“I placcaggi alti, che non si possono fare, le mete con un po’ di arroganza, perché non ma qualcuno scappa e fanno male”. ho passato la palla, ero arrabbiato e volevo La soddisfazione più bella del 2012? essere io a fare il punteggio, ma non si fa così “Fare meta, come le quattro che ho realiz- quando si gioca in squadra e adesso sono zato contro il Firenze Club, quella volta fra il pentito”. pubblico c’era anche mia madre che di solito Un sogno? non viene mai a vedermi, mi è piaciuto fare “Giocare in nazionale”. risultato davanti a lei”. L’aspetto che ti piace di più? Un obiettivo per il 2013? “Stare con i compagni e fare il gioco di “Andare al Torneo Topolino a Treviso con la squadra”. mia squadra”. C’è un aspetto che ti pesa dover affron- Ed a livello personale? tare? “Entrare nella squadra regionale”. “Rialzarmi quando sono a terra” . Chi vuoi ringraziare? Un atleta mito? “I miei allenatori Francesco Consani, Ales- “Bryan Habana”. sandro Sarcina e Davide Franceschi, sono Come vivi il terzo tempo? molto bravi e ci aiutano sempre a superare i “È un momento molto bello, anche se man- nostri limiti”. gio troppo, ed invece devo dimagrire”. Come convinceresti Mattia Maraviglia un giovane ragazzo a dedicarsi al rugby? La soddisfazione più bella nel 2012? “Sto cercando di convin- “L’inizio del nuovo campionato con tutte le cere il mio nipotino di sette partite vinte. Ci siamo impegnati molto du- anni dicendoli che è un gio- rante gli allenamenti. Nella stagione prece- co divertente dove è neces- dente ne abbiamo prese parecchie, quest’an- sario avere grinta, cosa che no invece siamo partiti bene”. lui ha”. Un obiettivo per il 2013? È uno sport pericoloso? “Impegnarmi con la squadra e passare la “Un pochino, certo non è selezione regionale”. la danza, ma ci si abitua”. Un sogno? I tuoi genitori cosa pen- “Giocare in nazionale”. sano del tuo impegno? Un atleta mito? “Sono contenti, ma mi “Bryan Habana un giocatore del Sudafrica”. vengono a vedere poco per I tuoi amici si interessano della tua atti- motivi di lavoro, quest’anno vità sportiva? è venuta un po’ di più mia “Sì, parliamo sempre delle partite che fac- Giuliano Sceo sorella”. ciamo nel fine settimana”. Vuoi ringraziare qual- Come convinceresti un ragazzo a pra- Federico De Robertis ha 13 anni, gioca cuno in particolare? ticare rugby? come mediano e ci racconta: “Franceschi che mi ha seguito per 4 anni, e “Cercherei di spiegargli che per fare questo “Faccio rugby da quattro anni, ma per due mi ha anche accompagnato agli allenamenti sport ci vuole molto sacrificio, quindi è un’at- anni non sono stato molto costante, non quando non potevo andare da solo”. tività che ti aiuta anche nella vita, perché ti andavo bene a scuola e quindi ho dovuto Antonella De Vito forma il carattere e ti prepara ad affrontare i trascurare un po’ lo sport, ma da sacrifici”. quest’anno ho ricominciato in Italiana Rugby Federazione F.I.R.: Cosa pensi del terzo tempo? pieno ad allenarmi”. “Esiste veramente. Le squadre che si sono Hai fatto anche altri sport? appena confrontate sul campo mangiano in- “Sì, un po’ di karate e di pugila- sieme, si divertono e nascono nuove amicizie. to, ma ho smesso perché non mi È una cosa molto bella”. piacevano. Ho visto mio fratello, Giuliano Sceo tredicenne, da due anni di sei anni più grande, giocare e frequenta i campi di rugby. così ho voluto provare anch’io e Come hai iniziato? mi è piaciuto”. “Prima ho fatto basket, pallavolo, piscina, La soddisfazione più bella ma non riuscivo a perdere peso, così mio pa- del 2012? dre mi ha indirizzato verso questo sport, ed “L’ultima partita con il San Vin- effettivamente sono riuscito a dimagrire”. cenzo, perché stavamo perden- Cosa ti piace di più? do, ma io sono riuscito a fare tre “Tutto. Al primo posto però metto il correre mete ed abbiamo vinto. e fare meta”. Però devo fare un po’ di auto- Un aspetto negativo? critica, in quanto ho realizzato Federico De Robertis

301 survey, maintenance, repairs, sales, and hiring life saving appliances Scotto Pubblicità Livorno www.lifeboatservices.com www.fallpreventerdevice.com

Operational Office and Workshop Legal address Via delle Cateratte 86/88 int. 16 - 57122 Livorno - ITALIA Via L.A. Muratori, 19 ph. +39 0586 839588 • fax +39 0586 205004 57128 Livorno - ITALIA AOH +39 348 2620503 vat: IT01547510493 [email protected] ions Amaranto Livorno e Carli Salviano sono due realtà, a livello Lions Amaranto Livorno e Carli Salviano federale, distinte ed autonome. LI Lions hanno iniziato la propria at- Un lavoro in stretta collaborazione che porta tività nel 2000 e dal 2007 sono prota- buoni risultati gonisti con una (competitiva) prima squadra. La sezione rugby della Poli- di FABIO GIORGI sportiva Carli Salviano è invece nata nel 2011. Le due squadre, pur divise formalmente, lavorano in strettissima collaborazione. Entrambe stanno cer- cando una doppia promozione: in B i Lions, in C2 il Carli. Mentre scriviamo, i Lions sono al ver- tice della serie C1; il Carli, invece, gui- da la classifica di C3. Gli amaranto dei Lions, se (come tutto lascia supporre) sapranno chiudere la regular season in uno dei primi due posti del girone toscano di C1, giocheranno i play-off, fase decisiva per acciuffare la serie B. I biancoamaranto del Carli, invece, pun- tano al salto in C2: per ottenere l’obiet- tivo basterà chiudere il torneo in una delle prime due piazze. I Lions nel 2012 hanno realizzato prestigiose mete anche lontano dal Lions contro il Livorno rettangolo di gioco. Durante posto. Un campionato di transizione, l’estate la società amaranto è utile, dopo la sfortunatissima retroces- stata attiva nella kermesse ‘Ef- sione dalla B dell’annata precedente, fetto Venezia’. ad aprire un nuovo ciclo. In squadra Con il lavoro degli allena- tanti giovani e giovanissimi provenien- tori delle giovanili, sono stati ti dal vivaio. reclutati nuovi ragazzini, che La terza piazza è da considerare sod- hanno allargato il roster del disfacente e comunque, anche posi- proprio floridissimo vivaio. zionandosi in uno dei due gradini più A Livorno, l’attività dei Lions alti del podio, la squadra amaranto è sempre più conosciuta, an- non avrebbe partecipato ai play-off,

che grazie alla realizzazione di perché non iscritta ai Campionati ob- Italiana Rugby Federazione F.I.R.: un sito internet costantemen- bligatori under 16 e under 14. te aggiornato (www.lionsa- Un campionato condotto sotto la marantorugby.it), fortemente guida della coppia di tecnici Emanuele voluto dalla società, e grazie Bertolini e Daniele Conflitto. Durante all’accordo con TC2 Sport, il ca- l’estate, Bertolini (socio fondatore, in- nale 272 del digitale terrestre sieme al presidente Mauro Fraddanni, che trasmette le telecronache del sodalizio dei Lions) è passato al integrali delle partite casalin- ruolo di direttore sportivo. ghe il lunedì alle 20,30. Ad affiancare Conflitto nelle mansio- I Lions hanno chiuso il tor- ni di tecnico, nella stagione 2012/13, neo di C1 2011/12 al terzo è stato chiamato Luca Isozio. Durante l’estate, perfezionato l’allestimento di squadre under 16 e under 14 e raffor- Lions in azione zata la prima squadra. L’obiettivo fin nella stagione 2010 - 2011 dalla vigilia è stato quello della promo-

303 episodi sfortunati, i biancoamaranto po- tevano anche otte- nere un piazzamento migliore e guadagna- re la promozione in C2. Gli errori commes- si nel primo anno di vita (inclusi alcuni at- teggiamenti nervosi, dettati da un ecces- sivo agonismo) sono serviti per crescere e cominciare in grande stile l’annata 2012/13, quella che, nelle in- tenzioni della Poli- sportiva deve portare al salto di categoria. L’esperto Sergio Gracci guida fin dal 2011 la squadra la- bronica. Una squadra coriacea, che non sfi- gurerebbe, già in que- Lions contro il Livorno sta stagione, neppure Lions a Perugia in C2. dell’attività ufficiale si sono definite le Sia i Lions sia il Carli giocano le pro- rose di entrambe le formazioni) voglio- zione nella categoria superiore. La for- prie gare casalinghe sul sintetico del no, dopo un 2012 buono, ma senza mazione labronica è completa: valida ‘Maneo’ di via Settembrini. Il quartier ‘ciliegine sulla torta’, mettere a segno, in mischia ed organizzata con la pro- generale degli amaranto e dei bianco- nel 2013, una doppia memorabile pro- pria linea arretrata. amaranto è però la struttura della via mozione. Nel 2011/12, nella sua prima stagio- della Chiesa di Salviano. Le premesse sono ottime. ne in senso assoluto nel mondo del Le due squadre, che durante l’estate rugby, il Carli Salviano (in C3) ha ot- si sono allenate sempre insieme (solo Le foto sono di tenuto la terza piazza. Senza alcuni poche settimane prima dell’inizio Tommaso Chiavistelli F.I.R.: Federazione Italiana Rugby Federazione F.I.R.:

304 La squadra di rugby del Carli Salviano

I Lions ad Imola F.I.R.: Federazione Italiana Rugby Federazione F.I.R.:

305 I GIOVANI DEL LIONS AMARANTO Uno sport che insegna le regole ed il rispetto per l’avversario

ono un bel gruppo numeroso, i gio- Quando e come avete iniziato? vani dei Lions Amaranto, ed a grup- Matteo: “Sei mesi fa vidi una partita alla petti ci raccontano la loro avventura televisione, e decisi di vedere un allena- Ssportiva. mento dal vero. Così venni al campo e mi Matteo Bertini ha 13 anni e gioca come emozionai subito, decidendo di smettere primo centro, Nicola Magni 13 anni occu- con il pugilato che stavo praticando senza pa il ruolo di apertura o secondo centro. passione, per dedicarmi al rugby”. Nicola: “Sono 4 anni che lo faccio. Mi è venuta voglia di cominciare guardando gli allenamenti di mio fratello, ma anche dal desiderio di provare le mie capacità. In pas- sato ho praticato atletica, calcio e nuoto, Andrea Bertini ma non mi piacevano”. Qual è stata l’emozione più bella che vi ha dato questo sport? Matteo: “La mia prima meta. L’ho fatta proprio qui sul nostro campo, dove ci alle- niamo”. Nicola: “Anche per me la prima meta, fatta su un campo quasi impraticabile a Cecina”. Cosa vi piace di questa disciplina? Matteo: “L’onestà che trovi nella gente che pratica questo sport”. Nicola: “I compagni, mi trovo molto bene con loro”. Un piccolo difetto nel rugby? Matteo Bertini Matteo: “È una cosa difficile da trovare, a me piace molto”. Nicola: “Più che un difetto, una difficoltà, come imparare a contenere la rabbia, che è sempre necessario fare, altrimenti puoi

F.I.R.: Federazione Italiana Rugby Federazione F.I.R.: Gianmarco Lucchesi compiere degli errori”. Un sogno nel cassetto? Gianmarco Lucchesi ha 12 anni da 5 Matteo: “Giocare in nazionale”. corre sui campi di rugby, nuova leva in- Nicola: “Essere chiamato in un’accade- vece il dodicenne Andrea Bertini. mia del rugby”. Gianmarco: “Ho iniziato a sei anni, ma Come convincereste un amico ad ero troppo piccolo e non mi piaceva, così avvicinarsi a questo sport? ho smesso. Poi però ad otto anni ho rico- Matteo: “Gli spiegherei di non avere minciato. È stato mio padre, che faceva paura del contatto. Lo inviterei a vedere football americano, a consigliarmi questo un allenamento, ma sono convinto che chi sport. In passato ho fatto un po’ di nuoto”. mette un piedi in campo non ne esce più, Andrea: “Ho cominciato da 4 mesi, per- perché si accorge subito di quanto questo ché mi hanno mandato via dal calcio di- sport sia nobile ed onesto”. cendomi che ero troppo basso per fare il Nicola: “Cercherei di fargli capire quanto portiere. è divertente. Lo consiglieri anche ai più pic- Così ho seguito il consiglio di un mio Nicola Magni coli, infatti, si può iniziare a sei anni”. compagno di scuola che già si allenava”.

