C U L T U R A UNA BATTAGLIA CULTURALE PER PALMA 20 ANNI Da vent’anni l’impegno per il recupero della memoria storica e per la cre- - Antonio Ferrara - scita civile della comunità. Il ricordo del palmese Francesco de Crescenzo, illustre giornalista sul piano nazionale. Sono esattamente vent’anni dal - Giuseppe Allocca - novembre 1993 data della prima pubblicazione di questo nostro Un periodico nato tra amici, che le stesse amministrazioni pub- periodico che sappiamo letto con riuniti nell’Associazione Pro Loco, bliche sono più attente al settore al fine di scoprire le nostre radici culturale. Nel tempo la funzione interesse ed attenzione. umane e sociali e dare un contri- della stampa periodica locale si “Il Foglio”, in tutti questi anni, buto culturale al paese, fatto di rivela importante nel processo di è stato voce intelligente e discreta ricerche, incontri, manifestazioni, sviluppo e di crescita civile della della nostra città della quale ha di apertura di nuovi orizzonti. popolazione di un agro. Il nostro seguito gli eventi mettendo in Dal lontano 1993 tante inizia- impegno continua unitamente a risalto e sostenendo la qualità tive, inedite per Palma, centrate tanti validi collaboratori,animati delle iniziative culturali, il valore sulla valorizzazione del patrimo- da una grande passione per la ed il significato delle tradizio- nio storico-culturale cittadino, per cultura e dall’amore per la propria nali manifestazioni del nostro decenni ignorato, si riscoprono terra. folklore, ogni realizzazione di storia, tradizioni, palmesi illustri Ed oggi è l’occasione per ricor- carattere politico-sociale, sempre sconosciuti ai più, si registrano dare un palmese illustre, France- al servizio della collettività per nuovi fermenti culturali, sorgono sco de Crescenzo, esimio avvocato, concorrere e contribuire alla cre- nuove attività editoriali, si pubbli- probo amministratore, giornalista scita e alla promozione culturale. cano libri di storia patria, tutti tesi di punta sul piano nazionale nel E tale servizio, finalizzato prin- a ritrovare il senso di una identità, settore politico, scomparso a Pal- cipalmente alla conoscenza della a riflettere sulle ragioni d’essere di ma il 22 gennaio 1945, nella sua storia del nostro paese, antica e una comunità. casa paterna di Salita Belvedere. recente, intendiamo continuare Il giornale è a fianco dei cit- “I lugubri rintocchi della pia a rendere convinti che soltanto tadini nella lotta per la tutela campana annunziatrice del popolo conoscendo e apprezzando il dell’ ambiente e con le istituzio- di lutti profondi, in breve volgere carattere della nostra gente, ci ni pubbliche (, scuole, del tempo, per ben quattro volte, possiamo fare autentici interpreti fondazioni), le associazioni per hanno sparso la loro triste eco per delle sue esigenze e delle sue la valorizzazione delle risorse le nostre contrade. Nella dolorosa attese, per condividerne bisogni, del territorio. Il recupero della dipartita a Giuseppe Pecoraro aspirazioni, desideri ed ansie di memoria storica diventa azione segue Crescenzo Allocca, a questi “crescita”. unificante la comunità,il passato Salvatore Ferrara, a questi ancora Dopo vent’anni ci siamo anco- non si può disgiungere dal pre- il nostro incomparabile Amico che, ra con il “nostro” giornale e con- sente, entrambi si fondano in oggi, allontanandosi per sempre da tinueremo ad esserci soprattutto una religiosa sostanza,a cui gli noi, porta con sé una parte consi- perché sostenuti dalla fiducia e sforzi degli uomini apportano di derevole del nostro cuore doloran- dall’affetto degli amici lettori, continuo nuove trasformazioni te…” le prime parole pronunziate confortati dai loro consensi e per l’impianto di tempi migliori. dal Sindaco di Palma , dai loro utili suggerimenti, nelle Soprattutto nelle scuole nasce tra i avv. Raffaele Normandia nella cui case siamo periodicamente ragazzi una nuova cultura di atten- giornata di lutto cittadino. L’avv. entrati con profondo rispetto zione verso il patrimonio storico de Crescenzo, in diversi tempi, per tutte le condizioni di vita e artistico locale,anche con il contri- diresse con l’on.Cittadini a Buenos con sincera ammirazione per le buto concreto dei loro insegnanti, Aires “La Patria degli Italiani”, realizzazioni umane e le trasfor- l’interesse verso la pubblicistica la “Nuova Italia”a Tripoli, e poi a mazioni sociali. locale inizia dalle elementari.In Roma fu con Costanzo Chauvet al A quanti apprezzano e ricono- uno dei nostri editoriali,tempo ad- “Popolo Romano” e con Sinibaldo scono l’importanza del nostro dietro, scrivemmo:”…se il nostro Tini al “Tempo”; per la sua forma servizio va il nostro più sentito periodico ha scosso la coscienza mentis e per l’attaccamento devoto grazie; per tutti la promessa del di un solo figlio di questa nobile a Giovanni Amendola passò al nostro rinnovato impegno nella terra, noi ci dichiariamo soddisfat- “Mondo” e con Alberto Cianca continuità di una presenza, ci ti, significa che IL FOGLIO ha lavorò (da redattore capo) in difesa auguriamo, sempre attiva, serena detto qualcosa per Palma e la sua della libertà negli anni bui della ed obiettiva, con la forza della piana”; ebbene, possiamo di certo dittatura. verità e nel segno della sincerità. affermare che la situazione socio- culturale presente è cambiata e (Continua a pag. 2)

IL FOGLIO - 1 C U L T U R A

(Segue da pag. 1) UNA BATTAGLIA CULTURALE PER PALMA Socio onorario dell’Accademia silenzio e della servitù; Cosentina per la coscienza del giusto Tra le tante pagine scritte, riscatto; per le lagrime di questa può definirsi testamento tante madri e per il lutto spirituale: “Io voglio –sicuro come di tanti morti in esilio, sono della più assoluta coerenza alla nelle prigioni, in guerra; linea politica e morale – non solo es- io, credente nella Libertà sere, ma apparire, a tutti quello che e nella Giustizia, convinto fui, quando costava caro di esserlo, che il popolo ne è il depo- un ribelle antifascista, ed assertore sitario, se consapevole, che della più pura feconda democrazia, la virtù di ogni bene sta che mi è, dalla nascita, nel sangue, nell’azione e nel sacrificio e si rinsaldò tenace, attraverso gli e che la potenza nasce dalla studi ed il giornalismo, nei fraterni unione e costanza solidali contatti con Giovanni Amendola nel volere; io non primo ed Alberto Cianca, miei maestri né ultimo, fra i miei con- politici, ai quali questa penna cittadini, li esorto ad essere ispirata da vera profonda coscienza tutti presenti ad esercitare italiana, resta, oggi più di ieri, fe- il diritto elettorale, tenen- Palazzo De Crescenzo in salita Belvedere dele, pedissequa e devota, nella più do in una mano la scheda e obbiettiva serenità di giudizio e di nell’altra il civile rosario di tutte le Reale, Porzio, De Nicola, nonché critica, sui vari problemi e vicende onte, sopraffazioni e danni patiti. Si dei Direttori delle più importanti d’interesse nazionale. Per l’amore può, forse, perdonare: dimenticare, testate giornalistiche del tempo. innato ai luoghi dove si nasce,e mai!” (F.de Crescenzo). Nel ventennio del nostro pe- sono i più cari sepolti, per l’odio al Numerose furono le testimo- riodico ricordiamo con particolare male, all’ingiustizia ed agli abusi, nianze di solidarietà alla famiglia, deferenza l’illustre concittadino, pel fremito dell’anima memore e da parte di autorità nazionali, fra grande firma del giornalismo vendicatrice contro gli arbitrii del i quali Benedetto Croce, Sforza, italiano. GIORNALI DELLE PRO LOCO – IL SIGNIFICATO DI UNA PRESENZA - per GEPLI: Paolo Ribaldone - Sono più di 60 le testate giorna- che, provenienti da 11 diverse condivisione; essi si possono così listiche nate nell’ambito delle Pro regioni d’Italia. Diverse erano le riassumere: Loco, sparse nella maggior parte realtà di provenienza (in termini - consapevolezza dell’impor- delle regioni d’Italia. di dimensioni della comunità di tanza di mantenere “dritta la Per festeggiare i 40 anni di vita riferimento, piccoli paesi o citta- barra” di giornalismo libero ed del suo giornale “Cose Nostre”, la dine di media grandezza), diverse indipendente, non asservito ad Pro Loco di Caselle Torinese nel le periodicità di uscita ed i formati alcun schieramento politico; marzo 2012 organizzò ed ospitò il di impaginazione, alcuni a distri- - volontà per questi giornali, primo incontro nazionale di questi buzione gratuita, altri venduti in nati per essere cronaca dei “fatti giornali. abbonamento ed edicola, diversi- nostri”, di aprirsi all’esterno e Fra gli invitati anche il Foglio ficati quindi i modelli economici “copiare” il meglio degli altri; di , che aderì di riferimento. - pieno accordo nel valorizzare all’iniziativa, e contribuì con un Nonostante queste differenze, l’Italia delle mille culture e tradi- suo scritto ai lavori, non potendo molto più forti rsultarono essere le zioni, in forte sintonia con lo spiri- partecipare di persona per un identità di intenti e di sentimenti, to delle celebrazioni di Italia 150; problema contingente. l’apprezzamento per la forza pro- - volontà di affiancare, alla Animata fu la tavola rotonda veniente dalle diversità, per pro- funzione tradizionale di comuni- nella giornata dell’incontro di cedere meglio e, soprattutto, uniti. cazione con gli appartenenti alla Caselle, a cui parteciparono i Su alcuni concetti e linee gui- propria comunità, sia residenti delegati di 16 testate giornalisti- da è emersa infatti esserci piena (Continua a pag.20)

