<<

Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, ,

INDICE GENERALE

INDICE GENERALE ...... I INDICE DELLE FIGURE ...... III INDICE DELLE TABELLE ...... IV PREMESSA ...... 1 1 L'INTERVENTO IN PROGETTO ...... 2 1.1 MOTIVAZIONI DELL'INTERVENTO ...... 2 1.2 DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO ...... 3 1.2.1 VALENZA STRATEGICA DELL'INTERVENTO RISPETTO AL CONTESTO ED AGLI INDIRIZZI REGIONALI ... 3 1.2.2 COERENZA DELL'INTERVENTO CON STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE ESISTENTI 5 2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 6 2.1 LA LOCALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE ...... 7 2.2 RISCHIO SISMICO E VINCOLI IDROGEOLOGICI ...... 8 2.3 USO DEL SUOLO ...... 9 2.4 SISTEMA DI VINCOLI PAESISTICO-AMBIENTALI PRESENTI SUL TERRITORIO ...... 10 2.4.1 AREE PROTETTE ...... 11 2.4.2 LA RETE NATURA 2000 ...... 12 2.4.3 VINCOLI PAESAGGISTICI ...... 13 3 CARATTERISTICHE E TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE ...... 15 3.1 IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ...... 15 3.2 STIMA DELLA PRODUZIONE DI REFLUI ...... 16 3.2.1 STIMA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE E DEI FLUSSI TURISTICI ...... 16 3.2.2 STIMA DEI CARICHI INQUINANTI DELLE ATTIVITÀ INDUSTRIALI ...... 17 3.2.3 STIMA DELLA PORTATA DI ACQUE REFLUE AFFLUENTI ALL'IMPIANTO ...... 18 4 L'IMPIANTO DI DEPURAZIONE ...... 19 4.1 PREMESSA ...... 19 4.2 LO SCHEMA DI IMPIANTO ...... 19 4.2.1 LA GRIGLIATURA ...... 20 4.2.2 LA STACCIATURA ...... 21 4.2.3 L'EQUALIZZAZIONE ...... 22 4.2.4 I SISTEMI BIOLOGICI A MEMBRANA (MBR) ...... 23 4.2.5 LA DISINFEZIONE ...... 24 4.2.6 LA STABILIZZAZIONE BIOLOGICA AEROBICA DEI FANGHI ...... 25 4.2.7 LA DISIDRATAZIONE DEI FANGHI ...... 26 5 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ...... 28

i Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

5.1 PREMESSA ...... 28 5.2 OPERAZIONI PRELIMINARI ...... 28 5.3 SISTEMAZIONE DELL'AREA DI IMPIANTO ESISTENTE ...... 29 5.4 PREDISPOSIZIONE DEI LOCALI PER COMPONENTI IMPIANTISTICHE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ...... 30 5.5 SISTEMI DI CONVOGLIAMENTO DEI LIQUAMI ALL'IMPIANTO ...... 31 5.6 CHIUSURA LAVORI PRELIMINARI ...... 32 6 QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO ...... 33

ii Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

INDICE DELLE FIGURE

FIGURA 2.1 - ORTOFOTO COMUNI DI CONCA DEI MARINI, FURORE E PRAIANO CON RELATIVI LIMITI AMMINISTRATIVI ...... 7

FIGURA 2.2 – LOCALIZZAZIONE INGRESSO GALLERIA NEL DI CONCA DEI MARINI...... 8

FIGURA 2.3 - VISTA DELL'INGRESSO DELLA GALLERIA ...... 10

FIGURA 2.4 - ZONIZZAZIONE DEL PARCO REGIONALE DEI MONTI LATTARI ...... 11

FIGURA 4.1 - SCHEMA DI PROCESSO IMPIANTO IN PROGETTO ...... 19

FIGURA 5.1 - IDENTIFICAZIONE DELLE AREE DI CANTIERE ESTERNE ALLA GALLERIA ...... 29

iii Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

INDICE DELLE TABELLE

TABELLA 3.1 STIMA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI OGGETTO DI STUDIO (ISTAT, 2011)...... 16

TABELLA 3.2 STIMA DELLA POPOLAZIONE FLUTTUANTE IN BASE AL NUMERO DI ABITAZIONI OCCUPATE E NON OCCUPATE ...... 17

TABELLA 3.3 STIMA DELLA POPOLAZIONE FLUTTUANTE IN BASE AL NUMERO DI VANI CENSITI ...... 17

TABELLA 3.4 STIMA DEI CARICHI COMPLESSIVI ESPRESSI IN TERMINI DI ABITANTI EQUIVALENTI ...... 18

TABELLA 3.5 STIMA DELLA PORTATA DI ACQUE REFLUE NEL PERIODO INVERNALE E IN QUELLO ESTIVO ...... 18

iv Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

PREMESSA

La presente relazione illustra il progetto di adeguamento del sistema fognario e realizzazione dell’impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano. Il lavoro è stato articolato secondo i riferimenti proposti all’Allegato XXI del Codice dei Contratti Pubblici, D. Lgs. 163/2006. A seguito dell’inquadramento territoriale dell’area oggetto di intervento, si descrive la soluzione progettuale proposta, con particolare riferimento allo schema di processo adottato ed alla caratterizzazione delle unità di trattamento previste, sia sotto il profilo funzionale che tecnico. A tal fine, è discussa la caratterizzazione dei carichi influenti all’impianto, progettato allo scopo di garantire il rispetto dei limiti allo scarico previsti dalla normativa vigente in materia ambientale, D.Lgs. 152/2006, di cui si riporta un breve inquadramento.

1 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

1 L'INTERVENTO IN PROGETTO

1.1 Motivazioni dell'intervento

La presente sezione dell'elaborato è volta all'inquadramento dell'intervento in progetto sotto il profilo tecnico-amministrativo, allo scopo di evidenziarne la valenza strategica e la sostenibilità. Il progetto, finanziato dalla Regione , a valere sulle misure previste nell'ambito del Programma Operativo Regionale della Campania 2007-2013, ai sensi della Delibera n. 122/2011 Grande progetto risanamento corpi idrici superficiali della Provincia di , si inquadra in una più ampia distribuzione delle risorse e degli investimenti strutturali che la programmazione regionale ha affidato allo strumento dei Grandi Progetti. L'Analisi di Contesto della Regione Campania, eseguita nell’ottobre 2010 dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione, aveva evidenziato, fra le principali emergenze ambientali, l’inquinamento delle coste, la contaminazione di alcuni siti, la necessità di intervenire per la difesa del suolo dai fenomeni di erosione. Le cause sono da ricondursi principalmente: - ad impianti di depurazione assenti e/o non funzionanti; - al fenomeno degli scarichi abusivi nei corpi idrici e in mare, non connessi dunque agli impianti di depurazione; - alla contaminazione causata dalla presenza di scarichi fognari che, direttamente o indirettamente, attraversando i corpi idrici superficiali, giungono a mare; - ad azioni non coordinate sul territorio, sia di tipo tecnico che programmatico. La difesa delle coste è stata, pertanto, individuata come emergenza ambientale, che interessa, in Regione Campania, cinque Unità fisiografiche, tra cui il golfo di Salerno. Attesa la condizione di contesto, il ricorso allo strumento dei Grandi Progetti permetterebbe di avere riflessi significativi nel settore del turismo che, ad oggi, risente indiscutibilmente della non balneabilità delle coste. Il Grande Progetto di riferimento è, nel caso in esame, quello di Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno, volto al miglioramento della qualità dei corpi idrici superficiali, all'interno del territorio di riferimento, mediante la

2 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione ed il completamento della collettazione delle acque nere e dei sistemi fognari. Il risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali contribuisce direttamente al miglioramento della salubrità e qualità dell’ambiente, alla conservazione e tutela degli habitat e delle specie faunistiche delle aree naturali protette coincidenti con i corpi idrici o in fregio agli stessi con riflessi positivi anche sulla balneabilità delle coste.

