sabato 6 dicembre 2003 21

AUTOGRAFO DI BEETHOVEN VENDUTO PER 1,7 MILIONI DI EURO POVERO URBANI, I CONSIGLIERI DELLA BIENNALE BOCCIANO IL DECRETO AFFOSSA-ENTE Un manoscritto autografo di Ludwig Stefano Miliani van Beethoven - la partitura di 31 pagine dello Scherzo, tratto dal Un chiaro, netto, inconfuntabile e unanime «schiaffo» cinque punti decisivi: la creazione della Consulta (quella indicato dall’attuale maggioranza, boccia il governo su Nel caso il ministro faccia orecchie da mercante? «Ci quartetto di archi dell'Opus 127 (metaforico, s’intende) al progetto governativo di riforma che vuole obbligare l’ente veneziano a decidere insieme tutta la linea. Perché esprimere «perplessità» sui punti muoveremo», risponde Martella. composta nel 1825 - è stato venduto della Biennale di Venezia. Da parte del consiglio d’ammi- ad altre istituzioni come, per esempio, Quadriennale di chiave è un modo educato e formale per dire «no grazie», Oltre ai cinque «no» al decreto, il cda ha deciso di nomi- all'asta da Sotheby's a Londra per nistrazione dell’ente al completo, inclusi gli esponenti che Roma per l’arte e Cinecittà Holding per il cinema; i rispediamo i concetti di fondo del decreto al mittente, nare De Hadeln il 22 dicembre perché il mandato del quasi 1,2 milioni di sterline (1.685 rappresentano la maggioranza. È il segno che le proteste e triumvirati (il collegio di direzione); «la mancanza di perciò dobbiamo parlarne. Urbani, a meno di un’esplici- direttore del settore del cinema scade il 30 e ha sfornato milioni di euro). L’anonimo le mobilitazioni danno i loro frutti. una disciplina compiuta» sulla partecipazione dei privati ta azione d’autorità, non può non tenerne conto. altri atti: ha esaminato uno studio sulla mostra cinemato- compratore s'è aggiudicato la Ieri, presieduto da Franco Bernabè, il cda si è riunito a (s’intende la fumosità sull’aspetto più delicato e potenzial- «Registro una risposta ferma e compatta al ministro - si grafica che aveva chiesto a De Hadeln e ha approvato un partitura per telefono. Lo Scherzo palazzo Querini Dubois, ha rinviato al 22 dicembre la mente più pericoloso); «il vincolo di mandato per gli rallegra Amerigo Restucci del cda - Il movimento antide- piano di fattibilità per costruire un nuovo edificio per la faceva parte della Collezione Nydahl, nomina di Moritz De Hadeln a direttore della mostra del amministratori» (Urbani vuole che obbediscano a chi li creto ha avuto effetto». «Ora spetta al ministro modifica- rassegna, ha approvato i budget 2004 (sui quali si stilano il collezionista svedese che lo aveva cinema 2004 (dopo vi diciamo perché), ma ha soprattut- nomina, ora non è così); «il potere di indirizzo del mini- re radicalmente il decreto oppure ritirarlo - osserva An- i programmi) del cinema, della mostra dell’architettura, acquistato nel 1925. Nel maggio to bocciato tutti i punti cardine del decreto legislativo del stero», vale a dire quella norma in base alla quale il drea Martella, parlamentare Ds in prima fila in questa dei festival di musica, danza e teatro. «La Biennale non scorso, in un'altra asta a Londra, il ministro Giuliano Urbani. Sentite infatti se vi sembra dicastero per i beni culturali (e quindi il governo) può battaglia - Il cda ha rigettato gli stessi punti che abbiamo può rimanere ferma, senza programmi e senza budget, manoscritto della Nona Sinfonia cosa da poco: il cda ha dato mandato «all’unanimità» a imporre la linea della Biennale, affossandone autonomia evidenziato noi. Le mobilitazioni nazionali e locali, l'in- dobbiamo garantire che continui a funzionare», dichiara aveva realizzato oltre 2,1 milioni di Bernabè di manifestare, in un’audizione parlamentare e libertà. Insomma il cda, che pure ha il presidente della terrogazione parlamentare di un mese fa, le audizioni che Bernabè. Ovvero: non possiamo aspettare né abbiamo

classica sterline. a Venezia fissata per martedì, le «perplessità» dei consiglieri su ben Regione Veneto Galan di Forza Italia, e Valerio Riva abbiamo chiesto, hanno ottenuto un primo risultato». voluto restare «congelati» dal decreto Urbani.

