COMUNE DI CELLINO ATTANASIO PROVINCIA DI

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione

2016/2018

AGGIORNATO

Approvato con delibera di G.C. n. 89 del 28.12.2015

Aggiornato con delibera di G.C. n. 30 del 09.05.2016

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PREMESSA

L’avvio a regime delle nuove norme in materia di contabilità armonizzata, previsto per il 1^ gennaio 2016, secondo quanto disposto dal D.Lgs. n.118/2011, come modificato dal D.Lgs. 2.126/2014, costituisce una tappa fondamentale nel percorso di risanamento della finanza pubblica e favorirà il coordinamento della finanza pubblica, il consolidamento dei conti delle Amministrazioni Pubbliche anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie, le attività connesse alla revisione della spesa pubblica e alla determinazione dei fabbisogni e costi standard. Tra le novità introdotte vi è la formazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) che, andando a sostituire la relazione previsionale e programmatica, diventa uno degli strumenti principali della programmazione comunale. Esso costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP descrive gli obiettivi e le strategie di governo dell’amministrazione comunale, indica le misure economiche, finanziarie e gestionali con cui si potranno realizzare e prescrive gli obiettivi operativi dell’ente. Precede l’elaborazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale e deve giustificare la coerenza delle politiche locali con la programmazione europea, nazionale e regionale. I documenti nei quali si formalizza il processo di programmazione devono essere predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse di conoscere i risultati che l’ente si propone di conseguire relativamente a missioni e programmi di bilancio, nonché di valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione. Gli strumenti di programmazione dell’Ente locale sono: a) Il DUP, presentato al Consiglio, intro il 31 luglio di ciascun anno per le conseguenti deliberazioni; b) l’eventuale nota di aggiornamento al DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. A seguito di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP; d) il piano esecutivo di gestione e delle performances approvato dalla Giunta entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio; e) il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto; f) lo schema di delibera di assestamento del bilancio, comprendente lo stato di attuazione dei programmi e il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da presentare al Consiglio entro il 31 luglio di ogni anno; g) le variazioni di bilancio; h) lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dell’ente, da qpprovarsi entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio di riferimento.

Il DUP si suddivide in due sezioni, denominate Sezione Strategica e Sezione Operativa.

Nella Sezione Strategica (SeS) si sviluppano ed aggiornano con cadenza annuale le linee programmatiche di mandato e si individuano, in modo coerente con il quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente. Nella sostanza, si tratta di adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le mutate esigenze e con il contesto socio-economico.

La Sezione Operativa (SeO ) riprende invece le decisioni strategiche dell’ente per calibrarle in un'ottica più operativa, identificando così gli obiettivi associati a ciascuna missione e programma. Il tutto, individuando le risorse finanziarie, strumentali e umane.

Come già detto, la norma stabilisce che entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenti al Consiglio il DUP. Il Decreto del Ministero dell’Interno del 3 luglio 2015 ha prorogato al 31 ottobre il termine di scadenza per la presentazione del DUP degli enti locali (triennio 2016-2018) e il successivo Decreto del Ministero dell’Interno del 28/10/2015 (pubblicato sulla G.U. n.254 del 31/10/2015) ha ulteriormente differito tale termine al 31 dicembre 2015.

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DUP SEMPLIFICATO

Anche gli enti locali di piccole dimensioni, con popolazione fino a 5.000 abitanti, sono attesi alla prova della nuova programmazione, con il DUP 2016–2018, sebbene in una forma semplificata rispetto a quella prevista per gli enti medio–grandi. Il Decreto ministeriale del 20 maggio 2015, concernente l’aggiornamento dei principi contabili del D.Lgs. 118/11, ha infatti introdotto il DUP semplificato.

Il nuovo principio 8.4 denota, innanzitutto, una sostanziale invarianza delle finalità generali del DUP. Il documento, infatti, deve individuare “ in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica […] le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato ”. Premesso questo, emerge il venir meno dell’articolazione del documento nelle due Sezioni che caratterizzano il DUP degli enti di maggiore dimensione: la sezione strategica (SeS) e quella operativa (SeO).

Il DUP semplificato prevede non solo il compattamento dei contenuti delle due sezioni, ma viene anche meno, la necessità di definire obiettivi strategici di mandato collegati alle missioni, a cui agganciare gli obiettivi operativi riferiti ai programmi. È possibile, invece, semplificare la catena di senso degli obiettivi, raccordandosi direttamente agli indirizzi generali ed individuando obiettivi della programmazione triennale ed annuale direttamente riferibili alle sole missioni. Inoltre è possibile semplificare la struttura contabile del documento, in quanto non è obbligatorio riportare gli stanziamenti di spesa riferiti alle missioni e ai programmi di bilancio.

STRUTTURA DEL DOCUMENTO

Il presente documento, anche se semplificato, unisce in sé la capacità di prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare gli obiettivi alle reali risorse disponibili. Questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione.

Non è facile delineare una strategia di medio periodo in un momento in cui il contesto della finanza locale è lontano dal possedere una configurazione che sia stabile nel contenuto e duratura nel tempo. Obiettivi e risorse, infatti, costituiscono due aspetti del medesimo problema. Anche in tale situazione, la struttura e il contenuto di questo elaborato vogliono riaffermare la volontà dell'amministrazione di fornire informazioni chiare, evidenti, e, per quanto possibile, di facile comprensione.

In mancanza di uno schema standardizzato che delinei esattamente il DUP e in una fase in cui le esperienze disponibili sono carenti, il documento, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione, riutilizza uno schema già sperimentato da altre amministrazioni, ricalcandone ampiamente anche le parti descrittive generali

L’obiettivo della nota di aggiornamento è quello di aggiornare il Documento Unico di programmazione con riferimento alle modifiche normative intervenute in diretta relazione al Bilancio di previsione 2016-2018.

Corre l’obbligo, infine, di sottolineare le importanti novità riguardano le modalità di predisposizione del bilancio e i documenti ad esso allegati. A partire dal 2016, vi è un bilancio di previsione pluriennale e non più il budget di esercizio a cui era affiancata una proiezione pluriennale. Inoltre l’elaborazione del bilancio per missione e programmi introdotta dal D.lgs. n. 118/2011, assume a partire dal 2016, funzione autorizzatoria.

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CONDIZIONI ESTERNE

ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Questa sezione riporta prima le linee di mandato che caratterizzano il programma dell’Amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo iniziato con le elezioni comunali del maggio 2014 e che terminerà nella primavera del 2019.

Ovviamente la programmazione propria dell’Amministrazione risulta fortemente condizionata dagli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione esterni. Per questo motivo, la scelta degli obiettivi non può che essere affiancata da un processo di analisi strategica delle condizioni esterne, descritte sempre in questa parte del documento, che riprende gli obiettivi di periodo individuati dal governo centrale e regionale e valuta la situazione socio-economica locale (popolazione, territorio, economia).

Obiettivi e vincoli individuati dal governo. Gli obiettivi strategici dell'ente dipendono molto dal margine di manovra concesso dall'autorità centrale e regionale. L'analisi delle condizioni esterne parte quindi da una valutazione di massima sul contenuto degli obiettivi del governo per il medesimo arco di tempo, anche se solo presentati al parlamento e non ancora tradotti in legge. Si tratta di valutare il grado di impatto degli indirizzi presenti nella decisione di finanza pubblica sulla possibilità di manovra dell'ente locale. Allo stesso tempo, per quanto disponibili, vanno prese in considerazione le direttive per l'intera finanza pubblica richiamate nella legge di stabilità oltre che gli aspetti quantitativi e finanziari riportati nel bilancio dello stato.

Valutazione socio-economica del territorio. Si tratta di analizzare la situazione ambientale in cui l'amministrazione si trova ad operare per riuscire poi a tradurre gli obiettivi generali nei più concreti e immediati obiettivi operativi. L'analisi socio-economica affronta tematiche diverse e tutte legate, in modo diretto ed immediato, al territorio ed alla realtà locale. Saranno pertanto affrontati gli aspetti statistici della popolazione e la tendenza demografica in atto, la gestione del territorio, gli aspetti strutturali e congiunturali dell'economia insediata nel territorio, con le possibili prospettive di concreto sviluppo economico locale.

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OBIETTIVI DEL GOVERNO LOCALE

Si riportano le linee programmatiche approvate con deliberazione consiliare n. 23 del 31/07/2014 all’atto di insediamento dell’attuale amministrazione, che coincidono con il programma elettorale presentato agli elettori.

PREMESSA Al centro della proposta di amministrazione il Sindaco lng. Del Papa Giuseppe (detto Pino) ed i Consiglieri pongono la tutela delle fasce sociali pm deboli e meno protette, la creazione di posti di lavoro, la valorizzazione delle iniziative legate al turismo ed al tempo libero, la gestione del territorio, delle abitazioni e delle politiche socio-culturali, oltre ad interventi nel campo delle opere pubbliche, al fine di valorizzare e mantenere in efficienza le risorse comunali già esistenti e crearne delle nuove. ll programma della lista é quello di guidare il paese con coerenza e responsabilità politica nell’esclusivo interesse della collettività sviluppando le nostre idee in collaborazione con i cittadini e realizzandole, non solo, attraverso le risorse provenienti dal bilancio comunale, ma soprattutto con la ricerca sistematica di fondi regionali, nazionali ed europei proponendo progetti con obiettivi finalizzati. ll Sindaco ed i Consiglieri della lista civica “IDEE IN COMUNE" si impegnano, in comune accordo, ad utilizzare le rispettive indennità di ruolo per favorire la realizzazione delle politiche sociali e per sostenere le varie associazioni presenti sul territorio. Questo, quindi, che presentiamo e per il quale chiediamo la vostra fiducia é un programma ottenuto da una combinazione di valori ed idee.

LE ASSOCIAZIONI Lo scopo é quello di agire in stretto rapporto con tutte Ie Associazioni in modo da: • stimolare la collaborazione e il loro “fare” per il territorio; • incentivare Ie loro iniziative • recepire Ie proposte e i suggerimenti; • favorire la nascita di nuove associazioni.

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE Vogliamo dotare i'Amministrazione di strumenti per informare e far partecipare i cittadini al governo del paese mediante: • attivazione di una casella di posta elettronica, di un account istituzionale Facebook e Twitter per segnalare critiche, disservizi e suggerimenti; • aggiornamento continuo del sito internet del Comune per rendere pubblici tutti gli atti amministrativi, i servizi offerti al cittadino, i recapiti telefonici e gli orari di ricevimento del Sindaco e degli Assessori; • pubblicazioni a cura de||'Amministrazione con le quali diffondere fra la gente |'operato e le problematiche della cosa pubblica ed organizzazione di incontri periodici con Ia cittadinanza.

TURISMO E TEMPO LIBERO ll nostro obiettivo é quello di incentivare il turismo ed offrire proposte per il tempo libero, pertanto ci proponiamo di: • pubblicizzare il nostro patrimonio storico, artistico, enogastronomico e l’artigianato locale; • potenziare il sito Web del Comune; • sostenere le manifestazioni che sono ormai divenute appuntamenti tradizionali (Sagra del Tartufo, Sagra dei Cingoli, Sagra dei Trabocchi, "Lu Giuviddi Sande“, “Mostra dei Mostri", ecc...); • individuare percorsi ecologici ed enogastronomici; • valorizzare il patrimonio culturale con le tradizionali guide turistiche e pannelli esplicativi in prossimità di luoghi di interesse storico-artistico presenti sul territorio; • realizzare un itinerario interattivo (sistema QR Code) che, con |'ausili0 di smartphone e tablet, consentirà di visualizzare contenuti multimediali di carattere storico-artistico, archeologico ed enogastronomico. • organizzare su tutto il territorio Comunale serate folkloristiche, musicali, teatrali, escursioni, mostre, ecc.; • favorire tornei, attività ed incontri sportivi per incoraggiare i ragazzi a||'approccio con lo sport.

SOCIALE E SERVIZI E nostra intenzione porre particolare cura ed impegno in questi settori: • sostenere |’assistenza domiciliare per anziani e diversamente abili;

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• favorire la nascita di un centro diurno per anziani (“asilo dei nonni") e in accordo con gli altri comuni facenti parte de||'Unione di Comuni delle Colline del Medio Vomano, di un asilo nido intercomunale, con il duplice scopo di andare incontro alle esigenze delle famiglie e di cre-are nuove opportunità lavorative; • attivare iniziative affinché il Comune possa ottenere in comodato d‘uso dalla ASL la struttura “dell‘ex Poliambulatorio" in modo da farne uso per scopi sociali e sanitari (“meglio usarla che lasciarla in abbandono"); • sostenere |"inserimento lavorativo di quanti vivono in situazioni di particolare disagio; • dare un sostegno economico alle famiglie più bisognose; • favorire la riapertura di un centro prelievi e modificare l‘ambito territoriale delle “Guardie Mediche" essendo quella attuale penalizzante per i cellinesi; • migliorare il servizio scuolabus nelle zone più penalizzate; • preservare il servizio di colonia marina per ragazzi ed anziani e di soggiorno termale per questi ultimi. • stilare un elenco di volontari (babysitter, badanti, infermieri, insegnanti, ecc...) che desiderano mettere a disposizione dei concittadini le Ioro capacità professionali.

SCUOLA E CULTURA Mantenere una scuola efficiente e adeguata ai tempi che viviamo é una nostra priorità. Ci proponiamo di: • migliorare gli attuali servizi e strutture nelle scuole (refezione, trasporti, arredi, Iavagne interattive, ecc. . .); • programmare corsi serali di lingua ed informatica; • istituire borse di studio per merito e reddito da assegnare agli studenti meritevoli; • sostenere e continuare |‘esperienza del Baby Sindaco e del relativo Consiglio Comunale dei Ragazzi; • facilitare la partecipazione a bandi nazionali ed europei con progetti ed obiettivi finalizzati; • realizzare una biblioteca comunale anche attraverso una raccolta volontaria di libri e con a||’interno un internet point; • accedere gratuitamente alla rete internet su tutto il territorio comunale sfruttando Ia potenzialità della tecnologia wi-fi; • incentivare scavi archeologici e ricerche storiche al fine di realizzare un museo o mostre temporanee in modo da valorizzare gli edifici di interesse culturale presenti sul territorio (Chiesa S. Maria La Nova, Torrioni, convento di San Francesco, ex chiesa di Santo Spirito, chiesa dei SS. Biagio e Nicola, etc...).

AMBIENTE E TERRITORIO L’ ecologia e la gestione del territorio sono punti centrali del programma. E nostra intenzione: • salvaguardare il territorio dai settori cosiddetti a rischi (cave, discariche, ecc...), prevenire il formarsi di discariche abusive e rimuovere i rifiuti già sparsi sul territorio; • monitorare ed incentivare Ia raccolta differenziata; • incentivare lo sfruttamento delle risorse rinnovabili e il risparmio energetico mediante |‘istallazione di impianti fotovoltaici in quegli edifici comunali che ne sono privi e attraverso • Ia ristrutturazione della rete di illuminazione pubblica con le moderne tecnologie; • favorire l’attuazione completa del Piano di Azione per |’Energia Sostenibile per aumentare |‘efficienza e |‘utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili come previsto dai (Patto dei Sindaci per ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020); • curare |'arredo urbano, la pulizia delle strade, dei marciapiedi, dei cigli stradali, delle cunette, dei parchi pubblici e del cimitero; • posizionare rallentatori di velocità lunghe le strade comunali in prossimità dei centri abitati e degli edifici scolastici; • conservare ed ampliare gli spazi verdi già esistenti, nonché la creazione di nuovi; • ottimizzare il piano neve mediante I’utilizzo del personale dipendente, di ditte esterne e ricorrendo a persone in mobilità; • mappare e monitorare le aree di dissesto idrogeologico e promuovere la loro bonifica; • approvare un nuovo Piano Regolatore Esecutivo (P.R.E.) con il massimo coinvolgimento della cittadinanza, che contenga anche informazioni per disciplinare sul territorio |‘installazione di antenne per telecomunicazioni e degli impianti per energie rinnovabili; • individuare sul territorio comunale gli edifici rurali abbandonati o non più necessari alle esigenze delle aziende agricole e regolarne la possibile riutilizzazione anche per altre destinazioni (L.R. 12/04/1983, n. 18 art. 69 comma c);

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• incentivare, con |’intervento del comune, Ia ristrutturazione e Ia compravendita di fabbricati nei centri storici del territorio; • attivare iniziative per la risoluzione dei problemi e disagi legati alla viabilità delle strade provinciali e statali che attraversano il nostro territorio, e per Ia costruzione di un nuovo ponte, più a valle, sul fiume Vomano (pieno sostegno al Comitato UN PONTE PER IL FUTURO - “Due ponti é meglio di uno") oltre all’adeguamento del ponte già esistente; • combattere il fenomeno del randagismo collaborando con le associazioni animaliste al fine di creare favorendo la nascita di un canile con centro di addestramento a costo zero che possa generare nuove opportunità di lavoro e benefici sociali come programmi di pet therapy per i diversamente abili ed anziani.

OPERE PUBBLICHE ll nostro programma dei lavori pubblici che presentiamo ai cittadini nasce dalla profonda conoscenza dei bisogni della comunità. Ci prefiggiamo: • la messa in sicurezza, sotto ogni profilo degli edifici e strutture accessorie che ospitano le scuole del territorio, degli impianti sportivi pil] obsoleti e della sede comunale; • il miglioramento e la manutenzione ordinaria e straordinaria, di tutte Ie strade comunali, nessuna esclusa, dando la priorità ai tratti stradali dissestati; • la realizzazione ed il completamento di tratti di marciapiede in prossimità dei centri abitati di Cellino, Faiete, Stampalone, Scorrano, Monteverde Basso, ecc...; • il completamento della pavimentazione del centro storico di Cellino con contestuale rifacimento della rete fognaria fatiscente; • il recupero e la riqualificazione del centro storico di Scorrano; • la realizzazione di un‘autorimessa per gli automezzi e mezzi di proprietà comunale; • il completamento del|’i||uminazione pubblica nelle zone non ancora coperte dal servizio; • la mediazione con la Ruzzo Reti S.p.a per Ia realizzazione di nuove reti fognarie nelle località sprovviste di tale servizio. Altri interventi dettati dalle necessità e dalle emergenze che si verranno ad avere nel corso del quinquennio amministrativo.

AGRICOLTURA Vogliamo, inoltre, impegnarci per risolvere i problemi più urgenti della campagna e degli agricoltori attraverso: • il miglioramento, il controllo e la salvaguardia della viabilità rurale per valorizzare |'economia agricola e Ie condizioni di vita delle campagne; • la promozione dei prodotti agricoli locali e l’incentivazione verso le colture biologiche; • la nascita di cooperative e di associazioni agricole per favorire la trasformazione e la vendita dei prodotti agricoli; • l’organizzazione di incontri per informare gli operatori del settore sulle opportunità offerte dalla Comunità Europea e dal Piano di Sviluppo Rurale in termini di progetti e contributi.

INDUSTRIA. ARTIGIANATO E COMMERCIO Nostra cura é creare le condizioni pit: favorevoli per permettere agli imprenditori di investire sul nostro territorio al fine di creare posti di lavoro. Pertanto é necessario: • revisionare l’attuale P.R.E. in modo da reperire nuove aree industriali, artigianali e commerciali; • ascoltare le esigenze e le richieste del|’imprenditoria industriale, artigianale e commerciale desiderosa di stabilirsi sul territorio comunale; • migliorare i servizi (viabilità, parcheggio, rete fognaria, illuminazione pubblica, ecc...) già esistenti in prossimità delle attività industriali e artigianali; • incentivare |’apertura di nuove attivité commerciali e migliorare quelle esistenti, facilitando il ricorso ad agevolazioni, microcrediti 0 a crediti a tasso agevolato.

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OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE

Nota di aggiornamento al DEF 2015 Dopo l’approvazione, in data 18 settembre 2015, della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2015, il Consiglio dei ministri l’8 aprile 2016 ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2016; si tratta della relazione più recente in cui viene fatto il punto sugli obiettivi a cui il paese deve tendere dal 2016. Informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito del MEF all’indirizzo http://www.mef.gov.it/inevidenza/article_0160.html.

Nella relazione accompagnatoria al parlamento, il governo conferma “ ..il suo impegno a ridurre il disavanzo e lo stock di debito delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL (..). L’obiettivo di medio periodo rimane il pareggio di bilancio, dapprima in termini strutturali e quindi in termini nominali. In coerenza con quanto previsto nella comunicazione della commissione europea del 13 gennaio scorso, che ha chiarito le modalità di utilizzo dei margini di flessibilità del patto di stabilità e crescita (..), il governo intende utilizzare pienamente i suddetti margini di flessibilità. Ciò, onde irrobustire i primi segnali di ripresa della crescita del prodotto e rafforzare per questa via il processo di consolidamento fiscale (..) ".

La manovra sul 2016 parte dalla constatazione che l'economia “..ha recentemente mostrato segnali di ripresa, testimoniati da due incrementi consecutivi del PIL reale nella prima metà dell’anno in corso. Tuttavia, va tenuto conto dell’intensità della caduta del prodotto registrata negli ultimi anni e del fatto che il PIL è ancora lontano dai livelli pre-crisi (..). Il basso tasso di crescita registrato dall’Italia già negli anni pre-2008 evidenzia i problemi strutturali dell’economia, alla soluzione dei quali il governo sta dedicando larga parte del suo sforzo. I ritardi strutturali e le conseguenze della prolungata crisi richiedono uno sforzo eccezionale di riforma sia dell’economia reale che del sistema finanziario. Le riforme strutturali e le misure di natura fiscale messe in campo (..) e quelle programmate per il prossimo futuro sono volte a migliorare la crescita potenziale agendo sul mercato dei beni e dei servizi, su quello del lavoro così come su quello cruciale del credito (..) ”.

