Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

INDICE 1 INTRODUZIONE...... 1 1.1 Contestualizzazione geografica ...... 1 1.2 Linee guida per la VAS ...... 2 1.2.1 La normativa di riferimento...... 2 La direttiva 2001/42/CE...... 2 Ambito di applicazione ...... 3 La normativa nazionale ...... 3 La nuova Legge Urbanistica della Regione (LR 11/2004) ...... 3 Le Delibere di Giunta Regionale...... 4 1.2.2 Nota Metodologica: il processo, i criteri di valutazione e gli elaborati da produrre...... 5 La fase di orientamento e impostazione (La Relazione Ambientale) ...... 6 La fase di elaborazione e redazione (Il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica)...... 6 La fase di consultazione-adozione (la Dichiarazione di Sintesi)...... 7 L’attuazione e la gestione del piano ...... 8 1.3 Scelta degli indicatori ...... 8 1.3.1 Definizione di indicatore ...... 8 1.3.2 Metodologia per la definizione del core-set di indicatori – criteri di scelta...... 10 2 Descrizione preliminare dello stato dell’ambiente...... 11 2.1 Fonte dei dati ...... 11 2.2 Aria...... 11 2.2.1 Qualità dell’aria...... 12 2.2.2 Emissioni...... 13 2.3 Fattori climatici ...... 14 2.4 Acqua...... 16 2.4.1 Acque superficiali ...... 16 2.4.2 Acque sotterranee...... 19 2.4.3 Acquedotti e fognature ...... 20 2.5 Suolo e sottosuolo...... 21 2.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico ...... 21 2.5.2 Uso del suolo...... 22 2.5.3 Cave attive e dismesse ...... 23 2.5.4 Discariche...... 23 2.5.5 Significatività geologico – ambientali / geotipi...... 23 2.5.6 Fattori di rischio geologico ed idrogeologico ...... 23 2.6 Agenti fisici...... 24 2.6.1 Radiazioni non ionizzanti...... 24 Radiazioni a bassa frequenza ...... 25 Radiazioni ad alta frequenza...... 25 2.6.2 Radiazioni ionizzanti...... 25 2.6.3 Rumore...... 26

I Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

2.6.4 Inquinamento luminoso ...... 28 2.7 Biodiversità, flora e fauna...... 28 2.7.1 Aree protette e aree a tutela speciale ...... 29 2.8 Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico...... 29 2.8.1 Ambiti paesaggistici...... 29 2.8.2 Patrimonio archeologico...... 30 2.8.3 Patrimonio architettonico...... 30 2.9 Popolazione ...... 31 2.9.1 Caratteristiche demografiche e anagrafiche...... 31 2.9.2 Istruzione...... 32 2.9.3 Situazione occupazionale...... 32 2.9.4 Salute e sanità...... 33 2.10 Il sistema socio-economico...... 33 2.10.1 Il sistema insediativo ...... 33 2.10.2 Viabilità...... 33 2.10.3 Rete di servizi...... 34 2.10.4 Attività commerciali e produttive...... 34 2.10.5 Rifiuti ...... 37 2.10.6 Energia...... 37 2.10.7 Turismo ...... 38 3 Problematiche ambientali ...... 39 4 ESAME DI COERENZA E OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’...... 40 4.1 Coerenza tra gli obiettivi del piano e problematiche ambientali...... 40 5 SOGGETTI INTERESSATI DALLE CONSULTAZIONI ...... 45 6 CARTOGRAFIA...... 47

II Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

1 INTRODUZIONE

1.1 Contestualizzazione geografica

Il comune di Borgoricco è sito a nord del territorio provinciale di Padova ed ha un’estensione territoriale di circa 20 Kmq. I Comuni confinanti sono quelli di , , Villanova di Camposampiero, , S. Giorgio delle Pertiche. Oltre il Capoluogo comunale sono presenti due frazioni: S. Eufemia e S. Michele delle Badesse. Il territorio comunale è totalmente pianeggiante e attraversato da diversi corsi d’acqua: sul lato ovest è lambito dal torrente Musone, a nord–est, sopra la località Favarigo, dal torrente Muson Vecchio; nel mezzo è attraversato dallo scolo Lusore ed è toccato a sud– ovest dal fiume Tergola.

La rete infrastrutturale che collega il territorio comunale con la vicina città di Padova è costituita dalla SR 307 e dalla più nuova SR 308. La viabilità provinciale e comunale è invece un’evoluzione dell’originaria rete stradale realizzata in epoca romana. L’insediamento infatti, di antichissima origine, lega la sua storia a quella degli altri comuni del Graticolato Romano: il territorio è completamente inserito nella centuriazione Romana, caratterizzata da una serie di strade ortogonali tra loro intersecanti. In particolare la SP 10 è “Cardine” di tale sistema, mentre la SP 34 è “Decumano”. Anche le strade comunali rimangono le vie del Graticolato e la scacchiera che divide il territorio in agri di forma quadrata è collegamento con le frazioni ed i comuni limitrofi. Borgoricco è il centro maggiormente sviluppato, sede di numerosi servizi tra cui il Municipio, il Centro Civico con Biblioteca, la nuova piazza. Nella campagna circostante invece, a seguito della possibilità di edificare solo entro 60 metri dai lati delle strade corrispondenti con i cardi e i decumani della centuriazione romana, si è sviluppata una forte edificazione lungo tali assi stradali, che ha comunque consentito la salvaguardia dell’antico Graticolato Romano, e tutelato nel contempo il territorio agricolo. Relativamente al sistema produttivo, l’attività agricola nel territorio comunale è ancora oggi ben presente. Le attività industriali e artigianali si sono sviluppate nella zona produttiva tra Borgoricco e S. Michele delle Badesse.

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1.2 Linee guida per la VAS

1.2.1 La normativa di riferimento

Lo scopo del presente capitolo è quello di presentare un breve excursus sulla normativa europea, nazionale e regionale rilevante ai fini dell'elaborazione della valutazione ambientale strategica e dell’inquadramento della presente relazione ambientale. La direttiva 2001/42/CE La direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, chiamata anche Direttiva VAS, è entrata in vigore il 21 luglio 2001 e doveva essere attuata dagli Stati membri prima del 21 luglio 2004. Essa si integra perfettamente all’interno della politica della Comunità in materia ambientale contribuendo a perseguire gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, della salute umana e dell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, di conservazione ed uso sostenibile della biodiversità. Già nel quinto programma comunitario di politica ed azione a favore dell’ambiente e dell’uso sostenibile veniva ribadita l’importanza di valutare i probabili effetti di piani e programmi sull’ambiente. La presente direttiva ha l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali durante l’elaborazione e l’adozione di piani e programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente. La direttiva ha carattere procedurale e sancisce principi generali, mentre gli stati membri hanno il compito di definire i dettagli procedurali tenendo conto del principio di sussidiarietà. Tale procedura si esplica: ° nell’elaborazione di un rapporto di impatto ambientale che deve individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi dell’attuazione del piano sull’ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano stesso. Tale elaborato dovrà contenere le informazioni contenute nell’allegato I della direttiva; ° nello svolgimento di consultazioni; ° nella valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni nell’iter decisionale; ° nella messa a disposizione delle informazioni sulla decisione. L’innovazione della procedura si fonda sul principio che la valutazione deve essere effettuata durante la fase preparatoria del piano o programma ed anteriormente alla sua adozione o all’avvio della relativa procedura legislativa (cfr. art. 4 comma 1) in modo tale da essere in grado di influenzare il modo in cui viene stilato il piano. Altro elemento fondamentale è l’obbligo di concedere a determinate autorità ed al pubblico l’opportunità di esprimere la loro opinione sul rapporto ambientale formulando pareri che devono essere presi in considerazione durante la preparazione e l’adozione del piano. Al momento dell’adozione devono essere messi a disposizione delle autorità e del pubblico: - il piano, - una dichiarazione di sintesi in cui viene illustrato in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano e come si è tenuto conto del rapporto ambientale, dei pareri espressi, dei risultati delle consultazioni e le ragioni per cui è stato scelto il piano, - le misure in merito al monitoraggio. (cfr. art. 9 comma 1) Con riferimento a quest’ultimo punto l’art. 10 della direttiva definisce che gli stati membri controllino gli effetti ambientali significativi dell’attuazione dei piani al fine di individuare gli effetti negativi imprevisti ed adottare misure correttive.

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Ambito di applicazione

L’ambito di applicazione della direttiva viene definito all’art. 3. In particolare deve essere svolta la valutazione ambientale per tutti i piani e programmi che sono elaborati nel settore agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della dir. 85/337/CE, o per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi della dir. 92/43/CEE (direttiva Habitat). Nel caso che i piani di cui sopra determinino l’uso di piccole aree o modifiche minori e per piani non citati precedentemente, gli stati membri esaminano caso per caso la necessità di avviare la procedura di valutazione ambientale tenendo conto dei criteri all’allegato II della direttiva stessa (screening).

La normativa nazionale Dal 29 aprile 2006, data di entrata in vigore del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (recante "Norme in materia ambientale"), la normativa nazionale sulla tutela dell'ambiente ha subito una profonda trasformazione. Il D. Lgs 152/2006 (cd. "Codice ambientale") ha riscritto le regole su valutazione ambientale, difesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento atmosferico e risarcimento dei danni ambientali, abrogando la maggior parte dei previgenti provvedimenti del settore. In particolare la parte seconda del codice prende in considerazione le procedure per la Valutazione ambientale strategica (VAS). Questa parte del codice doveva entrare in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione in GU cioè il 12 agosto 2006, ma la Legge 26 febbraio 2007, n. 17 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 28 dicembre 2006, n. 300, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Disposizioni di delegazione legislativa”, pubblicata nella G.U. n. 47 del 26 febbraio 2007 riporta all’art. 5 – Proroga di termini in materia ambientale”, comma 2: 2. Il comma 1 dell'articolo 52 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è sostituito dal seguente: "1. Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 49 e 50, la parte seconda del presente decreto entra in vigore il 31 luglio 2007." Da tale data entra quindi in vigore la parte seconda del Codice Ambientale. Il 29 gennaio 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D. Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4, in vigore a partire dal 13 febbraio 2008. Tale decreto individua “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152. In particolare dall’entrata in vigore del decreto vengono abrogati gli art. da 4 a 52 del D. Lgs. 152/2006, la parte II e gli allegati da I a V della parte II vengono sostituiti.

La nuova Legge Urbanistica della Regione Veneto (LR 11/2004) La LR 11/2004 stabilisce criteri, indirizzi e contenuti che gli strumenti di pianificazione devono avere. In particolare è previsto lo sdoppiamento del Piano Regolatore Generale Comunale in due strumenti precisi: 1. il Piano di Assetto del Territorio (PAT) che rappresenta il Piano Strutturale in cui confluiscono le invarianti ed il dimensionamento complessivo con valore decennale; 2. il Piano degli Interventi (PI) che rappresenta il Piano di Attuazione quinquennale del PAT. All’articolo 4 della LR viene recepita la direttiva VAS e di seguito si riporta un estratto del primo comma: “al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, provvedono alla Valutazione Ambientale Strategica degli effetti derivanti dall’attuazione degli stessi”. La Giunta Regionale definisce, ai sensi dell’art. 46 comma 1, lett. a), criteri e modalità di applicazione della VAS. Tra i piani sottoposti a VAS ricadono anche i Piani di Assetto del Territorio comunali ed intercomunali.

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La VAS deve evidenziare la congruità delle scelte degli strumenti di pianificazione rispetto agli obiettivi di sostenibilità degli stessi, alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione individuando altresì le alternative assunte nell’elaborazione del piano, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e/o compensazione da inserire nel piano.

Le Delibere di Giunta Regionale Con Delibera di Giunta Regionale n. 2988 del 01 Ottobre 2004, sono stati adottati i primi indirizzi operativi per la Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi di competenza della Regione Veneto. Nelle more dell’adozione di una specifica disciplina, i medesimi indirizzi possono costituire un utile riferimento anche per gli enti locali, relativamente ai piani dai medesimi adottati nelle materie di competenza. Con DGR n. 3262 del 24 ottobre 2006 sono state apportate alcune integrazioni alla sopraccitata DGR. Viene costituita un’Autorità ambientale per la VAS che in fase di preparazione del Piano e prima della sua adozione, o dell’avvio della procedura amministrativa, prenda in considerazione il rapporto ambientale redatto, le osservazioni e le controdeduzioni, i pareri espressi ai sensi dell’articolo 6 della direttiva CE/42/2001 nonché i risultati delle consultazioni con le regioni finitime. Viene individuata quindi tale autorità in apposita Commissione Regionale VAS composta da tre componenti: o Segretario Regionale alle infrastrutture e mobilità con funzioni di Presidente, o Segretario Regionale all'ambiente e territorio con funzioni di Vicepresidente, o Segretario competente per materia, ovvero da Dirigente dallo stesso delegato, componente variabile a seconda della natura del Piano e/o Programma di volta in volta sottoposto al giudizio di compatibilità ambientale. L'attività di supporto e di istruttoria alla Commissione Regionale VAS viene svolta dalla Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti La Deliberazione n. 2988 del 1 ottobre 2004 viene integrata sul piano delle procedure applicabili alle tipologie di Piano e/o Programma di competenza regionale e già nella stessa Deliberazione individuati per cui è stata individuata una disciplina comune ferma restando per ogni piano o programma la specifica disciplina legislativa di settore. Da ultimo la Deliberazione n. 2988/2004 viene integrata anche sotto il profilo della disciplina della Valutazione Ambientale Strategica per i Piani e i Programmi diversi da quelli di stretta competenza della Regione. Infatti, l'articolo 4 della Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, prevede che "la Giunta Regionale definisce ai sensi dell'articolo 46, comma 1, lettera a) criteri ed applicazioni della VAS in considerazione dei diversi strumenti di pianificazione e delle diverse tipologie di comuni". Vengono approvate le seguenti procedure: o Allegato A per la valutazione Ambientale strategica dei Piani e/o Programmi di competenza regionale; o Allegato B per la valutazione Ambientale strategica dei Piani e/o Programmi comunali, intercomunali e provinciali; o Allegato C per la valutazione Ambientale strategica dei Piani di Assetto del territorio comunale ed intercomunale di cui agli articoli 14, 15 e 16 della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11 o Allegato D per la valutazione Ambientale strategica dei Programmi o piani di iniziativa regionali approvati da altri soggetti o oggetto di accordi. Con Delibera di Giunta Regionale n. 2649 del 07 Agosto 2007 avente per oggetto “Entrata in vigore della Parte II del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152. Procedure per la valutazione ambientale strategica – VAS – per la valutazione di impatto ambientale -VIA – e per l’autorizzazione integrata ambientale – IPPC” viene ricordato che la legge statale, che interviene su una materia esclusiva quale quella ambientale, fa sì che debbano disapplicarsi le disposizioni regionali in contrasto con la nuova disciplina statale e pertanto si rende necessario valutare gli atti legislativi ed amministrativi adottati dalla Regione Veneto in materia di VAS. Viene inoltre affermato che gli indirizzi operativi sinora dati sono stati modulati sulla Direttiva 2001/42/CE e che è in corso di predisposizione un progetto di Legge Regionale per recepire formalmente la Direttiva 2001/42/CE.