2 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 3 C U L T U R A IMPORTANTE DOCUMENTO DEL 1780 ENTRA NELLE CASE DI PALMA AGGIUNGENDOSI ALLA STORIOGRAFIA DEL TERRITORIO - Ivan De Giulio - La Pro Loco di Palma Cam- Caracciolo, Principe di Marano e col denunciante”. Per la cronaca, pania, associazione attenta alla Duca di Palma, per essersi impos- la lite si concluse in favore del salvaguardia e alla conservazione sessato del Piano di Palma e feudo Principe e Duca don Pasquale del patrimonio storico, artistico di Pozzoromolo, appartenenti al Caracciolo e i territori del Feudo e culturale della cittadina vesu- Regio Patrimonio. L’avv. Perris di Palma rimasero in suo possesso viana, guidata dal prof. Antonio chiedeva la reintegrazione dei in quanto furono accolte tutte le Ferrara, ha voluto offrire ai cul- suddetti territori in favore del Real sue ragioni. tori di storia del territorio e a Patrimonio. La presentazione del testo si quanti amano la propria terra un è tenuta venerdì 3 maggio nella importante documento del 1780 sala teatrale del Comune di Pal- provvedendo alla ristampa ana- ma Campania. Alla presenza di statica e alla distribuzione gratuita un folto pubblico, attento e qua- dell’”Allegazione delle ragioni lificato, il giornalista e scrittore del Regio Fisco, che rappresenta Pasquale Iorio, coordinatore dei sul territorio del Piano di Palma lavori, dopo aver sottolineato l’im- e Feudo di Pozzorummolo usur- portanza della ristampa anastatica pati alla Regia Corte dagl’Illustri dell’allegazione dell’avv. Perris, ha possessori del Feudo di Palma – chiamato sul palco il prof. Ivan De PROMOSSE- da Gennaro Russo Giulio a cui ha posto domande sul contra l’odierno Illustre Posses- contesto storico nel quale è stata sore del Feudo di Palma, acciò il prodotta l’Allegazione. Un ex- Real patrimonio sia reintegrato de’ cursus dal 1734 alla Rivoluzione suddetti Piano di Palma, e Feudo Francese prima e Napoletana poi, di Pozzorummolo”. La ristampa ha messo in luce, attraverso l’espe- anastatica dell’Allegazione, ripro- Il Presidente della Pro Loco Antonio Ferrara rienza della colonia di San Leucio, duzione fedele del primitivo testo, Alla richiesta del Russo si una dinastia reale, quella bor- ha un valore altamente culturale oppose il Duca di Palma rappre- bonica, impegnata nella crescita perché permette di rendere dispo- sentato dall’avvocato Michele sociale e culturale della Nazione nibile a un pubblico molto vasto Maria Vecchioni il quale produsse Napoletana. Una crescita in parte copia del libro ormai sempre più la voluminosa memoria “Per lo frenata dai tragici avvenimenti del raro e introvabile. Principe di Marano e duca di 1789 e del 1799. Avvenimenti che L’allegazione, prodotta dall’ Palma D. Pasquale Caracciolo (Continua a pag. 4) avvocato Domenico Perris nel 1780, fu presentata alla Regia Camera della Summaria. La sua ristampa, inserita nel libro dal ti- tolo “Palma Campania, il suffeudo di Pozzoromolo in un’allegazione del 1780” a firma di Giuseppe Allocca, Luigi Ambrosio, Antonio (Toni) Ferrara e Pasquale Mar- ciano, costituisce un importante tassello della nostra storia con- tribuendo, con i suoi documenti, ad una visione armonica delle vicende del nostro territorio nel corso del “secolo dei lumi”. Nel 1780, il Regio Fisco, per tramite Gennaro Russo, rappre- sentato dall’avv. Domenico Perris, Da sinistra: Pasquale Iorio, Ivan De Giulio, Giuseppe Allocca, intentò causa contro don Pasquale Pasquale Marciano, Tony Ferrara e Luigi Ambrosio

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(Segue da pag. 3) IMPORTANTE DOCUMENTO DEL 1780 ENTRA NELLE CASE DI PALMA AGGIUNGENDOSI ALLA STORIOGRAFIA DEL TERRITORIO anche il popolo di Palma seppe vivere con entusiasmo sia attraver- so eccelsi menti come il patriota rivoluzionario Vincenzo Russo e il cartografo Giosuè Russo, ma anche grazie a gente comune che attraverso l’operosa attività quo- tidiana seppe elevare socialmente l’intera comunità. Dopo la relazione del prof. De Giulio, il giornalista Iorio ha invi- tato a salire sul palco il Presidente della Pro Loco, prof. Antonio Ferrara, il Sindaco di Palma Cam- pania, dott. Vincenzo Carbone, il Sindaco del comune di , dott. Antonio Del Giudice. Tutti, dopo aver salutato e ringraziato Il pubblico presente alla presentazione quanti con la loro presenza hanno onorato la manifestazione, hanno Ambrosio, Toni Ferrara e Pasqua- anastatica, e, infine, la necessità di avuto parole di elogio verso co- le Marciano i quali, rispondendo aggiungere nel testo ulteriori no- loro che, in modo disinteressato, alle domande poste dal giornalista tizie e documenti, alcuni inediti, quotidianamente sono impegnati Iorio, hanno fatto conoscere al per una migliore comprensione nella crescita sociale e culturale pubblico presente l’intricato per- della storia della nostra terra e dei della comunità. L’interessante corso del rinvenimento in archivio nostri padri. e piacevole serata si è conclusa dell’Allegazione, la sua importan- Una costruttiva manifestazione con gli interventi degli autori del za per la conoscenza della storia terminata con un forte e prolun- libro: Giuseppe Allocca, Luigi del territorio, l’idea della ristampa gato applauso.

PENNELLATE DI SANGUE CORREVA L’ANNO 1910 - G. A. - Il 10 maggio c.a. nella sala Il più antico giornale di Palma teatro in via Municipio è stato è IL PICCONE, nato nel gennaio presentato il libro “Pennellate 1910, quale organo del Circolo di di sangue” del nostro amico Cultura sito in Piazzetta Ferrari, e socio Alessandro Ferrante con un gruppo di giovani collabora- edito dalla Arduino Sacco di tori in aperta contestazione al pote- re amministrativo locale dell’epoca; Roma. Ha introdotto i lavori il è il risultato positivo di una com- prof. Gerardo Santella che ha gi del suo lavoro. Con piacere plessa ricerca presso la Biblioteca illustrato i contenuti dell’opera manifestiamo apprezzamento Nazionale Centrale di Firenze. Il alla presenza di un folto pub- e considerazione per l’opera prof. Gerardo Pasquale Santella e blico attento ed interessato che che è frutto di intenso lavoro la prof.ssa Angela Sorrentino dopo ha gradito particolarmente la di ricerca e approfondimento un ampio lavoro analitico di alcuni lettura di brani più significativi storico condito dalla ricchezza numeri del vecchio giornale hanno dato alla stampa una pubblicazione di fantasia dell’amico avvocato fatta dall’artista Gabriella Ma- dal titolo significativo “Correva iello. A conclusione l’autore ha Alessandro apprezzato anche l’anno 1910. Cronache di politica, ringraziato i presenti non senza per la sua passione per la pit- amori e guerra nei giornali di Palma chiarire alcuni spunti e passag- tura e per la musica. (Continua a pag. 19)

