DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI VILLADOSE PROVINCIA DI ROVIGO

C O P I A

ORDINE DEL GIORNO A DIFESA DI SAKINEH MOHAMMADI ASHTIANI.- Nr. Progr. 61

Data 27/10/2010 Seduta Nr. 13

Adunanza ORDINARIA Seduta PUBBLICA di PRIMA convocazione

L'anno DUEMILADIECI questo giorno VENTISETTE del mese di OTTOBRE alle ore 21:00 convocata con le prescritte modalità, Solita sala delle Adunanze si è riunito il Consiglio Comunale.

Fatto l'appello nominale risultano: Cognome e Nome Ass. Pres. Cognome e Nome Ass. Pres.

ALESSIO GINO X SCHIBUOLA LISA X BELLINI MASSIMO X RIZZATO GIANPIETRO X ROMAGNOLO MARTINA X SANTELLA GIORGIA X CALLEGARO ROBERTO X BRAZZO GIANNI X BARBIERI MATTEO X LIONELLO MICHELE X SOLDÀ RENZO X SIVIERO MARTINA X RENESTO LUCA X FERLIN FABRIANO X PAPARELLA ILARIA X STOCCO FRANCESCO X GIORDANI STEFANO X

TOTALE Presenti n. 15 TOTALE Assenti n. 2

Assessori Extraconsiliari ______Presente

Assenti Giustificati i signori: BRAZZO GIANNI, SIVIERO MARTINA

Assenti Non Giustificati i signori: Nessun convocato risulta assente ingiustificato

Assiste alla seduta incaricato della redazione del verbale il SEGRETARIO COMUNALE del Comune, Sig./Sig.ra Dott. ERNESTO BONIOLO.

Vengono designati al ruolo di scrutatori i Signori: BELLINI MASSIMO, GIORDANI STEFANO, STOCCO FRANCESCO In qualità di SINDACO, il Sig./Sig.ra GINO ALESSIO assume la presidenza e, constatata la legalità della adunanza, dichiara aperta la seduta invitando il Consiglio Comunale a deliberare sugli oggetti iscritti all'ordine del giorno. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 61 DEL 27/10/2010

OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO A DIFESA DI SAKINEH MOHAMMADI ASHTIANI.-

Il Sindaco illustra i contenuti dell’”Ordine del giorno a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani” proposto dalla Giunta Comunale;

In merito il Sindaco legge anche la dichiarazione del Consigliere Martina SIVIERO , datata 25.10.2010 e pervenuta in pari data al prot. gene.le ente registrata con n. 14480, allegata alla presente;

Aperta la discussione, interviene il Consigliere Michele LIONELLO: “Proponevo da un punto di vista concreto del documento una piccola modifica per degli aggiornamenti rispetto a quando è stato steso immagino tempo fa, e proprio in merito alle vicende occorse a Teresa Lewis: purtroppo è già stata eseguita la sua condanna a morte, e non graziata nonostante i suoi problemi mentali, e il testo preciso l’ho già inoltrato via e-mail che tratta di lei che è stata la mandante di un omicidio e gli uomini che hanno materialmente commesso l’omicidio sono stati condannati all’ergastolo.

Per quanto riguarda il mio parere rispetto a questo documento, sono veramente contento che questo Consiglio Comunale presenti un Ordine del Giorno in questo senso, perché sicuramente di passi rispetto alla pena di morte negli ultimi decenni ne sono stati fatti e prima del ’76 la maggior parte degli stati del mondo avevano ancora la pena di morte, ad oggi sono oltre due terzi gli stati considerati oramai abolizionisti. Nel 2007 da parte dell’O.N.U. c’è stata una moratoria universale sulle esecuzioni, cosa che purtroppo che non impone legalmente ad uno stato di andare appunto in questa direzione, però è un documento politico internazionale significativo.

