Atti Parlamentari — 13153 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

RESOCONTO STENOGRAFICO

175.

SEDUTA DI GIOVEDÌ 6 MAGGIO 1993

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO

INDI

DEI VICEPRESIDENTI SILVANO LABRIOLA E ALFREDO BIONDI

INDICE

PAG. PAG.

Comunicazioni del Governo (Discussio• NANIA DOMENICO (gruppo MSI-destra na• ne): zionale) 13215 PRESIDENTE... 13157, 13168, 13179,13183, NAPOLI VITO (gruppo DC) 13220 13186,13193, 13198, 13201, 13205, 13211, PANNELLA MARCO (gruppo federalista eu• 13215, 13218, 13220, 13222, 13225, 13226, ropeo) 13168 13228, 13229, 13231, 13233 PARLATO ANTONIO (gruppo MSI-destra BASSANINI FRANCO (gruppo PDS) 13201 nazionale) 13222 PIOLI CLAUDIO (gruppo misto) 13225 CAVERI LUCIANO (gruppo misto-V\) ... 13179 RAPAGNÀ PIO (gruppo federalista euro• CIAMPI CARLO AZEGLIO, Presidente del peo) 13229 Consiglio dei ministri 13157 ROJCH ANGELINO (gruppo DC) 13231 CICCIOMESSERE ROBERTO (gruppo federa• RUTELLI FRANCESCO (gruppo dei verdi) . 13186 lista europeo) 13218 THALER AUSSERHOFER HELGA (gruppo mi- FERRARI MARTE (gruppo PSI) 13226 sto-SVP) 13228 FERRI ENRICO (gruppo PSDI) 13183 ZANONE VALERIO (gruppo liberale) .... 13211 GARAVINI ANDREA SERGIO (gruppo rifon• dazione comunista) 13205 Conferimento di incarichi a ministri LABRIOLA SILVANO (gruppo PSI) 13193 senza portafoglio: MASTELLA MARIO CLEMENTE (gruppo DC) 13198 PRESIDENTE 13155

175.

N.B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all'Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell'Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell'Allegato B. Atti Parlamentari — 13154 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

PAG. PAG. Dimissioni di ministri e nomina di nuo• Nomina dei sottosegretari di Stato vi ministri (Annunzio): e conferimento di incarichi a mini• PRESIDENTE 13155 stri senza portafoglio (Annunzio): PRESIDENTE 13156

Disegni di legge di conversione: Proposta di legge costituzionale: (Annunzio della presentazione) 13167 (Autorizzazione di relazione orale) ... 13167 (Assegnazione a Commissioni in sede referente ai sensi dell'articolo 96-bis Sul processo verbale: del regolamento) 13167 PRESIDENTE 13155 (Trasmissione dal Senato) . 13233 TASSI CARLO (gruppo MSI-destra nazio• nale) 13155

Missioni 13167 Ordine del giorno della seduta di domani 13233

SEDUTA PRECEDENTE N. 174 — DI GIOVEDÌ 29 APRILE 1993 Atti Parlamentari — 13155 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

La seduta comincia alle 11,30. data 29 aprile 1993, ima lettera con la quale dava conto di incarichi ai ministri senza MARCO BOATO, Segretario, legge il pro• portafoglio. Tale lettera sarà pubblicata nel• cesso verbale della seduta del 29 aprile 1993. l'allegato A ai resoconti della seduta odierna.

Sul processo verbale. Annunzio delle dimissioni di ministri e della nomina di nuovi ministri. CARLO TASSI. Chiedo di parlare sul pro• cesso verbale. PRESIDENTE. Comunico che il Presiden• PRESIDENTE. Ne ha facoltà. te del Consiglio dei ministri mi ha inviato, in data 5 maggio 1993, la seguente lettera: CARLO TASSI. Signor Presidente, il proces• so verbale è un documento importante, ma «Onorevole Presidente, in quello poc'anzi letto non è stato registrato l'urlo di protesta e di vergogna dei deputati ho l'onore di informarLa che il Presidente del Movimento sociale italiano-destra nazio• della Repubblica con propri decreti in data nale per il voto ignobile che ha salvato 4 maggio 1993, adottati su mia proposta, ha dall'autorizzazione a procedere l'onorevole accettato le dimissioni, dalle rispettive cari• ! (Applausi dei deputati del che di ministro senza portafoglio e di mini• gruppo del MSI-destra nazionale). stri delle finanze, dell'ambiente e dell'uni• versità e della ricerca scientifica e PRESIDENTE. Onorevole Tassi, sa benis• tecnologica, rassegnate dall'onorevole pro• simo che ciò di cui lei ha parlato risulta dai fessor Augusto Barbera, deputato al Parla• resoconti parlamentari e invece non se ne dà mento, dall'onorevole professor Vincenzo conto nel processo verbale. Visco, senatore della Repubblica, dall'ono• Se non vi sono altre osservazioni, il pro• revole Francesco Rutelli, deputato al Parla• cesso verbale si intende approvato. mento, e dal professor Luigi Berlinguer ed ha altresì nominato l'onorevole professor (È approvato). Valdo Spini, deputato al Parlamento, mini• stro dell'ambiente, cessando dalla carica di Conferimento di incarichi ministro senza portafoglio, il professore Pao• ai ministri senza portafoglio. lo Barile ministro senza portafoglio, il pro• fessore Livio Paladin ministro senza porta• PRESIDENTE. Comunico che il Presiden• foglio, il professor Franco Gallo ministro te del Consiglio dei ministri mi ha inviato, in delle finanze e il professor Umberto Colom- Atti Parlamentari — 13156 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 bo ministro dell'università e della ricerca tato al Parlamento, e l'onorevole dottor Lui• scientifica e tecnologica. gi Grillo, deputato al Parlamento;

«Firmato: alle finanze l'onorevole dottor Stefano de CARLO AZEGLIO CIAMPI». Luca, deputato al Parlamento, l'onorevole dottor Antonio Pappalardo, deputato al Par• lamento, e l'onorevole Riccardo Triglia, se• Annunzio della nomina dei sottosegretari natore della Repubblica; di Stato e del conferimento di incarichi al tesoro l'onorevole Sergio Coloni, depu• a ministri senza portafoglio. tato al Parlamento, l'onorevole Paolo De Paoli, deputato al Parlamento, l'onorevole PRESIDENTE. Comunico che il Presiden• dottor Piergiovanni Malvestio, deputato al te del Consiglio dei ministri, in data odierna, Parlamento, e l'onorevole dottor Maurizio mi ha inviato la seguente lettera: Sacconi, deputato al Parlamento;

«Onorevole Presidente, alla difesa l'onorevole Antonio Giagu De• martini, senatore della Repubblica, e l'ono• ho l'onore di informarLa che il Presidente revole dottor Antonio Patuelli, deputato al della Repubblica, con proprio decreto in Parlamento; data 29 aprile 1993, adottato su mia propo• sta e sentito il Consiglio dei ministri, ha alla pubblica istruzione l'onorevole Anto• nominato l'onorevole dottor Antonio Mac- nio Mario Innamorato, senatore della Re• canico, senatore della Repubblica, sottose• pubblica, e l'onorevole dottor Giuseppe Ma- gretario di Stato alla Presidenza del Consi• tulli, deputato al Parlamento; glio dei ministri, con le funzioni di segretario ai lavori pubblici l'onorevole avvocato A- del Consiglio medesimo. chille Cutrera, senatore della Repubblica, e l'onorevole dottor Giuseppe Pisicchio, depu• Con ulteriore decreto, in data odierna, tato al Parlamento; adottato con la medesima procedura, il Pre• sidente della Repubblica ha nominato i se• all'agricoltura e foreste l'onorevole dottor guenti sottosegretari di Stato: Pasquale Diglio, deputato al Parlamento;

alla Presidenza del Consiglio dei ministri ai trasporti e alla Marina mercantile l'o• l'onorevole dottor Vito Riggio, deputato al norevole dottor Giorgio Carta, deputato al Parlamento (protezione civile); Parlamento, e l'onorevole dottor Michele Sellitti, senatore della Repubblica; agli affari esteri l'onorevole avvocato Car• melo Azzarà, senatore della Repubblica, l'o• alle poste e telecomunicazioni l'onorevole norevole dottor Laura Fincato, deputato al professor Battistina Fumagalli Candii, depu• Parlamento, e l'onorevole Giuseppe Giaco- tato al Parlamento; vazzo, senatore della Repubblica; all'industria, commercio e artigianato l'o• all'interno l'onorevole dottor Saverio d'A• norevole dottor Rossella Artioli, deputato al quino, deputato al Parlamento, l'onorevole Parlamento, e l'onorevole dottor Germano Costantino Dell'Osso, senatore della Repub• De Cinque, senatore della Repubblica; blica, e l'onorevole avvocato Antonino Mur- al lavoro e previdenza sociale l'onorevole mura, senatore della Repubblica; dottor Luciano Azzolini, deputato al Parla• alla grazia e giustizia l'onorevole dottor mento, e l'onorevole avvocato Sandro Prin• Vincenzo Binetti, deputato al Parlamento, e cipe, deputato al Parlamento; l'onorevole dottor Daniela Mazzuconi, de• alla sanità, l'onorevole avvocato Publio putato al Parlamento; Fiori, deputato al Parlamento, e l'onorevole al bilancio e programmazione economica dottor Nicola Savino, deputato al Parla• l'onorevole dottor Florindo D'Aimmo, depu• mento; Atti Parlamentari — 13157 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

all'ambiente l'onorevole dottor Roberto diritto costituzionale di manifestare pacifica• Formigoni, deputato al Parlamento; mente contro una decisione assembleare che hanno ritenuto errata, anche in questi all'università e ricerca scientifica e tecno• giorni di protesta, nessuno ha osato avanza• logica l'onorevole dottor Silvia Costa, depu• re dubbi sulla via parlamentare come unica tato al Parlamento. via per il rinnovamento civile, per il riscatto morale. Inoltre, con mio decreto in data 5 maggio Con grande emozione, sono qui dunque 1993, sentito il Consiglio dei ministri, ho onorevoli deputati, per ottenere la fiducia conferito ai ministri senza portafoglio i se• vostra. All'emozione si aggiunge la consape• guenti incarichi: volezza della eccezionalità del momento, rivelata da questa mia stessa nomina da al professor Paolo Barile i rapporti con il parte del Presidente della Repubblica, al Parlamento; quale va il mio deferente pensiero. al professor Livio Paladin il coordinamen• Chiedo, perciò, la fiducia parlamentare, to delle politiche comunitarie e gli affari non solo nello stretto significato istituzionale regionali. dell'articolo 94 della Costituzione, ma in un senso molto più largo. Voglio dire una fidu• «Firmato: cia che prescinda dalla contabilità numerica CARLO AZEGLIO CIAMPI». dei voti dati e dei voti negati. Intendo una fiducia morale del Parlamento — anche da Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa• parte di coloro che non riterranno di dare ranno pubblicate nell'allegato A ai resoconti voto positivo — che riconosca l'utilità e della seduta odierna. forse la necessità, l'onestà, l'umiltà dello sforzo che questo Governo si propone di compiere. Comunicazioni del Governo. Come la stragrande maggioranza dei no• stri concittadini, guardo con speranza al PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca: moto di profondo rinnovamento che attra• Comunicazioni del Governo. versa il paese. Lo seguo, e vi partecipo, con Ha facoltà di parlare il Presidente del fiduciosa attesa, con animo non diverso da Consiglio dei ministri. quello che sentivo in me giovane quando i nostri padri, all'indomani dei lutti della guer• CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del ra, seppero darsi in tempi brevi una valida Consiglio dei ministri. Onorevole Presiden• Costituzione, la nostra Costituzione. te, onorevoli deputati, è la prima volta nel• Questo moto si è fatto realtà istituzionale l'esperienza della Costituzione repubblicana attraverso ima sequenza di elezioni e di che un semplice cittadino, senza mandato referendum: in una composizione di stru• elettorale, parla davanti a voi nelle funzioni menti di democrazia rappresentativa e di di Presidente del Consiglio dei ministri. democrazia diretta che si è rivelata oggi Ed io sento, innanzitutto, di dover te• come il pregio maggiore della nostra Costi• stimoniare, in quest'aula, il rispetto pro• tuzione: quello che la rende idonea a favo• fondo, l'amore civico mai venuto meno, rire il cambiamento, nel rispetto della legit• l'orgoglio degli italiani per le istituzioni rap• timità e della legalità repubblicana. presentative. Il Governo da me presieduto asseconderà La storia della democrazia italiana, della questo irreversibile moto costituzionale: di• progressiva attuazione dei suoi valori, dello fendendolo contro i pericoli di riflusso, ma stesso civile avanzamento del nostro paese, anche contro i rischi dello stravolgimento e coincide esattamente con la storia di questo dello squilibrio. Parlamento. Mentre nel paese si è aperto un fecondo Anche quando, come negli ultimi giorni, travaglio, che coinvolge: sia le formazioni^ numerosi cittadini hanno fatto uso del loro storiche della politica; sia quelle nuove, af- Atti Parlamentari — 13158 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 fermatesi il 5 aprile 1992; sia quelle che già intesa con i Presidenti delle Camere, ai quali si profilano in modi diversi, in un panorama va il mio sentito omaggio, e con le Confe• politico ricco di sviluppi, questo Governo renze dei presidenti dei gruppi — l'attività sarà sopra di ogni altra cosa attento agli parlamentare volta all'approvazione di una equilibri istituzionali. Solo assicurando, ad nuova normativa elettorale. Farà ciò con ogni istante, questi equilibri, la transizione tutti gli strumenti posti a sua disposizione in corso potrà giungere ai risultati voluti: la dalla Costituzione e dai regolamenti parla• trasformazione di quelle regole dell'ordina• mentari. mento politico che impediscono, ormai, il Il Governo si dichiara altresì disposto a progresso della nostra democrazia. formulare una proposta di modificazione del Con questa posizione di principio, il Go• titolo quinto del testo unico delle leggi per verno si accinge a dare esecuzione agli indi• la lezione della Camera dei deputati e si rizzi che sono stati espressi con i referendum dichiara pronto a presentarla in tempi brevi, popolari del 18 aprile. È questo il suo primo che concorderò con i Presidenti delle due compito. Camere, in relazione allo stato dei lavori La questione elettorale è la priorità asso• parlamentari. L'iniziativa avrà per base il luta, come ho affermato il 26 aprile scorso, principio dello scrutinio maggioritario uni• subito dopo aver ricevuto l'incarico di for• nominale con correzione proporzionale se• mare il Governo. condo le linee fondamentali risultanti dal Il referendum ha provocato uno squilibrio referendum. tra i modi di elezione dei due rami del Il Governo intende così impegnarsi... Parlamento. Uno squilibrio per molti aspetti salutare: perché impone soluzioni immedia• te, compatibili e non parziali. Ma dobbiamo MARCO PANNELLA. C'è anche un turno, avere la consapevolezza che si è creato uno nel referendum! scompenso, con rischi di paralisi nel mecca• nismo decisionale parlamentare. Giulio CARADONNA. Ma che c'è la ditta• Nell'attuale sistema costituzionale è in• tura, che il Governo fa la legge elettorale?! concepibile che due Camere — necessaria• (Applausi del deputato Sgarbi). mente complementari nell'approvare le leg• gi, nel dare la fiducia al Governo — possano essere elette con sistemi diametralmente op• PRESIDENTE. Onorevole Caradonna, si posti. A colmare con la massima urgenza tranquilizzi; non mi pare che siamo dinanzi questo scompenso, il Governo, se otterrà la a questo rischio! (Commenti del deputato vostra fiducia, intende applicarsi con tutte Caradonna). Va bene, ha espresso il suo le sue risorse istituzionali, con tutte le sue pensiero. energie. L'indicazione referendaria inequivocabil• mente chiara, la consapevolezza del danno GIULIO CARADONNA. Lei faccia il Presi• per ogni aspetto della vita del paese che dente della Camera! deriverebbe dal non provvedere, consento• no, impongono, al Governo di uscire da PRESIDENTE. Prego, signor Presidente quella che, in altre stagioni politiche, era del Consiglio, continui pure. intesa come una neutralità dovuta sulle que• stioni elettorali. Il Governo intende porsi, quindi, come parte attiva della attuazione CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del della volontà popolare espressa il 18 aprile, Consiglio dei ministri. Il Governo intende conformemente all'alto indirizzo di politica così impegnarsi perché all'adozione del nuo• costituzionale già espresso, su questo punto, vo sistema elettorale si pervenga al più pre• dal Capo dello Stato. sto, prima dell'interruzione estiva. Per con• Il Governo faciliterà e solleciterà per sentire al Parlamento di concentrarsi su quanto ad esso compete — in rispettosa questo obiettivo prioritario, il Governo limi- Atti Parlamentari — 13159 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 terà la propria iniziativa legislativa ordina• sede parlamentare per un'iniziativa legisla• ria. tiva che ridisegni su nuove basi il sistema per far fronte ai costi della politica. ANGELO AZZOLINA. E l'occupazione? Si sono determinate, altresì, esigenze di riordino amministrativo nei settori dell'a• CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del gricoltura e delle foreste, del turismo e Consiglio dei ministri. Sempre sul piano dello spettacolo, delle partecipazioni statali, elettorale, il Governo proporrà al Parlamen• delle casse di risparmio, delle unità sanitarie to una modificazione legislativa in ordine locali. alla delimitazione dei collegi uninominali Per il settore agricolo e agro-industriale, per la elezione del Senato della Repubblica, ragioni di uniformità con gli altri paesi della sulla base dei princìpi e dei criteri direttivi Comunità europea richiedono la presenza di indicati dalla Commissione parlamentare un componente del Governo incaricato di per le riforme istituzionali, allo scopo di rappresentare il punto di vista nazionale. assicurare un'equilibrata definizione dei di• D'altro lato, l'esigenza di indirizzare l'attivi• versi collegi e di distribuire in modo equo la tà regionale impone l'istituzione di un appo• quota dei seggi attribuita col metodo propor• sito organismo centrale. Le attività di gestio• zionale. ne saranno trasferite alle regioni. Nello stesso disegno di legge sarà proposto I compiti statali per lo spettacolo saranno un meccanismo per la copertura dei seggi attribuiti al Ministero dei beni e delle attività rimasti vacanti, successivamente all'elezio• culturali. Le competenze statali in materia di ne, nonché agli altri adeguamenti tecnici turismo saranno trasferite alle regioni. Il necessari secondo la segnalazione autorevo• potere di indirizzo in materia di turismo le della Corte costituzionale nella sua senten• nonché l'attuale controllo sugli enti sportivi za n. 32 di quest'anno. saranno affidati ad un organismo della Pre• L'esigenza di definire collegi uninominali sidenza del Consiglio dei ministri. omogenei e proporzionati vale ovviamente Per il Ministero delle partecipazioni stata• anche per la Camera dei deputati, ferma li, essendo stati soppressi i suoi compiti, restando la necessità, rispetto al numero occorre solo provvedere al trasferimento del base di 630 membri, di garantire anche alla personale al Ministero del tesoro e al Mini• Camera un'analoga fascia proporzionale, a stero dell'industria, del commercio e dell'ar• tutela del pluralismo politico. tigianato. Per precisare e verificare i princìpi e i La disciplina delle nomine dei presidenti criteri direttivi già elaborati per il proporzio- e dei vicepresidenti delle fondazioni-casse di namento dei collegi uninominali in entram• risparmio, sarà rimessa ai rispettivi statuti, be le Camere dalla Commissione bicamerale che dovranno istituire, oltre ad organi di per le riforme istituzionali, il Governo sta controllo interno, organi assembleari rap• per costituire un gruppo tecnico che svolge• presentativi di interessi generali di ordine rà un utile approfondimento di carattere sociale, culturale, scientifico, con articola• preparatorio. Il rapporto del gruppo tecnico zioni che riflettano le diverse vocazioni ed sarà trasmesso alla commissione di esperti esigenze locali. In logico parallelismo con che sarà nominata per la definizione dei questo riordino, il Governo intende impe• collegi in base alla futura legge elettorale. gnarsi a valorizzare il ruolo delle camere di Definita — spero con sufficiente chiarezza commercio quale sistema di istituzioni auto• — la linea del Governo sul problema fonda• nome al servizio delle imprese, proponendo mentale, esporrò brevemente quanto il Go• per la composizione dei loro organi il crite• verno si propone di fare per rispettare la rio rappresentativo dei sistemi delle imprese volontà popolare espressa negli altri referen• locali. dum. I compiti di salvaguardia e di igiene del• Per quanto riguarda il referendum sul l'ambiente saranno attribuiti ad un'apposita finanziamento pubblico dei partiti, il Gover• Agenzia, che opererà in sede periferica sotto no utilizzerà i risultati dei lavori svolti in il controllo regionale. L'Agenzia farà parte Atti Parlamentari — 13160 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 del Ministero dell'ambiente e contribuirà dini di tutti quegli oneri che rappresentano alla trasformazione della tutela dell'ambien• autentiche vessazioni. te da elemento marginale e aggiuntivo a Il secondo rimedio consiste nell'adozione interesse primario e diffuso della collettività. di «codici di condotta» per tutto il personale Nel compiere questi riordini, il Governo pubblico, sia esso elettivo o di carriera. Il terrà conto dei vigenti indirizzi legislativi di Governo intende adottare subito tali «codici» riforma deU'amministrazione e preparerà nella forma regolamentare. L'etica e il me• l'azione delle future amministrazioni per il todo della responsabilità individuale sembra• loro indilazionabile ammodernamento. no scomparsi in molti ambiti dei pubblici In particolare, il Governo terrà conto della uffici, devastati dalle pratiche di lottizzazio• recente legge sull'elezione dei sindaci e dei ne e di imposizione partitocratica. Ne sono consigli comunali per adeguare la contrad• conseguiti inefficienze, sprechi, deresponsa• dittoria legislazione sui poteri locali ai nuovi bilizzazioni, mortificazione dei valori profes• fondamenti dell'autonomia. sionali. È una situazione che non può più Altri compiti del Governo nel campo isti• oltre essere tollerata. tuzionale sono: eliminare istituti che posso• Quanto ai controlli, vanno eliminati quelli no produrre pericolose diseguaglianze dei superflui ed introdotto il vaglio interno dei cittadini davanti alla legge; prevenire e re• costi e dei risultati, perché l'amministrazio• primere la corruzione neU'amministrazione. ne sia essa stessa in grado di prevenire e di Sul primo punto voglio ricordare quanto avvedersi della corruzione e degli sprechi, affermato dal Presidente della Repubblica il perché la collettività possa contribuire alla 1° maggio scorso: «Il regime democratico, correzione delle disfunzioni amministrative. pur nella difesa della libertà dei propri legit• Il sistema amministrativo deve disporre di timi rappresentanti, non tollera per alcuno strumenti interni di verifica e di «allarme», inconcepibili privilegi davanti alla legge ed che consentano ad esso di rimediare tempe• alla giustizia e dà e vuol dare assoluta garan• stivamente agli errori, ripristinando legalità zia che l'immunità non può né deve mutarsi ed efficienza. in impunità». La diminuzione dei delitti nell'ultimo an• Il Governo è in rispettosa attesa dell'esito no dimostra la bontà degli indirizzi legislativi delle iniziative regolamentari in corso presso ed amministrativi adottati dai precedenti le due Camere, e guarda con attenzione governi in materia di criminalità. Questo ai determinanti, recentissimi progressi che Governo intende proseguire nella stessa di• si sono avuti nell'iter di revisione costitu• rezione, sollecitando l'approvazione delle zionale concernente l'articolo 68 della Co• norme già proposte, e completare il disegno stituzione. avviato, con una organica riforma del Mini• Sul secondo punto, tre i rimedi per preve• stero dell'interno, diretta a valorizzarne le nire e reprimere la corruzione: procedimen• caratteristiche di organo a competenza ge• ti amministrativi più semplici e corretti; nerale e ad adeguare l'ordinamento al siste• regole etiche più analitiche e cogenti; con• ma delle autonomie. trolli efficaci. La giustizia penale incontra da tempo Solo per il primo punto è necessaria, in gravi difficoltà legate in specie all'impossibi• parte, cioè per gli appalti dei lavori pubblici, lità di pervenire entro termini ragionevoli ima iniziativa legislativa, di fatto già assunta alla celebrazione dei processi. È anzitutto con il disegno di legge in discussione nel necessario prevedere interventi che miglio• Parlamento, di cui il Governo auspica la rino la funzionalità del processo penale eli• sollecita approvazione. Per gli altri aspetti minandone alcune macchinosità e inciden• procedurali, basta l'azione del Governo e do sui tempi di definizione dei procedimenti, deU'amministrazione, che hanno il preciso soprattutto per il giudizio abbreviato e per dovere di attuare la legge del 1990 sul quello pretorile. procedimento amministrativo, finora scar• Il diritto penale sostanziale va reso più samente applicata. Il Governo si propone di rispondente alle esigenze attualmente avver• semplificare le procedure, liberando i citta• tite dalla collettività. Non si tratta solo di Atti Parlamentari — 13161 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 disegnare nuove figure di reato specie in con quello sull'economia è certamente il materia economica, ma anche di tenere fondamentale capitolo delle privatizzazioni, conto delle recenti esperienze processuali, intese come momento decisivo nella ridefi• per rimodellare i delitti contro la pubblica nizione del ruolo dello Stato nell'economia. amministrazione. Anche con l'ammoderna• Il Governo intende proseguire il program• mento del sistema sanzionatorio, può rag• ma di privatizzazioni indicato dalle leggi giungersi lo scopo di dare ima risposta con• vigenti e dagli atti di indirizzo già adottati. creta al paese sui delicati problemi connessi Intende dargli attuazione, pur nelle difficoltà alla questione morale. del presente momento economico. Ciò è I problemi istituzionali ed economici nei necessario non tanto per dare qualche sol• quali ci si dibatte attualmente non possono lievo agli oneri finanziari dello Stato quanto essere adeguatamente affrontati se, nello per provocare un profondo mutamento nel• stesso tempo, non si compie uno sforzo la cultura imprenditoriale. Si tratta, in ulti• ulteriore, decisivo, nella lotta alla criminalità ma istanza, di riscrivere parti importanti organizzata, se non si debella il traffico della nostra costituzione economica, di tra• di droga, in tutte le sue devastanti rami• sformare la proprietà pubblica in partecipa• ficazioni. zioni del pubblico. Le misure adottate nel recente passato Per agevolare il processo, per radicarlo vanno affinate recependo le specifiche, pre• nei comportamenti della collettività nazio• ziose, indicazioni provenienti dalla Commis• nale e favorire l'azionariato diffuso, il Go• sione parlamentare antimafia e dalle prime verno conta su una rapida approvazione da sperimentazioni sul campo. parte del Parlamento del disegno di legge La lotta alla criminalità — in cui grande che contiene le misure per ampliare il ruolo ed efficace è l'impegno in prima linea della della Borsa nel mercato del capitale di ri• magistratura e delle forze dell'ordine — non schio, compresa la possibilità di scambiare avrà pieno successo senza la collaborazione azioni delle imprese da privatizzare con titoli di tutti i cittadini, di tutte le istituzioni. La di Stato già emessi. collettività non può limitarsi a chiedere tu• Il Governo realizzerà, con procedure ra• tela ma deve esprimere un atteggiamento di pide e trasparenti, adeguate alle esigenze del contrasto attivo per evitare la proliferazione mercato, le privatizzazioni già programma• del male, per estirparne le radici. te; proporrà la già prevista istituzione di Quest'impegno collettivo deve anche si• organi e di procedure di regolamentazione gnificare sostegno dei pubblici poteri a que• nei settori di pubblica utilità. gli ambienti primari di vita che sono la Sei anni fa, in altra sede e con altra famiglia, la scuola, le associazioni di volon• funzione, così riassumevo il disegno di una tariato. società migliore: una società che offra la• Alla famiglia soprattutto si deve la più voro ai giovani, che affronti i problemi grande attenzione per prevenire quel disagio della disuguaglianza territoriale, che si in• sociale che troppo spesso alimenta il merca• serisca saldamente nella comunità interna• to della droga, la criminalità, l'abbandono zionale, che ai rischi dell'agire economico scolastico. È necessario ribadire, con con• offra temperamento nella stabilità moneta• creti atti legislativi ed amministrativi, la cen• ria, in forme di solidarietà collettiva, in tralità della famiglia quale depositaria di regole chiare. In quella società i problemi insostituibili compiti in ordine alla formazio• dell'occupazione, della disuguaglianza, della ne, alla cura ed alla tutela della persona e, necessaria solidarietà fra cittadini non tro• come tale, centro propulsivo di diritti. Si vano spontanea e soddisfacente soluzione tratta, insomma, di ridisegnare il rapporto nell'agire libero e incontrollato delle forze cittadino-Stato in tutte le sue forme, avendo economiche. Richiedono un'azione pubbli• come costante riferimento la posizione del• ca lungimirante. l'individuo nella famiglia. La stessa spesa pubblica, se usata con la Onorevoli deputati, il capitolo che oggi parsimonia dettata dalla capacità impositi• lega il discorso sulle istituzioni della politica va, con efficienza rispetto ai fini indicati Atti Parlamentari — 13162 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 dalle scelte politiche, con trasparente one• sulla gravità dei problemi, lo assecondò nei stà, è componente essenziale di un'econo• tempi, nei contenuti, nel rispetto dei vincoli mia moderna e giusta. Non allo strumento finanziari. Ma non basta un anno per pagare si deve eccepire, ma alla degenerazione di il conto di due decenni. Ancora e di più si esso: all'illusione che ogni conflitto di inte• deve fare. resse possa essere composto e ogni esigenza Per quanto riguarda l'attuale Governo, soddisfatta a carico del bilancio pubblico, ad due sono i compiti immediati a cui deve una spesa che spesso è pubblica solo per gli provvedere per il risanamento delle pubbli• oneri che produce, ma è privata per i fini che finanze. Le prime proiezioni per il 1993 che soddisfa. indicano che il miglioramento del saldo pri• Una finanza pubblica equilibrata è indi• mario, pur se apprezzabile in un anno di spensabile per consentire l'intervento pub• recessione, sarà inferiore agli obiettivi del blico dove è necessario e quando è necessa• documento di programmazione economica rio. Non ci troviamo oggi in queste e finanziaria approvato dal Parlamento. La condizioni: occorre restaurarle. Più agevol• differenza, dell'ordine di 25 mila miliardi, è mente e con minori sacrifici, lo si sarebbe per circa la metà imputabile all'avverso an• potuto fare, allorché l'economia era in rapi• damento della congiuntura. Il resto, dovuto da crescita. Lo si deve fare oggi, in momenti a sovrastima di voci di gettito o a maggiori meno favorevoli e nell'urgenza che ci viene spese, deve essere colmato con urgenza. imposta dal severo giudizio dei mercati e Non dovrebbero esservi dubbi sull'oppor• dall'attenta valutazione della comunità in• tunità di mantenere fermo l'obiettivo fissato. ternazionale, alla quale apparteniamo. Ma, anche se dubbi vi fossero, l'intervento ci Abbiamo attraversato pochi mesi fa una viene imposto da un obbligo internazionale. grave crisi valutaria, di cambio; abbiamo L'erogazione delle quote del prestito con• sfiorato, sventato la crisi finanziaria dei titoli tratto con la Comunità europea è subordi• e dei depositi. L'economia italiana, come nata a precise condizioni. La seconda quota quella europea, è in recessione, di prodotto ci verrà erogata, nell'estate, solo dopo che e di posti di lavoro; ma l'economia italiana la Commissione ed il Comitato monetario è altresì stretta, da troppo tempo, ormai in avranno accertato il rispetto dell'obiettivo di un disavanzo del bilancio dello Stato ancora bilancio per il 1993, al netto delle differenze superiore ad un decimo del reddito prodotto dovute ad una crescita del reddito più bassa dalla nazione. Il cumularsi negli anni dei del previsto. disavanzi ha dato luogo ad un debito pub• blico ingente: 1.670.000 miliardi. Il disavanzo pubblico va aggredito, con GIULIO CARADONNA. Come è nato que• determinazione, nella piena consapevolezza sto debito? di quanto è in gioco: gli equilibri distributivi, sociali, istituzionali, all'interno; il prestigio e l'autonomia del paese verso l'estero. CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del Sullo stesso piano congiunturale, il mero Consiglio dei ministri. Ci si chieda che rischio dell'instabilità finanziaria che nasce cosa avverrebbe se questo accertamento dallo squilibrio del bilancio gela nel pessimi• avesse esito negativo; se i mercati appren• smo le aspettative, contrae la domanda, può dessero che la Comunità ci giudica ina• impedire all'economia italiana di partecipa• dempienti. Non perderemmo solo e non re appieno alla ripresa, di produzione e tanto i due miliardi di ECU della seconda quindi di occupazione, che l'Europa avrà. quota del prestito; perderemmo un capitale Il precedente Governo, presieduto dall'o• di credibilità già eroso, con ripercussioni norevole Giuliano Amato, al quale rivolgo il sul cambio e sui tassi di interesse: l'aggravio mio saluto, pose mano alla correzione dei del costo del debito sarebbe ben maggiore problemi che stanno al fondo dello scom• dell'onere di interventi correttivi tempesti• penso della finanza pubblica. Il Parlamento, vamente assunti. condividendo la valutazione del Governo Il secondo compito di questo Governo nel Atti Parlamentari — 13163 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 campo della finanza pubblica è l'imposta• accoglienza troverebbero gli emittenti italia• zione dei provvedimenti per il 1994. Immi• ni, pubblici e privati, sui mercati esteri? Ogni nente, per obbligo di legge, è la predisposi• porta si chiuderebbe; il nome Italia sarebbe zione del documento di programmazione ripudiato; i tassi di interesse, lungi dal dimi• economica e finanziaria per il triennio 1994- nuire, salirebbero a livelli elevatissimi. 1996. Pur se l'approvazione della legge fi• La via maestra, la via razionale, dunque nanziaria per il 1994 potrà riguardare altro l'unica via è quella di accrescere l'avanzo Governo, questo Governo intende rispettare primario del bilancio contenendo le uscite e l'impegno assunto dal precedente di antici• rafforzando le entrate. Al crescere dell'avan• pare al mese di luglio la presentazione della zo primario aumenterà la fiducia dei rispar• legge finanziaria. miatori, all'interno ed all'estero. Si ridurran• Nel 1993 il bilancio pubblico presenterà no, per via di mercato, gli interessi, con il un consistente avanzo al netto degli interes• favore di ima tendenza internazionale alla si. Ma si devono pagare interessi per circa loro diminuzione. Il rapporto tra il debito 190 mila miliardi: 11 lire per ogni 100 di pubblico ed il reddito nazionale segnerà una debito. Perciò molti sussurrano, pur se po• svolta, sarà piegato verso il basso. chi apertamente affermano, che potrebbe Da questa impostazione di fondo discen• essere opportuno o necessario risolvere il dono le linee portanti della politica finanzia• problema finanziario con misure forzose: ria che l'Italia deve seguire. amministrative o di imposizione straordina• C'è, innanzitutto, da rendere più efficace ria o addirittura di coercizione sul rispar• ogni lira di spesa pubblica. Importanti eco• mio. I sussurri, le voci, i rumori inquietano nomie sono possibili nell'acquisto di beni e i mercati e intimoriscono i risparmiatori, servizi; è egualmente possibile indirizzare gli che accorciano le scadenze e chiedono ren• investimenti, compresi quelli dei lavori pub• dimenti più alti. blici, in modo più funzionale al processo Con chiarezza e con fermezza questo Go• produttivo. verno dichiara che la sola ammissibile po• Consistenti risparmi di spese e guadagni litica di gestione del debito pubblico è quella di funzionalità per gli utenti e per l'efficienza che passa attraverso il mercato e dal merca• del paese dovranno derivare dall'attuazione, to riceve consenso; che ogni altra scorciatoia pur con gli adattamenti che si dimostrino sarebbe insensata; che i sussurri non trova• opportuni e possibili, delle riforme già intra• no fondamento e che chi li trasforma in prese con le quattro leggi delega in materia grida mostra, ad essere benevoli, insufficien• di sanità, finanza locale, previdenza, pubbli• te conoscenza dei veri termini del problema. co impiego. Chiarezza e fermezza su questo punto Resta aperta, purtroppo da troppo tempo, traggono giustificazione da fondate ragioni. la grande battaglia fiscale che è di quelle È principio irrinunciabile che la natura che, se non vinte, finiscono per minare la sovrana del debitore Stato costituisce ga• stessa coesione del tessuto sociale. Sul fron• ranzia del creditore, italiano od estero, e te delle entrate fiscali e contributive vi è non motivo di arbitrio ed occasione di spo• innanzitutto da perequare e consolidare il liazione. gettito. Accrescere l'equità fiscale tra le per• Qualsivoglia provvedimento forzoso av• sone fisiche, fra le imprese, è impegno che rebbe gravissimi effetti sociali; la metà delle il Governo assume. famiglie italiane possiede titoli di debito La lotta all'evasione, un capitolo amaro pubblico. per non pochi degli italiani, richiede in Nessuna concepibile misura forzosa riu• primo luogo un potenziamento rapido, ma scirebbe ad assicurare lo stabile pareggio dei anche una vera e propria rifondazione del- conti dello Stato e dunque ad eliminare la l'arnministrazione tributaria. Anche qui si necessità di un ulteriore ricorso al mercato. tratta di impegno di grande lena che trava• Con che credibilità ci si potrebbe rivolgere lica l'orizzonte temporale di vita di questo ai risparmiatori, dopo averli puniti per la Governo; ma è nostra intenzione cominciare fiducia prima accordata al Tesoro? Quale a dare all' amministrazione tributaria l'orga- Atti Parlamentari — 13164 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 nizzazione, gli uomini, il sostegno e anche il Lungo questa via si deve continuare ad rispetto che essa da tempo chiede. operare, assorbendo di giorno in giorno lo Il risparmio va tutelato con la stabilità svantaggio delle più costose importazioni della moneta. La tutela del risparmio, la fino a raggiungere nuove stabili situazioni di stabilità monetaria non sono la difesa di equilibrio non solo commerciale, ma anche ricchi rentiers. I lavoratori, in attività e in finanziario, nei rapporti con l'estero. Gli pensione, risparmiano, impiegano il frutto attuali miglioramenti nel saldo commerciale del loro lavoro in depositi e in titoli. sarebbero effimeri se ci si limitasse a mo• Il freno all'inflazione, la stabilità moneta• mentanei successi nel collocamento di par• ria, è elemento fondamentale della politica tite di merci, rese appetibili da un cambio economica del Governo per la tutela vera del della lira occasionalmente favorevole alle potere d'acquisto dei salari, dei redditi, del vendite, e non costituissero, invece, la base risparmio, ma anche affinché l'economia per un duraturo avanzo commerciale. italiana nella presente, difficile congiuntura Il Governo è convinto che il mantenimen• possa volgere al meglio le potenzialità posi• to del guadagno di competitività può e deve tive insite in un evento, di per sé negativo, essere compatibile, attraverso la lotta all'in• quale la svalutazione del cambio. flazione, con la salvaguardia del salario reale Affinché ciò accada, va contenuta la do• dei lavoratori. Eredita dal Governo prece• manda per consumi: la prudenza risparmia- dente una trattativa di amplissimo contenu• trice del popolo italiano, la sensibilità spon• to. Dalla sua continuazione dovranno deri• tanea che esso ha mostrato nel modo di vare una prassi di costante consultazione tra reagire ai traumi dello scorso autunno, sono Governo e parti sociali ed una risistemazio• già orientate in questa direzione. ne dell'intero assetto della contrattazione. Esperienze non lontane della nostra storia Il fondamento vero della difesa e dello facevano temere che un deprezzamento del• sviluppo dell'occupazione è rappresentato la lira di circa un quinto si sarebbe pronta• da un robusto sistema produttivo, da un'e• mente tradotto in maggiore inflazione, con conomia sana. La stessa industria deve re• danni irreparabili per la stabilità. Così non è cuperare in immagine e in credibilità. Deve avvenuto. Questo risultato prezioso, da pre• migliorare la qualità dei prodotti, i modi del servare ad ogni costo, lo dobbiamo alla produrre. consapevole saggezza di comportamenti e di L'impostazione delineata non è di per sé decisioni: alla responsabilità delle organizza• sufficiente ad alleviare con immediatezza zioni sindacali, che applicando l'accordo di l'attuale livello di disoccupazione, partico• fine luglio, hanno impedito che si rinnovas• larmente elevato in alcune aree. In relazione se, come negli anni settanta, una rincorsa a ciò questo Governo intende: accelerare tra cambio, prezzi e retribuzioni; al già l'esecuzione di progetti di opere già finan• ricordato comportamento dei consumatori; ziati; intensificare la concentrazione di inter• alla condotta delle imprese che, per i prezzi venti nelle aree di crisi e di deindustrializza• interni, non hanno tradotto la svalutazione zione; riordinare il sistema di in un aumento dei margini di profitto; alla ammortizzatori sociali. politica monetaria, che ha frenato l'espan• L'avvio sicuro del riequilibrio dell'econo• sione del credito e della moneta, pilotando mia italiana è il presupposto per il rientro la discesa dei tassi di interesse dai massimi della lira nello SME, per restituire alla mo• toccati a settembre-ottobre. neta un più solido ancoraggio. L'altro pre• Grazie a questi fattori, la svalutazione supposto è un rinnovato spirito di coesione nominale del cambio si è tradotta in un buon fra i membri della Comunità europea. recupero di competitività; sta consentendo Il sistema monetario europeo ha subito, ima ripresa delle esportazioni. Si attenua prima e dopo la crisi valutaria di settembre, così l'impatto della recessione sull'attività profonde lacerazioni. E tuttavia è rimasto produttiva e sulla occupazione; si pongono quale ponte necessario per l'unione mone• le premesse per anticipare i tempi della taria, completamento del mercato unico. ripresa. Le ripetute difficoltà nello SME nell'ulti- Atti Parlamentari — 13165 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 mo anno non sono state fatti episodici, contesto in evidente evoluzione e denso di curabili solo con modifiche di cambio, con prospettive incoraggianti ma anche di nuove adattamenti nella gestione monetaria. Al incognite: la scelta europea, la scelta atlan• fondo vi è stata, vi è, una crisi di identità tica. Ad esse si aggiunge, quale naturale della costruzione europea. dimensione, il forte interesse alla stabilità e Dopo anni di progettazioni, di tappe di alla pace nel Mediterraneo. avvicinamento, di definizione della costru• Conseguentemente, sul terreno concreto, zione finale, in un clima in cui la soddisfa• siamo attivamente impegnati a realizzare gli zione per gli avanzamenti compiuti rafforza• adempimenti che ci derivano dall'apparte• va la fiducia nel cammino intrapreso ed, nenza alla Comunità. Sono stati fatti impor• insieme, influenzavano positivamente com• tanti progressi nel recepimento della grande portamenti ed attese, sono emersi, di colpo, maggioranza delle direttive per la realizza• dubbi, remore, riserve, serpeggianti da tem• zione del Mercato interno. Il Governo si po, forse troppo a lungo inespressi. adopererà ora anche per accelerare le pro• Sono a confronto in Europa l'impostazio• cedure di ratifica delle relative convenzioni ne originaria dell'integrazione europea, fon• internazionali e, in primo luogo, degli accor• data sul superamento degli Stati nazionali in di di Schengen. una unione di tipo confederale di soggetti Anche nella mutata situazione internazio• con chiara parità di diritti e di doveri, e nale, gli Stati Uniti rimangono per l'Europa quella che non va molto al di là della costi• e per l'Italia alleato essenziale e l'interlocu• tuzione di una sempre più ampia area mer• tore fondamentale per il mantenimento della cantile di libero scambio, che resta legata al pace e per i problemi dell'economia mon• mantenimento di aspetti di sovranità nazio• diale. Non ci nascondiamo le divergenze di nale, pur destinati nel contenuto — come già interessi che possono sorgere soprattutto, sta accadendo — alla progressiva erosione ma non solo, in campo commerciale tra le ed a cedere ad egemonie di fatto, dai con• due rive dell'Atlantico. torni istituzionali non definiti, e quindi su• Pertanto è fondamentale che America ed scettibili di esasperazioni, esposte al rischio Europa sappiano discutere francamente di di reazioni disgregatrici. questi problemi, per superarli in nome di La costruzione dell'Europa unita ha sem• quella comune visione politica che ha avuto pre subito rallentamenti quando la crescita la sua affermazione con la caduta del muro economica si riduce. Oggi la recessione pro• di Berlino e con le straordinarie trasforma• duce gli stessi effetti. Per questa ragione le zioni che ne sono seguite. iniziative per stimolare una ripresa econo• Nel Mediterraneo, la questione medio• mica, decise ad Edimburgo e fatte proprie rientale è a una svolta decisiva con forti dalla Commissione, rappresentano il contri• probabilità di significativo progresso. L'I• buto migliore per assicurare che le idee talia, anche quale membro dei Dodici, è contenute nel trattato di Maastricht si rea• impegnata ad assecondare questo difficile lizzino. A tal fine, è parimenti necessaria la dialogo. Proprio in questi giorni è stata stabilità tra le valute europee, che dovrà ospitata a Roma una tornata del gruppo essere assicurata da un'applicazione nuova, multilaterale sullo sviluppo economico del in spirito sistemico, dell'accordo europeo di Medio oriente: si sono aperte prospettive cambio: le parità fra valute, concordemente di grande interesse, che possono facilitare definite, se necessario concordemente rivi• il passaggio dalla fase del conflitto a quella ste, devono essere concordemente difese. della collaborazione. Il cammino di Maastricht deve essere Si sta affermando sulla scena internazio• ripreso con determinazione per creare un nale un rinnovato ruolo delle Nazioni unite. assetto istituzionale sovranazionale nell'im• Uscita dalla paralisi politica, inevitabile pro• postazione e nelle decisioni di fondo della dotto della guerra fredda, l'ONU tende final• politica economica e monetaria. mente ad essere lo strumento concepito dai Le priorità della nostra politica estera suoi fondatori per garantire pace e conviven• rimangono quelle tradizionali, sia pure in un za fra le nazioni, per tutelare i diritti fonda- Atti Parlamentari — 13166 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 mentali dell'uomo. L'Italia sta dimostrando finalità preminente e prioritaria del suo esi• nei fatti il suo impegno pieno per sostenere stere sia il raggiungimento dell'approvazo- l'ONU. ne, da parte del Parlamento, di una nuova Le Nazioni unite moltiplicano gli sforzi legge elettorale. per arrestare le tragiche conseguenze della dissoluzione dell'ex-Iugoslavia ed in partico• MARCO PANNELLA. Governate il Parla• lare l'atroce guerra civile in Bosnia-Erzego• mento, non il paese! (Commenti). vina. NATO ed UEO, dal canto loro, sono chiamate ad assicurare un contributo per il CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del coordinamento operativo di iniziative speci• Consiglio dei ministri. Nel mentre ciò avvie• fiche adottate dalle Nazioni unite. Le risolu• ne, anzi proprio perché ciò possa avvenire, zioni del Consiglio di sicurezza si vanno si deve provvedere ad amministrare il paese. facendo via via più stringenti. Seguiamo con Non si tratta solo di provvedere alla gestione grande preoccupazione e attenzione quelle ordinaria, ma di affrontare problemi gravi, drammatiche vicende. Deploriamo l'atteg• difficili, urgenti, dai quali dipendono l'occu• giamento dell'Assemblea serba-bosniaca che pazione, la stabilità della moneta, il benes• non ha confermato lo spiraglio d'intesa a- sere, la sicurezza, la posizione internaziona• perto ad Atene domenica scorsa. Non ab• le dell'Italia. Di questi problemi ho esposto bandoniamo la speranza che la ragione pre• la natura, ho additato gli indirizzi di inter• valga, ma il mondo non può sopportare oltre vento non perché questo Governo presuma le barbarie e le peggiori manifestazioni di di portarli a compiuta soluzione... intolleranza. È quanto ci siamo detti con il Presidente Clinton in un colloquio telefonico domenica MARCO PANNELLA. Va bene!... (Proteste scorsa e approfondiremo domani, a Roma, dei deputati del gruppo della ). È con il segretario di Stato Cristopher. anticostituzionale ! All'azione di pace dell'ONU stiamo for• nendo in varie aree, a cominciare dalla PRESIDENTE. Onorevole Palmella, se de• Somalia e dal Mozambico, un apporto rile• sidera allontanarsi, per cortesia lo faccia vante di uomini e di mezzi. La nostra grati• come si deve...! tudine va pertanto alle Forze armate, che Prosegua pure, Presidente del Consiglio. assolvono con professionalità e dignità una nobile missione di pace, significativa anche CARLO AZEGLIO CIAMPI, Presidente del per l'immagine internazionale del paese. Consiglio dei ministri. ...non perché, di• Il pensiero del Governo si rivolge infine cevo, questo Governo presuma di portarli agli italiani ed ai figli degli italiani residenti a compiuta soluzione, ma perché sia ben all'estero. Con la loro operosità, con la loro definito l'orientamento del cammino, per• leale partecipazione alla vita democratica ché siano chiaramente tracciate le linee dei paesi ove hanno scelto di vivere, essi lungo le quali il Governo opererà, impegnato costituiscono testimonianza viva dell'Italia, a tenere la rotta con determinazione, con delle sue tradizioni e della sua gloriosa sto• perseveranza, più che interessato alla lun• ria. ghezza del tragitto che da voi gli sarà dato Onorevole Presidente, onorevoli deputati, di percorrere. sono questi gli obiettivi essenziali dell'azione Il paese si trova ristretto a operare lungo del Governo. Se otterremo la vostra fiducia, un crinale reso sottile dall'interagire: della ciascun ministro esporrà alle Commissioni recessione economica; di carenze antiche parlamentari le politiche attraverso le quali, nel settore pubblico e di ritardi di aggiorna• settore per settore, quegli obiettivi saranno mento in quello privato; di degenerazione attuati. nei comportamenti e nei modi d'essere da Nel concludere mi sia consentito confer• parte di singoli e di organismi nell'area mare l'intendimento, che anima questo Go• pubblica e in quella privata, in atto da verno, di sottolineare ancora una volta come tempo, rese palesi in modo subitaneo. Oc- Atti Parlamentari — 13167 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 corre guadagnare al più presto posizioni più i deputati Asquini, Cornino, Farassino, Me• sicure. tri, Padovan, Polizio, Servello e Visentin I progressi in atto verso il superamento sono in missione a decorrere dalla seduta delle difficoltà economiche rischiano di es• odierna. sere svuotati nei loro effetti se non si com• Pertanto i deputati complessivamente in piono avanzamenti nel rinnovamento mora• missione sono otto come risulta dall'elenco le, nelle riforme istituzionali tali da depositato presso la Presidenza e che sarà infondere continuità e certezza all'azione di pubblicato nell'allegato A ai resoconti della governo, di qualunque governo, da ricreare seduta odierna. la base di fiducia senza la quale ogni atto e comportamento, pur valido, non esplica ef• ficacia piena. Autorizzazione di relazione orale. Per i singoli, per le istituzioni, per l'intero sistema, credibilità e fiducia sono essenziali, costituiscono patrimonio comune, indivisi• PRESIDENTE. La Commissione speciale bile; ristabilirle, all'interno e all'estero, è per l'esame delle proposte di legge concer• compito di cui tutti dobbiamo sentirci inve• nenti la riforma dell'immunità parlamentare stiti nel quotidiano operare. ha deliberato di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente all'Assemblea sulla se• Per quanto sta a me, l'impegno maggiore guente proposta di legge costituzionale: che, come anziano servitore della res publi- ca, assumo in piena coscienza di fronte a voi, che avete l'altissimo onore di una ele• VIOLANTE ed altri; FINI ed altri; PAPPALAR• zione popolare, è quello di non venir meno DO; BATTISTUZZI ed altri; PIERLUIGI CASTA• in ogni mio comportamento alla sostanza GNETTE ed altri; ALFREDO GALASSO ed altri; del giuramento che ho prestato nelle mani TASSI; PAISSAN ed altri; BINETTI ed altri; Bossi del Capo dello Stato, di far sì che ogni mio ed altri; MASTRANTUONO ed altri: «Modifica atto sia informato alle regole, scritte e non dell'articolo 68 della Costituzione» (appro• scritte, del buon governo, ... vata, in un testo unificato, in prima delibe• razione, dalla Camera dei deputati e modi• CARLO TASSI. E della massoneria! ficata, in prima deliberazione, dal Senato) (86-445-529-534-620-806-841-851-854-898- CARLO AZEGU CIAMPI, Presidente del 1055-B). Consiglio dei ministri. ...sentendo che que• Se non vi sono obiezioni, rimane così sto è il primo fondamentale modo di corri• stabilito. spondere all'anelito del nuovo che anima l'intero paese (Applausi dei deputati dei (Così rimane stabilito). gruppi della DC, del PSI, liberale, del PSDI e di deputati dei gruppi del PDS, della lega nord, repubblicano e dei verdi). Annunzio della presentazione di disegni di legge di conversione e loro assegna• PRESIDENTE. La discussione sulle comu• zione a Commissioni in sede referente nicazioni del Governo avrà inizio alle 16.30. ai sensi dell'articolo 96-bis del regola• Sospendo pertanto la seduta. mento.