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1.2.2 Nota Metodologica: il processo, i criteri di valutazione e gli elaborati da produrre

La piena integrazione della dimensione ambientale nella pianificazione implica un evidente cambiamento rispetto alla concezione derivata dall’ applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti. Tale cambiamento consiste soprattutto nel fatto che l’integrazione della dimensione ambientale nel piano e la valutazione del suo livello di efficacia devono essere effettive a partire dalla fase di impostazione del piano fino alla sua attuazione e revisione. Tale sequenza costituisce l'asse ordinatore del percorso di valutazione. Il filo che collega le analisi / elaborazioni del piano e le operazioni di Valutazione Ambientale appropriate per ciascuna fase rappresenta la dialettica tra i due processi e la stretta integrazione necessaria all'orientamento verso la sostenibilità ambientale. Tale dialettica tra analisi e proposte del piano e Valutazione Ambientale deve essere reale: entrambe dovrebbero godere di pari autorevolezza e di comparabile capacità di determinazione. Sembra opportuno sottolineare tre elementi che caratterizzano lo schema proposto: - la presenza di attività che tendenzialmente si sviluppano con continuità durante tutto l'iter di costruzione e approvazione del piano. Si tratta della costruzione della base di conoscenza e della partecipazione, intesa in senso ampio per comprendere istituzioni, soggetti con competenze e/o conoscenze specifiche nonché il pubblico e le sue organizzazioni; - la considerazione della fase di attuazione del piano come parte integrante del processo di pianificazione, in tal senso accompagnata da attività di monitoraggio e valutazione dei risultati; - la circolarità del processo di pianificazione, introdotta attraverso il monitoraggio dei risultati e la possibilità / necessità di rivedere il piano qualora tali risultati si discostino dagli obiettivi di sostenibilità che ne hanno giustificato l'approvazione. Qui di seguito si ripercorre la sequenza delle fasi e delle operazioni comprese in ciascuna fase mettendo in risalto il contenuto e il ruolo della Valutazione Ambientale.

Ciò comporta che l'integrazione debba essere effettiva e continua e che si sviluppi durante tutte le quattro fasi principali del ciclo di vita di un piano: a. Orientamento e impostazione b. Elaborazione e redazione c. Consultazione e adozione/approvazione d. Attuazione, gestione e monitoraggio La figura seguente rappresenta la sequenza delle fasi di un processo di piano nel quale l'elaborazione dei contenuti di ciascuna fase è sistematicamente integrata con la Valutazione Ambientale.

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La fase di orientamento e impostazione (La Relazione Ambientale) Al momento della definizione degli orientamenti del piano, il processo di Valutazione Ambientale interviene per valutare il grado di sostenibilità delle proposte che orientano inizialmente il nuovo processo di pianificazione. E’ in questo contesto che può inserirsi la presente relazione ambientale. Questo primo esame porta anche a determinare la necessità o meno di sviluppare tutto il processo di Valutazione Ambientale (VAS). La decisione se sottoporre o meno il piano alla Valutazione Ambientale è regolata e definita giuridicamente. Nei casi per i quali sia necessaria una Verifica di esclusione (screening) al fine della eventuale esclusione del piano dalla Valutazione Ambientale, occorre comunque applicare, in forma semplificata, criteri e metodi di Valutazione Ambientale. Nel nostro specifico caso regionale, all’art. 4 della L.U. n. 11/2004 comma 2, è indicato che sono sottoposti a VAS i Piani di Assetto del Territorio, per cui nel caso in esame non sarà necessaria la procedura di screening.

La fase di elaborazione e redazione (Il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica) L'avvio dell’elaborazione e redazione del piano è accompagnato da una fase di analisi ad ampio spettro sullo stato dell'ambiente e sul contesto programmatico (analisi di contesto), dal riconoscimento dei soggetti, esterni all'amministrazione, rilevanti per il piano (mappa degli attori), dalla consultazione con le autorità competenti per gli aspetti ambientali e dalla concertazione con gli altri enti, organismi e componenti dell'amministrazione al fine di impostare le analisi di base e la costruzione della conoscenza comune (scoping). Il Quadro Conoscitivo sarà strutturato secondo le seguenti fasi: ° definizione dei tematismi, delle banche dati e delle serie storiche, al fine di individuare gli indicatori di stato e di pressione necessari alla valutazione di sostenibilità strategica; ° individuazione delle tendenze relativamente ai tematismi contenute nelle matrici; ° individuazione dei possibili progetti strutturali del Piano per misurare gli effetti; 6 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

La qualità dell’ambiente viene valutata a seconda dello stato dei diversi sottosistemi che lo compongono e del gradi di utilizzo delle diverse risorse. In particolare la valutazione si baserà sullo stato dei seguenti fattori: ° la qualità dell’aria; ° la qualità dell’acqua; ° il consumo delle risorse idriche; ° la depurazione delle acque reflue; ° lo sfruttamento del suolo e del sottosuolo; ° la presenza di fonti di radiazioni; ° i consumi di energia elettrica; ° la produzione e il riciclo dei rifiuti urbani. Dalle analisi del contesto programmatico e ambientale e dalla assunzione dello scenario di riferimento, che ipotizza gli andamenti futuri in assenza del piano, derivano gli obiettivi ambientali generali, che devono essere integrati negli obiettivi generali del piano. Una volta definiti gli obiettivi generali del piano, la valutazione si concentra sull'analisi di coerenza esterna. Tale analisi garantisce l'armonizzazione degli obiettivi del piano con gli obiettivi di sostenibilità definiti dalle direttive, normative e dai piani sovraordinati. Partendo dagli obiettivi generali, dall'analisi di dettaglio del territorio e degli aspetti ambientali rilevanti è possibile articolare linee d'azione e obiettivi specifici del piano, definiti nello spazio e nel tempo. Fissati tali obiettivi e identificati i possibili interventi e linee d'azione, si attiva l'analisi degli effetti ambientali delle alternative di piano, ciascuna formata da strategie, azioni e misure diverse. Gli effetti ambientali di tali alternative sono confrontati con gli effetti ambientali dello scenario di riferimento in assenza di piano e il loro grado di sostenibilità è verificato attraverso analisi di sensibilità e di conflitto. Questa analisi permette la selezione dell'alternativa di piano più sostenibile. La definizione delle azioni e degli strumenti di intervento del piano si completa con l'analisi di coerenza interna, ovvero della coerenza tra obiettivi, strategie e azioni del piano, e la valutazione dei presumibili effetti ambientali del piano. La fase di elaborazione del piano termina con la redazione del Rapporto Ambientale, che deve registrare in maniera fedele e attendibile il modo nel quale si è sviluppato il processo di Valutazione Ambientale ed è stata selezionata, tra quelle possibili, l'alternativa di piano più sostenibile. Il Rapporto Ambientale comprende una “Sintesi non Tecnica”, per favorire il coinvolgimento di un pubblico ampio. È essenziale che la strumentazione tecnico-metodologica del Rapporto Ambientale fornisca il quadro dello stato iniziale del sistema, così da permettere, nelle fasi di attuazione, la verifica del conseguimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dal piano. La necessità di predisporre una relazione di sintesi non tecnica è definita all’interno dell’allegato I lettera j) della Direttiva 42/2001/CE, dell’allegato VI del D. Lgs. 152/2006 e dell’art. 13 del D. Lgs. 4/2008. Tale relazione riporta le informazioni presenti all’interno del Rapporto ambientale in forma sintetica. La relazione viene messa a disposizione in fase di consultazione assieme al piano ed al Rapporto Ambientale.

La fase di consultazione-adozione (la Dichiarazione di Sintesi) L'integrazione della dimensione ambientale nella fase di consultazione e adozione / approvazione è incentrata sulla consultazione delle autorità competenti e del pubblico riguardo alla proposta di piano e al relativo Rapporto Ambientale. I risultati di tale consultazione devono essere presi in considerazione prima della adozione / approvazione del piano. L'amministrazione responsabile dovrà informare le autorità e i soggetti consultati in merito alle decisioni prese, mettendo a loro disposizione il piano approvato e una “Dichiarazione di Sintesi” nella quale si riassumono gli obiettivi e gli effetti ambientali attesi, si dà conto di come sono state considerate le osservazioni e i pareri ricevuti e si indicano le modalità del monitoraggio di tali effetti nella fase di attuazione del piano.

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La dichiarazione di sintesi è un documento che illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano e come si è tenuto conto del rapporto ambientale, dei pareri espressi e dei risultati delle consultazioni avviate nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano alla luce delle alternative possibili (art. 6 comma 1 lettera b) della dir. 42/2001/CE). Tale elaborato ha la funzione di rendere ancor più trasparente il processo decisionale che ha portato alla formulazione finale del Piano.

L’attuazione e la gestione del piano Di norma lo sforzo di pianificazione si concentra sulle due fasi precedenti, ma, dal punto di vista ambientale, l'attuazione del piano è in realtà la fase più importante poiché proprio in questa fase si manifesta l'efficacia e l'utilità reale dello sforzo e del procedimento di Valutazione Ambientale utilizzato durante la elaborazione e l’adozione / approvazione del piano. In questa fase la Valutazione Ambientale si concentra nella gestione del programma di monitoraggio ambientale e nella valutazione periodica del conseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Qualora gli effetti fossero sensibilmente diversi da quelli previsti, il monitoraggio dovrebbe consentire di provvedere azioni correttive e, se del caso, di procedere a una complessiva revisione del piano. Il monitoraggio ambientale dell’attuazione del piano è quindi di vitale importanza per una valutazione dei risultati pratici ottenuti, che permetta di non ripetere gli stessi errori nei nuovi piani.

1.3 Scelta degli indicatori

Lo studio, la valutazione ed il monitoraggio sulle varie componenti ambientali identificate (aria, acqua, suolo, paesaggio, ecc.) viene effettuato attraverso l’uso di indicatori ambientali; sono questi gli strumenti in grado di fornire informazioni in forma sintetica, di rendere visibile un certo trend evolutivo e soprattutto di rendere comprensibili alla popolazione fenomeni più complessi. Scopo dell’indicatore è definire un significato di sintesi del fenomeno indagato e sarà elaborato con il preciso obiettivo di dare un “peso” quantitativo a parametri caratteristici delle componenti ambientali prese in esame; è un indice che mostra quantitativamente le condizioni del sistema, attuali ed in previsione future. Di fondamentale importanza è la proiettabilità futura dell’indicatore, ovvero il suo aggiornamento futuro; questa caratteristica dell’indicatore permette il monitoraggio del territorio ma soprattutto delle scelte operate.

1.3.1 Definizione di indicatore

Il primo riferimento tra i modelli è il Pressione - Stato - Risposta (PSR), proposto in ambito nazionale dall’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), che utilizza tre tipi di indicatori ambientali: - Indicatori di pressione (P): misurano la pressione esercitata dalle attività antropiche sull’ambiente e sono espressi in termini di emissioni o di consumo di risorse (flussi di materia); - Indicatori di stato (S): fanno riferimento alla qualità dell’ambiente in tutte le sue componenti ed evidenziano situazioni di fatto in un preciso momento temporale: descrivono lo status quo. Se utilizzati nella misurazione della reattività o il livello di esposizione ad alterazioni o fattori di degrado del sistema ambientale ed insediativo sono anche detti indicatori di qualità/degrado/esposizione; - Indicatori di risposta (R): sono necessari per prevenire, compensare o mitigare gli impatti negativi dell’attività antropica e sintetizzano la capacità e l’efficienza delle azioni (piani, politiche o programmi) intraprese per il risanamento ambientale, per la conservazione delle risorse e per il conseguimento degli obiettivi assunti. A questa prima serie di indicatori “base” si possono affiancare quegli indicatori che si limitano alla caratterizzazione di aspetti utili alla descrizione del contesto di riferimento: indicatori di scenario. Con la Conferenza di Aalborg +10 è stato definito un inventario degli indicatori ambientali integrati a livello europeo, nazionale e locale. Pur esistendo questa lista, peraltro molto ricca e varia, essendo stata concepita per rispondere alle esigenze dell’intera

8 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 comunità rappresentante ben 25 Paesi, si è tuttavia dell’idea che sia necessario lasciare alle singole comunità l’autonomia di selezionare gli indicatori più adatti alla situazione locale per meglio rappresentare la loro specificità ambientale. Oltre al modello sopra descritto, ne esiste anche un altro di più recente e nuova concezione che meglio individua il concetto di sostenibilità: il modello DPSIR. Il modello DPSIR è un’estensione del modello PSR (Pressione-Stato-Risposta) ed è la struttura di indicatori più ampiamente accettata; tale schema sviluppato in ambito EEA (European Environment Agency) e adottato dall’ANPA per lo sviluppo del sistema conoscitivo e dei controlli in campo ambientale (Indicatori Descrittivi), si basa su una struttura di relazioni causali che legano tra loro i seguenti elementi: - Determinanti; - Pressioni; - Stato; - Impatti; - Risposte.

Tale modello introduce rispetto al precedente “a monte” delle pressioni, le forze “causanti”: i Determinanti (D), che si possono definire come le attività ed i processi antropici che sono causa delle pressioni (trasporti, agricoltura intensiva, produzione industriale, consumi). Gli indicatori di Pressione come visto descrivono le variabili che direttamente causano i problemi ambientali (emissioni tossiche di CO2, rumore, inquinamento, ecc.). A “valle” delle pressioni sta invece lo Stato della natura, che si modifica a tutti i livelli in seguito alle sollecitazioni umane (temperatura media globale, livelli acustici, ecc.). Il modificarsi dello stato della natura e delle sue componenti ambientali comporta Impatti (I) sul sistema antropico (salute, ecosistemi, danni economici); tali impatti sono per lo più negativi, poiché il modificarsi dello stato della natura in genere coincide con un suo allontanarsi dalle condizioni inizialmente esistenti, favorevoli alla prosperità umana. La società e l’economia, di fronte a tali impatti reagiscono fornendo Risposte (politiche ambientali e settoriali, programmi e progetti, iniziative legislative e pianificazioni) basate sulla consapevolezza dei meccanismi che la determinano. Le risposte sono dirette sia alle cause immediate degli impatti (cambiamenti dello stato) sia alle loro cause più profonde, scatenanti, risalendo fino alle pressioni stesse ed ai fattori che le generano (determinanti). Per l’organizzazione degli elementi conoscitivi per l’integrazione della conoscenza ambientale si impiegherà come riferimento architetturale lo schema DPSIR. Ai fini di una valutazione ambientale, la definizione del core set di indicatori ambientali nasce riferendosi ai seguenti ambiti di integrazione: - le tematiche ambientali - i settori di intervento.

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1.3.2 Metodologia per la definizione del core-set di indicatori – criteri di scelta L’utilizzo degli indicatori come strumento a supporto della pianificazione territoriale ed urbanistica oltre che ad essere imposto dalla vigente normativa in materia, si dimostra necessario per operare una pianificazione attenta ed una programmazione futura del territorio che mirino a raggiungere gli ambiziosi ma non più irrinunciabili obiettivi della compatibilità e sostenibilità ambientali. Per ogni componente ambientale verrà quindi realizzata una lista di indicatori che meglio possano descriverla e da cui scegliere uno o più indicatori utilizzabili nella valutazione del Piano. La scelta degli indicatori è in parte oggettiva ed in parte soggettiva: dipende innanzitutto dalla disponibilità dei dati recuperabili presso i diversi enti, associazioni, studi, ricerche, ecc. nonché elaborati direttamente dagli estensori della V.A.S.; ma anche dalla tipologia del territorio (collinare, pianeggiante, costiero, ecc.) sottoposto a Valutazione Strategica, che, a seconda del grado di complessità, potrebbe richiedere indicatori specifici.

10 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

2 DESCRIZIONE PRELIMINARE DELLO STATO DELL’AMBIENTE

In questo capitolo saranno analizzate le caratteristiche ambientali del territorio di Borgoricco secondo lo schema individuato dalla Direzione Valutazione Progetti ed investimenti – Ufficio VAS della Regione Veneto, simile a quello del Quadro Conoscitivo, suddiviso per matrici, individuate dalla LR 11/2004.