I contenuti della legge di stabilità 2016 Si riportano le misure che il Governo intende perseguire con la Legge di Stabilità (Legge n.208 del 28/12/2015 pubblicata sulla G.U. serie Generale n.302 del 30-12- 2015 - Suppl. Ordinario n. 70). “….Il disegno di legge di stabilità per il 2016 contiene le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015.”

Per quanto riguarda i contenuti di dettaglio si rimanda al sito http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/12/30/15G00222/sg e a quello del MEF di cui si riporta una nota si sintesi.

“… La politica di bilancio per il 2016 e gli anni successivi, che si associa strettamente al processo di attuazione delle riforme strutturali, si propone di ricondurre stabilmente l’economia italiana su un sentiero di crescita sostenuta e favorire l’occupazione. Essa si fonda su una graduale e incisiva riduzione del carico fiscale, volta a incoraggiare l’offerta di lavoro e gli investimenti in capitale fisico e umano e a sostenere i consumi delle famiglie. Numerosi interventi sono volti a rafforzare strutturalmente la competitività dell’economia. Nel corso dell’esame in Parlamento, il ddl di stabilità si è arricchito di importanti novità che ne hanno potenziato gli effetti espansivi finalizzati ad accelerare la crescita, come gli ulteriori interventi per favorire gli investimenti nel Mezzogiorno. Inoltre, in considerazione dei gravi fatti di terrorismo, per rafforzare l’apparato di sicurezza nazionale è stato approvato un pacchetto di interventi che si muove lungo due direttrici: contrastare i rischi che si verifichino episodi di terrorismo attraverso l’ammodernamento delle dotazioni strumentali in uso alle forze dei comparti sicurezza e difesa, il potenziamento delle loro capacità di sorveglianza e della

8 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO sicurezza informatica, l’incremento del trattamento economico del personale dei due comparti; rafforzare ulteriormente la difesa dei valori culturali che sono i pilastri della nostra società con interventi che vanno dalla riqualificazione urbana delle periferie alle iniziative per accrescere il patrimonio culturale da parte dei giovani. Alle nuove misure per la sicurezza e la cultura si è fatto fronte utilizzando gli spazi finanziari previsti nelle Risoluzioni parlamentari approvate l'8 ottobre 2015 che consentono di portare il rapporto indebitamento/pil per il 2016 al 2,4%. Resta confermato al 2018 il raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale.

Le principali misure • Clausole di salvaguardia - vengono rimossi i previsti aumenti dell'IVA e delle accise che sarebbero dovuti scattare all’inizio del 2016 (16,8 miliardi, circa 1 punto percentuale del PIL). • Tasi e Imu - si abolisce la Tasi sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale (ad esclusione degli immobili di particolare pregio, ville e castelli), che interessano circa l’80 per cento dei nuclei familiari. Lo sgravio fiscale complessivo ammonta a circa 3,5 miliardi. Si elimina l’Imu sui terreni agricoli (405 milioni) e sui macchinari d’impresa cosiddetti ‘imbullonati’ (sgravio di 530 milioni). La Tasi viene abolita anche per gli inquilini che detengono un immobile adibito a prima casa. Sugli immobili locati a canone concordato i proprietari verseranno Imu e Tasi ridotta del 25%. • I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la conseguente perdita di gettito. • Irap - dal 2016 viene azzerata per i settori dell'agricoltura e della pesca. • Accertamenti fiscali - sono allungati di un anno i termini per l'accertamento dell'IVA e delle imposte sui redditi. Si passa quindi dal 31 dicembre del quarto anno al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione contestata. Nel caso di dichiarazione IVA nulla i termini per l'accertamento diventano gli stessi di quelli già previsti per la mancata dichiarazione: l'accertamento può essere effettuato fino all'ottavo anno successivo. Viene abolita la norma che raddoppia i termini per l'accertamento dell'IVA e delle imposte dirette nel caso in cui la violazione comporti l'obbligo di denuncia per reato tributario. • Edilizia – per favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%). Nella stessa direzione si muove la possibilità concessa ai Comuni di utilizzare una parte degli avanzi di cassa per effettuare investimenti in deroga alla regola che impone loro il pareggio del bilancio. Nel complesso, si delinea un insieme di interventi che, congiuntamente all’azione di accelerazione dei tempi di realizzazione delle infrastrutture e dei progetti cofinanziati, dovrebbe porre termine alla stagnazione che da vari anni caratterizza il settore delle costruzioni. • Investimenti privati – si introduce il cosiddetto ‘superammortamento’, ossia una maggiorazione del 40 per cento del costo fiscalmente riconosciuto per l’acquisizione (dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016) di nuovi beni strumentali, in modo da consentire l’imputazione al periodo d’imposta di quote di ammortamento e canoni di locazione finanziaria più elevati. Questa misura, immediatamente attiva e di semplice applicazione è direttamente mirata ad incentivare le imprese a crescere ed investire per il futuro. • Sud - Il Governo ritiene che nel Mezzogiorno sia necessario migliorare l’implementazione delle politiche nazionali. In questo quadro, analogamente alla misura del Superammortamento valida sull’intero territorio nazionali, si introducono benefici fiscali aggiuntivi nella forma di un credito d’imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e ) dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. La misura dell’agevolazione è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali: 20 per cento per le piccole imprese, 15 per cento per le medie imprese, 10 per cento per le grandi imprese. Il tetto massimo per ciascun progetto di investimento agevolabile è di 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, di 5 milioni per le medie imprese e di 15 milioni per le grandi imprese. La norma vale 617 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Sarà un provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate a definire le modalità di richiesta del credito da parte dei soggetti interessati. 9 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

• A favore del Mezzogiorno sono anche le misure della Legge di Stabilità volte a superare il patto di stabilità interno e ad attivare meccanismi di gestione del bilancio che consentono di disporre complessivamente di risorse pari a 11 miliardi per investimenti pubblici, di cui più di 7 per il Sud. • Sono poi previsti specifici interventi per la Terra dei Fuochi e l'area di Bagnoli. • Avviamento attività - Si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per l’avviamento e i marchi d’impresa da 10 a 5 quote. • Ires - Il percorso di alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese continuerà nel 2017 anche attraverso la riduzione dell’aliquota d’imposta sui redditi delle società (IRES). Dal 1° gennaio 2017 quest’ultima viene ridotta dal 27,5 al 24%. Questo provvedimento, che fa seguito alla detassazione dal 2015 della componente del costo del lavoro assoggettata all’IRAP, mira a condurre il prelievo sui risultati di impresa verso i livelli medi europei. • Canone Rai - si riduce da 113,500 euro a 100 euro e si pagherà con la bolletta elettrica. • Sgravi fiscali sulle assunzioni - si agisce con la prosecuzione, in forma ridotta (al 40%), degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2015 ha prodotto effetti importanti e ha accompagnato le riforme introdotte nel mercato del lavoro con il c.d. Jobs act. • A queste misure si affiancherà la detassazione del salario di produttività, volta a favorire la negoziazione salariale di secondo livello. • Istruzione - La manovra di bilancio include importanti interventi per l’istruzione, la ricerca e il sistema della cultura. Si intende premiare il merito e accrescere il livello delle nostre università. Questi interventi completano lo sforzo in favore della creazione di capitale umano effettuato con la Buona Scuola, operante dall’anno scolastico 2015-16. • Pensioni – la legge di stabilità interviene per tutelare alcune fasce di soggetti prossimi al pensionamento in condizioni di disoccupazione. In particolare, in chiave di flessibilità, si garantiscono misure di salvaguardia per una quota residua di ‘esodati’ e si prevedono misure agevolative per le donne che intendano lasciare il lavoro con 35 anni di contributo a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico (“opzione donna”). Si introduce inoltre una misura volta a favorire il ricambio generazionale attraverso l’utilizzo della leva del part time per i lavoratori vicini al pensionamento. Va rilevato che non viene modificato l’assetto del sistema pensionistico e che le misure sono finanziate nell’ambito del sistema previdenziale, in parte estendendo l’intervento sull’indicizzazione delle pensioni introdotto nel 2013. • In tema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici viene stabilito il principio secondo cui, nel caso si registrasse per un dato anno un tasso di inflazione negativo, comunque le prestazioni previdenziali e assistenziali in sede di adeguamento nell’anno successivo non potranno subire riduzioni. • No-tax area – per i pensionati viene anticipato al 2016 l'innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale non si paga l’Irpef. Nel dettaglio, per gli ultrasettantacinquenni la soglia sale da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni la soglia sale da 7.500 a 7.750 euro. • Tutela lavoratori - viene prorogata al 2016 l’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata INPS (c.d. DIS-COLL), al fine di garantire una protezione in caso di perdita del lavoro per i giovani precari. • Infanzia – sono estese al 2016 le misure di congedo di paternità e il riconoscimento di voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri per l’accesso a servizi per l'infanzia, con estensione della possibilità di beneficiare di voucher anche alle lavoratrici autonome. • Sicurezza - sono stanziati 300 milioni di euro per l'ammodernamento delle strumentazioni e delle attrezzature dei comparti difesa e sicurezza e per gli investimenti volti ad adeguare le capacità di contrasto al terrorismo. Per rafforzare la cyber security è prevista una dotazione di 150 milioni. Al personale delle forze di polizia e delle forze armate, per il riconoscimento dell'impegno profuso per fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, viene corrisposto un contributo straordinario pari a 80 euro netti al mese. 10 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Persegue l'obiettivo di migliorare la sicurezza dei cittadini anche il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana, per il quale sono stanziati 500 milioni- Il programma include anche lo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale, la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, l'adeguamento delle infrastrutture legate ai servizi sociali. •Cultura - vengono resi immediatamente utilizzabili dai Comuni 500 milioni per interventi di edilizia scolastica. Ai giovani che nel 2016 compiono 18 anni si attribuisce una Carta elettronica di importo di 500 euro, da utilizzare per l'ingresso a musei, teatri, cinema, mostre. Viene inoltre incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per la concessione di borse di studio. • Carta famiglia - la card, istituita a partire dal 2016, è rivolta alle famiglie che ne fanno richiesta, costituite da cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti in Italia con almeno tre figli minori a carico. La carta, emessa dai Comuni secondo criteri fissati con un successivo decreto ministeriale, viene erogata in base all'ISEE e consente l'accesso a sconti o tariffe agevolate per l'acquisto di beni e servizi. La card può essere utilizzata anche per costituire gruppi di acquisto familiare, gruppi di acquisto solidale o per usufruire di biglietti o abbonamenti familiari a servizi di trasporti, culturali, sportivi, turistici. I partner potranno valorizzare la loro partecipazione all'iniziativa a scopi promozionali o pubblicitari…”

Obiettivi 2017

La Nota di aggiornamento al DEF 2015 e il DEF 2016 delineano anche alcuni obiettivi per il 2017, prevedendo “ ..una riduzione della tassazione sugli utili aziendali, con l’obiettivo di avvicinarla agli standard europei e di accrescere l’occupazione e la competitività nell’attrarre imprese ed investimenti. Il fatto che essa venga prevista sin d’ora, congiuntamente alle iniziative di stimolo agli investimenti (..), costituirà un fattore di traino dell’accumulazione di capitale e della crescita. La ripresa degli investimenti è essenziale sia per sostenere la crescita potenziale nel medio periodo che la domanda nel breve periodo. A tale ripresa si affiancano le misure volte ad aumentare il reddito disponibile delle famiglie e a rafforzare la fiducia di consumatori e imprese, contribuendo ulteriormente alla ripresa. La crescita della domanda interna, a sua volta, rafforza l’impatto della crescita delle esportazioni e rende l’economia meno vulnerabile a possibili cambiamenti del quadro globale (..)”.

11 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DALLA REGIONE ABRUZZO

Il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale (DPEFR), ai sensi dell'art. 5 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, recante "Ordinamento contabile della Regione Abruzzo", costituisce l'aggiornamento del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e lo strumento annuale della programmazione di bilancio. Esso pertanto esplicita le linee programmatiche della Regione per il breve e medio periodo, legandole alle risorse da destinarvi, e costituisce la base sulla quale vengono costruiti il bilancio annuale e pluriennale. Sulle base delle linee strategiche definite dal DPEFR sono inoltre costruite le Linee Guida per i programmi annuali dell'attività amministrativa della Giunta Regionale. Documento di Economia e Finanza Regionale 2016-2018 Il Documento di Economia e Finanza Regionale per il periodo 2016-2018, trasmesso dalla Giunta Regionale d'Abruzzo al Consiglio Regionale con deliberazione numero 891/C del 5 novembre 2015, è stato approvato dal Consiglio Regionale d'Abruzzo con verbale n. 52/1 del 29.12.2015. Si riporta, di seguito, la relazione allegata alla deliberazione del C.A.L. n.18/2015:

RELAZIONE DEFR (Allegata alla Deliberazione n. 18/2015) Con l’entrata in vigore del D.Lgs 126/2014 è emersa la necessità di un’ampia revisione della normativa regionale in materia di programmazione e di contabilità. In attuazione delle nuove disposizioni, tutti gli Enti Locali e, quindi anche le Regioni, hanno avviato un nuovo percorso di rappresentazione dei fatti aziendali, basato su principi contabili definiti dal nuovo sistema contabile. Sicuramente ci si trova di fronte ad un nuovo “modus operandi” che permetterà una facilitazione di rappresentazione. Inoltre, sarà garantita una maggiore attendibilità nel percorso di risanamento dei conti pubblici. Il DEFR persegue l’intento di definire obiettivi, azioni e risorse che consentano la realizzazione la strategia della Giunta Regionale ovvero, il rispetto delle persone, delle imprese e dei territori, sulla scia di quanto già definito nel precedente DPEFR 2015 – 2017. Il documento è suddiviso in due parti: nella prima, vengono descritti gli scenari attuali. Nella seconda parte si prendono in considerazioni le politiche da adottare nel Triennio. Il legislatore ha ridisegnato tutto il processo di programmazione, individuando i documenti che costituiscono il “sistema di bilancio”, rimodulando le decisioni politiche, anche attraverso l’istituzione di nuovi documenti, specificando i tempi per l’approvazione. Il tutto paragonabile al c. d. “ciclo di Deming”, ovvero il raggiungimento continuo della qualità in un’ottica di ampio raggio.

ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE Gli scenari macroeconomici, sia internazionali che nazionali, sono stati caratterizzati e, lo sono tutt’ora, da performance eterogene e da elevata incertezza. Soprattutto il nostro Paese ha attraversato la più grave recessione della sua storia. Attualmente sembra che questa fase sia terminata, vista la previsione in crescita dell’economia nazionale. Ma i vincoli per la programmazione delle attività dell’Ente provengono anche da disposizioni quali, il Patto di Stabilità interno, Legge di Stabilità per il 2016. Si tratta di nuovo modo di procedere per la contabilizzazione degli obiettivi del Patto che potrebbe comportare notevoli riduzioni della capacità di spesa, anche in considerazione dell’entrata in vigore del pareggio di bilancio.

VALUTAZIONE SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DEL TERRITORIO Analisi demografica: Popolazione ridotta dell’0,8%, nonostante un aumento del 6.5% degli stranieri. Si riscontra un invecchiamento progressivo; Occupazione ed economia insediata : Nel 2014 si è registrata una flessione del PIL del 1.8%. Le esportazioni sono aumentate del 2%. Le imprese sono diminuite dell’0.6%, soprattutto nell’agricoltura, costruzioni e manifatturiero. Molte imprese sono state aperte da immigrati. La disoccupazione, in aumento, è del 12.6%. La presenza turistica è quasi interamente italiana. Il mercato immobiliare è diminuito del 4.2%. I depositi bancari sono cresciuti dell’1.7%.

ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE Nuova organizzazione : L’attuale Amministrazione Regionale ha avviato un processo di revisione della sua struttura, prevedendo Direzione Generale, Dipartimenti della Giunta, Servizi, Uffici. A ciò si sono aggiunti i nuovi assetti organizzativi. Si fa presente che, a seguito di nuove disposizioni legislative, all’Ente regionale sono state trasferite alcune funzioni amministrative, prima di competenza delle Province, con annesso personale. L’iter è appena iniziato; l’Ente si è riservato di fornire eventuali aggiornamenti. Partecipazioni : Per il perseguimento della razionalizzazione delle spese, diventa fondamentale la conoscenza delle società partecipate dall’Ente sia sotto il profilo della governance, sia dal punto di vista patrimoniale, reddituale e finanziario. Il processo di razionalizzazione ha prodotto un Piano approvato con DGR n. 255 del 31/03/2015, nel quale vengono individuate le modalità operative, anche straordinarie, per raggiungere gli obiettivi prefissati. Risorse, politiche fiscali : la riduzione delle risorse disponibili, il ripiano di deficit precedenti e la situazione 12 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO finanziaria dell’Ente obbliga il perseguimento di politiche di bilancio finalizzate al risanamento e al conseguimento dell’equilibrio economico e finanziario. L’ente non farà ricorso a nuovo indebitamento e proseguirà nella politica già avviata. Ciò comporterà, sicuramente, politiche di crescita limitate, ma solo attraverso queste soluzioni, si potranno liberare risorse. Si punterà sulla riduzione dell’indebitamento. Per analizzare questo dato, dobbiamo tener presente la riduzione dei trasferimenti statali, il trasferimento delle funzioni dalle Province, il cofinanziamento obbligatorio dei programmi comunitari. Considerando il disavanzo di amministrazione 2013 si attesta a 538 mln euro, mentre per il 2014 si stima un disavanzo di 505 mln euro, si comprende che occorreranno molte risorse per riassorbire un qualsivoglia piano di rientro. Si ricorda che il disavanzo pregresso va ammortizzato in 7 anni. Occorrerà, quindi, fare molta attenzione ai procedimenti di riaccertamento dei residui, in modo da ridurre effettivamente il disavanzo e garantire, nel prossimo triennio, certezze alle risorse. Il tutto deve essere finalizzato al raggiungimento di una fiscalità di vantaggio. Masterplan per il sud : in un’ottica nazionale di rilancio dei territori del Sud, la Regione ha predisposto tale strumento con il quale ha individuato le linee per la definizione degli interventi in combinazione con la sostenibilità e la sicurezza ambientale. Le macro aree sono: Mobilità per lo sviluppo delle imprese e dei territori, Impresa sostenibile, Politiche del lavoro, Economia del mare, Economia della montagna, Tutela attiva del territorio, Abruzzo solidale ed inclusivo. Non si tratta di “un libro dei sogni”, ma di “un libro della realtà”, con progetti cantierabili in 24 mesi, con risorse derivanti da fondi strutturali a regia regionale. Semmai il compito dell’Ente è quello di individuare ed indicare al Governo le risorse aggiuntive necessarie. Coerenza con i vincoli del patto di stabilita’ : Sia nel 2013 che nel 2014 è stato rispettato. Per il 2015 è un obiettivo da conseguire.

LA PROGRAMMAZIONE FUTURA 1) LA CRESCITA INTELLIGENTE : Si punta sul miglioramento della ricerca/innovazione, del sostegno all’industria sostenibile, del capitale umano. Occorre prevedere una strategia basata sulle vocazioni territoriali. Rafforzamento del sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico : Occorre valorizzare le risorse a disposizione e favorite la partecipazione degli stakeholder abruzzesi ai bandi UE. La politica regionale sarà basata su una strategia d’innovazione flessibile e dinamica. Sostegno alle imprese : Verrà promosso lo sviluppo ed il cambiamento delle imprese abruzzesi accompagnandole verso un processo di investimento, innovazione ed aggredire nuovi mercati al fine di creare nuova occupazione. Sono state messe in campo già diverse azioni specifiche; altre ne verranno. Ma di fondamentale importanza riveste il mantenimento delle grandi imprese presenti nel nostro territorio. E’ innegabile che tali aziende fungano da traino per le imprese minori. Rappresentano un fattore decisivo per la nostra crescita, in quanto realizzano ricerca, innovazione e sviluppo e rappresentano un ruolo importante per le economie dei territori dove sono insediate. Nuovo impulso verrà dato al settore dell’artigianato attraverso la misura del POR FESR 2014-2020. Bisogna passare dalla cultura del “saper fare” alla cultura del “sapere e della conoscenza” Accesso al credito : Non è pensabile prevedere uno sviluppo se non si facilita l’accesso al credito, specie delle imprese minori. Le azioni sono previste nel POR FESR 2014-2020. Rilancio aree di crisi : Nella nostra Regione sono state individuate 4 aree di crisi industriale, come da Decreto del MISE del 2010. A queste va aggiunta l’area del cratere sismico. Non si può dimenticare l’area della Marsica, anche se ad oggi non vi è stato il riconoscimento istituzionale. L’Ente ha predisposto dei Piani di Rilancio d’Area per dare impulso all’economia locale, tenendo conto delle caratteristiche dei territori. Sicuramente ciò non basta; pertanto, la Regione si propone di favorire nuovi insediamenti attraverso la velocizzazione degli iter amministrativi e favorendo il riuso degli stabilimenti produttivi esistenti ed inutilizzati, in modo da evitare consumo di territorio. Riqualificazione delle aree interne: La Regione ha pianificato la strategia delle Aree Interne istituendo anche una delega specifica, in modo da fornire risposte certe a quelle zone con evidenti fenomeni di degrado. Le azioni saranno rivolte a favorire progetti di sviluppo locale e ad adeguare la qualità dei servizi essenziali. Sarà compito dei Comuni, affiancati dalla Regione, realizzare i progetti di sviluppo. Verrà elaborato anche un piano speciale che permetta di individuare aree omogenee, stimoli l’associazionismo territoriale e, soprattutto, garantisca delle misure fiscali di vantaggio per i residenti di zone orograficamente svantaggiate. Questa misura potrebbe essere la risposta al continuo abbandono delle aree interne, sia collinari che montane, ed essere il baluardo al degrado dei territori. Rafforzamento delle competenze di giovani e adulti : Per favorire l’occupazione e l’inclusione sociale si punterà sul rafforzamento delle competenze del capitale umano. La nuova progettazione è stata partecipata e condivisa. E’ stato attuato il progetto fondamentale del piano Europeo per la lotta alla disoccupazione “Garanzia Giovani”; saranno programmate politiche attive di orientamento, istruzione e formazione ed inserimento al lavoro. Si punta a favorire il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, a rafforzare i sistemi di istruzione e formazione professionale. Competivita’ e sviluppo del sistema agro – forestale e della pesca : L’agricoltura dovrà avere un ruolo essenziale nella programmazione. Lo sviluppo troverà le sue fondamenta nel PSR 2014 – 2020. Si eviterà la 13 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO distribuzione a pioggia; consolidare la biodiversità. Bisogna trovare l’integrazione tra produzione, trasformazione e commercializzazione. Fondamentale sarà la dotazione della banda larga nelle aree rurali. Saranno regolamentate le fattorie didattiche, implementate pratiche agricole innovative finalizzate anche al risparmio energetico. Saranno tutelati e valorizzati i pascoli, le foreste e il patrimonio arboreo. Attenzione sarà rivolta alla sburocratizzazione delle procedure. Per il mondo della pesca si dovrà coniugare lo sviluppo all’esigenza di mantenere inalterata la consistenza degli stock ittici. Offerta turistica : Il turismo regionale deve recuperare il gap dell’appetibilità nei confronti delle altre Regioni, partendo dal miglioramento della dotazione infrastrutturale. Si punterà su una nuova Governance Regionale, anche normativa, che punti forte sulle DMC e PMC. E’ necessario creare un’Anagrafe Digitale turistica per ovviare alla mancanza di una banca dati. Bisognerà creare un solo grande “Valore Abruzzo”, mettendo in rete i vari distretti turismo, cultura, ambiente, enogastronomia ed attuando nuove strategie di promozione. Si segnala il progetto “Bike to coast”, ovvero la pista ciclopedonale della costa abruzzese che si completerà con le piste ciclabili sulle aste fluviali delle aree interne. Sarà stilato il Piano Triennale del Turismo e predisposto un Masterplan. Patrimonio culturale : La semplificazione amministrativa e nuovi strumenti legislativi dovranno garantire il sostegno economico selettivo. L’Abruzzo ha un grande patrimonio culturale, ai più ignoto. Si proseguirà sull’incentivazione della valorizzazione dei musei. Un occhio di riguardo sarà rivolto ai Paesi del Corridoio Adriatico con progetti di scambio culturale. Basilare saranno nuove strategie di comunicazione ed accordi con il Sistema Universitario Abruzzese.

