Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

1. IL TERRITORIO COMUNALE

1.1 - INQUADRAMENTO TERRITORIALE E AMBIENTALE Il di Rocca D’Arce, comune della Regione in provincia di , dista circa 32 km dal capoluogo. Confina a nord/nord-ovest con il comune di , a nord/est con il comune di Santopadre, a Sud con il comune di e Villa Felice e a ovest/sud-ovest con il comune di Arce. Fa parte del distretto di , Area locale di Sora. Gli aspetti finanziari e giuridici vengono espletati ad Arce, , Sora e Cassino; ricade nell’ambito della XV Comunità Montana - Valle del Liri. Il territorio comunale, avente un’estensione di circa 11,76 kmq, possiede un andamento altimetrico tipico delle zone collinari. Per quanto riguarda l’insediamento civile, oltre al centro storico dove prima era concentrata la maggior parte della popolazione, gli attuali maggiori nuclei abitativi sono costituiti dalla frazione Fraioli (344 m.s.l.m.), Murata (247 m.s.Lm.), S.Lucia (400 m.s.l.m.) e Centro Storico (507 m.s.l.m.). La popolazione al del Comune di Rocca D’Arce in data 1 gennaio 2010 ammantava a 1006 abitanti, di cui 492 maschi e 514 femmine.

1.1.1 - Classificazione sismica e climatica - Zona sismica 2 L'Italia è suddivisa in zone sismiche con 4 classi di pericolosità: Zona 1: sismicità alta, PGA oltre 0,25g. Comprende 708 comuni; Zona 2: sismicità media, PGA fra 0,15 e 0,25g. Comprende 2.345 comuni; Zona 3: sismicità bassa, PGA fra 0,05 e 0,15g Comprende 1.560 comuni; Zona 4: sismicità molto bassa, PGA inferiore a 0,05g. Comprende 3.488 comuni. La classificazione sismica è indicata nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274/03, aggiornata al 16/01/2006 con le comunicazioni alle regioni. Il comune di Rocca D’Arce ricade nella Zona di pericolosità sismica media, dove possono cioè verificarsi terremoti abbastanza forti. - Zona climatica D L’Italia è divisa in sei zone climatiche (A, B, C, D, E, F) che variano in funzione dei gradi- giorno (GG1) associati al territorio comunale (D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, tabella A e successive modifiche ed integrazioni). Il periodo di accensione degli impianti termici va dal 1 novembre al 15 aprile (per 12 ore giornaliere), salvo ampliamenti disposti dal Sindaco.

1 Gradi giorno 2.083 Il Grado Giorno (GG) è l'unità di misura che stima il fabbisogno energetico necessario per mantenere un clima confortevole nell’abitazione.

1 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

1.2 - CARATTERI GEOMORFOLOGICI Il comune di Rocca D’Arce (169 - 614 m. di alt.) viene classificato come un comune collinare; il suo territorio presenta un andamento ondulato costituito da zone collinari e zone vallive caratterizzanti anche la stessa morfologia del terreno. Nel territorio comunale si possono trovare zone caratterizzate da una pendenza variabile tra il 30 ed il 40%, di formazione calcarea, e zone con pendenza variabile tra il 20 ed il 30%, di formazione arenacea ed argillosa.

1.3 - IDROGRAFIA Lo studio della ramificazione idromorfologica del comune di Rocca D’Arce pone in evidenza l’esistenza di diverse formazioni: Bacino medio-alto del Rio Provitolo; Sub-bacini dell’alto corso di Rio Cancello; Alto bacino di Ara Murata; Bacino Rio Muscosa. Quindi si può dire che il reticolo idrografico del territorio comunale mostra la presenza di vari corsi d’acqua che nella loro globalità devono essere considerati con estrema attenzione quale elementi di elevato interesse ambientale e in tal senso tutelarne l’integrità e, attraverso una costante azione di controllo, scongiurare ogni fenomeno di inquinamento in atto o potenziale.