La pena di morte è una chiara violazione del diritto alla vita, è costantemente grave aldilà del caso specifico di Sakineh e di dichiarazioni false di Ahmadinejad, che ha detto che non è mai stata condannata alla lapidazione e poi qualche giorno dopo i tribunali hanno dimostrato il contrario, non ci sono le condizioni da un punto di vista legale o non dovrebbero esserci per arrivare ad una condanna di questo genere, né per la questione di un reato che non è considerato quale l’adulterio per tale condanna ma neanche per quanto riguarda al legge islamica la famiglia non ha chiesto un risarcimento, il fatto che venga condannata a morte, se verrà condannata a morte, sarà veramente una imposizione da parte del regime iraniano. Le motivazioni utilitaristiche rispetto la pena di morte da tutti i criminologi e da tutti vengono ritenute assolutamente scorrette, non reali e non porta da nessuna parte negli stati ancora viene ancora utilizzata, nei Stati dittatoriali come , Cina e Cuba, stati nei quali spesso viene utilizzato come una forma di discriminazione nei confronti delle minoranze che possono essere etniche, religiose, sessuali e politiche e economiche costantemente va in questa direzione: cosa che purtroppo avviene in uno stato democratico o che consideriamo democratico come gli Stati Uniti dove ci sono delle discriminazioni enormi nei confronti degli afro-americani. E’ una pena in diversi Stati viene utilizzata anche contro tutti i dettami anche delle Leggi internazionali nei confronti di minorenni, degli innocenti e di persone considerati malati mentali ed è chiaramente, qualsiasi sia il nel metodo di esecuzione, una forma di crudeltà e di tortura e l’art. 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sottoscritta da tutti gli Stati del mondo sottoscritta e non solamente dagli stati che sono contrari alla pena di morte, viene considerata una forma appunto assolutamente inumana e degradante.

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Altro esempio per il quale sia il Vaticano che Amnesty, cui molti si stanno battendo in questi giorni, è il caso il Vice del regime iraniano, perché aldilà delle motivazioni che in alcuni casi, nello specifico di Sakineh, sono estremamente gravi, però la lotta che deve essere portata avanti e che vede l’Italia uno dei leader in queste campagne internazionali, anche nella moratoria sulla esecuzione all’interno dell’O.N.U. l’Italia è stata uno dei principali stati che hanno spinto in questa direzione: in tutti i casi viene considerato qualcosa di scorretto, non utile e via dicendo. Quindi una campagna importante contro la pena di morte, una campagna importante per la giustizia e la vita. Sono d’accordo con tutto quanto scritto nel documento, inviterei solo se è possibile come si è verificato in altri municipi di trovare se non la gigantografia, qualcosa che eventualmente possa dare visibilità a questa posizione del Consiglio Comunale, e come si citava alla fine del documento di impegnare l’Amministrazione nella promozione locale della cultura contro la pena di morte, magari di sfruttare la data del 30 novembre che è la giornata delle città contro la pena di morte, magari anche per fare anche qualche iniziativa specifica per tutta la cittadinanza.

Ho portato un appello (in allegato) che può essere fatto a livello personale ed è in inglese, il cui contenuto è il medesimo però con altri accenti, però per la liberazione e non per la condanna a morte di Sakineh, cosa che possiamo fare come singole persone e singoli consiglieri, singoli cittadini e, se volete, poi mi faccio io portatore che vengano inviati al Governo iraniano, perché aldilà della presa di posizione, sicuramente significativa ed importante degli enti pubblici, dei movimenti e delle associazioni, dei politici ecc, sappiamo quanto sia significativo ed importante l’azione di ciascun singolo cittadino, che spinga in questa direzione ed esprima il proprio dissenso in rispetto a questo: chi la volesse sottoscrivere, qui ci sono altre copie, basta scrivere sotto il proprio nome e cognome in stampatello, l’indirizzo e la firma.”.

Interviene il Consigliere Martina ROMAGNOLO: “Faccio un intervento che spero rispecchi l’idea di tutte le donne presenti qui in Consiglio, parlo più che altro perché ho avuto la possibilità di svolgere la tesi in diritto mussulmano, soprattutto sulle donne e sulla situazione e proprio per questo ci sono due cose da considerare e che vorrei sottolineare e che potessero appunto entrare anche nella nostra richiesta fatta all’ambasciata. Il Consigliere LIONELLO ha parlato della pena di morte, la pena di morte alla quale è stata condannata questa donna per adulterio; è vero che nei paesi mussulmani l’adulterio è un reato, noi non lo vediamo come un reato: purtroppo non è una condizione di discriminazione, ma è una cosa molto più ampia, cioè nella loro cultura il ripudio e il ruolo che ha l’uomo nei confronti della donna è veramente una cosa difficile per noi da capire, per cui oltre all’adulterio, che può essere posto in essere solo dall’uomo e che non viene considerato come reato, la donna può essere condannata alla pena di morte aldilà del risarcimento che la famiglia del marito può chiedere, perché la donna mussulmana quando viene data in sposa viene venduta, cioè il marito propone alla famiglia della futura sposa una certa consistente dote, che viene data alla famiglia della donna. Quello che io vorrei sottolineare, e che spero abbia rilevanza è non solo la pena di morte, ma contro tutte le discriminazioni, che vengono fatte nei confronti di queste donne mussulmane dei paesi arabi, soprattutto l’Iran, perché ci sono paesi arabi che sono assolutamente civilizzati come la Turchia, per esempio, che è molto avanti dal punto di vista del diritto mussulmano, che venga sottolineato che non solo questa ragazza, che è stata condannata alla pena di morte, ma sia un sostegno a tutte le donne mussulmane che continuano a subire violenze o angherie o comunque soprusi da parte degli uomini nei paesi mussulmani, - questo non a titolo di discriminazione, non è una questione razziale, ma è una questione di cultura – che si diffondesse attraverso il nostro appello alla ambasciata, quindi non solo all’interno del territorio, ma anche a livelli molto più alti, questa cultura di bilanciamento tra l’uomo e la donna, che là veramente non c’è!

