<<

11SPE02A1101 ZALLCALL 12 21:54:30 01/10/97 IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Sabato 11 gennaio 1997 6 2 IIIIIIISpettacoli IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Migliorano ADDII. L’attrice scomparsa a Roma le condizioni di salute di Frank Sinatra Isa Di Marzio

Frank Sinatra sta progressivamente migliorando, la sua prognosi è comica per scelta «buona». Dopo il ricovero in clinica per infarto, è il medico che ha in cura «the Voice» a parlare in toni ottimistici delle condizioni di Sinatra. GABRIELLA GALLOZZI «Il paziente viene costantemente ROMA. «So‘ Orazio Pennac- che diventò addirittura una sorta sottoposto ad esami, è sotto 11SPE02AF01 chioni— e so‘ contento... So‘ tifoso di alter ego della Di Marzio, tan- continua osservazione e viene curato della Roma e me ne vanto...». Molti to che la stessa attrice diceva: nel migliore dei modi. La sua la ricorderanno nei panni dello «Gli ascoltatori ormai scrivono prognosi è buona», spiega il dottor scatenato tifoso giallorosso, Isa Di direttamente a Pennacchioni, Rex Kennamer. Accanto al divo Marzio, l’attrice scomparsa ieri al- condividendone gli sfoghi pitto- 81enne, i figli Tina, Nancy e Frank jr e l’età di 67 anni. Un mese e mezzo reschi e le malignità. A volte i nipoti. Sulle reali condizioni di fa le era stato diagnosticato un tu- penso di avere una doppia iden- salute di Sinatra, la rete televisiva more al pancreas e la morte l’ha tità o aver involontariamente Nbc ha però diffuso notizie non colta in un ospedale romano. La partorito un figlio d’arte». Sem- molto ottimistiche. Citando «fonti notizia della sua morte è stata dif- pre ai microfoni di Radio Campi- attendibili», l’emittente ha parlato fusa da Giuseppe D’Amico, auto- doglio, restano celebri i duetti per Sinatra di problemi cardiaci ma rizzato a dare l’annuncio dalla con Elio Pandolfi nei personaggi anche del morbo di Alzheimer. Una stessa attrice, rimasta con gli anni di Tato e Tata, che diventarono notizia subito smentita dalla completamente sola dopo che persino un . «Siamo stati portavoce dell’attore-cantante, anche il marito, il compositore e sempre in contatto - racconta lo Susan Reynolrd, che l’ha qualificata direttore d’orchestra Armando stesso Pandolfi - , anche negli ul- come una «falsità». IlgrupporockdegliU2.Adestra,ilcantanteliricoAlvinoMisciano StephaneSednaqui Del Cupola, era scomparso timi giorni, mi piacerebbe che di nell’81. lei si parlasse tanto Luisa Malcotti, poiché la sua popo- questo il vero nome larità era grande, ma ANTIPASTI. Sonorità dance e techno per il nuovo singolo; e il 3 marzo esce l’album «Pop» dell’attrice, era nata a non ha mai avuto, Torino il 7 aprile specie negli ultimi 1929. E aveva comin- anni, molto spazio». ciato fin da bambina, Per molti anni, poi, ad appena cinque l’attrice cavalcò la ri- anni, a calcare le sce- balta radiofonica E gli vanno in «Discotheque» ne. Poi l’arrivo a Ro- con un’altra storica ma sui palcoscenici trasmissione: Gran della «rivista». Ma a varietà. Gli U2 sono davvero pronti a tornare. Digerito anche lo in mostra qualche tendenza te- trafugare le nuove canzoni dal- pate per l’occasione, i monitor renderla popolare è Ma Isa Di Marzio è smacco di vedersi rubare da pirati informatici le loro nuove chno (ed era prodotto da Flood, l’archivio informatico degli U2, sputeranno a ciclo continuo una stata soprattutto la ra- stata anche una cele- che è pure tra i produttori del facendole circolare su Internet e raccolta dei venti migliori video- dio. Dove negli anni bre doppiatrice. Spe- canzoni, si preparano alle grandi manovre promozionali nuovo album, con Nellee Hoo- riuscendo persino a pubblicarne clip degli U2, al pubblico in salà Cinquanta con Isa cializzata soprattutto per il lancio dell’album, Pop,inuscitail3marzo,eantici- per e Howie B). una versione cd disponibile al sarà regalato merchandising va- Bellini, Deddi Sava- in quelle particolari pato dal singolo Discotheque, accompagnato da un vi- Il nuovo singolo (il cui lato b mercato nero per poche sterline. rio (magliette, videocassette li- gnone, Wanda Tetto- vocine di animali e si intitola Holy Joe), sembra Adesso, in via completamente ve, e anche il