4 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 5 A T T U A L I T à Castello preso a cannonate? La perizia balistica dice «no» - Pasquale Iorio - Nei primi anni dell’Italia unita il Castello di Palma Campania, che ha dato il nome al borgo circostante in cima alla collina, venne gravemente danneggiato. Si, ma da chi? La tesi storica più accreditata è quella secondo cui il Generale savoiardo Ferdinando Pinelli, impegnato nel- la lotta al brigantaggio, «esasperato contro i montanari di Castello, ri- tenuti unici ad aiutare la banda del pericoloso criminale carbonarese Criscienzo Gavino, ordinò alle sue artiglierie di prendere posizione in contrada Ponte Svizzero e tirare su Castello». Possibile? Dopo oltre un secolo e mezzo, grazie Nel particolare il cannone in bronzo rigato da 9 cm (8 libbre) da campagna alla consulenza del perito balistico tipo Cacciatori - Modello 1844 Felice Nunziata, abbiamo raccolto ottenevano sotto un angolo di sito pezzo d’artiglieria che lavorando su elementi utili all’accertamento di di 6°, erano 1800 e 1200 metri. La entrambi i rami della parabola è ca- risultanze probatorie che ribal- località Ponte dello Svizzero ed il ratterizzato da una traiettoria curva tano la tesi riportata da Pasquale Castello di Palma distano, in linea che, generalmente, ne penalizza la Nappi nel saggio «Un paese nella d’aria, circa 3 km. E in aggiunta alla precisione rispetto ai cannoni, ma gloria del sole: Palma Campania». complicazione della distanza c’è il ne agevola l’intervento su obiettivi, Il Pinelli comandava una Colonna dislivello in quota del borgo che si appunto, parzialmente defilati. Mobile che, con verosimiglianza, computa circa in 300 metri. «Con- Come si apprezza dalla manualisti- era formata da Fanteria di linea, sideriamo il caso di un cannone da ca dell’epoca, la gittata utile degli da Bersaglieri e da una Batteria 12 libbre - spiega il perito balistico obici corti variava tra 1200 e 1500 d’artiglieria da campagna. I pezzi Felice Nunziata - la scelta è caduta metri, quella degli obici allungati, d’artiglieria cui poteva disporre il su questa tipologia di cannone invece, fino ai 2000 metri, per cui generale, a ragion veduta, avevano poiché potrebbe rappresentare un rifacendo il ragionamento testé necessità di essere leggeri, mobili giusto compromesso tra il peso del sviluppato per il cannone da 12 e capaci di seguire le truppe attra- pezzo, il treno asservito, il persona- libbre ed adattandolo, quindi, agli verso ogni sorta di terreno. Non le servente e le esigenze di mobilità obici corti (più facilmente traspor- solo. I loro effetti non dovevano e celerità della Colonna Mobile. In tabili) nuovamente, si perviene ad estendersi al di là del limite della balistica esterna, dunque, sfruttan- una reale impossibilità che il sito visione distinta poiché il tiro, oltre do formule semplificate che non di posizionamento dei pezzi del tale limite, perdeva la maggior parte tengono conto della complicazione Pinelli sia stato quello tramandato della propria esattezza. In altre pa- indotta dalla presenza dell’aria (le dal Nappi». Tirando le somme, role, per gli scopi tattici relativi alla formule che invece considerano quindi, il Generale Pinelli non can- capacità di movimentazione, non si gli effetti resistivi indotti dall’aria, noneggiò il Castello di Palma dalla trattava di pezzi lunghi e pesanti dai stanti i risultati che otterremo, sono località Ponte dello Svizzero, ma quali si potevano ottenere grandi da intendersi quale limite inferio- lo distrusse in altro modo, proba- gittate, bensì pezzi corti, leggeri, re), l’unico modo per colpire il bilmente minandolo con esplosivi. tali da consentire oltre alla mobilità Castello di Palma con un cannone Nunziata ci tiene a sottolineare che anche un calibro necessario per da 12 libbre era quello di posizio- «il revisionismo risorgimentale ha agire, con efficacia, alle distanze nare il pezzo a circa 1775 metri da sempre bollato come criminali, ordinarie d’impegno. I pezzi da 12 dalla proiezione ortogonale del disumane e violenti le azioni repres- e 8 libbre ridotti in lunghezza a 17 sito d’attingimento. In alternativa - sive del generale savoiardo». calibri erano lo standard dell’epoca. continua Nunziata - consideriamo Le gittate utili di questi pezzi, che si l’utilizzo di un obice, ossia quel (© riproduzione riservata)

4 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 5 C U L T U R A e il Real Privilegio del 1791 La storia di una popolazione della corona erano ponderose, o di un territorio si fa coi docu- come enormi erano quelle per menti, che possono essere reperti sostenere le guerre legate alla archeologici e altre vestigia, ma politica di potenza: insieme anche in modo più sorprendente impoverirono fortemente i suoi informazioni tanto diverse quan- domini e le sue entrate. Per far to i mercuriali, l’andamento dei fronte alla crisi finanziaria fu in- prezzi, i registri parrocchiali, crementata l’imposizione fiscale, i testamenti, le banche di dati con innumerevoli dazi e gabelle statistici, le deliberazioni e via che cagionarono un gravissimo dicendo. Diventa, così, docu- colpo alle attività manifatturiere mento tutto ciò che può essere e all’economia dei territori. interrogato da uno storico, che Nella imposizione diretta abbia la speranza di trovarvi un’ furono aggiunti i “donativi” che informazione sul passato. incrementarono sempre più nel Dopo la recente pubblicazio- XVI e XVII secolo con un pre- ne dell’Allegazione delle ragioni lievo enorme sulla popolazione, del Regio Fisco che rappresenta peggiore fu il peso delle impo- sul territorio del Piano di Palma, strare all’Affittatore dell’Osteria ste indirette sui più poveri con e Feudo di Pozzoromolo usurpati il pane coll’alagio di grana quin- l’istituzione di diritti proibitivi e alla Regia Corte dagl’Illustri dici per ogni Ducato di pane. di privative. L’esazione avveniva Possessori del Feudo di Palma, L’approvazione della Conven- attraverso l’arrendamento (dallo etc…, edita a cura della Pro-Loco zione stipulata tra Università e spagnolo arrendar = appaltare) di Palma Campania, a cui, anche utile Signore pose termine alla che consisteva nell’affittare a pri- se ancora si è perpetrata la dam- controversia e diventò esecutiva vati le imposte indirette relative natio memoriae nei confronti di solo dopo che il re Ferdinando alla dogana, al diritto del fonda- S. Gennaro, siamo grati per l’ini- IV di Borbone concesse il Privile- co, alle gabelle, alle imposizioni, ziativa, la quale ha avuto il merito gium et Regalem Assensum il 27 agli ius prohibendi, ad uffici e principale di tirare fuori dagli settembre 1791, riconoscendolo sigilli. L’arrendatore s’incaricava archivi un documento fondamen- Magno Nostro Negotium Sigillo di riscuoterli per proprio conto, tale per la nostra storia. Gli stessi pendente munitum. traendone, oltre alla spesa del ricercatori, Felice Marciano, La tassazione del pane e degli fitto, un certo margine di guada- Luigi Ambrosio, Antonio Ferrara altri generi di prima necessità gno. Per ogni arrendamento vi e Pasquale Marciano, tutti del aveva origini antiche ed affon- era un’organizzazione, con pro- Centro Studi Storici “Histrica- dava le radici nella storia del pri impiegati, esattori e piccoli num” di Striano, ci presentano Vicereale Spagnolo quando, eserciti privati. un altro documento, sempre proprio a causa della tassazio- I generi alimentari di maggio- proveniente dal fondo Saluzzo di ne sul pane si erano sviluppate re consumo, soggetti a privative Corigliano dell’Archivio di Stato rivolte popolari. Nella seconda o monopoli, erano quelli più tas- di Napoli, che getta luce su una metà del 1500 la Spagna era la sati. Il grano, la farina ed il pane lunga controversia sviluppatasi più grande potenza del mondo dal XVI secolo in poi, furono tra l’Università di Palma (Campa- occidentale, grazie all’oro e colpiti da tasse, balzelli, privati- nia) e l’utile Signore della Terra. all’argento che provenivano dalle ve, ecc. Il diritto di dogana per Tra il precedente possessore del colonie americane, grazie ai suoi i grani provenienti dalle Puglie Feudo, il Principe di Marano e estesi possedimenti nel mondo si pagava nella Dogana dei grani la detta Università era insorta e allo sviluppo dei traffici com- ad Avellino, mentre vari furono una contesa su alcuni diritti che merciali, ma proprio a partire i dazi sulla farina (arrendamento il Barone sosteneva appartenes- da quell’epoca si affacciò una della farina vecchia, e quello della sero all’Osteria e che l’Università crisi politica che determinò una farina nuova), e quelli sul pane contestava: il diritto proibitivo di altrettanta grave crisi economica, vero e proprio (l’alaggio o alag- vendere pane e vino al minuto ed il cui peso ricadde sui territori gitello del pane, imposta sulla altri commestibili nel Quartiere sottoposti al suo governo, tra cui vendita del pane in grana 10 per di S. Gennaro; l’obbligo dell’Af- il Vicereame di Napoli. ciascun tomolo di farina, che fu fittatore del Forno di sommini- Le spese per il mantenimento (Continua a pag. 7)

6 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 7 C U L T U R A - S. Giuseppe Vesuviano - e San Gennarello in cartolina - Felice Marciano - Alla fine ha ceduto: pressato sua ben “nutrita” collezione! dai suoi amici più cari, Luigi Arricchito dagli stemmi dei Ambrosio si è lasciato convin- Comuni di Ottaviano, San Giu- cere a pubblicare il 2° volume seppe Vesuviano e Terzigno, del suo lavoro iconografico- realizzati dalla mano esperta vedutistico Ottajano e i suoi del dott. Vincenzo Amorosi, Casali (S. Giuseppe – Terzigno noto araldista che vive a Torre – San Gennarello) in cartolina. Annunziata accarezato dalle Il presente fa seguito al 1° sinuose onde del bel mare volume stampato nel 2009 dal- oplontino, il libro riporta per la medesima tipolitografia di la prima volta, le modifiche allo Ottaviano, rispettando in linea stemma e al gonfalone del Co- di massima i canoni grafici che mune di Ottaviano, approvate caratterizzarono quella fortu- nella seduta consiliare del 13 nata pubblicazione. Cartoline: aprile 2012. antiche e rare, moderne e cro- Inoltre nel testo è inserito situata in un angolo della sagre- matiche, serene e tragiche ma uno studio molto approfondi- stia. Alcune curiosità pongono tutte, indistintamente, capaci to a firma del prof. Vincenzo termine alla pubblicazione che di originare nel lettore attento Ammirati, già Preside del Liceo per l’appunto rivela un tratto sensazioni belle e piacevoli. classico “A. Rosmini” di Palma di distinzione nella pur ricca Un ringraziamento dunque va Campania, su di una “epigrafe bibliografia ottavianese. sicuramente al dinamico Luigi presente nella chiesa di San Mi- Una domanda è d’obbligo: ci Ambrosio che tra fiere e merca- chele Arcangelo in Ottaviano”, sarà un terzo volume nella colla- tini dell’usato, viaggi nel web, di natura devozionale, la cui na? Nell’attesa della risposta… riesce sempre a rintracciare un lapide è incastonata in una mo- un augurio di buona lettura a nuovo “pezzo” che manca alla numentale fontana marmorea tutti!