2.1 Fonte dei dati

In questa prima fase del processo di V.A.S., si dispone di un quadro conoscitivo non ancora completo ed esaustivo per la definizione delle scelte del PAT. I temi trattati in questo contesto verranno ripresi e approfonditi nel Rapporto Ambientale. Una prima analisi e ricognizione delle questioni ambientali è stata effettuata per la stesura della presente relazione ambientale. Specificatamente per la stesura della relazione ambientale sono stati utilizzati i seguenti dati: - QC Regione Veneto; - dati rilevazioni ARPAV; - Piano Regolatore del Comune; - Relazione ambientale allegata al PATI del Camposampierese - Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia di Padova (2006); - Elaborati relativi alla pianificazione sovraordinata; - dati riferiti a specifici piani e studi di settore. Eventuali fonti dati specifiche saranno citate nella matrice di appartenenza.

2.2 Aria

Per inquinamento atmosferico si intende la modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria per la presenza di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterarne le normali condizioni ambientali e di salubrità. Le modificazioni indotte dalle emissioni inquinanti sono spesso tali da costituire un reale pericolo per la salute dell’uomo e possono compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell’ambiente. Le emissioni inquinanti in atmosfera sono riconducibili alle attività produttive, ai trasporti, alla produzione di energia termica ed elettrica, al trattamento e smaltimento dei rifiuti e ad altre attività di servizio. In termini generali le principali fonti di emissione si possono considerare:

- gli impianti di combustione per il riscaldamento degli ambienti, responsabili delle emissioni di NOx, idrocarburi, polveri, SO2;

- il traffico veicolare, direttamente responsabile delle emissioni di CO, NOX, polveri, idrocarburi incombusti, SO2 (come emissioni allo scarico) e di idrocarburi non metanici (come emissioni evaporative), oltre che del risollevamento del particolato fine dovuto al passaggio dei veicoli; - i processi produttivi industriali, in particolare nei settori della chimica, della lavorazione dei metalli e meccanico,

responsabili delle emissioni di NOX, polveri, idrocarburi, SO2 e composti organici volatili, le centrali termoelettriche per la

produzione di energia, l’agricoltura, responsabile delle emissioni di NH3. Il risanamento e la tutela della qualità dell’aria sono obiettivi irrinunciabili in tutte le politiche di ogni amministrazione, considerate le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Le competenze comunali su cui si può incidere sono le scelte di sviluppo insediativo con l’obiettivo di minimizzare il trasporto privato su gomma, il controllo delle fonti sia fisse (civili ed industriali) che mobili. La Regione Veneto, con D.G.R. n. 57 dell’11 novembre 2004, “Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera” ha adottato una suddivisione del territorio regionale sulla base di una serie di criteri di valutazione della qualità dell’aria: • superamento delle soglie effettivamente rilevate in una campagna di rilevamento dati; 11 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

• i capoluoghi di Provincia; • la popolazione (più di 20.000 abitanti); • densità abitativa superiore a 1.000 ab/kmq, contermini ai comuni individuati ai punti precedenti. Il piano stesso, ad ogni modo, considera la zonizzazione proposta come provvisoria e prevede la possibilità di una sua modifica. Considerato che l’analisi puntuale delle concentrazioni degli inquinanti in ciascun Comune della Regione Veneto, utilizzando solo metodi strumentali, comporterebbe dei tempi di monitoraggio notevolmente lunghi, da parte di ARPAV è stata messa a punto, una volta acquisiti i dati dell’inventario delle densità emissive a livello comunale (t/a km2), una metodica per giungere alla formulazione di una zonizzazione dell’intero territorio veneto. La metodologia approvata dal Comitato di Indirizzo e Sorveglianza (C.I.S.), organismo istituito dal PRTRA in data 30 maggio 2006, è impostata sui seguenti principi: • classificazione dei comuni sulla base della densità emissiva (tonnellate per Kmq): APAT, secondo un approccio top-down, ha ricavato delle stime delle emissioni su base nazionale e provinciale;

• classificazione dei comuni sulla base della densità emissiva complessiva di: PM10 (polveri sottili), protossido di azoto

(N2O), ossidi di azoto (NOx), ammoniaca (NH3), ossidi di zolfo (SOx), composti organici volatili (COV);

• a partire dalle emissioni orginarie è stata considerata la soglia emissiva (q) del 100% per il PM10, del 20% per COV e il

secondo percentile della soglia emissiva al 50% per NOx, NH3 e SOx. Nella zonizzazione tecnica si è tenuto conto altresì delle campagne di monitoraggio. I Comuni di fascia A sono stati ulteriormente suddivisi in tre sottosistemi per distinguere i Comuni che: • sono causa di deterioramento della qualità dell’aria per se stessi e per i Comuni limitrofi (A1); • non sono direttamente causa della propria qualità dell’aria. Sulla base di tali considerazioni i Comuni sono stati classificati in: • Comuni A2 a bassa densità emissiva (q < 7 t/a Kmq); • Comuni A1 provincia – ad alta densità emissiva (7 t/a Kmq < q < 20 t/a Kmq); • Comuni A1 agglomerato – ad alta densità emissiva (q > 20 t/a Kmq); Il 17 ottobre 2006, con Delibera della Giunta Regionale n. 3195, è stato approvato l’aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale.

2.2.1 Qualità dell’aria

Il Comune di Borgoricco risulta compreso in zona C secondo la zonizzazione del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera. All’interno della zona C devono essere applicati piani di mantenimento per il contenimento dell’inquinamento atmosferico. Secondo l’aggiornamento della zonizzazione del territorio regionale il comune di Borgoricco è stato classificato in zona “A1 provincia”, ove sono compresi i Comuni aventi densità emissiva compresa tra 7 t/a Kmq e 20 t/a Kmq. Inoltre campagne di monitoraggio effettuate su 104 Comuni della Provincia di Padova dal 2004 hanno evidenziato per 32 di questi, tra cui Borgoricco, il superamento del valore limite di 40µg/m3 per il PM10, come riportato nell’immagine seguente.

12 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

La rete di monitoraggio della qualità dell’aria è stata attivata nel 1984 e progressivamente potenziata fino all’attuale struttura che conta 10 centraline fisse di cui 6 attive. Dal 1999 la rete è gestita da ARPAV che dispone anche di 2 unità mobili per rilevamenti “ad hoc”. Ogni centralina è classificata in base al “tipo stazione”: traffico, industriale e fondo (background) e alla “tipologia di zona” dove è collocata: Urbana, Suburbana e Rurale. Tra le 6 centraline presenti in provincia 3 sono del tipo “traffico”, 2 “industriale” e 1 “di fondo”. Le centraline sono tuttavia dislocate troppo distanti dal Comune in esame per essere considerate rappresentative, pertanto in fase di Rapporto Ambientale verranno analizzate le eventuali campagne di monitoraggio effettuate all’interno del territorio comunale con le unità mobili, allo scopo di approfondire lo stato della qualità dell’aria all’interno del Comune.

2.2.2 Emissioni

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera fa inoltre riferimento alle stime prodotte dall’APAT che riportano i valori di emissione degli inquinanti in t/anno: attraverso la metodologia di disaggregazione comunale è stata ottenuta, a partire dai dati provinciali APAT, una matrice di valori di emissione che rappresentano la stima della massa emessa nell’anno 2000 per ciascun macrosettore e per ognuno dei 21 inquinanti indicati nello studio. Essa classifica le sorgenti di emissione secondo tre livelli gerarchici: la classe più generale prevede 11 macrosettori (riportati in tabella 1), a loro volta suddivisi in 76 settori e 375 attività. A ciascuna di queste classi e ripartizioni è assegnata una codifica di riferimento comune a livello europeo, denominata SNAP97.

Macrosettore Descrizione 1 Combustione: Energia e Industria di Trasformazione 2 Impianti di combustione non industriale 3 Combustione nell’industria manifatturiera 4 Processi produttivi (combustione senza contatto) 5 Estrazione e distribuzione di combustibili fossili ed energia geotermica 6 Uso di solventi ed altri prodotti contenenti solventi

13 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

7 Trasporto su strada 8 Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) 9 Trattamento e smaltimento rifiuti 10 Agricoltura 11 Altre emissioni ed assorbimenti

Tabella 1 – Macrosettori SNAP97. La tabella di seguito riporta, per il Comune di Borgoricco, la massa totale emessa per i 21 inquinanti considerati, nell’anno 2000.

Inquinante - Unità Macrosettori TOTALE di misura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Arsenico - kg/a 0,00 0,09 3,24 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3,32 Benzene - t/a 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,39 1,06 0,22 0,00 0,00 0,00 1,68 Cadmio - kg/a 0,00 0,22 0,08 0,08 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,39 CH4 - t/a 0,00 3,19 0,25 0,06 42,81 0,00 2,97 0,23 0,34 41,42 0,00 91,28 CO - t/a 0,00 58,91 2,31 2,11 0,00 0,00 283,01 40,01 7,09 0,25 0,00 393,70 CO2 - t/a 0,00 10947 6877 8708 0,00 309,43 12114 2791,60 0,00 0,00 620,82 42368,79 COV - t/a 0,00 5,29 0,37 3,80 6,46 99,27 49,97 13,05 0,34 0,04 0,04 178,64 Cromo - kg/a 0,00 0,27 1,19 0,71 0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 2,19 Diossine e furani - 0,00 0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 g(TEQ)/a IPA - kg/a 0,00 5,71 0,01 0,17 0,00 0,00 0,25 0,06 1,07 0,00 0,00 7,27 Mercurio - kg/a 0,00 0,17 0,21 0,25 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,63 N2O - t/a 0,00 1,05 0,42 0,00 0,00 0,00 1,15 0,95 0,01 15,22 0,00 18,80 NH3 - t/a 0,00 0,00 0,01 0,00 0,00 0,00 2,14 0,01 0,01 72,00 0,00 74,16 Nichel - kg/a 0,00 7,11 1,37 0,33 0,00 0,00 0,02 0,01 0,00 0,00 0,00 8,84 NOx - t/a 0,00 11,43 15,38 0,21 0,00 0,00 77,70 37,47 0,32 0,01 0,00 142,52 Piombo - kg/a 0,00 0,68 2,28 5,82 0,00 0,00 66,00 0,72 0,00 0,00 0,00 75,50 PM10 - t/a 0,00 2,48 1,42 2,88 0,00 0,00 6,40 5,49 0,41 0,04 0,00 19,13 Rame - kg/a 0,00 0,48 0,29 0,51 0,00 0,00 0,29 0,11 0,00 0,00 0,00 1,67 Selenio - kg/a 0,00 0,01 1,59 0,08 0,00 0,00 0,07 0,02 0,00 0,00 0,00 1,76 SOx - t/a 0,00 2,76 8,98 6,41 0,00 0,00 1,31 0,46 0,00 0,00 0,00 19,93 Zinco - kg/a 0,00 1,41 3,20 53,95 0,00 0,00 0,12 0,03 0,00 0,00 0,00 58,70

Da tali indagini emerge che il Comune considerato presenta emissioni medio - basse per tutti gli inquinanti considerati. Si può osservare che i settori che maggiormente contribuiscono alle emissioni sono il 2, il 3, il 4, il 7 e il 10, corrispondenti agli impianti di combustione non industriale, alla combustione nell’industria manifatturiera, ai processi produttivi, al trasporto su strada e all’agricoltura.

2.3 Fattori climatici

Il clima della provincia di Padova rientra, come per tutto il Veneto, nella tipologia mediterranea pur presentando però caratteristiche tipicamente continentali per la posizione climatologica di transizione: inverni rigidi ed estati calde e umide. I dati di seguito riportati riguardano il trentennio 1961-90 e il quinquennio 1995-99. Per quanto riguarda le precipitazioni l’andamento medio a livello provinciale è crescente da sud a nord e varia dai circa 700 mm della bassa pianura padana fino ai 1100 mm della zona dell’alto corso del Brenta. Nel Comune indagato la precipitazione media si attesta sugli 800 mm. 14 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

I valori delle temperature massime estive sono distribuiti più o meno uniformemente nella provincia con la temperatura massima registrata nella bassa pianura dove la circolazione dei venti è piuttosto debole; nel periodo invernale invece le temperature massime si spostano verso nord in quanto la zona della bassa pianura è interessata dalle nebbie e quindi da un minor riscaldamento. Il trend storico registra negli anni un graduale aumento delle temperature medie nella provincia sia d’estate che d’inverno.

15 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

2.4 Acqua

2.4.1 Acque superficiali

Il territorio di Borgoricco è lambito sul lato ovest dal fiume Muson dei Sassi, che definisce per 2270 m i limiti comunali ovest, a nord– est dal torrente Muson Vecchio, fiume di risorgiva che definisce per circa 1800 m i confini comunali all’estremità nord-orientale del Comune ed infine a sud–ovest dal fiume Tergola, fiume di risorgiva che definisce per un breve tratto i confini comunali meridionali di Borgoricco. Oltre questi corsi d’acqua principali il territorio è solcato da una serie di scoli consortili. Sono presenti: - Scolo Molino Nuovo; - Fosso di Via Bovara; - Fosso di via Pelosa; - Scolo Mainardi; - Scolo Castellano; - Scolo Canale Fossetta; - Scolo Lusore; - Fosso Bevilacqua; - Fosso San Michele. Tutto il territorio comunale di Borgoricco defluisce nel bacino dello scolo Lusore, con la sola esclusione di un’area di circa 33 ha che confluisce nello scolo Favariego e quindi al bacino del Muson Vecchio, ed un’area di circa 25 ha (presso i confini comunali sud) che confluisce nello scolo Lusore ma fuori dal territorio comunale. Il monitoraggio della qualità delle acque superficiali viene effettuato da ARPAV, mediante stazioni di monitoraggio site lungo i corsi d’acqua stessi. Per quanto riguarda il fiume Tergola si hanno a disposizione i risultati di due stazioni di monitoraggio: la 105, in Comune di Santa Giustina, rappresentativa della qualità del corso d’acqua prima dell’ingresso nel territorio comunale di Borgoricco, e la stazione 485, localizzata in Comune di Campodarsego e pertanto rappresentativa della qualità del corso idrico dopo l’uscita dal Comune in esame. Analizzando i dati a disposizione, tratti dal Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia di Padova del 2006, si rileva che l’indice LIM è passato, in entrambe le stazioni considerate, dal valore 3 del 2003 al valore 2 del 2005. Il valore dell’indice

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SECA è disponibile per il 2000 e per il 2003 per la stazione 105, dove è classificato di livello 3 in entrambi gli anni, e per il solo anno 2003 per la stazione 485, nella quale è risultato sempre di valore 3. Anche l’indice SACA è disponibile solo per il 2000 e il 2003 per la stazione 105, dove ha valore sufficiente, e per il 2003 della stazione 485 dove è risultato pure sufficiente.