2) LA CRESCITA SOSTENIBILE Ricostruzione della città dell’Aquila : Va definita una strategia di sviluppo che orienti risorse verso programmi che promuovano ricerca, innovazione, servizi per cittadini ed imprese, turismo, accesso al credito. Il tutto in condivisione con il territorio. Si ricorda la legge “L’Aquila Capoluogo” approvata dalla Giunta Regionale, attualmente in Commissione. Gestione del territorio in chiave ecosostenibile : La strategia per l’immediato futuro verterà sulla ristrutturazione dell’esistente e la riqualificazione dei sistemi insediativi e produttivi. In pratica “Costruire sul costruito”. Per dare efficacia alle politiche territoriali occorre partire dalla difesa del suolo dai dissesti idrogeologici. Si realizzerà l’informatizzazione dell’intero archivio degli usi civici presenti in Regione, che rappresentano il 40% dell’intero territorio. Rete idrografica e ciclo idrico integrato : Il Piano di Tutela delle Acque è lo strumento fondamentale per il risanamento dei corsi d’acqua del territorio regionale, redatto in conformità con le Direttive Europee. Vi sarà grande attenzione alla salvaguardia e alla rivitalizzazione dei fiumi, al risanamento delle condotte idriche; si incentiverà la fitodepurazione. Verrà avviata la separazione delle acque bianche e nere. Si provvederà al rafforzamento delle infrastrutture idriche nel Fucino. Infine, si sosterrà il riprstino delle antiche fontane. Efficienza e risparmio energetico : Nell’ottica del contenimento dei consumi energetici, la Regione promuoverà azioni di efficienza energetica quali le Biomasse, il Solare termodinamico, l’Idroelettrico. Politiche per la montagna : Si deve sviluppare una normativa, un “premio di residenza”, che vada incontro a chi continua a vivere e a lavorare in montagna. Occorre prevedere delle agevolazioni ed incentivi fiscali sia per le persone fisiche sia per presone giuridiche; incentivi per favorire la mobilità scolastica e lavorativa; agevolazioni per l’acquisto del combustibile per riscaldamento; razionalizzare i trasporti, favorire le unioni dei comuni, dotare i territori della banda larga. Soprattutto occorre garantire a tutti i cittadini abruzzesi la stessa fruizione dei servizi e delle prestazioni essenziali come sanità, scuola, trasporto pubblico. Parchi, riserve naturali e biodiversità : Le aree protette abruzzesi devono rispondere sempre più all’obiettivo di coniugare la tutela della biodiversità e la valorizzazione del territorio insieme alle legittime aspettative dei territori. Gli strumenti legislativi devono definire regole certe e chiare, disciplinando il consentito, ma permettendo opportunità di sviluppo in particolare modo per le popolazioni residenti in aree marginali. Bisogna mettere a sistema i Piani dei Parchi con gli strumenti normativi regionali (Quadri di riferimento Regionale, Piano Paesistico, Progetti Speciali Territoriali). Per fare ciò si utilizzerà il Sistema Informativo Territoriale. Per la biodiversità si utilizzerà la banca del seme germoplasma. Obiettivo finale è la definitiva istituzione del Parco della Costa Teatina. Gestione dei rifiuti: Attuazione del Piano regionale gestione rifiuti, attraverso il rafforzamento di tutta la filiera del ciclo integrato. Promozione della riduzione dei rifiuti, sviluppo della raccolta differenziata domiciliare che consenta il raggiungimento del 40% su scala regionale, anche attraverso l’istituzione di una tariffa puntuale che responsabilizzi l’utente. Creazione di una rete efficiente di impianti di trattamento, recupero e smaltimento; prevedere il recupero energetico dei rifiuti. Si prevede di ridurre il conferimento in discarica e l’incenerimento ed istituire il principio “chi inquina paga”. Bonifica dei siti inquinanti : L’azione da intraprendere consiste nella bonifica degli oltre 1000 siti inquinanti presenti, di cui 2, Bussi e sito Saline – Alento, di interesse nazionale. La presenza di questi siti cozza con la visione dell’Abruzzo quale Regione verde d’Europa. Si prevede l’istituzione di un fondo rotativo. Allo studio vi sono norme e strumenti attuativi. Mobilità sostenibile, logistica : Il problema infrastrutturale costituisce l’elemento che più incide 14 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO negativamente sulla competitività del nostro sistema economico. E’ stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa con Anas per il miglioramento della rete stradale regionale. Nel documento sono dettagliati gli interventi. Il tutto tenendo presente la centralità del Corridoio Adriatico. Mobilità ciclopedonale : Come già ricordato si punta al raccordo tra la pista ciclabile della costa con quella delle aste fluviali delle aree interne. Porti ed aeroporti : si punta a far diventare i porti di Pescara, Ortona e Vasto accessibili alle navi da crociera. E’ fondamentale la realizzazione di un’Autorità portuale unica. Occorre rilanciare l’aeroporto d’Abruzzo, sviluppando la connessione dell’Abruzzo con l’alta velocità verso tutte le direzioni. Da non dimenticare la possibilità di realizzare una metropolitana di superficie. Rete ferroviaria : Occorre rendere competitiva la linea Pescara / Roma, introdurre l’alta velocità tara Bari e Bologna, migliorare il collegamento tra Pescara e L’Aquila, recuperare le linee appenniniche abbandonate ai fini turistici. Naturalmente, non si può prescindere da una sostituzione del materiale rotabile. Trasporto pubblico locale – tua: E’ stata realizzata la società unica che ha il compito di razionalizzare i servizi, ridurre i costi, prevedere lo sviluppo ed eventuale apertura all’imprenditoria privata.

3) LA CRESCITA INCLUSIVA L’attenzione della Regione verso le politiche sociali è massima. Un primo passo lo si è avuto con l’integrazione del Piano Sociale con il Piano Sanitario, anche se proseguiranno separatamente. L’obiettivo è quello di ridefinire gli ambiti territoriali, organizzare i distretti sanitari integrandoli con gli Ambiti Sociali, sviluppare la partecipazione dei cittadini e ricercare una maggiore sostenibilità economica finanziaria. La nuova politica sanitaria : L’obiettivo è quello di dotare la Regione di una sanità moderna ed efficiente attraverso il Piano di riqualificazione sanitaria. La riforma vedrà al suo centro il cittadino e il suo diritto alla cura e all salute e, poggerà sul potenziamento dell’assistenza territoriale e domiciliare, sul raggiungimento dell’eccellenza nell’assistenza ospedaliera e sull’organizzazione del sistema di emergenza – urgenza. Il tutto investendo sul capitale umano. E’ ovvio che si dovrà prevedere una nuova architettura istituzionale in modo da avvicinare la sanità al cittadino. Welfare e politiche sociali : La coesione sociale è alla base di qualsiasi crescita. Attraverso il nuovo Piano Sociale ci sarà la riforma del Welfare. Verranno ridefiniti gli Ambiti Territoriali Sociali, in modo da garantire l’integrazione socio – sanitaria. Verrà istituito un Fondo per il sostegno ai Comuni e garantire gli utenti con basso reddito ISEE, sperimentato il “budget di cura” per l’integrazione personalizzata socio – sanitaria, ridisegnate le competenze dei Consultori familiari. In materia di Immigrazione, si darà sostegno alle politiche nazionali. Si conferma l’impegno per le politiche abitative. Per rispondere ad un crescente invecchiamento della popolazione, si approverà una legge in materia di invecchiamento attivo. E’ previsto un Piano regionale di contrasto alle povertà e all’esclusione sociale. Saranno protagonisti i Comuni che potranno erogare contributi e il mondo del Terzo settore. Si perseguirà la lotta allo spreco alimentare. Per contrastare il degrado ambientale ci sarà una proposta legislativa “Banca della Terra”, ovvero la valorizzazione delle terre incolte in modo da promuovere nuova occupazione, anche sociale. Verrà sperimentato il Reddito minimo garantito. Le politiche per i giovani saranno incentrate sull’istruzione, formazione e diritto allo studio. Dal Piano ci si attende una riforma della Governance del welfare regionale, che regoli la partecipazione degli attori alla programmazione ed attuazione della politica sociale. Si auspica l’approvazione della legge sulle Cooperativa di Comunità, che potrebbero fornire risposte di sviluppo nelle comunità a rischio spopolamento. Si punta, infine, al potenziamento dell’Osservatorio Sociale. Una struttura efficace e validi strumenti di monitoraggio assicurano una buona qualità della spesa e l’utilizzo ottimale delle risorse.

Per informazioni di dettaglio, l’intero Documento è disponibile sul sito della Regione Abruzzo all’indirizzo http://www.regione.abruzzo.it/xprogrammazione/docs/docProgrEF/DOCUMENTO2016_2018.pdf

15 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

POPOLAZIONE E SITUAZIONE DEMOGRAFICA DEL COMUNE DI CELLINO ATTANASIO

Le tabelle seguenti riportano alcuni dei principali fattori che indicano le tendenze demografiche in atto. La modifica dei residenti riscontrata in anni successivi (andamento demografico), l'analisi per sesso e per età (stratificazione demografica), la variazione dei residenti (popolazione insediabile) con un'analisi delle modifiche nel tempo (andamento storico), aiutano a capire chi siamo e dove stiamo andando. Abitanti e territorio sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze che un'Amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per età, sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti.

Popolazione Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Cellino Attanasio dal 2001 al 2014. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno .

La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero Media residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia

2001 31 dicembre 2.761 - - - -

2002 31 dicembre 2.732 -29 -1,05% - -

2003 31 dicembre 2.718 -14 -0,51% 974 2,79

2004 31 dicembre 2.719 +1 +0,04% 980 2,77

2005 31 dicembre 2.692 -27 -0,99% 988 2,72

2006 31 dicembre 2.658 -34 -1,26% 1.018 2,61

2007 31 dicembre 2.656 -2 -0,08% 1.018 2,61

2008 31 dicembre 2.657 +1 +0,04% 1.017 2,61

2009 31 dicembre 2.671 +14 +0,53% 1.023 2,61

16 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

2010 31 dicembre 2.659 -12 -0,45% 1.023 2,60

2011 (¹) 8 ottobre 2.649 -10 -0,38% 1.024 2,59

2011 (²) 9 ottobre 2.590 -59 -2,23% - -

2011 (³) 31 dicembre 2.579 -80 -3,01% 1.023 2,52

2012 31 dicembre 2.569 -10 -0,39% 1.012 2,54

2013 31 dicembre 2.589 +20 +0,78% 998 2,59

2014 31 dicembre 2.542 -47 -1,82% 988 2,57 (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011. (³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010. La popolazione residente a Cellino Attanasio al Censimento 2011 , rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 2.590 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 2.649 . Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 59 unità (-2,23%).

Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.

I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Cellino Attanasio espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Teramo e della regione Abruzzo.

Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Cellino Attanasio negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune.

Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

17 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2014. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Iscritti Cancellati

Saldo Saldo 1 genn- DA DA per altri PER PER per altri Migratorio Migratorio altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi con totale 31dic (*) (*) l'estero

2002 24 9 8 56 12 0 -3 -27

2003 40 10 0 50 0 5 +10 -5

2004 37 12 11 50 3 4 +9 +3

2005 34 19 4 53 0 17 +19 -13

2006 43 13 1 74 0 9 +13 -26

2007 38 33 1 44 1 5 +32 +22

2008 39 47 2 53 0 16 +47 +19

2009 43 32 1 37 2 14 +30 +23

2010 38 16 0 50 1 16 +15 -13

2011 (¹) 40 24 4 63 0 5 +24 0

2011 (²) 4 1 0 8 0 3 +1 -6

2011 (³) 44 25 4 71 0 8 +25 -6

2012 54 13 1 70 3 0 +10 -5

2013 35 11 35 50 1 0 +10 +30

2014 41 14 3 77 5 10 +9 -34 (*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

18 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale . Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2014. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 20 22 -2

2003 1 gennaio-31 dicembre 24 33 -9

2004 1 gennaio-31 dicembre 31 33 -2

2005 1 gennaio-31 dicembre 25 39 -14

2006 1 gennaio-31 dicembre 22 30 -8

2007 1 gennaio-31 dicembre 23 47 -24

2008 1 gennaio-31 dicembre 27 45 -18

2009 1 gennaio-31 dicembre 21 30 -9

2010 1 gennaio-31 dicembre 24 23 +1

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 19 29 -10

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 3 8 -5

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 22 37 -15

2012 1 gennaio-31 dicembre 24 29 -5

2013 1 gennaio-31 dicembre 28 38 -10

2014 1 gennaio-31 dicembre 19 32 -13 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

19 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Popolazione per età, sesso e stato civile Il grafico in basso, detto Piramide delle Età , rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Cellino A. per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2015.

La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi.

In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.

Distribuzione della popolazione 2015 - Cellino Attanasio Età Maschi Femmine Totale

Celibi Coniugati Vedovi Divorziati % % % /Nubili /e /e /e

0-4 99 0 0 0 61 61,6% 38 38,4% 99 3,9%

5-9 119 0 0 0 62 52,1% 57 47,9% 119 4,7%

10-14 117 0 0 0 65 55,6% 52 44,4% 117 4,6%

15-19 131 0 0 0 68 51,9% 63 48,1% 131 5,2%

20-24 130 5 0 0 65 48,1% 70 51,9% 135 5,3%

25-29 114 22 0 0 76 55,9% 60 44,1% 136 5,4%

30-34 88 79 0 1 82 48,8% 86 51,2% 168 6,6%

20 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

35-39 54 97 0 0 72 47,7% 79 52,3% 151 5,9%

40-44 41 132 1 3 97 54,8% 80 45,2% 177 7,0%

45-49 41 148 1 2 88 45,8% 104 54,2% 192 7,6%

50-54 33 143 4 6 93 50,0% 93 50,0% 186 7,3%

55-59 16 143 10 2 93 54,4% 78 45,6% 171 6,7%

60-64 20 128 14 2 96 58,5% 68 41,5% 164 6,5%

65-69 13 91 16 0 61 50,8% 59 49,2% 120 4,7%

70-74 9 84 30 1 57 46,0% 67 54,0% 124 4,9%

75-79 13 82 33 0 68 53,1% 60 46,9% 128 5,0%

80-84 0 48 58 0 41 38,7% 65 61,3% 106 4,2%

85-89 1 24 59 0 18 21,4% 66 78,6% 84 3,3%

90-94 0 6 22 0 11 39,3% 17 60,7% 28 1,1%

95-99 0 0 3 0 0 0,0% 3 100,0% 3 0,1%

100+ 0 0 3 0 1 33,3% 2 66,7% 3 0,1%

Totale 1.039 1.232 254 17 1.275 50,2% 1.267 49,8% 2.542

Popolazione per classi di età scolastica Distribuzione della popolazione di Cellino Attanasio per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2015. Elaborazioni su dati ISTAT.Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l' anno scolastico 2015/2016 le scuole di Cellino Attanasio , evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

21 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Distribuzione della popolazione per età scolastica 2015

Età Maschi Femmine Totale

0 14 4 18

1 15 7 22

2 12 9 21

3 9 11 20

4 11 7 18

5 9 9 18

6 12 13 25

7 15 9 24

8 16 10 26

9 10 16 26

10 13 16 29

11 12 14 26

12 14 5 19

13 14 9 23

14 12 8 20

15 16 9 25

16 11 7 18

17 16 14 30

18 12 14 26

22 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Indici Demografici e Struttura della Popolazione L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva , stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.

Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale Età media 1° gennaio residenti

2002 400 1.691 670 2.761 42,9

2003 380 1.678 674 2.732 43,5

2004 378 1.657 683 2.718 43,6

2005 388 1.653 678 2.719 43,5

2006 384 1.628 680 2.692 43,7

2007 368 1.607 683 2.658 44,2

2008 366 1.631 659 2.656 44,1

2009 363 1.653 641 2.657 43,9

2010 369 1.670 632 2.671 43,8

2011 356 1.651 652 2.659 44,4

2012 352 1.606 621 2.579 44,4

2013 348 1.610 611 2.569 44,5

2014 351 1.634 604 2.589 44,6

2015 335 1.611 596 2.542 45,0

23 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Indicatori demografici Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Cellino Attanasio.

Anno Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalità strutturale della della di figli (x 1.000 ab.) (x 1.000 ab.) popolazione popolazione per donna attiva attiva feconda

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

2002 167,5 63,3 118,9 85,8 23,3 7,3 8,0

2003 177,4 62,8 109,7 89,0 25,6 8,8 12,1

2004 180,7 64,0 99,4 92,2 25,4 11,4 12,1

2005 174,7 64,5 100,7 91,3 23,3 9,2 14,4

2006 177,1 65,4 96,3 92,2 22,3 8,2 11,2

2007 185,6 65,4 100,0 97,7 20,7 8,7 17,7

2008 180,1 62,8 97,6 100,4 20,9 10,2 16,9

2009 176,6 60,7 93,9 101,8 21,5 7,9 11,3

2010 171,3 59,9 95,6 104,2 22,1 9,0 8,6

2011 183,1 61,1 88,1 107,4 24,8 8,4 14,1

2012 176,4 60,6 105,8 113,0 24,2 9,3 11,3

2013 175,6 59,6 104,2 114,4 25,0 10,9 14,7

2014 172,1 58,4 119,7 120,2 23,5 7,4 12,5

2015 177,9 57,8 125,2 123,4 24,2 - -

Glossario

Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2015 l'indice di vecchiaia per il comune di Cellino Attanasio dice che ci sono 177,9 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Cellino Attanasio nel 2015 ci sono 57,8 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Cellino Attanasio nel 2015 l'indice di ricambio è 125,2 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici. 24 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.

Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.

Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.

Cittadini stranieri

Popolazione straniera residente a Cellino Attanasio al 1° gennaio 2015. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Cellino Attanasio al 1° gennaio 2015 sono 126 e rappresentano il 5,0% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 34,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall' India (15,9%) e dal Regno Unito (9,5%).

25 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Paesi di provenienza Segue il dettaglio dei paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti divisi per continente di appartenenza ed ordinato per numero di residenti.

EUROPA Area Maschi Femmine Totale %

Romania Unione Europea 12 32 44 34,92%

Regno Unito Unione Europea 8 4 12 9,52%

Germania Unione Europea 5 4 9 7,14%

Polonia Unione Europea 2 5 7 5,56%

Albania Europa centro orientale 2 2 4 3,17%

Austria Unione Europea 1 1 2 1,59%

Ucraina Europa centro orientale 0 2 2 1,59%

Belgio Unione Europea 1 1 2 1,59%

Paesi Bassi Unione Europea 1 1 2 1,59%

Croazia Europa centro orientale 0 1 1 0,79%

Lituania Unione Europea 0 1 1 0,79%

Spagna Unione Europea 0 1 1 0,79%

Francia Unione Europea 0 1 1 0,79%

Totale Europa 32 56 88 69,84%

ASIA Area Maschi Femmine Totale %

India Asia centro meridionale 18 2 20 15,87%

Filippine Asia orientale 1 0 1 0,79%

Totale Asia 19 2 21 16,67%

AFRICA Area Maschi Femmine Totale %

Marocco Africa settentrionale 6 3 9 7,14%

Nigeria Africa occidentale 1 2 3 2,38%

Totale Africa 7 5 12 9,52%

AMERICA Area Maschi Femmine Totale %

Stati Uniti d'America America settentrionale 0 1 1 0,79%

Repubblica Dominicana America centro meridionale 0 1 1 0,79%

Cuba America centro meridionale 0 1 1 0,79%

Brasile America centro meridionale 0 1 1 0,79%

Colombia America centro meridionale 0 1 1 0,79%

Totale America 0 5 5 3,97%

26 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Andamento demografico censimenti popolazione Cellino Attanasio 1861-2011

Andamento demografico storico dei censimenti della popolazione di Cellino Attanasio dal 1861 al 2011. Variazioni percentuali della popolazione, grafici e statistiche su dati ISTAT.

