l'Unità + libro "L'unità dell'Europa" € 4,50; ARRETRATI EURO 1,80 € SPEDIZ. IN ABBON. POST. 45\% anno 80 n.102 domenica 13 aprile 2003 euro 0,90 l'Unità + Vhs "Sotto il cielo di Baghdad" 5,40 www.unita.it ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 – FILIALE DI ROMA

«La scena dell’ospedale di Umm casa con il suo piccolo. “Libertà? Saddam? Qui la situazione peggiora Qasr è tragica. Una donna che ha Quale libertà? Mi grida un medico. ogni giorno”». Thomas L. Friedman, appena partorito, zoppica verso Che cosa vuole che mi importi di The New York Times, 9 aprile Nel più completo abbandono In tutto l’Iraq regnano caos e paura. Scontri a Baghdad, guerra di bande a Mosul Bush spiega: non c’è anarchia, è la libertà. Taglia su Saddam, si arrende un fedelissimo I SERVIZI ALLE PAGINE 2-12 PACE, GUERRA La pace non si arrende VEDI OCCIDENTE ALLA VOCE E ALTRI DEMOCRAZIA Roma, Washington, Londra: no alla guerra infinita Antonio Tabucchi

PROBLEMI rimo. L’Occidente ha inventato la Furio Colombo P democrazia diversi secoli fa, pri- ma che nascesse Cristo e che dicesse che entre tanti di noi si interroga- gli uomini sono tutti uguali. Ciò avveni- vano sul modo in cui il preci- va in Grecia, ad Atene. M pitare degli eventi iracheni 2˚ L’Occidente ha passato molti secoli a avrebbe segnato pensieri e comporta- calpestare ciò che aveva inventato in menti di chi si oppone alla guerra, si è Grecia diversi secoli fa. socchiusa una porta del centrosinistra e 3˚ Dopo aver inventato la democrazia, ne è uscito uno spiffero gelido. Era la l’Occidente ha inventato le guerre di reli- voce di Giuliano Amato che diceva gione, le crociate, l'Inquisizione, lo schia- («La Repubblica», 9 aprile): «Dobbia- vismo, Auschwitz e la bomba atomica. mo dirimere una questione di fondo: 4˚ Dopo la carneficina della Prima Guer- Siamo ancora Occidente? Vogliamo ra Mondiale, l’Occidente ha fatto crede- continuare a esserlo? Tra noi e Usa ci re ai nostri genitori che ormai ci sarebbe sono radici comuni. La sinistra le ha stata la democrazia, e che potevano ave- smarrite, perdendo i contatti, con la re fiducia nel nuovo ordine internazio- realtà. Mi chiedo: l’idea di una Europa nale. antagonista degli Usa può migliorare il mondo? Aiuta l’idea di una Europa po- SEGUE A PAGINA 34 tenza civile dove quel che conta è solo l’aggettivo (civile) e non il sostantivo (potenza)?». È una sgridata con cui tut- ti siamo invitati a prendere atto del fat- to compiuto, senza stare a fare tante FERMATE storie nel recinto inutile dei sentimenti (chiamati aggettivi). Leggi e rileggi, con IL SACCHEGGIO disagio e stupore, e ti accorgi che le parole chiave sono «Occidente», «real- DELLA STORIA tà» e «potenza». L’Occidente si è paurosamente ristretto. Enzo Siciliano È solo quello che di volta in volta viene indicato dal piccolo cerchio degli ideolo- straordinariamente e funestamen- gi di George W. Bush, una pattuglia di È te simbolico che il Museo Archeo- estrema destra che imbarazza altri mem- logico di Baghdad sia stato e sia preda di bri del governo americano e - si sente sciacalli, che i suoi tesori in pietra siano dire sempre più spesso - anche George in frantumi nelle sue sale, e che nessuno Bush padre. Realismo per realismo, per- si sia preoccupato, di fronte al dirompen- ché non pensare (si vedano le dichiara- te saccheggio esploso nella città col dile- zioni durissime del senatore Kerry, can- guarsi di Saddam Hussein, di impedire didato democratico alle prossime elezio- Una bambina cammina sulla lunga bandiera arcobaleno che ha attraversato le strade di Roma Foto di Andrea Sabbadini ALLE PAGINE 7-10 che quel patrimonio preziosissimo per ni presidenziali) che a un temporaneo l’umanità fosse dilapidato, distrutto. incantamento della destra fondamenta- Le potenze coloniali espresse dalla bor- lista seguirà un risveglio in cui l’Ameri- ghesia europea nell’Ottocento razziava- ca tornerà a riconoscere i suoi amici di no i tesori d’arte dei paesi che conquista- sempre, i veri alleati delle mille battaglie vano. Le grandi collezioni del Museo Ar- sui diritti umani, i diritti civili, l'orrore cheologico di Berlino, del Louvre, del per le guerre di civiltà e l’estraneità al- Berlusconi rifiuta la Costituzione British Museum hanno questo fonda- l’uso ossessivo della potenza? mento di rapina. SEGUE A PAGINA 35 Davanti agli industriali dice: è sovietica. I Ds: il premier parla come un dittatorello SEGUE A PAGINA 34

DALL’INVIATO Marcella Ciarnelli fronte del video Maria Novella Oppo Democrazia preventiva TORINO Dopo i giudici, la sinistra, i sinda- cati, tocca ai costituenti. Silvio Berlusco- azienza per i divani, i televisori e l’altra refurtiva dome- ni al convegno della Confindustria muo- P stica, ma in poche ore abbiamo visto linciaggi, sale ve un attacco sbalorditivo ai padri della depredate del museo archeologico, mucchi di cadaveri, e Costituzione: «Avevano una cultura so- segni di una violenza esibita che fa solo immaginare quella vietica». Il Tg1 oscura l’attacco. Angius: nascosta. Berlusconi dichiara che tutto va per il meglio e i tratta le istituzioni come un dittatorello. generali spiegano che non si tratta di barbarie, ma solo di effervescenze della democrazia preventiva. I morti però non A PAGINA 14 sono effervescenti e aspettano di essere sepolti o dissepolti da sotto le macerie di un Paese ricco che, dopo decenni di spoliazione sistematica, ora ne subisce una spontanea, in attesa di quella scientifica già appaltata al più ricco e armato Cuba comitato d’affari del mondo. Ma nelle ultime ore abbiamo visto in tv anche la morte di Tom Handoll, ragazzo inglese Fucilazioni senza divisa, ucciso da soldati israeliani perché proteggeva civili palestinesi. Esattamente come Rachel Corey, america- e orrore: Castro na, schiacciata giorni fa da un bulldozer. Per questi due «alleati» niente parate, medaglie o sceneggiature hollywoo- punisce diane. Né Bush né Blair hanno ricordato Tom e Rachel, che hanno difeso con la vita l'onore dei loro Paesi. Eppure è tre dirottatori merito loro se milioni di pacifisti non saranno mai antiameri- cani. CHIERICI A PAGINA 17 2 oggi domenica 13 aprile 2003

DALL’INVIATO Gabriel Bertinetto «Ho visto i marines americani ucci- Jessica Lynch, la giovane prigio- Reporter accusa: ho visto dere a sangue freddo civili iracheni, L’ex prigionera Lynch niera di guerra americana trovata donne, vecchi, bambini... sono una in condizioni fisiche pietose e li- BASSORA «Io non sono capace di i marines sparare sui civili truppa agguerrita che agisce in no- torna negli Usa da eroina berata il primo aprile in un raid rubare. Ma devo pur mangiare e me dello slogan 'Search and kill', notturno delle forze speciali Usa bere per vivere. E così pure questa cerca e uccidi». È la sconsolata testi- a Nassiriyah, nel sud dell’Iraq, è creatura e gli altri figli miei e mia monianza, raccolta da Le Monde, del fotografo belga Laurent Van sana e salva negli Stati Uniti. La 19enne, accolta in patria come moglie. Questa situazione non può der Stockt dell'agenzia Gamma, da tre settimane al seguito dei 1.500 un’eroine, è stata trasferita dalla Germania alla base aerea di An- durare». È la voce della prima perso- marines al comando del colonnello Bryan P. McCoy, per conto del drews, al Centro medico militare Walter Reed, uno tra i migliori na in cui ci imbattiamo nella marto- New York Times Magazine. «Ho visto in diretta una quindicina di ospedali degli Stati Uniti per cure ulteriori. riata Bassora, seconda città del mar- civili uccisi in due giorni - racconta -. Ho coperto guerre a sufficien- Ma degli altri sette prigionieri americani caduti nelle mani toriato Iraq. Si chiama Ayad, veste za per sapere che la guerra è sempre sporca, che i civili sono le dell’esercito iracheno si sono perse le tracce. Persino la Croce all'occidentale, tiene per mano un prime vittime. Ma così, è assurdo». «Questa truppa agguerrita, Rossa Internazionale non ha più nessun ogni contatto con le bambino di cinque anni. Ha una seguita da tonnellate di materiale, appoggiata da un'artiglieria stra- autorità irachene che avevano precedentemente fornito informa- certa cultura, è ingegnere. «L'acqua ordinaria, protetta da aerei da caccia e da elicotteri ultramoderni, zioni sulle condizioni dei prigionieri, ma non sul luogo dove erano scarseggia, l'elettricità va e viene, e spara su abitanti che non capiscono nulla». detenuti. tutto è peggiorato da quando sono arrivati gli inglesi. Ma io non ho nulla contro di loro - continua Ayad -. Purché facciano qualcosa per riportare la sicurezza in città, fermare la mano di chi aggredisce e rapina». Nella centralissima via Aishar, un tempo nota come la strada dello shopping, un tempo che risale al 1990, prima della guerra del Golfo, A Bassora dove l’acqua è un miraggio la folla si ammassa incuriosita intor- no ai pochi giornalisti stranieri. Le la il buio. Guardi quella macelleria saracinesche dei negozi sono abbas- lì fuori. Ieri notte per rapinarla le sate, quasi tutte. Sui marciapiedi hanno tirato contro una granata. Ci qualche ambulante vende pomodo- vorrebbe il coprifuoco dal tramon- ri e cipolle. C'è tanta gente che va to all'alba, ma gli inglesi sono rilut- avanti e indietro, si vede chiaramen- tanti». te che non hanno nulla da fare. Tra Secondo Croce rossa e autorità loro qualcuno stringe in mano tani- «Qualcuno fermi l’anarchia» ospedaliere non c'è rischio di epide- che e bottiglie vuote. Non si sa mai mie almeno per il momento, anche che si trovi dell'acqua potabile, un se sono aumentati i casi di dissente- bene raro e prezioso oggi a Bassora. ria. Le statistiche indicherebbero un Ayad vuole un governo purches- La gente scava tra le macerie del carcere: lì sotto ci sono prigionieri vivi significativo aumento dei decessi sia. «Va bene per colera rispet- chiunque, pur- to allo stesso pe- ché finisca riodo dell'anno l'anarchia. Poi, scorso, ma si fa fra sei mesi, fra rilevare che i un anno, vedre- conti dei funzio- mo di scegliere e nari del rais a chi scegliere. Ma volte non erano intanto si faccia precisissimi. Né presto, altrimen- si teme che ven- ti trionfa il caos ga a mancare il e non ci sarà più cibo. Bassora è futuro». È più di da anni assisti- una invocazio- ta, come gran ne, è un anelito. parte dell'Iraq Per tutti il ripri- da forniture ali- stino di una vita mentari secon- ordinata è l'esi- do lo schema genza primaria «petrolio in del momento. cambio di ci- «Guardate que- bo», gestito dall' sti soldi - grida Onu. Nel gran- un vecchio in ca- de magazzino micia verde, del Programma sventolando un alimentare mon- mazzo di bigliet- diale ci sono ti viola da dieci- scorte bastanti mila dinari-. sino a fine me- Non valgono se. Prima di allo- più niente. Nes- ra si auspica che suno li vuole. arrivino i rifor- Cosa ci compro nimenti. con questi». Il Lungo lo cambio della Shatt-al-Arab, moneta locale è una fila di sta- precipitato a va- tue che non han- lori minimi e as- no fatto la fine solutamente vir- dei simulacri tuali. Lungo la Bambini alla ricerca dell’acqua a Bassora del rais, come strada dal confi- ad esempio il ne verso Bassora, file di ragazzi sta- della pattuglia di sette operatori del- marzo - racconta Kruesi - noi della zioni provvisorie, ma almeno erava- situazione ancora peggiore. «Ma da la città. Accade che in certe ore ven- monumento che ritraeva Saddam a zionano in attesa che passi un auto la Croce rossa internazionale pre- Cri, o meglio la decina di tecnici mo riusciti a riprenderci dal collas- qualche giorno va meglio - aggiun- ga servito un quartiere. Da altre zo- cavallo, abbattuto al centro della ro- proveniente dal Kuwait, nella vana senti nella «Venezia irachena». iracheni che lavora con noi, erava- so completo dei primissimi giorni ge Kruesi -. Abbiamo riunito pro- ne allora tutti si precipitano a rifor- tonda da cui si accede al quartiere speranza che qualcuno si fermi ad «Il problema principale - affer- mo riusciti a rimediare almeno in di guerra». prio in questa stanza i comandanti nirsi lì, e c'è chi fora le condutture di Al Watan. Un tempo Al Watan acquistare le banconote che tengo- ma Kruesi - è l'assenza di un'autori- parte ai guasti prodotti dai bombar- Poi sono arrivati i soldati di Eli- del contingente inglese e una parte per prelevare l'acqua a suo comodo, era famoso per la vita notturna. Og- no in mostra davanti a sé. tà civile che garantisca la sicurezza damenti. Soprattutto avevamo ri- sabetta II. Il regime si è squagliato. dei manager e dei tecnici degli im- senza pensare che il grosso andrà gi allo sguardo offre solo un'impres- In città imperversa la delusione ai cittadini. Tutti gli altri problemi messo in funzione la stazione cen- Sono entrati di scena i saccheggiato- pianti idrici ed elettrici. I militari perduto. Inoltre i vandalismi e le sionante sequela di locali devastati «per una libertà di cui non sappia- discendono da lì, compresa l'emer- trale di pompaggio, quella che invia ri che hanno preso di mira perfino hanno assicurato maggiore prote- ruberie purtroppo continuano. dai combattimenti o dai saccheggia- mo che fare, se non si accompagna genza idrica di cui tanto si parla nel l'acqua raccolta dal fiume Tigri e da le attrezzature delle centrali elettri- zione. Noi abbiamo indicato undici L'ospedale Jamurriya tre volte è sta- tori. Le statue sullo Shatt-al-Arab ad una convivenza pacifica e sicu- mondo in questi giorni». Dalla spie- altre fonti, verso le diverse stazioni che e le pompe degli acquedotti. stazioni elettriche e altrettante strut- to depredato di macchinari essenzia- risalgono all'epoca della guerra con ra», come dice Toblani, 50 anni. gazione del responsabile locale della secondarie dove viene trattata e poi Non solo, gli addetti alle installazio- ture di pompaggio. Gli inglesi han- li, tre volte i nostri tecnici hanno Teheran e mostrano guerrieri ira- «Gli inglesi devono aiutarci, devo- Cri emerge che l'arrivo delle truppe irradiata nei vari quartieri della cit- ni, impauriti dai disordini e dalle no promesso pattugliamenti ade- dovuto intervenire per rimediare al- cheni con il dito simbolicamente no fare qualcosa». Qualcosa in veri- britanniche ha paradossalmente ag- tà. Certo non andava tutto alla per- rapine, non sono più andati al lavo- guati. Ma devo dire che al momen- meno in parte ai danni. I malviventi puntato oltre il canale in direzione tà il comando britannico comincia gravato la crisi preesistente. «Il 23 fezione, perché si trattava di ripara- ro. E così si è ripiombati in una to l'acqua non arriva ancora in tutta si scatenano soprattutto quando ca- dell'Iran. Qui ci sentiamo ripetere a fare per tamponare le maggiori per l'ennesima volta dai passanti falle apertesi nel funzionamento del- Il commento l'esortazione a visitare il carcere ac- la società e delle istituzioni. Ma a canto a quel che resta della sede volte sembrano più impegnati a te- locale dei servizi segreti. Bombarda- nere a distanza la popolazione e a ti entrambi sono in parte ridotti in incutere timore piuttosto che a gua- macerie. Sotto le quali scavano di- dagnarsene la fiducia. Mentre sia- speratamente centinaia di persone. mo fermi sul ciglio della strada e il I crimini di guerra degli «alleati» Cosa fate? «Cerchiamo i prigionieri crocchio attorno a noi si è fatto via intrappolati là sotto. A volte li sen- via più gonfio e vociferante, sul bal- tiamo. Venga qua. Se batte su que- cone dell'edificio di fronte, che sem- Robert Fisk sto tubo, sentirà che da sotto le ri- brava vuoto e abbandonato, compa- spondono». Si prova. Nessuna ri- iono d'improvviso tre «topi del de- BAGHDAD Parliamo di crimini di guerra. Si, cono- to nel 1907 con la Convenzione dell’Aja sulla quanto basato sulle convenzioni e sul diritto inter- nostro piu’ odiato tiranno. Il corrispondente del- sposta. Arriva un bulldozer. Butta serto», urlando, gesticolando e pun- sco molto bene i crimini di guerra di Saddam. Ha quale i delegati di Ginevra basarono le loro «rego- nazionale. E noi giornalisti glielo abbiamo per- la BBC in Qatar ha fatto ricorso a tutto il solito giù il tubo e scava. Dalla buca non tando le armi contro la folla per massacrato degli innocenti, gassato i curdi, tortu- le di guerra». «Il saccheggio è proibito» dicono le messo. Abbiamo battuto le mani come bambini gergo militare per giustificare l’ingiustificabile. La emerge alcun sepolto vivo, ma im- indurla a disperdersi. rato la sua gente e – sebbene tutto questo fosse Convenzioni di Ginevra del 1949 e il colonnello quando gli americani hanno «aiutato» gli irache- «coalizione», ha annunciato, sapeva di essere in provvisamente zampilla l'acqua. I discorsi sono pacati, lamento- vero siamo rimasti buoni amici di questo macella- Blackman e Geoff Hoon dovrebbero dare uno ni a buttare giù la statua di Saddam Hussein possesso di «materiale da utilizzare senza perdere Sarà una leggenda quella dei de- si ma ragionevoli. Solo pochi varca- io per oltre meta’ della sua orribile carriera – lo si sguardo a «Crimini di Guerra» pubblicato in colla- dinanzi alle telecamere e abbiamo continuato a tempo» – cioè a dire senza che ci fosse il tempo tenuti agonizzanti negli inaccessibi- no la linea che separa la critica al puo’ ritenere responsabile dell’uccisione di quasi borazione con il Dipartimento di giornalismo del- parlare di «liberazione» di Baghdad. Anche noi necessario per sapere se sarebbero stati uccisi de- li sotterranei della prigione, ma cen- modo violento in cui è stato loro un milione di persone, il totale delle vittime della la City University – la più drammatica è pag. 276 giornalisti abbiamo collaborato all’ulteriore collas- gli esseri umani innocenti – e che questo «materia- tinaia di amici e parenti di persone imposto il passaggio dalla dittatura guerra Iran-Iraq del 1980-88. Ma mentre ci con- – per capire cosa significa. so della moralità in questa guerra. Prendiamo ad le utilizzabile» non era «esente da rischi». di cui si è persa ogni traccia, di cui al caos, dal rimpianto del passato. È gratuliamo con noi stessi per la «liberazione» di Quando una potenza di occupazione assume esempio lo spietato bombardamento la settimana E poi è passato a descrivere, senza un momen- non si sa più nulla da anni, vi si troppo presto e pericoloso per av- Baghdad, è il momento giusto per ricordare come il controllo del territorio di un altro paese, diven- scorsa della zona residenziale di Mansour a Ba- to di riflessione sulle questioni morali sul tappeto, aggrappano come ad una speranza venturarsi nel «si stava meglio quan- abbiamo condotto questa guerra ideologica. ta automaticamente responsabile della protezione ghdad. Gli eserciti anglo-americani – o la «coali- come gli americani avessero impiegato quattro che non vogliono lasciare morire. E do si stava peggio». A meno che Cominciamo dalla fine – con il «Via col ven- dei civili, delle loro proprietà e delle loro istituzio- zione» come la BBC continua ostinatamente e bombe «bunker-buster» (rompi-bunker) da 2000 scavano con le mani, con le pale. non si abbia la stazza fisica e la teme- to» dei saccheggi e dell’anarchia con cui la popola- ni. Quindi gli americani a Nassiriya erano auto- bugiardamente a chiamare gli invasori - hanno libbre per radere al suolo le abitazioni dei civili. Intanto ai piani inferiori del carce- raria baldanza di Jafaar, che nel si- zione irachena ha deciso di festeggiare il nostro maticamente responsabili dell’automobilista as- detto che erano convinti che Saddam e i suoi due Su tutta questa vicenda le Convenzioni di re, ex-detenuti tornano sul luogo lenzio degli astanti, senza che nessu- regalo della «liberazione» e della «democrazia». sassinato per rubargli l’auto nel primo giorno di malvagi figli, Qusay e Odaym, si trovassero lì. Per Ginevra hanno molto da dire. Le Convenzioni dei loro tormenti. Come Abdal Ja- no lo contraddica, inneggia aperta- Tutto è cominciato a Bassora, naturalmente, con «liberazione» della città. Gli americani a Baghdad cui hanno bombardato i civili di Mansour ucci- definiscono specificamente i civili come persone sim che si autodefinisce «prigionie- mente a Saddam e lancia maledizio- la vergognosa risposta britannica all’orgia di furti erano responsabili dell’ambasciata tedesca e del- dendo almeno 14 persone innocenti. protette. ro di Stato per dieci anni», e raccon- ni all'indirizzo di Bush e Blair. Solo che si è impadronita della città. l’ambasciata slovacca saccheggiate dagli iracheni Nessuno si sarebbe aspettato che il mattino Perché? Perché non possiamo rispettare le ta di essere stato picchiato numero- una persona ha il coraggio di inter- Persino mentre le immagini del saccheggio a giovedì scorso e del Centro Culturale Francese seguente il BBC World Service Radio potesse du- regole di guerra che giustamente chiediamo agli se volte «proprio qui in questa cel- rompere la sua filippica, ed è la mo- Bassora facevano il giro del mondo, il tenente che è stato oggetto di un vero e proprio attacco e bitare che il bombardamento di civili costituiva altri di osservare? Perche’ noi giornalisti – una la». «Mi appendevano con le mani glie che accorre avvolta da capo a colonnello Hugh Blackman dei Royal Scots Dra- della Banca Centrale dell’Iraq data alla fiamme quanto meno un atto immorale, forse un crimine volta ancora, guerra dopo guerra – siamo compli- ad un gancio e mi battevano sui piedi in un voluminoso abito nero e goon Guards dichiarava allegramente alla BBC ieri e che, per quanto corrotto possa essere stato il di guerra, per quanto forte fosse il desiderio di ci di questa immoralità trasformando un atto spie- fianchi con un bastone». O come lo trascina via, impaurita. che «non e’ assolutamente compito mio immi- precedente regime è il fulcro del potere finanzia- uccidere Saddam. Il conduttore a Londra ha inve- tato, crudele e illegale in una «nuova svolta» o in Saad, 39 anni, che fu internato in Singolare ma non troppo, il pa- schiarmi». Invece, ovviamente, è proprio compi- rio in Iraq, della nuova versione dell’Iraq così ce descritto il massacro di questi civili innocenti «materiale da utilizzare senza perdere tempo»? questo carcere nel 1987, e non vuo- rere dell'uomo della strada a Basso- to del colonnello Blackman «immischiarsi». Nelle come della vecchia. come «una nuova svolta» nella caccia a Saddam - *** le dire altro se non che questa visita ra coincide con l'analisi degli esper- Convenzioni di Ginevra una clausola specifica si Ma britannici e americani hanno puramente come se fosse normale uccidere dei civili, consape- © The Independent per lui è «un viaggio attraverso il ti. Andrés Kruesi, svizzero, è a capo occupa del saccheggio, così come era già avvenu- e semplicemente respinto questo concetto, per volmente e a sangue freddo, per assassinare il Traduzione di Carlo Antonio Biscotto suo incubo ricorrente». domenica 13 aprile 2003 oggi 3

Robert Fisk WASHINGTON La Kitty Hawk ritor- BAGHDAD Si chiamava Diparti- lenze - alimentando così l'odio raz- Via dal Golfo anche nerà tra breve nella sua base in Scoperte stanze di tortura mento per la sicurezza generale ziale con la loro inerzia - gli america- Giappone. La portaerei infatti si sta ma altro non era che la sede della ni stanno ora provocando una guer- BAGHDAD Giacciono a terra frantu- la Kitty Hawk preparando, in queste ore, a lascia- della polizia di Saddam polizia segreta di Saddam Hus- ra civile a Baghdad. mate in decine di migliaia di pezzi le re il Golfo. sein. Ieri alcuni militari della coa- Ieri sera me ne sono andato in inestimabili antichità della storia Precedentemente era partita lizione angloamericana hanno macchina per la città per più di un' dell'Iraq. I saccheggiatori sono pas- l’Abraham Lincoln, sostituita dalla Nimitz, che sta facendo rotta portato alla luce le camere di tortura annesse all’edificio centrale. ora. In centinaia di strade vi sono sati di scaffale in scaffale, tirando verso la base di Everett, nello Stato di Washington. La seconda a Un cunicolo nascosto porta dal complesso dove si trovavano gli ora barricate fatte con blocchi di ce- sistematicamente giù le statue e i partire, dopo la Kitty Hawk, sarebbe la Constellation, alla volta di uffici della polizia alle celle segrete: minuscoli locali per l’isolamen- nere di carbone, macchine bruciate vasi e le anfore degli Assiri e dei San Diego, secondo quanto ha riferito l'ammiraglio Timothy Kea- to dei detenuti, alte appena per starvi in piedi e che servivano e tronchi d'albero sorvegliate da uo- Babilonesi, dei Sumeri, dei Medi, ting, da una base nel Bahrain. Entrambe le portaerei saranno accom- anche da toilette; nelle piccole stanze sporcizia dappertutto, coper- mini armati pronti a uccidere gli dei Persiani e dei Greci e scagliando- pagnate dai rispettivi gruppi navali. te, abiti e secchi di plastica sudici. Una vera e propria carrellata estranei che minacciano le loro case li sul cemento. Si tratta di informazioni che lasciano presagire un rallentamen- degli orrori: venivano strappate le unghie ed esposta la carne viva o negozi. Che è esattamente come la I nostri piedi scricchiolavano to delle operazioni militari nel Golfo, Anche se la decisione finale su delle dita alla corrente elettrica; alcuni malcapitati venivano legati guerra civile iniziò a Beirut nel sulle rovine di antichi plinti in mar- tutti i movimenti navali, come a precisato Keating, spetta al genera- e appesi a testa in giù, e poi picchiati; in altri casi i detenuti erano 1975. mo di cinquemila anni fa e di statue le Tommy Franks, comandante della campagna militare in Iraq. uccisi lentamente attraverso l’immersione in bagni corrosivi. Alcune pattuglie di marine han- di pietra e di vasi che avevano resisti- no osato ieri di avventurarsi nelle to a tutti gli assedi di Baghdad, a periferie - posizionandosi accanto tutte le invasioni della storia dell' agli ospedali che erano già stati sac- Iraq - solo per essere distrutti alla cheggiati. Ma all’imbrunire gli in- venuta dell'America per la «libera- cendi divampano nella città per il zione» della città. Lo hanno fatto gli terzo giorno consecutivo. L'edificio iracheni. Lo hanno fatto alla loro del municipio andava in fiamme la storia, distruggendo fisicamente la scorsa notte e all'orizzonte altri gran- testimonianza delle migliaia di anni di fuochi innalzavano colonne di fu- di civiltà della loro nazione. mo nell'aria. Solo quando i talebani intrapre- Baghdad, i marines arruolano Troppo poco, troppo tardi. Ieri sero la loro distruzione orgiastica un gruppo di ingenieri chimici e in- dei Budda di Bamian e delle statue caricati della depurazione dell'ac- del museo di Kabul - o forse solo a qua sono comparsi al quartier gene- partire dalla Seconda Guerra mon- rale dei marine per implorare prote- diale o prima - sono stati così tanti i zione, così da poter riprendere il lo- tesori archeologici deliberatamente ro lavoro. Si sono presentati anche e sistematicamente fatti a pezzi. addetti alla fornitura di energia elet- «Questo è quello che la nostra trica. Ma Baghdad è ormai divenuta gente ha fatto alla sua storia», ci dice gli ex poliziotti del raìs una città in guerra con se stessa, alla l'uomo con l'abito grigio mentre il- mercé di uomini armati e ladri. luminiamo a scatti, con la torcia, le Non c'è elettricità a Baghdad - pile di vasi sumeri una volta perfetti come non c'è l'acqua né legge né e le statue greche ora senza testa, La capitale in ginocchio, agenti iracheni si offrono per riportare ordine ordine - e così inciampiamo nell' senza braccia, oscurità dell'in- nel magazzino terrato del mu- del Museo Ar- seo, incespican- cheologico Na- do su statue ro- zionale dell' vesciate e tori Iraq. «Bisogna alati in pezzi. che i soldati Trattengo il re- americani pro- spiro illuminan- teggano quanto do con la torcia è rimasto. Biso- uno scaffale lon- gna che rimanga- tano. Ogni vaso no qui. Abbia- e giara - sull'an- mo bisogno di golo di uno scaf- polizia». Ma ciò fale c’è scritto che ieri la guar- 3500 a.c. - era dia del museo, stato ridotto in Abdul-Setar Ab- frantumi. Per- dul-Jaber, ha po- ché? Come ave- tuto vedere so- vano potuto? no stati gli scon- Perché, quando tri tra i saccheg- la città era già giatori e gli abi- preda delle fiam- tanti del posto, me, quando le pallottole che l'anarchia aveva fischiavano sulle avuto via libera nostre teste fuo- - e meno di tre ri dal museo e mesi dopo che che rimbalzava- archeologi statu- no su per i muri nitensi e ufficia- dei caseggiati vi- li del Pentagono cini. si erano incon- «Guardate trati per decide- questo», dice, re sui tesori del raccogliendo un paese e mettere massiccio pezzo il Museo Ar- di vasellame, i cheologico di cui motivi deli- Baghdad su un cati e i bordi me- database milita- ravigliosamente re - perché decorati si inter- quando tutto rompono bru- questo era suc- scamente: il va- cesso, gli ameri- so, che, forse, Bande armate in giro per Baghdad cani avevano nella sua forma permesso alle originale misurava 60 centimetri di loro. L'ultimo esercito che fece qual- ri dall'Hotel Palestine di Baghdad, tito Baath iracheno - a offrire i loro marine degli Stati Uniti, che avreb- sono sempre stati sunniti, proprio folle di distruggere l'eredità inesti- altezza, è stato rotto in quattro pez- cosa del genere furono le forze di dopo aver sentito un annuncio ra- servizi agli americani. Ma non sem- bero dovuto procurare tale protezio- come Saddam, che era anch'egli sun- mabile dell'antica Mesopotamia? E zi. «Questo era assiro». Gli Assiri Mountbatten nel Sud-est asiatico diofonico che li richiamava a ripren- bra che nessuno di loro sia stato ne, stavano in piedi, spalla contro nita. Perciò sono i sunniti che stan- tutto ciò accade mentre il segretario dominarono il paese quasi duemila che impiegarono lo sconfitto eserci- dere le loro «funzioni» nelle strade. mandato al Museo delle Antichità. spalla, fronteggiandoli, con i fucili no ora subendo i saccheggi per ma- alla Difesa Donald Rumsfeld deride anni prima di Cristo. to giapponese per tenere sotto con- Nel tardo pomeriggio, accompagna- E la «liberazione» si è già trasfor- pronti a sparare. La realtà che gli no degli sciiti. la stampa per aver affermato che E cosa fanno gli americani come trollo le strade di Saigon - con le ti da un Marine degli Stati Uniti, mata in un'occupazione. Di fronte a americani - e, naturalmente, Mr Ru- Ne consegue che lo scontro l'anarchia si è impadronita di Ba- nuovi dominatori di Baghdad? Beh, baionette puntate - dopo la ricon- compaiono almeno otto vecchi e as- una folla di iracheni inferociti nella msfeld - non riescono a comprende- scoppiato ieri fra detentori di beni e ghdad. ieri mattina stavano reclutando gli quista dell'Indocina nel 1945. sai dignitosi ex ufficiali di polizia, piazza Firdos che domandano un re è che sotto Saddam i poveri e gli saccheggiatori era, difatti, un conflit- © Copyright The Independent odiati ex-poliziotti di Saddam per Una fila di ex-poliziotti di Ba- tutti vestiti in uniforme verde - lo nuovo governo iracheno «per la no- emarginati sono sempre stati i mu- to tra sunniti e musulmani sciiti. Evi- Traduzione di ristabilire la legge e l'ordine invece ghdad vestiti decorosamente sta fuo- stesso colore delle uniformi del par- stra protezione, sicurezza e pace», i sulmani sciiti, mentre i ceti medi tando di mettere fine a queste vio- Mariangela Franchini Bush ignora le razzie: «Vedo un paese libero» Sparatorie, via libera alle vendette a Saddam City. Presto 1200 poliziotti. In una scuola trovati 50 giubbotti esplosivi

Qual è l’Iraq? Quello delle statue di ma anche a Baghdad. Prudenza, ma in tutte le città irachene abbandona- in Iraq, si allinea nel minimizzare. reazione contro il regime di Sad- per garantire il ritorno alla normali- giubbotti esplosivi, presumibilmen- Saddam che cadono e dei fiori offer- senza esagerare. Parlando dalla resi- te dalle truppe di Saddam. Jay Gar- Una volta finiti i combattimenti, di- dam», nulla di preoccupante. Il Di- tà, mentre 58 paesi dei 65 consultati te per operazioni kamikaze, non ti ai liberatori? O quello della furia denza presidenziale di Camp Da- ner, il generale che guiderà l’ammi- ce, l’esercito Usa risolverà il proble- partimento di Stato americano è sarebbero pronti a dare una mano: può che aver fatto alzare la guardia. del saccheggio, della gente esaspera- vid, nel Maryland, Bush preferisce nistrazione provvisoria americana ma dei saccheggi, considerati «una pronto a mandare 1200 poliziotti Italia inclusa. I giubbotti erano confezionati cia- ta, degli ospedali razziati dove i me- le immagini della festa, trasmesse Intanto a Baghdad i marine ieri scuno con dieci chili di esplosivo e dici imbracciano il fucile per difen- dalla televisioni di tutto il mondo, si sono trovati coinvolti in diversi potenziati con cuscinetti a sfera. dersi? Il presidente americano Geor- che non i campi di battaglia. «Men- scontri a fuoco e almeno un milita- Nello stesso edificio sono stati trova- ge W. Bush non ha dubbi in propo- tre gli iracheni festeggiano l'arrivo re americano è stato ucciso. A Sad- ti anche detonatori. sito. Valgono più le immagini esal- della libertà, l'America festeggia dam City ci sono state due brevi A Saddam City le forze america- tanti di un popolo in festa, «libera- con loro», dice il presidente. Nes- battaglie, concluse con l’uccisione ne si sono ritirate per permettere to dal regime di terrore» di Saddam sun accenno all’allarme delle agen- Il corrispondente di Al Jazira a Ba- capi-delegazione aggiungono che fino di diversi feddayn e volontari arabi. agli abitanti di stanare ed eliminare Hussein, delle scene di saccheggi in zie umanitarie internazionali che ghdad Taizir Alwuani è sicuro: Sad- La trattativa ad ora non c'è nessuna prova sulla de- Per una ventina di minuti i soldati i feddayin asserragliati nei nascondi- un Paese precipitato nell'anarchia e denunciano l'impossibilità di assi- dam Hussein non è morto. «La notizia tenzione di armi nucleari da parte di americani hanno risposto al fuoco gli. «I locali ci hanno detto che vole- in una drammatica crisi umanita- stere la popolazione per il caos in- diffusa dalla Cia - dichiara - non è altro tra gli Usa e il raìs Saddam. anche sulla sponda occidentale del vano controllare Saddam City e noi ria. Nel suo consueto discorso ra- contrastato che regna nel paese. I che propaganda americana, che punta Gorge Bush chiede alla Siria di chiu- Tigri: i tiri venivano da sei bunker, non abbiamo nulla in contrario», diofonico del sabato, il presidente militari, dice il presidente america- a coprire l'accordo fatto dai vertici Usa dere le frontiere con l'Iraq per fermare secondo i marine tutti gli aggressori ha spiegato il colonnello Lew Crapa- minimizza gli eccessi - un suo consi- no, stanno rifornendo la popolazio- con il dittatore e i suoi figli. Un accordo che ha escluso gli altri la fuga degli ufficiali iracheni. Contemporaneamente il presi- sarebbero stati uccisi. Anche nel rotta, comandante dei marine. «Per gliere, dopo il segretario alla Difesa ne di viveri, acqua e medicinali e di esponenti del regime». Il giornalista conclude: «Gli americani dente dice che la guerra non è ancora finita. Sul problema quartiere di Mansur c’è stata batta- loro è molto più facile individuare Rumsfeld, se l’è già presa con le quant'altro possa servire. L’Iraq è vogliono chiudere il capitolo Saddam al più presto. Ma il fatto delle ruberie e le razzie perpetrate in questi giorni, il presiden- glia e uno nutrita sparatoria si è il nemico», ha aggiunto. L'assenza «esagerazioni» della stampa. Ma un paese felice. «L'incubo del regi- è che sono ancora alla ricerca dei 55 fedelissimi rimasti fuori te è sbrigativo: non è un nostro problema. Per Washington la scatenata anche vicino all’hotel Pale- dei militari americani ha permesso non parla ancora da vincitore e av- me di Saddam Hussein sta finendo dall'accordo. La prova di questo è che il governo iracheno priorità è vincere sul terreno militare, non difendere le proprie- stine: un marine sarebbe stato ucci- agli abitanti del quartiere, soprattut- verte l'opinione pubblica america- - ha aggiunto Bush -. Presto gli ira- aveva a disposizione 4 piccoli aerei pronti per la fuga. Gli tà dei civili. so da un uomo che ha sparato dalla to sciiti, di andare in giro armati, na che i prossimi giorni potrebbero cheni per bene e dotati saranno libe- angloamericani ne hanno ritrovati tre. Gli altri non sono stati Mohammed Edduri, l'ambasciatore iracheno alle Nazio- folla, provocando raffiche di rispo- stabilire posti di blocco e isolare le ancora riservare «duri combatti- ri di scegliere dirigenti che rispetti- utilizzati. In ogni caso resta il fatto che non c'è nessuna prova ni unite lascia New York. Prima di prendere il volo diretto a sta e - sembra - diverse vittime. aree in cui si ritiene si trovino le menti». no i loro diritti e la loro indole». oggettiva che dimostri la morte del dittatore e dei suoi figli». Damasco con scalo a Parigi, dichiara: «Non posso più restare Il timore di un attacco suicida ultime sacche di resistenza. In atte- Invito alla prudenza necessario Nel discorso radiofonico non Hans Blix e Mohammed el Baradei in un'intervista con dopo l'occupazione militare del mio Paese. Non posso fare il tiene sempre alta la tensione. E cer- sa che Garner o chi per lui arrivi a mentre ancora si combatte, non so- c’è nessun riferimento ai saccheggi, Al Jazira accusano Washington e Londra del fatto di aver portavoce di americani e inglesi». to il ritrovamento ieri in una scuola Baghdad a ristabilire un’autorità, lo a Nord, nelle ultime roccaforti, ai linciaggi e alle violenze perpetrati deciso la guerra già prima dell'invio dei controllori Onu. I due Reda Ali di Baghdad di una cinquantina di c’è tutto il tempo per le vendette. 4 oggi domenica 13 aprile 2003

Marina Mastroluca AMMAN Le compagnie aeree inter- ROMA Gli iracheni sono «allo da fare è garantire la sicurezza intor- In Giordania nazionali riprenderanno a volare Osservatore Romano: sbando», Baghdad «avvilita dalla no alle infrastrutture vitali». da e per la Giordania, dalla prossi- guerra, terrorizzata dai bombar- Da ieri sera i marine controlla- Due C-130 americani portano a Ba- riprendono i voli ma settimana. L’Alitalia, che aveva «Iracheni allo sbando» damenti, sfibrata dalla mancan- no - dietro consiglio degli operatori ghdad un primo carico di aiuti sospeso i voli dal 26 marzo, ha co- za di acqua e luce, è in uno stato umanitari - la principale stazione d’emergenza, dono del governo del municato che riprenderà dal primo di totale anarchia». Così scrive idrica di Baghdad, per prevenire Kuwait. Venti tonnellate di medici- maggio. L'olandese KLM, che aveva sospeso i voli nell’area dal 19 l’Osservatore Romano oggi in prima pagina. «È un momento di una razzia che avrebbe conseguen- nali, anestetici, attrezzature chirur- marzo, riprenderà lunedì: con tre voli andata e ritorno settimanali particolare emergenza, di fronte al quale si impone l'esigenza di ze disastrose per l’erogazione del- giche e kit per sale operatorie mobi- per due settimane, e poi cinque. La British Airways, che aveva operare efficacemente affinchè a questa popolazione, profonda- l’acqua. E un drappello di militari li, insulina e latte per neonati. Sugli sospeso i suoi quattro voli settimanali dal 21, ha già ripristinato il mente segnata da anni di dittatura, venga fornita l'opportunità di americani è stato messo anche da- scatoloni sono riprodotte in minia- regolare orario e introdurrà un quinto volo settimanale a partire dal aprirsi ad un futuro sereno e costruttivo», dice il quotidiano del vanti al più grande ospedale della tura le foto di 600 kuwaitiani, spari- primo maggio, L'Air France, che non aveva invece modificato i Vaticano che parla anche del rischio di attacchi da parte dei capitale. Il Medical City Hospital ti durante l’occupazione irachena propri voli su Amman, aumenterà la frequenza a causa della «forte kamikaze. «sembra in gran parte sicuro», la del paese nel ‘90-’91, nella speranza domanda». La Lufthansa, che aveva mantenuto i suoi tre voli setti- L'Osservatore racconta come alcuni medici, siano costretti a Croce rossa internazionale mande- che qualcuno possa fornire una trac- manali durante il conflitto, ha invece reso noto di avere rinviato dal curare i pazienti con il fucile a tracolla per mettere in fuga chi rà nuovamente il suo personale. Ma cia. «Siamo pronti a spedire altri primo aprile al primo maggio il passaggio a quattro voli settimanali. volesse assaltare le strutture sanitarie. resta drammatica la situazione degli aiuti, anche personale medico», di- altri 32 ospedali di Baghdad che ce il ministro della salute del Ku- non sono più nelle condizioni di wait, Mohammad al-Jarallah. Un al- prestare assistenza: quel poco che tro carico è partito ieri dall’Austra- c’era, è stato saccheggiato. La situa- lia, tutto materiale destinato agli zione è estremamente critica non ospedali di Baghdad dopo il dram- solo per i feriti, che sono molti, ma matico allarme lanciato dalla Croce anche per le persone che hanno ma- rossa internazionale. C’è di tutto, lattie croniche, come il diabete, e dalle bende ai gruppi elettrogeni. che ora non sanno più a chi rivolger- Appena fuori dai confini dell’Iraq, si. in tutti i paesi confinanti, ci sono Convogli fermi alle frontiere «Noi restiamo estremamente al- magazzini pieni di cibo e medicina- larmati», dicono alla Croce rossa in- li e decine di sigle di organizzazioni ternazionale. I rapporti che arriva- non governative di tutto il pianeta, no sono più che preoccupanti. Nei in attesa di un via libera che da tre prossimi giorni pattuglie miste del- settimane non arriva. Non sono gli la polizia irachena e americani do- aiuti a mancare, stavolta. Di fronte vrebbero prendere a pattugliare la ad una sconfinata emergenza quel- città, ma per riportare ordine ci vor- lo che manca è la sicurezza, il modo rà tempo. «Il personale medico con- per far arrivare quello di cui c’è biso- «Il caos blocca gli aiuti» tinua a sentirsi sotto minaccia, gli gno negli ospedali di Baghdad dove ospedali non sono ancora sicuri», i medici montano la guardia con il dice Antonella Notari. fucile al collo e si lotta contro la Domani comunque l’Onu in- penuria di mezzi e l’assalto folle dei Baghdad, marines di guardia in una centrale idrica e in un ospedale tende far rientrare in Iraq i primi razziatori che gruppi di operatori umanitari, riti- hanno campo li- rati il 18 marzo scorso quando l’at- bero. tacco era ormai imminente. Per il Dopo le pro- momento saranno indirizzati al teste delle orga- nord, nelle regioni di Dohouk, Er- nizzazioni uma- bil e Suleimaniyah, 13 per ogni go- nitarie dell’Onu vernatorato, un numero che se le e della Croce condizioni lo permetteranno sarà rossa internazio- rapidamente aumentato. Ma per- nale che ha de- ché questo sia possibile la coalizio- nunciato la para- ne angloamericana deve garantire lisi dei 33 ospe- una sicurezza minima che al mo- dali della capita- mento non c’è, ha ricordato il coor- le irachena, pri- dinatore Onu degli aiuti Ramiro Lo- vi di tutto, an- pes da Silva, sottolineando che la che della mano- Convenzione di Ginevra fa obbligo dopera troppo alle forze occupanti di garantire l’or- terrorizzata per dine. «Siamo molto preoccupati affrontare ogni che la situazione d’anarchia e di ca- giorno il percor- os nei centri urbani dell’Iraq possa so fino al posto trasformarsi da saccheggio a regola- di lavoro, dalle mento di conti, cosa che avrebbe autorità militari gravi conseguenze sulla società ira- americane è arri- chena», ha detto Lopes da Silva, che vato qualche se- non ha voluto rispondere al segreta- gnale. «Ci con- rio alla Difesa americano Rumsfeld sultano per sape- per il quale il caos è un’esagerazio- re le priorità. Il ne della stampa e comunque un se- nostro messag- gno di libertà. gio è chiaro - di- Pronto a partire per Baghdad il ce Antonella No- La protesta di una donna a Baghdad, a destra un soldato iracheno prigioniero primo di dieci convogli di aiuti tari, della Croce umanitari dell'associazione «Un rossa internazionale -. Se c’è sicurez- ponte per». Dall'Iraq continuano za la gente può tornare al lavoro, ad arrivare continue richieste di me- riprendere i propri compiti. Per il Partono per la capitale i primi aiuti umanitari di «Un ponte per...» dicinali e di alimenti. «A Baghdad momento la cosa più importante manca anche il pane».

ROMA Dovrebbe partire oggi il primo di dieci rivolto un appello per l’invio immediato di convogli carico di aiuti umanitari raccolti medicinali e di presidi chirurgici. Gli ospedali sono Arrivato un carico dall’associazione «Un ponte per...». Il carico privi di medicinali, anestetici e di tutto il Domani in Iraq ‘‘ ‘‘ dovrebbe arrivare in Iraq nei prossimi giorni, se le necessario. Tutti i depositi alimentari sono stati di materiale condizioni di sicurezza della strada verso la capitale assaliti». i primi operatori per gli ospedali irachena lo permetteranno. La Mezzaluna rossa irachena ha poi chiesto alle umanitari dell’Onu Ad annunciare la partenza del convoglio con associazioni umanitarie internazionali di Ma i medici destino Baghdad è stato lo stesso comitato contribuire all'apertura di due ospedali. Si tratta «La coalizione temono assalti organizzativo dell’associazione italiana, per voce di del Surgical Hospital e del Maternity Hospital. deve garantire Lello Rienzi. Secondo l’ong, dall’Iraq continuano «All’apertura dei due ospedali di Baghdad - ha e razzie ad arrivare pressanti richieste di medicinali e di concluso il portavoce dell’associazione “Un ponte sicurezza» alimenti. «A Baghdad manca anche il pane - ha per...”, Lello Rienzi - contribuiremo assieme ad spiegato Rienzi - la Mezzaluna rossa irachena ha altre organizzazioni umanitarie internazionali».

Lo studioso dei movimenti fondamentalisti: Il processo democratico sarà lungo e faticoso. Riesplodono le spinte centrifughe Renzo Guolo sociologo «Ora gli Usa dovranno scendere a patti con i capi tribù»

Umberto De Giovannangeli dura e sistematica repressione di splodono. I curdi a nord vogliono fede oltre confine iraniani. L'uccisio- fatto sapere che non tollererà la pre- ma di tutela. Le opposizioni a Sad- del consenso del gruppo maggiorita- ogni opposizione. Il problema vero una entità autonoma che manda in ne dell'ayatollah Khoi a Nayaf testi- senza americana in Iraq dopo la fine dam - costituite dal cosiddetto rio religioso, cioè gli sciiti. Inoltre, è che si dovrebbe giungere al più fibrillazione il potente vicino turco, monia l'avversità di gran parte della della guerra, minacciando addirittu- Gruppo dei Quattro, formato dai anche all'interno dell'Amministra- Il dopo-Saddam e il rischio di presto al passaggio di consegne agli come si è già visto in questi giorni a comunità sciita verso leader sponso- ra la lotta armata da parte della sua due partiti curdi Udk e Pdk, lo "Sci- zione Bush, sia il Dipartimento di una guerra civile tra le varie fazioni iracheni. Ma questo passaggio non è Kirkuk e Mossul. Gli sciiti, nono- rizzati dagli americani. La leader- organizzazione. I sunniti, che sono ri" e l'Ina che raggruppa gli ufficiali Stato che la Cia non condividono etnico-religiose irachene sono il filo scontato e soprattutto non sarà in- stante i tentativi anglo-americani di ship organizzata degli sciiti, lo "Sci- stati il principale gruppo alla base disertori dell'esercito di Saddam - l'ipotesi di una sua guida del gover- conduttore del colloquio con il pro- dolore». far emergere in quella comunità lea- ri", guidata dall'ayatollah Hakim è del potere di Saddam Hussein, sono avevano raggiunto prima della guer- no, sponsorizzata invece dal Penta- fessor Renzo Guolo, sociologo e stu- L'Iraq agli iracheni, ripetono dership politiche e religiose, che nel- strettamente legata a Teheran e di- oggi, una volta caduto il raìs, il grup- ra una intesa su un Iraq federale. Di gono e dalla Dia, il servizio segreto dioso dei movimenti fondamentali- George W.Bush e Tony Blair. la "shi'a" sono tra loro indissolubil- spone anche di un braccio armato, po paradossalmente più interessato fatto, resta però irrisolto il ruolo del militare. Ma il "modello afghano" sti contemporanei. Ma l'Iraq a cui si riferiscono il mente legate, guardano ai fratelli di l'"Esercito di Badr". Hakim ha già alla presenza americana come for- potere centrale, visto che l'Iraq fede- prevede di puntare più che a un lea- Nel futuro prossimo dell'Iraq presidente Usa e il premier rale dei Quattro assomigliava molto der politico alle strutture tribali e post-Saddam, l'alternativa ad britannico è ancora un'entità a una ipotesi bosniaca, con tre gran- religiose del Paese. Paradossalmen- una sanguinosa guerra civile statuale unica, oppure c'è il di aree cantonalizzate che ricalcano te, proprio tale ipotesi - quella di è un governatorato militare rischio che la frantumazione in qualche modo la divisione prebel- esportare il "modello afghano" post americano? etnica, religiosa e tribale porti lica segnata dalle no-fly zone. Senza Taleban nell'Iraq del dopo-Saddam «In questo momento non ci so- a più Iraq? chiarire quale sarà il ruolo del pote- - mette in crisi l'idea di Wolfowitz e no altre possibilità, nel senso che gli «Il rischio c'è. Parlare di irache- Questo è il diario di Bushra, una niente. Il terrore ha spinto molti ira- re centrale è probabile che ogni gran- Perle di democrazia nel mondo isla- Stati Uniti hanno fatto capire che ni è una sorta di eufemismo. Sciiti, donna irachena emigrata in Ita- «La disperazione di chi cheni ad autoproteggersi dalle ban- de gruppo etnico-religioso marci mico. Appoggiarsi alle strutture tri- procederanno con un loro governo sunniti, curdi e turcomanni, per rife- lia 13 anni fa. La sua famiglia è de di saccheggiatori. Questi ultimi per conto proprio. Il problema vero bali e religiose, scelta inevitabile nel politico-militare guidato da Garner rirsi solo ai gruppi etnici e religiosi ancora a Baghdad. chiede solo protezione» sono gli stessi disgraziati soffocati è che se questo accordo non verrà momento in cui mancano élite poli- e Abizai, affiancato da una sorta di principali, sono stati riuniti in una Prima vedevo i bombardamenti. dal regime che in questa maniera perfezionato, mancherà una forza tiche e democratiche diffuse, impli- comitato consultivo che dovrebbe unica entità territoriale, prima dal Adesso vedo i saccheggi. Cosa dovre- stanno reagendo a tutti questi anni centrale in grado di fare da collante ca, infatti, un ritorno a vecchie strati- uscire dalla riunione di martedì a dominio coloniale, poi da regimi di mo vedere dopo? Ho la sensazione che questi marines, a di soprusi. Ma loro non sono l’unica faccia del popolo nel Paese, con tutte le dinamiche ficazioni di potere che poco hanno a Nassirya. Si tratta di un comitato varia natura, di cui il Baath era l'ulti- Baghdad, abbiano dimenticato la loro coscienza, pren- iracheno. conseguenti». che fare con un processo democrati- formato da 43 persone di cui una ma espressione, fondati tutti su pote- dendo questa guerra come fosse un video-gioco. Ora più che mai, l’Iraq deve rimanere unito. Lo Tra le ipotesi in campo per il co in senso classico. Altro che mo- parte sono esuli e una parte sono ri autoritari. Solo la duplice pressio- Qualcuno si affaccia dal balcone? Loro sparano. spero anche per tutta la mia famiglia di cui continuo a dopo-Saddam, c'è anche la ri- dernizzazione democratica di stam- membri dell'opposizione interna. ne di forze interne ed esterne ha Una macchina procede su un viale? Loro sparano. Una non sapere niente. proposizione in Iraq del "mo- po occidentale: per garantire la stabi- Non c'è altra possibilità per ora, per- tenuto in piedi l'Iraq…». famiglia cammina per le strade? Loro sparano. Spara- Gli Usa devono fare qualcosa subito. E lo devono dello afghano". In questa otti- lità e l'unità statuale nell'Iraq del do- ché la distruzione del partito Baath Ed ora? no, senza la benché minima considerazione della vita fare con l’Onu. Il mio popolo chiede sicurezza. Mi ver- ca, Ahmad Chalabi può essere poguerra gli americani dovranno ha lasciato un vuoto di potere enor- «Ora, scomparso il regime di umana. rebbe da dare un consiglio gratuito a Washington: smet- il "Kharzai" di Baghdad? scendere a patti con vecchi e nuovi me. Teniamo conto che il regime Saddam, che aveva tentato di tenere Gli americani sembrano bravi a proteggere i pozzi tete di sparare su qualsiasi cosa si muova e provate a «Chalabi è considerato da molti capi tribù. Tale difficoltà fa pensare Baath governava l'Iraq da più di 30 unito il Paese in nome della classica di petrolio e i ministeri chiave. Ma non gliene frega proteggere il popolo iracheno. Magari smettendo di pre- un leader troppo esterno alla realtà che il processo democratico, anche anni e che non vi sono alternative ideologia Baath - nazionalismo più niente delle persone, di come affronterà il popolo irache- occuparvi solo ed esclusivamente del greggio dell’Iraq. irachena. Vive ormai da oltre 20 an- dal punto di vista puramente eletto- pronte sul territorio a causa della arabismo - le spinte centrifughe rie- no il domani. Un domani che, adesso, non è chiaro per Bushra ni negli Stati Uniti e in più non gode rale, sarà lungo e faticoso". domenica 13 aprile 2003 oggi 5

Leonardo Sacchetti BERLINO «Finora non è stata fornita LONDRA I marines americani han- Centcom (in Qatar) hanno solo fatto El Baradei: «Nessuna la prova che l'Iraq disponga di armi Presa anche Kut no conquistato ieri anche Kut, sapere che le truppe Usa hanno po- di distruzione di massa». Lo ha det- città a 170 chilometri a sud-est sto sotto il loro totale controllo l’ae- È stato lo sguardo indiscreto ma pre- prova di armi proibite» to Mohammed el Baradei, direttore vitale per i rifornimenti di Baghdad. La notizia della con- roporto locale. In città, però, anche ciso di un Predator a rivelarlo: delle dell’Agenzia internazionale per quista è stata data dal reporter ieri sono proseguiti i saccheggi so- centomila persone che vivevano a l’energia atomica, che insieme ad della Bbc, David Loyn, che si tro- prattutto nei quartieri arabi di Faruk Tikrit, in città ne sono rimaste solo Hans Blix guidava le missioni degli ispettori dell'Onu in Iraq. Inter- va al seguito delle truppe americane. La caduta di Kut apre un e di Makawi. I peshmerga del Pdk (il 30mila. Per di più, dalle riprese fatte vistato dal domenicale tedesco Bild am Sonntag el Baradei ha detto importante svincolo per il trasporto dei rifornimenti fra Bassora partito democratico guidato da Mas- dall’aereo spia Usa (che vola senza che le sostanze sospette trovate in Iraq non devono essere sottopo- e la capitale irachena. Secondo il giornalista, il combattimento sud Barzani) hanno intanto preso il pilota) non è emerso alcun segnale ste a test solo nei laboratori americani, ma devono essere verificate era considerato dai marines particolarmente difficile perché «te- controllo di alcuni edifici governativi della ricostituzione della divisione dagli ispettori dell'Onu. «Solo così - ha aggiunto el Baradei - si mevano uno scontro con alcuni combattenti islamici motivati da per installarci il proprio quartier ge- della Guardia repubblicana che l’in- possono fare dichiarazioni su possibili armi di distruzione di massa un odio alimentato dall'invasione americana». Il 3 aprile scorso, nerale. La disgregazione del regime telligence americana dava in fuga ancora esistenti» in Iraq. El Baradei si è anche augurato un rapido lo stesso ministro dell'informazione iracheno Mohammad Saed di Saddam Hussein si è tradotto an- proprio verso Tikrit. ritorno degli ispettori in Iraq in conformità alle direttive del Consi- Al-Sahaf aveva letto in televisione un messaggio di Saddam Hus- che in una sorta di amnistia genera- Sulla città dove, nel 1937, è nato glio di sicurezza, ribadendo che l’autorità di eliminare armi proibite sein che aveva lodato i difensori impegnati dentro e attorno alla lizzata. Il direttore della prigione di Saddam Hussein, i bombardieri a spetta solo all’Onu. città di Kut, sotto i bombardamenti. Mosul ha infatti aperto le porte delle stelle-e-strisce hanno scaricato, nella 59 celle in cui erano rinchiusi alcuni notte tra venerdì e sabato, un’ingen- detenuti comuni, tra cui perseguitati te quantità di bombe. Sono tre setti- politici o uomini sospettati di trama- mane che l’aviazione Usa bersaglia la re contro il raìs per il semplice fatto città natale del raìs, l’ultima tra le di essere curdi o kuwaitiani. grandi città irachene non ancora nel- Dalla città di Kirkuk, invece, si è le mani della coalizione angloameri- diffusa la notizia - poi smentita dalle cana. Se Saddam sia o meno fuggito stesse autorità militari Usa - che alcu- a Tikrit, nessuno lo può ancora dire, ni marines, nei pressi dell’aeroporto ma l’ingresso dal Kuwait della IV di- locale, avessero ritrovato una testata visione di fanteria americana - quella Assedio a Tikrit, ultima roccaforte convenzionale con «tracce di un qual- che, originariamente, doveva entrare che agente chimico», forse nervino. dalla Turchia - in Iraq potrebbe esse- Nella giornata di ieri, da Kirkuk, so- re il segnale di una grande battaglia no continuate ad arrivare immagini che, secondo fonti militari Usa, do- di saccheggi e furti. Persino una pom- vrebbe scattare sulla città del raìs en- pa di benzina è stata assaltata dalla tro pochi giorni. popolazione con taniche e secchi. Per Mosul, la capitale ammini- C’è comunque da registrare un se- strativa dell’Iraq settentrionale, non gnale di distensione da parte dei pe- sono invece finite le drammatiche Guerriglia a Mosul: 20 morti shmerga del Puk (l’Unione patriotti- ore dei saccheggi, degli incendi e del- ca guidata da Jalal Talabani) che han- le vendette incrociate. Nella mattina- no conquistato la città: il generale ta, infatti, una quarantina di mezzi curdo «Mam» Rostam ha infatti an- blindati statunitensi «Humvees», ar- Nelle città del nord è caos. A Kirkuk ancora saccheggi nunciato il parziale ritiro dei pesh- mati di mitraglia- merga dalla cit- trici e lanciaraz- tà. Le vie di Ki- zi, sono entrati rkuk dovranno in città per tenta- adesso passare re di ristabilire sotto il controllo l’ordine e per da- dei parà Usa del- re manforte a la 173esima avio- quei 60 marines trasportata, quel- che, sempre nel- li partiti dalla ba- la giornata di ve- se vicentina di nerdì, avevano Ederle. Ma se i tentato di argina- marines sembra- re le violenze a no più occupati Mosul. Per tutta a mettere sotto la giornata, nella sorveglianza i terza città del Pa- pozzi petroliferi ese sono risuona- della zona, i pe- ti gli echi di col- shmerga del Puk pi di mortaio. Se- hanno già avan- condo alcuni re- zato una propo- porter presenti sta politica ben sul posto, i bersa- precisa: la crea- gli di queste ope- zione, a Kirkuk, razioni sarebbe- di un’ammini- ro stati proprio i strazione civile militari america- che comprenda ni. Ma la giorna- arabi, turcoman- ta di ieri ha se- ni e, ovviamen- gnato un pesan- te, curdi. te bilancio di vit- Mentre sem- time tra la popo- bra stringersi l’as- lazione civile di sedio a tutte le Mosul, a maggio- roccaforti del ranza araba: in Nord, da Anka- un inquietante ra, il ministro de- tutti-contro-tut- gli Esteri turco, ti, sull’asfalto di Abhdullah Gul, Mosul sono ri- è tornato a tran- maste 20 perso- Una ragazza irachena a Mosul, a destra peshmerga controllano la città, in basso l’ambasciatore iracheno all’Onu Mohammed Al-Douri quillizzare Stati ne uccise e più Uniti e comuni- di 200 feriti. E proprio per arginare tà internazionale: allo stato attuale la violenza urbana, spesso incentrata delle operazioni militari, la Turchia in timori tra popolazione araba, tur- L’ambasciatore iracheno all’Onu piange e lascia New York non ha intenzione di invieremo pro- comanna e curda, l'iman della città prie truppe in Iraq. Un annuncio, avrebbe richiamato all’ordine tutti NEW YORK Ha lasciato il Palazzo di vetro Mohammed ultime dichiarazioni del diplomatico iracheno sulla questo del capo della diplomazia di quei poliziotti del regime, scappati al-Douri, l’ambasciatore del regime iracheno di gestione, da parte sia di Baghdad che di Washington, Ankara, che può essere interpretato insieme ai militari del raìs. «Il vostro Saddam Hussein alle Nazioni Unite. E se ne è andato della crisi mediorientale. «Arriverà il giorno in cui - ha anche come un paletto posto dalla compito - ha detto l'iman - è di sorve- tra le lacrime per il suo futuro e quello dell’Iraq: molte detto al-Douri - ci sarà modo di stabilire di chi siano Turchia all’avanzata dei peshmerga gliare e proteggere le nostre case». vite innocenti, ha detto nella sua ultima dichiarazione veramente tutte le responsabilità». Nel giorno nel Kurdistan iracheno: non andate

