Anno 15 n° 36 -EDIZIONE GRATUITA Domenica 10 settembre 2017

Dea, vincere per tornare grande SERIE A Oggi alle 15 al Comunale col Sassuolo. Serve la prima vittoria in campionato

PRIMO PIANO GUIDA AL CAMPIONATO Napoli, Milan, Inter e Roma gli avversari di una Juventus comunque favorita L’Atalanta ha tutto per riconfermarsi tra le big del calcio italiano Lazio, Torino e Sampdoria sognano la qualificazione in Europa League

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IL PIU’ATTESO - Il capitano dell’Atalanta Papu Gomez. A lui il compito di inventare 2 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017 Atalanta, inizia il tour de force PRIMO PIANO Sette partite in 22 giorni. Fondamentale battere oggi il Sassuolo

BERGAMO -Comincia il tour rio, da lì in mezzo. E tocca a de force. Da oggi alla sera di Ilicic svolgere questo compito domenica 1° ottobre l’Atalan- anche perché le sorprendenti ta apre un ciclo impegnativo: azioni di Gomez portano frutti si comincia col Sassuolo alle copiosi quando parte da sini- ore 15, poi dopo l’esordio in stra. E sicuramente questa fase Europa con l’Everton (ore 19 migliorerà con il recupero a Reggio Emilia), il 17 settem- tempo pieno di Leonardo Spi- bre a Verona col Chievo (ore nazzola. Si gioca così: boa 18), quindi il turno infrasetti- centrale Cornelius, poi gli in- manale, 20 settembre, alle ore serimenti del Papu e di Ilicic. 20,45 in casa col Crotone, tra- Sperando che siano sufficienti sferta a Firenze il 24, si gioca a creare ansie e titubanze alla con i viola alle 20,45, seconda difese altrui. Il Sassuolo che è partita di Europa League a passato da Di Francesco a Lione (ore 21,05) quindi Ata- Bucchi non cambia, conferma lanta-Juve alla ore 20,45 prima le linee del 4-3-3 che hanno della sosta. Sette partite in portato successi. Il club nero- ventidue giorni. Come a dire, verde ha cambiato pochissi- c’è gloria per tutti. mo. Confermato Berardi, se ne Incominciamo alle 15, nel- è andato Defrel ed è tornato l’ora canonica della domenica, Falcinelli. In pratica è ancora l’unica di questo tour, affron- la squadra delle passate stagio- tando il Sassuolo, quasi fosse ni. Tatticamente la partita si uno scambio rituale di obietti- giocherà a centrocampo dove i vi, un passaggio di testimone nerazzurri avranno la superio- dalla scorsa stagione a questa. rità numerica, poi la nostra di- I neroverdi giocarono in Euro- fesa sarà quasi certamente pa e faticarono in campionato. chiamata all’uno contro e il Ebbene, l’Atalanta non ha l’in- trio Politano-Falcine-Berardi tenzione di ripetere quella è da guardare con la massima complicata avventura. Il via attenzione. Dall’altra parte Pe- del campionato è stato imper- tagna avrà addosso Acerbi vio per i nerazzurri che hanno mentre Cannavaro dovrà guar- affrontato, la seconda e la terza darsi sia da Ilicic che da Go- del 2016-17. Zero punti, un gol mez. E lì può succedere di tut- realizzato, quattro subiti ma si- to. curamente due prestazioni po- Giacomo Mayer sitive, un segnale concreto per iniziare a fare punti. E con il Le probabili formazioni Sassuolo Gomez e compagni non hanno alternative. Le Atalanta (3-4-1-2): Berisha; To- sconfitte con Roma e Napoli loi, Caldara, Masiello; Casta- rammaricano solo per l’assen- gne, De Roon, Cristante, Go- za di punti ma non per la so- sens; Ilicic; Cornelius, Gomez. lidità di una squadra che ha di- Sassuolo (4-3-3): Consigli; Liro- mostrato virtù e valori del re- Palomino ha fatto bene, un in questa fase, mancano gli af- vini a difendersi ma non anco- maggiormente alla zona cen- la, Cannavaro, Acerbi, Peluso; cente passato. Una difesa so- centrocampo che continua a fidamenti sugli esterni. I due ra efficaci in fase propositiva e trale, ad entrare direttamente Missiroli, Mignanen, Duncan; lida che recupera Caldara ma duellare, uno contro, mentre, (Gosens e Hateboer) sono bra- allora Gasperini punta, per ora, nel cuneo difensivo avversa- Politano, Falcinelli, Berardi. Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017 E’la fine dello strapotere Juve? GUIDA AL CAMPIONATO Scudetto, Champions, Europa League e salvezza. Parla l’esperto

