OLTREPO' PAVESE ART. 1 – OGGETTO E FINALITA' 1. Il Present
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DISCIPLINARE PER LA CONCESSIONE DELLE ACQUE DEL BACINO 1 – OLTREPO’ PAVESE ART. 1 – OGGETTO E FINALITA’ 1. Il presente procedimento ha per oggetto l’affidamento in concessione ai sensi dell’art. 134 della Legge Regionale n. 31/2008, al fine di conseguire una gestione ottimale della pesca dilettantistica ricreativa e sportiva ed assicurare la tutela dell’ittiofauna e degli habitat acquatici considerati beni comuni, delle seguenti acque ricomprese all’interno del bacino n. 1 – “Oltrepo’ Pavese”: Torrente Scrivia: dall’ingresso in regione in comune di Casei Gerola alla confluenza in Po (monte argine maestro) in comune di Cornale; Torrente Curone: dall’ingresso in regione in comune di Casei Gerola alla confluenza in Po (monte argine maestro) in comune di Mezzana Bigli; Torrente Morcione – tutto il corso Torrente Staffora: dall’origine in comune di Santa Margherita di Staffora loc. Pian del Poggio fino alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune di Cervesina; Torrente Lella - tutto il corso Torrente Nizza - tutto il corso Rio Reponte Inferiore- tutto il corso Torrente Crenna- tutto il corso Rio Lazzuola o Lanzola - tutto il corso; Torrente Avagnone - tutto il corso Torrente Luria: dall’origine in comune di Retorbido alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune di Pancarana; Torrente Ghiaie di Montalto: dall’origine in comune di Ruino alla confluenza nel Coppa in comune di Borgo Priolo Torrente Ghiaie di Borgoratto: dall’origine in comune di Fortunago alla confluenza nel Coppa in comune di Borgo Priolo; Torrente Coppa: dal comune di Borgo Priolo alla confluenza con Po in comune di Bressana Bottarone (monte dell’argine maestro); Torrente Scuropasso: dalle origini in comune di Ruino, alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune di Verrua Po) Torrente Versa: dall’origine in comune di Canevino fino alla confluenza con Po (a monte dell’argine maestro) in comune di Portalbera; Torrente Bardonezza: dall’origine in comune di Santa Maria della Versa alla confluenza in Po (monte argine maestro) in comune di Arena Po; Torrente Tidone: tutto il tratto regionale dall’origine in comune di Romagnese al confine in comune di Zavattarello; Fiume Trebbia: tutto il tratto regionale (comune di Brallo di Pregola); Fosso Marchino, Rio Moiassa e Rio Maresassa; Torrente Aronchio - tutto il corso; Rio Fondega - tutto il corso; Rio La Vallata - tutto il corso Fosso del Collegio - tutto il corso; Fosso Maiolo - tutto il corso; Torrente Reganzo - tutto il corso; 1 Torrente Ardivestra - tutto il corso; Rio Castelletto - tutto il corso; Fosso di Bosmenso; Rio Spizzirò - tutto il corso. Nelle acque sopra indicate attualmente non risulta esercitato alcun diritto esclusivo di pesca; qualora, in costanza di contratto, su alcune di esse dovessero essere legittimamente avanzati diritti esclusivi di pesca queste andranno escluse dalla presente concessione. Qualora si individuassero ulteriori acque libere da diritti esclusivi di pesca e non ricomprese nell’elenco sopraccitato, esse si considereranno comprese nella suddetta concessione ed il concessionario sarà tenuto alla gestione delle stesse. 2. Ai sensi dell’art. 139 comma 8 della Legge Regionale n. 31/2008 i corpi idrici inclusi all’interno delle aree regionali protette o di loro zone particolari, ad esclusione di quelli dove non è consentito l’esercizio della pesca, sono gestiti in coerenza con le finalità di protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ittico autoctono e di riqualificazione degli ambienti acquatici espressi dagli atti programmatori degli enti gestori delle aree protette. 3. Per quanto non espressamente previsto nel presente disciplinare si fa riferimento all’allegato A della D.G.R. n. XI/ 3030 del 6 aprile 2020. ART. 2 – CONTESTO E RIFERIMENTI NORMATIVI 1. Nelle acque del bacino n. 1 – “Oltrepo’ Pavese” vigono i seguenti riferimenti normativi: • il titolo IX della Legge Regionale 5 dicembre 2008, n. 31 (Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale); • il Regolamento Regionale 15 gennaio 2018 n. 2, attuativo del medesimo Titolo; • le specifiche tecniche di bacino sulle modalità di pesca nel bacino n. 1 “Oltrepo’ Pavese” approvate con Decreto Dirigenziale n. 6107 del 3 maggio 2018 “Regolamento Regionale 15 gennaio 2018, N. 2 articoli 12 e 13 – Approvazione delle specifiche tecniche di dettaglio sulle modalità di pesca e di esercizio della pesca professionale nel bacino n. 1 Oltrepo’ Pavese” e successive modificazioni ed integrazioni; • il piano ittico provinciale di Pavia, approvato con d.c.p. n. 38/2010. 