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Val di Non basta aprire 32 la porta e mettersi in cammino! 25 31 1 5 Segui i nostri consigli e scegli il percor- 8 20 21 23 so piu’ adatto alle tue esigenze: 3 6 22 24 LEGENDA 30 2 4 7 Partenza ed arrivo 10

Tempo di percorrenza a/r 12 33 11

13 Difficoltà 16 9 15 Lunghezza 14 27 34

17 Dislivello 29 26 Quota massima 35 19 Punti di ristoro 18 28 Percorribile con le racchette da neve

Percorribile con il passeggino

Note Difficoltà: Facile Difficoltà: Media Difficoltà: Alta

INDICE DEI PERCORSI 1. Anello delle Malghe delle Maddalene p. 2 20. Anello Lanza - Passo Fresna p. 21 2. Castello D’Altaguardia p. 3 21. Regole Castelfondo - Senale p. 22 3. Passeggiata alla Brisa a Rumo p. 4 22. Il Sentiero del Mondino p. 23 4. “Il lavoro, le fate, le streghe” p. 5 23. Lago di Tret p. 24 5. “Confine naturale - Cultura di Confine” p. 6 24. Regole di Malosco - Monte Penegal p. 25 6. “Il bosco certificato” p. 7 25. Giro del Monte Macaion p. 26 7. Sissipromenade p. 8 26. Rifugio - Corno di Cles p. 27 8. Fondo - Cascata di Tret p. 9 27. Loc. Sette Larici - Malga di p. 28 9. “Amici come un Tempo” p. 10 28. Giro Malghe sopra il Lago di Tovel p. 29 10. “Dria al Fos” di Cavareno p. 11 29. Galleria Terres - Lago di Tovel p. 30 11. Don - Santuario di San Romedio p. 12 30. Passo Alplaner - Lago Trenta p. 31 12. - Santuario di San Romedio p. 13 31. Cima Belmonte p. 32 13. Coredo - Santuario di San Romedio p. 14 32. Monte Luco p. 33 14. Coredo - Bosco Orna p. 15 33. Passo Mendola - Monte Roen p. 34 15. Sentiero Panoramico di p. 16 16. Il Giro del Monte Peller p. 17 34. Anello Sentiero Italia p. 35 17. Malga Arza, Termoncello e Loverdina p. 18 35. Giro della Livezza p. 36 18. Eremo di San Pancrazio p. 19 19. Vigo di Ton - Torre di Visione p. 20

1 1. ANELLO DELLE MALGHE DELLE MADDALENE

Parcheggio Hofmahd 9,2 km Malga di Lauregno, Malga Castrin, Malga di 3:10 ore 300 m Revò, Malga di Cloz

facile 1894 m

Splendida e facile passeggiata nel spiana e attraversa tra rododendri il cuore del Gruppo delle Maddalene, versante sud del Monte Cornicolo. Si in buona parte pianeggiante, adatta prosegue sempre lungo il segnavia anche alle ciaspole. SAT 133 che ad un certo punto perde quota, si collega al segnavia n. 11 e In auto si raggiunge il parcheggio in pochi minuti raggiunge l’ospitale sulla destra dopo la prima galleria Malga di Revò. Si segue ora la pia- che collega la Val di Non alla Val neggiante forestale con segnavia n. d‘Ultimo. Dal parcheggio si imbocca 8 che porta alla vicinissima Malga di l’evidente forestale che sale nel bosco Cloz ed infine al parcheggio presso fino ad incontrare il segnavia n. 26 le gallerie. che in breve raggiunge l’accogliente Malga di Lauregno. Si segue ora il se- Tutte le malghe che si incontrano gnavia SAT 114 che prosegue semi- lungo questo percorso meritano pianeggiante fino a sbucare sull’am- una sosta per la calda accoglien- pissima radura detta Pra del Signor za e l’ottima cucina che offrono, dove si imbocca l’ampia forestale SAT anche nei fine settimana invernali. 157 che sale dal paese di Castelfon- do per raggiungere la Malga Castrin. In caso di neve non assestata il Dopo una pausa in malga si scende tratto Malga Castrin – Malga di lungo la stessa forestale e poco dopo Cloz può essere pericoloso per la il recinto di legno si imbocca sulla caduta di valanghe. In inverno con destra un evidente sentiero tra i prati le racchette da neve si consiglia di che porta ad un crocevia. Ci si man- scendere al parcheggio dopo aver tiene sulla destra seguendo le indica- raggiunto Malga Castrin e da qui zioni SAT 133 per Malga di Cloz e imboccare la sicura forestale che Revò. Dopo un inizio ripido il sentiero porta alla Malga di Cloz.

2 2. CASTELLO D’ALTAGUARDIA

Loc. Bévia di nel paese di Bresimo Bresimo 4 km 1:45 ore 250 m

facile 1260 m

Breve passeggiata ma consigliata per la vista spettacolare che si ha una volta arrivati. Il Castello d’Altaguardia sorge su uno sperone ad un’altitudine di 1224 m e rappresenta il castello più alto di tutto il . Il Castello fu edificato nel XIII secolo e oggi si sono conservate gran parte delle mura.

In auto si raggiunge il piccolo paese di Bresimo e si parcheggia. Si rag- giunge la vicina frazione di Bévia per imboccare il segnavia SAT 149 che Nei pressi di Bresimo è presente porta al Castello d’Altaguardia. Il sen- una segheria veneziana, una se- tiero è breve ma si fa via via sempre gheria cioè azionata ad acqua. Le più ripido, oltrepassa il Maso Castel- segherie veneziane si diffusero in basso e dopo poco raggiunge i resti Trentino verso il XIII secolo, a quel del Castello d’Altaguardia. Il ritorno tempo tra le zone di approvvigio- si effettua lungo lo stesso itinerario namento di legname della Sere- dell’andata. nissima Repubblica di Venezia. La segheria funziona esclusivamente grazie alla forza dell’acqua, con- vogliata tramite un canale sopra ad una ruota a pale.

3 3. PASSEGGIATA ALLA BRISA A RUMO

nelle frazioni di Marcena e Marcena di Rumo 8 km Corte Inferiore

2:50 ore 250 m

facile 1160 m

Facile passeggiata che collega alcune frazioni del paese di Rumo e con ampi scorci panoramici sul paese e il Monte Ozol. Da notare nella frazione di Corte Inferiore la chiesetta quattrocentesca di S. Uldarico da visitare per la posizione panoramica e soprattutto per gli affreschi dei Baschenis al suo interno.

Lasciata l’auto a Marcena di Rumo si prosegue a piedi lungo la statale per scende lungo la strada asfaltata che prendere il bivio che sale a Corte Infe- scende a Cenigo e a Corte Superio- riore. Dalla piazza del paese si imboc- re. Qui si imbocca la strada asfaltata ca la strada di Foiari e la strada “da le interpoderale che porta verso Maso vòute” che nel bosco raggiungono la Vender e dopo il bacino di raccolta Loc. Plaze Basse, attrezzata con area dell’acqua potabile si prende la stra- di sosta e punto fuoco. Si prosegue dina pianeggiante a destra che porta fino ad incrociare la strada asfaltata fino a Marcena. che scende verso Corte Inferiore. La si segue per un breve tratto in salita Il nome della passeggiata è do- in direzione Proves e poco oltre si im- vuto al passaggio nei pressi della bocca sulla sinistra il sentiero “Ziro Loc. “Brisa”, a monte di Corte In- del Lez”. Il sentiero prosegue pianeg- feriore dove si trova un’area di so- giante, sbocca su una radura e da sta nei pressi di un torrente con un qui lungo una stradina di campagna capitello a forma di fungo porcino, porta all’abitato di Lanza. Da Lanza si detto “brisa” in dialetto.

4 4. “IL LAVORO, LE FATE, LE STREGHE” nella frazione di Preghena Preghena di Livo 5 km o nel vicino Comune di Livo 1:30 ore 100 m

facile 900 m

Un percorso originale tra emozioni posizione di osservatorio strategico e suggestioni in luoghi incontaminati fa pensare ad un antico “castelliere”. e boschi particolari. Un anello che Da qui si gode una bella veduta sulla parte e arriva a Preghena, arricchito valle di Rumo, il Mezzalone, Cis e la da 21 installazioni, soste per il pic-nic Valle di Bresimo. A metà percorso c’è e mille sorprese. la possibilità di sostare riparati da una bella struttura. Si giunge quindi alla Il percorso “Il lavoro, le fate, le stre- “ciarbonara”, la carbonaia un tempo ghe” parte dal centro dell’abitato di progettata per ricavare dal legname il Preghena (806 m.) Qui è possibile carbone. Presto si fa ritorno al punto parcheggiare l’auto e iniziare il cam- di partenza attraversando il centro di mino dalla prima installazione, un Preghena e passando dalla Chiesa di totem informativo che spiega il senso Sant’Antonio Abate. di tutto l’anello escursionistico. L’itine- rario si porta immediatamente attorno Itinerario per ogni stagione, adat- alla quota di 900 metri. Lungo il per- to anche per mountain-bike. Il corso sono distribuite 21 installazioni percorso è in continua evoluzione, in legno ognuna delle quali narra di ogni anno verrà arricchito di nuo- antiche fiabe, animali del bosco, pa- ve opere. Il percorso è percorribile esaggi ed esseri incantati. Poco dopo anche in passeggino, tranne per la partenza si incontra un tipico “cia- il tratto che collega l’installazione retar”. Il percorso continua in piano “La strega volante” alla “Peste del o in discesa e attraversa la collina Diaol”, si consiglia di deviare di- detta “Dos da Mul” che data la sua rettamente verso il Dos da Mul.