Sulla situazione a Mosul, dal ufficiale come ambasciatore, potevano essere salvate se dell’ingresso a Baghdad delle truppe americane, era oltre quanto avete finora fatto. Baghdad avesse valutato tutti i rischi dello scontro con stato il primo rappresentante ufficiale iracheno ad gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Mohammed ammettere il crollo del regime. «È finita, la partita è Dal Kuwait è in al-Douri si è imbarcato ieri su un volo di linea per chiusa», aveva detto allargando le braccia nei corridoi Ancora violenza ‘‘‘ Damasco, via Parigi. «Voglio subito avere notizie sulla del Palazzo di Vetro. Tre giorni fa è stato ricevuto dal ‘‘ marcia la IV divisione mia famiglia», ha detto il diplomatico iracheno prima segretario generale dell’Onu Kofi Annan al quale ha in tutte le città di fanteria Usa: di imbarcarsi. La situazione dell’ormai verosimilmente manifestato la sua intenzione di «liberate» ex-ambasciatore assomiglia a un limbo diplomatico lasciare New York. Non ha però rimesso le proprie i marines pronti dopo la caduta del regime del raìs di Baghdad. In una credenziali e da un punto di vista formale pare che Tensione tra curdi alla «grande intervista a una televisione araba, al-Douri ha debba essere ancora considerato ambasciatore iracheno turcomanni e dichiarato: «Non penso di potere lavorare in un Paese presso le Nazioni Unite. «Ora non rappresento più un battaglia» che ha invaso l’Iraq, che ha distrutto, ucciso e demolito governo ma rappresento pur sempre il mio paese», sunniti quel che gli pareva». Il quotidiano saudita pubblicato a aveva detto ai giornalisti il giorno della caduta di Londra «Asharb al-Awsat» ha raccolto alcune delle Baghdad. Ispettori angloamericani a caccia di armi Schiaffo all’Onu, esperti da settimane al lavoro in Iraq ma nessuna «pistola fumante»

LONDRA Dopo aver fatto a meno trovare nulla, riferisce il quotidiano te parlato di ricerche di armi condot- li angloamericane. I militari hanno nunciato questi tentativi. dell'Onu per distruggere il regime di secondo il quale il gruppo di esperti te dai militari anglo-americani in fatto le prime ispezioni sul campo, La decisione anglo-americana di Saddam Hussein, Stati Uniti e Gran è guidato da Charles Duelfer, che Iraq. Venerdì scorso il sottosegreta- mentre gli uomini di Duelfer sono scavalcare l'Unmovic è un ulteriore Bretagna danno un altro schiaffo al- dal ‘93 al 2000 è stato vice capo della rio alla Difesa di Londra ha detto arrivati in seconda battuta. spallata al segretario generale delle le Nazioni Unite inviando segreta- Unscom, la commissione speciale che Gran Bretagna e Stati Uniti ave- Il primo intervento è stato due Nazioni Unite Kofi Annan che solo mente in Iraq una nutrita squadra dell'Onu incaricata delle ispezioni vano messo in moto un «meccani- settimane fa quando sono stati chia- pochi giorni fa aveva ammonito di ispettori civili alla ricerca delle in Iraq poi sostituita dalla Unmovic smo» per riprendere le ispezioni ed mati ad ispezionare armi e carte tro- Londra e Washington che la com- armi di distruzione di massa dell' (commissione di monitoraggio, veri- aveva aggiunto: «Ci vorrà comun- vati in una base aerea nel deserto missione di Blix «ha ancora un man- Iraq. fica e ispezione) di Hans Blix. L'esi- que del tempo». occidentale iracheno. Poi hanno fat- dato da portare avanti». La scoperta Lo rivela il quotidiano britanni- stenza di questa commissione paral- Secondo quanto ha raccontato to altre due missioni in siti sulla stra- di questa squadra segreta è inoltre co The Guardian commentando che lela (già ribattezzata Usmovic visto Kay al Guardian, invece, la squadra da fra il Kuwait e Baghdad. destinata a mettere in imbarazzo l'iniziativa è il segno del disperato che risponde agli Usa e non all'Onu) guidata da Duelfer è composta da La rivelazione del Guardian non Tony Blair che nelle passate settima- bisogno che Londra e Washington è stata rivelata al Guardian da David un consistente gruppo di persone, ha colto di sorpresa Hans Blix, il ne ha pubblicamente insistito sulla hanno di trovare la famosa «pistola Kay, che ha guidato le prime ispezio- tutti esperti civili. Una settimana pri- quale ha riferito che Duelfer aveva necessità di mettere l'Onu al centro fumante», per giustificare la guerra. ni delle Nazioni Unite in Iraq. ma dell'inizio dell'offensiva militare, cercato di reclutare anche alcuni del dopoguerra. E che, dopo essere La task-force anglo-americana Nessuna fonte ufficiale né gover- gli ispettori della coalizione hanno esperti che fanno parte della sua stato smentito da Bushm, in questo in due settimane ha compiuto tre nativa, né militare, aveva mai fatto stabilito una base in Kuwait, lavo- squadra di ispettori. Già prima del- caso verrebbe smentito anche da se ispezioni in siti iracheni senza però cenno al gruppo. Si era genericamen- rando in tandem con le forze specia- l’inizio della guerra Blix aveva de- stesso. 6 oggi domenica 13 aprile 2003

pubblici. L’Amministrazione Bush ha identificato fon- armati di kalashnikov. La colonna avrebbe poi preso Gli 007 cercano nel mondo di iracheni in varie parti del mondo per un valore Shatra sotto il controllo la direzione di Shatra (50 chilometri più a nord) complessivo di circa 1,2 miliardi di dollari, che non scortata da fuoristrada delle forze statunitensi. La Fif i tesori del dittatore sono stati ancora bloccati. Questi si sommano ai circa di esuli addestrati dagli Usa è stata reclutata tra gli esuli iracheni negli Usa e in 1,7 miliardi «congelati» dopo l'invasione irachena del Europa occidentale, sulla base della legge del 1998 Kuwait nell'agosto 1990, che adesso vengono rimpa- «Iraq Liberation Act». I dissidenti sono stati addestra- WASHINGTON Investigatori privati, dall’inizio della triati in Iraq. Per ora i saccheggi nelle città «liberate» NASSIRIYA Shatra, la città che si trova nel sud del- ti per un mese nella base militare di Taszar, in Unghe- guerra, cercano i miliardi di dollari appertenenti a dalle forze Usa, secondo fonti del Washington Post, l’Iraq, da ieri è sotto il controllo di circa 300 esuli ria. Non è chiaro se gli uomini inviati a Shatra faccia- Saddam Hussin. Tesori che si suppone siano sparsi hanno intensificato il movimento di grosse somme di reclutati dagli Stati Uniti. Un convoglio di camion no parte del gruppo di 700 persone trasportate in Iraq per il mondo, nascosti in vari paesi: Panama, Svizze- denaro: dai conti controllati dal regime ai conti priva- delle Libere forze irachene (Fif), sarebbe stato visto dal Pentagono domenica scorsa insieme con Ahmad ra, Giordania e Italia, persino, attraverso una serie di ti nel Medio Oriente. Un investigatore ha citato trasfe- dai giornalisti, attraversare Nassiriya. A bordo del Chalabi, leader del Congresso nazionale iracheno e reti di società ombra e conti bancari segreti privati e rimenti recenti di cifre superiori ai 100.000 dollari. mezzo ci sarebbero stati uomini in tuta mimetica, candidato a guidare il futuro governo di transizione. Il fedelissimo di Saddam si arrende ai marines La Casa Bianca non conferma la morte del raìs e mette una taglia sui notabili del regime

Gianni Marsilli dalla prima, terribile notte tra il 19 zionale potenza qualcuno sia so- un'incolume Usay - l'altro figlio del filata di gran carriera. mad al Sahaf, il ministro dell'infor- valli nascoste ognuna con i suoi bri- e il 20 marzo, chi sotto lo schianto pravvissuto. È la testimonianza di tiranno - con un kalaschnikov in Il ripiego su Tikrit potrebbe an- mazione, passando per presidenti e ganti, capi tribù, contrabbandieri. delle megabombe piombate sulla alcuni vicini di casa, che quella sera mano. Il giovanotto sarebbe salito che spiegare la sparizione non solo vicepresidenti e capi di stato mag- Osama Bin Laden è (era?) un po' C'è chi, tra gli analisti di cose milita- sua residenza nel quartiere di Al erano provvidenzialmente usciti e su una poco presidenziale ma util- di Saddam, ma anche di tutto il ver- giore: tutti dissoltisi nel nulla. Eppu- guerrigliero, un po' miliardario, un ri e irachene in particolare, lo ritie- Mansour a Bagdad. Ma c'è anche al loro ritorno, tra detriti e roghi, mente anonima Peugeot 306 con tice del regime. Non c'è traccia di re l'Iraq non è l'Afghanistan con le po' terrorista, capace di cavalcare e ne nascosto a Tikrit in compagnia chi dice che a quegli ordigni di ecce- sostengono di aver visto apparire targa governativa, e se la sarebbe nessuno. Da Tarek Aziz e Moham- sue montagne, le sue grotte, le sue pilotare, amministrare patrimoni e dei figli e dei più fedeli collaborato- organizzare spaventosi attentati: ri. In questa città di 200mila abitan- una primula rossa, di facile travesti- ti, a 175 chilometri a nord di Ba- mento. Saddam no. È (era?) al verti- gdad, Saddam Hussein avrebbe tro- ce di una cupola rigida, gerarchizza- vato rifugio in uno dei suoi palazzi ta, militarizzata, nazionalista, stata- (dispone di una cinquantina di edi- le. Intorno a Bin Laden c'era il mol- fici presidenziali, molti dei quali do- lah Omar e altri mollah, intorno a tati di bunker e passaggi segreti), Saddam c'erano tecnici del potere. oppure in qualche casa amica. A Anche consiglieri scientifici, come Tikrit risiede la sua cosiddetta tribù quel Amer Hammoudi Al Saadi che Albu Nasir, che lui ha sempre tratta- ieri, unico tra i massimi dirigenti to con i guanti e le prerogative della del paese, si è consegnato agli ameri- solidarietà e dei privilegi fami- cani. L'ha rivelato la tv tedesca Zdf liar-mafiosi. A Tikrit scuole, ospeda- (Al Saadi ha una moglie tedesca), e li, trasporti, acquedotti hanno sem- l'ha pure filmato. pre funzionato meglio che nel resto È l'uomo che per conto di Sad- del paese. A Tikrit sono sempre an- dam aveva seguito il lavoro degli dati i bocconi più prelibati del bilan- ispettori delle Nazioni Unite. Ha cio dello Stato, e soprattutto munifi- detto: «Non mi sento in alcun mo- che prebende per «factum princi- do colpevole di Saddam Hussein pis», elargizioni per mano diretta non so niente». Deve aver calcolato del rais. A Tikrit fa ancora mostra bene il gesto di resa: Al Saadi figura di sé il mausoleo che Saddam fece infatti tra i 55 ricercati dagli ameri- costruire in memoria del padre con- cani. Secondo loro, fa parte della tadino (prima di lui, a costruire un Il generale Amer «cupola» di Saddam. Per lui non ci mausoleo a Tikrit era stato il con- al-Saadi, uno sarà nessuna delle «appropriate ri- quistatore Tamerlano, con i resti degli stretti compense» promesse dal generale dei suoi nemici, un teschio sopra collaboratori di Vincent Brooks, portavoce degli an- l'altro). A Tikrit potrebbe essersi riti- Saddam, gloamericani al quartier generale di rata la divisione Adnan della Guar- rappresentato Doha. A quanto ammontino le ta- dia repubblicana, tra i dieci e i 15mi- dagli americani glie non si sa, variano a seconda la uomini. Potrebbero esserci anche nelle carte dei dell'importanza del ricercato. È lo i reparti speciali comandati dal fi- ricercati come il stesso metodo applicato in Afghani- glio Uday, addestrati ed moderna- «7 di quadri», a stan, finora senza grandi risultati. È mente equipaggiati. E magari quel destra un facile presumere che se qualcuno che resta dell'esercito regolare, che marines cerca facesse catturare Saddam non avreb- in tre settimane è parso sciogliersi tra i documenti in be più problemi di sostentamento. come neve al sole. A Tikrit, sospetta- uno dei palazzi La taglia messa dagli americani non no fin dall'inizio della guerra i servi- di Saddam riguarda solo i gerarchi del regime, zi americani, potrebbero essersi rifu- ma anche eventuali depositi di que- giati i maggiori dirigenti del partito ste armi di distruzione di massa, Baath, i veri «commissari politici» finora latitanti come il rais e i suoi di ogni struttura civile e militare uomini. irachena. A Tikrit, per queste ragio- Del cupo regime di Saddam ri- ni, potrebbe andare in scena il cre- mane una sola immagine: le lacri- puscolo degli dèi baasisti, un suici- me irrefrenabili dell'ambasciatore dio di massa di disperazione ed epi- iracheno all'Onu in diretta televisi- co riscatto dopo il crollo vergogno- va americana. Mohammad Al-Dou- so, miserabile: una selva di obici e ri è l'unico del gruppo ad aver vinto pallottole sparate furiosamente al almeno una battaglia campale: quel- cielo prima che gli Stealth B 1 di la della dignità personale. Quelli del- George W. Bush li facciano scompa- la Cnn l'hanno aspettato sotto casa rire dalla terra con le loro bombe da Wanted. Sparito, liofilizzato. Al momento la è stata di nuovo «amni- Caccia al «Wanted» ciali inferiori consegnatisi di Saddam l’obiettivo. E tra poco diranno lo a New York, prima che salisse sulla una tonnellata, stavolta mollate a scomparsa di Saddam Hussein è un mistero stiata». Invitata a lasciare agli Usa. È certo che mol- stesso anche delle armi chimiche. E allora? macchina che lo portava all'aeropor- grappoli. Suggestiva quanto apoca- inesplicabile. Ma ancor più inesplicabile è il il campo e a dileguarsi. Ma davvero lo cercano? te figure del regime si so- Sentiamo quel che dicono Michael Leeden ed to. Ha detto di aver «fiducia nell'av- littica ipotesi? Il comando america- mistero sullo squagliamento di tutto il gruppo Esibendo solo una resi- no rifugiate in Siria, come Ely Karmon, esperti di lotta al terrorismo cari venire», in un futuro di «relazioni no non l'esclude. È per questo che dirigente della dittatura. Tutto. Quello le cui stenza simbolica e riceven- ha fatto Sajda, la prima a Bush Jr., in viaggio in Italia. Dicono: «Iran migliori tra i popoli americano e sta muovendo trentamila uomini facce campeggiano sul grottesco giochino delle done in cambio la vita e l’irreperibilità. E moglie di Saddam. Ma lui, il «wanted», do- e Siria, due regimi da far cadere. Senza guer- iracheno», di essere disperato per dal sud, dopo aver monitorato gior- carte da poker con foto segnaletica e dati, forse domani il «riciclaggio». E così agli Usa è v’è? Forse a Tikrit, ad alimentare la leggenda ra però.... ». Per ora. Ma Saddam come Bin tanta distruzione e morte. Poi è par- no e notte la strada che da Bagdad distribuite alle truppe. Ebbene come è possibi- toccata una vittoria meno imbarazzante di di Saladino. Forse sotto i calcinacci di qual- Laden, imprendibile e oscuro, è un’ottima tito per l'aeroporto, ha cambiato ae- porta a nord, verso Tikrit. le che siano riusciti a filarsela all’unisono, quella prevista, già di per sè pesante. E che che bunker (difficile). A Baghdad, o in fuga spada di Damocle bellica da far valere. Un reo a Parigi ieri alle 14.25 ed è atter- Altri invece - ancora ieri un pa- Uday, Qusay, Tarek Aziz, Ramadan, Izzat l’ordine di sparire tra martedì e mercoledì sia per Damasco, oppure già lì. E però: davvero ottimo «jingle». Per le prossime puntate della rato qualche ora più tardi a Dama- io di network televisivi americani - Ibrahim & Co.? Non c’è che una risposta. La stato impartito alla Guardia Repubblicana, gli americani vogliono il «wanted»? Sappia- saga. sco: «Cerco i miei familiari nella re- lo danno per morto. Chi dice fin Premiata ditta Saddam, con in testa il Raiss, lo confermano tante testimonianze degli uffi- mo che gli Usa dissero che non era più la testa Bruno Gravagnuolo gione. Non so più niente di loro». La Siria sfida i falchi del Pentagono: contro di noi false accuse Damasco nega di nascondere le armi di distruzione di massa del raìs: gli anglo-americani lascino l’Iraq

Umberto De Giovannangeli scienziata preparatissima e, insieme, esponenti del regime non ancora cat- guerra. Damasco, dichiara Buthaina pa congiunta con il suo omologo lizione sul modello degli Hezbollah, Bush sembra essere entrata anche la fortemente ideologizzata. La sua ade- turati o dei quali non si hanno con- Shaaban, portavoce del ministero de- francese Dominique de Villepin, che la stessa Siria sostiene e che si lega Araba, che non è riuscita a trova- sione al regime baathista era convin- ferma delle morti. La scienziata è sta- gli Esteri siriano, «respinge qualsiasi giunto ieri in visita ufficiale a Dama- sono opposti con la guerriglia alle re un accordo su come evitare la «Lady Antrace», al secolo Huda Salih ta, totale, al punto da farla rientrare ta inserita tra le carte di cuori, quelle soluzione scaturita dall'aggressione sco. La guerra delle dichiarazioni truppe israeliane nel Sud Libano, co- guerra contro l'Iraq, e che oggi si

Mahdi Ammash, è fuggita. Direzio- nell'elenco dei 55 elementi della «no- «guidate» da Uday Hussein, numero anglo-americana all'Iraq». Ancora non conosce soste. Al ministro degli stringendole nel maggio 2000 al riti- trova a fronteggiare una situazione ne Siria. E con lei ha trovato protezio- menklatura» irachena inseriti nel due, dopo il raìs-padre, nella lista dei più esplicito della sua portavoce, è il Esteri siriano replica il vice di Rusm- ro dopo 22 anni di occupazione. In senza precedenti. Uno dei suoi 22 ne presso il regime di Damasco, un' «mazzo di carte» che il Comando 55 da catturare «vivi o morti». Ai capo della diplomazia siriana, Fa- sfeld, Paul Wolfowitz: «Abbiamo ac- rotta di collisione con la strategia po- Paesi membri, l'Iraq, è ora sotto occu- altra scienziata al servizio di Saddam centrale americano ha dedicato agli vertici del regime era salita anche rouk Al-Sharaa, uomo-forte del regi- cumulato prove inoppugnabili del so- litico-militare dell'Amministrazione pazione: secondo il quotidiano di Hussein: Rihab Taha, soprannomina- Rihab Taha, che ha studiato micro- me baathista: «È interesse nazionale stegno militare siriano a Saddam Beirut, «Al Mustaqbal», il fatto po- ta dai giornalisti occidentali «dotto- biologia in Inghilterra, autrice, secon- della Siria - sottolinea - cacciare gli Hussein e ai peggiori gruppi terrori- trebbe rendere illegittima la sua ap- ressa Germe». Huda Salih Mahdi Le due scienziate do fonti di intelligence americane, di americani e i britannici dall'Iraq». E sti mediorientali», dice il numero Per la stampa libanese partenenza all'organizzazione. Stan- Ammash era apparsa per l'ultima vol- ‘‘ ricerche sulle modalità di utilizzo per quanto riguarda le reiterate accu- due del Pentagono. E Richard Perle, ‘‘ do al quotidiano, una commissione ta, in una trasmissione della Tv ira- legate al regime dell'antrace quale arma di distruzio- se rivolte dall'Amministrazione Usa uno dei falchi che hanno convonto i siriani puntano speciale della Lega Araba ha racco- chena, in occasione di una riunione iracheno sarebbero ne di massa. «Nonostante i nostri av- alla Siria di aver aiutato l'Iraq a na- Bush alla guerra contro Saddam ha alla creazione mandato agli Stati membri di non dei vertici del regime, presieduta da vertimenti, la Siria continua ad avere scondere sul suo territorio armi di ammonito che gli Usa saranno co- riconoscere un qualsiasi governo ira- Saddam Hussein, quando la guerra riuscite a fuggire un atteggiamento ostile nei confron- distruzione di massa, Al-Sharaa repli- stretti ad agire «di fronte alle provo- di un movimento cheno imposto durante l'occupazio- era già scoppiata. Si trattava di uno in Siria a guerra ti delle forze della coalizione, e di ca seccamente: «Gli americani sanno cazioni siriane». di resistenza ne. La Siria è stata in prima fila nel dei tanti filmati trasmessi dalla Tv di questo le autorità siriane dovranno bene che sono accuse false. Non han- Damasco, scrive il bene informa- sostenere questa indicazione, che Stato senza audio o altri elementi che iniziata prima o poi renderne conto», torna no trovato niente lì, come possono to quotidiano libanese «As-Safir», fi- iracheno suona come una sfida, l'ennesima ne rendessero individuabile la regi- ad avvertire il ministro della Difesa accusare noi di avere preso in conse- lo-siriano, punta alla nascita di un agli Stati Uniti. Una sfida che i falchi strazione. Chi l'ha conosciuta, descri- americano Donald Rumsfeld. A con- gna queste armi?», si è chiesto il mini- movimento di resistenza iracheno della Casa Bianca non intendono la- ve la signora Ammash come una trapporre Usa e Siria è anche il dopo- stro siriano in una conferenza stam- che prenda di mira le forze della coa- sciar cadere. domenica 13 aprile 2003 oggi 7

in legno sono state infilzate tra fiori e erba per sottolineato il loro impegno contro la guerra non si è conclu- Croci nelle aiuole e silenzio simboleggiare le vittime civili dei bombardamenti L’impegno per un Iraq so dopo la manifestazione dello scorso 15 febbraio. Il Comi- in Iraq. tato ha ribadito la convinzione che «la conquista dell'Iraq è per tutte quelle morti Tutti i partecipanti alla manifestazione contro la democratico e indipendente l'esito di una guerra ingiusta e illegittima che sta causando guerra in Iraq a Roma hanno poi osservato un minu- lutti e distruzioni». I pacifisti hanno ricordato che «un regi- to di silenzio in memoria di tutte le vittime del me abietto è caduto, ma hanno sostenuto che «la comunità ROMA Una delle aiuole di piazza Venezia è diventata conflitto. ROMA Una dichiarazione di impegno per un Iraq «indipen- internazionale ha avuto 30 anni per sostenere l'opposizione un cimitero al passaggio dei manifestanti che hanno Dal palco, prima che prendessero la parola gli dente, libero, democratico e pluralistico», una sollecitazione democratica che si batteva contro il regime, e non l'ha fatto. fissato nell' erba una decina di croci di legno e due ultimi rappresentanti delle organizzazioni che com- all'Onu perchè assuma un ruolo nuovo, ed una condanna Ora l'Iraq vive vendette e saccheggi ed entro breve rischia di manifesti: «Spenta la tv, restano i morti». pongono il comitato Fermiamo la Guerra, la porta- alla politica del governo italiano sull'Iraq. Sono alcuni dei vedere istituito un protettorato militare». Nel documento si L' iniziativa è stata presa da alcuni pacifisti che voce ha chiesto a tutti di stendersi per terra e di punti del «manifesto» del comitato “Fermiamo la guerra” afferma l'opposizione alla politica di Bush che «si arroga il avevano lasciato il Circo Massimo. Le piccole croci osservare un minuto di raccoglimento. letto sul palco del Circo Massimo. GLi organizzatori hanno diritto di affermare il dominio unipolare». Roma grida «no alla guerra infinita» Centinaia di migliaia di pacifisti in corteo con una immensa bandiera arcobaleno

Enrico Fierro sulle bandiere di sindacati e associazio- ni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Bari, Po- tenza, Venezia, Trentino Alto Adige. ROMA Di nuovo in piazza. Di nuovo in Pezzi d’Italia venuti a Roma. Vigili nel- tanti. Nonostante lo sciopero dei ferro- l’uniforme delle grandi occasioni porta- vieri, il boicottaggio di Trenitalia e le no il gonfalone di Rosignano Maritti- gite pasquali che hanno sottratto prezio- ma, Livorno. L’assessore Fiamma Neri si gran turismo agli organizzatori. Cin- ha la fascia tricolore. «Sono qui perché quecentomila per le strade di Roma. la mia comunità si sente vicina alle vitti- Con le loro bandiere e soprattutto le me di questa guerra». Uno slogan spiri- loro emozioni, i loro sentimenti e le lo- toso dalle delegate Fiom di Venezia: «E’ ro mille ragioni. Le loro teste, quelle che brutto, è basso, è anche un po’ pelato. da settimane una invincibile armata di Ma chi c. l’ha votato?». Ogni riferimen- intellettuali d’assalto, politologi, genera- to a Silvio Berlusconi è voluto. Passano li in pantofole da talk-show bellici, si quelli di «Greenpeace». «Onu, risorgi preoccupa di incasellare e soprattutto di per l’Iraq», portano scritto sugli striscio- convincere. Primo a «sorridere», secon- ni. do a «non andare in piazza». Loro no, No, questa volta non è come il 15 non hanno sorriso e in piazza ci sono febbraio. Allora, forse, l’illusione era andati. Hanno discusso formando ca- quella di fermare davvero la guerra. Og- pannelli, contestando o apprezzando gi, la speranza è quella di rendere il do- questo o quel leader politico, applauden- poguerra meno ingiusto e pesante per il do e fischiando. Perché il movimento popolo iracheno. Il dolore è per le vitti- per la pace è variegato come i colori me. Tutte, senza se e senza ma. Un grup- della sua bandiera - Beati costruttori di po di ragazzi a Piazza Venezia pianta pace, volontari di Emergency, disobbe- croci nei giardinetti. Sono tante, troppe. dienti di Casarini & Caruso, rifondaroli, Fanno impressione. Nel mezzo c’è un diessini, popolari della Margherita, ver- cartello: «Spenta la tv restano i morti». di, comunisti italiani, scout, cattolici, La pietà è il sentimento prevalente. Più anarchici-individualisti, cigiellini, cisli- forte della stupidità di quei pochi che a ni e aclisti, uomini e donne senza parti- Piazza Barberini prendono a sprangate to o organizzazione alcuna -, insomma: un negozio di «Blockbuster» (vengono gente che ragiona, di politica e di pace e scacciati con energia dalle gente del cor- guerra. E hanno portato la bandiera ar- teo), o dei «disobbedienti» che imbratta- cobaleno-record: la più grande del mon- no di vernice rossa un bancomat a Piaz- Lo striscione «No alla guerra» che apriva la manifestazione di Roma, a sinistra un tunnel sotto la lunga bandiera do con il suo chilometro di lunghezza e za Barberini e altri due, in Via Naziona- i suoi 13 metri di larghezza. Un gran bel le e a Piazza Venezia, e poi gli danno colpo d’occhio. Alla faccia di Ignazio La fuoco con i fumogeni. Inutile tentare un Russa. L’onorevole Simpson - detto an- parlanti. Musica di lotta e musica triste. cano, non è così: la guerra è stata fatta in vuoto morale e ideale che viene riempi- approccio (l’unica spiegazione che rice- che «arrendersi o perire» - aveva fatto Ma anche musica di speranza. C’è Ivano nome e per conto delle grandi compa- to dai cascami di vecchie ideologie». La vo è da trogloditi, eccola: «Me rode trop- una proposta ai vituperati pacifisti: «Por- Fossati che canta «alzati che si sta alzan- gnie petrolifere». ricetta per il futuro? Eccola: «Bisogna po il culo per essere pacifista»). Un signo- tatemi tre bandiere arcobaleno e ve ne do la canzone popolare» e nelle orecchie Passa lo striscione di «Un ponte per far crescere una nuova generazione edu- re anziano, siamo a Piazza Venezia, spe- darò una tricolore». In piazza gliene han- dei dirigenti dell’Ulivo presenti suscita Baghdad» e capisci perché i pacifisti cata alla coscienza della serietà e della gne il piccolo incendio del bancomat no portate decine di migliaia. più di una nostalgia. E musica di frater- non hanno riso a tutta bocca davanti drammaticità della vita, ai valori della imprecando. «Queso s. non ha capito Inizia puntuale alle due del pome- nità. Una canzone, un reperto archeolo- alle scene dell’ingresso delle truppe an- libertà e al dovere di assumere responsa- che il nostro è un grande movimento di riggio il corteo. Roma accoglie i manife- gico stranamente cantata da ragazzini glo-americane a Baghdad. Una signora bilità per la difesa della civiltà democrati- pace. Ecco: ora si è guadagnato una bel- stanti con un cielo grigio. Che dopo po- sedicenni, «Uh mammà», di Mimmo ha uno di quei cartelli composti con le ca». Credere, obbedire, combattere. Un la foto sul giornale di Feltri». Circo Mas- chi minuti si apre e diventa «sempre più Cavallo , che ad un certo punto fa così: foto degli iracheni prima della guerra. È signore issa un cartello ironico: «Ho vo- simo, un minuto di silenzio. I pacifisti si blu», come urla un Rino Gaetano d’an- «So fratelli a noi, so fratelli a noi ce il volto di un bambino, Rahmn Jassin, glia di vomitare. Senza se e senza ma». stendono a terra in migliaia, mimano la nata sparato a tutto volume dagli alto- vengono a liberà...». Chi? Gli americani, sette anni, scuola elementare. Sorride. Il corteo, Bondi a parte, va. Lungo, morte. La morte preventiva in Iraq.

ovviamente. Diciamolo subito: gli slo- «Dov’è adesso questo bimbo? E’ vivo, o chilometrico. Passa lo striscione bianco gan e le parole d’ordine contro Bush, la è morto sotto le macerie di una casa di di «Emergency», non ci sono scritti slo- «Il 15 febbraio sua amministrazione e il suo progetto di Baghdad, oppure lo hanno ucciso ad un gan, basta la sigla. Teresa Strada parla al «Not in our name» ‘‘ ‘‘ guerra infinita, sono tantissimi. Urlati posto di blocco? E se è vivo, ha pane con cellulare con suo marito Gino. Che è a volevamo fermare il anche da insospettabili. Come i cittadini cui sfamarsi, medicine con cui curarsi, Baghdad, dove ha portato la sua espe- Cittadini americani conflitto, adesso americani riuniti sotto lo striscione «Sta- un tetto, una scuola, un giocattolo per rienza di chirurgo di guerra e soprattut- riuniti sotto tunitensi contro la guerra». Sfilano nel dimenticare la guerra?». Mille doman- to tanti medicinali e strumenti sanitari. vogliamo democrazia» corteo con le loro facce e il loro abbiglia- de. Nessuna risposta. Tantissime lacri- Gino Strada racconta la situazione lo striscione Gli striscioni degli mento da intellettuali del Village e fan- me. Sincere. Che però non smuovono i drammatica degli ospedali nella capitale «Statunitensi contro no il pieno di applausi e strette di mano. cuori di pietra. Meno che mai quello di irachena. Si sta già rimboccando le ma- enti locali Uno di loro porta un cartello con su Sandro Bondi, granitico portavoce di niche per fare il suo mestiere: salvare la guerra» scritto «Not in our name», non in no- Forza Italia. Leggete cosa dichiara men- vite. E’ pacifismo. stro nome. «Bush - spiega - ha fatto tre il corteo ancora sfila per Roma: «I Sfila il corteo. Con i nomi delle re- questa guerra in nome del popolo ameri- manifestanti sono l'espressione di un gioni e delle città scritti sugli striscioni e

il popolo della pace

Dario e Otello, pensionati Bandiera della Cgil in spalla, cappellino e Ilse, cittadina Usa Lo striscione andrebbe fotografato e mostra- Giancarlo e Carla, marito e moglie Divertiti e entusiasti dell’idea Carla e colori della pace al collo Dario e Otello sono to ai vari La Russa, Gasparri che popolano il Giancarlo hanno preso un lembo della arrivati a Roma da Pescara per partecipare centro destra. Gente che da mesi non sa dire chilometrica bandiera della pace realizza- «Siamo qui per gridare alla manifestazione. «Siamo partiti in auto- «Abbiamo il diritto altro che le manifestazioni per la pace sono «Stare a casa voleva ta dai ragazzi della sinistra giovanile di bus alle 10... nemmeno troppo presto - sorri- solo un ricettacolo di beceri individui antia- Prato e hanno sfilato fino al Circo Massi- tutta la nostra rabbia dono - il 15 febbraio eravamo partiti molto di criticare il nostro mericani. «Statunitensi contro la guerra - c’è dire arrendersi alla mo. Partiti da Grosseto in mattinata in prima». Dario ed Otello sono due pensiona- scritto - Not in our name». Dietro al lungo macchina, moglie e marito si sono confu- ti ma nonostante l’età (70 e 66 anni) non telo bianco c’è anche Ilse, minuta cinquan- si fra le migliaia di manifestanti, impecca- contro il signor Bush» hanno nessuna intenzione di restarsene a paese quando sbaglia» tenne che vive in Italia da talmente tanti necessità delle bombe» bili, come i tantissimi turisti che in questi casa davanti alla televisione mentre centina- anni da aver preso anche un delizioso accen- giorni affollano le vie della capitale. ia di migliaia di persone sfilano per le strade to fiorentino. Nel capoluogo toscano, infatti, «Qualcuno ha detto che questa mani- e fanno sentire la propria voce contro una insegna inglese all’università. festazione non aveva senso - spiega Carla guerra che non sembra propria finita. «Dice- Quando le chiediamo se sotto sotto an- - ma io credo che oggi sia ancora più vano che questa manifestazione era inutile che lei odia gli americani, Ilse scoppia a ride- importante del 15 febbraio, quando per dopo la caduta di Baghdad ed il crollo del re di gusto. «Credo proprio che io ed i miei queste stesse strade eravamo ancora di regime di Saddam Hussein - spiega Otello, amici siamo la dimostrazione vivente del fat- più. I cortei delle scorse settimane non rosso in viso - Che si tengano pure le loro to che il movimento pacifista tutto è meno sono serviti ad impedire che si bombar- opinioni, non mi interessa. Io dico che fin che anti americano», e mentre dice queste dasse l’Iraq, ma ora è necessario fermare quando le truppe statunitensi ed inglesi re- parole mostra un rametto di ulivo che solo la logica di esportazione del potere di cui steranno in Iraq questa guerra non può dirsi qualche minuto prima le è stato donato da Bush è il vero campione. Per le bombe finita ed io continuerò a gridare tutta la mia un manifestante romano. Saranno pure an- cadute, purtroppo non possiamo fare più rabbia contro il signor Bush, e si badi bene tiamericani questi pacifisti, ma quel che è niente, ma questo non vuol dire arrender- contro Bush non contro il popolo america- certo che al passare dello striscione portato si. Anzi - prosegue - significa ribellarsi ad no che non c’entra nulla». da Ilse e gli altri gli applausi non mancano un idea di risoluzione dei problemi inter- «Questa guerra - ribatte Dario - oltre ad ogni incrocio, ad ogni curva del percorso. nazionali che si fonda sulla guerra, sulle che un crimine è anche illegittima, perché «Come statunitensi siamo qui perché credia- armi e la prepotenza». non è stata autorizzata da nessuna autorità. Il peggio è che chi l’ha mo nel sacrosanto diritto di contestare le scelte del nostro paese che «Restarsene a casa oggi trincerandosi, come qualcuno consi- decisa ha fatto finta di non conoscere il rischio cui questo conflitto ci non condividiamo. In questa settimana molte persone ci hanno detto gliava, dietro ad un laconico “tanto la guerra è finita” - prosegue sta portando, il pericolo cioè che si scateni una guerra fra culture in di restarcene a casa perchè è da stupidi fare una manifestazione per la Giancarlo - sarebbe stato come arrendersi alla necessità delle una zona del mondo che da anni vive un equilibrio fragilissimo». pace quando la guerra è finita, ma io rispondo che chi si comporta in bombe. Una idea inaccettabile, perchè censurabile in sè è già lo Dario pronuncia le ultime parole in fretta poi scappa di corsa verso la questo modo vuole soltanto scoraggiare il nostro senso critico. Biso- strumento, che uccide, affama e semina panico. Se siamo qui scalinta del Palazzo delle Esposizioni dove Otello, sempre più infervo- gna invece tenere alta l’attenzione perché partendo dall’Iraq il presi- oggi è perché vogliamo testimoniare il nostro impegno contro rato, improvvisa un comizio e cerca di coinvolgere nel corteo i molti dente Bush sta cercando di dare la propria impronta a tutto il Medio uno strapotere militare che rischia di diventare la regola, coinvol- turisti seduti sui gradini a prendere il sole. oriente. Un proposito pericolosissimo, da fermare ad ogni costo». gendo popoli e nazioni in tutto il medio oriente». 8 oggi domenica 13 aprile 2003

ieri. I volontari di Greenpeace, Rete Lilliput, Bilanci sfilato per le strade della città fino a raggiungere la fiera, uno In trenta città volantini di giustizia, Botteghe del mondo e Centro nuovo Brescia, sfilano in seimila degli appuntamenti più importanti del settore armiero inter- modello di sviluppo si sono ritrovati davanti a cento nazionale. Ad attendere i dimostranti c’erano 400 agenti, ma e striscioni contro la Esso distributori Esso di trenta città d’Italia per sensibilizza- contro la fiera delle armi non c’è stato nessun disordine: una delegazione di poche re gestori e automobilisti. persone, fra cui padre Alex Zanotelli, si è avventurata fino La Esso, ricordano i promotori della campagna, è all’entrata della mostra per appoggiare sull’erba del prato «Abbiamo chiesto ai consumatori di non rifornirsi tra i maggiori acquirenti di greggio iracheno, e ha BRESCIA Dovevano manifestare per la pace a Roma, ma una bandiera arcobaleno. Tra i pezzi forti di Exa la pistola più alla Esso, e alle amministrazioni locali di non spesso appoggiato le politiche della gestione Bush, hanno cambiato programma. Il Brescia Social Forum ha Beretta 92 e il fucile a pompa Benelli, che - come documenta- rinnovare le forniture di gasolio da riscaldamento e di «contribuendo all’uscita degli Usa dal protocollo di deciso di protestare contro Exa 2003, esposizione di armi to dagli scatti delle agenzie giornalistiche presenti in Iraq - carburante della multinazionale americana». Ascanio Kyoto». Con volantini e striscioni gli attivisti hanno sportive e da caccia inaugurata ieri nel nuovo polo fieristico fanno parte dell’equipaggiamento dei marines statunitensi. Vitale, coordinatore della campagna Stop Esso War, quindi circondato i distributori per ricordare gli inte- bresciano. Così ieri pomeriggio la manifestazione -6mila per- Armi che, pagato il biglietto di tredici euro, tutti possono spiega così il senso della giornata di mobilitazione di ressi della compagnia petrolifera nel conflitto in Iraq. sone per gli organizzatori, 2mila per le forze dell’ordine - ha osservare e provare ad impugnare. Minorenni compresi. Il movimento pacifista è ancora in piedi Un corteo imponente nonostante l’attacco della destra e l’oscuramento delle tv

Piero Sansonetti mezzo era ancora in piazza Venezia. Gli plauditi sono stati un gruppetto piccolo come un fatto attivo, reale, organizza organizzatori hanno detto che ci sono di americani, che ha sfilato sotto uno soccorsi, aiuti, spedizioni di cibo o di stati mezzo milione di partecipanti. In striscione dove c’era scritto: “Not in our medicinali, ha una struttura che va oltre Roma Il movimento pacifista è ancora testa al corteo c’erano i capi del movi- name”, non in nostro nome; cioè una i proclami politici. E in gran parte deve in piedi. Non si è arreso al diluvio di mento no-global - Agnoletto, Bernoc- dissociazione da Bush e dalla politica questo - sia dal punto di vista pratico bombe americane che hanno seppellito chi, Raffaella Bolini, Flavio Lotti, Rasi- degli Stati Uniti. che dal punto di vista ideale - alla sua l’Iraq. Ieri ha dato una prova di forza. melli, Benettollo, Franco Russo - poi Quando il corteo è passato sotto la componente cattolica, o cristiana, che è Nessuno poteva scommettere sulla riu- c’era Fausto Bertinotti e il vecchio Pie- sede dei Ds di via Nazionale, Piero Fassi- grandissima, radicata, estesa, e ha porta- scita di un corteo pacifista che si svolge tro Ingrao. Questo movimento ha un no è uscito dal portone e si è unito ai to idee e fatti (il concetto e la pratica due giorni dopo la conclusione di una po’ la faccia e la grinta di Ingrao. Vec- manifestanti. E’ stato un gesto importan- della solidarietà) dentro il movimento. guerra, e della devastante vittoria di un chio leone che ha quasi novant’anni e te, serio, perché serve a tenere unito un La ragione ideologica - ma senza esercito invasore. Invece varie centinaia non si arrende mai. La gente che faceva filo di dialogo tra due pezzi della sinistra dare un valore negativo alla parola di migliaia di persone hanno sfilato per ala al corteo lo riconosceva e lo sommer- che da alcuni anni si guardano, si scruta- “ideologico” - sta nel fatto che questo quasi tre ore nel centro di Roma, sebbe- geva di applausi. Gridava il suo nome, si no, si sorridono, digrignano i denti,am- movimento non è semplicemente "paci- ne il fronte politico del 15 febbraio si commuoveva. Lui è uno dei capi della miccano o si guardano in cagnesco: e fista", ma ha costruito il pacifismo su fosse incrinato. L’Ulivo non ha dato prima Repubblica, è uno che è stato su ancora non sanno se sono amiche o ne- una analisi e su una netta opposizione al un’adesione entusiasta a questa manife- tutte le trincee della sinistra, da ses- miche, se sono unite o irrimediabilmen- sistema liberista. Lotta alla guerra e lotta stazione. C’erano i verdi, i comunisti di sant’anni a questa parte: ha fatto la Resi- te spezzate, se possono collaborare o de- al potere liberista, e agli eccessi del mer- Diliberto, pochi dirigenti della Marghe- stenza, ha combattuto contro la legge vono combattersi. cato, sono la stessa cosa. La guerra viene rita, la minoranza di sinistra dei ds e un truffa, si è opposto a tutte le guerre, Perché il movimento pacifista non vista come una conseguenza dell’aggres- po’della maggioranza fassiniana (Fassi- Corea, Vietnam, la prima guerra del è uscito sconfitto dalla vittoria america- sività e della globalità del nuovo liberi- no compreso) ma senza troppa enfasi e Golfo, quando si dissociò dal Pci che era na in Iraq? E perché è ancora un’organiz- smo. Per questo il movimento sopravvi- senza aver mobilitato le sezioni. È un troppo incerto. Ingrao era in testa al zazione potentissima, in grado di far ve a una vittoria militare in una guerra successo politico molto importante per corteo dei pacifisti, insieme a don Ciot- scendere in strada cortei giganteschi, di aggressione. Perché la sua battaglia il movimento pacifista. Che avviene in ti, anche quattro anni fa, primavera ‘99, non solo di giovani? contro il vincitore resta aperta. un clima nel quale il movimento sta guerra del Kosovo, quando tutti gli altri Per due ragioni, probabilmente. La Il movimento è anti-americano? Il pagando la grande popolarità che ha dirigenti della sinistra appoggiavano l’at- prima organizzativa (ma organizzativa è corteo di ieri era anti-americano? Non avuto in febbraio e in marzo, e che ora tacco americano e italiano alla Serbia. una parola che non rende), e l’altra ideo- certo nel senso che c’era antipatia, o si è rovesciata ed è diventata ostilità e Anche Bertinotti, che stava sotto- logica (ma anche ideologica è una paro- pregiudizio, o odio verso le persone de- diffidenza. Due mesi fa tutti i mezzi di braccio a Ingrao, ha preso molti applau- la che non rende). Quella organizzativa gli Stati Uniti. Lo dimostrano quegli ap- informazione - anche se non tutti di si, e li ha presi Cofferati, che ha sfilato è legata al fatto che questo movimento plausi liberatori allo striscione “not in buon grado - si erano in qualche modo circa un chilometro più dietro, insieme non è solo l'insieme di gruppi di prote- our name”. Ma è antiamericano nel sen- accodati ad un’opinione pubblica che a Teresa Strada, la presidentessa di sta. È un movimento che “fa”, compie so che è un movimento di opposizione Un gruppo di giovani simulano un’attacco aereo era quasi unanimemente contro la guer- Emergency. A parte loro tre, i più ap- gesti concreti, concepisce la solidarietà (potremmo dire di opposizione globa- ra. Adesso che gli americani hanno vin- le) e quindi è contro il potere e il gover- to, questo atteggiamento si è ribaltato. Il no (globale) e cioè il potere e il governo movimento è isolato, è sotto il tiro della Aggredito Alessio D’Amato del Pdci. Agnoletto: gente estranea al movimento. Alcuni disobbedienti danno fuoco a bancomat degli Stati Uniti. Specialmente dopo che destra, deve fronteggiare da solo un at- questo potere è stato riaffermato, e allar- tacco massiccio, che coinvolge partiti, gato, con l’invasione e la conquista di giornali e soprattutto la Tv. La Tv - se si un territorio che appartiene a un altro esclude il Tg3 - non lascia più nessuno Stato (e a un altro popolo), e con l’inse- spiraglio alla discussione e al pacifismo. Sprangate e molotov da teppisti col volto coperto diamento di una formidabile forza di Quando il corteo è partito da piazza occupazione nel cuore del Medioriente Esedra, alle due del pomeriggio, l’im- e del mondo arabo. Non è una stranez- pressione era che non fosse gigantesco. Mariagrazia Gerina ster. E per minacciare i manifestanti, in mano, ad assaltare il Blockbuster di l’interposizione pacifica, finisce a terra no il volto per poi rientrare subito do- za essere anti-americani, nel momento Poi via via si è ingrossato, è diventato che se li sono visti sbucare all’improvvi- via Barberini, i disobbedienti, che pure anche lei, insultata e minacciata da un po tra la folla, ma in mano non hanno in cui l’America è l’unico potere politi- imponente. Alle tre è arrivato al Circo so proprio alla fine di via Barberini. avevano annunciato azioni di disturbo altro teppista con un bastone, che un le spranghe come i teppisti che hanno co globale nel mondo. C’è da stupirsi,

Massimo, dopo un percorso di vari chi- ROMA Il corteo li ha apostrofati, sem- Black-bloc? Eppure, sembravano mol- e manteranno poi la parola assaltando attimo dopo è in fuga con gli altri su assaltato il Blockbuster, né le molotov. ad esempio, se in un Parlamento nazio- lometri, ma la coda è partita dall’Esedra plicemente, «fascisti», quando li ha re- to meno organizzati, appena un grup- bancomat e «banche armate» lungo la per via della Purificazione, dove una Attaccano, anzi «disarmano» come ri- nale l’opposizione è anti-governativa? solo dopo le quattro, e alle cinque e spinti fuori dalla folla di arcobaleni petto sparuto. «Estranei al movimen- strada, sono ancora vicini a piazza Ese- seconda Molotov viene lanciata per se- pete dal camioncino in gergo Casarini, No: è il suo compito, il suo dovere.

giunta all’altezza del cinema Barberini to», scandisce Agnoletto. «Estremisti dra, in coda al corteo. Davanti al Block- minare i carabinieri. prima la Banca popolare di Bergamo, e li ha messi in fuga verso una delle vie irresponsabili», secondo il leader della buster, invece c’è lo spezzone dei co- Finisce così l’unico momento di poi la Banca di Roma a piazza Barberi- Non c’è solo protesta che si inerpicano dietro la piazza verso Cgil, Guglielmo Epifani. «Ragazzini. munisti italiani. Alessio D’Amato, se- panico. Proseguono però, qua e là, gli ni, poi anche quella al numero 41 di Non antimericanismo ‘‘ ‘‘ porta Pinciana. Erano in tutto una ven- Fascisti», ripete alternativamente Lui- gretario cittadino del Pdci, si fa avanti assalti ai simboli del «capitale che fo- via Nazionale, infine la Banca Naziona- ma gesti concreti tina, forse meno. Vestiti di nero, coper- sa Morgantini, europarlamentare di Ri- insieme al servizio d’ordine per cerca- raggia la guerra», questa volta lungo lo le del Lavoro all’angolo tra piazza Ve- ma opposizione e solidarietà ti in volto, chi con il passamontagna fondazione, che se li è visti venire con- re di bloccarli e si ritrova a terra, pic- spezzone dei disobbedienti. Nel miri- nezia e via Battisti. Fischi, sotto la sede globale abbassato, chi con il cappuccio, chi ap- tro, mentre risaliva il corteo verso Ter- chiato, colpito a una spalla con una no: le «banche armate». «Rosso come dei Ds e polemiche sulla «guerra uma- Il notevole contributo pena con un fazzoletto che cade via mini. «Non si preoccupi, sappiamo spranga (finirà in ospedale, al San Gia- il colore del sangue versato», scandisce nitaria» (quella del Kosovo). L’albergo al potere e al governo della componente appena comincia l’inseguimento e la che i pacifisti non c’entrano nulla», le como). «Aggressione vergognosa, che dal camionicino Luca Casarini, men- anglo-americano di via Quattro Fonta- globale degli fuga. Per un attimo hanno attraversato risponde un agente che lei raggiunge contraddice lo spirito della mobilita- tre dai fianchi del corteo, vernice in ne se la cava con una passata di vernice cattolica come un fantasma il corteo, che li ha per raccontare come sono andate le zione popolare», solidarizza il sindaco mano e lacrimogeni accesi, entrano in verde sulla targa, una “V” di vittoria Stati Uniti scacciati. In mano avevano le spranghe cose. Walter Veltroni. La Morgantini, che, azione quattro o cinque persone, a rosso sangue sulla porta a vetri all’in- e qualche molotov. E le hanno usate. Quando i manifestanti li vedono mani alzate e maglietta nera in segno sporcare di vernice le vetrine delle ban- gresso e una fioriera gettata a terra. Sul Per assaltare le vetrine del Block-Bu- spuntare all’improvviso, con le mazze di lutto per il popolo iracheno, tenta che e a bruciare i bancomat. Si copro- muro la scritta: «Via gli americani».

il popolo della pace

Anna e le foto di cittadini di Baghdad Persi a metà corteo ci sono un gruppo di Genitori e figli Presi per mano e messi accanto uno all’al- Le ragazze scout di Fabriano Stanche sono stanche, si vede, ma il sorriso persone che portano legate al collo delle tro come sono prendono quasi mezza se- e gli occhi allegri sono quelli di chi è convin- fotografie di donne, bambini e persone de stradale e ricordano da vicino il servi- to di aver partecipato a qualcosa di bello e «Dove saranno ora? anziane. Volti che un fotografo ha raccol- «Non mi piace zio d’ordine di un troncone di manifesta- «Antiamericane? grandioso. Del resto Eleonora e Chiara (21 to tempo fa durante un viaggio a Baghad, zione. Peccato però che al centro del «cor- e 24 anni) erano partite da Fabriano col Sto male se penso che occhi che in queste settimane hanno vi- educare i miei ragazzi done» ci sono due bambini, gemelli, di Al contrario, siamo gruppo degli scout anche il 15 febbraio. sto l’orrore e forse anche la morte. «Nes- appena dieci anni e poco più di un metro «Allora c’era più gente - dice Eleonora - ma suno può sapere che fine abbiano fatto d’altezza. Matteo e Valerio, si chiamano, essere qui tutti insieme anche oggi è co- possono essere morti» queste persone - dice Anna - e l’idea che in tempi di guerra» e fanno parte di una famiglia romana che per la solidarietà» munque bellissimo e di grande valore. La quest’uomo di cui io porto la fotografia nel suo piccolo detiene un record di tutto cultura della pace si costruisce anche così». possa essere stato ucciso mi opprime e rispetto. «Claudia è la nostra terza figlia - Cultura della pace... ma se la guerra è mi fa stare male. Non riesco a smettere di dice Lidia - ma lei è un pochino più avan- finita! «Ma quale finita - ribatte Chiara - se guardarla, e sono grata all’uomo che l’ha ti insieme ai suoi amici». Cinque persone la gente continua a morire, se nel nord scattata». in famiglia e cinque manifestanti, niente dell’Iraq si combatte ancora per scovare Sessantacinque anni ed un paio di male non c’è che dire. Saddam Hussein, come si fa a dire che la occhi chiarissimi, il volto di Anna si rab- «Siamo una famiglia convinta - scher- guerra è finita? Noi siamo qui per questo, buia quando gli si chiede se ha paura che za Lidia - ci siamo fatti tutte le manifesta- per essere testimoni di pace in un momen- questa guerra, spentasi in Iraq, possa riac- zioni e non siamo ancora contenti». Ma to molto pericoloso per tutto il mondo: candersi in Siria oppure in Iran. «Chi come, azzardiamo, qualcuno dice che la intervenendo in Iraq gli Stati Uniti hanno può dirlo? - risponde - forse soltanto Bu- guerra è finita ed è inutile scendere in introdotto un elemento di disequilibrio in sh e qualcuno dei suoi collaboratori. Cer- piazza per la pace. «Io so soltanto che non tutto il medio oriente col rischio di scatena- to, dopo l’Afghanistan e l’Iraq ho l’im- ci fermiamo qui. Dicono che questo con- re una vera e terribile guerra fra culture». pressione che la logica dell’intervento ar- flitto è finito? Io rispondo che manifeste- Attorno a loro si stringono in pochi mato si stia allargando in maniera preoc- rò ancora per fermare quello successivo, momenti tutti tutti i loro compagni di viag- cupante. Hanno bombardato Baghdad perché vedrete che ce ne saranno ancora. gi, pronti a ripartire alla volta di Fabriano. con motivi pretestuosi - prosegue - e di Ne sono sicura. Come madre - prosegue Tutti antiamericani convinti? Gli facciamo pretesti se ne possono sempre trovare per qualsiasi altro paese Lidia stringendo a sè Matteo - sono preoccupata: ho paura di notare. «Macchè... - risponde Chiara - Io questa cosa dell’antiameri- del mondo, specialmente se decidi di non curarti dell’opinione veder crescere i miei figli in un mondo con la guerra alle porte, canismo proprio non la capisco. Chi manifesta per la pace vuole un pubblica e dell’opposizione delle altre nazioni». Ed è anche per scatenata per di più senza nessun valido motivo. Voglio dire che mondo di solidarietà ed amicizia fra i popoli e le culture. Come questo, spiega Anna, che oggi ha deciso di partecipare a questo secondo me l’Iraq poteva essere liberato senza seminare lutti e potremo allora volere queste cose e poi contemporaneamente essere corteo, «perché non esiste manifestazione inutile. Perché è il morti. Ora dicono che nel paese trionferà la libertà... mi spiace ma nemici degli statunitensi? La - verità - è che questi argomenti li senso del dovere che mi muove - prosegue - mettendomi di non mi fido; non credo - spiega - alla democrazia imposta con le usano soltanto coloro che non hanno risposte serie da dare alle fronte ad una vittoria in cui non ci sono vincitori, ad una pace armi. Perdonatemi, ma mi sembra assurdo che per liberare un nostre parole». senza pace, ad una liberazione senza libertà». popolo prima lo si uccida». (interviste a cura di Massimo Solani) domenica 13 aprile 2003 oggi 9

«O Signore, in questi giorni in cui le coscienze codardi», e «Iraq libero», più uno sventolio di bandie- Mastella assente per lutto sono divise, il dolore tocca tanti popoli, le lacrime A Firenze sfilata re a stelle a strisce nella manifestazione «pro Usa». fanno fatica ad essere contenute, la pace è lontana Dopo aver manifestato sotto la pioggia una delegazio- legge una preghiera di pace dai nostri cuori, tutti guardano all'America. a sostegno dell’America ne di sei esponenti fiorentini della Cdl è stata ricevuta Noi vorremmo -recita la preghiera scritta da dal console William McIlhenny. Tra questi c' erano i Mastella- che l'America fosse sempre quella terra consiglieri regionali Angelo Pollina (FI), Franco Ban- ROMA Il segretario politico dell'Udeur Popolari ospitale che lo adottò, che lo trattò con dignità e FIRENZE «La Lioce pacifista», è uno dei tanti slogan chi (Udc) e Achille Totaro (An). «Abbiamo voluto per l’Europa, Clemente Mastella, assente alla mani- rispetto, che fu generosa con lui e con tanti italia- urlati sotto il consolato americano a Firenze da circa dimostrare che esiste un' altra Firenze amica dell' festazione per la pace in seguito ad un grave lutto ni. un centinaio di persone nella manifestazione organiz- America, che oggi vuole ringraziare gli Stati Uniti per familiare (la scomparsa del suocero italo-america- Noi sogniamo e pensiamo ad un'America che zata dalla Casa della Libertà». Non sono mancati i aver sconfitto Saddam e per voler portare la democra- no) ha letto, durante la celebrazione religiosa, una adotti tanti bimbi iracheni orfani, noi sognamo un riferimenti alla scelta francese di non appoggiare la zia in Iraq», hanno detto dopo aver visto il console preghiera per la pace da lui stesso scritta. mondo di pace». guerra in Iraq voluta da Blair e Bush. «I francesi son americano. Politici per la pace, Fassino guida l’Ulivo Applausi per Ingrao. Il segretario Ds: siamo qui per indirizzare la lotta per un dopoguerra legittimo

Natalia Lombardo no non sono annullate: «Il conflitto la- ruolo centrale dell’Onu». Sergio Coffera- «Emergency» poi dietro lo striscione di nel corteo abbraccia il segretario, Gu- to, Flavio Lotti, fra le tante bandiere pratica della guerra preventiva lanciata scia aperti molti problemi, l’esigenza di ti, si sa, ha una visione ribaltata del rap- «Aprile», da neo co-presidente, sono glielmo Epifani. Cgil. Lo raggiunge Fausto Bertinotti, da Bush», ora «che quelli che vogliono una globalizzazione più giusta, il batter- porto movimenti-politica: «La cultura tanti i richiami dalla folla. Dalle scalina- Le bandiere di partito sono poche, più in là c’è Cesare Salvi. Fra due ali di questa brutta guerra, purtroppo, hanno ROMA Sono fusi con i colori della pace, si per l’affermazione dei diritti e della della pace si costruisce ogni giorno, è te dell’Ara Coeli gridano «Sergio, guida- ne sventolano parecchie di Rifondazio- folla Ingrao cammina con la figlia Chia- vinto». Una lotta comune «spero, in Ita- mischiati alle centinaia di migliaia di democrazia, la possibilità che ogni con- importante la continuità del movimen- ci...», firma autografi su bandiere arco- ne e dei Comunisti italiani. Ma i militan- ra, Aldo Tortorella e Sandro Curzi. Rice- lia, in Europa e nel vasto mondo», dice persone che sfilano nella marcia contro flitto abbia una soluzione politica». Ed to per sollecitare la politica, perché de- baleno, berretti e tessere Cgil. Teresa ti dell’Ulivo ci sono, colorati di arcobale- ve abbracci, baci e strette di mano, an- con un linguaggio antico. Per Fausto la «guerra infinita», ieri a Roma. Quelle «essere dentro» il corteo ha un valore: v’essere aiutata ad agire». Un pensiero Strada lo abbraccia e gli passa il cellula- no. Pietro Ingrao è accompagnato da che un «grazie di esistere». È commos- Bertinotti «è finito solo il primo capito- dei politici sono delle presenze significa- «Il popolo della pace si sentirebbe ab- opposto a quello di Fassino? L’ex segre- re, «tieni, è Gino», il marito. Il medico due ali di applausi scanditi al tempo dei so, Ingrao, ma lui trova «commovente lo della guerra», ma il popolo della pace tive, che annullano il confine fra partiti bandonato, invece siamo qui, per indi- tario Cgil fa un segno con le mani, uni- di Emergency è al lavoro a Baghdad, e «Pietro, Pietro...», mentre a piazza Ese- vedere tanto amore per la pace». Ed è deve contrastare «l’ipotesi strategica di e movimenti, anche se resta il recinto rizzare insieme la lotta per un dopoguer- sce due dita e le rivolta, per dire: «Servo- racconta a Cofferati l’emergenza umani- dra con passo anziano ma tenace va fino importante sfilare, far vedere «che il po- dominio del mondo» contenuto nella sotto il palco del Circo Massimo, dove ra legittimo, visto che la guerra non lo è no l’una e l’altra visione, bisogna fare taria nella capitale del petrolio dove alla testa del corteo, si mette dietro lo polo della pace non è in ginocchio». E «dottrina di Bush sulla guerra preventi- non salgono. stata, che garantisca agli iracheni di esse- entrambe le cose». La politica si lasci «non c’è benzina per far funzionare il striscione di apertura con la scritta «No dai suoi ottantotto anni portati fino alla va», dice il segretario di Rifondazione C’è chi, come Pietro Ingrao, viene re padroni del proprio destino, perché stimolare dai movimenti e non li lasci generatore della sala operatoria». Que- alla guerra infinita» a fianco dei promo- salita di Via Quattro Fontane, incita alla riferito al rischio di un’espansione del riconosciuto con calore e rispetto come la comunità internazionale riconosca il soli, forse. Mentre sfila prima con sta volta il Cinese è fuori dalla Cgil, ma tori, Piero Bernocchi, Vittorio Agnolet- «lotta difficile di lunga lena, contro la conflitto in Iran e in Siria. Armando il «grande vecchio» (in senso positivo), Cossutta, presidente del Pdci, accusa la il padre della sinistra italiana che incar- «prima guerra imperialista del secolo». na la lotta contro ogni guerra «infinita». Oliviero Diliberto si rammarica per «il Sergio Cofferati è accolto, come accade pezzo di sinistra che oggi non è qui con da un anno, come la speranza, per mol- noi». E dal centrosinistra si annuncia un ti, di un cambiamento. C’è il segretario no in Parlamento all’invio di militari Ds, Piero Fassino, che da solo è entrato italiani in Iraq, come è pronto a fare nel corteo uscendo «a sorpresa» dal pa- Berlusconi. «Chiederemo i caschi blu lazzo di Via Nazionale, mano a mano dell’Onu, senza questi nessuna operazio- circondato da militanti che lo salutano e ne di “peace keeping”, dice Marco Rizzo gli chiedono autografi su quel che capi- del Pdci, «sennò diventa un’operazione ta. Dietro di lui si raccolgono i membri militare di “peace enforcing”». La gran- della segretaria Ds, Marina Sereni, Gian- de partecipazione ha sorpreso tutti, «è ni Cuperlo, Mimmò Lucà, Cesare Da- una prova di consapevolezza», commen- miano e Maurizio Migliavacca. Non ci ta Fabio Mussi al Circo Massimo, «la sono Francesco Rutelli e Massimo caduta di Saddam, che nessuno piange, D’Alema, assenze altrettanto significati- non chiude la partita strategica: voglio- ve. Il segretario della Quercia non le no una globalizzazione militarizzata, go- commenta, guarda ai tanti in piazza. La vernare attraverso la guerra non porta Margherita è comunque presente: Rosy l’ordine ma il caos». Una collaborazione Bindi la mite «pasionaria» è felice nel dell’Italia è possibile «solo con l’Onu, vedere che «il popolo della pace non si all’aiuto per un protettorato Usa dicia- ferma», ci sono Dario Franceschini e mo di no». Il leader Verde Alfonso Peco- Pierluigi Castagnetti, che salva Rutelli e raro Scanio accusa le «tentazioni» di Ber- assicura: «È solido l’impegno unitario lusconi, quel «sedersi al tavolo dei vinci- del centrosinistra per la pace». Dietro lo tori: sarebbe incostituzionale anche par- striscione di «Aprile» ci sono i leader tecipare all’occupazione militare del- della minoranza Ds, Fabio Mussi, Pietro l’Iraq». Folena, Marco Fumagalli, Gloria Buffo, Alfiero Grandi. Il verde Paolo Cento fa corpo (corposo) col movimento e chia- Il lungo ma alla «disobbedienza fiscale contro la striscione tassa sulla guerra proposta da Berlusco- arcobaleno che ni». Dalle foglie dell’Ulivo mancano i ha percorso le socialisti e l’Udeur, che in questa manife- strade di Roma, stazione non si sono riconosciuti. sopra Pietro Ma la grande partecipazione dimo- Ingrao stra che «esserci» era giusto e non «sen- za senso», come ha detto Fini. Piero Fas- sino raccoglie «la passione e l’energia» del corteo, una forza di «milioni di per- sone che vogliono battersi per un mon- do più giusto, democratico e pacifico». Il segretario Ds si ritrova dietro lo stri- scione della «Tavola della pace» umbra, un altro no alla guerra infinita. Qualcu- no glielo fa notare e lui scherza: «Sono d’accordo, sono anche contro la guerra finita». Fassino vuole «discutere e dialo- gare» con il movimento, del quale rileva «l’enorme salto di qualità culturale», perché le ragioni dei tanti che manifesta- Soldati in Iraq? Berlusconi: a giorni l’ok «In settimana chiederemo al Parlamento il via libera per inviare Carabinieri o altre Forze armate»

