Rassegna Stampa
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La Giornata Dei Giusti a Milano Tutte Le Iniziative Con Gariwo
Da Milano, riscoprire i valori dell'Europa Di Gabriele Nissim Celebriamo oggi al Monte Stella la Giornata dei Giusti dell’umanità. Milano si conferma capitale morale del movimento culturale dei Giardini dei Giusti, che Gariwo ha costruito in Italia e nel mondo. In questi giorni, centinaia di iniziative si sono realizzate in Italia, in Europa e in Medio Oriente: da Israele, alla Giordania, alla Polonia, all’Inghilterra, da Agrigento, a Napoli, Benevento, Roma, Brescia e Vercelli. Lo spirito che guida questo movimento è che ogni individuo, nel suo piccolo, può sempre fare qualche cosa per porre un argine all’odio, all’antisemitismo, al razzismo e può evitare che si ripetano nuovi genocidi, totalitarismi e atrocità di massa contro gli esseri umani. Vorrei qui ringraziare il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’assessore Pierfrancesco Maran, il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la comunità ebraica, la comunità armena e la Comunità di Sant’Egidio, che hanno creduto in questo grande progetto. Vorrei ringraziare tutti i sindaci emeriti di Milano che oggi hanno testimoniare l’adesione a questo Giardino. Sono infatti qui con noi Piero Borghini, Gabriele Albertini, Letizia Moratti, Giuliano Pisapia. Vorrei ringraziare tutti i giovani e gli insegnanti, che sono la spina dorsale di questo movimento. Vorrei ringraziare chi in questo quartiere ha creduto nel Giardino dei Giusti e in particolar modo Simone Zambelli, Enrico Fedreghini e Virginia Invernizzi. Finalmente i lavori per la riqualificazione del Giardino sono quasi al termine, e Milano avrà così finalmente uno dei luoghi simbolo per l’educazione alla responsabilità, al rispetto dell'altro, al valore della libertà e alla costruzione di un mondo condiviso. -
In the Mayor's Room
with Carlo Maria Lomartire Gabriele Albertini Carlo Maria Lomartire takes us into the office of the Mayor of Milan and through a long conversation with Gabriele Albertini at the end of his second term to help us understand what it meant to be the leader Gabriele Albertini of a metropolis for nine years, seated on “one of the most uncomfort- able seats in the land”. Albertini reviews the salient moments of his with Carlo Maria Lomartire tenure at the city’s helm: from the agonized decision to run for office to the privatization of the municipally owned agencies, from bureau- cratic reform to the crisis of La Scala, and many others. Nine years that witnessed tragedies such as the Linate plane crash, struggles with the embedded economic, political, judicial and media powers, IN THE MAYOR’S ROOM and an intense and fertile interchange with the city dwellers. Years marked by friendships with luminaries such as Indro Montanelli, Carlo Maria Martini, Rudolph Giuliani and Francesco Saverio Bor- Nine years at the helm of a changing metropolis relli and characterized by steadfast management of both routine and emergencies with the moral rigor and profound honesty that even his political adversaries had to acknowledge. POLITICA This is an original interview in book form, conducted with the events ROOM THE MAYOR’S IN still fresh in mind. It gives us the perspectives of the protagonist of one of the city’s most significant political and administrative periods, the experience of a “non-politician” in the highly challenging city- workshop that is Milan, a place of decisive importance for the fate of Italy. -
L'angelo Custode Di Palazzo Marino
Interni 8 Il Giornale { Domenica 9 dicembre 2007 TIPI ITALIANI FRANCO BRIGIDA andare in ufficio. E poi ci sono i turisti che chiedono informazio- ni». È l’unico italiano domiciliato in piazza Quanto guadagna? «Milleduecento euro netti al mese, della Scala. Assunto in Comune 37 anni fa, più gli straordinari». Ma il governo non vi aveva proibi- doveva andare in pensione il 31 dicembre to gli straordinari? «La norma è stata tolta. Durò solo ma resterà sino al 2008 perché vuole che cinque mesi». Per lei durissimi, immagino. la figlia si sposi nella chiesa di San Fedele «Può dirlo. Mi sentivo sottoutilizza- to. Il pomeriggio cercavo d’ingan- nare il tempo accompagnando STEFANO LORENZETTO FIGLIO DI IMMIGRATI mia moglie a fare la spesa. Adesso Giuseppe Franco Brigida, va molto meglio. Il lavoro è tutto. l’unico italiano domiciliato in 59 anni, davanti a Palazzo Rende l’uomo autosufficiente, uti- piazza della Scala a Milano. Marino, il municipio le alla sua famiglia e alla società, È Al numero 2. Come Pirelli di Milano, di cui è custode. gli consente di esprimere al meglio (gomma), Branca (fernet), Brugo- Il nonno arrivò da Foggia le proprie capacità. Bisogna esse- la (viti) e Rovagnati (prosciutti), di negli Anni 30 per fare lo re scrupolosi, sul lavoro. Qui cap- lui si conosce solo il cognome: Bri- stagnino. Il padre Antonio pellate non puoi farne: finisci subi- gida. Mezza giornata per trovare fu per 35 anni autista to sui giornali». qualcuno che fosse in grado d’indi- dell’obitorio comunale. Per chi vota? carmi il nome di battesimo: Fran- Dopo il municipio, la sua «Questo è un affare privato, se per- co. -
Manager Attraverso Lo Specchio
