ATTI Giornate Fitopatologiche, 2016, 1, 347-356

INDAGINI SULLE INFESTAZIONI DI LEPIDOTTERI FICITINI IN VIGNETI DEL VERONESE

E. MARCHESINI1, N. MORI2, I. MARTINEZ-SAÑUDO2 1Agrea Centro Studi, Via Garibaldi 5/16, 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) 2DAFNAE – sez. Entomologia, Viale dell'Università 16, 35020 Legnaro (PD) [email protected]

RIASSUNTO Nelle più importanti aree viticole della provincia di Verona, nel corso del quinquennio 2011- 2015, sono state condotte indagini su presenza, diffusione e biologia dei lepidotteri con attitudine carpofaga. I risultati confermano la presenza della tignoletta della vite, Lobesia botrana come carpofago chiave a scapito della tignola della vite Eupoecilia ambiguella, che risulta invece assente o confinata in piccole aree circoscritte caratterizzate da microclima fresco e umido. Tra i carpofagi “secondari”, diffusa e talora consistente è la presenza del tortricide Argyrotaenia ljungiana, ma soprattutto di vari lepidotteri appartenenti alla famiglia , sottofamiglia , le cui popolazioni larvali sono sempre più invasive in prossimità della vendemmia. La specie più diffusa e abbondante è risultata woodiella con il 59% sul totale delle larve di ficitini raccolti, seguita da Ectomyelois ceratoniae con il 29%, con l’8% e figulilella e Cadra furcatella con il 2%. Le osservazioni nei vigneti hanno permesso di confermare che le infestazioni riguardano non solo gli acini già colpiti da tignoletta, ma che le larve di ficitini sono in grado di arrecare danni diretti sull’uva. Parole chiave: vite, carpofagi, Pyralidae Phycitinae

SUMMARY SURVEYS ON THE INFESTATIONS OF PHYCITINAE IN VINEYARDS IN THE PROVINCE OF VERONA Surveys on presence, distribution and biology of Lepidoptera carpophagous were conducted in the most important grape growing areas in the province of Verona during the period 2011- 2015. The results showed that, among the “main pests”, the grape berry Lobesia botrana is widely spread, on the contrary, Eupoecilia ambiguella is confined only to small areas characterized by cool and humid microclimate. Among the "minor pests", Argyrotaenia ljungiana is fairly widespread and sometimes harmful, but the most invasive carpophagous infesting berries during the ripening period are the belonging to the family Pyralidae, subfamily Phycitinae. The most prevalent and abundant Phycitinae species was Ephestia unicolorella woodiella which represents 59% of the total amount of the Phycitinae larvae collected, followed by Ectomyelois ceratoniae, 29% of the total sampled larvae, Ephestia elutella, 8% and Cadra figulilella and Cadra furcatella, 2%. These larvae were mainly observed in the clusters already infested by L. botrana and E. ambiguella, but the larvae of Phycitinae can cause direct damage on grapes. Keywords: grape, carpophagous, Pyralidae Phycitinae

INTRODUZIONE In viticoltura, i lepidotteri che colpiscono i grappoli sono particolarmente temuti perché compromettono sia la quantità che la qualità delle produzioni. Le specie più diffuse e dannose appartengono alla famiglia dei tortricidi: in particolare la tignoletta della vite, Lobesia botrana (Den & Schiff.), e la tignola della vite, Eupoecilia ambiguella (Hb.) rappresentano i carpofagi chiave nelle regioni del nord Italia. Inoltre in talune situazioni anche l’eulia, Argyrotaenia ljungiana (Thunberg) (=pulchellana (Haw.) è in grado di raggiungere livelli di presenza preoccupanti. In questi ultimi anni altre specie appartenenti alla famiglia Piralidae, sottofamiglia Ficitinae risultano sempre più invasive soprattutto in prossimità della vendemmia. Le larve di queste specie sono spesso frettolosamente confuse con quelle delle comuni tignole della vite. La presenza di ficitini su uva è stata segnalata già da Silvestri (1943) che riportava attacchi di Ephestia sp. e Cryptoblabes a seguito di attacchi di tignoletta. Anche Deseö (1980a, 1980b) ha segnalato per alcuni vigneti emiliani la presenza di Euzophera bigella (Zeller) ed ssp. unicolorella Richard & Thomson. Più recentemente, Bagnoli et al. (2009), riscontrano consistenti popolazioni larvali di Cryptoblabes gnidiella (Millière) ed Ephestia parasitella in prossimità della vendemmia in alcune aree viticole del centro Italia. In Veneto la problematica è stata oggetto di studi riguardanti l’identificazione delle specie con indagini di genetica molecolare (Martinez-Sañudo et al., 2011; Mori et al., 2011). Lo scopo del presente lavoro è stato quello di indagare su presenza, diffusione e biologia dei lepidotteri ficitini nei vigneti veronesi.

