Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene

Classe gibbesi Ordine (H. Milne Edwards, 1853) Famiglia

SINONIMI RILEVANTI Nessuno

zoea (z) megalopa (m)

DESCRIZIONE COROLOGIA / AFFINITA’ Temperato e sub-tropicale settentrionale e Corpo fortemente depresso, carapace discoidale meridionale. più lungo che largo; fronte con due profonde incisure che lasciano vedere le antennule e delimitano un rostro acuto, dentellato; margine DISTRIBUZIONE ATTUALE antero-laterale con 4 spine, orbitale esterna inclusa. Pacifico orientale dalla al Cile; Atlantico Chelipedi con mero allungato, nei maschi rivestito occidentale dalla Florida al Brasile e orientale dal dorsalmente da fitta peluria, chela corta, superficie Portogallo al Golfo di Guinea; isole della della palma liscia, arrotondata, nella porzione Macaronesia; Mediterraneo. dorso-prossimale una piccola zona pelosa triangolare a cui fa seguito un solco rivestito di PRIMA SEGNALAZIONE IN MEDITERRANEO setole, esteso per almeno 1/4 della lunghezza della Osservata contemporaneame nte per la prima volta palma. Pereopodi ambulatori lunghi, margine nell’estate 1999 a Linosa (Relini et al., 2000), alle anteriore del mero uniformemente dentato, Isole Baleari (Garcia & Reviriego, 2000) e a Capo margine posteriore con un robusto dente Passero (Mori & Vacchi, 2002). subdistale.

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COLORAZIONE PRIMA SEGNALAZIONE IN ITALIA Carapace bruno-rossastro con una sottile linea Linosa, 1999 (Relini et al., 2000). turchese sul margine, pereopodi con bande trasversali giallo intenso. ORIGINE

Oceano Atlantico FORMULA MERISTICA

- VIE DI DISPERSIONE PRIMARIE Probabilmente attraverso traffici marittimi TAGLIA MASSIMA

Può raggiungere una lunghezza di carapace di circa VIE DI DISPERSIONE SECONDARIE 35 mm. La quasi contemporanea comparsa nello Stretto di Sicilia e nell’arcipelago delle Baleari sembra escludere un’espansione mediata da attività umane. STADI LARVALI

(ZOEA ) STATO DELL ’INVASIONE Z1-Z6. SR e SD robuste e lunghe in Z1, esili e Non nativo. Attualmente presente (localmente lunghissime negli stadi successivi. Estremità abbondante) in molte zone del versante distale delle SR, SD e SL con spinette in Z1-Z4, settentrionale del Mediterraneo dalle Baleari alla allargata ed appiattita in Z5-Z6. SL curvate verso il costa orientale di Rodi. Segnalata anche sul versante basso. 1 paio di corte protuberanze dorso-laterali + meridionale, in Libia. 1 paio di spine postero-laterali (corte nei primi stadi, evidenti negli ultimi) su MA2-5. Rami della FT senza spine. Lunghezza media SR-SD [mm]: MOTIVI DEL SUCCESSO Z1=2.43; Z6=18.55. Sconosciuti

(MEGALOPA ) SPECIE IN COMPETIZIONE Rostro trifido. 1 piccola spina sulla regione branchiale del carapace. A2: peduncolo + flagello - = 3 + 9 segmenti + 1 spina. 3 setole ad uncino, IMPATTI terminali, sul dattilo di P5. 25-26 setole su eso uropodi. LC = 4.2-6.2 mm (secondo provenienza - geografica e/o stagionale). DANNI ECOLOGICI

Occupando in parte la porzione inferiore SPECIE SIMILI dell’ambiente caratteristico del grapside autoctono - , potrebbe entrare in competizione trofica e spaziale con quest’ultimo o con gli altri invertebrati erbivori dell’infralitorale CARATTERI DISTINTIVI superiore (patelle, chitoni, ricci). -

DANNI ECONOMICI PER GLI STADI LARVALI (ZOEA ) Palicus caronii , differente per: SL (poco - sviluppate). IMPORTANZA PER L ’UOMO

Sconosciuta HABITAT Frequenta ambienti rocciosi ricchi di fenditure e in BANCA DEI CAMPIONI particolare di massi ricoperti da basso feltro algale, -

Identificazione e distribuzione nei mari italiani di specie non indigene sotto i quali si rifugia velocemente al minimo PRESENZA IN G -BANK - segno di pericolo, da 0,5 a 4-5 m di profondità. Si PROVENIENZA DEL CAMPIONE nutre di alghe. Nei Caraibi è stata documentata una stretta associazione con l’echinoideo Diadema TIPOLOGIA : (MUSCOLO / ESEMPLARE INTERO / antillarum , che P. gibbesi utilizza come “rifugio” CONGELATO / FISSATO ECC ) naturale. LUOGO DI CONSERVAZIONE

PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI CODICE CAMPIONE

Sconosciute.

BIOLOGIA Femmine ovigere sono state osservate nello Stretto di Sicilia nel periodo luglio - novembre; la più piccola femmina ovigera osservata aveva una lunghezza del carapace di 16 mm; la fecondità nella femmina di maggiori dimensioni (37 mm L.C.) è stata stimata in 5300 uova; diametro delle uova 0,3-0,4 mm.

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