiaro. Lui vuole una Ternana di nuovo in Serie B. Nel frattempo c’è da registrare le prima par- tenza: il difensore Luca Parodi è passato a ti- tolo definitivo all’Alessandria. iano, in scadenza di contratto con il Bologna nuti. Questa è una categoria maledetta, so- a giugno 2021 è l’obiettivo primario della so- prattutto il girone C, dove l’intensità è alta, i cietà. Stiamo parlando però di un’operazio- campi sono brutti e le piazze sono importan- ne tutt’altro che facile. In ballo ci sono mol- ti” ha detto in una recente conferenza stam- ti soldi. Dalla valutazione che il Bologna dà al pa Cristiano Lucarelli aggiungendo poi “Da cartellino del giocatore (tornato da poco dal quello che ho visto, lo scorso anno in mol- prestito in Messico) all’ingaggio di Falletti ri- te partite della Ternana la palla girava len- tenuto fuori portata per un ta e la manovra non era flui- club di Serie C. Per questo ci da a causa della costituzione sarà bisogno di tanta diplo- fisica dei giocatori. Per questo mazia oltre che di una dose gli innesti che andremo a fare infinita di buona volontà di saranno giocatori che hanno tutte le parti in causa affinché strappi importanti. Serve tec- l’affare vada in porto. Ma già nica e correre forte”. sapere che la Ternana è attiva Intanto, in attesa dei pri- fa capire quanta voglia c’è, in mi rinforzi dal calciomerca- casa rossoverde, di regalare a to, lo staff tecnico rossoverde Lucarelli l’elemento che pos- ha introdotto qualche pic- sa definitivamente far decol- cola novità. Una su tutte la lare la squadra. buca in sabbia dietro l’antista- Poi se non sarà Falletti il pros- dio che viene utilizzata per la- simo numero 10 della Ternana vori specifici di forza. “Il prof ci sarà un altro giocatore con ci sta sfondando…” ha tenu- caratteristiche simili. L’alle- to a precisare Anthony Parti- natore è stato chiaro con la pilo un altro di quei giocatori società in merito alle qualità, chiamato al salto di qualità in tecnico-tattiche e fisiche, che il trequartista questa stagione. Con in panchina dovrà avere. ha giocato soprattutto da seconda punta con La Ternana ha bisogno di gamba, rapidità e qualche sporadica apparizione da trequarti- qualità. sta. Nel sistema di gioco di Lucarelli dovreb- “Qui serve una squadra che corra per 95 mi- be essere uno degli esterni d’attacco a patto

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cavallo degli Anni Sessanta e Settanta dovevo fermarmi subito in città. Per la Ternana disponeva di un vivaio flo- me era il primo provino della mia vita rido da cui uscirono calciato del calibro e rimasi stupito da quella proposta, di Longobucco, Cardillo, La Torre, Ba- dato che ero poco più di un ragazzino. gnato, Crispino e Selvaggi. Ed in questo Fu veramente la mia fortuna!” numeroA abbiamo incontrato un giovane dell’e- Nei suoi primi due anni in rossoverde poca, uscito da quel settore giovanile così illustre lei militò nella formazione Primave- ed arrivato fino al massimo del calcio nazionale ra, anche se si allenava con la prima e non solo, addirittura Campione del Mondo: squadra. Che esperienza fu? Franco Selvaggi. “Io all’epoca dimostravo fisicamente Selvaggi nasce a Pomarico (MT) il 15 marzo 1953 meno anni di quelli che avevo e dissi e cresce calcisticamente nella società del “Gian- una bugia quando dichiarai di essere ni Rivera Matera” (poi diventata “Pro Matera”) del 1952. Questo fece arrabbiare non poco i diri- successiva avrei giocato titolare.” nel ruolo di attaccante. Nell’estate del 1970 viene genti rossoverdi al punto tale che stavano per ri- Fa l’esordio in maglia rossoverde il giorno prima acquistato dalla Ternana per la sua formazione nunciare a farmi firmare il cartellino. Furono poi di San Silvestro del 1972, contro la Fiorentina (Fio- “Primavera” e nella stagione 1972-73, prima in Cardillo e Marinai che, passando in sede, con- rentina-Ternana 2-1). delle Fere, fa l’esordio in campionato, vinsero i dirigenti a farmi firmare, perché con- “Devo raccontare un aneddoto a proposito di nella partita contro la Fiorentina. Realizzerà an- vinti delle mie qualità. Non posso fare a meno di quella partita. Io sarei dovuto andare a casa per le che la sua unica rete in rossoverde contro la Ju- ringraziarli ancora oggi. Il settore giovanile della vacanze di Natale ma pochi giorni prima incon- ventus in una partita che ancora grida vendetta. Ternana era veramente di primo ordine, organiz- trai Mister Meregalli, il secondo di Viciani, e Ma- Nella stagione successiva si trasferisce alla Roma zatissimo. Ricordo il dirigente responsabile Ovi- stropasqua, i quali mi chiesero se avessi intenzio- dove però non riuscirà a trovare molto spazio per dio Laureti: un grande. Ovviamente anche Mister ne di andare con la prima squadra nella doppia mettersi in evidenza. Torna quindi alla Ternana Andreani che, insieme a Viciani sono stati fonda- trasferta di Torino (contro la Juventus) e Firenze. per poi essere ceduto definitivamente al Taranto, mentali per la mia carriera calcistica. Secondo me Inizialmente ero più propenso all’idea di andare dove rimarrà per cinque stagioni, quindi la sua Mister Andreani è stato il più grande istruttore di a trovare i miei, visto che erano mesi che non li carriera proseguirà in società prestigiose di serie calcio per i giovani che ho conosciuto nella mia vedevo, poi però mi feci convincere ed accettai, A, dove si metterà in evidenza agli occhi di cri- carriera, compreso le società più importanti in ma non pensavo certo di fare l’esordio in serie A. tica e pubblico, fatto questo che comporterà la cui ho militato, come Roma, Inter, Torino. Viciani In quella partita contro i Viola nei primi cinque