Il Boom Delle Lauree Honoris Causa
Rs17_2378 [R.it] 06 Novembre 2017 Il boom delle lauree honoris causa A Paolo Conte sta per essere conferita la quarta. Dal record di Umberto Eco, che ne ebbe quaranta, a Pavarotti, da Totò a Vasco, da Milena Gabanelli al Dalai Lama, le università fanno a gara nel consegnare onorificenze accademiche. Il più attivo è l'ateneo di Parma, ma non mancano le polemiche. E c'è chi, come papa Francesco, le rifiuta di CORRADO ZUNINO PAOLO Conte a 80 anni sarà professore ad honorem dell'Università di Parma, dove si laureò in Giurisprudenza nel 1962. Significa che dovrà tenere convegni e lezioni, se d’accordo anche “magistralis”. Sempre a titolo gratuito. Il prossimo 16 novembre il Dipartimento di discipline umanistiche conferirà al cantautore astigiano il titolo in "Linguaggi musicali della contemporaneità", in Aula Magna. E’ la quarta onorificenza accademica. Conte ha già ricevuto due lauree ad honorem (Università di Macerata e di Pavia) e un diploma accademico in pittura – sì, pittura - dall'Accademia delle Belle arti di Catanzaro. In questo anno solare, il 2017, si assiste a un profluvio di “honoris causa” nelle accademie italiane, e l’Università di Parma è la più attiva. Ha insignito del titolo di professore Luca Abete, giornalista, già clown di strada (“un provocatore che ibrida spettacolo e informazione”, si legge nelle motivazioni), alfiere per “Striscia la notizia” di battaglie ambientali e di rilevanza sociale. “Linguaggio del giornalismo”, è la disciplina che gli è stata assegnata – tra canti celestiali di coristi in tunica rossa – lo scorso 9 marzo. Nelle ultime due stagioni Parma ha reso onori all’imprenditore Gian Paolo Dallara, al regista, pittore e scrittore Peter Greenaway, ancora all’imprenditore Valter Mainetti, “precursore in Italia dei fondi immobiliari”, all’epidemiologo Richard Peto e ad Augusto Cattani, lui cavaliere del lavoro, ramo odontoiatrico.
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