1.2 Descrizione sintetica dell'intervento

L'intervento in oggetto riguarda il sistema fognario e depurativo a servizio del territorio comunale di Conca dei Marini, Furore e Praiano (SA) ed è finalizzato al risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo agli stessi Comuni. L'opportuno collettamento e trattamento dei reflui prodotti rappresenta un contributo fondamentale allo sviluppo del contesto territoriale di riferimento, dal momento che si configurano come condizione necessaria per il rispetto dei limiti allo scarico imposti dalla normativa vigente, soprattutto in relazione al pregio della Costiera Amalfitana. L’intervento, in particolare, consiste nella rifunzionalizzazione di tratti del sistema fognario a servizio dei tre Comuni e nella realizzazione di un impianto di depurazione consortile. Si ritiene necessario evidenziare che il progetto è sottoposto a verifica di assoggettabilità da parte della Regione, secondo quanto stabilito alla Parte II del D. Lgs. 152/2006. Tale verifica va formulata in accordo ai criteri dettati dall'Allegato V alla Parte II del Testo Unico Ambientale. La descrizione della soluzione progettuale proposta e del dettaglio degli interventi a farsi è riportata nei capitoli successivi. Si discute, di seguito, la coerenza dell'intervento con gli strumenti tecnico-amministrativi di interesse.

1.2.1 Valenza strategica dell'intervento rispetto al contesto ed agli indirizzi regionali La riqualificazione del sistema fognario e depurativo a servizio del territorio di riferimento consentirà di garantire il rispetto dei limiti allo scarico imposti dalla normativa vigente, migliorando la qualità dei comparti ambientali interessati.

3 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Tale miglioramento comporterà ricadute positive nel settore turistico, supportando la vocazione del territorio e promuovendo lo sviluppo di fattori non soltanto strutturali, ma anche competitivi. Il tutto si inquadra nell'ambito della strategia delineata a livello regionale, che individua la necessità di definire, rispetto alle specifiche strategie di sviluppo, le linee di tendenza più idonee a rappresentare una Campania “plurale”, che richiede una ripartizione più equa e funzionale delle risorse e delle opportunità per cogliere al meglio le specifiche vocazioni del territorio e inserirle in una rete più ampia di relazioni produttive e sociali; conseguentemente, le unità di riferimento territoriale in esso indicate dovranno sempre rendersi funzionali al rapporto tra promozione territoriale e programmazione dello sviluppo regionale. Le scelte strategiche regionali mirano a fare della Regione Campania un punto di riferimento tanto locale, quanto globale, implementando azioni utili ad attivare interazioni a scala nazionale, internazionale e comunitaria. In particolare, l'intervento si colloca nell'ambito strategico dell'Asse 1 del POR 2007-2013, volto alla promozione dello sviluppo ecosostenibile del territorio regionale, attraverso la tutela e la valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali, al fine di coniugare il miglioramento della qualità dell’ambiente con lo sviluppo di attività turistiche, produttive e culturali in un’ottica di sostenibilità. Il progetto proposto mira a garantire l'opportuno collettamento e la depurazione delle acque reflue prodotte nei Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano, attraverso la rifunzionalizzazione del sistema fognario e la realizzazione di un impianto di depurazione consortile. In tal senso, l'intervento aderisce alle scelte strategiche regionali e, in particolare, a quanto riportato nel Documento strategico Regionale alla voce "Il mare bagna la Campania", finalizzato alla valorizzazione della risorsa "Mare". Tale scelta strategica si concretizza, infatti, in una serie di azioni volte al completamento ed alla riqualificazione della rete di depurazione delle acque, che si rifletterà sulla balneabilità delle coste e, quindi, sul miglioramento della fruibilità del territorio, con evidenti ricadute nel settore turistico. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi della programmazione regionale, attraverso l'attuazione delle linee strategiche delineate, sono stati assunti indirizzi strategici unitari per le fonti finanziarie che alimentano la stessa programmazione, i Fondi strutturali FAS.

4 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

È evidente, quindi, che l'intervento proposto risulta coerente anche con l'ambito di programmazione FAS e, in particolare, con la Priorità n.3 " Energia e Ambiente: uso sostenibile ed efficiente delle risorse per lo sviluppo". La riqualificazione del sistema depurativo a servizio dell'ambito territoriale di riferimento, infatti, consentirà di migliorare la qualità delle condizioni ambientali e dei servizi ad esse connessi e, al contempo, contribuirà alla promozione dello sviluppo sostenibile attraverso l'implementazione di tecnologie innovative volte al razionale impiego delle risorse naturali ed alla riduzione dell'impatto ambientale. Sembra opportuno evidenziare, infine, che l'intervento può considerarsi in linea rispetto al POR 2000-2006, che prevedeva, tra gli altri obiettivi, il rafforzamento della struttura produttiva regionale ed il miglioramento della qualità ambientale. In tal senso, le misure del POR 2007-2013, cui l'intervento proposto aderisce, sono state costruite in sostanziale continuità con le precedenti.

1.2.2 Coerenza dell'intervento con strumenti di programmazione e pianificazione esistenti Al fine di garantirne la tutela e la valorizzazione, il territorio dei Comuni coinvolti nel progetto in esame è interessato da: - il Progetto Integrato Penisola Amalfitana e Sorrentina, che ha l'obiettivo di promuovere la riqualificazione del sistema di accoglienza, migliorare la mobilità ed aumentare l'attrattività delle aree interne, anche per alleggerire l'affollamento delle aree costiere; - il Patto Territoriale Costa d', gestito dalla Sviluppo Costa d'Amalfi spa ed approvato con Decreto n. 2435 del 1.3.2001 del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, con lo scopo di promuovere i settori dell’artigianato, del turismo e dei servizi all'interno del territorio di riferimento. Appare evidente che l'intervento in oggetto si inserisce in maniera coerente con gli obiettivi delineati da entrambi gli strumenti, dal momento che persegue l'incentivazione della vocazione turistica del territorio della Costa d'Amalfi, attraverso il miglioramento della qualità delle acque superficiali.

5 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

I Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano sono parte della Costiera Amalfitana, in Provincia di Salerno, ed occupano una porzione di territorio di estensione complessiva di poco superiore a 5 km2. In particolare, il Comune di Conca dei Marini sorge in una conca, sulla dorsale di Capo Canea, alle falde dei monti Lattari. La massima escursione altimetrica del territorio è di circa 424 m. s. l. m. m. Furore, invece, sorge su di un fiordo a strapiombo sul mare, scavato nella costiera Amalfitana. Il territorio, pertanto, si affaccia a sud sul Mar Tirreno ed è delimitato a nord dall'altopiano di ; a est dal torrente Schiato; a ovest dal torrente Praia. Il Comune di Praiano, infine, sorge alle pendici del monte Sant'Angelo a Tre Pizzi, in prossimità di capo Sottile e confina con i Comuni di Furore, ed Agerola. In Figura 2.1 si riporta l’ortofoto del territorio in esame, con l'individuazione dei Comuni e dei relativi limiti amministrativi.

6 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Figura 2.1 - Ortofoto Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano con relativi limiti amministrativi

2.1 La localizzazione dell'impianto di depurazione

Attese le condizioni orografiche del territorio dell'area in esame nonché il pregio paesaggistico ed ambientale dello stesso, si è ritenuto opportuno prevedere la localizzazione dell’impianto in progetto all'interno di una galleria, situata nel territorio del Comune di Conca dei Marini. Allo stato attuale, tale galleria, il cui ingresso è localizzato sulla Strada Statale 163 (Figura 2.2), ospita un canale di convogliamento dell'effluente dell'impianto di depurazione di Agerola verso il punto di recapito finale.

7 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Ingresso galleria

Figura 2.2 – Localizzazione ingresso galleria nel Comune di Conca dei Marini

Al fine di fornire un attento inquadramento del sito di localizzazione, si ritiene opportuno discutere la caratterizzazione del territorio in riferimento ai principali vincoli esistenti.

