Il Pinerolese, Un Piacere Da Scoprire Con Lentezza. ALLA SCOPERTA DEL PINEROLESE in BICICLETTA
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Il pinerolese, un piacere da scoprire con lentezza. ALLA SCOPERTA DEL PINEROLESE IN BICICLETTA Vari sono i progeti e gli interventi che negli anni si sono susse- nizione anche la Cets, la carta europea del turismo sostenibile, guiti (ALCOTRA 2007-2013 col progeto Cyclo-Territorio). un riconoscimento cui sta lavorando il Parco del Po Cuneese e Tra i più recenti, nel territorio pinerolese è in fase di defni- l’area ampia della pianura e delle valli del territorio. zione la Carta d’Intenti del Progeto Ciclovia del Po da Collina Spesso turismo fa rima con cultura. Proprio nei mesi scorsi, Po al Monviso, un progeto intercomunale nell’area territoriale ultimo tassello di un percorso ventennale di riqualifcazione, è compresa tra Moncalieri e Saluzzo di cui fa parte il Comune di stato presentato il progeto “Le quatro abbazie”, per la promo- Cavour già interessato anche al progeto delle ciclabili con “La zione culturale e turistica di un percorso di valorizzazione delle strada delle mele” progeti volti a costruire una rete di mobilità abbazie di Cavour, Stafarda, Abbadia Alpina (Pinerolo) e Monte lenta e una piataforma di oferte turistiche. La visione si allarga Bracco (Barge). Quatro siti della religiosità piemontese ricchi di al Gruppo di Coordinamento Territoriale VenTo, la ciclabile da storia e di fascino, facilmente raggiungibili anche atraverso un Venezia a Torino. itinerario ciclabile o pedonale. Lo sviluppo locale, dunque, vuole essere parte di una rete La politica di ricerca, promozione e potenziamento della piste europea (l’Eurovelo) sulla quale l’Unione Europea ha deciso di ciclabili e delle ciclovie del Pinerolese è investire. La rete di piste pinerolesi un processo iniziato vent’anni fa con consiste già oggi di oltre 750 chilome- l’individuazione di percorsi già presenti tri di vie ciclabili. sul territorio pinerolese. Il progeto vuole avere anche ricadute Una prima traccia che ha permesso di positive sul tessuto culturale locale, sul costruire intorno una rete di percorsi che monitoraggio e il rispeto dell’ambien- si snodano oggi tra pianura e montagna te. Le ciclovie individuate non sono per 750 chilometri complessivi. percorsi sportivi per MTB, ma agevoli Accanto a eccellenze come la ciclovia e alla portata di tuti. Alcuni trati sono delle risorgive, realizzata sulla linea anche percorribili a cavallo. ferroviaria dismessa Moreta-Airasca Lo sviluppo di un turismo sostenibile (25 chilometri interamente dedicati alla passa anche atraverso progeti e bicicleta), oppure la parallela Bibiana. iniziative di respiro più ampio. Il rico- Bricherasio, anch’essa realizzata lungo noscimento delle Terre del Monviso la linea ferroviaria inutilizzata, per fnire (di cui Cavour fa parte) con il marchio con la più elaborata Strada delle Mele, Unesco Mab (Man &Biosphere) apre un cicloitinerario di 65 chilometri che scenari di sviluppo turistico non indif- coinvolge anche un centinaio di aziende ferenti. A corollario è in fase di def- agricole locali. Si trata comunque di un percorso di turismo sostenibile in Una rete di piste, tute individuate già su cartina e per la mag- fase embrionale, ma che oggi, lavorando sulle interconnessioni gior parte segnalate da indicazioni stradali sul territorio, che si con Eurovelo, e con lo slancio portato da iniziative quali Vento interconnete con frequenza e transita in ogni piccolo comune e Ciclovia del Po Moncalieri-Monviso, vive una nuova fase di del Pinerolese. crescita. E il Pinerolese è pronto a giocare le proprie carte. L’INTERCONNESSIONE: la rete ciclabile Pinerolese si inter- L’esperienza sviluppata in questi anni permete infati già oggi di connete con la ciclovia del Po lungo l’asse Moncalieri-Saluzzo individuare una serie di percorsi, già pronti per ofrire una va- e con l’asse delle ciclopiste torinesi atraverso l’area di Aira- canza, o meglio un’esperienza di viaggio, da vivere su due-tre sca-Stupinigi. Vi è poi l’intera connessione con la Val Pellice e giorni con diversi elementi certi su cui poggiare le basi. con l’area del Monviso, dove si sviluppa una forte connotazione del turismo ciclabile legato alle mountain bike o a piedi atraver- LE CICLOPISTE so i diversi trekking sulle Alpi. 750 chilometri di percorsi adati alla bicicleta già individuati sul Recentemente un programma Alcotra ha permesso di svilup- territorio, costituiti da trati interamente ciclabili, vie di campagna pare il progeto CycloMonviso, con un sistema di rete ciclabile poco traficate e percorribili anche dalle famiglie, trati di sterrato che partendo da Racconigi, nel cuore della pianura Saluzzese, in pianura per gli amanti della mountain bike, trati di montagna raggiunge la cità di Guillestre, nell’area del Queyras francese, per gli appassionati del trekking. atraverso il Colle dell’Agnello. IL TUO WEEKEND SULLA STRADA DELLE MELE Il fascino rurale del vecchio Piemonte, il gusto della gastronomia campagna in direzione nord-est, lungo i flari