DALL’INVIATO umanitari per la popolazione così vicino ma anche perché ha dato un terno del Consiglio di sicurezza, di- duramente provata, il cui stanzia- contributo fondamentale a che si visione che ancora una volta Berlu- mento è «di competenza del gover- verificassero. Invita a non lasciarsi sconi ha attribuito alle «minacce di TORINO «In settimana chiederemo no» precisa il premier e che prevede «andare a facili ottimismi» anche veto di Chirac» che proprio non gli al Parlamento di dare il via libera una somma attorno ai 56 miliardi». perché «il riavvicinamento è molto sono andate giù. Quindi bisogna an- per inviare carabinieri o altre forze Ne «ho già parlato con Bush e Bla- difficile». Si tratta però di un obbiet- dare «ad una riforma profonda» armate in Iraq» non per azioni di ir» sottolinea per far notare la fratel- tivo che va perseguito perché «non che coinvolga innanzitutto il Consi- guerra ma da impegnare per garan- lanza che ormai lo lega ai due alleati è utile che ci sia una sola superpo- glio di sicurezza che è l’organismo tire l’ordine pubblico. Lo annuncia che la guerra l’hanno fatta con le tenza mondiale» cioè gli Stati Uniti. esecutivo. Sottolinea ancora una il presidente del Consiglio, ospite proprie truppe. Serve, invece, «un’Europa che pos- volta «l’anacronismo» del potere di del convegno di Confindustria, do- Ma non si ferma a questo tema sa dialogare anche a livello milita- veto tanto più che è di competenza po aver detto, solo un paio di giorni di tragica attualità il premier che re» con gli Usa. Un’Europa di cui di «cinque paesi che non rappresen- fa, che si trattava di una decisione mal volentieri, e si vede, ha dovuto ancora una volta Berlusconi allarga tano più delle potenze come nel do- prematura. Ora è diventata pressan- lasciare l’incarico di ministro degli a dismisura i confini mettendoci poguerra» a cominciare, ovviamen- te. Forse per dimostrare di essere Esteri. C’è la questione palestinese dentro di tutto, dalla Russia ad Isra- te, dalla Francia. «Nè si capisce -ag- più veloci dell’Onu in una fase di di cui bisognerà ricominciare a di- ele, strizzando l’occhio anche al co- giunge- perché potenze economi- emergenza in cui aspettare risoluzio- scutere. Un lavoro diplomatico che lonnello Gheddafi con cui anche ie- che di grande rilevanza abbiano lo ni significherebbe perdere troppo Berlusconi annuncia farà «spalla a ri si è sentito al telefono, nel tentati- stesso peso dell’ultimo paese del glo- tempo. spalla» con il presidente americano, vo di esorcizzare il potere di quella bo». Un mondo a più velocità ipo- Ed allora, come aveva già antici- riproponendo l’Italia ed Erice in vecchia Europa, Francia e Germa- tizza Berlusconi, in cui ai più forti pato dal ministro degli Esteri, Fran- particolare come sede di una possi- nia in testa, che hanno fatto muro viene dato maggior potere e gli altri co Frattini, nella stessa sede, biso- bile conferenza di pace. per impedire che la Ue si imbarcas- possono stare a guardare e subire. Il gna impegnarsi per garantire un mi- C’è poi la questione delle divi- se in un conflitto disastroso. che, per un organismo di garanzia, nimo di stabilità in un Paese dove la sioni in Europa che lui sente parti- Ma c’è anche la necessità di «ri- non è proprio che sia una riforma guerra sarà anche finita ma il caos colarmente dato che il semestre di pristinare la credibilità dell’Onu» democratica. regna sovrano. Parla anche di aiuti presidenza italiana della Ue ormai è venuta meno per le divisioni all’in- m.ci. 10 oggi domenica 13 aprile 2003

occupazione», mirano a criticare in particolare l’ope- ne all'Ue da parte di 10 nuovi paesi, la capitale greca Quindicimila persone rato degli americani in Iraq. Alla partenza, il corteo Corteo ad Atene aspettando accoglierà tutti i leader europei, più il segretario genera- era formato da circa 5mila persone ma, man mano le dell'Onu Kofi Annan. I pacifisti contano di protesta- sfilano tra le vie di Berlino che la manifestazione si avvicinava alla Porta di Bran- il prossimo vertice europeo re contro il conflitto, in particolare, contro quei leader deburgo, dove era in programma un comizio, il flusso europei che hanno appoggiato gli Stati Uniti nella loro è aumentato fino a raggiungere la cifra di 15mila scelta militare. I gruppi contro la globalizzazione e BERLINO Almeno quindicimila persone sono scese in persone in piazza. Il corteo è sfilato anche davanti alla ATENE Manifestazione contro la guerra in Iraq anche della sinistra che hanno organizzato le manifestazioni piazza ieri a Berlino per manifestare contro la guerra sede dell’Unione Cristiano-Democratica (Cdu), che nella capitale greca. Centinaia di persone hanno sfilato hanno definito «indesiderabili» questi capi di governo. e a favore di un rapido ritorno della pace e delle ha appoggiato la scelta di Washington e Londra, al per Atene scandendo slogan come «Stop all’occupazio- Le dimostrazioni, secondo il governo, dovranno essere normali condizioni di vita in Iraq. Dopo la conquista grido di «pace non occupazione». Circa 200 curdi si ne dell’Iraq». Ma gli organizzatori delle manifestazioni contenute in due piazze del centro di Atene. Ci saran- di Baghdad da parte delle truppe anglo americane, gli sono riuniti in un altro punto della città per festeggia- pacifiste in Grecia guardano già al prossimo 16 aprile, no oltre 10.000 poliziotti schierati a garantire la sicurez- slogan dei pacifisti, primo tra i quali «Pace invece di re la caduta di Saddam Hussein. quando, in occasione della firma dei Trattati di adesio- za dei capi di stato e di governo presenti. Pacifisti in marcia: pace non è occupazione Manifestazioni in Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti contro la «guerra neo-coloniale»

Alfio Bernabei trascinati davanti a un tribunale in- mocratica c’è il rischio che la guerra Bianca e al Pentagono. Su cartelli e “International Answer”, uno dei Cheney è stato amministratore dele- John Ashcroft, ha lavorato a una Roberto Rezzo ternazionale. Galloway ha ribadito possa spandersi ad altre parti del volantini immagini di Baghdad che gruppi che hanno organizzato la gato e che ora si è aggiudicata una seconda raffica di provvedimenti Franco Mimmi che si tratta di una guerra illegale Medio Oriente e potremmo trovar- i network televisivi americani si protesta - Questa non è liberazione, buona fetta di appalti per le opere speciali, il Patriotic Act II, per ina- portata avanti sulle basi di pretesti si davanti ad un conflitto senza fi- guardano bene dal mandare in on- è l’uso di una schiacciante superiori- di ricostruzione. sprire la legislazione d’emergenza che adesso sono chiari a tutti: «Il ne». Protese sono avvenute in varie da: corpi carbonizzati sui marciapie- tà militare per mettere le mani sul Ha sbagliato i conti chi prevede- varata dopo gli attentati dell’11 set- LONDRA Migliaia di mazzi di fiori fatto stesso che la conquista è stata altre città tra le quali Glasgow. di, bambini orrendamente mutilati, territorio e le risorse petrolifere ira- va che con una rapida vittoria nel tembre. sono stati posati lungo Whitehall, la così facile sta a dimostrare come NEW YORK L’amministrazione Bush scene di disperazione tra le macerie chene. Questa è la guerra di chi vuo- Golfo il movimento pacifista si sa- Dopo aver dato mano libera al- strada dei ministeri, e davanti al nu- l’Iraq non poteva essere ritenuto un avverte che la guerra non è ancora lasciate dai bombardamenti. Que- le fare degli Stati Uniti un impero». rebbe sciolto: l’America che ha det- l’Fbi, che ora può spiare conversa- mero 10 di Downing Street, la resi- pericolo per la sicurezza del Regno finita e i pacifisti l’hanno presa in sta è la realtà della guerra, anche se L’obiettivo dei dimostranti questa to no alla guerra in Iraq è determi- zioni telefoniche e comunicazioni denza del premier. Sono stati messi Unito o del resto del mondo». An- parola. In migliaia hanno sfilato ieri le telecamere si ostinano a riprende- volta non sono solo i palazzi della nata a fermare la guerra che questa informatiche senza bisogno di sco- lì dai manifestanti che ieri hanno drew Murray, presidente della per le strade di Washington, San re solo gente che saluta festosa i sol- politica: la folla punta sulle sedi del- amministrazione, con il pretesto modare la magistratura per ottene- presto parte all’ennesima protesta «Stop The War Coalition» ha detto Francisco e Los Angeles per chiede- dati piombati in città. «Il presidente le società che da questa campagna della lotta al terrorismo, ha scatena- re un mandato, il governo intende contro la guerra. L’idea di creare un che bisogna continuare a protestare re l’immediato ritiro delle truppe Bush sta muovendo rapidamente militare si attendono lauti profitti, to contro i più elementari principi creare una nuova categoria di impu- cimitero di fiori alle soglie del gover- per mettere fine all’occupazione an- Usa dall’Iraq. «Occupazione non per imporre un governo d'occupa- dalle compagnie petrolifere all’im- di legalità internazionale e contro i tati, equiparabili ai «combattenti il- no è venuta dalla «Stop The War glo-americana: «Se non dovesse es- vuol dire liberazione», hanno grida- zione di tipo coloniale - denuncia il presa di costruzioni Halliburton, diritti civili garantiti dalla Costitu- legali» rinchiusi a Guantanamo, per Coalition» per commemorare «tut- serci una conclusione pacifica e de- to i manifestanti davanti alla Casa documento distribuito da quella di cui il vice presidente Dick zione. Il segretario alla Giustizia, i quali non esiste alcun diritto alla ti i morti» di questa guerra, sia civili difesa e possono essere utilizzati me- che militari. Come per le preceden- todi d’interrogatorio che Amnesty ti manifestazioni, i cortei di ieri so- International chiama con un altro no partiti da due punti diversi della nome: tortura. La schedatura dei pa- città: uno dalla stazione Victoria e cifisti newyorkesi, così come è stata l’altro dai pressi del Ponte di Water- raccontata venerdì da alcuni giorna- loo, per poi confluire nella piazza li, è solo un esempio di questo nuo- del Parlamento dove sono stati os- vo stato di cose. servati due minuti di silenzio. Da lì MADRID «Gobierno dimisión»: è il il corteo ha proseguito verso Dow- grido che, insieme con «Asesinos», ning Street dove una fila di poliziot- ieri si è ascoltato più di frequente ti ha creato una barriera davanti ai nella manifestazione che ha portato manifestanti che inveivano contro migliaia di persone a colmare la Tony Blair. Hanno urlato «crimina- grande Plaza de España, in pieno le», «assassino» e al rullo di tamburi centro di Madrid. Anche in Spagna hanno scandito «Tony! Tony! non è stata sufficiente la conquista Tony! Out! Out! Out! (fuori,fuori di Baghdad: la protesta contro la fuori, ndr)» che ricalca lo slogan guerra, e in favore del popolo ira- che venne coniato ai tempi delle ma- cheno, è continuata e continuerà. nifestazioni contro l’ex premier Ieri vi sono state manifestazioni in Margaret Thatcher. Tra i cartelli tutto il Paese dopo che giovedì uno spiccavano quelli con delle grandi sciopero generale di due ore indetto chiazze rosse. Uno, riprodotto in dal sindacato socialista Ugt aveva migliaia di esemplari, portava la avuto un seguito del 70%. scritta «NO» con una macchia ros- Anche i barcellonesi hanno rioc- sa, simile ad uno schizzo di sangue, cupato le strade e le piazze. Su invi- al posto della «O». to della «Piattaforma fermiamo la Tra gli interventi contro la guer- guerra» migliaia di persone hanno ra ad Hyde Park ci sono stati quelli partecipato alla manifestazione ve- di alcuni deputati laburisti come stite rigorosamente a lutto per le Tam Dalyell e George Galloway che vittime dell’Iraq. Gli organizzatori Blair vorrebbe punire con la sospen- hanno esortato i cittadini a manife- sione dal Parlamento. Sono stati stare «perché dobbiamo continuare echeggiati gli avvertimenti giunti da a esigere che i governi belligeranti si alcuni esperti di leggi internaziona- assumano le loro responsabilità, li, come Paul Rogers della Bradford dobbiamo esigere la ritirata delle University, secondo cui gli an- truppe e denunciare l’ipocrisia della glo-americani stanno infrangendo i spartizione della torta della ricostru- regolamenti della Convenzione di zione». Continuano anche le mani- Ginevra per cui rischiano di essere festazioni in protesta per la morte del cameraman José Couso nell’Ho- tel Palestine di Baghdad e del gior- nalista Julio Anguita Parrado. Nulla PARIGI Anche i pacifisti francesi Moulod Aounit, portavoce del sembra poter smuovere Aznar, an- sono scesi in piazza per reclamare Il corteo di Parigi: «L’Iraq agli iracheni» «Movimento contro il razzismo e zi: dopo avere passato un mese a «la fine dell’occupazione» per l’amicizia tra i popoli», insultare l’opposizione, ieri ha invi- americana dell’Iraq. Meno temeva disordini di carattere l’Iraq», «I liberatori hanno assicurando che gli iracheni «non tato il leader socialista José Luis Ro- numerosi che nelle precedenti razzista. Nessun incidente ma solo seminato caos e morte», si leggeva hanno applaudito Bush, ma la driguez Zapatero «a recuperare la manifestazioni contro l’intervento il fermo di tre manifestanti che sui cartelli, oltre che il classico «Us caduta di Saddam. Temo che il concordia e a smetterla con le frizio- militare - anche perché sono in inalberavano striscioni con scritte go home». In testa al corteo decine peggio debba ancora venire», ha ni»: in fondo, che sara' mai una corso le vacanze scolastiche antisemite incitanti all’odio di americani mentre gruppi di detto, mentre alcuni leader politici guerra?ES pasquali - almeno 15mila persone razziale, non ci sono stati incidenti giovani scandivano «Blair, Bush, tra cui Dominique Voynet dei hanno preso parte al corteo, di rilievo. «L’Iraq agli iracheni», assassini». «Si lascia il popolo nel Verdi e Marie George Buffet del Pcf protetto da un imponente servizio «Via le truppe dall’Iraq», caos e si proteggono frattanto i hanno reclamato che l’Onu «sia d’ordine. La prefettura di Parigi «democrazia e indipendenza per pozzi di petrolio», ha tuonato coinvolto al più presto». Durante i cortei un minuto di silenzio per commemorare Senza clienti chiude ristorante francese tutte le vittime del conflitto New York, il celebre Lespinasse vittima del boicottaggio contro Chirac

Riccardo Chioni Così iniziano a restare sugli scaffali cottaggio - hanno annunciato che a cau- Il centinaio di chef di differenti na- dei negozianti e supermercati vini, for- sa della scarsità di affari, dovuta in parte zionalità si sono dati convegno presso un maggi, dolci, acqua in bottiglia e quant'al- agli eventi mondiali che hanno tenuto ristorante poco distante da Lespinasse, NEW YORK Era stato un negoziante tro è francese, mentre le boutique griffate molta gente a casa, chiuderà i battenti tra ma altrettanto famoso: Le Cirque di Sirio newyorkese a dare l'avvio alla campagna ingoiano l'amaro e i ristoratori non han- Dal suo luminoso ufficio di fronte al bri del Consiglio di sicurezza per espor- una settimana, sabato prossimo. Il diret- Maccioni su Madison Avenue, all'ombra di screditamento contro la Francia pacifi- no nessuno da servire. La prima vittima palazzo delle Nazioni Unite a New L’ambasciatore re le posizioni e le percezioni di leader tore de Lespinasse, Guenter Richter, si della cattedrale di San Patrizio. La presi- sta un mese fa, rovesciando nel fiume illustre del boicottaggio mai annunciato, York, Bill Vendley lavora per tessere cristiani, musulmani, ebrei, indù e bud- tiene sul diplomatico. «Abbiamo retto fi- dente di «NYC & Company» ha esordito Hudson una dopo l'altra tutte le bottiglie ma preso sul serio dai newyorkesi in par- una rete mondiale di leader religiosi delle religioni disti. Altre volte gira il mondo, special- no a quando abbiamo potuto», dice. E dicendo «siamo tutti newyorkesi e un di vino francese della sua cantina. Il gior- ticolare, è uno dei ristoranti francesi più che lavorino gomito a gomito per la mente Medio Oriente, Africa ed Asia, sulla possibilità di riaprire, aggiunge: «sa- boicottaggio può soltanto danneggiare la no successivo le immagini del vino fran- rinomati di Manhattan, annesso al son- pace. Per il segretario generale della per convincere i leader religiosi a colla- rà legata alla ripresa dell'economia». città», mentre il portavoce dei ristoratori cese ingoiato dal fiume erano sulle prime tuoso hotel St. Regis. Da dodici anni sul- Conferenza Mondiale delle Religoni per la Pace (WCRP), borare e ad esprimere posizioni comuni, soprattutto per L'ente del turismo newyorkese ha ha detto chiaro che deve finire questa pagine dei tabloid di New York e sui la breccia, il ristorante Lespinasse chiude fondata nel 1970, questi giorni di guerra sono segnati da isolare e condannare il fondamentalismo. Vendley, l'amba- cercato di correre controcorrente per evi- assurda rivolta contro i ristoranti france- piccoli schermi dei pantofolai americani, per mancanza di clientela. È uno dei sei poche ore di sonno e da innumerevoli incontri e conferenze sciatore delle religioni, è da poco tornato da Baghdad e tra tare che in una città già economicamente si. accompagnate da commenti anche discu- ristoranti a quattro stelle di New York, telefoniche. La tesi di Bill è che la pace sarà più realtà che qualche giorno spera di volare per Amman ed incontrare i disastrata con una voragine nel bilancio Ma in una metropoli come New tibili sulla guerra all'Iraq e l'opposizione decorato con marmi beige, ori e affre- profezia se le maglie di questa rete nel tempo si faranno leader religiosi del Medio Oriente. Mi mostra le foto di comunale, cadano come birilli attività York dove tutto il mondo ha una sua della Francia, ma decisamente patriotti- schi, dove i rumori della Quinta Avenue sempre più fitte. Non curante della previsione di Samuel recenti incontri avuti in Iraq con funzionari di Saddam che sostengono l'economia locale. «NYC rappresentanza etnica, c'è anche chi va ci. Tanto che il mugugno di qualcuno nei sono smorzati da abbondanti tendaggi, il Huntington che il nostro futuro sarà segnato dallo scontro Hussein in palazzi ora inceneriti dalle bombe della coalizio- & Company», con alla testa Cristyne Late- contro e protesta contro la protesta. Co- confronti del presidente pacifista ora so- salotto bene insomma dei ricchi di Park di civilità, mister Vendley lavora per creare uno spazio dove ne. «Ci sono tante vittime di questa guerra-mi spiega Vend- gano, ha organizzato una contro-crocia- me nel frizzante quartiere di Soho dove prannominato «Jacques Iraq», in breve si Avenue e dei dirigenti delle corporation le religioni si possano incontrare e lavorare insieme sui temi ley-ma senz'altro fra queste queste ci sono le Nazioni Unite. ta assieme ad un centinaio di ristoratori lo champagne scorre ancora ai vernissa- è trasformato in un grido di boicottaggio che hanno sede tutt'intorno. dell'AIDS, dell'educazione, della donna e della pace. Molte Uno dei compiti dei leader religiosi oggi, deve essere quello della City e editori di guide gastronomi- ge delle gallerie d'arte e nei bistrò dell' da costa a costa contro tutti i prodotti La proprietà del St. Regis e del risto- volte Bill Vendley, un cattolico, lascia il suo ufficio per di riaffermare il valore del multilateralismo». che per invitare i newyorkesi a mettere East Village i giovani frichettoni fanno importati dalla Francia. rante - senza parlare direttamente del boi- attraversare la strada e conferire con Kofi Annan e i mem- Aldo Civico fine al boicottaggio. colazione con croissant e caffè-au-lait.

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Wladimiro Settimelli di Baghdad, non ci sono dubbi su chi ricada la colpa dello scempio. «Toccava agli americani - ha spiega- ROMA La guerra ammazza e fa stra- Stato si dà un apparato amministrativo. Vengono innalzati gli to con rabbia - proteggere il Museo. gi, ma non basta: cancella anche la LA STORIA SACCHEGGIATA Ziqqurat (alte torri a gradini). L’invasione elamita pone fine al Se solo avessero messo davanti al- storia degli uomini, il loro passato, Ottavo-settimo milennio a.C.Avvento dell’agricoltura e dell’alle- dominio dei sumeri. l’ingresso un carro armato e due la testimonianza di tante antiche ci- vamento in Mesopotamia. 1792-1750 a.C.Regno di Hammurabi con capitale Babilonia. soldati, nessuno avrebbe osato en- viltà che ci hanno preceduto e ridu- Sesto-quarto millennio a.C.culture Oueili, Eridu, Obeid e Uruk. Primo codice di leggi scritto che unifica città e regioni. trare». ce tutto in cenere. Ed eccola la con- Uruk è il primo esempio di civiltà urbana, nasce la scrittura e si 1600 a.C.Invasione degli Ittiti. Babilonia conquistata dai Cassiti. Già nella guerra del 1991, i dan- ferma. Anche il Museo nazionale di stabiliscono relazioni commerciali con Iran,Turchia, Siria. Lungo periodo di confronto fra le civiltà babilonese e assira ni al patrimonio artistico e museale Baghdad è stato saccheggiato, di- Dal 4500 al 2340 a.C.Sviluppo delle città Stato sumeriche. La (nord dell’attuale Iraq). erano stati grandi. Di quello che è strutto e antichissimi ed eccezionali scrittura diventa cuneiforme. Sviluppo dei sistemi di irrigazione. 605-562 a.C.Regno di Nabucodonosor II , a Babilonia fiorisco- successo con gli scontri violentissi- reperti sono stati fatti a pezzi o por- Le città vengono fortificate. no studi letterari. astronomici, scientifici. Nel 586 viene distrutto mi di questi venti giorni di guerra, tati via per sempre. Dal 2350 al 2100 a.C. Le città sumeriche sono conquistate dagli il tempio di Gerusalemme, gli ebrei sono deportati a Babilonia. con i bombardamenti, il transito di Lo racconta ai giornalisti pian- Accadi guidati dal semita Sargon, nasce lo Stato centralizzato. 539 a.C.Babilonia conquistata dai persiani. carri armati, gli incendi, lo scavo gendo, la vicedirettrice del Museo 2100 a.C.I sumeri riconquistano il potere. Sotto la dinastia Ur lo VII secolo d.C. Inizia il dominio arabo si diffonde l’islam delle trincee e i cannoneggiamenti, Nabhal Amin che nessuno è in grado ha cinquanta anni di dire qualcosa di e una intera vita preciso. Si è com- passata tra scavi e battuto in decine e reperti. Accanto a decine di siti ar- lei, a testa bassa, cheologici o in cit- Donny George, il tà notissime per tut- direttore che, nei ta una serie di stra- giorni scorsi, aveva Il sacco di una civiltà millenaria ordinari luoghi di fatto nascondere culto e monumen- casse di oggetti ti. esposti nelle vetri- Vandali nel museo di Baghdad: distrutti e rubati 170mila pezzi. Perché gli americani non l’hanno protetto? Per esempio a ne per poi andare a Kerbala c’è il mau- dormire in un an- soleo di Hussein, il golo del «suo» museo. Ovviamente, figlio di Alì e nipote del Profeta Ma- tra i sacchi di sabbia che si vera ometto. Kerbala è la seconda città fatto portare dagli aiutanti per pro- santa per gli sciiti, dopo Nagiaf. I teggersi dalle schegge. Anche un im- minareti e la cupola del mausoleo piegato piange a dirotto mentre rac- di Hussein, al quale venne tagliata coglie in giro i pezzi di una antichis- la testa, sono coperti d’oro. Combat- sima statua e guarda lo sfacelo nelle timenti terribili si sono avuti anche stanze e nei corridoi. a Nagiaf, la quarta città santa per gli D’altra parte, la gente muore an- islamici, dopo Mecca, Medina e Ge- cora di fame e di sete e negli ospeda- rusalemme. A Nagiaf è sepolto il li i medici devono curare i feriti, «principe dei credenti» Ali’, uno dei mitra in pugno. Nessuno ha ancora «califfi ben guidati». Quel che resta fatto il conto dei morti dentro la Scene di del corpo venne issato su una specie città e centinaia non sono stati nean- devastazione di altare in avorio e argento, protet- che sepolti. Dunque, che importa nelle sale del to da grate e porte in oro purissimo. tutto il resto? museo A fianco del sarcofago di Alì ci sono Ma il resto è la storia dell’Iraq, Nazionale di le presunte tombe di di Adamo e della Mesopotamia. La storia delle Baghdad Noè. La cupola della moschea-sepol- civiltà di Uruk, di quella Sumera, tura è rivestita da 7777 mattoni di Babilonese, Persiana e del califfato oro purissimo. La città ha anche di Harun ar Rashid. In alcuni degli un’altra caratteristica straordinaria: antichi testi del Museo, venivano ospita il più grande cimitero del raccontate le avventure di Gilgame- mondo perché gli sciiti di ogni pae- sh, figura su cui si basa il Noè bibli- se musulmano, cercano di farsi sep- co. Altri testi sempre pellire proprio a Nagiaf. L’altro gior- conservati nel Mu- no, nella sacra moschea, è stato ac- seo di Baghdad( na- coltellato l’imam che veniva dall’In- ta con il nome di Cit- ghilterra ed era «amico degli occi- tà della Pace) spiega- dentali». vano le conquiste Ma tutto l’Iraq è un enorme mu- matematiche degli seo a cielo aperto: a volte recupera- antichi studiosi che to e sistemato, a volte ancora da spiegavano il teore- scavare. ma di Pitagora, 1500 Altro grandioso e famoso mu- anni prima dell’esi- seo pieno di reperti è quello di Bas- stenza del matemati- sora,la «Venezia d’Oriente» e punto co greco. E poi testi di partenza dei fantastici viaggi di di teologia, geome- Sinbad delle «Mille e una notte». tria, scienza, astrono- Non è stato ancora chiarito se i la- mia e astrologia, me- dri siano riusciti a saccheggiarlo. dicina e poesia. Presso quel che resta di Nippur fu- I tesori del Mu- rono ritrovate, non molti anni fa, seo datavano tutti anche migliaia di tavolette con la dal 7000 avanti Cri- descrizione del diluvio. E a Babilo- sto al 1000 dopo Cri- nia la guerra ha fatto danni? Presto sto. I visitatori ricor- lo sapremo. Come sapremo se i deranno certamente bombardamenti aerei hanno dan- lo stupore e la mera- neggiato la «ziggurat» di Ur o la viglia che suscitava, celeberrima «torre» moschea di Sa- in ognuno, la parte marra, detta «la Malawiya» e cioè superiore di un’arpa quella a forma elicoidale, circonda- sumerica scoperta a ta da mura possenti di 240 metri Ur, la città di Abra- per 160 e con 44 torri. E ad Hatra, mo. Non si sa dove la «Città del dio Sole», come è anda- sia finita. E ancora ta, con la guerra, per il tempio «elle- sono sparite teste di nistico» con la testa di Gorgona e alabastro, leoni in scritte in aramaico? pietra, teste in bron- Non ci sono notizie sul Museo zo o in fango, ritro- di Mossul (la città ha dato il nome vate tra il Tigri e al cotone ricamato, chiamato per l’Eufrate e le scultu- questo «mussolina»), sulla fortezza re e i bassorilievi su- di Bash Tapia, sul santuario di Gio- meri, babilonesi e as- na, sul minareto «Nuri», piegato su siri di inestimabile un lato, proprio come la torre di valore. E ancora i Pisa e sulla vicina Ninive, fondata materiali straordina- dal re Nino, poi marito di Semirami- ri ritrovati a Ninive, de. a Nimrud,ad Ashur, Gli archeologi italiani conosco- a Bassora, a Kufa, ad no benissimo il valore culturale de- Amara e a Kirkuk. gli scavi e dei musei iracheni. Sono Altri reperti riguardavano la civiltà state decine, negli ultimi anni, le musulmana e quella ottomana. A Il docente di Pisa aveva lavorato per mesi in Iraq: «Avevamo chiesto la mediazione dell’Italia per tutelare quei beni» spedizioni del nostro Paese autoriz- Kufa, per esempio, era stata «inven- zate dal governo di Baghdad. Note- tata» la famosissima scrittura araba voli anche gli scavi di missioni ingle- detta «kufico» e «Kuficio fiorito» Claudio Saporetti si, francesi e americane. che aveva raggiunto, con gli anni, Prima della guerra, gli archeolo- archeologo «Vergogna... bastava un carro armato» gi italiani, francesi, ma anche ameri- vertici di bellezza e raffinatezza asso- luta. Sarebbero stati bruciati. cani e inglesi, avevano informato il «Hanno rubato o danneggiato - Sonia Renzini zione attacca un paese, a prescindere dalle di fronte al museo di Baghdad e poi non pos- Cosa si è potuto salvare? Pentagono e la Casa Bianca dei dan- ha continuato a ripetere Nabhal giustificazioni che oltretutto non condivido, è siamo nemmeno stupirci se gente rimasta nel- Con certezza solo i pezzi che erano già ni artistici e culturali che la guerra Amin, senza ancora riuscire a tratte- responsabile di tutte le conseguenze. E invece l’ignoranza assoluta e a soffrire la fame per stati trasferiti in un caveau di una banca l’ulti- avrebbe potuto provocare. Ma, ov- nere il pianto - almeno 170 mila FIRENZE La notizia del saccheggio del museo gli americani non hanno mosso un dito per- tanti anni assalta il museo. ma volta che ci sono stato. Sono molto preoc- viamente, non sono stati ascoltati. pezzi del valore di miliardi di dolla- di Baghdad colpisce al cuore l’archeologo ché qualcuno proteggesse il museo. È un atteg- Qual è l’ importanza del museo di Ba- cupato per alcuni monumenti unici che inve- Ieri, è intervenuto anche l’Unesco. ri. Sotto i miei occhi, due ragazzetti Claudio Saporetti, docente all’Università di giamento presuntuoso e ignorante. ghdad? ce avevo visto esposti. È il caso della testa in Ma già da molti giorni prima della con aria minacciosa, hanno preso l’ Pisa. E con lui tutta la civiltà. Il pensiero che Cosa potrebbe essere fatto? Tantissima. Che posso dire, è come se in bronzo di Sargon della seconda metà del terzo guerra, dollari alla mano, i traffican- antichissimo portale di una mo- un patrimonio così importante per l’umanità Come vicepresidente della società italiana Italia venisse fatto fuori il museo nazionale millennio avanti cristo, o del volto della cosid- ti d’arte di mezzo mondo, erano già schea istoriato e lo hanno portato possa essere spazzato via di colpo angoscia in per i Beni culturali ho fatto una richiesta uffi- romano o il museo degli Uffizi di Firenze. detta signora di Warka, in assoluto il pezzo arrivati in Giordania e in Kuwait. via. Sicuramente, lo useranno per modo opprimente tutto il mondo della cultu- ciale al governo italiano affinché, in quanto Personalmente ho lavorato per mesi nei sotter- più assicurato del museo. O ancora, del tesoro Molto, molto presto, tesori preziosi accendere il fuoco sotto ad una pen- ra nelle ultime ore. Tanto più se, come nel alleato, facesse presente a quello americano ranei del museo. E in tutte le condizioni im- di Urra fatto con elmi, pugnali e monili di oro saranno in vendita a New York, a tola» Per la vicedirettrice del Museo caso di Saporetti, sembrava a portata di mano questo problema. Ma non abbiamo ancora maginabili, perfino durante la guerra e lapislazzuli. Spero solo che nel frattempo Parigi, a Londra o a Zurigo. la possibilità di poterlo preservare per sem- avuto una risposta. E se è rimasta lettera mor- Iraq-Iran. siano stati anch’essi trasferiti nel caveau non pre. ta i responsabili siamo anche noi. Quando è stata l’ultima volta? appena si è saputo della guerra. I tesori datavano tutti Allora Saporetti come si sente in que- Di che società si tratta? Non più di un anno fa, quando ho passa- Che altro c’era nei sotterranei? Gli appelli inascoltati ‘‘‘ sto momento? Si tratta di una società di militari che sono to settimane in quei sotterranei a cercare di Un patrimonio inestimabile. Beni magari ‘‘ dal 7000 a.C. al 1000 Malissimo, sono disperato. Avevo inten- istruiti a rispettare i Beni culturali e le preziosi- decifrare le tavolette cuneiformi che oggi ri- duplicati che non vengono esposti nelle sale, e degli archeologi. Il dopo Cristo. Tra zione di andare a Baghdad per proporre alle tà dell’antichità. Questi soldati hanno salvato schiano, se non lo sono già, di andare perdu- una quantità inverosimile di oggetti inestima- direttore aveva autorità irachene la possibilità di riprodurre delle preziosità incredibili in Bosnia e in Alba- te. E molte delle quali ancora non sono state bili. E purtroppo non sono tutti trasportabili. questi, l’arpa sumerica tavolette e pezzi antichi senza nemmeno toc- nia, ma non mi sembra che abbiano fatto studiate. Per quante ne so non mi risulta che Per esempio non lo sono gli enormi bassorilie- nascosto alcuni reperti: scoperta a Ur, la città carli. L’idea era quella di creare una banca dati altrettanto i soldati americani. E proprio non siano state portate in salvo. vi assiri che ornano tutte le pareti di una sala di notte dormiva virtuale per salvare tutto ciò che c’era. Lo lo capisco. Perché mai vengono messi i soldati Cosa le risulta che abbiano portato via? importante del museo, questi non possono di Abramo scoppio della guerra però ha vanificato tutto. a difendere le banche e i pozzi petroliferi e Pare che siano entrati nella prima sala e essere messi in nessun caveau. Eppure il loro nel museo Vorrei solo dire una cosa agli americani. non di fronte ai musei. Tanto più che conten- che abbiano rubato delle ceramiche e delle valore è immenso ed è molto probabile che Quale? gono cose dal valore di miliardi di dollari. È statue che risalgono al periodo persiano, cose siano stati assaliti e frantumati per essere por- Vergogna, vergogna, vergogna. Se una na- incredibile che non ci sia un solo carrarmato di straordinaria importanza. tati via a pezzi durante il saccheggio. domenica 13 aprile 2003 oggi 13

Fa discutere l’Albo iscritti per le primarie. Fassino propone «più velocità» di aggregazione. Battibecco Rutelli-Pecoraro. Qualche fischio a D’Alema Il nuovo Ulivo? Per ora, molte idee All’Assemblea con i comitati posizioni ancora divergenti fra gli esponenti dei partiti

Simone Collini Pietro, seduti fianco a fianco. Un’as- mentare più efficace» e la definizione segretario Ds riprendendo il leader del- ve politiche e «ai meccanismi, come le semblea che però rischia di finire carat- di un programma «prima delle elezio- l’area liberal della Quercia («prima di primarie, di selezione delle candidatu- terizzata dall’emergere di nuovi e vec- ni europee»). È però sul “come” che scuotere la testa, Morando, ascolta»), re e della classe dirigente». ROMA Il simbolo che hanno scelto già chi attriti, dal battibecco tra Rutelli e iniziano le divisioni. I “Cittadini per «un Ulivo flessibile a più velocità, ca- La proposta viene immediatamen- la dice lunga: una formichina che tra- Pecoraro Scanio, dalle contestazioni l’Ulivo” propongono il «doppio bina- pace di consentire ai soggetti che lo te appoggiata da Rutelli, per il quale sporta sulle spalle un ramoscello d’uli- di alcuni presenti a D’Alema, dalle bac- rio»: alcuni soggetti partecipano al vogliono di procedere in termini più «l’Ulivo deve essere il più largo possibi- vo, molto più grande di lei. E però chettate di Fassino al suo collega di processo costituente; chi non vuole dinamici, senza perdere la ricchezza e le, ma capace di decidere democratica- continua a camminare, sorridente, no- partito Morando. E ancora una volta (molti movimenti si sono già espressi l’articolazione necessarie». mente e liberamente». Immediato arri- nostante il peso che porta. Ieri i sembra che il morettiano «non faccia- in questo senso, a cominciare dai Giro- Ma c’è anche un’altra proposta va però l’altolà Pecoraro Scanio, che “Cittadini per l’Ulivo” si sono riuniti moci del male», citato da Pietro Scop- tondi), prende parte soltanto alla fase avanzata dai “Cittadini per l’Ulivo” vede nell’iniziativa l’embrione del par- al Residence Ripetta di Roma, invitan- pola nella relazione di apertura, non programmatica. Ma questa divisione che divide l’assemblea o, più precisa- tito unico: «Parlare di albi di iscritti, do all’assemblea tutti i leader del cen- riesca proprio ad attecchire nel centro- non convince D’Alema: «I due binari mente, i leader della coalizione: la crea- delegati e comitati centrali non ha trosinistra, ma anche Italia dei valori, sinistra. rischierebbero di non incontrarsi mai zione di albi di elettori dell’Ulivo. niente a che fare con una coalizione». associazioni e movimenti. Quattro Tutti sono d’accordo che l’Ulivo e di ricostituire il dualismo tra l’Ulivo L’analisi di Scoppola è questa: «I parti- Resta da capire se pesi su questo giudi- ore di interventi appassionati e lucide non può essere soltanto un’alleanza dei partiti e l’Ulivo della società civile ti non ce la fanno a dar vita a un zio negativo anche il vivace battibecco analisi, sotto lo slogan «l’Ulivo non elettorale, che è necessario inaugurare che è stato un disastro a cui molti di soggetto nuovo, di tipo federativo. Il andato in scena durante l’assemblea può attendere» e con un obiettivo una fase nuova, che bisogna coinvolge- noi hanno concorso». Parole che rie- principio dell’unanimità che regola di tra il leader Verde e il presidente della chiaro: l’avvio di un processo costi- re movimenti, associazioni, cittadini vocano un passato che ancora brucia e fatto i loro rapporti si risolve in un Margherita. «Va bene, partiamo dai tuente, necessario per l’allargamento e che si riconoscono nelle politiche del che provocano qualche malumore nel- diritto di veto che blocca ogni progres- programmi - dice Rutelli a Pecoraro il rilancio della coalizione. Una lunga centrosinistra. Tutti sono d’accordo la platea. «Eccolo», dice qualcuno ad so dell’Ulivo». Per uscire da questa Scanio, intervenuto prima di lui - ma discussione a cui hanno partecipato o anche sui tempi: questa stagione va alta voce, «te ne devi andare», grida situazione «di stallo», dice il promoto- bisogna intendersi su questo, perché assistito Piero Fassino, Massimo aperta subito, e comunque «la costitu- un altro. Ma il presidente Ds va avanti re dei comitati, servono allora «sogget- programma è anche il referendum sul- D’Alema, Giovanni Berlinguer e Enri- zione dell’Ulivo deve avvenire entro il e conclude tra gli applausi ribadendo ti nuovi». Come coinvolgerli? Gli albi l’articolo 18, che voi avete promosso e co Morando per i Ds, Francesco Rutel- dicembre 2004», scrivono i comitati l’importanza di dare vita «al più pre- di elettori potrebbero essere la rispo- che manda in frantumi l’Ulivo». Si è li, Dario Franceschini e Rosy Bindi di base nell’ordine del giorno approva- sto ad un Ulivo inteso come casa di sta. L’obiettivo è quello di raggiungere acceso un botta e risposta tra i due, per la Margherita, Alfonso Pecoraro to all’assemblea (e Sergio Cofferati, tutti». Anche per Fassino l’idea del in un anno 100mila adesioni, non che hanno anche iniziato a discutere Scanio per i Verdi e anche il segretario parlando in un’altra sede, giudica ne- «chi c’è c’è» rischia di far approdare a iscritti veri e propri, spiega, ma perso- sul perché i Verdi americani non si dello Sdi Enrico Boselli e Antonio Di cessario un «coordinamento parla- «un Ulivo più piccolo». Meglio, dice il ne interessate a partecipare alle iniziati- sono alleati con Al Gore.

Una manifestazione Nuovo Psi dell’Ulivo, in basso Berlinguer Disputa sulla linea e Cofferati Anche per Cofferati «Aprile si pone come cernie- durante la ra fra l’Ulivo e i movimenti, per la costruzione di un dell’«Avanti» presentazione Aprile, mensile rinnovato nuovo grande Ulivo, e il nuovo mensile sarà una del giornale sede di quest’operazione. Una scommessa - ha ag- Sembrava ufficiale: Gianni De «Aprile» giunto - che vale la pena di fare». «È una rivista che Michelis assumerà la «Con l’Unità il 26 aprile» deve guardare lontano - spiega Cofferati - che deve direzione del quotidiano interloquire con l’Ulivo, che spero nel frattempo si «Avanti!». Il giornale torna sia dato una configurazione adeguata, e con tutti i all’ovile. Ma è durata poco. È ROMA È pronta la rivista di Aprile. Lo ha annunciato movimenti». andata così. L'editore del ieri il direttore della rivista Aldo Garzia, insieme ai Il comitato di redazione ha sottolineato l’impor- giornale, Valter Lavitola, già membri del suo comitato editoriale, presieduti dallo tanza di una rivista a fianco di un’associazione politi- oggetto di polemiche interne (lo si storico Nicola Tranfaglia. «Presentiamo un mensile co-culturale, che esprima non solo il punto vista accusa di aver «tradito» il partito rinnovato - dice Garzia - in formato tabloid e con 24 degli associati ma si confronti con tante sensibilità e di aver sposato le posizioni dei pagine. Il primo numero uscirà il 26 aprile con l’Uni- diverse. «Un laboratorio - dice Lidia Ravera - dove la socialisti che hanno aderito a tà, per entrare autonomamente nelle edicole a mag- politica si farà attraverso la cultura». E annuncia che Forza Italia, come Fabrizio gio». nei prossimi numeri ci saranno piccoli seminari sul- Cicchitto e Renato Brunetta), ieri Aprile vanta la presenza nel proprio comitato le parole della sinistra. Da democrazia ad uguaglian- dal palco del congresso del Nuovo editoriale dei presidenti dell’associazione omonima, za, da diritti a politica. Obiettivo editoriale, infatti, Psi ha offerto il suo incarico di Giovanni Berlinguer e Sergio Cofferati e, tra gli altri, del mensile «apertissimo a pensieri di esterni» è quel- direttore politico del giornale al Antonio Tabucchi, Lidia Ravera, Tom Benetollo e lo di dare spazio e contributo ad una cultura moder- segretario del partito, Gianni De padre Alex Zanotelli. na di sinistra. Michelis. Con una promessa: «Il nuovo mensile, (per ora) - ha detto Berlin- Nel primo numero ci sarà un ampio dibattito sui «Quando il Psi raggiungerà guer - si collega all’esigenza non di coprire un vuoto, temi emersi e non risolti della guerra, alcuni articoli almeno il 3% dei voti, cederò al ma di delineare una posizione che possa embrional- sulla situazione della politica interna italiana, dalla partito anche la proprietà della mente corrispondere ad uno schieramento molto giustizia all’istruzione, e le rubriche dei rappresen- testata». Gianni De Michelis ha vasto». Ed ha auspicato l’immediata fine delle diver- tanti del comitato di redazione, tra le quali una di preso la palla al balzo, accettando genze tra l’associazione ed il resto della coalizione Sergio Cofferati improntata sul dialogo diretto con i l'offerta ad una condizione: «Che nate dopo l’assemblea di Aprile, «perché in questa lettori, un editoriale di Nicola Tranfaglia sui rappor- sparisca sotto la testata la dizione fase c’è un’esigenza assoluta e a fronte del calo di ti tra la politica e la storia e «Candida» di Lidia “Quotidiano liberal-socialista” e prestigio e credibilità della maggioranza, non si è Ravera, che tenderà ad esprimere l’ottica di chi la torni a essere un quotidiano delineata un’alternativa credibile e appetibile per i politica non la fa di professione. socialista». L’accordo sembrava cittadini». c.pe. fatto. Ma poco dopo lo stesso Lavitola ha stemperato l'ottimismo: «Non posso accettare da solo la condizione posta da De Michelis. Devo sottoporre questa proposta ai soci della cooperativa e al comitato di direzione del giornale. Spero comunque che Fassino e Cofferati, in quattromila al Mugello non sia una scritta a impedire a Gianni De Michelis di dare una Oggi a Borgo San Lorenzo l’atteso faccia a faccia dopo le lettere dei segretari di sezione di dieci giorni fa mano alla testata storica dei socialisti italiani». Poco dopo però due dei tre deputati del Osvalo Sabato della settimana scorsa inviata a Fassino ni in cui anche i segretari della Val di sica per le loro orecchie. L’attesa que- per evitare di allungare i tempi. Gli quello dei movimenti e il rapporto con partito (Milioto e Bobo Craxi) e Cofferati. Erano i giorni in cui nel Sieve alzarono la loro voce minaccian- sta mattina con inizio alle 10 è tanta. organizzatori pensano di far rientrare la sinistra, la politica Usa e il conflitto dal palco del congresso hanno partito si discuteva animosamente sul- do addirittura di dimettersi se i dirigen- Sono attese circa 4mila persone. Tanti il tutto al massimo fino alle 13. Dopo i iracheno e la riforma scolastica del mi- reiterato gli attacchi a Lavitola e FIRENZE I compagni della base diessina la mozione legata alla guerra in Iraq, ti non avessero lanciato un segnale di sono i posti disponibili. Nell’audito- saluti del segretario provinciale ds Ma- nistro Moratti. La scaletta è stata pensa- agli ex socialisti di Forza Italia del Mugello e della Val di Sieve conta- che sarebbe andata in discussione alla unità. Insomma il disagio iniziava a rium del centro scolastico di via Pietro nuele Auzzi, il primo a parlare sarà ta in modo da toccare tutti gli argo- accusati di aver compiuto lo no di «costringere» i due leader nazio- Camera, e che avrebbe portato l’Ulivo farsi sentire, ma mai questa gente Cainai a Borgo San Lorenzo saranno Stefano Prosperi che ricorderà il males- menti più caldi. La replica finale spetta «scippo» della storica testata del nali della Quercia, Piero Fassino e Ser- a dividersi. Proprio pochi giorni prima avrebbe immaginato che a distanza di duecento i posti a sedere riservati - sere dei Ds per i continui braccio di a Fassino e Cofferati. Quest'ultimo nel Psi. gio Cofferati, a quella che il segretario dell’inizio della Convenzione program- una settimana si sarebbe materializza- informa una nota dei ds fiorentini - ai ferro fra la maggioranza e la minoran- pomeriggio andrà all’Impruneta ad Conclusione: Lavitola è tornato toscano dei Ds, Marco Filippeschi, defi- matica della Quercia a Milano, in cui il ta la presenza del Segretario nazionale compagni ed alle compagne dei diretti- za del partito. Poi toccherà al suo colle- aprire la campagna elettorale per le am- indietro su tutta la linea: nisce «la svolta» nei rapporti politici segretario Fassino ricordò la necessità dei Ds, Piero Fassino, e del presidente vi delle due zone del Mugello e della ga Marco Semplici richiamare l’atten- ministrative dove è candidata a sinda- «L'Avanti! rimane nella sua fra la maggioranza e la minoranza usci- del senso di disciplina in chi è iscritto della Fondazione Di Vittorio, Sergio Val di Sieve» gli altri saranno destinati zione sul delicato problema del referen- co Ida Beneforti. Candidata dell’Ulivo attuale configurazione come ta dal congresso di Pesaro. «Basta pole- al partito e che fu letto dal Correntone Cofferati, proprio al Mugello per senti- a chi vorrà assistere al faccia a faccia dum sull’articolo 18. Dopo di che par- e Rifondazione. Un modo per sottoli- giornale liberal-socialista». miche» scrisse il segretario mugellano, come un tentativo di limitare la loro re direttamente quanto hanno da dire della base con Cofferati e Fassino. Non leranno gli altri segretari di base sul neare come l’unità sia davvero possibi- Marco Semplici, nella famosa lettera iniziativa politica. Erano sempre i gior- i compagni della base. Ed avranno mu- sono previste domande dal pubblico ruolo del socialismo europeo e i Ds, le. E non solo nei diesse.

on temerario sprezzo del ri- sioni del tempo annunciano burra- fumus persecutionis. Nessuno, si quella del Gip del 13 dicembre, sia- dicolo, l'avv. prof. on. pres. sca. Così Pecorella, reduce dai capisce, eccetto Previti. Anzi, quasi mo al 12 gennaio: se avesse voluto C Gaetano Pecorella ha orga- trionfi della legge sulle rogatorie tutti esclusero la persecuzione. E, farlo, Previti avrebbe avuto tutto il nizzato a Roma un convegno su (lettera morta), del legittimo so- dopo anni passati ad accusare il tempo per inquinare le prove» «La ragionevole durata del proces- spetto (bocciato perché illegitti- Pool di arrestare la gente per trova- (12-1-1998). Carmelo Carrara so». Un ossimoro, nel suo caso, se mo) e del nuovo falso in bilancio re le prove, rivoltarono la frittata: (Cdu, relatore in aula): «Perché si pensa alla irragionevole durata (appena sbeffeggiato dalla Commis- le prove - dissero - sono troppe per Previti si cerca l'arresto e per dei processi a Berlusconi e Previti, sione europea), ci riprova con un' perché Previti le possa inquinare. Berlusconi ci si limita al rinvio a che lo vedono incontrastato prota- altra idea geniale. L’acceleratore che frena Altri, arrampicandosi sugli specchi giudizio?» (4-1-1998). Marco Boa- gonista da sette anni. Sabato scor- Immunità per le alte cariche dello della tartuferia, domandarono: per- to (Verdi): «Se c'è il pericolo di so, per esempio, ha fatto saltare Stato, cioè per l'unica sotto proces- putati che non hanno avuto la chiese alla Camera l'autorizzazione ché Previti sì e Berlusconi no? inquinamento delle prove per Pre- l'udienza Sme comunicando di es- so: Berlusconi. E, per i parlamenta- prontezza di farsi eleggere, mentre ad arrestare Previti perché stava in- Uno spettacolo. Michele Abbate viti, non è contraddittorio ipotiz- sere impegnatissimo in un altro ri semplici, niente processo se il Berlusconi e Previti entrano nel cer- quinando le prove del caso Imi-Sir, (Ppi, relatore alla giunta): «Com- zarlo anche per Berlusconi?» convegno, quella volta a Caltanis- Parlamento si è già pronunciato, chio magico dello scudo spaziale e definito nell'ordinanza del Gip plotti contro Previti non ce ne so- (4-1-1998). setta. Un rapido controllo ha con- ad esempio bloccandone l'arresto. diventano invulnerabili. La logica Alessandro Rossato «un episodio no, nessun segno di malanimo da Il 20 gennaio la Camera votò. Anzi: sentito di appurare che, quel gior- Proprio quello che è accaduto, nel- (si fa per dire) è semplice: se il di corruzione di inaudita gravità», parte dei magistrati. Ma l'inchiesta 341 no all'arresto, 248 sì e 21 aste- no, non erano in programma suoi la scorsa legislatura, per Previti e Parlamento ha respinto l'arresto mai visto «nella storia italiana e in è chiusa, tutte le carte fanno parte nuti. interventi. Dell'Utri (quest'ultimo miracolato vuol dire che ha riscontrato il «fu- quella di altri Stati». del processo, l'imputato non ha Un centinaio di deputati dell'Ulivo Era lì come spettatore. Ma l'avv. tre giorni fa dalla legge Boato am- mus persecutionis». Dunque il pro- Il relatore del «no» all'arresto, Car- più modo di manipolarle. Allora salvarono Previti: diniani, mastel- prof. on. pres. è fatto così: mentre mazza-tabulati e intercettazioni), cesso persecutorio deve finire subi- melo Carrara (Cdu), pronunciò un perché metterlo in carcere?» liani, socialisti, 25 popolari e Mar- discetta di come sveltire i tempi dei insieme a Giudice, Matacena, Firra- to, almeno per i parlamentari (per discorso copiato per i due terzi dal- (14-1-1998). Giuseppe Gargani (al- co Boato. Previti, l'indomani, inti- processi, i suoi processi non finisco- rello e Cito e, in quella attuale, per gli altri eventuali perseguitati, chi la memoria dei legali di Previti, pa- lora Ppi, oggi Fi): «Non dovendo mò ai suoi giudici: «E ora ho dirit- no mai. Fra un convegno e l'altro, Sanza (Fi) e Luongo (Ds) nello se ne frega). rola per parola. Ma le prove porta- entrare nel merito, abbiamo ritenu- to a un processo in tempi rapidi». però, c'è il rischio che quelli a cari- scandalo Inail di Potenza. Così, per È il caso allora di ricordare quel te dai giudici milanesi erano così to che per Previti non fosse necessa- Rapidi e ragionevoli, come direbbe co di Berlusconi e Previti arrivino dire, i processi Imi-Sir e Sme-Ario- che accadde dopo il 3 settembre impressionanti che quasi nessuno, ria la custodia cautelare. La richie- l'avv. prof. on. pres. Gaetano Peco- prima o poi a sentenza. E le previ- sto proseguirebbero contro gli im- 1997, quando il Pool di Milano nemmeno nel Polo, osò parlare di sta di arresto è del 3 settembre, rella. 14 oggi domenica 13 aprile 2003

DALL’INVIATO Marcella Ciarnelli in cui il presidente del Consiglio deve avere molti più poteri e non, com'è

ora, «solo quello di essere paziente». Si TORINO Ci prova. Pur di non prendere Il presidente del Difende i pianisti: «Provate a perde troppo tempo ora per fare una neanche un impegno con la platea del- legge. Tranne quelle che lo interessano la Confindustria che lo aspettava al var- direttamente. Ma su questo glissa. Consiglio bramoso lavorare un giorno intero alla ‘‘ co per sentire parlare di riforme, fisco e «Dobbiamo avere il coraggio di dare pensioni innanzitutto, il presidente del di potere, «per ora ho solo Camera, votare senza poter vita a un Senato delle autonomie e ad Consiglio si è ricordato di essere anche una Camera principale unica che tra- un noto intrattenitore e si è improvvisa- quello di essere paziente», capire...». Il Tg1 della sera sformi rapidamente i disegni di legge to una via di mezzo tra Bruno Vespa e ‘‘ in legge dello Stato». Non c'è bisogno, Maurizio Costanzo. Oplà. Al Lingotto attacca i Costituenti. «Avevano oscura gli attacchi alla insomma, di fare tante discussioni. Ba- come in tv. Detto fatto ha allestito una sta il lavoro nelle Commissioni dove ci sorta di talk show sul palco che ha ospi- una cultura sovietica» Carta costituzionale sono persone esperte. Poi si va al voto. tato per due giorni il convegno degli "Che potrebbe essere espresso a nome industriali. Uno «scherzetto» l'ha chia- di ogni singolo gruppo da colui che ne mato lui, «pensa- è a capo, tranne to arrivando qui» nel caso di un evi- in cui ha riservato dente dissenso di ai «colleghi» l'one- qualcuno". In- re delle domande somma, diciamo- che avrebbe volu- la tutta, è inutile to anche «birichi- la massa di depu- ne» ed a se stesso tati che poco capi- ha riservato l'ono- Berlusconi: la Costituzione è filosovietica scono di quello re di rigirare le che votano per- questioni come ché, racconta ai meglio gli pareva. «Leggete l’articolo 41...». Angius: parla delle istituzioni come un dittatorello sudamericano colleghi abituati Arte in cui pri- ad avere a che fa- meggia. Lo stesso re con el mae- non si può dire per quanto riguarda il Basti guardare la formulazione dell'arti- tura e alla costituzione sovietica da par- n’è reso conto, ma la deduzione di non sapevano, sbarcando ad Anzio o nella riscrittura della storia a suo uso e stranze, «dovreste provare a stare a la- governo del Paese, ma, ovviamente le colo 41, che vi invito a rileggere, e che te dei padri che hanno scritto la Costi- quanto afferma è che i nonni di quei in Sicilia, di andare ad aiutare una ema- consumo. vorare un giorno intero nei banchi del- colpe sono «di quelli che mi hanno risente delle implicazioni sovietiche tuzione». marines che sono andati a fare la guer- nazione diretta dei soviet. Così rivela il Nella stessa logica l'ipotesi di una la Camera, a dover votare senza poter preceduto» che hanno «fatto un vero che fanno riferimento proprio alla cul- Insomma, il premier forse non se ra in Iraq, una sessantina di anni fa premier che, come al solito, si diletta riforma dell'organizzazione dello Stato capire ed essere al corrente di tutto ciò disastro» ed anche un po' degli italiani che viene proposto, con centinaia di che non gli hanno dato la maggioranza emendamenti, per cui necessariamente assoluta e lo costringono a fare i conti ci si affida al gesto del capogruppo». Ed con una maggioranza che non è così Ecco l’articolo 41 è anche giustificata se qualcuno si as- coesa come lui altre volte ha definito. senta e lascia al collega di banco l'impe- «Ma le difficoltà si possono superare se gno a votare anche per lui. Insomma date a Forza Italia ed a Silvio Berlusco- «si è fatto tanto scandalo per i cosiddet- ni il 51 per cento...», suggerisce il pre- L'iniziativa economica ti pianisti ma per me non c’è nulla di mier aggiungendo allusivo, dato l'udi- scandaloso». torio, che solo così «le cose andranno privata è libera. Calpesta con disinvoltura la Costi- bene come nelle vostre aziende». tuzione e le istituzioni con lo stile che Nel frattempo, in attesa dell'auspi- ricorda lo stile «dei dittatorelli sudame- cato plebiscito, il presidente-condutto- ricani» ha affermato Gavino Angius, re, sollecitato dai quesiti dai vari Um- Non può svolgersi in con- capogruppo al Senato dei Ds. Propone berto Agnelli, Marco Tronchetti Prove- «una visione fraudolenta e viziata del- ra, Antonio D'Amato, Francesco Bellot- trasto con l'utilità sociale l’esercizio del potere politico che gesta ti, Andrea Pininfarina ed Enzo Ghigo discredito su di lui e, date le sue respon- nell'insolito ruolo di spalla, i primi visi- o in modo da recare dan- sabilità, sull’intero Paese», aggiunge il bilmente distaccati, gli altri più dispo- capogruppo diessino alla Camera, Lu- sti alla pantomima, si è addentrato nell' no alla sicurezza, alla li- ciano Violante, molto preoccupato per illustrazione della riforma dello Stato la prossima presidenza del semestre eu- che lui auspica. E che dovrebbe consen- bertà, alla dignità uma- ropeo. Al pressing degli industriali Ber- tire di togliere finalmente quei lacci e lusconi risponde con tante promesse lacciuoli che non consentono di far na. che, garantisce «manterrà tutte». Certo camminare speditamente la macchina ci vorrà tempo, ma lui dice di averne. E legislativa, compreso quella che potreb- poi, «non ho già fatto tanto» chiede un be dare un consistente aiuto alle impre- po’ sorpreso. «Di più non era possibi- se che hanno come primo impedimen- La legge determina i pro- le». E per quanto riguarda le pensioni to quanto scritto già nella Costituzio- scarica tutto sull’Europa che questa vol- ne. E sì. Per chi non se ne fosse reso grammi e i controlli op- ta unita gli conviene. D’altra parte quel- conto, parola di Berlusconi, la parte la riforma dice che non c’era. Quindi della Carta fondamentale che riguarda portuni perché l'attività «siccome il problema è generale biso- le imprese, «risente della cultura sovieti- gna che si intervenga con una sorta di ca dei padri costituenti» (passaggio economica pubblica e pri- Maastricht del welfare», stabilendo pa- omesso nella cronaca del Tg1 della se- rametri uguali per tutti. Anche perché, ra). E non nasconde, il premier, di es- vata possa essere indiriz- lui non riesce a dimenticarlo, fu pro- sersi più volte lamentato del fatto che prio sulla riforma delle pensione che il nello scritto alla base della repubblica zata e coordinata a fini suo primo governo si concluse in mo- italiana «sia dato all'impresa pochissi- do così traumatico. E lui, ammicca, Berlusconi, proiettato sul video, durante il convegno della Confindustria Foto di Massimo Di Nonno/Mediamind mo spazio, circondandola di vincoli. sociali. questa volta non cade nella trappola. Amministrative, la rivolta di Alleanza nazionale Bocchino: «Non siamo solo i donatori di sangue del Polo, non vogliamo più essere il partito dei vicesindaci»