2.2 Rischio sismico e vincoli idrogeologici

La caratterizzazione del territorio oggetto di studio è stata affrontata con riferimento all'area di intervento, localizzata all'interno dei limiti amministrativi del Comune di Conca dei Marini. Tale caratterizzazione è stata effettuata rispetto a: - rischio sismico; - pericolosità da frana; - rischio da frana. L'intera superficie del Comune di Conca dei Marini (Elaborato C.2) è classificata a bassa sismicità, ai sensi dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’8 maggio 2003. La superficie comunale afferisce, inoltre, al bacino idrografico di competenza dell’Autorità di Bacino destra Sele, istituita con Legge Regionale n. 8 del 14.02.94. In particolare, in base al Piano Stralcio per l'assetto idrogeologico, l'area interessata dall'intervento ricade in zona P3: si tratta, cioè, di un'area a pericolosità da frana elevata,

8 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

in cui la franosità avvenuta o attesa è caratterizzata da intensità alta o media associate a magnitudo elevata. Il rischio da frana corrispondente, tuttavia, come è possibile evincere dalla cartografia allegata, è trascurabile in considerazione dell'assenza di elementi esposti. Le norme tecniche di attuazione del Piano Stralcio per l'assetto idrogeologico prevedono, all'art. 28, che, nelle aree a pericolosità da frana molto elevata (P4) ed a pericolosità da frana elevata (P3), [...], sono consentiti: a) gli interventi di bonifica e di sistemazione delle aree di possibile innesco e sviluppo dei fenomeni di dissesto, tese a migliorare le condizioni complessive di stabilità del suolo ed il regime delle acque; b) gli interventi di sistemazione e miglioramento ambientale finalizzati a ridurre la pericolosità dell’area; c) manufatti non qualificabili come volumi edilizi. Nel caso in esame, l'intervento in progetto prevede la realizzazione di nuovi manufatti i quali, tuttavia, si configurano come volumi tecnici e, in quanto tali, non sono sottoposti alla succitata disciplina.

2.3 Uso del suolo

L'analisi cartografica dei dati forniti dal Piano della Provincia di Salerno è stata un utile strumento a supporto della scelta localizzativa effettuata. La carta d'uso del suolo, in particolare, consente di ottenere un quadro generale delle principali attività umane ed economiche presenti sul territorio, dalla cui analisi si può non solo desumere uno stato sull'utilizzo delle risorse ambientali ma anche, attraverso lo studio dell'evoluzione nel tempo del fenomeno, rappresentare la pressione che le attività esercitano sulle risorse stesse. Si tratta, quindi, di un elaborato che consente di stabilire le aree destinate all’estensione dell’abitato e degli impianti produttivi, nonché le colture in atto. La carta delle categorie agricole, riportata nell'Elaborato C.2 Tavole dei vincoli e dell'uso del suolo, evidenzia l'assenza di categorie agricole di pregio. Al contrario, la Carta delle aree boscate, evidenzia, nell'intorno della galleria all'interno della quale sarà realizzato l'impianto, la presenza di boschi di latifoglie, che, tuttavia, non interessa l'area di localizzazione dell'intervento. Allo stato attuale, infatti, la galleria all'interno della quale si prevede la realizzazione dell'impianto in progetto, come evidenziato nella Figura 2.3, si inserisce in un contesto territoriale dominato da rocce e pressoché privo di vegetazione.

9 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Figura 2.3 - Vista dell'ingresso della galleria

2.4 Sistema di vincoli paesistico-ambientali presenti sul territorio

La Provincia di Salerno è caratterizzata da una realtà territoriale complessa e diversificata, soprattutto in relazione agli aspetti morfologici ed ambientali. Oltre alle aree tutelate sotto il profilo paesistico, in Provincia di Salerno, le aree naturali protette, ad esclusione di quelle marine, si estendono su una superficie di circa 2.730 km2, che costituisce circa il 55% del territorio provinciale. Come evidenziato anche nell'ambito della pianificazione di carattere provinciale, la Costiera Amalfitana rappresenta uno degli ambiti territoriali di maggior rilievo. Essa esprime in maniera relativamente compiuta l'integrazione coerente delle forme di utilizzazione delle risorse storico-culturali, paesaggistiche e costiero-balneari. Nonostante in alcune zone state realizzate trasformazioni non calibrate in rapporto alla sostenibilità dell'area, complessivamente il paesaggio storico insediativo ed agricolo conserva inalterati i suoi principali connotati, grazie anche alla rigorosa disciplina di tutela attuata.

10 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Risulta, quindi, indispensabile, evidenziare le interazioni dell'intervento in oggetto con il sistema di vincoli ambientali e paesistici che insistono sull'area oggetto di studio.

2.4.1 Aree protette Il Comune di Conca dei Marini ricade nel territorio del Parco regionale dei Monti Lattari, istituito il 13 novembre del 2003, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 781, in ossequio alla Legge Regionale n. 33 del 1 settembre 1993 e s.m.i. e in conformità ai principi della Costituzione Italiana e alle disposizioni generali della Legge n. 394/1991. Tale area protetta, fisicamente delimitata dal mare del Golfo di Salerno, dal piano Nocerino-Sarnese e dal mare del Golfo di Napoli, copre una superficie di circa 160 km2 e comprende l’intera penisola sorrentino-amalfitana.

Figura 2.4 - Zonizzazione del Parco Regionale dei Monti Lattari

In Figura 2.4 è riportata la zonizzazione del parco, da cui risulta che nel territorio del Comune di Conca dei Marini, la porzione costiera si configura come un'area di riserva generale; la porzione di territorio comunale che, invece, si estende nell'entroterra, rappresenta una'area di riserva controllata. Ai sensi dell'art. 22 della LR 33/1993: - all'interno delle zone di riserva generale, ogni attività deve essere rivolta al mantenimento della integrità ambientale dei luoghi. Sono consentite ed incentivate

11 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

le attività agricole e silvo - pastorali tradizionali e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente, laddove non contrastino con le finalità del Parco; - all'interno delle zone di riserva controllata, vanno incentivate le attività agricole, zootecniche e silvo-colturali tradizionali ed il mantenimento dell' integrità terriera nelle aziende contadine. Sono agevolate, inoltre, le attività socio - economiche e le realizzazioni abitative ed infrastrutturali compatibili con i principi ispiratori del Parco, nonché lo sviluppo delle strutture turistico - ricettive delle attrezzature pubbliche e dei servizi complementari al Parco. Si ritiene che tale disciplina non costituisca un vincolo alla realizzazione dell'intervento, dal momento che lo stesso si sviluppa all'interno di una galleria e comporta una serie di interventi mirati ad un miglioramento della qualità ambientale e ad un conseguente sviluppo della vocazione turistica del territorio.

2.4.2 La Rete Natura 2000 Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE Habitat, per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) istituite dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE. In Italia, i SIC e le ZPS coprono complessivamente il 21% circa del territorio nazionale. In Regione Campania, sono stati individuati 30 ZPS, che rappresentano il 16% del territorio regionale e 108 SIC, per una superficie complessiva superiore al 26%. Il territorio del Comune di Conca dei Marini comprende il Sito di Interesse Comunitario Valloni della Costiera Amalfitana che, come è possibile evincere dalla cartografia allegata (Elaborato C.2), interessa anche l'area di impianto. Ciò comporta la necessità di effettuare una valutazione d'incidenza, il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.

