Approfondimenti a cura di Riccardo Pantella LOUIS JOHNSON “ THUNDER-THUMBS “
Quando si parla della tecnica dello Slap spesso vengono in mente i soliti nomi di grandi musicisti, ad esempio Larry Graham che si sostiene ne sia l’inventore. Ma è impossibile parlare di questa tecnica e non citare Louis Johnson, che di certo è stato uno dei pionieri ed ha contribuito a svilupparne la tecnica. Per via del suo stile distintivo venne soprannominato Thunder-Thumbs. Da non sottovalutare le sue numerose collaborazioni come session man. Tra le più importanti potremmo citare l’album “Thriller” di Michael Jackson. Probabilmente ciò che ha dato un grande contributo alla sua carriera è stata la sua ampia musicalità e senso ritmico. BIOGRAFIA
Nato a Los Angeles il 13 Aprile del 1955, Louis fin da subito mostrò un forte interesse per la musica. Suo padre regalò presto una chitarra a lui e a suo fratello George, che subito cominciarono a suonare a turno. Louis era attratto dalle note gravi e cominciò a suonare le linee di basso che ascoltava sui dischi di artisti come James Brown, The Temptations and The Supremes.. Fu così che suo padre decise di regalargli un basso, e passò poco tempo prima che Johnson cominciò a strappare e percuotere le corde per dare più groove a ciò che suonava. Tutto questo si è evoluto nella tecnica dello Slap, rendendolo un musicista di fama mondiale. Mentre era ancora a scuola a Los Angeles, insieme al fratello George e il cugino Alex Weir formarono i “Three Plus One”. Band che si è subito evoluta in un contesto professionale condividendo palchi con artisti come The Supremes e Bobby Womack. Successivamente entrarono nella band di Billy Preston, scrivendo anche brani per lui, tra cui “ Music in My Life “. Nel 1973 uscirono dalla band di Preston. Durante un provino per la band di Stevie Wonder furono notati da un leggendario produttore, Quincy Jones. Impressionato dal loro alto livello musicale e dalle loro capacità compositive Jones assume i fratelli per il suo album “ Mellow Madness “. Una grande sorpresa fu quando Jones decise di produrre “ The Brothers Johnson “ aiutandoli ad ottenere un contratto discografico con la A&M. Il loro primo album prodotto da Quincy “ Look Out For #1”, uscì nel 1976. Contenente gemme come “I’ll Be Good To You“ “Get The Funk Out Ma Face” “Tomorrow” e “Thunder Thumbs And Lightnin’ Licks”. L’album fu un successo, con I’iiBe Good To You al primo posto nelle classifiche R&B degli Stati Uniti. Thunder Thumbs And Lightnin’ Licks, titolo proveniente dal soprannome di Louis e George, degno di nota in quanto permette la loro abilità strumentale di trasparire in grande stile. Jones continua il suo ruolo di produttore per i prossimi tre album dei The Brothers Johnson, Blam, Right On Time e Light Up The Night. Ciascuno è un tesoro di Funk e Disco in combinazione con Ballad R&B. Tracce come Stomp, Ain’t We Funking Now e This Had To Be sono un ottima vetrina per Louis. Mentre The Brothers Johnson producevano i loro dischi, Louis continuava a lavorare con Quincy in sessioni di alto profilo. Una delle più famose è del 1979, l’album di debutto del giovane Michael Jackson “Of The Wall”. Questo album segna un altro punto di forza nella carriera di Louis. Suonò anche in “Thriller” , altro importante album di Jackson, nel singolo “ Billie Jean “ e in seguito collaborò nella realizzazione del disco “Dangerous”. Godendo di un’ottima reputazione, Louis Johnson ha partecipato a sessioni con molti altri artisti, tra cui: Aretha Franklin, Herbie Hancock, Grover Washington Jr, George Benson, Stevie Wonder, Ray Charles, Donna Summer, Paul McCartney, Chaka Khan e George Duke. Durante gli anni ’80 sviluppò un interesse per l’insegnamento, aprendo una scuola incentrata sulla musica Funk e insegnando presso istituti musicali di Los Angeles e Giappone. Louis Johnson è morto il 21 Maggio 2015 all’età di 60 anni per cause naturali. LA STRUMENTAZIONE
Louis Johnson iniziò a suonare un basso Harmony, prima di passare ad un Vox. Su quel Vox sviluppò la sua tecnica, in particolare lo slap. passò poi ad un Fender Precision prima di arrivare al Music Man. Collaborò con Leo Fender per il desing dell’ originale Music Man Sting Ray Bass. Il suo M.M. ha un pick up che Leo Fender ha ottimizzato per rendere il suono più aggressivo. Louis attribuisce parte del suo suono a questa modifica. Utilizzò il suo Music Man per la maggior parte delle sue sessioni in studio e live durante gli anni 70 e 80. Fù consultato anche dalla Yamaha per il desing del loro basso BB3000. Un’ altra importante collaborazione fù con Tracker Manufacturing, che realizzò e commercializzò molti dei suoi disegni per basso. Uno di questi ha la sua firma. Possedeva anche un basso Alembic, che usò su un classico dei The Brothers Johnson “ Strawberry Letter 23 “. Generalmente montava su i suoi bassi corde La Bella Slappers, preferibilmente 45-105. Riguardo l’ amplificazione, per gran parte della sua carriera Johnson si è affidato a SWR.