1.4 - IL PAESAGGIO Il comune di Rocca D’Arce ricade nell’ambito territoriale regionale di pianificazione paesistica (P.T.P.) redatto dalla Regione Lazio in ottemperanza della legge n. 431/85, in cui sono state individuate: - aree vincolate a tutela integrale o programmata al mantenimento e potenziamento delle attività agro-silvopastorali; - “territori residui” rispetto ai sub-ambiti e ai sistemi paesistici, nei quali si riscontrano beni diffusi sottoposti a vincolo ai sensi dell’art.1 della legge 431/85, individuati per la localizzazione delle attività e dello sviluppo della popolazione.

1.4.1 - La componente agricola Dalle osservazioni all’andamento demografico comunale, si evince la palese tendenza all’abbandono dell’agricoltura quale forma di sostentamento. La conformazione stessa del territorio non permette coltivazioni su superfici estese. Dalla tavola dell’uso del suolo (All. n.

2 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

4,1) si nota la distribuzione delle varie utilizzazioni e la differenziazione tra le varie essenze arboree. La ripartizione degli usi, secondo il tipo di coltura, vede: aree nude Ha 174.60.00 aree incolte ed abbandonate Ha 54.10.00 legnose agrarie Ha 151.60.00 seminativo e prato pascolo Ha 399.50.00 bosco ceduo Ha 332.20.00 fustaia artificiale Ha 3.60.00 Totale Ha 1115.60.00 Pari circa al 94% della superficie territoriale.

1.4.2 - La componente edilizia L’abitato di Rocca D’Arce, pur mantenendo una struttura da borgo di centro storico, viene periodicamente abbandonato a favore dei nuclei abitativi più periferici al centro stesso, dando così vita a delle frazioni che stanno via via assumendo una consistenza edilizia sempre più significativa. Dall’analisi della documentazione depositata presso gli uffici comunali relativa alle domande di sanatoria edilizia ai sensi della legge 47/1985 e s.m.i., non si sono rilevati significativi fenomeni di abusivismo edilizio, per edificazioni ex-novo. Le domande di condono (tra l’altro tutte già condonate) sono principalmente riferite ad ampliamenti di originarie costruzioni rurali di modeste dimensioni.

1.5 - L’INSEDIAMENTO DELLA POPOLAZIONE La dinamica demografica territoriale, dal 1954 al 2009, è stata caratterizzata da un forte decremento tale da portare la popolazione residente a 1006 unità.

Popolazione Rocca d'Arce 1861-2009 Anno Abitanti % Anno Abitanti % 1861 1.345 1951 1.586 2,3% 1871 1.456 8,3% 1961 1.250 -21,2% 1881 1.479 1,6% 1971 1.036 -17,1% 1901 1.796 21,4% Massimo 1981 985 -4,9% Minimo 1911 1.553 -13,5% 1991 1.059 7,5% 1921 1.752 12,8% 2001 1.031 -2,6% 2009 1931 1.544 -11,9% 1.006 -2,4% indicativa 1936 1.550 0,4%

Nel territorio comunale si trovano tre nuclei abitati, quali: Santa Lucia, Fraioli, Murata. In questo contesto, il ruolo più importante è stato assunto dai nuclei orbitanti intorno al centro principale nei quali è concentrata circa l’80% della popolazione residente. Tale

3 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa concentrazione sta ad indicare un’espansione dettata dall’orografia del terreno, che dal centro urbano consolidato si propaga verso la periferia, determinando da una parte delle saldature d’insediamento, dall’altra una crescita dei centri di modesta dimensione. Nel 2009 le famiglie censite nel Comune di Rocca D’Arce erano 448 con una media di 2,25 componenti per famiglia. Anche questo dato è a conferma del lieve decremento della condizione del comune oggetto di studio. anno 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2009 popolazione 1796 1553 1752 1544 1586 1250 1036 985 1059 1031 1006