5 5. “CONFINE NATURALE – CULTURA DI CONFINE”

Parcheggio nella malghe lungo Hofmahd 5 km il percorso e presso il paese di Proves 1:30 ore 217 m

facile 1917 m

Il sentiero consente di fare la culiarità paesaggistiche e culturali di conoscenza delle peculiarità questo territorio, unico perché posto paesaggistiche e culturali del a confine tra due etnie tanto diverse. territorio attorno a Proves in Val Lungo i 5 chilometri di percorso sono d’Ultimo al confine fra Alto Adige installati 14 pannelli tematici che illu- e Trentino. Non solo lingue e strano le particolarità dell’area: le trac- culture differenti ma anche differenti ce dell’attività mineraria, gli esempi di strutture architettoniche, differenti produzione dell’energia, indicazioni boschi, diversi tipi di rocce, contrasti sulle proprietà medicinali delle pian- naturalistici e geologici. te autoctone e modelli di un’orchidea spontanea e di un mulino. Il tempo di Il percorso inizia dal parcheggio “Hof- percorrenza è di un’ora e mezzo per mahd” (posto all’imbocco della gal- la sola andata. Dalla malga Kessel si leria che collega la Val di Non alla raggiunge facilmente il paese di Pro- Val d’Ultimo) e si snoda tra la Malga ves seguendo i segnavia n. 11 prima di Cloz, quella di Revò (raggiungibili e 2a poi. Il sentiero didattico è adatto seguendo la strada forestale pianeg- per persone di tutte le età e offre la giante n. 8) e la Malga Kessel (dalla possibilità di sosta alle malghe inserite malga di Revò traccia n. 11 prima e nel tracciato che offrono ottimi servizi 133 poi), tutte inserite nel territorio di ristorazione e accoglienza. Si consi- dell’alta Val di Non al confine fra Tren- glia di effettuare il rientro mediante il tino e Alto Adige. bus di linea che effettua tre corse gior- Il tracciato è ideato proprio nell’inten- naliere tra S. Valburga (Val d’Ultimo) e to di far conoscere al visitatore le pe- Proves. Coincidenze per Lana.

6 6. PERCORSO DIDATTICO FORESTALE “IL BOSCO CERTIFICATO”

Fondo, “Spiazzal dal il Loc. Regole di Malosco Legnam” in loc. Ponti 5 km e nei pressi del Lago Smeraldo 3:00 ore 250 m

facile 1320 m

Facile escursione che unisce il piacere della camminata alla scoperta del patrimonio ambientale e naturalistico della montagna. Il sentiero appartiene alla rete di sentieri didattici forestali promossa dalla Provincia Autonoma di .

Il punto di partenza si trova presso il “Spiazzal dal Legnam” in località Ponti poco distante del Lago Smeral- do di Fondo. Tutto il tragitto è indi- cato dall’apposita segnaletica della Malosco”, amena e famosa località rete dei servizi forestali. Dopo aver nota per la bellezza paesaggistica che superato la zona umida in località sorge a monte dei paesi di Ronzone Ponti si prosegue lungo la strada fo- e Malosco dove termina l’escursione. restale detta di Seio incontrando varie testimonianze storiche dell’intrinse- Lungo il percorso si trovano 16 co legame tra l’uomo e il territorio punti sosta informativi dove, attra- montano: il ch’iaretar, l’acquedotto verso un’apposita cartellonistica, di Malosco e una cava di ghiaia cal- vengono illustrati i principi eco- carea. Moltissime sono inoltre le par- logici e scientifici che sono alla ticolarità naturalistiche della zona: ad base dell’utilizzo sostenibile delle esempio i massi erratici di Sedruna, gli foreste trentine. Il visitatore troverà abeti monumentali in località “Carbo- inoltre anche numerosi punti pa- nare”, i larici centenari e infine i prati noramici e panchine per la sosta. di montagna della località “Regole di

7 6. PERCORSO DIDATTICO FORESTALE “IL BOSCO CERTIFICATO” 7. SISSIPROMENADE

Ronzone 4,2 km nei paesi di Ronzone e Cavareno 1:50 ore 140 m

facile 1165 m

Passeggiata semplice e per lo più pianeggiante che si sviluppa lungo piacevoli sentieri e strade interpoderali e forestali. Il percorso è strutturato ad anello ed è dotato di precisa segnaletica bianco-rossa che riporta l’indicazione Sissipromenade.

La passeggiata ha inizio nel paese di Ronzone, presso il punto informativo situato di fianco al campo sportivo. I primi 300 metri sono accessibili an- che con passeggino e vengono spesso effettuati come passeggiata didattica. veniva prodotta la calce, un interes- Questo primo tratto termina presso sante disegno che riprende il pano- un piccolo parco dove è presente un rama sui prati dell’Alta Val di Non e gazebo attrezzato per effettuare osser- dà alcune spiegazioni sull’ambiente vazioni naturalistiche. agricolo. Seguendo la segnaletica si Si continua la passeggiata seguendo raggiungono le case a monte del pa- i cartelli bianco rossi che riportano la ese di Cavareno per poi fare ritorno a scritta Sissipromenade e lungo il per- Ronzone lungo il bosco. corso si incontrano spesso delle ba- cheche che indicano le attrazioni del Il panorama che si gode da questo territorio: piante monumentali, la vec- itinerario sulle Dolomiti di Brenta è chia e nuova presa dell’acquedotto di particolarmente suggestivo all’al- Ronzone con la relativa descrizione ba e al tramonto. dei pozzi, la vecchia “calcara”, dove

8 8. FONDO CASCATA DI TRET

Fondo 9 km nei paesi di Fondo e Tret

3:00 ore 230 m

facile 1162 m

Una comoda passeggiata che, attraverso il bosco, offre panorami spettacolari sui canyon della valle e giunge alla splendida e nascosta cascata immersa nei boschi di conifere, poco distante dal piccolo abitato di Tret.

Si parte dal centro storico del paese di Fondo, dove è possibile posteggiare l’automobile. Da Fondo si segue per un tratto la strada statale 238 in di- rezione Passo Palade e dopo circa 1 frazione di Tret e da qui si diramano Km dal centro del paese si nota sul- due sentieri. Quello di destra porta la sinistra una grossa falegnameria ad un belvedere da dove si può am- e l’imbocco di una strada sterrata mirare la cascata dall’alto. Il sentiero con l’indicazione Cammino Jacopeo di sinistra invece attraversa dei prati e d’Anaunia. Si tratta della strada vec- scende alla base della cascata grazie chia che collegava Fondo alla vicina a dei scalini in legno. Il rientro si svol- frazione di Tret. Questa comoda via ge ripercorrendo al contrario il tragit- pianeggiante si snoda lungo una fo- to di andata. resta di pini e offre una serie di pun- ti panoramici sul profondo canyon È possibile dimezzare i tempi di sottostante scavato dal Rio Novella, percorrenza raggiungendo Tret e il sentiero del Mondino e il paese di l’Albergo Aurora direttamente con Castelfondo al di là del canyon. La l’auto e posteggiando nei pressi strada porta all’Albergo Aurora nella della struttura alberghiera.

9 9. SENTIERO DIDATTICO FORESTALE “AMICI COME UN TEMPO”

Loc. “Ciaretar”, 1,4 km occasionalmente presso di Tassullo. il Malghetto di Tassullo che è attrezzato con punti 1 ora circa 120 m fuoco e infrastrutture per feste campestri, altrimenti facile 887 m nei vicini Paesi di Tuenno o Cles.

Un sentiero didattico che nasce allo al “Ciaretar” raggiunge il suo pun- scopo di spiegare lo stretto equilibrio to più alto in località “Malghetto di esistente tra bosco e agricoltura. Tassullo”. Lungo il sentiero didattico L’itinerario è arricchito da una sono stati predisposti sei pannelli cartellonistica redatta da esperti che descrivono vari argomenti lega- ideata per divulgare gli aspetti ti, oltre che alla storia e alla cultura culturali e ambientali inerenti il della popolazione di Tassullo, anche territorio e la storia del Comune di agli aspetti naturalistici e ambientali Tassullo. che il particolare contesto territoria- le suggeriva. Le parole di un esperto La partenza del sentiero didattico geologo raccontano le tracce glaciali si trova lungo la strada detta del del luogo, lo zoologo spiega le stra- “Ciaretar” in quanto al termine del- ordinarie risorse racchiuse nelle siepi la stessa era situato un caratteristico e i loro effetti benefici sull’ambiente sistema atto a permettere il trasbordo agricolo e infine i forestali conducono del fieno e del legname provenienti alla scoperta delle intrinseche carat- dalla montagna sui carri per l’ultimo teristiche dei terreni agrari e forestali trasporto in paese. La strada per il e dell’intimo legame che un tempo “Ciaretar” si raggiunge imboccando univa il lavoro dei campi al bosco. il primo bivio a sinistra che si incon- Verso la fine del sentiero si incontra tra lungo la strada provinciale 73 un’aula all’aperto per approfondire poco dopo il paese di Tuenno in di- le tematiche proposte. Lungo il per- rezione Cles. Il percorso è un anello corso sono allestite anche varie aree segnalato che partendo e arrivando di sosta.

