DOLENTIUM HOMINUM

N. 18 - Anno VI (N. 3) 1991

RIVISTA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA PASTORALE PER GLI OPERATORI SANITARI

Direzione, Redazione, Amministrazione; Direttore: Città del Vaticano FIORENZO CARD. ANGELINI Tel.: 698.3138, 698.4720, 698.4799 Fax: 698.3139 Redattore Capo: Telex: 2031 SANITPC VA P. JosÉ L. REDRADO, OH In copertina: vetrata di P. Costantino Ruggeri Segretario: P. FELICE RUFFINI, MI Pubblicazione quadrimestrale Comitato di Redazione: Abbonamento: L. 60.000 DON GIOVANNI D'ERCOLE F.D P (estero $ 60 o importo equivalente SR. CATHERINE DWYER M M M. in valuta locale) compresa spedizione DR GIOVANNI FALLANI MONS. JESUS IRIGOYEN PROF. JÉROME LEJEUNE Una copia lire 20.000 P. VITO MAGNO R.C.I. (estero $ 20 o importo equivalente ING. FRANCO PLACIDI in valuta locale) compresa spedizione PROF. GOTTFRIED ROTH MONS. ITALO TADDEI Stampa Tipografia Vaticana Collaborano in Redazione: P. MURRAY M.ID. MARIA ANGELES CABANA M.ID. SR. MARIE- MULTIER Sped. in abb. post. gr. IV/70% D. JEAN-MARIE M. MPENDAWATU III Quadrimestre 1991 SR. M. JUDITH WASTE ROSA CALABRETTA M.ID. sommario

Pastorale sanitaria e promozione vocazionale Card. Fìorenzo Angelìni La bioetica nella prospettiva cristiana Card. Ratzìnger La coscienza ministeriale dell'operatore sanitario Dott. Salvino Leone

Dai discorsi del Santo Padre

Salute e urbanizzazione S. Ecc.za Mons. Justo Mullor Lo stress psicoemotivo Pvoj Sudakov K. B. La salute dei poveri P. Renato Dì Menna Il compito degli ospedali cattolici Su. Rosalìe Bertell

TESTIMONIANZE La Federazione Internazionale dei Farmacisti Cattolici F.I.P.C.) Dott. Jean Dréano Casa della Speranza e della Fraternità P. Augusto Vìla-Chà 51 La malattia momento di prova S. E. Mons. John Njienga 53 Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo Sr. Maria Maurizia Biancucci

ATTIVITÀD EL PONTIFICIO CONSIGLIO 56 Conferenze L'Ospedale per la città Questa Chiesa è una porta di speranza al luogo di sofferenza Senso umano e cristiano della vita di fronte all'Aids Servire i malati con lo stesso amore con cui una madre assiste il suo unico figlio Le nuove frontiere della bioetica

69 Cronache Bucchianico: Visite di S. Em.za il Cardinale Mosca: Nuovi contatti Fatima: Aids, Etica e Morale cristiana San Marino: Premio a S. Em.za il Cardinale Angelini Lourdes: Pellegrinaggio del Dicastero Città del Vaticano Altre Attività e incontri Dai Messaggi natalizi di Sua Santità Giovanni Paolo I1

« Solo l'amore che si fa dono può trasformare la faccia del nostro pia- neta, volgendo le menti ed i cuori a pensieri di fraternità e di pace )) (1986).

« Nel mistero del Natale la Storia delluomo - di ciascuno e di tutti - è chiamata a superare il limite che interiormente può bloccare il cammino verso la salvezza di Dio. L'uomo può ignorare questa chiamata. Può per- fio non accettarla. Ma la "salvezza" non può venire all'uomo se non da Dio. Ed è venuta! Proprio questa notte N (1988).

« Venite alla culla del Bambino inerme, che è la potenza di Dio. Egli è nato per noi. Venite.... e vedrete .... e sarete accolti, perché oggi si sono manifestati la bontà di Dio e il suo amore per gli uomini » (1989).

« Le ombre, che pur paiono addensarsi all'orizzonte, non riescono ad offuscare la luce di Cristo. Cristo cammina con gli uomini, cammina e vive con noi. È fra noi, vivo e glorioso ne1 suo trionfo di misericordia (1990). Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis pastorale sanitaria e promozione vocazionale

Card. Fiorenzo Angelini

Sin dal momento della istituzione del Pon- Subito dopo l'Assemblea Plenaria del feb- tificio Consiglio della Pastorale per gli Ope- braio 1990, il Pontificio Consiglio della Pa- ratori Sanitari, l'esigenza di promuovere le storale per gli Operatori Sanitari ha voluto vocazioni sacerdotali e religiose specifica- direttamente raccogliere suggerimenti e pro- mente impegnate nel mondo della sofferenza poste da Istituti religiosi maschili e femminili e della salute fu avvertita come compito tra i che operano nel mondo della sanità e della prioritari del dicastero. La prima Assemblea salute come pure da settori e ambienti inte- Plenaria del Pontificio Consiglio celebrata in ressati o dedicati alla pastorale vocazionale Vaticano nel febbraio 1990 ha ribadito tale ed alla formazione sacerdotale e religiosa. istanza e l'ha posta tra gli obiettivi da perse- Contestualmente, nuove indicazioni sono ve- guire nell'immediato della sua attività. nute dalle Conferenze episcopali non poche La ragione di fondo è triplice. In primo delle quali hanno cominciato ad inserire luogo si constata un fatto paradossale: seb- espressamente nei loro documenti orientativi bene quasi tutti gli istituti religiosi maschili e delle rispettive chiese locali il richiamo al- femminili contemplino, nel loro apostolato, l'importanza della pastorale sanitaria per la l'attenzione verso gli infermi e la loro assi- stessa pastorale delle vocazioni. stenza, ci sono vaste aree del mondo con po- Questo materiale, insieme ad altri elementi polazione a maggioranza cattolica dove emersi dai contatti e dalla collaborazione del mancano sacerdoti e religiosile preparati per Pontificio Consiglio con altri dicasteri della assistere spiritualmente e pastoralmente i Curia Romana, è stato discusso nel corso malati. In alcuni Paesi dell'America Latina dell'apposito incontro svoltosi a Roma il 13 - ma non solo di quest'area geografica - marzo 199 1 ed esclusivamente dedicato al- 1'80% della popolazione inferma muore sen- l'impegno del nostro dicastero nella promo- za l'assistenza religiosa. I dati offerti dai Ve- zione delle vocazioni sacerdotali e religiose. scovi incaricati della Pastorale sanitaria in Nel frattempo, oltre al sostegno offerto al seno alle Conferenze episcopali sono preoc- neo istituto teologico « Camillianum D, crea- cupanti. to a Roma nel 1987 per il conferimento dei In secondo luogo, la perdurante crisi di gradi accademici in teologia con specializza- vocazioni sacerdotali e religiose, mentre da zione in pastorale sanitaria ed oltre al pas- una parte ha aggravato il suddetto fenome- saggio a fondazione perpetua - grazie al no, dall'altra registra insufficiente prepara- contributo del nostro Dicastero - del Corso zione nei responsabili della pastorale sani- di pastorale sanitaria nel programma del- taria. l'Istituto di Pastorale Sanitaria della Pontifi- Infine, è ferma consapevolezza del nostro cia Università Lateranense, si è cercato di dicastero - sostenuto in questo dal- dare un chiaro taglio vocazionale ai tre sussi- l'approvazione e dal crescente sostegno dei di pubblicati in più lingue, che il Pontificio Vescovi e dei Superiorile religiosile - che la Consiglio ha edito in occasione del Sinodo pastorale sanitaria, sia come fattore inte- dei Vescovi del 1987 e del 1990. Particolar- grante della formazione sacerdotale e religio- mente il Sussidio « Formazione sacerdotale e sa sia come esperienza concreta di ministero Pastorale sanitaria (1990) è entrato diretta- e di diaconia della sofferenza, costituisca un mente nel merito della promozione vocazio- campo privilegiato di animazione e di pro- nale. È inoltre in preparazione un sussidio mozione vocazionale proprio perché il servi- audiovisivo che si propone di sensibilizzare zio a chi soffre si dimostra ogni giorno come al problema della pastorale sanitaria un cre- via particolarmente efficace della nuova scente numero di persone a tutti i livelli della evangelizzazione e di quella ri-evangelizza- comunità ecclesiale, senza dire dello spazio zione, che il Santo Padre Giovanni Paolo I1 dedicato a questo problema dalla nostra rivi- indica come missione urgente della Chiesa sta « Dolentiun hominum. Chiesa e salute nel nostro tempo. nel mondo D. Tutti questi elementi fanno da cornice ad stuale animazione e promozione vocazio- una strategia e ad iniziative concrete che è nale da condurre nell'ambito di tale collabo- necessario elaborare, soprattutto per supera- razione. re un equivoco abbastanza diffuso, e cioè che Alcuni tentativi compiuti a1 riguardo han- la pastorale sanitaria sia qualcosa di sconta- no dato frutti straordinari pur avendo in- to nell'ambito della pastorale di insieme e che quindi non richieda un'attenzione speci- contrato difficoltà organizzative non facili fica. Che essa sia qualcosa che appartiene da superare. Si è trattato, tuttavia, di fatti per sua natura e quasi ovviamente alla pasto- isolati, anche perché persiste una mentalità rale di insieme è vero, ma questo non signifi- corporativistica nel campo della pastorale ca che non comporti, per il suo esercizio, una vocazionale, in quanto ciascun istituto tende preparazione attenta alla complessità delle a preoccuparsi soltanto delle proprie voca- situazioni e soprattutto ai nuovi e molteplici zioni. problemi di natura etica e morale posti dalla La disponibilità, da parte di istituti religio- medicina e dall'assistenza agli infermi. Non si ospedalieri ad associare alla formazione solo, ma proprio perché la pastorale sanita- dei propri membri, religiosi di altri istituti ria avvicina gli esseri umani in ciò che mag- giormente li accomuna, si conferma terreno per prepararli alla pastorale sanitaria, rap- particolarmente fertile per l'animazione e la presenta un valido contributo, ma non può promozione vocazionali. essere sufficiente, non fosse altro perché non La Lettera ai sacerdoti che il Santo Padre tutti gli istituti religiosi maschili e femminili ha scritto per il Giovedì Santo di quest'anno a preminente apostolato di pastorale sanita- tocca un problema, che già era stato avverti- ria sono presenti ovunque con istituzioni to con grande chiarezza da Pio XII nell'enci- idonee a questa formazione comune. I1 di- clica (t Fidei donum » (21 aprile 1957): quello scorso, poi, non riguarda soltanto i religio- della necessità, a causa soprattutto della crisi si/e, ma anche il clero, i diaconi permanenti, di vocazioni sacerdotali e religiose, dell'inter- gli istituti secolari e i laici consacrati. Non va scambio e del reciproco aiuto tra diocesi me- no povere e diocesi più povere di sacerdoti dimenticato, ad esempio, che i Diaconi per- ed anche di religiosi. manenti, in meno di due decenni, sono saliti L'awio dell'umanità al formarsi di quello da meno di un migliaio a oltre quindicimila che viene oggi chiamato il (t villaggio globa- nel mondo; gli istituti secolari di diritto pon- le D, rende particolarmente attuale una indi- tificio superano la cifra di centocinquanta e cazione abbastanza dimenticata del Vaticano stupisce che le statistiche delle persone con- I1 che, nel decreto Apostolicam actuositatem, sacrate continuino, in genere, ad ignorare 10, sottolinea la necessità che la collabora- questo fenomeno, che già Pio XII, con la Co- zione interecclesiale non si limiti ai confini stituzione apostolica Provida Mater Ecclesia della parrocchia e della diocesi, ma si « allar- (2 febbraio 1947) e con il Motu Proprio Pri- ghi nell'ambito interparrocchiale, interdioce- mo feliciter (12 marzo 1948) salutò come sano, nazionale o internazionale D, dato che provvidenziale segno del nostro tempo e co- il crescente spostamento delle popolazioni, lo me fecondo campo di nuove vocazioni con- sviluppo delle mutue relazioni, la facilità del- sacrate, sia clericali sia laicali (cf. CIC, cann. le comunicazioni non consentono più ad al- 710, 711). cuna parte della società di rimanere chiusa in Secondo il Motu proprio istitutivo, il Pon- se stessa. tificio Consiglio della Pastorale per gli Ope- Per quanto attiene alla pastorale sanitaria, ratori Sanitari è stato creato per essere la crescente socializzazione della medicina, ((organismo di coordinamento di tutte le l'ampiezza delle strutture sanitarie ed ospe- istituzioni cattoliche, religiose e laiche, im- daliere, lo sviluppo della medicina preventi- pegnate nella pastorale degli infermi » (Mo-

va, rendono sempre più difficile - anche per tu proprio Dolentium hominum, 11 febbraio la crisi di vocazioni - a singoli istituti reli- 1985, n. 6). Si parla espressamente di « pa- giosi come pure al clero diocesano occuparsi storale degli infermi » e, quindi, di apostola- esclusivamente della pastorale sanitaria di to che in maniera non esclusiva, ma certa- determinati luoghi di ricovero e di cura o di mente essenziale e preminente, sono chiamati particolari ambienti. Per assolvere questi a svolgere innanzitutto i sacerdoti, i religiosi compiti non basta, né potrebbe essere ogget- e le religiose e i laici consacrati. Owiamente to di alcuna programmazione, la creazione di non è pensabile un'azione di coordinamento nuovi istituti ospedalieri o a prevalente apo- delle forze esistenti, ove manchi una conte- stolato di pastorale sanitaria. Diventa, inve- stuale azione di promozione vocazionale per ce sempre più urgente favorire due settori: favorire l'aggiungersi di nuove leve a quelle quello della collaborazione interdiocesana e esistenti che sono scarse e che minacciano di intercongregazionale e quello di una conte- conoscere una ulteriore diminuzione. È mia ferma convinzione che uno stru- mento idoneo di promozione vocazionale al- la pastorale sanitaria potrebbe essere rappre- sentato dalla creazione di una forma associa- tiva (Lega, Alleanza, Unione) che unisca sa- cerdoti di qualsiasi diocesi, religiosi e religiose di tutti gli istituti e membri clericali e laicali degli istituti secolari, che si impegnano stabil- mente o temporaneamente, nel territorio in cui vivono o altrove, ad esercitare interamente o parzialmente la pastorale sanitaria. Tale forma associativa, regolata da appo- sito Statuto, farebbe capo al Pontificio Con- siglio della Pastorale per gli Operatori Sani- tari, il quale, di concerto con le Conferenze episcopali, con le diocesi e con i responsabili maggiori degli istituti religiosi e secolari, si assumerebbe i seguenti compiti:

- assicurare ai membri associati una for- mazione essenziale alla pastorale sanitaria; - indicare le aree, i luoghi, le necessita di intervento del personale disponibile; - raccogliere dai membri impegnati nella pastorale sanitaria ogni informazione atti- nente ai problemi umani, sociali, sanitari, re- ligiosi e pastorali più urgenti; - curare l'aggiornamento pastorale degli associati, anche attraverso il loro avvicenda- mento;

- offrire a questo personale strumenti idonei di pastorale vocazionale;

- favorire, con mezzi concreti, la possibi- lità alle nuove vocazioni, di essere avviate, nel pieno rispetto delle loro aspirazioni, alla vita sacerdotale e consacrata.

L'eventuale sviluppo di questa forma asso- ciativa, sarebbe seguito, a livello locale, dai Vescovi delegati, nell'ambito delle Conferen- ze episcopali, per la Pastorale sanitaria, in piena comunione di intenti e di decisioni, con i Vescovi diocesani e con i responsabili degli Vorrei subito aggiungere la particolare at- istituti di vita consacrata. tualità, in sede di pastorale vocazionale, del- La suddetta iniziativa, oltre a raccogliere la prospettiva della pastorale sanitaria. Di tutte le possibili iniziative di pastorale voca- fronte alla riconosciuta crisi di valori che zionale promosse dal Pontificio Consiglio, affligge soprattutto i giovani, la prospetti- potrebbe segnare l'alba di un nuovo giorno va di un apostolato così autenticamente per la pastorale sanitaria, che la Chiesa con- evangelico ed umanamente ideale quale l'at- sidera « parte integrante della sua missione )) tenzione a chi soffre, costituisce un'attratti- e che, nel nostro tempo, si conferma fattore va sicura. Già l'esperienza è in grado di di- di unità, di pace e di cooperazione tra i po- mostrare quante vocazioni sacerdotali e reli- poli, essendo la salvaguardia ed il ricupero giose hanno trovato, nella prassi della pasto- della salute come pure l'assistenza a chi sof- rale sanitaria, un consolidamento della pro- fre e la valorizzazione della sua condizione pria scelta vocazionale ed una sua preziosa uno degli aspetti che si riconducono al diritti verifica. umani fondamentali. la bioetica nella prospettiva cristiana

1. Le questioni della bioetica poste alla ti etici e la disponibilità a lasciarsi consigliare Chiesa testimoniano della nobiltà e generosità con cui la gran parte dei medici vivono la loro I grandi progressi della biologia umana e missione. delle tecnologie mediche mentre spalancano Nella crisi dei riferimenti etici, la Chiesa enormi possibilità di bene, pongono nello appare come rappresentante di una grande stesso tempo nuovi inquietanti interrogativi, tradizione morale, capace di illuminare sui di fronte ai quali il biologo e il medico non valori, ma anche di suggerire modelli di ra- vogliono essere lasciati soli a decidere e cer- gionamento per questioni difficili e di trova- cano quindi illuminazione e conforto nella re soluzioni adeguate e articolate a casi diffi- società da chi è ritenuto più competente sul- cili. l'« humanum D. Che cosa offre dunque la Chiesa come Quale spazio legittimo può avere- l'inter- contributo specifico che la fede cattolica può vento artificiale del medico nell'ambito della dare alla soluzione delle questioni più scot- procreazione, al fine di rimediare la sterilità tanti della bioetica, quali emergono soprat- di una coppia? Quali sono i limiti etici degli tutto nella prospettiva dell'esercizio attuale interventi a livello della genetica umana, la della medicina? quale va non solo alla ricerca di una terapia radicale » di certe malattie, ma che avrebbe 2. Alle radici di una difficoltà di compren- anche la possibilità di migliorare o comun- sione que di modificare alcuni caratteri specifici o individuali? Quali sono i criteri in base ai Tuttavia le risposte che l'insegnamento quali giudicare l'applicazione di trattamenti morale cattolico propone si incontrano spes- speciali a pazienti in condizioni particolar- so con difficoltà di comprensione: esse ap- mente critiche o in fase terminale? Quale ri- paiono talvolta di una durezza inumana. La sposta dare al dolore delle persone in queste situazione si presenta dunque paradossale. condizioni estreme? Come comportarsi di Ciò che si chiede al moralista cattolico o al fronte alla possibilità di diagnosticare, già Magistero stesso della Chiesa in materia di prima della nascita, anomalie, per le quali bioetica è precisamente ciò che gli si rimpro- tuttavia non si è ancora in grado di offrire vera poi di dare in tutti gli altri ambiti del- soluzioni terapeutiche? A quali criteri ricor- l'attività umana e, paradossalmente, e anche rere negli interventi di trapianti di organi o ciò che gli si rimprovera di dare nel campo di tessuti, soprattutto per quanto riguarda il della bioetica: delle regole definite, dei limiti rispetto del donatore? che non sarebbe mai possibile superare, delle L'interesse immediato dei ricercatori, dei prescrizioni rigorose. medici e degli operatori sanitari è avere delle Perché questa difficoltà di comprensione, risposte etiche precise su che cosa si può fare proprio in presenza di una grande domanda e che cosa non si può fare. I1 loro ammirevo- di illuminazione? Di fatto la Chiesa parla a le sforzo di far progredire la scienza medica partire da una prospettiva globale di senso al servizio dell'uomo, la loro dedizione spes- sulla vita, per cui non e possibile comprende- so del tutto disinteressata e la loro grande re fino in fondo le risposte particolari che es- sensibilità umana non possono essere messe sa dà se non si e disposti a mettersi nella logi- in questione dagli abusi che alcuni, col prete- ca di tale prospettiva. sto del progresso della medicina o della ri- Si rimprovera alla morale cristiana di sposta a richieste drammatiche e sofferte, deresponsabilizzare l'uomo prescrivendogli compiono contro la natura stessa della medi- norme assolute di comportamento. Ma que- cina e contro il rispetto dovuto alla dignità sto stesso rimprovero alla morale cristiana dell'uomo. La stessa richiesta di suggerimen- dipende dal fatto che fin dall'inizio ci si è ri- \ Card. Joseph Ratzinger

