Tesi Revisionata Dottorato
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DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, SOCIETÀ, POLITICA CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN Economia, Società e Diritto Curriculum Politologico CICLO XXXI° TITOLO DELLA TESI Il populismo di Podemos e del MoVimento 5 stelle. Un’analisi laclausiana. Settori Scientifico Disciplinari: SPS/04; SPS/02 RELATORE DOTTORANDO Chiar.mo Prof. Stefano Visentin Dott. Rocco Picciotto Maniscalco CORRELATORE Chiar.mo Prof. Fabio Bordignon ANNO ACCADEMICO 2017/2018 Breve introduzione generale Oggetto principale di studio di questo lavoro di ricerca è uno dei fenomeni più interessanti, discussi e discutibili della contemporaneità politica europea: il populismo. Volendo, infatti, parafrasare una famosa citazione di Marx potremmo dire che: un fantasma si aggira per l’Europa ed il suo nome è populismo. Il fenomeno preso in esame verrà studiato con particolare attenzione per quello che riguarda due dei principali e più interessanti fenomeni populisti, o almeno definiti in tal modo, del panorama politico dell’Europa contemporanea: Podemos in Spagna ed il MoVimento 5 stelle in Italia. L’intera ricerca ha un impianto metodologico di tipo qualitativo che si avvale, per studiare un fenomeno denso, complesso e, come sottolineato da molti autori, pars pro toto Ilvo Diamanti, di difficile definizione, spesso indefinito, di tecniche di diverso tipo: studio dei documenti interni, sia quelli resi pubblici dai due partiti sia quelli che fanno parte della letteratura grigia, ovverosia quella vasta area di «documenti non convenzionali» che solitamente sono di difficile individuazione e consultazione in quanto non diffusi tramite i normali canali di pubblicazione scientifica e commerciale e per tanto non accessibili, e, soprattutto, una serie di interviste semi-strutturate realizzate con esponenti dei due partiti. Accanto alla ricostruzione storico concettuale ed economico sociale, fondamentale per comprendere i suddetti fenomeni, si deve necessariamente, anche in virtù dell’approccio teorico deciso, fare costanti riferimenti a concetti propri della psicoanalisi, della linguistica, della sociologia, della politologia e della filosofia politica; anche per questo la metodologia scelta è una metodologia flessibile che ben si adatta ad un oggetto di studi a sua volta, flessibile, difficilmente classificabile e definibile. Anche per la necessaria eterogeneità dei riferimenti teorici la metodologia seguita si è adattata agli oggetti di studio, in un processo di costante ibridazione contingente di modelli. Lo studio documentale, in particolare, servirà a costruire un quadro di sfondo, un perimetro di riferimento, che sarà integrato da dati di tipo quantitativo 1 relativi all’elettorato, effettivo e potenziale, dei due partiti, e a come questo elettorato si modifichi nel corso del tempo. Le interviste agli esponenti del partito spagnolo e ad osservatori privilegiati sono state realizzate durante un periodo di ricerca in Spagna nel corso del 2017, periodo di ricerca che è stato anticipato da un breve viaggio di ricerca condotto in contemporanea con Vistalegre II, il secondo congresso di Podemos, utile per reperire i primi contatti. Tutte le interviste fatte agli esponenti del partito politico spagnolo ed a militanti e simpatizzanti di questa formazione sono state realizzate a Madrid. Per quanto riguarda le interviste realizzate in Spagna, anche a causa di una minore conoscenza del luogo, delle persone e della storia politica locale, si è rilevato utile, ancor prima che intervistare esponenti politici del partito o semplici militanti, esplorare il territorio e costruire rapporti privilegiati, conducendo le prime interviste ad informatori estranei al partito politico spagnolo ma in qualche modo molto vicini ad alcuni dei principali esponenti del gruppo dirigente di Podemos, come nel caso delle interviste realizzate ad alcuni dei professori universitari della Complutense, allo stesso tempo ex professori e colleghi del gruppo dirigente podemista. Per quanto riguarda le interviste realizzate agli esponenti de MoVimento 5 stelle quest’ultime sono tutte state realizzate tra gli ultimi mesi del 2017 e i primi sei mesi del 2018 tra Roma, Torino, Urbino e Palermo. Nel corso del primo capitolo si cercherà di ricostruire, in chiave storico- concettuale, i primi populismi realmente esistiti, cercando di ritrovare alcune costanti che costituiscono una sorta di fil rouge e che si possono ritrovare, al netto di alcune differenze contingenti, nei principali esperimenti populisti che si sono prodotti al largo della storia. in questo primo capitolo saranno studiati con particolare attenzione i primi due populismi della storia contemporanea: il populismo russo di metà Ottocento e il populismo statunitense di qualche decade successivo. Oltre allo studio dei due capostipiti dei populismi realmente esistiti verranno studiati i populismi sorti in terra latinoamericana, con particolare attenzione al populismo argentino del generale Juan Domingo Peron e quello brasiliano di Getrulio Vargas. 