12 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Tale procedura è stata introdotta dall'articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale. La valutazione di incidenza, se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce lo strumento per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l'uso sostenibile del territorio. In ambito nazionale, la valutazione d'incidenza viene disciplinata dall'art. 6 del DPR 12 marzo 2003, n. 120, che ha sostituito l'art.5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357, che trasferiva nella normativa italiana i paragrafi 3 e 4 della direttiva "Habitat". Il DPR 357/97 è stato, infatti, oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea che ha portato alla sua modifica ed integrazione da parte del DPR 120/2003. Ai fini della valutazione di incidenza, i proponenti di piani e interventi non finalizzati unicamente alla conservazione di specie e habitat di un sito Natura 2000, presentano uno studio volto ad individuare e valutare i principali effetti che il piano o l'intervento può avere sul sito interessato. Nel caso in esame, come previsto dalla normativa, lo studio per la valutazione di incidenza è stato redatto secondo gli indirizzi dell'allegato G al DPR 357/97. Tale allegato, che non è stato modificato dal nuovo decreto, prevede che lo studio per la valutazione di incidenza debba contenere: - una descrizione dettagliata del progetto che faccia riferimento, in particolare, alla tipologia delle opere, alla dimensione, alla complementarietà con altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti, all'inquinamento e al disturbo ambientale, al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate; - un'analisi delle interferenze del progetto col sistema ambientale di riferimento, che tenga in considerazione le componenti biotiche, abiotiche e le connessioni ecologiche.

2.4.3 Vincoli paesaggistici

L'intero territorio comunale di Conca dei Marini è tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, D. Lgs. n. 42 del 22.01.2004, pubblicato su Gazzetta Ufficiale

13 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

del 24.02.2004, volto alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici. Ai sensi dell'art. 146 del D. Lgs. 42/2004, i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico, tutelati dalla legge, [...] non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione. Il comma 2 dello stesso articolo, tuttavia, prevede che tali soggetti hanno l'obbligo di presentare alle amministrazioni competenti il progetto degli interventi che intendano intraprendere, corredato della prescritta documentazione [...]. La realizzazione dell'intervento in progetto è, dunque, soggetta ad autorizzazione paesaggistica, che costituisce atto autonomo e presupposto rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli legittimanti l'intervento urbanistico-edilizio. La cartografia allegata, da cui si evince l'esistenza del vincolo paesaggistico, evidenzia anche la presenza di una fascia di rispetto del torrente Schiato. Sembra opportuno evidenziare, tuttavia, che sebbene tale fascia di rispetto interessi l'area di intervento, lo stesso sarà contenuto alla porzione iniziale della galleria in cui è prevista la localizzazione dell'impianto.

14 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

3 CARATTERISTICHE E TRATTAMENTO DELLE

ACQUE REFLUE

3.1 Il quadro normativo di riferimento

Il riferimento normativo in materia di smaltimento delle acque reflue è il Testo Unico Ambientale, D.Lgs. 152/06 che, alla Parte III, disciplina la difesa del suolo e la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque dall'inquinamento e la gestione delle risorse idriche. Di seguito, pertanto, si riportano la classificazione delle acque reflue proposta dalla normativa. L’art. 74 del D.Lgs. 152/06, effettua una distinzione tra acque reflue: – domestiche (“acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche”); – industriali (“qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento”); – urbane (“acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato”). Gli scarichi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane devono conformarsi ai valori limite di emissione riportati nella Tabella 1, oppure, per impianti di acque reflue urbane recapitanti in aree sensibili, nella Tabella 2 dell’Allegato V alla Parte III del D.Lgs 152/2006. Il rispetto dei valori limite di emissione è verificato secondo le cadenze temporali indicate al medesimo allegato, in funzione delle dimensioni dell’impianto di trattamento. Inoltre, qualora l’impianto tratti anche reflui industriali, devono essere rispettati anche i valori limite di Tabella 3.

15 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

3.2 Stima della produzione di reflui

La stima della portata di acque reflue prodotte nei comuni oggetto d'esame è stata effettuata per via analitica computando le aliquote di carico dovute alle diverse tipologie di utenza. Nello scenario considerato è stato ipotizzato, infatti, l’allacciamento alla rete fognaria comunale di tutte le utenze civili ed industriali. Le portate di acque reflue complessivamente prodotte sono state, quindi, stimate in riferimento ai carichi civili ed ai carichi industriali, tenendo conto delle condizioni di punta conseguenti alla presenza della popolazione fluttuante. I carichi industriali, in particolare, sono stati valutati in riferimento alle attività produttive insediate ed espressi in termini di abitanti equivalenti, allo scopo di renderli confrontabili con i carichi reflui provenienti da utenze civili.

3.2.1 Stima della popolazione residente e dei flussi turistici La Tabella 3.1 riporta il numero di residenti nei tre Comuni, secondo i dati del censimento ISTAT, relativo all'anno 2011.

Tabella 3.1 Stima della popolazione residente nei comuni oggetto di studio (ISTAT, 2011)

Comune Popolazione residente [ab]

Conca dei Marini 739 Furore 850 Praiano 2.081 Totali 3.670

Per quanto attiene la valutazione dell'incremento della portata nera associabile alla vocazione turistica del territorio, è stata stimata la popolazione fluttuante in relazione a: - numero di posti letto disponibili nelle unità ospitative alberghiere (alberghi e residenze turistico-alberghiere); - numero di posti letto delle unità extralberghiere o complementari (villaggi, campeggi, agriturismo); - unità abitative generalmente non occupate e stima del numero di occupanti nel periodo estivo, sia in riferimento al rapporto tra il numero di residenti e le case occupate stabilmente, sia in riferimento al numero di vani non occupati. In Tabella 3.2 e Tabella 3.3 si riportano in maniera sintetica i risultati ottenuti.

16 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Tabella 3.2 Stima della popolazione fluttuante in base al numero di abitazioni occupate e non occupate Conca dei Parametro Furore Praiano Marini Popolazione fluttuante in Esercizi alberghieri 125 56 729 strutture ricettive Esercizi extralberghieri 23 90 212 Abitazioni totali 426 398 892 Abitazioni stabilmente 252 323 672 occupate Popolazione fluttuante in case Residenti/abitazioni occupate 2,78 2,70 2,84 non occupate Abitazioni non occupate 174 75 220 Fluttuanti in abitazioni non 483 203 626 occupate Fluttuanti totali 631 349 1.567

Tabella 3.3 Stima della popolazione fluttuante in base al numero di vani censiti

Parametro Conca dei Marini Furore Praiano

Esercizi alberghieri 125 56 729 Esercizi extralberghieri 23 90 212 Abitanti residenti 739 850 2081 n. vani 1.866 1.354 3.376 Abitanti/vano 1,00 1,20 1,20 Totale abitanti 1.866 1.625 4.051 Fluttuanti corrispondenti a vani non occupati 1.127 775 1.970 Fluttuanti totali 1.275 921 2.911

Dall’analisi effettuata, si è ritenuto corretto assumere, a vantaggio di sicurezza, un valore di 5.400 abitanti fluttuanti.

3.2.2 Stima dei carichi inquinanti delle attività industriali I carichi inquinanti delle attività industriali sono stati stimati in relazione alle caratteristiche delle unità produttive incidenti sull’ambito comunale ed al rispettivo numero di addetti. A tal fine, sono stati utilizzati i coefficienti di conversione CNR-IRSA (1976), espressi in termini di abitanti equivalenti per addetto e per tipologia industriale. Le attività industriali sono state individuate sulla base delle categorie indicate dall’ISTAT, considerando le classi principali (industrie alimentari, tessili, ecc.) e, ove i dati siano risultati significativi, le rispettive sottoclassi di dettaglio (ad esempio industrie alimentari delle carni, del pesce, delle bevande). L’utilizzo dei coefficienti di conversione consente l’immediata stima dei carichi industriali complessivamente prodotti. Appare, tuttavia, evidente che, in assenza di infrastrutture dedicate al collettamento ed al trattamento di reflui industriali, le unità produttive, per poter scaricare in fognatura, debbano effettuare un trattamento tale da rientrare nei limiti stabiliti in tabella 3 dell’allegato 5 della Parte III del D. Lgs. 152/2006. In riferimento a tale

17 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

trattamento, il carico incidente all’impianto, stimato in termini di abitanti equivalenti, viene ridotto del 70%. Alla luce di tali considerazioni, il carico associabile alle attività industriali presenti nei tre Comuni è stato stimato pari a 807 abitanti equivalenti.