I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e del 1941 per difficoltà finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.

Variazione percentuale popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011 Le variazioni della popolazione di Cellino Attanasio negli anni di censimento espresse in percentuale a confronto con le variazioni della provincia di Teramo e della regione Abruzzo.

Dati popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011 Censimento Note num. anno data rilevamento Popolazione Var residenti %

1° 1861 31 dicembre 3.078 - Il primo censimento della popolazione viene effettuato nell'anno dell'unità d'Italia.

2° 1871 31 dicembre 3.221 +4,6% Come nel precedente censimento, l'unità di rilevazione basata sul concetto di "famiglia" non prevede la distinzione tra famiglie e convivenze.

3° 1881 31 dicembre 3.258 +1,1% Viene adottato il metodo di rilevazione della popolazione residente, ne fanno parte i presenti con dimora abituale e gli assenti temporanei.

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4° 1901 10 febbraio 3.769 +15,7% La data di riferimento del censimento viene spostata a febbraio. Vengono introdotte schede individuali per ogni componente della famiglia.

5° 1911 10 giugno 4.034 +7,0% Per la prima volta viene previsto il limite di età di 10 anni per rispondere alle domande sul lavoro.

6° 1921 1 dicembre 4.109 +1,9% L'ultimo censimento gestito dai comuni gravati anche delle spese di rilevazione. In seguito le indagini statistiche verranno affidate all'Istat.

7° 1931 21 aprile 4.515 +9,9% Per la prima volta i dati raccolti vengono elaborati con macchine perforatrici utilizzando due tabulatori Hollerith a schede.

8° 1936 21 aprile 4.829 +7,0% Il primo ed unico censimento effettuato con periodicità quinquennale.

9° 1951 4 novembre 5.537 +14,7% Il primo censimento della popolazione a cui è stato abbinato anche quello delle abitazioni.

10° 1961 15 ottobre 5.011 -9,5% Il questionario viene diviso in sezioni. Per la raccolta dei dati si utilizzano elaboratori di seconda generazione con l'applicazione del transistor e l'introduzione dei nastri magnetici.

11° 1971 24 ottobre 4.127 -17,6% Il primo censimento di rilevazione dei gruppi linguistici di Trieste e Bolzano con questionario tradotto anche in lingua tedesca.

12° 1981 25 ottobre 3.464 -16,1% Viene migliorata l'informazione statistica attraverso indagini pilota che testano l'affidabilità del questionario e l'attendibilità dei risultati.

13° 1991 20 ottobre 2.936 -15,2% Il questionario viene tradotto in sei lingue oltre all'italiano ed è corredato di un "foglio individuale per straniero non residente in Italia".

14° 2001 21 ottobre 2.766 -5,8% Lo sviluppo della telematica consente l'attivazione del primo sito web dedicato al Censimento e la diffusione dei risultati online.

15° 2011 9 ottobre 2.590 -6,4% Il Censimento 2011 è il primo censimento online con i questionari compilati anche via web.

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TERRITORIO

Provincia Teramo (TE)

Regione Abruzzo

Popolazione 2534 abitanti (01/01/2016 – (fonte Ufficio ANAGRAFE)

Superficie 44,00 km² - (fonte Ufficio TECNICO)

Densità 57,59 abitanti/km²

Dati Geografici

Altitudine 443 m s.l.m. Misura espressa in metri sopra il livello del mare del punto in cui è situata la Casa (min 48 - max 647) Comunale, con l'indicazione della quota minima e massima sul territorio comunale.

Coordinate Geografiche Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord (distanza angolare dall'equatore sistema sessagesimale verso Nord) e longitudine Est (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est). 42° 35' 12,12'' N 13° 51' 41,04'' E I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema sessagesimale DMS ( Degree, Minute, Second ), che il sistema decimale DD ( Decimal Degree ). sistema decimale 42,5867° N 13,8614° E

Classificazione Sismica

Le zone sismiche assegnate al territorio comunale di Cellino Attanasio per le normative edilizie. Zone sismiche. Fenomeni riscontrati. Accelerazione al suolo (ag max). La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

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In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Cellino Attanasio, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale dell'Abruzzo n. 438 del 29.03.2003.

Zona sismica Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

2

I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell' accelerazione orizzontale massima ( ag ) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni.

Zona Fenomeni riscontrati Accelerazione con sismica probabilità di superamento del 10% in 50 anni

1 Zona con pericolosità sismica alta . ag ≥ 0,25g Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti.

2 Zona con pericolosità sismica media , dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 0,15 ≤ ag < 0,25g

3 Zona con pericolosità sismica bassa , che può essere soggetta a scuotimenti modesti. 0,05 ≤ ag < 0,15g

4 Zona con pericolosità sismica molto bassa . ag < 0,05g E' la zona meno pericolosa, dove le possibilità di danni sismici sono basse.

Classificazione climatica La classificazione climatica del territorio comunale di Cellino Attanasio per la regolamentazione degli impianti termici. Zona Climatica. Gradi Giorno. La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia.

In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Cellino Attanasio, assegnata con Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993 e successivi aggiornamenti fino al 31 ottobre 2009..

Zona climatica Periodo di accensione degli impianti termici: dal 15 ottobre al 15 aprile (14 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco. E

Gradi-giorno Il grado-giorno (GG) di una località è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nelle abitazioni. 2.134 Rappresenta la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, degli incrementi medi giornalieri di temperatura necessari per raggiungere la soglia di 20 °C. Più alto è il valore del GG e maggiore è la necessità di tenere acceso l'impianto termico.

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Il territorio italiano è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche che variano in funzione dei gradi- giorno indipendentemente dall'ubicazione geografica.

Zona Gradi-giorno Periodo Numero di ore climatica

A comuni con GG ≤ 600 1° dicembre - 15 marzo 6 ore giornaliere

B 600 < comuni con GG ≤ 900 1° dicembre - 31 marzo 8 ore giornaliere

C 900 < comuni con GG ≤ 1.400 15 novembre - 31 marzo 10 ore giornaliere

D 1.400 < comuni con GG ≤ 2.100 1° novembre - 15 aprile 12 ore giornaliere

E 2.100 < comuni con GG ≤ 3.000 15 ottobre - 15 aprile 14 ore giornaliere

F comuni con GG > 3.000 tutto l'anno nessuna limitazione

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ECONOMIA E SVILUPPO ECONOMICO LOCALE

Mercato del Lavoro - Attività della popolazione

INDICATORI AI CONFINI DEL 2011 Indicatore 1991 2001 2011 Partecipazione al mercato del lavoro maschile 65,3 59,5 57,3 Partecipazione al mercato del lavoro femminile 35,1 37,5 36,0 Partecipazione al mercato del lavoro 49,9 48,1 46,4 Incidenza giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano 59,2 13,5 17,0 Rapporto giovani attivi e non attivi 230,0 110,9 58,2

32 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

CONFRONTI TERRITORIALI AL 2011 Cellino Indicatore Abruzzo Italia Attanasio Partecipazione al mercato del lavoro maschile 57,3 59,5 60,7 Partecipazione al mercato del lavoro femminile 36,0 40,3 41,8 Partecipazione al mercato del lavoro 46,4 49,5 50,8 Incidenza giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano 17,0 19,0 22,5 Rapporto giovani attivi e non attivi 58,2 43,6 50,8

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Mercato del Lavoro - Occupazione

INDICATORI AI CONFINI DEL 2011 Indicatore 1991 2001 2011

Tasso di occupazione maschile 57,1 56,8 54,6 Tasso di occupazione femminile 29,3 32,4 30,7 Tasso di occupazione 42,9 44,2 42,4 Indice di ricambio occupazionale 97,2 120,4 215,0 Tasso di occupazione 15-29 anni 54,5 55,2 43,2 Incidenza dell'occupazione nel settore agricolo 25,7 14,8 9,6 Incidenza dell'occupazione nel settore industriale 46,9 51,1 44,5 Incidenza dell'occupazione nel settore terziario extracommercio 16,6 22,4 29,1 Incidenza dell'occupazione nel settore commercio 10,8 11,7 16,8 Incidenza dell'occupazione in professioni ad alta-media specializzazione 9,9 21,5 15,8 Incidenza dell'occupazione in professioni artigiane, operaie o agricole 65,9 41,2 37,3 Incidenza dell'occupazione in professioni a basso livello di competenza 12,1 23,0 26,7 Rapporto occupati indipendenti maschi/femmine 101,8 101,3 116,1

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CONFRONTI TERRITORIALI AL 2011 Cellino Indicatore Abruzzo Italia Attanasio Tasso di occupazione maschile 54,6 54,3 54,8 Tasso di occupazione femminile 30,7 34,6 36,1 Tasso di occupazione 42,4 44,1 45,0 Indice di ricambio occupazionale 215,0 298,9 298,1 Tasso di occupazione 15-29 anni 43,2 35,2 36,3 Incidenza dell'occupazione nel settore agricolo 9,6 5,2 5,5 Incidenza dell'occupazione nel settore industriale 44,5 29,2 27,1 Incidenza dell'occupazione nel settore terziario extracommercio 29,1 46,2 48,6 Incidenza dell'occupazione nel settore commercio 16,8 19,4 18,8 Incidenza dell'occupazione in professioni ad alta-media specializzazione 15,8 30,8 31,7 Incidenza dell'occupazione in professioni artigiane, operaie o agricole 37,3 23,3 21,1 Incidenza dell'occupazione in professioni a basso livello di competenza 26,7 15,6 16,2 Rapporto occupati indipendenti maschi/femmine 116,1 139,7 161,1

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35 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Mercato del Lavoro - Disoccupazione

INDICATORI AI CONFINI DEL 2011 Indicatore 1991 2001 2011

Tasso di disoccupazione maschile 12,6 4,6 4,6 Tasso di disoccupazione femminile 16,5 13,6 14,8 Tasso di disoccupazione 14,0 8,2 8,7 Tasso di disoccupazione giovanile 24,7 14,7 15,2

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CONFRONTI TERRITORIALI Cellino Indicatore Abruzzo Italia Attanasio Tasso di disoccupazione maschile 4,6 8,7 9,8 Tasso di disoccupazione femminile 14,8 14,1 13,6 Tasso di disoccupazione 8,7 11,0 11,4 Tasso di disoccupazione giovanile 15,2 32,1 34,7

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Dati estratti da http://ottomilacensus.istat.it

37 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

CONDIZIONI INTERNE

ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

La seconda parte del documento individua, in coerenza con il quadro normativo e con quello socio-economico strutturale, gli indirizzi strategici e operativi dell’ente. Le scelte sono definite tenendo conto delle linee di indirizzo della programmazione regionale e del concorso degli enti locali al perseguimento degli obiettivi nazionali di finanza pubblica. La definizione degli obiettivi strategici e operativi è accompagnata da un processo conoscitivo di analisi delle condizioni interne all’ente, sia in termini attuali che prospettici. Sono approfonditi i seguenti aspetti: pianificazione territoriale, organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali, indirizzi generali di natura relativi alle risorse ed ai corrispondenti impieghi, disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni, coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità ed i vincoli di finanza pubblica. Sempre nello stesso contesto sono riportati gli enti strumentali e le società controllate e partecipate.

Tra le condizioni analizzate vi sono i parametri per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente tali da segnalare le differenze che potrebbero instaurarsi rispetto a i parametri di riferimento nazionali. Gli indicatori effettivamente adottati in chiave locale sono di prevalente natura finanziaria, e quindi di più facile ed immediato riscontro, e sono ottenuti dal rapporto tra valori finanziari e fisici o tra valori esclusivamente finanziari. Inoltre vengono riportati i valori dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà, ossia gli indici scelti dal ministero per segnalare una situazione di pre-dissesto.

L’analisi prevede anche uno specifico approfondimento degli aspetti relativamente ai quali possono essere aggiornati gli indirizzi di mandato: la realizzazione delle opere pubbliche; i programmi d'investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; i tributi; le tariffe dei servizi pubblici; l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali; la gestione del patrimonio; la sostenibilità dell’indebitamento. Sempre avendo riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica/operativa approfondisce la disponibilità e la gestione delle risorse umane, con riferimento alla struttura organizzativa. Si tratta di aspetti su cui, per il Comune di Cellino Attanasio, incideranno pesantemente i limiti posti dal governo centrale sull’autonomia dell’ente territoriale. Ad esempio i vincoli posti alla libera possibilità di programmare le assunzioni di nuovo personale (fabbisogno di personale e possibilità del turn-over).

Infine viene analizzata la coerenza e la compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica.

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TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE RISORSE IDRICHE * Laghi 0 * Fiumi e torrenti 2 STRADE * Statali Km. * Provinciali Km. * Comunali Km. 131,00 * Vicinali Km. 42,00 * Autostrade Km. 0,00 PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI Se "SI" data ed estremi del provvedimento di approvazione * Piano regolatore adottato Si X No * Piano regolatore approvato Si X No delib. C.C. n.8 del 26.02.1998 * Programma di fabbricazione Si No X * Piano edilizia economica e popolare Si X No delib. C.C. n.8 del 26.02.1998 PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali Si X No all'interno del P.R.E. * Artiginali Si X No all'interno del P.R.E. * Commerciali Si No X * Altri strumenti (specificare) Si No X Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) Si X No

AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE P.E.E.P. mq. 22.350,00 mq. 22.350,00 P.I.P. mq. 19.000,00 mq. 19.000,00

L'ente destina parte delle risorse ai servizi generali, ossia quegli funzioni che forniscono un supporto alla gestione dell'intero apparato comunale. Parte del budget è dedicato ai servizi per il cittadino, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Queste attività posseggono una specifica organizzazione e sono inoltre dotate di un livello adeguato di strutture.

STRUTTURE OPERATIVE PER L’EROGAZIONE DI SERVIZI Anno 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 Asili nido n. 0 0 0 0 0 Scuole materne n. 2 45 45 45 45 Scuole elementari n. 1 102 102 102 102 Scuole medie n. 1 95 95 95 95 Strutture residenziali per anziani n. 0 NO NO NO NO Farmacie comunali NO NO NO NO Esistenza depuratore SI SI SI SI Attuazione servizio idrico integrato SI SI SI SI Aree verdi, parchi, giardini

Punti luce illuminazione pubblica 810 810 810 810 Raccolta rifiuti in quintali - civile 6.973,00 6.973,00 6.973,00 6.973,00 - industriale 0,00 0,00 0,00 0,00 - raccolta differenziata SI SI SI SI PORTA-PORTA PORTA-PORTA PORTA-PORTA PORTA-PORTA Esistenza discarica – CHIUSA NEL 2006 : NO NO NO NO - ancora in corso il progetto di Bonifica , con rilievo positivo da parte della R.A. ad inizio 2016 a non realizzare la “ termodistruzione”;

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Mezzi operativi: 1. Fiat Ducato viabilita’; 2. Fiat 35/8 Daily viabilità; 3. Fiat 35/8 Daily con cestello P.ILL.; 8 8 8 8 4. Mercedes Benz Viabilità; 5. Benfra Europa Turbo 409 viabilità; 6. Trattrice Landini con braccio viabilità; 7. Trattice cingolato Fiat 665 con apripista; 8. Mini Escavatore Doosan ;

Veicoli 1 1 1 1 1.Fiat PUNTO servizi istituzionali/generali Centro elaborazione dati No No No No Personal computer 10 10 10 10

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ORGANISMI GESTIONALI PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI

Riferimenti normativi La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015) all’articolo 1, comma 611, dispone che “al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”; Il processo di razionalizzazione deve tener conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni;

Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci definiscano e approvino, entro il 31 marzo ( ad iniziare dal 2015), un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, indicante le modalità ed i tempi di attuazione, nonché l’esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire e che tale piano sia trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicato sul sito internet dell’amministrazione; Il Comune di Cellino Attanasio, con deliberazione di Giunta Comunale n.71 del 31.03.2015, recepita con deliberazione del Consiglio Comunale n.9 del 19.05.2015, ha approvato il 2^ Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie; Il Comune di Cellino Attanasio, con deliberazione del Consiglio Comunale n.6, del 29.04.2016, l’Amministrazione ha operato la presa d’atto del 2^ Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie. I suddetti piani sono stati trasmessi alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicati sul sito internet del Comune .

Il comune, quindi, può condurre le proprie attività: - in economia, impiegando personale e mezzi strumentali di proprietà; oppure -mediante affidamento di talune funzioni a specifici organismi a tale scopo costituiti. Tra le competenze attribuite al comune, infatti, rientrano l’organizzazione e la concessione di pubblici servizi, la costituzione e l’adesione a istituzioni, aziende speciali o consorzi, la partecipazione a società di capitali e l’affidamento di attività in convenzione. I principali servizi gestiti dal Comune sono: • Servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi: il servizio viene effettuato porta a porta, nella forma della raccolta differenziata con affidamento a ditta esterna aggiudicataria dell’appalto; • Servizio idrico integrato: servizio acquedotto da sempre in concessione alla società Ruzzo Reti Spa, servizio fognatura e depurazione in concessione da una decina d’ anni alla stessa società; • Servizio lampade votive: il servizio viene gestito direttamente sia per la parte amministrativa che per la parte operativa; • Servizio di mensa scolastica: il servizio viene gestito tramite una società aggiudicataria di appalto pubblico che gestisce il servizio di refezione scolastica mediante n.1 cuoco +n. 2 assistenti di sala e con l’uso di centro di cottura comunale; • Servizio trasporto scolastico: il servizio viene gestito in economia per quanto riguarda n. 3 autisti quali dipendenti comunali mentre il servizio si assistenza risulta affidata a cooperativa sociale aggiudicataria di appalto pubblico; 41 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

• Servizio socio-assistenziale: erogato in forma associata dall’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano” per i Comuni di Cellino Attanasio, , , , , Penna Sant’Andrea (Comuni facenti parte dell’Unione, insieme al Comune di Morro d’Oro), , , , Castiglione Messer Raimondo e ; • Servizio di Polizia Locale: gestito in forma associata dall’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano” dal 1^ luglio 2015 per tutti i Comuni appartenenti all’Unione, fatta eccezione per il Comune di Castellalto. • Servizio di gestione della viabilità e del patrimonio comunale: il servizio viene gestito con risorse proprie. • I servizi cimiteriali ad iniziare dal 2016 sono stati esternalizzati a Cooperativa Sociale.

Di seguito, le società partecipate e gli organismi partecipati e indirizzi dei relativi siti internet:

http://www.ruzzo.it/spit/

http://www.moteambiente.com

http://www.ato5teramo.it/

http://unionecomunivomano.accessocivico.it/?q=amministrazione-rasparente/bilanci

42 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

PARAMETRI INTERNI E MONITORAGGIO DEI FLUSSI

Indicatori finanziari

Il sistema degli indicatori finanziari, ottenuti come rapporto tra valori finanziari e fisici (ad esempio, spesa corrente per abitante) o tra valori esclusivamente finanziari (ad esempio, grado di autonomia tributaria) analizzano aspetti diversi della vita dell'ente per fornire, mediante la lettura di un dato estremamente sintetico, una base di ulteriori informazioni sulle dinamiche che si instaurano a livello finanziario nel corso dei diversi esercizi. Questi parametri, scelti a livello locale o previsti da specifici richiami normativi, forniscono interessanti indicazioni, soprattutto a rendiconto, sulla composizione del bilancio e sulla sua evoluzione nel tempo. Più in generale, questo genere di indicatori rappresenta un metro di paragone per confrontare la situazione reale di un ente con quella delle strutture di dimensione anagrafica e socio-economica simile. Altri tipi di indici, come ad esempio i parametri di deficit strutturale, certificano invece l'assenza di situazioni di pre- dissesto.

Grado di autonomia

Sono indicatori che denotano la capacità dell'ente di riuscire a reperire le risorse (entrate correnti) necessarie al finanziamento delle spese destinate al funzionamento dell'apparato. Le entrate correnti, infatti, sono risorse per la gestione dei servizi erogati al cittadino. Di questo importo totale, i tributi e le entrate extra tributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall'ente. I trasferimenti dello Stato, Regione ed altri Enti costituiscono invece le entrate derivate, in quanto risorse fornite da terzi per finanziare parte della gestione corrente. L’indice di autonomia finanziaria evidenzia la capacità dell’ente di acquisire autonomamente le disponibilità per il finanziamento della spesa, senza il ricorso ai trasferimenti di parte corrente. L’indice di autonomia impositiva permette di approfondire il significato dell’indice di autonomia finanziaria, evidenziando quanta parte delle entrate correnti sia riconducibile al gettito tributario.