MATERIALI E METODI Le indagini sono state condotte nel quinquennio 2011-2015 e hanno interessato le più importanti aree viticole della provincia di Verona: a nord, nella zona del Valpolicella e Valdadige: a est, nella zona del Soave; a ovest, nell’areale di produzione del vino Custoza. I rilievi sugli stadi giovanili sono stati eseguiti per tutto il periodo d’indagine a cadenza settimanale dai primi di aprile fino alla metà di ottobre. Per ogni rilievo sono stati presi in considerazione 100 grappoli sui quali sono state contate e prelevate le larve presenti. Inoltre, a fine inverno, è stato ricercato materiale riparato sotto il ritidoma delle viti allo scopo di indagare sulle forme svernanti. Tutto il materiale biologico raccolto è stato portato in laboratorio per la successiva identificazione delle specie. Questo impegnativo protocollo di lavoro è stato seguito in tre vigneti non trattati con insetticidi, dove la presenza delle tignole risulta storicamente consistente: un vigneto di cv Corvina nell’area del Valpolicella, uno di cv Garganega e l’altro di cv Chardonnay nell’area del Soave. Inoltre un numero significativo di larve è stato reperito anche nell’ambito di progetti sulla difesa sostenibile dalla L. botrana che hanno interessato interi comprensori viticoli veronesi. I rilievi sono stati condotti a conclusione di ognuna delle tre generazioni di tignoletta; tutte le larve presenti nei grappoli sono state separate e identificate. Per ogni anno d’indagine sono stati controllati complessivamente circa 200.000 grappoli. Il monitoraggio degli adulti è stato condotto utilizzando trappole a feromoni sessuali disponibili sul mercato normalmente impiegate per i fitofagi della vite e per i ficitini infestanti le derrate alimentari. In venti punti sparsi nelle diverse aree viticole considerate sono state installate sei diverse trappole innescate con i feromoni sessuali di: Ephestia spp., Ephestia kuehniella (Zeller), Ephestia cautella (Walker), Ephestia elutella (Hübner), Ectomyelois ceratoniae (Zeller), Cadra figulilella (Gregson). Gli esemplari adulti catturati, sono stati identificati tramite lo studio dei caratteri morfo-anatomici, compresa l’estrazione e l’analisi dei genitali maschili. Per la conferma delle specie è stato fatto ricorso alle moderne tecniche di biologia molecolare (Barcode). RISULTATI Le indagini condotte confermano la presenza della tignoletta della vite (L. botrana) come carpofago chiave a scapito della tignola della vite (E. ambiguella) che risulta invece assente o confinata in piccole aree circoscritte caratterizzate da microclima fresco e umido. Tra i