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Vorrei che fosse inserita ciò all’interno della nostra richiesta all’Ambasciata: un forte appello conto la pena di morte ma anche contro tutte quelle attività che vengono fatte contro le donne all’interno della famiglia mussulmana e del diritto mussulmano in generale, quindi lo sfregio con l’acido e la lapidazione che non per forza deve portare alla morte, le frustate, che in questo caso sono già state inflitte, e soprattutto la libertà personale perché la “Carta dei Diritti dell’Uomo” vede la vita come il valore assoluto ma anche la libertà della persona deve essere considerata come valore assoluto. Quindi ci tenevo a sottolineare questa cosa, qui per noi donne non c’è differenza tra uomo e donna, per noi è l’essere umano che conta aldilà del sesso, mentre là il problema del sesso e della sottomissione della donna all’uomo è un problema grave e vorrei che fosse sottolineato e che fosse portato all’attenzione, insieme alla pena di morte, perché come è giusto che vi sia il rispetto della vita vorrei ci fosse il rispetto della libertà personale di ogni singola persona in questo caso di ogni donna mussulmana.”.

Interviene il Consigliere Francesco STOCCO : “ Due - tre brevi sottolineature perché il tema si presta molto bene ad un tipo di dibattito che non si è ancora tenuto all’interno di questo Consiglio Comunale.

Io vorrei sottolineare che dovrebbe essere impegno comune di tutte le forze politiche e dei Consigli comunali difendere la sacralità della vita ovunque questa debba essere difesa. Questa sera parliamo dell’Iran, ma non dimentichiamoci che in Cina vengono messe a morte decine di persone ogni anno, non dimentichiamoci che nei “civilissimi” Stati Uniti vengono messe a morte decine di persone ogni anno, e così avviene in altri paesi occidentali e così avviene in molti altri paesi non occidentali. Quindi non vorrei che il nostro impegno a difesa della sacralità della vita sia a corrente alternata, non vorrei che il nostro impegno a difesa della sacralità della vita fosse soggetto a discrezionalità, fosse dovuto alla contingenza storico-temporale, e quindi fosse un’opportunità del momento: deve essere un impegno continuo nel tempo rivolto a tutte le situazioni che si trovano nel mondo anche se queste riguardano stati che appartengono al cosiddetto mondo occidentale dove siamo noi, il quale “mondo occidentale” ha la presunzione e la pretesa di insegnare al mondo non occidentale come si vive e come ci si comporta civilmente - secondo me sbagliando! E ingenerando così guerre sbagliate come è la guerra che è stata combattuta in , che è partita come una guerra giusta, mentre sappiamo che guerre giuste non ce ne sono storicamente, non solo perché lo hanno detto i Papi che guerre giuste non ce ne sono, ma perché non ce ne sono in effetti, tant’è vero che si è rivelata, dopo molti anni, essere stata motivata da ben altre cose a quelle per cui è stata intrapresa.

La difesa della vita umana non deve essere asservita agli interessi politici del momento e non deve cambiare o sminuirsi o spegnersi d’intensità quando cambiano le maggioranze politiche. Il Governo italiano, che era guidato dal Governo Prodi tre anni fa, ha profuso un impegno che è durato molti mesi con il Presidente del Consiglio di allora e il Ministro degli Esteri di allora, perché fosse approvata all’O.N.U. quella moratoria universale contro la pena di morte, che sappiamo poi è stata approvata e come ha ricordato prima il Consigliere LIONELLO. Però non è rispettata in circa un terzo degli stati del mondo: in Africa, che è un continente di circa 52 stati e non uno, è rispettata in pochissimi stati. E quindi non ci può essere su un tema del genere una distensione tra mondo occidentale, e mondo non occidentale, tra nord, sud ed est.