306 Cosa vi piace di più di questo sport? quando esco dal campo so che ce l’ho mes- Gianmarco: “Le botte, mi piace darle e sa tutta”. prenderle”. C’è qualche aspetto che vi pesa? Andrea: “Anche a me piace molto il con- Kevin: “Gli allenamenti perché sono fa- tatto, soprattutto quando riesci a placcare ticosi”. uno più grosso di te e a buttarlo a terra”. Daniele: “Le regole perché sono troppe, Un difetto del rugby? per impararle ci ho messo un po’”. Gianmarco: “Quando il nostro avversa- Un sogno? rio non è bravo e non c’è molto gioco, la Kevin: “Andare in nazionale”. partita diventa un po’ noiosa”. Daniele: “Andare a giocare in una squa- Andrea: “Quando mi levano dal campo”. dra di serie A e poi giocare contro gli All La partita più bella? Blacks”. Gianmarco: “A Genova contro il Gispi Arriviamo al trio formato da: Alessio Prato. Restammo sul luogo per due giorni. Orifici 12 anni, Gabriele Paoli 12 anni e Il primo non c’era neanche il nostro alle- Luca di 12. natore e perdemmo tutte le partite, ma il secondo giorno, disputammo nuovamente un incontro con il Gispi vincendo 13 a 2, prendendoci la rivincita sul risultato prece- dente di 3 a 2. Mi ricorderò sempre questa partita perché ho fatto punto partendo da Daniele Consoli una meta e arrivando all’altra”. Un obiettivo per il 2013? Andrea: “Una bella partita è quando mi Gianmarco: “Arrivare a metà classifica butto nella mischia e riesco a rubare il pal- con la squadra e andare alle regionali”. lone e lo passo ai compagni per andare a Andrea: “Non ho un obiettivo preciso, ho fare meta”. iniziato da poco e devo affrontare ancora Un sogno nel cassetto? tante squadre”. Gianmarco: “Andare a giocare in nazio- Come convinceresti un compagno di nale”. scuola a praticare rugby? Andrea: “Giocare in nazionale e affron- Gianmarco: “Gli spiegherei che il rugby tare gli All Blacks”. non è come il calcio, dove se non sei bravo Un atleta mito? ti mandano via, qui siamo tutti amici”. Gianmarco: “Martín Leandro Castrogio- Andrea: “Gli parlerei del terzo tempo e vanni della nazionale italiana”. delle tante amicizie che si possono fare”. Andrea: “Andrea Lo Cicero della nazio- Kevin Lacay di 14 anni e Daniele Con- nale”. soli di 12. Quando avete cominciato? Alessio Orifici Kevin: “Un anno e mezzo fa. Me lo hanno consigliato molte persone”. Daniele: “Faccio rugby da tre anni, ed è stata una mia idea, coltivata fin dalle ele- mentari con un mio compagno di classe, Italiana Rugby Federazione F.I.R.: che però poi ha smesso”. La soddisfazione più bella? Kevin: “Quando abbiamo giocato con il Cus Pisa e abbiamo vinto”. Daniele: “Ho giocato tanti tornei belli e importanti, ma quello che più mi è piaciuto è stato il Trofeo del Pesciolino dove siamo arrivati secondi. È stata una bella soddisfa- zione essere chiamati sul palco con tutta la squadra”. Cosa vi piace di più? Kevin: “Giocare nel ruolo del pilone, e il contatto fisico”. Daniele: “Potermi sfogare con la corsa e Kevin Lacay il placcaggio. Uso tutta la grinta che ho e Gabriele Paoli

307 Luca: “Giocare nei Stade Francais che è una delle migliori squadre di Parigi”. Un atleta mito? Alessio: “Castrogiovanni”. Gabriele: “Non ne ho uno, non seguo molto le altre partite, a me soprattutto pia- ce giocare”. Luca: “Manu Tuilagi e Toby Flood”. Come convincereste un amico ad avvicinarsi al rugby? Alessio: “Non userei parole, ma lo farei provare”. Gabriele: “L’unico modo è quello di fare una prova. Io ho portato due miei amici, ma non si sono appassionati, dopo due al- lenamenti hanno smesso”. Luca: Io invece ho portato un amico che ha giocato per un anno, ma poi ha smesso per problemi familiari”. Luca Paris Manuel Barsali È uno sport pericoloso? Da quanto vi siete avvicinati a questa Alessio: “Da una parte sì, dall’altra no. Se Manuel: “Ho seguito un mio amico che disciplina? piace si lascia da una parte la paura. Io mi stava facendo una prova ed era entusiasta”. Alessio: “La pratico da 5 anni. Ho provato sono fratturato il naso e quasi rotto un dito, Quale aspetto vi piace di più? vari sport, ma mi è piaciuto solo il rugby”. ma sono rimasto”. Davide: “La palla ovale, l’azione, il gioco Gabriele: “Questo è il terzo anno. Un mio Gabriele: “È pericoloso se non hai voglia di squadra” amico alle elementari mi invitò ad andare di fare gli allenamenti, se sei moscio”. Manuel: “Il rugby ti insegna a lottare ri- con lui e così ho iniziato con passione, la- Luca: “Se hai paura ci sono più probabi- spettando delle regole, non come il calcio sciando basket, nuoto ed equitazione che lità di farti male”. dove impari a fregare l’avversario”. non mi piacevano”. Continuiamo con Davide Strazzullo di In passato avete praticato altri sport? Luca: “Sono sei anni ed ho iniziato per- 10 anni e Manuel Barsali di 11. Davide: “Karate, Jiu jitsu e nuoto, ma ché lo faceva mio fratello, consigliato an- Da quanto tempo giocate a rugby? non mi piacevano”. che dai miei genitori. In precedenza non ho Davide: “Da quando avevo otto anni”. Manuel: “Ho fatto ginnastica artistica fatto altri sport”. Manuel: “Da tre anni”. ed ero bravo, perché ero forte. Ma mi ero La partita più bella? Come vi siete avvicinati? annoiato”. Alessio: “All’Elba e poi con il Fiorenzuola, Davide: “Mi avevano detto che era uno La soddisfazione più bella? abbiamo vinte due partite su quattro, ma sport interessante e poi ho visto in tv una Davide: “Quando siamo andati a Monza mi è piaciuta l’atmosfera che abbiamo sa- bella partita e mi sono deciso a provare”. ed abbiamo battuto una squadra fortissi- puto creare con la squadra”. ma. Ci siamo abbracciati, eravamo felicis- Gabriele: “Le partite mi piacciono tut- simi, ci siamo divertiti tantissimo”. te, mi diverto sempre quando gioco, ed in Manuel: “Sul campo dell’Elba, abbiamo modo particolare quando si vince con im- giocato bene, eravamo sempre in parità, F.I.R.: Federazione Italiana Rugby Federazione F.I.R.: pegno, non le vittorie in facili competizioni”. abbiamo resistito e alla fine abbiamo vinto Luca: “Il Torneo Pesciolino all’Elba, per- noi”. ché è stata una partita molto combattuta”. Un sogno? Cosa vi piace di più del rugby? Davide e Manuel: “Entrare nella nazio- Alessio: “Correre, placcare, passare la nale e migliorare fisicamente”. palla ai compagni”. Un atleta mito? Gabriele: “Gli allenamenti” Davide e Manuel: “Castrogiovanni”. Luca: “Lo spirito di squadra soprattutto In che ruolo giocate? quando si vince, ed imparare a non aver Davide: “Mediano”. paura dell’avversario”. Manuel: “Un po’ pilone e un po’ terza li- Un sogno? nea”. Alessio: “Continuare a giocare ancora Come convincereste un amico a per molti anni”. dedicarsi al rugby? Gabriele: “Avere la possibilità di conti- Davide: “Gli direi che in questo sport ci nuare a praticare rugby fino a quando ne si diverte molto, si fanno nuove amicizie e sarò soddisfatto”. Davide Strazzullo potrebbe unirsi a noi e rafforzare la squa-

308 dra. Ma la maggior parte dei mie amici Alessandro: “Placcare, il gioco di squa- fanno calcio o basket”. dra e poi il terzo tempo con gli avversari, Manuel: “Io gli spiegherei che è uno sport anche se in campo si prendono un po’ di dove ci si può sfogare molto”. botte poi passa tutto”. Alessandro Rondelli ha 10 anni è prati- Federico: “Lo spirito di squadra, placcare ca rugby da 3 anni, mentre Federico Var- e il terzo tempo perché unisce”. giu è dodicenne e gioca da tre anni. È uno sport pericoloso? Alessandro: “Io non mi sono mai fatto niente di grave, solo qualche sbucciatura, ma niente di più”. Federico: “Io per ora non mi sono fatto niente e spero di non farmi mai nulla. Porto il caschetto e il paradenti per sicurezza”. Qual è stata la partita più bella? Alessandro: “Preferisco le partite giocate in casa”. Federico: “Ne ho fatte tanto, non mi ri- cordo la più emozionante”. Un atleta mito? Alessandro e Federico: “Castrogiovan- ni”. Tazio Meini Un sogno? Alessandro: “Arrivare in nazionale, di- È stato mio padre, ex atleta, a farmi pro- ventare bravo e divertirmi”. vare fin da piccolo. In precedenza avevo Federico: “Giocare in nazionale”. fatto anche nuoto, tennis, tennis tavolo, Come convincereste un amico a pra- ma non mi erano piaciuti”. ticare rugby? Tazio: “Questo è il mio terzo anno. Ho co- Alessandro Rondelli Alessandro: “Vieni perché è divertente e minciato perché ho conosciuto un ragazzo, tutti sono amici. Non è vero che ci si fa male diventato mio amico, che lo praticava e mi ed è uno sport leale”. spiegò che era molto divertente, ed infatti Federico: “Vieni a provare e ti accorgerai aveva ragione, lo è”. che è meglio del calcio”. Cosa vi piace di più? Concludiamo con Filippo Crea di 10 Filippo: “I placcaggi”. anni e Tazio Meini di 10. Tazio: “Prendere in mano la palla e an- dare a fare meta”. C’è qualche aspetto che non vi piace? Filippo: “Pensare che prima o poi ti spac- cherai un osso”. Tazio: “Non c’è, mi piace tutto”. La soddisfazione più bella? Filippo: “Quando giochiamo in casa e poi organizziamo il terzo tempo e portia- Italiana Rugby Federazione F.I.R.: mo tanti dolci”. Tazio: “Il terzo tempo”. Un sogno? Filippo e Tazio: “Giocare in nazionale”. Un atleta mito? Federico Vargiu Filippo e Tazio: “Castrogiovanni”. Chi vi ha fatto avvicinare a questo Come convincereste un amico a sport? dedicarsi al rugby? Alessandro: “È stato un mio amico. Pre- Filippo: “Gli direi che è uno sport bello. cedentemente facevo nuoto, atletica e ten- Nella mia classe c’è un ragazzo molto gros- nis, ma non mi piacevano”. so, con un bel fisico, sarebbe adatto, ma fa Federico: “Anch’io ho iniziato grazie ad calcio”. Filippo Crea un mio amico. Prima ho fatto nuoto e ka- Tazio: “Gli spiegherei che è bello e emo- rate, ma mi annoiavo”. Filippo: “Faccio rugby da quando avevo zionante”. Cosa vi piace di più? 4 anni. Antonella De Vito

309 Scotto Pubblicità Livorno

310 do bis tricolore Un anno di successi. Il clou a mag- gio. In grandissima evidenza le due xx punteE di diamante delle FF.OO.: Edoardo xxax Luperi e Tommaso Lari. Il divin Edoardo a xxexrm Bologna conquista il suo secondo titolo xSxcxh italiano consecutivo. Non sappiamo se è X un record, ma se non lo è ci manca poco. Edoardo Luperi in finale costringe alla resa il grandissimo Andrea Baldini che Accademia della scherma e qualche mese dopo (a agosto) si metterà al collo la medaglia d’oro a squadre del sezione FF.OO fioretto olimpico. Ironia della sorte l’anno prima (a mag- Un anno di podi e medaglie gio del 2011) a Livorno, il grande Edo, nella finalissima disputata e vinta al tea- di Mario Orsini tro Goldoni, aveva costretto a alzare ban- diera bianca Giorgio Avola, anche lui oro un habitué di queste performance pla- livello continentale e mondiale. “Questo olimpico a squadre a Londra. A Bologna netarie. Nel 2009, tra l’altro, vinse il titolo cambiamento non è dovuto ad un males- più indietro rimangono, invece, Tomma- mondiale Giovani (under 20). A Bratisla- sere o insoddisfazione nei confronti del so Lari (14°), Alessandro Paroli (18°) e va, per i quattro azzurri, come logica con- circolo Fides. Ringrazio anche le Fiamme Olga Rachele Calissi (27°). seguenza della loro straripante superiori- Gialle, per avermi dato la possibilità di tà, è arrivato anche il trionfo nella prova cambiare società. Questo per me è sta- a squadre. Per le statistiche, ricordiamo to un anno di transizione. Dal prossimo che l’ultima compagine ad anno sarò impegnata solamente a livello arrendersi, di fronte agli assoluto e under 23. straripanti azzurri, capitana- Dentro di me, in questi mesi, si è fatta ti da Lari, è stata la Germa- strada la voglia di rimettermi in gioco e di nia: 45-34. potenziare gli stimoli. Con questo intento Olga Rachele saluta mi sono avvicinata al maestro Marco il Fides Vannini, con il quale sono entrata A fine aprile, all’Ac- subito in sintonia, non solamen- cademia della Scher- te dal punto di vista tecnico. ma, in punta di piedi Sono entusiasta di continuare e senza polemiche, la mia attività schermistica in arriva Olga Rache- questa nuova società”. le Calissi, medaglia Poi i ringraziamenti: “Sarò d’oro nel fioretto a sempre grata, ai maestri Ma- squadre, qualche rio Curletto, Antonio Di Ciolo e decina di giorni pri- Paolo Paoletti per avermi con- ma, ai Campionati del sentito di diventare quella che mondo under 20 di sono. Penso che qui ci siano tutti F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: Mosca. La bella Olga i presupposti per fare un ottimo la- Edoardo Luperi e Marco Vannini Rachele lascia il Fides, voro insieme e spero di non buttare come avevano già fatto via l’opportunità che mi viene data. Tommy trionfo europeo negli anni precedenti: Un grazie anche alle Fiamme Gialle Tommaso Lari si rifà con gli interessi, un Tommaso Lari, Edoardo che mi permettono di lavorare con paio di giorni dopo, ai campionati euro- Luperi, Alessandro Paroli serenità e tranquillità. E alle Fiamme pei under 23 di Bratislava. Per il secondo e Beatrice Monaco e altri. Oro che, in più di una circostanza, anno consecutivo trionfa sia nella prova A dare ufficialità a una mi ha messo a disposizione le loro individuale che in quella a squadre. Tra i scelta, di cui si vociferava strutture”. suoi scalpi eccellenti, nella corsa verso il da quasi un mesetto, nel Contento il vicepresidente, del- titolo continentale, Michele Di Francisca corso di una conferenza l’Accademia della Scherma, Andrea negli ottavi, il russo Dobrishev nei quarti stampa, la stessa Olga Ra- Callai: “Pur essendo nati soltanto due e in semifinale e finale gli altri due azzurri chele, plurimedagliata a anni fa siamo in crescita dal punto di Francesco Trani (15-8) e Daniele Garozzo vista logistico, dei risultati conseguiti (15-5). Tommy, seppure tra alti e bassi, è e del numero degli iscritti”.

