12 LO SPORT lunedì 4 giugno 2007 Milano incorona Di Luca Re del Giro d’Italia Passerella da trionfatore per Danilo. Petacchi fa cinquina vincendo in volata l’ultima tappa

■ di Pino Bartoli

IL VINCITORE del Giro d’Italia è . È lui a far dimenticare . La maglia che fu del varesino rappresenta, sulle spalle dell’abruzzese, il tentativo di rinascita di un movimento nel gessato. Ho fatto tanti sacrifici, me la merito e basta». Finisce una gara caos dopo le accuse bellissima che ha regalato al mon- do del ciclismo un corridore com- e la confessione della pleto, capace di primeggiare nelle gare di un giorno e, da ieri, anche maglia rosa 2006. La sulle tre settimane. Chi, invece, non riesce a togliersi una soddisfa- classe, la determinazione persona- zione è , perseguitato le e la compattezza di squadra han- dalla sfortuna: cadute, forature e no fatto la differenza in una corsa avversari più forti in volata gli han- dominata dall’inizio, in cui v’è da no tolto una gioia che sembrava al- segnalare anche l’acuto di Marco la sua portata. Il Giro si chiude con Pinotti, quattro giorni da leader, gli uomini sotto al palco anch’egli specchio di un movi- a farsi innaffiare dallo champagne mento alla ricerca di una nuova della maglia rosa. La festa per Di identità. «Ho realizzato il sogno Luca inizia adesso, altri penseran- che avevo da bambino, da quan- no al tour. il giro d’italia dà appun- do avevo otto anni e mi regalaro- tamento al 10 maggio 2008: si par- no la prima bici dorata - spiega la tirà da Palermo. Il leader della classifica generale Danilo Di Luca festeggia la vittoria con i compagni di squadra Foto Ansa maglia rosa - è tanto che ci scom- metto, in pochi ci scommetteva- no. L’importante è esserci arriva- Un evviva per Danilo Di Luca, incoronato GINOD’ITALIA Cunego) non hanno raggiunto il podio. to. oggi sono stati 185 km formida- vincitore del 90˚ Giro d’Italia. Devo dire che pur Onorevole, comunque, la prestazione del bili: me la sono goduta per più di avendolo incluso tra i favoriti, c’erano in me dei 36enne Simoni, al di sotto delle aspettative quattro ore. Un pubblico eccezio- dubbi, delle perplessità sulla tenuta del ragazzo Cunego. La grande rivelazione ha i connotati nale ed una festa per me, lo sarà an- di Spoltore. Dubbi derivanti non tanto dalla Il Giro dei gregari nel lussemburghese Schleck, un ventunenne che che a Spoltore, paese natale, e Pe- quarta moneta ottenuta nel 2005, quanto dal promette molto perché elemento completo, scara. Dopo ventuno giorni così, è fallimento dello scorso anno, da quell’ora di dotato di un fisico che gli permette di giusto festeggiare». Festeggia Di Lu- distacco (58’59” per la precisione) da Ivan e di testa, in ogni momento, mai in difficoltà distinguersi su ogni terreno. Se non si perde, se ca, che incassa per la vittoria circa Basso. E invece da cacciatore di classiche che nelle fasi cruciali, sicuro e pimpante dall’inizio starà lontano dagli svaghi e dalle tentazioni, 383.000 euro. la somma, come è vanta un’, una Freccia alla fine. Un trionfo che è anche frutto di Schleck conquisterà traguardi della massima tradizione, verrà divisa in parti Vallone e una Liegi-Bastogne-Liegi, l’abruzzese un’ottima preparazione e del validissimo importanza. Promosso l’esordiente Riccò, ma uguali tra i compagni di squadra della Liquigas si è trasformato in fondista contributo dei gregari, un Di Luca che per il ct non dimentichiamo che è stato anche il Giro dei che lasceranno il dieci per cento al tenendo fede ai suoi propositi, a quanto mi Ballerini sarà un’ottima carta da giocare nel gregari, a cominciare da Mazzoleni per personale. Una festa non può esse- aveva più volte confidato. «Dammi tempo e prossimo campionato mondiale. Il Giro era continuare con Piepoli e Bruseghin. Gregari di re tale se si festeggia da soli. vedrai che una volta o l’altra arriverò a Milano partito dalla Sicilia con cinque favoriti. Due, ferro si diceva una volta, gregari meritevoli di Chi arriva centoquattresimo a in maglia rosa...». Così è stato a compimento Savoldelli e Popovych, sono incappati nella un abbraccio e di una calorosa stretta di mano. 2h43’24’’ è di una cavalcata senza flessioni. Forte di gambe rovinosa caduta di Pinerolo. Altri due (Simoni e Gino Sala che onora la maglia ciclamino, co- sì come aveva