BERGAMO -Campionato, che passione. Due partite come as- saggio ma adesso si fa sul serio. Venti squadre, venti obiettivi tra sorprese e delusioni. Anche per la stagione 2017-2018 la serie A si presenta con tre op- zioni diverse: scudetto e Champions, Europa League e parte sinsitra della classifica, terra di mezzo e zona retroces- sione in attesa dei verdetti fina- li di domenica 20 maggio 2018. Scudetto e Champions (Ju- ve, Napoli, Inter, Milan, Ro- ma): sono in cinque a lottare per questi ambiziosi obiettivi. Dalla prossima stagione saran- no quattro i club italiani che ac- cederanno alla Champions e senza il turno dei preliminari ad agosto. Un bel regalo da par- te dell’Uefa. Sarà, quindi, lotta dura senza paura perché una squadra resterà fuori. Intano la prima candidata allo scudetto è la Juventus, e sarebbe il settimo consecutivo, anche se i bianco- neri guarderanno con un oc- chio di riguardo alla Cham- pions, dopo la delusione della scorsa stagione. In campionato si attende una verifica nel set- tore difensivo, dopo la partenza di Bonucci, rimpiazzato par- zialmente dal tedesco Howe- Dall’alto verso il basso Bonucci, Dybala e Icardi, simboli rispettivamente di Milan, Juventus e Inter, tre squadre che lotteranno per lo scudetto des. Dal centrocampo in su toc- ca ad Allegri far convincere an- cosa in attacco perché Immobi- bastano pochi punti per en- cora le cinque stelle del firma- le non ha un eventuale sostitu- trare nel mare della tranquillità mento bianconero ma l’arrivo to. Con Niang, N’Koulou, Be- così come, del resto, sprofon- di Matuidi e Douglas Costa po- renguer, Rincon, Sirigu e la dare negli abissi. E anche in trebbe far cambiare i piani tat- permanenza in maglia granata questa zona la domanda che si tici. Il Napoli ha già conferma- di Belotti il Torino è la forma- fanno tutti è la seguente: il Cro- to di aver compiuto un signifi- zione candidata numero uno ad tone si ripeterà? Senza Falci- cativo passo avanti. Il 3-1 al- un posto in Europa. Mihajilo- nelli in attacco, il futuro è com- l’Atalanta, dopo un primo tem- vic finalmente riuscirà nell’in- plicato. Il Bologna schiera al- po disastroso, dimostra che for- tento? Nel gruppo delle elette è cuni giocatori di qualità (Masi- se è la stagione dell’incorona- entrata la Sampdoria. Non tan- na, Donsah, Taider, Verdi, Di mento regale di Sarri. La squa- to per i sei punti dopo due par- Francesco) ma contano tanto i dra gioca a memoria e il trio tite, può sempre essere un risul- gol di Destro, il Genoa, che Callejon-Mertens-Insigne non tato effimero, ma per gioco e Preziosi lascerà in altre mani, è ha uguali. Resta qualche dub- assetto tattico proposti da uno per ora un interrogativo assolu- bio per l’assetto difensivo. E in dei più bravi allenatori del cal- to. Perin, Bertolacci, Laxalt e Champions ha un girone facile. cio italiano: Marco Giampao- Veloso sono una certezza ma Nel novero delle candidate so- lo. Strinic, Zapata e Ramirez, basteranno? Un avvio disastro- no entrare di prepotenza le mi- senza dimenticare i giovani so per l’Udinese e un impegno lanesi. I rossoneri si presentano Ferrari, Murri e Caprari, rap- proibitivo per Delneri. La sal- con una campagna acquisti fa- presentano una garanzia. Chiu- vezza resta il principale obiet- raonica che ha ribaltato l’intera de il gruppo la Fiorentina che tivo. In rosa solo 7 italiani. Sul- rosa della scorsa stagione. Riu- ha ceduto i pezzi migliori, rim- la carta il Verona ha ampie scirà in fretta e furia Montella a piazzati da stranieri poco cono- chanches di salvezza anche se trasformare tutti questi nuovi sciuti. Simeone e Théreau (o presenta punti deboli in tutti i giocatori in una vera squadra? Babacar) in attacco, affiancanti tre i settori dello schieramento Se sì, ecco una seria candidata da Chiesa, non sono male. Poi gialloblu. E poi la diatriba tra allo scudetto. Per l’Inter un raf- Pioli è abituato alle difficoltà e Pazzini e Pecchia non porta forzamento così così ma a dare può plasmare una formazione nulla di buono. Infine il Bene- forza ai grandi obiettivi il tec- solida ed efficace. Ma, per ora, vento. Non è detto che sia la nico Luciano Spalletti che per i viola sono un gradino sotto le prima candidata a tornare in B. molti è il vero grande acquisto altre. Squadra inesperta e con nuovi dei nerazzurri, in grado con le In mezzo (Cagliari, Chie- giocatori che, nella scorsa sta- sue scelte tecniche e tattiche di vo, Sassuolo, Spal): il Cagliari gione in serie A, erano delle ri- spostare in modo favorevole con il tesseramento di Pavoletti serve. Dicono che Baroni sia l’ago della bilancia. Chiude il probabilmente si è affrancato un bravo tecnico. Ma chi se- quadro la Roma. A Bergamo ha dalla zona retrocessione. L’at- gna? vinto con fortuna, all’Olimpico taccante livornese sarebbe un Giacomo Mayer ha dominato per un’ora l’Inter punto di forza per almeno quin- poi si è fatta travolgere. Ecco, i dici squadre del nostro campio- giallorossi danno l’impressio- nato. In maglia rossoblu non ne di essere in un cantiere di la- c’è molto di più ma i suoi gol vori non ancora ultimati e Di sono una garanzia. Il Chievo è Francesco dovrà lavorare sodo. la formazione più “vecchia” Certo è arrivato Schick, Flo- della Serie A ma non fallisce renzi è pronto. Basteranno? mai. Squadra coriacea da af- Difficile e complicato il girone frontare, poco spettacolare ma di Champions. solida. Nessun acquisto di Europa League e sinistra spessore ma parecchie certez- della classifica (Lazio, Tori- ze. Il Sassuolo ha la possibilità no, Atalanta, Sampdoria, di entrare nella zona sinistra Fiorentina): la prima doman- della classifica. Dipende dalle da è la seguente: riuscirà l’A- “lune”di Berardi e dai gol di talanta a ripetere l’exploit dello Falcinelli. A parte Consigli, la scorso campionato? Dopo due difesa lascia qualche dubbio e turni è a zero punti ma il gioco anche Bucchi è alla sua prima di squadra e le prestazioni sono esperienza in serie A. La Spal, state positive, anche se in attac- neopromossa, merita questa co c’è qualche problema da ri- posizione. In attacco Borriello, solvere. A contendere il ruolo Paloschi e Floccari sono gente di protagonista senza dubbio la di serie A e il 3-5-2 permette Lazio che, a parte Keita ma è solidità in tutti i reparti arrivato , ha confermato il Zona retrocesisone (Bolo- blocco dei vinciori della Super- gna, Genoa, Udinese, Vero- coppa. Di sicuro manca qual- na, Benevento, Crotone): Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017 L’anti-Petagna venuto dal Nord PRIMO PIANO Ritratto di Andreas Cornelius, gigante biondo forgiato dalla scuola danese

Lo spettatore medio, legato a cliché nei piani di Gian Piero Gasperini deve l’Under 18 all’Under 21. Un ragazzo- e luoghi comuni, lo squadra e si chiede fungere da prima alternativa al mulo ne d’acciaio che sa metterla di testa e interdetto: ma quanto latte condensato triestino, manovriero ma inconcluden- di piede, cresciuto in primis con il BK deve aver succhiato dal tubetto questo te. Un affare definito il 2 maggio e uf- Hekla e il Fremad Amager e poi capa- qui da piccolo, per diventare il colosso ficializzato a luglio, quando le concor- ce di stupire da subito con il FC: esor- che è? «Non sono solo alto e grosso», renti per pescare una punta centrale dal dio il 9 aprile 2012 ad Aarhus, primo le prime parole famose. Intanto, a Dol- grande acquario del calciomercato de- gol in massima divisione il 15 luglio ph Lundgren ci somiglia: 1 e 93 contro vono traccheggiare fino alle soglie nel 4-2 al Midtjylland e il solo cruccio 1 e 96 con le scarpe, biondezza scan- della chiusura tardo-agostana. Di ma- delle cifre precedute dalla virgola nel- dinava anche se tra Danimarca e Sve- glia conquistata, fin qui, non se ne par- l'esperienza gallese, da mister 10 mi- zia ci sono gli stretti dello Skagerrak e la, anche se qualcosina s’è potuto in- lioni il 27 giugno scaricato a fine gen- del Kattegat, occhio vitreo ma servi- travedere: la svettata da palla inattiva naio. E qui, toh, ricorda un certo Pa- zievole purché per la causa giusta, ma- sventatagli dal match winner Kolarov loschi, che aveva fatto flop allo Swan- scella tagliata con la scure da supere- contro la Roma, giocando 32 minuti da sea per poi deludere con la casacca roe incazzoso dei film d’azione. E rimpiazzo dell’ingolfato centravanti della Dea, ma diciamolo sottovoce. spesso il nemico di turno, antagonista titolare, e una decina secca a quaglia Essere tornato a respirare l'aria di casa da grande schermo o difensore che sia, ormai andata al “San Paolo”da cam- gli ha fatto così bene da indurlo a ri- finisce per le terre a misurare a palmo bio tattico di Hateboer dopo metà gara solvere da solo qualche pratica di quel- di naso la cotica erbosa o il ring. Mica con Ilicic falso nueve perché Petagno- le grosse, tipo la doppietta al Brøndby è così bombato nel fisico, comunque, ne era uscito per far posto a de Roon. nella finale di coppa danese vinta 3-1 il Andreas Cornelius, novanta chili di Nelle alchimie tattiche nerazzurre, da 25 maggio scorso. Nella Danske dyna- Ivan Drago versione pallonara, calato due estati a questa parte, ogni elemen- mite del ct norvegese Åge Hareide, dal Copenaghen nel Belpaese per fare to della rosa è tenuto a darsi una sve- Andreas è un punto fermo. Per diven- l’anti-Petagna all’Atalanta: «Però ab- glia, aumentare massa atomica e tra- Un’acrobazia di Cornelius durante l’amichevole col Brusa (foto Moro) tarlo anche nell’undici neroblù che biamo caratteristiche diverse, io pun- sformarsi a mo’di isotopo, per ossige- vuole continuare a stupire, dovrà man- to di più la porta». Del resto il conto, nare le proprie chances di soffiare il 2012-2015-2016-2017) in bacheca, 8 al quoto in Premier League, 2 di FA giarne di polenta: «Anche abituarmi nelle amichevoli tra precampionato e posto ai giunti sacri dell’intelaiatura insieme al titolo di capocannoniere na- Cup e 1 in Coppa di Lega senza segna- ad allenamenti più lunghi e più tattici sosta caravaggina contro l’Alessan- da 3-4-3 del profeta di Grugliasco. zionale (18), quello di miglior giovane re), 6 nei 21 incontri nelle coppe na- –il mantra dispensato alla Rosea e ad dria, dove lui non c’era perché in na- Di massa Cornelius, quasi omoni- e di calciatore dell’anno nel 2013. Il zionali, 9 nelle 33 sfide europee (7 in altre testate -, devo imparare a fare il zionale, recita dodici a quattro per il mo dello svedese Corneliusson vedet- tutto condito da parecchi palloni nel 19 di Champions League, 2 in 14 al- perno del reparto e a ricevere la palla ventiquattrenne (candeline il 16 mar- te del Como anni ‘80, non ne ha dav- sacco, altro che il tipo col 29 sulle spal- lacciate di scarpe in Europa League), 8 in modo ottimale. E poi sto imparando zo) venuto dal profondo Nord, forte vero poca. Quanto alla sostanza, al di le (lui s’è preso il 9, all’insegna della in 15 nella Danimarca –l’ultimo, una l’italiano, anche se in allenamento ca- anche del settebello nel 18-0 a Steina- là di una tecnica inferiore al moloch tradizione del ruolo) che nel fonda- volée schiacciata sotto la traversa, nel pisco più o meno tutto: col mio com- ch del 29 luglio scorso. nostrano a cui sta facendo le scarpe, le mentale fatica: 77 in 231 partite da 4-0 casalingo alla Polonia del 1° set- pagno di stanza Hateboer e con gli al- Ma il mancinone, in attesa di far va- cifre parlano da sole: tre Superligaen professionista, suddivise tra i 46 in tembre valevole per le qualificazioni tri per adesso comunico in inglese». lere i numeri nelle partite che contano, (2013, 2016 e 2017) e quattro Lan- 135 gettoni nei tre campionati (com- mondiali - che fanno seguito agli 8 in Per il bergamasco c’è sempre tempo. è un investimento su due gambe che dspokal (la coppa di Danimarca; presa la parentesi infelice nel Cardiff: 27 nelle rappresentative giovanili dal- Si.Fo. 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Settebello di fuoco in tre settimane IL CALENDARIO Da Sassuolo ed Everton fino alla Juve: sarà una scorpacciata nerazzurra

