Provincia Di Pisa), in Osservanza Delle Normative Regionali (LR 1/2005
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1. PREMESSA Il Comune di Fauglia (Provincia di Pisa), in osservanza delle normative regionali (L.R. 1/2005), sta predisponendo il Piano Regolatore per la gestione del suo territorio. Per conto della Amministrazione Comunale, Deliberazione della Giunta Comunale n° 56 del 30/10/2003, lo scrivente è stato incaricato di redigere tutta la documentazione di analisi ambientale per l'intero territorio, verificandone le condizioni di pericolosità e di fattibilità ai sensi della L.R. 17/04/84 n. 21, della Del. C.R. 12/02/85 n. 94, della L.R. n. 1 del 03/01/2005, del PTC della Provincia di Pisa approvato con Del. del C.P. n. 349 del 18/12/1998, del PIT della Regione Toscana approvato con Del. del C.R. n. 12 del 25/1/2000, del P.A.I. adottato con Del. Comitato Istituzionale n. 185 dell’11/11/2004. Completata l’indagine di pericolosità per il Piano Strutturale, adottato dal Consiglio Comunale l’08/07/2002, approvato con Del. del Consiglio Comunale n. 26 del 26/07/2003, la presente relazione costituisce la seconda fase dello studio che si identifica nella verifica della fattibilità geologica necessaria alla predisposizione del Regolamento urbanistico. 2. IL REGOLAMENTO URBANISTICO (dalla Relazione generale – Piano Regolatore Generale del Comune di Fauglia) Il Regolamento Urbanistico costituisce la parte operativa, applicativa, regolamentare e, in parte almeno, flessibile, dello strumento urbanistico, laddove il Piano Strutturale ne costituisce la parte generale, di indirizzo, di vincolo e permanente, salve le possibilità di aggiornamento e adeguamento a mutate condizioni territoriali, nonché ai disposti degli strumenti di ordine superiore, segnatamente del Piano territoriale di coordinamento della Provincia… …Esso trova evidenti condizionamenti nella natura dello specifico Piano Strutturale cui si va a relazionare, che nel caso di Fauglia ha voluto raggiungere un notevole livello di dettaglio su una serie di diversi piani. In particolare risultano compiutamente definiti il dimensionamento delle trasformazioni relative ai sub-sistemi residenziale, produttivo, delle aree specialistiche, i perimetri delle Utoe e delle aree specialistiche nel territorio aperto. Le modificazioni apportate all’impianto normativo del PS in sede di decisione sulle osservazioni ed approvazione definitiva, hanno stemperato il precedente notevole livello di rigidità delle scelte localizzative delle trasformazioni. Questo sulla base del ragionamento principale che il PS non contiene le verifiche di fattibilità delle trasformazioni necessarie per la compiuta definizione delle medesime, e che quindi appare del tutto logico spostare a valle di esso, nello strumento che per legge deve contenere la dimostrazione della fattibilità delle trasformazioni, le decisioni ultime relative alla localizzazione e dimensionamento delle stesse, all’interno di una griglia principale costituita sostanzialmente dai perimetri delle Utoe, considerati invarianti, e dal dimensionamento complessivo dello sviluppo. Come successivamente descritto in dettaglio, gli approfondimenti sulla fattibilità delle previsioni, svolti in sede di formazione del RU, hanno portato alla definizione di alcune scelte che si scostano dalle indicazioni di PS, laddove esse non avevano un esplicito carattere prescrittivo Il livello notevole di dettaglio espresso dal PS consente peraltro al RU di assumere, più di quanto avvenga in altre realtà, il carattere di strumento disciplinare di controllo della qualità delle trasformazioni, sia dal punto di vista funzionale che, soprattutto, da quello formale. Per raggiungere questo obiettivo strategico, si è reso necessario procedere ad una ulteriore implementazione del quadro delle conoscenze annesso al PS, riferite a: - la lettura degli edifici ed aggregati edilizi di interesse storico, ubicati sia negli aggregati insediativi (all’interno delle Utoe), che nel territorio aperto; - la lettura e analisi delle unità di paesaggio, svolta in senso trasversale: morfologico, vegetazionale, geologico, e percettivo… ...Per quanto riguarda gli indirizzi operativi generali nelle utoe, corrispondenti agli insediamenti concentrati, di tipo residenziale e produttivo, esse sono state perimetrate dal PS ed articolate in ambiti di diversa qualificazione, sia sotto il profilo dei valori, che delle problematiche e quindi degli obiettivi assegnati. In particolare, e con riferimento al sub-sistema prevalentemente residenziale, il PS inquadra gli ambiti: dei centri antichi; delle espansioni consolidate; delle aree per servizi pubblici e privati; delle aree di pertinenza paesistica dei centri urbani; delle aree di riqualificazione urbanistica; delle aree di trasformazione. La disciplina urbanistica di dettaglio dei centri antichi e in