Caterina Perniconi mo convinti di alcuni percorsi. Troppe volte siamo sottosegretari, leader delle correnti, capigruppo e superare esami, o offrire alla Cdl le sue energie e i detto che era meglio candidare un centrista, un stati discriminati dall’Udc e da Forza Italia...insom- parlamentari. Per esempio Ugo Martinat, vicemini- suoi candidati migliori, può fare anche da locomoti- moderato o un esponente della società civile. Noi ma non vogliamo più essere il partito dei vicesinda- stro delle infrastrutture e dei trasporti, sostiene che va». Una richiesta unica quindi: leadership. E Boc- diciamo no a questo ragionamento». E poi usa un ROMA Figli di un Dio minore. Così si sentono gli ci». «An ha diritto di vedersi riconosciuta una sempre chino nel suo intervento aveva fatto notare che un mezzo tanto caro al partito di Berlusconi (un son- esponenti di Alleanza Nazionale rispetto ai membri Alleanza Nazionale rivendica un maggiore peso maggiore centralità nella coalizione perché Forza modo concreto per dare spazio ai candidati di An daggio Datamedia) per dimostrare che «tra i primi della coalizione. «Noi siamo i più leali alleati - dice nella coalizione, traducibile, nell’imminenza delle Italia è un partito disomogeneo, gli altri due sono potrebbe essere quello di valutare la candidatura a 20 sindaci più graditi d’Italia ce ne sono 7 del centro- Italo Bocchino, responsabile enti locali di An - ma elezioni amministrative, in un congruo numero di partitini, uno in via di scioglimento, l’altro non si sa sindaci di tutti coloro che dal 1994 hanno fatto, per destra. E tra questi 4 sono di An». Ma i numeri lo non possiamo essere solo donatori di sangue». È candidature. E lo hanno ammesso un po’ tutti al con quale identità». Oppure il ministro delle Comu- due mandati, i vicesindaci ad un sindaco di Forza aiutano solo in parte. «Mi chiedo - conclude quindi aspra la polemica che percorre la maggioranza, e forum degli amministratori locali di Alleanza Nazio- nicazioni, Maurizio Gasparri, che ha confermato Italia. «Essendo i sindaci di Forza Italia non più Bocchino - perché se i risultati migliori li danno i l’insofferenza degli amministratori è venuta a galla. nale a Montecatini Terme, una due giorni simile ad come «nel passato Alleanza Nazionale ha accettato rieleggibili - spiega Bocchino - i vicesindaci di An, candidati di An, se le indagini fanno emergere che i «An - continua Bocchino - ha dimostrato la sua un vero e proprio congresso, che vede riuniti con che i suoi candidati facessero da gregari nella coali- che si sono preparati in nove anni di governo locale, nostri sindaci sono i più graditi, perché dobbiamo lealtà in tutte le occasioni, anche quando non erava- Fini, 1700 tra assessori, consiglieri, sindaci, ministri, zione, ma la destra - ha aggiunto - non deve più sono i candidati naturali. Troppo spesso è stato essere considerati sempre figli di un dio minore?». Per il voto dell’8 giugno brutte notizie per il Polo e il Carroccio. Il candidato del centrosinistra: sono ottimista , alla fine si troverà un’intesa sui programmi Cecotti, leghista ribelle, firma l’intesa con Illy

DALL'INVIATO «Piano. Questo io non lo dico», borbotta vio. E commenti pungenti dal resto del lat, si candideranno alle regionali nella opportunità da considerare, per Cecotti: scontro centrosinistra-centrodestra, e vergognano un pochino. I militanti lo imbarazzato Renzo Tondo, il presidente mondo. Riccardo Illy: «Era nel conto che lista «Cittadini per il presidente», quella in una città moderata è meglio presentar- noi dovremmo fare una profonda rifles- sanno». Cecotti, nel suo tentativo di bis, Michele Sartori scavalcato. E allora, che senso ha quel la Cdl si ricompattasse. Tondo non è un più strettamente legata a Illy, nelle circo- si da alleato col centrosinistra o da «indi- sione». Il sindaco con appare particolar- si è già tirato dietro i tre quarti del grup- comunicato? «Andrà così: fra qualche cuor di leone». Sergio Cecotti, il sindaco scrizioni friulane. E in cambio, a Udi- pendente»? Il sindaco fornisce un dato: mente turbato dalla prospettiva: «L'elet- po leghista. Insiste: «E hanno governato giorno Berlusconi verrà in Friuli, e an- leghista - dimissionario e ricandidatosi - ne-comune? Strano ma vero: niente. «L' «I sondaggi mi danno sopra il 40%. Pri- torato leghista è il 6% della città, e adesso malissimo, anche in Regione, l'hanno pa- UDINE Cominciamo con le buone notizie nuncerà il ripristino delle regole demo- di Udine: «Rientra Tondo? Questi paga- accordo non prevede contraccambi», ma delle mie dimissioni contro i diktat di probabilmente sarà ancora più basso. ralizzata. Lo riconosce perfino Scajola: per la Casa delle libertà; perché tutte le cratiche in Forza Italia. Ritirerà i commis- no bene e intimidiscono meglio». scandisce Cecotti. Un'ombra di sorriso: Scajola, ero al 36%». L'indipendenza pa- Che la Lega stia da sola o col Polo non manda i suoi esperti a scrivere il program- altre, come si vedrà, sono pessime. Dun- sari, si formerà un gruppo locale di ge- Con questo, entriamo nel campo del- «Un appoggio morale, forse sì». Possibi- ga. Bisogna vedere se basta. Perché, a cambia più di tanto le questioni». A pro- ma elettorale, cosa vuol dire se non che que: a Roma si sono incontrati Silvio Ber- stione. I cosiddetti ribelli torneranno a le brutte notizie per Polo e Lega. La peg- le? Neanche un accenno di apparenta- questo punto, entra in ballo anche l'inco- posito: e la tessera? «Ce l'ho ancora. Se considera debolissime le candidature?». lusconi e i «ribelli» del Friuli-Venezia partecipare alla vita del partito». E lei, si giore è la seguente: ieri mattina Illy e mento in città col centrosinistra? Il sinda- gnita-Lega. non me la tolgono, vuol dire che non Tra i paralizzati c'è anche Alessandra Giulia, quelli che si erano dimessi dagli ricandida? «Ah , no. Sarebbe chiedermi Cecotti hanno firmato e controfirmato la co spiega: «Io ripropongo la mia visione Ed eccoci all'imbarazzato Beppino sono io ad essere in torto. È che non Guerra? «C'è. È la vicepresidente!». La incarichi dopo la candidatura alla Regio- troppo». Comunque, un punto per Sil- grande alleanza per il voto dell'8 giugno. della città. Se altri la condividono, lo di- Zoppolato, il segretario regionale leghi- sono più autonomi da Roma, e se ne leghista, col programma supervisionato ne della leghista Alessandra Guerra. Crisi Si appoggeranno reciprocamente, in re- chiarino. Allo stato, non c'è niente». «Al- sta. Cecotti, dopo le dimissioni, le criti- da Silvio Berlusconi, coi manifesti eletto- rientrata, assicura un comunicato: «Supe- gione e in comune. I due si stimano ed lo stato», il sindaco si riproporrà con una che a Bossi, al Polo, alla Guerra, dopo rali ideati da Silvio Berlusconi - «Una rata la fase dialettica interna», il presiden- Il sindaco uscente di apprezzano da anni, hanno già molto col- lista alla catalana, «Convergenza per Ce- l'accordo con Illy, è ancora nella Lega? Pace fatta tra lady di ferro» - l'altra sera ha partecipato te friulano in carica Renzo Tondo, l'ex ‘‘ laborato assieme, sono duramente critici cotti», con autonomisti, ex leghisti, ver- «Boh». Che vuol dire? «Che si è posto lui ‘‘ al primo faccia a faccia con Riccardo Illy. coordinatore nazionale Roberto Antonio- Udine: l’accordo non con la Regione attuale, insomma era nell' di-colomba; e una seconda lista della «so- fuori dalla Lega. Troppi figli che uccido- Berlusconi e i Illy ha fatto una dichiarazione da «mister ne, i parlamentari Ettore Romoli e Vanni prevede contraccambi aria. Sono entrambi atipici, politicamen- cietà civile». Naturalmente, l'Ulivo - che no i padri, di questi tempi». Però lei non “dissidenti” del Friuli di ferro»: non tollererà eventuali devia- Lenna «hanno garantito tutto il loro im- te, Illy sta col centrosinistra ma senza esce da cinque anni di opposizione - sta gli ritira la tessera. «Io non muovo dito. zioni della sua maggioranza dal program- pegno per consentire la vittoria della Ca- Io ripropongo tessere, Cecotti ha la tessera della Lega discutendo intensamente. Appoggiare, Dovrebbe essere lui a venire a riconse- Venezia Giulia ma concordato. Lei, il giorno dopo, lo sa delle libertà». Però manca al gruppo il la mia visione ma non sta col centrodestra; invertendo non appoggiare Cecotti, apparentarsi, gnarla». Morale: la Lega, che pensava di in rotta con accusa: «È un dittatore potenziale». E fi- deputato friulano Ferruccio Saro: è in l'ordine dei fattori il risultato non cam- non apparentarsi, al primo o al secondo sostenere il «suo» Cecotti a Udine, sta nalmente anche il gentile Illy si scioglie marcia di avvicinamento al «nuovo Psi», della città bia: forte indipendenza personale. Per turno... Illy preme: «Io sono ottimista. Ci preparandosi ad una imprevista corsa so- la Guerra in una risata: «Confermo, sì. Come tutti con relativa lista di disturbo. Dunque, ora, il reciproco sostegno funzionerà co- sono dei nodi da risolvere sui program- litaria. «A meno che», sospira Zoppolato, sanno, ero sempre in Irak da Saddam: chi per un mese aveva accusato «con la sì: cinque «cecottiani», guidati dal capo- mi, ma penso che alla fine un'intesa la «Cecotti non si apparenti con l'Ulivo in quando prendo lezioni, vado dal miglio- Guerra si perde» adesso lavorerà per lei? gruppo in comune a Udine, Renzo Pasco- troveranno». C'è anche un problema di città. A quel punto, diventerebbe uno re». domenica 13 aprile 2003 oggi 15

DALL’INVIATA Laura Matteucci quanto riguarda l’area torinese, Mira- fiori «resterà il cuore, il cervello pen-

sante, di tutto il nostro sistema-auto: TORINO Atteso da tutti nella giornata Umberto ricuce lo Assicura che il futuro non solo per le produzioni, ma per le conclusiva dell’assise di Confindu- attività di ricerca, di progetto, di spe- stria, interrotto da più d’un applauso rimentazione, di sviluppo». strappo con sarà nell’auto e che Torino ‘‘ nel suo discorso, «commosso per esse- Nella sfida della redditività van- re qui dopo che l’ultima volta c’è sta- Confindustria, dopo anni resterà centrale per il gruppo no inquadrate anche le dismissioni to mio fratello». Umberto Agnelli tor- dell’ultimo periodo, prosegue Agnel- na a parlare ad un convegno di Con- di incomprensioni Il 2003, però, sarà li. Così come pure «la sempre più findustria, e lo fa da nuovo presiden- ‘‘ stretta collaborazione con General te Fiat, padrone di casa sul palco del Il fratello Gianni non gradiva ancora Motors». Con un passaggio al «ri- Lingotto. Manda un messaggio di ot- schio disoccupazione», che persiste timismo, assicura il massimo impe- la gestione dei “berluschini” un anno difficile per migliaia di persone, e per ridurre gno per il rilancio del gruppo, critica il quale Agnelli punta alle «iniziative le gestioni precedenti pur senza fare di formazione professionale», purchè alcun nome, e «mirate alle atti- parlando al go- vità in cui c’è spa- verno preme sul- zio per occasioni l’acceleratore del- di lavoro vere». le riforme per «Tra i tanti mec- «fermare il rallen- canismi comuni- tamento econo- tari europei che mico». erogano risorse È lui stesso a L’impegno di Agnelli: salverò la Fiat per situazioni di ricordare che l’ul- disagio - conti- timo intervento nua sull’argo- pubblico del fra- Il presidente ammette: abbiamo commesso errori in passato, nel 2004 ci sarà la svolta mento - non ne tello Gianni ad esiste ancora nes- un’assise Confin- suno finalizzato dustria «fu proprio qui, al Lingotto, so «l’auspicata inversione di tenden- gruppo produce automobili, veicoli futuro». Arriva qui, il secondo ap- lare poco», regola strappata proprio anzi: «La sfida più vera è il migliora- a ricreare cittadinanza tra coloro che in un incontro analogo promosso dal- za». industriali, trattori agricoli e macchi- plauso per Agnelli (il primo all’inizio, con l’intervento al convegno). mento della redditività. Per mantene- sono stati espulsi per crisi aziendali e la Piccola industria». Era il marzo di Con un richiamo inequivocabile ne movimento terra. Questa è stata la sul richiamo alla «regola che ci siamo Dunque, la Fiat di Umberto re all’Italia il ruolo di Paese importan- a favorirne una ricollocazione rapida, otto anni fa. Negli ultimi anni, tra la al «principale business» aziendale: «Il nostra storia. Questo sarà il nostro imposti: lavorare con impegno e par- Agnelli continuerà a produrre auto, e te come produttore di auto». E, per anche attraverso il lavoro interinale». famiglia Agnelli e viale dell’Astrono- Una proposta, questa, che per Agnelli mia era calato il gelo: l’Avvocato non dovrebbe venire avanzata nel seme- aveva votato D’Amato, molti contra- stre italiano di presidenza europea. sti e polemiche erano seguiti. Ieri, in- E, su più larga scala, proprio par- vece, Umberto Agnelli non solo è sali- lando di Europa, Umberto Agnelli in- to sul palco degli industriali, ma a dividua in «volontà e collaborazione conclusione della due giorni ha parte- per lo sviluppo» i pilastri per riattiva- cipato anche al pranzo con Berlusco- re la crescita e, senza mai citare la ni, Marco Tronchetti Provera e lo guerra in Iraq e le differenti posizioni stesso D’Amato. tra i Paesi europei, sottolinea che «le Segnali di riavvicinamento, onori ferite sulla politica estera, a comincia- dovuti da padrone di casa in un mo- re da quelle con i Paesi a noi più mento in cui diventa più complicato vicini, vanno ricucite. Non c’è alterna- chiudere le porte a qualcuno? Il presi- tiva. Occorre impedire che si rifletta- dente della Fiat glissa, e si limita a no sull’economia». definirsi «interessato ad avere il sup- Se l’obiettivo è quello del recupe- porto e la collaborazione del sistema ro della competitività perduta, stesso di cui gli imprenditori sono una par- impegno è richiesto nei confini d’Ita- te importante». Perchè «il nostro lia, dove «ci sono ancora molti nodi compito - dice - è rafforzare la strut- da sciogliere: una pressione fiscale ec- tura industriale della Fiat con la colla- cessiva, una formazione scolastica ed borazione di tutti». Nessuna critica universitaria non sempre all’altezza, diretta all’ex vertice, ma il messaggio un patrimonio infrastrutturale pove- è eloquente: «Allo sviluppo del no- ro e degradato, una burocrazia oppri- stro principale business, l’automobi- mente, una flessibilità ancora insuffi- le, è venuta a mancare attenzione ade- ciente, e un sistema pensionistico guata e molte risorse sono state bru- non adeguato». Anche perchè le ciate. Nel frattempo, il gruppo si era aziende «non possono vincere la par- impegnato in una serie di acquisizio- tita solo sul versante dei costi», nono- ni in una fase di congiuntura molto stante «restino una variabile impor- positiva, e perciò caratterizzata da tante». Con riferimento «al difficile prezzi elevati e da aspettative di gran- negoziato per il rinnovo del contratto de crescita». Ma per il futuro il presi- dei metalmeccanici», e la bocciatura dente è ottimista: l’anno della svolta delle richieste economiche avanzate sarà il 2004, dopo «un 2002 terribi- dalla Fiom-Cgil, bollate come «al di Umberto Agnelli durante l’intervento al convegno della Confindustria Foto di Massimo Di Nonno/Mediamind le», e «un 2003 duro di cerniera» ver- là dell’accordo del ‘93». D’Amato mostra i muscoli Attacca le pensioni e vuole che la Cgil firmi il fallito Patto per l’Italia

DALL’INVIATA Biana Di Giovanni clima che lo circondava proprio perché voleva fare quelle riforme”. Con la me- Epifani: «È sempre il solito ritornello» moria di Biagi si completa il puzzle che TORINO Antonio D’Amato tira fuori la ritrae un D’Amato vittima dei massi- grinta e conclude l’Assise di Torino mo- ROMA «Quando c’è qualche difficoltà sul fronte della finanza pubblica, tutti malisti, vittima della Cgil, vittima del- strando i muscoli. Dice a parole di vo- chiamano le pensioni. È un ritornello anche questo. Non è una verità perchè l’opposizione, dalla parte dei martiri. ler “lasciare la porta aperta alla Cgil la spesa sta nella media delle previsioni e fare allarmi ha sempre generato più Da questa posizione (tutt’altro che perché possa sedersi al tavolo per dare problemi che risultati. Questo è anche un modo un po’ vecchio e tradizionale riformista), il numero uno di Viale del- un contributo”. Ma quello del presiden- di affrontare i problemi». l’Astronomia declama un discorso che te di Confindustria appare più un av- Non sono piaciuti molto al numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, i sembra scritto un anno fa: torna a pun- vertimento, un ordine, un aut aut, che contentuti emersi nel corso del convegno torinese di Confindustria. E non tare i piedi sulla flessibilità del lavoro, un invito. Il discorso di pochi minuti sono piaciute nemmeno le parole del presidente del Consiglio. torna ad esaltare il patto per l’Italia. che tiene davanti alla platea appena ri- «Sia nella convention, sia nell’intervento di Berlusconi - dice - ho visto molto Così come pochi minuti prima il pre- conquistata da Silvio Berlusconi è in insistere su temi vecchi, mentre non ho scorto nessuno sforzo di ricerca sulle mier sembrava tornato alla campagna realtà una raffica di accuse - pesanti e vie nuove che possono determinare un nuovo sviluppo». elettorale (“date a Silvio Berlusconi e a livorose - a chi si permette di In sintesi, secondo Epifani, una convention e un discorso un po’ conservatori. FI il 51% e non avrete problemi”), allo “misurare con il centimetro la sua col- Che il segretario della Cgil interpresta così: «Mi pare un segno delle difficoltà steso modo D’Amato torna alla batta- locazione politica”, a chi cede a pressio- e delle contraddizioni delle imprese: avevano scommesso su questo governo e glia vinta sull’articolo 18 (non lo nomi- ni massimaliste, a chi continua a avevano chiesto di tutto, mentre oggi si accorgono che di quelle promesse è na, parla solo di riforma Biagi, e non fa “seguire logiche di schieramento politi- rimasto poco e quindi si trovano a fare i conti con i problemi di una nessun accenno al referendum). Quan- co” invece di pensare al “bene del pae- economia che non cresce». to alla Cgil, “faccia i conti, il Patto per se”. Disegnando una parabola che ha il Secondo il numero uno di corso d’Italia sarebbe stato lecito attendersi qualche l’Italia è stato firmato da tutte le orga- sapore del populismo si appella alle ri- accenno autocritico sul tema della flessibilità. «Aver puntato tutto sull’articolo nizzazioni tranne che dalla Cgil. Le al- forme necessarie, come “dare lavoro a 18, aver pensato che questo fosse il problema dell’assenza di competitività tre hanno rinunciato al diritto di veto, chi non ce l’ha, offrire una scuola effi- delle imprese italiane è stato davvero un grande errore». Secondo Epifani i alla logica dei tabù che avevano fatto ciente, garantire un futuro migliore ai problemi dell’impresa italiana «hanno altre origini: la scarsa propensione a della concertazione un esercizio inuti- figli”. Così, con un passaggio repenti- innovare, a investire in ricerca, in formazione e in infrastrutture. Bisogna le, un modo per impedire le riforme no, che nasconde la vera ferita che bru- ritornare per questa strada se si vogliono superare le difficoltà». anziché farle”. Così, il dissenso diventa cia sotto i toni da “lotta di trincea”, Sul tema delle pensioni è tornato anche il numero uno della Cisl, Savino tabù, la libertà di non firmare diventa dichiara: “Allora non ci sono riforme Pezzotta. Per ribadire a Berlusconi e D’Amato che in Italia non c’è nessuna veto. Come credere, dopo questo, al- di destra o di sinistra, abbiamo il dove- esigenza di riformare in modo strutturale la pensioni. Per Pezzotta l’unico l’appello al dialogo, al riconoscimento re di fare riforme buone”. Non sfiora ambito di discussione sul tema è quello della delega rispetto alla quale il delle “legittime diversità di opinione”? minimamente la mente del presidente sindacato ha avanzato delle proposte di modifica. E come credere che si parli final- il fatto che tutti vogliono quel famoso mente dei fatti, se il presidente non fa “bene del paese” (chi potrebbe dire il cenno, nanche en passant, alle nuove contrario?), ma che appunto sul come denunce che il presidente della raggiungerlo ci si divide tra diversi nizzato in casa industriale: prima mu- mano ad una stragrande maggioranza “Piccola”, Francesco Bellotti, ha lancia- schieramenti. gugni, poi pacche sulle spalle al pre- da due anni. In questo gioco di capovol- to dal palco di Torino? Nulla sul rigore L’obiettivo è cancellare quell’accu- mier/imprenditore), si torna ad inchi- gimenti, D’Amato alza il tiro della pole- finanziario chiesto da Bellotti, nulla sul sa di collateralismo con il governo di narsi davanti al “grande processo di mica e va all’affondo. “Chi misura con condono, nulla sull’Iva che non viene centro-destra che l’opposizione (e for- riforme che è partito”, e si torna a chie- il centimetro dove ci si posiziona - di- restituita alle imprese (si è arrivati a 4 se anche qualche suo associato) conti- dere quella riforma delle pensioni che chiara - segue la logica di chi delegitti- miliardi di arretrati), nulla sul Tfr, nul- nua a fargli. Così D’Amato si chiama gli industriali aspettano da tanto tem- ma l’interlocutore, fa politica in modo la su quel no al dirigismo preteso dalle fuori, cancellando le differenze in quel po. “Se non la farà l’Europa - dichiara incivile, provocando quel deficit an- piccole imprese, nulla sulla task force “né di destra, né di sinistra”. Eppure, D’Amato - dovremo metterci le mani ti-democratico di cui soffre il nostro europea che il presidente chiede per quando due anni fa la destra parlò di noi”. Ancora: silenzio assoluto sulle Paese”. Primo tassello: chi mi attribui- risolvere il problema della competitivi- fotocopie sui programmi tra Casa delle grandi incognite che pesano su tutti i sce simpatie politiche è anti-democrati- tà. D’Amato si limita a dire che non è Libertà e Confindustria non una paro- piani del governo. Ma i toni dell’elogio co. Secondo passo: chi è anti-democra- vero che gli imprenditori hanno le pile la fu pronunciata in nome dell’autono- non piacciono a D’Amato, che preferi- tico produce quel clima che tanti morti scariche. Il fatto è che questo è il giorno mia dei suoi associati. E anche oggi, sce dar battaglia. E allora, via all’attac- ha provocato. “Come non ricordare delle ricuciture con gli amici al gover- con una piroetta rispetto al giorno pri- co contro l’opposizione, come se le sor- che un anno fa, qui a Torino, Marco no. D’Amato dimentica i malumori. ma (secondo un copione ormai cano- ti del Paese non fossero saldamente in Biagi denunciò quanto pesante fosse il Non resta che attaccare l’opposizione. 16 Italia domenica 13 aprile 2003

Maurizio Maurizi è la 34a persona coinvolta nell’inchiesta sugli appalti truccati. Altro ordine di custodia cautelare notificato in carcere

Tangenti Anas, nuovo arresto a Milano POLMONITE KILLER Controlli dei Nas Susanna Ripamonti bio di mazzette e regali piuttosto impe- quattro episodi di corruzione, avvenuti Maurizi è ancora consulente dell' aggravata alla corruzione e truffa. Il gnativi: ad esempio due orologi del valo- tra il 2000 e il 2001: uno di questi riguar- Anas, Pelagalli, destinatario del secon- meccanismo corruttivo era semplice e a Fiumicino re di 25 milioni delle vecchie lire ciascu- derebbe l'assegnazione con urgenza di do ordine di custodia cautelare, avreb- collaudato: un gruppo di imprenditori, MILANO Un nuovo arresto a Milano per no. Pelagalli invece avrebbe facilitato, lavori alla Ics incaricata di rimuovere be invece ricevuto tangenti accertate tra i quali c’era un accordo di non belli- Da ieri all’aeroporto di Fiumicino sono operativi l’inchiesta sulle tangenti Anas e con que- nella primavera del 2002, l'iter nell'asse- una frana caduta sulla statale della Val- per circa 3.000 euro nel marzo del geranza, partecipava alle aste per gli ap- anche gli uomini del Nas, il Nucleo anti sto sono 34 gli ordini di custodia caute- gnazione di una gara favorendo uno sassina per un importo di circa 270 mi- 2002. Il geometra Anas avrebbe certifi- palti dell'Anas e si spartiva la torta, im- sofisticazione dei Carabinieri. Insieme con il lare firmati dal gip Antonio Corte, per i degli imprenditori già coinvolti nell'in- lioni di lire. cato lo stato di avanzamento dei lavori pedendo ad altri di entrare nel giro. personale medico della Sanità aerea di Fiumicino nuovi campioni della mazzetta. A finire chiesta: Pasquale Lamberti, che lo ha Maurizi occupava un appartamen- della Soimet di Pasquale Lamberti per Esattamente come avveniva nelle mille hanno il compito di svolgere i controlli sia sui in carcere durante la notte è stato un ex ringraziato a suon di bustarelle, ma che to dell'ente nella sede di Milano di piaz- accelerare il pagamento da parte dell' inchieste di Tangentopoli. Alcuni diri- bagagli da stiva sia di quelli a mano, a tutti i manager, Maurizio Maurizi, di 66 anni, adesso lo ha tirato in causa. za Sraffa e aveva libero accesso agli uffi- Anas. In pratica, secondo gli inquirenti genti dell'Anas gestivano le gare d’appal- passeggeri in arrivo o in transito a Fiumicino. Le che prima di andarsene in pensione era Il nome di Maurizi invece lo hanno ci. Così si legge nell’ordinanza a suo avrebbe certificato la conclusione del to assicurando l’assegnazione dei lavori ispezioni sono concentrate in particolare sulla stato capo compartimento dell'Anas di fatto quasi tutti gli imprenditori arresta- carico. Il gip ha quindi ritenuto che ci lavori quando non erano ancora finiti, agli imprenditori che facevano parte importazione di merce alimentare non confezionata, Milano e che ancora adesso aveva man- ti nella prima retata, nel febbraio scor- fosse pericolo di inquinamento delle per consentire la liquidazione da parte della cupola della mazzetta, ma c’era farmaci, multivitaminici e ormoni il cui impiego tenuto un rapporto di consulenza con so. Ma in particolare lo inguaia Alessan- prove e per questo ha deciso emettere dell' Anas.Dopo gli arresti i carabinieri anche un secondo canale per agevolare non è consentito in Italia, in particolare su tutti voli l’ente. È accusato di concorso in corru- dro Crisafulli, titolare della Ics. È lui un provvedimento di custodia cautela- hanno perquisito per cinque ore abbon- gli amici: gli interventi urgenti possono provenienti dai paesi «a rischio» dell’Estremo zione. Un secondo mandato è stato in- che, interrogato nei giorni scorsi, ha re in carcere, anche se l’ex manager, coi danti gli uffici milanesi dell'Anas, in essere assegnati senza gare d’appalto e Oriente e dell’Africa. All’interno della hall degli vece notificato in carcere a un ex geome- confermato il meccanismo dei lavori as- suoi 66 anni non è più giovanissimo e piazza Sraffa e hanno sequestrato parec- così venivano addirittura simulate fra- arrivi internazionali è stato attivato un «filtro», tra dell'azienda, Mauro Pelagalli, al qua- segnati con «somma urgenza»: un bu- avrebbe forse meritato la misura più chi documenti: anche le agende di diri- ne per rendere urgenti lavori inesisten- composto da uomini del Nas, che indossano un le è stato contestato un nuovo episodio sinnes di 350 mila euro che il dirigente blanda degli arresti domiciliari. I carabi- genti, ingegneri e geometri del compar- ti. Nell’inchiesta sono coinvolti 22 im- fratino blu con la scritta Nucleo Antisofisiticazione di corruzione. in pensione aveva amministrato favo- nieri del Noe che hanno eseguito l’arre- timento. prenditori e una dozzina di funzionari Sanità, addetti doganali e finanzieri, i quali invitano i Maurizi è finito nei guai perchè, rendo gli amici e intascando mazzette sto hanno comunque già passato al se- I primi arresti di questa inchiesta e dirigenti dell'Anas dei comparti di Mi- passeggeri ad aprire i propri bagagli e a mostrarne il stando all’accusa, nel 2000 avrebbe asse- calcolate secondo una taratura precisa: taccio la sua abitazione milanese senza risalgono al 12 febbraio scorso quando lano, Torino e Palermo. Il giro di tan- contenuto e sequestrano gli eventuali alimentari e gnato alcuni lavori urgenti (che non il 5% dei lavori ottenuti. Crisafulli, arre- trovare nulla che possa essere utile per vennero fatti i primi 32 arresti con accu- genti accertato è di circa mezzo miliar- prodotti la cui importazione è vietata. sono soggetti agare d’appalto) in cam- stato il 12 febbraio scorso, ha parlato di le indagini. se che andavano dalla turbativa d'asta do, pari al 5% degli appalti assegnati.

DEMOCRATICI DI SINISTRA Con la Moratti la scuola è più povera Terremoto, sono centinaia gli sfollati La scuola della Moratti è «più povera e più rigida». È questa l’opinione espressa ieri dal segretario del Dipartimento sapere, formazione e cultura dei Ds, Il sisma ha provocato danni più pesanti del previsto. Novi Ligure il comune più colpito Andrea Ranieri, nel corso dell’assemblea nazionale del partito sulla scuola, che si è svolta ieri con lo slogan «Contro e oltre la Moratti rilanciamo la Vittorio Locatelli tro. L’edificio principale del Comu- scuola di tutti e di ciascuno». «Ci troviamo di fronte ne è inagibile e sia il Com che l’ammi- ad un attacco forte alla scuola pubblica - ha detto nistrazione municipale si sono trasfe- Ranieri - ma ricade su di noi la responsabilità di MILANO Non solo paura per il terre- riti al Comando della Polizia Munici- impedirne il degrado e costruire le condizioni in cui, moto che venerdì ha colpito numero- pale. Il sindaco di Novi, il diessino dopo la sconfitta del centrodestra, non ci troviamo si centri dell’Alessandrino. Sono cen- Mario Lovelli, fa il punto della situa- di fronte alle macerie della scuola pubblica». tinaia le persone che sono rimaste zione: «Buona parte delle abitazioni Secondo Ranieri è necessario mettere a punto un senza casa e molte strutture sia pub- sono inagibili e abbiamo venti nuclei modello di trasferimento di risorse basato sul bliche che private sono state seria- familiari sloggiati e sistemati in una numero degli alunni nelle scuole, di allievi stranieri mente lesionate. I danni sono abba- scuola cittadina. Abbiamo centinaia da inserire nelle classi, di portatori di handicap, e su stanza pesanti e il sisma ha colpito di segnalazioni di danni e lesioni ad queste basi le scuole progetteranno le loro necessità anche le più note aziende vinicole abitazioni ed edifici. Il centro storico di organici. All’incontro era presente anche il del territorio. Sono ancora gravi le è disastrato, completamente chiuso segretario della Cgil scuola Enrico Panini. condizioni di uno dei due feriti, un al traffico veicolare e in alcuni tratti uomo di 40 anni, ricoverato in pro- anche all’accesso pedonale, e abbia- gnosi riservata per trauma cranico mo dovuto fare un’ordinanza di all’ospedale di Alessandria. Ieri matti- chiusura per gli esercizi pubblici del- L’ULTIMO IMPERATORE na alla prefettura di Novi Ligure si è la zona». Da domani tutti gli uffici tenuto un vertice con tutti i sindaci comunali saranno trasferiti in un’al- Sarà presto Beato dei comuni più colpiti per fare il pun- tro edificio e presso locali che l’am- to della situazione con il prefetto e ministrazione sta cercando. Per Carlo D’Asburgo l’assessore regionale alla protezione quanto riguarda le famiglie senza ca- civile. Ieri scuole chiuse in tutta la sa il sindaco Lovelli teme che «quelle Papa Wojtyla ha deciso di avviare verso la zona e in molti comuni l’ordinanza con ordinanza di sgombero siano si- beatificazione l’ultimo imperatore d’Austria, Carlo di chiusura è stata prolungata fino a tuazioni che si protrarranno per mol- d’Asburgo, nato nel 1887 e morto in esilio, a domani. to tempo perché purtroppo è Madeira, nel 1922. Era figlio di Francesco Giuseppe Questa mattina il capo del Dipar- un’emergenza non transitoria. I tec- a cui successe nel 1916, durante la prima guerra timento della Protezione civile, Gui- nici stanno monitorando tutte le si- mondiale. Ieri la Congregazione per le Cause dei do Bertolaso, sarà a Novi ligure per tuazioni segnalate dai privati e pub- Santi, presieduta da Giovanni Paolo II, ne ha infatti effettuare un sopralluogo nelle zone bliche. Possiamo dire che la situazio- decretate «le virtù eroiche» prima tappa del colpite dal terremoto e incontrare le ne, per quanto riguarda le esigenze cammino verso gli onori degli altari. autorità locali. Intanto, il presidente varie è sotto controllo, ma in una Servirà adesso l’accertamento di un miracolo della regione Piemonte, Enzo Ghigo, realtà che è obiettivamente di emer- Sfollati per il terremoto ospitati in una struttura a Novi Ligure Massimo Pinca/Ap attribuito all’imperatore, e poi Carlo d’Asburgo ha firmato la richiesta di riconosci- genza e grande preoccupazione da potrà essere proclamato beato e venerato a livello mento dello stato di calamità. parte della gente». locale. Sulla zona colpita dal sisma ieri è Il dirigente della Polizia munici- caduta anche la pioggia, contribuen- pale di Novi, Piero Vergante, è il co- do ad aggravare le condizioni degli ordinatore della Protezione civile del- Enna sfollati, in particolare quelli che han- la zona e fa il punto sulla situazione: DS MILANO no trascorso la notte sotto la tendo- «Il Comune forse più colpito è quel- poli allestita dalla Protezione civile a lo di Sant’Agata Fossili in cui quasi non potevano essere provocati dalla caduta. Erano stati gli Majorino nominato Serravalle Scrivia o in strutture tutti gli edifici sono lesionati, a Poz- stessi medici dell’ospedale di Leonforte a denunciare ai carabi- d’emergenza. A Serravalle erano 12, zolo, Pasturana e Villa Alvernia la Uccide la figlia psicolabile nieri che le ferite della donna erano «anomale rispetto ad un nuovo segretario fino a ieri, le case dichiarate inagibili situazione è migliore così come a Sar- urto del corpo per caduta». con ordinanze di sgombero. Situazio- digliano e Cassano dove sono lesiona- Indagando i carabinieri hanno scoperto una situazione fa- È stata varata ieri l’Unione Comunale dei Ds di ne ancora peggiore a Sant’Agata Fos- ti alcuni edifici pubblici. Anche a No- Arrestato un settantenne miliare gravissima. Il pensionato, vedovo, conviveva con una Milano con l’elezione di una direzione unitaria e con sili, uno dei comuni epicentro del vi Ligure la situazione non è facile: donna anche lei psicolabile cui alcuni anni fa erano stati tolti i 4 la nomina di Pierfrancesco Majorino a segretario terremoto: il 70% delle abitazioni è per ora abbiamo effettuato oltre 700 figli perché non era in grado di accudirli. D’Agostino maltratta- cittadino della Quercia milanese. Il voto danneggiato e una ventina di abitan- sopralluoghi e si può ipotizzare che AGIRA (Enna) Ha picchiato la figlia psicolabile a sangue, causan- va anche l’altro figlio, anche lui con gravi problemi mentali, ed i è stato unanime. Majorino, 29 anni, è un esponente ti hanno trascorso la notte in una la scorsa notte oltre un migliaio di dole ferite interne gravissime che ne hanno alla fine provocato carabinieri sostengono che a volte, quando si recava nel suo della minoranza interna e ricopriva dal settembre residenza per anziani. Altri 20 sfolla- persone abbiano dormito fuori casa la morte. Ma ai medici dell’ospedale e ancora prima ai barellieri podere di campagna, lo legava ad un albero. 2002 il ruolo di coordinatore milanese. ti sono a Gavi, dove il palazzo del solo a Novi, più altre duecento circa dell’ambulanza che lui stesso aveva chiamato, Gaetano D’Ago- Quando l’uomo è stato arrestato alcuni vicini di casa hanno «Abbiamo dato un importante segno di unità a tutto Municipio è chiuso perché inagibile. negli altri comuni. Molti di loro han- stino, 74 anni - pensionato di Agira - aveva detto che la donna imprecato contro di lui tentando di linciarlo. Ora è rinchiuso il partito senza diluire le differenze che pure Uno dei comuni più colpiti è no trovato ospitalità da amici o pa- di 45 anni era caduta dalle scale di casa durante una crisi nel carcere di Nicosia in attesa di essere interrogato dal magi- esistono. Ci unisce ad esempio la volontà di lavorare quello di Novi Ligure, a cui fa capo il renti. Le ordinanze vere e proprie di nervosa. strato. Sembra che nella cittadina da anni corressero voci sulla per dare a Milano una alternativa di governo Centro operativo misto (Com) della sgombero sono state oltre trenta a I carabinieri ieri l’hanno arrestato con l’accusa di omicidio situazione vissuta dai due figli disabili del pensionato, ma i credibile che ci permetta di battere la protezione civile che segue altri 10 Novi e una ventina a Sant’Agata, più preterintenzionale perché l’autopsia disposta dalla procura di servizi sociali non sarebbero mai intervenuti per verificare le destra -ha detto Majorino- nei prossimi comuni, compresi quelli dell’epicen- alcune negli altri comuni». Enna ha dimostrato che i danni agli organi interni della vittima loro condizioni di vita. appuntamenti elettorali».

Luigi Manconi bellissima (se si può parlare di bellezza a proposito di un tema che gronda tanto dolore), Altre donne. Viaggio nella carcera- zione femminile. E’ una iniziativa della commissione Pari os’è necessario e cos’è superfluo? Ovvero che cos’è stret- opportunità del comune di Carpi e della vicepresidente, Danie- C tamente indispensabile e che cos’è, invece, inessenziale la De Pietri; le foto sono di Marco Cattaneo e Francesco e voluttuario? Si tratta di un dilemma antico, che costituisce - Cocco, i testi di Jasmina Trifoni. In quelle foto, che ritraggono da sempre - materia di riflessione storica, sociologica e antro- detenute di numerose carceri italiane, c’è la rappresentazione pologica. L’assunto di partenza è che i bisogni – anche quelli Il superfluo indispensabile di una resistenza ostinata (e dolcissima): fatta di vestiti ricer- considerati «innati» e «primari» – risentono in maniera pro- cati e di trucco accurato, di gesti e di sorrisi, di ammiccamenti fonda delle condizioni ambientali. Variano, dunque, in rap- e di atteggiamenti, che – tutti – sembrano segnalare una porto ai mutamenti sociali e culturali, alle fasi storiche e alle Luigi Manconi volontà di seduzione. Ossia, di relazione vera. La forma che forme di relazione, agli stili di vita e ai modelli di produzione assume, dentro, il bisogno di comunicare con gli altri, con il e di consumo. Tutto ciò è verificabile e misurabile, in particola- preparino ai colloqui con i familiari: e di quale cura mettano della riduzione della persona al suo comportamento (al suo fuori, e di comunicare sé: la propria incoercibile (e umanissi- re, nelle situazioni estreme: e lo stato di reclusione e di priva- nell’abbigliamento, nella pettinatura, nella pulizia delle scar- crimine), l’immagine di sè che si trasmette è bene essenziale. ma) unicità. zione della libertà personale è una delle condizioni ultime, di pe. Nel luogo della spoliazione assoluta, della totale de-priva- E’ tutela di sé e della propria personalità: della propria irridu- Cristina Comencini, in un bel testo pubblicato nel catalogo confine e di crisi, dove i bisogni si manifestano nella loro zione e de-personalizzazione, dell’anonimato serializzato e cibile singolarità. E’ quanto suggerisce una mostra fotografica della mostra, vede in quelle donne, piuttosto, la riproduzione ineludibile verità. Dunque, nei luoghi della segregazione, cos’è di una condizione infantile: una infanzia mai vissuta o alla indispensabile e cos’è superfluo? Cos’è bene secondario e cos’è quale si ritorna, quando si è reclusi (ovvero bloccati nel movi- bene di prima necessità? Esiste tutta un’aneddotica e tutta mento, nel pensiero, forse nel crescere). Che sia la seduzione una mitologia infra-carcerarie ed extra-carcerarie sull’esalta- della donna, spasmodicamente tesa al rapporto con l’altro, o il zione parossistica di questa o quella richiesta irrazionalmente gioco della bimba che vuole vivere la sua età (mai conosciuta o negata (il cappotto o i libri con la copertina rigida, di cui ha perduta), in ogni caso, scorgiamo - in quelle foto, in quei volti, scritto Adriano Sofri; l’approvvigionamento di cipolle; l’accen- in quei corpi - il senso di una perdita irreparabile. E, invece, è dere o lo spegnere la luce; i gatti…). interesse – in primo luogo della società – che una riparazione Per il detenuto e per la detenuta, bene di prima necessità è, (una qualche riparazione) sia sempre possibile. Per tutti. certamente, l’immagine di sé. Si è detto di come i detenuti si Scrivere a: [email protected] domenica 13 aprile 2003 pianeta 17

Da tre anni Cambiano le nell’isola cose anche di Castro nell’America ‘‘ era in vigore ‘‘ latina della una sorta di guerra contro moratoria l’Iraq

Maurizio Chierici no fatto, capisco i motivi che li han- no spinti, senza alcuna capacità, a tentare l'avventura. Il solo modo C'è un legame tra gli Stati Uniti del- per lasciare Cuba…». Lui non ha le guerre preventive e l'indurimen- mai voluto andarsene. to di Cuba verso i dissidenti o chi Qualcosa si sta indurendo all' cerca di scappare? Non sembra, an- Avana. Qualche giorno fa sono stati che se l'Avana è abituata a sintoniz- condannati 75 dissidenti che si op- zare ogni reazione misurando mor- ponevano con proposte al limite bidezza ed intransigenza col gran dell'utopia, al partito unico e alla paese di là dal mare. La fucilazione mancanza di uno spazio di dibatti- dei tre dirottatori di un vaporetto to, chiedendo che l'internazionale urbano - Baragua, ferry che traspor- socialista arrivasse all'Avana per so- ta passeggeri da un posto all'altro stenere la loro battaglia e discutere della città, ragazzi in marcia verso le la tutela dei diritti umani. Che a discoteche della salsa - interrompe Cuba non vengono violati con la tre anni di moratoria ufficiale, pre- violenza degli altri regimi lati- ceduta da una lunga sospensione de- no-americani. La propaganda batte cisa per onorare la visita di Giovan- questi tasti, ma come spiega monsi- ni Paolo II. Per esempio: non è stata gnor De Cespedes, discendente di mai eseguita la condanna a morte uno dei due padri della patria assie- del mercenario salvadoregno, ingag- me a Josè Marti, e per anni segreta- giato dagli estremisti di Miami, per rio della conferenza episcopale: seminare terrore e far scappare i tu- «Nelle carceri l'oppressione è dura risti da Cuba. È ancora in carcere. ma psicologica». Un'ora di rieduca- Una scheggia della sua «bomba di- zione civile e politica al mattino, mostrativa» ha un'ora al pome- ucciso un inge- riggio. Se la pe- gnere italiano na arriva a vent' all'Avana per la- anni si esce con voro. Decisioni la testa girata. I di ieri. Adesso i tamburi degli colpevoli sono esuli la pensano stati passati per diversamente: le armi. Giro di vite a Cuba, torna la pena di morte distribuiscono Il 2 aprile il notizie di tortu- vaporetto veni- re e sangue. va preso in Fucilati i dirottatori responsabili di un maldestro tentativo di fuga. Deluse attese e tolleranza Qualche caso, ostaggio da die- forse, in 44 an- ci passeggeri ar- ni, ma non è la mati di coltello. Hanno ordinato al del presidente è un governatore pre- brava che la transizione avesse scel- ganda caricati a Miami: 12, 15 anni regola. comandante di uscire in mare, dire- occupato per la stanchezza dei redu- to questo tipo di tolleranza. di pena, non di più. L'analisi distribuita ieri da Ma- zione Miami. Dopo 45 miglia sono ci fuggiti a migliaia da Batista in Ma dopo la visita del Papa tante Elisardo Sanchez, socialdemo- nule Costa Morùa, segretario della rimasti a secco. Un rimorchiatore li poi. Lavorano e lasciano perdere la attese sono state deluse. L'invecchia- cratico e responsabile di un comita- Corrente Socialdemocratica Cuba- trascina nel porto di Mariel. Si ar- nostalgia di plastica di Little Avana. mento dei Comandanti esaspera la to per i diritti umani non ricono- na (con tanto di indirizzo, Centro rendono lasciando che gli incolpe- Il risentimento si stava affloscian- distensione di un cambio generazio- sciuto dal governo, poteva incontra- Avana) riflette due sconsolazioni: il voli scivolino in mare. Nessuna vio- do. Anche perché alla tolleranza di nale e di una apertura democratica re giornalisti e visitatori americani rifiuto del governo di dialogare su lenza per merito di due ragazze fran- Clinton, Castro si era adeguato allar- sempre rimandate. Eppure tre anni di passaggio. Distribuiva biglietti da proposte elaborate dall'opposizione cesi, ebree di origine tunisina, came- La disperazione gando le maniche. Sei anni fa, la fa, nel campo dei lavori forzati di visita, veniva invitato alle feste na- democratica non riconosciuta e l'in- riere di un ristorante attorno all' della madre di folla dei balseros montava su bar- Pinar del Rio e nelle carceri di massi- zionali di qualche ambasciata dell' fantilismo di oppositori convinti Opera di Parigi: era la prima vacan- uno dei chette fatte in casa e prendeva il ma sicurezza attorno all'Avana, Europa del Nord. Gli anni di prigio- che bastino mille firme per costrin- za nei Carabi, avevano voglia balla- dirottatori largo sotto gli occhi di poliziotti e qualche giornalista ha incontrato ne appartenevano al passato. Riavu- gere alla resa chi comanda. La sua re. Sonia Arbid, 19 anni, mormora condannati a parenti: potevano partire. Da riva colpevoli che pagavano la stessa im- to il passaporto, è rimasto mesi in tessitura è più sottile ma il nodo a Barbaro Ledovan Sevilla, uno dei morte, in alto il arrivavano raccomandazioni e con- presa dei ragazzi fucilati. Confessa- giro per il mondo: gli intransigenti finale resta lo stesso. Per non finire capi del colpo di mano: «Se mi lasci battello sigli. E possono anche tornare per vano il delitto d'aver rubato una di Miami lo accusavano d'essere nelle braccia interessate dell'Ameri- andare, ti sposo. Come marito puoi sequestrato le vacanze, Natale e Pasqua. Vestiti barca proprietà dello stato per scap- d'accordo con Fidel. Ieri mattina ca di Bush, quindi dare l'alibi di venire in Europa». E si tuffa. L'ami- da americani, offrono pranzi gigan- pare. Un vecchio poliziotto aveva Sanchez ha mormorato parole ama- una cospirazione da reprimere, la ca e gli altri passeggeri la seguono. teschi ai familiari ammirati. Sem- sbarcato armi e volantini di propa- re: «Anche se non scuso ciò che han- società civile deve aprire gli spazi Barbaro è stato fucilato dopo il con cautela ma pretendere che le processo, grazia respinta dal Consi- socialdemocrazie d'Europa, final- glio di Stato presieduto da Castro. mente, si interessino di Cuba. «Un Muoiono con lui Lorenzo Copeyo e Bomba a mano esplode a Khost davanti a una pattuglia: tutti salvi Il referendum per l’ingresso nella Ue vinto con l’83,7% dei voti modo per difendere la nostra indi- Jorge Martinez. Altri quattro com- pendenza col buonsenso». Ma pone plici, all'ergastolo. Un quinto, trent' una domanda: «Se gli oppositori anni di prigione e le tre ragazze che vengono condannati perché al sol- li accompagnavano a pene da due a Afghanistan, agguato Ungheria: sì all’Europa do degli Stati Uniti, perché loro van- cinque anni. «È un piano sinistro no in prigione mentre James Ca- della provocazione suggerita dai set- son, capo dell'Ufficio di Interessi de- tori più estremisti del governo degli gli Usa a Cuba, resta all'Avana e Stati Uniti e degli alleati mafiosi e contro gli alpini Una valanga di consensi nessuno se la prende col responsabi- terroristi di Miami. Vogliono crea- le diretto dell'atteggiamento di re un pretesto per aggredire la no- Washington nella nostra capitale?». stra patria». Un altro attentato contro gli alpini in Afghani- è esplosa, ma non ha provocato feriti (neppure BUDAPEST L'Ungheria, ex paese satellite sovieti- Medgyessy con dietro in fila indiana l'intero Qualcosa sta per cambiare nell' È vero che l'associazione cuba- stan. Prima i razzi contro la base Salerno, poi gli tra i civili afgani), né danni. Nei concitati mo- co, ieri ha espresso un fragoroso sì al referen- governo, in doppio petto blu ed un sorriso sma- America Latina della guerra irache- no-americana presieduta dal figlio spari contro una pattuglia. E ieri, una trappola menti successivi all'esplosione sarebbero stati vi- dum sull' ingresso nell' Unione Europa, deciden- gliante. «Saluto gli ungheresi cittadini dell'Euro- na che finisce. Si respira una strana di Mas Canosa, pupillo di Reagan e esplosiva nel pieno centro abitato di Khost, che sti due uomini armati, ma su questo particolare do con l'83,7% di voti a favore e 16,2% di con- pa» ha detto Peter Medgyessy, annunciando uffi- attesa. Che determina scelte difficili Bush padre, ha ripreso fiato dopo solo per miracolo non ha provocato feriti. L'ulti- non ci sono conferme ufficiali. Un uomo è stato trari il ritorno ai valori occidentali, come già nel cialmente la vittoria del sì con quasi l'84% dei da immaginare qualche mese fa. Ol- l'addio del presidente Clinton. La mo «atto ostile» nei confronti dei militari della fermato perché sospettato di avere avuto un ruo- 1997 aveva deciso con l'85% di entrare nella suffragi. «Lo abbiamo fatto per il futuro dei tre alla fucilazione all'Avana sinto- «Giralda» torre che imita le giralde task force Nibbio è avvenuto alle 10:25 locali (le lo nell'attentato ed è stato condotto per accerta- Nato, dopo quattro decenni nel Patto di Varsa- nostri bambini» ha detto. Feste come quella di mo di un irrigidimento con chissà di Siviglia e Marrakech, un tempo 7:55 in Italia). Una pattuglia italiana, composta menti nel quartier generale degli alpini. Sull'iden- via. «La festa può cominciare» ha annunciato Budapest sono state organizzate un po’ ovun- quali timori, l'allarme si allarga al municipio e simbolo della città, è da alcuni militari su due automezzi, stava transi- tità di questa persona non sono stati forniti parti- poco dopo l' arrivo dei primi risultati il ministro que nel paese. Ancora prima della mezzanotte Venezuela. Chavez accetta il refere- stata donata da Bush figlio al figlio tando nel villaggio di Khost, a pochi chilometri colari, anche se i sospetti, secondo quanto si è degli Esteri Laszlo Kovacs, In una serata fresca fuochi d'artificio si sono svolti sulla collina del rendum fissato il 19 agosto, data di Canosa. Affacciata sul porto, ri- dalla base Salerno e dal confine con il Pakistan; appreso, è che possa trattarsi di un uomo legato ma asciutta è partita così la grande festa prepara- Castello di Buda, sopra al ponte delle Catene indicata nel braccio di ferro dei gior- splende per benevolenza della nuo- un villaggio un tempo roccaforte di Al Qaeda e all’ex regime dei talebani. ta sulla riva del maestoso Danubio di Budapest illuminato a giorno, mentre risuonava l'Inno ni di scontro: coincide col rispetto va amministrazione sensibile all' an- dove ora imperversano pericolosi «signori della È questo l'ennesimo attentato contro i milita- tra il Ponte delle Catene e Ponte Margherita. alla gioia di Beethoven, che è l'inno dell'Europa. della sua costituzione, ma nelle ulti- ticastrismo. Anche radio e tele Mar- guerra», nemici del governo Karzai e spesso in ri italiani di Enduring Freedom. Solo una settima- Fino all'alba cantanti e complessi musicali han- L'affluenza non è stata però così alta come era me settimane cercava di rimandare. ti, alle quali Clinton aveva tagliato i lotta tra loro. La dinamica di quello che sembra na fa, una raffica di un mitragliatore, era stata no suonato tutta la musica necessaria per festeg- previsto, ma si è fermata al 45,5%, forse sarà E all'improvviso va bene. E all'im- fondi, ricominciano a bombardare un vero e proprio attentato è ancora in corso di esplosa contro un gruppo di alpini. Un vero e giare il ritorno dell'Ungheria nella società dei stato il primo sabato elettorale (in passato si provviso una bomba fa saltare la l'Avana con notizie un po' vere, so- accertamento. Secondo quanto si è appreso, tut- proprio agguato, da parte di un uomo che è valori europei, mentre sull'altro lato del Danu- votava la domenica) o forse perchè quasi nessu- sede della mediazione dell'Organiz- prattutto fantastiche. Ma la strate- tavia, un ordigno rudimentale, composto da due riuscito a dileguarsi, quando ha visto che gli bio, sulla piazza davanti all'Accademia su un no aveva dubbi sulla volontà dell'ex paese comu- zazione degli stati Americani dove gia tiene d'occhio, soprattutto, il vo- bombe a mano collegate tra loro, è stato lanciato alpini si stavano preparando a rispondere al fuo- grande schermo veniva mostrato man mano nista di entrare in un nuovo futuro europeo. si deve firmare l'accordo. Colpa di to cubano in Florida dove il fratello vicino uno dei due veicoli. Una delle due bombe co. l'andamento dello spoglio, i discorsi del premier L'ingresso nell'Ue sarà l'1 maggio 2004. chi ?

La sorella Lucinda e la nipote Clau- A quattro anni dalla scomparsa di dia annunciano la morte di GIORDANO POLLASTRI VITTORIO TREZZI Dopo lunga malattia, affrontata la moglie e la figlia lo ricordano con con coraggio, lontana dalle sue immenso affetto e nostalgia. montagne ancora bianche di neve, si è spenta La famiglia Taddia Gotti ricorda a ENRICA PISCHEL COLLOTTI parenti e amici il 25˚ anniversario della scomparsa di Ne danno l’annuncio il figlio Fran- cesco, con Alessandra, Chiara e AROLDO GOTTI Matteo. I funerali si svolgeranno martedì 15 e il 2˚ anniversario del padre aprile alle ore 9,30 presso il chiostro PRIMO GOTTI dell’Università Statale di Milano, via Festa del Perdono 7 con l’amore di sempre. Pieve di Cento, 13 Aprile 2003 La Federazione milanese dei Demo- cratici di sinistra è vicina alla fami- Nell’11˚ anniversario della scompar- glia per la scomparsa della compa- sa di gna VALERIA FLAVINA ENRICA PISCHEL COLLOTTI Carlo e Giampiero sempre la ricor- e porge sentite condoglianze. dano 18 domenica 13 aprile 2003

CAGLIARI E NAPOLI LE CAPITALI DEL SOMMERSO LA POPOLARE DI MILANO VERSO MEDIOBANCA

MILANO Cagliari, Napoli e Caltanissetta sono a rischio più no al Sud, ma riguardano anche il Centro Italia: Viterbo, MILANO «Non posso dire nulla: quando e se ci saranno con le banche interregionali e popolari, ma noi abbiamo elevato di lavoro sommerso. È quanto emerge da una Roma e Frosinone sono sullo stesso piano di Crotone, notizie ve lo dirò». Lo ha detto Roberto Mazzotta, presidente anche la possibilità si espandere la nostra rete sul territorio». ricerca dell’ufficio studi della Cgia di Mestre che, attraver- Matera e Trapani; mentre Lucca in questa graduatoria di Banca Popolare di Milano, al termine dell’assemblea dei Per quanto riguarda i risultati «il primo trimestre dell’an- so un incrocio di dati relativi a redditi e depositi bancari, occupa la stessa posizione di Brindisi, Messina, Ragusa e soci rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano chiarimen- no ci dà risultati allineati con quelli di budget: l’andamento agli indici di disoccupazione, consumi familiari ed elettri- Teramo. ti su un possibile ingresso dell'istituto nel capitale di Medio- della gestione conforta i nostri obiettivi di budget con ele- ci, ha tracciato una possibile mappatura provinciale del Dalla Ue intanto arriva, perentorio, l’invito a ridurre banca. menti migliorativi». «Per il 2003 - ha proseguito Mazzotta - rischio di lavoro sommerso in Italia. drasticamente il lavoro nero, con il taglio degli oneri fiscali «Abbiamo lavorato - ha detto ancora Mazzotta - per puntiamo a livelli del risultato di gestione in linea con quelli Con l’incrocio dei valori considerati nella scala di «ri- sui bassi salari e l’aumento degli incentivi all’emersione del creare le premesse di un possibile meccanismo espansivo che del consuntivo 2002». schio» il capoluogo sardo, quello campano e la provincia sommerso. cercasse di rafforzare gli assetti patrimoniali: abbiamo messo E a proposito della governance della banca che la società siciliana fanno registrare gli indici più elevati. Seguono «Nonostante il miglioramento degli ultimi anni - dice a posto la banca che oggi è pronta, ma non è pronta invece Deminor ha contestatato, Mazzotta ha detto che il rapporto Catania, Palermo, Taranto e Terni, poi Agrigento, Caserta Bla commissione europea di Bruxelles - persistono divari per una fusione». «Sono contrario alle operazioni straordina- con Deminor «è tornato buono. Aveva avuto una reazione e Siracusa (0,704). A vincere per «trasparenza» nel settore importanti tra l’Italia e il resto dell’Europa, in particolare rie - ha aggiunto - che cancellano l’identità per il marchio scomposta, ma ora mi pare che la situazione possa dirsi dell'economia, invece, è Belluno, seguita da Varese, Trevi- per donne e giovani, ma anche differenze tra un nord della banca. Non sono un sostenitore della dimensione, le risolta». A conclusione dell’assemblea dei soci, Mazzotta ha so, Rovigo, Modena e Bolzano. vicino alla piena occupazione ed un sud con un tasso di aggregazioni vanno bene tra diversi purchè non comportino detto scherzosamente «alcune volte quando ci si arrabbia si Le stime più elevate sul «nero» calcolate non si limita- disoccupazione elevato e un debole tasso d’occupazione». fusioni». Per il presidente della Bpm «il terreno è ora aperto favoriscono i buoni rapporti».

