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L’Orto Botanico di è una tra le più rilevanti strutture didat- tico-scientifiche dell’Università di Palermo e rappresenta il nucleo storico attorno al quale la botanica accademica si è sviluppata sin dal 1789, data in cui ne furono avviate l’impianto e le costruzioni. Gli edifici monumentali, in stile neoclassico, furono realizzati tra il 1789 e 1795. Il Gymnasium e i due padiglioni laterali, il Tepidarium e il Calidarium, furono costruiti su progetto dell’architetto francese Léon Dufourny. Gli elementi decorativi, invece, sono da attribuire a diversi artisti tra i quali il pittore Velasco che affrescò il tondo in- terno della cupola del Ginnasio, simboleggiante la dea , su cui è riportata la locuzione miscuit utile dulci, sintesi oraziana del signi- ficato che allora si volle dare all’Orto Botanico e allo studio delle piante. Il Calidarium e il Tepidarium, inizialmente pensati come serre, calda e fredda, oggi sono adibiti a spazi espositivi. In particolare, il Calidarium accoglie una esposizione permanente di dipinti che ha come tema comune le palme. Con l’inaugurazione dell’Orto nel 1795 venne avviata un’attività scientifica, ormai più che bicentenaria, che ha consentito lo studio e la diffusione in Sicilia e perfino in Europa e in tutto il Mediterraneo di numerose specie vegetali, in gran parte originarie delle regioni tropicali e subtropicali di tutti i continenti. All’Orto Botanico si deve l’introduzione e la diffusione del mandarino e del nespolo del L’Orto botanico è aperto ai visitatori tutti i giorni dell’anno tranne Capodanno e Giappone, le prime esperienze di coltivazione in Europa di piante Natale. L’ingresso è consentito dalle ore 9,00 fino a 30 minuti prima dell’orario di utili come il cotone, il ramiè, la soia e il sorgo zuccherino oltre ad chiusura, variabile a seconda della stagione. All’interno, è disponibile un punto Orto Botanico altre piante di interesse agricolo, officinale e decorativo. ristoro e, su richiesta, un servizio guida. L’ingresso è a pagamento con diverse Oggi, l’Orto Botanico si estende su una superficie di circa 10 ettari, tipologie di tariffe (intera 5,00€, ridotta 3,00€, gruppi 4,00€, scolaresche 2,00€). ottenuta attraverso una serie di ampliamenti che avvennero tra il Insegnanti, scuole e altri gruppi possono rivolgersi, anche via fax, presso il servi- e 1789 e il 1906, anno in cui assunse l’assetto attuale. zio informazioni per prenotare visite o per ottenere notizie e/o materiale divul- Complementari alle collezioni viventi in piena terra e in vaso, oggi gativo. Per maggiori dettagli consultare il sito internet alla voce “informazioni”. Mediterraneum quantificate in una decina di migliaia specie, sono le collezioni di piante essiccate conservate nell’Herbarium Mediterraneum, importante glie le raccolte provenienti da tutto il Bacino mediterraneo e da quasi struttura che, oltre a conservare i campioni storici dell’Orto, acco- tutti i Continenti. Si tratta di circa 600 mila exsiccata che costituiscono dove un grande patrimonio di interesse scientifico e culturale. Considerevoli sono anche la biblioteca, il cui corpo antico comprende più di mille opere molto pregiate e rare, e una moderna Banca del miscuit utile dulci Germoplasma nella quale sono conservati semi di specie a rischio di estinzione e/o minacciate. Infine, ogni anno viene compilato unIndex seminum, lista di semi appartenenti a piante spontanee della Sicilia e coltivate nell’Orto, disponibile sul sito dell’Orto e utilizzato per scam- bi con altre istituzioni scientifiche internazionali.

Orto Botanico e Herbarium Mediterraneum Via Lincoln, 2 - 90133 PALERMO Codice Fiscale 80023730825 - Partita IVA 00605880822 091 23891236 - 091 23891249 - Fax 091 23860869 www.ortobotanico.unipa.it - [email protected] MUSEIUNIPA www.facebook.com/ortobotanicodipalermo Sistema Muse ale dell’Università degli Studi di Palermo Sistema di Linneo Serre 2 E’ la parte più antica dell’Orto. Impiantata dal botanico - 31 L’Orto Botanico dispone di serre per complessivi 1300 m . La più 26 27 scano Bernardino da Ucria tra il 1789 e il 1791, è organizzata in 4 29 30 antica di esse è la Serra Carolina originariamente donata della regina quartini all’interno dei quali le collezioni sono distribuite in aiuole 32 Maria Carolina nei primi dell’800. Ospita numerose piante poste in 33 rettangolari corrispondenti alle classi e sottoclassi del sistema di 28 piena terra tra cui il caffé () e la sensitiva (Mimosa polycar- classificazione sessuale di Linneo basato sulla struttura dei fiori, in 34 pa var. spegazzinii). Delle altre, le maggiori sono la Serra della Regione, particolare, sul numero degli stami e la struttura dell’ovario. 