3.2.3 Stima della portata di acque reflue affluenti all'impianto Si riporta, in Tabella 3.4, la sintesi della stima dei carichi influenti all'impianto di depurazione in progetto, espressi in termini di abitanti equivalenti.

Tabella 3.4 Stima dei carichi complessivi espressi in termini di abitanti equivalenti

Utenza Abitanti equivalenti

Popolazione residente 3.670 Popolazione fluttuante 5.400 Attività industriali 807 Fluttuanti totali 9.877

Sulla base dei carichi incidenti ipotizzati e assumendo che la portata nera sia pari all’80% della portata totale erogata a tutte le utenze come dotazione idrica, è stato possibile calcolare la portata di acque nere nel periodo estivo (giugno-settembre) e nel periodo invernale (ottobre-maggio). Tale distinzione consente di tener conto dell'incremento, nel periodo estivo, del carico influente all'impianto associabile alla presenza della popolazione fluttuante. I risultati della stima sono riassunti in Tabella 3.5.

Tabella 3.5 Stima della portata di acque reflue nel periodo invernale e in quello estivo

Periodo Abitanti equivalenti Portata nera [m3/d]

Invernale 4.477 716 Estivo 9.877 1.551

I valori così ottenuti trovano riscontro nei dati relativi ai consumi idrici dei Comuni considerati.

18 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

4 L'IMPIANTO DI DEPURAZIONE

4.1 Premessa

Il presente paragrafo descrive l'impianto di depurazione in progetto a servizio dei Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano, identificando le caratteristiche principali delle unità di trattamento costituenti la soluzione progettuale proposta. In particolare, è opportuno evidenziare che la scelta della tecnologia impiantistica è stata indirizzata dalla necessità di contenere l'area di ingombro dell'impianto, in virtù delle caratteristiche del sito di localizzazione dell'impianto, garantendo, al contempo, la possibilità di far fronte al consistente incremento di carico cui i Comuni sono soggetti durante il periodo estivo. È stato, pertanto, scelto un sistema MBR (Membrane Bio- Reactor), il cui utilizzo consente di ridurre le dimensioni delle unità necessarie al trattamento dei reflui, garantendo un'adeguata efficienza depurativa.

4.2 Lo schema di impianto

Lo schema di impianto proposto per il trattamento dei reflui prodotti nei Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano è riportato in Figura 4.1.

Figura 4.1 - Schema di processo impianto in progetto

Esso prevede la successione delle seguenti fasi: - grigliatura;

19 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

- stacciatura; - equalizzazione; - trattamento biologico, mediante sistema MBR (Membrane Bio-Reactors); - disinfezione, mediante clorazione. In caso di mancato funzionamento del reattore a membrana o per eventuale pulizia delle membrane stesse, la portata influente all’impianto sarà deviata all’unità di disinfezione, normalmente destinata al trattamento della portata eccedente quella media nera. Per quanto riguarda la linea fanghi, si prevede una stabilizzazione aerobica seguita da disidratazione meccanica mediante centrifugazione. Si riporta, di seguito, una descrizione generale delle unità di trattamento previste.

4.2.1 La grigliatura Per assicurare un funzionamento stabile ed affidabile dell’impianto MBR, è essenziale un pretrattamento meccanico spinto del refluo in modo da evitare conseguenti problemi operativi per le membrane. Nel caso in esame, si prevede l'impiego di una fase di grigliatura, seguita da una di stacciatura. La grigliatura ha lo scopo di evitare l'introduzione dei materiali grossolani, presenti all'interno dei liquami, nell'impianto di depurazione, dove potrebbero provocare intasamenti all'interno delle tubazioni e negli elementi di collegamento tra le unità, nonché danni alle apparecchiature installate, con conseguente riduzione dell'efficienza complessiva del processo depurativo. La grigliatura ha la semplice funzione di separare, fisicamente, i materiali grossolani dal liquame per mezzo di barre parallele, in acciaio, opportunamente orientate e distanziate. Il materiale solido caratterizzato da dimensioni superiori alla luce di passaggio della griglia è trattenuto dalla stessa, mentre il refluo viene inviato ai trattamenti successivi. In base all'interspazio tra le barre è possibile distinguere: - grigliatura grossolana, caratterizzata da una distanza tra le barre variabile tra 3 e 6 cm, con la funzione di intercettare i corpi più voluminosi. Risulta opportuna specialmente quando i canali di adduzione dei liquami presentano tratti scoperti, che favoriscono lo sversamento di rifiuti di ogni genere. - grigliatura fine, caratterizzata da una luce di passaggio tra le barre di 0,8÷3 cm. Mediamente, quella più frequentemente adottata è caratterizzata da un interspazio di 1÷2 cm. La pulizia delle griglie può essere manuale oppure automatizzata.

20 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Nel primo caso, può convenire adottare griglie di tipo sommerso, in maniera tale che raccogliendo il grigliato sotto il livello liquido, si riduce la propagazione di odori e lo sviluppo di insetti. La pulizia manuale è, di solito, adottata nel caso di grigliatura grossolana: in questo caso, è opportuno fare in modo che la griglia sia pulita il meno frequentemente possibile, liberandola dal materiale fine che tende ad accumularsi attorno al materiale grossolano, con getti d'acqua in pressione o altri sistemi. Le difficoltà connesse con la pulizia manuale inducono ad adottare, anche per i piccoli impianti la pulizia meccanizzata, che può essere garantita da una discreta varietà di sistemi, che hanno la semplice funzione di prelevare il materiale raccoltosi sulla griglia. Nel caso in esame, si prevede la realizzazione di un’unità di grigliatura e sollevamento nel primo tratto della galleria, con l’installazione di una griglia meccanizzata a pettine, una griglia manuale su canale di by-pass, e elettropompe sommerse per il sollevamento dei reflui alle unità di impianto. Il refluo sottoposto a grigliatura, nello schema di processo proposto, viene successivamente avviato, mediante sollevamento, all'unità di stacciatura.

4.2.2 La stacciatura La fase di stacciatura consiste nel far passare il liquame grezzo attraverso reti metalliche o lamiere forate, con pulizia meccanica, caratterizzate da una luce di passaggio variabile tra 0,2÷0,5 mm, fino ad un massimo di 3÷4 mm Oltre a consentire l’arresto di materiale particolarmente minuto, gli stacci presentano il vantaggio, rispetto alle griglie, di trattenere tutto il materiale al di sotto delle dimensioni dei passaggi della rete: con le griglie, invece, qualora il materiale solido si disponga con la maggiore dimensione parallelamente alle barre della griglia, non viene trattenuto. Si tratta di macchine che, in tempi recenti, hanno avuto notevole diffusione nell'ambito della tendenza generalizzata ad adottare sistemi di intercettazione preliminare delle particelle anche più minute, facilitando il successivo trattamento depurativo. Uno dei sistemi maggiormente diffusi, la cui adozione è prevista anche all'interno dell'impianto in progetto, è lo staccio rotante. Il sistema filtrante è costituito da un tamburo, che può essere parzialmente sommerso (altezze di pelo libero pari al 65÷75 % del diametro), totalmente sommerso (altezze di pelo libero pari a circa il 110 % del diametro) oppure a superficie libera: questi ultimi sono caratterizzati da perdite di carico maggiori,