Settembre, andiamo: è tempo di rendez-vous veronese con il Chievo nali. Ma insomma, i reduci del quarto cioè giocarsela in modo dignitoso l’ex è l’acquisto obbligato altrui migrare. In Europa League, s’intende, del mancato profeta dell’estate scor- posto da record non possono permet- senza mollare un centimetro in attesa Sportiello e, tra i figli d’arte Hagi, Si- anche se l’esordio dell’Atalanta a sa, quel Rolando Maran che attual- tersi di scendere sulla pelouse attana- di cementare facce vecchie e nuove meone e Chiesa c’è anche Riccardo ventisette anni dall’ultima volta sarà mente guarda i nerazzurri dall’alto in gliati dalla paura di non farcela. nell’amalgama del falso 3-4-3 gaspe- Sottil, figlio del roccioso Andrea, ma- da ospitante. Ma oltre ai pullman anti basso. Addirittura da metà classifica. Un percorso-vita che dirà molto, se riniano. Non mancheranno le sfide stino all’ombra delle Mura Venete tra Everton per Reggio Emilia e alla tran- E poi ‘sti orari, dettati dallo spezza- non tutto, circa le possibilità di adat- nelle sfide. Il terzo turno propone di là 1996 e 1999. Contro i bianconeri Spi- sumanza per lo più aerea verso Lione, tino tivvù. Al “Bentegodi”si gioca al- tamento e di sopravvivenza allo sfor- dalla barricata Consigli, Peluso e nazzola e Caldara avranno il loro fu- il tour de force sarà tra un campionato le sei del pomeriggio. Quindi, per non zo sui due fronti che da dicembre con Biondini: di qua c’è Kurtic. A Verona turo a tiro di caviglie avversarie. Nel dall’incipit a ruzzoloni e una coppa da farsi mancare nulla, un tris secco di la Coppa Italia diventeranno tre. Nel ci si ritrova con Radovanovic e il team mese prossimo, dove la coppa s’intru- afferrare con le pinze della prudenza. notturni: l’infrasettimanale casalingo trofeo della Coccarda, per la Dea, par- manager Pacione; l’uomo in sella, in- folerà nel calendario solo per l’ospi- Meglio rilanciare senza scoprire trop- di mercoledì 20 ospitando il Croto- tenza più o meno in discesa ma pro- vece, con Sorrentino e Dainelli, suoi tata del 19 all’Apollon Limassol po le carte, anche per un giocatore ne,domenica 24 aFirenze e, dopo le sieguo al sapore di fregatura: a Santa rispettivamente a Palermo e sotto la (21,05), ci sarà la chance di fare pa- provetto come il Gasp, nel settebello fatiche d’Oltralpe giovedì 28 (21,05), Lucia l’ottavo contro la vincente tra Lanterna. Tra i Pitagorici del cuore recchia legna tra Samp, Bologna, di partite in tre settimane che prende lo start del mese successivo da inau- gli Squinzi-boys e il Bari, preludio a del mister ci sono gli ex pupilli genoa- Hellas (infrasettimanale del 25) e forma nel domenicale contro il Sas- gurare a braccetto con gli esacampio- una parte di tabellone che infila dritti ni Sampirisi e Mandragora. Al “Fran- Udinese. Ma l’imperativo categorico suolo per iniziare a razzolar punti e si ni d’Italia. Da brividi lungo la schie- nel tunnel di Napoli (l’eventuale chi”, teatro in cui gli sloveni Kurtic e è tenere i piedi ben piantati nel pre- concluderà nella soirée del primo ot- na, pur se gli ostacoli più irti da sca- quarto), Juventus e Roma (in semifi- Ilicic hanno trascorsi da primattore, sente, già di suo bello carico di insidie tobre con la Juventus. Il memento au- valcare a piè pari si concentrano nel- nale ci sarebbe una delle due). Meglio ad affrontare gli avanti bergamaschi come un cabaret di bomboloni alla dere semper figlio dell’entusiasmo, l’ultima settimana del periodaccio a restare concentrati al qui e all’oggi c’è il valbrembanino Astori, uno degli crema. per non uscire dai confini della me- tiro della seconda sosta per le nazio- per non perdere di vista l’obiettivo, orobici doc mai passati da Zingonia; Si.Fo. taforona dannunziana, dovrà cedere la maglia a un’equilibrata gestione di risorse ed energie. Giusto per evitare lo scialacquio che nel 2016/2017 ave- va preso a picconate il sigillante per l’edilizia neroverde, l’avversario di oggi, la pietra di paragone ferma al palo del gironcino e poi costretta alla mera lotta per la salvezza. Le date del 14 e del 28 in quota con- tinentale, ovvero le disfide contro i Toffees del figliol prodigo Rooney e in casa dell’OL a Décines-Charpieu, stanno già incendiando l’entusiasmo dei tifosi, e non solo per il caos legato all’esplosivo mix tra pacchetti tra- sferta e biglietti. Per non bruciarsi ne- gli anelli di fuoco d’un avvio stagio- nale con cui l'urna elettronica in salsa tricolore e quella a bocce di Monte- carlo non sono state certo benevole né si poteva sperare che lo fossero, serve l’idrante della programmazione ocu- lata. Fra turnover ove necessario e ta- bella di marcia da calcolo spicciolo. I knock-out subiti da Roma e Napoli, ancor più stordenti perché tutt’altro che il risultato di un’inferiorità nel gioco e nelle trame, sono buche da colmare in fretta per scongiurarne la trasformazione in voragini. Il proble- ma vero è che di tempo per recuperare da eventuali scivoloni, infortuni et si- milia cum similibus, nisba. Zero. Per- ché dopo l’apericena (ore 19) del Ma- pei di giovedì prossimo c’è il CASA D’EUROPA - Il Mapei Stadium di Reggio Emilia, teatro dell’avventura continentale dell’Atalanta Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017 Bucchi, mister in rampa di lancio L’AVVERSARIO Dalle serie inferiori fino all’approdo in A: storia di un tecnico che piace