(Segue da pag. 6) San Gennaro Vesuviano e il Real Privilegio del 1791 esatto anche dai pastai, dai pa- Il peso ed il prezzo del pane Regio Consiglio Collaterale. Tut- sticcieri e dai venditori di amido, che si vendeva veniva stabilito to ciò fino a quando fu istituita la nonché l’arrendamento del pane dall’Assisa, ovvero dal calmiere privativa, ossia il monopolio, nel a rotolo), che per la stragrande dell’Università. fare e vendere il pane, il cosiddet- maggioranza della popolazione, Ogni forma di pane (taglia) to ius panizandi, ceduto a favore era l’elemento base dell’alimen- aveva il suo peso prestabilito: la dell’Università. tazione quotidiana. Questo fatto palata di pane bianco doveva es- Il documento oggetto della se, da un lato fece del pane uno sere di 24 once di peso (680 gr.), presente pubblicazione costitu- dei principali bersagli dell’im- quella di resulta, ossia di grano isce la presa in carico da parte posizione indiretta (che andava scuro meno raffinato, di 27 once dell’Università del diritto di pa- in tutto o in parte a favore degli (765 gr.). nificare tramite affitto del forno arrendatori), causò alle Univer- Il diritto a tenere il forno era e della taverna di San Gennaro sità problemi non indifferenti, concesso con un Regio Assenso, di proprietà del signore feudale, perché nei periodi di carestia, ossia con una autorizzazione, di che assumendosi l’onere degli furono costrette a calmierare i solito temporanea, emanata dal aggiusti cede definitivamente prezzi, a proprie spese, per non Viceré che nel Regno di Napoli all’Università lo Jus panizandi nel alimentare rivolte popolari: chi svolgeva le funzioni reali, ovvero Quartiere di San Gennaro. non ricorda l’assalto al Forno dall’organo collegiale che svolge- delle Grucce nella Corsia dei va le supreme funzioni politiche Aniello Giugliano, Servi di manzoniana memoria? ed amministrative nel regno, il Presidente del Comitato Fiera Vesuviana

6 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 7 C U L T U R A LUIGI MICHELE COPPOLA Chimico, docente della R. Università di Napoli, Provveditore agli studi di Palermo, fonda- tore della Biblioteca Comunale. Dal Libro “Palma Per Sempre” lavori marittimi e sua importanza blica (lascito del 26 dicembre 1942). di Giuseppe Allocca, edito dalla Pro nell’economia nazionale” (Napoli L’atto fu concretizzato dalla figlia Loco di Palma Campania. 1933-36).Frequentò a Napoli (abi- Adele, maritata De Lisi, il 28 ottobre In via Luigi M. Coppola (comu- tava al Cavone) i giovedì letterari di 1959. L’antico vicoletto “Tuoro” nemente detto Tuoro) trovasi l’anti- Benedetto Croce. All’Università di diventa via Luigi Michele Coppola. ca abitazione del chimico prof. Luigi Napoli, in occasione delle celebra- Dopo alcuni lavori di ristruttura- Michele Coppola, oggi Biblioteca zioni per Antonio Dohrn (fondatore zione fu inaugurata la Biblioteca. In Comunale a lui dedicata. Il prof. della Stazione Zoologica a Napoli), tale occasione il Comune di Palma Coppola ha scritto poco, perché accortosi che l’oratore era disinfor- Campania sistemò una lapide sul fu nel suo tempo un “Socrate”, un mato, tra la sorpresa generale, volle portale d’ingresso: “Luigi Michele uomo di scienza e di cultura enci- intervenire nel dibatti- clopedica che amava intervenire to, rivelando anche la su tutto (dalla vita quotidiana alla sua profonda amicizia politica, fu antifascista), affasci- con lo scienziato di nando colleghi, studenti, lavoratori fama mondiale.(...) (nel treno, che lo portava da Palma Michele Coppola, a Napoli, gli operai erano incantati in famiglia, si dilettava dai suoi dotti e semplici discorsi). talvolta a cantare ro- Nasce a Palma nel 1846. A soli manze con voce barito- vent’anni è assistente nella Facoltà nale; a 70 anni imparò di Chimica in Napoli; qualche anno il tedesco. A Palma dopo diventa socio dell’Accademia risiedeva nei mesi estivi degli Aspiranti Naturalisti presiedu- e aveva tra gli amici ta dal prof. Luigi Palmieri. Cavaliere più intimi gli avvocati dell’ordine della Corona d’ Italia Giuseppe e Agostino (1885), Luigi Michele Coppola è Peluso Cassese e l’avv. nominato Ufficiale dello stesso Or- Raffaele Normandia. dine nel 1911. Professore Emerito Preside in alcuni istituti del Nord dell’ Università di Na- e Sud Italia, membro del Consiglio poli, lucido ed attivo Provinciale Sanitario a Bergamo, nonostante la tarda età, Chieti, Foggia, Provveditore agli veniva bonariamen- Studi di Palermo, libero docente te chiamato negli am- all’Università di Napoli (maestro bienti universitari “il della Bakunin), Coppola pubblicò professor Sequoia”. Si alcuni suoi studi: “Acque minerali spense nel 1942 all’età del Pio Monte di Misericordia in di 96 anni. Casamicciola. Analisi chimiche Molti particolari delle acque, delle concrezioni e inediti della vita dell’il- dell’atmosfera delle stufe fatte da lustre chimico sono P. Palmeri e M. Coppola” (Napoli stati a noi riferiti da un Via Luigi Michele Coppola 1879); “Acque minerali del Pio suo nipote, l’esimio prof. Monte di Misericordia a Casa- Luciano Bossone, uomo di pro- Coppola\ in memoria dei suoi figli\ micciola. Ricerche fatte dai proff. fonda cultura, studioso del mondo Mario Andrea Maria Maddalena\ Paride Palmeri e Michele Coppola” latino, dagli interessi più svariati, Bianca Beatrice ed Adele\ dona al (Napoli 1881); “Sull’acqua minerale scomparso nei primi di quest’anno, Comune di Palma Campania\ questa di Bettona (Umbria) - Sorgenti di mio Maestro fin dal ’56, nella III B casa\ perché diventi sede perpetua\ Montelauro. Nota del prof. cav. della S.M.S. Vincenzo Russo. di PUBBLICA BIBLIOTECA CO- Michele Coppola, libero docente Il prof. Coppola donò la sua abi- MUNALE\’’ nel giorno inaugurale\ di Chimica Generale presso la tazione, compresi mobili e libri, al il Comune consacra nel marmo\ le R.Università di Napoli” (Perugia Comune di Palma Campania con la parole del testatore\ e la riconoscenza 1898); “La pozzolana di nei destinazione unica a biblioteca pub- dei cittadini\ 4 – Novembre 1960\.

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A conclusione di queste note, riportiamo, a tutto vantaggio di chi legge, l’albero genealogico del prof. Coppola. Il tutto è frutto di una approfondita indagine e avvalorata, tra l’altro, dai personali ricordi di donna Vittorina Bossone e dall’ins. Giulia Lombardo cui va il nostro sentito e sincero ringraziamento. E’ doveroso ringraziare, inoltre, la Sig.ra Lauri Liliana, funzionario del Comune di Palma Campania, per la disponibilità dimostrata unitamente alla Signora Ferrante Maria Cristina.

a cura di Antonio Ferrara

Il chimico prof. Luigi Michele Coppola.

MICHELE COPPOLA ------sposa ------VITTORIA DI LAURI n.1783 Palma (Terra di Lavoro) n.1785 Palma (Terra di Lavoro)

ANDREA COPPOLA -- sposa -- MARIA MADDALENA CENNA MARIANTONIA COPPOLA n.23/02/1813 n.1825 Palma (Terra di Lavoro) n.03/01/1816 Palma (Terra di Lavoro) + 18/08/1901 Palma C. +18/04/1895 Palma C.

LUIGI MICHELE COPPOLA ------sposa ------ANTONIETTA NICOLETTI n.20/10/1846 Palma (Terra di Lavoro) n.27/12/1861 Napoli + 15/02/1942 Napoli + 05/02/1952 Napoli

A Cassino il 24/04/1882 Luigi Michele Coppola sposa Antonietta,figlia dell’Avv.Benedetto Nicoletti e Giordano Angelina; le tre figlie (Adele, Maria Maddalena e Bianca Beatrice) nascono nella casa di proprietà del Nicoletti in Cassino, mentre il figlio Mario Andrea nasce a Caserta. Luigi Michele Coppola muore in Napoli nell’abitazione in Via Salvator Rosa, 205 - 4°piano –di proprietà del Cav. Eduardo Franco.