Per il fiume Muson dei Sassi sono disponibili i dati relativi ad una stazione di monitoraggio posta in Comune di , la n. 115, a sud di Borgoricco. L’indice LIM registra in questa stazione un valore costante per gli anni 2000, 2003 e 2005 e pari a 3. l’indice SECA è disponibile solo per il 2003, per il quale presenta valore 3. anche l’indice SACA è disponibile solo per il 2003 e presenta valore sufficiente. Per quanto riguarda il Muson Vecchio, per esso si dispone dei dati relativi ad una stazione (la n. 140) posta in Comune di Massanzago, confinante con il Comune indagato. Questa stazione ha rilevato per gli anni 2000 e 2005 un valore dell’indice LIM pari a 2, evidenziando un peggioramento nel 2003, quando tale indice ha assunto valore 3. L’indice SECA ha registrato un miglioramento passando dal livello 4, registrato nel 2000, al livello 3 relativo al 2003. Tale miglioramento si registra anche nell’indice SACA che passa da scadente nel 2000, a sufficiente nel 2003. Per quanto riguarda l’individuazione delle aree a rischio idraulico nell’area indagata, la Provincia di Padova, in collaborazione con enti e Comuni, ha realizzato un progetto per lo studio del rischio idraulico del suo territorio. Il progetto ha permesso di ricavare una cartografia riportante le aree soggette a rischio idraulico, di cui di seguito si riporta uno stralcio, dalla quale si rileva che all’interno del Comune in esame è presente una vasta area soggetta a rischio idraulico per problemi della rete di bonifica, alcune aree individuate dal Comune e infine alcune aree a pericolosità idraulica derivante dai fiumi maggiori, connesse al tracciato del fiume Tergola e Muson Vecchio.

17 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

Di seguito si riporta anche la tavola 9 allegata al progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del fiume Brenta – Bacchiglione, che individua le aree a pericolosità idraulica.

Le aree individuate interne al Comune di Borgoricco sono a moderata pericolosità e comprendono una parte di area residenziale.

18 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

Va ricordato che l’ambito del territorio comunale è di competenza, dal punto di vista idraulico, del consorzio di bonifica Sinistro Medio Brenta. All’interno del rapporto ambientale verrà ulteriormente approfondita tale tematica, analizzando più nel dettaglio le aree coinvolte e le cause che determinano il rischio idraulico nel territorio esaminato.

2.4.2 Acque sotterranee

Per quanto riguarda le acque sotterranee, l’area in esame si trova al di sotto della fascia delle risorgive, pertanto l’assetto idrogeologico è costituito da una serie di falde sovrapposte. Sono disponibili i dati relativi ad alcuni pozzi di monitoraggio delle acque sotterranee che possono essere considerati abbastanza rappresentativi anche per il comune in esame. Il primo pozzo è localizzato nel Comune di Campodarsego, che confina a sud con il Comune di Borgoricco. Il secondo è invece a nord dell’area in esame, interno al Comune di .

Le informazioni di seguito riportate sono tratte dal Rapporto sullo stato dell’ambiente della Provincia di Padova del 2006 e si riferiscono alle analisi qualitative effettuate sulle acque dei pozzi prima descritti. In particolare la tabella seguente riporta i valori di concentrazione di metalli pesanti eccedenti la soglia normativa dal 2003 al 2005.

Si osserva come in entrambi i pozzi considerati si siano rilevati dei superamenti dei valori limite. Inoltre mentre per quanto riguarda il pozzo situato in Comune di Campodarsego i supermenti riguardano unicamente il piombo, nel pozzo situato in Comune di i superamenti riguardano anche l’arsenico e il nichel. La tabella seguente riporta invece i valori relativi ai nitrati presenti nelle acque di falda. Si osserva un netto incremento del valore medio relativo al 2005 per il pozzo n. 67 rispetto agli anni precedenti.

19 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

La tabella seguente riporta infine il valore dell’indice SCAS (Stato Chimico delle Acque Sotterranee) per i pozzi considerati per il 2001 e per il 2005. Risulta evidente una situazione di degrado, indicata dal livello 4 rappresentativo di un impatto antropico rilevante e caratteristiche idrochimiche scadenti.

2.4.3 Acquedotti e fognature

Nel Comune di Borgoricco la gestione del servizio idrico integrato è stata affidata ad Etra S.p.A.. La società, costituitasi formalmente nel 2006 dalla fusione delle aziende Altopiano Servizi S.r.l., Brenta Servizi S.p.A. e Seta S.p.A., gestisce i servizi di captazione, distribuzione, adduzione delle acque, oltre che la loro raccolta e depurazione. L’azienda si pone come obiettivo la gestione dei servizi territoriali garantendo la tutela delle risorse ambientali ed assicurando agli utenti elevati standard qualitativi.

Acquedotto

Le acque distribuite dalla rete acquedottistica comunale provengono dall’area di Fontane Bianche in e da Meolde di . La percentuale di popolazione allacciata alla rete è del 99,9% (sono presenti sul territorio comunale 3 uteze servite da pozzi privati). Le utenze servite sono in totale 3213, di cui 2569 domestiche, 514 ad uso produttivo, 55 antincendio, 75 ad uso agricolo e zootecnico. I consumi totali per utenza si attestano sui 196,8 m3.

Fognatura

Fognatura nera

Il Comune di Borgoricco è dotato di rete separata di fognatura nera per il collettamento dei liquidi fognari di tipo civile e industriale. Allo stato attuale risulta allacciata alla rete fognaria il 52.3% della popolazione residente. All’interno del Piano d’Ambito dell’ ATO Brenta sono stati previsti interventi di completamento della rete. La rete di collettamento fognario è generalmente in buono stato; vengono segnalati problemi localizzati in particolare in corrispondenza a sottopassi e stazioni di sollevamento. I materiali costituenti la rete sono amianto-cemento, pvc, gres e ghisa, marginali sono collettori in acciaio e polietilene. Le acque reflue civili ed industriali raccolte dalla rete fognaria nera nel Comune di Borgoricco vengono convogliate al depuratore consortile di , con scarico in Rio Dell’Arzere. Il depuratore di Vigonza tratta oltre alle acque reflue di Borgoricco, anche quelle dei Comuni di Vigonza, tutte le acque di Villanova, parte di quelle raccolte nel Comune di Campodarsego, quelle di Massanzago, oltre che quelle di , Piombino Dese e Resana (per questi ultimi 3 Comuni a volte parte del flusso di acqua nera viene dirottato al depuratore di Camposampiero attraverso il diversivo a gestione manuale di Fossalta di Trebaseleghe). Originariamente al depuratore di Vigonza era previsto il trattamento dei liquami di natura civile ed industriale dei Comuni di Massanzago, Vigonza, Villanova di Camposampiero e Borgoricco per una potenzialità di 27.000 abitanti equivalenti. Nel 1995 è stato progettato l'ampliamento del depuratore di Via Barbarigo in Vigonza prevedendo l'impianto a servizio dei Comuni citati con recapito al Rio Dell’Arzere; la prima fase dell’ampliamento è stata eseguita e ha portato l’impianto ad una potenzialità di circa 70.000 abitanti 20 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 equivalenti; sono stati inoltre adeguati i processi e le tecnologie depurative ai limiti imposti dalla normativa comunitaria (recepita dal D.Lgs. 152/1999) per le zone sensibili ed alla ipotesi di utilizzo dell'acqua scaricata nei mesi estivi per l'irrigazione dei territori dominati dal canale ricettore. Attualmente è in divenire un’ultima fase progettuale che prevede, in relazione alle intervenute disposizioni legislative in merito agli scarichi ammissibili in Laguna, la diversione dell'attuale scarico dei reflui depurati nel Fiume Brenta (quindi fuori dal Bacino scolante).

Fognatura bianca

Nel Comune di Borgoricco la rete di fognatura bianca si è progressivamente ampliata attraverso tombinamenti di scoline e fossati di drenaggio agricolo o stradale, ovvero in occasione di interventi urbanistici (piani di lottizzazione), senza pertanto seguire un progetto unitario. Lo sviluppo della rete di fognatura bianca, fortemente disomogeneo e spesso privo di razionalità in conseguenza soprattutto del sottodimensionamento ricorrente delle sezioni intubate di drenaggio, è una delle maggiori cause dei problemi idraulici che interessano Borgoricco.

2.5 Suolo e sottosuolo

2.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico

Il territorio di indagine è compreso nell’area della bassa pianura antica, a valle della linea delle risorgive, formatasi nel periodo tardoglaciale (Pleistocene) in seguito all’arretramento dei ghiacciai. I principali fiumi che hanno contribuito alla sua formazione sono l’Adige, il sistema Brenta – Bacchiglione, il Piave e il Tagliamento. La bassa pianura antica è caratterizzata da modelli di deposizione in cui si distinguono aree a dossi, leggermente rilevati sul resto della pianura, superfici indifferenziate e aree depresse. I fiumi, infatti, scorrendo pensili sulla pianura hanno deposto sedimenti più grossolani (sabbie) lungo il corso, a formare dossi, e più fini nelle aree di esondazione (pianura indifferenziata e depressioni) tra un dosso e l’altro. Solo attraverso lo studio del macrorilievo è possibile differenziare questi elementi morfologici, altrimenti impercettibili ad occhio nudo, in quanto i dislivelli sono solo di qualche metro su superfici molto estese. L’immagine di seguito riportata mostra la classificazione dei suoli realizzata dall’ARPAV (Carta dei Suoli del Veneto).

21 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

Dal punto di vista geomorfologico il territorio presenta una pendenza mediamente da nord-ovest a sud-est (valore medio intorno a 1 m per km). Valori maggiori si hanno in corrispondenza dell’argine destro del Fiume Muson dei Sassi (circa 23-23,5 m s.m., riferimento CTR), mentre i valori minori si ritrovano presso i confini fra , Villanova di Camposampiero e Borgoricco (circa 12,5-13 m s.r.). In genere il territorio presenta un gradiente dei valori di quota del piano campagna relativamente costante, tranne nella zona dove confinano i tre Comuni citati; qui il territorio assume un conformazione accentuatamente a compluvio.

2.5.2 Uso del suolo

Gran parte del territorio in esame si è mantenuto sostanzialmente libero da edificazione, conservando pertanto un utilizzo agricolo. Non si è avuto nel Comune in esame la perdita di territorio agricolo, a differenza di quanto avvenuto nell’area fortemente industrializzata compresa tra Padova-Venezia-Treviso. Questo ha permesso l’istaurarsi di coltivazioni di tipo semi intensivo. Per la 22 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 gran parte il territorio è occupato da seminativi. E’ presente anche una piccola parte occupata da vigneti che rientra nell’area D.O.C. della Riviera del Brenta. Le aree residenziali e le aree produttive si sono sviluppate principalmente lungo via Desman, occupando così una fascia di territorio che si estende in senso est-ovest lungo tutto il Comune. Un’area produttiva di dimensione significativa si è sviluppata tra Borgoricco e S. Michele delle Badesse. Tuttavia le aree urbanizzate occupano una porzione minoritaria del territorio, a prevalente vocazione agricola.

2.5.3 Cave attive e dismesse

Dall’analisi delle informazioni contenute nel Quadro Conoscitivo della Regione Veneto, si rileva che non sono presenti cave attive o estinte nel territorio oggetto di indagine.

2.5.4 Discariche

Sempre dall’analisi delle informazioni contenute nel Quadro Conoscitivo della Regione Veneto si rileva che all’interno del territorio in esame non sono presenti discariche, né attive né dismesse.

2.5.5 Significatività geologico – ambientali / geotipi

Con il termine Geosito/Geotopo si indicano i beni geologico-geomorfologici di un territorio intesi quali elementi di pregio scientifico e ambientale del patrimonio paesaggistico; quelle architetture naturali, o singolarità del paesaggio, che testimoniano i processi che hanno formato e modellato il nostro Pianeta. Forniscono un contributo indispensabile alla comprensione scientifica della storia geologica di una regione, e rappresentano valenze di eccezionale importanza per gli aspetti paesaggistici e di richiamo culturale, didattico - ricreativi. Il Censimento Geositi è rivolto alla conoscenza dei fattori naturali, che condizionano la fruizione delle risorse, al fine di valutare la compatibilità tra le scelte di sviluppo della nostra comunità e la tutela paesistico-ambientale. L’attività di individuazione, catalogazione e valutazione dei geositi è propedeutica alla tutela della loro conservazione. Il progetto “Il censimento nazionale dei geositi”, avviato nell’anno 2000, si propone di realizzare a livello nazionale un censimento sui geositi affinché possa diventare uno strumento indispensabile per una conoscenza geologica ampia, per la pianificazione territoriale e per la tutela paesistico-ambientale La Regione Veneto ha predisposto il censimento e la catalogazione dei siti di interesse geologico con il quale ha inteso realizzare il censimento e la catalogazione dei principali siti di interesse geologico presenti sul territorio della Regione Veneto. Con tale iniziativa si è voluto anche adempiere alle richieste formulate dal Servizio Geologico Nazionale relativamente al progetto "Conservazione del patrimonio geologico italiano" - Individuazione e segnalazione dei siti di interesse geologico in sede di cartografia geologica ufficiale, analoga iniziativa promossa a livello nazionale. Secondo le informazioni contenute nel Quadro Conoscitivo Regionale all’interno del territorio di Borgoricco non sono presenti geositi.

2.5.6 Fattori di rischio geologico ed idrogeologico

Le aree soggette a dissesto idrogeologico sono anche individuate all’interno della carta della fragilità allegata al PTCP della Provincia di Padova, di cui di seguito si riporta uno stralcio.

23 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

La carta mostra un’area a rischio idraulico, nella parte ovest del territorio comunale, legata alla presenza del fiume Tergola e del Muson dei Sassi. Sono individuate anche alcune aree esondabili o a periodico ristagno idrico.

2.6 Agenti fisici

2.6.1 Radiazioni non ionizzanti

Le radiazioni non ionizzanti sono forme di radiazioni elettromagnetiche -comunemente chiamate campi elettromagnetici- che, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi (atomi, molecole). Le radiazioni non ionizzanti possono essere suddivise in: - campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse (ELF) - radiofrequenze (RF)

24 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

- microonde (MO) - infrarosso (IR) - luce visibile

Le radiazioni non ionizzanti si dividono in radiazioni a bassa e alta frequenza. La classificazione si basa sulla diversa interazione che i due gruppi di onde hanno con gli organismi viventi e i diversi rischi che potrebbero causare alla salute umana. Radiazioni a bassa frequenza Le principali sorgenti che generano campi elettromagnetici a bassa frequenza e che interessano gli ambienti di vita e di lavoro sono: - gli elettrodotti; - gli elettrodomestici e i dispositivi elettrici in genere. Il territorio comunale è attraversato da un elettrodotto da 132 kV che interessa, anche se in misura marginale, alcune aree urbanizzate. Radiazioni ad alta frequenza Le sorgenti principali di radiazioni ad alta frequenza sono i ripetitori (radiofonia, televisione, telefonia mobile). All’interno del territorio comunale sono presenti 3 SRB.

2.6.2 Radiazioni ionizzanti

Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore, prodotto dal decadimento radioattivo del radio, generato a sua volta dal decadimento dell’uranio, elementi che sono presenti, in quantità variabile, nella crosta terrestre. La principale fonte di immissione di radon nell’ambiente è il suolo, insieme ad alcuni materiali da costruzione - tufo vulcanico - e, in qualche caso, all’acqua. Il radon fuoriesce dal terreno, dai materiali da costruzione e dall’acqua disperdendosi nell’atmosfera, ma accumulandosi negli ambienti chiusi. Gli ambienti a piano terra sono particolarmente esposti perché a contatto con il terreno, fonte principale da cui proviene il gas radioattivo nel Veneto. Il radon è pericoloso per inalazione ed è considerato la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta (più propriamente sono i prodotti di decadimento del radon che determinano il rischio sanitario). Il D.Lgs.n.241/2000 fissa in 500 Bq/m3 il livello di riferimento di radon per gli ambienti di lavoro e gli edifici scolastici al di sopra del quale devono essere intraprese azioni di rimedio. Il valore medio regionale di radon presente nelle abitazioni non è elevato, tuttavia, secondo un’ indagine condotta da ARPAV e conclusasi nel 2000, alcune aree risultano più a rischio per motivi geologici, climatici, architettonici, ecc.