VARIAZIONI Saldo Per variazioni Popolazione al Anno Saldo naturale Saldo totale migratorio territoriali 31/12 2002 1 -3 -2 1.025 2003 -11 -6 0 -17 1.008 2004 -8 9 0 1 1.009 2005 -9 -6 -15 994 2006 -9 0 0 -9 985 2007 -9 7 0 -2 983 2008 1 26 0 27 1.010 2009 -2 -2 0 -4 1.006

1.6 - LE CLASSI DI ETÀ E L’INDICE DI VECCHIAIA Sia a livello nazionale che locale si assiste ad un progressivo invecchiamento della popolazione, dettato dal miglioramento delle condizioni di vita che hanno allungato l’età media, e da una progressiva diminuzione delle nascite. Il presente fenomeno è tipico di tutti i paesi industrializzati alla cui struttura demografica il nostro Paese si sta uniformando, con conseguente aumento della vita media. Dall’analisi dei dati relativi alla popolazione, per particolari fasce d’età, si evince come questo fenomeno sia piuttosto accentuato nel Comune oggetto di studio. Popolazione per Età Anno % 0-14 % 15-16 % 65+ Abitanti Indice vecchiaia % Età media 2007 8.1 66.3 25.6 985 315.0 % 46.4 2008 8.4 65.7 25.8 983 206 46.1 2009 8.7 66.1 25.1 1010 288.6 45.9 2010 8.5 65.7 25.7 1006 201.3 46.2

Popolazione per classi di età 0-14 anni 15-64 anni 65 anni in poi totale Roccadarce 185 624 109 1006 % 18% 62% 20% 100% Lazio 84.005 302.284 69.292 455.581 % 18% 66% 15% 100%

4 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

L’analisi comparativa delle tre classi di aggregazione (popolazione in età scolastica, popolazione potenzialmente produttiva, popolazione anziana) pone in risalto la forte similitudine tra la distribuzione percentuale per classi d’età del Comune di Rocca D’Arce e quella della Regione Lazio. Tale analisi, denota una notevole distanzia rispetto ai valori classici della demografia, che vorrebbe, per una distribuzione regolare, una piramide con un’ampia base di giovani. Tale processo va tenuto in debito conto per tutti i problemi di ordine strutturale, sociale e di organizzazione dei servizi che comporta.

1.7 - LA DINAMICA DEMOGRAFICA Al gennaio 2010 si contavano a Rocca D’Arce 1006 residenti. Il ritmo di variazione della popolazione, a partire dal dopoguerra, ha avuto un notevole decremento; tra le cause che certamente hanno determinato tale andamento demografico va annoverato il fatto che, a partire dal dopoguerra ad oggi, la struttura dell’intera popolazione italiana è variata, con profonde trasformazioni socio culturali causa dei notevoli spostamenti, sia all’estero che all’interno della stessa penisola. Si è assistito, un po’ dovunque, allo spopolamento di interi comuni, specie nelle località montane meno produttive, a vantaggio di altre più produttive, capaci di offrire lavoro, servizi e tenori di vita certamente più elevati. I movimenti interni che più hanno interessato il comune oggetto possono essere, specie negli ultimi anni, inquadrati secondo due direttrici: la prima si rivolge verso i comuni di maggiore entità e verso i Capoluoghi, la seconda, anche se in tono molto minore, dalle case sparse e località periferiche verso il centro abitato. Determinante nello sviluppo della prima direttrice è la presenza di poli di attrazione come il Comune di Cassino o lo stesso Comune Arce o di Sora, sia per posizione geografica che per potenzialità produttive; infatti si presentano come località centrali rispetto ad un ampia area gravitazionale con la localizzazione nel loro territorio ed in quello contiguo di grosse realtà industriali e produttive; sono in grado di svolgere un importante ruolo gravitazionale anche per la presenza di scuole di ogni ordine e grado e dei servizi divenuti essenziali. La vitalità di questo insieme gravitazionale può essere dedotto anche dal raffronto dei dati relativi al 1981 e al 1991 di tutta l’area. La crescita demografica del 6% avuta è superiore alla crescita della sola città di Frosinone che ha avuto un incremento del 4% e della stessa Regione Lazio che ha avuto un incremento del 3%.