La seduta, sospesa alle 12,35, PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio è ripresa alle 16,30. dei ministri, con lettera in data 1° maggio 1993, ha presentato alla Presidenza, a nor• ma dell'articolo 77 della Costituzione, il Missioni seguente disegno di legge:

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi «Conversione in legge del decreto-legge 28 dell'articolo 46, comma 2, del regolamento, aprile 1993, n. 130, recante disposizioni Atti Parlamentari — 13168 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 urgenti in materia di differimento di termini Discussione sulle comunicazioni previsti da disposizioni legislative» (2609). del Governo.

Il Presidente del Consiglio dei ministri e, PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discus• ad interim, ministro delle finanze, con let• sione sulle comunicazioni del Governo. tera in data 1° maggio 1993, ha presentato Il primo iscritto a parlare è l'onorevole alla Presidenza, a norma dell'articolo 77 Palmella. Ne ha facoltà. della Costituzione, il seguente disegno di legge: MARCO PANNELLA. Signor Presidente, si• gnor Presidente del Consiglio, colleghi, il «Conversione in legge del decreto-legge 28 Presidente del Consiglio ha sottolineato che aprile 1993, n. 131, recante armonizzazione viviamo un momento che resterà sicura• delle disposizioni in materia di imposte sugli mente iscritto nella cronaca politica — e oli minerali, sull'alcole, sulle bevande alco• forse anche in altro — di questi nostri diffì• liche, sui tabacchi lavorati e in materia di cili anni. Sappiamo bene — poiché la con• IVA con quelle recate da direttive CEE e suetudine anche in questo sistema pluralisti• modificazioni conseguenti a detta armoniz• co, proporzionalistico, che appiattisce tutto zazione, nonché disposizioni concernenti la nell'anonimato, ci consente, nel passare dei disciplina dei Centri autorizzati di assistenza decenni, di conoscerci o di riconoscerci — fiscale, le procedure dei rimborsi di imposta, che quando il cittadino Ciampi ha qui pro• l'esclusione daU'ILOR dei redditi di impresa fessato la sua emozione per vivere ed incar• fino all'ammontare corrispondente al contri• nare in modo preminente un fatto nuovo, buto diretto lavorativo, l'istituzione per il ma assolutamente in ordine con l'antica 1993 di un'imposta erariale straordinaria su legge della Repubblica, cioè la Costituzione taluni beni ed altre disposizioni tributarie» della Repubblica (il fatto nuovo consisteva (2610). nell'essere Capo del Governo un semplice cittadino, per quel che riguarda le responsa• A norma del comma 1 dell'articolo 96-bis bilità istituzionali, e non un parlamentare), del regolamento, i suddetti disegni di legge si è trattato sicuramente di un evento da sono stati deferiti, in pari data, rispettiva• marcare — ritengo — con un sassolino mente, in sede referente: bianco piuttosto che con uno nero; comun• que da sottolineare. alla I Commissione permanente (Affari Cosa sta accadendo, colleghi? Vi chiedo costituzionali), con il parere della II, della scusa se all'inizio del mio intervento dirò III, della IV, della V, della VI, deUa VII, deUa alcune cose sicuramente scontate e delle Vili, della IX, della X, deUa XI, deUa XII, quali avete forse maggiore consapevolezza della XIII Commissione e della Commissio• di quanta non ne abbia io, di quanta non ne ne speciale per le politiche comunitarie; abbiamo noi. Stiamo scoprendo che la Costituzione del• alla VE Commissione permanente (Finan• , la Costituzione dell'Assem• ze), con il parere della I, della II, della III, blea costituente, la Costituzione scritta nelle deUa IV, della V, deUa VII, della Vili, della sue regole contiene, conteneva, avrebbe IX, della X, della XI, deUa XII, della XIII contenuto una possibile fecondità, fantasia Commissione e della Commissione speciale e rigore che invece si sono persi ben presto per le politiche comunitarie. nel cammino di un regime divenuto altro e alternativo a quello della legge scritta: I suddetti disegni di legge sono stati altresì il regime della filosofia, della cultura, del• assegnati alla I Commissione permanente l'antropologia partitocratica, della doppia, (Affari costituzionali) per il parere all'Assem• tripla, quadrupla legge, per moralità instau• blea di cui al comma 2 dell'articolo 96-bis. rate e applicate sempre a scapito del diritto Tale parere dovrà essere espresso entro mer• scritto. coledì 12 maggio 1993. Avrebbe potuto farlo un altro Presidente Atti Parlamentari — 13169 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

della Repubblica già venti-trent'anni fa; ed tutta la storia, senza lasciare nemmeno un io vorrei rendere omaggio a colui che fra di briciolo di inesplorato. noi apparve il più conservatore di tutti nel Allora è un nuovo inizio. Dobbiamo risco• difendere la lettera dei nostri regolamenti e prire — noi stessi, il Governo, il Parlamento, la lettera della nostra Costituzione: il collega singolarmente ciascuno di noi, cittadine e — allora — Oscar Luigi Scàlfaro. Egli a più cittadini — che siamo'qui con funzioni riprese disse che occorreva ben guardarsi istituzionali diverse. dal dare colpa alla legge scritta per la realtà, Occorre allora guardarsi da un modo di per le realtà fuorilegge che vivevamo; e a più vedere la politica che è proprio, in genere, riprese ricordò la limpidità della norma che di chi, in alte funzioni non politiche, vede la avremmo dovuto seguire contro, invece, la politica — diremmo in Francia — come complessa e complicata scelta di altro, che l'arte fiorentina, l'arte dell'intrigo, del ma• sempre il nostro regime andava a compiere. chiavellismo, del compromesso, e via dicen• Oggi abbiamo quindi la prova provata. do. Su Mitterrand è gravata, nel suo periodo Cosa vietava già in passato di esplorare d'oro, proprio questa sorta di anatema mo• queste strade? Nulla! Vi è qualcosa di anti• ralistico, le florentin, perché era abile nel costituzionale o di men che costituzionale? manovrare ma nel rispettare, in realtà, le No! Una legge si rispetta assolutamente per• leggi, gli impegni e i patti. ché la buona legge che si rispetta contiene L'ultima cosa della quale abbiamo biso• tesori di fantasia nel suo rigore apparen• gno, signor Presidente del Consiglio, è la te, che nessuno può comprendere se non scarsa lealtà, non foss'altro che per reticen• compie quest'atto di moralità politica, che za nell'esprimerla. Guai se proprio in questo sta nel rispettare la legge anche nei momenti momento noi dovessimo sfruttare, con illu• in cui ciò può apparire diffìcile. sione ingenua di machiavellismo politico e Pertanto, la ringraziamo, signor Presiden• di governo politico delle circostanze, gli te del Consiglio, per aver voluto marcare equivoci che vi sono. Guai, signor Presidente l'idea del cittadino. E si consenta di dirlo a del Consiglio, se anche in un solo italiano o me, qui, come cittadino di un antifascismo in un solo amico e collega della lega restasse di libertà e di diritto, che ha serbato sicura• il dubbio che le proclamazioni fatte dalla mente in sé, facendo altro al servizio delle delegazione della lega uscendo da Palazzo proprie idee e del paese, limpide ed intatte, Chigi fossero frutto anche di una sua furbi• forse in una torre eburnea (anche con que• zia o di una sua condiscendenza. Guai se gli st'aiuto), le idee per le quali si era antifasci• amici e colleghi della lega dovessero pensare sta sotto il fascismo e lo si fu per pochi anni che il nostro dibattito non serva a chiarire ancora dopo il fascismo stesso, prima che il qual è la verità, quando il collega Umberto ceto antifascista divenisse erede del ceto Bossi, uscendo da Palazzo Chigi, ha detto a fascista e che questo Parlamento venisse chiare lettere: «Ormai siamo certi che que• costretto dalle filosofie concorrenti e dalle sto Governo è a termine e si faranno le esigenze ad inchiodare la Repubblica e i elezioni» (lo ha riferito a tutte le televisioni codici fascisti; fin quando ogni tanto la nazionali; il collega Maroni si è espresso in i primissima Corte costituzionale, a colpi di modo leggermente diverso e più prudente). | sentenza, non aprì un varco contro quei Ci hanno ingannato o si sono ingannati ! codici fascisti ai quali era stata crocifissa per coloro che sono venuti da voi in questi ultimi \ almeno due decenni la nostra Repubblica. giorni? E ne hanno tratto, dicendolo al Ben venga, quindi, questo cittadino e ben paese, la motivazione del loro repentino venga anche questo monito al Parlamento, cambiamento di atteggiamento, dall'insulto ! a questa Camera! gratuito, che si ripercuoteva su chi lo pro• \ Ma allora, per umiltà, sapendo che la nunciava, di «Ciampi piduista», all'espres• sorte è quella che determina i destini di sione, usata l'indomani con letizia abbastan• ciascuno, dobbiamo tentare quel poco che za stolta: «Evviva, Ciampi fa le elezioni!». ciascuno di noi può fare come se fosse tutto, Io sostengo che alcuni di noi dovrebbero come se da questo dipendesse tutta la vita e essere costretti a guardare la televisione tutti Atti Parlamentari — 13170 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 i giorni, almeno due ore, e che le scolaresche è un concetto che il segretario generale della dovrebbero avere l'obbligo di ascoltarla. Presidenza del Consiglio, in altre epoche non Vorrei questo soprattutto per l'amico e col• sospette, aveva già evocato in termini giuri• lega Bossi... dici generali: quello di un Governo che è parte, ma è anche vigile dell'equilibrio fra le ALFREDO BIONDI. Qualcosa di analogo lo istituzioni. Questa mi sembra una di quelle diceva anche Pavolini! audacie di chierici che corrispondono a pe• ricolose imbecillità sul piano dell'uso politi• MARCO PANNELLA. Sì, ma lo vorrei per co, se sono lasciate troppo facilmente circo• l'amico Bossi: ha tante cose delle quali dob• lare. biamo compensarlo! A parte Radio Radica• Non sta al Governo né essere garante né le, per sette anni è stato muto rispetto al essere vigile sull'equilibrio delle istituzioni; paese; e sono passate solo le caricature di non sta al Governo in quanto tale. Altri — e quello che era o faceva. Questo, quindi, non solo il Capo dello Stato — di questo ben glielo dobbiamo; e sarebbe prezioso per prima del Governo sono necessariamente vedere le cose che va dicendo, gravi a sé ed investiti. Ed un Governo che intenda porsi agli altri. come parte attiva dell'attuazione della vo• Quindi, signor Presidente del Consiglio, lontà popolare ricordi che l'esecutivo non anche altri, moltissimi colleghi del PDS, conosce la volontà popolare se non attraver• ritengono legittimamente di poter dire che so la volontà del Parlamento! (Applausi dei in realtà, oggettivamente (ma non solo), deputati dei gruppi federalista europeo, del• questo è un Governo che vive se stesso, la DC e del deputato Biondi). Questa è la senza un impegno notarile di un terrnine ad frase che il mio amico Cossiga di fatto, dalla un giorno dato, ma vive se stesso come un Presidenza della Repubblica, in vario modo, Governo a termine. Un termine apparente• ha teso a contrabbandare come esigenza di mente indeterminato, a preferenza: dopo un regime allo sfascio, nel quale occorreva che si siano votate alcune leggi, o comunque quindi assumersi delle responsabilità antico• in autunno. Le elezioni non prima dell'au• stituzionali e contro la legge; per moralità di tunno diventano elezioni non oltre l'autun• cittadino che non crede più alla strutturazio• no, nella constatazione, nella speranza del ne costituzionale ed all'ordine costituito. Un calcolo politico di moltissimi, del collega La Governo non può non essere su questo più Malfa, del collega Occhetto e degli altri chiaro. colleghi che, più o meno ad intermittenza, Credo che qui vi sia stato un punto non più o meno una sera sì o una sera no (per soddisfacente, quando appunto con il tono esempio, i colleghi repubblicani), chiedono solenne che giustamente lei ha usato per le elezioni subito, anche con le attuali leggi, leggere queste pagine, ci dice che il Governo oppure chiedono altre cose. intende porsi come parte attiva dell'attua• Cercherò, signor Presidente del Consiglio, zione della volontà popolare. Questo richia• nella testarda determinazione di tentare di mo alla volontà popolare è foriero di tutti gli votare domani sera per questo Governo, di antiparlamentarismi, di tutta la storia, di far sì che il dibattito sia senza omissioni e tutte le pretese di contrapporre un sovrano senza l'imprudenza di prudenze tattiche. diretto — che sia il popolo o che sia altro — Diciamocele tutte. Ed io subito oggi l'ho nella vita faticosa, drammatica e contraddit• interrotta. Mi pareva non superfluo; se lo è, toria delle istituzioni. ne chiedo felicissimamente scusa. Guardi che nella Costituzione, alla quale GIORGIO LA MALFA. Ma se non hai fatto lei si richiama, un Governo governa il paese, altro che proporre referendum! governa l'amministrazione pubblica, ma non governa il Parlamento. E certi toni, con MARCO PANNELLA. E infatti l'onorevole certi contenuti, hanno dato oggi la sensazio• La Malfa, da buon neofito — perché per ne che forse su questo non vi fosse abbastan• vent'anni è stato sempre contro lo scasso za chiarezza e limpidezza; anche perché vi referendario — adesso crede di interromper- Atti Parlamentari — 13171— Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 mi per dirmi: tranne quando ci sono i refe• allora fu realizzato da parte del Presidente rendum. della Repubblica Cossiga non si intenda es• Ma devo anche dire che a mio avviso il sere corrivi, come lo si fu allora, rispetto punto più avanzato della teoria costituziona• anche a lontanissimi sospetti di improprie le e democratica è quello che molti di voi sensibilità su questo tema di fondo. per demagogia e neofitismo volete buttar Ancora, il Presidente del Consiglio dice: 1 via, «Il Governo faciliterà e solleciterà per quan• Io sono contro i referendum popolari di• to ad esso compete — in rispettosa intesa retti e a favore di quelli abrogativi, perché con i Presidenti delle Camere (...)». No: in ritengo che la saggezza di costituenti, che rispettosa intesa non con i Presidenti delle hanno sperimentato ed offerto al nostro Camere (certo anche con loro), ma con le paese la prima possibilità di dialogo fra il Camere! E prosegue: «... l'attività parlamen• popolo, legislatore indiretto, ed il Parlamen• tare volta all'approvazione di una nuova to, con le sue funzioni di legislazione diretta, normativa elettorale. Farà ciò con tutti gli abbia avuto qualcosa da salvare contro i strumenti posti a sua disposizione dalla Co• plebiscitarismi ed i semplicismi che qui cir• stituzione e dai regolamenti parlamentari». colano: referendum popolare, referendum Certo, o è l'acqua tiepida (le chiedo scusa) non più abrogativo, ma istitutivo. di Petruccioli, o altrimenti...

CLAUDIO PETRUCCIOLI. Adesso deve legi• CLAUDIO PETRUCCIOLI. L'acqua tiepida ferare il Parlamento. è importante!

MARCO PANNELLA. «Il Parlamento deve MARCO PANNELLA. L'acqua tiepida è pia• legiferare» dice l'amico Claudio Petruccioli; cevolissima! È per questo che ti evoco sem• di questa scoperta dell'acqua tiepida lo rin• pre, per avere un elemento di gradevolezza: graziamo calorosamente (Applausi— Si ri• un'acqua non troppo ghiaccia e non troppo de). Vi è però un altro problema, Petruccioli: bollente! E al riguardo ho la garanzia che il popolo legifera, malgrado quella Corte queste cattive sorprese da te non mi verran• costituzionale la cui memoria (non venerata no mai! Da quarant'anni non mi vengono! da me) viene qui oggi rappresentata anche Il Governo dunque «farà ciò con tutti gli in questo momento nel banco del Governo, strumenti posti a sua disposizione dalla Co• malgrado quella selva di posizioni della Cor• stituzione e dai regolamenti parlamentari». te costituzionale che hanno inteso massacra• Ebbene, signor Presidente, io aggiungerei re la chiarezza del dettato costituzionale sui un altro elemento. Perfino il laicissimo che referendum per fare di questi ultimi dei sono io — nei confronti dei chierici, non nei mostriciattoli nei quali era praticamente im• confronti dei clericali — può dirlo con la possibile muoversi, perché una giurispru• fiducia che lei mi intenderà subito (altrimen• denza di regime, negli anni dell'unità nazio• ti avrebbe, dopo le dimissioni, dopo il rim• nale e dell'attentato continuo alla pasto di Governo, forse l'accolta di chierici Costituzione, cercò di garantire e di proteg• più illustri per spiegarle quello che io sto per gere il regime da questa espressione demo• dire male). «Con tutti gli strumenti posti a cratica, almeno in linea di principio. Ma non \ sua diposizione dalla Costituzione e dai re• vorrei perdermi in questo. golamenti parlamentari»; e, aggiungerei: Ecco quindi la prima citazione sulla quale, dalla consuetudine. Vorrei chiarire ciò. signor Presidente, credo che questo Parla• La prassi, come sappiamo, è qualcosa che mento abbia da chiederle conto, con amici• si forma. La consuetudine è una legge non zia e con fiducia, ma comunque da chiederle scritta, ma che ha il valore del consenso, conto. Il Parlamento non intende (mi augu• costitutivo di legalità. Questa è la consuetu• ro che sia così, colleghi) tollerare quello che dine. E la consuetudine vuole che i Governi pur fu tollerato. E mi auguro che mercoledì democratici in tema elettorale si tengano prossimo, nella sede acconcia, rispetto al• distanti, quanto è più possibile, e neutrali. A l'attentato alla Costituzione che certamente meno che, certo, il Parlamento, che ogni Atti Parlamentari — 13172 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 tanto ha gli strumenti delle leggi delega, non Allora, signor Presidente, prudenza, at• intenda regolarsi diversamente; ma non cre• tenzione, rispetto ed esortazione alla Ca• do... Nemmeno Mussolini, con la legge A- mera, al Parlamento che vuole e sta di• cerbo, usò una certa procedura. In quel mostrando di voler subito attivare caso, a livello strettamente formale, fu la procedure straordinarie. Presidente, io sono Camera ad essere investita direttamente del un esperto delle procedure: ne sono stato compito. È dalla Camera che venne fuori soggetto passivo per anni! Persone che oggi una certa infausta iniziativa di riforma elet• sono al Governo avranno il ricordo di quel• torale. l'eruzione di interpretazioni regolamentari Ebbene, la consuetudine a mio avviso divenute poi regolamento della nostra Ca• tollera molto male che un Governo dica: mera ad hoc per governare contro quattro «Siamo pronti a presentare un disegno di parlamentari (visto che non lo si poteva legge» quando di già vi sono molte proposte fare secondo i vecchi regolamenti)! Quindi di legge sul tavolo. Perché ciò già significa ripeto, ne sono esperto. una sfiducia preventiva nei confronti di que• Riuniamoci — lo dico al collega Bianco, sto Parlamento, nel quale tra l'altro (come ai colleghi Ferri, Battistuzzi, La Ganga (non avrà sentito), nell'ambito di un'attenzione sono aggiornato sugli attuali presidenti di verso l'articolo 49 della Costituzione che gruppo, ma è a loro che mi rivolgo) — e tutti dobbiamo avere, circolano varie opinio• diciamo al collega Ciaffi che mercoledì mat• ni. Il segretario della democrazia cristiana tina saremo lì: apriamo una seduta fiume! Il addirittura, pubblicamente, avantieri, di• Governo è così preoccupato e terrorizzato nanzi — mi pare — a 5 milioni e 200 mila da quest'evenienza che vuole fare il nostro cittadini italiani ha fatto una proposta: il mestiere, se è necessario. Be', noi avviamo Parlamento, in pochi giorni, voti la fotoco• subito una seduta fiume in Commissione pia del referendum! affari costituzionali! Ma lo dico seriamente, Signor Presidente, che bisogno c'era di è una proposta politica. Perché? Noi dicia• questi suoi toni? O di costituire in funzione mo che la seduta fiume è possibile perché di questo — come lei ha fatto — il suo non faremo una ricerca, ma prenderemo la Governo? Nel rimpasto, è così evidente, un fotocopia dell'esito referendario e l'appli• Governo, che aveva la sua caratteristica cheremo alla Camera: poi, daremo vita ad soprattutto di presentare, in équipe di Go• un provvedimento migliore. Quindi, emen• verno, e il Governatore della Banca d'Italia damenti niente, nadaì Certo, il diritto di e scienziati politici, per lo più dell'economia, emenda c'è; ma come maggioranza politica con grande esperienza e con la moralità di che si costituisse su questo disegno, niente economisti iscritti ai loro partiti, in genere, emendamenti. Staremo giorno e notte e si non indipendenti di questo o di quell'altro... arriverà a votare in sette... (Commenti del Io appartengo ad un razza che ha sempre deputato Petruccioli). ritenuto che l'indipendenza dai partiti è Io sono felice di vedere che il collega stare perfino sotto di loro. Sono sempre Petruccioli ridiventa in qualche misura, por• stato fiero della tessera. Certo, fatta in un tavoce o portagesti del suo gruppo! Mi tar• certo modo. dava, da molto tempo, la fine del suo accan• tonamento, sicuramente «auto» ma non per GALILEO GUIDI. Per televisione! questo meno reale! (Si ride). Signor Presidente, poi però cominciano MARCO PANNELLA. Magari per televisio• altre cose, come — devo dirlo — l'essere lei ne, e non per decreto come i 10 milioni di il Presidente del suo Governo. tesserati al vostro sindacato e i 3 milioni di «L'iniziativa avrà per base il principio pensionati (cioè, attraverso una tassa estor• dello scrutinio maggioritario uninominale ta)! (Applausi). Prova ad andarci tu, in tele• con correzione proporzionale secondo le visione, vediamo quanti soldi ti manderan• linee fondamentali risultanti dal referen• no! Probabilmente ti manderanno qualche dum». Dunque, lei, signor Presidente del altra cosa (Si ride)! Consiglio, traccia Y identikit dell'esito refe- Atti Parlamentari — 13173 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 rendano e parla del principio dello scrutinio un'omissione materiale, e il punto si chiari• maggioritario uninominale con correzione sce. Vedrà che noi riusciremo, malgrado le proporzionale. Ma, signor Presidente del perplessità del collega Ciaffi, a fare la legge Consiglio, lei in questo caso dimentica quasi in otto giorni qui e in otto giorni al Senato, il naso di Cyrano: ad un turno! (Commenti). se ce ne assumiamo la responsabilità politi• Chi l'ha detto? Io dico che se noi guardiamo ca, certo, senza complessi. Perdinci! Dovrei il «naso» di quella cosa, se si dice che è con preoccuparmi di dire: «Lavoriamo giorno e correzione proporzionale... notte», quando per noi lo si è fatto? Quando 10 si è fatto contro quattro deputati per un anno e mezzo e per otto giorni in una PIETRO FOLENA. È il naso di Pinocchio! Commissione (ma sarebbe potuto avvenire anche in aula)? MARCO PANNELLA. Certo, solo che qui è E bene ha fatto Martinazzoli ad evocare il naso di Pinocchio e la bugia è da te! E anche l'eventuale concessione di una modi• crescerai tu, tra poco, se non stai zitto (Si fica del regolamento per poter procedere in ride). Un po' di onestà intellettuale, Presi• sede redigente. Ma la volontà politica era dente: la chiedo in nome della semplicità e chiara: facciamola! E allora, Presidente del della nobiltà della politica! Consiglio, ci troveremo il 30 maggio, il 5 Si possono onestamente trarre in modo giugno... Sarebbe interessante un po' prima oggettivo i connotati dell'esito referendario del 6 giugno, perché i demagoghi che si quando da due, tre, cinque, sette, dieci, preparano alle elezioni fissate per tale data dodici anni io e Valerio Zanone andiamo con la loro iattanza — stanno dentro, stanno dicendo: un turno, due turni, un turno; fuori; e poi, ancora: il Parlamento si è quando Sartori un giorno sì e un giorno no sputtanato per sempre e a vita, con quella — sembra un osanna di qualche bel requiem cosa, e poi un'altra, e la piazza, e i soldi, e — dichiara: due turni, non un turno! Due l'indennità — arriverebbero forse al 6 giu• turni, non un turno! Ebbene quello era ad gno in una posizione un po' difficile, in un turno, con correzione proporzionale! quanto la bandiera referendaria l'avremmo Non è un caso, signor Presidente del noi, e non chi ha saputo agitarla fino ad ora Consiglio: se è un lapsus freudiano — me• meglio degli altri. Perché sarebbe ad un glio — lo si supera, ma se è un lapsus turno! politico (lei sa che con il PDS, o con non so Ecco dove possiamo lavorare insieme, chi altri, questi argomenti non si possono signor Presidente, nel senso che possiamo toccare)... Presieda da governatore il suo lavorare e lasciarla libera di fare un po' di Governo! Lo presieda assumendosi le re• più con i suoi collaboratori, prima del rim• sponsabilità! Questa manca! Quella sopra... pasto, quello per cui lei è Presidente del ma questa è dolosa, Presidente, sottovaluta• Consiglio: governare l'economia, governare ta! Se lei dice: noi opereremo in attuazione 11 diritto dell'economia, governare. Lei con di quello, i connotati di quello sono rappre• gentilezza ci ha detto: invieremo pochi de• sentati da un solo turno! L'unico motivo per creti, così il Parlamento potrà lavorare me• cui lei non l'ha ammesso è perché sulla glio sulla riforma; non si preoccupi, le rin• correzione proporzionale, al limite, vi è solo viamo la cortesia. Si occupi meno, per un la riserva di Pannella e di quattro amici, mese, della riforma che noi faremo ed emani mentre sul turno unico vi è la riserva del invece un po' più di decreti, nelle materie PDS e degli specialisti dell'«avanti-'ndré» per cui lei è lì, a governare il paese. Ed anche nelle coalizioni e nei governi in questo pe• con più audacia di quanto non risulti dalla riodo. parte economica, perché lei qui può chiede• Allora, le chiedo proprio questo. O il re di più di quanto non chiedesse dal suo Governo invoca il seguente criterio: mi at• seggio prestigioso, dal quale doveva centel• terrò ai connotati dell'esito referendario e linare le parole, gli annunzi ed i programmi, aiuterò il Parlamento perché presto ciò av• perché se non l'avesse fatto si sarebbe tro• venga, ed allora qui vi è semplicemente vato ogni giorno esposto alle bufère mondia- Atti Parlamentari — 13174 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 li delle Borse e dei sistemi speculativi. Qui, ciò, si mette a disposizione del Parlamento, invece, all'opposto, lei deve annunciare se questo dovrà essere necessario. sempre più alto, aggregare e così, sì, parlare Capisco, signor Presidente, che dopo il anche al paese, parlando a noi... rimpasto lei rischia di avere un nucleo pre• stigiosissimo di nuovi ministri un po' disoc• ALFREDO BIONDI. Annunciare e fare! cupati. Mi pare, infatti, che questo Governo — e non si comprende perché — abbia fatto MARCO PANNELLA. E fare quindi! Ma se deperire la grande potenzialità economica, non hai l'annuncio dell'obiettivo, l'urgen• che comunque resta, per far aumentare za e la moralità del fare è difficile trovarle quella giuridico-costituzionale. Per farne e farle comprendere. Quindi, Presidente, che? Per aiutarci a fare che? un'altra correzione: ci mandi molta dell'al• Io guardo le cose, e molte volte le cose si tra roba, di quella che ci ha promesso di fanno per un motivo e poi ce le si trova mandarci poco, e credo che noi le inviere- cresciute per un altro. Se è vero quello che mo... Mi auguro che il Parlamento saprà dico, quindi, mi pare che a seguito del dare una dimensione politica di sé! Non lo rimpasto si rischi che vi siano ministri disoc• avete fatto, amici, nel voto dell'altro giorno! cupati che tenderanno, per logica naturale, Abbiamo rischiato di rimetterci le penne, a trovare di che fare ed a impegnare il come avevo previsto: è superata, avevo fidu• Governo in cose per le quali potrebbe invece cia che i demagoghi avrebbero avuto, in non preoccuparsi troppo. realtà, in questo paese, un'accoglienza di Se poi, fra un mese e mezzo, avremo qualche momento, e per il resto si sarebbero dimostrato di essere incapaci, per carità, ritrovati soli con gli «avanti-'ndré» e le altre commissariate, come voleva l'editore del tattiche. partito che ha per organo un giornale che si Mi ero permesso anche in altra sede, chiama la Repubbica — partito irresponsa• signor Presidente, di esprimere un voto: non bile in senso formale —, il quale sette anni ripeta — oggi lei non l'ha ripetuto, ma ha fa aveva chiesto il commissariamento della richiamato di averlo detto — che la riforma Repubblica. Per poco. E stia tranquillo che elettorale è una priorità del Governo. Dica qualcuno si illude che lei sia così ingenuo da ciò che è vero: che per le dichiarazioni del commissariare il Parlamento e la Repubbli• Presidente della Repubblica al momento del• ca. Si illude, Presidente, ma il mio compito la sua elezione, nel suo primo messaggio al è anche di portare questo granellino di sab• Parlamento, con la costituzione della Com• bia per ricordare la continuità degli atteggia• missione bicamerale — contro la quale ave• menti, da quando dalle colonne de la Repub• vo votato, ma che è stata istituita in ossequio blica si affermava che era necessario a quell'invito —, con il lavoro della stessa, commissariare il nostro paese per un certo che non ho seguito con particolare enfasi, periodo, prima di ...E non hanno cambiato soddisfazione ed affetto, noi invece, signor opinione, perché sono opinioni non ideali, Presidente, abbiamo un Parlamento che può sono opinioni di un gruppo di potere in cui e deve fare anche le riforme non elettorali. non c'entrano gli ideali, ma la convenienza, Lei disse che il Governo ha questa priorità come è anche legittimo. È meno legittimo assoluta. No, il Governo no. Se intende dire che si mascherino di moralismi e di docenza — la prego di annotarlo, perché nella replica di democrazia. aspetto ima risposta — che il Governo pren• Prendo atto, dunque, che il suo richiamo de atto che la priorità assoluta (ci ho messo al lavoro della Commissione bicamerale è dieci o dodici anni per conquistarla) è una positivo. Lei conferma i 630 membri, cioè riforma elettorale diretta a creare un diverso lei già avanza: siamo nei regolamenti di sistema politico che consenta di meglio go• attuazione delle riforme. E questo va bene, vernare i problemi del paese, lei mi riempie rispetto alla demagogia dei 400 parlamenta• di gioia e la applaudo. Ma non è una priorità ri. Io sono d'accordo con Westminster, dove del Governo, è una priorità pgr il paese e per sono più numerosi che da noi: il deputato le istituzioni: e il Governo, consapevole di che viene troppo spesso in Parlamento lo Atti Parlamentari — 13175 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 ingombra inutilmente. La logica nostra, se• funzionato non solo per le tangenti, ma condo la quale in Parlamento si firmano i soprattutto per la legiferazione anticostitu• cartellini, non vale a Westminster; sappiamo zionale come tale. che se tutti i colleghi volessero partecipare Per il finanziamento pubblico, dunque, ad una seduta non troverebbero posto a aspettiamo di vedere quali saranno i partiti, sedere. Per quel che mi riguarda voglio che e di che tipo. Anche in questo caso, perché ognuno di noi — con buona pace di Sartori farsi carico di questo? Perché, altrimenti, — non abbia a che fare con più di 60-65-70 alcuni ministri restano disoccupati? Ci sono mila elettori; voglio che la maggior parte di i lavori a regia; li avevamo inventati per altri, noi sia eletta da 27-28-29 mila elettori che ma si possono fare anche per alcuni ministri. sappiano essergli fedeli. Per questo non c'è Nel suo intervento, il Presidente del Con• bisogno delle mafie e delle camorre. Lei, siglio ha parlato anche del Ministero dell'a• comunque, parla di 630. gricoltura e delle foreste, di quello dello Le abbuono, perché questo fa parte del spettacolo e delle unità sanitarie locali; si è senso comune, il richiamo, che per me può dimenticato un altro referendum, quello sul• essere solo polemico quasi ideologicamente, la droga. Perché è stato così distratto, signor al pluralismo politico, perché io ritengo che Presidente, anche quando in Consiglio dei il pluralismo politico come noi lo intendia• ministri qualcuno si è permesso di farlo mo, cioè partitico, sia estraneo alle grandi notare? Vede, allora, cosa intendo quando tradizioni classiche della democrazia. parlo di chiarezza, lealtà e costruttività? E C'è qualcos'altro che mi preoccupa mol• di certi toni sul riferimento diretto e popo• to, signor Presidente del Consiglio, in quello lare del Governo, del togliere in modo vio• che lei ha detto, in quello che ha omesso di lento un connotato all'esito referendario e dire. Nella costruzione perfetta del suo in del dimenticare un referendum tra i più tervento dice, ad un certo punto, che sulle combattuti ed importanti? Perché tutti gli riforme elettorali è necessaro agire in un altri e questo no? Come vede, non credo che certo modo, ma che poi è necessario dare il Governo debba e possa fare molto — attuazione anche agli altri referendum. Su anche se lo spero —: ma toglierlo! Il proble• una cosa — ahimè — lei ha un punto di ma è quello di acquistare fiducia e non riferimento quasi obbligato ed intollerabile: credere alla schiavitù della politica come «Per quanto riguarda il referendum sul fi• schiavitù un po' politicante, di reticenza, nanziamento pubblico dei partiti, il Governo eccetera. utilizzerà i risultti dei lavori svolti in sede La logica con cui lei ha vissuto in modo parlamentare» — al Senato, di notte, come prestigioso va dunque rovesciata. Quello che 14 anni fa — «per un'iniziativa legislativa lì è necessario che sia non detto, qui è che ridisegni su nuove basi il sistema per far necessario che sia detto. Mi auguro che ciò fronte ai costi della politica». Di quale poli• valga anche per la droga; ma a tale proposito tica? Con calma, Presidente, perché dobbia• svolgeranno interventi i miei compagni di mo sapere, dalle riforme che faremo, che gruppo, che forniranno anche alcuni sugge• tipo di partiti avremo dinanzi. Se infatti si rimenti. facesse come al Senato, dove hanno già Avviandomi alla conclusione, è indubbio operato la riforma come se i partiti fossero che molto di quanto ho affermato vale se il quelli di ora, passeremmo da 83 miliardi a Parlamento, organo politico, saprà farsi va• 1.000-1.500 miliardi attraverso i servizi per lere. Lo ripeto: ad un amico al quale guardo nutrire infauste burocrazie che — come con fiducia — e lo sa — come De Lorenzo, giustamente diceva il Presidente Amato — dissi che probabilmente ero responsabile sono il residuato storico della concezione dell'esito del voto sull'autorizzazione a pro• statalista del partito, apertasi altrove con il cedere (cinque voti di scarto), ma dissi (lo leninismo, in Italia con il fascismo e che ha ricordi, Franco?) che forse mi avrebbe rin• fatto sì che il Gran Consiglio del fascismo, graziato perché sarebbe stato un errore e- del partito, si tramutasse, al tempo del caso norme. Dissi a Bettino Craxi, un mese fa, Moro, in un gran consiglio dei partiti che ha che se io fossi stato nemico della Repubblica Atti Parlamentari — 13176 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 e suo avrei cercato qualche miliardo per mici; la gente è più saggia di quanto si creda. corrompere qualcuno (non ce n'è stato bi• Voglio vedere quelli che sono andati in sogno, ci sono gli imbecilli volontari che lo televisione ad urlare quando l'abbiamo re• fanno per vizio invece che a pagamento, ed staurato, quel voto palese che fino a cinque è ancora più grave) perché l'autorizzazione anni fa abbiamo praticato, quando si sa che nei suoi confronti non fosse concessa; avreb• ormai anche lì l'appello (che credo con be così rischiato di saltare il Parlamento e qualche «naso politico», se non con saggez• lui sarebbe stato criminalizzato come non za, vi avevo rivolto) ai processi, ai processi, mai, andando al processo già battuto. Poli• ai processi troppo facili...! Non fare... Dare ticamente non abbiamo capito nulla. Certo, qui valore di processo a quella cosa che i peggiori fra noi sono quegli ottanta menti• invece dovevamo: darla via, cosi! Salvo pre• tori che credendo di essere nuovi e diversi disporre una riforma — questa sì, signor dai vecchi partitocrati hanno votato contro Presidente, siamo tutti interessati! — sul tipo quello che hanno detto. delle regole in vigore a Westminster: dove si Quegli ottanta hanno preso una pillola di danno le autorizzazioni, ma se si negano, concentrato di trent'anni di corruzione; gli ope legis, immediatamente, il magistrato è è stata messa in bocca, e loro, certo (Applau• incriminato per oltraggio. Questa è la logica si dei deputati Rapagnà e Giuliari) dovreb• da seguire e dobbiamo realizzarla. Ed oltre bero uscire da questo Parlamento! Senza di all'oltraggio vi possono essere la colpa e la loro avremmo quanto segue: in fondo, mi colpa grave, oltre al dolo. Possiamo attrez• avete ascoltato! La maggioranza — forse zarci, da questo punto di vista. Tanto più anche la maggioranza dei compagni sociali• che, per opera di alcuni sapienti di allora, sti — senza mancare di lealtà alla sostanza abbiamo tolto al cittadino italiano giudice la delle cose amate e sperate ha, o avrebbe, responsabilità civile del suo operato, a disca• votato forse in un modo diverso. pito degli onesti e dei capaci. Qundi, noi dobbiamo aiutare nella dialet• Signor Presidente del Consiglio, lei avrà tica il Governo! Ma allora... Son passati già capito, tutti l'hanno capito, che la situazione due giorni — lo dico al collega Bianco, agli è apparentemente paradossale. Io voglio, altri colleghi, a tutti — da quando il segre• vorrei, spererei che con un rimpasto — da tario del partito di forte maggioranza relati• attuarsi magari a settembre, che rimandi i va ha annunciato, urbi et orbi, che avrebbe disoccupati a casa e acquisisca qualcun altro adottato quella legge di iniziativa popolare alla compagine governativa: grosso modo, sottoscritta da 700 mila cittadini — che con la prima formulazione c'eravamo quasi! abbiamo depositato il 29 maggio dell'anno —, si rimandassero i disoccupati a casa a scorso —, fotocopia dell'esito referendario settembre, dicevo, dando vita però ad un (perché noi facemmo con una mano il refe• Governo che duri una legislatura! È una rendum e con l'altra questa cosa). Ricordo provocazione? Boh, poi vediamo! E vorrei che l'avevamo già presentata insieme, nel• che questo Parlamento meritasse di rendere l'altra legislatura, con Ciccardini e altri com• possibile il dettato costituzionale. Certo, non pagni, amici e colleghi di allora, che fanno ci siamo arrivati prima...! Ma certo, ora è parte del Comitato. Quindi, c'è un'iniziativa un'altra cosa. Però quando mi si dice se il in tal senso. È vero che — mi pare il 10 o il Parlamento vota le autorizzazioni a proce• 12 ottobre — ci fu negata l'urgenza per tale dere e le riforme elettorali ci mandano a provvedimento; eh, l'aveste invece accetta• casa... Voglio vederlo, un Parlamento che in ta, una mattina...! Adesso questa cosa c'è, e venti giorni e in un mese realizza questo! Ho allora? Abbiamo perso 36 ore di lavoro sempre detto — mi si riconoscerà una certa prezioso del Parlamento, ma questo verrà onestà intellettuale — che è proprio il gran deciso? Cominciamo da mercoledì prossi• consiglio dei partiti che può preparare la mo; se si agirà in tal senso, l'ombra di un Costituzione repubblicana; e ho aggiunto Governo condannato ad essere equivoco su poi che in Spagna abbiamo assistito a questo tale argomento (Commenti)... e ad altro! Ma noi siamo già molto in avanti SuU'immunità la questione è regolata, a- per proporre e realizzare un lavoro costi- Atti Parlamentari — 13177 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