Figli

ADELE COPPOLA ------sposa ------LUIGI DE LISI n.02/03/1890 Foggia n.25/07/1893 Casalnuovo Monterotaro (FG) + 03/02/1980 Napoli-Fuorigrotta-Via Benedetto Cariteo,8 + 03/01/1964 Napoli-Fuorigrotta-Via Benedetto Cari- teo,8 Magistrato la coppia non ha figli Adele sottoscrive in data 19/10/1959 l’atto di cessione volontaria della proprietà a favore del Comune di Palma Campania

MARIA MADDALENA COPPOLA n.16/10/1891 Cassino + 21/07/1919 Napoli Nubile

BIANCA BEATRICE COPPOLA n. 07/10/1894 Cassino + 20/03/1920 Napoli Nubile

MARIO ANDREA COPPOLA n.17/10/1897 Caserta + 10/06/1915

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Le sorelle di Luigi Michele Coppola

MARIA CARMELA COPPOLA ----- sposa ----- SALVATORE BONIFACIO LOMBARDO fu Aniello n.04/03/1855 Palma (Terra di Lavoro) n.09/08/1854 Palma (Terra di Lavoro) + 01/01/1921 Palma Campania (Na) Calzolaio Cucitrice

Figli

LOMBARDO ANIELLO n.01/03/1879 Palma C. +29/03/1880 Palma C. + 1 anno

LOMBARDO ROSA MADDALENA n.07/04/1881 Palma C. +27/04/1884 Palma C. 3 anni

LOMBARDO FRANCESCO MICHELE n.19/07/1883 Palma C. +07/07/1884 Palma C. + 1 anno

LOMBARDO GIULIA MARIA MADDALENA n.24/08/1887 Palma C. +24/06/1890 Palma C. + 3 anni

LOMBARDO ROSINA MADDALENA n.24/10/1889 Palma C. +20/03/1890 Palma C. + 1 anno

LOMBARDO GIULIA LUCIA FIORINA n.21/03/1899 + alla nascita

LOMBARDO MADDALENA LUCIA VITTORIA n.11/08/1900 Palma C. +10/04/1901 Palma C. + 1 anno

LOMBARDO ROSINA ANTONIETTA n.20/04/1895 Palma C. + alla nascita

LOMBARDO GINA CRISTINA n.24/07/1897 Palma C. + alla nascita

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LOMBARDO BIAGIO FRANCESCO DOMENICO ----- il sposa 26/04/1925 ----- SIMONETTI GIOVANNINA di VINCENZO e di NAPPI ANGELINA n.15/03/1893 Palma C. n.26/03/1900 Palma C. + 15/07/1981 Palma C. + 07/12/1985 Palma C. Insegnante Figli

LOMBARDO MARIA, CARMELA LUIGIA PENELOPE n.06/02/1926 Palma C.

LOMBARDO ANGELINA GIULIA ROSA ANNA n.17/10/1927 Palma C. - + 11/01/1997 San Gennaro Ves.no

LOMBARDO GIULIA n.30/11/1929 Palma C.

LOMBARDO ELOISE, EDVIGE ANNA ROSA n.05/01/1932 Palma C. – + 07/09/2008 Sciacca (Agrigento)

LOMBARDO BONIFACIO FERDINANDO MICHELE n.12/03/1934 Palma C. – + 04/04/1998 Cattolica (Rn)

LOMBARDO FLORENZIA NUNZIATINA ITALA n.24/04/1937 Palma C. - + 05/08/1995 Milano

LOMBARDO VINCENZO n.28/12/1938 Palma C. - +30/10/2004 Palma C.

LOMBARDO MARIA ROSALIA DOMENICA ----- sposa ----- NUNZIATA FELICE DI Andrea e di TUZZOLO LUISA n.26/04/1885 Palma C. n.26/12/1886 Castello di Palma C.-Prop.Nunziata + 02/04/1944 Palma C. +14/03/1934 Palma C. Insegnante Colono

Si racconta che la Signora Maria sia stata colta da malore alle 7 del mattino del 2 aprile 1944 mentre era nella Chiesa del SS.Rosario a pregare per il figlio Andrea militare in guerra.

Figli

NUNZIATA ANDREA BIAGIO ANTONIO n.04/03/1921 Palma C. - + 11/04/2002 Avellino

NUNZIATA BONIFACIO, CARMINE, FELICE, DOMENICO n.13/11/1922 Palma C. - + 16/10/2000 Palma C.

NUNZIATA CARMELO LUIGI n.21/06/1924 Palma C. – 23/01/1982 Palma C.

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VITTORIA COPPOLA ------sposa ------LUCIANO BOSSONE di Saverio n.26/11/1849 Palma (Terra di Lavoro) n.31/07/1846 Quindici (Av) + 15/03/1926 Palma C. + 11/03/1875 Palma Filatrice-donna di casa muratore

Andrea Coppola (padre di L.Michele, Maria Carmela e Vittoria vive con la figlia Vittoria)

Figli

BOSSONE ANTONIO SAVERIO ------sposa ------ALBINA FERRARA n.16/03/1876 Palma C. di Salvatore e Iervolino Letizia + 25/02/1957 Palma C. n.05/02/1893 Palma C. +17/12/1983 Palma C.

LUCIANO BOSSONE n.21/09/1914 Palma C. + 18/07/1920 Palma C.

VITTORIA GIULIA ERSILIA n.18/02/1917 Palma C.

ERSILIA, Maria Emilia BOSSONE n.23 /08/ 1922 Palma C. + 05/02/1997 Palma C.

LUCIANO, Salvatore, Luigi, Secondo BOSSONE n.26/12/1920 Palma C. + 22/01/2006 Palma C.

BOSSONE BIAGIO MICHELE ------sposa ------SIMONETTI LUISA fu Emiddio e di Annunziata Maria A n.05/06/1879 Palma C. n.24/04/1890 Palma C. dolciere

VITTORIA BOSSONE n.25/09/1922 Palma C.

ANTONIETTA BOSSONE n.22/02/1927 Palma C.

LUCIANO Emiddio Vincenzo BOSSONE n. 05/04/1929 Palma C.

12 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 13 C U L T U R A «Tribucco», una tesi spiega il curioso toponimo - Pasquale Iorio - Uno scrigno, un documento straordinario, una traccia prezio- sa per scendere nelle viscere del passato: in una parola toponimo, quel nome profondo che costitu- isce l’ossatura di una comunità. Qualche domenica fa, in visita al bosco di Palma Campania, mi sono imbattuto nel termine Tribucchi: dieci ettari di vegetazione che colo- rano la montagna e rappresentano un’ambita meta per chi è in cerca di relax. Propongo qui un’ipotesi sulla spiegazione del toponimo nata sul campo e suffragata sia dall’etimologia che dalla lettura delle vicende storiche che hanno interessato l’area. Anzitutto una precisazione. Il termine che iden- tifica questa parte di territorio Nel riquadro il Trabucco (o Trabocco) macchina d’ assalto medioevale consi- montano è Tribucco e non Tribuc- derata una sorta di catapulta chi come è giunto a noi. Ne si ha conferma nella Pianta Topografica breve veniva imperniato un cas- to poco distante dal borgo Castello del 1778, redatta dal tavolario sone, riempito di macigni o altro che deve il suo nome proprio alla Gaetano di Tommaso, conserva- materiale pesante da fungere da fortezza, di origine osca, che do- ta presso l’Archivio di Stato di contrappeso. Dalla parte opposta minava la collina: completamente Napoli. La sua trasformazione è del braccio era appeso un gancio a distrutta dai Vandali, ricostruita in dovuta alla naturale fisiologia del cui veniva fissata una grossa tasca età Longobarda, demolita dai Sa- dato linguistico spesso oggetto di all’interno della quale veniva posto raceni viene edificata nuovamente deformazione fonetica e grafica. Il il proiettile da lanciare. Durante dai Normanni proprio perché con- toponimo, a mio avviso, è diretta- la fase di ricarica, l’estremità più sentiva di dominare sia il versante mente riconducibile al Trabucco sottile dell’asta veniva abbassata sarnese che la piana vesuviana- (o Trabocco), macchina d’assedio con l’ausilio di argani e ancorata nolana, oltre a tener d’occhio le di origine medioevale, considerata ad un gancio collegato ad una leva vie per Salerno, Napoli e Capua. una sorta di catapulta. Pur essendo di rilascio. Al momento stabilito, Non solo. Il termine Trabucco, dal limitata dalle sue grandi dimensioni veniva azionata la leva di rilascio e latino trabs (trabs, trabis), sostan- e dalla posizione fissa veniva con- l’effetto del contrappeso scagliava tivo femminile terza declinazione, siderata la più grande arma a tiro il proiettile. Questa eccezionale significa proprio «trave, sostegno, indiretto a disposizione degli eser- arma di «artiglieria» poteva lan- palo» che, in riferimento alla forte citi. Era costituita da un enorme ciare pesantissimi macigni fino alla presenza di alberi, rafforzerebbe la braccio di legno posto su di una considerevole distanza di trecento presenza in questa parte di bosco struttura di sostegno, abbastanza metri. Le munizioni utilizzate era- del Trabucco o, comunque, di una grande e robusta, da sostenere lo no varie: pietre levigate, semplici zona adibita alla sua costruzione sforzo e la tensione a cui la mac- massi del peso di alcune centinaia proprio per la disponibilità della china veniva sottoposta durante il di chilogrammi o munizioni incen- materia prime. Del resto anche in suo impiego. Il braccio, ottenuto diate imbevute di olio. Una prova a lingua osca Trebis vuol dire «trave con lo sfrondamento di un tronco sostegno dell’attendibilità di questa in legno». In coda una curiosità. d’albero diritto, era montato asim- tesi è data dalla posizione geogra- Dicerie popolari fanno risalire il metricamente su un perno orizzon- fica del luogo che, non lontano termine Tribucchi alle tre bocche tale nel punto in cui incontrava le dall’attuale pineta, presenta una di una cisterna romana con volta a struttura di sostegno, in maniera zona piana che si apre ad un pa- botte in pietre calcaree, un tempo tale che il braccio potenza della norama sulla Valle del Sarno, posi- visibile nei pressi del rifugio fore- leva si trovasse a poca distanza dal zione strategica per scagliare massi stale all’ingresso della pineta. perno e la parte terminante fosse di spropositata grandezza utili ad molto più lunga. All’estremità più annientare l’esercito di terra. Il tut- (© riproduzione riservata)