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Quoziente di natalità Quoziente di mortalità Saldo naturale Saldo migratorio Saldo totale 7,5 7,5 0,0 0,9 0,9

Tassi (calcolati su mille abitanti) Anno Bilancio Demografico Natalità Mortalità Crescita Naturale Migratorio Totale Crescita Totale 2002 1.026 7,8 6,8 1,0 -2,9 -1,9 2003 1.017 3,9 14,8 -10,8 -5,9 -16,7 2004 1.009 4,0 11,9 -7,9 8,9 1,0 2005 1.002 2,0 11,0 -9,0 -6,0 -15,0 2006 990 7,1 16,2 -9,1 0,0 -9,1 2007 984 10,2 19,3 -9,1 7,1 -2,0 2008 997 11,0 10,0 1,0 26,1 27,1 2009 1.008 11,9 13,9 -2,0 -2,0 -4,0

Popolazione 2001-2009 Anno Residenti Variazione % Famiglie Componenti per famiglie % maschi 2001 1027 2002 1025 -0.2 49.8 2003 1008 -1.7 436 2.31 49.8 2004 1009 0.1 450 2.24 49.1 2005 994 -1.5 441 2.25 49.1 2006 985 -0.9 443 2.22 49.2 2007 983 -0.2 442 2.22 48.9 2008 1010 2.7 448 2.25 48.7 2009 1006 -0.4 448 2.25 48.9

1.8 - PREVISIONI DEMOGRAFICHE Le previsioni di sviluppo demografico del comune di Rocca D’Arce, necessarie per il calcolo del fabbisogno di strutture ed infrastrutture, effettuate esaminando la consistenza della popolazione attuale e la sua evoluzione nel recente passato (analisi derivate dallo studio dei

6 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa censimenti ufficiali), non saranno sufficienti al un dimensionamento dei servizi tale da soddisfare al nuovo ruolo che il comune in oggetto potrebbe assumere nell’immediato futuro, ruolo che in funzione dell’appartenenza all’area di sviluppo che gravita intorno al comune di Cassino, potrebbe, una volta che il comune fosse dotato degli strumenti attuativi idonei ad uno sviluppo socio economico, portare ad un sensibile aumento della popolazione residente.

1.9 - IL PATRIMONIO RESIDENZIALE Dal patrimonio edilizio rilevato nel 2001 risultavano, nel comune di Rocca D’Arce, 533 abitazioni di cui 436, pari al 82% del patrimonio edilizio, occupate. Il n. delle abitazioni occupate corrisponde poi a 904 stanze; le famiglie residenti ammontano a 440 di cui 4 coabitanti. Per quanto riguarda i servizi installati, le abitazioni occupate sono quasi totalmente dotate di acqua potabile da acquedotto, elettricità e riscaldamento. Secondo l’epoca di costruzione, sono quasi tutte, come era peraltro presumibile, di età successiva al 1946. Si tratta di un patrimonio edilizio relativamente recente, caratterizzato soprattutto da unità monofamiliare e bifamiliari, isolate, per lo più a duplice elevazione. - n. edifici: 588 - n. abitazioni: 533 (di cui occupate 436) - n. stanze: 1563 (di cui occupate 904) - n. famiglie: 440 (di cui coabitanti 4)

1.10 - LA STRUTTURA SANITARIA Il Comune di Rocca d’Arce fa parte della A.S.L.FR (azienda sanitaria locale di Frosinone). A livello comunale è dotato di una sola farmacia mentre il servizio di guardia medica si trova nell’adiacente Comune di Arce; per quanto riguarda il servizio ospedaliero invece, si fa riferimento all’ospedale di Sora, oppure a quello di Cassino, mentre il vicino Comune di Ceprano offre il servizio di Pronto soccorso. Si può quindi dire, che è molto forte la dipendenza del comune oggetto dai comuni limitrofi.

