Breve Storia Dell'anarchismo

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Breve Storia Dell'anarchismo Max Nettlau Breve storia dell'anarchismo www.liberliber.it Questo e-book è stato realizzato anche grazie al sostegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!) http://www.e-text.it/ QUESTO E-BOOK: TITOLO: Breve storia dell'anarchismo AUTORE: Nettlau, Max TRADUTTORE: Rose, Giuseppe CURATORE: NOTE: CODICE ISBN E-BOOK: n. d. DIRITTI D’AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/ TRATTO DA: Breve storia dell'anarchismo / di Max Nettlau. - Cesena : L'Antistato, stampa 1964. - XIX, 308 p., [9! c. di tav. : ritr. ; 21 cm. CODICE ISBN FONTE: n. d. 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 15 luglio 2015 INDICE DI AFFIDABILITA’: 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima DIGITALIZZAZIONE: Paolo Alberti, [email protected] REVISIONE: Paolo Oliva, [email protected] IMPAGINAZIONE: Paolo Alberti, [email protected] PUBBLICAZIONE: Catia Righi, [email protected] Informazioni sul "progetto Manuzio" Il "progetto Manuzio" è una iniziativa dell'associazione culturale Liber Liber. Aperto a chiunque voglia collaborare, si pone come scopo la pubblicazione e la diffusione gratuita di opere letterarie in formato elettronico. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet: http://www.liberliber.it/ Aiuta anche tu il "progetto Manuzio" Se questo "libro elettronico" è stato di tuo gradimento, o se condividi le finalità del "progetto Manuzio", invia una donazione a Liber Liber. Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Qui le istruzioni: http://www.liberliber.it/online/aiuta/ 3 Indice generale INTRODUZIONE........................................................10 CAPITOLO I LIBERTA ED ANARCHIA: LE LORO PIÙ ANTICHE MANIFESTAZIONI – LE CONCEZIONI LIBERTARIE SINO AL 1789......................................32 CAPITOLO II WILLIAM GODWIN – GLI «ILLUMINATI» ROBERT OWEN E WILLIAM THOMPSON – FOURIER ED ALCUNI FOURIERISTI..............................................53 CAPITOLO III L'ANARCHISMO INDIVIDUALISTA NEGLI STATI UNITI, IN INGHILTERRA ED IN ALTRI PAESI – GLI ANTICHI INTELLETTUALI LIBERTARI AMERICANI................................................................79 CAPITOLO IV PROUDHON E L'IDEA PROUDHONNIANA NEGLI ALTRI PAESI, PARTICOLARMENTE NELLA FRANCIA, NELLA SPAGNA E NELLA GERMANIA. ......................................................................................97 CAPITOLO V L'IDEA ANARCHICA IN GERMANIA DA MAX STIRNER AD EUGEN DÜHRING E A GUSTAV LANDAUER...............................................................111 CAPITOLO VI I PRIMI ANARCHICI COMUNISTI FRANCESI E 4 GLI ALTRI PRECURSORI LIBERTARI – IL GRUPPO DE «L'HUMANITAIRE» – BELLEGARRIGUE – IL GIOVANE ELISEO RECLUS – DÉJACQUE – COEURDEROY.........................................................129 CAPITOLO VII LE ORIGINI DELL'ANARCHISMO NELLA SPAGNA, IN ITALIA ED IN RUSSIA: LE ASSOCIAZIONI CATALANE – PI Y MARGALL – PISACANE – BAKUNIN – IMPRONTE LIBERTARIE IN ALTRI PAESI D'EUROPA FINO AL 1870..........155 CAPITOLO VIII LE ORIGINI DEL COLLETTIVISMO ANTIAUTORITARIO NELL'INTERNAZIONALE. 180 CAPITOLO IX LE IDEE LIBERTARIE NELL'INTERNAZIONALE DAL 1869 AL 1872 – LA «RAPPRESENTANZA DEL LAVORO» – ORIGINI DELLA CONCEZIONE SINDACALISTA DELLA SOCIETÀ DELL'AVVENIRE – LA COMUNE DI PARIGI ED IL COMUNALISMO......................................................201 CAPITOLO X L'INTERNAZIONALE ANTIAUTORITARIA FINO ALL'ANNO 1877 (Congresso di Verviers ). – LE ORIGINI DELL'ANARCHISMO COMUNISTA NEL 1876 E NEL 1880.......................................................222 CAPITOLO XI ANARCHICI E SOCIALISTI RIVOLUZIONARI – PIETRO KROPOTKIN – ELISEO RECLUS – IL COMUNISMO ANARCHICO IN FRANCIA DAL 5 1877 AL 1894.............................................................247 CAPITOLO XII L'ANARCHISMO COMUNISTA IN ITALIA E LA INTERPRETAZIONE DI MALATESTA E DI MERLINO (1876-1932).............................................279 CAPITOLO XIII L'ANARCHISMO COLLETTIVISTA NELLA SPAGNA. – L'ANARCHISMO «SENZA AGGETTIVI». – IL COMUNISMO LIBERTARIO. – UNO SGUARDO SUGLI ANNI 1870-1931.............297 CAPITOLO XIV LE IDEE ANARCHICHE IN INGHILTERRA, NEGLI STATI UNITI, IN GERMANIA, NELLA SVIZZERA E NEL BELGIO DAL 1880 CIRCA..............................337 CAPITOLO XV I MOVIMENTI ANARCHICI E SINDACALI IN OLANDA E NEI PAESI SCANDINAVI...................369 CAPITOLO XVI IDEE E PROPAGANDA ANARCHICA IN ALTRI PAESI: RUSSIA – AFRICA – AUSTRALIA – AMERICA LATINA...................................................390 CAPITOLO XVII IL SINDACALISMO RIVOLUZIONARIO IN FRANCIA: EMILE POUGET E FERNAND PELLOUTIER – KROPOTKIN, MALATESTA ED IL SINDACALISMO (1895-1914).................................420 CAPITOLO XVIII L'ANARCHISMO FRANCESE DAL 