311 Mettiamo a disposizione degli atleti di- Il maestro Marco poi addolcisce la pil- aveva costretto alla resa (alla fine quinta) ponibilità e professionalità. Senza dimen- lola prendendo in considerazione il valo- anche Olga Rachele Calissi. ticare i sani principi che questo sport tra- re degli avversari: “La semifinale persa di La bella prova di Alessandro Paroli vie- smette nel rispetto delle regole. Per noi è misura: 45-43, contro gli Stati Uniti è stata ne sottolineata dal maestro Marco Van- motivo di orgoglio poter presentare una una finale anticipata”. Il perché è presto nini: “Non è giunto il metallo più pregiato, nuova grande atleta come Olga Rachele”. detto. Gli americani hanno fatto salire in vinto dal ternano Alessio Foconi, ma nella Visibilmente felice pure il maestro Marco pedana anche Massialas e Inboden, due prova da vice campione d’Italia under 23 Vannini: “Olga Rachele è una fiorettista fiorettisti che qualche mese dopo saran- di Alessandro Paroli c’è tanto oro sia sotto stupenda. no tra i protagonisti delle olimpiadi lon- il profilo dell’impegno che sulle aspettative A livello giovanile ha vinto tanto. Sia- dinesi. per il prosieguo della stagione e della car- mo felicissimi di averla con noi, perché Per la cronaca poi gli azzurri, nella riera naturalmente. alle eccelse qualità tecniche associa una prova a squadre, si sono messi al collo Alessandro sta trovando pian piano il grande voglia di lavorare per raggiunge- la medaglia di bronzo, battendo la Cina giusto equilibrio e sta consolidando una re nuovi e importanti traguardi”. con il contributo fondamentale di Loren- maturità che si sta dimostrando sempre Luperi bronzo mondiale zo Nista. Per Nista da parte del maestro più quella dell’uomo adulto. Atteggiamen- a squadre Marco Vannini lusinghieri apprezzamen- to che lo sta premiando con i risultati in All’inizio d’aprile Edoardo Luperi, a ti: “Lorenzo è stato il più bravo, freddo e pedana, dato che nel corso dell’anno, no- Mosca, conquista la medaglia di bronzo continuo di tutto il torneo”, le sue parole. nostante i pochi appuntamenti, ha sempre nella prova a squadre mondiale Giovani Per Lorenzo Nista, allievo del maestro fornito prestazioni di rilievo, piazzandosi (under 20). Al suo fianco: Lorenzo Nista, Paolo Paoletti, anche un bel quinto posto costantemente nei migliori otto fiorettisti Daniele Garozzo e Filippo Guerra. Un nella gara mondiale individuale. nelle gare internazionali di circuito satellite risultato, anche tenendo conto del de- Argento tricolore di Amsterdam, Londra e Copenaghen, oltre cimo posto nella prova individuale, che per Paroli alla vittoria di Roma nel circuito europeo non soddisfa pienamente il suo maestro A metà aprile ai Campionati italiani under 23”. Marco Vannini: “È stato, senza dubbio un under 23 di Cervaro, in provincia di bottino assai magro per quanto il giovane Frosinone, il più bravo della pattu- fiorettista delle Fiamme Oro ci aveva abi- glia labronica è Alessandro Paroli, tuato”. allievo del maestro Marco Vannini e bravo studente di filosofia. Un figlio d’arte, o se preferiamo un predesti- nato. Il babbo ingegner Giulio ha scrit- to pagine importanti in questo sport, anche nel 2012, soprattutto nelle categorie senior. In semifinale il bravo Alessandro ha piegato, sul filo di lana (15-14), l’amico e com- pagno d’allenamento Tommaso Lari delle FF.OO. In finale invece, Alessandro ha dovuto ammainare bandiera bian- F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: ca di fronte all’aviere Alessio Foconi. Nella stessa gara 12esimo posto per Michele Del Macchia, 14esimo per Lorenzo Nista. Quella del fioretto maschile è stata una delle specialità a più alto tasso tecnico. In pedana (sconfitto in semifinale da Foconi) anche Giorgio Avola. A Cervaro medaglia di bronzo an- che per la fiorettista labronica, emi- grata al Cus Siena, Beatrice Monaco. Super “Bea” in semifinale ha ceduto alla pisana Chiara Cini (15-13), l’al- lieva del Club Scherma Pisa Antonio Rachele Calissi Di Ciolo che nel turno precedente Lorenzo Nista

312 Promozione dalla C alla B2 per Calissi e Del Macchia sbancano do, finalmente, la sua scherma elegante e il fioretto il PalaAncona tecnicamente pregevole con quella catti- A fine aprile a Adria (Ro) la squadra di A novembre roboante squillo di trom- veria agonistica da cui non può prescin- fioretto maschile, dell’Accademia della ba di Olga Rachele Calissi e del pisani- dere una prestazione vincente”. Scherma, composta da Alessandro Pa- no naturalizzato livornese, Michele Del Del Macchia ad Ancona si è davvero roli, Dario Finetti, Lorenzo Ristori e Edo- Macchia ad Ancona nella prova di qua- superato mettendo in rigorosa fila india- ardo Bo ottiene la promozione di serie lificazione ai campionati italiani della na ben 107 schermitori. Un mix di giova- nel Campionato Nazionale a squadre zona Centro. La bravissima Olga Rachele ni, giovanissimi e tanti altri con grande passando dalla “C” alla “B2”, grazie a un Calissi, dopo un ottimo girone (tutte vit- bagaglio di esperienza alle spalle. Tra gli lusinghiero terzo posto nel tabellone torie) mette in fila tutta la concorrenza ultimi scalpi di Michele: Alessio Piazza in finale. con baldanzosa sicurezza: “Imperversan- finale e Matteo Iaconis in semifinale. En- “Gli Accademisti il prossimo anno po- do nella parte alta del tabellone”, il com- trambi sconfitti per 15-9. tranno cimentarsi nella serie superiore del- mento, al suo suntuoso successo, del ma- Pillole di gloria per Accademisti la B2. Evidente il rammarico per non aver estro Vannini. Per la cronaca le fiorettiste e atleti delle FF.OO centrato il pieno risultato alla vigilia asso- ad arrendersi, negli assalti che contano, A marzo le spadiste Ginevra Burchi, lutamente nelle corde dei ragazzi guidati a super Olga Rachele sono state: Claudia Elena Bargagna e Ilaria Cariello vincono a fondo pedana dal Maestro Claudio Del Caracciolo (15-9) in finale, Serena Di Pie- la serie C2 Zonale a squadre e trascina- Macchia. ro in semifinale, Elisa Veratore nei quarti no l’Accademia alla serie C1 Nazionale, Determinante il passaggio a vuoto e Lisa Milanese negli ottavi. Elogi merita- diventando, di fatto, l’unica squadra di dell’ultimo frazionista Alessandro Paroli ti da parte di Vannini pure per il giovane spada livornese presente in un campio- impegnato nel match decisivo in semifina- Michele Del Macchia. “Michele è tornato nato nazionale di serie. le contro Francesco Archivio, capitano del- prepotentemente sul gradino più alto del A maggio Alessandro Paroli vince la la società anconetana Stamura”, il com- podio a distanza di un anno e mezzo cir- Coppa Italia ad Ancona, succedendo a mento di Marco Vannini. ca dal titolo tricolore Cadetti, coniugan- Edoardo Luperi vincitore delle due edi- zioni precedenti: 2010 e 2011. La giova- nissima Giorgia Marazzini sfiora, invece, il podio ai Campionati italiani under 14 di Riccione. Ad ottobre la stagione riparte senza troppi acuti. Edoardo Luperi manda in archivio la qualificazione ai tricolori di categoria con un buon piazzamento a Rimini. “Ma inizia a lamentare qualche risentimento dei postumi della stagione precedente vissuta in modo molto intenso, durante la quale il CT Cerioni non lo ha la- sciato certamente risparmiarsi”, le parole del maestro Vannini che aggiunge: “Con il gruppo dei ragazzi delle FF.OO. venia- mo ricevuti dal neo Questore di Livorno Marcello Cardona, ex arbitro di calcio di

serie A”. Italiana Scherma Federazione F.I.S.: A novembre l’attività Nazionale, del GPG, entra nel vivo e Giorgia Marazzini (classe 2001) si conferma a Calenzano, per il secondo anno consecutivo, sul se- condo gradino del podio. E Alessandro Paroli vola a Londra per partecipare ad una gara satellite nella quale conquista un incoraggiante quinto posto. A dicembre salgono ancora in cat- tedra Tommaso Lari ed Edoardo Lupe- ri. I due atleti delle FF.OO. nell’Open di Ravenna si collocano sul secondo e sull’ottavo gradino (Edoardo) del podio, ipotecando, di fatto, la qualificazione ai Olga Rachele Calissi tricolori Assoluti di Trieste 2013.

313 314 che arbitro. Un arbitro gentile e prodigo di Aldo Montano: incoraggiamento per i consigli e di belle parole. Nella circostanza Montano ha firmato anche tanti autografi. piccoli schermitori del Fides Oltre ai piccoli, presenti anche tanti atleti più grandicelli e i maestri Nicola Zanotti, Pa- attesimo in pedana con la benedizio- con il grande Aldo Montano. Per un’oretta olo e Lorenzo Paoletti, Diego Pardini, Iacopo ne di Aldo Montano. Per una decina abbondante, nel tempio della scherma di Reali e Alberto Picchi e il consigliere Andrea di baby schermitori del Fides, a no- via Allende, l’Aldone Nazionale, sorridente Malquori. A fare gli onori di casa il presiden- vembre,B prima di gettarsi nell’agone agoni- e disponibile ha fatto compagnia ai picco- tissimo Mario Miccoli. Dopo aver ringraziato stico della prima prova regionale del Gran li spadaccini e quando è stato necessario, Aldo Montano per il gesto di cortesia, nei ri- Premio Giovanissimi, l’incontro ravvicinato durante l’allenamento, si è improvvisato an- guardi del circolo dove schermisticamente è nato e cresciuto, gli ha ricordato: “che que- sta è la sua casa e per lui è sempre spalan- cata”. Poi, prima dei saluti, immancabili foto gruppo. In primis con i piccoli schermitori che, il giorno successivo sarebbero saliti in pedana a Lucca con la speranza, un domani di ripercorrere almeno in parte la stupenda carriera di Aldo Montano. Ma ecco il nome dei piccoli sciabolatori che probabilmente, anche tra qualche anno si ricorderanno di questo incontro con il campione olimpico di Atene. Pietro Torre, Lorenzo Cambini, Edo- ardo Bertocchini, Edoardo Di Ficcio, Marta Buozzi, Angelica Cardi, Cristian Verdespina, Marco Porfiri, Andrea Sarsali. Ad augurare ai bambini una bella carriera agonistica è sta- ta anche il maestro Zanotti: “La vostra spe- ranza è anche la nostra. Cioè quella di una carriera densa di soddisfazioni come quella di Aldo”. Aldo Montano con i ragazzi del Fides Mario Orsini

rità a regalarne qualcun’altra ai genitori e Benedetta Baldini una predestinata ai nonni, sempre in campo schermistico ci mancherebbe altro, sono stati anche gli altri uestione di geni. La scherma non altre brave compagne e compagni di sala, due figli. Il primogenito Matteo, classe 1982 fa eccezione alla regola. Benedetta tra le quali: Maria Vittoria Sartori, Margheri- e la bella e brava Giulia (18 luglio 1991). Due Baldini, 19 anni, compiuti il 15 mag- ta Cappelli, Flavia Manca e tanti scalpitanti ottimi schermitori che, finché sono saliti in gio,Q ultima rampolla della famiglia Baldini, giovani sciabolatori”. Per la dolce Benedet- pedana, hanno dimostrato di saperci fare. ha preso la rincorsa e ha iniziato a scalare le ta, dunque, una sinfonia di elogi e tanti buo- Poi, però, quando è giunto il momento di classifiche e nel 2012 ha toccato la vetta nel ni auspici. Per mamma Rita e babbo Enrico fare il salto di qualità hanno preferito fare, ranking nazionale under 20 della sciabola e un altro vagone di soddisfazioni in dirittura con grande successo, altre scelte e hanno il sedicesimo in quello mondiale. d’arrivo, dopo quelle: olimpiche, mondiali, riposto sciabola e fioretto. Con ampi margini di miglioramento da- europee e nazionali d’Andrea. A dire la ve- Mario Orsini Italiana Scherma Federazione F.I.S.: vanti perché, sono parole del suo maestro Nicola Zanotti: “Ha preso piano piano co- scienza delle sue notevoli potenzialità”. Poi tanto per ribadire il concetto ha aggiunto: “Personalmente in lei ripongo grande fiducia e speranza che possa ripercorrere la strada di Irene Vecchi. Le grandi qualità e il talento stanno venendo fuori. In particolare nell’ul- timo anno: il 2012. Anche perché terminate le scuole superiori ha potuto allenarsi con maggiore continuità con atlete, come la stessa Irene e Ilaria Bianco. E inoltre con