Tremonti e Fazio si scoprono ottimisti Il ministro: i nostri conti sono a posto. Il G7 si chiude con la preoccupazione per l’economia

Bruno Marolo do monetario quanto l’Unione Euro- smo generico una preoccupazione pea hanno ridotto le stime di crescita evidente. Nella riunione, i ministri dell’economia italiana. Tutto il mon- delle finanze e i banchieri centrali dei WASHINGTON Il ministro Tremonti si do sta male, e per il ministro delle sette paesi più potenti del mondo si consola. L’economia italiana potreb- finanze questo è un mezzo gaudio. sono trovato d’accordo su due punti. be andare peggio, quindi si può dire “Le differenze del passato - ha soste- Il primo è che la crisi globale conti- che il governo ha fatto bene. Al G7 di nuto - erano dovute a difficoltà gene- nua, il secondo è che nessuno dei Washington, dove sono emersi molti rali legate alla guerra, non a errori sette è in grado di indicare una cura motivi preoccupazione per il rallenta- nostri o a eccessi di ottimismo da efficace. mento della crescita globale e poche parte nostra. Abbiamo dovuto gover- “L’economia mondiale - ammet- indicazioni concrete per affrontare la nare attraverso due guerre”. Adesso te il comunicato - deve fare fronte a crisi, Giulio Tremonti e il governato- che la guerra in Iraq è più o meno molte sfide. In questa ottica abbiamo re della banca d’Italia Antonio Fazio finita, c’è poco da stare allegri. “Le ribadito il nostro impegno di coope- si sono espressi con il solito ottimi- condizioni dell’economia - ha affer- razione multilaterale. La crescita del- smo. mato Fazio - dovrebbero migliorare, la maggior parte delle nostre econo- “Mi limito a dire - ha esordito ma rimangono molti problemi. Le mie rimane sotto tono. Una ripresa Tremonti - che i numeri sull’econo- previsioni del fondo monetario sono forte e duratura è essenziale per i no- mia italiana si danno al parlamento molto influenzate dall’Iraq. La guerra stri paesi e per il mondo”. In febbra- italiano, ma mi pare che tutte le aspet- ha fermato l’economia dei paesi svi- io, gli stessi ministri avevano sostenu- tative, le strumentalizzazioni dram- luppati per sei mesi”. to che le loro economie “rimanevano matiche e speculative possano essere “Abbiamo presentato - ha aggiun- resistenti”, nonostante il rallentamen- considerate superate. Tutti sanno co- to Tremonti - alcune ambiziose ipote- to della crescita. Questa volta nelle me vanno i numeri in Europa e an- si di politica europea, non alternative loro dichiarazioni la parola che quelli che si aspettavano situazio- al patto di stabilità, ma se non c’è “resistenza” è stata cancellata. “C’è ni critiche vedranno invece una situa- consenso non si va avanti”. Il mini- molta incertezza - ha detto il governa- zione in linea con le aspettative e i stro non ha spiegato in che cosa consi- tore della banca centrale tedesca Er- numeri che circolano”. Le previsioni stessero le sue proposte, ma non sem- nst Welteke - ci vedremo più chiaro del Fondo Monetario Internazionale bra che abbiano avuto un grande im- quando la guerra sarà davvero fini- sono meno che modeste. In Italia vi patto sul comunicato finale del G7, ta”. dovrebbe essere una crescita dell’1,1 che definisce “sotto tono” l’econo- In due ore di discussione nella per cento nel 2003 e del 2,3 per cento mia globale. Il documento cerca di Blair House, i sette ministri hanno Giulio Tremonti e il ministro dell’Economia francese Francis Mer Rick Bowmer/Ap nel 2004. La Commissione Europea attenuare con qualche frase di ottimi- attenuato leggermente il tono negati- prevede un incremento dell’econo- vo del comunicato preparato dagli mia italiana dell.1,0 per cento nel sherpa. La versione definitiva promet- 2003 e del 2,1 per cento nel 2004. Il Ma il segretario al Tesoro americano, Snow, precisa: nessun compromesso, questo non modifica la posizione degli Stati Uniti te: “Ognuno di noi si impegna a per- Fondo monetario prevede che il rap- seguire sane politiche macroeconomi- porto fra deficit e prodotto interno che che sostengano una crescita robu- lordo sarà del 2,4 per cento quest’an- sta. In un ambiente di bassa inflazio- no e del 2,3 per cento l’anno prossi- ne e bassi tassi di interesse vi è il mo, mentre l’Ue si aspetta rispettiva- «Risoluzione dell’Onu per ricostruire l’Iraq» potenziale per una crescita maggiore mente il 2,3 e il 3,1 per cento. tramite riforme strutturali che au-

Secondo Tremonti il governo mentino la produttività, e per ridare non ha nulla da rimproverarsi per il WASHINGTON I ministri finanziari del G7, riu- futuro del suo paese. «Noi riconosciamo la Una parola che per gli Stati Uniti però Snow ha aggiunto poi che alla fine dalla fiducia agli investitori tramite la tra- fatto che nei giorni scori tanto il fon- niti ieri a Washington, hanno appoggiato necessità di uno sforzo multilaterale per aiuta- non cambia di molto la visione delle cose. guerra in Iraq non può essere automatica- sparenza e la disciplina dei mercati”.

l’idea di una risoluzione dell’Onu per uno re l'Iraq. Appoggiamo inoltre l’adozione di «Una cooperazione internazionale per la rico- mente associata una robusta crescita econo- sforzo multilaterale a favore della ricostruzio- una nuova risoluzione da parte del Consiglio struzione dell’Iraq è cruciale ma il riconosci- mica. «La diminuzione delle incertezze geopo- Il Governatore pensa ne in Iraq e del rilancio dell’economia irache- di sicurezza dell'Onu» si legge inoltre il docu- mento del ruolo dell’Onu non rappresenta litiche aiuta il recupero della crescita - ha Documento finale: ‘‘ ‘‘ na, coinvolgendo il Fondo Monetario Interna- mento. Le economie più ricche del mondo un compromesso per gli Stati Uniti» ha sotto- sostenuto - ma non si traduce necessariamen- che con la fine della zionale e la Banca Mondiale. Nella dichiara- hanno anche chiesto il coinvolgimento del lineato il segretario al Tesoro Usa, John te in uno sviluppo robusto e duraturo». Negli crisi globale, guerra le prospettive zione congiunta (Usa, Gran Bretagna, Fran- Club di Parigi di creditori nella soluzione dei Snow, al termine del G7. Stati Uniti, anche se la crescita non è forte nessuno oggi è in cia, Germania, Canada, Italia e Giappone - debiti dell’Iraq. Nel comunicato finale, i Sette Grandi si come dovrebbe essere, i fondamentali sono di crescita possano più la Russia -) si è fatto presente che il Fon- Soddisfatto anche il ministro dell’Econo- sono detti favorevoli a una nuova risoluzione buoni, ha evidenziato Snow convinto che sia- grado di dire superare le stime do Monetario e la Banca Mondiale «dovreb- mia Giulio Tremonti. Il G7 di Washington, dell’Onu per la ricostruzione dell’Iraq ma no le aziende e non i consumi ad essere ane- come rilanciare bero svolgere il loro ruolo nella ricostruzione ha detto Tremonti, è stato un «G7 politico, di questo non modifica, ha precisato Snow, la mici. Rispondendo infine ai rilievi mossi dal Fmi e lo sviluppo dell’Iraq». cui l’Iraq è risultato il punto centrale. Un posizione degli Usa. La richiesta di una risolu- Fondo Monetario, Snow ha detto che il defi- lo sviluppo I donatori globali, hanno affermato i ric- punto di enorme rilievo è che nel comunica- zione dell’Onu «non rappresenta in alcun mo- cit pubblico Usa non creerà problemi ai mer- chi del mondo, dovrebbero riconoscere la ne- to appare la parola Onu per il sostegno alla do - ha chiarito il segretario - un nuovo pun- cati finanziari: «È relativamente modesto e cessità che sia il popolo iracheno a decidere il ricostruzione». to di vista o un compromesso» sull’Iraq. scenderà sotto il 4% del Pil».

Grazie ad uno schermo particolare e ad un software elaborato dalla Microsoft il portatile si trasforma in un vero e proprio taccuino su cui scrivere con un’apposita penna “Tablet pc”, quando il computer diventa un foglio di carta

Marco Ventimiglia sembrare una stranezza. A differen- né meno di quanto accade con un di Tablet. Il primo ha lo schermo stesso. Per utilizzarla basta servirsi za dei normali computer portatili lo taccuino tradizionale. «Con la diffe- ruotabile, che può essere posiziona- della medesima penna con la quale schermo non si trova all’interno ma renza - prosegue Meanti - che il sof- to verso l’alto o, al contrario, nella prendere appunti. Altro punto di MILANO Si chiama “Tablet pc”, ed è posto in bella vista sulla parte supe- tware studiato dalla Microsoft con- stessa posizione di un notebook tra- forza del Tablet sta nel basso consu- anche chi ha poca dimestichezza riore. Ciò si spiega con la principale sente anche di inviare via e-mail ad dizionale. Nel secondo caso, invece, mo di energia che garantisce un’au- con l’inglese, ovvero la maggioranza caratteristica del Tablet che è quella altre persone gli appunti appena pre- lo schermo è completamente separa- tonomia di parecchie ore. della popolazione, farà bene a ricor- di poter essere usato come un nor- si. Esiste poi la possibilità di bile dal resto della macchina, vale a «Ci aspettiamo una grande diffu- dare questo nome. Tablet pc, infatti, male pc o alla stregua di un block “tradurre” la scrittura a penna in dire la tastiera». sione del prodotto - conclude Mean- è la nuova frontiera tecnologica su notes sul quale prendere appunti comuni file di testo in formato Ed a ben vedere, è questa secon- ti -. La possibilità di usare il compu- cui puntano i colossi dell’informati- con una penna». word. Un’opzione che però in Italia, da configurazione che garantisce il ter come un foglio di carta apre oriz- ca per rilanciare un settore entrato Proprio così, con la semplice a differenza di Usa, Gran Bretagna, maggior valore aggiunto al Tablet. zonti nuovi. Per ora la differenza di in un periodo difficile dopo anni di penna in dotazione potete poggiare Francia e Germania, non è ancora Ci si sposta sposta con quello che prezzo fra un normale notebook ed sviluppo travolgente. la vostra mano sullo schermo e scri- disponibile poiché il software neces- appare un semplice schermo ma un Tablet con le stesse caratteristi- A spiegarne le potenzialità è verci sopra senza alcuna remora. sario, molto complesso, verrà com- che invece continua ad essere un pc che tecniche è intorno ai 300 dolla- Mauro Meanti, amministratore de- Riempita una pagina, la si memoriz- pletato fra qualche mese». a tutti gli effetti, seppur leggerissi- ri. Se nei prossimi anni questo gap legato di Microsoft Italia: «Chi non za passando alla successiva e così Un’altra innovazione sta nella mo. La tastiera mancante, infatti, si ridurrà ulteriormente, allora è pos- ha mai visto un Tablet pc rimane via. Appunti che potranno essere manegevolezza di questo tipo di pc. viene sostituita da una tastiera elet- sibile che la maggioranza dei portati- subito colpito da quella che può “sfogliati” successivamente né più «Esistono - spiega Meanti - due tipi tronica che compare sullo schermo li diverrà di tipo Tablet». domenica 13 aprile 2003 economia e lavoro 19

Alitalia cancellerà 320 voli per quattro iniziative di protesta. Alle 21 di questa sera termina l’agitazione delle Ferrovie Air One chiede all’Enac 50 milioni di risarcimento Domani aerei bloccati per gli scioperi MILANOLa compagnia aerea Air MILANO Week end difficile quello prepa- la firma del nuovo contratto delle ferro- di gestioni aeroportuali, handling e cate- ha annunciato che saranno cancellati One ha chiesto all’Enac (Ente squale per chi intende mettersi in viag- vie. Trenitalia invita comunque i passeg- ring, per uno sciopero nazionale procla- 320 voli (170 nazionali, 140 internazio- nazionale dell’aviazione civile) gio. Alle 21 di ieri è scattato lo stop dei geri a consultare sul sito internet www. mato dalle organizzazioni sindacali Filt nali e 10 intercontinentali), pari all'84% 50 milioni di euro, per oneri treni (si concluderà questa sera alla stes- trenitalia.com il programma dei treni a Cgil, Fit Cisl, Uilt ed Ugl, per l’attuazio- dei voli previsti nella fascia oraria in cui aggiuntivi e non previsti dal sa ora). Domani invece si rischia la para- lunga e media percorrenza in program- ne del provvedimento sulla liberalizza- si concentreranno le astensioni. «I voli contratto, sostenuti nella gestione lisi nei cieli: sono infatti concentrate ben ma nel corso dello sciopero: è preferibi- zione del settore: i sindacati chiedono il modificati - precisa la compagnia - sa- delle rotte della continuità quattro astensioni dal lavoro indette da le, suggerisce la società, verificare prima rispetto della clausola sociale e delle re- ranno 85. Restano garantiti i voli com- territoriale, da e per la Sardegna. diverse associazioni di categoria che fan- di recarsi alla stazione. gole a tutela dei lavoratori. presi nelle fasce orarie 7.00-10.00 e L’Air One si era aggiudicata le no prevedere il quasi totale blocco del Nel trasporto aereo si concentrano Gli effetti dell’astensione saranno an- 18.00-21.00. I passeggeri che non po- tratte Roma-Alghero e trasporto aereo nella fascia oraria com- ben quattro scioperi, per una giornata cora più pesanti negli scali milanesi: il tranno volare saranno oltre 31mila». Ali- Milano-Cagliari dal gennaio del presa fra le 10 e 18. Solo l’Alitalia è stata di passione prima della tregua pasquale personale Sea di Linate e Malpensa si talia invita i passeggeri a contattare il 2002. A spingere Air One al costretta a tagliare 320 voli ed a lasciare, che scatterà il 17 aprile e durerà fino al 2 fermerà infatti per otto ore (dalle 10 alle numero verde 800-650055 per maggiori passo, l’imprevedibile calo dei secondo le prime stime, circa 31mila pas- maggio. Come detto, domani, i disagi 18). Tanto che, a causa della serie di e dettagliate informazioni. volumi di traffico, determinato seggeri a terra. inizieranno alle 10, ora in cui i piloti e scioperi, secondo quanto affermato dal- Dopo scatterà la tregua di Pasqua, dall’attentato dell’11 settembre Lo sciopero nel trasporto ferroviario gli assistenti di volo della compagnie ae- la stessa Sea, anche i voli programmati che è al riparo dagli scioperi attraverso 2001, ed il difficile avvio del non preoccupa in modo eccezionale ree si fermeranno per otto ore (dalle 10 potranno subire ritardi e cancellazioni. l'ombrello della franchigia, come tutti servizio legato ai tanti ricorsi al l’azienda: lo stop è stato proclamato da alle 18). Al centro della protesta, indetta Dalle 10 alle 18 di lunedì 14 si ferme- gli altri periodi di festività. Tar che, per poco più di un mese, una sola sigla sindacale, il sindacato au- da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, ranno anche i controllori di volo ed i Il futuro, però, si presenta tutt’altro hanno impedito alla compagnia tonomo dell’Ucs, e quindi dovrebbe Anpav, Atv, Ugl Anpac ed Up, c’è la dipendenti dell’Enav aderenti alla sigla che tranquillo. Domani i sindacati ri- di operare in regime di esclusiva, comportare per i viaggiatori disagi limi- normativa dell’Enac sui limiti d’impie- sindacale Cisal-Av. L’Enav ha comun- sponderanno all’annuncio di nuovi tagli quindi con la concorrenza in atto tati. Ma la controprova la sia avrà soltan- go. que precisato che saranno garantite le fatto nei giorni scorsi dall’amministrato- dei vecchi gestori Alitalia e to nella giornata di oggi. L’Ucs ha con- Sempre domani incroceranno le prestazioni indispensabili sulla base del- re delegato di Alitalia, Mengozzi. E per il Meridiana. fermato l’astensione di oggi nonostante braccia per quattro ore (dalle 12.30 alle la normativa sugli scioperi nei servizi settore, nelle prossime settimane, po- sembri ormai essere in dirittura d’arrivo 16.30) anche i dipendenti delle società pubblici. In vista dei 4 scioperi, Alitalia trebbero essere nuovi scioperi. La crisi morde l’Italia industriale Sindacati e Confindustria trattano su quattro tavoli, mentre la congiuntura peggiora

Giampiero Rossi Cantone - nascerà un accordo che sindacali. Ai quali si aggiungono poi voratori avvenute alla Piaggio nel tiche, al momento, anche le previsio- diventerà sia un documento che im- scuola, credito e trasporti. Per que- 2000), nel comparto dell’impiantisti- ni che riguardano l’edilizia: taglio di pegnerà il governo a varare interven- sto la confederazione di corso d’Ita- ca (6.352 esuberi dichiarati, di cui circa 100mila unità nei prossimi me- MILANO Si tratta, nell’Italia della cri- ti armonici con le linee convenute lia ha chiesto al ministro delle Attivi- 3.082 a zero ore) e della siderurgia. si, denuncia il sindacato di catego- si. Nonostante le continue dichiara- da sindacati e industriali, sia uno tà produttive, Antonio Marzano, di Ma anche sul fronte delle telecomu- ria. Cifre che si sommano a quelle zioni di guerra del fronte imprendi- strumento utile come riferimento avviare un programma di confronti nicazioni le stime (di fonte imprendi- negative del settore del credito (po- toriale e i fossati politici tra i sindaca- per le vertenze aperte in tutti i setto- sistematici per ciascuno di questi toriale) parlano di 13mila lavoratori co meno di 15mila esuberi dichiara- ti confederali, le difficoltà dell’econo- ri e in tutte le regioni». comparti industriali. E come primo a rischio. ti), dei trasporti (a rischio 15mila mia spingono le parti al confronto. Nel frattempo, però, restano risultato, al momento, ha ottenuto Ma i passi della crisi stanno la- addetti del settore marittimo, tutti Questo mese di aprile potrebbe aperti tutti i fronti di crisi che la tavoli aperti per il tessile e per la sciando tracce pesanti anche nel set- nel Mezzogiorno) e della scuola, vi- essere decisivo per quanto riguarda stessa Cgil ha segnalato ormai da chimica, oltre a uno specifico riserva- tore tessile (chiusura dello stabili- sta la previsione di un taglio di 35mi- la discussione aperta tra i sindacati e tempo alle altre confederazioni sin- to al caso Eni. mento Marzotto di Manerbio e crisi la docenti in tre anni contenuta in Confindustria in seguito agli sciope- dacali, agli imprenditori e al gover- I sintomi di un declino neanche diffusa di tutta la filiera delle subfor- finanziaria. ri promossi dalla Cgil nei mesi scor- no. tanto strisciante si fanno sentire pe- niture con costante aumento della In mezzo a tutto ciò che margi- si. Quattro gruppi di lavoro misti - Non meno di 300mila lavorato- santemente nel settore dell’auto (ba- cassa integrazione), in quello chimi- ne resta per l’ottimismo? «Per il mo- Cgil, Cisl, Uil e Confindustria - con- ri, infatti, rischiano di conoscere a sta pronunciare la parola «Fiat» per co (ormai praticamente disertato mento prendiamo atto che finalmen- centrati su altrettanti fronti ritenuti proprie spese cosa si nasconda die- rendersi conto dei rischi occupazio- dall’Eni e dallo Stato-imprenditore) te Confindustria ha accettato di se- fondamentali per il futuro del siste- tro la parola «declino», utilizzata dal- nali ed economici che sono ormai in e del grande comparto agroalimenta- dersi a quei tavoli per discutere con ma-paese: Ricerca e innovazione, la Cgil per spiegare a politica ed eco- atto), dove sono minacciati circa re (con 17mila lavoratori con il cuo- noi di questi temi - si limita a consta- Formazione, Mezzogiorno, Investi- nomia italiana quali siano i pericoli 40mila posti di lavoro, in quello dei re in gola per la perdurante grave tare Carla Cantone - perché si tratta menti e infrastrutture. alle porte. Automobile, siderurgia, motocicli (vendite in calo del 6% crisi del gruppo Cirio e per lo shop- proprio dei nodi dell’economia ita- «Dopo otto anni le tre confedera- tessile, agroalimentare, chimica, tele- nella prima parte del 2002 e previsio- ping internazionale che nel nostro liana che noi avevamo indicato co- zioni sindacali e Confindustria si in- comunicazioni, costruzioni sono i ni di mercato negative anche per Paese potrebbe costare una perdita me cruciali per contrastare il declino contrano per cercare un terreno co- settori al centro dei maggiori timori quest’anno, dopo le espulsioni di la- di 10mila posti di lavoro). Dramma- in corso». mune sulle politiche per lo sviluppo senza l’assistenza del governo - sotto- linea Carla Cantone della segreteria Il ministro fa marcia indietro dopo aver annunciato la designazione del leghista. La vera ragione sono le proteste di An e Forza Italia confederale della Cgil - e tutto ciò accade proprio attorno a quei temi che la Cgil ha portato in primo pia- no con le iniziative culminate nello sciopero del 21 febbraio scorso». Bonomi all’Alitalia? Lunardi: scusate, non so quello che dico I lavori dei quattro gruppi di ap- profondimento proseguiranno per tutto il mese. Sul tema delle politi- Roberto Rossi nome e io ho detto che c’era questa ipotesi, come presidente e io ho risposto “ho senti- gozzi, l’amministratore delegato, sia quella tutt’altro che chiusa, si deciderà le prossime che per il Mezzogiorno ci sarebbe ma non c’è un accordo specifico». È possibi- to che c’è questa voce, ma non ci sono del presidente Fausto Cereti. La Lega non settimane, i sindacati chiedono «chiarezza» già un accordo sostanziale, mentre le che Lunardi si sia accorto solo il giorno accordi politici”». La colpa di quanto avve- ha mai perdonato la scelta dell’azienda di su Malpensa. «Si deve superareil conflitto ancora si discute sui provvedimento MILANO Il leghista Giuseppe Bonomi ai ver- dopo di quello che le agenzie avevano riferi- nuto sarebbe dei giornalisti che hanno travi- puntare sullo scalo romano di Fiumicino attuale tra Fiumicino e Malpensa», ha detto da adottare su quelli da chiedere al tici di Alitalia? Si è scherzato, non c’è anco- to già nel primo pomeriggio di venerdì? sato le sue parole. Ma è anche possibile che invece che su quello di Maplensa. Quell’in- il segretario generale della Fit-Cisl lombar- governo per quanto riguarda gli in- ra nulla di deciso, «la vicenda è ancora tutta Appare poco probabile. Come ogni ministe- la spiegazione sia di tutt’altra natura. E cioè tervista, che allora era passata in sordina da, Dario Balotta. «Alitalia però, da sola - vestimenti nel settore della ricerca, da definire». Non c’è che dire. Il ministro ro, anche quello delle Infrastrutture ha il che la scelta di Bonomi, ex presidente Sea interpretata come una semplice manifesta- ha continuato Balotta - non basta a rilancia- un programma di incentivi che privi- delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha scate- suo ufficio stampa che monitora costante- (la società che gestisce gli aeroporti di Mila- zione di malconento, era invece una vera e re lo scalo lombardo. Tocca a Sea trovare al legi le imprese che puntano sull’in- nato un bel vespaio. Due giorni fa, sotto le mente le agenzie. Se ci fosse stato bisogno no) nonché parlamentare leghista, abbia propria richiesta. Che si è scontrata con la suo interno le forze per migliorare quella novazione dei processi, un piano di pressioni della Lega Nord, aveva nominal- di una smentita sarebbe arrivata immediata- scatenato un piccolo conflitto interno alla volontà di Alleanza Nazionale (e in parte di qualità dei servizi e quell’efficienza operati- formazione modulato per settori e mente insediato il nuovo presidente della mente. maggioranza. Tra chi? Tra Lega e Alleanza Forza Italia) di vedere sulla poltrona una va che non ha mai avuto fin dalla sua aper- per territori, una ripianificazione del- nostra compagnia di bandiera e passate ne- E invece così non è stato. Perché? Que- Nazionale. loro nomina. Da ciò i guai per Lunardi, il tura». Inoltre per Balotta «La Sea col prete- le infrastrutture. anche sedici ore si è rimangiato tutto. sta la ricostruzione del ministro. «Io non Appena martedì il ministro del Welfare quale ieri ha ammesso che in tutto questo sto della guerra annuncia perdite sproposi- «Dalla riunione plenaria, che se- «Venerdì - ha fatto sapere Lunardi attra- ho dato - ha spiegato - alcuna indicazione. Roberto Maroni, in un’intervista a un quoti- giro di voci e smentite «c’è sotto un’opera- tate rispetto alla realtà, cercando di ottene- guirà le conclusioni dai lavori dei verso il suo ufficio stampa - mi hanno chie- Ieri un giornalista mi ha chiesto in conferen- diano, aveva chiesto la testa del manage- zione politica». re aiuti pubblici velatamente, e di nasconde- quattro gruppi - spiega ancora Carla sto se concordavamo o meno su questo za stampa se Bonomi fosse stato indicato ment Alitalia. Sia quella di Francesco Men- Ma mentre la partita delle nomine è re così le sue inefficienze gestionali».

20 domenica 13 aprile 2003

investimento senza obbligazioni - 68 Un David dello schermo.

VERTICALI 1 Un grande successo dei Beatles - 2 La Nannini cantante (iniziali) - 3 Ruberia fatta con il raggiro - 4 Si calzano in casa - 5 La Ventura di "Quelli che il calcio" - 6 Una grande quantità detto con una comune espressione - 7 Unità di misu- ra elettrica - 9 Fortuito, accidentale - 10 Divide l'Inghilterra dalla Francia - 11

Un menù... del fast food - 12 Iniziali Uno, due o tre? del regista Olmi - 14 Tristemente malin- conico - 16 Una celebre piazza parigina - 17 Lo pseudonimo della celebre scrit- trice di romanzi rosa Amaliana Negret- Sapete perché la cravatta ha questo nome? Vi proponiamo tre ti - 19 La biblica moglie di Isacco - 20 risposte, una sola delle quali è esatta. Quale? Tessuto per tappezzeria - 23 Alan, ex grande campione dei pesi medi della boxe - 24 L'abitazione tipica dei pelli- rosse delle pianure - 27 Negli alti e nei 1-Deriva dalla voce dialettale “crapa” (testa), perché così veniva- bassi - 29 Corso postuniversitario di no chiamati i condannati affidati al boia per l’impiccagione, ricerca - 30 Si scambiano per Natale - quindi con la corda intorno al collo. 32 Molto denso, appiccicaticcio - 33 In pieno dramma - 36 Fa coppia con il 2-Deriva dal termine “croata”, in quanto erano proprio i ORIZZONTALI in centro - 22 Emotivamente tragici - prime lettere in elenco - 43 L'armatore pro - 39 Il poeta russo che sposò la cavalieri croati nel XVII secolo ad indossare una specie di sciarpa 2 Lo zucchero della frutta - 8 Breve 25 La tavolata... di San Silvestro - 26 greco che sposò Jacqueline Kennedy - danzatrice Isadora Duncan - 41 Parto- intorno al collo. negazione - 11 Edgar Allan, lo scrittore Amanda dello spettacolo - 28 Lo sono i 46 Stampo per monete - 47 Raggruppa- no dalle stazioni - 44 Finalità, intenti - del terrore - 13 Si nutre di carogne - 15 materiali decomponibili sotto l'azione mento Operativo Speciale (sigla) - 49 Si 45 Arrabbiate oltre il limite - 46 Costru- 3-Deriva dal termine “crocetta”, in quanto i primi cravattini In mezzo al giro - 16 Prodotto Interno degli agenti ambientali - 31 Ha preso sottrae dal peso lordo - 51 Pallidissimi - zioni adibite ad abitazione - 48 Il jazzi- venivano annodati intorno al collo, formando una figura simile Lordo - 18 Testa... dialettale - 21 Urlo una posizione molto decisa in sostegno 53 Rapare... le pecore - 56 Una bevanda sta Kenton - 50 Campioni dello sport - ad una piccola croce. della pace - 33 Pari in pari - 34 Il Ponte- ambrata - 57 Si paga estinguendo il 52 Il nome dell'attrice Di Benedetto - fice ne è il capo di stato - 35 Il forzuto debito - 59 Congiunzione anglosassone 54 Gioca sulle fasce - 55 L'attore Degan di "Cabiria" - 37 L'isola greca in cui, - 60 Il titolo di Brunetto Latini - 62 Ha - 58 Il fiume dei Cosacchi - 61 Simbolo secondo la tradizione, nacque Apollo - per capitale Amsterdam - 64 Patologia chimico dell'erbio - 63 La prima nota - 38 Colpetto nella porta - 39 Esercito che colpisce le ossa - 66 Uomini di estre- 64 La fine del... matador - 65 Sigla di Italiano - 40 Spettacoli musicali - 42 Le mo coraggio - 67 Lo è un fondo di Avellino.

Indovinelli di SCORRETTEZZA PUNITA L’UOMO INVISIBILE È UNA REALTÀ MARIA WALEWSKA Il Troviero Era roba scadente… “Questa, tu”, Incorporeo costui? Benchè invisibile Fu di calcoli frutto la ricchezza osservò il tipo al quale io la detti, si fa sentire, eccome! Oh, non a caso, di questa bionda, esempio di finezza, “me la dovrai pagare!”. E così fu. una volta che stavo già afferrandolo che si trovò più volte, è stato detto, Già: chi la fa l’aspetti. mi colpiva (e feriva) proprio il naso! del Corso dentro il letto!

Il questionario La griglia Inserite nello schema 31 parole tra quelle elencate sotto, rispettando lunghezza Asdrubale sta risolvendo un questionario che ha 26 domande. Ad ogni ed incroci e partendo, per facilità, dall’unica di 9 lettere. Le tre parole rimaste risposta esatta vengono attribuiti 8 punti, per ogni risposta errata, invece, sono le soluzioni degli indovinelli pubblicati in questa pagina. ne vanno sottratti 5. Alla fine del questionario Asdrubale si ritrova a zero punti. A quante domande ha risposto correttamente? ABIURA - ALTARE - BACIO - BORIA - CAMBIALE - CINOFILO - COPPA - CUNEO - EDITTO - ESCAVATORE - EST - LEGGIADRO - LUCCIO - MARITO - MINESTRA - ODORE - OSSA - PALLA - POLSI - PORTA - PRESSING - RAPPER - RIBES - SABBIA - SANITARI - SARTA - SCUOLA - SEDIA - SPADA - TACCO - TORRE - TRACCIA - VELO - VITTO

Le soluzioni saranno pubblicate sul giornale di domani domenica 13 aprile 2003 21

09,00 Moto, 24 ore di Le Mans Eurosport Lippi: «A Bologna per ottenere il massimo». Capello sgrida Pelizzoli 09,00 Maratona di Torino Rai3 Nel posticipo al Dall’Ara la Juve cerca di consolidare il primato. La Lazio a Modena per scordare Oporto 10,00 Maratona di Londra Eurosport Al Dall’Ara per «ottenere il massimo». Così Marcel- trati, aggrappati al risultato in palio». All’andata gli perché veniamo da tre vittorie consecutive, dunque lo Lippi alla vigilia dello scontro con il Bologna. emiliani andarono in vantaggio per subire il pari di l'importante è continuare a muovere la classifica 11,30 Rugby, Calvisano-Rovigo Tele+Nero Dopo la vittoria del Milan nel derby di ieri sera, il Iuliano proprio sul finale. «Ma quella era un'altra anche con un solo punto». tecnico juventino non vuole cali di concentrazione. Juve, giocava ogni tre giorni, pensava di più a ruota- La Lazio va a Modena per riscattare l’ubriacatura di 14,25 FA Cup, Arsenal-Sheffield CalcioStream Ed è vietato anche pensare al ritorno di Champions re gli uomini. Ora gli impegni si stanno diradando. È Oporto. «Non dateci per morti» dichiara Mancini, League con il Barcellona. Lippi recupera Del Piero e la stretta finale. È favorita, vincerà il campionato». «perché i miei giocatori quando sono in difficoltà 15,00 Parigi-Roubaix Rai3/Eurosport Di Vaio, coppia che dovrà scardinare la difesa emilia- All’Olimpico la Roma aspetta il Parma. A Trigoria è riescono a dare la zampata decisiva». De Biasi, redu- na puntando sulla velocità. Ma bisognerà anche esploso il caso-Pelizzoli (il portiere si è lamentato ce dalla vittoria con la Reggina e dal pareggio di 17,25 FA Cup, Watford-Southampton CalcioStream essere pazienti: «Il Bologna è una squadra molto del preparatore Negrisolo), ma Capello non ha gradi- Piacenza, vuole a tutti i costi difendere un margine ben allenata, con volontà, attenzione e condizione to: «I giovani devono stare attenti e pensare prima non ancora rassicurante di tre punti sulla quart' 18,10 90˚ minuto Rai1 atletica buone». Dall’altra parte anche Guidolin (nel- di parlare, devono avere rispetto per le persone e ultima. Ma ammette: «Partite facili non ce ne sono, la foto) ha le idee chiare: «Il calendario è tosto, per il loro curriculum ed avere l'umiltà di farsi un figuriamoci contro questa Lazio che vuole a tutti i 19,00 Tennis, Wta Charleston, finale Eurosport difficile. Con la Juventus, se dovessimo affrontare esame di coscienza». Nel Parma, lanciatissimo ver- costi vincere». Completano il quadro della 28ª gior- la partita come una sfida di qualità, la perderemmo. so la zona Champions, non ci sarà l’ex Nakata. Il nata Atalanta-Reggina, Empoli-Chievo, Torino-Pia- lo sport in tv 21,00 Real Sociedad-Real Madrid Tele+Nero Dobbiamo pensare di fare bene, ma stando concen- rumeno Mutu si accontenterebbe del pari: «Anche cenza e Udinese-Brescia.

Implacabile Inzaghi: il derby è suo Inter sconfitta 1-0 e raggiunta in classifica. Espulso Cordoba, frattura al naso per Maldini

Giuseppe Caruso problemi ora è la difesa milanista, Filippo Inzaghi con Maldini che salva su un taglio in dribbling serie B di Recoba servito da Emre. Il turco su Toldo MILANO Alla fine vince la Juve. poi con una bordata sfiora l’incro- ieri sera Questo è il responso del derby che cio. La partita è combattuta, a trat- a S. Siro il Milan (1-0) porta giustamente a ti vibrante, tutte e due le squadre casa dopo averlo dominato per potrebbero segnare da un momen- Il Napoli non decolla lunghi tratti. Ai nerazzurri riman- to all’altro. Al 33’ Serginho taglia gono pochi rimpianti vista la quali- la difesa con un rasoterra, ma nes- tà del gioco espressa ed una Cham- suno dei suoi arriva alla deviazio- Torna in testa la Samp pions a cui aggrapparsi. ne. L’inizio è tutto per le coreogra- Il Milan quattro minuti dopo fie. Quella rossonera invita i neraz- ha una grande occasione con She- Francesco Luti zurri a provarci ancora (Try va che arriva solo davanti a Toldo, again): la scritta appare sotto ma si fa recuperare da un prodigio- un’enorme slot machine in cui as- so tackle di Materazzi. I rossoneri NAPOLI Tra Napoli e Genoa una sfida-salvezza davanti ai sieme ai due scudetti è uscita la nel finale tornano a dettare i tempi soliti 40 mila innamorati. Dentro o fuori insomma, con la testa di un diavolo. Riferimento al del gioco e l’Inter bada più che conclusione della stagione sempre più vicina,e, da ambo le 5 maggio ed all’ennesimo titolo altro a difendersi. parti, il solito, disperato, bisogno di punti. Il tempo per il sfumato. I tifosi interisti rispondo- Il secondo tempo inizia sulla consueto avvio a tutta birra della squadra di casa, con Floro no con meno classe, mostrando ai falsa riga del primo, con il Milan a Flores un po’ troppo solo a cercare la soluzione, e il Genoa dirimpettai un enorme cartone manovrare e l'Inter che prova a gelava il S.Paolo. Al 14’ De Francesco metteva infatti un con un biscione dell’Inter stilizza- ripartire. Al minuto numero 5’ In- pallone in mezzo, Malagò ringraziava le “belle statuine” to. zaghi si beve Cannavaro ed arriva azzurre e metteva dentro di testa. La solita partenza “ad Cuper parte con Cordoba a tu per tu con Toldo, tira ma handicap” durava stavolta soltanto un paio di minuti. Il schierato terzino destro e J.Zanetti l’estremo interista salva. Tre minu- tempo utile alla difesa genoana per ricambiare il favore avanzato a centrocampo per conte- ti dopo i rossoneri perdono Maldi- permettendo a Vidigal di stoppare (male) un pallone in nere l’ultimo uomo derby Ser- ni che cade male dopo uno stacco piena area e di andarselo a riprendere indisturbato una ginho. In avanti con Vieri c’è Reco- di testa, al suo posto Laursen. L’In- quindicina di metri più avanti, depositandolo alle spalle di ba. Il Milan è quello previsto, con ter soffre, si salva in mischia in un Brivio. Rui Costa dietro le punte Inzaghi e paio di occasioni ed al 15’ Cuper La ripresa restituiva alla partita un Napoli volenteroso Schevchenko. Per Rivaldo è anco- toglie uno spento Di Bigio e man- ma confusionario in avanti: l’indiscussa generosità di Floro ra panca. da dentro Okan. Flores e compagni non trovava razionalità, colpa soprattut- I rossoneri manovra bene fin Passano due minuti ed il Mi- COMO-PERUGIA 1-1 Vantaggio dei lariani con Amoruso e pareggio nel finale del piccolo fuoriclasse to della pessima serata di Bocchetti e Marcolin, e complice dall’inizio del primo tempo, tengo- lan va meritatamente in vantaggio l’atteggiamento del Genoa, sempre meno incline a giocarse- no palla e fanno correre a vuoto con Inzaghi, che pescato con un la. Vidigal (il migliore) impegnava subito Brivio, la retro- l'intero centrocampo interista. Al passaggio filtrante da Rui Costa guardia rossoblu non disdegnava le maniere forti per tenere 5' Gattuso avanza palla al piede, batte Toldo in uscita. L’Inter non Capolavoro di Miccoli e si chiude a bada gli avanti di casa, ma i ripetuti errori in fase di non trova nessuno che lo contrasti reagisce, è lenta e prevedibile ed al costruzione dei centrocampisti azzurri spezzavano il ritmo e spara verso Toldo, che alza la 22’ Cordoba perde la testa e si fa e consentivano al Genoa facili contropiede. Il jolly rossoblu palla sopra la traversa. Gli uomini buttare fuori per un brutto ed inu- Marzio Cencioni ron, che mai sarebbe potuto arrivare fin ruso smarcato da Music si è trovato solo arrivava al 15’: bella ripartenza del rumeno Mihalcea che di Cuper non riescono ad imposta- tile intervento su Serginho a metà lassù. Il portiere del Como era invece arri- davanti al monumentale Kalac, ha perso tirava e trovava Mancini impreparato. Davvero troppo. An- re il gioco perché il pressing rosso- campo. A questo punto i nerazzur- vato ad intercettare un rigore calciato dal- l'istante giusto - forse temendo di essere in che per i 40 mila innamorati del S.Paolo, che iniziavano una nero è feroce e così trovano spazi ri ci metteno almeno la rabbia ed COMO Una prodezza nel primo minuto di lo specialista Ze Maria. fuorigioco - e quando ha calciato ha trova- aperta, ma civilissima, contestazione al portiere prima, e poi solo in contropiede: al 10' Recoba al 26’ Recoba prova con un sini- recupero di Fabrizio Miccoli, sino a quel Con Cosmi (squalificato) in tribuna e to le gambe del portiere. Non così al 28' all’intera squadra. A 5 minuti dal termine ci pensa Bonomi, si allunga la palla quando tra lui e stro a rientrare, ma Dida respinge momento ben controllato dalla difesa del Mario Palazzi in panchina, il Perugia ha quando Amoruso ha agganciato un diffici- con un colpo di testa in mischia, a ristabilire una parità in Dida è rimasto solo Simic. Sette in angolo. Ancelotti si copre e met- Como, ha permesso al Perugia di raddriz- mantenuto la sua caratteristica principale: le pallone servitogli da Caccia e l’ha deposi- fin dei conti giusta. minuti più tardi, sull’ennesimo cal- te Brocchi al posto di Serginho. zare una partita che meritava di pareggia- non mollare mai. E ieri c'era una ragione tato nell’angolino basso. cio d’angolo per il Milan, Sheva L’Inter attacca ed al 35’ Reco- re (ha anche sbagliato un rigore), ma che in più per non mollare: la fascia nera al Nella ripresa il Perugia le tenta tutte RISULTATI E CLASSIFICA: impatta di testa e J.Zanetti salva ba spara un rasoterra che Dida de- ormai sembrava irrecuperabile. braccio in segno di lutto per la morte della per arrivare al pareggio, ma viene comun- Ancona-Triestina 3-0; Cagliari-Cosenza 3-0; Catania-Siena sulla linea. via in qualche modo in calcio d’an- Un gol da ricordare: al 91' il bomber mamma di Serse Cosmi, ricordata ad ini- que controllato dal Como che non lascia 1-1; Livorno-Messina 4-1; Napoli-Genoa 2-2; Sampdoria-Sa- Al 23’ la palla buona viene ser- golo. A dieci dalla fine escono Inza- “tascabile” del Perugia, su un traversone zio gara con un minuto di silenzio. occasioni da gol. Al 26' Palazzi mette un'al- lernitana 1-0; Venezia-Palermo 0-2; Verona-Ascoli 1-0; Ba- vita ad Emre da Recoba, ma il tur- ghi per Rivaldo e Recoba (fischia- dalla sinistra, anziché gettarsi in area nella Fascetti ha presentato un Como d'at- tra punta, Caracciolo, e tre minuti dopo ri-Vicenza 1-1 (venerdì). Domani Ternana-Lecce co entra in area da posizione defila- to) per Batistuta. I nerazzurri la- mischia, ha atteso al limite l'appoggio di tacco, con Carbone trequartista dietro alla Nucini - non in grande serata - concede il ta e tira su Dida che blocca. Il pres- sciano spazi nel loro tentativo di un compagno. L'assist è arrivato da Carac- coppia di punte Caccia-Amoruso, mentre rigore al Perugia per un non evidente fallo Classifica: Sampdoria 54; Siena 53; Ancona 52; Lecce* e sing dei rossoneri perde un po’ rimonta con l’uomo in meno e ciolo, di testa, e l'attaccante perugino ha il Perugia si è schierato con il classico di Cauet su Tedesco. Dal dischetto calcia Vicenza 47; Ternana* 45; Triestina 44; Livorno e Palermo 43; d’intensità e l’Inter può tenere di Shevchenko è un pericolo costan- calciato di collo destro al volo all'incrocio 3-5-2. Dopo nemmeno tre minuti di gio- Ze Maria e Ferron fa una prodezza. Al 46’, Cagliari 40; Verona, Messina e Venezia 38; Ascoli 37; Genoa più la palla tra i piedi. Ad avere te, arginato a fatica. dei pali, sotto lo sguardo attonito di Fer- co, clamorosa palla gol per il Como: Amo- però, la magia di Miccoli: finisce 1-1. 34; Napoli, Bari e Catania 31; Cosenza 26; Salernitana 21. SERIE A - 28ª GIORNATA

+Calcio Stream Stream Stream +Calcio a Parma Stream Stream ore 20,30 Juventus...... punti 60 ATALANTA REGGINA EMPOLI CHIEVO MODENA LAZIO ROMA PARMA TORINO PIACENZA UDINESE BRESCIA BOLOGNA JUVENTUS Milan*...... 55 1 Taibi 1 Belardi 1 Berti 67 Ambrosio 22 Ballotta 70 Peruzzi 22 Pelizzoli 1 Frey 16 Sorrentino 1 Orlandoni 1 De Sanctis 21 Sereni 1 Pagliuca 1 Buffon 22 Siviglia 2 Jiranek Inter* ...... 55 25 Lucchini 27 Moro 5 Mayer 22 Oddo 5 Zebina 5 Bonera 5 Delli Carri 2 Gurenko 4 Bertotto 5 Petruzzi 33 Paramatti 21 Thuram 16 Natali 13 Vargas 3 Cribari 66 Legrottaglie 29 Cevoli 11 Mihajlovic 19 Samuel 3 Cardone 35 Fattori 24 Mangone 20 Sensini 3 Dainelli 19 Falcone 13 Iuliano Lazio ...... 48 5 Sala 15 Torrisi 8 Pratali 8 D’Anna 6 Ungari 23 Negro 31 Dellas 21 Ferrari 20 Galante 25 Abbate 15 Kroldrup 15 Bilica 5 Castellini 4 Montero Parma ...... 45 40 Tramezzani 23 Diana 2 Cupi 23 Lanna 25 Campedelli 15 Pancaro 23 Panucci 16 Junior 17 Sommese 5 Tosto 21 Jankulovski 2 Martinez 7 Nervo 7 Pessotto Chievo...... 44 19 Gautieri 35 Cozza 13 Grella 15 Luciano 53 Marasco 9 Fiore 32 Candela 23 Bresciano 28 Conticchio 8 Di Francesco 13 Pinzi 8 Matuzalem 20 Locatelli 16 Camoranesi Udinese ...... 39 8 Zauri 5 Paredes 20 Giampieretti 20 Perrotta 7 Milanetto 16 Giannichedda 11 Emerson 8 Lamouchi 15 Vergassola 3 Baiocco 8 Pizarro 28 Guardiola 24 Amoroso 8 Conte 6 Dabo 10 Nakamura 24 Buscè 5 Corini 3 Balestri 5 Stankovic 15 Dacourt 6 Barone 29 Donati 7 Maresca 31 Rossitto 4 Appiah 4 Olive 26 Davids Roma ...... 36 27 Doni 3 Falsini 23 Vannucchi 19 Franceschini 21 G. Colucci 3 Cesar 8 Lima 17 E. Filippini 31 Castellini 32 Marchionni 10 Jorgensen 6 Seric 3 Vanoli 11 Nedved Brescia ...... 36 9 Rossini 17 Di Michele 9 Di Natale 11 Bjelanovic 15 Kamara 8 Corradi 10 Totti 20 Mutu 10 Ferrante 27 Hubner 79 Iaquinta 10 Baggio 10 Signori 10 Del Piero Bologna...... 36 11 Vugrinec 8 Bonazzoli 22 Rocchi 24 Cossato 20 Vignaroli 7 Lopez 18 Cassano 9 Adriano 26 Omolade 23 Zerbini 11 Muzzi 9 Toni 9 Cruz 11 Di Vaio Perugia*...... 36 31 Calderoni 16 Lejsal Modena...... 31 16 Cassano 12 Passarini 28 Zancopè 12 Marchegiani 1 Antonioli 22 Taffarel 33 Fontana 12 Franzone 24 Renard 12 Micillo 12 Coppola 12 Chimenti 20 Carrera 14 Franceschini 28 Padoin 18 Pesaresi 23 Quaglia 24 Couto 13 Cufre 27 Benarrivo 2 Garzya 74 Rinaldi 19 Felipe 26 Pisano 17 Terzi 2 Ferrara Reggina...... 29 94 Foglio 18 Mamede 77 Carparelli 25 Lorenzi 35 Moretti 2 Colonnese 6 Aldair 28 Cannavaro 23 Mantovani 9 Campagnaro 3 Manfredini 16 Mareco 2 Zaccardo 15 Birindelli Empoli...... 28 30 Bellini 22 Mozart 27 Ficini 29 Nalis 77 Scoponi 14 Simeone 17 Tommasi 29 Pierini 8 Scarchilli 14 Cois 26 Pieri 7 Jadid 30 Frara 3 Tacchinardi Atalanta ...... 28 23 Gonnella 21 Rastelli 21 Borriello 16 Della Morte 2 Sculli 20 Liverani 27 De Rossi 4 Porcari 6 Comotto 18 Ferrarese 32 Muntari 19 Schopp 31 Meghni 23 Olivera Piacenza...... 20 13 Pia 9 Savoldi 81 Cappellini 31 Pellissier 15 Mauri 25 Chiesa 9 Montella 26 Brighi 3 Frezza 11 Patrascu 29 Da Silva 21 Tare 11 Bellucci 19 Zambrotta 32 Bianchi 27 Bogdani 10 Tavano 26 De Paula 9 Ferrari 21 S.Inzaghi 25 Guigou 18 Gilardino 11 Osmanovski 16 De Cesare 7 Warley 18 A. Filippini 33 Della Rocca 25 Zalayeta Como* ...... 20 Torino ...... 19 Arbitro: Bolognino Arbitro: Bertini Arbitro: Messina Arbitro: Trefoloni Arbitro: Dondarini Arbitro: Racalbuto Arbitro: Paparesta * una partita in più 22 lo sport domenica 13 aprile 2003

MARATHON DES SABLES ANTICIPI 14ª GIORNATA DI RITORNO CALCIO A 5 FORMULA UNO Dominano i fratelli Ahansal Basket, Milano vince a Siena Firenze, torneo multietnico Slitta il debutto della F2003 Al 5˚ posto Marco Gozzano Roma travolge Fabriano Vince una squadra albanese A Imola le vecchie Ferrari flash La Gemma RunTeamforPeace di Si sono giocati ieri quattro anticipi della Vittoria di una squadra albanese al Slitta il debutto della F2003-GA. La Roma si è imposta nella classifica a 14ª giornata di ritorno della serie A di torneo multietnico di calcio a 5 «Un Ferrari ha infatti deciso di correre a Imola squadre della 18ª edizione della basket. A Siena la Montepaschi è stata calcio all’intolleranza» promosso con due F2002, la macchina dello scorso Marathon des Sables, corsa a tappe sconfitta dalla Pippo Milano 85-89. Gli altri dall’assessorato all' immigrazione del anno. «Problemi di gioventù». Jean Todt per un totale di oltre 200 km nel risultati: Virtus Roma-Carifac Fabriano Comune di Firenze. La manifestazione spiega, minimizzando, la decisione della deserto marocchino. La vittoria 90-60; Scavolini Pesaro-Snaidero Udine ha coinvolto 80 atleti dai 16 ai 25 anni, tra Ferrari di rinviare di un paio di settimane individuale è andata al marocchino 86-84; Skipper Bologna-Lauretana Biella studenti e cittadini appartenenti alle varie (il 4 maggio nel Gp di Spagna) il debutto Lachen Ahansal davanti al fratello 92-90. Il programma di oggi (ore 18,15): comunità di immigrati di Firenze. in gara della nuova vettura di Maranello. Mohamed, entrambi della Gemma. Oregon Cantù-Virtus Bologna; Pompea Nella gara finale la squadra albanese ha Una decisione che è maturata al termine Primo degli italiani è stato Marco Napoli-Euro Roseto; Viola Reggio superato una formazione del Camerun. di una settimana di lavori in cui si è Gozzano (Gemma), terzo ieri e 5˚ Calabria-Metis Varese; Acegas Al terzo posto si sono piazzati gli studenti verificato che l’affidabilità della nuova nella classifica generale. Sesto un Trieste-Air Avellino; Benetton del liceo artistico «Leon Battista Alberti»; monoposto non è ancora assoluta e la altro italiano: Marco Olmo. Treviso-Mabo Livorno. quarto lo Sri Lanka. scuderia ha deciso di non rischiare. Leggenda Roubaix, dove la bici è fatica La prima volta nel giorno di Pasqua del 1896. Solo i campionissimi hanno domato il pavé

Edoardo Novella to della stazza piccola e tracagnotta, niente elegante, è lui “le roi des bi- a braccia alzate palla a terra cycliste” di quel tempo. Pedalata sel- l’anno scorso La chiamano Voyage dans l’enfer du vaggia, forte, che gli vale anche un nel velodromo Nord, una discesa dantesca nelle vi- altro allori da leggenda: quelli della di Roubaix TOTÒ SCHILLACI scere del ciclismo. È la Parigi-Rou- prima edizione del Tour, 1903. Do- Oggi il belga baix, storia, leggenda e mito dei pe- minio transalpino per un decennio cerca OTTI AGICHE dali. Ma piuttosto che “dentro”, ri- buono, qualche belga. E ancora tan- di raggiungere N M cordando Céline, conviene guardare ta Francia. Tre volte consecutive il record IN UN IBRO alla Roubaix come limite “in fondo” (’09-’10-’11-’12). Poi di 4 vittorie L al ciclismo, confine sempre valicabi- la Grande Guerra, e la Roubaix si detenuto Darwin Pastorin le a condizione di buttarci fiato e ferma. Nel ’37 il primo successo ita- da Roger coraggio. 280 chilometri - o giù di lì, liano. È di Jules Rossi, un emigrato De Vlaeminck ono giorni di recuperi di memorie, di seconda le annate - dalla Ville Lu- che prima di optare per la nazionali- ombre che ritornano a essere luce, di un mière al profondo e aspro settentrio- tà francese ebbe il modo di vincere Sromantico, struggente viaggio a ritroso ne di Francia. Attraversati da vento, da “azzurro” anche la Parigi-Tours. nel tempo. A Vicoforte, nel cuneese, il campo pioggia e fango. Al bello da una pol- Poi ancora cannoni, la Francia occu- di calcio, da una settimana, si chiama “Piero vere fine come il carbone, che ingol- pata. Ma si riprende. E l’albo d’oro Dardanello”, in onore del maestro di giornali- fa i polmoni e impasta la bocca, il snocciola il gotha. Coppi 2 volte: nel smo, direttore per vent'anni di Tuttosport: manubrio che batte su fino ai denti, ’49 il Campionissimo firma l’unico insegnò a me, e a tanti cronisti della mia rimandando a percussione il ritmo ex aequo della storia della Roubaix generazione, a camminare, non soltanto a vo- brusco del terreno. È il pavè. Cubi di insieme a Mahè, l’anno dopo vince lare. porfido accidentati dai secoli, da da solo. Poi Bobet, Van Looy, Gi- A Vicoforte c'era anche Paolino Pulici, quando Napoleone decise di dise- mondi, Merckx. Le 4 volte del belga invecchiato certo, ma non nell'anima: ha par- gnarci il sistema viario dell’Impero. , record ancora lato di «poesia del pallone», di quando giorna- Lastroni diventati una specie di patri- imbattuto che gli vale il titolo di listi e giocatori, dopo la partita, si ritrovavano monio artistico nazionale, certificati “Monsieur Roubaix”. Tra il ’78 e a chiacchierare davanti a un bicchiere di vino, e protetti dall’associazione “Amici l’80 le tre cavalcate di Moser, il suc- di quando esisteva un sentimento, un rispet- della Roubaix”. E allora ecco la Fore- cesso di nell’81. Il to, una solidarietà. sta di Arenberg, poi il tratto di Or- bretone odiava questa corsa. «Biso- Poi, Paolo Pulici (che fu simbolo e icona chies, Mons-en-Pélève, Cysoing, gna abolirla» diceva. S’incaponì fino del Toro campione d'Italia nella stagione Carrefour de l’Arbre e Gruson: viot- a vincerla. Ancora Italia con Franco ’75-’76) si è rimesso a giocare, dando ancora toli e gruppi di case tra cui sfilare il Ballerini, a segno nel ’95 e nel ’98 e spettacolo, per la commozione dei tifosi. Lui più possibile leggeri e allo stesso tem- cittadino onorario di Roubaix. Fino e Graziani formavano la coppia dei “gemelli po potenti, cercando magari il bor- a Tafi e Museeuw. I favoriti di oggi, del gol”, dioscuri di un football fedele alle dostrada più dolce. Nomi, cartelli di- con il leone belga a caccia del record proprie radici, alla propria cultura, alle pro- ventati luoghi epici, che segnano il di De Vlaeminck. Saranno chilome- prie tradizioni. Sì, gli anni sono una menzo- percorso come stazioni di un culto tri di fatica, con in testa la leggenda, gna: Pulici è tornato ragazzo, e noi con lui. popolare. Perché la Roubaix è anche il sogno e l’incubo del trofeo. Un Ho ritrovato Totò Schillaci, uno degli eroi corsa della gente, festa un po’ paga- cubo rugoso di pavè. delle “notti magiche”, mondiale di Italia '90, na degli amanti del ciclismo. Si corre in un bel libro-intervista di Benvenuto Cami- in periodo pasquale, di domenica. niti, fratello del mio duca Vladimiro (mi dis- Capita pure che la Resurrezione si OGGI IN GARA L’intramontabile belga, a caccia del quarto successo, grande favorito. L’outsider è Boonen se: «Comincia sempre il racconto della partita sovrapponga al giorno consacrato al dall'azzurro del cielo e dal verde del prato»). pedale. E allora le Chiese rimangono Ragazzi di latta, Limina (l’editore Enri- vuote, in questa marca avara e cristia- co Mattesini non smette di stupire, è il Rober- nissima. to Baggio della letteratura sportiva), prefazio- La leggenda della Roubaix inizia Tutti contro Museeuw, aspettando Tafi ne di Gianni Mura, illustra il percorso di un davanti al bistrot Gillet, vicino a por- uomo e del suo cuore, nel contesto di una ta Maillot, Parigi. È l’alba del 19 apri- Palermo restituita alla sua misteriosa e soffer- le 1896, Pasqua. Sono in 57 a presen- Marco Benedetti imparare a vincere la Classica del Pavè, ziato a portare a casa. bastare a Dario Pieri che dovrà metterci ta bellezza. È la storia di un Sogno Possibile, tarsi all’invito di due imprenditori non ha esitato a lasciare Lance Arm- Tra gli italiani, in caso di bel tempo del suo e sperare nella fuga giusta in cui di un'avventura dai contorni fantastici. Ci so- tessili patiti di bici, Théodore Vien- strong e la Us Postal Service per mettersi (che le previsioni di Liberation danno inserirsi. Il riferimento Museeuw in que- no parole e intuibili silenzi, c'è la passione, c'è ne e Maurice Pérez. 48 sono profes- COMPEIGNE (Francia) Sfogliando un ele- al servizio di Lefevere che di questa gara per probabile al 75%), sarà sto potrà essere prezioso al corridore di il rimpianto. sionisti, gli altri amatori e un po’ mentare trattato di geologia si vede co- è considerato uno stratega senza pari. l’uomo da tenere d’occhio. Il toscano sta Scandicci per centrare finalmente una Baldini&Castoldi ha ripubblicato (compli- guasconi, forse incoscienti. Si va ver- me siano sufficienti poche gocce d’acqua Occhi puntati dunque sul gioco di cercando con la danese CSC di sciogliere vittoria prestigiosa. Sì, decisamente Pieri menti, davvero) L'allenatore di Salvatore so nord-est, a Roubaix. Un’impresa. in grado d’insinuarsi tra gli insidiosi fillo- squadra della Quick Step-Davitamon i dubbi sul come sia più elegante conclu- potrebbe davvero regalare ai tifosi italia- Bruno. È un romanzo esistenziale, nell'Italia - Che però deve essere solo prepara- silicati delle argille della campagna attor- che, orfana di Bettini (il Grillo ritornerà dere una carriera che dalle Classiche del ni una bella domenica delle Palme. Do- dei falsi miti e delle false attese - del Boom zione per l’altro appuntamento, no a Roubaix, per rendere il terreno pla- per le Ardenne), avrà in squadra un solo Nord ha tanto ricevuto, Roubaix del menica che potrebbe però andare di tra- Economico. Il protagonista è un uomo senza l’evento: la -Parigi, che di stico e scivoloso come sapone. E pagina italiano, Davide Bramati, correndo a 3 1999 in testa. In questo potrà essergli verso ai nostri anche per colpa - o per più illusioni, che osserva il trascorrere, malin- chilometri ne fa 570. Follia rimasta dopo pagina vi si potrebbe trovare la punte: Museeuw (vincitore nel 1996, utile l’esperienza del belga Van Bondt e dirla più sportivamente per merito - del conico, della proprie e delle altrui vite. ingoiata nella nebbia della memoria soluzione per la 101esima edizione della 2000 e 2002), Boonen (terzo l’anno scor- del lettone Piziks. Promette scintille un fiammingo Van Petegem, bravo a vince- Gli rimane un amore stilnovista: la Juven- sportiva. Comunque, quel giorno di Parigi-Roubaix, che sul binomio polvere so) e Vandenbroucke che, dopo essersi altro over 30, Fabio Baldato dell’Alessio; re il Fiandre rimanendo a ruota di Vdb. tus. «...i greci raggiungevano l'estasi coi riti di 107 anni fa, a vincere fu un tedesco, o fango gioca la fisionomia dei probabili ritrovato al Fiandre di una settimana fa, migliore degli italiani al Giro delle Fian- Certo che rivedere un finale come quello Dioniso santa Caterina e i mistici del Trecen- Joseph Fischer: 9 ore e 17 minuti in vincitori in una gara che dopo l’era dei è chiamato a confermare le qualità che dre. La speranza è di venire clamorosa- del Fiandre renderebbe euforici i nume- to coi rapimenti nella preghiera gli anglosasso- sella. Al traguardo avrà pensato di Merckx, De Vlaeminck e Moser, non è nel tra il 1998 e il 1999 lo avevano porta- mente smentiti, ma l’ultima volta che il rosi tifosi belgi che si sono accampati ni la raggiungono col whisky noi robot dei essere pronto per Bordeaux. Invece più così facile tracciare. Ancor più visto to a vincere 19 gare tra cui la Liegi-Basto- vicentino è arrivato a Roubaix lo ha fatto nella foresta d’Arenberg, anche se spirita- paesi caldi del sud con le donne lui l'estasi la era appena entrato nella storia del che è vicino all’abdicare quel Museeuw gne-Liegi. Lefevere ha molto lavorato su con l’ammiraglia e quando Museeuw ta- ti lo sono già a giudicare dai fusti di birra raggiunge solo con la Juventus cioè con la ciclismo dal suo arco di trionfo. L’an- che prossimo ai 38 anni fa paura a molti. Vdb, sempre attento a non illuderlo sul- gliava l’arrivo nel Velodromo di Rou- che sono stati consumati. Per il resto, voce di Niccolò Carosio nell'attimo in cui no dopo il primo successo francese. Il belga deve tenere a bada le giovani la facilità di un recupero ancor prima baix lui già indossava giacca e cravatta. ciclisticamente parlando, come dal 1896 annuncia risultato finale Juventus batte Inter La firma è quella di , promesse, prima fra tutte quel Tom Boo- umano che agonistico, pesando con il Maglia rossa della Saeco e Guidone Bon- ad oggi, tra Parigi e Roubaix, sarà una o Milan o Roma o Fiorentina...». che si ripete anche nel ‘98. A dispet- nen, suo compagno di squadra, che per bilancino i risultati che il vallone ha ini- tempi sull’ammiraglia, potrebbero non giornata di ordinaria follia... Il libro è dedicato a Omar Sivori. ESTRAZIONE DEL LOTTO Oggi la maratona tocca il Ruanda. Il vicesindaco Semukanja: «Lo sport aiuta il dialogo». Gemellaggio con Roma. Ci sarà anche Veltroni BARI 4 74 88 89 68 CAGLIARI 45 47 15 76 70 FIRENZE 85 61 62 18 27 Vivicittà a Kigali. «Corri per la pace e lo sviluppo» GENOVA 2 45 62 26 8 MILANO 61 65 68 66 35 NAPOLI 63 80 79 57 62 Aldo Quaglierini E i bambini sono il futuro. Ecco allora il significato «Rimuovere una forte inimicizia è un grave «Ci sono due progetti che riguardano l’agricol- del Vivicittà di Kigali, un segnale nel solco dello problema. Per costruire una pace strutturale e dure- tura e lo sport. Nel primo caso stiamo lavorando PALERMO 84 34 1 46 89 spirito della fraternità, della cooperazione. vole, è fondamentale lavorare sui giovani. Può sem- intorno ad un’idea per lo sviluppo delle risorse ROMA 79 78 63 59 10 «La pace è nelle loro mani». L’importanza del gio- Lei è stato presente al Vivicittà di Roma, brare strano, ma concentrarsi su un gioco, su un agricole che vede collaborare tecnici ruandesi e ita- TORINO 51 74 88 48 65 co e dello sport, come fratellanza e solidarietà, è quale impressione ne ha tratto? pallone, su una corsa, oltre che a distrarre la mente liani, con l’aiuto della Fao. Per lo sport ci muovia- una certezza, che Antoine Semukanja divulga in «Che lo sport ha un alto valore simbolico, che dal dramma, spinge la gente alla fraternizzazione, mo adesso insieme all’Uisp, al Comune, all’organiz- VENEZIA 3 17 26 60 67 un francese pacato e gentile. Adesso che ha visto il aiuta la gente verso l’amicizia, la fratellanza, la colla- all’amicizia. a creare rapporti insomma... ». zazione canadese non governativa “Right to Play” e I NUMERI DEL SUPERENALOTTO Vivicittà di Roma, durante il quale hanno gareggia- borazione. Il fatto, tra l’altro, che atleti israeliani e Quanti abitanti ha Kigali? il Glocal Forum, che è già presente sul luogo. Sono JOLLY to fianco a fianco atleti israeliani e palestinesi, il palestinesi abbiano non solo gareggiato insieme, «Sessantamila. Il 60 per cento sono ragazzi». due progetti che hanno già mosso i primi passi». vicesindaco ha rinsaldato la convinzione della sua ma anche vissuto sotto lo stesso tetto, ha un signifi- È in atto il processo per il gemellaggio tra Ci sono altre iniziative in programma? 4 61 63 79 84 85 3 scelta. La maratona che si disputerà oggi nella sua cato particolare. Per il mio Paese, che ha passato un Roma e Kigali... «Sì, il 24 maggio a Roma, saremo presenti con Montepremi € 6.631.771,68 città, Kigali, è un segnale importante e inequivoca- periodo di conflitto gravissimo, è una speranza in «Sì, è un passo importante. La Maratona che si una nostra squadra di calcio e un gruppo di danza- Nessun 6 Jackpot € 13.500.000,00 bile. Che si aggiunge ai già numerosi sforzi volti a più. Attraverso lo sport ci si può incontrare anche correrà il 13, è un segno importante dell’amicizia tori, ad una rassegna di 41 Paesi del mondo». superare anni di guerra civile costati al Ruanda più se in passato si è stati nemici, può nascere una pace tra le due popolazioni. È importante la sensibilità Quali sono state le sue sensazioni al Vivicit- Nessun 5+1 € 5.000.000,00 di un milione di morti, devastazioni, miseria. Il strutturale e duratura. Per questo, io sostengo che dei sindaci delle due città, che assisteranno all’in- tà di Roma? Vincono con punti 5 € 45.736,36 conflitto non produce solo distruzioni materiali, è la pace, in definitiva, è nelle loro mani». contro. Ed è importante la progettualità che si muo- «È stata una forte emozione. vedere correre Vincono con punti 4 € 634,61 sconvolta anche la vita dei bambini, ai quali viene Come può concretamente lo sport agevola- ve parallela». 1200 persone è stato straordinario. Anch’io ho com- sottratta l’innocenza, la felicità, il gioco, appunto. re la pace? Cioè? piuto il percorso breve, 3 chilometri...». Vincono con punti 3 € 15,37 domenica 13 aprile 2003 23