10 10. PASSEGGIATA “DRIA AL FOS”

Cavareno 8 km nel paese di Cavareno

2:20 ore 200 m

facile 1140 m

Piacevole passeggiata immersa nel bosco a monte del paese di Cavareno. Questo sentiero ripercorre il tracciato del vecchio acquedotto costruito dai Cavarenesi nel 1785: la pendenza necessaria era veramente ridotta e questo spiega la facile percorribilità dello stesso.

Dal centro di Cavareno si seguono le indicazioni per il campo sportivo e via Alpina, via Larsetti e via Italia da dove conduce al sovrastante ponte in legno poi si imbocca il segnavia SAT 527, che attraversa il rio. Seguendo le in- indicato anche come sentiero “dria al dicazioni “dria al fos” si raggiunge il fos”, lungo la strada forestale Plan- “Bait dei Russi”, una baracca eretta ciason che risale un bosco di larici ed durante la prima guerra mondiale. abeti. Il sentiero è pianeggiante, con Proseguendo poco sotto, si scende passerelle in legno e muretti di pietra. nel bosco, si attraversa il rio e lungo Oltrepassato un valloncello ed una una strada forestale prevalentemente madonnina si arriva ad un bivio con pianeggiante si fa ritorno a Cavareno. la scalinata che a sinistra conduce all’attiguo “Sas del coen”, o grotta Il Sass del Coen è anche detto del colera. Tornando sul sentiero si “grotta del colera” poiché leggen- continua fino a sbucare in una radura da vuole che una famiglia di Ca- presso il Rio di Linor e una casa ab- vareno si rifugiò qui nel 1855 per bandonata. Aggirato a destra un dos- sfuggire all’epidemia. so, si continua su di un sentiero che

11 11. DON SANTUARIO DI SAN ROMEDIO

Don 7,2 km nei paesi di Don e Sanzeno. Piccolo ristoro all’interno del Santuario. 2:40 ore 360 m

facile 976 m

Questo sentiero ripercorre le antiche meccanici, era possibile raggiungere vie di pellegrinaggio dei viandanti il paese di Sanzeno e, per i pellegrini, diretti al famoso luogo di culto. È il Santuario di San Romedio. In bre- lungo questo tracciato tra l’altro ve si arriva al parcheggio ai piedi del che, secondo quanto narrato dalla santuario a sua volta raggiungibile in leggenda, Romedio diretto a Trento pochi minuti attraverso un ripido sen- avrebbe incontrato l’orso destinato tiero di ciottoli. a divenire suo compagno di Il Santuario di San Romedio, da sem- eremitaggio. pre meta di pellegrinaggio per visi- tatori di tutto il mondo, si arrocca su Dalla piazza del paese di Don si pro- uno sperone di roccia alto più di 70 segue per il cimitero e si posteggia metri a strapiombo sulla valle del Rio l’auto nei pressi delle ultime case, ac- San Romedio. È costituito da un com- canto ad una segheria. plesso di cinque tra cappelle e chie- Si prende il sentiero SAT 539 e, dopo sette collegate tra loro da una ripida un tratto pianeggiante dentro un fre- scalinata di ben 131 scalini. sco bosco di larici, si scende per mez- Il rientro al paese di Don avviene ri- zo di ripidi tornanti fino al fondo del percorrendo in salita il medesimo canyon formato dal Rio San Romedio. cammino dell’andata. Raggiunto il fondo della gola inizia un’emozionante passeggiata in un Dal Santuario è possibile raggiun- ambiente ricco di echi di storia e spiri- gere il centro storico di Sanzeno a tualità: solo mediante questo cammi- piedi in 45 minuti seguendo l’itine- no infatti, prima dell’avvento dei mezzi rario n. 8.

12 12. SANZENO SANTUARIO DI SAN ROMEDIO

Sanzeno 6 km nel paese di Sanzeno e piccolo ristoro all’interno del Santuario 1:45 ore 120 m

facile 770 m

Suggestivo itinerario nella roccia realizzato sul tracciato di un antico canale irriguo ottocentesco. Rappresenta un’alternativa semplice e certamente più affascinante all’accesso al Santuario di S. Romedio con auto.

Lungo la statale che collega Sanzeno a si trova il Museo Retico, centro per l’Archeologia e la Storia Antica della Valle, dove si può lascia- incontra una scalinata in legno che re l’auto. L’itinerario ha inizio di fronte porta alla strada asfaltata che in po- al Museo dove è ben visibile una pas- chi minuti raggiunge il parcheggio del serella in legno con le indicazioni per Santuario. Da qui si sale lungo l’evi- il Santuario di San Romedio. La pas- dente accesso che porta alla base del seggiata prosegue tra i meleti prima Santuario. Il ritorno si effettua lungo la e nel bosco poi fino a raggiungere la stessa via dell’andata. parete rocciosa del canyon di San Ro- medio. La passeggiata prosegue pia- Nel primo tratto del percorso nel- neggiante sfruttando il vecchio canale la roccia è presente una palestra irriguo scavato nella roccia e messo di arrampicata. Se vi sono per- in sicurezza grazie ad un massiccio sone che praticano questo sport parapetto. A volte il passaggio risulta è necessario fare attenzione alla basso quindi bisogna fare attenzione caduta di eventuali sassi. Questo a non sbattere il capo. La passeggiata percorso resta chiuso nei mesi in- è sempre in piano fino a quando si vernali.

13 13. COREDO SANTUARIO DI SAN ROMEDIO

Coredo 8 km bar e ristoranti nei paesi di Coredo, Tavon, Loc. Due Laghi e bar presso il 2:40 ore 160 m Santuario di San Romedio

facile 950 m

Percorso che si svolge interamente nel bosco e permette di immergersi completamente nella natura, alla scoperta di due laghetti, una piccola cascata, un biotopo, ed uno degli eremi più suggestivi d’Europa.

Dal paese di Coredo percorrendo il Viale dei Sogni SAT 537, un comodo itinerario nel bosco completamente pianeggiante, si raggiungono il lago di Coredo ed il lago di Tavon. La zona dei Due Laghi è caratterizzata da un ampio parco verde con aree pic-nic, percorso vita, campo da beach volley, gio Agostini si continua lungo uno un parco giochi per bambini ed una dei tanti sentieri della zona chiamata Segheria Veneziana visitabile d’estate. “Dossi” e ci si trova immersi ancora Costeggiando i laghi si imbocca nuo- una volta nel verde dei boschi e si può vamente il sentiero SAT 537 e succes- godere di una passeggiata in pieno sivamente SAT 535 che scendono al relax e tranquillità, incontrando ad un Santuario di San Romedio, il quale certo punto anche il caratteristico Bio- sorge su uno sperone di roccia alto topo Senda. Seguendo la segnaletica più di 70 metri. Per il rientro si può per Coredo il sentiero riporterà nella ripercorrere lo stesso sentiero quasi parte alta del paese. fino ai Due Laghi. Al primo bivio si prosegue verso destra e si raggiunge Percorribile anche con passeggino il paese di Tavon. Arrivati al maneg- fino alla Loc. Due Laghi.

14 14. COREDO BOSCO ORNA

Coredo 4,4 km nel paese di Coredo

1:30 ore 130 m

facile 830 m

Semplice passeggiata tra le vie del paese di Coredo ed il caratteristico Bosco Orna, che si contraddistingue per la presenza di molti pini silvestri ed un fitto sottobosco.