I fratelli Baldini. Benedetta, la seconda da sx

315 Scotto Pubblicità Livorno er il circolo Fides il 2012 è stato anche quello del primo atleta in INDRIT GJONKU carrozzina in pedana. Un evento Pstupendo che ha stimolato riflessioni che Un sogno olimpico vanno ben al di là del singolo fatto spor- tivo. in un cuore di ragazzo Per il glorioso circolo di via Allende è stata senz’altro, anche se virtuale, la medaglia più bella in centoventi anni di mi piace e non mi costa fatica. I miei inse- voce. Difetti, invece, non ne vedo. Non è trionfi, in tutto il mondo. Una medaglia gnanti sono tutti bravissimi e i miei com- un maestro perfetto, ma bravo a capirmi ricca di significati e zeppa di fratellan- pagni di classe eccezionali. L’unica materia e aiutarmi a crescere e migliorami, dal za, solidarietà, amicizia, stima, rispetto e cui sono un po’ allergico è la matematica, punto di vista tecnico e umano. È come amore. A salire in pedana con una scia- benché la professoressa Grazia Rondanina, un fratello più grande. Ma bravi sono an- bola in mano Indrit Gjonku. Un ragazzo un’insegnante che adoro, faccia di tutto che tutti gli altri ragazzi di sala. I rapporti di origini albanesi, di 16 anni, compiuti per farmela amare. L’anno scorso alla fine di amicizia non sono ancora come quelli il 12 novembre. Avversario o meglio av- dell’anno comunque ho avuto sette anche con i compagni di scuola, ma siamo sulla versaria di Ingrid, Irene Vecchi. Una cam- in matematica”. buona strada”. pionessa sempre con il cuore in mano, Quando hai iniziato a fare scherma? Ingrid e i nostri giovani un’innata modestia e tanta semplicità e “Mi sono avvicinato a questo sport cir- Qualche giorno dopo quando siamo gentilezza, scritte a caratteri cubitali nel ca due anni fa. Ultimamente però ho dato capitati casualmente al Fides abbiamo proprio Dna. A prevalere seppure di mi- una bella accelerata. Mi alleno tre volte la trovato Ingrid, con il suo maestro Jaco- sura (5-4), di fronte a tantissimi spadac- settimana, ogni volta per un’ora e mezza. po Reali, nella palestra, attigua al salone Oltre che con Irene Vecchi con le pedane, a fare ginnastica. In quel ho tirato con tanti altri momento aveva avvicinato la carrozzi- sciabolatori del circolo. Per na a una spalliera svedese o, più sempli- me ogni volta è una grande cemente, alla scala per fare ginnastica. emozione. È come stare in Un attrezzo ginnico formato da sbarre di una famiglia allargata”. legno verticali unite da aste cilindriche Sogni nel cassetto? longitudinali. Con forza di volontà, ogni “Gareggiare alle paralim- volta, Ingrid si aggrappava alle aste e poi, piadi. A Rio forse è troppo con la sola forza delle braccia si spostava, presto. Però io ci spero”. di qualche metro, da una parte all’altra E magari vincere una rispetto al punto in cui aveva lasciato la medaglia? carrozzina. Nel vederlo ci sono venuti in “Sarebbe bellissimo. An- mente tanti giovani, cosiddetti normodo- che se fosse di legno (risa- tati, che avendo la possibilità di fare sport, ta) come quella vinta da senza troppa fatica, non lo fanno, per tan- Irene Vecchi e Indrit Gjonku Andrea Baldini nell’indivi- te ragioni. Motivazioni, in ogni caso, solo cini che facevano un gran tifo, è stato il duale a Londra. A pensarci bene per ades- rarissimamente plausibili. giovane Indrit. Ma a trionfare è stato il cir- so mi accontenterei anche di un successo Mario Orsini colo Fides che ha spalancato le porte ai ai Campionati italiani”. disabili. “Speriamo che tanti altri seguano E nella vita quali so- F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: l’esempio di Indrit, perché la nostra prima gni hai? di tutto è una grande famiglia. Avere Indrit “Mi piacerebbe diven- con noi è un onore, un valore aggiunto e un tare interprete. Un bra- riferimento educativo e formativo per tutti vo interprete. Le lingue gli altri nostri ragazzi”, le parole del pre- sono sempre state la sidente Mario Miccoli. E che Indrit sia un mia passione”. ragazzino, sveglio e intelligente ci vuole Un pregio e un di- poco per capirlo. fetto del tuo maestro “Sono nato a Reggio Calabria ma vivo in Jacopo Reali? città da quando avevo tre anni. Frequento “Il pregio più grande la seconda classe, dell’indirizzo linguistico, è che mi tratta come del liceo scientifico F. Cecioni con ottimi ri- tutti gli altri. Se mi deve sultati. L’anno scorso sono stato promosso sgridare mi sgrida. Se con la media del nove, con un bel dieci a merito i complimenti storia. Mi considero un secchione. Studiare me li fa anche ad alta Indrit Gjonku, Jacopo Reali e Edoardo Castellani

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Mario Miccoli e Paolo Azzi

319 lontano da Livorno, però, mi piaceva poco. PAOLO PAOLETTI Così, una volta promosso macchinista, quando potevo, preferivo guidare i treni merci per restare nei dintorni di Livorno. La Maestro di fioretto di lungo corso svolta una decina d’anni, quando vengo del Fides e della nazionale ritenuto inidoneo per una vertebra rotta. Così passo dietro la scrivania e poco dopo vinco il concorso per capo gestione”. aestro di fioretto del Fides e del- tenante per abbandonare la nazionale. Al glorioso circolo momentaneamente questo scherma di via Allende è tornato sport, però, fu il trofeo Ste- nuovamenteM nella primavera del 2010, fanini che disputati a Roma. dopo quattro anni abbondanti al Club Mi classificai secondo e non Scherma Livorno, la società con sede al vedevo l’ora di andare sul PalaBastia, da lui fondata nel 2006. In podio. Al momento delle nazionale, invece, ha messo i piedi in premiazioni però il nostro pianta stabile dal 2004. Paolo Paoletti, maestro ci portò via, altri- alla rispettabile età di 64 anni (è nato il menti perdevamo il treno. 27 luglio del 1948) guarda avanti. Fu una mazzata tremenda. A mettergli il fioretto in mano quando La medaglia poi me la portò è ancora piccolo babbo Alberto, classe a casa, quindici giorni dopo, 1912, campione italiano individuale e a Edda Fagni, allora segreta- squadre di fioretto nel 1954.“Come scher- ria del Fides e poi onorevo- mitore da piccolo ero bravino. Tirai fino a le”. diciassette anni, poi cambiai sport per due Lasciato il fioretto Pao- ragioni. La prima perché provavo disagio letti sceglie il judo. quando dovevo chiedere l’attrezzatura ai “Bastavano un paio di miei amici. Essendo di famiglia modesta ciabatte e il judogi. Così Paolo Paoletti e Paolo Azzi non potevo permettermela. La causa sca- non dovevo chiedere niente a nessuno. All’Athletic Nel 1990 poi Paoletti saluta le FS, gra- Club trovai Silvano Gi- zie ad una delle tante finestre pensioni- rardi. Gran maestro. Da stiche: le allora pensioni baby. Dopo que- lui imparai anche a sta- sta prima doverosa e fugace premessa re con i ragazzi. Come torniamo all’attualità. judoka sono diventato Maestro Paolo cos’è per te la scher- cintura nera e poi mae- ma? stro per diversi anni”. “Bisognerebbe chiederlo alla scherma Come studente, da che, a dire il vero, non l’ho mai cercata. adolescente, Paolo Pa- Ma, per vari motivi, è sempre stata presen- oletti, invece, frequen- te, con minore o maggiore intensità nella ta l’istituto tecnico in- mia vita, cominciando da quando ancora dustriale e dopo aver bambino mio padre Alberto vestiva la ca- F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: conseguito il diploma, sacca della nazionale. di perito meccanico, Sicuramente negli ultimi 15 anni è stata s’iscrive per un anno la mia principale attività. all’Università: alla facol- A darmi le motivazioni è stata la curio- tà di scienze politiche. sità e il desiderio di mettermi in gioco e Poi va militare nei Ca- cercare di centrare determinati risultati. In rabinieri a Roma. Qui questo posso dire che sono stato ampia- riprende il fioretto in mente appagato. Basta soffermarci sulle mano e disputa, con suc- olimpiadi londinesi. Oppure facendo un cesso, qualche gara pri- passo indietro sul mondiale di Antalya, gli ma di dare sfogo alla sua europei di Plovdiv. Tutti risultati esaltanti passione per la pittura. arrivati dopo la batosta delle olimpiadi Nel 1976 vince il con- di Pechino. Da non trascurare poi le tante corso per aiuto macchi- soddisfazioni mondiali, europee e anche Paolo Paoletti e Andrea Baldini nista nelle FS. “Andare sul suolo nazionale di Cadetti e Giovani:

320 Tra loro anche Olga Rachele Calissi. Una ma Livorno, praticamente hanno vinto eccellente fiorettista che è stata mia allie- tutto a livello assoluto e giovanile, in Italia va per tanti anni”. e all’estero”. Il premio è uno stimolo per continua- Tra i piccoli fiorettisti del Fides c’è un re oppure un grande appagamento per nuovo Andrea Baldini o uno che può invogliarti a dire basta? avvicinarsi a lui? E tra le piccole fioret- “Lo stimolo per continuare non manca tiste? davvero. L’entusiasmo del nuovo presi- “Ho tanti bravissimi ragazzini e ragaz- dente del circolo Fides, Mario Miccoli, mi zine che presto dovrebbero far parlare di ha contagiato. Sto pensando di formare loro. Per adesso, però, incrocio le dita e nuovi tecnici, come ho già fatto, in manie- non dico altro”. ra ottimale, con mio figlio Lorenzo. Natu- La fiorettista o il fiorettista del Fides ralmente in sintonia con la società”. che ha fatto i maggiori progressi nel E in un futuro, più lontano, cosa ti pia- 2012? cerebbe fare? “Sono tutti in progresso e hanno ampi “Riprendere la mia vecchia attività di margini di miglioramento. Sui nomi però pittore, dedicarmi all’hobby della pesca. preferisco non sbilanciarmi. Se proprio in- Ma soprattutto fare il super nonno!” sisti dico Eleonora Malquori e Ilenia Orso- Fai un breve elenco dei maggiori ri- lini. Ma ripeto, non sono le sole”. sultati ottenuti dai tuoi schermitori du- A chi devi dire grazie tra i tuoi più rante il 2012? stretti collaboratori del Fides? “Al primo posto metto la medaglia d’oro “Tutti sono importanti, direi indispen- a squadre e anche il quarto posto indivi- sabili. Il nostro è un lavoro di squadra. Per Paolo Paoletti e Lorenzo Nista duale di Andrea Baldini a Londra. Poi i ottenere ottimi risultati ognuno deve dare quattro podi ai Campionati italiani di ca- il meglio di se stesso. Facendo dei nomi Belfast, Rovigo, Bourges… insomma tan- tegoria sempre di Andrea Baldini e inoltre rischio di dimenticarne qualcuno. Rima- te belle soddisfazioni e qualche delusione. di Ilenia Orsolini, Lorenzo Nista e, dell’ex nendo in ambito familiare inizio da mio Ci mancherebbe altro”. schermitrice del Fides, Olga Rachele Calis- fratello Alfredo: l’armiere del Fides e mio La maschera d’onore d’oro te la aspet- si. E anche tante altre belle prove disputate figlio Lorenzo anche lui maestro. tavi oppure è stato un fulmine a ciel se- dai miei allievi sulle pedane continentali e Poi aggiungo tutti gli altri. Naturalmen- reno? mondiali. Ma non è mio costume tenere i te in ordine sparso: la segretaria Betty, gli “In tutta sincerità non me l’aspettavo. conti aggiornati”. istruttori Ilenia Orsolini, Claudio Avella e Era qualche anno che la Maschera d’Oro La scherma non ti sembra uno sport Anna Kassianovich. Il preparatore Franco non veniva assegnata. Sono contento, per famiglie ricche? Fabbri. Gli stessi atleti. I dirigenti, comin- come potrei non esserlo. Sono venti anni “La scherma è sicuramente uno sport ciando dal presidente, il notaio Mario che faccio il maestro di scherma. Iniziai per famiglie benestanti. Specialmente Miccoli, e proseguendo con tutto il consi- nel lontano 1993 a Cecina. quando gli schermitori sono bravi ma glio direttivo. E l’instancabile coordinatore Dal 2002 sono uno dei maestri della non ancora nel giro della nazionale e ga- Alberto Picchi”. nazionale Giovani. E dal 2004 di quella reggiano a proprie spese, o meglio delle Perché un genitore dovrebbe inco- assoluta. loro famiglie, su e giù per il mondo. Certa- raggiare suo figlio di sei anni ad andare Penso di essermela guadagnata. An- mente ha dei costi superiori all’atletica e a a imparare scherma da te e non a gioca- drea Baldini e tanti altri campioni, che tanti altri sport. Ma oggi tutto costa. Basta re a calcio, a tennis o a fare atletica? F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: tutto il mondo ci invidia, ne sono una tan- riflettere sui venti euro che mediamente si “I bambini devono fare sport. Non im- gibile testimonianza”. spendono ogni giorno, per l’auto. Insom- porta quale ma è fondamentale che lo È il primo premio importante che ti è ma è dura per coloro che non fanno politi- facciano. L’ambiente sportivo è sano. stato assegnato? ca di professione”. Mentre al di fuori tutti sappiamo i rischi “In passato sono stato premiato dai Ve- Guardando i risultati ottenuti dai tuoi che corrono. terani dello Sport e dagli Azzurri d’Italia schermitori, nell’anno solare, sei con- Se decidono di fare scherma ne sono come miglior tecnico dell’anno. tento o ti aspettavi di più? contento perché amo questo sport e lo Le motivazioni nelle due circostanze, “Sono soddisfatto considerando che ritengo completo dal punto di vista psi- furono il doppio successo, individuale e sono rientrato al Fides nel 2010, ereditan- cofisico. Fondamentale per una crescita squadre, di Andrea Baldini nel mondiale do una situazione non certo favorevole. armonica dei ragazzi. di Antalya e nell’europeo di Plovdiv. Inoltre Nel mio ‘povero’ Club Scherma Livorno mi Nella scelta del circolo, invece, ognuno la vittoria nel mondiale Cadetti, di Belfast, ero abituato male. deve decidere secondo le proprie convin- di Lorenzo Nista e i tanti altri ottimi risul- Basti pensare alla straordinaria annata zioni. Io adesso sono al Fides. E da noi, sia tati sulle pedane di tutto il mondo di miei post Olimpiadi, dal 2009 al 2010, dove i chiaro, sono tutti benvenuti”. allievi. miei allievi, con la maglia del Club Scher- Mario Orsini