fiutati di assumersi la responsabilità per le una persona, per ragioni di utilità anche no- questioni ultime che essa pone e di ascoltare bili, come il bene di altre persone. E precisa- veramente le risposte radicali, a partire dalle mente qui che si pone la questione morale quali essa indica tutte le altre risposte specifi- decisiva: ed è a tale questione che la fede cri- che. È precisamente e principalmente sulle Stiana offre la sua luce insostituibile. questioni ultime che essa invita l'uomo ad as- I1 grande progresso scientifico verificatosi sumersi tutta la sua responsabilità. In altre nell'ambito della biologia è stato reso possi- parole: quando vengono sganciate dalla pro- bile da una scelta metodologica che caratte- spettiva globale di fede e dal loro radicamen- rizza la « scienza moderna » come tale fin to in una coerente immagine dell'uomo, le ri- dalle sue origini: prendere in considerazione sposte etiche specifiche dell'insegnamento della realtà solo le quantità misurabili, rile- cattolico non possono che diventare incom- vate mediante l'esperimento, e cercare di sta- prensibili ed essere fraintese. bilire tra esse modelli di rapporto sul tipo di Occorre pertanto cogliere il nesso intimo leggi matematiche. che unisce l'etica applicata (intesa come ri- Questa metodologia, in sé perfettamente cerca delle risposte particolari a casi morali legittima, si realizza attraverso una riduzione specifici) con la morale (quale sapere sull'agi- dell'altro, nella sua fisicità, ad oggetto della re umano in rapporto col senso ultimo della mia osservazione, anzi ad oggetto, in un libertà) e con la fede cristiana, la quale acco- qualche modo costruito attraverso la ridu- glie precisamente quella luce che la rivelazio- zione metodologica, che considera solo alcu- ne proietta sull'uomo, sulla sua vocazione ni aspetti della sua realtà. soprannaturale e sulla sua responsabilità. Un ulteriore elemento da considerare è la connessione di questo tipo di conoscenza 3. Esperienze limite » e tentazione della di- scientifica con l'applicazione pratica per ri- menticanza solvere problemi concreti. La grande effica- cia della tecnologia, messa a punto a partire Le questioni di cui si occupa la bioetica dalla scienza moderna, ne costituisce il titolo fanno riferimento a delle (t esperienze limi- di accredito più impressionante e convincen- te », non solo nel senso che esse riguardano te agli occhi dell'uomo contemporaneo. E le estremità della vita dell'uomo: il suo inizio tuttavia proprio l'emergere di inquietanti in- e la sua fine, ma anche e soprattutto nel sen- terrogativi circa la possibilità che le scoperte so che esse riguardano sempre un uomo (lo della biologia si trasformino in minacce terri- scienziato ricercatore o il medico) posto da- bili per l'umanità e in nuove occasioni di do- vanti ad un altro uomo, la cui personalità, il minio sull'uomo, rendono avvertiti della ne- cui « essere persona D, la cui capacità di svi- cessità di inserire il sapere scientifico della lupparsi come persona sembrano inattuate o biologia all'interno di un più comprensivo vacillanti. In queste situazioni limite il ricer- sapere sull'uomo, che ne regoli l'uso a suo catore e il medico si trovano davanti a un es- vantaggio reale. sere umano che non ha ancora espresso le I1 dualismo tra una ragione tecnica capace potenzialità del suo essere personale o che, di un dominio sempre più esteso e di successi invece di tendere a realizzarsi come persona, strabilianti, e un corpo ridotto a oggetto di rischia di ricadere al semplice stato di essere un simile fare comporta intrinsecamente la vivente, di organismo vivente, di materia tentazione di una dimenticanza. L'uomo, che biologica manipolabile. ha acquisito una presa di possesso tecnica Si può dire anche che la bioetica riguarda sugli inizi e sulla fine della sua vita, sulle stes- sempre un uomo (lo scienziato, il medico) se strutture costitutive del suo organismo fi- davanti ad un altro uomo che egli è tentato sico, potrebbe essere portato a dimenticare il di non considerare e di non trattare come mistero dell'essere. Le esperienze metafisiche della nascita e della morte, del dolore e del Quale sarà dunque il nostro punto di par- proprio limite, che rimandano alla questione tenza?.. . Cerchiamo mediante la ragione in ultima del senso della vita, vengono così fa- qual modo l'uomo debba vivere. Certamente cilmente censurate e ricondotte dall'ambito tutti noi vogliamo vivere felici e in tutto il ge- dell'essere a quello del fare. Forse proprio nere umano non c'è nessuno che non con- per sfuggire a tali angoscianti domande l'uo- venga con quest'affermazione ancor prima mo cerca di assicurarsi una padronanza com- che essa sia pienamente enunciata D. Ora, ri- pleta su questi momenti chiave della vita, il- velandogli il fine ultimo della sua vocazione ludendosi di possedere se stesso mediante alla comunione con Dio, la fede insegna nel- una libertà assoluta: egli potrebbe realizzare lo stesso tempo all'uomo che la felicità è, nel- l'antico sogno di autofabbricarsi, non la- la sua essenza, qualcosa che si riceve e non sciando nulla al17incerto, al caso, al mistero. qualcosa che si conquista. Essa gli mostra In questa prospettiva le norme morali non che non si può mai essere felici da soli, nel possono apparire che come limitazioni in- senso che l'unica cosa che un individuo può comprensibili, dettate da una paura irrazio- fare per essere felice è creare le condizioni nale di fronte alle possibilità meravigliose della felicità degli altri, cioè donarsi loro in che la ragione umana crea alla libertà. maniera disinteressata, affinché essi possano Ma in realtà la dimenticanza dell'essere e più facilmente donarsi a loro volta in modo delle proprie esperienze originarie tramite il libero. Come afferma il Concilio Vaticano I1 fare tecnico si rivela un'illusione che può e come ama ripetere il Santo Padre, « l'uomo portare alla distruzione. In realtà la vita non è la sola creatura sulla terra che Dio abbia è soltanto e prima di tutto il fenomeno su cui voluto per se stessa; egli non può ritrovarsi indagano con successo le scienze biologiche; pienamente se non mediante un dono disin- essa è prima di tutto un'esperienza della per- teressato di sé » (GS 24; RH 13; MD 7). sona, carica di domanda e di promessa. Sen- La felicità, anche sulla terra, consiste nel za tali dimensioni di responsabilità, ricono- dono reciproco e gratuito. Esso ha come esi- sciute e accolte nel loro aspetto drammatico, genza che ciascuno cerchi non il proprio be- la libertà si vanifica e il soggetto umano spa- ne, ma il bene dell'altra persona e lo cerchi risce. E così anche il beneficio che la tecnica per l'altra persona stessa. Esso comporta che dovrebbe assicurargli risulta insensato e va- ciascuno cerchi il vero bene dell'altro, trat- no. La questione morale ritrova in tal modo tando l'altro secondo tutta la sua dignità di il suo cattere preminente e decisivo proprio persona libera. dall'interno della pratica biomedica. La realizzazione dei fini secondari del- l'uomo ed anche del suo fine naturale appar- 4. La fede e la questione del senso ultimo tiene alla ragione. E tuttavia il fine naturale si inscrive all'interno del fine soprannaturale. La questione radicale, che l'emergere delle I1 fine naturale è quello di essere felice e ciò domande bioetiche pone, non può essere non è possibile se non nella partecipazione dunque elusa. Pena il perdere la possibilità di ad una comune umanità, in una comunità comprendere anche le stesse risposte dell'eti- umana unita: una comunità che sia comunio- ca. E tale domanda è quella che riguarda il ne. Ed anche Dio non desidera solo unire a senso stesso della vita, dunque del fine ulti- sé ciascun uomo singolarmente, ma l'umani- mo, che si rivela alla luce della fede. tà intera in una comunione fraterna. Se il fi- Mediante la fede l'uomo scopre il valore ne naturale dell'uomo è l'unione agli altri uo- infinito del suo essere personale: Dio deside- mini in una piena reciprocità, tale fine natu- ra entrare in comunione con lui; e scopre, rale è come attirato all'interno della dinami- nello stesso tempo, il fine soprannaturale per ca del fine soprannaturale. il quale è stato creato, l'unico fine ultimo per Per esercitare validamente il suo compito il quale esiste: essere unito a Dio. La vita in materia morale, la ragione deve lasciarsi morale non è se non il dinamismo attraverso illuminare dalla fede, la quale sa qualcosa di il quale, aspirando a quest'unione, l'uomo vi più. La fede conosce infatti il contesto in cui si rende sempre più disponibile. si inserisce il settore limitato, di per sé acces- Tutti i fini secondari dell'uomo, compreso sibile anche alla sola facoltà razionale. E, dal il fine che gli si presenta come connaturale momento che ogni cosa prende senso in fun- alla luce della sola ragione: quello di vivere zione del suo contesto, questa conoscenza felice sulla terra, devono essere quindi pensa- della fede è decisiva. ti nel dinamismo di questo fine ultimo, a cui Le norme morali cristiane, che appaiono essi si ordinano. La rivelazione cristiana ac- inumane quando sono separate dal loro con- coglie il desiderio naturale di felicità dell'uo- testo, esprimono in realtà le condizioni della mo. Lo conferma Sant7Agostino, all'inizio felicità dell'uomo, le condizioni della realiz- del suo primo trattato sistematico di morale zazione del suo fine naturale, compreso nella cristiana, il De rnoiibus Ecclesiae catholicae: luce del suo fine ultimo. Esse non possono che restare incomprese e venire rifiutate da parte di colui che non entra nel dinamismo del fine ultimo soprannaturale e così finisce facilmente per equivocare anche sul suo fine naturale e sui suoi fini prossimi. Esse riman- gono incomprensibili da parte di chi non si assume sinceramente la responsabilità degli altri e dunque non accetta di entrare nella lo- gica del dono gratuito di se, in vista del bene autentico dell'altra persona, del dono di sé perché l'altro viva. Ma, da un altro punto di vista, questo do- no di sé non è possibile se non a patto che si scopra che si è stati oggetto, nella propria persona, di un dono radicale e assolutamente primario rispetto a qualsiasi nostra risposta. In fondo, io non posso donarmi ad un'altra persona se non scopro che Dio per primo si è donato a me. Posso assumermi fino in fondo il rischio dell'altro, il rischio di accettarlo co- sì com'è, con il suo valore infinito, ma anche con i suoi difetti e col disagio che eventual- mente mi causa, posso accettare il rischio di donarmi gratuitamente a lui solo se scopro che Dio per primo si è assunto il rischio della mia persona. Dio è la garanzia ultima del do- no di me stesso, la garanzia ultima che rende possibile la gratuità. La gratuità infatti non è possibile che nella fiducia in Dio. Il mistero della redenzione e del perdono prende così il suo posto di chiave di volta della morale cristiana. Alla sua luce anche la sofferenza e la mor- te non sono più un enigma incomprensibile. Esse rimangono una prova per chi le vive in prima persona, per chi ama e per il medico che ne partecipa, in quanto svelano la debo- lezza dell'uomo e gli mettono di fronte con urgenza e drammaticità la domanda su ciò per cui vale la pena di vivere e di morire. Es- se sono appello ad una compagnia umana che sappia comprendere e accogliere la pro- fondità della domanda: dentro ogni doman- da di salute e di guarigione è contenuta sem- pre anche una domanda più radicale, che è in fondo una domanda di salvezza, cioè una domanda sul proprio destino ultimo. Quan- do questa domanda viene accolta e si incon- tra con la luce della fede, allora la sofferenza e la morte possono essere assunte e persino trasformate in occasioni per il dono di sé. La tentazione di rifiutarle, di censurarle e, final- mente, la tentazione suprema di togliere con la domanda inquietantemente aperta anche il soggetto che la pone, possono così essere su- perate. I1 no all'eutanasia dell'etica cristiana trova la sua giustificazione più profonda nel- la luce che su tutta la vita viene dal mistero della croce e risurrezione del Signore: non c'è più nulla di inutile, neppure il soffrire. 5. Le dimensioni complete della morde cri- che Kant traduceva in questo modo: agisci stiana sempre in modo da trattare l'umanità in te stesso e nell'altro come un fine e mai solo co- Se la morale appare come la ripresa rifles- me un mezzo. siva di un dinamismo e di una opzione vitale, La regola fondamentale della bioetica è la l'etica può essere definita come la enuncia- regola fondamentale di qualsiasi etica: tratta zione dei principii che derivano da questo di- sempre l'uomo come un fine. Ma questo ci namismo e da questa opzione. riporta alle considerazioni che abbiamo pre- Non si può costruire la morale a partire cedentemente sviluppate: prendere qualcuno dall'etica, cioè a partire dalla ricerca di solu- come fine significa sempre, in qualche modo, zioni particolari, senza confrontarsi sulla donarsi a lui in forma disinteressata. Fino ad scelta fondamentale che tutte le sostiene e le un certo punto è possibile comprendere ciò, motiva. Una mera convenzionalità, che sti- anche nel quadro di una morale costruita pula accordi su particolari questioni etiche, semplicemente alla luce della ragione. Infatti, non è in grado di garantire veramente un at- se si riflette bene, solo su questa base una so- teggiamento morale globale di rispetto del- cietà può funzionare veramente. E non di l'uomo. Al limite essa si può trasformare in meno questo dono disinteressato è possibile un'ipocrisia. Da questo punto di vista la mo- quale risposta umana solo sulla base del do- rale cristiana è l'opposto del legalismo: per il no gratuito e redentore di Dio. Al di fuori di legalismo le norme morali sono solo espres- tale dono, al di fuori di questa garanzia of- sioni isolate della volontà di un legislatore, ferta da Dio nel dono della sua stessa perso- che le ha promulgate; invece per il cristiano na, al di fuori di quest'impegno di Dio per si tratta di verità sul bene della persona, che l'uomo che solo giustifica una fiducia senza hanno la loro radice nell'essere e il loro fon- limiti, l'uomo è sempre tentato da una forma damento nella sapienza creatrice di Dio e di utilitarismo. Egli da solo non può essere nella sua grazia redentrice. disinteressato fino in fondo. Neppure si può dire che la morale cristia- Se l'uomo deve garantirsi da solo la sua na sia costituita da un elenco di bei principii esistenza e il suo futuro, egli non può essere dedotti da un'antropologia elevata, quasi si completamente disinteressato. L'altro gli ap- trattasse di applicare meccanicamente alle si- parirà sempre in qualche modo come un tuazioni diversificate e drammatiche dell'esi- mezzo per la sua felicità, un mezzo per sé, stenza un sapere astratto. La morale nasce per garantirsi la sua esistenza. piuttosto dalla conoscenza del valore della Per un'apparentemente strana, ma in fon- persona, quale si rivela dall'atteggiamento di do molto logica inversione, il problema etico, Dio nei confronti dell'uomo, dalla sua dona- staccato dalle sue basi morali, diverrà sem- zione senza limiti in Gesù Cristo. Essa acco- plicemente quello di stabilire dei limiti a que- glie quanto Dio ha fatto e fa per ciascun uo- sta inevitabile oggettivazione dell'altro (per mo: a partire da ciò essa deriva nello stesso esempio prescrivendo di non attentare alla tempo il valore dell'uomo e il modo giusto di sua vita quando è nato oppure quando è an- rapportarsi a lui. cora in stato di coscienza), al fine di rendere ancora possibile la vita in società. La logica 6. La regola fondamentale della bioetica dell'interesse tende però a respingere quanto La bioetica, assunta nella prospettiva cri- più lontano possibile le zone in cui gioca la stiana, si sforza di mantenere questo sguardo logica della gratuità. di fondo sull'uomo, aperto alla sua verità Tutti i problemi della bioetica potrebbero essere affrontati in questa luce e in questa completa. Come si è già accennato, di fronte prospettiva trovare lo spunto per il giudizio alla tentazione di concepirsi semplicemente adeguato alla situazione interpersonale che li come rapporto tecnico con organismi viven- qualifica essenzialmente dal punto di vista ti, si può dire che la bioetica è chiamata a morale. Separando l'origine della nuova vita salvare sempre la verità del rapporto di una dall'atto coniugale, la procreazione artificia- persona (lo scienziato, il medico) di fronte ad le tende a considerare il bambino semplice- un'altra persona, che si trova in una condi- mente come una risposta al desiderio della zione di fragilità, una persona che chiede di coppia; l'eutanasia rifiuta di aiutare l'altro a essere aiutata a realizzarsi nelle sue potenzia- soffrire e a restare persona nella sofferenza; lità personali. l'intervento genetico è lecito quando aiuta Al fondo, la regola basilare della bioetica l'embrione a guarire e a sviluppare il suo non è diversa da quella « regola aurea » sem- essere personale; e così via. pre intravista dalla sapienza delle genti e promulgata, nella sua formulazione definiti- 7. Identità della medicina va e positiva, da Gesù in persona: « Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, Alla luce di queste considerazioni si può anche voi fatelo a loro » (Mt 7, 12). Regola cogliere anche l'importanza di un comitato di bioetica all'interno di un ospedale cattoli- più paziente), esente da responsabilità etiche, co. Esso sarà chiamato a dare risposte su le quali ricadrebbero solo sul richiedente le questioni particolari attinenti all'esercizio prestazioni o sulla società. della medicina, in relazione alle tecnologie Inserire la ricerca specifica della bioetica in più avanzate oggi a disposizione. Non dovrà una prospettiva cristiana non toglie il carat- limitarsi però a elaborare solo soluzioni casi- tere razionale e l'apertura al dialogo con tut- stiche, mediante coordinate di ragionamento ti di tale impegno, ma allarga gli orizzonti e limitate alla prassi della deontologia medica radica la riflessione nelle questioni veramen- in accordo con principii accettati dalla mora- te decisive, quelle sulle quali è importante le cattolica. Esso dovrà continuamente attin- che avvenga il confronto. gere, come a propria sorgente vivificante, al- Vorrei concludere con una parola di uno le grandi prospettive di senso della morale dei grandi pionieri della teologia cattolica, cristiana e della fede. Clemente di Alessandria (-t C. 215), il quale Proprio così facendo, nella assunzione scrive: (t Questa è l'opera più divina di Dio e esplicita della visione cristiana della vita e più degna del re dell'universo: portare guari- della morte, della sofferenza, della sessualità gione all'umanità » (Paed. I, 12, 100 ss.). Cri- e della procreazione, esso darà un contributo sto, in questo testo, è considerato come il ve- a tutelare l'identità propria della professione ro Asclepio, il medico divino, modello e mi- medica. Oggi la sfida passa anche di qui. I1 sura di ogni medico. I1 titolo centrale di Cri- medico è chiamato a custodire l'originario sto-Soter, salvatore, va interpretato in questa carattere ippocratico della sua professione, linea: la compassione di Dio con noi, realiz- di responsabilità per la salute dell'uomo che zatasi nella passione di Cristo, è la nostra è intrinsecamente animata da una dimensio- guarigione - guarigione non solo dell'ani- ne etica di rispetto e promozione della perso- ma, ma dell'uomo nella sua totalità indivisi- na dell'altro. Egli non può ridursi ad essere bile. Come il mondo antico nella figura di un libero professionista che offre una compe- Asclepio aveva espresso ad un tempo la sa- tenza scientifica su domanda dell'utente (non cralità e la razionalità della medicina, il suo centro etico così come quello tecnico, nel senso originale della parola (t tecnica D, cioè: arte; così ora la religione cristiana ritrova tutti questi elementi riassunti nella figura di Cristo. La sacralità della vita umana: chi tocca la vita umana, entra nella sfera riservata della proprietà divina e perciò il mestiere del medi- co non è un mestiere qualunque, ma è un me- stiere sacro in un senso molto profondo. La sacralità implica il dovere etico, cioè esclude l'oggettivazione della persona, la quale non diventa mai cosa disponibile per scopi diversi da sé, ma è sempre sacra; la sacralità implica anche il dovere della professionalità, il dove- re dell'arte e si oppone ad ogni ciarlataneria. Non per caso intorno ai santuari di Asclepio si sono sviluppate le prime scuole mediche; l'Isola Tiberina, dal 293 a.C. santuario di Asclepio e centro di arte medica, ce ne offre un esempio proprio qui a Roma. Quanto più cominciamo oggi ad avanzare fino alle fonti più profonde della vita umana, tanto più urgente e indispensabile diventa la consapevolezza di questo carattere sacro del- l'arte medica. Un agire puramente tecnico, utilitaristico finirebbe per condurre all'auto- distruzione della dignità umana. Quando in- vece l'arte sempre meglio dominata diventa espressione e strumento per il rispetto della dignità divina della vita umana, l'agire del medico partecipa alla dignità dell'azione sal- vatrice del medico divino, secondo la parola: « Questa è l'opera più grande e più degna... di Dio: portare guarigione agli uomini D. la coscienza ministeriale dell'operatore sanitario

1. Semantica del concetto di C coscienza mini- 2. La ministerialità dell'operatore sanitario steriale » nella Storia. Una corretta metodologia vuole che preli- Parlare di ministerialità dell'operatore sa- minarmente all'approfondimento di una te- nitario significa andare alla radice di una matica si chiariscano i suoi estremi termino- delle componenti più genuine e originarie logici. Nel caso in oggetto, pertanto, occorre dell'arte medica. chiedersi innanzitutto quale sia il significato Le più autorevoli testimonianze del passa- della ministerialità per poi analizzare in che to sottolineano costantamente l'impegno eti- modo tale ministerialità competa all'opera- co di servizio dell'operatore sanitario. Non tore sanitario e in che modo questi possa e solo ma lo pongono spesso in rapporto con debba averne t( coscienza D. un (t mandato D divino da espletare. Così, ad Il latino ministerium corrisponde al termi- esempio, recita la preghiera di Maimonide: ne greco diakonia traducibile, abbastanza fe- delmente, con t( servizio D. « Nella Tua Eterna Provvidenza, Tu hai L'originario concetto greco ha un signifi- scelto me per vigilare sulla vita e sulla salute cato essenzialmente dispregiativo identifica- delle Tue creature. Ora sto per dedicarmi ai bile nell'idea di schiavitù-serviti1 L'assun- compiti della mia professione. Sostienimi, o zione nell'area semantica del gergo (t tec- Dio Onnipotente, in questa importante impre- nico da parte della Chiesa primitiva denota sa, affinché io possa essere di giovamento al- quindi una ben precisa scelta che non lascia l'umanità ». adito a dubbi o accomodazioni riduttive: il Analoga atmosfera si respirava già nel servizio inteso come servitù-dell'altro. Non a Giuramento di Asaph in cui l'idea di mini- caso un grande (t operatore sanitario del sterialità acquista toni ancor più dichiarata- passato, Camillo de Lellis, chiamava N mini- mente religiosi: stri », cioè « servi )) degli infermi i religiosi K Egli ha fatto si che crescano piante benefi- del170rdine da lui fondato G i quali doppo che, ha istillato nei cuori dei saggi l'abilità di aver fatto molto discorso sopra ciò spinti dalla guarire per mezzo dei Suoi innumerevoli bene- loro gran charità verso gli infermi (che da loro fici e di render note alla moltitudine le sue me- erano ritenuti in conto di Signori e Padroni) raviglie, così che coloro che vivono sappiano havevano quasi risoluto di chiamarsi servi delli che Lui li ha creati e che al di fuori di Lui non infermi. Ma sovenendoli poi che nella Chiesa c'è nessuno che dia salvezza ». d'Iddio v 'era una Religione chiamata de' Ser- vi, per non cagionar confusione cessarono da Andando all'epoca contemporanea appa- quel parere. Ricordandosi poi Camillo che nel re di delicata e toccante bellezza il significa- Santo Evangelio si faceva più volte menzione to ministeriale della professione sanitaria del nome di Ministro per imitar Giesu Christo quale appare dal Codice Islamico di Etica nella santa humiltà si contentarono d'esser medica: chiamati li Ministri delli Infermi « L'esercizio della professione medica rap- Parlando di (t coscienza ministeriale D, per- presenta la pietà di Dio nei confronti dei suoi tanto, dobbiamo far riferimento alla perce- sudditi. L'essere medico, quindi, è anzitutto un zione che l'operatore sanitario ha o deve ave- atto di bontà e di carità e poi un modo per re di sé in quanto soggetto-a-servizio-dell'al- guadagnarsi da vivere. Ma tutti possono gode- tro. Si cercherà, pertanto di analizzare in una re della misericordia di Dio: i buoni ed i catti- prospettiva sia genericamente umana (o, co- vi, i virtuosi ed i viziosi, gli amici e i nemici, me si usa dire oggi, (t laica D) che specifica- proprio come tutti godono dei raggi del sole, mente cristiana il significato e le espressioni del sollievo che dà la brezza, della freschezza di tale ministerialita. dell'acqua e dell'abbondanza delle messi ». 3. La ministerialità dell'operatore sanitario nella prospettiva cristiana. Da quanto sommariamente esposto si ve- de come l'idea stessa di ministerialità per ciò che attiene alla professione sanitaria sia co- mune a molti versanti ideologico-culturali. Tuttavia è nel Cristianesimo che tale idea assume un rilievo e una pregnanza del tutto particolari: « Se ogni operatore sanitario deve considerare l'esercizio della professione come un "servizio" prestato alla persona che soffre, a maggior ragione sono chiamati a fare pro- pria questa convinzione coloro che sono mossi nel loro operare dall'esempio di Cristo D.~La motivazione essenziale è data dal riferimento alla ministerialità di Cristo, C diacono D del Padre per gli uomini, servo di Dio per essere servo dei fratelli e che proprio in questa di- mensione del servizio identifica la sua dimen- sione esistenziale (cfr. Mt 20, 28; Mc 10, 45). Non a caso Policarpo (fine I sec.) chiamerà Cristo « diacono, servo di tutti ». I1 successivo sviluppo teologico-ecclesiale si fonda sull'identificazione di Cristo col suo corpo mistico. È allora che la ministerialità comincia ad assumere quella variegata espressione tipologica che troviamo negli scritti neotestamentari e che, lungi dall'esse- re esaustiva, racchiude in sé la sintesi della poliedricità espressiva dello Spirito Santo (cfr. l Cor 12, 4-11). In sostanza la ministerialità appartiene al cristiano in quanto « alter Christus D: la « cristificazione » battesimale, in un certo senso, costituisce il cristiano (( servo ». È questo un aspetto sacramentale che an- drebbe maggiormente approfondito. Siamo soliti pensare al battesimo come al sacramen- to che ci fa figli di Dio, che cancella il pecca- to originale che ci innesta nella Chiesa ma proprio in ragione di tutto ciò è necessario vedervi anche il sacramento che ci fa servi, ministri, diaconi dei fratelli. In tal senso una interessante prospettiva potrebbe esser quella di correlare la diakonia embrionaria, se così possiamo definirla, con- ferita dal battesimo a una più matura diako- nia di cui il sacramento della Cresima do- 4. Le espressioni ministeriali dell'operatore vrebbe essere espressione specifica. In tale sanitario. prospettiva potrebbe inserirsi allora anche la differenziazione vocazionale e carismatica Avendo fatto fondamentale riferimento al- per cui le vicende esistenziali, gli stati di vita, la ministerialità del Cristo occorre ancora l'ambito lavorativo diventano occasioni e una volta riferirsi ad essa per ciò che riguar- impegni ministeriali. Laddove poi la profes- da le concrete espressioni ministeriali del- sione ha insita in sé una così diretta parteci- l'operatore sanitario. Non tanto per desume- pazione alla necessità esistenziale dell'altro re una dettagliata casistica operativa quanto (come nel caso delle professioni sanitarie) ec- per individuare delle linee guida di sicuro ri- co che la percezione di tale ministerialità (la ferimento cristologico. coscienza nzinisteriale come è stata definita I1 punto di partenza dovrebbe essere costi- nel titolo di questa relazione) diventa impe- gno prioritario e ineludibile: tuito dal triplice « munus » di Cristo: re, sa- « In forza della loro condizione di battezzati cerdote e profeta. Regalità, sacerdotalità, che li rende partecipi della stessa missione di profezia dovrebbero dunque costituire le tre Cristo, gli operatori sanitari cattolici sono direttrici lungo cui orientare la diakonia del- chiamati a cooperare alla promozione del Re- l'operatore sanitario o, detto in termini più gno attraverso l'esercizio della loro professio- ecclesiologico-pastorali, il compito di gover- ne ».7 nare, di santificare e di insegnare.

a) Munus regendi. Se appare abbastanza esplicano in tutte quelle che sono le ordinarie chiara, anche per l'abbondanza di riferimenti manifestazioni del governo. scritturistici la funzione regale di Cristo, di Trasferendo tutto questo all'ambito di cui meno immediata comprensione è il riferi- ci stiamo occupando la regalità dovrebbe mento alla regalità del cristiano. Ancor me- esprimersi essenzialmente nella carità (aspet- no immediato il rapporto con l'operatore sa- to del servizio) e nella professionalità (aspetto nitario. del governo). L'espressione fondamentale della regalità Carità innanzitutto, ma un carità robusta, è costituita dal governo di una collettività forte, intelligente, non le pietistiche parodie che in qualche modo « appartiene al suo della carità cui spesso assistiamo, fatte di so- reggente. Anche se storicamente tale funzio- spiri, di inviti alla rassegnazione, di pacche ne si è manifestata nella costituzione di un sulle spalle. « Voi recate nella camera dell'in- rapporto di sudditanza del popolo nei con- fermo e sopra la tavola delloperazione qual- fronti del re, la sua più genuina espressione è che cosa della carità di Dio, dell'amore e della data dal servizio che il re rende al suo popo- tenerezza di Cristo, il grande medico dell'ani- lo, dall'agire cioè per il bene del popolo che ma e del corpo. Questa carità non è un senti- appartiene al re. Questo, tuttavia, non esclu- mento superficiale. Essa è infatti amore che de aspetti a vario titolo « impositivi » che si abbraccia tutto l'uomo, un essere che è fratello nell'umanità, e il cui corpo ammalato è ancora sterialità e della regalità in particolare vedrei vivificato da un'anima immortale, che tutti i nella professionalità un aspetto particolare e diritti della creazione e della redenzione uni- ~rrinunciabiledi quella C reggenza del mon- scono alla volontà del suo maestro divin~.~ do H che compete al cristiano. Occorre che il Una carità che sia la realizzazione storica di cristiano sia professionista non solo qualifi- un « mistero D: quello dell'incontro tra ope- cato ma particolarmente qualificato. Occorre ratore sanitario cattolico e malato; mistero, cioè che il cristiano diventi punto di riferi- certo, perché attuazione di una realtà che mento qualificato nel suo ambito professio- non esiterei a definire quasi-sacramentale. Il nale. Se è vero che non i grandi ma i piccoli sacramento dell'incontro col malato, infatti, hanno fatto la storia è altrettanto vero che realizza una duplice presenza di Cristo: l'es- grazie all'intervento dei H grandi tali piccoli ser Cristo del malato nei confronti dell'ope- hanno potuto trasformare il mondo. I1 cri- ratore sanitario; l'esser Cristo dell'operatore stianesimo uscì dalle catacombe quando si sanitario nei confronti del malato. convertirono i primi ufficiali dell'impero e i Io opevatore sanitario incontro Cristo nel figli di S. Francesco non sarebbero arrivati al malato e sono Cristo per il malato. 2000 senza l'intuizione di un Papa che ne uf- Carità ma anche professionalità che della ficializzò l'istituzione. E dove sono i primari, carità può ritenersi qualificata espressione. I1 i cattedratici, i ricercatori che con la loro au- primo dei diritti del malato è quello di essere torevole testimonianza possono costituire curato adeguatamente. Sul piano delle mini- qualificati elementi per la costruzione, o me-

gli0 la ri-costruzione, di una cultura cristiana « santità-per-gli-altri N o, detto in altri termi- per il nostro tempo? ni, di santificazione. b) Munus sanctificandi. L'esercizio della In questa luce la prospettiva sacerdotale sacerdotalità viene ordinariamente identifi- del ministero sanitario acquista una triplice cato con le funzioni cultuali. E questo è esat- valenza: santificazione di se stessi, del pro- to. Ma la funzione liturgico-cultuale non è prio lavoro, del proprio ambiente. che la più alta punta espressiva dell'azione Di se stessi. Sarebbe semplicistico, oltre sacerdotale, di per sé identificabile nella con- che falso, asserire che il proprio lavoro non sacrazione a Dio di se stessi e del mondo. presenti difficoltà, stanchezza, fastidio, noia N Sacro e C santo D, anche se oggi diversifi- o che non susciti invidie, gelosie, pettegolez- cati nell'uso linguistico, esprimono in realtà zi, ripicche. Sono proprio queste, occasioni l'identica idea di a separazione dal mondo per per viverlo con lo spirito di Cristo a cui il cri- Dio D. I1 sacerdote è per eccellenza il e sepa- stiano appartiene, per valutarle con occhio rato N (quindi il con-sacrato) e così pure l'in- soprannaturale, per offrirle al Padre, per tero popolo eletto e il popolo della nuova esercitare le virtù cristiane (dimensione etica alleanza.1° Ma la sacralità-santità del popolo non meno vincolante del Decalogo). sacerdotale non è solo passiva, espressione Delproprio lavoro. Ormai siamo abituati a - cioè - di qualcosa che il sacerdote è « per considerare il lavoro in termini pragmatistici, sé D ma ha una funzione sociale, attiva, di autorealizzativi, economici o sindacali. Diffi- cilmente vi vediamo la partecipazione al- bioetici. Ma non si può relegare tutto questo l'azione creatrice di Dio che continua attra- all'incontro occasionale o al corso di aggior- verso il nostro lavoro. I1 mondo ci è stato namento. Occorre che ogni operatore sanita- consegnato per rispettarlo e tt coltivarlo D. rio sia adeguatamente preparato non solo a Per ciò che ci compete dobbiamo riconse- sapere e a saper fare ma anche a saper essere. gnarlo a Dio arricchito, perfezionato, abbel- lito, <{ portato a compimento D dal nostro la- Dott. SALVINO LEONE voro. Consigliere Nazionale dell'Associaz. Medici Cattolici Italiani Del proprio ambiente. L'evangelizzazione rimane il termine ultimo della santificazione. Non si può esser santi se non coinvolgendo

anche gli altri nella propria santificazione. Per tutta questa parte cfr E. LODI, Minute- La santità è un dono e un impegno che si ri- ro/Ministerz in « Dizionario di Liturgia », Ed Paoline, ceve per farne partecipi anche gli altri. Pro- Roma 1984 S CICCATELLI, Vzta del P Camrllo de Lellis, Curia babilmente è questo l'aspetto più difficile generale dei Camilhani, Roma 1980, 70 della santificazione e della ministerialità in Si tratta della preghiera attribuita (non senza incer- genere. Rispetto umano, contingenze perso- tezza) al medico ebreo-egiziano Mose Maimonide nali, situazioni di vita, attitudini individuali (1135-1204) La versione italiana di questo come degli altri testi sotto riportati è quella curata da S SPINSAN- rendono a volte arduo tale compito. Ma la TI, Documenti di etica medica, Cinisello Balsamo 1985 difficoltà non deve far abbandonare l'impe- Questo giuramento concludeva i1 Lzbro di Asaph il gno che, per il cristiano, non è ma risponde a medico, i1 più antico testo medico dell'antichtà, scritto verso i1 VI secolo d C. un'esplicito mandato di Cristo.li Toccherà al- Dichiarazione redatta al termine della Conferenza lora ad ognuno in ascolto, da un lato della Internazionale sulla Medicina Islamica tenuta nel Ku- propria natura e della propria situazione, wait nel 1981 La pastorale della salute nella chlesa itahana, Nota dall'altro del soffio dello Spirito, trovare le della Consulta nazionale della CE1 per la pastorale della proprie vie, le proprie modalità, le proprie sanità, 52 congenialità. La pastorale , 51 PIO XII, Allocuzzone al personale dell'ospedale Fa- C) Munus docendi. Strettamente correlato tebenefratellz « senza ulteriori indicazioni » citato da all'impegno di santificare il proprio ambiente CEI, La pastorale (nota 23) mediante una proficua opera di evangelizza- Cfr Deut 4, 20, 14, 2. Cfr l Pt 2, 9, 2, 10 zione tale espressione ministeriale deve essere l1 Cfr At 10, 42, Rom 10, 14-15 essenzialmente volta a una adeguata forma- zione cristiana (ma spesso, più semplicemen- te umana!) del personale sanitario. Idee pre- concette, antiquate, a volte persino puerili costituiscono il substrato in cui l'operatore sanitario cattolico si trova spesso ad agire. I1 giusto rispetto del pluralismo, d'altra parte, non può esimere dal dovere di annunziare (nei modi e nelle forme più opportune, senza stupidi fanatismi) il messaggio di Cristo. La tolleranza, che tanto si invoca ai nostri gior- ni non deve ritenersi un valore del tutto cri- stiano. Cristiana è la comprensione, il rispet- to, l'amore ma non la tt tolleranza di un universo ideologico non conforme al piano di Dio. Piano che certamente prevede diver- sità indivuali e comunitarie ma che è tutto orientato al compimento in Cristo di ogni realtà terrena. A tale progetto anche noi con- tribuiamo. I1 disegno di <{ ricapitolare in Cri- sto tutte le cose » passa anche attraverso di noi. In questa prospettiva di formazione si col- loca anche la necessità di una ri-fondazione etica della professione sanitaria. Confusa- mente e a passi incerti se ne comincia ad av- vertire il bisogno. Ne è sintomatica espres- sione la rinnovata attenzione ai problemi magistero della Chiesa

dai discorsi del Santo Padre caratterizzano l'esistenza personale e le vi- in un mondo segnato cende umane; dall'altra proclama la vittoria dalla brama insaziabile sul male e sulla morte e quindi l'amore di Dio che perdona, redime e ridà la vita. dell' aver e Qui, e non altrove, va cercata la risposta ai grandi interrogativi che l'uomo si pone ri- la i

naccia per la loro stabilità; se a loro volta, gli Kadlubek, Ladislao di Gielniow, Salomea - sposi benestanti vedessero nel figlio un acces- sino a S. Casimiro, il quale, come figlio del re sorio della vita superfluo e costoso. Ciò si- governa il regno polacco in sostituzione di gnificherebbe infatti che nella vita degli uo- suo padre, Casimiro Jagellone. Proprio da mini l'amore non conta più. Ciò significhe- Radom, nato a Wawel, ritorna santo a Vil- rebbe che è stata completamente dimenticata nius per essere Patrono del Popolo di Dio la grande dignità de117uomo, la sua vera vo- della Lituania. cazione e il suo definitivo destino. Saluto la patria di Jan Kochanowski, di Jan La base di un vero amore per il figlio è un Dlugosz e di tanti altri uomini benemeriti per autentico amore tra gli sposi, e il fondamen- la cultura e per la sciehza polacca. Ricordo to dell'amore sia matrimoniale che quello dei gli eroi delle insurrezioni nazionali, salutando genitori è in Dio. insieme i comandanti e i soldati dell'ultima Quando gli sposi cercano di darsi recipro- guerra, specialmente dell'esercito clandesti- camente in dono, essi formano in se stessi no, ai quali dobbiamo il posto della Polonia corretti atteggiamenti come genitori. Nel- sulla carta d'Europa. 2. Durante la visita odierna mi soffermerò va nella guerra. Basti ricordare i bombarda- accanto al sasso-monumento con la iscrizio- menti (fino all'uso della bomba atomica), poi ne: «In memoria di coloro che hanno subito i campi di concentramento, le massicce de- dei torti in occasione della protesta operaia portazioni della popolazione, concluse con la del 1976 ». Sono tempi non lontani che la cit- morte di milioni di vittime innocenti. Tra le tà di Radom e tutta la Polonia hanno scritto nazioni d'Europa, la nostra nazione ha avu- profondamente nella loro memoria. Si può to una parte speciale in questa ecatombe. Sui dire che l'anno 1976 fu l'introduzione ai suc- nostri territori il comandamento « non ucci- cessivi eventi degli anni Ottanta. Sono costa- dere » è stato violato da milioni di crimini e ti molti sacrifici, arresti, umiliazioni, torture di delitti. (praticate specialmente sotto il nome del Tra questi delitti rimangono particolarmen- « sentiero della salute »), morti (tra gli altri te sconvolgenti i sistematici sterminii di intere di uno dei sacerdoti di Sandomierz) - e at- nazioni - prima di tutto degli Ebrei oppure traverso tutto questo aprivano la strada al- dei gruppi etnici (come gli Zingari), unica- l'umano desiderio di giustizia. mente per motivi di appartenenza a quella « Beati quelli che hanno fame e sete della data nazione o razza. giustizia, perché saranno saziati » (Mt 5, 6). 5. Era questo soltanto un fatto di partico- La fame della giustizia si esprime anche lare crudeltà?, di immediata crudeltà? con la protesta? Con una protesta operaia, Bisogna costatare che gli effetti micidiali come nell'anno 1976? La fame e la sete di dell'ultima guerra erano stati preparati da in- giustizia certamente significa tendere verso la teri piani di odio razziale ed etnico! Tali pro- vittoria su tutto ciò che è ingiustizia e torto, che è violazione dei diritti dell'uomo. grammi respingevano il principio morale del comandamento « non uccidere » come asso- 3. Sul percorso del mio pellegrinaggio at- luto e comunemente obbligatorio. Facendo traverso la Polonia mi accompagna il Deca- riferimento alle ideologie demenziali lascia- logo: le dieci parole di Dio pronunciate con vano, alle privilegiate istanze umane, il dirit- forza sul Sinai, confermate da Cristo nel di- to di decidere della vita e della morte di sin- scorso della montagna nel contesto delle otto gole persone, ed anche di interi gruppi e di beatitudini. I1 Creatore è il fondamento della singole Nazioni. Al posto del «non uccide- morale umana. Egli è, al tempo stesso, il su- re » divino è stato messo il « è lecito uccide- premo Legislatore, infatti creando l'uomo a re » umano e perfino il « bisogna uccidere ». propria immagine e somiglianza, inscrisse nel Ed ecco che enormi parti del nostro conti- suo cuore » tutto l'ordine della verità, che nente sono diventate la tomba di uomini in- condiziona il bene e l'ordine morale, e perciò nocenti, vittime di crimini. La radice del cri- è anche la base della dignità dell'uomo - mine sta nell'usurpazione da parte dell'uomo l'uomo-immagine di Dio. dell'autorità divina sopra la vita e la morte Al centro stesso di quest'ordine sta il co- dell'uomo. Si fa sentire in questo una lonta- mandamento