Io vorrei veramente che se capita che sappiamo domani mattina, che qualche governatore di qualche stato degli Stati Uniti si appresta a friggere qualcuno sulla sedia elettrica profondessimo lo stesso impegno e con lo stesso vigore, perché la storia ha dimostrato che negli Stati Uniti sono stati messi a morte

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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 61 DEL 27/10/2010 decine di innocenti, dei quali si è dimostrata l’innocenza dopo che erano stati giustiziati: queste cose le sappiamo tutti e se non le sappiamo andiamo a vedercele.

Allora, nel mentre io apprezzo l’iniziativa della quale siamo stati informati questa sera, in occasione del Santo Patrono San Leonardo, e siccome ci avviciniamo a Natale, e fra 50 giorni siamo a Natale, si metta in piedi qualche iniziativa culturale che faccia riflettere su questi temi: il momento natalizio si presta anche su questo tipo di ragionamenti, sul tema della non violenza, sul tema della pace universale, sull’esigenza di difendere la sacralità della vita. E’ diverso tempo che non si fa, riprendiamo a ragionare e a invitare la nostra popolazione a ragionare su questi valori che rischiano di sbiadirsi, di impallidire nella nostra società, e quindi non solo “panem et circenses”, ma anche qualcosa che impegni i nostri neuroni.”.

Conclude il Sindaco : “Sicuramente le osservazioni introdotte dal Consigliere Stocco saranno valutate in relazione alla pianificazione delle attività che attendono il periodo natalizio, e quindi tenteremo di capire cosa è perseguibile anche perché nel frattempo c’è l’anniversario della Dichiarazione dei Diritti Universali e quindi ci sono le occasioni. Volevo chiedere al Consigliere ROMAGNOLO che voleva proporre un inserimento: questo è un Ordine del Giorno creato sul caso che ha subito una rilevanza dei diritti sociali, la difesa dei diritti dell’uomo è contenuto nella premessa se per il momento, in attesa chiedo se è sufficiente inserire: “ .. una ferma posizione contraria alla pena di morte e a tutte le forme di violenza soprattutto nei confronti delle donne ”.

Il Consigliere ROMAGNOLO commenta fuori microfono.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Uditi gli interventi dei Consiglieri come sopra riportati; il Sindaco pone in votazione l’O.d.G. con gli emendamenti proposti dal Consigliere ROMAGNOLO e dal Consigliere LIONELLO:

Con voti favorevoli e unanimi 15, contrari n. 0, astenuti n. 0, resi nelle forme di legge dai n. 15 Consiglieri presenti e votanti, come accertati dagli scrutatori ivi richiamati;

DELIBERA 1) Di approvare l’”Ordine del giorno a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani”, allegato e parte integrante della presente deliberazione. 2) Di approvare, altresì, le dichiarazioni di appello del Consigliere SIVIERO Martina del 25.10.2010/ prot. gen.le ente n. 14480/25.10.2010 e del Consigliere LIONELLO in lingua inglese. 3) Di inviare una cartolina di dissenso all'Ambasciata Iraniana a Roma, in via Nomentana, 363, con la richiesta di liberare Sakineh Mohammadi Ashtiani, e una ferma posizione contraria alla pena di morte e a tutte le forme di violenza. 4) Di impegnare l’Amministrazione alla promozione locale della cultura contro la pena di morte in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche e le Associazioni culturali territoriali. 5) Di inoltrare il presente atto all'Ambasciata Iraniana a Roma, al Ministero degli Esteri, all’Amministrazione Provinciale di Rovigo, ai Comuni della Provincia di Rovigo. 4

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Allegati: 1) Ordine del giorno a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani; 2) Dichiarazione di appello a firma del Consigliere SIVIERO Martina del 25.10.2010 - prot. gen.le ente n. 14480/25.10.2010; 3) Dichiarazione di appello del Consigliere LIONELLO Michele in lingua inglese.

La seduta viene tolta alle ore 21.55

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Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue

IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE F.to GINO ALESSIO F.to DOTT. ERNESTO BONIOLO

PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI (Art. 124 del D. Lgs. 267/2000)

N. 438 registro delle pubblicazioni

Io sottoscritto Messo Comunale, attesto che copia della presente deliberazione viene affissa all'Albo Pretorio del Comune in data 04/11/2010 e vi rimarrà esposta per 15 giorni consecutivi fino al giorno 18/11/2010.

Villadose, 04/11/2010 IL MESSO COMUNALE FRANCESCO POZZA

Copia conforme all'originale per uso amministrativo.