348 carpofagi “secondari”, diffusa e talora consistente è risultata la presenza del tortricide ricamatore eulia (A. ljungiana), ma soprattutto sono stati rilevati lepidotteri appartenenti alla famiglia Pyralidae, sottofamiglia Phycitinae le cui popolazioni larvali sono state osservate diffuse e consistenti in prossimità della vendemmia (tabella 1). Nel corso dell’indagine diverse sono state le specie di ficitini riscontrate direttamente su grappolo: Ephestia unicolorella woodiella (=parassitella) Richard & Thomson, Ephestia elutella (Hübner), Cadra (=Ephestia) figulilella (Gregson), Cadra (=Ephestia) furcatella (Herrich-Schäffer), Ectomyelois (=Apomyelois) ceratoniae (Zeller). Tra queste la più diffusa e abbondante è risultata E. u. woodiella con il 59,6% sul totale delle larve di ficitini raccolti, seguita da E. ceratoniae con il 28,8%, E. elutella con l’7,7% e infine C. figulilella e C. furcatella entrambe con il 1,9% (tabella 2). Il monitoraggio degli adulti con le trappole a feromoni ha rilevato inoltre la presenza nei vigneti di altri lepidotteri ficitini come Ephestia kuehniella Zell. e Plodia interpunctella Hb., ma non sono mai state trovate larve di queste specie nei grappoli colpiti. Di seguito sono riportate le principali caratteristiche biologiche osservate per le specie di lepidotteri ficitini di cui sono state rilevate larve nei grappoli.

Ephestia unicolorella woodiella Specie cosmopolita, già segnalata su uva matura e secca in diverse aree viticole del centro Italia (Deseö, 1980; Bagnoli et al., 2009), è presente pure in Spagna, sud della Francia e Nord Africa (Corley et al., 2008); da diversi anni è ben nota in Russia tanto da esser nominata Ephestia vitivora (Deseö, 1980a). È stata rinvenuta in tutte le località veronesi indagate ed è risultata la specie più diffusa e numericamente consistente in tutti gli anni d’indagine. Le larve di questo ficitino si riparano frequentemente all’interno di acini già colpiti da tignoletta, ma sono in grado di provocare anche consistenti danni diretti a prescindere dalla presenza di altri carpofagi. È possibile distinguere il danno causato da tignoletta rispetto a quello da ficitini in quanto, mentre le larve di tignoletta penetrano direttamente all’interno degli acini, quelle dei ficitini provocano un’ampia rosura con disfacimento degli acini. Le larve di E. u. woodiella, ma più in generale dei ficitini, hanno una certa tendenza all’aggregazione, tanto che si possono trovare fino a 3-4 larve per nido larvale, e arrivano a erodere fino a sei acini contigui. Le prime larve di questo ficitino sono state rinvenute su uve precoci (“Chardonnay”) nella seconda decade di luglio in concomitanza con le larve di tignoletta di seconda generazione. La loro presenza aumenta progressivamente in agosto e settembre in prossimità della vendemmia. Sulle varietà tardive (“Corvina” e “Garganega”) sono in grado di proseguire lo sviluppo su grappolo fino a metà ottobre (figura 1). Inoltre, lasciando i grappoli d’uva in campo anche dopo il periodo della vendemmia, è stato possibile osservare che queste larve rimangono all’interno degli acini colpiti fino a metà novembre. Proseguendo poi i rilievi nella stagione autunno-invernale è stato possibile verificare che questa specie sverna come larva matura riparata sotto il ritidoma, all’interno di un bozzoletto sericeo fine e a maglie lasse. Le crisalidi si formano in primavera (fine marzo – primi di aprile) e gli adulti sfarfallano nella seconda metà di aprile. Nonostante sia la specie più frequente e abbondante su uva, non sono mai stati catturati individui adulti con le trappole a feromone testate.

Ectomyelois ceratoniae Il nome comune di questa specie è “tignola del carrubo”, in quanto attacca le carrube, ma è nota anche su datteri e fichi nelle regioni mediterranee (Carter, 1984). È definita subtropicale, ma oggi viene considerata cosmopolita e polifaga. Può colpire i frutti in pieno campo prossimi