2. Sono dunque lieto di poter essere oggi molti anni - ha bisogno di una fiducia in- per un attimo con voi. Quest'incontro ha fantile, per aprirsi a questo dono dall'altro, luogo nell'ospedale. Certamente avrei prefe- così che l'amore di Dio diventi la luce e la rito averlo, p. es., durante una gita o in un gioia della nostra vita. piazzale di giochi. Però c'è bisogno anche di In questo momento penso a tutti gli am- questo luogo. Ne hanno bisogno gli adulti malati, dovunque stanno. La sofferenza è un ma a volte ne hanno il bisogno i bambini. mistero impenetrabile e perciò quanto spesso Sapete bene che all'ospedale si viene per la sa- difficile da comprendere, da accettare da lute: per riacquistare la salute, per liberarsi parte dell'uomo. L'uomo affetto da una ma- da diverse malattie. lattia, o da un'altra qualsiasi sofferenza, so- Sentiamo oggi nel Vangelo il grido dell'uo- vente si domanda - perché io debbo soppor- mo cieco: « Rabbuni (cioè: Maestro), che io tare il dolore? - e quasi immediatamente si riabbia la vista » (Mc 10, 51). Così quel ma- pone un altro interrogativo: perché, quale è il lato risponde alla domanda di Cristo: « Che senso della sofferenza che mi è toccata? E non vuoi che io faccia? » (Mc 10 51). « Che io trovando una risposta spesso si abbatte, per- riabbia la vista D. Anche voi dite in simile ché la sofferenza diventa più forte di lui. La modo al Signore Gesu: « che io riabbia la sa- sofferenza non è una punizione per i peccati, lute », perché possa tornare a casa, a scuola, né la risposta di Dio al male dell'uomo. Può a giocare. essere compresa solo ed esclusivamente alla Nello stesso modo del resto chiedete per i luce dell'amore di Dio, che è il senso definiti- vostri cari: « Dio, da' la salute alla mia mam- vo di tutto ciò che esiste in questo mondo. ma e al mio babbo ... e a diverse altre persone La sofferenza «è stata legata all'amore - care D. così ho scritto nella Lettera Apostolica Salvi- 3. I1 Signore Gesu esaudisce la domanda $ci doloris - a quell'amore del quale Cristo parlava a Nicodemo, a quell'amore che crea del cieco. Pronuncia delle parole significative il bene ricavandolo anche dal male, ricavan- in quella circostanza: « la tua fede ti ha salva- dolo per mezzo della sofferenza, così come il to » (Mc 10, 52). I1 cieco sa che a guarirlo è bene supremo della redenzione del mondo è stato Cristo con la sua divina potenza. E tut- stato tratto dalla Croce di Cristo, e da essa tavia lo stesso Cristo dice: « la tua fede ti ha costantemente prende il suo avvio... In essa salvato D. Ciò vuol dire: la fede in un certo dobbiamo anche riproporre l'interrogativo modo ha permesso la manifestazione della sul senso della sofferenza, e leggervi sino potenza che era nel Signore Gesu. Egli ado- alla fine la risposta a questo interrogativo perava quella sua potenza soprannaturale (n. 18). Nella malattia, o in un'altra sofferen- sempre per destare la fede nell'onnipotenza di- za bisogna dunque abbandonarsi allamore di vina e nellamore divino. I miracoli di Cristo Dio, come un bambino che affida tutto ciò sono segni del regno di Dio. che ha di più caro a coloro che l'amano, spe- cialmente ai propri genitori. Abbiamo dun- nosco da molti anni, la conosco soprattutto que bisogno di quella capacità che hanno i per le sue acque. Ieri l'ho vista dall'elicotte- bambini per affidarci a colui, che è amore ro: acque e boschi. Bellissima terra. E questo (cfr. 1 Gv 4, 8). Quale valore e senso profondo posto ne fa parte. Ma esiste anche un'altra acquistano in questo contesto le parole di bellezza. Questa bellezza siete voi, bambini. S. Paolo: « Tutto posso in colui che mi dà la Il bambino è la bellezza dell'umana esisten- forza » (Fil4, 13). za. Proprio così. I1 Signore Gesù lo ha con- 6. Una persona sofferente e malata ha bi- fermato con i suoi atti; ne ho parlato all'ini- sogno anche di un concreto aiuto professio- zio. Bellezza di un bambino! Noi adulti dob- nale. Ha bisogno di una presenza presso di sé biamo avere sempre lo sguardo fisso sulla e con sé, e di una appropriata cura medica. Per questo mi rivolgo a voi, miei Cari, che la- bellezza del bambino. Non ci ha detto forse vorate in questo ospedale, compiendo varie Gesu: « Se non diventerete come bambini mansioni dipendentemente dalla preparazio- non entrerete nel regno dei cieli D? Noi ab- ne e dalla professione. Penso ai medici, alle biamo bisogno dei bambini perché ci guida- infermiere e a tutto il personale dell'ospeda- no verso Dio, verso il Regno celeste. Vedia- le, ed anche a tutti coloro che compiono que- mo qui la bellezza di tanti bambini, e per sto servizio samaritano nella nostra Patria. I1 giunta bambini malati che sono particolar- vostro lavoro è un lavoro difficile e pieno di mente belli. Ho potuto costatarlo mentre ero responsabilità: si tratta infatti della vita del- da loro. Abbiamo qui anche una terza di- l'uomo. Però quanto esso è bello e quanto mensione della bellezza, dimensione invisibi- evangelico! In ognuno di voi, in ognuno di noi le: è la bellezza dell'amore, amore di buon la sofferenza deve richiamare l'amore e la soli- samaritano, se vogliamo usare il linguaggio darietà umana. evangelico, e dell'amore che si esprime nella Vi presento le espressioni di gratitudine e di un profondo riconoscimento perché con la cura dei malati, di un bambino malato. Que- vostra scienza e con le vostre capacità servite sta è la bellezza immediata continua. Essa i bambini malati. Vi sono grato perché pre- riempie tutta la vita di coloro che lo esercita- state aiuto all'uomo nella sofferenza. Le stes- no, che lo danno. Ma in questa bellezza esi- se parole di riconoscimento rivolgo a tutti i ste ancora un'altra dimensione, dimensione medici, alle infermiere e al servizio sanitario più grande, dimensione ultima: alla fine, in- in Polonia. Tutta la società dovrebbe apprez- fatti, Cristo dice: « Ero malato, e mi avete zare la vostra fatica e il vostro sforzo e cir- curato, siete venuti a trovarmi. Qualsiasi co- condare di rispetto coloro che compiono sa avete fatto a uno di questi piccoli l'avete questo servizio con spirito di sacrificio. fatto a me D. - Proprio come se parlasse di 7. Cari partecipi delle sofferenze di Cristo! un ospedale infantile - l'avete fatto a me. Ogni domenica e ogni festa vi viene rivolta Auguro a voi tutti che possiate sempre parte- una parola nella S. Messa tramite la radio, cipare a queste tre dimensioni della bellezza specialmente a coloro che non possono re- che saltano con tanta evidenza agli occhi e al carsi nelle loro chiese. So che a questa Messa cuore e che esse siano sempre un'ispirazione partecipa la maggioranza delle persone ma- late. In questo modo la sofferenza di migliaia non solo per voi, ma anche per tutti quelli dei nostri fratelli ricoverati negli ospedali, che vengono qui da tutta la Polonia e dal- negli ospizi, nelle case di cura e dovunque l'estero. siano i malati, si unisce come in un'unica Dio vi ricompensi per questo incontro. I partecipazione alla Croce di Cristo, alla Eu- bambini polacchi della Lituania hanno ese- caristia di Cristo. Vi prego di accogliere la guito dei bellissimi canti. Vi ringrazio dei parola che vi indirizzo, che accogliate ugual- canti e della vostra presenza qui con noi. Che mente la benedizione, che vi offro. Ogni gior- Dio ricompensi i bambini polacchi della Li- no in modo particolare prego per voi tutti, tuania, che Dio ricompensi tutti per tutto. chiamati « a completare - con le vostre sof- Accogliete la mia benedizione. ferenze - quello che manca alle sofferenze di Cristo » (cfr. Col 1, 24). Dopo la consegna di un dono per l'ospedale Vorrei aggiungere che lo faccio ogni gior- il Santo Padre ha così proseguito: no nel momento più toccante della Santa Devo aggiungere ancora che non è che il Messa, quando si avvicina il molilento della Papa sia così ricco; sono i benefattori che Comunione. Penso che proprio allora biso- danno al Papa perché lui possa donare. Biso- gna che tutti i malati siano vicini a Gesu in modo particolare e che Gesu sia particolar- gna ricordarsi, dunque, di tutti questi bene- mente vicino a tutti i malati e i sofferenti, fattori che forse non vogliono neanche farsi affinché siano abbracciati in modo particola- notare. Se preferiscono rimanere nascosti, lo re da questa comunione salvifica che è 1'Eu- facciano. Cio è molto nobile: « che la tua si- caristia. nistra non sappia quel che fa la tua destra D. Vorrei aggiungere inoltre che è molto bello Ma bisogna ringraziarli nella dimensione no- qui. Tutta questa terra è molto bella. La co- ta solo a Dio. salute e urbanizzazione lo stress psicoemotivo come problema della sopravvivenza del genere umano la salute dei poveri e l'aggiustamento strutturale del terzo mondo il compito degli ospedali cattolici e il degrado ambientale salute e urbanizzazione

Intervento di S. Ecc.za Mons. Justo Mullor, Capo della Delegazione della Santa Sede alla XLIV Assemblea Mondiale della Sanità - 1991

Ancora una volta la Confe- questi inconvenienti. Gli alloggi ad assolvere una funzione tecni- renza Mondiale della Sanità si è popolari inadeguati, le infra- ca e meccanica. Richiede, inve- collocata in prospettiva del futu- strutture sanitarie ed igieniche ce, che sia creata una nuova co- ro. Accettare le sfide, così nume- insufficienti, l'alimentazione po- scienza negli uomini e nelle don- rose, che l'urbanizzazione verti- vera, la non-scolarità dei figli, la ne, nei giovani e nei vecchi im- ginosa pone alla salute indivi- eccessiva concentrazione urbana plicati nelle minacce fisiche e duale e collettiva è nuovo merito costituiscono delle realtà che, se- psichiche derivanti dall'esodo da aggiungere al lungo elenco paratamente e insieme, si con- rurale e dal gigantismo urbano dei « lavori pionieristici D del- fermano fattori di malattie. E che ne segue. I'OMS. non si tratta soltanto di malattie A giudizio della Delegazione I documenti di base, di eccel- di ordine fisico - come quelle della Santa Sede, il corpo medi- lente qualità, proposti per le di- risultanti dai crescenti rischi di co ha il diritto di porre ai piani- scussioni, offrono un quadro origine strutturale quali l'inse- ficatori dello sviluppo che ha impressionante del grande movi- diamento di industrie talvolta creato le megalopoli e di porsi mento migratorio che, dalle zo- tossiche in prossimità di zone ad esso stesso alcuni interrogativi. ne rurali verso i grossi centri alta concentrazione abitativa, Un esempio può essere il se- urbani, va configurandosi un l'insufficiente rimozione dei ri- guente: po' ovunque nel mondo e, in fiuti o l'inquinamento dell'at- l) Quali criteri ispirano uno particolare, nei Paesi in via di mosfera; le megalopoli provoca- sviluppo che, accanto ad alcuni sviluppo. La campagna viene no anche pericoli per la salute vantaggi, non sempre sicuri e abbandonata in cerca soprattut- psicosociale: « Lo stress urbano stabili, ha creato un numero così to delle megalopoli. Le città con si traduce spesso in depressione, alto di ammalati? più di cinque milioni di abitanti, angoscia, suicidio, alcolismo, 2) È forse lecito continuare a vent'anni fa, nel mondo, erano tossicomania.. . Nelle persone considerare l'economia come undici; alla fine dell'attuale de- anziane delle grandi città si regi- qualcosa di astratto senza tener cennio, saranno trentacinque, stra un aumento dei disturbi conto del suo prezzo in materia delle quali undici conteranno mentali, come pure hanno gran- di salute fisica e di equilibrio più di venti milioni di abitanti. de rilevanza i problemi derivanti psichico? Si tratta di una realtà che po- dalla delinquenza giovanile, dal- 3) Perché è così ostinato il si- ne problemi di civiltà. Le città la violenza e da diverse forme di lenzio di certi pianificatori, an- vastissime sono l'espressione disadattamento D (A44/2, p. 15). che a livello internazionale, sulle urbana di un progresso ambi- Si direbbe che il gigantismo esigenze fisiche, spirituali e cul- guo, le cui grandezze e miserie si urbano, accanto a vantaggi più turali degli uomini e delle donne affiancano e, più di una volta, si o meno reali, ha effetti perversi annullano, poiché le grandezze ed inattesi. Per porvi rimedio, diventano la maschera delle mi- dovrebbe essere avviato un dia- serie e queste mettono in eviden- logo, libero di pregiudizi, tra za l'alto prezzo umano e sociale tutte le forze sociali messe a con- di uno sviluppo che privilegia il- fronto con le sfide che si pongo- logicamente le classi più agiate. no. La medicina, da sola, non Le folle che si ammassano nelle basta di fronte all'am~iezzadel periferie delle grandi città cerca- fenomeno ed alle sue implicazio- no il benessere e la liberazione ni sociologiche, culturali e poli- dalla schiavitù del lavoro rurale tiche. Ci sono situazioni di fron- tradizionale e vi trovano, senza te alle quali la scienza, anche la dubbio, i vantaggi del lavoro in- meglio equipaggiata, non può dustriale, dei servizi e della raccogliere tutte le sfide del mo- urbanizzazione. Tuttavia, men- mento. tre le minoranze che controllano Nessuno si stupisca, quindi, se il capitale e la proprietà fondia- la Delegazione della Santa Sede ria accrescono il loro potere fi- invita oggi, da questa tribuna, nanziario, le folle degli sradicati, gli operatori sanitari a persegui- accanto ad alcuni benefici, tro- re un dialogo costruttivo con vano anche nuove calamità e tutte le altre branche del sapere nuovi pericoli sia per la loro sa- e dell'operare per rispondere a lute sia per la loro vita quotidia- queste sfide. Contenere le epide- na. I documenti di base elenca- mie e promuovere l'igiene non si no in maniera molto precisa riduce mai, e ancor meno oggi, che sono il soggetto, e non sol- spondere, da soli, a questi inter- di essere tenuta presente di fron- tanto l'oggetto, dello sviluppo? rogativi e ad altri analoghi ed te all'uomo che intendiamo gua- 4) La profusione e la diffusio- ugualmente pressanti. rire o rendere più felice. In caso ne di paradisi artificiali - con- Si è ormai tutti d'accordo sul- contrario, il progresso sarà sol- sumo di alcool e di droghe di- l'idea che il mondo, e con esso la tanto materiale e la medicina verse - come pure la banalizza- medicina, sono ad una svolta potrebbe diventare una tecnica zione del sesso e la perdita pro- della loro lunga storia. I prota- sempre più sofisticata, esposta gressiva della sua dimensione af- gonisti del fenomeno che attual- alla tentazione di una crescente fettiva e biologica, non sono for- mente si chiama sviluppo sono, disumanizzazione. So bene che i se in rapporto diretto o indiretto da una parte, i Paesi dell'emisfe- partecipanti a questa Assem- con l'insorgere di nuove malattie ro nord, caratterizzati, attraver- blea, pur muovendo da posizio- caratteristiche soprattutto del- so una tradizione bicentenaria, ni molto diverse dal punto di vi- l'ambiente urbano? dalla separazione tra metafisica sta filosofico o religioso, ne so- 5) Perché la disumanizzazio- e scienza e, dall'altra, i Paesi del- no consapevoli. Questa legittima ne della medicina investe in ma- l'emisfero sud, divenuti fornitori diversità non dovrebbe, tuttavia, niera così evidente le istituzioni di materie prime e sottomessi ad impedire di trovare almeno una sanitarie dei grandi centri urbani un regime di dipendenza econo- base minima di accordo sul ca- nei quali l'anonimato rappresen- mica e culturale. Ed è proprio rattere unico dell'uomo, essere ta la maggiore e la più insidiosa nella dimenticanza ostinata del- metafisico e spirituale. In realtà, tentazione di dimenticare la di- la metafisica e nel ruolo privile- l'uomo è il solo essere vivente mensione personale delle cure giato dell'economia che si deve capace di pensare e di amare liberamente. Porre questa real- mediche? cercare la radice dei mali e delle tà alla base di ogni progresso L'aumento del numero di malattie con le quali questa Conferenza si confronta. Un economico e medico equivale a nuovi centri sanitari e la loro offrire all'uomo una ragion d'es- modernità; l'avvio di nuove po- progresso senz'anima non potrà avere mai un grande avvenire. sere capace di arginare la disu- litiche sanitarie; le attrezzature manizzazione dell'habitat e le ogni giorno più ricche e sofisti- Se l'uomo, che è il soggetto sia del progresso sia della medicina, conseguenze negative che ne de- cate; i nuovi brevetti scientifici e rivano per la salute di un nume- viene considerato con un'ottica i vaccini sempre più numerosi ed ro così elevato di esseri umani. esclusivamente fisica, biologica efficaci non potranno mai ri- 10 maggio 1991. o economica, egli sara sempre esposto ad una manipolazione crescente e cieca. L'uomo non sarà altro che un animale più nobile e più complesso degli al- tri. Come ogni altro animale, egli sara sottoposto alle regole implacabili dell'osservazione, del miglioramento fisico e quantita- tivo, della selettivita secondo criteri di forza e di efficienza. Saranno possibili le ipotesi più oscure. Per affrontare con profondità ed estensione i problemi della salute fisica e mentale posti dal gigantismo urbano, sia il medi- co che il politico e l'economista - questo è l'auspicio della De- legazione della Santa Sede - devono finalmente mettersi d'accordo sulla « giusta nozione di persona umana e del suo va- lore unico ». Questa idea, che le- ga come trama e guida l'ultima enciclica di Giovanni Paolo I1 (Centesimus annus) tanto com- mentata in questi giorni, merita lo stress psicoemotivo come problema della soprawivenza del genere umano

La comprensione dello stress, santi, come anche altri aspetti tendo la necessità di sovrastare, come in generale la sindrome dello stress, è caratterizzato da non ha la possibilità di raggiun- as~ecifica da adattamento. fu un complesso di eventi vegetativi gere il risultato richiesto. formulata per la prima volta nei ed ormonali aspecifici in rappor- La reazione emotiva si mani- lavori dello studioso canadese to al fattore iniziale. festa negativa quando si percepi- H. H. B. Selye. I fondamenti delle teorie pro- sce un elemento contrario al Selve riconobbe lo stress come poste nei riguardi dello stress soddisfacimento di necessità so- reazione dello sforzo, nata come emotivo sono inquadrati dallo ciali o biologiche. risposta non specifica dell'orga- studioso americano B. Kennon e Al contrario, nei casi in cui nismo d'effetto dei fattori sviluppati dallo studioso svedese l'individuo raggiunge il risultato straordinari stressanti nocivi, tra L. Levi. che gli è indispensabile, che ap- i quali annoveriamo agenti pato- È stato dimostrato che, du- paga il suo bisogno principale, geni, sostanze tossiche, sostanze rante lo stress emotivo, vengo- si manifesta come emozione po- estranee all'organismo, fattori fi- no attivati meccanismi adre- sitiva. sici e processi dinamici. In rela- no-simpatici, i quali, in quella Si è osservato che, nel bilancio zione alla propria natura biolo- determinata fase, portano ad dell'ambiente biologico e sociale, gica, lo stress, come suppose Se- una situazione di adattamento. le emozioni degli esseri viventi e lye persegue un fine di adatta- Successivamente. nel caso di un dell'uomo hanno caratteristiche mento ed attiva meccanismi di superamento di questa fase, essi di episodicità. Di regola, le emo- difesa, tesi a prevenire l'azione portano alla propria inibizione zioni negative episodiche si ma- sull'organismo di fattori ad esso (eustress e distress secondo Se- nifestano velocemente quando nocivi. lye). Tale fase è caratterizzata cessano quelle positive. Lo stress, per Selye, è caratte- dalla cessazione per esaurimento Le emozioni episodiche nega- rizzato da stadi, che molto spes- di differenti funzioni fisiologi- tive, accompagnate dai diversi so si alternano: lo stadio dell'al- che. Tutta la vita dell'uomo è bisogni vitali dell'uomo, favori- larme, lo stadio della resistenza, ricca di emozioni determinate da scono la sua attività tesa allo ed infine quello dell'esaurimen- propri bisogni e relativo soddi- scopo dello sviluppo dell'indivi- to, che porta l'organismo alla sfacimento, ma anche da fattori duo e del progresso della società. sua sconfitta. Concordemente esterni che lo circondano e, in Esse sono costantemente indivi- allo studioso Selye la reazione primo luogo, dalla situazione so- duali. da stress, in tutti i casi aspecifi- ciale. Tutto questo rappresenta Le emozioni episodiche nega- ci. è mediata dall'attivazione di le varie emozioni dell'uomo. tive hanno per scopo l'adatta- meccanismi ipofiso-surrenali. Le emozioni accompagnano mento e non sono dannose per Selye ha paragonato « lo stress tutta la vita. tutte le azioni del- la salute. della vita » alla stessa genesi del- l'uomo, a partire dagli atti, istin- Altra cosa è lo stress psicoe- lo stress: quest'ultimo, infatti, tivi, fino alle forme più elevate motivo. Esso nasce in condizioni gioca un ruolo sostanziale nella dell'attività sociale. denominate

Le leggi di adattamento Lo stress emotivo, che nasce In caso di tensioni psicoemoti- in situazioni conflittuali prolun- ve, che si ripetono ogni giorno, i Le leggi di adattamento biolo- gate e continue, porta alla viola- meccanismi fisiologici di difesa gico, affinate in milioni di anni zione dei meccanismi di autore- (misura fisiologica di difesa, se- di sviluppo evolutivo degli esseri golazione delle funzioni omeo- condo I. P. Pavlov) divengono, viventi, possono essere formula- statiche e psichiche. nei singoli soggetti, insoddisfa- te nel seguente modo: In casi di situazioni conflit- centi per la salvaguardia delle 1. Episodicità degli stress tuali prolungate, secondo le funzioni fisiologiche. emotivi negli esseri viventi in modificazioni delle proprietà Per tal motivo si alterano i ambiente biologico bilanciato. neurochimiche del cervello, vie- bioritmi, i meccanismi delle fun- 2. Ritmicità delle funzioni fi- ne sconvolto i1 comportamento zioni di autoregolazione e si siologiche, condizionata da fat- dell'adattamento dei soggetti: creano i presupposti per stimoli tori esogeni ed endogeni. prima di tutto soffrono i mecca- che possono apportare stress 3. Autoregolazione come mec- nismi di dominio della motiva- tramite disfunzioni precoci nello canismo generale di stabilità del- sviluppo della patologia psicoso- zione e, su questa base, l'appro- le diverse funzioni fisiologiche, matica successiva. vazione della decisione ed il giu- determinata dall'attività dei di- Ricerche sperimentali dimo- versi sistemi funzionali dell'orga- dizio dei risultati raggiunti. strano che lo stress in situazioni nismo. In seguito alla violazione dei conflittuali provoca un cambia- Ciò significa che, grazie al- meccanismi di autoregolazione mento non solo delle funzioni fi- l'attività dei differenti sistemi in individui singoli, in caso di si- siologiche ritmiche, ma porta funzionali di autoregolazione tuazioni conflittuali prolungate, anche a cambiamenti evidenti dell'organismo vengono favoriti si manifesta la trasgressione dei nell'apparato riproduttivo, con- l'omeostasi e l'adattamento degli bioritmi, in parte dei ritmi della ducendo a brusche modificazio- esseri viventi alle condizioni di respirazione e dell'attività car- ni delle funzioni ormonali e mo- vita circostanti. diaca. dificazioni nei discendenti. Tutto ciò è stato spiegato in tative permanenti. Per questo per il modo di evitare lo stress tempi recenti dal fatto che lo motivo si modificano in modo emotivo. stress emotivo può portare al de- considerevole le proprietà chimi- terioramento del genoma uma- che del cervello. Profilassi dello stress no. La genesi dello stress emoti- Le norme sociali di comporta- Tenendo presente che l'au- vo in forma generale può essere mento richiedono all'individuo mento delle malattie psicosoma- stabilita nella maniera seguente. la capacità di frenare il proprio tiche è strettamente legato con Quando l'individuo in condizio- comportamento in occasione di il progresso tecnico-scientifico, ne di predisposizione ereditaria fortiemozioni. L'uomo di cultu- sembrerebbe pienamente legitti- ra, interessandosi a problemi so- ed acquisita o di stabilità si tro- mo chiedersi se non sia opportu- va in una situazione conflittiiale, ciali, può reprimere, grazie a no un suo contenimento-o, addi- questi elementi, le emozioni ne- sono possibili varie maniere di rittura, un suo blocco. E chiaro, gative. Ciononostante tali emo- sviluppo dello stress emotivo. però che è ingenuo e ridicolo zioni non esternate sono perico- Nel caso in cui vi siano caratteri- chiedere un freno alla spinta tec- lose anche da un punto di vista stiche genetiche od acquisite di nico-scientifica. I1 progresso tec- medico. In tal guisa le emozioni, stabilità di adattamento lo stress nico-scientifico progredirà inevi- non arreca lesioni cerebrali, né non trovando uno sbocco al- tabilmente. Ciò vuol dire che l'esterno, vengono trasmesse agli somatoviscerali. In altri casi si c'è solo la possibilità di difende- possono sviluppare alterazioni organi interni. re l'uomo dal crescente progres- cerebrali sotto forma di nevrosi, Per l'umanità diventa sempre so tecnico-scientifico. In questo oppure insulti somatoviscerali più difficile il problema di come, progetto sono efficaci misure per come ipertensione arteriosa, ste- facendosi sempre più strada il preavvertire lo stress a causa di nocardia. asma bronchiale. ma- progresso tecnico-scientifico, ci conseguenze indesiderate. Per tal lattia ulcerosa del tratto gastro- si possa proteggere dalle conge- motivo bisogna prima di tutto intestinale, impotenza sessuale. guenze negative dello stress emo- tener bene in mente una regola Infine si possono sviluppare con- tivo, ossia si possa difendere la d'oro che trova posto nell'am- temporaneamente alterazioni ce- salute nell'ambito della crescita biente biologico equilibrato: le rebrali e somatoviscerali. costante del progresso tecnico- emozioni negative debbono ave- Di per sé lo stress emotivo scientifico. re sempre un carattere episodico, rappresenta la reazione normale Per mancanza della dovuta at- ma, ancor meglio, debbono ter- dell'uomo e degli esseri viventi in tenzione e di provvedimenti di minare con emozioni positive. In una situazione di conflitto. recupero tutto ciò porta all'uo- questa premessa è ancor più im- Data la presenza di meccani- mo una crescita dello stress psi- portante la condizione dell'av- smi genetici od acquisiti indivi- coemotivo e malattie psicosoma- vertimento di scomparsa in mo- dualmente per disposizione, lo tiche. do permanente, delle emozioni stress, in situazioni conflittuali La corsa sfrenata alla tecnolo- negative. Proprio a questa rego- lunghe ed ininterrotte, oppure gia, senza attenzioni all'uomo la seguono molte raccomanda- per la sua azione rapida e grave, che lavora per essa privo di forze zioni pratiche per il consegui- può sfociare in una forma pato- efficaci che contrastino lo stress mento della profilassi dello logica, accompagnata da altera- emotivo, senza strutture medi- stress. Secondo queste è necessa- zioni delle funzioni cerebrovisce- che di riadattamento ed in parti- rio un cambiamento, in situazio- rali. colar modo senza misure di Dro- ni di cariche stressanti di emo- Al contrario, nell'organismo filassi, accresce ancor di più la zioni negative, ed esso viene for- stabile, lo stress emotivo può possibilità di una crisi demogra- nito da un'occupazione gratifi- non evocare la violazione dei fica e sociale. cante, durante la quale l'indivi- meccanismi di autoregolazione La stessa società si deve prima duo riceve un'emozione positiva. delle funzioni fisiologiche. di tutto difendere dalle situazio- Quest'ultima elimina dall'orga- ni conflittuali eccessive, deve nismo le alterazioni prodotte Le norme sociali e il proprio com- trovare i mezzi atti alla rimozio- dalle emozioni negative. portamento ne delle cause di tensioni emoti- In tal modo si ha un cambia- ve e deve difendere la salute de- mento dei rapporti con la natu- Sul piano sociale e comporta- gli individui nel caso di ripetizio- ra, con l'arte con i riti religiosi, mentale, oltre a queste alterazio- ne di situazioni conflittuali im- con la musica, con la letteratura, ni, si può notare uno sviluppo di previste. con i membri della famiglia. energia creativa, superamento Con la rielaborazione di rac- È accertata l'azione curativa degli ostacoli, atti che portano comandazioni efficaci per la di- di emozioni positive nel corso di allo sviluppo progressivo della fesa dell'uomo contro gli effetti alcune malattie psichiche. società. nocivi dello stress emotivo, ap- Non meno efficace è la modi- A causa della comparsa di pare la spiegazione della confor- ficazione delle emozioni negative ostacoli conflittuali insormonta- mità alle leggi fisiologiche fon- che si ha nell'attività fisica. In bili al raggiungimento di deter- damentali, che determinano sta- questo caso gli impulsi nervosi e minati scopi, per cui l'uomo non bilita dei soggetti in occasione di le numerose sostanze biologiche può, per una intera serie di cau- stress emotivo, di meccanismi, attive, che passano nei muscoli se, conseguire gli scopi stabiliti e con l'aiuto dei quali essi possono volontari e che passano poi, a soddisfare da sé alle sue necessi- contrastare il suo sviluppo. Dal- loro volta, nel sistema nervoso tà sociali e biologiche, si produ- la soluzione di questo problema centrale, dove contribuiscono cono emozioni negative, la cui dipende la messa a punto di me- anch'esse alla normalizzazione somma sfocia in situazioni ecci- todi scientifici per la profilassi e delle funzioni cerebrali. Ci sono anche altri procedi- menti fisici sicuri per l'abolizione delle conseguenze spiacevoli di emozioni negative, come la cor- sa, il nuoto, la sauna, etc. Tutti i procedimenti elencati di dominio delle emozioni riguardano le va- rie emozioni spiacevoli che si ve- rificano nell'uomo. I1 comando sulle emozioni, nel senso profondo del termine deve consistere non nella capacità di reprimere alcune delle loro com- ponenti interne o di « scaricare D l'emozione generata nell'attività presa in considerazione, ma nel- la capacità di non farle sorgere affatto. La coincidenza di interessi personali e sociali, le condizioni per uno sviluppo completo della personalità, migliori possibilità di scelta della professione, un'at- tenzione particolare e premura verso le nuove generazioni, verso gli invalidi e le persone anziane contribuiscono allo sviluppo del- la coscienza, della disciplina, dell'attività sociale. In queste si- tuazioni i vari metodi per domi- nare le emozioni possono essere più efficaci. I1 problema della produzione delle emozioni negative deve oc- cupare un posto più importante in pedagogia. Purtroppo al gior- no d'oggi questo lavoro viene ef- fettuato in maniera insufficiente. Non sono stati ancora elaborati lavori scientifici, che possano ri- spondere a questo problema. Ci si può porre anche questa do- manda: « Sono necessarie le emozioni negative? D. Sì, lo so- no. Esse sono la fonte dell'ener- gia interna, sono un aiuto all'uo- mo per superare le difficoltà del- la vita. Senza dolore non ci sarebbe felicità, senza sventura non si apprezzerebbe neanche la felicità autentica. Le emozioni negative favori- scono l'attività finalizzata ad uno scopo. In realtà bisogna sempre ricordare: le emozioni negative non dovrebbero essere prolungate. In caso contrario potrebbero diventare la causa di serie ma- lattie. Prof. SUDAKOVK. B. Istltuto di zndagme sczentifica dz Fisiologia Normale denommata Accadema P. K. Anokin di Scienze Mediche, Mosca (U.R.S.S.) la salute dei poveri e l'aggiustamento strutturale del terzo mondo (presentazione di un problema)

