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FRED KATZ • A COMMON GROUND

FRED KATZ: African Folk Tunes (1. 4, 7): (drums), (congas), Ray FOLK SONGS , lrving Goodman, Mantilla (bongos), Michael Olatunji FOR FAR OUT FOLK (trumpets), (percussion, vocals), Maya Angelou, George Roberts, , Bob Dolores Parker (vocals). 1. Mate’ka 6:35 Enevoldsen (trombones), Fred Katz New York, August 2-3, 1960. 2. Sometimes I Feel Like (cello), , Gene Estes, A Motherless Child 4:05 Jack Costanzo, Carlos Mejia, Lou 3. Been In The Pen So Long 3:09 Singer (percussion). Hollywood, 4. Chili’lo (Lament) 3:54 September 17, 1958. 5. Rav’s Nigun 2:56 6. Old Paint 4:55 7. Manthi-Ki 5:06 8. Baal Shem Tov 3:57 9. Foggy, Foggy Dew 5:20 HERBIE MANN THE COMMON GROUND S.I.A.E. MJCD 1376 All tunes adapted, arranged © 2020 – 22PUBLISHING S.R.L. and conducted by Fred Katz 10. Baghdad/Asia Minor MUSICAJAZZ.IT FRED KATZ • HERBIE MANN (Ad Lib Music Publishing, ASCAP). (Herbie Mann/Roger Mozian) 5:09 A COMMON GROUND 11. Walkin’ (Richard Carpenter) 5:23 Selected by Luca Conti American Folk Tunes (2, 3, 6, 9): 12. Sawa Sawa De’ Design by Silvano Belloni Gene Estes (vibraphone), (Herbie Mann) 3:05 (guitar), John Williams (piano), Fred 13. St. Thomas (Sonny Rollins) 3:24 Photo by Elena Carminati (Fred Katz) Katz (cello), Mel Pollen (bass), Jerry 14. High Life (Herbie Mann) 2:11 Williams (drums). 15. Uhuru Hollywood, July 21, 1958. (Herbie Mann, Michael Olatunji). 4:55 16. A Night In Tunisia Hebrew Folk Tunes (5, 8): (Dizzy Gillespie, Frank Paparelli) 6:00 (flute), 17. The Common Ground (flute, alto sax), Jules Jacobs (oboe, (Herbie Mann) 3:48 ), George Smith (clarinet), Justin Gordon (bassoon, bass Herbie Mann (flute), , clarinet), , Fred Katz (cello), Leo Ball, Jerome Kail, Ziggy Schatz Mel Pollen (bass). Hollywood, (trumpets), (vibraphone), August 19, 1958. Knobby Totah (bass), PAG 2 PAG 3

A COMMON GROUND – , Doug Watkins, Ray Brown, Harry organico strumentale, ma tutti hanno in comu- tanto estranea al non era, anzi), e ben pre- di Luca Conti Babasin, – che venivano dal contrab- ne la caratteristica di presentare alcuni tra i più sto ai nuovi suoni del Brasile, ovvero la nascente basso e soltanto in seguito gli avevano affiancato grossi nomi della scena californiana di fine anni , tanto che fu lui uno dei primi jazzisti Nato a nel 1919 – figlio di un immigrato lo strumento più piccolo. È probabilmente giusto, Cinquanta, da Buddy Collette e Paul Horn – che statunitensi ad accorgersi di António Carlos Jobim ebreo russo che nella sua patria di origine faceva quindi, definirlo il primo autentico violoncellista avevano suonato con Katz nel quintetto di Chico e a registrarci assieme. Da lì in avanti, e grazie la spia anti-zarista e negli Stati Uniti si era riciclato del jazz, e come tale dovrebbe occupare nelle sue Hamilton – ai trombettisti Pete Candoli e Don Fa- anche a un produttivo contratto con la Atlantic, il come dentista – e scomparso a Santa Monica, Ca- storie un posto ben più significativo di quello che gerquist, per finire con il pianista John Williams: flautista si dedicò a perlustrare senza sosta terri- lifornia, nel 2013, nella sua lunghissima vita Fred di solito gli viene riservato. E nel suo frenetico me- proprio lui, lo stesso John Williams che negli anni tori insoliti e poco battuti dalla maggioranza dei Katz ha fatto un po’ di tutto e con ottimi risultati: scolarsi di mille attività, Katz ha trovato anche il a venire godrà di successo planetario come autore suoi colleghi del jazz; quando, nel 1985, chiuderà è stato un bambino prodigio, ha studiato violon- tempo per incidere una manciata di album a suo di popolarissime colonne sonore. Non ancora un il venticinquennale sodalizio con l’etichetta degli cello con Pablo Casals, ha lavorato per anni come nome, tutti concentrati tra il 1956 e il 1959 e in pre- collega, insomma, ma uno strumentista di livello: Ertegun per fondarne una propria, la Kokopelli accompagnatore (pianistico) di noti crooners, è valenza pubblicati dalla Decca, fatta eccezione per ma ai tempi, il più famoso era ancora Katz, anche (nome di un’antica divinità del popolo navajo, stato un assiduo attivista politico di area radicale, il primo, «Zen: The Music Of Fred Katz», un Pacific nel cinema (le musiche per la versione originale ennesimo sguardo rivolto alle altre culture), Mann ha fondato nel 1954 – assieme a Jazz, e «Folk Songs For Far Out Folk» del 1958, che della Piccola Bottega degli Orrori di Corman, 