349 alla raccolta come pure la frutta secca in conservazione (Masutti e Zangheri, 2001). Viene considerata come parassita di campo perché non in grado di riprodursi in ambienti chiusi come i magazzini (Carter, 1984; Johnson et al., 2009). Nei vigneti oggetto d’indagine sono stati monitorati gli adulti impiegando trappole attivate con specifico feromone per E. ceratoniae (IPM Russel®). L’andamento delle catture (figura 2) mostra l’inizio dei voli verso la metà di aprile ed un primo picco di presenza nella prima decade di maggio. Segue un progressivo calo nella seconda decade di maggio ed in giugno per poi segnare una graduale ripresa a luglio fino a raggiungere un secondo picco a fine agosto. Le catture dei maschi proseguono per tutto il mese di ottobre. Le larve su grappolo sono state reperite solo a fine stagione e hanno interessato le varietà tardive. Le prime erosioni sono state osservate intorno alla metà di settembre ma il grosso della popolazione larvale è stata raccolta nel mese di ottobre - primi di novembre. Anche questa specie sverna come larva matura riparata sotto la corteccia della vite e gli adulti sono stati ottenuti nel periodo compreso tra fine marzo e primi di aprile. E. ceratoniae risulta la specie maggiormente frequente e abbondante dopo E. u. woodiella.

Ephestia elutella Conosciuta come “tignola del tabacco”, è comune infestante del tabacco in essiccamento ma può provocare ingenti danni anche nell’industria alimentare attaccando materie prime e prodotti finiti come cacao, cioccolato, frutta secca, semi di cereali e pasta alimentare. Alcune larve di questa specie sono già state segnalate su grappoli d’uva in ottobre da Huertas Dionisio (2007). Nel corso delle indagini condotte, gli adulti di E. elutella sono stati catturati solo nelle trappole innescate con il feromone di Ephestia spp.. Le prime catture sono state registrate nella seconda decade di maggio e sono concluse nella seconda decade di ottobre con picchi di volo in agosto. Le larve all’interno degli acini colpiti sono state rinvenute solo in tre anni su cinque, prevalentemente nel mese di settembre, ma anche in novembre su grappoli lasciati in campo (figura 3). Tutte le larve raccolte a fine stagione sono incrisalidate solo in primavera e hanno dato origine ad adulti nella prima decade di aprile.

Cadra figulilella e Cadra furcatella Sono due specie presenti nella Cheklist della fauna Italiana. C. figulilella è conosciuta con due nomi comuni, “tignola dell’uva passa” e “tignola del fico”; viene segnalata infatti su uva in appassimento in California e Grecia (Carter, 1984; Buchelos et al., 2003). C. furcatella riveste minor interesse perché meno dannosa. Nei vigneti indagati è stato catturato un numero esiguo di maschi adulti di C. figulilella in tre momenti diversi: a fine giugno, inizio agosto e in settembre. Questi adulti sono stati catturati non solo nelle trappole con feromone specifico ma anche in quelle con feromone generico per Ephestia spp.. Mentre gli adulti della congenere C. furcatella sono stati reperiti nelle trappole innescate con feromoni per Ephestia spp., E. kuehniella, E. cautella, E. elutella, C. figulilella. Per C. furcatella un primo volo è stato registrato nel mese di maggio e un secondo volo dalla metà di luglio fino alla metà di ottobre con picchi in agosto e settembre. Sui grappoli sono state rinvenute occasionalmente larve sia di C. figulilella che di C. furcatella durante il mese di settembre (figura 4).

350 Tabella 1. Percentuale del tipo di tignole rinvenute sui grappoli nei rilievi di pre-vendemmia nel corso del quinquennio d’indagine nei vigneti veronesi Nome Specie 2011 2012 2013 2014 2015 Media Tignoletta Lobesia botrana 33,0 27,0 43,5 34,0 44,5 36,5 Eulia Argyrothaenia ljungiana 2,5 3,0 0,5 3,0 2,0 2,2 Ficitini Varie 64,5 70 56 63,0 53,5 61,3

Tabella 2. Ripartizione percentuale delle specie di ficitini rinvenute allo stadio di larva nei vigneti veronesi. Dati medi 2011-2015 Specie % Ephestia unicolorella woodiella Richard & Thomson 59,6 Ectomyelois ceratoniae (Zeller) 28,8 Ephestia elutella (Hübner) 7,7 Cadra figulilella (Gregson) 1,9 Cadra furcatella (Herrich-Schäffer) 1,9