Nel messaggio che la Con- In altre parole prevedeva un dia- progetti esemplari del co-svilup- ferenza Episcopale Burkinabè logo tra Stato e Stato di cui le po: l'Europa si sente attratta da- ha inviato ai cristiani del Paese idee portanti erano le seguenti: gli Stati-officine dell'hsia e dalle in preparazione del17Assemblea la formazione dei quadri respon- nazioni arabe e petroliere, 1'Afri- Speciale per l'Africa del Sinodo sabili, la valorizzazione delle ri- ca, nelle strategie sofisticate che dei Vescovi. incontriamo una sorse naturali e lo sviluppo delle le vengono suggerite, percepisce frase che tratta proprio del- infrastrutture. Con le strade, le il sigillo del paternalismo euro- l7Aggzustamentostrutturale, dan- piantagioni, le miniere, i dirigen- peo e decide di poter continuare done una rapida valutazione. ti e uno Stato, si pensava che la il cammino iniziato negli anni « I1 Programma d'Aggiustamen- nuova economia africana si sa- 60, ricorrendo a prestiti interna- to Strutturale (P.A.S.) che ci è rebbe costituita rapidamente.l zionali. E l'inizio dell'indebita- imposto, dice il documento, pro- Negli anni 60 le relazioni eu- mento. voca nelle intelligenze e nei cuo- ro-africane furono effettivamen- I prestiti sostennero in modo ri, più angosce che speranze D. te animate da questo spirito di artificiale la crescita africana fi- L'aggiustamento strutturale è collaborazione e le giovani na- no agl'inizi degli anni 80. Allora, stato imposto dalla Banca Mon- zioni iniziarono il loro viluppo come era da prevedersi, il flusso diale e dal Fondo Monetario In- piene di speranza. La collabora- dei capitali tra il Nord e il Sud ternazionale ai paesi indebitati zione era favorita anche dal fat- cambiò direzione: metà dei rica- del Terzo Mondo. come condi- to che l'Europa stava vivendo vati dalle esportazioni del Sud, zione per continuare a dare i lo- un periodo eccezionale di cresci- doveva rimanere nel Nord come ro prestiti. L'aggiustamento, in ta economica e l'omogeneità dei rimborso dei prestiti avuti. Nel teoria, dovrebbe condurre questi problemi dei paesi africani faci- 1987 i debiti ammontavano a paesi alla costruzione di una litava la soluzione dei casi con- 147 miliardi di dollari, pari a tre economia autonoma e produtti- creti. volte il totale dell'aiuto accorda- va. ma molti dubitano della sua Ma arrivarono gli anni 70, gli to al Terzo Mond~.~ riuscita e temono che la situazio- anni della crisi. In Europa è la È per sanare questa situazione ne ne risulti peggiorata. crisi economica. In Africa ci si che è stato concepito il Program- accorge che qualche cosa non ma di Aggiustamento Struttura- a) Ii contesto del problema funziona; che le strutture previ- le. E facile intuire ch'esso pre- ste non bastano per arrivare ad suppone una struttura e una pla- In Africa, dopo la proclama- una economia autonoma: le basi sticità delle economie che in zione delle indipendenze e la for- agricole, anche a causa delle sic- Africa non sono frequenti. Le mazione dei nuovi Stati, si trat- cità, diminuiscono, le infrastrut- soluzioni suggerite sono quelle tava di passare da una struttura ture industriali non vengono adottate dalle grandi economie economica coloniale ad una eco- realizzate e, conseguentemente, che hanno una esperienza seco- nomia autonoma di sviluppo, il decollo industriale autonomo lare e sono sostenute da tradizio- gestita dai responsabili dei nuovi non si produce. Contempora- ni e leggi: liberalizzazione dei paesi. Un progetto euro-africano neamente le importazioni cresco- prezzi, libero scambio e mercato, concepito nel 1958, contempora- no più di quanto il mercato con- e privatizzazione delle imprese. neamente alla nascita della Co- senta e i risparmi non riescono Attraverso queste iniziative l'ag- munità Europea, dette l'illusione a coprire gli investimenti neces- giustamento dovrebbe raggiun- che il passaggio potesse essere sari. gere la normalizzazione dei prin- fatto rapidamente e bene. I1 pro- In tale contesto il politico e cipali settori delle economie na- getto prevedeva un co-sviluppo l'ideologico cominciarono a con- zionali nello spazio di pochi an- esemplare attraverso l'istituzione tare più dell'economico, i cam- ni. I1 Fondo Monetario Interna- di una complementarietà econo- biamenti al vertice dei pgesi a zionale assume questo compito mica e umana tra l'Europa e susseguirsi in maniera impreve- come una missione! l'Africa. In altre parole il proget- dibile senza tener conto della Considerando questi suggeri- to si presentava come un prolun- preparazione effettiva dei nuovi menti si direbbe che il Fondo gamento naturale dell'edificazio- responsabili e le riforme si limi- Monetario Internazionale non ne della Comunità Europea. tarono a bravi discorsi e a aual- crede alla reale fragilità delle Tale concezione prevedeva la che intervento nel settore moder- strutture e alla povertà attuale stabilizzazione dei prezzi delle no proprio quando questo setto- delle giovani nazioni africane. materie prime, il controllo dei re era in difficoltà anche in Eu- Ed è questo che crea tutte le am- mercati agricoli e soprattutto, ropa. biguità di questo Piano di Ag- forme di collaborazioni bilaterali Praticamente l'Europa e l'm- giustamento Strutturale, che che dovevano assicurare l'arrivo ca cominciarono a seguire ognu- fanno dire ai Vescovi Burkinabè ad un contratto di nuovo tipo. na la propria via dimendicando i ch'esso genera più angosce che speranze. Anche perché la mag- no, egli si domanda, i Burkinabè diti agricoli. Se non sono cattivi, gioranza dei paesi limitrofi che che hanno un livello economico i contadini hanno di che vivere, hanno già adottato il piano si che permetta di mangiare tre ma nell'assenza di sbocchi com- trovano ancora nella crisi. volte al giorno e allo stesso tem- merciali, il miglio che resta serve po, di sopportare le spese della soltanto come riserva per gli an- b) Nel Mondo della malattia farmacia? I1 Burkina conta più ni di siccità: la siccità, negli ulti- di 8 milioni di abitanti, di cui, mi 20 anni, si è ripetuta con una Parlando di ambiguità ricono- nel 1989, soltanto 143.740 perce- frequenza impressionante. sciamo la possibilità di modifi- piva un salario: 3 1.129 dallo Sta- Anche nel settore dell'alleva- che che possono portare a buon to e 112.611 dagli enti parastata- mento si incontra qualche bene- esito il risultato che il piano si li e privati. I salariati sono consi- stante. L'allevamento global- propone. Non è nostro compito, derati come una categoria di pri- mente segue le vicende dell'agri- né abbiamo la presunzione di vilegiati, ma i poveri apparten- coltura, ma negli ultimi anni ha dare suggerimenti in proposito. gono anche a questa categoria. subito un brutto deterioramen- Noi lavoriamo nel mondo parti- Essi (con un salario situato me- to: negli anni 1978-80 il Burkina colare della malattia e ci preoc- diamente tra le 150 e 180 mila li- aveva esportato 45.000 capi bo- cupiamo delle conseguenze ne- re italiane) devono fare delle ve- vini, in questi ultimi anni ne gative che le interpretazioni ina- re acrobazie per poter sopravvi- può esportare soltanto 8.000 per deguate delle direttive del P.A.S. vere. anno. possono causare a danno dei Le altre categorie non stanno Queste brevi notizie ci fanno malati, particolarmente dei ma- meglio. Tra i contadini, che rap- comprendere il pensiero dell'ar- lati più poveri. presentano il 95% della popola- ticolista di Sidwaya: secondo lui In questo Paese c'è chi dice zione, i benestanti sono quelli soltanto una bassissima percen- che la salute non può essere gra- della zona cotoniera, gli abitanti tuale di burkinabè ha la forza tuita, o meglio, non può essere di certe zone coltivate a frutteto economica di pagare la propria più gratuita perché lo Stato non e gli aderenti alle cooperative salute. ha la forza per sostenere le spese che possono usufruire dell'irri- E veniamo alla farmacia « Pa- della salute di 9 milioni di citta- gazione. Ma quando si sa che, fi- ga La Yiri » (la farmacia della dini. Si dice anche che bisogna no al 1986, il Burkina non aveva fraternità). Essa esisteva da una educare la gente a pagarsi la che 350 ettari di superficie irriga- quindicina d'anni per iniziativa propria salute; che bisogna pri- bile, si comprende subito che i del camilliano P. Eligio Castal- vatizzare le cure. Conseguente- contadini con un reddito passa- do, cappellano dell'ospedale mente si parla di apertura di cli- bile non raggiungono una gran- Yalgado di Ouagadougou. Si niche e di farmacie private. Non de cifra. proponeva di procure ai malati abbiamo l'intenzione di rigetta- I dati della pluviometria han- le medicine che l'ospedale non re in blocco tutto quello che si no una grande influenza sui red- forniva, a prezzo di costo: valore dice; potremmo anche trovarvi del prodotto più le spese di spe- degli aspetti interessanti, ma sa- dizione per poter rinnovare le rebbe assurdo introdurre la pri- provvigioni. Nella città questa vatizzazione delle cure e conside- iniziativa era considerata come rarla come maniera esclusiva, una benedizione di Dio perché senza tener conto del contesto nelle farmacie del luogo, gli stes- concreto. si prodotti potevano costare fino Un giornale locale, Sidwaya, a tre e quattro volte più cari. del 7 gennaio 1991, tratta questo L'ospedale contribuiva a questa problema relativamente ad un opera umanitaria fornendo una fatto di cronaca che, secondo stanza per il deposito ed una l'articolista - un funzionario persona per la distribuzione. del ministero dell'informazione e Nel novembre scorso (1 990), il cultura - ha un significato che nuovo direttore dell'ospedale in- va al di là del fatto stesso. L'arti- timava al P. Eligio la chiusura colo si intitola così: « La farma- della farmacia motivando la ini- cia "Paga La Yiri" chiude le ziativa con il fatto che l'ospedale porte, che cosa succede? D. aveva ormai assunto una nuova Per dare una risposta alla sua configurazione giuridica. Esso domanda l'articolista comincia era divenuto un ente pubblico a col valutare il potere d'acquisto carattere finanziario con ammi- del Burkinabè medio. Quanti so- nistrazione autonoma. Molti si sono domandati in che cosa questa nuova configu- il compito degli ospedali cattolici razione contrastava con la pre- senza della farmacia della frater- e il degrado ambientale nità e se, in tutti i casi, non pote- va cercarsi una soluzione diversa dalla sua chiusura. Questa far- macia "Paga'., La Yiri" - scrive l'articolista a cui ci siamo riferiti ~iùavanti - in realtà non fa concorrenza né alla futura far- macia dell'ospedale, né alle altre I1 problema della crisi dell'am- velenamento da mercurio, da farmacie del posto, dove, a di- biente non è nuovo, ma la nostra plombo, ecc. spetto della salute, il fattore do- consapevolezza nei suoi con- Vorrei soffermarmi su due minante è il denaro... Ogni volta fronti è fortemente cresciuta ne- aspetti: gli ospedali come parte che si decide un'azione di svilup- gli ultimi anni. Forse possiamo del problema e gli ospedali come po si deve tener conto delle real- paragonare questa nostra sensi- fattore di soluzione del proble- tà quotidiane vissute dal popo- bilità a quella di un fortunato ma. Al primo punto mi soffer- lo D. proprietario di piantagioni tro- merò sul trattamento dei mate- Alcuni anni fa, l'organizza- vatosi ad affrontare le conse- riali a rischio, sui danni al perso- zione Mondiale della Salute guenze del suo sistema lavorati- nale sanitario e ai pazienti, sui (O.M.S.), lanciò la parola d'or- vo (la schiavitù) o di un proprie- danni all'ambiente, alla popola- dine: « Da oggi al 2000 salute tario di miniere che, dopo essersi zione in generale e alle future ge- per tutti D. Ci si domanda che si- arricchito. si rende conto di esse- nerazioni. Quanto al secondo gnificato danno a questa parola re responsabile dell'erosione del punto - gli ospedali come fatto- gli animatori dell'aggiustamento suolo e dei danni alla popolazio- re di soluzione del problema - strutturale. Come pensano d'in- ne locale provocati dal lavoro in mi soffermerò sulla responsabili- tegrarla nei loro programmi. Ri- miniera. tà del buon esempio, dell'inter- teniamo che l'aggiustamento In economia questo tipo di vento e dell'azione concertata e strutturale, con la sua pedagogia conseguenze sono chiamate di vigilanza. d'autodisciplina può diventare esternalità, cioè costi non pagati, portatore di avvenire; può aiuta- ma ignorati. Gradualmente que- re il Paese a costruire una strut- Gli ospedali come parte del pro- tura economica meno dipenden- ste esternalità arrivano a chia- blema te dall'esterno, ma esso deve es- mare in causa la nostra coscien- Se si tenta di esternalizzare i sere concepito all'interno dei za. In genere vengono pagate dai contesti concreti e a lungo re- poveri e dai deboli, dai Paesi in veri costi dell'attività del perso- spiro. via di sviluppo, dalle donne o at- nale ospedaliero, ci si accorge L'avvenire dell'Africa dipen- traverso le tasse. Attualmente che alcuni suoi tradizionali com- derà dalla capacità dei responsa- l'attenzione viene focalizzata sul- portamenti non vengono tenuti bili africani e degli aiuti stranieri l'ambiente e sulla salute, i settori in sufficiente considerazione. In di concepire i loro progetti in ta- nascosti che portano il peso eco- particolare, la sua stessa attitu- le prospettiva. Se l'aggiustamen- nomico dei nostri eccessi di eco- dine all'autosacrificio può diven- to sarà pensato soltanto come nomia di mercato. Gli operatori tare autodistruttiva (o distrutti- « misure economiche » si rischia sanitari sono in prima linea nel va del lavoro) e l'approccio per di renderlo vano o di farlo paga- contribuire al dialogo sul reale settori può trascurare o ridurre re soltanto dai poveri sfruttando costo della motorizzazione, dei al minimo la messa a fuoco sulla la loro vita. generatori nucleari, degli incene- minore infermità che ci apre la ritori, dell'inquinamento tossico strada alla medicina preventiva. Quando io uso l'espressione P. RENATO DI MENNA, M.I. e idrico. Questi costi rischiano di far scoppiare il sistema sanitario « medicina preventiva » mi rife- e sfondano i programmi sanitari, risco esattamente ad essa e non per non dire dei costi di depura- già alla prima individuazione BUCAILLET H., Métamorphoses zione e dei costi legali. della malattia. Esiste apparente- du problème africain, in « Etudes D, I1 sistema sanitario in generale mente uno stato pre-patologico luglio-agosto 1990, pp. 8-14. e il sistema ospedaliero in parti- di instabilità o di stress che è cli- AA.VV., Initiative de Bamako, colare sono al centro del proble- nicamente individuabile, ma che in L'Enfant en milieu tropical n, ma. Come parte della società es- abitualmente è trascurato quasi 1990, nn. 184-185, p. 10. si sono parte del problema. An- si trattasse di variazioni della ch'essi esternalizzano i costi a condizione normale o. comun- motivo delle condizioni dell'am- que, di uno stato che non richie- biente e della salute. Anch'essi si de intervento medico. Si tratta trovano a dover fronteggiare le delle condizioni nell'ambito delle conseguenze tragiche dello stile quali la prevenzione cerca di ri- di vita e dell'inquinamento: tu- stabilire la normalità e di preve- mori, abuso di droga e di alcool, nire tumori o altre malattie debi- Aids, estendersi delle malattie litanti. Questi stati o condizioni, infettive, morbo di Alzheimer, che non richiedono una risposta sindrome da intossicazione, av- medica ma che provvedono mez- zi non traumatici, sono impor- recchi persistono e vengono ricli- agli operatori sono ridotte, dai tanti per la sopravvivenza della cati nell'ambiente in cui viviamo 50 mSv/anno a 20 mSv/anno specie. e nell'alirnentazione. (negli Stati Uniti le medesime ri- Gli ospedali trattano materiali Uno sviluppo accettabile ri- duzioni sono da 5 rem/anno a estremamente pericolosi come chiede un ~iùincisivo orienta- 2irem anno). Per il pubblico in certi farmaci, strumenti nucleari mento, se possibile, verso farma- generale le riduzioni vanno da 5 e materiali di contrasto, stru- ci non tossici. Ciò significa con- mSv/anno a l mSv/anno (negli menti radiologici e per la cobal- sapevolezza della necessità di Stati Uniti da 0.5 remianno a 0.1 to terapia ed altre tecnologie a formare al senso di res~onsabili- remianno. Ciò significa che mol- rischio. Potremmo aggiungere a ta: di dove viene questo materia- te infermiere che assistono pa- tutto auesto i terminali video- le? dove va a finire? zienti che hanno ricevuto iodina computeristici, materiale isolan- Alcuni dei più seri problemi 131 in preparazione di analisi o te incombustibile, arredamenti degli ospedali vengono dall'ec- pazienti di cancro in cura radio- per ufficio che emettono formal- cessivo uso di strumenti di pla- attiva devono attualmente consi- deide, tessuti sintetici che emet- stica. I1 successivo incenerimento derarsi lavoratori esposti a ra- tono qualcosa come 300 prodot- del materiale non più utilizzabile diazioni. Ciò significa anche che ti chimici, anestetici, strumenti emette diossina e defurants (?).I1 mandare un paziente a sottopor- di disinfezione. condutture di Tritio. il carboni0 14 ed altri ra- si a terapia a ultrasuoni mentre piombo, rischi biologico-patolo- dionucleidi vengono emessi nel- già riceve nell'organismo ele- gici, ecc. Due tra gli elementi l'incenerimento di materiale di menti radioattivi è cattiva abitu- maggiormente radioattivi sono scarto a basso livello radioatti- dine; ciò espone il tecnico del- stati largamente e imprudente- vo, comprese le carcasse di ani- l'ultrasuono alla radiazione io- mente utilizzati negli ospedali mali da esperimento ed altri ri- nizzante. come il cobalto 60 e il cesio 137. fiuti. A parte i rischi immediati Uno degli aspetti più rischiosi I1 cobalto utilizzato in un ospe- per la gente che abita nelle vici- della degenza in ospedale dal dale del Texas finiva in una fab- nanze, il materiale tossico che va punto di vista dei pazienti è l'ele- brica messicana andandosi a me- nell'atmosfera a seguito dell'in- vata possibilità di contrarre infe- scolare al metallo di tavolini da cenerimento, si deposita nell'ac- zione. Le misure di controllo cucina venduti addirittura in Ca- qua e sul terreno per arrivare poi tradizionali si incentrano sulla lifornia. Florida e Messico. I1 ce- ai corsi d'acqua e spingersi fino trasmissione dell'infezione, sulle sio 137, uscendo da un ospedale agli oceani per essere poi ricicla- pratiche di sterilizzazione ed al- del Brasile, attirò l'attenzione su to, attraverso i fascinosi mecca- tri veicoli. A mio parere, l'alta famiglie povere poiché colpì di nismi di scambio della terra, nel percentuale di infezioni è dovuta radiazioni circa 250 persone, nutrimento per il plancton, i pe- in gran parte all'eccesso di rispo- quattro delle quali morirono. sci e, quindi, l'alimentazione. Gli sta piuttosto che a scarsità di in- Gli effetti, poi, a lungo termine inquinanti tenaci fanno ritorno terventi. Molte medicine moder- già investono la città brasiliana sulla tavola per danneggiare la ne e procedure diagnostiche in- di Goiania. prossima generazione. deboliscono il sistema immunita- Ogni farmaco somministrato Quando noi rimettiamo alla rio del paziente rendendolo più a un paziente ha una sua rica- biosfera ed ai fiumi il materiale vulnerabile. Alcune di queste duta nella biosfera. La sua suc- tossico non più utilizzabile, ci medicine e analisi sono superflue cessiva tenacia e distribuzione rendiamo in definitiva responsa- o non necessarie. Può accadere, - abitualmente attraverso i ser- bili delle malattie e delle defor- invece, che sia il sistema immu- vizi igienici, il sistema fognario, i mità, del danno alla specie e del nologico a dover essere sostenu- depuratori idrici, i liquidi intro- degrado della biosfera che noi to. Ho studiato l'effetto della ra- dotti nei cibi, il sistema irriguo stessi causiamo. Gli sforzi eroici diazione sulle cellule del midollo - investono la flora e la fauna e per « curare » il cancro e per ri- osseo che producono il monoci- anche gli esseri umani risentono comvorre il DNA frantumato te, una cellula fagocite bianca delle loro conseguenze. Si provi non possono sostituire il dovere del sangue. I1 sistema immunolo- ad immaginare l'impatto di tutte di arrestare, innanzitutto, il dan- gico linfocite di una persona può queste dosi di antibiotici sommi- no all'ambiente. essere del tutto a posto, ma se il nistrate agli individui e agli ani- Ci sono alcuni cambiamenti sistema monocite è compromes- mali domestici e di allevamento da compiere con urgenza negli so o esaurito, la risposta immu- negli ultimi quarant'anni; si pro- ospedali. L7International Com- nologica non scatta. I monociti vi ad immaginare tutti i digitali, mission on Radiological Pvotec- appartengono a quei bioindica- gli eccitanti, le aspirine ed altri tion ha recentemente dichiarato tori che, abitualmente, vengono farmaci con una componente chi- che i criteri di salvaguardia dai ignorati nei referti di laborato- mica tossica, la cocaina crack, rischi di radiazioni praticati ne- rio. Potrebbe trattarsi della chia- l'LSD e l'alcool! Si pensi alla mi- gli ospedali negli ultimi 40 anni ve per fissare un migliore stan- riade di medicine distribuite nel sono insufficienti e devono esse- dard ambientale a protezione primo mondo sulla base del no- re immediatamente modificati della salute. stro stesso sistema di vita. Non fissando nuove tabelle di limiti. I In generale gli ospedali parte- si dimentichi, poi, che ogni dose limiti di esposizione attualmente cipano dei problemi dell'inqui- di farmaco, di elemento trac- considerati accettabili, lo sono namento locale, nazionale e glo- ciante radioattivo e mezzo di ovviamente in rapporto ai van- bale. Per esempio, il rubinetto contrasto finisce nella nostra taggi dell'attività esercitata, non dell'acqua può contenere piom- biosfera. Alcuni riducono al mi- gii perché siano del tutto privi di bo, l'aria kripton 89 e il cibo re- nimo la loro persistenza, ma pa- rischio. Le esposizioni consentite sidui di pesticidi. Ciò può incide- re sulla percentuale di soprawi- lute dei nati da persone che lavo- bienti non-tossici sono cose es- venza, anche se di ciò non si tie- rano in industrie a rischio; il tipo senziali. ne conto negli ospedali. di salute di una comunità in rap- Gli organismi responsabili de- Un medico in servizio al re- porto al suo stile di vita ed gli ospedali cattolici devono par- parto urologico in un grande all'inquinamento; lo sviluppo di tecipare attivamente alla elabo- ospedale polacco ha parlato di bio-indicatori che svelino la per- razione di un mega progetto lo- esiti fatali da post-trapianto du- centuale di anormalità in una cale per l'ambiente. Avere una rante l'incidente di Chernobyl. comunità piuttosto che tenendo posizione attiva significa occu- Pazienti già sottoposti a immu- conto della frequenza di malattie parsi dei costi sanitari dell'espo- nosoppressori furono ulterior- individuali. In Malesia. dove io sizione cronica a elementi chimi- mente indeboliti dal fall-out tos- lavoravo in una comunità etnica ci, ai fili ad alta tensione e ad al- sico. Ciò avrebbe potuto essere cinese esposta a un'industria con tri rischi. E la raggiunta consa- controllato se si fosse saputo pri- rifiuti estremamente tossici, noi pevolezza di questi problemi de- ma dell'incidente e fossero stati trovammo quattro bambini af- ve tradursi in chiaro richiamo a approntati piani di intervento. fetti da leucemia e uno con un risolverli. I problemi sanitari Quanti di noi saranno in grado tumore al cervello. Si prevedeva provocati dall'ambiente non di rispondere all'elevato numero un cancro infantile ogni dieci an- possono essere trattati alla ma- di incidenti provocati dallo stile ni. Tutti venivano seguiti da dif- niera frammentaria del passato. di vita del XXI secolo? ferenti medici e né gli ospedali Infine, un autentico disastro né gli oncologi avevano infor- ambientale è costituito dalla mato che i bambini provenivano guerra nella quale viene delibe- Gli ospedali come fattore di solu- tutti da una medesima comunità. ratamente perpetrato ogni gene- zione del problema Noi avevamo individuato che il re di danni all'uomo ed al suo si- 45% dei bambini di questa co- stema di vita. Già prima della Gli ospedali coinvolgono quo- munità, due anni prima, aveva- guerra del Golfo gli ospedali del- tidianamente la vita di milioni di no mostrato un'anomalia nel 1'Irak avevano il 40% in meno di persone: ospitano per nascere e numero dei globuli bianchi. Nes- personale necessario, erano stati per morire, profonde gioie e in- suno dei bambini era stato rico- costretti a sopprimere il 50% di tensi dolori. Essi toccano la gen- nosciuto bisognoso di cure medi- letti, mancavano di insulina e di te nei suoi momenti critici più che e nulla era stato fatto per ri- anestetici. La guerra ha portato vulnerabili e in quelli che la in- portare alla normalità i parame- al bombardamento di stabili- terpella sul significato della vita, tri del sangue dei bambini. Ogni menti chimici e di due reattori della morte e della sofferenza. bambino era stato curato indi- nucleari, all'incendio di 600 poz- L'importanza di creare a que- pendentemente dalle condizioni zi petroliferi e ad una macchia di sta gente un ambiente non inqui- della comunità e dal problema petrolio in mare lunga 160 chilo- nato, rimedi naturali, un tratta- dell'inquinamento ambientale. metri, oltre che provocare tifo, mento responsabile dei rifiuti Ospedali e laboratori potrebbero colera ed altre malattie dovute tossici, cibo e bevande sane, un identificare questi casi di anoma- alla distruzione degli acquedotti equo trattamento del personale e lia di gruppo, prima che essi sfo- e del sistema fognario. Certa- attenzione al circostante am- cino in manifesta malattia. Pe- mente gli ospedali cattolici devo- no farsi voce per la soluzione pa- biente non ospedaliero non sol- raltro ciò significa cambiare il cifica dei conflitti internazionali. tanto aiuta, ma ci riguarda diret- modo in cui l'informazione viene La sopravvivenza della razza tamente per molti anni a venire. raccolta e analizzata. umana, gioioso e fecondo Corpo Gli sforzi congiunti e il dialogo, Gli studi tossicologici sugli di Cristo, fa parte della missione studiare ed operare soluzioni aborti spontanei e sulle morti degli ospedali cattolici. Questo concrete e positive può contri- perinatali e infantili sono indero- dovere è innanzitutto di preveni- buire in maniera decisiva ad un gabili. I bambini sono il frutto re la malattia e la devastazione futuro più sano. Nella nostra so- del nostro stile di vita e delle genetica, e non di limitarsi a rac- cietà la salute professionale è te- esposizioni ambientali come pu- cogliere i frammenti di vite spez- nuta in grande considerazione. re della nostra composizione ge- zate. Oltre a ciò, gli ospedali posso- netica. I1 futuro dipende dalla no contribuire a combattere le loro salute e dall'integrità ge- Sr. ROSALIE BERTELL, Ph. cause delle malattie provocate netica. D,, GNSH dall'ambiente. Dopo la scoperta L'autoverifica ospedaliera ri- dei germi siamo ancora alla fase chiede un'attenzione responsabi- del lavaggio a mano. I1 proble- le nei confronti di chi vi ha lavo- ma, ovviamente, è complesso, rato prima e la cui salute può es- come lo era, nella presenza di sere stata compromessa dal la- tanti batteri nel corpo umano, voro in ospedale. Gli ospedali scoprire le cause delle malattie devono avere i loro sistemi di fil- infettive. Ma bisogna rimboccar- tro e di depurazione del sistema si le maniche e cominciare. I idrico sia per l'entrata sia per campi di investigazione sono l'uscita dell'acqua. In molti casi moltissimi: l'esame tossico dei gli inceneritori sono probabil- tessuti malati eliminati in chirur- mente inaccettabili. La selezione gia; la mappa geografica dell'in- dei rifiuti, l'isolamento dei rifiuti cidenza delle malattie croniche; radioattivi e biologicamente ri- studi sulla riproduzione e la sa- schiosi e l'individuazione di am- testimonianze

