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Bosnia Erzegovina

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Il progetto "Racconta l'Europa all'Europa" è cofinanziato dall'Unione Europea LIBRI Il ponte sulla Drina Ivo Andrić Mondadori, 2011 11 ed

Attraverso la storia del più famoso ponte della Bosnia Erzegovina, Ivo Andrić (1892­1975), premio Nobel per la letteratura nel 1961, evoca le vicende di questa regione dalla fine del XV secolo alla Prima guerra mondiale. Un grandioso romanzo epico che ha per sfondo una terra segnata da un destino tragico.

Mama leone Miljenko Jergović Edizioni Scheiwiller, 2001

Due libri in uno: il primo, un mosaico di racconti filtrati attraverso gli occhi di un bambino, sfocia direttamente nel secondo, un tormentoso incastro di una ventina di storie di emigrati bosniaci alla deriva, fatto non più "della stoffa dei sogni" ma della crudeltà della guerra.

Sarajevo, il libro dell'assedio Piero Del Giudice (a cura di) ADV Publishing House, 201 2

Il taglio dell’acqua e dell’energia elettrica, la penuria di tutto, il freddo, la fame, la morte e le amputazioni per i colpi di granata, la ricerca del cibo e il tiro dei cecchini, le miserie umane e le nobiltà, i sommersi e i salvati nella grande città inerme al tiro dei mortai e dei cecchini distesa nelle valli della Bosna e Miljacka. Tutto nei testi di sette grandi autori bosniaci contemporanei: le poesie dell’assedio di Abdulah Sidran dal funebre titolo La bara di ; la sfinita quotidianità dei versi di Izet Sarajlić; i diari dell’assedio di Marko Vešović; le tragiche prose di Dževad Karahasan; i frammenti abbaglianti di Tvrtko Kulenović; le short stories di dolore e disperazione nella città assediata di Miljenko Jergović. Insieme, il drammatico racconto per immagini del fotografo Danilo Krstanović.

www.balcanicaucaso.org 1 FILM Il segreto di Esma (Titolo originale: Grbavica) regia di Jasmila Žbanić, 2006

Sarajevo, anno 2006. Le dolorose ferite della lunga guerra jugoslava e degli assedi serbo­bosniaci sono ancora tangibili, nel tessuto urbano e nell'animo delle persone. Esma, bosniaca, lavora come cameriera in un fumoso e losco club; vive con l'adolescente, irrequieta, adorata e irrispettosa figlia Sara. Chi sia il padre di Sara è l'angoscioso segreto di Esma. Orso d'Oro al Festiva di Berlino 2006.

No Man's Land (Titolo originale: Ničija zemlja) regia di Danis Tanović, 2001

Un film comicamente amaro sulla guerra in Bosnia Erzegovina. Čiki e Nino, un bosgnacco e un serbo, nel corso della guerra si trovano bloccati in una trincea nella terra di nessuno. Con loro c'è un terzo combattente che è sdraiato su una mina che rischia di esplodere a un suo minimo movimento. Le truppe dell'Onu intervengono per aiutare, ma gli alti livelli creano più problemi che soluzioni in una guerra che è vista dall'esterno o come un terreno per esercitazioni diplomatiche o un grande set 'naturale' da cui far provare al mondo il brivido della morte (altrui). Il film ha vinto svariati premi tra cui quello per la miglior sceneggiatura al 54º Festival di Cannes e l'Oscar per il miglior film straniero.

Ti ricordi di Dolly Bell? (Titolo originale: Sjećaš li se Doli Bel?) regia di , 1 981

Scritto da Abdulah Sidran e ambientato a Sarajevo nei primi anni Sessanta, è la storia dell'educazione sentimentale del sedicenne Ziolja (Slavko Štimac) e del suo rapporto con il padre (Slobodan Aligrudić, memorabile) che, morendo, lascia in eredità la sua ingenua fede nel marxismo, nella Jugoslavia socialista e nel proprio presente. Il regista è l'esordiente Kusturica, che verrà insignito a Venezia 1981 con il Leone d'oro per l' prima. www.balcanicaucaso.org 2 MUSICA Goran Bregović Brano consigliato: Kalashnikov http://www.youtube.com/watch?v=KtX­V4OE50Y

È uno degli artisti più famosi del Paese. Nato a Sarajevo nel 1950, si avvicina alla musica da ragazzo, entrando a far parte delle band scolastiche Izohipse e Bestije. Nel 1969 si esibisce in un lussuoso hotel, a , nel gruppo , capeggiato da Željko Bebek. Da qui passano a Napoli dove lavorano in vari locali, influenzati da e . Bebek lascia il gruppo nel 1971 e Bregović tenta la carriera universitaria, iscrivendosi alla facoltà di filosofia. Dura poco e nel 1974 torna a imbracciare la chitarra elettrica. L’esperienza dei – la nuova band di Bregović, presto battezzata i Rolling Stones dei Balcani si protrae fino al 1989. In questi quindici anni registrano tredici , arrivando a vendere più di sei milioni di dischi e diventano uno dei gruppi più famosi della ex Jugoslavia. La loro fama è confermata da live clamorosi come quello di Belgrado nel Parco Kosutnjak, che riunisce oltre 100mila persone. Fra i maggiori successi del periodo c’è , uscito nel marzo del 1979. In seguito virano le loro attenzioni verso melodie più morbide, mischiando pop e folk tradizionale. Dopo il 1989, Bregović si dedica alla carriera solista, componendo le colonne sonore di film cult come Il tempo dei gitani (1989) e Underground (1994) di Emir Kusturica. Nel 2012 è stato nominato Maestro Concertatore nel corso della manifestazione Notte della Taranta.

