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free | anno nono | numero sessantotto | settembre-ottobre duemiladieci | www.exibart.com L’idea era un’altra, per questo editoriale. Il proposito iniziale, di fine estate, era di imbastire una riflessioncina sui tagli alla cultura. Riflessione che sarebbe stata super-pop, iper-qualunquista, basica, basica, basica. Ehggià, perché se una fazione – quella attualmente al potere - che deve le sue fortune economiche e politiche al mezzo televisivo decide di tagliare di brutto teatri, cinema ed esposizioni d’arte, secondo noi è davvero ridicolo sorprendersi. Sarà un discorso da bar, sarà un discorso da autobus, sarà un discorso da supermercato, ma non è semplicemente ovvio che chi tanto più è ricco quanta più gente vede la tv, punti a evitare il più possibile che il pubblico potenziale venga distratto da opere liriche, rappresentazioni, cultura e mostre d’arte? Che il governo si comporti in questo modo è di una coerenza lineare: non merita neppure commento. Ecco perché abbiamo deciso di cambiare argomento per iniziare la stagione. E di passare a qualcosa di decisamente più positivo. Positivo come può esserlo soltanto l’accorgersi che il proprio Paese, nelle sue infrastrutture creative e di qualità, riesce nonostante tutto (e nonostante i tagli, raccordandosi al discorso di cui sopra) a far bella mostra di sé anche all’estero. Se non addirittura a spadroneggiare giocando su diversi fronti, come sta succedendo in questi mesi a New York. La Grande Mela è percorsa in maniera fresca e vivida da una italianità che conferma concretamente un'attenzione da parte della città più importante del mondo rispetto ai nostri stili di vita e a ciò che li rappresenta. Un'attenzione che si traduce da una parte in business, dall’altra in stimolo creativo verso le nostre imprese e le nostre idee. In questi mesi i baluardi di tale riscatto (ripetiamolo: nonostante tutto) sono tre: il primo è Eataly, il supermercato delle qualità enogastronomiche italiane che ha aperto a Madison Square uno store da 5.000 mq e che sta modificando la percezione rispetto al cibo dei più attenti ceti manhattaniani; il secondo è la Triennale di Milano, che sta per aprire un grande e attrezzatissimo spazio proprio di fronte al MoMA su uno dei marciapiedi culturalmente più significativi del mondo; il terzo è la Fiat che, portando negli States la 500 - in vendita da Natale -, spruzzerà mezzo Nordamerica di glamourissimo italian way of life. Industria, design, cultura, enogastronomia, la forza civile dell’asse Milano-Torino: quando si hanno buone idee, si mette a reddito un immaginario unico al mondo e si risponde a logiche di qualità, anche conquistare i mercati più difficili del mondo diventa fattibile. Tagli o non tagli. (m. t.)

8retrocover Il sommario di questo numero è a pag. 34 sexybart Ben Vautier TORSTEN SOLIN di ferruccio giromini sondaggi sondaggi.exibart.com

ART-GEOPOLITIC. LA REGIONE EMERGENTE IN ITALIA?

basilicata 12,99% umbria 20,13% puglia 51,95% liguria 14,94% vignetta

i perche del mese la

CHE CARRARA CI MONUMENTALIZZI TUTTI Si può parlare in generale di “arte pubblica”, ma non bisogna avere OTTANTA VOGLIA D’ARTE paura, non bisogna temere di scadere nel retorico parlando di “monu- Non ci sono solo le trasmissioni mento”. E dicendo che le nostre città, le peggio arredate d’Europa, se televisive di revival affidate alla ne potrebbero assolutamente giovare. Piazze, rotonde, aree pedonali, ormai materna Sabrina Salerno, parchi, ville e giardini pubblici, scuole, aree residenziali: dotiamole di non c’è solo un certo senso di déjà-vu nell’abbigliamento, ma segni contemporanei che inducano i frequentatori a un dubbio, a un c’è anche l’arte nel recupero degli anni ‘80. Basta ragionamento, a un “disturbo” intellettuale! E allora perché una ma- OK vedere le mostre che si sono svolte ai quattro an- nifestazione come la Biennale di Carrara, che quest’anno si è distinta goli d’Italia durante l’estate. Come quella di Martina proprio per la capacità di saper riflettere e di saper proporre monu- Franca, alla Fondazione Noesi con Arte8ttanta - L’al- menti tali e potenziali, non potrebbe diventare il luogo in cui sindaci, tra faccia della luna; oppure quella a Gallarate con la assessori e amministratori pubblici si riuniscano una volta ogni due divertente e coloratissima Flash8 ospitata nel nuovo anni per “scegliere” le opere da installare nella loro città a partire da Maga. un “catalogo” di qualità? NON è DUBAI MILANO, ORA BASTA! I nomi sono i più altisonanti del panorama architet- tonico globale. Si va, ovviamente, da Zaha Hadid a, Torsten Solin - Miki - 2002-07 Non ne possiamo più. È una pena, uno strazio, uno stillicidio. Abbiamo una sola città che ha il profilo internazionale per inserirsi nel dibatti- altrettanto ovviamente, Richard Meier. Passando per stampa lambda - cm 120x90 to culturale globale e questa, vuoi o non vuoi, è Milano. E lei invece Gonçalo Byrne e Jean Nouvel. Non siamo a Dubai o Abu Dhabi. Siamo a Jesolo, Venezia. Dove il progetto cosa fa? Continua a comportarsi in maniera assurda. L’ultimo episodio urbanistico concepito da Kenzo Tange nel 1997 e Van di moda gli occhioni. Ma grandi grandi, eh, poche settimane fa: si è venuti a sapere che il Comune meneghino chiamato Jesolo2012 sta iniziando ad appalesarsi, mica normalmente grandi. Occhioni anormali, ha richiesto delle informazioni in quanto si riteneva minacciato da una offrendo a turisti e residenti la città di mare più mo- esagerati. Si dica pure inquietanti, per chi non mostra di Franko B in programma al Pac. Questo dopo la mostra di derna d’Italia. Tutta parchi, nuove piazze, edilizia di Sgarbi censurata, dopo le polemiche sul dito medio di Cattelan e dopo qualità e tanti, tanti grattacieli. sia cresciuto a fumetti e cartoni animati giappo- mille altri accadimenti inaccettabili per una città aperta, vivace, cultu- nesi (ovvero, ormai, per chiunque abbia oggi più ralmente attiva. Non possiamo far altro che domandarci: perché Mila- TIBERINA VALLEY di 45 anni). Occhi da bambola? Di più. Occhi da no continua a fare la parte di un paesone provinciale quando dovrebbe Ci dev’essere una sorta di calamita sotto il corso del essere una delle grandi capitali europee? Perché? Perché? Perché? fiume Tevere. No, non parliamo di Roma, ma di quella larva/fantasma orientale? Più o meno. Eviden- parte della valle Tiberina che transita ai confini fra temente occhi da oggetto del desiderio infantile, CAOTICO NORDEST Toscana e Umbria, verso Chiusi, sotto Orte e sotto sorta di proustiana madeleine d’erotismo prepu- Dispongono di alcune ottime strutture, hanno budget più o meno con- Orvieto. Una calamita, sì, per i collezionisti. È qui in- fatti che sono nate e stanno nascendo le più curiose soni, sono intraprendenti e non lesinano le buone idee. Parliamo degli berale. Occhi-lago, occhi-buio, occhi-bersaglio. esperienze di progetti e strutture artistiche griffate “operatori del settore”, artistico naturalmente, che si trovano in Tren- Sbarrati. D’uccello, felini, di pesce. Inevitabil- da famosi collezionisti italiani. Pensiamo, innanzitut- tino-Alto Adige. E quindi ci chiediamo perché, oltre a tutti questi pregi, mente attraenti l’attenzione, più di qualsiasi oc- to, al Giardino dei Lauri, attivissima piattaforma dei non aggiungono un minimo di coordinamento per quanto riguarda le collezionisti napoletani Lauro. E pensiamo anche a chio anche “nature”. Molti artisti, che a quanto date di inaugurazione delle mostre. Mart, Museion, Fondazione Galleria nomi noti del collezionismo italiano come Calabresi pare ne hanno subito il fascino da piccini (in di- Civica, date il buon esempio! e Valsecchi, che proprio in questi territori stanno segno animato o dal vero), divenuti adulticelli ne ultimando i loro interessanti progetti al confine tra spazi di ricerca, musei privati e residenze. L’ennesimo replicano il potere ammaliante nelle loro opere, distretto che si sta creando in maniera spontanea, anche se bellamente ignari di Bataille. Uno di all’italiana. Nel bene e nel male. questi è il tedesco Torsten Solin (Jena, 1972; ROMA CITTà CHIUSA vive a Berlino), ora pittore e ora fotografo. Va vedodo piop Se lo scrive il giornale che ha sempre elogiato l’ope- detto subito senza paura che come pittore, iper- rato dell’ottimo assessore alla cultura della pessima realista negli oli e negli acquerelli, costui gioca giunta Alemanno ci potete ben credere. E ci spiace, molto duro col kitsch, troppo. Troppo provoca- appunto, per una volta, dare addosso a Umberto do piop ritratto Croppi. Ma la scenetta di una Capitale completa- torio patinato, troppo chiassoso. Il medesimo mente invasa dai turisti (è successo, irritualmente, rischio lo corre forte anche con la macchina fo- per tutto agosto), ma con spazi come le Scuderie tografica, ma qui almeno appare più originale. del Quirinale e il Palazzo delle Esposizioni tristemente chiusi è stata una delle cose peggiori dell’estate. Non Non tanto nelle sue serie di composizioni sce- si ripeterà più, vero? nografiche (le fredde Chambre de poupée, gli affollati Composings, gli ambigui Dioramen ani- IL SACRIFICIO DI MADDALENA malisti), che non riescono a sfuggire a quella au- Visto il momento (catartico!) non dovremmo far altro che porgergli il nostro più sentito “in bocca al lupo” tentica pacchianeria che sempre incontra così per la candidatura a sindaco di Milano. E lo facciamo tanto il gusto medio. E in fondo neanche con anche. Ma poi non possiamo esimerci - è tanto che le esercitazioni decostruzioniste dei corpi nudi rimandiamo - dal piazzare Stefano Boeri, nota archi- star internazionale, nella colonna dei ko. Perché? legati delle Distorsionen omaggianti Hans Bel- Emiliano Paoletti Franco Mattes Perché una delle sue opere più famose, la risistema- lmer, né con le moltiplicazioni caleidoscopiche direttore di Zone Attive metà degli 01.org zione dell’ex arsenale della Maddalena, passerà suo di dettagli corporei molto intimi fino a renderli malgrado alla storia non tanto come un riuscito pezzo irriconoscibili elementi di texture (Flowers). Ma di architettura, ma come il monumento alla cricca, alla Anemone-economy e al sistema-Bertolaso. sono le sue sfrontate Dolls a, finalmente, colpi- re. Con gli occhioni e con le tettone. Ma grandi do piop sguardo NON MANGEREMO AL MAXXI grandi, eh, mica normalmente grandi. Occhioni È un ko per il Maxxi - ribadito! - ma è un ok per Exi- bart. I nostri, diciamo così, appunti sull’esito della anormali, tettone esagerate. Floride ragazzone importante gara per la ristorazione del Maxxi sono - Anais, Angel, Blue, Candy, Diana, Foxy, Jea- stati ripresi in un’ampia inchiesta de L’Espresso che nie, Josie, Leda, Lilly, Maya, Miki, Sandy, Sue ha dimostrato, fra l’altro, come il museo, scegliendo - che si espongono in mezzobusto, con qualche come ha scelto, ha optato per l’operatore che meno degli altri lo remunerava. E, aggiungiamo noi, per animale morto addosso quale inaspettato mo- quello che meno degli altri dava garanzie sulla qualità nile. Lì per lì verrebbe da dire come mamma le del cibo. Tanto più che la società che aveva rilancia- ha fatte; ma non è del tutto vero, perché se le to, offrendo una somma maggiore al museo, avrebbe portato al Maxxi uno chef stellato. Considerando che poppone possono anche essere naturali, invece I "Gates" di Christo a Central Park Uno spot di AT&T tutti i musei d’arte contemporanea al mondo fanno gli occhioni sono decisamente artificiali. Opera- a gomitate pur di avere chef zione di teutonico dubbio gusto anche questa, stellati nei loro ristoranti, la come si diceva, epperò il risultato è originale e scelta del Maxxi risulta ancor più inspiegabile. E già si parla vale la deviazione. Su www.torsten-solin.de. di ricorsi al TAR... KO

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N’EST PAS A MONDO MIO

ine giugno. Alle 8.30 in punto ero in Piazzale Roma a Vene- egli anni ‘80 Madonna cantava We are living in a material world and I am a material girl. Adesso le cose zia. Di fronte al ponte di Calatrava. Mi corre incontro una sono cambiate, almeno per quanto riguarda il mondo, che si è smaterializzato per diventare liquido, vir- ragazza dal volto sorridente: è Helene Cooper. Ci eravamo tuale, e forse, negli ultimi mesi, addirittura “postvirtuale”, a sancire una continua metamorfosi avvenuta scritti qualche volta via mail negli ultimi mesi. Complice Rena- anche grazie alla presenza incombente degli universi sintetici, che malgrado il calo mediatico continuano to Miracco, attuale attaché culturale dell’ambasciata italiana a influenzare il mondo vero. Ultimamente si assiste a un continuo moto oscillatorio fra le tendenze dei di Washinghton, che mi aveva detto che un’amica avrebbe mondi virtuali e della realtà, in un movimento in cui i contorni si fanno sfumati ed è difficile dire con esat- passatoF qualche giorno a Venezia. Helene, in tenuta estiva e turistica, era Ntezza chi faccia parte dell’una o dell’altra fazione. La nostra società vede affiancarsi quasi naturalmente persone, avatar, accompagnata da tre amici, in viaggio europeo con lei. Aveva espresso il persone contraffatte da avatar e avatar che si sono guadagnati una propria identità, che si muovono alternativamente tra il vivo desiderio di visitare qualche villa palladiana, alla scoperta dell’eredità mondo vero e quello sintetico. E non parliamo solo di attori, sebbene la copertina di Forbes che affiancava il volto di Bogey e architettonica americana. Come recita la mostra da poco conclusa alla quello di uno degli avatar del film di Cameron rimanga una delle immagini più forti del 2010. È un discorso più ampio, che si Morgan Library di New York (la biblioteca ri- estende a tutta la società e al nostro modo di vivere, ormai segnati dal virtuale, dalla realtà aumentata e dai social network. disegnata da Renzo Piano) proprio sul viaggio Siamo passati al secondo tempo del virtuale: oggi non si parla più così tanto di Second Life, perché Second Life è entrato a transatlantico di Palladio e della sua influenza far parte della nostra vita, ha contaminato i nostri gusti, perché il mondo vero si è virtualizzato. Il virtuale contemporaneo non sull’architettura Usa. Una mostra, organiz- va più cercato in internet, ma nel mondo vero. Fino a un paio d’anni fa c’erano due realtà complementari e distinte, il virtuale zata dal Cisa di Vicenza e Morgan, che do- da una parte e il reale dall’altra. Adesso invece ha preso forma una contaminazione che non consente più di fare distinzioni vrebbe aiutare le pratiche della risoluzione del e tanto meno semplificazioni. Grazie a uno scambio progressivo il mondo vero ha assorbito molte suggestioni elaborate nel Congresso americano, che vede proprio in cosiddetto mondo virtuale, metabolizzando stili, mode e modi di essere. Il linguaggio comune ha assorbito tranquillamente il Palladio il padre dell’architettura americana. vocabolo avatar con le relative complessità, in varie pubblicità si è riversato il gusto per le bizzarrie surreali alla Second Life, Helene era curiosa della somma di territori i concerti di star del Terzo Millennio come Lady Gaga e di Christina “Bionic” Aguilera propongono un’immagine che sembra che poteva incontrare. Le avevo raccontato, desunta da un mondo virtuale. E altre invenzioni, legate a un immaginario più classico, risentono del bisogno di aumentare via etere, che su una base storico-artistica la realtà, creando show massimalisti, come il concerto di Aznavour in piazza San Marco a Venezia, dove un interprete mitico straordinaria si è sviluppato in Italia un terri- canta in un luogo immortale, con ospiti leggendari. È un’estremizzazione della società dello spettacolo teorizzata da Debord, torio sconosciuto che è l’industria creativa. Migliaia di invenzioni impren- dove sfumano i confini tra la vita recitata e la vita vissuta, tra le ore trascorse in un corpo da avatar e quelle più “normali”. ditoriali che sono la riconoscibilità mondiale dell’Italia contemporanea. In verità apparentemente non c’è molto di nuovo sotto il sole: senza scomodare l’opera d’arte totale di Richard Wagner, già Lasciata Venezia, ci siamo così diretti nell’entroterra, direzione Vicenza. la rock band dei Kiss negli anni ‘70 proponeva uno spettacolo molto convergente, con gli artisti nei panni di personaggi da Un tour veloce e densissimo. Dall’apertura straordinaria della Rotonda di fumetto (avatar ante litteram) in una dimensione teatral-musical-surreale. La piccola differenza sta nell’uscire dalla dimen- Palladio a Villa ai Nani, con i cicli di Tiepolo padre e figlio, al Teatro Olim- sione ristretta del palco (o del monitor) e nell’irrompere nella vita vera, facendo continuare lo show 24 ore su 24, anche al pico, il più antico teatro coperto del mondo, alla Basilica Palladiana. Tutto di fuori delle sedi deputate. La grande differenza invece riguarda il fatto che questa dimensione esistenziale artistica non è a portata di camminata. E fino a qui eravamo nel classico quanto stupe- più esclusivamente appannaggio degli artisti, ma tutti si sentono chiamati a dar spettacolo. Spronate dai modelli dei reality e facente Italian tour. Lo scarto e lo stupore è stato il tour industriale del dei social network, che spingono anche gli sconosciuti a mettersi in mostra, le persone qualunque cercano di aumentare a pomeriggio. Gli ospiti hanno infatti alternato colline dolci e ville storiche con dismisura i classici 15 minuti di celebrità. Qualsiasi luogo pubblico diventa un palco per esibirsi, per fare uno show, che ci si showroom e cantine. Dai pezzi di design dello Studio Jop o Marcel Wan- trovi in fila alla posta, al Copacabana Palace di Rio nei giorni del Carnevale o alla fermata del bus nell’ora di punta. ders da Bisazza alle tute per la Nasa di Dainese, dalle borse intrecciate di Bottega Veneta agli abiti lunghi da sera di Valentino. “Mi sono presentata mario gerosa alla cena di Natale, alla Casa Bianca, con un Valentino rosso”, mi racconta- docente di multimedia al politecnico di milano va Helene, che “copre” la Casa Bianca per il New York Times. Gli amici che accompagnavano Helene erano altri due giornalisti: il responsabile del Wa- shington Post di Londra e l’editor dei libri del Wall Street Journal. Hanno WWW.PRESTINENZA.IT scoperto un’Italia diversa. Hanno parlato con imprenditori e creativi. Sono entrati nelle sedi del nostro made in Italy. E hanno chiuso con una cena segnali sono numerosi. Ci fanno pensare che tra i giovani si stia aprendo un periodo di moralismo ideologico e sulla terrazza dell’amico eclettico Flavio Albanese, ex direttore di Domus. I di carestia formale. Lo si capisce dalla ricorrenza crescente con la quale viene citato il peggiore dei grandi critici tre sono rimasti stupiti. Rapiti. Un’esperienza che dicono “indimenticabile” italiani: Manfredo Tafuri. Quello che esaltò il neostoricismo e lo pseudo-rigorismo, scrivendo pagine memorabili e sinestetica. La cultura italiana è infatti una somma di territori che devono su architetti mediocrissimi come Vittorio Gregotti e Ludovico Quaroni. Lo si capisce dall’elogio martellante della entrare in dialogo. Con il giusto rispetto e con le corrette distanze, ma in semplicità contro tutto ciò che odora di star system. Lo si capisce dall’assegnazione del Pritzker e dall’affida- modo coordinato e contemporaneo. Sembra l’acqua calda. Ma il processo mento della biennale a una giapponese che ha fatto fare la cura dimagrante al quasi nulla di Mies van der Rohe. ha bisogno di conoscenza e di mediatori culturali preparati e internazionali. DovevamoI aspettarcelo: dopo la Zaha Hadid, la Kazuyo Sejima. E un po’ di pesce bollito dopo tanta straripante fluidità In sintesi: due dita di cultura storico-artistica, due di enogastronomia, un non ci farà male. Tanto più che, oltre a una crescente depressione, nei periodi di crisi maturano idee e punti di vista. dito di contemporanea, due gocce di fashion, uno spruzzo di design. Mi- Tra questi, cinque mi sembrano degni di nota. Sono la ricerca di una koinè linguistica, una nuova strategia professionale, scelare. E servire senza ghiaccio. un interessante pragmatismo tecnologico, la contestualità antiscultorea, l’approccio ecologico. La koinè nasce dal fatto che i linguaggi si fondono in un’unica lingua ricca di commistioni, variazioni e accentuazioni. La perdita della purezza cristiano seganfreddo lessicale diventa funzionale alla strategia no-logo di questa giovane generazione che così trova una rinnovata libertà: direttore di fuoribiennale e innov(e)tion valley quella dell’e/e contro lo o/o dei sistemi linguistici forti. Ma, attenzione, non si tratta di rendere artatamente difficile il gioco linguistico ma di dichiararlo senza senso. Il problema non esiste, punto. Tutto può essere architettura, a condi- zione di non monumentalizzare i problemi. La flessibilità di approccio può essere una risorsa nell’affrontare la spietata lumière concorrenza di un oramai eccessivo numero di progettisti operanti sullo scenario internazionale. E la ricerca di nuovi terreni su cui operare professionalmente, nonché un maggior senso di responsabilità sociale, porta a riconsiderare temi o dico sempre a quelli di Exibart che è più facile che il PAC architettonici prima giudicati minori: dagli interventi pubblici a costo ridotto alla così detta architettura parassita, dalla riesca a fare una buona mostra piuttosto che vedere un buon progettazione a volume zero alle strutture effimere e precarie, dall’autocostruzione al costruire partecipato. Frutto di film d’estate, ma loro “no dai, insisti, prova, scrivi...”. Così Pan- questa scelta è anche il pragmatismo tecnologico. Nel senso che ogni tecnica, dalla più semplice alla più complessa, dorum e The Box vengono distribuiti in Italia a luglio dopo aver appare accettabile. L’importante è considerare la tecnologia strumentale e non fine a se stessa. Anzi il meno costoso fatto fiasco nei rispettivi Paesi, coltivando la vana speranza di e il riciclato appaiono più alla moda e più accattivanti, e se occorre scegliere tra un albero e un pilastro è sicuramente recuperare qualcosa a quei budget esagerati a cui nessun pro- il primo a prevalere. Ad essere tramontata è l’idea dell’edificio-scultura, dell’oggetto plastico calato, come un’astronave, Lduttore ha pensato di dare un taglio in tempi utili, nell’illusione di riempire sale nel contesto architettonico e ambientale. Oggi, e questo mi sembra un dato positivo, l’idea che c’è un edificio e poi uno ormai vuote anche nelle arene estive. è un po’ come se Tremonti tassasse spazio vuoto che lo separa dal resto è stata messa in crisi. La landscape architecture, sia pure intesa in mille accezioni i drive-in invece dell’home video, i kebab invece dei lidi con ristorante illegale diverse, è entrata in circolo e ogni giovane architetto sa che ciò che si vede da una finestra è più importante della annesso. Dopo aver visto due film come Pandorum e The Box, l’impressione forma della finestra stessa. Il quinto aspetto è ecologico. Non solo nel senso della riduzione dei consumi energetici e però è che ci sia anche un vuoto di idee, che il cinema di fantascienza sembra dell’inserimento di quote crescenti di verde, ma del miglioramento della qualità della vita, insomma della sua ecologia. E arrivato al capolinea e che, probabilmente, proprio Avatar ne abbia decretato un’ecologia contemporanea non può che affiancare momenti di velocità e altri di lentezza, la massima trasparenza e la la fine. The Box aveva l’opportunità di dimostrare come una buona sceneg- più totale opacità, l’uomo macchina e l’uomo che danza. giatura possa avere la meglio sugli effetti speciali, ma è rimasta appunto un’opportunità mal gestita. L’impressione è che questo genere cinematogra- LUIGI PRESTINENZA PUGLISI fico, popolare e tanto fertile dopo Blade Runner, non riesca più a produrre docente di storia dell’architettura contemporanea presso l’università la sapienza di roma storie degne di questo nome. Con le notevoli eccezioni di District 9 e Codice genesi, il cinema di fantascienza sta producendo film che usano e abusano di trame e cliché narrativi che cominciano a dar noia al grande pubblico e lasciano i cultori del genere al gioco di rimandi tra testo e realizzazione filmica, tra il film in analisi e quelli che lo hanno preceduto. La storia è indubbiamente carica di fascino: a una famiglia alla quale capita una serie di circostanze sfortunate viene data una scatola che contiene solo un pulsante, basta un clic di questa macchina celibe per diventare ricchi, seppure con la consapevolezza di togliere la vita a un anonimo qualcuno. Ora è possibile che quella decina di pagine della favoletta morale di Richard Matheson (lo stesso autore dal quale il cinema ha preso a prestito la storia per Io sono leggenda) sul senso di colpa e sul potere del denaro (Button, Button, 1971, già episodio di Twilight Zone nel 1986, la popolare serie di telefilm prodotta da Steven Spielberg) ponesse le basi di un grande dramma esistenziale nel quale scienza ed etica se le dessero di santa ragione, ma questi fattori finiscono totalmente in secondo piano, e il film si lascia andare a una trama confusa a metà tra il dramma morale e il thriller paranoico tipo Invasione degli ultracorpi (1956). In effetti, la società in questo film - ed è quello che dà più ai nervi - è un’entità talmente intangibile da farci sospettare che ormai sia letteralmente aliena (il che già avrebbe rappresentato un bel colpo di scena) e che Frank Langella (che sembra uscito da La golconde di Magritte) alla fine del film ce lo spieghi, invece resta tutto così confuso. Richard Kelly aveva esordito alla grande con Donnie Darko (2001), collocandosi in quell’area tra David Lynch e Tim Burton che attrae tanti giovani film maker (anche se Kelly, nella sua pagina Twitter, si dichiara fan dei fratelli Coen), ma i suoi film successivi hanno disatteso le aspettative.The Box ha il difetto di risultare fin troppo fine a se stesso, lo stesso regista ammette che è “self-indulgent” ma che a lui sta bene così, tanto a lui preme convincere i produttori a dargli i soldi per il suo prossimo thriller post-11-settembre (ma che modi sono?!). Siccome Kelly non è Lynch, né Burton né i fratelli Coen, il risultato è uguale a quell’arte concettuale post-something che fa fatica a dire qualcosa sciorinando però la presunzione di aver detto tutto. Anche Pandorum - L’universo parallelo è una coraggiosa co-produzione che ha collezionato un bel po’ di critiche e sale vuote. Il film di Christian Alvart reintroduce il motivo della grande astronave-barca di Noè che trasmigra l’umanità verso un pianeta dove la vita è ancora possibile, avendo noi “spettatori” distrutto madre-Terra con inquinamento, aumento demografico ecc... Dennis Quaid e compagni presto però scoprono di non essere gli unici sopravvissuti sull’astronave e che delle strane creature (Alien, Solaris) minacciano la sopravvivenza dell’equipaggio e quindi di tutta l’umanità. Presto il film diventa un susseguirsi di inseguimenti tra corridoi hi-tech e spara-spara che ricorda più spazi e movimenti di Descent o Quake (i videogame) che un film vero e proprio. È proprio l’impostazione retrò diPandorum che avrebbe funzionato come rimando ai grandi classici del genere e allo sviluppo poetico dei grandi temi (odissea ai confini dell’universo, perdita di memoria, labirinto identitario, ricerca esistenziale) ma forse avrebbe dovuto girarlo .

GIANNI ROMANO critico d’arte ed editore di postmediabooks opinioni 11 sei...a bordo? IN MEDIA STAT VIRTUS

n grazie di cuore al Super Manager della valorizzazione che, con le sue azioni agostane, ha a Digitalarte, bella mostra di nuovi media svoltasi al Macro Te- riacceso i nostri animi vacanzieri. Non sentivo così tanti amici da tempo. Di qui la consapevo- staccio quest’anno, ai dibattiti nelle fiere dell’arte come Art Basel, lezza delle energie che salgono dalle catacombe, energie di coloro che sarebbero disponibili molteplici segni mostrano che i new media entrano sempre di a un dialogo costruttivo e, nella spinta dell’idealità, a un contributo di competenze e tempo più nel contesto museale. Dopo anni di marginalità nella scena per le risorse culturali del Paese. Andiamo ai fatti, non riuscendo a leggere la strategia. Sor- dell’arte (o piuttosto di “separatismo”), improvvisamente opere voliamo, anche se tocca l’identità, sulla libera interpretazione, forzata e nel contempo poco create nell’area dei nuovi media entrano nel sistema espositivo e coraggiosa,U dell’Antonello da Messina per la promozione istituzionale. Soffermiamoci sul tema prestiti, sulla commercialeD dell’arte. Ad Art Basel (momento decisivo dell’economia del sistema circuitazione delle opere-icona: “Salvataggio dalla polvere”, con una provvida tournée, “dei bronzi di Riace”, ci dell’arte) un incontro sui nuovi media mette insieme fra gli altri Nicolas Bourriaud, dice. È spontaneo chiedersi se sia mai stato a Reggio e sia a conoscenza che la Sovrintendenza, con l’équipe notissimo per i suoi testi sull’arte relazionale dagli anni ’90, e Peter Weibel, situa- del Laboratorio di Restauro del Museo Archeologico, si sta prendendo cura della salute delle opere con la zionista viennese anni ‘60 e fra gli attivisti di punta dei Nuovi Media dagli anni ‘80, professionalità degna di un dottor . E non solo. Su questo tema ha costruito un progetto partecipato con oggi direttore del Museo ZKM di Karlsruhe. Bourriaud paragona i nuovi media alla la comunità. In attesa della ristrutturazione di Palazzo Piacentini, i Bronzi sono stati trasferiti presso Palazzo fotografia nell’Ottocento, impatto che Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, dove il pubblico può seguire in diretta il lavoro sette provoca l’Impressionismo e i tanti stu- giorni su sette. Una metodologia innovativa, che ha visto 80mila persone dal territorio fare visita ai Bronzi in di sul movimento e sulla luce che apro- sei mesi. Un esempio di come, con contenuti investimenti, si utilizza una risorsa identitaria per un’operazione no alle avanguardie storiche. Ne rico- che va oltre il marketing territoriale, per costruire nuovi orizzonti di significato. Senza arroccamenti integralisti nosce inoltre la capacità di fornire un o, come dice Andrea Carandini, senza farne feticci, ma valutando quali lavori possano viaggiare, con quali ri- nuovo “frame of mind” che si crea nel sultati attesi, evitando operazioni che si possono rilevare a livello locale culturalmente desertificanti. Con Settis circuito fra arte, scienza e tecnologia. suggeriamo di investire per far arrivare e accogliere più pubblico sul territorio, costruire narrazioni, mobilitare Prendendo atto della contemporaneità energie locali, se vogliamo che il patrimonio non sia solo immagine, ma fattore di sviluppo, evitando cannibaliz- dei nuovi media, Bourriaud prende le zazione delle “icone del Paese” per operazioni di breve respiro. Lasciamo i Bronzi a Reggio, ricordando che il distanze dal termine “nuovi” e prefe- Museo Archeologico della Magna Grecia a Reggio Calabria è stato meta annuale di Mitterand, che si ispirava risce utilizzare il termine “postmedia” in dialogo con la Testa del Filosofo. Fallito il loro ratto, l’attenzione è sui giganti di pietra di età utilizzato da Rosalind Kraus, collocando il digitale in una corni- nuragica di Mont’è Prama. Eguale discorso. L’epifania si raggiunge poi sul pezzo simbolicamen- ce più vasta della mediatizzazione comunicativa. Da parte sua te più prestigioso del patrimonio nazionale (forse occidentale): il Colosseo, il tempio di Venere Peter Weibel afferma che in realtà i “Nuovi Media” aiutano (o Genitrix, simbolo della dinastia Flavia, dedicato al popolo che, secondo la recente elaborazione implementano) gli “Old Media” e ribadisce la continuità fra la pre- dell’Economic Reputation Index, ha un valore di brand, calcolato sulla base di dieci parametri senza dell’“oggetto duchampiano” e le nozioni di “realtà virtuale”, di vivacità e attrattività socio-economica, di 91 miliardi. In testa rispetto ai magnifici sette ma “oggettuale” insieme, tipiche dell’idea digitale. L’incontro fra “monumenti italiani”, pari a otto volte il valore degli Uffizi. Le entrate di Colosseo (che, con i suoi 5,7 milioni di arte e scienza rimette in circuito tutto il bagaglio pesante dell’arte moderna. Si ri- visitatori che accorrono al richiamo magnetico, di sola biglietteria incassa 35 milioni l’anno), Foro e Palatino propongono gli interrogativi: una volta dentro il sistema, fino a che punto le istanze coprono l’intero budget della Sovrintendenza ai beni archeologici di Roma. Si apre una gara per piazzarlo nel dell’arte digitale cambieranno il museo? Le premesse/promesse del digitale su giro d’affari internazionale: i privati potranno offrirsi di finanziarne il restauro. Maligne voci dicono forse ispirata una mutazione dell’arte contemporanea si manterranno? Ma l’incontro, intanto, è dal grande Totò che, in un celebre film, vende la fontana di Trevi. Bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 avvenuto e ne vedremo i risultati. agosto. Condivido l’analisi degli economisti che vedono “applicati modelli di management razionale e di marke- ting che agiscono in modo lineare, causa-effetto, indifferente ai luoghi, ai contenuti, agli oggetti della propria LORENZO TAIUTI azione, metodi oggettivi invariati per i beni di consumo e opere d’arte, basati sulla massimizzazione del risultato docente di mass media all’accademia di brera di breve e sulla standardizzazione delle decisioni che sono stati alla base della crisi nella quale siamo immersi”. “Poi si può pensare a Pompei, a Brera, al Palatino. E alla Reggia di Caserta, per farne una Versailles italiana”, dice Mario Resca. La preoccupazione aumenta. Dall’alto della posizione che ricopre, e con il sano undicidecimi pragmatismo che gli deriva dal background per cui è stato scelto, gli chiediamo di farsi portatore di una revisione del’attuale normativa, che egli stesso definisce a jeunesse dorée di Beirut si raggruppa a bordo vasca. Ragazze molto attraenti, come non ti aspette- “farraginosa”, che consenta veramente ai privati nel nostro Paese di finanziare la resti di trovare qui: occhi languidi e sopracciglia disegnate, dita affusolate e immancabilmente laccate cultura, con progetti di lungo termine e reali incentivi fiscali, non solo nelle dazioni d’arancio fluo, corpi slanciati e tattoo, bikini e occhiali griffati, iPod e iPhone protetti da bustine rosa o di denaro, ma anche nelle donazioni. Non ci spaventa, anche se distrugge valore verde menta. Sole, in gruppo o accompagnate da coetanei immancabilmente palestrati (mai troppo), d’immagine che con i prestiti si vuole realizzare, il ghigno del “vignettista del New sono circondate da un via vai di camerieri indaffarati a servire snack, bottiglie di vino rosé e cocktail Yorker che qualche tempo fa aveva disegnato così la situazione: ‘Il 60% del pa- alla frutta. E poi ci sono i capelli. Già, per capire il perché dell’higiab sono dovuto venire sino a qui: le trimonio culturale è in Italia’, diceva un protagonista di una sua vignetta, e il suo libanesiL non musulmane ostentano magnifiche masse di capelli che sanno muovere con grande malizia, facendone interlocutore gli rispondeva: ‘E il resto è al sicuro!’”. Ma vorremo capire, e non uno strumento di seduzione, complice la luce del sud del Mediterraneo. Sono acquattato all’ombra di un ombrellone riusciamo ad avere un quadro confortante, quale strategia di gestione dei beni nel privé della piscina dell’Hotel Riviera sulla corniche del capoluogo libanese. Il grande spazio di cemento bianco che culturali e di promozione delle risorse creative il nostro Paese sta perseguendo. racchiude le tre vasche si proietta in mare e da questa posizione è possibile osservare, appena al di là dal muro, chi fa il bagno nella spiaggia libera. Qui niente bikini, ma marmocchi con il salvagente, padri di famiglia con costumi un CATTERINA SEIA po’ oversize e donne di stretta osservanza musulmana che si bagnano completamente vestite, con i cappelli raccolti cultural manager in uno straccio. Il contrasto è evidente. Del resto Beirut è l’epitome delle contraddizioni del Medio Oriente. Sulla corniche sfrecciano mezzi militari con mitraglieri in posizione, ma anche coupé con stereo a tutto volume. L’albergo dove alloggio di fianco all’ingresso ha una garitta popolata da militari in tuta mimetica e fucile. L’albergo, come tutti UN SACCO BELLO quelli storici, sta in un quartiere “conteso”, mentre a Beirut ovest regna l’ordine imposto da Hezbollah e nel centro storico, costituito dai quartieri cristiani di Achrafieh e Gemmayezh, convivono palestinesi sprovvisti di permesso di n una biennale veneziana di qualche edizione fa, nel padiglione brasiliano lavoro che occupano palazzi abbandonati, american bar e shopping mall per turisti provenienti da ogni parte del era presentata un’opera dal titolo Foi um prazer, ovvero È stato un mondo. Beirut, nonostante le distruzioni causate dalla guerra civile, non ha mai smesso di essere l’importantissima piacere. L’opera consisteva nella messa in mostra di tutti i biglietti da visita piazza finanziaria e commerciale di sempre. Nel 2009 la crescita del PIL del Libano è stata del 9% nonostante la accumulati nel corso delle relazioni che era stato necessario intraprendere crisi finanziaria internazionale. Attualmente nella capitale libanese (2 milioni di abitanti) sono in costruzione 350 da parte dell’artista per giungere a esporre a Venezia in quel padiglione. nuovi edifici e nelle banche giacciono 96 miliardi di dollari di soli depositi privati provenienti soprattutto dagli stati Era una quantità di biglietti davvero impressionante. E quindi era in un del Menasa (Middle East, North Africa e South Asia): anche nei momenti più difficili il sistema bancario libanese certoI senso giusto e coerente che l’opera fosse proprio quella: dopotutto, anche non ha mai perso la sua proverbiale solidità. La popolazione in Libano complessivamente assomma a meno di 4 se ciascun incontro fosse durato relativamente poco, veniva seriamente il dubbio milioni di abitanti, ma la diaspora fatta da libanesi forniti di passaporti americani, francesi, inglesi, sudamericani o che l’artista non avrebbe comunque avuto tempo di fare nient’altro, tantomeno “arabi” ammonta a quasi il triplo ed è costituita da expat ricchi, eredi di una tradizione di traffici e commerci dav- produrre un’opera che non fosse il calco materiale di quel sistema di relazioni. vero importante. Per un libanese è normale parlare francese (lingua degli ex-coloni), inglese e arabo. In Libano ha Ho sempre più spesso la sensazione che nell’arte contemporanea di questi anni trovato ospitalità un’industriosa colonia di armeni e, prima dell’arrivo dei rifugiati palestinesi, per secoli cristiani e l’opera degli artisti, la traccia reale del percorso, finisca per essere sempre musulmani riuscivano a convivere pacificamente. La presenza italiana è discreta e generalmente ben accetta. Gli e comunque un elenco: in genere, l’elenco dei luoghi in cui si è esposto, che italiani vengono qui per offrire la loro moda griffata, per costruire palazzi e vendere i mobili che servirono per arre- nella maggior parte dei casi chi legge o ascolta non ha avuto né avrebbe potuto darli: per non far torto a nessuno finanziano progetti a qualsiasi gruppo politico. Sono mediterranei anche loro ed avere occasione di visitare materialmente, se non in via eccezionale e sporadica, è vero che in certi momenti, mentre passeggi sul lungomare, non ricordi bene se sei a Catania o sul limitare della approfittando di qualche coincidenza fortunata (o meno). Quello delle collezioni, Penisola Arabica. È Beirut la vera piattaforma per i commerci che dall’Europa si proiettano verso il Medio Oriente. che in molti casi restano lontane e impenetrabili. Quello delle commesse E qui i depositi in valuta straniera corrispondono alle molte borse di Chanel, Gucci, Hermès, Prada o Vuitton che pubbliche, ancora più disperso e remoto delle stesse mostre. E così via. L’opera vedi al braccio della ragazzina 17enne in hot pants e della saudita completamente velata, sedute ai tavolini dello non c’è più, al massimo c’è una fotografia. Resta l’elenco. L’artista stesso, che stesso Starbucks . E non si tratta solo di scarpe, borse e occhiali. Le banche, come dappertutto, acquistano arte ha a che fare con gente che spesso ha da concedergli uno spazio d’attenzione contemporanea per le loro collezioni, e allora ecco che il 13 e 14 luglio scorso all’International Exibition and Leisure limitato e distratto, non parla più del suo lavoro, elenca i luoghi in cui ha esposto Centre di Beirut, Laure D’Hauteville - già nel board di Art Paris e Art Paris-Abu Dhabi - ha invitato 30 artisti a pre- e quelli in cui esporrà. Alla fine, forse, non sarà più necessario nemmeno esporre sentare un’opera ciascuno. Formula minimale che ha visto allineati lavori provenienti da Berlino, Londra, Abu Dhabi le opere, dare i pezzi alle collezioni, portare a compimento le commesse, si e dalla stessa Beirut dove la Galleria Q Contemporary, ad esempio, ha un giro consolidato di facoltosi collezionisti esporrà soltanto una lista di cartoncini, gli inviti delle mostre, magari, o le schede privati. Beirut infatti è anche la capitale culturale dell’area mediorientale. Certo, le facciate crivellate dai proiettili ci di deposito delle collezioni, o le lettere dei committenti. Alla fine, forse, non sarà sono ancora e la città pullula di spie (francesi, americane, siriane, israeliane, iraniane...) e c’è sempre l’incertezza più necessario esporre niente, si racconterà soltanto, e vincerà chi è più bravo a del domani. Ma oggi va tutto bene: il militare in tuta mimetica kalas non disturba la ragazza in bikini, l’atmosfera è raccontare, a prescindere. Alla fine, forse, quel momento è già arrivato, e forse elettrica e pare di essere tornati ai favolosi anni ‘60, quando Beirut, Monte Carlo e Saint-Tropez hanno vissuto il loro persino da un pezzo, e non se ne sono accorti. Alla fine, forse, quel momento momento magico. Ma domani? Uno tsunami politico-militare qui può cambiare la situazione in un attimo: dal confine è arrivato, se ne sono anche accorti, e gli sta bene così. Alla fine, forse, quel a sud con Israele e da quello a est e a nord con la Siria, per il Libano non sono mai arrivate buone notizie. Ma anche momento è arrivato, se ne sono accorti, gli sta bene così, e non importa niente questa è una ragione in più per godersi la vita e spingere su consumi che non è detto possano continuare restare a nessuno. Purché si abbia qualcosa di cui parlare. Sì, dev’essere così. Contenti gli stessi. Le giovani libanesi fumano nei locali pubblici la pipa ad acqua con un’intensità che non mi è capitato di loro. vedere altrove: ma Hamas nella striscia di Gaza ne ha di recente proibito l’uso in pubblico. Per una donna pare sia un ammiccamento sessuale troppo esplicito... pier luigi sacco pro-rettore alla comunicazione e all’editoria e direttore del dipartimento aldo premoli delle arti e del disegno industriale - università iuav - venezia cool hunter 12speednews

Evviva la crisi! 2010 da record per MoMA e Metropolitan gea diario per immagini di gea casolaro 3.09 milioni di vi- sitatori nel 2010, record di tutti i tempi, con un au- mento di 250mila presenze rispetto all’anno preceden- te. Non sembra sfiorato dal gene- rale rallentamento dell’economia, né dall’aumento del prezzo del biglietto d’ingresso a 20 dollari, il Museum of Modern Art di New York. Che presenta dati entusiasmanti per l’anno fiscale 2010 (che, come da prassi, si basano su una stima, essendo rilasciati al 30 giugno). Dati che comunque trovano riscontro nel clamoroso succes- so delle mostre temporanee Monet’s Water Lilies (857.386 visitatori), Tim Burton (810.511) e Marina Abramovic, con 561.471 paganti. No- tizie ancora migliori, restando a New York, provengono dal fronte Me- tropolitan Museum of Art, dove per la prima volta dal 2001 - sempre nell’anno fiscale 2010 - i visitatori superano i 5 milioni, attestandosi a 5.240.000. Cifre che sono fra le più alte di tutti i 130 anni di storia del museo, legate anche alle oltre 30 mostre presentate, fra le quali Vermeer’s Masterpiece “The Milkmaid”, che ha avuto 329.446 visita- tori, e Picasso in The Metropolitan Museum of Art, che ha superato quota 380mila. www.moma.org / www.metmuseum.org Accademia di Belle Arti di Napoli, Giovanna Cassese confermata direttore Nel quadro del rin- novo delle cariche direttive delle Ac- cademia di Belle Arti di Napoli, Gio- bruxelles 2010 vanna Cassese è stata confermata a larghissima mag- non solo venezia gioranza direttore Venezia, ecco le date del predominio orientale: il Leone d’Oro per il miglior progetto è dell’Accademia per andato infatti al giapponese Junya Ishigami, mentre fra le Menzio- il triennio 2010/2013. Già docente di Storia dell’arte contemporanea della sezione arte 2011 ni Speciali ci sono stati Amateur Architect Studio di Hangzhou e e responsabile di corsi di Storia e teoria del restauro e di Proble- Da sabato 4 giugno a domenica 27 no- Mumbay Architects (all’annuncio del premio ovazione della sala). matiche di Conservazione dell’arte contemporanea, Cassese è stata vembre 2011. Saranno queste le date Gloria - e Menzione Speciale - anche per l’olandese Piet Oudolf, vicedirettore dal gennaio 2006 all’ottobre 2007, quando è stata eletta di apertura al pubblico della 54. Bien- autore del ridisegno del Giardino delle Vergini, lodato pubblica- nale di Venezia Arti Visive che, come per la prima volta direttore. Fra i molti impegni, è responsabile scien- mente anche da Vittorio Sgarbi in occasione dell’inaugurazione annunciato, sarà diretta dalla svizzera tifica nell’ambito della convenzione con Metronapoli e Metropolitana del vicino Padiglione Italia. Leone d’Argento per il miglior Giovane Bice Curiger. Date leggermente più Architetto infine per Office Kersten, Geers, David, Van Severen di Napoli per la salvaguardia delle opere del Metrò dell’Arte. “Sono anticipate rispetto ad altre edizioni, + Bas Princen. molto felice di questa riconferma”, ha dichiarato. “La direzione è per che annulleranno il vantaggio - sensi- www.labiennale.org me un’eccezionale esperienza umana e culturale. Quel che mi ha bile, specie per chi arriva da oltreoce- indotto a ricandidarmi è il desiderio fortemente sentito di contribuire, ano - dell’abbinata con Art Basel, calendarizzata per il 15 giugno. Aichi, tira aria italiana per passione e spirito di servizio, al rilancio della funzione e del ruolo La vernice per la stampa sarà dal 31 maggio al 2 giugno, mentre dell’Accademia di Belle Arti di Napoli oltre che di portare ancora avan- l’inaugurazione sarà venerdì 3 giugno. Il presidente della Regione alla prima Triennale Adel Abdessemed, Cai Guo ti i tanti progetti iniziati”. Cassese si è effettivamente distinta in questi Veneto, Luca Zaia, ha manifestato la sua volontà di partecipare d’ora in avanti personalmente alle sedute del Cda. Visti i rapporti Qiang, Cerith Wyn Evans, Tom anni per una gestione quanto meno volitiva dell’Accademia di Napoli, agitati - per usare un eufemismo - esistiti in passato fra Regione e Friedman, Cyprien Gaillard, che si presenta oggi come un’istituzione vivace e in salute. La sensa- Comune, non ci sarà da annoiarsi... Gelitin, Yayoi Kusama, Hans zione, muovendosi tra gli spazi dell’accademia, è, con tutte le cautele www.labiennale.org Op de Beeck, Santiago Sierra, del caso, di essere in un luogo di formazione di livello europeo, con Franz West, Yang Fudong, infrastrutture e servizi di buon livello (a partire dall’aula informatica Bucarest, Anne Barlow Zhang Huan. Grandi nomi, arrivando al nuovissimo teatro). Una vera rarità nelle accademie di nuova curatrice della Biennale generazioni e nazionalità dif- belle arti italiane. ferenti. Sono solo alcuni dei Sarà l’inglese - ormai americana di www.accademiadinapoli.it circa 130 artisti o gruppi di artisti che animano in Giappone la adozione - Anne Barlow la curatrice prima edizione della Aichi Triennale, festival che si propone - e le della BB5 - Biennale di Bucarest, premesse non mancano - di “introdurre i visitatori all’arte contem- Vent’anni a Milano. che celebrerà la sua quinta edizio- poranea di tutto il mondo, nelle sue diverse forme ed espressioni”. Una mostra e un libro ne nell’estate 2012. Barlow, attuale Fedele al tema scelto, Arts and Cities, la Triennale presenta le per il “compleanno” di Sozzani executive director dell’organizzazio- opere non solo in musei o teatri, ma anche località come piazze, ne non profit Art in General di New parchi e nel tessuto urbano storico della città di Nagoya. E non “Sapessi com’è strano York, ha lavorato dal 1989 al 1994 manca, anche così lontano dalla patria, una pattuglia di artisti ita- sentirsi innamorati a Mi- come curatrice della Scottish Arts liani selezionati dal curatore Akira Tatehata, direttore del National lano...”. Questo cantava Council Collection of Contemporary Museum of Art di Osaka, con il toscano Michelangelo Consani e il Memo Remigi nel 1965, Art, e successivamente come curatrice dei Glasgow Museums bolognese Davide Rivalta. e potrebbe essere oggi la fra il 1999 e il 2006. Il suo impegno si è finora concentrato sulla aichitriennale.jp creazione di connessioni nell’arte contemporanea fra città distanti colonna sonora di questo fisicamente e spiritualmente come il Cairo, Città del Messico e Il Giappone si affida compleanno speciale. Ov- Seoul. Il suo ricco curriculum contrasta con quello del suo prede- vero di qualcuno che si è cessore, Felix Vogel, nominato a soli 23 anni di età. alla videoartista Tabaimo completamente identifica- www.bucharestbiennale.org Sarà la 35enne videoar- to con la milanesità, come tista Ayako Tabata - nota la Galleria Carla Sozzani, Biennale Architettura, all’artworld con lo pseu- donimo Tabaimo - a rap- che di anni ne compie trionfo orientale nei Premi presentare il Giappone venti. Un’esperienza che Nessuno ha pensato a una alla 54. Biennale Arti Visi- si apriva con una donna, certa partigianeria della di- ve di Venezia. A selezio- Louise Dahl-Wolfe, all’epo- rettrice Kazujo Sejima, an- narla il commissario Yuka ca sconosciuta in Italia e protagonista della prima mostra, e che se- che perché la giuria era for- Uematsu, curatrice pres- gna questo importante passaggio con un’altra donna, Loretta Lux, mata da esperti e professio- so il National Museum of nisti internazionali. Eppure giovane ma già famosa fotografa chiamata a siglare il ventennale. In Art di Osaka. Tabaimo, nota per le sue animazioni realizzate a nell’assegnazione dei premi mano e ispirate all’estetica dell’ukiyo-e, del manga e degli anime, mezzo tante mostre di fotografia, ma anche tanti “artisti, designer, in- alla 12. Biennale di Architet- ha anticipato che il suo progetto per il padiglione affronterà le con- stallazioni, secondo una linea che seguirà, per certi versi, il recupero tura non si può non notare traddizioni fra il tradizionalismo giapponese e le crescenti tenden- di una cultura dimenticata e, per altri versi, la volontà di scoprire nuovi un predominio assoluto dell’Est. La prima sorpresa è arrivata dal ze della globalizzazione. Nel 1999 l’artista è stata premiata con il talenti che, nel corso degli anni, sono oramai stelle dell’universo delle riconoscimento per il Padiglione Nazionale, con l’inopinato e sor- prestigioso Kirin Contemporary Award per la sua tesi prelaurea, arti”. E la galleria sancisce la celebrazione con un libro d’arte e di me- prendente trionfo del Regno del Bahrein, presente all’Arsenale. Japanese Kitchen, e nel 2001 è stata la più giovane artista invi- morie - testi di Giuliana Scimè, direzione artistica di Claudio Dell’Olio Ci sarà tempo per riflettere sulla cosa, ma certo la prima conside- tata a partecipare alla Triennale di Yokohama. Ha preso parte nel razione che sorge spontanea - al di là dei meriti dell’allestimento -, “una narrazione che scorre per percorsi diversi a comporre l’attività 2002 alla São Paulo Biennale, nel 2006 alla Biennale di Sydney, del piccolo stato mediorientale - è che la vittoria sia in parte adde- della galleria: gli autori, le installazioni, le inaugurazioni, i biglietti d’in- nel 2007 alla Biennale di Venezia. bitabile anche alla debolezza delle proposte degli altri... Si diceva www.labiennale.org vito che sono divenuti oggetto da collezione”. www.galleriacarlasozzani.org

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Di fronte al gigantesco, e metaforicamente maleodorante monumento alla merda espo- que imperante dell’oggettistica e del design, perfetta metafora di quel “feticcio della merce” sto a Carrara, viene da chiedersi se sia meglio tacere o esprimere, non dico la propria di marxiana memoria, innalzato però a idolo iper-democratico, onnipresente e ovunque contrarietà (ché altrimenti, non sia mai ti prendessero per benpensante!), ma il senso di diffuso) ma, semplicemente, dei propri escrementi. Jean Clair, nel suo De immundo, aveva immensa, deprimente, melmosa insulsaggine a cui è fatalmente giunta, nel suo comples- già predetto, e attentamente descritto (in quel pamphlet che i critichini conformisti avevano so, l’arte contemporanea, non dico italiana, ma mondiale. Quel caravanserraglio di idee e definito,ça va sans dire, “reazionario”) questa deriva inarrestabile e deprimente dell’estetica az ideuzze, di “sparate”, di enormità, di bla-bla-bla, teorico e visivo, che la circonda, contemporanea, questa metafora lampante della fase suprema della “dittatura del come un chiacchiericcio tanto specialistico e apparentemente “intelligente” subumano”, come definì Panofsky la tendenza nichilista che inevitabilmente

r quanto inutile e vacuo, al quale solo gli “addetti ai lavori” sono dopotutto portò agli orrori nazisti: leggendovi già, in controluce, il segno di “una fis- interessati, essendo del tutto scollati dalla vita delle persone per così sazione del desiderio a uno stadio infantile”. Dal momento che l’artista dire “normali”; e nel quale l’artista, rotti tutti i codici, spazzato contemporaneo, “che pretende di esercitare un potere assoluto sui via qualsiasi riferimento estetico e qualsiasi orizzonte di senso, suoi spettatori soggetti... è diventato, lui solo, l’individuo totale, il provate tutte le sperimentazioni possibili e, letteralmente, tut- bambino assoluto”, al punto che, “allo ‘stato totale’ che abbiamo ti gli orrori possibili e immaginabili (pulsioni omicide, suicide, conosciuto nel secolo scorso, sarebbe succeduto oggi l’‘individuo perversioni sessuali, eresie, iconoclastie, bestemmie, sangue, totale’. E al culto del sangue, che ha fondato la società totali- torture, auto-flagellazione, violenze, feticci, immondizie), si taria... sarebbe succeduto il culto dell’escrementizio, in cui si sente, come il bambino a cui tutto sia stato concesso, tutto afferma la potenza dell’individuo totale. L’individuo totale, l’artista sia stato dato, tutto sia stato offerto, tutto permesso - e, mancato, il plasticatore degli ultimi tempi, colui che impone agli anzi, più le spara grosse e più viene osannato e premiato dalla altri la propria merda, è il bambino dei primi giorni”. Tranquillizza- società, a cui in fondo si sente di non appartenere, poiché le è tevi: non c’è più scandalo benpensante, di fronte a questo. Anzi,

alcat riva alessadro di superiore, ma dalla quale pretende sempre lodi, commesse e non c’è scandalo tout court, in questa deriva scatologica dell’arte: prebende -, di non essere più in grado di fare altro se non di dire, perché anche lo scandalo è morto, decenni e decenni fa; abbiamo con voce tonante e aria di sfida, di chi la spara più grossa di tutti: abolito tutto, anche la capacità di scandalizzarci, di sorprenderci, di “Cacca!”. Sì, è fatale che si torni, istintivamente, all’analisi freudiana indignarci. Sì, non c’è più scandalo, così come non ci sono più benpen- della “fase anale” del bambino, quella precedente alla “tirannide genitale” santi, né bourgeois da épater, in un mondo dove la medicina e la chirurgia imposta dal mondo adulto, allorché il bambino fa, di tutte le attività piacevoli estetica hanno già reso possibile qualsiasi trasformazione post-umana, dove il del proprio corpo, il suo solo e unico scopo: sì, è fatale che si torni lì, nel vedere denaro è diventato l’unico feticcio possibile, dove la proprietà ha esteso i suoi diritti compiersi, per mezzo di materiali più o meno nobili e con una forma riconoscibile, oltre persino sulle idee, e dove la vita reale e la fiction hanno da tempo confuso i propri limiti e che realistica, l’inutile e disarmante celebrazione, non di un santo o di un dio fattosi uomo le proprie regole. Nessuno, in questo mondo bizzarro, che ha superato se stesso, si scan- (come avveniva quando l’uomo credeva ancora in una qualche resurrezione, oltreché in un dalizza più, per le bizzarrie del bambino assoluto. Anche lui, oggi, è fatalmente destinato a possibile aldilà; e neppure di un uomo, celebre o saggio, come avveniva invece, attraverso rimanere solo, con l’inutilità del proprio vano e deprimente narcisismo. Non ha cambiato i monumenti, celebrativi o funebri che fossero, quando si aveva ancora fiducia che l’uomo il mondo, non ha scosso le coscienze, non rappresenta neppure più nulla, o nessuno. È stesso potesse effettivamente cambiare la storia, e influire sul proprio futuro; e neppure, in- solo, con la sua grande montagna di escrementi. Ma prima o poi, forse anche lui, come il fine, di unoggetto , come è avvenuto invece negli ultimi trent’anni, con la celebrazione ovun- bambino freudiano, dovrà tornare ad affrontare il principio di realtà.

