Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n. 649004 Copia €1,00 Copia arretrata €2,00 L’OSSERVATORE ROMANO GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Unicuique suum Non praevalebunt

Anno CLIII n. 218 (46.462) Città del Vaticano lunedì-martedì 23-24 settembre 2013

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Le parole di Papa Francesco durante la visita a Cagliari Dignità, speranza, coraggio E ai giovani dice di andare avanti con Gesù per costruire un mondo migliore

Si è concentrata in poco più di dieci ore fitte tefice ha ricordato che «dove non c’è lavoro glie: malati, abbandonati, poveri, lontani, gio- definita “di cambio di epoca” — come pericolo S e m p re di appuntamenti la visita di Papa Francesco a manca la dignità», conseguenza di «un siste- vani in difficoltà. Incontrando nel primo po- e come opportunità. Infine ai giovani Papa Cagliari, dove domenica 22 settembre è stato ma economico che ha al centro un idolo», il meriggio in cattedrale quanti sono assistiti dal- Francesco ha chiesto di non dare ascolto a accolto con calore ed entusiasmo da quasi denaro. E il tema della mancanza del lavoro è la Chiesa, il Papa ha messo in guardia dal ri- quanti «vendono morte», senza scoraggiarsi con lui quattrocentomila persone giunte da tutta la tornato durante la messa celebrata davanti al schio che, in una società dominata dalla cultu- davanti a fallimenti e difficoltà. Per fidarsi so- Sardegna. La giornata è stata significativamen- santuario della Madonna di Bonaria: all’inizio ra dello scarto, la parola «solidarietà» sia lo di Gesù. Per aprirsi a Dio e agli altri, nella te aperta dall’incontro con il mondo del lavo- dell’omelia il Pontefice ha parlato del «diritto «cancellata dal dizionario» perché «dà fasti- fraternità, nell’amicizia e nella solidarietà. La seconda visita in Italia del suo ro. In un contesto segnato da una drammatica a portare il pane a casa» e ha detto che la Ver- dio». Mentre, nel successivo incontro con il primate, il vescovo di Roma preso disoccupazione, soprattutto giovanile, il Pon- gine insegna ad avere uno sguardo che acco- mondo della cultura, ha parlato della crisi — PAGINE DA 4 A 8 «alla fine del mondo» che ha scelto il nome del santo di Assisi, ha toccato un’altra isola dopo Lampedusa. Quel viaggio, primo del pontificato, a una delle perife- rie più drammatiche del nostro tempo aveva voluto esprimere con Scelta di odio una forza evidente l’attenzione al fenomeno mondiale delle migra- zioni. In modo analogo durante e di guerra la giornata vissuta a Cagliari Papa Francesco ha detto parole che so- Una ferma condanna della strage di cristiani in Pakistan no andate ben al di là dei confini è stata espressa dal Papa domenica pomeriggio, 22 settembre, della Sardegna. a conclusione dell’incontro con i giovani della Sardegna. Giunto alla Madonna di Bona- ria come per un debito del cuore, Cari giovani, il Pontefice ha infatti parlato del- la mancanza di lavoro e di un’or- prima di dare la Benedizione io volevo dirvi un’altra cosa. ganizzazione sociale sempre più Quando io dicevo di andare avanti con Gesù, è per costruire, disumana, di solidarietà e della per fare cose buone, per portare avanti la vita, aiutare gli altri, crisi epocale che sparge il veleno per costruire un mondo migliore e di pace. Ma ci sono scelte della rassegnazione. E l’ha fatto sbagliate, scelte sbagliate, perché ci sono scelte di distruzione. con straordinaria efficacia, non Oggi, in Pakistan, per una scelta sbagliata, di odio, di guerra, come «un impiegato della Chiesa è stato fatto un attentato e sono morte 70 persone. Questa che viene e vi dice: Coraggio! strada non va, non serve. Soltanto la strada della pace, che No, questo non lo voglio! Io vor- costruisce un mondo migliore! Ma se non lo fate voi, se non rei che questo coraggio venga da lo fate voi, non lo farà un altro! Questo è il problema, e que- dentro e mi spinga a fare di tutto sta è la domanda che io vi lascio: “Sono disposto, sono dispo- come pastore, come uomo». Per sta a prendere una strada per costruire un mondo migliore?”. affrontare «con solidarietà e intel- Soltanto questo. E preghiamo un Padre Nostro per tutte que- ligenza questa sfida storica» ha ste persone che sono morte in questo attentato del Pakistan. aggiunto. Chi ha ascoltato queste parole Che la Madonna ci aiuti sempre a lavorare per un mondo ha capito che Papa Francesco pre- migliore, a prendere la strada della costruzione, la strada della ga, agisce e parla come un cristia- pace, e mai la strada della distruzione e la strada della guerra. no e come un uomo che si mette Vi benedica Dio Onnipotente, il Padre, il Figlio e lo Spirito in gioco. E infatti ha affrontato il Santo. dramma dilagante costituito dalla Per favore, pregate per me. E arrivederci! mancanza di lavoro aprendosi in- nanzi tutto a una confidenza, quando ha parlato della grande crisi degli anni Trenta e della sua famiglia di emigranti italiani in Sdegno per la strage compiuta con un duplice attentato suicida alla chiesa anglicana di Ognissanti a Peshawar Argentina: «Non c’era lavoro! E Battaglia io ho sentito, nella mia infanzia, parlare di questo tempo, a casa. a Nairobi Io non l’ho visto, non ero ancora Talebani contro i cristiani in Pakistan nato, ma ho sentito dentro casa questa sofferenza». Ma forse la testimonianza più ISLAMABAD, 23. Ha suscitato profon- generale delle Nazioni Unite, Ban a bloccarlo prima che facesse defla- lota). È questa un contenzioso che toccante è stata resa dal Pontefice do sdegno la strage perpetrata ieri in Ki-moon, ha espresso una ferma grare il suo giubbotto imbottito con da tempo divide Islamabad e Wa- quando ai giovani ha parlato del Pakistan, che ha provocato ottantu- condanna del sanguinoso attentato, circa sei chili di esplosivo misto a bi- shington. Il Pakistan lamenta che 21 settembre, «sessantesimo anni- no morti e più di centotrenta i feriti. che colpisce un Paese che da tempo glie di ferro. Il secondo attentatore è questi droni rappresentano un mi- Un duplice attentato suicida ha col- versario del giorno in cui ho sen- cerca di ripristinare, con grandi sfor- entrato in azione trenta secondi do- naccia per l’incolumità dei civili. Il pito la chiesa anglicana di Ognissan- tito la voce di Gesù nel mio cuo- zi, ordine e sicurezza all’interno del po. Il duplice attacco assume una Pentagono, dal canto suo, replica ti, a Peshawar, nel nordovest del proprio territorio. Sdegno per quan- valenza ancora più inquietante per- re». Da allora — era il 1953 — la che finora la strategia dei droni si è vita del diciassettenne iniziò a Paese. È stato uno dei più sanguino- to accaduto è stato poi espresso dal ché è stato perpetrato proprio nel rivelata assai efficace nel distruggere prendere una direzione diversa, e si attacchi contro la minoranza cri- primo ministro pakistano, Nawaz momento in cui il Governo sta cer- sono stati «sessant’anni sulla stra- stiana in Pakistan. La Conferenza Sharif, che ha ribadito l’impegno di cando di aprire con i talebani un le postazioni dei talebani e nell’eli- da del Signore, dietro a lui, ac- episcopale pakistana ha indetto tre estirpare dal Paese ogni elemento dialogo con l’obiettivo di porre fine minare numerosi miliziani. canto a lui, sempre con lui» ha giorni di lutto. La carneficina è stata estremista che ne possa minare la alle violenze nel Paese. A fine agosto rivendicata da una fazione del prin- detto il Papa. Che si è dichiarato stabilità il premier Sharif aveva annunciato cipale gruppo talebano Tehrik-e-Ta- «felice di questi sessant’anni con Secondo la ricostruzione della po- colloqui preliminari con i miliziani, libani Pakistan (Ttp). Subito dopo il Signore», concludendo che bi- l’attacco, sono divampate proteste in lizia, due attentatori suicidi sono en- sebbene quest’ultimi continuino a ri- Gli alleati liberali non raggiungono sogna «andare avanti con Gesù. varie città del Paese: anzitutto a Ka- trati nella chiesa di Ognissanti (che fiutare di sedersi al tavolo delle trat- la soglia di sbarramento Lui non fallisce mai». rachi, dove si sono registrati violenti risale al 1883 e che sorge nelle anti- tative. e restano fuori dal Bundestag g. m .v. scontri con la polizia. Il segretario che mura della città) alla fine della Nel rivendicare la strage di ieri, la messa quando i fedeli, circa seicento, fazione del gruppo talebano Tehrik- Per Merkel un trionfo stavano uscendo per ricevere un’of- e-Taleban Pakistan ha detto che at- ferta di cibo. Un poliziotto si sareb- tacchi del genere continueranno fin- senza maggioranza assoluta be accorto della presenza di un at- ché non sarà posta fine ai raid dei Le credenziali dell’a m b a s c i a t o re tentatore, ma non ha fatto in tempo droni statunitensi (velivoli senza pi- PAGINA 2 PAGINA 3 del Perú NOSTRE INFORMAZIONI

Il Santo Padre ha ricevuto questa Il Santo Padre ha ricevuto Il Santo Padre ha nominato Sua Eccellenza Reverendissima mattina in udienza: questa mattina in udienza Sua Nunzio Apostolico in Fiji, Sa- Sam G. Jacobs, in Sua Beatitudine Eminentissima Eccellenza Reverendissima Mon- moa e Vanuatu Sua Eccellenza conformità al canone 401 §1 del signor Francesco Guido Ravina- il Signor Cardinale George Alen- Reverendissima Monsignor Mar- Codice di Diritto Canonico. cherry, Arcivescovo Maggiore di le, Vescovo di Asti (Italia), e Se- tin Krebs, Arcivescovo titolare di guito. Ernakulam-Angamaly dei Siro- Taborenta, Nunzio Apostolico in Malabaresi (India); Nuova Zelanda, Isole Cook, Ki- Provvista di Chiesa Sua Eminenza Reverendissima Il Santo Padre ha ricevuto ribati, Palau, Stati Federati di In data 23 settembre, il Santo il Signor Cardinale Juan Luis Ci- questa mattina in udienza Sua Micronesia e Delegato Apostoli- Padre ha nominato Vescovo di priani Thorne, Arcivescovo di Li- Eccellenza il Signor Juan Carlos co nell’Oceano Pacifico. Houma-Thibodaux (Stati Uniti ma (Perú). Gamarra Skeels, Ambasciatore del Perú, per la presentazione d’America) Sua Eccellenza Reve- delle Lettere Credenziali. rendissima Monsignor Shelton J. Il Santo Padre ha ricevuto in In data 23 settembre, il Santo Fabre, finora Vescovo titolare di udienza Sua Eccellenza Reveren- Padre ha accettato la rinuncia al Pudenziana ed Ausiliare dell’Ar- Nella mattina di lunedì 23 settembre Papa Francesco ha ricevuto in udienza dissima Monsignor Ki- Il Santo Padre ha ricevuto governo pastorale della Diocesi Sua Eccellenza il Signor Juan Carlos Gamarra Skeels, nuovo ambasciatore del Perú, zito Lwanga, Arcivescovo di questa mattina in udienza il Si- di Houma-Thibodaux (Stati cidiocesi di New Orleans (Stati

y(7HA3J1*QSSKKM( +%!"!;!?![! per la presentazione delle lettere con cui viene accreditato presso la Santa Sede. Kampala (Uganda). gnor Camilo Rey. Uniti d’America), presentata da Uniti d’America). pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO lunedì-martedì 23-24 settembre 2013

Gli alleati liberali non raggiungono la soglia di sbarramento e restano fuori dal Bundestag Intervento della Santa Sede a Ginevra Per Merkel un trionfo Come valorizzare la presenza senza maggioranza assoluta degli anziani nella società