la Federazione Internazionale dei Farmacisti Cattolici (FIPC)

casa della speranza e della fraternità la malattia momento di prova

Congregazione Benedettina tecipanti fu l'udienza pontificia ed anche per la partecipazione di la Federazione nella basilica di San Pietro viena una delegazione tedesca guidata fino all'inverosimile. Fu in mez- dal farmacista Iskenius che ope- Internazionale zo a questa folla che il 2 settem- rò concretamente per la riconci- bre 1950 Pio XII si rivolse diret- liazione europea. dei Farmacisti tamente e a lungo ai farmacisti La Federazione prendeva for- raccolti sotto la statua di San- ma. Nel 1956 veniva riconosciu- Cattolici t'Andrea. Per la prima volta un ta con una lettera della Segrete- Papa indirizzava la sua parola ai ria di Stato e i suoi Statuti veni- (F.I.P.C.) farmacisti, riconosceva la loro vano definitivamente approvati specificità, le loro difficoltà, le nel 1962. I legami con la Pax loro fatiche e le loro responsabi- Romana-M.I.I.C. andavano in- lità: C Oltre al suo aspetto tecni- debolendosi. Federazione inter- co (la vostra responsabilità) rive- nazionale riconosciuta dalla ste anche un aspetto morale, al Santa Sede, la F.I.P.C. veniva Nel novembre 1990 la Federa- auale la devianza e la confusione ammessa alla Conferenza delle zione Internazionale dei Farma- attuale delle coscienze danno og- O.I.C. cisti Cattolici ha celebrato i suoi gi un peso maggiore che mai in Partecipando con la persona quarant'anni di vita. Fu infatti passato ». del suo Presidente e del suo Con- ai primi di settembre del 1950 I1 testo del discorso, pubblica- sigliere ecclesiastico all'organi- che, a Roma, un congresso inter- to in francese su L'Osservatoue gramma della Pontificia Com- nazionale di Farmacisti cattolici Romano ebbe grande risonanza e missione divenuta poi Pontificio organizzato nel quadro dell'An- fu pubblicato integralmente in Consiglio della Pastorale per gli no Santo, prese la decisione di Francia nel Bollettino dell'ordi- Operatori Sanitari, la F.I.P.C. dare vita ad una Federazione ne dei Farmacisti (1950, n. 9). conferma la saldezza e la stabili- permanente. Nata al Foro Ro- La prima pietra era stata po- tà dei suoi rapporti con la Santa mano, nell'antica sede del sta. I1 tema del primo incontro Sede. « Collegio dei preparatori di di Roma era stato: La Farma- Dalla sua origine ad oggi, la aromi D, la Federazione conobbe cia è un servizio: diritti e doveri F.I.P.C. ha avuto cinque Presi- un nuovo impulso. del farmacista D. I1 congresso denti: i farmacisti Ledoux (Bel- successivo fu tenuto a Spa, in gio), Degand (Belgio), Leis (Ger- Belgio, nel 1952, sul tema: « I1 Cenni storici mania), Dréano (Francia) e malato e i suoi diritti D. Scheer (Austria); due segretari La nascita della Federazione Era stata definita in maniera generali: Maurice Parat e Man- era stata preparata a lungo. chiara la linea di orientamento fred Schunck; tre consiglieri ec- Contatti tra studenti europei di generale che non sarebbe stata clesiastici: p. Marc Dubois O. P., farmacia erano cominciati sin mai più abbandonata: il servizio p. Miche1 Roy S.J. e I'Abbé Pier- dal 1932 in occasione di un con- al malato, i doveri del farmaci- re Schaller. gresso di studenti cattolici del sta, ma anche la sua dignità. I1 Congresso di Spa fu molto movimento Pax Romana. Qua e Riunire e stimolare là già esistevano associazioni di importante, innanzitutto perché inaugurò una serie di congressi farmacisti cattolici, confraterni- Nel corso dei suoi quarant'an- mai più interrotta sino ad oggi te, ecc. ni di vita la Federazione ha te- Dopo l'ultima guerra che ave- nuto venti congressi internazio- va interrotto le comunicazioni, nali, che di volta in volta hanno sin dal 1946 un sottosegretariato riunito dalle 150 alle 300 persone di Farmacia, sorto nell'ambito per trattare argomenti preparati della Pax Romana e della sua dai gruppi nazionali; ha organiz- branca anteriore il M.I.I.C, affi- zato una diecina di « giornate fe- dato a Maurice Parat, uno dei derali D, fine-settimana di lavoro pionieri del 1932, cercò di creare o di riflessione per zone circo- e di rafforzare i legami tra le or- scritte, numerose riunioni del co- ganizzazioni locali in piena ri- mitato esecutivo (in media, due presa. Nella primavera del 1949, o tre ogni anno). Tutti questi in- un congresso nazionale francese contri sono stati possibili grazie tenuto a Lilla, fu l'occasione di alla generosità dei partecipanti e un incontro franco-belga a Bru- dei responsabili, dato che le sin- ges. E proprio nell'abbazia di gole organizzazioni che formano St.-André di Bruges fu presa con la Federazione dispongono di entusiasmo la decisione di orga- scarse risorse. È questo un aspet- nizzare un incontro-pellegrinag- to che merita di essere sottoli- gio a Roma per l'Anno Santo neato. Questo spiega anche per- associato al pellegrinaggio della ché lo sviluppo della Federazio- Pax Romana. I1 pellegrinaggio ne sia stato principalmente limi- alle quattro basiliche maggiori tato all'Europa, con minori costi ed anche ad Assisi ebbe un enor- per gli spostamenti. me successo. I1 momento più al- Primo obiettivo della Federa- to ed indimenticabile per i par- zione è stato sempre quello di riunire le associazioni esistenti e impedita nel suo sviluppo dalle Riuniti per quaIi obiettivi? di suscitarne nei Paesi dove distanze che separano gli aderen- mancano. Tale obiettivo è stato ti. Altri gruppi esistono in Mes- Farmacista e cristiano: due gradualmente raggiunto neIl'Eu- sico, nel Perù e in qualche altro specificità. Come farmacisti sia- ropa occidentale con l'esistenza Paese. Sono stati organizzati mo impegnati « corpo e beni » in di associazioni nazionali ben congressi in queste regioni: a una vita professionale massima- strutturate. Alcune, dopo un pe- Montréal (1969) ed a Città del mente individualizzata, sempre riodo di splendore, non sono so- Messico (1973). La sezione di più contratta dal moltiplicarsi di pravvissute ai loro animatori: è Cuba, molto promettente, è vincoli amministrativi legati allo il caso della Spagna, della Gran scomparsa per ragioni politiche. sviluppo dell'assistenza sociale e, Bretagna e dei Paesi Bassi. I Così pure sono stati interrotti i perciò, che invadono anche la vi- Farmacisti Cattolici dell'Irlanda, contatti con il Vietnam. ta privata. Come il medico, il nonostante un eccellente con- L'Africa e l'Asia hanno qual- farmacista è segnato, anche du- gresso a Dublino, non sono poi che organizzazione analoga. Ad rante le sue vacanze, persino se arrivati a organizzarsi in asso- alcuni nostri congressi sono stati in pensione. ciazione. Ma non mancano spe- invitati dei farmacisti dello Zai- Cristiani in un mondo sempre ranze di ripresa per questi Paesi. re. Questi Paesi ci sono noti so- più secolarizzato, siamo anche L'esempio dell'associazione ita- prattutto per il grande bisogno segnati da una differenza, la liana, oggi molto attiva dopo un che hanno di medicinali. Le as- quale non deve rinchiuderci in periodo di N ibernazione D, con- sociazioni nazionali europee si un ghetto, ma tradursi in testi- ferma che le riprese sono sempre adoperano in maniera consi- monianza positiva, in sostegno possibili se sostenute da perso- stente per dare aiuti in questo permanente e necessario della nalità dinamiche e motivate. campo. nostra Chiesa che insegna e che In tutti i gruppi il rinnova- Comunque sarebbe indispen- prega. Per dei cristiani che lavo- rano come farmacisti è essenzia- mento degli effettivi, il contatto sabile per la F.I.P.C. poter svi- le riuscire a saldare queste due con i giovani farmacisti, diversi luppare la sua azione oltremare. specificità, pena la perdita di si- dai loro predecessori, in un con- La povertà delle popolazioni, la gnificato della loro stessa esi- testo sociale molto più secolariz- ricchezza esagerata di alcuni, la zato, interpella i dirigenti per stenza. mancanza di farmaci essenziali. I terreni di incontro sono mol- una nuova forma di azione. il numero ridotto di professioni- ti. Ci limiteremo a ricordarne Contatti molto vivaci sono in sti competenti, l'assenza di assi- corso da tempo in Polonia e Un- due: l'efficacia professionale e stenza ;ociale, tutto richiedereb- l'etica. gheria. L'apertura recente del- be che i farmacisti ed i loro col- l'Europa dell'est lascia adito a l. L'efficacia professionale del laboratori fossero altamente cristiano deve essere esemplare molte speranze. consapevoli delle loro responsa- Sorta in Europa, la F.I.P.C., per la qualità del suo servizio, bilità morali e sociali. I cristiani naturalmente con tutte le re- nonostante gli sforzi del Segreta- impegnati nella sanità, spesso in riato generale, ha sempre trova- sponsabilità richieste per quanto minoranza, figurano tra i miglio- attiene, in particolare, alla for- to difficoltà a svilupparsi negli ri operatori dello sviluppo di altri continenti. mazione permanente, ma soprat- questi Paesi. Ma non bisogna tutto orientando la sua attività Nel continente americano esi- farsi illusioni. ste una National Catholic Phar- verso il miglior servizio del ma- Se la F.I.P.C. ha gli strumenti lato e del più povero. A parte macist Guild of USA, anch'essa per una strategia europea, biso- gna riconoscere che non ne ha a livello degli altri continenti. Essa deve fare i conti con le scarse ri- sorse economiche di molti di auesti farmacisti dal lavoro in- certo e precario. L'esistenza del Pontificio Consiglio della Pasto- rale per gli Operatori Sanitari le- gittima nuove speranze. L'incon- tro a Roma, in occasione delle conferenze organizzate da que- sto dicastero, sono positivi. La presenza, nei singoli Stati, di ve- scovi incaricati della ~astorale sanitaria deve rendere possibile scoprire i farmacisti, spesso sco- nosciuti, e riconoscerne il ruolo specifico e indispensabile, trop- po spesso nascosto dietro faccia- te commerciali. « Le fatiche e le res~onsabilità del farmacista non sempre, né da tutti sono co- nosciute ed apprezzate come si dovrebbe D (Pio XII, 2 settembre 1950). quelli privi di ogni mezzo econo- cista possa essere aggirato. Più mico, va ricordato che il malato insidiosamente, si assiste, so- è sempre psicologicamente un prattutto nei giovani, ad un uso povero. deviante dei farmaci: problemi Vi è il grosso rischio che i vin- gravi per farmacisti isolati e sot- coli commerciali e finanziari e le toposti a pressioni brutali. stesse esigenze dei servizi sociali Si deve affermare il diritto le- facciano perdere al farmacista il gale al rifiuto della vendita, an- senso del malato. Il marketing che di fronte ad alcune prescri- nei confronti del consumatore zioni mediche deviate o compia- viene incoraggiato, facilitato ed centi; il diritto al rifiuto alla ven- è immediatamente remunerati- dita per obiezione di coscienza vo. Il marketing del cuore nei nei confronti di sostanze che at- confronti del malato è, invece, tentano alla vita (aborto, euta- spesso difficile, talvolta scorag- nasia dei morenti o di persone giante, raramente pagante, ma anziane). E questo il senso della sempre @ grado di arricchire lo campagna che la F.I.P.C. porta spirito. E proprio questo contat- avanti per ottenere il diritto alla to quotidiano a dare il suo vero clausola o obiezione di coscienza, senso e la sua finalità ad un me- troppo spesso dimenticata o ri- stiere che potrebbe essere ingra- fiutata per i farmacisti. to e illusorio rispetto all'impor- farmaceutico D e di « servizio del Anche su auesto terreno la tante formazione ricevuta. malato D sia nella mentalità che unione dei cristiani impegnati in In questo dialogo con il suo nello stesso vocabolario profes- questa professione si conferma prossimo (il più prossimo) il cri- sionale. indispensabile nell'interesse della stiano, più degli altri, sarà porta- 2. L'etica ha sempre fatto difesa dei diritti della persona. tore di speranza, poiché crede parte delle riflessioni del farma- nella vita eterna, oltre la speran- cista sulla propria arte; ma i pro- Vegliare e risvegliare za solamente umana che non è gressi della ricerca scientifica gli che speranza di stare meglio. pongono e continueranno a por- I farmacisti cattolici, aperti ai I1 farmacista cristiano, per il gli molteplici problemi gravi at- problemi universali, dovranno malato, può essere messa&ero tinenti alla vita. Mi riferisco alla essere individualmente o nelle del Vangelo, senza dimenticare bioetica. loro associazioni, persone che che il malato sarà anch'erli" mes- Questi problemi, molto com- vegliano e che risvegliano. saggero di Vangelo per il farma- plessi, costituiscono una preoc- Che vegliano: I1 farmacista è cista ... cupazione permanente della no- colui che si trova nella migliore- Nel nostro mondo industria- stra Federazione e sono -rià stati posizione per individuare i pro- lizzato, la donna, l'uomo, sono oggetto di incontri e di congressi blemi di salute del pubblico, le tristi, depressi; l'arsenale farma- (Bruges 1985). La complessità di difficoltà legate al farmaco, al cologico appare loro come il questi problemi ed il fossato suo uso, alle sue controindica- mezzo per uscire dalla depressio- apertosi tra l'opinione pubblica zioni, al suo prezzo, ma anche ne o per non cadervi; il farmaco manipolata dai media e le posi- alle deviazioni nel suo uso, dal antidepressivo la fa scomparire zioni del Magistero della Chiesa semplice iperconsumo alla far- così come la neve nasconde le sottolineano tutta l'importanza macomania e per scoprire anche asprezze del terreno, ma le cause del lavoro della Federazione. gli sprechi e le frodi a danno del profonde restano. Non è forse I1 farmacista, nella sua pratica bene comune del malato. Nel questo il caso classico in cui il quotidiana, anche se lo volesse, suo compito di vigilanza egli fa- farmacista può aggiungere al non può ignorare questi proble- rà risalire l'informazione verso i farmaco prescritto un valore in- mi. Le domande dei clienti, la di- responsabili. tegrativo, con un messaggio di suonibilità di nuove sostanze e le Che risvegliano: attraverso il speranza, di fiducia in sé, che innovazioni legislative non pos- suoi consigli, il farmacista svol- aiuterà l'infermo a ridare un sen- sono lasciarlo indifferente. gerà il suo ruolo di educatore sa- so alla propria esistenza, a ritro- Da vent'anni a questa parte nitario, ma anche morale. « La vare la gioia di vivere? si è avuta l'invasione dei con- morale può essere un farmaco D. Questa efficacia professionale traccettivi con la loro incidenza I1 dilagare dell'Aids, le richieste passa attraverso la parola N ma sui costumi; oggi siamo di fronte di siringhe o di preservativi pos- anche attraverso la qualità tecni- alla pillola abortiva; che ci por- sono essere occasione di dialogo, ca del servizio, dei prodotti, del- terà il domani? Altro problema anche se difficile. la retta amministrazione, del ri- con il quale abbiamo a che fare e La « porta aperta D della no- fiuto degli sprechi, dell'informa- sempre in maniera più pressante stra farmacia è. nel nostro tem- zione aggiornata dei clienti, con- è la tossicomania. po, un simbolo più eloquente siderata un dovere di lealtà. Da sempre il farmacista è sta- dell'antico mortaio. I congressi e le pubblicazioni to il custode dei veleni e il pro- Tutti possono varcarla, anche della F.I.P.C. hanno sempre cer- tettore della società. I princi- senza denaro. anche senza au- cato di far progredire i farmaci- pali stupefacenti - morfina, co- puntamento. I1 farmacista, debi- sti lungo queste direttrici ed han- caina - sono oggi ben presenti tamente formato - ed è auesto no validamente contribuito ad in fruttuosi commerci paralleli, il un compito delle nostre associa- arricchire la nozione di « atto che non impedisce che il farma- zioni - è là per ricevere gente spesso emarginata, tagliata fuori del capitale, difficilmente com- ai problemi umani; alle associa- dai valori religiosi tradizionali, patibile con la generosità e la zioni e federazioni sorelle (CI- disinfonnata a causa di tanti gratuità; di fronte al peso delie CIAMC, FIAMC, ecc.) affinché messaggi dei media accettati sen- istanze amministrative che soffo- facciano conoscere ai loro amici za spirito critico. cano lo spirito, i cristiani impe- farmacisti la nostra Federazione; gnati in campo farmaceutico a tutti i Vescovi, sacerdoti, reli- Obiettivi attuali della F.I.P.C. hanno bisogno di unirsi per vive- giosi responsabili della Pastorale re la loro fede e partecipare il sanitaria, affinché prendano a Federazione di associazioni Vangelo con gli altri colleghi e cuore i farmacisti. In tal modo i autonome adattate al loro am- clienti. Tutti coloro che hanno farmacisti cattolici isolati, che biente e con «membri corri- condiviso la vita delle nostre as- vivono in zone geografiche dove spondenti » isolati, la F.I.P.C. sociazioni riconoscono l'arric- la F.I.P.C. non è presente, po- ha una tri~licefunzione come: chimento e l'apertura che ne tranno partecipare alla vita della

- organo di collegamento che hanno ricevuto. comunità locale degli operatori trasmette informazioni e diretti- sanitari cattolici e ricevere le in- ve dagli uni agli altri; Un appello! formazioni della F.I.P.C. - organo di sollecitazione, Marzo, 1991. proponendo temi di riflessione, Vorrei chiudere con un appel- organizzando incontri su tre di- lo: ai docenti universitari affin- Dott. JEAN DRÉANO rettrici principali: l'analisi dei bi- ché sensibilizzino i loro studenti Presidente onorario della F.I.P.C. sogni del malato; l'ascolto dei bisogni spirituali del cristiano farmacista affinché possa meglio nutrire la sua fede; proiezione verso il futuro attraverso una ri- cerca prospettica per una evolu- zione permanente della profes- sione; - organo di espressione: ver- so l'esterno con i suoi comunica- ti, le sue pubblicazioni per gli al- tri farmacisti, i responsabili pro- fessionali, le autorità sanitarie e il grande pubblico; al suo interno per far giungere informazioni specifiche alla Chiesa, alla sua gerarchia, al suo magistero, nel- lo spirito del documento sui (( fedeli laici D, per essere parteci- pi della comunità ecclesiale. Se le pecore del gregge non in- formano il Pastore, come potrà questi conoscere i problemi del gregge? Mediatore e informatore tra il medico e il malato: capace « di passare dal farmaco destinato a curare una determinata malattia al farmaco adattato all'ammala- to, persona umana, il farmacista è sempre un mediatore, sia di fronte alla prescrizione medica sia di fronte alla richiesta di au- toterapia ... I1 farmacista cattoli- co deve essere consapevole, sul piano personale e su quello asso- ciato, del senso della sua presen- za in una società che promuove un uso irrazionale dei farmaci » (F. Angelini, Congresso F.I.P.C. 1987).

Per concludere: Secondo studi universitari sempre più complessi, lontani dalle scienze umane; di fronte al- la pressione sempre più pesante ranza e della Fraternità rispec- 2.6. L'obiettivo principale di casa chiano i seguenti principi: quanti vi partecipano, una volta 2.1. La persona è un tutto riconosciuta l'impossibilità della della speranza energetico che esprime la sua vi- sopravvivenza dell'infermo, con- talità in varie maniere a livello siste nel migliorare la qualità e della corporale, emozionale, mentale e della vita che resta loro da vive- spirituale. re, alleviando quel « dolore tota- fraternità 2.2. La morte è una tappa del le » e preparandoli meglio alla processo di crescita personale, morte. alla stessa maniera della nascita, dell'infanzia, dell'adolescenza, 3. Valori dell'età adulta e della vecchiaia. 1. Che cos'è 2.3. I1 moribondo è una per- (( I1 valore della giustizia so- sona che affronta l'ultima tappa ciale obbliga alla prestazione di La Casa della Speranza e della della sua condizione umana. In servizi e cure ad un livello di Fraternità è una comunità che si questa fase la vita gli offre l'ulti- equità sia per gli uni che per gli propone di assistere il malato di ma opportunità per affermare ed altri. cancro terminale e di offrire ai integrare tutti gli aspetti della La dignità, la verità, il rispet- suoi familiari quei particolari sua esistenza e di sentirsi più to, sono i valori che derivano da servizi rispondenti alle rispettive umano. questo valore fondamentale. necessità. Essa svolge la propria 2.4. I1 lavoro di un gruppo 3.1. Il valore rappresentato attività nella regione di Braga multidisciplinare composto da dalla dignità è un diritto fonda- (Portogallo) e nelle zone limi- professionisti diversi e da volon- mentale del moribondo. I1 suo trofe. tari si conferma indispensabile esercizio dona la possibilità al- È composta da: per facilitare l'espressione ed il l'individuo di vivere la sua mor- - una casa tino familiare con soddisfacimento delle necessità te. Questa dignità nel morire si una capacità di venti posti-letto, pluridimensionali di questi mala- ottiene attraverso la possibilità in grado di accogliere i malati ti e delle loro famiglie, una volta di essere assistito, di ricevere cu- terminali; che il loro stato necessiti di cure re in un clima umano, e allo stes- - una rete di assistenza in affatto particolari. so tempo di scegliere, nella misu- collaborazione con i servizi di 2.5. Lo spirito che anima que- ra possibile, le condizioni in cui assistenza a domicilio prestati ste persone e che dà un senso al si svolgerà la propria tappa ter- dalla regione. Detta rete favori- loro lavoro di gruppo deriva, da minale. sce il sostegno o, quando è possi- un lato, dal riconoscimento del 3.2. Il valore rappresentato bile, il ritorno del n~oribondodi principio che ciascuno è respon- dalla veritù è altrettanto fonda- qualsiasi età a casa; sabile della propria vita e, dal- mentale per il moribondo. I1 suo - un centro di formazione e l'altro, che per svolgere la pro- esercizio gli permette di essere ricerca per il miglioramento del- pria missione ognuno ha biso- informato sulle sue condizioni. I la qualità dell'assistenza ai mori- gno degli altri. servizi al moribondo basati sul bondi. valore della verità danno una ri- Tutta l'attività della Casa del- sposta alle domande dell'infer- la Speranza e della Fraternità è mo, aiutandolo costantemente a centrata sul moribondo e si vivere la sua realtà. Detti servizi esplica attraverso un approccio gli permettono di vivere la tappa multidisciplinare. finale e di concludere la sua vita. I1 lavoro viene diviso tra il 3.3. I1 valore rappresentato personale della Casa, la squadra dal rispetto porta a considerare il di assistenza a domicilio, i vo- malato come una persona che lontari e i familiari dei malati. certamente vive un grande dram- Questo per assicurare all'infer- ma personale, ma che continua mo un'assistenza individuale e ad essere una persona integra; in personalizzata che mira a creare più, a rispettare le sue scelte, le l'ambiente adeguato per il supe- sue espressioni, le sue reazioni, ramento dell'ultima tappa della la sua interiorità ed integrità fisi- vita. Inoltre, sono attivati servizi ca e morale. Rispettare il mori- per venire incontro alle esigenze bondo significa, in sostanza, dei familiari del moribondo. considerarlo in tutto e per tutto Tutto ciò in collaborazione e come un essere umano ». come complemento ai mezzi già esistenti al miglior livello, come 4. Obiettivi ospedali, centri sanitari, assi- stenza sociale; il tutto secondo la 4.1. Assistenza al moribondo normativa generale vigente per questi programmi. L'assistenza fornita ai mori- bondi tende sostanzialmente a: 2. Concezione filosofica di base - alleviare la loro sofferenza mediante l'attento controllo dei Le cure e gli altri servizi posti sintomi e le cure di base offerte in essere nella Casa della Spe- con assiduità e con amore; - accompagnare il moribon- d) Offre assistenza e sostegno - aiutarlo a prendere deci- do nel suo viaggio verso la riguardo alle sue esigenze igieni- sioni morali adeguate; morte. che, di mobilità, di attività e si- - rispettare il suo modo di curezza. vivere, le sue credenze, e rendere 4.1.1. il moribondo possibile l'espressione concreta I1 malato di cancro terminale 4.1.1.2. Necessità psico-sociali della sua fede. è una persona che ha raggiunto La Casa della Speranza e della la fase ultima di un male inguari- a 4.1.2. I Familiari bile e fatale. Sono stati provati Fraternità: tutti i trattamenti possibili nella a) Offre un ambiente sicuro La famiglia e le persone ami- ricerca di una guarigione e tutti i per: che, rimanendo coinvolti moIto tentativi sono andati a vuoto. - prevenire l'isolamento, da vicino al processo terminale Questa fase terminale corri- permettendo l'intimità; del loro caro, rappresentano per sponde alle ultime settimane di - preservare l'ambiente per- la Casa della Speranza e della vita. Per migliorare la qualità sonale del malato; Fraternità, persone-strumento e della vita che resta, si cerca di - favorire la presenza della persone-beneficiarie al tempo rincuorare l'infermo e di aiutarlo famiglia; stesso. Sono guidate ad adattar- a vivere quest'ultima tappa met- - permettere un contatto si, secondo le rispettive possibili- tendolo in grado di esprimere e con l natura. tà, a ciascuna tappa del processo di soddisfare le sue esigenze fisi- b) Riconosce e incoraggia la di assistenza, al fine di migliora- che, psicologiche e spirituali. espressione di esigenze derivanti re la qualità della vita del mala- da abitudini, costumi o tradizio- to. La loro presenza si rivela un 4.1.1.1. Esigenze fisiche ni culturali specifiche: ad esem- aiuto indispensabile per il perso- La Casa della Speranza e della pio, inventare nuovi abiti o nuo- nale della Casa della Speranza e Fraternità: vi cibi, forme di riposo, attività della Fraternità e per il Servizio a) Offre al moribondo un am- artistiche, intellettuali e sociali, di Assistenza a domicilio. biente fisico: ecc. 4.1.2.1. La Casa della Speran- - che sia il suo ambiente na- C) Offre una comunità di ap- za e della Fraternità offre ai fa- turale, o che si avvicini il più poggio, nella quale il moribondo miliari che collaborano la possi- possibile ad esso; e i suoi familiari possano: bilità: - che favorisca la comodità, - sentirsi rispettati nella loro - di trasmettere al personale il riposo, il sonno. identità e dignità; tutte le informazioni che giudi- b) Tiene costantemente sotto - comunicare con persone chino necessarie per una miglio- controllo il suo dolore e i sinto- che li accolgano calorosamente, re conoscenza e comprensione mi, avendo cura di conservargli li ascoltino e vi conversino; del malato; la capacità comunicativa e la co- - stabilire rapporti significa- - di essere coinvolti, secon- scienza di se stesso. tivi; do le possibilità, nella prestazio- C) Offre assistenza ed appog- - essere aiutati a comunicare ne dell'assistenza; gio al fine di soddisfare le sue tra loro. - di visitare il moribondo a necessità di respirare, bere, man- d) Offre la possibilità di un qualsiasi ora del giorno e della giare e andare di corpo. aiuto più specifico, quando ve ne notte. sia la necessita: - accompagnandolo nel suo cammino verso la morte; - aiutandolo ad esprimere le sue ragioni, le sue emozioni, e ad acquisire coscienza di quello che sta vivendo e delle conseguenze irrimediabili che da ciò risultano per i suoi e per lui medesimo; - rispettando la sua capacità di comprendere e di realizzare le scelte delle quali sia l'unico re- sponsabile.

