Francesco Beccaruzzi
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Corso di Laurea magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici Tesi di Laurea Francesco Beccaruzzi Relatore Ch. Prof. Sergio Marinelli Arch. Andrea Bellieni Laureanda Sabina Collodel Matricola 835198 Anno Accademico 2012 / 2013 “Studia prima la scienza e poi seguita la pratica, nata da essa scienza Quelli che s’innamoran di pratica senza scienza son come ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone e bussola, che mai ha certezza dove si vada.” Leonardo da Vinci INDICE 1. Introduzione ............................................................................................................ p. 1 2. La figura di Francesco Beccaruzzi ricostruita tramite i documenti ....................... p. 4 3. La sua memoria attraverso la storia ...................................................................... p. 19 4. Influenze stilistiche .............................................................................................. p. 27 5. L’attività artistica ................................................................................................. p. 30 6. Catalogo ............................................................................................................... p. 35 6.1 Premessa ......................................................................................................... p. 36 6.2 Indice delle opere ........................................................................................... p. 37 6.3 Opere documentate ......................................................................................... p. 44 6.4 Opere documentate disperse ........................................................................... p. 55 6.5 Opere documentate ma eseguite da altri pittori............................................... p. 72 6.6 Opere attribuite disperse ................................................................................. p. 81 6.7 Opere attribuite ............................................................................................... p. 92 6.8 Attribuzioni respinte ..................................................................................... p. 141 7. Appendici ........................................................................................................... p. 240 7.1 Gli Indici di Berenson .................................................................................. p. 241 7.2 “Catalogo dei dipinti del Beccaruzzi” di Botteon ........................................ p. 258 8. Bibliografia ......................................................................................................... p. 267 9. Immagini ............................................................................................................. p. 292 2 1. INTRODUZIONE Questo lavoro nasce dalla volontà di approfondire le conoscenze sul pittore, mio concittadino, ancora poco studiato e per questo noto per lo più agli storici locali. La ricostruzione della figura di Francesco Beccaruzzi si è sviluppata in più fasi. Dopo aver studiato i documenti e i libri che trattavano l’artista ho provveduto a ricostruire la sua vita, basandomi solo sulle testimonianze rinvenute negli archivi, trascritte e pubblicate da Giorgio Fossaluzza (1993). La ricostruzione mi ha permesso, oltre che fissare dei punti certi nella vita dell’artista, di iniziare ad elaborare un primo catalogo formato dalle sole opere documentate. A questo nucleo ho aggiunto i dipinti a lui attribuiti dagli storici nel corso dei secoli, valutando di volta in volta l’affidabilità della fonte. Nel catalogo da me elaborato, le opere sono analizzate in modo approfondito per quanto riguarda la parte critica e attributiva, perché il lavoro vuole far emergere come, grazie alla maggiore conoscenza della storia dell’arte e lo studio dei singoli pittori, il corpus artistico di Francesco Beccaruzzi sia stato snellito ed epurato dalle opere evidentemente non sue e abbia consentito in tal modo il riconoscimento del suo stile personale. All’inizio del Novecento si credeva ancora che Beccaruzzi fosse un bravo imitatore di tutti i suoi maggiori contemporanei, giustificando in questo modo le oltre cento opere a lui assegnate. Questo stereotipo ha portato a sminuire le sue capacità pittoriche e creative, qualità che, con questo mio studio, voglio affermare. 