tuente in questa legislatura (Commenti). denza. Si comprima la crescita del debito Pensate forse che se io sono «avvisato» perda stesso: siamo ancora sotto il limite, come lei la mia scienza giuridica — se ce l'ho — e il ha giustamente detto. Quindi si comprima il mio senno? Certo, posso essere gravemente mostro. preoccupato: il problema c'è. Ma l'altro Ed a proposito di piani Marshall e di altre sarebbe un Parlamento ideale? cose, se queste non sono assistenziali, si E ancora: noi realizziamo un mutamento potrà forse convocare la Moody's (e gli radicale e, come abbiamo fatto per i sindaci, spiegherà lei qualcosa), la Banca mondiale o chiamiamo il paese dopo quaranta giorni — altri grandi interessi non al nostro capezzale, senza norme transitorie e finali — a votare? ma al tavolo intorno al quale si tratterà la In un paese che per quarant'anni si è orga• grande ricostruzione di un mondo nuovo nizzato secondo quel sistema elettorale e per uscire da una situazione che gli altri quei partiti che sappiamo, si approva la paesi stanno per conoscere. legge e poi si va a votare con l'uninominale? Se noi ci troviamo per il debito pubblicò, Allora saranno solo i chierici burocrati di in base al nuovo metodo di calcolo del PIL, quattro partiti, esperti, che «raffazzeranno» al 102 per cento (secondo il vecchio ci le cose. troveremmo già al 118 o al 119), gli altri No: ci vuole un anno di congressi straor• paesi — che quasi non conoscevano tale dinari, di formazione di nuovi partiti, di fenomeno — si trovano ormai in numero costituente democratica, per realizzare, do• cospicuo fra il 40 ed il 50 per cento. Se po un anno o due, la riforma ed inverarla saranno privi di strumenti adeguati — come attraverso un voto che sia espressione di fummo noi —, sottovalutando la gravità del coscienza popolare, di informazione e di fenomeno, questa diventerà una caratteristi• dibattito su alcune regole. Preferisco davve• ca, come lo sarà il pluralismo partitocratico ro, al limite, essere sciolto per votare un'en• (vediamo l'Assia in Germania), di tutta l'e• nesima volta nella disastrosa forma propor• conomia europea. zionale, che creerebbe un Parlamento Io sarei stato felice (ora posso dirlo: non prodromo di una dittatura. Un Parlamento ne conosco neanche uno) se Padoa Schiop- di diciotto partiti, dei quali solo due o tre tra pa, che si era tanto occupato di Europa, il 15 ed il 20 per cento, non eleggerebbe avesse avuto qualche incarico — non uno in neanche il suo Presidente. Altro che fare le particolare — di rilievo. Gli accenni che lei riforme! E quando il Movimento sociale ha fatto su Maastricht sono pertinenti, ma italiano, la Rete o rifondazione dicono que• inadeguati ed interni allo sfascio della co• sto, credo che essi davvero vivano la voca• struzione. Lei sa benissimo che, in base alle zione suicida di minoranze piccole non nu• direttive che ci verranno da questo punto di mericamente, ma per altri motivi. Certo, se vista, noi non parteciperemmo all'unione avete ancora — e ve lo auguro — lo schema europea se questa vi fosse, ma probabilmen• rivoluzonario per cui si fa un Parlamento te non ci sarà neanche nella visione piccola, con diciotto partiti il quale dimostra l'inuti• alla Maastricht. lità della democrazia borghese e si passa ad Sul piano dell'ordinamento lei ha notato, I altro, va bene. Ma se eliminate questo pas- per esempio, lo sfascio della giustizia penale, j saggio, siete semplicemente dei poveri sfa- ma il vero sfascio nel nostro paese è quello ! scisti di voi stessi o i testimoni di ima visione della giustizia civile, del quale nessuno mai ; troppo povera per poter consentire anche a parla. In relazione a questo aspetto la for• voi di sopravvivere. mazione di nuove mafie è essenziale e fon• \ Per il resto, Presidente, chieda al paese damentale: lo Stato non c'è più e così la ! riforme e sacrifici infinitamente maggiori. mediazione fra interessi che si confrontano Aggrediamo, anche in modo diretto, la mon• attraverso la giustizia civile può essere assi• tagna del debito pubblico! Oggi la sua è stata curata solo dal malaffare o da un utilizzo una lezione ineccepibile su come possiamo malaffaristico di istituti ad altro destinati. La — attraverso i bilanci annuali — operare già Banca d'Italia si è trovata spesso in difficoltà in modo significativo per rovescare la ten• — penso — nel vigilare sui metodi di alcuni Atti Parlamentari — 13178 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 sportelli o di nuovi sportelli, che nascevano di grazia e giustizia. Le distorsioni, quindi, proprio in funzione dell'inesistenza della sono immense: il potere che alcuni magistra• giustizia civile, dell'impossibilità di recupe• ti, alcuM procuratori — magari di rare crediti e, insomma, dell'impossibilità di o di Avellino — possono acquisire sono avere una vita e una contrattualità civile. Su tremendi: possono convocare coloro nei questo nulla, signor Presidente del Consi• confronti dei quali lo Stato è stato spesso in glio. ginocchio e farli mettere a loro volta in Nulla anche su un altro aspetto (ma non ginocchio. L'onestà intellettuale esige che glielo rimprovero): o il nostro paese torna questo aspetto sia evidenziato. Non ci aspet• ad essere allineato con i paesi democratici tavamo che lei lo facesse subito; magari lo ed abbandona la triste e mortale utopia di annoti per il «Ciampi II», sempre se domani essere di avanguardia nell'organizzazione sera sarà consentito a me ed al Parlamento democratica dell'ordinamento giudiziario, o di votare la fiducia a questo Governo. Io non andrà a sconfitte, in modo sempre più peri• lo so. A me pare difficile, Presidente, che coloso. Consiglio superiore della magistratu• questo Governo governi non costringendo al ra, autogoverno: tutto questo ha creato una voto positivo o negativo il PDS e la lega. realtà mostruosa che rende ogni palazzo di Sarebbe un'illusione. giustizia un palazzo dei veleni. Si è compiuto Un'altra questione: è un Governo che l'atto, provinciale, di presunzione di voler esprime una coalizione? È o non è un Go• fare dell'Italia il luogo in cui si insegnava il verno di coalizione? modo per organizzare l'ordine giudiziario in libertà ed indipendenza dal potere politico: ALFREDO BIONDI. Mah! ma a chi lo si insegnava? Agli Stati Uniti, al Canada, alla Francia, all'Inghilterra; sicché tutti gli sfascisti e gli utopisti di mala sorte MARCO PANNELLA. Capisco che su que• degli altri paesi si richiamano in effetti all'e• ste cose bisogna riflettere, magari durante la sempio italiano... Bell'esempio! notte! Se il Governo è di coalizione, per esempio, si tratta di trovare qualcuno che Noi dovremmo avere un nuovo ordina• dia il voto... Una «ruota di scorta del regi• mento, magari solo a partire dal 1999; ma me», come sono stato da cinquantanni, occorre cominciare subito a lavorarci, per• adesso di nuovo ed ancora, una ruota di sei ché le capacità sediziose e sovversive che o sette quanti siamo: in realtà non è neanche vengono dall'ordinamento giudiziario, così un rotellino piccolino, non è niente! come oggi si articola ed articola i suoi po• tentati interni, è il più grave pericolo per la Repubblica italiana. Lo ripeto: le potenziali• GALILEO GUIDI. Una rotellina! tà sovversive interne all'ordine giudiziario, potenzialità incontrollabili ed incontrollate MARCO PANNELLA. Delle dimensioni di che possono fare del lavoro splendido di quelle che politicamente spesso mancano magistrati che hanno iniziato da alcuni anni nelle vostre teste (Si ride)... il fondamento per ulteriori disegni politici. Io ritengo che sia stato un atto di saggezza GALILEO GUIDI. Dipende dalla quantità di politica il fatto che il procuratore della Re• materia grigia! pubblica di Milano abbia convocato la FIAT ai massimi livelli ed abbiano concordato politicamente. Perché? Perché il problema MARCO PANNELLA. Dipende dalla qualità della giustizia è il problema della politica della materia grigia! Quanto al grigiore, in criminale, della politica giudiziaria come si prospettiva, voi assicurate al nostro paese diceva un tempo; è evidente che l'organiz• un'inondazione: un'inondazione di grigiore, zazione italiana è progredita in modo tale dalla quale non vi sarebbe foglia o filo d'erba che ogni procuratore della Repubblica è che sorgerebbe! titolare della politica criminale dell'intero paese: non più — per carità! — il ministro GALILEO GUIDI. Non ti preoccupare! Atti Parlamentari — 13179 — Camera dei Deputati

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MARCO PANNELLA. Il paesaggio sarebbe st'aula un certo risultato; se lei dirà questo lunare! signor Presidente del Consiglio, penso che, Come vede, Presidente, un tantino ci al di là delle coalizioni, vi sarà un voto in divertiamo anche: siamo un po' a Westmin- questo Parlamento che, se qualcuno tentas• ster anche noi in certi momenti! E lo è se di impedirlo, si troverebbe ad accorgersi soprattutto chi non sa di esserlo, perché in di non avere più truppe ma deputati. Non fondo ha guardato per tutta la vita ad altro più truppe alle proprie dipendenze ma de• tipo di parlamenti o di partiti. putati, tanti quanti gliene bastano per anda• Allora, domani sera vi sono dei rischi. Per re avanti, signor Presidente Ciampi. La terza quanto riguarda la lega, è evidente che se lei Repubblica francese andò avanti con un solo chiarisce una volta per tutte... voto ed è quella che è durata più a lungo. Posso esprimermi tentando di interpreta• Signor Presidente, volevo dirle sulla poli• re la sua onestà e anche la sua politica? tica estera: catastrofe... Anche un ministro Questo Governo non è a termine; questo così importante... Governo, secondo Costituzione, se avrà la sfiducia del Parlamento, che riterrà che il PRESIDENTE. Onorevole Palmella, non suo mandato è concluso, se ne andrà, ma ha tempo di trattare quest'altro tema! non si dimetterà, dopo che saranno state compiute alcune cose, sua sponte; non pro• MARCO PANNELLA. Volevo solo dire che vocherà procedimenti di crisi che possano un ministro pregevole, che però non voleva trasformarsi anche in crisi del Parlamento. farlo, già in questo momento funziona poco. A parte il fatto che il Presidente della Repub• Credo che sulla difesa Cicciomessere farà blica ha già detto tempo fa — ricorda? — un intervento. Lei sa che cosa abbiano rap• che il Governo non è ultimo, è penultimo. Io presentato nel sistema industriale italiano, dico che finché un Parlamento è sovrano come tumore contro il sistema stesso, l'in• qualsiasi governo è penultimo e non è mai dustria militare e compromissioni di quel ultimo fino a quello dell'ultimo giorno del• tipo. Non ha detto nulla; ci sforzeremo di l'ultima legislatura. dare non sottosegretari agli esteri (non ne Questa è la verità. Quindi hanno mentito abbiamo di abbastanza piccoli), ma suggeri• Bossi e gli altri quando hanno affermato: a menti e opere a nome di un Parlamento; seguito di quello che il Presidente del Con• spero in futuro a nome di un gruppo parla• siglio ci ha detto, noi ci asterremo invece di mentare nuovo di questo Parlamento {Ap• votare contro. E sia chiaro a La Malfa e agli plausi dei deputati dei gruppi federalista altri che voi non siete il Governo che porta europeo, della DC, del PSI, liberale e di i suoi doni allo scoglimento del Parlamento deputati del gruppo dei verdi — Congratu• e ad elezioni affrettate, sconsiderate, magari lazioni). secondo il nuovo sistema; e certo non per• ché non avrete più da fare perché, come lei giustamente dice, quello che lei fa vale se PRESIDENTE. È scritto a parlare l'onore• sarà continuato (ed aggiungo: se sarà conti• vole Caveri. Ne ha facoltà. nuato dagli stessi che#lo hanno avviato). Dovete lottare perché così sia; non solo in LUCIANO CAVERI. Signor Presdente, ono• Bergson la durée è un valore costitutivo revoli colleghi, signor Presidente del Consi• della forma delle cose. glio, parlare dopo Marco Palmella crea van• Un Governo che domani sera ci faccia taggi, — la possibilità di ereditare qualche ascoltare che, per quanto sta in lui, vuole ascoltatore — ma anche svantaggi: qualun• incarnare questa durée bergsoniana, un Go• que oratore, rispetto alla sua brillantezza di verno che vuole durare non per sopravvivere oggi, potrà sembrare grigio. ma perché di qui ad allora avrà appena potuto mettere i primi pilastri di una delle PRESIDENTE. Per cortesia, sta parlando cose che deve fare, andando avanti con un altro collega che merita egualmente la sempre maggiore ambizione, otterrà in que• vostra attenzione o almeno quella di coloro Atti Parlamentari — 13180 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO" 1993 che rimangono in aula. Gli altri si regolino PRESIDENTE. Invito i colleghi a scioglie• come credono, ma lascino svolgere in un re il capannello. Onorevole Sgarbi, onorevo• clima di attenzione l'intervento dell'onore• le Rutelli, per cortesia! Occorre avere rispet• vole Caveri. to per tutti i colleghi, in eguale misura. Onorevoli Bettin e Manca, per cortesia Prosegua, onorevole Caveri. prendete posto! Prosegua pure, onorevole Caveri. LUCIANO CAVERI. Se parlando di sistema maggioritario uninominale può apparire LUCIANO CAVERI. Dopo la lunga agonia scontato che lo si intenda ad un turno, va del Governo Amato ci troviamo oggi a discu• aggiunto con chiarezza che non può esistere tere del nuovo Governo: qualcuno lo ha alcun potere sostitutivo del Governo rispetto definito (a Marco Palmella non piace tale alle competenze ed ai poteri del Parlamento. definizione) «Governo a termine». Credo che Tra gli aspetti positivi del programma in parte lo si possa definire un Governo a individuo anche l'accenno forte ad una po• sovranità limitata, poiché non può avere litica volta a combattere la corruzione del orizzonti troppo vasti. Ritengo che si debba sistema dei partiti. Credo che si debba pren• prendere atto con realismo della situazione dere atto della necessità di rivedere l'istituto e delle circostanze attuali. dell'immunità parlamentare limitandolo ai La nascita del nuovo Governo presenta soli reati di opinione. Questo, infatti, è rea• aspetti positivi. Lo stesso Presidente del Con• listicamente il clima in cui l'opinione pubbli• siglio è una personalità nuova, non parla• ca chiede cambiamenti. mentare, con un grande prestigio di tecnico. Condivido i riferimenti all'equità fiscale — Positiva è anche la compagine governativa: in verità un po' rituali —, alla lotta contro vi è stata una scelta più libera dei ministri; la criminalità, all'integrazione europea an• direi, invece, che la scelta è stata meno che se a mio giudizio sarebbe da auspicare libera per quanto riguarda i sottosegretari, un'Europa federale più che confederale. si è lavorato di più — non me ne vogliano i Chiederei maggiore forza — nella replica sottosegretari presenti — con il bilancino del — per quanto riguarda i temi sociali: la farmacista. sanità, le pensioni, i problemi del lavoro, la Vi è anche un aspetto negativo e, con condizione giovanile. Noto, tuttavia, un'as• onestà, voglio sottolinearlo subito, poiché senza nel programma; mi riferisco al rilan• tutto può fare precedente. Il Governo Ama• cio del regionalismo. Mi rendo conto che to, quando nell'estate dello scorso anno si non vi sono i tempi per realizzare una tale presentò alle Camere, ebbe il pregio di con• riforma; tuttavia essa dovrebbe figurare nel segnare, prima di venire nelle Assemblee programma. Pensando alle discussioni che parlamentari, a tutti i gruppi un vero e sul rilancio del regionalismo si stanno svol• proprio programma scritto, molto dettaglia• gendo in questi giorni nell'ambito della to. Spiace che ciò non sia avvenuto nella Commissione bicamerale per le riforme, cre• circostanza attuale, poiché avrebbe rappre• do che l'opzione federalista debba essere sentato un segno di novità rispetto alle vec• mantenuta; ritengo che in futuro arriveremo chie consultazioni che anche il Governo alla trasformazone Bell'Italia in paese fede• attuale ha messo in discussione. rale. Intanto, comunque, prendiamo atto Per quanto riguarda il programma, siamo dell'esistenza di un nuovo regionalismo, co• d'accordo sulla riforma elettorale con la me l'esito di alcuni referendum dimostra. precisazione — giustamente ribadita dal col• Infatti, i referendum concernenti lo sman• lega Palmella — che deve trattarsi di un tellamento dei ministeri riguardavano diret• sistema maggioritario uninominale ad un tamente la tematica regionalista. A tale pro• turno (tra l'altro sono l'unico de 630 depu• posito, rifacendomi alle dichiarazioni del tati ad essere stato eletto nel collegio unino• Presidente del Consiglio di questa mattina, minale della Valle d'Aosta con il sistema desidero rilevare che, pur occorrendo un maggioritario e quindi è naturale che io Ministero dell'agricoltura, un'istanza comu• condivida tale sistema elettorale). nitaria per trattare in sede europea, sarebbe Atti Parlamentari — 13181 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 una follia — bisogna ribadirlo con decisione Cogne potrebbe essere uno dei primi stabi• — cambiare il nome mantenendo questo limenti pubblici privatizzati. Chiediamo for• stesso ministero; rappresenterebbe un tradi• malmente che tutto ciò avvenga sulla base mento della volontà popolare. Lei, signor di un'attenta concertazione con la regione Presidente del Consiglio, queste cose deve autonoma Valle d'Aosta, che in materia di dirle al suo ministro dell'agricoltura, dal industria è dotata di una competenza inte• quale, dopo la consultazione referendaria, grativa. Vorrei rimarcare, al riguardo, che abbiamo ascoltato le stesse affermazioni che purtroppo, nonostante le molte promesse, vi faceva prima del referendum. Ciò non è è stato uno scarso impegno dello Stato nella possibile: di mezzo vi è l'esito di un referen• reindustrializzazione, che è avvenuta com• dum che in maniera schiacciante ha abolito pletamente a spese della nostra Valle, a il Ministero dell'agricoltura. Di questo biso• fronte di una crisi molto grave nel settore gna prendere atto con coscienza, rendendosi delle costruzioni. conto che non si può ottenere la stessa Sotto il profilo occupazionale, abbiamo struttura se il dicastero viene definito mini• pagato per primi, assieme a tutte le località stero delle politiche agro-alimentari! sedi di autoporti, i costi dell'abbattimento Vorrei aggiungere alcune considerazioni delle frontiere con l'Europa. Se compariamo riguardanti la Valle d'Aosta, senza per que• quanto è avvenuto in Italia con ciò che si è sto sottrarmi all'impegno di parlare in ter• verificato negli altri paesi europei, possiamo mini generali. Credo che determinati argo• renderci conto dei ritardi e delle omissioni menti rappresentino una sorta di cartina di che vi sono state nei confronti delle migliaia tornasole rispetto a diversi temi importanti. di disoccupati. È stato reiterato un decreto- Mi rivolgo alla sua cortesia ed attenzione, legge che, si vocifera, forse non verrà con• signor Presidente del Consiglio, chiedendole vertito in legge dal Parlamento. I costi del• di fornirmi, in sede di replica, un importante l'Europa devono essere in qualche modo chiarimento in merito alla necessità di un pagati dalla Comunità; vi devono essere interlocutore continuo. Intendo dire che, interventi ed ammortizzatori sociali. quando si trattano gli argomenti concernen• Per quanto riguarda le riforme istituzio• ti la Valle d'Aosta, vi dovrebbe essere, all'in• nali (il sottosegretario Maccanico lo sa, per• terno della compagine governativa, qualcu• ché ha seguito l'argomento come presidente no che seguisse il filo dei discorsi e dei della Commissione affari costituzionali del ragionamenti. Senato), attendiamo il varo di ima importan• Vorrei iniziare dal tema delle privatizza• te riforma dello statuto di autonomia della zioni, alle quali noi siamo favorevoli. Ci Valle d'Aosta, che è giunta all'ultima fase auguriamo che la privatizzazione investa parlamentare. Si tratta di una riforma che anche l'ENEL, in quanto in tal modo la riguarda anche altre regioni autonome. nostra valle dovrebbe ottenere una maggio• re autonomia, contro gli atteggiamenti colo• ANTONIO MACCANICO, Sottosegretario di nialistici dell'ente nazionale elettrico, che Stato alla Presidenza del Consiglio dei mi- rispetto alle località alpine ha sempre tenuto nistri. Dovrebbe andare in Assemblea. un tale comportamento, giustificato dall'in• teresse nazionale di un ente nazionalizzato. LUCIANO CAVERI. È questione di ore, Se le privatizzazioni ci trovano d'accordo, quindi. dobbiamo manifestare preoccupazione per Tale riforma prevede tre importanti mo• l'unica grande azienda pubblica che ancora difiche dello statuto: la competenza prima• è presente in Valle d'Aosta, la Cogne. Si ria sugli enti locali, la tutela della comunità tratta di un'azienda siderurgica che ha per• Walser della valle del Lys e la commissione corso, attraverso mille difficoltà, il cammino paritetica Stato-regione. della siderurgia italiana, con manager di Invitiamo anche il Governo a riprendere i Stato che si sono avvicendati con una rapi• rapporti con la nostra regione in merito al dità incredibile, fallendo i propri scopi. Poi• problema dei controlli, rispetto al quale si è ché si procede verso la privatizzazione, la creata una questione interpretativa. Chiedia- Atti Parlamentari — 13182 Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 mo controlli meno rigidi, sulla falsariga di petenze devono passare alle regioni. Tutta• quanto è avvenuto per le regioni ordinarie; via in questo stesso momento vi è qualcuno segnaliamo, comunque, un problema di che sta trattando sulla convenzione interna• coordinamento della normativa esistente. zionale sulle Alpi, scavalcando completa• Per quanto riguarda il tema della riforme mente le competenze delle regioni alpine. elettorali, se abbiamo poco da dire, perché entrambi i parlamentari della Valle d'Aosta CARLO TASSI. Le Alpi forse sono più ita• sono stati eletti in un collegio uninominale liane che regionali! maggioritario ad un turno, dobbiamo però ricordare a questo Governo che, soprattutto LUCIANO CAVERI. Sono più europee, se non sarà a termine, si troverà a doversi forse. occupare della questione della legge eletto• rale per il Parlamento europeo. Vogliamo CARLO TASSI. Per me sono i confini del• riproporre in questa sede la richiesta, più l'Italia. volte avanzata, di avere un europarlamenta- re valdostano eletto con lo stesso criterio LUCIANO CAVERI. Io le vedo già in chiave previsto per la Camera dei deputati e per il europea, Tassi. Tu, con la camicia nera non Senato. vai in Europa! Sicuramente nei prossimi mesi si affron• Aggiungo che chiediamo chiarezza — teranno anche tutti problemi relativi ai rap• trattandosi di argomenti urgenti — anche porti finanziari. Vi sono alcune questioni che sulla continuazione dell'autostrada del Mon• vanno chiarite: per esempio, quelle concer• te Bianco; al riguardo i ministeri hanno nenti la tesoreria unica. Occorre rilanciare, espresso pareri difformi. Chiediamo un pro• almeno copie metodo di lavoro, la questione nunciamento definitivo sulla ferrovia del della zona franca. Si è parlato di una finan• Gran San Bernardo tra Aosta e Martigny. ziaria a luglio; ebbene, mi auguro davvero Chiediamo finalmente una parola chiara sul• che se arriverà una legge finanziaria per la smilitarizzazione della Chivasso-Aosta, tempo non vi sia in essa la vecchia tiritera perché la convenzione su questa tratta fer• dei tagli alle regioni a statuto speciale ed alle roviaria scadrà nel 1994. Chiediamo come province autonome; mi auguro che siano mai la convenzione tra la RAI e la Presidenza effettuate finalmente le comparazioni tra le del Consiglio dei ministri sulla lingua fran• competenze che vengono esercitate ed i cese non venga applicata. I cittadini valdo• fondi a disposizione. stani nei telegiornali e nei giornali radio non Citerò rapidamente alcune altre questioni. possono ascoltare, come è loro legittimo Spero che con questo Governo si possa diritto, notizie in lingua francese. affrontare con molta serietà, in un rapporto Infine, consentitemi di chiudere questo di cooperazione, il problema del parco na• lungo elenco con qualcosa di più simpatico, zionale del Gran Paradiso; che si possa di più divertente. La Valle d'Aosta è l'unica affrontare, in un rapporto collaborativo, l'i• regione che dal dopoguerra ad oggi, sulla potesi di un espace Mont Blanc, cioè di base di un decreto ministeriale del 1947, ha un'area protetta del Monte Bianco; che que• sulle proprie targhe, accanto alla sigla della sto Governo eUmini subito l'attuale parteci• provincia, un leoncino. Questo sarà magari pazione di alcuni ministeri alla trattazione un segno marginale di autonomia, ma co• degli argomenti riguardanti la convenzione munque da luglio questo leoncino, in base a sulle Alpi. Pensate che quest'oggi in Valle quell'obbrobrio di codice della strada, ri• d'Aosta si tiene una riunione, cui partecipa• schia di scomparire. Può darsi che sia per no anche un rappresentante del Ministero un afflato sentimentale, ma noi abbiamo già dell'ambiente ed uno del Ministero del turi• avanzato una serie di richieste in proposito. smo, sul protocollo turismo della convenzio• Sarà forse il momento di fare la pace con il ne sulle Alpi. Qualche giorno fa il referen• ministro Costa (con il quale in passato, dum ha stabilito che responsabile del quando era alle regioni, avevo bisticciato) turismo non è il ministero, perché le com• per verificare se questo piccolo segno este- Atti Parlamentari — 13183 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 riore, che marca anche una differenza, pos• vare il ruolo di stimolo di fronte ad un sa essere mantenuto. Parlamento che (questo lo dobbiamo am• Questo era brevemente il Cahier de do- mettere con molta umiltà e consapevolezza léances che volevo presentare al nuovo Go• critica) qualche legge in più avrebbe pure verno. Il Presidente del Consiglio questa potuto farla! Non c'è stata la volontà politi• mattina ha detto di essere molto attento agli ca: il materiale c'era, la bicamerale ha lavo• equilibri istituzionali. Ebbene, mi auguro rato. La legge ^sulla riforma elettorale avrem• che questo Governo sia molto attento, nella mo potuto approvarla; e non lo abbiamo Repubblica, a non essere invasivo nei rap• fatto. Quanti giochi, prospettive, stimoli, porti con le regioni. Questo sarebbe già incertezze, paure, interrogativi! Quindi io molto importante rispetto al passato. credo che l'immagine di un Governo che Auspico altresì che il Governo sia sensibile stimola (ed è un aspetto della questione ai problemi delle minoranze linguistiche. Mi morale) il Parlamento e se stesso a fare il auguro che nel corso dell'attuale legislatura proprio dovere, cioè ad affrontare con co• si possa approvare la legge di tutela delle raggio, con consapevolezza, con serietà, con minoranze linguistiche, in applicazione del• credibilità il proprio ruolo, non debba essere l'articolo 6 della Costituzione, e che vi sia la giudicata negativamente. Credo che quello volontà di approvare la legge di tutela della delineato sia un impegno importante. minoranza slovena. In un altro punto la relazione del Presi• Erano queste le poche considerazioni che dente ci ha lasciato in qualche modo per• intendevo esprimere. Non resta altro da plessi. D'altra parte ciò era stato evidenziato aggiungere, se non che attendo la replica di già nel dialogo svoltosi durante le trattative domani e intanto auguro al nuovo Governo per la formazione di questo Governo relati• buon lavoro (Applausi). vamente al programma. Mi riferisco alla presentazione di un Governo che parte con PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• un termine. Anche se, per la verità, il Presi• revole Ferri. Ne ha facoltà. dente non l'ha detto, c'è stata però qualche frase che in qualche modo ci ha allarmato. ENRICO FERRI. Ricordo che sui banchi Ad esempio, quella relativa alla finanziaria, fiorentini di qualche anno fa il mio maestro, che si ipotizza possa essere approvata da un professor Paolo Barile, ci introduceva in un nuovo Parlamento, con un nuovo Governo. discorso affascinante e nuovo: quello della Questo certamente ha sollevato inquietanti titolarità dell'indirizzo politico delle istitu• interrogativi. Si è avuta la sensazione che in zioni. Allora qualcuno gridava allo scandalo. qualche modo si sia già scelta una strada in Si parlava di titolarità dell'indirizzo politico un ruolo difficile di mediazione con chi del Consiglio superiore della magistratura, vuole per forza andare ad elezioni affrettate, dell'intreccio tra le varie titolarità delle isti• senza considerare alcune regole fondamen• tuzioni, del confronto, del raffronto, dell'in• tali del clima politico e sociale di questo coraggiamento, del coordinamento! E quan• momento. to era vero quel discorso, se in realtà oggi la Non c'è dubbio che l'opinione pubblica, prima parte della relazione del Presidente, la gente, che è disorientata e preoccupata, rivendicando in una forma in qualche modo che vive drammaticamente questi momenti, nuova e coraggiosa un indirizzo politico del sa benissimo che le risposte non potrano Governo, ha messo obiettivamente un po' in venire solo da una riforma elettorale. Ciò allarme il Parlamento. vale soprattutto per una riforma elettorale Ebbene, la prima reazione è stata in qual• che ci spinge ad aggregazioni, che devono che modo di orgoglio ferito, perché certa• avvenire con un minimo di consapevolezza mente il rapporto tra Governo e Parlamento, politica. È necessaria un'adeguata matura• tra queste due istituzioni essenziali per la zione. Quanto è difficile oggi fare le intese! vita del nostro paese, è delicato. Su questa Quanti sollecitano alle intese, alle aggrega• prima parte del discorso credo che non si zioni! Nascono tanti movimenti, tante al• debbano avere dubbi: non si può disappro• leanze, tante cordate, che spesso mostrano Atti Parlamentari — 13184 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 però anche la loro debolezza: si finisce per portanti che lei, signor Presidente del Con• aggregarsi senza aver riflettuto sulle motiva• siglio, ha richiamato. zioni politiche, sugli obiettivi, sui valori da Io credo sia la prima volta che in un difendere. discorso del Presidente del Consiglio si ri• Perché una vera aggregazione sia possibi• chiamano con molta chiarezza i valori della le ci vuole quindi un tempo credibile, ma famiglia, del volontariato, di un impegno non per rimanere per forza legati ad urla sociale che va approfondito nei suoi tratti poltrona, per così dire, di potere, ma proprio operativi. Penso tuttavia che l'apertura di perché un momento di svolta così delicato questo dialogo sia un richiamo forte a quelle impone che ciascuna forza politica, quelle in forze politiche che si illudono di poter anda• crisi di identità, quelle che cercano effettiva• re avanti soltanto gridando e sovrapponendo mente forme più mature, più realiste, più le voci, senza fornire i contenuti di una moderne, più attuali di confronto e anche di politica da difendere. collaborazione, possano trovare effettiva• La nostra è una società che ha dei valori, mente un punto di riferimento diverso. non è distratta ed anzi sente con maggiore Ecco perché io credo che se veramente ci forza i momenti di incertezza. Quindi, questi sarà la volontà, con onestà intellettuale e sono i banchi (poco numerosi) di una social• serenità di giudizio, di affrontare questa democrazia che crede davvero in un fronte nuova esperienza, che potrebbe essere estre• popolare, che spera si allarghi e possa rag• mamente importante proprio perché nuova giungere un'intesa per arrivare ad un con• nella sua formazione, nel suo taglio, nel suo fronto con l'elettorato in modo che esso ruolo, saremo tutti disposti ad incoraggiarla, capisca che vi è buona fede e volontà di a fare ciascuno il proprio dovere, con corag• difendere i valori della centralità della per• gio, anche con entusiasmo. Questo però è sona umana, delle sue libertà civili, della un nodo che deve essere sciolto, per la famiglia come fondamento importante di credibilità del Governo, per la credibilità del una società da ricostruire poiché è stata programma. sfilacciata da alcuni tradimenti pesanti an• Nelle parole del Presidente del Consiglio che della classe politica e dei partiti. ho ritrovato lo spirito del nostro dialogo Io credo che questo sia un momento precedente, spirito che però non traspare prezioso, un momento delicato che non può negli intendimenti di alcune dichiarazioni essere affrontato nell'ottica di sempre, poi• che ci hanno lasciato in qualche modo per• ché occorre un grande senso di responsabi• plessi. lità. La voglia di difendere e di incoraggiare Come si può, per esempio, andare a nuove questo Governo c'è, però si deve arrivare elezioni politiche senza aver sciolto il nodo nella replica — che è importante: è un così pesante ed importante del finanziamen• momento politico fondamentale — ad una to dei partiti? La risposta deve essere data chiarezza di fondo. non soltanto al Parlamento, ma a tutto il Vorrei dire alle forze politiche che hanno paese, perché vi sono equivoci di fondo preannunziato l'astensione che tale loro po• terribili. Non si può lasciare l'Italia nell'in• sizione è possibile perché vi è una maggio• certezza generale, con i vuoti legislativi pro• ranza che garantisce l'appoggio al Governo. vocati dai referendum e quindi dalla volontà Siamo noi, dunque, che diamo loro la pos• popolare che spinge perché si facciano alcu• sibilità di astenersi e di assumere una deci• ne riforme essenziali, legate, intrecciate tra sione che è molto comoda. Questo fatto di loro. deve essere denunciato di fronte all'opinione Presidente, io credo che ci si debba muo• pubblica. E questa maggioranza deve essere vere in tal senso per rispondere ad esigenze ascoltata! di chiarezza e di democrazia. Non ci possia• Signor Presidente del Consiglio, le ho fatto mo avventurare a costruire un nuovo tipo di pervenire qualche messaggio perché ci sia• raccordo istituzionale, ad interpretare in mo sentiti in qualche modo un po' esclusi modo diverso una società in fermento senza dal dialogo generale nella fase di formazione difendere con molta chiarezza i valori im• del Governo: lo dico con molta chiarezza Atti Parlamentari — 13185 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 perché è vero e quindi non vi è nulla da pure è estremamente importante. Credo che nascondere. Poi, alla fine, lo abbiamo accet• un Governo serio debba finalmente affron• tato: siamo la solita forza moderata che tare questo punto e non solo a parole! Noi vuole difendere le istituzioni, che non vuole reclamiamo tempi brevi nei processi, che portare il paese allo sfascio e che, in fondo, rappresentano, per esempio, l'unica condi• china anche la testa per difendere il bene zione per riformare l'immunità e le autoriz• della società. zazioni a procedere. Questa disponibilità, però, deve essere Ritengo che il Parlamento si stia avviando valorizzata: non si può andare avanti con la verso una giusta direzione; ma soprattutto logica di sempre, perché i tempi sono cam• l'esecutivo deve saper dare alla giustizia gli biati. Non si tratta di una ribellione (che non strumenti per celebrare processi molto cele• avrebbe senso), ma di una consapevolezza ri. Ecco l'indirizzo politico, anche del Con• nuova. Credo che il gruppo socialdemocra• siglio superiore della magistratura! Quest'ul• tico potrebbe questa volta avere il coraggio, timo, già durante il terrorismo, proprio sotto strada facendo, anche di uscire dal Governo: la vicepresidenza di Vittorio Bachelet, dette tante volte abbiamo dichiarato da questi un indirizzo di politica giudiziaria, nel senso banchi che lo avremmo fatto, ma oggi nel di svolgere prima determinati processi — tu corso della riunione del gruppo abbiamo Maccanico lo ricorderai —, proprio per l'al• affermato con chiarezza che siamo disposti larme sociale creatosi e per quella esigenza a farlo, ritenendo si tratti di un atto di di risposta ad un interrogativo così inquie• grande lealtà verso i cittadini e verso l'opi• tante della coscienza civile. nione pubblica. Vorrei fare un altro breve riferimento per Con molta onestà e molta semplicità, quanto riguarda la giustizia: a mio avviso, ce quindi, signor Presidente, le dico che la la dovremmo mettere tutta per superare la nostra stima e il nostro appoggio lei li avrà, conflittualità, sempre più crescente ed acce• ad una condizione, che è molto semplice, sa, tra politica e giustizia. E non dobbiamo perché ritengo che l'intesa con la sua co• farlo soltanto a parole, in un dialogo a scienza di uomo di istituzione, espressione distanza che viene sempre variamente inter• di una società civile ragionevole, operosa e pretato; dobbiamo farlo attraverso alcune coraggiosa, si possa e si debba trovare. E regole di comportamento, alcune riforme da credo che allora il consenso si allarghi, varare subito e con urgenza, perché se cam• perché — è vero — ci sono tante persone di bia un certo tipo di clima, se ci proponiamo buona volontà in questo Parlamento, che al veramente di arrivare comunque ad elezioni di là degli schemi, dei partiti, delle barriere anticipate, allo sbaraglio, finiamo per asse• e di tutto quello che fa parte di un gioco condare soltanto un'ottica di parte, e non politico che finisce ormai per essere incom• l'ottica della gente, dell'opinione pubblica. prensibile ed inaccettabile, possono portarci In tal caso, credo che non ci intenderemmo ad una soluzione diversa. più fra istituzioni. Ed allora quel dialogo fra A mio avviso, inevitabilmente in un primo istituzioni che auspichiamo corretto, serio, momento alcuni temi possono sfuggire, nel• senza demagogia, verrebbe a mancare, per• la stesura di una relazione che è già ricca. ché l'obiettivo deve essere uno solo: l'attua• Mi riferisco, per esempio, ai problemi del• zione dello Stato di diritto, per la quale non l'informazione, che sono estremamente im• vi può essere contrapposizione tra le istitu• portanti: la riforma della RAI e delle teleco• zioni, altrimenti vuol dire che qualcosa non municazioni è uno dei punti fondamentali va e che le regole non sono chiare. Questo proprio per i rapporti fra società civile e è nell'interesse di tutti! istituzioni, anche in proiezione internaziona• Si tratta di un compito importante. Sicco• le. Mi riferisco poi al problema della giusti• me questo Governo ha nelle sue file tanti zia: lo voglio sottolineare non per amor di personaggi illustri, costituzionalisti di chiara firma, perché è stato richiamato e ritengo fama — e non soltanto per sentito dire, ma che sia uno dei temi più importanti, non perché li conosciamo e li apprezziamo; io li soltanto nell'ottica della giustizia stessa, che apprezzo davvero e sinceramente, perché Atti Parlamentari — 13186 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 hanno già dato prova limpida del loro pen• Con grandissimo rispetto e stima le dico siero in momenti difficili della vita italiana che noi non pretendiamo che lei trasformi — abbiamo un'occasione da non perdere. in poche ore la cultura del suo operare da Con il loro aiuto e con il loro stimolo — ecco servitore dello Stato, come l'ha giustamente un altro aspetto dello stimolo del Governo disegnato nella sua comunicazione di oggi, — questo Parlamento può veramente recu• nella cultura di un ambientalista. Sarebbe perare con forza un ruolo estremamente una sciocchezza da parte nostra. Ci permet• importante e di svolta della storia, che non tiamo, però, di invitarla a guardare, anche deve rimanere legata ad un Parlamento de• in un periodo così importante per il quale presso per alcune vicende. Vi deve essere un attribuiamo grande rilevanza alla sua auto• riscatto reale, che non sia di malcelato or• revolezza e al suo ruolo, a quanto sta avve• goglio, ma che sia la volontà di costruire e nendo negli Stati Uniti d'America. ricostruire questo momento in maniera In quel paese il presidente Clinton ed il suo chiara, con molta umiltà, ammettendo alcu• vicepresidente Albert Gore, che è un am• ne colpe ed alcune responsabilità, ma cer• bientalista di primissimo rango (di cui, se in cando di tracciare nell'interesse di tutti una una sera troverà un'ora, la invito a leggere strada più dignitosa, più libera e più demo• un volume diventato un best seller sulle cratica! (Applausi dei deputati dei gruppi questioni ambientali del suo paese), oltre a del PSDI e della DC — Congratulazioni). redigere programmi, hanno sistemato in ruoli chiave dell'amministrazione persone con una cultura ambientalistica avanzata. Il PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• ministro dell'interno Brud Babbit ha una revole Rutelli. Ne ha facoltà. grande esperienza nella gestione delle risor• se forestali dei parchi naturali; il sottosegre• tario per le questioni demografiche ed i FRANCESCO RUTELLI. Signor Presidente, diritti dell'uomo, senatore Tim Wirth, come signor Presidente del Consiglio, signori del primo atto ha ripristinato la quota di finan• Governo, si è parlato molto del nuovo e del ziamento degli Stati Uniti al fondo delle vecchio nella politica italiana, se ne parla e Nazioni Unite per la popolazione, cancellata se ne parlerà moltissimo nei tempi a venire. daU'amministrazione Reagan; la direttrice Lei mi permetterà, signor Presidente del generale dell'ufficio del bilancio, Alice Ri- Consiglio, di fare un'affermazione che non vlin, è una militante storica dell'ambientali• suoni per nulla presuntuosa da parte nostra: smo statunitense; la nuova direttrice dell'E- in realtà, il nuovo nella cultura e nella PA, l'agenzia per la protezione ambientale, politica contemporanea sta in larga misura è una leader del movimento ecologico degli nell'ambientalismo, in una realtà che in Stati Uniti, Carol Brower; inoltre, nei giorni Italia si affaccia da posizioni storicamente di scorsi hanno fatto ingresso negli uffici della minoranza, che stentano a pervadere le scel• Casa Bianca, come consiglieri di Clinton e te e le culture di chi ha responsabilità di Gore, alcuni dei più autorevoli dirigenti del Governo, ma che tuttavia rappresenta una World Resources Institute, ovvero del più sfida per la cultura contemporanea, per le importante centro di elaborazione e rifles• responsabilità che abbiamo per il futuro. sione sui temi ambientali globali, che ha Mi permetta, Presidente Ciampi, di ricor• sede a Washington. Le dico questo perché, darle che un suo compianto predecessore, il come sappiamo, una cultura ambientale professor Baffi, era anche presidente del non si improvvisa ed una cultura di governo comitato d'onore del WWF. Nella Banca ambientale appare ancora più difficile da d'Italia, quindi, vi era un fior di ambientali• improvvisare. Gli atti deU'amministrazione sta, che non a caso aveva intuizioni di Clinton si misurano oggi proprio su una prim'ordine che lo legavano, per le sue serie di problemi, di contraddizioni, di ap• convinzioni culturali, anche a questo filone puntamenti, legati alle grandi decisioni am• nascente, allora in via d'affermazione, del bientali. pensiero politico e sociale. Come abbiamo visto, l'amministrazione c Atti Parlamentari — 13187 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 ha predisposto una proposta di program• opere pubbliche con queste procedure ma energetico che taglia irrevocabilmente straordinarie (silenzio-assenso, conferenza gli investimenti per la fissione nucleare e che dei servizi, commissariamento e poteri sosti• rilancia in modo spettacolare gli investimen• tutivi), in totale ritardo nelle pianificazioni ti per le fonti rinnovabili di energia puntando territoriali ed idriche, sui rifiuti, sui trasporti sull'innovazione tecnologica. ed altro, e nulla innovando in materia di Sull'innovazione tecnologica con schiet• appalti, fa sì che l'urgenza e la necessità tissima vocazione ambientale a metà aprile saranno quelle future più che quelle che si l'amministrazione Clinton ha presentato un ritiene di fronteggiare oggi. programma di grande impatto per rilanciare Ancora una volta infatti ci troviamo di il ruolo strategico degli Stati Uniti nell'eco• fronte (e si tratta di uno degli ultimi lasciti nomia e nella produzione a livello interna• negativi del Governo Amato) ad una brutale zionale. Inoltre, sul tema delle foreste si è risposta per fare fronte alle difficoltà dell'oc• tenuto uno straordinario incontro nell'Ore• cupazione nei termini più vecchi e tradizio• gon (come sa, gli stati del Pacifico, Washin• nali della riapertura dei cantieri, anziché gton, Oregon e California, sono caratteriz• dell'investimento in una chiave strategica• zati da una forte maggioranza democratica). mente nuova. È qui presente la grande contraddizione: Ci troviamo di fronte, signor Presidente tagliare i boschi o difenderli insieme alle del Consiglio, anziché all'investimento, allo specie naturali. Come avrai seguito nelle smantellamento degli interventi per l'effi• settimane scorse, collega Tarantelli, Clinton cienza energetica, le energie rinnovabili ed ha promesso ima grande enfasi per il lavoro il risparmio; ci troviamo di fronte alla con• ed una grande priorità per l'occupazione ferma della non pianificazione del territorio senza contraddizione rispetto alle grandi ed alla conseguente distruzione che ne deri• scelte ambientali. Clinton ha poi firmato va per un patrimonio unico al mondo, di cui pochi giorni fa la Convenzione sulla biodi• l'Italia è fiera e che dovrebbe costituire la versità che la precedente amministrazione fonte di una straordinaria ricchezza per il Reagan si era rifiutata di firmare, con tutte paese e di una straordinaria attrattiva nel le contraddizioni che ciò comporta per le mondo; così come è avvenuto in passato e industrie farmaceutiche e per i grandi grup• rischia oggi di non essere più se continuere• pi multinazionali americani rispetto al ruolo mo (potrei fornirle diversi dati, ma mi limi• che quel governo può avere. Grande impor• terò ad uno solo) a produrre nel bel paese tanza è stata attribuita dal nuovo governo ogni anno una quota di cemento prò capite statunitense ad un programma per le città, doppia rispetto a quella che si mette in per la qualità della vita, per interventi razio• campo negli Stati Uniti e nell'ex Unione nali sul trasporto pubblico (tema assoluta• Sovietica, che pure hanno territori tanto mente inedito in vaste aree del paese). diversi dal nostro per estensione e caratteri• Richiamo tutto questo, signor Presidente stiche orografiche; e in ogni caso, conside• del Consiglio, perché indubbiamente ad una rata la dimensione, il paragone non può politica ambientale che rappresenti un pila• neanche essere fatto. stro della politica economica, ovvero che sia Noi consumiamo prò capite, in un anno, tutt'uno con essa, si lega a nostro avviso la il doppio di cemento di tutti i paesi parago• possibilità di una nuova politica economica. nabili al nostro per struttura economica e Diciamo questo in un paese come il nostro, produttiva. Continua una politica miope dei in cui il WWF — che ho citato poco fa — trasporti, continua — ed è proseguita pur• nel trasmettere a tutti i parlamentari le sue troppo in tutti questi anni, signor Presidente osservazioni su tre provvedimenti del Gover• del Consiglio — una politica di cooperazione no (interventi urgenti a sostegno dell'occu• internazionale la quale, anziché essere lega• pazione, interventi urgenti a favore dell'eco• ta ai concetti stabiliti solennemente e con nomia e misure urgenti per l'accelerazione forza — anche se purtroppo senza decisioni degli investimenti ed il sostegno all'occupa• conseguenti — nella conferenza mondiale zione) conclude dicendo che il rilancio delle delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro sul- Atti Parlamentari — 13188 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 l'ambiente e lo sviluppo, ed essere sosteni• di portarle durante la discussione per com• bile dal punto di vista ecologico e sociale è prendere se, anche in tale sede — che per purtroppo dissennata e rapinatrice. lei rappresenta la prima esperienza, all'inter• Signor Presidente del Consiglio, le segnalo no della quale emergeranno accenti ed ar• anche in questo caso gli indirizzi del nuovo gomenti molto diversi: da parte nostra, si governo americano — si tratta di lineamenti avrà uno spirito estremamente costruttivo molti interessanti — per quanto riguarda il —, potranno essere utili per assumere, in- rapporto fra lavoro, creazione di posti di troiettare e dunque proiettare all'esterno lavoro e cooperazione internazionale. Le alcuni orientamenti che giudicheremmo più segnalo, inoltre, le grandi potenzialità di un rilevanti, più significativi e comunque profi• paese come il nostro per dar vita ad una cui in campo ambientale innanzitutto. cooperazione feconda allo sviluppo sosteni• Signor Presidente del Consiglio, i deputati bile — pensiamo, ad esempio, a tutto il del gruppo dei verdi avevano chiesto — campo energetico verso i paesi del Mediter• prima che si perfezionasse l'incarico asse• raneo, del Medio Oriente e africani —, ad gnatole dal Capo dello Stato — che il cam• un dialogo costruttivo con le popolazioni, ad mino del nuovo Governo fosse legato al un impatto sano sul nostro apparato produt• conseguimento di alcuni obiettivi: elezioni tivo, all'utilizzo pieno delle risorse che lo con le nuove regole e in tempi ravvicinati; Stato ogni anno assegna alla cooperazione soppressione sostanziale dell'attuale regime internazionale. Vorrei ricordarle che il Go• delle autorizzazioni a procedere, dell'immu• verno Amato non aveva neppure tradotto in nità parlamentare prevista dalla Costituzio• lingua italiana «l'agenda 21», quella che è ne; fronteggiamento della crisi economica e stata definita la Bibbia — o, comunque, un della criminalità organizzata. importantissimo indirizzo — delle politiche Sul primo punto, sul quale tornerò tra ambientali e sociali per il ventunesimo seco• breve, lei ha parlato in modo chiaro. Per lo (di qui trae il suo nome), approvata a Rio quanto riguarda il secondo, sottolineo — ai de Janeiro e sottoscritta solennemente an• colleghi della democrazia cristiana in parti• che dal nostro paese. Questo documento colare — il tempo e le occasioni che abbia• dovrebbe diventare una linea guida per l'o• mo perso, nonché la prova di debolezza che perato di tutte le amministrazioni dello Stato in fondo ha dato il Parlamento nel non e di tutti i ministeri. accogliere l'impostazione che il collega Pais- Signor Presidente del Consiglio, sembre• san ed il mio gruppo avevano presentato fin rebbe esservi una contraddizione tra queste dall'inizio. nostre riflessioni e la richiesta di delimitare Per quanto riguarda la riforma dell'artico• l'azione del Governo, e una contraddizione lo 68 della Costituzione, occorre mantenere tra queste dichiarazioni e la mia decisione il regime dell'autorizzazione per i voti e- — condivisa dai miei colleghi — di uscire dal spressi e le opinioni date, bisogna mantenere Governo, dove avremmo potuto sostenere e l'autorizzazione per l'arresto, ma soppri• difendere tali tematiche. merla in tutti gli altri casi. Sapevamo quale Vorrei tentare di rispondere con chiarezza rotolamento si rischiava di innestare — e per in merito a questi due aspetti. Vi sarebbe certi versi si è innestato — tra poteri dello una contraddizione sul primo se noi, anzi• Stato, tra Parlamento e magistratura; sape• ché un'inversione di tendenza culturale e vamo anche che in troppi casi la richiesta di politica e — mi si passi il termine — strate• autorizzazione a procedere o l'invio di un gica, pretendessimo un progetto organico di avviso di garanzia assomigliano già ad una Governo. Signor Presidente del Consiglio, condanna eseguita. D'altro canto, il trince• noi non le chiediamo e non le avremmo rarsi dietro l'immunità parlamentare asso• chiesto questo, ma le chiediamo di conside• miglia in molti casi al tentativo di avvalersi rare con attenzione, nella sua replica — e li di uno scudo indebito che rende, nell'attuale considereremo anche noi con grande atten• momento storico del paese, il parlamentare zione, in vista del voto che e dobbiamo diverso da quello che il cittadino vuole e esprimere —, gli argomenti che tenteremo chiede che sia. Salutiamo quindi con grande Atti Parlamentari — 13189 — Camera dei Deputati