BERGAMO -Giugno, col bene che ti voglio. Il mese del destino di Cristian Bucchi, tecnico della nouvelle vague scollinato a quarant’anni nella sua prima esperienza da eponimo di un ci- clo, precede giusto del cuscinetto tra due stagioni quello cantato da Riccar- do Del Turco nel tormentone dell’e- state del Sessantotto. Il 20 scorso, la nomina a successore di Eusebio Di Francesco, l’eroe di un lustro del Sas- suolo fino alla cavalcata in Europa League, promosso alla Roma insieme ai big Pellegrini e Defrel. Il 21 di un quinquennio or sono, la Primavera del Pescara, rampa di lancio d’una carriera dal cursus honorum con po- chi alti e molti bassi, dal misero pun- ticino in sella al Delfino in sostituzio- ne di Bergodi nelle ultime undici par- tite nel 2012/2013 alle semifinali pla- yoff di B a Perugia perse col Bene- vento, passando per gli ingaggi a mezzo servizio con Gubbio (esonero) e Torres (subentrato a Cosco, morto dopo la salvezza) e per i playoff di Le- ga Pro giocati dalla sua Maceratese col Pisa. Il nuovo allenatore dei neroverdi del potentato Mapei, protagonisti di un mercato conservativo con i soli ar- rivi di primo piano di Goldaniga (Pa- lermo), Falcinelli (rientrato dal Cro- tone) e del duo Rogerio-Cassata dalla Juventus, nasce e cresce come bom- ber di provincia. Abituato a fare la ga- vetta senza mai esplodere sul serio, non poteva che ripercorrere la stessa parabola al di qua della riga di gesso. Solo che stavolta ha la chance di poter diventare un fuoriclasse del mestiere, negatagli quando veniva pagato per tirare calci alla sfera di cuoio. Scova- to nella Settempeda di San Severino Marche (54 gol in 56 partite, dalla Promozione all’Eccellenza) dalla ca- pricciosa levatrice di talenti scono- sciuti qual era Luciano Gaucci, il Bucchi attaccante, nato a Roma il 30 maggio del 1977 ma cresciuto a San Benedetto del Tronto e residente a Grottammare, assaggiata ventunenne la massima serie con 27 presenze e 5 reti nel Perugia della staffetta Casta- gner-Boskov, segnando all’esordio alla Lazio al “Curi”(2-2, 27 settem- bre ‘98), si era sempre fermato alle soglie della grandeur. Dev’essere sta- to un bel vivere cominciare il sogno insieme a Zé Maria, Tedesco, Nakata, Petrachi, Maspero e Rapajc. Al Vi- cenza, l’anno successivo, la promo- zione in A, l’ultima dei berici, prima di cadere nella trappola del nandro- lone al rientro alla base rimanendo fermo un anno. Quindi, su e giù per lo pireo del pallone può attendere: com- tappa, prima di appendere le scarpe al non dimentica mai il padre, ex por- anni facevo il raccattapalle in C e mi Stivale per una vicenda che professio- proprietà al Modena e capocannonie- chiodo nel luglio del 2011 da rescis- tiere, che gli faceva da tassista in giro pareva un sogno. Allenarsi con la pri- nalmente gli riserva qualcosina to- re cadetto nel 2005-2006 con 29 reti. I so, segnandone una sola, al Crotone, per i campetti di periferia, e il men- ma squadra era il massimo. Ora a 18 gliendogli però tutto o quasi sul piano canarini lo riscattano, nel giugno il 2 aprile: in tutto, 162 in 437 partite, tore Giulio Spadoni, che dall’oratorio anni hanno il procuratore, la macchi- personale: prestiti alla Ternana e al 2006 il Napoli scuce tre milioni e tra cui 11 in 59 in A e 90 in 266 in B, e dall’Azzurra San Benedetto se lo ti- na potente, contratti importanti». Per- Catania in B, poi, passato al Cagliari, mezzo e lui con 8 al quoto partecipa più 1 in 3 match nell’Under 21. rò dietro nel vivaio della Samb da ché scalciando via il dolore per Va- la fatale aritmia della giovane com- alla rentrée dei Ciucci di Reja nel cal- Ma il personaggio Bucchi, oggi pe- Esordiente. Perché ricorda che in ros- lentina s’è rifatto una vita con Rober- pagna vicentina Valentina Pilla, tro- cio che conta. Dove resta per mezza lato integrale dopo aver fatto svolaz- soblù, continuando a studiare fino al- ta Leto, ex corteggiatrice di “Uomini vata morta di ritorno da una trasferta a annata al Siena per poi piazzarsi in B zare la capigliatura ricciuta per le aree la maturità scientifica e a una mancia- e donne”, sposata a Ravello il 21 giu- Genova (3-1, non entrato) il 3 marzo al Bologna che con lui torna su. Nel di mezzo Paese, legato al 4-3-3 ere- ta di esami a Scienze Politiche, ha im- gno 2009, e oltre a Emily (oggi 15 an- del 2003 con la figlioletta Emily a ve- Golfo lo vedono pochino ed è di nuo- ditato dal neo mister romanista, è parato le regole e il rispetto per il ni) sono arrivati Nicolò (8) e Mathias gliarla. Nel gennaio 2004 riecco la A: vo il Picchio, quindi Cesena adombrato da una carica umana gruppo ma non proprio a metterla: (6). In attesa di mietere trofei, aver 12 match e 5 gol nell’Ancona fallito. (2009/2010), tuttora casa sua, con la straordinaria. E non solo per il titolo sbagliò sedicenne da un metro il pos- vinto fuori dal campo come biglietto Il Chievo lo cede in compartecipazio- terza scalata alla massima serie in di Grottammarese dell’Anno 2005. sibile 1-1 col Monterotondo, in CND. da visita non è male. ne all’Ascoli, 19 nel sacco, ma l’em- quattro stagioni. In Abruzzo l’ultima Perché Cristian è l’eterno ragazzo che Perché a “Riviera Oggi”disse: «A 13 Simone Fornoni Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 11 Europa League e vicenda biglietti PRIMO PIANO Trasferte: ad ora poche e frammentarie notizie per chi non parte con Ovet

