Statuto Comunale Comune Di Castel San Lorenzo
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COMUNE DI CASTEL SAN LORENZO Provincia di Salerno STATUTO COMUNALE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 59 del 06.09.1991 Coordinato ed integrato con le delibere di Consiglio Comunale nn.: 10 del 20 / 02 / 1995 20 del 27 / 06 / 1996 26 del 16 / 09 / 1999 08 del 24 / 05 / 2012 1 TITOLO I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 Principi fondamentali 1. Il Comune di Castel San Lorenzo è ente autonomo locale il quale ha rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione e della legge generale dello Sato. 2. L’autogoverno della comunità si realizza con i poteri e gli istituti di cui al presente statuto. Art. 2 Territorio e sede comunale 1. Il territorio del comune si estende per Kmq. 14,11 e confina con i comuni di Felitto, Aquara, e Roccadaspide. Il territorio, come descritto, si compone di un capoluogo, Castel San Lorenzo, e di una frazione denominata Madonna della Stella. 2. Il palazzo civico, sede comunale, è ubicato in via Luigi Salerno. 3. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede municipale. In via del tutto eccezionale e per particolari esigenze, il consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede. Art. 3 Stemma e Gonfalone 1. Il comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di Comune di Castel San Lorenzo con stemma raffigurante una torre centrale sormontata da tre piccole torri. Art. 4 Albo pretorio 1. Il Sindaco individua nel palazzo civico apposito spazio da destinare ad albo pretorio per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti, per facilitarne la conoscenza alla cittadinanza. 2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integrità e la facilità di lettura degli argomenti oggetto degli atti pubblicati. 3. Il segretario cura l’affissione degli atti di cui al 1° comma avvalendosi di un messo comunale e, su attestazione di questi, ne certifica l’avvenuta pubblicazione. Art. 5 Principi e partecipazione 1. Il comune fonda la propria azione sui principi di libertà e di uguaglianza, di solidarietà e di giustizia indicati dalla Costituzione e concorre a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne limitano la realizzazione. 2. Il comune assume la politica di programmazione coordinata con il governo centrale, la regione, la provincia e con gli altri enti territoriali come metodo ordinatore della propria attività, uniformandovi la propria politica di bilancio ed opera a questo fine, promuovendo nel contempo la effettiva partecipazione di tutti i cittadini. 3. Riconosce e garantisce la partecipazione delle formazioni sociali, delle istituzioni locali e delle associazioni democratiche, favorendone e sostenendone la esistenza e lo sviluppo. 2 4. Riconosce, altresì, la funzione ed il ruolo delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale, regionale, territoriale e locale presenti con le loro strutture organizzative. Art. 6 Funzioni e compiti propri del Comune 1. Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, principalmente nei settori organici dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale e regionale, secondo le rispettive competenze. 2. Il comune per l’esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, attua forme sia di decentramento che di cooperazione con altri soggetti pubblici e privati. 3. Il comune favorisce lo sviluppo e la valorizzazione dei prodotti locali, in particolare del prodotto vinicolo ed oleario, anche in relazione ai risultati raggiunti dalle aziende del settore. 4. Promuove tutte le opportune iniziative per valorizzare l’artigianato locale. 5. Cura, altresì, lo sviluppo turistico, in relazione alla particolare morfologia del territorio, in considerazione anche del fatto che Castel San Lorenzo viene ad essere l’ingresso del parco Cilento-Vallo di Diano. 6. In particolare il comune svolge le seguenti funzioni: — pianificazione del territorio comunale; — tutela e valorizzazione dei beni culturali e dell’ambiente; — difesa del suolo, tutela idrogeologica e valorizzazione delle risorse idriche, smaltimento dei rifiuti; — salvaguardia, tutela e promozione degli aspetti storici, folcloristici e religiosi, nel mantenimento e nella valorizzazione delle proprie radici culturali; — gestione e distribuzione delle acque e delle fonti energetiche; — servizi per lo sviluppo economico e la distribuzione commerciale; — servizi nei settori sociali (anziani, handicappati), sanità, scuola, formazione professionale (e altri servizi urbani); — polizia amministrativa per tutte le funzioni di competenza comunale. L’elenco che precede non ha valore esaustivo ed è inteso che, per l’adempimento dei servizi suindicati, il comune ricerca, ove del caso, la collaborazione di altri enti sia pubblici che privati. 