Manager attraverso lo specchio Più si avvicinano le urne e più i candidati sindaci di Milano Giuseppe Sala e Stefano Parisi, manager a confronto uno per il centrosinistra l’altro per il centrodestra, si sforzano di mostrare la loro differenza a chi li considera come fotocopie, ma qual è l’originale? Giuseppe Sala, 58 anni laureato in Economia, scelto come city manager dal Sindaco uscente Pisapia all’inizio del suo unico mandato versus Stefano Parisi, 60 anni laureato in Economia, scelto come city manager dal Sindaco Albertini al suo primo mandato. Alla fine nel determinare la scelta del futuro Sindaco di Milano prevarrà l’appartenenza allo schieramento politico o il curriculum professionale? Se confrontiamo i curriculum dei due contendenti troviamo molte analogie, per esempio quelle sopra elencate, ma anche un’interessante differenza. Vediamo in sintesi i due curriculum: Giuseppe Sala: 1983-2002 da dirigente ad Amministratore Delegato in Pirelli, 2003 Direttore generale Telecom Italia, 2006 socio fondatore Medhelan Management & Finance e senior advisor banca d’investimenti giapponese Nomura Bank, 2009 city manager del Comune di Milano con il Sindaco Letizia Moratti, 2010 rappresentante comune all’Expo 2015 SpA, 2013 commissario governativo Expo 2015 SpA, 2015 candidato Sindaco Milano. Stefano Parisi: inizia all’Ufficio studi CGIL, 1984 Capo della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro, poi stesso incarico alla Vice Presidenza del Consiglio e al Ministero degli Esteri, 1992-1997 Capo del Dipartimento per gli Affari Economici della Presidenza del Consiglio (con Giuliano Amato, Carlo Azeglio Ciampi, Silvio Berlusconi, Lamberto Dini), 1997 city manager col sindaco Gabriele Albertini, 2000 Direttore generale di Confindustria, 2004 Amministratore Delegato di Fastweb, 2012 fondatore della Chili SpA, 2016 candidato Sindaco Milano. -
Da Formentini a Sala. L'elezione Diretta Del Sindaco a Milano
DA FORMENTINI A SALA. L’ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO A MILANO (1993-2016) di RINALDO VIGNATI Quaderni dell’Osservatorio elettorale n. 76, dicembre 2016, pp. 7-47 From Formentini to Sala: direct mayoral election in Milan (1993-2016) Abstract - The article retraces the last 20 years of direct mayoral election in Milan. It shows how the changes in institutional and electoral settings influenced both the party system and the voters’ electoral responses. The first part of the article retraces the strat- egies of alliances and the choice of candidates made by the main coalitions. The second part estimates the flows of votes using the Goodman model. In order to quantify the mo- bility of Milanese electorate a typology of voters is proposed (stable, converted, absent, etc.). The third part analyses some indexes to assess the degree of bipolarism, fragmen- tation and personalisation of the city party system. In a context more and more volatile and tripolar, Milan is now one of the more bipolar city in Italy. Keywords: Milan, elections, Mayor, electoral flows, personalization Per la sesta volta, nel giugno 2016, gli elettori di Milano hanno votato per scegliere diret- tamente il loro sindaco. A ventitré anni dalla prima sperimentazione dell’elezione diretta nel capoluogo lombardo ci pare opportuno gettare uno sguardo retrospettivo che cerchi di cogliere in questo lasso di tempo elementi di continuità e di cambiamento e che offra agli studiosi elementi descrittivi che si prestino al confronto con altri grandi comuni italiani. Nella prima parte di questo articolo ripercorreremo le vicende – locali e nazionali – che hanno portato, in ciascuna tornata, al formarsi dell’offerta che si è presentata agli elettori milanesi, ponendo attenzione in particolare ai metodi utilizzati per la scelta dei candidati e alla geometria delle coalizioni. -
Università Di Bologna in Cotutela Con Université Paris Est (Francia)
View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by AMS Tesi di Dottorato Alma Mater Studiorum – Università di Bologna in cotutela con Université Paris Est (Francia) DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA E GEOGRAFIA D’EUROPA. SPAZI, LINGUAGGI, ISTITUZIONI E SOGGETTI IN ETÀ MODERNA E CONTEMPORANEA” Ciclo XXV Settore Concorsuale di afferenza: 11/B1 - GEOGRAFIA Settore Scientifico disciplinare: M-GGR/01 - GEOGRAFIA “MOSCHEE A MILANO: LA COSTRUZIONE GEOGRAFICA DEL DIRITTO ALLA CITTÀ” − “MOSQUEES A MILAN : LA CONSTRUCTION GEOGRAPHIQUE DU DROIT A LA VILLE” Presentata da: Marianna PINO Coordinatore Dottorato Relatore Prof. Massimo MONTANARI Prof. Franco FARINELLI Relatore Prof.ssa Claire HANCOCK Esame finale anno 2014 2 INDICE INTRODUZIONE .................................................................................................. 7 L’articolazione della tesi ............................................................................ 19 Metodologia e fonti .................................................................................... 23 La scelta del campo ................................................................................ 24 Il lavoro empirico................................ ................................................... 26 Fonti scritte ............................................................................................ 29 PARTE I. LO SPAZIO URBANO, L’ISLAM E L’ITALIA ........................... 33 CAPITOLO 1. SPAZIO URBANO E SPAZIO RELIGIOSO .........................