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, gioia il fatto che quell'impegno politico e nella totalità della nuova compagine dei i parlamentare dei verdi, ma non solo dei sottosegretari. Comprendo i problemi che si verdi, si avvìi ad ottenere un importante sono prodotti, ma verifico anche che i risul• risultato. tati non sono stati sempre brillantissimi ed Rispondo al secondo quesito cui ho prima in alcuni casi essi sono decisamente conte• accennato, signor Presidente del Consiglio: stabili. non sarebbe stato meglio, per i verdi, soste• Risultati si sono avuti anche nei tempi e nei nere questi argomenti all'interno del Gover• modi sicuri che ella ha voluto porre come no? Le dico quel che penso, che lei natural• orizzonte dell'operato del Governo: senza mente già conosce, ma che voglio lasciare, limiti e senza termini, ma con un termine che spero con chiarezza, agli atti della Camera. è politico. Ci diamo un obiettivo, ci ripromet• Con il voto dell'Assemblea di Montecitorio tiamo di realizzarlo: il Governo avrà esaurito sulle richieste di autorizzazione a procedere la sua funzione all'atto del conseguimento di nei confronti dell'onorevole Craxi è avvenu• quell'obiettivo. Sarà compito del Parlamento, to qualcosa di irreversibile. L'orizzonte po• con — speriamo — la sollecita cooperazione litico del Governo è cambiato, perché si è del Governo che lei ha annunciato, percorre• profilato con molta chiarezza quello che mi re questa strada: compito del Parlamento sono permesso di esporle subito dopo tale nella sua autonomia. voto: e cioè che il suo tentativo e l'unione Mi permetta ancora di dirle, signor Presi• possibile di forze sane e democratiche si dente del Consiglio, che nella nostra fortis• sarebbero trovati in minoranza nel Parla• sima richiesta — che non ho sentito nel suo mento e ci si sarebbero trovati di nuovo, discorso, ma che mi auguro di sentire nella inevitabilmente, per la convergenza delle sua replica — di legare i temi dell'ambiente posizioni di chi difende i privilegi della vec• a quelli sociali dell'occupazione vi sono pro• chia nomenklatura e di chi si oppone, non prio le preoccupazioni di fondo della nostra diremo soltanto alla svolta, ma persino alla cultura, che è ecologica, democratica e so• transizione democratica verso quel sistema ciale. So bene che lei ha detto — e lo compiuto di alternanza al quale il nostro sottolineo come un fatto positivo ed impor• paese deve arrivare. tante — che occorre lavorare per «una so• Sapevamo bene quali erano i pericoli in cietà che offra lavoro ai giovani» in forme di quelle ore e quali sono state le conseguenze solidarietà collettiva, con regole chiare, una di quel voto perfido ed irresponsabile. C'è società in cui «i problemi dell'occupazione, tra di noi, ancora oggi, chi avrebbe voluto della disuguaglianza, della necessaria solida• che noi avessimo tenuto duro ed avessimo rietà fra cittadini non trovano spontanea e associato alla denuncia di quel voto perfido soddisfacente soluzione nelT agire libero e il tentativo di tenere in vita quell'originaria incontrollato delle forze economiche, ma posizione nel Governo. Il mio giudizio — richiedono un'azione pubblica lungimiran• assunto, debbo dire, non in modo emotivo, te»; è un'impostazione molto importante, ma in serena coscienza — è un altro: è che noi sottolineiamo. mutato l'orizzonte del Governo e le nostre Il nostro gruppo ha organizzato un semi• dimissioni da quest'ultimo hanno portato nario credo dai risultati non proprio disprez• risultati che altrimenti non si sarebbero ot• zabili sui temi dell'occupazione e dell'am• tenuti. biente: le trasmetterò quegli atti, così come Mi riferisco alla posizione che si è raccolta le farò pervenire le proposte della Lega a proposito della riforma del regime delle ambiente, che ancora pochi giorni fa ha immunità parlamentari, all'annuncio che il rilanciato un piano per l'occupazione — la senatore Andreotti ha dato nei giorni succes• riconversione ecologica dell'economia in sivi a quel voto, alla scelta oculata — vada un'Italia più pulita — che affronta i grandi ad essi il mio saluto ed il mio omaggio — temi dell'organizzazione delle città, trattan• dei nuovi ministri. Essi hanno una qualità do questioni come la coibentazione degli notevole; mi sia anche permesso di dire che appartamenti di abitazione, la politica di identica qualità non possiamo riscontrare risparmio energetico, i trasporti urbani, la Atti Parlamentari — 13190 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 riqualificazione dei centri storici, la rifore• Voglio rilevare che, nonostante questi atti stazione, la «rinaturazione» di centomila chi• simbolici, è qualcosa di più quello che è lometri di sponde fluviali, l'assistenza all'a• avvenuto da parte dei verdi. Abbiamo contri• gricoltura, la manutenzione del territorio. buito a far sì che, con l'unificazione tra Ritengo che questi temi potrebbero e dov• Ministero dell'ambiente e Ministero delle a- rebbero essere assunti direttamente come ree urbane, avviasse il suo cammino quella un grande segno da lanciare ai giovani ed ai prospettiva che dovrà portare anche in Italia, cittadini tutti, per un'impronta diversa della come nei paesi anglosassoni, a un Ministero politica dell'occupazione e per una socialità del territorio che nella nostra intenzione dov• ecologicamente attenta e mirata. rà assumere le competenze dell'agenzia per C'è stato, signor Presidente del Consiglio, l'ambiente, alla quale lei, signor Presidente per pochi giorni un ministro esponente del del Consiglio, si è richiamato nel suo inter• gruppo dei verdi all'ambiente. Io ho potuto vento, nel quale ha detto — voglio ribadirlo e voluto adottare solo alcuni provvedimenti dandogliene atto — che la tutela dell'ambien• e assumere solo alcune iniziative non con• te si deve trasformare «da elemento margina• troverse — perché avrei ritenuto scorretto le ed aggiuntivo a interesse primario e diffuso fare altro —: tuttavia, credo che nel piccolo della collettività». spazio e nelle poche opportunità concesse e Ma oltre a quelle dell'agenzia per l'am• consentite vi siano alcuni indirizzi che mi biente vi sono le competenze del Ministero auguro il ministro Spini — cui va la nostra dell'agricoltura e foreste. Il corpo delle guar• stima personale e politica — voglia racco• die forestali, come ricorda il nostro collega gliere e sviluppare. Pratesi, dovrebbe divenire — e il nostro Ad esempio, abbiamo sottoscritto con il gruppo l'ha proposto — un vero e proprio Ministero dell'agricoltura un accordo di pro• corpo per la vigilanza a salvaguardia del gramma per cofinanziare interventi agro• territorio. Vi è poi l'acquisizione delle com• ambientali nei parchi nazionali, un'iniziativa petenze del Ministero dei beni culturali e che potrà consentire l'avvio di quella politica ambientali riguardanti, appunto, i beni am• di alleanza fra agricoltura ed ambiente che bientali, l'applicazione della cosiddetta legge in questi anni non si è mai realizzata, così Galasso, e di quelle oggi proprie del Ministe• come la reale partenza dell'economia dei ro dei trasporti e della marina mercantile per parchi nazionali e di un mercato dell'agri• ciò che concerne la salvaguardia delle coste, coltura biologica, ecologica, a minore im• l'istituzione e l'esistenza di aree protette, di patto chimico inquinante, che non si è mai oasi, riserve e parchi marini. riuscito ad avviare nel nostro paese. Signor Presidente del Consiglio, è un cam• Oltre a istituire alcune riserve naturali mino molto importante e sono lieto che la attese da tempo, a diffidare l'amministrazio• nascita del suo Governo si leghi a questa ne del comune di Roma in riferimento a rilevante unificazione tra Ministero dell'am• un'importante infrastruttura realizzata sen• biente e Ministero delle aree urbane, quello, za tener conto delle prescrizioni necessarie cioè, che si occupa dei problemi delle città, del Ministero dell'ambiente, oltre ad ottene• delle infrastrutture, in particolare per la re la pubblicazione di un'importante circo• mobilità, e della lotta all'inquinamento ur• lare (rimasta archiviata) del ministro Ripa di bano. Queste, infatti, sono state tra le prin• Meana, a rivolgere con due lettere all'ENEL cipali competenze del Ministero delle aree e al ministro del tesoro la richiesta, rispetti• urbane. Si tratta, dunque, di scindere irre• vamente, di applicare una politica sostenibi• versibilmente la politica ambientale, del ter• le e coordinata con l'obiettivo (quello che il ritorio, da quella che fino a pochi anni era governo americano ha assunto formalmen• la cultura dominante, che in realtà ci porta• te) di riduzione delle emissioni di anidride va ad avere, sotto l'egemonia del Ministero carbonica legate all'effetto serra, al fine di dei lavori pubblici, un ministero degli appalti stroncare questo inquietante fenomeno, non contrapposto a un ministero marginale del• è stato possibile fare di più. Mi auguro che l'ecologia o della difesa dell'ambiente. lo faccia il ministro Spini. Per i verdi, tuttavia, è avvenuto qualcosa Atti Parlamentari — 13191 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di molto più importante con il pur breve venti esterni il Parlamento. Tuttavia, con il ingresso nel Governo da lei presieduto, si• voto di giovedì scorso il Parlamento si è gnor Presidente del Consiglio. Mi riferisco a delegittimato da solo. Ciò non toglie che quel passo politico che mai si era realizzato sappia e possa trovare altre nuove buone e che è stato largamente condiviso dalla base occasioni di decisione e di azione quali cer• di sostegno del nostro movimento, così va• tamente se ne sono registrate in questi mesi. riegato, differenziato, ricco di diversità rile• Poiché non dimentico che per un'intera vanti. Si è compreso che è venuto il momen• legislatura ho partecipato all'esperienza dei to di affermare una cultura di governo e di deputati radicali che non presero parte al assumere responsabilità appunto di gover• voto per denunciare l'illegittimità di un Par• no, per contribuire in questa transizione al lamento eletto in base a decisioni e condi• cambiamento democratico del nostro paese zionamenti partitocratici, allora credo che si e per imporre o concorrere a determinare debbano recepire, con un dialogo trasparen• certi cambiamenti culturali (lo ho detto al• te e limpido, quegli argomenti, signor Presi• l'inizio del mio intervento), di contenuti (ho dente Napolitano, che vengono oggi dall'o• cercato di indicarli) sui quali i verdi sono pinione pubblica. La posizione dei radicali nati e finora hanno trovato il senso della loro nella IX legislatura fu poco compresa dall'o• esistenza. pinione pubblica. Oggi quello stesso giudizio Abbiamo valutato che, occorrendo condi• è compreso se non preteso dall'opinione zioni politiche minime per poter mettere in pubblica e lo vediamo anche dal consenso campo tali obiettivi, io non avrei potuto che raccoglie la proposta del collega Peco• conseguirli in modo serio, legato al salto di raro Scanio di intervenire eventualmente qualità dell'esperienza dei verdi, in quanto i con strumenti rigidi di confisca dei beni tempi disponibili non sarebbero stati ade• illecitamente accumulati. guati al riordino strutturale dei Ministeri Mi permetto di aggiungere che agli occhi dell'ambiente e delle aree urbane, conside• dei cittadini è dimostrato che, purtroppo, la rata l'agibilità parlamentare con la quale il legittimità originaria del Parlamento è forte• Governo deve misurarsi. L'adozione delle mente viziata dalle modalità con le quali priorità del Governo nei tempi prevedibili esso è stato eletto: un Parlamento in cui cui lei si è correttamente richiamato, signor troppe forze e singole persone hanno otte• Presidente del Consiglio, non avrebbe con• nuto successo e troppe hanno patito l'insuc• sentito di raggiungere il risultato stabile che cesso a causa di un inquinamento diretto di il fatto innovativo della presenza dei verdi natura economica e finanziaria che oggi è avrebbe dovuto comportare. venuto alla luce in tutta la sua dimensione Come è stata considerata da parte delle con estrema chiarezza. Ciò — ripeto — non altre forze politiche e parlamentari tale no• mi ha mai spinto a dichiarare illegittimo o stra esperienza? delegittimato il Parlamento. Mi spinge, tut• Voglio sottolineare il rispetto e la conside• tavia, a dire — ed ha portato i verdi a dire razione espressi nei confronti della nostra — che al più presto occorre rinnovare il decisione. Dico al mio amico e collega Pan- Parlamento secondo nuove regole. Questo nella che in questo quadro hanno forse un Parlamento ha in ogni caso la legittimità e po' stonato alcune sue prese di posizione deve dimostrare la forza democratica di orientate a criticare il nostro atteggiamento determinare esso stesso le nuove regole di in riferimento alla sua richiesta di una dura• una tale rigenerazione; in questo assolverà ta piena della legislatura. Marco Palmella ha alla sua funzione storica nella transizione svolto un intervento molto importante ed dalla vecchia alla nuova Repubblica. apprezzato dal nostro gruppo, quindi non è Credo che da questo punto di vista i assolutamente in polemica con lui che svol• cittadini si siano dimostrati e si dimostrino gerò le seguenti considerazioni. Intendo dire saggi ed avveduti. Essi infatti comprendono, una cosa molto semplice e, mi auguro, per quanto possiamo riscontrare nell'opinio• condivisibile. ne pubblica, l'importanza di un Governo di Non ho mai definito delegittimato da e- transizione; un Governo che governi ma che Atti Parlamentari — 13192 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 vari in tempi brevi la legge elettorale, che riformatrici; è il tempo di mettere in campo, awii il superamento del vecchio sistema signor Presidente del Consiglio, la prospetti• partitocratico e che tuttavia non si rassegni va di una unione o di una federazione di e non subisca lo sfascio nonché le tentazioni forze di progresso (ecologiste, della cultura del «tanto peggio, tanto meglio». laica e cattolica democratica e della sini• Vorrei rivolgere agli amici della Rete Tin- stra), che sappia modificare il panorama vito a non chiamarsi fuori dal dibattito at• politico almeno nella misura in cui è già tuale ed anzi a parteciparvi. Lo faccio ami• cambiata la geografia delle coscienze nel chevolmente e perché questo Governo ha nostro paese. Non trascuriamo l'innovazio• chiaramente spiegato che intende svolgere ne proveniente dai partiti tradizionali: oltre una funzione di garanzia per la realizzazione al fatto nuovo che riguarda Mario Segni, le di impegni che stanno a cuore anche ai decisioni recenti del partito socialista, i mu• colleghi della Rete, come l'attuazione dell'e• tamenti nella democrazia cristiana, il trava• sito referendario e la modifica del regime glio, collega Battistuzzi, nei partiti laici, gli delle immunità parlamentari. atti significativi del partito repubblicano ita• Con questo spirito, signor Presidente del liano. Consiglio, esprimeremo un voto di astensio• Concludo con due osservazioni. Anzitut• ne; è la decisione alla quale è pervenuto il to, devo sottolineare che esiste un problema nostro gruppo parlamentare, dopo un'am• delicato. Pur apprezzando la prudenza delle pia discussione, nella riunione che si è svolta sue comunicazioni sulle modalità della rifor• nel pomeriggio di oggi. Credo (mi rivolgo ad ma elettorale, signor Presidente del Consi• altre anime e culture della sinistra) che oggi glio, vogliamo sottolineare l'intreccio tra il occorra superare posizioni ideologiche. Vor• processo di riforma elettorale e ima Costitu• rei fare una brevissima citazione non cano• zione che prevede maggioranze qualificate nica, tratta dal settimanale Cuore, che ri• per essere modificata. Ribadisco (l'ho già guarda un argomento serio. Sotto l'occhiello accennato in precedenza) l'importanza che «Sinistra divisa», è stato pubblicato un arti• il Parlamento assuma le sue responsabilità e colo intitolato «Mi piego, non mi spezzo», in che il Governo contribuisca a pilotare quello cui si legge: «Al di là delle banalizzazioni che lei ha chiamato il buon esito del proble• strumentali rimane un problema vero e ma fondamentale. Occorre dunque rispetto drammatico, il difficile rapporto tra la sini• per la volontà popolare, salvaguardia delle stra e la vittoria che, tradotto senza ipocri• voci di minoranza nell'ambito del nuovo sia, vuole dire: piuttosto che rinunciare ad sistema elettorale e garanzia di scelta di un pezzo della mia identità, rifiuto di asso• maggioranza. Come ricorda spesso il collega ciarmi ad altri, preferisco tutelare me stesso. Giuliani, quest'ultima non consegue automa• Questa posizione è davvero perdente, non ticamente dall'applicazione del sistema solo in termine di voti, ma di cultura. Insom• maggioritario uninominale, che non neces• ma, la sinistra deve fare prestissimo ciò che sariamente potrebbe determinare maggio• non ha fatto mai: lasciarsi alle spalle ogni ranze coerenti. Tale sistema, quindi, deve divisione fittizia per convergere su un pro• essere studiato negli impatti e nei risultati getto comune. Potrebbe essere l'ultima oc• che può comportare. casione per molto tempo a venire». Ritengo Siamo in una transizione. Nei giorni scorsi che una parte importante del Parlamento qualcuno ha citato il caso del CLN che dovrà riflettere e stia già riflettendo positiva• doveva camminare insieme al Governo Ba• mente su questi argomenti. doglio: lei, signor Presidente del Consiglio, Positivo è il rapporto con il PDS, che noi non è Badoglio e non c'è il CLN. L'Italia, oggi salutiamo. Il collega Occhetto sa bene per fortuna, oggi si trova in una situazione che non accetteremmo mai logiche di ege• molto diversa. Apprezziamo molti punti del monia; sono certo che ormai non è più suo discorso, per esempio la schietta fuoriu• questa, prevalentemente, la cultura del suo scita dal lascito partitocratico, in particolare partito. Siamo in campo aperto, andiamo in per quanto concerne il bilancio. A questo campo aperto con le forze democratiche e riguardo, forse, a causa di un lapsus, ha Atti Parlamentari — 13193 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 sbagliato di un fattore mille, nella lettura, la dente del Consiglio ricercherà la sua mag• cifra che corrisponde al debito pubblico: se gioranza nel Parlamento, lei avrà da noi mi permette, questo è abbastanza significa• l'attenzione che già in tutti questi primi passi tivo! Apprezziamo anche ciò che di duro e ha ottenuto, affinché lei rappresenti davvero di brutale vi è stato nelle sue parole, come quel Governo di garanzia nel passaggio dal quello che lei ha detto in merito al regime vecchio al nuovo, con le sue luci e le sue dei controlli e al riordino e alla riforma della ombre. Noi cogliamo le luci e le valutiamo pubblica amministrazione. positivamente; sottolineiamo le ombre e ci Le preannuncio un'astensione politica, un auguriamo che siano anch'esse rischiarate voto politico di astensione del nostro grup• ed iUuminate. Da qui il nostro giudizio che po, che non è una mediazione tra posizioni, ci porta ad una astensione, che è un voto pur esistendo tra di noi serie e ragionate responsabile, costruttivo, propositivo, per posizioni diverse. Ho grande rispetto (ed il fare la nostra parte in questa transizione nostro gruppo nel suo insieme lo nutre) repubblicana. verso quanti avrebbero voluto tenere ferma La ringraziamo, signor Presidente del la posizione che avevamo assunto, così co• Consiglio, per avere posto al servizio del me verso quanti, nel filone di un'attenzione paese la sua storia e credibilità di servitore prioritaria ai temi ecologici e sociali, voglio• della cosa pubblica. Ringraziamo gli altri no sottolineare l'inadeguatezza del suo di• ministri che con lei si accingono a questa scorso programmatico, dei suoi intenti ri• impresa. Ci auguriamo di poter concorrere spetto alla radicalità di contenuto delle nel Parlamento ad una stagione che sarà posizioni verdi. Noi confidiamo che lei, nella breve ma dovrà essere decisiva ed intensa, replica, non tanto a questa radicalità (che è per il ricambio democratico che l'Italia a- la nostra, che noi difenderemo, su cui ci spetta, per quella scelta di alternative demo• batteremo nel Parlamento come nel paese), cratiche, chiare, nette che dal nuovo sistema ma a quelle ragioni culturali voglia e sappia elettorale e dopo le nuove elezioni il paese richiamarsi. si attende e dovrà adottare. Ci auguriamo di poter votare sempre a Noi saremo presenti in questa fase, sare• favore dei provvedimenti del Governo: sa• mo attivi per le aggregazioni democratiche rebbe un fatto positivo. Tuttavia le diciamo necessarie, dopo questa fase di transizione. subito che saremo una fortissima opposizio• Cercheremo di fare la nostra parte nella ne nel merito di provvedimenti che non società per i contenuti ambientalisti che, a condividiamo, che non condividessimo, che nostro modo di vedere, rappresentano il non condivideremo. Glieli abbiamo già se• nuovo e ci auguriamo che il suo Governo gnalati, a cominciare dal decreto n. 101; le vorrà comprenderli (Applausi dei deputati chiediamo di intervenire per ritirare il decre• dei gruppi dei verdi e del PDS — Congratu• to De Lorenzo sulla sanità, per revocare le lazioni). misure per la cessione del patrimonio dello PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• Stato. Staremo a vedere. Siamo qui in Par• revole Labriola. Mi scuso con l'onorevole lamento a darle questo voto politico, che è Mastella, che lo precedeva nell'elenco degli un fatto per noi importante, che è un passo iscritti a parlare, ma darò la precedenza senza precedenti per i verdi, i quali sono all'intervento dell'onorevole Labriola affin• sempre stati all'opposizione. ché egli possa subito dopo assumere le fun• Non è un'apertura di credito in bianco. Se zioni di Presidente di turno. il suo sarà un Governo del Parlamento, Ha facoltà di parlare, onorevole Labriola. come è avvenuto fin dalla procedura di sfiducia al Governo Amato, grazie all'auto• SILVANO LABRIOLA. Naturalmente mi revole, accorta e severa vigilanza del Capo scuso anch'io con l'onorevole Mastella e con dello Stato, con il «no» alle contrattazioni gli altri colleghi che involontariamente pre• con i partiti, con il venire in questa Assem• cedo nel tempo in questa dichiarazione di blea a chiedere il consenso libero dei parla• giudizio che a nome del gruppo socialista ho mentari; se sarà un Governo in cui il Presi• l'onore di esporre. Atti Parlamentari — 13194 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

Signor Presidente, signor Presidente del guito fin dall'inizio (per tradurre in termini Consiglio, vorrei dire preliminarmente che concreti) il fine di ottenere che vi fosse noi abbiamo accolto con un senso di soddi• un Governo nella pienezza dei suoi poteri; sfazione politica la presenza oggi, in aula, come noi abbiamo detto, con un linguaggio del Governo. sintetico ma espressivo, un Governo poli• Fin dal momento in cui si è aperta di fatto tico. una crisi politica, in conseguenza dei muta• Ebbene, il primo giudizio che diamo dopo menti che si prevedeva sarebbero intervenu• aver ascoltato attentamente le dichiarazioni ti (e poi sono intervenuti) con il referendum del Presidente del Consiglio, sia sulla parte del 18 aprile, abbiamo infatti perseguito un istituzionale, sia sulla parte di politica eco• obiettivo essenziale, quello di esentare il nomica, sia sulla parte di politica internazio• nostro paese, la nostra società, da una dop• nale, è che il Governo — quali che siano le pia crisi. Innanzitutto, da una crisi oggetti• affermazioni contenute in questa o in quella va, storica, seguita a un mutamento. E sul parte delle dichiarazioni del Presidente del segno del mutamento poi cercherò di torna• Consiglio, quale che sia la lettura che di re per sottolineare il giudizio socialista su di questa o di quella parte si voglia dare — è esso, che non è un giudizio negativo; non lo fuori discussione un Governo che si presenta è nemmeno per la parte che riguarda il con connotati assolutamente lontani da tempo che è passato dalla nascita della quelli tipici di un Governo di affari o di un Repubblica, un tempo che ha dato frutti Governo di ordinaria amministrazione. molto positivi, sui quali torneremo... Il Governo si presenta con idee molto chiare. Poi vedremo il modo con il quale queste idee possono essere utilizzate nel PRESIDENTE. Vorrei pregare i colleghi dibattito politico e istituzionale in materia di del gruppo dei verdi di accomodarsi. problemi delle istituzioni. C'è stato anche un Continui pure, onorevole Labriola. cenno alle questioni della giustizia, che nel corso del lavoro successivo del Parlamento e del Governo cercheremo di approfondire SILVANO LABRIOLA. Noi abbiamo mirato perché è un accenno molto interessante, ad evitare al paese che a questa crisi, deter• anche se, per ragioni di brevità, sintetico. minata da ragioni storiche, se ne aggiunges• Comunque, dicevo, sia dal punto di vista se un'altra, che noi continuiamo a conside• istituzionale, sia dal punto di vista della rare molto negativa e rischiosa. Mi riferisco politica economica è un programma e sono alla possibilità che il mutamento avvenisse degli impegni che hanno un grande respiro. in una condizione di debilitazione delle isti• Quale sarà la lunghezza del tempo di tuzioni e con la dimostrazione dell'incapaci• questo respiro dipende dalle circostanze po• tà delle istituzioni republicane di fornire esse litiche. Ma nessuno, nemmeno il Governo la soluzione... (lo dico per assurdo, evidentemente), potrà Se l'onorevole Battistuzzi consente al rap• domani trovare, nella presentazione politica presentante socialista di svolgere il suo in• del gabinetto, giustificazioni ad ima succes• tervento, io gli sarò particolarmente grato. siva dichiarazione di compimento per il tem• po limitato dell'azione del Governo; né dal PRESIDENTE. Prego i colleghi di evitare punto di vista delle istituzioni né dal punto capannelli, specie nelle vicinanze dell'ora• di vista della politica economica e sociale. tore. Cercherò ora di dire perché i socialisti ritengono che questo sia un giudizio medi• tatamente obiettivo delle dichiarazioni del SILVANO LABRIOLA. Noi volevamo in so• Governo. stanza consentire che le istituzioni determi• Ma prima voglio fare due riflessioni, che nassero e determinino, esse, le forme e i servono non solo per ripristinare una verità modi del nuovo assetto costituzionale e po• storica, ma anche per dare un segnale. E il litico della Repubblica. Abbiamo cioè perse• Presidente del Consiglio ne prenda atto, Atti Parlamentari — 13195 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 essendo il nostro uno dei gruppi parlamen• —, a cominciare dal porsi in discussione tari costitutivi della maggioranza di sostegno dell'esperienza elitaria con la creazione di (perché questa è la posizione socialista: sia• due grandi movimenti politici organizzati in mo uno dei gruppi parlamentari costitutivi partiti. La forma del partito in una società della maggioranza di sostegno). Il Presidente che ha ancora delle grandi debolezze civili del Consiglio dunque cortesemente annoti non è, infatti, vantaggiosamente sostituibile, queste riflessioni, perché esse avranno in• a pena di problemi di democrazia. fluenza sul comportamento dei socialisti in La ragione elitaria dello Stato unitario è seguito, dopo la concessione della fiducia, stata posta in discussione con la nascita, non per la quale, evidentemente, noi siamo leal• a caso contemporanea, del movimento so• mente e sinceramente impegnati. cialista e del movimento cattolico popolare. Noi non diamo, signor Presidente del Con• Quel segnale fu interrotto (io aggiungo, non siglio, un giudizio diverso da quello che dà a caso) dal colpo di mano autoritario e poi l'esecutivo — stando alle dichiarazioni che è stato ripreso e portato a compimento lei ha reso questa mattina — sulla importan• (aggiungo, ancora una volta, non a caso, za e sulla incidenza della crisi di mutamento perché c'è un'astuzia ma anche una cultura che attraversa la Repubblica. Noi sappiamo della storia) con la costruzione della Repub• e condividiamo il senso epocale che lei ha blica. impresso in questa parte della sua relazione E questo primo tempo della Repubblica ci al mutamento del regime politico che si sta ha portato avanti: chi pensi idealmente cosa verificando, di cui il referendum è solo un era la Repubblica, a parte il danno della momento dichiarativo, di accertamento del guerra, nella sua condizione civile al mo• sentimento popolare, non già costitutivo in mento in cui fu firmata la Costituzione e modo esaustivo delle soluzioni che devono consideri oggi nei rapporti civili, sociali ed essere date a questo mutamento di regime. economici la realtà che ci circonda, non può La democrazia è lontana — come lei sa avere alcun dubbio sul fatto che il cammino bene, per le sue elevate letture di «normali• di questo primo cinquantennio repubblicano sta» — dal regime di assemblea ed è ancora è stato un grande cammino positivo. più lontana da una sorta di democrazia di Il sistema politico, anche se oggi ne con• piazza, che è la negazione più profonda della statiamo il superamento, ha avuto grandi democrazia stessa. meriti, perché ha permesso di superare in Quello che noi vogliamo precisare, quindi, modo vantaggioso crisi cicliche molto gravi partendo da questa comune constatazione, che avrebbero potuto mettere a repentaglio è che noi ci sentiamo in un mutamento che l'equilibrio repubblicano. Ho sentito in que• nasce perché il primo tempo della Repubbli• sti giorni qualcuno sostenere che i problemi ca ha prodotto grandi progressi, recuperan• della Repubblica nascono dal fatto che dopo do la notte del ventennio rispetto all'espe• il sessantotto si è interrotta la crescita che rienza unitaria. Chi pensasse di istituire esso avrebbe indicato. Mi permetto di soste• qualche elemento di continuità tra tutto ciò nere una cosa completamente diversa: che che ha preceduto la creazione della Repub• la forza democratica della Repubblica si è blica ed il primo tempo della Repubblica dimostrata, anche grazie ad un saggio regi• sarebbe al tempo stesso un insensibile osser• me politico, nel non avere fronteggiato la vatore della realtà e — dico anche — un crisi del sessantotto con tecniche repressive cattivo osservatore della storia. e nelT averne assorbito il desiderio di novità, Chi parla è un socialista che non ha portando avanti il progresso istituzionale e motivo di mettere in discussione le sue radici politico della nostra Repubblica. culturali. Noi abbiamo una lezione gram• Questo è il nostro sentimento circa il sciana del Risorgimento, che viene da lonta• senso del cammino che lo Stato, le istituzio• no e ci dice come la Costituzione repubbli• ni e la società hanno fatto in questi cinquan• cana abbia completato, creato, quelle basi tanni. Ecco perché noi ci ostiniamo — e popolari che erano mancate all'esperienza non è un vizio lessicale, o un pregiudizio di unitaria — che è stata un'esperienza elitaria nomenclatura e di definizione — a parlare Atti Parlamentari — 13196 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di secondo tempo della Repubblica, e non di come fatto omissivo, a mio avviso, è stato seconda Repubblica. Perché le repubbliche un prudente e rispettoso astenersi da un cambiano di numero quando declinano gli terreno che appartiene non all'esecutivo, ma ideali, ma gli ideali della nostra Repubblica al Parlamento. Abbiamo apprezzato, quindi, non hanno declinato: è la Costituzione poli• la completezza che il Governo ha osservato tica che dobbiamo rivedere, non i suoi fon• nel ricordare i princìpi che i cittadini hanno damenti culturali e ideali. Ci ostiniamo, posto con la decisione del referendum, per quindi, e ci ostineremo a parlare di secondo cui è aperto l'insieme delle questioni per tempo della Repubblica, nel quale poi, evi• l'applicazione di quelle regole. dentemente, costruire forme di Governo e Il Parlamento farà il suo dovere, nei tempi forme di Stato più avanzate. giusti, che non sono lunghi e tantomeno «a Signor Presidente, abbiamo apprezzato babbo non più», perché il popolo non ci ha T atteggiamento del Governo per la parte che chiesto questo nel decidere con il referen• si riferisce al sostegno del generale impegno dum; e farà il suo dovere fino in fondo non delle istituzioni per una diversa forma di delegando ad alcuno la parte che concreta Governo. Naturalmente, non abbiamo biso• una riforma elettorale. gno di aggiungere — ma lo facciamo per Non si tratta, onorevoli colleghi — lo obbligo di chiarezza — che noi consideria• voglio dire con chiarezza — di centellinare mo questo come comprensivo di un rispetto il numero dei recuperi proporzionali; non si sostanziale (quello formale ci è assicurato tratta nemmeno di disputare su quei princìpi dalle leggi che vigono) della esclusività par• che il Presidente del Consiglio ha ricordato, lamentare nella elaborazione e nelle decisio• che tutti riconosciamo e che sono difficil• ni sui lineamenti della forma di Governo, al mente, anzi non sono siffatto contestabili; centro dei quali è la nuova legge elettorale. ma si tratta di mutare profondamente la Quest'ultima costituisce un problema del geografia politica del paese e si tratta di Parlamento, che sta e resterà fuori delle porre condizioni tali da influenzare forte• scelte dell'esecutivo — parlo del merito delle mente la forma dell'organizzazione politica scelte elettorali — e sarà fuori del rapporto del secondo tempo della Repubblica. di fiducia. Chi oserebbe dare tempi da caserma ad Abbiamo il dovere di lealtà — e assolvia• un Parlamento che si accingesse, come noi mo a tale dovere — di dirlo nel momento in dobbiamo fare, a questa impresa? E chi cui illustriamo le ragioni per le quali daremo oserebbe non solo espropriare il Parlamen• la fiducia al Governo. Le scelte elettorali to, ma anche la società civile nella definizio• sono e restano fuori del rapporto di fiducia; ne dei collegi? e non solo le scelte elettorali, alle quali Vorrei invitare i colleghi che hanno qual• riconosciamo un solo vincolo, che è quello che dubbio — sia pure in buona fede, come dei princìpi affermati dalla decisione popo• è sempre da presumere — sulla verità di lare del referendum. questa affermazione ad andarsi a rileggere Il referendum non ha fatto una legge la pubblicistica dell'ultima età dello statuto elettorale, onorevoli colleghi, signor Presi• albertino, i viaggi elettorali nel sud, ma non dente del Consiglio; il referendum ha dato solo nel sud, per comprendere il rapporto delle indicazioni generali (che non significa diretto tra i fenomeni e le degenerazioni generiche) per la nuova disciplina elettorale. della società e la logica delle circoscrizioni e E di questo non si può che prendere atto. del loro disegno. Una cosa è un confine dato Scriveremo le nuove regole non sotto la da un prefetto — ovviamente nessuno ci dettatura di qualcuno, perché un Parlamen• pensa — o da un sottosegretario; tutt'altra to che scriva sotto dettatura sarebbe non un cosa è se tale confine è deciso dal Parlamen• Parlamento, ma un modesto scrivano. Sare• to con l'impegno e il coinvolgimento dei mo vincolati al rispetto dei princìpi chiara• nuovi soggetti della democrazia politica del mente esposti nel referendum, che lei ha nostro paese, che — non dimentichiamolo correttamente ricordato, senza alcuna omis• mai — sono le regioni. La scelta fra le due sione, perché quello che è stato considerato vie non è ima scelta secondaria rispetto ai Atti Parlamentari — 13197 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 destini della crescita democratica del paese ti e di tutte le opposizioni messe insieme per e delle garanzie. un quarto, perché al di fuori di tale lettura Voglio aggiungere ancora una conside• non avrebbe senso il principio maggiorita• razione, signor Presidente del Consiglio. rio. .. Ciò però comporterà una seria questio• Certo noi non pretendiamo, perché sarebbe ne sulle garanzie sostitutive dell'articolo 138 non sincero dirlo, di accompagnare alla della Costituzione, che ormai non serve più riforma elettorale, cioè alla nuova forma a niente rispetto ai fini per cui era stato a di Governo, tutto quel che la nuova forma suo tempo predisposto. di Governo comporterebbe. I tempi non Ecco, signor Presidente, un esempio che lo consentono. Ma nemmeno ci consentono non è l'unico, ma che riteniamo sia molto di limitarci alla riforma elettorale. Voglio sintomatico per indicare il punto che ponia• porre la questione a lei, al Governo che mo circa la necessità che la riforma della lei presiede, ai colleghi, anche alle Presi• legge elettorale non sia isolata, ma tenga se denze delle due Camere che in questa crisi non di tutto quello di cui sarebbe giusto politica hanno assunto un ruolo partico• tenere conto, almeno di alcune parti che larmente esposto e significativo. sono indispensabili ed alle quale non si può Voglio fare un esempio e su di esso solle• rinunciare se non vogliamo traghettare (co• citare l'attenzione del Presidente del Consi• me dicono i giornalisti e qualcuno di noi glio. Vi è una garanzia, tra le molte che il distrattamente ripete) questa Repubblica da saggio costituente repubblicano ha posto un buon noto ad un pericoloso ignoto. perché i governi non si approprino del desti• L'ultima parte delle nostre riflessioni, on- no di una società al di là dei loro doveri e norevole Presidente, riguarda la politica e- dei loro poteri, rappresentata dalla forma conomica. Lei dovrà comprendere, come che i professori chiamano «aggravata» di facciamo noi, che il fatto che il governatore riforma delle Costituzione. Grave sarebbe della Banca d'Italia sia diventato Presidente abbandonarla, grave sarebbe considerarla del Consiglio ha ima sua cifra culturale. Lei uguale a se stessa nel mutamento del regime comprenderà anche che nel Parlamento, ma politico da proporzionale a maggioritario. Il anche nei gruppi parlamentari, esistono di• costituente ha posto a noi che venivamo verse corde di violino sulle questioni della dopo di lui, alle successive generazioni, il politica economica e sociale; comprenderà vincolo del quorum aggravato per la riforma quindi come nel gruppo socialista — gruppo della Costituzione. Tutti lo abbiamo sempre di uomini liberi — vi siano opinioni e sensi• detto e ripetuto nei manuali, nei comizi, nei bilità diverse. C'è però una cosa che ci discorsi in aula, nel dibattito della società accomuna ed è quella che ci consente, an• civile; molte volte il valoroso collega Bassa- che per questo, di confermarle la fiducia nini, insieme a molti altri, quando vi era la vale a dire il carattere coraggioso, cultural• polemica sul decisionismo degli anni '80, ci mente fiero e non elusivo di ciò che lei ha ha ricordato, giustamente dal punto di vista promesso al Parlamento per ottenere la fi• dell'opposizione e di quel tipo di opposizio• ducia ed al paese, se tale fiducia — come ci ne, il valore della maggioranza dei due terzi, auguriamo, e come opereremo affinché av• che è un argine alla voglia della maggioranza venga — sarà data. di perpetuare la sua missione politica al di Non si tratta di «manovrette». Lei si pone là del consenso e con l'avvilimento di regole l'obiettivo di consolidare il valore della lira, opportune. Le riforme costituzionali — co• metterla al riparo dalle speculazioni più o me ci ricordava continuamente Bassanini; e meno propiziate, come abbiamo potuto con• bene faceva! — non sono affare di una statare anche nelle ultime ore (per fortuna, maggioranza di indirizzo. Se questo era vero anzi per merito del Governo, inutilmente). nel Parlamento «proporzionale», a maggior Lei dovrà considerare tutto ciò, come fac• ragione deve essere affermato nel Parlamen• ciamo noi, molto importante; decisiva è la to «maggioritario» che, come ci dice qualcu• manovra che lei annuncia, soprattutto sotto no, sotto dettatura, deve essere posto a il profilo della riconquista di un'immagine disposizione della maggioranza per tre quar• internazionale del paese. Atti Parlamentari — 13198 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