2 Nel corso del secondo capitolo verrà introdotto il pensiero, denso, complesso e pieno di richiami teorici eterogenei di uno dei più importanti filosofi contemporanei argentini, nonché uno dei principali studiosi del fenomeno populista: Ernesto Laclau. in questa parte della tesi, dopo aver ricostruito brevemente la biografia politica ed intellettuale del filosofo argentino, grande spazio sarà dedicato allo studio della sua analisi sul populismo, in particolare tramite l’approfondimento di uno dei suoi testi più conosciuti: La Ragione populista1. In ogni caso è utile sottolineare fin da ora come l’indagine del filosofo argentino sul populismo sia un lavoro tutt’altro che occasionale, contingente o episodico, ma bensì un lavoro teorico che inizia nella seconda metà degli anni ’70 e che si conclude solo con la morte del filosofo argentino avvenuta nel 2014. L’analisi di questa costruzione teorica sarà la base per lo studio dei due partiti politici presi in esame. Il terzo capitolo sarà, invece, dedicato all’analisi dei due casi studio: Podemos e il MoVimento 5 stelle. Questo capitolo sarà introdotto da una breve ricostruzione del populismo europeo contemporaneo. In questo senso ne verranno studiate quelle che potremmo definire le costanti del populismo europeo, in parte già presenti nei populismi delle origini oggetto d’analisi del primo capitolo. Inoltre verranno brevemente studiati due tra i più importanti ed iconici movimenti populisti europei: il Fronte dell’uomo qualunque, fondato in Italia dal commediografo e giornalista Guglielmo Giannini nel 1944, ed l’Union de defense des commercants et artisans, fondato in Francia dal cartolaio e libraio Pierre Poujade nel 1953. La parte restante di questo capitolo sarà dedicata allo studio dei due partiti oggetto della ricerca. Verrà quindi analizzato prima il MoVimento 5 stelle, iniziando dalla biografia pubblica del suo fondatore e megafono, beppe Grillo, per poi seguire la fondazione del MVS e gli sviluppi politici, fino ad arrivare alle elezioni politiche del marzo 2018. In seguito verrà studiato Podemos. Quest’analisi partirà dalla studio di quella che è stata definita da ampia letteratura la precondizione necessaria, ma 1 E. Laclau, La Ragione populista, Laterza, Roma-Bari 2008. 2 Termine laclausiano, vedasi secondo capitolo. 3 Termine laclausiano, vedasi secondo capitolo. 4 Termine laclausiano, vedasi secondo capitolo. 5 Conferenza tenuta all’interno di un seminario di studi su Ernesto Laclau. 6 In questo senso può essere utile ricordare quanto scritto da Bruce Ackerman, uno dei principali esperti di 3 non sufficiente, per la nascita del partito spagnolo: il movimento del 15M o degli indignados. In seguito si continuerà con lo studio della fondazione e dell’affermazione, nel panorama politico spagnolo, del partito guidato da Pablo Iglesias, seguendone il percorso e l’evoluzione fino ai primi mesi del 2018. Per lo studio di questi due partiti politici sarà fondamentale l’analisi dei documenti interni, sia pubblici che facenti parte della letteratura grigia. Inoltre, sarà utile l’utilizzo di alcuni dati quantitativi relativi alla conformazione dell’elettorato, effettivo e potenziale, dei due parti e, in minima parte, l’utilizzo di alcune interviste svolte. Infine, nel corso del quarto capitolo si cercherà di svolgere un’analisi laclausiana di Podemos e del MoVimento 5 stelle, analisi svolta anche facendo attenzione ad alcune delle “costanti populiste” riscontrate al largo dello studio svolto nel corso del primo capitolo e della parte iniziale del terzo. Si tenterà di comprendere come condizioni economico-politiche simili, come l’articolazione di “domande sociali” 2 non molto diverse, di “significanti fluttuanti” 3 in parte coincidenti, abbiano prodotto risultati anche significativamente diversi. In questo quarto, ed ultimo, capitolo grande importanza rivestiranno le interviste semi- strutturate svolte tanto con esponenti del MVS quanto con membri ed attivisti del partito politico spagnolo. Si tenterà dunque di comprendere, anche grazie ai risultati delle interviste, come si siano costruiti discorsivamente i due esperimenti politici, come si siano articolate domande eterogenee attorno ad un “significante vuoto”4, ad un leader, o, per meglio dire, al nome di un leader. Si tenterà infine di fare breve analisi conclusiva che metta a matrice i vari dati ricavati dalle analisi delle interviste, dallo studio storico concettuale del populismo e dal confronto critico con una delle più interessanti e produttive teorie sul populismo: quella di Laclau. si cercheranno, quindi, similitudini