convocazione in Nazionale per i Campionati del sicuramente un precursore del calcio moderno. minuti mi sentivo le gambe bloccate dall’emozio- Mondo del 1982 in Spagna, vinti poi dagli azzur- In Primavera feci due bei campionati, dove ho ne, poi cominciai a giocare come sapevo fare ed ri. La sua carriera di calciatore si chiuderà nel- vinto il titolo di , con la squadra alla fine feci una buona prestazione, nonostante la Sambenedettese, in serie B, quindi inizierà la spesso in prima posizione. Insomma la chiamata la sconfitta della squadra. Tanto è vero che poi Vi- carriera di allenatore in compagini di serie C e B. in prima squadra non è arrivata per caso, credo ciani, nel nostro ritiro di Coverciano, per premio Oggi Selvaggi vive nella sua Matera ed è rimasto sinceramente di essermela meritata. volle pagarmi un gelato. Proprio come ai bambini nel mondo del calcio ricoprendo attualmente la Infatti nella stagione 1971-72, quella della vittoria (ride, n.d.r.).” carica di Capo Delegazione Nazionale Italiana del campionato di serie B, Mister Viciani, che mi Il suo primo goal con la maglia rossoverde arrivò Under 16. chiamava con l’appellativo di “il bimbo”, mi con- proprio contro la squadra che poi avrebbe vinto vocò un paio di volte, portandomi in panchina lo scudetto in quella stagione (Ternana-Juventus Ci racconta i retroscena del suo arrivo in rosso- ma non riuscii ancora a fare l’esordio in prima 2-3, il 29/04/1973). Ricorda le sue emozioni di verde? squadra.” quel giorno? “La mia indubbiamente è una storia particolare e Nella stagione successiva la Ternana partecipava “Anche in questo caso una bella emozione iniziale curiosa. Io giocavo spesso in un campetto vicino al campionato di serie A. Lei faceva parte ancora ma una volta in campo cercai di dare tutto quello a quello dove si allenava la squa- della rosa della “Primavera”, o da subito partì con che potevo e feci veramente una grande partita, dra del Matera. In quella forma- la prima squadra? poi quel goal ovviamente mi diede una grande zione militava anche il compianto “In quella stagione feci tutta la preparazione con gioia e mi spinse a fare sempre meglio. Ricordo Angelino Rosa, il quale nell’estate la prima squadra e pure successivamente, duran- che in quella partita mi marcava Furino, che non del 1969 sarebbe poi approdato in te il campionato, mi allenavo con loro, poi però era certo l’ultimo arrivato, ma quel giorno non gli maglia rossoverde e fu proprio lui la domenica venivo mandato a giocare con la feci vedere palla! Quando all’inizio del secondo a segnalarmi alla dirigenza della formazione Primavera. A dicembre, la domenica tempo Viciani mi sostituì, il pubblico lo contestò Ternana, la quale poi mi invitò successiva dopo la sconfitta di Torino contro la fischiando sonoramente, però onestamente cre- a fare un provino. Venni a Terni Juve (Juventus-Ternana 2-0, il 24-12-1972), Vicia- do avesse ragione lui perché, nonostante avessi così, quasi per scherzo, ed invece ni, dopo un allenamento del mercoledì dove mi già giocato altre partite, io non avevo ancora i no- il provino andò così bene che i di- ero messo bene in mostra, sorprendendomi non vanta minuti nelle gambe. Questo nonostante il rigenti rossoverdi mi dissero che poco, negli spogliatoi mi disse che nella partita fatto che in quella squadra ero l’unico ad essere

daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 8 come eravamo esentato dall’allenatore a correre ininterrotta- passione che hanno per la loro squadra i tifosi mente per tutto il tempo che si era in campo, dato rossoverdi raramente l’ho trovata in altre piaz- che a me chiedeva piuttosto l’estro e la fantasia. ze. Inoltre tengo a sottolineare che io Terni la A quella partita assistette, come inviato del suo porto ancora nel cuore perché nella vostra città giornale, Mister Scopigno, l’allenatore del Caglia- sono arrivato che ero poco più di un bambino e ri Campione d’Italia, il quale scrisse un articolo le esperienze fatte mi hanno trasformato in un dove parlò benissimo del sottoscritto e questo uomo. E se professionalmente ho poi avuto del- fece si probabilmente che si accorgessero di me le soddisfazioni, sicuramente molto lo devo alla anche i dirigenti della Roma, società nella quale Ternana.” mi sarei poi trasferito nell’estate successiva. Nei suoi anni alla Ternana, quale giovane gioca- Quella Ternana, con il “gioco corto” di Mister tore uscito dal settore giovanile ritiene che poteva Viciani, pur arrivando ultima in classifica, spes- far di più in carriera? so usciva tra gli applausi del pubblico, compreso “In quegli anni uscirono fior fiori di giocatori dal quello non di fede rossoverde. Secondo me l’erro- settore giovanile rossoverde! Ricordiamo i vari re madornale lo fece la Società con una campagna Longobucco, La Torre, Garritano, De Luca, Ba- acquisti, non gestita dal Mister, veramente disa- gnato, ecc. Credo che proprio Bagnato, nonostan- senso avrebbe contestare le scelte del Ct? Cosa strosa. Acquistarono dei giocatori, non perchè di te che abbia avuto una buona carriera, per le sue otterrebbe?” poco valore, ma sicuramente assolutamente non qualità tecniche forse avrebbe potuto fare ancora Oggi, a tanti anni di distanza da allora, cosa pro- adatti al gioco di Viciani. Sono convinto che con meglio.” va quando sente la parola Terni o Ternana o vede due/tre giocatori di categoria e con le caratteristi- C’è una maglia della Ternana che avrebbe voluto in campo una maglia rossoverde? che richieste dal gioco del Mister, la Ternana sa- conservare per tutta la vita, magari per farla ve- “Per me è sempre un’emozione! Erano sicura- rebbe arrivata tranquillamente a metà classifica.” dere