21 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

dell'ordine del metro, mentre gli altri due sistemi, tali perdite sono, in genere, inferiori a 35÷45 cm. Nel primo caso, il liquame attraversa la superficie dall'interno all'esterno, depositando all'interno il materiale filtrato; nel secondo caso, il flusso è dall'esterno all'interno e il materiale solido si raccoglie sulla superficie esterna del tamburo; nell'ultimo caso, il liquame è alimentato dall'esterno ed attraversa due volte lo staccio: la prima volta verso l'interno e la seconda volta verso l'esterno, contribuendo anche al lavaggio delle luci di passaggio. La pulizia è sempre effettuata meccanicamente, attraverso lame raschiatrici, spazzole rotanti oppure con pompe di aspirazione. Gli stacci a tamburo rotante possono avere diametri e lunghezze variabili, a partire da un minimo di 20 cm e 0,5 m, rispettivamente. La velocità di rotazione è, invece, al massimo pari a 10 giri/min. I rendimenti di abbattimento, con fori di passaggio dell'ordine del mm, sono del 20÷30 % per i solidi sospesi; di circa il 20% in termini di BOD5 e di circa il 10% per la carica batterica. Rendimenti maggiori possono essere ottenuti con dimensioni inferiori al mm. L'efficienza è non trascurabile, al punto che la stacciatura può anche sostituire la sedimentazione primaria, con conseguenti vantaggi economici e gestionali. All'interno dell'impianto in oggetto, è prevista l'installazione di n. 3 stacci a tamburo rotante, di cui 1 di riserva. Il dimensionamento e le specifiche tecniche delle macchine sono riportati in relazione tecnica. Il liquame sottoposto a stacciatura viene inviato alla successiva unità di equalizzazione, previa allontanamento della portata eccedente.

4.2.3 L'equalizzazione La fase di equalizzazione ha lo scopo di compensare le variazioni di portata e di carico inquinante, mediante l'inserimento di adeguati volumi inseriti a monte o, talvolta, all'interno del processo depurativo. Le portate volumetriche e le concentrazioni di inquinanti variano nel corso della giornata, in dipendenza di molteplici fattori; le variazioni concomitanti di portata e concentrazione determinano variazioni ancora più significative del carico di massa. Tali variazioni sono tanto più sensibili quanto minore è la potenzialità dell'impianto.

22 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

L'impiego di una vasca di equalizzazione consente, dunque, di disporre di un volume di compensazione, variabile nell'arco della giornata, con riempimento nelle ore di maggiore afflusso dalla fognatura e svuotamento nelle ore restanti. Si ottengono, così, i seguenti vantaggi: - le diverse fasi del ciclo depurativo possono essere dimensionate su valori medi delle portate e del carico inquinante, e non sulle punte, con conseguenti sensibili risparmi nelle strutture e nei macchinari; - la regolazione di processi quali la fornitura di ossigeno, il ricircolo del fango, l'estrazione del fango di supero, il dosaggio dei reagenti, diventa molto più semplice; - le brusche variazioni di carico possono essere agevolmente fronteggiate, con sensibili vantaggi per la funzionalità del processo, soprattutto di quello biologico. L'equalizzazione può avvenire in linea, come avviene in genere nei piccoli impianti, oppure fuori linea. In quest'ultimo caso, la vasca di equalizzazione è alimentata da uno sfioratore cui viene addotta la portata effluente dai trattamenti preliminari: il vantaggio è legato alle minori spese energetiche per il sollevamento dei liquami, lo svantaggio è la minore omogeneizzazione delle sostanze inquinanti presenti nei liquami. Per impedire la sedimentazione di solidi ancora presenti nel liquame e l'instaurarsi di condizioni settiche, di norma, si provvede ad un'agitazione e ad un'areazione del liquame addotto all'interno di tali unità. A tale scopo, è necessario garantire potenze di miscelazione dell'ordine di 4÷8 W/m3, mentre per la contestuale miscelazione ed areazione, occorre immettere quantitativi di aria variabili tra 0,6 e 0,9 m/h per unità di volume della vasca (espresso in m3). Sembra opportuno evidenziare che tali operazioni possono comportare la diffusione di odori molesti, rispetto ai quali occorre prevedere opportune misure di mitigazione. Nel caso in esame, si prevede la realizzazione di un sistema in linea, dimensionato così come riportato in relazione tecnica. Per evitare i fenomeni di sedimentazione è prevista l'installazione di appositi miscelatori, le cui caratteristiche tecniche sono riportate in relazione tecnica.

4.2.4 I sistemi biologici a membrana (MBR) Il refluo pretrattato viene, quindi, avviato ad un trattamento biologico mediante sistema a membrana (MBR), che consente di combinare processi biologici e processi di filtrazione su membrana: in particolare, per separare la biomassa sospesa nella miscela areata sono utilizzate membrane piane, ad ultrafiltrazione.

23 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Il principio di funzionamento prevede che il refluo sia alimentato alla membrana grazie all'applicazione di una depressione, in genere inferiore a 50 kPa, generando, così, due correnti idriche: il permeato, caratterizzato da una concentrazione di solidi inferiore a quella del refluo alimentato al sistema e il retentato (o concentrato), con concentrazione di solidi maggiore di quella dell'alimentato. Le configurazioni impiantistiche adottabili sono tre: - integrata, che utilizza membrane immerse direttamente nel reattore a fanghi attivi; - ricircolata (side-stream), nel quale la miscela liquida circola attraverso un modulo di membrana posizionato al di fuori del bioreattore; - mista, in cui le membrane sono poste all'esterno dei reattori biologici ed immerse in unità differenti, disposte a valle. Le membrane sono, di norma, realizzate con materiali polimerici e ceramici, con specifiche caratteristiche fisiche nonché di resistenza chimica e meccanica. Le singole membrane sono alloggiate in “shells” a formare moduli. La tecnologia prevista consente una notevole riduzione degli ingombri, legata: - all'eliminazione della fase di sedimentazione secondaria; - alla possibilità di operare con concentrazioni nella miscela areata notevolmente superiori ai convenzionali impianti a fanghi attivi, con conseguente riduzione delle superfici del reattore biologico, a parità di carico del fango ed altezza liquida in vasca. Inoltre, attesa la modularità di questi impianti, è possibile garantire un funzionamento differenziato tra periodo invernale ed estivo, attraverso l’impiego, durante i mesi di maggior carico, di moduli a membrane che vengono, invece, mantenuti fuori servizio nei mesi in cui risultano non più necessari. Nel caso in esame, si prevede l'implementazione di un sistema MBR con configurazione mista, le cui specifiche sono riportate in relazione tecnica, unitamente al dimensionamento.

4.2.5 La disinfezione Sebbene la qualità dell'effluente di un sistema biologico a membrane sia sempre molto elevata, anche in riferimento alle caratteristiche batteriologiche, è stata prevista una fase di disinfezione mediante clorazione, il sistema più diffuso e, per questo, più affidabile ai fini dell'abbattimento della carica patogena di un refluo.

24 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

La disinfezione con il cloro ed i suoi composti ha trovato larga applicazione non soltanto per l'efficacia contro virus e batteri, ma anche per i costi di costruzione e gestione degli impianti, che risultano piuttosto contenuti rispetto ad altri sistemi. Il cloro possiede un'elevata reattività e capacità ossidante e si combina facilmente con sostanze organiche ed inorganiche presenti nell'acqua; inoltre, una volta aggiunto in quantità adeguate, garantisce un residuo persistente nel tempo, utile nel caso in cui si preveda un riutilizzo oppure l'effluente debba percorrere un percorso significativo prima di raggiungere il corpo idrico recettore.