321 (Polonia) e il sesto a Dormagen (Germania), nelle prime due prove internazionali Giova- NICOLA ZANOTTI ni. Per Benedetta anche il primo posto nel ranking nazionale Giovani della sciabola”. Un maestro con il cuore d’oro E in campo giovanile, under 14, che an- nata è stata? “Una buona annata. Tanti nostri atleti hanno primeggiato o ottenuto validi piazza- n anno di grande scherma per le luti si sono quasi ripetute con un primo e un menti durante l’anno. In Toscana abbiamo sciabolatrici e gli sciabolatori del Fi- terzo posto. Davvero super brave”. fatto la parte del leone ma anche in ambito des. Di ottima scherma, da mettere Tra gli atleti emergenti chi ti ha sorpre- nazionale non c’è da lamentarci”. gelosamenteU nell’album dei ricordi. Nico- so di più? Qualche risultato importante? la Zanotti, maestro anche della nazionale “Direi Gherardo Caranti. Un vero talento. Per “In fase regionale tra i Maschietti il terzo femminile di sciabola, ha pochi dubbi in lui il 2012 è stato un anno pieno di soddisfa- posto di Porfiri Marco e il quinto di Verdespi- proposito. zioni. Ma già nella prima parte della stagione na Christian”. “La più grande soddisfazione è stata veder agonistica 2011/2012, nel suo primo anno da E poi? gareggiare Irene Vecchi sulle pedane olim- cadetto (under 17) si è messo in mostra quali- “Giovanissimi: 3° Edoardo Castellani; Ra- piche londinesi. Ma di avvenimenti, episodi, ficandosi al 5° posto nella seconda prova na- gazzi: 1° Cesare Freschi; Allievi: 2° Lorenzo momenti magici, da raccontare ce ne sono zionale di ammissione ai Campionati italiani Di Ficcio, 3° Alberto Baracchino, 5° Lorenzo davvero tanti. In primis la felicità e contentez- e nei primi 16 nella categoria Giovani (under Prusciano, Giovanissime: 1a Camilla Miche- za di veder crescere e affermarsi tanti scher- 20). Lasciandosi alle spalle atleti più grandi di lucci, 2a Matilde Picchi. Ragazze: 1a Elisabetta mitori del nostro stupendo vivaio. Ma il 2012 lui di ben 5 anni. Ma l’impennata vertiginosa Saviozzi. Allieve: 1a Laura Fidanzi, 3a Greta da noi al Fides verrà ricordato anche come l’ha avuta negli ultimi mesi del 2012. Da set- Arena”. l’anno dell’apertura alla scherma in carroz- tembre non ha sbagliato un colpo salendo E ai Campionati italiani? zina. Un settore curato, con bravura, intelli- sul terzo gradino del podio nella prima prova “Qui la concorrenza era maggiore. In ogni genza e sensibilità, dal maestro Jacopo Reali. nazionale ed addirittura aggiudicandosi la caso ci siamo fatti valere. Per tutti noi vedere Ingrid, un ragazzino diver- seconda prova tra i Cadetti”. Ecco le performance più significative degli samente abile, incrociare la sua sciabola con E poi anche una capatina in nazionale? sciabolatori del Fides: Maschietti: nei tren- tanti compagni di sala è stata una cosa stu- “Sì. Il CT Sirovich l’ha inserito nella lista dei taduesimi Porfiri e nei sessantaquattresi- penda, un momento da riporre gelosamente convocati, delle prove di coppa del mondo mi Verdespina. Giovanissimi: 3° Castellani. nella nostra mente. Un vero fiore all’occhiello. under 20, in programma da gennaio 2013 Ragazzi: nei trentaduesimi Freschi. Allievi: Un fiore che non deve rimanere unico, ma in poi. Gherardo rappresenta sicuramente 8° Di Ficcio, 9° Baracchino, nei 32 Pruscia- vogliamo continuare a coltivare e moltipli- il futuro della sciabola maschile li- care. Per questo ci impegneremo sempre più vornese. Ha ottime potenzialità per per dare l’opportunità, a un numero sempre potersi togliere grandi soddisfazioni maggiore di giovani diversamente abili di anche in futuro”. avvicinarsi e di praticare questo bellissimo In campo femminile come sono sport, con l’obiettivo primario di socializzare, andate le cose? divertirsi e magari raggiungere anche impor- “Benedetta Baldini ha chiuso la tanti traguardi agonistici”. stagione 2011/2012 in gran crescen- Signor Zanotti quali sono i risultati più do con un bel 3° posto a importanti ottenuti dagli sciabolatori nel nell’ultima prova di Coppa del Mon- 2012? do Giovani. Ed è salita sul secondo “Davvero tanti. Per raccontarli tutti ci vor- gradino nel Campionato italiano di F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: rebbe un Almanacco solo per noi. Inizio dal- categoria. Risultati che le hanno fat- la categoria assoluta, ma solo per dare un to guadagnare, anche in questo caso, ordine mentale. Un risultato storico è stato, la fiducia del CT Sirovich e la convo- senz’altro, il primo e il secondo posto di due cazione per i Campionati europei azzurre: Ilaria Bianco e Irene Vecchi, in Coppa individuali e a squadre. Nonché per del Mondo a Gand. Un evento mai capitato la prova a squadre ai mondiali di Mo- prima in casa Italia. Un successo che diventa sca. Convocazioni più che meritate quasi irripetibile se si considera che si tratta che, però, non hanno trovato le spe- di due atlete che si allenano sotto lo stesso rate conferme in gara. A penalizzarla tetto. Appunto quello del Fides. è stata senz’altro l’inesperienza”. Ilaria e Irene oltre che due sciabolatrici so- Partecipare a gare così importan- praffine sono due ragazze che hanno nella ti, in ogni caso, aiuta a crescere? semplicità e nella modestia, nell’impegno e “Proprio così. Da settembre Bene- nella serietà il loro marchio di fabbrica. detta è ripartita con il piede sull’ac- A dicembre a Ravenna, nella prima prova celeratore ottenendo buoni risultati di qualificazione ai Campionati italiani asso- quali il decimo poso a Sosnowiec

322 Ottimo anche l’inizio della stagione 2012/2013? “Sì. A Lucca nella prova regionale da se- gnalare l’esordio vincente della piccola An- gelica Cardi, il terzo posto di Marta Bozzi, il secondo di Pietro Torre, il terzo ex aequo di Edoardo Bertocchini e Lorenzo Cambini e il quinto di Edoardo Di Ficcio”. Altre soddisfazioni? “Ottimo anche il 3° posto a squadre ai Campionati italiani Giovani misti. Grande continuità di questa squadra che per il sesto anno, negli ultimi sette, sale sul podio, benché il rinnovamento sia sempre stato d’attualità”. A tenere alto lo stellone Fides sono pure i grandi schermitori Master? “Al di là dei risultati, in ogni circostanza splendidi, sono un esempio per i nostri giova- ni. Danno prova tangibile di attaccamento a questo sport. Indipendentemente dall’ana- grafe. L’ingegner Paroli è riuscito a salire sul trono mondiale della sciabola tra gli over 60. E il dottor Fabrizio Filippi ha messo in bache- ca la terza medaglia di bronzo mondiale di fioretto, della sua stupenda carriera, sempre negli over 60. Risultati frutto di una passione no. Giovanissime: 6a Michelucci, 10a Picchi. “Direi bravissime. Laura Fidanzi, Greta senza confini che ha fatto emozionare tutti”. Ragazze: 5a Saviozzi. Allieve: 6a Fidanzi, nei Arena e Elisabetta Saviozzi, hanno sfiorato Mario Orsini trentaduesimi Arena”. la storica impresa classificandosi al 2° posto Bravi anche a squadre? nel Campionato italiano Allieve”. Nelle immagini Nicola Zanotti e Irene Vecchi

L’evergreen multitasking Paolo Macchia tonda di questa estate. Insomma, un inno all’eterna gioventù e un evergreen “multi- l maestro Paolo Macchia a novembre un’infinità di premi come pittore. L’ultimo tasking”, in grado di fare tante cose bene e ha ricevuto l’ambitissimo premio del- della Provincia di Livorno, al Premio Ro- insieme a ottant’anni suonati. le Nozze d’Oro con lo sport da parte Idell’Unione Nazionale Veterani. Ottanta anni compiuti il 1° luglio, è mae- stro di scherma dal 1963 e continua a inse- gnare presso la Scuola Scherma Rigoli. Dal 1968 al 1976 è stato preparatore atle- tico unico della nazionale azzurra di scher- Italiana Scherma Federazione F.I.S.: ma. Nel palmares professionale tre parte- cipazioni alle olimpiadi: Città del Messico, Monaco e Montreal. Cinque ai Campionati del Mondo, due ai Giochi del Mediterraneo e due alle Universiadi. Inoltre, ha insegnato educazione fisica per 40 anni, prima al li- ceo Enriques e poi all’Accademia Navale e, tanto per non farsi mancare niente, è stato anche allenatore di lancio del peso e di ca- nottaggio di atleti dello spessore di Paolo e Marco Marconcini. Nella sua bacheca an- che la Stella al Merito Sportivo del Coni e

Il maestro Paolo Macchia è il primo a destra

323 ROLANDO RIGOLI Un amore senza tempo per la scherma

n grande della scherma mondiale alla livornese: “davvero tanta roba”. di tutti i tempi. Rolando Rigoli, il 3 Rolando risultati a parte cos’è la scher- ottobre ha tagliato il traguardo dei ma per te? Usettantadue anni. A riporre sciabola e attrez- “È la metafora della vita. È impegnarmi zi del mestiere al chiodo, però, non ci pensa. sempre in quello che faccio. È un duello con- Da qualche annetto, dopo aver lasciato tinuo come nella realtà quotidiana, essere il Fides, ha fondato una scuola Scherma, pronto ad affrontare momenti felici, sapendo presso l’Arena Astra, tutta sua. Un postici- che verranno anche quelli difficili. È disciplina no, come dice lui, dove crescono in assoluta di vita, di maniere comportamentali che ti re- tranquillità piccole pianticelle. O meglio gio- sta addosso per sempre”. vani talenti, aggiungiamo noi. Perché Rolan- Qualche risultato importante dei tuoi do e il suo staff, in primis Paolo Macchia e giovani schermitori nel 2012? Cristina Abniacar, a insegnare scherma non “Non è nello stile della nostra scuola stilare sono secondi a nessuno. Per riassumere il classifiche di merito per i singoli allievi. Il no- palmares di Rolando ci vorrebbe un Alma- stro credo schermistico non è far crescere il sin- nacco tutto suo. Noi, scusandoci in anticipo golo elemento, ma fare in modo che a crescere con l’interessato, ci limitiamo a qualche flash sia il gruppo. Se proprio devo ricordare qualcu- Rigoli al Trofeo Martini nel 1970 importante. Cominciando, come è giusto che no dico Julia Terreni (quarta) e Giacomo Biasci sia, con il successo olimpico, nella sciabola a (ottavo) al Gran Premio Giovanissimi Kinder + società, la scherma non è sport di élite. Negli squadre del 1972, con a fianco Mario Aldo Sport. Entrambi sono stati convocati all’alle- anni ‘50/’60 quando le differenze sociali era- Montano, Mario Tullio Montano e Michele namento estivo under 14 dalla Fis e nell’anno no più evidenti, effettivamente la scherma Maffei. Poi aggiungiamo l’argento olimpico sono coloro che hanno fatto un maggior salto era considerata uno sport da ricchi. Con l’au- di Città del Messico nel 1968, il successo nel- di qualità. Altri atleti che si sono distinti nel cor- mentato benessere questa diversità è quasi la sciabola individuale ai Giochi del Mediter- so delle varie prove a livello regionale e nazio- scomparsa. E anche le famiglie meno abbienti raneo del 1971 e ai Campionati italiani del nale sono stati Dario Orsi: campione regionale si sono avvicinate al nostro sport. I costi per le ’68. E, non ultime per importanza, la bella Maschietti. E inoltre: Niccolò Cillari, Tommaso attrezzature e le spese dei viaggi per le gare, scia di eccellenti prestazioni ai Campionati Giraldi, Federico Livi, Saverio Aiello, Tommaso sono in sintonia a quelle della maggior parte mondiali a squadre: argento a Grenoble ’74, Baracchini e Ginevra Luchi. Tra i successi del delle altre discipline sportive e le quote socia- bronzo a Vienna ’71 e Goteborg ’73 e quarto 2012 mi piace evidenziare anche quelli dei no- li sono alla portata di tutte le tasche. Almeno posto nel ’69, ’70 e ’75. Insomma per dirla stri piccolissimi atleti che hanno partecipato al nella nostra Scuola”. progetto ideato dal C.S.A.IN (Centri Le più grandi soddisfazioni che ti hanno Sportivi Aziendali e Industriali) “In- regalato i tuoi atleti in quasi mezzo seco- sieme per giocare alla scherma”, per lo? i bambini dai 5 ai 9 anni. Qui i nostri “Infinite. Difficile ricordarle tutte. Mi manca- piccoli hanno primeggiato ottenen- no riferimenti temporali e qualche nome. Forse do ottimi e buoni risultati in tutte le perché mi ricordano gli anni in cui ho insegna-

F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: manifestazioni. I loro nomi: Giorgio to, sempre con molta passione al Fides, senza Gradassi, Elisa Volpi, Carolina Belli- avere riconoscimenti personali significativi per ti, Alberto Benetti, Gabriele Petruc- il lavoro svolto con i singoli allievi. Ricordo le cione, Giorgia Rivoltella, Beatrice vittorie ai Campionati italiani di categoria di Andreanini, David Bedarida, Giulia Diego Pardini e Marco Vannini (fioretto) e gio- Iervasi, Edoardo Betti, Antonio Ghe- vanili di Nicola Zanotti. Oggi tutti e tre apprez- lardi, Gregorio Mainardi, Gianluca zati maestri. Le belle performance di Virginia Santini. Risultati complessivi che ci Di Franco (spada), Gianluca Ciapini, Mario e hanno pienamente soddisfatti”. Massimo Ciano, Giulio Vecchi, Enrico Filippi, La scherma nell’immaginario Riccardo Ageno. Uno sciabolatore che oltre a collettivo è sinonimo di sport per vincere il titolo nazionale cadetti, nello stesso ricchi. Vero? anno, ha conquistato la medaglia di bronzo “No. Anche grazie al progetto ai Mondiali Cadetti di Antalya. E inoltre la vit- Csain, dove il materiale schermisti- toria di Camilla Batini ai Campionati italiani co (maschera e fioretto di plastica) di spada Cadette e a quelli europei Giovani a viene messo gratuitamente a di- squadre nel 2009. E naturalmente i tanti stra- Rolando alle Olimpiadi del Messico 1968 con il Ct Fini sposizione dei bambini dalle singole ordinari successi di Irene Vecchi”.