Giornata del Contemporaneo, quindi avviare le opportune azioni di promozione, per poi consolidare l’“azienda” resta in tema, proponendo i copricerchioni Roma fa repubblica a sé relazioni e creare partnership con soggetti e istituzioni internazionali. firmati. E prontamente accolti nel listino di Other Criteria, la “divisione” Il Civita International Department, presieduto da Emmanuele France- merchandising di quello che sempre più appare come un venditore con Art2Nights sco Maria Emanuele (sempre più dominus della cultura capitolina e del proprio nome, più che delle proprie opere d’arte. Un lungo weekend dedicato all’arte contemporanea capitolina in non solo), coadiuvato nel suo compito dal segretario generale Albino www.ejaf.org collaborazione con Macro e Maxxi, un’iniziativa che unisce gallerie Ruberti, opererà in totale autonomia e con la disponibilità di un bud- private e fondazioni in un opening collettivo tra vernissage, aperture get garantito da risorse finanziarie messe a disposizione dalla Fonda- La scure della manovra straordinarie dei propri spazi, incontri con gli artisti. Questo diventa a zione Roma, che partecipa con Civita alla nuova impresa. sul Museo della Fotografia di Milano www.civita.it Roma la VI edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa Niente Museo della Foto- da Amaci e qui “rinforzata” con l’organizzazione di Roma Art2Nights, grafia, almeno per com’era evento patrocinato della Provincia e dal Comune, con partner di pre- Tu Bmw? Io Audi! stato pensato finora, ossia stigio come Gioco del Lotto-Lottomatica e Premio Terna. Lo “start” Hirst “risponde” a Koons come uno degli interven- capitolino, che ha affidato l’immagine a Marco Tirelli, vede la parteci- con l’art-car per Elton John ti qualificanti a Milano in pazione - venerdì 8 e sabato 9 ottobre - delle galleria 1/9 Unosunove, I loro nomi siamo vista del 150esimo anni- Artsinergy, Co2, Delloro, Dora Diamanti, Federica Schiavo, Franz abituati a trovarli versario dell’Unità d’Italia. Paludetto, Furini, Gagosian, Marie-Laure Fleish, Ugo Ferranti, Gia- affiancati in testa Niente da fare, invece: i como Guidi & MG Art, Il Ponte Contemporanea, Limen otto9cinque, alle classifiche, tagli alla cultura sono im- LipanjePuntin, Magazzino, Maniero, Maria Grazie Del Prete, Monitor, placabili, e lo Stato - che dove si rimpalla- Lorcan O’Neill, Oredaria, RAM - Radioartemobile, Studio Pino Ca- doveva contribuire con 21 no la prima e se- sagrande, Stefania Miscetti, The Gallery Apart, V.M. 21, Z2O Sara dei 49 milioni di euro pre- conda posizione Zanin. Che dire? Uno start l’avevano ormai molte città - Genova, Tori- ventivati - risponde picche. nelle varie “power no, Milano, per fare gli esempi più noti e “storici” - mentre la Capitale Ad annunciarlo l’assessore list” o “best of” di non aveva dato segni degni di nota in questo senso, se non a livello milanese alla cultura Mas- tutto il globo. Dif- “zonale” (in specie in area Macro). Ed era una mancanza che ave- similiano Finazzer Flory, il ficile dunque che vamo segnalato a più riprese. Ben venga dunque l’“allineamento”. E quale tuttavia ha promesso Damien Hirst o appuntamento ai primi di ottobre. che cercherà di recuperare, www.art2nightsroma.org accettino di buon grado di rimanere dietro l’amico/rivale in rastrellando fondi da privati e fondazioni bancarie. Il progetto Trienna- un nuovo progetto o iniziativa, specie se di grande visibilità mediatica. le Immagine, che dovrebbe sorgere in Zona Tortona, nei pressi della International Department, Koons viene scelto come 17esimo autore della Bmw art-car? Ed ecco Città delle Culture di David Chipperfield, doveva vedere schierati la Civita in campo per esportare cultura Hirst subito all’opera su un’Audi A1. Creata per l’Aids Foundation di Triennale, il Comune - che ha stanziato i rimanenti 28 milioni - e lo Sostenere la cultura Sir Elton John, che la venderà all’asta nell’evento organizzato annual- Stato, con la struttura creata per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Il sinda- italiana e promuo- mente con il partner David Furnish nella loro residenza di Windsor. co”, ha ricordato al Corriere della Sera il presidente della Triennale, verne le attività fuori L’auto offerta dalla casa tedesca - un’anteprima, il modello di serie Davide Rampello, “si rivolse a me, e io lanciai la proposta del Centro dai confini nazionali, sarà commercializzato da novembre - sarà messa all’asta insieme a della fotografia, che venne accettata. Il museo è troppo importante per competere alla uno spin painting creato da Damien Hirst in contemporanea. Prezzo per essere abbandonato, va fatto. Troveremo una soluzione”. pari con le grandi di partenza? 420mila euro. E non è tutto: preso piede nel settore, www.triennale.it istituzioni omologhe di altri Paesi. E per invertire la tendenza stralciodiprova che vede l’Italia, che LA CHIAVE? UNO SPAZZOLINO DA DENTI di marco enrico giacomelli ha esportato cultura in tutto il mondo per secoli, subire sensibilmente l’influenza straniera. È questa la mission di Civita International De- Voce importante dell’Inghilterra post-tatcheriana, Jonathan Coe ha regalato ai partment, dipartimento dell’Associazione Civita che, in autonomia ge- lettori alcuni memorabili affreschi della società britannica in varie fasi della sua stionale e finanziaria, si dedicherà esclusivamente alla promozione storia. Romanzi come La famiglia Winshaw, La banda dei brocchi e Circolo chiuso delle attività di sviluppo verso l’estero. Prendendo spunto dall’espe- sono intelligenti specchi letterari. Nella medesima scia sta quest’ultima prova, rienza dei poli museali di Torino, Venezia e - in un futuro prossimo dove a farla da padrona è la crisi, economica e personale. Certo, lo happy end - Roma, che dimostrano che le realtà italiane, se messe a sistema, non è proprio da Coe, e nemmeno la scelta un poco facile dell’intervento diretto sono in grado di fungere da volano per uno spirito nuovo. “Anche in dell’autore (in carne e ossa, se così si può dire) nelle ultime pagine del romanzo. considerazione”, si legge nelle note di presentazione, “del rinnovato Ma per gli amanti dell’arte ciò che conta è la scintilla che dà il via all’intreccio: una spirito del Ministero per i Beni e le Attività culturali, che ha cominciato fotografia scattata da Tacita Dean del Teignmouth Electron, la barca con la quale a porsi sempre più come promotore e attuatore di importanti progetti”. Donald Crowhurst tentò di fare il giro del mondo in solitaria. Quanto agli ex YBAs: Civita ha ormai conquistato un ruolo da protagonista, rispondendo “Non solo nessuno aveva qualcosa di interessante da dire sulle proprie opere, ma con efficacia ai nuovi bisogni del settore attraverso la costituzione l’unica cosa di cui riuscivano a parlare - a parte il fatto che all’epoca scopavano di soggetti imprenditoriali per operare attivamente sul campo, che tutti tra loro - era quanto fossero ‘shoccanti’ quelle opere e quanto loro fossero oggi le garantiscono l’attività su tutto il territorio nazionale. La nuova preoccupati di cosa avrebbero detto i genitori nel vederle”. struttura si prefigge lo scopo di promuovere lo sviluppo delle attività di Civita verso il mercato estero e forse punta proprio sui musei, visto che gli eventi e le mostre, se le cose non cambieranno nella Finan- Jonathan Coe, I terribili segreti di Maxwell Sim, Feltrinelli, Milano 2010 ziaria, saranno solo un ricordo a partire dall’anno prossimo: nel nostro Paese non si potranno più fare o quasi. Quali gli step del progetto? arte e letteratura? continuano sul blog .::raccolta differenziata::. all'indirizzo me.giacomelli.blog.exibart.com Innanzitutto individuare e indicare le strategie d’intervento più efficaci,

16speednews nuovinuovinuovi dall’archivio docva by careof & viafarini annotazioni di milovan farronato

GIAN MARIA TOSATTI LUCA DE LEVA ALESSANDRO DI GIAMPIETRO C’è una certa serialità e congiuntamente sacralità negli Un paio di studio visit e incontri frugali mi hanno intro- Ho sempre pensato che Alessandro fosse un bravo fo- interventi, prevalentemente ambientali, di Gian Maria dotto al lavoro di Luca. Confesso che i postumi di tali tografo. Valutazione basata sulle sue iniziali collabo- Tosatti. Non riesce ancora - e forse non deve - risolvere rendez-vous si sono rivelati irritanti cefalee. Indici in- razioni con altri artisti, sulle significative comparsate un’intuizione/riflessione in un singolo evento limitato fausti della presenza di una specifica determinazione su riviste internazionali. Un’attenzione quasi morbo- nel tempo e nello spazio. Preferisce cavalcare epiche. e di uno statement strutturato contro il quale ho finito sa per l’universo maschile senza veli e per l’essere in Ha un rapporto morboso con i luoghi e tende a defini- per schiantarmi. Ricordo il titolo di un recente collage “transito” ha caratterizzato questi primi step. Ma ora re l’unicità dell’esperienza del suo osservatore che di- di Christian Holstad: Se stai attraversando l’inferno, inizio a dubitare del mio giudizio. Nell’ultima serie di procedi!. Luca ha iniziato a fare capolino attraverso venta per lui un singolo amante. In un luogo trincea, o ritratti la riproduzione fotografica non è più sufficiente l’esperienza condivisa di Motel Lucie, conseguente su- detrito, o prigione, fa calare l’esperienza singola di una e si deve mescolare al collage. E ancora: l’ultimo lavoro baffitto da parte di un gruppo di amici-artisti del non platea ridotta a rendez-vous face to face. Se non fossi realizzato per l’associazione sarda Cherimus presup- profit Lucie Fontaine. A differenza degli altri, ha ben certo che la sua professione è quella dell’artista, inizie- pone un lungo processo e una definizione altrettanto presto manifestato il desiderio di configurarsi come rei ad avere paura. entità a sé stante. Ora realizza oscure sculture ambu- meticolosa del set prima di giungere all’eiaculazione lanti e suggestive e/o suggestionanti performance. dello scatto finale. Si tratta di un’opera ambientale, Nato nel 1980 a Roma Buona fortuna. fatte per e nel territorio. Forse l’artista ha preso il po- vive a Roma e New York sto del fotografo. Le considerazioni sugli intenti della mia prima comu- Nato nel 1986 a Milano nione restano lettera morta - spazio #01, 2009 Get ready for another combination #2, 2010 Nato nel 1972 a Pescara, vive a Milano installazione site specific performance, 2 contorsioniste, 1 valigia Butterfly etude, 2010 dimensioni ambientali dimensioni variabili work in progress

45 chilometri di legno: Museo Bagatti Valsecchi, 2020 con la realizzazione, all’Eur, di un monumento-simbolo: l’Arco il ponte impressionista di Arne Quinze lo guiderà Ermanno A. Arslan di Adalberto Libera immaginato per l’Esposizione Universale del ‘42 e mai edificato a causa della guerra. Giro si dimostra poco lucido 45 chilometri di stecche È il professor Ermanno quando prende come pietre di paragone la Tour Eiffel e il monumento di legno, 120 metri di A. Arslan, già soprinten- che Anish Kapoor realizzerà per le Olimpiadi londinesi del 2012. In lunghezza, tra i 6 e i 20 dente del Castello Sfor- entrambi i casi, caro Giro, si tratta di progetti d’avanguardia, figli del metri di altezza, peso 110 zesco e direttore delle tempo in cui sono nati. L’opera di Eiffel era un ardito esperimento tonnellate. Nome: Camil- Civiche Raccolte d’Arte ingegneristico, la scultura urbana di Kapoor è il segno di uno dei più le. È questo l’omaggio di Milano, il nuovo diret- grandi artisti viventi. L’Arco di Libera sarebbe la certificazione di una che il noto artista e desi- tore del Museo Bagatti città e di un Paese che per realizzare qualcosa sanno solo guardare gner belga Arne Quinze Valsecchi. A nominarlo indietro. Un autogol in piena regola. Se proprio non si può fare a tributa a Camille Pissaro, il Consiglio della Fonda- meno di un arco di trionfo - manco fossimo in una dittatura centrafri- e anche a Claude Monet e a sua moglie Camille. Dove? A Rouen, zione Bagatti Valsecchi, cana - allora lo si faccia progettare, magari dedicandolo a Libera, a un sul ponte Boieldieu, in occasione del festival Rouen Impressionnée. che ha sottolineato che grande artista o a un grande architetto di oggi. “Quando ho visitato Rouen per la prima volta”, ha dichiarato, “ho “la vasta esperienza acquisita nella gestione dei beni culturali della www.2020roma.it compreso che col ponte si poteva creare un’interazione sociale. Gli città, l’impegno profuso nella gestione dei musei da Ermanno Arslan abitanti del lato sinistro si incontreranno con gli abitanti del lato destro saranno fonti di rinnovata energia nella conduzione del Museo”. Ar- Giornata del Contemporaneo, sotto l’intricata rete di doghe in legno. Volevo evocare l’emozione e slan è inoltre socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei, e dal la scintilla della conversazione”. Scintilla, parola delicata per Quinze, 2005 docente presso lo Iulm di Milano con l’insegnamento Collezioni è di Stefano Arienti visto che le sue installazioni si concludono spesso con apocalittici ro- e collezionisti, nell’ambito del corso di laurea in Comunicazione e ge- l’immagine della 6a edizione ghi. Speriamo non sia questo il caso, o che almeno avverta i rouenesi stione nei mercati dell’arte e della cultura. È Stefano Arienti l’ar- in conversazione lì sotto... www.museobagattivalsecchi.org tista scelto da AMA- www.rouenimpressionnee.fr CI – Associazione dei Giro su, Giro giù Musei d’Arte Contem- Il Compasso d’Oro Alti e bassi del sottosegretario poranea Italiani per trova casa. Dal 2013 Nel panorama romano realizzare l’immagine- “Si tratta di un evento non possiamo negare guida della sesta edi- epocale per noi associati che la figura del sottose- zione della Giornata all’Adi, che lavoriamo da gretario ai Beni Culturali del Contemporaneo, in sempre con passione, Francesco Giro (soprat- programma per sabato gratuitamente e con assi- tutto se raffrontata al 9 ottobre. La manife- duità per il design italia- totale deficit di lucidità stazione, che coinvol- no. Vogliamo condividere del sindaco della Capi- ge oltre mille realtà del questa gioia con la città, tale Gianni Alemanno, contemporaneo in Italia, nelle prime cinque edizioni ha registrato un ringraziando tutti coloro sebbene mitigato dalle crescente successo, che l’ha portata nel 2009 a superare nell’arco che ci hanno accompagnato negli ultimi mesi in questo percorso di ri- indubitabili doti del di lui di sole 24 ore i 130mila visitatori su tutto il territorio nazionale. “Un cerca”. Con queste parole Luisa Bocchietto, presidente dell’ADI - As- assessore alla Cultura pubblico vasto e curioso, che ha potuto conoscere meglio musei, fon- sociazione per il Disegno Industriale, ha commentato la notizia della Umberto Croppi) stia assumendo sempre maggiore centralità per le dazioni e gallerie, visitare atelier d’artista, prendere parte a dibattiti, prestigiosa sede che il Comune di Milano ha messo a disposizione, “cose” di cultura e d’arte. E non possiamo negare come alcune indi- visite guidate e laboratori, partecipando attivamente all’arte del pre- oltre 4mila mq destinati a divenire un nuovo punto di riferimento per cazioni, istanze e soluzioni proposte dal ghost writer di Silvio Berlu- sente”. Cristalli, l’opera inedita che Arienti ha creato per la manifesta- la cultura milanese. Si tratta degli spazi dell’ex sede Edison di via sconi siano difficilmente criticabili. Ci interessa - pur con cautela - il zione, coglie anche l’occasione di un omaggio all’Italia che si prepara Bramante - già deposito dei tram a cavallo - che accoglieranno fra Giro che propone una piattaforma che metta a sistema la proposta di alle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità Nazionale, l’altro la collezione storica del Compasso d’Oro, più di 2mila prodotti contemporaneo, unendo in qualche modo le proposte di Palazzo del- “rappresentandolo come un’entità fragile, costituita da centinaia di premiati e segnalati dalle giurie nel corso del tempo, giacente oggi in le Esposizioni, Macro e Maxxi. Ci sfizia il Giro che immagina per Villa piccoli pezzi di vetro, resti ricomposti di una lastra di cristallo andata un magazzino. La nuova struttura, che dovrebbe essere completata Borghese (formidabile contenitore di musei e tesori, da Villa Medici in frantumi”. Prosegue dunque con successo il progetto di affidare a nella prima metà del 2013, ospiterà inoltre il deposito e l’archivio della al Bilotti, dalla Galleria Borghese alla Casa del Cinema) uno status di un artista italiano di fama internazionale la creazione dell’immagine- Fondazione Adi, esposizioni temporanee, spazi per incontri aperti al Fondazione, magari utile a sottrarla alle grinfie di un Comune che la guida della manifestazione, che ha visto coinvolti Michelangelo Pi- pubblico e per convegni dedicati a progettisti e aziende, sale poliva- vende al peggior offerente. Poi c’è il Giro che perde clamorosamente stoletto nel 2006, Maurizio Cattelan nel 2007, Paola Pivi nel 2008 e lenti, una libreria e un ristorante. punti, però. Il Giro che, riprendendo scomposte proposte, propone Luigi Ontani nel 2009. www.adi-design.org che Roma saluti la (malaugurata) assegnazione delle Olimpiadi del www.amaci.org

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Francesco Tumbiolo si è stabilito a soggiorno a New York. INVITO AD HARLEM Brooklyn e ha appena avuto una per- Una residenza italiana nel cuore nero di Manhattan. HSF sta per Harlem Studio Fellowship ed è sonale al museo dello Smith College Avete anche messo in piedi una gestita da uno storico dell’arte italiano, Raffaele Bedarida (che risponde in questa intervista alle nel Massachusetts. Ma è un’espe- profi cua attività editoriale per se- domande di Exibart) e da una galleria italiana, la Montrasio Arte. Che con spirito mecenatesco... rienza positiva non solo per gli artisti. dimentare e documentare tutto il Lo scrittore Marco Mancassola ha lavoro fatto. Ce la raccontate? A tre anni dagli inizi facciamo il scrittori, musi- lavorato a HSF al suo romanzo am- Stiamo preparando un volume con Sil- punto. Com’è nato il progetto Har- cisti, curatori e bientato a New York, poi pubblicato vana Editoriale, comprensivo di tutti gli lem Studio Fellowship, chi è stato storici dell’arte da Rizzoli; il curatore Lorenzo Giusti artisti del primo triennio di HSF. Abbia- ad avere l’idea, chi è stato a met- per periodi più è stato a HSF a studiare le strutture mo pubblicato i cataloghi monografi ci terla in pratica? brevi. Questo museali e prendere contatti newyor- sugli artisti di HSF Reuven Israel, Mar- Il progetto è nato quando mi sono ha dato vita a chesi nella fase progettuale del mu- co Perroni, Nicola Villa e il più recente, trasferito a New York nel 2006 con collaborazioni seo fi orentino Ex3. Susanna Pozzoli: On the Block, edito una borsa di dottorato di cinque anni estremamente da Allemandi. In preparazione sono un e una posizione d’insegnamento di profi cue. Agli La struttura in cui le residenze libro sul progetto di videoanimazione Storia dell’arte alla City University artisti diamo sono organizzate che caratteri- Roots sviluppato da Mariagrazia Pon- of New York. In quell’occasione Rug- alloggio, spazio stiche ha? Che dimensioni? Come torno durante il suo soggiorno a HSF e gero Montrasio, gallerista monzese di lavoro e un sono divisi gli spazi? uno su Fumitaka Kudo. col quale già collaboravo in Italia, mi piccolo budget Abbiamo a disposizione un edifi cio ha proposto di avviare insieme un per i materia- di tre piani con stanze enormi (cosa Un’inziativa come la vostra costa. programma di residenza per giovani li. Una volta a assai rara a Manhattan), un giardi- Com’è impostato il vostro busi- artisti. Un’idea folle che mi ha entu- una dimensione sociale di quartiere. settimana ho un incontro individuale no sul retro e un grande seminter- ness plan? Chi sostiene HSF? siasmato. Siamo partiti con una casa Siamo giunti a Harlem in una fase con ogni artista. rato. L’architettura storica, tipica Il progetto è interamente sostenuto bellissima ma vuota; i primi artisti, i molto interessante della sua storia, dei brownstone fi ne-ottocenteschi di e fi nanziato dalla galleria Montrasio pionieri, hanno dormito su materassi fra le tensioni dovute al processo di Chi è passato nelle vostre stanze Harlem, è perfettamente preservata: Arte. Mancando di sostegno istituzio- per terra e si sono costruiti il tavolo gentrifi cation e la campagna presi- in questi anni? dalle scalette esterne si accede alle nale, si tratta, a mia conoscenza, di da pranzo. Col tempo ci siamo strut- denziale ed elezione di Obama. Gli ar- Artisti da tutto il mondo. Per alcuni sale con pavimenti in parquet, cami- un fatto unico nel suo genere, che turati, sempre cercando di mantene- tisti di tutto il mondo che hanno par- HSF è stato il trampolino per nuove ni monumentali e soffi tti con rilievi in si avvicina a un’iniziativa mecenate- re il più possibile agilità e fl essibilità tecipato a HSF sono diventati parte attività americane, come la svedese stucco. La fl uidità tra spazio vissuto, sca d’altri tempi. Questo ci garanti- intellettuali e pratiche. integrante della vita del quartiere... Lovisa Ringborg, che a settembre luogo espositivo e atelier favorisce un sce un’autonomia rara e costituisce tornerà a New York per una residen- rapporto intimo con gli ambienti per i una piccola provocazione nel sistema Harlem, perché Harlem? Com’è impostata l’architettura za a Location One, o il camerunese quali le opere sono pensate, raggiun- dell’arte newyorchese. Inizialmente avevamo pensato a luo- delle residenze? Quanti artisti per Issa Nyaphaga, che ha poi esposto to raramente in altri interventi site ghi più canonici dove si trovano studi volta, per quanti mesi, selezionati alla Biennale di New Orleans. Anche specifi c. Intimità che poi si trasmette [a cura di m. t.] d’artista e gallerie: Williamsburg o in che modo? per gli italiani si sono aperte buone anche ai visitatori. Infatti gli artisti Chelsea. Ma poi abbiamo scelto Har- Invitiamo da due a quattro artisti per opportunità: Valerio Ricci è torna- sono liberi di muoversi tra il conte- info lem proprio in quanto luogo anomalo. volta, che stanno per tre mesi. In to a New York ad agosto presso il sto formale della mostra e quello Siamo agli antipodi rispetto al con- casi eccezionali abbiamo permesso programma di residenza Chashama, più spontaneo dell’open studio o del Harlem Studio Fellowship formismo che spesso caratterizza ad alcuni artisti di stare più a lungo Susanna Pozzoli ha esposto il proget- workshop. Per cui possono esporre 128W 121st Street Chelsea e i suoi imitatori. Harlem ha per ultimare progetti particolarmen- to che ha sviluppato a HSF al New nei grandi saloni del primo piano, ma 10027 New York un’identità e una storia forte e tan- te complessi. Oltre agli artist-in- York Photo Festival e al California Mu- anche nella cucina o nelle camere da www.harlemstudiony.org gibile, un carattere architettonico e residence, spesso invitiamo giovani seum of Photography di Los Angeles; letto, che sono la loro casa durante il www.hsfny.wordpress.com

Fondazione, festival, parco archeologico. che si è imposta in dirittura d’arrivo su Giarre canonizza l’Incompiuto siciliano Ostrava, sempre in Repubblica Ceca -, portatrice “di un programma culturale Un progetto artistico, che diviene emozionante, con una forte dimensione una fondazione, poi un festival, europea”. Le città capitali europee della numero 68 | anno nono per pianifi care un parco archeo- settembre-ottobre 2010 cultura sono quest’anno Essen (Germa- logico. Nel nome di una rilettura DIreTTOre eDITOrIAle nia), Pecs (Ungheria) e Istanbul (Tur- Massimiliano Tonelli del paesaggio italiano che mira a [email protected] chia), mentre nel 2011 saranno Tallinn ribaltare la percezione negativa (Estonia) e Turku (Finlandia). Nel 2016 sTAFF DI DIreZIONe che abbiamo delle opere pubbliche Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore) il ruolo spetterà alla Spagna, e sono già Massimo Mattioli (caporedattore news) incompiute, fi no a dichiararne la Claudia Giraud (caporedattore eventi) sedici le città che hanno presentato la loro candidatura. Helga Marsala (caporedattore Exibart.tv) dignità di opere d’arte e a trasfor- www.plzen2015.net suPerVIsIONe marle così in una risorsa economi- Anita Pepe ca. Molti avranno capito, si parla luca beatrice alla presidenza IMPAGINAZIONe dell’Incompiuto siciliano, progetto del Circolo dei lettori di Torino Alessandro Naldi di Alterazioni Video con Claudia D’Aita ed Enrico Sgarbi. Se ne parla perché è reDAZIONe L’avevamo già sostanzialmente anticipato a luglio, Via Giuseppe Garibaldi 5 l’omonima fondazione che ha promosso il primo Festival dell’Incompiuto Siciliano, 50123 Firenze che si è tenuto nel Comune di Giarre, la cittadina teatro del progetto originario. quando era stato nominato membro del consiglio di [email protected] www.exibart.com Workshop, assemblee pubbliche, tour turistici, concerti, spettacoli pirotecnici, con al amministrazione del Circolo dei Lettori di Torino, su indicazione della Regione Piemonte. Ora arriva la INVIO COMuNICATI sTAMPA centro dell’attenzione il tema della progettazione del costituendo Parco Archeologico [email protected] dell’Incompiuto Siciliano. A parlarne un gruppo eterogeneo di persone, dall’architetto conferma uffi ciale: Luca Beatrice è il nuovo Presi- resPONsAbIle PrODOTTI all’agronomo, dall’urbanista al funzionario pubblico, dal regista al comunicatore, dal dente dell’associazione. Una nomina che appariva PubblICITArI quasi scontata, visto che, per consuetudine, come Cristiana Margiacchi sociologo al giornalista, dal fi losofo al giurista, dal fotografo al musicista, “dal pro- Tel. +39 0552399766 presidente del Circolo viene scelto proprio il membro Fax +39 06233298524 fessionista alla persona che ha a cuore i problemi del territorio, a chi da sempre si [email protected] adopera in vario modo e si spende per e all’interno della propria comunità”. indicato dalla Regione. Una nomina che conferma la uFFICIO COMMerCIAle www.incompiutosiciliano.org grande versatilità del critico e docente dell’Accademia Fabienne Anastasio Albertina, i cui interessi spaziano dell’arte al cinema, Valentina Bartarelli alla musica, fi no al calcio. E che non mancherà di far DIreTTOre resPONsAbIle Con un truism ai piedi. Giovanni Sighele ecco le sneaker griff ate Jenny Holzer parlare - come da un po’ accade - di Beatrice come del nuovo intellettuale “verde” (e non nell’accezione sTAMPA Non saranno futuriste come quelle di Zaha Hadid o di Ga- CSQ - Centro Stampa Quotidiani di ambientalista)... Via delle Industrie 6 - Erbusco (BS) etano Pesce, ma l’allure artistica di certo non manca. www.circololettori.it TIrATurA Garantita da un nome ormai mitico come quello 85.000 copie di Jenny Holzer e da un benefi ciario come DIsTrIbuZIONe IN eDICOlA Dopo due anni, chiude i battenti Parrini &C S.p.a il Whitney Museum di New York. Sì, parlia- Via di Santa Cornelia, 9 -00060 Formello (Roma) mo ancora di scarpe, quelle disegnate dalla la Fondazione Guastalla AbbONAMeNTO grande artista per l’azienda Keds, sneaker Il comunicato, che porta la fi rma del 8 numeri x 24 euro onpaper.exibart.com con tanto di truism (stampato, non proiettato...), in vendita sui website keds.com direttore artistico Ludovico Pratesi, è telegrafi co: “La sede romana della IN COPerTINA e bloomingdales.com e in alcuni selezionatissimi store Bloomingdales. Prezzi ab- Alberto Scodro - Senza titolo bordabilissimi, fra i 70 e i 75 dollari, e il ricavato interamente dedicato a sostenere il Fondazione Guastalla ha interrotto le sue attività. Vi ringraziamo per eDITO DA Whitney, di cui Keds ha sponsorizzato la stagione estiva. Emmi s.r.l. avere partecipato con interesse ed Via Giuseppe Garibaldi, 5 - 50123 Firenze www.keds.com www.emmi.it entusiasmo alle nostre iniziative”. PresIDeNTe Capitale della birra? Come anticipato qualche mese fa Artico Gelmi di Caporiacco da Exibart.onpaper - che citava i AMMINIsTrATOre Non solo, nel 2015 Pilsen guai occorsi a Giovanni Guastalla, Paolo di Rocco Capitale europea della Cultura coinvolto in un giro di riciclaggio di denari, di attività illecite e di truffe a margine DIreTTOre GeNerAle I più, c’è da scommetterci, penseranno subito alla birra. Del resto la città di Pilsen dell’inchiesta Italease -, a poco più di due anni dal debutto chiude i battenti la nuova Uros Gorgone è stata resa immortale proprio dalla tipologia di birra Pilsener, sviluppata nella città realtà creata dall’imprenditore. Uno spazio espositivo ideato per ospitare la colle- reGIsTrAZIONe presso il Tribunale di della Boemia, in Repubblica Ceca. Eppure Pilsen è una città importante, la quarta zione permanente dell’omonima Fondazione Guastalla, aperto a Roma nella zona Firenze n. 5069 del 11/06/2001 ______per popolazione a livello nazionale, e con ricche tradizioni storiche e culturali. Ora del Macro dopo un periodo “esplorativo” con un uffi cio nel centro storico della città. la sua fama è destinata ad allargarsi, visto che la Commissione Europea l’ha scel- Fra le attività promosse nella sede di viale Regina Margherita, una serie di incontri associato: ta come Capitale Europea della Cultura per il 2015, insieme con la città belga di con artisti e critici, che hanno visto protagonisti fra gli altri Giorgio Verzotti e l’artista Mons. Il Commissario europeo per l’istruzione e la cultura, Androulla Vassiliou, ha tedesco Stephan Balkenhol. evidenziato l’alta qualità, l’energia e la creatività legate alla candidatura di Pilsen - www.fondazioneguastalla.com

20popcorn

NICOLETTA RUSCONI Galleria Nicoletta Rusconi - Milano

TORTA NICOLE ingredienti

Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria. Tagliate a pezzetti il burro 250 gr. di cioccolato fondente finissimo a temperatura ambiente, aggiungete metà dello zucchero e lavorate con 200 gr. di zucchero à la une la copertina d’artista raccontata dall’artista una frusta fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete il cioc- 200 gr. di burro colato alla crema e, continuando a mescolare, uno alla volta i 5 tuorli. 220 gr. di farina In un altro recipiente, montate a neve gli albumi, aggiungete il pizzico di 5 uova sale e versate l’altra metà dello zucchero. Unite la crema al cioccolato un pizzico di sale agli albumi e aggiungete pian piano la farina, avendo cura di continuare a mescolare con la frusta. Il composto dovrà essere privo di grumi e non eccessivamente liquido. In caso contrario aggiungete altra farina. Met- tete il composto in una teglia tonda, precedentemente imburrata, e fate cuocere per 40-50 minuti. Una volta tolto dal forno, spalmate tutta la superficie del dolce con la glassa al cioccolato. A piacimento può essere galleristi ai fornelli aggiunta anche della panna montata. piattoforte

Alberto Scodro - Senza titolo - 2010 fotografia digitale

chi è questo personaggio del mondo dell’arte? La copertina apre le vie di una rivista. È il segnale che dà il via a ciò che corre all'interno. E così ho deciso di partire dalla via di casa mia per pensare alla coper- tina di Exibart. Sono uscito con la indovinachi... macchina fotografica. Ho trova- di laurina paperina to il cartello della via, via Pezzi a il personaggio dello scorso numero era Nan Goldin terra. Curiosa coincidenza, la via a pezzi. E ciò mi ha rassicurato. Ero sulla retta via. E così sono partito da casa mia. In via Pezzi.

Alberto Scodro (Nove, Vicenza, 1984; vive a Nove e Venezia) col- labora con le gallerie Monotono invito the best (Vicenza) e Zak (Siena).

Della serie: questo pazzo, pazzo mondo dell’arte. Eh sì, perché fra le patologie compulsivo-maniacali c’è pure quella relativa agli inviti. In che senso? Beh, c’è gente che li colleziona, li custodisce gelosa- mente, li coccola. Anche perché in certi casi sono gioiellini di manifat- tura, di grafica, d’inventiva... Così, per andare incontro alle esigenze di questa particolare categoria di collector, la galleria modenese di Betta Frigieri (www.associazione- culturalebettafrigieri.it) s’è inven- tata l’invito in busta. Ma mica quel- le di carta, che poi si bagnano, si sporcano, si spiegazzano. Bustine di plastica con chiusura erme- tica, e dentro un bell’A3 piegato in quattro, con info, testo critico, immagini... prendi l’arte e mettila da parte

Gianni Lillo, se le cose si mettono male...

“Piano B...? O victoria o muerte! Niente paura... La verità è che non ho mai avuto un Piano A!”

24speednews

PENSIAMOa cura del Festival dell’Arte Contemporanea

Il 7 ottobre l’associazione “gli Amici di Luca”, in collaborazione con il Festival dell’arte Contemporanea, pro- muove presso il MAMbo di Bologna il convegno “a cura di”, una rifl essione sul rapporto fra arte contempo- ranea e terapia, in occasione della 12esima Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma - Vale la pena. Sarà inoltre l’occasione per presentare il progetto “Existance” per la Casa dei Risvegli Luca De Nigris, composto da due lavori d’artista di Ettore Spalletti e Mimmo Paladino. Ne parla Alessandro Bergonzoni, attore, scrittore, artista e testimonial dell’iniziativa...

La differenza tra “posto” e “imposto” fa di ogni ospedale l’apoteosi del non scegliere. Condizione sine qua non, è la condizione fi sica psichica (umana?) del re-cluso, monarca di passaggio del soggiorno dei forzati. La scelta al massimo è quella di farsi curare o meglio ancora di curarsi, leggendosi, au- scultandosi, traducendo dal “come” ai “perché”. Ecco che un ricovero può diventare anche luogo a procedere o moto a luogo, spazio per oltre, zona pensata, arte aspettata. Asfi ssiati dal concetto di “sfi da” (da cui dobbiamo prendere tutte le distanze), lavorare sull’idea di arte e ospedale deve riguardare altro. Prima di tutto riguardare: vedere di nuovo, osservare in modo differente (e non sempre deferente, ossequioso, nei confronti della medicina, delle paure e delle dipendenze che ne conseguono). Deve crearsi una zona x, la stessa x di exit, existance, exitus (uscite, esiti, esistenze), dove artisti del fuori stravolgano i dentro, colgano e accolgano l’architettura delle ore nelle loro varie interminabilità, inabilità, smontando e rimontando le quattro pareti, della scienza della medicina dei servizi e dell’amministrare. Da quando collaboro con la Casa dei Risvegli, e in vista del futuro progetto d’arte (Exitance), ho capito che si deve far p’arte, ci si deve addentrare, scordando di arredare o esporre, ma ricordando di colmare. Il rapporto tra salute ed arte è già un’opera: qualsiasi “padiglione” si voglia allestire, bisogna “auricolare”, cioè studiare l’udito delle voci, cercare la sesta essenza di quell’abitare, guarire l’ambiente (insano?), salvare l’anatomia delle strutture, prendendosi cura di ciò che non c’è ancora. Ecco dove comincia l’invenzione di un posto, l’inimmaginabile planimetria del pensabile, la ristrutturazione dell’impensato, uomo compreso. L’artista può sottolineare ancor di più la differenza tra emozione e rimozione, e chi fa, chi inventa, chi crea, deve studiare con chi vive l’isolamento, la condivisio- ne dei momenti, la spartizione delle aspettative, la fobia dell’incertezza, l’ammutinamento delle energie, il giorno letto e riletto, le diagnosi dell’attesa, il soffrire e l’offrirsi. Chi “opera” (evocando ben altre chirurgie) metta in mostra l’ombra inguardata e non l’inguardabile, perché l’arte non è utile ma duttile, non rianima ma anima. Anche questa è ricerca, anche questo concerne la politica, la politica non quella inferma, che nascosta dietro al sociale rimanda solo alle regole alle leggi, ma la politica fi losofi ca delle condizioni umane, per il bene delle trascendenze quindi dell’essere e non solo della persona. E nessuno si accontenti, nella degenza, di usufruire soltanto, ma pretenda dalle infermità che il “genius logi” scaturisca; cerchi di appendere al chiodo il quadro delle situazioni, pensi di uscire e riuscire a pensare. Quindi arte come condizione e non che condiziona, per accogliere nelle nuove so-stanze, (camere iperbariche del concetto), antimausolei dell’esperienza, zone del risorgere, altro ambito, non solite ambizioni. E come avrebbe detto Ippocrate a Leonardo da Vinci: “Grazie e arrivederci!”.

ALESSANDrO BErGONZONI 7 ottobre - ore 15 a cura di MAMbo Via Don Minzoni 14 - 40121 Bologna www.amicidiluca.it / www.festivalartecontemporanea.it

Debutto parigino in ottobre ton) e con ampie aree riormente ampliata, a una serie di aperture straordinarie. Per quanto per la nuova megacollezione dedicate a esposizioni riguarda i premi, quattro sono le principali novità. Si inaugurano infatti d’arte. Il tutto collega- quest’anno il nuovo Premio Sala Stampa, la cui giuria è composta rosenblum to da tre livelli di scale da sette giornalisti di settore - Daniele Capra (Exibart), Elisa Delle 15mila mq di spa- mobili fl uttuanti all’in- Noci (Artkey/Teknemedia), Lorella Pagnucco Salvemini (Arte In), Cri- zio espositivo a Pa- terno della struttura. Ma stiano Seganfreddo (Innov(e)tion Valley), Chiara Somajni (Il Sole 24 rigi sud, 13esimo non vi illudete, voi che Ore), Gloria Vallese (Arte), Maurizio Zuccari (Insideart) - chiamati a arrondissement, considerate sensato il scegliere tra i fi nalisti un artista al quale assegnare la menzione; i nell’area un tempo recupero e la rifunziona- Premi Speciali Artist in Residence - che prevedono l’assegnazione occupata da un lizzazione di un palazzo di tre residenze d’artista, realizzate sia in Italia sia all’estero - ideati grande laboratorio centralissimo attualmente abbandonato: “Per trasformare uno spazio con il preciso intento di promuovere e sostenere la formazione e in- di sviluppo fotogra- a destinazione pubblica in un area anche commerciale occorre che centivare la creatività dei giovani artisti vincitori; il Premio Speciale fi co, ristrutturata il Comune realizzi un cambio di destinazione d’uso e la cosa non Tina B, realizzato in collaborazione con l’omonimo festival di Praga e degli architetti Joseph Dirand e Aurélien Bedel. Sarà questa la loca- è assolutamente prevista”, ha tuonato il sindaco di Venezia Giorgio dedicato alla performance; e, infi ne, il Premio Speciale Arte Commu- tion per un nuovo grande progetto destinato ad arricchire il panorama Orsoni, che è parso infi schiarsene anche del fatto che a fi rmare il nication, che offre la partecipazione gratuita alla 14esima edizione di del contemporaneo parigino, con l’inaugurazione - il 21 ottobre, nei progetto è nientemeno che Rem Koolhaas. “Contiamo di avere tutti i Open. Il termine ultimo per partecipare al bando è il 16 novembre per giorni della Fiac - della Rosenblum Collection. Una raccolta accumu- permessi in due anni”, ha invece rassicurato Benetton. Che, metten- le iscrizioni via posta e il 10 dicembre per quelle online. lata negli anni dal collezionista francese Steve Rosenblum e da sua do le mani avanti, ha dichiarato: “Non possono dirci di ‘no’ a priori. www.premioartelaguna.it moglie Chiara, che con la mostra inaugurale Born in distopia intende Questo progetto porterà quattrocento nuovi posti di lavoro in una città tracciare un panorama della nostra storia recente, dal dopoguerra che si sta inesorabilmente spopolando”. Beh, ma cosa volete che sia- Detto fatto. In ottobre a oggi, grazie a opere di artisti che affrontano problemi politici, eco- no 400 posti di lavoro quando di mezzo c’è un cambio di destinazione Gagosian sbarca a Parigi nomici, sociali ed ambientali. Si tratta di Ahmed Alsoudani, Christian d’uso? Mah... Come spesso ci accade, noi di Exibart eravamo stati fra i primi ad Boltanski, Christoph Buchel, Mounir Fatmi, Ramin Haerizadeh, Rokni www.benetton.it anticipare la notizia, Haerizadeh, Mark Handforth, Duane Hanson, Andreas Hofer, Kristof esattamente un anno Kintera, Barbara Kruger, Tala Madani, Aleksandra Mir, Andrei Molod- Premio Arte laguna, fa. Ora arriva la con- kin, Lili Reynaud-Dewar, Allen Ruppersberg, Steven Shearer, Kelley le novità della V edizione ferma, con tanto di Walker. Ci saranno inoltre due opere monumentali, di Matthew Day date e qualche par- Jackson e Loris Gréaud, create appositamente per la mostra. ticolare. Larry Gago- www.rosenblumcollection.eu sian sbarca a Parigi, un palazzo fi rmato Koolhaas con un nuovo spazio di circa 900 mq su in pieno centro a Venezia. quattro livelli nell’VIII Ma il sindaco dice no... arrondissement - Decisamente messo in ombra dal successo planetario dei retailer zona assai insolita per le gallerie a Parigi -, inaugurazione il 20 otto- spagnoli (Zara) e scandinavi (H&M) e con la prospettiva di vedersi bre. Lo spazio, situato al 4 di rue de Ponthieu - tra avenue Matignon sbarcare in Italia il campione nazionale statunitense (Gap), Benetton Non è la partnership con Open, l’Esposizione Internazionale di Scul- e gli Champs Elysées -, avrà oltre 350 mq di area espositiva su due punta a un restyling d’immagine dei suoi negozi e dell’allure che ruota ture e Installazioni all’aperto tenutasi a Venezia Lido in occasione del piani. La grande sala principale, rettangolare, misura 12 metri per 9, attorno al suo marchio. E se un grande store a fi rma di Massimiliano Festival del Cinema, l’unica novità della V edizione del Premio Inter- con circa 5 metri di altezza, e un lucernario di 6,5 per 3,5 metri. Un Fuksas dovrebbe essere realizzato nel cuore di Roma, la Biennale nazionale Arte Laguna, che lancia il bando per il 2011. Il premio si altro piano funzionerà come project space, per mostre speciali e pro- d’Architettura è stata l’occasione per presentare un grande progetto arricchisce infatti di due nuove sezioni - Video arte e Performing art getti di collaborazione. La nuova galleria, che diventa la nona gestita di spazio multifunzionale nel pieno centro di Venezia, a Rialto, dove - che vanno ad aggiungersi a quelle ormai assodate di Pittura, Scul- dallo “squalo” in tutto il mondo, è stata progettata dall’architetto pari- la società di investimenti immobiliari della famiglia di Ponzano Ve- tura e Arte Fotografi ca. La mostra collettiva fi nale - che espone le 110 gino Jean-François Bodin in collaborazione con lo studio londinese neto ha acquisito l’ex palazzo delle Poste. Il progetto? Una sorta di opere fi naliste selezionate dai giurati -, in programma a marzo 2011, Caruso St. John. grande piazza coperta con spazi commerciali (non solo store Benet- coniuga la prestigiosa sede espositiva - l’Arsenale di Venezia -, ulte- www.gagosian.com

26speednews VITE PARALLELE Omologo veneziano. Snapshot dall’ultima Biennale di Architettura, sempre più simile a quella d’Arte (e viceversa). Un male? Un bene? Piuttosto, un dato di fatto che sollecita una riflessio- jusartis ne. Se solo non incalzasse il dilemma: “Ma dove e quando l’ho già visto?”... Le nuove applicazioni del diritto d’autore: l’iPad (guarda caso, trionfatore della 53. Esposizione internazionale d’Arte...), Il 29 agosto si è aperta al pubblico a Venezia la 12. Mostra Internazionale di ripreso da Croazia, Israele e Grecia? Architettura, che quest’anno inaugura - mostrando così di essere al passo con La passeggiata tra le partecipazio- le recenti innovazioni tecnologiche - un nuovo modo di fruire i contenuti della ni nazionali stuzzica ulteriormente mostra: si chiama iBiennale, la prima applicazione iPad dedicata alla Biennale la provocazione: quanti allestimenti di Venezia che, grazie a un processo di digitalizzazione dei contenuti, permette potrebbero essere “riciclati” tra un di conoscere e visitare la mostra in modo interattivo. pugno di mesi? Senza entrare nel merito e nei dettagli tecnici di questa nuova applicazione, ciò Un rapido excursus, giusto per dare che qui interessa sono le nuove forme di utilizzazione delle opere dell’ingegno qualche spunto, da verificare even- rese possibili dalle nuove tecnologie e le problematiche giuridiche connesse. tualmente de visu. Partendo dal Sono temi di cui si è in parte detto anche nell’articolo dedicato all’accordo tra Canada, col fascinoso intrico traspa- il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) e Google per la digitaliz- rente della sua “foresta artificiale” e zazione e la diffusione su internet di libri di pubblico dominio posseduti dalle digitale, tramata di sensori; prose- Biblioteche Nazionali di Roma e di Firenze (cfr. Exibart.onpaper, n. 65, aprile- guendo con l’Ungheria e i suoi corri- maggio 2010). doi di matite penzolanti, a centinaia; Prendendo spunto da tali fatti, in linea generale è pacifico che ogni forma di e ancora con la Russia, che accer- utilizzazione delle opere dell’ingegno rientra nell’esclusiva dell’autore e corri- Da quando gli architetti si son mes- l’impalpabile ordito dei giapponesi chia lo spettatore con un paesaggio sponde a uno specifico diritto di sfruttamento economico dell’opera, che deve si a fare gli artisti, e da quando gli junya.ishigami+associates (che s’è a olio. La Grecia preserva in un’Arca essere separatamente ed espressamente trasferito dall’autore al momento artisti si son messi a fare di tutto, preso un Leone d’Oro e le maledizioni i semi della biodiversità; la Polonia della conclusione dei contratti che precedono (o dovrebbero precedere) la non ci si capisce più niente. Così, un dei fotografi) e la “stanza” polifonica propone di arrampicarsi fino all’Usci- pubblicazione e la commercializzazione dell’opera stessa. In applicazione dei anno sì e l’altro pure, il ritornello a di Janet Cardiff (che della Biennale ta d’emergenza; la Romania impone suddetti principi che regolano la materia del diritto d’autore, se - per esempio Venezia è diventato: “Questo lo po- - d’Arte - era stata ospite nel 2001). l’esperienza 1:1 di una mastodonti- - l’autore autorizza l’esposizione di una propria creazione artistica nell’ambito trebbero lasciare pure l’anno pros- Ed è vero che Kosuth non ha l’esclu- ca mole bianca. E il monumental, di una mostra, egli deve autorizzare tanto la riproduzione fotografica dell’opera simo”, indifferentemente riferito al siva del genere, ma che c’azzecca almeno inteso come proporzioni, si al fine della sua pubblicazione nel catalogo cartaceo della mostra, quanto la progetto presentato per la Biennale in questo contesto la scritta lumino- prende la sua rivincita altresì presso diffusione su internet dell’opera. d’Arte o per quella di Architettura. Vi- sa di Cerit Wyn Evans? E forse la il fulgido Egitto e l’Austria Under Con- Nell’ottica della gestione e della negoziazione dei diritti d’autore si può ritenere sti i tempi di austerity, il consiglio non Fray Foam Home di Andrés Jaque struction. che l’iPad costituisca un nuovo strumento per navigare su internet (al pari dei sarebbe disprezzabile, se non fosse Arquitectos non somiglia, più banal- Ma il vero colpo di genio lo azzec- cellulari di nuova generazione) e che, in quanto tale, costituisca un mezzo per emblematico di una situazione ibrida mente, a un grande mobile? Il tutto in ca il Belgio, che passa in rassegna comunicare l’opera al pubblico e per mettere a disposizione del pubblico l’opera che non si sa se provochi più disagio, una disposizione vivaddio ampia, tesa materiali “recuperati” come parquet, “in maniera che ciascuno possa avervi accesso nel luogo e nel momento scelti interesse o rassegnazione tra addetti soprattutto a valorizzare le singole moquette, sedute e ringhiere sotto individualmente”, ai sensi dell’art. 16 della legge sul diritto d’autore (legge 22 ai lavori e visitatori. I quali non fanno “opere”. Però, come a dire: limitati un titolo passepartout, Usus/Usu- aprile 1941, n. 633, e sue successive modifiche). Se pertanto l’autore ha in tempo a dimenticare, che si trova- topografie, plastici, diorami, rende- res, che - concettualmente parlando contrattualmente autorizzato - facendo ricorso ad adeguate e ben formulate no a dover ricordare dove e quando ring e modellini vari, largo a pratiche - potrebbe giustificare una presenza clausole contrattuali - la comunicazione dell’opera al pubblico tramite internet, si è vista la tal cosa. In ciò agevolati e linguaggi tradizionalmente appan- alla Biennale d’Arte. Nonché, a voler si potrebbe ritenere che anche la diffusione su internet tramite iPad sia stata dalla diffusione delle immagini su siti naggio delle arti visive. essere blasfemi, mimetizzarsi in una autorizzata. specializzati e social network, dove la Ai Giardini, poi, s’incontrano curiosi bella rassegna sul Minimalismo. Diverse conclusioni devono trarsi qualora il contratto non menzioni in alcun caccia allo smascheramento del déjà “scambi culturali”: la Gran Bretagna modo la comunicazione e la diffusione dell’opera tramite internet: si pensi ai vu si fa implacabile. inalbera una costruzione in legno che [anita pepe] contratti stipulati quando internet non era giunto ai livelli di sviluppo odierni o Neanche stavolta è stato troppo a qualcuno ricorderà il discusso Pa- non era addirittura esistente. Il problema che si pone in questi casi è quello del- diverso. E ci si è messa pure la di- diglione tedesco dello scorso anno la necessità o meno di negoziare ex novo tali diritti, poiché - secondo i principi rettrice Kazuyo Sejima, la quale: (realizzato non a caso dall’albionico info generali in materia di diritto d’autore - non si intendono trasferiti i diritti futuri, apre l’Arsenale con la “scultura” di ), segno che lo stile-Ikea ossia quelli che al momento della conclusione del contratto non esistevano Smiljan Radic + Marcela Corea; non è ancora tramontato; la Ger- dal 26 agosto al 21 novembre poiché non esisteva quella determinata forma di sfruttamento dell’opera. A sbandiera uno spottone in 3d (su se mania tinteggia le pareti, affollate 12. Mostra Internazionale di rigore, quindi, in presenza di contratti datati che non prevedono lo sfrutta- stessa) griffato Wim Wenders; con- di disegni, con lo stesso rosso cupo Architettura - People meet in mento dell’opera tramite internet, sarebbe richiesto un nuovo contratto per il voca uno che architetto non è come adoperato nel 2009 da Elmgreen & architecture trasferimento di queste nuove forme di utilizzazione; di fatto, spesso si verifica Olafur Eliasson; fa “performare” l’in- Dragset nell’inquietante “casa” Da- a cura di Kazuyo Sejima una situazione di incertezza giuridica circa la titolarità dei diritti. defesso Hans Ulrich Obrist; dissemi- nimarca (che, dal canto suo, poteva Giardini della Biennale, Arsenale e na foto qua e là (Niedermayr, Lam- restare in loco). E che dire del take sedi varie - 30100 Venezia Avv. Raffaella Pellegrino - Studio legale d’Ammassa & Associati - bri); seleziona anti-strutture come away consacrato da Bruce Nauman www.labiennale.org [email protected]

Museo o fienile? trali del terrazzo marocchino della masseria. Un’opera che “dialoga di utilizzare come previsto Anche Herzog & de Meuron con il contesto circostante e stimola lo spettatore all’interazione: en- gli spazi nell’ambito dei fe- trando nel vivo e sdraiandosi al centro di essa, ci si immerge in un steggiamenti per i 150 anni possono toppare... perimetro di luce, sorta di contenitore formale che incornicia il cielo dell’Unità d’Italia. L’accordo annullando l’esterno; restando in piedi si riceve invece una visione si inserirebbe nel progetto d’insieme completa, data dal sommarsi con l’orizzonte e il paesag- di “espansione del Politecni- gio”. E per ottobre è programmato il secondo progetto dal titolo Site co non solo come sede per Specific, articolato in tre anni con lo scambio di sguardi e visioni at- l’istruzione e la ricerca uni- traverso la residenza e l’intervento di diversi artisti (italiani e prove- versitaria, ma anche come nienti dal nord Europa), che si luogo di servizi al territorio, Chi avesse in mente la perfezione della Tate Modern a Londra, o la focalizzeranno sull’aspetto di in un contesto aperto di riqualificazione e trasformazione urbana”. Tra grandiosità dello Schaulager a Basilea, o la genialità del Bird’s Nest fortificazione e protezione che le finalità prevalenti del progetto, “la formazione in campo alimentare, a Beijing, faticherà a crederci. Faticherà a credere che l’edificio che le masserie (dotate entrambe di l’erogazione del servizio mensa e bar per studenti, dipendenti e altri vedete nelle foto sopra, che richiama più le forme di un fienile o di una torre di avvistamento) fungeva- utilizzatori a vario titolo della struttura, la distribuzione di prodotti di palestra, sia invece pensato come contenitore per l’arte contempora- no in passato, ai tempi di Fede- qualità e l’erogazione di servizi di ristorazione rivolti al territorio”. nea. E firmato appunto dai grandi Herzog & de Meuron. Oltre 3mila rico II, oltre che sull’importanza www.gamtorino.it mq di superficie, il Parrish Art Museum è stato pensato per adeguarsi del ruolo che ricoprivano come discretamente alla natura circostante e alla realtà urbanistica e ar- stazione nei pellegrinaggi spiri- Archistar tuttofare, eolico compreso... chitettonica preesistente. Il risultato è questo: d’accordo che siamo tuali e militari. Un modo diverso e nuovo per riflettere sulla percezione Ci volevano non una, ma due grandi a Water Mill, East Hampton, lontano dagli occhi del grande fratello che hanno della realtà pugliese e italiana i turisti che provengono da firme, per sbrogliare la matassa – at- architettonico globale, ma insomma... Paesi con architetture e tradizioni anche molto diverse dalle nostre. tualissima - dell’energia eolica e dei www.parrishart.org www.masseriatorremaizza.com relativi impianti, sempre in bilico fra impatto ambientale e resa in termini Arte nelle masserie pugliesi, Niente Gam. Al Politecnico di accumulo di potenza. Sì, perchè arriva Pierluigi Calignano gli spazi dell’ex Ogr in Inghilterra la delicata questione è Re-interpretare i luoghi dell’accoglienza in Puglia attraverso il lin- “E se poi recuperiamo le Ogr, il grande spazio delle ex officine ferro- stata sottoposta a due big come lo guaggio dell’arte contemporanea, creando rapporti di reciprocità fra viarie da destinarsi all’arte, allora Torino torna in prima posizione...?”. studio d’architettura Grimshaw - fi- artisti provenienti da differenti realtà geografiche e contesti di inter- Questo dichiarava a Exibart in giugno l’avvocato Fulvio Gianaria, nalista fra l’altro nello Stirling Prize vento. Questo si propone il progetto per l’arte contemporanea delle presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea 2008 per la Bijlmer Arena Station di Amsterdam, in Italia impegnato Masserie Torre Coccaro e Torre Maizza di Savelletri di Fasano, inau- CRT, auspicando per gli spazi torinesi delle Officine Grandi Ripara- a Milano nel megaprogetto della Torre delle Arti a Porta Nuova - e lo gurato nel 2009 per volontà della famiglia Muolo, con un’opera site zioni una destinazione a contenitore per l’arte, in particolare a nuova studio d’ingegneria Arup, da sempre coinvolto nei grandi progetti ar- specific di Antonio Riello collocata nel campo da golf della Masseria sede per la Galleria d’Arte Moderna. E invece è arrivata la notizia di chitettonici inglesi, a cominciare dai Serpentine Pavilions. Il risultato è Torre Maizza. Ora il progetto - nell’ottica della creazione di una sorta una nuova sterzata, in una vicenda ormai annosa e ricca di annunci quello che vedete nella foto sopra: un prototipo per una turbina eolica di museo d’arte contemporanea all’aperto - si arricchisce di un nuovo seguiti da smentite e nuovi progetti: l’approvazione di un Protocollo offshore - Aerogenerator X il nome - che garantirà alla compagnia intervento, Un perimetro d’alba, installazione di Pierluigi Calignano d’Intesa con il quale il Comune, entro un anno dalla firma, destina le inglese Wind Power Limited, che lo ha commissionato, un potenziale composta da una fascia di luminarie appartenenti alla tradizione delle aree ex Ogr in favore del Politecnico di Torino. La tempistica, anche doppio rispetto agli impianti attuali, con un peso ridotto della metà. feste patronali pugliesi, collocate internamente lungo i muri perime- se nel comunicato non se ne fa menzione, consentirà probabilmente www.windpower.ltd.uk

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Torna l’Open Day Deutsche Bank. MAKING MUSEUM Con guide speciali alla collezione... Il gruppo di curatori a.titolo inizia a fare sul serio nella direzione del Filatoio. A poco più di Le guide? Saranno gli stessi artisti presenti nella sei mesi dalla nomina, alla vigilia della nuova stagione, parla Francesca Comisso, critica collezione, da Gianni Caravaggio a Marcello Ma- militante di a.titolo e componente del nuovo board direttivo del CeSAC di Caraglio. Tra loberti, Adrian Paci, Moira Ricci, gli architetti Da- mostre e workshop, si riparte dalla più antica fabbrica di seta d’Europa. Che è ancora vide Angeli, Duilio Forte, Lorenzo Palmeri, Matteo laboratorio, di nome e di fatto. Nella prospettiva di “fare museo”... Ragni, gli scrittori Andrea Bajani, Franco Bolelli, Gabriella Kuruvilla e Giacomo Revelli. Questa la dei loro significati nel tempo e nello maggiore novità per il 2010 dell’Open Day della spazio, con opere che abbiamo scel- Deutsche Bank Collection, con il quale l’istituto to anche per la loro capacità di dia- bancario apre per il quarto anno consecutivo il logare, toccando i temi del lavoro e suo quartier generale di Milano, nell’ambito della della cultura materiale, con il genius nona edizione di Invito a Palazzo, manifestazio- loci del Filatoio. ne annuale promossa dall’ABI. Altra novità sarà

l’apertura al pubblico del terzo piano dell’edificio alla Bicocca progettato da Gino Val- Cosa riservate per il futuro? le, dove per la prima volta sarà visibile un importante nucleo di opere legate al tema A ottobre, oltre alle installazioni an- dell’architettura, arrivate per l’occasione dalla collezione centrale di Francoforte. cora visibili di Gaba e Bruguera, pre- www.db.com sentiamo un progetto site specific di Cesare Viel e un giovane artista Suor Letizia? È un roditore. francese, Olivier Grossetete, che ha appena concluso una residenza pro- Lo sfogo di Maurizio Cattelan mossa dalle regioni Piemonte e Rhô- per la mostra milanese... ne Alpes e che terrà un workshop “È un’amministrazione di roditori: hanno rosic- con adulti e bambini destinato alla chiato su tutto quello che potevano. In vent’anni Com’è arrivata la vostra nomina? quindi anche con Torino. realizzazione di un’installazione du- non mi è mai successa una cosa così: vengo La direzione triennale ci è stata af- rante l’inaugurazione. Queste e altre a sapere dai giornali cosa stanno decidendo in fidata direttamente dall’associazione Quali sono i vostri contatti e quali iniziative in programma andranno a Comune!”. Comincia così lo sfogo che Maurizio Marcovaldo di Caraglio, che ha crea- le politiche culturali nel cuneese? tracciare una linea progettuale e di Cattelan - protagonista di una movimentatissi- to nel 2000 il CeSAC - Centro Speri- Conosciamo da anni realtà molto start up che abbiamo intitolato “fare ma “retrospettiva” a Milano - affida al Corriere mentale per le Arti Contemporanee. attive come l’associazione Art.ur e il museo” e che presenteremo in for- della Sera. Parlare di retrospettiva, in effetti, progetto ZOOart, e intendiamo cer- ma espositiva con un tavolo di rifles- diventa a questo punto eufemistico, visto che Cosa ereditate dalla precedente tamente ampliare le nostre relazioni. sione per la committenza di una mo- la mostra, che era stata annunciata con alme- direzione di Andrea Busto? Una presenza importante è La Gaia stra, un archivio in progress e altri no una decina di opere, alla fine ne presenterà Il CeSAC è nato con lui, e la sua pro- di Busca, la straordinaria collezione interventi accompagnati ovviamente soltanto tre, oltre al famoso dito medio di piazza grammazione ricca di presenze e d’arte contemporanea raccolta da da alcuni progetti d’artista. Affari. “Il budget era troppo basso per una gran- progetti importanti gli è valsa la pre- Bruna Girodengo e Matteo Viglietta, de retrospettiva”, continua l’artista, “poi il Comu- senza nella rete Amaci. Ereditiamo già protagonista di alcune mostre In quest’epoca di tagli alla cultura ne ha cominciato a scremare la lista di opere quindi un luogo che ha saputo dialo- curate da Busto. È una vicinanza pre- (e non solo), quali le sono le risor- indesiderate e, dopo tre rinvii, l’ok della giunta gare con la scena nazionale ed euro- ziosa, con la quale intendiamo creare se del CeSAC? comunale è arrivato solo qualche giorno prima di agosto. A fine luglio non ero ancora pea, alla quale intendiamo continuare sinergie e progetti di collaborazione, Sono limitate. Tuttavia, come realtà in grado di ordinare la moquette rossa che sarà sotto la statua del Papa. Se non ci a rivolgerci, per fare al tempo stesso già attivi in questa anteprima della non profit, noi siamo abituate a lavo- fosse stata la stampa a seguire il caso, oggi forse questa mostra non ci sarebbe”. un lavoro puntuale sul territorio. nostra programmazione, con l’alle- rare a partire dalla sostenibilità dei Sì, perché la gestazione del progetto - stando a quanto riferisce il Corriere - è stata stimento di Poetic Justice di Tania progetti. alquanto travagliata: annunci, retromarce, tre giunte comunali e persino la richiesta Cosa significa dirigere uno spazio Bruguera, che fa parte della loro del consenso dell’amministratore delegato della Borsa e della Curia, con procedure fuori della geografia dell’arte con- collezione. [a cura di claudio cravero] che richiamano alla memoria il “Suor Letizia” di sgarbiana memoria. Ma alla fine un temporanea torinese? Cattelan quanto mai ecumenico e serafico riesce a volgere al positivo anche tanta Sin dagli inizi a.titolo ha indagato le La nuova stagione 2010 è partita cautela e disimpegno: “Molti dei miei lavori migliori sono frutto o di errori o di situa- relazioni dell’arte con la sfera socia- con una selezione delle Perruques- info zioni come questa, dove sei costretto a trasformare in positivo gli imprevisti. Alla fine le e politica dello spazio pubblico. I architecture di Meschac Gaba e le tre opere che esporrò a Palazzo Reale sono un trittico perfetto, la mia famiglia modi in cui declinare il rapporto fra una grande installazione di Tania fino al 10 ottobre autobiografica: il padre, la madre e il figlio. Se mi fossi seduto a tavolino non mi arte e contesto sono sempre stati Bruguera. Perché la scelta di lavo- Tania Bruguera / Meshac Gaba sarebbe venuta in mente una mostra così”. Appuntamento il 24 settembre, sempre fondamentali nella nostra riflessione rare su temi che affrontano l’ere- a cura di a.titolo che nel frattempo non sia cambiato ancora qualcosa... e intendiamo mettere a punto anche dità postcoloniale? CeSAC qui progetti, sia nello spazio espositi- In entrambi i lavori questa prospettiva Via Matteotti 40 Musei britannici colpiti dalla crisi? vo che fuori, che si offrano come oc- apre interrogativi sul tema dell’identi- 12023 Caraglio (CN) In aiuto accorre la Tate casioni di confronto e collaborazione tà e sui concetti di tradizione e tradu- da martedì a sabato ore 14.30-19; Grande successo per la Tate Gallery domenica ore 10-19 tra la realtà locale e i linguaggi della zione, questioni cruciali se osservate nell’anno espositivo appena trascor- contemporaneità. Al tempo stesso entro una dimensione “locale”. Gli in- intero euro 5; ridotto euro 3 so. E non solo per gli oltre 7 milioni vogliamo rendere questo luogo una terventi di Gaba e Bruguera mettono tel. 0171 618260 di visitatori che, tra il 2009 e il 2010, piattaforma aperta e in dialogo con in crisi stereotipi e cliché culturali, ci [email protected] l’hanno visitata facendo della galleria tutto il sistema artistico piemontese, mostrano la migrazione dei segni e www.cesac-caraglio.com inglese il museo più popolare dopo il Louvre, ma anche (e soprattutto) per il numero delle opere d’arte prestate Exibart on the world, accordo “poliglotta” con ENIT dalla Tate ad altri musei e gallerie È l’Agenzia Nazionale del Turismo, lo strumento primario per la promozione dell’im- in Gran Bretagna e all’estero, in un magine turistica dell’Italia e di supporto alla commercializzazione dei prodotti turi- momento in cui il settore delle arti si stici italiani nel mondo, con particolare riferimento al segmento culturale. Parliamo trova ad affrontare una drammatica dell’ENIT, che proprio per queste caratteristiche è il partner principe per chi voglia crisi. In un periodo come questo, operare ai massimi livelli in ambito turistico-culturale, con un occhio all’ambito interna- infatti, in cui i finanziamenti statali a zionale. E l’Enit ha scelto Exibart, network multipiattaforma - Exibart.com, Exibart.on- musei e gallerie sono seriamente mi- paper, Exibart.mobile, Exibart.tv - capace di fornire un’informazione capillare sull’arte, nacciati dai tagli di budget, la strategia della Tate di condividere competenze e idee il design, la moda e l’architettura. Oggetto dell’accordo di partnership, in questa prima con altre istituzioni nazionali e internazionali si è rivelata un successo. In occasione fase, la fornitura di articoli di approfondimento di rilevanza internazionale su mostre, della pubblicazione del rapporto annuale 2009/10, il direttore della Tate Gallery, Sir nuovi spazi museali e fiere di settore, che l’Agenzia veicolerà attraverso i suoi canali comunicativi, con evidenti vantaggi nella , ha confermato che il programma di prestiti portato avanti dalla divulgazione internazionale dei temi trattati e nel conseguente ritorno turistico. Enit infatti da parte sua provvederà a tradurre i galleria è stato il più riuscito di tutti i tempi. Con 887 opere prestate a 130 sedi in testi in francese, inglese, spagnolo e tedesco, testi che poi andranno ad arricchire anche l’offerta editoriale di Exibart. Gran Bretagna e altre 443 a musei e gallerie del mondo - da Turner a Pechino a www.enit.it Nauman a Varsavia, da Jenny Holzer a Woking a Magritte a Città del Messico - il pubblico di oltre 252 istituzioni museali ha così potuto osservare in situ alcuni tra i L’arte? Va in clinica. A Milano location inusuale più grandi capolavori di tutti i tempi. In quest’ottica si inserisce anche il tour dell’Artist per un nuovo ciclo di mostre Rooms, la straordinaria collezione d’arte contemporanea acquisita dalla Tate Gallery nel 2008 in collaborazione con le National Galleries of Scotland dal collezionista In attesa di vedere il Museo del Novecento - ormai il countdown è avviato -, la Anthony d’Offay, che conta 725 opere di artisti del calibro di Diane Arbus, Joseph creatività milanese si concentra anche nell’individuazione di spazi sempre nuovi Beuys, Gilbert & George, Damien Hirst, Anselm Kiefer, Jeff Koons, Sol LeWitt, per proporre il contemporaneo. L’ultima novità in tal senso è il ciclo di mostre Richard Long, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Gerhard Richter, Ed Ru- che la critica Irina Zucca Alessandrelli si appresta a presentare in una clinica scha, Bill Viola, Andy Warhol. La collezione - che dal 2009 toccherà circa 18 musei d’avanguardia, il Centro Medico Santagostino. “Un ciclo di mostre con cadenza e gallerie del Regno Unito - mira a creare una nuova risorsa da condividere con altri bimestrale di giovani artisti internazionali, per contribuire all’umanizzazione di musei per interessare un pubblico più vasto all’arte contemporanea. Ma la strategia ambienti per l’accoglienza dei pazienti”: così si presenta il progetto dal bizzarro della Tate dimostra anche la determinazione della galleria di cambiare l’angolazione titolo L’influsso delle code di pesce sulla rottura delle onde, una citazione dal all’interno della sua stessa collezione, più volte criticata per essere troppo incen- romanzo di Jules Verne Il raggio verde. Mostre che vedranno protagonisti artisti trata sull’arte occidentale, con l’acquisizione di un maggior numero di opere d’arte nuovi nel panorama italiano, ma che hanno già avuto importanti riconoscimenti di artisti internazionali provenienti dall’Algeria, Iran, Corea, Cuba e Sudafrica. E il in Europa e Stati Uniti, in fiere e mostre in musei e gallerie private. Primo appun- nuovo programma della galleria inglese riflette questo maggiore internazionalismo, tamento con la personale di Aoife Collins, con un video e una serie di installazioni fatte con la stoffa dei fiori finti sfilati a mano con mostre dedicate al messicano Gabriel Orozco, al tedesco Gerhard Richter e e ricomposti in inaspettate combinazioni. “Un’invasione dello spazio ordinata e silenziosa a base di batuffoli di colore e tronchi la prima retrospettiva dello spagnolo Juan Miró degli ultimi cinquant’anni. (paola d’albero in skateboard, che caratterizzerà l’ingresso e la grande sala d’attesa del centro medico di Piazza Sant’Agostino”. cacciari) www.cmsantagostino.it www.tate.org.uk

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volgerà il prossimo anno la città di d’Orlando e Ficarra, secondo un RISO ALLA MEDITERRANEA Napoli e la Sicilia. Qui saranno pre- approccio di ricerca incentrato sulla Il Mare Nostrum è un lago per il “museo diffuso” palermitano. Che si trasforma in hub di sentate attività e manifestazioni rap- conoscenza del territorio e la lettura esperienze per le tante biennali che si affacciano sul Mediterraneo. Da Atene a Istanbul, tutti presentative delle identità di diversi del paesaggio. Gli artisti hanno scelto in Sicilia. E non manca un progetto di residenze e di scambi... luoghi del Mediterraneo (declinati in ciascuno una località in cui operare diversi ambiti espressivi quali musi- per confrontarsi con le maestranze di WHW, team curatoriale dell’11. ca, teatro, danza, artigianato) come dei comuni ospitanti. Una strategia Biennale di Istanbul: “Si è cercata una Tunisi, Alessandria d’Egitto, Dama- per ridefinire l’identità di luoghi le- negozazione con le opere presentate sco, Marsiglia, Siviglia, Beirut. Un gati all’emergenza di fatti di cronaca in Turchia”, dichiara Ivet Curlin, “per work in progress che si sta costruen- come Termini Imerese o al turismo mantenere però inalterate alcune do con associazioni locali pubbliche archeologico come Capo d’Orlando o tematiche come l’analisi di diversi e private mappando gli spazi pubblici Enna. Siti troppo spesso intesi come contesti politici e storici (indagata da che in Sicilia ospiteranno queste di- piattaforme congelate nel tempo e Vyacheslav Akhunov, Kp Brehmer), verse realtà, in modo tale da entrare nella storia. la rappresentazione del potere e nel tessuto sociale della città. Questi diversi interventi site speci- l’ipocrisia morale (Ruti Sela & Maayan Others ha organizzato anche un pro- fic saranno presentati nel corso del Amir) la visibilità e l’occultamento gramma di residenze reciproche. A prossimo inverno anche a Palazzo (Trevor Paglen, Mladen Stilinovic), la Catania, negli spazi della Fondazione Riso, per offrire una più completa questione femminile (Canan Senol, Brodbeck, lavorano Mohamed El comprensione e documentazione. Darinka Pop-Mitic)”. Baz (Casablanca), Nazim Hikmet e Palazzo Riso diventerà quindi una “Ho visitato a lungo il Riso e Palermo Richard Dikbas (Istanbul), Vassilis piattaforma di approdo dei vari inter- prima di scegliere le opere da espor- Patmios Karouk (Atene). Mentre venti nell’isola in una lettura polifonica re”, dichiara invece Abdellah Kar- selezionati dall’archivio di SACS - e corale. roum, curatore della 3. Biennale di Sportello per l’Arte contemporanea Others - veduta dell’allestimento presso Palazzo Valle, Catania Marrakech. “Cercavo degli archetipi. in Sicilia, Sebastiano Mortellaro [lorenza pignatti] 2010 - photo Mariangela Insana Ad esempio, il video di Isaac Julien, sarà in residenza a Rabat, Domenico Diverse per vocazione e progetto ro di artisti e delle sedi espositive, pur essendo girato in diverse location Mangano ad Atene e /barbaragur- culturale. Le Biennali d’arte di Mar- diverse invece le scelte espositive siciliane, ha creato un dialogo con al- rieri/group ad Istanbul. info rakech, Istanbul e Atene dello scorso compiute dai vari curatori. “Abbia- tri luoghi del Mediterraneo. Lo stes- Le trame e le ambizioni di Riso (in- anno sono state riprogettate e pre- mo selezionato opere da entrambe so accade con la ricerca topografica teso come museo diffuso) non sono dal primo ottobre al 15 novembre sentate in diversi spazi siciliani, al le edizioni della Biennale per creare di Younès Rahmoun. Il Mediterraneo solo extraterritoriali. Cercano anche Others Residents Museo Riso e alla Gam di Palermo, una continuità e uno spazio narrativo diviene così uno spazio simbolico in un dialogo con il contesto regiona- a cura di Giovanni Iovane e alla Fondazione Puglisi Cosentino condiviso”, raccontano Xenia Kalpaktso- cui possono riconoscersi più cultu- le. ETICO-F cinque movimenti sul Fondazione Brodbeck a Catania all’interno del progetto glou e Augustine Zenakos, curatori della re”. paesaggio è il progetto curato da Via Gramignani 93 - 95121 Catania Others. Biennale d’Atene. “Uno spazio carat- In fondo era proprio questo l’obiettivo Daniela Bigi che vede coinvolti Mas- da martedì a sabato ore 17-20 Si tratta di una rete di relazioni che terizzato da un’atmosfera di disagio, del progetto Others curato da Rena- simo Bartolini, Flavio Favelli, Hans su appuntamento ha visto coinvolti i team curatoriali precarietà, depressione, le stesse to Quaglia. Un work in progress che Schabus, Marinella Senatore e tel. 095 7233111 delle diverse biennali e quelli locali. che si vivono in Grecia in questi ul- rientra nelle iniziative del progetto Zafos Xagoraris invitati in residen- [email protected] Comune era la riduzione del nume- timi tempi”. Diverso è l’approccio Le città del Mediterraneo, che coin- za a Enna, Termini Imerese, Capo www.fondazionebrodbeck.it