Il cloro può essere impiegato direttamente come cloro gas (Cl2) oppure sotto forma di ipoclorito di sodio o di calcio: solitamente, vengono impiegati gli ipocloriti per la semplicità e la sicurezza nella gestione. Nel sistema in progetto, si prevede l'impiego di ipoclorito di sodio, il prodotto più utilizzato perché si presenta come una soluzione acquosa, facilmente accumulabile e dosabile. Esso viene individuato a seconda del titolo o dosaggio di cloro attivo, inteso come tenore in cloro elementare, che può raggiungere anche il 18 ÷ 19% in volume, pari a circa il 15% in peso di cloro attivo. Normalmente, tuttavia, si utilizza in soluzioni al 5%, più stabili nel tempo e viene stoccato in serbatoi in vetroresina o PVC, specificatamente resistenti all'azione fortemente aggressiva del prodotto. L'azione del cloro e dei suoi composti dipende dal tempo di contatto tra refluo ed agente disinfettante e dalla miscelazione tra gli stessi. Pertanto, l'unità di clorazione è costituita da un pozzetto, che si realizza per garantire una preliminare miscelazione con il refluo e da una vasca di contatto, realizzata con opportuni criteri di proporzionamento, in maniera tale da ottenere la massima efficacia su tutta la massa di liquame ed evitare corti circuiti che comporterebbero una drastica riduzione delle rese di processo. Il dimensionamento e le specifiche tecniche del sistema previsto nel caso in esame sono riportati nella relazione tecnica.

4.2.6 La stabilizzazione biologica aerobica dei fanghi La linea fanghi dell'impianto in progetto prevede una fase di stabilizzazione, seguita da disidratazione. Un fango si dice stabilizzato quanto i processi biologici sono estremamente rallentati, al punto che risulta ridotta anche la produzione di odori e, di conseguenza, l'impatto ambientale. La competa stabilizzazione del fango, con pressoché completa inertizzazione delle sostanze organiche in esso presenti consiste in un processo molto spinto, che richiederebbe tempi estremamente lunghi. Nella pratica impiantistica, dunque, l'obiettivo è

25 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

la stabilizzazione tecnica del fango, che si assume conseguita in corrispondenza di una rimozione dei solidi volatili variabile tra il 60 ed il 70%. La stabilizzazione del fango può essere ottenuta per via biologica o per via chimica. Nel primo caso, si parla di digestione, che può essere condotta in condizioni aerobiche oppure anaerobiche: nel primo caso, si sfrutta l'azione di microrganismi che vivono e si sviluppano in presenza di ossigeno disciolto; nel secondo caso, i microrganismi proliferano in assenza di ossigeno disciolto. Nel caso oggetto di studio, trattandosi di un impianto di piccola potenzialità ed in considerazione della tecnologia impiegata per il trattamento biologico dei liquami, è stata scelta una stabilizzazione biologica aerobica. Si tratta di un processo biologico aerobico del tutto simile al processo a fanghi attivi, che si realizza all'interno di vasche aperte, in cui viene immesso il fango proveniente, nel caso in esame, dal trattamento biologico dei liquami. L'ambiente aerobico è garantito tramite sistemi di areazione mediante diffusori o, più comunemente, mediante turbine superficiali. Il funzionamento è, di norma, discontinuo: periodicamente si arresta il sistema di areazione e si lascia sedimentare il fango. Quindi, si estrae il surnatante rimandandolo in testa all'impianto e si provvede all'estrazione del fango ed al riempimento della vasca. Secondo tale modalità di funzionamento, la vasca può funzionare anche da vasca di accumulo ed ispessimento e si limita la diffusione di cattivi odori. Nel caso in esame, attese le caratteristiche di pregio dell'area interessata dall'intervento, il problema degli odori è stato mitigato mediante l'adozione di un sistema di areazione mediante diffusori a bolle grosse, invece che di sistemi di areazione superficiale.

4.2.7 La disidratazione dei fanghi Al fine di ridurre i costi legati al trasporto dei fanghi dall'impianto di depurazione in cui vengono prodotti fino al sito di smaltimento, risulta utile ridurne i volumi, allontanando l'acqua in esso contenuta, mediante idonei sistemi di disidratazione. Un fango è normalmente considerato solido quando è palabile, ovvero quando può essere conformato in cumuli mantenendo la propria forma e può essere raccolto con una pala per essere agevolmente caricato su un mezzo di trasporto. Per essere in queste condizioni, un fango deve avere un tenore d'acqua non superiore al 75÷80%. Appare evidente, quindi, che l'implementazione di sistemi di disidratazione, così come delle altre unità di trattamento della linea fanghi, determinano la produzione di un fango disidratato e di un surnatante, da ricircolare a monte dell'impianto di depurazione.

26 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Tra i differenti sistemi di disidratazione, nel caso in esame, è stata scelta l'implementazione di una fase di trattamento meccanico, mediante centrifugazione. La scelta di un sistema meccanico, rispetto ad uno di essiccazione naturale, è stata dettata dalla necessità di contenere gli ingombri superficiali. Tra i possibili sistemi meccanici, la centrifuga consente di contenere l'impatto da rumore, legata al funzionamento di un'apparecchiatura elettromeccanica, garantendo un'adeguata efficienza di rimozione. Le caratteristiche tecniche minime della centrifuga adottata, sono riportate in relazione tecnica.

27 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

5 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI

5.1 Premessa

Si riporta, di seguito, l'elenco, con la relativa descrizione sintetica, delle fasi elementari in cui può suddividersi l’intervento. I dettagli dell'intervento stesso potranno essere desunti dagli elaborati grafici del presente progetto. In particolare, si prevede la successione delle seguenti fasi: - operazioni preliminari (acquisizione di autorizzazioni, cantierizzazione, ...); - operazioni di scavo in galleria; - predisposizione dei locali per le componenti impiantistiche; - predisposizione degli impianti elettrici; - realizzazione dei sistemi di convogliamento dei reflui da addurre all'impianto.

5.2 Operazioni preliminari

Al fine di realizzare l'intervento in progetto, acquisite le autorizzazioni necessarie ed i permessi utili da parte di altri organi competenti, si procederà alle seguenti operazioni di delimitazione delle aree d’intervento ed installazione del cantiere. L'operatività in fase di cantiere dovrà essere opportunamente garantita anche mediante: - la dismissione e/o messa in sicurezza delle linee elettriche esistenti all'interno della galleria; - l'installazione di una linea elettrica di servizio, nelle more della realizzazione del sistema elettrico di impianto. Per quanto attiene la linea idrica, sembra opportuno evidenziare che non è necessario prevedere l'installazione di un impianto di servizio, dal momento che, allo stato attuale utile, l'approvvigionamento idrico all'interno della galleria è ad ogni modo garantito. All'esterno della galleria, l'area di cantiere per la realizzazione dell'impianto di depurazione in progetto sarà limitata alle zone individuate in Figura 5.1, al fine di limitare l'occupazione di suolo.

28 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

Figura 5.1 - Identificazione delle aree di cantiere esterne alla galleria

La realizzazione del collettore fognario per l'adduzione dei reflui dai Comuni di Furore e Praiano all'impianto di depurazione comporta, invece, l'occupazione dell'asse stradale. L'indicazione del percorso di tratti di fognatura a farsi è riportato nel paragrafo relativo ai sistemi di convogliamento previsti e nelle rispettive tavole allegate.

5.3 Sistemazione dell'area di impianto esistente

Come già accennato, al fine di ridurre l'impatto ambientale legato al normale esercizio dell'impianto in progetto, si è ritenuto opportuno prevederne la localizzazione all'interno di una galleria. Tale scelta, tuttavia, comporta la necessità di ampliare le dimensioni della stessa, al fine di garantire non soltanto la realizzazione delle unità di impianto previste in condizioni di sicurezza, ma anche le opportune operazioni di manutenzione ordinaria in fase di esercizio. Le operazioni previste, pertanto, sono di seguito elencate: - scavo in galleria necessario all'ampliamento della stessa, in direzione trasversale, da 4 a 8,8 m ed in altezza da 4,2 a 7 m, come illustrato nell'elaborato F.4. Le operazioni di scavo, in particolare, interesseranno la galleria per due tratti:

29 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

l’allargamento di un primo tratto, prossimo all’ingresso della galleria, sarà necessario per la realizzazione dell’unità di grigliatura e sollevamento; l’allargamento del secondo tratto, invece, si svilupperà per una lunghezza di 46 m per ospitare tutte le rimanenti unità di trattamento. L’allargamento riguarderà un solo lato della galleria, così da poter sfruttare una canaletta esistente sul lato opposto per l'allontanamento in condotta sottomarina dei reflui depurati provenienti da Agerola. Per l’esatta indicazione dei tratti di galleria da ampliare si rimanda all’elaborato F.1; - realizzazione degli impianti di illuminazione (Elaborato H.1) ed aspirazione delle arie esauste in galleria. In particolare, è stato previsto un sistema di areazione dimensionato per garantire n. 10 ricambi/ora di aria; a tale scopo, è previsto il confinamento dell'area di impianto mediante realizzazione di un portone simmetrico, rispetto all'impianto in progetto, a quello esistente. L'area di impianto, inoltre, dovrà essere opportunamente pavimentata e la zona circostante dovrà essere dotata di un idoneo sistema di illuminazione.