Figura 1. Dinamica di popolazione larvale di Ephestia unicolorella woodiella nei vigneti veronesi. N° larve per 100 grappoli. Dati medi 2011-2015 30

25

20

15 n° larve

10

5

0 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

351 Figura 2. Dinamica di popolazione di Ectomyelois ceratoniae nei vigneti veronesi. N° maschi adulti per trappola e n° di larve per 100 grappoli. Dati medi 2011-2015 9 adulti larve 8

7

6

5

4

n° larve adulti e 3

2

1

0 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

Figura 3. Dinamica di popolazione di Ephestia elutella nei vigneti veronesi. N° maschi adulti per trappola e n° di larve per 100 grappoli. Dati medi 2011-2015 14

adulti larve 12

10

8

6 n° larve adulti e 4

2

0 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

352 Figura 4. Dinamica di popolazione di Cadra figulilella e Cadra furcatella nei vigneti veronesi. N° maschi adulti per trappola e n° di larve per 100 grappoli. Dati medi 2011-2015 30 Cadra figulilella adulto

Cadra figulilella larva 25 Cadra furcatella adulto

Cadra furcatella larva 20

15

n° larve adulti e 10

5

0 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI La problematica relativa ai carpofagi secondari sulla vite non è recente ma negli ultimi anni è diventata importante in molte aree viticole Italiane. In particolare, i lepidotteri ficitini costituiscono un gruppo di specie in veloce espansione. I motivi possono essere vari e riconducibili ai cambiamenti climatici ed all’evoluzione delle strategie di difesa adottate nei vigneti. L’aumento della temperatura, ad esempio, ha probabilmente influito sull’ampliamento degli areali di questi lepidotteri che erano conosciuti soprattutto in aree più meridionali e miti. Relativamente ai programmi di difesa, l’impiego di insetticidi, non più ad ampio spettro d’azione, nonché i tempi di applicazione calibrati su precisi stadi di sviluppo dei fitofagi chiave, ha sicuramente favorito la diffusione di questi insetti “secondari”. La ricerca di valide alternative all’impiego dei mezzi chimici prevista dalla Direttiva Comunitaria 128/2009 sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dal Piano di Azione Nazionale, sta cambiando i piani di difesa nei vigneti. In interi comprensori delle più importanti aree viticole italiane viene applicato sempre più il metodo della confusione sessuale contro tignoletta e/o tignola. In questi casi, la presenza di larve di altri carpofagi può richiedere interventi insetticidi integrativi in grado di contenerne i danni in prossimità della raccolta. Questi interventi vengono in genere posizionati sulla terza generazione della tignoletta e sono giustificati solo per le varietà tardive. Una considerazione particolare riguarda l’area del Valpolicella nel Veronese dove le uve selezionate vengono messe a riposo nei fruttai per la produzione dell’ “Amarone”. Periodiche ispezioni nei locali di conservazione hanno permesso di verificare che le larve di ficitini presenti sui grappoli in campo sono in grado di proseguire l’attività trofica sugli acini in appassimento. Anche in questo caso E. u. woodiella è risultata la specie predominante. Queste larve vengono spesso frettolosamente confuse con quelle della L. botrana. Mentre la distinzione tra larve di tignoletta o altri tortricidi, come eulia, è possibile