Mostar Sevdah Reunion

Brano consigliato: Hanuma http://www.youtube.com/watch?v=ADiWILFNGfY

Il rebetiko sta alla Grecia, come il all’America e il fado al Portogallo. Analogamente esiste un genere intriso di malinconia e sentimento riconducibile alla Bosnia: è la sevdalinka. Affonda le sue radici ai tempi del dominio ottomano e non per niente, il nome, deriva dal turco “sevdah”, riconducibile alla parola “desiderio”. È una musica caratterizzata da tempi lenti e cadenzati, con armonie che rimandano tanto alla cultura europea, quanto a quella ebraica sefardita e musulmana. Fra gli interpreti più importanti di questo microcosmo musicale bosniaco www.balcanicaucaso.org 3 ci sono i Mostar Sevdah Reunion, formatesi nel 1998 a opera di Dragi Šestić. Registrano il primo album l’anno successivo, cui fanno seguito altri sette lavori in studio. L’ultimo risale al 2007 e si intitola Café Sevdah. Negli anni hanno stretto rapporti con importanti figure dell’intellighenzia musicale bosniaca come Šaban Bajramović (1936­2008), autore di circa 650 canzoni e Ljiljana Buttler (1944­2010), detta anche la madre del gipsy soul.

Adi Lokovac Brano consigliato: List http://www.youtube.com/watch?v=l1jMlAYaR28

Trance music, breakbeat, industrial, drum’n’bass..., il panorama musicale bosniaco è sempre stato caratterizzato da importanti retroscena elettronici. Lo dimostrano figure ormai molto note nell’ex Jugoslavia come lo stesso Adi Lokovac, Mirza, Causevic, Basheskia e Billain. Adi Lokovac, nato nel 1970 a Sarajevo, è ritenuto il pioniere dell’electronic music bosniaca, nonché leader dell’industrial band Adi Lukovic & The Ornaments. La loro esperienza artistica si apre nel 1992, in concomitanza con lo scoppio della guerra. Incidono un singolo che ottiene un buon successo, intitolato Rock Under Siege, e il demo Na Dan Naše Smrti. I primi dischi ufficiali vedono la luce nel 1999 con Pomjeranja e nel 2001 con Fluid. Entrambi suscitano grande interesse in tutta Europa, appoggiati dalla promozione offerta dalla SONY austriaca. In Italia viene distribuito dalla EMI. La carriera di Lokovac si interrompe all’improvviso il 18 giugno 2006, a causa della morte prematura in un incidente stradale avvenuto nei pressi della città di Blazuj.

www.balcanicaucaso.org 4 Per saperne di più visita la pagina http://www.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia­Erzegovina

Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC)

Osservatorio Balcani e Caucaso (OBC) è un media elettronico e un centro studi che esplora le trasformazioni sociali e politiche nel sud­est Europa, in Turchia e nel Caucaso. Si occupa di 26 paesi e regioni, di cui sette sono già membri dell'Unione Europea, altri sei hanno intrapreso il percorso di integrazione e una buona parte è l'Europa post­sovietica oggi coinvolta nella politica di vicinato di Bruxelles.

Attraverso l'interazione tra un gruppo di lavoro con sede a Promotori Rovereto e una rete di oltre 50 corrispondenti e collaboratori Fondazione Opera Campana dei Caduti locali produce informazione, analisi e ricerca pubblicati Forum trentino per la Pace e i quotidianamente sul portale www.balcanicaucaso.org, visitato Diritti Umani da oltre 120mila lettori ogni mese: docenti e ricercatori; giornalisti; studenti; diplomatici; funzionari di enti locali, regionali Enti finanziatori e nazionali; policy makers; volontari e professionisti della Provincia autonoma di Trento Ministero degli Affari Esteri solidarietà internazionale; operatori economici; cittadini delle Comune di Rovereto diaspore del sud­est Europa e del Caucaso; turisti e viaggiatori; Unione Europea semplici curiosi.

Accanto al lavoro di informazione della testata giornalistica online, OBC promuove attività di divulgazione e formazione. Tra queste rientrano la produzione di documentari e materiali multimediali, la realizzazione di supporti didattici e di docenze, l'organizzazione e la partecipazione a eventi pubblici.

OBC sfrutta le potenzialità del multimedia, utilizza tecnologia opensource ed è presente sui principali social network.

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