La Fondazione Di Partecipazione Umbria Jazz Presenta

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La Fondazione Di Partecipazione Umbria Jazz Presenta La Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz presenta Testi e materiali per la comunicazione Cristiano Romano Traduzioni Iain Adams Manifesto ufficiale Umbria Jazz 10 Marco Lodola Ufficio Stampa Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz Piazza Danti, 28 06122 Perugia Cristiano Romano tel. 075 5732432 fax 075 5722656 cell. 338 3086249 [email protected] La Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz presenta A PERUGIA DAL 9 AL 18 LUGLIO: GRANDI NOMI E NUOVE PROPOSTE PER DIECI GIORNI DI GRANDE MUSICA. Umbria Jazz, è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della musica e dei festival musicali. Allo stesso tempo è unanimemente riconosciuto come il Festival musicale di maggior qualità in Italia, e tra i più apprezzati a livello internazionale. Dalla prima edizione nel 1973 molto è cambiato, ma non lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna. A confermare questa attitudine sono i nomi in cartellone per l’edizione che si svolgerà a Perugia dal 9 al 18 luglio: grandi protagonisti della scena jazz come SONNY ROLLINS, PAT METHENY, CHICK COREA, THE MANHATTAN TRANSFER, HERBIE HANCOCK, ROY HARGROVE, nuove ed interessantissime proposte come MELODY GARDOT, grandi voci come TONY BENNETT E MARIO BIONDI, il grande jazz italiano con ENRICO RAVA e STEFANO BOLLANI, star che hanno fatto la storia come MARK KNOPFLER. Nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono in grado di soddisfare i gusti musicali di qualsiasi appassionato. L’edizione di quest’anno vanta numerosi anniversari e progetti speciali: festeggiano infatti rispettivamente ottanta e settant’anni Sonny Rollins e Herbie Hancock, mentre i Manhattan Transfer raggiungono i quaranta anni di attività. Tra I progetti speciali la serie di sei concerti dedicati agli artisti ECM, casa discografica tedesca tra le più apprezzate per qualità e artisti prodotti, e l’omaggio alla musica del chitarrista gitano Django Reinhardt. Un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica a trecentosessanta gradi per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente al jazz e alla storia di questa musica straordinaria. Location principale rimane l’Arena Santa Giuliana, dove avranno spazio i grandi nomi e che, per la serata finale, aprirà le sue porte gratuitamente per il progetto “Sons e Movimentos do Desejo”. Il Teatro Morlacchi e l’Oratorio Santa Cecilia poi, luoghi di riferimento per il jazz più classico e d’autore italiano ed internazionale dove si intrecceranno le note di musicisti affermati con quelle di stelle emergenti e giovani dal futuro più che promettente. Abbinamento tra musica e cibo infine alla Bottega del Vino, al Ristorante La Taverna e all’Hotel Brufani che ospiteranno gli aperitivi, i pranzi e le cene. Ci sono infine gli spazi all’aperto, gratuiti: Piazza IV Novembre e i giardini Carducci. È l’Umbria Jazz che rappresenta la continuità con il passato, un omaggio doveroso ad una formula che ha creato il “caso” Umbria Jazz nel mondo dello spettacolo e nel costume. Da non dimenticare infine l’ormai tradizionale street parade della brass band di New Orleans che riporta tra le vie del centro la storia e le radici del jazz. Il miracolo di Umbria Jazz è stato in definitiva di aver creato un evento popolare, dai grandi numeri e dalla forte risonanza immergendolo in un ambiente assolutamente peculiare che non ha riscontri in tutto il mondo e che lo rendono unico ed irripetibile. La Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz presenta GLI “EVENING CONCERTS” ALL’ARENA SANTA GIULIANA. Inaugurazione per le serate all’Arena Santa Giuliana con Mario Biondi e gli Incognito , insieme per un evento speciale: Talkin’ Soul. Mario Biondi, la cui voce, grazie ad una naturalezza del linguaggio della Black Music che è difficile attribuire ad un non americano, fa da fulcro ad una proposta ambiziosa e articolata che si rifà alla tradizione jazz e soul, accompagnato dagli Incognito, che tornano a Perugia dopo l’ultima loro esibizione del 1993. Programma rivisto per le serate di sabato e domenica: apertura anticipata in modo da permettere agli appassionati di calcio di assistere comodamente seduti al ristorante dell’Arena alle partite finali dei mondiali di calcio. Contemporaneamente sul palco principale musica hip hop e reggae con gli olandesi Kyteman’s Hip Hop Orchestra e gli inglesi dell’ East Park Reggae Collective . A seguire musica fino a tardi con la Notte della Taranta sabato e domenica con Marcus Miller e la sua rivisitazione di “Tutu” lavoro di Miles Davis del 1987, nel quale Miller fu strumentista, compositore e produttore. Vincitore di molteplici Grammy come cantante e autore dei Dire Straits, Mark Knopfler ha unito i suoi testi ironici alle prodezze della sua chitarra, creando un sound unico e irripetibile. Per la prima volta a Umbria Jazz presenta il suo sesto lavoro da solista dal titolo “Get Lucky”. Dopo la parentesi rock serata dedicata alle grandi voci con un triplo