Siamo in sintonia con questo tipo di taglio PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE della politica economica; ci riserviamo di SILVANO LABRIOLA discuterne poi i singoli contenuti, ma il taglio è quello giusto. Tuttavia, signor Presi• CLEMENTE MASTELLA. Rientrando sulla dente, si tratta di un taglio che tutto può scala molto più ridotta delle nostre pareti consentire, fuorché che la manovra rimanga domestiche, assistiamo ad una situazione a mezz'aria. Allora, infatti, veramente con• per certi versi scomposta, concitata e dagli tro la buonafede che siamo certi sia del esiti incerti, insidiosi o promettenti, a secon• Governo e della sua ottima volontà, talento da delle circostanze e delle situazioni. In tale e capacità, porremmo in essere un rimedio contesto si rinvengono tracce di inquietudi• peggiore del male, annunciando al mondo ne ed una certa confusione. Vi è, insomma, intero, oltre che all'opinione pubblica ed alle nel paese un malessere diffuso. È provincia• forze sociali, una manovra per consolidare lizzando quest'ultimo che qualcuno vuole la lira e l'immagine internazionale del paese, ricondurre soltanto allo «stivale» un males• ma sospendendo ad un certo momento la sere che è invece presente in una dimensio• partita ed aspettando i tempi supplementari. ne epocale. Che fine farebbe la solidità della lira? In Per evitare però di alimentare questa con• un'ipotesi del genere, vogliamo immaginare fusione e per depotenziare sul nascere — un qualche venerdì nero? E quanti Moody's per quanto ci riguarda, signor Presidente del ci farebbero precipitare al di sotto della Consiglio — un arsenale fatto di mezze Corea se noi, dopo averlo annunciato e dopo verità e di ammiccamenti, dirò subito che il aver impegnato le forze sociali del paese, i cambiamento — qualunque cambiamento! gruppi parlamentari e quant'altro, dichia• — e la sua guida o quello che si ritiene essere rassimo sospesa la partita? È chiaro che ciò il Governo delle transizioni, non hanno un significa che dobbiamo concluderla. traguardo preciso, non si depositano in uno Anche per questo, signor Presidente del spazio e in un tempo limitato, se non legit• Consiglio, in modo meditato e convinto e timato da una legittimazione di natura de• ritrovando in queste valutazioni le ragioni mocratica. Neppure la cultura storiografica positive dei nostri sforzi, che consideriamo — per la verità più scadente e meno attenta coronati, riaffermiamo il nostro impegno nel ai processi storici — si è mai avventurata a sostenere l'azione di questo Governo, che in segnare confini o limiti alle transizioni. Non questo momento rappresenta l'esito positivo era così per il medioevo o nel passaggio degli sforzi politici del nostro partito (Ap• dall'una all'altra sponda della vicenda di plausi dei deputati dei gruppi del PSI, della natura temporale o storico-temporale. DC e liberale). Un Governo — il suo Governo — signor Presidente del Consiglio, che avvia — come PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• mi pare abbia fatto — questa giusta opera revole Mastella. Ne ha facoltà. di riconciliazione nazionale, questo modo di riportare serenità ed equilibrio tra i poteri e CLEMENTE MASTELLA. Signor Presiden• nei confronti del paese; questo Governo che te, onorevoli colleghi, se fosse possibile, è abilitato, come ella ha detto anche moral• almeno per un istante, dimenticare la tragi• mente — e noi glielo riconosciamo — a cità degli avvenimenti, le sofferenze e le portare avanti tale opera di riconciliazione e angosce che pesano sul vivere quotidiano e che incrocia circostanze e suggestioni (e così politico nazionale, in altre parole se fosse facendo incrocia anche gli sguardi e la con• possibile distaccarci da noi stessi e in qual• siderazione benevola della gente del nostro che modo vederci dal di fuori, dall'esterno, paese), non ha paletti, né può avere confini credo che dovremmo sottoscrivere tutti, og• prestabiliti! gi, le confidenze del vecchio Goethe quando Chi in questi giorni, — mi rivolgo al PDS affermava: «Ho il grande vantaggio di essere —, esercitandosi in un dondolo di grandi vissuto in un'epoca in cui i maggiori avveni• acrobazie stravaganti dal punto di vista po• menti erano all'ordine del giorno». litico, è entrato e uscito, come dalla porta di Atti Parlamentari — 13199 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 servizio, dal Governo, non può arbitraria• nell'opera di bonifica che deve intervenire mente e con una disinvoltura incredibile nel paese sia quello di avere l'obbligo — stabilire le delimitazioni dal punto di vista questa è l'eticità politica, per quanto ci del percorso che il Governo dovrebbe intra• riguarda — di intraprendere un percorso prendere. Questo non è possibile, signor difficile. Aveva ragione Rutelli: altre consi• Presidente, per quanto sia ovvio e giusto che derazioni non valgono più né vale, per quan• un Governo, il suo, esponendo il proprio to ci riguarda, la nostalgia per il passato. Il programma in Parlamento tenti di acquisire, broncio del paese è diretto a tutti noi: questa dal punto di vista della naturalezza del rap• è la difficoltà che oggi esiste sul piano più porto — non vizioso, certamente — con le generale. forze parlamentari, sul piano di una giusta Signor Presidente, noi non frequentiamo convenienza, la rappresentanza di una serie questa crisi con il complesso dei reduci, di interessi che vanno ricondotti alla più complesso che subiamo spesso dal punto di ampia estensione possibile del consenso. vista di ciò che rappresentiamo, di quello Signor Presidente del Consiglio, va detto che i cattolici hanno rappresentato nelle alle opposizioni che il suo non è un Governo varie circostanze e nelle pieghe della realtà delle astensioni, con un'appendice o una politico-sociale del nostro paese. Abbiamo, sorta di forma ancillare per quanto riguarda invece, quasi una voglia istintiva, tipica dei i partiti che lo sostengono. E allora, da cattolici che sono e sanno essere testimoni e questo punto di vista, per noi evidentemente protagonisti di nuove storie e, in questo non vi sono colonne d'Ercole invalicabili. caso, di una nuova e grande avventura che Noi non abbiamo paura — come viene leghiamo — non dal punto di vista dell'ap• sostenuto, magari con qualche manipolazio• prodo, ma evidentemente dell'esordio — ne, dalla stampa del nostro paese — dell'i• alle sue considerazioni ed al suo Governo. gnoto o di esplorare e di andare al di là! Noi Per noi non vale, signor Presidente del sappiamo — ma ciò vale soltanto per noi, Consiglio, la massima luterana del «qui sia• onorevoli colleghi e rappresentanti delle al• mo e non possiamo altrimenti». Non è una tre forze parlamentari — che siamo tutti — forma di ricatto quella che pesa per quanto per così dire — politicamente dispersi; sia• riguarda i limiti di tempo della vicenda di mo tra il «già» e il «non ancora» e abbiamo questo Governo, legato quasi ai destini della grandi inquietudini, sofferenze e angosce democrazia cristiana. Noi qui siamo per lo che sono depositate all'interno del perime• svolgimento di una massima cattolica e non tro della rappresentanza non soltanto parla• vogliamo altrimenti, contribuendo con il mentare, ma anche politica. nostro pacchetto di mischia parlamentare a Detto questo, per quanto siamo incertissi• stabilire regole, condotte, comportamenti mi sul nostro futuro, sul negoziato che le che riescano a riportare la politica ed i forze politiche debbono intraprendere ri• politici nel cuore della gente. spetto ad esso e non soltanto sul futuro che C'è un tempo definito per tale compito? le interessa (la dimensione sarebbe molto C'è una provvidenza cattolica, laica o ex ridotta), noi abbiamo avallato — di qui la , marxista che possa, in partenza, stabilire la contiguità ed il sostegno pieno che la demo• durata di questo lavoro di bonifica morale crazia cristiana dà al suo Governo, signor ed istituzionale per il nostro paese? Noi Presidente del Consiglio — le sue scelte riteniamo di no. A proposito poi del difetto anche dal punto di vista del programma. di alternanza che ha gravato sull'Italia, per• Dirò qualcosa più in dettaglio sul merito ché non considerare le ragioni di natura rispetto a questa mia fotografia, per così storica nazionale ed internazionale? Lo stes• dire, scattata dall'alto, che non ritrae in so difetto di alternanza che ha rappresentato particolare i segmenti in cui si circostanzia la singolarità del caso italiano trova oggi, il suo programma di Governo. nella fierezza con cui ella ha rivendicato una Riteniamo che oggi l'interesse più vero dal partecipazione attiva ed operante — e non punto di vista dell'incrocio delle culture la neutralità — del Governo o di altri Gover• cattolica, laica e di derivazione ex marxista ni in materia elettorale, un ulteriore motivo Atti Parlamentari — 13200 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di affinità per quanto ci riguarda e di reci• parte di tutti, a partire da lei) del meridio• proca consacrazione alla costruzione del nalismo, che oggi nessuno vuole più realiz• nuovo edificio democratico. zato in forme protette o assistite. Non vor• Noi non siamo dei finti rinnovatori: ma remmo che l'eventuale dimenticanza o, quanti sono i fìnti rinnovatori rispetto all'83 peggio, l'indifferenza su una questione che per cento dei «sì» scaturiti nel nostro paese, resta comunque irrisolta, alimentasse sac• quelli che danno l'idea di marciare segnando che di rancore — che vanno invece asciuga• il passo? Non siamo qui a montare la guardia te — o che scattasse (come molte opere di ad oltranza alla vecchi garitta di natura ricognizione ci suggeriscono) nel Mezzogior• proporzionalista. Il «maggioritario secco»: no d'Italia una collera sociale incontenibile. questa appare essere la scelta alla quale la Analogamente, noi vorremmo che si pren• democrazia cristiana sembra attenersi di desse atto di una considerazione, di un preferenza. Vorremmo che tale scelta fosse rilievo che può aver significato anche per condivisa, ma essa va giocata da un punto chi, come lei, si è fatto apprezzare a livello di vista politico e parlamentare; questa ma• nazionale ed internazionale: il valore della teria elettorale, che trova considerazione moneta ha un senso se in essa trovano primaria all'interno del suo Governo, pone conforto anche gli strati più deboli del paese. in fuga, per quanto ci riguarda, ogni tenta• Non si tratta di considerazioni mestamente zione di «riforma partigiana», come diceva nostalgiche, recitate a soggetto, in maniera il povero Ruffilli. pirandelliana, quasi in una forma di liturgia, In un paese immobile fino al terremoto ogni qualvolta si parli di solidarietà, cioè di referendario, bloccato da quella che è appar• una spinta che motiva e fa declinare le sa l'inconcludenza delle maggioranze e — nostre generalità sul piano politico. Si tratta perché no — anche delle opposizioni, intro• di problemi che non riguardano soltanto il durre un modico pragmatismo nelle inten• Mezzogiorno, ma anche l'occupazione, la zioni — ella andato anche al di là di ciò — questione dell'occupazione giovanile, così è già ima riforma. Proporre, invece, ed come la condizione della donna, che sembra assumere questa intenzione ad esordio di un essere il primo soggetto che viene emargina• programma di Governo è quasi una rivolu• to nell'ambito di una crisi che sconvolge zione. Per quanto ci riguarda, noi concorre• sempre di più l'economia del nostro paese. remo a realizzarla esprimendo ad alta voce, Ci limitiamo a dare e ad ascoltare indica• signor Presidente del Consiglio, ciò che pen• zioni, ma al tempo stesso vorremmo appro• siamo e come immaginiamo di tradurre in dare ad una speranza e fare giustizia di una fatti ed in avvenimenti di natura produttiva serie di ingiustizie presenti nel nostro paese. una declinazione che per noi è operativa. È vero: il paese che abbiano dinnanzi, signor Solo togliendo ad una statua il suo piedi• Presidente, non piace. Eppure esso è in gran stallo essa crolla: si comportano così tutte le parte frutto di quello che abbiamo fatto, cose visibilmente soggette alle leggi di gravi• pensato, costruito in tutti questi anni; lo tà. Noi non andremo contro natura, anzi: ci abbiamo fatto insieme, maggioranza ed op• farà piacere se il Presidente del Consiglio, posizione. Ci siamo trovati nella storia ed, a nella continuità della sua azione di Governo, seconda delle inclinazioni ideologiche, ab• darà asilo politico anche ad una serie di biamo cercato di progettare: alla fine è vicende (mi consenta l'ironia crociana, da apparso — come appare al paese — qualco• uomo nato nel Mezzogiorno) fra cui la que• sa di irriconoscibile. Non vale, come fanno stione meridionale, che per quanto mi ri• in tanti, ruminare la nostra delusione, impri• guarda è questione primaria. gionati nel misterioso scarto fra i sogni di un L'articolo 92 della Costituzione, signor tempo e la realtà di oggi, quella realtà per Presidente del Consiglio, che è arrivato fino cui ella appare, rispetto al paese, una sorta al meridiano partenopeo — è l'unica malizia di Cincinnato in un momento straordinario. che mi permetto di interporre fra me e lei, Portiamo dentro di noi come democratici in questa circostanza —, non inciderà, me cristiani un profondo senso di sconfìtta, ma lo consenta, sulla riscoperta (doverosa da anche di orgoglio: della prima vorremmo Atti Parlamentari — 13201 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 volentieri liberarci; per quanto riguarda il Può assumersi questo compito, quello del• secondo, vorremmo metterlo a frutto, per• la necessaria ricostruzione etica, civile, eco• ché questo orgoglio va piegato alle vicende nomica e sociale del paese, solo chi non ha ed ai tempi nuovi, che dobbiamo costruire alcuna nostalgia per il passato, anzi ne com• tutti insieme. pie un'analisi rigorosa e ne dà una valuta• Concludo, signor Presidente, citando zione impietosa e severa, come quella che un'opera di Dahrendorf, esponente di una lei ha dato e che noi ne diamo; chi non ha cultura probabilmente a lei cara. Una lettera da coprire responsabilità gravi e diffuse, chi indirizzata ad Edmund Burke termina pres• non ha intenzioni trasformiste né gattopar• sappoco così: «Le ho esposto sinceramente desche. Chi non ha interesse a conservare le le mie opinioni; penso che probabilmente lei rendite di posizione del vecchio sistema; di non avrà modificato le sue!» La prima parte un sistema fondato sull'occupazione e sulla di questa considerazione vale anche per me; spartizione del potere, sull'appropriazione per quanto riguarda la seconda, l'autore è privata e sulla dissipazione delle risorse pub• stato un po' troppo pessimista. Io non chie• bliche, sul finanziamento illegale dei partiti, do che lei modifichi le sue opinioni: ho sull'irresponsabilità politica e finanziaria e esposto a nome della democrazia cristiana sull'iniquità fiscale. Ma anche fondato sull'i• una serie di problematiche e spero di aver namovibilità e impunità dei potenti della formulato qualche rilievo ed espresso qual• politica, e magari dell'economia e della fi• che bisogno aggiuntivo rispetto all'esposizio• nanza; quell'inamovibilità e sostanziale im• ne in dettaglio da lei svolta. Per quanto punità, che hanno portato alla costituzione riguarda le difficoltà, signor Presidente del di un ceto di governo e di potere quasi Consiglio, le tante ed incredibili difficoltà legibus solutus, governato dalle regole della oggi presenti in questo crocevia, che si para cooptazione, impermeabile all'etica della re• davanti a lei ed a noi in quanto forze politi• sponsabilità, sostanzialmente indifferente a- che e parlamentari, vorremmo tutte quante gli effetti dell'insuccesso delle politiche rea• superarle. Noi possiamo aiutarla a superar• lizzate in questi decenni, del dissesto della ne alcune. Ma moltissimo dipenderà dall'e• finanza pubblica, della crisi di competitività nergia sua, del Governo, dalla sua fermezza del nostro sistema produttivo*, dei costi e di propositi. Il resto, come si dice, è fortuna. dell'inefficienza di uno Stato sociale non Io incrocio le dita e spero per il meglio; glielo riformato e mal gestito. Un'oligarchia poli• dico a nome mio e della democrazia cristia• tico-affaristica che ha spesso operato fuori e na (Applausi dei deputati dei gruppi della contro le regole del diritto, le regole del DC e del PSI — Congratulazioni). mercato e le regole della democrazia (della concorrenza fra le imprese come della com• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• petizione democratica fra partiti, idee e prof- revole Bassanini. Ne ha facoltà. getti).