12 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 13 A T T U A L I T à Paul Muzio: dall’America a Palma Sulle orme di suo nonno Antonio, palmese nato nel 1882 ed emigrato in America nel 1905. Una lunga passeg- giata per il centro storico per fotografare gli aspetti più significativi del paese. - La Redazione - Una storia di casa, per certi versi emozionante, tutta da sco- prire. Siamo alla fine del XIX secolo, in via Croce al civico 8, nasce il 29 Agosto 1882, Anto- nio Muzio. Giovane becchino, Antonio sposa il 5 Marzo 1903 Luisa Carbone di San Valentino e dal matrimonio nascono due figli Biagio e Raffaele, i quali con i genitori si trasferiranno nel 1905, in America, ove nascono Paolo (1908) ed altri sette piccoli. Paul Muzio, figlio di Paul e ni- pote di Antonio, residente a Min- ...nella Biblioteca Comunale neapolis nel Minnesota, con la sorella Louise e la cugina Louise Muzio Keupling (figlia di Biagio, residente a Miami in Florida) ap- proda in Italia per la prima volta, per conoscere le proprie radici, il paese natio di nonno Antonio, Palma Campania. Mercoledì 18 settembre i tre Muzio, felici ed ansiosi di visitare questa nostra terra, sono stati ac- colti dai rappresentanti della Pro Loco Antonio Ferrara e Giuseppe Allocca, unitamente alla prof.ssa ...nel centro storico Franca Muzio e Ninuccio Muzio (nelle loro famiglie vi sono avi emigrati in America,sia pure in periodi successivi) e alla prof.ssa Rosa Rega che ha fatto da inter- prete per l’intera giornata oltre agli amici Alessandro Ferrante e Peppino Malinconico. Nella sede dell’Associazione hanno ricevuto in dono il libro sulla storia di Pal- ma ed altro materiale illustrativo Atto di nascita di Muzio Antonio delle tradizioni palmesi. Dopo le vie del centro storico; centinaia il suo atto di nascita).Una giornata una breve sosta nella Biblioteca le foto scattate da Paul e sig.re particolare,interamente dedicata Comunale, nel corso della quale Louise.Senza dubbio Paul oggi alla “scoperta” di Palma Campa- anche il personale della stessa ha conserva una ricca documentazio- nia conclusasi a “Masseria Cer- voluto esprimere soddisfazione ne fotografica di Palma, non solo, queto” a Marzano di ,luogo per l’incontro, il gruppo si è tra- anche importanti notizie raccolte di autentico agriturismo, per gu- sferito in Piazzetta Umberto I per dalla Pro Loco relative alla fami- stare la tipica gastronomia locale iniziare una lunga passeggiata per glia di nonno Antonio (compreso e visitare il museo contadino.

14 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 15 C U L T U R A Il Comandante Ugo di Fazio, nostro illustre concittadino Caduto in Africa nel 1936. Medaglia d’Oro al valor militare. Le inedite testimonianze della Famiglia Alfieri. - Antonio Ferrara - Proseguendo nel lavoro di con coraggio le fortezze volanti ricerca storica finalizzata alla alleate nel cielo di Napoli; Il conoscenza dei personaggi illu- fratello Achille, nato nel 1887, stri del nostro paese, abbiamo si unisce in matrimonio con la analizzato l’esperienza di vita Sig.ra Maria Colella e risiede umana e militare di Ugo di Fazio, in Napoli alla Via Foria,non anche alla luce delle indicazioni hanno figli; in seguito, separa- del libro “Un paese nella gloria tosi dalla moglie, conviverà con del sole: Palma Campania” di la bella Ersilia Gonzales nella Pasquale Nappi. proprietà di Palma fino a che Si tratta di un uomo d’armi la morte non lo raggiunge tre nostro conterraneo che Palma giorni prima di Natale del 1956. Campania ricorda soprattutto Si ricorda e si narra di una sua per una strada intitolata al suo coraggiosa e “superba” presa nome. I più anziani ricordano di posizione quando, negli anni l’esistenza in Palma Campania immediatamente successivi alla Il comandante Ugo Di Fazio di una caserma militare “Ugo Di seconda guerra mondiale, apo- Fazio” nei locali di un edificio ex strofò duramente i componenti cui, nel libro sopracitato, ven- mulino in Via Nola. della Commissione Militare che gono rappresentati le qualità e Il Comandante Di Fazio nasce chiedevano l’autorizzazione al l’ardimento. a Palma Campania il 29/09/1893 rimpatrio della salma dell’eroico L’autore del testo richiamato da Raffaele (Magistrato) e Matil- fratello, affermando: “Gli uo- lo ricorda come ufficiale com- de Vacca nella casa di proprietà. mini d’onore restano nel posto battente della prima Guerra Ugo, che cresce e studia a dove sono morti:mio fratello è Mondiale ed, a seguito della Palma Campania (gli altri fratelli morto per la Patria al grido di partecipazione alla Marcia su sono Achille, Rosa, Giuseppina, Viva l’Italia”. Roma “fascista fervente dai Lavinia e Maria) ed, a sua volta, Questo episodio e queste primordi della rivoluzione del- lascia un figlio, frutto del grande parole risultano indicativi della le CC.NN., entrò a far parte amore vissuto con la moglie Ele- tradizione di famiglia, nonché della Milizia Volontaria per la na Volpicelli da Napoli, di nome del carattere e dello spirito del Achille come suo fratello, che Comandante Ugo Di Fazio, di (Continua a pag. 16) seguendo l’esempio del padre giungerà a ricoprire l’alta carica di generale dell’esercito. Delle sorelle si ricorda che Rosa sposa l’ing. Alfonso Cuo- mo, Provveditore Generale delle OO.PP. e fratello di S.E.Giovanni Cuomo-Presidente della Corte di Cassazione-; Giuseppina si invola in matrimonio con un certo Morelli,mentre Lavinia e Maria sposano i fratelli Mona- co, di cui Riccardo, ginecologo, deputato nazionale, nel ’43 era Capitano pilota e fu uno dei po- chi aviatori italiani ad affrontare Il comandante Ugo tra gli indigeni

14 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 15 C U L T U R A

(Segue da pag. 15) Il Comandante Ugo di Fazio, nostro illustre concittadino Sicurezza Nazionale, prestando servizio quale Ufficiale nella 144 Legione Avellino.Nell’aprile 1935………” Il testo ricordato come anche la motivazione del conferimento della Medaglia d’Oro riportata integralmente al termine di que- sto ricordo stanno a significare,al di là della retorica propria della cultura del tempo e caratteristi- ca di quella epoca storica, l’alta considerazione e l’entusiastico riconoscimento degli uomini di nobile ed elevato sentire messo a disposizione di una causa co- mune ed interamente consacrato al servizio della Patria. La rievocazione dell’epica impresa che costò la vita al Co- mandante Ugo Di Fazio è ricca La tomba di Ugo Di Fazio ad Uork Amba di particolari ed è rappresentata che vide nascere il valoroso pagnia di rincalzo, giunto sulla con vivo realismo dal citato legionario e risuonò delle sue linea di combattimento, mentre autore. prime fanciullesche moine”. la dura pressione del nemico Il nome del Comandante Ugo La scuola della contrada sembrava aver ragione del nu- Di Fazio è scritto nell’ elenco dei Minichini non esiste più, ma mero notevolmente inferiore figli illustri del nostro paese e ciò non costituisce ostacolo al delle nostre forze, si slanciava della nostra terra.Maggiori e più ricordo ed alla ricostruzione alla testa della sua compagnia approfondite riflessioni e consi- degli avvenimenti relativi alla al contrattacco, riuscendo a derazioni, al di là delle ideologie figura del Comandante Di Fa- raggiungere una linea che non e delle collocazioni politiche, zio, resi possibili anche grazie al fu più ceduta. meriterebbero, a parere di chi materiale fotografico (inedito), Ritto su di una roccia domi- scrive, la vita, l’esperienza uma- gelosamente custodito, ed ai nante, animava per oltre due na e militare di Ugo Di Fazio personali ricordi della famiglia ore i combattimenti col suo perché ne possa rimanere viva Alfieri (papà Aniello e i figli esempio, lanciando bombe e la memoria e incancellabile il Angelo e Pino) messi a dispo- fulminando col moschetto e ricordo,andando ben oltre le sizione per arricchire questa con la mitragliatrice di un ca- espressioni conclusive della ri- rievocazione. duto gli assalitori, cui causava evocazione dell’autore del testo Ad essi va il nostro vivo rin- gravissime perdite. riferito che così ricorda “Il Fa- graziamento per la disponibilità Mentre le sue Camice Nere scio Giovanile di Palma Campa- dimostrata a noi tutti convinti lo esortavano a ripararsi dal nia è intitolato al nome glorioso della necessità di approfondire tiro avversario, cadeva colpito di Ugo Di Fazio. Il Comune di eventi e rievocare personaggi a morte, avendo ancora la forza Palma Campania ha intitolato della nostra storia, con fedeltà, di gridare “Viva l’Italia”. al nome dell’eroico Centurione esattezza e completezza. una scuola rurale, quella della Riportiamo di seguito la mo- Uork Amba 27-2-1936 XIV contrada Minichini, ed una sua tivazione della Medaglia d’Oro. strada, quella ove è sita la Casa, “Comandante di una Com- (© riproduzione riservata)