3 2. LA FIGURA DI FRANCESCO BECCARUZZI RICOSTRUITA TRAMITE I DOCUMENTI Francesco Beccaruzzi pittore coneglianese oggi non più molto conosciuto, doveva essere, ai suoi tempi, un apprezzato artista, almeno da quanto emerge dai documenti d’archivio. Il primo ad occuparsene in modo specifico ed approfondito è Vincenzo Botteon 1 che nel 1913 pubblicò il suo contributo strutturato in tre sezioni: un saggio sulla vita basata sui documenti rinvenuti negli archivi, un’appendice documentaria e un breve catalogo delle opere. Il lavoro di Botteon fu possibile grazie ai precedenti studi: per quanto riguarda la parte documentaria fondamentale è Gustavo Bampo 2 (1849 – 1927) che eseguì lo spoglio sistematico dei documenti dell’Archivio Notarile di Treviso; mentre per il catalogo delle opere, di grande aiuto, risulta essere Bernard Berenson 3 con i suoi indici, che già dal 1897 includono anche Beccaruzzi. Premessa allo studio di Botteon è anche il testo da lui pubblicato un ventennio prima, nel 1893, in collaborazione con Antonio Aliprandi e dedicato a Giovanni Battista Cima da Conegliano, frutto del riordino dell’Archivio Comunale di Conegliano 4. In anni più recenti alcuni studiosi hanno concorso a fare luce su Beccaruzzi parzialmente dimenticato nel tempo, ma colui che ha dato maggior impulso alle ricerche è sicuramente Giorgio Fossaluzza, che più volte ha trattato nei suoi contributi il pittore. Il saggio del 1993 5 è importante non solo a livello cronologico per essere il più recente e corposo, ma anche perché si presenta come una summa di tutte le pubblicazioni precedenti e in appendice ripubblica per intero tutti i documenti relativi a Beccaruzzi, unendo in un unico apparato quelli rinvenuti da Bampo, Botteon e altri inediti. Il materiale archivistico a disposizione non è ricchissimo ma permette ugualmente di definire alcuni punti salienti della vita e carriera artistica di Francesco Beccaruzzi. Purtroppo mancano gli estremi precisi della vita dell’artista in questione, sia l’atto di nascita che di 1 V. Botteon, Della vita e delle opere di Francesco Beccaruzzi pittore coneglianese , in “Nuovo Archivio Veneto”, nuova serie, anno XIII, 1913, tomo XXVI, parte II, ott. – dic., Venezia, pp. 480 – 513. 2 BCTv, ms. 1410, G. Bampo, I pittori fioriti a Treviso e nel territorio, documenti inediti dal secolo XIII al XVI dell’Archivio notarile di Treviso , s. d., vol. II, 2° fascicolo, “Beccaruzzi Francesco q. Simone di Conegliano”. 3 B. Berenson, The Venetian Painters of the Renaissance with an Index to their Works , New York, London, 1897 ed edizioni successive. 4 V. Botteon e A. Aliprandi, Ricerche intorno alla vita e alle opere di Giambattista Cima , Conegliano, 1893; rist. anastatica Bologna, 1984. 5 G. Fossaluzza, Un affresco ritrovato del Beccaruzzi. Appunti sulla pittura a Conegliano nella prima metà del Cinquecento , in “La Madonna della Neve tra le mura di Conegliano”, a cura di S. Armellin e G. Fossaluzza, Treviso, 1993, pp. 110 – 153. 4 morte non sono giunti fino a noi. Fortunatamente altri documenti intervengono a favore degli storici, permettendo di definire queste due date in un lasso di tempo non troppo ampio. Il primo a fare delle congetture sui natali del pittore è Botteon che tramite i due documenti più antichi riesce a dedurre delle date. Il primo atto notarile, datato 20 novembre del 1514, riguarda l’accordo per l’affitto di alcuni terreni tra “[…] Matheum et Franciscum fratres, filios et haeredes quondam magistri Simeonis Becharusii sutoris in Coneglano, cum eis interveniente domina Riccarda eorum matre et curatrice, ex una, et Ioannem Andrea dictum Chardinum patruum praedictorum Matthaei et Francisci […]” 6 Da questo breve passaggio si possono ricavare parecchie informazioni sulla famiglia e sull’età del pittore. Francesco ha un fratello, Matteo, eredi del padre Simeone Beccaruzzi calzolaio a Conegliano; entrambi i figli sono rappresentati dalla madre Riccarda che interviene in qualità di curatrice contro il cognato Giovanni Andrea detto Cardino. La parola chiave per riuscire a chiarire l’età di Francesco è “curatrice”. Secondo il diritto dell’epoca a tutela di un minore, la maggiore età veniva raggiunta a venticinque anni, veniva nominato: un tutore, nel caso in cui il fanciullo avesse meno di quattordici anni; mentre per i ragazzi di età compresa tra quattordici e venticinque veniva nominato un curatore 7. Nel 1514 Francesco è riconducibile alla seconda categoria di minorenni. Il secondo documento, qui chiamato in causa, data 1519 e riguarda il pagamento delle tasse. Il dato è estratto dal Libro d’estimo della terra e delle ville di Conegliano ; anche in questo caso in poche righe sono fornite più informazioni che aiutano a ricostruire passaggi importanti della vita del pittore. Si legge: “Francesco Beccharusso sta a Treviso, ha campi do de terra […] in Bocha de Strada, […]” 8 Beccaruzzi in quest’anno paga le tasse, quindi vuol dire che è diventato maggiorenne, ha almeno venticinque anni. Botteon tramite questi due documenti stima che l’anno di nascita di Beccaruzzi sia da collocarsi tra il 1490 e il 1493, ma ormai tutta la critica è concorde nel ritenere il 1492 l’anno di nascita preciso del pittore9. 6 G. Fossaluzza, Un affresco ritrovato, op. cit., appendice