agli amici e raccontargli di quella volta che…? mente altri tempi e la società di quegli anni era Nell’estate del 1973 lei si trasferisce alla Roma e “In modo particolare sono due le partite: ov- molto diversa da quella di oggi, dove i giocatori per lei che aveva solo 20 anni immagino sia stata viamente quella contro la Juventus (Ternana- erano molto più vicini alla gente rispetto a quello una grandissima soddisfazione professionale. Juventus 2-3, il 29-04-1973) e contro la Samp che accade oggi. Io ho vissuto veramente la città, “Nel ritiro estivo con la squadra i tifosi giallorossi (Ternana-Sampdoria 0-2, il 18-03-1973), dove in in tutti i sensi e mi sentivo per certi versi un po’ incitavano il mio nome perché credevano in me, entrambi i casi, nonostante le sconfitte, feci delle ternano.” poi però purtroppo ebbi un infortunio serio, uno buonissime prestazioni.Tra i ricordi meno piace- Come ripeto, Terni e la Ternana per me sono sta- strappo muscolare che mi condizionò per tutto il voli invece ricordo la partita al Bentegodi (Hellas te una tappa fondamentale per la mia carriera e resto della stagione, tanto è vero che dovetti sta- Verona-Ternana 1-0, il 25-03-1973) dove giocai, per la mia vita dato che quando sono arrivato ero re fermo per ben quattro mesi. Inoltre Scopigno, forse anche a causa del campo molto pesante per poco più di un bambino, era la prima volta che che mi aveva voluto nella Roma, si dimise dopo la pioggia, veramente malissimo, sbagliando tutto mi allontanavo dalla mia città e lì sono cresciuto solo sei giornate. In quella rosa c’erano giocatori ciò che era possibile sbagliare.” come uomo e come calciatore. di grande esperienza, del calibro di Domenghini, Come ha vissuto la convocazione ai Mondiali del Oggi lei è sempre nel mondo del calcio rivestendo Prati. Se a tutto questo si aggiunge anche il fatto 1982 al posto di Pruzzo, capocannoniere delle due il ruolo di Capo Delegazione della Nazionale Ita- che ero giovane e quindi sicuramente inesperto, stagioni precedenti? liana Under 16. si spiegano i motivi di quella stagione fallimen- “Questa è una “leggenda metropolitana”, creata “Oggi si dice sempre che il calcio di oggi è molto tare.” da qualche giornalista dell’epoca e che va avan- più fisico di quello dei miei tempi ma io non sono Nell’estate del 1974 fa ritorno in casacca rosso- ti da allora ma che non è assolutamente vera. La assolutamente d’accordo! Ricordo gli allenamen- verde e scende in campo prima in verità è che io ero entrato nel giro della Nazio- ti durissimi a cui ci sottoponeva Mister Viciani, (Fiorentina-Ternana 1-1, il 14/09/1974) e poi nella nale dall’anno precedente ed avevo esordito nella erano così duri che a volte quando andavo a casa prima partita di campionato (Ternana-Fiorenti- partita amichevole contro la Germania dell’Est non riuscivo nemmeno a mangiare per quanto na 0-1, 06/10/1974: una costante!!!) ma nei giorni (Italia-DDR 0-0, 19-04-1981), poi giocai contro la ero stanco! successivi viene ceduto al Taranto in B, insieme al Bulgaria, sempre in amichevole (Italia-Bulgaria Io ho giocato negli anni Settanta e Ottanta e, so- suo compagno di squadra Jacomuzzi. 3-2, il 23-09-1981). Successivamente il Ct mi con- prattutto nel secondo decennio, nel campionato “Io ero in comproprietà di Ternana e Roma, vocò nelle partite di qualificazione per i Mondiali italiano c’erano i migliori giocatori al mondo, quest’ultima non mi riscattò e quindi tornai a contro la Jugoslavia, a Belgrado davanti a cento come Maradona, Platini, Falcao, Van Basten, Terni, dove trovai un allenatore, Riccomini, con mila spettatori (Jugoslavia-Italia 0-0, 17-10-1981) Gullit, Zico, Rumenigge, Matthàus, Briegel, ecc. cui non scattò mai il feeling necessario. e scesi in campo contro la Grecia (Italia-Grecia Erano giocatori di grande classe ma anche di A quel punto, nonostante la stima che avevo da 1-1, il 14-11-1981). Quindi la convocazione per il grande fisicità, molto più dei giocatori di oggi, parte dei tifosi rossoverdi, mi accordai con la So- Mondiale in Spagna fu semplicemente una con- tipo Insigne, Verratti, Immobile, ecc.”. cietà per il mio trasferimento in Puglia, dove ri- seguenza delle scelte effettuate in precedenza da masi per cinque splendide stagioni.” Bearzot.” (Intervista realizzata nel maggio 2020) Tornerà a calcare lo splendido terreno di gioco del Cosa ha provato lei ad alzare la Coppa più bella? Liberati da avversario proprio con la maglia del “Il segreto di quella squadra e di quel risultato sta- Taranto (Ternana-Taranto 0-0, il 14/05/1978 e va nel fatto che tra noi giocatori c’era un’amicizia La carriera di Selvaggi in rossoverde 1-1, il 25/02/1979). Ricorda quale fu la sua sensa- vera, era un gruppo nel vero senso della parola. zione in quel momento e che accoglienza le riservò In quella formazione, come poi avremmo potuto 1972/73 (SERIE A) il pubblico ternano? tutti costatare, c’erano grandi giocatori. CAMPIONATO: PRESENZE: 12 / GOL: 1 “Fui accolto con un applauso al momento dell’in- Ovvio che tutti avremmo voluto giocare quelle COPPA ITALIA: PRESENZE: 1 / GOL: 0 gresso in campo e questo mi fece molto piace- partite, io per primo. Chi non l’avrebbe voluto? SUPERCOPPA LEGA: PRESENZE: 2 / GOL: 0 re. D’altra parte io ero andato via dalla Ternana Però in un Mondiale ogni giocatore rappresenta 1974/75 (SERIE A) quando ero un beniamino del pubblico ternano la propria Nazione e secondo me deve accettare CAMPIONATO: PRESENZE:1 / GOL: 0 e quindi non ci sarebbe stato nessun motivo per le scelte dell’allenatore e collaborare per ottenere COPPA ITALIA: PRESENZE: 1 / GOL: 0 contestarmi perché tornavo da avversario. La il risultato sperato, anche se va in panchina. Che

daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 9 motociclismo DI ROBERTO PAGNANINI

Petrux, raddrizzare una stagione nata male

erto, si tratta soltanto di un mio che ci vedo in tutta la situazione è che se Campione del Mondo capace di vincere due personalissimo punto di vista, ma c’è un sedici scritto da qualche parte, non titoli in una sola stagione, 250 e 500cc nel se mi metto a pensare a Danilo Pe- è quello che indica il numero delle valvole 1985 cosa che successivamente neppure i trucci intento ad immaginarsi un del prototipo bolognese ma quello che segue più arditi scrittori di fantascienza sono nep- roseo futuro stando comodamente la sigla RC della moto arancio-nera costrui- pure lontanamente riusciti ad immaginare, Cseduto su una Desmosedici, la scenario che ta a Mattighofen, una ridente cittadina im- alle critiche di un pilota come Aleix Espar- mi si concretizza davanti agli occhi non è mersa in mezzo ai boschi austriaci, situata garò che fino a prova contraria, non soltanto dei migliori anzi tutt’altro, con l’aggiunta di a pochi chilometri da Salisburgo. Ed hai vo- non ha vinto neppure un gran premio nel- un desiderio irrefrenabile da parte sua che glia a cercare di raddrizzarla questa stagio- la classe regina, ma neppure nelle altre. Uno questo 2020 possa finire il più presto pos- ne. Una stagione che in generale a conside- che però, dall’alto della sua esperienza, gli sibile. Aggettivarlo con tragico forse sareb- rarla sconclusionata e fuori da ogni logica è rinfaccia di non aver mai guidato una Mo- be troppo, ma alquanto critico credo calze- davvero fargli un complimento. Non basta- toGp e quindi di non essere in grado di giu- rebbe alla perfezione. L’unica nota positiva va infatti il Covid-19 a mischiare le carte e dicare le situazioni che si generano in pista, costringere gli organizzatori a ridisegnare il come se invece guidare e vincere in sella ad calendario ogni due per tre, non bastava l’as- una mezzolitro 2t, fosse qualcosa da poter senza dell’esacampeon Marquez a farla bat- fare bendati e con una mano legata dietro tezzare da qualcuno come un mezzo mon- la schiena. Apro e chiudo una parentesi: se- diale con la conseguenza di vedere l’iride condo me non soltanto Espargarò, ma ben in palio per la MotoGp come un titolo qua- oltre la metà di quelli che schierano in pista si valevole a metà, e no, non bastava tan- ogni gran premio, con quelle moto neppure to da far sentire la necessità di qualche po- riuscirebbero a partire e dei rimanenti mol- lemica in più. Detto fatto e quindi ecco qui ti non andrebbero oltre la prima curva. Un servita una Race Direction non all’altezza, mondiale fuori di testa dicevamo che prima approssimativa ed interpretativa che nau- ancora che si spegnesse il primo semaforo a fraga nel verde degli spazzi di fuga impar- Jerez, contava ben sei piloti che avevano già tendo penalità con logiche tutte da riscrive- cambiato casacca in proiezione 2021, cosi re nel regolamento e che sottopone Freddie come con gente che non aveva ancora mes- Spencer, stewart panel oltre uno che di corse so il culetto sulla moto ufficiale per la qua- e di moto dovrebbe intendersene abbastan- le aveva firmato un contratto, vedi Marquez za non fosse altro per essere stato l’ultimo quello piccolo, che già gliela avevano tolta.

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Normale? No, per niente! Può essere norma- le secondo voi trattenere a stento ed a fatica le emozioni, nascondendosi dietro frasi fat- te, fingendo di essere contenti per la vitto- ria del tuo attuale pilota ufficiale che hai li- quidato con una trattativa che sai bene non porterà da nessuna parte, quando invece sei stranito perché quello che hai preso per la prossima stagione è finito terzo? - Il rife- rimento a Gigi Dall’Igna, alla Ducati, a Do- vizioso e Miller al termine della prima del RedBull Ring non è casuale … - E’ norma- le lottare per un titolo mondiale con chi sta cercando un manubrio perché tu non lo vuoi più? - Ancora Dovizioso … - E’ normale te- nersi in casa un pilota al quale hai dato il ben servito e quindi non hai nessun interes- se a renderlo partecipe di sviluppi perché sai che il prossimo anno sarà un tuo avversario? – Petrux … - Ecco, tutto questo non è fanta- scienza ma solo una piccola parte dell’attua- le stato dell’arte della MotoGp. Fosse tutto qui poi rientrerebbe tra quelle cose inspie- gabili ma possibili ma non lo è perché smi- a chi riteneva la sistemazione in Tech3 un tà dell’organizzazione, avere ogni volta una nuire le vittorie di Binder ed Oliveira in sella ripiego se non una congiura ai suoi dan- gara che non sai mai come va a finire. Da alla KTM per il solo motivo che non ci sono ni degna del miglior Spectre di 007 al se- fuori è molto bello da vedere, ma da dentro Marquez e la sua Honda per esempio, non colo James Bond. Rimanendo sul ternano, è difficile fare la differenza. Tra ufficiale e so a voi a me fa incavolare e non poco! A nell’ultima gara austriaca, scattando al pri- satellite l’unica cosa che cambia è l’immagi- prescindere che su quelle moto hanno la- mo via undicesimo e poi dodicesimo alla ri- ne. Hai meno pressioni e hai un rapporto più vorato fior di ingegneri, per costruirle sono partenza dopo la bandiera rossa, ha chiuso familiare con il team. Con Marquez il livel- stati spesi fior di milioni di euro e per affi- un altro complicato fine settimana in undi- lo sarebbe più alto? Non credo che con Mar- narle Dani Pedrosa ha fatto un fior di lavo- cesima posizione. Dopo i primi cinque ap- quez in pista sarebbe cambiato qualcosa. ro di sviluppo, Binder ed Oliveira ci hanno puntamenti mondiali, Petrux