The Monuments Men Di George Clooney
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The monuments men di George Clooney. Con George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin. USA, Germania 2014. Lo storico d’arte, Frank Stokes(Clooney), viene incaricato di formare una compagnia speciale di esperti d’arte; recluta così gli americani James Granger (Damon), curatore del Met, Walter Garfield (Goodman),scultore, Richard Campbell( Murray), architetto e Preston Savitz(Bob Balaban), mercante d’arte e due esperti europei :l’inglese Donald Jeffries (Hugh Bonneville) ed il francese Jean Claude Clermont (Dujardin), . Giunti in Europa i Monumnets Men – così fu chiamato il reparto, al quale si unisce,quale interprete, il soldato ebreo tedesco Sam Epstein(Dimitri Leonidas) – cercano di indicare alle truppe alleate i bersagli da evitare per non distruggere tesori d’arte ma questa parte della missione si rivela pressochèimpossibile ( la guerra ha le sue brutali esigenze)e si danno da fare per recuperare l’enorme quantità di opere che i tedeschi stanno trafugando, in Francia ed in Belgio, per portarle in Germania , dove è in allestimento un grandioso Museo Hitler. Nel frattempo a Parigi, le SS, agli ordini di Goering (UdoKroschwald)stanno raccogliendo , sotto lo sguardo inorridito di Claire Simone (CateBlanchett ), funzionaria delle Belle Arti francesi , migliaia di quadri e sculture e , poco prima della disfatta, le caricano su di un treno diretto in Germania. Alla liberazione della Francia, Claire viene ingiustamente imprigionata come collaborazionista e James , che è entrato in contatto con lei la fa scarcerare e cerca di avere notizie delle opere trafugate. Lei, all’inizio, teme che anche gli americani vogliano portarsi via i monumenti trafugati, poi , anche perché si è un po’ innamorata del bell’americano , gli consegna un quaderno con tutte le notizie utili ad identificare quadri e sculture. In una chiesa a Bruges Donald muore, eroicamente, nel tentativo di salvare una Madonna con Bambino di Michelangelo e , di li a poco, anche Jean Claude cade vittima di un’imboscata tedesca. Gli altri , riunitisi in Germania, riusciranno a recuperare in una miniera di sale, insieme a tanti altri capolavori, linestimabile Polittico di Ghent e la scultura di Michelangelo , salvandole anche dai russi, ai quali quella zona della Germania era stata assegnata e che avevano intenzione di portare in patria le opere recuperate. Clooney non è un regista di particolare spessore (anche se “Goodmorning e goodluck” era un film di buona resa) ma qui, verrebbe da dire, non ci prova neanche : mette insieme un notevolissimo cast , prevalentemente di amici, prende un libro di successo che racconta , romanzandola , una storia assai interessante ma non sceglie un perno centrale del racconto, anzi, lo spezzetta in tanti aneddoti slegati tra di loro. Niente a che vedere, insomma, non solo con “Il treno” del grandissimo Frankenheimer , che raccontava la stessa storia vista dalla parte dei francesi ma neanche con “Il tesoro del Prado” , un bel documentario spagnolo sul tentativo da parte del governo spagnolo , negli anni della guerra civile, di sottrarre le opere d’arte racchiuse nel museo ai franchisti..