4.1.1.3. Esigenze spirituali La Casa della Speranza e della Fraternità offre al moribondo, nella ricerca del suo viaggio spi- rituale, tutto l'aiuto necessario. Specialmente per quanto si ri- ferisce a:

- lenire le ferite del suo spi- rito; - accompagnarlo alla ricerca del significato di quanto sta vi- vendo; 4.1.2.2. La Casa della Speran- Obiettivo di questa attività è della Speranza e della Frater- za e della Fraternità permette a che la Casa: nità, secondo le rispettive neces- sità. queste persone di trarre benefi- - costituisca allo stesso tem- cio dalle attrezzature umane e fi- po un ambiente ben organizzato 4.2.2. Che si offra partecipa- siche del posto, di modo che: e condizioni di lavoro adeguate; zione e collaborazione alle strut- - si sentano come a casa - preveda un programma di ture didattiche e agli altri orga- propria; informazione e formazione per- nismi, nella formazione iniziale - possano fare uso del per- manente; e permanente delle persone inte- sonale necessario per la loro par- - offra uno spazio di vita nel ressate all'assistenza ai mori- tecipazione e il loro consenso. quale ciascuno, attraverso il suo bondi. lavoro, si possa realizzare in un 4.1.2.3. La Casa della Speran- ambiente tranquillo e degno; 4.3. La ricerca za e della Fraternità: - offra il supporto psicologi- - Fornisce ai familiari un'in- co e spirituale necessario per in- Dato che il miglioramento formazione adeguata e completa fluire nella qualità del proprio della qualità della vita non si circa lo stato del moribondo; lavoro di collaboratore, le rela- può ottenere senza una dimen- - valuta le loro necessità; zioni interpersonali e la vita di sione di ((ricerca D, a noi pare - interscambia confidenze équipe. indispensabile: con essi affinché si sentano 4.3.1. Che si elabori e si rea- ascoltati, compresi e aiutati nel 4.1.3.2. I volontari lizzi con Persone competenti, loro sforzo; ogni programma di ricerca che - offre una catena umana I volontari svolgono un'attivi- possa contribuire ad approfon- che assicuri presenza e calore tà importante all'interno della dire le conoscenze per poter ot- umano nel momento del distac- squadra di assistenza, grazie ai tenere un miglioramento della co, della separazione e del lutto. loro svariati mezzi umani sup- qualità dell'assistenza ai mori- plementari, e, al tempo stesso, bondi. Essa potrà intendersi sot- 4.1.3. L 'équipe di assistenza alla presenza amica e disinteres- to i seguenti aspetti: sata. Il loro ruolo e in funzione - i modelli dell'assistenza; I1 lavoro svolto da questa delle esigenze che ciascun inter- - i comportamenti e le rea- équipe ha come obiettivo priori- vento, nel campo dell'assistenza, zioni psicologiche; tario assicurare ai moribondi richieda. - il controllo dei sintomi. un'assistenza individuale perso- Obiettivo di questa attività è nalizzata, ovvero: che la Casa: - identificare in maniera suf- - accolga i volontari in gra- Conclusione ficientemente precisa le esigenze do di lavorare in gruppo e di ac- individuali; compagnare i moribondi; La filosofia e gli obiettivi for- mulati in questo documento co- - pianificare gli interventi ri- - garantisca una formazione chiesti; sull'assistenza ai moribondi e stituiscono la base della nostra azione individuale e collettiva - intervenire con competen- nozioni sulle forme in cui la stes- za, rispettando l'incarico che a sa può essere prestata; nell'avvicinarsi e nell'assistere i moribondi. ciascuno compete. - faccia convivere uno spa- Ogni azione ed iniziativa svol- I volontari, come le famiglie zio di vita con condizioni di la- te nell'ambito del progetto della del moribondo, rimangono inte- voro appropriate; Casa della Speranza e della Fra- grati nell'équipe di assistenza al- - offra tutto il sostegno ne- ternità dovranno riferirsi a que- lo stesso titolo del personale, cessario per l'esecuzione degli sta filosofia e alle sue finalità, tanto nella Casa di accoglienza obiettivi che le si richiedono. nello spirito e nell'azione. Spe- della Speranza e della Fraterni- riamo che questo documento tà, come nel domicilio. 4.2. La formazione permetta a coloro che interven- Lo spirito che anima tutte gono di lavorare con un unico queste persone è uno solo, di Consapevole delle lacune esi- stenti nella nostra società nel- spirito di collaborazione, di com- collaborazione, rispetto e di mu- prensione e di amicizia, in modo tuo soccorso. l'approccio e nella cura dei mori- bondi, la Casa della Speranza e da rispondere nella maniera mi- della Fraternità si propone, a gliore alle aspettative e alle spe- 4.1.3.1. Il Personale breve e a lungo termine, di elimi- ranze di coloro i quali, o le quali, si trovano alla fine della loro nare certe forme di comporta- La squadra multidisciplinare azione, ovvero, i moribondi. riunisce professionisti diversi, mento che si hanno di fronte a questi problemi, sia per quanto come gli operatori pastorali, i P. AUGUSTOVILA-CHÀ riguarda le persone che lavorano medici, il personale paramedico, Cappellano gli psicologi, gli assistenti sociali, a fianco dei moribondi, che per e altre persone di sostegno per quanto riguarda l'intera società. ottemperare alle esigenze del In questo modo si rende es- moribondo e della sua famiglia. senziale e indispensabile: Inoltre, vi è il personale di ser- 4.2.1. Che vengano elaborati, vizio, essenziale per l'espleta- pianificati e realizzati program- mento delle attività giornaliere mi di formazione per le diverse della Casa. persone che operano nella Casa L'infermità è un momento ar- alla sofferenza, alla malattia e la malattia duo e difficile durante il quale il alla morte. corpo soffre e si fatica a nutrire È durante il periodo di prova momento speranza; è un periodo di prova della malattia che ciascuno veri- per tutti ed è conseguenza eredi- fica i suoi amici e avversari; an- di prova tata dal peccato originale. Gen 3, che una semplice visita ad un 16: Poi, rivolto alla donna, le ammalato ha un grande signifi- Discorso dell'Arcivescovo Sua disse: "Moltiplicherò assai le tue cato per lui o per lei. Come cri- Ecc.za Mons. John Njienga alle pene e le doglie della tua gravi- stiani noi guardiamo all'atteg- infermiere impegnate nella pasto- danza; avrai i figli nel dolo- giamento di Cristo verso gli am- rale sanitaria in occasione del se- re... " D. Gen 3, 17: « Infine pro- malati nel corpo e nello spirito. minario tenuto al « Dimesse Si- nunziò contro Adamo questa I1 ricordato brano del Vangelo sters Centre )) di Karen (Kenya) sentenza: "...la terra sarà male- di Marco ci mostra l'atteggia- il 10-15 febbraio 1991. detta per colpa tua. Con lavoro mento di Gesù verso gli infermi faticoso ricaverai da quella il tuo - si recò a curarli di notte -. nutrimento... essa ti produrrà ((Venuta la sera e tramontato il spine e triboli... Con il sudore sole... ne guarì molti che erano della fronte mangerai il pa- afflitti da varie malattie D. È un ne ..." D. richiamo al nostro dovere anche Essendo discendenti di Ada- la notte: forse dormiamo, e ci di- Me 1, 29-35: t( Appena usciti mo e di Eva, siamo condannati mentichiamo dei pazienti? dalla sinagoga, si diressero verso È grave dovere di tutti i cri- la casa di Simone e Andrea, in- stiani, visitare gli infermi, conso- sieme a Giacomo e Giovanni. larli, pregare con loro e per loro, Ora, la suocera di Simone era a e con loro, se possibile, celebrare letto con la febbre e subito gli il sacramento. parlarono di lei. Egli, avvicina- La famiglia e gli amici del ma- tosi, la fece alzare, prendendola lato, i medici, gli infermierile e per la mano; e la febbre la lasciò altri che si prendono cura di lo- ed ella li serviva. Venuta la sera ro, i sacerdoti che hanno respon- e tramontato il sole, gli portaro- sabilità pastorali hanno un ruolo no tutti quelli che erano amma- particolare in questo ministero lati e i posseduti dal demonio. assistenziale. Intanto tutta la città si era affol- La persona ammalata non è lata davanti alla porta. Egli ne soltanto sola ed isolata, ma sof- guarì molti che erano afflitti da fre nel corpo e nello spirito. Essa varie malattie e cacciò molti de- è in ansiosa angoscia per l'anda- moni, ma non permetteva loro mento della malattia e della cura di parlare, perché essi lo cono- prescritta. Ha bisogno di confor- scevano. Poi la mattina, avanti to, di compagnia, di essere rassi- giorno, uscì e si recò in luogo de- curata. Essa ha bisogno di nutri- serto, e là si mise a pregare D. re fiducia e speranza nell'amore- Sono lieto di essere di nuovo vole provvidenza divina; ha bi- tra voi che partecipate a questo sogno di essere ascoltata e, so- seminario sulla pastorale sanita- prattutto, di essere circondata di ria. Sono riuscito a sottrarre un amore. Penso soprattutto ai ma- pochino di tempo ai miei esercizi lati terminali, e, particolarmente, spirituali. ai malati di AIDS (Gesù ama Vorrei innanzitutto ringrazia- anche loro!). re i Padri Camilliani per aver ac- I1 personale incaricato dell'as- cettato di dirigere questo semi- sistema agli infermi deve essere nario, la Missio di Acquisgrana formato a considerare l'assisten- per averlo finanziato, il Diparti- za spirituale come parte inte- mento Medico (Signor Umber- grante della sua responsabilità. to) e quanti siete qui presenti. Di conseguenza, deve essere pre- Nel 1987 abbiamo tenuto due parato nella pastorale sanitaria. serie di seminari diretti dal p. I1 Dipartimento Medico del Armando Pangazzi dei Camillia- Segretariato Cattolico ha orga- ni. Chi di voi vi partecipò sarà nizzato questo seminario e altri certamente d'accordo con me nel prima di questo poiché si è pie- ritenere che essi furono preziosi. namente consapevoli della rile- Sono sicuro che voi siete qui o vanza di questo fondamentale perché già prendeste parte a quei aspetto pastorale, cioè l'assisten- seminari o perché ne avete senti- za agli infermi. I Padri Camillia- to parlare. ni hanno tenuto corsi di teologia della pastorale sanitaria. Siamo insegnando a chi soffre ad accet- mato e mi avete dato da mangia- loro veramente grati. tare la sofferenza come aspetto re; assetato e mi avete dato da Un detto latino dice: G Anima insopprimibile della vita, poiché bere ...; ero nudo e mi avete vesti- sana in corpore sano D, e cioè, persino il Figlio di Dio ha accet- to...; ero ammalato e mi avete vi- un corpo sano ha bisogno di uno tato di soffrire e di morire. sitato...; venite benedetti dal Pa- spirito sano. Sebbene sia impos- Concludendo, vorrei ricordare dre mio e ricevete in possesso il sibile prevenire ogni infermità, la le parole del Signore che mostra- Regno preparato per voi sin dal- sofferenza e la morte, possiamo no come Egli si identifichi con la la creazione del mondo » (Mt 25, tuttavia renderle meno pesanti condizione umana: « Ero affa- 34-35). Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo

... chi sono Nell'immediato dopoguerra (1945-1946), per circostanze che si confermarono provvidenziali, l'abate Ildebrando Gregori rac- colse alcuni fanciulli poveri e ab- bandonati assistendoli integral- mente. Questo apostolato si este- se ben presto e, dal primo nucleo creato a Bassano Romano (Vi- terbo), nacque la sua imponente Opera assistenziale, per condur- re la quale l'abate Gregori riunì alcune giovani e generose colla- boratrici. Da questo gruppo ini- ziale prese avvio, fondata dal- l'abate Gregori, la Congregazio- ne benedettina delle Suore Ripa- ratrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesu Cristo. Sorto nel 1950 come Pio So- dalizio, il nuovo istituto religio- so femminile fu eretto in Con- gregazione religiosa di diritto diocesano nel 1973 e, quattro anni più tardi, 1'8 dicembre 1977, fu riconosciuto Congrega- zione di diritto pontificio. Nel frattempo, l'Opera assistenziale dell'abate Gregori si estendeva anche all'assistenza agli anziani e agli infermi lungodegenti. La Congregazione benedetti- na delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesu Cristo conta oggi quindici rivista quadrimestrale di infor- Le caratteristiche specifiche case religiose in Italia, quasi in- mazione e spiritualità Il Padre. della Congregazione sono rap- teramente dedicate all'assistenza presentate: agli infermi. Si distribuiscono medaglie e im- dalla spiritualità benedetti- Attuando un sogno a lungo magini del Santo Volto e la bio- . coltivato dall'abate Gregori, le grafia del santo monaco. na: {t Ora et labora »; Suore da lui fondate hanno re- . dalla devozione al Santo centemente avviato a Makkiyad, ... che cosa fanno Volto di Gesu. nello Stato del Kerala (India), la L'apostolato dell'assistenza loro prima fondazione all'estero, La Congregazione benedetti- agli infermi, ai più deboli ed aprendovi un Centro di spiritua- na delle Suore Riparatrici del emarginati rispecchia le seguenti lità intitolato all'abate Gregori Santo Volto di Nostro Signore prerogative: laboriosità, impe- (The Hildebrand Gregori Gesu Cristo ha una triplice fina- gno spirituale, austerità e con- Memoria1 Center). lità: cretezza della spiritualità di San Da quattro anni la spiritualità . la gloria di Dio; Benedetto. Nello stesso tempo e la crescente devozione all'abate . la personale santificazione; queste caratteristiche sono vissu- Gregori vengono divulgate dalla . il bene delle anime. te attraverso la contemplazione del Volto sofferente di Cristo e nell'assistenza spirituale e corpo- per assolvere tutte le forme di lo sforzo costante di riconoscere rale per farsi incontro alle infini- servizio caratteristiche della reli- il Suo Volto in tutta l'umanità te croci di quanti soffrono nel giosa formatasi allo spirito mo- che soffre. corpo e nello spirito. nastico benedettino. Richiamandosi alla sua lunga La Casa romana « Deo Gra- Per condividere e valorizzare permanenza nella Casa « Deo tias » è mèta di un ininterrotto l'umana sofferenza nel corpo e Gratias » di Via della Concilia- pellegrinaggio di persone che nello spirito, come le pie donne zione 15, a Roma, nei pressi di vogliono visitare la stanza dove del Vangelo che furono accanto Piazza San Pietro in Vaticano, l'abate Gregori ha cessato la sua a Cristo nella sua Passione, uni- dove egli è anche passato dalla vita terrena. tamente alla Beatissima Madre terra alla vita che non muore, La sua tomba, a Bassano Ro- Addolorata: esse furono le prime l'abate Gregori amava dire e ri- mano (Viterbo), è anch'essa luo- riparatrici, le prime a consolare petere: « Quante lacrime sono go di preghiera e di grazia. Gesu, vittima di amore. state asciugate in questa casa! D. Questo è il nostro ideale: vive- Le giovani che desiderano Le Suore benedettine Ripara- re e promuovere la spiritualità avere maggiori informazioni trici del Santo Volto di Nostro del Santo Volto. possono rivolgersi e scrivere a: Signore Gesu Cristo intendono Congregazione Benedettina seguire le orme del loro Fonda- ... perché lo fanno delle Suore Riparatrici tore, soprattutto attraverso l'as- del Santo Volto sistenza a chi soffre nel corpo e Per una scelta di vita: consa- di Nostro Signore Gesù Cristo, nello spirito, e mediante l'istru- crando se stesse a Dio con i santi Via della Conciliazione, 15 zione e la formazione delle gio- voti; percorrendo il sentiero del- 00193 Roma. vani. la perfezione cristiana; per di- Suore, perché sorelle di chi si sporsi pienamente al servizio Per essere accolte come aspi- trova nel bisogno. della Chiesa nell'opera di evan- ranti o postulanti, le giovani do- Benedettine, perché impegnate gelizzazione. vranno essere segnalate e presen; nella preghiera e nel lavoro. Per dedicarsi al1'educazione tate dal loro parroco o da altro Riparatrici del Santo Volto, umana e cristiana dei fanciulli qualificato sacerdote che sia in perché si consaprano al Signore - specialmente dei più bisogno- grado di attestare per iscritto il per riparare ed espiare, con una si -, degli adolescenti e delle loro desiderio di abbracciare la vita esemplare e con la preghie- giovani; per l'assistenza spiritua- vita religiosa e la loro idoneità ra, le offese che vengono fatte a le e sociosanitaria ai malati, agli morale, spirituale, culturale e fi- Dio; inoltre perché impegnate anziani, ai portatori di handicap; sica.

la vocazione, una grazia di Dio

Mia cara giovane amica, l'espressione del migliore augurio ti giungerà forse inattesa que- da parte di una sorella che ormai sta mia lettera che invio da Ro- da diversi anni vive con gioia il ma, centro della Cristianità, per dono unico della vocazione reli- dirti qualcosa sullo stile di vita giosa, illuminata dal Santo Volto della mia Congregazione religio- di Gesu e guidata dal nostro Fon- sa. Il foglio che ora tieni tra le datore, il Benedettino Silvestrino mani è piccola cosa, ma potrebbe Abate Ildebrando Gregori, l'uomo essere un segno della Provvidenza della carità, « l'uomo delle Beati- di Dio e della Sua Santa Volontà. tudini » e, per questo motivo, con- Leggi queste pagine. La preghie- siderato un santo. Il mio augurio ra e la meditazione necessarie per è che anche tu possa sentire la vo- compiere una scelta di vita sono, ce di Dio, nella preghiera e nel in realtà, tanto importanti da non consiglio dei suoi sacerdoti, e che poter essere considerate come tu possa rispondervi in piena li- qualcosa di semplicemente uma- bertà di spirito. no. La scelta di una vita consa- La mia Congregazione, dun- crata a Dio e alla Chiesa per ser- que, è a tua disposizione, se lo de- vire, in giustizia e carità, i nostri sideri. Tutte le mie sorelle si asso- ciano a me nel farti questo augu- fratelli più bisognosi e sofferenti, rio, mentre ti assicuriamo il ricor- in realtà è una grazia che Dio, nel do nella nostra preghiera presso Suo infinito amore, concede alle l'altare del Santo Volto di Gesu. anime a Luipiù care. Il foglio che tieni tra le mani, unitamente a SUORM ARIA MAURIZIA BIANCUCCI questa mia lettera, vuole essere Superiora Generale attività del PontiJcio Consiglio