Le organizzazioni e le arti, Infinite Library è stato finora presentato secondo modalità diverse e Duomo disegnata alla Triennale di Milano attraverso l’utilizzo di diversi materiali e supporti tecnici - dal video da Italo Rota. alle vetrine, dal collage all’archivio - in gallerie e istituzioni interna- Da non perdere, torna Art For Business Forum zionali. La mostra bolognese sarà l’esposizione più completa finora inoltre, in un altro Triennale di Milano sempre più fulcro della avvenuta del progetto, arrivando a costituire, nei prossimi mesi, una video (www.you- creatività milanese, in un ambiente che da collezione di circa quaranta volumi. La settima edizione di Artelibro, tube.com/watch?v sempre fatica a trovare una sua identità stabi- che si svolge dal 24 al 26 settembre a Palazzo Re Enzo insieme con =vZoOW4IttL4&fe le e programmatica, e che quindi si riconosce la Mostra Internazionale del Libro Antico, è preceduta dal 20 al 23 ature=player_em- nell’attivismo dell’istituzione retta da Davide settembre dal Congresso Mondiale dei Librai Antiquari. bedded) il giro del- Rampello, brillante anche nelle sue proiezioni www.theinfinitelibrary.com / www.artelibro.it la sindaca sempre internazionali, da New York alla Corea. Trien- con Rota e con la nale che ora propone - con l’Associazione non ArtVerona numero sei, direttrice del Museo del 900 Marina Pugliese negli spazi dell’Arenga- profit Art For Business - la terza edizione diArt occhio aperto sulla Cina rio, che sono così visibili per la prima volta, seppur in cantiere, in ma- For Business Forum, il grande appuntamento Pigia sull’acceleratore dell’integrazione con la città e le sue strutture niera inedita. Nell’augurarci un’inaugurazione sfolgorante per il nuovo in cui dialogano arti, cultura e mondo delle artistico-culturali, la 6. edizione di ArtVerona, che si presenta con un museo milanese, un plauso alla Moratti - assai a suo agio nel citare imprese, che per il 2010 sceglie il titolo Bello, musei, artisti e fondazioni - non possiamo esimerci dal farlo. Con- programma di eventi sempre più ricco per strutturarsi come manife- Giusto, Efficace. Trasformare le organizzazio- statando un approccio ben diverso, dobbiamo commentare i risultati stazione a tutto tondo, in grado di attrarre un pubblico ampio e diver- ni attraverso le arti. Che contributo possono delle gare per i servizi esterni - ristorazione, bookshop, biglietteria... sificato. E nel quarantennale dell’apertura dei rapporti diplomatici fra offrire le arti per sviluppare le nuove capacità - del Maxxi di Roma. I vincitori dei bandi usciti qualche mese fa sono Italia e Cina, non manca un’attenzione particolare al gigante asiatico, richieste dalle organizzazioni per affrontare il ora ufficiali, ed Exibart li aveva anticipati: per il ristorante ha vinto la con artisti cinesi messi a confronto con artisti italiani nella sezione futuro? Come le istituzioni culturali possono divenire luoghi di appren- società del genero di Gianni Letta, Relais Le Jardin; per il bookshop PhotoArtVerona, che quest’anno ospiterà due mostre nate dal ge- dimento permanente? Come configurare un modello di sponsorizza- l’ha spuntata la casa editrice di proprietà del capo del Governo, Elec- mellaggio con la Biennale di Alessandria e con la rassegna di video zione che generi valore per l’organizzazione? Queste le domande a ta; per la biglietteria e gli altri servizi vittoria per Civita. Se il risultato d’animazione cinese, Flowers of Chaos, curata da Cecilia Freschini, cui per tre giorni cercherà di dare risposta il forum, che avrà come di Civita ed Electa, come dire, ci sta, da visitatori/clienti ci fa alzare presente con il progetto in fiera su maxischermo inVideoWall . Torna- ospite d’onore il professor Howard Gardner, studioso di psicologia e i sopraccigli aver saputo che Relais Le Jardin ha stravinto la gara no i concept pluriennali della fiera, diretta come sempre da Massimo direttore di Harvard Project Zero, noto al grande pubblico per la sua per la gestione di bar e ristorante stracciando la concorrenza (non Simonetti con la consulenza di un comitato consultivo composto da teoria sulle intelligenze multiple e ritenuto uno dei cento intellettuali sull’offerta economica, ma sulla qualità tecnica... Vedremo: porteran- Andrea Bruciati, Giorgio Fasol, Manuela Magliano Pellegrini e Paolo più influenti al mondo. Fitto il programma di workshop, seminari e lec- no Alain Ducasse o Fulvio Pierangelini a cucinare al Maxxi?). Per una Valerio. On Stage, a cura di Andrea Bruciati, propone il progetto Ar- ture di Art For Business Forum 2010, che accoglierà manager, uomini serie di motivi, sia perché la società era stata oggetto di una puntuta gonauti, con una mostra di artisti emergenti under 30, che verranno d’affari, direttori e personale di musei e istituzioni culturali e territoriali, e puntuale inchiesta da parte de L’Espresso che avrebbe fatto pre- amministratori pubblici, artisti, collezionisti e studenti. Fra gli ospiti, supportati e promossi per tutto il 2011 attraverso un network tra isti- sagire un attimo di “stop” alle ricorrenti vittorie di bandi pubblici, sia giusto per citare qualche nome, ci saranno Franco Bernabè, Gabriel- tuzioni pubbliche e private attente alla sperimentazione. Tra le novità, perché la stessa società già somministra con una qualità e una cura la Belli, Germano Celant, Michele De Lucchi, Alessandro Mendini, grazie alla collaborazione con Cristiano Seganfreddo di Fuoribienna- al cliente scadente in altri spazi museali romani assai frequentati e fa- Mario Resca, Pier Luigi Sacco, Severino Salvemini, Catterina Seia. le, nasce Independents, nuova sezione volta a ospitare, per la prima mosi. Ci auguriamo, naturalmente, che al Maxxi la sorte del ristorante www.artforbusiness.it/forum2010 volta in una fiera, tutte quelle realtà - tra associazioni, fondazioni, sia differente da quella delle Scuderie del Quirinale e da quella della collettivi e spazi non profit - che si muovono in maniera autonoma Terrazza Caffarelli dei Musei Capitolini. Ci auguriamo che una società Cramer ed Epaminonda, ed emancipata rispetto al sistema istituzionale. Confermato anche il specializzata in banchetti e matrimoni possa riuscire a proporre un libreria continua per Artelibro Premio Aletti, promosso da Banca Aletti per valorizzare nuovi talenti ristorante di successo come accade in tutti i musei internazionali. Re- Un progetto in via di e riconoscere il lavoro svolto dalle gallerie che li rappresentano, con stiamo tuttavia con tutti i nostri dubbi, felicissimi di essere smentiti dai continua evoluzione. la doppia assegnazione per la Fotografia e per Pittura/Scultura/In- fatti... Sarà quasi sicuramente diverso, invece, il ristorante del Macro. “Un ampio archivio di stallazione e Video. Il bando, infatti, si distacca di molto da quello del museo cugino di via libri, ognuno creato tra- www.artverona.it Guido Reni. Se nel museo statale si puntava (pubblicando un bando mite libri già esistenti, dove la qualità della cucina risultava una sorta di fastidioso optional) numerati come fosse- Ristoranti & Musei da Milano a Roma a eliminare tutte le realtà di alto livello, puntando solo ai grandi caterer ro nuovi volumi. Ogni Fino ad oggi forse si poteva pensare che la particolare predilezione (o (e il risultato a quanto pare è stato centrato), lo spazio comunale di via volume ha una sua fissazione?) di Exibart per alcuni servizi aggiuntivi dei musei - come Nizza sembra avere un approccio opposto. E pubblica un bando che struttura propria rias- i ristoranti - fosse cosa isolata. Poi capita di imbattersi in un video potrebbe - con tutte le cautele del caso - essere preso a modello per semblata ogni volta a (www.youtube.com/watch?v=avd2ReS1img&feature=player_embed- le future assegnazioni di questo tipo in altri spazi. Forse per la prima partire da un materiale originale e dalle possibilità che questo offre”, ded) e si scopre una quanto mai lucida Letizia Moratti effettuare un volta in una procedura aperta si parla di “curriculum dello chef” e si come spiegano gli stessi artisti. Che sono il tedesco Daniel Gustav sopralluogo nello spazio che ospiterà la ristorazione del Museo del assegna alla voce in questione un gruzzoletto di punti che potranno Cramer e la cipriota Haris Epaminonda, e il progetto di cui si parla è la 900 di Milano. E allora magari i nostri propositi appaiono meno pe- pesare in sede di assegnazione. Per carità, è probabile che le grinfie mostra The Infinite Library, prestigioso evento collaterale della prossi- regrini, meno cantati alla Luna. O come minimo ben condivisi. Il sin- dei soliti noti si approprino anche del bellissimo ristorante sulla terraz- ma edizione di Artelibro a Bologna. Che sarà presentato in due degli daco di Milano, infatti, sembra assolutamente consapevole del ruolo za sospesa del Macro, ma almeno il direttore Luca Massimo Barbero spazi storici più suggestivi della città, la Biblioteca Universitaria e il strategico che un ristorante “speciale” potrà avere per il successo del e l’assessore Umberto Croppi potranno dire di averci provato... Museo di Palazzo Poggi, con uno stimolante dialogo tra patrimonio Museo. “Voglio che qui venga il miglior ristorante di Milano”, afferma www.museodelnovecento.org / www.fondazionemaxxi.it culturale e sperimentazione contemporanea in chiave editoriale. The Moratti osservando gli schizzi della veranda mozzafiato su piazza www.macro.roma.museum

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Italiani cronoarmonici, il commento del mese StEP09 accoglierà l’arte in tutte le sue espressioni; non poteva man- nuova sede a Berlino care quindi un importante progetto di BioArte, come quello di Brandon “E per l'occasione innumerevoli gadget terribili Ballengée per Nowhere Gallery. Dedicata agli appassionati di Arte per la galleria Mario Mazzoli Cinetica la sezione Kineticstep, che vedrà insieme alle opere di Brida, testimonieranno l'evento. Dio salvi la regina” “Indagare una percezione del tempo Fausto Falchi, Roberto Pugliese e Oto Lab, quelle dei Balint Boly- fuori dal tempo”. Qualunque cosa si- go, vero e innovativo erede della più storicizzata arte cinetica degli gnifichi, questo sono stati chiamati a A Ezio non va proprio giù. Sarà una questione anni che furono, e Davide Angheleddu, unico artista italiano presente fare gli artisti protagonisti della mostra relativa al sempre rischioso trasporto di ope- all’ultima edizione di Kinetica Art Fair tenutasi a febbraio a Londra. Condotti cronoarmonici, con la quale la re antiche (nella fattispecie, quattro dei dieci www.step09.com galleria italiana-a-Berlino Mario Mazzoli arazzi disegnati da Raffaello per la Cappella Si- ha inaugurato la nuova sede di Potsda- stina) oppure si tratta di un pizzico di anticleri- Installazione sull’A22, mer Strasse, dove si è trasferita dalla calismo? Fatto sta che, per la notizia della visita benvenuto da 120mila euro location più centrale di Zimmerstrasse. di Papa Benedetto in Inghilterra, si invoca un per Stefano Cagol Curata da Giacomo Matteo Miniussi, la aiuto divino... mostra promossa dal brillante gallerista Tre colline, come quelle che figlio d’arte - attivissimo nella promozio- [in calce alle notizie su exibart.com] hanno dato origine al nome ne internazionale della giovane arte italiana - vede la partecipazione e che, in una cornice di alte di Alessandro Bosetti, Guido Canziani-Jona, Paolo Inverni, Roberto montagne, identificano tutto- ra la città. 150 mq di super- Pugliese/Tamara Repetto, Michele Spanghero. Woelcker Fein Art (Berlino), ficie totale, per tre strutture www.galeriemazzoli.com NRoom (Tokyo), Art Hobler (Lisbona), Svenska Konst Gal- poliedriche piramidali com- Dagli Stati Uniti all’Australia, leriet (Malmo), BlackArtProjects plesse, realizzate con sedici grande apertura per StEP09 (Melbourne) e re-C Art Space tonnellate di acciaio. Questa sarà Tridentum, installazione monu- mentale permanente con la quale Stefano Cagol si è aggiudicato il Dopo i gemellaggi con Berliner Liste e Green Art Fair Pechino, prose- (Chengdu). Tutte le gallerie concorso da 120mila euro per la caratterizzazione artistica della nuo- gue senza sosta la preparazione della seconda edizione di StEP09, presenteranno Solo Show o va “porta” A22 di Trento. L’opera sarà infatti collocata sulla rotatoria la fiera che si terrà a Milano dal 26 al 28 novembre presso il Museo progetti speciali, come la Art presso lo svincolo autostradale di Trento Sud, ossia quella antistante Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Ilaria Centola e Fran- Hobler di Lisbona, che punterà cesco Gattuso, insieme a Ivan Ferrari e Paolo Brazzoli, conferma- su Jakub Nepraš, interessante videoartista della nuova generazione il nuovo casello autostradale che fungerà da principale porta di ac- no la vocazione “internazionale” di StEP09, che passa attraverso che coniuga magistralmente creatività e glamour. Ci sarà anche una cesso alla città. Una nuova importante affermazione per Cagol, che speciali Projects frutto d’intesa tra gallerie in arrivo da Stati Uniti, prima italiana assoluta, con la presentazione di Family Tree, progetto ha appena concluso il suo artist in residence all’ISCP di New York, Australia, Portogallo, Spagna, Svezia. Fra queste: Gallery Heidrun dall’artista israeliano Tal Rosner che “esplora le mitologie legate alla frutto dell’affermazione al Premio Terna 02. Quinque - Wessels (Berlino), 3 Punts Galeria (Barcellona), Wolfram famiglia, in cui si agitano verità conflittuali”. Ma la seconda edizione di www.stefanocagol.com r.i.p. CORNEILLE dal grande fotogra- e Taiwan. Dal 2000 gli vennero tributati numerosi omaggi Era l’ultimo dei protago- fo Pino Settanni in con mostre antologiche a Firenze, Brescia, Pisa, Milano e nisti del movimento Co- un’intervista al set- Gallarate, e furono pubblicate tre importanti monografie. bra ancora in vita, e ne timanale tarantino era stato nel 1948 uno Wemag. Settanni è CHRISTOPH SCHLINGENSIEF dei fondatori, con quel infatti morto a fine Parliamo della Bien- nome di successo trat- agosto a Roma, nale Arte del 2011 ma to dalle prime lettere di dove si era trasferi- per una notizia triste: COpenaghen, BRuxelles to nel 1973 per fare quella che sarebbe e Amsterdam. Ma con lui il fotografo profes- stata una consacra- se ne va in assoluto uno sionista. Nato a Grottaglie nel 1949, nel 1978 aveva co- zione per Christoph degli ultimi grandi artisti nosciuto Renato Guttuso, proponendogli di reinterpretare Schlingensief, eccen- dell’avanguardia nove- fotograficamente in bianco e nero la Sicilia alla quale lui trico regista chiamato centesca. Nato a Liegi nel 1922, Corneille, pseudonimo si era ispirato per i suoi quadri; il pittore lo aveva invitato a rappresentare la assunto da Guillaume Cornelis van Beverloo, è morto il 5 a diventare suo assistente e fotografo personale. Ma in Germania ai Giardini settembre in Francia, a Auvers-sur-Oise, dove risiedeva quegli anni prende forma la specializzazione che avrebbe di Castello, si trasfor- da diversi anni, dopo aver assunto la nazionalità olande- reso Settanni celebre: la sensibilità innata per la ritratti- merà in un omaggio postumo. L’artista 49enne, notissimo se. Formatosi artisticamente ad Amsterdam e inizialmente stica. Per il suo studio di posa passano i più importanti anche per i suoi visionari e utopistici progetti, come la affine al Surrealismo, dopo la guerra fondò appunto - insie- personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, da costruzione di un teatro d’opera nel deserto del Burkina me ad artisti come Asger Jorn, Karel Appel, Constant e al- Federico Fellini a Marcello Mastroianni, Monica Vitti, Ennio Faso, è infatti morto in agosto, vinto da una malattia con tri - Cobra, gruppo che si opponeva alla cultura razionalista Morricone, Omar Sharif, Robert Mitchum, Alberto Moravia, la quale combatteva da oltre due anni. Considerato una occidentale. Il movimento, che fra le sue fila annoverava Enrico Baj, Lina Wertmuller, Roberto Benigni, Massimo delle figure più importanti nel teatro tedesco contempora- anche diversi poeti, si sciolse nel 1951. Dopo il trasferi- Troisi, Giacomo Manzù, Enzo Cucchi. La sua ultima im- neo, Schlingensief stava fra l’altro lavorando a Berlino al mento a Parigi, Corneille iniziò a collezionare arte africana, portante personale è stata allestita da Vittorio Sgarbi a progetto Via Intolleranza II, basato su Intolleranza 1960 di e diverse influenze del suo carattere primitivo iniziarono a Spoleto, in concomitanza con l’edizione 2010 del Festival Luigi Nono. comparire nelle sue opere. Altri viaggi importanti per lo svi- dei Due Mondi. luppo del suo percorso furono quelli compiuti nelle Antille CARLO AYMONINO e in America Latina. GIANNI BERTINI L’architettura ce l’aveva Aveva deciso di trasferirsi in Nor- nel Dna fin dalla nascita, RUDOLF LEOPOLD mandia per recuperare le forze, se è vero che lo zio - che Era considerato il più indebolito da una malattia che lo fin da subito assecondò la importante collezioni- tormentava da tempo. E lì ha tro- sua precocissima predi- sta privato d’arte in Au- vato la morte, nella terra scelta sposizione - era il grande stria, e dalla sua rac- prima di lui da Monet, Delacroix, Marcello Piacentini, fra i colta è nato nel 2001 Corot, Courbet. Gianni Bertini, massimi architetti e urba- il Leopold Museum uno dei grandi artisti italiani af- nisti del periodo fascista. che, all’interno del Mu- fermatisi in Europa a partire dalla Carlo Aymonino, una vita seumsQuartier, espo- fine della Seconda guerra mon- ai vertici, dalla politica ne centinaia di capo- diale, è morto a luglio all’età di 87 al mondo universitario e istituzionale, è morto a luglio a lavori d’arte moderna anni. Nato a Pisa nel 1922, dopo Roma, all’età di 84 anni. Nato proprio a Roma nel 1926, austriaca. Rudolf Leo- la laurea in matematica aveva Aymonino si era laureato in architettura nella Capitale nel pold è morto a giugno deciso di seguire la passione 1950, avviando la sua attività di docente presso le Facoltà in una clinica di Vienna, all’età di 85 anni. Aveva avviato per la pittura, stabilendosi a Mi- di Architettura di Palermo (1967), di Venezia (dal 1963 al la collezione dopo la fine della Seconda guerra mondiale, lano, dove fu tra i fondatori del Movimento Arte Concreta. 1981) e Roma. Dal 1974 al 1979 è stato rettore dello Iuav giungendo a possedere la più grande e importante colle- Nel 1949 tenne la sua prima mostra proprio a Milano, alla di Venezia. A livello professionale, negli anni ’50 aveva zione di Egon Schiele al mondo, oltre a molti capolavori Galleria Salto, prima di trasferirsi nel 1951 a Parigi. Alcu- lavorato fra Roma e Matera, mentre negli anni ‘60 ave- di Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, Josef Hofmann, Alfred ne sue opere dove utilizzava la sgocciolatura, presentate va progettato il complesso residenziale Monte Amiata del Kubin, Koloman Moser. Una collezione il cui valore, già nell’ottobre del 1951 alla Galleria Numero di Firenze, sono Gallaratese, a Milano. Degli anni ‘70 sono i progetti per negli anni ‘90, era stimato in quasi 600 milioni di euro. La considerate fra le prime manifestazioni di pittura informale l’Università di Firenze, per l’Università delle Calabrie, per reputazione di Leopold ha subito negli ultimi anni molti at- in Italia. Nel 1957 a Parigi fece parte del gruppo Espaces il Palazzo di Giustizia a Ferrara, per il Campus Scolastico tacchi a causa della dubbia origine di alcune delle opere, imaginaires, proposto da Pierre Restany, mentre nel 1960 di Pesaro. Più recenti i progetti per edifici residenziali alla presumibilmente acquisite durante il nazismo. Soprattutto partì per gli Stati Uniti, dove risiedette a New York. Rien- Giudecca a Venezia, a Pesaro, a Tor Sapienza a Roma, il la comunità ebraica di Vienna ha criticato duramente Leo- trato a Parigi, partecipò alle attività del Nouveau Réalisme sistema di piazze al centro di Terni, sistemi polifunzionali pold per il suo rifiuto di fornire accesso ai suoi archivi, per e nel 1965 firmò il primoManifesto della Mec-Art. Nel 1968 a Scandicci, a San Donà di Piave, via Ostiense a Roma. consentire indagini sull’origine di alcuni dipinti. Invece di venne invitato con una sala personale alla Biennale di Ve- Fra il 1976 e il 1985 venne invitato a partecipare con le restituire le opere di dubbia provenienza, Leopold ha sem- nezia, dove nell’edizione successiva del 1970 fu commis- sue opere alla XIII e XV Triennale di Milano e alla Biennale pre provato a raggiungere accordi extragiudiziali. sario di esposizione. Rientrò a Milano, dove tra il 1971 e il di Venezia. Dal 1981 al 1985 Aymonino ricoprì la carica di 1972 fondò due riviste di poesia visiva, Mec e Lotta Poeti- assessore agli Interventi sul Centro Storico del Comune di PINO SETTANNI ca. Nel 1984 tornò nuovamente a Parigi, dove una grande Roma. Tra i suoi ultimi progetti, la sala del Marco Aurelio “Taranto, la mia città, è molto malata, quasi quanto me, retrospettiva gli venne dedicata dal Centre National des all’interno dei Musei Capitolini a Roma. Nel 2000 era stato spero che lei si salvi”. Queste parole, tristemente pre- Arts Plastiques, mentre nel 1988-89 compì alcuni viaggi decorato del premio Hononary Fellow dall’American Insti- monitorie, sono fra le ultime pronunciate pubblicamente in Oriente, esponendo nei musei d’arte moderna di Seoul tute of Architects.

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sommario 74 agenda Mensile - Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 Firenze Copia euro 0,0001 20 c. 2. art. 45% A.P. in Sped. - Mensile

 inteoria

free | anno nono | numero sessantotto | settembre-ottobre duemiladieci | www.exibart.com L’idea era un’altra, per questo editoriale. Il proposito iniziale, di fine estate, era di imbastire una riflessioncina sui tagli alla cultura. Riflessione che sarebbe stata super-pop, iper-qualunquista, basica, basica, basica. Ehggià, 42 l’arte moderna sconosciuta degli americans (o del carnevale) perché se una fazione – quella attualmente al potere - che deve le sue fortune economiche e politiche al mezzo televisivo decide di tagliare di brutto teatri, cinema ed esposizioni d’arte, secondo noi è davvero ridicolo sorprendersi. Sarà un discorso da bar, sarà un discorso da autobus, sarà un discorso da supermercato, ma non è semplicemente ovvio che chi tanto più è ricco quanta più gente vede la tv, punti a evitare il più possibile che il pubblico potenziale venga distratto da opere liriche, rappresentazioni, cultura e mostre d’arte? Che il governo si comporti in questo modo è di una coerenza lineare: non merita neppure commento. Ecco perché abbiamo deciso di cambiare argomento per iniziare la stagione. E di passare a qualcosa di decisamente più positivo. Positivo come può esserlo soltanto l’accorgersi che il proprio Paese, nelle sue infrastrutture creative e di qualità, riesce nonostante tutto (e nonostante i tagli, raccordandosi al discorso di cui sopra) a far bella mostra di sé anche all’estero. Se non addirittura a spadroneggiare giocando su diversi fronti, come sta succedendo in questi mesi a New York. La Grande Mela è percorsa in maniera fres ca e vivida da una italianità che conferma concretamente un'attenzione da parte della città più importante del mondo rispetto ai nostri stili di vita e a ciò che li rappresenta. Un'attenzione che si traduce da una parte in business, dall’altra in stimolo creativo verso le nostre imprese e le nostre idee. In questi mesi i baluardi di tale riscatto (ripetiamolo: nonostante tutto) sono tre: il primo è Eataly, il supermercato delle qualità enogastronomiche italiane che ha aperto a Madison Square uno store da 5.000 mq e che sta modificando la percezione rispetto al cibo dei più attenti ceti manhattaniani; il secondo è la Triennale di Milano, che sta per aprire un grande e attrezzatissimo spazio proprio di fronte al MoMA su uno dei marciapiedi culturalmente più significativi del mondo; il terzo è la Fiat che, portando negli States 43 piovono commenti la 500 - in vendita da Natale -, spruzzerà mezzo Nordamerica di glamourissimo italian way of life. Industria, design, cultura, enogastronomia, la forza civile dell’asse Milano-Torino: quando si hanno buone idee, si mette a reddito un immaginario unico al mondo e si risponde a logiche di qualità, anche conquistare i mercati più difficili del mondo diventa fattibile. Tagli o non tagli. (m. t.)

 approfondimenti 44 martin gioca di punta 46 cosa succede in croazia? pubblicità su Exibart? gracias [email protected] | 0552399766 48 three son meglio che one questo numero è stato realizzato grazie a... 50 spoleto al cubo

2000&Novecento Fullsteam  rubriche 24 Ore Cultura srl Galleria Marie-Laure Fleisch Agenzia Turismo FVG Gamec Bergamo 36 assoloshow { karthik pandian / ishmael randall weeks } Alberto Magrin Giacomo Guidi Amaci Guidi&Schoen 64 tornaconti { i contorni della ripresina } Antonio Colombo Macro Arsprima MAR Ravenna 65 essai { classico di leo } ArtForBusiness MarcoRossi contemp. Artissima Maxxi Astuni 66 arteatro { (contro)tendenza kinkaleri } Monica Marioni Civita Servizi Motelsalieri Civita Tre Venezie 67 infumo { separati in casa } Omar Galliani Comune di Milano Palazzo Ducale Genova Comunicare Organizzando 68 libri { cronaca di una morte annunciata } ComuniCare srl Provincia di Bolzano Dena Foundation Romaeuropa 70 design { a me gli occhiali please } Downing Street srl Studio Pesci Ellebi Galleria d'Arte The Gallery Apart 71 talenthunter { richard sympson } Felipe Caciolo Tusciaelecta FerraraArte Università di Ferrara 78 hostravistoxte { sentirsi diversi } Fond. A. Pomodoro Untitled Association Fond. I. Seràgnoli Villa Romana

36assoloshow a cura di marianna agliottone

KARTHIK Nato a Los Angeles nel 1981, è in mostra alla Midway Contemporary Art di Minneapolis fino al 6 novembre. PANDIAN Dice di sé...

In the Midwest of the United States, where I have been conducting my current research, the relationship between the ancient and modern architecture co- habits the region. The iconic glass and steel Chicago skyscrapers that thrust themselves into the heavens are the inheritors of an architectural impulse “to rise” and are more strongly articulated then the Native American earthen mounds that dot the landscape around St. Louis.

The largest of these mounds with its perfect alignment with the cardinal direc- tions still serves both as a massive stage from which tourists and locals watch the sun rise and set and also as a kind of “one-way mirror” for our persistent solar unconscious.

Over the last year, I have been making pilgrimage to this site to film the sunrise and sunset from the apex of the mound as well as to record the sounds of its ongoing archaeological excavation. The horizon - the framework of understan- ding from which we both build into the sky and dig into the earth - thus serves as the starting point for my excavation of this solar unconscious.

Nel Midwest degli Stati Uniti, dove si è svolta la mia ricerca artistica più re- cente, l’architettura del passato e quella del presente convivono nello stesso Darkroom territorio. Gli emblematici grattacieli di Chicago in acciaio e vetro che si staglia- 2009 - installation detail: still from the film Icarus-Wet particolare dell’installazione: no contro il cielo sono eredi di quell’impulso architettonico “verso l’alto” e sono still tratto dal film Icarus-Wet - courtesy Richard Telles Fine Art, Los Angeles - photo molto più articolati dei tumuli di terra dei nativi americani che punteggiano il

[ Fredrik Nilsen paesaggio intorno a St. Louis. Darkroom Il più grande di questi tumuli, che è allineato in maniera perfetta con i quattro

2009 - installation view veduta dell’installazione - courtesy Richard Telles Fine Art, punti cardinali, è utilizzabile ancora oggi sia come un enorme palco da cui i Los Angeles - photo Fredrik Nilsen turisti e i locali guardano il sole sorgere e tramontare, sia come una sorta di [ “specchio unidirezionale” per il nostro persistente inconscio solare. Broken Sun III 2010 - ink on Fabriano paper inchiostro su carta Fabriano - cm 50x50 - courtesy Durante quest’ultimo anno sono stato in pellegrinaggio in quel sito, sia per Richard Telles Fine Art, Los Angeles - photo Fredrik Nilsen filmare l’alba e il tramonto dalla sommità della collinetta, sia per registrare i suoni degli scavi archeologici in corso. L’orizzonte - lo schema mentale per cui costruiamo in cielo e scaviamo nella terra - funge così da punto di partenza per il mio scavo dell’inconscio solare. assoloshow 37 a cura di marianna agliottone ISHMAEL RANDALL Nato a Cusco nel 1976, è in mostra alla Federica Schiavo Gallery di Roma fino al 13 novembre. Dice di sé... WEEKS

Il mio lavoro si basa sull’alterazione di materiali trovati e riciclati e di detriti ambien- tali, come lattine vuote, libri, stampe, biciclette, parti di barche e frammenti edili. Le mie installazioni site specific, le sculture e le opere su carta riutilizzano umili oggetti e indagano questioni concernenti l’urbanizzazione, lo sviluppo, il viaggio, la mobilità e lo scambio in un mondo globalizzato. The foundation of my work is the alteration of found and recycled materials and environmental debris, including empty tins, books and printed matter, bicycles, Spesso le mie sculture assumono la forma di mezzi di trasporto, come carretti, boat parts, and building construction fragments, repurposing humble objects to gru, carrozze, cocchi. Creando lavori che assumono la forma visiva di oggetti fun- create site-specific installations, sculptures, and works on paper that probe issues zionali nel momento stesso in cui li privo della loro produttività, cerco di affrontare of urbanization, development, travel, mobility, and exchange in a globalized world. le nozioni di lavoro e utilità. Cerco inoltre di catturare le forze materiche scultoree degli oggetti abbandonati, dei rifiuti e dei detriti. My sculptures often take the form of conveyances, such as carts, cranes, car- riages, chariots. By creating works that take the visual form of functional objects Per la mia recente installazione site specific al MoMA PS1, ho costruito un ambien- while stripping them of their productivity, I try to address notions of labor and utility. te che ricorda il mio studio, al centro del quale c’è un tavolo da disegno circondato Further, my use of abandoned objects, refuse, and detritus as sculptural material da impalcature d’ogni sorta. L’installazione è focalizzata sui processi di creazione e forces. trasformazione nel corso del tempo ed è stata realizzata con: arretrati dell’“Archi- tectural Digest” datati dagli anni ‘70 a oggi; libri dell’epoca di Roosevelt che riguar- For the recent site-specific installation at MoMA PS1, I have constructed an en- dano la linea politica seguita dal Congresso verso i parchi nazionali e i monumenti, vironment reminiscent of my studio space, the centerpiece of which is a drafting intagliati in maniera da sembrare formazioni topografiche; mattoni fatti di poltiglia table surrounded by scaffolding of sorts. Incorporating back issues of “Architec- di carta del “New York Times”; immagini dell’urbanistica precolombiana e dell’archi- tural Digest” dating from the 1970s to the present, carved topographical forma- tettura utopica di Buckminster Fuller e Carlos Raúl Villanueva. tions made out of books from the Roosevelt-era outlining U.S. Congressional policy towards national parks and monuments, bricks made of pulped New York Times newsprint, and images of both Pre-Colombian urban planning and the utopian ar- chitecture of Buckminster Fuller and Carlos Raúl Villanueva, the installation focuses on the processes of creation and transformation over time.

Huacales 2010 - mixed media materiali vari - dimensions variable dimensioni variabili

[ courtesy Jumex collection, Ecatepec - photo José Carlos Martinat Untitled For Now

2010 - site specific installation at PS1 installazione site specific al PS1 dimensions variable dimensioni variabili courtesy l’artista & Eleven Rivington Gallery, New York [

Untitled For Now 2010 - installation detail particolare dell’installazione 38trailers

STOP AI PRIVILEGI Tra gli effetti collaterali della crisi economica si respirano negli States una diffusa advartising voglia di trasparenza e un’attenzione puntuale verso la gestione economica delle istituzioni culturali, che faticosamente cercano di risalire la china. A finire nell’occhio di raffaele bifulco del ciclone sono stavolta le spese sostenute per le abitazioni di direttori e figure dirigenziali. Ellen V. Futter, presidente dell’American Museum of Natural History,

“Io penso che per loro [Pasta Garofalo] sigolo alfredo di cura a rassegna stampa internazionale abita un lussuoso appartamento del valore di 5 milioni di dollari, mentre l’alloggio sia una maniera molto elegante per s di Thomas P. Campbell, direttore del Metropolitan, ne vale 4. Meglio di tutti va a avere un ritorno d’immagine, che Glenn D. Lowry del MoMA, la cui magione vale 6 milioni. L’uso di queste proprietà immobiliari dei musei è concesso a sembra più indiretto [...] e che a me titolo gratuito ma soprattutto libero da qualsiasi imposta. A fare eccezione il J. Paul Getty, che considera l’alloggio dei consumatore fa molto piacere”. In dirigenti come reddito imponibile. Il New York Times tra le righe invoca un maggior controllo sulla gestione delle proprietà tempi di tagli ai fondi per il cinema immobiliari dei musei, che già godono di un regime fiscale particolarmente agevolato. italiano, Valeria Golino strizza l’occhio Chi: Kevin Flynn e Stephanie Strom ai privati per il sostegno alle opere Dove: New Yorkz Times filmiche, assumendo tuttavia anche Quando: 9 agosto il punto di vista del consumatore. Il motivo è l’esordio alla regia dell’attrice LA CINA E LA SINDROME DA VIA GLUCK di origini campane che, con la sua Quel che non ti aspetti: il direttore dell’amministrazione statale cinese dei beni culturali, Shan Jixiang, critica il frenetico opera prima Armandino e il Madre, sviluppo urbanistico che sta cambiando il volto delle principali città del Paese del Dragone. Centri storici distrutti, aggiunge il terzo capitolo alla serie quartieri rasi al suolo, l’architettura tradizionale è spazzata via per lasciar spazio ai nuovi palazzi e grattacieli della di cortometraggi Garofalo firma il globalizzazione, simboli del boom economico ma anche della perdita di una parte importante dell’identità nazionale. A Cinema, format audiovisivo con cui preoccupare Shan è anche lo spreco di risorse, convinto che quest’ansia edificatoria produca strutture di cattiva qualità Pasta Garofalo promuove l’immagine e antieconomiche, dalla prospettiva di vita limitata a qualche decennio. Il paesaggio urbano secolare cede il passo al aziendale. Il cinema da alcuni anni è un nuovo consumismo architettonico omologante. asset strategico nella comunicazione Chi: Tania Branigan dell’antico pastificio di Gragnano, Dove: Guardian esattamente da quando, prima col Quando: 4 agosto decreto Urbani (2004) e poi con il testo approvato dal Parlamento Europeo PICCOLO È BELLO (2006), è autorizzata la presenza Le chiamano jutaku kyosho e sono tipiche microhouse giapponesi. Nel Paese del Sol Levante un fenomeno conosciuto di prodotti a scopo promozionale e oggi una tradizione che si rinnova grazie a nuove idee e tecnologie. L’architetto di Tokio Yasuhiro Yamashita è tra i al cinema e in televisione. Garofalo più celebri nuovi interpreti di questa tecnica costruttiva. Risparmio di spazio grazie all’eliminazione di androni, corridoi, ha realizzato, nel giro di pochi anni, pareti interne e armadi, uso attento dell’illuminazione e di escamotage visivi per amplificare gli spazi. Ma la vera novità operazioni di product placement importanti, sostenendo diversi film, da Solo strategica è di rendere accessibile il massimo del lusso, seppur miniaturizzato. La vera scommessa non è solo quella un padre di Luca Lucini a Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, fino a Colpo di risparmiare spazio favorendo la concentrazione, ma di riuscire dimostrare come la qualità della vita non si misura in d’Occhio di Sergio Rubini. Inoltre, Garofalo ha superato il concetto di semplice metri quadri. Come? Ad esempio inventando abitazioni simili a una lanterna di carta o sperimentando nuove forme di posizionamento del prodotto, iniziando a produrre direttamente, prima percezione attraverso pareti dinamiche e aperture flessibili. insieme a Fox L’Alchimia del Gusto di Edo Tagliavini e poi Questione di gusti Chi: Lucy Craft di Pappi Corsicato. Adesso, supportati da Buena Onda, la neonata casa di Dove: NPR - National Public Radio produzione della coppia Golino-Scamarcio e Viola Prestieri, raccontano una Quando: 3 agosto storia di passione, amore, tormento e lieto fine in puro stile napoletano, ma con un sapore contemporaneo dato dal Museo Madre, nel ruolo di luogo GIÙ LE MANI DALLE PUBBLICHE COLLEZIONI galeotto in cui si svolge la narrazione, e le opere d’arte di Baselitz, Paladino, Uno degli effetti più negativi della recente crisi è stato quello di consentire la possibilità di cedere beni da parte di Clemente, Rovner, Gordon, Cattelan, Kapoor, Horn, Hirst, Kounellis, Neshat musei e pubbliche collezioni per rimettere in sesto i bilanci. Fino a qualche anno fa vendere pezzi dalle collezioni non era tra le quali Armandino scorribanda liberamente. Iaia Forte, bravissima, è il possibile e a buon diritto: sono infatti troppi i rischi di cedere alle mode, di scoraggiare i donatori potenziali o anche solo caso di dire che fa da guardia alla riuscita della recitazione generale, elevando di imbarcarsi in qualche progetto fallimentare. La conservazione e la preservazione dei beni per le generazioni future la caratura dei tre bravi protagonisti esordienti (Nikolic, Garrel, Di Gennaro). dovrebbe essere una mission insindacabile. In Inghilterra, a partire dagli anni ’80, le organizzazioni culturali sono state L’idea è di PesceRosso, agenzia di comunicazione non convenzionale guidata incoraggiate ad agire con spirito imprenditoriale e le loro funzioni sono state messe in discussione, declinate in ambiti da Benedetto Condreas, partner di Pasta Garofalo ormai da tre anni, con non propri come quello dell’inclusione sociale. Derive pericolose che negli Usa sono state stoppate vietando l’uso dei cui ha sviluppato un progetto di comunicazione di brand entertainment molto fondi raccolti con la vendita delle collezioni per coprire spese di investimento (ad esempio per costruire un ristorante interessante legato al cinema. Il corto ha avuto una trasmissione abbastanza o assumere nuovo personale). Le collezioni tengano le porte aperte al pubblico, ma le chiudano in faccia a chi vuol ampia, essendo stato proiettato fino ad ora in diversi cinema nazionali e in tv vendersele. su La7 ed è stato portato al New York City International Film Festival, al Festival Chi: Tiffany Jenkins di Locarno, al Festival Internazionale I’ve Seen Films, al Festival di Montecatini Dove: Spiked Magazine e all’Ischia Film Festival. Buono il buzz sui social, prevalentemente Facebook. Quando: 22 luglio

antonio martino roma Quando hai cominciato a collezionare e qual è stato il tuo primo acquisto? un’opera o un artista me la fa aliena- Gradualmente, dal 1990. Il mio primo orgasmo nell’appendere un quadro alla parete l’ho re, per sognare di aspettarne una provato con una carta intelata di Alighiero Boetti dal titolo Preistoria Primitiva. nuova, da appendere e possedere.

Da quanti pezzi è composta la tua collezione? Dove andrà o a chi finirà la tua rac- Non lo so, non li ho mai contati, ma sicuramente in numero più che sufficiente per quelle colta? che sono le mie disponibilità ed esigenze. Poi quello che conta non è il numero né le di- Non ci voglio pensare... Il collezionista mensioni, bensì la qualità. sfrutta l’immortalità dell’arte e degli artisti per guadagnarsi e meritarsi la Quali generi prediligi? propria... Comunque spero di sensibi- Pittura e disegni, installazioni dinamiche - cioè dotate di movimento e quindi vive e vitali, lizzare sempre di più la mia adorata animate -, poi pochi video e poi fotografia. Non nascondo ultimamente un personale netto figlia Valentina. calo d’interesse per quest’ultima, che comunque è sufficientemente presente nella mia collezione. Pensi che la crisi economica sia stata in un certo senso salutare Arte italiana o internazionale? per il mercato dell’arte? Assolutamente entrambe, in maniera non premeditata ma casuale. La crisi economica ha rallentato le forti speculazioni e favorito la qualità Quali sono gli artisti maggiormente rappresentati nella tua collezione? e lo spessore culturale, che in arte Luigi Ontani, Carla Accardi, Stefano Arienti, Mario Airò, Donato Piccolo, Andres Serrano, contemporanea, e non solo, paga Nicolas Hlobo, Diango Hernández… sempre in maniera imperturbabile. a cura di francesca mila nemni

sti collezioni L’ultimo nome entrato in collezione? Che riscontro sta avendo il tuo progetto www.collezionistidiartecontemporanea.it? Per incoraggiare i giovanissimi, le ultime acquisizioni sono state contemporaneamente del Il sito nasce poco dopo il successo del gruppo su Facebook, che attualmente conta più venticinquenne Alberto Scodro e del ventiduenne Andrea Barzaghi. di 2.000 iscritti. Concettualmente dinamica e attualissima e molto penetrante, questa modalità di diffusione e trasmissione non commerciale è gestita in maniera amatoriale Ti poni anche come committente? ma selettiva, con serietà e qualità e profonda conoscenza della materia, senza invasioni di Committente per alcuni interventi in casa site specific: di Richard Woods con il legno e di campo, ma sempre e soltanto dal punto di vista del collezionista. Francesco Simeti e Alice Schivardi con la carta da parati.

Vendi spesso pezzi della tua collezione? identikit Ogni tanto. Perché coerentemente rientra nel mio modo di collezionare e di vivere l’arte, Nome e cognome: Antonio Martino guidato esclusivamente dalla passione, dalla curiosità e dalla voglia di possesso irrequieta Luogo e data di nascita: Roma, 29 maggio 1958 della bellezza, e certo pure dalle mie possibilità. Sono un passionale e non un freddo accu- Formazione: laurea in medicina mulatore, e quindi il calo di tensione determinato da diminuzione d’interesse e feeling verso Stato civile: divorziato, una figlia

42inteoria a cura di christian caliandro

L’arte moderna SCONOSCIUTA degli AMERICANS (o del Carnevale) Si può parlare di Carnevale percorrendone la vicenda storica a partire dal paganesimo, attraverso l’epoca romana, per poi seguirne l’espandersi via nave verso il Sud America e il suo ricomporsi come grande opera performativa collettiva? Questo breve saggio ci prova...

 Usando ‘carrus navalis’ (‘carro del Carnevale del Nuovo Mondo ha tra- poraneo, credo che il Carnevale di molte delle ex-colonie portoghesi del za cinestetica - in cui la dicotomia mare’) in alternativa a ‘carnem leva- sformato la nave da simbolo in ar- Trinidad costituisca un punto d’incon- continente africano. mente/corpo propria del pensiero re’ (‘addio alla carne’) come radice tefatto culturale. Eppure, esso deve tro unico in cui trovare la via per una Storicamente, il Carnevale moderno filosofico occidentale viene di fatto etimologica della parola ‘carnevale’, ancora essere percepito e teorizzato teoria del Carnevale moderno. comprende i carnevali dell’Africa e annullata - e la presa sinestetica che propongo l’Oceano Atlantico e le navi come un campo di studio. Troppo Dove esattamente questo Carnevale delle Americhe che mettono in sce- unisce tutti i sensi (insieme al sesto, degli schiavi come etimitologia1 del spesso gli studiosi del Carnevale si ri- moderno rientra nella linea genealo- na la modernità attraverso una (ri-) quello della possessione spirituale). Carnevale moderno nato dal traffi- feriscono a una visione obsoleta, de- gica di quello europeo, ed entra in appropriazione, o ri-possessione, del- Così come la modernità occidentale co transatlantico. Sebbene ci siano rivata dal Rabelais di Michail Bachtin: contatto con la modernità occidenta- la percezione in opposizione alla mo- si è radicata nel Nuovo Mondo e ha indicazioni storiche che il Carnevale dernità occidentale, che ha operato dato origine ai movimenti artistici, del Nuovo Mondo, soprattutto quello una sospensione della percezione: talvolta percepiti e definiti erronea- delle Americhe, sia nato proprio nel Se il Carnevale si è ritirato dall’Europa il vero processo che ha reso possi- mente come modernismi alternativi, mare, sulle navi schiaviste, piuttosto come massima celebrazione popolare bile la colonizzazione europea. Così, e così come le ri-possessioni della che nelle piantagioni della terraferma mentre l’esperienza della modernità percezione hanno caratterizzato que- - come peraltro è suggerito dal ritua- durante l’Illuminismo, esso è riemerso occidentale è basata sulla sospensio- sta stessa modernità in vari punti del le dell’attraversamento dell’Equatore ne della percezione in arte secondo suo sviluppo attraverso i vari ritorni e da altre istanze performative - la in Africa e nelle Americhe come una Crary, e sulla sospensione della de- del represso (la cui genealogia, dal revisione dell’etimologia e della mito- stinazione sociale dell’arte secondo Dada al Surrealismo a Fluxus, è stata logia tradizionali ha come scopo prin- forma d’arte moderna Jacques Rancière6, l’esperienza della concettualizzata come performance cipale quello di seguire il movimento modernità nel Carnevale del Nuovo art), possiamo immaginare il Carne- del Carnevale dall’Europa medievale Mondo è fondata sulla ri-possessione vale come l’arte moderna sconosciu- all’Africa e all’America coloniali e come lo stesso Bachtin avrebbe rico- le? Se il Carnevale si è ritirato dall’Eu- della percezione in arte e sulla ri-pos- ta delle Americhe.  post-coloniali (e ritorno), attraverso nosciuto, non può essere applicata al ropa come massima celebrazione po- sessione della destinazione comune la sua reinvenzione come arte mo- Carnevale del Nuovo Mondo, dal mo- polare durante l’Illuminismo e, come dell’arte, definendo possessione un derna e contemporanea. mento che il solo Carnevale Medieva- afferma Jonathan Crary, si è “disper- movimento che oscilla tra l’esperien- [claire tancons] La mia adozione di questa linea ge- le, e non quello Moderno, costituisce so in vari frammenti, forme margi- nealogica non persegue un fine vano la cornice storica del suo studio3. In nalizzate, sublimate e represse” a 1 L’etimitologia è definita dal linguista israeliano Ghil’ad Zuckermann come eti- di veridicità storica all’interno del Carnival (theory) After Bakhtin, la sua partire dal XIX secolo5, è riemerso mologia sincronica, l’etimologia del linguaggio così come esiste in un determi- territorio mitografico. Invece, ha lo prefazione alla prima e unica mono- in Africa e nelle Americhe come una nato punto del tempo, in opposizione all’etimologia diacronica, o l’etimologia del scopo di ri-posizionare il discorso sul grafia di performance studies dedi- forma d’arte moderna seguendo linguaggio o di una parola nella sua evoluzione attraverso il tempo. Carnevale nel contesto dell’“Atlantico cati al Carnevale di Trinidad (2004), secoli di colonizzazione e fertilizza- Cfr. www.abc.net.au/rn/arts/ling/stories/s1587501.htm. Nero”, le cui navi, per citare Paul Richard Schechner scrive: “Il Carne- zione inter-culturale. Nel XX secolo, 2 P. Gilroy, The Black Atlantic. Modernity and Double Consciousness, Harvard Gilroy, furono “mezzi viventi che con- vale di Trinidad è divenuto al tempo il Carnevale è stato più prominente University Press, Cambridge (Mass.) 1993, pp. 16-17. nettevano i diversi punti del mondo stesso un hub centripeto e una forza a Rio de Janeiro, Port-of-Spain, New 3 M. Bachtin, L’opera di Rabelais e la cultura popolare. Riso, carnevale e festa Atlantico”, “elementi mobili che rap- centrifuga per gli stili, le musiche e Orleans e Cape Town che a Colonia, nella tradizione medievale e rinascimentale, Einaudi, Torino 1979. presentavano gli spazi instabili tra i le maschere che attraversa le isole Venezia o Parigi. E Carnevali in stile- 4 R. Schechner, Carnival (Theory) After Bakhtin, in Milla Cozart Riggio (ed.), luoghi fissi che connettevano”. Esse di Trinidad e Tobago per irradiarsi Trinidad hanno piantato forti radici a Carnival. Culture in Action – The Trinidad Experience, Routledge, New York- erano, più che “incarnazioni astratte all’esterno, verso il mondo interno. Londra (Notting Hill Carnival), Bro- London 2004, p. 4. del commercio triangolare”, “stru- Questo tipo di complessità mette in oklyn (Labor Day Parade) e Toronto 5 J. Crary, Suspensions of Perception. Attention, Spectacle and Modern Cul- menti per condurre il dissenso politi- discussione la teoria bachtiniana”4. (Caribana), attraverso un processo ture, The MIT Press, Cambridge (Mass.)-London 1999, p. 236. Cit. in Peter co e potenzialmente un modo distinto Come Schechner, e a dispetto della di retro-colonizzazione aiutato dal- Stallybrass & Allon White, The Politics and Poetics of Transgression, Cornell di produzione culturale”2. supremazia acquisita dal Carnevale le migrazioni post-coloniali, mentre University Press, Ithaca (NY) 1986, p. 178. In maniera del tutto appropriata, il brasiliano nell’immaginario contem- il modello brasiliano è de rigueur in 6 J. Rancière, Le Spectateur émancipé, La Fabrique, Paris 2008. inteoria 43 a cura di christian caliandro

Piovono commenti I commenti - spesso anonimi - in calce alle notizie di Exibart? La prima lettura mattutina (e non solo) per migliaia di persone interessate al mondo dell’arte. Un modello che presenta dei meccanismi simili in modo preoccupante alla modalità delle assemblee degli anni ‘70: tutti pensano di poter dire la loro in maniera democratica, in realtà fanno solo casino...

Come si fa a parlare bene delle cose la prima cosa in assoluto che vado a chio del ciclone, per rimanerci fino Qualunque cosa, pur di evitare accu- tutto e costringendovi a prenderne che tutti si aspettano che tu ne parli guardare. E lo faccio più di una volta alla puntata successiva. Anzi, qui ratamente la realtà, l’analisi seria, lo atto. Avete capito?)!”. bene? Mi metto a ridire quello che al giorno. si può già rintracciare una prima studio attento e disincantato. Ancora più interessante è il fatto che dicono già tutti? Neanche se m’am- C’è di sicuro una componente preoc- regola: normalmente gli articoli più Dicevamo della deriva. Se vi fermate queste affermazioni letterali vengano mazzi. E poi ragioniamo: ma se già lo cupante di voyeurismo in questa pra- importanti non hanno quasi nessun a osservare un momento la “lista” espresse in forma anonima. Fatto dicono tutti, che me lo chiedi a fare tica, che però so di condividere con commento, mentre quelli meno ri- in fondo all’articolo (preferibilmen- che personalmente non trovo per a me? Se me lo chiedi a me - m’è alcune migliaia di lettori. Ma da un levanti ne hanno una caterva. E, da te una di quelle lunghe, tra i 20 e nulla contraddittorio: o meglio, la disgraziatamente capitato di pensare po’ di tempo c’è anche qualcos’altro. questa regola, discende direttamen- i 40 commenti), noterete che a un contraddizione e l’ambiguità insite nel ogni volta che dava il tema - è perché È un aspetto da sempre presente te la seconda: gli articoli significativi certo punto l’analisi (per quanto roz- rapporto tra dichiarazione identitaria evidentemente vuoi un’opinione per- nello sviluppo dei commenti, ma che e non-commentati trattano di solito za) dell’argomento sfuma e lascia il e anonimato non solo sono perfetta- sonale. E io gliel’ho data. ultimamente si è fatto molto più evi- di cose significative, che hanno a che posto alle affermazioni perentorie, al mente ammissibili, ma sono conna- dente e, per certi versi, illuminante. fare con la realtà e con la nostra pro-e-contro, all’accusa e alla legitti- turate allo spirito di questo tempo, in Antonio Pennacchi I commenti, infatti, partono quasi vita, mentre quelli iper-commentati mazione (aprioristiche, ovviamente, cui all’elisione continua del Sé corri- Il Fasciocomunista (2003) sempre - ma, è bene sottolinearlo fin trattano generalmente, o quantome- entrambe). Questa polarizzazione è sponde un desiderio smodato e natu- da subito, non sempre - dall’oggetto ralmente etero-diretto di esposizione-  Exibart è per molte ragioni un pun- in discussione, dalla notizia o dall’opi- esibizione. to di osservazione privilegiato, un’iso- nione, e poi... deviano, e sembrano Ci sono articoli degni di nota che Per cui, una volta stabilite le neces- la felice e indipendente nel panorama andare alla deriva. Fateci caso anche sarie distanze e differenze, è possi- desertificato del giornalismo italiano voi. vengono bellamente ignorati dal bile davvero iniziare a riconoscere (specializzato e “generalista”). Non Ho aspettato un bel po’ prima di scri- un’analogia (preoccupante?) con i so se ve ne siete accorti, ma qui vere questo articolo, perché volevo tornado, e altri piuttosto trascurabili tardi anni ‘60 e soprattutto con gli possiamo parlare praticamente di essere innanzitutto sufficientemente anni ‘70. Il processo che regola i qualsiasi cosa ci passi per la testa, sicuro del fenomeno prima di rivol- che entrano inspiegabilmente commenti di Exibart - e di qualunque affrontare qualsiasi argomento e da gere lo sguardo dal mondo esterno altro medium informativo 2.0 - sem- qualsiasi punto di vista, il che, di que- a quello interno della rivista (ma qui nell’occhio del ciclone bra infatti essere analogo a quello sti tempi, non è affatto poco. la linea di confine tra realismo e in- che regolava la mitica “assemblea” Perciò, non è forse peregrino pro- trospezione tende a farsi confusa e (è significativo in proposito come sia vare ad analizzare quel fenomeno sfumata...). Questa sicurezza non no lambiscono, le beghe e le “baruffe un’illusione. Non solo non ha nulla a tornato prepotentemente in auge il misterioso e affascinante che sono è venuta - e già qui rilevo un ottimo chiozzotte” del micromondo dell’ar- che fare con la discussione o il dia- polveroso termine “dibattito”...). L’illu- i commenti agli articoli che vengono spunto per i commenti - ma l’articolo te, meglio se quello (micro-micro) logo, ma neanche con il monologo. sione è che tutti possano esprimere pubblicati sul sito di Exibart. Soprat- ho iniziato a scriverlo lo stesso. italiano. Piccole guerre di posizione, Questi statement sono piuttosto si- la propria opinione e discutere demo- tutto perché sembrano riprodurre in Dunque, il fenomeno. Questa de- scaramucce finte, schioppettate da mili a “sassi” (o sanpietrini che dir si craticamente (“presa della parola”), scala altri fenomeni più ampi, com- riva è qualcosa che non si verifica niente. Tutto nella migliore tradizione voglia) lanciati nel corso di una mani- a un livello paritario e antiautoritario. plessi e difficili da cogliere. Occorre a ogni pie’ sospinto. Ci sono infatti nazionale: ignorare i problemi serissi- festazione d’antan. Il sasso equivale Il risultato è, però, un casino infer- partire da una confessione persona- articoli assolutamente degni di nota mi e prioritari per concentrarsi sulle a un messaggio categorico e speran- nale.  le: da quando leggo e scrivo per que- che vengono bellamente ignorati dal questioni più astratte, sulle dichia- zoso, del tipo: “Io sono qui, adesso”. sta testata, i commenti in calce alle tornado, e altri piuttosto trascurabili razioni d’intenti, sui sentimentalismi Meglio ancora: “Io esisto, qui e ades- news e ai pezzi più stuzzicanti sono che entrano inspiegabilmente nell’oc- deviati e sui trionfalismi ingiustificati. so (e ve lo scrivo, dicendo la mia su [christian caliandro] 44approfondimenti

gioca di punta Punta come Punta della Dogana, l’importantissimo spazio (forse oggi il più bel centro d’arte contemporanea d’Italia, assieme al Maxxi) che col più classico Palazzo Grassi costituisce l’offerta della François Pinault Foundation, di cui Martin Bethenod è amministratore delegato dallo scorso giugno...