2. Si intendono applicate altresì tutte le disposizioni che dovessero essere approvate ad integrazione o modificazione degli strumenti normativi vigenti e di pianificazione. ART. 3 – DURATA 1. La durata della concessione è fissata in 5 (cinque) anni a decorrere dalla data di stipula del contratto di concessione ed è rinnovabile su istanza di parte da inoltrarsi previa verifica delle condizioni presupposte, così come disposto dalla Deliberazione n. XI/3030 del 6 aprile 2020. La richiesta di rinnovo dovrà essere indirizzata alla Struttura Agricoltura, Foreste, 2 Caccia e Pesca – Pavia-Lodi con posta certificata – al seguente indirizzo pec: [email protected] almeno 6 mesi prima della scadenza. 2. Il rinnovo per ulteriori 5 (cinque) anni è approvato con decreto del Responsabile del procedimento e si intende agli stessi patti e condizioni, fatte salve le modifiche al capitolato tecnico eventualmente necessarie, previa verifica delle condizioni presupposte al rinnovo stesso. ART. 4 - REQUISITI PER L’AMMISSIONE DELL’ISTANZA 1. I requisiti soggettivi prevedono che l’istanza sia presentata dai seguenti soggetti, individuati dall’art. 134 comma 2 della L.R. n. 31/2008: a) Comuni; b) Comunità montane; c) Associazioni qualificate di pescatori dilettanti ricreativi o associazioni di pescatori professionisti; d) Aggregazioni tra i soggetti costituiti in associazione temporanea di scopo in cui il capofila rientri tra le tipologie di cui alle lettere a), b), c). In tal caso l’istanza deve essere sottoscritta da tutti i rappresentanti legali dei partecipanti all’associazione temporanea e contenere l’impegno che in caso di affidamento della concessione, gli stessi conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi (denominato mandatario o capofila), da indicare nell’istanza stessa. 2. All’atto della sottoscrizione dell’affidamento dovranno essere prodotti l’atto costitutivo e il mandato irrevocabile risultanti da scrittura privata autenticata. La composizione dell’associazione - aggregazione e la rappresentanza non possono essere variate, salvo cause gravi e debitamente motivate; in ogni caso l’associazione - aggregazione devono essere ricostituite con soggetti aventi le medesime caratteristiche di quelli venuti a mancare come riportato all’art. 8 punto 3. Il richiedente deve dimostrare il possesso di capacità tecnico-organizzative in relazione alle attività di gestione del bacino n. 1 – “Oltrepo’ Pavese” indicando: la struttura organizzativa di riferimento: la sua sede e l’organigramma; la pregressa documentata esperienza delle persone della struttura organizzativa, rispetto alle attività di gestione del bacino n. 1 “Oltrepo’ Pavese”; gli agenti giurati addetti alla vigilanza sulla pesca, in possesso del decreto di riconoscimento di cui al comma 4 dell’art. 148 della Legge Regionale n. 31/2008 che abilita la vigilanza nelle acque appartenenti al bacino, in grado di svolgere il numero di ore minime di sorveglianza indicate dal successivo art. 5 comma 1 lett. C; il numero di operatori, pari ad almeno n. 4, congruo per lo svolgimento di attività di ripopolamento e altri interventi di cui all’art. 5 con l’indicazione delle loro precedenti esperienze (i nominativi dovranno essere indicati anche nella relazione annuale di rendicontazione); l’impegno di avvalersi di un esperto in materia ittica, in possesso di laurea in Scienze Naturali, Scienze Biologiche, Veterinaria o titoli equipollenti, con documentata esperienza pluriennale di almeno due (2) anni - in ambito ittico, nella gestione dei 3 ripopolamenti, degli incubatoi, del territorio e degli ambienti acquatici, con funzione di attivo supporto tecnico-scientifico nell’ambito delle attività oggetto del disciplinare. Al momento della sottoscrizione del contratto dovrà essere presentato regolare contratto di collaborazione professionale. 3. Il richiedente dovrà indicare la dotazione strumentale (mezzi di trasporto, attrezzature per il recupero, altre attrezzature o materiali messi a disposizione) di cui intende servirsi per la realizzazione degli interventi previsti nel presente disciplinare. Art. 5 - INTERVENTI MINIMI OBBLIGATORI Si definiscono, quali interventi minimi obbligatori, le prestazioni in capo al concessionario necessarie per una corretta gestione della pesca e della fauna ittica nel bacino n. 1 – “Oltrepo’ Pavese” relativamente a: A) ripopolamenti ittici, salvaguardia e miglioramento della fauna ittica; B) miglioramenti degli habitat acquatici; C) vigilanza ittica; D) recuperi della fauna ittica; E) attività di divulgazione e didattica ed altre attività connesse con una corretta gestione del rapporto con l’utenza e con il territorio. A) RIPOPOLAMENTI ITTICI, SALVAGUARDIA E MIGLIORAMENTO DELLA FAUNA ITTICA I. Le attività di ripopolamento ittico garantiscono l’incremento delle specie ittiche di pregio nel bacino e devono avere quale finalità il miglioramento qualitativo del materiale ittico