cd Previously, con ni, Renato Izzo, Enri- di bambini dei film e deo dove gli U2 ballano vestiti come i Village People. Il spingere in direzione di una let- ufficiale, su Internet è possibile 5 canzoni, stampato solo per co Luzzi, Silvio Noto dei documentari, so- singolo sarà presentato in anteprima con una festa in 9 tura sofisticata dell’avanguardia ascoltare una versione di Disco- questo evento e fuori commer- ed Elio Pandolfi, diede vita a per- prattutto americani. Tra i suoi città italiane, il prossimo 14 gennaio. dance. Ma non è proprio così. theque (l’indirizzo è: www.inter- cio), e altro ancora sarà messo sonaggi entrati con grande fami- ultimi lavori, è stata la voce ita- C’è anche molta ironia nell’ope- ference.com), che dal 15 gen- in vendita dagli stand del fan liarità nelle case degli italiani. «Era liana della «teiera» nel film di Di- razione. Nel video di Discothe- naio girerà anche alla radio. club italiano «U2 Backstage». un’attice di prim’ordine, di grande sney La bella e la bestia, in Ame- que che da ieri circola regolar- La sera prima, cominciano le All’uscita del disco dovrebbe professionalità, e aveva il raro do- rica interpretata da Angela Lan- ALBA SOLARO mente su Mtv, Bono e gli altri, tra grandi manovre della casa di- naturalmente seguire, a ruota, no di far ridere. Dopo aver lavora- sbury. In teatro la Di Marzio ha ROMA. Ai vecchi fans della più in generale con una produ- i riflessi stroboscopici delle luci scografica (la Polygram/Island) una tournée mondiale. Gli U2 to tanto insieme alla radio e in tea- lavorato, tra l’altro, con Strehler band— di Bono & co. potrebbe an- zione in stile «trip-hop» secondo di una discoteca, travestiti come per il lancio promozionale. Il 14 mancano dalle scene da tre an- tro, progettavamo di tornare a fare nell’Anima buona di Sezuan di che prendere un colpo, ritrovarsi la scuola molto alla moda dei i Village People (Bono masche- gennaio si terranno infatti, in ni - con l’esclusione di appari- uno spettacolo», ricorda Pietro Ga- Bertold Brecht, portato in tour- faccia a faccia con i nuovi U2 di malinconici gruppi dance di Bri- rato da poliziotto, The Edge da contemporanea, delle serate- zioni estemporanee, come quel- rinei, compagno di lavoro sin da- née per l’Europa nell’84. In una Discotheque, il singolo in uscita stol. Secondo quanto dichiarato macho, Adam Clayton da mari- evento in nove grandi città italia- la che vide Bono e The Edge in gli anni della radio. «Avevamo co- occasione, in particolare, l’attri- il 3 febbraio, che anticipa di un a un giornale dal batterista, Lar- naio e Larry Mullen da cowboy), ne dove allo scoccare della scena a Modena, per il duetto minciato praticamente insieme - ce diede prova di grande profes- mese l’album, l’undicesimo del- ry Mullen jr., «il trip-hop ha sem- ballano una specie di macare- mezzanotte verrà presentato al con Pavarotti -, e secondo la tv prosegue Garinei - nel ‘49-’50 alla sionalità: nell’81 sostituì al Sisti- la loro carriera, ufficialmente in- pre fatto parte della band: la na. E Bono canta: «Svegliati, pubblico nostrano il nuovo sin- americana hanno in progetto di radio, con il regista Nino Meloni. na di Roma, da un giorno all’al- titolato Pop, e registrato negli questione è come incorporarlo usciamo fuori/ discoteca, andia- golo e il videoclip. Milano (al ripartire da Sarajevo, alla quale Erano i tempi di Bisarca,diCaccia tro e senza possibilità di prove studi Hanover di Dublino l’anno nel nostro lavoro e aggiornarlo». mo in discoteca/ sei in cerca del Rolling Stones), Torino (al Fa- avevano dedicato la ballata Miss al tesoro. E per lungo tempo ab- in Accendiamo la lampada, Bice scorso. Che gli U2 non sarebbero tor- tuo amore/ ma sai di essere in- ster), Bologna (al Vox di No- Sarajevo interpretata con Pava- biamo lavorato insieme». Valorì che sarebbe morta di lì a Potrebbe essere un colpo per- nati sulle loro orme era del resto vece in un altro luogo/ voglio nantola), Roma (Piper), Napoli rotti e pubblicata sull’album Pas- E alla radio, nello storico pro- poco. In tv l’attrice è stata poi ché questi nuovi U2 del rock chiaro già dai loro ultimi due di- essere la canzone/ ma hai biso- (Bunker), Catania (Empire), sengers. Ma fonti più accreditate gramma Campo de‘ fiori,ilsuo per molto tempo l’ospite fissa di epico e passionale di un tempo schi, Achtung Baby e Zooropa, gno di un’amante». Bari (Shalter), Firenze (Tenax) parlano di una tournée che do- personaggio più celebre fu pro- G. B. Show, con Gino Bramieri. sembrano non abbiano conser- usciti nel ‘91 e nel ‘93, che ave- Per saperne di più sui brani di e Marghera (Sound-Code) sono vrebbe prendere l’avvio in pri- prio Orazio Pennacchioni, il mo- Lunedì a mezzogiorno sarà dato vato quasi più nulla: si annun- vano in qualche modo chiuso Pop si dovrebbe chiedere ai pi- le città prescelte. I locali saranno mavera, agli inizi di maggio, da- nello tifoso della Roma che con l’estremo saluto a Isa Di Marzio ciano con una veste danzerec- un ciclo artistico per la band ir- rati telematici che pochi mesi fa ovviamente allestiti con poster, gli Stati Uniti, per poi approdare la sua lingua tagliente non ri- nella Chieda degli Artisti di piaz- cia, addirittura un po‘ techno, e landese, e già Zooropa metteva sono clamorosamente riusciti a locandine e gigantografie stam- in Europa alla fine dell’estate sparmiava nessuno. Personaggio za del Popolo. IL CASO. De Berardinis sull’«insuccesso» fiorentino RAIDUE. La commedia della Serreau Tutti in fuga da King Leo Mamma Lapin, «Ma non volevo provocare» una sorpresa in tv

Rivolta a teatro: il King Lear n.1 di Leo de Berardinis ha comunque particolare per un te- ROMA. Una Pamela Villoresi tra- potere rigenerante delle mamme, sto pirandelliano. Eppure, nessu- —sfigurata dal trucco, appesantita da- salta su con evidenza fluorescente. scatenato l’insofferenza degli spettatori fiorentini della no aveva avuto niente da ridire e gli anni e dalla fatica, dalla «patina Merito anche di una Villoresi in Pergola, che hanno abbandonato in massa la sala. Alla I giganti erano piaciuti moltissi- grigia» che le si è appiccicata addos- grande forma, nonostante il pe- fine, i «superstiti» erano un centinaio rispetto ai seicento mo». E allora? Cosa è successo al- so è la Mamma, straordinaria prota- sante trucco che la stravolge. iniziali. È andata meglio alle repliche, ma Leo è stupito la Pergola? «Francamente non so. gonista di Lapin Lapin,lasurrealee «Un’ora e mezzo ci vuole - spiega Bisognerebbe sapere cosa hanno allucinata commedia di Coline l’attrice - per trasformarmi in una lo stesso di una reazione che sembra ricalcare scene già visto finora e perché rimangono Serreau che fiorisce all’occhiello di sorta di Mrs. Doubtfire. Devo dire viste e già vissute una ventina di anni fa, quando il teatro tanto turbati da questo modo di «Palcoscenico» stasera su Raidue che quando Sciaccaluga mi chiese di ricerca si faceva nelle cantine e non nei teatri Eti. fare teatro. Molti, probabilmente, (ore 22,30). Un appuntamento da di interpretare questo personaggio, cercavano Shakespeare in un la- non perdere con la favola moder- ero un po‘ sconcertata. Ma poi ho voro che reca chiaramente la di- na di Serreau, tutta raccolta fra le affrontato la parte con grande citura “di Leo de Berardinis da quattro mura di una povera casa gioia, perché mi riconosco nella ROSSELLA BATTISTI William Shakespeare”. Questo di periferia dove mamma Lapin realtà di mamma in molte cose. ROMA. «Non capisco, lo spetta- Un salto indietro nel tempo, non èunKing Lear, bensì uno 11SPE02AF02 cerca di ricomporre le quotidiane Certo, io non mi sono lasciata an- —colo era piaciuto a Urbino, Macera- negli anni Settanta, quando il tea- studio, una personale rilettura. E 2.0 fratture familiari, il marito senza la- dare fisicamente come mamma ta, Salerno»: Leo de Berardinis è più tro di ricerca faceva sobbalzare poi, diciamocelo, chi conosce voro, la figlia divorziata, l’altro fi- Lapin e mi voglio bene, ma è vero sconcertato che irritato dal fatto sulle sedie gli spettatori. Che oggi davvero Shakespeare? Chi è in 22.0 glio terrorista, e ancora interferen- che una mamma dà con grande che Firenze abbia voltato le spalle a torna a creare dissidi non cercati. grado di dire come faceva teatro ze extraterrestri e vicine invadenti. generosità senza pensare troppo a King Lear n.1, prima tappa di cin- «Non