fatto tra le asperità più dure. Lo spezzino della Mi- EMERGENTI Il Giro ha messo in luce giovani talenti. Riflettori su Nibali, Ignatiev e Gasparotto lram s’impone per la terza volta nell’arrivo a Milano (2004 e 2005) e vince la sua quinta tappa in que- sta edizione del Giro, raggiungen- Schleck e Riccò, nascono nuove stelle do a quota ven- tiquattro successi parziali. «Penso di essere stato il più forte - commenta Petacchi - so- ■ di Laura Guerra da se nella tappa di Fiorano davanti al suo capitano, prezio- no troppo contento di essere arri- non fosse uscito dalla fuga do- so indumento prontamente re- vato a Milano. forse il Tour è più È STATO IL GIRO di Dani- re che potesse salire così in alto ve potrebbe essere ora in classi- stituito alla tappa successiva. importante ma, come dice Dani- sul podio. «Mi ha impressiona- fica generale seppure il suo 6o «Anche è un lo, il Giro è la corsa più bella del lo Di Luca dove i campioni to non quanto andasse forte posto non sia da sottovalutare. ragazzo che promette bene - mondo. La vittoria? L’anno scorso ma per quanto tempo riusciva Dalla Russia anche il venti- ha aggiunto Di Luca parlando ho guardato l’arrivo a Milano in- hanno avuto occasioni per a farlo - ha detto lo stesso Di Lu- duenne Mikhail Ignatiev è sta- del messinese di 22 anni - mi esultare e durante il quale, ca - ha sorpreso tutti compreso to uno dei protagonisti della ha aiutato molto, conosco le Ordine d’arrivo me. È un uomo da Giro e lo vin- corsa rosa, costantemente in sue doti ed è uomo da Tour. In però, anche i giovani si so- 1. A. Petacchi...... in 5.18’54” cerà». fuga tanto da aggiudicarsi il re- una lotta con Schleck la spunte- 2. A. Richeze ...... st no difesi bene, ragazzi che A contrastarlo, però, ci penserà lativo Trofeo Gilera. Già pluri- rebbe lui senza troppe difficol- 3. P. Bettini...... st l’italiano Riccardo Riccò che in campione della pista, Ignatiev tà». 4. G. Palumbo...... st fanno ben sperare per il futuro questa edizione ha scritto una si è messo in evidenza per la Bravo anche il 25enne Dome- 5. S. Zanini...... st del ciclismo sia in termini di delle sue pagine più belle trion- sua forza nel macinare km in nico Pozzovivo, piccolo di staz- 6. L. Mondory ...... st spettacolo che di buone con- fando sulle Tre Cime di Lavare- solitaria ad andatura sostenu- za ma grande nel riuscire a te- 7. A. Usau ...... st quiste. Di certo la grande sor- do grazie anche all’insegna- ta, elemento che nei prossimi nere le ruote dei big nelle fasi 8. O. Gatto...... st presa di questo Giro è stato An- mento del fido Piepoli. Sempre anni potrebbe essergli alleato più dure del Giro registrando dy Schleck, lussemburghese in presente a dar man forte per le di grandi imprese. stacchi accettabili e poi dicias- Classifica generale forza alla Csc che a quasi venti- vittorie della Saunier Duval, il In casa Liquigas, invece, chi si settesimo nella generale alle 1. D. Di Luca 92.59’39” (m.37,520) due anni è stato sempre presen- ventitreenne di Formigine, è fatto notare di più è stato il ve- spalle del più noto Garzelli. 2. A. Schleck...... a 1’55” te nelle azioni importanti lot- sempre ubbidiente agli ordini locista , 25 Ma anche tra i velocisti ci sono 3. E. Mazzoleni...... a 2’25” tando per la conquista della di scuderia, ha mostrato le sue anni di Sacile, che, già campio- stati giovani che hanno detto 4. G. Simoni...... a 3’15” maglia rosa. Fratello del più ce- doti atletiche quando la strada ne italiano nel 2005, in questo la loro piazzandosi a poca di- 5. D. Cunego...... a 3’49” lebre Frank e figlio di Jonny, iniziava ad inerpicarsi. Unico Giro ha vestito la maglia rosa stanza dal forte Petacchi: l’ar- 6. R. Riccò...... a 7’00” nomi ben conosciuti nell’am- suo neo sono le prove a crono- dopo la cronosquadre d’apertu- gentino Maximilian Richeze 8. M. Bruseghin...... a 10’14” biente delle 2 ruote, Andy era metro ma vista l’età ha ancora ra e poi anche alla terza tappa, di ventiquattro anni e il trevi- 9. F. Pellizotti...... a 10’44” valutato oltralpe positivamen- ancora margini di migliora- a seguito di una bonaria giano Oscar Gatto di ventidue 12. P. Savoldelli...... a 13’30” , maglia bianca di leader dei giovani Foto Ansa te ma era imprevedibile pensa- mento. A fine Giro ci si doman- “svista” a traguardo passando anni.