BE R L I N O, 23. Affermazione senza Pubblichiamo una nostra traduzione te le regioni del mondo (“Statistiche nitario, e fornendo un aiuto finanzia- precedenti per Angela Merkel nelle dell’intervento sui diritti delle persone della Chiesa cattolica – 2012, Agen- rio alle famiglie per tenere gli anzia- elezioni legislative di ieri in Germa- anziane pronunciato il 13 settembre zia Fides, 21 ottobre 2012), e una se- ni nelle proprie case. nia. Il cancelliere è stato riconferma- dall’arcivescovo Silvano M. Tomasi, os- rie di servizi psicosociali e pastorali to per il terzo mandato consecutivo servatore permanente della Santa Sede comunitari, volti a far sì che queste Signor Presidente, con il 41,5 per cento dei consensi presso l’Ufficio delle Nazioni Unite ed persone restino nelle proprie case e Dedicando la dovuta attenzione ai (non accadeva da vent’anni anni), istituzioni specializzate a Ginevra, du- siano attivamente impegnate nella vi- diritti umani delle persone anziane e trascinando i cristiano-democratici rante la ventiquattresima sessione ordi- ta familiare e sociale. ad altri diritti umani correlati, si va- della Cdu al migliore risultato asso- naria del Consiglio dei diritti dell’uomo. La popolazione degli anziani sta lorizza la presenza positiva e costrut- luto dalla riunificazione, con oltre crescendo; il numero di persone più tiva degli anziani nella società. Uno nove punti percentuali in più rispet- Signor Presidente, giovani da assistere con gli aiuti de- strumento vincolante sulla promozio- to alle elezioni del 2009. La mia Delegazione è grata all’Al- stinati alle famiglie sta diminuendo. È, inoltre, il primo leader di un to Commissario e al Segretario Ge- Le tendenze demografiche ricordate ne e la tutela di tutti questi diritti li Paese europeo a guadagnare la con- nerale per l’iniziativa di svolgere una dall’Alto Commissario hanno illu- rafforzerebbe e renderebbe la comu- ferma degli elettori dopo l’inizio consultazione, presso gli Stati mem- strato questa realtà. Come risposta, nità internazionale responsabile della della congiuntura economica. E la bri e osservatori, nonché presso le sembra esserci la tendenza a “dep osi- loro attuazione. Contrariamente agli sua politica durante la crisi del- istituzioni della società civile, riguar- t a re ” le persone anziane, togliendo in stereotipi comuni, grazie alla loro do alla situazione dei diritti umani e l’euro, appoggiata dalla stragrande tal modo il posto che spetta loro nel- esperienza e maturità, le persone an- dei bisogni delle persone anziane maggioranza dei tedeschi, viene la vita della comunità. La popolazio- ziane sono un arricchimento per la considerata la chiave principale del nella società attuale. Le principali ne in generale viene così privata dei società e ci aiutano a guardare alle successo elettorale. Nelle ultime sfide riassunte dall’Alto Commissa- benefici che possono dare l’esp erien- proiezioni delle tv pubbliche (Zdf e rio, tra le quali vi sono l’impatto del- za vissuta e la saggezza di questi questioni umane con maggiore sag- Ard) il Partito socialdemocratico la crisi finanziaria su questa parte membri più anziani della comunità gezza. della popolazione, l’alta prevalenza (Spd) dello sfidante, Peer umana. Il Rapporto 2013 fa riferi- Una gigantografia del cancelliere tedesco rimossa al termine della campagna elettorale (Reuters) della povertà, l’insicurezza alimenta- Steinbrück, ha ottenuto il 25,7 per mento alla consultazione pubblica re e la mancanza di alloggio, lo scar- cento. I Verdi l’8,3 per cento e la si- sull’argomento e richiama il fatto che so accesso alla protezione sociale e ai nistra Die Linke l’8,6 per cento. «una decisione andava presa sul pe- euro Afd, dato appena sotto alla so- potrebbe ora arrivare a dodici anni servizi necessari e all’assistenza sani- Clamorosamente fuori dal Parla- glia di sbarramento del 5 per cento di Governo e superare così anche il riodo di tempo entro il quale questa Il nuovo mento gli alleati della Cdu, i liberali taria, il crescente isolamento, l’istitu- (attualmente è dato 4,7 per cento). record della «lady di ferro» zionalizzazione e la discriminazione longevità andrebbe valorizzata» e dell’Fpd — del ministro degli Esteri La partecipazione alle urne è sta- Margaret Thatcher, in Gran Breta- che «la sfida era di aggiungere vita a m b a s c i a t o re uscente, Guido Westerwelle, e del nei confronti dei membri più anziani ta del 71,5 per cento, maggiore, an- gna, ottenuto negli anni Ottanta. della comunità, sono motivo di gran- agli anni e non soltanto anni alla vi- vice cancelliere, Philipp Rösler — che se di poco, rispetto al 70,8 per Il cancelliere ha tuttavia invitato de preoccupazione per la mia Dele- ta». La mia Delegazione certamente del Perú che, con appena il 4,8 per cento (un cento del 2009. «Un super-risultato ad aspettare i risultati definitivi, gazione. Certamente sono problemi ritiene che occorre assicurare alle crollo verticale, quasi il 10 per cento che consentirà altri quattro anni di proprio per capire quale sarà la coa- ben noti alla Chiesa cattolica, che persone che stanno invecchiando una dei voti persi), per la prima volta successi» è stato il primo commen- lizione che si andrà a determinare sostiene 17.223 istituti per anziani, qualità di vita più alta possibile. So- dal dopoguerra non entrano nel tato a caldo di Angela Merkel, che per il futuro Governo. malati cronici e disabili, sparsi in tut- steniamo anche con forza il diritto Bundestag. Esclusi anche gli euro- alla vita dal concepimento alla morte scettici di Alternativa per la Germa- naturale, e quindi ci opponiamo in- nia (Afd). condizionatamente a qualsiasi tenta- L’esito delle elezioni non consen- tivo di porre fine alla vita delle per- te, però, alla Cdu (appoggiata sone anziane per il solo fatto che dall’Unione cristiano-sociale in Ba- Il presidente Peña Nieto visita le regioni colpite non possono più svolgere un ruolo viera) di avere la maggioranza asso- di “membri contribuenti della socie- luta per governare in Parlamento, tà” o perché le cure sanitarie per avendo raggiunto i 311 seggi e non i questo settore della popolazione 316 necessari. Per cui Merkel sarà Cresce il numero delle vittime comportano costi crescenti. La di- costretta ad aprire un dialogo con i gnità delle persone rimane sempre socialdemocratici per una Grande intatta. coalizione. L’Spd ha infatti ottenuto delle tempeste in Messico «Eppure spesso la società, domi- 192 seggi, il resto va alla sinistra nata dalla logica dell’efficienza e del Sua Eccellenza il signor Juan Carlos Gamarra Skeels, nuovo (64) e ai Verdi (63). Questo, perlo- profitto, non [...] accoglie [il dono CITTÀ DEL ME S S I C O, 23. Il bilancio Ambasciatore del Perú presso la meno, stando agli ultimi risultati uf- della longevità] come tale; anzi, delle vittime causate dalla serie di Santa Sede, è nato a Lima il 15 ficiali, ma tuttora provvisori. Le spesso lo respinge, considerando gli novembre 1954. È sposato e ha quote potrebbero, infatti, cambiare tempeste che ha investito i tre anziani come non produttivi, inutili due figli. Laureato in relazioni in- solo con un ingresso dell’ultimo mi- quarti del territorio messicano si [...]. La sapienza di vita di cui siamo ternazionali (Academia Diplomá- nuto al Bundestag del partito anti- avvicina ai 200 morti. Le autorità portatori è una grande ricchezza. La tica del Perú, Lima, 1978), si è hanno ammesso che non esiste più qualità di una società, vorrei dire di specializzato nella medesima ma- alcuna speranza di ritrovare in vita una civiltà, si giudica anche da come teria (Johns Hopkins University, i 68 dispersi dopo che una frana gli anziani sono trattati e dal posto Washington D C, 1986). ha distrutto completamente il pae- loro riservato nel vivere comune» sino di La Pintada, nello Stato di Ha ricoperto i seguenti incari- (Benedetto XVI in occasione della chi: terzo segretario preso il Gabi- R e f e re n d u m Guerrero, sulla costa pacifica meri- sua visita alla casa-famiglia per an- dionale del Messico. La Pintada è netto del vice ministro e segretario ziani a Roma, 12 novembre 2012. generale per gli Affari esteri (1979- diventata il simbolo della distruzio- nel Canton Ticino Basandosi sui dati e sulle testimo- 1980); terzo segretario presso il ne causata da Manuel e Ingrid, che nianze degli esperti, raccolti nel cor- Gabinetto del ministro degli vieta il burqa hanno investito il Messico lo scor- so della consultazione su questa ur- Affari esteri (1981); terzo e, suc- so fine settimana rispettivamente gente questione, la mia Delegazione cessivamente, secondo segretario da ovest e da est. Sabato la zona desidera proporre le seguenti strate- di ambasciata negli Stati Uniti BERNA, 23. Chiamati ieri alle urne, ha ricevuto la visita del presidente gie al fine di promuovere e tutelare d’America (1982-1986); primo se- gli elettori del Canton Ticino hanno Enrique Peña Nieto, che ha voluto in modo efficace i diritti umani delle gretario della rappresentanza per- approvato con una schiacciante vedere in prima persona gli effetti persone anziane: manente del Perú presso l’Asso- maggioranza il 65,4 per cento del maltempo. Solo 15 corpi sono 1. Affermare e preservare il ruolo so- ciazione per l’integrazione latinoa- un’iniziativa per iscrivere nella Co- stati ritrovati finora dai militari in- ciale delle persone anziane. Ciò richie- mericana (Aladi) nell’U ru g u a y stituzione cantonale il divieto di dis- viati dal Governo federale a La derà una riflessione e la conseguente (1986-1988); capo della sotto-se- simulare o nascondere il proprio vi- Pintada, ai quali si devono aggiun- elaborazione di politiche più giuste e greteria degli Affari economici ed più eque, volte a ridefinire il concet- so nei luoghi pubblici in quella che gere i 68 dispersi dati ormai per integrazione presso il ministero to di utilità sociale per quanti si so- è stata definito il referendum anti- morti e i cinque membri dell’equi- degli Affari esteri (1988-1990); ca- paggio di un elicottero Black no ritirati dal sistema dell’impiego po di Gabinetto e coordinatore burqa. In una giornata di votazioni retribuito, ma che sono ancora capa- Hawk precipitato nelle montagne della sotto-segreteria degli Affari e referendum in tutto il Paese, gli ci e necessari per rafforzare il tessuto vicine mentre partecipava alle ope- economici ed integrazione e capo svizzeri hanno invece bocciato della società attraverso il servizio vo- razioni di soccorso. Il bilancio uffi- del dipartimento di Politica finan- un’iniziativa degli antimilitaristi per lontario e la presenza sociale come ziaria presso il ministero degli Af- l’abolizione dell’obbligo di leva. ciale ma provvisorio, diffuso dal membri rispettati e saggi delle fami- ministero degli Interni è di 101 fari esteri (1990-1991); vice diretto- glie e delle comunità. re per il gruppo di Rio, Mercosur morti, ma la cifra è destinata a cre- 2. Far sì che le persone anziane sia- scere. Le autorità messicane man- e gruppo dei 3, presso la direzio- no coinvolte nei processi decisionali che ne generale per gli Affari multila- tengono l’allarme per l’ondata di riguardano la loro vita e la loro inte- terali al ministero degli Affari maltempo in 24 dei 31 Stati. Un ragazzo con il fratellino a Zihuatanejo (Reuters) grazione sociale. Spesso tali decisioni esteri (1992); ministro consigliere Gino Bartali sono delegate ad altri, anche quando di ambasciata in Spagna (1994- le persone anziane sono capaci di di- 1995); incaricato d’affari dell’am- Giusto scernere ciò che è meglio per loro. Il basciata in Romania (1995-1997); rispetto per la loro dignità umana e i direttore della sotto-segreteria pre- tra le Nazioni loro diritti esige che siano coinvolte so il ministero degli Affari esteri L’Osa pronta a inviare una missione in queste decisioni e che gli altri si (1997-1999); direttore di Gabinetto assumano la responsabilità di decide- del vice ministro e segretario ge- TEL AV I V, 23. Il grande ciclista ita- per monitorare le elezioni ad Haiti re delle loro cure solo quando ci so- nerale degli Affari esteri (1999- liano Gino Bartali è stato dichiarato no prove certe che sono incapaci di 2000); ministro di ambasciata in Giusto tra le Nazioni» da Yad Va- PORT-AU -PRINCE, 23. L’O rganizza- te haitiano, Michel Martelly, aveva ni; l’Osa si astiene dal pronunciarsi farlo da sole. Belgio (2000-2005); direttore per i shem, il memoriale ufficiale di Israe- zione degli Stati americani (Osa) si invitato l’organizzazione a inviare su una data precisa». Bolduc ha 3. Promuovere la solidarietà sociale negoziati economici internazionali le dedicato alle vittime della Shoah. appresta a inviare una missione per una missione nel Paese per moni- inoltre invitato le diverse forze po- riguardo alle sfide che gli anziani de- (2005); direttore generale di di- La decisione, presa il 7 luglio scor- supervisionare la preparazione e lo torare da vicino le elezioni e con- litiche a collaborare per garantire vono affrontare. Spesso le limitazioni partimento presso il ministero de- dei finanziamenti vengono usate co- so, riconosce l’impegno di Bartali a svolgimento delle elezioni ad fermarne il corretto sviluppo. La la stabilità politica. gli Affari esteri (2005-2006); diret- Haiti. «Siamo pronti a dispiegare richiesta del presidente haitiano ha Dal canto suo, il presidente me scusa per privare le persone più favore degli ebrei perseguitati in tore generale di Gabinetto del mi- una missione a lungo termine; suscitato numerose critiche da par- Martelly ha iniziato da circa una anziane di una qualità di vita più al- nistro degli Affari esteri (2006- Italia. Lo Yad Vashem ha reso noto l’idea è quella di venire qualche te dell’opposizione, secondo la settimana una serie di incontri con ta. Occorre che i governi e l’intera 2009); Ambasciatore in Svizzera che Bartali, «un cattolico devoto, mese prima per assistere le autorità quale il Governo è in grado di va- i capi delle maggiori forze politi- famiglia umana diano priorità ai (2009-2013). nel corso dell’occupazione tedesca dopo la registrazione degli elettori, lutare lo svolgimento delle elezioni che del Paese. Ciò nonostante — provvedimenti di solidarietà sociale. A Sua Eccellenza il signor Juan in Italia ha fatto parte di una rete di l’aggiornamento delle liste elettora- da solo. «L’obiettivo — ha detto sottolineano gli analisti — il Paese 4. Garantire l’accesso all’assistenza Carlos Gamarra Skeels, nuovo salvataggio, i cui leader sono stati il li, fino ai risultati» ha dichiarato Bolduc — è quello di venire in mis- sembra essere sempre di più diretto sanitaria e all’assistenza comunitaria. Ambasciatore del Perú presso la rabbino di Firenze, Nathan Cassuto, l’ambasciatore dell’Osa ad Haiti, il sione per apportare un’assistenza verso una crisi politico-istituzionale I costi elevati dell’assistenza negli Santa Sede, giungano, nel mo- e l’arcivescovo di Firenze, cardinale canadese Frédéric Bolduc. Durante tecnica e fare delle raccomandazio- proprio a causa dei dissensi a ri- ospedali e nelle case di riposo posso- mento in cui si accinge a ricoprire Elia Dalla Costa», anch’egli dichia- una precedente visita ad Haiti di ni, ma è necessario che prima sia guardo dell’organizzazione delle no spesso essere evitati, rafforzando il suo alto incarico, le felicitazioni rato Giusto tra le Nazioni. una missione dell’Osa, il presiden- fissata una data per queste elezio- elezioni. le cure primarie e il sostegno comu- del nostro giornale.