1.11 - LE STRUTTURE SCOLASTICHE Le strutture scolastiche presenti nel Comune di Rocca D’Arce si limitano ai primi gradi di istruzione, scuole materne ed elementari. In particolare, in località Canale, si trovano una scuola materna ed una scuola elementare; una seconda scuola materna si trova in località Fraioli ed una scuola elementare si trova al centro di Rocca D’Arce. Per quanto riguarda

7 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa invece le scuole medie e gli istituti secondari, questi sono ubicati nei comuni vicini, quali Arce, Cassino, Ceprano e Sora. Nel comune di Cassino è situata anche l’Università degli studi con facoltà umanistiche e scientifiche.

1.12 - LA RICETTIVITÀ ALBERGHIERA Nel Comune di Rocca D’Arce attualmente non vi sono unità alberghiere in quanto l’eventuale utenza si rivolge alle attrezzature alberghiere dei comuni vicini.

1.13 -GLI IMPIANTI SPORTIVI Le dotazioni sportive del Comune di Rocca D’Arce si limitano ad un campo sportivo pluriuso e ad una palestra. Tutto quanto altro necessita alla preparazione sportiva di altre discipline specifiche viene offerto dai comuni limitrofi.

2. LA POPOLAZIONE

2.1 - NOTA INTRODUTTIVA Il Comune di Rocca D’Arce, come anche altri Comuni dell’area gravitazionale, si distingue per avere una piccola dimensione demografica, meno di 2000 abitanti, ma nonostante questo ha una suddivisione della popolazione attiva nei tre rami principali: agricoltura foreste caccia e pesca, industria, altre attività; infatti, una piccola parte della popolazione attiva è addetta all’agricoltura, circa il 40% è impiegata nell’industria e la restante quota si dedica ad altre attività ubicate fuori dal territorio comunale. Trovare la maggior parte della popolazione attiva impegnata in attività non presenti all’interno del territorio comunale significa, da una parte spostamenti continui e giornalieri dei residenti, dall’altra la forte tentazione di trasferirsi nei luoghi dove è già rivolto l’interesse lavorativo del soggetto attivo.

2.2 - LA POPOLAZIONE ATTIVA Secondo la definizione data dall’ISTAT si parla di: a) popolazione attiva è costituita da: - residenti in età dai 14 anni in poi che esercitano una professione, arte o mestiere in proprio o alle dipendenze altrui, ivi compresi i coadiuvanti - residenti in età da 14 anni in poi che alla data del censimento risultavano disoccupati

8 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

- da altre categorie di residenti in età da 14 anni in poi, temporaneamente impediti ad esercitare la professione, arte o mestiere, già in precedenza esercitati; - dai residenti in età dai 14 anni in poi in cerca di prima occupazione. b) - la popolazione non attiva è costituita da: - da tutti i bambini e ragazzi con meno di 14 anni; - dai residenti in età da 14 anni in poi non appartenenti alla popolazione attiva come sopra definita. Dall’analisi della popolazione attuale del Comune di Rocca D’Arce, si evince come la popolazione non attiva risulti essere circa il doppio di quella attiva, ciò, in parte, anche conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione.

2.3 - LA STRUTTURA DEL SETTORE PRIMARIO Sebbene l’attività agricola sia stata preminente rispetto alle altre attività, anche a Rocca D’Arce si registra il fenomeno del progressivo abbandono, ed alla parzializzazione del tempo dedicato all’agricoltura. Si accentua sempre più il passaggio di lavoratori agricoli ad altri rami di attività, primo fra tutti quello industriale. La vocazione del Comune è stata ed è tuttora agricola, ma con terreni coltivati dai residenti che non traggono più l’unico reddito dalla loro coltivazione. Si cercheranno quindi, in sede di programmazione, destinazioni alternative, anche se sempre nel campo primario, per scongiurare il progressivo abbandono dei terreni.