è attualmente Certo vedendo Jerez, quando dopo l’errore messo il resto e se Marquez cade, e purtrop- quattordicesimo in classifica con 25 punti, ci ha umiliato tutti ritornando quasi primo, po si fa male, mi viene da dire che fa par- ben lontano dal leader Quartararo ma anche magari le cose sarebbero andate diversa- te delle corse e che chiunque vincerà gare dal compagno di squadra Andrea Dovizioso. mente. Però abbiamo visto che anche Quar- e mondiale lo farà con merito e meriterà ri- “Purtroppo sia nella prima che nella secon- tararo a Jerez andava forte ma poi no è ri- spetto. da parte della gara non sono riuscito a recu- uscito più a ripetersi. Non so come sarebbe Detto questo, mi stanno anche benissimo perare posizioni dopo la partenza, rimanen- andata a finire con Marc in pista, se avreb- le risate sotto il casco di Danilo nel vede- do attardato dietro ai miei avversari – ha be potuto vincere tutto o se avrebbe avu- re Binder, ma soprattutto Oliveira, vince- dichiarato nel post gara -. Prima della ban- to difficoltà. Ovviamente tutti danno tutto re in sella alla KTM. Si, soprattutto Olivei- diera rossa ero riuscito a trovare un buon quando scendono in pista danno il 100% ed ra, primo per una simpatia personale verso ritmo per cercare di ricucire il distacco sul al momento non c’è un vero dominatore. Per di lui, secondo perché la sua KTM non è lo- gruppo che mi precedeva, ma alla riparten- quanto mi riguarda non sto sfruttando la si- gata RedBull ma RedBullCola cosa che, nel- za non ho più ritrovato le stesse condizioni. tuazione perché ne ho sempre una. Mi augu- la Conca, aveva già fatto arricciare il naso Sarà importante nei prossimi GP riuscire fi- ro di riuscire a recuperare punti e finire la nalmente ad ottenere un buon piaz- stagione in una posizione decente in campio- zamento in qualifica per poter fare la nato”. Insomma, con un Marquez che non si differenza durante i primi giri della sa quando rientrerà, sette piloti nell’arco dei gara”. Danilo ha poi dichiarato a mo- venticinque punti della vittoria di una gara, togranprix.motorionline.com: “Team da Quartararo primo a Valentino, da settanta satelliti veloci? Tutte le case hanno a quarantacinque, con ben quattro vincito- adottato lo stile di avere 4 moto uffi- ri differenti su cinque gran premi corsi, con ciali in pista. Adesso nelle competizio- Dovizioso sempre più ex Ducati (ma poi sarà ni c’è tantissima variabilità, non solo vero?) ma che con la rossa sta lottando per da gara a gara, ma addirittura an- l’iride, con le KTM velocissime e la Honda che tra una ripartenza e l’altra può che sembra guidarla soltanto il Cabroncito cambiare tutto. Quartararo dovrebbe de Cervera, con nove round ancora da cor- guidare una M1 2020, sicuramente in rere (almeno per il momento) e con nessuno Pramac hanno la stessa nostra moto che abbia ancora deciso di esserne il matta- e penso che sia così anche in KTM, poi tore, tutto è ancora possibile, anche raddriz- ci sono tanti piloti che vanno forte. zare una stagione iniziata male come quel- Inoltre penso che sia questa la volon- la di Petrux.

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ni di comunicatore hanno prevalso su quel- le commerciali ed adesso mi ritrovo ad essere un po’ la faccia di KTM in Italia anche grazie a tutte quelle persone che in azienda, e ne- gli anni, mi hanno dato fiducia e che ho sem- pre cercato di ricambiare con professionali- tà e passione.” ROBERTO ROSSI: E’ innegabile che Terni, nel tempo, abbia vi- sto nascere una quantità di importanti pro- fessionisti che ancora oggi operano nel set- tore degli sport motoristici, il tutto al netto «Terni? La città dell’ebbe!» di grandi Campioni ed a testimonianza di una realtà consolidata. Eppure soltanto ci- clicamente, ogni quattro anni, e guarda caso sotto elezioni, in tanti si riempiono bocca e programmi di progetti come quello dell’au- todromo, del museo, della tradizione da sal- ernano, cinquantacinquenne, spi- una passione in lavoro; ti ritieni tale? “Non vaguardare e quant’altro, per poi ripiom- gliatissimo e con una naturale vo- solo, ma il complimento più grande che forse bare nel nulla di fatto. Allora mi chiedo: non cazione per tutto quello che ruo- avranno fatto anche a te quando vai a lavora- siamo capaci, non c’è la volontà o tutto que- ta intorno alla comunicazione, re in giro per il mondo, è quando qualcuno mi sto non serve? “Che non serva assolutamente Roberto Rossi è l’Events & Mo- dice - Non sembri neppure di Terni! -” no, perché lo spazio per dei benefici che pos- Ttorsport Manager di KTM Italia; in pratica E perché questa cosa ti fa piacere? “Perché sano poi ricadere sulla città, lo si avrebbe di è la faccia di KTM in Italia. Io lo definisco un Terni è comunque una fucina di grandi teste certo. Invece credo che i problemi siano da ri- altro miracolato e non perché sopravvissuto che però, all’80 per cento, vanno poi sprecate, cercare nella capacità e nella volontà di fare le a chissà quale disastro o catastrofe, ma per- perché se rimani dentro le mura di cinta della cose, due fattori che mi appaiono inesistenti. ché anche lui è da annoverare tra quelli che Conca, le idee restano tali e raramente si con- Se Terni ha un difetto è quello che senti parla- di una passione sono riusciti a fare la pro- vertono in realtà e fatti concreti. Risultato: re tante persone di tutto, molto spesso in sor- pria professione e quindi si sa, se fai un la- menti sprecate. Tutto poi si ripercuote anche voro che ti piace, non lavorerai mai un giorno su chi questa città l’ha amministrata in pas- nella vita e ditemi voi se questo non è un mi- sato, l’amministra o comunque dovrà ammi- racolo! Uno