Partendo dalla piazza di Coredo si imbocca Via Tonidandel passando davanti alla biblioteca, poi Via Tren- to, Via Borgonuovo e si segue l’in- dicazione per il Biotopo Rouroni che un laghetto naturale. Il sottobosco in conduce al Bosco Orna. Ad un certo questa zona è particolarmente pulito. punto il paesaggio cambia passando Più si prosegue più il terreno diventa dai campi di mele ad una zona bo- rossiccio e roccioso finché si arriva in schiva ricca di sottobosco e molti pini una zona panoramica dove sono stati silvestri. La strada asfaltata continua costruiti dei balconi per poter ammi- finché non ci si inoltra completamente rare Castel Bragher dall’alto. Se si nel bosco e il sentiero diventa sterra- prosegue di una cinquantina di metri to. Una segnaletica indica la via per il si trova una singolare scultura in bron- Bragherino, una cascina dove un tem- zo, opera dello scultore Claudio Trevi, po abitavano i guardiani del castello e poco sotto il Bragherino, che per un e la servitù, una volta di proprietà di periodo fu la sua casa-studio. Per il Castel Bragher, ora privato. Prose- ritorno occorre ripercorrere lo stesso guendo sulla sinistra c’è la possibilità sentiero fatto in precedenza. di entrare in un piccolo ma suggestivo biotopo (Biotopo Rouroni) nel quale È percorribile anche con passeg- quando piove in abbondanza si forma gino.

m 850 Coredo Coredo 800

750 Bosco Orna 700

650 0 km 2,2 4,4

0 h 00:40 01:30

15 15. SENTIERO PANORAMICO DI SMARANO

Loc. Merlonga 3,4 km nei paesi di Coredo e Smarano, in Loc. Merlonga e Due Laghi 1:00 ora 50 m

facile 1080 m

Il Sentiero Panoramico corrisponde bosc”, che coincide quasi interamente all’itinerario n. 12 dei Percorsi con il Sentiero Panoramico tranne che d’Anaunia denominato anche per una piccola deviazione in questo “Crosare”. Semplice e adatto a tratto che fa un giro un po’ più largo. tutti, guida alla scoperta di un’ Rimanendo lungo il percorso n. 12 si incantevole vista sui laghetti, il Brenta arriva in un’area sgombera da alberi, ed il Santuario di S. Romedio da una caratterizzata da un capitello ed una prospettiva del tutto inusuale. baita fornita di tettoia. Si passa per la Busa del Lièver dove c’è un piccolo La passeggiata inizia in Loc. Merlon- parco-giochi, ed infine in Loc. Dos en ga, sopra al Ristorante Ostaria del Ciaura dove si trovano un campo da Filò e si svolge lungo un sentiero pia- calcio ed una graziosa zona attrezzata neggiante immerso nel bosco, dove per picnic con tavoli, panchine e punti ricorrenti paletti segnaletici riportanti fuoco. Poco sotto l’abitato di Smara- il numero 12 indicano la via. Ad un no l’indicazione riporta al punto di certo punto una terrazza panorami- partenza. ca si affaccia sui Due laghi di Core- do e Tavon e sul maestoso Gruppo Sono possibili delle diramazio- di Brenta. Poco oltre un’altra terraz- ni che raggiungono Coredo: un za panoramica permette la vista del sentiero dal punto panoramico suggestivo Santuario di San Romedio su San Romedio porta in 10 mi- incastonato nell’omonima valle, della nuti ai laghetti di Coredo e Ta- Catena delle Maddalene, del Monte von; una strada sterrata scende Ozol e dell’Alta Val di Non. Prose- verso la Segheria Veneziana da guendo il sentiero sale leggermente Loc. Merlonga; il nuovo marcia- per poi tornare in piano ed attraver- piede collega Smarano a Core- sare un bosco di pini ed abeti dove si do. È percorribile con robusto incontra l’indicazione “4 Passi en tel passeggino.

16 16. IL GIRO DEL MONTE PELLER

Lago del Durigat, 9,5 km Rifugio Peller, Malga a monte di Cles Tassulla 3:00 ore 240 m

facile 2106 m

Il caratteristico Monte Peller il vicinissimo Passo della Forcola dal rappresenta il baluardo settentrionale quale si gode di un ampissimo pano- del Gruppo delle Dolomiti di Brenta. rama sul verde Pian della Nana. Dal Nelle vaste praterie del Pian della passo si scende dolcemente lungo il Nana si può osservare una ricca segnavia SAT 336 alla vicina Malga flora alpina, con fioritura tra le più Tassulla dove è possibile acquistare pregevoli delle Alpi Meridionali. Il dell’ottimo formaggio di malga. Infi- Pian della Nana è famoso anche per ne sempre in discesa lungo la sterrata la presenza di molti animali, primi tra SAT 336 si raggiunge l’auto presso il tutti le marmotte. Lago del Durigat.

Dal paese di Cles o di Tuenno si Lungo il percorso descritto sono sta- raggiunge la Loc. Lago del Durigat te realizzate due distinte iniziative lungo una lunga strada sterrata per didattico - scientifiche riguardanti la la quale non serve un permesso di botanica e la geologia mediante la circolazione. Presso questo piccolo predisposizione di una specifica car- lago è possibile lasciare il mezzo. Dal tellonistica posizionata in particolare Lago del Durigat si prende la strada in corrispondenza delle infrastrutture sterrata SAT 313 fino ai piedi del Ri- e delle malghe esistenti. A comple- fugio Peller dove è possibile gustare tamento del progetto sono state re- ottime pietanze tipiche. Si prosegue datte due pubblicazioni tematiche: sulla stessa strada sterrata in direzione “La flora del Peller” a cura di Paolo Malga Clesera e poco dopo la malga Zorer (Info: Pro loco Cles tel. 0463 sulla sinistra parte il segnavia SAT 308 421376) e “Storia di un paesaggio che risale il versante settentrionale del - Monte Peller, Pian dela Nana” a Monte Peller fino al Lago delle Salare. cura di Riccardo Tomasoni (Info e Da qui si seguono le indicazioni per vendita: Book shop www.pnab.it ).

17 17. MALGA ARZA, TERMONCELLO E LOVERDINA

parcheggio presso nel paese di Cunevo Malga Arza 6,8 km 2:40 ore 350 m

facile 1865 m

Semplice e panoramica passeggiata nei verdi pascoli del Parco Naturale Adamello Brenta. Il silenzio del luogo e la quasi totale assenza di disturbo fanno si che quest’area sia spesso frequentata dall’orso, del quale non è improbabile trovare qualche traccia lasciata nei suoi spostamenti serali e notturni.

In auto si raggiunge la piazza del pa- ese di Cunevo e si imbocca la strada asfaltata facilmente individuabile che sale verso la montagna. Si seguono le indicazioni per Malga Arza e dopo cir- di una comoda cucina con bivacco. ca 30 minuti si raggiunge il parcheg- Da questa malga parte in discesa il gio poco prima della malga dove si sentiero SAT 370 che si trasforma poi può lasciare l’auto. Da Malga Arza si in strada sterrata e raggiunge como- prosegue lungo il segnavia SAT 330 damente il punto di partenza Malga che su sterrata prima e sentiero poi Arza. raggiunge in salita Malga Termoncel- lo. Si attraversano ora i verdi pascoli Lungo questo itinerario si trovano della malga in discesa seguendo il molte specie di fiori e piante pro- segnavia SAT 339 che porta a Malga tette dal Parco Naturale Adamello Loverdina, dotata di panche esterne e Brenta.

18 18. EREMO DI SAN PANCRAZIO

Campodenno 3,7 km nel paese di Campodenno 1:30 ore 180 m

facile 760 m

Questa semplice escursione si la stessa strada fino a raggiungere svolge lungo un tratto del Cammino l’incrocio con il pianeggiante “sen- Jacopeo d’Anaunia, un antico tiero del Lez” che si snoda lungo il pellegrinaggio che attraversa tutta la tracciato di un antico canale di irri- valle e di cui l’antica chiesa Di San gazione (in dialetto lez). Si imbocca Pancrazio rappresenta una tappa. questo sentiero a sinistra in direzione All’interno della chiesa è conservata Sporminore e poco oltre si nota sulla un’acquasantiera risalente al IX destra una traccia che sale all’Eremo secolo, decorata con motivi di origine di San Pancrazio. Dall’eremo si risale longobarda e nell’abside si trova il dosso fino ad incrociare sulla destra un dipinto settecentesco raffigurante una forestale che scende al paese di la Madonna con Bambino, San Termon. La forestale si incrocia poi Pancrazio e altri santi. A pochissima con il sentiero del Lez che si imbocca distanza si trovano anche i resti verso destra in direzione Campoden- dell’antica abitazione degli eremiti no percorrendo un tratto panoramico ed un pozzo secco in sassi, di epoca scavato in roccia, con splendida vista tardomedievale, che serviva come sulla Bassa Val di Non. Al bivio con trappola per orsi e lupi. la strada che sale da Campodenno si scende infine al campo sportivo. In auto si raggiunge il bivio tra le strade che portano al centro di Cam- Ogni anno, il 12 di maggio, in podenno e al successivo paese di occasione della ricorrenza di San Sporminore. Sopra il bivio parte una Pancrazio in questo splendido e strada asfaltata che passa di fianco al suggestivo teatro ha luogo la tra- campo sportivo dove si può parcheg- dizionale Festa di San Pancrazio. giare l’auto. Si sale nel bosco lungo

19 19. VIGO DI TON TORRE DI VISIONE

Vigo di Ton 8,8 km nel paese di Ton e frazioni 2:30 ore 220 m

facile 655 m

Comoda passeggiata che porta alla scoperta di un sensazionale punto panoramico, dove lo sguardo spazia dalla Val di Non alla Piana Rotaliana.

Poco sopra l’abitato di Vigo di Ton, si procede lungo la strada che conduce al campo sportivo e si svolta a destra imboccando una stradina forestale con segnavia n.1 che supera la forra del torrente Rinascico. Il percorso, co- modo e semipianeggiante, si sviluppa attraverso ombrosi e densi boschi di faggio a ridosso dei sottostanti frutteti. Dopo aver superato una valletta con SAT 516B proveniente dalla Rocchet- antico ponte in pietra e costeggiato il ta) per poi risalire la sommità del dos- Maso della Pozza, si giunge al bivio so ove insistono i pochi resti della Tor- con la strada forestale SAT 516 che re di Visione. Dal promontorio e dalle sale dai Masi di Vigo. Mantenendosi due terrazze panoramiche si gode di a monte, si percorre la comoda carra- un ampissimo panorama sulla Val di reccia e si prosegue su segnavia SAT Non e sulla Piana Rotaliana. 516A che in leggera pendenza rag- Per il ritorno si ripercorre l’itinerario giunge un panoramico promontorio dell’andata. con area pic-nic. Da qui, attraverso breve sentiero, si scende nella sotto- È percorribile anche con passeggi- stante selletta (ove giunge il sentiero no.