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Dibattito al Palazzo di vetro Sanguinoso attacco degli estremisti islamici di Al Shabaab al centro commerciale Westgate Rinviato L’Onu cerca il voto un’intesa Battaglia a Nairobi per le legislative per una risoluzione in Guinea sulla Siria CO N A K R Y, 23. Le elezioni legislati- ve previste per domani 24 settem- DA M A S C O, 23. La crisi siriana sarà bre in Guinea sono state rinviate a il principale tema del dibattito sabato 28 settembre per permette- della 68ª assemblea generale delle re di procedere a degli aggiusta- Nazioni Unite, che si apre doma- menti, dopo la concertazione tra ni, martedì. Particolare attesa per maggioranza e opposizione. Lo ha l’intervento del presidente degli annunciato un responsabile delle Stati Uniti, Barack Obama, che Nazioni Unite. Il rinvio è il frutto sarà il secondo a prendere la paro- degli accordi tra le forze che com- la, dopo il capo di Stato brasilia- pongono la maggioranza e l’opp o- no, Dilma Rousseff. sizione che aveva minacciato di Ban Ki-moon, che oggi ha in- organizzare delle proteste di mas- contrato l’inviato speciale in Siria sa se la consultazione si fosse dell’Onu e della Lega araba, La- svolta senza tenere in considera- khdar Brahimi, ha chiarito che la zione i propri reclami. La comuni- Siria è la maggior sfida internazio- tà internazionale si è impegnata nale, sia sul piano umanitario che per facilitare il raggiungimento di su quello della pace e della sicu- quest’intesa. L’annuncio dello slit- rezza. «L’uso delle armi chimiche tamento del voto è stato fatto in in Siria è solo la punta dell’ice- una conferenza stampa a Conakry berg: la sofferenza in Siria deve da Saïd Djinnit, rappresentante cessare» ha avvertito Ban Ki- speciale del segretario generale moon, riferendosi alle drammati- dell’Onu per l’Africa occidentale, che condizioni in cui versano i cir- in presenza dei responsabili ca sei milioni di sfollati e di rifu- dell’opposizione, tra cui l’ex pri- giati causati dal conflitto. A mar- mo ministro Cellou Dalein Diallo gine dei lavori dell’assemblea, Ban e Seyda Touré, così come della Ki-moon vedrà i ministri degli maggioranza presidenziale, rap- Esteri di tutti e cinque i Paesi presentata da Saloum Cissé e membri permanenti del Consiglio Kiridi Bangoura. Le legislative, di sicurezza (Stati Uniti, Russia, che dovevano segnare il ritorno Cina, Gran Bretagna e Francia). È Agenti di polizia nel centro commerciale di Nairobi (Reuters) del Paese al Governo civile, sono inoltre previsto un meeting straor- state rimandate in più occasioni dinario con il segretario di Stato NAIROBI, 23. Si combatte ancora al Westgate al pale polo delle Nazioni Unite in Africa. «È un commando dei terroristi militano anche delle dopo che nel 2010, per la prima americano, John Kerry, e con il terzo giorno d’assedio del centro commerciale momento scioccante per tutti i kenyani e per tut- donne. Ma, ha precisato Kenyatta, l’identificazio- ministro degli Esteri russo, Ser- volta in molti anni, si sono tenute della capitale kenyana attaccato sabato mattina — ta la famiglia dell’Onu che ha a Nairobi la sua ne degli attentatori è ancora in corso. le elezioni presidenziali. ghiei Lavrov. in quel momento c’erano oltre mille persone e casa». La Corte penale internazionale ha, nel Che la tensione fosse altissima si era notato fin Il punto cruciale dei colloqui è molte famiglie con bambini — da un commando frattempo, autorizzato il vice presidente kenyano, dalle prime ore del mattino, con le notizie che la stesura di una risoluzione con- di terroristi del gruppo somalo Al Shabaab. William Ruto, sotto processo all’Aja per crimini giungevano dal centro commerciale: la presenza divisa da parte del Consiglio di si- L’esercito kenyano che la notte scorsa ha lanciato contro l’umanità, a rientrare per una settimana delle forze speciali dell’esercito, il fragore delle curezza. Nei giorni scorsi Kerry e un blitz contro l’edificio ha reso noto di aver li- nel suo Paese, per seguire gli sviluppi dell’attacco esplosioni, le urla dei disperati, il sangue e le vit- Lavrov hanno sottolineato la ne- berato gran parte degli ostaggi trattenuti dal terroristico. Lo ha reso noto la stessa Corte, pre- time. Una vera e propria guerra. Incessante e fre- Scontri armati cessità di una risoluzione «forte e commando che, stando all’ultimo bilancio delle cisando che il procedimento continuerà comun- netico per tutta la giornata il lavoro di medici. ferma», ma su molte questioni le vittime fornito dalla Croce Rossa, ha ucciso 69 que in sua assenza. Ieri, Ruto aveva chiesto una Scioccanti le testimonianze dei sopravvissuti, tra tribù rispettive visioni restano ancora persone, di cui 13 stranieri, e ne ha ferite altre 175. sospensione del processo per poter rientrare a come i cinque francesi riusciti a fuggire e ancora lontane. Ieri Mosca ha ribadito la I siti dei quotidiani locali riportano che questa Nairobi. Anche il premier britannico, sotto choc. «Due nostre connazionali sono state e fondamentalisti propria opposizione a qualsiasi ri- mattina sono stati sentiti degli spari e delle esplo- Cameron, rientrerà prima del previsto da Balmo- vigliaccamente giustiziate nel parcheggio del cen- soluzione che contenga riferimenti sioni provenire dal centro commerciale da dove si ral, in Scozia, dove era in visita su invito della re- tro commerciale, dove erano andate per fare nello Yemen al capitolo 7 della Carta delle Na- è visto levare un denso fumo scuro dopo una not- gina, per presiedere nel pomeriggio una riunione shopping», ha detto il ministro delegato per i zioni Unite, quello cioè che preve- te relativamente tranquilla. Si ritiene che almeno a Downing Street sugli attacchi terroristici. La Francesi all’estero, Hélène Conway-Mouret. Il de l’uso della forza in caso di ina- 10, forse 15, terroristi siano ancora asserragliati nel tragedia al Westgate ha fatto rivivere alla capitale presidente statunitense, Barack Obama, ha SAN’A, 23. Almeno otto persone, dempienza degli accordi raggiunti, Westgate: in mano loro vi sarebbero ancora diver- kenyana il tragico attentato di Al Qaeda nel 1998 espresso le proprie condoglianze a Kenyatta per di cui quattro terroristi di Al nello specifico l’intesa per la di- si ostaggi che Al Shabaab minaccia di uccidere. all’ambasciata statunitense, quando morirono 213 l’attacco, ribadendo l’appoggio degli Stati Uniti a Qaeda, sono stati uccisi ieri in struzione delle armi chimiche di «Un atto premeditato, che colpisce civili indi- persone. L’assalto al Westgate ha colpito anche il Nairobi negli sforzi per portare davanti alla giu- una violenta battaglia nello Ye- Damasco. La Russia si è comun- fesi, totalmente riprovevole»: così il segretario ge- presidente Uhuru Kenyatta, che ha perso un ni- stizia gli esecutori della carneficina. L’attacco mo- men tra uomini armati di una tri- que detta disposta a dispiegare nerale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha condannato pote e la moglie di questo. Lo ha reso noto lo stra quanto sono spietati i terroristi, ha commen- bù e combattenti fondamentalisti truppe per proteggere gli ispettori l’attacco al centro commerciale di Nairobi, princi- stesso capo dello Stato, aggiungendo che nel tato il segretario di Stato americano, John Kerry. nella provincia di Marib (est del dell’Onu a Damasco. Paese), secondo fonti tribali. Gli Nel frattempo, mentre la diplo- scontri sono iniziati quando gli mazia mondiale affina le proprie estremisti islamici hanno teso armi, i combattimenti in Siria non un’imboscata a dei componenti conoscono tregua. Ieri tre dipen- della tribù degli Al Rached Mou- denti dell’ambasciata russa a Da- nif ferendo due di essi. Gli uomi- masco sono rimasti feriti dopo che Altri ostaggi In Cina ergastolo ni della tribù hanno replicato con armi automatiche, uccidendo alcuni colpi di mortaio hanno rag- quattro assalitori. Anche quattro giunto la sede diplomatica, come membri della tribù sono rimasti ha riferito all’agenzia Itar-Tass un nelle Filippine a dirigente comunista uccisi e altri tre feriti. portavoce del ministero degli Nel frattempo, un tribunale di Esteri di Mosca. PE C H I N O, 23. Bo Xilai, ex segreta- ranno restituite ai Governi locali) e San’a ha condannato un membro rio del Partito comunista cinese del- di tutti i diritti politici. di Al Qaeda a tre anni di carcere la metropoli di Chongqing, è stato La Corte ha smentito che le di- per appartenenza a un gruppo ar- condannato ieri all’e rg a s t o l o . chiarazioni dell’uomo siano state mato responsabile di attentati nel sud dello Yemen. Lo riferisce La sentenza è stata letta dal pre- estorte con la forza, rigettando tutte l’agenzia di stampa ufficiale Saba. sidente del collegio della Corte in- le tesi della difesa. Il processo si era Una volta scontata la pena, l’uo- Lunga tenuto dal 22 al 26 agosto scorsi. termedia del popolo di Jinan, nel- mo, Ali Mohsen Belaidy, sarà po- scia di sangue l’est del Paese. Bo è stato ricono- Secondo diverse fonti di stampa, sto agli arresti domiciliari per altri sciuto colpevole di corruzione, ap- l’ex “principino rosso”, figlio di un tre anni. L’imputato, secondo le in Iraq propriazione indebita e abuso di padre della patria, farà appello alla autorità locali, dal maggio 2011 al potere. Per il primo reato è stato sentenza. Fino alla sua caduta in novembre 2012 ha fatto parte di condannato all’ergastolo, quindici disgrazia, Bo Xilai era considerato un gruppo armato di Al Qaeda BAGHGAD, 23. Non si ferma la scia anni per appropriazione indebita e uno degli astri emergenti della poli- che aveva per obiettivo attentati di sangue in Iraq. Dopo il triplice altri sette per abuso di potere. Inol- tica cinese e destinato a posti di ri- dinamitardi e atti di sabotaggio attacco dinamitardo di sabato, du- tre, è stato privato delle proprietà lievo. Le fasi salienti dell’udienza contro le forze armate e di sicu- rante un funerale nel quartiere (la maggiore parte delle quali sa- sono state pubblicate su twitter. rezza nella provincia di Abyan. sciita di Sadr City, in cui sono morte più di settanta persone, ieri si sono registrati nuovi attentati. Sempre durante una funzione fu- nebre. Un attentatore suicida si è fatto esplodere uccidendo sedici Boicottato Ai tamil le elezioni persone e ferendone venticinque. Si stima che in Iraq siano oltre il Parlamento nel nord dello Sri Lanka 4.300 le vittime delle violenze dall’inizio dell’anno. E secondo ci- camb ogiano CO L O M B O, 23. L’Alleanza nazionale lombo, che hanno sconfitto i fre fornite dalle Nazioni Unite, tamil (Tna) ha vinto le elezioni guerriglieri separatisti delle Tigri nel solo mese di agosto attacchi e nello Sri Lanka per il semi-autono- per la liberazione della patria tamil PHNOM PENH, 23. L’opp osizione imboscate hanno causato la morte mo Consiglio provinciale settentrio- (Ltte). Un conflitto — uno dei più cambogiana ha boicottato oggi in di più di ottocento iracheni. nale, ottenendo trenta dei trentotto lunghi ed efferati in Asia — che ha blocco la prima sessione del Parla- Riferisce la France Presse che la seggi disponibili. Lo hanno reso provocato oltre 100.000 morti, cen- mento uscito dalle elezioni dello missione dell’Onu in Iraq ha Una casa danneggiata dai combattimenti a Zamboanga (Ansa) noto le autorità elettorali a Co- tinaia di migliaia di profughi e in- scorso luglio, di cui rivendica la lomb o. genti danni a una già fragile econo- espresso ieri profonda preoccupa- vittoria, accusando il premier, La Tna si è imposta in tutti e mia. zione per quanto sta accadendo Hun Sen, di irregolarità. A cinque i distretti della provincia, La consultazione elettorale è nel Paese durante gli ultimi mesi. MANILA, 23. Un gruppo di ribelli La vicenda si aggancia a quella Phnom Penh, dove le autorità aggiudicandosi anche due seggi at- stata monitorata da oltre 2.000 Il rappresentante aggiunto delle islamici del Fronte nazionale di li- tuttora in corso nella città di Zam- hanno allestito un imponente cor- Nazioni Unite in Iraq, Gyorgy berazione Moro (Mnlf), che si op- boanga, sull’isola di Mindanao, do- done di sicurezza dopo le ripetute tribuiti al partito di maggioranza. osservatori locali e stranieri. Le Busztin, ha richiamato l’u rg e n z a pongono con la violenza ai colloqui ve da quindici giorni un gruppo di manifestazioni delle ultime setti- L’Upfa, il partito di Governo del operazioni di voto e di scrutinio si di porre fine al «ciclo infernale» di pace con il Governo delle Filip- ribelli separatisti dell’Mnlf tiene in mane, nessun esponente del Parti- presidente, Mhinda Rajapaksa, si è sono svolte senza incidenti. Alta, delle cruente violenze che rischia- pine, hanno preso d’assalto oggi la ostaggio decine di persone. Negli to nazionale di salvezza della piazzato al secondo posto con sette circa il 70 per cento, l’affluenza alle no di far sprofondare il Paese nel città meridionale di Midsayap, si- scontri a fuoco di ieri con l’e s e rc i t o Cambogia ha presenziato all’ap er- seggi, mentre il Congresso musul- urne. «Vogliamo lavorare in uno baratro. Tra le principali cause di tuata nella provincia di Cotabato, sono stati uccisi cinque ribelli. Il tura dei lavori dell’Assemblea na- mano ha ottenuto un seggio. Stato unitario, senza dividere il queste perduranti violenze, con- nella regione del Soccskargen, se- bilancio di oltre due settimane di zionale, come minacciato nei gior- I tamil rappresentano il 10-12 per Paese» ha affermato alla stampa cordano gli analisti, vi è il ride- questrando diverse persone. violenze è salito così ad almeno 118 ni scorsi di fronte al rifiuto del cento della popolazione dello Sri uno dei principali leader dell’Al- starsi della mai sopita rivalità tra Immediato l’intervento delle for- morti. L’isola meridionale di Min- premier di fare luce sui presunti Lanka. Per oltre trent’anni, il nord leanza nazionale tamil, ex apparte- le comunità sciita e sunnita, che ze di sicurezza, che si sono ripetu- danao è teatro da quattro decenni brogli. Nonostante i colloqui tra del Paese asiatico è stato teatro di nenti all’ala politica dell’Ltte. «Uno recentemente ha scatenato sangui- tamente scontrate con i ribelli. Nei di una guerriglia separatista da par- Hun Sen e Sam Rainsy, leader del una sanguinosa guerra civile con- Stato federale è la chiave per evita- nosi attacchi e le conseguenti, pe- combattimenti un soldato è morto e te di ribelli musulmani. Il conflitto Cnrp, le due parti rimangono an- clusasi nel 2009 con una vasta of- re una campagna separatista» ha santi rappresaglie. un altro è rimasto ferito. ha causato oltre 120.000 vittime. cora molto distanti. fensiva delle forze armate di Co- aggiunto. pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO lunedì-martedì 23-24 settembre 2013

La visita di Papa Francesco a Cagliari Uno di noi

dal nostro inviato MARIO PONZI noi non vogliamo questo sistema globalizzato che ci fa tanto male», «Sei uno di noi». È la frase con la ma «un sistema giusto che ci faccia quale si è aperta e chiusa la straor- andare avanti tutti». dinaria giornata vissuta da Papa Non c’era forse bisogno di tanto Francesco domenica 22 settembre, a per accendere l’entusiasmo degli ol- Cagliari. Una frase usata tra amici tre trecentocinquantamila sardi ve- che si accolgono in un club o in un nuti a Cagliari per incontrare il Pa- team. Ma quando a gridarla sono pa. Sta di fatto però che dopo aver ottantamila operai che ce l’hanno ascoltato le sue prime parole — dif- con il mondo intero perché, con il fuse in ogni luogo del raduno attra- lavoro, hanno perso tutto, o cento- verso una fitta rete di mega schermi mila giovani in ansia perché non allestita grazie al gigantesco lavoro riescono a vedere un futuro oltre il del Centro Televisivo Vaticano e muro dell’indifferenza che li circon- dall’altrettanto capillare servizio dei da, allora quella frase assume un tecnici della Radio Vaticana — la senso certamente diverso. gioia è divenuta incontenibile anche E quando Papa Francesco, da se tutto è rimasto nei limiti di una Nei saluti di un disoccupato, di un’imprenditrice e di rappresentante del mondo rurale pochi minuti sul palco allestito in straordinaria correttezza fin dall’ini- piazza per l’incontro col mondo del zio della visita. lavoro sardo — il primo della gior- Doveva essere in forma privata nata — profondamente toccato dalla l’arrivo del Papa al Mario Mameli richiesta di aiuto da parte degli di Elmas, l’aeroporto militare di Fiducia nonostante la crisi operai, lascia il discorso preparato e Cagliari. Ma qui, in questa terra comincia ad aprire il cuore ai lavo- che ancora conserva il carattere sa- ratori, ad assicurare che è lì non cro dell’ospitalità, non c’è nulla che Ha chiesto al Papa di farsi «porta- sponsabili della cosa pubblica l’in- Tanto che «ancora oggi questo giar- coltivano la speranza di superare le «come un impiegato del Vaticano» possa considerarsi cosa di pochi in- voce del grido di dolore» dei disoc- coraggiamento a fare ogni sforzo dino, progettato, realizzato e mante- difficoltà». Dopo aver ricordato che ma per solidarizzare con loro, per timi. Soprattutto quando si tratta di cupati della regione «presso chi rap- per dare nuovo slancio all’o ccupa- nuto dalla nostra impresa è tra i più «il lavoro delle campagne un tempo denunciare una politica economica vivere uno dei grandi momenti di presenta le istituzioni, come Mosè zione». belli della città». Attualmente la era l’attività principale» del territo- che insegue l’idolatria del denaro una storia spesso avara, ma sempre portò dinnanzi a Dio le sofferenze È seguito l’intervento di Maria cooperativa impiega 110 persone e rio, «al punto che tutti gli abitanti dimenticando l’uomo e la sua di- del popolo d’Israele». Francesco Grazia Patrizi, imprenditrice caglia- opera per la manutenzione del verde sperimentano un naturale senso di foriera di nuova speranza. E così gnità, la folla esplode dietro il gri- Mattana, operaio quarantacinquenne ritana, presidente della cooperativa in altri comuni della Provincia. «Nel appartenenza alla categoria» dei pa- alcuni gruppi di vacanzieri che si do di una voce anonima che si leva della Green Island, rimasto «Primavera 83», nata trent’anni fa tempo —ha detto l’imprenditrice — stori o degli agricoltori, l’uomo ha dalla piazza: «Sei unico! Sei uno di accingevano a lasciare l’isola sulla senza lavoro dal 2 febbraio 2009, è per iniziativa dell’assessorato ai ser- le nostre attese e i nostri sacrifici so- evidenziato come da diversi anni noi». E se non fosse stata sufficien- via del rientro sono stati inattesi stato il primo a rivolgere parole di vizi sociali del Comune del capoluo- no stati ripagati. Gli accordi di col- questo lavoro sia «anche accompa- te l’intuizione della piazza, il Papa spettatori di una festa che si è subi- saluto al Pontefice al suo arrivo in go regionale e — ha aggiunto — «p er laborazione con i servizi sociali terri- gnato dalla precarietà, dall’incertez- racconta la sua storia per far capire to colorita di gioia. Allo stesso mo- terra sarda. Dopo essersi detto la caparbia volontà di un gruppo di toriali, ci permettono di includere za del futuro e da una condizione di quanto anche lui abbia fatto espe- do, quanti ancora godevano del so- «onorato» d’essere stato scelto per giovani che hanno creduto alla coo- oltre un terzo di lavoratori “vulnera- evidente ingiustizia. I lavoratori del- rienza della loro stessa sofferenza. le e del mare della costa hanno as- portare al vescovo di Roma «l’ab- perazione per creare il loro posto di bili” tra cui invalidi e sofferenti le campagne sperimentano una sorta «Vedete — dice — mio papà, giova- sistito al concerto di decine e deci- braccio di ogni uomo, donna e bam- l a v o ro » . mentali, carcerati e tossicodipenden- di indifferenza e di emarginazione ne, è andato in Argentina pieno di ne di sirene con le quali le barche bino di questa martoriata Isola», Illustrando le finalità dell’iniziati- ti. Per noi la cooperativa sociale è sociale e il loro lavoro è considerato illusioni a “farsi l’America”. E ha alla fonda hanno salutato l’arrivo l’uomo ha parlato a nome di «mi- va imprenditoriale — «mettiamo a un’impresa che, attraverso la solida- arcaico e privo di futuro». E ha sofferto la terribile crisi degli anni del Pontefice non appena l’a e re o gliaia di cassaintegrati, disoccupati e disposizione la nostra professionalità rietà, risponde ai criteri del mercato: elencato una lunga serie di proble- Trenta. Hanno perso tutto! Non che lo trasportava da Roma, in at- precari» di ogni settore lavorativo per la realizzazione e la manutenzio- professionalità, efficienza e qualità. mi: «Le malattie distruggono le no- c’era lavoro! E io ho sentito, nella terraggio, ne ha sorvolato a bassa (industria, pastorizia, agricoltura e ne del verde ornamentale, a servizio È un’impresa che attraverso la de- stre greggi, gli incendi bruciano i mia infanzia, parlare di questo tem- quota i pennoni e fumaioli. Una commercio), ringraziando Papa della bellezza delle nostre città» — mocrazia interna valorizza e respon- nostri raccolti, le intemperie metto- po, a casa... Io non l’ho visto, non sfida, quella del concerto delle sire- Francesco «per la sua presenza che la donna ha ricordato come fin dai sabilizza il potenziale di tutti i so- no a dura prova noi e le nostre fa- ero ancora nato ma ho sentito den- ne, raccolta dalle campane delle è di grande incoraggiamento per le primi anni, il cammino non sia stato ci». Da qui la richiesta a Papa Fran- miglie. Noi però — ha aggiunto — tro casa questa sofferenza». Tante chiese di tutta la città che, suonate famiglie» della Sardegna. facile. «Nonostante la nostra buona cesco «di benedire tutte le realtà im- abbiamo la convinzione che questo Ha confidato che «la mancanza volontà, tante difficoltà di natura prenditoriali dell’Isola. Dalle grandi costituisce una parte importante volte Papa Francesco lo ha ripetu- a distesa, hanno dato l’annuncio di lavoro rende lo spirito debole. amministrativa comportarono tempi industrie alle più piccole società. nell’economia della Regione e la to: chi non conosce da vicino la po- del suo arrivo. Una debolezza che genera paura, e piuttosto lunghi per il finanziamen- Tanti imprenditori vivono la dram- consapevolezza di preservare e cura- la paura, talvolta, affievolisce anche to del nostro progetto». Eppure matica responsabilità di fare di tutto re la terra che il Creatore ha affidato la nostra fede e la fiducia nell’avve- qualche scommessa è stata vinta. Per per non perdere posti di lavoro. Ma alla nostra responsabilità». Perciò nire»; e che «le conseguenze più esempio quella del 1994 quando fu l’attuale crisi economica — ha con- «guardiamo al futuro con speranza dure della carenza di lavoro sono a presentata una proposta per valoriz- cluso — ha messo tutti a dura prova, e fiducia, consapevoli della nostra carico delle famiglie. Spesso la di- zare con un giardino il quartiere di tanto d’avere l’impressione che nes- missione di dover consegnare la ter- sgregazione tra i coniugi e le diffi- Sant’Elia, che si affaccia sul Golfo suna impresa possa essere ormai si- ra alle nuove generazioni, in uno coltà di relazione con i figli sono degli Angeli. Era una realtà in cui, cura del proprio futuro». stato tale che anch’esse possano de- conseguenza della grave crisi occu- ha affermato, «il disagio sociale ave- Infine il giovane nuorese Luciano gnamente abitarla, coltivarla e valo- pazionale nella quale siamo triste- va generato anche degrado urbano. Useli Bacchitta, a nome del mondo rizzarla». E in proposito ha assicu- mente coinvolti», ha commentato. E Tutti pensavano che un investimento agropastorale, ha salutato il Papa rato a Papa Francesco, la volontà ha ricordato in proposito il discorso in quel luogo fosse denaro sprecato. ringraziandolo «soprattutto per aver della categoria di continuare a «es- di Sua Santità dello scorso primo Invece, grazie anche all’aiuto del scelto di cominciare la giornata pro- sere, con il nostro lavoro, insieme maggio, festa di san Giuseppe pa- parroco e all’inserimento nella squa- prio incontrando gli uomini e le con le nostre famiglie, annunciatori trono dei lavoratori, in cui rivolse a dra di lavoro di alcuni ragazzi del donne del lavoro, che vivono una del Vangelo nelle nostre campagne e «tutti l’invito alla solidarietà, e ai re- quartiere, l’opera andò a buon fine». stagione di gravissima crisi, ma che nei nostri territori».