set tutto da ascoltare: apre la appena sedicenne canadese Nikki Yanofsky , grande promessa che ha avuto l’onore di esibirsi in occasione degli ultimi giochi olimpici di Vancouver. A seguire Joe Sample, eccellente e innovativo pianista che, con il suo trio accompagna Randy Crawford , cantante versatile capace di muoversi a proprio agio tra soul e jazz. Gran finale con i Manhattan Transfer , gruppo vocale per eccellenza nel panorama musicale jazz e non solo, che festeggiano un traguardo prestigioso: quarant’anni di carriera. I grandi del jazz assoluti padroni del palco dell’Arena per quattro giorni con il meglio della scena internazionale. Si comincia con Julian Lage , chitarrista californiano, in cui convivono jazz, blues ed echi classici, che introduce Chick Corea , pianista seminale nella storia del jazz, capace come pochi altri di unire successo commerciale e sperimentazione, accompagnato da una super band composta da autentici fuoriclasse del calibro di Roy Haynes, Christian McBride e Kenny Garrett. Ritorno a Perugia per Pat Metheny in una formula che è quella che lo ha reso popolare e che gli ha garantito successo di pubblico e critica: ben dieci i Grammy vinti con il Pat Metheny Group. In occasione di questo “Songbook Tour” Metheny si presenta con Lyle Mays , con il quale nel 1977 diede vita al nucleo originale del gruppo, Steve Rodby e Antonio Sanchez. Prima del concerto si terrà la cerimonia di consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a Renzo Arbore, Stefano Bollani e Horacio “El Negro” Hernandez. Attesissimo ritorno è Sonny Rollins , in esclusiva italiana per il 2010. Quest’anno il Saxophone Colossus festeggia ottant’anni, confermandosi senza alcun dubbio vera e propria icona vivente; con oltre sessant’anni di attività alle spalle il suono del suo sax tenore rimane ancora unico e inimitabile. Herbie Hancock, è senza alcun dubbio uno tra gli artisti più influenti dell’intera scena musicale. E anche per lui il 2010 è un anno speciale, avendo compiuto da poco i settant’anni. Pianista, tastierista, cantante, compositore, presenta il suo ultimo lavoro: “The Imagine Project”. Dopo cinque anni torna a esibirsi a Umbria Jazz Tony Bennett, crooner amatissimo, ricambiato, da Frank Sinatra. Anche se la sua storia musicale non può decisamente dirsi dedicata al jazz, non bisogna dimenticare che il cantante di origini italiane, Benedetto il suo cognome, ha lavorato con Count Basie, Duke Ellington e Bill Evans. Il Festival quest’anno si chiude con un progetto particolare: Sons e Movimentos do Desejo-Projeto Axé. una serata tutta brasiliana all’insegna della musica, della danza e della capoeira, e con un’artista di eccezione che ha aderito subito con assoluta generosità: Fiorella Mannoia. Ad accompagnare i ragazzi saranno inoltre il duo Hamilton De Holanda e Yamadu Costa e Giovanni Hidalgo con Horacio “El Negro” Hernandez . Quest’anno i concerti del main stage dell’Arena Santa Giuliana sono anticipati alle 19,30 dall’esibizione del quintetto di Allan Harris, ormai un beniamino del pubblico, che, sul palco situato nell’area ristorante dell’Arena, riuscirà a sedurre e incantare vasti strati di pubblico di tutte le età e gusti, attraverso le sue interpretazioni di classici senza tempo. La Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz presenta IL JAZZ AL TEATRO MORLACCHI E ALL’ORATORIO SANTA CECILIA, APPUNTAMENTO IMPERDIBILE PER GLI APPASSIONATI Due gli eventi speciali in questa edizione di Umbria Jazz: i sei concerti dedicati agli artisti ECM, casa discografica tra le più apprezzate per qualità e artisti prodotti, al Teatro Morlacchi e l’omaggio alla musica del chitarrista gitano Django Reinhardt. La casa discografica tedesca nasce nel 1969 a Monaco per volontà di Manfred Eicher, contrabbassista prima di diventare produttore. Nel corso degli anni ha creato un vero e proprio “suono ECM”, caratteristico e di assoluta eccellenza sul piano tecnico. Umbria Jazz propone sei concerti con artisti ECM: grandi nomi e nuove proposte. Si comincia con il trio di Bobo Stenson e il quintetto di Louis Sclavis, proseguendo con il Tarkovsky Quartet e con il piano solo di Stefano Bollan i. Ultima giornata con Nik Bärtsch's Ronin e gran finale con Enrico Rava , Stefano Bollani, Tore Brunborg, Anders Jormin e Manu Katché. Stefano Bollani protagonista anche di un incontro alla Sala dei Notari dal titolo “Before and After” con il critico di JazzTimes Thomas Conrad. A presentare gli ECM concert series è lo stesso Manfred Eicher in un incontro pubblico con il noto critico musicale statunitense Gary Giddins sempre alla Sala dei Notari lunedì 12 luglio alle 12. Altro progetto monografico è il tributo alla musica di Django Reinhardt, per i cento anni della nascita del chitarrista e direttore d’orchestra, autore di una musica risultato dell’incontro tra la sua eredità tzigana e il jazz degli anni ’30. David Reinhardt, nipote di Django, con il suo trio dà il via alla serie di concerti, che vede poi all’Oratorio Santa Cecilia esibirsi il trio di Florin Niculescu, il trio Gitan di Christian Escoudè.
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