16 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 17 C U L T U R A PALAZZO CARRELLA,TESTIMONIANZA DA SALVARE L’artistica lapide e lo stemma dei Servi di Maria, fregi storico-artistici importanti per il recupero della memoria storica. - Giuseppe Allocca - Il comm. Luigi Carrella dopo aver fatto costruire la Chiesa “Mater Dei”, nel 1916 donò alla comunità palmese il fabbricato in via San Felice a due passi dalla Chiesa, per accogliere bimbi di famiglie bisognose, nasce l’Asi- lo Infantile “Luigi Carrella”; il esterni e con una valida Schola Novecento. E’ una testimonianza Comune riconoscente nel 1919 Cantorum), teatro (ove univer- da salvaguardare! Un palazzo è dedicò un’artistica lapide con sitari rappresenteranno: Il Me- storico non solo per le linee ar- fregi in rilievo molto significa- nestrello della morte, la Cantata chittettoniche e fregi storici, ma tivi, raffiguranti il benefattore dei pastori, Miseria e Nobiltà, anche per i fatti, i personaggi le- palmese circondato da fanciulli. Natale in casa Cupiello fino agli gati ad esso. spettacoli degli alunni della S. M. Circa 60 anni fa il palazzo S. Teglanum), campo di calcio Aragonese non fu acquistato dal- (nelle serate d’estate trasformato le istituzioni pubbliche per de- in arena cinematografica), sedi stinarlo a sede di uffici e scuole, associative, fra le quali quella si preferì costruire strutture pre- degli scouts. Nell’ala più vecchia fabbricate in periferia, soggette con il secondo portale e cortile le spesso a ristrutturazioni con ag- Suore di N.S. del Sacro Cuore di gravio di spesa. Successivamente Madre Agostina Cassi tenevano il massiccio palazzo a pochi metri l’asilo infantile e corsi scolastici elementari: Suor Umiltà, S. Ama- lia, S.Emerenziana, S. Teresa (la cuoca), la Madre Superiora con la nipote Angela Talungo ed alcune educande, fra le quali Maria Pe- Attiguo all’Asilo Infantile l’in- trenga (oggi suora nel casertano). tero palazzo destinato ad abita- Molti di questi ragazzi poi passa- zione dei coniugi Carrella (Luigi vano al doposcuola e ai corsi di aveva sposato Laura Mercolino Economia Domestica organizzati di Lauro) con atto di vendita in Via Municipio dalla Signora fu concesso alla Comunità dei Anna Maria Zauli Mascia,una Servi di Maria (alla quale Car- grande educatrice,originaria del rella aveva già donato l’ex villa Nord Italia, esponente nazionale Gianturco a ); sorge il del Centro Italiano Femminile, Collegio “Gesù Adolescente”, era sposata con il bibliotecario segnato dallo stemma dei Servi del noto Convitto Savoia di Ot- di Maria sul portale d’ingresso, taviano. Correvano gli anni ’50; dal quadrivio S. Felice, sede del- accoglierà nel tempo tanti giova- successivamente l’Asilo Carrella, le Carceri Giudiziarie, fu abbat- ni. Con gli aspiranti seminaristi per il trasferimento delle Suore tuto senza validi motivi. E dire tanti Padri educatori da Padre in via Ferrari, divenne sede della che questi edifici, unitamente a Mariano Casoria a Padre Ruoc- Scuola Media “Teglanum”. quello delle elementari, tutti nel co, P. Scafuto, P. Fortunato, P. L’intero complesso Carrella centro storico, avrebbero potuto Giuseppe, P. Cirillo fino a P. di via San Felice e via Mauro è risolvere le esigenze pubbliche Cesare, P. Gabriele, P. Amodio. stato per decenni una vera “citta- dell’ intera comunità. Oggi as- Un’ampia struttura ben attrez- della educativa e spirituale”, un sistiamo increduli all’ ennesima zata con dormitori, mense, aule, punto di riferimento per Palma, speculazione “spoliazione”. cortile, chiesetta (aperta ai fedeli e non solo per essa, nell’intero E il recupero della memoria?

16 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 17 A T T U A L I T à LA NOCCIOLA: SIMBOLO DELLA RICCHEZZA PRODUTTIVA DELLA CAMPANIA A Palma, in Settembre, inte- di rocciatenera,era composta da così elevata fattura ci dice che ressante convegno dal tema “Il due ambienti:un piccolo pozzetto l’uomo deposto nella tomba Nocciolo, una risorsa economi- circolare costituiva una sorta di doveva avere un ruolo di rilievo ca per il territorio”alla presenza anticamera per la cella funeraria all’interno della Comunità:la di molti produttori ed esperti nella quale giaceva l’ossuario che spada unfatti era un’arma riser- del settore dell’agro e del Vallo conteneva i resti del morto ed era vata a pochi individui. di Lauro.Tra i qualificati inter- affiancato da suppellettile cerami- Ogni oggetto collocato nella venti, quello di Pino Calcagni ca. Il rituale funerariovillanovia- tomba, la posizione stessa di cia- della Besana Spa. no prevedeva che il morto fosse scuno di essi aveva un significato; Un’intera serata dedicata ad bruciato sul rogo e le sue ceneri in una tomba tutti gli elementi un prodotto, risorsa primaria raccolte e inserite in un’urna,per vanno a comporre un sistema di nel campo agro-alimentare,oggi lo più un grosso vaso di forma “segni” che vuole trasmettere un prevalente nelle nostre campa- biconica.Insieme alle ceneri e ai messaggio ben preciso. E’ proba- gne. (La Redazione) residui di ossa combuste erano bile, dunque, che le nocciole siano Alcune nocciole del tipo “ton- collocate nel vaso gli oggetti state portate nella tomba come da di Giffoni” sono state rinvenu- personali del morto,un uomo per uno dei simboli della ricchezza te a Pontecagnano (SA), centro la presenza delle armi:una lancia produttiva dell’agro picentino e piacentino della preistoria fino con la punta ed il puntale di della Comunità protoetrusca che alla tarda età romana,in una bronzo,una spada corta anch’essa lo abitava,di cui l’uomo con la tomba databile all’incirca intorno di bronzo e dotata di un fodero spada di bronzo era una autore- all’800 a.C. finemente decorata.E,ulteriore vole membro. Le nocciole facevano parte elemento, l’imitazione in cerami- del corredo della tomba 494,ri- ca di un elmo crestato fungeva da Giancarlo Bailo Modesti feribile al momento protoetrusco. coperchio del cinerario. Università degli Studi di Napoli – La tomba incavata in un banco La presenza di una spada di L’Orientale

CARNEVALE PALMESE 2014 PREMIO SPECIALE “Crescenzo Allocca” IV Edizione - Antonio Ferrara -

In memoria dell’indimenti- stato assegnato alla Quadriglia cabile amico Crescenzo Allocca, “La bella e la bestia….musical appassionato cultore della Storia and story” dell’Associazione e delle Tradizioni locali, la nostra Scusate il Ritardo con la seguen- Pro Loco è lieta di realizzare la te motivazione “Per la varietà quarta edizione del premio spe- dello spettacolo ricco di colori ciale a lui intitolato.Il premio, e di armonia, particolarmente nell’ambito delle manifestazioni coinvolgente per la intensità delle del “Carnevale Palmese 2014” emozioni.Tanto animato dalla ric- sarà assegnato alla Quadriglia chezza di una musicalità tecnica- dedizione, con i suoi versi,ha ri- che riesce meglio ad interpretare mente sviluppata in sintonia con empito di significati e di allegria la nostra tradizione di folklore la comune tradizione e sensibilità le canzoni del nostro Carnevale”. e di cultura.L’artistico Trofeo popolare” I riconoscimenti sono stati ap- –Piatto d’Argento al cui centro Inoltre la Pro Loco ha asse- prezzati dalla folta platea presente viene riportata un’opera grafica gnato un premio particolare ad che ha riconosciuto, ancora una dell’artista palmese Carmine Ian- Umbero Bonagura, personaggio volta, la validità di un’iniziativa none (rappresenta la Quadriglia storico della Quadriglia degli Stu- a ricordo di un concittadino in cerchio con tutti gli elementi denti con la seguente motivazione affezionato ai valori della nostra caratteristici)-, lo scorso anno è “…che con lunga e spontanea tradizione di folklore.