Aperti dal cardinale presidente Bagnasco i lavori del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana Il virus dell’individualismo

ROMA, 23. C’è un «virus» che si annida quasi in- bilità, divenendo così friabile e inconsistente». E me dei combattimenti, ai due milioni di profughi, disturbato nel terreno accidentato della nostra l’uomo stesso finisce per diventare di «sabbia», all’intera popolazione che da troppo tempo vive epoca. E avvelena la vita, dei singoli come di in- come «schiacciato dall’urgenza di farsi da sé in nella violenza e nella paura. Ma anche all’i n t e ro teri popoli. È la «radice avvelenata» dell’«indivi- una competizione continua», mentre «lo Stato, Medio Oriente, a cominciare dalla Terra Santa». dualismo», che «corrompe con la promessa di sul piano giuridico, si trasforma in una sorta di E ricordando l’appello per la giornata di preghie- una felicità maggiore» e finisce per avere «esiti nobile notaio dei desideri, delle istanze e forse ra e di digiuno per la pace voluta da Papa Fran- disumani». Come dimostrano anche recenti tragi- delle pretese dei singoli». In sostanza, «il grande cesco, il cardinale Bagnasco ha sottolineato come vertà e la sofferenza non può capire Il Papa — che era accompagnato ci fatti di cronaca, a partire dalla recrudescenza sogno dell’individualismo, che ha segnato l’uomo essa «sia stata una ispirazione seguita non solo sino in fondo. dagli arcivescovi Angelo Becciu, so- della violenza sulle donne, e, sullo scenario inter- moderno, lo ha condotto nella post-modernità a dai cattolici e dai cristiani, ma anche da credenti Ecco perché continua a racco- stituto della Segreteria di Stato, e nazionale, i venti di guerra che soffiano in Siria e una imbarazzante scoperta: il sogno non ha tenu- di altre religioni e da non credenti», auspicando mandare alla gente, ai sacerdoti, ai Georg Gänswein, prefetto della Ca- in tutto il Medio Oriente, e il dramma dell’immi- to». Sembra quasi che «il bisogno di sentirsi “vi- che «il Signore doni saggezza ai responsabili del- vescovi, ai cattolici tutti di andare sa Pontificia, con il reggente monsi- grazione. È quanto, in sintesi, mette in evidenza vi”, “al mondo”, non avvenga più attraverso la le Nazioni, sapendo che la guerra non produce la verso le “periferie esistenziali” della gnor Leonardo Sapienza — è stato la prolusione con cui il cardinale arcivescovo di normalità delle buone relazioni quotidiane — in pace, ma genera violenza, odio, vendetta». vita. Ed ecco perché i poveri, i sof- ricevuto dall’arcivescovo di Ca- Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Con- famiglia, nell’amicizia, nel lavoro — ma nel brivi- Quanto alla situazione italiana, il porporato ferenti e i diseredati sono i suoi gliari, Arrigo Miglio, dal nunzio ferenza episcopale italiana (Cei), apre a Roma nel do comunque acquisito, fino al disprezzo della vi- sottolinea come l’episcopato sia chiamato a «dare ospiti privilegiati, sempre e comun- apostolico in Italia, arcivescovo pomeriggio di oggi, lunedì 23, i lavori del Consi- ta propria e altrui». Anche qui, «la prospettiva voce alla gente», specialmente «in tempi che con- que, in ogni parte del mondo. È Adriano Bernardini, dal ministro glio permanente dell’episcopato. Un intervento autoreferenziale, insofferente ai legami, porta con tinuano a essere duri e non se ne vede ancora la stato così lieto di render merito ai della Giustizia Anna Maria Can- che prende spunto da «alcune suggestioni» forni- sé un carico di violenza che anche i drammatici fine». Infatti, «non ci si può illudere che tutto sia sardi per la testimonianza che dan- cellieri, in rappresentanza del Go- te dal magistero di Papa Francesco, in particolare fatti di cronaca, sempre più numerosi, testimonia- nuovamente a portata di mano come prima: gran- dall’esperienza ancora viva della Giornata mon- no, a partire dalla violenza sulle donne». A que- de impegno viene profuso dai responsabili della no in questo senso, nonostante la verno italiano, dall’a m b a s c i a t o re loro drammatica situazione, acco- diale della gioventù celebrata nel luglio scorso a sto proposito, «sembra che l’opinione pubblica cosa pubblica, ma i proclamati segnali di ripresa d’Italia presso la Santa Sede, Fran- Rio de Janeiro, e che poi approda a esaminare gli abbia cominciato una specie di rimonta su questo non sembrano dare, finora, frutti concreti». In gliendo chi chiede aiuto. Si riferiva cesco Maria Greco, e da diverse au- a quei cento disperati ospitati in un interrogativi che insistentemente pone la «frontie- versante culturale, riscontrando gli esiti catastrofi- particolare sul fronte dell’occupazione, special- torità civili locali, tra le quali il pre- ra della storia». A cominciare dalla situazione ita- ci sul piano sociale, economico e politico. Ma bi- mente quella giovanile (il cui tasso di disoccupa- centro di accoglienza allestito pro- sidente della regione Ugo Cappel- prio nell’aeroporto militare, in atte- liana, dove quello dell’occupazione deve essere il sogna invertire più in fretta la marcia». E perché zione ha superato il 37 per cento), «e tutti sappia- lacci e il sindaco di Cagliari Massi- sa del riconoscimento di rifugiati «primo, urgentissimo obiettivo» che devono tene- ciò avvenga «sono necessari gli sforzi concentrati mo che, senza opportunità, i giovani sono co- mo Zedda. politici. Il Papa, al suo arrivo, si era re a cuore i responsabili della cosa pubblica, e e costanti degli operatori culturali ed educativi a stretti a farsi emigranti, impoverendo giocoforza Per le strade c’era veramente tan- fermato alcuni istanti con loro per dove, anche per questo, «l’ora esige una sempre ogni livello». il Paese di giovinezza e di competenze». Per non ta, tantissima gente. A fare da cor- più intensa e stabile concentrazione di energie», Tuttavia, l’individualismo avvelena anche lo dire — ha aggiunto citando alcuni passi del di- salutarli. nice lo scintillio dei ricami dorati di così che «ogni atto irresponsabile» è destinato a scenario internazionale, come dimostrano le scorso di Papa Francesco a Cagliari — «quanti vi- Anche a loro si è riferito quando passare al «giudizio della storia». «aperte e continue forme di discriminazione e di vono nella paura di perdere il posto di lavoro a dal palco ha rivendicato dignità per coperte, tappeti e quant’altro appe- so alle finestre dei palazzoni di Partendo dunque dalle giornate di Rio — intolleranza». Infatti, «in troppe parti del mondo breve». Pur non avendo «ricette di ordine tecni- ogni uomo. E così, mentre si rivol- «quell’immenso raduno ha ammaestrato anche la violenza, specialmente contro i cristiani, non co», il presidente dell’episcopato ricorda però che geva ai sardi, la sua denuncia si di- contorno, un segno tipico di omag- gio. Lungo le vie del percorso da noi vescovi» e ci ha «stimolati affinché le nostre solo continua ma addirittura sembra intensificar- «la macchina del Paese ha un cuore e un moto- rigeva oltre mare, verso il mondo Chiese possano migliorare le occasioni e le strut- si. Dio non vuole questo, e la comunità interna- re», che si chiama famiglia. «Essa è un capitale intero: la mancanza del lavoro, ha piazza Yenne a Bonaria, il corteo è passato attraverso due interminabili ture per una formazione qualificata» — il presi- zionale continua a essere tiepida facendo finta di umano che genera ricchezza per la società intera. detto, «non è un problema della dente della Cei si sofferma pertanto sul «momen- non vedere». Per questo, aggiunge il porporato, Sotto questo profilo, l’auspicato “fattore familia- file di persone che indossavano i Sardegna soltanto — ma c’è forte to storico che attraversiamo», nell’«intento di of- «eleviamo forte la nostra voce, perché il rispetto re ” rappresenterebbe non una elargizione, ma un costumi tradizionali di ogni città, qui! — non è un problema soltanto frire un contributo alla lettura di un’epoca che e la convivenza si affermino in modo chiaro e de- riconoscimento e una sorta di restituzione di dell’Italia o di alcuni Paesi di Euro- paese o contrada dell’isola. Sul col- non è di cambiamenti, ma è un cambiamento finitivo». Purtroppo, però, l’individualismo, che è quanto la famiglia “pro duce”in termini di benes- pa; è la conseguenza di una scelta le di Bonaria , la gente era in attesa d’epoca». In questo senso, avverte il porporato, «intollerante anche sul piano delle culture», mo- sere generale». Per questa ragione, «lo Stato non mondiale, di un sistema economico da ore. Alcuni hanno pernottato sul pur «in mezzo a un fermento di istanze positive, stra spesso «il suo ghigno beffardo facendo pre- è necessitato a impegnarsi con ogni desiderio in- che porta a questa tragedia; un si- pratone antistante. Il Pontefice è gioie e preoccupazioni, sentiamo il dovere di ri- valere gli interessi economici e politici di parte, dividuale o relazione, ma solo con quelle realtà stema economico che ha al centro giunto poco prima delle 10. Portava cordare una radice avvelenata che non sempre è senza tener conto del bene comune del pianeta, che hanno rilevanza per il “corpo sociale”». Oc- un idolo, che si chiama denaro». E con sé un dono per Maria: le soffe- presa nella debita considerazione: il virus dell’in- cioè dell’umanità con le sue differenti storie e corre contrastare quella specie di «neo-maltusia- con gli operai sardi, con le loro fa- renze dei lavoratori sardi. A lei dividualismo. Il suolo umano, infatti, si sta impo- condizioni». In questo senso, «una parola di sin- nismo economicistico», quella «cultura dello scar- miglie, ha concluso gridando: «No, chiederà di portarne il peso. verendo e si svuota di relazioni, legami, responsa- cera prossimità va alla Siria, alle centomila vitti- to che si fa avanti ormai a viso aperto». lunedì-martedì 23-24 settembre 2013 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 5

All’arrivo a Cagliari il monito di Papa Francesco Senza lavoro non c’è dignità Al centro di un sistema economico dev’esserci l’uomo e non l’idolo del denaro