INDICATORI DI AUTONOMIA 2012 2013 2014

Autonomia finanziaria Titolo I + Titolo III x 100 90,95 93,01 93,96 Titolo I + II + III

Autonomia impositiva Titolo I x 100 80,79 83,02 83,87 Titolo I + II + III

Grado di rigidità del bilancio

Sono degli indici che denotano la possibilità di manovra dell’ente rispetto agli impegni finanziari di medio o lungo periodo. L'amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse nella misura in cui il bilancio non è già stato vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenza. Conoscere la rigidità del bilancio consente di individuare quale sia il margine operativo a disposizione per assumere nuove scelte di gestione o intraprendere ulteriori iniziative che impegnino quote non residuali di risorse. In questo tipo di contesto, assumono particolare rilevanza il grado di rigidità strutturale, la rigidità per il costo del personale, il grado di rigidità per indebitamento (mutui e prestiti obbligazionari) e l’incidenza del debito totale sul volume complessivo delle entrate correnti. In particolare, l’incidenza degli interessi pass-ivi sulle spese correnti misura la rigidità di spesa corrente connessa alle politiche di investimento poste in essere nei precedenti anni. La sua modifica è connessa ad interventi di natura strutturale sul debito.

43 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

L’indice di spesa corrente pro capite misura la spesa dell’ente per attività ordinaria, rapportata al numero dei cittadini. L’incidenza delle spese del personale sulle spese correnti misura la rigidità di spesa corrente relativa alla spesa per il personale. L’incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti misura la rigidità di spesa corrente connessa alle politiche di investimento poste in essere nei precedenti anni. La sua modifica è connessa ad interventi di natura strutturale sul debito. L’indice di spesa corrente pro capite misura la spesa dell’ente per attività ordinaria, rapportata al numero dei cittadini.

INDICATORI DI RIGIDITA’ DEL BILANCIO 2012 2013 2014

Spese pers.(int.1) + Quote mutui cap.+int Rigidita` spesa corrente x 100 40,18 35,55 36,79 Totale entrate Tit. I + II + III Incidenza degli interessi In teressi passivi passivi sulle spese x 100 5,16 4,91 4,72 Spese Correnti correnti

Spese Correnti Spesa corrente pro-capite € 667,10 € 657,32 € 649,63 n. abitanti

Pressione fiscale e restituzione erariale

Si tratta di un gruppo di indicatori che dovrebbero consentire di conoscere qual è il prezzo pagato dal cittadino per usufruire dei servizi forniti. Allo stesso tempo, questi indici permettono di quantificare con sufficiente attendibilità l'ammontare della restituzione di risorse prelevate direttamente a livello centrale e poi restituite, ma solo in un secondo tempo, alla collettività. Questo tipo di rientro avviene sotto forma di trasferimenti statali in conto gestione (contributi in conto gestione destinati a finanziare, si solito in modo parziale, l'attività istituzionale dell'ente locale. Gli indicatori di pressione finanziaria e tributaria permettono di valutare l’impatto medio delle politiche finanziarie e fiscali sulla popolazione. Secondo una corrente di pensiero tali indici non forniscono una indicazione corretta in quanto potrebbero essere falsati da presenze turistiche, da residenze secondarie, da entrate extra-tributarie non derivanti da erogazione di servizi. Gli indici di intervento erariale e regionale (trasferimenti) permettono di apprezzare l’entità media dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione per singolo cittadino.

INDICATORI DI PRESSIONE FISCALE E RESTITUZIONE 2012 2013 2014 ERARIALE

Pressione finanziaria Titolo I + Titolo III € 682,25 € 677,44 € 677,89 Popolazione Titolo I Pressione tributaria € 609,07 € 605,17 € 605,62 Popolazione

Intervento erariale Trasferimenti statali € 26,24 € 62,88 € 56,76 Popolazione

Intervento regionale Trasferimenti regionali € 14,47 € 11,72 € 11,79 Popolazione

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DISPONIBILITÀ E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Ogni comune fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazione di servizi. La definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi politici, mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di indirizzo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti.

Segretario Comunale Il servizio del Segretario comunale viene assicurato mediante incarichi a scavalco fin dal luglio 2014 e ad intermittenza della durata max di 4 mesi;attualmente il ruolo è ricoperto dalla Dott.ssa Fabiola CANDELORI con incarico fino al al 18.06.2016. Come da autorizzazione della competente Prefettura dell’Aquila – Ufficio Territoriale del Governo - Sezione Reg.le Abruzzo dell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali e della vigente normativa al Segretario spetta un compenso, ragguagliato al periodo di incarico, in misura pari al 15% della retribuzione complessiva in godimento, di cui all’art. 37 , comma 1, lett. da a) ad e) del C.C.N.L. del 16.05.2001 per gli incarichi fino a 60 gg e del 25% per quelli di durata superiore, ai sensi dell’Accordo Nazionale sottoscritto in data 13.01.2009. Con Determinazione del Sindaco l’erogazione del compenso viene concesso ignorando l’istituto “ del cosiddetto dell’accesso”.

Nucleo di valutazione Il D.lgs. 150/2009, ha disciplinato il sistema di valutazione dei dipendenti al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale. Per valutare le strutture, i servizi e i dipendenti il D.Lgs. 150/2009 ha definito il sistema di valutazione. Il soggetto che opera la valutazione della performance deve essere un Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). L’Organismo Indipendente di Valutazione, o meglio IL NUCLEO DI VALUTAZIONE del Comune di Cellino Attanasio è composto dal Segretario comunale e da altri due Segretari comunali che svolgono l’attività a titolo gratuito.

Centri di Responsabilità Cognome e Nome Ruolo Responsabilità Area Economico-Finanziaria (Bilanci e Ravicini Miriana Istruttore direttivo Conti,Programmazione, Mutui e Finanziamenti, Personale economico, Tributi e Tasse, Inventario ); Area Tecnica ( Lavori Pubblici – Viabilità, Manutenzione impianti , rifiuti, appalti e contratti, Pronto Intervento, Edilizia privata, Patrimonio ed E.R.P. limitatamente all’attuazione dei PIANI e Di Clemente Nino Istruttore direttivo delle manutenzioni); oltre dall’ 01.01.2016 ( fine gestione transitoria già dal 01.07.2015: funzioni ex P .M. gestione assosciata Unione dei Comuni) commercio e servizi affini (SUAP); Area Amministrativa: -Affari Generali (Segreteria , Affari generali, Organi Istituzionali; Corrispondenza e archivio; copia e supporti; partecipazione e relazione con i cittadini; servizi di amministrazione, personale giuridico); -Servizi stato civile, anagrafe, elettorale e leva e cittadinanza; -Servizi scolastici e sociali (Istruzione Di Giosia Francesca Istruttore direttivo Pubblica, Assistenza scolastica, servizi culturali e turistici, sport e tempo libero e promozione sociale );

oltre dall’ 01.01.2016 ( fine gestione transitoria già dal 01.07.2015: funzioni ex P .M. gestione assosciata Unione dei Comuni) albo pretorio, notifiche atti;

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Struttura organizzativa

1 - SERVIZIO AFFARI AMM.VI / DEMOGRAFICI UFFICIO DI SEGRETERIA E PROTOCOLLO - SERVIZI SOCIALI E SCUOLE UFFICIO STATO CIVILE – ANAGRAFE – ELETTORALE E LEVA

Profilo Professionale Organico Categoria PEO Tempo Pieno ISTRUTTORE DIRETTIVO DI Giosia Francesca * D1 D1 SI

ESEC. AMMINISTRATIVO Piccioni Antonio B3 B6 SI

ESEC. AMMINISTRATIVO Carità Vincenzina ** B3 B5 SI P.T. AUTISTA SCUOLABUS Astolfi Eldoro B3 B4 97,22% P.T. AUTISTA SCUOLABUS Cori Pino B3 B4 97,22% P.T. AUTISTA SCUOLABUS Martelli Pierino B3 B4 97,22%

* con incarico al CdA della Ruzzo Reti SpA fino al mese di giugno 2016.

** per 2015 fino al 31.03.2015 in malattia; dal 01.04.2015 al 30.11.2015 congedo ex.-L.104/92 ; dal 01.12.2015 a tutto il 18.05.2015 in malattia; attualmente in ferie in attesa di collocamento a riposo previsto a partire dal 1^ agosto 2016.

2 - SERVIZIO AMMINISTRATIVO - ECONOMICO FINANZIARIO

UFFICIO DI RAGIONERIA E TRIBUTI

Profilo Professionale Organico Categoria Tempo PEO Pieno ISTRUTTORE DIRETTIVO Ravicini Miriana D1 D1 SI

3 - SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO

UFFICIO LAVORI PUBBLICI – URBANISTICA – AMBIENTE UFFICIO SERVIZI MANUTENTIVI

Profilo Professionale Organico Categoria Tempo Pieno PEO

ISTR. DIRETTIVO GEOMETRA Di Clemente Nino D1 D5 SI ISTR. ESECUTORE GEOMETRA Pavone Giuseppe C1 C1 SI COLLAB. TECNICO - OPERAIO Del Papa Franco B3 B6 SI * COLLAB.TECNICO - OPERAIO Pagliaroli Michele B1 B2 SI ESEC. TECNICO -ELETTRICISTA Di Patre Ennio B3 B5 SI

ESECUTORE TECNICO-OPERAIO Di Nicola Adriano B3 B4 SI

* anche mansioni di autista scuolabus all’ocorrenza in caso di assenza dei titolari (quale ex-Autista Scuolabus);

Dal 1^ luglio 2015 è stato avviato il servizio di Polizia Locale Associato con trasferimento del relativo personale (n.1 unità) all’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano”.

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La gestione del personale: il quadro normativo nel 2016 Nel quadro normativo in materia di personale che si delinea per le Amministrazioni locali sul presente esercizio finanziario, permane e anzi si rafforza l’orientamento al massimo contenimento della spesa, in linea con le finalità generali di riequilibrio della finanza pubblica. La legge di stabilità 2016, infatti, restringe ulteriormente i margini di manovra in tema di reclutamento di personale, anche nel momento in cui il blocco assunzionale legato alla ricollocazione del personale delle Province. Si evidenziano di seguito le nuove prescrizioni circa le due generali tipologie di vincoli cui sono soggetti gli Enti locali, e cioè il contenimento della spesa di personale e le limitazioni alle assunzioni di nuovo personale, sia a tempo indeterminato sia con tipologie di lavoro flessibile.

Il contenimento della spesa L'art. 1, comma 557, della legge 296/2006, rappresenta attualmente il punto di riferimento normativo che impone l’obbligo, per le Amministrazioni Locali, di assicurare la riduzione delle spese di personale. Tre sono le azioni che il legislatore individua allo scopo di garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale: > riduzione dell'incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti attraverso "parziale reintegrazione dei cessati e il contenimento della spesa per il lavoro flessibile"; > razionalizzazione e snellimento delle strutture, anche attraverso l'accorpamento di uffici; > contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa.

Queste azioni possono essere modulate dagli enti territoriali "nell'ambito della propria autonomia", dunque con margini di applicazione modulabili in base alla propria specificità, fermo restando l’obiettivo generale. Tuttavia, un recente orientamento della Corte dei Conti sezione autonomie (n. 27/2015) impone che la riduzione del rapporto percentuale tra spesa di personale e spesa corrente costituisca un parametro cogente e non una mera indicazione di principio: addirittura, la corte indica un elemento di raffronto puntuale nella media dello stesso indicatore per gli anni 2011-2013, da paragonare al valore dell’anno corrente; l’eventuale superamento di tale limite impone il blocco delle assunzioni. Le conseguenze distorsive alle quali questo approccio può condurre sono di tutta evidenza anche agli occhi dei non addetti ai lavori. Può accadere infatti che un Comune nel quale il costo del personale resta invariato ma cala la spesa corrente per un contenimento delle uscite, finisca per non poter assumere nonostante abbia mantenuto una politica finanziaria virtuosa. Per il resto, permane il parametro introdotto dal D.L. 90/2014, con il quale viene superato il concetto di tetto di spesa “dinamico” per stabilire un limite univoco e non mutevole, cioè la spesa media di personale sul triennio 2011-2013. Sono inoltre confermati altri limiti e tagli di spesa che si configurano come “concorrenti” rispetto all’obbligo di riduzione dei costi di personale nel loro complesso: > mantenimento della spesa per lavoro flessibile (tempo determinato, convenzioni, contratti di collaborazione coordinata e continuativa, contratti di formazione-lavoro, rapporti formativi, somministrazione di lavoro, lavoro accessorio) entro la spesa sostenuta nel 2009; > riduzione del 50% della spesa per formazione e missioni rispetto a quanto speso nel 2009.

Per quanto riguarda in particolare il fondo per la produttività del personale, oltre al consolidamento dei tagli effettuati nel periodo 2011-2014 per effetto del D.L. 78/2010, si aggiungono altre riduzioni: il Fondo 2016 infatti non potrà superare l’ammontare di quello del 2015 se non per alcune limitate eccezioni, e in più dovrà essere ridotto in misura proporzionale rispetto alla diminuzione del personale in servizio rispetto all’anno precedente. Una misura che tende a limitare ulteriormente le possibilità di incentivazione del personale più meritevole, non consentendo di destinare nuove risorse nemmeno in presenza di effettivi risultati di miglioramento qualitativo dei servizi.

Il limite alle assunzioni di personale Le possibilità assunzionali a tempo indeterminato degli Enti locali sono state oggetto di profonda revisione con la legge di stabilità 2016. Le percentuali di turnover, da ultimo ridefinite con il D.L. n. 90/2014 che fissava un valore di assunzioni dall’esterno pari all’80% di quella del personale di ruolo cessato nell’anno 2016 e 2017 e al 100% dal 2018, sono state radicalmente ridotte. A partire da quest’anno, la possibilità di reclutare nuovo personale di ruolo (ad esclusione quindi delle mobilità, che restano a questi fini “neutre”), è consentita solo nella misura del 25% delle cessazioni intervenute nell’anno precedente. Solo per le Unioni, oltre che per i comuni nati da fusione, questo limite è fissato nel turnover pieno, cioè in misura pari al 100% del “controvalore” delle cessazioni del 2015. In via derogatoria e solo per il 2016, il turnover integrale è concesso anche agli enti che abbiano un rapporto tra spesa di personale e spese correnti inferiore al 25%.

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Il tutto, peraltro, è ancora in attesa di trovare effettiva applicazione per effetto del blocco legato alla ricollocazione del personale provinciale secondo la legge di stabilità 2015. Come noto, tale normativa aveva bloccato in modo drastico qualsiasi possibilità di assunzione a tempo indeterminato che non provenisse dai ruoli delle province e città metropolitane. Nel corso del 2015, in modo molto disomogeneo sul territorio nazionale e non senza difficoltà, il percorso di riallocazione del personale provinciale in eccedenza si è avviato e sta trovando soluzione per lo più grazie all’acquisizione dei dipendenti in sovrannumero da parte delle Regioni. In Abruzzo questo passaggio non può ancora dirsi completato. La legge di stabilità 2016, recependo le istanze delle regioni più efficienti nel processo di riordino istituzionale, ha disposto che le ordinarie facoltà assunzionali sono ripristinate nel momento in cui il dipartimento Funzione Pubblica, mediante una semplice comunicazione sul portale “Mobilità.gov”, comunica l’avvenuto completamento della ricollocazione del personale. Ad oggi questo adempimento non si è ancora concretizzato, ma dovrebbe essere ormai di imminente attuazione; nelle more, resta il pressoché totale blocco delle assunzioni, anche per mobilità.

Programmazione fabbisogno del personale annuale e triennale Il quadro normativo sintetizzato ha prodotto e continuerà a produrre effetti negativi sulle potenzialità operative dell'Amministrazione comunale. Se la finalità di contenimento della spesa può trovare il fondamento in motivazioni di ordine generale rispetto alle esigenze di finanza pubblica, la modalità con cui il legislatore e la magistratura contabile hanno declinato il complesso sistema dei vincoli sul costo di personale ha molto spesso impedito una reale programmazione dei fabbisogni di risorse umane.

Il forte contenimento del turnover, in considerazione del previsto collocamento a riposo di una dipendente – Esec. Amm. va - a decorrere dal 1^ agosto 2016 (già assente per tutto il 2015 e per tutto il 2016 ha prodotto ) e produrrà una consistente riduzione delle risorse umane a disposizione del Comune per l'erogazione dei servizi e degli interventi di propria competenza.

Allo stesso tempo, per il personale esistente, le altre disposizioni in materia di spesa per il personale delineano un quadro sempre più rigido, tale da rendere l’utilizzo strategico delle politiche del personale una leva di sempre minore efficacia. Si pensi al blocco della contrattazione nazionale dal 2009, ai ridotti margini per un’incentivazione realmente premiante, al budget per formazione e aggiornamento del tutto insufficiente; il tutto insieme a una fisiologica crescita dell’età media della forza lavoro. Su queste premesse, risulta estremamente difficile, se non impossibile, non solo pianificare una reale programmazione dei fabbisogni e un percorso dello sviluppo delle risorse umane, ma in alcuni casi esiste il concreto rischio di compromettere la stessa possibilità da parte dei Comuni, anche di quelli più virtuosi, di erogare i servizi dovuti ai propri cittadini.

Pertanto, come già accennato in precedenza, allo stato attuale il Comune si trova impossibilitato a pianificare un reale fabbisogno di risorse umane.

Al fine di assicurare i servizi essenziali dell’Ente gli istituti giuridici a cui poter ricorrere sono, nei limiti consentiti dalla normativa, i sotto indicati: - utilizzo di personale di altri Comuni mediante attivazione delle disposizioni di cui all’art. 1 comma 557 della Legge n. 311/2004, in caso di assenze prolungate per motivazioni diverse dal congedo ordinario ed al fine di non creare disservizi; - utilizzo di personale di altri Comuni ai sensi dell’art. 14 del C.C.N.L. del 22.01.2004; - utilizzo personale ex- art. 7 D. Lgs. vo 468/1997 -personale in mobilità ed in capo ai medesimi valutazione di eventuali integrazioni;

Richiamata la normativa di riferimento, la precedente G.C. 52 del 28.07.2015 e le intervenute modifiche per quanto anche al D.Lgs.vo 118/2011 a partire dall’01.01.2016, la presente presa d’atto viene assunta amiche ai fini del suo inserimento nel D.U.P..

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PIANO DI ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI

Il decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito con legge n. 133 del 6 agosto 2008, all’art. 58, rubricato ”Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni e altri Enti locali”, al comma 1prevede che per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, Province,Comuni e altri Enti locali, ciascun Ente con delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobiliari ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, redigendo il ”Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ” da allegare al Bilancio di Previsione;

Come APPROVATO da deliberazione del C.C. N. 13 del 03.06.2010, integrato da deliberazione del C.C. 37 del 14.2.2011, poi valorizzato con Determinazione Ufficio Tecnico n. 285/ 512 Reg.Gen.le del 18.10.2013 di seguito si riportano gli estremi deI n. 8 immobili ricompresi nel vigente “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” , dando atto del suo inserimento nel D.U.P.:

N^ 1 2 3 4

Ex alloggio case Ex alloggio case Ex alloggio case Ex alloggio case DESCRIZIONE popolari in loc.tà popolari in loc.tà Case popolari in loc.tà Case popolari in loc.tà DEL BENE Case Carnevali Carnevali Carnevali Case Carnevali ATTUALE Utilizzo in Utilizzo in disuso Utilizzo in disuso Utilizzo in disuso DESTINAZIONE disuso

E5 ZONA P.R.E. E5 E5 E5 Zona Agricola ATTUALE Zona Agricola normale Zona Agricola normale Zona Agricola normale normale

NUOVA E5 E5 E5 E5 DESTINAZIONE Zona Agricola Zona Agricola normale Zona Agricola normale Zona Agricola normale URBANISTICA normale

FOGLIO 40 40 40 40 PARTICELLA 221/ Sub .7 221/ Sub .8 221/ Sub .9 221/ Sub .10

Consistenza Vani 3,5 Vani 3,5 Vani 3,5 Vani 3,5 Categoria A/ 4 classe 2 A/ 4 classe 2 A/ 4 classe 2 A/ 4 classe 2 RENDITA € 77,73 € 77,73 € 77,73 € 77,73 CATASTALE VALORE CATASTALE € 13.058,64 € 13.058,64 € 13.058,64 € 13.058,64 ( ai fini IMU) VALORE DI € 3.000,00 € 3.000,00 € 3.000,00 € 3.000,00 MERCATO

INTERVENTO Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno PREVISTO

49 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

N^ 5 6 7 8

Ex alloggio case Ex alloggio case Ex alloggio case Ex alloggio case DESCRIZIONE popolari in loc.tà popolari in loc.tà Case popolari in loc.tà Case popolari in loc.tà DEL BENE Case Carnevali Carnevali Carnevali Case Carnevali ATTUALE Utilizzo in Utilizzo in disuso Utilizzo in disuso Utilizzo in disuso DESTINAZIONE disuso

E5 ZONA P.R.E. E5 E5 E5 Zona Agricola ATTUALE Zona Agricola normale Zona Agricola normale Zona Agricola normale normale

NUOVA E5 E5 E5 E5 DESTINAZIONE Zona Agricola Zona Agricola normale Zona Agricola normale Zona Agricola normale URBANISTICA normale FOGLIO 40 40 40 40

PARTICELLA 221/ Sub .3 221/ Sub .4 221/ Sub .5 221/ Sub .6

Consistenza Vani 3 Vani 3,5 Vani 3,5 Vani 4

Categoria A/ 3 classe 1 A/ 4 classe 2 A/ 4 classe 2 A/ 4 classe 2 RENDITA € 88,31 € 77,73 € 77,73 € 88,83 CATASTALE VALORE CATASTALE € 14.836,08 € 13.058,64 € 13.058,64 € 14.923,44 ( ai fini IMU) VALORE DI € 3.186,00 € 2.804,00 € 2.804,00 € 3.206,00 MERCATO INTERVENTO Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno PREVISTO L'inserimento degli immobili nel piano suddetto ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile.