UN WIM MERTENS PACIFISTA DOMANI ALL'AUDITORIUM LIRICA D’OGGI: LA MEDEA DI GUARNIERI HA FATTO CENTRO E I CRITICI SON CONTENTI «La guerra? Un palcoscenico di eroi Paolo Petazzi tragici che si combattono da giorni. Una situazione di non ritorno che il Papa, con Ogni anno il Premio Abbiati della critica musicale tronica dal vivo. Il premio della critica italiana sotto- Premio della critica musicale spicca anche l'allesti- Napoli. Fra i direttori d'orchestra il premio a Yuri la sua voce, ha cercato invano di italiana propone una riflessione e un bilancio su linea anche l'impegno della Fenice di Venezia in mento al San Carlo di Napoli di una rarissima opera Temirkanov sottolinea la presenza in Italia, nel 2002 fermare». È quanto ha affermato il opere e concerti dell'anno precedente. Per il 2002 questa complessa realizzazione multimediale, con la fiabesca di Humperdinck, Königskinder (Figli di più frequente del solito, di questo geniale interprete compositore fiammingo Wim Mertens che desta subito particolare attenzione il premio a Me- bellissima regia di Giorgio Barberio Corsetti e con re), quasi sconosciuta in Italia: è stato giudicato il russo, uno dei grandissimi, forse meno popolare di domani si esibirà all'Auditorium di Roma. dea di Adriano Guarnieri, riconosciuta come la più una esecuzione musicale di alto livello. Diretta da miglior spettacolo del 2002 per l'interesse della incon- quanto meriterebbe. Per l'occasione l'artista ha scelto un significativa novità proposta l'anno scorso: credo che Pietro Borgonovo, Medea ha avuto tra le protagoni- sueta proposta, per la sensibilissima direzione di Jef- Altri significativi riconoscimenti sono andati allo stra- repertorio di pezzi inediti accanto a brani la rivelazione a Venezia di questa «opera-video» libe- ste una presenza nuova su un palcoscenico lirico, frey Tate, la regia di Paul Curran e la pregevole ordinario lavoro nella musica rinascimentale e baroc- più noti come Struggle For Pleasure, Close ramente ispirata ad Euripide sia stata davvero un quella ammirevole di Antonella Ruggiero, che insie- compagnia di canto con Olaf Bär e Juliane Banse. ca di Rinaldo Alessandrini e del suo gruppo, il Con- Cover e Il ventre dell’architetto, tratto dalla avvenimento, e si deve sperare che non resti un fatto me alle bravissime Sonia Visentin e Alda Caiello Il premio a Violeta Urmana, magnifica Didone nei certo Italiano, a Thomas Moschopoulos e Dionysis colonna sonora del film di Peter isolato, secondo un sistema purtroppo frequente in interpretava il personaggio di Medea proposto da tre Troyens di Berlioz a Firenze, oltre a rendere omag- Fotopoulos, artecifi di regia e scene del Macbeth di Greenaway. Mertens ricorda che si «tratta Italia (non è stato più ripreso, ad esempio, il bellissi- punti di vista diversi (mentre Giasone era l'ottimo gio a un'interprete di primo piano ricorda uno degli Verdi al Festival di Spoleto e alle intelligenti aperture di un concerto per piano e voce, una mo Doktor Faustus di Giacomo Manzoni). Nella controtenore Andrew Watts): Guarnieri ha voluto spettacoli più impegnativi e interessanti della scorsa di un giovane ed eccellente complesso di fiati italiano, performaces che ho voluto dedicare a ricerca di Guarnieri Medea è un punto d'arrivo, per che una delle tre Medee cantasse con voce non impo- stagione (deludente solo nella discussa regia di Vick). il Quintetto Bibiena. La consegna del «Premio Abbia- Roma, città della Pace, in un momento di l'incandescente rovello espressivo, per l'ampiezza e stata, con colori e caratteri che non appartengono Tra le voci maschili è stato premiato Ildebrando ti» avverrà il 3 giugno al Teatro Donizetti di Berga-

particolare drammaticità. premio Abbiati

concerti complessità dei mezzi impiegati e per l'uso dell'elet- alla tradizione lirica. Fra le altre segnalazioni del D'Arcangelo, molto ammirato in Mozart a Milano e mo.

puntiamo a raggiungere l’1 per cento del bud- get. Ho appoggiato fortemente la candidatura di Lula, un operaio brasiliano. Quando lui mi ha chiamato per dare rilevanza al ministero grazie al fatto che ero già popolare come musi- cista, mi sono sentito in dovere di aiutarlo. Un uomo del popolo, un uomo che come primo punto del suo programma ha messo quello della sconfitta della fame di cui soffre il paese. Non so se ci riusciremo, in quattro anni non si può risolvere un problema del genere, ma puntiamo ad una diminuzione drastica. È la prima volta che un governo ha come punto prioritario quello della fame, per questo tante organizzazioni internazionali come l’Onu e la Fao hanno plaudito all’iniziativa». Sorride Gil, parlando come uomo del po- polo al popolo, con una semplicità ammalian- te, impossibile da trovare in qualsiasi politico di professione: «Il mio programma prevede una serie di urgenze: nel campo del patrimo- nio storico che il nostro paese ha trascurato Silvia Boschero fin troppo (tranne l’eccezione di Salvador di Bahia e del Minas Gerais) e del patrimonio immateriale. Intendo dire: la necessità di dare FIRENZE A passo velocissimo attraverso le sale una nuova cultura, una nuova coscienza al degli Uffizi con il sorriso smagliante di fronte popolo brasiliano e renderla accessibile ai gio- alla Primavera del Botticelli: «Erano amici Leo- vani, soprattutto a quelli delle favelas che sor- nardo e Botticelli?» Chiede con voce sottile il gono ai margini di ogni grande agglomerato ministro della cultura del quinto paese più urbano. E parlo di tutta la cultura, perché in grande del mondo. No, piuttosto erano rivali, Brasile non ce n’è solo una ma tantissime: gli risponde qualcuno. «Ah, dunque non co- compresa quella delle popolazioni indigene me me e Caetano!», azzarda ridendo di se (la cultura della foresta, la loro medicina tradi- stesso e del bizzarro paragone. Eccolo Gilber- zionale), che a sua volta è estremamente lega- to Gil in visita ufficiale a Firenze. Non per un ta alla cultura africa- concerto, ma da uo- na». Ed è spiazzante mo delle istituzioni, sentir parlare di «pa- da rappresentante di la vita & l’opera trimonio immateria- «appena» centoset- A Firenze, città di Dante le» e di «cultura della tanta milioni di per- foresta» in un conte- sone che abitano il sto sfarzoso e ufficia- paese più osservato e Leonardo, è arrivato le come quello di Pa- del globo, speranza L’eversivo che amava l’Africa, lazzo Vecchio, con il per una sinistra mon- il cantante-ministro brasiliano primo cittadino di Fi- diale che vede nel renze che non smette suo presidente Lula con le dreadlocks i Beatles e i Rolling Stones di ripetere quanto Gil un esempio, una pos- sia «un grande intel- sibilità. Sono passati Lotta contro la fame lettuale, un grande ar- solo tre mesi dall’ele- Gli esordi È del 1967 il primo disco di Gil, Louvação, nel dei e le sue magie. Il decennio per Gil, che continua ad assorbire tista, un uomo di cul- zione del «presidente quale già viene accolto come virtuoso giovane interprete di bossa le influenze esterne al Brasile come una spugna, si chiude con tura» e di ringraziarlo operaio» e poco me- del quinto paese del mondo nova e samba. Ma è nel successivo, l’omonimo del 1968 (coperti- Realce, il suo disco più dance, come voleva il periodo. per lo splendido do- no dalla grande riu- na psichedelica con un Gil versione Sgt Pepper’s) che nascono le Dalla quantistica a Marley Gli anni Ottanta non sono i più no alla Galleria degli nione del Social Fo- a ritmo di bossa, reggae e rock prime grandi canzoni come Domingo no parque, Pega a voga, ispirati per Gil anche se la sua produzione è assai copiosa, tra Uffizi: un autoritrat- rum mondiale di Por- Cabeludo e Frevo rasgado, che mescolano con bizzaria, grazie alla dischi in studio e live. Il nuovo salto di qualità arriva nel 1993 to di Joao Càmara, il to Alegre, quando «Sì, stiamo lavorando band Os Mutantes, l’elemento anglosassone (Beatles e Rolling con quella perla assoluta che è Tropicalia 2, disco fatto assieme più grande pittore Gil non partecipò Stones) a quello tradizionale. L’anno dopo arriva quella che all’amico di sempre Caetano Veloso per festeggiare i 25 anni brasiliano vivente che per prepararsi ade- per una nuova coscienza, rimane ad oggi la sua canzone più popolare, Aquele abraço, dalla nascita del Tropicalismo: samba, reggae, sperimentazione e lo ha accompagnato guatamente alla riu- contenuta nel suo disco forse più sperimentale, di nuovo omoni- melodia, un disco necessario per tutti gli amanti del Brasile. in questa trasferta ita- nione delle potenze mo. Subito dopo il concerto unplugged per Mtv, dove offre il meglio liana. Ha fame Gil, fa- di Davos dove lui e dalle favelas al mondo» I Fab Four e la negritudine Gli anni Settanta si aprono con della sua produzione in versione acustica. E poi Quanta, ispirato me di scoprire il resto Lula sostennero con un Gil dalla pettinatura afro e un disco scritto quasi tutto a alla fisica quantistica, e O sol de Oslo, dove torna alla sua caratteri- del mondo, farlo coo- forza le istanze di quattro mani con lo scrittore beat brasiliano Jorge Mautner: stica principale, quella «glocal»: essere assolutamente brasiliano perare col suo paese e «un altro mondo pos- tante canzoni originali ma anche tre cover chiave: Up from the e allo stesso tempo totalmente contaminato dall’esterno. Del far conoscere il suo sibile». Troppo pochi per fare un bilancio del nel 1545, quando il Brasile aveva solo 45 anni Foto di gruppo skies di Jimi Hendrix, Can’t find my way home di Steve Winwood 2001 invece il disco con una colonna portante della musica paese al mondo. È la lavoro del presidente e del suo ministro della di vita, più giovane di quanto sia io oggi», a Palazzo Vecchio: e Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band degli amati Beatles. Poi è brasiliana, Milton Nascimento: due culture a confronto, l’esplosi- fame «antropofaga» cultura, ma abbastanza per intraprendere viag- esordisce agitando le agili mani da chitarrista, tra gli altri, il sindaco la volta di Expresso 2222, del live con Veloso Barra 69 (realizzato vità solare e meticcia del figlio di Bahia e il rigore dell’interno del che contraddistinse il gi diplomatici come questo, su invito del sin- con le unghie lunghe della destra e un anello- Domenici, Fiorella per raccogliere i soldi necessari ad andarsene dal paese sotto paese di Nascimento. E dopo il tributo all’eroe della liberazione movimento tropicali- daco Leonardo Domenici (Lula sarà ad otto- ne verde smeraldo. Di immaginazione Gil do- Mannoia, Pelù, pressione della dittatura militare che li trovava eversivi) e, nel degli schiavi brasiliani Zumbi, solo dello scorso anno arriva sta degli anni Sessan- bre a Roma). vrà averne tanta, tantissima, con solo lo 0,2 Jovanotti, Riondino, 1975, di due dischi: quello acustico a quattro mani con Jorge Ben quello che tutti i suoi fan si aspettavano da tempo, ovvero l’omag- ta di cui Gil fu prota- Guardarlo e ascoltare la sua voce dopo per cento del budget statale a disposizione per Sergio Staino e Refazenda, disco pop che lo consacra star del suo paese. Il ‘76 è gio al musicista che l’ha più ispirato: il Bob Marley di Kaya gonista assieme a un averlo sentito cantare sui palchi italiani pochi il suo ministero, ma ad aiutarlo ci sarà anche In alto, Gil con l’anno di Refavela, splendido album ispirato alla cultura e alla N'Gan Daya. manipolo di intellet- mesi prima della sua investitura è già un picco- l’Italia, Firenze in particolare (gemellata dal Leonardo Domenici musica africana e celebrativo del sincretismo bahiano, con i suoi si.bo. tuali, registi, musici- lo miracolo. Quello dell’immaginazione al po- sti, scrittori brasilia- tere. Con una storia sognata negli anni Settan- ni. Un movimento ta e oggi tutta da costruire. In salita certo, con In visita agli Uffizi, 1991 con Salvador), con una serie di progetti che necessita poca improvvisazione e un gran- L’uomo mandato al potere che mutuò il pensiero delle avanguardie dei le aspettative di un intero paese. Eccolo, il ‘‘ di cooperazione in ambito economico e artisti- de spartito! Certe volte ci sarebbe bisogno di ‘‘ primi decenni del secolo per dare nuova vita cantante innamorato di Bob Marley, del sam- davanti alla «Primavera», co appena siglati. L'entusiasmo è in ogni sua un’orchestra - dice ridendo - ma per ora ne dal presidente-operaio Lula alla cultura del paese tropicale: «È necessario ba e del rock’n’roll, un nero che nasce a Salva- chiede: «Botticelli e parola, in ogni piccolo gesto: «Cosa mi manca faremo a meno». Parole di lode per Firenze dice: «Siamo al fianco divulgare in Italia e nel resto del mondo sem- dor di Bahia, la più grande capitale africana della vita prima della mia elezione? Poco, po- («tra le dieci città più belle del mondo»), paro- pre più la cultura brasiliana. Partendo dalle che esista fuori dall’Africa, un rivoluzionario Leonardo erano amici, chissimo, è semplicemente un’altra vita, piena le sulla guerra in Iraq («noi, in Brasile, nono- della gente del mondo, scuole, dalle università. Farlo attraverso il cine- tropicalista. Un frikkettone sessantenne ex come me e Caetano di scommesse - aggiunge raggiante da una stante molti paesi abbiano dichiarato che la e la gente questa guerra ma, la letteratura, la musica. Farlo con la forze «scapigliato» che le treccine le ha solo accorcia- terrazza del Comune che apre sui tetti di Firen- guerra è la risposta razionale a certi problemi dell’allegria, dell’ottimismo, dell’entusiasmo te un po' e che con la più grande delle natura- Veloso?» ze dove tanti musicisti italiani sono assiepati del mondo, ci siamo stretti a fianco della gente non la voleva» del nostro popolo». Con la forza dell’immagi- lezze siede nell’abbagliante Sala dei Gigli di per conoscerlo (Jovanotti, Pelù, Fossati, Fiorel- del mondo, e la gente non voleva questa guer- nazione, ma anche della musica: l’appunta- Palazzo Vecchio. «Mi ha impressionato scopri- la Mannoia, Mauro Pagani) - È lavoro. In ra»). Parole sul suo presidente: «Nel mio pae- mento è ad Umbria Jazz assieme a Maria re che il Salone dei Cinquecento fu restaurato termini musicali potremo dire che è un lavoro se questo ministero non ha visibilità e fondi, Bethania, sorella di Caetano Veloso.

domenica 13 aprile 2003 in scena 25

ADDIO A VERA ZORINA BALLERINA E ATTRICE È UN SOGNO STRANO IL POTERE: MARIA STUARDA SECONDO DACIA MARAINI La ballerina e attrice Vera Zorina, interprete di famose coreografie Aggeo Savioli realizzate dal primo marito, George Sollecitata, qualche anno fa, a fornire una nuova entrambe si trovano a dialogare e a confrontarsi lari orripilanti, che Maria è stata decapitata, per Non sarà forse superfluo ricordare, a questo pun- Balanchine, è morta all'età di 86 anni a versione della Maria Stuarda di Schiller, Dacia con le rispettive dame di compagnia, serve o confi- ordine di Elisabetta. (Ma sapremo pure, a ogni to, come tra le prime prove drammaturgiche del- Santa Fè, nel Nuovo Messico. Nata nel Maraini ha optato per una riscrittura più perso- denti che siano. Quanto ai personaggi maschili, buon conto, che sarà proprio il figlio della Stuar- la Maraini vi siano stati, a ridosso del Sessantot- 1917 a Berlino, il suo vero nome era nale: la vicenda della sovrana di Scozia e della questi verranno evocati soltanto a parole, esclu- da, Giacomo, a succedere a Elisabetta, quando to, dei testi direttamente ispirati al mondo teatra- Eva Brigitta Hartwig. Balanchine la regina d'Inghilterra Elisabetta I, sua parente e dendosi la loro presenza fisica, e insomma, in anche lei vrrrà a morire, sul trono di Londra). le, alle sue grandezze e miserie (più queste che sposò nel 1938, e fu un'affiatatissima rivale, si offre qui dunque a un'articolata riflessio- verto modo, la loro incidenza nel corso degli even- E allora, per dirla tutta: quella cui abbiamo assi- quelle, magari). coppia anche in teatro fino al 1946. Nel ne sul complesso, non facile rapporto fra le donne ti. stito è, in fin dei conti, la contesa fra due attrici, Il bell'impegno di Elisabetta e Mariangela è soste- 1938 Zorina conquistò grande fama e il potere, sulla commistione fra le ragioni politi- Del resto, l'attribuzione dei quattro ruoli femmi- in gara di bravura: Elisabetta Pozzi e Mariangela nuto a dovere dalla regia di Francesco Tavassi, con il film «Follie di Hollywood», con che e religiose (Maria cattolica, anglicana Elisa- nili a due sole interpreti, quantunque versatili e D'Abbraccio, egualmente rimeritate dal caloroso che si giova d'un impianto scenografico, di Ales- coreografie di Balanchine. Altri suoi betta, figlia dello scismatico Enrico VIII e di An- disponibili, impone un «giuoco delle parti» tale applauso del folto pubblico della «prima» e dall' sandro Chiti, dalla struttura avvolgente e dalla film importanti dell'epoca furono «Il re na Bolena), in un'epoca storica, il Cinquecento, da molto richiedere all'attenzione degli spettato- affettuoso consenso di Giorgio Albertazzi, diretto- cupa intonazione cromatica, ravvivato dalle luci della Louisiana» (1941), «Signorine, lontana da noi, ma della quale si possono intende- ri; e da lasciare non pochi interrogativi aperti, re del Teatro di Roma, nella cui storica sala, di Luigi Ascione e dai costumi sobriamente datati non guardate i marinai» (1942), re i riflessi nel nostro presente. dopo che, al termine di cento minuti ininterrotti l'Argentina, si è dato lo spettacolo, già allestito in di Maria Rosaria Donadio. Pertinente e insisten- «Scandalo in famiglia» (1946). Negli Nell'azione drammatica, Maria ed Elisabetta di rappresentazione, avremo saputo, da una voce altre città e in attesa d'una prossima, ulteriore te la colonna musicale, firmata da Daniele D'An- anni ‘50 fu acclamatissima a Broadway. lutti a teatro non si incontrano mai, se non in sogno. Piuttosto, anonima, peraltro solerte dispensatrice di partico- tournée. gelo e Riccardo Barbera.

altri fatti

Il teatro della rabbia ha ventidue anni – ROMEO E GIULIETTA A VENEZIA IN VERSIONE HIP HOP «Romeo e Giulietta» in un'inedita ver- Prendete nota: Letizia Russo. La giovanissima drammaturga sta sparigliando le carte delle scene contemporanee sione hip hop sarà oggi in scena, in esclusiva nazionale, al Teatro Mali- bran di Venezia. Lo spettacolo, firma- Rossella Battisti to dal coreografo e danzatore america- tendenze no Rennie Harris, si intitola «Rome & Jewels» e ripropone in un'edizione, di n scena assisti a tre ore di efferatezza assoluta modernità, una delle opere strisciante, niente in presa diretta, più amate dal teatro e del balletto, I come nelle vere tragedie. Tomba di Immortalata sul grande schermo dal cani apre il sipario sul già avvenuto, la Sangue, sofferenza, incubi e paure pluridecorato musical, diretto nel quiete orrenda di un interno di famiglia 1961 da Robert Wise e Jerome Rob- con una vecchia cieca in carrozzella (gli bins, vincitore di 10 Premi Oscar. occhi - veniamo a sapere poi - se li è sui giovani palcoscenici italiani «Rome & Jewels» è stato insignito, la strappati sul cadavere della figlia stupra- scorsa stagione di tre Bessie Awards. ta dal branco e assassinata barbaramen- In scena la compagnia «Rennie Har- te da un cecchino). Fuori gli echi di una eatro che trasuda sangue e sof- ni, camere delle torture e un immagina- ris puremovement», accompagnata guerra in corso, e ancora: tradimenti, il ferenza. Teatro che fa male, co- rio del male che è sempre uguale a se dalla musica originale composta da ritorno del Woyzeck di turno, un abor- T me non per caso titola la sua stesso, parla la stessa lingua anche se cam- Darrin Ross, ed eseguita da dj live. I to, il potere di neo-promossi colonnelli. stagione in corso il Delle Passioni di bia di paese, di epoca e di colore. Manca danzatori interagiranno all'interno di Un immaginario claustrofobico svirgo- Modena (e dove è transitato, prima di fantasia, si direbbe, il male. Ha ragione una scenografia virtuale che si avvale lato qua e là da un ghigno ironico, po- di arrivare al Vascello di Roma, Tom- Riccardo Cavallo a ricordare che in testi di sofisticati apparati multimediali. tentemente messo in luce dalla protago- ba di cani). Sarà un pre-sentimento di come La morte e la fanciulla si rincorrono nista Isa Danieli. guerra e dolore e la voglia di allontanarlo tutte le tragedie che si sono susseguite – LAETITIA CASTA CON I TAVIANI E dietro il testo, sorpresa: Letizia con una catarsi scenica, oppure una me- nello scorso secolo, dall’Olocausto alle de- SUL SET A NAPOLI Russo, l’autrice di questo prontuario di moria riaffiorante di orrori rimossi, o portazionis taliniste, dal Sudamerica alla Palazzo Reale a Napoli blindato per le orrori allusi da ogni dove, ha un visetto ancora il desiderio di misurarsi con temi Bosnia, all’Afghanistan. Che continuano, riprese del nuovo film in costume, acqua e sapone, treccine ai lati, due oc- forti. Di fatto, aumentano i testi in scena purtroppo, con l’Iraq di oggi. E ha ragio- per la televisione, dei fratelli Taviani chi che ti si appuntano come spilli, di che parlano di zone ne Francesca Zanni a «Luisa Sanfelice», ambientato ai tem- sotto insù, la bocca che largisce spiega- oscure nella storia leggere nella sua prota- pi della Rivoluzione napoletana del zioni muovendosi impercettibile. Una dell’umanità come i gonista, Carla - fanta- 1799. Un cast con tanti giovani, tra gli fanciullina che ha ventidue anni, ne di- desaparecidos in Ar- sma di una desapareci- altri Laetitia Casta, Adriano Giannini, mostra quindici e la roba che scotta di gentina (Tango di da che ricorda le tortu- Emilio Soffrizzi, C. Roth, M. Bauber. cui sopra l’ha scritta a venti. «Ossessioni Francesca Zanni, fi- re e la morte subita per Le location scelte per le riprese della personali», racconta con un certo distac- no al 20 aprile al mano dei colonelli fiction che andrà in onda sulla Rai, co. Memorie di un mal di vivere preco- Due di Roma), le (un’intensa Crescenza sono Palazzo Reale e Piazza del Plebi- ce, cominciato praticamente alle elemen- malefatte degli ita- Guarneri) - una storia scito, luoghi centrali della storia napo- tari, quando il sentimento predominan- liani durante il colo- che ci appartiene, che letana. Ieri le scene sono state girate te era «venire offesa dal mondo», persi- nialismo (Cinema tutti dovrebbero sape- nelle sale quattordici e quindici del no da una letterina d’amore di un coeta- Impero di Roberto re. In questo senso, il Palazzo Reale, e sul set c'era Adriano neo. Oggi - lo diciamo anche per tran- Cavosi, prossimo al figlio di Carla - quel fi- Giannini. Oggi la troupe non gira, si quillizzare i nostri lettori - Letizia si sen- debutto) e persino glio strappatole dal se- ricomincerà lunedì per tutta la setti- te più in equilibrio, tra una voglia di sotto un titolo stra- no e adottato dal suo mana. scherzo e una di riflessione. Trasmutan- vagante di Come le stesso carnefice, che do una propria, fibrillante sensibilità in lumache strappate dal muro, spettacolo cresce per anni senza sapere la verità fin- – IL FILM SU CORTO MALTESE un’alchimia di parole. Una dietro l’al- di Giovanni Greco, si nascondono il pin- ché viene riconosciuto dall’anziana non- NON TROVA POSTO IN SALA tra, ordinate in schemi a raccontare sto- teriano Linguaggio della montagna ele na - diventa una sorta di metafora di quel Elegante, audace, misterioso, il leg- rie: «mi trovo meglio se so quello che sue metafore sulla condizione del Cile «buco» nella memoria, di quello che do- gendario Corto Maltese, il viaggiatore devono fare i miei personaggi». Quelli sotto Pinochet. Più esplicito al riguardo vrebbe appartenerci e ci è sfuggito. Dei creato da Ugo Pratt, oggetto di culto di Tomba di cani li ha scaraventati in il testo di Ariel Dorfman, La morte e la sogni smarriti, di utopie lontane, di ideali in tutta Europa non ha ancora trovato una situazione estrema un po’, come fanciulla, che ripercorre il dramma psico- di cui riappropriarsi. Diverso nelle for- una distribuzione nelle sale cinemato- direbbe Jannacci, per vedere l’effetto logico di una donna che reincontra il me, ma non dissimile nei contenuti, il grafiche italiane. Il film «Corto Malte- che fa. Niente morale, tantomeno con- suo aguzzino. Lavoro teso, durissimo, lavoro di Giovanni Greco (che ha debut- se - Corte Sconta detta Arcana» con temporanea (a chi volesse vederci Bo- triangolo infernale di destini già portato tato nel neo-nato teatro di Ostia Lido), la regia di Pascal Morelli, ieri in ante- snia dentro): «le schifezze che si fanno sul grande schermo da Polanski e riporta- un percorso carnale, fisico, quasi persona- prima italiana al festival «Cartoons on in guerra non sono cambiate dal tempo to in scena con intensità da Riccardo le da compiere entrando uno dopo l’altro the bay» di Positano, non riesce a delle guerre puniche». Ma nemmeno Cavallo all’Orologio di Roma. nel recinto, citando a voce alta il proprio trovare una distribuzione. Il film, una «incazzature con il mondo» alla Sarah Colpisce il particolare che spesso que- nome e finire nel mucchio senza più iden- cooproduzione miliardaria tra Rai Fic- Kane, che Letizia precisa di non aver sti testi sono di autori under 30, che era- tità, sbattuti a destra e a sinistra, gridando tion e diverse società francesi, è già letto fino all’anno scorso. Il «movente» no bambini quando quegli episodi stori- invano per diritti che nessuno può più uscito nelle sale in Francia senza in principale per scrivere testi, dice, è per ci si sono svolti. Incubi latenti, paure tutelare. È il momento migliore e più si- verità grandissimo successo di botte- lei «osservare le cose come vanno e ri- claustrofobiche di ritorno in tempi che si gnificativo di un giovane spettacolo e di ghino ed è stato anche presentato la portarle. Non voglio essere dura e massi- sono fatti sempre più cupi fino a sconfi- un giovane autore che, come gli altri, lan- scorsa estate al festival di Locarno.In- malista. Anzi, credo che a quarant’anni nare nella recentissima guerra in Iraq e cia un monito. A ricordare e, soprattutto, tanto i diritti sono stati acquistati da non scriverò più temi così forti. Voglio nella (ri)scoperta delle crudeltà dell’enne- a non ripetere. Tele+. Isa Danieli in «Tomba di cani». A sinistra, Letizia Russo assottigliarmi, diventare leggera nel sen- simo tiranno sanguinario. Fosse comu- r.b. so che indicava Calvino». Al teatro, comunque, ci è arrivata per caso. Ancora a scuola, seconda liceo to, funzionerà». Ci crede, le crede anche li fin dall’Annaspo, una regista che per nulla» afferma categorica e detto da una Rooms mi è piaciuto»). sempre. Non penso che la felicità sia al classico, attratta da un concorso che la regista Cristina Pezzoli, che produce, me è quasi un’idea platonica, da Iperura- quasi adolescente che studia da tempo Il futuro? È ancora teatro: un testo raggiungibile. Ma non mi interessa esse- metteva in palio un viaggio per il mi- dirige e coinvolge Isa Danieli nella mes- nio assieme alla Danieli...». Ma la cande- la Bibbia e la filosofia induista non è per il premio Candoni, Asfissia, incentra- re felice e obnubilata: preferisco essere glior dialogo teatrale. Letizia scrive un sa in scena di Tomba di cani, una specie lina accesa sta sotto l’idolo Carmelo Be- una frase qualsiasi. Della scena contem- to sul potere del tempo, e Dead end riflettente. E immaginare di poter fare surreale botta e risposta tra Cristo e Pul- di terno al lotto per un’esordiente, entra- ne, the one and only, la Voce da brivido, poranea apprezza il coetaneo Fausto Pa- scritto per il National Theatre e pensato un processo evolutivo. I fidanzati aiuta- cinella nell’orto degli ulivi che conqui- ta dalla porta principale nel mondo del ascoltata al teatro dell’Angelo di Roma ravidino, Renata Ciaravino, Massimo per un gruppo di ragazzi fra gli undici e no, in questo senso: ti scontri con le tue sta il premio della critica. «Manco il viag- teatro. «Non me ne rendo bene conto - nella Figlia di Iorio che non l’ha fatta Bavastro. Trova enigmatici i Raffaello i diciotto anni. «Titoli indicativi, eh? - meschinità, il senso di possesso, le gelo- gio ho vinto...Però, a dire il vero, avevo ammette treccine -, mi piaceva la Pezzo- dormire per tre giorni. «Oltre non esiste Sanzio e «plasticosi» i Motus («però scherza -. Sì, le mie ossessioni ci stanno sie...». partecipato soprattutto per prendere un credito in più in pagella». Dà retta a uno dei critici, Rodolfo Di Giammarco, che le suggerisce di continuare a scrivere e ci Quattro uomini prevaricatori e gelosi contro le femmine di casa: sulfurei richiami contemporanei ne «I rusteghi» realizzati per la Contrada di Trieste da Francesco Macedonio riprova con niente e nessuno («sì, lo so è un altro titolo nichilista...») che ha de- buttato nel 2000 con la regia di Marcel- lo Cotugno nell’ambito della rassegna Le donne sono il nuovo mondo: Goldoni l’aveva capito tre secoli fa «Per antiche vie» voluta da Mario Mar- tone, all’epoca direttore del Teatro di

Roma. A Tomba di cani ci arriva arran- Maria Grazia Gregori mi contemporanei come nelle regie di Bobbio (Maurizio), sulla saggezza indul- lignassi», talmente chiusi nel loro mon- beffa e la sconfitta degli uomini, la ven- cando, per tentativi abortiti, «frustando- Ronconi, di Castri, di Missiroli e Cobelli gente di Riccardo Peroni (Canciano). do da trasformarsi in bersaglio dei di- detta e il trionfo delle donne anche se mi e legandomi alla sedia. Poi, ho capi- e tantomeno il Goldoni, allo stesso tem- Grazie anche allo sguardo affettuoso spetti delle loro mogli, che cercano in con finale richiesta di perdono e di finta to: se dò un ordine alla storia che raccon- ta girando per l'Italia un Goldoni po leggero e profondo, delle grandi re- con cui il regista Macedonio osserva i tutti i modi di superare l'asfissiante cap- sottomissione che sa tanto di messa in «vecchio stile», dove vecchio non gie strehleriane. suoi personaggi maschili, il loro mondo pa di casa e perfino dei figli che rivendi- ridicolo e di affermazione di un insi- S significa tanto superato quanto Il punto di riferimento di questo sobrio chiuso - anzi «a balconi inchiodati» - : cano il diritto, oggi ma non in pieno nuante potere tutto al femminile. Gesti- A vent’anni ha scritto piuttosto un modo di recitare e di rap- spettacolo, semmai, è da rintracciare in quattro tangheri gelosi, prevaricatori, in Settecento addirittura ovvio, di sceglier- to da uno scatenato terzetto di signore ‘‘ presentare il drammaturgo veneziano se- Cesco Baseggio, in una certa bonomia duro contrasto con i figli e le donne di si la persona d'amare. guidate dallo spirito allegramente «mo- «Tomba di cani», con Isa condo un'ottica che pone al suo centro che confina nel sorriso. Grazie soprattut- casa. Situazione nella quale Goldoni ren- Nella scena chiusa e asfittica di Sergio derno» di Felice, moglie di Canciano (la Danieli: una storia tra essenzialmente l'attore e la potenza del to agli attori che qui sono il perno della deva palpabile la lotta senza quartiere D'Osmo, che si apre talvolta verso un brava Nora Fuser) alla quale, sia pure testo, tenendo in scarso conto le accese storia, a cominciare dai quattro tanghe- fra un mondo nuovo e un mondo supe- esterno che raffigura vedute di una Ve- con qualche paura, si accodano Marghe- Woyzeck e orrori vari... diatribe scatenate dalla regia italiana at- ri del titolo - Lunardo, Maurizio, Si- rato, fra giovani e vecchi, fra donne e nezia da cartolina, si svolge una storia rita, moglie di Lunardo piena di rim- Ha cominciato per caso torno a Goldoni. mon, Canciano - interpretati da un uomini, auspicando una nuova morale, che è un groviglio di psicologie, di pas- pianti e un po'invidiosa (Paola Bonesi), Invano, dunque, cercheremmo in I quartetto simpaticamente protervo e ric- un nuovo modo di concepire la convi- sioni sostanzialmente a lieto fine: ma Marina, la moglie dal buon cuore di sui banchi del liceo rusteghi, firmato da Francesco Macedo- co di sfumature che può contare sull' venza fra le persone dove l'autorità na- quanti inganni per arrivarci, quante la- Simon (Gloria Sapio) e la giovane, ma nio per la Contrada di Trieste, in scena umanità di Piero Mazzarella (Lunardo), scesse non dalla prevaricazione, ma dall' crimucce, quanti sospiri e delusioni... già volitiva Lucietta interpretata da una con successo al Teatro Nuovo di Mila- sulla rassegnazione comica di Antonio esempio. Non come i quattro rusteghi Tutto contribuisce a costruire questo duttile Marzia Pastogna. Per sorridere, no, un Goldoni colmo di sulfurei richia- Salines (Simon), sulla severità di Orazio che sono sì delle brave persone, ma «ma- apologo perfetto che si conclude con la ma non solo. 26 Emilia Romagna cinema e teatri domenica 13 aprile 2003

BOLOGNA Sala 8 The Hunted - La preda Sala 2 L'acchiappasogni 16,30-18,30 (E ) 20,30-22,40 (E 6,20) 585 posti Dillo con parole mie FORLÌ ADMIRAL Via San Felice, 28 Tel. 051/227911 198 posti 16,25-18,35-20,45-22,50 (E 7,50) 150 posti 15,00-17,30- (E ) 20,00-22,30 (E 7,00) LOIANO 15,30-17,50-20,15-22,30 (E ) ALEXANDER viale Roma, 265 Tel. 0543/780684 250 posti Il pianista Sala 9 L'acchiappasogni MULTISALA ASTRA Via Mazzini, 14 Tel. 051/831174 VITTORIA Via Roma, 55 Tel. 051/6544091 NUOVO p.zza Trento e Trieste, 52 Tel. 0532/207197 380 posti L'anima gemella 15,00-17,30-20,00-22,30 (E 6,50) 223 posti 16,35-19,30-22,20 (E 7,50) 510 posti Johnny English 320 posti Io non ho paura 840 posti Johnny English 16,00-18,00-20,30-22,30 (E ) METROPOLITAN Via Indipendenza, 38 Tel. 051/265901 ARCOBALENO P.zza Re Enzo, 1 Tel. 051/265628 14,10-15,50-17,30-19,10 (E ) 20,50-22,30 (E 21,00 (E 6,20) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) APOLLO via Mentana, 8 Tel. 0543/32118 1 Daredevil 980 posti Un amore a 5 stelle 7,00) MINERBIO RISTORI via Del Turco, 8 Tel. 0532/206879 360 posti L'avversario 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,00) 700 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,50) MULTISALA STAR Via Mazzini, 14 Tel. 051/831174 PALAZZO MINERVA Via Roma, 2 Tel. 051/878510 670 posti La regola del sospetto 14,45-17,20-20,00-22,30 (E ) 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) 2 Il libro della giungla 2 NOSADELLA Via Nosadella, 21 Tel. 051/331506 560 posti Il libro della giungla 2 Pinocchio ARISTON via Tevere, 26 Tel. 0543/702040 380 posti 15,00-16,20-17,40-19,00 (E 7,50) Sala 1 Secretary 15,00-16,30-18,00-19,30- (E ) 21,00 (E 7,00) 21,00 (E ) RIVOLI via Boccaleone, 20 Tel. 0532/206580 500 posti Il libro della giungla 2 La regola del sospetto 620 posti 16,15-18,20-20,25-22,30 (E 7,00) The hours MONTERENZIO 600 posti L'anima gemella 14,30-16,00-17,30-19,00 (E ) Sala 2 Respiro 20,20-22,30 (E 7,50) 22,30 (E 7,00) LAZZARI via Idice, 235 Tel. 051/929002 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) La regola del sospetto 350 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) ARLECCHINO Via Lame, 57 Tel. 051/522285 CA' DE' FABBRI 172 posti Johan Padan - A la descoverta de le S. BENEDETTO via Tazzoli, 11 Tel. 0532/207884 20,30-22,30 (E ) Cinema La finestra di fronte MANDRIOLI Via Barche, 6 Tel. 051/6605013 ODEON MULTISALA Via Mascarella, 3 Tel. 051/227916 Americhe Chicago CIAK via E. Vecchio, 5 Tel. 0543/26956 460 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,00) Sala A Ubriaco d'amore 360 posti The hours 17,00 (E ) 21,15 (E ) 432 posti Daredevil 350 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) 16,00-18,10 (E ) 20,20-22,30 (E 6,50) CAPITOL Via Milazzo, 1 Tel. 051/241002 PORRETTA TERME S. SPIRITO via della Resistenza, 7 Tel. 0532/200181 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala B L'avversario CASALECCHIO DI RENO 1 Johnny English KURSAAL Via Mazzini, 42 Tel. 0534/23056 173 posti The hours 450 posti 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E 7,00) 150 posti 15,15-17,40-20,05-22,30 (E 7,00) UCI CINEMAS MERIDIANA Via Aldo Moro, 14 Tel. MULTISALA ASTORIA viale Appennino Tel. 0543/63417 316 posti La regola del sospetto 18,10-20,20-22,30 (E ) Sala 1 L'acchiappasogni 2 Io non ho paura Sala C Cose di questo mondo /199123321 225 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,00) 100 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) LUX P.le Prochte, 17 Tel. 0534/21059 SALA BOLDINI via Previati, 18 Tel. 0532/247050 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) Sala 1 L'acchiappasogni 221 posti Johnny English Novo 3 8 mile Sala D Auto Focus Sala 2 Un amore a 5 stelle 296 posti 15,00-17,40-20,00-22,40 (E 7,50) 15,00-17,00 (E ) 20,30-22,30 (E 6,20) 20,30-22,30 (E ) 115 posti 15,30-17,50 (E 7,00) 90 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 2 Solaris RASTIGNANO Passato prossimo Sala 3 The Hunted - La preda OLIMPIA Via A. Costa, 69 Tel. 051/6142084 172 posti 14,10-16,20-18,30-20,40-22,50 (E 7,50) 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 20,10-22,30 (E 7,00) 600 posti Bowling a Columbine Sala 3 Johnny English STARCITY Via Serrabella, 1 Tel. 051/6263315 PROVINCIA DI FERRARA 4 L'acchiappasogni Sala 1 Johnny English ARGENTA Sala 4 Io non ho paura 15,30-17,50-20,10-22,30 (E 7,00) 217 posti 15,00-17,00-23,10 (E 7,50) 14,30-16,30-18,30--20,30 (E ) 115 posti 17,15-20,00-22,30 (E 7,00) 856 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) MODERNO via Pace, 2 Tel. 0532/805344 RIALTO STUDIO Via Rialto, 19 Tel. 051/227926 The hours Secretary EMBASSY Via Azzogardino, 61 Tel. 051/555563 20,50 (E 7,50) Sala 2 Daredevil 681 posti The hours 1 Novo 334 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) 22,30 (E ) 620 posti The hours 300 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) Sala 4 La regola del sospetto 15,00-17,00-20,30-22,30 (E ) 15,30-17,50-20,10-22,30 (E 7,50) 224 posti 14,30-17,00-20,00-22,30 (E 7,50) Sala 3 Il libro della giungla 2 BONDENO ODEON DIGITAL viale Libertà, 2 Tel. 0543/33369 2 Bowling a Columbine 238 posti 16,00-17,30-19,00-20,30 (E 7,00) 520 posti Johnny English FELLINI Via XII Giugno, 20 Tel. 051/580034 128 posti 15,30-17,50-20,10-22,30 (E 7,00) Sala 5 La città incantata ARGENTINA via Matteotti, 18 Sala Federico Shaolin Soccer 426 posti 16,00 (E 7,50) La regola del sospetto Johnny English 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 450 posti 15,30-17,15-19,00-20,45-22,30 (E 7,50) ROMA D'ESSAI Via Fondazza, 4 Tel. 051/347470 22,30 (E 7,00) 208 posti La finestra di fronte Sala 6 Il libro della giungla 2 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) SAFFI D'ESSAI viale Appennino, 480 Tel. 0543/84070 Sala Giulietta Un amore a 5 stelle Sala 4 L'acchiappasogni Sala 100 I lunedì al sole 16,15-18,20-20,25-22,30 (E 7,00) 224 posti 14,30-16,30-18,30 (E 7,50) CENTO 200 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,50) The Hunted - La preda 222 posti 16,30-20,00-22,30 (E 7,00) 88 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) SMERALDO via Toscana, 125 Tel. 051/473959 Sala 5 Un amore a 5 stelle ASTRA via Campagnoli, 8 Tel. 051/903323 FOSSOLO Via Lincoln, 3 Tel. 051/540145 20,30-22,40 (E 7,50) 620 posti Johnny English Sala 300 La finestra di fronte 813 posti Johnny English 600 posti The Hunted - La preda Sala 7 Un amore a 5 stelle 142 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) 232 posti 16,15-18,20-20,30-22,35 (E ) 16,30-18,30 (E ) 20,30-22,30 (E 7,00) SAN GIOVANNI IN PERSICETO 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E 7,00) 217 posti 15,00-17,20-20,10-22,20 (E 7,50) SAN LUIGI via Nanni, 12 Tel. 0543/370420 FULGOR Via Montegrappa, 2 Tel. 051/231325 TIFFANY D'ESSAI p.zza di P. Saragozza, 5 Tel. 051/585253 FANIN P.zza Garibaldi, 3/C Tel. 051/821388 ODEON via Campagnoli, 8 Tel. 051/903323 Sala 8 Shaolin Soccer 400 posti Il libro della giungla 2 200 posti A proposito di Schmidt 438 posti L'anima gemella 189 posti Dillo con parole mie 752 posti Il libro della giungla 2 172 posti 14,20-16,20-18,20-20,20-22,20 (E 7,50) 14,30-16,00-17,30-19,00-20,30 (E ) 21,00 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,00) 16,00-18,10 (E ) 20,20-22,30 (E 7,00) 14,45-16,15-17,45-19,15 (E 7,00) Sala 9 Daredevil CODIGORO TIFFANY via Medaglie d'Oro, 82 Tel. 0543/400419 GIARDINO V.le Oriani, 37 Tel. 051/343441 VISIONI SUCCESSIVE 296 posti 14,00-16,10-18,20-20,30-22,50 (E 7,50) The hours 200 posti Un amore a 5 stelle 650 posti Il libro della giungla 2 CASTEL D'ARGILE 20,30-22,30 (E 7,00) CINEMA TEATRO ARENA p.zza Matteotti Tel. 0532/712212 BELLINZONA D'ESSAI via Bellinzona, 6 Tel. 051/6446940 La finestra di fronte 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 15,00-16,20-17,40-19,00 (E 7,50) 390 posti A proposito di Schmidt DON BOSCO Via Marconi, 5 Tel. 051/976490 GIADA Via Circ.ne Dante, 12 Tel. 051/822312 La regola del sospetto 514 posti Daredevil 18,00-20,30-22,30 (E ) 15,30-17,50 (E ) 20,15-22,30 (E 5,50) Io non ho paura COPPARO PROVINCIA DI FORLÌ 20,20-22,30 (E 7,50) 18,00-20,30 (E 5,50) 14,30-16,30-18,30 (E ) 20,30-22,30 (E 7,00) ITALIA NUOVO via M. E. Lepido, 222 Tel. 051/6415188 CASTIGLIONE P.zza di Porta Castiglione, 3 Tel. 051/333533 ARCOBALENO via Fiorini, 2 Tel. 0532/860816 CESENA 180 posti 007 - La morte può attendere CASTEL SAN PIETRO SAN PIETRO IN CASALE 190 posti Johnny English La regola del sospetto ALADDIN via Assano, 587 Tel. 0547/328126 17,30- (E ) 20,00-22,30 (E 5,00) ITALIA P.zza Giovanni XXIII, 6 Tel. 051/818100 15,30-17,10-18,50 (E ) 20,30-22,30 (E 7,00) JOLLY Via Matteotti, 99 Tel. 051/944976 15,00-17,30-20,15-22,30 (E ) Sala 100 The Hunted - La preda 285 posti Johnny English 450 posti Johnny English JOLLY Via Marconi, 14 Tel. 051/224605 PARROCCHIALI 76 posti 16,30-18,30--20,30-22,40 (E 6,20) 16,30-18,30 (E ) 20,30-22,30 (E 6,50) 15,30-17,20-19,10 (E ) 21,00 (E 7,00) ASTRA CINEMA-TEATRO P.zza della Libertà, 19/a Tel. 053/2870631 362 posti Solaris Sala 200 Un amore a 5 stelle ALBA Via Arcoveggio, 3 Tel. 051/352906 CASTENASO SASSO MARCONI 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 7,20) 170 posti Il signore degli anelli - Le due torri 750 posti Johnny English 133 posti 15,45-18,00-20,30-22,40 (E ) MARCONI p.zza dei Martiri, 6 Tel. 051/840850 MARCONI Via Saffi, 58 Tel. 051/6492374 14,45-18,00 (E ) 21,15 (E 4,50) ITALIA Via Nasica, 38 Tel. 051/786660 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) Sala 300 Johnny English 150 posti La regola del sospetto 300 posti Un amore a 5 stelle 202 posti 16,30-18,30-21,00-22,30 (E ) 500 posti Chicago [GALLIERA Via Matteotti, 25 Tel. 051/372408 16,30 (E ) 18,40-21,00 (E 6,00) FRANCOLINO 0,15 (E 7,50) 310 posti Ricordati di me 15,30-18,00 (E ) 20,30-22,30 (E 6,50) Sala 400 Johnny English CASTIGLIONE DEI PEPOLI VERGATO NAGLIATI via Calzolai, 474 Tel. 0532/723247 358 posti 15,30-17,30-20,30-22,40 (E ) Daredevil 17,30 (E ) 20,00-22,30 (E 5,00) Ricordati di me NUOVO Via Garibaldi, 5 16,00-18,10-20,20-22,30 (E 7,50) ORIONE Via Cimabue, 14 Tel. 051/382403 NAZIONALE Via A. Moro, 1 Tel. 0534/92692 21,00 (E ) ASTRA viale Osservanza, 190 Tel. 0547/22317 MEDICA PALACE CINEMA TEATRO Via Montegrappa, 9 Tel. 300 posti 8 mile Chicago 400 posti La finestra di fronte 360 posti Il cuore altrove 21,00 (E 6,00) LIDO DEGLI ESTENSI 051/232901 16,00-18,10 (E ) 20,20-22,30 (E 4,50) 20,30-22,30 (E 6,50) DUCALE viale Carducci, 72 Tel. 0533/327249 20,30-22,30 (E ) 1150 posti L'acchiappasogni CREVALCORE TIVOLI Via Massarenti, 418 Tel. 051/532417 Sala A Johnny English CAPITOL DIGITAL via V. di Gattolino, 20 Tel. 0547/383425 15,00-17,40-20,20-22,30 (E 7,50) VERDI P.le Porta Bologna, 13 Tel. 051/981950 FERRARA 450 posti Sala 1 L'anima gemella 500 posti Prendimi l'anima ALEXANDER via Foro Boario, 77 Tel. 0532/93300 MEDUSA MULTICINEMA Viale Europa Tel. /199757757 16,30-18,30 (E ) 20,30-22,30 (E 4,50) 486 posti Johnny English Sala B Daredevil 437 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 1 Johnny English 15,30-17,30- (E ) 19,30-21,30 (E 7,00) 860 posti Daredevil 350 posti Sala 2 Io non ho paura 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) 600 posti 16,40-18,40-20,40-22,40 (E 7,50) CINECLUB IMOLA MASSA FISCAGLIA 120 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 2 Daredevil CENTRALE Via Emilia, 210 Tel. 0542/23634 APOLLO MULTISALA P.za Carbone, 35 Tel. 0532/765265 NUOVO via Matteotti, 14/16 Tel. 0533/53147 ELISEO Via Carducci, 7 Tel. 0547/21520 223 posti 15,50-18,05-20,20-22,35 (E 7,50) LUMIERE Via Pietralata, 55/a Tel. 051/523812 Il libro della giungla 2 Sala 1 Il libro della giungla 2 600 posti 8 mile Sala 1 Daredevil Persona Sala 3 Il libro della giungla 2 15,00-16,20-17,40-19,00 (E 6,70) 15,00-16,50-18,40-20,30 (E ) 15,00-21,00 (E ) 700 posti 16,00-18,10-20,30-22,30 (E ) La moindre des choses di N. Philibert 198 posti 16,15-18,00-19,45 (E 7,50) The hours The Hunted - La preda OSTELLATO Sala 2 L'acchiappasogni L'acchiappasogni Terzo e mondo 20,20-22,30 (E 6,70) 22,30 (E ) 320 posti 15,00-17,30--20,10-22,40 (E ) CINEMA COMUNALE BARATTONI Via Garibaldi, 4 Tel. /0533680008 21,40 (E 7,50) 15,30-17,30-22,40 (E 5,50) CRISTALLO Via Appia, 30 Tel. 0542/23033 Sala 2 L'acchiappasogni JOLLY via Lugaresi, 202 Tel. 0547/331504 Il marito della parrucchiera 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) 546 posti Il libro della giungla 2 Sala 4 La finestra di fronte 600 posti Johnny English Chicago 19,30-20,50 (E 5,50) Sala 3 Un amore a 5 stelle 15,00-16,20-17,40-19,00 (E ) 198 posti 15,25-17,40-19,55-22,15 (E 7,50) 15,45-17,30-19,00 (E ) 20,30-22,30 (E 6,70) 18,00 (E 4,50) 20,30-22,30 (E 6,50) 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) Sala 4 La regola del sospetto Sala 5 Shaolin Soccer DONFIORENTINI CINEMA TEATRO Viale Marconi, 31 Tel. 0542/28714 PORTOMAGGIORE 198 posti 16,25-18,25-20,25-22,25 (E 7,50) PROVINCIA DI BOLOGNA La finestra di fronte 20,20-22,30 (E ) Sala 6 Solaris BARICELLA 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) SMERALDO p.zza Giovanni XXIII, 3 Tel. 0532/811982 L'anima gemella 250 posti Io non ho paura SAN BIAGIO via Aldini, 24 Tel. 0547/355757 198 posti 15,35-20,15 (E 7,50) BAZZANO Dillo con parole mie 16,30-18,30 (E ) 20,30-22,30 (E 6,70) EMBASSY C.so Porta Po, 117 Tel. 0532/203424 REVERE 8 mile CINEMAX V.le Carducci, 17 Tel. 051/831174 LAGARO 610 posti Secretary 20,30-22,30 (E ) 17,50-22,30 (E 7,50) Sala 1 L'anima gemella 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) DUCALE Tel. /038646457 MATTEI Via del Corso, 58 Un amore a 5 stelle VICTOR Via S. Vittore, 1680 Tel. 368/208218 Sala 7 La regola del sospetto 150 posti 15,10-17,00-18,50 (E ) 20,40-22,30 (E 7,00) 007 - La morte può attendere Johnny English MANZONI via Mortara, 173 Tel. 0532/209981 15,00-17,30-20,15-22,30 (E ) 198 posti 15,30-18,00-20,30-22,55 (E 7,50) 15,00-17,00-21,00 (E ) domenica 13 aprile 2003 Emilia Romagna cinema e teatri 27