«Dove non c’è lavoro, manca la Dio ha voluto che al centro del Adesso vorrei finire pregando con scovi della Sardegna sono particolar- dignità!». È il forte monito lanciato mondo non sia un idolo, sia l’uomo, tutti voi, in silenzio, in silenzio, pre- mente sensibili a queste realtà, spe- da Papa Francesco al suo arrivo a l’uomo e la donna, che portino gando con tutti voi. Io dirò quello cialmente a quella del lavoro. Voi, Cagliari, dove domenica 22 settembre avanti, col proprio lavoro, il mondo. che mi viene dal cuore e voi, in si- cari Vescovi, indicate la necessità di ha compiuto la seconda visita pastorale Ma adesso, in questo sistema senza lenzio, pregate con me. un discernimento serio, realistico, in Italia dall’inizio del pontificato. etica, al centro c’è un idolo e il «Signore Dio guardaci! Guarda ma orientate anche verso un cammi- Giunto all’aeroporto cittadino intorno mondo è diventato idolatra di que- questa città, questa isola. Guarda le no di speranza, come avete scritto alle 8.15, il Santo Padre si è trasferito sto “d i o - d e n a ro ”. Comandano i sol- nostre famiglie. nel Messaggio in preparazione a in largo Carlo Felice, dove ha questa Visita. Questo è importante, di! Comanda il denaro! Comandano Signore, a Te, non è mancato il la- incontrato i rappresentanti del mondo questa è la risposta giusta! Guardare tutte queste cose che servono a lui, a voro, hai fatto il falegname, Eri felice. del lavoro sardo. A loro ha rivolto un questo idolo. E cosa succede? Per in faccia la realtà, conoscerla bene, discorso in larga parte pronunciato a difendere questo idolo si ammuc- Signore, ci manca il lavoro. capirla, e cercare insieme delle stra- b ra c c i o . chiano tutti al centro e cadono gli Gli idoli vogliono rubarci la dignità. de, con il metodo della collaborazio- estremi, cadono gli anziani perché I sistemi ingiusti vogliono rubarci la ne e del dialogo, vivendo la vicinan- Cari fratelli e sorelle, Buongiorno! in questo mondo non c’è posto per s p e ra n z a . za per portare speranza. Mai offu- Vi saluto cordialmente: lavoratori, loro! Alcuni parlano di questa abitu- Signore, non ci lasciare soli. Aiutaci scare la speranza! Non confonderla imprenditori, autorità, famiglie pre- dine di “eutanasia nascosta”, di non ad aiutarci fra noi; che dimentichiamo con l’ottimismo — che dice semplice- senti, in particolare l’A rc i v e s c o v o , curarli, di non averli in conto... «Sì, un po’ l’egoismo e sentiamo nel cuore il mente un atteggiamento psicologico Mons. Arrigo Miglio, e i tre di voi lasciamo perdere...». E cadono i “noi”, noi popolo che vuole andare — o con altre cose. La speranza è creativa, è capace di creare futuro. che hanno manifestato i vostri pro- giovani che non trovano il lavoro e avanti. blemi, le vostre attese, anche le vo- la loro dignità. Ma pensa, in un Signore Gesù, a Te non mancò il la- Terzo: un lavoro dignitoso per tutti. stre speranze. Questa Visita — come mondo dove i giovani — due genera- voro, dacci lavoro e insegnaci a lottare Una società aperta alla speranza dicevate — inizia proprio con voi, zioni di giovani — non hanno lavo- per il lavoro e benedici tutti noi. Nel non si chiude in se stessa, nella dife- che formate il mondo del lavoro. ro. Non ha futuro questo mondo. nome del Padre, del Figlio e dello Spi- sa degli interessi di pochi, ma guar- Con questo incontro desidero so- Perché? Perché loro non hanno di- rito Santo». da avanti nella prospettiva del bene gnità! È difficile avere dignità senza prattutto esprimervi la mia vicinan- Grazie tante e pregate per me! comune. E ciò richiede da parte di za, specialmente alle situazioni di lavorare. Questa è la vostra sofferen- tutti un forte senso di responsabili- sofferenza: a tanti giovani disoccu- za qui. Questa è la preghiera che tà. Non c’è speranza sociale senza voi di là gridavate: «Lavoro», «La- A seguire le altre parole che Papa un lavoro dignitoso per tutti. Per pati, alle persone in cassa-integrazio- Francesco aveva preparato e che ha voro», «Lavoro». È una preghiera questo occorre «perseguire quale ne o precarie, agli imprenditori e consegnato all’arcivescovo di Cagliari necessaria. Lavoro vuol dire dignità, priorità l’obiettivo dell’accesso al la- commercianti che fanno fatica ad dandole per lette. andare avanti. È una realtà che co- lavoro vuol dire portare il pane a ca- voro o del suo mantenimento per nosco bene per l’esperienza avuta in sa, lavoro vuol dire amare! Per di- Vorrei condividere con voi tre tutti» (Benedetto XVI, Enc. Caritas Nella basilica mariana cara ai sardi Argentina. Io non l’ho conosciuta, fendere questo sistema economico punti semplici ma decisivi. in veritate, 32). ma la mia famiglia sì: mio papà, idolatrico si istaura la “cultura dello Il primo: rimettere al centro la per- Ho detto lavoro “dignitoso”, e lo giovane, è andato in Argentina pie- scarto”: si scartano i nonni e si scar- sona e il lavoro. La crisi economica sottolineo, perché purtroppo, spe- no di illusioni a “farsi l’America”. E tano i giovani. E noi dobbiamo dire ha una dimensione europea e globa- cialmente quando c’è crisi e il biso- Alle radici ha sofferto la terribile crisi degli an- «no» a questa “cultura dello scarto”. le; ma la crisi non è solo economica, gno è forte, aumenta il lavoro disu- ni Trenta. Hanno perso tutto! Non Noi dobbiamo dire: «Vogliamo un è anche etica, spirituale e umana. mano, il lavoro-schiavo, il lavoro c’era lavoro! E io ho sentito, nella sistema giusto! un sistema che ci Alla radice c’è un tradimento del senza la giusta sicurezza, oppure della fede di un popolo mia infanzia, parlare di questo tem- faccia andare avanti tutti». Dobbia- bene comune, sia da parte di singoli senza il rispetto del creato, o senza mo dire: «Noi non vogliamo questo po, a casa... Io non l’ho visto, non che di gruppi di potere. È necessa- rispetto del riposo, della festa e del- scuole dell’isola. Mentre la papa- ero ancora nato, ma ho sentito den- sistema economico globalizzato, che rio quindi togliere centralità alla leg- la famiglia, il lavorare di domenica dal nostro inviato MARIO PONZI ci fa tanto male!». Al centro ci deve mobile compiva un giro tra la folla tro casa questa sofferenza, parlare di ge del profitto e della rendita e ri- quando non è necessario. Il lavoro Sa paghe ’e Nostru Segnore siat sem- per dar modo a tutti di vedere il questa sofferenza. Conosco bene essere l’uomo e la donna, come Dio collocare al centro la persona e il dev’essere coniugato con la custodia vuole, e non il denaro! pre chin bois. Forse loro, i sardi ra- Pontefice da vicino, un gruppo folk questo! Ma devo dirvi: «Coraggio!». bene comune. E un fattore molto del creato, perché questo venga pre- dunati dinanzi al santuario di Bo- negli abiti tradizionali ha dato vita Ma anche sono cosciente che devo Io avevo scritto alcune cose per importante per la dignità della per- servato con responsabilità per le ge- naria a Cagliari, non aspettavano ad alcune originali coreografie. fare tutto da parte mia, perché que- voi, ma, guardandovi, sono venute sona è proprio il lavoro; perché ci nerazioni future. Il creato non è altro per dare libero sfogo al grido Concluso il suo giro tra la folla il sta parola «coraggio» non sia una queste parole. Io consegnerò al Ve- sia un’autentica promozione della merce da sfruttare, ma dono da cu- che da anni sentono salire dal pro- Papa, prima di entrare in basilica, bella parola di passaggio! Non sia scovo queste parole scritte come se persona va garantito il lavoro. Que- stodire. L’impegno ecologico stesso fondo dell’anima e che ha il sapore ha ricevuto l’omaggio del presiden- soltanto un sorriso di impiegato cor- fossero state dette. Ma ho preferito sto è un compito che appartiene alla è occasione di nuova occupazione della rivincita. Sta di fatto che te della regione e del sindaco, oltre diale, un impiegato della Chiesa che dirvi quello che mi viene dal cuore società intera, per questo va ricono- nei settori ad esso collegati, come quando il Pontefice ha iniziato la che di una delegazione di diploma- viene e vi dice: «Coraggio!» . No! guardandovi in questo momento! sciuto un grande merito a quegli im- l’energia, la prevenzione e l’abbatti- sua omelia con questo augurio nella tici argentini guidata dall’ambascia- Questo non lo voglio! Io vorrei che Guardate è facile dire non perdere prenditori che, nonostante tutto, mento delle diverse forme di inqui- loro lingua, un boato ha scosso la tore presso la Santa Sede, Juan Pa- piazza, dove erano oltre centomila blo Cafiero. persone provenienti da tutta l’isola. All’interno del santuario il Santo Papa Francesco con quelle parole Padre si è poi brevemente intratte- cominciava a tracciare l’itinerario nuto con una trentina di malati di anche di quel pellegrinaggio nel sclerosi laterale amiotrofica, una de- cuore di un popolo dalla fede anti- vastante patologia molto diffusa in ca che egli ha compiuto non solo Sardegna. Erano tutti allineati con i per rinnovare la consacrazione a loro lettini di sofferenza. Molti ave- Maria e celebrare il legame con la vano lo sguardo fisso nel vuoto, ma sua Buenos Aires, ma anche e so- i loro occhi continuavano a essere prattutto per rinverdirne le radici lo specchio di un’anima che non cristiane, che proprio in Maria tro- cessa di esistere. È stato forse que- vano le più alte espressioni: l’a m o re sto il momento più commovente di una madre, la forza di una fami- dell’intera giornata. Il Papa si è in- glia, il coraggio della fede che deve ginocchiato davanti alla loro soffe- sostenere il popolo di Dio nei mo- renza, mentre dolore e gioia si uni- menti più difficili. E la Sardegna, vano anche negli occhi di quanti ha ricordato, in questo momento vi- assistono questi malati senza spe- ve uno dei periodo più difficili e ranza, quasi aggrappati alla mano drammatici della sua lunga storia. di Papa Francesco per trovare quel Per uscirne, ha detto, «è necessaria sostegno di cui la società è tanto la leale collaborazione da parte di avara con loro. Il Pontefice ha sicu- tutti» e soprattutto «l’impegno dei ramente portato all’altare della mes- responsabili delle istituzioni, per as- sa le loro sofferenze. E le ha depo- sicurare alle persone e alle famiglie ste idealmente ai piedi della Ma- i diritti fondamentali e far crescere donna di Bonaria, insieme a quel una società più fraterna e solidale». fascio di rose che, alla fine della ce- Valori — aveva ricordato poco lebrazione, ha lasciato ai piedi della prima incontrando i lavoratori — statua mariana. che vanno difesi con il sostegno di Il palco per la messa era stato al- tutti, a ogni livello sociale, econo- questo coraggio venga da dentro e la speranza. Ma a tutti, a tutti voi, non hanno smesso di impegnarsi, di namento, la vigilanza sugli incendi lestito sul sagrato. A fare da sfondo mico, imprenditoriale, e anche poli- mi spinga a fare di tutto come Pa- quelli che avete lavoro e quelli che investire e di rischiare per garantire del patrimonio boschivo, e così via. sulla cima della rocca, la Cagliari store, come uomo. Dobbiamo af- occupazione. La cultura del lavoro, tico. Un compito da realizzare con non avete lavoro, dico: «Non lascia- Custodire il creato, custodire l’uomo vecchia sembrava specchiarsi nella frontare con solidarietà, fra voi — in confronto a quella dell’assisten- la solidarietà di tutti: «Non c’è al- tevi rubare la speranza! Non lascia- con un lavoro dignitoso sia impegno città nuova, adagiata ai suoi piedi. anche fra noi —, tutti con solidarietà zialismo, implica educazione al lavo- tra strada» per una società da rin- tevi rubare la speranza!». Forse la di tutti! Ecologia... e anche “ecolo- Sull’altare, insieme con i tipici do- e intelligenza questa sfida storica. ro fin da giovani, accompagnamento gia umana”! novare profondamente. Papa Fran- speranza è come le braci sotto la ce- ni, i cagliaritani, e con loro quanti al lavoro, dignità per ogni attività cesco ha indicato la rotta da seguire Questa è la seconda città che visi- nere; aiutiamoci con la solidarietà, Cari amici, vi sono particolarmen- si sono uniti a rappresentare l’intera to in Italia. È curioso: tutte e due — soffiando sulle ceneri, perché il fuo- lavorativa, condivisione del lavoro, te vicino, mettendo nelle mani del per uscire dalla crisi di valori che eliminazione di ogni lavoro nero. In investe la società di oggi. Significa- isola, hanno deposto l’immagine di la prima e questa — sono isole. Nel- co venga un’altra volta. Ma la spe- Signore e di Nostra Signora di Bo- una civiltà ricca di tradizioni e di la prima ho visto la sofferenza di ranza ci porta avanti. Quello non è questa fase, tutta la società, in tutte naria tutte le vostre ansie e preoccu- tivamente il Pontefice, per offrire i le sue componenti, faccia ogni sfor- suoi orientamenti, ha scelto l’incon- cultura, pronta a rigenerarsi sempre tanta gente che cerca, rischiando la ottimismo, è un’altra cosa. Ma la pazioni. Il Beato Giovanni Paolo II zo possibile perché il lavoro, che è tro con il «popolo del mare» — e nella fede e a vivere una nuova sta- vita, dignità, pane, salute: il mondo speranza non è di uno, la speranza sottolineava che Gesù «ha lavorato gione. Con Papa Francesco hanno dei rifugiati. E ho visto la risposta la facciamo tutti! La speranza dob- sorgente di dignità, sia preoccupa- con le proprie mani. Anzi, il suo la- non «popolo di mare», come ama- zione centrale! La vostra condizione no precisare i sardi per sottolineare concelebrato tutti i vescovi della di quella città, che — essendo isola biamo sostenerla fra tutti, tutti voi e voro, che è stato un vero lavoro fisi- insulare poi rende ancora più urgen- il loro viscerale legame con il mare Sardegna e un ospite illustre, il car- — non ha voluto isolarsi e riceve tutti noi che siamo lontani. La spe- co, ha occupato la maggior parte te questo impegno da parte di tutti, — che vive su quest’isola, le cui bel- dinale Luis Martinéz Sistach, arci- quello, lo fa suo; ci dà un esempio ranza è una cosa vostra e nostra. È della sua vita su questa terra, ed è soprattutto delle istanze politiche ed lezze naturali finiscono troppo vescovo di Barcellona. Un migliaio di accoglienza: sofferenza e risposta cosa di tutti! Per questo vi dico: così entrato nell’opera della reden- economiche. spesso per appiattirne l’anima. Il i sacerdoti. positiva. Qui, in questa seconda cit- zione dell’uomo e del mondo» (Di- «Non lasciatevi rubare la speran- santuario della Madonna di Bona- L’arcivescovo Miglio ha atteso la tà, isola che visito, anche qui trovo Secondo elemento: il Vangelo della scorso ai lavoratori, Terni, 19 marzo za!». Ma siamo furbi, perché il Si- ria ne è il grande specchio. E non a fine della messa per rivolgere al Pa- sofferenza. Una sofferenza che uno s p e ra n z a . La Sardegna è una terra 1981). È importante dedicarsi al pro- gnore ci dice che gli idoli sono più caso il Papa si è rivolto alla “Signo- pa il suo saluto a nome della Chie- di voi ha detto che «ti indebolisce e benedetta da Dio con tante risorse prio lavoro con assiduità, dedizione furbi di noi. Il Signore ci invita ad ra del Mare” per chiedere che la lu- sa che è in Sardegna. Al termine finisce per rubarti la speranza». Una umane e ambientali, ma come nel e competenza, è importante avere avere la furbizia del serpente, con la ce dei suoi occhi sia orientamento Papa Francesco, dopo aver reso sofferenza — la mancanza di lavoro resto dell’Italia serve nuovo slancio l’abitudine al lavoro. — che ti porta — scusatemi se sono bontà della colomba. Abbiamo que- per ripartire. E i cristiani possono e sicuro. E proprio come un faro il omaggio alla Madonna e aver a un po’ forte, ma dico la verità — a sta furbizia e diciamo le cose col debbono fare la loro parte, portando Auspico che, nella logica della santuario di Bonaria è posto in ci- lungo pregato, ha guidato la recita sentirti senza dignità! Dove non c’è proprio nome. In questo momento, il loro contributo specifico: la visio- gratuità e della solidarietà, si possa ma a una collinetta che domina il dell’Angelus. lavoro, manca la dignità! E questo nel nostro sistema economico, nel ne evangelica della vita. Ricordo le uscire insieme da questa fase negati- mare. Dal sagrato discende un’am- Rientrato nel santuario Papa non è un problema della Sardegna nostro sistema proposto globalizzato parole del Papa Benedetto XVI nella va, affinché sia assicurato un lavoro pia scalinata sino a raggiungere una Francesco ha trovato ad attenderlo soltanto — ma c’è forte qui! — non è di vita, al centro c’è un idolo e que- sua visita a Cagliari del 2008: occor- sicuro, dignitoso e stabile. piazza immensa, ribattezzata “piaz- un altro gruppo di malati, tra i un problema soltanto dell’Italia o di sto non si può fare! Lottiamo tutti re «evangelizzare il mondo del lavo- Portate il mio saluto alle vostre za dei centomila” in ricordo della quali Antonio, l’ultranovantenne alcuni Paesi di Europa, è la conse- insieme perché al centro, almeno ro, dell’economia, della politica, che famiglie, ai bambini, ai giovani, agli visita di Paolo VI nel 1970. malato di lebbra che nei giorni guenza di una scelta mondiale, di della nostra vita, sia l’uomo e la necessita di una nuova generazione anziani. Anch’io vi porto con me, Scalinata e piazza sono come scorsi gli aveva indirizzato una let- un sistema economico che porta a donna, la famiglia, tutti noi, perché di laici cristiani impegnati, capaci di specialmente nella mia preghiera. E scomparse sotto la compattezza di tera con la richiesta di poterlo in- questa tragedia; un sistema econo- la speranza possa andare avanti... cercare con competenza e rigore mo- imparto di cuore la Benedizione su una folla multicolore. Sulla scalina- contrare. Il pranzo con i vescovi nel mico che ha al centro un idolo, che «Non lasciatevi rubare la speran- rale soluzioni di sviluppo sostenibi- di voi, sul vostro lavoro e sul vostro ta in particolare erano accovacciati seminario regionale ha concluso la si chiama denaro. za!». le» (Omelia, 7 settembre 2008). I Ve- impegno sociale. circa quattromila bambini delle mattinata. pagina 6 L’OSSERVATORE ROMANO lunedì-martedì 23-24 settembre 2013