 Com’è nato il suo incarico? Che che avrebbe dovuto investire in tore di prestigio come quello che gono, e l’impegno di un’istituzione to, inserendo la nostra identità in un tipo di rapporto esisteva con Pi- patria? è stato chiamato a dirigere, oggi, culturale legata alla contemporaneità dialogo alla pari con il mondo e le sue nault? Se da una parte è vero che l’apertura in una città d’arte come Venezia, non può ritenersi completo se non dinamiche. La mia storia professio- La proposta di assumere l’incarico nel 2006 di Palazzo Grassi da parte con la tipologia di pubblico che ha in una logica di investimento verso i nale mi ha visto operare all’interno di di amministratore delegato di Palaz- di François Pinault è stata vissuta la città? pubblici di domani. istituzioni museali e come manager zo Grassi con compiti di direzione di in Francia come un’occasione man- Aprire la collezione alla diversità dei in ambito culturale. Quello che farò Palazzo Grassi e del centro d’arte cata, è anche vero che oggi esiste punti di vista e aprire l’istituzione alla Senza dubbio ci sono stati degli qui sarà mettere a disposizione la du- contemporanea di Punta della Do- una sorta di abitudine, che aumenta diversità dei pubblici: questo, se vo- errori, fino ad oggi, nel governo di plicità delle mie competenze al servi- gana - François Pinault Foundation è di anno in anno, a grandi operazio- gliamo, è il cuore della responsabilità Palazzo Grassi. Quali sono quelli zio del progetto. arrivata in aprile. Conoscevo un po’ ni culturali che valicano le frontiere. del mio incarico. Credo che Venezia che intende correggere fin da su- Pinault per averlo più volte incontra- Non è infrequente assistere in Fran- non abbia una tipologia unica di pub- bito? Pinault è stato accolto a Venezia to nel corso degli anni nelle diverse Le lascio formulare come un nuovo doge. Come colui occasioni derivanti dai miei incarichi, il giudizio, ma non che doveva rilanciare una città al Ministero della Cultura prima e posso proseguire su che è internazionale solo duran- alla Fiac poi, e i nostri rapporti sono Aprire la collezione alla diversità dei punti questo ragionamento. te le Biennali. E invece, una volta sempre stati limitati all’ambito di la- di vista e aprire l’istituzione alla diversità dei Senz’altro non sono aperto il museo, ha dichiarato la voro. La proposta di assumere la re- stato chiamato per sua intenzione di fare una mostra sponsabilità dei due luoghi espositivi pubblici: questo, se vogliamo, è il cuore della criticare il passato. ogni... due anni. Con lei questi rit- a Venezia, il legame con quella che Mi è stato chiesto di mi cambieranno? è oggi probabilmente la più grande responsabilità del mio incarico sviluppare un progetto Temo di dovere contraddire questa collezione d’arte contemporanea al ed è ciò che deve an- affermazione, perché non mi risul- mondo, mi è parsa naturalmente su- cora succedere quel ta che François Pinault abbia mai bito un’avvincente avventura profes- cia all’apertura di una fondazione blico, ma che sia la sommatoria di che a me interessa. Immaginare e dichiarato di voler fare una mostra sionale e personale, che implica un americana, o svizzera, o canadese, diverse tipologie. Venezia è una cit- costruire il futuro di questa istituzio- ogni due anni. Anzi. A me ha chiesto profondo cambiamento di vita. così come i francesi hanno visto negli tà studentesca importante, con due ne. proprio di riflettere sul ritmo da dare ultimi anni grandi aperture in luoghi grandi università, un’Accademia delle ai due luoghi - Palazzo Grassi e Pun- Ci ha pensato? Ha detto subito sì? lontani: all’estero, come il Louvre ad Belle Arti, oltre a una serie di istitu- Ha diretto una fiera d’arte (la ta della Dogana - in materia di pre- La riflessione c’è stata ma si è svolta Abu Dhabi, o anche solo fuori dalla zioni scolastiche di specialità. Esiste Fiac), ha lavorato presso il Mini- sentazione della collezione e di pro- piuttosto rapidamente: a maggio è capitale, come il recentissimo Centre poi la dimensione locale della città, stero della Cultura, è il direttore getti espositivi. Per i prossimi mesi stato dato l’annuncio e il primo di giu- Pompidou a Metz, in Lorena. con la popolazione residente, nel cen- artistico della prossima Nuit Blan- l’impegno è volto proprio a costruire gno ho assunto l’incarico a Palazzo tro storico ma anche in terraferma. che. Si considera più un direttore una programmazione che sappia ar- Grassi, stabilendomi a Venezia. Una Francia culturalmente meno Inoltre, Venezia è naturalmente an- di museo in senso stretto o pensa ticolare tra loro le diverse necessità sciovinista. Meno parigicentrica? che una piattaforma di visibilità inter- a sé come un manager culturale? dell’istituzione: da una parte la lunga Esistono ancora delle polemiche, Sì. Queste iniziative sono sempre nazionale e da questa sua capacità Un direttore di museo oggi deve an- durata necessaria a una vita artistica in Francia, per il grande investi- meno viste in una chiave strettamen- attrattiva originano flussi enormi di che essere un manager culturale e di profondità, funzionale a quel lavoro mento che un industriale francese te locale e nazionalista e si fa stra- turisti e di pubblico. Infine, Venezia è dietro a questa frase c’è tutta l’ur- di costruzione e formazione dei pub- ha fatto in Italia? Palazzo Grassi/ da invece l’idea che anche la cultura anche uno dei luoghi nel mondo dove genza dell’attualità. Abbiamo oggi il blici di domani e che è intimamente Punta della Dogana sono oggi visti oggi si giochi su una dimensione eu- con regolarità il pubblico più informa- dovere di costruire risposte nuove: legata alla natura di una collezione, oltralpe come grandi centri cul- ropea e internazionale. to ed esigente si ritrova. Dunque è se vogliamo che la cultura resti pro- funzione non solo della sensibilità turali francesi all’estero o come a tutte queste tipologie che Palazzo tagonista dobbiamo ragionare da del collezionista, ma anche del tem- i milioni sprecati di un francese Cosa significa gestire un conteni- Grassi e Punta della Dogana si rivol- protagonisti, partecipando al dibatti- po; dall’altra un’attività espositiva e approfondimenti 45

culturale a rotazione più rapida, che sere conquistati. Gli spazi si costru- attività, e certamente anche la Bien- del Palazzo per avvicinarlo alle sue so le istituzioni culturali permanen- permetta di offrire al visitatori pun- iscono. nale. Questa volontà di dialogo non esigenze? In particolare Palazzo ti: in Italia dal Castello di Rivoli, per ti di vista diversificati e che tenga riguarda soltanto l’ambito veneziano Grassi e Punta della Dogana si esempio, o all’estero, dalla Fonda- desta l’attenzione del pubblico. Mia A proposito di Biennale, quale ma il mondo artistico e culturale in doteranno di un team più stretta- zione Beyeler in Svizzera o dal Palais convinzione è che si debba prestare tipo di rapporto intende costruire Italia, con Milano, Torino, Roma, per mente curatoriale? La Fondazione de Tokyo, dal Plateau o dalla Maison attenzione a non cedere al fascino con questa grande istituzione? E citare solo le maggiori, senza dimen- Pinault pensa, insomma, anche a Rouge a Parigi... dell’effimero, della comunicazione, con le altre realtà? Ha già avuto ticare le grandi istituzioni internazio- un direttore artistico? della spettacolarizzazione dell’evento. colloqui con i musei, con le fonda- nali che sono gli interlocutori naturali Il principio di coinvolgimento di diffe- Per tradizione Palazzo Grassi ap- Bisogna ricordarsi che la profondità zioni (Bevilacqua, Querini, Vedova, di Palazzo Grassi. Oggi un’istituzione renti curatori su progetti diversi mi partiene a grandi capitani d’indu- di una proposta ha assolutamente bi- Cini...) e con il Guggenheim? Sa stria. Per vent’anni Gianni Agnelli, sogno di una durata adeguata. delinearci qualche linea guida in ora François Pinault. Come vive questo senso? Qualche progetto questa condizione particolare ri- Lei è al comando della macchina in probabile partenza? spetto a una normalità che vede da poche settimane. Cosa ha tro- Dal mio arrivo a Venezia mi sono su- Un direttore di museo oggi deve un dirigente come lei interagire vato, quali sono le prime impres- bito impegnato in questa direzione. essenzialmente con pubbliche am- sioni? Ciò che stiamo facendo ora è lavo- anche essere un manager culturale e ministrazioni? La grande soddisfazione è stata di rare alla costruzione di un metodo, dietro a questa frase c’è tutta l’urgenza Oggi le istituzioni pubbliche sono trovare, al mio arrivo, uno staff mol- base necessaria per una progettua- chiamate a muoversi quasi come to motivato e una “macchina” che lità reale e fattiva, e questo compor- dell’attualità istituzioni culturali private. La ne- funziona a pieno regime: da quando ta anzitutto la necessità di dialogare cessità di reperire fondi e risorse sono arrivato, in poche settimane personalmente con i protagonisti esterne aggiuntive ha fatto sì che il abbiamo avuto una grande quantità della vita culturale della città e del mondo della cultura si sia progres- di appuntamenti di alto livello, tutti territorio: istituzioni culturali, musei, sivamente avvicinato a quello delle aperti gratuitamente al pubblico. Tra fondazioni, che ho già tutti incontrato culturale non può essere un’isola, ma pare davvero un buon principio, in imprese. E il mondo dell’impresa sta questi, quattro conferenze per il ci- anche a più riprese, e a questi biso- la sua strategia di sviluppo deve pas- grado di assicurare una visione am- imparando a conoscere i numerosi clo L’Opera Parla, iniziativa realizzata gna aggiungere le università, i teatri, sare attraverso la costruzione di una pia e complessiva, punti di riferimen- benefici che derivano dall’accostarsi con il comitato scientifico di Punta gli istituti di cultura, come i nostri rete, estesa e capillare. to e osservazione sempre diversi. È a realtà tanto lontane dal cuore del della Dogana in collaborazione con gli amici armeni, che a Venezia realizza- la prassi seguita dalle Biennali, non a loro business. Si realizza, nelle realtà atenei veneziani Iuav e Ca’ Foscari e no un’eccellente programmazione di Ha intenzione di modificare lo staff caso, ma è anche molto diffusa pres- più avanzate, uno scambio non solo all’Accademia di Belle Arti, culminate economico, ma anche di culture. Un con l’incontro con Takashi Murakami, certo numero di fondazioni, nate in- che per la prima volta ha incontrato vece come emanazione di un deside- il pubblico in Europa. L’incontro con PALAZZO GRASSI. UN PO’ DI STORIA rio privato, si sono viste riconoscere Francesco Bonami, per il ciclo Storie una legittimità intellettuale e artisti- dell’Arte, il quinto di una serie inaugu- Neoclassica mole settecentesca, ultimo palazzone costruito in Laguna prima del crollo della Repubblica, ca pari a quella di musei nazionali. rata con Umberto Eco e altri ancora. Palazzo Grassi fu realizzato dall’omonima famiglia e completato negli anni ‘70 del XVIII secolo. Scompar- In Italia, ad esempio, la Fondazione In totale, oltre dieci appuntamenti in sa la famiglia Grassi, l’Ottocento vide passare di mano la magione tra varie famiglie e varie destinazioni Sandretto Re Rebaudengo a Torino meno di sei settimane, ognuno dei d’uso; all’inizio del Novecento la struttura progettata da Giorgio Massari era nelle mani degli industriali e la Fondazione Trussardi a Milano, quali ha registrato il “tutto esaurito” Stucky. Al 1949 risale la prima destinazione prettamente espositivo-culturale, con la creazione da parte all’estero lo Schaulager a München- in termini di disponibilità di posti. Sia- di una società privata della galassia del gruppo Snia Viscosa del Centro internazionale dell’Arte e del stein o la Fondation Cartier a Parigi: mo molto fieri. Costume. Il grande Pontus Hulten fu il direttore del Palazzo a partire dal 1983, quando tra queste mura il sono attori riconosciuti a livello in- Gruppo Fiat, su precisa volontà dell’avvocato Gianni Agnelli, decise di creare un centro culturale di livello ternazionale come protagonisti di un Quali margini di manovra ha in fun- internazionale (dopo un restauro affidato aGae Aulenti) che si distinse con le grandissime mostre dedica- percorso di crescita e sviluppo della zione del suo incarico? te alle civiltà antiche, ma anche a eventi come la mostra sul Futurismo che di fatto sdoganò il movimento. cultura contemporanea.  Secondo la mia esperienza, l’ampiez- Scomparso l’Avvocato, la Fiat decise di separarsi dal suo gioiello culturale in laguna e subentrò, nel 2005, za del raggio d’azione non è definita François Pinault. Il magnate francese proprietario di Gucci e di molto, molto altro cercava uno spazio [a cura di m. t.] aprioristicamente. Credo che all’inizio dove - oltre a proporre mostre temporanee - far ruotare la sua sterminata collezione. Il palazzo venne fatto di un percorso ciò che si affida sia ristrutturare al giapponese Tadao Ando che, nel 2009, mise la firma anche sul restauro di Punta della una responsabilità e che i margini en- Dogana, che assieme a Palazzo Grassi costituisce la seconda gamba della Fondazione Pinault a Venezia, tro cui muoversi, per dare contenuto oggi nelle mani di Martin Bethenod. link e risposte al mandato, debbano es- www.palazzograssi.it 46approfondimenti cosa succede in

croaziaUn Paese giovane. Un’economia che doveva fare faville, ma che è rimasta quella che era negli anni ‘90.? La Croazia tenta allora l’allungo con un museo. A Zagabria. Celebrato dall’Adriatico al Danubio come l’evento dell’anno. Exibart è andato sul posto e ne ha parlato con la direttrice...

tetiche logiche di autoaffermazione, produca oggi l’arte croata con le sue istituzioni museali. Lo proviamo a scoprire attraverso il parere della di- rettrice dell’Msu, Jadranka Pintaric. La scelta direttiva non si concentra soltanto sulla scena locale. Il Mu- seo nacque infatti nel 1954 come istituzione per promuovere l’arte contemporanea sia internazionale che croata. Così, nella collezione per-  I cultural studies ci indicano da brato dalla stampa nazionale come architetti croati. Yves Michaud, in L’arte allo stato manente Collection in Motion, metà tempo quanto sia pericoloso far pro- evento dell’anno. Si tratta di un mo- Ed è proprio dove il sedimentato non gassoso, sostiene ad esempio che delle opere appartengono ad artisti cedere un pensiero per categorie numentale e ponderoso progetto ar- ha ancora attecchito abitudini e ste- il principale ruolo dei grandi musei internazionali. oppositive, e come ad esempio i con- chitettonico, realizzato in stretta col- reotipi che si può più facilmente sco- nazionali sarebbe innanzitutto quello Ma l’attenzione per l’arte croata e cetti di ‘oriente’ e ‘occidente’ siano laborazione tra lo staff del museo e prire qualcosa di inedito e vigoroso di fungere da cassa di risonanza, dell’Est Europa, di cui l’Msu vanta solo ingannevoli parametri mentali Igor Franic, uno fra i più importanti nel mondo dell’arte. da spazio tautologico e “riflessivo”, una collezione unica, resta il fiore per semplificare l’interpretazione cul- un segmento urbano in cui vengono all’occhiello del complesso museale. turale. riverberate la potenza e la forza di Così, se fino al settembre scorso una In realtà, quando si parla di arte oc- IMPRESA FIUMANA un’identità nazionale. mostra è stata dedicata a Gilbert e cidentale od orientale si è costretti a Eppure sarebbe non un errore, ma George, e si è da qualche mese con- oscurare tutta una serie di differenze Se, giustamente, il nuovo museo di Zagabria ha preso il sopravven- senz’altro un approccio superficiale e cluso il festival teatrale europeo Eu- specifiche, contestuali e radicate nel- to nelle cronache culturali croate, non va dimenticato il ruolo che forse lievemente “occidentalizzante” rokaz 2010, ampio spazio è previsto la storia di un popolo, che non posso- nel sistema museale nazionale gioca l’MMSU - Muzej Moderne i no afferire a una macrodivisione così Suvremene Ujetnosti, ovverosia il Museo d’Arte Moderna e Con- generalista. Soprattutto, un approc- temporanea di Rijeka/Fiume. È attualmente diretto da Jerica Ziherl, cio di questo tipo facilita l’abbandono che ha ricevuto il testimone - in un passaggio non esattamente Nella collezione permanente, metà nel dimenticatoio di tutto ciò che a piano - da Branko Franceschi, storico direttore dell’istituzione dal questa divisione non corrisponde, 1995 al 2008 e protagonista del “nuovo corso” del museo stesso. delle opere appartengono ad artisti ovvero gli spazi “ribelli” che non si Tramontata l’ipotesi di un trasferimento nell’ex edificio che ospitava lasciano addomesticare dalle nostre lo zuccherificio, il museo per ora resta nella sede storica (a cui si è internazionali abitudini mentali. Può essere questo aggiunta un’“appendice”, il Mali salon). L’Mmsu organizza fra l’altro il caso dell’Europa dell’Est, uno spazio la BQ - Quadrilateral Biennale, che riunisce intorno a sé le forze ar- rappresentativo in primis di se stes- tistiche di Italia, Slovenia, Ungheria e naturalmente Croazia, e che quello che vorrebbe leggere un in- per mostre di celebri artisti dell’Est. so e della propria storia, carica di re- nel 2011 giungerà alla sua quarta edizione. Lo stesso museo ha vestimento così importante come la “Uno dei principali obiettivi”, spiega a centi e a volte dolorosi avvenimenti. inoltre organizzato la presenza forse più memorabile sinora della nuova apertura dell’Msu solo come Exbart Jadranka Pintaric, “è quello In questa direzione un evento impor- Croazia alla Biennale d’Arte di Venezia, quando nel 2007 la Fon- tentativo di affermare un’identità po- di mostrare in parallelo arte croata tante è sicuramente stato l’apertura dazione Querini Stampalia ha ospitato l’intervento di Ivana Franke. litica nazionale, quella croata, la cui e internazionale. Siamo orgogliosi di avvenuta lo scorso dicembre a Za- (m.e.g.) nascita è relativamente fresca. avere opere degli artisti che hanno gabria della nuova sede dell’Msu, il www.mmsu.hr Quello che invece vorremmo capire fatto la storia dell’arte contempora- museo d’arte contemporanea, cele- è cosa, indipendentemente da ipo- nea croata, come il gruppo EXAT51 approfondimenti 47

(di cui fanno parte Ivan Picelj, Alek- visibilità internazionale grazie a borse una prospettiva completa del panora- hanno sempre vissuto uno di fianco collaborazione continua, che si muo- sandar Srnec e Vjenceslav Richter) o di studio e residenze, com’è succes- ma artistico croato e dei suoi recenti all’altro, a volte incrociandosi, a volte va oltre i confini territoriali della Cro- i protoconcettuali Gorgona che lavo- so a David Maljkovic, Igor Grubic sviluppi, e avrà senz’altro un impatto scontrandosi tra loro. azia. La logica dell’arte risponde per rano con Josip Vaništa, Ivan Kožaric o Andreja Kuluncic. Ma quali arti- enorme sul percepito della cultura È sempre la direttrice a fornirci una fortuna a nozioni diverse rispetto a e Dimitrije Bašicevic Mangelos”. sti croati sono maggiormente legati croata nella scena internazionale. chiave di lettura: “Le nazioni dell’ex- quelle della politica, nozioni che non Significativa in questo senso anche la all’Msu? “Sanja Ivekovic [nella foto in Ed è importante ricordare che, piut- Jugoslavia differiscono per molti rispondono necessariamente a crite- recente mostra A Pair of Left Shoes - alto, l’installazione Women’s House, tosto che affermare la forza di una aspetti, ma in termini geopolitici e ri di differenziazione e autolegittima- Reality Check in Eastern Europe, che 1998-2002] è per esempio un’arti- nazione, la proposta del museo in- storici hanno molti punti in comune. zione. Rispecchiano piuttosto l’esi- voleva proporre un’istantanea della sta cresciuta con il nostro museo. Il tende assottigliare le distanze e le Questa concezione è presente nella genza di costituire matrici culturali situazione dell’arte nei Paesi dell’ex suo primo show ora viene presenta- differenze di universi culturali che nostra collezione permanente, dove comuni, tramite la promozione di un regime. “La mostra è stata organiz- si trovano opere provenienti dalla costante e costruttivo confronto.  zata in collaborazione con il Museo Slovenia, dalla Serbia e dalla Bosnia. tedesco di Bochum... Emergeva pa- Promuoverò e sosterrò sempre [greta travagliati] lesemente che gli artisti croati, così un’arte che cancelli la nozione di con- come tutti gli altri dell’Est Europa, La cultura e l’arte contemporanea non fine politico o ideologico. La cultura e devono far fronte a una serie di te- l’arte contemporanea non dovrebbe- link matiche tipiche dei periodi di transi- dovrebbero essere usate per separare un ro essere usate per separare un ‘noi’ MSU - Muzej Suvremene Umjetnosti zione, in linea con quanto descrivono “noi” da un “loro” da un ‘loro’”. Avenija Dubrovnik 17 - 10000 Zagreb i saggi del critico Boris Buden”. “Le L’obiettivo del museo diventa quindi +385 16052700 recenti evoluzioni politico-sociali”, quello di avviare una piattaforma di [email protected]; www.msu.hr prosegue la direttrice, “non impedi- scono però alle giovani generazioni di artisti di avere spiccata sensibilità to in quasi tutte le grandi istituzioni NUOVO A CHI?! per le tematiche di matrice storica e museali d’Europa. A coronare la sua allo stesso tempo di essere assoluta- carriera ci sarà una retrospettiva Zagabria ultima arrivata fra le capitali europee che si dotano mente all’avanguardia. Ultimamente personale al MoMA di New York nel d’un museo d’arte contemporanea? Nemmeno per sogno! sono infatti stati premiati molti lavori 2012. E menzionerei anche l’esposi- La fondazione dell’MSU - Muzej Suvremene Umjetnosti ri- nel campo della Media Art, penso zione ‘Bit international and new ten- sale in effetti al 1954 e l’edificio che allora lo ospitava era solo ai film di Simon Bogojevic Narath dencies’ che è stata presentata un nella città alta, ossia nella parte più antica di Zagabria. La e Ana Hušman”. Il museo presenta paio d’anni fa allo Zkm di Karlsruhe costruzione della nuova architettura inizia nel 2003 e il pro- infatti un’importante collezione di vi- in Germania. La mostra presenta- getto è affidato a Igor Franic, architetto croato classe 1963. deoarte croata iniziata già a partire va la nostra acclamata collezione di L’ispirazione dell’edificio è dichiaratamente funzionalista e la localizzazione strategica: collocato su un’ar- dagli anni ‘70, la più completa mai computer grafica dei pionieri dell’arte teria fondamentale del traffico zagrebese, proprio sull’ansa formata dalla Sava, è situato nella zona mo- proposta in un museo. concettuale croata”. derna della città ma a poca distanza dall’area storica (e quindi più turistica), che si trova dall’altro lato del E per quanto riguarda la formazione? La maggiore sensibilità generale fiume. La struttura dispone di un’ampia zona affacciata sul parco del lago poco distante, luogo d’elezione Attualmente ci sono quattro acca- verso l’arte contemporanea è dimo- per mostre en plein air. Quanto all’edificio vero e proprio, il pianterreno - com’è oramai prassi o quasi nei demie, che “producono” ogni anno strata anche dal recente sviluppo di musei - è adibito ai cosiddetti servizi: sale per workshop, biblioteca, teatro multimediale, museum shop, nuovi artisti: ci sono attualmente una rete di nuove gallerie, radicate ristorante e una project room. Sui tre livelli superiori si dispiega invece l’area espositiva, che - anche in ciò 1.500 artisti registrati nell’associa- soprattutto a Zagabria. Ma l’Msu è la seguendo la scia dell’attuale impostazione architettonico-museale - miscela in maniera facilmente rimodu- zione croata dei visual artists. Molti prima vera opportunità data al pubbli- labile la collezione permanente con le zone adibite a ospitare le temporary exhibition. (m.e.g.) di loro hanno raggiunto una notevole co croato e internazionale di valutare 48approfondimenti three son meglio che one Intervista doppia? Macchè, tripla. Eh sì, perché da quest’anno - e per le successive due edizioni - il romano FotoGrafia Festival si è dotato, oltre allo storico direttore Marco Delogu, di ben tre curatori “esterni”. I quali hanno partecipato a un bando in piena regola - e lo sottolineiamo, perché in Italia è cosa rara - e hanno presentato un progetto triennale. Ognuno con le proprie specificità: la “nostra” Valentina Tanni per Fotografia e Nuovi Media, Marc Prust per Fotografia ed Editoria, Paul Wombell per Fotografia e Arte contemporanea. A loro la parola, dunque...

 Com’è nata la tua nomina a co- far parte di un gruppo pop e immagi- con la comunità fotografica locale e discusso soprattutto i temi comuni cercato di costruire un percorso che curatore del festival? Come hai navo che il mio nome d’arte sarebbe nazionale, romana e italiana. La de- come il catalogo e la comunicazione metta lo spettatore in grado di fruire deciso di partecipare al bando? stato Paul Rome, così era destino cisione, a mio parere, è stata presa complessiva del festival. queste diversità nel modo migliore. Valentina Tanni: Il bando mi è sta- che un giorno lavorassi in questa proprio per queste ragioni: c’era la P.W.: Entrambe le modalità: abbia- M.P.: Lo spazio è stupefacente: ruvi- to segnalato da un collega e appena città. Ma adesso è troppo tardi per necessità di cambiare e di dar vita mo scambiato idee durante il nostro do, duro, difficile da gestire, ma con l’ho letto ho pensato che fosse una formare una band, così curo mostre a un festival più inclusivo, senza per- primo incontro formale a Roma, e molta personalità. L’intera area dà grande opportunità. Il rapporto tra di fotografia e a volte faccio il dj. dere la forza e i risultati delle edizioni proposto liberamente suggerimenti allo spettatore l’impressione di non la fotografia e i nuovi media è un precedenti. nei confronti di ognuno dei nostri pro- trovarsi a Roma ma in un’altra cit- argomento molto stimolante, che fa Un giudizio sulla formula che è sta- P.W.: Non è inusuale al giorno d’og- getti individuali. Da allora, ci siamo tà, e speriamo di rafforzare questa parte delle mie linee di ricerca già da ta scelta quest’anno. La modalità gi per un gruppo di curatori lavorare scambiati email, ma principalmente sensazione attraverso l’allestimen- qualche anno. Perciò, la possibilità di “a tre punte” ti è piaciuta? Come insieme nel contesto di un festival ci siamo concentrati sulle rispettive to che abbiamo creato insieme. La portare avanti questo studio anche l’hai letta? artistico. Ciò porta in dote i benefi- mostre. mia mostra è dunque il luogo in cui in modo “pratico” attraverso mostre V.T.: In generale, sono sempre favo- ci di differenti esperienze e saperi al si ritorna a casa. Ho cercato di ri- e incontri, e per di più all’interno di revole alle soluzioni collaborative, so- momento di costruire il programma; Raccontaci il rapporto che hai avu- creare un ambiente domestico, che un festival di fotografia, mi è parsa prattutto per quanto riguarda le ras- inoltre, può essere una sfida stimo- to e che stai avendo con gli spa- si inserisse a sua volta nello spazio preziosa. segne a cadenza periodica. Nella mia lante per il team del festival e anche zi espositivi che quest’anno sono grezzo del macello. Lo potremmo de- Marc Prust: Ho trovato il bando visione, la vocazione di questo tipo di per il pubblico. Nel caso di FotoGrafia a disposizione del festival. Come finire un loft in stile newyorchese. La per il posto di co-curatore in un sito manifestazioni dovrebbe essere la ri- Festival, crea una visione più ampia sarà allestita la tua sezione? Che pubblicazione ha a che fare essenzial- per fotografi documentaristi e gior- cerca, l’aggiornamento, una ricogni- delle possibilità all’interno del me- scelte hai compiuto? mente con la capacità di comprare nalisti (lightstalkers) e ho deciso di zione di quello che di più interessante dium fotografico. V.T.: L’ex Mattatoio è un luogo che un libro o una rivista, portarseli a partecipare. Dopo aver inviato la mia accade nel settore di riferimento. ha dimostrato di avere grandi poten- casa e leggerli al sicuro, circondati proposta, ho avuto una breve conver- Trovo che la fotografia stia vivendo C’è stata una reale interazione fra zialità per le attività culturali in questi dalle proprie cose. Dal momento che sazione telefonica con il comitato se- un momento particolarmente com- voi tre curatori? O si è lavorato ultimi anni. È una sede che non solo la mostra di quest’anno riguarda le lezionatore e sono stato scelto come plesso ed eccitante; il suo linguaggio del tutto in remoto? si presta in modo flessibile a ospitare opere inedite, ho ricreato l’emozione uno dei curatori del festival. continua a evolversi e ho trovato mol- V.T.: Sono successe un po’ tutte e eventi di tipo diverso, ma che funzio- di “andare a casa a leggere” realiz- Paul Wombell: Esiste un accordo to azzeccata e coraggiosa la scelta due le cose. Ci siamo scambiati idee na molto bene anche come luogo di zando un soggiorno, una tv room, commerciale tra Italia e Regno Uni- di indagarlo da diversi punti di vista. e punti di vista e abbiamo cercato di aggregazione, come catalizzatore uno spazio per leggere le riviste... In to: quando un italiano guida la na- M.P.: È interessante lavorare con strutturare tre progetti che fossero sociale, sia per la sua configurazio- ogni caso, invece di essere disponibi- zionale inglese di calcio, l’Italia deve altri curatori su un festival, apre un in qualche modo complementari. Per ne di “città dentro la città”, sia per il li, tutti i materiali sono incatenati al rispondere assumendo un curatore intero spettro di soggetti e stili da quanto riguarda le singole mostre, suo posizionamento in un’area viva- muro o al soffitto. Niente può essere inglese per lavorare a Roma (specifi- esporre, e questo è positivo. È anche tuttavia, abbiamo lavorato in auto- ce come il quartiere di Testaccio. La portato via, e può risultare perfino co che sono meglio io come curatore utile per riconsiderare la visione ge- nomia. mia sezione contiene progetti che si difficoltoso leggere i libri e le riviste. internazionale di quanto lo sia Capello nerale del festival, e porterà auspica- M.P.: Abbiamo lavorato per la mag- concretizzano fisicamente con moda- Infatti questo è il punto: non li puoi come allenatore di una squadra inter- bilmente a un festival molto più cre- gior parte del tempo per conto no- lità differenti l’una dall’altra (stampe, portare via, perché i progetti che nazionale). Inoltre, da giovane volevo ativo e a una maggiore integrazione stro, e durante gli incontri abbiamo video, oggetti, proiezioni), per cui ho vedi qui non sono pubblicati. approfondimenti 49

P.W: La città di Roma è davvero for- Qualche ridimensionamento rispetto e la cultura del web. Trattandosi di zione fotografica. La prima mostra re l’aspetto del futuro. Bumpy Ride tunata ad avere questo spazio unico. ai progetti iniziali c’è stato, soprat- due realtà in movimento, la mappa- espone lavori inediti; la seconda mette insieme i lavori di otto fotografi Sia Macro Testaccio che Pelanda tutto in termini di allestimento, ma tura è necessariamente transitoria; mostrerà piccole pubblicazioni che contemporanei che usano tecniche sono eccezionali. Forse sono stati abbiamo cercato di ottimizzare le ri- la mostra stessa è pensata come ricevono una scarsa attenzione; nel analogiche e digitali, e che stanno oscurati dalla stampa internazionale sorse a disposizione non rinunciando una fotografia di un momento storico terzo e ultimo anno analizzerò quelle sfidando le nostre aspettative su ciò durante l’inaugurazione del Maxxi; mai alla qualità dei contenuti. preciso. Non mi sono concentrata, pubblicazioni che hanno oltrepassato che vediamo in un’immagine fotogra- ma se considerate tutti questi spazi, M.P.: In una situazione economica tuttavia, sulla Rete come tecnologia, il confine del pubblico locale e/o foto- fica. Ho preso il titolo della mostra rappresentano una grande opportu- generale ristretta all’osso, non ci ma come luogo generatore di cul- grafico per raggiungere un’audience da una pubblicazione dell’Intelligence nità per Roma di promuovere una possiamo attendere di avere a di- tura, di storie, di linguaggi, perfino più ampia, globale. L’intero program- Council statunitense, Global Trends nuova identità che includa l’arte con- sposizione un budget enorme per di leggende. La parola ‘legends’ del ma è un’indagine dei motivi che - al 2025: A Transformed World, che temporanea. Personalmente, mi pia- una mostra. Abbiamo perciò dovuto titolo è infatti volutamente ambigua: di là della qualità - fanno raggiunge- predice come il mondo stia entran- cerebbe utilizzare sia Macro Testac- prendere alcune decisioni in favore fa riferimento alle legende, intese re a una determinata pubblicazione do in un periodo di grande instabi- cio che Pelanda per creare una città del risparmio e contro il design crea- come strumenti per decodificare una fama mondiale, e che destinano in- lità: abbiamo di fronte una “corsa nella città, in cui il visitatore possa tivo e la qualità. mappa, ma anche come miti, narra- vece all’oblio un’altra, di pari qualità turbolenta”. Ho già alcune idee per il passare dalle 5 alle 8 ore visitando P.W.: Il budget era significativo per zioni. Ho selezionato il lavoro di dieci e interesse. La prima mostra espone prossimo anno, ma vediamo intanto mostre, guardando film, partecipan- realizzare il 90% della mostra che artisti, italiani e stranieri, che attra- dunque bookdummies, reportage e come va l’edizione del 2010, e ciò do a una discussione, pranzando o avevo proposto. Ma se il nostro sco- verso la loro ricerca mostrano come progetti artistici mai pubblicati, ma che possiamo imparare dall’uso dello cenando, comprando libri o riviste, po è quello di rendere il FotoGrafia sia cambiata la percezione culturale anche siti di fotografi che non riesco- spazio e dalla risposta del pubblico. perdendosi e magari ballando fino Festival equivalente ai maggiori festi- della fotografia, anche e soprattutto no ad attrarre un ampio numero di Il team del festival si incontrerà e ri- a tarda notte. Esattamente come val europei e di ottenere tutti i benefi- in conseguenza dell’avvento di inter- visitatori. Voglio dimostrare così che i considererà le attività di quest’anno, facciamo tutti quando usciamo in ci che un processo del genere porta net. Dalle gif animate alle fotografie fotografi stanno creando pezzi incre- valutando i miglioramenti in vista del qualsiasi città per un intero giorno. alla città (come il riconoscimento in- nei mondi virtuali; dalle immagini di dibili che potremmo non vedere mai. prossimo.  Forse, nei prossimi due anni potre- ternazionale, l’aumento dei visitatori, Google Street View agli scatti che Oltre a questa ragione ovvia, la mo- mo raggiungere questo traguardo. eventi migliori per i romani), allora cambiano in tempo reale con il flusso stra ha lo scopo di mostrare le vere [a cura di m. t.] Perciò la programmazione va consi- dobbiamo riflettere su come può es- dei dati. C’è anche una macchina fo- intenzioni di questi autori, non modi- derata non solo in termini di mostre, sere raggiunto. Con risorse extra, tografica che cattura il tempo, invece ficate da editori che hanno la loro vi- ma anche in una cornice più ampia questo festival potrebbe facilmente dello spazio, rendendo la fotografia sione particolare di ciò che il pubblico di eventi spalmati nel tempo ma con- essere uguale, se non migliore, dei un’attività condivisa. Per quanto ri- vuole, o del modo in cui un certo pro- centrati in un unico luogo. Riguardo più importanti festival fotografici eu- guarda le prossime edizioni, ho inten- getto dovrebbe essere visto. info alla location, ogni mostra è a Testac- ropei. Ciò dovrebbe essere qualcosa zione di costruire due progetti tema- P.W.: La fotografia viene general- dal 23 settembre al 24 ottobre cio per ragioni meramente pratiche: a cui aspirare. tici, due capitoli specifici che faranno mente discussa al passato. Una volta FotoGrafia Festival 2010 un singolo edificio, infatti, presenta da approfondimento, da focus, dopo che una foto è scattata, guarda in- Futurspectives un migliore controllo ambientale. Chiudiamo parlando nello specifico una prima edizione introduttiva. In dietro nel tempo, non avanti. Roland direzione artistica di Marco Delogu della tua sezione. Come si artico- particolare, per la seconda edizione Barthes, in Camera Lucida, lo defini- a cura di Marc Prust, Valentina Tanni Il budget a disposizione di questa lerà la tua proposta? Come la svi- mi piacerebbe costruire un percorso sce “ciò che era”. Ma alcuni fotografi e Paul Wombell rassegna lo hai trovato adeguato lupperai nei tre anni in cui sarai attraverso i tentativi - sempre più nu- stanno mettendo in discussione que- Macro Testaccio o avete dovuto fare una edizione... curatore del festival? merosi - di fotografare l’invisibile. sta affermazione, realizzando imma- Piazza Orazio Giustiniani 4 al risparmio? V.T.: La mia mostra si intitola Maps M.P.: La mia sezione si concentra gini che guardano avanti nel tempo: 00153 Roma V.T.: Economicamente, il settore and Legends. When Photography su Fotografia ed Editoria: ho deciso stanno lavorando cioè come gli scrit- da martedì a domenica ore 16-24 culturale (e non solo quello) vive un Met the Web ed è un’indagine sul perciò di seguire, nel corso dei tre tori di fantascienza e stanno usando tel. 06 671070400 momento difficile, è inutile negarlo. rapporto tra il linguaggio fotografico anni, le fasi differenti della pubblica- il processo fotografico per immagina- www.macro.roma.museum 50approfondimenti AL CUBO

Pare una specie di cubo di Rubik. Invece è il nuovo logo della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Spoleto - inventata da Giovanni Carandente - e ora ribattezzata Palazzo Collicola Arti Visive. La collezione, la biblioteca e naturalmente tutta l’attività espositiva: sono gli elementi che stanno subendo l’on- da d’urto dell’arrivo di un nuovo direttore. Gianluca Marziani ci racconta cosa sta combinando nella piccola Atene umbra...

Spoleto appare comunque un luo- sulla base di vantaggi reciproci e cre- per volta, singoli spazi della città che go dove l’arte contemporanea è scenti. entreranno nella sezione Satellite Col- qualcosa di assai sentito; che fa licola. L’altro obiettivo, il più ambizio- parte della vita e dell’impegno ci- Inaugurare il nuovo corso del mu- so, è quello di mettere in piedi un’al- vico, e questo non può che essere seo in occasione del Festival dei tra mostra di scultura contempora- positivo. Qual è la tua impressione Due Mondi è azzeccato quanto ob- nea che invaderà la città in modo sulla città e sulle sue potenzialità? bligato. La sfi da sarà, però, con- totale. Di questo, però, parleremo al Una città in cui respiri il profondo vincere qualcuno a venire a vedere momento opportuno. amore della gente per il proprio ter- le mostre d’inverno. Come sarà il ritorio, in cui senti il privilegio della programma dopo ottobre, una vol- L’Umbria, seppur con un certo tutela architettonica e artistica, una ta concluse le mostre d’apertura? qual ritardo, si sta attrezzan- città dove esiste il peso profi cuo della Avrò una programmazione mensile do per proporre un interessante discussione e della polemica cultura- con un bel numero di microeventi, bouquet di spazi, luoghi e iniziati- le. Questa cosa mi dà molta energia. esposizioni agili, progetti speciali, se- ve che la mettano all’interno del  è come se in Italia ci fossero mifi cato coi premi, il posizionamento Abituato al pochissimo dibattito di rate in esclusiva. Vorrei che Palazzo più ampio discorso espositivo sul al contempo una forza centripeta istituzionale del Premio Terna e molto Roma e Milano mi sembra un sogno, Collicola ragionasse con la stessa contemporaneo che è in corso in (Maxxi, Macro, Museo del Nove- altro ancora. quasi un ritorno ai momenti caldi dei attitudine del web: fl essibilità, agi- Italia. Immagini di inserire Palazzo cento: grandi musei nelle grandi decenni passati. Il giorno in cui mi lità, velocità, sintesi. Vorrei anche Collicola in un fi rmamento pan-um- città) e una centrifuga (Modena, Ma le vere polemiche ci sono state sono presentato alla città, Palazzo ricordare che Palazzo Collicola, at- bro al fi ne di defi nire il suo ruolo Foligno, Monfalcone, ora Spole- sulla collezione e sul tuo presunto Mauri era stracolmo di gente che traverso la generosità di Giovanni Ca- e di intessere sinergie con le altre to: spazi curiosi in piccoli centri). desiderio di dare minore visibilità voleva sentirmi, vedermi, capire cosa randente, può vantare una delle più realtà? In che modo? Non sarà mica che in provincia si (a Spoleto si vocifera che le opere avrei fatto di Palazzo Collicola. Non cospicue biblioteche italiane d’arte È uno degli obiettivi che mi sono può lavorare meglio, con maggio- poco gradite siano state marchia- sono mancate le polemiche, così moderna e contemporanea. Tra gli prefi ssato. Sto già dialogando con re concentrazione, e sottoposti a te con bollini rossi...) ad alcune come non sono mancati gli appoggi atti signifi cativi che realizzerò dopo Italo Tomassoni del Ciac di Foligno, meno pressioni? opere di artisti locali. Com’è an- di tante persone che mi sostengono. l’estate, c’è lo spostamento dell’inte- spazio splendido dall’architettura co- Nelle città e nei piccoli centri esiste data in realtà? Approfi ttiamone ra biblioteca dalle vecchie salette ad raggiosa. Sto parlando con le istitu- ormai un meccanismo biodinamico per accennare a come intendi la Ti hanno preso anche per la tua alcune grandi sale del piano nobile, zioni di Perugia, sto incontrando le di vantaggi/svantaggi che bisogna collezione del Palazzo e come la abilità nel fundraising. Come ti in modo da integrare la biblioteca tra forze imprenditoriali della Regione modulare in maniera intelligente e “tratterai”. muoverai in questa direzione? le piattaforme elaborative del museo. (dai Margaritelli ai Monini, passando funzionale. Un museo di provincia of- Quella dei bollini è stata una polemica Su questo punto metto in azione la per le altre eccellenze industriali). Mi fre una maggiore agilità curatoriale, strumentale su cui rispondo per l’ul- mia esperienza di consulente. Posso Il tuo programma punta a “invade- interessa molto Città di Castello per un’attenzione più continuativa della tima volta: erano stati messi dall’uffi - affermare, sulla base dei progetti re” la città e a uscire dal museo. il patrimonio di Alberto Burri, Città cittadinanza e un rapporto intenso cio tecnico per la movimentazione di compiuti, di aver capito prima di al- Ci sono i presupposti per farlo? della Pieve per questa bella idea della col territorio. Hai la possibilità di quasi tutte le opere (a parte quelle tri il valore costruttivo del marketing Come inizierai? famiglia Lauro. Ritrovo un potenzia- raccordare le energie locali per sin- che ho lasciato nella stessa posi- culturale. Dopo tante consulenze, ho Non ci scordiamo che Spoleto ha le crescente nel Caos di Terni, così tonizzarle su una lunghezza d’onda zione) prima della sistemazione dei capito una cosa su tutte: bisogna questa vocazione virale: nel 1962 come Todi e altri borghi antichi incar- senza limiti geografi ci: ricordando muri. Riguardo al trattamento riser- costruire “collaborazioni sartoriali”, nacque qui una delle più incredibili nano un potenziale notevole. Vorrei che questo pathos a Spoleto era già vato alla collezione, sarà un rapporto interagire con le aziende in maniera mostre di scultura del Novecento. che si creasse una vera Rete Umbria reale cinquant’anni fa, inutile aggiun- sentimentale tra ciò che ho trovato personalizzata, prendendo e dando L’obiettivo è quello di usare, volta dal funzionamento chiaro, dagli obiet- gere che la sfi da diventa ancora più e il modo in cui curerò ogni singola tivi comuni e dalle belle sinergie. energizzante. Nelle grandi città, al opera del patrimonio di Palazzo Colli- contrario, aumentano le pressioni cola. Il mio legame sarà un continuo Gianluca, arrivano i quarant’anni ed è più complicato preservare i tuoi atto d’amore per dare miglior leggibi- DAL 1962 AL 2010 e arriva la direzione di un museo. programmi iniziali rispetto agli equili- lità alle opere, per stimolare il pubbli- Dobbiamo aggiungere qualcosa? bri tra politica, marketing e valenze co con nuovi spunti tematici, per cre- Correva l’anno 1962 e il Festival dei Due Sì. Una cosa che mi preme sottoline- culturali. Gli svantaggi della provincia are dialoghi e cortocircuiti necessari, Mondi giungeva alla sua quinta are è il fatidico “ingegno italico” che riguardano, in particolare, la diffi col- per offrire agli artisti territoriali una edizione. Ma, soprattutto, Giovan- Palazzo Collicola sta oggi rappresen- tà di portare molto pubblico e la trop- cura espositiva che non hanno fi nora ni Carandente ideava e curava tando: pochissimi mesi di prepara- pa dipendenza dalle stagioni. avuto in forma sistematica. una mostra destinata a lasciare zione (sono qui dall’inizio di maggio), il segno: Sculture nella città. Un pochissimi soldi in budget (con la sfi - Certo, quanto ai tuoi inizi, a Spole- Insomma, ti hanno accolto tra le pilastro nella storia dell’“arte pub- da di non avere mai un solo euro di to le polemiche non sono mancate, polemiche, ti daranno pochi soldi blica”, o meglio di come concepire debito), un assessore come Vincenzo nonostante la provincia. Qualcuno di compenso e pochi anche per il rapporto fra scultura e pubblico, Cerami che mi ha dato fi ducia e liber- ha considerato non giusto proce- fare le mostre. Si può sapere chi fra scultura e abitanti del luogo ove tà, un sindaco con altrettanta voglia dere per affi damento diretto inve- te l’ha fatto fare? questa è installata. A distanza di oltre di rinnovare la città senza snaturarla, ce di fare un concorso per sceglie- Ho immaginato una bilancia ideale: quarant’anni, nella medesima cittadina, risor- molte idee vincenti, resistenza fi sica re il direttore. E poi quella dichia- su un piatto i soldi, su un altro la li- ge a nuova vita Palazzo Collicola, dov’è custodita la Collezione da scalatori e un gruppo di persone razione dell’assessore comunale bertà. Su quel bilanciamento ho fatto Carandente. La nuova gestione Marziani, iniziata uffi cialmente lo che ha messo in campo il meglio del alla cultura, Vincenzo Cerami: una rifl essione precisa, optando per scorso 26 giugno, propone un ricco bouquet di mostre inaugurali proprio status professionale.  “Prima che mi venisse segnalato, il valore sano della libertà rispetto al (aperte fi no al 15 ottobre). Si comincia con Cosmogonia, rassegna non conoscevo il suo lavoro”. Che valore strumentale del denaro. Sape- dedicata ai giovani collezionisti, per passare a un approfondimento [a cura di m. t.] rispondi a riguardo? vo da subito che i soldi non sarebbe- sul Pop Surrealism. Spazio anche alla contaminazione: nell’ambito Parlano la mia carriera interamente ro stati un problema insormontabile: di Melting Pop, di scena alla prima tornata Tristan Perich, “il più riscontrabile, le intuizioni in ambito confi do che le belle idee, sostenute promettente artista visuale del suono contemporaneo”, mentre nei info teorico, il rigore con cui ho costrui- da persone adeguate, portino al ri- dintorni del museo stanno in agguato gli stencil di Sten & Lex. E Palazzo Collicola Arti Visive to le centinaia di mostre realizzate, il sultato economico. La libertà, inve- ancora, nella chiesa sconsacrata dei Santi Giovanni e Paolo, le Via Loreto Vittori, 11 perfezionismo delle mie pubblicazioni ce, ha un valore inestimabile. sculture-bara di Mauro Cuppone, mentre la “pista ciclabile” anti- 06049 Spoleto (PG) editoriali, la lunga attività critica su stante Palazzo Collicola è fi rmata da raul Gabriel. (m.e.g.) tel. 0743 46432 testate a larga tiratura, l’impegno ra- Al di là di tutto, la cittadina di www.palazzocollicola.it

52nuovispazi

I periodi di crisi? Sono anche periodi di cambiamento e di ricerca, dice Barbara Frigerio. Che decide, dopo anni di esperienza  BARBARA FRIGERIO milano in una galleria milanese, di gettarsi in proprio nella mischia. All’insegna dei giovani artisti...

Da cosa è nata l’intenzione di apri- sviluppare nuovi progetti e realtà. Su quale tipologia di pubblico e di parti, ognuna dedicata a una mo- seguito vi saranno anche mostre di re una nuova galleria a Milano, in clientela pensi di puntare? stra, solitamente accostando un fotografia e di scultura. questo periodo piuttosto duro dal Presentati. Qual è il tuo percorso, Non esiste una tipologia precisa di artista già affermato a un emergen- punto di vista economico? cos’hai fatto prima di prendere la pubblico, vi saranno proposte arti- te. Vi è inoltre un piccolo “salotto” Quello che mi ha spinto a dar vita a decisione di aprire questo nuovo stiche differenti che andranno in- dedicato alla lettura e alla conver- questo nuovo progetto è in primo luo- spazio? contro a passioni e interessi diver- sazione. info go il desiderio di creare uno spazio Dopo la laurea in storia dell’arte ho si. Il tutto in nome di una sincerità espositivo inteso non solo come luo- lavorato per dieci anni per la Galle- e onestà artistica fatta di lavoro e Qualche anticipazione sulla stagio- Via Fatebenefratelli 13 go di esposizione e vendita di opere, ria Forni di Milano. Parallelamente di passione. ne. Come si svolgerà, cosa propor- tel. 02 36593924 ma anche come piattaforma d’incon- mi sono occupata dell’organizzazione rai? [email protected] tro e di cultura. I periodi di crisi sono e della curatela di mostre di giovani Un cenno agli spazi espositivi della Le due mostre inaugurali vedono www.barbarafrigeriogallery.it anche periodi di cambiamento e di artisti. Questi ultimi rivestiranno un galleria. Come sono strutturati? protagonisti due giovani pittori, Ema- dal 16 settembre ricerca, nei quali portare alla luce e importante ruolo nella nuova galleria. Lo spazio espositivo è diviso in due nuele Dascanio e Neil Douglas. In Neil Douglas / Emanuele Dascanio

Galleria giovane, ma già al terzo trasloco. Lo spazio di Giorgio Galotti si va a catturare il suo posto al sole nella zona del  CO2 roma Macro. In un’ex carrozzeria. Anche se la prossima sede, dicono, vorranno costruirsela loro da soli...

Cos’è successo fino ad oggi? nuovi stimoli a chi cedente non fosse Spagna eravamo in un cortile del Cin- Sarà un anno dedicato ad affermare i Il progetto era nato inizialmente con ci segue e parte- adatto, ma avevo quecento, a Borgo nelle stalle dei co- nostri artisti. Abbiamo in programma intenti differenti, il mio socio aveva cipa al progetto. bisogno di osare loni del Papa, oggi in una carrozzeria la seconda personale di quasi tutti gli una propensione per gli artisti anni ancora di più. Vo- degli anni ‘50... Pian piano ci stiamo artisti rappresentati, alcuni innesti ‘60. Io avevo necessità di speri- Dunque, soddi- levo uno spazio avvicinando alla nostra era, sarebbe interessanti come Mark Jenkins e un mentare maggiormente. Per me è sfatto? più industriale. Ho bello pensare che la prossima sede progetto legato all’ampliamento della sempre stato importante concepire Sì, anche se quel- iniziato la ricerca la costruiremo noi stessi su un pro- realtà street che abbiamo sempre la galleria come un luogo di culto lo che manca è senza focalizzarmi getto dei nostri artisti. seguito con grande interesse. Man- contemporaneo dove fare ricerca e, un collezionismo sulla zona: per me terremo un’impostazione prettamen- nel tempo, fare di quella ricerca una che ci consenta è importante che ci Due parole sui nuovi spazi, dài... te installativa. solida base di mercato, seguendo gli di lavorare con meno rischi, ma que- sia un feeling ottimale tra il luogo e il Si tratta di un unico spazio indivisibi- artisti e proponendo una propria vi- sto è un problema di Roma. Nell’ulti- lavoro che si intende portare avanti. le, soffitti alti 5 metri con travi a vi- sione dell’arte. Per questo motivo nel mo anno abbiamo fatturato il doppio sta, pavimento da garage e un ufficio 2008, dopo solo un anno dall’aper- del primo, ma con una maggiore di- In base a che cosa hai scelto il soppalcato. Nel locale bagno abbia- tura, ho deciso di continuare il per- spersione di energie. Gli intenti per quartiere? mo mantenuto dei vecchi macchinari corso da solo, in una nuova sede, più quest’anno sono di superare i risulta- La scelta del trasferimento si è con- da officina dell’epoca e le piastrelle di info installativa e meno commerciale. Ho ti della stagione precedente. sumata nel giro di due mesi. Senza quegli anni proprio per preservare coinvolto in questi due anni diverse preavviso per nessuno, appena ho un legame con la destinazione d’uso Via Piave 66 persone, tutte giovani, che da subi- Come mai affrontare un trasloco trovato il nuovo spazio ho realizzato precedente. tel. 06 45471209 to hanno creduto nel progetto. Oggi proprio ora? che fosse il momento giusto per cam- www.co2gallery.com cambiamo sede, per esigenze di spa- Era già da un anno che pensavo a biare, soprattutto in vista dell’aper- Cosa ci riserverà la stagione [email protected] zio, per non fossilizzarci, per dare uno spazio differente; non che il pre- tura del nuovo Macro. A piazza di 2010/2011? fino al 12 ottobre Santiago Morilla

(PG) Mica facile coniugare gli old master ai giovani della generazione dei nuovi proprietari. Lo si può provare a fare solo se si ha a  PALAZZO MORELLI todi disposizione una sfavillante galleria antiquaria in un palazzo storico di uno dei più bei borghi d’Italia. Con ambizione e divertimento...

Da cosa nasce lo spunto per que- per gli studi condotti, in questo Si tratta di quattro saloni dipinti alla equilibrio la nostra attività espositiva sta nuova galleria? ultimo anno la passione ci sta metà dell’Ottocento, un tempo resi- tra giovani emergenti e artisti ormai Come sempre si comincia per pas- spingendo a puntare sempre denza di un nobile umanista dedito affermati. In agosto abbiamo aperto sione; con la fortuna tuttavia di di- di più sul contemporaneo in all’otium letterario, il conte Claudio la personale dedicata ai minimali e sporre degli affascinanti ambienti ogni sfera della nostra vita. Un Morelli. Col restauro condotto a ini- tersi Solidis in marmo bianco di Lu- in cui la galleria ha sede, dove per cambiamento divertente... zio anno abbiamo provato a rendere cio Chiurulla; in dicembre contiamo quasi mezzo secolo i nostri nonni questi spazi molto adattabili e flessi- di tributare la giusta importanza a un hanno tenuto una galleria antiqua- Clientela, pubblico? A Todi bili, il più poliedrici possibile; facendo altro giovane artista estremamente ria. Alla base c’era il desiderio di come ve li immaginate? forza proprio sull’idea di un conteni- interessante come Marino Ficola, al dedicare uno spazio importante alle Il contesto tuderte per noi è tore che sia funzionale a ospitare ini- quale riserveremo una personale che qualificate opere di old master della assai caro e importante, sia ziative legate all’arte antica e all’arte gli riconosca il meritato prestigio, nostra raccolta, sulle quali puntiamo per quanto concerne l’antico e sul per quanto concerne la clientela loca- contemporanea, ma anche ad altro contando anche sul contributo di un molto, e al tempo stesso, essendo contributo in pianta stabile di un’al- le che per i numerosi visitatori della tipo di iniziative culturali. L’allestimen- noto curatore. Per l’anno nuovo inve- giovani, aprirci alle nuove generazioni tra storica dell’arte, votata invece al città. Tuttavia, come accade per an- to base della galleria prevede, ad ce i progetti in cantiere sono diversi, con l’arte contemporanea, passione contemporaneo, quale Eufemia Voto. tiquariato e arredamento, contiamo eccezione di una grande stanza dedi- e puntano anche su artisti affermati, appunto che ci accomuna a molti co- Comunque, nonostante le esperienze di riuscire a proiettare anche que- cata esclusivamente all’arte contem- ma essendo abituati alla concretezza etanei e amici. maturate e le professionalità a dispo- sta attività al di fuori della regione; poranea, una assoluta e divertente fin quando non ci saranno le confer- sizione dell’attività, cerchiamo di ope- aiutandoci pure con quella clientela, compenetrazione tra antico e mo- me ufficiali preferiamo non dichiarare Presentatevi. rare nel migliore dei modi facendoci amica e abituale, che nel corso di derno, un mix in grado di dimostrare nulla... Sul piano imprenditoriale provenia- sempre aiutare da preparati e moti- diversi anni di attività siamo riusciti al pubblico come simili esperienze mo, come detto, dall’antiquaria- vati specialisti di ogni settore; è per a conquistarci, cercando magari di possano indubbiamente convivere se to, ma anche, più in generale, dal questo che per la mostra dedicata a farla proiettare pure nell’universo dialoganti su certi livelli di qualità. mondo dell’architettura d’interni e Lucio Chiurulla, che abbiamo aperto contemporaneo. info dell’arredamento, in cui operiamo il 28 agosto, ci siamo giovati anche Qualche anticipazione sul pro- con un’altra nostra azienda. Nel- della preziosa collaborazione di un Ci parlate dei vostri spazi? Come gramma della stagione. Via del Duomo 23 la gestione della galleria possiamo giovane critico come Andrea Baffoni. saranno studiati? Come gestirete La domanda da un milione di dolla- mob. 335 8354877 tuttavia contare sulla consulenza di Diciamo che, sebbene legati all’anti- il mix tra arte antica e contempo- ri... Di progetti ce ne sono in cantie- [email protected] diversi e affermati storici dell’arte co, sia per la tradizione familiare che ranea? re diversi, tutti finalizzati a tenere in fino al 3 ottobre Lucio Chiurulla

Lo dice il sottotitolo: concept di sperimentazione. Nato dall’idea di un’artista che si è formata a Londra, questo progetto prende  WHITE.FISH.TANK ancona avvio, insolitamente, ad Ancona. 170 mq, ma senza nascondigli...

Non si può dire che milla Socci, artista an- fiorando. E soprattutto sembra ci sia zona industriale Baraccola a sud di spazio e con il territorio circostan- siate una galleria. E conetana formatasi a una partecipazione crescente da par- Ancona, a cui fa da sfondo un pae- te. Brevi residenze che permettano allora cosa? Londra con al suo attivo te del pubblico e che iniziative come saggio tipicamente marchigiano di agli artisti di approfondire la propria white.fish.tank: con- esperienze espositive la nostra siano sempre più numerose campi coltivati e colline. È uno spazio ricerca, come in occasione della re- cept di sperimentazio- internazionali, con il e attive, vedi GUM Studio a Carrara di 170 mq complessivi suddivisi in cente permanenza di Jürgen Ots. In ne, nasce come luogo supporto di Andrea Bru- e DNA Projectbox a Venezia, spinte due ambienti. Un parallelepipedo di questi mesi appuntamento con l’ar- di ricerca indipendente. ciati, critico e storico da una necessità di dar spazio alla 6 metri d’altezza, i cui pavimenti in tista canadese Scott Treleaven, che Uno spazio laboratorio dell’arte, direttore della ricerca al di fuori dei vincoli e delle cemento portano i segni dei prece- trasforma lo spazio in un’enorme in- in un certo senso, ma Galleria Comunale d’Ar- tendenze imposte dal mercato. denti inquilini. Un’enorme serranda stallazione video. anche osservatorio e te Contemporanea di industriale. Pareti bianche. Impianto luogo di riflessione e un Monfalcone. Raccontateci come sono i vostri elettrico a vista. Uno spazio senza info veicolo per progetti off- spazi espositivi. Architettonica- possibili nascondigli. site in grado di coinvol- Gli spazi di ricerca mente parlando. Via Luigi Albertini 9 gere un pubblico più ampio. come il vostro sembrano prolifera- white.fish.tank è una porzione di un Anticipazioni sulla stagione? mob. 345 3179213 re in questo periodo... capannone industriale intrappolato Un programma conciso di sole per- [email protected] Chi ha avuto questa idea? Decisamente. I segnali sono positivi. in una lingua di terra tra due strade sonali, opere uniche, interventi site www.whitefishtank.com Il progetto nasce da un’idea di Ljud- Sembra che la voglia di fare stia riaf- in un’area molto movimentata della specific che si relazionino con lo dal 24 settembre Scott Treleaven

54déjàvu [musei & co.] torino milano monfalcone (GO) trento rovereto (TN) MIMESI PERMANENTE CHRISTIAN BOLTANSKI A BASIC HUMAN IMPULSE MELVIN MOTI ARTE AMERICANA 1850-1960

Continua la linea intrapresa dalla nuo- HangarBicocca riapre e Christian Bol- È una mostra fresca e con molti spunti Sprofondare nella lettura del libro che Una lettura moltiplicata del mondo ame- va direzione della Gam: far dialogare tanski (Parigi, 1944; vive a Malakoff) interessanti quella che inaugura il soda- Elio Grazioli ha dedicato qualche anno ricano, paesaggi e città, il mondo del le opere della propria collezione con presenta due grandi progetti: uno è lizio tra la Galleria Comunale di Monfal- fa alla polvere nell’arte è un’avventu- jazz e il sentimento di solitudine, vastità proposte più sperimentali. Ne è un Personnes, realizzato in collaborazione cone e l’azienda di design Moroso. Una ra culturale senza precedenti. Spiace degli spazi e sguardi ravvicinati. Un per- esempio la mostra Mimesi permanente, con il Grand Palais di Parigi e l’Armory mostra che analizza i punti di contatto solo, per ovvi motivi cronologici, che corso speciale di visioni nate dalla sen- ideata da Alessandro Rabottini. Capo Show di New York, e questo è indica- tra la ricerca contemporanea nel cam- nell’indice dei nomi non ci sia un rife- sibilità estetica di diversi artisti: quelle curatore alla Gamec di Bergamo, è il tivo delle strategie di gestione e pro- po dell’arte e del design attraverso uno rimento a Melvin Moti (Rotterdam, terre sconfinate, spiagge e fabbriche, primo guest curator dell’Underground grammazione del nuovo polo milanese degli elementi chiave della creazione: 1977), poiché occuperebbe un posto profili di monti e grattacieli appaiono Project, il cui disegno generale è affida- dell’arte contemporanea, alla ricerca di la necessità antropologica di creare e di assoluta rilevanza. La sua polvere in qualche modo riconoscibili, apparte- to a Elena Volpato. sinergie con le grandi istituzioni interna- fare. A partire da L’uomo artigiano di è infatti protagonista alla Fondazione nenti all’immaginario collettivo, e insie- Questo dialogo con il passato più zionali; l’altro è Les Archives du coeurs, Richard Sennett, la collettiva indaga Galleria Civica, che prosegue corag- me filtrati, sconnessi, reinterpretati. prossimo, in realtà, non risulterebbe una grande raccolta dei battiti del cuore infatti come “la risposta/salvezza contro giosamente nei suoi progetti sulla pro- That’s America! Ma il dialogo si com- immediato se non ci fosse l’utilissimo di tutta l’umanità che verrà conservata la mediocrità del ‘basta che sia fatto’, duzione d’arte contemporanea, senza plica ulteriormente: con il tempo della supporto delle didascalie portatili da in un’isola giapponese, messa a dispo- contro la vigente vulgata per cui nelle condizionamenti culturali, solo avendo storia, i movimenti della ricerca, con la prendere all’ingresso dell’esposizione. sizione da una fondazione presieduta accademie e nelle scuole d’arte non si come riferimento la qualità dei progetti. vecchia Europa (una sfida?) che frene- Nei giorni successivi all’opening non si da un mecenate nipponico. I visitatori deve insegnare la perizia tecnica ma Quest’esposizione dedicata al giovane ticamente andava sperimentando nuovi ha più a disposizione, infatti, Rabottini possono richiedere di registrare il pro- solo la speculazione pura, disgiunta artista olandese ne è la dimostrazione. linguaggi, diverse forme espressive. in persona a chiosare sulle sue origi- prio battito fornendo nuovo materiale dall’oggetto finito possa ancora risiede- Il titolo della mostra, Dalla polvere alla Tuttavia questa mostra - di straordina- ni: “Ho riflettuto sull’opera permanente per l’archivio. re nella vecchia figura dell’homo faber, polvere, penetra e oltrepassa la metafo- rio interesse da più punti di vista - ha di Giulio Paolini, ‘Anni-Luce’ del 2001, La prassi dell’archiviazione e dell’inven- colui che sa fare con le proprie mani ra che fin dai tempi antichi ha visto l’uo- un elemento unificante fortissimo che ospitata nel giardino della Gam, perché tariazione è uno dei cardini dell’attività vantando perizia e conoscenza non mo riflettere sul fenomeno bio-chimico alla fine pare quasi di poter riconoscere è un’illusione prospettica, è un pavi- dell’artista francese: basti pensare, ad comuni”. rappresentato dalla polvere. Mettere attraversando le diverse sale: il gusto, mento invertito, rivolto verso il cielo, ma esempio, a Les abonnée du telephone, Quanto conti la manualità (e la tecnica) al centro della propria ricerca una so- l’intelligenza, il coraggio di Duncan tutto ciò che è dentro, tele, volta stellata la grande libreria con gli elenchi telefo- è in realtà una vexata quaestio che ha stanza fra le più piccole della materia, Phillips, capace di saper riconoscere i è fatta di marmo. È pertanto un’immagi- nici di tutto il mondo esposta nel 2005 percorso tutto il secondo Novecento e quella che sta fra visibilità e invisibilità talenti, di stimolarne la creatività, senza ne finta, una costruzione, una materia- al Pac di Milano. “Nominare tutti gli uo- a cui sono state fornite soluzioni evi- e che l’uomo può vedere a occhio nudo pregiudizi, con una costante - a volte lità che induce alla mimesi, all’illusione mini”: è questa la volontà di Boltansky, dentemente elusive. L’arte concettua- solo se stratificata o “messa in luce”, è pare persino divertita - curiosità. della realtà”. sottesa a buona parte dei suoi lavori. le, anche nelle differenti propaggini un’operazione d’indagine estremamen- Esiste una poetica del collezionista? Paragonando lo spazio dell’Under- Uno slancio utopico legato al tentativo dell’ultimo decennio, e ugualmente lo te complessa. Mettendo insieme più opere si finisce ground Project - così privo di finestre di non disperdere la memoria dell’esi- sviluppo delle tecnologie digitali, hanno Per metterla in atto Moti esce dalla sua in qualche modo per definire un proprio e di qualsiasi apertura sull’esterno - a stenza di ogni essere umano, di trat- evidentemente premuto l’acceleratore rappresentazione diretta per entrare stile? I pensieri si moltiplicano seguen- quest’opera pavimentale di Paolini, il tenere una traccia del suo passaggio a favore di una più asettica concezio- nell’effetto che il mezzo espressivo do le diverse sezioni, dal Romanticismo curatore è dunque partito dalla seguen- sulla sfera terrestre. ne dell’opera come lavoro sulle idee e ha provocato. L’artista infatti spazia e Realismo all’Espressionismo astratto, te considerazione per la realizzazione Prima di giungere all’installazione Per- sui contenuti, mentre in realtà non sono dall’uso delle immagini a quello de- attraversando le sale (dieci in tutto) de- della mostra: “Oggi l’esperienza delle sonnes, il visitatore deve passare attra- mancati sviluppi in direzione opposta. gli oggetti, tra le azioni e i suoni. È lo dicate al rapporto fra natura e astrazio- immagini è soprattutto di natura imma- verso un percorso rettilineo delimitato Evidentemente la questione è più com- stesso concetto di opera d’arte che ne, ad alcuni movimenti specifici come teriale ed è veicolata da schermi digitali da una serie di transenne in cui sono plessa di quanto appaia, soprattutto viene investito in questo processo di l’Impressionismo e il Cubismo, alla vita luminosi. Ho notato che certi artisti, in- posti degli altoparlanti che riproducono perché conta nella misura in cui il co- ricerca. Lo si percepisce nella modalità moderna, alla città, al rapporto tra me- vece di assecondare il presente, hanno il suono dei battiti cardiaci. dice espressivo dell’artista lo preveda. dell’esposizione, dove tutti i linguaggi moria e identità, ricordi di tradizioni e invertito la rotta, riportando l’attenzione L’installazione è considerata da Bol- Che è impossibile da misurare. utilizzati convivono in una dimensione ricerca di un modello comune. sulla manualità”. tanski “una partitura musicale suonata La mostra si apre con una forte instal- armonica, che propone al visitatore un L’emozione trattenuta nella lotta con Proprio come quella percepita sull’ap- in modo diverso a seconda del luogo”. lazione con tubi di cartone e scotch di vero e proprio viaggio nello spazio e nel il mare: in To the Rescue di Winslow parente blocco di cemento appeso a Ed ecco che, mentre al Grand Palais i Christian Eisenberger, le cui opere tempo, per arrivare a uno stato mentale Homer le tre figure appaiono di spalle, una parete, che colpisce subito l’atten- battiti si ascoltavano nello stesso spa- sono per lo più reliquie che testimonia- in cui il significato della polvere come tempestosi il mare e il cielo. Piena di zione dopo aver sceso le scale di que- zio in cui era collocata l’opera, qui, in no la sua presenza, delle tracce cioè metafora della condizione umana è vibrazioni per i riflessi dell’acqua e l’om- sto simil-bunker. Si tratta di una scultura quello che l’artista ha definito “un luogo del suo ego manipolatorio, del suo vi- completamente messo a nudo. bra serale Spring Night, Harlem River di di Giuseppe Gabellone, un composto straordinario”, popolano il corridoio di vere operando. In maniera molto più Questa concezione totalizzante dello Ernest Lawson, e scorre il treno nella di tabacco, colla e polvere di alluminio avvicinamento costruito ad hoc. Il per- formale Luca Trevisani assembla dei spazio espositivo ha portato Moti alla notte mentre la folla si accalca in Six sul quale è intervenuto giustapponen- corso si sviluppa in parallelo ai sette lunghi pettini su cui si possono vedere ricostruzione di ambienti che fanno pre- O’Clock, Winter di John Sloan. Ancora do, nella parte superiore, la tecnica del Palazzi Celesti di Kiefer, dialoga con una sorta di residui di capelli, mentre ciso riferimento alle teorie museali di la natura con la sua energia travolgen- bugnato (rivestimento murario tipico essi, esercitando una grande forza di Davide Lo Cascio realizza una sorta di Alfred Barr, primo direttore del MoMA. te, onde confuse e forti con John Marin dell’architettura civile rinascimentale) suggestione, e culmina con l’installazio- piccola montagna su cui è evidenziata Troviamo così sulle pareti delle sale, in The Sea, Cape Split, Maine. E strug- a quella dello stiacciato (piccoli rilievi ne vera e propria, posta in uno spazio una stratificazione colorata. rivestite con tessuti Jacquard e Moiré, gente, per il sentimento di solitudine, usati soprattutto in oreficeria) nella par- cubico. Il duo Galtarossa/Gonzalez interagi- fotografie di stoffe turchesi che riporta- d’attesa, di rinuncia, l’impiegato dallo te inferiore della superficie. All’interno di tale spazio troviamo un’im- sce invece con poltrone e un divano no decorazioni dorate, cammei e meda- sguardo perso in Sunday di Edward Di fronte, uno scatto fotografico di ponente montagna di vestiti sopra la forniti da Moroso: ne escono strane glioni incorniciati, leggii antichi di legno Hopper. Frank Benson immortala e solidifica quale domina una gru che improvvi- sculture che brulicano di oggetti colo- che supportano libri rivestiti di tessuto A volte alcune opere potrebbero stare un ingranaggio che, per sua natura, do- samente interviene e ne afferra alcuni rati, di catenelle tessuti e paillette che o flaconcini contenenti polvere come se in più sale ed è piacevole, utile ritrovare vrebbe essere in movimento. I piccoli oli e ne lascia cadere altri. Il rimando è hanno una forza evocativa delicata- fossero reperti. Accanto a queste ope- alcuni nomi più volte, con legami spe- su tavola di William Daniels sono inve- all’ineluttabilità del fato e del destino o mente primitiva, quasi fossero oggetti re che mimano contesti storici - dove ciali: il gusto di Phillips. E certo affasci- ce disseminati in diverse sale, a suggel- alla volontà divina che, in un determina- che qualche antropologo ha scovato in l’elemento pulviscolare è protagonista nante è la relazione di questo grande lare, in questa prima parte della mostra, to momento, sceglie alcune persone al civiltà lontane. L’Atelier Van Lieshout della rappresentazione - v’è un film collezionista con Stieglitz, la sua gal- l’osmosi tra pittura, fotografia e scul- posto di altre. sembra invece rispondere con rigore e d’animazione in 35 mm: Dust, realizza- leria aperta a New York, e altri raffronti tura. L’artista, infatti, realizza piccole Sia Boltanski che Kiefer affrontano que- ironia con un oggetto che è a metà stra- to quest’anno da Jean-Marc Gauthier, potrebbero essere possibili ricordando strutture di carta stagnola che fotografa stioni esistenziali complesse, ma men- da tra cassaforte e cassonetto: l’opera che ha riprodotto con più calcolatori il insieme la recente mostra di Ferrara. e poi dipinge fedelmente, registrando i tre l’approccio di Kiefer sembra essere mostra in qualche forma i criteri della movimento dei granelli di polvere nel- Formidabili alcuni scorci fotografici, riflessi di colore che la superficie spec- più, per così dire, “muscolare”, con i standardizzazione, ma nel contempo le loro aggregazioni e disgregazioni. diverse prospettive della città, palazzi chiante restituisce. sette palazzi che rappresentano il cam- dà l’impressione che tutto ciò che pos- Questi piccolissimi corpi richiamano le incombenti, le figure umane rese simili, Ambiguità e illusione spaziale sono mino ascensionale dell’uomo secondo sa essere custodito sia un residuo della immagini che provengono dallo spazio, anonime, tra ombre spesso minaccio- anche i codici di lettura delle opere di la kabala ebraica, quello di Boltanski società industriale. Tobias Rehberger scrutato dai potenti telescopi spaziali. se. Ma la metropoli possiede e svela Sterling Ruby, tra le quali si segnala appare più intimista: nonostante le di- è intelligentemente ludico e ruffiano e la Dopo questi rimandi contemporanei e anche una sua speciale bellezza, nuovi Alpha Tier/G.o.w., caratterizzata da un mensioni imponenti dell’opera, pone sua scultura è un assemblaggio, prima storici, in cui il tempo è contrassegnato profili in quella terra giovane e veloce, fitto reticolato di vernice spray e colla- la questione della morte e medita sul di tutto di colori, che poi mostra un retro dalla presenza della polvere, il viaggio stili diversi tutti colmi di attenzione, di ge. destino dell’uomo, sull’idea di un’entità inaspettato. Anche Jay Heikes lavora del visitatore si conclude con un quadro rispetto, così con Berenice Abbott, C’è una tendenza comune a tutti gli superiore che non riusciamo a identi- coi colori, magistralmente, con Reflec- antico di Joshua Reynolds, grande ri- John Martin, Stefan Hirsch, William artisti qui presenti a riflettere sui mec- ficare, ma alla quale non è concesso tions of the Undead, una pittura in cui trattista inglese del Settecento che ave- Zorach, Oscar Bluemner, Charles canismi della visione, a interrogarsi sottrarci. lo smalto si mischia con la ruggine in va fatto di questa forma espressiva la Sheeler, Ralston Crawford, Edward e a interrogare su cosa sia l’atto del Il tema della precarietà della condizione forma mimetica che trasmette una forte sua professione, rinnovandola e dando Bruce. Nessuna persona presente, gli guardare. Sicuramente un esercizio di umana e del suo destino di morte è cen- energia. Benché il suo lavoro sia molto immortalità a chi veniva immortalato da uomini nella posizione di osservare, in- pazienza. trale ed è su questo che lo spettatore vicino all’installazione, curiosamente è lui. Un’immortalità effimera, però, poi- cantati, le proprie opere. è invitato a interrogarsi, come afferma l’unico artista in mostra che usa la pittu- ché tutta la materia di cui è fatta anche [claudia giraud] lo stesso artista: “Un’esposizione non è ra. Il che, inevitabilmente, ci pare esse- l’opera d’arte è sottoposta a un’ero- [valeria ottolenghi] un luogo di divertimento, ma un luogo re l’unico limite della mostra: la pittura, sione che la riduce in polvere. Proprio dove si deve se non pregare almeno forse più di tutte, è la disciplina in cui il come quella rappresentata e ricordata riflettere”. pensiero e la creatività si fanno giorno da Moti nelle sue opere. per giorno con un corpo a corpo. Molto [matteo meneghini] spesso il bravo pittore, prima di essere [claudio cucco] un artista, è il miglior artigiano possibile. MART GAM Corso Bettini 43 Via Magenta 31 HANGARBICOCCA [daniele capra] Via Chiese 2 FONDAZIONE GALLERIA CIVICA Arte americana 1850-1960 Mimesi permanente GC.AC Via Cavour 9 a cura di Susan Behrends Frank a cura di Alessandro Rabottini Christian Boltanski Piazza Cavour 44 e Gabriella Belli da martedì a domenica ore 10-18 a cura di Chiara Bertola Melvin Moti da martedì a domenica ore 10-18 giovedì ore 10-22 da martedì a domenica ore 11-19 A Basic Human Impulse a cura di Andrea Viliani venerdì ore 10-21 intero € 7,50; ridotto € 6 giovedì ore 14.30-22 a cura di Andrea Bruciati da martedì a domenica ore 10-17 intero € 10; ridotto € 7 Catalogo Electa intero € 8; ridotto € 6 da mercoledì a domenica ore 17-20 Libro d’artista disponibile Catalogo Silvana Editoriale tel. 011 4429518 tel. 02 66111573 tel. 0481 494360 tel. +39 0461985511 tel. 0464 438887 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.gamtorino.it www.hangarbicocca.it www.galleriamonfalcone.it www.fondazionegalleriacivica.tn.it www.mart.trento.it déjàvu [musei & co.]55 bolzano venezia bologna reggio emilia firenze GABRIEL KURI BOURGEOIS / VEDOVA FRANCESCO JODICE JACOB KASSAY RAGNAR KJARTANSSON