Oreste Pivetta prano che fa la parte dell’ambita Anaï. Meno giovane e ancora più celebre è Luciana Savi- gnano. Ballerà vestita d’una calzamaglia dora- osè e S. Ambrogio restituiranno un ta con uno scarabeo dipinto sulla fronte per po’ di pace alla Scala, dopo mesi di lasciarci immaginare come può essere una M pianti e minacce, di liti e di strilli. dea, Iside, magica e lunare anche a sessant’an- Domani al «vecchio» Arcimboldi salirà sul po- ni. Accanto a lei comparirà Roberto Bolle, dio il maestro Muti, l’orchestra suonerà, i can- ultima stella della Scala. Venti minuti di ballet- tanti canteranno, il balletto si esibirà per venti to, integrale, nel terzo atto, su note bellissime minuti di fila. Tutti al loro posto, a recitare la e la coreografia di Micha Van Hoecke. loro parte, davanti a un pubblico che sarà Sarà, nell’ lirica, un’altra regia di Luca numeroso ma non sarà quello del rito monda- Ronconi, che il «Moïse et Pharaon» l’aveva già no di una volta. Qualche pelliccia resisterà, provato nel lontano 1983 e che ci restituirà ma sembrerà fuori posto. Qualche bellona una storia di grande intensità psicologica e non mancherà e il governo, come capita da un morale: da una parte il dramma d’amore del paio d’anni, si presenterà al peggio, schieran- povero Amènophis, dall’altra il dramma del do la triade Tremonti-Sirchia-Stanca, gente di popolo ebraico, tra le onde del deserto e quel- casa. Il consiglio d’amministrazione, che da le del mare, tra ambigue sfingi e imponenti un paio d’anni veste i colori Mediaset, siederà Una scena colonne, cuori, dolori e potere che domina e in tribuna, in una pausa di silenzio, capeggia- del balletto pretende di schiacciare, dall’alto dei cieli o dal to dall’Albertini, il sindaco, il presidente della durante le basso delle piramidi. fondazione, l’architetto delle ristrutturazioni, prove del Chiusa tra gli applausi sicuri la “prima” si l’impresario dei destini futuri. «Moïse et tornerà agli orizzonti lombardi, alle prese con I tranvieri hanno annunciato qualche forma Pharaon» di il potere domestico di Albertini, a suo modo di protesta. Il centro sociale Leoncavallo offri- Gioachino inventore di una tragicomica sarabanda di pa- rà in strada un «brindisi irriverente», guidato Rossini lazzo, tra Cologno Monzese, la Bicocca, piazza da un altro maestro (in vini e pietanze), Luigi della Scala. Architetto, anzi demiurgo: fatta la Veronelli (che in mattinata riceverà l’Ambro- fondazione, nel culto dell’azienda e dei priva- gino d’oro, massima onorificenza cittadina). ti, che avrebbero dovuto portare soldi e ne L’anno scorso c’erano schierati in camice bian- hanno prodotti invece molto pochi, si è messo co i giovani medici in attesa di un contratto, a disfare il Piermarini, ha voluto l’Arcimboldi, che gridavano: «Ministro Tremonti hai fatto ha trasferito magazzini e laboratori all’Ansal- male i conti». C’erano anche i metalmeccani- do, ha requisito il vecchio cinema Abanella ci che ammonivano: «Arese non deve per le prove, ha sistemato a carissimo prezzo il morire». Il tempo passa invano. Il museo a palazzo Busca (davanti a San Maria declino dell’Italia sta anche nelle delle Grazie). Adesso, visto che i soldi sono scene che si ripetono, nella peri- sempre quelli (non pochi peraltro e per lo più feria dell’Arcimboldi che pubblici: in sette anni millecento miliardi, dal- mette tristezza. I pochi cla- lo stato, dalla regione e dal comune), è riusci- mori contestatori si tengono to per cinque miliardi (vecchie lire) a rischiare in disparte, persi nella nebbia lo sciopero dei dipendenti, inventandosi la o nella pioggia. Non è più la Sca- vendita di un palazzo dietro del Pier- la di una volta. marini, che a restauri conclusi dovrebbe servi- Alle 18 in punto dal campo dei Madianiti re invece da retropalco, uffici, mense. Una presso Menfi s’alzerà il lamento del popolo scelta originale: tutti i teatri del mondo cerca- ebraico