Music Man Sting Ray Bass SWR
Yamaha BB300 ANALISI DELLA TECNICA E DELLO STILE
Nella tecnica dello “Slap”, di cui Johnson è uno dei pionieri, è impossibile non notare i suoi ampi movimenti del braccio destro. Colpi molto energici che gli permettono di ottenere una timbrica forte e decisa, una voce personalissima, praticamente irriproducibile. Con la mano sinistra afferrava saldamente il manico del suo strumento arrivando spesso con il pollice fin sopra la tastiera. Anche nel pizzicato usava alternare pollice ed indice. Nelle sue linee di basso spicca un frequente uso di sedicesimi, ghost e legature che sfociano in un ritmo coinvolgente e spesso protagonista del brano. Lo Stile di Louis Johnson è certamente influenzato da tutta la musica R&B e Soul che ha dominato le classifiche negli USA durante gli anni 50 e 60. In particolare James Brown, The Supremes e The Temptation. - G. Johnson Stomp! - L. Johnson From the album "Light Up the Night" Bass part by - R. Johnson by The Brothers Johnson (1980) Louis Johnson - V. Johnson ã 120 (4:07 Version) Elec. Bass ? b 4 œ. œ ˙ œ. œ œ ˙ œ. œœœ Œ b 4 J J ˙ œ. J J
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www.thebassment.info 1 Stomp! Stomp!
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œ œ œ œ œ ? b ¿ ‰ ‰ b œ ¿ ¿ ¿ ¿ www.thebassment.info 3 Stomp! Fig.1
Dopo la sincopata linea di basso dell’introduzione ci troviamo nella strofa. Qui l’ armonia si muove tra Gm e C7. Johnson esegue un riff costruito sulla Pentatonica minore di Sol (Fig.1), i salti di corda e l’utilizzo di sedicesimi caratterizzano questa linea del brano. A seguire, simile all’intro ma più articolato, il ritornello, riff principale del brano. Tutto si ripete per arrivare alla parte di slap del brano. Un pedale in Sol minore in cui Louis sempre utilizzando la Pentatonica minore tra ghost, legature ed anche dei bicordi, crea un esplosione di groove.
Fig.2
Nella parte finale del brano, siamo in un pedale su Gm, un’altro riff (Fig.2) costruito ancora con l’utilizzo della pentatonica minore. Riff coinvolgente che esplode in tutta la tastiera del suo Music Man. Utilizzando il Sol (tonica della scala) in tre ottave diverse. I'LL KEEP FORGETTIN' -Michael McDonald-
In questo brano di Michael McDonald si evidenzia molto la musicalità ed il senso ritmico di Louis Johnson. Il brano è in MI minore. l’idea ritmica, anche se semplice, conferisce al brano un ritmo incalzante e travolgente.