Per Giordano Bruno, Dio è sia creatore Louise Bourgeois (Parigi, 1911 - New La ricerca di quei non luoghi generatori Nel rigoroso e vasto spazio della Col- È un’intrigante e piacevole meccanismo e ordinatore che Natura stessa, in un’in- York, 2010) ha attraversato quasi inte- di contrasti e contraddizioni conduce lezione Maramotti - un respiro speciale ironico a far sì che le opere di Ragnar scindibile unità panteistica di pensiero e gralmente il secolo scorso, ma l’ultimo Francesco Jodice (Napoli, 1967; vive anche di verde sulla via Emilia, ormai Kjartansson (Reykjavik, 1976) proce- materia. Sembrano le parole giuste per omaggio alla sua opera espone soltan- a Milano) alla realizzazione di tre film all’ingresso della città, una costruzione dano agilmente fra i temi opposti della definire i lavori diGabriel Kuri (Città del to lavori fatti negli ultimi Anni Zero. Si documentari, esercizi di antropologia industriale per la produzione e oggi pre- vita e della morte. Partendo da un co- Messico, 1970; vive a Città del Messico mostrano i frutti di una creatività novan- urbana dove la spiegazione didascalica zioso luogo espositivo - c’è una vasta dice noto - assimilabile allo sketch ci- e Bruxelles) esposti al Museion di Bol- tenne che non ha smesso di ricercare lascia il posto alla poetica dell’autore: sala, la Pattern Room, collegata al cor- nematografico e televisivo, ma rispetto zano. Partire dalla materia come gli ar- nei meandri della propria psiche, a indi- la costruzione di un disagio percettivo. po principale ma con ingresso autono- ad essi allungato nella durata, per la ri- tisti minimal ma svuotarla del suo peso, viduare ed esorcizzare paure ataviche, “Attraverso sovraesposizioni che so- mo, che permette un rapporto speciale petizione assurda di un medesimo atto toccando l’insostenibile leggerezza del a scovare il rimosso per rimetterlo alla spendono i personaggi nel paesaggio, con le opere. - sono svelati alcuni dei nodi celati dalla pensiero. ribalta, indagando universalmente l’in- ho realizzato documentari che preser- Jacob Kassay (Buffalo, 1984; vive a normalità: come se la distensione tem- Il molteplice reale affiora nel transeun- conscio. vano il carattere cinematografico, met- New York) intesse un dialogo diretto, porale si traducesse in ingrandimento te dell’effimero quotidiano, attraverso Sono due ragni a segnare le linee che tendo in dubbio l’attendibilità di quel che indisturbato con lo spettatore, racco- visivo e dunque lo sguardo, invitato a scontrini, buste di plastica, lattine get- si intersecano nei suoi ultimi lavori. si vede”. gliendo i propri quadri - tutti dello stesso insistere, potesse scrutare oltre la tra- tate via, come nelle rocce, nei blocchi Crouching Spider è un fascio di nervi Intrecciando il reportage all’inchiesta, il formato, con una limpida scansione alle ma degli eventi. di cemento, invece ben saldati a terra. in acciaio, imponente, la cui robusta e gusto fotografico del dettaglio al mon- pareti e alcuni lavori lasciati a terra - e In Me and My Mother la condizione È tutto un equilibrio fra nature, stadi e solida figura riesplora l’inquietante e taggio tipico del videoclip, Jodice crea le ombre mobili di chi guarda. Sono su- apparente è la semplicità; ambiente do- condizioni opposti. Come i calzini stretti nota metafora della maternità, che ha un ibrido tra un prodotto cinematogra- perfici argentee realizzate con modalità mestico comune, inquadratura fissa a fra due rocce. Ricorre in quest’imma- reso celebre l’artista. L’altro, Spider fico, un’opera d’arte e un documenta- affini a quelle adottate per gli specchi e due, madre e figlio fianco a fianco. Ecco gine il paradosso stesso espresso dal (2007), è un più innocuo ragno di stoffa, rio. Il risultato è eccellente, anche per per la fotografia, con macchie più lim- che di colpo la scena deflagra: la mam- titolo della mostra, Soft Information in le cui pulsioni addomesticate indicano l’interesse visivo e iconografico, sociale pide e lucide tra parti più opache e con ma, l’eclettica attrice islandese Gudrun Your Hard Facts. il passo più sorprendentemente sereno, e urbanistico del materiale da cui parte lievi rigature. Asmundsdottir, prende a sputare con C’è qualcosa di inafferrabile, di sottinte- che contraddistingue i suoi ultimi Fabric per la ricognizione. Alla periferia dei quadri, sugli angoli, disprezzo e regolarità sul volto del re- so in un continuo evolversi delle forme, Works che danno il titolo alla mostra. Ogni film affronta un tema di carattere anche un vago color nocciola brucia- missivo Ragnar. Una situazione che, un sostanziale mutamento che sembra Non mancano alcune Cells, a mostra- sociopolitico con frequenti aderenze ticcio, che sembra sia la traccia della al posto del noto complesso edipico, bloccarsi nei lavori di Kuri in forme sim- re come anche negli ultimi anni l’artista alla geografia, all’urbanistica e all’eco- placcatura elettrolitica che l’autore fa riafferma la primigenia influenza della metriche che evidenziano una polarità non abbia cessato di indagare fobie e logia. “Mi interessa studiare le metropoli eseguire in una particolare fabbrica del- figura materna nello sviluppo individua- creatrice di strani equilibri. angosce. Del resto, come indica una dove sono in atto dei cambiamenti nella la Pennsylvania. le; e più in generale suggerisce come 22 opere scultoree realizzate negli ul- delle pareti di Bullet Hole, “sono le pau- struttura sociale, economica, politica, Lo stesso rigore formale delle opere e il ogni rapporto emotivo interpersonale timi sette anni, divise tra due diversi re a muovere il mondo”. Ma anche qui, religiosa e culturale. Credo che i grandi loro ritmo spaziale si trova nel catalogo, sia sempre una congerie di pulsioni ambienti. Soft e hard, il binomio che di- in Conscious and Inconscious, l’artista sommovimenti sociali implichino l’appa- con prefazione di Mario Diacono, dal contrastanti. Tutta questa saliva in fac- venta il fil rouge della mostra, a partire mostra un rapporto più sereno e non rizione di una nuova immagine urbana”, titolo Pittura assoluta; tra i molti nomi cia - materia di una performance che da Untitled (fridge trinity), tre frigoriferi conflittuale tra i due elementi. spiega l’artista. Il paesaggio urbano, in- di riferimento, in particolare Robert si è ripetuta ogni cinque anni e che si in cui aleggiano sospese come nuvole Il corpus principale delle opere esposte fatti, è il prodotto non solo di scelte po- Ryman e, soprattutto, Piero Manzo- ripeterà fino a quando lo consentirà la delle buste di plastica. La pesantezza sono collage di tessuti ricavati da vesti- litiche e architettoniche, ma anche del ni. In copertina e sull’elegante biglietto salute degli attori - è una nemesi sur- che preserva al suo interno la leggerez- ti, lenzuola e asciugamani appartenuti riallestimento compiuto da chi lo abita, d’invito campeggia l’opera differente reale in risposta a qualsiasi capriccio o za, in un equilibrio insolito che addita al all’artista. La loro origine d’uso ne fa attraverso i propri bisogni, le proprie dalle altre, con la tela aperta intorno crudeltà filiale. di là della materia al mondo esterno del uno strumento della memoria, come ha pratiche, le proprie visioni. Queste due al telaio, che pare cercare la parete e Mentre la componente performativa si consumo. dichiarato la stessa artista: “Mi fanno dimensioni, di regolazione gerarchica- aderirvi; una creazione solitaria, tenuta ripete in Satan is Real - con l’artista Nei tre Selfportrait as a retention and esplorare il passato: come mi sentivo mente imposta e di riorganizzazione e separata dalle altre. Il gruppo delle tele sepolto a metà nella terra per più di flow diagram, due sacchetti di plastica quando li indossavo”. Una frivolezza appropriazione dal basso, producono a terra, sovrapposte - un sasso grezzo un’ora, variando infinitamente un me- contenenti liquidi diversi e sospesi a apparente, da rielaborare attraverso paesaggi reali non sempre pacifici, ma come separazione, a comporre un’obli- desimo ritornello - il piglio dissacratorio una corda, in una staticità che sembra il rigore geometrico, recuperando la - come emerge da questi tre racconti - quità - è invece una creazione scultorea trova sviluppo in Death and the Chil- innaturale e precaria, contrastando con simbologia della spirale e della tela di spesso carichi di contraddizioni, conflitti da conoscere e osservare muovendosi dren, breve e imprevista gita al cimitero, la natura del liquido, di per sé collega- ragno, come una sorta di rivincita fi- e, in definitiva, di narrazioni. intorno. con la morte a guida di una scolaresca to all’idea di movimento. E ancora, una nale dell’archetipo femminile su quello Sao Paulo_Citytellers ha come tema È un argento che cattura immagini e, elementare. Qui gli scambi di battute e bottiglia con liquido e noci di cocco den- maschile, imbrigliato da questi reticoli l’auto-organizzazione civile e privata come specchio, evoca la Luna, la luce le domande insistite dei bambini, per la tro una busta di plastica, sospesi a rie- colorati. Questo approdo sereno vie- di un territorio socialmente esplosivo, riflessa, passiva. Chiara, argentea la loro curiosità innocente, si dimostrano cheggiare la forma della bilancia. ne confermato da The Waiting Hours, dove 18 milioni di persone si trovano sua luce: diviene ombra vagamente divertente antidoto alle pastoie “metafi- La scultura è di per sé statica, immobi- serie di collage di tessuto che raffigura nella necessità di dar vita a sistemi di colorata chi osserva i quadri di Kassay, siche” (e appunto questa naturale irrive- le, e il lavoro di Kuri muove innanzitutto un eterno calar del sole, attesa, o forse convivenza, sicurezza e auto-espres- con figure confuse, appena evocate. renza dell’infanzia è il punto di contatto da un interesse scultoreo. Eppure qual- evocazione, di un ultimo tramonto. sione. Di fronte al vuoto politico del Ogni lavoro in mostra è Untitled: a sot- forte con il pensiero dell’artista). cosa sfugge. Per esempio l’immagine Nel suo ultimo studio, di recente restau- governo istituzionale si crea un sistema tolineare il valore della ricerca in sé, The Hanging Pornographic Sea, serie stampata di montagne che finiscono rato sotto la supervisione di Renzo Pia- anti-democratico in cui a far da padroni senza specifici contenuti, pura esigen- pittorica raffigurante un agitato mare risucchiate dalla parete, assumendo no, vengono proposte per la prima volta sono ricchi professionisti e delinquenti. za di bellezza. notturno, e soprattutto Hot Shame - The la leggerezza di un’immagine astratta. alcune sculture di Emilio Vedova (Ve- Si profila un paesaggio violento dettato Quest of Shelley’s Heart, immagini ad Sul lato opposto, una protuberanza che nezia, 1919 - 2006). Si tratta di alcuni da desideri privati e individualistici. [valeria ottolenghi] acquerello del cuore del poeta inglese sporge come il picco di una montagna. inediti collage, dischi e maquette com- Di gran lunga il migliore della trilogia, - secondo la leggenda, l’organo fu recu- E di nuovo l’opposizione del tessuto posti tra la fine degli anni ‘80 e quella Aral_Citytellers documenta la devasta- perato intatto dalla cremazione funebre che si avvolge su se stesso e delle del decennio successivo, nei quali la zione e l’abbandono compiuto dall’Urss e poi conservato dalla sorella scrittrice montagne “dure” ridotte a immagine. pittura di Vedova trova una dimensione dei territori kazaki intorno al lago Aral, - sono insieme espressione di un’indole Ma il mondo è anche questo: una fin- tridimensionale. dove - nonostante le difficoltà dovute tardo-romantica. Il romanticismo rap- ta colonna composta da innumerevoli Si tratta, per l’artista veneziano, di una all’aridità provocata dal prosciugamen- presenta per Kjartansson una riserva scontrini che segnano il perno della no- ricerca che appare come un risultato to del lago e i rischi per la salute dovuti speciale in cui ritrovare temi, motivi e stra società, tra due rocce all’estremità necessario di un percorso volto a far all’inquinamento batteriologico e chimi- argomenti da trattare alla luce della co- del soffitto e del pavimento. Una sfida partecipare lo spettatore della carica co - gruppi di nomadi resistono, testi- scienza contemporanea, il che si tradu- alle leggi di gravità che l’uomo lancia gestuale della sua pittura, com’era moniando quella che l’artista definisce ce, appunto, in stile canzonatorio. con le sue costruzioni mentali, leggere, avvenuto nelle precedenti “esplosioni una “archeologia dell’umanità”. Dotato di un carattere timido ma pieno effimere, frutto di pure convenzioni. ambientali” con cui l’artista si era pro- Dubai_Citytellers inquadra i costanti di talenti, il giovane islandese riesce ad In scena è il contrasto tra questa sfug- posto di reinventare lo spazio dell’alle- paradossi di una dimensione parallela, affascinare d’acchito; lo scotto per tale gente precarietà della vita e la neces- stimento. dove alla propaganda di un paradiso immediatezza è però il dubbio se tutti gli sità umana di cogliervi un significato Qui la pittura stessa sembra aggregare del lusso e della ricchezza si accosta un elementi proposti, eventualmente som- sostanziale, solido. Un paradosso che a sé altri materiali, come il legno, il fil di lato oscuro fatto di povertà e miseria al mati e sviluppati, non interessino più il esiste da sempre, ben rappresentato ferro, la corda, per raffigurare una pla- limite della dignità umana: new slavery. medium filmico piuttosto che la videoin- dai lavori di Gabriel Kuri. Per il quale sticità - o meglio, uno spazio - in costan- Il miracolo di una strabiliante fondazio- stallazione. La simpatia beffarda, seb- qualsiasi affermazione può sempre te permanere, come lasciano trasparire ne urbanistica nel deserto, dove spic- bene non sfrontata, genera la sugge- esser contraddetta dal suo contrario, le crepe nel legno spezzato o l’incerta cano alcuni esempi della più avanzata stione di un moderno Keaton islandese. altrettanto valido. stabilità del fil di ferro. sperimentazione architettonica e inge- Nonostante le figure geometriche, i nu- gneristica, che è stato realizzato attra- [matteo innocenti] meri che servono a dare ordine e forma [stefano mazzoni] verso la speculazione e lo sfruttamento. al molteplice, resta sempre l’inafferra- bile: un movimento tra condizioni diffe- [elena nicolini] renti, un processo dialettico attraverso cui le cose continuano a vivere.

[antonella palladino]

MUSEION COLLEZIONE MARAMOTTI Via Dante 6 Via Fratelli Cervi 66 FONDAZIONE VEDOVA EX3 Gabriel Kuri Calle dello Squero MAMBO fino al 3 ottobre Viale Giannotti 81 a cura di Vincenzo de Bellis Via Don Minzoni 14 Jacob Kassay da martedì a domenica ore 10-18 Louise Bourgeois / Emilio Vedova giovedì e venerdì ore 14.30-18.30 Ragnar Kjartansson giovedì ore 17-22 a cura di Germano Celant Francesco Jodice sabato e domenica a cura di Lorenzo Giusti intero € 6; ridotto € 3.50 da mercoledì a lunedì ore 10.30-18 da martedì a domenica ore 10-18 ore 9.30-12.30 e 15-18 e Arabella Natalini Catalogo disponibile intero € 10; ridotto € 5 giovedì ore 10-22 Catalogo disponibile da mercoledì a domenica ore 14-22 tel. 0471 312448 tel. 041 5226626 tel. 051 6496611 tel. 0522 382484 tel. 055 0114971 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.museion.it www.fondazionevedova.org www.mambo-bologna.org www.collezionemaramotti.org www.ex3.it 56déjàvu [musei & co.] roma roma roma napoli puglia KUTLUG ATAMAN INGRES / KELLY TRASPARENZE FRANZ WEST MIRAGGI

L’esposizione di Kutlug Ataman (Istan- La mostra più intrigante di questa estate Senza dubbio si tratta di un progetto Franz West (Vienna, 1947) è un ar- Fedele alla sua caratteristica principale, bul, 1961) è una delle mostre che inau- 2010 si deve a un confronto intellettuale ambizioso e dalle ampie prospettive chitetto della percezione. Scultura, quella di occupare gli spazi dei castelli gurano ufficialmente il Maxxi di Zaha che va avanti da anni tra il neo-diretto- quello ideato e promosso dall’Asso- installazione, collage, design: tutte le di Puglia, anche quest’edizione di Intra- Hadid. Gli otto lavori del turco partono re dell’Accademia di Francia Éric de ciazione Fabula in Art che, nei grandi etichette in cui si fatica a organizzare moenia/Extra Art si estende su tre siti da una planimetria concentrica che ruo- Chassey e il grande artista americano spazi del Macro a Testaccio, ha allestito la sua produzione sono nascondimenti diversi. Avviato nel 2005 e fortemente ta intorno a Dome, che fa da perno alle Ellsworth Kelly (New York, 1923; vive la collettiva Trasparenze. L’Arte per le concettuali per non ammettere la verità, sostenuto dalla Regione, Miraggi è contigue opere. a Spencertown, New York), intavolato Energie Rinnovabili. ossia che la sola tecnica da lui adope- l’ultima tappa del “piacevole martirio”, Mesopotamian Dramaturgies affron- intorno al rapporto sorprendentemen- La valorizzazione delle fonti rinnovabi- rata è, semplicemente, la plasmazione come definito dal patron Achille Bonito ta il tema dell’identità culturale turca, te stretto tra il lavoro di quest’ultimo e li non inquinanti e in grado di produrre del comportamento umano. Col suo Oliva, “giunto alla sua naturale conclu- dell’asimmetria tra una globalizzazione quello del gigante francese dell’Otto- una minore quantità di anidride car- corredo di condizionamenti collettivi e sione”. Differenti location dove le opere imposta e la persistenza delle tradizio- cento Jean-Auguste-Dominique In- bonica nociva per l’ambiente non può individuali soluzioni creative. Proprio degli artisti contemporanei sono entrate ni locali. Dome, ispirata alle volte delle gres (Montauban, 1780 - Parigi, 1867), partire solo dall’alto, dai governi e dalle come per i migliori architetti. Perciò quasi in punta di piedi, per non disturba- chiese cattoliche, è costituita da uno direttore anch’egli a Villa Medici nel pe- istituzioni. C’è la necessità di un movi- difficilmente descrivibile è la sua perso- re oltremodo le diverse istituzioni che le schermo che proietta direttamente dal riodo dal 1835 al 1841, oltre che pittore mento che sia trasversale e popolare, nalità, persino da una retrospettiva rap- hanno ospitate e, alla fine, prese sotto soffitto sulle teste dei visitatori, invitati a universalmente noto. che coinvolga umanamente ed etica- presentativa, efficace e non scontata la loro ala protettiva. sdraiarsi su un comodo divano colloca- In pratica alla sua prima apparizione mente il singolo cittadino. Ecco il nobile come quella del Madre. Il Castello Alfonsino (voluto da Ferran- to perpendicolarmente alla proiezione, nel nostro paese, piuttosto che optare “perché” di questa collettiva, nella quale La verità è che, per capire West, non te d’Aragona del 1481) è esso stesso dei giovani adolescenti turchi sospesi per una retrospettiva canonica, Kelly la pluralità delle voci artistiche in campo basta percorrere le sale del museo, una sorta di miraggio, sospeso com’è a mezz’aria mentre, ammiccanti, fanno compie un atto critico disinvolto ma pre- va a costituire il vero punto di forza di un ma bisognerebbe montarci le tende e nel blu del cielo e del mare del porto sfoggio degli ultimi brand e device della gnante, da profondo conoscitore della progetto più ampio. spiare nel tempo il comportamento dei di Brindisi, sull’isola di Sant’Andrea. moda e della tecnologia occidentale. storia dell’arte, indicando in Ingres, oltre Trasparenze offre spunti di riflessione, visitatori. Già, perché proprio il modo Sicuramente è in questa sede che il Il coinvolgimento dell’osservatore è la che un suo punto di riferimento, un ide- per trovare nuove soluzioni a un pro- di agire degli individui, messi innanzi progetto ha raggiunto una pienezza parte invariante di un corpus ecletti- ale compagno di cordata, lontano dalla blema come l’inquinamento che ormai a bizzarri strumenti onirici e simil-orga- espressiva ed emotiva, nonostante al- co di video, fotografie e installazioni. propria riflessione soltanto da un punto coinvolge tutti, ma anche, e soprattutto, nici, protetti dall’intimità di una cabina cune pecche allestitive (video non attivi, Per Pursuit Happiness, racconto di un di vista storiografico. per utilizzare l’arte come vero e uni- e insufflati dalla promessa narcisisti- come Apparitions di Matteo Basilé; o matrimonio obbligato di una giovane Gli tiene bordone de Chassey, che in- versale strumento di comunicazione. ca di uno specchio, è il vero cuore di surrogati di opere per problemi di do- donna e dell’imposta ricerca di felicità, vita il pubblico ad approcciare questa Numerose e affascinanti le opere pre- un’opera capitale come Specchio in gana, come le fotografie Goodbye Tia- il televisore è posto dinanzi a un’unica mostra immergendosi in un’esperienza senti, dislocate una dopo l’altro quasi a una cabina con oggetti adattabili (con nanmen e The Forever Unfinisched dei poltrona, su cui il visitatore è invitato a squisitamente visuale, lungo un percor- comporre un puzzle di idee, mai uguali Michelangelo Pistoletto), detti anche Gao Brothers, in versione proiezione- sedersi. In Strange Space e in English so allestitivo ripartito per artista e per fra loro e tutte realizzate utilizzando stili Passstücken o Adaptives: sculture sfi- su-parete con pessima definizione) e As A Second Language si è proiettati di- sezioni tematiche, anziché strutturato e materiali differenti, per lo più riciclati, danti i confini tra formale e informale, l’inizio del percorso si presenti legger- rettamente in uno spazio schermato da cronologicamente in base ai momenti di e sfruttando le potenzialità delle nuove opera e vita. Arnesi inanimati divenienti mente sottotono. O forse perché ciò pannelli che avvolgono in una visione realizzazione delle singole opere. tecnologie. arte solo e non appena un visitatore li che trasuda dall’installazione Spose in superiore allo standard televisivo. Salienti e incontrovertibili risultano in ef- La mostra appare al visitatore come brandisce, adoperandoli come crede. viaggio di Pippa Bacca e Silvia Moro Anche laddove è il piccolo schermo a fetti i punti di contatto tra queste due fi- una sorta di percorso ibrido, che si col- E allora sì che, complici lo specchio (ovvero il suo tragico epilogo) è così for- essere utilizzato, questo tende a mol- gure di spicco della storia dell’arte degli loca a metà strada tra il fine didascalico e la poetica di Pistoletto, il fruitore e te da esser relegata quasi in un angolo: tiplicarsi: Column è un’installazione a ultimi due secoli, ambiti temporali che e quello più prettamente artistico-esteti- la vita da lui rappresentata si vedono memento sì, ma non troppo. spirale composta da vecchi televisori, solo per comodità vengono considerati co. Ogni lavoro è stato pensato apposi- parte integrante dell’opera. “Approccio Sparse tra i diversi ambienti del castel- omaggio al monumento celebrativo nettamente scissi anche sul piano dei tamente per animare l’enorme struttura tattile-esperienziale e interazione sono lo, finanche nell’acqua della piccola romano. Gli innumerevoli schermi pro- contenuti, essendo invece chiaramente del Macro, con opere - fra gli altri - di esigenze primarie di ogni individuo, che darsena (Volver sin Volver di Guiller- iettano minuti interminabili di volti silen- possibile rinvenire anticipazioni dell’ar- Georges Adéagbo, Jota Castro, Al- la musealizzazione ordinaria non per- mina De Gennaro), tutte le opere dei ziosi dei cittadini turchi cui è richiesto di te novecentesca prima dello scoccare berto Garutti, Christiane Löhr, Lilia- mette. Non perché le persone non li de- 17 artisti invitati sono entrate in stretto guardare in camera. L’apparente agio dell’anno zero. na Moro, Yoko Ono, El Anatsui, Mario siderino, ma perché i musei sono spes- dialogo tra loro, sin da Culture Plate #7 percepito da questi uomini e donne con In questo senso, Ingres è addirittura Ceroli, Tony Cragg, Olafur Eliasson. so strutturati così”. Ma non se in mostra di Michal Rovner. Ma i nessi più bril- un medium così invadente e il mutismo un proto-modernista (nel senso green- Un’occasione unica, questa, per riba- c’è Franz West: ed ecco che l’invito a lanti e forti rimandi poetici si sono creati risultante mostrano ancora una volta berghiano), poiché, se per un verso si dire ancora una volta quanto male sia trasgredire la fruizione contemplativa tra le opere di David Claerbout (En- la condizione inbetween di due culture riallaccia scopertamente a Raffaello, capace di compiere l’uomo ai danni per modificare integralmente la perce- geltje/Angel), Gregorio Botta (Beauty che vanno sovrapponendosi come for- d’altro canto con le sue opere più im- della Terra e per sensibilizzare l’opinio- zione dell’opera con l’uso, integrandosi that must die), Ileana Florescu (ed ella zando le tessere di un puzzle. portanti e meno retoriche si incarica ne pubblica con forza, come solo il lin- in essa, prosegue nella celebre Sedia narrò... le mille e una notte) e Moataz La visione di Journey to the Moon è di- altresì di sottoporre la visione a un ri- guaggio artistico sa fare, al di là di ogni Bellini, induce alla rilassata esperienza Nasr (The Shattered Dream), perché slocata in una piccola sala adiacente, duzionismo formale senza precedenti, parola. Ma subito dopo il messaggio, performativo-estetica dei divani di Or- ognuna sembra essere il completamen- ma la continuità con le altre opere è ga- nel tentativo di espungere dal quadro, ciò che colpisce è la capacità di ogni dinary language, istiga alla liberazione to (o l’avvio) della precedente e della rantito dalla scelta di una luce soffusa, in un colpo solo, la narratività scenica, singolo artista di mettere a disposizio- dai costumi reali e museali nel paraven- successiva. fredda come quella di un schermo tele- la pennellata impulsiva e la soggettività ne il proprio stile e le singole tecniche to dietro cui denudarsi, eccita persino Poco incisiva, invece, la performance visivo acceso nella penombra, che col- psicologica. utilizzate per un fine più grande, aperto alla sperimentazione più intima e libe- voluta da Michele Carone per la sua ma l’ambiente complessivo della mo- In buona sostanza e malgrado il secolo concretamente alla collettività proprio ra di Auto Sex (con Heimo Zobernig), bilanciatissima ed efficace installazio- stra. Ancora una volta è un contenuto e e più che li divide, sia a Ingres che a perché capace di incidere direttamente alcova premurosamente ricostruita per ne Assalto al castello. Di forte impatto un significato unico quanto sfaccettato Kelly interessa distillare il dato visivo e sulle coscienze. l’auto-amore, con tanto di sedia, spec- emotivo il lavoro site specific 300 di come quello dell’incontro fra Oriente e pervenire a una monumentalità ieratica Nel percorso espositivo si avvertono i chio e Tre Lampade a luce rossa. Gaia Scaramella, che investe di un Occidente a fare da topic: trattato me- e autosufficiente della forma, senza al- quattro elementi naturali interagire con Che illuminano anche l’intuizione che nuovo significato un gioco infantile so- taforicamente, rendendo il contrasto fra lontanarsi dal piano pittorico in quanto l’arte: l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco gli oggetti - come l’Armadio Multiuso - litamente associato all’innocenza. Di medium fotografico moderno e forma superficie. Ingres lo fa pionieristicamen- mostrano la loro pregnanza “materica” tra mobilio e arte creati da West altro contro l’installazione - sempre site spe- compositiva antica e orientale (Frame), te, mostrando un’attitudine da collagista ma anche la loro labilità. E, come fosse non sono che trappole tese per render- cific - Giardino della Memoria di Maria mostrando la difficoltà di una lingua im- ante litteram; Kelly più consapevolmen- anch’essa un altro elemento naturale, ci inconsapevolmente, quando li si vive Cristina Crespo nel Castello Episcopio posta come pacchetto irrinunciabile per te, in linea con l’estetica analitica del l’arte genera se stessa, come in un nel quotidiano, parte dell’”auto-teatro” di Grottaglie è risultata debole e non la comprensione universale o trasfor- suo tempo, presentando la cosiddetta moto perpetuo: ecco perché è la prima, artistico del titolo. Quello che va in sce- all’altezza della manifestazione. mando intenzionalmente la proprietà di integrity of picture plain in termini espli- e la più pura, tra le energie rinnovabili, na, letteralmente trasferendo luoghi re- Lo stesso forte impatto emotivo creato significazione di un testo in un oggetto citi. vera forza di cambiamento per il futuro. ali nel museo, negli ambienti ricostruiti all’Alfonsino non è stato raggiunto ne- di visione. Il gran numero di disegni presenti in di Plural, residuo dello studio dell’arti- anche al Castello Aragonese di Taran- In The Complete Works of William Sha- mostra, compresi alcuni ritratti realizzati [marzia apice] sta, e delle Stanze di Wegener. to. Sicuramente un luogo più difficile kespeare l’artista copia su pellicola 33 in gioventù da Kelly ed esposti per la No, il 2d non poteva proprio bastare per i suoi ambienti sprofondati, dove il mm l’opera omnia del drammaturgo, prima volta in questa occasione, non a West, come egli stesso sottolinea percorso si presenta tortuoso e di non facendola scorrere a una velocità che attenua ma anzi approfondisce l’im- commentando gli iniziali collage che chiaro svolgimento, dove una disloca- rende inutile ogni tentativo di lettura patto offerto dalla prima sala, l’unica in aprono la mostra, per lui soddisfacenti zione più concentrata dei lavori proba- lineare. Nella schizofrenia dell’identità cui sono visibili contemporaneamen- solo per l’ironica effrazione di modelli bilmente avrebbe reso la mostra molto turca rientra tutto il bagaglio di realtà te opere di entrambi gli artisti, ovvero e tabù, la medesima poi riportata nei più coinvolgente. e finzione che Ataman porta con sé, i due dipinti (più due cartoni) del grande manifesti, nelle sculture pubbliche e nel Soprattutto perché alcuni si presenta- ricordi biografici della sua terra, mesco- francese e un recentissimo lavoro a sipario per l’Opera di Vienna (visibili in vano “sulla carta” molto accattivanti. lando alle leggende islamiche, al senti- pannelli sovrapposti del maestro ameri- maquette e bozzetti), e per il tripudio Come Scintillio e Cenere di Stefano mento arcaico e all’invadenza moderna cano, tratto dalla serie Curves in Relief, coloristico, lo stesso di Group with ca- Cagol: l’invito dell’artista rivolto agli abi- le politiche di una geografia reale e di del 2009. binet. Come alla sua arte non basta la tanti di portare, in giorni precisi, oggetti potere. contemplazione: basta leggerla, andate scintillanti. Da parte dei tarantini c’è Qui Roma e Istanbul fanno a meno di [pericle guaglianone] al Madre e usatela. stata una certa risposta, ma il bottino è un viaggio in aereo. stato uno striminzito tesoretto. [diana gianquitto] [chiara li volti] [daniela trincia]

MAXXI VILLA MEDICI MADRE Via Guido Reni 6 Viale Trinità dei Monti 1 MACRO FUTURE Via Settembrini 79 CASTELLI Piazza Orazio Giustiniani Brindisi / Taranto / Grottaglie Kutlug Ataman Jean-Auguste-Dominique Ingres Franz West a cura di Cristiana Perrella Ellsworth Kelly Trasparenze a cura di Kasper König, Katia Baudin Miraggi da martedì a domenica ore 11-19 a cura di Eric de Chassey a cura di Laura Cherubini e Mario Codognato a cura di Achille Bonito Oliva giovedì ore 11-22 da martedì a domenica ore 11-19 da martedì a domenica ore 16-24 da lunedì a venerdì ore 10-21 e Giusy Caroppo intero € 11; ridotto € 7 intero € 8; ridotto € 5 intero € 4,50; ridotto € 3 sabato e domenica ore 10-24 Brindisi: da venerdì a domenica ore 18-22 Catalogo Electa Catalogo Drago Catalogo Carte Segrete intero € 7; ridotto € 3,50 Taranto e Grottaglie: tutti i giorni ore 17-22 tel. 06 3210181 tel. 06 676291 tel. 06 671070400 lunedì ingresso libero tel. 0883 531953 [email protected] [email protected] [email protected] Catalogo Electa [email protected] www.fondazionemaxxi.it www.villamedici.it www.macro.roma.museum tel. 081 19313016; www.museomadre.it www.intramoeniaextrart.it déjàvu [gallerie & co.]57 torino torino torino milano milano PAOLO GRASSINO LEIGH LEDARE SCOTT REEDER FIKRET ATAY ANTONIO BIASIUCCI

La prima cosa che ci si chiede visitando Le immagini filtrate dall’obiettivo di Lei- Una delle situazioni più imbarazzanti “Vivo in una città dove è praticamente La metamorfosi, la labilità respirano in la Fine di qualcosa l’inizio di..., la perso- gh Ledare (Seattle, 1976; vive a New che può succedere nella vita di tutti i impossibile produrre arte”, scrive Fikret Antonio Biasiucci (Dragoni, Caserta, nale di Paolo Grassino (Torino, 1967) York) sembrano statiche come una giorni è non saper cogliere l’ironia del Atay (Batman, 1976) a presentazione 1961; vive a Napoli) che, amico dell’om- da Giorgio Persano, è se il peso di tutto qualsiasi fotografia a colori. A render- proprio interlocutore. Quando questo del proprio lavoro. “Provo più piacere bra sfuggente, ammette come unica il cemento versato in galleria non rischi le dinamiche è però la trasparenza e succede si sprofonda in una impasse nel fare arte nei contesti dell’impossibi- certezza il bianco e nero. Per il resto, i di sfondare solai e pavimento. l’asprezza del contenuto. Il filo condut- ebete in cui ci si crogiola nel dubbio del le piuttosto che in quelli metropolitani. Il testi critici e le stesse intenzioni dell’arti- Una volta scoperto che il cemento è tore non è l’America suburbana delle “e se fosse stata una battuta?” e del successo, nonostante le difficoltà, è for- sta devono spesso scendere a patti con alleggerito da argilla espansa e polisti- anime sole e dei sogni infranti, è inve- “avrei dovuto ridere?”. se il punto di partenza per il lavoro più la vita propria delle immagini, oltre che rolo e che, quindi, la paura di trovarsi ce l’America patologica della società Questa impasse esiste anche nella fru- stupefacente e potente. Penetrare nella con lo sguardo dello spettatore. sfracellati e rosolati sui fornelli infernali dell’apparire. izione artistica ed è ancora più difficile vita di tutti i giorni, scoprire la profondità Pure stavolta: spazio espositivo dise- della scuola di cucina del piano di sotto Protagonista del ciclo di opere, per la uscirne. La maggiore difficoltà è dovuta del tempo in un momento, riflettere que- gnato da archi, volte, nicchie. Ce n’è è immotivata, ci si può soffermare sui prima volta in Italia ma presentato in al fatto che, mentre nella comunica- sto nella città in cui si vive e lottare per quanto basta per dare alla persona- lavori in mostra. Primo fra tutti, in ordine forma completa a New York nel 2008, è zione interpersonale il codice cinesico capire... sono le difficoltà da affrontare le quell’aura sacrale che il fotografo espositivo, Rivolta, un pilastro nel cui Tina Peterson, madre dell’artista ed ex (postura, gestualità, mimica facciale) per fare arte nella mia città”. campano avrebbe voluto dissipare, pur cemento è scolpita capovolta la parola reginetta di bellezza. Una madre fame- può dare indizi importanti, di fronte a I video di Atay sono piccole finestre attribuendo ai suoi lavori la definizione che dà il titolo al lavoro. Un’opera che lica in cerca di paparazzi, che si offre un’opera d’arte la presenza dell’autore luminose, passaggi poetici spalancati di Polittici. Ma non è detto che questa sembra la colonna di un edificio indu- nella sua nudità e cruda perversione è mascherata e non esistono indizi utili sulla propria cittadina natale. Mosaici- atmosfera noccia alle opere. Soprattut- striale con sopra inciso l’inno marxista per esser divorata dallo sguardo della per cogliere l’ironia nascosta. video, prodotti con mezzi di fortuna, to nel caso dei Molti, “mausoleo degli alla rivoluzione dei lavoratori; invece, fotocamera. Nell’era del terzo occhio, Succede spesso, quindi, di assistere a registrano allegorie e percorsi della vita schiavi del XXI secolo” già visto al Ma- spiega l’artista “è un invito intimo, non cioè dell’occhio-spia che guarda e re- una mostra e chiedersi se l’artista stia d’ogni giorno, vita confinata nel sud-est dre in occasione della collettiva Barock, di classe. La parola scritta al contrario gistra mettendo in evidenza, l’impor- giocando con il visitatore o, peggio an- dell’Anatolia, in Turchia, vicino al confi- che in trasferta subisce un’autentica invita a capovolgere lo sguardo. Una tante è allora esporsi, poiché “se ap- cora, se lo stia prendendo per i fondelli. ne con l’Iraq. rivoluzione nell’allestimento. metafora della necessità di cambiare paio, dunque sono”, direbbe Barbara Questo gioco “pericoloso” porta a due Senza alcuna sofisticazione, al limite Nell’istituzione partenopea gli scatti (re- sempre punti di vista”. Kruger. E non interessa se l’occhio sentimenti contrastanti: la meraviglia o del rispetto per le tecniche del montag- alizzati presso il Museo di Antropologia La rivoluzione di Grassino è un concet- voyeuristico è quello del figlio, perché il fastidio (l’indifferenza, in questi casi, gio, Atay ricostruisce con trasparenza dell’Università Federiciana) affioravano to astronomico (dove per rivoluzione il privato diventa pubblico; e i vizi intimi non esiste). Un’altalena fra opposti do- immediata lo scorrere del tempo nella nel buio da bacinelle disseminate sul s’intende il moto di un pianeta attorno paiono legittimati se consumati al di là vuta al fatto che molti artisti credono propria società, raccontando cambia- pavimento, mentre nella galleria mene- al Sole) che invita lo spettatore a “gi- delle mura domestiche. che le regole della comicità siano facil- menti e sovrapposizioni tra l’Occidente ghina l’installazione viene ricompattata rare” non solo la testa per leggere la Non c’è pathos nella selezione della mente applicabili anche nell’arte. globalizzato e la povertà - senza inizio sulla parete. Senza disperdere l’effet- scritta, ma anche i propri pensieri per serie in mostra, quanto una sobria e di- Questa banalizzazione finisce, però, né fine - di quella fetta di mondo. In to teatrale, anzi agevolando la lettura non rimanere chiuso nei propri giudizi dascalica indagine della figura materna col renderli sterilmente autoreferenzia- maniera deduttiva, dal particolare al ge- “drammatica” della luce, che qui batte (o pregiudizi). in tutta la sua bellezza e il suo orrore. li: in pratica fanno ridere solo se stes- nerale Atay mostra in questa personale contro i volti come un rosario di voca- Tutto il lavoro dell’artista torinese è L’angelo-mostro non è indagato come si, mentre in tutti gli altri generano il milanese la sua capacità di sintetizzare zioni, baluginii che eleggono a un’im- una costante riflessione sul concetto di bomba emozionale - con le conseguen- fastidio della mancata comprensione o messaggi, codici e linguaggi che, inter- prevista resurrezione o al perfeziona- barriera. Su quei lacci che, come nella ze della detonazione - ma con la distan- della presa in giro. Quando, raramente, secando gli insiemi di molteplicità e in- mento di una nascita sospesa. serie di fotografie Dolo d’impulso, sono za di un reporter della Magnum School c’è qualcuno che azzecca il fuori tempo dividualismo, diventano universali. Alleggeriscono e completano la mo- invisibili ma che continuano a lascia- o di fotografi come Larry Clark - di cui della battuta perfetta, allora è la meravi- Tinica, Gooaall!!, Any Time Prime stra le due composizioni dei Pani, che re sulla pelle i segni della costrizione. Ledare è stato assistente -, Nan Goldin glia a invadere lo spettatore. Time e The country for old man! sono confermano come l’ambiguità sia la ci- Nodi che intrappolano corpo e mente o Gregory Crewdson. Scott Reeder (Milwaukee, 1970; vive a i quattro progetti presentati in assenza fra - formale e ideale - della fotografia e che fanno muovere e agire come in Piuttosto che una riflessione sulla tra- Chicago), alla sua prima personale eu- dell’artista alla Fabbrica del Vapore. Ad di Biasiucci. Le rustiche pagnotte, pur Controllo del corpo. Video in cui tre ma- sgressione erotica, la ricerca dell’artista ropea, non avrà il coraggio di rischiare Atay infatti è stato negato il visto per legate a suggestioni pulsanti di mani- nichini umani roteano sostenuti per la americano è allora uno specchio-repor- al “gioco pericoloso” dell’ironia nasco- entrare in Italia (cosa alquanto strana, polazione, lievitazione, fuoco, premio testa da corde-cordoni ombelicali che tage della vita di una famiglia - la sua sta, ma ha un merito: quello di render dal momento che l’artista ha galleria a per il sudore della fronte, possono di ne coprono il viso rendendoli cechi, - ma che è possibile immaginare come chiaro fin da subito che il suo obiettivo è Parigi e ha spesso esposto in prestigio- contro mutarsi in fossili, pietre, crate- sordi e muti. Triste metafora dell’uomo comune. Dall’individuale all’universale. far divertire lo spettatore. si musei all’estero) senza che venisse ri, meteoriti e, infine, assomigliare alle moderno che sempre più dice, vede e Se l’approccio analitico è spesso tra- Opere come Still Life With Grenades, addotta alcuna motivazione. stesse teste dei Molti. La trilogia fluttua, sente solo quello che gli viene iniettato dotto con freddezza formale, non così Stoned Horse, Sisyphus Ice Cream, Nel video Tinica un ragazzo, su una volteggia, e la diarchia vita-morte si dis- dall’esterno. algide sono però le foto di Ledare. Narcissus Cop, la serie degli Smoking collina al tramonto, suona una batteria solve in una dimensione porosa e vaga, Ma quelli di Grassino non sono solo Il ciclo Le Tit sembra infatti un viaggio Flowers sono chiaramente ironiche fin assemblata con bidoni e coperchi, fino scompaginando i tempi, restituendo al lavori che parlano di gabbie mentali: le fra tabù e desideri ninfomani dove, non dal titolo. Lo stile poi, un misto tra Phi- a che, nel pieno di una rullata, il pro- quotidiano una radice arcaica e miste- barriere di La fine di qualcosa, l’inizio ultima, l’ansia del figlio sembra mesco- lip Guston e bad painting con colori da tagonista si alza, dà un calcio alle per- riosa. di... sono anche fisiche, architettoniche, larsi alla speranza di una comprensio- pastello a cera di quando si era all’asi- cussioni, che rotolano scomposte verso Soglia dell’arcano, isolata dal corpo geografiche. Come Abuso, la struttura ne comportamentale, o quanto meno lo, è in perfetta simbiosi con la giocosità il basso, verso la città. È stato solo un espositivo principale, il “ritratto” di una in cemento armato che blocca l’ac- psicologica, della madre. Nell’outing delle opere dell’artista americano. Una attimo, ma intenso. Curioso anche Any testina conservata nel Museo Anato- cesso a una sala della gallerie e, più materno - dove cioè le morbosità ses- spensieratezza che però, a ben guarda- Time Prime Time nel quale attori locali, mico di Napoli, sguardo vitreo e boc- ancora, come Lavoro rende liberi, una suali sono in prima pagina - paradiso e re, assume anche tinte serie, occupan- come da decorrenza annuale, mimano ca aperta come una porta sull’abisso. riproduzione in scala 1:2 del muro di inferno si confondono dando vita a una dosi di temi come la guerra, la violenza, un racconto popolare, ritraendo storie Retaggio del sentire profondamente Gaza su cui sono intagliate le tragiche tragedia, di quelle classiche che il teatro le torture. di gerarchie e di impossibilità nell’in- campano dell’autore, dal punto di vista parole dell’entrata del campo di con- greco, con i ruoli della polis, incarna. Insomma, giusto per rimanere in tema frangerle. antropologico - la familiarità con una centramento di Auschwitz. Un lavoro Ciò che nelle foto e nei video dell’ar- comicità spicciola, Reeder fa reedere, L’unico lavoro inedito esposto per la pri- morte che non è mai così definitiva - e forte, scomodo, che però lascia uno tista resta è la forza del femminino, la ma coscienziosamente. ma volta a Milano, invece, porta il titolo iconografico: alcuni indimenticabili primi spiraglio di luce. Per leggere la scritta, stessa che assume di volta in volta le di The country for old man!. La fotogra- piani di Mimmo Jodice; la smorfia del anche qui capovolta, bisogna aggirare maschere rituali della mitologia, dalle [stefano riba] fia viene presentata come un passapor- fanciullo terrorizzato dal prodigioso San il muro. Un’ulteriore breccia nel muro è Erinni a Medusa, da Antigone a Ecuba. to visuale dell’artista al quale, essendo Gennaro esce illeso dalla fornace di Ri- data, dice l’artista, “dalle lettere incise Lo sguardo-specchio di Leigh Ledare stato negato il servizio militare, per pau- bera; le tante maschere - in terracotta, nel cemento. Le parole stanno bucando non è in fondo così distaccato, quanto re paterne, all’interno della sua comuni- ad affresco, a mosaico - trovate negli il cemento, lo stanno erodendo”. forse ammutolito e, grazie al filtro della tà non riesce a trovare un proprio ruolo. scavi di Ercolano e Pompei. È proprio attraverso il lavoro più duro e camera, riesce a nascondersi per non “Non ho fatto il militare”, scrive senza Pozzi che inghiottono la realtà, per ritra- pesante (non solo in termini fisici) che svelarsi. Per non dire - con Bas Jan falsi pudori Fikret Atay. “Mio padre non smetterla col suono di mille echi. lo spettatore scopre che le barriere di Ader - “I am too sad to tell you”. me lo ha permesso perché i miei due Grassino non solo sono superabili, ma fratelli non ne hanno mai fatto ritorno. [anita pepe] rappresentano un invito alla trasgres- [claudio cravero] Ecco perché non ho un’identità. Secon- sione, al passare oltre. Ecco spiegata do la logica del sistema, io non esisto. la non finitezza del titolo della mostra: Non vivo. Non risulto essere il padre dei la fine di qualcosa è sempre un confine, miei figli. Il mio viaggio più lungo è stato e per capire cosa segue i puntini di so- quello dal mio villaggio a Batman. Ma spensione bisogna avere il coraggio di sono felice. Perché sono qui”. fare un tuffo oltre questo limite. [ginevra bria] [stefano riba]

DOCVA Via Procaccini 4 NICOLETTA RUSCONI GIORGIO PERSANO Corso Venezia 22 Piazza Vittorio Veneto 9 GUIDO COSTA LUCE GALLERY Fikret Atay Via Mazzini 24 Corso San Maurizio 25 a cura di Gabi Scardi Antonio Biasiucci Paolo Grassino da martedì a venerdì ore 11-19 a cura di Marco Tagliaferro da lunedì pomeriggio a sabato Leigh Ledare Scott Reeder sabato ore 15-19 da martedì a sabato ore 15-19 ore 10-12.30 e 16-19.30 da lunedì a sabato ore 15-19 da mercoledì a sabato ore 15.30-19.30 Catalogo Corraini Catalogo disponibile tel. 011 835527 tel. 011 8154113 tel. 011 8141011 tel. 02 3315800 tel. 02 784100 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.giorgiopersano.com www.guidocostaprojects.com www.lucegallery.com www.docva.org www.nicolettarusconi.com 58déjàvu [gallerie & co.] milano milano milano milano milano MATTIA BONETTI VICKY FALCONER ANNALISA FURNARI CHEBY | EUGÈNE | HÉRARD JASON MARTIN

Mattia Bonetti (Lugano, 1952; vive a Con il termine sideline, nel linguaggio È giocata su un percorso di vita reale la “Che accade quando chiamiamo ‘arte’ Jason Martin (Jersey, 1970; vive a Parigi) è un rutilante artista creativo- corrente americano, si definisce quel mostra di Annalisa Furnari (Vimerca- qualunque manifestazione culturale Londra), alla sua seconda personale creatore, sempre in equilibrio sottile tra tipo di linea esterna che contiene e allo te, Milano, 1969; vive a Catania): ragio- ‘altra’, per quanto eminente sia? Non da Mimmo Scognamiglio, non è nuovo discipline vicine ma differenti, attratto stesso tempo separa il campo sportivo ni di salute l’hanno costretta da bambi- succede precisamente che, a nostra agli spazi privati di altre realtà italiane dalle contaminazioni e onnivoro nella dal resto del paesaggio. Linee, bian- na a trasferirsi in Sicilia con la famiglia, insaputa e con le migliori intenzioni del (la Collezione Peggy Guggenheim di sua sapienza di disegnatore e proget- che o colorate, che dividono chi gioca abbandonando Milano e il suo smog, mondo, noi riduciamo ciò che è altro a Venezia su tutte). Apprezzato all’estero tista. Da sempre affascinato dai singoli da chi sta in panchina, chi è scelto da causa prima dei suoi problemi. Giunta ciò che è nostro? In altri termini, non ab- come uno dei più importanti pittori del materiali e dalle svariate potenzialità chi è scartato, indicando anche, talvolta all’età adulta, il ritorno alla città d’origi- biamo già preliminarmente, e nel modo gruppo degli , la nelle pratiche di utilizzo degli stessi, metaforicamente, la posizione imposta, ne si è ora concretizzato in un’esposi- più surrettizio, postulato una natura sua indagine assembla diversi fattori Bonetti affronta la fase primaria del di- da orli implacabili, a chi sconta le colpe zione di opere realizzate come da sua propriamente prototipica dell’arte, sot- formali timbrici, elementi che creano segno su carta con la maestria dell’arti- dell’inabilità (to be sidelined). abitudine site specific, una delle quali tinteso in senso strettamente greco?” un linguaggio pittorico solido, materico sta “vero”, a tal punto che le sue tavole Sotto questo segno (anche se non così prodotta proprio con il temuto partico- (François Fédier). e asceticamente monocromo. Una sin- grafiche sono state esposte in prestigio- marcato) inaugura la prima personale lato di carbonio, Comuni luoghi di festa, Ecco. Dici “arte” e pensi a un range di tassi espressiva ricorsiva e necessaria- se sedi internazionali, anche disgiunte di Vicky Falconer (Newcastle, 1979); che dà anche il titolo al progetto. Una immagini ed esperienze più o meno mente identificabile. dall’oggetto che hanno poi generato. una mostra breve e ben impiantata, un parete completamente ricoperta del precise, vuoi ben delineate, vuoi appe- La preponderanza delle nuance (distri- Dichiara Bonetti: “Non c’è un unico filo progetto quasi asettico, elegantemente pigmento derivato dalla combustione di na sbozzate; un catalogo mentale che buite senza subire variazioni cromati- conduttore tra le mie creazioni, ho con- in nuce ma formalmente compiuto; così prodotti petroliferi ricorda la patina d’in- va dalle statue di santi subiti in chiesa che) e l’aggiunta di spessori superficiali tinuamente ispirazioni diverse. Sapersi come la Galleria Fornello ci ha abituati, quinamento che ricopre i monumenti e i durante il catechismo fino ai richiami ul- (creati da pennelli larghi e spatole) re- reinventare tutte le volte è pericoloso da tempo, a vedere. Tra ripiani bianchi palazzi milanesi e che, soprattutto nelle timi delle pubblicità: ti confronti con un stituiscono una traccia estetica al mo- ma è come una rinascita, un’esigenza di legno, lastre di vetro, cornici e riqua- periferie degli anni ‘70, rendeva l’aria senso del bello, della misura - se voglia- vimento del corpo, segni di passaggi irrinunciabile”. E infatti le sue opere dri contesi tra la luce elettrica e la proie- irrespirabile. mo persino del “lecito” e dello “scanda- che conferiscono un verso al colore onnivore e personalissime vanno dalla zione, la giovane artista britannica porta Ma i visitatori sono accolti in galleria loso” - sempre e comunque rassicuran- sulla superficie (steso secondo percorsi realizzazione delle linee tranviarie fran- leggerezza e introspezione elevandole da How soon is now?, un’installazione te, aderente ai tuoi orizzonti. precisi). Arcate stemperate che donano cesi di Montpellier al sacrale ammobi- a differenti livelli di geopoetica degli - forse un po’ spiazzante e che crea Poi entri a conoscere gli scultori del- vita, luce e intensa energia alla superfi- liamento della Cattedrale di Metz fino spazi. Ogni lavoro, distinto e concate- ambiguità - composta da puntelli che la Grand Rue di Haiti e ti trovi ridotto cie pittorica. al ridondante allestimento dell’Hotel nato con la medesima energia, rivendi- mettono in ideale sicurezza il soffitto e sulle ginocchia, come un pugile tanto “La sua arte”, sostiene il curatore Luca Cristal Champs Elysées di Parigi. ca una solitudine formale compiacente, che poggiano su antichi frammenti di sicuro di sé da non aver previsto l’on- Massimo Barbero, “dà corpo alla simul- I suoi lavori sono quasi sempre rea- autorizzando il visitatore a compiere un maioliche siciliane, a creare un legame da d’urto dell’avversario. E già. Perché taneità tra gesto e dinamismo dell’im- lizzati con una tiratura limitata, stando percorso sul nulla, un tragitto fra l’incor- con la regione che ha accolto Furnari quello che scopri nei lavori di Celeur magine, la sua costante qualità risiede così vicini anche sotto questo aspetto porazione e la introiezione. per lunghi anni. Jean Hérard, André Eugène e Ro- nel perpetuo movimento, nella continua all’arte con la A maiuscola. Secondo Lacan, l’incorporazione non è Nonostante le apparenze, è a una nald Bazile Cheby, tutti all’opera nelle necessità da parte dell’autore di inter- L’esposizione personale alla Galleria la determinazione di un processo, ma leggenda spesso narrata all’artista baracche di lamiera di Port-au-Prince, rogarsi e di interrogare le infinite pos- Cardi Black Box, realizzata in colla- si definisce piuttosto come un particola- quando era bambina, in base alla qua- non è l’idea di arte a cui sei abituato. È sibilità del dipingere”. E ancora: “Ogni borazione con Galerie Italienne e con re tipo di rapporto umano con l’oggetto le sotto il suolo di Milano ci sarebbe il un’esperienza immersiva tanto intensa opera contiene una vitalità, un’energia Medea, è un percorso irrinunciabile e che mira a far penetrare e conservare mare, che si ricollega appunto l’opera Il che può trovare equivalenti giusto nel e una tensione che non vengono mai divertente, diversificato per colori, stili, dentro di sé l’oggetto stesso, anche mare sotto: a fronteggiarsi due xilogra- Cuore di Tenebra di Conrad, o forse an- meno. La capacità di affondare le radici incroci impossibili e svariate cromie. se sotto forma di fantasma o di evane- fie - stampate su raffinata carta fatta a cor meglio nel frullato che ne ha tratto nella teorizzazione e nella pratica di un La mostra si avvale poi di quattro pezzi scenza simbolica. Nell’arte contempo- mano - raffiguranti navi in tempesta e Ford Coppola, allungandolo con i Di- concetto attualizzato delle avanguardie realizzati appositamente nel 2010 per ranea, l’incorporazione non è un’attività i cui modelli sono da ricercarsi in due spacci di Herr in Apocalypse Now. futuriste è visibile nel dinamismo e nella l’evento milanese e prodotte dalla gal- puramente orale né altamente allegori- dipinti olandesi di Willem van de Vel- C’è un altro mondo, ci sono altri mondi vibrazione che allo stesso tempo ispira- leria: Dripping Coffee Table, una sorta ca; la respirazione, la visione, l’audizio- de e Pieter Mulier. In mezzo alle due che non siamo abituati a considerare. no e compongono lo spazio di ciascun di tavolino in bronzo dai contorni quasi ne vengono attivati al di fuori del corpo rappresentazioni, da una botola nel pa- C’è la nostra visione dell’Ordine Natu- dipinto”. liquefatti; Balance Shelves Unit, costitu- umano secondo paradigmi parimenti vimento scaturisce il rumore del mare, il rale delle Cose, catto-darwinista come Anche a Milano, in quest’ultima serie ita da metallo bianco e nero; la poltrona collettivi e soggettivi. frangersi delle onde in burrasca. da migliore tradizione italiana al com- di lavori, quasi tutti recenti e di grandi lignea rivestita di seta gialla e fucsia Per Falconer, l’incorporazione è prima Chiude il percorso espositivo Virgin promesso. E poi c’è quella che ti viene dimensioni, si nota la presenza di riqua- Puddle Armchair; la torre in acciaio inox di tutto un modello fisico dell’introiezio- Mary. La Madonna è realizzata con un scaraventata sul grugno direttamente dri maggiormente frastagliati rispetto al lucido e in acrilico trasparente Tower ne, un processo del tutto essenziale per tubo al neon che funziona a intermitten- dai ragazzi di Haiti: c’è una civiltà che passato. Anche sulle loro superfici l’atto Cabinet. la costituzione della dialettica visiva che za. Se da un lato la religiosità popolare si regola sull’assemblaggio di riti e cre- del dipingere è una combinazione fra Come proclama l’artista stesso, i suoi accompagna forme geometrico-rappre- siciliana è qui resa attraverso un’icona do arcani; una religione pervasiva e una certa gestualità espressionista e oggetti oscillano “tra artigianato antico e sentative alle casualità apparenti dei dal sapore inevitabilmente pop, dall’al- terribile, come quella vudù, capace di un fervore minimalista ipnotico, caratte- tecnologia contemporanea”, creando in materiali. Questa scelta rimarca l’este- tro l’irregolarità della luce richiama la segnare il tempo dell’uomo con brutale ristiche che danno vita a vere e proprie chi li guarda un senso di straniamento, riore attraverso l’inclusione nel campo possibilità di una visione mistica ma meccanicismo. C’è Ezili Danto, divinità muraglie, strutturate come padiglioni un continuo rimando a forme organiche, espositivo anche di What could ever be anche il dubbio sulla fede, a cui non è spaventosa che condensa la più ras- traslucidi dall’andamento ondulatorio. organismi viventi, biologia, cosmo e mi- sidelined (materiali di recupero e riela- stata esente l’autrice. sicurante carità cristiana alla più truce Impossibile distinguere quanto il sup- crocosmo, universi diseguali. L’artista borazioni di testi pre-esistenti). La sensibile distanza - formale, stilisti- e drammatica provvidenza animista; porto verticale e rigido obblighi questi svizzero si esprime in tutte le direzioni L’altro lato del confine, che divide l’al- ca, materica - delle opere presenti in c’è un sistema sociale, un codice va- lavori a una connotazione meramente senza aver paura di invadere territori, trove dal suo opposto, per Falconer è mostra trova un punto di contatto, oltre loriale, spogliato delle superfetazioni e obbligatoriamente pittorica; il fulcro ma mantenendo un clima costante di l’introiezione. Un flusso attraverso il che nella riflessione biografica dell’ar- filosofiche e ricondotto all’essenza inti- della loro esperienza estetica resta la ricerca, sperimentazione, inclinazio- quale la struttura e le sue caratteristiche tista, nell’interpretazione del tema del ma dell’uomo, al suo essere ennesima qualità degli impasti utilizzati. Il lavoro ne rarefatta o satura che si cimenta in (l’elemento-purezza e il colore bianco) “luogo comune”, le cui letture tuttavia variante della catena del carbonio, al dell’artista inglese si risolve infatti nel- oggetti d’uso domestico o meccanismi sottomessi al principio della stasi filtra- non risultano immuni da una certa re- suo inserimento in un sistema globale la sovrapposizione visibile di diversi funzionali, senza perdere mai di vista no direttamente nell’osservatore, iden- torica. Il luogo comune della Lombar- che non lo vede primus inter pares, ma strati di pittura, spatolata sul supporto conoscenza dei mezzi e adattabilità. tificandosi come qualcosa di buono, e dia inquinata si confronta con quello di compartecipe della tragica democrazia rigido, livelli che producono texture raf- I lavori di Bonetti sembrano voler stuzzi- andando a modificare così il confine fra una Sicilia “pericolante”, ma allo stesso dell’insondabile. finate e singolari combinazioni ottiche, care tutti i sensi in un tentativo sineste- chi vede e quel che il mondo esterno tempo saldamente ancorata alle pro- Le sculture di Haiti, statue votive di di- di luce e di colore. Il lavoro di Martin, tico in cui il desiderio porta a toccare, lascia vedere. prie tradizioni; la leggenda popolare vinità bastarde, sono “solo” arte almeno indistinguibile dalla tecnicità della scul- ascoltare o odorare e non solo a guar- Per Falconer è indicativo l’uso della del mare sotterraneo si rispecchia in quanto le rotazioni dei dervisci sono tura, condensa forti masse di colore su dare. Si passa in un istante dal caldo al proiezione (attraverso supporto video atteggiamenti misticheggianti, che coin- “solo” danza. Costruite con materiali lamine di tavola o di metallo, ricreando freddo, dall’artefatto al naturale, dall’og- e lavagna luminosa), strumenti cardi- volgono la sensibilità religiosa meridio- di recupero, veri e propri scheletri da un fondale straordinariamente astratto getto al soggetto, vivendo ogni singola ne di un processo dinamico che, ac- nale. discarica, tengono un piede nella più e baluginante. opera quasi nutrendosi dell’ambiente coppiati alla non-determinazione dei Senza una conoscenza preliminare popolare iconografia cristiana europea, I lavori esposti da Scognamiglio sono che la circonda e plasmandolo sulla suoi oggetti, giocano un grande ruolo delle intenzioni dell’artista, però, mal e l’altra nella straordinaria fisicità africa- tutti di ultima produzione, avvenuta tra sua stessa forma, colore, temperatura. nella sintassi di esclusione del reale. si comprende l’accostamento fra le in- na. Pendendo, formalmente, in modo Londra e Lisbona. Ognuna delle tavole Per l’artista britannica lo sfoderamento stallazioni, che pretendono un’attenta decisamente originale verso quest’ul- cromatiche regala allo sguardo innume- [martina cavallarin] dell’esistente e del suo divenire riguar- lettura da parte del visitatore, posto di tima: ricordando l’arcaica fisicità delle revoli riflessi graffianti, soprattutto nei da solo significanti strutturali, affron- fronte a legami molto sottili, ancorché sculture di Seni Camara; ma soprattut- grandi lavori a olio, opere che in galleria tando dall’interno i rapporti dell’occhio d’indubbio interesse. to la scuola degli artisti del Benin, già si alternano con regolarità, portando lu- con l’alienazione e la separazione della nel ’92 protagonisti di un grande evento minosità di riflesso al resto dei dipinti, messa in scena. [marta santacatterina] internazionale dedicato all’arte vudù. molto più materici e sperimentali, per- Una ricerca di significato dunque che Il confronto con i lavori di Simonet Bio- ché composti con materiali pesanti e riflette tecnicamente l’identificazione kou, dei fratelli Calixte e Théodore pigmenti puri. simbolica dello spazio con le sue mol- Dagkopan, o ancora di più quello con teplici forme di in-finito. “In che modo le “bambole” di Gérard Quenum defi- [ginevra bria] qualcosa di bianco potrebbe conside- nisce un ponte affascinante tra le due rarsi distinto o separato dall’intera bian- sponde dell’Atlantico. Costruisce una chezza?” (Meister Eckhart). storia altra, con la “esse” maiuscola. Di cui non possiamo che essere affascina- [ginevra bria] ti osservatori.