La messa sul sagrato del santuario di Bonaria Per incontrare lo sguardo di Maria

L’uomo di oggi ha bisogno che hanno uno sguardo avido di vita di incontrare lo sguardo di tenerezza facile, di promesse che non si posso- di Maria. Lo ha detto Papa Francesco no compiere. Non ci rubino lo all’omelia della messa celebrata sguardo di Maria, che è pieno di te- nella mattina di domenica nerezza, che ci dà forza, che ci rende 22 settembre, sul sagrato solidali tra noi. Tutti diciamo: Ma- del santuario di Nostra Signora dre, donaci il tuo sguardo! Madre, di Bonaria. donaci il tuo sguardo! Madre, dona- Sa paghe ‘e Nostru Segnore siat ci il tuo sguardo! sempre chin bois Nostra Segnora ‘e Bonaria bos Oggi si realizza quel desiderio che acumpanzet sempre in sa vida. avevo annunciato in Piazza San Pie- tro, prima dell’estate, di poter visita- re il Santuario di Nostra Signora di Bonaria. Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impe- Nomina gni, ideali e aspirazioni della vostra Isola, e per confermarvi nella fede. An- episcopale che qui a Cagliari, come in tutta la Sardegna, non mancano difficoltà, — ce ne sono tante — problemi e La nomina di oggi riguarda la preoccupazioni: penso, in particola- Chiesa negli Stati Uniti d’Ame- re, alla mancanza del lavoro e alla rica. sua precarietà, e quindi all’incertezza per il futuro. La Sardegna, questa vostra bella Regione, soffre da lungo Shelton J. Fabre tempo molte situazioni di povertà, vescovo accentuate anche dalla sua condizio- di Houma-Thibodaux ne insulare. È necessaria la collabo- na che ci dona il suo Figlio. So bene alla custodia materna della Madre. popolo, e lo sguardo della Madonna non conoscono Gesù, i giovani che (Stati Uniti d’America) razione leale di tutti, con l’imp egno che Maria, nostra Madre, è nel vo- Maria avrà ricordato un altro sguar- ci aiuta a guardarci tra noi in modo sono in difficoltà, i giovani che non dei responsabili delle istituzioni — stro cuore, come testimonia questo do di amore, quando era una ragaz- fraterno. Guardiamoci in modo più trovano lavoro. Non abbiamo paura anche la Chiesa — per assicurare alle Nato a New Road, Louisiana, Santuario, dove molte generazioni di za: lo sguardo di Dio Padre, che fraterno! Maria ci insegna ad avere di uscire e guardare i nostri fratelli e persone e alle famiglie i diritti fon- nella diocesi di Baton Rouge, il Sardi sono salite — e continueranno aveva guardato la sua umiltà, la sua quello sguardo che cerca di accoglie- sorelle con lo sguardo della Madon- damentali, e far crescere una società 25 ottobre 1963, dopo aver fre- a salire! — per invocare la protezione piccolezza. Maria ci insegna che Dio re, di accompagnare, di proteggere. na, Lei ci invita ad essere veri fratel- più fraterna e solidale. Assicurare il quentato le scuole elementari e della Madonna di Bonaria, Patrona non ci abbandona, può fare cose Impariamo a guardarci gli uni gli al- li. E non permettiamo che qualcosa secondarie, ha studiato al diritto al lavoro, il diritto a portare tri sotto lo sguardo materno di Ma- o qualcuno si frapponga tra noi e lo Massima dell’Isola. Qui voi portate grandi anche con la nostra debolez- Seminary College, a Saint pane a casa, pane guadagnato col la- ria! Ci sono persone che istintiva- sguardo della Madonna. Madre, do- le gioie e le sofferenze di questa ter- za. Abbiamo fiducia in Lui! Bussia- Benedict, Louisiana, e poi ha ot- voro! Vi sono vicino! Vi sono vicino, mente consideriamo di meno e che naci il tuo sguardo! Nessuno ce lo vi ricordo nella preghiera, e vi inco- ra, delle sue famiglie, e anche di mo alla porta del suo cuore! tenuto il baccellierato e il master quei figli che vivono lontani, spesso E il terzo pensiero: oggi sono ve- invece ne hanno più bisogno: i più nasconda! Il nostro cuore di figli raggio a perseverare nella testimo- abbandonati, i malati, coloro che sappia difenderlo da tanti parolai in Religious studies all’Università nianza dei valori umani e cristiani partiti con grande dolore e nostalgia nuto in mezzo a voi, anzi siamo venuti cattolica di Louvain, Belgio. È per cercare un lavoro e un futuro non hanno di che vivere, coloro che che promettono illusioni; da coloro così profondamente radicati nella fe- tutti insieme per incontrare lo sguardo stato ordinato sacerdote il 5 ago- per sé e per i loro cari. Oggi, noi de e nella storia di questo territorio di Maria, perché lì è come riflesso lo sto 1989 per la diocesi di Baton tutti qui riuniti, vogliamo ringraziare e della popolazione. Mantenete sem- sguardo del Padre, che la fece Ma- Rouge. Ha svolto poi i seguenti Maria perché ci è sempre vicina, vo- pre accesa la luce della speranza! dre di Dio, e lo sguardo del Figlio incarichi: vice parroco della Saint gliamo rinnovare a Lei la nostra fi- Sono venuto in mezzo a voi per dalla croce, che la fece Madre no- parish a ducia e il nostro amore. mettermi con voi ai piedi della Madon- stra. E con quello sguardo oggi Ma- Nei saluti del presidente della regione e del sindaco Greenwell Springs (1989-1992); La prima Lettura che abbiamo ria ci guarda. Abbiamo bisogno del direttore dell’ufficio per la pasto- ascoltato ci mostra Maria in preghie- suo sguardo di tenerezza, del suo rale dei cattolici afroamericani ra, nel Cenacolo, insieme agli Apo- sguardo materno che ci conosce me- Saldi nei valori (1991-2004); vice parroco della stoli. Maria prega, prega insieme alla glio che chiunque altro, del suo Saint George parish a Baton comunità dei discepoli, e ci insegna sguardo pieno di compassione e di Rouge (1992-1994), della Saint Il benvenuto dell’a rc i v e s c o v o ad avere piena fiducia in Dio, nella cura. Maria, oggi vogliamo dirti: Isidore the Farmer parish a Baker sua misericordia. Questa è la poten- Madre, donaci il tuo sguardo! Il tuo Sul sagrato antistante il santuario gna, due isole: due terre di confine, (1994-1995) e della za della preghiera! Non stanchiamo- sguardo ci porta a Dio, il tuo sguar- di Nostra Signora di Bonaria, pri- due realtà vicine che condividono cathedral a Baton Rouge (1995- Sotto ci di bussare alla porta di Dio. Por- do è un dono del Padre buono, che ma di celebrare la messa, il Papa il senso intimo della sofferenza di 1996); parroco della Saint Joseph lo stesso manto tiamo al cuore di Dio, attraverso ci attende ad ogni svolta del nostro era stato salutato dal presidente quanti lottano per riaffermare l’uni- Maria, tutta la nostra vita, ogni gior- cammino, è un dono di Gesù Cristo della regione autonoma della Sar- cità del proprio futuro. Due luoghi parish a Grosse Tete e della Im- no! Bussare alla porta del cuore di in croce, che carica su di sé le nostre degna, Ugo Cappellacci, e dal sin- dell’anima dove l’uomo incontra la maculate Heart of Mary parish a D io! sofferenze, le nostre fatiche, il nostro daco di Cagliari, Massimo Zedda. storia, centrali nel destino del Me- Maringouin (1996-2004); difenso- «Siamo onorati di condividere diterraneo, sul quale hanno ripreso re del vincolo preso il tribunale di sotto lo stesso manto di Maria, Nel Vangelo invece cogliamo so- peccato. E per incontrare questo Pa- Il presidente ha espresso «la spe- a soffiare forte preoccupanti venti Baton Rouge (1997-2006); parro- l’affetto per la sua Patria, dove prattutto l’ultimo sguardo di Gesù dre pieno di amore, oggi le diciamo: ranza che la visita» del Pontefice di guerra». Cappellacci ha assicu- co della Sacred Heart of tanti italiani, e sardi in particola- verso sua Madre (cfr. Gv 19, 25-27). Madre, donaci il tuo sguardo! Lo di- rappresenta per la Sardegna. Quin- rato a Papa Francesco come «l’au- parish a Baton Rouge (2004- re, hanno trovato accoglienza e Dalla croce Gesù guarda sua Madre ciamo tutti insieme: «Madre, donaci di ha sottolineato «quanto sia si- spicio che giunge al mondo dalla 2006). Nominato vescovo titolare lavoro». Lo ha detto l’a rc i v e s c o v o e le affida l’apostolo Giovanni, di- il tuo sguardo!». «Madre, donaci il gnificativo e commovente il fatto di Pudenziana e ausiliare di New di Cagliari, monsignor Arrigo Mi- cendo: Questo è tuo figlio. In Gio- tuo sguardo!». che le prime necessità sentite» da Sardegna unita in preghiera, sia Orleans il 13 dicembre 2006, ha glio, rivolgendosi a Papa France- vanni ci siamo tutti, anche noi, e lo Nel cammino, spesso difficile, non Papa Francesco «siano state quelle «quello anzitutto di essere testimo- sco all’inizio della messa. sguardo di amore di Gesù ci affida siamo soli, siamo in tanti, siamo un di visitare Lampedusa e la Sarde- ni di pace nella comunione rinno- ricevuto l’ordinazione episcopale «Un mese prima dalla sua ele- vata tra le genti di diversi paesi. il 28 febbraio successivo. Dal zione a Vescovo di Roma — ha Inoltre, è viva la speranza di veder 2007 è vicario generale dell’a rc i - detto — ci era giunta da Buenos crescere nell’isola una comunità diocesi di New Orleans. In seno Aires la richiesta di un’effigie del- salda nei propri valori spirituali, alla Conferenza episcopale è pre- la Madonna di Bonaria, la statua che, riconfortata dalla forza della sidente del Subcommittee on che lei ha benedetto il 15 maggio All’Angelus il Papa sottolinea la devozione mariana della Sardegna fede, abbia a cuore innanzitutto il African American affairs. in piazza San Pietro». Grazie a destino dei meno fortunati e sappia questa immagine, «il ponte che prendersi cura di loro con amore e unisce Bonaria a Buenos Aires di- Un legame forte senso di responsabilità». venta per tutti noi anche un lega- Successivamente è stato il più me più intenso con il Successore giovane sindaco che la città abbia di Pietro». Il presule ha ricordato mai espresso, a porgere a Papa che l’icona mariana giunse in Sar- Francesco il «caldo benvenuto degna via mare nel 1370, lo stesso dell’intera comunità cagliaritana» mare da cui successivamente sal- con «un abbraccio che promana da pò la nave «con i marinai sardi questo quartiere così come dagli al- che portavano con sé la loro Pa- tri antichi e nuovi quartieri, uniti trona, lungo una rotta che li con- dalla comune venerazione della Al- dusse fino alle coste argentine, tissima patrona della Sardegna». E dove sorse la nuova Città che di- ha citato in proposito «la propria venne Buenos Aires». nonna, devotissima del culto della Monsignor Miglio ha poi assi- Vergine di Bonaria». curato al Pontefice di poter con- Il primo cittadino ha poi messo tare «da oggi, ogni giorno, su in luce come «gli antichi vincoli una riserva speciale di preghiera che legano la comunità cagliaritana da parte nostra, arricchita in mo- e l’intero popolo della Sardegna al do speciale dalla fede dei nostri culto della Madonna di Bonaria» anziani e dalla generosità di tutti siano «oggi rafforzati dalla condi- i nostri ammalati». Questa visita, visione degli indirizzi del messag- ha sottolineato l’arcivescovo di gio» del Papa, «così nuovo, così Cagliari, infatti ha fatto nascere forte, così coinvolgente; tanto che «una speciale parentela spirituale in esso si riconoscono cattolici e e affettuosa tra lei e la Sardegna: non cattolici, credenti e non cre- sappia che i sardi non dimentica- denti, uomini e donne comunque no mai chi vuole loro bene». mossi da buona volontà e dal co- Il presule ha, quindi, ringrazia- to Papa Francesco per la visita, mune amore per il prossimo». Al che «vuole portare speranza per punto che, ha concluso Zedda, le tante povertà di cui soffre la «nell’indirizzo del suo pontificato — indirizzo che è di fede cristiana, Sardegna». Del resto il vescovo A conclusione della celebrazione eucaristica il Pontefice ha stra terra ha un legame forte con Maria, un legame che ma che è, proprio in quanto tale, di Roma ha più volte ricordato guidato la recita dell’Angelus, sottolineando il forte legame esprimete nella vostra devozione e nella vostra cultura. innanzitutto messaggio di solidarie- «che per uscire dalle difficoltà e della Sardegna con la Vergine. Siate sempre veri figli di Maria e della Chiesa, e dimo- dalle crisi, una società veramente tà umana, di attenzione e di impe- stratelo con la vostra vita, seguendo l’esempio dei santi! gno a favore dei più deboli, di civile deve sempre mettere al pri- Cari fratelli e sorelle, mo posto i più poveri e i più pic- A questo proposito, ricordiamo che ieri, a Bergamo, apertura e di rinnovamento, e di coli». prima di concludere questa celebrazione, vi saluto con è stato proclamato Beato Tommaso Acerbis da Olera, pace tra gli uomini e tra i popoli — Infine monsignor Miglio ha affetto, in particolare i miei confratelli Vescovi della frate Cappuccino, vissuto tra i secoli sedicesimo e di- si riconosce l’intera comunità ca- ringraziato il Santo Padre a nome Sardegna, che ringrazio. Qui, ai piedi della Madonna, ciassettesimo. Rendiamo grazie per questo testimone gliaritana, che è oggi comunità dei più poveri, che «ormai hanno vorrei ringraziare tutti e ciascuno di voi, cari fedeli, i dell’umiltà e della carità di Cristo! multietnica, multirazziale, multire- capito di avere un posto speciale sacerdoti, i religiosi e le religiose, le Autorità e in modo Ora recitiamo insieme la preghiera dell’An g e l u s . ligiosa, così come non potrebbe nel suo cuore», e ha concluso con speciale quanti hanno collaborato per organizzare que- non essere in una città e in una ci- sta visita. Soprattutto voglio affidarvi a Maria, Nostra viltà che nascono e traggono ali- un caratteristico saluto locale: Al termine della preghiera il Papa ha detto. «Deu t’aggiudidi e sa Mamma Signora di Bonaria. Ma in questo momento penso a mento da diverse culture del Medi- t’accumpangidi!». tutti i numerosi santuari mariani della Sardegna: la vo- Vi auguro buona domenica e buon pranzo! terraneo». lunedì-martedì 23-24 settembre 2013 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7