VELA Louis Vuitton Cup, a Valencia i kiwi vanno sul 3-0. La barca di Bertelli finisce in grande ritardo nonostante una buona partenza. Oggi riposo Luna Rossa al tracollo, New Zealand vola alla terza vittoria consecutiva

■ di Max Di Sante questo tipo di scelte possano servi- re abissale. Incolmabile. Conti al- re a qualcosa contro Team New la mano, la barca italiana è partita Una sconfitta senza attenuanti. tre o quattro giorni, la Louis Vuit- Zealand che ieri ha fornito - qualo- con un lunghezza di vantaggio e, Che sta stampata sul volto del bra- ton Cup (che potrebbe essere an- ra ve ne fosse bisogno - un’altra nel giro di pochi minuti, si è trova- siliano Torben Grael, fino a qual- che l’ultima con il marchio e il no- potentissima prova di forza. ta dietro di quattro lunghezze, che giorno addietro tattico di stra- me della casa parigina) appare de- E dire che Luna Rossa, dopo un in- con un divario enorme che, alla ordinarie capacità, tutto genio e stinata a solcare gli oceani e a tor- terminabile dial-up (la fase che prima boa di bolina, si è attestato sregolatezza, oggi uomo quasi nor- nare nel nuovo continente. precede il via), era riuscita anche a sui 40’’, poi è salito ancora a 200 male a bordo dello scado targato Nelle prossime ore, nella base va- precedere gli avversari in parten- metri. Un massacro. Telecom-Prada. Nel giorno della lenciana di Luna Rossa, si lavorerà za. Ma l’illusione è stata breve, an- All’ultima boa di bolina, Luna Ros- terza, clamorosa (se non altro per sodo per individuare le adeguate che se intensa, perchè i«kiwi» han- sa è riuscita a limitare i danni le dimensioni) sconfitta in altret- contromisure e in particolare per no sfruttato un giro di vento, gua- (-55’’ dagli avversari), ma nell’ulti- tante regate, subita nella finale del- rendere performante lo scafo. È dagnando subito 36 metri, che so- mo lato i «kiwi» hanno allungato la Louis Vuitton Cup di vela con- possibile che si faccia ricorso a un no presto saliti a 50. New Zealand ancora, volando verso l’arrivo, tro Emirates Team New Zealand, nuovo certificato di stazza, conse- ha difeso il lato destro, dopo una con oltre 400 metri di vantaggio, a Luna Rossa Challenge rimango- guenza di una serie di modifiche virata di Luna Rossa, e si è portato che rendono la sconfitta ancora no pochi appigli. che devono essere per forza «de- con le mure a sinistra. Il vantaggio più netta. Oggi è in programma il Piaccia o no, i «kiwi» hanno una nunciate» alla giuria, ma non so- è prima salito a +72, quindi a +90; giorno di riposo. A Bertelli, visto barca più veloce e, se non si verifi- no esclusi anche avvicendamenti da quel momento è cresciuto mi- come si sono messe le cose, rima- cheranno disastri da qui ad altri a bordo. Sempre ammesso che Terza sconfitta per Luna Rossa Foto di Kai Foersterling/Ansa-Epa nuto dopo minuto, fino a diventa- ne solo la speranza.