[francesco sala] MIMMO SCOGNAMIGLIO Corso di Porta Nuova 46b CARDI BLACK BOX Corso di Porta Nuova 38 ENRICO FORNELLO ROSSANA CIOCCA GLORIAMARIA GALLERY Jason Martin Via Massimiano 25 Via Lecco 15 Via Watt 32 a cura di Luca Massimo Barbero Mattia Bonetti da martedì a sabato da martedì a sabato ore 10-19 Vicky Falconer Annalisa Furnari The Sculptors of Gran Rue, Haiti ore 10.30-13.30 e 14.30-19.30 Catalogo BoxNotes da martedì a sabato ore 14-19 da martedì a sabato ore 14-19.30 da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-18 Catalogo disponibile tel. 02 45478189 tel. 02 3012012 tel. 02 29530826 mob. 335 7187768 tel. 02 6526809 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.cardiblackbox.com www.enricofornello.it www.rossanaciocca.it www.gloriamariagallery.com www.mimmoscognamiglio.com déjàvu [gallerie & co.]59 milano milano milano venezia bologna STÉPHANIE NAVA GUILLAUME PARIS ALBERT PINYA RICHARD MARQUIS ALLEN / KELLY

Non è un filo d’Arianna ad accompa- Sul tema del “siamo ciò che compe- ‘Tragicommedia’ e ‘decadenza’ sono La manualità è un aspetto ormai trascu- Incorniciati da spessi addensamenti gnare i visitatori nel percorso della mo- riamo / siamo ciò che consumiamo” si le due parole più significative che com- rato nella valutazione e nella creazione di colore a olio, i lavori di Phillip Al- stra L’Ombre de l’autre rive - titolo tratto vanno cimentando in tanti, da che Andy pongono il titolo della mostra di Albert di un’opera d’arte. Tanto che esistono len (Londra, 1967) ritraggono mondi da una citazione da Le dernier homme Warhol e i suoi accoliti hanno truffato Pinya (Palma di Maiorca, 1985; vive a studi di professionisti in grado di prestar surreali popolati da forme organiche (1957) dello scrittore francese Mauri- la dogana, segnando il passo del con- Palma di Maiorca, Berlino e Milano) e opera per dare forma alle idee di un ar- in costante movimento. Le superfici ir- ce Blanchot - ma un tubo bianco che trabbando semiotico di materiali fra le ben sintetizzano il contenuto delle ope- tista, e la lavorazione di certi materiali regolari dell’Art Brut di Jean Dubuffet, si snoda attraverso gli ambienti della terre dell’arte e quelle della grafica pub- re esposte: la denuncia del carattere viene lasciata alla maestria di valenti le morbide scomposizioni prospettiche galleria e che collega due sedie, una al blicitaria. decadente della società, svolta con un artigiani. Si tratta di un atteggiamento del cubismo orfico di Frantisek Kupka piano superiore e una a quello inferiore. Analoghi percorsi ha preso da almeno tono sospeso fra il dramma e l’ironia. ormai diffuso e storicizzato, a cui verso e le inconsistenti trame geometriche del Con Object de traduction, chi siede da vent’anni anche Guillaume Paris (Abi- “Ho sempre creduto che l’arte debba la metà degli anni ‘60 cercò di opporsi cubismo analitico di Robert Delaunay un lato può descrivere a chi sta al capo djan, 1966; vive a Parigi), a Milano per essere compromessa con il tempo e la un gruppo di artisti americani, riunitisi convivono all’interno delle sue opere opposto quello che vede: il paesaggio portare una precisa elezione di lavori situazione che si vive in un determinato attorno a Ron Nagel e Peter Voulkos, insieme ad altri numerosi riferimenti alla reale visto dalla finestra del mezzanino, concepiti e maturati nell’ultimo decen- contesto. Non credo all’arte come stru- interessandosi alla riscoperta delle tec- tradizione del Modernismo europeo. un disegno che ritrae la stessa scena nio. Uno sguardo ad ampio spettro, mento decorativo. La vera arte narra, niche artigiane europee. Tra questi il più Con le sue dense atmosfere popolate nel seminterrato. E lo può anche rac- che abbraccia un’eccezionale vivacità percepisce, vomita, sputa, sogna”, di- noto è Richard Marquis (Bumblebee, da esseri primordiali senza peso e sen- contare a voce, grazie al passaggio del semantica, considerato il ricorso indif- chiara il giovane artista delle Baleari. “Il Arizona, 1945; vive a Venezia). za ombra, Allen dà vita a un vocabolario sonoro. ferente a manipolazioni fotografiche, mio discorso denuncia una società pri- Dopo un primo periodo dedicato alla di forme morbide e di lineari geometrie; Ideatrice e protagonista della mostra è computer grafica, scultura e stampe; va di valori, una società ridicola, deca- ceramica, ottenne una borsa di studio costruisce uno spazio altro in cui so- Stéphanie Nava (Marsiglia, 1973; vive uno sguardo che irride e irradia in dente, irriverente, ignorante... Sebbene per l’Europa e decise di approfondire la stanze dense come la pittura si span- a Marsiglia e Londra), ospite ormai con- profondità la civiltà del surplus eco- certamente chi sono io per criticare le lavorazione del vetro, riuscendo a farsi dono fluttuando in spirali di colore dove, sueta nelle scelte della galleria di Ric- nomico e alimentare, ironizzando più attitudini della gente?”. ospitare nella celebre vetreria Venini a da luminosi epicentri, sfere e spicchi cardo Crespi. Il progetto è stato pensa- sulla ridondanza di simboli e segni che Queste affermazioni esprimono appie- Murano. Qui, direttamente in fornace, si allontanano in vortici temporaleschi. to a lungo e realizzato attraverso lavori accompagna il mercato, piuttosto che no la sua concezione della natura del acquisì le tecniche e la capacità per Con ironia e sarcasmo l’artista inglese nuovi e site specific, mettendo partico- sulla sua chiara natura di crapulone in- fare artistico, nonché la sua visione la modellazione del vetro, continuan- reinterpreta errori e contraddizioni della lare cura nella relazione fra l’elegante credulo e alla fine patetico. della società odierna. L’arte deve pren- do anche in seguito, negli Stati Uniti, tradizione figurativa occidentale, rile- ambiente della galleria e i materiali e le Ecco quindi i giochi optical in 3D, irripro- dere coscienza del contesto nel quale a reinventare motivi tradizionali e inno- vandone punti di continuità e di frattura, strutture realizzate dall’artista. ducibili in fotografia, con le fiammelle di si sviluppa e svolgere un’azione di inda- vativi. dando vita a tele come Scholarly glass Disegni al tratto e altre installazioni cre- Inferno (XL) che danzano bugiarde da- gine e contestazione dei suoi aspetti più In quarant’anni di attività, Marquis ha jaw (Inherited wealth version) o Scho- ano un insieme che a prima vista lascia vanti allo sguardo, vive come gli occhi negativi e deleteri, ma senza rinunciare sviluppato un ironico e vivace stile post- larly glass jaw (Undisciplined tongue sensazioni di piacevolezza ed equilibrio dei quadri nei castelli di Scooby Doo; alla componente ironica. moderno, che non sembra azzardato version). - dove spiccano uomini e donne che si ma soprattutto ecco l’ironico svilimento In questa nuova personale, i caratteri affiancare, soprattutto per i suoi lavori Altrettanto legato alla pittura del XX se- fronteggiano, ma con i volti nascosti dei valori più alti, regrediti a giocosa pa- tipici del linguaggio figurativo messo a degli anni ‘80, al coevo immaginario colo, Roger Kelly (Nottingham, 1973; da un insieme di alberi o da un agglo- rodia commerciale. punto dallo spagnolo - fondato sull’as- domestico dell’Officina Alessi guidata vive a Londra) analizza e sovverte at- merato di edifici urbani in miniatura Con una suorina biancovestita al pari senza di profondità spaziale, sull’uso da Alessandro Mendini o agli inter- traverso la sua ricerca il concetto stes- (Oui) - ma che a ben guardare rivela di un guerriero Jedi, pronta a incrociare di colori piatti, su uno schematismo ni di Memphis. Del resto, un esplicito so di spazialità. Partendo da frammenti lati oscuri, incontri falliti o abbandoni. i laser con Darth Vader; con il versetto formale che da un lato strizza l’occhio interesse dell’artista americano per la d’immagini selezionati dalle fonti più Un doppio significato che emerge in 3,23 della Prima Lettera di San Paolo ai a Basquiat, dall’altro guarda a fon- creatività italiana è confermato dalle differenti (dalle fotografie documentarie particolare in Repressed Spaces, dove Romani, dove il monito più truce (“Tutti ti d’ispirazione ben più datate, come i sue Marquiscarpa, che reinterpretano di disastri naturali alle opulente vedute su un basamento dalle forme seriose si hanno peccato e sono privi della Gloria graffiti preistorici - danno vita a opere i celebri piatti di murrine disegnati per d’interni di lussuosi palazzi bavaresi), ergono cinque disegni fronte-retro: gli di Dio”) viene ricondotto all’universo vi- caratterizzate da un approccio meno Venini da Carlo Scarpa negli anni ‘40. il britannico taglia, riduce, ingrandisce, spazi borghesi ordinati e puliti si con- suale delle scatole da detersivo - e qui istintivo e da una maggior complessità Una di esse è tra le opere in mostra alla riproduce e colora. trappongono ad aspetti osceni e ferini davvero suona nella memoria Warhol, nella loro strutturazione. Galleria Caterina Tognon. La manipolazione e la ricomposizione “nascosti” sul verso. quello di Brillo. I due lavori più complessi sono Story La accompagnano due nuove serie di delle parti scelte danno vita a tele di Sorta di contenitore di memorie, Les È un approccio giocoso e divertito quel- of... Cinderella, la storia di una casa lavori che prendono ispirazione da mo- grandi dimensioni dove un “razionaliz- caducs, les persistant, les délaisseés ri- lo di Paris, che non può quindi non su- chiusa raccontata in 25 disegni e col- tivi storici. Il primo è la tecnica del ca- zato” disordine permette la creazione manda al concetto di ricordo, in un pro- scitare una contagiosa, irriverente em- lage, e Rastros, pistas y huellas sobre mouflage utilizzata dalla marina inglese di pattern geometrici modulati su una cesso selettivo che legge negli oggetti patia. Brillante la grande sagoma pla- la ridicula e insustancial existencia del tra il 1917 e l’inizio della Seconda guer- gamma tonale di sei gradi per ogni rielaborati ed esposti sulla parete i pez- stica di Icone III, che riproduce in scala mancebo-fariseo, una sorta di parete- ra mondiale, frutto di un’inedita collabo- singolo colore utilizzato (dall’oscurità zi di una storia da reinventare. Oppure 1:1 la confezione con cui potrebbe es- wunderkammer costituita da piccoli razione tra Royal Army e Royal College alla luce). In opere come Terraform messinscena materica nell’installazio- sere venduto, infilato nella rastrelliera sacchi di plastica trasparente con fram- of Arts. Le navi venivano dipinte con o Shroud la funzione strutturale del ne Tectonique du désastre amoreux, di un supermercato, un angelo; parodia menti di oggetti, fogli con scritte provo- colorate fantasie geometriche, a righe cromatismo e l’attenta selezione dei una scultura-isola che riassembla un di un sarcofago tragicamente vuoto, catorie (“fashion is death”, “Cosa nostra o macchie irregolari, ispirandosi alle frammenti visivi da utilizzare (magari disastro amoroso in forma di paesaggio ennesima oggettivazione del rapporto esiste”), disegni e collage tra i quali non avanguardie europee, venendo così ripetutamente) rivelano la componente naturale. sempre più stressato tra contenuto e mancano immagini e simbologie ricor- percepite con dimensioni e proporzioni fortemente processuale della sua pro- Sui lavori di Stéphanie Nava la curatrice contenitore. renti nelle opere dell’artista, come la alterate dagli strumenti di rilevazione duzione artistica. Ilaria Bonacossa scrive che “rappresen- Ribaltamenti della prospettiva: in senso navicella spaziale. della posizione utilizzati in quel periodo. Quelli di Roger Kelly sono collage tano il complesso rapporto tra i luoghi sostanziale, ma anche formale. Pen- In Mrs. Cornwall: just do it il simbolo Marquis ha ripreso questi motivi razzle giganteschi, affreschi decorativi che fisici e le nostre ossessioni e rimozioni, siamo alle sue silhouette “in negativo”: della Nike è apposto su un maiale che dazzle per creare alcuni pannelli e Bo- smembrano significati e letture per evocando un tempo naturale espanso ritagli di carta dove la scena è leggibi- annusa un assorbente dopo aver defe- ats, realizzati secondo una tecnica da ricostruirne di nuovi, stabilendo - a segnato da infiniti ritorni in cui le vicen- le considerando la parte bianca e non cato; “Cultura dove sei?” si chiede una lui ideata: dopo aver preparato piccole seconda del soggetto - contrappunti o de umane sono soltanto dei dettagli quella nera, che pure tira a sé un occhio voce che giunge da un sacchetto di canne di vetro, vengono fuse in lastre, assonanze con gli archetipi che li hanno insignificanti”. Ma se le opere lasciano abituato per convenzione al contrario. plastica; la cultura risponde “sono qui”, risistemate negli stampi, passate in generati. un senso di serenità e di inquietudine al Ma pensiamo anche a Burning Bush, dall’interno di un altro sacchetto pieno forno e successivamente riassemblate Entrambi fortemente legati alla tradizio- contempo, è proprio la figura umana - dove la macchina fotografica, nel co- di materia fecale. con la fiamma ossidrica. ne del “fare” pittorico, allo studio delle nel suo nascondersi parzialmente, rive- gliere le volute di fuoco di un arbusto Pinya vuol denunciare il degrado e l’ipo- L’altra serie di opere si ispira alle gare sue tecniche e alla loro libera applica- lando solo tracce di sé e delle sue espe- in fiamme, legge le plastiche e fluide ro- crisia che pervadono la nostra società di avveniristiche automobili artigianali zione, Phillip Allen e Roger Kelly si al- rienze - a essere al centro della mostra. tondità di un involontario fungo atomico. con l’ossessione e la mercificazione del sul deserto salato del Bonneville, pre- lontanano sia dall’astrazione che dalla I temi dichiarati, quello dell’“altro” come Pescando una catena infinita di riferi- corpo femminile, l’omertà, la distruzione sentando sculture dal corpo in canna figurazione per proporre nuovi modelli luogo fisico e come individuo, e quello menti incrociati e subliminali, che vanno della cultura e la sua sostituzione con di vetro soffiata a cui sono state unite interpretativi. Mettendo in discussione della separazione ineluttabile, sono dal roveto ardente di Mosé alla pretesa l’orizzonte della pubblicità e della moda. ruote di legno. Nonostante l’innegabile forme ormai consolidate di lettura. quindi i soggetti reali dell’esposizione. onnipotenza di G. W. Bush. Rivelando L’azione di denuncia viene attuata con perizia tecnica e il piacevole e ironico E inducono a una riflessione profonda come riferimenti alti e bassi, arcani e un atteggiamento canzonatorio, di gioco dei colori, soltanto la Teapot Car- [giulia pezzoli] sulle emozioni e sui legami personali. immediati, possano oggi degradarsi scherno, ma vuole essere netta e de- toon Car sembra emanciparsi da un ca- eppure esaltarsi a vicenda, in una con- cisa. Tuttavia, nonostante l’estro dell’ar- rattere forse troppo compiaciuto, facen- [marta santacatterina] tinua marmellata di stimoli visivi. tista, la contestazione a volte risulta un do partecipare anche lo spettatore della po’ grossolana e semplicistica, laddove verve di queste ultime realizzazioni. [francesco sala] necessiterebbe invece di un maggior grado di riflessione per poter scalfire la [stefano mazzoni] superficie e lasciare il segno.

[matteo meneghini]

CATERINA TOGNON Calle del Dose FABIO TIBONI RICCARDO CRESPI EFFEARTE AMT - TORRI & GEMINIAN Via del Porto 50 Via Mellerio 1 Via Ponte Vetero 13 Via Fratelli Bressan 15 Richard Marquis a cura di Grainne Sweeney Phillip Allen / Roger Kelly Stéphanie Nava Guillaume Paris Albert Pinya da martedì a sabato da mercoledì a venerdì ore 14-20 a cura di Ilaria Bonacossa a cura di Chiara Guidi a cura di Rossella Farinotti ore 10-13 e 15-19.30 sabato ore 10.30-20 da lunedì a sabato ore 11-13 e 15-19.30 da martedì a venerdì ore 15-19 da martedì a venerdì ore 15-19 Catalogo disponibile Catalogo con testo di Martin Holman tel. 02 36561618 tel. 02 89096534 tel. 02 45499769 tel. 041 5207859 tel. 051 6494586 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.riccardocrespi.com www.effeartegallery.com www.amtgallery.com www.caterinatognon.com www.fabiotiboni.it 60déjàvu [gallerie & co.] bologna roma roma roma roma BROKEN FALL CHIARA DYNYS MARTIN PARR SIMONE PELLEGRINI MARCO TIRELLI

Come dimenticarsi dell’iconica immagi- Memoria e oblio. Tra questi due estremi La sede romana dello Studio Trisorio Reiterate lungo un limite dell’immagine Oredaria, a due passi dalla principale ne della modella Lisa Fonssagrives in si snoda il percorso espositivo conce- presenta, subito dopo il suo passaggio che sta a picco sulla rappresentazione sede del Macro, ospita gli ultimi risulta- bilico su una travatura della torre Eiffel pito da Chiara Dynys (Mantova, 1958; nella galleria di Napoli, una mostra de- del corpo sotto il sole di un’invenzione ti della ricerca di Marco Tirelli (Roma, mentre fa svolazzare la gonna del pro- vive a Milano) a Roma, che si articola dicata alla lunga attività fotografica di al contempo furibonda e controllata 1956): opere di grandi dimensioni di- prio abito? Il magistrale scatto di Erwin in due personali: quella presso la Galle- Martin Parr (Epsom, 1952) che, dopo - dove tanto l’ordine che il furore origi- pinte con una tecnica mista di acrilico e Blumenfeld fotografava l’Europa all’al- ria Marie-Laure Fleisch e quella presso gli inizi con la pellicola in bianco e nero, nano da una cultura di rara profondità, acquerello e l’uso dello spray, realizzate ba della Seconda Guerra Mondiale. l’Archivio Centrale di Stato, sede della si è convertito al colore, rendendolo uno umanistica nel senso più nobilmente appositamente per i grandi spazi voltati Dopo quegli anni tutto sarebbe cambia- memoria documentaria d’Italia. dei punti di forza dei suoi scatti. desueto dell’espressione -, le compo- della galleria. to, ma la moda rimase aggrappata ai In galleria l’artista si impadronisce dello Dal 1994 la sua attività s’inserisce sizioni di Simone Pellegrini (Ancona, Sui muri bianchi spiccano le forme propri sogni. spazio con una grande installazione, nell’ambito di quella più estesa della 1972; vive a Bologna) sconcertano a un essenziali sapientemente indagate Allo stesso modo oggi, in un momento Più luce su tutto, che unisce per la celeberrima agenzia Magnum Photos, primo sguardo per poter rapidamente da Tirelli e accuratamente rese dalla storico in cui il sistema economico è più prima volta due materiali leggeri per per la quale realizza numerosi repor- spostare e catturare il secondo entro scelta dei pigmenti, che convergono che mai fragile, in disfacimento, sempre eccellenza come la carta e il vetro, a tage, conquistandosi l’appellativo di mondi di esuberante esoterismo. quasi vertiginosamente verso un mo- più avvelenato dalla speculazione, dai formare una sorta di biblioteca ideale, “chronicler of our life” per la sua scel- La mostra, organizzata intorno a una nocromatismo che provoca uno stato di profitti e dalla finanza, la Galleria Astuni rischiarata da improvvisi spot di luce, ta di temi indissolubilmente legati alla serie assai recente di lavori di medio sospensione spirituale e di quasi inso- rimane ancorata ai contenuti e alla ri- là dove ognuno può collocare i libri più vita quotidiana, che allo stesso tempo formato a valle di una precedente espo- stenibile attesa. L’effetto è accentuato cerca. Mentre si aggira lo spauracchio “illuminanti” della propria vita. Si tratta si prestano a raffinati studi sociologici. sizione (presso la galleria Cardelli & dalla scelta di rappresentare architettu- che l’arte stia per fare la medesima fine di un’opera fatta per essere “vissuta”: Ecco allora immagini da spiagge affolla- Fontana di Sarzana) volutamente più re impossibili: scale a chiocciola sospe- dell’opera di Cristiano Mangione: una può essere smembrata e ricomposta in tissime, da interni anni ’60, minuti parti- incentrata su elementi procedurali del se nel vuoto, fessure, porte aperte su tela frantumata, sminuzzata, sezionata molti modi, spostando di volta in volta colari colti dall’obiettivo della macchina lavoro dell’artista, appare in questo dimensioni altre, volumi semplici e puri e pronta per esser digerita dal vil de- il focus luminoso, quindi interagendo fotografica, che funziona come una senso esemplare di una ricerca per- che giocano con la luce che li attraversa naro. con essa. lente e impietosamente sottolinea, con sonale densa, singolarmente matura, o che crea ombre sulle loro superfici. Levitazione sociale e sospensione mo- Inoltre, la volontà dell’artista sarebbe l’uso di colori saturi e che riempiono gli retta da un’iconografia che mescola Varchi, porte e volumi ambigui sono rale. Queste le connotazioni dell’uomo proprio di vedere il suo lavoro diviso occhi, rigorosamente senza ricorrere a con sapiente dismisura prassi e stilemi perfettamente centrati e simmetrici ri- contemporaneo assetato di potere e a blocchi e “trapiantato” nelle case ai Photoshop. di tradizioni antiche con una sensibilità spetto all’immagine e si rivelano essere successo, rappresentato dai due po- quattro angoli del globo, come monito Tutte le serie, qui rappresentate da po- profondamente contemporanea. più che altro un pretesto per studiare la tenziali oratori di un’adunanza cittadina per ricordare che i libri del nostro pas- chi scatti l’una e nemmeno tutti esposti Quanto alla tecnica, i lavori di Pellegrini sottile linea di confine tra luce e ombra, assente proposti da Simone Berti. Due sato si portano dentro un pezzo di noi e (alcuni sono visibili solo su richiesta dei sono realizzati su pergamene strappate che l’artista si diverte a spingere sem- uomini borghesi impeccabilmente in- della nostra storia, e da un libro si può collezionisti), hanno in comune il fatto di e ricomposte, distese ad accogliere una pre un po’ più in là, guidando lo sguar- cravattati, fieri e statuari, che - posti su sempre essere illuminati. esser state realizzate in una dimensio- somma di immagini originariamente do dello spettatore attraverso i trapassi un piedistallo - sembrano vittime di un Dynys ha reso la componente artigiana- ne “pubblica”, cioè in luoghi aperti a tutti disegnate su frammenti cartacei, ole- di tono, come una mediazione gentile virulento egotismo collettivo. Anche per le fondamentale in questa installazione, oppure, nel caso di Home Sweet Home ate e trasposte con un procedimento che però preme inesorabilmente verso il gruppo Superflex l’arte è il cavallo di poiché ogni singolo pezzo è lavorato e (1974), coinvolgendo direttamente i a matrice al termine del quale gli ori- l’infinito. Troia per la critica e la crescita sociale, dipinto a mano, come se si trattasse di proprietari degli appartamenti. ginali finiscono solitamente distrutti; le Tirelli si pone al di fuori della dimensio- con un ironico gioco interattivo da luna vetrate medievali. La stessa cura nella Il lavoro di Parr è stato a volte tacciato medesime immagini vengono quindi ne che rappresenta come un regista o, park che diventa metafora della lotta realizzazione si riscontra nelle altre due di “sfruttamento” nei confronti dei sog- arricchite con interventi a colori naturali meglio, come uno scenografo, in omag- alla contraffazione delle merci. opere in galleria: Gobbo e Parole nel getti rappresentati, ma la sua risposta è che, come nel caso dei contorni, riman- gio ai suoi studi all’Accademia con Toti Dalle problematiche mondane al cielo. vuoto. Si tratta di un lavoro sulle paro- stata: “Spesso penso a ciò che fotogra- dano alle illuminazioni tipiche dei codici Scialoia, e riesce nel difficile compito Parenti forse della piuma del famoso le e sui loro significati più personali, e fo come a una soap opera in cui aspetto miniati. che si è autoprescritto: attirare lo spet- Forrest Gump, due foglie, casualmente quindi legati alla memoria dell’artista, il cast adatto per andare in scena”. Nel bel catalogo che accompagna la tatore all’interno della pittura. Di più, le cadute nella vita dell’altra, si rincorrono attraverso accostamenti di sostantivi e Il suo linguaggio è probabilmente così mostra sono riprodotte le pagine di al- opere si allargano, si espandono, con- e volteggiano nella romantica e coinvol- aggettivi che si ricombinano continua- trasversale e apprezzato perché si cuni libri letti e ricoperti di schizzi dall’ar- quistano lo spazio intorno, dando ori- gente installazione di Mario Airò, la cui mente tra loro nel primo caso, e tramite avvicina moltissimo ai soggetti rappre- tista (direttamente esposti nella mostra gine a una dimensione straniante, una perfetta parabola emozionale è l’opera motti o frasi celebri amate dall’artista sentati, comunicando una sensazione di Sarzana): se ne desumono sia finestra aperta su tante possibili perce- di Gino De Dominicis, collocata nelle nel secondo. di visione “senza filtro”, che vale anche ascendenze e frequentazioni culturali zioni, un limite che pare fatto apposta immediate vicinanze. E lo sguardo e la Gli spazi dell’Archivio Centrale dello per le serie meno recenti, come Small utili a ricostruire la traiettoria spirituale per essere superato. mente per un istante volano davvero Stato all’Eur diventano invece teatro di World (1987-94) e The Last Resort di Pellegrini, che le tracce più schiette Non ci sono altri elementi che possano alto. una serie di installazioni visibili innanzi- (1983-86). Spesso si vuol vedere nella dell’estro creativo precedente il proget- distrarre, né appigli per la fantasia che Ancora con il vuoto sotto i piedi con la tutto nella galleria dell’Acs, che ospita sua opera una critica attiva al consumi- to compositivo finale. Scorrono così La aiutino a figurarsi un paesaggio, non videoinstallazione di João Penalva, in- Doppio sogno - una scultura abitabile smo, inquadrato ormai come l’ideologia scala di luce di As-Sulami, gli Appunti un accenno qualsiasi a luoghi non real- serita in una stanza al centro della sala, - e i tre libri resi sfogliabili digitalmente della società contemporanea; tuttavia, sulla melodia delle cose di Rilke, Il sim- mente esistenti, ma che possano quan- dove una fischiettante versione della di Sfoglia la carne in petali che, riprodu- le immagini che offrono un rapido com- bolo e la forma di Florenskij, tutti titoli to meno essere concepiti dalla mente Sagra della Primavera di Stravinsky e cendo la corrispondenza personale di pendio del suo modo di scattare e più che potrebbero pure ben attagliarsi alle umana. il filmato dell’ultima fatale performan- alcune fondamentali figure della storia ancora di selezionare prospettive inu- proliferanti immagini appese alle pareti Stavolta la scelta è stata di concentrarsi ce del funambolo Wallenda diventano culturale, sociale e politica d’Italia, re- suali - con particolari grotteschi e temi della galleria. sulla pittura, esplorandone le possibili- espressione della caduta intesa nella alizzano la fusione auspicata dall’arti- eccentrici, come nella serie sulle cop- Inserite in scene degne di bestiari o tà con una precisione quasi maniaca- sua accezione fallimentare, un reiterar- sta tra avvenimenti storici e piccoli fatti pie annoiate, Bored Couples (1991-93) atlanti anatomici medievali, le figure di- le, ma la ricerca estetica di Tirelli si è si di tentativi con esiti tragicamente di- quotidiani. - dimostrano più che altro una volontà sposte sulla pergamena paiono in effetti indirizzata verso tutte le forme d’arte, versi, narrazione di “una sfida illustrata La seconda parte della mostra si svolge di evidenziare certe situazioni e certi cercare un liberatorio scioglimento dalla dalla scultura all’installazione, sempre in azione”. invece nei sotterranei, straordinaria- temi semplicemente ponendoli sotto gli propria origine umana in un inedito con- giocando sulla purezza delle forme es- Citazionista l’approccio di Susan Hiller, mente aperti al pubblico su prenotazio- occhi di quella stessa società che ritrag- tinuo, a suo modo melodico, tra forme e senziali, che qui però riprende con un che omaggia il visionario Yves Klein. ne. I cento chilometri di scaffalature fan- gono e in cui ci si può guardare come in simboli, prese nella fitomorfosi di intrichi accento metafisico e spiccatamente Invece Rainer Ganahl ci accompagna no da ambientazione ad alcune video- uno specchio. di linee ora accesi da elementi di rosso volto all’illusorietà. in bici in un percorso nel traffico roma- proiezioni labirintiche, alle grate dorate La pretesa non è mostrarsi distante e infuocato, ora assorbiti dal nerofumo di Queste opere proiettano attorno a loro no, con una telecamera su un’alta strut- di Cage 1, 2, archetipo della prigione superiore dalla massa ritratta in vacan- un bordo o un gorgo del foglio. un’aura quasi sacrale. Un po’ come tura metallica che lo riprende dall’alto. nella memoria di tutti noi, fino alle in- za o nelle località più famose del globo, L’esito è un immaginario che richiama mandala che aiutano la meditazione Una visione a prova di mal d’auto. stallazioni Tutto niente e Tutto scorre, di ma usare l’ironia come ultima arma per una molteplicità di fonti più o meno vi- nello yoga, mirano ad astrarre chi guar- Il librarsi di sfere e il cadere geometrico eraclitea memoria. A sottolineare che i contrastare chi si prende troppo sul se- cine (senz’altro Bosch, ma anche il da dal mondo, facendogli sperimentare, diventano il trait d’union di John Bal- grandi e piccoli eventi della storia fanno rio e si impone, magari anche in vacan- miglior Clemente transavanguardista), con un po’ di vertigine, un assaggio di dessari, Bruce Nauman e Tim Lee. Il parte della consapevolezza di ciascu- za o tra le mura domestiche, comporta- tutte ben tenute a bada, attinte con un eternità. primo cerca di formare una linea retta no, ma trascorrono nel fluire inevitabile menti inautentici e stereotipati. criterio creativo che anche nella sua con sfere lanciate in aria, Bruce Nau- del tempo. pratica aspira a una meditata giustez- [chiara ciolfi] man le fa rimbalzare dal soffitto al pa- [chiara ciolfi] za (la stessa, del resto, a cui allude il vimento, mentre Tim Lee sembra che, [chiara ciolfi] titolo della mostra, JUS il giusto nel suo con la forza della mente, riesca a sovra- mondo). stare la forza di gravità. Espressioni del Impervia ma non per questo fredda o velleitario desiderio dell’uomo di con- respingente, l’opera di Pellegrini si di- trollare le leggi fisiche e il caso. stingue così per la sua autorevolezza e, pur tradendo una capacità generativa [leonardo iuffrida] virtualmente infinita rispetto a una cifra espressiva ormai pienamente acquisita, lascia intendere ampi margini di ulterio- re sviluppo. La speranza è che questi si ACS / MARIE-LAURE FLEISCH possano apprezzare in altre mostre sor- Piazzale degli Archivi 27 prendenti come quella qui segnalata. Vicolo Sforza Cesarini 3a [luca arnaudo] Chiara Dynys a cura di Fortunato D’Amico ENRICO ASTUNI da lunedì a venerdì ore 9-14 GIACOMO GUIDI Via Barozzi 3 venerdì ore 16-18 e sabato ore 10-12 Vicolo di Sant’Onofrio 22/23 Catalogo Skira STUDIO TRISORIO Broken Fall (Geometric) tel. 06 54548538 Vicolo delle Vacche 12 Simone Pellegrini OREDARIA a cura di Giovanni Iovane [email protected] a cura di Adriana Polveroni Via Reggio Emilia 22 e Alessandra Pace www.archivi.beniculturali.it Martin Parr da martedì a sabato da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19 Chiara Dynys da martedì a sabato ore 16-20 ore 10.30-13 e 16-20 Marco Tirelli Catalogo disponibile da lunedì a sabato ore 14-20 Catalogo disponibile Catalogo disponibile da lunedì a sabato ore 10-13 e 16-19.30 tel. 051 4211132 tel. 06 68891936 tel. 06 68136189 tel. 06 96043003 tel. 06 97601689 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.galleriaastuni.com www.galleriamlf.com www.studiotrisorio.com www.galleriagiacomoguidi.com www.oredaria.it déjàvu [gallerie & co.]61 pescara napoli napoli napoli napoli SANNA MARANDER COLLISHAW / WILKES NOAH DAVIS DONATO MANIELLO BEREND STRIK

Sanna Marander (Svezia, 1977; vive a Certamente non sono all’oscuro della L’occhio inquietante di Noah Davis Tempo, luogo e azione si condensano Tagliare, strappare, incollare ma anche Roma) è presente per la seconda volta complessità del vero e (Seattle, 1983; vive a Los Angeles) at- e si amalgamano in Enviroment Fast cucire, come nel caso Berend Strik presso Vistamare. La prima fu nel 2008 Cathy Wilkes. Che dan vita a un ipno- tua una scansione del mondo al di là di Flows. L’ambiente fluisce velocemente (Nijmegen, 1960; vive ad Amsterdam). in una mostra collettiva, The Absence of tico duetto di suggestioni, unificato dal- ogni preconcetto e distinzione, travalica in un turbinio di scie e macchie giallo- L’intervento sul tessuto, cavallo di Birds, organizzata da Joseph Kosuth. la cerniera della duplicità e scivolosità le gerarchie tematiche e le geografie blu che, insieme al paesaggio urbano, battaglia di numerosi artisti del secolo Oggi la galleria accoglie, in cinque lu- emotiva. Episodio singolare nell’itine- simboliche. Viscerale e immediato, il rappresentano il filo con cui Donato scorso, riveste nei lavori dell’olandese minose sale che si estendono su oltre rario della Galleria Raucci/Santamaria, suo modo di dipingere non rimane mai Maniello (Canosa di Puglia, Bari, 1979; un carattere affettivo, intimista, nordi- 400 mq, una serie di opere dell’artista spesso palcoscenico di ricerche in cui imprigionato nella rappresentazione vive a Napoli) imbastisce l’intera mostra co, lontano dal furore iconoclasta delle svedese che vanno dal 2006 al 2009, la componente cerebrale - pur senza di un mondo, di un modo, di una con- curata da Irene Tedesco. avanguardie. Un tentativo se non altro tra cui Carta da parati e W.B.’s valise, divenire sterile asciuttezza formale - è dizione. Scivola obliquo, attraverso le Foto e video - organizzati in un allesti- di ricucire - almeno sul piano platonico - mentre il filo conduttore della mostra è iper-presente. Ora invece la chiave di tecniche e le discipline. Il suo approccio mento misurato ed essenziale - da cui un rapporto con la pittura su tela. L’atto la X, simbolo matematico dell’incognita. fruizione è l’abbandono a impalpabili contenutistico è libero e onnivoro. traspare una certa dimestichezza con di cucire, spogliato dal suo freddo invo- Si apre al visitatore un universo in bian- atmosfere psicologiche, a inspiegabil- È raro vedere le persone di pelle nera l’architettura e il design, confermata lucro di arte applicata, si configura al- co e nero e, sin dalla prima stanza, mente seducenti turbamenti e fascina- rappresentate indipendentemente dalle dalla formazione accademica dell’arti- lora come un gesto caldo, conciliatorio. appaiono sulle pareti - con un segno zioni. questioni dei diritti civili, o delle questio- sta. Una ricerca che prende le mosse Le stitched photographs di Strik sono lì leggermente tremolante, attribuendogli Cathy Wilkes (Belfast, 1966; vive a ni sociali, rappresentate nella vita quo- proprio da lì, e in particolare dallo stu- a dirci che l’artista non vuole concedersi così un effetto di movimento - i tratti di Glasgow) avvolge di ovattato persino tidiana. Davis esce invece dal cliché dio della geometria frattale applicata nessuno strappo con la tradizione. Una due strani personaggi simili a un coni- la più strisciante inquietudine. Le an- della rappresentazione antropologica. Il all’urbanistica. Ideale per “visualizzare” buona metà delle stampe cromogeni- glio e a una lumaca, che sembrano co- gosce di un sentire costretto a confron- suo rapporto con i soggetti è personale: le ultime tendenze di espansione delle che, basate sul tradizionale processo gliere, dallo stato d’animo dello spetta- tarsi con un mondo a misura maschile, racconta quanto lo circonda, nei suoi metropoli che, da nuclei compatti e cen- di sviluppo da negativo a positivo, sono tore, domande quali “what’s happening le ambivalenti emozioni materne, gli aspetti meno eclatanti, sfuggendo alle tralizzati, vanno via via trasformandosi state ricucite su tela prima di subire ul- next?” e “what’s happening now?”. Il smarrimenti esistenziali di un’ipersen- ovvietà, e lo fa con un’efficacia coloristi- in realtà diffuse, dinamiche, disordinate, teriori interventi ad ago e filo. che riporta al significato dell’opera d’ar- sibile consapevolezza avviluppano da ca straordinaria. tanto da aver portato alla teorizzazione Il cucito sembra assolvere a due funzio- te e alla sua valenza estetica. sempre, come insistente vapore sottile Sono racconti di situazioni circoscritte di quella che in letteratura è definita ni principali, talvolta sperimentate sulla Si cambia sala alla ricerca della solu- e viscoso, le sue opere, connotandole e intriganti. Tutti i dipinti trasudano un “città liquida”. Ed ecco che la fluidità si stesso supporto, dando vita a una for- zione dell’enigma ma questo resta tale; dello stesso disagio intimamente fem- vagamente inquietante senso di dise- riversa negli scatti fotografici delle serie ma di decorativismo accattivante, fan- i dubbi si accrescono, così come le do- minile e ambientalmente invasivo di quilibrio, incongruo e perturbante. Il Liquidscape e People. In entrambe, gli tasioso, sintetico come le fibre lucide mande e le risposte tra i due simpatici Louise Nevelson. colore, pastoso e puro, reso ancor più elementi essenziali sono il paesaggio e applicate su stampa. personaggi, “Like a riddle?” e “Like a Ma nei tre Untitled in mostra l’ansietà, evidente da sgocciolature e sbavature, l’uomo. Protagonista e comprimario, o Il cucito si configura allo stesso tem- relation!”. La presenza ripetitiva dell’in- pur presente nelle straniate soluzioni niente affatto casuali, disegna possibili viceversa. po come un gesto astrattizzante che cognita esplode in una serie di ventino- formali, evapora sotto un calore nuovo: traiettorie d’introspezione del reale. Fe- Stampate su supporti dalla texture luci- reinventa la morfologia delle immagini, ve X di varie dimensioni che appaiono un onirico senso di dolcezza e prote- licemente oscillanti tra realtà e astrazio- da, quasi metallica, funzionale all’esal- come nel cielo pezzato di One Eyed sulle quattro pareti dell’ultima sala, a zione, che avvolge di morbidezza cro- ne, svelano il temperamento espressivo tazione del messaggio mediante un Architecture, ma anche come un gesto circondare una vecchia valigia nera. matica i due informali dipinti a olio, e di di quest’artista che è venuto affinando gioco di riflessi, le immagini - tutte in referenziale che segue talvolta in modo Forse quella scomparsa con Walter felpata tattilità la scultura in argilla. e componendo per sintesi i motivi della bianco e nero - sono realizzate in se- docile alcuni dettagli del soggetto, Benjamin nel 1940? L’inverso itinerario emotivo attende con sua poetica. quenza, con tempi di posa esasperati. isolandoli dalla trama principale della L’esposizione svela i punti di riferimen- Mat Collishaw (Nottingham, 1966; vive Affiorano sulle tele emozioni, stati d’ani- Selezionate e sovrapposte in postpro- stampa. Si veda nel secondo caso il to dell’artista, tra cui Magritte e il suo a Londra). Le sue immagini sono di una mo, ricordi, notazioni, talvolta intrise di duzione, per raggiungere un risultato vecchio trombettista di Trumpets, quasi quadro La clef des Songes, Benjamin in bellezza stupefacente, ipnotica, senza una lieve mestizia. Tutto è immobiliz- finale che trasfigura il dato di partenza. un soggetto da secentismo fiammingo- una fotografia - che rimanda al concetto appello. Come il conterraneo Darren zato in un tempo immoto e silenzioso, È qui infatti che emerge ciò che l’occhio olandese ritratto in un ambiente do- del filosofo sulla riproducibilità tecnica Almond, Collishaw non ha paura del- quello che traspare dai personaggi umano da solo non riesce a scorgere: mestico, segnato da una matassa di dell’arte e la sua conseguente perdita la potenza deflagrante sprigionata dal calati nei paesaggi interiori, e lo spa- l’energia sprigionata dal moto della cuciture che seguono senza ghirigori la d’aura - e, ancora, la lettera indirizza- bello, dal sublime, dalla metafisica e zio reale nel quale sono collocati i suoi materia, dall’interazione del corpo con linea di contorno degli oggetti di scena. ta alla signora X, che fa riferimento a dalla natura. Il rischio del decorativo soggetti altro non è che la trasposizione il cemento, con l’acciaio, con l’asfalto, Il patchwork grigio e nero che getta nel uno scritto di Kierkegaard di quasi 200 non è neanche dietro l’angolo, perché su tela di questo spazio, quello della co- con la luce. Tra il rigore nordico di Zuri- buio alcune porzioni della villetta attrez- anni fa. Tutti elementi che, combinati il legante di ogni molecola delle sue scienza e delle emozioni. go e la caoticità mediterranea, tutto ciò zata e soleggiata dell’interessante Isra- fra loro, sembrano non avere un senso, opere è un implacabile rigore tecnico e Il tempo remoto dell’immaginario sim- che è in movimento è evidenziato dal eli House sembra invece un riferimento ma che sorprendono. Per un’arte con- progettuale. Nonostante l’eterea legge- bolico si dilata e invade la percezione colore, con un effetto evanescente e alle tante zone d’ombra nei rapporti fra cettuale legata alla rappresentazione rezza finale, le sue creazioni sono so- del reale. L’osservatore rimane impi- nebuloso che oltrepassa il tangibile per israeliani e palestinesi. Nel dittico The iconica e che in Marander sfonda i pila- fisticati congegni di postmoderna con- gliato nella ragnatela delle emozioni sondare l’immateriale. face in the building or History crying la stri della logica. sapevolezza tecnologica. L’apparente che osserva e vi riconosce le proprie. Stesso procedimento per la produzione sovrapposizione della stampa colorata Nella sua essenzialità, la X va oltre il disinvoltura naturale delle sue visioni, Ci si trova di fronte a composizioni oni- filmica. Unica differenza: la presenza del sontuoso interno di una sinagoga valore d’incognita per diventare segno proprio come in Almond, è originata da riche, che sono un misto di innocente e del suono. Le composizioni sonore con- con le tessiture policromatiche di Strik di divieto sulla parola persiana ‘valigia’, coscienza contemporanea, e da essa è maligno, sogno e disincanto. La stesu- tribuiscono a definire le atmosfere. Li- producono alla vista un cortocircuito vietata oggi in Iran. Da simbolo a puro giustificata. ra piatta del colore di Three figures with quidscape si apre su un pattern di pixel psichedelico di forme e colori, accen- segno a cui lo spettatore-lettore attribu- Quasi donatelleschi rilievi schiacciati, guns è l’antitesi della Danza di Matisse: che, pulsando al ritmo delle onde radio tuato dalla foggia vagamente spiralifor- isce, durante il percorso dell’esposizio- i pannelli in corian imitano il marmo e tre figure armate inscenano un ballo im- provenienti da Urano, si assottigliano e me della trama. ne, un significato diverso e personale. dialogano con la luce. Ma, contraria- mobile sul mondo, il verde della terra e si ridimensionano fino a definire la sce- Dulcis in fundo la presenza provviden- Si può quindi parlare, più che di un’ope- mente ai bassorilievi di un tempo, è la l’azzurro del cielo diventano pastosi e na reale: il lungomare Acton di Napoli. ziale di un assemblaggio della serie del- ra compiuta, di un progetto di opera, di retroilluminazione elettrica e pulsante a smunti, le figure separate da uno sfon- Zona di passaggio, dove la vita scorre le Violated depiction, esposte in massa spunti di discussione, di ritagli d’idee. scolpire, come ologrammi, le forme del damento prospettico appena suggerito freneticamente. Mentre è fissa su Piaz- da Jack Tilton a New York, dovrebbe Interessante infine il libro d’artista Ca- mito e della religione: il morente albero dalla collocazione su piani diversi, la li- za del Gesù la camera di Shadows. scoraggiare la critica nostrana nell’affib- talogue, che raccoglie in brevi storie a di Robin Hood, violentato alla vita da nea dell’orizzonte è piatta, la sensazio- Attraversata da ombre e fantasmi che biare a Strik il patentino di “artista delle fumetti, tra dubbi e ironia, le opere della istanze turistiche; le grotte svuotate del- ne che se ne riceve è raggelante. lentamente seguono il flusso temporale stampe cucite”. svedese. le effigi di Buddha, distrutte dagli icono- I suoi racconti iconici rimandano alla della quotidianità. clasti; la berniniana Estasi di Santa Te- memoria l’amaro disincanto di Fran- Tutto è sovrapposto e complementare. [giuseppe sedia] [livia de leoni] resa, ambiguamente erotica ma anche cis Bacon, l’intensità dolorosa di Lu- Tutto si fonde o si respinge, lasciando angosciosa, per la sua luce-scanner cian Freud. Quello di Noha Davis è un una traccia di sé in quel connubio bicro- quasi medicale. Dietro lo splendore si espressionismo raffreddato e intimista. matico di blu e di giallo, per immortalare insinuano mefitici il dramma e la morte, Nella saldezza strutturale si avvicina simultaneamente “due momenti distinti paradossalmente incantatori. alle composizioni di Richard Dieben- ma sincronici di un unico istante”. A tradimento ci si specchia nel memen- korn. to mori, quasi come in Spirits di Rebec- Il fondo delle tele esposte è quasi sem- [mara de falco] ca Horn, anche in Island of the dead, pre nero; la figura emerge da questo reinterpretazione digitale da Böcklin. E primitivo stadio, tranne in Brunette traumatica è la conclusione, con un ta- Woman. Ritratto di una giovane donna, glio di sega, della storia raccontata dai sguardo perso e sognante, su fondo tronchi in resina di Total Recall, instal- bianco, appena abbozzato con pochi lazione scultorea e sonora. La bellezza tocchi di marrone, velato di un delicato non spaventa più, ma solo se si è forti erotismo e da un’impassibile malinco- abbastanza da sopportarne la crudeltà. nia. Immagine tenera e struggente, ed è impossibile dire esattamente perché. [diana gianquitto] [marina guida]

VISTAMARE OVERFOTO Largo dei Frentani 13 RAUCCI/SANTAMARIA Vico San Pietro a Majella 6 BLINDARTE Corso Amedeo di Savoia 190 ANNARUMMA404 Via Caio Duilio 4d Sanna Marander Via Carlo Poerio 98 Donato Maniello martedì e giovedì ore 10-13 Mat Collishaw / Cathy Wilkes a cura di Irene Tedesco fino al 14 ottobre da mercoledì a sabato ore 16.30-19.30 da martedì a venerdì Noah Davis da martedì a sabato ore 11-13 e 16-19 Berend Strik Catalogo Mer Paperkunsthalle ore 11-13.30 e 15-18.30 da martedì a venerdì ore 16-19.30 Catalogo disponibile da lunedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 tel. 085 694570 tel. 081 7443645 tel. 081 0322317 tel. 081 19578345 tel. 081 2395261 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.vistamare.com www.raucciesantamaria.com www.annarumma404.com www.overfoto.it www.blindarte.com 62intervallo

facciamo13con #di marcolemma enrico giacomelli CLAUSURA le preferenze di Marco Delogu direttore del Festival FotoGrafia di Roma

01. città Roma 02. libro Non ora non qui di Erri De Luca 03. film Getting to know you 04. cantante Patti Smith 05. ristorante Il Frantoio di Capalbio 06. cocktail Frutta analcolico 07. uomo politico Bob Kennedy 08. quotidiano La Repubblica 09. automobile Citroën DS decappottabile 10. stilista Hussein Chalayan 11. attore Sean Penn 12. programma tv Blob 13. canzone Because the Night

Davide Rampello (Triennale di Milano), tenterà il 13 sul prossimo numero

strafalcioniah bbellooodigest !!! Giulio Paolini - Clausura - 2010 ...Peccato che la prima mostra degli oltraggi al paesaggio sia avvenuta nella cantina di Toscani, progettata da Mario Botta, un eco-mostro da far paura... Dopo 35 lemmi, il rubrichista passivo) prove tanto diverse? Az- [dagospia parla di oliviero toscani e del suo nuovo progetto sull’ambiente, presentato nella cantina petra] si prende una pausa. In conge- zerare, aggiornare la data, questo Sulle qualità architettoniche - che a noi non sembrano così terrificanti - della cantina do temporaneo, ma ben lieto di sì: ricominciare. progettata da Botta lasciamo la parola ai lettori, ma, caro Dago, l’azienda agricola è di ospitare un immenso artista e Mi trovo ora in una stanza dell’Ho- proprietà della Famiglia Moretti, non certo di Oliviero Toscani. intellettuale. Apollineo indagatore tel des Artistes (luogo vero o pre- del caos cosmico, evocatore del sunto?) a rinnovare il cammino o Il ticket aumenterà quasi dappertutto: da 0,50 centesimi a un euro in più, per i silenzio e delle armonie celesti. intraprendere la via del ritorno, ad Capitolini, la Centrale di Montemartini, i Mercati di Traiano, la Galleria Arte Moderna e Devoto al logos, fin dagli esordi avviare un percorso che mi con- Contemporanea, il Museo Biliotti, il Barracco, il Museo Napoleonico, il Museo di Roma frequenta abitualmente la pagina senta di aprire gli occhi sull’elo- in Trastevere, l’Antiquarium del Celio, l’Auditorium di Mecenate, il Circo di Massenzio, il scritta (fu Calvino a presentare il quenza della visione: insomma, Museo delle Mura, il Museo del Teatro Argentina [il corriere della sera sulla manovra economica del comune di roma] primo di una fertile serie di scritti eccomi qui a cercare, di annullare Per carità, bile ne avrà eccome, vista la stangata sul costo del biglietto, ma il museo teorici) e quella illustrata (ha chio- la differenza o almeno appurare ospitato nell’aranciera di Villa Borghese ha il nome di Bilotti, non Biliotti... sato graficamente il “De rerum la distanza tra qualcosa e quella natura” di Lucrezio e “L’arte e lo cosa che s’impone allo sguardo. ...Per questo ho invitato Olaf Eliasson, quello del grande sole alla Tate Modern spazio” di Heidegger). Direttamen- Un letto, un tavolo, due sedie, una [intervista di kazuyo sejima a stefano bucci del corriere della sera] te dall’ultimo libro di Giulio Paolini, lampada, una finestra… L’illustra- Avrà sbagliato Bucci o avrà sbagliato la direttrice della Biennale di Architettura? Sta di in corso di pubblicazione per i tipi zione qui accanto spero possa fatto che Eliasson si chiama Olafur, non Olaf. di Electa, uno dei lemmi che costi- aiutarmi a decifrare un passaggio.

tuiscono “Dall’Atlante al Vuoto (in Tratta ed elaborata a collage da dal 14 settembre al primo ottobre ordine alfabetico)”. Un’apparente un manuale di ottica descrittiva, [in un’agenda di appuntamenti sul sole 24 ore] Ehi, voi! Vi siete perduti Frieze quest’anno e manco ve ne siete accorti: è cominciata da contraddizione in termini, che sca- sembra trasmettere un’allusione giorni secondo il Sole. Di più: è l’unica fiera al mondo a durare due settimane piene! turisce in una riflessione filosofica così diretta e convincente da in- su un’arte “contemporanea nel coraggiarmi a tentare di definire il Gerald Byrne, Dominique Gonzalez-Foerster, Tacita Dean, Karen Cytter... suo farsi, ma anacronistica nel cosiddetto “momento della verità”. [gianluigi ricuperati sul domenicale del sole 24 ore] suo porsi”, sorretta da un aneli- Riesco allora a vedermi disteso Certo, il giovane critico letterario fa bene a dire che gli scrittori italiani dovrebbero vedere to all’assoluto e strutturata in un sul letto, le gambe incrociate, la più mostre. Però di Gerard (con la R) Byrne e di Keren (con la E) Cytter. Sennò chissà “elenco composito e indetermina- mano sinistra a trattenere un fo- dove vanno... to”. Eccone un estratto - anzi, un glio che riproduce la stessa imma- lemma -, con testo e, naturalmen- gine che percepiamo da dietro la te, immagine... cavità oculare del soggetto. La visione è come circoscritta, Se volessi concedermi una frase colta di sorpresa dietro l’occhio premio spam per l’arte del personaggio vedente e vedu- abbiate pietà di noi (e della nostra e-mail) solenne, potrei dire di aver tra- scorso buona parte della mia esi- to. Il suo e il nostro sguardo si stenza impegnato ad annunciare, sovrappongono e coincidono nella in tante opere, un’opera sola (pri- messa a fuoco del foglio che, lui Oh parbleu! Sarà pur vero che un trentennale è comunque un trentennale e viva ma o ultima) che proprio ora sto e noi, stiamo osservando: ogget- per chi ci arriva. Sarà pur vero che se esponi, ehm..., “multipli”, sei ancor più a forse per dimenticare. to e soggetto della stessa visione, rischio di invii “multipli”. Sarà pur vero che presentando un artista celeberrimo si ha Tempo di bilanci? Ma no: quale osservo e mi osservo osservare. voglia di farlo sapere ai quattro venti. Però la mostra presunzione sarebbe pensare che il Tempo sia disposto a spendere [giulio paolini] MAURIZIO CATTELAN. GRAFICA E MULTIPLI anche soltanto una briciola della sua attenzione per interessarsi a svoltasi il 18 e il 19 settembre ci ha davvero ricordato tante, troppe volte il noi, occupato com’è a sorvegliare 30esimo compleanno della milanesissima Collezione Peruzzi se stesso… E poi come valutare e (www.collezioneperuzzi.it). E che dire? Auguri! distinguere (mettere all’attivo o al il prossimo lemma sarà scala

64tornaconti a cura di alfredo sigolo I CONTORNI della RIPRESINA Ripresa sì, ripresa no, ripresa forse. Qualcosa si è iniziato a recuperare dopo la grande bufera, ma la risalita è assai selettiva. E nessuno può dormire sugli allori, a partire dalle fiere. Come previsto, la crisi sta forse facendo del bene al settore dell’arte, limitando gli eccessi e dando il giusto riconoscimento alla qualità...

di un ritorno ai valori con- d’arte. solidati del passato in luo- La deflazione, ovvero il brusco e go del mero andamento di veloce declino dei prezzi registrato mercato. soprattutto nel comparto dell’arte È curioso: nell’età contem- contemporanea, ha compromesso poranea che si misura con irrimediabilmente un sistema che si gli effetti della globalizzazio- sosteneva scommettendo sul con- ne, che mette al centro del tinuo rialzo dei prezzi. Proprio per dibattito i problemi identita- questo l’aspetto più importante della ri, ambientali ed etici, le im- ripresa del mercato potrebbe esse- prese puntano sempre più a re non tanto il ripristino dei livelli di misurare le proprie perfor- fatturato pre-crisi, ma piuttosto il mance secondo indicatori riassetto del comparto del contem- non-financial e a ricavare poraneo. Se la casa d’aste Phillip’s de valore dagli asset intangibili. Pury denuncia affanno, sulla sponda Le collezioni d’impresa e le Christie’s si continua a guardare con  Il processo di recupero di posi- di chi viene colto da una burrasca ne. A resistere sembrano destinate sponsorizzazioni di progetti artistici estremo interesse all’arte d’oggi: nel zioni dopo l’emorragia del biennio improvvisa. Una volta rischiarato, i le grandi classiche che però, come nascono anche da queste esigenze. 2007 si ricorda l’acquisizione della 2008/2009 indotto dalla crisi ha compratori sono tornati a mostrare dimostra il cattivo andamento di Durante la cosiddetta golden age, il galleria Haunch of Venison con sedi a caratterizzato il mercato dell’arte in fiducia. Arco Madrid, non possono dormire sistema dell’arte internazionale (col- Zurigo, Berlino, Londra e New York, questo inizio del 2010. I dati comu- Eppure basta spostarsi in casa Phil- sugli allori, ma devono dimostrarsi lezioni pubbliche comprese, che poi dove alla prestigiosa location presso nicati dalle prime due case d’aste lip’s de Pury per assistere a tutt’altro attente a cogliere le dinamiche di un avrebbero pagato a caro prezzo la il Rockfeller Center si affiancherà una dimostrano sensibili aumenti di fat- scenario, in buona parte allineato al mercato oggi più vasto e complesso. crisi) si è totalmente piegato alle ra- nuova sede nel cuore di Chelsea. È turato nel primo semestre dell’anno: clima di incertezza che ancora carat- Nei nuovi scenari, il segmento dell’ar- gioni del mercato, dimenticandosi di invece recentissimo il lancio, da par- 2,2 miliardi di dollari per Sotheby’s terizza galleristi e mercanti, specie te emergente tarda a reagire e investire sul proprio consolidamento te della casa d’aste, di una propria e 2,57 miliardi per Christie’s contro, sul fronte del segmento del contem- sembra essere quello più in sofferen- strutturale, anzi favorendo il con- fiera, che si terrà a Londra nel mese rispettivamente, 1,2 e 1,8 miliardi poraneo. Per la casa d’aste c’è da za. D’altro canto i tassi di crescita sumo e il continuo ricambio: nuovi di ottobre, durante il weekend di Frie- registrati a giugno del 2009. fare i conti con il disastro londinese maggiori, fin dagli anni ’90, si sono artisti e nuove opere, nuove gallerie ze. Un nuovo tassello si aggiunge nel Nonostante i registrati in que- e nuovi musei, nuovi curatori e nuo- processo che tende ad annullare la c o n t r a c c o l p i sto settore e un vi critici. Con una scelta effimera si distanza tra mercato primario e se- subiti dall’anda- processo di asse- sono legittimati il mercato e la sua condario, ma che minaccia anche mento negativo stamento è quindi domanda, trascurando il ruolo stra- di rafforzare pericolosamente la po- dell’economia, il Un nuovo tassello si aggiunge al fisiologico. Ma non tegico dei valori intangibili, potremmo sizione di forza delle casa d’aste sul mercato dell’ar- è da dimenticare dire non-financial, propri dell’opera mercato dell’arte.  te non sembra processo che tende ad annullare che il boom è stato vedere intaccati un fenomeno eco- la considerazio- la distanza tra mercato primario nomico prima che ne e l’interesse culturale. toplot a cura di santa nastro come ambito e secondario: Christie’s a ottobre Le speculazioni del- d’investimento inaugurerà la sua fiera d’arte la nuova classe di In estate anche il mondo dell’arte va in vacanza. Eppure le case g u a d a g n a t o s i collezionisti, i nuovi d’asta non si fermano, anzi si danno da fare per ingolosire anche i negli anni del maestri cinesi e collezionisti più pigri. Da Tajan, infatti, noto brand parigino, i mesi più boom, e che re- orientali, i musei caldi hanno risvegliato un desiderio di moderno e contemporaneo. sta il vero valore delle archistar nei Non a caso, l’asta dedicata di fine luglio, con un catalogo di 104 da difendere da parte degli operatori. di giugno, quando la sessione di Con- Paesi arabi sono segnali precisi che lotti (59 venduti, 45 invenduti) e un gran totale di oltre 3 milioni Un recente rapporto condotto in tan- temporary Art ha registrato il 47% battezzano l’origine della fortunata di euro, ha incoronato Marc Chagall (L’Ange et la fiancée, 1,2 dem da Capgemini e Merrill Lynch di invenduto e un fatturato sotto i 6 stagione dell’arte e del suo mercato. milioni), Andy Warhol (Barbara Liderman, 270.000 euro), Syed ha documentato che il 29,8% dei milioni di dollari a fronte di pre-stime La stessa Phillip’s de Pury, dall’otto- Haider Raza (Mont Ruge, 129.000 euro). Da Bonhams, colosso financial advisor considera ancor comprese tra i 9 e i 13 milioni. bre del 2008 è in maggioranza pro- americano, rispettivamente nelle sedi di Los Angeles e San oggi l’arte come il più redditizio tra Ma passiamo alle fiere. Se da un prietà di Mercury, la multinazionale Francisco, va in scena la pittura dell’Ottocento occidentale e della i cosiddetti “passion investments”, lato ha superato le più rosee previ- russa operante nel settore dei pro- California. ll più pagato? Guy Rose (In the olive orchard (Provençal che comprendono i beni di lusso sioni quella di Basilea [nella foto, il dotti di lusso, cresciuta parallelamen- olive orchard), 200.000 $), seguito dal russo Nikolai Fechin (Head ma anche, ad esempio, le sponso- Labirinto di Michelangelo Pistolet- te alla nuova classe imprenditoriale of girl, 182.000) ma se la cava abbastanza bene anche un italiano, rizzazioni nell’ambito dello sport. In to ad Art Unlimited], dall’altro c’è da dello stato ex sovietico. Giuseppe Cadenasso, piazzandosi però su cifre ben più basse Europa la percentuale sale addirit- registrare anche lo scarso successo Non stupisca dunque che il recupe- (15.000). Lasarati, invece, saluta la bella stagione con un’asta tura al 37,4%, a dimostrazione che delle fiere satellite, ad eccezione di ro in atto si concentri fortemente di moderno e contemporaneo asiatico. I collezionisti non troppo il collezionismo non è affatto scom- Liste, che ha saputo trasformarsi da sull’arte storicizzata, sia essa antica, vacanzieri hanno trovato a Singapore un interessante catalogo che parso. I risultati positivi delle case antagonista a costola prediletta della moderna o contemporanea. Rarità, ha totalizzato 2 milioni di dollari locali. La star assoluta? Affandi, d’asta sembrano dire che il brusco Kunst Messe. Dopo anni di grande antichità, fama, curriculum, presen- con tre lotti Tanah Lot, Baron and Rangda e Self potrait eating stop dello scorso anno fu innanzitutto espansione delle fiere (e delle bienna- ze in collezioni pubbliche di prestigio, watermelon, battuti tra i 240 e i 260.000 dollari. il naturale atteggiamento attendista li), il fenomeno sembra in contrazio- letteratura: siamo forse al cospetto essai 65 a cura di christian caliandro

Un regista sottovalutato, poi riscoperto da Quentin Tarantino. Autore di pellicole come “Milano Calibro 9”, specchio di una violenza ancora umana nell’Italia degli anni ‘70. Dove la vita è una lotta senza quartiere... Classico Di Leo

volta dal primo Fellini e da Pasolini, con l’illustrazione didascalica di una scenetta oscena, non sono un ele- mento che “abbassa”, che degrada l’impianto generale: perché l’impianto del film è il degrado. Quella volgarità è la volgarità di un mondo intero, non si limita a rappresentarlo ma lo con- densa e lo comprende. Un mondo completamente ostile, che assume la geografia di una Milano aliena e che irrompe nell’immaginario cinemato- grafico degli anni ‘70 con un’energia iconografica impressionante. Come già anticipato da Milano calibro 9, la città in piena trasformazione, resa irriconoscibile dal boom economico tumultuoso e già lontano (mentre si avvicina precipitosamente la crisi petrolifera), è un labirinto fatto di na-  Essai è una rubrica di cinema, ma l’attenzione su uno di essi. Si tratta vigli, capannoni e luna park abbando- non si occupa solo di film appena usci- di La mala ordina (1972), la parte “La mala ordina” racchiude tutti nati, percorso dal protagonista. ti in sala e di autori che stanno muo- centrale della cosiddetta Trilogia del Luca Canali: un pappone all’inizio vendo i primi passi. Vuole coltivare milieu (gli altri capitoli sono Mila- i temi e gli stilemi di un cinema decisamente antipatico, apparente- anche la memoria della cinematogra- no calibro 9 del 1972 e Il boss del mente senza alcun senso morale né fia “dei bei tempi andati”, soprattutto 1973). La mala ordina racchiude arduo e respingente, dinamico e talento, con il volto e il corpo aura- nazionale, e soprattutto relativa ad tutti i temi e gli stilemi di questo ci- tico di Mario Adorf. La mala ordina autori non conosciutissimi. Iniziamo nema arduo e respingente, dinamico insostenibile è la storia della trasformazione di perciò questo percorso sotterraneo e insostenibile. Ci parla da un’epoca quest’uomo, un romanzo di forma- con uno dei più grandi e sottovalutati lontanissima, diversissima dalla no- Bava - ci accorgiamo che essa è, in una parola, la realtà italiana. zione al contrario, un viaggio nella registi del Belpaese, riscoperto non stra, regolata da altri valori e da altre qualche modo, più umana di quella Questa attenzione per la realtà di- rabbia rivolta contro regole incono- a caso da Quentin Tarantino (che preoccupazioni. Un’epoca apparente- che norma il mondo attuale. Si tratta scende dal pieno inserimento di Di scibili e una crudeltà cieca. Kafka lo ha eletto in cima ai suoi maestri mente più violenta di quella attuale. infatti di una violenza, per così dire, Leo nel noir: i suoi film, tranne uno, muscolar-popolare? Qualcosa del spirituali) e dalla meritoria opera con- Ma se ci avviciniamo, se guardiamo “sociale”, eminentemente umana. non sono infatti mai “poliziotteschi”, genere. Canali-Adorf è inseguito da servativa dei fratelli Curti: Fernando attentamente e assaporiamo questa Attraverso la sua pellicola, lascia neanche eterodossi, e non è un caso due killer americani - che prefigura- Di Leo (1932-2003). violenza che Di Leo mette in scena intravedere in controluce i conflitti, che il punto di riferimento pressoché no, a livello rudimentale, i tarantiniani Non staremo qui ad elencare i suoi - e che è diversa, a sua volta, da le contraddizioni di un Paese, le sue costante sia Giorgio Scerbanenco, Vincent e Jules di Pulp Fiction - e da film. Puntiamo solo, per un attimo, quella di un Lenzi, di un Fulci o di un dinamiche economiche e di potere. In un altro maestro del pessimismo scagnozzi italiani, e non sa perché. esistenziale considerato attraverso Ma, gradualmente, scopre al fondo l’analisi antropologica del crimine. di se stesso la furia cieca da opporre in sala Può capitare, così, mentre assistete a questo habitat che lo vuole morto, a La mala ordina, di immaginare per una violenza che scoppia in maniera LA CITTÀ INVISIBILE NIGHTMARE INCEPTION un attimo uno sguardo così crudo e bestiale e graficamente incontenibile.    di Giuseppe Tandoi di Samuel Bayer di Christopher Nolan impietoso rivolto all’Italia del 2010. La ragione è la morte della moglie e Il primo film “narrativo”, non docu- Il concetto di reimagining andreb- Il nuovo imperdibile film di Nolan - Impossibile, almeno allo stato attua- della figlia; ma a don Vito Tressoldi mentaristico, girato e ambientato be studiato a fondo, tanto più che l’autore più interessante della sua le. Uno sguardo dotato della stessa (un inquietante Adolfo Celi) confesse- a L’Aquila. È questa infatti la cit- ormai i leggendari titoli horror generazione insieme a Richard attenzione ai dettagli, anche sgrade- rà che il nucleo duro e oscuro che tà invisibile del titolo, con Calvino degli anni ‘70 e adesso ‘80, reim- Kelly -, dopo le pause commerciali voli, anche insostenibili. Senza paura ha mosso il suo agire è la paura. La sullo sfondo e il terremoto in primo pacchettati visualmente a uso dei due Batman e la bella prova di essere considerato imperdonabil- paura di essere ucciso, ma anche di piano. Luca e Lucilla, personaggi e consumo dei teenager attuali, di The Prestige, regala un “botto” mente sopra le righe, di gusto cattivo perdere la propria umanità, e soprat- cominciano a essere quantitativa- immaginari e al tempo stesso sim- che ci riporta alle atmosfere di o cattivissimo, e volutamente, con- tutto di non comprendere più i mo- mente e qualitativamente rilevanti. sapevolmente tale. Di Leo, nei suoi boli di migliaia di giovani abitanti, Memento. “Your mind is the scene vimenti elementari del suo mondo, i Nightmare è solo l’ultimo di que- momenti più alti (ma anche questo suoi minimi rapporti causali. scelgono di restare nonostante la of the crime”, recita lo slogan pro- sta serie inesauribile di “remake discorso non ha molto senso: non ci E l’umanità è, al fondo, l’interesse tragedia e lo stravolgimento pro- mozionale facendo il verso a CSI: espansi”. Siamo sicuri che il feno- sono momenti alti e bassi, succes- principale del cinema di Fernando Di fondo delle loro vite. Il disastro thriller fantascientifico arricchito meno riguardi solo l’aspetto este- si e fallimenti per un regista che ha Leo, l’umanità radicale messa conti- come occasione di crescita indivi- riore, l’aggiornamento degli effetti dalla potenza visiva del blockbu- combattuto sempre con le difficoltà nuamente alla prova da una malavita duale e collettiva, la voglia di fare speciali (squartamenti et similia), e ster d’azione e da quella concet- produttive; ci sono solo condizioni irriducibilmente anti-Padrino, espo- e di costruire contro la condanna non, a livello più profondo, l’adat- tuale della dimensione onirica. Si favorevoli o sfavorevoli) sviluppa una sta e riprodotta in tutta la sua logi- all’invisibilità perpetua da parte tamento e la traduzione in termini può chiedere di più a un film del visione matura della vita come lotta ca primitiva, che replica a sua volta dello Spettacolo nostrano. Come a contemporanei delle storie e delle 2010? Di Caprio, il protagonista, senza quartiere. le prevaricazioni sociali della realtà dire: un altro cinema, un altro rac- mitografie inaugurate dagli origi- l’ha paragonato addirittura a 8½ di Così, anche le scene di prostituzio- “esterna”, legale, letteralmente invi- conto è possibile. nali? Fellini... ne notturna, che discendono a loro sibile.  66arteatro a cura di piersandra di matteo (CONTRO)tendenza KINKALERI Non è forse vero che, laddove tutto è lecito, l’illecito prolifera? Il gruppo pratese alle prese con Kurt Weill e Bertolt Brecht racconta, alla sua maniera, la città di Mahagonny. “Rappresentazione del mondo sociale in cui viviamo disegnato dalla prospettiva aerea di una società realmente liberata”. Parola di Adorno...