1895 AL 1914 – UNO SGUARDO SUGLI ANNI DAL 1914 AL 1934 – 6 LA GUERRA – IL COMUNISMO – LE ATTIVITA LIBERTARIE – CONCLUSIONE.............................447 INDICE.......................................................................461 7 BREVE STORIA DELL'ANARCHISMO DI MAX NETTLAU 8 TITOLO ORIGINALE La anarquía a través de los tiempos Traduzione di Giuseppe Rose La riproduzione totale o parziale è permessa a tutti sotto la condizione della fedeltà al testo e della indicazione della fonte 9 INTRODUZIONE Una «Storia dell'anarchismo», un'opera storica cioè che indicasse la genesi e tracciasse lo sviluppo dell'idea anarchica congiuntamente alla formazione del movimento operaio ed alla storia politica, economica e sociale generale, non è mai stata scritta in lingua italiana. Gli studi storiografici che pure in questo ventennio del dopoguerra hanno assunto un ritmo vertiginoso di produzione – ci riferiamo evidentemente alla storiografia socialista – sia con opere in lingua italiana, sia con riscoperte e traduzioni di opere, mentre hanno dato un rilievo, spesso apologetico, al pensiero marxista, hanno taciuto o hanno dato scarsa importanza al pensiero anarchico. In Italia, dove pur non mancano alcuni scritti sul movimento anarchico italiano, ancora si è fermi – quanto a «storia dell'anarchismo» – al centone del Sernicoli1 ed al più noto saggio dello Zoccoli2. Il primo, che ha costituito la fonte d'informazione più nutrita di tutta una letteratura di appendice antianarchica, non merita davvero di essere classificato tra le opere 1 E. SERNICOLI. L'anarchia e gli anarchici. Studio storico e politico. (Treves, Milano, 1894, 2 voll.). 2 E. Zoccoli, L'anarchia: gli agitatori, le idee, i fatti. (Frat. Bocca, Milano, 1907). 10 storiografiche giacchè ad esso manca, per non dire altro, una, sia pur minima, comprensione dell'anarchismo, riducendosi ad una fredda elencazione di avvenimenti – scelti tra i più «ameni» – i quali, così, consentono all'«uomo di legge» Sernicoli di giustificare le repressioni anti anarchiche e di invocare nuovi e più convincenti mezzi «legali» per annientare il movimento anarchico. Il saggio dello Zoccoli, che possiede un livello di serietà indiscutibile e di gran lunga superiore al centone del Sernicoli, pur avendo l'indubbio pregio dell'abbondanza delle fonti tanto che costituisce, per quanti s'avviano alla conoscenza dell'anarchismo, una ganga nutrita di notizie, non è da considerarsi neppure un'opera storiografica. Infatti l'autore vuole dimostrare una sua personale tesi e quindi tutta l'esposizione risente di questa artificiosa angolatura, la quale, non permettendo quell'indispensabile distacco proprio dello storiografo, si travasa ineluttabilmente in tutto il saggio. Nè è il caso di prendere in considerazione la pubblicistica storiografica anarchica dei diversi organi del movimento anarchico italiano, giacchè detti scritti non costituiscono quel «tutto» organico che risponde alla forma ed al contenuto di un'opera storica, degna di tal nome. Si tratta di brevissimi saggi, ai quali spessissimo non difetta la serietà della ricerca, della documentazione e dell'elaborazione, ma ai quali manca una visione d'insieme e, a volte, l'approfondimento dell'origine di taluni avvenimenti o posizioni 11 ideologiche, pur distaccandosi – gli scritti ai quali ci riferiamo – dal nutrito florilegio apologetico e dalla saggistica bio-bibliografica sui pensatori anarchici. Non esistono neppure opere storiografiche sull'anarchismo – più o meno complete – tradotte da altre lingue. Anche se quanto è stato editato sino ad oggi, sull'argomento, in campo internazionale, non è stato portato a termine, come l'opera di Sergent ed Harmel3; od anche se l'opera è stata limitata alla storia di un solo paese e per un certo periodo, come nel caso di Maitron4; oppure se l'autore, come l'Eltzbacher5, s'è limitato all'esposizione di pochi e noti pensatori anarchici, senza curarsi di innestare il loro pensiero nel contesto più generale della problematica sociale, ma badando a ricercare un comune denominatore d'espressione per una classificazione del tutto personale, deve purtroppo concludersi che non esistono delle traduzioni in lingua italiana. D'altra parte è necessario mettere in rilievo che una «Storia», più o meno completa ed organica, sull'anarchismo, anche se è stata scritta, non è stata mai integralmente pubblicata in nessuna lingua: ci riferiamo particolarmente all'unica «Storia» esistente, 3 Histoire de l'Anarchie (Le Portulan, Parigi, 1949). È stato pubblicato, sino ad oggi, un solo volume che giunge, all'incirca, sino all'anno 1880. 4 Histoire du Mouvement Anarchiste en France (1880-1914). (Soc. Univ. d'Editions et de Librairie, Parigi, 1955). 5 L'anarchisme
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