che però ha avuto il coraggio di nistrarla in futuro. Ci sarebbero mille esempi fare una scelta e di cambiare il certo per l’in- pratici, ma se fai un monumento a Liberati e certo, senza tra l’altro pensarci su molto. Era- lo tieni nascosto ed in mezzo ad una rotonda, no gli inizi degli anni duemila e lui, che aveva a cinquanta metri di distanza, ne metti un’al- ereditato l’avviatissima agenzia di rappresen- tro che ricorda una canna da pesca con un ca- tanza del papà, si dilettava anche a scrivere lamaro e poi intitoli il tutto a Paolo Pileri, c’è di off-road per Motosprint cosi come a fare qualcosa di confuso. Quindi, tornando al mi- l’addetto stampa per la DBO (promotore del racolato, si lo sono e se non altro perché ho mondiale supermoto) o il collaboratore ester- avuto la possibilità di confrontare le mie idee, no di Nuvolari, finché qualcuno, riconoscen- buone o meno che fossero, con delle realtà done le capacità, gli offrì di fare quel lavoro differenti da Terni e questo ha fatto si che tut- per KTM. Qualche anno come Sales Manager to funzionasse.” per l’azienda nero-arancio e poi sempre più Sedici anni di KTM: è iniziato tutto per marketing, comunicazione e organizzazio- scelta o per coincidenza? “Da una coinci- ne di eventi. Insomma, un altro ternano che denza che poi mi ha portato inevitabilmente nel mondo del motorsport è stimato e tenuto a dover scegliere. In realtà non ci ho pensato in grande considerazione ed è proprio da qui neppure un attimo e quando me lo propose- iniziamo la nostra chiacchierata con lui. ro, ho lasciato la certezza di un lavoro conso- Ti ho definito come un altro miracolato lidato per una sfida nuova e dal 2004 eccomi perché anche tu sei riuscito a trasformare qui ancora adesso. Nel tempo le mie attitudi-

Terni – Via Narni, 123 Tel. 0744.814713 PREPARATI PRONTI A CUOCERE E COTTI daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 12 Intervista a Roberto Rossi dina e non di rado per meri scopi non mi ha mai chiesto neppu- personali; si fa spesso quello che re uno sconto ma ti dirò di più, conviene e non quello che serve è sempre andato a comprar- sul serio per poi arrivare a risul- si le moto da solo per paura di tati approssimativi o, peggio an- disturbare. Queste cose non si cora, negativi. Purtroppo Terni è sanno ma ti assicuro che Dani- la città dell’ebbe: bisognerebbe, lo è una persona che non chie- si dovrebbe, sarebbe bello, il pa- de mai nulla. Della trattativa lo ese del nulla. Questo è anche il sapevamo ed ovviamente era- motivo per cui tante eccellenze vamo tutti speranzosi che le ternane sono state costrette ad cose andassero nel verso giu- emigrare anche perché, e non di sto. Bisognava trovare una si- rado, la stessa città ti mette i ba- tuazione che gli permettesse stoni tra le ruote. Vogliamo fare di rimanere in MotoGp anche l’elenco delle opere incompiute perché la Ducati gli aveva of- o di quelle esistenti poi dismes- ferto sì la SBK, ma soltanto a se? Purtroppo quando una città parole senza ufficializzare nul- viene da decenni durante i quali la per iscritto. Quindi tornando non era importante pensare per- alla domanda – Quanto è con- ché c’era la fabbrica che lo fa- tato Roberto Rossi? – E’ conta- ceva al posto tuo, questi sono i to come Roberto Rossi e cioè risultati. Non solo, ma era pro- nella misura di quanto pos- prio meglio non pensare perché sa valere nella considerazione a volte chi è venuto da fuori por- delle persone che in quei giorni tando delle idee, non di rado è hanno ricevuto un determina- stato anche boicottato. Quanti to messaggio. Comunque Dani- presidenti della Ternana Calcio, lo se l’è meritato da solo di an- che chiaramente non erano tito- dare in KTM perché è un pilota lari di opere pie ma investendo che per doti e carattere vorreb- volevano poi guadagnare su altri bero tutti. Ti posso assicurare progetti, sono arrivati ed han- che nell’occasione della firma, no poi lasciato perché delle loro gli austriaci si sono comportati idee imprenditoriali non se ne è molto meno da austriaci e mol- potuto fare nulla?” to più da sentimentaloni latini Però tornando ai motori, non soltanto le che Danilo. Gli facemmo un regalo e la foto perché lui li ha fatti letteralmente innamorare varie amministrazioni sono state sorde ma di quella serata divenne anche quella che ap- prima dell’uomo Danilo e poi del Petrucci pi- anche la base, chi organizza, i moto club non pare ancora oggi sulla pagina di facebook che lota. In fin dei conti il suo più grande pregio è sono mai riusciti a fare massa. “E’ la menta- abbiamo creato e che poi ha generato anche allo stesso tempo anche il suo più grande di- lità della Conca, vale per tutti ed a tutti i li- l’hashtag #iotifopetrux. Erano tempi non so- fetto. Il suo diventare pilota ufficiale Ducati è velli. Invidia? Egoismo? Incapacità di rema- spetti nei quali Danilo provava a diventare nato tutto nel paddock mentre in questo caso re tutti dalla stessa parte? Non lo so, ma alla ciò che è arrivato ad essere oggi. Un gruppo di era la prima volta che c’era da gestire una fine ciò che conta sono i fatti. Qualche anno amici che lo tifano sempre e comunque.” trattativa vera con una Casa. In occasione fa, insieme ad un amico, abbiamo scritto un E parlando di Danilo comunque, non mi della visita a Mattighofen, insieme al suo ma- libro che parlava di quasi cento anni di moto- sembra che sia ancora riuscito ad essere nager Alberto Vergani, si è ritrovato davanti ri a Terni; neppure quello a qualcuno è anda- considerato profeta in patria… “Siamo alle l’offerta che lui magari si aspettava gli sareb- to bene perché andava fatto in maniera diffe- solite e se non si capisce che persone