50 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

SOSTENIBILITÀ DELL'INDEBITAMENTO NEL TEMPO

Le risorse proprie del comune e quelle ottenute da terzi (contributi in conto capitale) possono non essere sufficienti a coprire il fabbisogno per investimenti. In tale circostanza il ricorso all’indebitamento può essere un'alternativa utile ma sicuramente onerosa. Ogni mutuo comporta, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, il pagamento delle quote annuali per interesse e il rimborso progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente la cui entità va finanziata con riduzione di pari risorse ordinarie. L'equilibrio del bilancio corrente si fonda, infatti, sul pareggio tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso mutui). Il ricorso al credito va quindi ponderato in tutti i sui aspetti, e questo anche in presenza di una disponibilità residua sul limite massimo degli interessi passivi pagabili dall'ente. Il debito residuo dei mutui in essere al 31/12/2015 per n. 47 posizioni e fino a tutto il 2031 ammonta a pari ad € 1.327.637,13 oltre interessi pr un ammontare di € 456.609,08 , e quindi per un totale di € 1.784.246,21 .

La Legge di stabilità 2014 ha introdotto limiti meno restrittivi per l’assunzione di mutui. Il provvedimento è andato, infatti, a modificare il limite di indebitamento di cui all’art. 204 del TUEL, il cui mancato rispetto preclude la possibilità di contrarre nuovi prestiti, aumentandolo all’8%. La norma, che nel corso degli ultimi anni era stata oggetto di numerose modifiche, fissava precedentemente il raggiungimento di un indebitamento non superiore al 6% entro l’anno 2014 (D.L. 28/06/2013, n. 76). Il limite di indebitamento consente il ricorso al debito mediante l’apertura di nuovi mutui, ma non lo consente (o lo consente in misura molto limitata) l’obbligo del rispetto dei vincoli di finanza pubblica patto di stabilità prima, e pareggio di bilancio ora). Le limitazioni imposte, nonostante le modifiche, restano molto penalizzanti sul fronte dell’indebitamento, soprattutto in un momento storico in cui gli interessi passivi sono a livelli bassissimi.

Nell’anno 2016 si procederà alla contrazione di un mutuo di € 150.000,00 con il credito Sportivo a “tasso zero” e con ammortamento quindicinnale, come da G.C. n. 29 del 07.05.2015, avente per oggetto:” RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO SPORTIVO DI BASE ESISTENTE (CAMPO DI CALCIO) - BANDO "500 IMPIANTI SPORTIVI DI BASE " con Istituto di Credito Sportivo : APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE”..

Di seguito, il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento.

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI ESERCIZIO 2016 ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/20

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) 1.398.56200 2) Trasferimenti correnti (titolo II) 156.580,00 3) Entrate extratributarie (titolo III) 175.778,00

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI 1.730.920,00 SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale (1.730.920,00 x 8%)= 138.473,60

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL 66.704,35 autorizzati fino al 31/12/ esercizio precedente

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL 0,00 autorizzati nell'esercizio in corso (150.000,00 a tasso zero=0)

Contributi erariali in c/interessi su mutui 0,00

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento 0,00

Ammontare disponibile per nuovi interessi 71.769,25

TOTALE DEBITO CONTRATTO

Debito contratto al 31/12/ esercizio precedente 1.327,637,13

Debito autorizzato nell'esercizio in corso 150.000,00

TOTALE DEBITO DELL'ENTE 1.477.637,13

51 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

OPERE PUBBLICHE E RELATIVA PROGRAMMAZIONE

Gli investimenti, a differenza della spesa corrente che trova compimento in tempi rapidi, richiedono talora modalità di realizzazione ben più lunghe. Vincoli del patto di stabilità, difficoltà di progettazione, aggiudicazione degli appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi, possono far sì che i tempi di realizzazione di un investimento abbraccino più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione, si verifica quando il progetto di partenza ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di circostanze non previste, con la conseguenza che il quadro economico dell'opera debba essere soggetto a perizia di variante . Si riportano le principali schede allegate al Programma triennale delle OO.PP. adottato con deliberazione della Giunta Comunale n.71 del 13/10/2015 con riferimento al triennio 2016/2018, con gli opportuni aggiornamenti come di seguito e dando atto del suo inserimento nel D.U.P.:

SCHEDA 1 : PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2016/2018 DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNE DI CELLINO ATTANASIO

QUADRO DELLE RISORSE DISPONIBILI

Arco temporale di validità del programma Disponibilità Disponi bilità Disponibilità TIPOLOGIE RISORSE Finanziaria Finanziaria Finanziaria Importo Totale Secondo Primo anno Terzo anno anno Entrate aventi destinazione vincolata per legge 965.560,00 // // 965.560,00

Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo // // // // Entrate acquisite mediante apporti di capitali // // // // privati Trasferimento di immobili ex art. 53, commi 6 e // // // // 7, D.Lgs. n. 163/2006 Stanziamenti di bilancio 146.168,49 146.168,49 146.168,49 438.505,47

Altro A.A. 2015 14.440,00 // // 14.440,00

Totali 1.126.168,49 146.168,49 146.168,49 1.418.505,47

52 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

1.2 - Scheda 2: ARTICOLAZIONE DELLA COPERTURA FINANZIARIA

Stima dei costi del programma Apporto di N. Priorità Cessione capitale Progr. Descrizione intervento 1° Anno 2° Anno 3° Anno (*) Totale immobili privato 2016 2017 2018 LAVORI DI CONSOLIDAMENTO FRANE E RIPRISTINO VIABILITA' LOC.TA' VALVIANO 1 I LAVORI ALLA DATA DEL 19.05.2016 RISULTATI AGGIUDICATI ALL'IMPRESA EDIL ASFALTI SRL “ 1 580.000,00 0.00 0.00 580.000,00 N 0.00 MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA - INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA ALLE VIGENTI NORMATIVE( di sicurezza, igiene , superamento barriere architettoniche ed effic.energetico) 2 ALLA DATA DEL 12.02.2016 RISULTA APRROVATO IL PROGETTO ALLO STATO"DEFINITIVO"- ASSEGNAZIONE DEI FONDI come da giusta graduatoria al 3^ posto D.G.R. 205 DEL 30.03.2016 . 1 400.000,00 0.00 0.00 400.000,00 N 0.00

(*) vedi art. 21, comma 3 , D. Lgs. N. 50/2016, secondo le priorità indicate dall’Amministrazione con una scala in tre livelli (1 = massima priorità – 3 = minima priorità)

1.3 – Scheda 3: ELENCO ANNUALE 2016

Responsa Stima tempi di Conformità Stato bile Importo Priorit Importo progettazio esecuzione DESCRIZIONE INTERVENTO del totale Finalità à Trim/Anno annualità ne Trim/Anno procedim intervento URB AMB (*) inizio approvata fine lavori ento lavori

LAVORI DI CONSOLIDAMENTO FRANE E RIPRISTINO VIABILITA' LOC.TA' VALVIANO I LAVORI ALLA DATA DEL 19.05.2016 Di RISULTATI AGGIUDICATI ALL'IMPRESA EDIL Clemente ASFALTI SRL “ Nino 580.000,00 580.000,00 COP S S 1 PD 2/2016 4/2016 MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA -INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA ALLE VIGENTI NORMATIVE( di sicurezza, igiene , superamento barriere architettoniche ed effic.energetico) ALLA DATA DEL 12.02.2016 RISULTA APRROVATO IL PROGETTO ALLO STATO"DEFINITIVO"- ASSEGNAZIONE DEI Di FONDI come da giusta graduatoria al 3^ posto D.G.R. Clemente 205 DEL 30.03.2016 . Nino 400.000,00 400.000,00 COP S S 1 PD 4/2016 4/2018

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1.4 – CRONOPROGRAMMA PROGRAMMA TRIENNALE

2016 Anno del Miss/ Cronoprogramma SPESE DI INVESTIMENTO Piano Fonti di finanziamento Prog 2016 2016 2017 2018 M.08 LAVORI DI CONSOLIDAMENTO FRANE E RIPRISTINO Finanziamento VIABILITA' LOC.TA' VALVIANO P.01 I LAVORI ALLA DATA DEL 19.05.2016 RISULTATI regionale AGGIUDICATI ALL'IMPRESA EDIL ASFALTI SRL “ 580.000,00 * 580.000,00 0,00 Protezione Civile M.04 MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA - INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA ALLE VIGENTI Finanziamento P.02 NORMATIVE( di sicurezza, igiene , superamento barriere regionale architettoniche ed effic.energetico) ALLA DATA DEL 12.02.2016 RISULTA APRROVATO IL per Euro 385.560,00 PROGETTO ALLO STATO"DEFINITIVO"- ASSEGNAZIONE DEI A.A. per Euro 14.440,00 FONDI come da giusta graduatoria al 3^ posto D.G.R. 205 DEL 30.03.2016 . 400.000,00 100.000,00 150.000,00 150.000,00

*) Iscrizione in bilancio D. Lgs. vo 118/2011 residui 2015 /comp. 2016

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comp6.2 ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)

Anno di Importo Descrizione (oggetto dell'opera) impegno Fonti di finanziamento fondi Totale Già liquidato Da liquidare (descrizione estremi)

LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA 2013 130.000,00 0,00 130.000,00 CONTRIBUTO DELIBERA CIPE N. 6 DEL 20.01.2012 - G.D'ERASMO ALLA DATA DEL 31.12.2015 RISULTANO AGGIUDICATI DIRETTAMENTE DALL'EX-PROVVEDITORATO DI TERAMO LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA 2015 * 400.000,00 0,00 400.000,00 CONTRIBUTO D.L. 21.06.2013, N. 69"NUOVI PROGETTI DI ELEMENTARE CAPOLUOGO con annessa scuola materna INTERVENTI" ALLA DATA DEL 12.05.2015 RISULTA APROVATO IL PROGETTO ALLO STATO DEFINITIVO . LAVORI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SCUOLA MEDIA 2015 * 570.000,00 0,00 570.000,00 CONTRIBUTO Fondi Delibera CIPE N. 47/2009 - Decreto - Comm.Ricostr.89/2011 ALLA DATA DEL 24.03.2016 RISULTA APRROVATO IL PREGETTO ALLO STATO "PRELIMINARE" LAVORI DISSESTO IODROGEOLOGICO LOC.TA' 2015* 346.000,00 0,00 346.000,00 CONTRIBUTO FONDI PAIN ( PIANO ASSETTO QUADRACCION IDROGEOLOGICO NAZIONALE- MINISTERIALI ) - I LAVORI ALLA DATA DEL 10.05.2016 RISULTATI AGGIUDICATI ALL'IMPRESA SO.CO.BEN .SAS . LAVORI RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO 2015 * 150.000,00 0,00 150.000,00 CONTRIBUTO Fondi "500 impianti Credito Sportivo" da Istituto NORMATIVE DI SICUREZZA IMPIANTO CAMPO SPORTIVO Credito Sportivo - ( MUTUO "a tasso zero") C.DA SELVA - ALLA DATA DEL 07.05.2015 RISULTA APRROVATO IL PROGETTO ALLO STATO "PRELIMINARE"

*) Iscrizione in bilancio Dlgs.vo 118/2011 residui 2015 /comp.2016 e come da piano OO.PP. Delibera C.C. 20 del 31.08.2015, avente per oggetto: “APPROVAZIONE PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE 2015/2017 ED ELENCO ANNUALE 2015 – 2015/2017”.

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TRIBUTI E POLITICA TRIBUTARIA

Il sistema di finanziamento del bilancio risente molto sia dell'intervento legislativo in materia di trasferimenti dello stato a favore degli enti locali che, in misura sempre più grande, del carico tributario applicato sui beni immobili presenti nel territorio. Il federalismo fiscale riduce infatti il trasferimento di risorse centrali e, teoricamente, accentua la presenza di una politica tributaria decentrata. Le manovre finanziarie che si sono succedute in questi anni hanno portato ad una significativa riduzione delle risorse disponibili in capo ai Comuni a causa della progressiva riduzione dei trasferimenti da parte dello stato e dei vincoli alla spesa. Gli interventi volti al risanamento della finanza pubblica e al rispetto degli obiettivi fissati in sede europea, nel quadro definito dal patto di stabilità interno, sono gravati quasi interamente sulla spesa dei Comuni, nonostante questa rappresenti non più del 40% del totale della spesa pubblica. I tagli ai trasferimenti hanno messo la maggior parte dei comuni nella condizione di colmare le minori entrate non solo con tagli alla spesa ma principalmente con manovre sulle entrate proprie. La penultima modifica a questo sistema si è avuta con l'introduzione dell'imposta unica comunale (IUC), i cui presupposti impositivi sono: il possesso di immobili e la fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia di chi possiede che di chi utilizza il bene, e della tassa sui rifiuti (TARI), destinata a sostituire la TARES e a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Il presupposto oggettivo della TARI è il possesso di locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il presupposto della TASI è il possesso di fabbricati, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell'imposta IMU, di aree scoperte nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti. La Legge di Stabilità 2016, approvata dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 15 Ottobre, prevede l’abolizione dell’imposta sulla prima casa, sui terreni agricoli e sugli imbullonati. Per quanto appreso verrà abolita la TASI, cioè l’imposta sui servizi indivisi, sulle prime abitazioni che già non pagavano l’IMU. In sintesi le novità sembrano essere: • Eliminazione dell'IMU e della TASI su tutte le abitazioni principali non di lusso • Rimangono IMU e TASI sugli immobili destinati ad abitazione principale se appartenenti alle categorie A1 (abitazioni di pregio), A8 (ville) e A9 (castelli). • Eliminazione della Tasi a carico degli inquilini. • Le seconde pertinenze della prima casa, cioè C2 (magazzini, depositi), C6 (stalle, scuderie, garage e posti auto) e C7 (tettoie chiuse), continueranno ad essere soggette all'IMU e alla TASI. • Non si realizza l’accorpamento tra IMU e TASI: continueranno dunque a coesistere le due imposte.

I principali tributi gestiti sono riportati nella tabella alla pagina seguente. Per facilità di comprensione sono ancora riportati sia gli importi relativi alla TASI che quelli relativi al Fondo di Solidarietà Comunale come da situazione precedente alla Legge di Stabilità 2016. Questo nell’ipotesi che la somma delle due voci rimanga invariata, grazie alla compensazione sul fondo, dato che il Comune di Cellino Attanasio aveva scelto di non applicare la TASI sugli immobili che già scontano l’IMU.

56 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Tributo Gettito previsto 2016 2017 2018

IMU 180.000,00 180.000,00 180.000,00

TASI 0,00 0,00 0,00

TARI 302.680,00 302.680,00 302.680,00

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF 80.500,00 80.500,00 80.500,00

IMPOSTA COMUNALE PUBBLICITA’ 640,00 640,00 640,00

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE 824.242,00 824.242,00 824.242,00

TOSAP 4.200,00 4.200,00 4.200,00

RECUPERO IMPOSTE 5.000,00 5.000,00 5.000,00

ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE 1.300,00 1.300,00 1.300,00

TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE 1.398.562,00 1.398.562,00 1.398.562,00

57 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

TARIFFE E COSTO DEI SERVIZI

Il sistema tariffario, diversamente dal tributario, è rimasto generalmente stabile nel tempo, garantendo così sia all’ente che al cittadino un quadro di riferimento duraturo, coerente e di facile comprensione. La disciplina di queste entrate è semplice ed attribuisce alla P.A. la possibilità o l’obbligo di richiedere al beneficiario il pagamento di una controprestazione. Le regole variano a seconda che si tratti di un servizio istituzionale piuttosto che a domanda individuale. Il prospetto riporta i dati salienti delle principali tariffe in vigore.

Gettito previsto Provento extra-tributario 2016 2017 2018

DIRITTI DI SEGRETERIA E ROGITO 11.680,00 11.680,00 11.680,00

PROVENTI MENSA SCOLASTICA 48.000,00 48.000,00 48.000,00

PROVENTI COLONIA MARINA 7.200,00 7.200,00 7.200,00

PROVENTI TRASPORTO SCOLASTICO 6.340,00 6.340,00 6.340,00

SERVIZI CIMITERIALI 35.304,00 35.304,00 35.304,00

PROVENTI DA ALTRI SERVZI 1.790,00 1.790,00 1.790,00

TOTALE ENTRATE DA SERVIZI 110.314,00 110.314,00 110.314,00

CANONE ATTRAVERS. TERRITORIO 11.011,00 11.011,00 11.011,00

FITTI DA FABBRICATI 19.758,00 19.758,00 19.758,00

CONCESSIONI 4.000,00 4.000,00 4.000,00

ALTRI PROVENTI 553,00 553,00 553,00

TOTALE PROVENTI DA BENI 35.322,00 35.322,00 35.322,00

INTERESSI DIVERSI 220,00 220,00 220,00

RIMBORSO SGE 9.500,00 9.500,00 9.500,00 RIMBORSO CONVENZIONI E DISTACCHI 7.507,00 10,00 10,00 PERSONALE RIMBORSO ONERI MUTUI SERV.IDRICO 8.215,00 8.215,00 8.215,00 INTEGRATO

ALTRE ENTRATE 4.700,00 4.700,00 4.700,00

TOTALE RIMBORSI E ALTRE CORRENTI 30.142,00 22.645,00 22.645,00

TOTALE ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE 175.778,00 168.281,00 168.281,00

58 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

QUADRO GENERALE DELLE ENTRATE

COMUNE DI CELLINO ATTANASIO Prov.TE BILANCIO DI PREVISIONE ENTRATE 2016

TITOLO RESIDUI PRESUNTI PREVISIONI TIPOLOGIA DENOMINAZIONE ALTERMINE DEFINITIVE PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO DELL'ESERCIZIO 2015 DELL'ANNO 2015 2016 2017 2018

Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (1) previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (1) previsioni di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 Utilizzo avanzo di Amministrazione previsioni di competenza 11.937,00 74.353,00 - di cui avanzo vincolato utilizzato anticipatamente (2) previsioni di competenza 0,00 Fondo di Cassa all'1/1/esercizio di riferimento previsioni di cassa 306.653,81 426.035,21

TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

10101 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 1.221.277,86 previsione di competenza 725.080,00 574.320,00 574.320,00 574.320,00 previsione di cassa 1.809.483,91 1.783.417,86

10102 Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamento della sanità 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

10103 Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

10104 Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

10301 Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali 44.516,53 previsione di competenza 778.336,00 824.242,00 824.242,00 824.242,00 previsione di cassa 1.081.147,80 822.852,53

10302 Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione o Provincia autonoma 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

10000 Totale TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 1.265.794,39 previsione di competenza 1.503.416,00 1.398.562,00 1.398.562,00 1.398.562,00 previsione di cassa 2.890.631,71 2.606.270,39 TITOLO 2 Trasferimenti correnti

20101 Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche 298.606,07 previsione di competenza 368.952,00 156.580,00 117.670,00 100.588,00 previsione di cassa 224.479,12 463.123,07

20102 Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

20103 Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

20104 Tipologia 104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

20105 Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal Resto del 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00

59 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

Mondo previsione di cassa 0,00 0,00

20000 Totale TITOLO 2 Trasferimenti correnti 298.606,07 previsione di competenza 368.952,00 156.580,00 117.670,00 100.588,00 previsione di cassa 224.479,12 463.123,07 TITOLO 3 Entrate extratributarie

30100 Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione 226.062,67 previsione di competenza 149.009,00 156.336,00 156.336,00 156.336,00 dei beni previsione di cassa 277.474,30 382.398,67

30200 Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 delle irregolarità e degli illeciti previsione di cassa 0,00 0,00

30300 Tipologia 300: Interessi attivi 342,44 previsione di competenza 310,00 220,00 220,00 220,00 previsione di cassa 606,81 562,44

30400 Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

30500 Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 97.511,39 previsione di competenza 33.177,00 19.222,00 11.725,00 11.725,00 previsione di cassa 120.625,31 116.733,39

30000 Totale TITOLO 3 Entrate extratributarie 323.916,50 previsione di competenza 182.496,00 175.778,00 168.281,00 168.281,00 previsione di cassa 398.706,42 499.694,50 TITOLO 4 Entrate in conto capitale

40100 Tipologia 100: Tributi in conto capitale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

40200 Tipologia 200: Contributi agli investimenti 1.844.047,72 previsione di competenza 3.206.741,00 386.560,00 1.000,00 1.000,00 previsione di cassa 4.274.226,33 1.845.047,72

40300 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

40400 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 47.437,57 previsione di competenza 35.000,00 35.000,00 35.000,00 35.000,00 previsione di cassa 82.437,57 82.437,57

40500 Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 66.796,84 previsione di competenza 20.000,00 20.000,00 20.000,00 20.000,00 previsione di cassa 73.878,81 86.796,84

40000 Totale TITOLO 4 Entrate in conto capitale 1.958.282,13 previsione di competenza 3.261.741,00 441.560,00 56.000,00 56.000,00 previsione di cassa 4.430.542,71 2.014.282,13 TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie

50100 Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

50200 Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termine 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

50300 Tipologia 300: Riscossione crediti di medio-lungo termine 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

50400 Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

50000 Totale TITOLO 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TITOLO 6 Accensione Prestiti

60100 Tipologia 100: Emissione di titoli obbligazionari 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

60200 Tipologia 200: Accensione prestiti a breve termine 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

60300 Tipologia 300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo 173.970,80 previsione di competenza 150.000,00 0,00 0,00 0,00 60 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO

termine previsione di cassa 23.970,80 173.970,80

60400 Tipologia 400: Altre forme di indebitamento 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00

60000 Totale TITOLO 6 Accensione Prestiti 173.970,80 previsione di competenza 150.000,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 23.970,80 173.970,80 TITOLO 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

70100 Tipologia 100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 previsione di competenza 491.593,00 466.755,00 466.755,00 466.755,00 previsione di cassa 475.527,00 466.755,00

70000 Totale TITOLO 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 previsione di competenza 491.593,00 466.755,00 466.755,00 466.755,00 previsione di cassa 475.527,00 466.755,00 TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro

90100 Tipologia 100: Entrate per partite di giro 3.660,70 previsione di competenza 345.000,00 345.000,00 345.000,00 345.000,00 previsione di cassa 245.932,47 349.026,93

90200 Tipologia 200: Entrate per conto terzi 41.345,14 previsione di competenza 200.860,00 208.600,00 187.000,00 187.000,00 previsione di cassa 221.049,14 249.945,14

90000 Totale TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 45.005,84 previsione di competenza 545.860,00 553.600,00 532.000,00 532.000,00 previsione di cassa 466.981,61 598.972,07 4.065.575,73 previsione di competenza 6.504.058,00 3.192.835,00 2.739.268,00 2.722.186,00

TOTALE TITOLI previsione di cassa 8.910.839,37 6.823.067,96 4.065.575,73 previsione di competenza 6.515.995,00 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE previsione di cassa 9.217.493,18 7.249.103,17

(1) Se il bilancio di previsione è predisposto prima del 31 dicembre dell'esercizio precedente, indicare la stima degli impegni al 31 dicembre dell'anno in corso di gestione imputati agli esercizi successivi finanziati dal fondo pluriennale vincolato (sia assunti nell'esercizio in corso che negli esercizi precedenti) o, se tale stima non risulti possibile, l'importo delle previsioni definitive di spesa del fondo pluriennale vincolato del bilancio dell'esercizio in corso di gestione . Se il bilancio di previsione è approvato dopo il 31 dicembre, indicare l'importo degli impegni assunti negli precedenti con imputazione agli esercizi successivi determinato sulla base di dati di preconsuntivo. Nel secondo esercizio di sperimentazione, se il bilancio di previsione è approvato dopo il riaccertamento straordinario dei residui relativo al 31 dicembre 2012, indicare l'importo degli impegni assunti nell'esercizio precedente con imputazione agli esercizi successivi se finanziati con il fondo pluriennale vincolato + la differenza tra i residui passivi cancellati e reimputati all'esercizio N e i residui attivi cancellati e reimputati all'esercizio N in occasione del riaccertamento straordinario dei residui

(2) Indicare l'importo dell'utilizzo della parte vincolata del risultato di amministrazione determinato nell'Allegato a) Risultato presunto di amministrazione (All a) Ris amm Pres). A seguito dell'approvazione del rendiconto è possibile utilizzare la quota libera del risultato di amministrazione.