BERGAMO -Torni in Europa, col ricor- macchinata per Lione o la RyanAir per do dell’ultima trasferta fuori dal Bel- Londra (o Manchester, la destinazione paese, il 28 novembre 1990 a Colonia, low cost più vicina alla meta) più treno patrimonio storico dei tifosi più attem- magari ha prenotato per una o più notti pati, e già scatta l’operazione nostal- in loco e necessita soltanto del pezzo di gia. Più che dei bei tempi andati, dei bi- carta per assistere all’agognato cimen- glietti reperibili a la ègia, presso i punti to dei beniamini del pallone. Senza che vendita, biglietteria e dintorni, senza la società e i canali ufficiali siano in tante menate: acquisti e parti, pernot- grado di dispensargli certezze al ri- tamento o da mordi & fuggi dipende guardo. Il mistero s’infittisce soprat- solo da te. Stavolta l’ex Coppa Uefa si tutto perché corrono voci incontrollate chiama Europa League, avendo assor- sul numero di biglietti messi a dispo- bito anche la defunta Coppa delle Cop- sizione per il settore ospiti dai club av- pe, e i pellegrinaggi da organizzare, versari, da 2500 a 3000 a seconda delle Lione e Liverpool, 28 settembre a Dé- fonti, e su quelli in qualche modo sot- cines-Charpieu contro Fekir e soci e 23 tratti alla pubblica fruizione, una vera novembre a Goodison Park contro l’E- corsa all’oro da Far West del dicianno- verton di Rooney, hanno già fatto salire vesimo secolo a giudicare dalla rarità e la febbre a novanta come nell’omoni- dalla preziosità del reperto: è una mis- mo libro dello scrittore calciofilo Nick sion impossible quantificare le briciole Hornby. Ancora in cantiere la trasvo- con cui dovranno pasteggiare globe- lata per Larnaca con trasferimento a trotter e aficionados da marciapiede, al Nicosia il giorno dei morti da ospiti netto dei sette-ottocento dell’all inclu- dell’Apollon Limassol, ma c’è tempo. sive e dei forse milleseicento già partiti Pacchetti della Ovet a parte, andati per la tangente tra Club Amici e Curva esauriti sia on line (per i fortunati che Nord più ATA-Associazione tifosi ata- sono riusciti a collegarsi) che agli spor- lantini (mille o milleduecento per gli ir- telli di viale papa Giovanni XXIII in riducibili, ma non esistono conferme in città del travel partner dell’Atalanta tal senso). Tra i curvaioli, udite udite, nuovo di zecca rispettivamente il pri- tirati su 25 bus per Lione ma anche un mo e il 6 settembre scorsi, rimane il mi- aereo, 4 apparecchi con le ali per Liver- stero della vendita libera, oggetto del pool e 2 per Cipro. E gli altri? Aspetta e desiderio di chi ama l’avventura ed è spera, recitava un adagio piuttosto vec- abbonato alle gite fuoriporta fai da te. E chiotto. La lista d'attesa Ovet ha 600 in giro per la rete, in attesa di pascolare nominativi carichi di spetanza. I fran- per gli stadi del Vecchio Continente, è IL PRESIDENTE DEI RECORD - Antonio Percassi Foto Moro cesi non hanno ancora materialmente un grumo di malumori e polemiche: consegnato i cadeau all’Atalanta e fi- possibile, ci si chiede, che non esista il quanti ne verranno concessi: c’è chi di- corrente. Dall’agenzia il messaggio giovedì al centro di coordinamento di guriamoci i Blues. Va da sé che non po- diritto di prelazione per i tesserati sta- ce 800 residui per l’OL da lunedì ov- univoco e inequivocabile è il seguente: via Novelli ha riservato agli iscritti i chi s’imbarcheranno lo stesso, affidan- gionali e quelli di lungo corso, possi- vero domani. I fatti accertabili, al di là fin qui è sold out, dipende dall’Uefa viaggi in corriera nella Rhone-Alpes dosi ai botteghini in loco il giorno della bile che per andare oltre confine al se- del numero delle prenotazioni effetti- mettere a disposizione altri biglietti e al (ciascuno poteva ritirare un poker di partita, strategia a rischio se mai ce n’è guito della squadra del cuore si debba ve, sono sul piatto. Quattro charter pacco completo ci pensiamo noi pacchetti) a 85 euro, un deca in meno una. Intanto il gironcino, a giudicare pagare un avantindré al prezzo di una (190 posti cadauno circa) per la Terra (esempio: Orio-Lione in volo 9-10.30 rispetto a Ovet, e che prossimamente dai dati delle vendite, al Mapei Sta- mini vacanzina da pensionato bene- d’Albione sono andati subito esauriti, e più bus privato per il capoluogo del Ro- provvederà a piazzare anche il trasfer- dium dovrebbe far registrare il tutto stante? fanno 400 cocuzze a botta. Uno da 320 dano che poi alle 17 porta allo stadio, tone di lusso in Inghilterra, resta la que- esaurito o giù di lì. Ed extra moenia? In attesa di sapere se, dove, come e eurini, più otto pullman (55-60 posti) al con ritorno 2-3.15; in bus, dal “Comu- stione spinosa di quanti si sono già Lo diranno i posteri, ovvero i soprav- quando saranno reperibili solo i ticket prezzo di 95 a cranio, invece, per lo nale”, 10-17.30 e ritorno 23.55-7). mossi in proprio al di fuori del servizio vissuti alla ricerca più spasmodica e ir- per la singola partita, è assodato che fi- sconfinamento oltralpe, andati via su- Detto che della faccenda si occupa an- completo garantito dallo sponsor ne- ta di ostacoli mai vista su questi lidi. sicamente ancora non ci sono né si sa bito come il pane nell’incipit del mese che il Club Amici dell’Atalanta, che razzurro. Perché chi vuole smazzarsi la Simone Fornoni 12 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017

EUROPA EUROPA! Centro storico tra i più belli d’Europa. Ottimi sia la cucina che il vino A Lione con la Dea, cosa vedere

BERGAMO -28 settembre, ore 21:05, Parc di Lio- ne. Data, ora e luogo della prima trasferta europea dell'Atalanta dopo l'esordio "casalingo" di Reggio Emilia del 14 settembre (ore 19) con l'Everton. Il giorno dei giorni per la tifoseria nerazzurra. Tantissimi i pullman già pronti ad invadere la città francese, in attesa di una pos- sibile aggiunta nel breve termine di ulteriori mezzi via terra. Senza dimenticare chi volerà via charter: Orio al Serio-Lione con partenza alle 9 del 28 settembre, 10:30 atterraggio al Saint Exupéry di Lione e alle 11 trasferimento con bus privato verso il centro della città. Poi qualche ora di tempo libero. Da tifosi a turisti. Cosa vedere dunque a Lione in un solo giorno? Obbligatoria la visita al centro storico: cartina in mano e direzione Piazza Bellecour, una delle più ampie piazze d’Eu- ropa dominata dalla statua del Re Sole, Luigi XIV. Il quartiere che circonda la piazza è il fulcro della cultura lionese: la Presqu'ile, così viene chiamata questa penisola che ha subito nel corso degli anni sva- riati restauri. Il centro di questa zona è rappresentato dalla Place des Terraux con il Municipio, la Fontana di Bartholdi e il Museo di Belle Arti. Intorno alla piazza si sviluppa il colorato reticolo di strade e vicoli della Città Vecchia di Lione, che dopo anni di marcata decadenza è tornata ad essere splendente e piena di vita. E se lo stomaco ad un certo punto chiederà ristoro, niente paura: Lione ha la migliore gastronomia di Francia. Il posto più adatto dove assaporare la cucina locale sono i Bouchons (trattorie), tipiche osterie riconoscibili dal marchio esterno per i turisti di passaggio. Tra i piatti tipici, la carne è protagonista nella "Andouillette" (salsiccia di inte- stino e stomaco di maiale) nel fegato di vitello, nel "Sabodet" e nel "Saucisson chaud à la lyonnaise" (cotechino) e nella trippa. Tra i sa- lumi spiccano invece diversi salami (rosettes, cervelas, jesus). Per i più attenti alla bilancia, c’è una classica insalata lionese, i cardi, cipolle gratinate e formaggi. Per un buon vino, la città offre l'imbarazzo della scelta. Coloro che avranno la fortuna di poter disporre di qualche giorno in più di vacanza, potranno infine proseguire nel loro itinerario visitando le colline di Fourvière con la Basilica di Notre-Dame, la Croix-Rousse, la Cattedrale di Saint Jean, i traboules (passaggi coperti) e il Muro dei Lionesi, solo per citarne alcuni. Lo stadio si trova nella periferia, lontano dai colori del centro. Colori che nella serata del 28 settembre diventeranno in parte nerazzurri. Il sogno, alle 21.05 in punto, sarà diventato realtà: l'Atalanta oltre i con- fini nazionali, in giro per l'Europa. Con i suoi tifosi, 26 anni dopo. Norman Setti Sopra Place Bellecour, sotto la famosa Place des Terreaux Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 13 Mancin e la fede nerazzurra TIFOSI L’ad di GMP Italia, sponsor della Dea: «L’Atalanta è un marchio in crescita»