25 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

l’immagine precedente indica la percentuale di abitazioni in cui è stato rilevato un livello di riferimento di 200 Bq/m3 (il 10% è la soglia selezionata per l’individuazione delle aree ad alto potenziale di radon). L’ARPAV fornisce l’indicatore “Percentuale di abitazioni attese superare un determinato livello di riferimento di concentrazione media annua di radon”, elaborato sulla base delle misurazioni annuali rilevate nell’ambito delle indagini nazionale e regionale condotte, rispettivamente, alla fine degli anni ‘80 e nel periodo 1996-2000. Il livello di riferimento di 200 Bq/m3 (Becquerel per metro cubo), è quello adottato dalla Regione Veneto con DGRV n. 79 del 18/01/02 “Attuazione della raccomandazione europea n. 143/90: interventi di prevenzione dall’inquinamento da gas radon negli ambienti di vita” come livello raccomandato per le abitazioni (sia per le nuove costruzioni che per le esistenti) oltre il quale si consiglia di intraprendere azioni di bonifica. Dai dati ARPAV si rileva la possibilità che nel Comune di Borgoricco alcuni edifici possano essere interessati da inquinamento da radon, in percentuale stimata superiore al livello di riferimento di 200 Bq/m3 del 0,1%, decisamente inferiore alla soglia del 10%.

2.6.3 Rumore

L’inquinamento acustico rappresenta una problematica ambientale generalmente di rilievo in particolare nelle aree urbane dove i livelli di rumore sono spesso elevati a causa di sorgenti quali le infrastrutture di trasporto, ma anche le attività produttive, commerciali e temporanee. Il Comune di Borgoricco ha approvato il Piano di Classificazione Acustica del territorio comunale. Gli indicatori ARPAV contenuti nel Quadro Conoscitivo della Regione si riferiscono unicamente al tracciato della SP 31, che costeggia il Comune lungo il confine nord dello stesso, e non evidenziano per questa situazioni di particolare criticità relativamente all’inquinamento acustico. Dalla cartografia allegata al Piano Provinciale della Viabilità della Provincia di Padova, ed in particolare dall’elaborato 5 “Valutazione dello scenario attuale - assegnazione dei flussi di traffico sulla rete stradale”, riferito al 2005, di cui di seguito si riporta uno stralcio, emerge che all’interno del territorio comunale i maggiori flussi di traffico si rilevano lungo la SR 308. Tuttavia il tracciato di questa SR è stato di recente completato fino ai confini con la prov. di Treviso in località Boscalto, tra i comuni di Resana e Loreggia, pertanto la situazione attuale si discosta da quella descritta dall’elaborato sopraccitato del Piano della Viabilità. Risulta pertanto interessante riportare anche uno stralcio dell’elaborato 7 che descrive lo scenario tendenziale ipotizzato per il 2015, ovvero quello che rappresenta l’evoluzione del sistema attuale considerando la crescita della domanda di mobilità e la presenza degli interventi invarianti, tra cui il completamento della SR 308 nel tratto tra San Michele delle Badesse e Resana. Si nota che le previsioni al 2015 mostrano un incremento dei flussi di traffico lungo questa direttrice. Sempre relativamente alla situazione descritta dall’elaborato 5 del Piano della Viabilità, anche il tratto di SP 10 che collega la SR 307 con la SR 308 risulta soggetto ad un traffico intenso. Lungo questa direttrice le previsioni al 2015 del Piano Provinciale mostrano invece una diminuzione dei flussi di traffico.

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Piuttosto trafficate risultano anche le altre strade provinciali interne al Comune: la SP 34 e la SP 31, quest’ultima soprattutto nel tratto che raccoglie anche la porzione di traffico che si immette dalla SP 34 in direzione Massanzago.

Estratto elaborato 5 dal Piano Provinciale della Viabilità della Provincia di Padova. Scenario attuale -2005

Estratto elaborato 7 dal Piano Provinciale della Viabilità della Provincia di Padova. Scenario tendenziale al 2015

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2.6.4 Inquinamento luminoso

L’inquinamento luminoso è l’irradiazione di luce artificiale -lampioni stradali, insegne, ecc.- rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste. Gli effetti più eclatanti prodotti da tale fenomeno sono un aumento della brillanza del cielo notturno e una perdita di percezione dell'universo attorno a noi, perché la luce artificiale più intensa di quella naturale "cancella" le stelle del cielo. Dalla cartografia prodotta dall’ARPAV, l’aumento della luminanza totale rispetto al livello naturale nel Comune di Borgoricco va dal 300 al 900%.

2.7 Biodiversità, flora e fauna

All’interno della tavola del Sistema Ambientale, il PTCP individua la rete ecologica che dovrà essere implementata dai singoli piani comunali. In particolare, all’art. 19 delle NT il PTCP indica che “i Comuni, in sede di pianificazione intercomunale, con eventuali approfondimenti di livello locale, prevedono la formazione di una fitta rete di connessioni ecologiche nel territorio, che si dirama dalla rete ecologica provinciale. Il progetto di rete individua le fasce fluviali, perifluviali, e di connessione fra corsi d’acqua principali e secondari tenendo conto della diversità di ambiente e paesaggio agrario, delle specifiche caratteristiche geopedologiche del luogo e delle problematiche in atto”. Di seguito si riporta uno stralcio della Tavola 3 “Sistema Ambientale” del PTCP.

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I corridoi ecologici principali sono costituiti dal tracciato dei corsi d’acqua principali: il Fiume Tergola, nella parte sud-ovest che segna per un breve tratto il confine comunale con il Comune di San Giorgio delle Pertiche, il Muson dei Sassi, anch’esso al limite ovest tra i due comuni, ed infine il Muson Vecchio, che delimita per un breve tratto a nord-est il limite amministrativo con il Comune di Massanzago. Sono inoltre presenti alcune macchie boscate. Si segnala inoltre la presenza di patrimonio agroforestale e agricoltura specializzata rappresentata dal Vino “Riviera del Brenta” DOC (N.19).

2.7.1 Aree protette e aree a tutela speciale

All’interno del territorio comunale non sono presenti né aree protette ne aree a tutela speciale.

2.8 Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico

2.8.1 Ambiti paesaggistici

In relazione al paesaggio, il PTCP della Provincia di Padova individua per il Comune di Borgoricco i seguenti elementi: - Paesaggio del Graticolato Romano; - Ambiti di pregio paesaggistico da tutelare, valorizzare e paesaggi storici, relativi al tracciato interno al territorio comunale del fiume Tergola, del Muson Vecchio e di parte del tracciato dello Scolo Lusore; - Land markers (alberi monumentali, parchi e giardini storici): si segnalano il Parco di villa Bressanin e la Parrocchia di S. Leonardo; - Ambito ottimale di pianificazione coordinata per il paesaggio: la centuriazione di Padova. Si riporta di seguito un estratto della Tavola 5 “Sistema del Paesaggio” allegata al PTCP.

29 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

In base al documento preliminare del nuovo P.T.R.C. della Regione Veneto, l’area indagata si trova compresa nell’ambito della pianura centuriata. Inoltre nel territorio vi sono esempi di sistemazione colturale a cavino, tradizionale sistemazione intensiva delle terre di pianura.

2.8.2 Patrimonio archeologico

Caratteristica principale del territorio è il Graticolato Romano, costituito da una serie di strade ortogonali tra loro intersecanti. Una centuriazione è composta da due cardini (direzione nord – sud) distanti tra loro circa 710 m, che intersecano perpendicolarmente due decumani distanti tra loro la medesima misura. All’interno del quadrato così formato, avvengono altre suddivisioni con linee parallele ai cardini (sulci) venendo a formare i cavini ed i cavini di mezzo, paralleli ai decumani. La centuriazione è testimoniata da un sistema di strade e di canali che ricalcano l’antica divisione parcellare romana. Tale centuriazione è un elemento fortemente caratterizzante del territorio comunale di Borgoricco e costituisce per lo stesso un patrimonio di rilevante interesse storico, culturale e testimoniale. L’agro centuriato è sottoposto a vincolo archeologico (Decreto Legislativo n.42/2004) e le direttive del P.T.C.P sono volte a definire una specifica normativa di tutela e valorizzazione del paesaggio della centuriazione con particolare attenzione alle trasformazioni della suddivisione del suolo, della maglia viaria, degli insediamenti. All’interno del territorio comunale è anche presente il Museo della Centuriazione Romana, che conserva interessanti reperti ritrovati nell’agro centuriato.

2.8.3 Patrimonio architettonico

Il patrimonio architettonico di Borgoricco è costituito prevalentemente da ville ed edifici di culto. Di notevole interesse è la settecentesca villa Bressanin, eretta tra XVII e XVIII secolo dai Calbo, una famiglia patrizia veneta, secondo un gusto pienamente barocco che è stato però alterato da interventi successivi. Essa presenta un corpo centrale rialzato, in obbedienza alla tipologia veneta della villa-palazzo Cinque-Seicentesca, originariamente ornato alla sommità da statue oggi scomparse. Del complesso fa parte un oratorio dedicato alla Madonna del Carmine e un giardino della seconda metà dell'Ottocento, ricco di alberi secolari. Da notare in via Straelle l'oratorio del Rosario, con una meridiana datata 1684. La parrocchiale di Borgoricco è dedicata a S. Leonardo; l'attuale edificio venne costruito nel 1772 a una sola navata, ha un bel pulpito di legno con profili dorati, cinque altari in marmi policromi, due in stile neoclassico edificati a metà dell'Ottocento con pale eseguite dal veneziano Sebastiano Santi, il soffitto affrescato da G.B. Canal rappresenta Maria assunta in cielo, con corteggio di santi e angeli. L’ arcipretale di Sant'Eufemia martire, che ha dato il nome al borgo omonimo, era antica pieve dalla quale dipendeva tra le altre anche la chiesa di S. Leonardo; riedificata nel 1946, presenta un'unica navata e conserva un fonte battesimale in marmo di raffinata esecuzione datato 1490, oltre che tre pale d'altare di notevole valore artistico. In località Favariego sorge l'oratorio di San Nicolò; di antichissima costruzione, si trova su di una piccola altura circondata da un fossato, come erano i primi luoghi di culto. Al suo interno si conservano due affreschi trecenteschi (S.Nicolò e S. Cristoforo). La parrocchiale di San Michele delle Badesse è dedicata a San Michele Arcangelo e nella decima papale

30 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 del 1297 la troviamo soggetta al monastero di Santa Giustina; fu restaurata varie volte ma in questo secolo l'aumento della popolazione fece sentire la necessità di una chiesa più ampia che venne inaugurata nel 1957. Si ricordano inoltre nel territorio comunale Villa Boise, Villa Novello, Villa Panterle e Villa Rettore.

2.9 Popolazione

2.9.1 Caratteristiche demografiche e anagrafiche

La Direzione del Sistema Statistico Regionale rende disponibili alcuni dati relativi alla popolazione residente e all’assetto delle famiglie di seguito riportati.

Popolazione Anno Totale 1976 5618 1986 5829 1996 6262 2006 7812

Indicatori demografici Comuni Borgoricco Padova Veneto Indice di vecchiaia anno 2001 95,9 133,4 135,7 Indice di vecchiaia anno 1991 87,1 101,2 107,4 Indice di vecchiaia Variaz % 2001/1991 10,1 31,8 26,4 Indice di dipendenza anno 2001 44,9 45,7 46,5 Indice di dipendenza anno 1991 44,3 40,8 41,8 Indice di dipendenza Variaz % 2001/1991 1,5 12,1 11,2 Indice di ricambio anno 2001 121,3 132,5 133,8 Indice di ricambio anno 1991 57,1 65,1 78,0 Indice di ricambio Variaz % 2001/1991 112,5 103,5 71,7 La famiglia Comuni Borgoricco Padova Veneto Quota famiglie unipersonali anno 2001 18,9 21,9 23,3 Quota famiglie unipersonali anno 1991 17,5 16,6 18,1 Quota famiglie unipersonali Variaz % 2001/1991 8,3 32,3 28,9 Famiglie unipersonali ultraottantenni anno 2001 90,0 10'979 66'767 Famiglie unipersonali ultraottantenni anno 1991 79,0 5'944 39'106 Famiglie unipersonali ultraottantenni Variaz % 2001/1991 13,9 84,7 70,7 Famiglie unipersonali ultraottantenni Quota su prov/reg 2001 0,8 16,4 100,0 Numero medio componenti per famiglia anno 2001 2,8 2,7 2,6 Numero medio componenti per famiglia anno 1991 3,0 3,0 2,9 Numero medio componenti per famiglia Variaz % 2001/1991 -5,7 -10,3 -10,0

Dal punto di vista della dinamica demografica , l’ultimo decennio è stato caratterizzato da un importante tasso di crescita; secondo i dati del SISTAR i residenti nel 1976 erano 5618, mentre, nel 2006, 7812. Gli indicatori demografici mostrano una popolazione relativamente più giovane rispetto alla media regionale e provinciale, infatti l’indice di vecchiaia sale al 96% solo nel 2001, contro un valore medio regionale di questo indice per lo stesso anno pari a 136 e provinciale pari a 133. Anche l’aumento percentuale di tale indice nel decennio considerato è inferiore nel comune considerato, che registra una crescita appena del 10%, contro una crescita provinciale del 32%, e regionale del 26%. Il valore dell’indice di dipendenza nel Comune di Borgoricco si presenta sostanzialmente pari al valore medio regionale e provinciale, intorno al 45%.

31 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

L’interesse dell’indice di ricambio della popolazione in età attiva (IR) è soprattutto di tipo congiunturale e indica se le nuove leve troveranno lavoro non tanto in relazione all’espansione economica, quanto piuttosto in funzione dei posti che verranno resi disponibili da coloro che, per motivi di età, sono destinati ad uscire dal mercato del lavoro. Nel Comune di Borgoricco il valore dell’indice di ricambio risulta leggermente inferiore sia al valore medio regionale sia provinciale. Per quanto concerne la composizione delle famiglie, risulta evidente che nel comune indagato la crescita nella quota di famiglie unipersonali è decisamente inferiore a quella media calcolata per la Regione e la Provincia (+8% nel decennio considerato, contro un aumento medio del 32% nella Provincia di Padova e del 29% nell’intera Regione Veneto). Anche la crescita nel numero di famiglie unipersonali ultraottantenni registra nel Comune indagato valori decisamente minori rispetto alla media provinciale e regionale: +14% nel Comune indagato, contro una crescita media registrata in Veneto del 71% e pari all’85% nella Provincia di Padova. La tendenza generale delle famiglie a diminuire il numero medio dei componenti si manifesta anche nel Comune esaminato: si passa infatti da 3 a 2,8 componenti medi per famiglia.

2.9.2 Istruzione

Istruzione Comuni Borgoricco Padova Veneto Tasso incidenza scuola superiore anno 2001 23,7 29,9 29,8 Tasso incidenza scuola superiore anno 1991 17,1 26,6 25,1 Tasso incidenza scuola superiore Variaz %2001/1991 38,8 12,6 18,7 Tasso incidenza università anno 2001 3,4 8,3 6,7 Tasso incidenza università anno 1991 1,5 5,4 4,2 Tasso incidenza università Variaz % 2001/1991 128,7 53,5 58,6 Il tasso di incidenza della scuola superiore è il rapporto tra la popolazione con diploma di scuola superiore e la popolazione di 19 anni e più. Per il Comune di interesse il valore di questo indice è passato dal 17% del 1991 al 24% del 2001, con una variazione percentuale del 39% nel decennio. Il tasso di incidenza dell’università è invece il rapporto tra la popolazione con diploma di laurea e la popolazione di 23 anni e più. Il valore per il Comune di Borgoricco di tale indice è aumentato del 129% nel decennio 1991-2001, passando dall’ 1.5% al 3.4%. Confrontati con i valori regionali e provinciali sia il tasso di incidenza della scuola superiore, che il tasso di incidenza dell’università risultano decisamente inferiori nel Comune di Borgoricco. I dati sopra riportati provengono sempre dalla Direzione del Sistema Statistico Regionale (SISTAR).