come be stata presentata in un’altra situazione e li il rente, perché lui c’è ed io no, perché, perché, Danilo o Foconi o tanti altri, anche in settori cuore ha fatto il suo perché lui, in KTM ci vo- perché … E pensare che un libro lo possono diversi, possono essere trainanti per Terni, mi leva proprio andare.” scrivere tutti no?” sembra che ci sia poco da aggiungere.” Per il suo debutto in KTM nel 2021 io l’ho de- Quindi, riassumendo, come ebbi maniera di Oltre ad aver venduto a Danilo qualche finito - La chioccia con licenza di vincere -, dire al tempo ad un assessore, per gestire ed decina di moto per fare off-road ed a la- vuoi perché sarà il pilota più grande in ter- amministrare una città, cosi come in picco- vorare in KTM, marca per la quale Dani- mini di età e comunque con più esperienza, lo un motoclub, non servono i voti ma i visti lo correrà il prossimo anno, Roberto Rossi vuoi perché lo sviluppo non gli limiterà cer- sul passaport … “Assolutamente si.” A Terni quanto ha influito su questo accordo? “Pit tamente la possibilità di giocarsi i GP. “Bei- adesso ci sono ben 5 Moto Club e nessun im- Beirer (Direttore della Motorsports del grup- rer lo ha definito il Capitano e mi sembra sia pianto dedicato, ha senso??? po KTM) dopo aver firmato il contratto con sufficiente. I colori della carenatura non con- Tra le tante cose che fai, hai trovato anche Danilo mi ha scritto un messaggio che diceva tano cosi come non conta se ci sarà scrit- il tempo per fondare un fan club per Danilo – Abbiamo acquisito un buon pilota, abbia- to RedBull o RedBullCola ma anche qui Ter- Petrucci? “Non è un fan club e tutto è nato da mo perso un ottimo cliente! – e questo per- ni si è dimostrata esperta ed ha già arricciato una cena di famiglia in cui era presente an- ché lui da persona educata e perbene qual è, il naso …”

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Quando Terni batté moneta

Il ruolo della città durante la storia

fugare qualsiasi dubbio sull’esi- XVIII secolo, l’inizia- stenza di una Pontificia Zecca a tiva prese vita per me- Terni, ci pensò nel 1902 Ada Bel- rito del marchese Mar- lucci, perugina e figlia del demo- cello Sciamanna che dopo logo nonché rettore dell’Univer- aver ricevuto con il favore sitàA e grandissimo collezionista di amuleti dell’allora prefetto del Buon Go- Giuseppe, che pubblicò un articolo correda- verno, il Cardinale Carandini, la gestio- e fargli ottenere l’appalto per batter mone- to da tantissima documentazione che però ne della Pontificia Ferriera, ottenne anche ta, fu assi meno arduo. venne quasi ignorato, lasciando cosi spazio il via libera per riattivare le antiche miniere Fu così che nel luglio dello stesso anno, era nei decenni successivi ad una informazio- di Monteleone di Spoleto. Ma al fine di ot- il 1797, ai due arrivò l’agognata autorizza- ne in proposito distorta ed errata. C’è anche tenere la necessaria autorizzazione per av- zione per coniare moneta di rame nei valo- da dire che la presenza della zecca a Ter- viare la zecca, fu fondamentale l’intervento ri di due baiocchi e mezzo, due baiocchi, un ni fu limitata nel tempo e tutto si può ri- del suo socio il Cavalier Paolo Gazzoli, ni- baiocco, mezzo baiocco e un quartino. “Sia- assumere in pochi mesi tra la fine del 1797 pote del potentissimo Cardinale Luigi, che mo venuti nella determinazione di permette- ed il gennaio dell’anno successivo. La rea- poteva vantare un ottimo rapporto con il re che nella Nostra Città di Terni possono il lizzazione di un impianto per battere mo- pontefice di allora Pio VI, tanto che sem- Marchese Sciamanna e Cavalier Paolo Gaz- neta, come era d’altronde consuetudine del bra che quest’ultimo fu anche ospite presso zoli intraprendere a tutte loro spese la batti- tempo, non veniva concessa alla comunità la dimora di famiglia durante una suo pas- tura delle monete di rame …” fu la dichiara- cittadina ma rimandata alla volontà di im- saggio a Terni. E’ facile intuire che potendo zione di papa Pio VI a suggello dell’accordo. prenditori privati che potevano disporre dei contare su cotanta amicizia, il compito di Un complesso capitolato però ne gestiva la capitali necessari ed a Terni, alla fine del poter intercedere presso lo Stato Pontificio, produzione cosi come un severo control- lo era previsto in una prima fase dal un Papa Pio VI Maestro di Zecca e poi a seguire da quat- tro Cavalieri, dal Monsignor Governatore, dal capo Magistrato, dal pubblico Segreta- rio della Città di Terni e dai Cancellieri, que- sti ultimi deputati a verificare la qualità del rame ed a far produrre campioni che certifi- cassero il peso corretto delle monete rispet- to alle matrici consegnate alla zecca. Soltan- to una volta che la produzione fosse stata verificata, la stessa tornava in possesso de- gli appaltatori, in questo caso lo Sciamanna ed il Gazzoli che potevano in fine metterla in circolazione. Nonostante il valore intrin- seco delle monete fosse indubbiamente più basso a quello nominale, il margine operati- vo, come si direbbe oggi, non era cosi con- sistente da garantire la riuscita del business anche perché buona parte di esso andava destinato all’acquisto della materia prima, dei coni, della gestione dell’impianti di pro- duzione e, come se non bastasse, nel capi- tolato era inclusa una clausola che prevede- va, in caso di necessità, l’obbligo di fornire monete contro cedole ai Comuni limitrofi o alla Camera apostolica o, addirittura, al Sa- cro Monte di Pietà di Roma, il tutto per un aggio che si aggirava intorno al cinquanta per cento della produzione. Alla luce di que-