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente L'esplodere della crisi — lo sappiamo — del Consiglio, il gruppo del PDS condivide non è solo né principalmente la conseguenza con lei la consapevolezza della estrema gra• delle indagini di giudici intelligenti, abili e vità del momento e della necessità di una coraggiosi che, con grande determinazione forte e severa assunzione di responsabilità. (e certo talora con errori e forzature — ma Di responsabilità nazionale. chi non sbaglia mai? —), hanno disvelato La costituzione materiale che ha retto la all'opinione pubblica i meccanismi su cui si Repubblica per molti decenni si va decom• reggeva la vecchia costituzione materiale. ponendo, con accelerazioni sempre più im• La verità è che era divenuto sempre più petuose e violente. E non c'è più molto intollerabile il prezzo che questo regime tempo. Non c'è più molto tempo per rico• scaricava sul paese, prezzo concretamente struire su nuove basi e su nuove regole, misurabile — lei lo sa, signor Presidente — saldamente democratiche, l'edificio del no• in termini di esplosione del fabbisogno finan• stro Stato, in una fase nuova della nostra ziario dello Stato e dell'indebitamento publi• Repubblica. co, di perdita di competitività del sistema Atti Parlamentari — 13202 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 produttivo italiano, di crescente difficoltà priva di errori, di compromessi, di cadute a mantenere il passo con gli obblighi e consociative. Berlinguer per primo nel lon• i vincoli imposti dal processo di integrazione tano 1981 — lo ricordava il presidente del europea, di dequalificazione e inefficienza nostro gruppo D'Alema qualche settimana dei servizi pubblici, di iniquità del sistema fa — denunciò l'estensione e la complessità fiscale, di latitanza di politiche efficaci per del sistema di illegalità e di corruzione che la scuola, la ricerca, l'ambiente, l'occupa• si era ormai consolidato, e la gravità degli zione. effetti che ne derivavano per la vita demo• D'altra parte la fine della divisione in cratica, l'economia, l'etica pubblica. Per blocchi e dell'equilibrio del terrore, la cadu• primi traemmo le conseguenze del crollo del ta dell'illusione collettivistica (ma, a ben muro di Berlino, decidendo, con un trava• vedere, anche dell'acritica fiducia nella ri• glio che è indice della serietà e della portata cetta neoliberista), la crisi dei grandi modelli non trasformistica delle nostre scelte, di dar ideologici, il collasso di alcuni grandi sistemi vita ad un nuovo partito. Fu avviato così un statuali hanno lasciato il campo a fenomeni processo di rinnovamento, che certo non è di frammentazione tribale, a conflitti nazio• ancora compiuto; ma che altri affrontano nali, sociali, etnici, religiosi, al rifiuto di ogni solo ora. vincolo di solidarietà, con inediti episodi di Abbiamo reagito con determinazione e rivolta fiscale anche in paesi che ne erano rigore, senza indulgenze né autoassoluzioni, rimasti immuni, a fenomeni di disgregazio• alla dolorosa scoperta che il cancro di Tan• ne corporativa e localistica, ad una forte gentopoli aveva aggredito anche lembi del caduta dell'etica collettiva. PCI e del PDS. Abbiamo difeso ieri e difen• Il muro di Berlino non è caduto solo per diamo oggi l'indipendenza della magistratu• il vecchio PCI o, come qualcuno ha pensato, ra (che non significa porre i magistrati al di sul vecchio PCI. È caduto, sia pure in modo sopra della legge). Ci siamo vigorosamente diverso, per tutti. Occhetto ed altri lo disse• opposti ai colpi di spugna, alle amnistie ro; e molti ne sorrisero. Forse ora hanno mascherate da depenalizzazioni, a soluzioni mutato opinione. politiche consistenti di fatto nell'impunità Si è innescata così una crisi che ha inve• garantita a chi sull'impunità ha costruito stito insieme il ceto politico ed il sistema una oligarchia senza ricambio. istituzionale intrecciandosi, con effetti mol• Non abbiamo dunque bisogno, signor Pre• tiplicatori, a condizioni di forte stress fiscale sidente, di nasconderci o di acquattarci die• e monetario e al crescere di processi disgre• tro il Governo Ciampi e dietro le figure gativi e di conflitti etnico-culturali e sociali. prestigiose di tecnici competenti e autorevo• Il voto del 18 aprile ha espresso ima forte li, che costituiscono parte non piccola della domanda di cambiamento e di ricostruzione sua compagine, per far dimenticare le colpe per uscire dalla crisi. Le reazioni della pub• del passato. Non consideriamo il suo Gover• blica opinione al voto della Camera di gio• no il garante di una tregua per riorganizzare vedì scorso hanno espresso un'analoga do• le fila del vecchio regime e riaffermare poi manda, che è anche la domanda di una una continuità gattopardesca. Forse altri lo nuova etica pubblica: le leggi debbono vale• pensa; noi speriamo che resti deluso. re per tutti, anche per i potenti. Noi siamo, invece, per affrontare con Siamo, quindi, ad un passaggio storico, decisione i problemi del cambiamento, la difficile ma necessario. Noi lo affrontiamo, costruzione di una fase nuova della nostra signor Presidente, senza nostalgie per il pas• democrazia: la ricostruzione etica, politica, sato e senza atteggiamenti difensivistici o economica e sociale del paese. Quest'opera giustificazionistici. Non abbiamo del resto di ricostruzione non può essere portata a molto da difendere e da giustificare, se compimento dal suo Governo, e tanto meno teniamo conto di ciò che già ci siamo buttati da questo Parlamento. Diamo atto a lei, in questi anni dietro le spalle, con dolorosa signor Presidente, di averne espresso chiara ma ferma determinazione. Oggi abbiamo consapevolezza. Saranno i cittadini, sulla dietro di noi anni di opposizione, pur non base di;nuove regole elettorali, ad affidare Atti Parlamentari — 13203 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 tale compito ad un Governo e a una mag• dum che nessuno può interpretare arbitra• gioranza parlamentare legittimati da un riamente, sostituendo la sua volontà e le sue mandato politico limpido e chiaro. preferenze a quelle espresse dal popolo sov• Questo è, e non può essere diversamente, rano. Nessuno, neanche Palmella! un Governo di transizione; una transizione Agli elettori non è stata sottoposta la scelta — speriamo e ci auguriamo — verso il — né poteva esserlo — fra i vari tipi di nuovo. Lo dimostra la sua composizione, sistemi uninominali maggioritari corretti. La che giustappone personalità prestigiose, au• Corte Costituzionale ha stabilito in modo torevoli e competenti, a ministri e sottose• chiaro quali sono gli effetti di questi referen• gretari che altro titolo non hanno se non dum abrogativi. Noi siamo fermamente con• quello di rappresentare i gruppi della vec• vinti della necessità, che è perfettamente chia nomenklatura (taluno anche con qual• coerente con la scelta referendaria, di adot• che richiesta di autorizzazione a procedere tare il sistema che più e meglio, nelle pre• ancora pendente). Ma la contraddizione è senti condizioni italiane, possa favorire il nelle cose: durante la transizione, vecchio e rinnovamento del sistema politico, la scelta nuovo coesistono; il nuovo deve liberarsi del di un governo e di una maggioranza tra vecchio. E la transizione va governata. limpide alternative politico-programmati• Diamo, dunque, atto al Governo di aver che, e un rapporto diretto tra cittadini ed definito e delimitato con nettezza la sua eletti. Dunque, una moderna democrazia funzione e il suo compito primario: promuo• dell'alternanza. vere e stimolare l'approvazione della rifor• Noi siamo anche convinti che questi obiet• ma elettorale in coerenza con la decisione tivi possano essere meglio raggiunti con un adottata con il referendum abrogativo del 18 sistema maggioritario a due turni, che al aprile; nel mentre, avviare l'azione, non secondo turno possa aiutare gli elettori ad rinunciabile, di risanamento morale, istitu• esprimersi sulla maggioranza e sul governo, zionale, finanziario, economico e sociale; anche in termini di «seconda scelta». E approvata la riforma, ridare la parola agli dunque incentiva i cittadini, singoli od asso• elettori. ciati, a ragionare nei termini di una vera La scelta di questo percorso motiva e democrazia dell'alternanza. Il rischio di condiziona il nostro voto di astensione, in mercanteggiamenti tra primo e secondo tur• coerenza con la scelta referendaria. E non no può essere evitato in molti modi, per capisco come altri in quest'aula possano esempio limitando il secondo turno al bal• svalutare questa scelta, compiuta ed annun• lottaggio tra i due candidati più votati. ciata dal Governo. Viceversa, il maggioritario a turno unico Il 18 aprile gli elettori non hanno chiesto rischia oggi di produrre esiti casuali, forte• solo nuove regole, le regole di una vera mente differenziati sul territorio, senza dar democrazia dell'alternanza. Ma hanno an• luogo ad alcuna maggioranza omogenea; e che, evidentemente, chiesto di poterle al più ciò per l'impossibilità di pervenire in pochi presto mettere in opera, non appena appro• mesi ad una radicale ristrutturazione del vate, eleggendo con le nuove regole un sistema politico italiano. nuovo Parlamento e, con esso, un nuovo Ciò non avviene, naturalmente, dove il Governo. maggioritario a turno unico è nato alle ori• Non sarà facile per lei, signor Presidente, gini della democrazia rappresentativa, cosic• tener ferma la barra su questo percorso; se ché essa si è articolata o conformata su quel lo farà, lei troverà, su questo cammino sistema elettorale; è così negli Stati Uniti, è stretto, il nostro sostegno e la nostra colla• così in Inghilterra, in Australia e in Nuova borazione. Zelanda. Ma in questi paesi, dove tale me• Per la definizione e l'approvazione della todo è in uso da secoli, il sistema politico è legge elettorale innanzitutto, in piena coe• cresciuto come un sistema bipolare o al renza con la scelta referendaria. Non dob• massimo tripolare; e la gran parte degli eletti biamo dimenticare che si è trattato di un consegue di fatto più della metà dei voti referendum abrogativo; dunque un referen• validi espressi ne] collegio. In Italia vi sareb- Atti Parlamentari — 13204 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 be invece il rischio che molti parlamentari strativa. In esse abbiamo trovato l'eco di vengano eletti con poco più di un quarto dei proposte che, non da oggi, abbiamo avanza• voti del collegio, con conseguenze catastro• to e sostenuto, per esempio con le nostre fiche sulla reale rappresentatività del Parla• proposte di radicale riforma dell'istituto del• mento. l'autorizzazione a procedere e con l'artico• Abbiamo apprezzato, signor Presidente, la lata mozione sulla questione morale. Fino a misura adottata da lei nel delineare un ruolo ieri queste proposte trovavano l'opposizione attivo ed incisivo del Governo per la riforma dei partiti della vecchia maggioranza. Se della legge elettorale, ma nel rispetto del dopo il voto di giovedì scorso il clima è principio democratico che vieta di imporre cambiato, lo si deve — pensiamo — alla le regole del gioco a colpi di voti di fiducia. indignata reazione della gente, ma anche Dovremo, caso mai, riflettere se, pure in alla scelta di rigore morale e di chiarezza questa materia, non sia giusto introdurre politica che noi, con i verdi e i repubblicani, anche alla Camera il voto palese — c'è già abbiamo compiuto, offrendo così all'indi• al Senato — così che ciascuno si assuma la gnazione ed alla protesta popolare una spon• responsabilità delle scelte politiche compiu• da democratica nelle istituzioni. te su una materia che il paese giudica essen• La ricostruzione del paese parte, noi cre• ziale e su cui si tratta di dare attuazione ad diamo, da ima nuova etica pubblica, da una una precisa volontà referendaria. nuova cultura della legalità, dal rifiuto di La riforma elettorale richiama certamente ogni privilegio per i potenti. È su questa base modifiche costituzionali rilevanti (lo ricorda• che si spiega la nostra decisione di non va l'onorevole Labriola) in materia di rifor• entrare a far parte della maggioranza che ma del bicameralismo, di riduzione del nu• sostiene questo Governo; perché buona par• mero dei parlamentari e di garanzie te di essa, confondendo i suoi voti con quelli costituzionali. Come è noto, abbiamo avan• dei sostenitori dello sfascio istituzionale, ha zato in materia proposte precise e fortemen• dimostrato di non avere volontà né legitti• te innovative. Ma il Parlamento, tramite la mità per concorrere alla ricostruzione, che Commissione per le riforme istituzionali, è innanzi tutto etica e morale, istituzionale può solo preparare il lavoro per la prossima e politica, della nostra democrazia. Troppi legislatura; non terremmo altrimenti fede sono (mi duole, ci duole dirlo) nelle file della all'impegno, alla scelta referendaria, alla maggioranza i gattopardi del vecchio regi• necessità politica ed istituzionale di un rapi• me, condizionati dalle nostalgie e dalle re• do rinnovo delle Camere, una volta appro• sponsabilità del passato. vata la nuova normativa elettorale. Noi non estendiamo questo giudizio al suo Basta invece la legge ordinaria, signor Governo signor Presidente. Ma siamo in una Presidente del Consiglio, per porre mano a democrazia parlamentare, nella quale, di due indispensabili complementi della rifor• norma, il Governo trae dalla maggioranza ma elettorale: nuove norme a difesa del legittimazione e sostegno per l'attuazione pluralismo e della libertà dell'informazione del suo programma. E di questa maggioran• (a cominciare dalla riforma degli organi za noi non possiamo e non vogliamo far amministrativi della RAI e dall'adozione di parte. Non sappiamo quanto convintamente norme sulTequal time e sulla regolamenta• essa sosterrà il suo Governo. Certo è che, zione delle campagne elettorali) e norme sui sulla riforma elettorale, sulle misure di risa• limiti delle spese elettorali e sul loro finan• namento morale, sulla volontà di chiamare ziamento. Apprezzeremmo avere, su questi al più presto gli elettori a votare sulla base punti, qualche impegno nella sua replica, delle nuove regole, dando così piena attua• signor Presidente del Consiglio. zione al voto referendario, il suo Governo Diamo anche atto al Governo — e conclu• può contare sulla nostra collaborazione. do — delle parole chiare pronunciate sulla Su tutto il resto, sulle questioni dell'eco• questione morale, a partire dalla riforma nomia, del lavoro, della finanza e dello Stato dell'immunità parlamentare e dalla preven• sociale, che certamente per noi non possono zione della corruzione politica ed ammini• mai essere secondarie, si soffermerà domani Atti Parlamentari — 13205 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 l'onorevole Reichlin; mentre il nostro segre• definire autopromosso a questi ruoli decisivi tario, onorevole Occhetto, esprimerà con• nel nostro paese; autopromosso con il soste• clusivamente la nostra posizione politica gno dall'alto del Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati dei gruppi del PDS e e con la spinta dal basso di un blocco dei verdi — Congratulazioni). corporativo che si è venuto a formare e che costituisce ormai un punto decisivo del nuo• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• vo regime che si va formando. Un blocco revole Garavini. Ne ha facoltà. costituito dall'alta finanza, dalle più signifi• cative rappresentanze imprenditoriali, dalle più significative grandi imprese (Confindu- ANDREA SERGIO GARAVINI. Signor Presi• stria ed altri) e dalle stesse dirigenze delle dente, onorevoli colleghi, ci troviamo di confederazioni sindacali. fronte ad un nuovo Governo che si può dire Ma nello stesso tempo questo Governo, in non sia nato da un negoziato tradizionale tra questo modo originale, è anche un Governo i partiti. che si è tranquillamente trascinato tutto quanto c'è di vecchio e di peggio nel sistema politico allo sfascio, perché ha imbarcato PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE largamente gli esponenti dei partiti di gover• ALFREDO BIONDI no. Lo ha fatto sul piano personale, con i socialisti, i repubblicani, i socialdemocratici, ANDREA SERGIO GARAVINI. Maèun Go• i liberali. Lo ha fatto in modo meno perso• verno che è frutto di un accentramento di nale e più organico con la democrazia cri• decisioni assunte fuori del Parlamento, che stiana, la quale ha in questo Governo un in questo senso anticipa un altro regime, che insieme di posti chiave che mi sembra da nasce dallo sfascio dei partiti di Governo, parecchi Governi precedenti non avesse. La accelerato ed esasperato dal voto che questa DC ha infatti insieme il Ministero dell'inter• Camera ha espresso sull'autorizzazione a no, il Ministero degli affari esteri, il Ministe• procedere per Craxi. ro per le riforme istituzionali, il Ministero Certo, noi siamo del tutto consapevoli del del tesoro, cioè i dicasteri politici chiave, ma fatto che la crisi del sistema politico è irre• anche quelli sociali determinanti: la pubblica sistibile, che indietro non si torna, non solo, istruzione e la sanità. ma anche per la determinazione del voto del Nell'imbarcare il vecchio, il Governo è 18 aprile. Ma anche e non solo con la andato incontro anche a qualche incidente, formazione di questo Governo appare evi• a qualche rifiuto, ma pure ad un incidente dente che quel voto quasi plebiscitario del molto grave. Infatti, che sia nominato sotto• 18 aprile viene oggi spregiudicatamente uti• segretario un esponente politico parlamen• lizzato come una delega ricevuta da deter• tare — parlo di Principe — che è inquisito, minati gruppi dirigenti del nostro paese; una e nemmeno solo per tangenti, ma per sospet• delega centrata intorno al Presidente della to di collusione con la malavita organizzata, Repubblica, che è intervenuto non solo per in una regione come la Calabria, credo sia la designazione del Presidente del Consiglio un fatto grave. Noi chiediamo al Governo di e sulla formazione e la composizione del rimediare, perché altrimenti sarebbero Governo, ma anche (e questo è un fatto del chiacchiere quello che diciamo sul significa• tutto nuovo ed inedito) sulle sue scelte, con to del voto di giovedì scorso se all'indomani una lettera che ha indirizzato ai contenuti di quel voto, dopo la risposta popolare che programmatici di un Governo, il quale a giustamente ad esso è stata data, dovessimo questo punto, al di fuori di ogni norma avere un Governo che continua la pratica di formale, è in realtà un Governo del Presi• imbarcare gli inquisiti al suo interno. dente. Che cos'è questo Governo? So che in D'altra parte, nel Governo per queste discussioni politiche avvenute nella sinistra decisioni dal centro si è formato un gruppo c'è chi si è azzardato a dire che questo dirigente che in un certo senso possiamo Governo, almeno in parte, sarebbe ima sorta Atti Parlamentari — 13206 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di espressione di una élite borghese rifor• democratico, che hanno caratterizzato il mista. Credo che in tale valutazione vi sia movimento operaio e socialista nel secolo un errore fondamentale, non — attenzione della sua vita. — nel senso che noi sottovalutiamo le per• La scelta delle privatizzazioni è stata mo• sonalità e le competenze presenti nel Go• tivata molto bene questa mattina dal Presi• verno, ma in un altro senso, nel senso che dente Ciampi quando ha detto che le priva• questo Governo è, al meglio per quello che tizzazioni saranno perseguite non perché riguarda gli interessi e le esigenze che rap• diano un sollievo al bilancio dello Stato presenta, l'espressione di un organico bloc• (questo aspetto è marginale) ma perché co moderato e conservatore, che si insedia devono introdurre un'altra cultura econo• come tale sullo sfascio del sistema politico. mica e imprenditoriale. È dunque (definia• E voglio rivolgermi a chi ha pensato, mo la questione nei suoi termini veri) una invece, a questo Governo come all'espres• scelta ideologica prima che economica, una sione di un intento riformista. Attenzione, scelta di modo di gestire l'impresa prima è vero che vi sono precedenti storici di che una scelta economica. adeguamenti riformisti di élites borghesi E poi vi è l'assetto corporativo delle governative, ma questi si sono svolti in un relazioni sociali, che viene apertamente contesto completamente diverso, sotto la proposto e perseguito. Questa trattativa pressione di un movimento di masse, con triangolare Governo-Confindustria-sinda- una soggettività ben delineata delle classi cati per definire dall'alto l'assetto della con• lavoratrici e delle masse in lotta. Posso trattazione che cos'è, se non la delineazio• riferirmi all'esperienza di Giolitti all'inizio ne di un assetto corporativo delle relazioni del secolo o al centro-sinistra. Ma oggi noi sociali? Non dimentichiamo mai che anche siamo in una situazione completamente nel pieno del regime fascista i sindacati diversa, in cui i movimenti, gli scioperi, le come tali non furono cancellati, furono lotte, l'azione dei lavoratori, delle masse, ricondotti ad una logica che sostanzialmen• sono duramente isolati sul piano politico e te è la stessa che qui viene proposta, cioè anche contrastati sul piano sindacale. Oggi la logica di un patto corporativo di vertice siamo in una situazione in cui le lotte più che detta condizioni contrattuali che si aspre sono purtroppo anche contro il sin• pongono in alternativa ad ogni soggettività dacato (penso all'episodio di Piombino o a e ad ogni conflittualità dell'iniziativa del quello, drammaticamente in corso, dell'A- sindacato. lenia); in una situazione in cui lo stesso voto Allora, questo significa che noi siamo per referendario viene designato, nel suo signi• la scelta di un regime liberale elitario con ficato plebiscitario, non come l'espressione forti componenti corporative ed autorita• di una soggettività diretta di forze popolari rie, di un regime che contiene anche nella che si mettono in moto per conquistare sua delineazione atti reali che vanno in tale degli obiettivi, ma come una delega data a direzione. Occorre una riforma elettorale gruppi dirigenti, a gruppi politici elitari, che selezioni, discrimini e annulli la presen• perché risolvano loro i problemi. za istituzionale delle minoranze che sono Che questo Governo abbia tale carattere portatrici di istanze ideologiche e sociali più credo che poi oggettivamente traspaia dal avanzate. tipo di scelte che lo stesso ci ha proposto, Significa che siamo per un regime nel limpidamente, nella relazione letta questa quale il primato del Governo è fortissima• mattina dal Presidente del Consiglio. mente sottolineato: vedete il ruolo che esso Il sistema elettorale uninominale maggio• pretende nella stessa formulazione della ritario (che, comunque lo si voglia indicare, legge elettorale, confermato dal precedente è certamente una realtà imposta, almeno in Governo in una gestione fatta di deleghe (e una certa misura, dal referendum) è un quando le deleghe sono su previdenza, sa• salto verso un regime che si può definire nità, pubblico impiego e finanza locale è liberale; altra cosa dal sogno e dalla riven• aperto tutto il campo delle politiche econo• dicazione di una democrazia, di un sistema miche sociali); e poi vi è la scelta, lo ripeto, Atti Parlamentari — 13207 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di un assetto corporativo, l'indicazione del• nella campagna referendaria — ma, in un la privatizzazione come soluzione ideologi• discorso ampio rivolto alla sinistra, alle ca di dominio del privato in tutto l'assetto presenze democratiche del paese, chiedia• sociale ed istituzionale. mo: siete sicuri di non mettervi in un'im• Noi siamo quindi, con questo Governo, presa che è una colossale marcia indietro di fronte ad una scelta di fondo chiara ed in una direzione conservatrice? Non sentite esplicita, che non è solo fatta per uscire, il bisogno, a questo punto, di un momento come bisogna, dallo sfascio del sistema di analisi e di riflessione, di trovare la politico e dei partiti di Governo. E questa capacità nella sinistra e nelle forze demo• uscita non può essere fatta guardando alle cratiche del paese di una riflessione critica nostre spalle, ma occorre anche abbando• che ci porti a delineare un'alternativa ri• nare un determinato tipo di quadro demo• spetto alle direzioni di questo processo? Lo cratico che era stato delineato dalla Resi• dico, anche questo, davanti a problemi che stenza e nella Costituzione. Io sottolineo: pure si porranno. Come uscirete, insomma, dallo sfascio del sistema politico non si esce dallo sfascio dei partiti di Governo? Se facendo dei passi indietro, ma nemmeno — volete fare le elezioni con il nuovo sistema chiedo — è giusto pensare di uscirne con elettorale, come andrete a raccogliere le una sinistra, con forze democratiche avan• decine di milioni di voti che pure ad un zate che collaborino a questo tipo di pro• certo punto ci dovranno essere per compor• getto in atto; il quale che altro segna (lo re una maggioranza, filtrando attraverso lo propongo alla vostra riflessione) se non una sfascio di questi partiti? Cosa avverrà? Co• involuzione verso un regime — lo ripeto — me sinistra, dobbiamo aiutare un processo elitario, corporativo, con forti contenuti confuso di ricomposizione del centro cor• autoritari? rendo tutti verso l'area centrale della poli• È giusto mettersi, da questo punto di tica, in questa situazione non vi sarebbe vista, in un fronte, come è avvenuto nel invece bisogno di una sinistra capace di fronte del «sì» al referendum, nel quale proporre un'analisi critica? E di proporre sembra quasi che le astensioni contino di uno schieramento per un'alternativa sulla più a sostegno di questo Governo che i voti base di una sinistra di forze democratiche? della maggioranza? Si dice, ed è anche Sottolineo tale esigenza e necessità pas• vero, che di quel voto di maggioranza il sando subito alle questioni più concrete ed Governo non si può fidare perché è la stessa immediate, di tipo politico ed economico, maggioranza che ha votato come ha votato che la formazione del Governo propone sull'autorizzazione a procedere nei con• innanzitutto quella della riforma elettorale, fronti di Craxi. E quindi questo Governo a cui collego il problema delle nuove elezio• sarebbe nuovo e si reggerebbe in realtà più ni politiche. Abbiamo sostenuto fino a ieri sul consenso che gli viene dall'astensione che questo Parlamento è delegittimato dalla che sulla presenza di una determinata mag• questione morale, dall'incombere delle in• gioranza. quisizioni su tanta parte di queste Camere; Io ho sentito adesso motivare l'astensio• ma adesso direi che, per riconoscimento ne del PDS quasi in questi termini, che essa generale, non vi è più solo una delegittima• è tale, non è un voto di consenso al Governo zione; vi è anche uno sfascio evidente! perché è discriminante verso la maggioran• Ritengo di non mancare di rispetto ai za, non verso il Governo stesso. Non dico colleghi socialisti, repubblicani, liberali, «è la maggioranza che fa schifo», perché socialdemocratici, se faccio questa con• non sono abituato a queste parole un po' statazione nei loro confronti. Credo an• volgari e maleducate ma, insomma, ci sia• che di non mancare di rispetto alla demo• mo assai vicini da questo punto di vista. crazia cristiana se dico ai colleghi Ora, intendiamoci, nel proporre tale ana• democristiani: avete un intero stato mag• lisi noi ci facciamo carico di tutte le diffi• giore eliminato dalle inquisizioni e siete di coltà. Sappiamo di fare un discorso difficile fronte ad un fermento e ad una difficoltà — già ci siamo trovati in questa situazione anche per le pressioni sulla vostra destra Atti Parlamentari — 13208 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 della lega, che per la prima volta, ma pro• PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE fondamente, ha messo addirittura in discus• SILVANO LABRIOLA sione il partito. Il Parlamento è ancora questi partiti, pri• ANDREA SERGIO GARAVINI. Rivendicando ma dello sfascio e della crisi! E a questo che questa è la sede, naturalmente rivendi• Parlamento chiediamo di fare le riforme? chiamo le nostre posizioni. Non vi è una contraddizione in questo ragio• namento? Quando da esso noi traiamo la GERARDO BIANCO. Si deve durare! conseguenza più logica: votiamo, eleggiamo un nuovo Parlamento, ci contrapponete che ANDREA SERGIO GARAVINI. Questo non non si può. In termini formali si può, perché significa non tener conto del referendum, nulla impedisce, in base a princìpi giuridici, che c'è, che pesa e di cui si deve tener conto che si voti con un determinato sistema elet• con piena lealtà istituzionale; ma significa torale per il Senato e con un altro determi• innanzitutto che rivendichiamo che le rap• nato sistema elettorale per la Camera, se la presentanze delle minoranze, che esprimo• drammatica urgenza della situazione lo im• no posizioni ideali e sociali avanzate e ricche pone, come in ultima analisi noi riteniamo di contenuto, siano autonomamente garan• che accada. È evidente, però, che la mag• tite nelle istituzioni in quanto esistono e gioranza delle forze politiche traggono dal hanno un seguito. In secondo luogo, riven• referendum la conseguenza che ad elezioni dichiamo che non sia imposta la regola bisogna andare, ma sulla base di una nuova dell'obbligo della coalizione, che è la più legge. discriminante sul piano della democrazia, Andiamo allora incontro ad un'altra con• perché impedisce il libero esprimersi di una traddizione, perché voi stessi non vi fidate dialettica nella quale le minoranze devono di questo Parlamento per approvare la nuo• poter esercitare un diritto di presenza che è va legge: pongo così la questione, perché la sostanza della democrazia. altrimenti, dottor Ciampi, dovrei essere mol• Riteniamo, allora, che qui debba svolgersi to più duro con lei, che ha proposto in un confronto sulla legge elettorale al quale sostanza che di fronte alle difficoltà del intendiamo partecipare con piena lealtà, Parlamento di varare una riforma che incida senza alcuno spirito ostruzionistico, perché sull'assetto istituzionale, come la legge elet• siamo interessati a che comunque si deter• torale, sia il Governo a farla. E che lo faccia minino le condizioni per andare rapidamen• con tutti i mezzi regolamentari, il che vuol te alle elezioni. Un confronto che escluda dire ponendo magari la fiducia. Ciò non l'intervento dall'alto, di fatto autoritario, del significa che lei abbia affermato che la rifor• Governo e che escluda il metodo delle trat• ma elettorale sarà per decreto: già, ma un tative di vertice, che in materie di questo disegno di legge governativo con tanto di tipo provocano conseguenze pesanti sullo imposizione della fiducia è qualche cosa di stesso sistema democratico. sostanzialmente molto simile ad un decreto. Il secondo capitolo riguarda i problemi È un Governo che in carenza di un'autorità economici e sociali. Siamo di fronte ad una parlamentare si assume addirittura l'autori• lunga stagnazione interna e internazionale, tà di fare una legge di riforma. all'accumularsi di enormi problemi di carat• In un regime parlamentare — mi si con• tere finanziario e monetario. Lo sappiamo. senta di dirlo — questa è una mostruosità, È singolare che la gravità di questi fatti, che io faccio derivare dalle contraddizioni in quando serve, venga proclamata dal Gover• cui vi collocate e non da un intento sogget• no, mentre se lo afferma qualcuno al di fuori tivo autoritario del Presidente del Consiglio. del Governo viene subito bollato come ma• Ma il fatto resta e noi ci ribelliamo: o levolo. Qui tale gravità è stata sottolineata, chiudete questo Parlamento e si va subito ma voglio invitarvi a sottolinearla fino in alle elezioni, oppure, se non lo chiudete, fondo, perché se i problemi finanziari e questa è la sede del confronto sulla nuova monetari sono così gravi, è necessaria una legge elettorale. Non può essere un'altra. capacità di guida adeguata che non vi è stata Atti Parlamentari — 13209 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 allorquando si è presentato il più tipico dei finanziaria e monetaria per derivarne una problemi monetari, quello della parità del politica economica e sociale restrittiva, lì si cambio della lira e il Governo si è trovato ferma l'iniziativa vera del Governo. Anche senza alcuna linea: ha sostenuto finché po• quelli che sembravano annunci sono stati teva una determinata parità monetaria e poi ritirati: è bloccato il provvedimento sull'oc• ha ceduto alla speculazione. cupazione, verso il quale siamo stati critici, È questa una linea con cui affrontare i ma in cui c'era qualche elemento di sollievo problemi? È in continuità con questo orien• alla situazione. Avevamo ascoltato il mini• tamento che si pone, come ha dichiarato, il stro della sanità affermare che il decreto in Governo attuale? Allora vuol dire che non si materia andava, se non ritirato, radicalmen• è padroni di questa materia, come l'esempio te cambiato: nemmeno più questi cenni ha dimostrato. Avete tutti gridato «viva Maa• sono comparsi. stricht», e noi siamo fra i pochi che hanno A questo punto, affermiamo che emerge richiamato l'attenzione sugli elementi nega• anche qui il carattere della proposta di regi• tivi e coercitivi contenuti in quegli accordi; me, per così dire, che ci viene da questo e poi avete fatto il contrario. A questo punto, Governo. Si ricava anche qualche segnale la lira è fuori dal sistema monetario euro• interessante della situazione. Ho apprezzato peo; la solidità dei rapporti monetari è alla l'autocitazione di Ciampi di un altro discor• base degli accordi di Maastricht, che a que• so importante tenuto qualche anno fa. Ma sto punto sono evidentemente saltati. mi ha quasi divertito il fatto che appena Tutta questa problematica è stata a mala• nominato il nuovo Governatore della Banca pena adombrata dal Governo, perché in d'Italia, il principale giornale italiano (natu• realtà si continua su una linea, che non ralmente di proprietà degli Agnelli) abbia possiamo accettare e che respingiamo, per dato una sorta di bacchettata sulle dita, cui la denuncia della gravità dei problemi come a dire: «Sì, va bene, lo apprezziamo, finanziari e monetari è utilizzata non tanto ma undici o dodici anni fa l'attuale Gover• per affrontare e risolvere tali problemi, ma natore della Banca d'Italia ha fatto un di• come elemento-arma per caricare il fucile scorso in cui diceva che forse insieme ai della politica economica e sociale e sparare problemi monetari andavano posti anche in altre direzioni. Con questi argomenti, è quelli relativi alle questioni sociali». Bestem• infatti chiaro che non c'è più una politica mia! dell'occupazione; con questi argomenti, è Riflettiamo su questi dati. Noi poniamo chiaro che l'unica cosa che si può proporre un problema politico, di politica economica ai lavoratori è la diminuzione dei salari, che e sociale, vale a dire che le questioni finan• è in atto in temiini reali dopo l'accordo del ziarie e monetarie vadano affrontate, ma luglio scorso. Dopo aver fatto questa denun• che ci si pongano in primis i problemi cia, infatti, è chiaro che quel che resta è dell'occupazione, del salario, della sanità e l'attacco alla sanità pubblica ed al sistema della previdenza, non nel senso di una dele• previdenziale, il massacro dello Stato socia• ga che reprima i diritti di contrattazione e le, la gestione autoritaria del Governo delle di intervento nei servizi sociali, ma per con• deleghe, come è già avvenuto in materie sentire una spinta nella direzione opposta, decisive quali la sanità, la previdenza, la ossia misure per l'occupazione, per la rifor• finanza pubblica ed il pubblico impiego. E ma dei servizi sociali, per l'incoraggiamento in più, l'annuncio di una rigorosa crescita alla contrattazione sindacale, che costituisce della pressione fiscale. un elemento qualitativo nella gestione delle Anche le assenze, nell'enunciazione di aziende. Non a caso anche nelle grandi questa linea politica, hanno un significato. aziende private, contemporaneamente alla È logico che il Governo non abbia detto una caduta della contrattazione sindacale, si è parola sull'ambiente; è logico che il Governo registrata la caduta della cultura del prodot• non abbia detto una parola sul Mezzogiorno. to. La più grande azienda automobilistica Perché quando la linea politica è costituita italiana, la FIAT, versa in uno stato di crisi dalla denuncia della gravità della situazione proprio mentre l'azienda più efficiente e che Atti Parlamentari — 13210 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 fa più profitti sul mercato automobilistico — più duramente e precisamente colpita — guarda caso, bestemmia a dirsi! — è Tunica parlo della FIAT — ad un certo punto, impresa pubblica: la Renault francese! stretta alla gola, ha saputo imprimere una Proponiamo inoltre la ripresa di un discor• svolta — devo dargliene atto — alla questio• so sulla democrazia sindacale, non sul patto ne: i dirigenti di questa azienda si sono corporativo. Noi di rifondazione comunista presentati alla magistratura, certo in termini siamo tra coloro che sostengono da questo molto discutibili... Vedo che qualcuno scuo• punto di vista l'opportunità di referendum te il capo; so a che cosa ci si riferisce, e do abrogativi dell'articolo 19 della legge n. 300. ragione al collega, perché non credo che sia Sosteniamo tale istanza perché non è più possibile una trattativa su tale materia. Ma ammissibile il monopolio di rappresentanza almeno essi si sono rivolti alla magistratura sindacale delle segreterie confederali! I lavo• con il tono di chi dice: «Io ho le mie respon• ratori hanno diritto ad eleggere liberamente, sabilità!». Il modo può essere sbagliato, ma tutti insieme, i propri rappresentanti nei non il «se» di un'iniziativa di tal genere! luoghi di lavoro. Questa è la base democra• Perché il Governo, che ha la responsabili• tica del sindacato, che va costituita in alter• tà dell'insieme dei settori pubblici, non si nativa alle burocrazie sindacali che si stanno muove in una direzione analoga? Perché sostituendo — con il prestigio di cui godono non pone esso il problema delle deviazioni nel rapporto con il Governo e le confedera• che vi sono state? Questo sarebbe, tra l'al• zioni — ad una vera regola di democrazia tro, l'unico modo di salvare tutti i mangers sindacale. Sosteniamo nello stesso tempo onesti! Pongo tale questione anche perché l'opportunità di svolgere un referendum per — ripeto — non credo sia accettabile che abolire le norme più negative adottate in tutto il problema del grande settore pubblico materia di sanità e di pensioni. dell'economia italiana venga risolto in chia• In tale contesto si inserisce anche la que• ve di privatizzazioni: troppo semplice, trop• stione delle privatizzazioni. Vorrei sottoli• po facile! C'è un problema di indirizzi e di neare che si parla di questo settore decisivo orientamenti; potete anche cancellare — dell'economia italiana in termini di regole come è stato fatto con il referendum — il societarie, di diversa composizione del capi• Ministero delle partecipazioni statali, ma la tale azionario; non se ne parla in termini responsabilità del modo di gestire e anche di reali! Che cosa si vuol fare di tali aziende? risolvere la questione morale è pure, in Esse potrebbero rappresentare il motore di primo luogo, sulle spalle del Governo ed una ripresa produttiva di una politica di anche del Parlamento. occupazione. Oggi sono l'opposto: sono a- Da quel che ho detto finora, signor Presi• ziende bloccate, che diventano famose in dente del Consiglio ed onorevoli colleghi, Italia solo perché propongono i più dram• traspare con evidenza che ci poniamo in matici tagli dell'occupazione. Sono aziende leale ma forte — se ne siamo capaci — per le quali sono stati profusi centinaia di opposizione ed anche in leale ma forte alter• miliardi di investimenti, di cui dobbiamo nativa al significato che assume l'avvio della rispondere agli italiani. Lo Stato, il Parla• situazione, diciamo cosi, che si è realizzata mento e il Governo, che sono i padroni di con la formazione del suo Governo. Qui si queste imprese, come rispondono agli italia• parla di Governo di transizione. A parte il ni dell'efficienza e dello sviluppo di esse? | fatto che altri rifiutano questo termine, che Questo è il primo interrogativo al quale si non ho sentito nella relazione del Presidente deve rispondere e che noi proponiamo con del Consiglio — cosi come in essa non era gran forza, insieme ad un'altra questione. presente il termine «elezioni» —, transizione I magistrati hanno indagato a fondo sul può anche voler dire cambiamento profon• problema tangenti non solo sul versante do in determinate direzioni; decidere azioni politico, ma anche su quello economico; essi rispetto alle quali non c'è poi la possibilità hanno colpito, tra gli altri, impietosamente i di tornare indietro o di formulare orienta• santuari delle grandi imprese. E quando la menti diversi. più grande di queste grandi imprese è stata Ciò è vero sul piano istituzionale ma — Atti Parlamentari — 13211 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 attenzione — anche sul piano economico. di proporre un'alternativa democratica agli Certo, è stato il Governo Amato ad aver orientamenti di regime che vanno definen• voluto in luglio una discussione sugli orien• dosi. tamenti di programmazione economica e Malgrado queste difficoltà sentiamo il bi• finanziaria e, di fatto, sull'impostazione del• sogno di renderci interpreti dell'esigenza di la finanziaria per il 1994. Ma questo Gover• un'opposizione e di un'alternativa. Impie• no si propone quella data per i problemi di gheremo tutte le nostre energie e tutto il fondo della politica economica, in analogia nostro impegno, ed anche la nostra capacità alla proposta della stessa data per i problemi di discussione e di tolleranza, a questo fine: delle riforme istituzionali. sappiamo benissimo le difficoltà che ci si Non nascondiamoci allora che questo Go• prospettano, ma siamo assolutamente deter• verno non è un traghetto neutrale, per così minati, con spirito sereno, con grande fidu• dire, verso una nuova legge elettorale. Que• cia e speranza, ad affrontarle (Applausi dei sta sottovaluzione credo non sia ammessa. deputati del gruppo di rifondazione comu• È alla sostanza del processo che con questo nista — Congratulazioni). Governo viene avviato che cerchiamo di guardare, con una volontà di discussione PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• nella quale qualche punto fermo di orienta• revole Zanone. Ne ha facoltà. mento abbiamo pur sentito il dovere ed il bisogno di porre. Pensiamo infatti che sia indispensabile VALERIO ZANONE. Signor Presidente del• tentare di raggruppare le forze di sinistra e la Camera, signor Presidente del Consiglio, democratiche che si muovono in opposizio• signori deputati, siamo dunque al secondo ne a questo Governo per delineare un'alter• Governo di una legislatura che è chiamata a nativa allo sbocco della crisi che dentro dedicare la sua breve vita ad una transizione quest'ultimo è presente. In secondo luogo, di portata storica. Il compito di questo nuo• nel muoverci verso una critica così di fondo vo Governo è di assecondare la transizione verso questa situazione, sentiamo anche che ed anche di orientarla. si propone nuovamente un problema di rac• Un maestro della nostra generazione — colta ad unità dei comunisti, problema cui ormai abitualmente piuttosto sconfortato — noi abbiamo dato un contributo con la for• Norberto Bobbio, va dicendo da tempo che mazione del nostro partito, con il lancio la prima Repubblica finisce male, ma la della rifondazione comunista. Sappiamo pe• seconda rischia di cominciare peggio: in rò che ciò rappresenta un contributo grande questa desolata constatazione vi è un tratto ed indispensabile — meno male che lo ab• di verità. C'è una brutta aria in giro: circola biamo dato! — ma non la soluzione stessa un linguaggio che concede troppo alla vio• di una questione a nostro parere nuovamen• lenza verbale; circola una mentalità che te attuale. concede troppo alla giustizia sommaria. Diciamo ciò per delineare con chiarezza i Molte cose fra quelle che finiscono non nostri intenti. Non pensiate di poterci co• meritano rimpianto, però il nuovo di cui stringere in un angolo, come una forza che tanto si discorre non ha ancora una chiara limita le sue presenze territoriali e sociali e e leggibile fisionomia. si riserva un ruolo di agitazione. La nostra Non si vede ancora se davvero, nella vita volontà è ben altra: quella di renderci, come pubblica italiana, stiano maturando i tratti comunisti, interpreti — se ne siamo capaci di una democrazia compiuta oppure se, — e muoverci nel senso delle esigenze di all'insegna del nuovo, stia in realtà avanzan• un'alternativa al delinearsi di un determina• do — come per alcune manifestazioni si to regime. Conosciamo l'asprezza di tale avvertirebbe — una risorgenza di populi• battaglia, che oggi non va condotta sulla smo. Ebbene, credo che nell'orientamento linea della spontaneità e che offre un nuovo della grande transizione molto dipenderà dal problema a noi che ci identificavamo nella nuovo Governo, in forza della sua stessa Costituzione e che ora abbiamo bisogno genesi, poiché esso trae origine nell'espres- Atti Parlamentari — 13212 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 sione diretta della volontà popolare, cioè Adesso tocca a lei, Presidente Ciampi. La dall'esito dei referendum del 18 aprile. parte del suo programma che è scritta sotto I caratteri di questo nuovo Governo, dun• la dettatura del plebiscito referendario chia• que, sono per diversi aspetti inediti. Il suo ma in causa due questioni inseparabili: la compito — breve o lungo che sia — non può questione morale e la riforma elettorale. comunque essere legato in partenza da una «Questione morale» è una locuzione antica, prescrizione a termine. In realtà, esso ha un che assume però oggi un significato anch'es• duplice compito: intervenire sull'intreccio so nuovo, almeno per la portata dei casi ai che unisce la questione morale, la riforma quali si applica. Oggi la questione morale elettorale, la revisione istituzionale ed, insie• chiama in causa essenzialmente i rapporti me, provvedere al risanamento della finan• fra il potere politico e il potere giudiziario, zia pubblica, al sostegno delle attività pro• con tensioni che arrivano al limite oltre il duttive, all'occupazione. quale si rompe l'equilibrio fra i poteri. Se mi è consentita una notazione su que• Chiunque abbia a cuore le istituzioni della sta ormai lunga giornata di dibattito parla• Repubblica non può desiderare questa lace• mentare, è abbastanza sorprendente la spro• razione. Certo, ad essere chiamato in causa porzione che si è verificata fra questi due in linea principale più che il Governo è, compiti fondamentali del nuovo Governo: anzitutto, il Parlamento. E forse come par• grandissimo spazio hanno avuto le conside• lamentari noi dobbiamo rimproverare noi razioni sopratutto in materia di nuova legge stessi per aver trascinato da un anno quella elettorale, mentre assai scarsa attenzione — riforma deU'immunità parlamentare alla a parte le osservazioni di poc'anzi dell'ono• quale il Presidente Scàlfaro, nel periodo revole Garavini, ascoltate in pochi altri in• breve in cui fu Presidente della nostra As• terventi — è stata dedicata al problema non semblea, aveva dato forte impulso, proprio meno fondamentale del risanamento finan• nei primi giorni della legislatura e che anda• ziario e del sostegno alle attività economiche va realizzata — ora tutti ce ne avvediamo — ed all'occupazione. in tempo utile per regolare in forma diversa Ma vediamo anzitutto il primo versante. l'alluvione delle richieste di autorizzazione a È stato detto che il programma del Governo procedere. è già in qualche modo dettato o prescritto Così, in attesa della riforma, si è andati dall'esito dei referendum del 18 aprile che avanti con il vecchio rito, e nella segretezza hanno soppresso ministeri, spostato compe• del voto le prerogative del Parlamento ed il tenze amministrative in campi importanti, senso della giustizia hanno finito per mesco• tolto al Governo il potere di nominare i larsi con calcoli ed istinti di tutt'altra natura. vertici delle Casse di risparmio, eliminato il E adesso, sempre in attesa della riforma, si finanziamento pubblico dei partiti e ribalta• passa al voto palese, a mio avviso opportu• to, a quarantasei anni dall'emendamento di namente, ma quasi ad ammettere che nelle Dossetti, dal proporzionale al maggioritario ultime votazioni segrete hanno avuto la loro il sistema di elezione del Senato della Repub• parte manovre che allo scoperto forse non blica. vi sarebbero state. Quantunque secondo la Costituzione il Tutto questo appartiene al Parlamento, referendum abbia efficacia soltanto abroga• così come ad esso appartiene in via princi• tiva, il 18 aprile i referendum ci hanno pale la definizione delle leggi cui è sottoposta insegnato che, insieme a varie disposizioni l'opera della magistratura. Forse conviene di legge, si può abrogare anche un Governo, tuttavia segnalare al nuovo Governo, all'at• quello presieduto, con competenza ricono• tenzione del ministro della giustizia, per la sciuta e dignità apprezzata anche in campo salvaguardia che è dovuta allo Stato di dirit• internazionale, da Giuliano Amato. Come to come strumento essenziale dei diritti di liberali vogliamo manifestare la nostra stima tutti i cittadini, ciò che già la Commissione nei suoi confronti per il servizio reso alla giustizia della Camera, credo a larga mag• Repubblica in un anno che è stato certo tra gioranza, ha deliberato, soprattutto su due i più difficili della sua storia. fondamentali questioni: in materia di custo- Atti Parlamentari — 13213 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 dia cautelare, perche essa non si traduca in di esse sia iscritta nel responso referendario un'abnorme anticipazione della pena, e in del 18 aprile. Il referendum ha abrogato il materia di informazione di garanzia, perché sistema proporzionale per il Senato per questa conservi la funzione di uno strumen• quanto riguarda i tre quarti di coloro che to a tutela dell'indagato. Diciamo ciò nella dovranno essere eletti e non è andato oltre convinzione che la magistratura, con le in• tale decisione. Per l'evidente complessità e dagini contro la corruzione e l'affarismo, delicatezza della scelta da effettuare, dicia• stia rendendo un alto servizio alla nazione. mo che non possiamo e non intendiamo Tornando al responso referendario, vi è pronunciarci su altro che non siano schemi un aspetto della questione morale che ri• legislativi definiti con la precisione che la guarda direttamente il Governo. Il referen• materia richiede. dum ha dato una chiara risposta a quel Affermiamo sin d'ora che, in analogia con fenomeno che già Minghetti, ai suoi tempi, la posizione assunta a proposito delle elezio• definiva l'ingerenza dei partiti nella pubblica ni amministrative — che si sarebbero dovute amministrazione. Oggi si delinea nettamen• tenere a marzo e che con la nuova legge te l'esigenza di riportare i partiti alla loro verranno effettuate a giugno —, siamo con• funzione legittima che è quella di formare le trari — e a maggior ragione per quanto opinioni, di selezionare il ceto politico, di riguarda il rinnovo del Parlamento — a promuovere il consenso e non è certo quella nuove elezioni senza nuove regole. Affer• di gestire la cosa pubblica e gli affari pubbli• miamo tutto ciò contro quello che sarebbe ci; ciò deve essere affidato a chi è eletto, sia l'interesse di una minoranza quale noi sia• che eserciti sia che controlli tale gestione, mo, che potrebbe anch'essa indulgere alla senza vincoli di mandato. facile tentazione di andare subito alle elezio• Non dubito che il Presidente Ciampi sarà ni per lucrare un'ultima volta sui benefìci del un tutore severo dell'imparzialità della fun• sistema proporzionale. Il prezzo, però, sa• zione pubblica e come liberale gli manifesto rebbe quello di portare i propri eletti in sin d'ora il nostro consenso. Tuttavia, la Assemblee ingovernabili e caduche. modifica dei comportamenti politici si lega Condividiamo il proposito di giungere en• direttamente alla riforma del sistema eletto• tro luglio alla riforma del sistema elettorale, rale. Fra i due scopi principali della riforma riservandoci di valutare il nuovo sistema — la moralizzazione e la correzione dei partendo comunque dall'adesione ad un im• comportamenti elettorali e la formazione di pianto uninominale maggioritario. Ritenia• maggioranze stabili — personalmente non mo, in ogni caso, che convenga ricorrere a nascondo di anteporre senz'altro il primo al nuove elezioni soltanto dopo il varo della secondo, anche perché la formazione di nuova legge. Forse converrebbe guadagnare governi stabili può essere perseguita per vie un po' di tempo non tanto per consentire la che non si riducono unicamente al nuovo sopravvivenza dell'attuale legislatura, quan• sistema elettorale. Oggi mi sembra essenzia• to per garantire la vita della prossima. le avvicinare gli elettori agli eletti, ridurre i Palmella oggi ha osservato che la riforma costi proibitivi delle campagne elettorali, elettorale sarà la levatrice di nuove aggrega• rimuovere l'eccessiva interposizione degli zioni parlamentari e politiche; e forse non organi dei partiti per dare agli elettori la sarebbe inopportuno dare al nuovo sistema possibilità, nell'espressione del voto, di sce• il tempo di formarsi per offrire agli elettori, gliere e non solo di delegare. Ciò mi ha appunto, con il nuovo sistema, uno scenario convinto da tempo circa l'opportunità di più chiaro, purché il Parlamento ed il Go• passare, anche per la Camera, dal voto di verno non siano coinvolti nella crisi che lista e di preferenza al collegio uninominale. modifica il sistema dei partiti e possano Ovviamente, la scelta deU'uninominale tra• svolgere pienamente la loro funzione. scina con sé anche quella del maggioritario. A tal proposito, signor Presidente, le chie• Il sistema maggioritario può essere puro o derò qualche ulteriore chiarimento in sede corretto, ad uno o due turni: le varianti sono di replica. Certo, nel suo discorso la locuzio• molteplici. Né si può dire che una soltanto ne «Governo a termine» non c'è (e mi sarei Atti Parlamentari — 13214 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 meravigliato del contrario)! Tuttavia, vi so• Il primo aspetto riguarda la pressione no diversi passaggi nei quali l'idea — non fiscale, che a nostro avviso è ormai arrivata, saprei dire se in temiini di promessa, di per chi non sia un evasore, alla soglia del minaccia o di neutrale previsione — di un tollerabile. La pressione fiscale italiana è Governo a termine sembra in qualche modo cresciuta negli anni più che negli altri paesi affacciarsi. Mi riferisco per esempio, a quan• industrializzati senza che questo si accom• do si afferma che finalità preminente e prio• pagnasse ad un miglioramento dei servizi ritaria per l'esistenza del Governo è l'appro• prestati dalla funzione pubblica complessiva vazione della legge elettorale e che, dunque, in contropartita. Per di più viene attuata per il Governo prowederà ad amministrare il la maggior parte in forme che non sono paese mentre ciò avviene (il che potrebbe esplicite e non possono essere direttamente anche significare per la durata in cui ciò valutate dal contribuente; e l'andamento avviene); e poi a quando si afferma che il dimostra che l'incremento delle entrate non Governo non è più di tanto interessato alla ha recato correzione agli squilibri della fi• lunghezza del suo tragitto, che certo è legata nanza pubblica. al rapporto fiduciario con il Parlamento, ma Presidente Ciampi, lei ha giustamente os• anche qui nell'inedita situazione che pare servato nelle sue comunicazioni di stamane prospettarsi di una larga area di astensioni che la spesa pubblica deve essere utilizzata rispetto alla normale dialettica tra maggio• con la parsimonia dettata dalla capacità ranza ed opposizione. impositiva. Ebbene, è nostra convinzione Ebbene, tutto questo — mi consentirà, che per i contribuenti leali la capacità impo• signor Presidente — si avvicina alquanto sitiva sia al limite. Dunque, per consolidare all'idea di un Governo a termine. E quell'i• il gettito è necessario ricorrere, all'interno di dea inciderebbe gravemente sul secondo un prelievo che non può essere complessi• nodo fondamentale che l'azione governativa vamente inasprito, a misure di semplifica• deve affrontare e cercare di risolvere: mi zione dei troppo numerosi tributi, a misure riferisco al risanamento finanziario, che non di trasparenza dei prelievi e di perequazione è secondario rispetto al risanamento politico dei carichi. e morale. Quando il programma, che stama• Certo, l'evasione c'è e per ridurla ci vuole ne ci è stato esposto, descrive la natura dei un'amministrazione tributaria efficiente. O- problemi, curandosi di dichiarare che non gni tanto in quest'aula, nel passato, si è presume di portarli a soluzione, e quando sentito dire dai diversi ministri delle finanze avanza — senza una particolare necessità di che per mettere in ordine l'amministrazione farlo — la previsione che la legge finanziaria, tributaria occorrevano due o tre anni: sono che sarà presentata a luglio, possa ricadere alla Camera dal 1976 e perciò ho già ascol• sotto la responsabilità di un altro Governo, tato questa dichiarazione sei o sette volte! ciò indebolisce — mi sia permesso di osser• Mi permetto, dunque, di insistere affinché varlo — un disegno formulato in un modo verso i contribuenti più tartassati venga dal certamente rigoroso, ma che rischia così di Governo qualche parola di rassicurazione. ridursi ad una dichiarazione di intenti. La seconda questione riguarda le privatiz• Noi vorremmo invece — ed è il secondo zazioni. Come è stato detto stamane dal ordine di chiarimenti che mi permetto di Presidente del Consiglio nelle sue comunica• sollecitare alla sua attenzione — che gli zioni, esse comportano un mutamento di intenti del Governo nel campo economico e cultura imprenditoriale. Mi permetto di e- finanziario fossero ulteriormente definiti stendere codesto mutamento di cultura alla sotto tre aspetti. Mi scuso se affronterò ricerca di condizioni accettabili dal mercato; alquanto sommariamente e brevemente, da• diversamente, infatti, rischiamo di non pas• ta anche l'ora, questioni di indole piuttosto sare dalla teoria alla prassi. In materia di pratica che sono state totalmente assenti dal privatizzazioni si sono combattute in passato dibattito di oggi, ma che credo non siano grandi battaglie ideologiche, che hanno vi• assenti dagli interessi della cittadinanza e di sto le tesi privatizzatrici di parte liberale tutti noi. lungamente soccombenti. Adesso la batta- Atti Parlamentari — 13215 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 glia è finita, nel senso che le barriere ideo• mo Presidente del Consiglio non parlamen• logiche sono ormai cadute, ma non si riesce tare della nostra storia. Ciò prefigura il a transitare dall'adesione teorica alla prassi principio, che quando si arriverà alla rifor• attuativa. I proventi del 1992 non si sono ma istituzionale dovrà essere stabilito anche realizzati e si vorrebbe conoscere se sia nella legge, dell'incompatibilità tra le cari• possibile fare affidamento sullo scadenzario che di Governo (almeno fino al livello mini• fissato a suo tempo per quest'anno: a mag• steriale) ed il mandato parlamentare. Di gio, se non ricordo male, la SME e il Nuovo fatto, già in questo Governo, più ancora che Pignone, ad agosto il Credito Italiano, entro nel precedente, la maggior parte dei ministri l'anno la Banca Commerciale, TINA, il set• non sono parlamentari o hanno rinunciato tore energetico dell'ENI. Riuscirebbe utile ad esserlo. Credo (anche su tale punto ho qualche conferma circa la praticabilità in presentato una proposta di legge) che tutto concreto di tali scadenze. ciò rafforzi sia l'indipendenza dei ministri sia La terza osservazione riguarda l'attuazio• la vigilanza del Parlamento, e che dunque si ne, con adattamenti, dei provvedimenti de• traduca nel rafforzamento di entrambi i legati che furono assunti dal Governo Amato poteri. Come rappresentanti del più antico per la correzione strutturale della spesa pub• partito del Parlamento italiano, forse com• blica e che sono molto significativi, proprio pete in primo luogo proprio a noi liberali di in senso strutturale, soprattutto in materia apprezzare le parole dedicate dal Presidente di impiego pubblico e di sanità. Ieri ho letto Ciampi alla dignità del Parlamento, che non un'intervista del nuovo ministro della sanità può essere delegittimato da nessuno senza (che mi fa piacere salutare al banco del delegittimare, con esso, anche tutti gli altri Governo), in cui si propone, in materia di poteri. servizio sanitario, di riformare la riforma Signor Presidente, il Governo nuovo si è della riforma. In questo complicato percorso formato attraverso una libera adozione, più vorrei ricordare che nel provvedimento a- che in ogni altro caso precedente, dell'arti• dottato dal precedente Governo si dava cor• colo 92 della Costituzione, e questa giusta so a misure di definizione della responsabi• libertà di scelta, di decisione da parte del lità dei soggetti competenti in materia Presidente del Consiglio comporta con sè sanitaria, di recupero dei valori professionali anche la libera determinazione di ciascun e quindi, in concreto, di tutela dei cittadini deputato. Noi attendiamo dalla sua replica i in un campo di essenziale rilievo sociale. Tali chiarimenti che mi sono permesso di chie• misure devono essere non controriformate, derle, perché ciascun deputato liberale pos• ma attuate, proprio ai fini della distinzione sa responsabilmente formarsi la propria va• (che è giusta e che io condivido) tra lo Stato lutazione circa il voto di fiducia al nuovo assistenziale e lo Stato sociale. Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Signor Presidente, non ricorrerò ad altre liberale e della DC — Congratulazioni). indicazioni particolari, che pure l'ampiezza e il grande rilievo del programma esposto PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• stamane dal Presidente Ciampi certamente revole Nania. Ne ha facoltà. solleciterebbero. Non citerò altri casi per dimostrare quanto un'efficace azione di ri• DOMENICO NANIA. Signor Presidente, o- sanamento finanziario ed economico richie• norevoli colleglli, signor Presidente del Con• da un Governo che non esaurisca il suo siglio, noi non riteniamo il suo Governo un compito nell'obiettivo, pur necessario, della Governo qualunque; vogliamo dirlo in ma• riforma elettorale. D'altra parte, se questo niera molto chiara. Riteniamo che questo sia fosse il solo obiettivo, neppure si compren• un Governo che, come ha dichiarato questa derebbe la vasta mobilitazione dei corpi mattina il Presidente del Consiglio, si è posto accademici che è stata meritoriamente mes• degli obiettivi ed ha indicato in qualche sa in opera per comporre la compagine modo come intende raggiungerli. governativa. Abbiamo molto apprezzato l'o• Intervengo con riferimento a quella parte maggio reso stamane al Parlamento dal pri• del suo intervento, signor Presidente del Atti Parlamentari — 13216 — Camera dei Deputati

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Consiglio, che riguarda la riforma elettorale, Che senso avrebbe approvarla di corsa e quella riforma che lei ha considerato la subito, se non si andrà immediatamente priorità assoluta e sulla quale, da un punto dopo a votare (ma lei non l'ha detto)? Che di vista temporale, ha stabilito entro quanto significato ha l'omissione di indicazioni sul occorrerà vararla. Nel la sua relazione ha processo riformatore che riguarda le istitu• detto che ciò dovrà avvenire entro Testate. zioni? È chiaro che se così è stato detto e se Sommessamente, vorrei ricordare un ar• addirittura si è ipotizzato un rallentamento ticolo della legge sui poteri della Commissio• dell'attività legislativa ordinaria per giunge• ne bicamerale per le riforme istituzionali che re all'elaborazione ed all'approvazione di qualche giorno fa è stata votato dal Senato. una riforma elettorale, questo impegno e Così recita l'articolo 4: «Con la pubblicazio• queste affermazioni hanno sicuramente un ne delle disposizioni legislative approvate ai significato. Mi chiedo infatti e chiedo al sensi della presente legge, ovvero in caso di signor Presidente del Consiglio a cosa serva scioglimento di una o di entrambe le Came• l'adozione di una riforma elettorale entro la re, cessano le funzioni della Commissione, prossima estate se non si va a votare ad che è sciolta di diritto». Allora mi chiedo (e ottobre con il nuovo meccanismo elettorale. lo chiedo anche a chi presiede la nostra In effetti, nella relazione lei non ha detto se Assemblea in questo momento, che è rela• si andrà o meno a votare ad ottobre, ma ha tore sul progetto che riguarda la realizzazio• comunque affermato che entro Testate que• ne di una forma di Stato regionale) che sta riforma elettorale si farà. significhi fare di corsa la legge elettorale Intendo quindi porle, signor Presidente entro Testate, andare a votare a ottobre, se del Consiglio, alcuni interrogativi, anche non, di fatto, liquidare il processo riforma• perché non bisogna dimenticare che nel tore e il processo istituzionale per volontà suo Governo vi sono due ministri, il pro• dello stesso Presidente della Repubblica, che fessor Elia, e il professor Barile, che si insediandosi ha avviato quel processo ma, occupano di problemi istituzionali, nonché dando a lei, signor Presidente del Consiglio, il sottosegretario di Stato alla Presidenza un mandato ben preciso con quella famosa del Consiglio Maccanico, noto per la sua lettera, al tempo stesso lo blocca? competenza in materia. Ebbene, io mi chie• Chiedo attenzione su un aspetto partico• do quanto segue. Come mai nella sua re• lare del ragionamento che intendo fare. lazione è mancato un legame tra la riforma Quella in vigore, infatti, che noi non condi• elettorale e la riforma istituzionale? Come vidiamo nel merito, è una Costituzione che mai non si è fatto cenno, da alcun punto ha una sua coerenza, una sua logica, una di vista, a quella che sarà la nuova ar• sua struttura che risponde ad input ben ticolazione dello Stato, della quale si sta precisi e lo fa in maniera conseguenziale. discutendo in Commissione bicamerale? Co• Voglio citarle un esempio, che forse, più di me mai non si è enfatizzato questo processo altri, fa capire bene il significato di ciò che di riforma delle istituzioni e della Costi• noi stiamo per determinare. Mi riferisco tuzione, avviato — si badi — con il discorso all'articolo 138 della Costituzione. Quando di insediamento del Presidente della Repub• abbiamo votato la legge sui poteri della blica? Se esiste oggi una Commissione bi• Commissione bicamerale, tutti si sono strac• camerale, è perché il Presidente della Re• ciati le vesti sostenendo che quell'articolo pubblica nel suo discorso di insediamento non doveva formare materia di revisione invitò i Presidenti delle Camere a dar corpo costituzionale. Il terzo comma di questo e a dar vita ad una Commissione bicamerale articolo prevede il corso al referendum da che ponesse mano (ha detto in modo te• parte dei cittadini solo nel caso in cui la legge stuale) ad un processo organico di revisione costituzionale non sia approvata nella secon• della Costituzione e delle istituzioni. da votazione da ciascuna delle Camere a Eppure nella sua relazione questo legame maggioranza dei due terzi dei suoi compo• manca. Che significa, in termini pratici, nenti. approvare la legge elettorale entro Testate? Ebbene, le delineo uno scenario: si vara la Atti Parlamentari — 13217 — Camera dei Deputati

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riforma elettorale maggioritaria entro l'esta• — deve essere detta una parola chiara — te; si va a votare ad ottobre; la Commissione anche con riferimento all'atteggiamento del bicamerale viene sciolta di diritto. Un'even• Capo dello Stato, che a nostro avviso è ai tuale Commissione che voglia dar vita ad un limiti del rispetto della Costituzione. processo istituzionale di ristrutturazione, di Ebbene, non vogliamo certamente le rifor• riscrittura, di rifondazione, di aggiornamen• me su misura, e questo è evidente. Anche to della seconda Repubblica su quale base sul sistema maggioritario siamo disponibili verrebbe nominata? Verrebbe nominata sul• al confronto. Non c'è dubbio che il «sì», nella la base di un Parlamento formato con un misura in cui si è espresso, si è espresso per criterio maggioritario. Pensi per un momen• tutti e quindi anche per noi. Ne prendiamo to, signor Presidente del Consiglio a cosa atto, e confrontandoci con la proposta che accadrebbe ove passasse l'ipotesi formulata lei ha annunciato da parte del Governo (che dall'onorevole Segni. Secondo questa ipote• passa sull'argomento dalla neutralità ad una si, il 75 per cento dei seggi dovrebbe essere posizione attiva), le vogliamo dire che con• attribuito con il sistema maggioritario e il 25 sentiamo con due dei punti fondamentali per cento con il recupero proporzionale. che sono stati tracciati nella sua relazione. Ebbene, pensi per un momento cosa acca• Il primo punto, centrale, è che una riforma drebbe se una qualunque forza politica con maggioritaria deve garantire la governabili• il 24, con il 25, con il 26, con il 30 per cento tà, l'altro è che una tale riforma non deve dei consensi raggiungesse la maggioranza cancellare le opposizioni. dei due terzi dei rappresentanti in Parlamen• L'onorevole Segni ha immediatamente to. Ebbene, quella forza politica potrebbe presentato una proposta di legge che ricalca varare la riforma che vuole, nonché utiliz• il modello emerso dal risultato referendario zare l'articolo 138 della Costituzione che, in che concerne il Senato. Potrei dire che non presenza dell'approvazione a maggioranza siamo costituzionalmente obbligati a rispet• dei due terzi dei componenti di ciascuna tare quel vincolo: a mio avviso, è decisivo Camera, impedisce, di fatto ai cittadini di per chi accetta questa posizione riflettere sul ricorrere ad un referendum per dire: «La fatto che per l'elezione della Camera dei riforma varata da questo Parlamento non ci deputati un quesito siffatto non è stato pen• sta bene, la vogliamo eliminare». Questa è sato e non era pensabile. Esso è stato possi• l'assurdità di una legge elettorale maggiori• bile per il Senato perché per quel ramo del taria innestata in un meccanismo proporzio• Parlamento era già previsto un impianto nale! Il terzo comma dell'articolo 138 della elettorale di tipo uninominale e, in un certo Costituzione, che avrebbe dovuto servire per senso, maggioritario. Quel quesito poteva portare le opposizioni attorno quello che si quindi, determinare, a contrario, la legge chiamava tavolo istituzionale, funzionereb• elettorale che di fatto ha determinato. Non be, in presenza di una legge elettorale mag• è stato invece, possibile consentire al corpo gioritaria, esattamente in senso opposto. elettorale di esprimersi su un quesito analo• Ma non basta. Che pensare del fatto che go per la Camera. Peraltro esso si era già una forza politica con il 25 per cento dei espresso al riguardo nel 1991, manifestando consensi può eleggere un terzo dei giudici di essere favorevole ad indicare ima prefe• della Corte costituzionale e un terzo dei renza invece che quattro. componenti del CSM? Che pensare cioè del A nostro avviso, dunque, non sarebbe fatto che una parte esigua delle forze politi• giusto adottare automaticamente anche per che, la quale ottenga la maggioranza dei la Camera il meccanismo emerso dal refe• membri in Parlamento, potrebbe riuscire a rendum per il Senato. Per la verità lei, signor determinare tanta parte della vita istituzio• Presidente del Consiglio, è stato molto pun• nale del paese? tuale anche nei termini ed ha parlato di una Ecco perché, signor Presidente del Consi• soluzione per analogia. Su questa ipotesi, glio, per lei si pone il problema della connes• dunque, noi intendiamo lavorare. sione tra la riforma elettorale e la riforma Come dicevo, l'onorevole Segni propone istituzionale. Non si può tacere al riguardo di consentire agli elettori di scegliere con il Atti Parlamentari — 13218 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 voto non solo i propri rappresentanti — cito gue fondamentalmente — ecco il nodo cen• testualmente — «ma anche di decidere sul trale — il bacino elettorale della forza che governo del paese a tutti i livelli». Questo risulti vincitrice e quello di chi perda. peraltro è il fatto nuovo che giustifica l'ado• Per evidenti ragioni, abbiamo indicato le zione del criterio maggioritario: se maggio• percentuali del 40 e del 60 per cento, pro• ritario deve essere, che lo sia davvero! Ed ponendo sostanzialmente quanto segue: il un sistema elettorale può dirsi tale se produ• partito o la coalizione che vince prende il 60 ce una maggioranza. Qual è la differenza di per cento dei seggi e governa; coloro che fondo — a parte il diverso criterio di com• perdono partecipano proporzionalmente al puto dei voti — tra il proporzionale ed il restante 40 per cento dei seggi, con una maggioritario? Il primo non agevola la for• clausola di sbarramento del 5 per cento per mazione automatica di una maggioranza: in impedire la frammentazione eccessiva delle linea di massima, se nessun partito guada• forze politiche. Il meccanismo Segni o quel• gna il 50,1 per cento dei seggi, occorre una lo contenuto nella riforma proposta da Mat- coalizione. Il maggioritario, invece, per prin• tarella, determinano invece una realtà di cipio, produce ima maggioranza. forze politiche vincenti e perdenti, che di Ebbene, se vi è un difetto nel meccanismo fatto godono sia del rispetto elettorale con• elettorale venuto fuori dal referendum (che seguito con il meccanismo maggioritario per comodità chiamo referendum Segni) è uninominale, sia di quello determinato dal che esso non è in grado di produrre una meccanismo che si dice dovrebbe servire per maggioranza. Non lo diciamo solo noi del il recupero proporzionale a salvaguardia del• Movimento sociale italiano: lo ha sostenuto, le minoranze, ma che in realtà serve soltanto ad esempio, il professor Urbani in un artico• a reintrodurre i grossi partiti nelle aree lo sul Giornale, di cui vi risparmio la lettura geografiche dove sono stati espulsi a causa integrale. Una cosa è impiantare — egli ha di questo o quel partito vincente. sostenuto in quella sede — un sistema elet• In tale contesto ed in questo clima, signor torale maggioritario in una società politica• Presidente del Consiglio, ci confronteremo mente omogenea, a struttura bipartitica, sulla materia, cercando — come accennavo altra cosa è adottarlo in una società come la — di far sì che chi vince vinca davvero tutto, nostra, nella quale vi sono forze e movimenti ma che coloro che perdono non siano can• politici radicati nel territorio che non con• cellati per decreto-legge dalla scena politica cordano nè sui valori fondamentali nè sulla e, se presenti sul territorio in maniera ap• struttura di base. Tant'è che, facendo una prezzabile ed in grado di superare una clau• simulazione, Urbani parlava di un nord ege• sola di sbarramento del 5 per cento, perte- monizzato dalle leghe, di un centro egemo• cipino alla competizione in Parlamento per nizzato dal PDS, di un sud appannaggio presentare l'alternativa di domani. Così ci della DC, con presenze qua e là di missini, muoveremo sul terreno della riforma eletto• socialisti o di altre forze. rale, sperando che lei ci dia delle risposte sul Peraltro, potrebbe teoricamente verificar• rapporto fra la stessa e la riforma istituzio• si che la democrazia cristiana arrivi prima nale e che così si avvìi davvero un processo al Senato con 120 seggi, il PDS secondo con costituente che serva a costruire la nuova 90 seggi e la lega terza con 60 seggi e che, Repubblica che tutti vogliamo (Applausi dei anziché governare il partito che ha ottenuto deputati del gruppo del MSI-destra nazio• i maggiori consensi, cioè la democrazia cri• nale). stiana, si alleino il secondo, il terzo e gli altri, che finirebbero così con il governare, con PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• buona pace di quel sistema maggioritario revole Cicciomessere. Ne ha facoltà. che si dice di voler realizzare. Il dibattito è interessante ed attento. Io ed ROBERTO CICCIOMESSERE. Intervengo altri parlamentari abbiamo già presentato solo per pochi minuti, signor Presidente del una proposta di legge che punta alla soluzio• Consiglio, per non abusare della sua pazien• ne di questo genere di problemi; essa distin• za e della sua attenzione. Desidero sollevare Atti Parlamentari — 13219 — Camera dei Deputati