2.9.3 Situazione occupazionale

Anche in questo caso si dispone dei dati resi disponibili dalla Direzione del SISTAR, di seguito riportati. situazione occupazionale Comuni Borgoricco Padova Veneto Tasso di attività anno 2001 55,5 52,9 52,5 Tasso di disoccupazione 2001 Totale 4,3 4,2 4,1 Tasso di disoccupazione 2001 Femminile 6,1 6,0 5,8 Tasso di disoccupazione 2001 Giovanile 9,1 11,4 11,0 Unità Locali totali anno 2001 648,0 88'056 436'629 Unità Locali totali anno 1991 461,0 67'304 352'676 Unità Locali totali Variaz % 2001/1991 40,6 30,8 23,8 Unità Locali totali Quota su prov/reg 2001 0,7 20,2 100,0 Addetti totali anno 2001 2'522,0 362'532 1'915'553 Addetti totali anno 1991 1'645,0 321'350 1'690'411 Addetti totali Variaz % 2001/1991 53,3 12,8 13,3 Addetti totali Quota su prov/reg 2001 0,7 18,9 100,0

32 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

Il tasso di disoccupazione è il rapporto tra la popolazione di 15 anni e più in cerca di occupazione1 e la popolazione di 15 anni e più appartenente alle forze lavoro2. Nel Comune di Borgoricco tale indice ha valore medio del 4.3% (riferito al 2001), sostanzialmente pari al tasso di disoccupazione calcolato per la provincia di Padova per lo stesso anno pari a 4.2, e a quello dell’intera Regione Veneto, pari a 4.1. Se si considerano la dinamiche dello sviluppo economico nel territorio comunale e nella Provincia, si nota come l’incremento delle attività produttive in termini di Unità Locali sia superiore a quello che ha interessato il resto della provincia di Padova e più in generale l’intera Regione. Le unità locali totali sono infatti aumentate a Borgoricco del 40.6%, contro una crescita a livello provinciale del 30.8% e regionale del 23.8%. Anche l’incremento del numero di addetti totali nel Comune di Borgoricco risulta superiore sia alla media provinciale sia a quella regionale. La variazione percentuale degli addetti totali nel Comune di interesse è risultata pari al 53.3%, superiore alla media provinciale pari al 12.8% e alla media regionale pari a 13.3%.

2.9.4 Salute e sanità

Il Comune di Borgoricco è compreso all’interno dell’ULSS n. 15 – Alta Padovana, che comprende 28 comuni, per un totale di circa 240’000 assistiti. Il suo territorio di competenza ha una superficie complessiva di 582.34 kmq. Dai dati resi disponibili dalla Direzione del SISTAR si rileva che nel Comune in esame la media annuale del numero degli infortuni sul lavoro, nel periodo dal 1996 al 2001, risulta elevata (150), inoltre negli anni considerati si è avuto un aumento percentuale degli infortuni pari al 18%. Sempre la Direzione del SISTAR ha reso disponibili i dati relativi alla mortalità nei Comuni del Veneto, relativi al periodo 1981-2000, dai quali si rileva che le principali cause di mortalità per la popolazione risiedono nelle malattie dell’apparato respiratorio, nel tumore allo stomaco e al polmone, quest’ultimo soprattutto relativamente alla popolazione femminile. Nella popolazione femminile risultano inoltre frequenti i casi di mortalità legati a malattie delle ghiandole endocrine e della nutrizione e a malattie infettive e parassitarie.

2.10 Il sistema socio-economico

2.10.1 Il sistema insediativo

Il sistema insediativo residenziale attuale si articola soprattutto nel centro cittadino di Borgoricco e nelle due frazioni di S.Eufemia e di S.Michele delle Badesse. Il capoluogo e le frazioni, che tra loro poco si differenziano per dimensione e numero di abitanti, si sono sviluppate lungo l'asse stradale est–ovest (SP 10 – via Desman). Nell'ultimo decennio, Borgoricco ha avuto maggior sviluppo grazie alla realizzazione di una serie di servizi, tra cui il Municipio, il Centro Civico con Biblioteca, la nuova Piazza, che hanno riqualificato il comune, e grazie anche alla successiva approvazione di un Piano Particolareggiato che ha dato spinta ad un ulteriore sviluppo del centro. Un sistema insediativo diffuso caratterizza invece la campagna circostante: in questa zona, ovvero quella del Graticolato Romano, l’edificazione è consentita solo entro una fascia dello spessore di 60 m sui lati delle strade coincidenti con i cardi e decumani della centuriazione romana. Tali restrizioni sono state adottate per salvaguardare il territorio agricolo, per proteggere e restaurare il Graticolato Romano, che caratterizza fortemente quest’ area della provincia di Padova: queste scelte hanno contribuito alla salvaguardia dell'agro centuriato, ma d'altra parte hanno causato una forte edificazione lungo gli assi stradali, entro i limiti del vincolo.

2.10.2 Viabilità

Il sistema delle infrastrutture nel territorio del Comune di Borgoricco è fortemente caratterizzato dalla presenza del Graticolato Romano, che dà ancora struttura e forma all'attuale rete viaria. Tale sistema può sostanzialmente essere diviso in due sottosistemi:

1 in cerca di prima occupazione o disoccupati in cerca di nuova occupazione 2 forze lavoro=occupati+in cerca di occupazione 33 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

- la viabilità regionale di collegamento con Padova e Castelfranco; - la viabilità provinciale e comunale di collegamento con frazioni e comuni limitrofi. I collegamenti con il capoluogo di provincia sono Via del Santo (SR 307), che attraversa il territorio del camposampierese, e la più nuova SR 308, il cui tracciato è stato di recente completato fino ai confini con la prov. di Treviso in località Boscalto, tra i comuni di Resana e Loreggia. La viabilità provinciale e comunale è invece un'evoluzione dell'originaria rete stradale realizzata in epoca romana; Via Desman (SP 10) è “cardine” lungo il quale si sono sviluppati S. Michele delle Badesse, Borgoricco, S. Eufemia, e che prosegue poi ad est verso la provincia di Venezia. “Decumano” è via Roma, chiamata “delle centurie” (SP 34): per questa strada, parallela per la sua lunghezza alla SR 308, è previsto un necessario potenziamento ed allargamento. La SP 88 e la SP 31 seguono anch’esse il tracciato del reticolato romano. Anche le strade comunali rimangono le originarie vie del Graticolato: la scacchiera che divide il territorio in agri di forma quadrata è collegamento con le frazioni ed i comuni limitrofi. Per quanto riguarda le piste ciclabili, al momento ve ne sono due: una lungo via Desman e un’altra lungo via Roma. Inoltre l'Amministrazione Comunale intende realizzare un nuovo collegamento ciclabile tra Via Roma e il Muson dei Sassi, a Nord della zona produttiva, sfruttando l'argine del “Lusore” e collegandosi anche con Villa Bressanin.

2.10.3 Rete di servizi

La pianificazione urbanistica precedente alla L.R.11/2004 ha sempre individuato come “servizi” le aree a standard entro le quali inserire quelle funzioni necessarie soprattutto alla residenza. Cosi, secondo le direttive del P.R.G. e successive Varianti, oltre alle scuole già esistenti a Borgoricco e nelle due frazioni di Sant’Eufemia e S.Michele delle Badesse, i servizi sono stati integrati con il nuovo Municipio, il Centro Civico, il Teatro, il Museo del Graticolato Romano, siti nel centro del Comune, e con il campo sportivo situato tra Borgoricco e S. Eufemia. Villa Bressanin è stata adibita a casa di riposo, poco distante dal centro comunale. Con la nuova legge Urbanistica tuttavia, viene superato il concetto anzidetto di tali servizi, intendendo con tale termine tutto quanto non è solo necessario, ma anche utile per un miglioramento della qualità della vita, delle attività produttive, e quant’altro faccia crescere la comunità nel suo insieme. Pertanto, compito del Piano di Assetto del Territorio sarà di effettuare un' analisi il più completa possibile dei servizi esistenti e di quelli che si rendono necessari, soprattutto dal punto di vista socio-economico.

2.10.4 Attività commerciali e produttive

L'attività agricola nel territorio comunale è ancora oggi ben presente, a differenza di quanto avviene in altri territori dell'Alta Padovana a causa dello spostamento del lavoro verso il settore secondario. Come già precisato, la situazione urbanistica caratterizzata dal Graticolato Romano ha consentito di salvaguardare le attività presenti e la produzione agricola. Va inoltre rilevato come il territorio del comune di Borgoricco, a differenza di quanto accade nell'area fortemente industrializzata compresa tra Padova- Venezia-Treviso, si sia mantenuto sostanzialmente libero da edificazione, prestandosi in tal modo a coltivazioni di tipo semi- intensivo, intensivo. In questo hanno inciso principalmente le scelte urbanistiche risalenti agli anni '80: si è deciso infatti, di edificare lungo gli assi stradali del Graticolato Romano per una profondità massima di 60 ml lasciando come zona E1 inedificabile tutta la rimanente area agricola; risultato di determinata scelta è stato quello di un paesaggio rurale ancora integro. Nel territorio si ha una prevalenza di seminativo, mentre una piccola parte risulta compresa all’interno della zona DOC Riviera del Brenta ed è pertanto occupata da vigneti. E’ inoltre presente un’azienda agricola di rilevante importanza, specializzata nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli da taglio. Relativamente al sistema primario anche da considerare è la presenza di due allevamenti intensivi, il cui impatto sull’ambiente verrà valutato in fase di Rapporto Ambientale sulla base delle informazioni disponibili.

34 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

Per quanto concerne il sistema secondario, un forte sviluppo si è avuto in prossimità della frazione di S.Michele delle Badesse, dove sono state concentrate tutte le attività produttive: si è cosi venuto a creare un polo produttivo di discreto interesse. La scelta è stata decisamente lungimirante poiché la zona industriale viene ora a trovarsi ai margini della nuova SR308, con un ingresso nelle immediate vicinanze. Importante è evidenziare come la zona produttiva del territorio comunale si trova ai margini del polo industriale individuato nel P.T.C.P che va ad interessare i limitrofi comuni di Campodarsego, S.Giorgio delle Pertiche, Camposampiero ed appunto Borgoricco; ne consegue che tutta la parte ad Ovest del territorio comunale, che ha già una vocazione produttiva, sarà interessata nei prossimi anni da una significativa espansione del secondario. Diffuse sono anche le attività produttive poste in zona impropria che sono state però schedate e normate dalla L.R. 11/87. Le attività commerciali sono polverizzate nel territorio e si articolano soprattutto lungo via Desman, lungo via Roma, ed in parte nella via che attraversa il centro di Borgoricco. Con una recente variante al P.R.G. è stata individuata una zona per l'insediamento di una grossa attività commerciale e ricettiva, sita in luogo strategico, tra la zona produttiva e la SR.308.

Attività a rischio di incidente rilevante All’interno del territorio comunale è presente un’azienda a rischio di incidente rilevante, la INDUSTRIA CHIMICA VALENZANA I.C.V. S.p.A., la cui localizzazione è mostrata nell’immagine riportata di seguito, tratta dalla relazione ambientale del PATI del Camposampierese.

Il D. Lgs. n° 334/99, così come modificato dal D. Lgs. 21 settembre 2005 n° 328, prevede 3 differenti tipologie di adempimenti cui le aziende possono essere soggette: Relazione semplice: è un documento contenente le informazioni relative al processo produttivo, alle sostanze pericolose presenti, alla valutazione dei rischi di incidente rilevante, all’adozione di misure di sicurezza appropriate, all’informazione, formazione, addestramento ed equipaggiamento dei lavoratori. Notifica: è un documento sottoscritto nelle forme dell’autocertificazione contenente informazioni amministrative riguardo allo stabilimento e il gestore, notizie che consentono di individuare le sostanze pericolose, la loro quantità e la loro forma fisica, notizie riguardo all’ambiente circostante lo stabilimento e in particolare elementi che potrebbero causare un incidente rilevante o aggravarne le conseguenze. Rapporto di sicurezza: è un documento che deve contenere notizie riguardo all’adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza, i pericoli di incidente rilevante, le misure necessarie a prevenirli e a limitarne le conseguenze per l’uomo e per l’ambiente, la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la manutenzione di qualsiasi impianto, i piani di emergenze interni e gli elementi utili per l’elaborazione del piano di emergenza esterno. L’azienda rilevata nel territorio di interesse ha l’obbligo di fornire il documento di notifica. Non tutte le aziende hanno dichiarato in modo esplicito le distanze di “sicurezza” o il raggio di azione dell’evento incidentale, pertanto, nell’elaborato Rischio Incidente Rilevante allegato al Piano di Coordinamento Provinciale, di cui si riporta di seguito la planimetria del rischio relativa all’azienda presente a Borgoricco, è stato adottato lo stesso criterio proposto dall’ARPAV in una ricerca preliminare sulla questione del rischio tecnologico. L’analisi dell’esposizione territoriale, in mancanza di dati più precisi relativi

35 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 alle distanze di danno conseguenti agli incidenti ipotizzati, è stata condotta sulla base di valutazioni teoriche legate alla tipologia incidentale: per gli eventi di incendio ed esplosione, i cui effetti sono principalmente di tipo fisico ed inoltre limitati dalla quantità di sostanza interessata, si è considerata potenzialmente interessata un’area circolare del raggio di 500 metri. Gli eventi di rilascio tossico, influenzati dalle condizioni meteo e quindi suscettibili di maggiori variazioni, sono stati trattati con maggiore cautela: l’area interessata, in questo caso, ha raggio pari a 1000 metri; tali distanze sono sicuramente maggiori di quanto dichiarato dalle aziende e ragionevolmente ipotizzabili tenendo conto della modesta quantità di sostanze pericolose coinvolte, ma alla luce delle considerazioni espresse si è ritenuto di adottare una soluzione cautelativa che permettesse di valutare la vulnerabilità del territorio circostante tali impianti in maniera più completa.

Si può osservare come l’azienda a rischio di incidente rilevante, sia situata molto prossima alla zona residenziale ad est della stessa e come l’area di attenzione coinvolga infatti una parte di questa zona. 36 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

2.10.5 Rifiuti

Il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani all’interno del Comune di Borgoricco è stato affidato alla società Etra S.p.a. La metodologia di raccolta dei rifiuti è porta a porta e le diverse tipologie di rifiuti raccolti sono: verde e ramaglie, ingombranti, indumenti, rifiuti urbani pericolosi, imballaggi in plastica, metalli, carta e cartone, vetro, umido, secco non riciclabile. Di seguito si riportano i dati resi disponibili dall’ARPAV, relativi alla produzione di rifiuti e alla raccolta differenziata realizzata nel comune di interesse, negli anni dal 2003 al 2006.

produzione raccolta Procapite rifiuto totale Differenziata (kg/(ab*anno) anno popolazione (ab) (kg) (kg) % RD 2003 7210 2486291 344,839251 1441371 57,97 2004 7429 2596965 349,5712747 1540835 59,33 2005 7628 2706237 354,7767436 1677437 61,98 2006 7812 2829067 362,1437532 1777217 62,82

Analizzando il trend della produzione totale di rifiuti si osserva un costante incremento negli anni esaminati, più che proporzionale alla crescita della popolazione residente: anche i dati relativi alla produzione procapite infatti registrano un aumento, passando da 344.83 kg/(ab*anno) nel 2003 a 362.14 kg/(ab*anno) nel 2006. La produzione procapite nel Comune di Borgoricco rimane comunque al di sotto della media provinciale che registra per il 2004 il valore di 485,45 kg/(ab*anno). Analizzando i dati relativi alla raccolta differenziata, si osserva che la percentuale di raccolta differenziata ha registrato una crescita dell’ 8.4% nel periodo considerato, passando dal 57.97% del 2003 al 62.82% del 2006. Considerando che la percentuale di raccolta differenziata minima da realizzare per legge entro il 2007 era del 40%, mentre quella da realizzare entro il 2009 è del 50%, si può affermare che la percentuale di raccolta differenziata realizzata nell’ambito comunale di interesse è più che soddisfacente.