faccio un teatro provocato- e come allestiva i suoi spettacoli? Un torrente di dialoghi, le sceno- se stessa, che si preoccupa di far que studi-riletture dedicati alla rio - continua Leo -. Il nostro la- Il teatro per me è l’attore, il testo grafie pop-fumettose di Ezio Frige- star bene tutti». tragedia shakespeariana. King voro anzi voleva essere generoso, viene prima e dopo». rio e le musiche di Andrea Nicolini Un modo di vivere che è anche Lear n.1, andato in scena alla coinvolgere il pubblico scenden- Sarà stata insofferenza da ab- decorano in modo scoppiettante un esempio su come migliorare il Pergola lo scorso martedì, ha pro- do in platea in nome di quel tea- bonati? «Certo, è significativo che questa commedia, «raccontata» mondo. Una favola metaforica sul- vocato infatti una mezza «rivolta» tro popolare che da sempre mi tutto questo accada in un teatro dal Teatro Stabile di Genova con la realtà firmata da quella che del pubblico, che durante l’inter- sforzo di ricreare. Un teatro-even- pubblico. Dove è paradossale la regia di Marco Sciaccaluga e ri- Sciaccaluga definisce l’«Aristofana» vallo si è defilato, sibilando non to». E in fondo, di evento si è trat- che si paghino fino a 40mila lire presa in tv da Silvio Maestranzi. della fine del secolo. «Serreau - di- troppo fra i denti tutto il suo dis- tato, perché non capita quasi più per un biglietto: questo significa Una «scommessa», quella di ce - è un’autrice coraggiosa, capa- senso. Alla fine, di seicento spet- che la protesta dilaghi in diserzio- tagliare via tutta una fetta di uten- portare una commedia tanto tea- ce di scommettere su una dram- tatori, ne erano rimasti sì e no un ne di massa per una performance ti, soprattutto quelli giovani, che trale in tv, che Sciaccaluga era re- maturgia che non parli del forun- centinaio. E Leo, alzando le mani di tre ore. Firenze, poi, aveva ac- non si possono permettere certe stìo ad accettare in un primo tem- colo, del frigorifero e dello spinello al cielo, ha detto: «Ho notato che colto bene, in altre occasioni, il cifre. È tempo che i politici si ren- po: «temevo che la forte specificità come fa la maggior parte della il teatro si è svuotato. Che sia la lavoro di Leo: quattro anni fa la dano conto che il teatro è una teatrale nelle scene e nei costumi produzione, soprattutto degli auto- volta buona?». «Ecco, anche que- sua versione de I giganti della cosa essenziale per la democra- e la stilizzazione grottesca avreb- ri uomini. Mentre l’arte deve avere sta frase è stata interpretata male montagna aveva registrato un bel zia, che è un mezzo per scavalca- bero rivelato tutta la loro finzione la forza di esprimere altro che non - commenta adesso a freddo -. successo. «Era un allestimento re le barriere culturali». davanti all’occhio voyeuristico del- la mera realtà». E per sottolineare Qualcuno ha persino scritto che anomalo, in qualche modo, an- Dopo trent’anni passati sulle la telecamera...». Ma una volta ral- l’aspetto visionario, la scelta di era provocatoria e offensiva per che quello - commenta de Berar- scene, dedicati con devozione al- lentati i ritmi della recitazione per una stilizzazione da cartoon (con la città, ma io non volevo provo- dinis -. Avevo scelto di fare la par- la ricerca e al teatro puro, il mae- adattarli ai tempi televisivi, lavora- espliciti richiami a Roy Lichten- care nessuno. La mia era una no- te di Ilse perché mi interessavano stro 56enne non si lascia turbare to di taglio e di reimpostazione vi- stein) cade a proposito, ripropo- ta dolorosa, la speranza che que- quelle parole, quel pensiero. Non troppo. Un «flop» che servirà da siva (usando il Delle Vittorie per le nendo forme da commedia del- sto “incidente” servisse a far riflet- una scelta rivoluzionaria in asso- schiaffo sulle coscienze? «Da par- riprese), il risultato finale ha fatto l’arte con il linguaggio più popola- tere su quello che sta succeden- luto, dato che nel teatro ruoli en te nostra - dice lui - c’è tanto contenti tutti e l’efficacia di Lapin re dei nostri giorni, il fumetto, ap- do nel teatro». travesti ci sono sempre stati, ma amore». LeodeBerardinisin«KingLear1» Lapin, la sua parabola morale sul punto. - R.B.