di meleti, i campi Pinerolese, la bellezza dei tesori d’arte di un passato glorioso di fruta, cereali e i prati dedicati all’allevamento di razza bovina Piemontese. Ci si dirige verso il guado di Zucchea sul Pellice, Da Pinerolo, cità della Cavalleria, ricca di fascino, storia, per svoltare poi a sinistra e raggiungere Macello, piccolo borgo musei ai piccoli comuni della campagna Pinerolese, c’è non distante dal torrente Chisone, dominato da un imponente l’imbarazzo della scelta. castello. Una particolare menzione merita il patrimonio ambientale del territorio: dalla ricchezza dei fumi Po, Pellice e Chisone, alla scoperta dell’eccellenza agricola del Pinerolese: le mele e la carne di Cavour, i piccoli fruti del consorzio Pinfruit, il distreto dei cavalli di Vigone, solo per citare alcuni esem- pi. I comuni di Cavour e di Villafranca, e tuta l’area lungo il Po sono inseriti nel programma MaB (Man & Biosphere) dell’Unesco. L’ARRIVO Cavour è il cuore della pianura pinerolese, un vero e proprio “saloto”. Una citadina di 5500 abitanti inconfondibile per la sua Rocca, una piccola montagna di 160 metri che sovrasta l’abitato. È raggiungibile da Torino in mezzora d’auto, atraverso la co- La curiosità: Di assoluto rilievo è il castello nato come costruzione moda autostrada Torino-Pinerolo, completata in occasione delle fortifcata nel XIII secolo a fanco del riceto, antico cuore dell’atuale Olimpiadi invernali “Torino 2006”. paese. All’interno del suo Parco, primo parco in Piemonte strutura- to per i non vedenti, trovano casa pregiate varietà botaniche come Rinomata per la gastronomia, Cavour è famosa per la produ- un cedro del Libano ed uno dell’Himalaya, carpini e magnolie. zione di mele e di carne di razza bovina Piemontese. Il passato di Macello, che come altri comuni era caraterizzato dalla coltivazione della canapa, è ancora visibile nel tessuto agrario, nei nomi delle regioni e nei resti di vecchi luoghi di lavoro che evocano GIORNO 1 antichi mestieri legati a quella coltivazione (regione Batitori e vec- chi maceratoi). Cavour-Pinerolo-Cavour. TRA CAVALLI E FRUTTETI (45 km) Ingresso 5 euro. Telefono: 0121340591/3389763425, Web: w.castellodimacello.it Si lascia Cavour al matino, non prima di un’abbondante cola- zione con i prodoti del territorio (crostata di mele, succhi, mar- mellate, pasticcini della tradizione piemontese) e si percorre la Da qui si prosegue lungo la campagna in direzione Pinerolo, passando per la frazione di Baudenasca, famosa per le sue aree zione di un monastero con la chiesa abbaziale dedicata a Santa un tempo riservate all’addestramento militare del reparto Nizza Maria e di un’altra chiesa per il popolo in questo territorio, ove Cavalleria. L’ingresso in cità da Sud Est ci fa apprezzare la vista già sorgeva la chiesa pievana di San Verano. della cità con le montagne sullo sfondo. Da qui si raggiunge lungo il percorso della “Strada delle mele”, il Prima tappa sarà un passaggio all’uficio turistico di via Gioliti, paese di San Secondo di Pinerolo e la campagna pinerolese. poi in pochi minuti, in sella alla bicicleta, oppure a piedi, ci si potrà immergere nel cuore storico della cità. Da non perdere a San Secondo: Il Castello di Miradolo, dopo de- cenni di incuria e abbandono, è atualmente oggeto di un impo- nente progeto di restauro, condoto da un gruppo di privati la cui Da non perdere a Pinerolo: Pinerolo, 35mila abitanti, è defnita la passione per il pinerolese prende forma nella volontà di restituire “cità più francese d’Italia”, cità di grande fascino e ricca di storia. ai suoi abitanti un complesso architetonico fortemente sentito. Gli La posizione geografca e gli eventi, che hanno visto Pinerolo occu- interventi di recupero ne hanno permesso la riapertura al pubbli- pata dalla Francia fno al 1814, contribuiscono a spiegare le similitu- co nell’otobre del 2008 come sede delle atività della Fondazione dini con il paese d’oltralpe. Passeggiando nel centro si percepisce Cosso e proseguono adesso con lo scopo di riproporre sul territorio come la storia abbia segnato la cità. I portici bassi, le piccole vie l’edifcio come sede di quel “cenacolo culturale” che ne animava gli e i palazzi di origine medioevale lasciano il posto alle grandi piaz- spazi nella prima metà del Novecento, grazie alla volontà e vivacità ze, memori del passaggio dei francesi che trasformarono Pinerolo intelletuale della contessa Sofa Cacherano di Bricherasio. per volere del Re Sole. La cità venne fortifcata: poderosi bastioni, arsenali e caserme sostituirono le case antiche e i vecchi conventi. La prigione, il “Donjon”, costruito dentro alle mura divenne con i Seguendo il percorso all’imbocco della val Pellice, ci si immerge suoi ospiti leggenda. Oggi la cità vanta le belle facciate dei palazzi tra i piccoli fruti e i vigneti del Pinerolese a Bricherasio. Collocata signorili con i grandi portoni e le facciate della classica architetura all’imbocco della Val Pellice, in origine sul torrente Chiamogna, piemontese. Pinerolo dalla metà dell’otocento è anche la sede della scuola militare di equitazione.