2.10.6 Energia

L’incremento della produzione di energia determina, oltre alla riduzione delle risorse naturali, anche una crescita delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, in particolare dei cosiddetti gas ad effetto serra. A fronte di tutto ciò la sfida è proprio quella di produrre ricchezza riducendo i consumi energetici ed il livello di inquinamento in un’ottica di sviluppo sostenibile. Da un rapporto statistico elaborato dalla Regione Veneto (2007) emerge che le principali fonti energetiche tra le quali viene ripartito il consumo sono il petrolio e i suoi derivati, che nel 2004 hanno assorbito oltre il 45% dei consumi totali, seguiti dai combustibili gassosi (31,3%) e dall’energia elettrica. Riguardo ai dati sui consumi di energia elettrica emerge una costante crescita a livello nazionale. Il Veneto, come tutte le altre regioni del Centro-Nord, ha mostrato a sua volta la stessa tendenza anche se con valori decisamente più elevati.

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E’ interessante anche capire quanto ciascun settore (agricolo, industriale, terziario, domestico) incida sul consumo energetico. La tabella di seguito riportata illustra i consumi di energia elettrica per categoria di utilizzatori e provincia per il 2005.

Consumi di energia elettrica per categoria di utilizzatori e provincia - Anno 2005 (Gwh)

Descrizione provincia Agricoltura Industria Terziario (*) Domestico Totale(*)

Provincia di Verona 148,0 3'188,9 1'593,9 835,4 5'766,2 Provincia di Vicenza 65,1 3'873,4 1'041,9 887,1 5'867,6 Provincia di Belluno 7,7 521,3 293,0 235,7 1'057,6 Provincia di Treviso 113,8 2'714,1 949,7 906,5 4'684,0 Provincia di Venezia 58,1 3'497,7 1'524,0 951,0 6'030,8 Provincia di Padova 78,5 2'885,4 1'302,5 988,5 5'254,9 Provincia di Rovigo 62,8 869,8 288,8 272,0 1'493,4 Veneto 534,0 17'550,6 6'993,7 5'076,2 30'154,4 (*) Al netto dei consumi FS per trazione pari a 286,2 GWh Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Terna S.p.A.

Anche i consumi di gas metano sono in costante crescita, come mostrato dalla tabella di seguito riportata che mostra i consumi dal 2000 al 2005 nelle diverse province del Veneto.

Consumi di gas per gli anni dal 2000 al 2005 dei Punti di Riconsegna della rete Snam Rete Gas Volumi espressi in milioni di m3/anno a potere calorifico superiore 38,1 MJ/m3 PROVINCIA 2000 2001 2002 2003 2004 2005 TOTALE PROVINCIA di Belluno 153,7 156,6 152,7 164,5 169,9 172,5 TOTALE PROVINCIA di Padova 856,0 877,2 869,1 910,5 966,5 1'045,8 TOTALE PROVINCIA di Rovigo 666,9 676,4 682,6 686,0 680,6 724,1 TOTALE PROVINCIA di Treviso 744,2 772,5 763,6 842,9 875,8 887,2 TOTALE PROVINCIA di Venezia 2'601,2 2'360,4 2'544,3 2'662,9 2'689,4 2'522,3 TOTALE PROVINCIA di Vicenza 1'073,7 1'114,4 1'086,7 1'140,1 1'185,0 1'215,7 TOTALE PROVINCIA di Verona 1'108,5 1'146,4 1'142,9 1'225,8 1'273,7 1'298,2 Totale REGIONE VENETO 7'204,1 7'103,8 7'241,8 7'632,8 7'840,9 7'865,9

Nel Rapporto Ambientale verranno riportate e analizzate eventuali informazioni sui consumi e sulle reti fornite dall’ente gestore.

2.10.7 Turismo

La presenza di turismo culturale nel territorio di Borgoricco, non è una caratteristica peculiare del comune stesso. La vicinanza di Padova, tuttavia, influisce sulla presenza di turisti anche nelle zone limitrofe, soprattutto per quanto concerne quella parte di visitatori che alloggia nel circondariato del Capoluogo di Provincia. Non mancano comunque strutture ricettive quali attività di ristorazione; assente invece una struttura alberghiera e quindi un effettivo servizio di alloggio. In particolare il settore agrituristico avrebbe buone potenzialità di sviluppo nell’area in esame, anche in relazione alla presenza di due itinerari ciclabili di livello provinciale: uno lungo il Muson dei Sassi, che potrebbe essere completato entro la fine dell’estate, un altro già realizzato che segue il corso del fiume Tergola. Lo sviluppo di una rete di piste ciclabili interne al comune, di collegamento con la rete provinciale, consentirebbe di sviluppare ulteriormente l’offerta turistica di quest’area. Va messo in evidenza che la presenza del Graticolato Romano e quindi dell'agro centuriato è sicuramente un elemento di forte interesse, caratteristico di questo territorio, che deve essere sfruttato come punto di forza, grazie alla sua peculiarità. In centro a Borgoricco, inoltre, è stato costituito il Museo del Graticolato, che raccoglie i reperti archeologici ritrovati nel territorio.

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3 PROBLEMATICHE AMBIENTALI

La principale caratteristica del territorio indagato è la centuriazione romana, che determina una suddivisione regolare della zona, con strade diritte e lunghe che si intersecano disegnando una scacchiera. Il Comune conserva un forte legame con questo periodo della sua storia, che si manifesta anche mediante la rievocazione storica dell’epoca romana, manifestazione folcloristica che coinvolge la popolazione locale. Pertanto il mantenimento e la valorizzazione del Graticolato Romano assume particolare importanza, insieme alla tutela del territorio agricolo, favorito anch’esso dalla conservazione dell’agro centuriato. Di seguito si riportano sinteticamente le principali criticità ambientali, emerse da questa prima analisi del territorio, che dovranno essere oggetto di attento approfondimento in sede di Rapporto Ambientale. Il territorio comunale è stato inserito dalla nuova zonizzazione regionale in zona A1 Provincia, cioè tra quei Comuni aventi densità emissiva compresa tra 7 t/a kmq e 20 t/a kmq. Inoltre campagne di monitoraggio effettuate dall’ARPAV su 104 Comuni della Provincia di Padova dal 2004 hanno evidenziato per 32 di questi, tra cui Borgoricco, il superamento del valore limite di 40µg/m3 per il PM10. Dai dati a disposizione, relativi ai monitoraggi effettuati dall’ARPAV dal 2000 al 2005, lo Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua (indice SACA) che lambiscono il territorio Comunale risulta generalmente sufficiente, tuttavia è auspicabile un ulteriore miglioramento che porti lo Stato Ambientale al livello di buono. Dal punto di vista dei rischio idraulico, dalla cartografia prodotta dalla Provincia di Padova si rileva la presenza, nel territorio comunale, di una vasta area soggetta a rischio idraulico per problemi della rete di bonifica, alcune aree a rischio idraulico individuate dal Comune e infine alcune aree a pericolosità idraulica derivante dai fiumi maggiori (Tergola e Muson Vecchio). La cartografia allegata al progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del fiume Brenta – Bacchiglione, individua una zona a pericolosità idraulica moderata, comprendente una parte di area residenziale.

Lo stato qualitativo delle acque sotterranee è stato valutato sulla base dei risultati del monitoraggio effettuato presso due pozzi della rete di monitoraggio dell’ARPAV. Il primo pozzo è localizzato nel Comune di Campodarsego, che confina a sud con il Comune di Borgoricco. Il secondo è invece a nord dell’area in esame, interno al Comune di Loreggia. In entrambi questi pozzi i dati a disposizione, relativi al periodo 2003-2005, indicano il superamento dei valori limite di concentrazione di metalli pesanti. In particolare per il pozzo situato in Comune di Campodarsego i supermenti riguardano unicamente il piombo, nel pozzo situato in Comune di Saccolongo i superamenti riguardano invece anche l’arsenico e il nichel. Il valore 4 dell’indice SCAS per entrambi i pozzi di monitoraggio nel 2005 indica una situazione di degrado, caratterizzata da un impatto antropico rilevante e caratteristiche idrochimiche scadenti. Relativamente all’efficienza del sistema dei sottoservizi, le principali criticità sono relative allo sviluppo della rete fognaria bianca, che si è sviluppata e progressivamente ampliata attraverso tombinamenti di scoline e fossati di drenaggio agricolo o stradale, ovvero in occasione di interventi urbanistici (piani di lottizzazione), senza pertanto seguire un progetto unitario. Lo sviluppo della rete di fognatura bianca, fortemente disomogeneo e spesso privo di razionalità in conseguenza soprattutto del sottodimensionamento ricorrente delle sezioni intubate di drenaggio, è una delle maggiori cause dei problemi idraulici che interessano Borgoricco. Per quanto riguarda la fognatura nera, si osserva che la popolazione allacciata alla fognatura è del 52,3 %. La conservazione del Graticolato Romano ha permesso al Comune di Borgoricco di mantenere l’utilizzo prevalentemente agricolo. Si sono instaurate nella zona coltivazioni di tipo intensivo, semi intensivo, il cui impatto sull’ambiente andrà valutato all’interno del Rapporto Ambientale, in relazione alla vulnerabilità dei terreni superficiali e sulla base delle informazioni che si renderanno disponibili. Ugualmente verranno valutati gli impatti legati ai due allevamenti intensivi presenti, sempre sulla base delle informazioni che si renderanno disponibili. Di particolare rilievo è la presenza di un’azienda a rischio di incidente rilevante, nei pressi del confine

39 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 ovest del Comune con San Giorgio delle Pertiche. Tale azienda è prossima inoltre ad un’area residenziale. Diffuse sono anche le attività produttive poste in zona impropria che sono state però schedate e normate dalla L.R.11/ 87. Relativamente al sistema infrastrutturale la maggiore criticità finora individuata sulla base delle informazioni al momento disponibili è rappresentata dal traffico che coinvolge alcuni tratti della viabilità di livello regionale e provinciale. In particolare, dagli elaborati del Piano Provinciale della Viabilità, rappresentativi della situazione al 2005 e della tendenza ipotizzata per il 2015, le principali criticità si rilevano lungo la SR 308, il cui tracciato è stato recentemente completato fino ai confini con la Prov. di Treviso in località Boscalto, tra i Comuni di Resana e Loreggia.

4 ESAME DI COERENZA E OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’

Oltre alla valutazione delle criticità ambientali presenti sul territorio in esame, risulta di fondamentale importanza anche una prima valutazione, gia in questa sede, della coerenza tra gli obiettivi che il Piano si prefigge e le problematiche ambientali rilevate dall’analisi del territorio.

4.1 Coerenza tra gli obiettivi del piano e problematiche ambientali

Di seguito si riporta un quadro sinottico di confronto tra obiettivi di piano e problematiche ed emergenze ambientali. Si è ritenuto opportuno riportare gli obiettivi secondo l’analisi per sistemi adottata nel documento preliminare, che individua 6 sistemi fondamentali, distinti in base alla loro caratterizzazione funzionale e prestazionale. Il Comune di Borgoricco ha aderito alla pianificazione dell’area vasta degli undici comuni del camposampierese che hanno ritenuto opportuno redigere in copianificazione il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale. Si pone in evidenza il fatto che alcune tematiche vengono affrontate, oltre che nel presente PAT, a scala sovracomunale all’interno del sopraccitato PATI del Camposampierese, attualmente in fase di predisposizione. In particolare ci si riferisce a: - sistema ambientale e difesa del suolo; - servizi a scala territoriale; - aspetti di livello sovracomunale del settore turistico – ricettivo; - sistema relazionale, infrastrutturale e della mobilità di interesse sovracomunale.

40 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

SISTEMA AMBIENTALE PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - presenza, nel territorio comunale, di aree soggette a rischio Il P.A.T. riconosce, rispetto al sistema ambientale, le funzionalità idraulico; in termini naturalistico – ambientali, rappresentando specifici - Stato qualitativo da migliorare ulteriormente delle acque scenari e paesaggi all’interno del comune. Una volta individuato il superficiali, in riferimento ai corsi d’acqua principali (fiume territorio d’indagine, definito il contesto problematico e fissati i Tergola, Muson dei Sassi, Muson Vecchio); livelli di intervento bisogna agire ponendo degli obbiettivi che - Stato qualitativo degradato delle acque sotterranee, che considerino l’ambiente in tutti i suoi aspetti; tali obbiettivi del presentano un impatto antropico rilevante e caratteristiche Piano riguardano: idrochimiche scadenti; - Presenza di aziende agricole intensive e di due allevamenti la difesa del suolo attraverso: interni al territorio comunale; - il rispetto di eventuali piani di Assetto Idrologico; - La rete fognaria bianca presenta uno sviluppo fortemente - il ripristino di eventuali bacini naturali; disomogeneo in conseguenza soprattutto del - la manutenzione degli argini e degli alvei, attraverso un sottodimensionamento ricorrente delle sezioni intubate di coordinamento a livello sovracomunale; drenaggio, che rappresenta una delle maggiori cause dei - la tutela delle acque: è necessario individuare le fonti di problemi idraulici che interessano Borgoricco. inquinamento per ridurre e prevenire il problema - Percentuale di popolazione allacciata alla rete fognaria del - la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali, 52,3%; accertando la consistenza e la vulnerabilità delle risorse - mantenimento e valorizzazione delle risorse ambientali naturali; presenti all’interno dell’ambito comunale, in particolar modo in riferimento al territorio agricolo e alla conservazione del Salvaguardia o ricostruzione dei processi naturali, degli Graticolato Romano. equilibri idraulici, idrogeologici e degli equilibri ecologici in - Necessità di sviluppare una rete di piste ciclabili di ambito urbano attraverso: collegamento alla rete provinciale, costituita in particolare - la definizione di norme per ottenere aumento della nell’area indagata dai due itinerari che costeggiano il fiume permeabilità dei suoli urbani al fine di potenziare la Tergola e il Muson dei Sassi. rigenerazione ecologica della città; - garantire il migliore funzionamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione; - la formazione di un parco diffuso attraverso la connessione tra verde pubblico esistente, corridoi di continuità come fiumi, canali, filari di vegetazione, e campagna con valenze naturalistiche.

Salvaguardia e valorizzazione dei siti archeologici e delle aree di campagna con particolari valenze naturalistiche, attraverso: - la creazione di percorsi alternativi come piste ciclabili o percorsi pedonali, oltre che sostenendo lo sviluppo di strutture ricettive per una migliore fruizione del punto di vista didattico, ricreativo e turistico.

Promozione, recupero, valorizzazione del patrimonio edilizio esistente attraverso: - l'inserimento di un sistema di fruizione per architetture e musei di pregio; - il riutilizzo di fabbricati rurali in disuso per una riconversione a destinazioni residenziali o di tipo turistico-ricettive, al fine di realizzare un riordino degli insediamenti e delle condizioni paesaggistiche ed ambientali.