324 Generalmente nel tuo circolo si allenano mano, il rispetto è un elemento imprescindibi- vi in pedana e nostro Signore mi darà la forza bambini piccoli: È una scelta o una casua- le. Anche tra allievi e maestri”. continuerò”. lità? Perché io genitore dovrei invogliare mio Se non facevi scherma quale sport ti sa- “Una scelta. Allevare, allenare, educare alla figlio a venire a imparare scherma da te? rebbe piaciuto fare e perché? disciplina sportiva dei bambini che iniziano a “Da noi ci sono conoscenze, valori etici e mo- “Non avevo scelta perché non ho scelto io la cinque o sei anni e condurli, quasi per mano, a rali importanti. Oltre alla professionalità degli scherma, ma è stata lei che ha scelto me. Per percorrere una strada lunga e faticosa come la insegnanti, al loro vissuto sportivo ed alla loro puro caso a un mio zio paterno, impiegato scherma, è una scelta fatta con cuore e razio- carriera agonistica. La mia scuola di scherma presso il Comune di Livorno, Ario Cantini, allo- nalità. Provare a trasmettere quello che io ho non nasce a caso. Il nome è volutamente “Scuo- ra geometra all’Ufficio tecnico e consigliere del imparato nella mia carriera di atleta ai piccoli la” non “Circolo”. Scuola come educazione Circolo Fides, chiese se aveva qualche parente schermitori, in piccole dosi, nell’allenamento sportiva, come formazione fisica, schermistica per iniziarlo alla scherma. Ecco come ci sono - gioco quotidiano volto a raggiungere il tra- non per modo di dire. Equilibrio disponibilità arrivato. Guardando indietro non ho rimpian- guardo della competizione senza che l’allievo a colloquiare, in un ambiente familiare, dove ti e non sono pentito di quella scelta, anche subisca l’ansia o l’emozione del risultato, e anche i genitori collaborano fattivamente e se, nello stesso periodo, mi era stata offerta continuare a mantenere l’idea del gioco anche non fanno da freno allo sviluppo del program- la possibilità di fare una prova in una grande gareggiando sono le motivazioni di una scel- ma di allenamento proposto dai maestri, sono squadra di calcio Toscana. A consigliarmi di ta meditata non casuale”. importanti peculiarità. Grazie a questo clima, scegliere la scherma, tra le due opzioni fu an- Il vostro mi è sembrato di capire è un la- che siamo riusciti a creare in sala di scherma, che mio padre”. voro di equipe? i bambini e i loro familiari sono amici anche al La più grossa soddisfazione che hai avu- “Gli ottimi risultati che stiamo ottenendo di fuori dell’ambiente sportivo”. to nella scherma come atleta? sono il frutto, oltre che di un ambiente amiche- La concorrenza tra i circoli, seppure mol- “La risposta è ovvia: la vittoria alle Olimpia- vole, della stima, amicizia e fiducia che ci lega. to soft, almeno per quel che ti riguarda, è di di Monaco 1972. Un’emozione per sempre. Il professor Paolo Macchia, uomo integerrimo, un valore aggiunto o un freno per l’affer- Il campione olimpico non è mai un ex. Resta con conoscenze didattiche e metodologiche mazione della scherma livornese? sempre in carica. Per raggiungere quel tra- attuali, sempre presente agli allenamenti ed “Penso che la concorrenza tra le società sia guardo così importante, un atleta dedica alla a bordo pedana. Nonostante la lunga e qua- un freno, per l’affermazione della scherma disciplina sportiva scelta un’intera vita sporti- lificata militanza, allena con l’entusiasmo e livornese. Il bacino degli utenti non è aumen- va. Con duri allenamenti, tantissimi sacrifici e l’energia di un ragazzino. La maestra Cristina tato, è rimasto sempre lo stesso, ma diviso rinunce, ma raggiunto questo traguardo viene Abniacar, alla sua energia giovanile ha ag- per quattro. Una maggiore organizzazione e ricompensato oltre ogni limite”. giunto esperienza e preparazione nell’inse- collaborazione tra le società esistenti sarebbe Baldini ha detto che con Cerioni l’Italia gnamento della scherma, contribuendo alla l’ideale. Ma credo che sia pura utopia, poiché del fioretto ha perso tanto. Cassarà che formazione di un folto gruppo di ragazzi in ognuno guarda al proprio giardinetto”. l’Italia rimane grande anche senza Cerioni. piena crescita. È uno staff che s’integra a me- Chi è lo schermitore livornese che ti ha Chi ha ragione secondo te? raviglia in maniera armonica. E farebbe la for- fatto emozionare di più nel 2012? Baldini e Cassarà sono più dentro il proble- tuna di qualsiasi altra sala di scherma”. “Senz’altro Aldo Montano. Dopo il bruttis- ma del fioretto di me. Io, dopo che la scelta del- Un marchio di fabbrica del tuo circolo simo incidente ai Campionati italiani assoluti la Federazione Scherma, per sostituire Stefano anche in termini educativi? si è ripreso combattendo, tirando con classe Cerioni, è caduta su , posso “Rispetto è la parola principe. Senza questa ardore e coraggio, dando un contributo fon- dire che è stata una scelta giusta. Cipressa è piccola parola non ci sarebbero le premesse damentale alla conquista della medaglia di un ex grande atleta di notevole spessore tec- per crescere. La scherma e l’educazione cam- bronzo di sciabola a squadre alle Olimpiadi di nico, cui faccio un grosso in bocca al lupo per minano di pari passo. In uno sport dove i due Londra. Proprio in quell’occasione ero presente il suo lavoro. I risultati ottenuti dall’amico An- avversari che all’inizio e alla fine degli incon- sugli spalti come spettatore. Ho rivissuto anti- drea durante la sua carriera agonistica, con la tri fanno il saluto con l’ arma e si stringono la che emozioni, delle Olimpiadi di Monaco del vittoria nel fioretto a squadre alle Olimpiadi di 1972, dove in un’identica Los Angeles ed i Mondiali a squadre di Sofia, situazione, incontram- Barcellona e Lione, la grande esperienza da di- F.I.S.: Federazione Italiana Scherma Federazione F.I.S.: mo la per la con- rigente della Fis, come vice presidente, sono un quista della medaglia buon viatico per non far rimpiangere il buon d’oro e tirando in ma- Cerioni: grande campione ed altrettanto gran- niera guascona proprio de commissario tecnico”. come ha fatto Aldo, vin- È giusto secondo te che un CT della na- cemmo le Olimpiadi”. zionale prenda solamente 90 mila euro Quando pensi di at- lorde l’anno? taccare la sciabola al “No, infatti, Cerioni, di fronte ad una propo- chiodo? sta eccellente, che probabilmente gli cambierà “Questa domanda è la vita, non ha avuto esitazioni ad accettare cattiva, anagraficamen- l’invito della rivale Russia. Apparentemente te forse avrei dovuto già senza rimpianti e rimorsi, lasciando al suo suc- attaccarla al chiodo, ma cessore le squadre di fioretto maschile e fem- finché mi emozionerò a minile che aveva portato a vincere le Olimpia- insegnare la bella scher- di di Londra”. Scuola Rigoli con vertici federali (Scarso e Azzi) ma e a vedere i miei allie- Mario Orsini

325 326 giochi olimpici e paraolimpici di Lon- dra 2012 saranno ricordati come la prima manifestazione in cui le attività axbxili sportiveI riservate ai disabili, attraverso nxtxex i giochi Paraolimpici, hanno avuto una mxex copertura mediatica e televisiva a livello rxsxax mondiale, suscitando l’entusiasmo di fol- DiXvex le di spettatori, registrando il tutto esau- rito negli stadi ove si svolgevano le varie competizioni. Special Olympics Questa manifestazione ha costituito un importante punto di arrivo per cercare di I risultati degli atleti labronici cambiare la mentalità della gente, facen- do vedere loro come anche gli atleti disa- Il grande successo delle Paraolimpiadi di Londra bili siano in grado di compiere esaltanti imprese sportive che nulla hanno da in- vidiare a quelle degli osannati campioni cosiddetti “normodotati”. Addirittura, alcuni di loro, hanno gareggiato sia nel- le Olimpiadi che nelle Paraolimpiadi. Lo sport paraolimpico, tuttavia, è struttura- to come tutti gli altri sport, con una prati- ca di base ed una selezione che consente solo ai migliori di arrivare ai vertici, in analogia allo sport per i normodotati. Per tutelare questi atleti provvede il Cip, Comitato Italiano Paraolimpico, cre- ato nel 2005, mentre gli atleti sono inse- riti all’interno delle ordinarie Federazioni sportive. Tali atleti sono suddivisi in ca- tegorie a seconda della tipologia o della gravità dell’handicap fisico o sensoriale. Prima del Cip operava la Federazione Italiana Sport Handicap, che raccoglieva al suo interno tutti gli sport praticati dai disabili. Se è importante considerare gli atle- Alcuni atleti con al centro la presidente Stefania Tarabella, l’allenatrice Maria Rosa Passariello (a sx) ti disabili più famosi come veri e propri e la volontaria Martina Battiloro (a dx) campioni, ognuno nella propria discipli- na ed in relazione ai limiti raggiunti, non conto che molti dei giovani che seguiva lo scopo di utilizzare la pratica sportiva meno importante è la pratica sportiva di erano particolarmente capaci nelle at- per migliorare le capacità complessive base. Nel 1968, negli Stati Uniti, una delle tività sportive, più di quanto si fosse ri- dei disabili mentali. Fu un enorme suc-

sorelle del Presidente John Kennedy, Eu- tenuto fino a quel momento, decise di cesso che si estese a macchia d’olio, in Special Olympics abili: Diversamente nice Kennedy, che si occupava in manie- fondare il movimento “Special Olympics quanto la filosofia di base non era quella ra professionale di disabilità, rendendosi International” con di raggiungere la miglior prestazione in assoluto, ma quella di far raggiungere a ciascun atleta la sua miglior prestazione, nel rispetto delle regole sportive. Già nel 1971 la Commissione Olimpica Statunitense autorizzò il movimento ad utilizzare il nome “Olympics”, approva- zione confermata nel 1988 dal Cio che

La delegazione livornese si prepara a sfilare per la cerimonia di apertura

327 ha ratificato una convenzione nella quale base di regolamenti interna- riconosce ufficialmente Special Olympics zionali testati ed aggiornati come rappresentante degli atleti con di- continuamente. sabilità intellettiva. Attualmente, Special LA ZENITH Olympics, presente in più di 180 nazioni, Anche nel 2012 l’Associa- ha il compito di promuovere gli allena- zione Sportiva Zenith On- menti e la pratica dello sport olimpico lus, società livornese che si per gli atleti disabili intellettivi, fornendo occupa di atleti disabili, sia loro opportunità di sviluppo fisico e psi- intellettivi che fisici, ha svol- chico, facendo loro dimostrare coraggio to una intensa attività sporti- e capacità, scoprendo nuovi motivi per va, quasi esclusivamente nel gioire insieme ai propri familiari, ai pro- nuoto. Numerose sono state pri amici ed alla propria comunità. Il fine le partecipazioni ai vari mee- ultimo dell’associazione è quello di dare ting a livello regionale ed in- alle persone con disabilità intellettiva la terregionale che si svolgono possibilità di diventare cittadini utili alla durante l’anno. società e, quindi, accettati, apprezzati e Gli atleti della Zenith par- rispettati. È appena il caso di sottolineare tecipano, ormai, stabilmente come, attraverso lo sport, l’atleta disabile Antonio, Michela, Manuela e Andrea con gli accompagnatori alle più importanti gare che Bartorelli, Tarabella e Oliviero possa competere con persone che han- si svolgono nelle piscine del- no pari capacità, per misurare i propri la Toscana, con importanti spazi loro de- annuale, è senza dubbio la fase finale dei progressi ed aspirare ad una ulteriore dicati anche all’interno di manifestazioni giochi Special Olympics, alla quale Livor- crescita di autonomia. Special Olympics, organizzate dalla Fin come, ad esempio, no partecipa ininterrottamente da undici come la disabilità, trascende dalle razze, il Trofeo Internazionale Mussi-Lombardi- edizioni, sempre con ottimi risultati. dalle nazionalità, dai confini geografici, Femiano e la Coppa Carnevale, entrambe Quest’anno la manifestazione si è svol- dall’età e dalle religioni. In estrema sinte- a Viareggio. Ogni volta si alzano scro- ta a Biella, città che già aveva ospitato i si, gli atleti Special Olympics differiscono scianti applausi per le performance ago- giochi negli anni scorsi, che gode di una dagli altri atleti disabili, in quanto, mentre nistiche degli atleti della Zenith, sia in ter- ottima impiantistica sportiva, con gli il Cip opera coerentemente con i criteri mini quantitativi, per i tempi di assoluto impianti a poca distanza l’uno dall’altro, dei Giochi Olimpici con gare competitive rilievo registrati, sia in termini qualitativi, soprattutto con una popolazione parti- riservate ai migliori, Special Olympics è per la perfezione nei vari stili e per la pre- colarmente attenta e disponibile all’ac- un programma educativo che organizza cisione negli arrivi e nelle partenze. coglienza per le delegazioni giunte da eventi solo per persone con disabilità in- La manifestazione alla quale vengono tutta Italia. tellettiva e per ogni livello di abilità, aper- destinate le maggiori energie e per le La manifestazione si è svolta dal 18 al te a tutti, in cui tutti sono premiati sulla quali viene curata tutta la preparazione 22 giugno 2012, con un nutrito program- ma di eventi, in quanto, oltre ai vari sport praticati dagli aderenti al movimento, sono state organizzate, ogni giorno, ma- nifestazioni di contorno che hanno riem- pito il tempo libero di tutti. Alcuni numeri: quest’anno erano pre- senti 2000 atleti, 1500 volontari, 450 tra

Diversamente abili: Special Olympics abili: Diversamente dirigenti e tecnici e, soprattutto, oltre 3000 familiari giunti da tutta Italia e che, per circa una settimana, hanno tifato, gioito ed esultato per le prestazioni spor- tive dei loro cari. La cerimonia di apertura, svoltasi pres- so lo Stadio La Marmora-Pozzo di Biella, iniziata sotto una pioggia battente, è proseguita per tutta la sera del 19 giu- gno, con la presenza delle Autorità civili e militari nonché con presenze illustri come quelle di Loris Capirossi, visibil- mente commosso, dell’ex giocatore Da- niele Massaro e dell’ex ciclista Claudio Massimo Bruno aspetta l’inizio della sfilata con gli accompagnatori Tarabella e Bartorelli Chiappucci, che hanno portato le loro te-