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sti fatti, lo stesso Sciamanna non Terni, la Pontificia Ferriera si perse d’animo e prontamente fece richiesta sempre al pontefi- ce di poter coniare non più mo- nete in rame ma in mistura. Que- sto metodo di conio aveva preso già piede negli anni precedenti per la scarsa quantità di mone- te in metallo prezioso che conti- nuavano a circolare dato che le stesse erano state oggetto di ac- cumulo e scambio anche oltre i confini, a volte a valori maggio- ri di quelli nominali, per paura di quello che stava accadendo in Francia. A molti privati cittadini in possesso di oggetti d’argento e d’oro, venne chiesto di fornire questi manufatti per battere mo- neta che però non veniva realiz- zata pura ma appunto in mistu- ra che come lo stesso nome lascia intendere, e che come si evince da testi dell’epoca “Di- tallo prezioso dalle monete. Quello usato era una lega fatta di rame e di una percen- sponeva di cinque serrature e cinque chia- nella zecca di Terni comunque, era un me- tuale variabile di oro o argento con la quale vi diverse affinché detto cassone non deb- todo già obsoleto e che presto sarebbe sta- si coniarono le Murajole. Quest’ultime era- ba mai aprirsi se non vi saranno le prefate to soppiantato da quello inglese che utiliz- no monete dal valore di due, quattro, otto, cinque chiavi e nel medesimo cassone deb- zava presse a vapore e che, in una sola ora, dodici, venticinque e sessanta baiocchi. La bano esservi cinque divisioni per collocar- era capace di produrre fino a cinquantami- nuova concessione arrivò il 29 luglio ed il vi in ognuna di esse una delle cinque spe- la pezzi di egual peso e dal tondello perfet- contratto di appalto venne firmato il 22 ago- cie di moneta ciascheduna sera, al termine to. Le siffatte monete prodotte da Sciaman- sto, cosa che permise di iniziare la produ- del lavoro , colla presenza di uno dei cin- na e Gazzoli, erano realizzate in una lega zione dei quattro, sei ed otto baiocchi in mi- que deputati alla zecca o di un loro delega- con una percentuale molto alta di rame mi- stura e della Madonnina in rame da cinque. to…”, gli stessi concessionari erano equipa- schiato con argento, ferro e carbone; brut- Come già detto però, il batter moneta a Terni rati ai funzionari della Tesoreria Centrale te a vedersi nel colore, e quindi bisognose ebbe vita breve dato che zecca venne chiusa e addirittura gli veniva dato un porto d’ar- di altri trattamenti, venivano successiva- a metà dicembre ed i coni riconsegnati en- mi e quindi, pensare che Sciamanna che mente sottoposte agli effetti di acidi e mar- tro gennaio dell’anno successivo. L’ubica- già gestiva la ferriera con annessi magazzi- tellature per renderle brillanti ed argentee. zione dell’impianto è stata fonte di nume- ni, spaccio del ferro, carbonile e complesso La quantità di monete prodotte a Terni non rose disquisizioni; Ada Bellucci la ipotizzò abitativo potesse avviare una attività tan- è nota e non si evince neppure dai verba- al di fuori della non più esistente Porta di to delicata presso terzi, è un idea alquan- li di riconsegna dei cilindri ma, nonostante San Giovanni, vuoi per l’abbondante quan- to bizzarra. la sua breve esistenza, da un punto di vista tità di acqua presente in qui luoghi, vuoi Infine, la zecca di Terni aveva sede pres- collezionistico la zecca produsse delle vere perché era già esistente una lavorazione per so la Ferriera Pontificia che oggi indivi- e proprie rarità a tutt’oggi molto ricercate produrre lastre di rame, materiale indispen- dueremmo come l’aera ex Siri e restò aper- come la Madonnina da cinque baiocchi, per sabile per il conio. E’ anche vero però che ta solo pochi mesi. Il metodo di coniatura la cui realizzazione vennero impiegati sol- per essere idonei ad ospitare una zecca, i lo- era alquanto semplice ed utilizzava come tanto quattro coni, e del Baiocco da quattro cali non potevano essere semplici officine forza motrice l’acqua del canale Staino. Si con solo due utilizzati tutti incisi da Tom- o ancor peggio magazzini adattati a quello trattava del metodo a coni rotanti ideato in maso Mercandetti che per contratto fu sti- scopo; gli spazi utilizzati venivano control- Germania un paio di secoli prima e consi- pendiato dagli stessi Sciamanna e Gazzoli. lati ogni giorno, contenevano il gran casso- steva in pratica in una trafila dove due ci- Fu lo stesso papa Pio VI, dopo aver apprez- ne dove era conservata l’intera produzione lindri con differenti incisioni, imprimeva- zato alcune sue realizzazioni, che lo racco- no per compressione la lastra di mandò alla Zecca Pontificia cosi come Luigi rame. C’era poi un altro mac- Valadier lo prese sotto la sua ala protettrice chinario per la cordonatu- commissionandogli medaglie e incisioni su ra dei bordi, una pratica pietre dure. Le monete ternane ebbero un introdotta agli inizi del- libera circolazione di sei anni per poi venire lo stesso secolo per evi- ritirate in occasione della restaurazione del tare l’antichissimo uso potere Pontificio in base ad un editto di Do- della tosatura e cioè, ria Panphili, il Cardinale Camerlengo, ema- la comune malandri- nato il 31 dicembre 1801; successivamente, na abitudine di rifilare il ed era il 1803, fu sancita con una ulteriore bordo da parte delle per- ordinanza la loro uscita dal corso legale in- sone per asportare quanti- sieme a tutte quelle prodotte prima del pon- tativi seppur minimi di me- tificato di Pio IV.

Con 1 anno 0744 364901 di SkyTV 338 3205393 TERNI P.ZZA DELLA REPUBBLICA daje mó magazine | anno v numero 72 | settembre 2020 www.dajemo.it 15 la controcopertina MAGAZINE L’estate sta finendo, gli spettacoli nella Conca no

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