prigioniero in Egitto. Mosè (che sareb- no di guadagnare spazio attorno, con lo scopo be più giusto chiamare Moïse, dal titolo del- di agevolare e infittire rappresentazioni e repli- l’opera rossiniana, «Moïse et Pharaon», per la che. Alla vigilia la storia si è semplicemente prima volta alla Scala interrotta: i dipendenti hanno ritirato lo scio- nella versione france- pero (quante altre volte hanno minacciato la se) prometterà la fu- Protagonisti, prezzi e diretta radio “prima”?), il sindaco ha rinviato la sentenza tura liberazione. In Dopo mesi di litigi in teatro domani agli (fortemente contrastata anche da una buona mezzo corre la tor- parte del consiglio d’amministrazione). L’an- mentata storia d’amo- Arcimboldi di Milano s’alza il sipario Apre domani, alle 18, la stagione 2003/04 della Scala (nella sede del teatro Arcimboldi no a venire sarà assai caldo comunque, malgra- re tra il figlio del fara- alla Bicocca, in attesa del restauro della sala storica del Piermarini). Apre con un’opera do l’armistizio di dicembre: si dovrà decidere one, Aménophis e la sulla «prima» scaligera: il «Moïse et di Gioacchino Rossini, «Moïse et Pharaon ou le passage de la Mer Rouge», diretta da di tutto (ad esempio il destino dell’Arcimbol- giovane Anaï, che al- , titolo che ebbe la prima rappresentazione a Parigi il 26 marzo 1827. di che il sovrintendente Fontana cerca in ogni la fine preferirà al de- Pharaon» di Rossini, opera sul popolo Regia di Luca Ronconi, scene di Gianni Quaranta, costumi di Carlo Diappi, coreografia modo di scaricare), si dovrà tentare di rispetta- siderio la fedeltà al di Micha Van Hoecke. Tra gli interpreti: Ildar Abdrazakov (Moïse), Erwin Schrott re la promessa di una riapertura la stagione Dio degli ebrei. Con- (Pharaon), Giuseppe Filianoti (Aménophis), Tomislav Muzek (Eliezer), Giogio Giuseppi- prossima con la Scala del Piermarini restaura- clusione tra fuga e in- ebraico e sull’amore. Con l’aria che tira ni (Osiride), Sonia Ganassi (Sinaide), Barbara Frittoli (Anaï). Balletto con Luciana ta e la nuova torre di Mario Botta ultimata, si seguimenti, davanti Savignano (Iside), Roberto Bolle (Moïse), Desmond Richardson (Pharaon). Repliche dovrà alla fine stabilire chi sarà il nuovo so- Mosè con il suo popo- le pellicce saranno fuori posto. E i dal 10 al 21 dicembre. I prezzi per i biglietti della prima vanno da 30 a mille euro, per le vrintendente, dopo che si è chiamato a Mila- lo, alle sue calcagna il rappresentazioni successive da 10 a 155 euro. Su internet: http://www.teatroallascala. no da Cagliari Mauro Meli. Muti continuerà a faraone. A metter fi- tranvieri annunciano qualche protesta org/. Domani «Moïse et Pharaon» viene trasmessa in diretta stereofonica da Radiotre. festeggiare: intanto a Capodanno, dirigendo il ne alla persecuzione concerto di . sarà il mare che si aprirà con gran frago- re di cartapeste e di trombe: sulla gommapiu- ma del deserto teatrale passerà salvo il popolo La burrascosa vicenda degli innumerevoli passaggi che portarono il compositore a rimaneggiare il dramma musicale fino all’ultima versione in francese di Mosè, come nel più celebre colossal di Hol- lywood, che impiegò ventimila comparse e quindicimila animali. Muti festeggerà così trentatrè anni di podio Come Rossini trasformò il liberatore degli ebrei in Moïse scaligero, come l’età di Cristo, dimostrando, sicuramente tra gli applausi, che si può fare grande teatro anche con un compagnia di gio- Rubens Tedeschi quando le acque del Mar Rosso si divido- quello del Mosè in Egitto (praticamente Atto secondo: il faraone, pentito, rin- sacerdote Osiride impone agli ebrei di vani. Il barbuto Mosè sarà ad esempio un no per lasciar passare gli ebrei in fuga scomparso) al parigino Moïse et Pharaon. nova la promessa di libertà e Moïse restitu- unirsi all’omaggio. Al reciso rifiuto di Moï- giovane basso russo, Ildar Abdrazakov, appe- dall’Egitto. Per la