Il Brindisi Natalizio Del Teatro Verdi
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Il brindisi natalizio del Teatro Verdi Bolero e Traviata per il flash mob degli artisti del massimo cittadino pronti per Rigoletto e per il tour de force che li impegnerà sin dal 27 dicembre nel concertone sotto l’albero. Stamane alle ore 11, il concerto del Coro delle Voci Bianche del teatro diretto da Silvana Noschese con l’Orchestra dell’Alfano I Di OLGA CHIEFFI Domenica in musica sulla spiaggia di Santa Teresa con Antonio Marzullo, segretario artistico del Teatro Verdi di Salerno, che ha dato l’attacco ai quattro rullanti protagonisti del Bolero di Maurice Ravel, per dare il via al brillante flash mob, ideato per lo scambio d’auguri natalizio. Un bolero, che è stato animato anche da tre danzatori ad evocazione del motto di Maurice Bejart, che ne ha firmato due celeberrime coreografie una la femminile e un’altra al maschile “Una melodia, simbolo femminile morbido e caldo, di una inevitabile unicità si avvolge senza posa su se stessa, un ritmo maschile che pur restando lo stesso va aumentando di volume e intensità, divora lo spazio inghiottendo infine la melodia”. Prime parti in grande spolvero, già pronte per il gran concerto del 27 dicembre sotto l’albero di Natale, dove l’attacco, però, lo darà Daniel Oren, il quale continuerà con “An American in Paris” di George Gershwin, e i grandi cori verdiani da Aida, Nabucco, Traviata, Trovatore. Al flash mob ha partecipato anche Gilda Fiume, che il 28 e il 30 dicembre, sarà la Gilda del Rigoletto, che chiuderà ufficialmente la stagione lirica. Con lei, la gran voce di Amartvshin Enkhbat, che impersonerà il buffone gobbo, e il tenore dai grandi numeri Antonio Poli, che si è posto con grande sicurezza sulle tracce di Francesco Meli, per la firma registica di Riccardo Canessa. Riflettori, quindi, puntati su Rigoletto, che a Salerno ha avuto validissimi interpreti quali il giovane Devid Ceccon, definito amichevolmente da Peppe Iannicelli, “Rigolettone” e il grandissimo Renato Bruson, il quale a questo ruolo ha legato per sempre il suo nome, con la sua amata trama che viene saldamente riassunta nella forma classica del quartetto, snodantesi intorno alla melodia principale del tenore, che deve essere molto esposto, vero bersaglio delle mire di Rigoletto, che mormora nell’ombra, mentre le due donne restano invece soggiogate dal fascino del duca: Maddalena frascheggia, Gilda prende il motivo di lei, senza poterlo dominare perché frenata e interrotta dalla volontà del padre. Salvatore Minopoli, quindi, nei panni di Alfredo, ha elevato il brindisi, quel “Libiam nei lieti calici” che ci ha riportato nel primo atto champagne di “Traviata”. Con l’Orchestra Filarmonica Salernitana ci affacceremo anche al Nuovo Anno. Per loro una tripletta, con il matinée all’auditorium Niemeyer di Ravello, diretti da Matteo Beltrami, dove troveranno una regina del belcanto Mariella Devia e la doppia performance al Verdi con ospiti le giovani e valenti voci di Francesca Manzo e Diego Cavezzin, in un tour tra opera, Napoli e un sicuro assaggio dello Schiaccianoci di Petr Il’ ‘ic Cajkovskij che avrà ben quattro repliche dal 3 al 6 gennaio, col Moscow Classic Ballet e la direzione di Ivan Vladimirovitch Vaslyov. Buona Musica a tutti!.