41 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

SISTEMA TURISTICO-RICETTIVO PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - valorizzazione del comparto turistico mediante la creazione Per potenziare il sistema turistico-ricettivo, gli obiettivi da di una rete di piste ciclabili interne al comune, che perseguire sono: permettano di fruire dei luoghi di interesse culturale e - valutare le necessità di strutture alberghiere ed individuarne paesistico, valorizzando e riqualificando anche il graticolato l'eventuale localizzazione. romano; - Incentivare la creazione di strutture di tipo agrituristico che - sviluppo del comparto agrituristico; valorizzino le risorse del territorio e gli aspetti tradizionali. - Integrare,oltre la pista ciclabile costruita lungo via Desman e via Roma, una rete di mobilità alternativa ciclabile e pedonale che permetta di fruire dei luoghi di interesse culturale e paesistico; specificatamente, valutare la possibilità di percorsi che rendano migliore la fruizione del Graticolato, risorsa da valorizzare e riqualificare. In particolare, l'Amministrazione Comunale intende realizzare un nuovo collegamento ciclabile tra Via Roma e il Muson dei Sassi, a Nord della zona produttiva, sfruttando l'argine del “Lusore” e collegandosi anche con Villa Bressanin.

SISTEMA DEI SERVIZI PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - individuazione dei Poli funzionali presenti nel territorio I servizi a scala territoriale e sovracomunale vengono individuati intercomunale e valutare la loro sufficienza per la dal P.A.T.I. del camposempierese con l'intento di identificare popolazione del camposampierese quelle parti del territorio ad elevata specializzazione funzionale nelle quali sono concentrate una o più funzioni strategiche o servizi ad alta specificazione economica, scientifica, culturale, sportiva, ricreativa. Sarà allora necessario: - Individuare i Poli Funzionali presenti nel territorio intercomunale: polo scolastico, culturale, socio–sanitario, zona sportiva, aree ricreative. - Valutare la necessità di consolidare, ampliare, riqualificare determinati Poli in base alle necessità del territorio, in modo che l'area del camposampierese sia fornita dei servizi fondamentali per la popolazione. - Pianificare eventuali nuovi Poli Funzionali, individuando gli ambiti idonei per la loro localizzazione. Particolare attenzione si dovrà avere nei riguardi degli altri settori collegati a quello dei servizi: primo tra tutti quello dei trasporti e delle infrastrutture che devono soddisfare la necessità di una mobilità agevole in queste aree di alte frequentazioni. In particolare, obiettivo dell'Amministrazione Comunale, è quello di confermare e potenziare il polo degli impianti sportivi posto tra il Capoluogo e S.Eufemia.

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SISTEMA INFRASTRUTTURALE PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - Situazioni di traffico che coinvolgono alcuni tratti della Le tematiche e le problematiche relative al sistema viabilità di livello regionale e provinciale. In particolare le infrastrutturale sono state affrontate dal P.A.T.I. del principali criticità si rilevano lungo la SR 308. Camposampierese, fornendo tutte le indicazioni progettuali - Inquinamento atmosferico (PM10) rilevato superiore ai limiti relative alla viabilità di interesse intercomunale. di legge; Restano quindi da approfondire e sviluppare quegli elementi di interesse comunale e locale. La strategia da adottare deve contemplare: - Riqualificazione delle strade di quartiere, privilegiando il servizio ai residenti attraverso l'introduzione di misure che consentano di limitare la velocità, in modo da ridimensionare l' inquinamento acustico e salvaguardare maggiormente la sicurezza dei residenti. - Interventi che contribuiscano a migliorare la qualità della vita e a riqualificare il sistema ambientale, riducendo i fenomeni di degrado causati dall'inquinamento acustico ed atmosferico. - Introduzione di percorsi ciclabili e pedonali per realizzare una rete alternativa a favore della diminuzione del mezzo su gomma, che possano inoltre favorire la fruizione dei luoghi di interesse ambientale, naturalistico, culturale. - Rivalutazione e mantenimento del Graticolato Romano come patrimonio dell'identità culturale del territorio. In particolare, un obiettivo dell'Amministrazione Comunale, è quello di potenziare Via Piovega dalla nuova S.S. n. 307 fino a collegarsi con la vecchia Strada del Santo.

SISTEMA INSEDIATIVO-RESIDENZIALE PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - Potenziamento dell’identità delle frazioni e miglioramento Gli obiettivi da perseguire rispetto al sistema residenza, si della qualità della vita all’interno delle stesse, anche possono sintetizzare in questi punti chiave: valorizzando gli spazi pubblici e integrando i percorsi - Potenziare l'identità delle frazioni attraverso ricucitura ed ciclabili esistenti. ampliamento del tessuto urbano con il patrimonio esistente; - Forte incremento della popolazione residente nell’ultimo progettare gli interventi di espansione edilizia calibrandoli in decennio. aderenza al costruito e alla viabilità esistente, mantenendo coerenza con il contesto urbano e rurale. - Riqualificare il centro attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, delle piazze, dei luoghi per l'incontro; fornire le infrastrutture necessarie per migliorare la qualità della vita ed agevolare i residenti negli spostamenti; integrare percorsi ciclabili di collegamento. - Definire per le aree degradate interventi di riqualificazione. - Stabilire il dimensionamento delle nuove previsioni per A.T.O (Ambiti Territoriali Omogenei) con riferimento ai fabbisogni locali e alle indicazioni del P.T.R.C. - Definire standard urbanistici, infrastrutture, servizi necessari agli insediamenti esistenti e quelli in previsione, precisando gli standard di qualità urbana e gli standard di qualità ecologico ambientale. - Pianificare gli eventuali nuovi quartieri da realizzare nel rispetto della sostenibilità e della bioarchitettura. In particolare, l'Amministrazione Comunale intende potenziare le zone residenziali di S.Michele, Capoluogo e S.Eufemia, verso Nord. Altro obiettivo è il potenziamento dell'area residenziale e dei relativi impianti sportivi in località Straelle.

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SISTEMA PRODUTTIVO PROBLEMATICHE ED EMERGENZE OBIETTIVI DEL PIANO - presenza nella zona di coltivazioni di tipo intensivo, semi Il P.A.T. valuta l'assetto del settore primario e secondario e ne intensivo; definisce le opportunità di sviluppo, programmando scenari futuri, - presenza di un’azienda a rischio di incidente rilevante, nei in coerenza con il principio dello sviluppo sostenibile. pressi del confine ovest del Comune con San Giorgio delle Pertiche, prossima ad un’area residenziale. Per quanto riguarda il settore agricolo gli obbiettivi si possono - Inquinamento atmosferico (PM10) rilevato superiore ai limiti sintetizzare in: di legge; - salvaguardia degli aspetti storico-culturali delle attività - Presenza di attività produttive in zona impropria, schedate e tradizionali ed attuazione di politiche di sviluppo delle normate dalla L.R.11/ 87. attività agricole sostenibili. - Potenziamento dei fattori di sostenibilità del settore primario, quali iniziative di promozione e diffusione dei prodotti agricoli locali, incentivazione delle coltivazioni di qualità ed ecocompatibili. - Valorizzazione del patrimonio edilizio tipico rurale, riconvertendo gli spazi in disuso in strutture ricettive.

Per quanto concerne le aree produttive gli obbiettivi sono: - riqualificazione delle attività esistenti nel territorio attraverso la ricomposizione degli spazi aperti, creando fasce vegetali con funzione di filtro tra area industrializzata e zone limitrofe; migliorare la qualità dei fronti edilizi per dare identità ai luoghi, integrare, se necessario, la viabilità esistente in modo che sia facilmente raggiungibile l'autostrada ed in generale le infrastrutture. - riorganizzazione delle aree produttive attraverso: • saturazione delle aree esistenti che hanno ancora potenzialità edificatorie; • identificazione di aree per eventuali ampliamenti o per creare nuove aree produttive; • delocalizzazione delle attività presenti in zona impropria o incompatibili con il contesto; • migliorie alla viabilità di accesso alle zone produttive e ai collegamenti con le grandi infrastrutture; • promozione di politiche che favoriscano le piccole aziende ad avviare la propria attività. - in ossequio al P.T.C.P., che prevede lo sviluppo di un polo produttivo a cavallo dei comuni di Borgoricco, Camposampiero e S.Giorgio delle Pertiche, è intenzione dell'Amministrazione Comunale sviluppare la zona produttiva esistente a Nord di Via Piovega.

In merito agli obiettivi del Piano sopra elencati si riportano alcune considerazioni. Tra i principali obiettivi che emergono dalla lettura del quadro sinottico prima riportato, emerge la necessità di valorizzare il graticolato romano, come elemento di valore storico testimoniale, ed incentivare l’offerta turistica mediante lo sviluppo di una rete di piste ciclopedonali che consentano una migliore fruizione dell’ambiente naturale e costituiscano un collegamento con luoghi di interesse culturale e paesaggistico. In particolare è interessante l’inserimento di un sistema di fruizione per architetture e musei di pregio tra i quali in particolare il Museo della Centuriazione nel centro di Borgoricco, che conserva interessanti reperti ritrovati nell’agro centuriato. Il potenziamento del comparto turistico potrà altresì portare allo sviluppo di strutture turistiche ecosostenibile, in particolare agriturismi, che ben si inserirebbero in un contesto prettamente agricolo come quello del territorio di Borgoricco. Anche importanti sono gli obiettivi di riqualificazione delle strade di quartiere, privilegiando il servizio ai residenti attraverso l’introduzione di misure che consentano di limitare la velocità, in modo da ridimensionare l’inquinamento acustico ed atmosferico e salvaguardare maggiormente la sicurezza dei residenti. Viene inoltre promossa la riqualificazione del centro attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, delle piazze, dei luoghi di incontro e la definizione per le aree degradate degli interventi di riqualificazione. Anche gli obiettivi

44 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008 che il PAT si pone per il sistema produttivo mirano al mantenimento e miglioramento del sistema ambientale. In particolare per il settore primario si segnalano gli obiettivi relativi alla salvaguardia degli aspetti storico-culturali delle attività tradizionali, all’attuazione di politiche di sviluppo delle attività agricole sostenibili e al potenziamento dei fattori di sostenibilità del settore primario con l’incentivazione delle coltivazioni di qualità ed ecocompatibili. Relativamente alle aree produttive gli obiettivi individuati dal PAT mirano alla riqualificazione delle attività esistenti nel territorio. L’identificazione di nuove aree per eventuali ampliamenti o per creare nuove aree produttive andrà attentamente valutata in relazione agli elementi presenti (vicinanza aree residenziali, possibili impatti determinati dall’aumento del traffico sulle direttrici viabilistiche di servizio, presenza di corridoi ecologici o altri elementi da tutelare sul territorio). Il PAT stesso infatti segnala tra i suoi obiettivi la necessità delle fasce vegetali con funzione di filtro tra le aree industrializzate e le zone limitrofe e la ricomposizione degli spazi aperti.

5 SOGGETTI INTERESSATI DALLE CONSULTAZIONI

AREA ISTITUZIONALE 1) Comune di Camposampiero 2) Comune di Massanzago 3) Comune di Santa Maria di Sala 4) Comune di Villanova di Camposampiero 5) Comune di Campodarsego 6) Comune di San Giorgio delle Pertiche 7) Provincia di PD 8) Regione Veneto 9) Consorzio di Bonifica Sinistro Medio Brenta 10) Servizio Forestale Regionale di Padova 11) Distretto Socio Sanitario ULSS 15- Alta Padovana 12) AATO Brenta 13) Genio Civile di Padova 14) Agenzia del Territorio di Padova 15) ARPAV di Padova 16) Sovrintendenza Beni Archeologici di Padova 17) Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Venezia 18) Carabinieri 19) Polizia Municipale 20) Questura di Padova 21) Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova 22) Telecom 23) Vodafone Omnitel - Padova 24) Wind di Padova 25) H3G di Mestre 26) Gestore rete gas 27) Etra S.p.a. 28) Enel distribuzione 29) Terna Spa - Padova 30) Enel Divisione Infrastrutture e Reti 31) Veneto Strade 32) Camera di Commercio

ORDINI E COLLEGI 33) Tecnici Progettisti 34) Collegio dei Geometri di Padova 35) Collegio dei Periti Agrari di Padova 36) Ordine dei Chimici di Padova 37) Ordine degli Agronomi Forestali di Padova 38) Collegio dei Periti Industriali di Padova 39) Ordine degli Architetti di Padova 40) Ordine degli Ingegneri di Padova 45 Piano di Assetto del Territorio Relazione ambientale Comune di Borgoricco (PD) 2008

AREA AMBIENTALE - SOCIALE – CULTURALE 41) Legambiente 42) WWF 43) Lipu 44) Italia Nostra 45) AUSER 46) U.S. BORGORICCO 47) SANP 48) COMPAGNIA ARCIERI DECUMANUS MAXIMUS 49) SPARTUM 50) SOCIETA' BOCCIOFILA S.LEONARDO 51) BODY ENERGY 52) ALTA VOLLEY 53) KARATE PROJECT 54) G.S. S.EUFEMIA

AREA ECONOMICO – COMMERCIALE 55) Unascom 56) ENASARCO 57) Enasco 58) FIMAA 59) FIAIP 60) UNCI 61) Usarci 62) ACAI 63) Artigianato 64) Associazione Proprietà Edilizia 65) Confartigianato Associazione Artigiani 66) Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Media Impresa 67) Federazione Regionale del Veneto 68) INPS 69) INAI 70) A.A.R. Casa 71) ANCE 72) CGIL 73) CISL 74) UIL 75) Confcommercio 76) Federconsumatori 77) Associazione Provinciale Allevatori 78) APAT 79) Unione Generale Coltivatori 80) Unione Provinciale degli Agricoltori 81) Coldiretti PD 82) Associazione Provinciale Allevatori 83) Confagricoltura 84) Associazione Produttori Ortofrutticoli 85) Federazione Provinciale Coltivatori diretti 86) ASCOM 87) Associazione Artigiani CNA 88) Confesercenti 89) Unindustria 90) Associazione Costruttori Edili ed Affini

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6 CARTOGRAFIA

L’allegato A alla relazione ambientale è composto dalla cartografia che descrive lo stato attuale della disciplina territoriale del comune di Borgoricco. E’ riportato l’uso del suolo, che suddivide il territorio nelle classi Residenziale, Artigianale / Industriale, Commerciale, Agroindustriale e Servizi. E’ riportato anche il patrimonio culturale, rappresentato dai beni culturali di interesse artistico, storico, archeologico ed etnoantropologico: - vincolo monumentale D. Lgs 42/2004; - vincolo archeologico D. Lgs 42/2004 agro-centuriato – limite superiore (intero territorio comunale); - edifici particolarmente interessanti con dichiarazione esplicita di interesse culturale – art 10 comma 1 e comma 3 lett. a) D.Lgs 42/2004 (ex L. 1089/39); - edifici di proprietà pubblica o privata senza fine di lucro aventi più di 50 anni – art. 10 comma 1 D. Lgs 42/2004 (ex L. 1089/39) Tra i beni paesaggistici di notevole interesse pubblico art. 134 comma 1 lett. a) D. Lgs 42/2004 (ex L.1497/39) è rappresentato: - perimetrazione centro storico (da PRG); Tra i beni paesaggistici art 134 comma 1 lett. b) d. Lgs 42/2004 ( ex L.431/85) sono riportati nella cartografia elaborata: - fiumi, torrenti, corsi d’acqua – R.D. 11.12.33 n. 1775; - agro-centuriato limite superiore (intero territorio comunale – fonte PTRC); - tracciati storici agro-centuriato (P.T.R.C.); Sono inoltre riportati: - area a rischio di incidente rilevante; - ambiti naturalistici di livello regionale (P.T.R.C.); - corso d’acqua. La cartografia è rappresentata in scala 1: 10 000 sulla base della Carta Tecnica Regionale.

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