328 stimonianze e la loro vicinanza al mondo Come ogni anno, la delegazione livor- della disabilità. nese è stata numerosa, ottenendo ottimi Dopo i discorsi ufficiali delle Autorità risultati. intervenute e del nuovo Presidente di Nel 2012, la Zenith è riuscita a portare Special Olympics Italia, Maurizio Romiti, nove atleti alle finali nazionali tenutesi a particolare commozione hanno suscitato giugno a Biella, un numero ridotto rispet- la lettura dei giuramenti di atleti e giudici to agli anni precedenti, sia a causa dei e l’accensione del tripode con la fiamma concomitanti esami scolastici per alcuni portata congiuntamente da una atleta nonché per alcune defezioni dell’ultimo disabile e dalla campionessa italiana di momento dovute a problemi fisici, tut- mezzofondo Elena Romagnolo, che po- tavia con eccellenti risultati, che hanno chi giorni dopo ha partecipato alle Olim- visto tutti i partecipanti livornesi salire, piadi di Londra. La cerimonia si è chiusa almeno una volta, sul podio nelle varie con un lancio di paracadutisti e con un gare disputate. accattivante spettacolo pirotecnico. Per non far torto a nessuno, poiché tut- Prima di entrare nel dettaglio tecnico ti hanno dato il massimo, segue l’elenco della manifestazione, meritano un cen- dei partecipanti, con le gare ed i risultati no, tra le manifestazioni di contorno, la ottenuti : Giornata dell’Ospitalità, nella quale, al Federico Bartorelli 25 dorso I; 50 dorso III; termine delle gare, i Comuni vicini a Biel- staffetta 4x50mista II; la hanno ospitato ciascuno gli atleti e gli Massimo Bruno 25 stile libero I; 25 dorso II; accompagnatori provenienti dalle varie Andrea Lo Schiavo 25 delfino I; 50 delfino I; regioni d’Italia (gli atleti di una regione staffetta 4x50 mista II; ospiti di un comune), offrendo loro pro- Per Antonio Sartori è tutto ok dotti tipici locali. Marco Masciullo 50 rana VII; 50 dorso III; Non meno interessante i seminari di Giacomo Oliviero 50 stile libero III; 50 rana I; nell’ambito del Cip, anche in questo caso studio dedicati ai programmi di allena- staffetta 4x50 mista II; con buoni risultati. mento per disabili per soggetti in situa- Antonio Sartori 50 stile libero VIII; 50 dorso VII; Un’altra importante manifestazione, zione di gravità e quelli propedeutici per staffetta 4x50 mista II; ormai diventata un appuntamento fis- bambini, preparatori alle attività sporti- Manuela Maggi 50 stile libero e rana II; so, che si svolge nel mese di maggio, è il ve vere e proprie, programma chiamato Michela Cenci 25 stile libero II; 25 rana I; meeting interregionale Zenith In Onda, Young Athletes Program. cui partecipano le principali società della Silvia Paperini 50 stile libero e dorso I. Toscana e della Liguria. Tecnici: Maria Rosa Passariello, volon- Nel mese di ottobre, sono ripresi gli al- taria Martina Battiloro. lenamenti per la nuova stagione agoni- Rispetto all’edizione precedente, gli stica, con la presenza, tra vecchi e nuovi atleti, al di là dei singoli risultati, hanno tesserati, di circa 25 atleti che, ogni mar- comunque, migliorato i tempi e si sono tedì e giovedì pomeriggio, impegnano cimentati, complessivamente, in gare di le corsie loro riservate presso la piscina maggior lunghezza e quindi, difficoltà. olimpica da 50 metri Camalich. A causa delle assenze già indicate, non L’arrivederci, per tutti, è alla prossima è stato possibile partecipare a più di una manifestazione nazionale che si svolge- staffetta: quella disputata dai maschi, la rà a Viterbo alla fine di giugno. Nel 2013, Special Olympics abili: Diversamente “4x50 misti”, ha avuto un livello tecnico per consentire una maggiore partecipa- notevole suscitando l’entusiasmo de- zione, la manifestazione nazionale che gli spettatori per l’arrivo in volata delle vedeva la presenza di tutti gli sport in prime tre squadre che dopo 200 metri un’unica sede, come una piccola Olim- di gara hanno “toccato” la tavoletta del piade, è stata divisa tra più città, in tem- cronometro nell’arco di un secondo, con pi diversi, con solo un paio di sport per i cugini dello Special Team di Prato che sede. hanno vinto, con 3’22’’50, su Livorno con Ciò consentirà alle città ospitanti di 3’23’’30 che ha preceduto di un soffio la garantire una maggiore ricettività al- Us Brianza con 3’23’’50. berghiera e favorire, così, una maggiore Nel corso dell’anno, alcuni atleti, inol- presenza di atleti ed accompagnatori, tre, sempre gareggiando per la Zenith, oltre a diffondere, in maniera più ampia, Andrea, Manuela e Federico posano con il hanno partecipato anche a manifesta- il messaggio sportivo che lo sport per di- campione del mondo di calcio Daniele Massaro zioni riservate agli atleti che gareggiano sabili vuole lanciare.

329 Michela Cenci saluta i lettori Federico Bartorelli e Manuela Maggi con la presidente Stefania Tarabella

Silvia Paperini dopo la sua gara Anche Antonio Sartori ha finito la sua gara Diversamente abili: Special Olympics abili: Diversamente

Andrea Lo Schiavo e Massimo Bruno Ancora Andrea con la brava Martina

330 L’ex campione del mondo Loris Capirossi con Marco Masciullo con Martina, Antonio, Silvia, Manuela Manuela e Federico e la presidente Stefania

Antonio e in secondo piano Giacomo Oliviero, aspettano il loro turno Manuela e Silvia con un organizzatore festeggiano dopo la premiazione Diversamente abili: Special Olympics abili: Diversamente

Federico e Manuela durante la sfilata Manuela Maggi attende il suo risultato

331 Conseguimento di tutte le categorie di patenti: A - B - C - D - E in tempi rapidi e a prezzi convenienti Con servizio navetta da Stagno Lun/merc/ven partenza dalle Poste di Stagno ore 18.20 per tutti coloro che dovranno conseguire la patente auto Scotto Pubblicità Livorno Corsi A.D.R. (trasporto merci pericolose) a ciclo periodico Corsi per patenti professionali (CQC) merci e persone

332 on smettono mai di stupirci i ragazzi e le ragazze del Sil (Sport Insieme Li- Sport insieme Livorno vorno) con il loro grande entusiasmo Ne la determinazione che li porta a raggiun- Lo yacht e le tavole da surf che gere importanti traguardi. Il 2012 ha visto la realizzazioni di molti progetti e iniziative, abbattono le barriere fra cui spicca, senza ombra di dubbio, il varo della “Primo Pensiero” lo yacht accessibile ai diversamente abili. Spiega il presidente del Sil Claudio Rigolo: “Ho vissuto sulla mia pelle il disagio e la frustra- zione di non sentirmi libero davanti al mare, dipendere dagli altri per poter fare un bagno, ammirare la costa e non potervi accedere, ma- novrare al limite dell’acrobazia tutte le volte che mi invitano a salire su una barca o quan- do voglio accedere all’acqua. L’idea, dunque, di dare vita ad un progetto che potesse dare la possibilità a tutti di vivere il mare in piena autonomia, mi pervadeva da tempo. Un gior- no di circa due anni fa proposi la cosa ad amici e consiglieri della nostra associazione; ci fu chi reagì con entusiasmo e chi mi prese per pazzo, ma oggi finalmente siamo in dirittura d’arrivo e ciò che sembrava impossibile è realizzato! Voglio dunque volgere un abbraccio virtuale a tutti coloro che hanno sostenuto ed inco- raggiato il progetto, collaborando nei modi più diversi. Il mare meraviglioso che si affaccia sulla nostra costa, è oggi più vicino! Da uomo di mare, con il desiderio di poter tornare ad at- tività marinaresche, spero che Primo Pensiero La Conferenza stampa per la presentazione delle tavole da surf Re-Able e il progetto Surf Insieme. possa offrire a molti una rinnovata possibilità, Foto di Lorenzo Bini un ampliamento della libertà oltrepassando i no dell’inaugurazione il comandante della ci ha impegnati in questi anni nella ricerca e limiti”. L’imbarcazione che appartiene al Sil Capitaneria di Porto, Ilarione Dell’Anna ha nella realizzazione di adattamenti tecnici e è stata messa in acqua grazie al contributo detto: “Con il varo abbiamo dimostrato che le strutturali, tali da rendere accessibile e sicura di Inail e della Port Authority, che per l’or- istituzioni sono presenti e sono vicine a tutte le la nostra Primo Pensiero”. meggio ha concesso 6 metri di banchina iniziative che hanno come obiettivo quello di Ma il mare è fatto da tanti aspetti e le nella darsena vecchia del porto Mediceo e utilizzare il mare in forma sempre più estesa”. iniziative da realizzare sono numerose. installato un pontile galleggiante. Il gior-

Il presidente della Provincia Giorgio Ku- Lorenzo, Martino e Massimiliano hanno SIL abili: Diversamente tufà ha aggiunto: “Primo Pensiero è il risultato avuto l’idea di aggiungere un’altra attivi- virtuoso di una unità d’intenti tra volontaria- tà per tornare a vivere il mare in completa to. Amministrazioni statali e Inail, per creare autonomia, grazie alle tavole da surf ap- le migliori condizioni di vivibilità per tutti”. Un positamente progettate e realizzate dalla concetto che il presidente dell’Autorità por- “Twinsbros Surfboard Livorno”. Presto gli tuale, Giuliano Gallanti ha condiviso piena- amanti del mare diversamente abili e non, mente: “La Port Authority ha dato un contri- tra cui la scuola di Windsurf Tre Ponti di Li- buto molto modesto, ma l’abbiamo fatto con vorno, il gruppo triathlon di Gabriele Bale- entusiasmo, perché abbiamo anche il compito strini e atleti volontari della Sil faranno una di svolgere una funzione sociale e di aprirci traversata a nuoto e su tavola dal porto di alla città in modo sempre maggiore”. Antignano fino alla spiaggia dei Tre Ponti, “La presenza di questa barca –concludono seguiti dalla barca accessibile Primo Pensie- i soci del Sil- unica nel suo genere a Livorno, ro, per poi trovarsi ad un aperitivo musica- permette di portare alla ribalta nazionale la le con il dj set di “The legendary lovedolls”. nostra città come riferimento turistico acces- Ancora una volta i membri del Sil ci danno sibile e per tutte le altre interessanti attività una lezione su come, tutti insieme, si possa legate al mare. Un progetto ambizioso che parlare di sport non solo nella sua valenza agonistica, ma anche nel suo valore ricrea- tivo, educativo, d’integrazione e aggrega- zione sociale, e perché no, anche nella sua Le tavole da surf adattate funzione terapeutica di sviluppo psicofisico.

333 334 a passione per il mare non si scorda mai e niente potrà placarla. Massimi- MASSIMILIANO liano Mattei, 37 anni, è uno dei soci del SilL e si presenta raccontandoci la sua storia: MATTEI “Sette anni fa un incidente con la moto nelle Filippine, dove ero per lavoro, mi ha reso pa- raplegico”. Il primo amore non si scorda mai Come ti sei avvicinato al Sil? sdraiati per provare pio, che è stata tolta una rampa, che per noi ancora l’emozione di sarebbe stata utile, per sostituirla con degli prendere un’onda”. scalini, nel bagno per disabili non c’e la doc- Quali progetti esi- cia, insomma le cose da fare non mancano stono in Italia? ,per rendere tutto accessibile”. “Sono stati rea- Quanti siete attualmente? lizzati progetti con i “Sul territorio di Livorno siamo già 4, ma bambini down, ma si sono sicuro che se la cosa sarà adeguata- tratta di un’altra cosa. mente pubblicizzata, il nostro numero au- Su internet ho trovato menterà. L’associazione californiana oltre a il sito dell’associazio- fare attività e portare disabili in mare riesce ne Life Rolls On che anche a trovare fondi per la ricerca. Il mare fa surf con i diver- aiuta, coinvolge, unisce”. samente abili sulla costa californiana. Sono loro che mi han- no dato l’idea, anche se è una realtà molto lontana dalla nostra, “Rientrato in Italia sono rimasto per un perché hanno una grande partecipazione di periodo all’ospedale di Careggi. In quell’oc- volontari, da noi impensabile. Ma io voglio casione ci portarono a Livorno a vedere il cercare di realizzare questo progetto almeno Torneo di Tennis e qui conobbi Claudio, il in parte, perché attualmente in Italia non c’è presidente. Lui fu molto disponibile e mi in- ancora nessuno che svolge questa attività”. vitò ad andare in associazione, ma io inizial- Come ti sei organizzato? mente non me la sentivo e tenni le distanze. “Mi sono fatta fare una tavola apposita e Dopo un periodo in cui ho affrontato altre mi sono presentato ad un evento nazionale. difficoltà, come la morte di mio padre, il Ho partecipato, ma con grande difficoltà divorzio da mia moglie, ho voluto ricomin- perché non c’era uno spogliatoio adatto e ciare una nuova vita e mi sono avvicinato quindi mi sono dovuto cambiare al freddo e all’associazione”. poi non c’erano alcun tipo di supporto per i Come fate ad adattare le tavole? SIL abili: Diversamente Qual è il tuo rapporto con lo sport? diversamente abili”. “Abbiamo coinvolto una ditta che fa ta- “Sono sempre stato uno sportivo. Dopo Cosa stai progettando per il futuro? vole dal surf, inizialmente erano scettici, ma l’incidente ho iniziato a giocare a tennis e “Sto creando un evento, che era in pro- poi hanno capito che era possibile e si sono mi è piaciuto molto, ma in precedenza la gramma a novembre, ma il maltempo ci ha appassionati al progetto”. mia grande passione è sempre stata il surf, costretto a rimandare alla primavera. Fare- Ed il tennis? lo praticavo a Livorno e l’ho perfezionato mo un tratto di mare con la tavola adattata “Il tennis è uno sport non semplice, prima quando vivevo nelle Filippine. Cercando su partendo dalla spiaggia di Antignano fino ai non lo praticavo, in passato oltre al surf mi internet ho capito che c’erano altre persone Tre Ponti, con un percorso di circa un chilo- sono dedicato al pugilato e alla pallaca- che come me, avrebbero voluto fare surf da metro e mezzo. Ci siamo accorti, ad esem- nestro. Il tennis mi ha portato a conoscere contesti molti belli, ma lo trovo uno sport difficile. Credevo di poter raggiungere qualche risul- tato, ma c’è molta competi- zione, gli atleti sono molto bravi, mentre il surf è solo puro divertimento”. A.D.V.