18 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 19 A T T U A L I T à RICORDANDO DUE FIGLI DI PALMA - I. D. G. - Palma Campania, cittadina ricca entrambi non più tra noi ma ora l’ha ucciso.Guido De Pietro, classe di storia, di cultura e di gente ope- occupati in lunghe passeggiate in 1947, uomo di solida tempra morale, rosa, ha sempre saputo ospitare, nel bicicletta e a piedi, nell’infinito amico tenace, prima docente e poi corso dei secoli, uomini che, inna- spazio celeste. Preside, ha saputo guidare schiere di morati di questa terra, l’hanno poi Don Pierino Manfredi, presente alunni incidendo positivamente sulla scelta come propria dimora. Palma nella nostra comunità dal 1970, è loro crescita umana, sociale e cul- è stata anche genitrice di uomini che stato attento e attivo parroco della turale. Scrittore onesto ha pubbli- nel lungo percorso della loro vita chiesa di Mater Dei. Sempre vicino cato numerosi articoli e saggi brevi hanno saputo affermarsi nel campo ai poveri, ai diseredati, agli ultimi, raccolti poi in un volume dal titolo umano e professionale portando il ha vissuto in modo nuovo l’essere “Elucubrazioni mentali”, stampato nome del loro paese sempre agli chiesa senza però voler mai essere in proprio e offerto a pochi amici onori della cronaca e oltre i ristretti un’altra chiesa. E’ stato autore, tra per il suo carattere schivo e riservato. confini territoriali. gli altri, del libro “L’assassinio di Palma Campania ricorderà per Figli di questa terra sono stati Gesù di Nazareth”, testimonianza sempre questi suoi figli, uomini il Sacerdote don Pierino Manfredi innamorata sul figlio di Dio e de- dalle grandi qualità umane, morali e il Preside prof. Guido De Pietro, nuncia radicale della violenza che e professionali.

(Segue da pag. 4) Le vie della memoria CORREVA L’ANNO 1910 - Giuseppe Allocca - Campania del primo Novecento”. E’ stato presentato al pubblico risalente alla metà degli anni Nel libro una miscellanea di no- nel teatro Comunale il libro “Le ‘90 (erano i tempi della grande tizie pubblicate da “Il Piccone”, vie della memoria” a cura della manifestazione storico-culturale non solo, editoriali, curiosità varie, prof.ssa Maria Maddalena Nap- di APRITI SESAMO, tanto che elzeviri, poesie, racconti, pubbli- pi, scrittrice prolifica di storia possono essere ammirati vecchi cati dall’altro periodico palmese, locale, per i tipi del C.S. Ferrara palazzi oggi abbattuti. l’IRIDE negli anni 1917/18 (rinato di Domicella.Sono intervenuti il Una testimonianza significa- nel ’19 con il nome di LA DIANA), Dirigente Scolastico Domenico tiva del patrimonio storico arti- per non parlare del bimensile COR- Corcione e gli ex Dirigenti sc. Fe- stico palmese, viva espressione RIERE DELL’AGRO NOLANO lice Nappi, Salvatore Santaniello dell’identità di un popolo, che sorto nel ’23, con direzione in Piaz- e Vincenzo Ammirati perché la deve essere tutelato, anche da za De Martino e amministrazione pubblicazione è nata nell’am- parte delle autorità competenti, in Via Biagio Lauro.Dai commenti bito di uno specifico progetto per il futuro. Il recupero della alla politica nazionale e locale,alle scolastico. Il testo è stato stilato memoria storica è fondamentale “brevi” della vita quotidiana in un dalla prof.ssa Nappi in collabo- in una comunità: la nascita di paese di provincia, ad un evento razione con gli alunni del Liceo nuovi agglomerati urbani spesso singolare, quale la lotteria per la Rosmini,che hanno seguito la può far venir meno il senso di Croce Rossa Italiana nel Circolo docente nel lungo itinerario del appartenenza ai suoi abitanti. Vittorio Emanuele II, in cui, oltre centro storico di Palma. Questo libro è una vera le autorità ed enti varii, tutte le In primo piano i palazzi sto- guida per “riscoprire” Palma, famiglie di Palma offrono qualcosa rici del paese in una dettagliata un invito a passeggiare per vie di personale: è rappresentata la descrizione, da rendere molto e vicoli, a soffermarsi a guardare società dell’epoca. In definitiva una interessante ed importante il superbi palazzi sorti nei secoli testimonianza viva della Palma al lavoro: dai portali in piperno XVIII e XIX per volontà dei tempo del primo conflitto mondia- alle linee architettoniche, dai nostri avi. le, segnata da varie problematiche piccoli e grandi locali destinati Un’operazione concreta di cittadine, ma anche interessata ad a molteplici attività a finestre, attenzione verso il patrimonio eventi di rilievo nazionale molto balconi, singolari fregi artistici, storico locale, che tende ad coinvolgenti, quale guerra e pace. fino a particolari relativi alla arricchire il bagaglio culturale e La ricerca documentale del pas- storia dei proprietari. Ricca è lo stesso spirito di ogni cittadino sato ridà, ancora una volta,un po’ la documentazione fotografica di questa terra. di luce ad un periodo della storia palmese spesso trascurato.

18 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 19 A T T U A L I T à

(Segue da pag. 2) GIORNALI DELLE PRO LOCO – IL SIGNIFICATO DI UNA PRESENZA che emigrati, quella di veicolo di d’Italia. Il progetto fu presentato d’informazione importante per inclusione per i nuovi arrivati; al Congresso UNPLI di Loano, la vita delle nostre comunità, no- - utilizzo al meglio della realtà suscitando notevole interesse. nostante la crisi, i tagli, l’aumento del “volontariato”, molla possente All’indirizzo www.gepli.com da delle tariffe postali, ecc. . Queste di ogni attività nel mondo delle settembre 2012 è operativo un fo- le problematiche generali emerse pro loco, per poter mantenere in rum su Internet, di libero accesso dal confronto tra i vari delegati vita i nostri giornali anche nella per tutti ma rivolto in particolare dei giornali, che hanno espresso perdurante situazione di crisi al mondo che ruota attorno ai comunque la volontà di “resistere” economica attuale; giornali delle Pro Loco. Il forum alle tante difficoltà, creando nuove - volontà di riscatto, di “uscire ospita attualmente circa 400 in- sinergie e proponendo iniziative. dall’ombra”, per tante piccole terventi, su 65 diverse discussioni, Dei circa 60 giornali censiti da realtà locali, grazie anche alla divise su tre sezioni: FARE PRO GEPLI, da rilevare la quota signi- voglia delle giovani generazioni di LOCO – FARE IL GIORNALE ficativa coperta dai giornali della diventare protagoniste; – COMMUNITY GEPLI. Campania, che sono attualmente - auspicio di sfruttare al meglio Dopo la prima edizione di una decina, presenti principal- le opportunità messe a disposizio- Caselle c’è stato, a giugno 2013, mente nelle provincie di Avellino ne, a basso costo, dalla rete. Fra il secondo incontro in Friuli, a e Napoli. le proposte operative, concrete, Spilimbergo. L’evento è stato reso Fra questi importante il tra- emerse dall’incontro di Caselle, più significativo dalla presenza di guardo raggiunto dalla Pro Loco quelle di utilizzare i supporti di Claudio Nardocci, Presidente Na- di Palma Campania col suo gior- comunicazione a basso costo resi zionale dell’UNPLI, l’associazione nale Il Foglio, fondato nel 1993 e disponibili da Internet, per intera- che raduna il mondo delle Pro che quindi ha già compiuto i 20 gire e mettere in comune materiale Loco. Il filo conduttore dei vari anni di vita. giornalistico (articoli, rubriche, interventi è stata la forte volontà, A tale giornale, al suo direttore pubblicizzazione di eventi, ecc.), espressa da tutti gli intervenuti, di Giuseppe Allocca e al Presidente esperienze, idee. Così nell’autunno mantenere la libera informazione della Pro Loco Antonio Ferrara i del 2012 nacque GEPLI, acronimo rivolta ai soci e ai cittadini in ge- migliori auguri da tutta la comu- per Giornali Editi da Pro Loco nerale, di mantenere un servizio nità di GEPLI.

IL FOGLIO Periodico di La Pro Loco informazione e cultura Edito dalla PRO LOCO Via L. Michele Coppola, 25 formula fervidi auguri Palma Campania (Na) Tel. 081 8241603 www.prolocopalmacampania.it di [email protected] Direttore Responsabile GIUSEPPE ALLOCCA Buon Natale Progetto Grafico Antonio Ferrara Autorizzazione del Tribunale di Nola e n. 8 del 9 dicembre 1994 Impaginazione e stampa: ARTEGRAM - Terzigno (Na) Felice Anno Nuovo Tel. 0818272119

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