ripresa dell’anno succes- L’opera napoletana diventa un isce la luce. Nella reggia, intanto, Amé- se, le acque del Nilo si trasformano in na ventisettenne. Giovani sono anche gli altri: l Sant’Ambrogio annuncia (nella sede sivo, Rossini aggiunse, a questo punto, il grand-opéra francese, con l’aggiunta di nophis è sconvolto dall’ordine paterno di sangue e le fiamme si spengono sull’altare. il baritono uruguaiano Enwin Schrott nei pan- provvisoria degli Arcimboldi) una «re- celebre coro «Dal tuo stellato soglio», of- venti minuti di danze e notevoli cambia- sposare una principessa assira. La madre, Il faraone, però, accetta la volontà di Osiri- ni del faraone, la bella Sonia Ganassi, mezzoso- I lativa» novità: la prima esecuzione sca- frendo così i minuti necessari alla prepara- menti soprattutto nel primo atto e nel Sinaïde, tenta invano di confortarlo. de e ordina che gli ebrei siano condotti, in prano nelle vesti della regina Sinaide. Meno ligera in lingua francese del Moïse et Phara- zione dell’effetto scenico. terzo (spezzato in due). Atto terzo: mentre gli egiziani celebra- catene, fuori dalle mura di Menfi. giovane e più famosa è Barbara Frittoli, il so- on di Gioachino Rossini. L’ultima edizio- Per la seconda revisione dobbiamo at- Cambiamenti effettuati con l’impiego no la dea Isis con canti e danze, il gran Atto quarto: sulla riva del mar Rosso, ne milanese del Mosè, il 16 marzo 1979, tendere l’arrivo del musicista a Parigi do- di melodie ricavate da partiture meno co- Moïse garantisce agli ebrei una nuova vita era, secondo l’uso del tempo, in traduzio- ve esordisce, nel 1825, con la cantata sceni- nosciute del pesarese, abilissimo nel ricor- nella terra promessa. Anche Anaï, vana- Dirige Muti, che festeggia ne italiana prodotta da Calisto Bassi. ca Il viaggio a Reims, seguita da due rifaci- rere agli autoimprestiti, secondo il costu- Il melodramma narra la mente trattenuta dal suo amore, li seguirà. ‘‘‘ A questo punto la storia dell’opera si menti di opere italiane: nel 1826, il Mao- me dell’epoca. ‘‘ Furente Aménophis annuncia l’arrivo del- i 33 anni di podio alla complica, grazie alle trasformazioni appor- metto II˚ diventa Le Siège de Corinthe e, La maggior parte della musica resta, biblica epopea degli ebrei l’esercito del faraone pronto a sterminarli. Scala. Ronconi firma la tate dallo stesso Rossini in una decina nel ‘27, il Mosè in Egitto si rinnova (con un comunque, quella del 1818/9, così come in fuga dall’Egitto Vana minaccia, Moïse, camminando sui d’anni. libretto in quattro atti di Luigi Balocchi e la trama subisce soltanto qualche variazio- flutti, conduce il suo popolo alla salvezza, regia dell’opera tra deserti La strada è lunga e intricata. Ricapito- Etienne de Jouy) nel Moïse et Pharaon ou ne. Lo sfondo è la biblica epopea della La complica, naturalmente mentre un’orribile tempesta sommerge le di gommapiuma e mari liamola in breve: la prima versione del Le Passage de la mer Rouge. Versione que- liberazione del popolo ebreo dall’Egitto, una contrastata passione schiere egizie. Il sipario cala sul cantico di lavoro (in tre atti, su un libretto di Leone sta rimasta definitiva, anche se da noi cir- arricchita dall’indispensabile episodio gloria intonato dal popolo eletto. di cartapesta Tottola) apparve il 5 marzo 1818 al San cola abitualmente in traduzione italiana. amoroso tra Aménophis, figlio del farao- amorosa Diretto da Riccardo Muti, lo spettaco- Carlo di Napoli col titolo Mosé in Egitto. L’originale francese arriva soltanto a Pesa- ne, e Anaï, induce il faraone a rimangiarsi lo, con la regia di Luca Ronconi, promette Serata burrascosa a causa, pare, della ina- ro nel 1997. l’ordine provocando l’ira di Moïse che co- un grandioso inizio di stagione, con repli- deguata realizzazione della scena finale, Tra i vari passaggi, il più rilevante è pre l’Egitto di una fitta tenebra. che il 10, 13, 16, 19 e 21 dicembre.