Marco Mancin è stato anche uno dei protagonisti della favola Aurora Seriate

BERGAMO -Una chimica che parte da lontano quella che lega conoscitore delle dinamiche calcistiche, la soddisfazione diventa dai facili entusiasmi: “Veniamo da un inizio tribolato, ma non ho Marco Mancin, amministratore delegato di GMP Italia S.r.l., e dunque doppia: “Prima c’era soltanto la fede, naturale e scontata dubbi che siamo ad analizzare una squadra forte, dal potenziale l’Atalanta. In origine la spassionata fede, quel tifo sfegatato e in- se è vero che la componente territoriale vuole la sua parte. Oggi, importante. Servirà del tempo perché la squadra si metta a bolla, condizionato che compete ai bambini. Poi il graduale avvicina- invece, c’è un discorso commerciale ben avviato, sulla base di una anzitutto perché, oltre all’aspetto dei tanti giovani in rosa, biso- mento, nel segno della grande attenzione riposta nello sport, vis- sponsorizzazione che prevede, oltre alla cartellonistica, la pre- gna pur tenere in considerazione l’aspetto della lingua e, quindi, suto sia nei panni del calciatore, o per meglio dire del portiere, senza di uno Sky box dedicato, utile ad accogliere i nostri clienti. dell’intesa dentro e fuori dal campo. Servirà tempo per conoscersi l’ultimo inossidabile baluardo per la squadra, che in quelli del di- Non c’è dubbio che questa sia un’operazione a tutto campo, nella e per conoscere il calcio italiano, anche se francamente perman- rigente di calcio, attento tanto alla componente tecnica che a quel- quale si mescolano la passione del tifoso e il traino commerciale go assolutamente fiducioso. Ci aspettiamo un’Atalanta compe- la manageriale. Non a caso, nell’ultimo decennio il nome di Man- che oggi è in grado di suggerire il brand atalantino. Di questi titiva, sempre sul pezzo, da qui ai prossimi cinque anni e se oggi le cin si è legato indissolubilmente a due realtà di alto rango della tempi, legarsi all’Atalanta conviene eccome. Di mezzo, non ci so- aspettative sono così alte, a dispetto dello status di provinciale, il nostra provincia, Aurora Seriate e Virtus Bergamo, affermatesi no solo gli indubbi risultati ottenuti sul campo e una tradizione, merito è da attribuire alla famiglia Percassi. Quanto all’Europa, nell’intricato panorama offerto dalla Serie D e chiamate, un po’ ormai consolidata, in ambito di settore giovanile. C’è una società possiamo tutti riconoscere che il sorteggio non è stato dei più for- come l’Atalanta, a offrire il meglio sul fronte della valorizzazione che ha calibrato i propri investimenti per poter durare in Serie A tunati. E’chiaro che il tifoso sia tenuto a crederci, o sperarci, ma dei giovani talenti scaturiti dal vivaio. E’storia assai recente l’ul- e, allo stesso tempo, per farsi conoscere in Europa e nel mondo. Il le incognite saranno tante, a partire dagli infortuni e dall’approc- timo, decisivo, contatto, con la Dea. Risale infatti al luglio scorso marchio Atalanta sta crescendo, nel segno del sapiente mix di eti- cio con una settimana composta da ben tre partite. Dobbiamo vi- l’accordo, di durata triennale, che lega l’Atalanta alla GMP ca professionale e marketing ideato dalla società”. Ferve l’attesa vere serenamente questo traguardo, con la consapevolezza che, Group, entrata ufficialmente nella galassia nerazzurra in qualità di per il debutto nerazzurro in Europa League, ma Mancin, da na- prima di tutto, viene la stabilizzazione in Serie A”. executive partner. Per Mancin, tifoso atalantino nonché profondo vigato dirigente sportivo, predica prudenza, invitando a diffidare Nikolas Semperboni

«Nella Bergamasca solo noi e la Dea abbiamo una Scuola Calcio Elite» Ravasio, vicepresidente del Mapello «Dall’Atalanta c’è tutto da imparare»

“Noi e l’Atalanta siamo le uniche gioca a Bergamo da ormai qualche an- squadra nella Bergamasca a poter no e che di fatto non scopriamo oggi, vantare una Scuola calcio Elite. In am- confido molto nei nostri portieri. Be- bito di settore giovanile, il Mapello risha è già una certezza mentre Gol- può contare su alcuni allenatori reduci lini, che è bravissimo, appare una si- da esperienze atalantine e devo dire cura prospettiva. Restando in tema di che la stoffa si vede eccome. C’è tutto giovani, festeggiamo la riconferma di da imparare dall’Atalanta, una delle Caldara, pronto a giocarsi la propria migliori realtà, se non la migliore, sul- consacrazione, ma non trascuro un ta- la scena nazionale, in ambito di calcio lento del calibro di Orsolini. Sono con- giovanile”.Non poteva mancare una vinto che negli anni a venire sentiremo punta di orgoglio nelle parole di Mas- parlare parecchio di lui. Quanto agli simo Ravasio, vicepresidente del Ma- elementi chiamati a fare la differenza, pello (prima squadra impegnata nel Ilicic è uno che può davvero rappre- campionato di Eccellenza, n.d.r.), non- sentare il top. Fin qui si è fatto atten- ché direttore generale del vivaio gial- dere, ma alla lunga la sua classe ci farà loblu e tifosissimo della Dea. “Prefe- parecchio comodo. Godiamoci l’av- risco lo status di simpatizzante –chiosa ventura europea, ma diamoci dentro Ravasio –anche se l’abbonamento allo senza alcun timore. Partire bene po- stadio non manca mai e ora che gio- trebbe risultare un fattore decisivo in cheremo l’Europa League seguirò dal chiave-qualificazione, in questo senso vivo sia le gare di Reggio Emilia e al- credo proprio che l’Atalanta proverà a meno due delle tre trasferte previste giocarsela fino in fondo nella gara dal girone. Per Lione e Liverpool già ci inaugurale con l’Everton”.Difficile siamo, mentre per il viaggio di Cipro si districarsi tra le mille parabole offerte attende solo di definire i dettagli. Sarà dal pallone orobico. Il Mapello, dall’al- un’Atalanta ancor più forte dello scor- to degli impegni riguardanti tanto la so anno, ma ripetersi sarà difficile, se prima squadra quanto il variegato mon- non impossibile, soprattutto per via del do delle squadre giovanili, non può es- minaccioso ritorno delle milanesi. Re- sere trascurato, ma a ben vedere la dea sto comunque ottimista, la squadra mi bendata non ha voltato le spalle a un sembra preparata, solida, dotata di tifoso atalantino d’eccezione quale quella dose di determinazione necessa- Massimo Ravasio: “La precedenza va ria per ben figurare sul doppio fronte. sempre al Mapello, tanto più se ci sarà Il mio auspicio è uno solo: salvezza per una salvezza da strappare con le un- il Mapello e nuova qualificazione in ghie e con i denti. Ma i concomitanti Europa per l’Atalanta”. Circa gli sce- impegni di Europa League dell’Ata- nari che attendono l’undici nerazzurro, lanta comporteranno numerosi cam- Ravasio spende parole di elogio per biamenti di data e di orario. Si gioche- tutto l’ambiente: “Faccio i compli- rà più spesso in anticipo al sabato e in menti a Percassi, vuoi per i risultati posticipo al lunedì. E allora basta ri- che sono sotto gli occhi di tutti e per flessioni e basta scomode scelte! Sia l’idea di futuribilità che è riuscito a im- Mapello che Atalanta meritano la prio- primere. Quanto alla squadra, c’è tutto rità. E quest’anno l’avranno entram- per restare sereni. A parte Gomez, che be”.NS 14 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017 Pinto e il ringraziamento alla Dea W W W. G R A N D I S T O R I E . I T «Ero di una famiglia povera, Bergamo mi ha aiutato tanto»