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ROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI

La programmazione alloca le risorse di bilancio necessarie al conseguimento degli obiettivi identificati. Il tutto, rispettando nell'intervallo di tempo richiesto dalla programmazione il pareggio tra risorse destinate (entrate) e relativi impieghi (uscite). L'Amministrazione deve agire in tre direzioni ben definite, la gestione corrente, gli interventi negli investimenti e la registrazione dei servizi per conto terzi, dove ognuno di questi ambiti può essere inteso come un'entità autonoma. Le scelte inerenti i programmi riguardano solo i primi due contesti (corrente e investimenti) perché i servizi conto terzi sono semplici partite di giro, in entrata e in uscita, che si compensano. Le tabelle seguenti evidenziano i dati di sintesi del bilancio comprese le entrate e le uscite non oggetto di programmazione.

COMUNE DI CELLINO ATTANASIO Prov.TE

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2016 - 2017 - 2018

CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA ENTRATE SPESE ANNO 2016 ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2016 ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 426.035,21

Utilizzo avanzo di amministrazione 74.353,00 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e 2.606.270,39 1.398.562,00 1.398.562,00 1.398.562,00 3.079.690,23 1.624.559,00 1.572.827,00 1.550.833,00 perequativa Titolo 1 - Spese correnti - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Trasferimenti correnti 463.123,07 156.580,00 117.670,00 100.588,00

Titolo 3 - Entrate extratributarie 499.694,50 175.778,00 168.281,00 168.281,00

Titolo 4 - Entrate in conto capitale 2.014.282,13 441.560,00 56.000,00 56.000,00 3.037.629,81 515.913,00 56.000,00 56.000,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale entrate finali...... 5.583.370,09 2.172.480,00 1.740.513,00 1.723.431,00 Totale spese finali...... 6.117.320,04 2.140.472,00 1.628.827,00 1.606.833,00

Titolo 6 - Accensione di prestiti 173.970,80 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 106.361,00 106.361,00 111.686,00 116.598,00

Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 466.755,00 466.755,00 466.755,00 466.755,00 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 466.755,00 466.755,00 466.755,00 466.755,00

Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro 598.972,07 553.600,00 532.000,00 532.000,00 Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 622.423,93 553.600,00 532.000,00 532.000,00

Totale titoli 6.823.067,96 3.192.835,00 2.739.268,00 2.722.186,00 Totale titoli 7.312.859,97 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 7.249.103,17 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00 TOTALE COMPLESSIVO SPESE 7.312.859,97 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00

Fondo di cassa finale presunto -63.756,80

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Programmazione e finanziamento spesa corrente

Come ogni altra entità economica destinata ad erogare servizi, anche il comune sostiene dei costi, sia fissi che variabili, per far funzionare la struttura. Il fabbisogno richiesto dal funzionamento dell'apparato, come gli oneri per il personale (stipendi, contributi), l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, ricambi), le prestazioni di servizi (luce, gas, telefono), unitamente al rimborso di prestiti, necessitano di adeguati finanziamenti. Tale fabbisogno è definito come “spesa corrente”. I mezzi destinati a tale scopo hanno una natura ordinaria, come i tributi, i contributi in conto gestione, le entrate extra tributarie. Tali entrate sono definite come “entrate correnti”. La norma consente il ricorso a risorse di natura straordinaria, coprendo la “spesa corrente” con “entrate per investimenti”. Naturalmente, per quanto possibile, tale prassi va evitata. I comuni virtuosi utilizzano, al contrario, parte delle “entrate correnti” per finanziare le “spese per investimento”.

Programmazione e finanziamento spesa per investimenti

Oltre che a garantire il funzionamento della struttura, il comune può destinare le proprie entrate per acquisire o migliorare le dotazioni infrastrutturali. In questo modo si viene ad assicurare un livello di mezzi strumentali tali da garantire l'erogazione di servizi di buona qualità. Come per la parte corrente, anche il budget richiesto dalle opere pubbliche presuppone il totale finanziamento della spesa. Le risorse di investimento sono: i contributi in conto capitale, i proventi derivanti da concessioni edilizie, le alienazioni di beni, il risparmio sulla spesa corrente o l'avanzo di esercizi precedenti. In alternativa, le risorse possono avere natura onerosa, come l'indebitamento. In questo caso, il rimborso del mutuo inciderà sul bilancio corrente per tutto il periodo di ammortamento del prestito.

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MISSIONI

L’articolo 12 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le amministrazioni pubbliche territoriali adottino schemi di bilancio articolati per missioni e programmi che evidenzino le finalità della spesa, allo scopo di assicurare maggiore trasparenza e confrontabilità delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato. All’interno delle missioni, i programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Al fine di consentire l’analisi coordinata dei risultati dell’azione amministrativa nel quadro delle politiche pubbliche settoriali e il consolidamento anche funzionale dei dati contabili, l’articolo 14 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede, tra l’altro, che i programmi siano raccordati alla classificazione COFOG di secondo livello, come definita dai relativi regolamenti comunitari.

Le missioni identificate dalla seconda parte dell’allegato 14 al decreto legislativo n. 118/2011 sono:

• Missione 01 - Servizi istituzionali generali e di gestione • Missione 02 – Giustizia • Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza • Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio • Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali • Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero • Missione 07 - Turismo • Missione 09 – Sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente e del territorio • Missione 10 – Trasporti e diritto alla mobilità • Missione 11 – Soccorso civile • Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia • Missione 14 – Sviluppo economico e competitività • Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale • Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca • Missione 17 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche • Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali • Missione 19 - Relazioni internazionali • Missione 20 – Fondi e accantonamenti (Fondo di riserva - Fondo crediti di dubbia esigibilità) • Missione 50 – Debito pubblico • Missione 60 – Anticipazioni finanziarie • Missione 99 – Servizi per conto terzi

Per conoscere il dettaglio dei programmi all’interno delle missioni si può fare riferimento al sito di ARCONET (Armonizzazione Contabile Enti Territoriali): http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/Glossari/

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Missioni dell’Ente

Poiché ciascun Ente, in funzione di obblighi e/o di scelte di programmazione, decide in quali missioni allocare le proprie disponibilità, non tutte le missioni compaiono nel bilancio. Per le sole missioni a cui sono stati allocati importi a bilancio, viene riportata la definizione prevista dal Glossario COFOG.

Num. Denominazione Descrizione Missioni Missioni Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo Servizi istituzionali, dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. 1 generali e Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e di gestione i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla Ordine Pubblico e polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al 3 coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di Sicurezza collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza. Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e Istruzione e diritto allo dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia 4 scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, studio al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Valorizzazione beni e Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali 5 non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al attività Culturali monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali Politica giovanile, sport Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi 6 e e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che tempo libero rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del 7 Turismo turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del Assetto del territorio ed 8 territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio edilizia abitativa delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Sviluppo sostenibile e 9 Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la tutela ambiente gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente. Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e Trasporti e diritto alla 10 l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al mobilità coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità. Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. 11 Soccorso civile Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a Politica sociale e tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi 12 incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono famiglia incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività per la prevenzione, la tutela e la cura della 13 Tutela della salute salute. Comprende l'edilizia sanitaria. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle politiche a tutela della salute sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela della salute. Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del Sviluppo economico e 14 commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei competitività servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività. Accantonamenti a fondi di riserva per le spese obbligatorie e per le spese impreviste, a fondi speciali per leggi che 20 Fondi e accantonamenti si perfezionano successivamente all'approvazione del bilancio, al fondo crediti di dubbia esigibilità. Non comprende il fondo pluriennale vincolato 50 Debito pubblico Pagamento delle quote interessi e delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente e relative spese accessorie. Comprende le anticipazioni straordinarie. 60 Anticipazioni finanziarie Spese sostenute per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate dall'Istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria, per fare fronte a momentanee esigenze di liquidità. 99 Servizi per conto terzi Spese effettuate per conto terzi. Partite di giro. Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale.

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Necessità finanziarie per missione La tabella seguente illustra i finanziamenti attribuiti alle varie missioni.

RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONE 2016 -2017 – 2018

RESIDUI PRESUNTI AL PREVISIONI RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO DELL'ESERCIZIO 2015 DELL'ANNO 2015 2016 2017 2018

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 553.564,96 previsione di competenza 1.248.527,00 430.663,00 424.626,00 428.651,00 di cui già impegnate* 30.480,57 24.885,69 23.909,03 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 1.814.258,45 985.617,96 TOTALE MISSIONE 02 Giustizia 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 10.946,81 previsione di competenza 28.658,00 29.151,00 28.985,00 28.809,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 42.352,33 40.097,81 TOTALE MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 1.361.548,00 previsione di competenza 1.318.749,00 736.906,00 313.319,00 312.044,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 1.932.665,93 1.704.496,56 TOTALE MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 34.145,14 previsione di competenza 15.200,00 13.450,00 6.450,00 6.450,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 50.100,35 43.595,14 TOTALE MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 177.809,76 previsione di competenza 165.347,00 7.633,00 7.579,00 7.537,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 63.592,36 185.342,76 TOTALE MISSIONE 07 Turismo 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 1.040.800,91 previsione di competenza 944.980,00 12.010,00 12.010,00 12.010,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 217.313,82 1.052.810,91 TOTALE MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 312.504,96 previsione di competenza 310.573,00 332.848,00 331.711,00 331.036,00 di cui già impegnate* 218.508,71 146.168,49 131.594,64 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 652.271,53 645.352,96 TOTALE MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 375.411,35 previsione di competenza 422.899,00 340.530,00 307.048,00 283.389,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 1.833.406,38 701.098,35 TOTALE MISSIONE 11 Soccorso civile 293.403,29 previsione di competenza 701.167,00 11.000,00 11.000,00 11.000,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 671.956,33 304.403,29 TOTALE MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 247.778,22 previsione di competenza 155.371,00 188.235,00 148.123,00 148.005,00 di cui già impegnate* 6.940,00 6.940,00 6.718,04 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00

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previsione di cassa 608.891,44 396.013,22 TOTALE MISSIONE 13 Tutela della salute 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 9.990,83 previsione di competenza 5.540,00 5.083,00 5.013,00 4.939,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 13.530,37 15.073,83 TOTALE MISSIONE 15 Politiche per il lavoro e la formazione professionale 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 16 Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 17 Energia e diversificazione delle fonti energetiche 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 18 Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 19 Relazioni internazionali 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 10.454,25 previsione di competenza 33.463,00 32.963,00 32.963,00 32.963,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 38.087,62 43.417,25 TOTALE MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00 previsione di competenza 128.068,00 106.361,00 111.686,00 116.598,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 128.619,11 106.361,00 TOTALE MISSIONE 60 Anticipazioni finanziarie 0,00 previsione di competenza 491.593,00 466.755,00 466.755,00 466.755,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 475.527,00 466.755,00 TOTALE MISSIONE 99 Servizi per conto terzi 68.823,93 previsione di competenza 545.860,00 553.600,00 532.000,00 532.000,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 484.479,25 622.423,93

4.497.182,41 previsione di competenza 6.515.995,00 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00

TOTALE DELLE MISSIONI di cui già impegnate* 255.929,28 177.994,18 162.221,71 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 9.027.052,27 7.312.859,97 4.497.182,41 previsione di competenza 6.515.995,00 3.267.188,00 2.739.268,00 2.722.186,00 TOTALE GENERALE DELLE SPESE di cui già impegnate* 255.929,28 177.994,18 162.221,71 di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 0,00 previsione di cassa 9.027.052,27 7.312.859,97

* Si tratta di somme, alla data di presentazione del bilancio, già impegnate negli esercizi precedenti sulla base delle autorizzazioni dei precedenti bilanci pluriennali.

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Dopo due anni di governo, nell'approntare il DUP è sembrato opportuno riesaminare le linee programmatiche di mandato approvate all’atto di insediamento, per adattarle alle mutate condizioni nelle quali gli Enti locali si trovano ad operare, soprattutto per le variazioni nel frattempo intervenute nella programmazione dei governi nazionale, regionale e anche provinciale. Il presente documento, quindi, illustra i punti di intervento e le linee strategiche che l'Amministrazione intende perseguire nel triennio 2016/2018 finalizzati a migliorare la qualità della vita del cittadino nelle sue varie declinazioni, suddivisi per MISSIONI, con riferimento alle sole missioni per le quali sono in programma obiettivi strategici da conseguire.

MISSIONE 1 – Servizi istituzionali, generali e di gestione Rientrano nelle finalità di questa missione e costituiscono obiettivi da perseguire nel triennio gli interventi volti al miglioramento dei servizi generali di amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi e il corretto funzionamento dei servizi di pianificazione economica, finanziari e fiscali; il raggiungimento dei quali è preordinato al miglioramento dell’informazione ai cittadini da un lato senza perdere di vista il contenimento della spesa razionalizzando al meglio le poche risorse disponibili. È altresì importante continuare a perseguire il contenimento della pressione fiscale ottimizzando i fattori di spesa e la gestione delle risorse attuali senza tuttavia trascurare l’obiettivo di garantire l’efficienza dei servizi al cittadino. Obiettivo strategico per i prossimi anni sarà quello di definire un piano per caratterizzare in maniera metodica e sistematica la vita e l’evoluzione del nostro Comune. Saper pianificare in anticipo aiuta l’amministrazione a rispondere con tempestività ai cambiamenti continui della nostra epoca. Nel predisporre il piano strategico di razionalizzazione ed ottimizzazione degli uffici non si potrà in alcun modo prescindere dalla collaborazione e cooperazione con gli altri comuni dell’Unione di Comuni del Medio Vomano e le altre realtà (enti, associazioni, privati, ecc.) presenti sui territori. L’esperienza fino ad ora maturata nell’associazione dei servizi fondamentali dimostra che sono tante le resistenze da vincere. Dopo l’entusiasmo iniziale sta ora prevalendo un certo scetticismo legato soprattutto alla constatazione che i benefici ottenuti appaiono irrisori se confrontati con la percezione, piuttosto negativa, della qualità globale del servizio associato, ad esempio quello della Polizia locale ed al risparmio della spesa anch’essa deludente in quanto inesistente e semmai se ne ravvisa un aumento. Da questo punto di vista, i prossimi 6 mesi saranno cruciali per il destino del nostro associazionismo comunale. Noi continuiamo a pensare che sarebbe deleterio interrompere il percorso avviato; è necessario però, da parte di tutti, mettere in campo più consapevolezza e più decisionismo e soprattutto voglia di aggregazione, nella consapevolezza che i piccoli comuni come il nostro da soli hanno scarsissime probabilità di sopravvivenza futura. Fino ad oggi lo Stato ha spinto affinché la scelta di far parte di una Unione fosse una libera scelta, ma sono tanti i segnali che indicano che a breve, la scelta non sarà più una possibilità ma sarà una imposizione.

Va inoltre ricordato, che i responsabili di area dovranno costantemente rapportarsi con la CUC (Centrale Unica di Committenza) reintrodotta dalla recente riforma legislativa dopo alcune periodi di sospensione. Si ribadisce che al fine di portare avanti, con speditezza, le procedure di appalto di oo.pp. ed acquisti di beni e servizi, non presenti in Consip e/o sul Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione),. si è aderito alla forma associata con l’Unione dei Comuni di Cermignano. Con delibera della Giunta Comunale è stato distaccato( dal 17.07.2014), per 6 ore settimanali, presso il predetto organismo il Responsabile dell’Ufficio Tecnico,con conseguente grosso sacrificio per i procedimenti, in atto, in questo Ente. La materia è stata profondamente innovata dalla riforma del testo unico degli appalti di cui al D.Lgs. 50/2016, ancora in corso di approfondimento per coglierne tutte le innovazioni e modifiche.

I servizi comunali continueranno ad essere gestiti, con sistema informatizzato centralizzato, tramite server Halley, sostituito nel 2009, e rinnovato nel 2014, col Servizio Black Box – che ha consentito di adeguarsi alla riforma del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. n. 82/2005) operata dal D.Lgs. n. 235/2010) in materia di continuità operativa e disaster recovery. E’ pervenuta dalla società Halley la proposta di istallazione del sistema “Full Service” che permette di gestire da remoto tutto il sistema di sicurezza dell’unità centrale che è opportuno adottare.

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MISSIONE 3 – Ordine Pubblico e Sicurezza Il Comune, dal 1^luglio 2015 ha deciso di perseguire importanti obiettivi dell’ ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini costituendo il Servizio di Polizia Locale dell’Unione di Comuni “ Colline del Medio Vomano”. Nel 2015 è stato conclusa la realizzazione del circuito di sistemi di videosorveglianza e wi-fi ,denominato “POLO. IT” ed accentrato a livello Unione dei Comuni, e mediante l’installazione di n. 2 impianti ad ausilio alla crescente necessità di garantire la sicurezza del territorio comunale .Intervento realizzato mediante fondi PAR FSC 2007/20013 e COMPARTECIPATO per € 6.667,00 . Vale qui il discorso fatto sull’associazione di tutti i servizi in generale. Armonizzare le procedure ed adottare regolamenti condivisi, ad esempio quello di un Regolamento unico di Polizia rurale non solo faciliterebbe il compito di chi deve controllare il territorio di più comuni diversi ma aiuterebbe a far crescere nei cittadini dell’Unione il senso di appartenenza ad un territorio unico. E’ evidente che accanto all’azione del controllo non va dimenticata quella della prevenzione. Occorrerà attivare delle iniziative specifiche che, oltre ad informare, siano utili soprattutto a favorire la crescita della coscienza civica dei cittadini. E’ opportuno che in dette iniziative vengano coinvolte anche agenzie educative del territorio, le associazioni di categoria, le Forze dell’Ordine ecc. Sempre in tema di sicurezza, trasferendo il discorso sull’intero territorio dell’Unione, si dovrebbe affrontare, con migliore prospettive di risoluzione, l’annoso problema del randagismo . Tuttavia nell’attesa l’amministrazione ha già in corso una convenzione con un canile autorizzato e promuove e sostiene iniziative volte all’adozione degli animali consentendo così da un lato di migliorare la qualità della vita dei nostri amici a 4 zampe e dall’altra di ridurre i costi derivanti dalla custodia in canile ammontante attualmente per circa 9 cani ad € 10.000,00 annui.

MISSIONE 4 – Istruzione e diritto allo studio La programmazione in tema di diritto allo studio abbraccia il funzionamento e l’erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei vari servizi connessi, come l’assistenza scolastica, il trasporto e la refezione, ivi inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse in questo contesto anche le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Si tratta pertanto di ambiti operativi finalizzati a rendere effettivo il diritto allo studio rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e logistico che si sovrappongono all'effettivo adempimento dell'obbligo della frequenza scolastica da parte della famiglia e del relativo nucleo familiare.

Con fondi CIPE Delibera n. 6 del 20.01.2012 tramite l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (sisma 2009 ) sono stati assegnati € 130.000,00 - iscritti già nel bilancio 2013 - gestiti dall’Ex – Provveditorato Provinciale per Lavori manutenzione Straordinaria Scuola Media con annessa Palestra al fine dell’efficientamento energetico e mediante sostituzione degli infissi . I lavori ancora non eseguiti ma appaltati saranno realizzati successivamente agli interventi strutturali di riduzione del rischio sismico di € 570.000,00 oggetto di ulteriore finanziamento iscritti sul 2015. Per quest’ultimo intervento nel mese di marzo risulta approvato la fase preliminare. Nel 2015 oltre all’intervento sopra ricordato di € 570.000,00 è stato concesso un ulteriore Contributo Regionale – Fondi D.L. 21.06.2013 , N. 69 “ Nuovi Progetti di Interventi” per Lavori di manutenzione straordinaria Scuola Elementare con annessa Scuola Materna che al mese di maggio 2015 risulta approvata la progettazione definitiva . Con D.G.R. N. 205 DEL 30.03.2016, per adeguamento alle vigenti normative di sicurezza, igiene, superamento barriere architettoniche - art. 10 D.L.104.12.09.2013 Legge 8.11.2013, n. 128 , risultano assegnati ulteriori fondi per € 400.000,00 destinati alla manutenzione straordinaria Scuola Media .Per questi ultimi già nel febbraio 2016 è stato approvato il progetto definitivo - esecutivo . A termine dei sopra citati interventi a tutto il 2018, si potrà dire che gli alunni di ogni ordine a grado potranno usufruire della piena funzionalità e della messa in sicurezza degli spazi scolastici, per la conclusione del completamento della messa in sicurezza iniziato da qualche anno già prima del sisma 2009, anni in cui si muovevano i primi passi .