Fig.1
Molto interessante è la variazione illustrata nella prima misura della Fig.1, dove Johnson utilizza la scala pentatonica minore per poi riprendere il groove. La frase parte dal terzo grado minore (2° ottava), in levare sul terzo e quarto 16th per scendere fino al MI basso, omettendo il 4° grado della scala. Il brano è anche caratterizzato da note puntate e non, che differenziano la linea tra le varie parti del brano. Il ritmo venne poi ripreso per molte produzioni Hip Hop. Get on the Floor - L. Johnson From the album "Off the Wall" Bass part by - M. Jackson by Michael Jackson (1979) Louis Johnson
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Fig.1
In particolar modo nel riff della strofa (Fig.1) possiamo notare il primo movimento suonato con tre ghost (i primi due 16th e l’ottavo in levare) e nella seconda battuta gli ottavi puntati. Il tutto da un aspetto molto percussivo a questa linea. Il riff è costruito utilizzando ottave sulle toniche degli accordi. Off The Wall Louis Johnson Michael Jackson Off The Wall 1979 = 119 Intro 1 s s a B - E 4 4 6 4 6 4 6 4 6 4 6 4 6
Emaj7 4
4 4 6 4 6 4 6 4 6 4 6 7
A Verse 1 E 9 7
6 10 6 6 8 (7) (7) 6 X
3x 10
3x 8 6 6 10 6 8 6 6 8 6 8 6 8 6 4 6 6 4 X X X X X
13
6 10 6 8 6 6 10 6 6 8 6 8 6 8 6 6 4 6 X X X X
Copyright (transcribed by) www.nicebasslines.com 1/5 All Rights Reserved - International Copyright Secured B Chorus A m7 C maj7 16
8 6 6 8 4 6 6 6 X 4 X 4 7 7 X 7
B m7 A m7 19
6 4 8 6 6 X 6 4 4 X 4 1 2 3 4 X 4 7
C B m7 A m7 G Emaj7 22
4 6 4 8 7 X 7 6 X 6 4 2 0
A Verse 2 A m9/D E 9 25
6 6 10 6 8 6 6 6 8 6 8 4 X 6 6 4 X X X
3x 28
3x 6 10 6 8 6 6 10 6 6 8 6 8 6 8 6 6 4 6 X X X X
31
8 6 6 10 6 8 6 6 8 6 8 6 8 6 4 6 6 X X X 0 2 0
2/5 B Chorus A m7 C maj7 B m7 34
4 6 6 4 8 4 4 7 7 7 6 X 6 0
A m7 C maj7 37
6 4 6 6 4 4 X 4 1 2 3 4 X 4 7 7 X 7
B m7 A m7 G E A m9/D 40
6 6 4 8 2 4 X 6 X 6 4 2 0
E 9
43
6 10 6 8 6 6 10 6 6 8 6 8 6 8 6 6 4 6 X X X X
C Bridge C maj7 G /Bb 46
8 6 6 8 6 2 2 X 2 2 X 1 1 X 1 X 1 X
A m7 A m7/D C maj7 49
4 4 X 4 X 4 X 1 X 2 2 X 2 X 2 X 4 4 X 4 X 4 X
3/5 G /Bb A m7 A m7/D 52
3 1 1 X 1 X 1 X 1 4 4 X 4 X 4
A Verse 3 E m9 55
6 10 6 8 6 6 10 6 6 8 6 8 6 8 6 6 4 6 X X X X
58
8 6 6 10 6 8 6 6 8 6 8 6 8 6 4 6 6 4 X X X X X
B Chorus A m7 61
6 10 6 8 6 6 8 6 8 6 6 6 X 4 4 7
C maj7 B m7 A m7 64
4 6 6 4 8 7 X 7 6 X 6 0 4 4 X 4 1 2 3
C maj7 B m7 67
4 6 6 4 8 4 X 4 7 7 X 7 6 X 6
4/5 A m7 G Emaj7 A m9/D D Bridge 2 70
6 6 2 4 X 4 6 4 6 4 2 0
73
4 4 6 4 6 4 6 4 6 4 6
B Chorus A m7 C maj7 B m7 76
4 4 X 4 X 4 X 7 7 X 7 7 X 6 6 X 6 X 6 X
A m7 C maj7 79
6 X 4 4 X 4 1 2 3 4 4 X 4 X 4 X 7 7 X 7 X 7
fade out B m7 A m7 G Emaj7 A m9/D 3x 82
3x 6 6 X 2 X 4 X 6 6 X 6 X 6 X 4 2 0 0 2 0
5/5 In questo brano “Off the Wall” da cui prende nome il disco di Michael Jackson pubblicato nel 1979, Louis Johnson si esprime con una linea molto melodica, costruita sulla scala di Eb minore.
Fig.1
Particolare che caratterizza questo riff del brano è sicuramente il glissato, che nella prima misura della strofa Fig.1, in modo sincopato, va dalla settima alla nona dell’accordo che con una legatura di valore comprende anche il primo sedicesimo del quarto movimento per poi trovare di nuovo la settima dal secondo sedicesimo, creando un movimento molto interessante ed una melodia diventata protagonista del pezzo.
Fig.2
Nella parte B rimanendo in tonalità l’armonia si sposta sul quarto grado, poi sul sesto e sul quinto per tornare al quarto (Abm7). Il groove in questo caso è costruito principalmente sulle triadi degli accordi.
Fig.3
Nella parte C, il Bridge, Johnson suona sulle toniche degli accordi che mescolate ad un sapiente uso di ghost si trasformano in un interessante groove (Fig.3) - R. Temperton Burn This Disco Out From the album "Off The Wall" by Michael Jackson (1978) Bass part by Louis Johnson
ã 117 Elec. Bass