2.4 - LA STRUTTURA DEL SETTORE SECONDARIO Per quanto riguarda le strutture industriali, bisogna dire che, sebbene la maggior parte degli occupati si dedica a questo tipo di attività, sono sempre impiegati in strutture ubicate fuori dal Comune di Rocca D’Arce, il quale risulta privo delle strutture sopra dette, ma per posizione geografica, vicino a comuni che offrono la possibilità di operare in questo settore, vedi i comuni di Cassino, Ceprano e Sora. Tra gli obiettivi del P.R.G. c'è la necessità di incentivare questo settore con strutture idonee.

2.5 - LA STRUTTURA DEL SETTORE TERZIARIO Anche per quanto riguarda la struttura dell’attività terziaria (commercio, amministrazione, professione, servizi) nel Comune di Rocca D’Arce non è riscontrabile una risposta a quella che potrebbe essere l’utenza. La vicinanza al Comune di Arce o ad altri comuni di più grossa entità, ha fatto si che gli abitanti del comune ricerchino altrove i loro interessi economici. È

9 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa compito del P.RG., quindi, cercare di dare un nuovo equilibrio economico al Comune in esame.

3. IL PIANO REGOLATORE GENERALE

3.1 - INTRODUZIONE Il Piano regolatore generale cerca, con le sue proposte, di venire incontro alle necessità del Comune in aderenza alla situazione economico-sociale locale e alle relative risorse. Esso rappresenta un primo passo verso la razionalizzazione della struttura urbanistica della zona. Il Comune di Rocca D’Arce conta un popolazione residente di circa 1000 unità distribuita su tutta la superficie del comune. La dinamica demografica dal 1951 al 2001 è caratterizzata da un notevole decremento della popolazione; l’analisi degli anni successivi mette in evidenza l’arresto della curva discendente, con una stabilizzazione dei valori e una, seppur minima, tendenza all’accrescimento che negli anni ‘80 ha portato la popolazione residente a circa 1000 unità. La struttura insediativa del territorio comunale, secondo i dati del 2001, è contrassegnata dalla presenza di unità residenziali suddivise tra il centro storico, tre nuclei abitativi e case sparse. I tre nuclei abitati sono: - Santa Lucia - Fraioli - Murata In questo contesto associativo di aggregazione il ruolo più importante è stato assunto dal centro storico nel quale è concentrata una parte notevole della popolazione residente. Attualmente tale concentrazione ha lasciato spazio ad una un’espansione che dal centro urbano si propaga verso la periferia, determinando da una parte delle saldature d’insediamento e dall’altra una crescita a reticolo dei centri di modesta dimensione.

3.2 - PREVISIONI DEL P.R.G. Il Comune in oggetto, come abbiamo già detto, presenta una notevole aliquota della sua popolazione distribuita in piccoli nuclei del territorio. Un discorso a parte va fatto per le frazioni di Santa Lucia, Fraioli e Murata, il cui assetto spontaneo le hanno portate a configurarsi quali centri urbani minori, in parte autosufficienti e dotati di una notevole carica urbana. L’aliquota più importante di tali nuclei, che presenta gli aspetti più delicati, per quanto