Come già noto a fronte dell’azzeramento dei fondi regionali per il Piano Diritto allo Studio ormai dal 2009, l’Amministrazione con fondi di bilancio in tutta continuità ha continuato ad assicurare ogni servizio. Nel 2016 si è vista costretta ad incrementare la quota della contribuzione a carico degli utenti del trasporto portandola da € 20,00 annui a € 30,00 annui. Si cercherà tuttavia di rispondere positivamente alle richieste del locale Istituto Comprensivo Scolastico finalizzate a migliorare qualitativamente e quantitativamente l’offerta formativa a disposizione dei nostri ragazzi , sia in termini di contributo economico sia nella messa a disposizione degli scuolabus comunali per le attività extra scolastiche. Per il medio periodo, tenendo presente, da un lato l’ esigenza sempre impellente del contenimento della 69 COMUNE DI CELLINO ATTANASIO -Documento Unico di Programmazione 2016/2018 – AGGIORNATO spesa e dall’altra la necessità di una razionalizzazione generale del servizio, occorrerà riflettere anche sulla “ottimizzazione” degli spazi disponibili, senza con questo penalizzare l’utenza. E’ evidente che anche questa è materia che sarebbe meglio affrontare insieme agli altri Comuni dell’Unione.

MISSIONE 5 – Valorizzazione beni e attività Culturali Nel capoluogo, nell’ambito dei progetti PIT ( e cofinanziato da parte dell’Ente) è stato completato il recupero della Cinta Muraria con annesso Giardino Comunale. L’intervento, nato dalla precedente Amministrazione sia con finalità di riqualificazione che di dare impulso all’afflusso turistico , ha visto già dalle ultime manifestazioni di fine 2015 riscontri positivi . Per i prossimi anni si ravvisa la necessità di investimenti adeguati, mediante il rifacimento di tratti di pavimentazione anche per riqualificare e migliorare la qualità dell’arredo urbano, p.ill. ed aree verdi nel capoluogo e nelle Frazioni di Scorrano e di Faiete, Infine, in tema con un concetto culturale e turistico, riteniamo importante promuovere attività che favoriscano la conoscenza della storia, le tradizioni locali . Presteremo anche la massima attenzione e cercheremo di favorire in tutti modi possibili ogni tipo di associazionismo culturale e come nel passato, continueremo a mettere a disposizione spazi idonei per le varie attività, contribuendo a promuovere eventi culturali al fine di rafforzare sempre più il radicamento dei cittadini sul territorio prestando maggiore attenzione al contenimento delle spese nell’uso dei locali e degli impianti, come da linee di indirizzo giusta G.C. n. 29 del 09.05.2016, avente per oggetto: “ APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE 2016/2018 DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLE SPESE DI FUNZIONAMENTO E RELAZIONE AL CONSUNTIVO ANNO 2015”.

MISSIONE 6 – Politica giovanile, sport e tempo libero

Le funzioni esercitate nel campo sportivo e ricreativo riguardano la gestione dell'impiantistica sportiva in tutti i suoi aspetti, che vanno dalla costruzione e manutenzione degli impianti e delle attrezzature alla concreta gestione operativa dei servizi attivati. Queste attribuzioni si estendono fino a ricomprendervi l'organizzazione diretta o l'intervento contributivo nelle manifestazioni a carattere sportivo o ricreativo. Appartengono a questo genere di Missione, pertanto, l’amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi, e le misure di supporto alla programmazione e monitoraggio delle relative politiche. Lo sport, in tutte le sue discipline, comunque sia esercitato, è un utile strumento per lo sviluppo delle capacità fisiche e insieme psichiche di chi lo pratica, può essere anche un utile strumento di prevenzione del disagio esistenziale di molti nostri adolescenti e giovani. Per questa ragione, continueremo a sostenere l’associazionismo sportivo del nostro Comune, intervenendo nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi presenti e migliorandone l’efficienza e la fruibilità. Nei limiti delle gli spazi e delle risorse disponibili continueremo a sostenere iniziative che consentano ai giovani di coltivare interessi e capacità, nonché di attuare concretamente progetti che riguardano i diversi ambiti (culturale, sportivo, ricreativo, sociale e assistenziale ). In questo contesto si continuerà a dare risalto e a favorire l’associazionismo come risorsa fondamentale per lo sviluppo armonico del territorio Il tentativo di creare un registro delle associazioni ha portato alla luce una situazione di aggregazione sociale molto preoccupante. Tante associazioni sulla carta, poche quelle attive e con pochi associati. In questa disgregazione generale, non è facile intervenire, comunque è necessario farlo. Compito dell’amministrazione, nei prossimi anni, sarà quello di cercare di creare nuove condizioni, nuove situazioni in modo da superare l’attuale frammentazione per cercare di convogliare protagonisti e idee verso un percorso di crescita personale e collettivo.

MISSIONE 7 – Turismo Sarà necessario incrementare le iniziative atte a valorizzare i prodotti delle aziende locali nonché il patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e monumentale della zona allo scopo di incrementare il flusso turistico. Il sopra citato incremento turistico, in parte sarà assicurato dal recente recupero della bella Cinta Muraria con annesso Giardino Comunale ed in parte dalle continue manifestazioni che in capo a n. 19 associazioni accreditate animano il paese soprattutto nel periodo estivo . L’approvazione del regolamento per l’uso del marchio della “Valle delle Abbazie” e l’inserimento nel percorso della visita degli attrattori turistici più importanti del nostro territorio, e cioè il centro storico del capoluogo con la Chiesa Parrocchiale S. Maria La Nova, Cinta Muraria , Torrioni e vecchi Fontanili e il Borgo di Scorrano, rappresenterà anch’esso un passo avanti molto importante nella valorizzazione turistica complessiva del nostro Comune.

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MISSIONE 8 - Assetto territorio, Edilizia Abitativa I principali strumenti di programmazione che interessano la gestione del territorio e l’urbanistica sono il piano regolatore generale, il piano particolareggiato e quello strutturale, il programma di fabbricazione, il piano urbanistico ed il regolamento edilizio. Questi strumenti delimitano l'assetto e l’urbanizzazione del territorio individuando i vincoli di natura urbanistica ed edilizia, con la conseguente definizione della destinazione di tutte le aree comprese nei confini. Competono all’ente locale, e rientrano pertanto nella missione, l’amministrazione, il funzionamento e fornitura di servizi ed attività relativi alla pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche.

Sono previsti le spese per gestione utenze torri chiese nei centri urbani capolouogo e di Scorrano e spese per eventuali affidamenti esterni per manutenzioni straordinarie .

Doveroso risulta inoltre ricordare il completamento della variante , entro il triennio, dell’iter di approvazione ed aggiornamento del P.R.E. ( Piano regolatore Esecutivo) .

Con il medesimo si prevede l’ aggiornamento del sistema urbanistico. N.U.E. (Norme Urbanistiche Edilizie) e rivisitazione cartografica e normativa comparti a progettazione unitaria, introduzione di misure perequative urbanistiche, piano di sviluppo sostenibile per la collina e per i centri storici, piano strategico del territorio e rivisitazione generale del PRE.

MISSIONE 9 – Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente E’ ormai consuetudine, che eventi meteorologici eccezionali si verificano sempre più frequentemente e che questi arrecano numerosi danni al patrimonio pubblico e privato. Dimostrazione ne sono le abbondanti nevicate e piogge del marzo 2015 che hanno provocato ingenti danni sull’intero territorio comunale. L'aver individuato, richiesto e ottenuto il loro inserimento nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) di nuove aree a rischio e aver presentato dei progetti per la mitigazione del rischio stesso, fa ben sperare circa il finanziamento di interventi specifici nel breve periodo. Ha già trovato finanziamento, per contro, l’intervento che riguarderà la sistemazione delle frane e il ripristino della pavimentazione stradale in Loc.tà Valviano oltre a consolidamento dell’abitato di Quadraccioni . In riferimento alla gestione dei rifiuti, è entrato in vigore ormai da circa 2 anni ( 01.09.2014) il nuovo sistema di raccolta differenziata denominato “ Porta a Porta “. Per il prossimo periodo, l’obiettivo principale sarà quello di efficientare al massimo il nuovo servizio cercando di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata, riducendo in tal modo le quantità di rifiuto da portare in discarica in modo da ridurre il costo del servizio complessivo. Il compostaggio domestico ( sono stati consegnati circa 30 compostiere), previsto per la sola “Fascia B” , dai report del conferito per l’anno 2015, ha prodotto un risultato degno di nota circa l’abbassamento delle percentuali di conferimento dell’organico. Se i prossimi piani finanziari lo permetteranno l’Amministrazione ha intenzione di accordare eventuali riduzioni delle tariffe in capo alle famiglie consegnatarie . Sempre in materia di rifiuti, non si può non parlare del progetto “ Rifiuto a Km Zero”, un progetto innovativo predisposto dall’associazione ITACA per l’Unione dei Comuni finalizzato al compostaggio della frazione umida selezionata da Raccolta Differenziata (RD) presso le aziende agricole del territorio. Questo progetto, nel 2012 è stato uno dei progetti finalisti al concorso “La tua idea per il paese ” promosso da Italia Camp. (Concorso di idee di innovazione in grado di intercettare le esigenze del mercato-ll Concorso La tua idea per il Paese che, partendo dalle Regioni del Sud, ha coinvolto il coinvolto Centro e il Nord Italia. Per l'Abruzzo, la sfida è stata sintetizzata in "Al Sud del Nord, al Nord del Sud: territorio, memoria e innovazione".) In data 17 dicembre 2012, la Giunta della Regione Abruzzo, riconoscendone l’elevato valore innovativo, ha approvato il protocollo d’intesa per l’avvio delle attività che dovrebbero concretizzarsi già entro l’anno in corso. Sono già stati presi contatti con alcune aziende agricole/zootecniche presenti sul territorio per la ricettività della frazione organica da RSU al fine di ridurre i costi (di trasporto e di conferimento) e le emissioni climatico alteranti. Si tratta di un progetto che ragiona in un’ottica sistemica ottimizzando le risorse sul territorio attraverso la creazione di reti fra mondo produttivo, cittadini e Pubblica Amministrazione. Riduce gli investimenti in nuovi impianti di compostaggio, adeguando le strutture ricettive già esistenti presso le aziende agricole con il vantaggio di ridurre significativamente i costi gestionali, come già detto, ma anche di favorire la coesione sociale, I’incremento di sostanze organiche compostate a fini agricoli, la messa a punto di una soluzione tecnologicamente ed economicamente vantaggiosa da trasferire e replicare, nonché I’implementazione di un modello di azienda agricola multifunzionale.

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L’obiettivo ultimo, ma non meno importante, è quello di pervenire alla riduzione della TARI a carico degli utenti. Per quanto attiene il servizio idrico integrato, svolto dalla Ruzzo Reti S.p.A., sarà nostro compito continuare a stimolare e pretendere il completamento delle reti e degli impianti di depurazione vigilando al tempo stesso sulla corretta e puntuale manutenzione delle reti e degli impianti esistenti per evitare disfunzioni e disagi alla cittadinanza.

MISSIONE 10 – Trasporti e diritto alla mobilità Un vero trasporto pubblico locale non esiste sul nostro territorio comunale. Anzi la prospettiva per il futuro sembra ancora essere quella di nuovi tagli alle già poche corse dedicate dal trasporto pubblico regionale ai nostri cittadini. Per sopperire a questa disfunzione occorrerebbe organizzare un trasporto locale di collegamento del capoluogo con le principali frazioni e contrade. Ma i costi per la sua realizzazione non sono alla portata delle casse comunali. Uno spiraglio per la soluzione del problema, non immediata ma nel medio periodo potrebbe essere rappresentato dal fatto che il Comune di Cellino Attanasio è inserito nel Programma nazionale per lo sviluppo delle Aree interne. A fronte della cronica carenza del personale da utilizzare nella manutenzione della viabilità comunale e nonostante gli sforzi comunque fatti siano stati spesso vanificati dalle alluvioni succedutesi nel recente passato, occorrerà continuare il lavoro già intrapreso per migliorare la rete viaria verso il capoluogo e verso le altre unità residenziali del nostro paese. Oltre a programmare meglio una sistematica manutenzione ordinaria delle strade con ampliamenti, rifacimenti del manto stradale dei tratti asfaltati e integrare e potenziare la segnaletica stradale, saranno previsti anche interventi straordinari non più procrastinabili . Il primo dei quali riguarda i lavori per la sistemazione del manto stradale di Cellino Vecchio e San Clemente . In attesa che la programmazione regionale destini fondi necessari per riparare i danni dei recenti dissesti, saranno predisposti i progetti per interventi definitivi per il rifacimento dei tratti di strada di importanza strategica che hanno subito i maggiori danni tra i quali emerge il consolidamento in C.da Monteverde “Case D’Agostino” per il quale sono stati presentati i relativi progetti alla Protezione Civile Regionale. Il nostro impegno sarà quello di continuare a puntare sul risparmio, in primo luogo con il recupero di efficienza energetica sia negli edifici pubblici che nella illuminazione pubblica. In tema di illuminazione pubblica, nel medio e lungo periodo, l’Amministrazione prevede l’ammodernamento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica, finalizzata al risparmio energetico, che nel rispetto del Piano di Azione per l’’Energia Sostenibile come previsto dal Patto dei Sindaci di ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2020 .

MISSIONE 11 – Soccorso civile Gli obiettivi riconducibili a questa missione sono ancora connessi alla gestione dei fondi del “sisma Abruzzo 2009” per la ricostruzione degli immobili di privati. A fronte di N. 2 fabbricati di Cat. E conclusi e tornati agibili, sono ancora in corso ed in via definitiva N. 6 pratiche esito B oltre a N. 26 pratiche di aggregati (alcuni di Cat A e Altre di cat B) ancora da istruzione .

MISSIONE 12 – Politica sociale e famiglia Per quanto riguarda i servizi cimiteriali va ricordato che, realizzato l’ultimo lotto nuovo –Costr. XXIII - con progettazione nel 2011 e realizzazione 2012/2013, si è operato con manutenzioni straordinarie ( nel 2014 Cappella Ossario ed Obitorio e nel fine 2015 le coperture dei primi lotti laterali ) resesi necessarie a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche a iniziare dal dicembre 2013. Nel corso del 2016 saranno realizzati altri n. 33 loculi nella zona sottostante la Cappella Ossario con fondi a carico dell’Ente e mediante utilizzazione di A.A. del valore pari a € 40.000,00, per ovviare alle continue emergenze dei familiari colpiti da eventi luttuosi che non hanno contratto alcuna concessione a quella data e quindi con assegnazione post morte . Oltre a questo modesto lotto, dal momento che la richiesta delle prenotazioni di nuove concessioni sono rilevanti, l’Amministrazione prevede di realizzare a breve anche un ulteriore lotto di N. 102 similare all’ultimo con assegnazione prima della dell’inizio dei lavori e quindi con fondi a totale carico dei concessionari . Per quanto alle politiche della famiglia negli ultimi anni l’Amministrazione ha assistito alla riduzione sempre più consistente, fino alla completa estinzione dei fondi che la Regione per alcuni anni ha assegnato per il sostegno alle famiglie. Pur tuttavia l’Amministrazione è sempre vicina alle esigenze delle famiglie più bisognose, con contrbuti economici e con servizi a domanda individuale offerti con varie gradazioni di esenzioni . Per quanto agli alloggi E.R.P. è prevista per il 2016 una ricognizione di tutti gli immobili e la verifica sia dei pagamenti che della persistenza dei requisiti di concessione in capo ai titolari in essere.

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MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività Quale obiettivo strategico di medio e lungo periodo, per dare impulso allo sviluppo e alla promozione del territorio, rimane fondamentale lo sviluppo viario della “Destra Vomano” al fine di dotare il territorio di Monteverde Basso, Faiete, San Martino e Stampalone di una “arteria” collegata con i vicini indotti autostradali dell’ A14 ed A24. Di fondamentale importanza sarà la costruzione del nuovo ponte sul Fiume Vomano , già in fase di appalto che unirà la SS 150 - Loc.tà Castelnuovo V.no alla S.P. 23 Zona Ind.le Faiete. Recentemente si è aperta una nuova ipotesi che dovrebbe interessare il territorio del nostro fondo valle del Vomano. La proposta in campo è quella della costruzione di una bretella autostradale di collegamento tra il casello della A 24 di Basciano e il casello della A14 di Roseto. La incessante crisi economica iniziata dal 2008 che non trova “fine” purtroppo continua a colpire anche la nostra notevole realtà artigianale/industriale. Diverse le attività colpite da questa congiuntura e nel 2016 purtroppo si prevedono ulteriori riduzioni dei livelli occupazionali. Doveroso risulta inoltre ricordare il completamento, entro il triennio, dell’iter di approvazione ed aggiornamento del P.R.G. .

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PATTO DI STABILITÀ E VINCOLI FINANZIARI

Il Patto di stabilità e crescita è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell’Unione Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (Eurozona). L'obiettivo era quello di rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del trattato di Maastricht. Il Patto si attua attraverso il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit ed i debiti pubblici, nonché un particolare tipo di procedura di infrazione, la procedura per deficit eccessivo, che ne costituisce il principale strumento. Il Patto di stabilità e crescita è la risposta dell'Unione europea ai dubbi ed alle preoccupazioni circa la continuità nel rigore di bilancio delle diverse nazioni dell'unione economica e monetaria, ed è entrato in vigore il 1 gennaio 1999 con l'adozione dell'euro. Dopo 17 anni, il patto di stabilità interno è arrivato al capolinea. La legge di stabilità 2016, infatti, stabilisce che a decorrere dall’anno prossimo cesseranno di avere applicazione tutte le norme concernenti la disciplina del patto di stabilità e, per il solo 2016, prevede l’obbligo di un unico saldo che deve essere non negativo, in capo alle regioni, province, comuni e città metropolitane. Il patto di stabilità, che nasceva per il rispetto dei vincoli europei, è stato declinato in Italia con regole molto stringenti soprattutto per le amministrazioni locali. Infatti, dal 2007 i comuni dovevano rispettare un saldo obiettivo determinato come una percentuale sulla media delle proprie spese correnti registrate nel triennio precedente. In questo modo, ciascun ente era sostanzialmente obbligato ad avere un saldo tra entrate e spese positivo, almeno uguale al saldo obiettivo. In altri termini, veniva richiesto ai comuni di produrre un risparmio destinato a contribuire a parte del risanamento del bilancio pubblico. Il rispetto di questi saldi obiettivo di competenza mista ha portato i comuni ad aumentare le imposte locali e a contrarre le spese per investimento e i loro pagamenti . L’eliminazione del patto di stabilità a favore dell’introduzione di un saldo non negativo tra entrate e spese produce due effetti. Il primo è legato al fatto che il nuovo vincolo, essendo solo di competenza, permette di ovviare al blocco dei pagamenti delle spese in conto capitale. Il secondo effetto nasce dal fatto che per i comuni rispettare il vincolo del pareggio di bilancio è senz’altro più facile che raggiungere un avanzo e le risorse che sarebbero state risparmiate in presenza del patto possono essere spese. A quanto ammonta la maggiore capacità di spesa? Utilizzando i dati dei certificati di conto consuntivo dei comuni del 2014 abbiamo simulato l’impatto dell’introduzione del pareggio di bilancio, e ci siamo chiesti di quanto sarebbe aumentata la spesa dei comuni nel caso in cui nel 2014 (l’ultimo anno per cui sono disponibili i bilanci consuntivi dei comuni) fosse stata applicata questa regola (manca l’informazione su 352 comuni. I dati sono disponibili al sito del ministero dell’Interno – dipartimento per gli Affari interni e territoriali). Figura 1 – Incrementi potenziali di spesa percentuali dei comuni, aggregati per regione, 2014. Nonostante sia generalmente condivisa l’urgenza di incentivare gli investimenti locali, la legge di stabilità non contiene alcun vincolo che assicuri che l’incremento potenziale di spesa sia diretto proprio in questa direzione . Sarebbe quindi necessario che le risorse liberate dal superamento del patto di stabilità fossero vincolate a rilanciare gli investimenti. Andrebbe perciò rafforzato il ruolo di coordinamento delle regioni che, tramite l’istituzione di veri e propri tavoli di programmazione con i comuni, potrebbero attivare dei piani pluriennali di investimento. La stessa legge rinforzata 243/2012, infatti, prevede adeguati meccanismi di flessibilità regionale per la spesa per investimenti, ad esempio tramite la concessione reciproca di spazi tra gli enti, con effetti compensativi sia all’interno della regione nel medesimo anno, sia per il singolo ente su un arco pluriennale. Su quest’ultima possibilità, viste le cifre in gioco, è soprattutto necessario strutturare un adeguato meccanismo di incentivi che permetta il funzionamento di patti orizzontali di finanziamento tra comuni, magari anche tramite l’istituzione di un mercato dei diritti al disavanzo.

I bilanci 2016-2018 adottati rispettano i vincoli della finanza pubblica.

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