20 20. ANELLO LANZA PASSO FRESNA

Lanza di Rumo 6 km nella fraz. Lanza di Rumo

2:30 ore 350 m

media 1490

Piacevole escursione che si sviluppa interamente su comode strade forestali e che raggiunge il territorio della provincia di Bolzano dando la possibilità di visitare il particolare paese di Proves.

Dal paese di Rumo si sale in auto alla frazione Lanza, si procede in salita fino al Maso Stasal e si parcheggia l’auto prima del segnale di divieto. Si prosegue sempre in salita mantenen- dosi sulla destra su strada sterrata in direzione Passo Fresna. Si attraversa- le che sbuca poi su strada asfaltata no dei prati pianeggianti con diversi con segnavia nr. 24. Mantenendosi punti panoramici e chi lo volesse da sulla sinistra e procedendo in salita si qui può raggiungere a piedi in soli raggiunge il Maso Stasal nei pressi del 15 minuti il paese altoatesino di Pro- quale si trova un’area di sosta attrez- ves dove è consigliata una visita alla zata con acqua e punto fuoco. chiesa neogotica di San Nicolò. Da Loc. Fresna si imbocca il segnavia SAT Chi volesse allungare il percorso 147 sulla sinistra che aggira il monte una volta arrivato al Rio di Valle può Faiden e porta al torrente Rio di Valle. salire lungo la sterrata con segnavia Una volta arrivati al Rio si imbocca in SAT 113 e raggiungere il nuovo e discesa la forestale con segnavia SAT confortevole Rifugio Maddalene 113 e dopo circa un’ora di cammino in circa 1:15 ore. Praticabile con il si prende sulla sinistra un’altra foresta- passeggino fino a Passo Fresna.

21 21. REGOLE DI CASTELFONDO SENALE

Loc. Regole di 13 km in Loc. Regole di Castelfondo Castelfondo e nel paese di Senale 4:40 ore 590 m

media 1695 m

Suggestiva escursione, piacevole Dal santuario si ritorna indietro per un anche nelle mezze stagioni e in breve tratto fino al bivio tra i segnavia 1 particolare in autunno, quando e 3, poi al successivo bivio si continua il bosco si tinge di colori unici. per la strada sterrata (segnavia 3) che Conduce al paese di Senale - Unsere sale nel bosco. Si incontrano alcuni bivii Liebe Frau im Walde e all’omonimo che non si considerano. Al terzo, inve- Santuario. ce, si prende a sinistra il sentiero, sem- pre segnavia 3 che ai margini di prati, Attraversato il paese di Castelfondo si incrociando una prima strada, porta ad prende la strada asfaltata che conduce una seconda strada forestale che si se- in Loc. Regole dove si lascia il mezzo gue a sinistra e che brevemente ci porta presso il Ristorante Arnica. Dal Risto- alla strada con segnavia 157. Si è ora rante Arnica si segue il segnavia 157 nella stretta valle del torrente Novella e che conduce fino alla Croce del Barba da questo bivio si va a sinistra lungo la passando per boschi e radure. Da qui strada che porta alla croce del Barba. si segue la strada forestale, poi sentie- Da qui velocemente si ripercorre la stra- ro contrassegnato dal segnavia 1 che da che viene dalla loc. Regole, punto di attraversando fitti boschi conduce fino partenza dell’itinerario. ai Masi Urban. Si continua per strada asfaltata fino ad un bivio dove si pren- Questo itinerario ricalca in parte de la strada sterrata, poi nuovamente il pellegrinaggio che ogni anno, asfaltata (segnavia 3), che porta alle nel mese di maggio, gli abitanti di prime case del paese di Senale - Un- Dovena e Castelfondo compiono sere Liebe Frau im Walde e poi al San- trasportando la statua della Ma- tuario. donna.

22 22. IL SENTIERO DEL MONDINO

loc. Dovena di 7,5 km nei paesi di Fondo e Castelfondo Castelfondo 3:20 ore 430 m

media 1030 m

Questo itinerario consente di più esposto è presente un corrimano raggiungere il fondo di una delle con fune e lo si supera facilmente gra- forre più ampie e profonde della zie ad una scala metallica che raggiun- zona formata dallo scorrere del Rio ge il fondo del canyon. Si segue verso Novella. Un tratto del percorso è sinistra il sentiero tra gli alberi risalendo esposto e attrezzato con cordino e il corso del torrente. Dopo averlo attra- scala metallica. Per superarlo non è versato si segue in discesa il torrente e necessaria alcuna attrezzatura. dopo un altro chilometro il sentiero si impenna e si raggiunge la strada sta- In auto si raggiunge il paese di Castel- tale che porta al paese di Fondo. Per fondo e si prosegue fino a Loc. Dove- tornare si costeggia la statale 42 da na. Arrivati ad una fontana si prende la Fondo in direzione “Val di Sole-Tonale” strada sulla destra che arriva nei pressi fino al tornante sotto il caseificio di Fon- di una grande stalla e si parcheggia do dove parte il sentiero SAT 522 che l’auto in corrispondenza dello slargo di sbuca poi nuovamente sulla statale 42. una curva dopo poche decine di metri. Si procede fino al bivio con la statale Nel mezzo della curva inizia il sentiero 43 che porta a Castelfondo-Dovena. SAT 522 che scende nel bosco fino a giungere in prossimità della forra, le In alternativa per il ritorno è con- cui pareti rocciose precipitano verticali sigliabile il servizio bus di linea verso il fondo del canyon. Usciti dalla “Fondo-Cles” che conduce fino a vegetazione, ci si trova su un’ampia Castelfondo. cengia che scende tagliando diagonal- Una nuova rete di tracciati consen- mente la parete. Questo tratto rappre- tirà a breve il rientro attraverso la senta la parte più impegnativa del sen- frazione di Tret e la sua cascata fino tiero per l’esposizione e per lo strato di a Dovena ghiaino che copre il sentiero. Nel tratto

23 23. LAGO DI TRET

Loc. Plazze di Tret 6,8 km a Tret e in Loc. Plazze di Tret, Rifugio Waldruhe e Malga di San Felice nei 3:00 ore 400 m pressi del lago

media 1725 m

L’assenza di punti impegnativi, l’armoniosità dei sentieri e la trasparenza cristallina del Lago di Tret danno a quest’escursione un’impronta del tutto famigliare.

Dal paese di Fondo si raggiunge in auto la Loc. Plazze di Tret e qui si se- guono le indicazioni per il Lago di Tret che portano al comodo e ampio par- cheggio nei pressi dell’Albergo Sco- lago che merita una sosta rigenerante. iattolo. Da qui si imbocca la strada Il ritorno avviene lungo il sentiero SAT forestale, asfaltata nel primo tratto e 512 dapprima costeggiando il Lago di sterrata poi, e la si segue per 500 metri Tret e poi scendendo nel bosco fino al circa fino a trovare sulla destra indica- punto di partenza. zioni SAT 512 ben evidenti per il Lago di Tret - Felixer Weiher. Si prosegue in Un’alternativa più breve per rag- salita lungo questo sentiero per altri giungere il lago consiste nel salire 250 metri fino a trovare sulla destra il lungo il segnavia SAT 512 che dal- bivio con il sentiero SAT 57 che attra- la Loc. Plazze di Tret in soli 40 mi- versa il Rio Veier e conduce in leggera nuti porta al Lago di Tret. Questo salita lungo il versante sud del Dòs de lago è molto apprezzato dai locali Solomp. Questo sentiero raggiunge che in estate si ritrovano qui per quasi la sommità del Dosso e prose- fare il bagno. gue poi fino a incontrare il sentiero SAT 511. Lo si imbocca a sinistra verso In inverno escursione adatta alle ovest e in pochi minuti si raggiunge il racchette da neve.

24 24. REGOLE DI MALOSCO MONTE PENEGAL

Loc. Regole di 8,3 km in Loc. Regole di Malosco Malosco, sul Monte Penegal, Malga di 3:00 ore 410 m Malosco

media 1737 m

Escursione facile e rilassante di mezza montagna che conduce al Belvedere del Monte Penegal, punto panoramico sulla Val d’Adige e sulla città di Bolzano.