conferenze

cronache conferenze

4. Questi concetti assumono le età della vita hanno bisogno l'ospedale un significato del tutto partico- di questo specifico servizio. lare nel nostro tempo. Infatti, la - Oggi, per indicare il buon per la città socializzazione della medicina e andamento di una amministra- dell'assistenza sanitaria vedono zione cittadina ed anche nazio- Intervento del Cardznale Fzorenzo An- ormai, quasi ovunque, la dire- nale, il primo parametro è costi- gelini in occaszone del terzo centena- zione, il mantenimento, l'effi- tuito dal come si provvede alla rio della canonizzazione di S. Giovan- cienza dell'ospedale affidati allo salute dei cittadini. Gli (t ospeda- ni di Dio. Isola Tiberina, Roma, 18 Stato. Nata dall'impulso della li che funzionano D, « che sono giugno 1991 giustizia sostenuta dalla carità, puliti », che dispongono di per- la sanità pubblica, come insieme sonale efficiente e serio, ecc. so- di istituzioni, conosce il rischio no il miglior biglietto da visita di della politicizzazione. Ma l'ospe- una città. I1 contrario, indica ge- dale non è lottizzabile: è servizio neralmente lo stato di degrado a tutta la comunità e che vede di una città. 1. L'espressione L'ospedale impegnata nell'assolvimento di - Lo spirito che attraversa la per la città è carica di significato. questo servizio tutta la comuni- legge che ha istituito i1 Consiglio Non l'ospedale; non l'ospedale tà. L'umanità passa per gli ospe- sanitario nazionale, al di là delle soltanto per i singoli individui, dali ed in essi è costretta a misu- applicazioni riduttive e di persi- ma l'ospedale per la città, cioè rarsi realmente e non soltanto a stenti carenze, è quello di una per tutti, perché la salute, da di- parole con la realtà della condi- reale umanizzazione dell'assi- fendere o da ricuperare è un pro- zione umana. stenza sanitaria e del suo inseri- blema che riguarda tutti. 5. Mi limito ad alcune rifles- mento a pieno titolo in tutta la 2. Tra i servizi essenziali della sioni su tre aspetti di questo ser- realtà del territorio. comunità, l'ospedale occupa il vizio alla città: perché è un servi- Nella vita di una città, l'Ospe- primo posto, ed io amo chiamar- zio primario; da chi deve essere dale modello, non è un aspetto lo il tempio più frequentato, poi- assolto; come deve essere com- del progresso o una conquista ché chi entra in un ospedale vi piuto. auspicabile di esso; è misura del entra con una fede, la fede nella progresso della convivenza uma- 6. Perché questo servizio. vita e nella salute; una fede che na e civile. Ogni nuovo proble- accomuna tutti gli uomini senza - Perché, soprattutto con lo ma e difficoltà nel cammino in- distinzione alcuna. Forse per sviluppo della medicina preven- dividuale e collettivo dell'uomo questa fede, dal punto di vista tiva e di quella riabilitativa, tutte hanno il loro risvolto nella realtà della denominazione, troviamo ospedaliera che è speculare di in alcune lingue associato il con- tutta la problematica della salute cetto di ospedale a quello di casa che, in quanto benessere fisico, di Dio aperta a tutti, « hotel- psichico e spirituale, investe tut- Dieu », come dicevano un tempo to I'uomo. i Francesi. 7. Chi deve compiere il servizio 3. In questa concezione del- ospedaliero. l'ospedale, è del tutto superata, - Come l'essere umano ha, anzi cancellata, qualsiasi idea di oltre al corpo, un'anima, così ghettizzazione, di separazione. l'ospedale deve avere un'anima. L'ospedale non è qualcosa di A nessuno può sfuggire una con- isolato dalla città, non è un car- traddizione del nostro tempo. cere: ma è nella città e per la cit- Lo straordinario sviluppo della tà. E un servizio per tutti; è la scienza e della tecnica hanno re- casa aperta ventiquattro ore su so possibili, negli ospedali mo- ventiquattro; la casa, alla cui derni, traguardi un tempo inim- porta nessuno ama bussare, ma maginabili. Se, tuttavia, a soste- che nessuno vorrebbe mai trova- nerli, a guidarli non è un'anima, re chiusa. L'ospedale, quindi, è uno spirito, una volontà di cura- servizio inteso come disponibili- re la persona umana nel corpo, tà, come garanzia, come senso di nella psiche e nello spirito, gli sicurezza. Capita a tutti, quando stessi progressi tecnologici mo- ci si trova in località prive di strano limiti gravissimi. ospedale o lontane da un ospe- Per il moderno e attrezzatissi- dale, avvertire un senso di insi- mo ospedale per malati terminali curezza, quasi di paura. de L'Avaria, a Cuba, Fidel Ca- stro chiese e ottenne nel 1985 scarsa assistenza, l'abuso di far- è per la città, la città deve essere una comunità di suore di madre maci destinati a rendere meno per esso. La realtà ospedaliera Teresa, non riuscendo le struttu- fastidioso il malato, lo sciopero deve muoversi unita, senza cor- re ed il personale ospedaliero a a danno dei degenti, l'insuffi- porativismi contrapposti. contenere il crescente numero di ciente pulizia e quelle infinite - Chi entra in un ospedale è suicidi. manifestazioni ben note a chi sempre accompagnato da una - La pastorale sanitaria quin- abbia consuetudine con i luoghi paura. A tale paura non deve di, in un ospedale, non è qual- di sofferenza e di cura. aggiungersi quella derivante dal- cosa di aggiuntivo, di a sé stan- - L'assistenza ospedaliera la inefficienza della struttura. te, di discrezionale 5, tanto meno deve essere umanizzata ed uma- L'ospedale deve essere luogo di di confessionale. E integrativa nizzante. Negli ospedali cattoli- speranza, non anticamera della - e lo è spesso in maniera deci- ci, poi, questa umanizzazione disperazione. Gli operatori sani- siva - dell'assistenza medica. dell'assistenza è premessa e stru- tari sono, per vocazione e mis- D'altra parte, come l'assistenza mento di evangelizzazione, come sione, mediatori di speranza e di medica ha bisogno di autentici lo fu nell'azione stessa di Cristo, conforto, sia per i degenti sia per professionisti, così l'assistenza medico delle anime e dei corpi. i loro familiari. spirituale e psicologica necessita - L'ospedale deve essere Queste linee essenziali devono di personale - sacerdoti, reli- aperto alla collaborazione dei costituire la struttura portante giosi, religiose e laici volontari - singoli individui, dei gruppi e del codice deontologico degli adeguatamente preparato. Dirò delle associazioni che, diretta- operatori sanitari a tutti i livelli. di più: in un ospedale la cui re- Noi che guardiano alla solleci- mente o indirettamente., si -me - sponsabilità è affidata ad un isti- figgono, per professione o per tudine per chi soffre nell'ottica tuto religioso, uguale cura deve scelta volontaria, di contribuire evangelica, non possiamo e non caratterizzare la scelta del perso- all'assistenza a chi soffre. Questa dobbiamo considerare tale solle- nale medico e paramedico e la disponibilità ed apertura non de- citudine come una espressione di scelta del personale incaricato vono essere soltanto passive, ma carità e di misericordia, ma di della pastorale sanitaria. attive. L'ospedale deve far senti- giustizia. Una giustizia che, nella - Di questa complessa realtà re la propria voce all'interno di carità, trova un ulteriore impul- ospedaliera devono essere consa- tutta la comunità sociale. Se esso so e la forza per essere attuata. pevoli, nell'ambito della sua struttura, gli amministratori, i medici, gli infermieri e le infer- miere, i cappellani, le suore e il personale laico. Da tale consape- volezza deve scaturire una colla- borazione coordinata. Come il malato non ha un tempo per l'aspetto fisico della malattia e un tempo per i suoi risvolti psi- chici e spirituali, così l'assistenza ad esso prestata deve presentarsi con carattere di unità. 8. Come deve essere svolto il servizio ospedaliero. - Non entro negli aspetti particolari, ma indico alcune li- nee che ritengo irrinunciabili. Innanzitutto, chi è al servizio degli infermi, non deve mai di- menticare di essere al servizio della vita. I responsabili dell'atti- vità ospedaliera sono servitori, non arbitri della vita. Quando in un ospedale, entra la morte o at- traverso la pratica dell'aborto, dell'eutanasia o in altre forme più o meno occulte, l'ospedale tradisce la sua funzione. Contro la vita, perciò, sono anche la rato e trattato sempre e da tutti, particolare Iddio che, dal 15 set- questa Chiesa almeno come noi stessi. tembre 1955, mi ha condotto per Questi due templi, chiesa ed mano in un campo a cui io non è una porta ospedale, anzi un solo tempio, avevo mai pensato in maniera stanno a significare nella esten- particolare e determinata. Ed è di speranza sione sterminata che da Roma proprio quello che sempre mi è straripa in Italia e nel mondo, il capitato, fino ad oggi: aver fatto al luogo mio principale compito pastora- sempre, dico sempre - e Dio mi le, la mia privilegiata miss?one di sente e vede la verità di queste di sofferenza sacerdote e di vescovo. E stata mie parole - la volontà Sua. una vocazione nella vocazione Mai avrei immaginato che il Omelia di Sua Em.za il Cardinale sacerdotale, quella di essere sta- continente sconfinato della sof- Fiorenzo Angelini nella celebrazione to assegnato al servizio degli in- ferenza umana, gli infermi cioè, Eucaristica in occasione della presa di fermi e degli operatori sanitari, sarebbero divenuti il compito possesso del titolo diaconale della giacché nessuna pastorale sani- che avrebbe assorbito quasi del chiesa di Santo Spirito in Sassia, 6 2u- taria può concepirsi senza un la- tutto la mia esistenza di prete e gli0 1991. voro intenso e difficile, spesso di vescovo. Negli anni della par- privo di gratificazione umana, rocchia, quanti infermi ho soc- riguardante la formazione di co- corso ed assistito! Centinaia, an- loro - medici, infermieri, tecnici zi migliaia! Non penso soltanto Non c'è bisogno che stia a sot- ecc. - che hanno tra le mani, alla tragedia del bombardamen- tolineare la mia straordinaria e come si suo1 dire, la vita degli al- to di Roma del 1943 che segnò vivissima emozione e commozio- tri nel momento particolare del- incancellabilmente la mia esi- ne in questa serata, nella chiesa l'esistenza umana quale è quello stenza di giovane prete accanto romana che da oltre un millen- della sofferenza; il tempo in cui alla sofferenza umana. Forse lì, nio è la Casa di Dio e ne canta le chiunque, anche se lontano da soltanto lì, compresi cosa il prete lodi. Questo tempio, oltre mille Dio, anche se non credente, è avrebbe dovuto fare, deve fare: anni fa, alle sue origini era dedi- portato, quasi obbligato a pen- immergersi nella realtà dell'esi- cato alla Madonna Santissima sare alla trascendenza e a ricer- stenza degli altri, vivere con gli per poi passare alla dedicazione carla. altri, a servizio degli altri, dando allo Spirito Santo; dalla Madre Ed è per questo che dovrem- la vita, sì, dando la vita, se Dio del Divino Amore a Dio Spirito mo abituarci, sorelle e fratelli ca- dovesse volerlo, per gli altri. Ed che è Amore. Questa chiesa, da rissimi, a non attendere ad in- oggi sono - amo ripeterlo - un ottocento anni, ha vicino a sé, contrare Dio quando, ormai svi- uomo felice, un prete felicissimo. unita, persino materialmente, liti nel corpo e nella mente, Questa sera rivedo tante per- un'altra chiesa. la chiesa della quando pur raggiunti i 70, 80,90 sone che da tanto tempo non in- sofferenza e del dolore rappre- e magari i 100 anni, non potre- contravo; ebbene, anche a costo- sentata dall'arcispedale di Santo mo dare a Dio forse neppure gli ro, se mi avessero perduto di vi- Spirito in Sassia, che conserva spiccioli della nostra esistenza. sta, ripeto che sono un uomo fe- ancora, pur nelle inevitabili diffi- La sofferenza umana, cioè, è lice, un prete felicissimo: l'anima quella realtà che benevolmente, coltà dei tempi, la tradizione del- mia è veramente ripiena dei doni provvidenzialmente, anche se la cura della persona umana, del Signore. Non tornerei indie- nessuno di noi la desidera, ci quale composto di spirito e di tro, non cambierei vocazione, giunge come un dono di Dio che non cambierei nulla di quello corpo, di anima e di materia, la ci induce a riflettere sulla realtà che Dio mi ha fatto compiere; persona umana, che Dio volle della nostra esistenza, su ciò che soltanto mi sforzerei di fare assai creare a sua immagine e somi- siamo, su ciò che facciamo quag- meglio quello che ho compiuto glianza. Due chiese, ma in realtà giù, sul nostro futuro destino. fino ad oggi. E ringrazio il Papa, una sola chiesa. Direi che l'una Ed io, stasera, ringrazio in modo il Vicario di Cristo, cominciando dipende dall'altra, poiché - e da Pio XI, davanti al quale mi dovremmo ricordarcene sempre, trovai con i ragazzetti coetanei cominciando da noi sacerdoti, della mia parrocchia di San Lo- da noi chiesa magisteriale e mi- renzo in Lucina. Ci portarono, nisteriale - senza lo spirito, sen- ricordo, in udienza dal Santo za l'anima, non è possibile pro- Padre: ho una fotografia, che mi muovere e condurre nessuna in- è stata donata nei giorni scorsi trapresa, anche se umanamente dalla famiglia di un mio compa- perfetta. Specialmente quando le gnetto di allora e che ho appreso intraprese umane, le nostre in- morì a soli 17 anni. Ebbene, in traprese, riguardano la salute, il quella circostanza il Papa mi dolore, la sofferenza, non è pos- prese la testa, l'alzò verso il suo sibile essere responsabilmente viso e mi disse: « Di questo ne autentici operatori sanitari, cu- faremo qualche cosa! D. Sono in- rando il corpo e dimenticando fatti divenuto sacerdote. l'anima. il che avviene auando si Sì, ci sono cose, come questa, è privi di una formazione, non che uno custodisce gelosamente, dico cristiana, ma anche sempli- ed io mi sono abituato a nascon- cemente umana, nel senso che dere i sentimenti più personali l'ammalato deve essere conside- della mia vita, specialmente quelli che hanno caratterizzato non si comanda, non si gover- la mia esistenza: quelli della fati- na n. Sapevo bene, amici carissi- ca, del lavoro, della sofferenza e, mi, che a Roma non esiste un perché no?, anche del pianto. Si, soldato semplice, ma tutti sono anche del pianto. Ci sono degli generali di corpo d'armata; co- aspetti della nostra vita che Dio munque quei sacerdoti mi co- solo crea, permette, consente e nobbero, mi amarono, e saluto conserva in un computer ineso- ora quelli che sono qui presenti rabile, e che noi dobbiamo gelo- insieme a Mons. Luca Bran- samente rispettare e conservare dolini. in noi stessi, ricordando che ciò Questa, però, è anche la chiesa che deve trionfare in noi e da noi dove io ho compiuto le esequie è soltanto Dio, soltanto Cristo, di mia madre; questa è la chiesa soltanto la Chiesa. dove ho compiuto le esequie di I1 28 giugno scorso, noi nuovi un santo monaco, il padre della cardinali abbiamo giurato fedel- mia anima, l'abate Ildebrando tà alla Chiesa fino allo spargi- Gregori, lo zelante apostolo del- mento di sangue! L'intensità di la devozione al Santo Volto di questo giuramento non deve e Gesù; l'uomo dalla carità eroica, non può essere un segreto della l'uomo delle beatitudini evange- mia anima. Voglio soltanto dire liche, l'uomo che con intelligen- che questo giuramento io l'ho za e volontà formidabili, con tre formulato dal primo momento, lauree, appariva a volte come quando cioè feci la prima Comu- l'ultimo dei poveri, che se anche nione in quella parrocchia di san non stendeva la mano, veniva la Lorenzo in Lucina, dove poi fui voglia ai passanti di dargli qual- cresimato, dove assistetti alle che svicciolo. esequie di mio padre, dove cele- Questa chiesa, questo luogo è brai la mia prima Messa; quel uno scrigno di mille ricordi; le giuramento, ripeto, io l'ho fatto preghiere inventate, molti di voi proprio allora, e posso dirvi, se lo sanno, ogni anno, il 31 dicem- può servire di esempio, amici ca- bre a sera: preghiere che sgorga- rissimi, che questo giuramento no dal mio animo, che interpre- non è mai venuto meno. Ecco tano e interpellano la coscienza perché io mi sarei fatto anche dei medici e degli operatori sani- uccidere, mi farei uccidere, non tari, che ricordano i loro proble- soltanto per il Papa e per la mi, che non dimenticano le diffi- Chiesa - gesti che sarebbero vi- coltà ordinarie e straordinarie di stosi ed eclatanti -, ma per tutto quel mondo complesso, va- l'Eucaristia, per i Sacramenti, riegato, difficile, spesso impossi- per il dogma della Chiesa, per bile, chiamato il mondo della sa- quello che rappresenta Dio, Cri- nità. sto in mezzo a noi. Il giuramen- Sono discorsi che io sto tessen- to, quindi, emesso il giorno della do e raccontando ormai dal 1955 creazione a cardinale, è stato e mi auguro di poterli racconta- semplicemente il rinnovo di un re, specialmente con l'esempio impegno antico, che fortemente della mia povera vita, ancora per mi ha accompagnato per tutta la molti anni. vita. In questa Roma affascinante, L'incontro orante di questa in questa Roma grande, in que- sera è per me motivo di partico- sta Roma nobile, un giorno im- lare commozione anche perché porporata - come abbiamo sen- mi ricorda, tra l'altro, il giorno tito cantare all'inizio di questa in cui presi possesso di questa cerimonia - dal sangue dei prin- chiesa come « praeceptor sancti cipi degli apostoli, dei santi Pie- Spiritus D, una espressione mala- tro e Paolo; in questa Roma del- mente tradotta con quella italia- la quale, come amo ripetere bo- na di « Commendatore di Santo nariamente, tutti parlano male, Spirito D. C'era allora tanta gen- ma dove tutti vorrebbero arriva- te, anche se non come oggi. re, perché tutti vogliono stare a C'erano i cappellani e le suore Roma. In questa Roma che mi infermiere; i cappellani special- ha dato i natali, in questa Roma mente, ricordo, alcuni con un cui mi sento attaccatissimo; in sorrisetto di autosufficienza e auesta Roma. che mi ha dato il quasi di commiserazione, mi senso non dell'orgoglio, ma della guardavano e certamente pensa- vera romanità, che nella Chiesa, vano: « Voglio proprio vedere in modo particolare, è stata sem- come se la cava, perché Roma pre caratterizzata dalla semplici- tà, dalla umiltà vera, dalla veri- ta. Di questa esigenza si è fatto tà, dal senso dell'amicizia. Del- senso umano portavoce il Santo Padre Gio- l'amicizia che non si infrange vanni Paolo I1 con il suo discor- quali che siano le circostanze in e cristiano so alla quarta Conferenza inter- cui viene a trovarsi, a conferma nazionale, su l'Aids, promossa della stupenda massima biblica: della vita in Vaticano nel novembre 1989 « L'amico vero è amico sempre, dal Pontificio Consiglio della nella sventura diventa fratello ». di fronte Pastorale per gli Operatori Sani- E così, con questi pensieri tari, che ho l'onore di presiedere. estemporanei, venuti giù di get- alISAids Un discorso che, per la profon- to, come avrete potuto notare, dità di contenuti, per l'attenzio- continuiamo la nostra preghiera. Intervento del Cardinale Fiorenzo An- ne a tutte le problematiche lega- Sopportate, sopportiamo per al- gelini nel convegno di Medici cattolici te all'Aids, per le direttive im- cuni minuti ancora questo caldo; del Portogallo. Fatima 21 settembre partite ai fini di una prevenzione offriamolo a Dio per le nostre 1991. e di un'assistenza al servizio del- anime, soprattutto per il bene la dignità della persona umana, degli ammalati, di tutti gli am- può considerarsi una charta H malati che, ormai, in tutto il fondamentale in materia. mondo, ho incontrato e conti- Le particolari caratteristiche In che senso, dunque, si può e nuerò a incontrare, portando lo- che hanno accompagnato l'ap- si deve parlare di senso umano e ro quella schiettezza, quella sem- parire e il diffondersi dell'Aids e cristiano della vita di fronte al- plicità, quel dinamismo pratico, le difficoltà della scienza e della 17Aids? risolutivo quando è possibile, ricerca mediche a contenere e Come ha ricordato Giovanni con cui sento, anzi, mi riconosco sconfiggere questa pandemia, Paolo 11, «non si è lontani dal romano. E vossibile risolvere le hanno posto all'umanità e, quin- vero se si afferma che, parallela- situazioni dure, quando si è di- di anche alla Chiesa, alcuni pro- mente al diffondersi dell'Aids, è sposti a pagare di persona. La blemi nuovi circa i criteri da se- venuta rafforzandosi una sorta romanità offre anche questo sen- guire nell'azione preventiva e di immunodeficenza sul piano so di disponibilità completa. nell'assistenza ai malati di Aids. dei valori esistenziali che non Avendo nominato Roma, non Non appena i dati relativi alla può non riconoscersi come una posso non rivolgere le mie felici- diffusione ed al carattere morta- vera patologia dello spirito D. tazioni e il mio augurio all'arci- le di questa malattia si fecero mi- Molte sono le malattie che vescovo Mons. Remigio Rago- nacciosi, l'attenzione delle istitu- hanno come causa o concausa nesi che oggi ha ricevuto la no- zioni pubbliche e private si con- scatenante il comportamento mina di Vicegerente della diocesi centrò quasi esclusivamente sul- dell'uomo, il quale dice sempre del Papa. Un amico carissimo, la prevenzione. Fu allora che la riferimento a una scala di valori. una nomina azzeccata, perché Chiesa, soprattutto dove 1'Aids Tuttavia, mentre per alcune pa- Roma, prima ancora che con il era più diffuso e le strutture sa- tologie, il rapporto con il com- Codice di Diritto Canonico, si nitarie erano meno adeguate, in- portamento conosce anche for- governa soprattutto con il cuore; traprese pionieristicamente, ac- me tenui e facilmente contenibi- la pastorale del cuore, della pa- canto all'azione preventiva, an- li, non è così per 1'Aids. Infatti, ternità, della semplicità, dell'an- che l'opera di assistenza ai mala- nell'insorgere e nella trasmissio- dare in cerca delle mani che si ti di Aids, spesso condannati a ne dell'Aids si sono confermati tendono e che spesso non riesco- forme di disumano abbandono. influenti in maniera determinan- no ad incontrarsi con quelle che Nel gennaio 1988, intervenen- te i gravissimi fenomeni della ci cercano. Caro Mons. Ragone- do, in rappresentanza della San- tossicodipendenza e dell'abuso si, tutto il mio affettuoso augu- della sessualità. La chiamata in rio perché possa fare del bene e ta Sede, al Summit mondiale dei tanto del bene accanto al nuovo Ministri della Sanità di 148 Paesi causa del comportamento mora- Cardinal Vicario. sui programmi di lotta contro le - individuale e sociale - è Amici carissimi, riprendiamo l'Aids, sottolineai la necessità e diretta e tale rapporto è tanto la nostra preghiera! La Madonna l'urgenza di un'azione scientifi- più decisivo, se si considera che ci aiuti, la Madonna salute degli camente fondata, ma eticamente ad essere vittime dell'Aids non infermi, dia a noi la forza di saper illuminata. La Chiesa, « esperta sono soltanto coloro che hanno pregare anche per gli altri. Gli in umanità D, sa che l'uomo che scelto o scelgono comportamenti ammalati dell'attiguo ospedale di soffre attende dalla scienza una morali tendenzialmente espansi- Santo Spirito rappresentano i risposta di vita. Forse mai, come vi della malattia, ma un numero malati di tutto il mondo. L'ospe- di fronte alla realtà e all'incubo di innocenti che, in prospettiva, dale di Santo Spirito ha dato il dell'Aids, la medicina come non potrà che aumentare. suo nome, nei secoli passati, a scienza è chiamata a raccogliere I1 richiamo al senso umano e circa duemila ospedali sparsi nel il contributo interdisciplinare di cristiano della vita di fronte al- mondo. Quest'ospedale, dunque, altre scienze quali l'etica e la 1'Aids è sottolineato da una cir- è nome gloriosissimo e realtà no- bioetica, l'antropologia e la psi- costanza della quale si è fatto in- bilissima. Siamone degni, tutti; terprete lo stesso Santo Padre, deve essere un simbolo della sani- cologia, la sociologia e la stessa tà e della santità di Roma, non teologia morale. definendo la posizione della soltanto dei secoli passati! Lo sia Prevenzione dell'Aids e assi- Chiesa di fronte all'Aids. Pre- anche per i secoli futuri, per stenza alle vittime di questa ma- messo che, per quanto attiene al- quanto, almeno, può dipendere lattia chiamano in causa il vero l'assistenza ai malati di Aids, la da me, da voi tutti. senso umano e cristiano della vi- Chiesa guarda ad essi come ad ogni altro infermo, circa la pre- presenta come una sorta di ven- zione negativa, ma anche ad una venzione l'insegnamento della detta dei Paesi più poveri e meno reazione positiva e costruttiva. Chiesa non si limita a formulare sviluppati nei confronti di quelli Questa gravissima minaccia, in- una serie di « no » a determinati più ricchi ed evoluti; vendetta fatti, interpella soprattutto la ci- comportamenti. In altre parole, oggi favorita dall'enorme facilità viltà del benessere per ammonire la Chiesa non esaurisce le sue di- degli spostamenti e dalla cre- sui limiti di una libertà trasfor- rettive nell'indicare ciò che non scente emigrazione dei popoli. matasi in licenziosità; a sua vol- si deve fare. La Chiesa difende la La prevenzione nei confronti ta, il timore per questo male e prevenzione contro l'Aids pro- dei Paesi e delle popolazioni più per le sue conseguenze immedia- ponendo uno stile di vita piena- indifese è doveroso atto di giu- te, può da una parte sollecitare mente significativo per la perso- stizia e di solidarietà internazio- nuove forme di solidarietà uma- na; propone un ideale positivo nale. na e dall'altra richiamare ad una capace di indurre comportamen- Le innumerevoli strutture e più severa condotta morale. Il ti che si liberino dalla suggestio- istituzioni sanitarie della Chiesa che non implica un giudizio etico ne distruttiva del ricorso alla nel mondo sono oggi impegnate sui malati di Aids, quali che sia- droga e dell'abuso della ses- in una vastissima azione preven- no le cause per cui hanno con- sualità. tiva e assistenziale. tratto l'infermità. Le più recenti indicazioni ri- Nell'ambito della Chiesa si è I1 senso umano e cristiano del- chiamano l'importanza di una anche parlato dell'Aids come di la vita di fronte all'Aids affonda prevenzione che accompagni tut- « un segno dei tempi D. Fatima, le sue radici nella dottrina e nel- to il processo educativo e forma- con la sua storia ed il suo mes- l'azione di sempre della Chiesa. tivo. Sono quindi fattori decisivi saggio che assumono oggi una Sull'esempio di Cristo, medico di prevenzione: la crescita e particolare attualità, sembra delle anime e dei corpi, la Chiesa l'educazione dei figli all'amore confermare la pertinenza del considera l'uomo, nella sua inte- in una famiglia unita e responsa- considerare la pandemia del- gralità fisica, psichica e spiritua- bile; la formazione culturale in 1'Aids come un segno dei tempi. le come sua « via D, e lo ritiene una scuola che sia realmente Senza dubbio, come segno dei « via speciale » quando nella sua scuola di vita; una informazione tempi, l'Aids può assumere un vita entra la sofferenza. corretta e completa; una maturi- significato che porta ad una rea- L'entità, la gravità e il peso tà affettiva capace di sacrificio e della sofferenza sono la misura di rinuncia nella prospettiva del- della dedizione che la Chiesa in- la pienezza della personale rea- tende offrire all'uomo che ne è lizzazione. In altre parole, il vittima reale o potenziale. Sotto crollo degli ideali più nobili pro- questo aspetto i malati di Aids vocato dall'incubo della realtà devono considerarsi destinatari dell'Aids, dimostra la piena in- privilegiati della pastorale sani- sufficienza e conferma l'illiceità taria, che, come ha ricordato il di una prevenzione della malat- Santo Padre, vuole essere una tia basata sul ricorso a mezzi e « pastorale della speranza P. rimedi che offendano il senso L'esempio offerto da Cristo autenticamente umano della ses- spinge la Chiesa a compiere una sualità, mentre ad essere chiama- azione pastorale che abbia come ta in causa è la responsabilità finalità la stessa valorizzazione degli individui e della società. della sofferenza. La Chiesa, in- Se la crisi di valori esistenziali fatti, è accanto a chi soffre per - come è dimostrato - si è riconoscere in ogni uomo l'im- confermata terreno di coltura magine di Cristo, fattosi uomo dell'insorgere e della trasmissio- per condividere con gli ultimi e ne dell'Aids, la risposta in sede per riscattare, cominciando da preventiva ed anche nel campo essi, la condizione umana. dell'assistenza, non può essere che il ricupero di questi valori, La vita appare in tutta la sua cioè il ricupero del senso umano grandezza e dignità soprattutto e cristiano della vita. in coloro che la sentono minac- A questo senso deve ricondur- ciata. I1 ricupero, quindi, del si un'altra esigenza della quale la senso umano e cristiano della vi- Chiesa si è fatta interprete, tra- ta è l'impegno al quale chiama- ducendo la sua sollecitudine in no sia la minaccia sia la diffusio- innumerevoli iniziative operati- ne dell'Aids. Impegno che è vo- ve. Si tratta del settore dell'in- cazione all'amore; ad un amore formazione e della necessità di che qui, a Fatima, ci viene ricor- creare condizioni di vita che, so- dato nelle sue espressioni più prattutto sotto l'aspetto igieni- profonde, poiché in questa terra co-sanitario, cancellino situazio- esso si è manifestato nella solle- ni a rischio gravissime. Come ho citudine della Vergine Santissi- più volte ripetuto nelle più sva- ma Madre di Dio per il bene di riate sedi ed anche ad altissimo tutta l'umanità in questo nostro livello, la pandemia dell'Aids si tempo. senza di Dio, pii1 di ogni altro sa lettura fedele di quella radiogra- servire i malati misurare la propria nullità. fia dello spirito che è la sincera Un pensiero e un sentimento umiltà. Peraltro, come avrebbe con lo stesso di umiltà, dunque, per celebrare potuto il vostro Fondatore servi- un uomo ed un evento che resta- re con eroica carità la più umile amore con cui no conferma della verità delle ed anche la più umiliante delle parole della Vergine nel canto condizioni - la condizione di una madre del Magn$cat: « deposuit po- chi soffre nel corpo e nello spiri- tente~de sede, et exaltavit humi- to - senza vera, profonda, au- assiste il suo les D.~ tentica umiltà? Un richiamo all'umiltà ci vie- Fu l'umiltà, spirituale e intel- unico figlio ne anche dal luogo dell'odierna lettuale, il primo tratto della vita celebrazione. e dell'opera di San Camillo de Omelia di Sua Em.za il Cardinale Quando la cittadinanza di Lellis. Una umiltà non appresa Fiorenzo Angelini allapertura delle Bucchianico pregò San Camillo sui banchi di scuola, ma alla celebrazioniper il IV centenario della scuola della vita. Camillo, infat- elevazione ad Ordine Religioso della de Lellis di aprire una comunità Congregazione dei Ministri degli In- di Ministri degli Infermi nella ti, prima di imboccare fa strada fermi-Camilliani. Bucchianico (Ita- sua città natale, il Santo aderì al- che sarebbe arrivata fino a noi, lia), 29 settembre 1991. la richiesta con l'esplicito intento ha conosciuto, anzi ha quasi toc- di riparare al cattivo esempio cato il fondo della sofferenza fi- che, da giovane, aveva dato ai sica e spirituale: il disordine, la suoi ~oncittadini.~E ripensando dissipazione, la malattia, la mi- agli anni della gioventù dissipa- seria. La Bolla Illius qui pro gregis ta, San Camillo pregava: « Si- A tredici anni Camillo perdet- con cui Papa Gregorio XIV il 21 gnore, ti ringrazio, che da tizzo- te la madre e, a diciannove anni, settembre 1591 elevava ad Ordi- ne d'inferno mi hai fatto diven- il padre. Fino a 25 anni, il vizio ne religioso la Congregazione tare tuo servo D.~Non era que- del giuoco sembrò perderlo. Poi dei Ministri degli Infermi fonda- sto un linguaggio retorico, ma la la conversione, che il Santo datò ta da San Camillo de Lellis nel sempre al 2 febbraio 1575, festa 1584, si apre con le seguenti pa- della Purificazione della Madon- role: « Svolgendo qui in terra, na. Da anni, però, era afflitto da benché senza merito, l'ufficio di una dolorosa piaga al piede de- Colui che per la salute del gregge stro. Questa « piaga » inguaribi- del Signore non ha rifiutato di le, quasi in maniera appariscen- essere sacrificato sull'altare della te, segnò l'orientamento decisivo Croce, noi siamo sollecitati da e definitivo della sua vita e fu assidua premura e spinti da co- senza dubbio alla radice di quel- stante pensiero a prendere a cuo- la disponibilità totale al malato, re tutte quelle attività che sono anche a quello colpito dalle ma- state piamente istituite nella no- lattie più ripugnanti, alla quale stra Città per venire incontro al- improntò la sua testimonianza. le necessità non solo corporali La parabola spirituale di Ca- ma anche spirituali dei poveri in- millo de Lellis attuò le parole di fermi di Cristo ».l Paolo apostolo: «Dio ha scelto Nell'aprire, oggi, nel luogo ciò che nel mondo è stolto per natale di San Camillo de Lellis, confondere i sapienti; ciò che nel le celebrazioni che ricordano il mondo è debole, per confondere IV centenario della citata Bolla i forti; ciò che nel mondo è igno- pontificia, vorrei anch'io ripetere bile e disprezzato e ciò che è nul- l'inciso di Papa Gregorio XIV, la per ridurre a nulla le cose che « benché senza merito D. È signi- sono D.~ ficativo, infatti, anzi provviden- In un tempo come il nostro, ziale, che il primo pensiero susci- aduso a misurare anche il bene tato dalla data odierna, dal luo- più sulla base dei risultati imme- go in cui ci troviamo, da tutta la diati che non su quella dell'impe- storia del vostro insigne Ordine gno quasi sempre sofferto; più religioso, sia e debba essere un sulla improwisazione che non pensiero di umiltà, di sincero ri- sulla riflessione orante; più sulla conoscimento della nostra po- quantificazione esteriore che sul- chezza e di esaltazione ed adora- la valutazione soprannaturale zione della grandezza delle opere delle vicende, Dio ci indica, at- di Dio. traverso il riferimento all'ideato- Dio è mirabile nei suoi santi, re ed al promotore di un'opera le cui vicende sono sublimi ed gigantesca, che altri semina e al- immortali perché non opera del- tri miete e che l'importanza per l'uomo, ma opera di Dio. E il garantire l'efficacia del nostro santo è colui che, scoprendo ed lavoro, non è mai il successo im- accogliendo in se stesso la pre- mediato, ma la disponibilità al sacrificio, non la conquista ad odierne dovete essere capaci di scrisse per i suoi compagni che ogni costo, ma la preparazione fare ritorno a questo spirito, lasciarono l'ospedale di S. Gia- silenziosa, il coraggio e lo spirito condizione per scoprire I'attuali- como di Roma per trasferirsi a soprannaturale, non il ricevere, tà perenne del vostro carisma re- quello vicino di Santo Spirito, ma il dare. ligioso. E non è casuale che il leggiamo infatti: « Prima ognu- Un altro santo, così affine per rinnovato testo delle vostre at- no domandi gratia al Signore la vita e per l'opera a San Camil- tuali Costituzioni porti anche il che gli dia un affetto materno lo, quale fu San Giovanni di nome di « Costituzione di Buc- verso il suo prossimo acciò pos- Dio, sembra che, attraverso un chianico D, con riferimento al siamo servirli con ogni charità enigmatico crittogramma, si fir- cinquantaduesimo Capitolo ge- così dell'anima come del corpo, masse sempre « Io frate Zero ».6 nerale del vostro Ordine, primo perché desideriamo con la gratia Ecco la vera umiltà, quella che nella vostra storia, celebrato a di servir a tutti gl'infemi con in una visione il Signore indica- Bucchianico nel l983 .9 queli'affetto che suo1 una amore- va a Santa Caterina da Siena, Qual è, dunque, il vostro spiri- v01 Madre al suo unico figliolo svelandole l'etimologia ontologi- to originario? Quale l'impulso infermo ».l3 ca del nome biblico di Dio: « Io che mosse San Camillo, chia- A questo spirito di totale, per- sono Colui che è, tu sei colei che mando per secoli, lungo il sentie- ché materna, dedizione, San Ca- non è D. ro da lui tracciato, tanti figli spi- mi110 volle associare il pieno di- La bolla, di cui celebriamo il rituali? stacco dalle cose del mondo, la quarto centenario, così riassume I1 nucleo del vostro carisma, a povertà nel senso evangelico del il fine generale e particolare della me sembra, la sua anima più ve- termine. Famiglia fondata da San Camil- ra, è quella che ritroviamo in A pochi giorni dalla morte, lo: « Chiunque si propone di de- una immagine ricorrente di sa- nella Lettera Testamento, il San- dicarsi per sempre a questo ser- pore biblico che si legge nei testi to riaffermava con vigore l'esi- vizio di carità D decida di essere delle vostre origini: servire i ma- genza irrinunciabile della pover- morto al mondo e a tutte le cose lati con lo stesso amore con cui tà dell'Ordine da lui fondato, e del secolo, e di vivere solamente una madre assiste il suo unico fi- scriveva: N ... dovremo con ogni per Cristo, e si unisca a noi per glio infermo. Espressione ed im- esatta diligenza, et spirito man- espiare i suoi peccati, sotto il magine riferite dai contempora- tenere la purità della nostra po- giogo soavissimo della perpetua vertà nel modo stabilito nelle castità, povertà e obbedienza e nostre bulle, perché tanto si man- nel perenne servizio ai malati, terrà il nostro istituto, quanto la anche se colpiti dalla peste, non povertà sarà osservata ad un- solo negli ospedali, ma anche guem... ».l4 nelle infermerie delle carceri, do- Negli anni in cui aveva lavora- ve gli ammalati sono grande- to come dipendente salariato al- mente afflitti da necessità sia l'ospedale San Giacomo di Ro- corporali che spirituali D.~ ma, San Camillo aveva speri- Questo testo ha quattro secoli, mentato tutti i rischi di una atti- ma, nei suoi termini essenziali, vità che, nel nome e nel dovere potrebbe essere stato scritto ieri. del servizio ai poveri, in realtà Perciò il Concilio Vaticano 11, spingeva molti a servirsi dei po- parlando del doveroso rinnova- veri. Tempi in cui - come scri- mento della vita religiosa, ha veva un biografo contempora- formulato un principio fonda- neo di San Camillo - gli ospe- mentale, affermando: « Il rinno- dali erano in così triste situazio- vamento della vita religiosa ne che a malapena, anche se con comporta il continuo ritorno alle promessa di buona ricompensa, fonti di ogni forma di vita cri- si trovavano sacerdoti disposti a stiana e allo spirito primitivo de- svolgervi una essenziale pastora- gli istituti, e nello stesso tempo le sanitaria.15 Nella povertà l'adattamento degli istituti stessi evangelicamente abbracciata do- alle mutate condizioni dei tem- nei del Santo,lodagli stessi docu- veva, per il Santo, affermarsi la menti pontifici delle origini,ll e pi Si noti, l'adattamento alle « nuova scuola di carità D. mutate condinoni dei tempi non in una delle prime disposizioni Per San Camillo, quindi, la riguarda il modo di far ritorno del Santo ai suoi figli spirituali. povertà non voleva essere sol- alle fonti di ogni forma di vita Nell'assistenza sanitaria del tanto mancanza di interesse e di cristiana e dello spirito origina- tempo, Camillo de Lellis scoprì calcolo, ma condizione di libertà rio, ma soltanto le strutture isti- con quotidiano sgomento che nel servire con amore gli infermi. tuzionali necessariamente legate mancava il cuore e proprio in un Questo fu lo spirito e questa alle situazioni sociali, culturali, settore nel quale soltanto un fu l'eredità di Camillo. I1 gruppo religiose e politiche dei tempi. « cuore di madre » può rispon- dei primi seguaci voleva « essere Nella vostra famiglia religio- dere alla domanda di aiuto e di una Compagnia di huomini tali sa, non è l'intuizione originaria, conforto corporale e spirituale. c'haverebbero adempiuto nel lo spirito più vero di San Camil- Perciò Benedetto XIV chiamerà mondo quelle cose che mancava- lo de Lellis che deve adattarsi al- l'opera di San Camillo la nova no della passione di Christo ».l6 l'oggi della vostra storia, ma voi, charitatis sch02a.~~Nella Regola Una organizzazione di gente nelle nuove e diverse situazioni 27, tra le prime che San Carnillo preparata e specializzata, « fon- data nel precetto della cari- nel quale vede riaperte e dolo- gi~,2~ma anche per la priorità tà »: l7 una carità da manifestare ranti le piaghe del suo Crocifisso data al tempestivo intervento là secondo una tenerezza materna Signore ».21 dove più urgente è il bisogno, ha da ispirare alla stessa Madre di Bevendo alla sorgente della molteplici affinità con l'itineran- Gesù, come è stato recentemente spiritualità del vostro fondatore, za e la creatività tipiche degli Or- spiegato da un ampio studio di troverete la forza e il coraggio dini Mendicanti, ha sempre sa- un vostro confratello.18 per riproporre nel nostro tempo puto, nella sua storia pluriseco- Le celebrazioni centenarie che il suo attualissimo messaggio. lare, trovare risposte nuove alle oggi hanno inizio siano dunque I1 mondo della sanità e della istanze nuove dei tempi. nel segno del ritorno alle origini. salute è, oggi, una delle grandi Fermo restando che a tutto Quando bevi alla fonte - dice sfide poste alla civiltà moderna. deve presiedere l'integrale purez- un proverbio - ricordati della Gli straordinari progressi della za dello spirito originario del vo- sorgente. Qui, tra queste mura, scienza e della tecnica, la socia- stro Fondatore, è necessario che tra le case di questo luogo, da lizzazione della medicina, le con- non soltanto siate attentissimi questa terra è scaturita la sor- quiste che si annunciano immi- alla domanda di salute corporale gente della vostra spiritualità. nenti nei campi della prevenzio- e spirituale che sale dall'umanità Aprendo la comunità di Buc- ne, della diagnosi, della terapia e di oggi, ma che la vostra Fami- chianico, San Camillo volle dare della riabilitazione, corrono il ri- glia sia in prima linea nel prepa- una testimonianza riparatrice a schio che, sia pure in situazione rare sacerdoti, religiosi, religiose coloro che da lui avevano rice- diversa, correvano ai tempi di e laici alla pastorale sanitaria. vuto un esempio negativo. Nel- San Camillo. I1 rischio che a tut- Delle branche della pastorale in l'umiltà, nello spirito di espiazio- to questo manchi il cuore. generale, infatti, la pastorale sa- ne alimentato da un amore scon- Se il ricupero di questo cuore nitaria è quella che maggiormen- finato ed esclusivo, egli apprese costituisce il primo impegno del- te e prioritariamente interpella la ad amare gli ultimi, a servire in la vostra Famiglia nel grande la- Chiesa essendo i luoghi di rico- loro la persona stessa di Cristo. voro di rinnovamento che state vero e di cura il tempio più fre- Ci riferisce il primo cronista compiendo, l'adeguamento alle quentato del mondo. del170rdineche San Camillo, nel mutate condizioni dei tempi esi- I1 vostro quarto voto - quel- lo di dedicarvi completamente e senza alcuna condizione al servi- zio dell'ammalato - può oggi rappresentare un ideale per tanti giovani che cercano scelte radi- cali e definitive. Un testo delle vostre origini parla delle centi- naia di vostri fratelli che, duran- te più epidemie di peste, moriro- no in letizia per le conseguenze sofferte nell'assistenza ai conta- giati; e ricorda questi fratelli co- me degni della memoria di quei santi martiri che ad Alessandria d'Egitto, durante un'epidemia, erano morti servendo gli infermi e dei quali il Martirologio cele- bra le ge~ta.~~ La legenda aurea della vostra storia continua oggi nelle comu- nità del vostro Ordine che ope- rano sia nelle moderne metropo- li sia nei territori di missione, sia licenziarsi dai suoi assistiti « gli ge una seria preparazione, anzi nei luoghi di frontiera della pa- baciava le mani, o la testa o i una specializzazione, affinché al storale sanitaria. Quanti vostri piedi, o le piaghe come fussero generoso impulso dell'animo ed fratelli ho incontrato in ogni state le piaghe di Giesu Cri- alla stessa consacrazione religio- parte del mondo, ricevendone sto ».lg Per questo « Camillo, sa si accompagni la capacita edificazione e incoraggiamento austero e rigido, aduso alle concreta ed anche organizzativa per l'attività stessa del Pontificio asprezze della guerra, trova, di affrontare i nuovi problemi Consiglio della Pastorale per gli quando parla dei suoi malati e posti dall'assistenza sanitaria. Operatori Sanitari, che ho l'ono- dei suoi ospedali, accenti toccan- L'istituzione del « Camillia- re di presiedere. Ma non possia- ti di poesia ».20 num » a Roma, per la laurea in mo nasconderci che troppo po- « Camillo non considerava il teologia con specializzazione che sono nel nostro tempo le vo- malato come se fosse la persona nella pastorale sanitaria si collo- cazioni che rispondono alla chia- di Cristo. Per Camillo il malato ca su questa linea di adeguamen- mata ed alla missione che furono era semplicemente Cristo. Con- to delle strutture. di San Camillo de Lellis e di seguentemente, a questa visione I1 vostro Ordine che, non sol- quanti, nel servizio agli infermi, di fede, tutta la spiritualità di tanto per la povertà, come sotto- attuano quei doveri dei quali sa- Camillo è accentrata sul malato. linea la Bolla Illius qui pro gue- remo chiamati a rispondere co-