10 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa attiene l’assetto del territorio, è quella che interessa i nuclei di Santa Lucia e Fraioli. Il P.R.G. prevede per detti nuclei urbani, interventi di riordino e completamento al fine di rendere gli stessi più validi e urbanisticamente più funzionali, non impedendo inoltre, una successiva espansione al fine di saturare le aree parzialmente edificate con la massima dotazione di aree per servizi pubblici e privati. Date le caratteristiche delle costruzioni esistenti si è preferito agire sull’ampliamento delle aree, quale incentivo alla razionalizzazione piuttosto che sugli indici edilizi: le zone di completamento mantengono infatti indici contenuti (B1 1,5 e B2 1,3) corrispondenti alle tendenze edificatorie esistenti, anche nelle zone di espansione è stato dato un indice fondiario del 1,5. Per quanto attiene invece la zona Murata, oltre a prevedere aree di completamento con successiva espansione, si prevedono anche zone da destinare al commercio e alla piccola industria, data la sua vicinanza alla via Casilina, importante arteria di collegamento. Per quanto attiene invece il vecchio nucleo urbano, propriamente detto l’antico borgo, oggi pressoché abbandonato, il P.R.G. si limita per esso ad indicare la zona come Centro Storico, cioè zona dotata di delineazioni figurali tali da renderla meritevole di rientrare nella categoria dei beni architettonici d’insieme, degni di particolare cura da parte dello Stato e della Regione. L’opera di restauro e di rivalorizzazione della zona dovrà essere chiaramente esplicitata, nei suoi modi e tempi, attraverso piani urbanistico-edilizi, a livello di Piani di recupero elaborati in maniera tale da poter far rientrare l’opera stessa tra quelle di ripristino e riuso del patrimonio edilizio esistente.

3.3 - I SERVIZI L’esame dello stato attuale delle attrezzature di servizio e di interesse collettivo mostra notevoli carenze. Il P.R.G. prevede di integrare quei pochi servizi esistenti nelle due zone di maggior addensamento delle residenze, prevedendo una commisurata riserva di aree destinate a tale funzione. Parliamo quindi di aree riservate a parcheggio e di aree destinate a verde attrezzato che andranno a completare quelle aree dove si prevede uno adeguato sviluppo residenziale. Una zona artigianale e commerciale sarà poi prevista lungo la via Casilina, posizione geograficamente più idonea per incentivare questo tipo di attività, mentre aree per attrezzature sportive sia pubbliche che private saranno ubicate nelle vicinanze dei centri più frequentati e li dove già sorge un campo sportivo. Inoltre a ridosso del Centro Storico si prevede un centro polifunzionale con annessi servizi pubblici per favorire le relazioni sociali ed economiche del Comune stesso cercando di riportare vitalità ad un centro ormai quasi del tutto abbandonato.

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3.4 - STANDARD URBANISTICI Guardando in prospettiva lo sviluppo che potrebbe avere il Comune di Rocca D’Arce, sia dal punto di vista turistico che da quello puramente economico, dovuto ad un’incentivazione della produzione commerciale ed industriale, si è fatta una previsione degli abitanti insediabili di zona in zona. - Centro Storico: Centro Storico zona A: secondo il D.M. 1444/68 (standard urbanistici) nel centro storico si devono prevedere 9 mq/ab per i servizi pubblici; Zona di completamento B2: secondo il D.M.1444/68 nella zona B2 si possono prevedere 9 mq/ab per i servizi pubblici sempre da insediare in zone limitrofe al centro storico stesso; In conclusione per i servizi, specificatamente la zona F1, nel centro storico, secondo i calcoli effettuati sugli abitanti insediabili e sulle possibilità che offre il territorio si sono destinati circa 184.353 mq a tali servizi pubblici per la verifica degli standard urbanistici, che andranno poi suddivisi in parcheggi pubblici, istruzione e verde attrezzato, aree che attualmente sono del tutto insufficienti o addirittura assenti. di superficie da destinarsi a verde attrezzato, parcheggi pubblici ed istruzione (vedere tabella allegata). - Fraioli: per il nucleo Fraioli i calcoli sono stati effettuati per la zona di completamento B1 e per la zona F1 di servizi, è prevista anche una zona di servizi privati F2. Alla zona B1 è stato dato un indice fondiario pari ad 1 mc/mq e secondo il D.M.1444/68 sono stati assegnati 9 mq/ab raggiungendo così, in base agli abitanti da andare ad insediare, una superficie di 45.646 mq; riguardo invece alla zona F1 di servizi pubblici, è stata assegnata una superficie di 7.176 mq (vedere tabella allegata). - Santa Lucia: per la frazione di Santa Lucia sono state previste zone B1 di completamento con indice fondiario di pari ad 1 mc/mq, zone di espansione C con indice fondiario pari ad 1 mc/mq e zone di servizi F1. Per la zona B1 è stata raggiunta una superficie di 408.459 mq calcolata in base agli abitanti da insediare; per la zona C una superficie di 93.386 mq e per la zona F1 una superficie di 54,119 mq (vedere tabella allegata). - Murata:

12 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa per la frazione Murata oltre ad avere le zone omogenee B1 di completamento, C di espansione e F1 di servizi pubblici, sono state previste anche la zona artigianale e commerciale D e la zona di servizi privati F2. Alla zona di completamento C è stato dato indice pari ad 1 mc/mq ed una superficie di 146.823 mq; per la zona D artigianale e commerciale è stata destinata una superficie pari a 165.027 mq calcolando il circa 10% della superficie totale secondo il DM 1444/68; per quanto riguarda invece i servizi pubblici e privati, per la zona F1 è stata calcolata una superficie di 53.256 mq, mentre per la zona F2 una superficie pari a 15.042 mq.(vedere tabella allegata).

DATI DI PROGETTO Abitanti Standard Superfici Centro Indice Superficie Cubatura insediabili totali (mq) per Z.T.O. abitato fondiario (mq) (mc) (abitanti D.M. servizi esistenti) 1444/68 pubblici Centro Come A - 23.364 (60) Storico esistente B2 1,3 31.032 40.341 403 (116) F1 - 184.353 - - Fraioli B1 1 45.646 45646 456 (117) F1 - 7.176 - - F2 1 2.801 2.801 - Santa Lucia B1 1 408.459 408459 4084 (85) C 1 93.386 93386 933 F1 - 54.119 - - Murata C 1 146.823 146823 1468 (57) D 0,1 98.063 9.806 98 F2 1 21.893 21.893 -

13 Piano Regolatore Generale – Relazione illustrativa

3.5 - ZONE TERRITORIALI OMOGENEE

ZONA A - Insediamento storico di consistenza urbana 23.364 TOTALE ZONA A 23.364

ZONA B ZONA B1 - Urbanizzato di completamento (I.F. 1 mc/mq) 45.646 Urbanizzate ZONA B1 - Urbanizzato di completamento (I.F. 1 mc/mq) 408.459 residenziali ZONA B2 - Urbanizzato di riqualificazione urbanistica (I.F. 1.3 mc/mq) 31.032

TOTALE ZONA B 485.137

ZONA C ZONA C - Espansione Residenziale (I.F. 1 mc/mq) 93.386 Espansione ZONA C - Espansione Residenziale (I.F. 1 mc/mq) 146.823 residenziale

TOTALE ZONA C 240.209

ZONA D - Artigianato e piccole industrie 98.063 TOTALE ZONA D 98.063

Sottozona E2 - Agricola 464.528 Sottozona E2 - Agricola 59.579 Sottozona E2 - Agricola 250.019 ZONA E Sottozona E2 - Agricola 1.264.383 agricola Sottozona E2 - Agricola 14.934 Sottozona E2 - Agricola 31.569 Sottozona E2 - Agricola 2.245.900 TOTALE ZONA E 2 4.330.912

Sottozona F1 - Servizi pubblici (D.M. 1444/68) 116.458 Sottozona F1 - Servizi pubblici (D.M. 1444/68) 45.553 ZONA F Sottozona F1 - Servizi pubblici (D.M. 1444/68) 8.564 servizi Sottozona F1 - Servizi pubblici (D.M. 1444/68) 7.176 Sottozona F2 - Servizi privati 21.893 Sottozona F2 - Servizi privati 5.536 Sottozona F2 - Servizi privati 2.801 TOTALE ZONA F 207.981

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