L’itinerario inizia dalla Loc. Rego- le di Malosco, raggiungibile in auto salendo in direzione del Passo della Mendola. Passato il paese di Ronzo- panorami della Val di Non. Lasciato il ne, dopo un tornante sulla sinistra, Belvedere si segue in discesa il segna- parte la strada asfaltata lunga 3 Km via SAT 500 “Sentiero Italia” e al pri- che porta alla Loc. Regole dove sono mo bivio si prende la strada sterrata presenti tre ristoranti che offrono ot- sulla sinistra che porta a sud ovest al tima cucina tipica e dove è possibile segnavia SAT 508 e quindi alla Malga lasciare il mezzo. di Malosco. Dalla malga si rientra alle Dal parcheggio parte la strada sterra- Regole sullo stesso percorso dell’an- ta (segnavia 508) che passando per data. il bosco porta ai pascoli in prossimità della Malga di Malosco. Poco prima In questa zona sono possibili mol- della malga l’itinerario segue diritto te varianti al percorso proposto. a est il segnavia 508 su strada tratto- Quest’area è un’ottima palestra rabile, fino alla radura sottostante la per allenare il senso dell’orienta- cima da dove in breve si raggiunge mento. il Belvedere del Penegal. Dall’ampia terrazza adiacente il Panorama Hotel In inverno escursione adatta alle Penegal si gode di uno dei più tipici racchette da neve.

25 25. GIRO DEL MONTE MACAION

Malga di Fondo 9 km Malga di Fondo e nei pressi del Lago Smeraldo 3:10 ore 380 m

media 1865 m

Escursione tranquilla senza salite dove si gode di un ampissimo pano- brusche e tratti esposti che permette rama su Merano, Bolzano, Val d’Adi- di raggiungere uno dei punti più ge e Monti Sarentini. panoramici della Val di Non. Si prosegue per un breve tratto in di- Dalla Croce del Macaion infatti rezione della cima e una volta incro- il panorama spazia dalle città di ciato il segnavia SAT 513 lo si prende Merano e Bolzano, all’intera Val in discesa fino a quota 1650 dove si d’Adige e alle Dolomiti. avvista sulla destra in un’ampia ra- dura Baita Genzianella. Dopo circa Dal Lago Smeraldo di Fondo si prose- 100 metri si abbandona il segnavia gue lungo la strada, dapprima asfal- SAT 513 per seguire sulla destra una tata poi sterrata, seguendo le indica- trattorabile senza segnavia che pas- zioni per Malga di Fondo. Dopo 7 km sa davanti alla baita e in breve rag- si raggiunge il parcheggio della mal- giunge la Malga Manzara di Fondo. ga. Da qui si scende di poco lungo la Si imbocca la strada forestale e con stessa forestale fino ad un tornante nei una discesa regolare si raggiunge la pressi di un torrente. Si segue la stra- Malga di Fondo. da forestale di sinistra che costeggia il rio e sale tra abeti fino ad incrociare Presso la Malga di Fondo è pos- il sentiero SAT 500 con le indicazioni sibile acquistare degli ottimi for- per il Monte Macaion. Si segue questo maggi. sentiero che taglia un tornante, riporta sulla forestale e la abbandona defini- In inverno si consiglia di raggiun- tivamente per alzarsi fino alla Forcola gere questa cima con le racchette di Gaido. Si prosegue sempre lungo il da neve partendo da Loc. Plazze segnavia SAT 500 che in una mezzora di Tret o da Loc. Regole di Malo- raggiunge la Croce del Macaion da sco.

26 26. RIFUGIO PREDAIA AI TODES-CI CORNO DI TRES

Rifugio Predaia “Ai 9,2 km nei pressi del Passo Todes-ci” Predaia, Malga di Coredo 3:30 ore 430 m

media 1812 m

Escursione interamente nel bosco, segue diventa sempre più stretto. Sa- finalizzata a raggiungere la cima lendo gradualmente si possono scor- del Corno di Tres, dove il panorama gere sullo sfondo tra gli alberi i paesi ripagherà di ogni fatica. di , Smarano, Coredo, la Predaia e perfino il lago di Santa Giustina. Ar- Il percorso ha inizio presso il Rifugio rivati sulla cima a quota 1812 si gode Predaia “ai Todès-ci”, dove è possibile di una vista unica. Il Corno di Tres è parcheggiare la propria auto. Si se- un punto strategico da dove si può gue per tutta la durata dell’escursione ammirare un panorama a 360°: la Val il sentiero SAT 503 che per il primo d’Adige, le Dolomiti Nord occidentali, tratto si sviluppa su strada sterrata Pampeago, il Passo Lavazè, il Monte molto pianeggiante, circondato da Bondone, la Paganella, il Gruppo di distese di prati d’erba. Arrivati ai prati Brenta e la Catena delle Maddalene. di Bus da Spin si incontra un bivio con Per il ritorno si ripercorre l’itinerario le relative indicazioni e si prosegue a dell’andata. destra verso la Malga Rodeza (Malga di Tres). Da qui in poi il percorso con- Un rientro alternativo consiste tinua nel bosco e inizia gradualmente nel prendere il segnavia SAT 500 la salita fino a raggiungere la malga poco sotto la cima che porta alla dove ci si può fermare per una sosta sella di Favogna. Qui si può im- ed ammirare l’incantevole paesaggio boccare il segnavia SAT 533 che sul Brenta. Dalla malga si procede porta poco sotto il Rifugio Predaia. sempre lungo il sentiero SAT 503 che raggiunge la cima del Corno di Tres In inverno escursione adatta alle su un tracciato sterrato immerso nei racchette da neve. boschi, il quale man mano che si pro-

27 27. LOC. SETTE LARICI MALGA DI COREDO

Loc. Sette Larici 13,8 km in Loc. Sette Larici e Malga di Coredo 4:15 ore 430 m

media 1562 m

Escursione che si compie su strada di strada diventa asfaltata ed in salita montagna, attraverso la freschezza (chiamata “val di Toc”) e attraversa e l’armonia del bosco, finalizzato a delle zone chiamate “Cianalecel”, raggiungere una zona di incantevole “Pozze” e “Pez del Checo” segna- bellezza. late da cartelli appesi agli alberi. Si giunge così ad un bivio caratterizzato Il percorso inizia dalla Loc. Sette La- da una curva molto accentuata, per rici a monte di Sfruz dove si trova un questo motivo chiamata “Curva de la ampio parcheggio per posteggiare Lama”. Prendendo la strada di sinistra l’auto. La zona è caratterizzata da due in salita si arriva in Loc. “Zuol” e suc- grandi distese di prati verdi e pianeg- cessivamente alla Malga di Coredo. gianti dove è possibile ristorarsi ed ap- Per il ritorno si ripercorre l’itinerario profittare dei punti fuoco per cucinare dell’andata. all’aperto. Da qui si prosegue lungo una strada a tratti sterrata ed a tratti La Malga di Coredo è anche fat- asfaltata o cementata che conduce toria didattica dove sono presenti fino alla Malga di Coredo. Il percorso numerosi animali da fattoria. Dal- inizialmente è pianeggiante e si inol- la Malga poi partono una serie di tra nel bosco in mezzo a pini, larici semplici sentieri alla scoperta del ed abeti dove all’imbrunire o di primo bosco e della natura. mattino è facile incontrare qualche animale selvatico come cervi, caprio- In inverno escursione adatta alle li, lepri o volpi. Ad un certo punto la racchette da neve.

28 28. GIRO MALGHE SOPRA IL LAGO DI TOVEL

parcheggio presso presso il Lago di Tovel il Lago di Tovel 16,8 km 5:30 ore 700 m

media 1860 m

Escursione lunga ma dal limitato dislivello che porta allo spettacolare Campo Flavona nei pressi dell’omonima malga e a panorami unici sopra il turchese Lago di Tovel.

In auto si raggiunge il parcheggio presso il Lago di Tovel. Nei mesi esti- vi la strada viene chiusa al traffico e l’accesso è possibile con un servizio di bus navetta. Dal parcheggio si se- gue sulla destra la passeggiata che costeggia il lago fino alla Casa del Lago di Tovel fino al Passo Termoncel- Parco da dove parte il segnavia SAT lo. L’itinerario prosegue sulla sinistra 314 che con una dolce salita su fo- in ripida discesa lungo il segnavia SAT restale porta alla Malga Pozzol, non 339 fino al lago. Una volta raggiunta monticata ma dotata di un conforte- la sponda lo si costeggia verso sinistra vole bivacco. Qui si imbocca il segna- fino a raggiungere il punto di parten- via SAT 371 che guadagnando quota za. velocemente raggiunge ampi pascoli e Malga Flavona da dove si può am- Quando si raggiunge la spon- mirare il verdissimo e pianeggiante da del lago è possibile aggirarlo Campo Flavona sul quale dominano anche sul lato destro ma lungo le torri del Monte Turrion Basso e Alto. questo versante c’è un breve tratto Il sentiero SAT 330 aggira quasi pia- leggermente esposto e dotato di neggiante le cime rocciose a sud del cordino di sicurezza.