7. Il comune istituisce una commissione per il coordinamento degli interventi sociali e sanitari da attuare a favore dei portatori di handicap con i sevizi sociali, sanitari ed educatori e di tempo libero operanti nell’ambito territoriale. 8. Il comune computa le tasse, le imposte e i contributi sui servizi ad esso attribuiti dalla legge. Art. 7 Servizi pubblici locali 1. Il comune, nell’ambito delle proprie competenze, provvede a gestire i servizi pubblici locali che abbiano per oggetto la produzione dei beni e le attività rivolte al raggiungimento di fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità. 3 TITOLO II ORGANI ELETTIVI DEL COMUNE IL CONSIGLIO – LA GIUNTA – IL SINDACO Art. 8 Consiglio comunale 1. Il consiglio comunale, rappresentando l’intera comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico-amministrativo. 2. Il consiglio costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale. Art. 9 Competenze e attribuzioni 1. Il consiglio comunale esercita la potestà e le competenze previste dalla legge e svolge le sue attribuzioni conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti, dalla legge, nel presente statuto e nelle norme regolamentari. 2. Impronta l’azione complessiva dell’ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità, ai fini di assicurare il buon andamento e l’imparzialità. 3. Nell’azione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, perseguendo il raccordo con la programmazione comunitaria, statale, regionale, provinciale e di altri enti sovra comunali (Comunità Montana e Azienda Sanitaria Locale). 4. Gli atti fondamentali devono contenere la individuazione degli obiettivi e delle finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari all’azione da svolgere. 5. Ispira la propria azione al principio di solidarietà, di eguaglianza e giustizia. 6. Sono di competenza del consiglio gli atti e i provvedimenti allo stesso attribuiti dall’art. 35/2°, della Legge 8.6.1990, n. 142, da altre disposizioni della legge suddetta o emanate con leggi successive nonché quelli relativi alla dichiarazione di ineleggibilità, incompatibilità, temporanea sostituzione e surrogazione dei consiglieri. 7. Il consiglio può stabilire, con gli atti fondamentali approvati, i criteri guida per la loro concreta attuazione ed attuare risoluzioni per promuovere, indirizzare, sollecitare l’attività degli altri organi elettivi e l’operato dell’organizzazione, per l’attuazione del documento contenente gli indirizzi generali di governo proposto dal sindaco e presentato al consiglio unitamente ai nominativi degli assessori. 8. Il consiglio può esprimere indirizzi per orientare l’azione dei rappresentanti nominati in enti, aziende ed istituzioni, secondo i programmi generali di politica amministrativa del comune. Art. 10 Sessioni e convocazione 1. L’attività del consiglio si svolge in sessioni ordinarie, straordinarie e urgenti. 2. Ai fini della convocazione sono comunque ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di deliberazione di approvazione dello statuto o delle sue modifiche, dei piani urbanistici generali, del bilancio preventivo e consuntivo. 3. Il consiglio è convocato dal sindaco che formula l’ordine del giorno e ne presiede i lavori, secondo le norme del regolamento. 4 4. Gli adempimenti previsti al 3° comma, in caso di dimissioni, di decadenza, rimozione, sospensione o decesso del sindaco, sono assolti dal vicesindaco. Art. 11 Commissioni 1. Il consiglio comunale può istituire nel suo seno commissioni consiliari permanenti, temporanee o speciali. 2. Il regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale e stabilisce altresì le forme di pubblicità. 3. Le commissioni possono invitare a partecipare ai propri lavori sindaco, assessori, rappresentanti di organi associativi, funzionari, rappresentanti di forze sociali, politiche, culturali, sportive, ricreative, religiose ed economiche per l’esame di specifici argomenti. 4. Le commissioni sono tenute a sentire il sindaco e gli assessori ogni qualvolta questi lo richiedano. Art. 12 Attribuzioni delle commissioni 1. I compiti delle commissioni permanenti, temporanee e speciali verranno definiti da appositi regolamenti. 2. La nomina del presidente della commissione e dei componenti è riservata al consiglio comunale. 3. Il regolamento dovrà disciplinare l’esercizio delle seguenti attribuzioni: — le procedure per l’esame e l’approvazione di proposte di deliberazioni loro