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| una questione che abbiamo affrontato molte stro della difesa con il consenso di tutte le i volte in questa Assemblea, quella del bilan• forze armate, prevede sostanzialmente il cio della difesa, che non ha trovato spazio mantenimento della struttura attuale. Visto nella sua relazione al Parlamento. Richiamo per altro, che gli eventi non si potevano tale questione non per motivi estetici, ma disconoscere, sono definiti due tipi di eser• perché mi ostino a pensare che il problema cito: cinque brigate efficienti, formate da centrale del nostro paese, sul quale dovreb• volontari professionisti, e otto brigate di be impegnarsi il Governo, è quello del debito secondo impiego, composte da militari di pubblico. E parlare del debito pubblico si• leva. gnifica, evidentemente, porsi anche il pro• Vi sono, cioè, signor Presidente, un eser• blema di avvicinarsi alla meta dell'azzera• cito vero e un esercito finto. E il problema mento del deficit di bilancio al lordo degli reale di quest'ultimo e che non si ha il interessi e quindi al taglio delle spese. coraggio di mandare a casa cinquanta-ses- Ebbene, in tutto il mondo industrializzato, santa mila dipendenti, non ve ne sono altri. signor Presidente, i governi di fronte ad Si mantiene un esercito finto per conservare analoghe problematiche hanno tagliato dove il posto ad alcune decine di migliaia di si poteva tagliare, ed innanzitutto nel settore persone: mi riferisco a ufficiali, sottufficiali, della difesa: il governo americano ha tagliato impiegati e operai civili dell' amministrazio• qualcosa come il 25 per cento delle spese e ne delle forze armate. È evidente che qual• la Germania federale si appresta a dimezza• siasi seria gestione di una amministrazione re le forze armate. Per la nostra amministra• non consentirebbe situazioni di questo gene• zione della difesa, signor Presidente, il muro re, poiché non si tratta soltanto di pagare di Berlino sta sempre lì, il patto di Varsavia degli stipendi, ma bisogna anche dotare è solido e forte, esiste ancora l'Unione delle questo personale di carri armati, e di strut• repubbliche socialiste sovietiche ad attenta• ture logistiche, a parte che bisogna fargli re e minacciare il nostro paese. Sulla soglia fare qualcosa. Sicuramente costerebbe me• di Gorizia vi sono 300 mila uomini pronti a no mandarli in pensione pagando loro inte• difendere il nostro paese da questa minac• ramente lo stipendio, piuttosto che mante• cia. I nostri militari non si sono accorti che nere questa macchina. vi sono stati dei cambiamenti: abbiamo an• Ma non finisce qui. Non solo un esercito cora venti brigate che devono difenderci, di queste dimensioni non serve per la difesa, alla soglia di Gorizia da quella minaccia. ma si proteggono taluni interessi. Vorrei che Non è uno scherzo, signor Presidente. il Presidente prestasse particolare attenzio• Vorrei dirle due o tre cose soltanto, in modo ne, perché l'ANAS, Milano, Tangentopoli che lei, se lo riterrà opportuno, si regoli poi sono uno scherzo rispetto a quanto è suc• di conseguenza. Sono cose che ormai dico cesso nel campo del pagamento di compensi dalla VII legislatura, ma evidentemente re• per mediazioni e tangenti nel settore dell'in• sto inascoltato, come dalla VII legislatura dustria bellica. Non sto qui adesso ad appro• raccontiamo che di questo passo si sarebbe fondire i meccanismi, voglio soltanto ricor• arrivati ai milioni di miliardi di debito pub• dare la nota vicenda della vendita delle navi blico. Ci troviamo in una situazione in cui all'Iraq che ha comportato un compenso di per i militari non esistono questi fatti e mediazione di 135 miliardi. quindi manteniamo uno strumento che dov• Attualmente, come se non fosse successo rebbe servire a difenderci da nemici che non nulla, non si riduce il personale, non si esistono più, signor Presidente. tagliano le forze territoriali che non hanno Oggi l'unica funzione reale delle forze alcun senso (per quanto riguarda l'aeronau• ; armate è l'assegnazione a contingenti delle tica e la marina la riduzione potrebbe essere Nazioni Unite o di altre organizzazioni nel• minore) e si continuano ad acquistare armi l'ambito di operazioni internazionali. Ma a nella prospettiva di uno scontro con il patto questo fine sono sufficienti due o tre brigate; di Varsavia... il modello di difesa che ci è stato prospetta• Per il caccia EPA si spendono 10 mila to, invece, presentato dal precedente mini• miliardi, signor Presidente. Nella situazione Atti Parlamentari — 13220 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 attuale ci possiamo permettere di spendere VITO NAPOLI. Signor Presidente, signor 10 mila miliardi per un aereo che non serve Presidente del Consiglio, all'inizio del suo più? Ci possiamo permettere di spendere 2 intervento ha voluto precisare i limiti del suo mila miliardi per un carro armato Ariete che mandato, affermando che limiterà la pro• non serve? Sappiamo benissimo che le forze pria iniziativa ordinaria allo scopo di affron• che bisogna inviare in diverse parti del mon• tare i grandi problemi istituzionali che sono do sotto l'autorità delle Nazioni Unite deb• alla nostra attenzione ed a quella della so• bono essere forze agili, che possono essere cietà. Non credo tuttavia che i grandi pro• trasferite rapidamente; non servono i carri blemi debbano far morire l'iniziativa ordina• armati utili ad una guerra in difesa del ria in un pa^se dove su di essa vivono, proprio territorio contro le armate rosse. operano e si sacrificano milioni di persone. Ci troviamo quindi di fronte ad una situa• Occorre respingere, soprattutto in questo- zione pericolosa dal punto di vista della momento, una certa visione intellettualistica questione morale, se così la vogliamo chia• della vita politica e sociale nella quale la mare nonché della questione della legalità, disoccupazione potrebbe, assieme allo svi• che incide sul bilancio dello Stato in maniera luppo, contare meno dei metodi elettorali e abnorme. Si afferma il principio che la spesa dell'immunità parlamentare. Se governare, è per la difesa, ma in effetti la vera ragione fare politica, vuol dire scegliere in concreto è che l'Alenia e l'Oto Melara sono in diffi• perché i rapporti sociali, economici, territo• coltà, vi sono problemi occupazionali e così riali e settoriali siano equilibrati, allora il via. rischio che si corre oggi è che la distorsione Mi piacerebbe, signor Presidente, un Go• strumentale del dibattito istituzionale possa verno che nel momento in cui dispone del consentire di mantenere gli squilibri, le mar• bilancio e definisce le sue postazioni, quan• ginalità, le distorsioni, senza una sola reazio• do spende dei soldi per la difesa lo fa effet• ne, senza che si alzi una voce o si muova un tivamente per la difesa; se vuole sostenere corteo, senza che vi si dedichi una sola l'Alenia, lo fa attraverso i Ministeri del lavo• trasmissione di Mixer o il rosso e il nero. ro o dell'industria e non attraverso quello Lei si è presentato come il semplice citta• della difesa; se si tratta di salvaguardare dino che per la prima volta nella storia certe regioni o certe zone, riporta negli italiana fa il Presidente del Consiglio; ed io appositi capitoli di bilancio. Non voglio ne• sono certo che da semplice cittadino, più gare che possano esistere ricadute in qual• che da tradizionale politico, saprà governa• siasi attività del genere, ma credo che il re, cioè realizzare l'iniziativa ordinaria, fa• contribuente — e comunque lo faccio io — cendo passi concreti perché i problemi veri voglia chiarezza. Quando si chiede alla gente siano affrontati. 11 sacrificio di pagare per la difesa, il contri• Mi consenta allora di tornare a quella buente deve essere certo di pagare per la parte del suo discorso riguardante la rispo• difesa, di versare per essa, non per altro, i sta da dare ai risultati referendari che nel suoi contributi. suo intervento sono stati oggetto di un futu• Credo sia questo un principio di correttez• ro impegno. Ha accennato, per esempio, al za amministrativa che, se osservato e rispet• referendum che ha deciso l'abolizione del tato in questi anni, avrebbe evitato gli equi• Ministero dell'agricoltura, facendo riferi• voci che si sono verificati e non avrebbe mento al coordinamento nazionale delle po• consentito aU'amministrazione della difesa litiche agricole regionali o ad un ministero di chiudere gli occhi e di farli chiudere agli con caratteristiche nuove, che dia forza alla altri di fronte agli sperperi e, molto spesso, nostra presenza nei rapporti comunitari. alle corruzioni di fronte alle quali ci trovia• Alcune forme di demagogia regionale sono mo (Applausi dei deputati del gruppo fede• state già pagate in questi giorni con una ralista europeo). perdita secca per il nostro paese di 1.200 miliardi di lire nel settore del latte! In assen• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• za di un punto forte di riferimento i nostri revole Napoli. Ne ha facoltà. partners europei si sono rimangiati gli im- Atti Parlamentari — 13221 — Camera dei Deputati

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ì pegni assunti con l'ex ministro Fontana e che se dobbiamo combattere il vecchio siste• i con il ministro Diana relativi ad una quota ma partitocratico allora dobbiamo scegliere I di 900 mila tonnellate di latte in più che c'era una proporzionalità riferita all'area regiona• ! stata concessa. le, e non a quella nazionale, nell'ambito Signor Presidente, la questione dei rap• della quale si salverebbe il sistema partito• porti tra Governo e regioni in relazione alla cratico. nostra presenza nella Comunità europea de• La seconda osservazione riguarda la scelta ve essere affrontata subito, alla stregua dei tra uno o due turni elettorali. Io sono un grandissimi problemi che affliggono il nostro deputato meridionale che è vissuto trent'an- paese. Tutto ciò affinché l'Italia non paghi ni a Torino e ha svolto la professione di ancora prezzi abnormi che vanno a danno giornalista. Per caso sono poi andato in sia dell'economia sia, e soprattutto, dei di• Calabria; e da cinque legislature — sono un soccupati! Occorrerà forse affrontare il pro• vecchio parlamentare — rappresento questa blema del potere dello Stato di sostituire le regione. Vi chiedo — e non solo per il fatto regioni nei confronti della Comunità quando di essere meridionale — di considerare l'im• esse risultassero inadempienti. patto che avrebbe il doppio turno in un In questi giorni abbiamo inoltre 1.800 paese dove fenomeni di corruzione, di ma• miliardi di lire a rischio, a causa dell'incapa• fia, di potere, ma soprattutto di trasformi• cità delle regioni di predisporre e presentare smo culturale, politico e sociale sono così progetti seri per il settore della formazione diffusi. Il doppio turno finirebbe per diven• professionale: scadono in questi giorni i tare il terreno di gioco nel quale tutti i termini per poterne usufruire! sistemi di potere — sia quelli legali sia, Quei 1.200 miliardi nel settore del latte e soprattutto, quelli illegali — e i fenomeni quei 1.800 miliardi per la formazione pro• della compravendita politica, della corruzio• fessionale possono far perdere qualche gior• ne, delle pressioni, dei ricatti e delle minacce no di tempo alla discussione dei grandi potrebbero muoversi senza alcuna difficoltà! sistemi con i quali si intende cambiare la Il turno solo può, forse, provocare la perdita rappresentanza politica nel nostro paese? di rappresentanze di gruppi, ma eviterebbe La questione allora non è quella di affer• che un paese non ancora maturo — sottoli• mare che questo viene prima o dopo tale neo tale concetto — si trasformi in un argomento, che le scadenze sono ravvicinate grande mercato delle coscienze politiche. e pressoché concluse con il voto di astensio• Resta l'argomento della situazione econo• ne di quanti sulle parole, a mio giudizio, mica e della legge finanziaria, che occorre costruiscono il loro essere in politica. La certamente anticipare. Sono meno d'accor• questione è quella di governare il paese nel do con qualche sindacalista che ha detto che suo insieme, nelle sue esigenze e nei suoi non si deve fare alcuna manovra; è invece bisogni. Mi riferisco sia ai bisogni elettorali, necessario attuare tutte le manovre possibili sia ad altri. Solo in presenza di una incapa• per realizzare un progetto economico con il cità di governare in tal modo occorrerà quale costruire il futuro sviluppo di questo andarsene, far posto ad altri e svolgere le paese. elezioni. In ogni caso, vorrei precisare che Sappiamo delle difficoltà in cui vive l'Ita• al Governo a tempo preferiamo un Governo lia, con l'onorevole Bossi che dà una mano che governi! alle valutazioni di Moody's, i cui ricercatori Signor Presidente del Consiglio, prima di sono un po' ridicoli nel momento in cui affrontare la sua proposta di anticipare la analizzano la nostra situazione economica legge finanziaria, vorrei svolgere una consi• sulla base degli umori dello stesso deputato derazione relativa al tipo di legge elettorale. Bossi. Questo ho letto sui giornali, secondo Nel corso del dibattito abbiamo constatato i quali i commentatori di Moody's hanno che in questa sede si propende per il sistema fatto scendere l'Italia in graduatoria perché maggioritario corretto da una percentuale Bossi ha detto determinate cose. proporzionale. Siamo d'accordo, ma è op• Conosciamo l'entità del disavanzo e siamo portuno fare due precisazioni. La prima è consapevoli della necessità di ridurre le spe- Atti Parlamentari — 13222 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 se e di aumentare le entrate. Ma per gover• l'intervento straordinario, bensì quelli del• nare ciò non basta. Nel suo intervento, l'intervento ordinario, lo ripeto, la causa del signor Presidente del Consiglio, c'è un rife• mancato sviluppo. rimento ad una società «che offra lavoro ai In questo senso, signor Presidente del giovani e che affronti le disuguaglianze ter• Consiglio, le chiediamo un'attenzione parti• ritoriali». Mi chiedo se questa frase si riferi• colare perchè quello del Mezzogiorno oggi sce al Mezzogiorno, alla disoccupazione al vale molto di più di tanti altri temi che si 30 per cento che sta imbarbarendo il sud, al discutono in Parlamento (Applausi dei de• degrado morale di Piatì e di San Luca, alla putati del gruppo della DC). violenza come valore, accanto alla disoccu• Le chiedo infine, signor Presidente, di pazione del 5 per cento, sostenuta per di più autorizzare la pubblicazione in calce al re• dalla cassa integrazione al nord. soconto stenografico della seduta odierna La riconosco sensibile, signor Presidente di considerazioni integrative del mio inter• del Consiglio, al problema meridionale. Più vento. volte, nelle sue relazioni annuali quale Go• vernatore della Banca d'Italia (che qualcuno PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Napo• legge in questo Parlamento), abbiamo trova• li. La Presidenza autorizza la pubblicazione to il problema meridionale, senza la soluzio• in calce al resoconto stenografico della se• ne del quale — lei ha detto più volte — non duta odierna di considerazioni integrative sarà possibile raggiungere l'Europa. So an• del suo intervento. che benissimo che questo nostro paese refe• È iscritto a parlare l'onorevole Parlato. Ne rendario ha pensato di togliersi di dosso il ha facoltà. Mezzogiorno, considerato mafioso e spreco• ne, con la chiusura dell'intervento straordi• ANTONIO PARLATO. Signor Presidente, nario. Ciò è avvenuto attraverso — e mi colleghi, dottor Ciampi, è una singolare scuso — un'immonda campagna informati• coincidenza che, nel momento in cui lei si va, proprio quando i conti dello Stato, dopo presenta alle Camere per avere la fiducia, si anni ed anni di battaglia da noi combattuta sia aggiunta agli atti della Camera la terza in Parlamento, hanno messo in evidenza il proposta di inchiesta parlamentare relativa grande inganno che è stato realizzato a alle vicende concernenti la svalutazione del• danno del Mezzogiorno. la lira. Per quanto riguarda la proposta presentata da chi vi parla, essa interessa PRESIDENTE. Onorevole Napoli, il tem• anche le vicende assai torbide relative alle po a sua disposizione è già scaduto. Ho privatizzazioni in Italia. cercato prima di attirare la sua attenzione, Alle tre proposte si è aggiunta da parte ma ora deve proprio concludere. dell'onorevole Pioli una richiesta alla Com• missione bilancio affinché questa faccia luce VITO NAPOLI. Questo grande inganno è sulle ragioni, immagino fondate, della resi• costituito dal documento che il Ministero del stenza ad oltranza portata avanti in difesa bilancio ha inviato alla Commissione bilan• della lira e sulla successiva improvvisa deci• cio non più di venticinque giorni fa, con il sione di svalutare. Ciò nella consapevolezza quale si stabilisce che gli investimenti ordi• — che credo appartenga non soltanto alla nari dello Stato per il 1992, calcolati sul sua scienza, ma anche alla sua coscienza preventivo dello stesso anno, sono pari al• politica, oltre che di Governatore della Ban• l' 11,6 per cento dell'intera spesa: su 72 mila ca d'Italia — di quelli che furono i soggetti miliardi, 7 mila vanno al sud, mentre 64 mila esteri che alle manovre di speculazione sulla vanno al centro-nord. Calcolando che oggi è lira dettero fiato. Vede, noi abbiamo il dub• venuto meno l'intervento straordinario, vor• bio che questa manovra venga da lontano e rei sapere se sposteremo nella prossima che sia stata articolata il 2 giugno 1992 a finanziaria 15 mila miliardi dal nord al sud bordo dello yacht Britannia, di sua maestà per riequilibrare gli effetti di questo spaven• la regina di Inghilterra. D'altra parte (e toso inganno. Non sono stati gli errori del• questo conferma il sospetto) a quella riunio- Atti Parlamentari — 13223 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 ne parteciparono il direttore generale del e delle entrate durante il periodo di riferi• tesoro, un ministro del suo Governo che mento, calcolando la differenza registrata oggi ha l'incarico degli affari esteri, altissimi rispetto alle previsioni. Noi riteniamo che lei dirigenti della Società autostrade, del Cre- ci possa e ci debba dire — nella prospettiva diop e di alcune delle maggiori aziende a del completamento dell'esercizio e della pre• partecipazione statale. Tutto ciò all'interno sentazione dei documenti di bilancio — qua• del quadro e del disegno perverso di svalu• le sia l'effettiva previsione di disavanzo o tare la lira e di portare attraverso la svaluta• comunque l'entità delle manovre da porre zione, se possibile, l'entità del valore delle in essere entro la fine dell'anno. aziende da dismettere a livelli ben più appe• Da questo punto di vista trovo assai vaghi tibili per imprese multinazionali e grandi i contenuti della sua relazione, anche per finanziarie di Wall Street. quanto riguarda l'individuazione dei 25 mila È singolare che lei oggi venga a chiedere miliardi di scostamento: le scelte contenute la fiducia e che in relazione ad aspetti torbidi nel documento di programmazione potran• ed inquietanti come quelli che ho ricordato no dare la misura dei problemi esistenti, che possa parlare — come ha fatto nel suo oggi vanno incrociandosi con quelli — a cui intervento di oggi — nel solco di una conti• lei ha fatto cenno — del mantenimento della nuità (sulla quale esprimerò da qui ad un credibilità dell'Italia in sede europea proprio attimo altre considerazioni) di privatizzazio• nel momento in cui in sede internazionale il ni, come se tutto quello che è accaduto e peso del debito estero e la valutazione di che sta accadendo non costituisse un peri• Moody's sembrano far precipitare l'affidabi• colo ed un attentato all'interesse nazionale. lità del nostro paese verso il basso. In sostan• Quella svalutazione, infatti, è stata ed è za, dobbiamo conoscere le modalità di arti• funzionale al raggiungimento di un prezzo colazione della manovra rispetto al peso e assai appetibile — inferiore del 30 per cento soprattutto ai destinatari delle scelte. — delle aziende da dismettere. Così mentre A me pare, per la verità, che due siano gli la svalutazione nominale della lira ha effetti elementi negativi contenuti nel suo pro• benefìci per alcuni comparti, ma molto dan• gramma. Penso alla mancanza assoluta di nosi per quelli che viceversa dipendono da un'indicazione di politica produttiva, per importazioni dall'estero, si pensa di privatiz• così dire. Non so da quanto tempo — sicu• zare le aziende prima ancora che la lira sia ramente dall'insediamento del Governo A- stata svalutata, favorendo un appetito a mio mato — molti gruppi parlamentari sottoli• avviso non del tutto legittimo, se non addi• neano un'esigenza indifferibile: al Governo rittura censurabile su molti piani. italiano, quindi anche al sistema produttivo Il mio intervento, per il brevissimo tempo, che in qualche misura ne è condizionato, di cui dispongo, è limitato ai soli aspetti influenzato, manca la definizione di una economici della sua relazione ed anche al• linea di politica industriale corredata da l'impegno, da lei assunto, di presentare il tutto ciò che riguarda anche altri comparti: documento di programmazione economico- il primario, il terziario, la ricerca. finanziaria entro i termini previsti. Quest'ul• È opportuno conoscere se il Governo in• timo condizionerà — e sappiamo benissimo tenda perseguire la logica di un auspicato come e perché — i disegni di legge finanzia• modello di mercato risolvendo tutto nel libro ria e di bilancio, sui quali è necessario un dei sogni di un certo tipo di economia o, ulteriore chiarimento. piuttosto, sostenere scelte che siano in grado Lei ha affermato con molta onestà che di incrementare produttività, quindi occupa• ritiene sovrastimato il gettito di bilancio di zione, reddito, con conseguente ampliamen• previsione, cosa che noi del Movimento to della base produttiva e con ritorno attra• sociale italiano affermiamo costantemente verso il prelievo fiscale. Tagliando la spesa non so più ormai da quanti anni. Nel valu• pubblica non si mette in moto il meccanismo tare a 25 mila miliardi l'entità della manovra virtuoso che viceversa è possibile far scatta• che dovrà essere compiuta a breve lei ha re con una politica di investimenti, che però evidentemente operato una stima del gettito ha bisogno di un modello di politica che ho Atti Parlamentari — 13224 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 chiamato produttiva e che potremmo anche bancaria di un internazionalismo nel quale definire industriale, commerciale, agricola, la competizione, per un paese come il no• del terziario, della ricerca. Tutto questo stro, è possibile purché si sia presenti sul manca. mercato in modo paritario e non, viceversa, Alcuni elementi mi paiono particolarmen• in funzione subalterna, restando vittime dei te gravi. La questione meridionale è già stata processi in atto per l'incapacità della ricerca evidenziata da altri colleghi. Non la si deve e della classe dirigente, per i ritardi nella banalizzare, il Mezzogiorno non si deve ri• definizione della qualità totale dello svilup• durre ad area depressa (per altro manca ima po, per le responsabilità nell'aver viziato il definizione giuridica, e quella europea è mercato, come si è fatto con Tangentopoli. contrastante con quella italiana). Non si L'altro aspetto che intendo affrontare ri• tiene conto del disagio specifico di certe guarda la scarsa attenzione dimostrata nei zone, di carenze infrastnitturali che si in• confronti del sistema delle piccole imprese; trecciano a problemi di classi dirigenti, di qualcuno dice anche delle medie imprese, incapacità di sviluppo delle risorse proprie ma sotto questo profilo la dimensione della del sud. Non si devono incentivare quelle media impresa, rispetto alle ridottissime di• funzionali a modelli centrosettentrionali, dai mensioni delle piccole imprese, fa pensare quali il Mezzogiorno non ha alcun vantaggio che si tratti comunque di grandi imprese. se non quello di costituire l'area di mercato Secondo calcoli europei, si prevede un 40 di prodotti sostanzialmente ottenuti grazie a per cento di possibili nuovi posti di lavoro. produzioni realizzate altrove. Si tratta, comunque, di imprenditori eroici È stato cancellato l'intervento straordina• che hanno sfidato e sfidano il mercato, che rio a favore del Mezzogiorno; e anche la sua non si sono affidati alle tangenti, che hanno proposta, Presidente Ciampi, in riferimento una straordinaria capacità di realizzare, al• agli interventi nelle aree depresse mi sembra l'interno delle imprese, una sorta di comu• labile. Si deve considerare la specificità di un nitarismo aziendale, senza classismi, tra ca• territorio che costituisce il 40 per cento del pitale e lavoro, vivendo la propria sfida paese. giorno per giorno. Tuttavia, operano nel• Mi auguro che lei, Presidente del Consi• l'ambito di una stretta creditizia a proposito glio, fornisca chiarimenti al riguardo, così della quale vorrei proporle, signor Presiden• come per il caso, che ho poc'anzi sollevato, te del Consiglio, appellandomi anche alla relativo alle vicende della svalutazione e alle sua esperienza di Governatore della Banca operazioni connesse alle privatizzazioni. Cir• d'Italia, di rendere automatico il rapporto ca queste ultime, vediamo a chi sono stati tra tasso di sconto e tasso d'interesse, ovvia• affidati certi compiti: Salomon Brothers e mente entro certi limiti. Non è, però, possi• Merry and Lynch. Sono aziende che non bile che si ripeta ciò che è accaduto già in hanno fatto nuli'altro che pirateria interna• passato. So che lei si è battuto affinché dalla zionale in termini finanziari, senza garantire riduzione del tasso di sconto derivasse una alcunché. Magari, considerata la svalutazio• diminuzione del tasso d'interesse praticato ne della lira e quindi l'appetibilità di imprese alla clientela dalle banche. Mi chiedo se da privatizzare, si potrebbero praticare prez• quanti vogliano esercitare un'impresa ban• zi differenziati: agli acquirenti nazionali un caria e non usuraia a favore delle piccole certo prezzo e a quelli che vogliono compra• imprese non siano disponibili a rendere au• re usufruendo di sconti un altro. Tutto ciò tomatico, entro una determinata fascia di per favorire scelte nazionali. oscillazione — non vogliamo certo compri• Presidente Ciampi, tra l'altro lei ha fatto mere la capacità di iniziativa privata delle accenni ripetuti, che sono propri di chi, banche —, il rapporto tra diminuzione del come lei, ha un'alta cultura bancaria, ha tasso di sconto e riduzione del tasso d'inte• una sorta di dipendenza (non voglio essere resse. Ciò è essenziale per le piccole imprese minimamente offensivo). Una sorta di di• che sono affogate dallo strozzinaggio banca• pendenza che è funzionale alla globalizzazio• rio molto spesso da imputare a responsabi• ne dei mercati ed alla logica monetaria e lità non certo loro ma anche — mi consenta Atti Parlamentari — 13225 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 di dirlo — di una non sempre puntuale ed non ci aspettavamo francamente grandi no• attiva vigilanza della Banca d'Italia. Alcune vità. difficoltà, infatti, sono state deteraiinate Tuttavia, devo dire che la capacità di proprio dalla mancanza — dovuta anche a cogliere, di fronte ad una permanente disa• carenze normative, non lo nego — di inter• strosa situazione economica, l'opportunità venti della Banca d'Italia, la quale dovrebbe di intervenire per il recupero del disagio che vigilare non solo sui grandi aggregati ma non è soltanto sociale, che non riguarda solo anche sulle modalità della loro formazione. l'occupazione, ma anche le povertà da biso• Vorrei affrontare un ultimo aspetto prima gno economico, le povertà dei mezzi infra• di concludere e prima che il Presidente mi stnitturali, l'emarginazione degli anziani, richiami, cosa che immagino si appresti a dei malati, delle donne, delle categorie più fare, anche se mi auguro che con la sua deboli e così via ... abituale signorilità mi consenta altri trenta secondi. PRESIDENTE. Onorevole Parlato, il tem• Ho il timore — lo dico con molto rispetto po! — che ella, signor Presidente del Consiglio, appartenga a quel mondo di tecnici e di ANTONIO PARLATO. Concludo; ci auguria• esponenti bancari e finanziari che ritengono mo che nella sua replica di domani, Presi• che il riequilibrio tra entrate ed uscite nel dente Ciampi, emergano elementi positivi bilancio assolva alla funzione primaria della rispetto a quelli banalmente ripetitivi del politica. Non è così. Occorre sempre tener Governo Amato e che ella tenga conto di conto del rapporto tra riequilibrio dei conti prospettive che, in termini sociali e produt• e squilibri sociali. Lei oggi ha citato un dato tivi, sfocino più che in una politica di tipo allucinante, che per altro ci èra noto: vi sono monetaristico, di finanziarizzazione interna• 190 mila miliardi di interessi pendenti. zionale e di globalizzazione dei mercati, Quando si ha un'esposizione di questo tipo nell'attenzione alle capacità di sviluppo della e le entrate sono rivolte esclusivamente alla produttività italiana, soprattutto quella delle copertura del debito pregresso, bisognereb• piccole imprese e, attraverso questa, nel be operare la scelta compiuta dalla Repub• rilancio della possibilità di occupazione e di blica di San Marino che per la prima volta, recupero del disagio sociale. qualche anno fa, ha emesso 15 mila miliardi Altrimenti, anche l'avvicinarsi ad un pa• di BOT destinati tutti ad una politica di reggio dei conti sarà comunque un enorme investimento. Si è così invertito il rapporto disastro sul piano della redditività sociale del tra la spesa pubblica volta al contenimento nostro popolo. magari di passività pregresse ed una spesa pubblica volta, viceversa, all'investimento PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• (certo non a qualsiasi investimento). revole Pioli. Ne ha facoltà. Ho apprezzato il fatto che lei abbia distin• to in qualche misura l'opportunità di conti• CLAUDIO PIOLI. Signor Presidente, signor nuare l'investimento in opere pubbliche co• Presidente del Consiglio Ciampi, onorevoli me se esso fosse risolutivo dei problemi colleghi, non parlerò a lungo, anche perché italiani; ma tale investimento deve essere chiedo sin d'ora alla Presidenza di autoriz• indirizzato verso un'altra direzione. zare la pubblicazione in calce al resoconto Mi sembra che il suo Governo porti tutta stenografico della seduta odierna di mie la responsabilità del precedente Governo ulteriori considerazioni. Amato, anche perché nel suo discorso lei fa Desidero ricordare che a suo tempo, in• spesso riferimento al suo predecessore; sicu• sieme all'onorevole Bossi, inoltrai una ri• ramente domani la sua replica sarà più ricca chiesta di indagine per i fatti di settembre, di spunti rispetto alle indicazioni che pure le non tanto per un'imputazione nei suoi con• sono venute e le verranno dalla Camera. fronti, quanto per capire effettivamente che Non vorrei, però, che il tutto fosse nel segno cosa fosse successo. Tutti ricordano come di una certa continuità, rispetto alla quale ella, insieme all'onorevole Amato, rassicu- Atti Parlamentari — 13226 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 rasse gli italiani sulla stabilità della lira, tore della Banca d'Italia, diede al paese, ignorando forse — e dico forse, perché non spero che le assicurazioni in merito al suo posso sapere che cosa ella avesse decisamen• programma siano diverse. Non bisogna di• te nei suoi pensieri — il debito verso Testerò menticare che i tassi possono scendere, ma (che spesso si ignora), il rapporto tra la ciò se diminuisce il deficit, con una manovra quantità della moneta e il prodotto interno economica che comporti effettivamente una lordo rispetto ad analogo rapporto di altre riduzione dei consumi, che ella ha auspicato nazioni tecnologicamente avanzate; igno• questa mattina quando ha esposto il suo rando, infine, anche il differenziale che per programma o, per lo meno, quando si è tanti anni si era accumulato, cioè il differen• soffermato sulla politica economica. I con• ziale di inflazione. sumi, quindi, possono diminuire con una Eppure ella ci assicurò che non avrebbe maggiore equità fiscale e con un effettivo mai svalutato; per questo si incendiò la sfoltimento delle agevolazioni fiscali, che speculazione, ma non si poteva dire che essa sono dell'ordine di 76 mila miliardi. Ciò venisse dal cielo, perché tutti contavamo significa, facendo un rapporto per così dire sulla certezza che ella avrebbe difeso il cam• a lume di naso, che in pratica ima lira su bio; aveva tutte le possibilità — secondo un cinque, per legge, non paga. E questo non certo tipo di standing— di indebitarsi in una è un merito per uno Stato che afferma di valuta forte e di investire in giacenze in lire essere uno Stato di diritto. il controvalore, lucrando sulla differenza di Secondo quanto afferma Rudiger Dor• tassi. nbusch, inoltre, vi è un sommerso dell'ordi• Per questo motivo, infatti, con Tonorevole ne del 25-30 per cento, analogo a quello Bossi richiesi un'indagine; sappiamo che degli Stati Uniti. Questo dato può essere Tonorevole Bossi è solito fare arlecchinate: avallato dalla quantità di moneta, che sem• il suo cambiamento di opinione è cioè tal• bra abnorme rispetto al PIL. Spero quindi, mente repentino, che forse se ne dimenticò. signor Presidente del Consiglio, che oltre alle Ma io, per coerenza, non dimenticai e — riforme istituzionali lei faccia qualcos'altro. guarda caso — riesco a riproporre, proprio Il tempo, a mio avviso, lo ha, ed esso deve in quest'occasione, un ricordo per me spia• essere impiegato ai fini di un ritorno, almeno cevole. graduale, al liberismo. Non dimentichiamo Non dobbiamo infatti dimenticare che che la contropartita è ancora il consociativi- ella, signor Presidente del Consiglio, quando smo ed una via che ci allontana dall'Europa. affermava di difendere un certo tipo di Fin quando, decreto dopo decreto, non rav• cambio, che permetteva alla lira di essere viserò un suo atteggiamento nel senso da me forte, sosteneva che fare il contrario avrebbe indicato, non potrò che essere contrario. significato creare inflazione. Su un bolletti• Ecco perché, in questa fase, voterò contro no della Banca d'Italia, tuttavia, si legge che il suo programma. l'impatto (svalutazione fatto esogeno, infla• zione fatto endogeno) era pari allo 0,5 per PRESIDENTE. Onorevole Pioli, la Presi• cento; direi, quindi, che esso era rilevante, denza autorizza la pubblicazione di sue ul• tenendo conto di quanto è costato all'Italia teriori considerazioni in calce al resoconto in termini di interessi, cioè di spesa pubblica stenografico della seduta odierna. aggiuntiva, marginale e (al riguardo bisogna È iscritto a parlare Tonorevole Marte Fer• vedere la differenza tra costi e ricavi) del• rari. Ne ha facoltà. l'impatto sul conto economico della Banca d'Italia della perdita e della successiva rico• MARTE FERRARI. Signor Presidente, si• stituzione delle risèrve. È errato affermare gnor Presidente del Consiglio, signori mini• che all'epoca (come diceva Tonorevole Bos• stri, onorevoli colleghi, il mio intervento si) vi sia stata una perdita di 80 mila miliarài; vuole essere una testimonianza. Dopo aver le cifre parlano di 59 mila miliardi di lire. impegnato la mia vita nel partito socialista Proprio sulla base dei fatti che ho citato e e dopo essere stato per diciotto anni parla• delle rassicurazioni che ella, come Governa• mentare, con questa legislatura si conclude- Atti Parlamentari — 13227 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 rà il mio impegno. Quarant'anni fa, nel deve sopportarli? Noi dovremo definire una gennaio 1953, insieme ad altri dirigenti so• legge elettorale e, subito dopo la legge finan• cialisti della CGIL, le forze di polizia mi ziaria, andare al voto; ma chi si impegna a fermarono e mi portarono nel carcere San fare in modo che la legge finanziaria rispetti Donino di Como perché mi battevo contro gli interessi generali, allo scopo di ridurre la cosiddetta «legge truffa», che voleva ren• ulteriormente il debito pubblico e fissare il dere diversi i voti espressi dai cittadini. rapporto con l'economia in generale? Condivido nel suo complesso il discorso Occorre, quindi, prestare molta più atten• che per il gruppo socialista è stato pronun• zione al fatto che la vita democratica del ciato dall'onorevole Labriola. Sulla base del• paese passa attraverso una rottura sociale: la mia profonda dedizione verso il Parlamen• siamo cioè in una fase di scontro sociale. to e verso il paese, ritengo che non si possa Poco fa l'onorevole Vito Napoli è intervenu• agire perché una legge impone una certa to sui problemi del Mezzogiorno, ma io cito soluzione, ma occorre costruire nel paese anche quelli dell'Italia settentrionale: ci tro• una profonda convinzione. viamo di fronte a chiusure quotidiane. Basti Noi abbiamo avuto momenti in cui diversi pensare alla Falck di Sesto San Giovanni che partiti — in modo particolare repubblicani chiude, nonostante il settore siderurgico ab• e liberali —, specie in occasione delle elezio• bia ricevuto 3 mila miliardi da parte dello ni europee, hanno collegato le loro liste; Stato, o alla zona di Como, dove io vivo, ai ebbene, ogni volta il totale dei voti era confini con la Svizzera, nella quale si registra inferiore al numero dei voti che essi avevano un'elevata crisi economica, con l'espulsione ricevuto singolamente. Così è avvenuto per di migliaia di nostri lavoratori. il partito socialista: nel 1966, quando si è Pertanto il problema dell'occupazione, pervenuti all'unificazione, il partito sociali• che lei ha posto al centro della sua relazione, sta unitario ha ottenuto un numero di voti non può essere soltanto un'indicazione; de• inferiore rispetto a quello dei singoli partiti. ve essere oggetto di un intervento concreto Pertanto, quando si vuole pervenire ad che non può essere attuato in tre mesi. una legge come quella che si propone di Occorre del tempo affinché si sblocchi la varare, occorre assumere correttamente un situazione. Basti pensare all'intervento pub• impegno di confronto democratico. Ritengo blico: tutti i mutui ai comuni e alle regioni, che quarant'anni di vita democratica rap• a carico parziale o totale dello Stato, sono presentino un impegno profondo che ha bloccati fino al 1° gennaio 1994. Quando si consentito al nostro paese di raggiungere un effettueranno gli interventi? È quindi neces• determinato livello di sviluppo, che ha por• sario andare verso una liberalizzazione, o tato l'Italia ad essere il sesto paese più per lo meno permettere che questi mutui industrializzato del mondo. diventino operativi per tutto il 1994, per Dico questo perché quando si pone l'esi• creare condizioni di stimolo dell'occupazio• genza di un diverso impegno sotto il profilo ne. Le realtà artigianali, economiche, i set• economico, tale impegno non può non an• tori produttivi, la ricerca non possono essero dare nella direzione del pieno rispetto delle oggetto di interventi solo per un tempo norme. Il Governo deve presentare la rela• determinato, attraverso una legge finanzia• zione previsionale e programmatica prima ria. Occorre imprimere all'economia uno della legge finanziaria; quest'ultima si deve sviluppo diverso. ispirare al dibattito che il Parlamento effet• Il Presidente della Repubblica le ha asse• tuerà per inserire poi nella finanziaria stessa gnato l'incarico di formare un Governo che i propri indirizzi operativi. Ma non si può operi per risolvere concretamente questi nemmeno pensare che la legge finanziaria problemi. Lei ha ragione: non tutti i proble• venga elaborata dai partiti che la votano mi saranno risolti anche se l'attuale legisla• (quelli che invece assumono una posizione tura avrà termine nel 1997, anno che rap• di astensione esprimeranno un voto contra• presenta la sua scadenza naturale. Bisogna rio). Ma i sacrifici, l'impegno ed il rigore che operare affinché la linea economica sia una lei ha richiamato nella sua relazione, chi linea di impegno sociale in direzione di una Atti Parlamentari 13228 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 diversa ripartizione dei rapporti fra regioni, risanamento economico. Devo però dire che province e Stato, in direzione di uno svilup• siamo rimasti piuttosto perplessi per il fatto po certo dei poteri e quindi, anche in questo fatto che il Presidente del Consiglio, sola• quadro del problema dell'elezione del Presi• mente due giorni fa, ha ricevuto una nostra dente della Repubblica. rappresentanza più che altro per porgere un Occorre pertanto prestare molta più at• saluto, senza trovare il tempo per discutere, tenzione... anche l'onorevole Sgarbi, se fos• o almeno sentire i principali problemi che se garbato, consentirebbe al Presidente del riguardano la nostra minoranza. È impor• Consiglio di ascoltarmi. Perché lei ha nomi• tante essere ascoltati quando si è piccoli, e nato ventiquattro ministri? Perché ad ognu• specialmente nella nostra situazione partico• no di essi ha assegnato taluni compiti, ognu• lare, in quanto rappresentiamo una mino• no dei quali deve essere svolto. Basterebbe ranza linguistica e una provincia con auto• pensare alle funzioni affidate all'onorevole nomia speciale. Ci auguriamo di trovare un Spini, ministro dell'ambiente e delle aree Governo sensibile alle minoranze linguisti• urbane, ai drammi che caratterizzano il che. comparto. Non è possibile risolvere tali que• Noi della Südtiroler Volkspartei siamo stioni in qualche settimana, in qualche me• fortemente orientati verso una decentraliz• se; occorre avere capacità democratica. zazione di potere, un regionalismo e un Conseguentemente, la legge elettorale federalismo che consentano un'attribuzione può essere elaborata, ma occorre approvarla di maggiori poteri alle autorità locali e che affinché il nuovo Parlamento (che, a mio sicuramente contribuirebbero ad una mi• avviso, verrà eletto nel 1997) abbia un nuovo gliore e più rapida soluzione dei problemi. strumento e disponga di tempi utili, produt• Queste idee autonomiste sono mancate qua• tivi per portare la democrazia nel paese, si completamente nel discorso del Presiden• quindi a livello economico, sociale e politico. te di questa mattina. Nutro la speranza che questa sia solamente una carenza da attri• buire ai tempi ristretti, ma se effettivamente PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'ono- il Presidente ha voluto di proposito tralascia• reovle Thaler Ausserhofer. Ne ha facoltà. re tale importante aspetto innovativo, non me la sentirei di accordare la fiducia al suo HELGATHALERAUSSERHOFER. Signor Governo. Presidente, onorevoli colleghi, signor Presi• Aspiriamo ad un consolidamento della dente del Consiglio, le recenti vicende hanno nostra autonomia, che vediamo continua• avuto un impatto assai negativo sull'opinio• mente minacciata dal centralismo, assieme ne pubblica e sono cresciute la sfiducia, la ad una più rapida attuazione delle intese rabbia e la protesta dei cittadini. Il desiderio raggiunte. A questo proposito vorrei espri• di cambiamento è fortissimo e le riforme mere la stima personale nei confronti dei devono essere fatte subito e fino in fondo. I ministri Conso e Andreatta, che proprio risultati del referendum offrono precise in• negli ultimi giorni hanno dimostrato autori• dicazioni in merito. tà, fermezza e soprattutto competenza nel- Primaria importanza assume anche la re• l'appoggiare l'attuazione tempestiva del di• visione dell'immunità parlamentare, ovvero ritto acquisito dalla nostra gente riguardo dell'articolo 68 della Costituzione, modifica alla parificazione delle due lingue davanti ai che richiederà alcuni mesi; ma nel frattem• tribunali ed agli organi di polizia. po è stato possibile eliminare il voto segreto Vorrei a questo punto sottoporre all'atten• sulle domande di autorizzazione a procedere zione del Presidente del Consiglio e dell'in• grazie al tempestivo intervento del Presiden• tero Governo una richiesta fondamentale te Napolitano. per l'economia del nostro paese. Mi riferisco Mi rendo conto della situazione estrema• alla riorganizzazione e semplificazione in mente grave e quasi disperata in cui ci campo fiscale, sia per quanto riguarda gli troviamo e dei grossi problemi che il Gover• adempimenti formali sia per quanto concer• no dovrà risolvere, specialmente riguardo al ne l'eliminazione di innumerevoli imposte Atti Parlamentari — 13229 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 inutili. Continuando con gli aggravi ammi• Nel campo sanitario siamo arrivati al pun• nistrativi, e soprattutto fiscali, arriveremo al to che la gente, specialmente gli anziani, per punto di distruggere la forza produttiva del paura degli obblighi burocratici e dei costi, nostro paese, problema strettamente colle• non si cura più adeguatamente, ossia non gato con quello del lavoro e dell'occupazio• prende più le medicine nelle quantità pre• ne, che sta diventando drammatico in tutta scritte ma in misura minore ed è obbligata Italia. Sono stati questi i fattori principali poi a ricoveri in ospedale che potrebbero che hanno indotto, solamente nella nostra essere evitati. Dobbiamo renderci conto del• provincia, un numero non indifferente di la responsabilità che ci accolliamo con l'ap• piccolissimi e piccoli imprenditori a cessare provazione di certe leggi! la propria attività. Sono certa che il Presi• È necessario che questo Governo dimostri dente Ciampi da tempo si sia convinto della più forza neU'affrontare le fondamentali te• fondamentale importanza, per l'economia matiche sociali, come il consolidamento del• del nostro paese, delle piccole e medie im• la famiglia quale base essenziale per una prese, che stiamo lentamente distruggendo. società sana e l'assistenza e l'istruzione della È assolutamente necessario diminuire la bu• gioventù. rocrazia, ridurre gli obblighi amministrativi C'è assoluto bisogno di un riordino dei e le sanzioni per le irregolarità formali. Si decreti e delle leggi che si sovrappongono gli deve iniziare ad effettuare controlli qualita• uni alle altre, per dare più stabilità legislativa tivi nelle aziende per constatare e punire e portare così il paese al posto che gli l'evasione fiscale. spetterebbe nell'Europa. È ora di finirla con il terrorismo fiscale e Signor Presidente, per concludere, ci a- di iniziare una collaborazione serena e fidu• spettiamo da parte sua un gesto di compren• ciosa tra amministrazione pubblica e citta• sione ed un impegno per la realizzazione di dino. Per fare questo è necessaria una pre• una politica nel segno del federalismo e parazione adeguata del personale, una dell'europeismo (Applausi). meccanizzazione degli uffici e, quel che è ancora più importante, l'applicazione re• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• sponsabile delle leggi, senza abusi di potere. revole Rapagnà. Ne ha facoltà. L'attuale situazione degli obblighi imposti alla popolazione non è più tollerabile. È assolutamente necessario fornire informa• Pio RAPAGNÀ. Signor Presidente, in Italia zioni precise e tempestive alla gente e darle ci sono 9 milioni di poveri, 800 mila senza- il tempo necessario per poter adempiere con casa (calcolando anche gli sfratti esecutivi) serenità agli obblighi imposti. In parole sem• e 2 milioni di portatori di handicap; ogni ora plici, si devono fare meno decreti, meno sul posto di lavoro muoiono sette persone, leggi e fissare i termini in modo da non dover mentre gli infortuni sul lavoro ammontano correre da una proroga all'altra. ad un milione e mezzo. Gli incidenti stradali Ricordo infine — lo sappiamo tutti — che sono numerosissimi: morti e feriti come se siamo il paese con il maggior numero di fossimo in guerra; file di 600 chilometri di imposte e soprattutto il paese con il maggior TIR circolano nelle nostre città (tra le quali numero di imposte inutili. la mia, che si trova sulla fascia costiera È assolutamente necessario contenere la adriatica), quasi entrando dentro le case, al spesa pubblica e procedere ad un'equa di• posto delle ferrovie e invece di viaggiare stribuzione della partecipazione ad essa in sulle autostrade, che pure vi sono. modo che non gravi eccessivamente sui ceti Ben 129 mila miliardi sono stati gestiti medio-bassi portandoli sull'orlo dell'impos• daU'ANAS negli ultimi anni. Capisce, signor sibilità di sopravvivenza. Presidente? Son vent'anni che la Corte dei Mi compiaccio della scelta della gran par• conti denuncia a questo Parlamento le irre• te dei ministri e mi auguro che questi tecnici golarità che oggi la magistratura va scopren• riescano, finalmente, ad avviare almeno le do, in ritardo. Mi sono studiato la relazione riforme da tempo necessarie. della Corte dei conti sui bilanci dell'ANAS: Atti Parlamentari — 13230 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 le cose che ho letto sono incredibili, inaccet• una fede profonda: è oggi possibile fare una tabili. Non capisco come questo Parlamento politica che restituisca il maltolto, che offra voglia risanare il debito pubblico, ridurre lo uno Stato di diritto, che consenta ad un sperpero, limitare i danni provocati da mi• cittadino di avere giustizia in tempi rapidi, nistri e sottosegretari con opere pubbliche ad un malato di andare in ospedale senza inutili, con strade che volano nel cielo, con morire, che vi siano le ambulanze, che gli ponti che non si incontrano, con la cemen• elicotteri vengano usati non dai ministri ma tificazione dei fiumi, con i parcheggi sotto da chi ne ha diritto e bisogno per salvarsi le cattedrali, con le cose più incredibili. Ed l'anima — come succede nella mia regione ancora, nella mia regione, trafori in mezzo —, che i soldi prodotti dai lavoratori non all'acqua e sotto il Gran Sasso, 5 mila mi• vadano sperperati! liardi regalati ai privati, appalti a trattativa Se lei vuole risanare migliaia di miliardi di privata: è una cosa incredibile, signor Presi• deficit deve intervenire su qualche punto: dente! sono d'accordo sull'esigenza di ridurre e Lei ha affermato questa mattina che uno cancellare il debito pubblico, che rappresen• degli aspetti più qualificanti dovrebbe essere ta un dramma. Dove vuole prendere, però, i rappresentato dalla nuova legge sugli appal• soldi? Li prenderà dai più deboli o dai più ti, come elemento di moralizzazione della forti? In base a come risponde, sono dispo• vita pubblica. Ebbene, la nuova legge che si sto a sostenerla, perché lei è l'espressione di sta definendo ripete di sana pianta le stortu• un tentativo di rinnovamento concepito al• re di quella precedente: mi sono dovuto l'interno di un vecchio che se ne deve anda• dimettere dalla Commissione perché questa re; e tuttavia, democraticamente, se è intel• Assemblea si è rifiutata di discutere in seduta ligente, potrebbe permettere il trapasso plenaria un problema molto importante, che verso il nuovo senza colpi di mano, senza viene ora affrontato nel chiuso di una Com• chiusure come quelle verificatesi l'altro gior• missione composta da personaggi — presi• no sul caso Craxi, senza tentativi autoritari denti, sottopresidenti, direttori — che gesti• che vi potrebbero pure essere nel nostro scono le opere pubbliche del nostro paese paese. Ed il nuovo ancora non c'è. Almeno da vent'anni. per quanto vedo, non vi è un nuovo che Si parla di 200 mila miliardi che sono possa garantire il massimo di partecipazione stati sprecati in tangenti, di 40 mila miliardi e di democrazia. per l'intervento nelle zone terremotate, e la Signor Presidente del Consiglio, vi sono gente è ancora senza casa! In Italia 25 mila molti soggetti sociali che sono fuori dalla miliardi della GESCAL rimangono bloccati politica e che potrebbero essere portati allo presso la Cassa depositi e prestiti, mentre scontro con le istituzioni, se queste, ed in milioni di famiglie affrontano il dramma particolare il Parlamento, non rispondessero quotidiano della casa. Vi sono, signor Pre• ai loro bisogni primari, non di ricchezze, sidente, 2 milioni di portatori di handicap: vacanze, villaggi turistici, ma di casa, lavo• non lo sapevo! L'altro giorno sono dovuto ro, carrozzella, ospedali, medicine, occhiali, andare ad aprire con un martello la porta che sono i bisogni di una persona umana, di una scuola per farci entrare un disabile! che, qui ed ora, rappresentano la felicità o Vi sono intere famiglie che non escono allo la sofferenza. scoperto e si tengono un malato in casa, L'economia decide la politica, decide le supplendo allo Stato: vi è uno Stato che non forme elettorali, le forme del vivere insieme è né sociale, né solidale, né umano! per la gente normale che io conosco, che Vi sono sofferenze incredibili nel nostro incontro nei quartieri popolari degradati. Gli paese, signor Presidente; ci sono persone istituti autonomi case popolari con i soldi dei che piangono, ma qui non vediamo affatto lavoratori tengono le famiglie nei lager. Tut• le loro lacrime! Lei potrà dirmi: da quando to questo non è accettabile. È necessario un è entrato in questo Parlamento dice queste risanamento economico e ambientale, un cose, che la politica non ha più cuore, miglioramento della qualità della vita, non è umanità, felicità, solidarietà! Su questo ho più possibile oggi far vivere le persone come Atti Parlamentari — 13231 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 se non fossero persone, figuriamoci citta• modo di uscire da qualcosa che il nostro dini. paese non può più tollerare (Applausi). Lei, signor Presidente, non potrà realizza• re queste cose in tre mesi. Come può accet• PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono• tare che il suo compito principale sia una revole Rojch. Ne ha facoltà. riforma elettorale, lei che ha governato l'e• conomia del nostro paese ed ha scritto rela• ANGELINO ROJCH. Signor Presidente del zioni che sono state all'attenzione anche Consiglio, mi consenta di esprimerle l'am• della sinistra, compresa quella nuova che ha mirazione per la pazienza e l'attenzione con fatto il '68, che studiava le relazioni della cui, insieme ad alcuni suoi ministri, ha Banca d'Italia per capire dove andavano il seguito i lavori fino a quest'ora. capitale e l'economia, i bilanci, i debiti, che Mentre il gruppo della democrazia cristia• poi sono sofferenze per tanta povera gente na questa sera approvava la linea del pieno che non è più difesa da alcuno? sostegno al suo Governo, in molti parlamen• Il risanamento deve essere possibile, si• tari del sud sono emerse non poche preoc• gnor Presidente, per la povera gente che ha cupazioni e perplessità. Preoccupazioni non fatto tanti anni di sacrifici, per i bambini e sulla sua persona, sul suo sforzo, sul ruolo le donne di questo paese che hanno lavora• del suo Governo in questa difficile e tormen• to, per i lavoratori che hanno perso la vita tata fase politica e storica, bensì sulla com• sul posto di lavoro. Questo non vale? Come posizione del Governo e, in particolare, in giudicare che mentre alcuni rubavano, altri ordine ad alcuni aspetti delle dichiarazioni morissero sul lavoro per dare risorse e pro• programmatiche. dotto interno lordo al nostro paese, con il Azzardo un confronto tra una frase di un quale poi sono state comprate le armi, (co• famoso discorso di Gorbaciov e la filosofia me ricordava Cicciomessere) e che è stato del suo intervento. Diceva Gorbaciov: «Ma sperperato in opere pubbliche inutili, in in fondo che cos'è l'uomo, se se ne negano finanziamenti inutili e in clientelismo? Si i valori spirituali?». Con questo pensiero annulla lo Stato sociale per favorire il clien• Gorbaciov chiudeva un'era storica per aprir• telismo, come è ormai sotto gli occhi di tutti. ne un'altra. Signor Presidente del Consiglio, Signor Presidente, lei certamente non av• il suo Governo può davvero essere definito rà avuto il tempo per parlare di problemi l'ultimo di un'epoca, di un ciclo durato oltre umani, doveva parlare di economia. Ma un quarant'anni ed il primo della seconda Re• economia che, oltre che risanare, non af• pubblica. Esso potrà esercitare un ruolo fronti anche la qualità della vita della nostra importante nella storia del paese ma si trova gente, che non ci faccia più vergognare, noi — perché non dirlo? — tra Scilla e Cariddi: deputati, di andare in istituzioni nelle quali evitare, da una parte, un ritorno al Governo la sofferenza è enorme, non è più sopporta• tradizionale e, dall'altra, di cadere in una bile. La invito quindi, nel suo tentativo di visione tecnocratica, magari sotto la spinta passaggio verso il nuovo, a tenere conto nel della fine del comunismo che ha segnato un suo cuore, economico ma anche umano processo di involuzione quando si cerca di credo, delle fasce sociali più deboli. contrabbandare la fine del comunismo come una grande vittoria del capitalismo, dell'eco• nomia di mercato intesa come puro mone• PRESIDENTE. Onorevole Rapagnà, la tarismo. Vorrei ricordare che il Papa nella prego di concludere. Centesimus Annus ha contestato questa li• nea. Presidente Ciampi, il suo Governo, senza Pio RAPAGNÀ. Se lei dà un segnale di termine — se non quello voluto dal Parla• solidarietà rispetto a questo, non solo il mento, come lei ha giustamente sottolineato gruppo federalista europeo, ma io personal• —, per aprire il nuovo processo dovrà supe• mente potrei riflettere e decidere. Il suo rare una visione soltanto pragmatica per sforzo va sostenuto perché rappresenta un coniugarla con alcuni valori spirituali e della Atti Parlamentari — 13232 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