29 29. GALLERIA DI TERRES LAGO DI TOVEL

imbocco galleria a 18 km nel paese di Terres e monte di Terres presso il Lago di Tovel 5:40 ore 550 m

media 1190 m

Facile escursione senza alcuna segue fino a raggiungere il ristorante difficoltà tecnica che ripercorre un in Loc. Capriolo aperto nei mesi esti- tratto del famoso Dolomiti di Brenta vi. A monte del campo di tamburello Trek. L’itinerario proposto sfrutta la nella stagione del disgelo si formano galleria ciclopedonale di Terres che dei laghetti effimeri dai colori straordi- permette di raggiungere velocemente nari. Nei pressi dei laghetti il sentiero la Val di Tovel e la zona delle Glare, comincia a salire inerpicandosi nel- un macereto dall’aspetto lunare la zona molto arida e rocciosa delle provocato da un’antica frana che Glare verso il Lago di Tovel. In zona alcuni secoli fa cadde dal Monte Doss dele Glare una deviazione di 5 Corno. minuti porta ad un punto panorami- co. Dopo un tratto in pianura si rag- Sopra l’abitato di Terres si seguono le giunge una ripida rampa che condu- indicazioni del Dolomiti di Brenta Trek ce al parcheggio nei pressi del Lago che portano all’imbocco della galleria di Tovel. Dal parcheggio in pochi ciclopedonale. La galleria è stata al- minuti si raggiungono le rive del lago lestita e illuminata in modo da essere costeggiato da un sentiero che porta fruibile anche dai pedoni in sicurez- alla Casa del Parco dove si possono za. Non bisogna comunque scordare trovare informazioni sull’area e sul fe- una pila di emergenza ed una giacca: nomeno d’arrossamento del lago. infatti anche in piena estate, la tem- peratura interna è di 10-12°C costan- Il percorso qui descritto può ave- ti. La galleria sbuca direttamente sul re inizio da più paesi poiché il versante destro orografico della Val Dolomiti di Brenta Trek collega i di Tovel dove si congiunge al sentie- paesi di Sporminore, Campoden- ro delle Antiche Segherie. Imboccato no, Denno, Flavon e Terres alla il sentiero delle Antiche Segherie lo si galleria lungo un ampio sentiero pianeggiante. La galleria di Terres è aperta solo nel periodo estivo, indicativamente a partire dal 1° maggio. Per il rientro nel periodo estivo si può usufruire della navet- ta che dal lago scende al rifugio Capriolo.

30 30. PASSO ALPLANER LAGO TRENTA

Malga Bordolona Malga Bordolona di Sotto di Sotto 9,2 km 4:45 ore 970 m

difficile 2502 m

Itinerario affascinate perché si randola su terreno sempre più sasso- addentra nel cuore del gruppo so. Poco sotto la cima ci si immette delle Maddalene, montagne poco sul sentiero con segnavia n. 14 che frequentate e per questo silenziose in breve tempo raggiunge la sella e e tranquille dove si odono solo da qui si prosegue in discesa lungo campanelli delle mucche, delle segnavia n. 12 verso la Val Clapa. Si pecore o i fischi delle marmotte. risale la valle lungo il sentiero n. 16 che porta al Passo di Val di Clapa ed Dal paese di Bresimo si segue in auto infine dal Passo si scende lungo se- la strada asfaltata che percorre la lun- gnavia SAT 122 alla Malga Scalet di ga e omonima Valle fino alla Malga Sopra e alla Malga Bordolona. Bordolona di Sotto dove si può par- cheggiare. Dalla malga si prende il In alternativa dalla sella alla base sentiero SAT 136 che sale alla Mal- della Cima Trenta si può seguire il ga Bordolona di Sopra. All’incorcio segnavia 14A che segue il crina- di segnavia nei pressi della malga si le e porta direttamente alla cima. imbocca il sentiero SAT 136 che sale Dopo aver goduto del bellissimo per ampi pendii erbosi fino al Passo panorama si scende dalla cima Alplaner ed il suo caratteristico omet- lungo il segnavia 14A che riporta to di pietre. Dal Passo si scende verso al lago, da qui si risale la sella del il vicino Lago Trenta o Alplaner See e Passo Alplaner e si fa ritorno alla al bivio tra i segnavia n. 14A e 12 si Malga Bordolona di Sotto seguen- prosegue lungo il sentiero n. 12 che do l’itinerario dell’andata. risale il fianco della montagna aggi-

31 31. CIMA BELMONTE

Parcheggio Malga di Cloz Hofmahd* 11,4 km 4:45 ore 760 m

difficile 2461 m *presso le gallerie che collegano la Val di Non alla Val d’Ultimo

Escursione ad anello su una delle ro sale ripido e a tratti su facili rocce più belle cime del Gruppo elle fino a raggiungere la croce della cima Maddalene, meta frequentata anche da dove si possono ammirare la Val in inverno poiché rappresenta d’Ultimo e l’ampia Val di Non con le un’ottima uscita con gli sci Dolomiti di Brenta. Il ritorno si effettua d’alpinismo. lungo il segnavia n. 10 che percorre in discesa il crinale ovest della cima e In auto si raggiunge il parcheggio sul- alla base piega verso est per aggirare la destra prima di imboccare la prima la montagna, ricollegarsi al sentiero galleria che collega la Val di Non alla n. 7 percorso all’inizio dell’escursione Val d‘Ultimo. Si attraversa la strada e e raggiungere la Malga di Cloz e il si imbocca la forestale che porta ra- vicino parcheggio. pidamente alla Malga di Cloz. Qui si prende il segnavia n. 7 che risale i Dalla Cima Belmonte è possibile prati dietro la malga per raggiungere il compiere la traversata alla vicina Malghetto di Cloz, si compiono anco- Cima Vedretta Alta per scendere ra un centinaio di metri di dislivello e poi dalla Malga Kessel e ricon- poco sotto la sella che unisce la Cima giungersi alla Malga di Cloz. Que- Belmonte al Monte Cornicoletto si ab- sto sentiero è ripido e si compie a bandona il segnavia per imboccare tratti su roccette attrezzate con cor- l’evidente traccia a sinistra che punta dino metallico. alla dorsale della Cima Belmonte. Il sentiero procede quasi pianeggiante In inverno escursione percorribile aggirando in parte la montagna fino con le racchette da neve se esperti ad incrociare la traccia che risale la alpinisti o accompagnati da guida. dorsale sud-est della cima. Il sentie-

32 32. MONTE LUCO

Passo Palade 10 km presso il Passo Palade e Malga Luco 4:45 ore 920 m

difficile 2434 m

Classica escursione in quota al sibile scorgere il Lago del Luco. Qui il confine con l’Alto Adige che per segnavia n. 10 svolta a sinistra e risa- un tratto si svolge sulla semplice le il ripido crinale sassoso attrezzato cresta rocciosa di questa montagna con dei comodi gradini in legno fino recentemente attrezzata con solidi a raggiungere la cima. Dopo aver go- scalini in legno. duto il panorama si prosegue oltre la cima verso sinistra per attraversare il In auto si raggiunge il Passo Palade dolce crinale sudovest del Monte Luco che collega la Val di Non a Merano. lungo i segnavia 8A e 10A che ripor- Si parte a piedi dal Passo imboccando tano alla Malga Luco. Da qui infine si la strada forestale con segnavia SAT segue la forestale percorsa all’andata 133 che sale alla Malga Luco. Poco che riporta al Passo Palade. dopo si ignorano i segnavia SAT 133 sulla destra e si prosegue sulla co- Il sentiero SAT 133 corrisponde al moda forestale ignorando qualsiasi famoso sentiero Aldo Bonacossa altro sentiero che incroci la strada. La che partendo dal Passo Palade at- strada termina nei pressi della Malga traversa tutto il gruppo delle Mad- Luco che offre servizio di ristorazione. dalene fino a raggiungere Loc. La Dalla malga si imbocca il segnavia n. Val in Val di Rabbi per un totale di 10 verso destra che attraversa il fian- 19 ore di cammino da compiersi in co del Monte Luco dove spesso pa- più giorni. scolano delle pecore fino ad incrocia- re nuovamente il segnavia SAT 133. In inverno escursione percorribile Seguendo sempre il sentiero n. 10 si con le racchette da neve se esperti guadagna quota risalendo una scar- alpinisti o accompagnati da guida. pata erbosa dalla cui sommità è pos-

33 33. PASSO DELLA MENDOLA MONTE ROEN

Passo della 16,2 km presso il Passo della Mendola Mendola, Rifugio Genzianella, Rifugio 5:45 ore 760 m Mezzavia, Malga di Romeno, Rifugio Oltradige difficile 2116 m

Il percorso segue interamente il nella e Dolomiti di Brenta. Il rientro si segnavia SAT 500 Sentiero Italia. effettua lungo il tragitto di andata. In L’escursione si snoda lungo il crinale alternativa si può giungere alla Malga a balconata sulla Valle dell’Adige e di Romeno lungo il seguente tragitto può essere accorciato e semplificato di 30 minuti più lungo. Dalla cima si (passeggiata facile) interrompendolo segue il sentiero SAT 528 in discesa alla Malga di Romeno e ritornando fino alla Malga di Smarano e Sfruz. A sulla stessa via (3:30 a/r). destra della costruzione si prosegue in quota sul sentiero 528A fino a tornare Dal Passo della Mendola, passando sul sentiero SAT 500 percorso all’an- oltre la stazione della funicolare, si data che bisogna seguire in discesa segue una stradina fra le baite con fino al punto di partenza (15 minuti segnavia SAT 500 e si raggiunge il prima della Malga di Romeno).” Ristorante Rifugio Genzianella. Da qui, alzandosi dolcemente su stradina Pochi passi oltre il rifugio Mez- SAT 500 si guadagna quota passan- zavia si giunge ad un bivio sulla do sotto i cavi della seggiovia ed in sinistra con tabella del CAI con breve si è al Rifugio Mezzavia. Si pro- scritta “Bellavista – Monte Lira”. cede sempre sul sentiero SAT 500 e Seguendo questa indicazione si salendo fra bosco e radure si giunge raggiunge un promontorio che in vista della conca del pascolo dove offre una spettacolare veduta sul sorge la Malga di Romeno. Dalla Lago di Caldaro e sulla Val d’Adi- Malga di Romeno si risale su SAT 500 ge. Da questo punto panoramico l’intero fianco nord del monte fino a ci si ricongiunge al sentiero 500 raggiungere la sommità del Monte percorrendo l’evidente traccia sul- Roen con un panorama a 360° su la dorsale e la traccia 538 (per la Lagorai, Similaun, Cevedale, Presa- deviazione 20 min).