MARTINENGO -Miss Bagaglino 2017: è il 2 settembre di una serata fredda e piovosa e nella giuria del tradizionale concorso di bellezza di Martinengo, accanto a me si trova un grande ex giocatore atalantino, Adriano Ferrerira Pinto. Pronta ad intervistarlo per Bergamo & Sport, come viene nominata la vincitrice, la miss Carola Raimondi, tra botti e festeggiamenti, mi precipito subito dal mio protagonista di questo nuovo pezzo di “Grandi storie”prima che venga braccato da decine di fan e nostalgici del suo periodo d’oro atalantino. “Adriano di qua”,gli grido indicandogli la strada, ma ecco che qualche metro dopo l’ho già perso di vista, fermato da una coppia di tifosi che non resistono a un selfie accanto al proprio beniamino. A gran fatica riu- sciamo a raggiungere il tendone del servizio bar ristorante. Ci se- diamo su una panca, Adriano di fronte a me, ma ecco che un’altra orda di tifosi si catapulta sul mio intervistato per un autografo, un selfie, un abbraccio e chi più ne ha più ne metta. Quando finalmente riesco a recuperare la star della serata, Ferreira Pinto comincia a rac- contarmi dei suoi inizi di carriera: “Ho cominciato a esordire nel calcio nel 2001 col Lanciano, club militante in serie C1, dove ho giocato due campionati. Successivamente sono stato venduto al Pe- rugia dove ha giocato un campionato in serie B, ma poi il club umbro è fallito. Fu Fabrizio Castori, l’allenatore del Cesena che mi aveva fatto esordire nel Lanciano, a richiamarmi per giocare nella sua squadra. Fu un anno bellissimo quello”, ricorda con nostalgia il no- stro Adriano: “Feci 11 goal e 15 assist”.Da lì in poi l’escalation e il successo nella serie A grazie all’ingaggio dell’Atalanta in cui rimane sei anni e mezzo, dall’estate del 2006 fino a giugno del 2013. Nel 2009, però, Ferreira Pinto subisce un grave infortunio al ginocchio, più precisamente riporta una lesione al crociato anteriore, durante il match Milan-Atalanta, che lo costringe a stare lontano dal campo da gioco per parecchio tempo. “Nel 2013 vengo ceduto al Varese”,con- tinua Adriano, “Qui rimango un anno per poi passare al Lecce dove ho giocato la finale di playoff contro il Frosinone, anche se subiamo la sconfitta”. Il Lecce è l’ultima squadra professionista dove Ferreira giocherà. La decisione del calciatore sarà quella di tornare a vivere a Bergamo, dove da 4 anni ormai gioca nel Pontisola (serie d), con- ducendo serenamente la sua esistenza accanto alla moglie Marianna e ai suoi due figli Thiago e José Carlos. Del resto la sua è una storia fatta di sudore e sangue, dove per raggiungere certi livelli ha dovuto lottare e non poco. “Vengo da una famiglia molto povera, dove già a 6 anni lavoravo nei campi per dare sostentamento ai miei famigliari. A 15 anni persi mio padre a causa di una grave malattia e per me non è stato facile. Grazie al calcio sono riuscito ad uscire da una situa- zione difficile. I ringraziamenti li devo a chi ha creduto in me, a Ca- stori, che mi ha dato la possibilità di intraprendere la mia carriera nel calcio italiano, a Bergamo, all’Atalanta e a tutti quelli che mi sono stati vicino e mi hanno sostenuto”.Parole sagge. Dalla vostra inviata è tutto! Daniela Picciolo

GRANDI STORIE Arte, ma anche una grande attenzione al benessere fisico «Che musica, maestro!», ecco Perrone grande chitarrista che vive a Bergamo

BERGAMO -Oggi pomeriggio appuntamento lenti nel ’78, con la canzone “Mamma”. Da lì è alle 15.30 per intervistare un nuovo personag- un’escalation di successi uno dopo l’altro. gio che occuperà il paginone dedicato alla ru- “Proprio l’1 settembre sono stato a Bologna, brica “Grandi storie”del nostro settimanale. Il ospite al BoEtico Vegan Festival, una 3 giorni caldo afoso e torrido non accenna ad andarsene riservata al mondo etico e senza sofferenza, nonostante le poche gocce di pioggia che hanno che si è svolta nell’incantevole parco dei Giar- vanamente fatto sperare ad un abbassamento dini a Bologna, dove mi sono esibito in con- delle temperature africane di questi giorni. certo” ci racconta Luigi. “Suonerò un reper- Monto in macchina diretta all’appuntamento, torio che spazierà da autori come J. Morel a pochi chilometri di strada e mi trovo già sulla Barrios a Albeniz, a Rodrigo, fino a Drozd”. soglia della villetta a schiera dove ad accoglier- Ma accanto alla passione per la musica non mi c’èLuigi Perrone, classe ’68, originario di manca quella per le arti marziali e la medicina Matera e trasferitosi a Bergamo nel ‘93 per in- cinese. traprendere la sua carriera concertistica. Mu- Una figura eclettica e poliedrica quella di sicista e insegnante di chitarra classica, si di- Luigi, che a partire da 10 anni frequenta corsi di ploma al conservatorio di Matera a pieni voti ed karate, di tay-box, per passare in età adulta a è vincitore di numerosi concorsi nazionali e in- praticare aikido, lotta israeliana e jiu jitsu, ac- ternazionali, tra cui ricordiamo il primo premio costandosi negli anni anche allo studio della Giovani Talenti di Ravenna e l’Internazionale medicina tradizionale cinese e della kinesiolo- di Tortona, Roma e Alassio. gia, ovvero lo studio scientifico del movimento Frequenta masterclass con i più importanti corporeo teso ad un miglioramento dello stato maestri di musica dell’epoca contemporanea, di benessere individuale. “Benessere che pri- come Oscar Ghiglia, Ruggero Chiesa e Alirio ma di tutto viene da quello che mangiamo, in- Diaz. Da citare anche i musicisti Marco Tama- fatti non solo pratico molto sport ma da un po’ gno, Giulio Tampalini e Luigi Attademo, che di anni seguo un’alimentazione vegana. Che hanno completato la formazione artistica del dire, la natura e soprattutto gli animali sono giovane talento. Negli ultimi anni è stato do- un’altra delle mie più grandi passioni. Penso cente di musica al Liceo Grassi di Lecco e Mu- che le bestie siano molto meglio delle persone. zio di Bergamo, oltre ad essere un affermato Ti danno affetto senza chiederti nulla in cam- concertista di chitarra classica. Tenuta sportiva, bio”.Over e Tasha, i due border collie che mi sguardo cordiale, l’aria soddisfatta di chi nella hanno fatto gli onori di casa, cresciuti e coc- vita è riuscito a perseguire le proprie passioni colati dai loro padroni, Luigi e la moglie Da- fino in fondo, di chi non si ferma di fronte a niela, scodinzolano beatamente accasciati al nulla, che non smette mai di imparare e di co- pavimento. Anche per loro concorsi e premi a noscere, di sperimentare, in ambito musicale go go, come il premio Kraft, concorso di bel- ma non solo. “Ricordo che fu mio cognato Eu- lezza vinto da Over, dopo le gare canine na- stachio ad approcciarmi all’amore per la mu- zionali e internazionali disputate nel corso de- sica”,ci racconta entusiasta Luigi, Gigi per gli gli anni. Come si suol dire, tale cane tale pa- amici. “Dapprima ho cominciato con lo studio drone e nel nostro caso non c’è niente di più del violino e della tromba ma la chitarra era lo vero. Ma è tempo di passare dalle parole ai fatti, strumento che maggiormente mi attirava, per il pronta ad ascoltare il nostro musicista in un suono e le emozioni che riusciva a trasmetter- concerto tutto casalingo riservato a pochi in- mi”. Il primo premio lo vince però come can- timi. Non mi resta che dare il la: “Musica mae- tante all’età di soli 10 anni, quando partecipa al stro!”. concorso canoro “Cantabimbi”per giovani ta- Daniela Picciolo Domenica 10 Settembre 2017 Bergamo&Sport 15 Napoli, ko una buona Atalanta L’ULTIMA SFIDA Ottimo primo tempo con Cristante-gol. Poi la rimonta partenopea

Napoli-Atalanta 3-1

Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (30’s.t. Rog) Jorginho (21’s.t Diawara), Ham- sik (13’s.t. Allan), Insigne, Mertens, Callejon. A diap. Sepe, Rafael, Chiri- ches, Maksimovic, Mario Rui, Ounas, Milik, Giaccherini. All. Sarri. Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palo- mino, Masiello; Hateboer (35’s.t. Cor- nelius), Cristante (18’s.t. Kurtic), Freu- ler, Gosens; Ilicic; Gomez, Petagna (1’ s.t. De Roon). A disp. Gollini, Rossi, Mancini, Caldara, Castagne, Schmidt, Haas, Orsolini, Vido. All. Gasperini Arbitro: Di Bello. Assistenti: Crispo-Tasso. Reti: 14’p.t. Cristante (A), 11’s.t. Zielin- ski (N), 16’s.t. Mertens (N), 41’s.t. Rog (N).