METROPOL via Gherarda, 10 Tel. 059/223102 SAN FELICE SUL PANARO NUOVO JOLLY Via Emilia Est, 7/a Tel. /0523760541 20,30-22,30 (E ) 20,30 (E ) CESENATICO Sala 1 Secretary COMUNALE via Mazzini, 10 Tel. 0535/85175 Spirit - Cavallo selvaggio S. ROCCO c.so Garibaldi, 118 Tel. 0545/23220 Secretary 22,40 (E ) ASTRA via L. Da Vinci, 24 Tel. 0547/80340 16,00-18,10 (E ) 400 posti La finestra di fronte 15,00 (E 6,71) 305 posti Bowling a Columbine 494 posti The hours Solaris 15,00-17,00-19,00-21,00 (E ) I lunedì al sole 16,00-18,10-20,30-22,40 (E ) Sala 2 L'acchiappasogni 14,30-16,30-20,30-22,30 (E ) 20,30-22,30 (E ) SASSUOLO 16,30-18,30-20,30-22,30 (E 6,71) PISIGNANO 15,00-17,30-20,00-22,45 (E ) Sala 3 Shaolin Soccer FORLIMPOPOLI Sala 2 Il libro della giungla 2 CARANI via Mazzini, 28 Tel. 0536/811084 PLAZA L.go Matteotti, 7 Tel. /0523326728 AGOSTINI via Celletta, 12 Tel. 0544/918021 15,10-17,00-18,50-20,40-22,30 (E ) 16,00-17,20-18,35-19,50-21,05 (E ) 739 posti Daredevil Shaolin Soccer 416 posti La finestra di fronte CINEFLASH MULTIPLEX Via Emilia per Forlì, 1403 Tel. 0543/745971 Sala 4 Io non ho paura The hours 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E 6,71) 14,00-16,00-20,00-22,00 (E ) 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) Sala 1 Io non ho paura 22,30 (E ) RIOLO TERME SAN FRANCESCO via San Francesco, 10 Tel. 0536/980190 POLITEAMA MULTISALA Via S. Siro, 7 Tel. /0523338540 Sala 5 Johnny English 14,50-16,40-18,30 (E ) MICHELANGELO via Giardini, 255 Tel. 059/343662 L'acchiappasogni 1 L'anima gemella COMUNALE via Matteotti, 24 Tel. 0546/71856 15,10-17,00-18,50-20,40-22,30 (E ) The Hunted - La preda 500 posti Johnny English 480 posti Un amore a 5 stelle 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 15,00-16,50-18,40 (E ) 20,30-22,30 (E 6,71) Sala 6 Asterix & Obelix: Missione Cleopatra 20,30-22,45 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) RUSSI SAVIGNANO SUL PANARO 2 L'acchiappasogni 15,00 (E ) Sala 2 Shaolin Soccer NUOVO SCALA via Gheradi, 34 Tel. 059/826418 BRISTOL via Tavoni, 958 Tel. 059/775510 15,00-17,30- (E ) 20,00-22,30 (E 6,71) REDUCI via Don Minzoni, 3 Tel. 0544/580576 The Hunted - La preda Sala Rosa Johnny English 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala Blu L'acchiappasogni 3 The Hunted - La preda 8 mile 15,00-17,00-18,50-20,40-22,45 (E ) 396 posti 15,00-16,40-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 3 Il libro della giungla 2 180 posti 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 15,00-16,50-18,40 (E ) 20,30-22,30 (E 6,71) 15,00 (E ) Sala 7 Un amore a 5 stelle Sala Verde Io non ho paura 14,30-16,30-18,30 (E ) Sala Rossa Johnny English Secretary Commedia dialettale 15,30-17,50-20,15-22,40 (E ) 110 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) La regola del sospetto 406 posti 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) 22,30 (E 6,71) 21,15 (E ) Sala 8 La regola del sospetto 20,15-22,45 (E ) RAFFAELLO via Formigina, 380 Tel. 059/357502 Sala Verde La regola del sospetto PROVINCIA DI PIACENZA REGGIO EMILIA 15,40-18,00-20,20-22,45 (E ) Sala 4 L'acchiappasogni Multisala Sala 1 Daredevil 96 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) FIORENZUOLA D'ARDA ALEXANDER via Emilia S. Pietro, 49 Tel. 0522/430864 Sala 9 Daredevil 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 505 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) SESTOLA CAPITOL L.go Gabrielli, 6 Tel. 0523/984927 Sala 1 Secretary 16,00-18,15-20,30-22,45 (E ) Sala 5 Daredevil Multisala Sala 2 La regola del sospetto BELVEDERE c.so Umberto I, 1 Tel. /62436 280 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 252 posti 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) Johnny English EXCELSIOR via Trento, 3/d Tel. 0522/626888 14,35-16,35-18,35-20,35-22,35 (E ) The hours Sala 2 Io non ho paura 400 posti Io non ho paura Multisala Sala 3 L'acchiappasogni 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E 6,20) Sala 6 Johnny English SOLIERA 215 posti 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) 14,30-16,30-21,00 (E ) 15,00-17,30--20,00-22,30 (E ) 252 posti 14,40-17,20-20,00-22,40 (E ) RAVENNA ITALIA via Garibaldi, 80 Tel. 059/859665 AMBRA via S. Rocco, 8 Tel. 0522/436657 SANT'ILARIO D'ENZA Sala 7 Un amore a 5 stelle Multisala Sala 4 Un amore a 5 stelle ALEXANDER via del Pignattaro, 6 Tel. 0544/39787 007 - La morte può attendere Sala 1 L'acchiappasogni 14,40-16,40-18,40-20,40-22,40 (E ) 17,50--20,10-22,30 (E ) 200 posti Secretary FORUM via Roma, 8 Tel. 0522/674748 17,30-21,00 (E ) 724 posti 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) Multisala Sala 5 Il libro della giungla 2 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 400 posti La regola del sospetto Sala 8 La finestra di fronte Sala 2 Un amore a 5 stelle 15,10-16,30-17,50 (E ) ZOCCA ASTORIA MULTISALA via Trieste, 233 Tel. 0544/421026 SCANDIANO 14,30-16,30-18,30 (E ) 324 posti 15,45-18,00-20,15-22,30 (E ) Secretary The hours ANTICA FILMERIA ROMA via Tesi, 954 Sala 1 La finestra di fronte BOIARDO Via XXV Aprile, 3 Tel. 0522/854355 8 mile BOIARDO via S. Rocco, 1/b Tel. 0522/435782 326 posti Johnny English 22,30 (E ) 20,10-22,30 (E ) 1500 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Multisala Sala 6 La finestra di fronte 17,00-21,00 (E ) Sala 2 Il libro della giungla 2 800 posti Johnny English 17,00-18,45-20,30-22,30 (E ) VERDI piazza Fratti, 4 Tel. 0543/744340 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) PARMA 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) VEGGIA 200 posti La leggenda del Titanic 16,30-18,30-20,30 (E ) SALA TRUFFAUT Palazzo S. Chiara Via degli Adelardi 4 Tel. ASTORIA via Trento, 4 Tel. 0521/771205 CAPITOL via Zandonai, 2 Tel. 0522/304247 15,00 (E ) The Hunted - La preda PERLA p.zza Matteotti, 17 Tel. 0536/990144 480 posti Daredevil 462 posti The Hunted - La preda Johnny English 8 mile 059/236288 22,30 (E ) Spider 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) 16,00-18,00-20,30-22,30 (E ) 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) 21,00 (E ) Sala 3 L'acchiappasogni 20,30-22,30 (E ) ASTRA D'ESSAI p.le A. Volta, 15 Tel. 0521/960554 17,00-19,45-22,30 (E ) CRISTALLO Via F. Bonini, 4 Tel. 0522/431838 REP. SAN MARINO GAMBETTOLA SPLENDOR via Madonella, 8 Tel. 059/222273 422 posti La finestra di fronte CORSO via di Roma, 51 Tel. 0544/38067 L'anima gemella CARACOL via Mazzini, 51 16,00-18,15-20,30-22,30 (E ) NUOVO p.zza Marino Tini, 7 - Dogana Tel. 0549/885515 515 posti Shaolin Soccer Io non ho paura 20,30-22,30 (E ) The hours Io non ho paura CAPITOL MULTIPLEX via Magnani, 6 Tel. 0521/672232 15,30-17,15-19,00-20,45-22,30 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) D'ALBERTO via Emilia S. Pietro, 17 Tel. 0522/439289 15,00-21,00 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 1 Johnny English Sala 1 Daredevil PROVINCIA DI MODENA TURISMO via della Capannaccia, 3 Tel. 0549/882965 METROPOL via Mazzini, 51 450 posti 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) JOLLY via Serra, 33 Tel. 0544/64681 500 posti 15,30-17,50-20,15-22,30 (E ) BOMPORTO 112 posti Ebbro di donne e di pittura Il libro della giungla 2 Harry Potter e la camera dei segreti Sala 2 Io non ho paura Sala 2 Il libro della giungla 2 COMUNALE Via Verdi, 8/a 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 15,00 (E ) 15,00 (E ) Arke' - fiaba di acqua e di aria - spett. teat. 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) 300 posti 15,30-16,55-18,15-19,35-20,50-22,15 (E ) Sala 3 The Hunted - La preda MARIANI MULTISALA A Via Ponte Marino, 19 Tel. 8 mile Chicago 15,00 (E ) JOLLY Via G. B. Vico, 68 (loc. Villa Cella) Tel. 0522/944006 0544/215660 17,30-21,00 (E ) 20,30-22,30 (E ) 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) I lunedì al sole Johnny English Daredevil PROVINCIA DI REP. SAN MARINO PREDAPPIO D'AZEGLIO D'ESSAI via D'Azeglio, 33 Tel. 0521/281138 18,30-20,30-22,30 (E ) 17,00-19,00 (E ) 15,40-18,10-20,20-22,35 (E ) COMUNALE via Marconi, 19 Tel. 0543/923438 CARPI 260 posti Dillo con parole mie OLIMPIA via Tassoni, 4 Tel. 0522/292694 RIMINI 16,00-18,15-20,30-22,30 (E ) MARIANI MULTISALA B Via Ponte Marino, 19 Tel. 200 posti Io non ho paura ARISTON SS. 462, 42 Tel. 059/680546 286 posti La finestra di fronte APOLLO via Magellano, 15 Tel. 0541/770667 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) EMBASSY (PICCOLO TEATRO) B.go Guazzo Tel. 0544/215660 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 636 posti L'acchiappasogni (S.Marino) Matrimonio tardivo La regola del sospetto SARSINA 0521/285309 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 296 posti 21,00 (E ) 15,45-18,00-20,15-22,30 (E ) ROSEBUD Via Medaglie d'Oro Resistenza, 6 Tel. 0522/555113 SAVIGNANO A MARE Solaris 210 posti Chaos Mignon The Hunted - La preda CAPITOL c.so Cabassi, 43 Tel. 059/687113 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) MARIANI MULTISALA C Via Ponte Marino, 19 Tel. 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) UGC CINEMA ROMAGNA c/o Romagna Center Tel. /0541321701 614 posti Johnny English 15,30-17,45-20,30-22,30 (E ) LUX p.le Barnieri, 1 Tel. 0521/237525 0544/215660 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) ASTORIA via Euterpe, 10 Tel. 0541/772063 Sala 1 L'acchiappasogni Un amore a 5 stelle PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1 L'anima gemella ALBINEA Sala 1 Il libro della giungla 2 CORSO c.so M. Fanti, 89 Tel. 059/686341 16,30-19,30-22,30 (E ) 16,15-18,25-20,40-22,40 (E ) 326 posti 14,30-16,05-17,40-19,45 (E ) 2498 posti 14,05-16,05-18,10-20,20-22,35 (E ) 816 posti The life of David Gale APOLLO via Roma Tel. 0522/597510 Sala 2 Un amore a 5 stelle ROMA Via Nino Bixio, 19 Tel. 0544/212221 Solaris 2 The Hunted - La preda 20,00-22,30 (E ) 400 posti Il libro della giungla 2 14,30-16,30-18,30-20,30-22,25 (E ) 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) 728 posti Johnny English 20,30-22,30 (E ) EDEN via S. Chiara, 21 Tel. 059/650571 14,30-16,00-17,30-19,00 (E ) 3 L'avversario NUOVO ROMA via Tanara, 5 Tel. 0521/244273 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala 2 Daredevil 350 posti Io non ho paura The hours 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) Il libro della giungla 2 PROVINCIA DI RAVENNA 875 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 20,30-22,30 (E ) 20,30-22,30 (E ) 4 Shaolin Soccer 15,00-16,50-18,40-20,30 (E ) ALFONSINE CAMPAGNOLA CORSO c.so D'Augusto, 20 Tel. 0541/27949 SPACE CITY via dell'Industria, 9 Tel. 059/6326257 13,30-14,45-18,00-20,25-22,45 (E ) The hours GULLIVER p.zza Resistenza, 2 Tel. 0544/83165 736 posti Un amore a 5 stelle Sala Luna The Hunted - La preda DON BOSCO via Nasciuti, 1 5 Daredevil 22,30 (E ) La regola del sospetto 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 180 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Two weeks notice 13,40-15,30-18,00-20,20-22,40 (E ) RITZ via Venezia, 129 Tel. 0521/273272 20,30 (E ) Sala Sole L'acchiappasogni CASALGRANDE FULGOR c.so D'Augusto, 162 Tel. 0541/25833 6 Johnny English 306 posti Bestial particolare M18 BARBIANO 345 posti La finestra di fronte 260 posti 15,00-17,30--20,00-22,35 (E ) NUOVO ROMA via Canale, 2 Tel. 0522/846204 14,15-16,15-18,20-20,25-22,30 (E ) 14,30-21,45 (E ) 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Sala Terra Daredevil DORIA via Corriera, 12 Tel. 0545/78176 360 posti Il libro della giungla 2 7 Io non ho paura PROVINCIA DI PARMA 190 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Johnny English 14,30-16,30-18,30 (E ) MIRAMARE via Oliveti, 60/c Tel. 0541/372293 15,20-17,40-20,15 (E ) BORGO VAL DI TARO 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) Solaris Sala Azzurra Mamma non guardarmi VM18 Solaris SUPERCINEMA via Rodolfo Pio, 8 Tel. 059/686755 120 posti 15,00-22,30 (E ) Sala Azzurra Il libro della giungla 2 CRISTALLO via Taro, 32 Tel. 0525/97151 CASTEL BOLOGNESE 20,30-22,30 (E ) 22,40 (E ) 320 posti La regola del sospetto Sala Rossa Touch me VM18 450 posti 16,30-18,30-20,30 (E ) MODERNO Via Morini, 2 Tel. /0546-55075 CASTELLARANO 8 La regola del sospetto 20,15-22,15 (E ) 15,00-22,30 (E ) The hours 8 mile BELVEDERE via Radici Nord, 6 Tel. 0536/859380 13,30-15,45-18,00-20,20-22,40 (E ) 22,30 (E ) FARNESE p.zza Verdi, 1 Tel. 0523/96246 21,00 (E ) Il libro della giungla 2 MODERNISSIMO via Gambalunga, 21 Tel. 0541/24376 9 Un amore a 5 stelle Sala Gialla Un amore a 5 stelle 700 posti Io non ho paura CERVIA 15,45-16,30-18,30 (E ) 280 posti Johnny English 13,35-15,45-18,00-20,10-22,35 (E ) 15,00-16,50-18,40-20,30-22,30 (E ) 450 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 20,10-22,15 (E ) SARTI Via XX Settembre, 98/a The hours 10 Il libro della giungla 2 CASTELFRANCO EMILIA FIDENZA Io non ho paura 20,30-22,30 (E ) S. AGOSTINO via Cairoli, 36 Tel. 0541/785332 14,00-15,40-17,20-19,05-20,10 (E ) APOLLO vicolo Ronchei, 7 Tel. 0524/526219 15,00-17,30-21,00 (E ) CAVRIAGO Io non ho paura The life of David Gale NUOVO via Don Luigi Roncagli, 13 Tel. 059/926872 Sala A Johnny English 240 posti Johnny English FAENZA NOVECENTO MULTISALA via del Cristo, 5 Tel. 0522/372015 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 22,15 (E ) 246 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 15,30-17,15-19,00-20,45-22,30 (E ) CINEDREAM MULTIPLEX Via Granarolo, 155 Tel. Sala Rossa Il libro della giungla 2 SETTEBELLO Via Roma, 70 Tel. 0541/21900 11 Johnny English Sala B Un amore a 5 stelle CRISTALLO via Goito, 6 Tel. /0524-523366 /0546646033 324 posti 15,30-17,00 (E ) Sala Rosa La regola del sospetto 15,10-17,05-19,00-21,00-23,00 (E ) 150 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Il libro della giungla 2 1 Il libro della giungla 2 Daredevil 330 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 12 L'acchiappasogni CASTELNUOVO RANGONE NOCETO 15,00-16,40-18,20 (E ) 18,30-20,30-22,30 (E ) Sala Verde L'avversario 16,00-19,00-22,00 (E ) La regola del sospetto Sala Verde Daredevil 185 posti 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) SAVIGNANO SUL RUBICONE ARISTON Via Roma, 6/B SAN MARTINO via Saffi, 4 201 posti Io non ho paura Spy Kids 2 - L'isola dei sogni perduti 15,30-17,50-20,20-22,35 (E ) 136 posti 16,00 (E ) SUPERCINEMA c.so D'Augusto, 181 Tel. 0541/26630 MODERNO c.so Perticari, 5 21,00 (E 5,16) 15,00 (E ) 2 Solaris La regola del sospetto 600 posti The hours Chicago CAVEZZO Io non ho paura 14,40-20,30 (E ) 18,00-20,15-22,30 (E ) 15,30-17,50--20,15-22,30 (E ) 21,00 (E ) FINALE EMILIA 17,30-21,00 (E ) The Hunted - La preda CORREGGIO PROVINCIA DI RIMINI MODENA CORSO via Matteotti SALSOMAGGIORE 18,40-22,40 (E ) CRISTALLO via Vittorio Veneto, 2 Tel. 0522/693601 BELLARIA Un amore a 5 stelle ARENA V.le Tassoni, 8 Tel. 059/211712 La finestra di fronte ODEON via Valentini, 11 3 L'acchiappasogni NUOVO ASTRA v.le P. Guidi, 75 Multisala Sala 1 Johnny English FIORANO Daredevil 14,40-17,20-20,00-22,40 (E ) 20,30-22,30 (E ) Io non ho paura 500 posti 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) FONTANALUCCIA 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 4 Johnny English FABBRICO 15,30-21,15 (E ) Multisala Sala 2 D'Essai LUX via Chiesa TRAVERSETOLO 14,50-16,45-18,40-20,35-22,30 (E ) CASTELLO p.zza V. Veneto, 10/b CATTOLICA L'anima gemella 5 Io non ho paura 200 posti La finestra di fronte The ring GRAND'ITALIA p.zza Fanfulla, 28 Tel. 0521/841055 ARISTON v.le Mancini, 11 Tel. 0541/961799 16,35-20,30-22,35 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) MARANELLO Johnny English 15,00-17,00-19,00-21,00 (E ) Sala 1 L'acchiappasogni Multisala Sala 3 Dillo con parole mie 6 Daredevil FELINA FERRARI via Nazionale, 78 Tel. 0536/943010 15,00-17,00-19,00-20,30-22,30 (E ) 600 posti 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 15,20-17,30-20,30-22,40 (E ) 17,30-20,00-22,30 (E ) 456 posti Johnny English PIACENZA ARISTON via Kennedy, 39 Tel. 0522/619388 Sala 2 Daredevil Multisala Sala 4 The Hunted - La preda 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 7 Un amore a 5 stelle The hours 650 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) APOLLO Via Garibaldi, 7 Tel. /0523324655 15,35-17,45-20,20-22,35 (E ) MIRANDOLA 20,30-22,30 (E ) LAVATOIO via del Lavatoio Tel. 0541/962303 La finestra di fronte 8 Shaolin Soccer ASTRA via Rismondo, 27 Tel. 059/216110 GUASTALLA 95 posti Il libro della giungla 2 ASTORIA via G. Pico, 45 Tel. 0535/20702 15,00-16,50-18,40 (E ) 20,30-22,30 (E 6,71) 15,10-17,00-18,50-20,40-22,30 (E ) Sala Rubino L'avversario 500 posti Johnny English CENTRALE via Gonzaga, 10 Tel. 0522/830600 14,30-16,05-17,40--19,15-20,45-22,30 (E ) 15,00-17,30-20,00-22,30 (E ) 15,00-16,40-18,30-20,30-22,30 (E ) IRIS 2000 MULTISALA C.so Vittorio Emanuele, 49 Tel. /0523334175 EUROPA via S. Antonino, 4 Tel. 0546/32335 500 posti Johnny English RICCIONE Sala Smeraldo L'acchiappasogni 270 posti L'anima gemella 16,00-22,30 (E ) SUPERCINEMA via Focherini, 13 Tel. 0535/21497 1 Il libro della giungla 2 AFRICA via Gramsci, 39 Tel. 0541/601854 15,00-17,40-20,20-22,40 (E ) 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) MONTECCHIO EMILIA 755 posti The hours 15,00-16,30-18,30 (E 6,71) 198 posti Johnny English Sala Turchese Daredevil 15,30-17,50-20,15-22,30 (E ) Io non ho paura ITALIA via Cavina, 9 Tel. 0546/21204 DON BOSCO Via Franchini, 41 Tel. /0522864719 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) 600 posti Johnny English NONANTOLA 20,30 (E 6,71) Johnny English ODEON via Corridoni, 29 Tel. 0541/605611 15,15-17,00-18,45-20,25-22,00 (E ) CAPITOL DOLBY DIGITAL via Università, 9 Tel. 059/222411 ARENA via Pieve, 31 Tel. 0595/48859 La regola del sospetto 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Solaris La regola del sospetto 250 posti La finestra di fronte 22,30 (E 6,71) SARTI via Scaletta, 10 Tel. 0546/21358 ZACCONI via d'Este Tel. 0522/864179 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 15,30-17,50-20,10-22,30 (E ) 14,30-21,00 (E ) 2 Un amore a 5 stelle 350 posti Secretary Un amore a 5 stelle SAN GIOVANNI IN MARIGNANO CAVOUR 50 c.so Cavour, 50 Tel. 059/222211 PAVULLO 15,00-16,50- (E ) 18,40-20,30-22,30 (E 6,71) 16,30-18,30-21,15 (E ) 15,30-18,30-20,30-22,30 (E ) MODERNISSIMO via Resistenza Respiro WALTER MAC MAZZIERI Via Giardini, 190 Tel. 053/6304034 3 Johnny English LUGO PUIANELLO Lulù è sexy luna VM18 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) Chicago 15,00-16,50- (E ) 18,40-20,30-22,30 (E 6,71) ASTRA via Garibaldi, 94 Tel. 0545/22705 EDEN p.zza Gramsci, 8/1 Tel. 0522/889889 16,30-22,30 (E ) EMBASSY via Albergo, 8 Tel. 059/225187 16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) MULTISALA CORSO Corso Vittorio Emanuele, 81 Tel. /052332185 L'acchiappasogni 208 posti Johnny English SANTARCANGELO 200 posti Bowling a Columbine PIEVEPELAGO 15,15-17,45-20,15-22,30 (E ) RUBIERA SUPERCINEMA p.zza Marconi, 1 Tel. 0541/622454 16,00-18,10-20,20-22,30 (E ) RAVARINO - Sala Millennium Daredevil GIARDINO viale Orsini, 19 Tel. 0545/26777 EMIRO MULTIPLEX Via Emilia, ang. Via Togliatti, 1 Sala Antonioni Daredevil FILMSTUDIO 7B via N. dell'Abate, 50 Tel. 059/236291 ARCADIA p.zza Libertà 15,30-17,50 (E ) 20,10-22,30 (E 6,71) Il libro della giungla 2 Sala 1 Il libro della giungla 2 300 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 250 posti Cose di questo mondo Chicago - Sala Spazio L'avversario 15,00-20,30 (E ) 15,00-16,40-18,20 (E ) Sala Wenders Un amore a 5 stelle 18,30-20,30-22,30 (E ) 21,00 (E ) 15,30-17,50 (E ) 20,10-22,30 (E 6,71) The hours Solaris 106 posti 14,30-16,30-18,30-20,30-22,30 (E ) 28 in scena tv domenica 13 aprile 2003

Raitre 12,30 Raitre 18,00 La7 20,45 Raitre 1:05 RACCONTI DI VITA PER UN PUGNO DI LIBRI LA FINESTRA SUL CORTILE LA GUERRA DEI MONDI Da una canzone di Luca Regia di Igor Skofic. Regia di Alfred Hitchock - con Ja- Regia di Byron Haskin - con Gene Barbarossa Giovanni An- Il book game condotto da mes Stewart, Grace Kelly, Raymond Barry, Ann Robinson. Usa 1952. 82 versa partirà per dialoga- Neri Marcorè vedrà af- Burr. Usa 1954. 112 minuti. Thriller. minuti. Fantascienza. re con il cantautore roma- frontarsi gli studenti Un caldo opprimente. I marziani sbarcano sulla no e altri ospiti in studio dell'I.T. Commerciale Jeff, un fotoreporter co- Terra e con le loro poten- sulla violenza che si scate- "Leonardo Da Vinci" di stretto da un incidente su tissime armi starebbero da vedere na sulle donne. E di vio- Frosinone e gli studenti una sedia a rotelle, passa per conquistarla. Ma a lenza si parlerà non solo dell'I. T. Industriale "Giu- il suo tempo a spiare i vici- un certo punto muoiono ricordando i casi di stu- lio Ciampini" di Novi Li- ni dalla finestra della sua tutti. Che cosa è successo? pro individuale e di bran- gure. Aiutati da Giulio stanza. In particolare, lo A far fuori i marziani ci co di cui sono ancora vitti- Scarpati e da Chiara No- incuriosiscono l'assenza hanno pensato i microbi così così me tante donne ma anche schese, i ragazzi gioche- prolungata della signora terrestri. Dal famoso rac- richiamando l'attenzione ranno con il libro La don- Throvald e gli strani movi- conto di H.G.Wells un sugli abusi tra le mura do- na della domenica di C. menti del marito. Il thril- cult per gli appassionati scelti per voi mestiche Fruttero e F. Lucentini. ler dei thriller! dello sci-fi. da evitare

BOLZANO 6 12 VERONA 7 11 AOSTA 6 8 TRIESTE 10 10 VENEZIA 8 12 MILANO 8 12 TORINO 6 10 MONDOVÌ 5 8 CUNEO 5 10 GENOVA 10 10 IMPERIA 9 10 BOLOGNA 8 12 FIRENZE 9 11 PISA 9 11 ANCONA 10 12 PERUGIA 5 11 PESCARA 9 10 L’AQUILA 6 8 ROMA 12 16 CAMPOBASSO 7 10 BARI 10 10 NAPOLI 11 15 POTENZA 4 5 S. M. DI LEUCA 12 10 R. CALABRIA 13 10 PALERMO 14 17 MESSINA 13 9 CATANIA 7 10 CAGLIARI 13 15 ALGHERO 14 17

HELSINKI 0 8 OSLO -1 1 STOCCOLMA 1 3

COPENAGHEN 2 5 MOSCA 1 4 BERLINO -1 9

VARSAVIA 0 6 LONDRA -2 9 BRUXELLES 0 11

BONN -1 11 FRANCOFORTE -3 14 PARIGI 6 11

VIENNA -1 11 MONACO 2 10 ZURIGO 5 10

Nord: nuvolosità variabile al mattino sul settore orientale, Nord: sereno o poco nuvoloso con locali annuvolamenti Un sistema nuvoloso in transito sulla nostra penisola tende a spostarsi GINEVRA 6 10 BELGRADO 9 21 PRAGA -4 6 con ampie schiarite nel corso della giornata. Centro e sul settore orientale. Foschie o locali banchi di nebbia al verso levante, al suo seguito la pressione è in aumento Sardegna: sereno o poco nuvoloso su Sardegna e regioni mattino sulle pianure. Centro e Sardegna: sereno o poco BARCELLONA 9 19 ISTANBUL 8 15 MADRID 8 14 del settore tirrenico. Variabile su Umbria e regioni adriati- nuvoloso. Parziali velature dal pomeriggio sulla Sardegna. LISBONA 12 20 ATENE 14 17 AMSTERDAM 1 10 che. Sud: nuvolosità variabile a tratti intensa al mattino, Sud penisola e Sicilia: sereno o poco nuvoloso, con annu- ALGERI 11 23 MALTA 10 20 BUCAREST 6 19 con possibilità di residue deboli piogge. volamenti sulle regioni del versante adriatico. domenica 13 aprile 2003 29

IRAQ, RITORNO USA AI TEMPI DEL «ROLL BACK» Bruno Bongiovanni uel che non era più ritenuto sufficiente era il containment, di posizione ideologica, gli Usa, complementari non meno che rivali Si possono inoltre definire roll back «per procura» andati a buon fine il Q ossia il perno della dottrina Truman (1947), messa in pratica, nei confronti dell’Urss, restarono ovviamente sordi al grido di dolore golpe sanguinario di Pinochet (1973) e l’appoggio Usa alla guerriglia peraltro con successo, al fine di «contenere» il comunismo all’interno proveniente da Budapest e favorirono di fatto il roll back dei franco-bri- antisandinista (1985-’87). Un nuovo e ben più drammatico disastro fu del perimetro disegnato dall’Urss con la vittoria nella seconda guerra tannici da Suez, chiudendo così, salvo riportare nel 2003 gli inglesi in invece, avendo di fronte il comunismo realmente esistente, la sconfitta Non posso mondiale. Fu così che, nel 1952, John Foster Dulles scrisse sul settima- Mesopotamia, la vicenda del vecchio colonialismo europeo. Nel 1958 i nella guerra del Viet Nam. Guerra che fu un’azione di containment nale Life un articolo che proponeva un’azione ispirata ai valori america- marines sbarcarono poi in Libano per arrestare in loco una temuta trasformata dalle circostanze, e dalle scelte di Johnson, in un roll back prendere impegni ni e volta non solo a «contenere» l’'URSS, ma alla «liberazione» dei deriva nasseriana e neutralistica. Un disastro fu invece, nel 1961, il roll effettuato dai vietcong e, in seconda istanza, dall’Urss. superiori popoli vittime dei regimi comunisti. Con l’inizio della presidenza back «per procura» malamente tentato alla Baia dei Porci da 1200 esuli Cinquant’anni dopo l’elezione di Eisenhower, e caduti i comuni- Eisenhower (1953) i contenuti dell’articolo di Dulles divennero la cubani. La faccenda era stata frettolosamente progettata da Ei- smi (sconfitti dal containment e soprattutto da se stessi), ci sembra che alle mie debolezze nuova dottrina della Casa Bianca, poi nota come roll back. Dottrina senhower e attuata con scarsa convinzione da Kennedy. Il quale otten- il first strike al di fuori dell’Onu sia in realtà una riedizione, contro gli che non venne mai seriamente applicata. Che si rivelò cioè un fallimen- ne sicuramente un successo nella successiva crisi dei missili di Cuba, «Stati canaglia», del roll back. Una politica già inadeguata per contrasta- to quando si tentò di metterla in pratica contro il comunismo. E che ma, salvando la pace, non accontentò i falchi interni. E neppure re il comunismo e ora neocoloniale. È allora urgente, come ha sostenu- conseguì invece facili successi quando venne deviata contro quanti «liberò» i cubani. L’ottobre 1962 non allungò dunque la breve vita di to Mario Tronti in una bella intervista a il manifesto di venerdì, che

Ennio Flaiano storia e antistoria comunisti non erano. Jfk. E non registrò un roll back. Varianti del quale si ebbero invece nella l’Europa faccia con forza la sua parte. Restaurando, in un pianeta

ex libris Nel 1956, accontentandosi nella circostanza dell’acquisita rendita Repubblica Dominicana (1965), a Grenada (1983) e a Panama (1989). asimmetrico, l’equilibrio smarrito.

Niccolò Nisivoccia Sa che qualcuno viene arruolato per com- mettere furti, per spacciare droga. O li vede passare il tempo impegnati in gio- a storia di Don Giuseppe Puglisi chi selvaggi: acchiappano cucciolate di merita di essere raccontata, e di gattini, li danno da sbranare ai cani ran- Lessere tramandata: oralmente, co- dagi. Pensa che da lì bisogna partire: dai me le vicende e le tragedie degli umanissi- bambini». mi eroi dell’antichità; o in versi, come ha Don Puglisi ha degli alleati e degli già fatto Mario Luzi; o per dramma tea- amici, che gli rimarranno fedeli e vicini trale, come ora fa Il fiore del dolore in fino alla fine: dapprima un gruppo di scena al Teatro Biondo di Palermo; o assistenti sociali; poi un gruppo di ragaz- attraverso le parole di quella impegnata, zi della Fuci, la federazione degli universi- appassionata e civile - e tuttavia intimissi- tari cattolici; poi alcune Sorelle dei pove- ma e delicata - letteratura di cui in Italia ri di Santa Caterina da Siena, fra le quali è grande maestro Corrado Stajano. Suor Carolina; poi Don Gregorio Porca- A testa alta di Bianca Stancanelli è un ro, per il quale Don Puglisi inventa l’ine- libro che appartiene a pieno titolo a que- sistente qualifica di comparroco pur di sta letteratura civile, perché ne possiede averlo accanto a sé; poi il Comitato Inter- tutti i requisiti: l’impegno, la volontà di condominiale di via Hazon, Pino Marti- fare testimonianza di una di quelle storie nez, Giuseppe Guida, Mario Romano; che neppure vorremmo che fossero vere ma anche Giuseppe Carini, il ragazzo di e che dunque non deve essere piacevole vent’anni che era in bilico fra Cosa No- scandagliare, e nelle quali l’immersione stra e la legalità, fra la mafia e gli studi di rischia di essere profonda e dolorosa al medicina, e che infine ha scelto lo Stato, di qua del filtro letterario; la passione, ha denunciato la propria famiglia e ne è senza la quale l’impegno non sarebbe stato rinnegato - e che oggi è solo an- possibile; infine, l’intimità e la delicatez- ch’egli, dopo che lo Stato lo ha prima za, perché raccontare le tragedie significa protetto come testimone e poi abbando- anche raccontare la vita degli uomini che nato al suo destino. A Carini, Don Pugli- le hanno subite, raccontarne anche i pic- si affida il compito di far giocare i bambi- coli episodi, le pieghe del carattere, i ri- ni a calcio, in parrocchia; del Comitato svolti dell’animo. Ed è proprio questo Intercondominiale sottoscrive le istanze, ingresso nelle altrui vite ad esigere delica- appoggia le battaglie «per fare di Brancac- tezza, questo ascoltare le voci di chi è cio un posto civile dove abitare», per la sopravvissuto, di chi a propria volta è costruzione della rete fognaria, per avere stato testimone della tragedia, di chi l’ha una scuola media, un centro di assisten- convissuta e sofferta insieme con il prota- za sociale, un campo di calcio, un parco gonista. La storia di Don Puglisi è una giochi, i vigili di quartiere per disciplina- tragedia perché è una cappa. Fin da subito, Don Puglisi re il traffico; con questi pochi amici e la storia di un uo- comprende che la fatica che lo aspetta questi pochi alleati fonda il Centro Acco- mo che lo Stato ha Sono quelle dei bambini avrà poco a che vedere con l’essere prete, glienza Padre Nostro, che diventa vera- lasciato solo e che con l’essere uomo di chiesa: non perché mente il luogo del risveglio di Brancac- la mafia ha ucciso; la Sicilia sia irredimibile, come diceva cio: il luogo dei seminari, del teatro, delle ma è una storia cui del quartiere Brancaccio Sciascia; ma semplicemente perché - co- gite, ma anche il luogo nel quale chi ave- la Stancanelli non me diceva lo stesso Don Puglisi, nella va bisogno di qualche cosa poteva trova- ha mai la retorica di Palermo che il prete testimonianza di Suor Carolina, che gli è re chi lo aiutava senza dover supplicare o tentazione di con- sempre stata vicina - prima di poter co- promettere qualcosa in cambio. ferire il valore del assassinato dalla mafia nel ’93 struire la «vita spirituale» bisogna poter Così operava Don Puglisi, solo pur simbolo, o della essere messi nelle condizioni di costruire con l’affetto delle persone che gli erano metafora. Ed è an- voleva strappare al destino la «vita umana». Come i grandi preti, vicine e fedeli; solo, perché a non essergli che in questo la de- Don Puglisi non credeva di poter trasfor- vicine erano le autorità, che non davano licatezza del libro, mare la propria fede in strumento di per- retta a quelle istanze, e spesso neppure in questo racconta- di picciotti e di killer. suasione o di conversione; la propria fe- concedevano udienza; solo, perché più re la vita e la morte de Don Puglisi la metteva al servizio de- presente delle autorità era la mafia, che di Don Puglisi per E che per questo fu ucciso gli altri, e lasciava che ognuno ne pren- nel quartiere di Brancaccio aveva i pro- ciò che esse sono desse ciò che voleva. pri dittatori in Antonino Mangano e nei state, per l’unicum Questi altri al cui servizio Don Puglisi fratelli Graviano; solo, perché la guerra che esse rappresen- metteva se stesso erano i bambini, nella era impari: «c’è dunque una contesa, ine- tano; le parole della Stancanelli sono può consolare, deve anzi indignare come nelli coincide con l’inizio della solitudine accetta di fermarvisi. Fino a quando l’ar- convinzione che non altri se non i bambi- spressa ma furibonda, sull’anima dei asciutte e disincantate, come devono es- ennesima dimostrazione della molto, di Don Giuseppe Puglisi: l’arrivo nella civescovo di Palermo cardinale Pappalar- ni dovessero essere messi nelle condizio- bambini. Brancaccio è terra di recluta- sere le parole di chi racconta cose che troppo italiana - o forse universale - ten- parrocchia San Gaetano del quartiere do non lo chiede a Don Puglisi, che nel ni di costruire la propria vita; il mondo mento, vivaio, serra nella quale Cosa No- non hanno bisogno di essere commenta- denza a creare e piangere i propri eroi Brancaccio di Palermo. Don Puglisi ha quartiere di Brancaccio è cresciuto e nel può essere salvato soltanto dai bambini, stra seleziona e alleva le nuove generazio- te. Sotto questo profilo, l’opera di chi senza alcun rispetto di essi e per essi: poco più di cinquant’an- quartiere di Brancaccio fa ri- sembra essere il principio di questa con- ni. Da lì, per tradizione, vengono i killer scrive letteratura civile è molto simile al- come Giorgio Ambrosoli, come Carlo Al- ni; è minuto, esile, appa- torno ora con l’unica seduzio- vinzione: «togliere i bambini dalla stra- più abili dell’organizzazione. Una crisi di l’opera dello storico; e probabilmente ha berto Dalla Chiesa, come Giovanni Falco- rentemente fragile; non ne della disperazione del qua- da, insegnare loro - nel modo più natura- consenso tra i bambini, i ragazzi, è una ragione Barbara Spinelli quando dice ne, come Paolo Borsellino, come tanti veste da prete; ride spes- dro che il cardinale gli offre di le: attraverso il gioco - che esistono rego- ferita impensabile, inaccettabile». che i nuovi orizzonti della storiografia altri, anche Don Puglisi è diventato eroe so, di un sorriso che gli redimere: «vite miserabili, fa- le, principi. Camminando per le strade Per questo Don Puglisi è stato ucciso; sono quelli dell’ascolto del grido dei testi- senza volerlo. E la mancanza di rispetto è interlocutori non sanno me, malattie tenute segrete, in- di Brancaccio, vede i piccoli guizzare in e per questo sapeva che lo sarebbe stato,

moni, anche dei testimoni degli eventi proprio questa: costringerti a diventare se sia di gioia o di ironia; validità nascoste. Famiglie in- mezzo alle macchine, ciondolare nei vico- come - nella testimonianza dell’omicida che ci sono contemporanei, che accado- eroe tuo malgrado, abbandonarti prima predilige gli ultimi. Bran- tere ridotte a vivere in un’uni- li nell’ora in cui dovrebbero essere a scuo- - pare che abbia detto sorridendo appe- no ora e qui o che sono appena accaduti. e compiangerti dopo. caccio è il quartiere della ca stanza. Handicappati legati la, li scopre lavorare in nero come garzo- na prima che gli sparassero: «Me l’aspet-

Il vero valore della storia di Don Puglisi è L’inizio del racconto di Bianca Stanca- periferia povera di Paler- ai letti, «disturba, padre …». ni nei bar, nelle officine, nelle botteghe. tavo». Era il 15 settembre 1993; anche in allora quello dell’essere testimonianza, mo; la mafia vi ha solidis- Malati di mente segregati. quell’occasione, Don Puglisi era solo, dell’essere un grido; e proprio perciò es- sime radici; è chiuso den- Bambine precocemente invec- mentre ad affrontarlo erano in quattro. sa merita di essere raccontata, ascoltata e Tornò in quella «terra tro i confini di due pas- chiate, grottescamente travesti- È la stessa Bianca Stancanelli a parlare di ‘‘ Vi riuscì in parte ‘‘ tramandata. saggi a livello che sbarra- te da donne, prostitute. Vec- «grido», a dire la necessità di ascoltare il Poi, è inevitabile scorgere in Don Pu- di desolazione no la via non soltanto ide- chi abbandonati. E fuori, un aiutato dall’affetto grido dei testimoni, di tramandare la sto- glisi il simbolo della lotta alla mafia, e e di spavento» dove era almente; è «terra di deso- A testa alta quartiere dove tutto manca, di tante persone ria di Don Giuseppe Pugliesi, Padre Pino nell’omicidio di Don Puglisi la metafora lazione e di spavento», e di Bianca Stancanelli dall’illuminazione pubblica al- Puglisi, 3P come lo chiamavano: «Santo, della vittoria della parte cattiva dello Sta- cresciuto e dove nessuno - dopo la morte di Don Einaudi 2003 l’asilo, dal pronto soccorso al- e dei fedeli, ma ignorato martire o eroe, se la sconfitta di padre to a scapito della parte buona; oppure la voleva andare: per capirla Rosario Giuè, il giovane pagine 157 la scuola media. Tutto». È l’au- e abbandonato Puglisi era inevitabile, nessuno è respon- metafora della sopravvivenza del bene prete che il diffuso pre- euro 12,50 tunno del 1990; e Don Puglisi sabile di non averla evitata. Ma era davve- nonostante tutto, sottoforma di insegna- e cambiarla giudizio voleva comuni- comincia fin da subito a voler dalle istituzioni ro inevitabile? La sua storia grida di no. mento per il futuro, di eredità, di memo- sta per il semplice fatto capire, a voler sapere, a voler Per rabbia per dolore per vergogna per ria. Ma la circostanza che Don Puglisi sia di essere ardente e rivolu- vedere, a voler penetrare il mu- un desiderio impossibile di risarcimento diventato un eroe non consola e non zionario - per un anno nessun parroco ro di omertà che copre quel tutto come ho voluto raccontarla». 30 orizzonti domenica 13 aprile 2003

FURONO I ROMANI A FONDARE SIENA: RITROVATI I RESTI DI UN RITO IBERISMO ALLA ERONE, QUELLO DI ETROLINI Siena, città romana. La scoperta dei L N P resti di un antichissimo rito smentisce Beppe Sebaste l’origine etrusca della città toscana. Alla io padre era partigiano. Credo che non abbia basato sulla forza e sui vincitori, rivelano che la vocazio- legge, ogni patto sociale e morale. È lo stesso spettacolo base del Duomo, infatti, è stato trovato M mai sparato un colpo di arma da fuoco, in com- ne politica ed economica di Bush (e del suo vassallo cui godevano i Signori nei loro banchetti gettando il un pozzetto a pianta quadrata con i penso riuscì, tra l’altro, a salvare dalla fame un conven- italiano) è ormai un liberismo alla Nerone. Ha detto pan pepato alla folla, e godendo e ridendo della loro resti di tre cani e di un cavallo, oltre a to di suore dimenticato dalla Storia, dirottando loro del Donald Rumsfeld commentando le violenze e i saccheg- zuffa: largesse, magnanimità, era il nome di questo ge- numerosi pezzi in materiale ceramico, cibo sequestrato ai fascisti. Giorgio Bocca, di fronte al gi che hanno disperso tra l’altro collezioni di antiche sto, linguisticamente non più insensato del chiamare che testimoniano un rito propiziatorio sacco di Baghdad, ha raccontato simili eventi accaduti scritture religiose, matematiche e astronomiche, testi- liberazione l’invasione armata di un Paese. Si obietterà: di età romana. È uno dei risultati della nella sua provincia nel 1945, rivivendo lo stesso sconfor- monianze della civiltà e della storia forse incomprensibi- è l’Impero, bellezza. Già, ma anche gli imperi diventano campagna di studi condotta dal to. Altri giornali, già schierati con la guerra in nome li a chi crede, come gli americani, che il mondo sia cenere, o vesciche gonfie di vento, come sulla Luna Dipartimento di Archeologia e Storia dell’ordine democratico mondiale, tessono oggi l’elogio un’estensione geografica in mano ai cowboys: «La liber- visitata da Astolfo. delle Arti dell’università di Siena, del disordine, dei saccheggi. Preferiscono non ricordare tà comporta un certo disordine». In mancanza di Ariosto, ci vorrebbe un Petrolini per nell’ambito del progetto «Archeologia che la fame degli iracheni non deriva dal regime antide- I concetti di ordine e disordine sono troppo impor- far sorridere, ammesso sia possibile, della tragedia. Im- dei Paesaggi Medievali» finanziato dalla mocratico di Saddam Hussein, ma dal decennale embar- tanti e prossimi alla vita per sopportare di vederli sgra- maginate la voce di uno dei personaggi nominati sopra, Fondazione Monte dei Paschi di Siena go commerciale deciso dai paesi occidentali. Nella loro nati, secondo le convenienze, nei discorsi di chi perdica oppure della loro grancassa italiana, il giornalista Ferra- ed in collaborazione con l’Opera della sciagurata lotta contro la memoria e contro l’etica, nella la democrazia con le bombe, salvo applaudire lo spetta- ra: «Faremo Baghdad più bella e più superba che pria!» Metropolitana. archeologia sunday morning loro apologia del presente qualunque sia, ma sempre colo della guerra civile quando viene a mancare ogni «Bravo!». «Grazie!». Collotti Pischel, passione e rigore della Cina La scomparsa della sinologa che rese quel grande paese più vicino, fin dagli anni 60

Lina Tamburrino Un corso ne burocratica e la corruzione inestir- per trattoristi pabile. Alla Cina ha dedicato il suo nella Cina ultimo libro apparso appena qualche Donald Coxeter egli anni cinquanta e sessan- dei primi anni mese fa, bilancio della riflessione di ta, quando lo scontro tra co- Sessanta. una intera carriera accademica. È sta- il matematico Nmunisti cinesi e comunisti Sotto ta la Cina l’argomento del suo ulti- sovietici arrivò a lambire anche Pal- Enrica mo impegno con gli studenti. amico di Escher miro Togliatti e il Pci, fu possibile Collotti Pischel Collotti Pischel ha avuto con i conoscere qualcosa di esaustivo sulla giovani un rapporto di dedizione as- Michele Emmer Cina grazie solo all’impegno e alla soluta, ricambiata da una enorme po- determinazione di un’intellettuale co- polarità. Le sue lezioni erano sempre me Enrica Collotti Pischel, scompar- affollatissime e gli studenti coglieva- morto lo scorso 31 marzo sa venerdì a Milano all’età di 73 anni. no nella loro docente grande genero- (ma la notizia è stata data Docente universitaria di vastissima sità e grande rigore intellettuale. No- Èper sua volontà qualche cultura, studiosa della rivoluzione ci- nostante la malattia che l’ha piegata è giorno più tardi) un matematico, nese, unica autrice italiana di un for- rimasta sino alla fine attenta alle esi- considerato il più importante geo- tunato libro su quell’avvenimento, genze di quanti la seguivano. Il suo metra, nel senso di studioso della Collotti Pischel ha combinato insie- ultimo impegno, a conclusione dello geometria, degli ultimi decenni. me passione militante e grande rigo- scorso anno, è stato il seminario sul- Era nato a Londra nel 1907, il 9 re intellettuale, curiosità solidale e se- la storia della Cina antica preparato febbraio. Aveva 96 annni. Si chia- rietà metodologica, emozione e atten- per i frequentatori del corso di lau- mava Harold Scott MacDonald Co- to rispetto delle fonti. È stata di parte rea di mediazione linguistica. Per lo- xeter. Quel lungo nome doveva es- e rigorosa e questa caratteristica - ap- ro, dopo, ha scritto una ragionata e sere originariamente scritto Ha- parentemente contraddittoria - ne esaustiva bibliografia. Ai suoi studen- rold MacDonald Scott, ma qualcu- ha fatto una personalità unica, alla ti e ai giovani ha pensato quando ha no si accorse che così le sue iniziali quale sono andati apprezzamenti e chiesto al figlio Francesco che siano sarebbero state H. M. S. coinciden- riconoscimenti. Non solo in Italia, loro a darle nell’Università l’ultimo do con quelle di «Her Majesty’s dove era presente in tutti gli organi- saluto. E infatti martedì i funerali si Ship» (la nave di sua altezza). In smi della sinologia ufficiale e accade- svolgeranno presso la sede centrale ogni caso Coxeter si faceva chiama- mica. Anche all’estero: tra i suoi inca- della Statale. Collotti Pischel si era re solo Donald e molti suoi amici richi più recenti, negli ultimi anni iscritta al Pci nel 1976 ma se ne era hanno ignorato per anni il suo no- novanta, vi è stato quello di rappre- allontanata al momento della guerra me completo. sentante dell’Italia presso l’Asia Com- schel ha dedicato le sue maggiori quanta e sessanta, analizzato lo scon- nanmen. Della Cina l’ha incuriosita pendenza. Della Cina della riforma e in Kosovo, che non condivideva. Se- Coxeter si è occupato di tantis- mittee of European Science Founda- energie di studiosa e di divulgatrice. tro che porta alla rottura con l’Unio- e ha studiato il percorso che ha porta- del decollo economico ha criticato, guiva però con attenzione le vicende simi argomenti nella sua vita scien- tion. Della Cina ha pubblicato i documen- ne sovietica, scritto la delusione per to quel paese a liberarsi dal coloniali- con esemplari articoli su Rinascita,la del partito dei Ds, amareggiata per le tifica. Si è occupato di teoria dei Era nata a Rovereto nel giugno ti della lotta politica degli anni cin- la repressione dell’89 in piazza Tia- smo e a ritrovare autonomia e indi- rivista dell’allora Pci, la degenerazio- loro divisioni interne. gruppi, di geometria non euclidea, del 1930 da una famiglia di tradizio- di geometria degli spazi a più di- ni socialiste e di irredentisti. L’eredi- mensioni, di gruppi discreti, di tà paterna, fatta di idee e di oggetti, le combinatoria. Molti concetti mate- è stata sempre molto cara, esempio e Un’antologia di racconti di Maria Rosa Cutrufelli matici portano il suo nome come i ispirazione continua. A Milano lo diagrammi di Coxeter, i gruppi di studio della filosofia e l’incontro con Coxeter. A molti oggetti ha dato il Antonio Banfi le avevano fornito gli nome come per esempio ai solidi strumenti per dare spessore culturale Viaggiare è meglio regolari dello spazio a più dimen- e metodologico a quello che sarà l’im- sioni che ha chiamato Politopi. Ha pegno dominante della sua carriera scritto libri che sono diventati clas- di intellettuale: la ricerca sui paesi sici moderni di matematica come asiatici e sulla Cina in primo luogo. se la guida è donna Introduciton to Geometry, libro su Il suo interesse e il suo impegno han- cui hanno studiato generazioni di no infatti privilegiato l’approfondi- studenti. La casa editrice america- mento degli apparati ideologici e cul- Valeria Viganò me accade al primo incontro femminista na Dover, famosa per la ristampa turali di quei paesi: una scelta coin- dell’America Latina e del Caribe. La sinto- di classici scientifici, ha stampato volgente e in qualche modo rischio- nia è nel sentire, nel riconoscersi, nella tre libri di Coxeter, onore toccato sa, che Collotti Pischel non ha avuto o dice chiaramente nelle pagine volontà di confronto e aiuto, anche nel solo al fisico Chandrasekar. Coxe- timore di compiere in anni nei quali introduttive l’autrice, presentan- cantare e ballare insieme. La differenza ter ha riscritto un famoso libro in- era scarsa se non inesistente la cono- Ldo i sei racconti concatenati: non sta nella situazione contingente, nella dia- glese di Ball, un classico della mate- scenza italiana di quanto si muoveva di semplice viaggiare si tratta ma di visita- triba tra politica e politica delle donne. matica dilettevole Mathematical Re- in quelle aree lontane. Il suo impe- re, conoscere, scambiare umanità. Le gui- Gabriella, per esempio, ha una famiglia creations and Essays. Basterà dire gno militante l’aveva portata, nella de in questi necessari sradicamenti dal numerosa, composta di tanti maschi che che nel sito Web della matematica seconda metà degli anni sessanta a limite consueto dell’esistenza di una don- prendendo strade diverse hanno sempre mondiale MathWorld è citato più dedicare le sue energie al Comitato na sono le donne. È un tributo quello che e comunque a che fare con la lotta armata di quattrocento volte. Coxeter era Vietnam, ma dopo rimarrà profon- Maria Rosa Cutrufelli dona al femminile, e con la droga che a Medellin e in tutta la un caro amico del grafico olandese damente delusa dagli approdi buro- perché le cause di questi viaggi sono le Colombia dà il pane. E ugualmente le Maurits Cornelis Escher. cratici della rivoluzione di quel pae- donne, un convegno femminista, un in- medesime problematiche si ripresentano Nel dicembre del 1958 il grafi- se. contro con destini segnati da un patriarca- in Nicaragua dove la guida è Teresa. co olandese Maurits Cornelis Collotti Pischel ha iniziato il suo to imperante, il ritorno di un’esule. Sia- Ma nei mercati pittoreschi, tra la pioggia Escher così gli scriveva: «Potrò mai percorso universitario come docente mo in anni difficili, un decennio che va battente, il calore soffocante, laghi dai ri- ringraziarla per avermi inviato il di storia dei paesi asiatici a Torino dagli anni ottanta ai novanta. Alcune di flessi cangianti, montagne altissime e an- suo articolo sulla simmetria? Sono poi, dopo Firenze e Bologna, è arriva- quelle realtà sono state sconfitte, inghiotti- se di fiume, insieme alle idee, si compone stato così contento di questo libro ta nel 1982 a Milano, alla facoltà di te da guerre e dittature, ma tutte le storie davanti al lettore, l’immenso paesaggio e così orgoglioso delle due riprodu- Scienze politiche. Ne ha diretto la che si incontrano nel lungo racconto fat- attraversato. zioni dei miei motivi piani a mosai- biblioteca e dal ‘94 al ‘99 il diparti- to alle radici del sud disgregato del mon- Che sia con un piccolo aereo, una co». Escher aveva conosciuto Coxe- mento di studi internazionali. Lonta- do, hanno una pregnanza che va la di là barca lenta e pigra, treni affollati, una ter nel 1954 ad Amsterdam al con- na da una concezione burocratica del tempo. Sono testimonianze che servo- Land Rover, Cutrufelli registra sensibil- gresso mondiale di matematica, dell’impegno accademico, convinta no a non dimenticare la Storia come di- mente, fisicamente, ciò che i sensi acuti durante il quale si svolgeva la pri- della necessità di espandere il perime- mensione politica, il lungo, estenuante percepiscono. Al punto che, pur passan- ma mostra importante dell’artista tro della funzione educatrice, è stata percorso che la liberazione femminile ha do da una parte all’altra del mondo, dal grafico olandese. Tra l’altro al con- anche una formidabile organizzatri- intrapreso molto tempo fa e che, in paesi sangue del Sudamerica alle prostitute di vegno Escher conobbe anche un ce culturale. Dalla seconda metà de- poveri, corrotti e dimenticati è stato più Olongapo, o alla Somalia dove la lingua altro famoso matematico, Roger gli anni ottanta, la sua cattedra ha duro, perché più violenta era l’oppressio- delle donne pronuncia una sola parola, Penrose. Escher aveva scritto a Co- animato convegni e seminari annua- ne. infibulazione, fino al Polisario algerino, xeter chiedendo spiegazioni sui li, con studiosi italiani e stranieri, su In Giorni di acqua corrente, Cutrufelli appare l’affresco di un unico grande viag- modelli di geometria non euclidea vari aspetti dei diversi paesi asiatici, ci conduce per mano dentro realtà politi- gio alla scoperta dei possibili modi del- iperbolica che aveva visto in un li- dal Giappone alla Corea del sud, dal- che, sociali e ambientali diverse ma con l’esistenza. Dove la famiglia ha un grande bro. Coxeter divenne amico di la Thailandia al Vietnam, dall’India a tratti in comune. I primi due racconti, peso e nella quale le donne tentano di Escher e lo aiutò con suggerimenti Taiwan, nell’intento di dissipare l’au- scritti nei primi anni ottanta, ci parlano trovare la loro identità e libertà. Cutrufel- e disegni. Escher realizzò con i sug- ra di marginalità o di esotismo che li del Sudamerica, della Colombia e del Ni- li non si risparmia, non si tiene in dispar- gerimenti di Coxeter quattro lito- circondava. I seminari hanno discus- caragua, gli altri due dell’Africa, il terzo te, non è uno sguardo distante. E nel me- grafie della serie Circle Limit, la più so di buddismo e confucianesimo, della Manila di Cory Aquino. Descrizioni scolarsi alle abitudini famigliari, descri- famosa con pesci di diversi colori. della povertà delle popolazioni india- paesaggistiche, tradizioni, usi, costumi, fi- vendo la socialità a volte ancestrale, a vol- Lucidissimo, continuava a tenere ne, della formazione degli stati mo- siognomica, idee, politica, rivoluzione si te del tutto nuova sotto la spinta femmini- conferenze in tutto il mondo ed a derni dell’Asia sud orientale. I testi intersecano in una prosa fluida e intensa le, dei paesi che racconta, compie l’impre- scrivere articoli scientifici. Aveva presentati sono stati raccolti in volu- che rende perfettamente il clima e le at- sa di percorrere più binari nello stesso appena finito di correggere le boz- mi per una successiva, più estesa dif- mosfere di paesi che mescolano guerriglia tempo, viaggiando in parallelo con oc- ze del suo ultimo articolo per gli fusione dei temi discussi, per una e coca, oppressione economica e sfrutta- chio vigile, senza mai dimenticare la stu- atti di un convegno a Budapest sul- opera di acculturazione che travali- mento, utopie e ribellioni, traffici illeciti. pefazione davanti alla natura. la geometria iperbolica dove era an- casse la soglia della facoltà universita- Gabriella è la prima guida della scrittrice, Giorni di acqua corrente dato nel luglio 2002. Un persona ria. e come la scrittrice è emigrata, esule, estra- di Maria Rosa Cutrufelli amabilissima, piena di interessi. Ma è alla Cina, dove l’ultima vol- nea. C’è in tutte le storie narrate una sin- Pratiche editrice Ed un caro amico. ta era stata nel 1997, che Collotti Pi- tonia e una separazione tra le donne, co- pagine 187, euro 13 domenica 13 aprile 2003 orizzonti arte 31

ENNIO CALABRIA: «ARCHETIPI VÒ CERCANDO» Flavia Matitti n segno energico e vibrante, tracciato a vi, con una spiccata predilezione verso i primari, pastelli, oltre a un dipinto ad olio, realizzati da nuova fase creativa, seguita alla presa di coscien- U pastello sulla carta bianca da Ennio Cala- dal blu profondo al rosso acceso al giallo sulfu- Calabria tra il 1991 e il 2003 nei periodi trascorsi za del relativismo tipico della condizione postmo- bria, ed ecco che sotto i nostri occhi prendono reo, si può scorgere un’affinità con la sensibilità e in un luogo chiamato Buca delle fate, presso derna. Ecco perché un artista che è sempre stato forma, si materializzano, o forse affiorano, richia- ricercatezza cromatica tipica della grande stagio- Piombino, un nome già di per sé magico, incanta- attento alle tematiche sociali e che, attraverso la mati da una dimensione più profonda, corpi nu- ne simbolista francese; ma più probabilmente è to. Rimasto impressionato dalle forme insolite sua vasta produzione di manifesti politici e sinda- di appena abbozzati, eppure già dotati di una un’eredità dell’Oriente che Ennio Calabria, nato degli scogli, inizialmente Calabria ha cercato di cali, ha dato un contributo fondamentale alla loro spiccata personalità. Sono figure leggere, ae- a Tripoli di Libia nel 1937, porta naturalmente dare forma alle immagini che la natura gli sugge- definizione di un linguaggio adatto a comunica- ree, dinamiche, che animano lo spazio circostan- inscritta dentro di sé. riva, ma poi ha capito che la grande questione re delle idee, ora cerca dentro di sé per recupera- te anche quando appaiono sedute o sdraiate, in Alcune di queste opere, rappresentative della era di imparare «le leggi del suggerimento». «Mi re: «gli archetipi in grado di mutare l’attuale pose languide o riflessive. Talvolta sono immagi- recente produzione dell’artista, sono ora esposte metto al lavoro – mi spiega – senza una precisa paesaggio visivo, prodotto e dominato dalle intel- ni allegre e festose, altre volte malinconiche, tra- a Roma nella personale intitolata significativa- intenzione, poi gradatamente mi sembra di rico- ligenze artificiali». sognate o perfino drammatiche, ma sempre estre- mente Quasi la forma, allestita fino al 30 aprile noscere qualcosa che mi appartiene. La pittura mamente vitali, sia che stiano da sole, sia che nella Galleria «Il Narciso» in via Laurina 26. La consente di entrare in rapporto sincronico con il Ennio Calabria - Quasi la forma compaiano in coppia o in gruppi. Nella scelta dei mostra, introdotta in catalogo dai testi critici di formarsi del pensiero, per questo dipingo anco- Roma, Galleria «Il Narciso» ra». Tutto ciò ha coinciso con l’avvio di una fino al 30 aprile

in galleria colori, poi, non mimetici ma fortemente evocati- Marco Di Capua e Andrea Romoli, raccoglie 22

agendarte

– BERGAMO. Claude Viallat Quei benefici virus sparsi da Miró (fino al 17/05). In mostra una serie di grandi tele colorate disseminate dalle «impron- Dalle sculture alla grafica la lezione dell’artista spagnolo ai suoi «continuatori» te» di Viallat (Nîmes, 1936). Le ope- re sono realizzate riutilizzando come supporto parti di tende da campeg- Renato Barilli immergerli in un bagno vitalistico, farli gio. rientrare nella terra da cui erano usciti, e Galleria Fumagalli, via Giorgio Pa- cui in qualche modo dovevano ritornare glia, 28. Tel. 035210340 a settimana scorsa suggerivo di de- per inciderla. Tutto ciò in conformità della cretare una moratoria per le mostre scelta fondamentale propria del Surreali- – MILANO. Identità e mutamenti. La Ldedicate a temi troppo frequentati, smo a favore di una realtà primaria, di un figura nella pittura e nella scultura come per esempio l’Impressionismo france- vitalismo primigenio, di un ritorno all’anti- del Novecento (fino al 10/05). se. Lo stesso si può dire per le rassegne che ca madre Terra, per ritrovarvi una riserva Secondo appuntamento della trilo- pretendono di rivolgersi stancamente a ma- intatta di energie, a cominciare da quelle gia dedicata ai generi artistici con estri troppo celebri e rinomati, già visti mil- dell’eros. Ne viene, anche, la modalità tecni- una galleria di figure e ritratti. Tra gli le volte, come, poniamo un Marc Chagall ca fondamentale adottata da Mirò scultore, artisti rappresentati: Balla, Sironi, Ar- per l’estero, o un Carrà, un Sironi in casa che era di annullare le differenze intrinse- turo Martini, Marino Marini, De Chiri- nostra. Nell’ambito di questi nomi sottopo- che tra i vari oggetti, di non rispettare la co e Savinio. sti a un culto un po’ trito ci starebbe anche lavorazione esterna, la colorazione artificia- Studio di Consulenza per il Novecen- il catalano Joan Mirò (1893-1983), ma cer- le ricevuta da ciascuno di essi, ma di fonder- to Italiano, via Fiori Oscuri, 3. Tel. to, come dice il proverbio, il sangue non è li tutti in una colata di bronzo, sentita co- 0286451348 acqua, e quindi anche da un limone in me una sorta di indifferenziato magma pri- apparenza già spremuto si può ricavare del mario. A questo modo gli utensili, gli attrez- – NAPOLI. Tutta l’opera del Caravag- buon sugo. Nel caso dell’artista spagnolo, zi si vedevano costretti a smarrire le loro gio. Una mostra impossibile basterà portare l’attenzione su un versante rispettive carte d’identità per sottostare a (fino al 1/06). non troppo frequentato della sua produzio- una riconversione forzata secondo alcuni Realizzato dalla regione Campania e ne quale la scultura. È quello che fa la Fon- parametri fondati su un vitalismo origina- dal Centro di Produzione della Rai di dazione Mazzotta a Milano (a cura di rio. Succede allora che, quale che sia il pro- Napoli, il progetto «Un’idea per la Jean-Louis Prat, fino al 29 giugno), con cesso di aggregazione attraverso cui l’arti- Campania» propone il primo esem- l’aiuto di una assai titolata Fondazione fran- sta compie i suoi assemblaggi oggettuali, a pio di mostra impossibile ad alta de- cese, la Maeght. questi viene arbitrariamente imposto il no- finizione digitale, presentando tutti i Esaminare l’opera plastica di Mirò por- me di donna o di uccello, cioè una tonalità dipinti di Caravaggio riprodotti in ta anche ad affrontare un tema capitale, il erotico-sessuale, o, nel secondo caso, una scala 1:1. rapporto di congiunzione-disgiunzione specie di dichiarazione d’impossibilità, giac- Castel Sant’Elmo, Largo San Marti- che ha legato negli anni buoni il Dadaismo ché quelle forme, appena la colata magmati- no. Tel. 081.5784030 e il Surrealismo, forse i due movimenti do- ca si raffredda, risultano irrigidite in un tati di maggior futuro, tra le avanguardie aspetto stabile, da cui invano tentano di – PARMA. Parmigianino e il manieri- storiche, e solo la nostra Metafisica potreb- sottrarsi con un battere d’ali. Le lingue infi- smo europeo (fino al 18/05). be fare da terzo incomodo. In comune i de della terra, come serpentelli pronti allo In occasione del V centenario della due «ismi» cruciali ebbero il ricorso all’og- scatto, inseguono e catturano i corpi mobi- nascita del pittore Francesco Mazzo- getto, assunto «tale e quale», non più «rap- li. Oppure, all’inverso, è un ribollire di la (1503-1540), detto il Parmigiani- presentato», riportato sulla tela con tecni- escrescenze, di bitorzoli, di peduncoli che no, la sua città natale gli rende che pittoriche. Ma, effettuata la scelta corag- tentano di levarsi dal blocco centrale, che omaggio con una grande mostra giosa e traumatica, le due vie giocarono poi mente privo di ogni coefficiente di sensibili- Un’opera di Mirò però non cede e li tiene ben stretti attorno che illustra, sia l’opera di questo ge- quella carta oltranzista in modi assai diver- smo, o invece quella di Schwitters, che inve- e, a destra, alla sua massa inerte. niale e bizzarro artista, che quella si, con varianti che ovviamente si articolava- ce si rivolgeva a oggetti inquinati, logorati «Valentina La mostra milanese documenta assai be- dei suoi contemporanei. no ulteriormente nei percorsi seguiti dai dall’uso. Venendo al caso di Mirò, semmai a 11 anni» ne anche la produzione pittorica e grafica Galleria Nazionale, p.le della Pilotta, singoli adepti. Il Dadaismo ricorse all’ogget- la sua procedura sarebbe da inserire in que- di Giuseppe degli ultimi anni dell’artista, in cui si ripete 15. Tel. 0521.218889 e 0521/21885 to in modo provocante e scandalistico, st’ultima casella, del ricorso all’«objet trou- Bergomi lo stesso dramma, di tralci vitalistici che si osando asserire che la pro- vé», provvisto appunto del agitano, tentando di levarsi a volo, ma che duzione industriale, la fab- fascino aggiunto di un con- si vedono bloccati al suolo, costretti a un bricazione umana, possono Joan Miró sumo esistenziale. Nessuno torpore immobilizzante, a una lentezza di ormai surrogare la buona e Metamorfosi infatti più del Catalano si mosse, quasi fossero visti al rallentatore. E vecchia natura con le loro delle forme sentiva lontano dal mondo così si comprende bene come allora, a me- nuove realtà, secondo una Milano dell’industria, semmai egli tà del secolo, si potesse compiere una gigan- strada che avrebbe portato Fondazione Mazzotta era affascinato dalle rozze tesca staffetta: Mirò consegnava quei suoi fino al Nouveau Réalisme fino al 29 giugno stoviglie, dai poveri stru- movimenti organicistici, ma lenti, troppo di Pierre Restany o al New menti per lavorare la terra o sgranati, ai continuatori dell’Espressioni- Dada di Bob Rauschenberg fare il vino in uso presso i smo astratto statunitense, o dell’Informale e Jasper Johns. Salvo poi a biforcare tra contadini della sua terra, mai dimenticata. europeo, chiamati a ridar loro vivacità, scat- l’opzione radicale di Duchamp, che tenta- Ma, di più, una volta assunti questi oggetti to, energia: come un «vetrino» biologico in va di ricondurre «dentro», a un valore este- «trovati», già cosparsi di fango, coperti ma- cui i virus si rianimano e si moltiplicano tico, l’oggetto nuovo di zecca, apparente- gari di ruggine, egli intendeva prontamente all’impazzata.