In inverno escursione adatta alle racchette da neve.

34 34. ANELLO SENTIERO ITALIA DA RIFUGIO PREDAIA

Rifugio Predaia “Ai 15,3 km presso il Passo Predaia e Todes-ci” Malga di Coredo 5:00 ore 550 m

difficile 1865 m

Percorso di straordinaria bellezza Malga Vecchia con un piacevole sa- per la natura che lo circonda, molto liscendi. Si prosegue ora su sentiero ben segnalato dai sentieri SAT e con SAT 501 fino alla Bocca di Val Ca- diversi punti con sorgenti d’acqua. lana dove è situata una croce in le- Chi volesse accorciare il percorso gno e si inizia già a scorgere un po’ invece può fermarsi alla Malga di panorama sulla Valle dell’Adige; Vecchia e fare ritorno lungo lo stesso a circa 15 minuti da qui si incontra percorso (ore 3:15 a/r). Baita Kuhleger accogliente e sempre aperta, molto comoda in caso di brut- Partenza del percorso dal Rifugio to tempo. Proseguendo lungo il famo- Predaia “ai Todès-ci” dove è possi- so Sentiero Italia SAT 500 in direzione bile parcheggiare la propria auto. La Costa Larga, si passa per il capitello prima parte del tracciato si svolge su di S. Barbara risalente al 1882 e per strada sterrata e pianeggiante, lungo il Passo Predaia a quota 1639. Da il sentiero SAT 503 fino ai prati di Bus Costa Larga si inizia a calare lungo il da Spin. A questo punto si imbocca il sentiero SAT 526 fino a raggiungere sentiero SAT 530 sulla sinistra e dopo la Malga Rodeza dove si imbocca il una breve salita si arriva ad un bivio sentiero SAT 503 che porta al Rifugio (Curva de la Lama) dove si prosegue Predaia “ai Todès-ci”. sullo stesso sentiero fino alla Malga di Coredo. Il tracciato è tutto in salita Dalla Bocca di val Calana è pos- a tratti cementato e a tratti sterrato, sibile una breve deviazione che circondato da bellissimi prati verdi in soli 20 minuti porta alla vicina e boschi lussureggianti. Alla Malga cima Testa Nera lungo il sentiero di Coredo si può approfittare di una SAT 500 in direzione Monte Roen. sosta. Da qui si segue la strada ster- La cima del Monte Roen invece da rata SAT 530 che prosegue fino alla qui dista 1:10 ore di cammino.

35 34. ANELLO SENTIERO ITALIA DA RIFUGIO PREDAIA 35. GIRO DELLA LIVEZZA SOPRA IL LAGO DI TOVEL

parcheggio presso 10,3 km presso il Lago di Tovel e il Lago di Tovel Malga Tuena 5:00 ore 1000 m

difficile 2180 m

Itinerario lungo e selvaggio ma senza particolari difficoltà. Conduce nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta alla scoperta della natura e della cultura di montagna. Lungo il percorso è possibile incontrare diverse specie animali, conoscere la vita d’alpeggio e godere di nuovi panorami.

In auto si raggiunge il parcheggio presso il Lago di Tovel. Nei mesi esti- vi la strada viene chiusa al traffico e l’accesso è possibile con un servizio di alza gradualmente fino a superare bus navetta. Dal parcheggio si segue quota 2000 nei pressi della Livezza la passeggiata che costeggia il lago Grande. Qui si trova un crocevia di e dopo 300 metri circa si imbocca il sentieri e si prende il segnavia SAT segnavia SAT 309 che porta alla Mal- 312 che con una lunga discesa porta ga Tuena, famosa per i suoi formaggi alla strada forestale SAT 314 che col- e l’ottima cucina. Da qui in poi si ri- lega il Lago di Tovel alla Malga Pozzol percorre a ritroso un tratto del famoso e Flavona. Si fa così ritorno al lago Dolomiti di Brenta Trek. Dalla Malga seguendo la forestale in discesa. si prosegue a sinistra sulla forestale segnavia SAT 310. Poco dopo la fine Il sentiero attraversa una zona del della forestale si imbocca il sentiero Parco Naturale Adamello Brenta SAT 380 in direzione Livezza che si particolarmente ricca di fauna.

36 CAMMINO JACOPEO D’ANAUNIA

L’ “Associazione Anaune Amici del lungo tutta la Val di Non e con ritorno Cammino di Santiago” ha ideato e allo splendido Santuario di S. Rome- realizzato in Val di Non e in parte in dio che sorge nei pressi del punto di Val di Sole un percorso a tappe su avvio dell’intero percorso. L’intero iti- sentieri e strade a basso traffico veico- nerario è stato progettato usufruendo lare che, ripercorrendo tracce di anti- di strade di campagna immerse tra chi pellegrinaggi, collega i principali boschi e meleti, ma anche di strade luoghi storico – religiosi della valle che penetrano nei piccoli borghi con- attraverso paesi, boschi e campagne. tadini della zona e permettono così L’itinerario, ricalcando il modello del all’ospite un contatto diretto e origi- “Cammino di Santiago” permette al nale con gli abitanti della valle e con pellegrino – escursionista di compiere le loro tradizioni. Il cammino è stato un percorso circolare nella Val di Non perfettamente tracciato e segnalato su vie lontane dal traffico, alla scoper- con la caratteristica freccia e conchi- ta di gioielli storico – artistici e luoghi glia gialla del pellegrino jacopeo. A religiosi della valle tra cui il Santua- sussidio dell’escursionista è stata cre- rio di San Romedio, Castel Thun, la ata anche la speciale guida al “Cam- Basilica dei Santi Martiri di Sanzeno mino Jacopeo d’Anaunia” completa e la chiesetta romanica di San Barto- di cartina e descrizioni di ogni tappa e lomeo di Romeno. La versione breve dei relativi approfondimenti storico – del cammino è composta da tre tappe culturali oltre che della “Credenziale per un totale di 64 Km e si sviluppa ad del Pellegrino” che attesta, mediante anello attorno al paese di Sanzeno, l’apposizione di timbri, l’effettivo com- centro e punto focale della cristianità pimento del percorso e il suo senso anaune (è qui infatti che nel 397 d.C. spirituale. furono martirizzati Sisinio, Martirio e Alessandro, i missionari fondatori del ASSOCIAZIONE ANAUNE cristianesimo nelle valli del Noce). La AMICI DEL CAMMINO DI SANTIAGO versione completa prevede invece 7 Piazza S. Giovanni, 9 tappe, per un totale di 159 Km, che 38013 Fondo (TN) da Sanzeno conducono il pellegrino [email protected] www.santiagoanaunia.it

37 DOLOMITI DI BRENTA TREK

Il “Dolomiti di Brenta Trek” (DBT) è un tracciato ad anello da camminare in più giorni che va ad abbracciare nel modo più ampio possibile il Gruppo delle Dolomiti di Brenta.

Il DBT si rivolge a due differenti target di camminatori. Il percorso “expert” è pensato per gli escursionisti esperti e ben allenati, per coloro che hanno voglia di vivere la montagna al 100% per più giorni pernottando in rifugi e bivacchi, mentre il percorso “count- maestosità dei panorami dolomitici ry”, è dedicato ai camminatori, a chi fatti di guglie e roccia, fino ai confi- ama “pellegrinare” da borgo a borgo ni più selvaggi fatti di malghe e verdi senza rinunciare alla comodità di ri- alpeggi. posare tra confortevoli lenzuola a fine Tutto questo tuttavia senza tappe ob- giornata. bligate o ritmi imposti. Ognuno può Il DBT mette in rete una serie di storici pianificare il proprio DBT a piacimen- sentieri SAT ben segnalati per offrire to, secondo le forze, i tempi e le vo- all’escursionista la possibilità di sco- glie del momento sfruttando anche le prire l’intero massiccio del Brenta in varianti che permettono di accorciare un unico itinerario che gli consenta il proprio tour e di aggirare eventuali di cogliere tutto il suo fascino: dalla ferrate.

DBT EXPERT DBT COUNTRY

89 km 160 km

[email protected] 8.170 m 7.200 m www.dolomitibrentatrek.it

38 TREKKING

AZIENDA PER IL TURISMO VAL DI NON Via Roma, 21 - 38013 FONDO (TN) Tel. 0463.830133 - Fax 0463.830161 [email protected]

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