Nelle immagini Massimiliano Mattei

335 mediatamente dal dottore e avere subito delle risposte. In casa non è così, puoi sì, andare dal MARTINO dottore, ma devi aspettare che ci sia, la notte ad esempio devo contare solo sulle mie cono- SERAVALLI scenze e quelle dei miei genitori”. Quali sport facevi in passato? Lo sport per continuare “Snowboard, surf e skate”. Cosa studi? a credere in se stessi “Faccio Economia e Commercio. Dopo l’in- cidente ho dovuto sospendere per un anno, ma poi ho ricominciato e adesso sto sostenen- do gli ultimi esami”. Cosa vuol dire per te fare sport? “Per chi è normodotato fare sport può es- sere anche uno sfogo, una cosa che piace, per me non è solo questo, l’attività fisica mi ha aiutato a riabilitarmi, a credere in me, a riacquistare la forza, è stato uno stimolo per mettermi in competizione e crescere un passo alla volta. Ho avuto tanti benefici praticando sport, che solo con la riabilitazione non avrei ottenuto”. Ed il surf? “Il surf è una grande passione che mi è rimasta. Quando lo facevo mi sentivo libe- Martino Serravalli nella prima uscita in mare ai Bagni Vittoria a Tirrenia ro, potevo esprimermi al meglio. Con il mio amico Massimiliano abbiamo visto che c’è la artino Seravalli ha 23 anni e l’11 mar- sono sceso in un reparto dove ho cominciato possibilità di tornare a fare questa disciplina, zo 2011 ha avuto un incidente con lo ad imparare come potevo reinserirmi nella so- anche se in un altro modo, ma la sensazione Snowboard: “Facevo questo sport già cietà e a casa”. di prendere un’onda non cambia. E questo è daM tempo –racconta- non so se quel giorno In cosa ti ha aiutato la riabilitazione? quello che per me conta, non tanto fare deter- per causa mia o per altri motivi sono caduto “Inizialmente non muovevo le braccia, poi minato manovre, ma poter stare in mezzo al di collo, mentre stavo facendo un salto sulla ho cominciato lentamente a recuperare, ho mare e fare surf”. rampa. Nel momento dell’impatto ho sentito riacquistato la sensibilità, e adesso riesco a Vuoi lanciare un messaggio? come un cortocircuito, mi sono lasciato ro- manovrare la carrozzina. Questo mi ha dato “Sì, vorrei far notare come il mondo del- tolare, non sono svenuto ed ho capito subito molta speranza nel futuro, perché comunque le mielolesioni si sta purtroppo allargando, che non avevo più sensibilità alle gambe e alle la sensibilità l’ho conservata, ed è una cosa perché gli incidenti sono in aumento. Adesso braccia. Ho avuto degli amici molto bravi che molto positiva per il corpo”. che ci sono nuove tecniche e la scienza va non mi hanno spostato, nonostante io volessi Come ti sei avvicinato alla Sil? avanti, la vita di una persona in carrozzina è migliorata molto, mi piacerebbe però poter

Diversamente abili: SIL abili: Diversamente muovermi, perché avrebbero potuto peggio- “Quando ero in reparto mi hanno fatto rare la situazione. Dopo mezz’ora sono arriva- vedere cosa poteva offrirmi lo sport, così, aumentare la sensibilità della gente, spiegan- ti i soccorsi, mi hanno messo sulla barella ed quando ero ancora ricoverato mia madre do quali sono i problemi di chi è paraplegico in elicottero dal Cimone dove ero, mi hanno cercò quali realtà livornesi avrebbero potuto o tetraplegico. Anch’io prima non ci pensavo, portato al Maggiore di Bologna dove sono aiutarmi, scoprendo l’esistenza del Sil. Ho la ma adesso mi rendo conto che ci sono perso- stato operato di urgenza per sei ore”. fortuna di avere una famiglia speciale, unica, ne che non hanno alcuna attenzione, mentre Come è stato il risveglio? che mi ha saputo aiutare, rincuorare e spin- invece bastano piccoli gesti, come aprire una “Inizialmente avevo una lesione comple- germi ad andare avanti”. porta, per semplificare una vita”. ta, ma dopo due giorni mi hanno trasferito Com’è andato il ritorno a casa? Antonella De Vito al Montecatone l’istituto di riabilitazione di “I primi due o tre giorni mi sentivo Imola, dove sono rimasto per sette mesi. Qui un po’ spaesato, ma avevo chiaro in mi hanno fatto la tracheotomia perché la le- mente che volevo fare piscina e tennis, sione aveva comportato anche la perdita dei così mi sono messo subito in contatto muscoli della respirazione. È stato un periodo con Claudio, ed infatti, oggi faccio en- molto brutto, passato inizialmente in intensi- trambe le attività e a primavera inizierò va, poi in sub intensiva, ed infine nel reparto anche il surf. In ospedale ero in un am- acuti, perché avevo un quadro molto varia- biente protetto, mi sentivo sicuro, per bile e delicato, dovevo stare attento anche qualsiasi problema potevo andare im- alle piccole frescate, ai germi. La lesione mi ha causato una rivoluzione di tutto il corpo, le difese si erano ridotte a zero, e dovevo sta- Martino Serravalli re attentissimo a tutto. Dopo il quarto mese mentre gioca a tennis

336 el Sil si possono incontrare anche alcuni volontari normodotati, come Eleonora Pierdomenico di 24 anni. ELEONORA NRaccontaci come hai conosciuto l’associazione. PIERDOMENICO I miei amici sulla sedia

zione, perché avevano bisogno di raccatta- cose da organizzare, è il momento in cui mi palle. Qui ho conosciuto Claudio e tutti gli ricarico, è come una boccata d’aria fresca, di altri, da allora sono diventati i “miei amici vita”. sulla sedia”. Loro mi hanno anche trasmesso Quanti allievi hai? la passione per il tennis, che ho praticato per “Cinque allievi a Livorno e quattro a Ceci- molti anni, ma quando ho iniziato l’universi- na. Si parte dal più giovane che ha 23 anni, tà non avevo più tempo per gli allenamenti, fino ad un atleta di 67 anni. Faccio questa così ho scelto di diventare istruttrice, ed oggi attività con Claudio, lui la svolge prevalen- insegno ai disabili fisici e psichici”. temente a Livorno ed io più su Cecina, ma ci Cosa ti ha dato questa amicizia? integriamo in base ai nostri impegni”. “Tante cose bellissime. Crescere con loro mi Cosa vuol dire fare tennis per i tuoi at- ha regalato una visione del mondo diversa, leti? che solitamente i ragazzi della mia età non “Per loro è un appuntamento importante hanno, perché non pensano ai problemi che perché oltre ad essere agonismo, è integra- possono incontrare i diversamente abili”. zione, è tutto”. A quali attività hai partecipato nel Un sogno nel cassetto? 2012? “Fare arrivare Martino a giocare una par- “Abbiamo organizzato il Torneo Costa de- tita, per fargli vivere lo sport anche dal punto gli Etruschi a Cecina, giunto alla sua secon- di vista agonistico”. da edizione, andato ancora meglio dell’an- E con i disabili psichici? no precedente con 42 iscritti, rispetto ai 25 “Mi occupo anche di questi, con un grup- del 2011. In estate invece abbiamo fatto il po che alleno settimanalmente. Qui i pro- Eleonora Pierdomenico nostro torneo classico Inail Città di Livorno, blemi sono completamente diversi, la cosa che ha ormai compiuto 20 anni ed è cono- più difficile è tenere viva la loro attenzione, “Praticamente sono cresciuta con il Sil. sciutissimo. La settimana in cui si svolge il entrare in relazione e mantenere gli equilibri Avevo sei anni quando un’amica mi portò torneo la considero il periodo delle mie ferie, fra loro”. al torneo di tennis organizzato dall’associa- pur lavorando tanto e dormendo poco per le A.D.V. Diversamente abili: SIL abili: Diversamente

337 ASSOCIAZIONE IPPICA LIVORNESE Scuola di Equitazione

 60 Box, 30 Paddok

 Pensione per cavalli

 Maneggio coperto Scotto Pubblicità Livorno

 Corsi per principianti e agonisti di salto ostacoli

 Campo ostacoli in sabbia 40 x 80

 Campo ostacoli  in sabbia 30 x 60 Pony Club  Tondino

Istruttore Federale Riccardo Migli

Via della Querciolaia, 53 - LIVORNO (Località Porta a Terra)

338 Tel. 329 7382799 associazione Ippica Livornese an- che nel 2012 ha proseguito la sua attività didattica, pur risentendo, exx comeL’ ogni altra disciplina, della crisi xioxnx economica. ixtxaxz I cavalli hanno un costo, soprattutto Exqxux trasportarli in altri luoghi per parteci- X pare a gare e manifestazioni è piuttosto gravoso, così l’attività in “trasferta” è sta- ta limitata. La scuola di equitazione con L’associazione Ippica Livornese i giovani atleti ha dovuto concentrarsi fondamentalmente su iniziative “confe- e le attività della scuola zionate in casa”. Le prove sono di vario Gli atleti con i loro cavalli si sono difesi tipo, come ad esempio, il bene, Socci e Garavaglia in quell’occa- salto ad ostacoli con diffe- sione avevano la patente ludica, e nella renti categorie, a partire dai loro categoria hanno fatto zero penali- 60 centimetri per 6 ostaco- tà, conquistando un primo posto ad ex li, a quelle di 80 centimetri equo. Michela aveva già partecipato a con otto salti. competizioni fuori dalla scuola, ma per Lo scopo è quello di in- Linda è stato l’esordio, la sua prima gara coraggiare i giovani atleti, fuori casa. affinché possano trovare la Fra le varie attività l’associazione orga- loro strada in questo affa- nizza anche corsi per adulti che vogliono scinante mondo. “Abbiamo imparare a controllare il cavallo prima di scelto -continua Toschi- di affrontare una gita in un agriturismo, affrontare queste prove sen- dove si ha la possibilità di fare passeg- za un tempo e una classifica, giate fra la natura, ma per chi non è mai proprio perché lo scopo è montato a cavallo, è sempre bene avere quello di incentivare tutti a qualche lezione propedeutica. proseguire e preparali per “Vorrei concludere -sottolinea Angela eventuali gare esterne”. Toschi- ricordando le grandi soddisfazio- I ragazzi che seguono i ni che stiamo avendo con l’associazione corsi ludici e propedeutici del cavallino di Monterufolino, della quale di Angela Toschi sono: Erica faccio parte. Angela Toschi Nesti, Linda Socci, Martina È da più di cinque anni che addestria- Non per questo gli istruttori si sono Vellutini, Domitilla Fanfani, Alik Fanfani, mo questi cavalli e li portiamo alle fiere, e arresi, anzi il loro impegno è rimasto Benedetta Luridiana, Marco Giannelli, finalmente siamo riusciti ad attirare l’at- costante e il loro incoraggiamento agli Lorenzo Violi, Sara Nardi, Sara Caroti, tenzione su di loro. Oggi sono una razza allievi non ha conosciuto sosta. “Abbia- Rachele Sola, Luca Caponi, Francesca Pi- protetta e sono in molti a richiederli per le mo svolto molta attività sociale all’interno stone, Alessandra Seno, Francesca Pini, loro attività. della scuola -spiega Angela Toschi- orga- Beatrice Santoro, Giulia Strazzabosco, Sono ottimi cavalli, che rientrano nizzando concorsi durante i quali le ra- Vittoria Barsotti, Laura Basile. nell’altezza dei pony ed hanno un buon gazza e i ragazzi hanno dovuto dimostra- Ci sono poi le attività con i pony segui- carattere per lavorare con i bambini più F.I.S.E.: Federazione Italiana Sport Equestri Italiana Sport Federazione F.I.S.E.: re quanto appreso durante le lezioni, una te da Ilaria Mazzoncini rivolte ai bambini piccoli o con i diversamente abili. È un ani- specie di saggio per valutare l’evoluzione più piccoli, quelli che per la prima volta male eccezionale, perché pur avendo l’an- della tecnica. si affacciano a questo mondo ed hanno datura del cavallo è piccolo, ed il suo buon Debbo sottolineare che quest’anno bisogno di una “prospettiva più bassa”. carattere lo rende perfetto per le scuole di sono stati tutti molto bravi, compresi i ca- Ed infine, ricordiamo l’attività di Riccar- equitazione. valli della nostra associazione che hanno do Migli che segue gli agonisti. Ogni anno facciamo una rassegna tutta dimostrato di essere all’altezza del loro Anche quest’anno l’Associazione Ippi- dedicata al Monterufolino, alla quale par- compito. Le iniziative sono state general- ca Livornese ha partecipato al Concorso tecipano giudici dell’associazione nazio- mente organizzate nel fine settimana, in Ippico dell’Accademia con: Filippo Con- nale degli allevatori; un’occasione duran- modo da permettere ai genitori di assiste- te, Socci Linda e Michela Garavaglia con te la quale possono conoscere e scoprire le re e verificare così le capacità acquisite dai i cavalli Festuca del Terriccio, Isola del buone qualità di questi animali”. loro figli”. Terriccio e Consigli Utili. A.D.V.

339 DOUBLE-F Barrel racing team

Ø Scuola di equitazione per adulti e bambini a partire da 4 anni

Ø Pony club

Ø Addestramento cavalli

Ø Preparazione allievi e agonisti al Barrel Racing

Ø Assistenza gare: regionali, nazionali ed europee Scotto Pubblicità Livorno

Verona, 3/6 Novembre 2011 Via del Limone, 53 - LIVORNO (zona Puzzolente)

340 Federico Fanfani cell: 329 7382799