la sensazione immediata, la ricordo chiara- Un libro catalogo sull’attività dello scultore bresciano autore di realistiche terracotte policrome mente, fu che era stata la scultura a generare, ad ispirare quella bambina e non viceversa: prova decisiva che la scultura era «vera». www.parmigianino.com Camminava per strada. Bergomi, semplicemente umano Giuseppe Bergomi in effetti si presenta – ROMA. Afro. Il colore dal Paesag- come un nostro George Segal innamorato, gio all’Astrazione (fino al 22/06). come lo fu il grande americano, della «carne Grande antologica dedicata a Afro Marco Di Capua Editrice) il compito di rappresentare nella comune» e simultaneamente anche di una Basaldella (1912-1976), con circa sua integrità il lavoro degli ultimi vent’anni, forza che la distacca da noi, che la allontana e 130 opere che documentano l’intero ben presentati da Vittorio Sgarbi e Mario la salva in uno spazio e in un tempo paralleli percorso artistico del pittore, dalla rendiamolo ancora una volta in paro- Botta, e accompagnati da una folta antologia alla vita com’è. Guardi la bellezza di tutte Scuola Romana, alla scelta astratta, la il sommo Charles Baudelaire, cioè critica che la dice lunga sulla qualità delle queste figure che dolcemente stanno, che ti ai contatti con l’action painting ame- Pnon proprio uno qualsiasi. Fidiamoci persone che via via Bergomi ha tratto dalla guardano, che aspettano, che siedono, e te le ricana. di lui: e che allora la critica d’arte sia politica, sua parte. Che so: Mario De Micheli, Giorgio figuri benissimo come le sorveglianti di un Palazzo Venezia, via del Plebiscito appassionata, parziale. Non politicamente, al- Soavi, Fabio Benzi, Roberto Tassi, Furio Co- mondo più puro, immune da qualsiasi ansia, 118. Tel. 06.39732850 meno non in questo caso, ma con passione e lombo, Marco Vallora... Dunque, bilancio o senza cadute, refrattario al divenire, eppure spirito molto di parte, benché confortato da rilancio? Un po’ tutte e due le cose insieme, così consapevole della nostra esistenza da re- – ROMA. De Filippis e Palermo evidenti prove oggettive, dico subito che Giu- com’è giusto che sia, suppongo. Fatto sta che carne tutte le tracce, le emozioni, da testimo- (fino al 19/04). seppe Bergomi è il nostro maggiore scultore la «storia di Giuseppe» comincia quando lui niarne la tenerezza, la fragilità, l’aspirazione, Valerio de Filippis e Andrea Palermo contemporaneo, e sono convinto che la sua ancora non fa lo scultore, ma il pittore. sempre frustrata, a un che di assoluto. espongono in una personale con- opera non tema confronti di sorta se posta in E lo fa in anni, durante i Settanta, che se Immagini così sarebbero le reticenti pro- giunta opere recenti, dedicando alla un qualsiasi contesto internazionale. Se po- dipingi tutti ti guardano in cagnesco. La pittu- tagoniste di storie interrotte, o che proseguo- pace la loro mostra. sta, il condizionale qui è d’obbligo perché poi ra è stata decretata morta e sepolta. Salvo poi no altrove? Ciò svelerebbe il tratto teatrale Via delle Quattro Fontane, 113. Tel. in realtà ciò non avviene, considerando il resuscitarla di lì a qualche anno, tra corsi e della scultura di Bergomi, la sua propensione 06.473973 demente conformismo emanato da tutte le ricorsi che si ripetono meccanicamente nel ad allestire prosceni anche essenziali, poveri, più celebrate e recenti Biennali e «Documen- tempo identici a se stessi. Dunque Bergomi messe in scena potenziali. Ne è un favoloso – ROMA. Sangue, Latte. Cristo e Ma- te», tra trasgressioni sempre più doverose e esegue quadri. Ha scoperto l’Iperrealismo. esempio il complesso monumentale che Giu- ria (fino al 24/04). sentitissime provocazioni obbligatoriamente Ama la contaminazione tra medium fotogra- una sala della mostra. Li vede nitidamente vero peccato. seppe ha recentemente realizzato per l’acqua- Attraverso le opere di artisti italiani presentate a borghesi che non si scandalizza- fico e finalità pittoriche. Però è insoddisfatto, davanti a sé, plasticamente finiti. Perfetti. Me- Perché oggi ti ritrovi di fronte questa me- rio di Nagoya, in Giappone. Ecco, su una fila del XX secolo, come Severini, Leon- no proprio più di niente, e platee di spettato- si sente in un vicolo cieco. La dimensione galomania? Macché. È il tipico caso di un ravigliosa galleria di ritratti, di figure per lo di alti parallelepipedi la creaturale unione di cillo, Schifano, Rotella e Ontani, la ri giovani che si annoiano subito e volentieri concettuale del fotorealismo lo interessa po- uomo che incontra il proprio destino. Natu- più in terracotta policroma, dunque sintesi uomini, donne, bambini, delfini visti come la mostra propone una riflessione sul- farebbero zapping di fronte all’ennesima in- co. Quando nell’81 si precipita alla mostra di ralmente passare poi dalla preveggenza ai fat- di valori plastici e pittorici, che stabiliscono quintessenza di un mito perduto. O di un l’idea del sacro e l’iconografia mo- stallazione col povero copertone infilzato, tra Jean Clair dedicata ai Realismi lo fa per vede- ti è stato difficile. La scultura è un mestiere come il mansueto olimpo di piccole divinità Eden futuro. derna. il letto disfatto, il neon sinistro e il ventilatore re i suoi pittori prediletti, Balthus, De Chiri- per gente tosta. Richiede esperienza tecnica, quotidiane, domestiche. C’è soprattutto la fi- Se prima ho escluso da qui risvolti politi- Monserrato Arte ’900, via di Monser- rotto… co, Dix, Spencer, Hopper. E invece, lì scopre, acquisizione di nuovi dati formali. Una fatica gura di Alma Tancredi, pittrice, moglie di ci, alla fine un po’ me ne pento. In tempi rato, 14. Tel. 06.6861767 Comunque non finirai mai di ammirare anzi riscopre scultori come Gutfreund, e so- della miseria. Ma se non ci fosse stato quel Giuseppe, qui vera e propria Musa. E poi le orrendi come quelli attuali non diventa un la fiera e calma improntitudine di questo for- prattutto Arturo Martini. È una folgorazio- sogno, quella specie di visione ad occhi aperti figlie. Per esempio, mi capitò di vedere prima prezioso controcanto anche la mite esibizio- A cura di F. Ma. midabile cinquantenne bresciano, che adesso ne. I quadri che stava allora dipingendo se li Bergomi non avrebbe forse trovato la forza il ritratto di Valentina, e poi una mattina a ne, quest’umile gloria del semplicemente ha affidato a un libro-catalogo (La Quadra immagina benissimo in terza dimensione, in per il suo accanimento. E sarebbe stato un Roma, per caso Valentina in carne ed ossa, e umano?

domenica 13 aprile 2003 orizzonti 33

Tecnologia Mostra Da «Nasa» Da «Science» Per un sostituto del Concorde Le foto su Bhopal Arrivano su Internet La resistenza alla mucca pazza dovremo aspettare 20 anni da domani a Bologna nuove immagini di Marte dovuta al cannibalismo? Dopo l'annunciato ritiro dall'attività Bhopal in Italia. Questo il titolo Arrivano su Internet oltre 11.600 nuove Quella sorta di resistenza genetica al morbo dell'aereo supersonico passeggeri dell’esposizione fotografica organizzata immagini di Marte prese nel corso della della mucca pazza che si osserva in alcune Concorde, gli esperti si interrogano da Greenpeace a Bologna, palazzo missione della Nasa Mars Global persone potrebbe avere origine da una sulla possibilità che venga sostituito da D’Accursio, dal 14 al 27 aprile. La mostra Surveyor tra febbraio e luglio dello scorso antica pratica di cannibalismo. È quanto nuovi aerei più veloci del suono. di Greenpeace è stata in India, in diversi anno. Complessivamente sale così a emerge da una ricerca pubblicata sull'ultimo Secondo Paul Jackson, editore della paesi europei e, lo scorso anno, in Italia, 123.800 il numero delle foto di Marte numero della rivista «Science», condotta da rivista specializzata «Jane's All the a Venezia. Quest’anno il tour della disponibili on line nella Mars Orbiter John Collinge dell'University College of World's Aircraft» non esiste la mostra prevede dopo Bologna, Milano e Camera Gallery, all'indirizzo London e colleghi. Molte persone pillole di scienza possibilità di nuovi voli commerciali poi altre otto città, tra cui Livorno e Porto http://www.msss.com/moc_gallery. Il Mars condividono una versione leggermente supersonici prima di 20 anni. I progetti Marghera. In queste ultime tre città si Global Surveyor ha cominciato ad orbitare alterata del gene implicato nella produzione di nuovi aerei in Francia, Giappone, trova la Dow Chemical, che rifiuta di attorno a Marte il 12 settembre 1997 e da della proteina prionica. che proteggerebbe i Russia e Stati Uniti hanno preso il via prendersi qualsiasi responsabilità del allora ha esaminato l'intera superficie del tessuti cerebrali dall'attacco dei prioni killer. solo negli anni Novanta dello scorso disastro, nonostante abbia acquisito la pianeta, fornendo informazioni anche I ricercatori hanno scoperto che la versione secolo e potranno essere completati Union Carbide, dalla cui fabbrica di sull'atmosfera e la struttura interna. Per il mutata è diffusa nel mondo da molto tempo. solo attorno al 2010. Da qui alla messa pesticidi di Bhopal si levò 19 anni fa responsabile della Nasa per le ricerche su Porebbe essere che tali mutazioni si siano in linea dei velivoli ci vorranno altri dieci quella terribile nube tossica. Autore della Marte, James Garvin, le immagini fornite diffuse nella popolazione perché fornivano anni. L'attenzione degli ingegneri mostra è Raghu Rai, uno dei più grandi dal Mars Global Surveyor hanno un valore alla popolazione una protezione contro le aeronautici si sta appuntando sui fotografi indiani, membro dell’agenzia scientifico senza precedenti: «Senza Mars encefalopatie spongiformi (come il morbo di Scramjet, dei motori jet particolari in Magnum, che la mattina dopo l’incidente, Global Surveyor, non sarebbe stata Creutzfeld-Jakob derivante dalla mucca grado di mescolare aria compressa e si recò sul posto iniziando a realizzare un possibile la valutazione scientifica e pazza o il kuru, difuso fra gli indigeni della carburante per raggiungere velocità reportage in bianco e nero sul più grande tecnica dei possibili siti di atterraggio delle Nuova Guinea che praticavano molto superiori a quella del suono. disastro industriale della storia. future missioni su Marte». cannibalismo dei defunti).

COME La grande bufala dell’energia elettrica FINIRONO I DINOSAURI Aumentano le richieste per costruire nuove centrali termoelettriche. Ma ne abbiamo davvero bisogno? a teoria che la scom- parsa dei dinosauri Maurizio Pallante Proprio mentre il mondo si L dalla faccia della Ter- senza petrolio interroga sul destino della riserva ra debba essere attribuita al- pertrolifera irachena, il Wwf, la caduta di un enorme aste- seguito della liberalizzazione riunito a Genova per l' assemblea roide sembrerebbe ormai del mercato dell'energia elet- nazionale, lancia una proposta controcorrente: un mondo accettata universalmente. Atrica, al Ministero delle Atti- senza più bisogno di petrolio entro il 2050. E invece è ancora fonte di vità Produttive sono state presentate Il programma, chiamato «Power switch», punta sulle discussione nell'ambiente 74 richieste di autorizzazioni a co- energie alternative come quella eolica o fotovoltaica. «Non scientifico internazionale. struire nuove centrali termoelettri- è vero che siano più costose rispetto a quelle petrolifere - Il meeting di Nizza (Fran- che. Altre sembra siano in arrivo. spiega il segretario e direttore scientifico del Wwf cia) in cui sono riunite le Dieci sono state approvate. Come Gianfranco Bologna - anzi: l' eolico è già competitivo, principali società di geofisi- era prevedibile, in tutte le località in mentre il fotovoltaico ha la possibilità di diventarlo». ca di Stati Uniti ed Europa cui è stato previsto l'insediamento Secondo il Wwf, che da venerdì ha riunito i suoi soci e il (European Geophysical So- dei nuovi impianti sono sorti comita- suo direttivo per una tre giorni di confronti e dibattiti ai ciety, American Geophysi- ti contro la loro costruzione. In mol- Magazzini del Cotone nel Porto Antico di Genova, gli cal Union ed European ti casi si sono anche create lacerazio- strumenti soprattutto di tipo finanziario per realizzare il Union of Geosciences) è sta- ni tra le posizioni generalmente ac- progetto esistono già. «Ogni anno - spiega ancora Bologna - ta infatti animata dalla pre- quiescenti delle amministrazioni co- i Governi del mondo destinano 2500 miliardi di dollari Usa sentazione di una nuova ri- munali e quelle intransigenti delle per quelli che noi chiamiamo sussidi perversi, e cioè diretti cerca che mostra come in popolazioni. Per superare questi a fonti di energia inquinanti o arretrati, come il carbone. realtà nel cratere di Chi- ostacoli e accelerare i tempi, il Mini- Basterebbe cambiarne la destinazione verso fonti di energia cxulub (Messico), quello stero aveva autorizzato una procedu- pulite per incidere sostanzialmente sullo stato delle cose». dell'impatto dell'asteroide, ra semplificata che di fatto esautora- Bologna ha citato fonti autorevoli della comunità sarebbero state trovate trac- va ogni potere decisionale a livello scientifica internazionale, per cui le emissioni di CO2 ce di plancton fossile che locale, il cosiddetto «Decreto sbloc- nell'atmosfera devono rimanere sotto le 450 parti per sarebbe sopravvissuto per cacentrali», oggi rientrato. milione di volume: «altrimenti - ha spiegato - verrebbe almeno trecentomila anni Le ragioni di chi si oppone fan- modificata la composizione chimica dell' atmosfera, con dopo l'impatto. Il resocon- no leva su alcuni elementi ricorren- conseguenze che potrebbero essere molto serie per il to è stato pubblicato dalla ti: l'impatto ambientale e i rischi pianeta, come l'aumento della temperatura di circa 5,8 rivista «Nature». per la salute di chi abita nei pressi gradi centigradi». «In realtà spiega ancora Bologna - è stato Lo studio è stato presentato delle centrali; le bellezze paesaggisti- riscontrato che nei prossimi vent' anni sarebbe necessario da Gerta Keller della Prince- che, naturalistiche, archeologiche e ridurre le emissioni di gas del 60-70%, mentre il protocollo ton University di New Ha- storiche che verrebbero deturpate; di Kyoto indica una percentuale del 5,2%». ven, Connecticut, che ha il deprezzamento dei terreni, l'au- La campagna, che in Italia prende il nome di «Cambiamo analizzato i carotaggi prele- mento delle emissioni di CO2. A energia», oltre ai politici e ai singoli cittadini, è rivolta vati dal centro del cratere. queste obiezioni le società propo- soprattutto ai produttori di energia e ai grandi utilizzatori Secondo la ricercatrice que- nenti rispondono che le nuove cen- perchè diminuiscano le emissioni sta prova dovrebbe essere La centrale termoelettrica Enel di Civitavecchia trali saranno molto meno inquinan- inquinanti. considerata la «smoking ti della maggior parte di quelle oggi gun», la «pistola fumante» in funzione perché verranno ali- (per usare l'espressione mentate a metano e dotate di sofisti- ne costruirebbero altri tre per dimo- re energia elettrica e, come sottopro- l'energia elettrica per fare calore vassero gli usi impropri dell'energia delle aree edificabili, piano di edili- adottata dal presidente Bu- cati sistemi di controllo e lavaggio strare che a sostenere la crescita del- dotto di scarto, energia termica. Per con un ulteriore spreco di trasfor- elettrica? O, peggio ancora, se si im- zia economico e popolare» emesso sh a proposito della ricerca dei fumi. Inoltre, essendo a ciclo la domanda sarebbe sufficiente la quanto riguarda gli usi finali, la dif- mazione. Una società tecnologica- ponessero? Sarebbe improprio de- nel marzo 2002 dal Comune di Bre- delle armi di distruzione di combinato, hanno rendimenti mol- crescita dell'offerta di fonti rinnova- fusione delle lampade ad alta effi- mente evoluta non può e non deve durne che si sta facendo crescere scia, al punto 3, pagina 10, si legge massa in Iraq) ovvero, la to maggiori delle centrali esistenti: bili. Un déjà vu del tutto prevedibile cienza (ce ne vogliono 6 per arriva- utilizzare l'energia elettrica per fare forzatamente la domanda per ren- questa frase: «Per quanto riguarda prova principale e inconfu- il 55 per cento, rispetto a una media in tutte le sue dinamiche, che però re al consumo di una lampadina a calore. Gli stessi condizionatori, dere inevitabile la costruzione di la sostenibilità ambientale si precisa tabile del fatto che la teoria del 38%. Pertanto, a parità di kWh ha un'alternativa. incandescenza), degli elettrodome- che vanno diffondendosi a macchia nuove centrali termoelettriche? Che che gli insediamenti saranno dotati che la vita sulla Terra non prodotti riducono le emissioni di Se non si vuole che un numero stici in classe A (ma già oggi si sa far d'olio e costituiscono il principale si sta incentivando la crescita dell'ef- della rete duale dell'acqua, potabile sia sopravvissuta all'impat- CO2. rilevante di nuove centrali vada ad meglio, con lo standard «plus») e di fattore di crescita della domanda di fetto serra pur di vendere più ener- e non, e della rete di smaltimento to è sbagliata. Secondo la Questo sarebbe vero se le nuove aggiungersi al parco esistente, occor- macchinari industriali meno energi- energia elettrica, sarebbe molto me- gia elettrica? delle acque piovane che dovranno Keller dunque non fu l'aste- centrali fossero sostitutive delle esi- re fare in modo che la domanda di vori, consentirebbero di tagliare de- glio, in termini economici ed am- Una delle 74 richieste di nuove disperdere direttamente nel sotto- roide messicano a causare stenti e non si aggiungessero ad es- kWh non cresca troppo. Ciò si può cisamente la domanda senza ridur- bientali, se fossero alimentati da mo- centrali termoelettriche è stata pre- suolo. Diversamente è stata esclusa la grande estinzione che si se. Il vero problema è quindi se sia ottenere accrescendo l'efficienza re gli usi finali. Un ulteriore contri- tori termici, o col calore della coge- sentata dalla ASM di Brescia, ex mu- la fornitura di gas metano per la registra negli strati fossili necessario o meno accrescere l'offer- con cui si produce e si usa l'energia buto altrettanto determinante può nerazione. nicipalizzata privatizzata, all'avan- cottura». Quindi in quelle case per della transizione tra Creta- ta di energia elettrica. Posto in ter- elettrica, in modo da soddisfare gli essere infine dato dall'eliminazione Se la politica energetica venisse guardia, a detta di molti, nelle tecno- cuocere i cibi si dovranno utilizzare ceo e Terziario. mini di previsioni di crescita della stessi bisogni con un consumo mi- degli usi impropri dell'elettricità impostata sullo sviluppo e la diffu- logie ecocompatibili. In origine si piastre elettriche. Si dovrà fare il ca- A suffragare questa tesi an- domanda si aprirebbe un contenzio- nore. Per quanto riguarda la produ- per fare calore. Questo è il massimo sione delle tecnologie che accresco- trattava di una taglia massima, da lore con l'energia elettrica. Onny soit che un altro ricercatpore, so senza fine. Gli esperti degli elettri- zione, la scelta strategica, sia in ter- dell'insipienza perché costituisce no l'efficienza nella produzione e 1.600 MW, poi «ridotta» a 800, nel qui mal y pense. Ma almeno un dub- stavolta tedesco, Wolfgang ci costruirebbero i classici tre scena- mini quantitativi, sia perché attuabi- un assurdo circolo vizioso: si brucia- nell'uso dell'energia elettrica, la do- territorio del comune di Offlaga, nel- bio resta. Le prescrizioni per l'uso Stinnesbeck della Universi- ri per dimostrare che l'offerta attua- le nell'immediato, è la microcogene- no delle fonti fossili per fare calore manda potrebbe diminuire anche la bassa bresciana (dove sono state dell'acqua hanno sicuramente una tà di Karlsruhe, che sostie- le di kWh è insufficiente, e se non si razione diffusa. Invece di bruciare con cui produrre energia elettrica in presenza di un aumento dei servi- presentate richieste per altre due forte valenza ecologica. Allora per- ne che il cratere dello Yuca- potenziasse, nei prossimi anni si an- enormi quantità di fonti fossili (un con un rendimento del 38 per cen- zi energetici, rendendo superflua la centrali da 400 MW). Nella «Guida ché far precedere quelle che impedi- tan è in realtà più piccolo drebbe incontro al rischio di black terzo dei consumi globali) per riscal- to, si butta via il 62 per cento sotto costruzione di nuove centrali. Cosa alla progettazione» di un «Bando scono l'uso del gas (ma si può fare?) di quello finora ritenuto da- out. Gli esperti degli ambientalisti dare gli ambienti, se ne può ricava- forma di calore inutilizzato e si usa pensare se, al contrario, si incenti- per la progettazione e l'assegnazione dall'avverbio «diversamente»? gli altri geologi. Secondo questo gruppo di ricercato- ri l'estinzione dei dinosauri venne causata da una serie Le popolazioni di gorilla e scimpanzé vengono decimate anche nel Congo e nel Gabon dove sembrava riuscissero a sopravvivere: negli ultimi anni gli esemplari sono diminuiti del 56% di impatti e non da uno so- lo. Ma Jan Smit, un geologo della Vrije University di Ebola e l’uomo: ecco gli assassini delle grandi scimmie africane Amsterdam che sta lavoran- do anche lui sui sedimenti di Chicxulub non condivi- Emanuele Perugini sì grave che gli ambientalisti hanno panzè dell'ordine del 56 per cento. Il mietendo numerose vittime, oltre 200, Africa centrale. Almeno l'80% della po- scimmie, che per questo sono costrette de questa ipotesi. Secondo chiesto alla World Conservation tasso medio di declino è del 4,7 per anche tra gli uomini. Ma se per gli polazione di primati sarebbe stato eli- a rifugiarsi dentro le grandi riserve. lui i fossili di plancton della Union di inserire gorilla e scimpanzè cento annuo. Questo significa, secon- uomini è stato possibile intervenire e minato. «L'alto livello di diffusione Una caccia ha come obiettivo quello di Keller sarebbero infatti sol- randi scimmie a rischio di tra le specie animali a «forte rischio di do i ricercatori, che entro i prossimi circoscrivere efficacemente la diffusio- dell'epidemia di Ebola tra i gorilla - ha catturare esemplari destinati al merca- tanto «sfere di cristallo». estinzione in Africa Equatoria- estinzione» aggiornando così la famo- dieci anni la popolazione mondiale di ne del morbo, non è stato possibile spiegato un esperto di primati dell'Uni- to occidentale, ma, soprattutto, che Il dibattito in corso ha lette- G le. La caccia a fini commercia- sa «Lista Rossa» delle specie che rischia- scimpanzè e gorilla potrebbe scendere invece mettere al riparo la popolazio- versità della California, Alexander Har- punta a procurare cibo per gli abitanti ralmente lasciato di stucco li e una recente e devastante epidemia no di estinguersi e suggerendo di cam- dell'80 per cento e, «anche se la strage ne di scimmie. Durante i giorni più court - è dovuto all'innaturale alta con- delle metropoli africane. Ed è proprio i partecipanti al Meeting di di Ebola hanno letteralmente decima- biare la classificazione delle due specie può essere fermata, il numero di esem- critici dell'epidemia, testimoni oculari centrazione di scimmie nei parchi». il consumo di carne di scimmia a favo- Nizza. to la popolazione di gorilla (Gorilla go- prima semplicemente considerate «in plari che sopravviveranno sarà talmen- hanno raccontato di aver visto centina- «Normalmente - ha spiegato - i gorilla rire il passaggio del virus di ebola agli Attualmente molti scienzia- rilla) e di scimpanzè (Pan troglodytes) pericolo». te basso che ci vorrà molto tempo pri- ia di corpi di gorilla e scimpanzè morti vivono in ampi spazi, al massimo un uomini. «La caccia e il consumo di ti stanno analizzando i sedi- che vivono nelle foreste del Congo I numeri della catastrofe sono impres- ma che la popolazione torni a livelli lungo i sentieri del Lossi Gorilla Sanc- esemplare ogni due chilometri quadra- carne di scimmia - ha spiegato Richard menti provenienti dalle tri- Brazzaville, del Gabon, del Camerun e sionanti. In alcune aree, la popolazio- accettabili». tuary, in prossimità del parco naziona- ti, mentre nei parchi africani si arriva a Ruggiero responsabile per l'Africa del vellazioni all'interno del della Repubblica Democratica del Con- ne di grandi scimmie è scesa addirittu- A dare il colpo di grazia ai primati le di Odzala (Congo Brazzaville). Solo contare fino a dieci esemplari per chilo- US Fish and Wildlife Service - sono cratere di Chicxulub e nuo- go. A lanciare l'allarme, in una lettera ra del 90 per cento rispetto a preceden- africani sono state due diverse epide- in queste due aree si parla di oltre 600 metro quadrato. Questo fattore favori- una minaccia per la salute a livello glo- ve campagne di scavi sono inviata alla rivista scientifica inglese ti rilevamenti effettuati nel 1991. In mie di febbre emorragica provocata esemplari uccisi dalla malattia. La re- sce sicuramente la diffusione delle epi- bale. Io non credo che esista al mondo previste per i prossimi anni «Nature», è stata la Wildlife Conserva- media in tutta la regione dove è stata dal virus Ebola che a cavallo tra novem- gione, a causa del suo isolamento e demie». un città abitata da persone originarie soprattutto verso il centro tion Society insieme ad altre associazio- effettuata la ricerca è stata registrata bre e marzo hanno colpito le aree rura- della sua conformazione geografica Il problema di fondo è però la caccia dell'Africa Occidentale in cui non ven- del cratere. (lanci.it) ni ecologiste. La situazione sarebbe co- una riduzione dei gorilla e degli scim- li del Gabon e del Congo Brazzaville ospita la maggior parte dei gorilla dell' indiscriminata a cui sono sottoposte le ga venduta carne di primati». 34 commenti domenica 13 aprile 2003 Vogliamo reinventare la democrazia?

Segue dalla prima Quella che abbiamo oggi è un po' difettosa. palazzo presidenziale di Salvador 5˚Potevano i nostri genitori avere Proviamo a pensarci un po'. In fondo, la democrazia Allende? Salvador Allende non era fiducia nella Società delle Nazioni? un tiranno, era un presidente socia- Bisognerebbe chiederlo ai sei milio- appartiene a tutti noi, e non solo al Presidente Bush lista eletto dal popolo. Voi francesi, ni di ebrei morti ad Auschwitz e nei come avreste reagito se avessero campi di concentramento, a tutti bombardato l'Eliseo quando era gli zingari morti ad Auschwitz e nei ANTONIO TABUCCHI presidente Mitterrand? campi di concentramento, a tutti 15˚ Pochi anni orsono, il Presiden- gli omosessuali morti ad Auschwitz te degli Stati Uniti e Saddam Hus- zia, il Presidente degli Stati Uniti dono armi di distruzione di massa? 13˚ Mi ritorna in mente un film di di imitarlo? Il Presidente Bush ha 14˚ Assistere alla distruzione del pa- e nei campi di concentramento, a sein erano amici, e chissà perché tiene in una mano una mazza da Gli osservatori delle Nazioni Unite Stanley Kubrick, Dottor Stranamo- poche idee, e appena gliene viene lazzo di un tiranno è stato per me tutti gli handicappati morti ad Au- questa amicizia si è deteriorata. Ve golf e nell'altra un missile nucleare hanno già proceduto ad alcune ispe- re. Vi immaginate che cosa acca- in menteuna passa subito all'azio- un piacere. Ma perché gli Stati Uni- schwitz e nei campi di concentra- lo siete mai chiesto? 12˚ Domanda: gli Stati Uniti possie- zioni? drebbe se a Bush venisse in mente ne. ti, alcuni anni fa, hanno distrutto il mento, e non so a quanti prigionie- 16˚ Avevo un amico cileno soprav- ri politici morti nei gulag staliniani vissuto alle torture del generale Pi- e ai morti di Hiroshima e Nagasaki. nochet, il generale che Kissinger 6˚ Ma i morti non rispondono, i Maramotti aveva messo al posto di Salvador morti sono silenziosi. Allende. Al mio amico erano state 7˚ Dopo il 1945, ci è stato garantito tagliate le palle, per il resto era un che la democrazia era migliorata, e uomo normale. Il sogno degli ulti- che era nato un nuovo ordine inter- mi anni della sua vita era di indossa- nazionale, garantito dalle Nazioni re una cintura imbottita di dinami- Unite. te e di andare a far saltare in aria il 8˚ Il Presidente degli Stati Uniti, Pentagono. Non ha potuto realizza- George W. Bush è un uomo fretto- re il suo sogno, perché gli è venuto loso. Ha deciso che avrebbe porta- un cancro. to la sua democrazia al mondo. E 17˚ Il Presidente degli Stati Uniti sta ha deciso che per fare questo non invitando dei kamikaze ad andare aveva bisogno delle Nazioni Unite. nel suo paese. Forse non se ne rende Egli ha detto alle Nazioni Unite di conto, ma questo potrebbe essere il andare in vacanza. Dell'ordine in- prezzo da pagare per aver mandato ternazionale, se ne occupa lui. le Nazioni Unite in vacanza. 9˚ Il Presidente degli Stati Uniti ha 18˚ Temo che il Presidente degli effettivamente abbattuto un tiran- Stati Uniti stia richiamando dei ka- no, ha portato la democrazia in mikaze nel nostro Occidente che Iraq. In modo frettoloso. ha inventato la democrazia. Ma for- 10˚ Ho visto in televisione che gli se è necessario inventarla di nuovo, americani hanno scoperto in Iraq la democrazia, perché quella che ab- delle armi di distruzione di massa biamo oggi è un po' difettosa. che gli osservatori delle Nazioni 19˚ Vogliamo provare a reinventa- Unite non avevano trovato. Essi le re la democrazia? Proviamo a pen- stanno distruggendo, una dopo l'al- sarci un po'. In fondo, la democra- tra. Abbattono tutte le statue di Sad- zia appartiene a tutti noi, e non dam Hussein. Ne siamo molto feli- solo al Presidente Bush. ci, perché quelle statue sono vera- mente orrende. Tradotto dal 11˚ Per instaurare la sua democra- francese da Silvana Mazzoni Iraq, una soluzione insostenibile segue dalla prima apparire difficilissimo ogni recupero. È un Fermate il saccheggio precipizio culturale, morale, oltre che poli- PAOLO HUTTER tico. Saddam Husseim ha fatto veramente della storia terra bruciata del proprio paese. Ma se Dio e a Baghdad non funzionano i democrazia difficile da esportare). che assomigli a un ordine nuovo. smi. E poi per i tedeschi ricostituire ha dato missione al presidente Bush, come servizi pubblici, gli ospedali, Ora bisognerebbe discutere su Forse bisogna immaginare passaggi istituzioni e servizi era probabilmen- lui sostiene, di restituire quel paese all’uni- S gli ambulatori, se non si raccol- quanto è sostenibile una dittatura e più lenti. Adesso invece ci si vuol te più facile che per gli irakeni, do- omunque, una infinita quantità verso civile, di là da ogni interesse contin- gono più i rifiuti e tutto è nel caos - quanto lo sono i modi e le conse- far credere che il caos di Baghdad po 12 e non 30 anni di regime). di materiali inestimabili è stata co- gente, gli deve avere oscurato la mente su caos armato, guerre per bande - for- guenze del suo abbattimento. Vo- sia un attimo di bagordi in quella Naturalmente da questa rubrica di C sì salvata. Mussolini volle per sé quello che quel paese fosse: non solo una se abbiamo qualcoda da dire anche glio dire che a prescindere dalla que- che dovrebbe essere una festa irake- ecocittadino italiano non ho gli ele- l’obelisco di Axum, con il lascito di un fonte ricchissima di greggio, ma il luogo come ecocittadini. L’ecologia non è relle su quante vite umane valeva na e mondiale contro le statue ab- menti per prevedere quanto caos contenzioso ancora aperto. dove padre Abramo ha lasciato le prime solo rispetto per l’ambiente e ridu- l’abbattimento di un regime a sua battute dell’oppressione? possa continuare. È di queste ore Il generale Franks comanda le truppe ame- sue vestigia. Ai propri soldati, Bush non ha zione delle emissioni, è il punto di volta sanguinario e dall’interrogati- La vicenda dei russi in Afganistan l’appello delle Ong all’esercito Usa ricane del Qatar, sul terreno delle operazio- saputo dire a quale terra essi andavano a vista della convivenza e della co- vo su quanti irakeni sono oggi con- potrebbe aiutarci a capire meglio? perché intanto e immediatamente ni in Iraq ha per ora compiuto un solo restituire il bene racchiuso nelle prime pa- scienza del limite, e in tutte le con- tenti, anche se si propendesse per la (A questo punto andrebbe ricorda- proteggano gli ospedali, il museo, la viaggio lampo. La terra che ha avuto il role della loro Costituzione, dove si dice venzioni e i programmi in cui si tesi che “valeva la pena”, bisogne- to che le ragioni accampate per la sicurezza in genere. (”Avete voluto mandato di conquistare gli deve essere del che ogni cittadino americano deve essere parla di “sviluppo sostenibile” i te- rebbe tener conto del problema del- guerra erano quelle di difendere gli risolverlà così, assumetevi le vsotre tutto sconosciuta, estranea. Alcuni pozzi di garantito nella propria felicità, con l’ag- mi della coesione sociale e della sicu- la dissolvenza traumatica di tutte le Usa e il mondo da un pericolo e responsabilità”.) Non possiamo che petrolio intorno a Bassora sono stati incen- giunta, a quella parola, che uomini che rezza sono ben presenti, da Rio a istituzioni in un paese che probabil- regime dittatoriale ad opera di un non quelle di liberare gli irakeni dal- augurarci che rapidamente a Ba- diati dagli iracheni del raìs. Si sono fatte Emerson, Thoreau, Whitman le diedero, Johannesburg. L’agenzia delle Na- mente non ha nè enti locali nè socie- esercito straniero sembra dunque la la dittatura. Del resto la grande alle- ghdad si torni a curare i feriti, a immediate gare d’appalto per il loro risana- definendone il rapporto profondo e neces- zioni Unite per l’ambiente (Unep) tà civile organizzata distinti dal regi- più “insostenibile” soluzione, per- anza antinazista del 45 non arrivò a raccogliere l’immondizia, a spostar- mento: alcune ditte statunitensi se ne sono sitante con la storia umana. I grandi ameri- aveva lanciato l’allarme per i fumi me. Il paragone che ho letto con la ché non si sono create e preparate le Berlino per liberare i tedeschi ma si in autobus e a circolare senza ter- assicurata l’esclusiva. A Baghdad, invece, cani, quei fari di cui la cultura e la moralità dai pozzi petroliferi, per l’inquina- caduta dei regimi dell’Est Europa condizioni interne e internazionali per completare la distruzione del rore. Ma chi otterrà tutto questo? I gli sciacalli hanno avuto mano libera su un del Novecento si sono nutrite e di cui l’Oc- mento del mare e per la sparizione nell’89 è improponibile perché lì per passare in quel paese a qualcosa più spregiudicato degli imperiali- marines? patrimonio dell’umanità: il luogo dove so- cidente, e non solo l’Occidente non potrà (già in atto) delle zone umide (vedi tutto è avvenuto dall’interno, dal no conservati i primi reperti di una civiltà, più fare a meno - dico gli Hawthorne, gli www.unep.org.). Se il crollo del regi- basso, e senza interrompere nean- l’occidentale, a cui tutti apparteniamo. Ma Adams, i James, i Pound, gli Eliot - diedero me riduce questi pericoli, in com- che i tram, la raccolta dei rifiuti, il cosa fossero quei reperti, al generale al cuore del loro paese un connotato inesti- penso il caos di Baghdad è inquie- lavoro. Non è proponibile neanche Ecco la password Franks, o a chi per lui, doveva essere del mabile, la passione per un passato lontano, tante nella sua tragica concretezza e il paragone con la vittoria della Resi- «Guerra da archiviare» è tutto ignoto. Gli ori di Ur sono per lui dovuto ad avi sconosciuti, e per i quali non induce anche a grandi interrogativi stenza in Italia perché in quel caso l’e-book che oggi l’Unità online soltanto, forse, un capitoletto residuale del si poteva non provare una recondita, conti- sui principi. Ecologia e sostenibilità era evidente che saccheggi e violen- regala. Un libro elettronico in «Signore degli Anelli». Ignoto anche gli do- nua nostalgia. La grandezza dell’America è possono essere punti di vista relati- ze sarebbero stati una brevisisma pa- formato pdf consultabile sul veva essere che gli ospedali della città fosse- saturata di quella nostalgia: su di essa ha vamente nuovi per rivedere concet- rentesi tra un’amministrazione e computer di casa oppure ro garantiti nell’esercizio più ampio e sicu- costruito un fecondo, e ormai saldissimo ti antichi e ampiamente dibattuti. un’altra, quella già pronta nelle co- "scaricabile", cioè stampabile su ro, proprio perché in guerra è in quei luo- rapporto con l’Europa e la sua complessa Per esempio: il fine giustifica i mez- lonne partigiane. A Baghdad oggi carta. Gratis. ghi che si ricomincia a tessere la tela neces- cultura. Ma il presidente Bush, con i suoi zi? In cosa consiste la differenza tra invece ci sono un liberatore invaso- Per leggerlo, basta andare sul saria a risorgere, la tela della pietà e della falchi, sembra voglia obliare tutto questo: oppressione e libertà? Tra gli altri re che non ha nè legittimazione nè sito dell’Unità democrazia. Fortemente simbolica, dicevo, prima di tutto fa la guerra, poi il resto si ricordo anche gli interrogativi della preparazione nè intenzione di am- (http://www.unita.it) e inserire questa distrazione, chiamiamola così, del vedrà. Ha scambiato l’ulcera dell’11 settem- fine degli anni 60 sul rispetto della ministrare, e un popolo “liberato” questi dati . generale Franks e dei suoi ufficiali. Un sac- bre con una chance d’opportunità, dentro autodeterminazione nazionale e sul- che senza il regime si scopre privo Username: pace cheggio tanto inarginabile e belluino da un cui però per me con dolore, il gran nome la rivoluzione che non si esporta della più elementare coesione socia- Password: 2003. lato denuncia in quale precipizio l’Iraq di d’America va a sporcarsi male. (forse oggi si potrebbe dire che è la le. L’abbattimento violento di un Saddam Hussein fosse caduto - al punto da Enzo Siciliano

cara unità... ni, che superano gli errori e i modelli organizzativi di un che "la guerra è vinta"?. mercato che ha eretto muri più alti e invalicabili di quello Una guerra illegale, insensata, immorale. Correzione di Berlino. Dove sta la vittoria? Per uno spiacevole errore nell’articolo di Francesco Pardi dal titolo Le uniche armi di questo movimento sono le idee, le «Le ragioni dell’Occidente» pubblicato venerdì 11 aprile mancava la Nuove regole parole le speranze e la consapevolezza di essere uniti nella seguente frase: «Né una parola viene dedicata al diverso atteggiamen- diversità. Sicuri che questo mondo non può essere regala- Un doppio to internazionale riservato al rifiuto di applicare le risoluzioni dell' e nuovi metodi to a strateghi interessati, che pensano che Ali senza brac- Onu: pazienza comprensiva nei confronti di Israele, congiunta al cia e senza futuro sarà comunque un uomo libero. dolore disinteresse totale per quell'opinione pubblica israeliana, minorita- Maurizio Donsanti ria ma saggia, che chiede il ritiro dai territori occupati; inesorabile Cara Unità Barbara Poggiani (Roma) fermezza verso l'Iraq, peraltro per un intero decennio controllato, nei discorsi dei giornalisti e degli uomini politici favorevo- La guerra è vinta... Le immagini di dolore di famiglie distrutte. ispezionato, bombardato nella fascia interdetta al volo, e infine disar- li alla guerra permanente come metodo per ripristinare la Sono questi i veri effetti di una guerra voluta per ragioni mato sistematicamente prima di essere attaccato nella guerra definiti- democrazia e la libertà, la derisione, il dileggio per chi ha Quale vittoria? economiche, da chi ha come unico scopo l'accrescimento va». manifestato in questi mesi, raggiunge livelli parossistici e del proprio potere. Ciò ha reso di difficile comprensione il passaggio successivo: «Due negazionisti. Attilio Costantino I volti lacerati dalla sofferenza di uomini e donne, bambi- pesi e due misure che non possono essere motivate con il fatto Il tentativo è quello di dipingere il movimento mondiale Quale vittoria? ni e ragazzi, rimarranno sempre vivi nella memoria di indiscutibile che Israele è una democrazia e l'Iraq una dittatura: da contro la guerra, come fine a se stesso, ipocrita ed antia- È sufficiente guardare le fotografie, i giornali, i servizi chi, come me, ha sempre creduto in una soluzione alterna- una democrazia ci si aspetterebbe un grado maggiore di rispetto per mericano, negando che questo movimento sia lo stesso televisivi (specialmente stranieri): volti straziati, cadaveri tiva al conflitto. le risoluzioni dell'Onu, in particolare da uno Stato che deve il ricono- che pensa che un nuovo mondo è possibile e che chiede dappertutto, feriti, bambini mutilati, migliaia di famiglie Quello che oggi mi chiedo è come si possa esultare davan- scimento della sua esistenza proprio a una risoluzione dell'Onu». di diventare parte attiva nei processi decisionali. hanno perso i figli, migliaia di figli che hanno il padre. ti a tanta morte, come proclamarsi vincitori davanti a Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori. Un movimento che chiede nuove regole e nuovi metodi Un paese distrutto dalle bombe, sconvolto in tutti suoi tanta disperazione?! per l'affermazione della libertà e della democrazia e che apparati, e poi saccheggi, rovine, esecuzioni sommarie fra Una destra DAVVERO liberale e democratica, a parer non si rassegna di fronte ai tentativi di delegittimazione la popolazione. un'intera "regione" ora a rischio, con mio, non avrebbe certo gioito ma avrebbe pianto le vite Le lettere (massimo 20 righe dattiloscritte) vanno indirizza- che lo vorrebbero violento e residuale. curdi, sciti, sunniti, saddamiti, ecc., pronti a un ulteriore perdute di una parte dell'umanità innocente e schiavizza- te a Cara Unità, via Due Macelli 23/13, 00187 Roma o alla La novità di questo inizio secolo è questa aggregazione di scannamento. ta. casella e-mail [email protected] intellettualità, passioni, nuovi linguaggi e contaminazio- Come si fa ridere soddisfatti come fanno tanti, dicendo Un doppio dolore: prima la dittatura, ora la distruzione. domenica 13 aprile 2003 commenti 35

A quella sorta di cultura stracciona del Solo l'indignazione? Oppure qualcosa berlusconismo che però ha saputo mettere che non può non avere al suo centro, una insieme tante cose, noi cosa opponiamo? nuova e moderna "cultura del sociale"? Umbria, ripensando la storia dal mio colle ALFREDO REICHLIN

a Collicello si vede tutta la conca so. 30 mila lire all'anno: senza luce e con Due mondi tra loro incomunicabili, quasi una delle regioni più povere d'Italia. Senza degli inventori di un modello originale di fondamentalismo di mercato e dell'antipoli- che va da Narni a Terni. Sullo sfon- l'acqua che si tirava dalla cisterna con una due razze nemiche. industria, con una agricoltura in gran parte sviluppo. Parlo di quel gruppo (mi scuso tica arrivare fin qui e tentare la rivincita su D do il Terminillo e più a ridosso le pompa a mano. L'euforia della vittoria, la La cosa che più mi colpì dell'Umbria era per l'autoconsumo, quasi isolata. Terni di- con quelli che non cito) che fecero del Pci il quella rivoluzione democratica che aveva dolci colline che portano a Sangemini. La stanchezza della notte passata in treno, la proprio questa differenza. Qui sembravano strutta dai bombardamenti. Il racconto che partito più moderno e dei comunisti i mi- fatto l'Umbria civile e moderna. Non mi torre di questo vecchio borgo fortificato (or- luce di giugno sui verdi colli amerini, la tutti uguali. Esagero. Ma il fatto reale era un mi faceva il vecchio Treppini: noi in queste gliori governanti. Penso che così si è costrui- nascondo i guasti che ha creato. Ma penso mai parte della casa di Giuliano Procacci) semplice bellezza di questo luogo: tutto mi mondo del lavoro dove il passaggio tra l'es- zone vivevamo essenzialmente allevando le ta quella rete civile (quel "capitale sociale" si che alla fin fine questa ondata si sta esauren- era una prima difesa della guelfa Amelia ed rendeva felice e resta nel profondo di me il sere alle dipendenze di un padrone e il lavo- pecore, col taglio dei boschi e facendo la direbbe oggi) che ha fatto da supporto al do e che ci sono le condizioni perché si è costruita in modo da fronteggiare Forte sapore, l'aria, l'odore di quella giornata. rare in proprio, insomma l'intraprendere, carbonella; andavamo a lavorare fino ai miracolo economico. E i costruttori sono possa tornare a pensare in grande al futuro Cesare e Castel dell'Aquila, avamposti della Questa fu la mia scoperta dell'Umbria. Il era normale; dove lo scambio dei ruoli e la monti del reatino dormendo per settimane stati tanti. Non penso solo ai dirigenti ma ai dell'Umbria e alla creazione di nuove forme ghibellina Todi. Se salgo in cima ad essa giorno dopo, verso sera, andai ad Amelia disponibilità a cooperare era la regola. Os- nelle capanne dei boscaioli. Per disinfettare segretari delle sezioni, a quello stuolo di di solidarietà nella società umbra tenendo riesco a vedere Acquasparta e tra le sue case per cercare i compagni. La sezione era vuo- servavo la famiglia dei miei vicini. Il padre le ferite ci pisciavamo sopra. Adesso siamo "sergenti" che avevano una cultura politica ben conto che anche questa è ormai una il palazzo rinascimentale dove Federico Ce- ta. Stavano tutti in una sala da banchetti contadino, dirigeva non una famiglia ma diventati ricchi. E il Comune - questa era magari semplice ma strutturata e fortemen- società di individui. si fondò insieme a Galileo Galilei l'accade- fuori le mura a fare festa. Mi unii a loro e una impresa. Un figlio andava a Narni in per lui la cosa più curiosa - porta ogni anni te intrisa di senso delle responsabilità verso Non ho consigli da dare ai bravi dirigenti mia dei Lincei. Ma Amelia non si vede. È mangiai il pranzo buono e semplice che qui fabbrica, un altro faceva il falegname e ave- gli anziani come me in vacanza a Rimini, a gli altri. Essi avevano delle certezze. Sapeva- politici della sinistra umbra. Mi pongo però coperta da una serie di costoni (la "mac- non cambia mai: crostini, "ciriole" al sugo, va la bottega accanto, una figlia gestiva il settembre, quando gli alberghi sono vuoti. no cosa bisognava fare e perché bisognava un problema più culturale e mi piace farlo chia", la chiamano i colcellesi), e in mezzo a misto di carni arrostite: pollo, piccione, sal- negozietto universale del borgo, il più picco- E il parroco è preoccupato e risponde orga- farlo. Leggevano l'Unità e alcuni libri essen- sull'Unità che non è mai stata solo un gior- questi, in alto, c'è la mia casa. Una casa siccia, lombello. Da questo luogo (ma non lo sorvegliava le pecore, la madre si occupa- nizzando un viaggio a Lourdes in pullman. ziali. Ed era un piacere parlare con loro la nale e nemmeno soltanto una bandiera. È quadrata tutta di pietra costruita quasi due solo: l'ho anche girata molto l'Umbria e ho va dell'orto e faceva i formaggi. La grande Dove stava la spiegazione di questo autenti- domenica mattina al bar dopo aver compra- stata e non può che continuare ad essere secoli fa sulla roccia viva da una famiglia di partecipato alle sue vicende) ho visto come casa contadina era anche un'officina. Lì si co miracolo? Mi pare chiaro che stava in to i giornali. Non per caso Pietro Monzi era una "pedagogia", e quindi, in definitiva, contadini-pastori, e che è circondata da un questa regione sia cambiata nell'arco di un poteva fare tutto, dalla mungitura delle vac- quella straordinaria rivoluzione democrati- per me non solo un amico ma un consiglie- una cultura. È lo stesso problema che si bosco di querce e lecci che si estende per secolo. Penso alle persone. La cosa che più che alla riparazione dei motori, dalla costru- ca di cui il Pci fu l'attore principale. Bisogna re: aveva più buon senso. pone Luciano Cafagna in un bel saggio che chilometri: praticamente senza interruzio- mi colpiva era la differenza con il mondo zione di una stalla, al lavorare il ferro e i leggere certe memorie di quegli anni (il li- Che cosa è rimasto di tutto questo? Mi sem- sta per uscire sulla rivista "Italianieuropei". ni, dal ciglio della vallata del Tevere che popolare pugliese in mezzo al quale ero mobili. In mancanza di qualche competen- bro di Lello Rossi ma anche i racconti sulla bra un interrogativo essenziale al quale biso- A quella sorta di cultura stracciona del ber- forma il lago di Corbara alla vecchia strada vissuto. Lì tra la massa dei braccianti e dei za (la piastrellatura o la riparazione di un ricostruzione di Terni) per capire che tipo gnerebbe rispondere se vogliamo guardare lusconismo che ha avuto però la forza di interna che unisce Amelia e Orvieto. Gli contadini senza terra emergeva ogni tanto televisore) c'era lo scambio di lavoro con di mobilitazione politica fu avviata e come al futuro. Io non rimpiango il passato. Do- mettere insieme tante cose - dall'egoismo abitanti di Collicello non arrivano a duecen- una figura di capo popolo alla Di Vittorio, uno zio o un vicino. questa abbia coinvolto la società nel profon- po quella conversazione con Treppini sono sociale che c'è nel fondo della vecchia socie- to e qui, durante la guerra, visse nascosto animato da una grande energia anche fisica, Questo mi colpiva dell'Umbria: una so- do dando alla gente quel senso di sé e dei successe tante cose, anche positive. L'Um- tà italiana agli spiriti animali del nuovo ceto Piero Calamandrei. e forte di una sapienza antica e di una intelli- cietà che tendeva ad includere. Una rete di propri diritti, quella fiducia nel futuro, quel- bria si è ulteriormente trasformata. Si è in- imprenditoriale, dalle paure del nuovo al Sono arrivato a Collicello quasi 30 anni genza naturale. Ma la società era molto relazioni cooperative e quindi una struttura la certezza che i governati possono fidarsi dustrializzata a macchia d'olio, è entrata rampantismo senza valori civici della picco- fa in una giornata particolare. Era il giugno drammatica, intrisa com'era di violenza, la sociale se non egualitaria certo senza grandi dei governanti perché la legge è uguale per nell'era dei servizi moderni. E io ho visto la borghesia televisiva - noi cosa opponia- del 1976 subito dopo quel voto in cui il Pci crudele violenza di quella povertà estrema contrasti drammatici. Soprattutto una cul- tutti e alla loro testa c'è chi lotta e si sacrifica quando a Collicello tutti, senza eccezioni, si mo? Solo l'indignazione dei Moretti e dei arrivò al 34 per cento. Venivo dalla Puglia e per cui il bracciante "va a giornata" e non tura del fare, la cui base stava nell'antica per un ideale e governa in nome dell'interes- sono fatti mettere il telefono e poi il congela- Sylos Labini? Oppure qualcosa che non può la sera prima parlavo nella piazza di Taran- conosce nemmeno la dignità del salario. E esperienza degli artigiani e della mezzadria. se comune. tore e poi il telefonino e poi sempre più non avere al suo centro, come suo nucleo to travolto da una marea di popolo che una società profondamente lacerata al pun- Una forte etica del lavoro. Non scopro niente. Ma lo sottolineo per- auto hanno ingombrato la piazzetta. Ho essenziale, una nuova e moderna "cultura sembrava un fiume in piena. Mancavo da to che fino ai primi anni '60 il segno non Di qui una grande domanda. Che cosa ave- ché è questo clima che io respiravo 25 anni visto la crescita anno dopo anno delle picco- del sociale"? Da Collicello, tanti anni fa, io casa da settimane e non sapevo che mia era dato dal ceto medio, ancora troppo de- va esaltato queste risorse e messo in moto la fa tra Amelia, Acquasparta e Collicello. Do- le imprese. E vedo i giovani i cui gusti, ebbi quella visione sull'Umbria. Domani moglie, vecchia amica di Procacci, aveva bole, ma dai proprietari e dai così detti "mil- gente fino a trasformare tante piccole comu- minava ancora sulla vita regionale la fanta- modi, consumi, divertimenti sono dedotti quale panorama sociale, etico, civile si apri- affittato qui la casa di campagna di don le mestieri" (l'essere volta a volta bracciante nità in un popolo? Non erano poi passati sia e l'intelligenza politica dei Galli, dei Ros- dai modelli delle capitali del mondo. Ho rà davanti agli occhi di chi salirà sulla antica Domenico, il parroco, come luogo di ripo- e muratore, manovale, uomo di fatica). tanti anni dal tempo in cui l'Umbria era si, dei Rasimelli, dei Conti, dei Marri, cioè visto bene anche la "corrente pesante" del torre di questo luogo? segue dalla prima Giacomo Mancini, una storia che dura pubblica porta folate di uno strano umore Pace, guerra, Occidente che proviene (caso forse unico in Europa) dall’interno della sinistra, dall'interno dei GIACOMO MANCINI JR e altri problemi Ds. Amato si preoccupa di ammonire «pa- cifisti, estremisti, massimalisti» (parole ipenso spesso a quei giorni di tiepi- mente delle vicende nazionali. sue) cioè coloro che riempiono le strade, le la foto del giorno da primavera dell'aprile scorso Ripenso spesso alle sue parole, alle sue uesto non è l’Occidente, è una scuole, le piazze, le fabbriche d'Italia con R quando migliaia di persone sono ve- confidenze;, amava parlare della storie che scheggia di esso che - contro tutti i bandiere di pace. Poiché dissentono da Bu- nute a rendere omaggio e a salutare per lo hanno formato e della storia che ha Q principi della grande cultura politi- sh e dai suoi cinque ideologi (da cui pren- l'ultima volta Giacomo Mancini. Non contribuito a scrivere. Preziosi erano i ca americana (Daniel Bell, John Rawls) - dono le distanze le migliori intelligenze dei rammento i visi e le espressioni, troppo suoi suggerimenti rivolti ai giovani, di cui afferma la potenza come valore morale, la campus americani), essi - dice Amato - intenso era il dolore, ma è nitido in me il amava circondarsi, di avere un pensiero superiorità come unico carattere positivo, sono fuori dall’Occidente. Li rimprovera ricordo delle guance che ho baciato e delle elevato e una visione alta della politica e e il giudizio di alcuni americani occasional- di «essere provinciali» lo stesso giorno in mani che ho stretto. Mani assai differenti delle sfide che impone, che egli possedeva mente al potere (ricordate i risultati eletto- cui Pat Cox, presidente del Parlamento Eu- tra di loro: c'erano quelle dure e callose e che gli ha permesso di coniugare il lavo- rali?) come il tribunale supremo della Sto- ropeo, eletto dalle fila dei conservatori in- dei contadini, degli artigiani e degli operai ro intenso per la sua terra, dove ha voluto ria. Certo, l’Occidente ha patito paurose glesi scrive (su Europa): «Chi di noi crede con la tessera del Partito Socialista sgualci- fortemente realizzare le strutture e le infra- malattie autoritarie. Ma il vanto dell’Occi- al valore duraturo delle relazioni transa- ta in tasca che hanno lavorato tutta una strutture che hanno rotto l'isolamento fisi- dente è stato di saper elaborare meglio e tlantiche non può più mettere da parte le vita sempre fieri dei propri ideali e fiducio- co, sociale e culturale al quale era condan- prima e con più coraggio di ogni altro profonde divergenze che esistono attual- si che anche attraverso le battaglie riformi- nata, con l'elaborazione di nuove e più sistema, gli anticorpi che negano la visione mente tra Europa e Stati Uniti. Io sono ste di Giacomo Mancini sarebbe stato pos- avanzate alleanze, che hanno portato alla assoluta, respingono l'intreccio mortale fra orgoglioso di questa nostra Europa della sibile ottenere un futuro migliore e più nascita, nei primi anni sessanta, del primo Dio e la politica personale di qualcuno. solidarietà e delle scelte differenti che ab- libero dal bisogno per i propri figli; c'era- governo di centro-sinistra con i socialisti Io non so quanto siano «occidentali» le tesi biamo compiuto rispetto ai nostri amici no quelle morbide e ben curate della bor- che entravano nella "stanza dei bottoni", del prof. Kagan, teorico della nuova aggres- negli Stati Uniti». ghesia impiegatizia e professionale che ha all'apertura, all'inizio degli anni settanta, sività di George W. Bush. So che quella Come si vede, il principio di realtà è usato rispettato ed ammirato l'avvocato di pro- ai comunisti con il varo delle giunte di visione coincide con la classica strategia in due contesti radicalmente diversi. vincia che una volta a Roma è stato capace sinistra in Emilia e Toscana, ma anche dei grandi invasori asiatici: attaccare e col- Per Pat Cox, cittadino e politico di un pae- di dare voce ad una regione che prima con la definizione di una prospettiva inter- pire per primi, senza badare alla distruzio- se in cui non si è chiamati a vergognarsi del non l'aveva e che ha saputo recitare un nazionalista che lo ha spinto a sostenere ne e alle vittime. dissenso, realtà vuol dire sapere che c’è e ruolo da protagonista nelle vicende più politicamente e ad aiutare economicamen- Unicamente occidentale, invece, è il pacifi- non si può nascondere (non si deve) una importanti della storia del nostro paese. te, quando era segretario del PSI, le lotte smo, con la sua radice francescana e la divaricazione con gli Usa che non ha nulla In quei giorni di un anno fa, è sfilata, nella per la democrazia che i socialisti greci e profonda radice democratica che dice: io di disonorevole e nulla di massimalistico. sua casa di Cosenza, una Calabria assai spagnoli combattevano contro le dittature rischio, mi espongo, mi metto in pericolo Giuliano Amato invece dice che occorre diversa, di anziani e di giovani, ma unita militari . Il ricordo di Giacomo Mancini è per un valore in cui credo con tutto il tornare con i piedi per terra e rendersi nel sentimento di ammirazione, di rim- ancora vivo, così come sono attuali le sue cuore, e lo faccio nel più totale disinteresse. conto che, se le cose vanno così, è bene pianto e anche di riconoscenza nei con- analisi rivolte alla conquista di ruolo e di Unicamente occidentale è il coraggio di non farsi trovare troppo lontani dai vinci- fronti di un uomo che l'ha sempre rappre- centralità, nel contesto nazionale ed euro- opporsi a una guerra, anche quando essa è tori, perché il mondo è quello che è. Siamo sentata con dignità, senza mai allontanarsi peo, per il Mezzogiorno e per la Calabria proposta da paesi amici (gli Usa) e da per- sicuri che questo sia ciò che ha da dire la anche quando ricopriva ruoli di grande che ha, ancora bisogno, di uomini corag- sone che si stimano (Tony Blair), rischian- sinistra a tutti coloro che provano confu- responsabilità e prestigio ricevendo, per giosi e con la schiena diritta che sappiano do di essere considerati ostili pur di dire sione e repulsione di fronte alle immagini questo, anche le critiche del suo maestro dare voce a quella voglia di emergere e di con fermezza: è un grave errore. È un gra- di orrore, dolore, anarchia e morte? Pietro Nenni che gli consigliava di utilizza- affermarsi che è sempre maggiore tra i ve errore per l'America, per le conseguenze Mentre scrivo vedo che il giornale inglese Durante la 24 di Le Mans un centauro usa la moto per dire il suo no alla guerra re il suo talento per occuparsi esclusiva- calabresi. che su quel paese amico ricadranno. È un The Independent (a cui Tony Blair si guar- grave errore per Blair, per la sinistra che derebbe bene dall'imputare «una sciagura- rappresenta, per l’Inghilterra. ta linea filosaddamista» come qualcuno ha tà, persone, rapporti, tipo di vita e di mon- Ma poniamo che questa persuasione sia fatto sapere da sinistra a l’Unità) descrive do) fosse una parola grande, una parola sbagliata o perché troppo pessimista o per- così Baghdad in queste ore: «Anarchia, chiave. ché fondata su premesse non logiche. Sono odio, paura, violenza, saccheggi, vendette Molti di noi pensavano che «potenza» fos- fatti da dimostrare, ma possibili. Dov’è il selvagge, sospetti e bombe umane». se una questione dell'altro secolo e che «si- delitto? Dov’è l’uscita dall'Occidente? Quel giornale si pubblica a Londra. Qui, nistra» volesse dire civiltà e non potenza. Dov'è la rottura con gli Usa, visto che chi si invece, c'è una strana sintonia fra l’intera Fino a Clinton eravamo arrivati insieme a oppone all'invasione dell’Iraq e alle sue destra - da Berlusconi alle sue frange peg- un'America che cominciava sempre i suoi conseguenza lo fa con le stesse parole di giori - e una parte della sinistra e dei Ds. Il discorsi così: «proprio perché siamo i più Arthur Schlesinger, di Edward Kennedy, di club di Bruno Vespa, con i suoi generali potenti non possiamo, non dobbiamo ...» Robert Byrd, di John Kerry, di Howard cinici e antichi tipo «Uomini contro» (ri- Adesso un conto è prendere atto che tem- Dean, di Ted Sorensen, tutti personaggi di cordate quel film esemplare su che cosa è poraneamente l'America è cambiata. E un primo piano della vita americana, e alcune guerra di Francesco Rosi?), con le sue si- conto è invitarci a essere realisti, e unirci al di essi probabili protagonisti della prossi- gnore spinte da irruente protagonismo gruppo dei «vincitori», un gruppo che nel ma America? (possono mettere becco su tutto però se nostro Paese è particolarmente squallido. Unicamente occidentale è il principio che dissentono sono ammesse a pronunciare Tutto ciò è stato detto nella speranza vera, chiede e anzi impone a un governo (si non più di due frasi) lavora notte dopo onesta, di avere sbagliato interpretazione, vedano i «Federalist Papers» americani che notte a forgiare un implacabile consenso. di avere perduto qualcosa di un discorso il sono gli atti fondativi di quella repubblica) Segna confini oltre i quali non sono am- cui senso forse ci è sfuggito. E con un'altra di rispettare il dissenso e anzi di protegger- messe voci e dissensi. Si è stabilita così una speranza. I Ds partecipano oggi alla manife- lo. In questa Italia tutto il peso del governo prova di accettazione nel club. È una prova stazione di pace contro tutte le guerre in e tutto il peso delle informazioni controlla- durissima per chi deve aver voce per quella corso, contro la brutale violenza che sta te dal governo sono scagliati contro chi vasta parte d'Italia che aspetta in piazza. ancora sconvolgendo l'Iraq, in solidarietà dissente, indicati di volta in volta come Si chiede Giuliano Amato nell'intervista ci- con le vittime il cui numero nessuno, anco- terroristi, saddamisti e complici del nemi- tata: «Aiuta l'idea di un'Europa potenza ra, ha contato. co. civile dove quel che conta è solo l'aggettivo È il luogo giusto per sentire una voce calda Ma il vento gelido che si leva dalle parole ma non il sostantivo?». e viva, capace di guidare. La tiratura de l’Unità del 12 aprile è stata di 147.842 copie di Giuliano Amato nell’intervista a La Re- Molti di noi credevano che «civile» (socie- Furio Colombo