È allora inevitabile chiedersi: le nuove quando l'essere umano diventa persona? La posizione della frontiere Chiesa al riguardo è molto chia- ra: « L'essere umano va rispetta- della bioetica to e trattato come una persona fin dal suo concepimento e, per- Intervento di Sua Em.za il Cardinale tanto, da quelio stesso momento Fiorenzo Angelini in occasione del gli si devono riconoscere i diritti conferimento del premio San Marino della persona, tra i quali anzitut- per la medicina, 6 ottobre 1991. to il diritto inviolabile di ogni es- sere umano innocente alla vita » (Congregazione per 1'Educazio- ne Cattolica, Istruzione Donum L'innegabile rapporto tra me- vitae, 1987, I, 1). dicina e morale ha portato, con- Sebbene questa posizione ab- testualmente al progresso della bia un solidissimo fondamento medicina come scienza e come razionale, alcuni ritengono, ad prassi, all'affermarsi della Bioe- esempio, che l'embrione umano tica come disciplina autonoma. non sia fin dalla fecondazione, Per definizione, la bioetica è l'in- persona umana, così come non sieme di principii e di norme di mancano coloro che per giustifi- comportamento (etica) riguar- care l'eutanasia mettono in dub- danti la vita (bios): vita intesa, bio che l'essere umano, trovan- etimologicamente, non tanto e dosi in determinate condizioni di non solo come vita umana, ma malattia gravissima e irreversibi- come esistenza, durata, condi- le che abbia cancellato anche la zione del vivere. Un concetto di consapevolezza, possa ancora vita, quindi, che pur compren- considerarsi persona. dendo quello di vita umana, per Vorrei limitarmi a ricordare, molti aspetti lo allarga e lo sulla sola base di motivazioni ra- estende. zionali, due principii. In primo I1 concetto di vita -nella no- luogo, per definire il concetto di zione di bioetica - traccia an- persona umana, occorre avere che il confine del concetto di eti- chiara la nozione di fine. I1 fine ca, la quale diventa appunto di una cosa - o, come direbbe quell'insieme di principii e di Aristotele, di un ente - è ciò per norme di comportamento che ri- cui quell'ente esiste, incomincia guardano la difesa, l'affermazio- ad esistere, si struttura nel suo ne e la promozione della vita, se- sviluppo e matura nel suo com- gnatamente della vita umana dal pimento. I1 fine è ciò che spiega suo concepimento fino al suo l'esistenza di un determinato en- naturale tramonto. te e ne svela il suo significato. Nella visione cristiana del Questo vuol dire che il fine di un mondo e dell'uomo, che peraltro ente non sta semplicemente al ha ereditato e nobilitato quella termine, ma sta all'inizio del suo che viene indicata anche come sviluppo. È dunque persona visione naturale, la vita umana è umana chi è finalizzato, sin dal al vertice dei valori dell'univer- suo concepimento, a diventarla. so. La scienza, poi, non contrad- I1 secondo principio, che ha dice, ma conferma il principio una grande valenza metodologi- secondo il quale è sempre vita ca, è il seguente: è sufficiente il personale. dubbio circa l'identità personale In realtà, quando si parla co- frutto del concepimento, per es- munemente di persona, il pensie- sere eticamente e moralmente ro va spesso ad un essere deter- obbligati ad assumere il compor- minato ed intelligente: una sin- tamento più sicuro che eviti per- golarità individuata in un corpo, tanto qualsiasi rischio nei riguar- in una tradizione storica e, come di della persona umana. La mo- tale unica, irripetibile; una sog- rale, infatti, esige che che ci si gettività che, proprio nella sua astenga non solo da un atto che individuazione, è nello stesso è sicuramente male, ma anche da tempo capace di aprirsi ai valori un atto che probabilmente po- di tutto ciò che esiste. In altre trebbe essere male. parole, quando si dice persona, Agire nel dubbio circa il fatto ci si riferisce generalmente ad un che nel frutto del concepimento concetto compiuto e maturo del- ci sia o non ci sia una persona l'uomo. umana, significa esporsi al ri- schio di sopprimere un essere con quella ippocratica e della umano e ciò si conferma in se più nobile tradinone medico- stesso come un disordine mo- scientifica. rale. Le frontiere della bioetica, Le frontiere, dunque, della dunque, sono tracciate dalla no- bioetica sono le frontiere stesse zione di vita. E poiché non esiste della vita. Mi si consenta, allora, una nuova nozione di vita, nel di affermare, non soltanto in 0s- senso che non può aversene una sequio alla fede che professo, ma che sia più vasta e più compren- anche come testimonianza di siva di quella che riconosce nella straordinaria fiducia nella scien- persona umana le vestigia stesse za. che è improprio parlare di della vita di Dio, neppure si può nuove frontiere della bioetica. Se, parlare di nuove frontiere della infatti, le frontiere della bioetica bioetica, almeno in linea di prin- sono le frontiere stesse della vita, cipio. scienza e fede si incontrano e si Esistono, invece, nuovi pro- aprono ad orizzonti sempre più blemi o, più esattamente, nuovi costruttivi, se si considerano modi di porsi di fronte alla solu- queste frontiere pressoché illimi- zione dei problemi attinenti alla tate. difesa ed alla promozione della È questo un punto o aspetto vita umana. classico in cui la fede cristiana o, Nella prolusione alle lezioni di se si vuole, la visione cristiana anatomia tenute a Copenhagen della vita e della persona umana, dal 29 gennaio all'8 febbraio del non pongono un limite alla 1673, dallo scienziato, medico e scienza, ma la spingono e la sol- poi vescovo, Nicolò Stenone, lecitano ad un suo progresso in- beatificato da Giovanni Paolo I1 definito. il 23 ottobre 1988, si legge: L'interesse per una cosa è tan- « Sono belle le cose che si osser- to più grande quanto più elevato vano senza ricorrere alla disse- è il prezzo o il valore che ad essa zione; più belle ancora quelle che si attribuisce. Se si assume che la dissezione rende manifeste l'uomo, dal suo concepimento al sottraendole alle zone più nasco- suo naturale tramonto, è perso- ste, di gran lunga le più belle le na umana e creatura di Dio, an- cose che sfuggendo ai sensi, pos- zi, una creatura tanto privilegia- sono tuttavia essere riconosciute ta da meritare la qualifica di dalla ragione attraverso il loro « figlio di Dio N, nell'accostarci a aspetto sensibile » (Nicolai Ste- studiare la sua natura, sia pure nonis, Prooemium Demonstratio- nel suo aspetto fisico e psichico, num Anatomicarum in Theatro si proverà la curiosità e persino Hafniensi anni 1673. Opera Phi- l'esaltazione di chi sente di avvi- losophica, 11, 263). cinarsi ad un mistero. Tale entu- Se si guarda alla vita osser- siasmo - lasciatemelo dire - è vandone il suo « sconfinamen- condizione essenziale per il pro- to » nella vita stessa di Dio, il gresso effettivo di ogni ricerca; suo approdare a Dio, Creatore anzi, è la sola forza che può per- della vita, il percorso che la mettere alla stessa scienza di non scienza è chiamata a percorrere arrestarsi di fronte alle difficoltà. si illumina e la morale, l'ethos, il Troppo spesso, nel valutare le comportamento della ricerca e posizioni cosiddette negative o della prassi scientifiche sarà sem- limitative della morale cristiana pre quello di un rigoroso servi- e cattolica in materia, ad esem- zio alla vita. Non è la morale a pio, di salvaguardia della vita tracciare le frontiere della scien- umana sin dal suo concepimen- za, bensì la nozione integrale di to, di sperimentazione scientifi- vita, proprio perché bioetica si- ca, di genetica e di ingegneria ge- gnifica etica della vita. netica, si dimentica questo pre- I1 vero dramma di una cultura supposto del tutto positivo della scientifica che dimentichi questa difesa strenua della vita umana verità fondamentale è dato dal sempre considerata co-me vita di fatto che, particolarmente oggi, una persona umana. E questo il la scienza e la tecnologia sono in primo e più grande « sì » della grado di ottenere risultati incre- morale cristiana; i suoi «no dibilmente sorprendenti, ma eti- vengono dopo e sono tutti alla camente inaccettabili. luce di questa posizione positiva. Si prenda l'esempio delle armi Non solo, ma in questo « sì D, la nucleari. Teoricamente la co- morale cristiana si incontra struzione su larga scala di questi ordigni, mentre da un lato era paura, quale domanda di vita affermazione di altissima scienza salga da tutto l'universo minac- e tecnologia, dall'altra ha reso ciato da un progresso che rischia possibile, per fortuna soltanto di rivoltarsi contro l'uomo. teoricamente, la distruzione stes- La bioetica che, soltanto da sa della terra. Si dirà che l'equili- pochi anni, è divenuta disciplina brio del terrore è stato un deter- autonoma, ha di fronte a sé un rente che potrebbe aver rispar- grande compito impresso nel suo miato al mondo il terzo conflitto stesso nome, quello di indicare mondiale. Oggi, tuttavia, si salu- alla scienza il cammino della di- ta come motivo di sollievo uni- fesa e del servizio della vita. Si versale la decisione di procedere tratta di un compito interdisci- alla distruzione, sia pure gradua- plinare in grado di contribuire, le, degli arsenali nucleari. in maniera determinante, a quel- Paradossalmente, vorrei dire la cultura della vita sempre più che proprio alcune aberranti ap- minacciata da una cultura di plicazioni delle conquiste della morte. Le frontiere della bioeti- scienza e della tecnologia in ma- ca, quindi, sono le frontiere di teria genetica dovrebbero essere un'etica della vita, anzi di un'eti- considerate come la dimostra- ca per la vita. zione tangibile dei rischi che cor- re e può correre la vita, nella sua più completa accezione, qualora scienza e tecnologia rinuncino alla sola finalità che le giustifica, quella di servire la vita, tutta la vita e la vita di tutti. Se, quindi, può avere un senso parlare di nuove frontiere della bioetica, questo senso è di inten- dere la bioetica come continuato sforzo di moltiplicare i modi e gli strumenti per promuovere la difesa e l'affermazione della vita e, innanzitutto della vita umana. Dico innanzitutto, poiché la bio- etica, cioè l'etica della vita, nel suo significato etimologico può abbracciare, subordinatamente al servizio all'uomo, ogni pani- festazione di vita. Mai, del resto, come nel nostro tempo, I'armo- nia ordinata della natura si è confermata come irrinunciabile per la difesa stessa della vita umana. E rientrano nella nozio- ne e nelle finalità della bioetica sia la difesa dell'ambiente sia quella cultura e quella politica ecologiche che sono chiamate a salvaguardare l'habitat del- l'uomo. Vent'anni fa, intervenendo ad un Congresso medico ad Assisi, parlai di una ecologia dello spiri- to per una ecologia della vita umana. Per millenni I'uomo, per molti aspetti e in più di una circostan- za, si è trovato nella condizione di doversi difendere dalla natu- ra. Per la prima volta nella sto- ria, egli, per difendere se stesso, è chiamato a difendere la natura. Se le frontiere della bioetica sono quelle appunto della vita, oggi siamo in grado di misurare, con speranza, ma anche con cronache

BUCCHIANICO lise; S. E. Mons. Iannucci, Arci- programma che comprendeva la vescovo emerito di Pescara; S. E. visita a varie istituzioni sanitarie (It alia) Mons. Giuseppe Di Falco, Ve- e l'incontro con personale infer- scovo di Sulmona; Mons. Panfi- mieristico ed amministrativo. visite lo, Vicario Generale della Dioce- Nel quadro degli scambi e del- si di Chieti-Vasto. la cooperazione rientra anche di S. Em.za Hanno accolto il Cardinale: P. l'accoglienza che il Pontificio Angelo Brusco, Superiore Gene- Consiglio ha offerto ad un grup- il Cardinale rale dei Camilliani; la Consulta po di quaranta bambini colpiti Generale dell'ordine; Madre Se- dalla catastrofe di Chernobyl. I Fiorenzo Angelini rafina Dalla Porta, Superiora quaranta bambini hanno tra- Generale della Congregazione scorso un mese di vacanza, dal A Bucchianico (Ch), città natale « Figlie di S. Camillo » con il 13 luglio al 13 agosto, a Bassano di S. Camillo de Lellis, si sono Consiglio Generalizio. Romano. Durante una sosta a svolte due solenni celebrazioni Roma sono stati ricevuti dal presiedute dal Presidente del P. LUIGI SECCHI, M.I. Presidente del Consiglio On.le Pontificio Consiglio per la Pasto- Giulio Andreotti. I1 24 luglio rale degli Operatori Sanitari, hanno preso parte all'udienza Cardinale Fiorenzo Angelini, che generale del Papa che, al termi- è stato accompagnato dal Segre- ne, si è intrattenuto a parlare tario e Sottosegretario del Dica- con i bambini e i loro accompa- stero, PP. Redrado e Ruffini. MOSCA gnatori. nuovi contatti La prima visita del Cardinale Angelini a Bucchianico è stata il 15 luglio, Festa liturgica di S. Camillo de Lellis. Accolto dal- Nei giorni 2-4 settebre 1991 il l'Arcivescovo Mons. Antonio Cardinale Angelini ha compiuto Valentini, dal Prefetto di Chieti, una breve visita a Mosca. Lo ac- dal Sindaco e dalla Comunità compagnavano alcuni Consulto- Camilliana, il Cardinale ha pre- ri ed Esperti del Dicastero. Sco- sieduto la solenne concelebrazio- po della visita continuare e raf- ne eucaristica nella chiesa di S. forzare i contatti con le autorità Urbano. Nel pomeriggio si è re- sanitarie della Repubblica di cato in visita presso la « Casa Russia. Come nel corso delle due Sollievo S. Camillo della Con- precedenti visite, anche durante gregazione delle Suore « Figlie quest'ultima visita è proseguito di S. Camillo ». Il Presidente ha il colloquio circa lo scambio di visitato tutti gli ospiti del centro. personale sanitario professiona- Domenica 29 settembre è ri- le. I1 Pontificio Consiglio ha così tornato a Bucchianico per la offerto la sua piena disponibilità inaugurazione del quarto cente- sia per quanto attiene alla parte- nario dell'ordine Camilliano e cipazione alla Conferenza su per ricevere la cittadinanza ono- « Droga e alcolismo D, alla quale raria di quella cittadina. Erano sono intervenuti alcuni relatori presenti alle solenni manifesta- russi, sia per lo scambio scientifi- zioni gli Arcivescovi e Vescovi co offerto a due medici per un della Regione d'Abruzzo: S.E. anno, come pure per la visita Mons. Enzio D'Antonio di Lan- professionale dì dieci infermiere ciano, Presidente della Confe- russe che hanno trascorso quin- renza Episcopale Abruzzo-Mo- dici giorni in Italia svolgendo un FATIMA Monsignor Cassidy, Assisten- tare, orientare ad una vita re- te internazionale deIla Federa- sponsabile e scevra da ogni for- (Portogallo) zione dei Medici Cattolici, ha ma di dipendenza, insegnare a letto il testo preparato dal Car- vivere la sessualità in maniera Aids, dinale O'Connor, che non ha adulta, affrontando le grandi sfi- potuto partecipare al Congresso. de che si pongono per la Chiesa etica e morale La sessione conclusiva è stata in questo ambito da un punto di presieduta da Sua Eminenza il vista pedagogico. cristiana Cardinale Fiorenzo Angelini, 7. La Pastorale della Chiesa, Presidente del Pontificio Consi- attraverso differenti metodi ap- glio per la Pastorale degli Opera- plicati a ciascuna situazione con- tori Sanitari, accompagnato dal creta, procuri di sviluppare uno Promossa dall'Associazione Padre José Luis Redrado, Segre- spirito di accoglimento, di com- dei Medici Cattolici Portoghesi, tario del Dicastero. prensione, evitando che i malati il 20 e il 21 settembre 1991 ha I1 Cardinale Angelini ha espo- di Aids vadano incontro ad una avuto luogo a Fatima la I Confe- sto ai congressisti il tema del morte sociale ancor prima che renza nazionale sull'Aids, l'Etica « Significato umano e cristiano biologica. e la Morale cristiana: due giorni della vita dinanzi all'Aids D. I1 8. La Chiesa sviluppi una pa- di intenso lavoro, con interventi testo dell'intervento è pubblicato storale di speranza e dia un si- di alto livello scientifico alla pre- in questo stesso numero della ri- gnificato alla sofferenza umana senza di quasi cinquecento con- vista. del malato terminale, amando gressisti. I1 Congresso è terminato con ognuno in base alle proprie ne- I lavori, a parte il loro aspetto la celebrazione dell'Eucaristia cessità: in famiglia, nell'ospeda- scientifico, hanno trattato gli ar- nella Grotta della Vergine di Fa- le, o nelle case di accoglienza gomenti sotto diversi profili: da tima; assieme al Cardinale Ange- concepite specificamente per quelli giuridici e legali, al princi- lini hanno concelebrato diversi questo. pio della dignità della persona sacerdoti, assistenti ecclesiastici umana e i suoi diritti, dai proble- dell'Associazione dei Medici P. \'ICTOR FEYTOR PINTO mi umani ed etici alla questione Cattolici nelle diverse diocesi. Direttore dell'informazione. Alla fine dei lavori, i 450 par- della Commissione Nazionale Configurandosi 1'Aids come il tecipanti hanno approvato i se- della Pastorale della Salute risultato di una determinata guenti punti: Portogallo condotta di vita e di taluni com- 1. I malati di Aids debbono portamenti, non si può combat- essere accettati e rispettati da tere la malattia senza condanna- tutti coloro che lavorano nella re comportamenti da cui essa de- sanità, in quanto esseri umani riva. come tutti gli altri. I problemi di carattere umani- 2. Non saranno ritenute lecite tario, che causati dalla terribile eventuali misure legislative che malattia hanno avuto un posto limitino il diritto all'intimità del- REPUBBLICA di rilievo nella Conferenza, ana- la vita privata, alla libertà di cir- DI SAN MARINO lizzati sotto il profilo della rifles- colazione, il diritto al lavoro e sione filosofica e della pastorale: alla sicurezza dell'impiego per i la società emargina i malati di malati di Aids. premio Aids. In auesto modo non li 3. Nessun legislatore ha il di- considera come esseri umani, ritto di abrogare le disposizioni a Sua Eminenza non li riconosce come persone penali che puniscano chi inten- nella loro interezza, vietandogli zionalmente, o per omissione, il Cardinale ogni rapporto con gli altri. Che provochi ad altri il contagio del- senso ha la vita umana per un la malattia. Fiorenzo Angelini malato di Aids, se tale malattia, 4. La formazione del persona- più di qualsiasi altro male, pone le sanitario e l'educazione del dei limiti alla vita umana? Oltre- pubblico in generale sono di im- tutto, limiti che si evidenziano a portanza capitale per aiutare i Nel corso della Conferenza breve termine? malati a superare la sofferenza, Internazionale « Recenti studi E qui che la fede cristiana ap- sia a livelio psicologico che so- nel campo della virologia, del- pare in tutto il suo fulgore, allo ciale. l'immunologia e dell'oncolo- stesso modo in cui la sofferenza 5. L'intervento della Chiesa è gia D, tenutasi nella Repubblica e la morte trovano il loro signifi- necessario sia dal punto di vista di San Marino dal 2 al 6 ottobre cato nell'apparente insuccesso della dottrina che della pratica 1991, è stato assegnato a Sua della vita e della morte di Gesù quotidiana. Si sfruttino anche i Eminenza il Cardinale Angelini Cristo. mezzi di comunicazione di mas- il premio « San Marino per la Gli argomenti scientifici, uma- sa, spiegando che l'obiettivo es- Medicina 1991 D. ni e pastorali sono stati svilup- senziale è vincere la battaglia I1 Signor Ministro della Sanità pati da un folto numero di pro- contro questo male attraverso le della Repubblica di San Marino fessori, i quali hanno mostrato armi dell'amore. lo aveva precedentemente comu- un'ampia conoscenza della ma- 6. Abbiamo il dovere di pre- nicato a Sua Eminenza con que- teria. dicare una condotta di vita salu- sta missiva: «In nome del Governo mi Lourdes. In questa data viene « Coordinamento nella lotta pregio informarla che, in consi- sempre convocata la nostra As- contro il traffico e il consumo di derazione del rilevante apporto e semblea Plenaria. droga D. della sua intensa attività perso- Questi tre giorni di vacanze, La relazione inaugurale è sta- nale condotta da molti anni alla arricchiti dalla spiritualità della ta tenuta dal Cardinale Pérez promozione dei valori umani per celebrazione di Tutti i Santi e dei Trujillo, Presidente del Pontifi- la difesa e la protezione della sa- Defunti, hanno avuto come cen- cio Consiglio per la Famiglia. lute, abbiamo l'onore di confe- tro di comunione e di preghiera Aprendo la Conferenza, il rirle il Premio San Marino per il santuario e la grotta da dove, Cardinale Angelini, Presidente la Medicina 1991, alla presenza tramite S. Bernadette, la Ma- del Pontificio Consiglio della Pa- di SS. EE. i Capitani Reggenti. I1 donna continua ad elargire tante storale per gli Operatori Sanita- Comitato scientifico ha assegna- grazie. ri, ha ribadito la finalità che il to lo stesso premio ex aequo al I1 gruppo di 130 persone ha dicastero si è proposto organiz- Professor H. M. Pinedo D. incontrato in due occasioni gli zando questa conferenza: studia- La cerimonia si è svolta il 6 esperti del Bureau Médical di re i fenomeni della droga e del- ottobre nel Palazzo del Gover- Lourdes. I'alcolismo nell'ottica dei valori no, alla presenza di SS. EE. i Ca- e dei diritti fondamentali della pitani Reggenti, di esponenti del persona umana. Governo della Repubblica e di Sua Santità Giovanni Paolo I1 personalità del mondo della me- ha chiuso questa VI Conferenza dicina. con un discorso che sarà pub- Accompagnavano il Cardinale blicato nel prossimo numero Angelini altri rappresentanti del CITTÀ della nostra rivista G Dolentium Pontificio Consiglio per la Pa- hominum. Chiesa e salute nel storale degli Operatori Sanitari, DEL VATICANO mondo D. nelle persone del P. Redrado, Se- Hanno partecipato 1.800 con- gretario del Dicastero, e i suoi gressisti provenienti da 101 Pae- Consultori, i professori Corrado l. Conferenza Internazionale si. Le relazioni saranno pubbli- Manni, Adolfo Turano e Lino cate nel num. 19 (1/1992), mono- su « Droga e Alcolismo )) Mortironi. grafico, della nostra rivista. Nei giorni 21, 22 e 23 novem- bre 1991, promossa dal Pontifi- 2. Assemblea speciale del Si- cio Consiglio della Pastorale per nodo dei Vescovi per l'Europa gli Operatori Sanitari, ha avuto luogo la VI Conferenza Interna- Ha avuto luogo a Roma dal zionale su un tema di grande 28 novembre al 14 dicembre attualità sociale: droga e alcoli- 1991. I1 nostro Pontificio Consi- LOURDES smo. glio ha vissuto da vicino questo (Francia) Una novantina di relatori grande evento ecclesiale con la hanno illustrato gli aspetti scien- partecipazione del Cardinale tifici, sociali ed etici legati alla Angelini ai lavori dell'Assemblea pellegrinaggio droga e all'alcolismo. Sono in- sinodale. tervenuti due Premi Nobel (lo 3. I1 Cardinale Angelini ha del dicastero statunitense Murray e l'italiana anche preso parte, come mem- Rita Levi Montalcini). Tra i bro, alle riunioni tenute dai Di- conferenzieri, inoltre, personali- casteri della Famiglia (dal 30 set- tà pubbliche molto note come tembre al 5 ottobre 1991) e di I membri del Dicastero, con- Javier Perez de Cuellar, Segreta- Propaganda Fide (7 ottobre vocati e guidati del Presidente rio generale dell'ONU; Jaime 1991). del Pontificio Consiglio, Cardi- Paz Zamora, Presidente della Bolivia; Giulio Andreotti, Primo 4. All'incontro interdicaste- nale Fiorenzo Angelini, si sono ride organizzato dal Pontificio recati in pellegrinaggio al san- Ministro del Governo italiano; Consiglio per l'Unità dei Cristia- tuario della Madonna di Lour- Louis Sullivan, Ministro della ni il 15 ottobre 1991, ha parteci- des (Francia) nei giorni 1-3 Sanità degli Stati Uniti; la Regi- pato, per conto del nostro dica- novembre 1991. I1 gruppo era na Sofia di Spagna; Hiroshi Na- stero, il p. Jean Marie Mpenda- composto da medici, farmacisti kayima, Direttore generale del- watu, officiale del Pontificio ed infermiere religiose, insieme l'organizzazione Mondiale della Consiglio. Tema centrale del ai loro parenti, tutti invitati dal Sanità (OMS); Juan Antonio Sa- nostro Presidente. maranch, Presidente del Comita- suddetto incontro: « I1 dialogo I1 pellegrinaggio aveva come to Olimpico Internazionale; Inga tra Cattolici e Metodisti D. finalità ringraziare la Santissima Grevesheva, Vice primo ministro Vergine, protettrice del Dicaste- della Repubblica di Russia, e ro, infatti, sia il documento Federigo Mayor Zaragoza, Di- « Salvifici Doloris » che l'istitu- rettore generale dell'UNESC0. zione del Pontificio Consiglio Da segnalare, inoltre, la pre- per la Pastorale degli Operatori senza ad una Tavola Rotonda, Sanitari sono datati 11 febbra- di quattordici ambasciatori pres- rio, festa della Madonna di so la Santa Sede sul tema: ALTRE ATTIVITÀ ~arhacistie i Medici Cattolici. I tura ed ha anche chiuso l'incon- due gruppi si sono riuniti nella tro. E INCONTRI chiesa di Sant'Ignazio a Roma - Domenica 27 ottobre 1991 per la celebrazione dell'Eucari- stia presieduta dal Cardinale con una solenne concelebrazione Angelini. Nel corso dell'omelia, presieduta dal Cardinale Fioren- Ricordiamo con brevi cenni zo Angelini nella basilica della alcune altre attività del nostro il Cardinale ha esortato i presen- ti ad essere « testimoni coerenti Madonna delle Grazie e Santa Dicastero; si tratta di partecipa- a Nettuno, si è zioni importanti e significative del Vangelo nella vita professio- concluso ufficialmente il cente- del nostro dicastero, sia a livello nale al servizio dell'uomo che direttivo sia di persone: Membri, soffre D. nario della nascita di Santa Ma- ria Goretti. Consultori o Esperti. - Nei giorni 6-8 ottobre 1991 ha avuto luogo a Siena il Momento saliente di questo centenario è stata la storica visi- 1. Agenda del Presidente del Simposio sul tema: « Memoria e Dicastero Farmaci». Il Cardinale Angelini ta di Papa Giovanni Paolo 11, il ha partecipato alla Tavola Ro- giorno 29 Settembre 1991, a Ca- I1 Presidente Cardinale Ange- tonda del giorno 8, trattando di: scina Antica di Le Ferriere, la lini, accompagnato, in diverse memoria e farmaci. casa dove Marietta ha vissuto la circostanze, dal Segretario, dal - I1 12 ottobre 1991, presso parte finale della sua vita. Sottosegretario o da Consultori, l'Ospedale e Centro scientifico ha partecipato ai seguenti in- San Raffaele di Milano, Incon- 2. I1 Pontificio Consiglio ha contri: tro internazionale su: « Aids, anche partecipato a: - 11 18 giugno 1991, alla Ta- giustizia e politica sanitaria D. vola Rotonda, tenuta all'Isola Nel corso di una Tavola Roton- - Lovanio (Belgio), nei gior- Tiberina (Roma) presso l'ospe- da tenuta il giorno 10, il Cardi- ni 11-14 agosto 1991, al VI In- dale dei Fatebenefratelli, nel nale Angelini ha parlato della contro sulle Scuole di Medicina quadro delle celebrazioni del 111 « realtà umana del17Aidsalle so- organizzato dalla F.I.U.C. (Fe- Centenario della canonizzazione glie dell'anno duemila ». derazione Internazionale delle di San Giovanni di Dio. I1 Car- - La Prima Conferenza dei Università Cattoliche). Rappre- dinale Angelini ha parlato sul te- Ministri Responsabili delle Poli- sentava il Pontificio Consiglio il ma: « L'ospedale per la città ». I1 tiche in favore delle persone p. Juan de Dios Vial, membro testo dell'intervento in questo handicappate si è svolta dal 7 al- del nostro dicastero e Rettore numero della rivista. 1'8 novembre 1991 a Parigi. Nel della Pontificia Università di - A Sant'Omero, il 15 set- suo intervento ai partecipanti, il Santiago del Cile. tembre 1991, festività della B. V. Cardinale Angelini ha ricordato Addolorata, il Cardinale Angeli- i grandi principi che hanno sem- - A Budapest, nei giorni ni ha presieduto l'Eucaristia con pre guidato la Chiesa nelle sue 23-25 agosto 1991, Congresso grande partecipazione di fedeli. iniziative in favore delle persone sul tema

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