Villadose, 04/11/2010 IL FUNZIONARIO INCARICATO LUCIA SCARPIGNATO

ESECUTIVITA' DELLE DELIBERAZIONI (Art. 134 del D. Lgs. 267/2000)

La presente deliberazione:

è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267/2000;

è divenuta esecutiva il giorno ______, essendo decorsi dieci giorni dall'avvenuta pubblicazione all'Albo Pretorio

Villadose, ______IL SEGRETARIO COMUNALE F.to COMUNE DI VILLADOSE PROVINCIA DI ROVIGO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Delibera nr. 61 Data Delibera 27/10/2010

OGGETTO

ORDINE DEL GIORNO A DIFESA DI SAKINEH MOHAMMADI ASHTIANI.-

PARERI DI CUI ALL' ART. 49, COMMA 1 D.Lgs. 267/2000

Per quanto concerne la REGOLARITA' TECNICA esprime parere : FAVOREVOLE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERESSATO Data 27/10/2010 IL RESPONSABILE DEL SETTORE F.to Boniolo Ernesto

Per quanto concerne la REGOLARITA' CONTABILE esprime parere : IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO

Data Allegato Ordine del Giorno a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani - ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 61 DEL 27/10/2010

“Sakineh Mohammadi Ashtiani è una donna iraniana nel braccio della morte dal 2006. Condannata dal Tribunale di Tabriz per il reato di "relazione illecita". Pena : 99 frustate (tra l'altro già eseguite) e condanna a morte tramite lapidazione. La Campagna Internazionale dei figli ha bloccato l'imminente esecuzione, ma non ha fermato la condanna a morte. Le imputazioni sollevate contro Sakineh Mohammadi Ashtiani sono in contrasto con i più elementari diritti sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, che rifiutando pratiche come la schiavitù e la tortura, considera diritti umani inviolabili la sicurezza della persona, la protezione da parte della legge, la libertà di movimento e di parola, la libertà di religione e di assemblea, nonché i diritti alla sicurezza .sociale, al lavoro, alla salute, all'educazione, alla cultura ed alla cittadinanza. La Dichiarazione esprime chiaramente il concetto che tali diritti umani si applicano egualmente a tutti, "senza distinzione di alcun tipo quale la razza, il colore della pelle, il sesso, la lingua od altro status". Sakineh è oggi il simbolo di questa difesa della dignità e dei diritti delle donne nel mondo. Il caso di Sakineh sta mobilitando l'opinione pubblica nazionale ed internazionale, le Istituzioni locali e il Governo con le azioni del Ministro per le Pari Opportunità. Tante le iniziative messe in campo in questi giorni: • sono state fatte pervenire al Governo Iraniano lettere di opposizione verso l'applicazione di pene in contrasto coi diritti inviolabili di ogni persona, • sono state promosse iniziative politiche di sensibilizzazione sulla vicenda, • in molte città sono esposte sui palazzi comunali gigantografie del volto di Sakineh quale segno dell'adesione alla campagna mondiale per la sua liberazione. Insieme a Sakineh non vogliamo dimenticare le tante situazioni simili alla sua che accadono in moltissimi paesi in tutto il mondo: • pochi giorni fa una ragazza, a Torino, è stata sfigurata con l'acido; • il 23 settembre in , negli Stati Uniti, Teresa Lewis è stata uccisa con un'iniezione letale, e non è stata concessa la grazia da parte del Governatore. • E molti, moltissimi altri casi ancora, specie in quei paesi dove non sono rispettati i diritti civili e religiosi.

Per questo:

IL CONSIGLIO COMUNALE di VILLADOSE Assieme alle Organizzazioni Umanitarie, tra cui , Avaaz e Human Right Watch, al Segretario di Stato USA, Ilary Clinton, al nostro Pontefice, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Italiano ed Europeo aderisce e con convinzione all'appello per la salvezza e la liberazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, esprimendosi in maniera

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Allegato Ordine del Giorno a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani - ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE NR. 61 DEL 27/10/2010

netta e contraria alla sua condanna a morte, atto "altamente lesivo dei principi di libertà e di difesa della vita", per usare le parole del Nostro Presidente della Repubblica, Napolitano. Il Consiglio Comunale dispone di inviare una cartolina di dissenso all'Ambasciata Iraniana a Roma, in via Nomentana 363, con la richiesta di liberare Sakineh Mohammadi Ashtiani, e una ferma posizione contraria alla pena di morte e a tutte le forme di violenza, soprattutto nei confronti delle donne. Dispone l’inoltro del presente atto all'Ambasciata Iraniana a Roma, al Ministero degli Esteri, all’Amministrazione Provinciale di Rovigo, ai Comuni della Provincia di Rovigo. Impegna l’Amministrazione alla promozione locale della cultura contro la pena di morte in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche e le Associazioni culturali territoriali.”.

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