1960, non avrà lasciato inesplorato praticamente alcun – il leggendario quintetto in cui, qualche anno do- fu edito dalla Warner Bros e che trovate per intero sono giustappunto sue). genere musicale, dallo highlife di Ghana e Nigeria po, si farà le ossa Eric Dolphy, è stato arrangiatore nel nostro cd. al della Giamaica, passando per Giappone, per Carmen McRae, Sidney Poitier, Harpo Marx, Ricordava Katz una quindicina d’anni fa che per La stessa attenzione verso musiche di origine non Anatolia, Armenia, Memphis, Londra, Monaco di , ha composto una ventina di colonne incidere «Folk Songs for Far Out Folk» aveva dovu- strettamente jazzistica si ritrova anche nell’opera Baviera e Caraibi assortiti. sonore per tv e cinema, lavorando soprattutto a to discutere non poco con la Warner Bros, la quale di un personaggio assai più popolare, ai suoi tem- «The Common Ground», l’album che presentiamo fianco di un singolare regista come , voleva invece fargli arrangiare un con Brigit- pi, di Katz: vale a dire Herbie Mann, nato come sul nostro cd, è il primo frutto del contratto di si è dedicato all’insegnamento universitario ed è te Bardot! (non a caso, visto che il vecchio amico Herbert Jay Solomon anche lui a Brooklyn (ma Mann con la Atlantic e, fin dal titolo, mira a trovare stato per decenni professore di antropologia e di di Katz, , aveva appena pubblicato un nel 1930), anche lui da una famiglia di immigrati un punto d’incontro tra jazz e musica africana e musica etnica in varie università californiane. In- disco di reintepretazioni dei successi dell’attrice ebrei, padre russo e madre rumena, e scomparso cubana, con un salto alle Isole Vergini (da dove somma, un grande eclettico, appassionato di mille e cantante francese). L’album è costruito su tre nel 2003 nel New Mexico, dopo una carriera ricca proveniva la famiglia di Sonny Rollins e la cui St. cose, e un personaggio quanto mai amabile: chi lo gruppi di canzoni folk appartenenti a tre diverse di grandi successi e di altrettante incomprensioni. Thomas, che ascoltiamo qui, non è altro che il ha visto e ascoltato a Verona Jazz nel giugno 1989, tradizioni: americana, ebraica e africana. «Erano Parlare diffusamente di Mann, famoso come flau- celeberrimo calypso Fire Down There, che a sua volta deriva da una canzone folk danese e da una in occasione della reunion del quintetto di Hamil- le tre culture che più mi interessavano all’epoca» tista ma altrettanto pratico di clarinetto basso britannica: danesi e inglesi sono stati, a volte al- ton (che poi frutterà anche un bel disco per la raccontava Katz. «Allora studiavo assiduamente la e sax tenore, poi abbandonati nel corso di una ternandosi, i colonizzatori delle Virgin Islands) e, Soul Note) ricorderà bene il suo perenne aggirarsi Kabbalah, una pratica ereditata da mio padre. La lunghissima attività discografica e concertistica, perché no, una partenza dal Medio Oriente. qua e là con la testa tra le nuvole e la pipa ben curiosità per la cultura americana, invece, nasce- richiederebbe uno spazio qui non praticabile; ma Da segnalare, tra le voci, la presenza della futura salda in bocca, quasi l’incarnazione di un bonario va per lo più dalle mie esperienze di militante di nell’attesa di farlo sulle pagine di Musica Jazz ci poetessa Maya Angelou (1928-2014), che all’epoca e matto scienziato da fumetto («gloriously cool», lo estrema sinistra, e quindi la musica folk e le canzo- limitiamo a ricordare ai lettori che verso il 1959, si cimentava come ballerina e cantante di calypso ha definito John Corbett) una sorta di Archimede ni di protesta erano parte integrante dei miei inte- ovvero dopo aver dedicato gli interi anni Cinquan- e aveva da poco inciso anche un album («Miss Pitagorico della musica e chissà di quant’altro. ta a un’assidua pratica di flautista bop e già con ressi. Da lì era poi nato il desiderio di esplorare la Calypso», Liberty 1957) sulla scia dell’enorme Ma nella sua carriera di esecutore Katz è stato so- cultura africana, legato soprattutto alla mia convin- una ventina di album come leader all’attivo, Mann successo di Harry Belafonte. In sostanza, per com- prattutto un violoncellista; anzi, soltanto un violon- zione che tutta l’umanità abbia un’unica origine». aveva iniziato a interessarsi di musiche «altre». pletare il quadro manca soltanto Dizzy Gillespie! cellista, a differenza di molti suoi celebri colleghi Ogni gruppo di brani è eseguito da un diverso Dapprima di quella afro-cubana (che comunque