Discorso al mondo accademico e culturale L’apocalisse che non verrà

La crisi attuale «può diventare sorta di cinismo. Questa è la tenta- pluralismi — uno dei rischi della momento di purificazione e di zione che noi abbiamo davanti, se globalizzazione è questo —, e nep- ripensamento dei nostri modelli andiamo per questa strada della di- pure li estremizza facendoli diventa- economico-sociali». Lo ha detto il sillusione o della delusione. re motivo di scontro, ma apre al Papa ai rappresentanti del mondo A questo punto ci chiediamo: c’è confronto costruttivo. Questo signi- accademico e culturale sardo, incontrati una via da percorrere in questa no- fica comprendere e valorizzare le nel pomeriggio di domenica 22 stra situazione? Dobbiamo rasse- ricchezze dell’altro, considerandolo settembre nell’aula magna della gnarci? Dobbiamo lasciarci oscurare non con indifferenza o con timore, Pontificia facoltà teologica regionale. la speranza? Dobbiamo fuggire dal- ma come fattore di crescita. Le di- la realtà? Dobbiamo “lavarci le ma- namiche che regolano i rapporti tra Cari amici, buon pomeriggio! ni” e chiuderci in noi stessi? Penso persone, tra gruppi, tra Nazioni spesso non sono di vicinanza, di in- Rivolgo a tutti il mio saluto cordia- non solo che ci sia una strada da contro, ma di scontro. Mi richiamo le. Ringrazio il Padre Preside e i percorrere, ma che proprio il mo- ancora al brano evangelico. Quando Rettori Magnifici per le loro parole mento storico che viviamo ci spinga Gesù si avvicina ai due discepoli di di accoglienza, e auguro ogni bene a cercare e trovare vie di speranza, che Emmaus, condivide il loro cammi- per il lavoro delle tre Istituzioni. Mi aprano orizzonti nuovi alla nostra In cattedrale con i poveri e i detenuti no, ascolta la loro lettura della real- piace aver sentito che lavorano in- società. E qui è prezioso il ruolo tà, la loro delusione, e dialoga con sieme, come amici: e questo è buo- dell’Università. L’Università come loro; proprio in questo modo riac- no! Ringrazio e incoraggio la Ponti- luogo di elaborazione e trasmissione cende nei loro cuori la speranza, ficia Facoltà Teologica, che ci ospi- del sapere, di formazione alla “sa- A chi dà fastidio pienza” nel senso più profondo del apre nuovi orizzonti che erano già ta, in particolare i Padri Gesuiti, che presenti, ma che solo l’incontro con vi svolgono con generosità il loro termine, di educazione integrale del- il Risorto permette di riconoscere. prezioso servizio, e l’intero Corpo la persona. In questa direzione, vor- Non abbiate mai paura dell’incon- Accademico. La preparazione dei rei offrire alcuni brevi spunti su cui la solidarietà? r i f l e t t e re . tro, del dialogo, del confronto, an- candidati al sacerdozio rimane un che tra Università. A tutti i livelli. obiettivo primario, ma anche la L’Università come luogo del discer- Qui siamo nella sede della Facoltà formazione dei laici è molto impor- nimento. È importante leggere la Il Papa ha messo in guardia dal tra via. Nella statua di Nostra Si- sù è un’urgenza!», diceva Paolo (cfr. Teologica. Permettetemi di dirvi: tante. realtà, guardandola in faccia. Le let- rischio che la parola “solidarietà” sia gnora di Bonaria, Cristo appare tra 2 Cor 5, 14). Per il buon Pastore ciò non abbiate timore di aprirvi anche Non voglio fare una lezione acca- ture ideologiche o parziali non ser- cancellata oggi dal vocabolario. le braccia di Maria. Lei, come buo- che è lontano, periferico, ciò che è vono, alimentano solamente l’illu- agli orizzonti della trascendenza, Incontrando domenica pomeriggio, 22 na madre, ce Lo indica, ci dice di sperduto e disprezzato è oggetto di demica, anche se il contesto e voi all’incontro con Cristo o di appro- che siete un gruppo qualificato forse sione e la disillusione. Leggere la settembre, nella cattedrale di Cagliari, avere fiducia in Lui. una cura maggiore, e la Chiesa non realtà, ma anche vivere questa real- fondire il rapporto con Lui. La fede lo richiederebbero. Preferisco offrire i detenuti e i poveri assistiti dalla Ma non basta guardare, bisogna può che far sua questa predilezione tà, senza paure, senza fughe e senza non riduce mai lo spazio della ra- alcune riflessioni a voce alta che Caritas, il Pontefice ha ribadito il s e g u i re ! E questo è il secondo aspet- e questa attenzione. Nella Chiesa, i catastrofismi. Ogni crisi, anche gione, ma lo apre ad una visione in- partono dalla mia esperienza di uo- valore dell’impegno accanto ai piccoli e to. Gesù non è venuto nel mondo a primi sono quelli che hanno più ne- quella attuale, è un passaggio, il tra- tegrale dell’uomo e della realtà, e mo e di Pastore della Chiesa. E per agli ultimi. fare una sfilata, per farsi vedere. cessità, umana, spirituale, materiale, vaglio di un parto che comporta fa- difende dal pericolo di ridurre l’uo- questo mi lascio guidare da un bra- Non è venuto per questo. Gesù è la più necessità. tica, difficoltà, sofferenza, ma che mo a “materiale umano”. no del Vangelo, facendone una Cari fratelli e sorelle, via, e una via serve per camminare, porta in sé l’orizzonte della vita, di Un ultimo elemento: l’U n i v e rs i t à E seguendo Cristo sulla via della lettura “esistenziale”, quello dei per percorrerla. Allora io voglio anzi- un rinnovamento, porta la forza del- come luogo di formazione alla solida- Grazie a tutti per essere qui, oggi. carità, noi seminiamo speranza. Semi- discepoli di Emmaus: due discepoli tutto ringraziare il Signore per il vo- la speranza. E questa non è una cri- rietà. La parola solidarietà non ap- Nei vostri volti vedo fatica, ma vedo nare speranza: questa è la terza con- di Gesù che, dopo la sua morte, se stro impegno nel seguirlo, anche si di “cambio”: è una crisi di “cam- partiene solo al vocabolario cristia- anche speranza. Sentitevi amati dal vinzione che mi piace condividere ne vanno da Gerusalemme e torna- nella fatica, nella sofferenza, tra le bio di epoca”. È un’epoca, quella no, è una parola fondamentale del Signore, e anche da tante persone con voi. La società italiana oggi ha no al paese. Ho scelto tre parole mura di un carcere. Continuiamo ad che cambia. Non sono cambiamenti vocabolario umano. Come ho detto buone, che con le loro preghiere e molto bisogno di speranza, e la Sar- chiave: disillusione, rassegnazione, epocali superficiali. La crisi può di- oggi, è una parola che in questa cri- con le loro opere aiutano ad allevia- avere fiducia in Lui, donerà al vo- degna in modo particolare. Chi ha sp eranza. re le sofferenze del prossimo. Io mi stro cuore speranza e gioia! Voglio responsabilità politiche e civili ha il ventare momento di purificazione e si rischia di essere cancellata dal di- Questi due discepoli portano nel zionario. Il discernimento della real- sento a casa, qui. E anche spero che ringraziarlo per tutti voi che vi de- proprio compito, che come cittadini di ripensamento dei nostri modelli cuore la sofferenza e il disorienta- tà, assumendo il momento di crisi, voi vi sentiate a casa in questa Cat- dicate generosamente, qui a Cagliari bisogna sostenere in modo attivo. economico-sociali e di una certa mento per la morte di Gesù, sono concezione del progresso che ha ali- la promozione di una cultura tedrale: come si dice in America La- e in tutta la Sardegna, alle opere di Alcuni membri della comunità cri- delusi per come sono andate a finire mentato illusioni, per recuperare dell’incontro e del dialogo, orienta- tina, “questa casa è la vostra casa”, è misericordia. Desidero incoraggiarvi stiana sono chiamati ad impegnarsi le cose. Un sentimento analogo lo l’umano in tutte le sue dimensioni. no verso la solidarietà, come ele- la vostra casa. a continuare su questa strada, ad in questo campo della politica, che andare avanti insieme, cercando di ritroviamo anche nella nostra situa- Il discernimento non è cieco, né im- mento fondamentale per un rinno- Qui sentiamo in modo forte e è una forma alta di carità, come di- conservare anzitutto la carità tra di zione attuale: la delusione, la disillu- provvisato: si realizza sulla base di vamento delle nostre società. L’in- concreto che siamo tutti fratelli. Qui ceva Paolo VI. Ma come Chiesa ab- voi. Questo è molto importante. sione, a causa di una crisi economi- criteri etici e spirituali, implica l’in- contro, il dialogo tra Gesù e i due l’unico Padre è il Padre nostro cele- biamo tutti una responsabilità forte Non possiamo seguire Gesù sulla co-finanziaria, ma anche ecologica, terrogarsi su ciò che è buono, il rife- discepoli di Emmaus, che riaccende ste, e l’unico Maestro è Gesù Cristo. che è quella di seminare la speranza via della carità se non ci vogliamo educativa, morale, umana. È una rimento ai valori propri di una vi- la speranza e rinnova il cammino Allora la prima cosa che volevo con- con opere di solidarietà, sempre cer- bene prima di tutto tra noi, se non crisi che riguarda il presente e il fu- sione dell’uomo e del mondo, una della loro vita, porta alla condivisio- dividere con voi è proprio questa cando di collaborare nel modo mi- turo storico, esistenziale dell’uomo ne: lo riconobbero ci sforziamo di collaborare, di com- gliore con le pubbliche istituzioni, gioia di avere Gesù come Maestro, prenderci a vicenda e di perdonarci, in questa nostra civiltà occidentale, nello spezzare il pane. come modello di vita. Guardiamo a nel rispetto delle rispettive compe- e che finisce poi per interessare il È il segno dell’Eucari- riconoscendo ciascuno i propri limi- tenze. La Caritas è espressione della Lui! Questo ci dà tanta forza, tanta ti e i propri sbagli. Dobbiamo fare mondo intero. E quando dico crisi, stia, di Dio che si fa consolazione nelle nostre fragilità, comunità, e la forza della comunità non penso ad una tragedia. I cinesi, così vicino in Cristo le opere di misericordia, ma con mi- cristiana è far crescere la società nelle nostre miserie e nelle nostre sericordia! Con il cuore lì. Le opere quando vogliono scrivere la parola da farsi presenza co- dall’interno, come il lievito. Penso crisi, la scrivono con due caratteri: il stante, da condividere difficoltà. Tutti noi abbiamo diffi- di carità con carità, con tenerezza, e alle vostre iniziative con i detenuti carattere del pericolo e il carattere la sua stessa vita. E coltà, tutti. Tutti noi che siamo qui sempre con umiltà! Sapete? A volte nelle carceri, penso al volontariato dell’opportunità. Quando parliamo questo dice a tutti, an- abbiamo difficoltà. Tutti noi che sia- si trova anche l’arroganza nel servi- di tante associazioni, alla solidarietà di crisi, parliamo di pericoli, ma an- che a chi non crede, mo qui — tutti — abbiamo miserie e zio ai poveri! Sono sicuro che voi con le famiglie che soffrono di più a che di opportunità. Questo è il sen- che è proprio in una tutti noi che siamo qui abbiamo fra- l’avete vista. Quell’arroganza nel causa della mancanza di lavoro. In so in cui io utilizzo la parola. Certo, solidarietà non detta, gilità. Nessuno qui è migliore servizio a quelli che hanno bisogno questo vi dico: coraggio! Non la- ogni epoca della storia porta in sé ma vissuta, che i dell’altro. Tutti siamo uguali davanti del nostro servizio. Alcuni si fanno sciatevi rubare la speranza e andate elementi critici, ma, almeno negli rapporti passano dal al Padre, tutti! belli, si riempiono la bocca con i avanti! Che non ve la rubino! Al ultimi quattro secoli, non si sono vi- considerare l’altro co- E guardando Gesù noi vediamo che poveri; alcuni strumentalizzano i contrario: seminare speranza! Gra- ste così scosse le certezze fondamen- me “materiale umano” Lui ha scelto la via dell’umiltà e del poveri per interessi personali o del zie, cari amici! Vi benedico tutti, in- tali che costituiscono la vita degli o come “n u m e ro ”, al servizio. Anzi, Lui stesso in persona proprio gruppo. Lo so, questo è sieme con le vostre famiglie. E gra- esseri umani come nella nostra epo- considerarlo come è questa via. Gesù non è stato inde- umano, ma non va bene! Non è di zie a tutti voi! ca. Penso al deterioramento dell’am- persona. Non c’è futu- ciso, non è stato “qualunquista”: ha Gesù, questo. E dico di più: questo biente: questo è pericoloso, pensia- ro per nessun Paese, fatto una scelta e l’ha portata avanti è peccato! È peccato grave, perché è mo un po’ avanti, alla guerra per nessuna società, fino in fondo. Ha scelto di farsi uo- usare i bisognosi, quelli che hanno Dopo la recita del Padre Nostro il dell’acqua, che viene; agli squilibri per il nostro mondo, mo, e come uomo di farsi servo, fi- Pontefice ha così concluso. bisogno, che sono la carne di Gesù, sociali; alla terribile potenza delle se non sapremo essere no alla morte di croce. Questa è la per la mia vanità. Uso Gesù per la Il Signore vi benedica tutti: le vo- armi — ne abbiamo parlato tanto, in tutti più solidali. Soli- via dell’amore: non c’è un’altra. Per- mia vanità, e questo è peccato gra- stre famiglie, i vostri problemi, le questi giorni; al sistema economico- darietà quindi come ciò vediamo che la carità non è un ve! Sarebbe meglio che queste per- vostre gioie, le vostre speranze. In finanziario, il quale ha al centro non modo di fare la storia, semplice assistenzialismo, e meno sone rimanessero a casa! nome del Padre, del Figlio e dello l’uomo, ma il denaro, il dio denaro; come ambito vitale in un assistenzialismo per tranquilliz- cui i conflitti, le ten- Dunque: seguire Gesù sulla via Spirito Santo. E, per favore, vi chie- allo sviluppo e al peso dei mezzi di zare le coscienze. No, quello non è della carità, andare con Lui alle pe- do di pregare per me: ne ho biso- informazione, con tutta la loro visione della persona in tutte le sue sioni, anche gli opposti raggiungo- amore, quello è negozio, quello è no un’armonia che genera vita. In riferie esistenziali. «La carità di Ge- gno! positività, di comunicazione, di tra- dimensioni, soprattutto in quella affare. L’amore è gratuito. La carità, spirituale, trascendente; non si può questo, pensando a questa realtà sporto. È un cambiamento che ri- considerare mai la persona come dell’incontro nella crisi, ho trovato l’amore è una scelta di vita, è un guarda il modo stesso in cui l’uma- “materiale umano”! Questa è forse nei politici giovani un’altra maniera modo di essere, di vivere, è la via nità porta avanti la sua esistenza nel la proposta nascosta del funzionali- di pensare la politica. Non dico mi- dell’umiltà e della solidarietà. Non mondo. c’è un’altra via per questo amore: smo. L’Università come luogo di gliore o non migliore ma un’altra essere umili e solidali. Questa paro- I saluti negli incontri del pomeriggio Di fronte a questa realtà quali so- “sapienza” ha una funzione molto maniera. Parlano diversamente, la, solidarietà, in questa cultura dello no le reazioni? Ritorniamo ai due importante nel formare al discerni- stanno cercando... la musica loro è scarto — quello che non serve si discepoli di Emmaus: delusi di fron- mento per alimentare la speranza. diversa dalla musica nostra. Non butta fuori — per rimanere soltanto Quelle povertà invisibili te alla morte di Gesù, si mostrano Quando il viandante sconosciuto, abbiamo paura! Sentiamoli, parlia- quelli che si sentono giusti, che si rassegnati e cercano di fuggire dalla che è Gesù Risorto, si accosta ai mo con loro. Loro hanno un’intui- sentono puri, che si sentono puliti. realtà, lasciano Gerusalemme. Gli due discepoli di Emmaus, tristi e zione: apriamoci alla loro intuizio- Poveretti! Questa parola, solidarietà, stessi atteggiamenti li possiamo leg- sconsolati, non cerca di nascondere ne. È l’intuizione della vita giovane. «Questo incontro ci ricorda chi Buenos Aires sottolineava la neces- gere anche in questo momento stori- rischia di essere cancellata dal dizio- la realtà della Crocifissione, dell’ap- Dico i politici giovani perché è deve avere il primo posto nelle no- sità «di stabilire un dialogo con co. Di fronte alla crisi ci può essere nario, perché è una parola che dà parente sconfitta che ha provocato quello che ho sentito, ma i giovani stre chiese». Così l’arcivescovo Mi- ogni cultura attraverso un solido la ra s s e g n a z i o n e , il pessimismo verso in genere cercano questa chiave di- fastidio, dà fastidio. Perché? Perché la loro crisi, al contrario li invita a glio ha presentato al Papa i prota- lavoro di discernimento, guardan- ogni possibilità di efficace interven- versa. Per aiutarci all’incontro, ci ti obbliga a guardare all’altro e darti leggere la realtà per guidarli alla lu- gonisti dell’appuntamento pomeri- dosi da una certa “rigidità dottri- to. In un certo senso è un “chiamar- aiuterà sentire la musica di questi all’altro con amore. È meglio can- ce della sua Risurrezione: «Stolti e diano in cattedrale: i poveri assisti- nale che serra i ranghi solo per di- si fuori” dalla stessa dinamica lenti di cuore... Non bisognava che politici, “scientifici”, pensatori gio- cellarla dal dizionario, perché dà fa- ti dalla Caritas e i detenuti della fendersi”, finendo per “imp edire dell’attuale tornante storico, denun- il Cristo patisse queste sofferenze vani. stidio. E noi no, noi diciamo: questa Casa circondariale, espressione ciandone gli aspetti più negativi con per entrare nella gloria?» (Lc 24, 25- è la via, l’umiltà e la solidarietà. alle persone di vivere”. È questo Prima di concludere, permettete- delle «tante povertà presenti nella una mentalità simile a quel movi- 26). Fare discernimento significa Perché? L’abbiamo inventata noi stile di apertura e di dialogo, ha mi di sottolineare che a noi cristiani nostra terra e non tutte sempre vi- mento spirituale e teologico del II non fuggire, ma leggere seriamente, la fede stessa dona una speranza so- preti? No! È di Gesù: Lui l’ha det- proseguito, che deve caratterizzare sibili». Successivamente il Pontefi- secolo dopo Cristo che viene chia- senza pregiudizi, la realtà. lida che spinge a discernere la real- to! E vogliamo andare per questa la nostra attività». ce ha incontrato il mondo della Si è poi rivolto al Papa il rettore mato “ap o calittico”. Noi ne abbia- Un altro elemento: l’Università co- tà, a vivere la vicinanza e la solida- strada. L’umiltà di Cristo non è un cultura nella Pontificia Facoltà dell’Università di Cagliari, Gio- mo la tentazione, pensare in chiave me luogo in cui si elabora la cultura rietà, perché Dio stesso è entrato moralismo, un sentimento. L’umiltà Teologica della Sardegna. Nel dar- apocalittica. Questa concezione pes- nella nostra storia, diventando uo- di Cristo è reale, è la scelta di essere vanni Melis, che ha ringraziato per della prossimità, cultura della prossi- gli il benvenuto il preside gesuita simistica della libertà umana e dei mità. Questa è una proposta: cultu- mo in Gesù, si è immerso nella no- piccolo, di stare con i piccoli, con l’attenzione rivolta «ai problemi Maurizio Teani ha sottolineato che processi storici porta ad una sorta ra della vicinanza. L’isolamento e la stra debolezza, facendosi vicino a gli esclusi, di stare fra noi, peccatori della Sardegna, in particolare a «la ricerca e l’insegnamento teolo- di paralisi dell’intelligenza e della chiusura in se stessi o nei propri in- tutti, mostrando solidarietà concre- tutti. Attenzione, non è un’ideolo- quelli delle giovani generazioni gico richiedono apertura e volontà volontà. La disillusione porta anche teressi non sono mai la via per rida- ta, specialmente ai più poveri e bi- gia! È un modo di essere e di vivere sulle quali ricadono le incertezze e di ascolto nei confronti del proprio ad una sorta di fuga, a ricercare re speranza e operare un rinnova- sognosi, aprendoci un orizzonte in- che parte dall’amore, parte dal cuo- tempo e delle questioni cruciali le ansie riguardanti il futuro». In- “isole” o momenti di tregua. È qual- mento, ma è la vicinanza, è la cultu- finito e sicuro di speranza. re di Dio. che l’attraversano». Ha rievocato fine è intervenuto il rettore cosa di simile all’atteggiamento di ra dell’incontro. L’isolamento, no; Cari amici, grazie per questo in- Questa è la prima cosa, e mi pia- in proposito un intervento dello dell’ateneo di , Attilio Ma- Pilato, il “lavarsi le mani”. Un atteg- vicinanza, sì. Cultura dello scontro, contro e per la vostra attenzione; la ce tanto parlarne con voi. Guardia- stesso Bergoglio tenuto a Roma stino, che ha ricostruito i quattro giamento che appare “pragmatico”, no; cultura dell’incontro, sì. L’Uni- speranza sia la luce che illumina mo Gesù: Lui è la nostra gioia, ma nel febbraio 2009 sul significato e secoli di storia universitaria della ma che di fatto ignora il grido di versità è luogo privilegiato in cui si sempre il vostro studio e il vostro anche la nostra forza, la nostra cer- l’importanza della formazione ac- terra che un commentatore di Pla- giustizia, di umanità e di responsa- promuove, si insegna, si vive questa impegno. E il coraggio sia il tempo tezza, perché è la via sicura: umiltà, cademica in ambito ecclesiale, in tone chiamava e argurofleps nesos, bilità sociale e porta all’individuali- cultura del dialogo, che non livella musicale per andare avanti! Che il solidarietà, servizio. Non c’è un’al- cui l’allora cardinale arcivescovo di l’isola dalle vene d’a rg e n t o . smo, all’ipocrisia, se non ad una indiscriminatamente differenze e Signore vi benedica! pagina 8 L’OSSERVATORE ROMANO lunedì-martedì 23-24 settembre 2013

L’incontro con i giovani a conclusione della visita Avanti con Gesù per costruire la speranza