Serve di Jean Genet, presentazione di un’esistenza sociale dei codici della musica sacra di Bach il testo viene fagocita- degradata, astuta e ottusa, ma la e Händel. Mahagonny, il nome della to da una ventriloqua, struttura drammatica che mischia i città-rete per “pescicani”, dall’indefini- e così dis-detto dalla linguaggi, cultura alta e bassa, musi- ta collocazione spazio-temporale, un fonte che lo emette, ca e parole in un impasto violento e po’ Dogville, un po’ Manderlay, risalta trasformandolo mi- aggressivo, eppure fresco e godibile. e si distingue in modo accentuato, steriosamente in un Per Kinkaleri Ascesa & caduta è un ripetuta come un grido di esultanza accadimento fuori assolo d’attore. Marco Mazzoni è per il paradiso dei vizi, lontana dal controllo. dietro un lungo tavolo multitask di duro lavoro dell’Alaska e dalle proi-  Si è appena conclusa l’estate dei In questo quadro inquietante, qual- Ma torniamo al lavoro presentato legno chiaro, invaso da un esercito bizioni. festival. A gettare uno sguardo pano- che isola felice. Lontano dai blasoni al Castello Malaspina. In Ascesa & di anonimi pupazzetti di plastica, sa- Il performer - munito solo di radiomi- ramico emerge un paesaggio domi- fin troppo gloumour dei festival esti- Caduta Kinkaleri mette letteralmente gome ritagliate da qualche fashion- crofono - variando tecniche vocali e nato da un’impalpabile e, per questo, vi, Kinkaleri debutta con Ascesa sul tavolo Aufstieg und Fall der Stadt magazine, giocattoli a molla, “mano” modalità espressive traccia un dise- pericolosa riproduzione del sempre & Caduta nel salone centrale degli Mahagonny, uno dei capolavori del a carica che camminano, figure gno cromatico che passa dalla reci- identico, in una moltiplicazione di affreschi del Castello Malaspina di teatro musicale del Novecento, ope- note del fantasy americano. Il testo tazione naturale al cantato privo di cliché, di strategie iper-semplificanti Fosdinovo, nel progetto Castello in ra politico-satirica composta da Kurt di Brecht compare sotto forma di accompagnamento, a segmenti lirici, che livellano verso il basso l’eser- Movimento ideato da Pietro Torri- Weill su libretto sul filo di un registro cizio del gusto e la costruzione del giani Malaspina e Maddalena Fos- di Bertolt Brecht. caricaturale; o anco- senso. I giovani gruppi, adagiati in sombroni, in collaborazione con il Portato in scena In “Ascesa & Caduta” una ricerca ra contrappuntando un presunto assetto generazionale Festival Lunatica 2010. Ancora una nel ’30, bandito la partitura testuale che ne ha garantito una condizione volta Kinkaleri si fa carico dell’ana- dal nazismo già che non cede alle lusinghe e tesse un - come già nell’origina- d’appartenenza à la page, armati di cronismo dell’essere in scena e, al nel ‘33 (ma anche le - con sequenze rag- un linguaggio non affrancato da un contempo, di una precisa condizio- i socialisti marxisti affresco multiforme, in un equilibrio time, jazz, con le quali gergo divenuto consueto nel teatro ne epocale ed esistenziale. E lo fa storsero il naso), sottilissimo e costantemente in bilico viene sapientemente sperimentale, mostrano spettacoli non voltando le spalle al repertorio, Aufstieg und Fall stilizzata e quasi rag- ammiccanti, che si muovono disinvol- rischiando un faccia a faccia con il è la storia dell- tra caricatura e puppetshow gelata la crudezza tamente tra sintassi televisiva (Zelig) teatro più rappresentativo del secolo la città utopica, cronachistica delle e trovate post-jeromebelliane, che di scorso, per sovvertirlo dall’interno, Mahagonny, che vicende della crimina- fatto lavorano sul consenso, anche attraverso una componente caustica promette ricchezza e divertimen- copione, cartacea ri-presentazione le Begbick-Ritagliata e dei suoi sub- quando agiscono con l’intento dichia- e politica che non disdegna una no- to, ma che presto si svela luogo di d’una precedente messinscena. Maz- doli complici Fatty-Jabba the Hutt e rato di stimolare una forma di consa- zione alta di intrattenimento, di gioco corruzione, sfruttamento, illegalità, zoni legge e getta a terra le pagine, Moses-ET, dei minatori d’Alaska Jim-, polezza spettatoriale, o presumono teatrale portato alle estreme conse- dove le ragazze devono prostituirsi scansiona con dei cartelli (fogli stam- Jack-, Bill-Taxi driver model e di Joe- di mettere in campo azioni informate guenze. Ascesa & Caduta è una sfida per sopravvivere e gli uomini vagano pati), brechtianamente appunto, atto Pee Wee Herman, di Jenny-Maria di politicamente. Oppure propongono alla messa in scena, ai suoi linguaggi alla costante ricerca di denaro per il per atto, “luoghi”, “ruoli” e “battute”. Lourdes e delle ragazze Posh e Troll. lavori tanto curati esteticamente da codificati che, qui, si presentano di- gioco e il whisky. Mentre doppia e muove i personaggi, Se l’intera storia si svolge in un’am- soffocare nella scorciatoria del wel- sorganizzati, lillipuzianamente minia- Opera impressionante, a rileggerla legge, recita e canta in italiano brani bientazione allucinata, i personaggi- lmade, spesso grondanti tecnologia, turizzati come per portare al collasso oggi, che vale come un zeitoper con- ispirati a Weill. Attraverso l’uso della pupazzetti, iperconnotati e, a un espressioni radical chic di una più o amplificare la portata di discorso temporaneo capace di mettere in voce traspone perfettamente l’ag- tempo, privi di specchi dimostrano, ben nota industria spettacolare. Non che non è più solo teatrale. scena un male noto, non grandioso gressiva incisività di una drammatur- ancora di più, il loro status di figure mancano performance affette da un Nella medesima direzione muove e non tragico, che regna con una gia musicale che accosta linguaggio incapaci di consapevolezza. patologico autoreferenzialismo che l’altro debutto estivo di Kinkaleri, fredda, spaventosa vitalità. Ma ciò colto a generi mutuati dalla musica Con Ascesa & caduta Kinkaleri con- mescolano la trita retorica del’epigo- che porta a conclusione al FAR fe- che interessa Kinkaleri non è solo la di consumo. Ballabili, canzonette duce una ricerca che non cede alle nismo epocale con una lotta ai mo- stival des arts vivants di Nyon, con straordinarietà di quest’opera profe- patetiche, marce cedono il passo lusinghe; anche quando sembra ad- stri facili (Ikea, Grande Fratello) e ai I AM THAT AM I, il progetto nato tica, capace di descrivere la società alla mitica Alabama Song, nota per dolcire la rappresentazione, in realtà simulacri - di un Baudrillard mal letto nel 2009 con lo studio IO MENTO e dei consumi attraverso caratteri pa- le versioni dei Doors e di Bowie, fan tesse, in un equilibrio sottilissimo e - utilizzandone, maldestramente, la la conferenza-spettacolo TU DICI?. radossali e distorti trascinando gli di Brecht, mentre in alcuni passaggi costantemente in bilico tra cari- grammatica. Nato intorno all’immaginario de Le individui all’autodistruzione, o la rap- trapela l’eco di forme neobarocche o catura e puppetshow, un affresco multiforme, sfumato e allo steso tempo ricco di un’energia gestuale sipari che è vera e propria coreografia in cui sono implicate una prepotente TRANSTRENTINO è PRIMAVERA (O NO?) LE VIE DI MODENA fisicità e un’inedita vocalità. Tanto Decima edizione per Transart, festival di cultura Appuntamento a Tolosa dal 24 settembre al Percorrere Vie. Quelle della direttrice Modena- più il testo drammatico respinge contemporanea che porta in Trentino Alto Adige 17 ottobre. O almeno nei weekend del 24-25 Carpi-Vignola che, dal 9 al 16 ottobre, torna a ogni enfasi, ogni giudizio esplicito o i linguaggi della sperimentazione performativa settembre e 1-2 ottobre, quando il festival Prin- movimentarsi con la sesta edizione di Vie Sce- commozione o attesa, tanto più la internazionale. Dal 9 settembre al 9 ottobre, un temps de septembre si apre grauitamente al na Contemporanea Festival, che ospita le più scena risulta ricca di invenzioni, raf- mese di musica, danza, letteratura e arte a di- pubblico con i celebri Nocturnes. A capitanare interessanti realtà dello spettacolo contempora- finate, millimetricamente concertate retto contatto con i palcoscenici più innovativi. la kermesse, Eric Mangion, direttore della niz- neo. Promosso da Ert, il festival è diventato una in un onemanshow in cui performer Transart, gemellato con la biennale newyorke- zarda Villa Arson, coadiuvato da Isabelle Gau- tappa obbligata per osservare i fenomeni della e storia narrata diventano un unico se Performa, accoglie numerosi artisti fra cui defroy, che proviene dalla Fondation Cartier. nuova teatralità internazionale, coniugando le corpo spettacolare, l’unico in grado - Aki Sasamoto, Sylvie Fleury, Kalup Linzy, Ian Focus di questa ventesima edizione, intitolata proposte di compagnie già affermate con quelle assicurano i Kinkaleri - di “mostrare Monk, Adam Pendleton, Reggie Watt, Altera- Une forme pour toute action, le “nuove arene” delle formazioni più esplorative. Grandi allesti- Brecht senza la sensazione di consu- zioni Video, Danai Anesiadou. Aprono il festival della performance, indagate con mostre, Noma- menti, piccole performance, incontri vedranno mare surgelati!”.  i performer e video-artisti giapponesi Dumb- dic Nights, eventi fuori e dentro le mura della avvicendarsi gli esiti delle ricerche del regista Type con True. In collaborazione con Museion, città (con appendici importanti a Reims e Ca- brasiliano Enrique Diaz con le azioni sui gene- [matteo antonaci] la coreografa americana Meg Stuart presenta hors) e programmi educativi. I nomi? Una schie- ris di The Irrepressibles, le esplorazioni sonico- Blessed, mentre il Mart ospita il concerto Into- ra, da Spartacus Chetwynd e Martin Kersels al gestuali di Barokthegreat e le drammaturgie te- link narumori, ideato dal compositore italiano Lui- Musée les Abattoirs al reverendo Ethan Acres stuali di Muta Imago. Le diverse manifestazioni gi Chessa, che ha ricostruito gli strumenti del allo Spazio Saint-Cyprien. Per non parlare della della danza europea sono espresse con i duo www.lunaticafestival.it pittore futurista Luigi Russolo. Edizione da non fittissima programmazione delle performance Jonathan Burrows/Matteo Fargion e Mathilde www.castellodifosdinovo.it perdere. “propriamente dette”... Monnier/La Ribot. www.festival-far.ch www.transart.it www.printempsdeseptembre.com www.viefestivalmodena.com www.kinkaleri.it infumo 67 a cura di gianluca testa SEPARATI in CASA Ancora una volta al centro di tutto c’è Lucca. La città che ogni anno ospita il tradizionale salone ha anche un Museo del Fumetto. Fra le due realtà il rapporto è glaciale. Nei giorni del Comics & Games ognuno andrà per la sua strada: il salone si prepara alla carica dei 10mila visitatori, il museo ospiterà i primi “Stati generali del fumetto” aperti a tutti i professionisti del settore. L’obiettivo? Trovare una risposta comune alla crisi del mercato...

hanno compiuto il benché per i circa 400 espositori che con- Insomma, più che il fumetto, a esse- minimo sforzo perché qual- tinuano a pensare che questa sia re in crisi sono i rapporti fra editori cosa potesse cambiare. la piazza migliore - e più appetibile e autori. Soprattutto in relazione al Semplicemente ognuno va - dove presentare novità editoriali e mercato, che cambiando in fretta per la sua strada. Eppure prodotti connessi al mondo comics rende necessaria una riflessione at- ci si aspetterebbe qualcosa (la “costola” games, ormai prepo- tenta cui far seguire provvedimenti di più da quella che è co- tentemente affermata, ha invece concreti e condivisi. “Lo scopo di munemente riconosciuta una vita autonoma e decisamente questa iniziativa non è di portare in come “la città del fumetto”. florida). Ci saranno anche centinaia piazza le beghe in merito ai compensi Però non tutto va come di autori, perché ogni casa editrice degli autori”, spiega Claudio Stassi. deve. Così, nei quattro porta i migliori cavalli di scuderia. “Vorremmo poter fare un’analisi più giorni di “pace, fumetti e Quindi non è difficile immaginare le ampia che toccherà vari punti di inte- giochi” (dal 29 ottobre al primo novembre) Lucca si spacca in due: da una Quattro giorni, due iniziative. parte c’è Lucca Comics & Games 2010 coi suoi Che non dialogano, ma si tirano grandi numeri e un bilan- cio societario da ripianare reciprocamente la volata. Nella (nonostante aumenti lo spazio espositivo - e il co- “piazza” più appetibile per l’editoria sto del biglietto - l’austerity di settore ha già imposto il sacrificio del festival d’animazione primaverile, Lucca Anima- presenze agli Stati generali, nati su resse generale, compreso quello del tion, e l’allestimento di tre iniziativa di Claudio Stassi (autore ruolo del fumetto nel mercato edito- mostre low cost: Massimi- per Rizzoli, Becco Giallo, Tunué, Pa- riale. L’obiettivo è di iniziare un dibat- liano Frezzato, Ausonia, vesio) e del critico Luca Boschi. Che tito serio su un tema troppo spesso Gary Frank e un’antolo- su Cartoonist globale scrive così: “In sottovalutato sperando di condivide- gica sul Libano); dall’altra coincidenza con le date di Lucca Co- re alcuni punti contrattuali chiari e c’è il Museo del Fumetto, mics & Games 2010, ma non orga- fondanti per tutti quanti”.  Quella di quest’anno sarà una tecipata che organizza il festival di che continua a portare avanti il suo nizzata nell’ambito delle sue iniziative, Lucca un po’ fricchettona. Il pay-off settore più importante d’Italia lascia programma espositivo e che in quei quest’anno si terrà una tavola roton- del Comics & Games 2010 invi- fuori dai giochi il Museo del Fumet- giorni ospiterà nelle sue sale i primi da interamente dedicata ai temi e ai ta a quattro giorni di pace, fumetti to di Lucca, la struttura cugina che Stati generali del fumetto. problemi più importanti dei fumettisti link e giochi. E se non si fosse capito il però è di esclusiva proprietà comu- Chiaramente un evento tira l’altro. italiani, dove saranno presenti alcuni messaggio, c’è sempre il manifesto nale. Sia chiaro: nessuno ha mai Nel 2009 il salone del fumetto ha rappresentativi autori italiani e si au- www.luccacomicsandgames.com pronto a chiarire le idee. Ecco, lì c’è fatto un passo avanti per trovare un contato 140mila presenze (il 60% spica la partecipazione dei professio- www.museoitalianodelfumetto.it quella piccola peste di Cappuccetto punto d’incontro. Né gli amministra- ha un’età compresa fra 15 e 35 nisti del settore con interventi mirati lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com Rosso. Dite sia una brava bambina? tori né i responsabili delle due realtà anni), numeri assolutamente rilevanti e circostanziati”. stassiclaudio.blogspot.com Certo, lo è nelle varie trascrizioni dei fratelli Grimm o di Charles Perrault. Ma questa è un’altra fiaba, è tutta un’altra storia. Infatti, quella ragaz- bolle zina tutto pepe si legge un fumetto appesa ai fili di una mongolfiera so- È PROPRIO DYLAN DOG? IL DON CHE FA PAURA AL PD FUMETTISTI NEI FUMETTI pra gli alberi di Torre Guinigi. E il Lupo Del film sull’inda- I disegni di Da- Alfredo Castelli è un Cattivo, chitarra in spalla e camicia gatore dell’incubo niele Caluri e i milanese doc. Ap- in stile Woodstock, si fa una canna di casa Bonelli ne- testi di Emiliano prezzato autore (chi (ma no, è una sigaretta...) seduto gli ultimi tempi si è Pagani hanno non ricorda l’Omino sul cofano di un maggiolino a fiori detto e scritto mol- dato forma a Bufo?), è il creatore su cui sono legati ben stretti bongo, tissimo (anche sul- un personaggio di Martin Mystère e pecorella, ombrellone e botte di vino. la versione online che, nato sulle un buon ricercatore. Chi manca ancora? Ah, la vecchia di questa rubrica). pagine del Ver- Lo si può definire nonna. Sta lanciando fragole con la Le ragioni di tanto nacoliere, è oggi uno storico del fu- fionda. E il cacciatore, pipa in bocca, interesse sono due. considerato un metto. In questo ruo- si è dato alla pesca. Mica scherza: Primo: Dylan Dog, cult. Parliamo di lo ha pubblicato con pesca fumetti. in Italia, è stato un Don Zauker, prete spietato e cinico che incarna Coniglio un volume È proprio attorno a questo mondo caso editoriale unico nel suo genere. Secon- i paradossi della dottrina. La sua genesi è rac- assai particolare: Fu- straordinario e contraddittorio che si do: le anticipazioni e i primi spezzoni video di contata nel volume Don Zaucker - Santo Subito mettisti d’invenzione. Un librone in formato A4 sviluppa la Lucca dei comics e delle Dead of Night, che uscirà nelle sale a marzo (Double Shot). Ma DZ è anche uno spettaco- in cui si raccolgono (e raccontano) le storie d’in- polemiche. Se da una parte s’inneg- 2011, sono decisamente lontani dal personag- lo. Ebbene, il talk show ha messo in subbuglio venzione in cui il protagonista è un fumettista. gia alla pace col bel manifesto di Max gio. Mancherà l’ispettore Bloch, non ci sarà la Festa Pd di Zambra (in provincia di Pisa). I L’aspetto curioso è scoprire che nella maggior Frezzato - artista d’alto livello, capa- Groucho e neppure il maggiolone bianco. Ma cattolici del partito e il parroco del paese hanno parte dei casi c’è una visione piuttosto distorta ce di creare su qualsiasi supporto e soprattutto a fare da sfondo sarà New Orleans dato l’aut-aut: o loro o noi. Così l’evento è sta- dell’autore di fumetti. Il lavoro è immenso, e su con qualunque materiale, purtroppo e non Londra. Del nostro Old Boy, ormai, resta to annullato. Possibile che la satira faccia tanta Scuola di fumetto sono già apparse le prime in- snobbato dalla critica e poco cono- proprio poco. paura? tegrazioni. sciuto dal pubblico - la società par- deadofnightmovie.wordpress.com www.donzauker.it www.coniglioeditore.it 68libri a cura di marco enrico giacomelli Cronaca di una MORTE annunciata Ormai è defi nitivo: Meltemi Editore ha chiuso i battenti. Il vento non soffi a più? Non è del tutto vero, ma per gli amanti di certa saggistica è un brutto colpo. Ne abbiamo parlato con Luisa Capelli. Cercando di andare alla radice del problema...

tro o in treno vedo la centuale di Pil investono in istru- gente leggere libri, men- zione Usa e Italia, immagino... tre da noi quelli che lo fan- In Italia il modello delle university no sono mosche bianche... press non si è affermato. Sarebbe L’oligopolio, come dicevo pri- stato necessario istituire un sistema ma, non riguarda solo il siste- di valutazione virtuoso per le propo- ma distributivo-promozionale ste di pubblicazione, a partire dal del libro: alla lunga, orienta mondo accademico. Invece, si sono le scelte editoriali, i gusti dei perlopiù trasferite le logiche del re- lettori, l’abitudine ad affron- clutamento universitario anche nella tare letture laboriose. Per scelta delle pubblicazioni, con i pes- me il mestiere di editore non simi risultati di edizioni a pagamen- può far rima solo con impren- to rivolte a commissioni concorsuali ditore, ma è rappresentato da piuttosto che ai lettori. La progres- quella “editoria sì” di Giulio Einaudi siva riduzione delle risorse a disposi- che stimola e provoca, piuttosto che zione dei docenti limita la possibilità assecondare. I dati sulla lettura sono di fi nanziare le edizioni, ma ho l’im- scienze umane per proporne ai allarmanti: metà degli italiani non leg- pressione che le prime escluse siano lettori attraversamenti e percorsi ge, un laureato su due legge meno di proprio le pubblicazioni estranee alla culturali scarsamente praticati dalla un libro all’anno. E i fi nanziamenti per logica di cui sopra. produzione editoriale italiana. L’antro- le biblioteche sono stati ridotti di ol- pologia, gli studi culturali e postcolo- tre il 30% negli ultimi anni. L’impegno Parliamo di futuro. Ora che fate? niali ci hanno guidato nelle scelte di dello Stato per invertire questi dati, Non ci credo che non avete un pia- contenuto; la relazione con la ricerca se non con rare iniziative propagandi- no B... accademica, il lavoro di traduzione e stiche, è inesistente. Ora la priorità è fare in modo che il l’attenzione ai giovani autori ci hanno catalogo possa seguitare a vivere:  Meltemi viene fondata nel 1994 le” dai commenti dei fi rmatari della spinto a rifuggire la superfi cialità. Certo non ha aiutato la soppres- sto cercando soluzioni perché possa e inizia la distribuzione nel 1996. petizione Per la Meltemi editrice: non sione, da parte delle Poste, della avvenire. Io intendo dedicare le mie L’impresa - in tutti i sensi - è ideata facciamola morire in silenzio. Firme Facci capire meglio: cosa non ha tariffa agevolata per i celeberrimi energie all’editoria digitale, ma è pre- da Luisa Capelli e Marco Della Lena. “pesanti”, che testimoniano d’una so- funzionato? “pieghi di libri”. Come ti spieghi maturo parlarne. Il 30 aprile del 2010 è una data lidarietà espressa in maniera corale In Italia si legge poco, e si legge sem- una decisione del genere? ben più mesta da ricordare, poiché e appassionata. Una solidarietà a cui pre meno un determinato tipo di libri. La soppressione della tariffa agevo- Un’ultima domanda: sono fi niti al è il giorno in cui la casa editrice si uniscono volentieri Exibart e in pri- Nella saggistica, si tende a pubblica- lata è solo l’ultimo dei provvedimenti macero i libri non distribuiti? C’è chiude i battenti. Ma già nel 2008, mis questa rubrica, che tanto spazio re volumi brevi, possibilmente di au- penalizzanti. La logica è quella di pre- eventualmente modo di sostenere sul sito www.meltemieditore.it, era ha dedicato a Meltemi sia online che tori noti, e si spingono questi ultimi levare i soldi a tappeto e nel modo Meltemi acquistandoli? comparso un appello, Se non ora, onpaper. Perché anche, e tanto, di a uscite frequenti e ravvicinate: pre- più semplice: se a rimetterci sono i I libri non sono andati al macero: quando?, che non prometteva nulla arte si parlava nei suoi libri. Giusto miando così i meccanismi più deleteri più piccoli o i meno furbi, peggio per l’attuale diffi coltà è quella di poter di buono. Iniziava così: “Questo è un per citare un esempio, per l’editore del mercato (alta rotazione, iperpro- loro... continuare a distribuirli presso le li- appello ad aiutarci a tenere in vita capitolino qualche anno fa è uscito duzione, rapidissima obsolescenza brerie pur non avendo novità edito- la nostra casa editrice, da tempo Enjoy! di Marco Senaldi. Ne abbiamo dei titoli...). Privilegiando la pubblica- Spesso la saggistica “seria” è riali in uscita. Contiamo comunque serrata in una crisi profonda tanto parlato proprio con Luisa Capelli. zione di opere impegnative, rifuggen- sostenuta da fondi universitari. I di poter presto riprendere le vendite da renderne, oggi, incerto il futuro. do la rincorsa all’attualità e volendo tagli che hanno colpito l’istruzione dal sito.  Vi chiediamo di farlo semplicemente Meltemi, il nome di un vento... mantenere un’impronta non generali- quanto hanno infl uito sul bilancio acquistando i nostri libri, per voi Con che visione avete iniziato la sta del nostro catalogo, siamo andati di Meltemi? E come vedi la situa- stessi o donandoli a una biblioteca”. vostra impresa quindici anni fa? troppo a lungo controvento... zione generale? è pur vero che ci Evidentemente gli sforzi dei lettori e Meltemi, per evocare un progetto: sono alcune case editrici che in info sostenitori non sono stati suffi cienti. come il vento utilizzato da popoli che L’oligopolio è certamente un bel pratica sono university press ma- Meltemi Editore E il vuoto che lascerà l’editore roma- si muovevano abilmente nel Mediter- problema, almeno in linea teorica. scherate. Allora perché non segui- Via Labicana 24 - 00184 Roma no, al di là della retorica su pluralismo raneo, la nostra idea era di naviga- Però non basta a spiegare perché, re il modello anglo-americano? Mi [email protected] e sostegno alla cultura, è “misurabi- re nella produzione di ricerca nelle in qualunque Paese vada, sul me- dirai di andare a vedere che per- www.meltemieditore.it no dust no italian ATLANTE DEI MUSEI MI CHIAMO ACOUSTIC TErrITOrIES PINO PASCALI SOUVENIr D’ITALIE CONTEMPOrANEI E SONO UN ArTOLICO Chi meglio di Brandon Labelle Per gli appassionati del grande Un gran bel libro per parlare di A Più che un atlante, un saggio di È noto, questo va da sé. È noto an- per parlare di Sound culture and Pascali è un momento importante, nonprofi t art story. Quale storia? museologia. Con una stimolante che perché non concede volentieri everyday life? Senza contare che almeno dal punto di vista editoria- Quella di Viafarini all’approssimar- suddivisione categoriale. Si co- interviste. Così Phaidon ha riunito è assai raro leggere libri degni di mincia con l’Essenziale (il primo le. Dopo la monografi a che gli ha si dei vent’anni dalla sua nascita. alcune decine di domande formu- nota che trattano dell’ambiente so- citato è il New Museum di Sanaa), dedicato Anna D’Elia per Electa, Dal 1991 alla collaborazione con late da critici, giornalisti e persone noro in cui siamo costantemente si passa per Monolite (e il Museo ora Marco Tonelli ne affronta la Careof, fi no alla nascita del Docva. comuni. Tutte, maledette e subito. immersi. E Labelle lo fa con un ap- del restauro di Sassari), Innesto produzione scultorea. Con la qua- A curare il tutto, Patrizia Brusaro- (ovvio, la Tate Modern), fi no al E mica si parla solo d’arte, ma proccio topografi co, dal sottosuolo lità alla quale Johan and Levi ci ha sco e Milovan Farronato. Ce ne Contesto (il Landesgardenschau pure di cucina e molto altro. Con al cielo, passeggiando per casa e di Zaha Hadid). guizzi d’ironia da non perdere. strade. abituati. fossero di realtà simili in Italia... 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“Tutti i marchingegni per ridurre e fissare la lavoro foto-grafico realizzato per e con i Cccp suoni nuovi, ma trovare un suono vecchio che visione non potevano sorgere che in una ci- per l’album Epica Etica Etnica Pathos, di tanti sia nuovo. Credo che tutte le possibilità di met- viltà urbana... Nella civiltà contadina nessuno altri lavori nati a stretto contatto con musici- tere insieme le note siano state sfruttate”. sentiva il bisogno di creare un mondo alla ro- sti e case discografiche, della sua collezione di Tutti questi temi e vari altri - da notare l’approc- vescia, perché in campagna tutti lo vedevano vinili. E soprattutto si leggono riflessioni su gra- cio alla tecnica, sempre preciso ma senza mai dovunque... Lo vedevano nei fossi, nei pozzi, fica e prodotto che, intelligenti di per sé, sono mollare la presa sulla “poetica” - sono diluiti e negli stagni, nelle ombre”. Una poetica in poche pure utili per illuminare di riflesso le convinzio- galleggianti in due cicli di lezioni (pubblicati gra- frasi. Sono fra quelle che Gianni Celati cita nel- ni di Ghirri sulla fotografia, quelle stesse che zie al sostegno della Biennale del Paesaggio di la postfazione alle Lezioni di fotografia di Luigi abbiamo ricordato in apertura. Ad esempio, il Reggio Emilia) che è assai piacevole leggere e Ghirri. Dentro c’è tutto: l’origine campagnola (e rifiuto del fotografo di realizzare banali ritratti alle quali fu senz’altro ancor più gratificante as- l’attenzione per ambiente e paesaggio), la pros- dei cantanti: “È un meccanismo che deriva dalla sistere. In particolare, ciò che inevitabilmente simità con le piccole cose, la riflessione teorica, cultura televisiva, per la quale si stabilisce un si perde nella lettura è il riferimento alle tante lo sguardo incantato così differente da quello rapporto diretto con il personaggio del quale si foto che Ghirri mostrava e usava come esempi: volitivo e fugace dell’urbanità, l’insofferenza nei vede la faccia, con quelle che appare, che si ri- nel libro non tutte sono riprodotte, e pure nel confronti delle duplicazioni della realtà, l’interes- conosce”. Una dichiarazione che evoca gli scatti caso in cui lo sono la qualità non è eccelsa. Ma se per il frammento apparentemente anodino, “annebbiati” presi sulla via Emilia, o gli utensili di il difetto può trasformarsi in pregio, se diviene l’avversione per i presunti scatti “straordinari” Morandi rimasti nel suo studio e protagonisti stimolo a riprendere in mano i libri di Ghirri e a e di converso la convinzione che è la serie, la di uno splendido lavoro dello stesso Ghirri. E la osservarli con rinnovata attenzione. maggior risorsa della fotografia. rarità degli esseri umani nelle sue fotografie, “Pensare per immagini”. È così che si chiude il e ancor più la loro qualità quando compaiono, [m.e.g.] primo libro di Ghirri, Kodachrome, del 1978. E magari per stemperare - insieme alle nuvole - la l’accento è posto sul verbo più che sul sostanti- chiarezza abbagliante della Reggia di Versailles. Luigi Ghirri - Lezioni di fotografia vo. Disorientante se detto da un fotografo? Non E forse non è perfettamente ghirriana la se- Quodlibet, Macerata 2010 se quel fotografo è Ghirri. E così non ci si stu- guente affermazione, anche e soprattutto se Pagg. 272, 22 euro pirà se l’ultima lezione, datata 4 giugno 1990, volta al presunto specifico fotografico: “Il vero ISBN 9788874623129 è intitolata Immagini per musica. E si parla del problema per un musicista non è più trovare www.quodlibet.it La pos(t)a in gioco

Si sa, le copertine sono importanti. In questo può che essere “perpetuo” - “un critico rivede mette di distinguerlo, ad esempio, dal cinema o caso, titolo e nome dell’autrice incorniciano una costantemente non solo le sue concezioni della dalla televisione? L’utilizzo del video come spec- fotografia affascinante. È il ritratto in bianco e tendenza e delle correnti più importanti dell’ar- chio, come avviene in Centers (1971) di Vito nero di una giovane Rosalind E. Krauss di pro- te contemporanea, ma anche le sue convinzioni Acconci. Andando più in profondità: “Il medium filo, con il mento appoggiato su una macchina a proposito del lavoro più significativo al loro della videoarte è la condizione psicologica del sé per scrivere. Lo scatto risale al 1969 ed è interno” - allora fa specie che siano riproposti fissurato e raddoppiato dalla riflessione spec- firmato da Ann Gabhart, e sulla quarta di co- saggi che risalgono addirittura al 1976, come il chiante di feedback sincroni”. Qui sta la note- pertina è spiegata la scelta della foto. Con una seminale Video: The Aesthetics of Narcissism, vole innovazione del saggio di Rosalind Krauss: frase pronunciata nel 1974 da Clement Green- pubblicato sul primo numero di October. l’aver individuato in una condizione psicologica - berg all’indirizzo dell’autrice: “Spare me smart Detto ciò, in questa raccolta l’Entmythologisie- non tecnica o tecnologica, dunque - la proprietà Jewish girls with their typewriters”. rung è rivolta al postmodernismo ed è vena- d’un mezzo, e nella fattispecie tale condizione Si gioca infatti in un serrato e burrascoso dia- ta dalla convinzione che “l’abbandono del me- psicologica è quella del narcisismo. logo con Greenberg questo nuovo libro della dium specifico decreti la morte dell’arte seria”. Da allora in poi, il medium tende a introiettarsi. cofondatrice di October. Nuovo sino a un certo Nell’estrema sintesi kraussiana: “Considero la Come dire: l’unico mezzo è la mente dell’artista. punto, poiché si tratta di una raccolta di saggi ‘condizione postmediale’ un mito mostruoso”. O quella del critico? e interventi in gran parte già pubblicati, fatta Che fare, dunque? La soluzione proposta nel eccezione per Fat Chance e Mr. Clean-Up. E, a succitato saggio consiste nell’individuare dei [m.e.g.] dire dell’autrice, prosecuzione di un’altra raccol- criteri specifici che consentano di ricompren- ta, pubblicata originariamente nel 1986, che dere tecnologie allora nuove come il video nel Rosalind Krauss - Perpetual Inventory va sotto il titolo L’originalità dell’avanguardia e discorso mediale. In altre parole, il video non The MIT Press, Cambridge (MA)-London 2010 altri miti modernisti. è sintomo di un approccio postmediale all’arte, Pagg. 336, 29,95 usd Per quanto riguarda questo titolo, invece, crea bensì è esso stesso un medium. E qual è la ISBN 9780262013802 qualche problema. Se infatti l’“inventario” non specificità dell’uso artistico del video che per- mitpress.mit.edu Complessi di superiorità

Dopo il successo di Lo potevo fare anch’io e va, “l’intoccabile” veneziano, se fosse vissuto intelligenti, come Bill Viola, capace di accon- Dopotutto non è brutto - e mentre è da poco ai tempi di Tintoretto si sarebbe chiamato tentare quei collezionisti incerti se acquistare uscito Dal Partenone al panettone - Francesco “Spatascetto”. Ma siamo tutti ragionevolmente videoarte o arte rinascimentale, e artisti in- Bonami ci riprova con Si crede Picasso. E an- d’accordo sul fatto che l’energia espressiva che telligenti, ma non si sa quanto furbi, come de cora una volta la freccia che scocca sul mondo scaturisce dalle loro opere è paragonabile a Chirico, che per fare troppo l’enigmatico a un dell’arte va a segno. una creativa eiaculazione di colore e, parimenti, certo punto ha iniziato ad apporre date false sui Nell’approcciarsi al contemporaneo, Bonami che la forza delle opere di Frida Kahlo e di Lou- suoi quadri, finendo per confondere tutti, com- non rinnega gli strumenti interpretativi classi- ise Bourgeois è direttamente proporzionale al preso se stesso. Ci sono, infine, artisti furbi e ci. Ma al metodo storico–filologico affianca una difficile rapporto che le artiste ebbero con l’uni- intelligenti allo stesso tempo, e Damien Hirst scrittura, irriverente, avvincente, con la quale verso maschile, che è come dire inversamente ne è un esempio. guida il lettore attraverso la comprensione sen- proporzionale alla fragilità dei loro corpi. Naturalmente si possono non condividere certi soriale, nonché emotiva e intellettiva, dell’ope- Come non riconoscere al mistero pacato e giudizi estetici di Bonami, ma il metodo suggeri- ra. Scopriamo allora che esistono artisti veri un po’ opaco emanante dai quadri di Giorgio to per distinguere una vera opera d’arte da una e falsi, artisti buoni e cattivi, sia tra i primi che Morandi un legame ancestrale con l’universo falsa è infallibile. Poiché l’arte è come il sesso: tra i secondi, e per imparare a conoscerli è casalingo costituito dal tinello della sua casa e c’è chi quando lo fa gode davvero e chi finge di sufficiente avvicinarsi all’opera e a chi l’ha pro- da una vita trascorsa in compagnia delle tre godere, ma posti di fronte all’arte vera di certo dotta, senza preconcetti o influenze modaiole. sorelle zitelle? Come non ammettere che l’inte- si prova piacere. Impariamo che c’è chi artista nasce e chi lo di- resse di Burri per la materia ha a che vedere venta, chi lo è suo malgrado e chi vuole esserlo con i suoi studi di medicina? Molto calzante è [adriana scalise] malgrado tutto, chi lo è per un certo periodo e l’immagine di Doug Aitken, il bell’artista cali- chi lo è per tutta la vita. forniano che “surfa” con la videoarte, simbolo Francesco Bonami - Si crede Picasso Certo, fa sorridere leggere che Jackson Pol- ed erede del massiccio investimento che la ge- Mondadori, Milano 2010 lock si sarebbe scolato una bottiglia di whisky nerazione dei suoi genitori ha fatto nelle azioni Pagg. 120, 17 euro se avesse saputo le quotazioni che avrebbero della libertà. ISBN 9788804600763 raggiunto i suoi quadri, e che Emilio Vedo- Nell’arte ci sono artisti furbi che si credono www.mondadori.it 70design a cura di valia barriello A me gli OCCHIALI please

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Può allora un paio di lenti essere lo specchio dell’arte e del design? Un oggetto d’uso comune, in cui moda, arte e design si incontrano...

solida alla spalle o quelli già affermati a indagare in campi sperimentali, ma anche gli emergenti. Jplus, brand  Scomodi, ingombranti, a volte im- tori invitati hanno realizzato un’opera italiano molto giovane, ha basato barazzanti. Gli occhiali da vista, fi no esclusiva per il marchio, mostrando il fi n dagli esordi la sua fi losofi a a pochi anni fa, erano considerati un loro stile più intimo, la loro personale progettuale su design, arte ostacolo alla bellezza, una caratteri- vena artistica. La stessa azienda si e comunicazione. La conta- stica distintiva dei secchioni, degli sfi - è messa alla prova come 18esimo minazione tra le discipline gati. Oggi le cose sono decisamente artista. È stato possibile apprezzare e la curiosità sono le basi cambiate e quello che era visto come tutti i lavori ad ArtBasel 2010 e il del lavoro dell’azienda un difetto è quasi considerato un va- processo creativo grazie al libro Art padovana, che mantiene lore aggiunto. L’occhiale non è più un in process. A work of Persol. Il vo- uno stretto legame con fastidioso accessorio da indossare lume, arricchito dalle illustrazioni di il pubblico organizzando per vedere meglio, ma un ornamento eventi e contest (vedi il da sfoggiare. A cosa è dovuto questo box in basso). cambiamento? Moda, arte e design l’arte con occhia- Sempre rimanendo in Italia, assistia- hanno fatto proprio l’occhiale da vista Non più un fastidioso accessorio da indossare li creativi”. Di anno in mo a sperimentazioni e ricerca sul e da sole, lanciandolo sulle passerel- anno, oltre a rinnovare tema dell’occhialeria anche da parte le, indossandolo e persino riproget- per vedere meglio, ma un ornamento da il suo supporto all’arte, di singoli designer che hanno ribalta- tandolo. il brand torinese varia to, cambiato e rianimato l’oggetto- Ecco allora che il timido oggetto ne- sfoggiare, anche per sfi zio anche la tipologia di col- occhiale. cessario diventa un complemento laborazione con contest Li ha “ritagliati” dal legno Matteo Ra- d’arredo della persona e viene indos- e iniziative culturali che gni, che con W-eye ha realizzato una sato alcune volte per sfi zio, altre per si interrogano sull’affi ni- montatura la cui particolarità risiede inseguire una moda e altre ancora Harriet Russel, segue passo dopo striale e il progetto Persol testimonia tà che corre tra design e arte. Con nelle stanghette fi sse, che non si per indicare uno status o una profes- passo gli artisti nella produzione dei come le due professioni siano vicine. il progetto Ascolta chi scrive Vanni possono piegare; l’occhiale è un pez- sione. Lo ha capito Persol, azienda lavori e dimostra come il processo Persol fortunatamente non è l’unica ha realizzato assieme a Exibart una zo unico, in tutti i sensi... La riuscita italiana che si occupa di occhiali da vi- che è alla base un’opera d’arte non azienda italiana che si è lanciata in serie di interviste ai personaggi del del prodotto è data dal felice incon- sta e da sole dal 1917, che per spie- è lontano da quello che si nasconde ambito artistico: Vanni Occhiali - mondo dell’arte e del design e con tro tra un’azienda di lavorazione del gare l’arte insita nell’antica professio- dietro un paio di occhiali. Passione, con la designer Irene Chinaglia [in il concorso Autofocus il marchio tori- legno e un designer o, meglio anco- ne dell’ottico ha raccolto diciassette meticolosità, creatività e invenzione alto a destra il modello Flame V1864 nese ha dato la possibilità ad artisti ra, dall’incontro tra l’antica arte della artisti da tutto il mondo per il pro- sono le caratteristiche che avvicina- A00] - conferma da tre anni il so- italiani di farsi conoscere. falegnameria e il disegno industriale. getto A work of Persol. I giovani au- no sempre più l’arte al disegno indu- dalizio con Artissima per “guardare Non sono solo i marchi con una storia Li ha “raddoppiati” Giulio Iacchetti per Aspesi 1910 con il suo modello 4 Occhi [nella foto in alto], riprenden- compassi do il nome canzonatorio che viene dato a chi solitamente indossa gli oc- OLIVArI MACCHINA SEMPLICE KAPrASUTrA THE OTHErSIGHT chiali. Il progetto è nato per ovviare ai Olivari, azienda di eccellenza nel campo della Kaprasutra è il divertente nome-scioglilingua Jplus, cross brand di occhiali che si occupa di problemi di chi lotta quotidianamente produzione di maniglie, ha deciso di festeggia- dell’ultima invenzione dell’Atelier Alessio Blan- design fashion e visual art, lancia un bando di con due paia di occhiali: normale e re i suoi 99 anni in Laguna in concomitanza co che, da un paio di anni, concentra la sua concorso che corrisponde alla sua fi losofi a pro- da lettura, o semplicemente da vista della 12. Mostra Internazionale di Architettura. attività artistica su progetti con interazioni tra gettuale. La curiosità, caratteristica principale e da sole. 4 Occhi ha una montatura L’azienda di Borgomanero, per l’occasione, al- arte, design e comunicazione. Kaprasutra, pic- del marchio, ha spinto Alessandro Martire e An- doppia con quattro lenti e, a seconda lestisce una mostra e pubblica un libro. L’espo- colo manuale illustrato per la liberazione ses- drea Toller, padri di Jplus, a indagare l’arte della dal verso in cui lo si indossa, consen- suale delle capre, è un libro che può sembrare te di cambiare modello con un unico sizione è suddivisa in due grandi aree: una de- fotografi a. Complici l’ottica e la visione, campo in apparenza dissacratorio e irriverente, ma è occhiale. dicata alla storia di Olivari, arricchita dai nomi in cui lavorano, e l’alternatività che li caratteriz- nato in concomitanza con il progetto della mo- Tutti questi casi dimostrano che la dei grandi designer che vi hanno preso parte; za, nasce The Othersight, contest per ricercare stra benefi ca pro BangladeshLe capre di Tecla. progettazione di un oggetto d’uso co- la seconda, fotografi ca, si concentra solo su sguardi laterali sulle cose. I partecipanti posso- Dell’Atelier Blanco ricordiamo gli altri progetti, mune custodisce all’interno un elabo- alcuni modelli in produzione. Il libro Macchina sempre dal nome contenente un gioco di pa- no essere professionisti o dilettanti, devono for- rato processo creativo, la scelta del Semplice. Dall’architettura al design, 100 anni role, Burlabox, pupazzo di carta da costruire e nire da uno a tre scatti che rappresentino il loro materiale o la precisione dell’opera. di maniglie Olivari, a cura di Stefano Cascia- portare in giro per il mondo, e Jackson Mouse, punto di vista non convenzionale sul mondo, il Tutto questo è individuabile come ni, passa in rassegna tutti modelli del passato, toy con le sembianze di topolino e con i segni tutto entro il 30 novembre. I vincitori riceveran- arte: l’importante è saperla… vede- grazie a schizzi e immagini. Presso lo Spazio di possibili ritocchi estetici come il celebre can- no un modello del marchio che, come tutti i pro- re.  Paradiso dei Giardini della Biennale. tante. dotti dell’azienda, è limited edition. www.olivari.it www.kaprasutra.it www.jplusvision.com [valia barriello] talenthunter 71 a cura di daniele perra RICHARD SYMPSON Dal 2006 dietro il nome Richard Sympson si celano un fisico teorico (Marco Trinca Colonel, classe 1980) e Cosimo Pichierri, classe 1976, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Poco conosciuti in Italia, vantano mostre in musei internazionali come lo Smak di Gent e il Marta di Herford. Armati di macchina fotografica, si recano sul luogo di delitti efferati per “registrare”, palmo a palmo, i segni lasciati dalle comunità locali, oppure filmano di notte le insegne di farma- cie parigine per un’indagine sul segno e sulle simbologie. L’ultimo loro progetto sarà esposto a Milano a ottobre, in una mo- stra itinerante che parte da Middelburg e si conclude a Parigi.

deo, sulle insegne luminose di far- Variazioni su un segno - 2009 - still da video loop - 25’ macie parigine. Di cosa si tratta? In occasione della mostra Beyond  Che libri avete letto di recente? Cosimo è diplomato in Pittura pres- piacimento. Utilizziamo la macchina trambi provenite dal mondo della The Dust - Artists’ Documents Today A sangue freddo di Truman Capote, so l’Accademia di Belle Arti di Brera. fotografica come se fosse uno scan- fotografia professionale. Nel la- presenteremo un progetto dal titolo Lamento di Portnoy di Philip Roth. Marco è laureato in Fisica Teorica ner perché l’unica cosa che ci inte- voro Il vuoto al centro utilizzate Variazioni su un segno. Il progetto presso l’Università Statale di Milano- ressa è “scandire” il nostro soggetto. delle ghirlande di cui fotografate prevede tre diversi lavori che saran- Che musica ascoltate? Bicocca. Ci siamo conosciuti fre- Successivamente procediamo con il piccole porzioni di fiori per poi ac- no presentati nei tre appuntamenti Rino Gaetano e i Radiohead. quentando un corso professionale di montaggio digitale dei vari scatti “ri- corparle di nuovo. Quanto è impor- della mostra. Il soggetto del lavoro fotografia presso il Centro Riccardo costruendo palmo a palmo la scena tante la tecnica per voi? è il segno croce. Individuato nell’in- Città che consigliereste di visitare Bauer di Milano del delitto”. Utilizzare questo proces- La nostra preparazione tecnica è segna farmaceutica, cerchiamo di e perché. so ci permette di realizzare immagi- sicuramente importante, ma quello comprovare la coesistenza in essa Città del Messico, perché adoriamo Avete seguito la residenza della ni descrittive e non rappresentative che ci interessa raggiungere nei no- dei tre diversi tipi di segno: indice, le megalopoli tropicali. Dena Foundation a Parigi. Cosa del luogo. Rifiutando l’unico punto stri lavori è un’aderenza tra forma e icona, simbolo. Nel video, che sarà ricordate di quell’esperienza? di vista proprio della macchina foto- contenuto. Ogni contenuto crediamo presentato a Milano, trattiamo il se- I luoghi che vi hanno particolar- Ha rappresentato una grande oppor- grafica manteniamo tutti gli elementi abbia una forma specifica. Nei nostri gno-icona documentando le variazioni mente affascinato. tunità. In particolare ci ha permesso sullo stesso piano, evitando di dare lavori fotografici il linguaggio è im- di giochi ottici di diverse insegne far- La Tour Eiffel. di dedicare tutto il nostro tempo alla una struttura gerarchica. In questo portante quanto i soggetti. Utilizzare maceutiche parigine. Le opere che ricerca artistica e di entrare in con- modo non imponiamo allo spettato- amatorialmente un linguaggio è una presenteremo a Middelburg e Parigi Le pellicole che avete amato di più. tatto con il panorama artistico-critico re alcuna interpretazione, evitando modalità che non condividiamo e che faranno riferimento rispettivamente Amarcord, Pulp Fiction. di Parigi. Questi spazi di confronto e così ogni tipo di “stereotipizzazione” anzi troviamo facile e “politicamente” a segno-simbolo e segno-indice. discussione sono stati decisamente dell’immagine. Realizzare una scan- pericolosa. Così come nella Serie Le mostre visitate che vi hanno la- fondamentali per la nostra ricerca. sione dei luoghi a qualche settimana Palmo Palmo, utilizziamo lo stesso Il Centre National des Arts Plasti- sciato un segno. Su un piano personale, di quell’espe- di distanza dall’evento ci permette di processo anche nel progetto Il Vuoto ques di Parigi vi ha chiesto di rea- La Planète des signes, curata da rienza ricordiamo quanto si possa documentare quello che più ci inte- al Centro. Anche in questo progetto lizzare un libro d’artista. Qualche Guillaume Désanges, Sol LeWitt, cu- vivere meglio all’estero. ressa, ossia i segni, le tracce, i fetic- utilizziamo la fotografia per descrive- anticipazione? rata da Rudolf Stingel. ci depositati sul luogo dalle comunità re. Nella nostra ricerca ci confrontia- Per la mostra Beyond The Dust - Ar- Vi recate sul luogo di delitti effe- emotive che si generano, anche in mo con il “luogo comune”. Nella Serie tists’ Docuemnts Today il Cnap ha Gli artisti del passato per i quali rati, fatti di cronaca che hanno virtù della manipolazione mediatica Palmo a Palmo si considera il “luogo indetto un bando tra gli artisti per nutrite interesse. avuto una particolare risonanza degli eventi. L’immagine viene stam- comune” nell’accezione didascalico- la realizzazione di un libro d’artista Andy Warhol, Bruce Nauman. mediatica. Registrate con la foto- pata in scala 1:1 rispetto al reale. giornalistica, nel progetto Il Vuoto al con la funzione di opera-catalogo che grafia i segni lasciati dalle comu- Centro, invece, il “luogo comune” lo entrerà a far parte della loro colle- E i giovani a cui vi sentite vicini, nità locali, usando la tecnica del Quelle fotografie, una volta espo- affrontiamo nell’accezione semiotica. zione. Il nostro progetto, che ha in- artisticamente parlando? palmo a palmo. In cosa consiste? ste, dopo un lavoro lungo e com- In particolare, abbiamo scelto un to- contrato il favore della commissione, Samuel Richardot, per la serietà del- Il processo Palmo a Palmo è compo- plesso, le distruggete. A rimanere pos della natura morta, la ghirlanda si struttura sulla doppia accezione di la ricerca. sto da una serie di passaggi. Indivi- è il file digitale. C’è un legame col floreale, come esempio di sconfina- campionario-archivio. Da un lato si duiamo il luogo utilizzando tutte le in- fatto che, una volta spenti i riflet- mento dello spazio rappresentativo. realizza un libro che permette a ogni La prima curiosità: il vostro nome. formazioni che riusciamo a reperire. tori dei media, molti casi finiscono La cornice è inglobata dallo spazio artista di descrivere in modo autono- Non vogliamo identificarci come cop- Arrivati sul luogo scattiamo centinaia nel dimenticatoio? quadro. Le sette immagini che com- mo il proprio contributo alla mostra; pia e quindi abbiamo dato un nome al di foto zenitali mappandolo palmo a Parleremmo più di un gesto iconocla- pongono il progetto sono sette tra le dall’altro la struttura mobile, grazie progetto di ricerca comune. Richard palmo. Questo significa posizionare sta. Ogni interpretazione metaforica variazioni possibili del segno ghirlan- alle cerniere zip di cui è dotata ogni Sympson era uno pseudonimo a di- la fotocamera sempre nello stesso è a disposizione di chi legge il lavoro. da floreale. pagina, permette di parcellizzare i sposizione. identico modo e obbligarla a registra- singoli contributi e di raggrupparli in re sempre le stesse identiche cose. Siete maniaci del dettaglio, della Esporrete in una mostra itineran- striscia secondo criteri mobili aperti Che formazione avete? Non c’è nessuna possibilità di com- resa formale. Forse perché en- te un progetto che parte dal vi- a qualsiasi intervento esterno.  72où ecco una selezione di point dove trovare free Exibart.onpaper (se siete così tirchi da non abbonarvi o andare in edicola)