353 direttamente in campo con l’uso di una comune lente d’ingrandimento, la distinzione delle singole specie nell’ambito del gruppo ficitini è complessa e richiede attente osservazioni con l’ausilio del microscopio stereoscopico in laboratorio. In molti casi è preferibile che l’identificazione delle larve su base morfologica sia confermata da quella su base molecolare perché molti caratteri sono simili. Tra i ficitini rinvenuti, la specie più importante è senza dubbio E. u. woodiella non solo perché è risultata numericamente la più consistente in tutti i siti indagati e in tutti gli anni d’indagine, ma anche perché è presente e attiva su grappolo già a luglio, in corrispondenza della seconda generazione di tignoletta, mentre le altre specie sono state riscontrate solo a partire da settembre, in concomitanza con la terza generazione di tignoletta. Molti aspetti della biologia ed etologia di questi carpofagi devono essere ancora indagati e approfonditi. Ma se in passato si riteneva che gli attacchi di ficitini avvenissero solo secondariamente agli attacchi di tignoletta, la presente indagine ha contribuito a confermare che in determinate situazioni questi lepidotteri sono in grado di arrecare danni diretti sull’uva indipendentemente dalla presenza di altri carpofagi. Nel prossimo futuro sarà necessario approfondire le conoscenze sulla diffusione nei vigneti del nord Italia, valutare la loro reale dannosità alla produzione viticola e mettere a punto strategie di difesa sostenibili contro questi fitofagi. In quest’ottica sarebbe importante avere a disposizione il feromone specifico per E. u. woodiella, la specie più diffusa e abbondante nei vigneti indagati.

LAVORI CITATI Bagnoli B., Lucchi A., Pollini A., 2009. Contro le tignole della vite si interviene sulla 2a generazione. Suppl. L’Informatore Agrario, 25, 9-11. Buchelos C. Th., Athanassiou C. G., Kavallierato N. G., 2003. Using pheromone multisurface traps in the mass trapping of pyralid in stored sultanas. Laboratory of Agricultural Zoology and , Agricultural University of Athens. Greece. Integrated Protection and Production in Viticulture IOBC/wprs Bulletin, 26 (8), pp. 167-171. Carter D. J., 1984. Pest Lepidoptera of Europe with special reference to the British Isles. 1984 Dr. W. Junk Publishers a member of the Kluwer. Academic Publishers Group. Dordrecht/Boston/Lancaster. Series Entomologica. Editor K. A. Spencer. Volume 31. Corley M. F. V., Marabuto E., Maravalhas E., Pires P., Cardoso P., 2008. New and interesting Portuguese Lepidoptera records from 2007 (Insecta: Lepidoptera). SHILAP Revta. Lepid., 36 (143), 283-300. Deseö K. V., 1980 a. La piralide della frutta (Euzophera bigella Zell. Lepidopt. Pyral.) in Emilia Romagna. Informatore Fitopatologico, 4, 1980, 13-19. Deseö K. V., 1980 b. Due fitofagi di secondaria importanza nei vigneti emiliani. Informatore Fitopatologico, 6, 1980, 7-9. Huertas Dionisio M., 2007. Estados inmaturos de Lepidoptera (XXX). Tres especies del género Ephestia Guenée, 1845 en huelva, España (Lepidoptera: Pyralidae, Phycitinae). SHILAP Revista de Lepidopterología, 35(140), 381-399. Johnson J. A., Yahia E. M., Brandl D. G., 2009. Dried fruits and tree nuts. In E. M. Yahia (Ed.), Modified and controlled atmospheres for the storage, transportation and packaging of horticultural commodities (pp. 507 e 526). Boca Raton, FL: CRC Press, Taylor & Francis Martinez-Sañudo I., Mazzon L., Dalla Vecchia P., Bagnoli B., Lucchi A., Marchesini E., Mori N., 2011. Pyralidae Phycitinae in Italian vineyards: behavioural and molecular genetic investigations. IOBC-WPRS, Working Group on “Integrated Protection and Production in Viticulture” 2-5 October 2011, Lacanau, France.

354 Masutti L., Zangheri S., 2001. Entomologia generale ed applicata. Padova: Cedam. Mori N., Mazzon L., Martinez-Sañudo I., Marchesini E., Dalla Vecchia P., Mazzon E., Girolami V., 2011. Indagine sui lepidotteri ficitini (Fam. Pyralidae) e sugli altri carpofagi tradizionalmente associati alla vite in Veneto. XXIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, 13-16 Giugno, 2011, Genova. Silvestri F., 1943. Compendio di Entomologia applicata (Agraria. Forestale. Medica. Veterinaria). Parte Speciale, VOL. II (fogli 1-32). Portici: Stab. Tip. Ves. Ernesto Della Torre.

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