minore misura le espansioni consolidate e le aree di riqualificazione urbanistica è fortemente legata, nel RU, alla classificazione puntuale del patrimonio edilizio e al correlato sistema normativo, riferito sia agli interventi fisici, sia alla regolamentazione delle utilizzazioni, da inquadrare e completare con la disciplina dell’assetto degli spazi pubblici. Per quanto riguarda gli ambiti delle aree di trasformazione, essi costituiscono le principali occasioni non solo di sviluppo, ma anche di riassetto dei centri abitati, e pertanto il RU implementa le indicazioni, prescrizioni ed obiettivi di PS, con la verifica in concreto della fattibilità e qualità urbanistica degli interventi. Esso definisce schede-norma non solo contenenti le indicazioni e prescrizioni di dettaglio sviluppate rispetto a quelle di PS, ma dotate anche di uno schema progettuale-guida, da assumere come riferimento, con i livelli di prescrizione che sono indicati nelle schede stesse, dai successivi piani attuativi convenzionati di esecuzione… …Per gli ambiti delle espansioni consolidate; si deve tenere conto del dato della esistenza di un tessuto costruito, con le sue specificità e problemi e con modesti margini di modificabilità. Pur in questi limiti, vengono messi a punto previsioni e soprattutto meccanismi normativi tali da legare gli interventi privati ammessi (ristrutturazione, demolizione e ricostruzione, ampliamento) a significativi miglioramenti della qualità relazionale degli ambiti privati tra loro e con l’ambito pubblico… …Per gli ambiti delle aree di riqualificazione urbanistica, il discorso è perfettamente analogo, con la disponibilità di qualche margine trasformativo in più e con la perimetrazioni degli ambiti che, per la complessità degli assetti fisici e/o patrimoniali richiedono l’utilizzo del piano di recupero per determinare significativi incrementi della qualità insediativa, in essa comprendendo anche il recupero di standard urbanistici mancanti. Gli ambiti delle aree per servizi pubblici e privati costituiscono una componente urbana chiamata a giocare un ruolo importante nella riqualificazione urbana, in quanto corrispondono ad aree sostanzialmente libere dalla edificazione nelle quali possono essere ritrovati gli standard ed i servizi mancanti. Essi sono dunque essenziali per risolvere annosi deficit funzionali e quindi debbono essere giocati al meglio, tenendo conto peraltro della necessità di attivare interventi e capitali privati. Il RU cerca di uscire dalla estrema genericità del PS, dettagliando la disciplina delle destinazioni e delle trasformazioni, con particolare attenzione al progetto di suolo. Gli ambiti delle aree di pertinenza paesistica dei centri urbani sono stati individuati dal PS sostanzialmente come aree di rispetto dei centri abitati da salvaguardare nelle loro connotazioni paesistiche. La disciplina del RU cerca quindi sostanzialmente di cogliere le loro caratteristiche paesaggistiche e promuoverne la conservazione e valorizzazione. Per le Utoe del sub-sistema prevalentemente produttivo, le classi urbanistiche individuate dal PS sono: gli ambiti degli insediamenti consolidati; gli ambiti delle aree di pertinenza paesistica dei centri urbani; gli ambiti delle aree per viabilità e servizi connessi… …Per quanto riguarda le aree per viabilità e servizi connessi, occorre raggiungere delle determinazioni condivise con la Provincia di Pisa nel caso di viabilità di accesso dalle Provinciali e/o statali… …Il RU per gli ambiti degli insediamenti consolidati e degli insediamenti consolidati definirà specifiche schede-norma contenenti le indicazioni e prescrizioni di dettaglio sviluppate rispetto a quelle di PS, dotate di eventuale schema progettuale-guida, da assumere come riferimento, con i livelli di prescrizione che saranno espressi nelle schede stesse, dai successivi piani attuativi convenzionati di esecuzione o interventi singoli convenzionati… 2 3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il territorio del Comune di Fauglia (Provincia di Pisa) si sviluppa per la maggior parte sulle cosiddette "Colline Pisane", solo l’estrema porzione settentrionale appartiene alla bassa piana dell'Arno. Il comune, con una superficie di 42.48 Kmq, ha una forma molto allungata in senso longitudinale con una estensione massima nord-sud di circa 13 Km ed est-ovest di 5 Km. E' delimitato a nord dallo Scolmatore dell'Arno e qui, nel punto più settentrionale, nei paraggi di Valtriano, c'è il confine fra la Provincia di Pisa che si estende a nord e ad est e quella di Livorno ad ovest. A levante, fino alla latitudine del capoluogo, prosegue il confine con il Comune di Crespina (PI), segnato per un lungo tratto dal Torrente Isola. A seguire, verso sud, confina con Lorenzana (PI) e solo alla estremità meridionale con Orciano Pisano (PI). A ponente, da nord a sud, confina solo con Collesalvetti (LI)