Alessandria Firenze GALLERIA LIA RUMMA - Via Stilicone 19 Palermo GALLERIA MASSIMO DE CARLO - Via Giovanni Ventura 5 ZOGRA - Corso Roma 123 BASE - PROGETTI PER L’ARTE - Via di San Niccolò 18r FRANCESCO PANTALEONE ARTECONTEMPORANEA GALLERIA MILANO - Via Manin 13 CIVICO69 - Via Ghibellina 69 Piazzetta Garraffello 25 GALLERIA MONICA DE CARDENAS - Via Francesco Viganò 4 (Vi) CUCULIA - Via dei Serragli 1r / 3r Altavilla Vicentina galleria nicoletta rusconi - Corso Venezia 22 GALLERIA DELL’ARCO - Via Siracusa 9 FOR GALLERY - Via dei Fossi 45r GALLERIA ATLANTICA - Vi a Piave 35 GALLERIA NINA LUMER - Via Carlo Botta 8 LIBRERIA BROADWAY - Via Rosolino Pilo 18 FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA - Via Val di Marina 15 GALLERIA PACK - Foro Buonaparte 60 LIBRERIA KURSAAL KAHLESA - Foro Umberto I 21 GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI - Via del Sole 15r GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA - Via Antonio Bazzini 17 Ascoli Piceno LIBRERIA MODUSVIVENDI - Via Quintino Sella 79 GALLERIA IL PONTE - Via di Mezzo 42b GALLERIA PIANISSIMO - Via Giovanni Ventura 5 LIBRERIA RINASCITA - Piazza Roma 7 GALLERIA POGGIALI E FORCONI - Via della Scala 35a GALLERIA RAFFAELLA CORTESE - Via Alessandro Stradella 7 RISO - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA GRAN CAFFè GIUBBE ROSSE - Piazza della Repubblica 13 GALLERIA RICCARDO CRESPI - Via Mellerio 1 Asti EX3 - Viale Giannotti 81 GALLERIA RUBIN - Via Bonvesin de La Riva 5 Parma GALLERIA SUZY SHAMMAH - Via San Fermo FONDO GIOV-ANNA PIRAS - Via Brofferio 80 LIBERA ACCADEMIA - Piazza di Badia a Ripoli 1a GRAPEFRUIT - Piazzale San Lorenzo 3 LIBRERIA BRAC - Via dei Vagellai 18r GALLERIA WABI - Via Garigliano 3 LIBRERIA FIACCADORI - Strada Duomo 8a HANGAR BICOCCA - Viale Sarca 336 LIBRERIA CAFFè LA CITé - Borgo San Frediano 20r Bari HOME-MADE - Via Tortona 12 PALAZZO DEL GOVERNATORE - Piazza Giuseppe Garibaldi LIBRERIA DEL PORCELLINO - Piazza del Mercato Nuovo 1 TAVLI BOOK BAR / ART CAFE’ - Strada Angiola 23 HOTEL STRAF - Via San Raffaele 3 MUSEO MARINI - Piazza di San Pancrazio IERIMONTI GALLERY - Via Gustavo Modena 15 (pi) SAN GALLO ART STATION - Via Fra’ Giovanni Angelico 5r peccioli Benevento IMPRONTE - Via Montevideo 11 SANTO FICARA - Via Ghibellina 164r FONDAZIONE PECCIOLI PER L’ARTE - Piazza del Popolo 10 ISTITUTO MARANGONI - Via Pietro Verri 4 PESCATORE SAS - Via San Pasquale 36 SOCIETà DELLE BELLE ARTI - Via Santa Margherita 1 IULM - Via Carlo Bo 4 SOCIÉTÉ ANONYME - Via Giovan Battista Niccolini 3f JEROME ZODO CONTEMPORARY - Via Lambro 7 Perugia Bergamo STROZZINA - Piazza degli Strozzi 1 LE BICICLETTE - Via Giovanni Battista Torti ARMORY ARTE - Via Guglielmo Calderini 9 ARS ARTE + LIBRI - Via Pignolo 116 TEATRO DEL SALE - Via de’ Macci 111r LE CASE D’ARTE - Via Circo 1 VILLA ROMANA - Via Senese 68 libreria DERBYLIUS - Via Pietro Custodi 16 GAMEC - Via San Tomaso 52 Pesaro LIBRERIA ELECTA KOENIG - Via Dogana 2 LOG - Via San Bernardino 15 CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA - Via Cavour 5 Foggia LIBRERIA HOEPLI - SECONDOPIANO - Via Ulrico Hoepli 5 LIBRERIA SKIRA TRIENNALE - Viale Alemagna 6 LIBRERIA UBIK - Piazza Giordano 74 Biella LIBRERIA UTOPIA - Via della Moscova 52 Pescara CITTADELLARTE GLOCAL RESTAURANT - Via Serralunga 27 LIFE GATE CAFFè - Via Commenda 43 Foligno (Pg) ECOTECA - Via Giovanni Caboto 19 LORENZeLLI ARTE - Corso Buenos Aires 2 CIAC - Via del Campanile 13 GALLERIA CESARE MANZO - Via Umbria 48 MALO - Via della Spiga 7 Bologna MARCOROSSI ARTE CONTEMPORANEA - Corso Venezia 29 RIZZIERO ARTE - Viale Regina Margherita 44 (VA) ART TO DESIGN - Via Porta Nova 12 Gallarate MI CAMERA - Via Medardo Rosso 19 BETTY & BOOKS - Via Rialto 23a Civica galleria d’arte moderna - Viale Milano 21 MILANOLIBRI - Via Giuseppe Verdi 2 Pisa BRAVO CAFFè - Via Mascarella 1 MAGA - Via Egidio De Magri 1 MIMMO SCOGNAMIGLIO - Corso di Porta Nuova 46b PALAZZO BLU - Via Pietro Toselli 29 MOM - Viale Monte Nero 51 CAFÈ DE PARIS - Piazza del Francia 1c Genova N.O. GALLERY - Via Matteo Bandello 18 CAMERA CON VISTA - Via Santo Stefano 14/2a GALLERIA GUIDI & SCHOEN - Vico della Casana 31r NABA - NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via Darwin 20 Pistoia CAR PROJECTS - Viale Pietro Pietramellara 4/4 NOWHERE GALLERY - Via della Moscova 15 MENTELOCALE - Piazza Giacomo Matteotti 5 CENTRO CULTURALE IL FUNARO - Via del Funaro 16/18 CONTEMPORARY CONCEPT - Via San Giorgio 3 O’ARTOTECA - Via Pastrengo 12 PINKSUMMER - Piazza Giacomo Matteotti 9 PALAZZO FABRONI - Via Sant’Andrea 18 FABIO TIBONI ARTE CONTEMPORANEA - Via del Porto 50 OPEN CARE - FRIGORIFERI MILANESI - Via Piranesi 10 VILLA CROCE - Via Ruffini 3 SPAZIOA CONTEMPORANEARTE - Via Amati 13 PAC - PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA GALLERIA FORNI - Via Farini 26 ZONAFRANCA - Via Xxv aprile 16 Via Palestro 14 GALLERIA MARABINI - Vicolo della Neve 5 PALAZZO DELLE STELLINE - Corso Magenta 61 Poirino (to) LIBRERIA IL LEONARDO - Via Guerrazzi 20 LA SPEZIA PALAZZO REALE - Piazza del Duomo 12i FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE - Viale Banna LIBRERIA MODO INFOSHOP - Via Mascarella 24b CAMEC - Piazza Cesare Battisti 1 PAPER & PEOPLE - Via Friuli 32 LIBRERIA IL CONTRAPPUNTO - Via Galileo Galilei 17 L’INDE LE PALAIS - Via de’ Musei 6 PEEP HOLE - Via Panfilo Castaldi 33 PALAZZINA DELLE ARTI - Via del Prione 236 PINACOTECA DI BRERA BOOKSHOP - Via Brera 28 Pordenone MAMBO - Via Minzoni 4 PRIMO MARELLA GALLERY - Via Valtellina CAFFè LETTERARIO AL CONVENTO - Piazza della Motta 2 NEON>CAMPO BASE - Via Zanardi 2/5 Lecce PROJECT B CONTEMPORARY ART - Via Borgonuovo 3 OTTO GALLERY - Via D’Azeglio 55 PRIMOPIANO - Viale Guglielmo Marconi 4 PROMETEOGALLERY - Via Giovanni Ventura 3 Prato PURPLE - Corso Porta Ticinese 22 CENTRO PECCI - Viale della Repubblica 277 Bolzano Livorno RADETSKY - Corso Garibaldi 105 RATANÀ - Via Gaetano De Castillia 28 ANTONELLA CATTANI - Rosengartenstrasse 1a FACTORY DESIGN - Via Michon 24 REFEEL - Viale Sabotino 20 Reggio Emilia AR/GE KUNST GALLERIA MUSEO - Via Museo 29 REVEL - SCALO D’ISOLA - Via Thaon di Revel Genova 3 COLLEZIONE MARAMOTTI - MAX MARA - Via Fratelli Cervi 66 CENTRO CULTURALE TREVI - Via Cappuccini 28 Lucca RIVA RENO GELATO - Viale Col di Lana 8 LU.C.C.A. - Via della Fratta 36 LIBRERIA ALL’ARCO - Via Emilia a Santo Stefano 3d LIBRERIA GOETHE 2 - Via Cappuccini 26a SOTTOCORNONOVE STUDIOGALLERIA - Via Sottocorno 9 SPACCIO DI CHARTA - Via della Moscova 27 LIBRERIA LA COMPAGNIA - Via Panciroli 1a MUSEION - Via Dante 6 Mantova SPAZIO CRAPAPELADA - Via Savona 12 CENTRO BOMA - BORSA - Piazza Vilfredo Pareto 1/2 SPAZIO ROSSANA ORLANDI - Via Matteo Bandello 14 Rivoli (to) Brescia STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO - Via Stoppani 15 CASTELLO DI RIVOLI BOOKSHOP - Piazza Mafalda di Savoia A PALAZZO GALLERY - Piazza Tebaldo Brusato 35 Matera STUDIO GUENZANI - Via Bartolomeo Eustachi 10 TAD - Via Statuto 12 FABIO PARIS ART GALLERY - Via Alessandro Monti 13 LIBRERIA PALAZZO LANFRANCHI - Via Ridola Domenico 47 THE FLAT - MASSIMO CARASI - Via Frisi 3 Roma GALLERIA MASSIMO MININI - Via Luigi Apollonio 68 VECCHIATO ART GALLERIES - Via Santa Marta 3 Merano 6° SENSO ART GALLERY - Via dei Maroniti 13/15 VIAFARINI - DOCVA - Via Procaccini 4 ACCADEMIA DI BELLE ARTI - Via di Ripetta 222 KUNSTMERANOARTE - Via Portici 163 Cagliari VISIONNAIRE DESIGN GALLERY - Piazza Cavour 3 ACCADEMIA DI FRANCIA - Viale Trinità dei Monti 1 EXMà - Via San Lucifero 71 WOK - Viale Col di Lana 5a Mestre ZERO... - Via Tadino 20 ALTRI LAVORI IN CORSO - Vicolo del Governo Vecchio 7 GALLERIA CONTEMPORANEO - Piazzetta Olivotti 2 Camogli (Ge) ZONCA & ZONCA ARTE CONTEMPORANEA - Via Ciovasso 4 AMERICAN ACADEMY - Via Angelo Masina 5 B>GALLERY - Piazza di Santa Cecilia 16 FONDAZIONE REMOTTI - Via XX Settembre 1 Milano Modena BAR A BOOK - Via dei Piceni 23 ACCADEMIA DI BRERA - BRERA 2 - Viale Marche 71 CAFè LIVRE - Via Emilia Centro 103 BECOOL - Via del Leone 10/11 Campobasso AMT | TORRI & GEMINIAN - Via Fratelli Bressan 15 GALLERIA CIVICA DI MODENA - Corso Canalgrande 103 EMILIO MAZZOLI - Via Nazario Sauro 62 BRANCOLINIGRIMALDI - Via dei Tre Orologi 6a GALLERIA LIMITI INCHIUSI - Via Muricchio 1 ANTONIO COLOMBO - Via Solferino 44 CAFFÈ FANDANGO - Piazza di Pietra 32 ARTBOOKBOVISA - Via Lambruschini 31 Montecatini Terme (Pt) Capannori (Lu) ARTE STUDIO INVERNIZZI - Via Domenico Scarlatti 12 CAFFÈ LETTERARIO - Via Ostiense 83 BK1CONCEPTSPACE - Via della Nievoletta 20 CAFFÈ UNIVERSALE - ACANTO - Via delle Coppelle 16a TENUTA DELLO SCOMPIGLIO - Via di Vorno 67 BAR MONO - Via Lecco 6 BOND BAR - Via Pasquale Paoli 2 Napoli CAOS - Via della Conciliazione 24 BOOKS IMPORT - Via Achille Maiocchi 11 Carrara ANNARUMMA404 - Via Carlo Poerio 98 CASA DEL JAZZ - Viale di Porta Ardeatina 55 BROWN PROJECT SPACE - Via Bartolomeo Eustachi 3 CAFFÈ LETTERARIO INTRAMOENIA - Piazza Bellini 70 CHANGING ROLE - ROME - Vicolo del Bollo 13 CASTELLO MALASPINA - Via Papiriana 2 CAFFè JAMAICA - Via Brera 32 CULTI SPA CAFE - Via Carlo Poerio 47 CHIOSTRO DEL BRAMANTE - CAFFE - Arco della Pace CAFFETTERIA DEGLI ATELLANI - Via della Moscova 28 FRANCO RICCARDO ARTIVISIVE - Via Chiatamone 63 CIRCUS - Via della Vetrina 15 Catania CARDI BLACK BOX - Corso di Porta Nuova 38 GALLERIA ALFONSO ARTIACO - Piazza dei Martiri 58 CONTESTA ROCK HAIR - Via degli Zingari 9 FONDAZIONE BRODBECK - Via Gramignani 93 CIOCCA ARTE CONTEMPORANEA - Via Lecco 15 GALLERIA CHANGING ROLE - Via Chiatamone 26 FONDAZIONE PUGLISI COSENTINO - Via Vittorio Emanuele II CURTI / GAMBUZZI & CO.- Via Pontaccio 19 GALLERIA FONTI - Via Chiaia 229 DEGLI EFFETTI - Piazza Capranica 79 GALLERIA LIA RUMMA - Via Vannella Gaetani 12 DESIGN LIBRARY - Via Savona 11 DOOZO - Via Palermo 51 GALLERIA T293 - Via Tribunali 293 DOMUS ACADEMY - Via Giacomo Watt 27 DOP CONCEPT STORE - Via Urbana 25 Catanzaro IL PERDITEMPO - Via San Pietro a Maiella 8 DREAM FACTORY - Corso Garibaldi 117 DORA DIAMANTI - Via del Pellegrino 60 L’ISOLA DEL TESORO - Via Francesco Crispi 7 MADRE BOOKSHOP - Via Luigi Settembrini 79 EFFEARTE - Via Ponte Vetero 13 MANI DESIGN - Via San Giovanni Maggiore Pignatelli 1b DOROTHY CIRCUS GALLERY - Via Nuoro 17 FEDERICO LUGER GALLERY - Via Domodossola 17 Cinisello Balsamo (Mi) NAI ARTE CONTEMPORANEA - Via Chiatamone 23 EMMEOTTO - Via Margutta 8 FLUXIA GALLERY - Via Ciro Menotti 9 NENNAPOP - Via Nardones 22 MUFOCO - Via Frova 10 ÈSTILE BOOKSTORE - Via Chiana 15 FOOD&DRINKS 35 - Via Panfilo Castaldi 35 NOTGALLERY - Piazza Trieste e Trento 48 ETABLI - Vicolo delle Vacche 9 FORMA – LIBRERIA - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 PAN - PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI - Via dei Mille 60 (Pg) Città della Pieve FRANKLIN&MARSHALL - Corso Porta Ticinese 76 STUDIO TRISORIO - Riviera di Chiaia 215 EX ELETTROFONICA - Vicolo di Sant’Onofrio 10/11 IL GIARDINO DEI LAURI - San Litardo FRIDA - Via Antonio Pollaiuolo TRIP - Via Giuseppe Martucci 64 EX MAGAZZINI DI VIA ARIMONDI - Via Giuseppe Arimondi 3 FRIP - Corso Porta Ticinese 16 UMBERTO DI MARINO - Via Alabardieri 1 EXTRASPAZIO - Via di San Francesco di Sales 16a Comiso (Rg) GALLERIA 1000 EVENTI - Via Porro Lambertenghi 3t FABIO SARGENTINI - L’ATTICO - Via del Paradiso 41 Nuoro GALLERIA ALESSANDRO DE MARCH - Via Rigola 1 FABRICA - Via Girolamo Savonarola 8 GALLERIA DEGLI ARCHI - Via Gioberti 41 MAN - Via Sebastiano Satta 15 GALLERIA ARTRA - Via Burlamacchi 1 FAFIUCHE - Via della Madonna dei Monti 28 GALLERIA CA’ DI FRA’ - Via Carlo Farini 2 (NO) Como ORTA SAN GIULIO FIRST GALLERY - Via Margutta 14 GALLERIA CARDI & CO - Corso di Porta Nuova 38 ASSOCIAZIONE OPERA PRIMA - Piazza Motta 49 LIBRERIA DEL CINEMA - Via Mentana 15 FONDAZIONE GIULIANI - Via Gustavo Bianchi 1 GALLERIA FRANCESCA KAUFMANN - Via dell’Orso 16 GALLERIA FRANCESCA MININI - Via Massimiano 25 Padova FONDAZIONE GUASTALLA - Viale Regina Margherita 262 Cortina D’ampezzo GALLERIA GALICA - Viale Bligny 41 GALLERIA FIORETTO - Riviera Albertino Mussato 89a FRENI E FRIZIONI - Via del Politeama 4 LIBRERIA SOVILLA - Corso Italia 118 GALLERIA GIò MARCONI - Via Alessandro Tadino 15 PERUGI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giordano Bruno 24 FURINI ARTE CONTEMPORANEA - Via Giulia 8 où 73

GALLERIA CESARE MANZO - Vicolo Del Governo Vecchio 8 ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA - Piazza de’ Ricci 127 Siena Traversetolo (pr) GALLERIA DEL PRETE - Via di Monserrato 21 S.T. - FOTOLIBRERIAGALLERIA - Via degli Ombrellari 25 ALOE6WOLF.GALLERY - Via del Porrione 23 FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA - Via Mamiano 4 GALLERIA LORCAN O’NEILL - Via degli Orti d’Alibert 1e SALOTTO 42 - Piazza di Pietra 42 GALLERIA ZAK - Via San Martino 25/27 GALLERIA MARIE-LAURE FLEISCH - Vicolo Sforza Cesarini 3a SCHIAVO MAZZONIS GALLERY - Piazza di Montevecchio 16 PUNTO EINAUDI - Via di Pantaneto 66 Trento GALLERIA PIO MONTI - Via dei Chiavari 58 Scuderie del Quirinale bookshop - Salita di Montecavallo 12 SANTA MARIA DELLA SCALA - Piazza del Duomo 2 A.B.C. ARTE BOCCANERA CONTEMPORANEA - Via Milano 128 GALLERIA SALES - Via dei Querceti 4 fondazione GALLERIA CIVICA - Via Belenzani 46 SECONDOME SRL - Via degli Orsini 26 GALLERIA TRAGHETTO - Via Reggio Emilia 25 STUDIO D’ARTE RAFFAELLI - Via Livio Marchetti 17 SOCIÉTÉ LUTÈCE - Piazza di Montevecchio 16 Spoleto GALLERIA VOLUME - Via San Francesco di Sales 86/88 PALAZZO COLLICOLA - Via Loreto Vittori 11 STUDIO PINO CASAGRANDE - Via degli Ausoni 7a GIUFà - Via degli Aurunci 38 Trieste STUDIO STEFANIA MISCETTI - Via delle Mantellate 14 gnam BOOKSHOP - Via Gramsci 73 Taranto KNULP - Via Madonna del Mami-re 7a Studio Trisorio - Vicolo delle Vacche 12 libreria In der tat - Via Diaz 22 HOBO - Via Ascoli Piceno 3 LIBRERIA DICKENS - Via Medaglie d’Oro 129 SUPER - Via Leonina 42 LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via Diaz 4 Il Ponte contemporanea - Via di Monserrato 23 STUDIO TOMMASEO - Via del Monte 2/1 KOOB - Via Luigi Poletti 2 Tad - Via del Babbuino 155a Teramo LA DIAGONALE - Via dei Chiavari 75 The Gallery Apart - Via della Barchetta 11 PIZIARTE - Viale Crucioli 75a Udine LA QUADRIENNALE - Piazza di Villa Carpegna THE CRYSTAL BAR - HOTELART - Via Margutta 52 GALLERIA NUOVA ARTESEGNO - Via Grazzano 5 LIBRERIA ALTROQUANDO - Via del Governo Vecchio 80 TREEBAR - Via Flaminia 226 Terni VISIONARIO - Via Fabio Asquini 33 LIBRERIA BIBLI - Via dei Fienaroli 28 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA - Via degli Specchi 20 CAOS - Viale Luigi Campofregoso 98 LIBRERIA BOOKABAR - Via Milano 15/17 VM21ARTECONTEMPORANEA - Via della Vetrina 21 PLACEBO - Via Cavour 45 Venezia LIBRERIA BORGHESE - Via della Fontanella di Borghese 64 WINE BAR CAMPONESCHI - Piazza Farnese CENTRO CULTURALE CANDIANI - Piazzale Luigi Candiani 7 LIBRERIA DEL CINEMA - Via dei Fienaroli 31d WONDERFOOL - Via dei Banchi Nuovi 39 Torino Fondazione Bevilacqua la Masa - Dorsoduro 2826 LIBRERIA FAHRENHEIT451 - Campo de’ Fiori 4 Z2O GALLERIA - Via dei Querceti 6 ARTBOOK LINGOTTO - Via Nizza 230 FONDAZIONE CLAUDIO BUZIOL - Cannaregio 4392 LIBRERIA FERRO DI CAVALLO - Via del Governo Vecchio 7 BOURSIER - Piazza Camillo Benso Conte di Cavour 2 GALLERIA A+A - Calle Malipiero 3073 LIBRERIA NOTEBOOK ALL’AUDITORIUM - Via de Coubertin 30 Rovereto (Tn) DOKS DORA - ENNE DUE BAR - Via Valprato 82 IUAV Biblioteca Centrale Tolentini - Santa Croce 191 LIBRERIA VIVALIBRI - Piazza di Santa Maria Liberatrice 23 ERMANNO TEDESCHI GALLERY - Via Carlo Ignazio Giulio 6 JARACH GALLERY - Campo San Fantin 1997 MART BOOKSHOP - Corso Angelo Bettini 43 LIMEN OTTO9CINQUE - Via Tiburtina 141 FONDAZIONE 107 - Via Andrea Sansovino 234 libreria del campo - Campo Santa Margherita 2943 NEROCUBOHOTEL - Via per Marco LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA - Via di Montoro 10 Fondazione Merz - Via Limone 24 LIBRERIA EDITRICE CAFOSCARINA - Calle Foscari 3259 LO YETI - Via Perugia 4 fondazione sandretto re reubadengo - Via Modane 16 libreria Toletta - Dorsoduro 1214 Rozzano (Mi) MACRO BOOKSHOP - Via Reggio Emilia 54 FRANCO SOFFIANTINO - Via Rossini 23 MUSEO CORRER - San Marco 52 FONDAZIONE ARNALDO POMODORO - Via Adda 15 MACRO FUTURE - Piazza Orazio Giustiniani GALLERIA ALBERTO PEOLA - Via della Rocca 29 MUSEO GUGGENHEIM - Dorsoduro 701 MAM - MAGAZZINO D’ARTE MODERNA - Via dei Prefetti 17 GALLERIA FRANCO NOERO - Via Giulia di Barolo 16d PALAZZO GRASSI - Campo San Samuele 3231 MAXXI - Via Guido Reni 4a Salerno GALLERIA GLANCE - Via San Massimo 45 MIA MARKET - Via Panisperna 225 GALLERIA TIZIANA DI CARO - Via Botteghelle 55 GALLERIA IN ARCO - Piazza Vittorio Veneto 3 Verbania CRAA - CENTRO RICERCA ARTE ATTUALE - Corso Zanitello 8 MELBOOKSTORE - Via Nazionale 252 GALLERIA SONIA ROSSO - Via Giulia di Barolo 11h Mondo Bizzarro Gallery - Via Reggio Emilia 32c/d San Candido (bz) Gam bookshop - Via Magenta 31 Verona MONITOR - Via Sforza Cesarini 43a-44 KUNSTRAUM CAFè MITTERHOFER - Via Peter Paul Rainer 4 GAS ART GALLERY - Corso Vittorio Emanuele II 90 ARTE E RICAMBI - Via Antonio Cesari 10 MONOCROMO ARTGALLERY - Viale Parioli 39f GUIDO COSTA PROJECTS - Via Giuseppe Mazzini 24 GALLERIA DELLO SCUDO - Vicolo Scudo di Francia 2 NECCI - Via Fanfulla da Lodi 68 (Si) IL TASTEBOOK - Corso Vittorio Emanuele II 58 San Gimignano libreria Gheduzzi - Corso Sant’Anastasia 7 NOMAS FOUNDATION - Viale Somalia 33 Km5 - Via San Domenico 14/15 GALLERIA CONTINUA - Via del Castello 11 STUDIO LA CITTà - Lungadige Galtarossa 21 ODRADEK LA LIBRERIA - Via dei Banchi Vecchi 57 LA DROGHERIA - Piazza Vittorio Veneto 18 OFFICINE - Via del Pigneto 215 libreria Comunardi - Via Bogino 2 Sarzana (Sp) Vicenza OPEN BALADIN - Via degli Specchi 6 libreria Oolp - Via Principe Amedeo 29 C4 - VILLA CALDOGNO - Via Giacomo Zanella 3 CARDELLI & FONTANA - Via Torrione Stella Nord 5 Open Colonna Ristorante - PalaExpo Via Nazionale 194 Mood Libri E Caffè - Via Cesare Battisti 3e libreria Librarsi - Contrà delle Morette 4 OREDARIA ARTI CONTEMPORANEE - Via Reggio Emilia 22-24 NORMA MANGIONE GALLERY - Via Matteo Pescatore 17 Sassari PALAEXPO - Via Nazionale 194 Rock’n’Folk - Via Bogino 4 Villorba (Tv) LIBRERIA DESSì - Largo Felice Cavallotti 17 PAPYRUS CAFE - Via dei Lucchesi 28 Scuola Holden - Corso Dante 118 Fabrica - Via Ferrarezza - Fraz. Catena Paraphernalia - Via Leonina 6 VERSO ARTE CONTEMPORANEA - Via Pesaro 22 (mi) PASTIFICIO SANLORENZO - Via Tiburtina 196 sesto san giovanni WE - Via Maddalene 40b VITERBO PRIMO - Via del Pigneto 46 GALLERIA CAMPARI - Viale Antonio Gramsci 141 YOU YOU - Piazza Vittorio Veneto 12f POP STORE - Via Saffi 94

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CAMPANIA via don minzoni 4 museo bilotti a cura di roberto caracciolo ed li e nello spazio capitolino. 051 6496611 viale fiorello la guardia 4 emanuela nobile mino da martedì a sabato ore 16-20 Napoli www.mambo-bologna.org www.museocarlobilotti.it Un affresco romano pensato studio trisorio [email protected] [email protected] dall’artista che è specializzata vicolo delle vacche 12 dal 15/09 al 15/10 nell’uso della ceramica, nonché 06 68136189 FABIO DONATO Reggio Emilia madre della grandissima fotografa www.studiotrisorio.com a cura di maria savarese Roma Francesca. [email protected] Lo stimolante fervore artistico che, dal 23/10 al 31/01 da lunedì a venerdì ore 9.30-12.30 dagli anni ‘60 in poi, ha reso Na- KARA TANAKA PHILIPPE GRONON american academy dal 16/09 al 30/10 poli un crocevia di fecondi scam- I corpi assenti in A Sad Bit of Fru- L’altro lato via angelo masina 5 FRANZ WEST bi culturali è stato accompagnato it, Pickled in the Vinegar of Grief, 06 58461 Nella mostra di Roma, West parte dall’obiettivo di Fabio Donato. realizzata per la Collezione Ma- www.aarome.org da forme basilari e le trasforma in da lunedì a sabato ore 9.30-19.30; ramotti, ci parlano di un rifiuto del [email protected] costruzioni irregolari di grande for- domenica e festivi ore 9.30-14.30 sentimento di immortalità il cui de- mato. pan siderio onnipresente ha permeato dal 15/09 al 29/10 da martedì a sabato ore 10.30-19 via dei mille 60 la cultura occidentale, ora in una IMI KNOEBEL / ETTORE SPALLETTI 081 7958605 condizione di declino e di profonda a cura di joachim blüher via francesco crispi 16 www.palazzoartinapoli.net crisi. e ludovico pratesi 06 42746429 [email protected] da giovedì a venerdì L’Accademia Tedesca Roma Villa www.gagosian.com ore 14.30-18.30 Massimo invita alla 14esima edi- [email protected] dal 16/09 al 6/11 sabato e domenica zione del ciclo espositivo Soltanto CARL ANDRE ore 9.30-12.30 e 15-18 un quadro al massimo. dal 14 settembre al 3 ottobre Un progetto specifico per Napoli collezione maramotti accademia tedesca Roma Villa Medici realizzato dall’artista statunitense. via fratelli cervi 66 largo di villa massimo 1-2 VIENNA Accademia di Francia dal 5 ottobre al 10 gennaio Va da sé, un rettangolo, 9x54. 0522 382484 Viale della Trinità dei Monti, 1 064425931 da lunedì a sabato www.collezionemaramotti.org www.villamassimo.de da martedì a domenica La collettiva, a cura di Peter ore 10-13.30 e 16-20 [email protected] [email protected] ore 11-17 Weiermair, prende spunto galleria alfonso artiaco Ingresso: intero € 5; ridotto € 3 (PR) dall’omonima città che di- piazza dei martiri 58 Traversetolo biglietto cumulativo per la dall’8/10 al 15/11 venta oggetto stesso della 081 4976072 mostra e i giardini € 8 FRANCESCO SIMETI mostra e presenta alcuni www.alfonsoartiaco.com dal 10/09 all’8/12 gratuito per i minori di 10 anni a cura di laura barreca fra i maggiori protagonisti [email protected] RENATO GUTTUSO In occasione della mostra La Fondazione Pastificio Cerere è dell’arte austriaca contem- a cura di stefano roffi L’altro lato di Philippe Gro- lieta di presentare Simulazioni, la poranea, quali Günter Brus, dal 15/09 all’1/11 Una mostra antologica che prende non proiezione del film mostra personale di Francesco Si- Maria Bussmann, Bruno TRIS VONNA-MICHELL idealmente spunto dalle quattro Notte di Agnès Geoffray meti e il grande intervento urbano Gironcoli, Franz Graf, Arnulf Per la sua seconda mostra perso- opere di Guttuso presenti nella col- 23 settembre dalle Whole Wheat, realizzato sulla fac- Rainer, Werner Reiterer, Er- nale a Napoli, Tris Vonna-Michell lezione permanente della Magnani ore 18.30 alle 20.30 ciata dell’ex Pastificio Cerere. win Wurm e Michael Ziegler. mette insieme una serie di progetti Rocca e dal cospicuo fondo epi- Teatro delle esposizioni da lunedì a venerdì ore 15-19 La mostra presta particolare in corso di realizzazione che dan- stolare che mette in luce i rapporti Giardini di Villa Medici fondazione pastificio cerere attenzione ai lavori su carta. no vita a una nuova costellazione tra il maestro e Luigi Magnani. nell’ambito del Festival In- via degli ausoni 7 Per l’occasione sarà pub- di lavori. da martedì a venerdì ore 10-18; ternazionale di Roma in 06 45422960 blicato un catalogo con un da martedì a sabato ore 12-19 sabato, domenica e festivi ore 10-19 collaborazione con Marco www.pastificiocerere.com testo del curatore. t293 fondazione magnani rocca Delogu [email protected] tel. 06 6761291 via dei tribunali 293 via fondazione magnani rocca 4 Galleria Marie-Laure Fleisch [email protected] 081 295882 0521 848327 dal 21/09 al 30/10 Vicolo Sforza Cesarini, 3a www.villamedici.it www.t293.it www.magnanirocca.it BEATRICE SCACCIA da lunedì a sabato ore 14-20 [email protected] [email protected] a cura di manuela pacella tel. 06 68891936 dal 20/09 al 24/10 Per la sua prima personale nella [email protected] www.galleriamlf.com SANTE MONACHESI storica galleria romana, Beatrice EMILIA ROMAGNA LAZIO Attraverso una selezione di circa Scaccia sceglie di raccontare at- 100 opere tra dipinti e sculture, traverso le immagini la difficoltà Bologna Roma il variegato percorso creativo di dei ruoli sessuali nella nostra con- dal 23/09 al 23/11 Sante Monachesi, artista futuri- temporaneità. KIKI SMITH dal 22/09 al 12/12 dal 15/09 al 21/11 sta marchigiano (Macerata 1910- da lunedì a venerdì ore 11-13 e 16-20 L’artista alla sua seconda perso- DINO GAVINA FILIPPO MARIGNOLI 1991), mettendone in evidenza i galleria ugo ferranti nale in galleria presenta nello spa- a cura di elena brigi a cura di enrico mascelloni momenti più originali e soprattutto via dei soldati 25a zio principale un gruppo di grandi e daniele vincenzi Le opere in mostra al Museo Bi- la sua attenzione rivolta all’uso in 06 68802146 lavori su carta e nel secondo spa- Il progetto espositivo ripercorre lotti ricostruiscono la sua singo- chiave artistica di materiali frutto www.galleriaferranti.it zio della galleria su via Orti d’Ali- l’avventura intellettuale e impren- lare carriera: momenti di grande delle nuove tecnologie industriali. [email protected]. bert angolo via della Lungara una ditoriale di Gavina, facendo riferi- successo suggellati dalla regolare museo fondazione roma scultura. mento ad artisti, designer e archi- collaborazione con alcuni tra i più via del corso 320 dall’8/10 al 27/11 da lunedì a venerdì ore 12-20 tetti che con lui hanno condiviso il importanti galleristi europei del do- 06 6786209 FELICE VARINI sabato ore 14-20 cammino nel mondo dell’arte e del poguerra (l’Attico di Bruno Sargen- www.fondazioneroma.it a cura di laura trisorio galleria lorcan o’neill design. tini a Roma, Denise Renè a Parigi) [email protected] Lo Studio Trisorio inaugura la sta- via degli orti d’alibert 1e da martedì a domenica ore 10-18; alternati a lunghe fasi di lavoro gione espositiva con due installa- 06 68892980 giovedì ore 10-22 svolto in volontario isolamento. dal 21/10 al 10/12 zioni site specific di Felice Varini, www.lorcanoneill.com mambo da martedì a domenica ore 9-19 BETTY WOODMAN allestite nella sede storica di Napo- [email protected] agenda 75 a cura di gianluca testa dall’8/10 al 6/11 dal 30/09 al 30/10 sarà al Mudac di Losanna) per dal 15/09 al 30/10 L’artista ha maturato un linguaggio LINO STRANGIS ARTWO presentare la collezione di vasi WILLIAM COBBING pittorico che analizza la decostru- a cura di mariagrazia costantino Arte utile è la scelta della galleria prodotta dal laboratorio di proget- La mostra include una serie di zione dell’immagine. Attraverso Nella sede romana della galleria di Andrea Ciani per l’apertura della tazione e prototipazione di Atte- sculture, installazioni, fotografie e una maglia finissima di segni, che verrà allestita la cucina di Lino stagione espositiva, in occasione se Edizioni a partire dal territorio video che riconfigurano lo spazio la scompongono fino a ridurla in Strangis, dove i cibi sono appe- dello storico Start genovese. di antica tradizione ceramica di di Viafarini Docva. Il lavoro prende particelle egli riflette sui meccani- tibili solo per gli occhi e per le da martedì a sabato ore 15.30-19 Albisola, in collaborazione con forma a partire dalla peculiare ar- smi percettivi del reale. Tra i lavori orecchie. andrea ciani arte contemporanea artisti e designer di fama interna- chitettura di derivazione industria- vi è anche una tela che riproduce da martedì a sabato ore 14-20 vico del fieno 26r zionale. le dell’edificio, già fabbrica per la un’opera del Caravaggio. lipanjepuntin arte contemporanea 010 2476180 giovedì e venerdì ore 15-18 produzione dei convogli tramviari. da martedì a sabato via di montoro 10 [email protected] sabato e domenica da martedì a venerdì ore 11-19; ore 10-13 e 15-19 06 68307780 ore 10.30-12.30 e 15-18 sabato ore 15-19 corsoveneziaotto www.lipanjepuntin.com dal 30/09 al 13/11 fondazione remotti docva corso venezia 8 [email protected] FRANCESCO LAURETTA via castagneto 52 via procaccini 4 02 36505481 Partendo dall’idea di una mostra 0185 772137 02 3315800 www.corsoveneziaotto.com dal 22/09 al 13/11 personale negli spazi genovesi, www.fondazioneremotti.it www.docva.org [email protected] MAURIZIO MONTAGNA l’artista ha sviluppato un progetto [email protected] [email protected] Un allestimento site specific che site specific articolato e in colla- dal 17/09 al 16/10 evidenzia la dinamicità e il paral- borazione con due figure di spic- dal 17/09 al 7/11 DRIANT ZENELI lelismo delle opere con lo spazio co della cultura contemporanea, il LOMBARDIA CORRADO LEVI a cura di denis isaia espositivo. compositore Diego Dall’Osto e la Invitato a relazionarsi con lo spa- All’inseguimento della domanda: da martedì a sabato storica del teatro Cristina Grazioli. Milano zio di Peep-Hole, Levi presenta “Quanti Ferdinand Cheval ci saran- ore 11-15 e 16-20 da martedì a sabato ore 15.30-19.30 Quasi, autoamori di Johnny e Una no in Albania in futuro?”, Driant Ze- galleria maria grazia del prete dac dal 28/10 al 31/12 poesia. Un progetto inedito, mai neli ha invitato la gallerista e il cu- via di monserrato 21 piazzetta barisone 2r JOHN BALDESSARI esposto finora, sulla relazione tra ratore Denis Isaia a seguirlo in un 06 68892480 010 8592283 Mentre proseguono i lavori per erotismo e forma, poli fondamen- viaggio fra i nuovi castelli albanesi. www.galleriadelprete.com www.galleriadac.com la costruzione della nuova gran- tali della sua ricerca artistica. da martedì a sabato [email protected] [email protected] de sede della Fondazione, negli da martedì a sabato ore 15-19 ore 11-14 e 15-19 spazi di via Fogazzaro riprende la peep hole prometeogallery dal 16/09 al 6/11 dal 30/09 al 30/10 programmazione. Con una mostra via panfilo castaldi 33 via ventura 3 UNA QUESTIONE DI SPAZIO ROBERTO CODA ZABETTA dedicata al Leone d’Oro alla 53. 338 5694112 02 26924450 a cura di ludovico pratesi Nella nuova serie di lavori dedicata Biennale di Venezia. www.peep-hole.org www.prometeogallery.com Attraverso il confronto di quattro agli albini africani, per la prima vol- da martedì a domenica ore 11-20 [email protected] [email protected] opere, una per artista, la mostra ta, la pittura diventa monocroma. fondazione prada intende analizzare la relazione Bianco su bianco. I cinque grandi via fogazzaro 36 dal 16/09 al 12/11 dal 23/09 all’11/12 tra lo spazio e la sua rappre- lavori che compongono la mostra 02 54670515 ALESSANDRO MENDINI FEDERICO SOLMI sentazione nell’arte contempo- svelano, attraverso la forza della www.fondazioneprada.org In occasione di questa mostra Federico Solmi si serve dell’arte ranea. pittura, la sofferenza nascosta die- [email protected] viene esposta l’ultima produzio- per commentare con sinistra ironia da martedì a sabato tro la condizione del “diverso”. ne di mobili/sculture disegnata da un sistema precario e sostanzial- ore 11-13 e 16-20 da lunedì pomeriggio a sabato dal 19/10 al 20/02/2011 Mendini in esclusiva per la galle- mente in crisi capace solo di esal- galleria giacomo guidi ore 10-12.30-16-19.30 LA SCULTURA ITALIANA ria. Il tavolo, la credenza, il buffet tare se non occultare l’idiozia e le vicolo di sant’onofrio 22/23 guidi & schoen DEL XXI SECOLO e controbuffet, intitolati Magico, assurdità della società. 06 96043003 vico della casana 31r a cura di marco meneguzzo sono un omaggio al Futurismo e in da martedì a sabato ore 10-19 www.galleriagiacomoguidi.com 010 2530557 L’esposizione, attraverso le ope- particolare alla figura di Fortunato jerome zodo contemporary [email protected] www.guidieschoen.com re di 80 artisti da Nunzio a Dessì, Depero. via lambro 7 [email protected] da Cattelan a Arienti, da Beecroft da lunedì a venerdì ore 11-19 02 20241935 a Cecchini, da Demetz a Simeti, paolo curti / annamaria gambuzzi & co. www.jerome-zodo.com LIGURIA dal 30/09 al 30/10 si propone di analizzare le ultime via pontaccio 19 [email protected] TOMAS SARACENO tendenze italiane nel campo delle 02 86998170 Genova Il grande artista argentino torna discipline plastiche. www.paolocurti.com dal 16/09 al 13/11 dopo tre anni a Palazzo Ducale, da mercoledì a domenica ore 11-19 [email protected] FLORIAN SLOTAWA dal 9/09 al 7/11 dove nel 2007 aveva installato giovedì ore 11-22 La fascinazione per la deconte- MEDITAZIONI MEDITERRANEO Biosphere MW 32 nel Cortile Mag- fondazione pomodoro dal 17/09 al 20/11 stualizzazione spaziale e concet- a cura di studio azzurro giore. via solari 35 ALIGHIERO BOETTI tuale è centrale nella sua pratica La mostra racconta con una narra- da martedì a sabato ore 15-19.30 02 89075394 In occasione della la sua terza artistica, per esempio in occasione zione multimediale e interattiva, in pinksummer www.fondazionearnaldopomodoro.it personale, 1000eventi si propone dell’esposizione alla Galleria Suzy dialogo con un percorso di appro- piazza giacomo matteotti 28r [email protected] di far conoscere un aspetto meno Shammah nel 2007, trasferì il sof- fondimento archeologico dedicato 010 2543762 conosciuto dell’opera di Alighiero fitto del suo studio di Berlino nello al Tirreno, un viaggio attraverso il www.pinksummer.com dal 15/09 al 12/12 Boetti rispetto alle più celebri biro o spazio della galleria. Mediterraneo per assaporare sen- [email protected] GABRIELE BASILICO alle mappe ma di grande importan- da martedì a domenica ore 11-19 sorialmente atmosfere, suoni, arti L’esposizione presenta una se- za per comprendere la complessi- galleria suzy shammah e mestieri dei paesi e dei popoli Camogli (GE) lezione di 32 immagini che do- tà della sua ricerca artistica. via san fermo che lo hanno nel tempo abitato e cumentano la trasformazione del da martedì a sabato ore 14-19 02 29061697 percorso. dal 25/09 al 9/01/2011 paesaggio urbano della metropoli galleria 1000eventi www.suzyshammah.com da martedì a domenica ore 9-19 CAMBIARE IL MONDO turca. via porro lambertenghi 3 [email protected] palazzo ducale CON UN VASO DI FIORI da martedì a domenica ore 10-20 02 66823916 piazza giacomo matteotti 9 L’esposizione itinerante della IV fondazione stelline www.1000eventigallery.it dal 16/09 al 30/10 010 5574000 Biennale di Ceramica nell’Arte corso magenta 61 [email protected] GAL WEINSTEIN www.palazzoducale.genova.it Contemporanea approda alla 02 45462111 a cura di gabi scardi palazzoducale@palazzoducale. Fondazione Pier Luigi e Natali- www.stelline.it dal 16/09 al 29/10 In un percorso unitario composto genova.it na Remotti di Camogli (nel 2011 [email protected] DAVIDE LA ROCCA di opere per lo più appositamente 76agenda realizzate: installazioni di carattere 02 784100 naturale. piazza litta 1 dal 23/09 al 27/11 scultoreo e di dimensione ambien- www.nicolettarusconi.com da lunedì a sabato ore 15-19.30 0332 239669 MARYAM AMINI tale, opere bidimensionali e video. [email protected] mimmo scognamiglio www.fondoambiente.it L’artista dipinge le tele bianche da lunedì a sabato ore 15-19.30 corso di porta nuova 46b [email protected] come fossero le pagine del proprio galleria riccardo crespi dal 16/09 al 23/10 02 36526809 diario. La purezza dello sfondo via giacomo mellerio 1 LUCA POZZI www.mimmoscognamiglio.com contrasta con i colori vibranti delle 02 89072491 a cura di carson chan [email protected] PIEMONTE forme e ne sottolinea la sincerità in www.riccardocrespi.com Il progetto di Luca Pozzi per Fede- opposizione alla falsità e alle men- [email protected] rico Luger esamina le potenzialità dal 10/10 al 10/11 zogne del mondo. del disegno, inteso come una pra- THEA DJORDJADZE Orta San Giulio (NO) da martedì a sabato ore 15-19 dal 16/09 all’11/11 tica primitiva che è sopravvissuta SHANNON EBNER fino al 31 ottobre verso artecontemporanea GEROLD MILLER attraverso la successione delle ere Le installazioni e le sculture di SE AMI L’ARTE via pesaro 22 In occasione della sua prima per- storiche. Thea Djordjadze aprono sipari sul- VIENI A ORTA 011 4368593 sonale alla Galleria Alessandro da lunedì a venerdì ore 15.30-19 la memoria: memoria di un proces- www.versoartecontemporanea.com De March, l’artista berlinese Ge- federico luger gallery so che sembra ancora in corso e Le settecentesche sale di [email protected] rold Miller presenta un insieme di via domodossola 17 memoria di scenari vissuti. Palazzo Penotti Ubertini opere, tutte realizzate negli anni 02 67391341 da martedì a venerdì ore 11-19.30 ospitano le grandi mostre di dal 23/09 al 30/10 novanta, che ben definiscono la www.federicolugergallery.com sabato ore 14-19 Orta San Giulio: 33 interpre- PAOLO MAGGIS poetica dei suoi primi lavori. [email protected] galleria francesca kaufmann tazioni su tela del paesaggio Paolo Maggis torna a Torino con da martedì a sabato ore 12-19 via dell’orso 6 lacustre da Lorenzo Del- Chapters presso la galleria Ales- galleria alessandro de march dal 17/09 al 17/10 02 72094331 leani ad Andrea Tavernier sandro Marena Project a due anni via massimiano 25 MATTEO RUBBI www.galleriafrancescakaufmann.com e Luciano Bazzaro con Il di distanza dalla mostra In nodum 02 6685580 Dopo la doppia personale con Sa- [email protected] Lago. Pittura dell’Ottocento coacti alla Marena Rooms Gallery, www.alessandrodemarch.it bina Grasso nello spazio project, tra Piemonte e Lombardia, curata da Luca Beatrice, successo [email protected] l’artista bergamasco torna allo Stu- dal 17/09 al 23/10 a cura di Giuseppe Luigi di pubblico e di critica. dio Guenzani. Questa volta per un VICTOR MAN Marini, e la grande arte con- da martedì a sabato ore 14.30-19.30 temporanea con Ortissima. dal 16/09 al 19/11 solo show e nelle sale “storiche” Torna da Zero... l’artista che pro- alessandro marena project Percorsidorta 2010 dedicata HENDRIX NOW della galleria di Porta Venezia. viene dalla Transilvania. E nel nuo- via della rocca 19 alla scultrice internazionale In occasione del 40esimo anniver- dal martedì a sabato ore 15-19.30 vo spazio di via Tadino propone La 345 9111989 Rabarama, a cura di Opera- sario della morte di Jimi Hendrix, studio guenzani sabbia degli altri. www.alessandromarenaproject.com prima e Luca Beatrice. Photology presenta Hendrix Now, via eustachi 10 zero... [email protected] un progetto interamente dedicato 02 29409251 via tadino 20 Palazzo Penotti Ubertini alla leggenda del rock. www.studioguenzani.it 02 87234577 Dimora delle Arti dal 14/09 al 23/10 da lunedì a venerdì ore 11-19 [email protected] www.galleriazero.it Via Caire Albertoletti 31 PETRA LINDHOLM galleria photology [email protected] Orario: dal 3/4 all’11/6 Il lavoro dell’artista finlandese via della moscova 25 dal 17/09 al 6/11 ore 10-13.30 e 14.30-18.30 Petra Lindholm è incentrato prin- 02 6595285 MATTHIAS BITZER dal 17/09 al 13/11 (martedì chiuso) cipalmente sull’utilizzo del mezzo www.photology.com Matthias Bitzer ha focalizzato la WILLIAM E. JONES dal 12/6 al 3/10 ore 10-22.30 video. I suoi film non hanno una [email protected] sua attenzione su uno dei per- Raffaella Cortese è lieta di annun- tel. 0322 90356 specifica struttura narrativa e sono sonaggi letterari più interessanti ciare la prima personale a Milano [email protected] racconti che si focalizzano sulle dal 16/09 al 16/10 dell’inizio del XX secolo, il porto- dell’artista americano William E. www.palazzoubertini.com delicate sfumature dei colori e del- KARINA BISCH ghese Fernando Pessoa. I lavori in Jones, che espone video e fo- le emozioni rappresentate. Gli Exercices di Karina Bisch mostra esplorano la molteplicità di tografie del 2010, queste ultime da martedì a sabato ore 11-19; aprono la stagione di Fluxia du- personaggi e di sguardi sulla realtà realizzate specificatamente per la Torino giovedì ore 14-22 rante lo Start milanese. L’artista creati dall’autore portoghese. mostra italiana. galleria franco soffiantino parigina era già stata protagoni- da martedì a sabato ore 11-19.30 da martedì a sabato ore 15-19.30 dal 23/09 al 27/02 via rossini 23 sta di una mostra in galleria nel galleria francesca minini galleria raffaella cortese MODERNIKON 011 837743 2009. via massimiano 25 via stradella 7 a cura di francesco bonami e irene www.francosoffiantino.com da martedì a sabato ore 14.30-19 02 26924671 02 2043555 calderoni [email protected] fluxia www.francescaminini.it www.galleriaraffaellacortese.com La mostra esplora una scena gio- via ciro menotti 9 [email protected] [email protected] vane e in divenire, presentando Rivoli (TO) 02 45474021 al pubblico le più nuove e inte- dal 20/09 al 9/01 www.fluxiagallery.com dal 17/09 al 31/10 dal 17/09 al 17/10 ressanti ricerche artistiche della Exhibition Exhibition [email protected] ROLAND FLEXNER ALDO LANZINI Russia, che solo di recente si è a cura di adam carr MATTHEW MONAHAN A giugno la preview in forma di proposta sulla scena internazio- Il tema è quello del doppio. Non dal 17/09 al 17/10 La Galleria Massimo De Carlo fashion show. Ora è la volta della nale. solo nell’apparato espositivo, nel- KIRIL ASS & ANNA RATAFYEVA inaugura due mostre personali di personale dell’artista Aldo Lanzini. da martedì a domenica ore 14-20; le modalità di installazione, nella La coppia di artisti russi apre la Roland Flexner e Matthew Mona- Saranno ancora protagonisti i 30 giovedì ore 14-23 location. Ma anche nei concetti stagione espositiva della Galleria han. Se per Roland Flexner è la esemplari tra vestiti e maschere? fondazione sandretto stessi insiti nelle opere d’arte, nei Nina Lumer. seconda personale che viene or- le case d’arte re rebaudengo messaggi degli artisti invitati. da martedì a venerdì ore 15-19.30 ganizzata dalla galleria (la prima è via circo 1 via modane 16 da martedì a giovedì ore 10-17 galleria nina lumer del 2004), per Matthew Monahan 02 8054071 011 3797600 da venerdì a domenica 10-21 via carlo botta 8 è la prima volta che arriva in Italia. www.lecasedarte.com www.fondsrr.org castello di rivoli 02 89073644 da martedì a sabato [email protected] [email protected] piazza mafalda di savoia www.ninalumer.it ore 11.30-14 e 14.30-19.30 011 9565222 [email protected] galleria massimo de carlo Bergamo dal 23/10 al 9/01 www.castellodirivoli.org via ventura 5 OSVALDO LICINI [email protected] dal 20/09 al 22/10 02 70003987 dal 5/10 al 9/01 La mostra antologica dedicata a KOKA RAMISHVILI www.massimodecarlo.it LATIFA ECHAKHCH Osvaldo Licini, maestro del No- Nel lavoro di Koka Ramishvili la [email protected] a cura di alessandro rabottini vecento italiano e internazionale TOSCANA sperimentazione di media diffe- Attraverso un’estrema varietà di e rappresentante di spicco dell’ar- renti è funzionale a una inesausta dal 16/09 all’11/11 mezzi espressivi che spaziano te astratta, presenta al pubblico i Firenze volontà di affrontare i problemi re- SEAN EDWARDS dall’installazione al video, dal- cento capolavori dell’artista. lativi alla formazione delle immagi- In questa mostra Myself alone la pittura alla fotografia, Latifa da martedì a domenica ore 10-18 dal 24/09 al 23/01 ni e alla loro pretesa aderenza alla again, l’artista implementa la sua Echakhch esplora le dimensioni gam BRONZINO realtà fenomenica. inesausta investigazione attorno dell’identità individuale e collettiva, via magenta 31 a cura di carlo falciani da martedì a sabato alla nozione di traccia. La pratica il concetto di cultura e i sentimenti 011 4429518 e antonio natali ore 10.30-13 e 15-19 di Edwards consiste primariamen- di appartenenza e sradicamento. www.gamtorino.it L’evento espositivo costituisce la galleria artra te nel far retrocedere l’oggetto e gamec [email protected] prima mostra interamente dedicata via burlamacchi 1 conseguentemente la sua fruizio- via san tomaso 52 all’opera pittorica di Agnolo di Co- 02 5457373 ne nel punto cieco della loro im- 035 399528 dal 23/09 al 28/10 simo Tori, detto il Bronzino (1503- www.artragallery.com possibile coincidenza. www.gamec.it ANZERI | BANISADR | GOSS 1572), pittore fra i più grandi dell’ar- [email protected] da martedì a sabato ore 14-19 Ghosts è una mostra collettiva te italiana, che incarna la pienezza galleria enricofornello 2 Varese nella quale gli artisti hanno in co- della “maniera moderna” negli anni dal 17/09 al 17/10 via massimiano 25 mune la personale attrazione per del governo di Cosimo I de’ Medi- LOS VIGILANTES DE LA PLAYA 02 30120123 dal 14/10 al 27/02 le rappresentazioni informali, tro- ci, e rappresenta uno degli apici a cura di milovan farronato www.enricofornello.it ROBERT RAUSCHENBERG vando il bilanciamento perfetto espressivi del Cinquecento. Los Vigilantes de la Playa è una [email protected] a cura di susan davidson della propria espressione artistica palazzo strozzi mostra sul paradosso e sulla sua e david white in ciò che è una via intermedia tra piazza degli strozzi 1 ambivalenza. Sul senso del “vi- dal 16/09 al 30/11 La mostra propone una selezione astrazione e figurazione. 055 2776461 gilare”, del prendersi cura, e del SPENCER TUNICK di oltre 40 opere provenienti da da mercoledì a sabato www.fondazionepalazzostrozzi.it proteggere. Il titolo suggerisce lo Tunick in esclusiva per Mimmo istituzioni e collezioni private in- 15.30-19.30 [email protected] scenario di una spiaggia accal- Scognamiglio presenta una serie ternazionali che verranno esposte luce gallery data. di fotografie che ritraggono uomini nelle Scuderie e nelle sale della corso san maurizio 25 dall’ 1/10 al 23/01 da martedì a sabato ore 15-19 e donne isolati, inseriti, completa- Villa. 011 8141011 RITRATTI DEL POTERE nicoletta rusconi mente svestiti, nel proprio conte- tutti i giorni ore 10-18 www.lucegallery.com La mostra sviluppa un’analisi sul corso venezia 22 sto d’appartenenza, città o cornice villa menafoglio litta panza [email protected] ritratto e sulla rappresentazione agenda 77 a cura di gianluca testa mediatica del potere politico, eco- Prato mart a cura di vittorio sgarbi da mercoledì a domenica nomico e sociale nel mondo con- corso angelo bettini 43 Tre famosi dipinti del pittore vene- ore 10.30-17.30 temporaneo, attraverso le opere dal 29/05 al 9/01 0464 438887 to, tra cui La tempesta, in un gioiel- fondazione bevilacqua la masa di artisti e collettivi internazionali. JAN VAN DER PLOEG www.mart.trento.it lo architettonico veneziano che si dorsoduro 2826 da martedì a domenica ore 10-20; THOM PUCKEY [email protected] apre alla città. 041 5207797 giovedì ore 10-23 La mostra combina una serie di tutti i giorni ore 9-19 www.bevilacqualamasa.it cccs nuove sculture in marmo di Pu- palazzo grimani [email protected] piazza degli strozzi 1 ckey e i monumentali wall painting UMBRIA castello 4858 055 2776461 di Van der Ploeg, che si sviluppano 041 5210577 dal 26/03 all’1/03 www.strozzina.it su una superficie murale di oltre 50 Perugia www.palazzogrimani.org SOTTOBOSCO [email protected] metri di lunghezza. [email protected] Sottobosco è un network di con- tutti i giorni ore 10-19 dal 24/09 al 9/01 nessione, condivisione e archi- dal 9/10 al 7/11 mercoledì ore 10-23 TEATRO DEL SOGNO viazione per la produzione arti- FRANCESCO CARONE centro pecci a cura di luca beatrice Stra (VE) stica. Ad un anno dall’inizio del SIMON ROBERTS viale della repubblica 277 Il sogno è il tema, il soggetto o il fino al 26 settembre progetto, Sottobosco apre il suo OTTOCENTO VENEZIANO a cura di daria filardo, 0574 5317 pretesto che ha invaso l’immagi- archivio al pubblico, negli spazi VENEZIANO OTTOCENTO lorenzo giusti, arabella natalini www.centroartepecci.prato.it nario estetico degli artisti scelti da della Galleria Contemporaneo di Francesco Carone riflette sui [email protected] Luca Beatrice per costruire il per- Mestre. temi della trasformazione e della corso espositivo di una mostra che da martedì a sabato circolarità dei processi creativi. intreccia il Simbolismo di inizio No- ore 15.30-19.30 L’indagine di Roberts si concen- TRENTINO-ALTO ADIGE vecento con l’arte contemporanea, galleria contemporaneo tra sulla costruzione di identità, i diversi “surrealismi” con alcune piazzetta monsignor olivotti 2 sul senso di appartenenza al ter- Bolzano delle più suggestive espressioni 041 952010 ritorio, sulla relazione fra perso- del cinema. www.galleriacontemporaneo.it ne e paesaggio. dal 10/09 al 16/01 tutti i giorni ore 9.30-19.30 [email protected] da mercoledì a domenica ore 11-19 ISA GENZKEN galleria nazionale dell’umbria Museo Nazionale venerdì ore 11-22 a cura di letizia ragaglia corso vannucci 19 di Villa Pisani dal 28/08 al 14/11 ex3 Più di cinquanta opere provenienti 0755 721009 Via Doge Pisani, 7 PIERLUIGI NERVI viale giannotti 81 da importanti collezioni private eu- www.gallerianazionaleumbria.it Orario: da martedì a dome- Permasteelisa apre la sua sede di 055 6288966 ropee e dalla collezione di Muse- [email protected] nica ore 9-20 rappresentanza sul Canal Gran- www.ex3.it ion saranno in mostra a Bolzano Ingresso: intero € 10; ridotto de, in Palazzo Giustinian Lolin, [email protected] per la prima antologica dell’artista Foligno (PG) € 7,50 (cittadini UE tra i 18 con una mostra dedicata a Pier in un museo italiano. e i 25 anni); residenti Riviera Luigi Nervi, dopo che l’anno scor- dal 23/09 al 30/10 da martedì a domenica ore 10-18; dal 18/09 al 24/10 del Brenta* € 4,50; gratuito so si è celebrato il trentennale GEROGE WOODMAN giovedì ore 10-22 CHIARA DYNYS per cittadini UE fino ai 18 dalla scomparsa del grande ar- Quattro grandi immagini in bian- museion a cura di italo tomassoni anni e oltre i 65 chitetto. co e nero risultato del lavoro fat- via dante 6 L’evento espositivo è incentrato *Campagna Lupia, Campo- palazzo giustinian lolin to sul dipinto di Johannes Ver- 0471 312448 su un tema oggi ancora più at- longo Maggiore, Campono- san marco meer, A Maid A Sleep (1657) al www.museion.it tuale e complesso: il depaupera- gara, Dolo, Fiesso d’Artico, 041 786777 Fossò, Mira, Stra, Vigonovo Moma di New York, e altri lavori [email protected] mento dell’ambiente e l’esigenza www.fondazionelevi.it Catalogo: Umberto Alleman- fotografici. dell’uomo di recuperarlo attra- [email protected] di & C., € 22 in mostra, € 26 lunedì a sabato ore 10-19 dal 15/09 al 6/11 verso un grande cambiamento, in libreria galleria alessandro bagnai RASHAAD NEWSOME anche individuale, per salvare il dal 26/08 all’1/11 Informazioni: via del sole 15r Rashaad Newsome ha iniziato nel pianeta Terra che è sempre più mostra 049 502270; CLAIRE FONTAINE 055 6802066 2006 una ricerca sul linguaggio ge- minacciato. prenotazioni 041 2719019 Questa artista collettiva - che www.galleriabagnai.it stuale delle donne afro-americane da giovedì a domenica www.villapisani.beniculturali.it vive in Francia e esiste dal 2004 [email protected] e sulla loro capacità di trasmettere ore 10-13 e 15-19 - ama utilizzare le situazioni e i in modo immediato l’espressività ciac Immagine: Guglielmo Ciardi momenti in cui si trova a interve- dall’1/10 al 3/12 del proprio corpo trasformandolo via del campanile 13 (Venezia 1842-1917), Bassa nire, per esprimere un commen- GIANNI COLOMBO in catalizzatore di emozioni e sen- 0742 357035 marea. Vele al sole, 1880 to o far sorgere un problema in Importante retrospettiva dedicata timenti. www.centroitalianoartecontempo- ca., olio su tela, cm 60x90, rapporto con l’uso o l’abuso di Gianni Colombo, uno dei grandi da martedì a sabato mattina ranea.com coll. privata potere. esponenti dell’arte contemporanea. ore 10-13 e 15-19 info@centroitalianoartecontempo- da martedì a sabato La mostra si sviluppa all’interno di ar/ge kunst ranea.it ore 10-13 e 15-19.30 un percorso di venti opere: dai Ri- via museo 29 dal 3/09 al 9/01/2011 caterina tognon lievi intermutabili e dalle Struttura- 0471 971601 Terni MARCO TIRELLI arte contemporanea zioni pulsanti (1959), attraverso le www.argekunst.it Anticipata da alcune opere dell’ar- campo san maurizio Strutturazioni fluide (1960), le Cro- [email protected] dal 16/10 al 30/01 tista esposte o “disseminate” già 041 5207859 mostrutture (1961-67). GIULIO TURCATO al primo piano, la mostra presenta www.caterinatognon.com da lunedì a venerdì ore 15.30-19 Merano (BZ) a cura di silvia pegoraro tele di grandi dimensioni insieme a [email protected] galleria il ponte Le sette grandi sculture in accia- sculture e altri lavori di piccolo for- via di mezzo 42b dal 24/09 al 9/01 io realizzate da Giulio Turcato, mato, concepiti da Marco Tirelli per dal 26/08 al 18/10 055 240617 FROM & T(W)O intitolate Le Libertà, installate nel gli spazi del Museo. ULRICH EGGER www.galleriailponte.com a cura di valerio dehò 1989 presso il lago di Piediluco tutti i giorni ore 10-18 Una personale dell’artista mera- [email protected] Seconda edizione della mostra nel territorio della città di Terni, museo fortuny nese Ulrich Egger, nelle cui opere From & t[w]o, un progetto che ha sono state restaurate e ciò forni- campo san beneto la rappresentazione del mondo San Gimignano (SI) visto la luce nel 2007 con l’inten- sce l’occasione per la realizzazio- 041 5209070 si collega strettamente all’aridità zione di creare una piattaforma ne di una mostra antologica dedi- www.museiciviciveneziani.it dell’ambiente industriale, alla de- dal 25/09 al 29/01 per la nascita di legami e scambi cata all’artista. [email protected] solata visione di una periferia ab- michelangelo PISTOLETTO di visione fra artisti locali e interna- caos bandonata. pascale marthine TAYOU zionali. viale luigi campofregoso 98 dal 28/08 al 9/01 galleria traghetto Due importanti personali nei vari da martedì a domenica ore 10-18 0744 285946 TONY CRAGG campo santa maria del giglio spazi della galleria disseminati per kunst meran/o arte www.comune.terni.it a cura di silvio fuso e jon wood 041 5221188 il borgo di San Gimignano. via portici 163 [email protected] Un progetto espressamente con- www.galleriatraghetto.it da martedì a sabato ore 14-19 0473 212643 cepito per gli spazi di Ca’ Pesaro [email protected] galleria continua www.kunstmeranoarte.org da uno dei protagonisti della scul- via del castello 11 [email protected] VENETO tura britannica (e non solo) dei no- Verona 0577 943134 stri anni, Tony Cragg. www.galleriacontinua.com Rovereto (TN) Venezia tutti i giorni ore 10-18 dal 25/09 al 20/11 [email protected] ca’ pesaro DANIELE GIUNTA dal 25/09 al 23/01 dal 25/08 al 21/11 santa croce 2076 a cura di elena forin Lucca MARIO BOTTA GIAMBATTISTA PIRANESI 041 721127 “Mi piacerebbe che i disegni e a cura di elisabetta barisoni, juan La mostra è un’esplorazione a tut- www.museiciviciveneziani.it le piccolissime pitture potessero dal 25/09 al 9/01 campisano e paola pellandini to tondo della proteiforme attività [email protected] raccontare una scomposizione di LUCCA E L’EUROPA La mostra documenta le ope- di Giambattista Piranesi (Venezia, assoluti, i momenti minimi e gli Un’attenta selezione di oltre cento re più significative realizzate da 1720 - Roma, 1778), personalità dal 26/08 al 10/10 attimi in cui dal nulla si origina opere prodotte dal V all’XI secolo, Botta, nato a Mendrisio nel 1943 artistica tra le più complesse, po- ISOLA & NORZI il tutto”. Daniele Giunta (Arona, allestite in undici sezioni, esplora e laureato a Venezia, in tanti anni liedriche e affascinanti del Sette- a cura di paola nicolin 1981) per la sua prima mostra la produzione artistica lucchese di fortunata attività professiona- cento europeo. La mostra, ospitata nelle sale di alla Galleria La Giarina parte da attraverso puntuali riferimenti al le: dalle prime case unifamiliari, fondazione cini Palazzetto Tito, è una riflessione qui... contesto europeo. originali espressioni della scuola isola di san giorgio maggiore sull’acqua come elemento con- da martedì a sabato da martedì a domenica ore 10-18 ticinese, fino ai grandi edifici pub- 041 5289900 traddittorio, che sostiene e insieme ore 10-12 e 15.30-19.30 fondazione ragghianti blici, biblioteche, teatri, musei, www.cini.it trascina, che preserva e distrugge, la giarina arte contemporanea via san micheletto 3 chiese e sinagoghe, realizzati in [email protected] che ricorda e sommerge per sem- interrato acqua morta 82 0583 467205 tutto il mondo. pre, cambiando radicalmente la 045 8032316 www.fondazioneragghianti.it da martedì a domenica ore 10-18; dal 28/08 al 10/10 percezione dello spazio, della luce www.lagiarina.it [email protected] venerdì ore 10-21 GIORGIONE e dei corpi. [email protected] 78hostravistoxte Sentirsi diversi...

testo: MARCO SENALDI illustrazione: bianco-valente

 ... da se stessi. Non è questa la forma più soltanto la “filosofia” aziendale, o manageriale, propri gusti cinematografici, musicali, o anche miste (dotate di uno specifico potere magico), sintetica per definire la nostra situazione attua- che è ormai un classico - è proprio un prolife- direttamente artistici, e solide amicizie vanno in totemiche (simboliche) e naturaliste (realizzate le, sia per quanto riguarda le cose concrete, sia rare di autentici pensieri filosofici in tutti quei frantumi come fragili imbarcazioni non appena cioè come rappresentazione della natura). L’im- per quelle astratte? meandri, in quelle zone laterali della cultura, in si tocca lo scoglio di Damien Hirst. pianto teorico era certo molto discutibile, ma la Prendiamo la più astratta di tutte, la filosofia. quei recessi della produzione di massa, là dove L’“arte” non esiste più (“L’arte è finita. Smettia- mostra non aveva nulla da invidiare a una vera Pochi sanno che non esiste più, almeno come non ci si potrebbe aspettare che esistano cose mo tutti insieme”, come diceva Giuseppe Chiari) e propria installazione d’artista, dato che pae- insegnamento accademico; come se il termine simili. Chi avrebbe detto che la famosa definizio- eppure, non appena ci convinciamo di questa saggi olandesi del XVII secolo erano bellamente stesso di ‘filosofia’ così, puro e semplice, fosse ne di Lacan dell’amore (“amare significa dare sparizione, ecco che risbuca dappertutto. Si accostati a sculture totemiche africane, men- troppo sfrontato, troppo immodesto, insomma qualcosa che non si ha a qualcuno che non sa assiste così a una strana inversione di parti. tre maschere rituali Nuxalk (Nuova Colombia, decisamente insostenibile per i nostri “deboli” cosa farsene”) fosse destinata a spuntare fuori Là dove l’arte dovrebbe essere conservata ed Canada) e busti romani del I secolo stavano a cervelli. Qualcosa che dovremmo vergognarci dalle labbra di Stefania Rocca, in quel (semi) esaltata, troviamo tutt’altro - magari si viene ac- fianco di dipinti su corteccia aborigeni. Di più, in di “insegnare”. Così, tra la scelta difensiva di capolavoro del cinema italiano che è In principio colti dal personale di custodia che ci applaude, parecchi pezzi esposti lo spirito del contempo- mantenere una denominazione che appare ir- erano le mutande (si riveda in slow motion il film oppure ci si trova a vedere un documentario raneo aleggiava con forza, come nelle incredibili rimediabilmente obsoleta e la scelta totalitaria chi non ci crede)? sul Mar Caspio - mentre là dove meno ce la si kachina hopi (bamboline rituali) che non posso- di eliminare del tutto lo studio di questa disci- Non è così anche per l’arte? Anch’essa, cancel- aspetta, ecco che la troviamo. Una delle mo- no non ricordare quei pupazzi a metà tra car- plina (se pure si può così definire), la nostrana lata dal suo stesso prevedibile successo, resta stre più interessanti della stagione, La Fabrique tone animato e oggetto vudù tanto in voga fra i burocrazia ministeriale arriva alla sorprendente spiazzata rispetto a se stessa, alla sua storia, des images, ad esempio, forse proprio perché creativi contemporanei. invenzione di “scienze filosofiche”, che ci si im- tradizione e identità, ma nondimeno ricompa- ospitata al museo antropologico del Quai Bran- Il vero neo della mostra? La totale assenza d’ar- magina appunto più “seria”, più “scientifica”, più re puntualmente come uno zombie da cui non ly, è passata del tutto inosservata davanti ai te contemporanea, che a quel punto, fra tanti soddisfacente almeno, anche se evidentemente ci si riesce a liberare, proprio nel momento in famelici occhi dei recensori di contemporaneo, manufatti antropologici, rituali, artigianali, ci sa- ambigua, per non dire proprio sibillina o, me- cui chi ne celebra le esequie ricorrenti tira un eppure era, in un certo senso, piena zeppa di rebbe stata benissimo. Ma, visto che l’arte non glio, decisamente oscura. sospiro di sollievo - anche se sempre nel posto arte contemporanea. c’è più, è davvero un problema?.  Lamentarsi della scomparsa però sarebbe inu- sbagliato. Mentre la politica diventa sempre più Innanzitutto conteneva un’importante riflessio- tile oltre che fuori luogo, dato che la filosofia, un territorio di discussioni filologiche riservate ne etno-antropologica sulla natura delle imma- espulsa dal novero dei saperi tradizionali, ri- ai pochi connoisseur, la gente comune litiga gini; suddivise in immagini analogiche (ossia spunta inopinatamente in strani altrove. Non è furiosamente (e giustamente) per difendere i realizzate per analogia col loro soggetto), ani- [scrivimi: [email protected]]