5.4 Predisposizione dei locali per componenti impiantistiche e degli impianti elettrici

Per garantire il normale esercizio dell'impianto è prevista la realizzazione di: - una base per la sistemazione dello staccio e dei cassoni di raccolta del grigliato; - una base per il serbatoio di stoccaggio delle soluzioni di lavaggio delle membrane; - una base per i sistemi di stoccaggio e dosaggio dell'ipoclorito di sodio impiegato per la clorazione. Il funzionamento delle apparecchiature elettromeccaniche richiede l'installazione di un adeguato sistema elettrico. A tal fine, risulta necessario provvedere a: - l'installazione di un nuovo contatore ENEL, con relativo interruttore di protezione a monte; - la predisposizione del quadro elettrico generale dell'impianto in progetto e delle linee di alimentazione delle varie utenze, quali impianto di sollevamento, staccio e pompe dosatrici della soluzione disinfettante, nonché sistema di illuminazione di servizio dei locali e prese di servizio da 16A (monofase e trifase); - predisposizione dell'impianto di messa a terra.

30 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

5.5 Sistemi di convogliamento dei liquami all'impianto

L'impianto in oggetto dovrà trattare i reflui prodotti nei Comuni di Conca dei Marini, Furore e Praiano. Sarà, pertanto, necessario provvedere alla captazione di tali reflui in corrispondenza di opportune sezioni delle reti di drenaggio a servizio dei tre Comuni e provvedere alla realizzazione dei sistemi di adduzione degli stessi all'impianto in progetto. In particolare, mentre i reflui prodotti nel Comune di Conca dei Marini potranno raggiungere l'impianto a gravità, quelli originati all'interno dei Comuni di Praiano e Furore necessitano di un sollevamento. I reflui provenienti dal Comune di Conca dei Marini difatti sono già convogliati verso l’attuale condotta sottomarina, nei pressi dell’ingresso della galleria. Sarà pertanto semplicemente necessario intercettarli prima dell’immissione in condotta sottomarina e convogliarli verso la stazione di sollevamento dell’impianto in oggetto. In riferimento al Comune di Praiano, come evidenziato negli elaborati grafici, sarà necessario realizzare delle sconnessioni sulla rete esistente, al fine di deviare il percorso dei reflui prodotti all'interno del territorio comunale verso il nuovo impianto di depurazione. Allo stato attuale i reflui della parte orientale del Comune vengono convogliati verso l’impianto di depurazione di Vettica, da dismettere. Al suo posto è prevista la costruzione di un impianto di sollevamento, che consentirà ai reflui dei circa 200 abitanti equivalenti della fascia costiera di superare un dislivello di 35 m, tramite una condotta in pressione della lunghezza di 185 m e diametro di 100 mm (picchetti 0-4). Da tale punto si diparte un collettore a gravità in PEAD spiralato φ400 per circa 800 m, lungo la strada statale Amalfitana SS 163 (picchetto 4-29). Tale collettore si ricongiungerà, in corrispondenza del picchetto 29, all’esistente collettore principale in cemento della rete fognaria del capoluogo, che attualmente convoglia i reflui della parte occidentale del Comune verso l’impianto di depurazione di Praiano. I reflui seguiranno il percorso del canale esistente per circa 800 m, al termine dei quali (picchetto 60) è prevista una condotta a gravità in PEAD spiralato φ400 che si sviluppa per 490 m. In corrispondenza del punto individuato dal picchetto 60, inoltre, si ha l’immissione dei reflui provenienti dalle abitazioni poste a quote più basse rispetto alla rete principale, tramite l’impianto di sollevamento esistente sito nella zona Marina di Praiano. Al termine del tratto a gravità (picchetto 75) si rende necessario un tratto in pressione della lunghezza di 477,6 m e diametro 150 mm, per consentire ai reflui di superare un dislivello di circa 4 m. Segue un ulteriore tratto a gravità (picchetto 93-122) in PEAD spiralato φ400, che si sviluppa per circa 950 m prima di

31 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

arrivare al punto in cui si prevede l’immissione dei reflui del Comune di Furore. Tali reflui, infatti, giunti a gravità fino al suddetto punto (picchetto 122), saranno sollevati mediante condotta in ghisa φ400 (Δ= 13 m) insieme a quelli provenienti dal comune di Praiano per essere addotti all'impianto in progetto. Lungo l’intero percorso verranno, dunque, installati n.3 impianti di sollevamento. Per una maggiore comprensione dell’ubicazione delle opere che interesseranno gli interventi sulla rete fognaria si rimanda agli appositi elaborati (E.1 e E.2).

5.6 Chiusura lavori preliminari

Al termine dei lavori, saranno realizzate le operazioni di settaggio e le prove utili a verificare il corretto funzionamento dell'impianto. I risultati di tali test saranno oggetto di apposita relazione, consegnata unitamente a: - certificazioni di impianti elettrici (compreso quello di messa a terra) ed idraulici; - as-built degli architettonici, tra cui la planimetria dell’area, almeno n. 3 piante significative ed almeno n. 5 sezioni verticali; - as-built dell'impianto elettrico; - as-built del quadro di comando pompe; - il piano di manutenzione dell’opera aggiornato. Le opere così realizzate e collaudate saranno completate dall'installazione dello staccio e degli impianti di stoccaggio e dosaggio delle soluzioni di lavaggio delle membrane e dell'ipoclorito di sodio.

32 Risanamento ambientale ed igienico sanitario relativo ai Comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano

6 QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO

1LAVORI 1.1 Importo dei lavori € 3 065 435.25

1.2 Oneri per sicurezza inclusi nei lavori € 60 346.33 1.3 oneri per sicurezza esclusi € 30 000.00 1.4 totale oneri sicurezza 1.2+1.3 € 90 346.33

1.5 Totale importo lavori a base d'asta 1.1+1.3 € 3 095 435.25

1.6 Importo dei lavori soggetto a ribasso d'asta 1.5-1.4 € 3 005 088.92

2 SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE 2.0 espropriazioni ed oneri afferenti € 8 000.00 2.1 Lavori in economia € 25 000.00 2.2 Imprevisti 5.00 % di 1.5 € 154 771.00 2.3 Spese generali e tecniche 10.00 % di 1.5+2.1+2.2 € 327 520.00 2.4 Oneri per spostamenti servizi ed allacciamenti € 26 364.75 2.5 Oneri per discarica € 10 000.00 2.6 Accantonamento 2.00 % di 1.5+2.1 € 65 504.00 2.7 Autorità di Vigilanza € 500.00 2.8 Supervisione durante l'esecuzione dei lavori 3.00 % di 1.5+2.1+2.2 € 89 323.00 2.9 Totale somme a disposizione € 706 982.75

3IVA 3.1 IVA al 10% 10 % di 1.5+2.1+2.1 € 337 707.00 3.2 IVA al 21% 21 % di 1.5+2.3+2.4 € 68 779.00 3.3 Totale per IVA € 406 486.00

4 TOTALE IMPORTO PROGETTO 1.5+2.9+3.3 € 4 208 904.00

euro quattromilioniduecentoottomilanovecentoquattro / 00

33