NAPOLI -Un’Atalanta coraggiosa e battagliera, alemeno per un'ora, spa- venta il Napoli ma, stavolta, non basta per collezionare un’altra impresa al San Paolo perché la squadra di Sarri è andata sotto, ha sofferto, ha rischiato il 2-0 da parte degli atalantini poi con Zielinski, Mertens e Rog ha ribaltato il risultato e ha vinto. L’Atalanta ha dominato per quasi un’ora. Nel primo tempo un netto controllo della partita grazie anche al gol di Cristante. I ne- razzurri davano l’impressione di rega- lare ai tifosi un’altra storica vittoria a Napoli ma in attacco non stati efficaci e cinici, eppure le occasioni del rad- doppio le avevano create con Gomez e Ilicic. Difesa attentissima con il trio Toloi, Palomino, Masiello sempre in grado di annientare le giocate del tri- dente azzurro. Insomma alla fine del primo tempo l’Atalanta sorrideva fe- lice. All’inizio di ripresa Gasperini voleva coprirsi per evitare le incursio- a dominare davanti a Berisha. Al 34’ BERISHA 6: subisce tre gol ma non ha PETAGNA 6: comincia con timidezza stratega avvolgendo il Napoli in una ra- ni del Napoli e metteva in campo de si inserisce bene Ghoulam che crossa colpe. Qualche incertezza con i piedi poi accetta il duello con Koulibaly. Scin- gnatela imperforabile. Manda in campo Roon per Petagna, una mossa che, alla da sinistra, Berisha è tagliato fuori, ma nei rilanci ma niente di più tille. De Roon al posto di Petagna e alla fine fine, si è rilevata tutt’altro che vincen- Gosens è bravissimo ad anticipare TOLOI 6,5: fino all’1-1 è da 8 per le sue (Dal 1’s.t. De Roon 5: entra in campo sembra una scelta improvvida. Eppure te. Poi il Napoli ha dimostrato di es- Callejon. Risposta nerazzurra con Ili- uscite perfette, i rilanci e l’attenzione a per sventare le iniziative dei centro- la squadra ha giocato e ha impressio- sere una grande squadra perché è riu- cic, Reina in angolo. Al 39' fallo di non farsi travolgere. Poi sparisce. campisti azzurri, invece pasticcia e nato. Con questo Napoli può succedere scita a ribaltare il risultato, pur gio- Koulibaly su Petagna, da destra Ilicic PALOMINO 6: anche per l’argentino un crea confusione). di sbagliare. cando male. Lo strepitoso gol di Zie- mette in mezzo, raccoglie Masiello primo tempo sontuoso, poi il pari arriva GASPERINI 6: primo tempo da grande Giacomo Mayer linski, gran tiro dal limite, e il raddop- ma Maggio salva il 2-0. Dopo un’u- da un maldestro rinvio, quindi cerca di pio di Mertens ha spento l’Atalanta scita di Berisha tocca a Reina salvarsi reagire ma nel finale naufraga che, nel finale, ha subito il gol del 3-1 su colpo di testa di Hateboer che si era MASIELLO 7: primo tempo da Naziona- SERIE A in contropiede. inserito “alla Conti”. Napoli sfiora il le, salva imposta e dirige la fascia sini- Gasperini non si fa intimidire dalla pari con Mertens, gran salvataggio di stra, poi fatica a vista d’occhio al risve- Risultati, classifica e turno odierno forza del Napoli e schiera dal primo Masiello. glio improvviso degli attaccanti azzurri. minuto Ilicic, manda in panchina Kur- Nella ripresa fuori Petagna e dentro HATEBOER 6: gli capita Insigne e non Questa sera c’è Bologna-Napoli tic e e spedisce in tribuna Spinazzola. De Roon con Ilicic e Gomez coppia sfigura, sfiora “alla Conti" il gol del 2-0. Sarri modifica solo la difesa con Mag- d’attacco. I nerazzurri cercano di col- Ci mette impegno e spirito di lotta. Poi Risultati gio a destra al posto dello squalificato pire subito e al 6’il tiro di Ilicic, su sparisce con gli altri Hysaj e a centrocampo gioca Zielin- assist di Gomez mette i brividi a Rei- (35’s.t. Cornelius s.v.) Benevento –Bologna 0-1: 10' st Donsah ski. L’Atalanta gioca con molta atten- na. Poi all'11’il gol del pareggio. Su CRISTANTE 7: il suo gol di testa sor- Genoa –Juventus 2-4: 1' st Pjanic (aut), 7' pt Galabinov (rig), 14' pt, 45'+4 pt, zione, cerca di spezzare, da subito, il calcio d’angolo Palomino rinvia male, prende il Napoli e illude tutti quanti gli 45'+2 st Dybala, 17' st Cuadrado fraseggio e il ritmo del Napoli. La al limite Zielinski anticipa Gomez e fa atalantini. Prestazione di qualità nel pri- Roma –Inter 1-3: 15' pt Dzeko, 22', 32' st Icardi, 42' st Vecino squadra di Sarri cerca subito di scar- partire un siluro che si insacca alle mo tempo. Nel secondo tempo fa quasi Torino –Sassuolo 3-0: 44' pt Belotti, 39' st Ljajic, 43' st Obi dinare la difesa nerazzurra con il suo spalle dell’incolpevole Berisha. Cin- il trequartista e si smarrisce (18’s.t. Napoli –Atalanta 3-1: 15' pt Cristante, 11' st Zielinski, 16' st Mertens, 42' st tridente ma l’Atalata non abbocca e que minuti dopo il raddoppio: Allan, Kurtic 5,5: non riesce ad entrare in par- Rog addirittura al 14’passa in vantaggio: entrato al posto del giovane polacco, tita e spreca un’occasione d’oro) Milan –Cagliari 2-1: 10' pt Cutrone, 11' st Joao Pedro, 25' st Suso lungo lancio di Cristante per Petagna, lancia Insigne che mette in mezzo per FREULER 6: gioca sacrificandosi su Crotone –Hellas Verona 0-0 Coulibaly spedisce di testa in angolo, Mertens che raddoppia. L’Atalanta Zielinski e svolge bene il compito, nel Chievo –Lazio 1-2: 11' pt Immobile, 34' pt Pucciarelli, 44' st Milinkovic-Savic va a batterlo Gomez, di testa Hamsik accusa il colpo e sparisce anche se al secondo tempo in sofferenza Fiorentina –Sampdoria 1-2: 32' pt caprari, 35' pt Quagliarella (rig), 5' st Badelj anticipa Petagna ma Di Bello chiede 20’Gomez serve Kurtic, entrato al po- ILICIC 6,5: una prova che scombina i SPAL –Udinese 3-2: 25' pt Borriello, 9' st Lazzari, 27' Nuytinck, Thereau (rig), aiuto al Var, angolo confermato e Go- sto di Cristante, che spedisce fuori di piani di gioco del Napoli. A destra crea 45'+4 Rizzo mez pennella in mezzo per Cristante poco. E’l’ultima azione d’attacco dei problemi a Jorginho e cerca anche Classifica: Juventus 6, Inter 6, Napoli 6, Milan 6, Sampdoria 6, Torino 4, SPAL 4, che di testa anticipa tutti e realizza il nerazzurri. Al 40' in contropiede arri- sponde efficaci con il Papu. Nel secon- Lazio 4, Bologna 4, Chievo 3, Roma 3, Genoa 1, Verona 1, Crotone 1, Sassuolo gol del vantaggio. L’Atalanta, a que- va il gol di Rog su lancio di Mertens. do tempo continua a giocare con intel- 1, Udinese 0, Benevento 0, Atalanta 0, Cagliari 0, Fiorentina 0. sto puto, gioca sui contrasti e vince Un 3-1 pesante, troppo pesante ma di ligenza ma non basta. Il turno odierno quasi tutti i duelli. A destra Hateboer è fronte a questo Napoli bisogna solo GOMEZ 7: certo viene anticipato da Zie- Sabato 9 settembre ore 18 Juventus-Chievo, ore 20.45 Sampdoria-Roma attento e Ilicic va su Jorghino, a sini- inchinarsi. linski sul gol del pari ma che poteva fare Domenica 10 settembre ore 12.30 Inter-Spal, ore 15 Verona –Fiorentina, Sam- stra Gosens perfetto in fase di difesa, di più? Da solo ha creato imbarazzo e pdoria –Roma, Udinese –Genoa, Atalanta - Sassuolo, Lazio –Milan, Cagliari – timido quando deve lanciare il Papu LE PAGELLE grattacapi all’intera difesa napoletana, Crotone, ore 18 Benevento-Torino e ore 20.45 Bologna-Napoli. ma è il trio Toloi, Palomino e Masiello lotta sempre e alla fine si arrende. 16 Bergamo&Sport Domenica 10 Settembre 2017