35 che ospita piante proprie dei climi caldo-umidi tropicali ed equatoria- 23 li e la Serra delle succulente contenente piante di ambienti caldo-aridi Sistema di Engler 24 36 22 tra cui si notano ragguardevoli esemplari di Echinocactus grusonii. In questo settore, risalente ai primi decenni del Novecento, le 25 21 Settore sperimentale 19 piante sono disposte secondo lo schema tassonomico del botanico 17 18 20 tedesco che studiò le relazioni filogenetiche dei vege- Questo settore rappresenta il cuore dell’ex Giardino Coloniale, isti- 16 tali. Le collezioni sono suddivise in spazi dedicati rispettivamente a 40 tuito nel 1913 e soppresso nel 1973. Vi si coltivano piante tropicali e 37 classi e ordini di gimnosperme e angiosperme in una sequenza che 41 subtropicali sottoposte a studi, conclusi o in corso, condotti nell’Or- va dalla famiglia meno evoluta a quella più evoluta. 39 38 to Botanico. Tra queste si ricordano il cotone (Gossypium sp.pl.), gli 15 agrumi, la canna da zucchero (), il ramiè (Boheme- Ordinamenti bioecologici, geografici e tassonomici 10 11 43 7 12 ria nivea) e altre piante originarie dell’Uruguay e del Marocco. 42 Fanno parte di questo gruppo: l’antico Giardino delle succulente, 8 13 Piante medicinali e aromatiche costituito da specie di , Cereus, , e ; 9 14 il Boschetto esotico, dove vegeta un singolare ; la 44 In questo settore, dedicato alle piante aromatiche e officinali, si tro- Collinetta mediterranea che ospita alcune significative componenti vano piante note per i loro diversi usi in ambito farmaceutico, co- 51 50 della flora spontanea sicula, inclusi diversi, importanti endemismi. 48 45 smetico o culinario come alcune specie di lavanda, menta, salvia ma 52 49 46 anche rarità come Carica quercifolia, Moringa oleifera e Pimenta dioica. Piante utili 47 5 53 54 55 54 Frutteto tropicale Questo settore, fino al 1973 ancora parte del Giardino coloniale, 56 3 2 ospita diverse piante di origine tropicale e subtropicale, introdotte 1 In continuità con la tradizione che vede l’Orto Botanico essere il pri- per essere studiate e diffuse in relazione al loro impiego in agricol- 6 4 mo ad avere introdotto in Europa molte specie esotiche di interesse tura e nell’industria. E’ suddiviso in piante da essenza, da corteccia, agricolo ed economico, negli anni sono stati acclimatati con successo da resina e gomma, da caucciù, oleose e tessili. Le diverse specie un gran numero di piante fruttifere. Tra queste l’annona, la , il presenti sono raggruppate anche in base all’origine geografica. 1 Ginnasio 20 Collezione di felci 39 Collezione di Cupressus mango, il noce del Queensland, l’albero dei pomodori, diverse varietà 2 Calidario 21 Sangue di drago 40 Collezione di Bauhinia di avogado e banano nonchè il Black zapote o “albero della nutella”. Sistemi acquatici 3 Tepidario 22 Araucaria columnaris 41 Albero del sapone Palmetum La parte più consistente di questo gruppo è costituita dalle diverse 4 23 Ficus magnolioide 42 Serra della “Regione” varietà di Ninfaea le cui fioriture policrome si ammirano per tutta 5 Strelitzia gigante 24 Baniano (Ficus benghalensis) 43 Ramiè Numerose palme, definite da Linneo principes plantarum, grazie anche l’estate nell’Aquarium. Questa grande vasca circolare, a 24 comparti 6 Sala conferenze 25 Vasca con Euriale ferox 44 Cotone al favore del clima, sono state in questi anni raggruppate in una vasta di diversa profondità, che risale alla fondazione dell’Orto, ospita 7 Ingresso originario 26 Collinetta mediterranea 45 Canna da zucchero collezione in piena terra costituita da specie provenienti dall’ tro- anche il loto indiano (), presente pure nel vicino 8 Bombax malabaricum 27 Macchia mediterranea 46 Banano picale, dall’America centrale e meridionale e da molte isole tropicali. Laghetto insieme al papiro (Cyperus papyrus), al giaggiolo acquatico 9 28 Lecceto 47 Mandarino Tra queste Roystonea regia di Cuba, Wodyetia bifurcata dell’, Bi- (Iris pseudacorus) e altre specie palustri. 10 29 Albero del sughero 48 Serra di Papaie e Banani smarckia nobilis del Madagascar e Nannorrhops ritchiana dell’Iran. Cycadetum 11 Statua del Paride 30 Sughereto 49 Falso Kapoc Collezioni storiche 12 Serra “Carolina” 31 Struttura Dipartimentale 50 Argan Questa collezione di autentici fossili viventi, risalenti a prima del 13 32 Giardino delle succulente 51 Nespolo L’Orto botanico possiede diverse collezioni storiche di generi come Mesozoico, vanta un esemplare di Cycas revoluta del 1799, dono di 14 Magnolia 33 Ficus rubiginosa 52 Citrus e Plumeria. La coltivazione degli agrumi, iniziata all’epoca della Maria Carolina di Borbone. Uno tra i primi esemplari di questa 15 Melaleuca 34 Tabebuia ipe 53 Serra e collez. di succulente fondazione, è stata incrementata fino a raggiungere, per il genere specie collocato in piena terra in Europa, oggi è parte di una colle- Citrus, la presenza di 13 specie e 49 cultivar diverse. Anche il genere 16 Aquarium 35 Sicomoro 54 Collezione di Plumeria zione che contiene molte delle cicadee conosciute e vanta diversi Plumeria, pianta originaria del Centroamerica, diffusissima a Palermo Bambù gigante Chiesa di S. Dionigi (resti) Padiglione “Tineo” esemplari di pregio come Encephalartos altensteinii, Macrozamia moorei, 17 36 55 già dalla fine dell’800 è ben rappresentato. Di Plumeria rubra, pianta 18 Bambù striato 37 56 Herbarium Mediterraneum e Lepidozamia peroffskyana e Stangeria eriopus. Semenzaio simbolo della Città, si contano ben 18 varietà storiche con fioriuture 19 Papiro 38 Collezione di Erithrina che vanno dal giallo al porpora.