L’invito ad «andare avanti con Gesù» Gesù chiamerà Pietro — e suo fratel- gnativo, vuol dire non accontentarsi per essere «uomini e donne di lo Andrea, insieme con Giacomo e di piccole mete, del piccolo cabotag- speranza» è stato rivolto dal Papa ai Giovanni, anch’essi fratelli, tutti pe- gio, ma puntare in alto con corag- giovani che hanno partecipato scatori. Gesù è circondato dalla folla gio! all’incontro di domenica pomeriggio, 22 che vuole ascoltare la sua parola; ve- Non è buono — non è buono — settembre, in largo Carlo Felice, a de quei pescatori accanto alle barche fermarsi al «non abbiamo preso nul- conclusione della visita pastorale a mentre ripuliscono le reti. Sale sulla la», ma andare oltre, andare al Cagliari. barca di Simone e gli chiede di al- «prendi il largo e getta le reti» di lontanarsi un po’ dalla riva, e così, nuovo, senza stancarci! Gesù lo ripe- Cari giovani di Sardegna! stando seduto sulla barca, parla alla te a ciascuno di voi. Ed è Lui che Sembra che ci siano alcuni giovani, gente; Gesù, sulla barca, parla alla darà la forza! C’è la minaccia del la- no? Alcuni! Alcuni o tanti? Ce ne gente. Quando ha terminato, dice a mento, della rassegnazione. Questi li Simone di prendere il largo e gettare sono tanti! lasciamo a quelli che seguono la le reti. Questa richiesta è una prova Grazie di essere venuti in tanti a “dea lamentela”! E voi, seguite la per Simone — sentite bene la parola: questo incontro! E grazie ai “p orta- “dea lamentela”? Vi lamentate conti- una “p ro v a ” — perché lui e gli altri vo ce”. Vedervi mi fa pensare alla nuamente, come in una veglia fune- erano appena rientrati da una notte Giornata Mondiale della Gioventù bre? No, i giovani non possono fare di pesca andata male. Simone è un di Rio de Janeiro: alcuni di voi era- quello! La “dea lamentela” è un in- uomo pratico e sincero, e dice subito no là, ma molti sicuramente hanno a Gesù: «Maestro, abbiamo faticato ganno: ti fa prendere la strada sba- seguito con la televisione e internet. gliata. Quando tutto sembra fermo e È stata un’esperienza molto bella, tutta la notte e non abbiamo preso nulla». stagnante, quando i problemi perso- una festa della fede e della fraterni- nali ci inquietano, i disagi sociali tà, che riempie di gioia. La stessa Questo è il primo punto: l’espe- non trovano le dovute risposte, non gioia che proviamo oggi. Ringrazia- rienza del fallimento. Nelle vostre do- è buono darsi per vinti. La strada è mo il Signore e la Vergine Maria, mande c’era questa esperienza: il Sa- Gesù: farlo salire sulla nostra “bar- cramento della Cresima — come si Nostra Signora di Bonaria: è lei che ca” e prendere il largo con Lui! Lui chiama, questo Sacramento? La Cre- ci ha fatti incontrare qui. Pregatela è il Signore! Lui cambia la prospetti- sima... no! È cambiato il nome: “Sa- spesso, è una buona mamma, ve lo va della vita. La fede in Gesù con- cramento dell’addio”. Fanno questo si vedono dei cristiani a volte stanchi gioia? Voi sapete, questi mercanti di vendervi un’illusione. Io vengo qui a assicuro! Alcune delle vostre “p re - duce a una speranza che va oltre, a e se ne vanno dalla Chiesa: è vero o e tristi, e molti ragazzi, dopo aver ri- morte, quelli che vendono morte ti dire: c’è una Persona che può por- gunte”, delle domande... ma, anche una certezza fondata non soltanto io parlo un dialetto, qui! Alcune del- no? Questa è un’esperienza di falli- cevuto la Cresima, se ne vanno. Il offrono una strada per quando voi tarti avanti: fidati di Lui! È Gesù! sulle nostre qualità e abilità, ma sul- le vostre domande sono sulla stessa mento. L’altra esperienza di falli- Sacramento del congedo, dell’addio, siete tristi, senza speranza, senza fi- Fidati di Gesù! E Gesù non è un’il- la Parola di Dio, sull’invito che vie- direzione. Io penso al Vangelo sulla mento: i giovani che non ci sono come ho detto io. È un’esperienza di ducia, senza coraggio! Per favore, lusione! Fidarsi di Gesù. Il Signore riva del lago di Galilea, dove viveva- nella parrocchia: avete parlato di fallimento, un’esperienza che ci la- non vendere la tua gioventù a questi è sempre con noi. Viene sulla riva ne da Lui. Senza fare troppi calcoli no e lavoravano Simone — che poi questo, voi. Questa esperienza del scia vuoti, ci scoraggia. È vero o no? che vendono morte! Voi mi capite di del mare della nostra vita, si fa vici- umani e non preoccuparsi di verifi- fallimento, qualcosa che va storto, [Sì, rispondono i giovani] È vero o che cosa sto parlando! Tutti voi lo no ai nostri fallimenti, alla nostra care se la realtà che vi circonda coin- una delusione. Nella giovinezza si è no? [Sì, rispondono ancora] capite: non vendere! fragilità, ai nostri peccati, per tra- cide con le vostre sicurezze. Prende- sformarli. Non smettete mai di ri- te il largo, uscite da voi stessi; uscire proiettati in avanti, ma a volte capita Di fronte a questa realtà, giusta- Ritorniamo alla scena del Vange- mettervi in gioco, come dei buoni dal nostro piccolo mondo e aprirci a di vivere un fallimento, una frustra- mente voi vi chiedete: che cosa pos- lo: Pietro, in quel momento critico, sportivi — alcuni di voi lo sanno be- Dio, per aprirci sempre più anche ai zione: è una prova, ed è importante! siamo fare? Certamente una cosa da gioca se stesso. Che cosa avrebbe Domande al Papa E adesso io voglio fare una doman- potuto fare? Avrebbe potuto cedere ne per esperienza — che sanno af- fratelli. Aprirci a Dio ci apre agli al- non fare è quella di lasciarsi vincere frontare la fatica dell’allenamento da a voi, ma non rispondete a voce, alla stanchezza e alla sfiducia, pen- tri! Aprirsi a Dio e aprirsi agli altri. dal pessimismo e dalla sfiducia. Cri- per raggiungere dei risultati! Le dif- ma in silenzio. Ognuno nel suo cuo- sando che è inutile e che è meglio ri- Fare qualche passo oltre noi stessi, Se la vita stiani pessimisti: è brutto questo! ficoltà non devono spaventarvi, ma re pensi, pensate alle esperienze di tirarsi e andare a casa. Invece che piccoli passi, ma fateli. Piccoli passi, Voi giovani non potete e non dovete spingervi ad andare oltre. Sentite ri- fallimento che voi avete sperimenta- cosa fa? Con coraggio, esce da se uscendo da voi stessi verso Dio e è un capolavoro essere senza speranza, la speranza fa volte a voi le parole di Gesù: Pren- to, pensate. È certo: tutti noi ne ab- stesso e sceglie di fidarsi di Gesù. verso gli altri, aprendo il cuore alla parte del vostro essere. Un giovane dete il largo e calate le reti, giovani biamo, tutti noi ne abbiamo. senza speranza non è giovane, è in- Dice: «Mah, sta bene: sulla tua pa- fraternità, all’amicizia, alla solida- di Sardegna! Prendete il largo! Siate rietà. Durante l’incontro conclusivo del- Nella Chiesa facciamo tante volte vecchiato troppo presto! La speranza rola getterò le reti». Attenzione! sempre più docili alla Parola del Si- la visita a Cagliari, che ha avuto questa esperienza: i sacerdoti, i cate- fa parte della vostra giovinezza! Se Non dice: sulle mie forze, sui miei gnore: è Lui, è la sua Parola, è il se- Terzo — e finisco: è un poco lun- per tema «Getta le tue reti» (Lu- chisti, gli animatori si affaticano voi non avete speranza, pensate se- calcoli, sulla mia esperienza di guirlo che rende fruttuoso il vostro go! —: «Gettate le vostre reti per la ca 5, 4-11), i giovani Federica Ban- molto, spendono tante energie, ce la riamente, pensate seriamente... Un esperto pescatore, ma “Sulla tua pa- impegno di testimonianza. Quando pesca» (v. 4). Cari giovani sardi, la de e Ivano Sais hanno salutato il mettono tutta, e alla fine non vedo- giovane senza gioia e senza speranza ro l a ”, sulla parola di Gesù! E il ri- gli sforzi per risvegliare la fede tra i terza cosa che voglio dirvi, e così ri- sultato è una pesca incredibile, le re- Pontefice a nome dei coetanei no risultati sempre corrispondenti ai è preoccupante: non è un giovane. E vostri amici sembrano inutili, come spondo alle altre due domande, è loro sforzi. Lo hanno detto anche i quando un giovane non ha gioia, ti si riempiono, tanto che quasi si la fatica notturna dei pescatori, ri- che anche voi siete chiamati a diventa- presenti in largo Carlo Felice. romp evano. «Caro Papa Francesco — ha vostri “p ortavo ce”, nelle prime due quando un giovane sente la sfiducia cordatevi che con Gesù tutto cam- re “pescatori di uomini”. Non esitate a della vita, quando un giovane perde spendere la vostra vita per testimo- esordito Federica — con profonda domande. Facevano riferimento alle Questo è il secondo punto: f i d a rs i bia. La Parola del Signore ha riem- comunità dove la fede appare un po’ la speranza, dove va a trovare un po’ di Gesù, fidarsi di Gesù. E quando pito le reti, e la Parola del Signore niare con gioia il Vangelo, special- gioia ti diamo il benvenuto in sbiadita, non molti fedeli partecipa- di tranquillità, un po’ di pace? Sen- dico questa cosa, io voglio essere rende efficace il lavoro missionario mente ai vostri coetanei. Io voglio questo spazio tra terra e mare, in no attivamente alla vita della Chiesa, za fiducia, senza speranza, senza sincero e dirvi: io non vengo qui a dei discepoli. Seguire Gesù è impe- raccontarvi un’esperienza personale. questa nostra bella isola che vive Ieri ho fatto il sessantesimo anniver- le sue grandi difficoltà e fragilità, sario del giorno in cui ho sentito la con la sua natura meravigliosa, voce di Gesù nel mio cuore. Ma vero dono di Dio, e la sua gente questo lo dico non perché facciate ospitale e fedele che guarda fidu- una torta, qui, no, non lo dico per ciosa al futuro, cercando di valo- quello. Ma è un ricordo: sessanta rizzare le proprie risorse». Quindi anni da quel giorno. Non lo dimen- ha presentato i partecipanti: «stu- Promessa di futuro per l’isola tico mai. Il Signore mi ha fatto sen- denti, lavoratori, e giovani che tire fortemente che dovevo andare frequentano le parrocchie, i movi- per quella strada. Avevo diciassette menti, le associazioni delle nostre anni. Sono passati alcuni anni prima dal nostro inviato MARIO PONZI infine Sara Falqui ha posto la questione della diocesi, tutti accomunati dal desi- credibilità della Chiesa. Hanno trovato soddisfa- che questa decisione, questo invito, derio di fare della nostra vita «Sei uno di noi»: un’eco che si è diffusa durante zione nelle parole di Papa Francesco, colpiti e fosse concreto e definitivo. Dopo so- qualcosa di grande: un capola- tutta una giornata per poi tornare laddove aveva commossi anche per il fatto che abbia chiesto no passati tanti anni con alcuni suc- v o ro » . avuto origine, a largo Carlo Felice, proprio da- proprio a loro di pregare per le vittime dell’at- cessi, di gioia, ma tanti anni di falli- «Siamo venuti qua quest’oggi vanti al porto di Cagliari, dove c’erano oltre cen- tentato in Pakistan. menti, di fragilità, di peccato... ses- — ha continuato la ragazza — p er tomila giovani di tutta la Sardegna in attesa del Se lo confidavano mentre lentamente lasciava- santa anni sulla strada del Signore, ascoltare le tue parole, per gettare Pontefice. Dunque si è conclusa così come era no la piazza, scambiando commenti ed emozioni dietro a Lui, accanto a Lui, sempre le nostre reti dove Gesù ci indi- iniziata la seconda visita pastorale di Papa Fran- vissute. I megaschermi rilanciavano in quei mo- con Lui. Soltanto vi dico questo: cherà e così impegnarci a percor- cesco in Italia. Su un’isola anche questa volta. menti la significativa dichiarazione di una giova- non mi sono pentito! Non mi sono rere la strada per una piena rea- Come i lavoratori, al mattino, così i giovani al ne che aveva appena sfiorato la mano del Papa: pentito! Ma perché? Perché io mi «Per dirti quello che provo in questo momento — lizzazione del disegno di Dio su crepuscolo lo hanno riconosciuto come “uno di sento Tarzan e sono forte per andare l o ro ”, con i loro stessi pensieri, le loro stesse an- ha risposto all’intervistatore Federica Cocco, che avanti? No, non mi sono pentito ciascuno di noi, sulle nostre co- indossava un fratino giallo con la scritta indicati- munità e sulla nostra terra. Ab- sie, le loro stesse speranze. Certo più importante, perché sempre, anche nei momenti soprattutto più conosciuto, e dunque gli hanno va “i volontari del Papa” — mi rifaccio a un mito più bui, nei momenti del peccato, bracciandoti forte — ha concluso di tanti giovani in cerca di rivalsa, Martin Luther — ti diciamo già da ora il nostro chiesto di farsi voce per loro. I giovani sardi nei momenti della fragilità, nei mo- hanno offerto al Santo Padre la sintesi di tutto il King. Più o meno diceva così: “Non siamo anco- menti di fallimento, ho guardato personale “eccomi” e ti assicuria- bene e di tutta la sofferenza dell’isola. ra quello che vogliamo essere, ma non siamo più Gesù e mi sono fidato di Lui, e Lui mo che puoi contare su ciascuno Lo hanno accolto cantando. Appena si è sedu- quello che eravamo e possiamo essere quello che non mi ha lasciato da solo. Fidatevi di noi per quanto di più bello hai to, gli hanno raccontato le loro angosce e affida- vogliamo”». di Gesù: Lui sempre va avanti, Lui nel cuore per tutti i giovani e le to le loro speranze. A nome di tutti lo hanno fat- Prima di presentarsi all’incontro con i giovani, va con noi! Ma, sentite, Lui non de- realtà giovanili». to Federica Bande e Ivano Sais, un giovane del Papa Francesco si era intrattenuto, in cattedrale, lude mai. Lui è fedele, è un compa- con i poveri assistiti dalla Caritas e un gruppo di Quindi è intervenuto Ivano. Sulcis Iglesiente, alternandosi al microfono. Gli gno fedele. Pensate, questa è la mia detenuti della casa circondariale del Buoncammi- «Siamo — ha detto — i giovani hanno parlato dell’isola, della mancanza di lavo- testimonianza: sono felice di questi no di Cagliari, alcuni ospiti del carcere minorile del Sulcis Iglesiente, luogo carat- ro — le statistiche rilevano i più alti indici tra le sessanta anni con il Signore. Ma una di Quartucciu e altri dalla casa circondariale di terizzato negli ultimi tempi da regioni italiane — e della tentazione di lasciare Sassari. Un incontro fortemente voluto dal Pon- cosa di più: andate avanti. una profonda crisi dove le minie- quella terra per andare in luoghi lontani in cerca tefice, che ha chiesto ai presenti di sentirsi “a ca- Ho parlato troppo a lungo? [No, re hanno lasciato il posto alle fab- di futuro. Cadute le speranze di una massiccia sa” in quella cattedrale, perché la Chiesa è la ca- rispondono i giovani] Restiamo uniti briche e le fabbriche il posto al industrializzazione, saturato persino il settore del sa di tutti, senza distinzioni. Accanto ai detenuti nella preghiera. E andare in questa “nulla”». In questi ultimi mesi, terziario, l’unica prospettiva che è rimasta sem- Gli ingredienti della festa sono stati quelli con- c’erano i rappresentanti della polizia penitenzia- vita con Gesù: lo hanno fatto i San- ha aggiunto, «ci siamo impegnati bra essere appunto quella dell’emigrazione. Ma è ria, un gruppo di volontari che si occupano delle ti. per dar voce alle tante situazioni una prospettiva che i giovani rifiutano. Vogliono sueti: cori, striscioni, discorsi, confidenze, propo- varie forme di assistenza nelle quali è impegnata I Santi sono così: non nascono di difficoltà del nostro territorio. crescere e far crescere la loro isola. siti e alla fine certezze. Certezze ancorate a una la Chiesa cagliaritana e una giovane famiglia rom già perfetti, già santi! Lo diventano Abbiamo appreso cosa significhi Il Papa ha ben presenti questi aspetti della cri- parola, quella del Papa, che i giovani sanno in rappresentanza di quanti soffrono spesso una perché, come Simon Pietro, si fidano creare dialogo con le istituzioni, si di Cagliari e dell’intera Sardegna. Ma conosce ascoltare perché universalmente riconosciuta al di sopra delle parti. Quelli che si sono riversati condizione di difficoltà ed emarginazione. della Parola del Signore e “p re n d o n o ma contemporaneamente abbia- bene anche le virtù di questo popolo e in parti- in largo Carlo Felice, almeno per la stragrande Concluso l’incontro in cattedrale, il Papa ha il largo”. La vostra terra ha dato tan- mo imparato a “far chiasso”, co- colare la sua capacità di esprimere una civiltà ali- rivolto un «saluto speciale» a un gruppo di suo- maggioranza, erano giovani che hanno confiden- te testimonianze, anche recenti: le me tu ci suggerisci, per far sì che mentata da profonde motivazioni etiche e da al- re di clausura riunite in episcopio. «Voi siete — za con la Parola. È una delle ricchezze di questa Beate Antonia Mesina, Gabriella Sa- non si perda il valore fondamen- trettanto salde convinzioni religiose. ha detto — il sostegno della Chiesa, il sostegno Chiesa. La pastorale giovanile ha prodotto, e gheddu, Giuseppina Nicoli; i Servi Così le sue parole, ma soprattutto la sua pre- spirituale della Chiesa. Andate avanti con questa tale del lavoro, dello studio e del- continua a produrre, ottimi frutti. Provenivano di Dio Edvige Carboni, Simonetta la formazione professionale. Vor- senza, per i giovani sardi ha assunto realmente il certezza. Il Signore vi ha chiamate per sostenere senso di una spinta a proseguire, senza scorag- da tutte le diocesi sarde, anche dai paesini più Tronci e Don Antonio Loi. Sono remmo che nel nostro territorio si la Chiesa, con la preghiera, con la grande pre- persone comuni, che invece di la- giarsi, su un cammino già identificato e con un sperduti della Barbagia. Erano tutti lì a far festa, ghiera. Vi benedico tutte: in nome del Padre e creasse quello sviluppo per guar- mentarsi hanno “gettato le reti per la bagaglio ben conosciuto. Il Pontefice ha sintetiz- tutti insieme attorno al Santo Padre. Hanno rag- del Figlio e dello Spirito Santo. Pregate per me dare con speranza al domani, per p esca”. Imitate illoro esempio, affi- zato il concetto in un incoraggiamento che sulle giunto Cagliari con ogni mezzo disponibile. Le e grazie tante». Quindi si è recato presso la fa- non sentirci costretti ad abbando- datevi alla loro intercessione, e siate sue labbra è risuonato come un’invocazione: «Fi- ferrovie hanno organizzato convogli speciali. In coltà teologica regionale dove, nell’aula magna, nare le nostre città per andare in datevi di Cristo». E, ancora una volta ha portato tanti sono arrivati sulle loro motorette. Hanno ha incontrato docenti, studenti della pontificia sempre uomini e donne di speranza! altri luoghi lontani, per non pesa- il suo esempio, la sua esperienza di giovane che trascorso la notte vegliando e pregando dinanzi facoltà oltre ai rettori, docenti e studenti delle Niente lamentele! Niente scoraggia- re ulteriormente sulle nostre fami- a Cristo si è affidato sessant’anni fa. «Non me alla cattedrale. E poi davanti al Papa hanno po- università statali della Sardegna. mento! Niente buttarsi giù, niente glie». ne sono pentito» ha assicurato. E, come un pa- sto le loro domande. Valentina Dessì ha voluto All’uscita dalla facoltà è stato fatto notare al andare a comprare consolazione di Da qui l’attesa fiduciosa di «un dre attento e premuroso, ha raccomandato loro chiedergli come diventare cristiani più consape- Santo Padre uno striscione appeso a un balcone morte: niente! Andare avanti con vento nuovo — ha concluso — che di non svendere la gioventù di fronte alle tenta- voli; Emanuele Dessì ha domandato aiuto per ri- affollato di giovani: «Papa Checco — c’era scritto Gesù! Lui non fallisce mai, Lui non possa riscattare noi giovani e tutti zioni proposte dai «mercanti della morte». svegliare la fede nel cuore delle loro comodità; confidenzialmente — sali a prendere un caffè». delude, Lui è leale! coloro che soffrono maggiormen- Quello con i giovani è stato un incontro gioio- Andrea Pani ha interrogato il Pontefice sulla ve- Non c’è dubbio: i sardi l’hanno proprio sentito Pregate per me! E la Madonna vi te per questa crisi». so, pur segnato dalle ombre di un futuro incerto. rità del progetto che Dio ha su ciascuno di noi; e come se fosse uno di loro, uno di casa. accompagni.