Costituzione. Il suo Governo dovrà aprire la in difficoltà di fronte ad un Governo che strada all'unificazione del paese, non alla pure riteniamo importante per l'interesse divisione; all'accentuazione del divario tra il del paese. Attendiamo la sua replica, signor nord e il sud. La formazione del suo Gover• Presidente del Consiglio, per un chiarimento no, pur così ricca di novità, non poteva non ed un'esplicitazione di quella solidarietà che risentire delle contraddizioni di questa fase ella nel suo intervento ha richiamato — di transizione. Per la prima volta ha operato propria forse di una sua precedente posizio• al di fuori della logica partitocratica, pur ne — sull'unificazione economica del paese. rimanendo per talune scelte ancora dentro Nel segno del nuovo, da presidente del questa influenza. Nessuno può negare l'alta comitato per la programmazione della Com• professionalità dei ministri scelti, il loro va• missione bilancio, ho proposto, dopo il pri• lore ed il giudizio è unanime su di essi. Ma mo seminario che abbiamo tenuto, un con• perché — mi chiedo, signor Presidente del vegno a Milano per svolgere un confronto Consiglio — quasi tutti i ministri scelti — con gli imprenditori: ciò per segnare la sia pure di valore — sono del centro-nord? svolta, il cambiamento. Mi auguro che tale Può essere una risposta alla questione set• convegno si terrà, con la presenza del Pre• tentrionale? Io lo spero, e non immagino sidente Ciampi. scelte di altra natura o per altri interessi. Il Il suo Governo, signor Presidente, costi• Mezzogiorno, comunque, non è pratica• tuito da studiosi di livello, non può esaurirsi mente rappresentato nella nuova compagine — l'ho sentito dire anche da altri colleghi governativa: un solo ministro non è suffi• questa sera — nel rispettare il voto referen• ciente e questa carenza non è neppure com• dario; esso dovrà esaltare il proprio ruolo pensata dai sottosegretari. Mi auguro che ricreando la fiducia nella gente, riavviando almeno il ministro Savona non dimentichi le il processo economico e ristabilendo un nuo• sue origini isolane, la sua tensione di studio• vo rapporto tra cittadini e Stato, cittadini ed so dei problemi,in particolare delle aree più istituzioni, cittadini e politica. Il suo Gover• svantaggiate del paese. no ha il dovere di rispondere alla domanda Credo che questo potrebbe costituire un di cambiamento espressa dal referendum, punto debole del suo Governo, se non vi sarà che non consiste soltanto nella riforma elet• una politica nuova per il Mezzogiorno e per torale. le aree deboli del paese. Tutto ciò non è Occorre allora procedere nelle due dire• emerso dalle sue dichiarazioni programma• zioni. Come ella ha detto, signor Presidente tiche e questo ha creato disorientamento in del Consiglio, è necessaria la riforma eletto• tutti i parlamentari meridionali, i quali se• rale, ma anche una grande iniziativa politica guono con attenzione i problemi del meri• per affrontare la crisi economica e sociale, dione e le battaglie nelle Commissioni e in e non soltanto in chiave di risanamento di Parlamento. Dopo la soppressione dell'inter• bilancio, pur essenziale nel nostro paese. vento straordinario, la fine delle partecipa• Alcuni direttori di banca della mia regio• zioni statali e dei fondi di dotazione — tutte ne, la Sardegna, da me interpellati, hanno iniziative giuste —, non sono stati, ad oggi, unanimemente previsto che entro settembre creati strumenti adeguati per il Mezzogior• assisteremo al fallimento di gran parte delle no; non vi è una politica in quanto i decreti imprese. Ciò creerà un danno enorme nel delegati chiudono — non aprono — nuove tessuto imprenditoriale. È vero che Nuoro è prospettive. tra le province a più alta sofferenza, ma la Di fronte al vuoto politico sul Mezzogior• previsione non è solo riferibile a tale provin• no, che oggi esiste, si rischia la nascita di cia, Presidente Ciampi. Ne converrà, lei che aggregazioni spontanee — sull'esempio del• è così attento conoscitore dei problemi del la lega — anche al sud, dettate dalla dispe• paese e del Mezzogiorno. razione di una situazione sociale esplosiva. Prima di pensare ad altre elezioni, occorre Noi parlamentari del Mezzogiorno, non evitare il degradarsi del tessuto economico registrando nelle sue dichiarazioni una posi• e sociale e ricreare un clima civile affinché zione chiara, ci siamo preoccupati e siamo il paese non entri in un'avventura pericolosa Atti Parlamentari — 13233 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

di rivolta e di scontro sociale. Credo che la acquisizione al demanio dello Sitato della crisi politica, quella morale e quella econo• Villa Blanc di Roma» (2632). mica diano vita oggi ad una miscela davvero rischiosa. L'affermazione contenuta nelle A norma del comma 1 dell'articolo 96-bis _sue dichiarazioni programmatiche di voler del regolamento, i suddetti disegni di legge rafforzare l'entrata, forse anche mediante sono deferiti, in sede referente, rispettiva• ulteriori manovre finanziarie, è certamente mente: ineccepibile nella sua impostazione di rigore e di risanamento. Ma attenzione, Presiden• alla III Commissione permanente (Este• te: la società italiana, specie quella meridio• ri) con il parere della I, della V, della VII, nale, scossa da Tangentopoli, dalle recenti della X, della XI e della XIII Commissione; manovre fiscali, dalla disoccupazione ed in• alla VII Commissione permanente (Cul• sieme dall'assenza di prospettive, da un tura) con il parere della I, della IV e della V mondo giovanile disperato, non è in condi• Commissione, nonché della VI Commissio• zioni di sopportare attualmente altre tasse o ne ex articolo 73, comma 1-bis del regola• imposte. Questo è il vero nodo che ella si mento. trova oggi davanti. Mi rendo conto però dell'enorme difficol• I suddetti disegni di legge sono altresì tà di governare questa fase di transizione assegnati alla I Commissione permanente politica, istituzionale, economica e sociale, (Affari costituzionali) per il parere all'Assem• difficoltà che non è solo italiana. Un piano blea, di cui al comma 2 dell'articolo 96-bis. per affrontare questa transizione, per evitare Tale parere dovrà essere espresso entro mer• che un cumulo di macerie vada ad ostaco• coledì 12 maggio 1993. lare il cammino della nuova fase a mio parere si impone. È questa la sfida del suo Governo, Presidente Ciampi, di fronte alla Ordine del giorno storia: noi con umiltà daremo il massimo del della seduta di domani. contributo e dell'impegno, nell'interesse ge• nerale del nostro paese (Applausi dei depu• PRESIDENTE. Comunico l'ordine del tati del gruppo della DC). giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Il seguito della discussione Venerdì 7 maggio 1993, alle 9: è rinviato alla seduta di domani. Seguito della discussione sulle comunica• zioni del Governo. Trasmissione dal Senato di disegni di legge di conversione e loro assegnazio• La seduta termina alle 22,35. ne a Commissioni in sede referente ai sensi dell'articolo 96-bis del rego• lamento.

CONSIDERAZIONI INTEGRATIVE DEGLI PRESIDENTE. Il Presidente del Senato ha INTERVENTI DEGLI ONOREVOLI VITO trasmesso alla Presidenza i seguenti disegrii NAPOLI E CLAUDIO PIOLI NEL CORSO di legge, approvati da quel Consesso: DELLA DISCUSSIONE SULLE COMUNI• S. 1111. — «Conversione in legge del CAZIONI DEL GOVERNO decreto-legge 25 marzo 1993, n. 78, recante misure urgenti per lo sviluppo delle esporta• zioni» (2631). VITO NAPOLI. Faccio riferimento, signor Presidente, alla allocazione delle risorse tra S. 1159. — «Conversione in legge del nord e sud. Appena un mese fa, è Stato decreto-legge 21 aprile 1993, n. 115, recante presentato alla Camera dei deputati, Com- Atti Parlamentari — 13234 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 missione bilancio, un documento ufficiale alla sua attenzione: su 10 mila miliardi l'an• del Ministero del bilancio, con le firme dei no di spesa, più del 67 per cento, pari ad ministri Reviglio e Andreatta. oltre 7 mila miliardi, va al nord del paese, In quel documento viene fuori una verità soprattutto Piemonte e Lombardia, il 25 per che ci dovrebbe consentire di guardare alla cento al centro e poco più del 7 per cento, finanziaria 1994 in termini nuovi. In base ad pari a 800 miliardi, al sud. Ed ancora pos• una legge del 1978 sono state ripartite per siamo fare riferimento al sistema delle par• territorio le risorse iscritte al bilancio pre• tecipazioni statali, che oggi si devono priva• ventivo 1992. Ecco i risultati. Su 73 mila tizzare, un sistema che pure ha prodotto miliardi di spese per investimenti in conto ricchezza, e non poca, ai territori sviluppati capitale, al Mezzogiorno è andato 1' 11,6 per del paese se è vero, come è vero, che in cento, pari a poco più di 7 mila miliardi; se quelle aree era situato il 70 per cento degli aggiungiamo gli 8 mila 386 miliardi iscritti investimenti industriali pubblici, dovuti an• a preventivo (a consuntivo non supera i 5 che al carico che il fallimento dell'imprendi• mila miliardi per l'intervento straordinario e toria privata ha messo sulle spalle dello i 1.167 miliardi di interventi speciali) la Stato. Si parla ora di industrializzazione del spesa per il sud tocca il 23,1 per cento. sud come strada da percorrere per realizza• Nel consuntivo i risultati sono peggiori: al re sviluppo in quell'area. sud tra spesa ordinaria e straordinaria di Siamo d'accordo da tempo, ma come è interventi non va più del 18 per cento. possibile realizzare il progetto che oggi riem• Questo vuol dire che non solo lo straordina• pie la stessa bocca dei leghisti se non esiste rio ha sostituito l'ordinario, ma che non è intervento ordinario e se non vi è parvenza riuscito neppure a sostituirlo. Al sud l'ordi• di struttura pubblica, che nel settore indu• nario non viene assegnato da sempre. È qui striale possa fare da traino al privato? Anche la causa dello sviluppo distorto e non degli in questo contesto, a nostro giudizio, va errori dello straordinario. Ai tentativi di visto il processo di privatizzazione. sviluppo è mancato il terreno ordinario sul Ebbene, signor Presidente, poiché ha par• quale costruire la speranza con la cultura lato di anticipazione della finanziaria 1994 della spesa e della prestazione. È per questo al mese di luglio, vorrei sapere se, abolito che anche le fabbriche, quando sono nate, l'intervento straordinario, le risorse in conto non sono riuscite a trovare i sostegni ordi• capitale per il sud ammonteranno all'11,6 nari nell'economia ordinaria, rimasta pove• per cento della spesa complessiva, 7 mila ra, con un credito da strozzini, senza liqui• miliardi al sud contro 63 mila miliardi al dità, a bassa redditività. centro-nord. L'interrogativo non è senza Ho ricordato recentemente in questa As• senso, .poiché sta nei conti dello Stato a semblea come può essere anche vera la dimostrazione del grande inganno. Voglia• polemica della Lega nord per i 30 mila mo sapere se strade, autostrade, ferrovie, miliardi di spesa in dieci anni per la fiscaliz• porti, aeroporti, metropolitane, investimenti zazione degli oneri sociali iscritti nella vec• in agricoltura (il 70 per cento al centro chia legge n. 64 abolita dal referendum; ma nord), nella cooperazione (l'80 per cento in precisando che almeno 20 mila miliardi Emilia-Romagna), nella casa, nella scuola, sono tornati alle imprese del nord. Nello nei servizi, ci saranno anche al sud oppure stesso periodo al solo nord sono andati 20 no. Se le cifre del Ministero del bilancio sono mila miliardi di lire per cassa integrazione esatte abbiamo dei dubbi. Non avendo più guadagni ed attorno a 20-25 mila miliardi in l'intervento straordinario, come farà ad au• prepensionamenti, tutte risorse immesse sul mentare dall'I 1,6 per cento ad almeno il 33 mercato a sostenere il mercato sviluppato. per cento, stando ai parametri demografici, Ci sono esempi specifici che accompagna• la spesa per le regioni meridionali? In un'i• no questo dato generale. In altra sede, ab• potesi di spesa di 70 mila miliardi si tratta biamo avuto modo di affrontare un proble• di spendere attorno a 24 mila miliardi al sud ma centrale per lo sviluppo, quella della e 46 mila miliardi al centro-nord. Come ricerca scientifica. I dati saranno certamente parlamentari meridionali staremo attenti al- Atti Parlamentari — 13235 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 la allocazione delle risorse; non ci resta altro lo spaventoso aumento della spesa pubblica, da fare, nella speranza di trovare ancora in fenomenologia degli anni '80 e dell'esercizio questo paese lo spirito della solidarietà. Sta• finanziario in corso, e le cause notorialmen- remo attenti perché non certo il grande te clientelali e partitocratiche intimamente dibattito dei costituzionalisti ma quello degli connesse che hanno permesso ed avallato apprendisti non continui a coprire gli inte• questo mostro devastante per la nostra eco• ressi e gli affari dei più forti. nomia: tutto ciò sembra lasciarla completa• Signor Presidente, governare per molti di mente indifferente. Senza dimenticare che, noi vuol dire mettersi a gestire i rapporti tra nel contempo, la pressione fiscale-ha rag• soggetti forti e soggetti deboli, soprattutto giunto livelli insostenibili soprattutto se cor• perché i primi non prevalgano come stanno relata all'inesistenza di servizi pubblici degni prevalendo. Il nostro giudizio politico sarà di una società civile tecnologicamente avan• dato su queste cose e non solo se il suo zata. Governo sarà capace di collaborare con il* Lo stesso dicasi per quanto riguarda la Parlamento per quanto riguarda la legge creazione marginale del debito pubblico e elettorale e rimmunità parlamentare (o il cioè del deficit annuo di bilancio, le cui segreto istruttorio: perché non applicare la cause, come accennato nel passo preceden• legge inglese?) che sono materia parlamen• te, la partitocrazia ha subdolamente ed er• tare prima ancora che governativa. roneamente imputato esclusivamente ai fe• Il Parlamento, come rappresentatività, re• nomeni dell'evasione ed elusione fiscale, sta centrale nella vita di un paese ed è ad dimenticando l'enorme distorsione creata esso che ella, signor Presidente, si è rivolto dalle agevolazioni fiscali, quantificate dalla per stabilire i tempi di durata del Governo. Commissione dei trenta in oltre 76.000 mi• Un Parlamento onesto non pone termini ad liardi di lire. E tutto ciò la partitocrazia, un Governo se non quello di fare gli interessi sempre avallata dalla Banca d'Italia, ha fatto del paese. Siamo certi che il suo possa farli al solo fine di confondere le idee ai non e per questo, pur chiedendole chiarimenti addetti ai lavori e per giustificare l'esistenza sulla linea della politica economica e quella esasperata di sedicenti partiti riformisti e verso le aree svantaggiate, diamo il voto progressisti e delle false opposizioni. favorevole. Chi può infatti affermare che la percussio• ne fiscale, in questi ultimi vent'anni, sia CLAUDIO PIOLI. Signor Presidente del diminuita? E chi può ragionevolmente affer• Consiglio, signor Presidente della Camera, mare che la qualità e la quantità dei servizi onorevoli colleghi, ho letto con estrema sia aumentata, beneficiando quei cittadini i attenzione le linee programmatiche del suo quali rispettano il contratto sociale di rous- Governo, ma, confrontandole con quelle di seauiana memoria, ma già esaltato nella altri che l'hanno preceduta, non sono riusci• Repubblica di Platone vissuto, com'è noto, to ad individuare un programma idoneo alle quattrocento anni prima della nascita di esigenze del momento e soprattutto quel Cristo? E come possiamo crederle, allorché «giro di boa» che i nostri partners europei si ella afferma di voler difendere il risparmio, attendono. mentre, di fatto, nulla fa per distruggere ed È noto a tutti, infatti, che non mutando eliminare le cause che determinano, con il rotta, il debito pubblico continuerà ad au• mantenimento, anzi, con l'aumentoclél de• mentare vertiginosamente tanto da raggiun• bito pubblico, la distruzione di risparmio? gere, come prevede l'OCDE (Organisation La politica economica, adottata sino ad de coopération et de développement écono- oggi e sostanzialmente riproposta come una miques, rapporto n. 52 del dicembre 1992) vera e propria velina nel suo scarno pro• il 112,4 per cento del PIL nel 1994, essendo gramma, ha generato un pauroso depaupe• superato soltanto dal valore corrispondente ramento delle potenzialità della nostra na• del Belgio. zione, costretta a pagare, nel futuro, un E per dimostrare che nulla cambia o che benessere passato non sorretto dalla creazio• nulla si vuol cambiare è sufficiente ricordare ne di un'economia reale. Grazie, poi, a Atti Parlamentari — 13236 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 questa politica economica, che Friedrich operatori, tramite i canali e le strutture del Von Hayek e Ludwig von Mises, padri della sistema bancario, di indebitarsi in monete scuola liberista austriaca, avrebbero giusta• forti e di impiegare il controvalore in lire mente annoverato tra quegli schemi e ma• (moneta debole del sistema proprio a causa trici economico politici socialcomunisti, è del dissesto finanziario del paese). E tutto noto che gli altri paesi civili, socialmente e ciò è constatabile dal livello di indebitamen• tecnologicamente avanzati, considerano or• to netto estero del nostro paese, che, già mai l'Italia un terzo mondo mal frequentato, salito a 111.800 miliardi di lire alla fine del tra l'altro, e poco raccomandabile: ciò signi• mese di maggio del 1992, superò dapprima fica che si è perso almeno un decennio (per 190.700 miliardi nel mese di agosto (1992) non dire oltre) perseguendo obiettivi che ed oltre 200.000 miliardi di lire nel mese di sono decisamente incompatibili con il nostro febbraio ultimo scorso. ingresso nell'Europa economicamente e mo• Quanto indicato al punto precedente, ven• netariamente unita e lei nulla aggiunge e ne imputato ad una fantomatica speculazio• nulla toglie a quanto già attuato (o non ne sulla lira, tant'è vero che, ad un netto e attuato) dal suo predecessore, onorevole continuo diniego di ricorso alla svalutazio• Giuliano Amato, anzi, ricorrendo a tecnici ne, si passò, nei giorni caldi del mese di di formazione marxista, evidenzia la volontà settembre, prima ad una dichiarazione, da di difendere un indirizzo di sinistra del suo parte delle autorità monetarie e del capo del Governo mentre l'Europa ed il mondo inte• Governo, onorevole Giuliano Amato, «di ac• ro, Cina compresa, auspicano il ritorno del cettabilità e di convenienza» dei nuovi livelli liberismo, pur nel rispetto della difesa della di cambio e poi ad una svalutazione di fatto, fascia sociale che sia veramente tale. determinata dalla libera oscillazione sui mer• Ed a questo proposito, e cioè facendo cati dei cambi, sull'ordine del 25 per cento riferimento alla politica monetaria, pare op• nei confronti del marco tedesco (e delle altre portuno ricordare i fatti di settembre allor• valute «ancorate» al marco tedesco) e di ché si verificò quanto segue. oltre il 30 per cento nei confronti del dollaro La Banca d'Italia, prima del 17 settembre statunitense. 1992, nel quadro degli accordi europei di In effetti, considerando i differenziali di cambio, presi con gli altri paesi membri inflazione (misurabili dell'andamento dei nell'ambito dello SME, come d'obbligo, in• prezzi al consumo nella serie storica 1986- tervenne massicciamente sul mercato dei 1987), nonostante l'andamento tendenziale cambi a sostegno della lira, riducendo dra• convergente, era già possibile constatare sticamente il livello delle riserve. divergenze sistematiche (asimmetrie) tali da In data 17 settembre 1992 le autorità rendere attendibile un riallimenamento con• monetarie italiane decisero di astenersi tem• sistente delle valute, così come sostenuto da poraneamente dagli interventi obbligatori P. De Grauwe (Inflation Convergence du- sul mercato dei cambi, pur sottolineando ring Transition to Emù, Cepr Discussion l'impegno verso il Sistema monetario euro• Paper n. 658, June 1992). L'autore, infatti, peo (SME), elemento chiave della stabilità giustamente sostiene che, nel corso degli economica e della prosperità in Europa. anni '80, i tassi di inflazione abbiano eviden• Anteriormente alla data del 17 settembre ziato la tendenza a convergere, ma siano 1992, il Presidente del Consiglio dei Ministri, comunque persistite tra i vari paesi differen• onorevole Giuliano Amato ed il Governatore ze sistematiche, le quali hanno causato una della Banca d'Italia continueranno ad assi• crescente divergenza nei trends dei livelli dei curare gli operatori ed i risparmiatori, dicen• prezzi (si confronti ECU NEWSLETTER del do che avrebbero difeso ad oltranza il cam• dicembre 1992, n. 42, edito dall'Istituto bio della lira, non essendovi alcun valido Bancario San Paolo di Torino a pagina 5 e motivo per ritenere sopravvalutata la nostra seguenti). E se la tendenza, come pare pro• moneta nei confronti delle altre (e soprattut• babile, è dovuta ad una differente credibilità to nei confronti di quelle appartenenti allo delle banche centrali, che conduce necessa• SME), permettendo sostanzialmente a molti riamente a dicotomie nelle aspettative di Atti Parlamentari — 13237 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 inflazione ed a conseguenti divergenze nel• in atto da tempo e l'ISTAT l'ha segnalato: l'inflazione osservata, può porsi il problema anche il terziario si sta ristrutturando nel della perdita di competitività di alcuni paesi, senso di un aumento di produttività. La che, sul lungo periodo, rende necessario un svalutazione era nelle cose. Il cambio riva• riallineamento. lutato ha imposto alle imprese certi obblighi, A sostegno della prevedibilità della svalu• certi comportamenti, ma tenuto troppo a tazione della lira, come sostenuto dal notis• lungo sarebbe stato un suicidio, avrebbe simo economista del MIT Rudiger Dor- ostacolato il processo di ristrutturazione del• nbusch, nell'ottica del raggiungimento dei l'economia italiana, ristrutturazione indi• tre obiettivi stabiliti dal patto di Maastricht, spensabile per rimediare ai ritardi di alcuni è significativo l'andamento dei differenziali imprenditori troppo presi da guadagni finan• dei tassi di interesse a breve rilevati nel ziari di breve periodo e poco propensi ad periodo in questione, che evidenzia l'incapa• investire in nuove iniziative industriali». cità sistematica e cronica del governo Amato La stessa Banca d'Italia, a pagina 69 del di conquistarsi la fiducia degli investitori Bollettino Economico n. 19 dell'ottobre italiani ed esteri e di stimare il reale fabbiso• 1992, così — favorevolmente! — commenta gno per l'anno in corso. Non per nulla la svalutazione e gli effetti decisamente mo• l'onorevole giuliano Amato diede luogo a desti sull'inflazione interna: «Per alcune ben due manovre di assestamento del bilan• componenti delle importazioni si può verifi• cio per l'esercizio finanziario 1992, anche care un adeguamento rapido e pressoché tenendo conto del fatto che la svalutazione, integrale del prezzo rispetto alla variazione in un primo tempo negata, si evidenziò in del cambio: le materie prime, le cui quota• tutta la sua drammaticità in concomitanza zioni si determinano sui mercati internazio• con il rinnovo di rilevanti partite di titoli del nali, e quei manufatti la cui domanda è debito pubblico a breve e con l'incapacità di rigida perché scarsamente sostituibili con fronteggiare i mercati con il sacrificio delle beni prodotti all'interno. Per gli altri prodot• riserve. In merito Rudiger Dornbusch ricor• ti, le imprese estere che esportano in Italia dò alla stampa, dopo la svalutazione, che si formulano le politiche di prezzo tenendo era già espresso sull'ineluttabilità del rialli• conto del rischio di perdere quote di merca• neamento dal momento che gli indirizzi di to in favore delle imprese nazionali. Nell'i• politica economica perseguiti dai governi del potesi in cui tutti i prezzi all''import si ade• nostro paese si rifiutavano di comprendere guino interamente, l'impatto, non modifiche strutturali alla creazione della necessariamente immediato, sui prezzi in• spesa pubblica, rendendo impossibile, in terni sarebbe pari a circa il 16 per cento della tempi relativamente brevi (vedasi il docu• misura della svalutazione. Si perviene a que• mento di programmazione economica per il sta valutazione sia attraverso l'esame anali• triennio 1993-1995), il raggiungimento di tico delle interdipendenze settoriali, sia os• due importanti obiettivi stabiliti con la sot• servando che è pari al 16 per cento la quota toscrizione del Patto di Maastricht, quali il delle importazioni sul totale delle risorse rapporto debito pubblico/PIL pari al 60 per (PIL più importazioni). Nell'ipotesi in cui cento e deficit annuo/PIL pari al 3 per solo le materie prime riflettessero il deprez• cento. zamento del cambio, l'impatto si ridurrebbe Rudiger Dornbusch affermò, infatti, che a circa il 4 per cento della misura della l'Italia avrebbe dovuto fare il doppio salto svalutazione: ad esempio, un deprezzamen• mortale per rientrare nello SME per tentare to del cambio effettivo dell'ordine di quello il rientro a pieno titolo nella CEE economi• verificatosi fra la fine di agosto ed il 26 camente e monetariamente unita. ottobre scorso deteminerebbe un aumento, Come afferma Guido Rey (si confronti // una tantum, del livello dei prezzi pari allo Messaggero dell'8 Febbraio 1993 a pagina 0,5 per cento». 12), Presidente dell'ISTAT, «La svalutazione Avendo voluto privilegiare l'obiettivo del è un bene». «Ma non si poteva tirare troppo contenimento dell'inflazione, stando a quan• la corda. L'aggiustamento strutturale era già to affermato dalla stessa Banca d'Italia, non Atti Parlamentari — 13238 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993

valeva decisamente la pena sacrificare stituendo la vera causa della tensione sui 59.300 miliardi di riserve, sulle quali va mercati finanziari. computato l'impatto passivo sul conto eco• Già nel mese di luglio il Governo Amato nomico dell'Istituto di Emissione, generato era stato costretto ad effettuare una prima dal differenziale costo-ricavo della compra• manovra di assestamento (poi seguita da vendita delle riserve in oggetto, essendo quella autunnale) anche alla luce dei nuovi decisamente irrilevante il riscontro della sva• costi emergenti determinati dal costo del lutazione (fenomeno esogeno), rispetto al• servizio del debito pubblico (interessi passi• l'inflazione (fenomeno endogeno). vi) per cui era ragionevolmente prevedibile Tutto ciò è affermato dallo stesso Gover• l'assenza di programmi di risanamento strut• natore, soprattutto tenendo conto della dif• turale della finanza pubblica e la mancanza di ficoltà di ripristinare le riserve valutarie in volontà politica di produrre quelle «conver• oggetto, non a fronte di indebitamenti con genze» (rapporto debito pubblico/PIL e defi• gli altri paesi del mondo, ma quale contro• cit annuale/PIL) richieste dal Trattato di partita di saldi positivi della bilancia com• Maastricht. Proprio per questi motivi la di• merciale. fesa del cambio fu sbagliata ab origine (nel La serie storica 1982-1991, per quanto periodo considerato) anche tenendo conto riguarda il commercio con l'estero (dati del fatto che lo stesso Governatore della 'doganali — si confronti pagina 93, Tav. aB Banca d'Italia affermò: «Il tasso di cambio 48 dell'Appendice deW Assemblea generale non è un obiettivo in sé; è imo degli stru• ordinaria dei partecipanti della Banca d'I• menti del governo dell'economia». talia, tenutasi a Roma il 30 maggio 1992), La politica (monetaria) di difesa del cam• evidenzia, infatti, quanto segue: bio, attuata dal binomio Amato-Banca d'Ita• lia, ha prodotto un innalzamento dei tassi 1982 — 16.985 miliardi tale da strangolare, come si è soliti affermare 1983 — 11.465 in queste fattispecie, l'economia reale, per• 1984 — 19.135 mettendo sia la speculazione generata dalla 1985 — 23.085 difesa del cambio, sia l'aumento assurdo dei — 3.663 1986 costi per interessi passivi per le imprese 1987 — 11.474 utilizzatrici di finanziamenti in lire. 1988 — 13.633 « Lo stesso Governatore della Banca d'Ita• 1989 — 17.113 lia, come riportato alla pagina 86 del Bollet• 1990 — 14.188 tino Economico n. 19 dell'ottobre 1992 pre• 1991 — 16.020 cedentemente citato, facendo riferimento Indubbiamente la speculazione, tenendo esplicito alla necessità di un riallineamento conto dell'accezione più ampia della parola, delle monete nell'ambito dello SME, così non é riscontrabile nel comportamento di affermava: «La difficoltà é insieme il valore coloro che hanno investito propri capitali dell'impegno erano di piena evidenza». La all'estero, ma in coloro, persone fisiche e Banca d'Italia li ha più volte segnalati chia• giuridiche, che hanno richiesto, nel periodo ramente, in modo anche pubblico. Nella gennaio-settembre, ma soprattutto nel pe• relazione del maggio 1991 l'analisi si conclu• riodo post elettorale giugno-settembre del• deva con queste parole: «L'orizzonte dell'in• l'esercizio 1992, finanziamenti in valute forti tegrazione europea ci pone scadenze preci• (e quindi a tassi poco elevati) al sistema se, ormai imminenti... Il tempo si è fatto bancario, per poi destinare, come accennato breve». Lo stesso documento, nel maggio del anche in precedenza, il controvalore in lire 1992, univa al senso dell'urgenza ormai a tassi ben più elevati (BOT ed altri titoli del estrema, «prossime settimane», una precisa debito pubblico, operazioni pronto contro quantificazione degli atti di politica econo• termine ed altro ancora), facendo sicuro mica interna e internazionale. Il 24 giugno affidamento sulle parole del Governatore scorso, l'intervento pronunciato all'Assem• della Banca d'Italia e del Presidente del blea dell'Associazione Bancaria Italiana ter• Consiglio, onorevole Giuliano Amato e co• minava con un appello: «Va spezzata la Atti Parlamentari 13239 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 morsa che sta soffocando un'economia vita• come succedeva negli ex paesi comunisti le; la situazione non ammette ulteriori rin• dell'Est! vìi». È noto, invece, che i rinvìi ci furono e Non dimentichiamo poi, nel contempo, nel periodo giugno-settembre accadde, co• che le agevolazioni fiscali permettono, con me afferma il professor Monti, quanto di la distruzione del libero mercato, di dividere peggio potesse capitare al nostro paese. socialmente ed economicamente il paese, Dopo l'elencazione di questi fatti è facile privilegiando un cittadino residente nel Mez• comprendere come non soltanto la politica zogiorno a scapito di un suo fratello che ha economica, ma anche la politica monetaria la sfortuna di vivere nell'Italia settentrionale attuata nel nostro paese abbia ricalcato le dove notoriamente si muove di più, ci si orme interventiste sul mercato costringendo sposa e si prolifera di meno (il che va gli operatori a muoversi su un terreno am• interpretato come segno di indubbio disagio biguo e premiando i veri speculatori ai quali per una popolazione). Che ragione hanno di era ovviamente nota l'impossibilità di man• esistere, in quest'ottica, queste benedette tenere a lungo lo spread, generato dall'infla• agevolazioni che non fanno altro che creare zione, tra cambio reale e cambio nominale. diseguaglianze fiscali che irridono il princi• Si continua ancora a parlare di difesa dei pio dell'equità tributaria e dell'eguaglianza livelli di cambio («errare humanum est, sed dei cittadini di fronte allo Stato? E per quale in errore pì§iseverare dementis) e sarebbe motivo le suddette assurde agevolazioni fi• sufficiente ricorrere ai saggi di Bernardo scali devono continuare ad essere osannate Davanzati per comprendere che anche le in un paese che vuol entrare in un'Europa monete, come tutte le merci, «hanno mo• liberista, costruita sulla matrice franco-tede• strato chiaramente che l'utilità ed il valore sca, ove debbono essere necessariamente sono accidenti delle cose e funzioni delle privatizzate tutte le imprese pubbliche che quantità che esistono». non svolgono e che non perseguono assolu• Quanto socialismo reale nel nostro paese, tamente obiettivi prioritari per il cittadino vero e proprio oppio dei popoli, utilizzando consociato? un'espressione cara a Carlo Marx, quanta Per quale motivo ancora non si punta, sin utopia, quante illusioni che lo Stato possa dall'esercizio in corso, ad una manovra cor• fare tutto e meglio di tutti o meglio, quale rettiva che permetta sin dal 1993 il pareggio «fatale presunzione» come era solito dire del bilancio dello Stato? Ed una volta tanto

Friederich von Hayek. K non prendiamoci in giro distinguendo tra E se abbiamo il coraggio di voltarci a avanzo primario ed avanzo complessivo, guardare indietro, sperando di non essere poiché non c'è più tempo da perdere per trasformati in una statua di sale come suc• filosofeggiare. cede alla moglie di Lot uscendo dalla mitica Troppi irresponsabili, che, con le loro e per sempre dannata Sodoma, cerchiamo affermazioni, denunciano tutto il loro anal• almeno di non commettere gli stessi errori! fabetismo economico, incitano al consolida• Facciamo pure le riforme istituzionali ri• mento del debito pubblico, senza aver con• chieste a gran voce degli italiani con i refe• seguito prima il pareggio stabile e strutturale rendum, ma facendo ben attenzione a non del bilancio dello Stato ed una credibilità predere in giro le classi di cittadini che, estera duratura nel tempo (Moody's inse• anche se stufi di essere stati gestiti da una gna). partitocrazia ladra e truffaldina, continuano Certi atteggiamenti e certe attese determi• a sorreggere masse di falsi invalidi, milioni nano sempre di più i tassi di cambio, nei di statali che si ricordano di essere tali confronti delle monete forti, a prescindere soltanto il 27 di ogni mese, sedicenti impren• ormai dall'andamento tendenziale dei tassi ditori che continuano lobbisticamente a sa• d'inflazione e dalle problematiche correlate lire sul carro del partito più forte, organiz• alle convergenze dei fondamentali. Non par• zazioni sindacali che fuggono letteralmente liamo poi di chi si dichiara propenso alla dai lavoratori per diventare, con l'istituzione tassazione dei titoli di Stato cumulandone i dei CAAF, i loro primi controllori fiscali redditi, a quelli di altra natura sul modello Atti Parlamentari — 13240 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 1993 <

740: anche in questo caso, in mancanza di Ma tutto questo è rigettato dal suo pro• un riallineamento fiscale europeo del tratta• gramma e dai suoi obiettivi perché è scritto mento delle rendite finanziarie, la corsa ormai che sostanzialmente ella non vuole verso il precipizio, verso il baratro delle cambiare nulla. Visto che è finito il tempo coercizioni, delle limitazioni al laisser faire, in cui, nella triplice struttura organica del laisser passer conducono, più che al socia• sistema, la componente sociale e quella po• lismo strisciante o a forme ibride e sempre litica possono liberamente distruggere la più ambigue di social-liberismo o di liberi• struttura economica del paese, diventa indi• smo sociale od ancora di «socialismo demo• spensabile un'inversione di tendenza a favo• cratico», che impropriamente si ispirano alle re dell'economia così com'è indispensabile dottrine keynesiane, ad un consociativismo e logica nell'ordine delle cose, tant'è vero sempre più esasperato, (del quale l'attuale che anche in questo ambito si potrebbe dire Governo rappresenta la più sicura e certa che in rerum natura o meglio ancora, ricor• anacronistica rappresentazione) e ad una rendo alle parole di René Descartes, natura forma incancrenita di conduzione comuni• abhorret vacuum. sta dello Stato. D'altra parte ella dimostra di scegliere una Ben venga un ritorno al libero mercato, facile via per restare al potere o per permet• che non esalti un mercantilismo di facciata tere alla partitocrazia di restare ancora lad• ed una sostanziale autoarchia, ma, come dove la gente non vuole più si§ «Nihil sine affermerebbe Antoine de Montcrétien nel magno vita labore dedit mortalibus». A lei, suo Traitè de l'economie politique, si sappia dunque, la possibilità di ripianare gli errori che soltanto con la libera competizione e del passato ove certamente può. La sfida con l'esaltazione delle libere imprese e del sarà ancora basata sulla scelta tra liberismo commercio si permette agli uomini di rag• e collettivismo-consociativismo: non ci sarà giungere livelli più elevati di ricchezza e di più posto per l'ambiguità dell'«accontentia- sviluppo che non possono che riflettersi, mo tutti e del vogliamoci tutti bene». Il come affermò più tardi Frederic Bastiat, sul cittadino saprà certamente se dovrà ancora benessere di tutta la società. essere considerato suddito nei confronti di Quanto avrebbe da guadagnare il nostro un Governo tiranno e di partiti vecchi e Piemonte con un ritorno al liberismo econo• nuovi ipocriti ed oligarchici. Per quanto mi mico, che ella, signor Presidente del Consi• concerne è sin troppo evidente l'ambiguità glio, certamente non persegue con il suo del programma per cui sin d'ora non posso programma, e con il decentramento ammin- che esprimere tutto il mio rammarico, la sitrativo, che è sinonimo di federalismo po• mia tristezza ed il mio dissenso. litico! Ma non soltanto il nostro Piemonte avrebbe immediate ripercussioni positive sulle sue giuste rivendicazioni di ammini• IL CONSIGLIERE CAPO strare gran parte delle proprie risorse per DEL SERVIZIO STENOGRAFIA sostenere autonomamente le proprie impre• DOTT. VINCENZO ARISTA se (non depauperandole con la pressione LESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE tributaria) ed i livelli occupazionali, ma an• DOTT. MARIO CORSO che altre regioni tenute dalla partitocrazia al guinzaglio di un assistenzialismo da terzo Licenziato per la composizione e la stampa mondo e della politica del voto di scambio dal Servizio Stenografia alle 0,40 e del 4p ut desi del 7 maggio 1993.

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