Piano Comunale Di Protezione Civile B. Scenari Di Rischio
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PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE B. SCENARI DI RISCHIO B.0.0 INDICE ANALITICO SCENARI DI RISCHIO B.1.0 VALUTAZIONE STORICA DEL RISCHIO 2 B.1.1 RISCHIO IDRAULICO 2 B.1.2 RISCHIO SISMICO 11 B.1.3 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 11 B.1.4 INCIDENTE STRADALE 13 B.1.5 INCIDENTE FERROVIARIO 14 B.2.0 SCENARI DI RISCHIO 14 B.2.1 RISCHIO IDRAULICO 14 B.2.2 CONDIZIONI METEO AVVERSE: GRANDE NEVICATA 15 B.2.3 CONDIZIONI METEO AVVERSE: FORTE TEMPORALE / TROMBA D’ARIA 16 B.2.4 CONDIZIONI METEO AVVERSE: ONDATE DI CALORE 17 B.2.5 RISCHIO SISMICO 17 B.2.6 RISCHIO INDUSTRIALE E INTERRUZIONE SERVIZI A RETE 18 B.2.7 INCIDENTE STRADALE CON VERSAMENTO DI SOSTANZE PERICOLOSE 19 B.2.8 INCIDENTE FERROVIARIO 19 REVISIONE 0 VERSIONE 30/07/07 SCENARI DI RISCHIO PAGINA B.1 Documento protetto ai sensi della Legge 633/41 e successive. Qualsiasi riproduzione completa o parziale dei contenuti, dei modelli o delle procedure dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Autori. B.1.0 Valutazione storica del rischio B.1.1 Rischio idraulico Il rischio idrogeologico è diffuso in modo capillare e si presenta in modo differente a seconda dell’assetto geomorfologico del territorio: frane, esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio, trasporto di massa lungo i conoidi nelle zone montane e collinari, esondazioni e sprofondamenti nelle zone collinari e di pianura. (Tratta da “carta di sintesi della pericolosità idraulica” – Piano Provinciale di Emergenza) Per quanto concerne il rischio idraulico, il territorio comunale, come indicato dal “Piano Provinciale di Emergenza” (marzo 2004), è interessato per quanto concerne il confine Sud Est da un’area soggetta a pericolosità derivante da fiumi maggiori,e da un’area soggetta ad allagamenti secondo l’informazione fornita dai comuni nella porzione Nord-Ovest strettamente connesse a problemi della rete di bonifica. I rischi che per motivi di praticità vengono trattati assieme a quello idrogeologico sono quelli derivanti da eventi meteorologici, ovvero dalle loro conseguenze in zone intensamente urbanizzate e industrializzate. In accordo con il Piano Provinciale di Emergenza, un evento eccezionale assume un certo rilievo se si considerano il numero di persone, il numero di insediamenti abitativi ed industriali, i patrimoni artistici e naturalistici coinvolti. Gli eventi meteorologici che si possono manifestare all’interno del territorio padovano sono vari e relazionati al clima locale; tra le idrometeore che si manifestano si annoverano: CONSEGUENZE Precipitazioni piovose Æ allagamenti/alluvioni Neve problemi al traffico automobilistico, aereo, ferroviario Grandine danni alle derrate agricole e alle attività umane Nebbia aumento dell’incidentalità Gelate danni agli impianti tecnologici, alle tubature, ai trasporti Tromba d’aria danni ad edifici, alberi, attività umane. REVISIONE 0 VERSIONE 30/07/07 SCENARI DI RISCHIO PAGINA B.2 Documento protetto ai sensi della Legge 633/41 e successive. Qualsiasi riproduzione completa o parziale dei contenuti, dei modelli o delle procedure dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Autori. Il comune non rientra in zone considerate a rischio frane o a rischio incendi. Si riportano i risultati dell’archivio storico del progetto AVI (Aree vulnerate italiane per alluvioni e Frane.) Queste informazioni sono reperibili nel sito: http://www.db.gndci.cnr.it/php2/avi/piene_tutto.php?numero_piena=3400282 &lingua=it EVENTO 1 Località : Ponso Codice ISTAT : 05028067 Informazioni generali sull'evento Data : 6/11/1966 Ambiente fisiografico : Pianura Durata dell'evento, in giorni : 3 Superficie : Località colpite : Arzergrande - Battaglia Terme - Bovolenta - Brugine - Campo San Martino - Carceri - Casalserugo - Codevigo - Conche - Corte - Este - Frassine (lungo la valle del fiume) - Legnaro - Limena - Noventa Padovana - Ospedaletto Euganeo - Padova - Piove di Sacco - Polverara - Ponso - Ponte San Nicolò - San Gregorio - Saonara - Solagna - Tergola (lungo la valle del fiume) - Terranegra - Torre d'Este - Vandura (lungo la valle del torrente) - Vighizzolo d'Este - Note L'Italia è imprigionata tra due anticicloni (Groenlandia e Russia). L'incontro fra le due correnti (fredda e caldo-umida) provoca vento forte e precipitazioni intense in tutta la penisola. L'eccezionalità fu dovuta a pioggia continua con intensità via via crescente. Le precipitazioni iniziarono il giorno 3 al mattino e si prolungarono fino alle ore 18 del giorno 4. Problemi di sciacallaggio hanno indotto al coprifuoco. La forte precipitazione provocò danni maggiori del prevedibile in quanto il terreno era già saturo e i vari invasi pieni. - Bacino/i: Brenta - Bacchiglione - Corsi d'acqua: Canale Battaglia - Canale Nuovissimo - Canale Piovego - Canale San Gregorio - F. Bacchiglione - F. Brenta - F. Frassine - F. Tergola - T. Bisatto - T. Brentella - T. Roncajette - T. Vandura - Informazioni cartografiche Inquadramento IGM Tavoletta IGM : 50 II SE Tavoletta IGM : 50 I SO Tavoletta IGM : 65 IV NO REVISIONE 0 VERSIONE 30/07/07 SCENARI DI RISCHIO PAGINA B.3 Documento protetto ai sensi della Legge 633/41 e successive. Qualsiasi riproduzione completa o parziale dei contenuti, dei modelli o delle procedure dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Autori. Cause innescanti Principale: Evento meteoclimatico Secondario: Sovralluvionamento Secondario: Rotture arginali Informazioni idrologiche Velocità del vento: 100 Km/h. Temperatura: 10°C. Perssione minima barometrica: 743 mm Hg. A Montegaldella (Bacino del Bacchiglione) si hanno in 36 ore 401 mm di pioggia, l'altezza idrometrica raggiunta è di 8.21 metri e la portata è di 600 mc/s. L'afflusso meteorico medio sul Bacino di 1384 Kmq è stato di 274 mm, l'afflusso integrale di 379 milioni di mc ed il deflusso di 182 milioni di mc. Dall'esame probabilistico della piena del '66 a Montegaldella utilizzando i dati pubblicati dal Servizio Idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici nel volume "Dati caratteristici dei corsi d'acqua italiani", risulta che i valori registrati nel novembre 1966 sono associati a tempi di ritorno di 50 anni. Tali dati sono comunque attenuati dal fatto che il Fiume ha presentato rotte ed esondazioni a monte di tale sezione. Il Brenta a Bassano ha un colmo di 5.60 m, la portata del Brenta è stata di 2800 mc/s. I valori massimi e medio ragguagliati di precipitazione sono stati di 520 mm e 262 mm. Informazioni sui danni All'agricoltura Seminativi per una superficie di: (ha) Ai beni Edifici civili - Case sparse (Totale) Edifici civili - Centri abitati (Totale) Strutture di interesse pubblico - Ponti e viadotti (Totale) Edifici pubblici - Altri servizi pubblici (Lieve) Edifici civili - Nuclei rurali (Lieve) Edifici civili - Case sparse (Lieve) Edifici pubblici - Scuole (Lieve) Edifici civili - Centri abitati (Lieve) Edifici industriali - Manifatturieri in genere (Lieve) Edifici industriali - Impianti zootecnici (Lieve) Edifici industriali - Depositi in genere (Lieve) Infrastrutture di comunicazione - Strada provinciale (Lieve) Infrastrutture di comunicazione - Strada comunale (Lieve) Infrastrutture a rete - Elettrodotto (Lieve) Infrastrutture a rete - Linea di telecomunicazioni (Lieve) Edifici pubblici - Altri servizi pubblici (Grave) Edifici industriali - Manifatturieri in genere (Grave) Edifici industriali - Impianti zootecnici (Grave) Edifici industriali - Depositi in genere (Grave) Strutture di interesse pubblico - Opere di regimazione fluviale (Grave) Infrastrutture di comunicazione - Strada provinciale (Grave) Infrastrutture a rete - Elettrodotto (Grave) Infrastrutture a rete - Linea di telecomunicazioni (Grave) Infrastrutture a rete - Fognatura (Grave) Edifici civili - Case sparse (Grave) Edifici civili - Centri abitati (Grave) Edifici civili - Nuclei rurali (Grave) Alle persone Sfollati n. 50 (Stimato) Sfollati n. 150 (Esatto) Senza tetto n. 224 (Esatto) REVISIONE 0 VERSIONE 30/07/07 SCENARI DI RISCHIO PAGINA B.4 Documento protetto ai sensi della Legge 633/41 e successive. Qualsiasi riproduzione completa o parziale dei contenuti, dei modelli o delle procedure dovrà essere preventivamente autorizzata dagli Autori. Uso del suolo Coperture vegetali (Seminativo arborato) Coperture vegetali (Seminativo semplice) Insediamenti (Presenti) Infrastrutture (Esistenti) Effetti indiretti Note sui danni e sui provvedimenti Emesso D.L. n.914 riguardante la "Provvidenza a favore delle popolazioni dei Comuni colpiti dalle alluvioni o mareggiate dell'autunno 1966". Emesso D.P. del 9/11/66 riguardante le "Norme di esecuzione del D.L. n.914". Emesso D.P. del 15/9/66 riguardante le "Norme di esecuzione del D.L. n.914". Emesso dal Ministero dei Lavori Pubblici D.M. del 23/11/66 n.19626 riguardante "Istituzione di Commissione di Studio". Sono in progetto: sistemazione degli argini con rinforzo degli argini stessi; interventi in alveo con traverse; opere di bonifica. Emergenza Durata dell'emergenza (in giorni):2 Causa:Operazioni di Protezione Civile Durata dell'emergenza (in giorni):2 Causa:Interruzione del traffico Documentazione disponibile Documenti Esiste un rapporto monografico: No Bibliografia (Legenda) Riferimento n.: 203 Autore: Catenacci V. Titolo: Il dissesto geologico e geoambientale in Italia dal dopoguerra al 1990 Contenuto in: Memorie descrittive della Carta Geologica d'Italia Volume: 47. Numero: Città: Roma Anno: 1992 Genere: Monografia ISBN o ISSN: 88-240-0286-2 Ente: Pagine: Tavole: Allegati: Scala: Riferimento n.: 1427 Autore: Botta G. Titolo: Difesa del suolo e volontà politica. Inondazioni fluviali e frane in Italia: 1946-1976